IL GIORNALE 1-2015
DELLA MERENDA
Il 15 ottobre è entrato in vigore l’obbligo di utilizzare i nuovi libretti di
impianto ed i nuovi modelli per il controllo dell’efficienza energetica
per condizionatori e caldaie. Tale data rappresenta la proroga definitiva al
DM 10 febbraio 2014 il quale prevede che tutti gli impianti termici debbano
essere muniti del nuovo libretto di impianto nonché degli appositi moduli
per il controllo dell’efficienza energetica.
A partire dal 16 ottobre è quindi
­obbligatoria:
• la presenza del nuovo libretto di climatizzazione per tutti gli impianti (sia esistenti che di nuova installazione; art. 1);
• la compilazione del “Rapporto di efficienza energetica” in occasione degli
interventi di manutenzione e di controllo
sugli apparecchi di climatizzazione
invernale di potenza utile nominale
maggiore di 10KW e di climatizzazione
estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 KW con o senza produzione
di acqua calda sanitaria (art. 2)
Il nuovo modello di libretto è unico per
tutti gli impianti definiti “termici”, in particolare per gli impianti di qualsiasi potenza;
per gli impianti utilizzanti generatori di
qualsiasi tecnologia anche ad energia
rinnovabile (pannelli solari, pompe di
­c alore); per gli impianti destinati a
­q ualsiasi servizio (ad esempio climatizzazione invernale/estiva).
Il nuovo libretto sostituirà i modelli
­esistenti denominati “libretto di impianto”
e “libretto di centrale”
La compilazione del modello, per i nuovi
impianti, dovrà essere effettuata all’atto
della prima messa in servizio a cura
dell’impresa installatrice; tale soggetto
rilascerà anche il risultato della prima
­verifica. Per gli impianti già esistenti
alla data del 1° giugno, la compilazione
del nuovo libretto sarà a cura del responsabile dell’impianto.
Trattamento acque
Sebbene il nuovo libretto non introduca
di per se novità in materia trattamento
acque ha senza dubbio portato molta
attenzione sul tema coinvolgendo in maniera diretta sia l’installatore che l’utente
nell’atto della compilazione. L’incaricato
che dovrà redigere il documento si troverà
infatti in prima battura a dover conoscere
le caratteristiche dell’acqua di rete e a
valutare la necessità di un trattamento.
Quali misure adottare
Il DPR 59 ripreso dal nuovo libretto
prende in considerazione diverse misure a
seconda della durezza in ingresso, della
potenza termica dell’impianto e della produzione combinata di acqua calda sanitaria.
Nell realtà dei fatti quello che si osserva
all’interno di un circuito termico riempito
con acqua grezza è la precipitazione di
calcare e l’insorgere di fenomeni corrosivi
anche a bassi valori di durezza. Questo
effetto è causato dalle alte temperature e
dai tempi di permanenza estremamente
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43124 Parma
lunghi dell’acqua all’interno degli impianti.
Una delle misure più efficaci nel risolvere
alla radice il problema è l’impiego di acqua
completamente addolcita (0°f) congiuntamente ad un idoneo additivo che permetta
di prevenire l’insorgere di fenomeni corrosivi.
Quali prodotti
Per l’addolcimento, laddove non sia presente un addolcitore domestico, è possibile l’impiego di un addolcitore portatile
mod. HEH 9, con resine usa e getta ed
un’autonomia di circa 900l (con una
­durezza di 36°f) per ricarica a seconda
della durezza in ingresso.
Per il condizionamento è a disposizione
un prodotto di facile applicazione ideale
per tutti i tipi di impianto denominato
GENO®-safe A. Questo prodotto permette
di evitare l’insorgere di fenomeni corrosivi
grazie alla creazione di un microfilm resistente all’interno del circuito, contrasta ogni
variazione di pH al difuori del range ottimale, protegge da piccole infiltrazioni
di durezza durante i rabbocchi ed è per­
fettamente compatibile con qualsiasi
­m ateriale, plastico o metallico che sia,
compreso l’alluminio.
Il prodotto è di facile utilizzo e tollera sovra
concentrazioni, inoltre presenta un potere
dissolvente per gli ossidi metallici per­
mettendo di portare in sospensione
­fanghi e particolato il che lo rende ideale
per le operazioni di pulizia prima del
riempimento definitivo.
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·.02.15
Il nuovo libretto di impianto