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Corriere della Sera > La ventisettesima ora > Doppio libretto agli studenti trans Così cambiano le università
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VERSO L'ASSEMBLEA PLENARIA DEL PONTIFICIO
CONSIGLIO DELLA CULTURA
Video-interviste
FEB
14
Doppio libretto agli studenti trans Così cambiano le università
«Prostituzione, 10 milioni di clienti in un
mese»
di Elena Tebano
Tags: transessualità, transgender
Per i ragazzi
del terzo
genere nuove
regole da
Torino, a
Napoli a
Catania.
Agnese:
«Così non mi
sento più in
imbarazzo»
Quando Agnese Vittoria ha superato l’esame di francese all’università di
Catania a farla felice non sono stati i tre crediti ottenuti, ma l’attestato che le
hanno consegnato: sopra c’era stampato il suo nome al femminile e il
titolo «studentessa». Non sembrerebbe niente di straordinario. Ma solo
a luglio scorso, all’appello per l’esame di etica della comunicazione, il
professore aveva chiamato Giuseppe Vittoria. E lei si era dovuta alzare sui
tacchi a spillo per spiegare che, sì, Giuseppe Vittoria era proprio lei.
È il nome con cui è registrata
all’anagrafe: Agnese, 24 anni, è
«transgender». Nata in un
corpo maschile, ha deciso di
9 febbraio | Moncalieri (To) | 26 anni
diventare la donna che «fin
uccisa a bastonate dal marito
dall’infanzia» si è sempre
«sentita di essere». E così, a
maggio, sostenuta dai Radicali
catanesi, ha chiesto al suo ateneo
di poter usare un alias nel
percorso di studi. A ottobre il
via libera: una sorta di doppio
visibile solo alla segreteria;
24 MAGGIO
Me gusta la participaciòn
dall’altra quello «pubblico», da
Agnese Vittoria
mostrare a professori e
compagni, che riporta invece il
nome d’adozione corrispondente all’aspetto fisico. «Per me è fondamentale
Università Milano Bicocca - online
13 MAGGIO
La buona spazzatura
Codice abbonamento:
Da una parte c’è quello «legale»,
con il suo nome anagrafico,
084412
libretto informatico.
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— dice Agnese—. Prima, ogni volta che avevo un test dovevo affrontare
sguardi inquisitori, risatine, umiliazioni. Ora è tutto più facile».
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29 APRILE
L’impegno di Um Fuar
Negli Stati Uniti sono circa un centinaio le università che permettono agli
iscritti di scegliere un nome più adatto al loro nuovo genere. Ed è di
pochi giorni fa la notizia che l’università del Vermont ha anche riconosciuto
a una sua matricola l’uso del pronome «they», cioè «loro», al posto di «lei»
19 APRILE
Rea, la donna del fiume
o «lui»: Rocko Gieselman, 21 anni, si definisce «genderqueer»
TUTTI I POST >
(«trasversale ai generi») e rivendica di appartenere a un terzo genere
«neutrale».
In Italia non si arriva a tanto, ma sempre più atenei escogitano soluzioni
per gli iscritti «in transizione»: oltre a Catania, Torino, Milano,
Padova, Verona, Bologna, Bari, Napoli e Urbino. «C’è una sorta di
competizione per attirare questi studenti, che sono sì un’esigua minoranza,
ma spesso giovani in età dello studio — dice Tiziana Vettor, presidente del
Comitato unico di garanzia (l’ex Pari opportunità) della Bicocca di Milano
—. Da noi si parla di circa venti su oltre trentamila immatricolati». La
Bicocca, come la Statale di Milano, invece che un alias ha previsto il nome
puntato sul libretto.
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«I diretti interessati, però, si sono lamentati: tutti gli altri hanno il nome di
battesimo e finisce che sono ancora riconoscibili — aggiunge Roberta
Dameno, docente del Centro interdipartimentale per gli studi di genere —: i
professori che non sono al corrente dell’iniziativa chiedono perché, creando
imbarazzo proprio prima dell’esame. Adesso stiamo valutando anche noi il
Francesca
Sassuolo
TUTTI I VIDEO >
doppio libretto: vogliamo venire incontro alle esigenze e ai diritti di
tutti», conclude.
«Non è una misura astratta: tocca davvero la vita delle persone. Serve
La 27ORA è un blog al femminile: racconta
tantissimo», dice Christian Ballarin, 37 anni, torinese, uno dei leader del
movimento transessuale italiano. Torino, grazie al lavoro congiunto della
le storie e le idee di chi insegue un equilibrio
consigliera di parità e dell’allora comitato universitario per le pari
famiglia, se stesse. Il nome nasce da uno studio
opportunità, è stata la prima università italiana a introdurre il doppio
libretto, nel 2003, su richiesta del circolo Maurice di cui Bellarin è
presidente: «Noi abbiamo portato un bisogno, ma sono stati loro a lavorare
per trovare la soluzione legale», assicura.
tra lavoro (che sia in ufficio o in casa),
secondo il quale la giornata delle donne in Italia dura
27ore allungandosi su un confine pubblico-privato che
diventa sempre più flessibile e spesso incerto. Tempi di
multitasking, per scelta e/o per forza. Prospettive
È per questa apertura della città, che ospita uno dei più importanti
professionali e desiderio di maternità; genitori che
centri italiani per la cura delle persone trans, che Riccardo (nome
di fantasia), 22 anni, si è trasferito qui da un’altra regione. «Lì non avrei mai
potuto studiare: la gente mi strattonava per strada per chiedermi se ero
crescono i figli e figli che accudiscono i genitori anziani;
maschio o femmina — dice —. E avrei incontrato di nuovo i compagni che
mi tormentavano alla superiori».
baratti quotidiani, che generano dubbi comuni e
cronache affettive in coppia, da single, tra amici;
questioni di diritti, di leadership e di autostima. Sono i
soluzioni personali. Noi qui cerchiamo di offrire e
scambiarci notizie, suggerimenti, riflessioni gravi e
Ormai grazie alla terapia ormonale sfoggia barba e forme maschili, ma
leggere. All'inseguimento di una società dove ognuno
anche a Torino non tutto è filato liscio: «All’inizio mi avevano dato il
libretto con il nome nuovo, ma continuavano a lasciare quello femminile
possa crescere libero, nel rispetto reciproco.
Intanto Riccardo ha finito le procedure per il cambio di sesso e ad aprile
spera di ottenere i documenti che lo renderanno anche legalmente un
uomo. «Mai mi sarei laureato senza avere il nome nuovo — spiega —. Non
sarei neanche riuscito a sostenere la tesi».
@elenatebano
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nella mail che serviva per le iscrizioni ai corsi. Io non lo sopporto:
entravo in ansia e non la usavo mai. C’è voluto un po’ per risolverla».
Università Milano Bicocca - online
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Studenti in transizione - University of Milano