Stagione di Concerti
2013-2014
SINFONICA - CAMERISTICA - BALLETTO - JAZZ
Lunedi 16 dicembre 2013
ore 20,45
CHIESA DI SAN GIUSEPPE
GROSIO
MESSA
DI REQUIEM
GIUSEPPE
VERDI
Oksana Kramareva, soprano
Alla Pozniak, mezzosoprano
Leonardo Gramegna, tenore
Taras Sthonda, basso
Academic Ucrainian National Choir “Dumka”
Maestro del coro EVGHENY SAVCHUK
Kiev National Symphony Orchestra
Nicola Giuliani, direttore
Lunedi 16 dicembre 2013, ore 20,45
CHIESA DI SAN GIUSPPE, GROSIO
GIUSEPPE VERDI
(1813-1901)
Messa di Requiem
per quattro voci soliste, coro misto e orchestra
(In memoria di Alessandro Manzoni)
OKSANA KRAMAREVA, soprano
ALLA POZNIAK, mezzosoprano
LEONARDO GRAMEGNA, tenore
TARAS STHONDA, basso
ACADEMIC UCRAINIAN NATIONAL CHOIR “DUMKA”
EVGHENY SAVCHUK, maestro del coro
KIEV NATIONAL SYMPHONY ORCHESTRA
NICOLA GIULIANI, direttore
Si ringraziano l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia di Grosio.
Il Requiem: Verdi sacro e umano
La Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, in memoria di Alessandro Manzoni, è oggi
una delle composizioni sinfonico-corali più eseguite nel mondo, e fra i Requiem
musicati è, da qualche decennio, la più celebre anche fuori d’Italia. Dapprima diretta
soprattutto da grandi maestri italiani (nel nostro secolo soprattutto Toscanini e De
Sabata), deve la diffusione mondiale all’attenzione di grandi direttori stranieri e negli
anni recenti soprattutto di Herbert von Karajan, fino ad apparire più spesso delle
due messe funebri prima considerate più alte: quella di Mozart (1791, sia pure non
terminata da lui) e quella in do minore di Cherubini (1816), stranamente sconosciuta
in Italia prima del 1946.
Nella parabola creativa di Verdi, il Requiem nasce durante un periodo di “silenzio in
teatro” che va dal 1870 (Aida) al 1887 (Otello): in questo periodo Verdi non compose
opere con la sola deroga della revisione al Simon Boccanegra (1881). E di questo Verdi
maturo il Requiem mostra tutte le caratteristiche. La parte finale del Requiem, “Libera
me”, era già nata nel 1869 per una Messa composta da più autori in memoria di
Gioacchino Rossini; si esegue raramente (la “prima” avvenne nel 1988!).
A lungo si è voluto negare al Requiem il carattere sacro, perché secondo i suoi detrattori
questo gli sarebbe impedito dall’essere composto in gran parte in uno stile “operistico”,
teatrale; inoltre il suo non essere omogeneo gli toglierebbe la qualifica di capolavoro.
In realtà, da quando esiste musica sacra d’autore, ossia dalla nascita della polifonia
(X secolo), lo stile sacro non fu diverso da quello profano; il volerlo distinguere fu un
pregiudizio nato nell’Ottocento. Quanto al coesistere nel lavoro di parti “classiche”
(fugate) e “teatrali”, questo si verifica in tutta la musica da chiesa dal Settecento in
poi. Al più si potrà dire che la Messa di Verdi non è adatta al servizio liturgico se non
altro per le sue dimensioni. Quanto alla teatralità, non va dimenticato che la messa
come rito è un dramma estremamente stilizzato, e che nel caso della messa funebre al
dramma della Crocefissione si sovrappone quello della morte nel suo mistero umano
e nei suoi aspetti di fede (Giudizio finale e speranza nella Luce eterna). Il Requiem
venne eseguito per la prima volta a Milano nella chiesa di San Marco il 22 maggio
1874, primo anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni; dirigeva lo stesso
Verdi che fu concertatore di polso, con centoventi coristi, cento orchestrali e quattro
solisti del Teatro della Scala (Teresa Stolz e Maria Walmann, Giuseppe Capponi e
Ormondo Maini); nei due anni successivi Verdi lo diresse oltre che alla Scala, a Parigi,
a Londra, a Vienna e a Colonia con grande successo.
I mezzi che Verdi impiega sono quelli tipici del sinfonismo corale: le quattro voci della
polifonia classica (soprano, alto, tenore e basso) si sdoppiano in quattro cantanti da
grande sala e in un grande coro misto a quattro parti, con grande orchestra (due flauti,
ottavino, due oboi, due clarinetti, quattro fagotti, quattro corni, quattro trombe più
quattro altre trombe interne, tre tromboni e basso tuba, timpani, grancassa e archi). A
pagine delicate come l’inizio del “Requiem” e “Kyrie” si alternano momenti di violenza
apocalittica come in celebre “Dies iræ”, dove l’attacco folgorante si ripete aggiungendo,
nelle pause tra le strappate, il fulmine secco e quasi brutale della grancassa, quella
stessa grancassa che in altre parti Verdi vorrà con le “corde allentate” come in una
stanchezza mortale. Ci sono pagine del più intenso lirismo vocale (il “Recordare”) e
anche pagine alquanto esteriori (“Sanctus”); alla tradizione del genere funebre Verdi
obbedisce componendo pagine fugate (“Quam olim Abrahae”). Ed è difficile non
trovare nel soggiogante “Libera me” finale l’eco di un’altra pagina teatrale verdiana
ispirata al mistero della morte, il congedo di Amneris al termine dell’Aida: il suo
“Pace, pace” si prolunga nell’invocazione che chiude questo poderoso capolavoro.
alf.mand.
REQUIEM - Il testo
REQUIEM
Coro
Requiem æternam dona eis, Domine;
et lux perpetua luceat eis.
Te decet hymnus, Deus, in Sion,
et tibi reddetur votum in Jerusalem.
Exaudi orationem meam;
ad te omnis caro veniet.
L’eterno riposo dona loro, Signore;
e splenda ad essi la luce perpetua.
In Sion, Signore ti si addice la lode,
In Gerusalemme a te si copia il voto.
Ascolta la mia preghiera;
poiché giunge a te ogni vivente.
KYRIE
Quartetto e Coro
Kyrie eleison;
Christe eleison;
Kyrie eleison.
Signore pietà;
Cristo pietà;
Signore pietà.
DIES IRÆ
Coro
Dies iræ, dies illa,
Solvet sæclum in favilla,
Teste David cum Sibylla.
Quantus tremor est futurus,
Quando Judex est venturus,
Cuncta stricte discussurus.
Giorno d’ira sarà quel giorno,
Quando il mondo diventerà cenere,
Come annunziarono Davide e Sibilla.
Quale spavento ci sarà all’apparire,
Del Giudice, che su tutto
Farà un esame severo.
TUBA MIRUM
Coro
Tuba mirum spargens sonum
Per sepulchra regionum,
Coget omnes ante thronum.
L’alto squillo di tromba passerà ovunque
Sulle tombe e raccoglierà
Tutti dinanzi al trono.
MORS STUPEBIT
Basso
Mors stupebit et natura,
Cum resurget creatura,
Judicanti responsura.
Natura e morte, con stupore,
Vedranno gli uomini risorgere
Per rendere conto al Giudice.
LIBER SCRIPTUS
Mezzosoprano e Coro
Liber scriptus proferetur
In quo totum continetur,
Unde mundis judicetur.
Allora sarà aperto il libro
Sul quale tutto è segnato,
Per il giudizio del mondo.
Judex ergo cum sedebit,
Quidquid latet, apparebit:
Nil inultum remanebit.
Davanti al giudice, assiso in trono,
Apparirà ogni segreto:
Niente rimarrà impunito.
(Dies iræ, dies illa,
Solvet sæclum in favilla,
teste David cum Sibylla).
(giorno d’ira sarà quel giorno,
Quando il mondo diventerà cenere,
Come annunziarono Davide e Sibilla)
QUID SUM MISER
Mezzosoprano e Tenore Soprano,
Quid sum miser tunc dicturus?
Quem patronum rogaturus,
Cum vix justus sit securus?
Nella mia miseria, che dirò?
Che avvocato inviterò,
Se il giusto è appena sicuro?
REX TREMENDÆ
Quartetto e Coro
Rex tremendæ majestatis,
qui salvandos salva gratis,
Salva me, fons pietatis!
O Re di terribile maestà,
Che salvi chi vuoi, per il tuo dono,
Salvami, o sorgente d’amore!
RECORDARE
Soprano e Mezzosoprano
Recordare, Jesu pie,
Quod sum causa tuæ viæ,
Ne me perdas illa die.
O Gesù amoroso, ricorda che per me
Tu sei venuto,
non lasciarmi perire in quel giorno.
Quærens me, sedisti lassus;
Redemisti crucem passus:
Tantus labor non sit cassus.
Per cercarmi ti sei affaticato;
Per salvarmi hai sofferto la croce:
Non sia inutile tale sofferenza.
Juste Judex ultionis,
Donum fac remissionis
Ante diem rationis.
O Giudice, giusto nel punire,
Concedimi il perdono
Prima del giorno del giudizio.
INGEMISCO
Solo per Tenore
Ingemisco tamquam reus;
Culpa rubet vultus meus;
Supplicanti parce, Deus.
Come un colpevole, io tremo;
E il rossore è sul mio volto;
O Dio, perdona chi ti supplica.
Qui Mariam absolvisti,
et latronem exaudisti,
Mihi quoque spem dedisti.
Tu, che hai perdonato Maria,
Ed esaudito il ladrone,
a me pure hai dato speranza.
Preces meæ non sunt dignæ,
Sed tu bonus fac benigne,
Ne perenni cremer igne.
Le mie suppliche non sono degne,
Ma tu, buono, concedi benigno
Che io non bruci nel fuoco eterno.
Inter oves locum præsta,
Et ab hædis me sequestra,
Statuens in parte dextra.
Mettimi fra gli agnelli,
E, separandomi dai capri,
ponimi alla tua destra.
CONFUTATIS
Solo per Basso e Coro
Confutatis maledictis,
Flammis acribus addictis,
Voca me cum benedictis.
Mentre saranno confusi i maledetti
E condannati al fuoco divorante,
Tu chiamami insieme ai benedetti.
Oro supplex et acclinis,
Cor contritum quasi cinis,
Gare curam mei finis.
Ti supplico umilmente prostrato,
Con il cuore spezzato, come polvere,
Prendi a cuore il mio destino.
(Dies iræ, dies illa,
Solvet sæclum in favilla,
teste David cum Sibylla).
(giorno d’ira sarà quel giorno,
Quando il mondo diventerà cenere,
Come annunziarono Davide e Sibilla)
LACRYMOSA
Quartetto e Coro
Lacrymosa dies illa,
Qua resurget ex favilla,
Judicandus homo reus.
Huic ergo parce, Deus.
Giorno di pianto sarà quel giorno,
Quando dalle ceneri risorgerà
Il peccatore per ascoltare la sentenza.
O Dio, concedigli il perdono.
Pie Jesu Domine,
Dona eis requiem. Amen.
O pietoso signore Gesù,
Dona loro il riposo. Amen.
DOMINE JESU
Quartetto
Domine Jesu Christe, rex gloriæ!
Libera animas omnium fidelium
defunctorum de pœnis inferni
et de profundo lacu.
Libera eas de ore leonis;
ne absorbeat eas Tartarus,
ne cadant in obscurum;
sed signifer sanctus Michäel
repræsentet eas in lucem sanctam,
Signore Gesù Cristo, Re della Gloria!
Libera tutti i fedeli defunti
Dalle pene dell’inferno
E dall’abisso.
Salvali dalla bocca del leone;
che non li afferri l’inferno
e non scompaiano nel buio;
L’arcangelo San Michele
Li conduca alla santa luce
quam olim Abrahæ promisisti
et semini eius.
Hostias et preces tibi, Domine,
laudis offerimus.
Tu suscipe pro animabus illis
Quarum hodie memoriam facimus.
Fac eas, Domine,
de morte transire ad vitam,
quam olim Abrahæ promisisti
et semini eius.
Che tu un giorno hai promesso
Ad Abramo e alla sua discendenza.
Noi ti offriamo, Signore,
sacrifici e preghiere di lode.
Accettali per l’anima di quelli
di cui oggi facciamo memoria.
Fa’ che passino, Signore,
dalla morte alla vita
che tu un giorno hai promesso
ad Abramo e alla sua discendenza.
SANCTUS
Doppio Coro – Fuga
Sanctus, sanctus, sanctus,
Dominus deus Sabaoth!
Pleni sunt cœli
et terra gloria tua.
Hosanna in excelsis.
Benedictus qui venit
in nomine Domini.
Hosanna in excelsis.
Santo, santo, santo,
È il Signore dell’Universo!
I cieli e la terra
Sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto Colui che viene
nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
AGNUS DEI
Soprano, Mezzosoprano e Coro
Agnus Dei
qui tollis peccata mundi:
dona eis requiem.
Agnus Dei
qui tollis peccata mundi:
dona eis requiem sempiternam.
Agnello di Dio
che togli i peccati del mondo:
dona loro il riposo.
Agnello di Dio
che togli i peccati del mondo.
dona loro il riposo eterno
LUX ÆTERNA
Mezzosoprano, Tenore e Basso
Lux æterna luceat eis, Domine,
cum Sanctis tuis
in æternum, quia pius es.
requiem æternam dona eis, Domine,
et lux perpetua luceat eis
cum Sanctis tuis
in æternum, quia pius es.
Splenda ad essi la luce perpetua
insieme ai tuoi santi in eterno
o Signore, perché tu sei buono.
L’eterno riposo dona loro, Signore,
e splenda ad essi la luce perpetua
insieme ai tuoi santi/in eterno
o Signore, perché tu sei buono.
LIBERA ME
Solo per Soprano e Coro – fuga finale
Libera me, Domine, de morte æterna
in die illa tremenda;
quando cœli movendi sunt et terra,
dum veneris judicare
sæculum per ignem.
Tremens factus sum ego et timeo,
dum discussio venerit
atque ventura ira,
quando cœli movendi sunt et terra.
Dies iræ, dies illa
Calamitatis et miseriæ,
dies magna et amara valde.
Requiem æternam dona eis, Domine,
Et lux perpetua luceat eis.
Libera me, etc.
Liberami, Signore, dalla morte eterna,
in quel giorno tremendo;
quando cielo e terra saranno sconvolti,
quando verrai a giudicare
il mondo, col fuoco.
Timore e spavento mi afferrano
Per il terribile giudizio
E l’ira ventura,
quando cielo e terra saranno sconvolti.
Giorno d’ira è quello,
giorno di calamità e di miseria,
giorno grande e amarissimo.
L’Eterno riposo dona loro, Signore,
E splenda ad essi la luce perpetua.
Liberami Signore, ecc.
Oksana Kramareva, soprano
Oksana Kramareva è stata premiata in diversi Concorsi internazionali, tra cui il 2° Premio al Concorso “Operalia” di Plácido
Domingo nel 2008 in Québec e il 1° Premio al Concorso Internazionale “Elena Obraztsova” a San Pietroburgo nel 2005. È
membro del Teatro dell’Opera Nazionale Ucraina a Kiev, dove
canta abitualmente i ruoli di Tatyana (Eugen Onegin), Lisa (La
dama di picche), Leonora (Il trovatore), nonché i ruoli della protagonista in Aida e Norma. Ha più volte cantato in Germania,
Spagna, Giappone, Portogallo, Russia e Canada.
Alla Pozniak, mezzosoprano
Alla Pozniak, diplomata presso il Conservatorio di Kharkov, dal
2004 è solista dell’Opera Nazionale Ucraina di Kiev dove ha cantato,
tra gli altri, alcuni fra i ruoli principali del repertorio (da Amneris
ad Azucena, da Ulrica a Fenena, da Erda a Frika, da Polina a Konchakovna). Il suo repertorio concertistico comprende, tra gli altri,
il Requiem di Verdi, le Sinfonie n. 2 e n.8 di Mahler e la Sinfonia n.
9 di Beethoven. È stata artista ospite, tra gli altri, presso il Berliner
Doom (Verdi, Requiem), San Pietroburgo (Un ballo in maschera),
Tokio (Aida), Varsavia, (Il trovatore).
Leonardo Gramegna, tenore
Diplomato presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di
Bari, ha studiato canto sotto la guida dei maestri Robleto Merolla,
Mario Cananà e Vito Maria Brunetti. Debutta al Festival della
Valle d’Itria di Martina Franca ne Les Huguenots di G. Meyerbeer
. Per la 33° edizione del Festival ha debuttato con grande successo
nel difficile ruolo di Hérode nella Salome di Richard Strauss.
Nel 2010 debutta nel ruolo di Riccardo in Oberto conte di San
Bonifacio di Verdi con la Berliner Operngruppe diretto da Felix
Krieger al Radialsystem Theatre di Berlino. Tra i suoi ultimi
impegni rientra il debutto nel ruolo di Don Josè nella Carmen
al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2012 debutta nel ruolo di
Alvise Malipiero Dona Flor di Niccolò van Westerhout, sotto la direzione di Filippo Maria
Bressan; ha poi cantato il ruolo di Radames in Aida e di Cavaradossi nella Tosca.
Nel repertorio sinfonico sacro, ha cantato, fra gli altri, nel Requiem di Mozart, nella Sinfonia
n. 9 di Beethoven, nell’oratorio Paulus di Mendelssohn-Bartholdy e nel Requiem di Verdi.
Taras Shtonda, basso
Dal 1992 è solista dell’Opera Nazionale Ucraina di Kiev dove
ha interpretato molti ruoli principali del repertorio, come
Filippo II, Zaccaria, Ramfis, Don Basilio, Mefistofele, Boris
Godunov, Il Commendatore, Gremin. Al Bolshoi di Mosca
ha debuttato nel ruolo di Dossifey nel 2002 e da allora ha
cantato i ruoli principali quali Russlan, Kotchubei, Pimen ed
altri. Gli ultimi impegni includono, tra gli altri, Boris al Teatro
Bolshoi e Gremin all’Opera di Oslo, Il Grande Inquisitore alla
Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera con Zubin Mehta
e Gremin al Glyndebourne Opera Festival. Recentemente
è stato Wotan al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con
Valery Gergiev.
Nicola Giuliani, direttore
Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “N. Piccinni”
di Bari; in seguito si è perfezionato frequentando numerosi corsi e masterclasses per direzione d’orchestra (“Kirill Kondrashin
Conductors Masterclass” in Olanda, Pomeriggi Musicali di
Milano, Accademia “O. Respighi” di Roma) e musica da camera. Si dedica alla direzione d’orchestra dirigendo orchestre
in Italia, Germania, Belgio, Spagna, Olanda, Danimarca,
Romania, Bulgaria, Polonia, ex Unione Sovietica, Stati Uniti,
Venezuela, Messico e Cina; collaborando con solisti tra cui Leo
Nucci, Fiorenza Cossotto, Chris Merrit, Elena Obrazova, Katia
Ricciarelli, Albina Shagimuratova, Jose Bros, Boris Petrussansky, Natalia Lomeiko, Benedetto Lupo, Oystein Baadsvik,
Ning Feng, Giuseppe Albanese, Julian Rachlin.
Collabora frequentemente con l’Orchestra della Radio di
Mosca, l’Orchestra Sinfonica della RadioTv di San Pietroburgo, la Filarmonica “G. Enescu”
di Bucarest, Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev, Orchestra Filarmonica di Sofia,
dirigendole in sede ed in tournees realizzate in Italia, Germania (Gewandhaus di Lipsia,
Herkules-Saal di Monaco, Jahrhunderthalle di Francoforte, Musikhalle di Amburgo, Svetlanov
Hall Dom Music di Mosca, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, etc.), Olanda, Germania,
Spagna, Danimarca e Cina.
Con l’Orchestra e Coro della Radio di Kiev ha registrato diversi programmi sinfonici/corali
tra cui la Dante Sinphonie di Liszt e la Messa di Gloria di Bellini, la Messa di Requiem di Verdi,
la Sinfonia n. 9 di Beethoven, Carmina Burana di Orff e la Sinfonia n. 2 di Mahler.
Per la “Musica di Rai Tre” sono andati in onda due concerti diretti con l’Orchestra Sinfonica
della Radio di San Pietroburgo e l’Orchestra della Radiotelevisione di Mosca. Recentemente ha
diretto l’Orquesta Sinfonica de Estado de Mexico, Orchestra Sinfonica dell’Arena di Verona,
Orchestra Filarmonica di Sofia, China Radio Symphony Orchestra, “Ruskaya Filarmonia”,
Moscow City Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di Belgrado, Janacek Philharmonic
Orchestra, Martinù Philharmonic Orchestra, Istanbul State Symphony Orchestra, Slovak
Sinfonietta, SudWestfalen Philharmonie.
Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev
Fondata nel 1918, è una delle migliori orchestre sinfoniche dell’Europa orientale e dal 1999 è
diretta stabilmente da Volodymyr Syrenko. Tra i direttori che hanno lavorato con l’Orchestra
dalla fondazione ad oggi spiccano i nomi di Stokovsky, Markevitch, Sanderling, Mravinskij,
Kondrashin, Svetlanov, Rozhdestvensky. Tra i solisti, Rubinstein, Menuhin, Stern, D. Oistrach, Richter, Rostropovich, Gilels, Kogan, Kremer. Grandi compositori le hanno affidato
la prima esecuzione delle proprie opere, tra cui Prokofiev, Šostakovič e Khachaturian. Ha
registrato più di ottanta CD, soprattutto per Naxos, con repertorio ucraino e internazionale,
il più vasto mai registrato da un’orchestra dell’ex-URSS. Eseguono regolarmente le sinfonie
di Beethoven, Brahms, Schubert, Bruckner, Čajkovskij, Rachmaninov, Skriabin, Prokofiev
e Šostakovič. La corrente programmazione prevede varie tournées in Australia, Austria,
Repubblica Ceca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, Polonia, Russia, Spagna,
Belgio, Svizzera e Italia.
Coro Accademico Nazionale “Dumka” di Kiev
È la formazione corale più prestigiosa
dell’Ucraina, specializzata nell’esecuzione di concerti “a cappella” e
“sinfonico-corali”. Il suo organico è
di ottanta componenti, selezionati
molto rigorosamente tramite concorso nazionale. L’attività annuale
prevede circa duecento concerti a
Kiev e in numerosi tour in Ucraina
e all’estero dove si è esibito in prestigiose sale (Concertgebouw di Amsterdam, Philharmonie di Berlino,
Herkules Saal di Monaco di Baviera,
Gewandhaus di Lipsia, Palau de la Musica di Barcellonaa, Teatro Monumental di Madrid,
Royal Albert Hall di Londra, Sala Verdi del Conservatorio di Milano).
Evgheny Savchuk, maestro del coro
È una delle figure più rappresentative della musica
ucraina contemporanea. Alla guida del Coro “Dumka” da oltre 25 anni, ne ha ampliato e variato il
repertorio partendo dai Canti Russi del XIV secolo
passando per Bach, Beethoven, Mahler per arrivare a
Penderecki e agli autori ucraini viventi, creando uno
stile esecutivo dalla fisionomia ben definita. Alla vasta attività in tournées europee e americane, affianca
quella discografica. Ha inciso oltre 35 CD di cui uno
ha ricevuto la nomination per il Grammy Award.
INGRESSI
SOCI: Stagione “Amici della Musica – Cid” : ingresso con abbonamento
NON SOCI: biglietto (fino ad esaurimento dei posti disponibili) € 25
(ridotto “giovani 25 anni”: € 6)
INFORMAZIONI E PREVENDITE
MORBEGNO Biblioteca “E.Vanoni” – Via Cortivacci, 4 (tel.0342 610323)
“Vanradio” Via Vanoni, 44 (tel. 0342 612788)
SONDRIO
“La Pianola” – Via Battisti 66 (tel. 0342 219515)
TIRANO
“Il ’95 di Mario Cometti” – P.za Cavour (tel. 0342 702569)
GROSIO
Albergo Sassella – Via Roma, 2 (tel. 0342 847272)
SONDALO Segreteria “Amici della Musica” – Via Verdi 2 (tel.0342 801816)
BORMIO
Ufficio Turistico – Via Roma, 131/b (tel.0342 903300)
SERVIZIO BUS NAVETTA (riservato ai Soci)
Delebio
18,45
SEMOGO 19,20
Cosio (Stazione)
18,50
Isolaccia
19,30
Regoledo (rotonda)
18,55
Piandelvino/Fiordalpe
19,35
MORBEGNO (S.Antonio)
19,00
Premadio
19,40
Talamona (Nuovo Pignone)
19,05
BORMIO (Perego)
19,50
Ardenno (bivio)
19,10
Santa Lucia (Ponte)
20,00
S.Pietro B. (bivio)
19,15
Cepina (Ponte)
20,05
Castione (bivio)
19,20
Grailè
20,15
Sondrio (rotonda v.Milano)
19,25
SONDALO (Scuole Elementari) 20,20
SONDRIO (Stazione)
19,30
GROSIO (Chiesa S.Giuseppe) 20,30
Montagna Piano (Trippi)
19,35
Ponte /Chiuro (FS)
19,42
S.Giacomo (Stazione)
19,48
Tresenda (Stazione)
19,55
Villa di Tirano (Stazione)
20,00
Madonna (rotonda)
20,05
TIRANO (P.za Marinoni)
20,10
Sernio (Valchiosa)
20,15
Lovero/Tovo/Mazzo
20,18
Grosotto
20,27
Grosio (Chiesa S.Giuseppe)
20,30
N. 6 - 2013 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Sondrio
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giuseppe verdi messa di requiem