LIBRETTO D’ISTRUZIONI
Biomax 22 - 27 - 35
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CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
Cod. manuale
AQ.DC016
Timbro e firma
Timbro e firma
PUROS srl si riserva di variare le caratteristiche e i dati nel seguente manuale in qualunque momento e senza preavviso, al fine
di migliorare i propri prodotti. Questo manuale, non può essere considerato come un contratto nei confronti di terzi.
ver. 1.2 – 06/10/2013
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CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
Cod. manuale
AQ.DC016
INDICE
1.
2.
INTRODUZIONE
AVVERTENZE GENERALI
2.1
2.2
2.3
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
4
5
AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
AVVERTENZE OPERATIVE
CONDIZIONI DI GARANZIA
5
5
6
PRECAUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
CARATTERISTICHE TECNICHE
DIMENSIONI E INGOMBRI
NOZIONI TEORICHE SUL COMBUSTIBILE
CARICAMENTO DEL PELLET
LUOGO DI INSTALLAZIONE
POSIZIONAMENTO E DISTANZE MINIME DI SICUREZZA
COLLEGAMENTO SCARICO ED EVACUAZIONE DEI FUMI
10.1
10.2
10.3
10.4
10.5
CANALE DA FUMO
CAMINO
SISTEMA INTUBATO
REGOLATORE DI TIRAGGIO
COMIGNOLO
15
16
16
17
17
11. COLLEGAMENTO IDRAULICO
18
11.1 SCHEMI DI COLLEGAMENTO IDRAULICO
11.2 SPECIFICHE DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO
19
20
12. COLLEGAMENTO ELETTRICO
21
12.1 COLLEGAMENTO TERMOSTATO AMBIENTE
12.2 SCHEMI ELETTRICI DI COLLEGAMENTO
21
22
13. SEQUENZA DI FUNZIONAMENTO E SPEGNIMENTO
13.1 Descrizione comandi pannello frontale
24
24
14. IL MENU
26
14.1 ACCESSO AL MENU
14.2 DETTAGLI DEI MENU
26
27
15. GESTIONE DEGLI ALLARMI
16. RIARMO TERMOSTATI DOPO IL LORO INTERVENTO
17. MANUTENZIONE
17.1 PRECAUZIONI PER LA SICUREZZA
17.2 MANUTENZIONE ORDINARIA DA PARTE DELL’UTENTE (pulizia bracere e cassetto cenere)
17.3 MANUTENZIONE STAGIONALE
17.3.1 PULIZIA DEL CAMINO
17.4 FINE STAGIONE
18. PROBLEMI CAUSE E SOLUZIONI
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CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
Cod. manuale
AQ.DC016
1. INTRODUZIONE
Gentile Cliente,
nel ringraziarla per la preferenza che ha voluto accordare ai prodotti PUROS, in particolare a una caldaia della linea Pellet
PUROS, la invitiamo a leggere con attenzione il presente libretto prima di effettuare la prima accensione, per un
funzionamento ottimale della caldaia.
Le ricordiamo che il prodotto NON DEVE essere usato dai bambini che vanno sempre tenuti a distanza di sicurezza!
Revisioni della pubblicazione
La Puros si riserva di apportare delle modiche a questo manuale allo scopo di migliorare il prodotto, senza preavviso. E’
vietata quindi la riproduzione anche parziale del presente libretto senza l’autorizzazione di Puros srl.
Cura del manuale e come consultarlo
Abbiate cura di questo manuale e conservatelo in un luogo di facile e rapido accesso.
Nel caso in cui questo manuale venisse smarrito o distrutto o fosse comunque in cattive condizioni richiedetene una copia
al vostro rivenditore oppure direttamente al Costruttore specificando i dati di identificazione del prodotto.
Una voce fondamentale o che richiede un’attenzione particolare viene riportata con il “testo in grassetto”.
SIMBOLOGIA PRESENTE SUL MANUALE
ATTENZIONE:
Questo simbolo di avvertenza indica di leggere attentamente il messaggio a cui
è riferito. La non osservanza di quanto scritto, può provocare seri danni alla
caldaia e mettere a rischio l’incolumità di chi la utilizza.
INFORMAZIONI:
Questo simbolo evidenzia quelle informazioni importanti per il buon
funzionamento della caldaia. La non osservanza di quanto prescritto
comprometterà l’utilizzo della caldaia e il suo funzionamento.
SEQUENZE OPERATIVE:
Indica una sequenza di pulsanti da premere per accedere ai menu o eseguire
delle regolazioni.
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Cod. manuale
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2. AVVERTENZE GENERALI
2.1
AVVERTENZE PER LA SICUREZZA
L’installazione, il collegamento elettrico, la verifica del funzionamento e la manutenzione vanno
eseguite esclusivamente da personale qualificato e/o abilitato secondo le normative vigenti.
Installare la caldaia secondo quanto prescrive la norma UNI 10683 e relativi integrazioni ed
aggiornamenti. Tutte le leggi locali e nazionali e le normative comunitarie devono sempre essere
soddisfatte nell’installazione e nell’uso dell’apparecchio.
Per il corretto uso della caldaia e delle apparecchiature elettroniche ad essa collegate osservare sempre le indicazioni
riportate nel presente manuale.
Prima di iniziare qualsiasi operazione, leggere attentamente in tutte le sue parti l’intero contenuto del presente libretto di
istruzioni.
Questo prodotto é classificato come apparecchio di tipo B.
L’apparecchio serve a riscaldare l’acqua per riscaldamento domestico ad una temperatura inferiore a quella di ebollizione.
Esso deve essere allacciato ad un impianto di riscaldamento dimensionato in base alle sue prestazioni ed alla sua potenza
(vedi dati tecnici).
La caldaia deve essere destinata solamente all’uso per il quale è prevista. Ogni altro uso è da considerarsi improprio e
quindi pericoloso.
Non immagazzinare sacchetti di pellet a ridosso della caldaia.
É assolutamente proibito avviare la caldaia con la porta aperta!
Qualsiasi uso improprio del prodotto è totalmente a carico dell’utente e solleva la PUROS da ogni responsabilità.
Ogni tipo di manomissione o di sostituzione non autorizzata di particolari non originali della caldaia, oltre ad essere
vietato, può essere pericoloso e sollevano la PUROS da ogni responsabilità.
Prima di effettuare qualsiasi operazione di pulizia o manutenzione assicurarsi preventivamente di disinserire la caldaia
dalla rete di alimentazione intervenendo sull’interruttore generale posto sul retro della stessa e staccando il cavo elettrico
che la alimenta.
L’apparecchio non è destinato a essere usato da persone (bambini compresi) le cui capacità fisiche, sensoriali o mentali
siano ridotte, oppure con mancanza di esperienza o di conoscenza, a meno che esse abbiamo potuto beneficiare,
attraverso l’intermediazione di una persona responsabile della loro sicurezza, di una sorveglianza o di istruzioni riguardanti
l’uso dell’apparecchio. I bambini devono essere sorvegliati per sincerarsi che non giochino con l’apparecchio
IMPORTANTE! : nel caso in cui la caldaia presenti un allarme per mancata accensione, prima di
riavviarla bisogna svuotare il bracere per evitare possibili ostruzioni e anomalie.
La Puros srl declina ogni responsabilità per l’inosservanza di quanto indicato.
2.2
AVVERTENZE OPERATIVE
Spegnere la caldaia in caso di guasto o cattivo funzionamento (vedi par. 17.2)
Non deve essere immesso manualmente pellet nel bruciatore.
Non mettere nel serbatoio combustibili diversi da pellet di legno (vedi paragrafo 4).
Non utilizzare la caldaia come inceneritore
Installare la caldaia in locali adeguati e predisposti di tutti i servizi di alimentazione (aria, idrici ed elettriche) e scarichi per
i fumi e con il pavimento adeguato.
In caso di incendio della canna fumaria, spegnere la caldaia, scollegarla dalla rete e non aprire lo sportello. Quindi
chiamare le autorità competenti.
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2.3
Cod. manuale
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CONDIZIONI DI GARANZIA
La PUROS garantisce i propri prodotti e tutti i loro componenti, consentendo all’utente di richiedere la riparazione o la
sostituzione gratuita di tutte quelle parti riconosciute difettose e/o non funzionanti, a condizione che il difetto stesso si
manifesti entro 2 anni dalla data di attivazione della garanzia stessa.
Il difetto deve essere denunciato dall’utente direttamente al rivenditore autorizzato o al Servizio di Assistenza Tecnica
autorizzato (SAT).
L’utente non sosterrà alcun costo o spesa per gli interventi effettuati in garanzia.
La presente garanzia è operante nel territorio italiano, la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano.
CONDIZIONI DI VALIDITÁ
Per la validità della garanzia, è necessario quanto segue:
Apposizione del timbro del rivenditore autorizzato nell’apposito spazio e consegna della parte della garanzia prevista al
SAT autorizzato (all’atto del primo avviamento) o la spedizione entro 10 giorni dalla prima accensione alla PUROS srl.
Presentazione del documento fiscale di acquisto al rivenditore o al SAT autorizzato, al momento del reclamo
DECADENZA ED ESCLUSIONI
Non sono coperte dalla garanzia tutte le parti che dovessero risultare difettose a causa di:
danni da trasporto
modifiche, manomissioni, uso improprio o negligente del prodotto
uso di combustibili diversi da quelli indicati nel manuale
tutte le parti di normale usura quali: guarnizioni, vetri e tutte le parti asportabili del focolare
qualsiasi intervento effettuato da personale tecnico non autorizzato
installazione non conforme alle norme vigenti ed alle prescrizioni contenute nel presente manuale
impianto elettrico ed il collegamento ad esso non rispondenti alle norme vigenti
inefficienza di camini, canne fumarie o altre parti dell’impianto in cui è installato l’apparecchio
mancata esecuzione alla fine del primo anno di esercizio dell’intervento di manutenzione e pulizia straordinaria effettuato
dal nostro SAT autorizzato nonché la mancata registrazione dello stesso sul tagliando di garanzia.
utilizzo nell’impianto di riscaldamento di addittivi non adeguati
caratteristiche dei componenti e dell’impianto non compatibili con la potenza e le specifiche della termostufa
mancato utilizzo nell’installazione dei componenti necessari alla protezione dalla formazione delle condense
utilizzo con pressioni di esercizio diverse rispetto a quanto indicato
Sono inoltre esclusi danni derivanti da condizioni ambientali o climatiche (fulmini, inondazioni, vento, pioggia, ……..) o di altra
natura comunque non riconducibili a difetti di fabbricazione (es. terremoti, eventi socio-politici, …).
La PUROS declina ogni responsabilità per eventuali danni che possono, direttamente o indirettamente, derivare a persone,
animali o cose in conseguenza della mancata osservanza di tutte le prescrizioni indicate nel presente manuale istruzioni.
In caso di inefficienza del prodotto rivolgersi al rivenditore di zona.
Per l’installazione e l’uso del prodotto, si deve far riferimento esclusivamente al libretto in dotazione.
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CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
Cod. manuale
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3. PRECAUZIONI PER L’INSTALLAZIONE
PRIMA DI COLLEGARE LA CALDAIA È NECESSARIO
Effettuare un lavaggio accurato delle tubazioni dell’impianto per rimuovere eventuali residui di filettature, saldature o
sporcizia che possano compromettere il corretto funzionamento dell’apparecchio.
Impianti preesistenti devono essere disincrostati e bonificati con gli appositi prodotti dedicati.
Verificare la predisposizione dell’apparecchio per il funzionamento con il tipo di pellets disponibile (verificare la
corrispondenza di quanto riportato sull’imballo del pellets da utilizzare e le indicazioni del libretto).
Controllare che la canna fumaria non presenti strozzature e non vi siano collegati scarichi di altri apparecchi.
Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie preesistenti, queste siano state perfettamente pulite e non
presentino scorie, in quanto l’eventuale distacco potrebbe ostruire il passaggio dei fumi, causando situazioni di peri-colo.
Controllare che, nel caso di raccordo su canne fumarie non idonee, queste siano state intubate.
In presenza di acque con durezza particolarmente elevata, si avrà rischio di accumulo di calcare con conseguente
diminuzione di efficienza dei componenti dell’apparecchio. Si consiglia in questo caso il trattamento dell’acqua per portarla
ai requisiti di utilizzo.
Verificare l’efficienza del circuito di terra dell’impianto elettrico di alimentazione
NOTE DI INSTALLAZIONE
Verificare che il pavimento sia in grado di sopportare il peso complessivo della caldaia (vedi tabella caratteristiche tecniche).
Facendo riferimento alla figura dove sono riportate le quote del tubo raccordo camino e tenendo conto dello spessore di un
eventuale piano salva pavimento, eseguire il foro nel camino per il collocamento del tubo di espulsione fumi (vedi schema
collegamento idraulico).
Collegare la caldaia al camino con tubo in acciaio omologato e certificato, adatto all’utilizzo, sigillando ermeticamente il
tutto.
E’ assolutamente vietato l’uso di tubi flessibili per il collegamento dello scarico fumi.
Nel condotto fumi deve essere ricavata la presa per il controllo/analisi della combustione (per il posizionamento vedi
specifica di norma). Tale presa deve garantire la sua ermeticità verso l’ambiente e la sua chiusura dopo l’utilizzo.
Nel caso non sia possibile garantire la corretta depressione (vedi dati tecnici) al camino, si può intervenire correggendo la
velocità dell’aspirazione fumi con il programma specifico presente nel software della scheda di controllo caldaia (vedere le
istruzioni tecniche specifiche).
Si fa presente che per effetto dell’alto rendimento del generatore, la temperatura dei fumi di scarico è molto bassa (vedi
tabella dati tecnici). Nella progettazione/predisposizione dello scarico fumi, bisogna prendere le opportune
precauzioni/accorgimenti, per evitare possibili formazioni di condense, e/o provvedere ad un eventuale convogliamento a
scarico sifonato delle stesse, per evitare possibili passaggi di fumo.
Per il collegamento all’impianto idraulico fate riferimento allo schema di collegamento (vedi paragrafo schema di
collegamento idraulico).
N.B. Per l’installazione di questo prodotto è obbligatorio rivolgersi a personale specializzato e
autorizzato o al rivenditore.
L’avviamento deve essere eseguito da parte del SERVIZIO ASSISTENZA TECNICA abilitato per verificare l’installazione, il
controllo delle emissioni e la compilazione della documentazione necessaria.
Il servizio tecnico deve fornire verbalmente all’utente le indicazioni necessarie all’utilizzo e al corretto funzionamento della
caldaia durante il primo avviamento. Eventuali appunti vanno segnate a fine libretti al capitolo “NOTE”.
Sono a carico dell’utilizzatore tutte le operazioni necessarie all’installazione ed al mantenimento in efficienza della caldaia prima
e durante il suo uso.
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4. CARATTERISTICHE TECNICHE
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5. DIMENSIONI E INGOMBRI
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6. NOZIONI TEORICHE SUL COMBUSTIBILE
IL PELLET DA LEGNO
Il pellet da legno, ricavato principalmente dai residui del legno naturale, è un
combustibile assolutamente ecologico in quanto viene prodotto dal legno fonte
rinnovabile di energia (sfruttando al massimo i residui del legno senza collanti,
vernici o altri composti chimici).
Le sue caratteristiche principali sono :





diametro di 6 mm
lunghezza standard compresa tra i 5 e i 30 mm
alto potere calorifero, da 4,7 a 5,3 kW/kg
ridotto grado di umidità
deve essere prodotto solo con essenze di legno non trattato chimicamente
Per garantire una buona combustione è necessario che il pellet sia
conservato in locali non umidi.
Il pellet viene solitamente fornito in sacchi da 15 kg, favorendo così uno
stoccaggio molto pratico.
Un pellet di buona qualità garantisce una buona combustione abbassando le
emissioni nocive in atmosfera.
Più il combustibile è scadente o con residui di cenere elevati
più spesso bisognerà intervenire per le pulizie interne al
braciere e alla camera di combustione.
Le norme EN 14961-2, DIN 51731 e ONORM M 7135 certificano la
qualità del pellet riportando sulla confezione le principali
caratteristiche.
Si consiglia l’utilizzo del pellet classificato come A1 e/o Plus/Gold con
residui di cenere ≤ 0,7%.
La PUROS consiglia vivamente di impiegare per i suoi
prodotti combustibili certificati.
L’utilizzo di pellet scadente o non conforme compromette il
funzionamento della vostra caldaia e può di conseguenza
portare al decadimento della garanzia e della responsabilità
sul prodotto.
Questa caldaia è predisposta per funzionare esclusivamente
con pellet di legno di diametro 6 mm e lunghezza tra 5 mm e
30 mm.
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Cod. manuale
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7. CARICAMENTO DEL PELLET
La capacità del serbatoio del pellet è di 120 kg.
Per il caricamento aprire verso l’alto il coperchio e versare il pellet facendo
attenzione a trattenere l’eventuale segatura all’interno dei sacchi ed al
debordamento del materiale dal perimetro della vasca.
Chiudere il coperchio al termine del caricamento.
ATTENZIONE:
L’OPERAZIONE DI CARICAMENTO VA ESEGUITA A CALDAIA
SPENTA E FREDDA.
NON INSERIRE NEL SERBATOIO NESSUN ALTRO TIPO DI
COMBUSTIBILE CHE NON SIA PELLET DI LEGNO.
L’esaurimento del pellet porta alla mancata accensione della caldaia, al suo
spegnimento e quindi al suo arresto.
In caso di arresto per mancanza pellet, è necessario il controllo al
riavviamento a causa dei vuoti creati nel sistema di carico. Se non avviene la
riaccensione, è necessario prima di effettuare un altro tentativo di
accensione, l’asportazione del pellet residuo presente nel braciere.
Si declina ogni responsabilità alla mancata osservazione di quanto
sopra.
VASCA
PELLET
ver. 1.2 – 06/10/2013
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8. LUOGO DI INSTALLAZIONE
La caldaia è un generatore omologato di tipo B (prelievo aria di combustione nell’ambiente d’installazione e scarico fumi in
camino/canna fumaria o condotto di scarico), e di conseguenza può essere installata in qualsiasi locale dell’abitazione, purchè
sia:
Adeguatamente aerato o munito delle necessarie aperture verso l’esterno o ad un locale aerato attiguo (purchè non sia: a
pericolo di esplosione/incendio, camera da letto, con altri apparecchi installati che utilizzano l’aria presente, parte comune
dell’immobile) per l’ingresso dell’aria necessaria alla combustione. La sezione dell’apertura minima necessaria per l’ingresso
dell’aria è di 6 cm2 per kW di potenza (minima sezione possibile 100 cm2) se eseguita vicino al pavimento, altrimenti deve
essere maggiorata del 50%. Le aperture possono essere più d’una. Tali aperture devono essere protette tramite una griglia
che non riduca la sezione minima richiesta.
Non deve essere a pericolo di esplosione e/o incendio (tipo deposito materiali infiammabili, ecc.).
Sufficientemente spazioso da rispettare le distanze previste dall’installazione e per svolgere le necessarie operazioni di
pulizia e/o manutenzione.
Se nel locale esistono altri generatori la somma totale della potenza bruciata non deve superare i 35 kW, e l’aereazione va
calcolata adeguatamente sul totale della potenza e sulle specifiche dei generatori.
Se il valore della rumorosità (vedi dati tecnici) si considera troppo elevato, si può intervenire riducendo tale valore,
abbassando la potenza della caldaia. Per ottenere ciò, entrare nel menu “IMPOSTA UTENZE” ed abbassare il valore “SET
POTENZA” impostabile da 1 a 5.
Inoltre se questo non è possibile e/o insufficente (causa richiesta potenza), si può intervenire nella caldaia, inserendo una
copertura di materiale fonoassorbente internamente ai fianchi del mantello (es: vedi isolamento pannello porta).
Nell’ambiente si può intervenire ricoprendo le pareti ed il soffitto con pannelli fonoassorbenti.
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9. POSIZIONAMENTO E DISTANZE MINIME DI SICUREZZA
Prima di scegliere la posizione d’installazione e procedere con il montaggio, verificare le distanze di sicurezza minime da materiali
sensibili al calore, e/o infiammabili, da muri portanti e pareti, mobilio ecc. Nel caso di pavimentazione sensibile al calore o
infiammabile, è necessaria una protezione di materiale isolante non combustibile tipo lamiera, piastrelle ceramiche, mattoni ecc.
Le distanze minime consigliate per la manutenzione e l’accessibilità ai componenti sono le seguenti:
40 cm per il canale da fumo da elementi sensibili al calore.
80 cm dalla caldaia per i prodotti infiammabili (mobilio tendaggi, tappeti ecc.).
60 cm dai fianchi, dalla schiena della caldaia alle pareti per permettere la manutenzione.
60 cm dal Top (coperchio) al soffitto per agevolare il carico pellet.
100 cm nel frontale per la pulizia e la regolare manutenzione.
parete/ostacolo
laterale
Tutte le misure in cm.
parete/ostacolo
laterale
caldaia
parete/ostacolo
frontale
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10. COLLEGAMENTO SCARICO ED EVACUAZIONE DEI FUMI
Ogni apparecchio deve essere collegato ad un sistema di evacuazione fumi idoneo ad assicurare una adeguata dispersione in
atmosfera dei prodotti della combustione. Lo scarico dei prodotti della combustione deve avvenire a tetto.
I componenti dello scarico fumi devono essere idonei alle specifiche condizioni di funzionamento, conformi alle norme di
prodotto e con classe di reazione al fuoco A1 secondo la UNI EN 13501-1.
L’evacuazione dei prodotti della combustione deve essere realizzata in depressione ( vedere valore tiraggio minimo nei dati
tecnici al paragrafo 4 ) con un sistema camino o canale fumo.
Il camino deve ricevere lo scarico del solo canale fumo e non sono quindi ammesse canne fumarie collettive.
È vietato far transitare all’interno dei sistemi di evacuazione fumi, anche se sovradimensionati, altri canali o tubazioni e bisogna
evitare che il camino appoggi sull’apparecchio.
Tutti i tratti del canale fumo devono essere ispezionabili e removibili per la periodica pulizia, mentre il camino deve essere
ispezionabile ed avere un accesso alla base per l’ispezione e la pulizia.
É assolutamente vietato l’uso di tubi flessibili estensibili.
Per allacciare la caldaia al condotto di scarico fumi, bisogna montare il tronchetto in
dotazione alla caldaia.
Smontare il pannello posteriore svitando le viti che lo fissano alla caldaia (fig.1),
inserire il raccordo fumi in dotazione (fig.2) alla bocca del ventilatore di estrazione
fumi e fissarlo con l’apposita vite (fig.3).
Una volta installato il tronchetto, collegare alla presa di pressione il tubo di silicone
del pressostato che troverete scollegato e libero (fig.4), quindi rimontare il pannello
posteriore.
Si raccomanda di leggere le avvertenze presenti al capitolo 3 “PRECAUZIONI
PER L’INSTALLAZIONE”.
fig.1
fig.2
fig.3
fig.4
ver. 1.2 – 06/10/2013
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10.1 CANALE DA FUMO
I canali da fumo devono essere installati rispettando quanto segue:
essere coibentati se passano all’interno di locali da non riscaldare o esterni all’edificio
non devono attraversare locali nei quali è vietata l’installazione di apparecchi a combustione, né altri locali con pericolo
d’incendio, né locali o cavedi non ispezionabili
essere installati in modo da consentire le normali dilatazioni termiche
essere fissati all’imbocco del camino senza sporgere all’interno
non sono ammessi tratti in contro-pendenza
avere per tutta la lunghezza un diametro non minore di quello dell’attacco del condotto di scarico dell’apparecchio.
Eventuali cambiamenti di sezione sono ammessi solo in corrispondenza dell’imbocco al camino. In particolare, nel caso
in cui il camino avesse un diametro minore di quello del canale da fumo, deve essere effettuato un raccordo conico e
una verifica del corretto funzionamento secondo il metodo di calcolo di cui alla UNI EN 13384-1 o altri metodi di
comprovata efficacia
essere installati in modo da limitare la formazione di condense ed evitarne la fuoriuscita dalle giunzioni
devono essere posizionati ad una distanza dai materiali combustibili non minore a quella indicata nella designazione di
prodotto e comunque, se non indicato, ad una distanza ≥ 50 cm
il canale da fumo deve permettere il recupero della fuliggine ed essere scovolabile ed ispezionabile previo smontaggio o
attraverso aperture di ispezione quando non accessibile dall’interno dell’apparecchio.
I canali da fumo devono essere installati rispettando questa ulteriore indicazione :
si devono effettuare al massimo 3 cambi di direzione non maggiore di 90° compreso quello derivante dal collegamento
dell’apparecchio al camino, con lunghezza del canale da fumo in orizzontale non maggiore di 4 m.
In caso di uscita posteriore il cambio di direzione derivato dal collegamento all’apparecchio ( T o gomito ) non deve essere
conteggiato.
ver. 1.2 – 06/10/2013
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10.2 CAMINO
Per quanto riguarda i camini per l’evacuazione in atmosfera dei prodotti della combustione, è indispensabile una depressione
minima di 10 Pa sia a potenza minima che a potenza massima per garantire la sicurezza del sistema. Oltre ai requisiti generali di
cui al pragrafo 9, i camini devono :
funzionare in pressione negativa (non è ammesso il
funzionamento in pressione positiva)
avere sezione interna di forma preferibilmente circolare; le
sezioni quadrate o rettangolari devono avere angoli arrotondati
con raggio non minore di 20 mm
essere adibiti ad uso esclusivo dell’evacuazione dei fumi
avere andamento verticale ed essere privi di qualsiasi strozzatura
in tutta la lunghezza
avere non più di due cambiamenti di direzione con un angolo
d’inclinazione non maggiore di 45°
il tiraggio deve essere conforme alle indicazioni del fabbricante.
Il sistema può essere protetto con un comignolo che impedisca la
penetrazione degli agenti atmosferici.
Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di
resistenza alla condensa W (secondo UNI EN 1443) ed avere, in
prossimità della base, un dispositivo di raccolta e smaltimento
dell’eventuale acqua piovana e/o neve.
CANNA
FUMARIA
ISPEZIONE
Per evitare il pericolo d’incendio, il camino deve essere installato ad una distanza dai materiali
combustibili di almeno 500 mm secondo la normativa UNI EN 15287-1.
Tutti i tratti di condotto dei fumi dovranno risultare ispezionabili e rimovibili per rendere possibile l’ispezione, la
pulizia interna e l’eventuale sostituzione.
10.3 SISTEMA INTUBATO
I camini per l’evacuazione in atmosfera dei prodotti della combustione, oltre ai requisiti generali di cui al pragrafo 9, devono :
funzionare in pressione negativa (non è ammesso il funzionamento in pressione positiva)
il sistema intubato deve essere adibito ad uso esclusivo dell’evacuazione dei prodotti della combustione
il sistema intubato deve consentire le previste operazioni di pulizia e di manutenzione dei condotti
Il sistema può essere protetto con un comignolo che impedisca la penetrazione degli agenti atmosferici.
Nel caso in cui ne sia sprovvisto, il condotto deve essere di classe di resistenza alla condensa W (secondo UNI EN 1443) ed
avere, in prossimità della base, un dispositivo di raccolta e smaltimento dell’eventuale acqua piovana e/o neve.
il sistema deve evitare la penetrazione dell’acqua piovana e/o neve nell’apparecchio
il sistema deve permettere le normali dilatazioni termiche senza compromettere i suoi requisiti tecnici
devono essere adottati opportuni accorgimenti affinché, lungo i condotti, venga evitato il ristagno di eventuali
condense
i giunti utilizzati per il fissaggio del condotto all’interno del camino non devono diminuire in nessun punto la sezione
dell’intercapedine minima di ventilazione di oltre il 10%
i condotti per l’intubamento possono essere costituiti da più elementi opportunamente giuntati.
I giunti devono:

assicurare la stabilità del complesso

evitare la disgiunzione degli elementi durante l’installazione e le normali condizioni di esercizio

garantire la tenuta ai prodotti della combustione
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10.4 REGOLATORE DI TIRAGGIO
L’efficienza dell’impianto fumario é soggetta agli influssi delle caratteristiche specifiche dei fumi ed alle condizioni climatiche
che possono variare, indipendentemente tra di loro, nell’arco della giornata e/o durante il funzionamento dell’impianto.
I fattori che influenzano il tiraggio sono:
1. fissi: altezza e sezione della canna fumaria, conformazione geometrica, ecc...
2. variabili: ambiente, temperatura fumi, vento, condizioni metereologiche, ecc...
Per questo motivo il Decreto Legislativo 152/2006 prevede l’obbligo di un dispositivo di regolazione del tiraggio da installare sul
canale da fumo o sulla canna fumaria. Questi dispositivi permettono di mantenere costante il tiraggio a qualsiasi condizione
ambientale, di taratura e di portata della combustione della caldaia, garantendo inoltre:
- la riduzione del consumo di pellet
- la riduzione della formazione delle polveri sottili
- la riduzione della formazione di condense e fuliggine nel camino
- l’ottimizzazione del rendimento
Il montaggio e la regolazione del dispositivo devono essere effettuati da un tecnico specializzato.
Esempio di regolatore di tiraggio
10.5 COMIGNOLO
I comignoli devono soddisfare i seguenti requisiti:
avere sezione utile di uscita non minore del doppio di quella del camino/sistema intubato sul quale è inserito
essere conformati in modo da impedire l’accesso nel camino/sistema intubato di pioggia, neve ed eventuali corpi estranei
essere costruito in modo che, anche in caso di venti provenienti da ogni direzione e con qualsiasi inclinazione, venga
comunque assicurata l’evacuazione dei prodotti della combustione
essere posizionato in modo da garantire un’adeguata dispersione e diluizione dei prodotti della combustione e comunque
al di fuori della zona di reflusso in cui è favorita la formazione di contrapposizioni. Tale zona ha dimensioni e
conformazioni diverse in funzione dell’angolo di inclinazione della copertura, per cui risulta necessario adottare le altezze
minime indicate nello schema di figura sottostante.
QUOTA DI SBOCCO SOPRA IL TETTO IN PENDENZA
INCLINAZIONE DEL
TETTO
LUNGHEZZA CAMINO
L (mm)
LUNGHEZZA CAMINO OLTRE IL
COLMO - L (mm)
DISTANZA A 90° DALLA
SUPERFICIE DEL TETTO
(mm)
β
10°
15°
30°
45°
L
1320
1350
1500
1840
L
500
500
500
500
L1
1300
1300
1300
1300
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11. COLLEGAMENTO IDRAULICO
Questo generatore di calore, è stato progettato per riscaldare l’acqua per il riscaldamento domestico, e/o l’acqua per uso
sanitario nei modelli previsti (CP) o negli impianti previsti allo scopo.
Il collegamento idraulico e l’installazione devono essere eseguiti da un termoidraulico abilitato e con i requisiti tecnicoprofessionali come previsto dal D.M.37 sostitutivo L.46/90, che garantisca la corretta esecuzione del lavoro e la rispondenza ai
requisiti dell’impianto e/o del progetto. L’impianto deve essere eseguito in osservanza delle prescrizioni di sicurezza previste
dalla norma UNI 10412-2:2009 ed eventuali aggiornamenti, e quanto disposto in materia dalle norme vigenti.
Prima di eseguire l’installazione è indispensabile la verifica della rispondenza del generatore alle necessità dell’impianto, la
corretta potenza e versione.
L’impianto di riscaldamento deve essere dimensionato alle necessità termiche dell’ambiente, le perdite di carico e portate
d’acqua devono essere compatibili con la prevalenza e portata disponibile del generatore (vedere specifiche di funzionamento).
La temperatura di sicurezza del generatore è 100°C, la temperatura massima impostabile del riscaldamento è 80°C; per l’acqua
sanitaria la temperatura massima impostabile è 70°C.
Il generatore è predisposto per il collegamento ad un impianto con vaso di espansione chiuso, ed è completo di tutti i
componenti necessari per una pressione massima di esercizio dell’impianto inferiore a 3 bar. Il vaso di espansione installato nel
generatore copre un quantitativo d’acqua di impianto di 80 litri, in caso di contenuto superiore è necessario un vaso
supplementare calcolato sulla quantità in eccesso.
In caso di collegamento ad un impianto con vaso di espansione aperto, è necessario garantire un battente minimo di 5 metri
per evitare la cavitazione del circolatore; il tubo di sicurezza del vaso di espansione aperto deve essere collegato all’attacco
supplementare di mandata presente nella parte superiore del corpo caldaia evitando qualsiasi intercettazione. La sezione
minima interna del tubo di sicurezza deve essere di almeno 18 mm, e deve essere verificata se rispondente alla potenza
nominale come previsto dalla UNI 10412-2:2009.
Nel caso di battenti inferiori ai 5 metri consultare preventivamente l’ufficio tecnico Puros.
In Italia, se il generatore viene installato in aggiunta in un impianto dove sia presente un altro generatore, e la cui somma della
potenza collegata superi i 35 kW, l’impianto rientra nell’applicazione del D.M. 1.12.75 e relativi aggiornamenti (ISPESL raccolta
R). Tale necessità viene a mancare se il generatore oltre ad essere installato in locale diverso, non sia collegato direttamente
all’impianto ma ad uno scambiatore di calore interposto (es. scambiatore a piastre) che ne permetta la separazione idraulica.
Il generatore deve essere collegato agli attacchi di mandata e ritorno previsti, ed ad una alimentazione idrica per il carico della
caldaia e dell’impianto possibilmente collegata con il ritorno. E’ oppurtuno installare nei collegamenti delle opportune valvole
d’intercettazione tra l’impianto e la caldaia, per evitare in caso di eventuali interventi sui componenti, lo scarico dell’impianto.
Lo scarico previsto della/e valvola/e di sicurezza deve essere convogliato in apposito scarico. Nel collegamento alla rete idrica,
per il carico, è necessaria l’installazione oltre alla valvola d’intercettazione anche di una valvola di non ritorno, o dove previsto il
disgiuntore idraulico, per evitare ritorni accidentali di acqua impianto nella rete idrica.
Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua impiegata come alimentazione e reintegro della caldaia e dell’impianto, devono
soddisfare le specifiche indicate dalla norma UNI 8065.
In caso di installazione del generatore in zone particolarmente fredde, e non sia garantita la sicurezza contro il gelo, si consiglia
di adittivare l’acqua con un glicole antigelo in concentrazione sufficiente alla protezione delle temperature minime previste nella
zona e del locale d’installazione.
Il tipo di glicole utilizzato deve essere compatibile ed adeguato con il materiale di costruzione della caldaia (acciaio),
dell’impianto, e dei componenti installati.
Puros s.r.l. declina ogni responsabilità in caso di danni derivanti dall’inosservanza di quanto sopraindicato.
ATTENZIONE: in caso di collegamento ad impianti a
bassa temperatura o senza controlli della
temperatura minima del ritorno, è indispensabile
l’installazione di un sistema di protezione
anticondensa. Nella figura a lato un esempio di un
tipo di protezione. Tale installazione è comunque
sempre consigliata.
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ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
11.1 SCHEMI DI COLLEGAMENTO IDRAULICO
versione SP
Legenda:
H: Scarico valvola di sicurezza impianto G ½”
A: Mandata impianto G ¾”
B: Ritorno impianto G ¾”
X: Scarico fumi Ø 100mm
versione CP
Legenda:
H: Scarico valvola di sicurezza impianto G ½”
A: Mandata impianto G ¾”
B: Ritorno impianto G ¾”
C: Ingresso acqua fredda G ½”
D: Uscita acqua calda sanitaria G ½”
X: Scarico fumi Ø 100mm
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11.2 SPECIFICHE DI FUNZIONAMENTO IDRAULICO
Al termine delle operazioni di collegamento si procede al carico idraulico della caldaia e dell’impianto.
Prima di eseguire tale operazione è necessario aprire svitando leggermente (½ giro) il tappo dello sfiato automatico situato nella
parte alta del corpo (accessibile togliendo il Top), poi si aprirà la valvola di carico fintantochè non si sentirà fuoriuscire più aria
dallo sfiato, e il manometro presente sul quadro non indicherà un valore di 1,5 bar. Sfiatare l’impianto, e normalizzare la
pressione di carico ad 1,1 bar caricando o scaricando la pressione secondo esigenza. Come indicato nel paragrafo precedente il
generatore è completo del circolatore.
Nella figura sottostante le caratteristiche idrauliche della caldaia; le perdite di carico e le prevalenze utili.
Durante il funzionamento a caldo, la pressione idraulica di esercizio, non dovrebbe superare i 2,5 bar, se viene superato tale
valore, verificare la pressione di precarica del vaso di espansione e se necessario aggiungere un ulteriore vaso.
La carica del vaso deve essere di 1 bar con pressione caldaia a 0 bar.
Nel caso ci sia la necessità di una portata maggiore, si può sostituire il circolatore di caldaia con un circolatore maggiorato,
oppure installare un separatore idraulico ed un circolatore di rilancio della portata.
Nel caso di portate inferiori, è sufficiente agire sul selettore della velocità presente di serie sul circolatore (accesso togliendo il
fianco destro). Si sconsiglia l’utilizzo della 1a velocità. Se durante il funzionamento il circolatore risultasse rumoroso, si consiglia
di allentare il tappo anteriore e liberare l’aria presente, poi riavviatare a fondo.
Se necessario ripetere più volte.
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12. COLLEGAMENTO ELETTRICO
Si consiglia per una maggiore sicurezza di far effettuare da personale qualificato il controllo dell’impianto elettrico prima del
collegamento elettrico del generatore.
Verificare che l’impianto sia adeguato alla potenza massima assorbita dalla caldaia, indicata sulla targhetta. L’impianto deve
essere provvisto di un efficiente collegamento di terra, indispensabile per garantire la sicurezza del generatore.
Il cavo di alimentazione deve essere collegato ad una rete elettrica di 230 VAC-50 Hz rispettando la polarizzazione fase-neutro
ed il collegamento di terra.
Sono vietate prese multiple, prolunghe o adattatori.
Il generatore non è protetto contro gli effetti causati da fulmini. Il generatore ha due fusibili di protezione di rete, in caso di loro
sostituzione utilizzare fusibili da 5 A rapidi (vedere schema elettrico). Il costruttore non è responsabile per eventuli danni causati
dalla mancanza di messa a terra dell’impianto, anomalie della rete elettrica, collegamenti non conformi, danni da fulmini.
Per il collegamento alla rete, utilizzare il cavo fornito di serie con il prodotto.
12.1 COLLEGAMENTO TERMOSTATO AMBIENTE
Il generatore è predisposto al collegamento con un termostato ambiente
per il controllo della temperatura.
L’uscita del collegamento è situata nel posteriore del generatore,
presente con un cavo a due fili ponticellati; è possibile partire
direttamente dalla scheda sostituendo tale uscita.
Questo collegamento è in bassissima tensione, quindi il cavo non deve
essere posizionato in canaline assieme ad altri cavi con tensione di rete.
Se ciò non è possibile utilizzare cavo schermato con collegamento a terra
e verificare che ai capi non ci siano tensioni parassite.
Si può utilizzare sia un termostato che un cronotermostato che abbia un
contatto NO (normalmente aperto) e sia compatibile per la bassissima
tensione. Nel caso di utilizzo del cronotermostato verificare che non ci
sia incongruenza con la programmazione del timer di caldaia.
Pur essendo la caldaia munita del pulitore del bracere, è indispensabile
per motivi di sicurezza, effettuare almeno uno spegnimento nelle 24 ore.
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12.2 SCHEMI ELETTRICI DI COLLEGAMENTO
Modello BIOMAX SP
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Modello BIOMAX CP
FUSIBILE 3,15A
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13. SEQUENZA DI FUNZIONAMENTO E SPEGNIMENTO
13.1
Descrizione comandi pannello frontale
Termostato di sicurezza
temperatura caldaia
Manometro
Termostato di sicurezza
temperatura vano pellet
Pannello di controllo
Interruttore di sicurezza
porta focolare
Fasi di funzionamento
La caldaia si abilita al funzionamento portando in posizione 1
l’interruttore generale posto nel lato sinistro della schiena. Compare
a display la fase di inizializzazione, e subito dopo la scritta SPENTO.
Con il tasto n.4 del pannello di comando si accende la caldaia (vedi
sequenza al lato).
Accesso menu
Entrata sequenza menu
Funzioni tecnico
Lettura set H2O
ON – OFF
Uscita menu
Avanzamento sequenza menu
Lettura pressione contatori H2O
Ritorno sequenza menu
Lettura e accesso set temperatura riscaldamento
Pulsante – modifica set
Lettura e accesso set temperatura sanitario (se abilitato)
Pulsante – modifica set
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La consolle visualizza le informazioni sullo stato di funzionamento della caldaia. Accedendo al menu è possibile ottenere vari tipi
di visualizzazione ed effettuare le impostazioni disponibili a seconda del livello di accesso.
Le visualizzazioni possono assumere differenti significati a seconda della posizione sul display.
Nella figura in basso vediamo nel dettaglio il significato delle indicazioni del display:
1 - l’area input visualizza i valori di programmazione immessi
2 - l’area livello di menu visualizza la temperatura della caldaia
3 - l’area dialogo visualizza la condizione di lavoro in cui la caldaia si trova
2 – LIVELLO MENU
1 - INPUT
3 - DIALOGO
Di seguito viene descritto il significato dei segnalatori di stato posti sul display.
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14. IL MENU
14.1 ACCESSO AL MENU
Con il tasto
, si accede al menu. Questo è suddiviso in varie
voci e livelli che permettono di accedere alle impostazioni e alla
programmazione del cronotermostato. Le voci di menu che
consentono di accedere alla programmazione tecnica sono protette
da chiave. E’ assolutamente vietato provare ad accedervi
inserendo chiavi d’accesso non corrette causando di blocco
dell’apparecchio.
L’utente ha la possibilità di accedere al menu per impostare la
termostufa nel miglior modo possibile secondo le proprie esigenze.
Il menu è diviso in quattro livelli.
Il prospetto seguente e la successiva descrizione dei sottomenu
descrivono sinteticamente la struttura del menu.
Per l’accesso e le regolazioni vedere le pagine successive.
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14.2 DETTAGLI DEI MENU
Menu 01 – scegli lingua
Permette di selezionare la lingua di dialogo tra quelle disponibili.
Selezionare la lingua desiderata spostandosi con i tasti
.
Uscire con il tasto
che conferma l’opzione scelta.
Menu 02 – scegli stagione
Seleziona la modalità di funzionamento in ESTATE o in INVERNO. Selezionare
l’impostazione desiderata spostandosi con i tasti
.
Uscire con il tasto
che conferma l’opzione scelta.
Menu 03 - set orologio
Imposta l’ora, il giorno e la data corrente. Scorrere con il tasto
impostare con i tasti
. Ad impostazione avvenuta uscire con
il tasto
che conferma l’opzione scelta.
ed
La scheda è provvista di batteria al litio che permette all’orologio interno
un’autonomia superiore ai 3/5 anni.
Menu 04 – set crono
La caldaia viene fornita con un cronotermostato interno il quale ha le seguenti
possibilità di impostazioni. Programma giornaliero, programma settimanale e
programma week-end. Per impostare scorrere con il tasto
, premere
per accedere al sottomenu, cambiare le impostazioni delle fasce orarie con i
tasti
, impostando le funzionalità desiderate.
Ad impostazione avvenuta uscire con il tasto
.
Sottomenu 04 – 01 – abilita crono
Permette di abilitare e disabilitare globalmente tutte le funzioni di
cronotermostato.
Sottomenu 04 – 02 – programma giorno
Permette di abilitare e impostare le funzioni di cronotermostato giornaliero. E’
possibile impostare due fasce di funzionamento delimitate dagli orari
impostati.
Sottomenu 04 – 03 – programma settimanale
Permette di abilitare, disabilitare e impostare le funzioni di cronotermostato
settimanale.
Il programmatore settimanale dispone di 4 programmi indipendenti il cui
effetto finale è composto dalla combinazione delle 4 singole programmazioni.
Il programmatore può essere attivato o disattivato. Inoltre impostando OFF
nel campo degli orari, l’orologio ignora il comando corrispondente.
Attenzione:
Effettuare con cura la programmazione evitando in generale di far
sovrapporre le ore di attivazione e/o disattivazione nella stessa
giornata in differenti programmi.
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Nella tabella di seguito, sono riportati i 4 programmi del programmatore settimanale.
Ogni livello di menu è specifico per ogni tipo di programma :
Esempio: dal livello di menu 03-03-02 al livello di menu 03-03-10 sono i parametri dedicati alla programmazione del rogramma
1 mentre dal livello di menu 03-03-11 al menu di livello 03-03-19 sono parametri dedicati alla programmazione del programma
2 e così via per le altre 2 programmazioni.
Sottomenu 04 – 04 – programma week-end
Permette di abilitare, disabilitare e impostare le funzioni di cronotermostato nel
week-end (giorni 6 e 7 ovvero Sabato e Domenica)
SUGGERIMENTO: allo scopo di evitare confusione e operazioni di avvio
e spegnimenti non voluti, attivare un solo programma per volta se non
si conosce esattamente quello che si desidera ottenere. Disattivare il
programma giornaliero se si desidera impiegare quello settimanale.
Mantenere sempre disattivato il programma week-end se si utilizza
quello settimanale nei programmi 1, 2, 3 e 4. Attivare la
programmazione week-end solamente dopo aver disattivato la
programmazione settimanale.
Menu 05 – imposta utenze
Permette di selezionare la potenza della caldaia, abilitare i sanitari, abilitare la
ventola (solo per modelli dotati di ventilazione ambiente) e abilitare il
riscaldamento. Impostare e uscire premendo il tasto
.
Menu 06 – modo cicalino
Quando è in OFF disabilita la segnalazione acustica alla pressione dei tasti e
dello stato di allarme della caldaia.
Menu 07 – carico iniziale
Consente di effettuare, a caldaia spenta e fredda, un precarico pellet per un
tempo pari a 90”. Avviare con il tasto
ed interrompere con il tasto
.
E’ una funzione che serve soprattutto per:
il primo avviamento d’inizio stagione
il riempimento della coclea dopo l’esaurimento del pellet con conseguente
svuotamento del serbatoio
EVITARE DI USARE TALE FUNZIONE IN MODO IMPROPRIO!
Menu 08 – Stato caldaia
Visualizza le informazioni istantanee della caldaia riportando lo stato dei vari
dispositivi ad essa collegati. Vengono visualizzate diverse pagine in successione.
Uscire premendo il tasto
.
Menu 09 – memorie contatore
Consente la visualizzazione delle informazioni della caldaia compresi gli stati
d’allarme. Per entrare premere il tasto
. Scorrere con i tasti
per
visualizzare le informazioni desiderate. Uscire premendo il tasto
.
Menu 10 – tarature tecnico
Consente l’accesso da parte del SAT alla programmazione della caldaia.
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15. GESTIONE DEGLI ALLARMI
La segnalazione di allarme può essere resettata spegnendo e riaccendendo la caldaia
mediante pressione del tasto
, interviene in uno dei seguenti casi:
AL 1- Allarme BLACK-OUT
In caso di mancanza di energia elettrica per più del tempo programmato, la caldaia si porta
in allarme fermando il carico del combustibile e portando il motore aspiratore fumi al
massimo della sua potenza.
AL 2- Allarme sonda temperatura fumi
In caso di guasto (o mancato collegamento) del sensore temperatura fumi, viene
visualizzata la scritta “ALLARME SONDA FUMI” ed avviato per sicurezza alla massima
velocità il ventilatore e l’aspiratore.
- Allarme sovratemperatura fumi (non è necessario resettare)
Nel caso la temperatura fumi superi il valore massimo impostato, viene visualizzata la scritta
“ALLARME HOT TEMP”. Il generatore si porta alla minima potenza fino all’abbassamento
della temperatura fumi ai valori di lavoro.
AL 4- Allarme aspiratore guasto
Si verifica quando il motore fumi non gira. Il controllo encoder di cui è dotato rileva
l’anomalia facendo intervenire lo stato di allarme.
AL 5- Allarme mancata accensione
Si verifica al primo tentativo di accensione fallito, ovvero quando trascorsa una intera fase di
accensione la temperatura fumi dell’apparecchio non ha raggiunto un valore tale da
garantirne il corretto funzionamento.
AL 6- Allarme manca pellet
Questo allarme si verifica quando la temperatura fumi non raggiunge o scende sotto la
soglia minima in fase di lavoro, per considerare la caldaia accesa.
AL 7- Allarme riarmo bruciatore (termostati di sicurezza e interruttore porta)
Nel caso lo scambiatore si sporchi o la temperatura della caldaia superi il valore prefissato, il
termostato di sicurezza interviene fermando l’alimentazione della coclea di carico
combustibile. Tale segnalazione di allarme avviene anche quando la porta dell’apparecchio
non viene chiusa correttamente.
AL 8- Allarme manca depressione
Nel caso lo scambiatore si sporchi o il camino si tappi intervengono i pressostati di sicurezza
fermando l’alimentazione della coclea carico combustibile.
In determinate condizioni atmosferiche il pressostato può intervenire senza che vi sia un
apparente malfunzionamento dell’apparecchio a causa della diminuzione di tiraggio del
camino, tale situazione è da considerarsi assolutamente normale e non dipendente dalla
caldaia stessa.
AL b- Allarme pressione acqua
Nel caso in cui la pressione dell’acqua vada sotto la soglia minima di 0,7 bar o vada sopra la
soglia massima di 2,5 bar la caldaia si porta in uno stato d’allarme
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16. RIARMO TERMOSTATI DOPO IL LORO INTERVENTO
Termostato di sicurezza
temperatura vano pellet
Termostato di sicurezza
temperatura caldaia
1.
Svitare il tappo in senso antiorario
2.
premere il pulsante bianco
N.B.: il termostato di sicurezza pellet non si sblocca fino all’avvenuto raffreddamento della caldaia, mentre
per il termostato di sicurezza acqua bisogna aspettare che la temperatura dell’acqua scenda sotto i 70°C.
Per essere sicuri che il riarmo sia avvenuto, dovete sentire un clic quando premete il tasto.
Si raccomanda di verificare, prima di ogni tentativo di nuova accensione, che il braciere sia completamente
libero, in caso contrario procedere immediatamente alla sua pulizia.
I segnali di allarme vengono eliminati spegnendo e riaccendendo la caldaia con il tasto
sul display.
SPEGNIMENTO
Lo spegnimento della caldaia può essere effettuato in diversi modi:
1
Attraverso il tasto
posto sul display della caldaia.
2
Collegando un termostato ambiente attraverso l’intervento di quest’ultimo.
3
Attraverso un programmatore orario.
4
Mediante il telecomando (se in dotazione).
Dopo aver spento la caldaia dal display frontale o dal termostato ambiente (opzionale), prima di effettuare
una nuova accensione si deve attendere il tempo di raffreddamento di caldaia.
Durante la fase di spegnimento, il motore fumi rimane in funzione fino al superamento del tempo
programmato.
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17. MANUTENZIONE
IMPORTANTE: La caldaia ha bisogno di una semplice ed allo stesso tempo frequente pulizia
per garantire sempre un rendimento efficiente ed un funzionamento regolare.
La frequenza delle pulizie dipende molto dalla qualità e dalla quantità del pellet utilizzato.
Si raccomanda usare solo pellet certificato e di buona qualità (vedi par.6 pag.10).
17.1 PRECAUZIONI PER LA SICUREZZA
Prima di fare qualsiasi operazione di manutenzione, é necessario adottare le
seguenti precauzioni :
accertarsi che tutte le parti della caldaia siano fredde
le ceneri devono essere completamente spente
utilizzare i dispositivi di protezione individuale previsti dalla direttiva
89/391/CEE
assicurarsi che l’iterruttore generale sia spento
togliere la spina dalla presa della parete
usare sempre le attrezzature adeguate per la manutenzione
fig.1
fig.2
17.2 MANUTENZIONE ORDINARIA DA PARTE
DELL’UTENTE (pulizia braciere e cassetto cenere)
Pulire il bracere aspirando il fondo della sua sede.
Ogni 2/3 giorni estrarre il cassetto cenere e svuotarlo, come segue:
togliere il cassetto (fig.2) e verificare la corretta apertura dello sportello sotto
il bruciatore (fig.3)
allo stesso tempo verificare che i residui della combustione presenti, cadano
nel vano sottostante
Se questo non dovesse verificarsi allora provvedere all’asportazione con un
aspiratore. Il vano sottostante (fig.4) deve assolutamente essere pulito prima
di reinserire il cassetto ceneri.
accertarsi del corretto inserimento del cassetto sulle guide presenti all’interno
del vano cassetto (fig.5).
fig.3
fig.4
ver. 1.2 – 06/10/2013
31
fig.5
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ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
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17.3 MANUTENZIONE STAGIONALE
La caldaia a pellet é un generatore di calore a combustibile solido e come tale necessita di un intervento annuale di
manutenzione stagionale che deve essere effettuato dal Centro di Assistenza Tecnica autorizzato una volta all’anno,
preferibilmente a inizio stagione. Tale operazione può essere necessaria più volte dipendendo da quanto lavora la caldaia e/o se
si utilizza del pellet scadente.
Inoltre, la pulizia dello scambiatore della caldaia permette di ottimizzare il rendimento ottenendo un notevole risparmio di
combustibile.
17.3.1 PULIZIA DEL CAMINO
Da realizzare ogni volta che se ne presenti la necessità (e comunque almeno una volta all’anno). Se esistono dei tratti
orizzontali, é necessario verificare e asportare l’eventuale deposito di cenere e fuliggine prima che queste ostruiscano il
passaggio dei fumi di combustione.
Importante: Verificare la perfetta tenuta delle guarnizioni del camino e provvedere
immediatamente all’eventuale sostituzione.
Nel caso ci fosse del vento forte o particolari condizioni atmosferiche, la caldaia potrebbe indicare segnalazioni di allarme.
Questo è da ritenersi del tutto normale. Resettare l’allarme visualizzato e riaccendere la caldaia.
Nel caso si verificasse in modo continuativo contattate il Servizio Assistenza Tecnica autorizzato.
La mancata o inadeguata pulizia della caldaia può pregiudicare la sicurezza ed il funzionamento,
generando problemi come:
cattiva combustione
annerimento del vetro
intasamento del braciere con accumulo di ceneri e pellet
deposito de ceneri ed eccessive incrostazioni sullo scambiatore con conseguente scarsità di
rendimento
17.4
FINE STAGIONE
Si consiglia di consumare tutto il pellet presente nel serbatoio al fine di evitare formazioni di condense che potrebbero
provocare intasamento ed il bloccaggio del motore di alimentazione.
Il residuo di pellet e l’eventuale segatura presente nel fondo del serbatoio vanno rimossi con l’aiuto di un aspiratore.
Questa operazione va eseguita con la caldaia spenta, fredda e togliendo la spina di alimentazione elettrica.
Nel periodo di non utilizzo la caldaia deve essere scollegata dalla rete elettrica. Per maggior sicurezza,
soprattutto in presenza di bambini, si consiglia di togliere dal retro il cavo di alimentazione.
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CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
ISTRUZIONI DI INSTALLAZIONE, USO E MANUTENZIONE
Cod. manuale
AQ.DC016
18. PROBLEMI CAUSE E SOLUZIONI
Attenzione, per le operazioni di manutenzione è obbligatorio utilizzare solo ed esclusivamente
ricambi originali.
PROBLEMA
Il pellet non viene immesso
nel braciere
CAUSE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
La caldaia si accende
funzionando per alcuni minuti
e poi si spegne in sicurezza
La fiamma non si accende
Blocco del caricatore pellet
il serbatoio é vuoto
il ventilatore estrazione fumi non funziona
la coclea é bloccata da oggetti estranei
il quadro comandi é senza corrente elettrica
il camino ostruito non dà il consenso al
pressostato differenziale
é intervenuto il pressostato di sicurezza o il
micro della porta o i termostati di sicurezza
5.
6.
riempire il serbatoio
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
verificare l’inserimento della spina ed il
funzionamento dei fusibili
pulire tutto il tratto di tubo fumo ed il camino
riarmare i termostati (par.16 pag.30) e
controllare che la porta sia chiusa
1.
2.
3.
controllare che il braciere sia pulito
controllare che scenda il pellet nel braciere
verificare il corretto funzionamento della sonda
fumi
2.
3.
4.
insufficiente aria di combustione per i fori di
passaggio aria nel braciere ostruiti
camino intasato o ostruito
lo scambiatore é sporco
pellet di cattiva qualità o troppo umido
1.
2.
3.
4.
pulire il braciere
pulire il tubo fumi e il camino
pulire lo scambiatore e l’estrattore fumi
cambiare il pellet
1.
2.
3.
4.
5.
ingresso aria intasato
presenza di cenere nel braciere
pellet esaurito
intervento del pressostato differenziale
resistenza accensione guasta
1.
2.
3.
4.
5.
verificare che l’ingresso aria sia pulito
pulire il braciere
riempire il serbatoio
pulire il tubo fumi ed il camino
chiamare il servizio assistenza
i fumi non raggiungono la temperatura minima
necessaria
1.
Il fuoco brucia con fiamma
fumosa
SOLUZIONI
1.
2.
3.
4.
L’utilizzo di pellet scadente, l’introduzione casuale
di segatura o il deposito accidentale di pellet che
ostruisca lo scivolo di alimentazione al braciere,
possono portare al bloccaggio della coclea di
caricamento.
Spesso per risolvere il problema, senza l’intervento
del servizio assistenza, é sufficiente introdurre un
tondino di acciaio flessibile all’interno del tubo di
caduta pellet dall’interno della camera di
combustione, e rimuovere il pellet bloccato
facendolo cadere sul braciere, fino allo sbloccaggio
della coclea.
Questa operazione va fatta a caldaia spenta e
fredda dopo aver tolto la spina di
alimentazione elettrica.
4.
ventilatore scambiatore aria sporco
rottura del ventilatore scambiatore aria
sovra temperatura caldaia con intervento del
termostato di sicurezza
camino intasato o antivento ostruito
1.
2.
3.
4.
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
pulire il camino – eliminare l’antivento con rete
Intervento pressostato di
sicurezza
1.
2.
3.
caldaia sporca
problemi al ventilatore estrattore fumi
problemi di tiraggio al camino
1.
2.
3.
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
Intervento ripetitivo del
termostato di sicurezza pellet
1.
2.
3.
ventilatore scambiatore aria sporco
rottura del ventilatore scambiatore aria
caldaia sporca
1.
2.
3.
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
Intervento ripetitivo del
termostato di sicurezza acqua
1.
2.
3.
4.
sovraccarico di combustibile
blocco circolatore interno
circolatore interno guasto
mancanza di circolazione acqua
1.
2.
3.
4.
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
chiamare il servizio assistenza
togliere l’aria dalla caldaia e dall’impianto;
verificare la corretta apertura delle valvole e la
pressione dell’acqua.
Durante il funzionamento la
spia carico pellet si accende
ma nel braciere non arriva
alcun pellet
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1.
2.
3.
33
CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
SCHEMI FUNZIONALI INDICATIVI
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Cod. manuale
AQ.DC016
CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
SCHEMI FUNZIONALI INDICATIVI
ver. 1.2 – 06/10/2013
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Cod. manuale
AQ.DC016
CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
SCHEMI FUNZIONALI INDICATIVI
ver. 1.2 – 06/10/2013
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Cod. manuale
AQ.DC016
CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
SCHEMI FUNZIONALI INDICATIVI
ver. 1.2 – 06/10/2013
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Cod. manuale
AQ.DC016
CALDAIA A PELLET mod. BIOMAX 22 - 27 - 35
SCHEMI FUNZIONALI INDICATIVI
ver. 1.2 – 06/10/2013
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Cod. manuale
AQ.DC016
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA'
Il Produttore PUROS S.r.l. con sede in via Boscalto 8/F – 31023 RESANA (TV)
DICHIARA
che l’apparecchiatura descritta di seguito :
BIOMAX 22 - BIOMAX 27 - BIOMAX 35
che utilizza come fonte energetica prodotti vegetali quali il pellet di legno, é conforme alle
disposizioni legislative che traspongono le seguenti Direttive:



2004/108/CE (Direttiva EMC)
2006/95/CE (Direttiva Bassa Tensione)
2006/42/CE (Direttiva Macchine)
Soddisfano altresì i requisiti delle seguenti norme armonizzate che sono state applicate ed in
vigore nella CEE :
EN
EN
EN
EN
55014-1
55014-2
61000-3-2
61000-3-3
EN 60335-1
EN 60335-2-102
EN 62233
PrEN 303-5:2010
In qualità di costruttore e/o rappresentante autorizzato della società all’interno della CEE, si
dichiara sotto la propria responsabilità che l’apparecchio é conforme alle esigenze previste dalle
Direttive su menzionate.
RESANA (TV), 04/11/2011
…………………………………………….
(LUIGI RIGO – Amministratore unico)
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NOTE
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NOTE
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NOTE
ver. 1.2 – 06/10/2013
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NOTE
ver. 1.2 – 06/10/2013
43
PUROS srl
SEDE Via Boscalto n.8/F - 31023 Resana (TV) - tel. 0423 719204 - fax. 0423 480301
GREEN CENTER Via Boscalto n.2 - 31023 Resana (TV) - tel. 0423 719204 - fax. 0423 480301
P.IVA e CF 03778890263 www.puros.it - email: [email protected]
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