o i h c c o e n i c l I delle e i d r a u avang e russ Il cine-occhio delle avanguardie russe A cura di: Lorenzo Codelli, Piero Colussi e Livio Jacob In collaborazione con: Cineteca del Friuli, Gemona del Friuli Mediateca di Cinemazero, Pordenone Archivio Carlo Montanaro, Venezia La Casa Totiana, Roma RM ARTS, Monaco di Baviera Copernicus Film, Mosca Si ringraziano: Giovanni Abelli Alessandra Bortolin Francesco Colussi Sabatino Landi Tommaso Lessio Simone Londero Giuliana Puppin Vladislav Shabalin Pia Abelli Toti Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. Inizio delle proiezioni ore 17 Villa Manin, Sala convegni Una vasta panoramica sulle tendenze più innovative della Settima Arte dagli anni della rivoluzione fino all’inizio dell’era stalinista. Una schiera di giovani cineasti, strettamente alleati con i maggiori artisti e letterati dell’epoca, esalta le conquiste del nuovo corso sovietico e sperimenta tecniche e linguaggi dirompenti. La vicenda dell’avanguardia sovietica si concentra in poco più di un decennio (ma gli anni davvero cruciali furono quelli tra il 1922 e il 1927) e, per quanto attraversata da tensioni e contrasti interni talora radicali, resta comunque caratterizzata da alcuni aspetti unificanti che la rendono ben riconoscibile nel più ampio contesto dell’avanguardia storica. I loro film avranno un fortissimo impatto sull’intera industria cinematografica mondiale. Cinema e Cinema di Vladimir Majakovskij, rivista Kino-fot, 1922 Per voi il Cinema è spettacolo. Per me è quasi una concezione del mondo. Il Cinema è portatore di movimento. Il Cinema svecchia la letteratura. Il Cinema demolisce l’estetica. Il Cinema è audacia. Il Cinema è un atleta. Il Cinema è diffusione di idee. Ma il Cinema è malato. Il capitalismo gli ha gettato negli occhi una manciata d’oro. Abili imprenditori lo portano a spasso per le vie tenendolo per mano. Raccolgono denaro commuovendo la gente Marzo Domenica 15 DZIGA VERTOV Kino Pravda n.14 (1922, d.12’, didascalie originali) Giocattoli sovietici (1924, d.11’, didascalie in inglese) L’uomo con la macchina da presa (1929, d.65’, senza didascalie) Uno dei cortometraggi agit-prop realizzati da Vertov con la collaborazione di Rodcenko per quanto riguarda ˇ la concezione delle didascalie tridimensionali e ottenute con una serie di installazioni in legno ruotanti stile mappamondo. Soviet Toys è una satira feroce del capitalismo in uno stile che ricorda da vicino il pioniere dell’animazione americana Winsor Mc Cay. Il celeberrimo film-manifesto del “cine-occhio”: un cameraman indiavolato tenta di catturare la realtà generando una suite di straordinarie inquadrature. Capolavoro imperdibile. Domenica 29 con meschini soggetti lacrimosi. Questo deve aver fine. Il Comunismo deve togliere il Cinema di mano agli speculatori. Il futurismo deve far evaporare l’acqua stagnante LEV KULEŠOV della lentezza e della morale. Senza di questo avremo o il tip-tap d’importazione americana Le peripezie esilaranti d’un cowboy americano nell’Unione Sovietica in rapida evoluzione. Una satira dei generi cinematografici hollywoodiani e un tentativo d’applicare alla commedia di costume le sperimentazioni visive care all’avanguardia. Il regista Lev Kulešov rimane negli annali soprattutto per le sue ricerche riguardanti il montaggio emotivo, il cosiddetto “effetto Kulešov”. Vivila è un film d’animazione prodotto dallo studio Mezrabpom dedicato alle donne per la festa dell’8 marzo. o i soli “occhi con la lacrimuccia” dei vari Mozzuchin. La prima cosa ci è venuta a noia. La seconda ancora di più. Le avventure di Mr. West nel paese dei bolscevichi (1924, d.77’, didascalie in inglese) L’effetto Kulešov (d.2’) Il terribile Vivila & la zia Arina (1928, d.6’, didascalie in francese) Aprile 4 Sabato SERGEJ EJZENŠTEJN JAKOV PROTAZANOV Il diario di Glumov (1923, d.5’, senza didascalie) Sciopero (1925, d.95’, didascalie in italiano) Aelita (1924, d.111’, didascalie in inglese) L’esordio cine-teatrale del maestro russo, il quale compare nella prima inquadratura irridente e spavaldo. Sciopero ricostruisce epicamente le manifestazioni di massa degli operai in una fabbrica nell’anno 1912. La vulcanica visione di Ejzenštein sconvolge tutti i canoni narrativi tradizionali. Sabato 11 OMAGGIO A VLADIMIR MAJAKOVSKIJ La signorina e il teppista (1918, d.44’, didascalie in inglese) Incatenata alla pellicola (1983, d.60’, sonoro, didascalie in italiano) Vladimir Majakovskij scrisse una dozzina di sceneggiature e interpretò due fra i film che ne furono tratti. Solo uno è sopravissuto: La signorina e il teppista, diretto da Evgeni Slavinskij e tratto dal racconto La maestrina degli operai di Edmondo De Amicis. Majakovskij interpreta il ruolo di un teppista innamorato di una maestrina nella Russia pre-rivoluzionaria. Di Incatenata dal film diretto nel 1918 da Nicandr Turkin e andato distrutto nell’incendio della Neptun Film, restano solo alcuni scarti di montaggio che Lilija Brik (la compagna di Majakovskij) ritrovò e salvò per regalarli successivamente a Gianni Toti. Questi nel 1983 realizzò la video opera Incatenata alla pellicola, seconda parte della Trilogia Majakovskijana in cui rievoca l’incontro con Lilija Brik nel febbraio 1970, quando lo condusse in un piccolo cinema di Mosca per vedere La signorina e il teppista. 19 Domenica Un classico della fantascienza mondiale. Le deliranti scenografie concepite da Rodcenko fanno da sfondo ˇ all’odissea d’un astronauta russo che sbarca su Marte. Una satira avveniristica dai contorni onirici diretta dal veterano Jakov Protazanov e tratta da un romanzo di Aleksej Tolstoj. 26 Domenica DZIGA VERTOV Kino Pravda n.15 (1923, d.20’, didascalie in russo) La rivoluzione interplanetaria (1924, d. 11’, didascalie in russo) Kinoglaz (1924, d.78’, didascalie in inglese) Un corto anti-religioso in cui Vertov sperimenta l’abbinamento tra gli effetti fotografici e l’animazione creata da Rodcenko. Un curioso film d’animazione a cui ˇ hanno lavorato diversi artisti ambientato nel mondo del cinema. Kinoglaz, ovvero “cineocchio”, porta al parossismo le ricerche visive dell’inquieto Vertov. “Sono un occhio meccanico, sono una macchina, e vi mostrerò il mondo come posso vederlo solo io”. maggio 3 Domenica SERGEJ EJZENŠTEJN SERGEJ EJZENŠTEJN Ottobre (1928, d.102’, didascalie in italiano) La corazzata Potemkin (1925, d.74’, didascalie in italiano) L’opera suprema del geniale regista russo, esaltata e dileggiata a causa del suo intramontabile messaggio politico e del suo linguaggio insuperabile. I moti di piazza a Odessa nel 1905 ispirano ad Ejzenštejn una sinfonia visiva dai toni iperrealisti e virulenti. 10 Domenica 24 Domenica Lenin conduce le masse rivoluzionarie alla presa del potere a San Pietroburgo nel 1917. Ejzenštejn celebra a modo suo il decennale della rivoluzione. Al posto della prevedibile agiografia politica il regista crea un apologo esoterico debordante di invenzioni iperboliche. Domenica 31 GRIGORIJ KOZINČEV E LEONID TRAUBERG VSEVOLOD PUDOVKIN La Nuova Babilonia (1929, d.92’, didascalie in italiano) La febbre degli scacchi (1925, d.25’, didascalie in italiano) La madre (1926, d.84’, didascalie in italiano) Libero adattamento da Emile Zola ambientato nei grandi magazzini Nuova Babilonia durante la Comune di Parigi negli anni 1870-71. I registi Kozincev e Trauberg, tra i fondatori del movimento d’avanguardia Feks - Fabbrica dell’attore eccentrico -, abbracciano le tradizionali invocazioni politiche in funzione spettacolare. La roboante partitura di Dmitrij Šostakovic esalta la carica ribellistica. La febbre degli scacchi, opera prima del regista Vsevolod Pudovkin, mescola dinamicamente Costruttivismo e Eccentrismo affrontando un imprevedibile campionato di scacchi. Adattando il noto romanzo di Maksim Gor’kij il regista Pudovkin ne fa un pamphlet d’attualità. Nel 1905 una madre riprende dal figlio scomparso il vessillo rivoluzionario e diventa un’eroina esemplare. Un classico assai discusso in cui il regista sperimenta un montaggio parallelo dai ritmi mozzafiato. 17 Domenica Giugno Domenica SERGEJ KOMAROV BORIS BARNET E BORIS KAUFMAN Un bacio per Mary Pickford (1927, d.70’, didascalie in italiano) La casa di via Trubnaia (1928, d.64’, didascalie in francese) In primavera (1929, d.60’, senza didascalie) Una commedia brillante in cui appaiono dal vero Mary Pickford e Douglas Fairbanks mentre visitano l’Unione Sovietica. Komarov, attore popolare e seguace del cineasta Lev Kulešov, rende omaggio alle comiche americane amatissime nel suo Paese utilizzando abilmente le tecniche del montaggio d’avanguardia allora in auge. Il poster ˇ concentra la duplice carica americano/russa del film. dovuto a Rodcenko 7 Il regista Boris Barnet, specialista in satire graffianti, prende in giro le contraddizioni sociali attraverso le traversie d’una giovane contadina trasferitasi nella via Trubnaia a Mosca. Boris Kaufman, grande cameraman dalla lunga carriera internazionale e fratello minore di Dziga Vertov, propone un’ode incantevole e senza parole alla città ucraina di Kiev. 14 Domenica ALEKSANDR DOVŽENKO E DZIGA VERTOV Arsenale (1929, d.65’, didascalie in italiano) Kino Pravda n.21 (1925, d. 32’, didascalie in russo) Un conflitto bellico nella fabbrica d’armi Arsenal diventa un’epopea resistenziale di valore universale grazie alle mirabili metafore concepite da Dovženko, maestro del lirismo ucraino. Vertov celebra il primo anniversario della scomparsa di Lenin con un tour de force caleidoscopico alla cui concezione Rodcenko ha fornito una miriade di trovate. ˇ Inizio delle proiezioni ore 17 Villa Manin, Sala convegni 21 Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. JURIJ ŽELJABUŽSKIJ La venditrice di sigarette del Mossel’prom (1924, d. 112’, didascalie in francese) Nota bene: per i film sprovvisti di didascalie in italiano verrà effettuata la traduzione in sala. giugno Un poema virgiliano sulla forza della natura. La vicenda d’una povera contadina che riesce a creare una cooperativa malgrado lo strapotere dei kulaki (proprietari terrieri). Originariamente intitolato La linea generale, il film ha subìto infinite traversie e rimaneggiamenti imposti dal regime. 20 Il vecchio e il nuovo (1929, d.120’, didascalie in italiano) I COSTRUTTIVISTI. ESPERIMENTI PER IL FUTURO: TATLIN SERGEJ EIZENŠTEJN (The constructivists. Experiments for the future: Tatlin) - Scritto e diretto da Ilya Lainer, 2012, d. 52’. Versione originale russa con sottotitoli in inglese. 28 Domenica Il Costruttivismo nasce nel 1913 ponendosi l’obiettivo di promuovere la funzione sociale dell’arte. Avrà una grande influenza nella nascita, in Germania, del Bauhaus. Esponente di spicco, assieme a El Lissitzky, fu Vladimir Tatlin pittore, scultore e scenografo. Le sue opere più importanti furono il Monumento alla Terza Internazionale di cui realizzò solo un modello di 5 metri e il Letatlin, sorta di macchina volante, sintesi tra arte e tecnologia. Inedito in Italia La love story tra una sigaraia e un cameraman è lo spunto per una divertente esplorazione dal vero dei meandri della capitale russa. Un documento unico sugli anni che precedono le degenerazioni urbane dell’era staliniana. sabato Domenica