Organizzare la Speranza
Agenda, Guida, programma
Anno 2008 – 2009
XIII Decanato
Agenda Pastorale 2008 – 2009
Tutti i punti di programma evidenziati nelle tabelle precedenti saranno attuati con
gradualità ed organicità. Per quest’anno, il primo passo da compiere è quello di
costituire e abilitare gli Organismi di Comunione intorno alla necessità di far convergere tutto gli sforzi pastorali verso mete comuni e condivise. Nell’organizzare
questo lavoro si terranno incontri di formazione – abilitazione per gli Operatori
pastorali alla luce del tema annuale. Si lavorerà su ciò che già è in atto raccordando nell’azione pastorale i tre ambiti: diocesano, decanale e parrocchiale.
Si lavorerà per rendere:
• concreto il dono della Comunione con l’esercizio della corresponsabilità nell’attuazione di programmi comuni;
• attuare una rete di comunicazione in tutte le parrocchie – decanati, collegati
con gli Uffici di Curia;
• formare gli operatori pastorali a lavorare insieme su obiettivi comuni;
• gli operatori pastorali aperti alla logica della missione
Diocesi di Napoli
Organizzare la Speranza
Agenda, Guida, programma
Anno 2008 – 2009
Educare alla fede
Vivere la fede
Schema sintetico
Comunicare la fede
Ambito Diocesano
Pilastri
Azione inter ecclesiale
Per l’evangelizzazione e la
Carità
Azione ad intra
Organismi pastorali
Formazione
Azione ad extra
Dialogo con la città
«“La Chiesa di Napoli prende, nel Sinodo, maggiore consapevolezza di essere il sacramento della salvezza posto da Dio in questo territorio. Essa perciò vuole essere profezia facendosi presente in maniera credibile agli uomini per manifestare, con l’esempio
della vita dei suoi membri, con la testimonianza della parola, con la povertà delle sue
strutture e con la dedizione delle sue istituzioni, la continuità e l’attuazione del messaggio di Gesù Cristo, così come Gesù stesso proclamò a Nazareth. Perciò, sentendosi in
stato di missione, afferma l’assoluta priorità dell’Evangelizzazione, impegnandosi anche a rivoluzionare la prassi pastorale, adeguando obiettivi, metodi e strumenti alla
concreta condizione spirituale dei figli di Dio che vivono nel territorio della chiesa di
Napoli, privilegiando quelli che Gesù stesso privilegiò, denunciando le situazioni di
falsità e di ingiustizia, al fine di rendere credibile l’annuncio che “il Regno di Dio è
vicino” ed accettabile l’invito: “Convertitevi e credete al Vangelo” (cf. Mc 1,15)” (30°
Sinodo della Chiesa di Napoli, Documento Conclusivo, 141). Oggi la Chiesa di Napoli,
fedele agli orientamenti del Sinodo, intende mettere in atto una “pastorale d’incarnazione”, vuole essere una Chiesa incarnata nel territorio. Per realizzare questo progetto,
la Chiesa di Napoli sceglie il territorio come luogo ordinario per la missione. Nel territorio le parrocchie rimangono le cellule fondamentali nelle quali si articola la diocesi.
Esse sono, come ebbe a dire il Papa Giovanni Paolo II, “la casa di Dio in mezzo alle
case degli uomini”. Tuttavia le parrocchie, piccole o grandi che siano, da sole non possono assumere la fatica della missione. Esse devono acquistare la consapevolezza che è
finito il tempo della parrocchia autosufficiente e che devono mettersi, per così dire, “in
rete” in uno slancio pastorale d’insieme. In ambito come carità, cultura, formazione,
giovani, famiglie, ecc. non si potrà non lavorare insieme sul territorio e far convergere
i progetti. La Chiesa infatti non si realizza se non nell’unità della missione, e questa
unità deve farsi visibile anche in una pastorale comune nel territorio. L’ecclesiologia di
comunione postula la necessità di avere uno scambio articolato tra le diverse realtà
parrocchiali, che insistono sullo stesso territorio. Inoltre, anche se la diocesi ha un unico piano pastorale, tuttavia le differenze socio-culturali esigono una differenziazione
delle forme di incarnazione dell’unico piano diocesano. Inoltre, le parrocchie devono
avere un rapporto con la Chiesa diocesana. Di qui la necessità di uno scambio sinergico tra centro diocesano e parrocchie: è necessario che la diocesi viva della vita che dal
centro arriva alla periferia e dalla periferia al centro. Tale scambio presuppone una
comunicazione effettiva, favorita anche dalla informatizzazione delle parrocchie e dei
servizi. I Decanati sono le strutture intermedie tra la diocesi e le singole parrocchie.
Essi promuovono e coordinano l’attività pastorale nel territorio e sono garanti dell’at-
Missionarietà
Nuovo assetto Diocesano
Livello di azione
Modalità
Missionari della Parola di Speranza
per una comunione incarnata
Ambito Decanale
Pilastri
Livello di Azione
Modalità
Ambito Parrocchiale
Pilastri
Livello di Azione
Modalità
tuazione dell’unico piano pastorale diocesano nei diversi territori» (CRESCENZIO CAED. SEPE, Piano Pastorale Diocesano Organizzare la
Speranza, Napoli 2008, pp. 71-72).
I tredici decanati
1° decanato:
Centro storico - Forcella – Mercato – Procida
Azione ad extra
Missionarietà
Comunicare la fede
Presbiteri
Diaconi
Religiose/i
Organismi Pastorali
Azione ad intra
Formazione
Educare alla fede
Educare alla fede
la Via Crucis cittadina
il Corpus Domini
la festa del Santo Patrono
pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Paolo
Comunicare la fede
Formazione
Comunicazione delle varie azioni
Missionarietà
Azione ad intra
Consiglio Presbiterale Decanale
Consiglio Pastorale Decanale
equipe Di Animazione Pastorale
Decanale
equipe Di Animazione Cittadina
Azione ad extra
Organismi Pastorali
Operatori Pastorali
Area Sacerdotale
Area Profetica
Area Regale
la Via Crucis cittadina
2° decanato:
Sanità - Materdei – Salute
3° decanato:
Pizzofalcone - Quartieri – Montesanto
4° decanato: Posillipo – Chiaia
5° decanato:
Arenella - Vomero - Camaldoli - Colli Aminei
6° decanato:
Vasto - Poggioreale - Centro Direzionale
7° decanato:
Secondigliano - S. Pietro a Patierno – Doganella
8° decanato:
Scampia - Miano – Chiaiano
9° decanato:
Ponticelli - Barra - S. Giovanni a Teduccio - Cercola Massa di Somma -Pollena Trocchia - Volla
10° decanato:
Marano – Calvizzano – Villaricca – Mugnano – Melito
11° decanato:
Casoria – Casalnuovo – Casavatore – Arzano – Afragola
12° decanato:
Portici – S. Giorgio a Cr. – Ercolano – S. Sebastiano al
Ves
13° decanato:
Torre del Greco – Torre Ann.ta – Boscotrecase – Trecase
Lettura del territorio
Sono 28 le parrocchie che insistono sul territorio del XIII Decanato che comprende le
città di Torre del Greco, Torre Annunziata, Trecase, Boscotrecase.
Vivere la fede
Carità
Azione inter ecclesiale
Individuazione delle iniziative presenti sul territorio;
comunicazione delle esperienze in atto;
coinvolgimento delle comunità.
Vivere la fede
Carità
Azione inter ecclesiale
comunicazione delle espe-
•
•
Ave gratia plena, Boscotrecase, affidata al parroco don Antonio Balzano
Immacolata Concezione, Torre Annunziata, affidata al parroco don Pasquale
Paduano
• Maria SS. Del Buon Consiglio, Torre del Greco, affidata al parroco don Nicola
Longobardo e al viceparroco don Antonio Smarrazzo
• Madonna delle Grazie, Torre del Greco, affidata a mons. Alfonso Punzo
• Preziosissimo Sangue, Torre del Greco, affidata al parroco don Franco De Luca
• S.Anna, Boscotrecase, affidata al parroco don Rosario Petrullo
• S. Antonio a Brancaccio, Torre del Greco, affidata al parroco don Carmine Ascione e al viceparroco don Lorenzo Pernice
•
S.Antonio di Padova, Torre del Greco, affidata ai frati minori, il cui parroco è padre
Onofrio Gaetano Di Lauro
• S.Antonio di Padova, Trecase, affidata al parroco don Rosario Borrelli e al viceparroco don Nicola Basso
• Santa Croce, Torre del Greco, affidata al parroco don Giosuè Lombardo e al viceparroco don Aniello Gargiulo
• S.Giuseppe alle Paludi, Torre del Greco, affidata al parroco don Antonio Panariello
• S.Maria del Buon Consiglio e S.Antonio, Torre Annunziata, affidata a don Ciro Cozzolino
• S.Maria del Carmine, Torre del Greco, affidata al parroco don Antonio Profumo e al
viceparroco don Mario Pasqua
• S.Maria del Popolo, Torre del Greco, affidata al parroco don Pasquale Langella
• S.Maria del Principio, Torre del Greco, affidata al parroco don Luigi Magliulo
• S.Maria delle Grazie e S.Gennaro, Trecase, affidata al parroco don Raffaele Del Duca
• S. Maria di Portosalvo, Torre del Greco, affidata al parroco don Franco Rivieccio
• S.Maria La Bruna, Torre del Greco, affidata al parroco don Francesco Contini e al
viceparroco don Salvatore Accardo
• S.Teresa di Gesù, Torre Annunziata, affidata ai frati minori, il cui parroco è fra Nicola
Gildi
• S.Vincenzo a Postiglione, Torre del Greco, affidata al parroco don Pasquale Colantuono
• Sacro Cuore, Torre del Greco, affidata al parroco don Giuseppe Sorrentino
• Sacro Cuore di Gesù, Torre Annunziata, affidata al parroco don Salvatore Rivieccio
• Spirito Santo, Torre Annunziata, affidata al parroco don Pasquale Paduano
• Spirito Santo, Torre del Greco, affidata al parroco don Raffaele Borriello e al viceparroco don Nicola Palomba
• SS. Addolorata, Boscotrecase, affidata al parroco don Giovanni Caraviello e al viceparroco don Valerio Piro
• SS. Annunziata, Torre del Greco, affidata al parroco don Ciro Sorrentino
• SS. Crocifisso, Torre del Greco, affidata al parroco don Orazio Morra
SS. Trinità, Torre Annunziata, affidata al parroco don Antonio Ascione
SACERDOTI ESISTENTI SUL TERRITORIO
I compiti sono descritti all’Art. 9 del citato Statuto in particolare:
Si riunisce due o tre volte in un anno pastorale
Elabora le linee pastorali della diocesi e del decanato e le promuove
Verifica il lavoro svolto
Missionari del Territorio
È costituita da una rete di persone che portano a conoscenza
gli abitanti del territorio parrocchiale delle iniziative comuni porta a porta o/e nei luoghi di incontro e passaggio.
Tali persone con uno strumento di comunicazione (lettera,
locandina, biglietto…) entrano in contatto con le persone
del proprio territorio.
Ogni parrocchia nominerà due responsabili dei missionari del
Territorio che saranno il collegamento con l’Equipe di
Animazione Cittadina.
Operatori Pastorali
Area Sacerdotale
Liturgia
Collegi liturgici
Pietà popolare
Ministri straordinari della Comunione
Unioni Cattoliche Operaie
Area Profetica
Pastorale Familiare
Oratori
Pastorale Giovanile
Pastorale Terza età
Formazione operatori pastorali
Area Regale
Caritas parrocchiale
Pastorale per la Cultura
Pastorale per le Comunicazioni Sociali
Vivere la Fede
Livello della Carità pastorale o dei luoghi della testimonianza
Azione inter-ecclesiale
Individuazione delle iniziative presenti sul territorio;
comunicazione delle esperienze in atto;
coinvolgimento delle comunità.
Dall’esperienza appare che le iniziative interparrocchiali sono proposte in
maniera poco incisiva, date per scontato, pur avendo queste una forte
attrattiva, segno di un sentimento religioso ancora vivo ed espressione
di un popolo.
I responsabili parrocchiali dei Missionari del Territorio avranno cura di recepire quanto elaborato dal’Equipe di animazione cittadina e coinvolgeranno i Missionari del Territorio secondo le indicazioni ricevute circa:
la Descrizione dell’iniziativa specificandone lo sviluppo
la Comunicazione del Messaggio che si intende trasmettere
attraverso: gesti, segni, parole, canti, frasi…
la Convocazione di quanti si vuole raggiungere con: locandine nelle chiese, nelle case religiose, nei condomini, nei
negozi, messaggi alle famiglie…
Ogni parroco avrà cura di individuare due responsabili dei Missionari del
Territorio.
Educare alla fede
Livello della Formazione (Persone e Organismi)
Azione ad intra
Educare alla fede” lo intendiamo non come sforzo accademico intorno a
delle tematiche, ma come un “forma – azione”, formare all’azione cioè
un guardare dentro la realtà per leggere in essa i “valori veri e universali” e “la bellezza di una vita fondata sul dono, sulla solidarietà e sulla
vicinanza agli ultimi” (Cardinale Arcivescovo: Relazione Conclusiva).
Per questo motivo si promuoveranno gli incontri degli operatori pastorali
parrocchiali in vista delle iniziative diocesane e decanali, avendo come
riferimento le tematiche paoline indicateci dal programma diocesano e
decanale.
Organismi Pastorali
Consiglio Pastorale Parrocchiale
È costituito in ogni parrocchia secondo l’Art. 4 dello Statuto del 13
gennaio 1984 (FILIPPO IANNONE (a cura di), Enchiridion degli Atti
e Documenti Normativi (1984 – 2001), n. 141, Torre del Greco,
2004)
Compiti
1. Accardo Salvatore
2. Ardesini Salvatore
3. Ascione Antonio
4. Ascione Carmine
5. Balzano Antonio
6. Barbuto Giuseppe
7. Basso Nicola
8. Borrelli Giovanni
9. Borrelli Rosario
10. Borriello Natale
11.Borriello Raffaele
12.Buovolo Andrea
13.Caraviello Giovanni
1 4.Colantuono Pasquale
15.Contini Francesco
16.Cozzolino Ciro
17.Del Duca Raffaele
18.De Luca Francesco
19.Di Lauro Onofrio Gaetano ofm
20.Di Palma Gaetano
21.Di Pippa Silverio oc
22.Dorninijanni Bruno cssr
23.Eredità Filippo
24.Esposito Rosario cssr
25.Gargiulo Aniello
26.Gildi Nicola ofrn
27.Langella Onofrio
28.Langella Pasquale
29.Lombardo Giosuè
30.Longobardo Nicola
31 .Magliocca Andrea oc
32. Maglione Carmelo oc
33. Magliulo Luigi
34. Morra Orazio
35. Oliviero Vincenzo
3 6. Paduano Pasquale
37 . Paino Ciro
38. Palornba Nicola
39. Panariello Antonio
40. Pasqua Mario
41. Pernice Lorenzo
42. Petrullo Rosario
43. Piro Valerio
44. Ponticelli Vincenzo ofrn
45. Profumo Antonio
46. Pucci Gianmichele cssr
47. Punzo Alfonso
48. Raiola Tommaso
49. Rivieccio Francesco
50. Rivieccio Salvatore
51. Save Salvatore
52. Scarlato Massimiliano ofm
53. Scognaniiglio Ciro
54. Smarrazzo Antonio
55. Sorrentino Ciro
56. Sorrentino Giuseppe
57. Vitale Alfonso cssr
Diaconi presenti sul territorio
Paolillo Vincenzo
Maffucci Umberto
Scarano Bruno
Pinto Bruno
Santoro Raffaele
Cirillo Adamo
Sorrentino Vincenzo
Cirillo Andrea
Ortaglio Michele
Marino Mario
Mazza Alessio
Roschica Gennaro
Ausiello Luigi
Le famiglie religiose maschili presenti sul territorio sono:
I Padri Redentoristi al Colle S.Alfonso in Torre del Greco
I Padri Carmelitani scalzi al convento S.Teresa in Torre del Greco
Ordine Francescano Frati Minori, parrocchia di S.Antonio di Padova in Torre del
Greco,
parrocchia S.Teresa di Gesù in Torre Annunziata
Le famiglie religiose femminili presenti sul territorio sono:
Suore Benedettine di S.Gertrude, C.so Vittorio Emanuele 6, Torre del Greco
Maestre Pie Filippini, C.so Vittorio Emanuele 70, Torre del Greco
Piccole Missionarie Eucaristiche, Via Nazionale 320, Torre del Greco
Suore dell’Addolorata e della S.Croce, Via Comizi, Torre del Greco
Suore Battistine, Via Circumvallazione 180, Torre del Greco
Serve dei Poveri, Via Purgatorio 79, Torre del Greco
Suore della Provvidenza di S. Gennaro, Thiene, Via Giovanni XXIII 5, Torre del
Greco
Suore della Provvidenza, Casa Famiglia, Via Giovanni XXIII 5, Torre del Greco
Suore Vocazioniste, Vico della Visitazione 8, Torre del Greco
Suore della Carità, Via Montedoro c/o P.O. Maresca, Torre del Greco
Suore della Carità, Santa Rita, C.so Avezzana 21, Torre del Greco
Apostole S.Rosario, C.so Umberto, Torre Annunziata
Figlie Maria Ausiliatrice, Via Gambardella 133, Torre Annunziata
Suore Missionarie Comboniane c/o Parrocchia Spirito, C.so Vittorio Emanuele
316, Torre Annunziata
Associazioni e movimenti presenti sul territorio sono:
Azione Cattolica
Associazione Oratorio (Noi Oratorio)
Comunità neocatecumenali
Rinnovamento nello Spirito
Movimento Eucaristico Giovanile
Gruppi Scouts
Gruppi famiglie
Gruppo di preghiera Padre Pio
GIFRA
Frates
Misericordia
Vivere la Fede
Livello della carità pastorale o dei luoghi della testimonianza
Azione inter-ecclesiale
Spesso le esigenze di alcuni campi di azione pastorale superano le possibilità delle singole parrocchie e richiedono un’attenzione inter-ecclesiale
come ad esempio le problematiche legate ai Migrantes, ai carcerati…, e
“con questo spirito, la nostra Chiesa deve sempre più impegnarsi in
progetti di carità” (Cardinale Arcivescovo: Convegno di Serino - Relazione Conclusiva). La nostra azione pastorale in tale ambito si orienterà
ad individuare quelle iniziative presenti sul territorio e a raccordarle ad
un’attività comune, per costituire un Centro di Coordinamento dei
“luoghi della testimonianza”.
Individuazione delle iniziative presenti sul territorio;
comunicazione delle esperienze in atto;
coinvolgimento delle comunità.
Ambito Parrocchiale
Comunicare la fede
Livello della Missionarietà
Azione ad extra
Si promuovono le iniziative dell’ambito diocesano promosse dal Cardinale
Arcivescovo, con una informazione capillare delle famiglie del proprio
territorio (attraverso un foglio consegnato alle singole famiglie o locandine affisse nei condomini e nei luoghi d’incontro nei singoli quartieri
come: bar, centri commerciali, negozi…), e con la partecipazione di una
rappresentanza parrocchiale agli eventi diocesani
Si promuovono le iniziative approvate nell’ambito decanale dando una
informazione alle famiglie del proprio territorio con un’azione capillare (come o insieme alle iniziative dell’ambito diocesano). Le iniziative decanali sono le seguenti:
Via Crucis cittadina
Corpus Domini
Festa del Santo Patrono
Pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Paolo
preparazione, diffusione e sensibilizzazione
Attua e verifica le esperienze
ÉQUIPE DI ANIMAZIONE CITTADINA:
Elabora ed attiva gli eventi cittadini e decanali
Sensibilizza e coordina le risorse del territorio
Formazione decanale:
Tema comune che accompagna tutti per tutte le attività pastorali
Cinque incontri studio – laboratorio
Ritiro in avvento e quaresima
Incontri decanali:
Almeno uno per ogni servizio presieduto dal decano
Evento decanale:
Tutti gli operatori e gruppi si incontrano per un momento di
preghiera e di festa
Operatori Pastorali
Area Sacerdotale
Liturgia
Collegi liturgici
Pietà popolare
Ministri straordinari della Comunione
Unioni Cattoliche Operaie
Vocazioni sacerdotali
Servizio clero anziani
Area Profetica
Consulta e Coordin. Movimenti Ecclesiali
Pastorale Familiare
Pastorale Giovanile
Pastorale Terza età
Formazione operatori pastorali
Area Regale
Coordinamento Caritas parrocchiali
Pastorale per la Cultura
Pastorale per le Comunicazioni Sociali
UNITALSI
UCAI
Unione Cattolica Operai
Case di riposo
Case famiglie
DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE
Il territorio del XIII Decanato occupa la periferia sud della Diocesi di Napoli e si
estende lungo la costa del Golfo di Napoli situata ai piedi del Vesuvio. Una bella
fascia di territorio che ha ancora il profumo del mare e la freschezza dei pini che,
nonostante i continui incendi nel periodo estivo, arricchiscono i boschi del Parco
del Vesuvio. La popolazione è di circa 160.000 abitanti. Le quattro città, sebbene
sono l’una il confine dell’altra, hanno storie, tradizioni e costumi diversi che
colorano e caratterizzano gli abitanti di questa stupenda terra che attaccata al
mare trova nel Vesuvio la sua fierezza e le sue speranze. Spesso tratti troppo neri
e contrasti stridenti fanno emergere una realtà sofferente per episodi di microcriminalità e delinquenza. Fenomeni che esprimono una insofferenza endemica di
una popolazione che soffre carenze lavorative, economiche, sociali e strutturali.
La situazione socio-economica è alquanto eterogenea e rispecchia le possibilità
di vita che i vari territori offrono.
I comuni di Trecase (9.179 abitanti) e Boscotrecase (10.638 abitanti), autonomi dal 1980, sono la parte più a monte del Decanato, Le principali attività economiche localizzate nell'area riguardano l'agricoltura, la produzione di vino e le
trasformazioni alimentari (prevalentemente a carattere artigianale). Una economia piuttosto modesta che costringe a trovare altrove possibilità di lavoro e di
sistemazione. Sul territorio c’è solo la presenza della scuola elementare e Media
inferiore. Mancano servizi di collegamento con i paesi limitrofi, mancano luoghi
di incontro e di svago, non c’è una sala per il cinema, il teatro e i giovani sono
costretti ad andare a Pompei o a Torre annunziata. Molti sono quelli che fanno
scelte sbagliate e vivono “la strada” abusando di sostanze proibite e spacciando,
avvolte pubblicamente. Le cinque Parrocchie che operano sul territorio sono
punto di riferimento e di incontri. Al di là della catechesi in preparazione ai Sacramenti, in alcune di esse c’è l’oratorio dei ragazzi e una buona pastorale giovanile che cura la formazione e la promozione culturale dei giovani. Non mancano
iniziative comuni per la formazione dei catechisti e per la catechesi agli adulti.
Torre Annunziata (48.011 abitanti) è una città un po’ particolare. Chi viene a
Torre Annunziata ha subito la sensazione di trovarsi di fronte a due città. La parte nord molto ricca formata da imprenditori, professionisti, commercianti, impiegati e la parte Sud in cui vi è degrado assoluto, spaccio, macro e microdelinguenza, prostituzione, carenze di ogni genere, connivenze e collusione, povertà e
miseria. Torre Annunziata è il confine fra la Diocesi di Napoli e la Diocesi di
Nola. Le parrocchie che fanno parte del territorio della Diocesi di Napoli sono
cinque: SS.Trinità affidata al Parr. Antonio Ascione, Spirito Santo e Immacolata
Concezione affidata al Parr. Pasquale Paduano,Sacro Cuore affidata al Parr. Sal-
vatore Rivieccio, S. Maria del Buon Consiglio e S. Antonio affidata al Parr. Ciro
Cozzolino, Santa Teresa affidata al Parr. Fra Nicola Gildi. Tra i sacerdoti delle
due Diocesi c’è un buon rapporto. Durante l’anno diverse iniziative comuni sono
realizzate in modo esemplari. Le parrocchie operano con impegno e dinamicità.
In alcune di esse vi sono situazioni drammatiche che si cercano di affrontare con
serenità e impegno. Una pastorale di Comunione sarà segno di una presenza viva
accanto alle persone che lottano per una città più vivibile.
Torre del Greco (90.607) è una città situata al centro del golfo di Napoli con
una bella tradizione religiosa centrata sulla devozione all’Immacolata e sulla
festa dei quattro altari nell’ ottava del “Corpus Domini”.. Viene chiamata: “la
città del Corallo”, “la città dei fiori” “la città degli artisti”. Ha molto e ha niente
in confronto con quello che una città può e deve avere per la sua crescita e per il
suo futuro. Però questa città di imprenditori, armatori, professionisti, agricoltori
altamente specializzati soffre i mali del mondo moderno: disoccupazione, devianze, microdelinguenza e in alcune zone spaccio e consumo di droga. Le prospettive future sono alquanto sfumate. Molte famiglie e soprattutto i giovani, si
trasferiscono all’estero o a Nord e le nostre comunità appaiono frequentate da
persone piuttosto anziane. Una caratteristica positiva di noi torresi è l’attaccamento alla nostra terra per cui anche quando si parte c’è sempre il desiderio di
ritornare, questo aiuta la speranza e anche il desiderio di adoperarsi perché le
cose cambiano. La presenza della Chiesa che nelle 17 parrocchie opera sul territorio è, in genere, viva e operante. E’ cosciente di essere erede di grandi valori e
tradizioni. Si pone di fronte alle nuove sfide con umile ascolto e si fa proposta
dell’unica ricchezza che possiede: Gesù Cristo, Parola di Vita Eterna. Un Cammino non facile ma necessario per rivangelizzare i molti che respirano poco dell’aria delle nostre comunità. Iniziative comuni di formazione di operatori pastorali per la famiglia capaci di provvedere non solo alla catechesi prematrimoniale
ma anche di accompagnare gruppi di famiglia per una pastorale familiare più
incisiva nel tessuto parrocchiale e in questa prospettiva vivere con iniziative comuni la festa della Sacra Famiglia a gennaio e la giornata della vita a febbraio
interessando non solo le singole parrocchie ma anche le scuole presenti sul territorio sono state accolte con sentita partecipazione. Al di là delle occasioni come
l’Immacolata, il Beato Vincenzo Romano, La via Crucis, La processione Eucaristica del Corpus Domini sono in programma altre iniziative che aiutano in modo
concreto una pastorale di Comunione.
Verso dove.
Di fronte al fenomeno della secolarizzazione è necessario agire non da soli ma
attuare una vera pastorale di comunione che unisce le forze, prima per la formazione degli operatori pastorali e poi per la missione. C’è bisogno di stare insieme, di concertare insieme il da farsi, evitando fughe in avanti di zelanti che pensano di esplorare la vetta da soli abbandonando la cordata. Il presbiterio deve
essere il luogo dove si impara a condividere con l’altro l’ansia e la fatica del
dal Decano che coordinano le tre Aree: Profetica , Regale e Sacerdotale.
Consiglio Pastorale Decanale
Composizione: Membri 71
Decano
Segretario
Consiglio dei Presbiteri: 10
2 rappresentanti per ogni parrocchia: 56
1 religioso
1 religiosa
1 diacono
Movimenti (convocati occasionalmente)
Articolazione:
ÉQUIPE DI ANIMAZIONE PASTORALE DECANALE: Membri 19
Decano
Segretario
consiglieri presbiteri: 10
coordinatori cittadini: 4
1 religiosa
1 religioso
1 diacono
ÉQUIPE DI ANIMAZIONE CITTADINA:
Membri: Torre del Greco 34;
Torre Annunziata 10;
Trecase 4;
Boscotrecase 6;
1 consigliere presbitero della città
2 rappresentanti per parrocchia
Compiti:
CONSIGLIO PASTORALE DECANALE (AD
EXSPERIMENTUM PER UN’-
ANNO):
Si riunisce due o tre volte in un anno pastorale
Elabora le linee pastorali della diocesi e le promuove
Verifica il lavoro svolto
ÉQUIPE DI ANIMAZIONE PASTORALE DECANALE:
Promuove il dinamismo pastorale per attuare le linee della diocesi
Incontra e coordina le équipe cittadine
Coordina le agende pastorali cittadine nelle varie fasi: ideazione,
di un popolo.
Quattro commissioni, una per ogni iniziativa, avranno cura di elaborare tali
eventi in chiave missionaria, cioè coinvolgendo quanta più gente è possibile sia nella fase di preparazione, sia nell’attuazione, mutuando i
temi dall’Anno Paolino. I passi da seguire potrebbero essere i seguenti:
Descrizione dell’iniziativa specificandone lo sviluppo
Comunicazione del Messaggio che si intende trasmettere attraverso: gesti, segni, parole, canti, frasi…
Coinvolgimento di tutte le componenti ecclesiali individuate
per l’evento: ministranti, giovani, ragazzi, religiose,
terz’ordine, ministri straorinari della comunione, gruppi famiglie…
Convocazione di quanti si vuole raggiungere con: locandine
nelle chiese, nelle case religiose, nei condomini, nei
negozi, messaggi alle famiglie…
Le Commissioni vengono costituite dai componenti del Consiglio Pastorale
Decanale
Le quattro Commissioni elaborano le iniziative nel mese di ottobre. In novembre le presentano all’Assemblea degli Operatori Pastorali del Decanato
Educare alla Fede
Livello della Formazione (Persone e Organismi)
Azione ad intra
“Educare alla fede” lo intendiamo non come sforzo accademico intorno a
delle tematiche, ma come un “forma – azione”, formare all’azione cioè
un guardare dentro la realtà per leggere in essa i “valori veri e universali” e “la bellezza di una vita fondata sul dono, sulla solidarietà e sulla
vicinanza agli ultimi” (Cardinale Arcivescovo: Relazione Conclusiva).
Per questo motivo si promuoveranno incontri per i presbiteri, , i diaconi, i
religiosi e gli operatori pastorali. Le tematiche degli incontri avranno
come punti di riferimento l’insegnamento paolino.
Presbiteri
Diaconi
Religiose/i
Organismi Pastorali
Consiglio Presbiterale Decanale
È costituito da 10 membri, di cui almeno uno per città del decanato, scelti
ministero sacerdotale e lì che, in obbedienza, vanno prese decisioni per il bene
delle nostre comunità, è lì che lo Spirito Santo ci aiuta a discernere il meglio per
la nostra Chiesa. La conversione pastorale che ci fa uscire dalle secche della propria parrocchia e ci fa guardare la realtà, che ci circonda, con animo più sereno e
in un’ottica più missionaria non sempre trova la giusta accoglienza, nei parroci
soprattutto, che già presi da una pastorale ricca di impegni stentano ad aprirsi al
nuovo. E’ necessario mettere in comune le risorse umane , partire dai bisogni
emergenti delle nostre comunità e tracciare le linee comuni da percorrere per
una pastorale più incisiva. C’è bisogno però che si creda veramente che una pastorale di conservazione e il moltiplicarsi di devozioni (processioni, buona notte
a Maria, venerazione di una grotta o di un quadro) non contribuiscono alla vera
comunione.
Iniziative comuni di evangelizzazione, di formazione degli operatori della pastorale, di coordinamento tra i movimenti presenti sul territorio, di adoperarsi per
un centro di pastorale giovanile saranno prese in considerazione nella programmazione del nuovo anno pastorale. Nel Decanato, da una parte, si avverte una
certa titubanza circa il nuovo che sta entrando e dall’ altra una certa nostalgia per
quello che i decanati precedenti realizzavano. Non si chiede di annullare le cose
belle fatte ma di metterle in rete creando comunione e accendere passione per il
Signore e per la Chiesa.
Il Piano Pastorale della Chiesa di Napoli
Necessità di una reale conversione pastorale
La Chiesa è impegnata ad annunciare la salvezza per aprire il cuore dell’uomo al Dio della salvezza. Oggi più che mai, questo annuncio risulta arduo
in un mondo in continua e rapida evoluzione. Tale cambiamento è stato tanto veloce da determinare uno stravolgimento culturale e sociale difficile da
interpretare, un cambiamento che ha messo in crisi la trasmissione spontanea della fede e dei valori morali da una generazione all’altra. Per questo la
Chiesa, chiamata ad agire nella comunione di intendi e di azione, sente di
essere entrata in uno stato di missione e la sua forza di evangelizzazione
passa attraverso la sua capacità di mettersi in discussione per annunciare il
Vangelo(cf. 30° Sinodo, 141). Tale conversione pastorale va intesa come
passaggio da una pastorale di conservazione ad una pastorale di missione
permanente. Bisogna uscire dalle nostre mura ed andare nelle strade per
incontrare la nostra gente. Sappiamo che nel cuore del nostro popolo c’è
terreno fertile per annunciare la Parola. Basta pensare alla pietà popolare:
essa è segno di una fede semplice; è desiderio di aprire il cuore a Dio; è attesa di risposte.
Chiesa di Comunione e di partecipazione
Da quanto è emerso dalle relazioni programmatiche dei vicari episcopali si
deve prendere sempre più coscienza che la nostra Chiesa è soggetto dell’azione pastorale e che deve rivedere le modalità del comunicare la fede. La
Parrocchia è, e deve rimanere, la prima struttura che garantisce sul territorio
la presenza della Chiesa, luogo per eccellenza di riferimento comunitario,
elemento irrinunciabile dell’ecclesiologia di comunione. Tuttavia anche la
parrocchia è stata travolta dai mutati scenari del nostro tempo. Di fatti, se
ancora resiste nella gran parte dei nostri territori, da struttura centrale della
vita sociale è divenuta realtà marginale. Da sola la Parrocchia non può rispondere alle sempre più numerose esigenze dei fedeli che chiedono accoglienza, incontro, condivisione e partecipazione. Per questo che la Chiesa di
Napoli, “Chiesa di comunione e di partecipazione, tutta intera ministeriale,
attiva e responsabile, mira a realizzare quella pastorale organica e d’insieme, che costituzionalmente scaturisce dall’essere strutturata come unico
corpo organico, nel quale la diversità dei carismi e dei ruoli trova l’armonia
nell’unità della missione dell’unico popolo profetico, sacerdotale, regale” (30° Sinodo 27).
I tre pilastri sui quali regge il piano pastorale
Il Piano Pastorale è costruito su tre pilastri fondamentali: comunicare la
fede; educare alla fede; vivere la fede. Sono pilastri già evidenziati dalla
Chiesa Italiana e che costituiscono momenti imprescindibili dell’evangelizzazione, divisi solo per la chiarezza espositiva. Di fatto sono legati tra loro
da un rapporto circolare e dialettico, in quanto ognuno si arricchisce dell’altro: comunicare è allo stesso tempo educare e vivere, così come la testimonianza è la prima forma per comunicare e per educare alla fede.
Linee guida dell’azione pastorale
Il programma pastorale qui avviato, si radica nei pilastri appena enunciati e
metodologicamente muove intorno ad alcuni nuclei tematici che guideranno il triennio 2008 – 2011. I Nuclei tematici sono: attenzione privilegiata a
ragazzi e giovani; centralità dell’Eucaristia nel giorno del Signore; attenzione alle forme di povertà.
Sappiamo che la «“Comunione” è quel dono dello Spirito per il quale
l’uomo non è più solo né lontano da Dio, ma è chiamato a essere parte della
stessa comunione che lega fra di loro il Padre, il Figlio e lo Spirito santo, e
gode di trovare dovunque, soprattutto nei credenti in Cristo, dei fratelli con i
quali condividere il mistero profondo del rapporto con Dio» (Comunione e
Comunità, 14). Come pure quando parliamo di «“comunità ecclesiale”,
Tempi:
Soggetti da coinvolgere:
Festa del Santo Patrono
Tema:
Valore da comunicare:
La speranza poi non delude, perché l'amore di Dio è stato
riversato nei nostri cuori (Rm 5,1-11)
La nostra società nonostante i grandi progressi della scienza e
della tecnica sembra comunque senza un futuro perché fonda
la speranza soprattutto sui beni materiali ma non sull’amore di
Dio che è stato riversato nei nostri cuori, impoverendosi così
anche materialmente. I santi al contrario hanno accolto l’amore
che Dio e sono diventati per noi testimoni di speranza. (ogni
santo patrono avrà fatto qualcosa di diverso, come dare la vita,
aiutare il prossimo, per incarnare questa speranza)
Gesto comune:
Tipologia di messaggio:
Sviluppo dell’iniziativa:
Tempi:
Soggetti da coinvolgere:
Pellegrinaggio alla tomba dell’Apostolo Paolo
Tema:
Valore da comunicare:
Guai a me se non annunciassi il vangelo
Oggi molti missionari del consumismo portano delle lettere, le
tante pubblicità che intasano le nostre cassette della posta e ci
spingono verso un Dio tecnologico o alimentare che colma
solo bisogni materiali. San Paolo al contrario con le sue lettere
ci porta un vangelo vissuto, una buona notizia che colma il
nostro desiderio di amore e ci costringe ad annunciare agli altri
questo messaggio di salvezza più con la vita che con le parole.
Gesto comune:
Tipologia di messaggio:
Sviluppo dell’iniziativa:
Tempi:
Soggetti da coinvolgere:
Dall’esperienza appare che le iniziative interparrocchiali sono proposte in
maniera poco incisiva, date per scontato, pur avendo queste una forte
attrattiva, segno di un sentimento religioso ancora vivo ed espressione
Attraverso le espressioni della religiosità popolare e le iniziative già consolidate nei nostri
territori, viene dato un annunzio di fede all’intero popolo con un’azione capillare. Nell’arco dell’anno ci saranno quattro momenti vissuti in tensione missionaria:
Via Crucis cittadina
Tema:La parola della croce
Valore da comunicare:
La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che vanno in perdizione, ma
per quelli che si salvano, per noi, è potenza di Dio (cfr. 1Cor 1,10-20)
Nel nostro tempo, come del resto da sempre, la croce viene considerata da chi
non crede come una assurdità, un sacrificio inutile, il mondo moderno pensa
che felicità dipenda dall’assenza di ogni problema o sofferenza; ma inevitabilmente la vita sia del più ricco che del più povero incontra una croce, una malattia, la perdita di una persona cara, il non sentirsi amati, l’ingiustizia sociale
e molte altre situazioni che ci interrogano e solo la fede in un Dio che ha condiviso in tutto l’umanità fino alla morte sulla croce può sostenerci nelle difficoltà della vita, dando un senso a questa sofferenza. Per questo andare dietro
al crocifisso significa chiedere al signore la forza di portare la nostra croce
quotidiana, non da soli ma insieme ai fratelli abbattendo ogni divisione sociale o parrocchiale, tutti apparteniamo a Cristo!
Gesto comune:
Tipologia di messaggio:
Sviluppo dell’iniziativa:
Tempi:
Soggetti da coinvolgere:
Corpus Domini
Tema:
Valore da comunicare:
Prendetene…tutti (Cfr. 1Cor 11, 17-33)
Ancora oggi i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri,
questo perché prevale il nostro ego e quindi manca un vero spirito di comunione che porta una sincera condivisione che non lascerebbe nessuno senza il
necessario. L’eucaristica è un invito forte a lasciare che tutti possano prendere
i doni di Dio attraverso la mia disponibilità a vivere la comunione.
Gesto comune:
Tipologia di messaggio:
Sviluppo dell’iniziativa:
pensiamo ad una forma concreta di aggregazione che nasce dalla comunione: in essa i credenti ricevono, vivono e trasmettono il dono della comunione» (ivi, 15). Per questo che ogni «comunità si costituisce sulla base di
rapporti visibili e stabili che legano fra di loro i credenti nella comune professione della fede. Gode di strutture e di strumenti altrettanto visibili,
attraverso i quali si trasmettono agli uomini il messaggio e la grazia di Gesù, Figlio di Dio incarnato» (ibid).
Nella Novo millennio ineunte il Papa Giovanni Paolo II ha indicato una
pista metodologica per entrare nel concreto e per non correre il rischio di
ridurre la “comunione” alla sola somma di più azioni coordinate tra loro. Se
vogliamo essere fedeli al disegno di Dio occorre innanzitutto «Fare della
Chiesa la casa e la scuola della comunione» (NMI 43) e per questo motivo
il Papa sottolinea la necessità di «promuovere una spiritualità di comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove
si plasma l’uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell’altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità» (ibid.) e ne esplicita anche il significato sottolineando che la
«Spiritualità della Comunione è innanzitutto sguardo del cuore portato
sul mistero della Trinità che abita in noi […]; capacità di sentire il fratello di fede nell’unità profonda del Corpo mistico […]; capacità di vedere
innanzitutto ciò che di positivo c’è nell’altro per accoglierlo e valorizzarlo
come dono di Dio […]; saper fare spazio al fratello «portando i pesi gli uni
degli altri» (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione, carrierismo, diffidenza, gelosie» (ibid.). Dopo avere richiamato l’attenzione alle grandi direttive del Concilio Vaticano II (ivi, 44), il Pontefice invita a valorizzare «gli organismi di
partecipazione previsti dal Diritto canonico, come i Consigli Presbiterali e
Pastorali» (ivi, 45) quali luoghi nei quali si esercita un «reciproco ed efficace ascolto tra Pastori e fedeli» (ibid.). La Comunione è resa visibile dalla
partecipazione attiva e propositiva dei battezzati nella vita e nella missione
della Chiesa secondo la vocazione di ciascuno (cf. ivi, 46).
Affinché le azioni e gli organismi che si andranno a promuovere sia nei decanati, sia nelle parrocchie, corrispondano ad un proficuo impegno di promozione di una Spiritualità di Comunione, si individuano dei livelli di azione nei quali prendono forma gli orientamenti che il Cardinale Arcivescovo
ha dato nel Piano Pastorale.
Pilastri
Modalità
Comunicare la fede
Livello di azione o Linee
guida o azioni
Missionarietà
Educare alla fede
Formazione
Azione ad intra
Vivere la fede
Carità
Azione inter ecclesiale
Censimento delle realtà esistenti (gruppi teatrali parrocchiali, sale
teatro…)
Azione ad extra
Ambito Decanale
Tema unitario:
nione incarnata
Si ritiene metodologicamente necessario sviluppare intorno a questi livelli
dei percorsi che recepiscono e concretizzano con gradualità quanto indicatoci
Ambiti e Livelli di Azione
Per camminare insieme verso obiettivi e tappe comuni, è opportuno segnare
a grandi linee il cammino da compiere raggruppando le molteplici azioni in
ambiti e livelli:
Ambito Diocesano
Ambito Decanale
Ambito Parrocchiale
Livello della Missionarietà
Livello della Formazione
Livello della Carità pastorale o dei luoghi della testimonianza
Con il termine “Ambito” si intende il raggio di azione che deve raggiungere una determinata iniziativa pastorale; con il termine “Livello” si intende il
soggetto a cui è destinata una determinata iniziativa pastorale per questo
quando si parla di ambito diocesano ci si riferisce a tutte quelle iniziative o
organismi pensati per tutta la diocesi e così per ambito decanale e parrocchiale.
> Ambito Diocesano
Comunicare la fede
(Livello della Missionarietà)
Azione ad extra
Dialogo con la città
1° Incontro 26 novembre ore 20 in Cattedrale
2° Incontro 3 dicembre ore 20 in Cattedrale
3° Incontro 10 dicembre ore 20 in Cattedrale
Missionari della Parola di Speranza per una comu-
Esplicitazione:
Prendendo coscienza del tempo che viviamo e dei documenti pastorali nazionali e diocesani, riscopriamo l identità della Chiesa voluta e costituita da
Gesù Cristo per annunciare il Vangelo. La Buona notizia costituisce speranza per la nostra terra “disperata”.
L’annuncio necessita dello strumento della comunione indispensabile, secondo l’insegnamento di Cristo, nell’economia della salvezza.
Una salvezza che non è per le “anime” ma per persone viventi nella nostra
storia, nella nostra città, nel nostro territorio… nell’oggi di Dio.
Missionari:
prendendo coscienza del tempo che viviamo e dei documenti pastorali nazionali
e diocesani, riscopriamo l’ identità della Chiesa.
della Parola
La Chiesa è stata voluta e costituita da Gesù Cristo per annunciare il Vangelo
Speranza:
La Buona notizia costituisce Speranza per la nostra terra “disperata”
Comunione:
l’annuncio necessita dello strumento della comunione indispensabile, secondo l’insegnamento di Xto, nell’economia della salvezza.
Incarnata:
Una salvezza che non è per le “anime” ma per persone viventi nella nostra
storia, nella
nostra città, nel nostro territorio… nell’oggi di Dio.
Comunicare la fede
Livello della Missionarietà
Azione ad extra
Stato degli archivi degli enti ecclesiastici
Formalizzazione delle nuove concessioni in uso delle chiese di proprietà del FEC
Incontro dell’Arcivescovo con gli operatori pastorali nelle Università
Programmi comuni con gli operatori della pastorale universitaria
Consolidare la Giornata europea degli universitari e altre forme
Per le comunicazioni sociali
Informatizzazione degli Uffici di Curia e delle Parrocchie
Vigilanza sullo stile e i contenuti della comunicazione in Diocesi
Formazione degli operatori della comunicazione
Rapporti con i giornalisti e le emittenti televisive locali
Valorizzazione della giornata per le comunicazioni sociali
Per la pastorale scolastica
Incontro generale di introduzione all’anno scolastico
Incontro tra gli insegnati RC e il Cardinale
Corsi di formazione per gli insegnanti RC
Costituzione della Commissione diocesana per la pastorale scolastica
Attivazione di un gruppo di lavoro dei rappresentanti delle Scuole
Cattoliche
Per il dialogo ecumenico e interreligioso
Individuazione di un collaboratore stabile al Servizio Diocesano
per il Dialogo
Costituzione della Commissione Diocesana per l’Ecumenismo e il
dialogo Interreligioso
Preparazione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani
2009
Preparazione e cura della Giornata di riflessione Ebraico – Cristiana 2009
Sviluppo delle relazioni con le due Moschee di Napoli
Collegamento con il costituendo Centro diocesano permanente delle Religioni del Mediterraneo (Giovanni Paolo II)
Per la pastorale dello sport
Elaborazione di linee pastorali per un progetto ecclesiale di evangelizzazione nel mondo dello sport
Promozione di eventi particolari (incontro dell’Arcivescovo con i
rappresenti del mondo dello sport; Natale e Pasqua dello sportivo; coinvolgimento del mondo sportivo in gesti di solidarietà)
Itinerari di catechesi per sportivi
Per la pastorale dello spettacolo
Elaborazione di linee e catechesi per operatori del settore
Promozione di eventi particolari (incontro dell’Arcivescovo con i
rappresenti del mondo dello spettacolo)
4° Incontro 17 dicembre ore 20 in Cattedrale
Lectio biblica
1° Incontro 4 marzo ore 20 in Cattedrale
2° Incontro 11 marzo ore 20 in Cattedrale
3° Incontro 18 marzo ore 20 in Cattedrale
4° Incontro 25 marzo ore 20 in Cattedrale
Festa di S. Gennaro
Processione diocesana di S. Gennaro 2 maggio in Cattedrale
Primi Vespri – Solennità di S. Gennaro 19 settembre ore 18 in Cattedrale
Celebrazione della Parola ore 9.30 e Pontificale ore 11.00 in Cattedrale
Via Crucis Diocesana
Luogo da definirsi - Ore 20.30
Corpus Domini
Luogo e data da definirsi
Festa dell’Assunta
Concelebrazione ore 19.00 in Cattedrale
B. Educare alla fede
Livello della Formazione: Persone e organismi
Azione ad intra
Presbiterio
Vita e ministero:
Promozione della comunione e fraternità tra i presbiteri, della
condivisione pastorale e dell’esperienza di vita comune
Si costituisce la Commissione diocesana per il clero
Formazione permanente
A livello decanale: incontri di spiritualità e di studio; si promuovono le fraternità sacerdotali
A livello diocesano: riflessione sulla funzione del “Plenum”;
tre corsi di esercizi spirituali; vacanza studio; seminario
di aggiornamento; corso di lingua inglese
Per i giovani preti: esperienze dei tre giorni di condivisione;
incontri per i preti dell’ultimo quinquennio
Per i preti anziani: rete di solidarietà in ogni decanato; casa
del clero; infermeria per preti ammalati
Per le vocazioni sacerdotali: attività varie…
Diaconi
Incontri diocesani
Incontri nei rispettivi decanati
Costituzione di un coordinamento in ogni decanato
Ripristino dell’itinerario ordinario nell’anno 2009 - 2010
Religiosi/e
A livello diocesano:
considerare i religiosi come risorsa per l’evangelizzazione, la carità e
l’ambito educativo dei ragazzi e giovani, mettendo in rete e verifican do le
disponibilità; individuare con il Cism e l’Usmi forme concrete di collaborazione
Favorire la conoscenza del mondo dei religiosi da
parte del clero
diocesano attraverso un plenum
Incontri periodici dei Parroci religiosi con l’Arcivescovo e i rispettivi
Provinciali
Valorizzare la giornata per le Claustrali, far conoscere i monasteri e
sostenere la comunità più
povere
A livello decanale:
Affidare dei compiti e verificarne l’impegno
Costituire i referenti decanali
Organismi pastorali
Consiglio dei Vicari Episcopali
Collegio dei Decani
Collegio dei Consultori
Consiglio Presbiterale Diocesano
Consiglio Pastorale Diocesano
Consiglio Diocesano per gli affari economici
Consulta diocesana per le aggregazioni laicali
Operatori Pastorali
Per l’evangelizzazione e la catechesi
Per la liturgia
Per la carità
Per il laicato
Per la cultura
Per le comunicazioni sociali
Per la pastorale scolastica
Per il dialogo ecumenico e interreligioso
Per la pastorale dello sport
Per la pastorale dello spettacolo
C.
Vivere la fede
Livello della Carità Pastorale o dei luoghi della testimonianza
Azione inter-ecclesiale
Per l’evangelizzazione e la catechesi
Costituzione del Servizio diocesano per il Catecumenato
Monitoraggio delle forme di evangelizzazioni esistenti in diocesi
Recupero e potenziamento delle forme riuscite di evangelizzazione
in diocesi
Rete di responsabili della catechesi a livello diocesano e decanale
Ricostituzione del Centro Missionario Diocesano
Per la liturgia
La Domenica “Giorno del Signore”
“Più Messa e meno Messe”
La frequenza della Messa domenicale
La qualità celebrativa delle nostre assemblee
Modalità di vivere il Giorno del Signore
La pietà popolare
Per la carità
Monitoraggio dei Centri di ascolto, degli Osservatori delle povertà,
delle iniziative di carità e delle Associazioni di volontariato
Coordinamento degli enti e delle strutture assistenziali
Formazione degli operatori della carità
Fondazione di opere di carità:
La casa di Tonia
Il Binario della solidarietà
Casa Card. Sisto Riario Sforza
Mense dei poveri
La Tenda
Per il laicato
Monitoraggio e coordinamento delle risorse laicali
Assegnazione ai Movimenti di compiti precisi secondo il proprio
carisma
Rilancio delle “associazioni di ambiente”
Costituzione di un “osservatorio sulla città”
Sostegno alle giornate diocesane (giornata della vita, festa della
famiglia, incontro con i fidanzati e le giovani coppie)
Sostegno alla famiglia
Oratori parrocchiali
Dottrina sociale della Chiesa
Per la cultura
Conoscenza delle iniziative esistenti, dei beni culturali e della pastorale universitaria
Rete di contatti con gli operatori dei tre settori
Giornate di studio su temi culturali
Inventario dei beni storico-artistici e censimento delle chiese
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Libretto per il Presbiterio