Stagione di Concerti 2013-2014 SINFONICA - CAMERISTICA - BALLETTO - JAZZ Lunedi 16 dicembre 2013 ore 20,45 CHIESA DI SAN GIUSEPPE GROSIO MESSA DI REQUIEM GIUSEPPE VERDI Oksana Kramareva, soprano Alla Pozniak, mezzosoprano Leonardo Gramegna, tenore Taras Sthonda, basso Academic Ucrainian National Choir “Dumka” Maestro del coro EVGHENY SAVCHUK Kiev National Symphony Orchestra Nicola Giuliani, direttore Lunedi 16 dicembre 2013, ore 20,45 CHIESA DI SAN GIUSPPE, GROSIO GIUSEPPE VERDI (1813-1901) Messa di Requiem per quattro voci soliste, coro misto e orchestra (In memoria di Alessandro Manzoni) OKSANA KRAMAREVA, soprano ALLA POZNIAK, mezzosoprano LEONARDO GRAMEGNA, tenore TARAS STHONDA, basso ACADEMIC UCRAINIAN NATIONAL CHOIR “DUMKA” EVGHENY SAVCHUK, maestro del coro KIEV NATIONAL SYMPHONY ORCHESTRA NICOLA GIULIANI, direttore Si ringraziano l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia di Grosio. Il Requiem: Verdi sacro e umano La Messa di Requiem di Giuseppe Verdi, in memoria di Alessandro Manzoni, è oggi una delle composizioni sinfonico-corali più eseguite nel mondo, e fra i Requiem musicati è, da qualche decennio, la più celebre anche fuori d’Italia. Dapprima diretta soprattutto da grandi maestri italiani (nel nostro secolo soprattutto Toscanini e De Sabata), deve la diffusione mondiale all’attenzione di grandi direttori stranieri e negli anni recenti soprattutto di Herbert von Karajan, fino ad apparire più spesso delle due messe funebri prima considerate più alte: quella di Mozart (1791, sia pure non terminata da lui) e quella in do minore di Cherubini (1816), stranamente sconosciuta in Italia prima del 1946. Nella parabola creativa di Verdi, il Requiem nasce durante un periodo di “silenzio in teatro” che va dal 1870 (Aida) al 1887 (Otello): in questo periodo Verdi non compose opere con la sola deroga della revisione al Simon Boccanegra (1881). E di questo Verdi maturo il Requiem mostra tutte le caratteristiche. La parte finale del Requiem, “Libera me”, era già nata nel 1869 per una Messa composta da più autori in memoria di Gioacchino Rossini; si esegue raramente (la “prima” avvenne nel 1988!). A lungo si è voluto negare al Requiem il carattere sacro, perché secondo i suoi detrattori questo gli sarebbe impedito dall’essere composto in gran parte in uno stile “operistico”, teatrale; inoltre il suo non essere omogeneo gli toglierebbe la qualifica di capolavoro. In realtà, da quando esiste musica sacra d’autore, ossia dalla nascita della polifonia (X secolo), lo stile sacro non fu diverso da quello profano; il volerlo distinguere fu un pregiudizio nato nell’Ottocento. Quanto al coesistere nel lavoro di parti “classiche” (fugate) e “teatrali”, questo si verifica in tutta la musica da chiesa dal Settecento in poi. Al più si potrà dire che la Messa di Verdi non è adatta al servizio liturgico se non altro per le sue dimensioni. Quanto alla teatralità, non va dimenticato che la messa come rito è un dramma estremamente stilizzato, e che nel caso della messa funebre al dramma della Crocefissione si sovrappone quello della morte nel suo mistero umano e nei suoi aspetti di fede (Giudizio finale e speranza nella Luce eterna). Il Requiem venne eseguito per la prima volta a Milano nella chiesa di San Marco il 22 maggio 1874, primo anniversario della scomparsa di Alessandro Manzoni; dirigeva lo stesso Verdi che fu concertatore di polso, con centoventi coristi, cento orchestrali e quattro solisti del Teatro della Scala (Teresa Stolz e Maria Walmann, Giuseppe Capponi e Ormondo Maini); nei due anni successivi Verdi lo diresse oltre che alla Scala, a Parigi, a Londra, a Vienna e a Colonia con grande successo. I mezzi che Verdi impiega sono quelli tipici del sinfonismo corale: le quattro voci della polifonia classica (soprano, alto, tenore e basso) si sdoppiano in quattro cantanti da grande sala e in un grande coro misto a quattro parti, con grande orchestra (due flauti, ottavino, due oboi, due clarinetti, quattro fagotti, quattro corni, quattro trombe più quattro altre trombe interne, tre tromboni e basso tuba, timpani, grancassa e archi). A pagine delicate come l’inizio del “Requiem” e “Kyrie” si alternano momenti di violenza apocalittica come in celebre “Dies iræ”, dove l’attacco folgorante si ripete aggiungendo, nelle pause tra le strappate, il fulmine secco e quasi brutale della grancassa, quella stessa grancassa che in altre parti Verdi vorrà con le “corde allentate” come in una stanchezza mortale. Ci sono pagine del più intenso lirismo vocale (il “Recordare”) e anche pagine alquanto esteriori (“Sanctus”); alla tradizione del genere funebre Verdi obbedisce componendo pagine fugate (“Quam olim Abrahae”). Ed è difficile non trovare nel soggiogante “Libera me” finale l’eco di un’altra pagina teatrale verdiana ispirata al mistero della morte, il congedo di Amneris al termine dell’Aida: il suo “Pace, pace” si prolunga nell’invocazione che chiude questo poderoso capolavoro. alf.mand. REQUIEM - Il testo REQUIEM Coro Requiem æternam dona eis, Domine; et lux perpetua luceat eis. Te decet hymnus, Deus, in Sion, et tibi reddetur votum in Jerusalem. Exaudi orationem meam; ad te omnis caro veniet. L’eterno riposo dona loro, Signore; e splenda ad essi la luce perpetua. In Sion, Signore ti si addice la lode, In Gerusalemme a te si copia il voto. Ascolta la mia preghiera; poiché giunge a te ogni vivente. KYRIE Quartetto e Coro Kyrie eleison; Christe eleison; Kyrie eleison. Signore pietà; Cristo pietà; Signore pietà. DIES IRÆ Coro Dies iræ, dies illa, Solvet sæclum in favilla, Teste David cum Sibylla. Quantus tremor est futurus, Quando Judex est venturus, Cuncta stricte discussurus. Giorno d’ira sarà quel giorno, Quando il mondo diventerà cenere, Come annunziarono Davide e Sibilla. Quale spavento ci sarà all’apparire, Del Giudice, che su tutto Farà un esame severo. TUBA MIRUM Coro Tuba mirum spargens sonum Per sepulchra regionum, Coget omnes ante thronum. L’alto squillo di tromba passerà ovunque Sulle tombe e raccoglierà Tutti dinanzi al trono. MORS STUPEBIT Basso Mors stupebit et natura, Cum resurget creatura, Judicanti responsura. Natura e morte, con stupore, Vedranno gli uomini risorgere Per rendere conto al Giudice. LIBER SCRIPTUS Mezzosoprano e Coro Liber scriptus proferetur In quo totum continetur, Unde mundis judicetur. Allora sarà aperto il libro Sul quale tutto è segnato, Per il giudizio del mondo. Judex ergo cum sedebit, Quidquid latet, apparebit: Nil inultum remanebit. Davanti al giudice, assiso in trono, Apparirà ogni segreto: Niente rimarrà impunito. (Dies iræ, dies illa, Solvet sæclum in favilla, teste David cum Sibylla). (giorno d’ira sarà quel giorno, Quando il mondo diventerà cenere, Come annunziarono Davide e Sibilla) QUID SUM MISER Mezzosoprano e Tenore Soprano, Quid sum miser tunc dicturus? Quem patronum rogaturus, Cum vix justus sit securus? Nella mia miseria, che dirò? Che avvocato inviterò, Se il giusto è appena sicuro? REX TREMENDÆ Quartetto e Coro Rex tremendæ majestatis, qui salvandos salva gratis, Salva me, fons pietatis! O Re di terribile maestà, Che salvi chi vuoi, per il tuo dono, Salvami, o sorgente d’amore! RECORDARE Soprano e Mezzosoprano Recordare, Jesu pie, Quod sum causa tuæ viæ, Ne me perdas illa die. O Gesù amoroso, ricorda che per me Tu sei venuto, non lasciarmi perire in quel giorno. Quærens me, sedisti lassus; Redemisti crucem passus: Tantus labor non sit cassus. Per cercarmi ti sei affaticato; Per salvarmi hai sofferto la croce: Non sia inutile tale sofferenza. Juste Judex ultionis, Donum fac remissionis Ante diem rationis. O Giudice, giusto nel punire, Concedimi il perdono Prima del giorno del giudizio. INGEMISCO Solo per Tenore Ingemisco tamquam reus; Culpa rubet vultus meus; Supplicanti parce, Deus. Come un colpevole, io tremo; E il rossore è sul mio volto; O Dio, perdona chi ti supplica. Qui Mariam absolvisti, et latronem exaudisti, Mihi quoque spem dedisti. Tu, che hai perdonato Maria, Ed esaudito il ladrone, a me pure hai dato speranza. Preces meæ non sunt dignæ, Sed tu bonus fac benigne, Ne perenni cremer igne. Le mie suppliche non sono degne, Ma tu, buono, concedi benigno Che io non bruci nel fuoco eterno. Inter oves locum præsta, Et ab hædis me sequestra, Statuens in parte dextra. Mettimi fra gli agnelli, E, separandomi dai capri, ponimi alla tua destra. CONFUTATIS Solo per Basso e Coro Confutatis maledictis, Flammis acribus addictis, Voca me cum benedictis. Mentre saranno confusi i maledetti E condannati al fuoco divorante, Tu chiamami insieme ai benedetti. Oro supplex et acclinis, Cor contritum quasi cinis, Gare curam mei finis. Ti supplico umilmente prostrato, Con il cuore spezzato, come polvere, Prendi a cuore il mio destino. (Dies iræ, dies illa, Solvet sæclum in favilla, teste David cum Sibylla). (giorno d’ira sarà quel giorno, Quando il mondo diventerà cenere, Come annunziarono Davide e Sibilla) LACRYMOSA Quartetto e Coro Lacrymosa dies illa, Qua resurget ex favilla, Judicandus homo reus. Huic ergo parce, Deus. Giorno di pianto sarà quel giorno, Quando dalle ceneri risorgerà Il peccatore per ascoltare la sentenza. O Dio, concedigli il perdono. Pie Jesu Domine, Dona eis requiem. Amen. O pietoso signore Gesù, Dona loro il riposo. Amen. DOMINE JESU Quartetto Domine Jesu Christe, rex gloriæ! Libera animas omnium fidelium defunctorum de pœnis inferni et de profundo lacu. Libera eas de ore leonis; ne absorbeat eas Tartarus, ne cadant in obscurum; sed signifer sanctus Michäel repræsentet eas in lucem sanctam, Signore Gesù Cristo, Re della Gloria! Libera tutti i fedeli defunti Dalle pene dell’inferno E dall’abisso. Salvali dalla bocca del leone; che non li afferri l’inferno e non scompaiano nel buio; L’arcangelo San Michele Li conduca alla santa luce quam olim Abrahæ promisisti et semini eius. Hostias et preces tibi, Domine, laudis offerimus. Tu suscipe pro animabus illis Quarum hodie memoriam facimus. Fac eas, Domine, de morte transire ad vitam, quam olim Abrahæ promisisti et semini eius. Che tu un giorno hai promesso Ad Abramo e alla sua discendenza. Noi ti offriamo, Signore, sacrifici e preghiere di lode. Accettali per l’anima di quelli di cui oggi facciamo memoria. Fa’ che passino, Signore, dalla morte alla vita che tu un giorno hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza. SANCTUS Doppio Coro – Fuga Sanctus, sanctus, sanctus, Dominus deus Sabaoth! Pleni sunt cœli et terra gloria tua. Hosanna in excelsis. Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis. Santo, santo, santo, È il Signore dell’Universo! I cieli e la terra Sono pieni della tua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli. AGNUS DEI Soprano, Mezzosoprano e Coro Agnus Dei qui tollis peccata mundi: dona eis requiem. Agnus Dei qui tollis peccata mundi: dona eis requiem sempiternam. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo: dona loro il riposo. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo. dona loro il riposo eterno LUX ÆTERNA Mezzosoprano, Tenore e Basso Lux æterna luceat eis, Domine, cum Sanctis tuis in æternum, quia pius es. requiem æternam dona eis, Domine, et lux perpetua luceat eis cum Sanctis tuis in æternum, quia pius es. Splenda ad essi la luce perpetua insieme ai tuoi santi in eterno o Signore, perché tu sei buono. L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua insieme ai tuoi santi/in eterno o Signore, perché tu sei buono. LIBERA ME Solo per Soprano e Coro – fuga finale Libera me, Domine, de morte æterna in die illa tremenda; quando cœli movendi sunt et terra, dum veneris judicare sæculum per ignem. Tremens factus sum ego et timeo, dum discussio venerit atque ventura ira, quando cœli movendi sunt et terra. Dies iræ, dies illa Calamitatis et miseriæ, dies magna et amara valde. Requiem æternam dona eis, Domine, Et lux perpetua luceat eis. Libera me, etc. Liberami, Signore, dalla morte eterna, in quel giorno tremendo; quando cielo e terra saranno sconvolti, quando verrai a giudicare il mondo, col fuoco. Timore e spavento mi afferrano Per il terribile giudizio E l’ira ventura, quando cielo e terra saranno sconvolti. Giorno d’ira è quello, giorno di calamità e di miseria, giorno grande e amarissimo. L’Eterno riposo dona loro, Signore, E splenda ad essi la luce perpetua. Liberami Signore, ecc. Oksana Kramareva, soprano Oksana Kramareva è stata premiata in diversi Concorsi internazionali, tra cui il 2° Premio al Concorso “Operalia” di Plácido Domingo nel 2008 in Québec e il 1° Premio al Concorso Internazionale “Elena Obraztsova” a San Pietroburgo nel 2005. È membro del Teatro dell’Opera Nazionale Ucraina a Kiev, dove canta abitualmente i ruoli di Tatyana (Eugen Onegin), Lisa (La dama di picche), Leonora (Il trovatore), nonché i ruoli della protagonista in Aida e Norma. Ha più volte cantato in Germania, Spagna, Giappone, Portogallo, Russia e Canada. Alla Pozniak, mezzosoprano Alla Pozniak, diplomata presso il Conservatorio di Kharkov, dal 2004 è solista dell’Opera Nazionale Ucraina di Kiev dove ha cantato, tra gli altri, alcuni fra i ruoli principali del repertorio (da Amneris ad Azucena, da Ulrica a Fenena, da Erda a Frika, da Polina a Konchakovna). Il suo repertorio concertistico comprende, tra gli altri, il Requiem di Verdi, le Sinfonie n. 2 e n.8 di Mahler e la Sinfonia n. 9 di Beethoven. È stata artista ospite, tra gli altri, presso il Berliner Doom (Verdi, Requiem), San Pietroburgo (Un ballo in maschera), Tokio (Aida), Varsavia, (Il trovatore). Leonardo Gramegna, tenore Diplomato presso il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari, ha studiato canto sotto la guida dei maestri Robleto Merolla, Mario Cananà e Vito Maria Brunetti. Debutta al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca ne Les Huguenots di G. Meyerbeer . Per la 33° edizione del Festival ha debuttato con grande successo nel difficile ruolo di Hérode nella Salome di Richard Strauss. Nel 2010 debutta nel ruolo di Riccardo in Oberto conte di San Bonifacio di Verdi con la Berliner Operngruppe diretto da Felix Krieger al Radialsystem Theatre di Berlino. Tra i suoi ultimi impegni rientra il debutto nel ruolo di Don Josè nella Carmen al Teatro Massimo di Palermo. Nel 2012 debutta nel ruolo di Alvise Malipiero Dona Flor di Niccolò van Westerhout, sotto la direzione di Filippo Maria Bressan; ha poi cantato il ruolo di Radames in Aida e di Cavaradossi nella Tosca. Nel repertorio sinfonico sacro, ha cantato, fra gli altri, nel Requiem di Mozart, nella Sinfonia n. 9 di Beethoven, nell’oratorio Paulus di Mendelssohn-Bartholdy e nel Requiem di Verdi. Taras Shtonda, basso Dal 1992 è solista dell’Opera Nazionale Ucraina di Kiev dove ha interpretato molti ruoli principali del repertorio, come Filippo II, Zaccaria, Ramfis, Don Basilio, Mefistofele, Boris Godunov, Il Commendatore, Gremin. Al Bolshoi di Mosca ha debuttato nel ruolo di Dossifey nel 2002 e da allora ha cantato i ruoli principali quali Russlan, Kotchubei, Pimen ed altri. Gli ultimi impegni includono, tra gli altri, Boris al Teatro Bolshoi e Gremin all’Opera di Oslo, Il Grande Inquisitore alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera con Zubin Mehta e Gremin al Glyndebourne Opera Festival. Recentemente è stato Wotan al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con Valery Gergiev. Nicola Giuliani, direttore Ha compiuto gli studi musicali al Conservatorio “N. Piccinni” di Bari; in seguito si è perfezionato frequentando numerosi corsi e masterclasses per direzione d’orchestra (“Kirill Kondrashin Conductors Masterclass” in Olanda, Pomeriggi Musicali di Milano, Accademia “O. Respighi” di Roma) e musica da camera. Si dedica alla direzione d’orchestra dirigendo orchestre in Italia, Germania, Belgio, Spagna, Olanda, Danimarca, Romania, Bulgaria, Polonia, ex Unione Sovietica, Stati Uniti, Venezuela, Messico e Cina; collaborando con solisti tra cui Leo Nucci, Fiorenza Cossotto, Chris Merrit, Elena Obrazova, Katia Ricciarelli, Albina Shagimuratova, Jose Bros, Boris Petrussansky, Natalia Lomeiko, Benedetto Lupo, Oystein Baadsvik, Ning Feng, Giuseppe Albanese, Julian Rachlin. Collabora frequentemente con l’Orchestra della Radio di Mosca, l’Orchestra Sinfonica della RadioTv di San Pietroburgo, la Filarmonica “G. Enescu” di Bucarest, Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev, Orchestra Filarmonica di Sofia, dirigendole in sede ed in tournees realizzate in Italia, Germania (Gewandhaus di Lipsia, Herkules-Saal di Monaco, Jahrhunderthalle di Francoforte, Musikhalle di Amburgo, Svetlanov Hall Dom Music di Mosca, Sala Verdi del Conservatorio di Milano, etc.), Olanda, Germania, Spagna, Danimarca e Cina. Con l’Orchestra e Coro della Radio di Kiev ha registrato diversi programmi sinfonici/corali tra cui la Dante Sinphonie di Liszt e la Messa di Gloria di Bellini, la Messa di Requiem di Verdi, la Sinfonia n. 9 di Beethoven, Carmina Burana di Orff e la Sinfonia n. 2 di Mahler. Per la “Musica di Rai Tre” sono andati in onda due concerti diretti con l’Orchestra Sinfonica della Radio di San Pietroburgo e l’Orchestra della Radiotelevisione di Mosca. Recentemente ha diretto l’Orquesta Sinfonica de Estado de Mexico, Orchestra Sinfonica dell’Arena di Verona, Orchestra Filarmonica di Sofia, China Radio Symphony Orchestra, “Ruskaya Filarmonia”, Moscow City Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica di Belgrado, Janacek Philharmonic Orchestra, Martinù Philharmonic Orchestra, Istanbul State Symphony Orchestra, Slovak Sinfonietta, SudWestfalen Philharmonie. Orchestra Sinfonica Nazionale Ucraina di Kiev Fondata nel 1918, è una delle migliori orchestre sinfoniche dell’Europa orientale e dal 1999 è diretta stabilmente da Volodymyr Syrenko. Tra i direttori che hanno lavorato con l’Orchestra dalla fondazione ad oggi spiccano i nomi di Stokovsky, Markevitch, Sanderling, Mravinskij, Kondrashin, Svetlanov, Rozhdestvensky. Tra i solisti, Rubinstein, Menuhin, Stern, D. Oistrach, Richter, Rostropovich, Gilels, Kogan, Kremer. Grandi compositori le hanno affidato la prima esecuzione delle proprie opere, tra cui Prokofiev, Šostakovič e Khachaturian. Ha registrato più di ottanta CD, soprattutto per Naxos, con repertorio ucraino e internazionale, il più vasto mai registrato da un’orchestra dell’ex-URSS. Eseguono regolarmente le sinfonie di Beethoven, Brahms, Schubert, Bruckner, Čajkovskij, Rachmaninov, Skriabin, Prokofiev e Šostakovič. La corrente programmazione prevede varie tournées in Australia, Austria, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, Polonia, Russia, Spagna, Belgio, Svizzera e Italia. Coro Accademico Nazionale “Dumka” di Kiev È la formazione corale più prestigiosa dell’Ucraina, specializzata nell’esecuzione di concerti “a cappella” e “sinfonico-corali”. Il suo organico è di ottanta componenti, selezionati molto rigorosamente tramite concorso nazionale. L’attività annuale prevede circa duecento concerti a Kiev e in numerosi tour in Ucraina e all’estero dove si è esibito in prestigiose sale (Concertgebouw di Amsterdam, Philharmonie di Berlino, Herkules Saal di Monaco di Baviera, Gewandhaus di Lipsia, Palau de la Musica di Barcellonaa, Teatro Monumental di Madrid, Royal Albert Hall di Londra, Sala Verdi del Conservatorio di Milano). Evgheny Savchuk, maestro del coro È una delle figure più rappresentative della musica ucraina contemporanea. Alla guida del Coro “Dumka” da oltre 25 anni, ne ha ampliato e variato il repertorio partendo dai Canti Russi del XIV secolo passando per Bach, Beethoven, Mahler per arrivare a Penderecki e agli autori ucraini viventi, creando uno stile esecutivo dalla fisionomia ben definita. Alla vasta attività in tournées europee e americane, affianca quella discografica. Ha inciso oltre 35 CD di cui uno ha ricevuto la nomination per il Grammy Award. INGRESSI SOCI: Stagione “Amici della Musica – Cid” : ingresso con abbonamento NON SOCI: biglietto (fino ad esaurimento dei posti disponibili) € 25 (ridotto “giovani 25 anni”: € 6) INFORMAZIONI E PREVENDITE MORBEGNO Biblioteca “E.Vanoni” – Via Cortivacci, 4 (tel.0342 610323) “Vanradio” Via Vanoni, 44 (tel. 0342 612788) SONDRIO “La Pianola” – Via Battisti 66 (tel. 0342 219515) TIRANO “Il ’95 di Mario Cometti” – P.za Cavour (tel. 0342 702569) GROSIO Albergo Sassella – Via Roma, 2 (tel. 0342 847272) SONDALO Segreteria “Amici della Musica” – Via Verdi 2 (tel.0342 801816) BORMIO Ufficio Turistico – Via Roma, 131/b (tel.0342 903300) SERVIZIO BUS NAVETTA (riservato ai Soci) Delebio 18,45 SEMOGO 19,20 Cosio (Stazione) 18,50 Isolaccia 19,30 Regoledo (rotonda) 18,55 Piandelvino/Fiordalpe 19,35 MORBEGNO (S.Antonio) 19,00 Premadio 19,40 Talamona (Nuovo Pignone) 19,05 BORMIO (Perego) 19,50 Ardenno (bivio) 19,10 Santa Lucia (Ponte) 20,00 S.Pietro B. (bivio) 19,15 Cepina (Ponte) 20,05 Castione (bivio) 19,20 Grailè 20,15 Sondrio (rotonda v.Milano) 19,25 SONDALO (Scuole Elementari) 20,20 SONDRIO (Stazione) 19,30 GROSIO (Chiesa S.Giuseppe) 20,30 Montagna Piano (Trippi) 19,35 Ponte /Chiuro (FS) 19,42 S.Giacomo (Stazione) 19,48 Tresenda (Stazione) 19,55 Villa di Tirano (Stazione) 20,00 Madonna (rotonda) 20,05 TIRANO (P.za Marinoni) 20,10 Sernio (Valchiosa) 20,15 Lovero/Tovo/Mazzo 20,18 Grosotto 20,27 Grosio (Chiesa S.Giuseppe) 20,30 N. 6 - 2013 - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Sondrio