Organizzare la Speranza Agenda, Guida, programma Anno 2008 – 2009 XIII Decanato Agenda Pastorale 2008 – 2009 Tutti i punti di programma evidenziati nelle tabelle precedenti saranno attuati con gradualità ed organicità. Per quest’anno, il primo passo da compiere è quello di costituire e abilitare gli Organismi di Comunione intorno alla necessità di far convergere tutto gli sforzi pastorali verso mete comuni e condivise. Nell’organizzare questo lavoro si terranno incontri di formazione – abilitazione per gli Operatori pastorali alla luce del tema annuale. Si lavorerà su ciò che già è in atto raccordando nell’azione pastorale i tre ambiti: diocesano, decanale e parrocchiale. Si lavorerà per rendere: • concreto il dono della Comunione con l’esercizio della corresponsabilità nell’attuazione di programmi comuni; • attuare una rete di comunicazione in tutte le parrocchie – decanati, collegati con gli Uffici di Curia; • formare gli operatori pastorali a lavorare insieme su obiettivi comuni; • gli operatori pastorali aperti alla logica della missione Diocesi di Napoli Organizzare la Speranza Agenda, Guida, programma Anno 2008 – 2009 Educare alla fede Vivere la fede Schema sintetico Comunicare la fede Ambito Diocesano Pilastri Azione inter ecclesiale Per l’evangelizzazione e la Carità Azione ad intra Organismi pastorali Formazione Azione ad extra Dialogo con la città «“La Chiesa di Napoli prende, nel Sinodo, maggiore consapevolezza di essere il sacramento della salvezza posto da Dio in questo territorio. Essa perciò vuole essere profezia facendosi presente in maniera credibile agli uomini per manifestare, con l’esempio della vita dei suoi membri, con la testimonianza della parola, con la povertà delle sue strutture e con la dedizione delle sue istituzioni, la continuità e l’attuazione del messaggio di Gesù Cristo, così come Gesù stesso proclamò a Nazareth. Perciò, sentendosi in stato di missione, afferma l’assoluta priorità dell’Evangelizzazione, impegnandosi anche a rivoluzionare la prassi pastorale, adeguando obiettivi, metodi e strumenti alla concreta condizione spirituale dei figli di Dio che vivono nel territorio della chiesa di Napoli, privilegiando quelli che Gesù stesso privilegiò, denunciando le situazioni di falsità e di ingiustizia, al fine di rendere credibile l’annuncio che “il Regno di Dio è vicino” ed accettabile l’invito: “Convertitevi e credete al Vangelo” (cf. Mc 1,15)” (30° Sinodo della Chiesa di Napoli, Documento Conclusivo, 141). Oggi la Chiesa di Napoli, fedele agli orientamenti del Sinodo, intende mettere in atto una “pastorale d’incarnazione”, vuole essere una Chiesa incarnata nel territorio. Per realizzare questo progetto, la Chiesa di Napoli sceglie il territorio come luogo ordinario per la missione. Nel territorio le parrocchie rimangono le cellule fondamentali nelle quali si articola la diocesi. Esse sono, come ebbe a dire il Papa Giovanni Paolo II, “la casa di Dio in mezzo alle case degli uomini”. Tuttavia le parrocchie, piccole o grandi che siano, da sole non possono assumere la fatica della missione. Esse devono acquistare la consapevolezza che è finito il tempo della parrocchia autosufficiente e che devono mettersi, per così dire, “in rete” in uno slancio pastorale d’insieme. In ambito come carità, cultura, formazione, giovani, famiglie, ecc. non si potrà non lavorare insieme sul territorio e far convergere i progetti. La Chiesa infatti non si realizza se non nell’unità della missione, e questa unità deve farsi visibile anche in una pastorale comune nel territorio. L’ecclesiologia di comunione postula la necessità di avere uno scambio articolato tra le diverse realtà parrocchiali, che insistono sullo stesso territorio. Inoltre, anche se la diocesi ha un unico piano pastorale, tuttavia le differenze socio-culturali esigono una differenziazione delle forme di incarnazione dell’unico piano diocesano. Inoltre, le parrocchie devono avere un rapporto con la Chiesa diocesana. Di qui la necessità di uno scambio sinergico tra centro diocesano e parrocchie: è necessario che la diocesi viva della vita che dal centro arriva alla periferia e dalla periferia al centro. Tale scambio presuppone una comunicazione effettiva, favorita anche dalla informatizzazione delle parrocchie e dei servizi. I Decanati sono le strutture intermedie tra la diocesi e le singole parrocchie. Essi promuovono e coordinano l’attività pastorale nel territorio e sono garanti dell’at- Missionarietà Nuovo assetto Diocesano Livello di azione Modalità Missionari della Parola di Speranza per una comunione incarnata Ambito Decanale Pilastri Livello di Azione Modalità Ambito Parrocchiale Pilastri Livello di Azione Modalità tuazione dell’unico piano pastorale diocesano nei diversi territori» (CRESCENZIO CAED. SEPE, Piano Pastorale Diocesano Organizzare la Speranza, Napoli 2008, pp. 71-72). I tredici decanati 1° decanato: Centro storico - Forcella – Mercato – Procida Azione ad extra Missionarietà Comunicare la fede Presbiteri Diaconi Religiose/i Organismi Pastorali Azione ad intra Formazione Educare alla fede Educare alla fede la Via Crucis cittadina il Corpus Domini la festa del Santo Patrono pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Paolo Comunicare la fede Formazione Comunicazione delle varie azioni Missionarietà Azione ad intra Consiglio Presbiterale Decanale Consiglio Pastorale Decanale equipe Di Animazione Pastorale Decanale equipe Di Animazione Cittadina Azione ad extra Organismi Pastorali Operatori Pastorali Area Sacerdotale Area Profetica Area Regale la Via Crucis cittadina 2° decanato: Sanità - Materdei – Salute 3° decanato: Pizzofalcone - Quartieri – Montesanto 4° decanato: Posillipo – Chiaia 5° decanato: Arenella - Vomero - Camaldoli - Colli Aminei 6° decanato: Vasto - Poggioreale - Centro Direzionale 7° decanato: Secondigliano - S. Pietro a Patierno – Doganella 8° decanato: Scampia - Miano – Chiaiano 9° decanato: Ponticelli - Barra - S. Giovanni a Teduccio - Cercola Massa di Somma -Pollena Trocchia - Volla 10° decanato: Marano – Calvizzano – Villaricca – Mugnano – Melito 11° decanato: Casoria – Casalnuovo – Casavatore – Arzano – Afragola 12° decanato: Portici – S. Giorgio a Cr. – Ercolano – S. Sebastiano al Ves 13° decanato: Torre del Greco – Torre Ann.ta – Boscotrecase – Trecase Lettura del territorio Sono 28 le parrocchie che insistono sul territorio del XIII Decanato che comprende le città di Torre del Greco, Torre Annunziata, Trecase, Boscotrecase. Vivere la fede Carità Azione inter ecclesiale Individuazione delle iniziative presenti sul territorio; comunicazione delle esperienze in atto; coinvolgimento delle comunità. Vivere la fede Carità Azione inter ecclesiale comunicazione delle espe- • • Ave gratia plena, Boscotrecase, affidata al parroco don Antonio Balzano Immacolata Concezione, Torre Annunziata, affidata al parroco don Pasquale Paduano • Maria SS. Del Buon Consiglio, Torre del Greco, affidata al parroco don Nicola Longobardo e al viceparroco don Antonio Smarrazzo • Madonna delle Grazie, Torre del Greco, affidata a mons. Alfonso Punzo • Preziosissimo Sangue, Torre del Greco, affidata al parroco don Franco De Luca • S.Anna, Boscotrecase, affidata al parroco don Rosario Petrullo • S. Antonio a Brancaccio, Torre del Greco, affidata al parroco don Carmine Ascione e al viceparroco don Lorenzo Pernice • S.Antonio di Padova, Torre del Greco, affidata ai frati minori, il cui parroco è padre Onofrio Gaetano Di Lauro • S.Antonio di Padova, Trecase, affidata al parroco don Rosario Borrelli e al viceparroco don Nicola Basso • Santa Croce, Torre del Greco, affidata al parroco don Giosuè Lombardo e al viceparroco don Aniello Gargiulo • S.Giuseppe alle Paludi, Torre del Greco, affidata al parroco don Antonio Panariello • S.Maria del Buon Consiglio e S.Antonio, Torre Annunziata, affidata a don Ciro Cozzolino • S.Maria del Carmine, Torre del Greco, affidata al parroco don Antonio Profumo e al viceparroco don Mario Pasqua • S.Maria del Popolo, Torre del Greco, affidata al parroco don Pasquale Langella • S.Maria del Principio, Torre del Greco, affidata al parroco don Luigi Magliulo • S.Maria delle Grazie e S.Gennaro, Trecase, affidata al parroco don Raffaele Del Duca • S. Maria di Portosalvo, Torre del Greco, affidata al parroco don Franco Rivieccio • S.Maria La Bruna, Torre del Greco, affidata al parroco don Francesco Contini e al viceparroco don Salvatore Accardo • S.Teresa di Gesù, Torre Annunziata, affidata ai frati minori, il cui parroco è fra Nicola Gildi • S.Vincenzo a Postiglione, Torre del Greco, affidata al parroco don Pasquale Colantuono • Sacro Cuore, Torre del Greco, affidata al parroco don Giuseppe Sorrentino • Sacro Cuore di Gesù, Torre Annunziata, affidata al parroco don Salvatore Rivieccio • Spirito Santo, Torre Annunziata, affidata al parroco don Pasquale Paduano • Spirito Santo, Torre del Greco, affidata al parroco don Raffaele Borriello e al viceparroco don Nicola Palomba • SS. Addolorata, Boscotrecase, affidata al parroco don Giovanni Caraviello e al viceparroco don Valerio Piro • SS. Annunziata, Torre del Greco, affidata al parroco don Ciro Sorrentino • SS. Crocifisso, Torre del Greco, affidata al parroco don Orazio Morra SS. Trinità, Torre Annunziata, affidata al parroco don Antonio Ascione SACERDOTI ESISTENTI SUL TERRITORIO I compiti sono descritti all’Art. 9 del citato Statuto in particolare: Si riunisce due o tre volte in un anno pastorale Elabora le linee pastorali della diocesi e del decanato e le promuove Verifica il lavoro svolto Missionari del Territorio È costituita da una rete di persone che portano a conoscenza gli abitanti del territorio parrocchiale delle iniziative comuni porta a porta o/e nei luoghi di incontro e passaggio. Tali persone con uno strumento di comunicazione (lettera, locandina, biglietto…) entrano in contatto con le persone del proprio territorio. Ogni parrocchia nominerà due responsabili dei missionari del Territorio che saranno il collegamento con l’Equipe di Animazione Cittadina. Operatori Pastorali Area Sacerdotale Liturgia Collegi liturgici Pietà popolare Ministri straordinari della Comunione Unioni Cattoliche Operaie Area Profetica Pastorale Familiare Oratori Pastorale Giovanile Pastorale Terza età Formazione operatori pastorali Area Regale Caritas parrocchiale Pastorale per la Cultura Pastorale per le Comunicazioni Sociali Vivere la Fede Livello della Carità pastorale o dei luoghi della testimonianza Azione inter-ecclesiale Individuazione delle iniziative presenti sul territorio; comunicazione delle esperienze in atto; coinvolgimento delle comunità. Dall’esperienza appare che le iniziative interparrocchiali sono proposte in maniera poco incisiva, date per scontato, pur avendo queste una forte attrattiva, segno di un sentimento religioso ancora vivo ed espressione di un popolo. I responsabili parrocchiali dei Missionari del Territorio avranno cura di recepire quanto elaborato dal’Equipe di animazione cittadina e coinvolgeranno i Missionari del Territorio secondo le indicazioni ricevute circa: la Descrizione dell’iniziativa specificandone lo sviluppo la Comunicazione del Messaggio che si intende trasmettere attraverso: gesti, segni, parole, canti, frasi… la Convocazione di quanti si vuole raggiungere con: locandine nelle chiese, nelle case religiose, nei condomini, nei negozi, messaggi alle famiglie… Ogni parroco avrà cura di individuare due responsabili dei Missionari del Territorio. Educare alla fede Livello della Formazione (Persone e Organismi) Azione ad intra Educare alla fede” lo intendiamo non come sforzo accademico intorno a delle tematiche, ma come un “forma – azione”, formare all’azione cioè un guardare dentro la realtà per leggere in essa i “valori veri e universali” e “la bellezza di una vita fondata sul dono, sulla solidarietà e sulla vicinanza agli ultimi” (Cardinale Arcivescovo: Relazione Conclusiva). Per questo motivo si promuoveranno gli incontri degli operatori pastorali parrocchiali in vista delle iniziative diocesane e decanali, avendo come riferimento le tematiche paoline indicateci dal programma diocesano e decanale. Organismi Pastorali Consiglio Pastorale Parrocchiale È costituito in ogni parrocchia secondo l’Art. 4 dello Statuto del 13 gennaio 1984 (FILIPPO IANNONE (a cura di), Enchiridion degli Atti e Documenti Normativi (1984 – 2001), n. 141, Torre del Greco, 2004) Compiti 1. Accardo Salvatore 2. Ardesini Salvatore 3. Ascione Antonio 4. Ascione Carmine 5. Balzano Antonio 6. Barbuto Giuseppe 7. Basso Nicola 8. Borrelli Giovanni 9. Borrelli Rosario 10. Borriello Natale 11.Borriello Raffaele 12.Buovolo Andrea 13.Caraviello Giovanni 1 4.Colantuono Pasquale 15.Contini Francesco 16.Cozzolino Ciro 17.Del Duca Raffaele 18.De Luca Francesco 19.Di Lauro Onofrio Gaetano ofm 20.Di Palma Gaetano 21.Di Pippa Silverio oc 22.Dorninijanni Bruno cssr 23.Eredità Filippo 24.Esposito Rosario cssr 25.Gargiulo Aniello 26.Gildi Nicola ofrn 27.Langella Onofrio 28.Langella Pasquale 29.Lombardo Giosuè 30.Longobardo Nicola 31 .Magliocca Andrea oc 32. Maglione Carmelo oc 33. Magliulo Luigi 34. Morra Orazio 35. Oliviero Vincenzo 3 6. Paduano Pasquale 37 . Paino Ciro 38. Palornba Nicola 39. Panariello Antonio 40. Pasqua Mario 41. Pernice Lorenzo 42. Petrullo Rosario 43. Piro Valerio 44. Ponticelli Vincenzo ofrn 45. Profumo Antonio 46. Pucci Gianmichele cssr 47. Punzo Alfonso 48. Raiola Tommaso 49. Rivieccio Francesco 50. Rivieccio Salvatore 51. Save Salvatore 52. Scarlato Massimiliano ofm 53. Scognaniiglio Ciro 54. Smarrazzo Antonio 55. Sorrentino Ciro 56. Sorrentino Giuseppe 57. Vitale Alfonso cssr Diaconi presenti sul territorio Paolillo Vincenzo Maffucci Umberto Scarano Bruno Pinto Bruno Santoro Raffaele Cirillo Adamo Sorrentino Vincenzo Cirillo Andrea Ortaglio Michele Marino Mario Mazza Alessio Roschica Gennaro Ausiello Luigi Le famiglie religiose maschili presenti sul territorio sono: I Padri Redentoristi al Colle S.Alfonso in Torre del Greco I Padri Carmelitani scalzi al convento S.Teresa in Torre del Greco Ordine Francescano Frati Minori, parrocchia di S.Antonio di Padova in Torre del Greco, parrocchia S.Teresa di Gesù in Torre Annunziata Le famiglie religiose femminili presenti sul territorio sono: Suore Benedettine di S.Gertrude, C.so Vittorio Emanuele 6, Torre del Greco Maestre Pie Filippini, C.so Vittorio Emanuele 70, Torre del Greco Piccole Missionarie Eucaristiche, Via Nazionale 320, Torre del Greco Suore dell’Addolorata e della S.Croce, Via Comizi, Torre del Greco Suore Battistine, Via Circumvallazione 180, Torre del Greco Serve dei Poveri, Via Purgatorio 79, Torre del Greco Suore della Provvidenza di S. Gennaro, Thiene, Via Giovanni XXIII 5, Torre del Greco Suore della Provvidenza, Casa Famiglia, Via Giovanni XXIII 5, Torre del Greco Suore Vocazioniste, Vico della Visitazione 8, Torre del Greco Suore della Carità, Via Montedoro c/o P.O. Maresca, Torre del Greco Suore della Carità, Santa Rita, C.so Avezzana 21, Torre del Greco Apostole S.Rosario, C.so Umberto, Torre Annunziata Figlie Maria Ausiliatrice, Via Gambardella 133, Torre Annunziata Suore Missionarie Comboniane c/o Parrocchia Spirito, C.so Vittorio Emanuele 316, Torre Annunziata Associazioni e movimenti presenti sul territorio sono: Azione Cattolica Associazione Oratorio (Noi Oratorio) Comunità neocatecumenali Rinnovamento nello Spirito Movimento Eucaristico Giovanile Gruppi Scouts Gruppi famiglie Gruppo di preghiera Padre Pio GIFRA Frates Misericordia Vivere la Fede Livello della carità pastorale o dei luoghi della testimonianza Azione inter-ecclesiale Spesso le esigenze di alcuni campi di azione pastorale superano le possibilità delle singole parrocchie e richiedono un’attenzione inter-ecclesiale come ad esempio le problematiche legate ai Migrantes, ai carcerati…, e “con questo spirito, la nostra Chiesa deve sempre più impegnarsi in progetti di carità” (Cardinale Arcivescovo: Convegno di Serino - Relazione Conclusiva). La nostra azione pastorale in tale ambito si orienterà ad individuare quelle iniziative presenti sul territorio e a raccordarle ad un’attività comune, per costituire un Centro di Coordinamento dei “luoghi della testimonianza”. Individuazione delle iniziative presenti sul territorio; comunicazione delle esperienze in atto; coinvolgimento delle comunità. Ambito Parrocchiale Comunicare la fede Livello della Missionarietà Azione ad extra Si promuovono le iniziative dell’ambito diocesano promosse dal Cardinale Arcivescovo, con una informazione capillare delle famiglie del proprio territorio (attraverso un foglio consegnato alle singole famiglie o locandine affisse nei condomini e nei luoghi d’incontro nei singoli quartieri come: bar, centri commerciali, negozi…), e con la partecipazione di una rappresentanza parrocchiale agli eventi diocesani Si promuovono le iniziative approvate nell’ambito decanale dando una informazione alle famiglie del proprio territorio con un’azione capillare (come o insieme alle iniziative dell’ambito diocesano). Le iniziative decanali sono le seguenti: Via Crucis cittadina Corpus Domini Festa del Santo Patrono Pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Paolo preparazione, diffusione e sensibilizzazione Attua e verifica le esperienze ÉQUIPE DI ANIMAZIONE CITTADINA: Elabora ed attiva gli eventi cittadini e decanali Sensibilizza e coordina le risorse del territorio Formazione decanale: Tema comune che accompagna tutti per tutte le attività pastorali Cinque incontri studio – laboratorio Ritiro in avvento e quaresima Incontri decanali: Almeno uno per ogni servizio presieduto dal decano Evento decanale: Tutti gli operatori e gruppi si incontrano per un momento di preghiera e di festa Operatori Pastorali Area Sacerdotale Liturgia Collegi liturgici Pietà popolare Ministri straordinari della Comunione Unioni Cattoliche Operaie Vocazioni sacerdotali Servizio clero anziani Area Profetica Consulta e Coordin. Movimenti Ecclesiali Pastorale Familiare Pastorale Giovanile Pastorale Terza età Formazione operatori pastorali Area Regale Coordinamento Caritas parrocchiali Pastorale per la Cultura Pastorale per le Comunicazioni Sociali UNITALSI UCAI Unione Cattolica Operai Case di riposo Case famiglie DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE Il territorio del XIII Decanato occupa la periferia sud della Diocesi di Napoli e si estende lungo la costa del Golfo di Napoli situata ai piedi del Vesuvio. Una bella fascia di territorio che ha ancora il profumo del mare e la freschezza dei pini che, nonostante i continui incendi nel periodo estivo, arricchiscono i boschi del Parco del Vesuvio. La popolazione è di circa 160.000 abitanti. Le quattro città, sebbene sono l’una il confine dell’altra, hanno storie, tradizioni e costumi diversi che colorano e caratterizzano gli abitanti di questa stupenda terra che attaccata al mare trova nel Vesuvio la sua fierezza e le sue speranze. Spesso tratti troppo neri e contrasti stridenti fanno emergere una realtà sofferente per episodi di microcriminalità e delinquenza. Fenomeni che esprimono una insofferenza endemica di una popolazione che soffre carenze lavorative, economiche, sociali e strutturali. La situazione socio-economica è alquanto eterogenea e rispecchia le possibilità di vita che i vari territori offrono. I comuni di Trecase (9.179 abitanti) e Boscotrecase (10.638 abitanti), autonomi dal 1980, sono la parte più a monte del Decanato, Le principali attività economiche localizzate nell'area riguardano l'agricoltura, la produzione di vino e le trasformazioni alimentari (prevalentemente a carattere artigianale). Una economia piuttosto modesta che costringe a trovare altrove possibilità di lavoro e di sistemazione. Sul territorio c’è solo la presenza della scuola elementare e Media inferiore. Mancano servizi di collegamento con i paesi limitrofi, mancano luoghi di incontro e di svago, non c’è una sala per il cinema, il teatro e i giovani sono costretti ad andare a Pompei o a Torre annunziata. Molti sono quelli che fanno scelte sbagliate e vivono “la strada” abusando di sostanze proibite e spacciando, avvolte pubblicamente. Le cinque Parrocchie che operano sul territorio sono punto di riferimento e di incontri. Al di là della catechesi in preparazione ai Sacramenti, in alcune di esse c’è l’oratorio dei ragazzi e una buona pastorale giovanile che cura la formazione e la promozione culturale dei giovani. Non mancano iniziative comuni per la formazione dei catechisti e per la catechesi agli adulti. Torre Annunziata (48.011 abitanti) è una città un po’ particolare. Chi viene a Torre Annunziata ha subito la sensazione di trovarsi di fronte a due città. La parte nord molto ricca formata da imprenditori, professionisti, commercianti, impiegati e la parte Sud in cui vi è degrado assoluto, spaccio, macro e microdelinguenza, prostituzione, carenze di ogni genere, connivenze e collusione, povertà e miseria. Torre Annunziata è il confine fra la Diocesi di Napoli e la Diocesi di Nola. Le parrocchie che fanno parte del territorio della Diocesi di Napoli sono cinque: SS.Trinità affidata al Parr. Antonio Ascione, Spirito Santo e Immacolata Concezione affidata al Parr. Pasquale Paduano,Sacro Cuore affidata al Parr. Sal- vatore Rivieccio, S. Maria del Buon Consiglio e S. Antonio affidata al Parr. Ciro Cozzolino, Santa Teresa affidata al Parr. Fra Nicola Gildi. Tra i sacerdoti delle due Diocesi c’è un buon rapporto. Durante l’anno diverse iniziative comuni sono realizzate in modo esemplari. Le parrocchie operano con impegno e dinamicità. In alcune di esse vi sono situazioni drammatiche che si cercano di affrontare con serenità e impegno. Una pastorale di Comunione sarà segno di una presenza viva accanto alle persone che lottano per una città più vivibile. Torre del Greco (90.607) è una città situata al centro del golfo di Napoli con una bella tradizione religiosa centrata sulla devozione all’Immacolata e sulla festa dei quattro altari nell’ ottava del “Corpus Domini”.. Viene chiamata: “la città del Corallo”, “la città dei fiori” “la città degli artisti”. Ha molto e ha niente in confronto con quello che una città può e deve avere per la sua crescita e per il suo futuro. Però questa città di imprenditori, armatori, professionisti, agricoltori altamente specializzati soffre i mali del mondo moderno: disoccupazione, devianze, microdelinguenza e in alcune zone spaccio e consumo di droga. Le prospettive future sono alquanto sfumate. Molte famiglie e soprattutto i giovani, si trasferiscono all’estero o a Nord e le nostre comunità appaiono frequentate da persone piuttosto anziane. Una caratteristica positiva di noi torresi è l’attaccamento alla nostra terra per cui anche quando si parte c’è sempre il desiderio di ritornare, questo aiuta la speranza e anche il desiderio di adoperarsi perché le cose cambiano. La presenza della Chiesa che nelle 17 parrocchie opera sul territorio è, in genere, viva e operante. E’ cosciente di essere erede di grandi valori e tradizioni. Si pone di fronte alle nuove sfide con umile ascolto e si fa proposta dell’unica ricchezza che possiede: Gesù Cristo, Parola di Vita Eterna. Un Cammino non facile ma necessario per rivangelizzare i molti che respirano poco dell’aria delle nostre comunità. Iniziative comuni di formazione di operatori pastorali per la famiglia capaci di provvedere non solo alla catechesi prematrimoniale ma anche di accompagnare gruppi di famiglia per una pastorale familiare più incisiva nel tessuto parrocchiale e in questa prospettiva vivere con iniziative comuni la festa della Sacra Famiglia a gennaio e la giornata della vita a febbraio interessando non solo le singole parrocchie ma anche le scuole presenti sul territorio sono state accolte con sentita partecipazione. Al di là delle occasioni come l’Immacolata, il Beato Vincenzo Romano, La via Crucis, La processione Eucaristica del Corpus Domini sono in programma altre iniziative che aiutano in modo concreto una pastorale di Comunione. Verso dove. Di fronte al fenomeno della secolarizzazione è necessario agire non da soli ma attuare una vera pastorale di comunione che unisce le forze, prima per la formazione degli operatori pastorali e poi per la missione. C’è bisogno di stare insieme, di concertare insieme il da farsi, evitando fughe in avanti di zelanti che pensano di esplorare la vetta da soli abbandonando la cordata. Il presbiterio deve essere il luogo dove si impara a condividere con l’altro l’ansia e la fatica del dal Decano che coordinano le tre Aree: Profetica , Regale e Sacerdotale. Consiglio Pastorale Decanale Composizione: Membri 71 Decano Segretario Consiglio dei Presbiteri: 10 2 rappresentanti per ogni parrocchia: 56 1 religioso 1 religiosa 1 diacono Movimenti (convocati occasionalmente) Articolazione: ÉQUIPE DI ANIMAZIONE PASTORALE DECANALE: Membri 19 Decano Segretario consiglieri presbiteri: 10 coordinatori cittadini: 4 1 religiosa 1 religioso 1 diacono ÉQUIPE DI ANIMAZIONE CITTADINA: Membri: Torre del Greco 34; Torre Annunziata 10; Trecase 4; Boscotrecase 6; 1 consigliere presbitero della città 2 rappresentanti per parrocchia Compiti: CONSIGLIO PASTORALE DECANALE (AD EXSPERIMENTUM PER UN’- ANNO): Si riunisce due o tre volte in un anno pastorale Elabora le linee pastorali della diocesi e le promuove Verifica il lavoro svolto ÉQUIPE DI ANIMAZIONE PASTORALE DECANALE: Promuove il dinamismo pastorale per attuare le linee della diocesi Incontra e coordina le équipe cittadine Coordina le agende pastorali cittadine nelle varie fasi: ideazione, di un popolo. Quattro commissioni, una per ogni iniziativa, avranno cura di elaborare tali eventi in chiave missionaria, cioè coinvolgendo quanta più gente è possibile sia nella fase di preparazione, sia nell’attuazione, mutuando i temi dall’Anno Paolino. I passi da seguire potrebbero essere i seguenti: Descrizione dell’iniziativa specificandone lo sviluppo Comunicazione del Messaggio che si intende trasmettere attraverso: gesti, segni, parole, canti, frasi… Coinvolgimento di tutte le componenti ecclesiali individuate per l’evento: ministranti, giovani, ragazzi, religiose, terz’ordine, ministri straorinari della comunione, gruppi famiglie… Convocazione di quanti si vuole raggiungere con: locandine nelle chiese, nelle case religiose, nei condomini, nei negozi, messaggi alle famiglie… Le Commissioni vengono costituite dai componenti del Consiglio Pastorale Decanale Le quattro Commissioni elaborano le iniziative nel mese di ottobre. In novembre le presentano all’Assemblea degli Operatori Pastorali del Decanato Educare alla Fede Livello della Formazione (Persone e Organismi) Azione ad intra “Educare alla fede” lo intendiamo non come sforzo accademico intorno a delle tematiche, ma come un “forma – azione”, formare all’azione cioè un guardare dentro la realtà per leggere in essa i “valori veri e universali” e “la bellezza di una vita fondata sul dono, sulla solidarietà e sulla vicinanza agli ultimi” (Cardinale Arcivescovo: Relazione Conclusiva). Per questo motivo si promuoveranno incontri per i presbiteri, , i diaconi, i religiosi e gli operatori pastorali. Le tematiche degli incontri avranno come punti di riferimento l’insegnamento paolino. Presbiteri Diaconi Religiose/i Organismi Pastorali Consiglio Presbiterale Decanale È costituito da 10 membri, di cui almeno uno per città del decanato, scelti ministero sacerdotale e lì che, in obbedienza, vanno prese decisioni per il bene delle nostre comunità, è lì che lo Spirito Santo ci aiuta a discernere il meglio per la nostra Chiesa. La conversione pastorale che ci fa uscire dalle secche della propria parrocchia e ci fa guardare la realtà, che ci circonda, con animo più sereno e in un’ottica più missionaria non sempre trova la giusta accoglienza, nei parroci soprattutto, che già presi da una pastorale ricca di impegni stentano ad aprirsi al nuovo. E’ necessario mettere in comune le risorse umane , partire dai bisogni emergenti delle nostre comunità e tracciare le linee comuni da percorrere per una pastorale più incisiva. C’è bisogno però che si creda veramente che una pastorale di conservazione e il moltiplicarsi di devozioni (processioni, buona notte a Maria, venerazione di una grotta o di un quadro) non contribuiscono alla vera comunione. Iniziative comuni di evangelizzazione, di formazione degli operatori della pastorale, di coordinamento tra i movimenti presenti sul territorio, di adoperarsi per un centro di pastorale giovanile saranno prese in considerazione nella programmazione del nuovo anno pastorale. Nel Decanato, da una parte, si avverte una certa titubanza circa il nuovo che sta entrando e dall’ altra una certa nostalgia per quello che i decanati precedenti realizzavano. Non si chiede di annullare le cose belle fatte ma di metterle in rete creando comunione e accendere passione per il Signore e per la Chiesa. Il Piano Pastorale della Chiesa di Napoli Necessità di una reale conversione pastorale La Chiesa è impegnata ad annunciare la salvezza per aprire il cuore dell’uomo al Dio della salvezza. Oggi più che mai, questo annuncio risulta arduo in un mondo in continua e rapida evoluzione. Tale cambiamento è stato tanto veloce da determinare uno stravolgimento culturale e sociale difficile da interpretare, un cambiamento che ha messo in crisi la trasmissione spontanea della fede e dei valori morali da una generazione all’altra. Per questo la Chiesa, chiamata ad agire nella comunione di intendi e di azione, sente di essere entrata in uno stato di missione e la sua forza di evangelizzazione passa attraverso la sua capacità di mettersi in discussione per annunciare il Vangelo(cf. 30° Sinodo, 141). Tale conversione pastorale va intesa come passaggio da una pastorale di conservazione ad una pastorale di missione permanente. Bisogna uscire dalle nostre mura ed andare nelle strade per incontrare la nostra gente. Sappiamo che nel cuore del nostro popolo c’è terreno fertile per annunciare la Parola. Basta pensare alla pietà popolare: essa è segno di una fede semplice; è desiderio di aprire il cuore a Dio; è attesa di risposte. Chiesa di Comunione e di partecipazione Da quanto è emerso dalle relazioni programmatiche dei vicari episcopali si deve prendere sempre più coscienza che la nostra Chiesa è soggetto dell’azione pastorale e che deve rivedere le modalità del comunicare la fede. La Parrocchia è, e deve rimanere, la prima struttura che garantisce sul territorio la presenza della Chiesa, luogo per eccellenza di riferimento comunitario, elemento irrinunciabile dell’ecclesiologia di comunione. Tuttavia anche la parrocchia è stata travolta dai mutati scenari del nostro tempo. Di fatti, se ancora resiste nella gran parte dei nostri territori, da struttura centrale della vita sociale è divenuta realtà marginale. Da sola la Parrocchia non può rispondere alle sempre più numerose esigenze dei fedeli che chiedono accoglienza, incontro, condivisione e partecipazione. Per questo che la Chiesa di Napoli, “Chiesa di comunione e di partecipazione, tutta intera ministeriale, attiva e responsabile, mira a realizzare quella pastorale organica e d’insieme, che costituzionalmente scaturisce dall’essere strutturata come unico corpo organico, nel quale la diversità dei carismi e dei ruoli trova l’armonia nell’unità della missione dell’unico popolo profetico, sacerdotale, regale” (30° Sinodo 27). I tre pilastri sui quali regge il piano pastorale Il Piano Pastorale è costruito su tre pilastri fondamentali: comunicare la fede; educare alla fede; vivere la fede. Sono pilastri già evidenziati dalla Chiesa Italiana e che costituiscono momenti imprescindibili dell’evangelizzazione, divisi solo per la chiarezza espositiva. Di fatto sono legati tra loro da un rapporto circolare e dialettico, in quanto ognuno si arricchisce dell’altro: comunicare è allo stesso tempo educare e vivere, così come la testimonianza è la prima forma per comunicare e per educare alla fede. Linee guida dell’azione pastorale Il programma pastorale qui avviato, si radica nei pilastri appena enunciati e metodologicamente muove intorno ad alcuni nuclei tematici che guideranno il triennio 2008 – 2011. I Nuclei tematici sono: attenzione privilegiata a ragazzi e giovani; centralità dell’Eucaristia nel giorno del Signore; attenzione alle forme di povertà. Sappiamo che la «“Comunione” è quel dono dello Spirito per il quale l’uomo non è più solo né lontano da Dio, ma è chiamato a essere parte della stessa comunione che lega fra di loro il Padre, il Figlio e lo Spirito santo, e gode di trovare dovunque, soprattutto nei credenti in Cristo, dei fratelli con i quali condividere il mistero profondo del rapporto con Dio» (Comunione e Comunità, 14). Come pure quando parliamo di «“comunità ecclesiale”, Tempi: Soggetti da coinvolgere: Festa del Santo Patrono Tema: Valore da comunicare: La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori (Rm 5,1-11) La nostra società nonostante i grandi progressi della scienza e della tecnica sembra comunque senza un futuro perché fonda la speranza soprattutto sui beni materiali ma non sull’amore di Dio che è stato riversato nei nostri cuori, impoverendosi così anche materialmente. I santi al contrario hanno accolto l’amore che Dio e sono diventati per noi testimoni di speranza. (ogni santo patrono avrà fatto qualcosa di diverso, come dare la vita, aiutare il prossimo, per incarnare questa speranza) Gesto comune: Tipologia di messaggio: Sviluppo dell’iniziativa: Tempi: Soggetti da coinvolgere: Pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Paolo Tema: Valore da comunicare: Guai a me se non annunciassi il vangelo Oggi molti missionari del consumismo portano delle lettere, le tante pubblicità che intasano le nostre cassette della posta e ci spingono verso un Dio tecnologico o alimentare che colma solo bisogni materiali. San Paolo al contrario con le sue lettere ci porta un vangelo vissuto, una buona notizia che colma il nostro desiderio di amore e ci costringe ad annunciare agli altri questo messaggio di salvezza più con la vita che con le parole. Gesto comune: Tipologia di messaggio: Sviluppo dell’iniziativa: Tempi: Soggetti da coinvolgere: Dall’esperienza appare che le iniziative interparrocchiali sono proposte in maniera poco incisiva, date per scontato, pur avendo queste una forte attrattiva, segno di un sentimento religioso ancora vivo ed espressione Attraverso le espressioni della religiosità popolare e le iniziative già consolidate nei nostri territori, viene dato un annunzio di fede all’intero popolo con un’azione capillare. Nell’arco dell’anno ci saranno quattro momenti vissuti in tensione missionaria: Via Crucis cittadina Tema:La parola della croce Valore da comunicare: La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio (cfr. 1Cor 1,10-20) Nel nostro tempo, come del resto da sempre, la croce viene considerata da chi non crede come una assurdità, un sacrificio inutile, il mondo moderno pensa che felicità dipenda dall’assenza di ogni problema o sofferenza; ma inevitabilmente la vita sia del più ricco che del più povero incontra una croce, una malattia, la perdita di una persona cara, il non sentirsi amati, l’ingiustizia sociale e molte altre situazioni che ci interrogano e solo la fede in un Dio che ha condiviso in tutto l’umanità fino alla morte sulla croce può sostenerci nelle difficoltà della vita, dando un senso a questa sofferenza. Per questo andare dietro al crocifisso significa chiedere al signore la forza di portare la nostra croce quotidiana, non da soli ma insieme ai fratelli abbattendo ogni divisione sociale o parrocchiale, tutti apparteniamo a Cristo! Gesto comune: Tipologia di messaggio: Sviluppo dell’iniziativa: Tempi: Soggetti da coinvolgere: Corpus Domini Tema: Valore da comunicare: Prendetene…tutti (Cfr. 1Cor 11, 17-33) Ancora oggi i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, questo perché prevale il nostro ego e quindi manca un vero spirito di comunione che porta una sincera condivisione che non lascerebbe nessuno senza il necessario. L’eucaristica è un invito forte a lasciare che tutti possano prendere i doni di Dio attraverso la mia disponibilità a vivere la comunione. Gesto comune: Tipologia di messaggio: Sviluppo dell’iniziativa: pensiamo ad una forma concreta di aggregazione che nasce dalla comunione: in essa i credenti ricevono, vivono e trasmettono il dono della comunione» (ivi, 15). Per questo che ogni «comunità si costituisce sulla base di rapporti visibili e stabili che legano fra di loro i credenti nella comune professione della fede. Gode di strutture e di strumenti altrettanto visibili, attraverso i quali si trasmettono agli uomini il messaggio e la grazia di Gesù, Figlio di Dio incarnato» (ibid). Nella Novo millennio ineunte il Papa Giovanni Paolo II ha indicato una pista metodologica per entrare nel concreto e per non correre il rischio di ridurre la “comunione” alla sola somma di più azioni coordinate tra loro. Se vogliamo essere fedeli al disegno di Dio occorre innanzitutto «Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione» (NMI 43) e per questo motivo il Papa sottolinea la necessità di «promuovere una spiritualità di comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l’uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell’altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità» (ibid.) e ne esplicita anche il significato sottolineando che la «Spiritualità della Comunione è innanzitutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi […]; capacità di sentire il fratello di fede nell’unità profonda del Corpo mistico […]; capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c’è nell’altro per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio […]; saper fare spazio al fratello «portando i pesi gli uni degli altri» (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosie» (ibid.). Dopo avere richiamato l’attenzione alle grandi direttive del Concilio Vaticano II (ivi, 44), il Pontefice invita a valorizzare «gli organismi di partecipazione previsti dal Diritto canonico, come i Consigli Presbiterali e Pastorali» (ivi, 45) quali luoghi nei quali si esercita un «reciproco ed efficace ascolto tra Pastori e fedeli» (ibid.). La Comunione è resa visibile dalla partecipazione attiva e propositiva dei battezzati nella vita e nella missione della Chiesa secondo la vocazione di ciascuno (cf. ivi, 46). Affinché le azioni e gli organismi che si andranno a promuovere sia nei decanati, sia nelle parrocchie, corrispondano ad un proficuo impegno di promozione di una Spiritualità di Comunione, si individuano dei livelli di azione nei quali prendono forma gli orientamenti che il Cardinale Arcivescovo ha dato nel Piano Pastorale. Pilastri Modalità Comunicare la fede Livello di azione o Linee guida o azioni Missionarietà Educare alla fede Formazione Azione ad intra Vivere la fede Carità Azione inter ecclesiale Censimento delle realtà esistenti (gruppi teatrali parrocchiali, sale teatro…) Azione ad extra Ambito Decanale Tema unitario: nione incarnata Si ritiene metodologicamente necessario sviluppare intorno a questi livelli dei percorsi che recepiscono e concretizzano con gradualità quanto indicatoci Ambiti e Livelli di Azione Per camminare insieme verso obiettivi e tappe comuni, è opportuno segnare a grandi linee il cammino da compiere raggruppando le molteplici azioni in ambiti e livelli: Ambito Diocesano Ambito Decanale Ambito Parrocchiale Livello della Missionarietà Livello della Formazione Livello della Carità pastorale o dei luoghi della testimonianza Con il termine “Ambito” si intende il raggio di azione che deve raggiungere una determinata iniziativa pastorale; con il termine “Livello” si intende il soggetto a cui è destinata una determinata iniziativa pastorale per questo quando si parla di ambito diocesano ci si riferisce a tutte quelle iniziative o organismi pensati per tutta la diocesi e così per ambito decanale e parrocchiale. > Ambito Diocesano Comunicare la fede (Livello della Missionarietà) Azione ad extra Dialogo con la città 1° Incontro 26 novembre ore 20 in Cattedrale 2° Incontro 3 dicembre ore 20 in Cattedrale 3° Incontro 10 dicembre ore 20 in Cattedrale Missionari della Parola di Speranza per una comu- Esplicitazione: Prendendo coscienza del tempo che viviamo e dei documenti pastorali nazionali e diocesani, riscopriamo l identità della Chiesa voluta e costituita da Gesù Cristo per annunciare il Vangelo. La Buona notizia costituisce speranza per la nostra terra “disperata”. L’annuncio necessita dello strumento della comunione indispensabile, secondo l’insegnamento di Cristo, nell’economia della salvezza. Una salvezza che non è per le “anime” ma per persone viventi nella nostra storia, nella nostra città, nel nostro territorio… nell’oggi di Dio. Missionari: prendendo coscienza del tempo che viviamo e dei documenti pastorali nazionali e diocesani, riscopriamo l’ identità della Chiesa. della Parola La Chiesa è stata voluta e costituita da Gesù Cristo per annunciare il Vangelo Speranza: La Buona notizia costituisce Speranza per la nostra terra “disperata” Comunione: l’annuncio necessita dello strumento della comunione indispensabile, secondo l’insegnamento di Xto, nell’economia della salvezza. Incarnata: Una salvezza che non è per le “anime” ma per persone viventi nella nostra storia, nella nostra città, nel nostro territorio… nell’oggi di Dio. Comunicare la fede Livello della Missionarietà Azione ad extra Stato degli archivi degli enti ecclesiastici Formalizzazione delle nuove concessioni in uso delle chiese di proprietà del FEC Incontro dell’Arcivescovo con gli operatori pastorali nelle Università Programmi comuni con gli operatori della pastorale universitaria Consolidare la Giornata europea degli universitari e altre forme Per le comunicazioni sociali Informatizzazione degli Uffici di Curia e delle Parrocchie Vigilanza sullo stile e i contenuti della comunicazione in Diocesi Formazione degli operatori della comunicazione Rapporti con i giornalisti e le emittenti televisive locali Valorizzazione della giornata per le comunicazioni sociali Per la pastorale scolastica Incontro generale di introduzione all’anno scolastico Incontro tra gli insegnati RC e il Cardinale Corsi di formazione per gli insegnanti RC Costituzione della Commissione diocesana per la pastorale scolastica Attivazione di un gruppo di lavoro dei rappresentanti delle Scuole Cattoliche Per il dialogo ecumenico e interreligioso Individuazione di un collaboratore stabile al Servizio Diocesano per il Dialogo Costituzione della Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il dialogo Interreligioso Preparazione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani 2009 Preparazione e cura della Giornata di riflessione Ebraico – Cristiana 2009 Sviluppo delle relazioni con le due Moschee di Napoli Collegamento con il costituendo Centro diocesano permanente delle Religioni del Mediterraneo (Giovanni Paolo II) Per la pastorale dello sport Elaborazione di linee pastorali per un progetto ecclesiale di evangelizzazione nel mondo dello sport Promozione di eventi particolari (incontro dell’Arcivescovo con i rappresenti del mondo dello sport; Natale e Pasqua dello sportivo; coinvolgimento del mondo sportivo in gesti di solidarietà) Itinerari di catechesi per sportivi Per la pastorale dello spettacolo Elaborazione di linee e catechesi per operatori del settore Promozione di eventi particolari (incontro dell’Arcivescovo con i rappresenti del mondo dello spettacolo) 4° Incontro 17 dicembre ore 20 in Cattedrale Lectio biblica 1° Incontro 4 marzo ore 20 in Cattedrale 2° Incontro 11 marzo ore 20 in Cattedrale 3° Incontro 18 marzo ore 20 in Cattedrale 4° Incontro 25 marzo ore 20 in Cattedrale Festa di S. Gennaro Processione diocesana di S. Gennaro 2 maggio in Cattedrale Primi Vespri – Solennità di S. Gennaro 19 settembre ore 18 in Cattedrale Celebrazione della Parola ore 9.30 e Pontificale ore 11.00 in Cattedrale Via Crucis Diocesana Luogo da definirsi - Ore 20.30 Corpus Domini Luogo e data da definirsi Festa dell’Assunta Concelebrazione ore 19.00 in Cattedrale B. Educare alla fede Livello della Formazione: Persone e organismi Azione ad intra Presbiterio Vita e ministero: Promozione della comunione e fraternità tra i presbiteri, della condivisione pastorale e dell’esperienza di vita comune Si costituisce la Commissione diocesana per il clero Formazione permanente A livello decanale: incontri di spiritualità e di studio; si promuovono le fraternità sacerdotali A livello diocesano: riflessione sulla funzione del “Plenum”; tre corsi di esercizi spirituali; vacanza studio; seminario di aggiornamento; corso di lingua inglese Per i giovani preti: esperienze dei tre giorni di condivisione; incontri per i preti dell’ultimo quinquennio Per i preti anziani: rete di solidarietà in ogni decanato; casa del clero; infermeria per preti ammalati Per le vocazioni sacerdotali: attività varie… Diaconi Incontri diocesani Incontri nei rispettivi decanati Costituzione di un coordinamento in ogni decanato Ripristino dell’itinerario ordinario nell’anno 2009 - 2010 Religiosi/e A livello diocesano: considerare i religiosi come risorsa per l’evangelizzazione, la carità e l’ambito educativo dei ragazzi e giovani, mettendo in rete e verifican do le disponibilità; individuare con il Cism e l’Usmi forme concrete di collaborazione Favorire la conoscenza del mondo dei religiosi da parte del clero diocesano attraverso un plenum Incontri periodici dei Parroci religiosi con l’Arcivescovo e i rispettivi Provinciali Valorizzare la giornata per le Claustrali, far conoscere i monasteri e sostenere la comunità più povere A livello decanale: Affidare dei compiti e verificarne l’impegno Costituire i referenti decanali Organismi pastorali Consiglio dei Vicari Episcopali Collegio dei Decani Collegio dei Consultori Consiglio Presbiterale Diocesano Consiglio Pastorale Diocesano Consiglio Diocesano per gli affari economici Consulta diocesana per le aggregazioni laicali Operatori Pastorali Per l’evangelizzazione e la catechesi Per la liturgia Per la carità Per il laicato Per la cultura Per le comunicazioni sociali Per la pastorale scolastica Per il dialogo ecumenico e interreligioso Per la pastorale dello sport Per la pastorale dello spettacolo C. Vivere la fede Livello della Carità Pastorale o dei luoghi della testimonianza Azione inter-ecclesiale Per l’evangelizzazione e la catechesi Costituzione del Servizio diocesano per il Catecumenato Monitoraggio delle forme di evangelizzazioni esistenti in diocesi Recupero e potenziamento delle forme riuscite di evangelizzazione in diocesi Rete di responsabili della catechesi a livello diocesano e decanale Ricostituzione del Centro Missionario Diocesano Per la liturgia La Domenica “Giorno del Signore” “Più Messa e meno Messe” La frequenza della Messa domenicale La qualità celebrativa delle nostre assemblee Modalità di vivere il Giorno del Signore La pietà popolare Per la carità Monitoraggio dei Centri di ascolto, degli Osservatori delle povertà, delle iniziative di carità e delle Associazioni di volontariato Coordinamento degli enti e delle strutture assistenziali Formazione degli operatori della carità Fondazione di opere di carità: La casa di Tonia Il Binario della solidarietà Casa Card. Sisto Riario Sforza Mense dei poveri La Tenda Per il laicato Monitoraggio e coordinamento delle risorse laicali Assegnazione ai Movimenti di compiti precisi secondo il proprio carisma Rilancio delle “associazioni di ambiente” Costituzione di un “osservatorio sulla città” Sostegno alle giornate diocesane (giornata della vita, festa della famiglia, incontro con i fidanzati e le giovani coppie) Sostegno alla famiglia Oratori parrocchiali Dottrina sociale della Chiesa Per la cultura Conoscenza delle iniziative esistenti, dei beni culturali e della pastorale universitaria Rete di contatti con gli operatori dei tre settori Giornate di studio su temi culturali Inventario dei beni storico-artistici e censimento delle chiese