GLI INTERROGATIVI CHE ATTENDONO LA VOSTRA RISPOSTA QUANDO ANCORA? MI DEVO Parrocchia San Nicolò di Bari Pistunina - Messina CONFESSARE “Quando senti in te il desiderio di migliorare la tua condotta di figlio di Do, nell’amore verso il Signore, nella bontà, nella preghiera, nell’adempimento del tuo dovere… Allora, accusando i tuoi peccati, riceverai da Gesù risorto la forza di essere fedele alle tue promesse”. DEVO CONFESSARMI SEMPRE DALLO STESSO SACERDOTE? “Non è necessario. E’ bene però che tu scelga un confessore e poi vada da quello che, conoscendoti meglio, ti può aiutare di più a crescere nella imitazione di Gesù”. QUALI PECCATI DEVO DIRE? “Accuserai i peccati commessi dall’ultima confessione, poiché il sacerdote ti ha già manifestato il perdono di Dio per quelli che hai accusato”. 11 La prima confessione di nostro figlio ADESSO CHE SI E’ CONFESSATO… NON OBBLIGATELO sempre ad accostarsi al sacramento della Penitenza prima di ricevere la Comunione. Piuttosto suggeritegli che confessarsi è il modo migliore per rinnovare la sua vita di battezzato e per unirsi al Signore. FACILITATE con il vostro esempio la sua educazione penitenziale dicendogli: “Noi andiamo a confessarci… Vieni anche tu?” NON ISOLATE PER VOI GENITORI Vostro figlio tra pochi giorni celebra per la prima volta il sacramento della Penitenza. E’ un momento importante per la sua vita di battezzato e per tutta la vostra famiglia. E’ una circostanza in cui il padre e la madre devono essergli vicino nella preghiera, nel raccoglimento e nell’attesa. I genitori sono i primi responsabili dell’educazione religiosa dei figli. Nessuno più di voi conosce nel profondo dell’animo il vostro bambino. Con l’aiuto della grazia del matrimonio vi è possibile iniziarlo, già in famiglia, agli atti della penitenza. Da grande vi sarà riconoscente. Le pagine che seguono vi aiutano a parlare “cuore a cuore” con vostro figlio della sua prima confessione e a rivivere con lui questa esperienza religiosa. mai la confessione dalla vita quotidiana; diventerebbe una formalità. Educate gli atteggiamenti penitenziali durante la preghiera: • la sera con l’esame di coscienza, l’espressione del dolore dei peccati e la richiesta di perdono • la mattina con il proposito di essere migliori e l’offerta al Signore della giornata. 1 10 LEGGETE LA PAROLA DIO INSIEME A VOSTRO FIGLIO Nelle sere che precedono il giorno della sua confessione, leggete il Vangelo assieme a vostro figlio, per conoscere, attraverso la Parola di Gesù, il grande amore del Padre. ● La pecorella che vuole abbandonare il gregge (Lc. 15, 1-7) ● ● Il figlio che lascia la casa del suo papà (Lc. 15, 1-32) DOPO LA CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE Il fanciullo, in modo concreto e affettivo, vive ogni esperienza nel suo ambiente. Perciò, al rientro a casa, la festa di prima confessione si prolunghi in famiglia. ☺ La gioia dell’accoglienza diventa un segno della bontà di Dio. ☺ Un dono significativo: una medaglietta, una catenella, un crocifisso, conservano con simpatia il ricordo della prima confessione. ☺ Un mazzo di fiori sulla tavola, un dolce a cena, esprimono la partecipazione di tutta la famiglia. L’uomo che vuole cambiare vita (Lc. 19, 1-10) Cari genitori, per sguardo di Dio: ● Tutti l’accusano, ma Gesù no! (Gv. 8, 1-11) Solo il Vangelo può rivelare l’ingratitudine di chi offende il Signore con il peccato e l’immensa misericordia di Dio. 9 condividere in famiglia lo Non ritornate a ricordare a vostro figlio le offese da lui ricevute. Abbiate fiducia nelle possibilità di bene che vi sono in lui. Attendete con pazienza il rinnovamento della sua condotta. 2 UNA COSCIENZA CHE SI RISVEGLIA A questa età vostro figlio ha bisogno di: SCOPRIRE l’amore di Dio Padre in ogni vostro comportamento: nel modo di giudicarlo, di castigarlo, di perdonarlo… TROVARE in voi una guida continua e sicura delle sue azioni e non fluttuante secondo le diverse circostanze e i vari umori della giornata IMPARARE da voi ad assumersi le responsabilità delle sue azioni morali, cioè buone o cattive, davanti a Dio e ai fratelli. Il fanciullo cerca nei genitori il modello delle sue azioni e il criterio per giudicare le scelte buone e cattive della sua giornata. 3 Non abbiate timore: è un cammino di conversione, è un dono del Signore, è la risposta al suo invito: “CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO” Una risposta che si esprime nella Chiesa in un cammino costante e fiducioso incontro al Signore attraverso: • • • • • • il perdono reciproco la sopportazione paziente delle difficoltà e sofferenze i gesti ispirati dalla carità il compimento onesto dei propri doveri la preghiera i momenti comunitari di celebrazione della misericordia del Signore. Il sacramento della Penitenza è quindi: • un punto di arrivo nel cammino della riconciliazione • il segno visibile ed efficace del perdono che viene dal Signore attraverso la Chiesa • l’inizio di un rinnovato impegno di amore. Per noi tutti è giunto il momento di prendere decisioni sempre più personali, di agire liberamente e responsabilmente di fronte alle varie situazioni. Vivere da cristiani è questione di amore fedele al Signore e di coerenza con il Battesimo. Nei loro ambienti di vita i ragazzi vedono quotidianamente comportamenti buoni e meno buoni e loro stessi prendono coscienza di non essere sempre fedeli all’insegnamento di Gesù. 8 «QUESTO E’ IL MIO FIGLIO L’ELETTO: ASCOLTATELO! AMA IL PADRE DEL CIELO CON TUTTO IL TUO CUORE» Amare Dio vuol dire ascoltare la sua Parola e ricordarsi ogni giorno di Lui. - Al catechismo ascolto con attenzione la Parola di Dio per conoscerlo meglio e amarlo di più? Parlo con il Signore al mattino, la sera, durante la preghiera? Partecipo alla Messa della domenica con gioia per lodare il Signore? «FA’ QUESTO E VIVRAI. SIATE PERFETTI COME IL PADRE VOSTRO CHE E’ NEL CIELO». I figli di Dio ogni giorno si impegnano a manifestare a tutti l’amore del Padre. - - Mi sforzo di vincere i miei difetti: la pigrizia, l’egoismo, la collera, la gelosia, la superbia? Cerco ogni giorno di diventare migliore? Mi prendo cura di chi ha bisogno, è povero, ammalato? «AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI COME IO HO AMATO VOI». Gli altri sono il mio prossimo, cioè il papà, la mamma, i fratelli, le sorelle, i maestri, i compagni, tutti. - Cerco di far piacere a Dio ubbidendo prontamente al papà e alla mamma? Amo veramente i miei fratelli e le mie sorelle? I miei compagni? Quando mi offendono sono pronto a fare la pace? «LE VOSTRE PAROLE SIANO SI’ SE SI’ , NO SE NO; NON INGANNATE NESSUNO. IL PADRE VOSTRO VEDE NEL SEGRETO DI OGNI CUORE». I figli di Dio vivono sempre alla presenza del Padre del cielo. - Mi applico con buona volontà a scuola? Amo dire sempre la verità? Restituisco quello che non è mio? 7 PREGHIERE DI CONCLUSIONE Mi alzerò e ritornerò da mio Padre per dirgli: perdonami! Signore, tu sai che io ti amo. Signore, tu mi hai salvato; hai gettato dietro le spalle tutti i miei peccati. Ti loderò tutti i giorni della mia vita. 4 E’ necessario quindi avviarli a comprendere che: • il peccato è un rifiuto di amore e una disubbidienza al Signore • il cammino di conversione è possibile solo se c’è la fiducia in Dio • il Signore è il Padre misericordioso che perdona sempre e guarisce le nostre debolezze. E’ necessario fare loro vedere che: • anche noi siamo comprensivi e perdoniamo di vero cuore (segni della misericordia) • noi stessi riconosciamo i nostri sbagli e desideriamo cambiare • celebriamo, spesso e con fede, il sacramento della Riconciliazione. Sforziamoci insieme, noi e voi, di iniziare i fanciulli alla Penitenza con gradualità, attraverso opportune celebrazioni penitenziali. I ragazzi e l’intera comunità cristiana potranno così comprendere meglio che il sacramento della Penitenza non è mai un gesto privato, ma un momento di edificazione della Chiesa e di lode al Signore. 5 L’ESAME DI COSCIENZA SI PREPARA IN FAMIGLIA PREGHIERE D’INIZIO (recitarne una a scelta) Vieni, o Spirito Santo, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce, vieni con i tuoi doni a rischiarare i nostri cuori. Io amo la tua Parola, o Signore, perché è luce sul mio cammino. Insegnami, Signore, la tua via: guidami nel giusto sentiero. Io spero nel Signore e confido nella sua Parola. 6