Parrocchia San Pio X
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1962 - 2012
‘‘La Storia della
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Cinquant'anni di storia parrocchiale suscita dentro di me una folla di sentimenti, dalle sorprese alla
memoria, dalla commozione alla gratitudine, perché richiama un mondo di volti che ho incontrato,
tante proposte a lungo pensate e condivise, tratti di strada e cammini spirituali percorsi insieme e tanta
grazia di Dio che silenziosa e feconda è scesa su di noi.
In questi 28 anni di storia con voi, vorrei raccogliere alcuni pensieri.
Innanzittutto un senso di sorpresa e meraviglia pensando alle centinaia di persone che ho potuto
raggiungere e con le quali abbiamo condiviso momenti di spiritualità e fraternità.
Per alcuni si è trattato di un semplice incontro; per altri di una componente di vita perché convinti
“di un cammino di fede”.
Un'altra parola che mi sembra caratterizzare questi anni è “consistenza”.
Col passare degli anni molte cose si decantano, altre perdono di interesse, le nuove istanze
tendono a cancellare le precedenti. E' la legge del tempo.
E' Dio che chiede di essere attenti e aperti a leggere i segni del tempo per portare la
nostra piccola parte nella vigna del Signore.
E infine vorrei raccogliere l'esortazione di San Paolo che dice “… e siate
riconoscenti”.
Al Signore anzitutto, al padre da cui discende ogni dono, per averci
guidato, custodito, arricchito.
A quanti ci hanno aiutato da vicino, impegnando la loro vitain
gioiosa collaborazione e continuano nella loro opera.
E infine a tutta la COMUNITA': questa grande famiglia
che rende possibile ed attuale una storia cominciata 50 anni fa.
Non so se in queste circostanze si fanno gli auguri.
Io mi sento di farne uno: l'augurio di camminare sempre
assieme nel Signore per lunghissimi anni.
Don Alvaro
STORIA DELLA PARROCCHIA DI SAN PIO X
“Risultando che le località di Poggioletto e della Zecca,
site nelle adiacenze della nostra città di Massa, in questi
ultimi tempi specialmente dopo l’apertura
dell’oratorio pubblico “Madonna Immacolata di
Lourdes”, […] hanno sotto l’aspetto edilizio e
demografico progredito in modo così straordinario da
divenire un quartiere intensamente popolato, che per
la distanza dalla chiesa parrocchiale di San Martino al
Ponte, da cui dipende, non può più essere
adeguatamente curato dal parroco di detta chiesa […]
decretiamo “ex nunc” e in perpetuo canonicamente
eretta in Poggioletto di Massa la parrocchia
indipendente sotto il titolo di ‘San Pio X’ […] ”.
Così comincia la bolla di sua Eccellenza Carlo Boiardi,
Vescovo di Apuania, con cui viene istituita il 26
febbraio 1962 la parrocchia indipendente di San Pio
X, nelle zone di Poggioletto e della Zecca, sobborghi
nati alla periferia della città e che si stavano
sviluppando molto velocemente. La nuova parrocchia
viene eretta là dove sorgeva fin dalla fine degli anni ’50
l’oratorio pubblico dedicato alla Madonna
Immacolata di Lourdes.
È appunto agli inizi degli anni ’50 che questa zona a un
chilometro della città si stava espandendo; era
prettamente un centro agricolo, con tanta campagna e
traffico scarso. La distanza dalla chiesa da cui
dipendeva, ossia quella della parrocchia di San
Martino al Ponte, creava non pochi problemi in
un’epoca in cui, diversamente da oggi, si voleva la
chiesa e la parrocchia vicina sia fisicamente sia
materialmente e in cui i mezzi di trasporto erano
scarsi. Si cominciò quindi a discutere della costruzione
di una chiesa propria dove ci si potesse ritrovare;
nacque un comitato guidato dal curato della
parrocchia, don Anselmo Luciani, sotto la presidenza
del prof. Mario Marsili e con la collaborazione di
Antonio Borghini nella funzione di cassiere.
Il parroco di San Martino, don Domenico Della
Bianchina, accogliendo le richieste della popolazione
di Poggioletto e della Zecca, fece dono alla parrocchia
del terreno dove poter erigere la nuova chiesina da
dedicare alla Madonna Immacolata di Lourdes.
All’inizio il progetto dovette limitarsi al corpo centrale
di quella che molti di noi hanno conosciuto come la
vecchia chiesina. I fondi raccolti venivano usate
esclusivamente per l’acquisto dei materiali perché la
manodopera fu offerta gratuitamente dai parrocchiani
che lavoravano il sabato e la domenica. Alcune ditte
offrirono pure i materiali e i manufatti per le opere di
rifinitura, fra cui il pavimento e l’altare. Il corredo della
necessità spirituali della popolazione che nel
frattempo era aumentata sensibilmente tanto da
diventare un vero e proprio quartiere, eresse in
perpetuo la parrocchia di Poggioletto di Massa sotto il
titolo di San Pio X; l’oratorio della Madonna
Immacolata di Lourdes fu dichiarato “chiesa
parrocchiale provvisoria” di tutto il territorio. I confini
furono stabiliti: ai pilastri del ponte di Castagnola sulla
sponda sinistra del Frigido; a via Puccini, via dei
Margini, via Pascoli, via Vecchia Aurelia, alla linea
principale della ferrovia e il fiume Frigido fino al citato
ponte di Castagnola.
Il curato don Anselmo Luciani fu chiamato dal
Vescovo a dare vita alla nuova parrocchia come
“Economo spirituale”. Vi rimarrà sino al 1963,
quando venne eletto il primo parroco della persona di
don Eraldo Tognocchi che fece il suo ingresso il primo
novembre di quell’anno.
Fu durante il suo ministero che furono aggiunte le due
ali laterali che costituirono in parte l’ampliamento
della chiesa e in parte i tre piccoli ambienti per le
esigenze pastorali. Anche in questo caso tutti
collaborarono alla costruzione fornendo la loro opera
sacrestia fu preparato e donato dalle donne, mentre lo
scultore Riccardo Rossi eseguì la statua del santo
patrono che in seguito fu posta sulla facciata. Le
panche e le sedie furono fornite da molte famiglie. I
lavori durarono due anni, dal 1957 al 1959.
Così il 12 aprile di quell’anno, alla presenza delle
massime autorità cittadine, fra cui ricordiamo l’allora
Vescovo di Apuania Mons. Carlo Boiardi, e con gli
onori di casa del parroco don Domenico Della
Bianchina e del curato don Anselmo Luciani, fu
inaugurato e nello stesso giorno con decreto vescovile
riconosciuto l’oratorio pubblico, succursale della
chiesa di San Martino; la festa fu stabilita per l’11
febbraio, giorno della prima apparizione della
Madonna a Santa Bernardetta a Lourdes.
Pochi anni dopo, appunto il 26 febbraio 1962, il
vescovo di Apuania, aderendo ai desideri e alle
di carpentieri, muratori e via discorrendo.
Tutti collaborarono anche alla vita quotidiana della
parrocchia, stringendosi al suo parroco con la sua
semplicità e schiettezza. Le sagrestane molte volte
procuravano a proprie spese gli arredi e tenevano la
chiesa in modo impeccabile; invece il sagrestano si
occupava dell’amministrazione.
La parrocchia arrivava fino a via Pascoli, ma date le
difficoltà di raggiungere la chiesa, spesso gli abitanti
della zona si recavano a messa a San Sebastiano o al
Duomo; e così i consiglieri e tutti gli organi della chiesa
di San Pio X erano formati dagli abitanti della zona
della Zecca; questo garantì alla parrocchia di rimanere
autoctona e come isolata dal resto della città
Gesù, della sua vita e della sua passione e spesso alla
fine della proiezione gli occhi dei piccoli erano pieni
di lacrime di commozione. Nel 1972 Don Eraldo
Tognocchi fu chiamato dal Vescovo ad incarichi
diocesani e in parrocchia subentrò Don Dino Cecchi.
La vita della parrocchia continuò ma si iniziava a
sentire la necessità di avere un chiesa parrocchiale con
strutture adeguate alla popolazione che stava
aumentando sempre di più, anche a causa della
costruzione di nuovi palazzi nella zona di Via Fermi, di
A Don Eraldo si deve la nascita della squadra di calcio
del San Pio X, provvista di magliette e tutto il
necessario, con molte spese, ma anche con molte
soddisfazioni.
Molte altre furono le iniziative che Don Tognocchi
realizzò in parrocchia: tra queste il cineforum come
centro di aggregazione per i giovani, altrimenti sempre
impegnati nei propri lavori nei campi, ed è proprio nel
cineforum che in quell’epoca nacquero amori che
sfociarono in matrimoni. Vennero anche organizzati
corsi di vari tipi, come quelli di musica.
Per quanto riguarda il catechismo, Don Eraldo
realizzò un metodo per l’epoca innovativo, cioè quello
di proiettare diapositive o filmini: nell’area sinistra
della chiesa venivano fatti vedere i filmini e insieme
fatto suonare un disco con un commento audio e la
musica; così davanti agli occhi sbarrati dei bambini
scorrevano le immagini e la storia della nascita di
Piazza de Gasperi e delle zone limitrofe.
La nuova chiesa venne progettata dall’arch. Nocchi,
per essere eretta all’incrocio tra via Alessandro Volta e
via F.lli Rosselli, su parte del terreno dello stadio “Dina
delle Piane”. Il progetto comprendeva all’inizio la
chiesa, la canonica, una vasta sala riunioni, la biblioteca
e varie stanze per le attività della parrocchia. Il
progetto prevedeva anche la “Casa dello Studente”,
ma questa parte fu stralciata dagli uffici competenti del
Comune di Roma.
Il 21 maggio 1980 fu acquistata parte del terreno
adiacente al campo sportivo “Dina Delle Piane”;
l’altra parte fu donata dalla Diocesi. Il 2 giugno 1980 il
Comune di Massa rilasciò la licenza edilizia e così,
sotto la direzione dell’arch. Nocchi, iniziarono i lavori
che furono però sospesi per la rinuncia alla Parrocchia
di Don Dino Cecchi. Il 10 febbraio 1983 venne
chiamato dal Vescovo come Economo Spirituale il
anno, l’8 aprile, nonostante la chiesa fosse solo
muratura e cemento, si celebrò lì l’Eucarestia. E i
lavori che fino ad allora erano andati un po’a rilento
divennero più frenetici e si cominciarono a fare tutte le
rifiniture: la posa in opera del marmo, il presbiterio, il
tetto e altro. E ci si preparava anche per la futura
costruzione della sagrestia, del locale caldaia, della
cappella feriale e del campanile, per il momento al
rustico.
Il 1991 fu un altro anno importante nella vita della
nostra parrocchia: il 7 marzo ci fu la benedizione della
prima pietra del secondo lotto, cioè la sagrestia, la
Padre Cappuccino Domenico Remaggi.
Intanto la parrocchia cresceva e intorno alla nuove
strade che sarebbero diventate di notevole
importanza, via Rosselli e via Benedetto Croce,
crebbero nuovi palazzi e nuove case, aumentando la
popolazione della zona e iniziando anche a spostare il
centro della parrocchia più verso la città.
Dopo un anno di reggenza di Padre Domenico
Remaggi, la parrocchia venne affidata alla guida di
Don Alvaro Giannetti che ne prese possesso la prima
domenica di quaresima del 1984. Fin da subito si
dedicò alla comunità con entusiasmo, cercando di
creare unità e di coinvolgere più persone possibili nella
vita parrocchiale.
La costruzione della nuova chiesa continuava in
contemporanea con il restauro della vecchia chiesina;
ma intanto molti avevano paura che proprio
quest’ultima, costruita anni addietro da una
popolazione operosa e generosa, scomparisse. Ancora
lontana era però la possibilità di entrare nel nuovo
edificio sacro e la vita continuava nella vecchia
chiesina.
Era la festa della Madonna di Lourdes del 1990
quando la fiaccolata alla presenza del Vescovo
Monsignor Bruno Tommasi si concluse nella chiesa in
costruzione; la Domenica delle Palme di quello stesso
cappella del Santissimo, l’archivio e i servizi. Ma è il
1992 che porta l’avvenimento tanto desiderato:
anticipato dalla benedizione delle campane il 9
febbraio, il 10 ottobre di quell’anno, con una solenne
celebrazione presieduta dal Vescovo Monsignor
Eugenio Binini, la nuova chiesa di San Pio X venne
ufficialmente dedicata.
Nel 1997, finalmente, iniziò la costruzione del terzo
lotto: l’auditorium, dedicato alla nostra benefattrice
Corinna Briglia, sei aule del catechismo, l’archivio
parrocchiale e la casa canonica; lotto che verrà
ultimato nel 2000. Negli anni 1998 – 2000 venne
acquistato del terreno adiacente la chiesa per poter
creare spazi di gioco per i bambini e per la sagra; la
sistemazione, la pavimentazione e l’illuminazione del
piazzale antistante la chiesa venne invece terminata nel
2002.
Per Natale 2006 Don Alvaro nella lettere alle famiglie
annunciava l’imminente inizio dei lavori della Sala
della Comunità, nel sottostrada dell’OratorioCanonica, per creare un luogo in cui i vari componenti
della Parrocchia potessero ritrovarsi per il loro tempo
libero, sala che fu inaugurata il 12 ottobre 2008.
Ad oggi, a cinquant’anni dalla fondazione della nostra
Parrocchia e a trentadue anni dal rilascio della licenza
edilizia comunale per la costruzione della nuova
chiesa, tutto il complesso comprende oltre alla chiesa,
alla sacrestia e alla cappella feriale, alla sala conferenza,
alle aule del catechismo e all’archivio parrocchiale, la
casa canonica, la sala della comunità, con il teatro
all’aperto, e la zona della sagra, dove ogni anno, fin dal
1988 alla fine di agosto, si tiene la Sagra della Trippa,
ormai famosa e attesa in città, e nominata anche nel
sito internet ufficiale dell’Accademia della Trippa.
Anche i confini sono stati rettificati: “La Parrocchia di
Massa – Poggioletto, sotto il titolo di San Pio X, è
racchiusa nel perimetro: piazza Mattatoio, via Pascoli,
via Marina Vecchia, via Poggioletto, viale Roma, la
ferrovia Genova – Roma, il fiume Frigido”. Il suo
centro si è spostato decisamente più verso la città,
anche perché la sua posizione gli permette di essere
adesso veramente il centro di tutta la parrocchia e non
solo, come negli anni passati, limitata più ad una zona,
lasciando come abbandonata una parte di essa.
Nata come parrocchia di campagna, in una zona
prettamente agricola e lontana dalla città, anche se in
realtà solo a pochi chilometri da essa, ora, dopo
cinquant’anni di vita, la Parrocchia di San Pio X è una
delle più popolose, più vaste e più importanti della
città.
Al suo interno, sotto la guida di Don Alvaro, ormai
parroco da più di 27 anni, sono nate sagre e iniziative,
si sono creati gruppi, insomma è diventata grande.
E ora si prepara a festeggiare i suoi primi
cinquant’anni di vita.
La vita della parrocchia è vivace e piena di opportunità
per ogni età. La catechesi per piccoli e i giovani, nei vari
e numerosi gruppi del catechismo e del dopo cresima;
quella per i grandi, all’interno del gruppo famiglia, dei
centri di ascolto sparsi nella parrocchia e delle
catechesi fatte in comunità; la preghiera, con il gruppo
di preghiera di Padre Pio e i vari incontri organizzati
dal gruppo famiglie; la Sagra, con le sue opportunità di
svago e di divertimento, anche grazie agli spettacoli
che accompagnano le varie serate; la musica, con vari
cori, quello della sagra, quello dei bambini, quello del
gruppo famiglie e quello dei giovani; la generosità
verso i più poveri tramite il gruppo caritas.
Senza dimenticare coloro che aiutano don Alvaro e
offrono il loro contributo nella gestione della vita
anche economica della parrocchia, come il consiglio
pastorale, il consiglio per gli affari economici e così via.
LA CHIESA
La struttura della chiesa, sia esterna sia interna, offre
molti e notevoli elementi di meditazione.
All’esterno le strutture in cemento che convergono
verso l’alto e che rendono inconfondibile la chiesa fin
da lontano ci rimandano all’importanza nella vita
cristiana della preghiera continua per mantenere la
propria attenzione fissa in Dio.
L’interno è circolare e ci riporta alla struttura delle
chiese orientali, dove il cielo e la perfezione sono
espressi nel segno del circolo; inoltre questa
disposizione circolare permette alla comunità di essere
un corpo raccolto, messo in condizione di guardarsi,
dove il volto del fratello diventa il mezzo tramite cui ci
si rivolge a Dio.
Tutto converge verso la centralità dell’altare, al centro
del presbiterio rialzato, per rendere più visibile il luogo
dove si celebra l’Eucarestia. Alla sua destra il
Tabernacolo, la sede del Corpo di Cristo; alla sua
sinistra l’Ambone, il posto dove viene proclamata la
Parola di Dio, e poco discosto il Battistero, dove
l’uomo, nell’acqua battesimale, viene rigenerato a vita
nuova e diventa figlio di Dio.
Sopra l’Altare l’icona del Crocifisso, dove Gesù è
raffigurato come Cristo Re dell’Universo e al quale il
cristiano deve alzare lo sguardo con amore e speranza.
All’angolo destro della chiesa, abbiamo il
confessionale, dove l’amore del Padre Misericordioso
ci libera dai nostri peccati. E all’angolo sinistro la
statua di San Pio X, il nostro patrono.
Nella cappella feriale, invece, spicca l’immagine della
Madonna di Lourdes, colei a cui per prima fu
consacrata la nostra parrocchia, mentre, alla destra
dell’altare, il Tabernacolo, raffigurato come un sole, è
l’immagine di Gesù che vuole illuminare la nostra vita
con la sua presenza.
PARROCI:
1962 - 1973
Don Eraldo Tognocchi
1973 - 1983
Don Dino Cecchi
1983 - 1984
Padre Domenico Remaggi
1984 - oggi
Don Alvaro Giannetti
Bibliografia:
- AA. VV. Bollettino Parrocchiale, 1983 - 2011,
Parrocchia San Pio X. Massa.
Maria Paola Pers
Chiesa Tel. 0585 810669 - Canonica Tel. 0585 40648
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