Maria Grazia Simone Simulazione Strutture categoriali Obiettivo dello studio ed ipotesi Obiettivo Giungere a delineare il concetto di simulazione in tutta l’ampiezza dei suoi significati. Ipotesi La simulazione come dispositivo in grado di: • accrescere l’umana capacità di azione nella realtà • aggiungere alla dimensione reale lo spazio del possibile Simulazione e realtà: quale rapporto La simulazione è: copia della realtà? sostituzione della realtà? differenza rispetto alla realtà? Le due dimensioni non sono da sovrapporre, ma da integrare La simulazione consente un avvicinamento graduale alla realtà ed una sua maggiore comprensione Le strutture categoriali del concetto di simulazione Simulazione e rappresentazione La simulazione come processo cognitivo che riproduce un sistema o un ambiente in cui sia possibile operare attraverso un modello. Quale modello? Strumento che fornisce un’immagine analogica di particolare efficacia euristica, senza allontanare dal fenomeno Costrutto di mediazione nel processo di conoscenza Dispositivo affidabile rispetto al fenomeno in esame, caratterizzato da iso-etero-omomorfismo rispetto ad esso Simulazione e modellizzazione: l’isomorfismo La simulazione presenta una stretta analogia e “somiglianza” nei confronti della realtà La simulazione riproduce fedelmente fenomeni, processi, aspetti della realtà per esigenze di studio, ricerca, ecc. E’ un modo di “fare esperienza” e di apprendere anche in assenza del dato reale, agendo sul modello Rimuove i limiti di presenza e contatto fisico Simulazione e modellizzazione: l’omomorfismo La simulazione mette in atto strategie per costruire oggetti, fenomeni, processi che non sono ancora attivi nella realtà ma che, attraverso la pratica simulativa, trovano una via per manifestarsi Anticipa e predice (anche grazie al computer) Potenzia l’immaginazione e la sperimentazione Va alla ricerca di risultati inattesi e imprevedibili (“fare come se…”) Simulazione e modellizzazione: l’eteromorfismo Tramite la simulazione si costruiscono mondi diversi rispetto a quello reale: utopici, fantastici, finti. Manca il riferimento alla realtà Se… questo genere di simulazione consente all’uomo di esercitare la fantasia e sentirsi libero di “giocare” Però… può generare “fuga dalla realtà”, turbamento ed ambiguità, confusione Occorre fornire delle coordinate di senso per orientarsi e per capire il confine tra realtà e simulazione Simulazione e simbolizzazione: il gioco Analogie tra simulazione e gioco simbolico • Momenti in cui si “crea” realtà • Il loro scopo è comprendere meglio la realtà ed i suoi meccanismi: la semplificano • Creano nuovi spazi per il Sé ed accrescono la capacità di azione dell’uomo Dimensione educativa Insegnare a “saper giocare” con la simulazione Simulazione ed alterazione della realtà La simulazione comunica un modello di realtà non attendibile se: • Fa credere ciò che non è • Cala la persona nell’artificiale, e non nel virtuale • Restringe il campo delle esperienze possibili Dimensione educativa Promuovere la capacità di utilizzare i “simulacri di realtà” sapendo che lo sono; Educare a riconoscere, nella simulazione, una modalità complementare di conoscere il mondo, non un’ evasione. Simulazione e costruzione di realtà La capacità della simulazione di “produrre realtà” genera vantaggio per la persona, interferendo positivamente con le sue facoltà creative. Quale creatività nella simulazione? Quella che consente di far nascere il “nuovo” dal “vecchio” per costruire e gestire modelli di realtà utili non in quanto sue copie, ma strumenti per esercitare le facoltà di invenzione, scoperta, autonomia nel fare le cose e scoprire il mondo. Conclusioni La simulazione come: • Gioco, pendolarismo tra il piano della realtà e quello della finzione (N. Paparella, 1984) •Approssimazione miniaturizzazione alla realtà, non sua •Attività poietica e creativa • “Spazio di cerniera” in cui scoprire traiettorie comportamentali o aspetti sconosciuti