la Repubblica DOMENICA 15 SETTEMBRE 2013 @ ATTUALITÀ FIRENZE PER SAPERNE DI PIÙ www.passiglieditori.it www.gliori.it ■ XV La recensione del lettore Scrittura Fratello e sorella davanti alle sfide del mondo mista E L’ECO RISPOSE (Piemme) IL FORTE legame tra un fratello e una sorella, la crescita, gli amori e i tradimenti. Sullo sfondo di “E l’eco rispose” (Piemme) di Khaled Hosseini c’è la storia di una famiglia raccontata attraverso diverse generazioni. Avventura, mistero, amore, saggezza e soprattutto l’affetto Il romanzo che solo un fratello può provare nei confronti della sua sorella minore. Un romanzo che attraversa il tempo e lo spazio facendo viaggiare il lettore da Kabul a Parigi a luoghi lontani e sconosciuti. (Cristina Danti) © RIPRODUZIONE RISERVATA Il viaggio La scomparsa di Dora e il lato oscuro di chi l’amava L’ultimo noir di Carletti ha per protagonista un invidiato genio della pubblicità L’attento assaggiatore delle liturgie domenicali ALESSANDRO PAGNINI rovatemi in questo libretto qualcosa che non è originale! L’idea di andare per le chiese fiorentine a seguire le diverse liturgie domenicali; l’idea di valutarle un po’ come fa l’assaggiatore dello Slow Food che poi assegna stelle alle trattorie; l’idea di comporre le varie impressioni in un volumetto elegante, illustrato dal pittore e scenografo Enrico Guerrini (che nel risvolto di copertina ci regala anche un autoritratto, insieme al ritratto dell’Autore); e soprattutto il fatto che l’autore è un insigne anglista, che sta nel frattempo ultimando, per i tipi de Le lettere, una monumentale storia della letteratura inglese. Il senso dell’operazione è quello di aprire al curioso le porte della diocesi fiorentina, sia pure saggiando neanche un quinto delle sue parrocchie, per capire cosa si dice, a chi, con quali finalità, oltre quelle dell’officiare secondo protocollo. E per constatare dal vivo se è vero che l’osservanza è in crisi e in che misura, nel caso, i celebranti le Messe ne hanno colpa. Ne risulta un quadretto di cronaca cittadina, significativo in quanto specchio dell’umore e della tradizione popolare locale; condito, a render più piacevole la lettura, da preziosi richiami letterari e da un pizzico di swiftiana ironia. T © RIPRODUZIONE RISERVATA MAURIZIO BOLOGNI l fratello di Niki, Ferdinando, era un omone, greve ed opulento farmacista romano, un «ultracinquantenne affetto da goliardia e senza prospettive se non quella di aspirare a guadagnare sempre di più per adempiere a una vita di smargiasso edonismo e agli impegni stabiliti dal tribunale: pagare gli alimenti a due ex mogli e mantenere cinque figli che lo avevano ribattezzato “il signore degli assegni”». Spirito, sarcasmo, ironia pungenti, sublimati dalla maturità letteraria. Ciò che colpisce fin dalle prime pagine dell’ultimo romanzo noir di Luigi Carletti, Cadavere squisito, sono le descrizioni dei personaggi: è come se si materializzassero davanti al lettore, conosciuti da sempre, nei tratti somatici, nelle forme, nelle profondità e sensibilità, nei complessi e nelle manie, nelle movenze e negli odori. Donne, anzitutto. Come la tenace cronista di nera Costanza Loy: «Un corpo da stopper quindicenne, se non avesse avuto quell’accenno di seno a punta». O come la nobile vecchietta in cerca del gatto smarrito nella notte. O come Dora, pittrice trentenne, bella e intensa, misteriosamente svanita dopo la passione travolgente, un amore carico di sensualità e di desiderio, di gelosia e liti che l’ha legata a Niki, Nicola Maria Sadler, di oltre 10 anni più vecchio della compagna smarrita, ammirato genio della comunica- I CADAVERE SQUISITO di Luigi Carletti Mondadori, pp. 273, euro 15,90 zione e pubblicitario di successo. «Dov’è finita Dora? Quando se n’è andata? Perché? E come non riesco a ricordare nulla?». Da questi interrogativi che tormentano le giornate di Niki, come in trance nelle strade del centro di Roma e nella sua bella casa tra piazza di Spagna e piazza del Popolo, prende le mosse il thriller di Carletti. Con il passare delle ore le domande di Niki si fanno sempre più angoscianti: cosa è accaduto di tanto orribile da essere cancellato dalla sua mente? Incalzato dalla L’appuntamento Storie di magistrati alla Feltrinelli International GIOVEDÌ 19 alle 18 alla Feltrinelli International (via Cavour 12r) Lionello Mancini parlerà del suo libro “L’onere della Toga” (Rizzoli) @ L’indirizzo WWW.FIRENZE.REPUBBLICA.IT indagini della cronista d’assalto Costanza e dell’ostinato ispettore di polizia Gennaro Falasco, Niki è progressivamente posto di fronte ad un sospetto atroce: lui, apparentemente mite, equilibrato, distaccato e pieno di certezze, autore del duplice omicidio di Dora e del vicino di casa sospettato di essere l’amante della giovane donna? Il dubbio avanza, attraverso traumatici flashback, scioccanti rivelazioni, inaspettati colpi di scena che liberano l’inconscio per svelare una verità che è sempre stata davanti a Niki come quel quadro — una cadavere squisito, nel linguaggio dei surrealisti — che ha custodito per vent’anni in una stanza sempre chiusa. Una trama coinvolgente, che obbliga alla lettura tutta d’un fiato. Un romanzo emblema della decadenza dei nostri tempi, la miglior prova letteraria di Carletti, frutto di una lunga, amorevole e accuratissima gestazione che si è protratta a cavallo di altre opere dello scrittore, elbano trapiantato da oltre un decennio a Roma, giornalista e manager editoriale, autore di romanzi di successo: Una traccia nella palude (1966), Giuramento etrusco (1998), Alla larga dai comunisti(2006), Lo schiaffo(2008), Prigione con piscina (2012) e Six femmes au foot uscito in Francia nel corso di quest’anno. Un racconto di Carletti ha inoltre ispirato la fiction televisiva Operazione pilota trasmessa su Rai Uno. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL MICHELIN DEL SACRO di Franco Michelucci Gli ori, pp. 230, euro 15 La poesia Dietro la quotidianità si svela il mondo dolente di Fintoni ELISA BIAGINI o, clericus di un altro Medioevo”: così si presenta il poeta Luciano Fintoni ai lettori de “La duplice via”, scelta antologica dalle sue intense sei raccolte. Autore interessato alla sperimentazione formale era anche attento alla tradizione, come testimoniato dai versi di respiro sereniano “mi aggiro, inquieto e mesto, tra gli stagni”, accanto a immagini di cattafiana memoria, “Gli oggetti/nella loro separata/indifferenza/sono delle costanti/per misurare il tempo/il mestolo il cucchiaio/il catino del radar/la punta della lancia/il microscopio/elettronico gli alari/accanto al fuoco”. Profondamente influenzato dal pensiero di Hillman (sarà infatti molto attivo nella rivista “Anima” diretta da Francesco Donfrancesco), il poeta, scomparso nel ‘91, ci ha offerto un percorso lirico dolente ma urgente dove la natura e la quotidianità sono luoghi di epifanie, quando il velo di Maia sul mondo è sollevato: “quando rigovernavi/i cocci nell’acquaio/e pulivi la casa/la polvere dai libri/dai un ordine/al mondo le cose/al loro posto/gli elementi distinti” e ancora “Ho sognato la casa delle estati/in montagna (...) Lo sai? Quello che è morto non ritorna./La granata che avevo per spazzare/era priva di fili e di granelli”. “I © RIPRODUZIONE RISERVATA LA DUPLICE VIA di Luciano Fintoni Passigli Editori, pp. 156, euro 19,5