PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” Sicurezza negli appalti di lavori Ing. Riccardo Castegini Coordinatore Area manutenzione e Gestione del Patrimonio Lunedì 19 Giugno 2006 Palazzo della Gran Guardia di Verona ore 9:00-13:00 PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” SICUREZZA • Sicurezza si definisce utilizzando il concetto di assenza di rischio, di pericolo PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” Il Rischio Probabilità che si verifichi un evento dannoso R= P x D P = probabilità di accadimento in un dato intervallo di tempo D = danno D = V x E Vulnerabilità x Elemento a rischio PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” Matrice del Rischio Danno Alto Medio Basso Probabilità PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” STRADE PROVINCIALI • • • • • • • • • • 1400 Km di strade provinciali 1200 manufatti (ponti, scatolari, tombini, ecc.) 9.000.000 mq di pavimentazione stradale 426 km di barriere stradali poste a quota superiore a 300 m s.l.m. 2100 km di strisce di margine 664 Km di strisce di mezzeria 46.000 mq di altra segnaletica orizzontale (zebrature, stop, rallentamento, ecc.) 24.000 segnali stradali 250.000 veicoli al giorno sulle strade provinciali 38.800.000,00 € stanziati nel 2006 per la manutenzione, la messa in sicurezza, riqualificazione, nuovi manufatti, ecc PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” EDIFICI PROVINCIALI • 150 edifici di competenza della Provincia (scuole, CFP, uffici, caserme, magazzini, locali commerciali, ecc.) • 700.000 mq di superficie • 2.700.000 mc di volume • 200.000 mq di coperture • 80.000 mq di superficie vetrata • 2.800.000 mq di facciate • 7535 impianti, dispositivi ed attrezzature antincendio di cui 2890 estintori • 29.000 alunni oltre docenti e personale tecnico amministrativo per un totale di 35.000 persone; • 2.000 persone in uffici, magazzini, caserme, ecc • 33.800.000,00 € stanziati nel 2006 per la manutenzione, adeguamento normativo e riqualificazione tecnologica, nuovi edifici, ecc PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” DISSESTI IDREOGEOLOGICI • Messa in sicurezza dei versanti a monte e a valle delle strade provinciali (reti paramassi, disgaggi, pulizie, chiodature, pannelli ad alta resistenza, micropali, gabbionate, ecc.) • Messa in sicurezza di abitati ed infrastrutture da movimenti franosi (barriere paramassi, trincee drenanti, sistemazioni idrauliche, ecc.) PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” PIANO OPERE 2006 • • • • Finanziamento circa 74.000.000,00 € Circa 80.000 uomini giorni di lavori 83 procedimenti di lavori pubblici nel 2006 I due dirigenti tecnici sono Responsabili dei lavori (76 procedimenti Ing. Riccardo Castegini – 7 procedimenti Ing. Elisabetta Pellegrini) • I Coordinatori della Sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione sono la maggior parte esterni • I Direttori dei Lavori sono circa al 50 % interni all’Ente PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” NORMATIVA DI RIFERIMENTO • Legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 e successive modificazioni ed integrazioni (fino al 30/06/06); • Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture approvato con Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163; • Decreto legislativo 14 agosto 1996, n° 494 e successive modificazioni ed integrazioni; • Regolamento di attuazione della Legge, approvato con D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554; • Regolamento recante istituzione del sistema di qualificazione per gli esecutori di lavori pubblici, ai sensi dell’art.8 della Legge, approvato con D.P.R. 25 gennaio 2000, n. 34; • Legge Regionale 7 novembre 2003, n. 27 recante disposizione generali in materia di lavori pubblici di interesse regionale e per le costruzioni in zone classificate sismiche; • Capitolato Generale d’appalto dei lavori pubblici approvato con D.M. LL.PP. 19 aprile 2000, n. 145; • Capitolato Generale d’appalto per i lavori pubblici di interesse regionale allegato alla delibera di giunta regionale n. 2120 del 2 agosto 2005 (pubblicato sul B.U.R. n. 82 del 30 agosto 2005). PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” ORGANISMI E STRUMENTI • • • a livello centrale AUTORITA’ DI VIGILANZA OSSERVATORIO DEI LAVORI PUBBLICI CASELLARIO INFORMATICO DELLE IMPRESE • • • a livello periferico STAZIONI APPALTANTI ASL SERVIZI DI PREVENZIONE E VIGILANZA DIREZIONI PROVINCIALI DEL LAVORO PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” Il valore fondamentale della nostra attività tecnico amministrativa è la sicurezza. Al di la dei dettati normativi, non c’è una fase del processo di realizzazione di un opera pubblica nonché del processo di gestione del patrimonio che non si ispiri ad essa. PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” La nostra attività è pertanto orientata al soddisfacimento della domanda di sicurezza dei nostri clienti (utenti della strada, scuole, uffici, caserme, ecc.). La sicurezza negli appalti pertanto è ben integrata nella nostra mission aziendale. PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” PROGRAMMAZIONE Nella programmazione delle opere pubbliche priorità viene data agli interventi sulla sicurezza (messa in sicurezza di una strada o un abitato, adeguamento normativo di un edificio o di una strada, prevenzione incendi nelle scuole, messa in sicurezza di un ponte, ecc.) PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” PIANIFICAZIONE Gli interventi previsti nel piano annuale delle opere contengono, seppur in maniera approssimativa o parametrica, una stima approssimativa dei costi della sicurezza e pertanto necessitano di una riflessione sugli aspetti della sicurezza. PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” PROGETTAZIONE • Il progetto preliminare contiene le prime indicazioni e disposizioni sulla stesura dei piani di sicurezza ed è soggetto a verifica da parte del RUP. • Con il progetto definitivo si finanzia l’opera e pertanto i costi della sicurezza devono essere evidenziati nel computo metrico ed esplicitati nel quadro economico. • Documenti fondamentali del progetto esecutivo sono il Capitolato Speciale d’appalto, il Piano di Manutenzione dell’opera, il Piano di Sicurezza e Coordinamento e il Fascicolo tecnico. Il progetto esecutivo è soggetto a validazione da parte del RUP. PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” AFFIDAMENTO • Le ditte concorrenti devono attenersi nel presentare le loro offerte alle disposizioni e agli obblighi previsti dal capitolato Speciale di appalto e del PSC in materia di sicurezza, non possono presentare ribassi sui costi della sicurezza. • Nella valutazione delle congruità delle offerte, la Stazione Appaltante controlla che non vi sia stato alcun ribasso da parte delle imprese offerenti su oneri che la legge attribuisce alle stesse in materia di tutela della sicurezza dei lavoratori. • Controlli sulla regolarità contributiva, richiesta DURC, viene fatta sulla ditta aggiudicatrice e sulle altre ditte sorteggiate. • Richiesta dei Casellari giudiziari per verificare che non ci siano state contravvenzioni o condanne per reati sulla sicurezza PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” ADEMPIMENTI DA ESPLETARE PRIMA DELLA CONSEGNA DEI LAVORI • La ditta aggiudicatrice presenta il proprio P.O.S. per essere verificato dal C.S.E. • Riunione di coordinamento tra DL, CSE, collaudatore, Ditte Esecutrici, ecc. • Comunicazione Inizio Lavori in Comune con allegato il DURC della ditta aggiudicatrice dell’appalto • Notifica preliminare PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” ESECUZIONE • Riunione periodiche tra DL, CSE e ditte esecutrici • Controlli RUP, CSE e DL • Controllo POS subappaltatori subfornitori e subcontraenti • Richiesta DURC subappaltatori • Coordinamento tra le imprese PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” COLLAUDO • Misure e procedure di sicurezza da attuare per il collaudo di strutture ed impianti. • Verifica funzionalità opera. • Verifiche sulla Qualità dei materiali. PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” GESTIONE DEL PATRIMONIO • Interventi di manutenzione secondo le disposizioni del fascicolo tecnico • Interventi di manutenzione dell’opera come da Piano di manutenzione PROGETTO:“VERONA AZIENDE SICURE 2006” PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO • Scambio esperienze con i maggiori Enti, associazioni di categoria, professionisti, imprese del territorio al fine di individuare le criticità in materia di sicurezza negli appalti di lavori • Attuare iniziative comuni al fine di diffondere la cultura della sicurezza ed innalzare gli standard di sicurezza • Privilegiare le ditte che adottino procedure di sicurezza “certificate” • Privilegiare i Coordinatori della Sicurezza con esperienza e responsabilità nella condotta dei cantieri