““LLaa aattttiirreerròò aa m
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O
Oss 22,, 1166
Meditazioni per l’estate 2012
In questo anno abbiamo avuto la grazia di essere accompagnati nella
conoscenza della preghiera del cuore che ci ha permesso di scoprire
come Dio fa fiorire il deserto dentro di noi.
In questo tempo estivo desideriamo impegnarci nella meditazione
quotidiana che, siamo certi, porterà molto frutto e ci renderà
testimoni di miracoli.
La dolce presenza della Vergine ci accompagnerà in questo cammino e
ogni settimana leggeremo la storia di un’apparizione mariana che ci
arricchirà con il suo messaggio.
Ogni giorno saremo invitati a meditare le letture previste dalla liturgia
romana; in particolar modo da una lettura per la quale é offerto uno
spunto di meditazione.
Poiché la preghiera del cuore ci insegna che non si smette di pregare
senza avere prima preso una decisione, ogni giorno saremo aiutati con
il suggerimento di un piccolo impegno da prendere.
Un ultimo, prezioso consiglio. Intratteniamoci un pochino più a lungo
con Gesù. Scegliamo, se ci è possibile, un momento fisso della nostra
giornata e difendiamo questo “luogo Santo”. Siamo fedeli!
Nella certezza che, nonostante la lontananza, saremo un unico cuore
che arde d’amore…. sante vacanze a tutti!
1
Settimana dal 1 al 7 luglio
Apparizione della Vergine a Coromoto
Guanare dista da Caracas 360 chilometri in direzione sud ovest. In
questo luogo lontano e alquanto isolato, dove il caldo appiccicoso
della foresta tropicale non concede scampo, nel 1652 è apparsa la
Madonna a un capo indio di nome Coromoto. A Guanare sorge da
diversi anni un grandioso santuario, dedicato alla “Madonna della
giungla”, dove si raccolgono testimonianze di guarigioni prodigiose e
miracoli legati al culto di quella che, per i cattolici del Sudamerica, è
considerata un po’ come la “Lourdes del Venezuela”. Nel 1652 il capo
tribù, il cacicco chiamato Coromoto, un giorno camminava con la
moglie lungo il rio Guanare quando, sulle acque apparve una
bellissima signora che teneva in braccio un bambino radioso di luce.
Coromoto e la moglie rimasero come paralizzati dalla visione, ma la
signora, sorridendo, li rassicurò rivolgendosi ad essi nella loro stessa
lingua. “Esci dal bosco”, disse a Coromoto, “e va nel posto dove
abitano i bianchi per ricevere l’acqua sulla testa e poter così andare in
cielo”. Queste parole furono pronunciate da Maria con tanta soavità e
dolcezza che Coromoto si convinse immediatamente. Quando poi
l’estate seguente passò da quelle parti un coltivatore spagnolo, tale
Juan Sanchez, l’indio gli si parò davanti per raccontargli quanto la bella
Signora gli aveva ordinato un anno prima, aggiungendo che tutta la sua
tribù desiderava ricevere l’acqua sulla testa. Dopo alcune lezioni di
catechismo, gli indios furono battezzati. La sera dell’8 settembre 1652,
era un sabato; gli indios neoconvertiti erano tutti riuniti per pregare la
S. Vergine. Lo spagnolo Juan Sanchez aveva invitato pure Coromoto,
ma il capo indio, sdegnato, era andato a chiudersi nella sua capanna di
paglia. Qui lo raggiunsero la moglie, la cognata e il figlioletto di
quest’ultima, un piccolo indio di dodici anni. Erano passati solo pochi
minuti quando l’umile capanna fu illuminata a giorno; all’ingresso c’era
ancora quella Signora bellissima, che appariva luminosa come i raggi
del sole a mezzogiorno. Coromoto credette che lei fosse venuta per
2
impedirgli di tornare nella sua amata foresta e, dentro di sé, sentì
crescere il disappunto. “Fino a quando mi perseguiterai?”, gridò. “Te
ne puoi anche andare”, aggiunse, “perché io non farò mai quello che
mi ordini!”. La moglie, vergognandosi di tanta mancanza di rispetto, lo
ammonì: “Non parlare in questo modo alla bella Signora!”. Ma il
cacicco, ormai in preda alla rabbia, afferrò il suo arco urlando: “Lascia
che ti ammazzi!”. A questo punto la bella Signora, che finora era
rimasta sulla soglia, entrò nella capanna. Il capo indio allora le si lanciò
addosso, cercando di afferrarle il collo per strozzarla. Ma in quello
stesso istante la visione celeste sparì e la capanna ripiombò
nell’oscurità. L’apparizione era svanita, eppure Coromoto era sicuro di
stringere qualcosa dentro il pugno. “L’ho presa!”, gridò alle due donne
attonite. “La tengo qui nella mano!”. “Faccela vedere”, dissero queste.
Il capo indio aprì allora le dita e la capanna fu di nuovo illuminata a
giorno. La luce proveniva da un piccolo pezzo di pergamena su cui era
impressa un’ immagine della Madonna col Bambino. Era grande non
più di una moneta. Coromoto l’avvolse in una foglia e la nascose fra la
paglia del letto. Il bambino indio, suo nipote, ebbe paura che lo zio
volesse distruggere quella piccola pergamena e corse fuori della
capanna fino alla casa di Juan Sanchez per raccontargli l’accaduto. Così
lo spagnolo salvò l’immagine miracolosa. Intanto però il cacicco aveva
deciso di prendere la via dei monti, lontano dai bianchi e al sicuro, lui
pensava, dalla bella Signora. Ma non riuscì ad allontanarsi dal villaggio:
appena entrato nella foresta venne morso da un serpente velenoso.
Decise finalmente di battezzarsi. Passava di lì per caso un creolo di
Barinas, che – come è consentito a ogni cristiano in casi di estrema
necessità – gli amministrò il battesimo. L’immagine miracolosa della
Vergine restò per più di un anno in casa di Juan Sanchez finchè, nel
1949, è stata riportata sul luogo dell’apparizione e dal 1985 si trova
nella base di legno della statua della Madonna destinata al nuovo
Santuario. È una pergamena in miniatura, grande 27 millimetri per 22,
racchiusa dentro un ovale d’oro, e non dipinta da mani umane.
3
Domenica 1 luglio 2012
Sant’Aronne
1ª lettura: Sapienza 1,13-15;2,23-24
Salmo: 29
2ª lettura: 2Corinzi 8,7.9.13-15
Vangelo : Marco 5,21-43
LETTURA DA MEDITARE
Marco 5,21-43
21
Essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò
molta folla ed egli stava lungo il mare.22E venne uno dei capi della
sinagoga di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e
lo supplicò con insistenza:”La mia figlioletta sta morendo: vieni a
imporle le mani, perché sia salvata e viva”. 24Andò con lui. Molta folla
lo seguiva e gli si stringeva intorno. 25Ora una donna, che aveva perdite
di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera di molti
medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi
piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da
dietro toccò il suo mantello. 28Diceva infatti: “Se riuscirò anche solo a
toccare le sue vesti, sarò salvata”.29E subito le si fermò il flusso di
sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. 30E subito Gesù,
essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla
dicendo:”Chi ha toccato le mie vesti?”. 31I suoi discepoli li dissero: “Tu
vedi la folla che si stringe intorno a te e dici:”Chi mi ha toccato?” 32Egli
guardava attorno per vedere colei che aveva fatto questo. 33E la
donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne,
gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. 34Ed egli le disse:” Figlia, la
tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii guarita dal tuo male”. 35Stava
ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a
dire:”Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il maestro?”. 36Ma
Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: “Non
4
temere, soltanto abbi fede!”. 37E non permise a nessuno di seguirlo,
fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero
alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che
piangeva e urlava forte. 39Entrato disse loro:”Perché vi agitate e
piangete? La bambina non è morta ma dorme”. 40E lo deridevano. Ma
egli cacciati tutti fuori, prese con se il padre e la madre della bambina
e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la
mano della bambina e le disse:”Talità Kum”, che significa:”Fanciulla, io
ti dico: alzati!”. 42E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti
dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. 43E raccomandò loro
con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da
mangiare.
Meditazione:
I miracoli avvengono per la fiducia che abbiamo che Gesù può guarirci
o guarire gli altri, sia che si preghi per noi (come nel caso della figlia di
Giàiro) o meno (come nel caso della donna che Gli ha toccato il
mantello). E’ la fede/fiducia nell’Amore di Gesù che cambia le cose: è
con la mancanza di fiducia che si spiegano tanti mancati cambiamenti.
E’ dall’ammissione che ci manca questa fiducia che riparte la nostra
vita e che produce enormi benefici anche nella vita degli altri.
Impegno del giorno:
Confessiamoci! In particolare confessiamo tutte le nostre omissioni!
Preghiamo per fare una buona confessione: Gesù fammi capire
quando ho mancato di fiducia, quando ho riposto la fiducia nella
medicina, nelle competenze umane, nelle mie conoscenze, prima che
in Te.
5
Lunedì 2 luglio 2012
San Bruno
1ª lettura: Amos 2,6-10.13-16
Salmo: 49
Vangelo: Mt 8,18-22
LETTURA DA MEDITARE
Amos 2,6-10.13-16
Così dice il Signore:”Per tre misfatti d’Israele e per quattro non
revocherò il mio decreto di condanna, perché hanno venduto il giusto
per denaro e il povero per un paio di sandali, 7essi che calpestano
come polvere della terra la testa dei poveri e fanno deviare il cammino
dei miseri, e padre e figlio vanno dalla stessa ragazza, profanando così
il mio santo nome. 8Su vesti prese come pegno si stendono presso ogni
altare e bevono il vino confiscato come ammenda nella casa del loro
Dio. 9Eppure io ho sterminato davanti a loro l’Amorreo, la cui statura
era come quella dei cedri e la forza come quella della quercia; ho
strappato i suoi frutti in alto e le sue radici di sotto. 10Io vi ho fatto
salire dalla terra d’Egitto e vi ho condotto per quarant’anni nel
deserto, per darvi in possesso la terra dell’Amorreo. 13Ecco, vi farò
affondare nella terra, come affonda un carro quando è tutto carico di
covoni. 14Allora nemmeno l’uomo agile potrà fuggire né l’uomo forte
usare la sua forza, il prode non salverà la sua vita 15né l’arciere
resisterà, non si salverà il corridore né il cavaliere salverà la sua vita.
16
Il più coraggioso fra i prodi fuggirà nudo in quel giorno!”. Oracolo del
Signore.
6
Meditazione:
Le sofferenze che ci capitano hanno sempre come scopo la nostra
conversione. Spesso ci lamentiamo con Dio, ma siamo ingiusti perché
frequentemente la sofferenza è l’unica cosa che ci permette di
6
rallentare nella nostra frenesia o che ci scuote dalla nostra vita senza
profondità e senza ringraziamento: ci fa fare memoria dei bei tempi
passati, ci permette di scegliere come vogliamo vivere le nostre
giornate: o la gioia è legata alle belle emozioni, o è legata al vivere
tutto con profondità, anche ciò che vorremmo cambiare.
Impegno del giorno:
Da oggi voglio imparare a ringraziare Gesù per tutto, soprattutto per
ciò che reputo normale e che non mi dà particolari sensazioni. Per
imparare voglio abituarmi a ringraziare per ciò che ho vissuto al
termine di ogni momento, ad esempio dopo una riunione, dopo
pranzo, dopo la pausa caffè, dopo lo studio, dopo lo sport, dopo il
riposo, etc.
Martedì 3 luglio 2012
San Tommaso Apostolo
1ª lettura: Efesini 2, 19-22
Salmo: 116
Vangelo : Giovanni 20,24-29
LETTURA DA MEDITARE
Efesini 2, 19-22
19
Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete
concittadini dei santi e familiari di Dio, 20edificati sopra il fondamento
degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso
Cristo Gesù. 21In Lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere
tempio santo nel Signore; 22in Lui anche voi venite edificati insieme per
diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.
7
Meditazione:
Si ripete spesso il termine costruire, edificare, e ciò ci ricorda che non
possiamo mai sentirci abbastanza a posto; dobbiamo sempre chiedere
allo Spirito di continuare l’opera di costruzione della nostra relazione
con Dio. Tutte le nostre attività trovano origine dalla nostra
costruzione interiore (modo di pensare, valori etici, la nostra
psiche,etc): a seconda di chi è il costruttore, Dio, noi o gli altri, porterà
frutti diversi. S. Madre Teresa di Calcutta diceva alle sue consorelle:
”Se non mettiamo Dio al centro della nostra vita, la nostra opera sarà
soltanto una bella opera assistenziale, ma non avrà la potenza
dell’opera di Dio, cioè il cambiamento dei cuori.”
Impegno del giorno:
Cominciamo da oggi a chiedere tutti i giorni a Gesù di capire come Lui
vorrebbe che svolgessimo i nostri ruoli. Ad esempio: come vuoi che io
sia padre? Va bene come tratto mia moglie? I miei figli? Il mio
contributo al clima lavorativo è quello che Tu hai pensato?
Mercoledì 4 luglio 2012
Santa Elisabetta del Portogallo
1ª lettura: Amos 5,14-15.21-24
Salmo: 49
Vangelo : Matteo 8,28-34
LETTURA DA MEDITARE
Amos 5,14-15.21-24
14
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e solo così il Signore,
Dio degli eserciti, sarà con voi, come voi dite. 15Odiate il male e amate
il bene e ristabilite nei tribunali il diritto; forse il Signore, Dio degli
eserciti, avrà pietà del resto di Giuseppe. 21Io detesto, respingo le
vostre feste solenni e non gradisco le vostre riunioni sacre; 22anche se
8
voi mi offrite olocausti, io non gradisco le vostre offerte, e le vittime
grasse come pacificazione, io non le guardo. 23Lontano da me il
frastuono dei vostri canti:il suono delle vostre arpe non posso sentirlo!
24
Piuttosto come le acque scorra il diritto e la giustizia come un
torrente perenne.
Meditazione:
Di fronte a Parole del genere posso avere 3 atteggiamenti: a) non
penso che parli a me che prego, che vado in Chiesa e che cerco Gesù;
eppure la lettura parla proprio a chi partecipa alle riunioni sacre; b)
penso che parli a me, ma non capisco a quali aspetti della mia vita si
riferisce, e così rimane lettera morta; c) penso che parli a me e non mi
stanco di cercare di capire finché Gesù non mi abbia detto dove
cambiare. Non è essere a posto con la norma che ci salva e che rende
bella e ricca di frutti la vita con Gesù; siamo ricchi di Dio quando
viviamo la sostanza, cioè viviamo con compassione, con dedizione, con
scelte concrete di perdono e di richiesta di perdono e tutto questo nei
confronti dei nostri figli, nipoti, amici colleghi, capi, subalterni etc.
Impegno del giorno:
Fare 3 gesti concreti di amore, perdono, accoglienza: mattino,
pomeriggio, sera; meglio se a persone di diversa età e con esigenze
molto diverse: così facendo ci abituiamo a farli con consapevolezza.
Giovedì 5 luglio 2012
Sant’Antonio Maria Zaccaria, fondatore dei Barnabiti
1ª lettura: Amos 7,10-17
Salmo: 18
Vangelo : Matteo 9,1-8
9
LETTURA DA MEDITARE
Amos 7,10-17
10
Amasia, sacerdote di Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d’Israele:
Amos congiura contro di te, in mezzo alla casa d’Israele; il paese non
può sopportare le sue parole, 11poiché così dice Amos:”Di spada
morirà Geroboamo, e Israele sarà condotto in esilio lontano dalla sua
terra.”12Amasia disse ad Amos:Vattene veggente, ritirati nella terra di
Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare,13ma a Betel non
profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del
regno.14Amos rispose ad Amasia e disse:Non ero profeta ne figlio di
profeta; ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.15Il Signore
mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge. Il Signore mi disse:Và,
profetizza al mio popolo Israele.16Ora ascolta la parla del Signore:Tu
dici:”Non profetizzare contro Israele, non parlare contro la casa
d’Isacco.”17Ebbene, dice il Signore:”Tua moglie diventerà una
prostituta nella città, i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada, la tua
terra sarà divisa con la corda in più proprietà; tu morirai in terra
impura e Israele sarà deportato in esilio lontano dalla sua terra.”
Meditazione:
E’ necessario distinguere i veri dai falsi profeti, le vere intuizioni di Dio
dalle false. Quelle vere, anche se difficili da accogliere, si riconoscono
perché Dio dà la possibilità di cambiare, ci dice come fare. Gesù ci
avverte: quando una situazione o un insegnamento o un richiamo sono
difficili, prima di scartarle confrontiamoci con Gesù e con una persona
che stimiamo dal punto di vista spirituale. Se prestiamo ascolto a
quelle false portiamo tanto male non solo a noi ma anche a coloro che
ci stanno intorno.
Impegno del giorno:
Organizzo un incontro con un sacerdote ispirato (potrebbe essere il
sacerdote da cui normalmente mi confesso).
10
Venerdì 6 luglio 2012
Santa Maria Goretti
1ª lettura: Amos 8,4-6.9-12
Salmo : 118
Vangelo : Matteo 9,9-13
LETTURA DA MEDITARE
Amos 8,4-6.9-12
Asoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del
paese,5voi che dite:”Quando sarà passato il novilunio e si potrà
vendere il grano? E il sabato, perché si possa smerciare il frumento,
diminuendo l’efa e aumentando il siclo e usando bilance false,6per
comprare con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali?
Venderemo anche lo scarto del grano”.9In quel giorno-oracolo del
Signore Dio- farò tramontare il sole a mezzogiorno e oscurerò la terra
in pieno giorno!10Cambierò le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti
in lamento: farò vestire ad ogni fianco il sacco, farò radere tutte le
teste: ne farò come un lutto per un figlio unico e la sua fine sarà come
un giorno d’amarezza.11Ecco, verranno giorni-oracolo del Signore Dioin cui manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua,
ma di ascoltare la parola del Signore.12Allora andranno errando da un
mare all’altro e vagheranno da settentrione ad oriente, per cercare la
parola del Signore, ma non la troveranno.
4
Meditazione:
Si, ci sono dei momenti nel nostro cammino con Gesù, in cui abbiamo
tanto desiderio di Lui, che non viene soddisfatto. La motivazione è
duplice: o siamo in ciò che S. Giovanni della Croce ha definito come la
notte dell’anima, in cui si vive solo di fede, non si sente più nulla,
oppure è un richiamo di Gesù a cercarLo di nuovo senza sentirsi a
posto (ma amati da Lui), senza aspettare che ci parli e ci risolva le
11
situazioni come vorremmo noi, insomma cercarLo con vera
disponibilità.
Impegno del giorno:
Oggi organizziamoci per pregare in modo diverso, chiedendo di fare la
Sua volontà in tutti i ruoli che abbiamo: “Fammi fare le cose come vuoi
Tu, fammi pensare come pensi Tu”
Sabato 7 luglio 2012
San Claudio
1ª lettura: Amos 9,11-15
Salmo : 84
Vangelo : Matteo 9,14-17
LETTURA DA MEDITARE
Amos 9,11-15
11
In quel giorno rialzerò la capanna di Davide, che è cadente; ne
riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò come ai tempi
antichi,12perché conquistino il resto di Edom e tutte le nazioni sulle
quali è stato invocato il mio nome. Oracolo del Signore che farà tutto
questo.13Ecco, verranno giorni-oracolo del Signore- in cui chi ara
s’incontrerà con chi miete e chi pigia l’uva con chi getta il seme; i
monti stilleranno il vino nuovo e le colline si scioglieranno. 14Muterò le
sorti del mio popolo Israele, ricostruiranno le città devastate e vi
abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno
giardini e ne mangeranno il frutto. 15Li pianterò nella loro terra e non
saranno mai divelti da quel suolo che io ho dato a loro, dice il Signore,
tuo Dio.
12
Meditazione:
Una bella notizia: anche se siamo lontani da Gesù, se non riusciamo ad
avvicinarci, è Lui che ci viene incontro! Noi facciamo la nostra parte:
lasciamo fare a Lui, cerchiamo con tutte le nostre forze la Sua volontà
nella nostra vita ed in quella di tutti coloro che ci sono affidati (figli,
genitori, colleghi, amici, parenti). Perché questo è l’obiettivo: fare in
modo che tutti siano conquistati dal Suo Amore, dai Suoi progetti, dal
Suo stile di vita. Che bel micro-cosmo c’è in noi ed intorno a noi
quando tutto ciò si realizza, anche almeno in parte.
Impegno del giorno:
Da oggi chiediamo a Gesù: qual’è la Tua volontà in questa situazione?
Cosa devo fare? Con quali occhi devo vedere la situazione o la
persona? E se la risposta non arriva subito, attendiamo con insistenza.
13
Settimana dall’ 8 al 14 luglio
Apparizione di Nostra Signora del PILAR
La festa «pilarica» del 12 ottobre è la giornata della “Hispanidad”, la
giornata della Spagna e di tutte le nazioni di lingua e cultura spagnola.
A Saragoza sorge il santuario della «Beata Vergine del Pilar»; il più
antico santuario non solo della Spagna, ma probabilmente della
cristianità tutta che, da secoli, richiama milioni di pellegrini. La
tradizione vuole che la cappella primitiva fosse stata costruita da san
Giacomo il Maggiore, verso il 40 d.C., in memoria della prodigiosa
apparizione della Vergine, giunta in bilocazione da Gerusalemme a
Saragoza per confortare l’apostolo molto deluso dei risultati della sua
predicazione. Il «Pilar» è la colonna di alabastro sulla quale la
Madonna avrebbe posato i piedi. Storicamente, comunque, è provato
che la chiesa di «Sancta Maria intra muros» a Saragoza esisteva ancora
prima dell’invasione araba, avvenuta nel 711. Il monaco Aimoinus,
giunto in Spagna nell’anno 855 alla ricerca delle reliquie di san
Vincenzo, scrisse che «la chiesa dedicata alla Vergine a Saragozza era
la madre di tutte le chiese della città, e che san Vincenzo vi aveva
esercitato le funzioni di diacono al tempo del vescovo Valerio». Al
momento dell’unificazione della Spagna, avvenuta nel XV secolo, per
opera del re di Aragona Ferdinando il Cattolico e della regina Isabella
di Castiglia, sua sposa, il culto della «Madonna del Pilar» si affermò in
campo nazionale e con la scoperta dell’America il culto raggiunse
anche il Nuovo Mondo. Nel 1492, infatti, avvenne la cacciata definitiva
dei Saraceni dalla Spagna mentre Cristoforo Colombo si avviava, a sua
stessa insaputa, alla scoperta dell’America con le tre caravelle di cui
una si chiamava proprio Santa Maria. Nel 1640 si verificò un miracolo
eccezionale. Un giovane di 17 anni, Miguel-Juan Pellicer di Calanda,
conducendo un giorno un carro aggiogato a due muli, cadde dalla
cavalcatura andando a finire sotto una ruota del carro che gli spezzò la
tibia della gamba destra. Soccorso immediatamente si ritenne urgente
l’amputazione della gamba stessa a circa quattro dita dalla rotula.
Prima dell’operazione il giovane si era recato al Santuario del Pilar per
14
fare le sue devozioni e ricevere i sacramenti; subito dopo l’intervento
era ritornato a ringraziare la Madonna per averlo tenuto in vita. Non
potendo più lavorare si unì agli altri mendicanti che domandavano
l’elemosina fuori dalla chiesa; intanto, ogni volta che veniva rinnovato
l’olio delle 77 lampade d’argento accese nella Cappella della Vergine,
egli si strofinava con quell’olio la sua piaga, benché il medico avesse
sconsigliato quel procedimento perché avrebbe ritardato la
cicatrizzazione del moncherino. Miguel-Juan tornò a Calanda e con una
gamba di legno ed una gruccia mendicò anche nei paesi limitrofi. Il 29
marzo 1640 rientrò a casa e dopo aver invocato la Madonna del Pilar si
addormentò. Al mattino, svegliandosi, si ritrovò con due gambe: la
gamba destra, amputata da due anni e cinque mesi era segnata al
polpaccio dalle stesse cicatrici presenti già prima dell’infortunio.
Venne subito istituita una Commissione d’inchiesta, nominata
dall’arcivescovo e nel corso di accurati accertamenti la gamba sepolta
nel cimitero dell’ospedale non fu più trovata. La fama dell’eccezionale
miracolo fu causa della realizzazione del grandioso Santuario attuale,
iniziato nel 1681 e consacrato il 10 ottobre 1872. Una devozione tutta
speciale alla Madonna del Pilar di Saragozza appartenne al beato
Guillaume-Jospeh Chaminade che il Pontefice ha elevato all’onore
degli altari il 3 settembre del 2000. Vissuto all’epoca della Rivoluzione
francese, Chaminade rimase in Francia come clandestino. Nel 1797
venne arrestato e condannato all’esilio; fu così che decise di trasferirsi
a Saragozza grazie all’intensa devozione che lo legava alla Madonna.
Per vivere modellava statuette e il resto del tempo lo trascorreva in
preghiera, inginocchiato davanti all’immagine miracolosa della Vergine
del Pilar. Proprio in una di tali meditazioni la Madonna lo illuminò sulla
sua nuova missione: la fondazione di un nuovo Ordine religioso
chiamato la «Società di Maria», che avverrà nel 1817.
15
Domenica 8 luglio 2012
S. Adriano III Papa
1ª lettura: Ez 2,2-5
Salmo: 122
2 ª lettura: 2Cor 12,7-10
Vangelo : Mc 6,1-6
LETTURA DA MEDITARE
Mc 6, 1-6
Poi partì di là e andò nel suo paese e i suoi discepoli lo seguirono.
2
Venuto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga; molti, udendolo,
si stupivano e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? Che
sapienza è questa che gli è data? E che cosa sono queste opere potenti
fatte per mano sua? 3 Non è questi il falegname, il figlio di Maria, e il
fratello di Giacomo e di Iose, di Giuda e di Simone? Le sue sorelle non
stanno qui da noi?» E si scandalizzavano a causa di lui.4 Ma Gesù
diceva loro: «Nessun profeta è disprezzato se non nella sua patria, fra i
suoi parenti e in casa sua». 5 E non vi poté fare alcuna opera potente,
ad eccezione di pochi malati a cui impose le mani e li guarì. E si
meravigliava della loro incredulità. 6 Gesù andava attorno per i villaggi
circostanti, insegnando.
1
Meditazione:
Chi lo ascoltava si scandalizzava perché non riteneva possibile che la
sapienza potesse venire da un falegname; Dio però utilizza quello che
sembra povero per sconvolgere i ricchi ed i sapienti. Coraggio allora,
questo invito è per tutti noi che ogni giorno sperimentiamo la nostra
povertà materiale, intellettuale e spirituale, perché possiamo
permettere a Gesù di utilizzarci per continuare a diffondere la vera
Sapienza, attraverso gesti quotidiani e parole semplici, ma suggerite
dallo S.S. nei confronti di chi ci sta accanto e di chi incontriamo.
16
Impegno del giorno: Almeno una volta nella giornata chiedo allo S.S.
di suggerirmi una parola o un gesto nei confronti di una persona che
mi sta accanto o che incontro.
Lunedì 9 luglio 2012
S. Paolina Visintainer – S. Armando
1ª lettura: Os 2,16-18.21-22
Salmo : 144
Vangelo : Mt 9,18-26
LETTURA DA MEDITARE
Sal 144
Salmo di Davide. Benedetto sia il SIGNORE, la mia rocca, che addestra
le mie mani al combattimento e le mie dita alla battaglia; 2 egli è il mio
benefattore e la mia fortezza, il mio alto riparo e il mio liberatore, il
mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio
popolo. 3 SIGNORE, che cos'è l'uomo, perché te ne prenda cura? O il
figlio dell'uomo perché tu ne tenga conto? 4 L'uomo è simile a un
soffio, i suoi giorni sono come l'ombra che passa. 5 SIGNORE, abbassa i
tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa' che fumino. 6 Fa' guizzare il lampo
e disperdi i miei nemici. Lancia le tue frecce e mettili in fuga. 7 Tendi le
tue mani dall'alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano
degli stranieri, 8 la cui bocca dice menzogne e la cui destra giura il
falso. 9 O Dio, ti canterò un nuovo cantico; sul saltèrio a dieci corde
salmeggerò a te, 10 che dai la vittoria ai re, che liberi il tuo servo Davide
dalla spada micidiale….
1
Meditazione
Quale gioia sapere che il nostro Signore è per noi benefattore, nostra
fortezza, nostro alto riparo, nostro liberatore, nostro scudo. Chi potrà
mai farci del “male” se ci affidiamo alle sue difese? Perché dovremmo
17
mettere la nostra vita in mano di altri “potenti” se Lui è onnipotente?
Quale tristezza può assalirci nella nostra giornata se sappiamo con
quanta tenerezza Lui ci segue e si cura di noi?
Impegno del giorno:
Scelgo un versetto di questo salmo e lo ripeto durante la giornata, in
particolare nei momenti difficili, in cui mi verrebbe da pensare di
essere solo e/o indifeso.
Martedì 10 luglio 2012
S. Amabile
1ª lettura: Os 8,4-7.11-13
Salmo: 113
Vangelo: Mt 9,32-38
LETTURA DA MEDITARE
Sal 113
Alleluia. Lodate, o servi del SIGNORE, lodate il nome del SIGNORE.
2
Sia benedetto il nome del SIGNORE, ora e sempre! 3 Dal sol levante
fino al ponente sia lodato il nome del SIGNORE. 4 Il SIGNORE è
superiore a tutte le nazioni e la sua gloria è al di sopra dei cieli. 5 Chi è
simile al SIGNORE, al nostro Dio, che siede sul trono in alto, 6 che si
abbassa a guardare nei cieli e sulla terra? 7 Egli rialza il misero dalla
polvere e solleva il povero dal letame, 8 per farlo sedere con i prìncipi,
con i prìncipi del suo popolo. 9 Fa abitare la sterile in famiglia, quale
madre felice tra i suoi figli. Alleluia.
1
Meditazione:
La lode incondizionata ci permette di rimettere ogni cosa al proprio
posto! Non è necessario ricevere una grazia per ringraziare e lodare il
Signore; anticipiamolo anche per quello che ci donerà o fidiamoci nella
18
lode anche rispetto alle cose che ci accadono e non capiamo fino in
fondo. Lo si può lodare anche senza far riferimento a nulla di
particolare, basandoci solo sulla relazione che stiamo costruendo con
Lui nel nostro cuore.
Impegno del giorno:
Scelgo tre brevi momenti nella giornata, uno al mattino, uno a metà
giornata ed uno alla sera e lodo Dio con le parole che mi sgorgano dal
cuore (le cose belle che mi circondano possono essere un aiuto).
Mercoledì 11 luglio 2012
S. Benedetto Abate
1ª lettura: Pro 2,1-9
Salmo: 33
Vangelo: Gv 15,1-8
LETTURA DA MEDITARE
Sal 33
1
Esultate, o giusti, nel SIGNORE; la lode s'addice agli uomini retti.
2
Celebrate il SIGNORE con la cetra; salmeggiate a lui con il saltèrio a
dieci corde. 3 Cantategli un cantico nuovo, sonate bene e con gioia.
4
Poiché la parola del SIGNORE è retta e tutta l'opera sua è fatta con
fedeltà. 5 Egli ama la giustizia e l'equità; la terra è piena della
benevolenza del SIGNORE. 6 I cieli furono fatti dalla parola del
SIGNORE, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca. 7 Egli
ammassò le acque del mare come in un mucchio; rinchiuse gli oceani
in serbatoi. 8 Tutta la terra tema il SIGNORE; davanti a lui abbiano
timore tutti gli abitanti del mondo. 9 Poiché egli parlò, e la cosa fu; egli
comandò e la cosa apparve. 10 Il SIGNORE rende vano il volere delle
nazioni, egli annulla i disegni dei popoli. 11 La volontà del SIGNORE
sussiste per sempre, i disegni del suo cuore durano d'età in età. . .
19
Meditazione:
Tutto quello che Dio pensa per noi è basato sulla giustizia e sull’equità.
A volte ci lamentiamo per quello che ci accade sottolineando le
ingiustizie che subiamo, ma quanto spesso ci interroghiamo su quanto
noi siamo giusti ed equi, soprattutto nei confronti del Signore? Per
esempio rispetto alla vocazione che abbiamo ricevuto di
marito/moglie, papà/mamma, consacrato/a… abbiamo la coscienza a
posto? In cosa possiamo cambiare?
Impegno del giorno:
Mi sforzo di migliorare in un aspetto della mia vocazione che decido
durante la preghiera.
Giovedì 12 luglio 2012
Ss. Ermagora v. e Fortunato diac.
1ª lettura: Os 11,1.3-4.8-9
Salmo: 79
Vangelo: Mt 10,7-15
LETTURA DA MEDITARE
Sal 79
Salmo di Asaf. O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredità, hanno
profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto Gerusalemme in un
mucchio di rovine; 2 hanno dato i cadaveri dei tuoi servi in pasto agli
uccelli del cielo, la carne dei tuoi santi alle bestie della campagna.
3
Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e
non c'è stato alcuno che li seppellisse. 4 Noi siamo diventati oggetto di
derisione per i nostri vicini, oggetto di scherno e di derisione per quelli
che ci circondano. 5 Fino a quando, SIGNORE, sarai tu adirato? La tua
gelosia arderà come fuoco per sempre? 6 Riversa l'ira tua sulle nazioni
che non ti conoscono e sui regni che non invocano il tuo nome,
7
poiché hanno divorato Giacobbe e hanno devastato la sua dimora.
1
20
8
Non ricordare a nostro danno le colpe dei nostri antenati; affrèttati, ci
vengano incontro le tue compassioni, poiché siamo molto afflitti.
9
Soccorrici, o Dio della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome;
liberaci, e perdona i nostri peccati, per amor del tuo nome. . .
Meditazione:
La misericordia di Dio è infinita, ma ha bisogno di essere accolta da
noi. Si ferma di fronte alla nostra libertà ma non ha limiti quando viene
da noi implorata.
Impegno del giorno:
Oggi decido di confessarmi. Questa volta mi preparo bene con
preghiera e meditazione per una buona confessione. Possibilmente mi
confesso oggi stesso o almeno decido il giorno in cui confessarmi.
Venerdì 13 luglio 2012
S. Enrico imp., S. Clelia B.
1ª lettura: Os 14,2-10
Salmo: 50
Vangelo: Mt 10,16-23
LETTURA DA MEDITARE
Sal 50
Salmo di Asaf. Il Potente, Dio, il SIGNORE, ha parlato e ha convocato
la terra da oriente a occidente ... 5 «Radunatemi», dice, «i miei fedeli
che hanno fatto con me un patto mediante il sacrificio». 6 I cieli
proclameranno la sua giustizia, perché Dio stesso sta per giudicare.
7
«Ascolta, popolo mio, e io parlerò; ascolta, Israele, e io testimonierò
contro di te. Io sono Dio, il tuo Dio. 8 Non ti rimprovero per i tuoi
sacrifici; i tuoi olocausti mi stanno sempre davanti. 9 Non esigo tori
dalla tua casa, né capri dai tuoi ovili. 10 Sono mie infatti tutte le bestie
della foresta, mio è il bestiame che sta sui monti a migliaia. 11 Conosco
tutti gli uccelli dei monti, e quel che si muove per la campagna è a mia
1
21
disposizione. 12 Se avessi fame, non lo direi a te, perché mio è il
mondo, con tutto quel che contiene. 13 Mangio forse carne di tori, o
bevo forse sangue di capri? 14 Come sacrificio offri a Dio il
ringraziamento, e mantieni le promesse fatte al SIGNORE; 15 poi
invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai».
Meditazione:
Esercitarci nel ringraziamento ci aiuta a scoprire tutte le cose belle che
ci sono donate ogni giorno. Spesso tendiamo a concentrarci sulle
difficoltà o su quello che vorremmo fosse differente e godiamo poco
delle meraviglie di tutti i giorni.
Impegno del giorno:
Chiediamo di essere pieni di un senso di stupore: troviamo 10 minuti
per scrivere le prime 10 cose per cui ringraziare Dio nella nostra vita e
nella nostra giornata.
Sabato 14 luglio 2012
S. Camillo de Lellis
1ª lettura: Is. 6,1-8
Salmo: 92
Vangelo: Mt 10,24-33
LETTURA DA MEDITARE
Sal 92
Salmo.Canto per il giorno del sabato. È bello celebrare il SIGNORE e
cantare le tue lodi, o Altissimo; 2 proclamare al mattino la tua bontà, e
la tua fedeltà ogni notte, 3 sulla lira a dieci corde e sulla cetra, con la
melodia dell'arpa! 4 Poiché tu m'hai rallegrato con le tue meraviglie, o
SIGNORE; io canto di gioia per le opere delle tue mani. 5 Come sono
grandi le tue opere, o SIGNORE! Come sono profondi i tuoi pensieri!
6
L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: 7 che
gli empi germogliano come l'erba e tutti i malfattori fioriscono per
1
22
essere distrutti in eterno. 8 Ma tu, o SIGNORE, siedi per sempre in alto.
9
Poiché, ecco, i tuoi nemici, o SIGNORE, ecco, i tuoi nemici periranno e
i malfattori saranno dispersi. 10 Ma tu mi dai la forza del bufalo; io sono
cosparso d'olio fresco. . . 14 Porteranno ancora frutto nella vecchiaia;
saranno pieni di vigore e verdeggianti, 15 per annunciare che il
SIGNORE è giusto; egli è la mia rocca, e non v'è ingiustizia in lui.
Meditazione:
Una volta che abbiamo fatto esperienza del Signore come Salvatore
della nostra vita, abbiamo cantato di gioia per l’opera di salvezza delle
sue mani nei nostri confronti e abbiamo fatto esperienza di come il
Signore ci da la forza per vivere con fiducia le nostre giornate, non
possiamo non annunciare il suo nome.
Impegno del giorno:
Cerco un’occasione nella giornata per condividere con una persona
che mi sta accanto o qualcuno che incontro l’esperienza che faccio del
Signore nella mia vita.
23
Settimana dal 15 al 21 luglio
Apparizione a Kibeho
Le apparizioni della Vergine a Kibeho (28 novembre 1981 – 28
novembre 1989) sono le prime che si verificano in terra d’Africa e su
cui la Chiesa ha espresso il suo riconoscimento, giudicandole
autentiche, al termine di una lunga inchiesta e di un rigoroso processo
canonico. Tutto ebbe inizio in Rwanda, il 28 novembre 1981, in un
collegio di studentesse, tenuto da Suore di una Congregazione
religiosa rwandese in Kibeho, località situata nel comune di Mubuga.
Erano le 12,35 e le ragazze del collegio erano nel refettorio.
Alphonsine Mumureke, di 16 anni, alunna della prima media, stava
servendo le compagne a tavola quando sentì distintamente una voce
che la chiamava: “Figlia mia, vieni qui”. La voce proveniva dal corridoio
accanto al refettorio. Alphonsine si diresse da quella parte e lì vide, per
la prima volta, una giovane donna, sconosciuta, bellissima, vestita di
bianco, con un velo bianco sulla testa che nascondeva i capelli, che
sembrava unito al resto del vestito in maniera tale che non si poteva
capire come il vestito fosse cucito. Non aveva calzature. Le mani giunte
sul petto con le dita rivolte al cielo. La Madonna non era proprio
bianca (muzungu) come è presentata nei santini, ma neppure nera. La
Madonna era di una bellezza incomparabile. Alphonsine, piena di
timore, chiese alla Signora chi fosse. La donna le rispose: “Ndi Nyina
Wa Jambo”, cioè “Io sono la Madre del Verbo”. Le compagne di
collegio, presenti, udivano le parole di Alphonsine, ma non quelle della
Signora. Tuttavia la loro presenza si rivelò assai proficua, dal momento
che, attraverso la ripetizione fatta dalla loro compagna, potevano
sapere cosa dicesse quel personaggio misterioso, per cui loro stesse
testimonieranno d'avere inteso quella risposta della Madonna. “Ni
wowe Nyina wa fambo?”, “Allora tu sei la Madre del Verbo?”: avrebbe
chiesto la veggente alla Madonna, secondo quanto testimonieranno le
alunne. Allora anche Alphonsine si presentò alla Madonna: “Nanjye
nifwa Alphonsina”. “E io sono Alphonsine”. La Madonna proseguì:
“Nella tua vita cristiana, cosa è per te la cosa più importante?”.
24
Alphonsine rispose in questi termini: “Amo Dio e sua Madre che ha
messo al mondo per noi il Redentore”. La Signora aggiunse:
“Veramente?”. “Sì, è proprio così”, continuò la veggente. La Signora a
questo punto fece la seguente importante dichiarazione: “Se è così, io
vengo a consolarti, perché ho ascoltato le tue preghiere. Voglio che le
tue compagne abbiano fede, perché non ne hanno abbastanza”. La
Signora le chiese pure di insegnare a pregare alle sue compagne
perché esse non sapevano pregare o non lo facevano abbastanza,
nonché a tenere in stima la devozione a Maria, loro Madre. I messaggi
della Madonna di Kibeho non riguardavano solo la popolazione
rwandese. Lo disse esplicitamente la Vergine a Marie-Claire: “Quando
io mi faccio vedere e parlo a qualcuno, intendo rivolgermi al mondo
intero”. Un messaggio universale, dunque. La Vergine diceva nei suoi
messaggi di essere venuta a consolare i suoi figli, invitandoli all’unità
ed alla pace, attraverso la conversione, la preghiera, la penitenza e la
partecipazione alla Passione di Cristo. Ecco perché si presentava come
“Vergine della sofferenza” o “dei dolori” o “Addolorata”. Degna di nota
fu l’apparizione del 15 agosto 1982, quando le veggenti ebbero una
chiara visione di ciò che sarebbe accaduto alcuni anni più tardi nel loro
Paese. Quel giorno, la Vergine apparve alle ragazze molto triste. Due
ragazze, Alphonsine e Nathalie, inoltre, ebbero modo di compiere, in
anima, diversi viaggi mistici con la Madonna nell’aldilà, dove poterono
constatare l’esistenza di giudizio dopo la morte, che fa ripartire gli
uomini secondo le tre destinazioni definite dal giudizio morale:
paradiso, purgatorio e inferno. Il 31 maggio 2003, alle 10,00 del
mattino, mentre S. Em.za, card. Crescenzio Sepe, Prefetto della
Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, inviato dal Papa ad
eseguire la consacrazione del Santuario di Nostra Signora del Dolore a
Kibeho, celebrava la solenne Messa con tutti i vescovo rwandesi, aveva
luogo, dinanzi ai fedeli lì radunati, il fenomeno della danza del sole,
come a Fatima, il 13 ottobre 1917. Tale fenomeno durò otto minuti e
fu documentato da molti filmati e fotografie, tanto da poter escludere
ogni tipo di suggestione.
25
Domenica 15 Luglio 2012
San Bonaventura
1ª lettura: Am 7,12-15
Salmo: Sal 84
2ª lettura: Ef. 1,3-14
Vangelo: Mc 6,7-13
LETTURA DA MEDITARE
Mc 6, 7-13
7
Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e diede
loro potere sugli spiriti immondi. 8 E ordinò loro che, oltre al bastone,
non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né denaro
nella borsa; 9 ma, calzati solo i sandali, non indossassero due tuniche.
10
E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne
andiate da quel luogo. 11 Se in qualche luogo non vi riceveranno e non
vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri
piedi, a testimonianza per loro». 12 E partiti, predicavano che la gente
si convertisse, 13scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti
infermi e li guarivano.
Meditazione:
Ti ringraziamo Gesù per la tua chiamata ad annunciare la buona notizia
a tutto il mondo. Tu sei vivo, e ancora oggi guarisci, liberi, converti,
doni la pace ai cuori affranti. Con questo brano inviti noi, adesso, ad
essere annunciatori di questa verità, ma ancora di più ci chiedi di
essere testimoni del fatto che queste sono parole di vita, parole che
non tornano al cielo se prima non hanno prodotto ciò per cui sono
state mandate.
26
Impegno del giorno:
Oggi durante la mia meditazione voglio capire in cosa non sono ancora
un testimone efficace della parola di Dio e, senza vergogna, prendo
una piccola decisione per iniziare a fare il primo passo verso la
conversione di questo aspetto che ancora non è cambiato in me:
affinché, anche attraverso la mia testimonianza, il mondo creda al tuo
amore.
Lunedì 16 luglio 2012
B. Vergine Maria del Monte Carmelo
1ª lettura: Is 1,10-17
Salmo: Sal 49
Vangelo: Mt 10,34-11,1
LETTURA DA MEDITARE
Mt 10,34-11,1
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono
venuto a portare pace, ma una spada. 35 Sono venuto infatti a separare
il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: 36 e i
nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa. 37 Chi ama il padre o la
madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di
me non è degno di me; 38 chi non prende la sua croce e non mi segue,
non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà
perduto la sua vita per causa mia, la troverà. 40 Chi accoglie voi
accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. 41 Chi
accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi
accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto. 42 E chi
avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi
piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua
ricompensa».
34
27
1
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici
discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
Meditazione:
Gesù ci stai dicendo che non dobbiamo avere paura di lasciare le
nostre cose, le nostre sicurezze, i nostri affetti, per seguire te.
Apparentemente ci sembra di perdere qualcosa, in realtà invece
acquistiamo. Servire te ci porta sempre a guadagnare, non solo la vita
eterna ma anche tutti i dono dello Spirito Santo.
Impegno del giorno:
Oggi pregherò in particolare lo Spirito Santo chiedendo di ricevere e
riconoscere i suoi doni nella mia anima.
Martedì 17 luglio 2012
S. Alessio di Roma
1ª lettura: Is 7,1-9
Salmo: Sal 47
Vangelo: Mt 11,20-24
LETTURA DA MEDITARE
Mt 11,20-24
Allora si mise a rimproverare le città nelle quali aveva compiuto il
maggior numero di miracoli, perché non si erano convertite:
21
«Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsàida. Perché, se a Tiro e a Sidone
fossero stati compiuti i miracoli che sono stati fatti in mezzo a voi, già
da tempo avrebbero fatto penitenza, riavvolte nel cilicio e nella
cenere. 22 Ebbene io ve lo dico: Tiro e Sidone nel giorno del giudizio
avranno una sorte meno dura della vostra. 23 E tu, Cafarnao, sarai forse
innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se in
Sòdoma fossero avvenuti i miracoli compiuti in te, oggi ancora essa
20
28
esisterebbe! 24 Ebbene io vi dico: Nel giorno del giudizio avrà una sorte
meno dura della tua!».
Meditazione:
Questa parola molto dura ci induce a riflettere sulle grazie ricevute da
Gesù. Dobbiamo essere capaci di riconoscere tutti i benefici e le
protezioni dal male che abbiamo ricevuto durante tutta la nostra vita.
La sola fede è un dono immenso che non posso sottovalutare.
Conoscere Gesù, il suo amore e il suo perdono, da soli cambiano
l'intera esistenza di un essere umano.
Impegno del giorno:
Oggi farò una preghiera di solo ringraziamento. Per aiutarmi potrò fare
un semplice esercizio, scrivendo almeno 50 motivi di ringraziamento
su un foglio, che custodirò per i momenti difficili.
Mercoledì 18 luglio 2012
S. Calogero
1ª lettura: Is 10,5-7.13
Salmo: Sal 93
Vangelo: Mt 11,25-27
LETTURA DA MEDITARE
Mt 11,25-27
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e
della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli
intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. 26 Sì, o Padre, perché così è
piaciuto a te. 27 Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce
il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e
colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
25
29
Meditazione:
Attraverso questo brano capisco il privilegio che ho nell'essere figlio di
Dio, nell'avere conosciuto l'amore che Dio nutre per me. Dio si è
rivelato, in Gesù, proprio a me. Quale grande dono che la mia mente
non riesce a comprendere...
Impegno del giorno:
Oggi, dopo aver ricevuto l'Eucarestia, mi soffermerò a meditare questo
dono di Dio. Attraverso questo pezzo pane il mio Signore entra in me,
si scioglie dentro di me e ripone tutta la sua fiducia in me. Non potrò
non ricambiare Gesù con il mio SI pronunciato con slancio ed
entusiasmo!
Giovedì 19 luglio 2012
S. Simmaco
1ª lettura: Is 26,7-9.12.16-19
Salmo: Sal 101
Vangelo: Mt 11,28-30
LETTURA DA MEDITARE
Mt 11,28-30
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.
29
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e
umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. 30 Il mio giogo
infatti è dolce e il mio carico leggero».
28
Meditazione:
Signore Gesù, in questa parola davvero ci conforti, ci vieni incontro, ci
comprendi nelle fatiche di ogni giorno, nella nostra povera umanità
sempre piena di preoccupazioni. Desideri farci comprendere che le
nostre croci quotidiane possono diventare sopportabili perchè tu ci
vuoi aiutare a portarle, tu stesso ci sostieni e ci aiuti.
30
Impegno del giorno:
Oggi cercherò di credere in te, di sperare davvero nel tuo intervento,
quindi cercherò di scoprire nelle piccole cose dove si nasconde il tuo
aiuto
Venerdì 20 luglio 2012
S. Apollinare
1ª lettura: Is 38,1-6.21-22.7-8
Salmo: Cant. Is 38,10-12.16
Vangelo: Mt 12,1-8
LETTURA DA MEDITARE
Mt 12,1-8
1
In quel tempo Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi
discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le
mangiavano. 2 Ciò vedendo, i farisei gli dissero:«Ecco, i tuoi discepoli
stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato».
3
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe
fame insieme ai suoi compagni? 4 Come entrò nella casa di Dio e
mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né
ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 5 O non avete letto nella Legge
che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e
tuttavia sono senza colpa? 6 Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più
grande del tempio. 7 Se aveste compreso che cosa significa:
Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato
individui senza colpa. 8 Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato».
Meditazione:
In questo brano ci aiuti a capire che dobbiamo sempre andare oltre le
apparenze. Ci inviti a non giudicare mai nessuno, nemmeno noi stessi.
Ci spingi ad essere autentici, come nudi davanti a te, senza nascondere
31
nulla, specialmente le nostre miserie. Tu sei pronto solo ad
abbracciarci, purché ci riconosciamo bisognosi di misericordia.
Impegno del giorno:
Oggi voglio cercare di capire dove sono ancora legato alla legge e non
all'amore come i farisei. Specialmente nei confronti di chi mi sta più
vicino.
Sabato 21 luglio 2012
S. Lorenzo da Brindisi
1ª lettura: Mi 2,1-5
Salmo: Sal 9
Vangelo: Mt 12,14-21
LETTURA DA MEDITARE
Mt 12,14-21
I farisei però, usciti, tennero consiglio contro di lui per toglierlo di
mezzo. 15 Ma Gesù, saputolo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed
egli guarì tutti, 16 ordinando loro di non divulgarlo, 17 perché si
adempisse ciò che era stato detto dal profeta Isaia: 18 Ecco il mio servo
che io ho scelto;il mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Porrò
il mio spirito sopra di lui e annunzierà la giustizia alle genti. 19 Non
contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce. 20 La canna
infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché
abbia fatto trionfare la giustizia; 21 nel suo nome spereranno le genti.
14
Meditazione:
In questo brano ci esponi chiaramente il comportamento di chi si pone
alla sequela di Gesù. Dobbiamo farci tuoi imitatori. Nel servirti
riceviamo lo Spirito Santo. Anche noi siamo chiamati ad annunciare il
tuo regno.
32
Impegno del giorno:
Oggi chiediamo aiuto allo Spirito Santo per avere tutti i doni necessari
per poter evangelizzare, per imitare Gesù, che ha dato la vita per noi.
33
Settimana dal 22 al 28 luglio
Apparizione a Champion nel Wisconsin
Il decreto di approvazione (8.12.10) delle apparizioni della Madonna a
Champion, nel Wisconsin, avvenute nel 1859, costituisce un evento
storico: si tratta della prima apparizione mariana che l’autorità
ecclesiastica riconosce negli Stati Uniti, paese in cui se ne sono
verificate molte altre che la Chiesa non ha approvato o su cui
mantiene riserve. Tali apparizioni risalgono al 1859, data molto
significativa perché segue di un anno le apparizioni di Lourdes. La
veggente, come a Lourdes, è una ragazza povera, Adele Brise (18311896), nata in Belgio a Dion-le-Val, nel Brabante, figlia di immigrati e
priva di un occhio perso da bambina in un incidente. La giovane
immigrata belga racconterà più volte i fatti a suor Pauline LaPlante
(1846-1926), l’amica del cuore che darà vita con lei alla famiglia
religiosa delle Bay Settlement Sisters, di cui Adele entrerà a far parte
come suora dedicandosi all’educazione dei bambini di lingua francese
fino alla sua morte. Adele vide la Madonna sotto forma di
un’apparizione splendente vestita di bianco. Tale apparizione avvenne
le prime due volte nella stessa settimana, la seconda la domenica 9
ottobre 1859, mentre attraversava una zona boschiva per recarsi alla
Messa. Entrambe le volte si spaventò e scappò via, senza avere il
coraggio di parlare all’apparizione. Dopo la Messa, il suo confessore la
incoraggiò a chiedere alla signora vestita di bianco chi fosse. Sempre il
9 ottobre 1859 – tornando a casa, quando nello stesso posto le
apparve per la terza volta la signora, Adele trovò il coraggio d’iniziare
un dialogo. La signora rivelò allora la sua identità: «Sono la Regina del
Cielo che prega per la conversione dei peccatori, e desidero che tu
faccia lo stesso. Hai ricevuto la Santa Comunione questa mattina e
questo va bene, ma devi fare di più. Fai una confessione generale e
34
offri la Comunione per la conversione dei peccatori. Se non si
convertono e non fanno penitenza, mio Figlio si vedrà costretto a
punirli». “Che cos'altro posso fare, amata Signora?”, chiese la Brise.
“Riunisci i figli di questo Paese selvaggio e insegna loro quello che
dovrebbero sapere per salvarsi”. Adele chiese:“Come potrò insegnare
loro ciò che io stessa conosco così poco?”. La Signora replicò:“Insegna
loro il catechismo, come fare il segno della croce e come avvicinarsi ai
sacramenti; è questo che voglio che tu faccia. Vai e non temere nulla.
Io ti aiuterò”. La Madonna invitò ripetutamente Adele e le sue
compagne a educare «i figli di questo Paese selvaggio». Tali apparizioni
sono state uno dei grandi temi del viaggio di Benedetto XVI negli Stati
Uniti nel 2008. La nazione nuova – in questo senso «selvaggia» – degli
Stati Uniti ha potuto costruirsi solo con l’educazione, cui i cattolici
hanno dato un contributo decisivo, e potrà sopravvivere solo grazie
all’educazione, «Purché - ha detto il Papa, e questo è il messaggio della
Madonna a Champion – l’educazione cattolica sia davvero cattolica e
abbia al centro il catechismo, la fede, i sacramenti. Tutto il resto è
ozio».
35
Domenica 22 luglio 2012
S. Maria Maddalena
1a lettura: Ger. 23, 1-6
Salmo: 22
2a lettura: Ef 2,13-18
Vangelo: Mc 6,30-34
LETTURA DA MEDITARE Marco 6,30-34
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono
tutto quello che avevano fatto e insegnato. Ed egli disse loro: “Venite
in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un pò”.Era infatti molta
la folla che andava e veniva e non avevano più neanche il tempo di
mangiare. Allora partirono sulla barca verso un luogo solitario, in
disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città
cominciarono ad accorrere là a piedi e li precedettero. Sbarcando, vide
molta folla e si commosse per loro, perché erano come pecore senza
pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
Meditazione:
Gesù, con tenerezza, propone momento di riposo con lui dopo aver
fatto tante cose. È necessario fare silenzio dentro di sé, ritirarsi in
disparte, se non fisicamente, certo dai pensieri e dalle preoccupazioni.
Aiutami, Signore, perché non so cercare la solitudine dove posso stare
solo con te. Non so nemmeno cercare il riposo, e il tempo libero mi
disperde in mille distrazioni. Liberami tu, Signore, dall'assillo di avere
sempre qualcosa da fare, dalla frenesia di essere sempre in mezzo alla
gente, dalla ricerca estenuante di rumori e confusione.
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Impegno del giorno:
Oggi sto in disparte e prego. La preghiera è sempre a nostra
disposizione, più di ogni altra cosa.
Lunedì 23 luglio 2012
S. Brigida, patrona d’Europa
1ª lettura: Gal 2,19-2
Salmo: Sal 33;
Vangelo: Gv 15,1-8
LETTURA DA MEDITARE Galati 2, 19-20
19
In realtà mediante la legge io sono morto alla legge, per vivere per
Dio. 20 Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma
Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella fede del Figlio
di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
Meditazione:
Spogliarsi di se stessi per assomigliare sempre più a Lui, il Cristo.
Questo è l’invito di San Paolo. Far trasparire che è Gesù che vive in me.
Impegno del giorno:
Riuscire attraverso un’azione a far vedere che “ Cristo vive in me.
Martedì 24 luglio 2012
S. Charbel Makhluf
1ª lettura: Mi 7,14
Salmo: Sal 84
Vangelo: Mt 12,46-50
LETTURA DA MEDITARE Michea 7, 14-15
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14
Pasci il tuo popolo con la tua verga,
il gregge della tua eredità,
che sta solitario nella foresta
in mezzo ai giardini;
pascolino in Basàn e in Gàlaad
come nei tempi antichi.
15
Come quando sei uscito dall'Egitto,
mostraci cose prodigiose.
Meditazione:
Dio ci ama di un amore infinito. Anche attraverso la prova dimostra il
suo amore per noi. A suo tempo ci darà la sua vittoria e la sua dimora
che ci ha promesso e che costruisce ogni giorno, mattone dopo
mattone nel nostro cuore.
Impegno del giorno:
Oggi mi lascio lavorare dalle mani del Signore come un vaso di argilla
ancora informe. Non gli faccio resistenza qualunque cosa possa
succedere.
Mercoledì 25 luglio 2012
S. Giacomo
1ª lettura: 2Cor 4,7-15
Salmo: Sal 125
Vangelo: Mt 20,20-28
LETTURA DA MEDITARE 2 Corinzi 4, 7-15
7
Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che
questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. 8 Siamo infatti
tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non
disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, 10
portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù,
perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. 11 Sempre
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infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù,
perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale.
12
Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. 13 Animati
tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto,
perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, 14 convinti
che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con
Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. 15 Tutto infatti è per voi,
perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior
numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio.
Meditazione:
Si parla di Tesoro, di risorgere con Gesù. Noi abbiamo la possibilità di
stare con Lui tutti i giorni di farlo dimorare nel nostro cuore. Noi come
2000 anni fa possiamo essere suoi testimoni.
Impegno del giorno:
Non fare passare più di 4 ore senza ricercarti nel mio cuore.
Giovedì 26 luglio 2012
Ss. Gioacchino e Anna
1ª lettura: Sir 44,1.10-15
Salmo: Sal 131;
Vangelo: Mt 13,16-17
LETTURA DA MEDITARE Siracide 44, 1.10-15
Facciamo dunque l'elogio degli uomini illustri, dei nostri antenati
per generazione. 10 Invece questi furono uomini virtuosi, i cui
meriti non furono dimenticati. 11 Nella loro discendenza dimora
una preziosa eredità, i loro nipoti.12 La loro discendenza resta
fedele alle promesse e i loro figli in grazia dei padri. 13 Per
sempre ne rimarrà la discendenza e la loro gloria non sarà
offuscata. 14 I loro corpi furono sepolti in pace, ma il loro nome
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vive per sempre. 15 I popoli parlano della loro sapienza,
l'assemblea ne proclama le lodi.
Meditazione:
E’ un invito al timor di Dio, al bene e ai frutti che ne conseguono.
Timor di Dio non inteso come paura di un Dio giudice delle nostre
azioni, ma timor che nasce dall’amore per Lui.
Impegno del giorno:
Oggi nel mio comportamento e nelle mie parole vivo alla Sua presenza.
Venerdì 27 luglio 2012
S. Liliana, S. Aurelio
1ª lettura: Ger 3,14-17
Salmo: Cant. Ger 31,10-13
Vangelo: Mt 13,18-23
LETTURA DA MEDITARE Geremia 3, 14-17
14
Ritornate, figli traviati - dice il Signore - perché io sono il vostro
padrone. Io vi prenderò uno da ogni città e due da ciascuna
famiglia e vi condurrò a Sion. 15 Vi darò pastori secondo il mio
cuore, i quali vi guideranno con scienza e intelligenza. 16 Quando
poi vi sarete moltiplicati e sarete stati fecondi nel paese, in quei
giorni - dice il Signore - non si parlerà più dell'arca dell'alleanza
del Signore; nessuno ci penserà né se ne ricorderà; essa non sarà
rimpianta né rifatta. 17 In quel tempo chiameranno
Gerusalemme trono del Signore; tutti i popoli vi si raduneranno
nel nome del Signore e non seguiranno più la caparbietà del loro
cuore malvagio.
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Meditazione:
Oggi Gesu’ vuole consolare il nostro cuore. Ci dona tanta
misericordia e fiducia. Nonostante tutto saremo eredi del suo
regno.
Impegno del giorno:
Ringrazio il Signore per tutto quello che ci ha donato e ci dona
nella nostra vita.
Sabato 28 luglio 2012
S. Nazario, S. Innocenzo
1ª lettura: Ger 7,1-11
Salmo: Sal 83
Vangelo: Mt 13,24-30
LETTURA DA MEDITARE
Geremia 7, 1-11
1
Questa è la parola che fu rivolta dal Signore a Geremia: 2 «Fermati
alla porta del tempio del Signore e là pronunzia questo discorso
dicendo: Ascoltate la parola del Signore, voi tutti di Giuda che
attraversate queste porte per prostrarvi al Signore. 3 Così dice il
Signore degli eserciti, Dio di Israele: Migliorate la vostra condotta e le
vostre azioni e io vi farò abitare in questo luogo. …5 Poiché, se
veramente emenderete la vostra condotta e le vostre azioni, se
realmente pronunzierete giuste sentenze fra un uomo e il suo
avversario; 6 se non opprimerete lo straniero, l'orfano e la vedova, se
non spargerete il sangue innocente in questo luogo e se non seguirete
per vostra disgrazia altri dèi, 7 io vi farò abitare in questo luogo, nel
paese che diedi ai vostri padri da lungo tempo e per sempre. 8 Ma voi
confidate in parole false e ciò non vi gioverà: 9 rubare, uccidere,
commettere adulterio, giurare il falso, bruciare incenso a Baal, seguire
altri dèi che non conoscevate. 10 Poi venite e vi presentate alla mia
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presenza in questo tempio, che prende il nome da me, e dite: Siamo
salvi! per poi compiere tutti questi abomini. 11 Forse è una spelonca di
ladri ai vostri occhi questo tempio che prende il nome da me? Anch'io,
ecco, vedo tutto questo.
Meditazione:
Oggi il Signore ci chiede di rivedere la nostra condotta, di guardarci allo
specchio in modo autentico per rivedere che cosa ancora non va’.
Stare davanti a Gesù è come stare allo specchio per vedere il suo volto
nel nostro. Ma forse ancora troppo offuscato dai nostri peccati.
Impegno del giorno:
Mi impegno a migliorare per essere degno di entrare nel Suo Tempio.
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Settimana dal 28 al 4 agosto
Un’apparizione mariana in terra inglese: Walsingham
Un manoscritto del secolo XV, che trascrive la Walsingham Ballad, fa
risalire al 1061 le origini del Santuario che ivi si trova. Rimasta vedova,
la signora di Walsingham, Lady Richeldis de Faverches, decise di
dedicare la propria vita alla Madonna. Questa le apparve in sogno e la
trasportò in spirito a Nazareth, facendole vedere la Santa Casa dove
l’angelo Gabriele aveva annunciato l’Incarnazione del Verbo. La
Madonna ordinò a Lady Richeldis di prendere le misure della casa per
poterla ricostruirla nella sua proprietà. Disse la Madonna: «Qui le
persone devono celebrare l’Annunciazione, la radice della redenzione
gratuita dell’umanità. Qui ricorderanno la grande gioia che ebbi
quando fui salutata dall’arcangelo Gabriele, il quale mi disse che per la
mia umiltà sarei stata Madre di Dio. Qui i pellegrini troveranno sollievo
per i loro bisogni. Chiunque mi invocherà con fede non se ne andrà a
mani vuote». Questo sogno si ripeté per ben tre volte. La pia donna
convocò subito carpentieri e muratori e realizzò una prima cappella in
legno, sostituita poco più tardi da un’altra in muratura che fu donata
all’abbazia di Downside. Alla morte di Lady Richeldis, suo figlio Lord
Geoffrey prese in mano la proprietà. Non potendo recarsi in Terra
Santa, molte persone cominciarono ad andare alla Santa Casa di
Walsingham per venerarvi la Madonna come a Nazareth. Il Santuario
divenne presto un centro di pellegrinaggio, rivaleggiando con la Terra
Santa, Roma e Santiago di Compostella. I miracoli cominciarono a
moltiplicarsi. Lo stesso Re Edoardo I fu salvo da mortale pericolo dopo
aver invocato la Madonna di Walsingham. A partire da Riccardo I Cuor
di Leone (1157-1199), tutti i Re e Regine d’Inghilterra hanno pregato a
Walsingham. Edoardo I vi si recò ben 11 volte. Prima dello scisma
protestante, anche Enrico VIII frequentò il Santuario e, come gli altri
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pellegrini, andava umilmente alla Slipper Chapel per confessarsi.
Anche i Re scozzesi, a partire da Robert Bruce, erano soliti recarsi a
Walsingham. Nel 1153 il santuario fu affidato ai Canonici Regolari di
sant’Agostino che vi costruirono un loro convento con, al centro, la
magnifica Chiesa Prepositoriale. A un miglio di distanza fu costruita nel
1340 un’altra cappella, chiamata Slipper Chapel – Cappella dei sandali
– dove i pellegrini lasciavano le scarpe per percorrere a piedi nudi
l’ultimo tratto. Con l’affermazione della Pseudo-riforma protestante, la
devozione mariana in Inghilterra soffrì una battuta d’arresto.
Bisognerà aspettare fino al 1934 perché la Cappella sia eretta come
Santuario Nazionale dal vescovo di Northampton, insieme agli altri
vescovi d’Inghilterra e del Galles. Il 15 agosto vi si celebrò la prima
Santa Messa, dopo 400 anni. Due giorni dopo il cardinale Bourne vi
accompagnò 10.000 pellegrini. Nel 1954 il delegato pontificio mons.
O’Hara incoronò canonicamente la Madonna. Il culto alla Madonna di
Walsingham riprese così il suo tradizionale posto nella devozione degli
inglesi. La custodia del Santuario è attualmente affidata ai Padri
Maristi. La Comunità contemplativa di religiose e religiosi dedicata a
Nostra Signora di Walsingham (COLW) e’ stata fondata il 6 gennaio
2004, nell’ambito della Diocesi di Westminster.
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Domenica 29 luglio
Santa Marta
1ª lettura: 2Re 4, 42-44
Salmo: 144
2ª lettura: Ef 4, 1-6
Vangelo: Gv 6, 1-15
LETTURA DA MEDITARE:
Gv 6, 1-15
1
Dopo queste cose Gesù se ne andò all'altra riva del mare di Galilea,
cioè il mare di Tiberiade. 2 Una gran folla lo seguiva, perché vedeva i
miracoli che egli faceva sugli infermi. 3 Ma Gesù salì sul monte e là si
pose a sedere con i suoi discepoli.
5
Gesù dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva
verso di lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perché
questa gente abbia da mangiare?».8 Uno dei suoi discepoli, Andrea,
fratello di Simon Pietro, gli disse: 9 «C'è qui un ragazzo che ha cinque
pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente?» 10 Gesù
disse: «Fateli sedere». C'era molta erba in quel luogo. La gente dunque
si sedette, ed erano circa cinquemila uomini. 11 Gesù, quindi, prese i
pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì alla gente seduta; lo stesso
fece dei pesci, quanti ne vollero.
Meditazione:
Ancora una volta, Gesù, mi riproponi questo passo del Vangelo. Oggi
mi colpisce la Tua razionalità: vedi il bisogno e provvedi per sfamare
quelle persone: chi ha pani e pesci li mette a disposizione, non sono
sufficienti ed interviene la Tua grande bontà e la disponibilità del
Padre, da Te invocato, pensa al resto. Grazie Gesù per essere presente
nella mia vita in ogni momento; nella quotidianità rendi l’ordinario in
straordinario, mi accompagni e mi sorreggi.
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Impegno del giorno:
Questa settimana mi accompagna l’inno alla vita di Madre Teresa. La
vita è un’opportunità, coglila. Ringrazio il Signore Gesù per il dono
della vita e voglio vivere senza sprecare nessun momento della
giornata, cercherò di agire come Lui farebbe.
Lunedì 30 luglio
S. Pier Crisologo vescovo e dottore della Chiesa
1ª lettura: Ger 13,1-11
Salmo: Dt 32, 18-21
Vangelo: Mt 13,31-35
LETTURA DA MEDITARE: Deuteronomio 32
1
«Udite, o cieli: io voglio parlare. Ascolti la terra le parole della mia
bocca! 2 Scorra come pioggia la mia dottrina, stilli come rugiada il mio
3
dire; come pioggia leggera sul verde, come scroscio sull'erba.
Voglio proclamare il nome del Signore: magnificate il nostro Dio! 4
Egli è la Roccia: perfette le sue opere, giustizia tutte le sue vie; è un
Dio fedele e senza malizia, egli è giusto e retto. 5 Prevaricano contro di
lui: non sono suoi figli, per le loro macchie, generazione tortuosa e
perversa. 6 Così tu ripaghi il Signore, popolo stolto e privo di saggezza?
Non è lui il padre che ti ha creato, che ti ha fatto e ti ha costituito? 7
Ricorda i giorni del tempo antico, medita gli anni lontani. Interroga
tuo padre e te lo racconterà, i tuoi vecchi e te lo diranno.
Meditazione:
Signore Gesù mi stai sottolineando che tutto quello che viene da Te è
buono! Tutto ma proprio tutto ci porta a proclamare il Tuo nome,
perché lo splendore ed anche il dramma dell’umanità sono comunque
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adeguati a Te mio Signore e mio Creatore. Come essere umano sono
l’unica creatura veramente capace di proclamare che Dio è Amore? Io
penso di sì, perché sono il Tuo amore e se rimango in Te tutto è
possibile.
Impegno del giorno:
La vita è bellezza, ammirala.
Mi soffermerò ad osservare il creato con occhi nuovi (quelli del cuore
del mio Creatore): il cielo, le stelle, il sole, la natura, i fiori, le piante, gli
animali, i miei fratelli (il loro cuore). Ascolterò ogni fratello che
incontro e mi renderò disponibile a risolvere il “suo” bisogno. Con
Gesù tutto è possibile.
Martedì 31 luglio
S. Ignazio di Loyola sacerdote
1ª lettura: Ger 14, 17b-22
Salmo: 78
Vangelo: Mt 13,36-43
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 78
1
Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento; porgete orecchio alle
parole della mia bocca! 2Io aprirò la mia bocca per esprimere parabole,
esporrò i misteri dei tempi antichi. 3Quel che abbiamo udito e
conosciuto, e che i nostri padri ci hanno raccontato, 4non lo
nasconderemo ai loro figli; diremo alla generazione futura le lodi del
SIGNORE, la sua potenza e le meraviglie che egli ha operate. 5Egli
stabilì una testimonianza in Giacobbe, istituì una legge in Israele e
ordinò ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, 6perché fossero
note alla generazione futura, ai figli che sarebbero nati.
47
Meditazione:
L’uomo dice a Dio con insistenza: ascolta, perché taci, piega il tuo
orecchio, perché dimentichi?…Grazie Gesù per questa storia d’amore
che mi proponi, Dio ha compiuto meraviglie nei confronti di un popolo
infedele; queste meraviglie vanno trasmesse ai figli perché le
raccontino anche ai loro figli. E così “non dimentichino le opere di Dio
e osservino i suoi comandi”. Ti ringrazio per le meraviglie che compi
nella mia vita anche se spesso io sono ingrato ed infedele. Mi ricordi
che le opere di Dio sono grandi e gratuite, “gratuitamente ho ricevuto
e gratuitamente devo donare”. Tu mi hai donato la Tua vita per la mia
salvezza! Immenso dono di Amore!
Impegno del giorno:
La vita è beatitudine, assaporala.
Oggi Signore Gesù non solo mi soffermo per godere di ogni bene della
vita, ma voglio assaporarla fino in fondo per rendertene grazie,
ponendomi in preghiera. Oggi reciterò il Santo Rosario per ringraziarti
anche del dono di Tua Madre.
Mercoledì 1 agosto
S. Alfonso M. de’ Liguori dottore della Chiesa
1ª lettura: Ger 15,10-21
Salmo: 58
Vangelo: Mt 13,44-46
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 58
1
È proprio secondo giustizia che voi parlate, o potenti? Giudicate voi
rettamente i figli degli uomini? 2Anzi, in cuor vostro commettete
iniquità; nel paese, voi gettate nella bilancia la violenza delle vostre
mani. 3Gli empi sono sviati fin dal grembo materno, i bugiardi sono
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traviati fin dalla nascita. 4Hanno veleno simile a quello di serpente,
sono sordi come aspide che si tura le orecchie, 5per non udire la voce
degl'incantatori, del mago esperto d'incantesimi….. 10Il giusto si
rallegrerà nel veder la punizione, si laverà i piedi nel sangue
dell'empio, 11e la gente dirà: «Certo, vi è una ricompensa per il giusto;
certo, c'è un Dio che fa giustizia sulla terra!»
Meditazione:
Con questo salmo Signore Gesù mi stai facendo riflettere sulla giustizia
umana la quale intende esprimere giudizi giusti. Il problema è
delicatissimo, perché l’esperienza quotidiana mi dice che la “giustizia”
è sempre definita secondo criteri che tendono a “giustificare” le
ingiustizie del mondo, e quindi le ingiustizie di coloro che nel mondo
più fortemente detengono i grandi poteri. Ma cosa fa nascere questa
giustizia? Senz’altro menzogne e divisioni umane. Il fratello non
riconosce e non accetta il fratello “diverso” perché il cuore non è
guidato dall’amore. La giustizia sei Tu Gesù, perché sei Misericordia ed
Amore.
Impegno del giorno:
La vita è un sogno, fanne una realtà.
Lascerò che la mia fantasia incontri quella di Dio per realizzare il sogno
in questa santa umanità, in particolare per la giustizia. Oggi mi asterrò
dall’’emettere qualsiasi giudizio sui miei fratelli e pregherò per loro.
Giovedì 2 agosto
S. Eusebio vescovo
1ª lettura: Ger 18,1-6
Salmo: 145
Vangelo: Mt 13,47-53
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LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 145
14
Il SIGNORE sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che
sono curvi. 15Gli occhi di tutti sono rivolti a te, e tu dai loro il cibo a suo
tempo. 16Tu apri la tua mano, e dai cibo a volontà a tutti i viventi. 17Il
SIGNORE è giusto in tutte le sue vie e benevolo in tutte le sue opere.
18
Il SIGNORE è vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo
invocano in verità. 19Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono,
ode il loro grido, e li salva. 20Il SIGNORE protegge tutti quelli che
l'amano, ma distruggerà tutti gli empi. 21La mia bocca proclamerà la
lode del SIGNORE e ogni carne benedirà il suo nome santo per sempre!
Meditazione:
Signore Gesù mi stai facendo vivere un tempo di pace, di normalità.
Tu mi ricordi che sei sempre disponibile a rialzarmi quando cado sotto
le mie debolezze.
Tu mi sei sempre vicino perché non vuoi la mia condanna, ma solo il
mio bene vero. Tu sei un Dio fedele e per sempre, mai manchi alla Tua
parola e Tu governi con giustizia e bontà. Tu salvi coloro che Ti
invocano, non sei duro di orecchi nei confronti di chi ti invoca, anzi Ti
commuovi. Ti lodo e benedico il Tuo nome, perché sei SANTO!
Impegno del giorno:
La vita è una sfida, affrontala.
Con la realtà di Dio, perché Gesù è sempre con me, affronterò ogni
evento di oggi, portandolo a Lui e con Lui camminerò. Inizierò la
giornata recitando una giaculatoria, che ripeterò tutto il giorno: “Gesù
mio, aiutami, non abbandonarmi!”
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Venerdì 3 agosto
S. Lidia vergine
1ª lettura: Ger 26,1-9
Salmo: 68
Vangelo: Mt 13,54-58
LETTURA DA MEDITARE Salmo 68
3
Ma i giusti si rallegreranno, trionferanno in presenza di Dio, ed
esulteranno di gioia. 4Cantate a Dio, salmeggiate al suo nome,
preparate la via a colui che cavalca attraverso i deserti; il suo nome è il
SIGNORE; esultate davanti a lui. 5Dio è padre degli orfani e difensore
delle vedove nella sua santa dimora; 6a quelli che sono soli Dio dà una
famiglia, libera i prigionieri e dà loro prosperità; solo i ribelli risiedono
in terra arida. 7O Dio, quando tu uscisti alla testa del tuo popolo,
quando avanzasti attraverso il deserto 8la terra tremò; anche i cieli si
sciolsero in pioggia davanti a Dio; lo stesso Sinai tremò davanti a Dio,
al Dio d'Israele. 9O Dio, tu mandasti una pioggia benefica sulla tua
eredità esausta, per ristorarla. 10Il tuo popolo abitò nel paese,
benevolmente preparato da te, o Dio, per i miseri.
Meditazione:
I giusti si rallegreranno alla presenza di Dio, mi richiami la Tua giustizia.
Come posso essere un uomo giusto? Come posso vivere in questo
tempo senza lasciarmi coinvolgere dal quotidiano e vivere la logica
umana? Sono debole e chiedo la Tua forza per poterti testimoniare
con verità. Desidero Gesù esultare davanti a TE e vivere affinché Tu sia
il Signore della mia vita, al di sopra di tutti ci sia Tu e desidero vivere la
logica Tua, non voglio essere una delusione ai Tuoi occhi.
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Impegno del giorno:
La vita è un dovere, compilo.
Pregherò con tutto il cuore e mi porrò in silenzio, per almeno mezzora
in adorazione, lasciando fuori dalla mia mente le cose del mondo.
Pregherò sulla concretezza della mia scelta di vita (per chi non lo
avesse ancora deciso…è il momento).
Sabato 4 agosto
S. Giovanni M. Vianney sacerdote
1ª lettura: Ger. 26,11-16.24
Salmo: 68
Vangelo: Mt 14,1-12
LETTURA DA MEDITARE
Salmo 68
26
Benedite Dio nelle assemblee, benedite il Signore, voi che siete della
stirpe d'Israele!28Il tuo Dio ha decretato la tua potenza; conferma, o
Dio, quanto hai fatto per noi! 29Nel tuo tempio, che sovrasta
Gerusalemme, i re ti porteranno doni. 30Minaccia la bestia dei canneti,
il branco dei tori con i vitelli dei popoli, che si prostrano portando
verghe d'argento. Disperdi i popoli che amano la guerra. 31Prìncipi
verranno dall'Egitto, l'Etiopia s'affretterà a tender le mani verso Dio.
32
O regni della terra, cantate a Dio, salmeggiate al SIGNORE, 33a colui
che cavalca sui cieli dei cieli eterni! Ecco, egli fa risonare la sua voce, la
sua voce potente. 34Riconoscete la potenza di Dio; la sua maestà è
sopra Israele, e la sua potenza è nei cieli. 35O Dio, tu sei tremendo dal
tuo santuario! Il Dio d'Israele dà forza e potenza al suo popolo.
Benedetto sia Dio!
52
Meditazione:
Mi chiedi Signore Gesù di benedirti pubblicamente, perchè Tu non sei
solo una scelta privata, ma sei colui che mi ha dato la vita, quindi non
puoi essere una parte, ma una piena realizzazione della mia vita sia
spirituale, sia umana. Riconosco Signore la Tua potenza nella mia vita,
la Tua maestà guida il mio cammino, anche con le mie debolezze e le
mie mancanze; sei presente anche nelle fatiche di ogni giorno.
Impegno del giorno:
La vita è pace, costruiscila. Oggi desidero e mi impegno affinché la
pace non sia solo un “progetto”, ma una realtà che vivo con me stesso,
con i fratelli che incontro, con la mia comunità. Visiterò una persona
che da tempo evito.
53
Settimana da 5 al 11 agosto
Apparizione: Madonna dello Splendore
Il 22 aprile 1557, su una collinetta al di fuori delle mura di Giulianova
(TE), verso mezzogiorno, un pio contadino, Bertolino, stanco per aver
raccolto della legna da ardere da portare nella sua casa di Cologna,
andò a riposarsi all'ombra di un frondoso ulivo. Bertolino, ristorato
dalla piacevole brezza marina che giungeva fin lassù, stava per
assopirsi quando vide tra i rami dell'albero una luce abbagliante e, al
centro, la Vergine Maria che gli disse: "Su, Bertolino, levati e vai tosto
in Giulianova e spargi per tutto il paese la lieta novella che la Gran
Madre di Dio qui ha scelto la sua dimora. Avvisa il clero che venga
senza indugio alcuno con solenne processione ad onorarmi e che qui,
dove tu ora mi vedi, mi si costruisca un santuario". Ancora stordito per
la grande emozione, ma fiero per l'incarico ricevuto, Bertolino corse
dal governatore per riferirgli lo straordinario messaggio della
Madonna. Com'era prevedibile, sia il governatore che alcuni notabili
presenti si divertirono molto nell'ascoltare lo strano racconto del
contadino, ma quando questo incominciò ad insistere perché lo
seguissero sul luogo dell'apparizione, lo cacciarono in malo modo,
tacciandolo di essere un visionario demente. Molto abbattuto per la
cattiva accoglienza ricevuta, Bertolino se ne ritornò a casa, ma il giorno
seguente, di buon mattino, spinto da una forza interiore, si recò
nuovamente all'ulivo con la speranza di rivedere la splendente
immagine della Madonna per poterle confidare tutta la sua amarezza.
Il povero contadino percorse l'ultimo tratto della salita con il cuore in
gola; si sentiva umiliato e offeso non tanto per le ingiurie quanto per il
fallimento dell'importante missione. Giunto in prossimità dell'albero
tutti i suoi timori svanirono perché la Madonna era lì ad attenderlo per
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rincuorarlo ed esortarlo a tornare dal governatore. Purtroppo neanche
la seconda ambasciata ebbe miglior successo della prima. Il terzo
giorno, Bertolino ritornò in quel luogo a lui già tanto caro. Si
inginocchiò ed attese la confortante apparizione. La Vergine tornò e
con dolcezza e fermezza lo incitò ad insistere presso il governatore che
quanto asseriva corrispondeva a verità. Bertolino tornò in città e,
colmo di rinnovato fervore, per la terza volta raccontò quanto la Gran
Madre di Gesù gli aveva appena comandato, insistendo perché tutti
salissero con lui in cima alla collina per verificare la veridicità del suo
racconto. Questa volta uno di loro, per meglio convincerlo a mettere
giudizio, iniziò a percuoterlo con violenza, tra il divertimento dei
presenti. Di temperamento mite, Bertolino sarebbe stato sopraffatto
se la Madonna non fosse intervenuta liberandolo dalle mani dello
sconsiderato, che rimase improvvisamente paralizzato e muto. Nella
sala calò un silenzio assoluto: tutti compresero di essere stati
testimoni di un evento soprannaturale e ciascuno, nel proprio cuore,
impetrava il perdono per le offese arrecate all'innocuo contadino.
Sgomento e smarrito il governatore si affrettò a convocare il clero e il
popolo tutto per recarsi in solenne processione sul luogo indicato da
Bertolino. Il taglialegna, fiducioso nelle promesse della Madonna e con
il cuore colmo di gioia, guidò il corteo dal palazzo ducale al luogo
miracoloso dove tutti poterono assistere trasecolati alla fantastica
visione, chiara e distinta, della Vergine Maria, splendente fra fulgori di
luce abbagliante. Ma la Madonna aveva riservato loro un grande dono
come prova tangibile e imperitura dello straordinario avvenimento:
alla base dell'olivo fece sgorgare una sorgente d'acqua pura e fresca, a
getto continuo, che esiste tutt'ora! La notizia dell'apparizione, che
pose fine alla pestilenza che aveva colpito l'intera regione, ma che
aveva lasciato indenne il circondario di Giulianova, si sparse in un
baleno. Un avvenimento così straordinario attirò sul luogo una
moltitudine di persone che giungeva da ogni dove per vedere l'ulivo
55
miracoloso, per segnarsi con l'acqua della sorgente e per prostrarsi in
adorazione invocando misericordia, protezione e conforto. Portato a
braccia vi si recò anche l'aggressore di Bertolino, sinceramente pentito
per il gesto insensato e proprio a lui, Maria Santissima dello Splendore
volle fare la prima grazia ridonandogli, tra gli osanna dei presenti, l'uso
della favella e delle articolazioni.
L’acqua della sorgente si attinge tutt’oggi per le innumerevoli grazie di
guarigione fisica e di liberazione spirituale dispensate attraverso di
essa e ampiamente testimoniate.
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Domenica 5 Agosto 2012
XVII Domenica del Tempo Ordinario
1ª lettura: Es 16,2-4.12-15
Salmo: Salmo 77
2ª lettura: Efesini 4, 17.20-24
Vangelo: Gv 6,24-35
LETTURA DA MEDITARE: Gv 6,24-35
24 Quando dunque la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i
suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafarnao alla
ricerca di Gesù. 25 Trovatolo di là dal mare, gli dissero: «Rabbì,
quando sei venuto qua?». 26 Gesù rispose: «In verità, in verità vi dico,
voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete
mangiato di quei pani e vi siete saziati. 27 Procuratevi non il cibo che
perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo
vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». 28 Gli
dissero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di
Dio?». 29 Gesù rispose: «Questa è l'opera di Dio: credere in colui che
egli ha mandato». 30 Allora gli dissero: «Quale segno dunque tu fai
perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 31 I nostri
padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede
loro da mangiare un pane dal cielo». 32 Rispose loro Gesù: «In verità,
in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio
vi dà il pane dal cielo, quello vero; 33 il pane di Dio è colui che
discende dal cielo e dà la vita al mondo». 34 Allora gli dissero:
«Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non
avrà più sete.
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Meditazione:
Abbiamo fame tutti i giorni, più volte al giorno. Quante volte durante il
giorno ci capita di avere fame del “pane di Dio” che è Gesù stesso?
Come siamo contenti quando abbiamo mangiato bene così la Parola di
Dio da gioia al nostro spirito.
Impegno del giorno:
Ogni volta che ho fame oppure si avvicina l’ora del pranzo leggo un
versetto del Vangelo di oggi.
Lunedì 6 Agosto 2012
Trasfigurazione di Nostro Signore
1ª lettura: Dn 7,9-10.13-14
Salmo: Salmo 96
2ª lettura: 2Pt 1,16-19
Vangelo: Mc 9, 2-10
LETTURA DA MEDITARE:
Mc 9, 2-10
2 Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li
portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si
trasfigurò davanti a loro 3 e le sue vesti divennero splendenti,
bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così
bianche. 4 E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con Gesù.
5 Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello
per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una
per Elia!». 6 Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi
dallo spavento. 7 Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì
una voce dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!».
8 E subito guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù
solo con loro. 9 Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non
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raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio
dell'uomo fosse risuscitato dai morti. 10 Ed essi tennero per sé la cosa,
domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti.
Meditazione:
Marco riferisce un particolare importante di Pietro: “Non sapeva che
cosa dire” … ma ha parlato lo stesso. Anche nella nostra vita ci sono
delle manifestazioni forti di Dio, come la Trasfigurazione, di fronte alle
quali ciascuno reagisce secondo le proprie caratteristiche umane. La
chiave per comprendere a fondo, per fare nostro il messaggio di Dio
racchiuso in ciò che ci succede, è fare silenzio dentro di noi e ascoltare.
“Ascoltatelo!”.
Impegno del giorno:
Mi esercito nell’ascolto profondo aspettando qualche secondo prima
di rispondere.
Martedì 7 Agosto 2012
S. Gaetano
1ª lettura: Gr 30,1-2.12-15.18-22
Salmo: Salmo 101
Vangelo: Mt 14,22-36
LETTURA DA MEDITARE:
Mt 14,22-36
22 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo
sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.
23 Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera,
egli se ne stava ancora solo lassù. 24 La barca intanto distava già
qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento
contrario. 25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro
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camminando sul mare. 26 I discepoli, a vederlo camminare sul mare,
furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla
paura. 27 Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate
paura». 28 Pietro gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga
da te sulle acque». 29 Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla
barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30 Ma per
la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò:
«Signore, salvami!». 31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli
disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 32 Appena saliti
sulla barca, il vento cessò. 33 Quelli che erano sulla barca gli si
prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!».
34 Compiuta la traversata, approdarono a Genèsaret. 35 E la gente del
luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli
portarono tutti i malati, 36 e lo pregavano di poter toccare almeno
l'orlo del suo mantello. E quanti lo toccavano guarivano.
Meditazione:
Anche oggi è Pietro che ci accompagna, anzi è la paura di Pietro che ci
fa scoprire il dolce gesto di Gesù. Gesù ci chiede di fidarci e continuare
a fidarci. Quando il tempo della prova si allunga anche noi, come
Pietro, ci spaventiamo ma Gesù “subito” tende la sua mano e noi,
stringendola con fede, possiamo continuare a camminare sulle acqua
agitate.
Impegno del giorno:
Partecipo alla Santa Messa portando tutte le paure che in me durano
da tempo, con la sicurezza che Gesù realmente presente
nell’Eucarestia mi “afferra”.
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Mercoledì 8 Agosto 2012
S. Domenico
1ª lettura: Gr 31, 1-7
Salmo: Ger.31,10-13
Vangelo: Mt 15,21-28
LETTURA DA MEDITARE:
Mt 15,21-28
21 Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. 22 Ed
ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a
gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente
tormentata da un demonio». 23 Ma egli non le rivolse neppure una
parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: «Esaudiscila,
vedi come ci grida dietro». 24 Ma egli rispose: «Non sono stato inviato
che alle pecore perdute della casa di Israele». 25 Ma quella venne e si
prostrò dinanzi a lui dicendo: «Signore, aiutami!». 26 Ed egli rispose:
«Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini». 27 «È
vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle
briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». 28 Allora Gesù le
replicò: «Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come
desideri». E da quell'istante sua figlia fu guarita.
Meditazione:
A volte nel cuore sorge un pensiero “Ho domandato a Gesù questa
cosa tantissime volte ma lui non mi ascolta”. Gesù fa due miracoli alla
donna Cananea: il dono della fede prima ancora della guarigione della
figlia. Lascia che la donna ripeta più volte la sua richiesta perché le sta
donando prima la fede e questo dono le rimarrà anche dopo la
guarigione della figlia.
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Impegno del giorno:
Recito il Santo Rosario con fiducia chiedendo a Maria di presentare a
Gesù le mie “vecchie” richieste.
Giovedì 9 Agosto 2012
S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)
1ª lettura: Osea 2,16b.17b.21-22
Salmo: Salmo 44
Vangelo: Mt 25,1-13
LETTURA DA MEDITARE
Mt 25,1-13
1 Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade,
uscirono incontro allo sposo. 2 Cinque di esse erano stolte e cinque
sagge; 3 le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le
sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli
vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A
mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7 Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 E le
stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre
lampade si spengono. 9 Ma le sagge risposero: No, che non abbia a
mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e
compratevene. 10 Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio,
arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle
nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre
vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! 12 Ma egli
rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 13 Vegliate dunque, perché
non sapete né il giorno né l'ora.
Meditazione: Quante volte in una giornata arriva lo sposo! Arriva con
una telefonata, con un incontro, con un impegno, con una richiesta …
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arriva e spesso noi restiamo con il rimorso di non essere stati pronti …
avrei potuto pensare, dire, fare. Se scegliamo di mettere tutto il nostro
amore, anche se non facciamo ogni cosa alla perfezione, abbiamo
messo il nostro “olio” ed è venuto il Regno di Dio.
Impegno del giorno: Prendo la decisione di non ripensare a quello che
non ho fatto ma di fare con Amore quello che sto facendo.
Venerdì 10 Agosto 2012
S. Lorenzo
1ª lettura: 2Cor 9,6-10
Salmo: Salmo 111
Vangelo: Gv 12,24-26
LETTURA DA MEDITARE
Gv 12,24-26
24 In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non
muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. 25 Chi
ama la sua vita la perde e chi odia la sua vita in questo mondo la
conserverà per la vita eterna. 26 Se uno mi vuol servire mi segua, e
dove sono io, là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve, il Padre lo
onorerà.
Meditazione:
Le nostre giornate sono programmate; abbiamo i nostri ritmi, i nostri
gusti, i nostri affetti. Come è difficile cambiare programma, cambiare
preferenza, accogliere persone nuove. Impieghiamo molte energie
fisiche e spirituali ma questo ci aiuta ad avere dentro di noi un fuoco
acceso, una vita che non finisce. Vale la pena affrontare le situazioni
anche se i conti non tornano, essere giardinieri piuttosto che contabili.
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Impegno del giorno:
Cambio qualche cosa nell’organizzazione della mia giornata per
regalare un po’ di tempo ad una persona.
Sabato 11 Agosto 2012
S. Chiara d’Assisi
1ª lettura: Ab 1,12- 2,4
Salmo: Salmo 9
Vangelo: Mt 17, 14-20
LETTURA DA MEDITARE
Mt 17, 14-20
14 Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo 15 che,
gettatosi in ginocchio, gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è
epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche
nell'acqua; 16 l'ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto
guarirlo». 17 E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa!
Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi?
Portatemelo qui». 18 E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio
uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito. 19 Allora i
discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché noi non
abbiamo potuto scacciarlo?». 20 Ed egli rispose: «Per la vostra poca
fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa,
potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e
niente vi sarà impossibile».
Meditazione:
Coraggiosi i discepoli che nonostante il disappunto di Gesù chiedono
“come mai non siamo riusciti a scacciarlo?”… e Gesù risponde con
grande misericordia, incoraggiandoli. Spiega e dona ai loro cuori uno
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slancio nuovo; dà loro la speranza della fede cioè li attira di nuovo a sé.
Niente vi sarà impossibile se lo farete con me e per me.
Impegno del giorno:
Faccio un gesto concreto di fede che può essere comunicare una
decisione, comprare un oggetto, scrivere un messaggio, etc.
65
Settimana dal 12 al 18 agosto
Apparizione a Knock, Irlanda
Il 21 agosto del 1879, nel villaggio di Knock, nell'ovest dell'Irlanda,
durante una notte tempestosa, Margaret Beirne stava chiudendo la
chiesa, quando notò una intensa luce provenire dal lato sud
dell’edificio. Ad una prima occhiata le parve di vedere delle statue di
Maria, di Giuseppe e di San Giovanni accanto ad un nuovo altare su cui
si trovavano un agnello e una croce. Margaret non vi prestò attenzione
perché la chiesa l’anno prima aveva perso due delle sue statue
durante un temporale: pensò che queste statue servissero come
rimpiazzo. Anche la governante dell’arcidiacono Cavanagh, Mary
McLoughlin, le aveva notate ma, come Margaret, considerò che si
trattasse delle nuove statue che il pastore aveva preso a Dublino.
Entrambe comunque pensarono che fosse strano che il pastore le
avesse lasciate fuori sotto la pioggia. Più tardi Mary McLoughlin si recò
a casa di Margaret Beirne. Quando Mary decise di tornare a casa, Mary
Beirne, sorella maggiore di Margaret, si offrì di accompagnarla.
Passando vicino alla chiesa, sotto la pioggia, notarono che le statue si
trovavano ancora là. Allora Mary Beirne decise di dare un’occhiata più
da vicino, ma ebbe un sussulto di meraviglia: "Non sono statue. Si
muovono. E’ la Madonna!", esclamò. Subito corse a casa a chiamare la
madre e il fratello. Intanto la notizia dell’apparizione si era sparsa
velocemente e almeno 22 persone vi assistettero quella notte. L’intero
muro posteriore della Chiesa era illuminato da una intensa luce che
poteva essere vista da molto lontano. Le figure erano sospese a circa
mezzo metro da terra. L’altare con l’agnello e la croce era circondato
di angeli che volteggiavano sopra di esso. Maria, la più grande delle
figure, portava un mantello e una fascia bianchi, e un lungo velo sulla
testa che le scendeva fino ai piedi. Sul capo coperto dal velo, aveva
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una corona d’oro. Fra la corona e il bordo del velo c’era una rosa d’oro.
Le sue mani erano sollevate all’altezza delle spalle e il suo sguardo,
assorto nella preghiera, era rivolto verso il cielo. San Giuseppe si
trovava alla destra di Maria, aveva la testa reclinata in avanti e le mani
giunte in preghiera. San Giovanni Evangelista aveva una mitra da
vescovo e si trovava a sinistra di Maria, la mano destra era sollevata e
il braccio sinistro teneva quella che pareva essere la Sacra Bibbia. Le
tre figure stavano in silenzio. Sebbene stesse piovendo e il vento
soffiasse impetuoso, il terreno sotto le figure e il muro posteriore della
chiesa rimasero completamente asciutti. Uno dei veggenti,
l’adolescente Patrick Hill, si avvicinò alle figure per toccarle, ma esse si
ritrassero. Patrick più tardi testimoniò alle autorità che quelle erano
persone vere, in tre dimensioni. Poteva distinguerne gli occhi, il colore
dei capelli, la conformazione della pelle. Anche le ali degli angeli si
muovevano. Il libro sul braccio di San Giovanni era aperto e Patrick
poteva intravedere ciò che vi era scritto. Mentre la piccola folla si
inginocchiava davanti all’apparizione in preghiera, i visitatori celesti
continuavano a restare in silenzio. Solo dopo molte ore
improvvisamente le figure scomparvero. L’Arcivescovo di Tuam, Dr.
John McHale, sei settimane più tardi istituì una Commissione di
indagine incaricata di indagare sui fatti. Vi furono 15 testimoni ufficiali
dell’apparizione, uomini, donne e bambini di diverse età e la loro
versione dei fatti concordò su ogni particolare. La Commissione
concluse che la testimonianza di quelle persone era attendibile e
soddisfacente. Non ci fu alcun pronunciamento ufficiale sull'autenticità
dell’apparizione di Knock e i fedeli vennero lasciati liberi di farsi
guidare dalla loro coscienza. In quel periodo molti fedeli sentivano una
chiamata interiore a visitare Knock e negli anni seguenti furono
numerosi i pellegrinaggi organizzati dagli arcivescovi irlandesi per
venire incontro alle tante richieste. Nel 1936 l’Arcivescovo Gilmartin
istituì una nuova commissione per esaminare i tre testimoni
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dell’apparizione ancora viventi: Mary O'Connell (Mary Beirne), Patrick
Beirne e John Curry, i quali confermarono la deposizione originaria del
1879. Mary O'Connell testimoniò sotto giuramento dal suo letto di
morte e alla fine della sua deposizione aggiunse: "Sono certa di tutto
ciò che ho detto e faccio questa dichiarazione sapendo che presto sarò
davanti a Dio. Il verdetto della Commissione fu che la deposizione fatta
dai testimoni era sincera e degna di fiducia. L’arcivescovo Gilmartin
diede parere favorevole alla devozione dell’apparizione di Knock.
Quando la notizia si diffuse, molte migliaia di persone si recarono al
Santuario di Knock per portarvi i loro ammalati. Molte guarigioni si
verificarono. Da allora, ogni anno, circa un milione e mezzo di persone
si reca in pellegrinaggio a Knock che, col tempo, guadagnò
gradualmente il sostegno ufficiale della Chiesa di Roma, fino alla visita
di Papa Giovanni Paolo II nel 1979 al santuario, dove celebrò la Messa
in occasione del centenario dell’apparizione.
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Domenica 12 agosto 2012
Santa Giovanna F. de Chantal
1ª lettura: 1 Re 19,4-8
Salmo: 33
Vangelo: Gv 6,41-51
LETTURA DA MEDITARE
Gv 6,41-51
Intanto i Giudei mormoravano di lui perché aveva detto: «Io sono il
pane disceso dal cielo». 42 E dicevano: «Costui non è forse Gesù, il
figlio di Giuseppe? Di lui conosciamo il padre e la madre. Come può
dunque dire: Sono disceso dal cielo?». 43 Gesù rispose: «Non
mormorate tra di voi. 44 Nessuno può venire a me, se non lo attira il
Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 45 Sta
scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha
udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 46 Non che alcuno abbia
visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. 47 In
verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. 48 Io sono il pane
della vita. 49 I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono
morti; 50 questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia
non muoia. 51 Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di
questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la
vita del mondo».
41
Meditazione:
I Giudei si erano creati una loro immagine del Messia che, per loro,
doveva venire misteriosamente; Gesù è troppo vicino alla loro
quotidianità, come può dire ‘Sono disceso dal cielo!’
69
Impegno del giorno:
Cerco di scoprire con la mia preghiera le mormorazioni annidate nel
mio cuore che mi impediscono di accogliere Gesù, pane vivo, che mi
salva.
Lunedì 13 agosto 2012
S.s. Ponziano e Ippolito
1ª lettura: Ez 1,2-5.24-28c
Salmo: 148
Vangelo: Mt 17,22-27
LETTURA DA MEDITARE
Ez 1,2-5.24-28c
3
Il cinque del mese la parola del Signore fu rivolta al sacerdote
Ezechiele nel paese dei Caldei. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.
4
Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una
grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in
mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. 5 Al
centro apparve la figura di quattro esseri animati avevano sembianza
umana. 24 Quando essi si muovevano, io udivo il rombo delle ali, simile
al rumore di grandi acque, come il tuono dell'Onnipotente. Quando
poi si fermavano, ripiegavano le ali. 25 Ci fu un rumore al di sopra del
firmamento che era sulle loro teste. apparve come una pietra di zaffiro
in forma di trono e su questa specie di trono, in alto, una figura dalle
sembianze umane. 27 Da ciò che sembrava essere dai fianchi in su, mi
apparve splendido come l'elettro e da ciò che sembrava dai fianchi in
giù, mi apparve come di fuoco. Era circondato da uno splendore 28 il
cui aspetto era simile a quello dell'arcobaleno nelle nubi in un giorno
di pioggia. Tale mi apparve l'aspetto della gloria del Signore. Quando la
vidi, caddi con la faccia a terra e udii la voce di uno che parlava.
2
70
Meditazione:
Ezechiele svolge il suo ministero profetico in esilio, lontano dalla sua
terra promessa, Gerusalemme. Quale gioia, quanta consolazione per
lui essere raggiunto da una visione così forte e indescrivibile della
gloria di Dio,cioè Dio stesso!
Impegno del giorno:
Prego per tutti i sacerdoti ‘in esilio’, che si sentono soli e vivono
incomprensioni e per i missionari. La gloria di Dio li sorprenda e siano
rafforzati nella loro chiamata a prendersi cura del gregge.
Martedì 14 agosto 2012
S. Massimiliano M. Kolbe
1ª lettura: Ez 2,8 - 3,4
Salmo: 118
Vangelo: Mt 18,-5.10.12-14
LETTURA DA MEDITARE
Ez 2,8 - 3,4
E tu, figlio dell'uomo, ascolta ciò che ti dico e non esser ribelle come
questa genìa di ribelli; apri la bocca e mangia ciò che io ti do».9 Io
guardai ed ecco, una mano tesa verso di me teneva un rotolo. Lo
spiegò davanti a me; era scritto all'interno e all'esterno e vi erano
scritti lamenti, pianti e guai.
1
Mi disse: «Figlio dell'uomo, mangia ciò che hai davanti, mangia
questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele». 2 Io aprii la bocca ed
egli mi fece mangiare quel rotolo, 3 dicendomi:«Figlio dell'uomo,
nutrisci il ventre e riempi le viscere con questo rotolo che ti porgo». Io
lo mangiai e fu per la mia bocca dolce come il miele. 4 Poi egli mi disse:
«Figlio dell'uomo, va', recati dagli Israeliti e riferisci loro le mie parole.
8
71
Meditazione
Ieri il profeta Ezechiele veniva raggiunto dalla Gloria di Dio, attraverso
una visione e si prostrava di fronte ad Essa. Oggi lo vediamo ricevere in
bocca un rotolo che appartiene a Dio stesso, che nutre le sue viscere,
ma che contiene anche parole dure, lamenti e pianti. Deve ‘mangiare’
per poi ‘andare’ e ‘parlare ‘ agli israeliti.
Impegno del giorno:
Come il profeta, mi lascerò riempire in profondità dalla Parola di Dio e
dall’Eucaristia. Aiuterò chi è nella tribolazione a trovare la
consolazione, perché dal pianto passi alla dolcezza di Dio.
Mercoledì 15 agosto 2012
Assunzione Beata Vergine Maria
1ª lettura: Ap 11,19; 12,1-6.10
Salmo: 44
2° lettura: 1 Cor 15,20-27
Vangelo: Lc 1, 39-56
LETTURA DA MEDITARE
Ap 11,19; 12,1-6.10
Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario
l'arca dell'alleanza. 1 Nel cielo apparve una donna vestita di sole, con
la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 2 Era
incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3 Allora apparve
un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci
corna e sulle teste sette diademi…. Il drago si pose davanti alla donna
che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5 Essa
partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con
scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono.
6
La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un
19
72
rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Allora
udii una gran voce nel cielo che diceva: «Ora si è compiuta la salvezza,
la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è
stato precipitato l'accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava
davanti al nostro Dio giorno e notte.
Meditazione:
Si apre il Cielo, appare una donna vestita di sole, di splendore
sovraumano. Maria, la Madre del bambino, fugge nel deserto per tre
anni e mezzo. C’è lo scontro tra il bene e il male. Cristo, rapito verso
Dio non è colpito dal male. Si canterà l’inno di vittoria, l’Accusatore è
precipitato.
Impegno del giorno:
Maria, hai partecipato alla lotta contro il male e non c’è più chi mi
accusa giorno e notte; la mia anima, anche se nel deserto o nella lotta,
trova protezione e speranza in Te! Oggi ti chiederò, come nel deserto,
la manna della guarigione dalle accuse interiori. E ‘salirò’ con Te
lontano dall’Accusatore.
Giovedì 16 agosto 2012
S. Stefano d’Ungheria; S. Rocco
1ª lettura: Ez 12,1-12
Salmo: 77
Vangelo: Mt 18,21 - 19,1
LETTURA DA MEDITARE
Ez 12,1-12
«Figlio dell'uomo, tu abiti in mezzo a una genìa di ribelli, che hanno
occhi per vedere e non vedono, hanno orecchi per udire e non odono,
perché sono una genìa di ribelli. 3 Tu, figlio dell'uomo, fa' il tuo
2
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bagaglio da deportato e, di giorno davanti ai loro occhi, preparati a
emigrare; emigrerai dal luogo dove stai verso un altro luogo, davanti ai
loro occhi: forse comprenderanno che sono una genìa di ribelli.
4
Prepara di giorno il tuo bagaglio, come il bagaglio d'un esiliato,
davanti ai loro occhi; uscirai però al tramonto, davanti a loro, come
partirebbe un esiliato. 5 Fa' alla loro presenza un'apertura nel muro ed
esci di lì. 6 Mettiti alla loro presenza il bagaglio sulle spalle ed esci
nell'oscurità: ti coprirai la faccia in modo da non vedere il paese,
perché io ho fatto di te un simbolo per gli Israeliti».8 Al mattino mi fu
rivolta questa parola del Signore: 9 «Figlio dell'uomo, non t'ha chiesto il
popolo d'Israele, quella genìa di ribelli, che cosa stai facendo?
10
Rispondi loro: Così dice il Signore Dio: Quest'oracolo è per il principe
di Gerusalemme e per tutti gli Israeliti che vi abitano. 11 Tu dirai: Io
sono un simbolo per voi; infatti quello che ho fatto a te, sarà fatto a
loro; saranno deportati e andranno in schiavitù.
Meditazione:
Attraverso questo brano Dio vuole farci capire che dobbiamo aprire gli
occhi per non rimanere ciechi, in particolare di fronte ai segni che Lui
pone lungo il cammino, per svelare la verità del nostro agire e
comprendere la sua volontà.
Impegno del giorno:
In quale situazione Signore si manifesta la mia cecità e sordità? Come
mi lascio guarire da Te? Mi inginocchio davanti a Dio per ascoltarlo,
riconoscerlo e fare verità dentro di me.
Venerdì 17 agosto 2012
Santa Chiara della Croce
1ª lettura: Ez 16,1-15.60.63
74
Salmo: Cant. Is.12,2-6
Vangelo : Mt 19,3-12
LETTURA DA MEDITARE
Ez 16,1-15.60.63
1
Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Figlio dell'uomo, fa'
conoscere a Gerusalemme tutti i suoi abomini. 3 Dirai loro: Così dice il
Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e nascita, del paese dei
Cananei; tuo padre era Amorreo e tua madre Hittita. 4 Alla tua nascita,
quando fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico e non fosti lavata
con l'acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale, né fosti
avvolta in fasce. 5 Occhio pietoso non si volse su di te per farti una sola
di queste cose e usarti compassione, ma come oggetto ripugnante
fosti gettata via in piena campagna, il giorno della tua nascita. 6 Passai
vicino a te e ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo
sangue 7 e cresci come l'erba del campo. Crescesti e ti facesti grande e
giungesti al fiore della giovinezza: il tuo petto divenne fiorente ed eri
giunta ormai alla pubertà; ma eri nuda e scoperta. 8 Passai vicino a te e
ti vidi; ecco, la tua età era l'età dell'amore; io stesi il lembo del mio
mantello su di te e coprii la tua nudità; giurai alleanza con te, dice il
Signore Dio, e divenisti mia. 9 Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue e
ti unsi con olio; 10 ti vestii di ricami, ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il
capo di bisso e ti ricoprii di seta; 11 ti adornai di gioielli: ti misi
braccialetti ai polsi e una collana al collo: 12 misi al tuo naso un anello,
orecchini agli orecchi e una splendida corona sul tuo capo. 13 Così fosti
adorna d'oro e d'argento; le tue vesti eran di bisso, di seta e ricami;
fior di farina e miele e olio furono il tuo cibo; diventasti sempre più
bella e giungesti fino ad esser regina. 14 La tua fama si diffuse fra le
genti per la tua bellezza, che era perfetta, per la gloria che io avevo
posta in te, parola del Signore Dio. 15 Tu però, infatuata per la tua
bellezza e approfittando della tua fama, ti sei prostituita concedendo i
tuoi favori ad ogni passante. Anch'io mi ricorderò dell'alleanza
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conclusa con te al tempo della tua giovinezza e stabilirò con te
un'alleanza eterna perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua
confusione, tu non apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello
che hai fatto. Parola del Signore Dio».
Meditazione:
Dio si rivolge ad una bambina, abbandonata, agli occhi degli uomini
una ‘non voluta’, ‘non amata’. Dio le passa vicino, la vede e le dice Vivi!
Cresci! Divenuta grande, stende il lembo del suo mantello per
custodirla. E’ un Dio innamorato! Ma la fanciulla è attratta dal potere
che la bellezza può dare e diventa idolatra. Ma Dio, quando ormai la
decadenza è totale, le passa di nuovo accanto e tiene fede all’amore
promesso!
Impegno del giorno:
Oggi cercherò di restare in silenzio davanti al tabernacolo, ricordando
le volte che Dio ha steso il suo mantello su di me per dirmi Vivi!
Sabato 18 agosto 2012
Santa Elena
1ª lettura: Ez 18,1-10.13.30-32
Salmo: 50
Vangelo: Mt 19,13-15
LETTURA DA MEDITARE
Ez 18,1-10.13.30-32
Mi fu rivolta questa parola del Signore: 2 «Perché andate ripetendo
questo proverbio sul paese d'Israele: I padri han mangiato l'uva acerba
e i denti dei figli si sono allegati? 3 Com'è vero ch'io vivo, dice il Signore
Dio, voi non ripeterete più questo proverbio in Israele. 4 Ecco, tutte le
vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi pecca
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morirà. 5 Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, 6 se non
mangia sulle alture e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se
non disonora la moglie del suo prossimo e non si accosta a una donna
durante il suo stato di impurità, 7 se non opprime alcuno, restituisce il
pegno al debitore, non commette rapina, divide il pane con l'affamato
e copre di vesti l'ignudo, 8 se non presta a usura e non esige interesse,
desiste dall'iniquità e pronunzia retto giudizio fra un uomo e un altro,
9
se cammina nei miei decreti e osserva le mie leggi agendo con
fedeltà, egli è giusto ed egli vivrà, parola del Signore Dio. 10 Ma se uno
ha generato un figlio violento e sanguinario che commette qualcuna di
tali azioni, presta a usura ed esige gli interessi, egli non vivrà; poiché
ha commesso queste azioni abominevoli, costui morirà e dovrà a se
stesso la propria morte.30 Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi
secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e
desistete da tutte le vostre iniquità, e l'iniquità non sarà più causa
della vostra rovina. 31 Liberatevi da tutte le iniquità commesse e
formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o
Israeliti? 32 Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore
Dio. Convertitevi e vivrete».
Meditazione:
In questo brano, Signore, sento scorrere tutta la tua misericordia.
Certo sono parole dure, leggi inderogabili, ma Tu hai mandato Gesù
per salvarci e so che ‘Dio, nella sua misericordia, non solo è abituato a
perdonare le colpe a chi le riconosce, ma addirittura a premiare chi si
corregge’ (S. Ambrogio).
Impegno del giorno:
oggi ringrazierò Dio che vuole la mia conversione; gli chiederò di farmi
staccare dai miei idoli. Ripeterò ‘Crea in me o Dio un cuore nuovo’. Alla
fine della giornata Lo abbraccerò con uno spirito nuovo!
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Settimana dal 18 al 25 agosto
Apparizione a Pontmain, Francia
La sera del 17 gennaio 1871, mentre le truppe prussiane capeggiate
dal generale von Schmidt avanzavano verso Laval, la popolazione
bretone decise di iniziare delle veglie di preghiera alla Vergine Maria
per ottenere la fine della guerra e la liberazione di Parigi. Il luogo
prescelto fu la celebre basilica di Nostra Signora delle Vittorie, ad
Avesnères; l’ora dalle otto alle nove di sera, per permettere la
partecipazione di tutti. Nessuno lo sapeva ancora, ma la Madonna
aveva già risposto in un paesetto poco lontano: Pontmain, un tempo
celebre per il suo castello, che era stato distrutto nel XV, e che era
ormai ridotto ad un villaggio di campagna dove 500 abitanti erano
dispersi in 17 frazioni. Qui alle sei di quel fatidico giorno la Vergine
Maria apparve ad un gruppo di bambini e ragazzi, tra cui Eugenio e
Giuseppe Barbedette. Era vestita con un abito blu cosparso di stelle
d’oro, come il cielo di quella notte gelida e serena, portava una corona
d’oro ornata da un nastro rosso ed intorno a lei brillavano tre stelle
disposte a triangolo, quasi a separare lo spazio sacro dal resto del
cielo. Guardava i ragazzi in silenzio, con le mani giunte ed il viso
sorridente. A poco a poco gli abitanti del villaggio si raccolsero e pur
non vedendo la Madonna distinguevano le tre stelle assolutamente
nuove rispetto a quelle comunemente viste in cielo. Quando arrivò il
parroco, don Michel Guèrin, sul cuore della Vergine si stampò una
piccola croce rossa, mentre tutta la visione era circondata da un ovale
blu, con quattro candele spente. Il parroco invitò la folla a recitare il
rosario e l’apparizione sembrava seguire attentamente la preghiera,
anche se non parlava; alla fine del rosario si aprì sotto ai suoi piedi uno
striscione dove si stamparono a poco a poco le lettere d’oro che
componsero un messaggio. I ragazzi più grandi lessero ad alta voce:
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‘Ma pregate, miei fanciulli, Dio vi esaudirà in breve tempo, mio Figlio si
lascia commuovere’. A queste parole la gente acclamò Maria quale
Madre della speranza, i ragazzi saltarono di gioia ripetendo ‘Oh, com’è
bella!’. All’improvviso apparve davanti alla Madonna un crocifisso
rosso sangue, con la scritta ‘Gesù Cristo’ ed Ella diventò
profondamente triste, mentre una stella si spostava ed accendeva ad
una ad una le candele. Man mano che la loro luce si diffuse, il
crocifisso scomparve e la Vergine riacquistò il suo dolce sorriso, stese
di nuovo le mani e sulle sue spalle comparirono due piccole croci
bianche, vuote. Infine alle 21 circa, mentre si recitava la preghiera
della sera, si alzò dal cielo un velo bianco in cui la visione scomparve a
poco a poco. Poco lontano, a Laval, arrivò l’ordine di ritirare le truppe;
l’indomani a Saint-Melaine, che dista due chilometri da Laval, le truppe
francesi riuscirono ad avere la meglio sul nemico ed undici giorni dopo
fu firmata la pace. Il 2 febbraio 1872 il vescovo di Laval, Mgr. Wicard,
riconobbe come autentica tale apparizione e da allora la Madonna è
qui venerata come Regina della Pace e Madre della Speranza.
Diciassette anni più tardi sul luogo dell’apparizione fu edificata una
basilica che ripropone lo stile gotico dell’epoca delle grandi cattedrali,
ritenendolo il più adatto alla preghiera. Qui le candele brillano giorno e
notte, mentre 300.000 pellegrini all’anno rispondono alla chiamata
della Vergine. Due centri d’accoglienza affiancano la basilica, per
permettere ai pellegrini di ristorarsi, ma il rettore del santuario
raccomanda a tutti di formare dei gruppi di preghiera a casa propria,
per continuare ogni giorno a pregare per la Pace e la Speranza, in
unione col santuario stesso.
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Domenica 19 Agosto 2012
S. Giovanni Eudes
1ª lettura: Pr 9, 1-6
Salmo: 33
Vangelo: Gv. 6, 51-58
LETTURA DA MEDITARE
Gv. 6, 51-58
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane
vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del
mondo». Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può
costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in
verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non
bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne
e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo
giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera
bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e
io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il
Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. Questo è il
pane disceso dal cielo, non come quello che mangiarono i padri vostri
e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Meditazione:
Signore, Tu sei il datore della vita vera. In Te ogni cosa vive, il
nutrimento che ci offri con il tuo sacrificio, il tuo corpo e il tuo sangue,
sono l’unica via per la nostra salvezza. Chi si nutre di Te vive in Te e per
Te.
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Impegno del giorno:
Oggi, quando ricevo l’Eucarestia, penso con profonda gratitudine al
sacrificio di Gesù offerto ad ogni uomo, e all’azione di salvezza che si
compie in me.
Lunedì 20 Agosto 2012
S. Bernardo
1ª lettura: Ez 21,15-24
Salmo: Deut. 32,18-21
Vangelo: Mt 19,16-22
LETTURA DA MEDITARE
Deuteronomio 32,18-21
La Roccia, che ti ha generato, tu hai trascurato;
hai dimenticato il Dio che ti ha procreato!
Ma il Signore ha visto e ha disdegnato con ira i suoi figli e le sue figlie.
Ha detto: Io nasconderò loro il mio volto:
vedrò quale sarà la loro fine.
Sono una generazione perfida,sono figli infedeli.
Mi resero geloso con ciò che non è Dio,mi irritarono con i loro idoli
vani; io li renderò gelosi con uno che non è popolo,
li irriterò con una nazione stolta.
Meditazione:
Il Signore nostro Padre, il Creatore, si rattrista quando noi ci
comportiamo con stoltezza, quando mettiamo al centro della nostra
vita idoli vani , trascurando Chi ci ha donato la vita.
Impegno del giorno:
Dal momento del mio risveglio, ringrazio il Signore per tutto ciò che
vivrò in questa giornata. Individuo quello che mi allontana da Dio:
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pensieri, azioni, e mi concentro, invece, nel capire cosa Dio desidera
per me.
Martedì 21 Agosto 2012
S. Pio X
1ª lettura: Ez 28,1-10
Salmo: Dt 32,26-36
Vangelo: Mt 19,28-30
LETTURA DA MEDITARE:
Deuteronomio32,26-36
Io Ho detto: Li voglio disperdere,cancellarne tra gli uomini il ricordo!
Se non temessi l'arroganza del nemico,l'abbaglio dei loro avversari;
non dicano: La nostra mano ha vinto,non è il Signore che ha operato
tutto questo! Sono un popolo insensato e in essi non c'è
intelligenza: se fossero saggi, capirebbero,rifletterebbero sulla loro
fine: Come può un uomo solo inseguirne mille o due soli metterne in
fuga diecimila? Non è forse perché la loro Roccia li ha venduti, il
Signore li ha consegnati? Perché la loro roccia non è come la nostra e i
nostri nemici ne sono testimoni.
La loro vite è dal ceppo di Sòdoma, dalle piantagioni di Gomorra. Sì,
vicino è il giorno della loro rovina e il loro destino si affretta a
venire. Perché il Signore farà giustizia al suo popolo e dei suoi servi
avrà compassione; quando vedrà che ogni forza è svanita e non è
rimasto né schiavo, né libero.
Meditazione: Abbandoniamoci nelle braccia del Signore, la Sua
giustizia e la Sua forza sono la nostra forza e la nostra salvezza. La vera
libertà vive in Cristo Gesù.
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Impegno del giorno: Chiedo a Gesù di trasformare, con l’intervento
della Sua sapienza e intelligenza, gli aspetti della mia vita che mi
allontanano da Lui.
Mercoledì 22 Agosto 2012
B. V. Maria Regina
1ª lettura: Is 9,1-6
Salmo: 112
Vangelo: Lc 1,26-38
LETTURA DA MEDITARE :
Salmo 112
Alleluia.
Lodate, servi del Signore, lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,ora e sempre.
Dal sorgere del sole al suo tramonto sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il Signore, più alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è pari al Signore nostro Dio che siede nell'alto e si china a guardare
nei cieli e sulla terra?
Solleva l'indigente dalla polvere, dall'immondizia rialza il povero, per
farlo sedere tra i principi, tra i principi del suo popolo.
Fa abitare la sterile nella sua casa quale madre gioiosa di figli.
Meditazione:
Lodare, ringraziare e benedire il Signore, innalza il nostro cuore;
riconoscere la grandezza del Signore, fa sì che, in Lui, possiamo
dimorare e gioire di una gioia senza fine.
Impegno del giorno:
Lodo, ringrazio e benedico il Signore durante la mia giornata, in ogni
circostanza che oggi vivrò.
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Giovedì 23 Agosto 2012
S. Rosa da Lima
1ª lettura: Ez 36,23-28
Salmo: 50
Vangelo: Mt 22,1-14
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 50
Al maestro del coro. Salmo. Di Davide. Quando venne da lui il profeta
Natan dopo che aveva peccato con Betsabea.
Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia; nella tua grande bontà
cancella il mio peccato. Lavami da tutte le mie colpe, mondami dal mio
peccato.
Riconosco la mia colpa,il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,quello che è male ai tuoi occhi,
io l'ho fatto.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della
neve.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in
me, o Dio, un cuore puro,rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo
spirito. Rendimi la gioia di essere salvato, sostieni in me un animo
generoso. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio, un cuore affranto e
umiliato, Dio, tu non disprezzi.
Meditazione:
Siamo peccatori e questa condizione ci spinge ad affidarci alla Sua
infinita misericordia, affinché sia cancellata la nostra colpa e possiamo
così avere il cuore e lo spirito rinnovato.
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Impegno del giorno:
Dopo un attento e profondo esame di coscienza, mi confesso.
Venerdì 24 Agosto 2012
S. Bartolomeo
1ª lettura: Ap 21,9-14
Salmo: 144
Vangelo: Gv 1,45-51
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 144
Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome da' gloria, per la tua
fedeltà, per la tua grazia.
Perché i popoli dovrebbero dire: «Dov'è il loro Dio?». Il nostro Dio è
nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole.
Gli idoli delle genti sono argento e oro,opera delle mani dell'uomo.
Israele confida nel Signore: egli è loro aiuto e loro scudo.
Il Signore si ricorda di noi, ci benedice: benedice la casa d'Israele,
benedice la casa di Aronne. Il Signore benedice quelli che lo
temono,benedice i piccoli e i grandi.
Vi renda fecondi il Signore,voi e i vostri figli.
Siate benedetti dal Signore che ha fatto cielo e terra. I cieli sono i cieli
del Signore,ma ha dato la terra ai figli dell'uomo.
Non i morti lodano il Signore, né quanti scendono nella tomba.
Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore ora e sempre.
Meditazione:
La potenza di Dio è nei cieli, Egli opera tutto ciò che vuole nella nostra
vita. Confidiamo nel suo amore e nella sua benedizione; salga dal
profondo del nostro cuore la riconoscenza e la lode per sempre.
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Impegno del giorno:
Benedico tutti i miei fratelli, soprattutto coloro con i quali ho delle
difficoltà e chiedo al Signore di guarire e liberare il mio cuore da
questo “blocco”.
Sabato 25 Agosto 2012
S. Ludovico - S. Giuseppe Calasanzio
1ª lettura: Ez 43,1-7a
Salmo: 84
Vangelo: Mt 23,1-12
LETTURA DA MEDITARE :
Salmo 84
Signore, sei stato buono con la tua terra,hai ricondotto i deportati di
Giacobbe. Hai perdonato l'iniquità del tuo popolo, hai cancellato tutti i
suoi peccati. Rialzaci, Dio nostra salvezza,e placa il tuo sdegno verso di
noi. Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua
salvezza. Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli, per chi ritorna a lui con tutto il
cuore. La sua salvezza è vicina a chi lo teme e la sua gloria abiterà la
nostra terra. Misericordia e verità s'incontreranno,giustizia e pace si
baceranno.
La verità germoglierà dalla terra e la giustizia si affaccerà dal
cielo. Quando il Signore elargirà il suo bene,la nostra terra darà il suo
frutto. Davanti a lui camminerà la giustizia e sulla via dei suoi passi la
salvezza.
Meditazione: Quando abbiamo il cuore appesantito, pieno di cose
fatue, ci allontaniamo dal tuo immenso Amore, ma sorge in noi il
profondo desiderio di “tuffarci” nella tua infinita misericordia per
ricostituire la vera pace e la gioia senza fine.
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Impegno del giorno: Mi concentro sul concetto di PACE e GIUSTIZIA
che il Signore ci insegna e cerco di farlo penetrare nel cuore.
87
Settimana dal 26 al 1 settembre
Apparizione ad Akita, Giappone
Le apparizioni di Akita, in Giappone, hanno per protagonista suor
Agnese Katsuko Sasagawa, una religiosa dell’Ordine delle Serve
dell’Eucarestia. Il 12 giugno 1973, suor Agnese sentì una voce (la
religiosa era completamente sorda) e mentre pregava vide una luce
brillante provenire dal tabernacolo; questo fenomeno si verificò per
diversi giorni. Il 28 giugno sulla sua mano sinistra apparve una ferita a
forma di croce; essa era molto dolorosa e le provocò una copiosa
perdita di sangue. Il 6 luglio, giorno della prima apparizione, vide prima
il suo angelo custode e poi sentì una voce provenire dalla statua della
Vergine Maria. Lo stesso giorno alcune delle sue consorelle notarono
del sangue uscire dalla mano destra della statua, da una ferita a forma
di croce identica a quella di suor Sasagawa. Di lì a poco suor Agnese
ricevette dalla Madonna un messaggio nel quale le viene chiesto di
pregare per il Papa, i vescovi e i sacerdoti e in riparazione ai mali degli
uomini. Nella seconda apparizione, il 3 agosto, la Vergine disse tra
l’altro a suor Agnese: "… Affinché il mondo possa conoscere la Sua ira,
il Padre Celeste si sta preparando a infliggere un grande Castigo su
tutta l’umanità …". Il 13 Ottobre 1973 ricevette l’ultimo e più
importante messaggio nel quale la Madonna diede alcune importanti
indicazioni sulla natura e sulle conseguenze del Castigo. Si tratterà di
una punizione più grande del Diluvio e avrà luogo per mezzo del fuoco
dal Cielo che annienterà gran parte dell’umanità, buoni e cattivi, senza
risparmiare né religiosi né fedeli. Inoltre la Santa Vergine parlò delle
divisioni, della corruzione e delle persecuzioni che interesseranno la
Chiesa, ad opera del Maligno, in un futuro prossimo. L’angelo continuò
a parlarle per i 6 anni seguenti. Il 4 gennaio 1975 la statua di legno
dalla quale suor Agnese aveva udito provenire la voce della Vergine
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iniziò a lacrimare. La statuetta pianse per 101 volte nel corso dei sei
anni e 8 mesi successivi. Una troupe televisiva giapponese, mentre
realizzava un servizio sugli eventi di Akita, ha potuto filmare la statua
della Madonna mentre piangeva. In diverse occasioni la statua della
Madonna ha anche sudato profusamente e, secondo vari testimoni, il
sudore emanava un dolce profumo. Sul palmo della mano destra è
apparsa una ferita a forma di croce dalla quale stillava sangue.
Centinaia di persone sono state testimoni dirette di questi eventi.
Diverse indagini scientifiche sono state eseguite sul sangue e sulle
lacrime prodotte dalla statua e hanno confermato che il sangue, le
lacrime e il sudore erano veri e di origine umana; il sangue era di tre
gruppi sanguigni: 0, B e AB. Nel 1981 una donna coreana con un
cancro al cervello in fase terminale ottenne una guarigione immediata
mentre pregava davanti alla statuetta. Il miracolo venne confermato
dal medico dell’ospedale St. Paul Hospital di Seul che l’aveva in cura e
dal presidente del Tribunale Ecclesiastico dell’Arcidiocesi di Seul. Il
secondo miracolo fu la completa guarigione dalla totale sordità di suor
Agnese Sasagawa. Nell’aprile del 1984 mons. John Shojiro Ito, vescovo
di Niigata in Giappone, dopo un’ampia e approfondita investigazione
durata diversi anni, dichiarò che gli avvenimenti di Akita sono da
considerarsi di origine soprannaturale e autorizzò nell’intera diocesi la
venerazione della Santa Madre di Akita, affermando: "Il messaggio di
Akita è la continuazione del messaggio di Fatima". Nel giugno del 1988
il Card. Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della
Fede presso la Santa Sede, espresse un giudizio definitivo sulla vicenda
definendo gli eventi di Akita attendibili e degni di fede. Alcune delle
parole della Vergine Maria durante le varie apparizioni: “Prega molto
per il Papa, i vescovi e i preti. Desidero, con Mio Figlio, anime che
dovranno riparare, per mezzo della loro sofferenza e della loro povertà,
per i peccatori e gli ingrati. Con Mio Figlio sono intervenuta tante volte
per placare l’ira del Padre. Ho impedito l’arrivo di calamità offrendogli
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le sofferenze del Figlio sulla Croce, il Suo prezioso sangue e le anime
dilette che Lo consolano formando una schiera di anime vittime.
Preghiera, penitenza e sacrifici coraggiosi possono attenuare la collera
del Padre … Anche in un istituto secolare la preghiera è necessaria.
Senza dare troppa importanza alla forma, siate fedeli e ferventi nella
preghiera per consolare il Maestro … Mia novizia, tu che desideri
appartenere senza riserve al Signore per diventare la degna sposa dello
Sposo, fai i tuoi voti sapendo che devi essere appesa alla croce con tre
chiodi … povertà, castità e obbedienza. Dei tre l’obbedienza è
fondamentale. Nel totale abbandono, fatti guidare dal tuo superiore.
Egli saprà come capirti e indirizzarti … Le sole armi che vi resteranno
sono il Rosario e il Segno lasciato da Mio Figlio. Recitate ogni giorno le
preghiere del Rosario. … Il demonio sarà implacabile specialmente
contro le anime consacrate a Dio. Solo io posso ancora salvarvi dalle
calamità che si approssimano. Coloro che avranno fiducia in me
saranno salvati”.
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Domenica 26 agosto 2012
XXI settimana tempo ordinario (anno B)
1ª lettura: Gs 24,1-2, 15-17,18b
Salmo: 33, 2-3,16-17,18-19, 20-21, 22-23
2°lettura: Ef 5,21-32
Vangelo: Gv 6-60-69
LETTURA DA MEDITARE
Giovanni 6,60-69
60 Molti dei suoi discepoli, dopo aver ascoltato, dissero: «Questo
linguaggio è duro; chi può intenderlo?». 61 Gesù, conoscendo dentro
di sé che i suoi discepoli proprio di questo mormoravano, disse loro:
«Questo vi scandalizza? 62 E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là
dov'era prima? 63 È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla;
le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 64 Ma vi sono alcuni tra
voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano
quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. 65 E
continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se
non gli è concesso dal Padre mio».66 Da allora molti dei suoi discepoli
si tirarono indietro e non andavano più con lui. 67 Disse allora Gesù ai
Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». 68 Gli rispose Simon
Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna; 69 noi
abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Meditazione:
Quello che i discepoli hanno ascoltato è il discorso sul pane di vita cioè
il donarsi totalmente e questo li scandalizza e li spaventa; colpisce il
fatto che siano proprio i discepoli (coloro che sono alla scuola di Gesù)
a rimanere scandalizzati e spaventati.
91
Impegno del giorno:
Invocare lo Spirito Santo durante la giornata.
Lunedì 27 agosto 2012
S. Monica
1ª lettura: 2°Ts 1,1-5,11b-12
Salmo: 95, 1-2a, 2b-3, 4-5
Vangelo: Mt 23,13-22
LETTURA DA MEDITARE
Matteo 23,13-22
13 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli
davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate
entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci. 15 Guai a voi, scribi e
farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare un solo
proselito e, ottenutolo, lo rendete figlio della Geenna il doppio di voi.
16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se si giura per il tempio non vale,
ma se si giura per l'oro del tempio si è obbligati. 17 Stolti e ciechi: che
cosa è più grande, l'oro o il tempio che rende sacro l'oro? 18 E dite
ancora: Se si giura per l'altare non vale, ma se si giura per l'offerta che
vi sta sopra, si resta obbligati. 19 Ciechi! Che cosa è più grande,
l'offerta o l'altare che rende sacra l'offerta? 20 Ebbene, chi giura per
l'altare, giura per l'altare e per quanto vi sta sopra; 21 e chi giura per il
tempio, giura per il tempio e per Colui che l'abita. 22 E chi giura per il
cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
Meditazione:
In questo passo del Vangelo l’espressione più volte ripetuta è ”Guai a
voi” che ci deve far comprendere quanto Gesù ci ami perché ci chiama
ad una maggiore attenzione a quello che
pensiamo che spesso non è conforme a quello che viviamo.
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Impegno del giorno:
Vivere durante la giornate quello che nasce dal cuore.
Martedì 28 agosto 2012
S. Agostino
1ª lettura: 2°Ts 2,1-3a,13-17
Salmo: 95, 11-12a, 12b-13
Vangelo: Mt 23,23-26
LETTURA DA MEDITARE
Matteo 23,23-26
23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima della menta,
dell'anèto e del cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della
legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste cose bisognava
praticare, senza omettere quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il
moscerino e ingoiate il cammello! 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,
che pulite l'esterno del bicchiere e del piatto mentre all'interno sono
pieni di rapina e d'intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima
l'interno del bicchiere, perché anche l'esterno diventi netto!
Meditazione:
Il Signore Gesù prosegue nel suo insegnamento sulla concretezza
dell’amore: praticare la misericordia e la giustizia sono atteggiamenti
evidenti della sua relazione con l’umanità.
Impegno del giorno:
Vivere la misericordia e la giustizia.
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Mercoledì 29 agosto 2012
Martirio di S. Giovanni Battista
1ª lettura: Ger 1,17-19
Salmo: 70, 1-2, 3-4a, 5-6b15-17
Vangelo: Mc 6,17-29
LETTURA DA MEDITARE: Marco 6,17-29
17 Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in
prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che egli
aveva sposata. 18 Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la
moglie di tuo fratello». 19 Per questo Erodìade gli portava rancore e
avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, 20 perché Erode
temeva Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche
se nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava
volentieri. 21 Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo
compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali
e i notabili della Galilea. 22 Entrata la figlia della stessa Erodìade,
danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza:
«Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò». 23 E le fece questo
giuramento: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la
metà del mio regno». 24 La ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa
devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».
25 Ed entrata di corsa dal re fece la richiesta dicendo: «Voglio che tu
mi dia subito su un vassoio la testa di Giovanni il Battista». 26 Il re
divenne triste; tuttavia, a motivo del giuramento e dei commensali,
non volle opporle un rifiuto. 27 Subito il re mandò una guardia con
l'ordine che gli fosse portata la testa. 28 La guardia andò, lo decapitò
in prigione e portò la testa su un vassoio, la diede alla ragazza e la
ragazza la diede a sua madre.
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Meditazione:
Oggi, nella festa del Martirio di S. Giovanni Battista, il vangelo ci fa
comprendere chiaramente che la verità annunciata senza mezzi
termini per la conversione può fare paura e che l’unico sistema per
non ascoltarla é distruggerla.
Impegno del giorno:
Vivere l’autenticità nell’amore.
Giovedì 30 agosto 2012
S. Faustina
1ª lettura: 1Cor 1,1-9
Salmo: 144,2-3, 4-5, 6-7
Vangelo: Mt 24,42-51
LETTURA DA MEDITARE
Matteo 24,42-51
42 Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore
vostro verrà. 43 Questo considerate: se il padrone di casa sapesse in
quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe
scassinare la casa. 44 Perciò anche voi state pronti, perché nell'ora che
non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà. 45 Qual è dunque il servo
fidato e prudente che il padrone ha preposto ai suoi domestici con
l'incarico di dar loro il cibo al tempo dovuto? 46 Beato quel servo che il
padrone al suo ritorno troverà ad agire così! 47 In verità vi dico: gli
affiderà l'amministrazione di tutti i suoi beni. 48 Ma se questo servo
malvagio dicesse in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire, 49 e
cominciasse a percuotere i suoi compagni e a bere e a mangiare con gli
ubriaconi, 50 arriverà il padrone quando il servo non se l'aspetta e
nell'ora che non sa, 51 lo punirà con rigore e gli infliggerà la sorte che
gli ipocriti si meritano: e là sarà pianto e stridore di denti.
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Meditazione:
Il Signore ci invita ad essere sempre “pronti” di cuore, in qualsiasi
momento della nostra giornata, nell’accogliere Lui e gli altri. Con la
nostra apertura possiamo sentire l’appartenenza figliale a Gesù che ci
porta a servirlo con gioia e riconoscenza senza spaventarci di quello
che potrebbe accaderci.
Impegno del giorno:
Dare più tempo alla preghiera.
Venerdì 31 Agosto 2012
S. Aristide martire
1ª lettura: 1Cor 1,17-25
Salmo: 32, 1-2, 4-5, 10-11
Vangelo: Mt 25,1-13
LETTURA DA MEDITARE Matteo 25,1-13
1 Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade,
uscirono incontro allo sposo. 2 Cinque di esse erano stolte e cinque
sagge; 3 le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le
sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli
vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A
mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7 Allora
tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 E le
stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre
lampade si spengono. 9 Ma le sagge risposero: No, che non abbia a
mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e
compratevene. 10 Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio,
arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle
nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre
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vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! 12 Ma egli
rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 13 Vegliate dunque, perché
non sapete né il giorno né l'ora.
Meditazione:
Gesù ci mette davanti ad una scelta concreta; possiamo decidere se
stare con le vergini sagge che hanno riempito le lampade con l’olio o
con le stolte che non ne hanno messo abbastanza. Tutto dipende da
noi, da quanto ci interessa lo sposo, da quanto vogliamo investire,
impegnarci , spenderci e morire per lo sposo.
Impegno del giorno:
Portare l’olio della fede a chi non lo possiede.
Sabato 1 Settembre 2012
S. Egidio abate
1ª lettura: 1Cor 1,26-31
Salmo: 32, 12-13, 18-19, 20-21
Vangelo: Mt 25,14-30
LETTURA DA MEDITARE: Matteo 25,14-30
14 Avverrà come di un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i
suoi servi e consegnò loro i suoi beni. 15 A uno diede cinque talenti, a
un altro due, a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e
partì. 16 Colui che aveva ricevuto cinque talenti, andò subito a
impiegarli e ne guadagnò altri cinque. 17 Così anche quello che ne
aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. 18 Colui invece che aveva
ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose
il denaro del suo padrone. 19 Dopo molto tempo il padrone di quei
servi tornò, e volle regolare i conti con loro. 20 Colui che aveva
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ricevuto cinque talenti, ne presentò altri cinque, dicendo: Signore, mi
hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.
21 Bene, servo buono e fedele, gli disse il suo padrone, sei stato fedele
nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo
padrone. 22 Presentatosi poi colui che aveva ricevuto due talenti,
disse: Signore, mi hai consegnato due talenti; vedi, ne ho guadagnati
altri due. 23 Bene, servo buono e fedele, gli rispose il padrone, sei
stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia
del tuo padrone. 24 Venuto infine colui che aveva ricevuto un solo
talento, disse: Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non
hai seminato e raccogli dove non hai sparso; 25 per paura andai a
nascondere il tuo talento sotterra; ecco qui il tuo
Meditazione:
Il Signore Gesù ci dona i carismi (talenti) che spesso noi non
riconosciamo o teniamo nascosti. Gesù ci chiede il coraggio di far
fruttificare questi doni, mettendoli a servizio dei fratelli in modo che
tutti possano esserne arricchiti.
Impegno del giorno: Vivere la gratuità.
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Settimana dal 2 al 8 settembre
Apparizione a Montagnaga di Baselga di Pinè
Giacomo Moser, pio contadino di Montagnaga, al principio del secolo
XVIII si era recato più volte al santuario della Madonna di Caravaggio e
da uno dei suoi viaggi aveva portato un’immagine della Madonna che
esponeva il 26 maggio di ogni anno su un altare della chiesa di
Montagnaga dedicata a S. Anna. Il racconto delle grazie e delle feste di
Caravaggio suscitava in molti il desiderio di recarsi nel celebre
santuario bergamasco, fra cui anche una giovane, Domenica Targa (9
agosto 1699 - 24 ottobre 1764), nata in un paese vicino a Montagnaga
chiamato Guardia. Le era però difficile ottenere il consenso dei
genitori. Verso il mezzogiorno del sabato 14 maggio 1729 Domenica
stava con i suoi armenti nella conca del “Palustel” (oggi detta
“Comparsa”). Ad un tratto tutte le bestie, come colte da terrore, si
misero a fuggire disorientate. Domenica, che stava recitando il rosario,
esclamò: "Gesù, Maria, aiutatemi!". Appena pronunciata l’invocazione,
vide davanti a sé una bellissima Signora in vesti candide come la neve.
“Figlia mia, che fai?”, le chiese. “Recito il rosario”, rispose Domenica.
La Signora la lodò e, dopo averle fatto esprimere l’ardente desiderio di
recarsi a Caravaggio, soggiunse: “Ubbidisci a me. Non andare a
Caravaggio. Invece, la sera della festa dell’Ascensione (quell’anno era il
26 maggio) recati nella chiesa di S. Anna dove sarà esposto il quadro
della Beata Vergine di Caravaggio. Tu inginocchiati sul primo gradino
dell’altare: vedrai una cosa bellissima”. “Chissà se i miei genitori mi
permetteranno di andare a Montagnaga a quell’ora!”, osservò la
fanciulla. “Non temere, te lo permetteranno di sicuro!”, soggiunse la
bella Signora e scomparve. Il 26 maggio 1729, festa dell’Ascensione,
senza eccessive difficoltà, Domenica poté intervenire alla funzione
nella chiesa di Montagnaga. Quel giorno si cantavano anche le litanie
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dei Santi per ottenere il dono della pioggia. All’invocazione “Omnes
sancti Martyres” Domenica Targa si piegò sul fianco destro e rimase in
quella posizione, come estranea a quanto succedeva intorno, finché la
funzione fu finita. Quando i sacerdoti, uscendo dalla sacrestia, la
richiamarono alla realtà, si lamentò di essere stata tolta da una dolce
visione: vedeva la Vergine SS. con il Bambino in braccio, nella destra
aveva il rosario e stava invitandola a manifestare la sua apparizione a
tutto il popolo presente. Ci furono scettici specialmente tra il clero. Ma
la pia giovane, prima di tornare a casa, fu costretta da una forza
interiore a proclamare per tre volte le meraviglie della Vergine Maria e
la Sua presenza. Intanto, pur tra vari commenti e contrasti, cominciò a
svilupparsi una particolare devozione per la Vergine SS. di Caravaggio
anche sull’altare della chiesa di S. Anna. Lo zelante Giacomo Moser
fece preparare dalla pittrice trentina Elena Zambaiti un nuovo e più
grande quadro della apparizione della Madonna a Giovanetta Varoli. E’
la sacra Immagine che tuttora si venera a Montagnaga di Pinè, mentre
il canonico mons. Girolamo conte Bucelleni fece ricostruire l’altare
nella forma in cui lo vediamo oggi. Tutto fu preparato con tanto zelo e
rapidità che già l’8 settembre dello stesso anno 1729 si poté procedere
alla benedizione del nuovo altare. Era stato predisposto un rito
solenne con la partecipazione del pievano di Piné. Già la gente di
Montagnaga si trovava raccolta in chiesa e si sentivano arrivare le
invocazioni del popolo che veniva in processione da Baselga, quando la
Vergine SS. apparve alla Veggente con il Bambino sulle braccia, questa
volta ferito e sanguinante, ed era seguita dai santi Gioacchino, Anna e
da S. Giuseppe. La SS. Vergine stessa benedisse il quadro, e poi, dopo
aver imposto a Domenica di gridare per tre volte “viene la Beatissima
Vergine”, assicurò che quello sarebbe stato il luogo nel quale avrebbe
accolto le preghiere dei suoi devoti. Mostrando, poi, le ferite del suo
divin Bambino, spiegò che esse erano causate dai peccati, ed esortò a
pregare molto per la conversione dei peccatori. Anche questa volta
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Domenica Targa incontrò scetticismo, specialmente del pievano di
Baselga. Ma la SS. Vergine, quasi a consolare Domenica, le apparve
due giorni dopo per la quarta volta nella località detta “Pralongo” e la
esortò a esporre tutto al suo confessore, don Michele Bernardi, che
l’avrebbe aiutata. Difatti fu così. L’Autorità diocesana promosse un
regolare processo canonico che durò più anni e che si concluse con
l’autorizzazione a celebrare solennemente la festa dell’apparizione di
Maria in Montagnaga nel giorno 26 maggio. La Targa poté narrare
anche un 'ulteriore apparizione della Madonna avvenuta dopo la
chiusura del processo di Trento (quinta apparizione). La Vergine le
comparve l’ultima volta nella chiesa di S. Anna in Montagnaga il 26
maggio 1730. Avvolta da una luce fulgidissima e circondata da uno
stuolo di vergini, la Madonna invocò la benedizione del Signore sopra
la moltitudine dei presenti, operò alcune guarigioni, manifestò a
Domenica la sua soddisfazione e, salutandola amabilmente,
s’allontanò per sempre.
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Domenica 2 Settembre 2012
San Elpidio vescovo
1ª lettura: Dt 4,1-2.6-8
Salmo: Sal 14
2ª lettura: Gc 1,17-18.21b.22.27
Vangelo: Mc 7,1-8.14-15.21-23
LETTURA DA MEDITARE
Mc 7,1-8.14-15.21-23
1Allora si riunirono attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da
Gerusalemme. 2 Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano
cibo con mani immonde, cioè non lavate - 3 i farisei infatti e tutti i
Giudei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito,
attenendosi alla tradizione degli antichi, 4 e tornando dal mercato non
mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose
per tradizione, come lavature di bicchieri, stoviglie e oggetti di rame 5 quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si
comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con
mani immonde?». 6 Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di
voi, ipocriti, come sta scritto: Questo popolo mi onora con le labbra
ma il suo cuore è lontano da me.7 Invano essi mi rendono culto
insegnando dottrine che sono precetti di uomini.8 Trascurando il
comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
14 Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e
intendete bene: 15 non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui,
possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a
contaminarlo». 21 Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini,
escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, 22 adultèri,
cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia,
stoltezza. 23 Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e
contaminano l'uomo».
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Meditazione:
Troppe volte diamo importanza alle apparenze, tante volte siamo
portati a vivere secondo le tradizioni.
Questo atteggiamento può coinvolgere anche le nostre preghiere che
rischiamo di trasformare solo in riti ripetitivi e obbligatori se non ci
dedichiamo, non ci abbandoniamo completamente, con il cuore. Gesù
ci indica la strada, quella dell’AMORE; se in tutto quello che facciamo,
ci mettiamo AMORE allora il nostro cuore non corre il rischio di
contaminarsi. Guardiamo il prossimo con gli occhi del cuore, amiamolo
come lo vediamo.
Impegno del giorno:
Reciterò il Santo Rosario per i cuori che involontariamente ho ferito.
Lunedì 3 Settembre 2012
San Gregorio Magno
1ª lettura: 1Cor 2,1-5
Salmo: Sal 118
Vangelo: Lc 4,16-30
LETTURA DA MEDITARE
1Cor 2,1-5
1 Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio,
e il fratello Sòstene, 2 alla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che
sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a
tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù
Cristo, Signore nostro e loro: 3 grazia a voi e pace da Dio Padre nostro
e dal Signore Gesù Cristo. 4 Ringrazio continuamente il mio Dio per
voi, a motivo della grazia di Dio che vi è stata data in Cristo Gesù,
5 perché in lui siete stati arricchiti di tutti i doni, quelli della parola e
quelli della scienza.
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Meditazione:
“Chiamati ad essere Santi”. Come rispondere ad una chiamata cosi
forte, cosi grande, cosi importante da far pensare che non possa
essere rivolta a me! Eppure tutti siamo chiamati ad essere SANTI, qui
sulla terra, e per esserlo non dobbiamo fare cose impossibili. Dio ci
dice “ama il tuo prossimo come te stesso”; ecco uno dei passi che
dobbiamo fare é proprio mettere in pratica questo comandamento.
Perché dove c’è amore c’è la pace, dove c’è la pace vive GESU’ e
attraverso GESU’ troviamo la Santità.
Impegno del giorno:
Cercherò notizie sul Santo del giorno.
Martedì 4 Settembre 2012
S. Rosalia, Rosa
1ª lettura: 1Cor 2,10b-16
Salmo: Sal 144;
Vangelo: Lc 4,31-37
LETTURA DA MEDITARE
1Cor 2,10b-16
10 Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti
scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. 11 Chi conosce i segreti
dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti
di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.
12 Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di
Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato. 13 Di queste cose noi
parliamo, non con un linguaggio suggerito dalla sapienza umana, ma
insegnato dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali.
14 L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio;
esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può
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giudicare solo per mezzo dello Spirito. 15 L'uomo spirituale invece
giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. 16 Chi
infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo
dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
Meditazione:
Lo Spirito Santo cresce in noi; è Lui che, attraverso una profonda
preghiera, ci aiuta a separare la nostra umanità dalla nostra
spiritualità. Solo attraverso questo passaggio, impariamo a riconoscere
i benefici dell’amore di DIO nella nostra vita.
Allora i nostri occhi si aprono, il nostro cuore si infiamma, la nostra
mente si illumina; possiamo sentire lo Spirito muoversi in noi per farci
comprendere che non siamo folli ma figli di DIO, figli di un Dio che ci
ama profondamente e che mai ci lascia da soli.
Impegno del giorno:
Nelle mie preghiere, ringrazierò il Signore per il dono dello Spirito
Santo.
Mercoledì 5 Settembre 2012
S. Vittorino vesc. S. Giordano
1ª lettura: 1Cor 3,1-9
Salmo: Sal 32;
Vangelo: Lc 4,38-44
LETTURA DA MEDITARE
1Cor 3,1-9
1 Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a uomini
spirituali, ma come ad esseri carnali, come a neonati in Cristo. 2 Vi ho
dato da bere latte, non un nutrimento solido, perché non ne eravate
capaci. E neanche ora lo siete; 3 perché siete ancora carnali: dal
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momento che c'è tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e
non vi comportate in maniera tutta umana? 4 Quando uno dice: «Io
sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate
semplicemente uomini? 5 Ma che cosa è mai Apollo? Cosa è Paolo?
Ministri attraverso i quali siete venuti alla fede e ciascuno secondo che
il Signore gli ha concesso. 6 Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma è Dio
che ha fatto crescere. 7 Ora né chi pianta, né chi irrìga è qualche cosa,
ma Dio che fa crescere. 8 Non c'è differenza tra chi pianta e chi irrìga,
ma ciascuno riceverà la sua mercede secondo il proprio lavoro.
9 Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete il campo di Dio, l'edificio
di Dio
Meditazione:
San Paolo, ci esorta ad essere figli rinati e rinnovati in Cristo. La parola
di DIO e il suo corpo sono per noi fonte di unità, fraternità e amore, il
nutrimento solido di cui parla San Paolo. Se ciò dovesse venire a
mancare, correremmo il rischio di ridiventare uomini carnali, divisi tra
noi e invidiosi gli uni degli altri. La nostra spiritualità rinnovata è
chiamata ha fare sempre quel passo in più verso le persone che ci
stanno accanto e le situazioni più difficili, perché è proprio così che
possiamo vedere come il Signore ha lavorato in noi e noi con Lui.
Impegno del giorno:
Nella S. Messa di oggi, durante la consacrazione del corpo di Cristo,
chiederò la grazia di una comunione dei cuori più profonda.
Giovedì 6 Settembre 2012
S. Petronio, S. Umberto, Eva
1ª lettura: 1Cor 3,18-23
Salmo: Sal 23;
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Vangelo: Lc 5,1-11
LETTURA DA MEDITARE
1Cor 3,18-23
18 Nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo
mondo, si faccia stolto per diventare sapiente; 19 perché la sapienza di
questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: Egli prende i
sapienti per mezzo della loro astuzia. 20 E ancora: Il Signore sa che i
disegni dei sapienti sono vani. 21 Quindi nessuno ponga la sua gloria
negli uomini, perché tutto è vostro: 22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la
vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! 23 Ma voi siete di
Cristo e Cristo è di Dio.
Meditazione:
E’ rassicurante e bello sentirsi dire “voi siete di Cristo”, perché significa
essere amati da DIO. Ed è proprio nell’amore di Dio, nella gioia di
essere importanti per Lui, che troviamo la fiducia per affrontare i
momenti difficili. Consapevoli di non essere soli. Se Dio è con noi non
abbiamo bisogno d’altro, solo lontano da Lui sentiamo la necessità di
riempire un grande vuoto, perché senza di Lui ci manca tutto.
Impegno del giorno:
Farò almeno quindici minuti di “preghiera del cuore”
Venerdì 7 Settembre 2012
S. Regina, S. Guido
1ª lettura: 1Cor 4,1-5
Salmo: Sal 36;
Vangelo: Lc 5,33-39
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LETTURA DA MEDITARE
1Cor 4,1-5
1Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei
misteri di Dio. 2 Ora, quanto si richiede negli amministratori è che
ognuno risulti fedele. 3 A me però, poco importa di venir giudicato da
voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso,
4 perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per
questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! 5 Non vogliate
perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli
metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei
cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Meditazione:
“Il mio giudice è il SIGNORE”. Solo Dio è giudice, nessun altro deve
arrogarsi questo diritto che appartiene a Dio.
Sarebbe un imperdonabile abuso.
I nostri giudizi sono spesso condanne, valutazioni negative nei
confronti dei fratelli; ciò è proprio, il contrario di quello che ci chiede
Dio. Il pensiero di Dio giudice deve essere sufficiente a frenare ogni
nostro giudizio e a rasserenarci, perché Dio ci giudica per il nostro
cuore, non per le apparenze.
Impegno del giorno:
Cerco di trascorrere almeno mezz’ora in Adorazione in una Chiesa
(anche con il tabernacolo chiuso).
Sabato 8 Settembre 2012
Natività della B.V. Maria
1ª lettura: Mi 5,1-4
Salmo: Sal 12;
Vangelo: Mt 1,1-16.18-23
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LETTURA DA MEDITARE
Mi 5,1-4
1 E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i capoluoghi di
Giuda, da te mi uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele; le
sue origini sono dall'antichità, dai giorni più remoti. 2 Perciò Dio li
metterà in potere altrui fino a quando colei che deve partorire
partorirà; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. 3 Egli
starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del
Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino
agli estremi confini della terra 4 e tale sarà la pace: se Assur entrerà
nella nostra terra e metterà il piede sul nostro suolo, noi schiereremo
contro di lui sette pastori e otto capi di uomini,
Meditazione:
Il profeta Michea, in questo passo, ci ricorda “l’ECCOMI” della Vergine
Maria; colei che credette nell’annuncio di DIO senza timori o dubbi,
con tanta fede ed umiltà, partorendo il nostro salvatore Gesù Cristo.
Anche noi vogliamo rispondere con il nostro ECCOMI, facendo
crescere in noi la forza dello Spirito Santo, per poter essere
annunciatori del Signore. Siamo chiamati ad essere testimoni di questo
Santo mistero, per poter essere portatori ai fratelli dell’amore
immenso e delle meraviglie che il Signore ogni giorno compie in noi.
Impegno del giorno:
Nella mia preghiera personale, chiederò al Signore di farmi suo
strumento di pace e carità verso tutti.
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Settimana dal 9 al 15 settembre
Apparizione a Vailankanni, India
Vailankanni, sulla costa del Golfo del Bengala, 250 km a sud della città
di Madras, è un paese conosciuto e venerato come la “Lourdes
d’Oriente”. La Madonna, secondo la tradizione, avrebbe scelto proprio
questo sperduto paese del Bengala per mostrare la sua sollecitudine
materna, operando miracoli e apparendovi diverse volte. Una
tradizione orale ben fondata parla di tre apparizioni di Maria. La prima
risalirebbe al sedicesimo secolo. Un ragazzo indù stava andando a
consegnare il latte a un cliente; mentre riposava sotto un albero vicino
a un laghetto, gli apparve la Madonna chiedendogli un po’ di latte per
il Bambino. Il ragazzo acconsentì prontamente per poi rimettersi in
cammino. Arrivato alla casa del cliente chiese scusa del ritardo e anche
per il latte che mancava. Controllando invece il recipiente del latte si
accorse che non mancava niente. Lo stesso cliente, anche lui un indù,
incuriosito dal racconto del ragazzo, si recò con lui al laghetto. E lì la
Madonna apparve di nuovo. Il fatto si diffuse tra la comunità cattolica
vicina che chiamò quel laghetto Matha Kalum, cioè il Laghetto di
Nostra Signora. Alcuni anni più tardi la Madonna apparve di nuovo,
questa volta a un ragazzo disabile che vendeva burro in una piazza
dello stesso villaggio di Vailankanni. A lui la Madonna domandò un po’
di burro per il suo Bambino. Il ragazzo glielo diede. Poi la Madonna gli
disse di parlare dell’accaduto ad un facoltoso cattolico di una città
vicina. Il ragazzo non si accorse subito che la sua gamba fosse guarita.
Si alzò immediatamente e si recò da quel signore per eseguire la
commissione. Anche lui, il giorno prima, aveva avuto una visione, in cui
la Madonna gli chiedeva di edificarle una cappella. Subito dopo,
insieme, si recarono al luogo dove Nostra Signora era apparsa. E
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proprio qui fu costruita una piccola cappella che ben presto divenne
un luogo di culto alla Madonna, chiamata “Arokia Matha” cioè “Madre
della Buona Salute”. Il terzo miracolo riguarda invece dei mercanti
portoghesi che, per intercessione della Madonna, furono salvati dal
naufragio. Essi furono poi condotti dai pescatori del luogo a quella
capanna-cappella. Questi mercanti, tornati dal loro viaggio, fecero
costruire una vera cappella, dedicandola a Nostra Signora nel giorno
della sua natività. Era l’8 settembre. In questo modo volevano
ricordare il giorno del loro prodigioso salvataggio dalla tempesta al
largo di Vailankanni. Da diversi secoli, con fiducia e profonda
devozione, milioni di uomini e donne raggiungono il santuario, certi
dell’aiuto celeste della Madre di Dio per tutte le loro necessità,
soprattutto guarigioni dalle sofferenze corporali che li affliggono. Nel
settembre del 1771, Vailankanni che era stato fino ad allora sotto la
parrocchia di Nagapattinam, venne elevato al rango di parrocchia.
Attorno alla piccola cappella venne costruita una grande chiesa,
consacrata nel 1933, che Papa Giovanni XXIII ha elevato alla
condizione di Basilica il 3 novembre 1962, sotto la giurisdizione della
diocesi di Thanjavur. Questo santuario dedicato a Nostra Signora della
Salute, un vero gioiello dell’India, attira molti più pellegrini di ogni
altro santuario nell’India cattolica. Ancora oggi, a distanza di secoli, si
celebra con grande partecipazione la sua festa annuale, la quale dura
ben nove giorni, dal 29 agosto all’8 settembre, richiamando centinaia
di migliaia di pellegrini. Per significare la protezione della Madonna
della Buona Salute su tutta l’India, durante i nove giorni del
pellegrinaggio annuale vengono celebrate Messe nelle varie lingue
regionali indiane. La statua-simbolo del Santuario di Nostra Signora
della Buona Salute mostra la Madonna vestita nel caratteristico sari
indiano, “indiana” nei tratti somatici come nel vestiario. Questo
santuario dedicato alla Madre di Dio è un punto di incontro per i
membri delle più diverse confessioni religiose ed un magnifico
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esempio di possibile armonia e concordia fra le religioni e i popoli del
mondo. Vailankanny, infatti, non attira soltanto i pellegrini indiani di
fede cattolica, ma anche tantissimi seguaci di altre religioni, in
particolare indù, che vedono nella Madonna della Salute la Madre
premurosa e compassionevole dell’umanità sofferente. Vailankanni è
perciò conosciuta affettuosamente come ‘la Lourdes d’Oriente’
perché, proprio come accade a Lourdes in Francia, tanti pellegrini
visitano il Santuario durante l’anno, pregano Nostra Signora della
Salute per i loro più svariati bisogni, e poi vengono a ringraziarla per i
favori strappati dalla sua materna intercessione a Gesù, il Divino
Taumaturgo.
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Domenica 09 Settembre 2012
San Pietro Claver
Prima lettura: Is 35.4-7
Salmo: 145
Seconda lettura: Gc. 2,1-5
Vangelo: Marco 7,31-37
LETTURA DA MEDITARE: Marco 7,31-37
31 Gesù partì di nuovo dalla regione di Tiro e, passando per Sidone,
tornò verso il mar di Galilea attraversando il territorio della
Decapoli.32 Condussero da lui un sordo che parlava a stento; e lo
pregarono che gli imponesse le mani. 33 Egli lo condusse fuori dalla
folla, in disparte, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la
lingua; 34 poi, alzando gli occhi al cielo, sospirò e gli disse: «Effatà!»
che vuol dire: «Apriti!» 35 E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si
sciolse la lingua e parlava bene. 36 Gesù ordinò loro di non parlarne a
nessuno; ma più lo vietava loro e più lo divulgavano; 37 ed erano pieni
di stupore e dicevano: «Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire,
e i muti li fa parlare».
Meditazione:
Chi sono i sordi e i muti? Siamo noi che, spesso per scelta, ci defiliamo
di fronte alle difficoltà della vita e preferiamo non sentire e non
parlare per quieto vivere. Gesù agisce con noi come ha fatto con il
sordo. Lui conosce le nostre angosce, solitudini, preoccupazioni. Gesù
viene a darci conforto con la sua presenza e la sua parola che guarisce,
che consola, che libera e salva. Il suo ‘’Effata’’ (apriti!) non è un
semplice invito; è un comando che ci rivolge per vincere la nostra
sordità, la nostra incapacità di ascoltare. Gesù ci chiama a vivere con
gioia la nostra fede nella sua autenticità e la nostra vita con
generosità, con umiltà e coerenza.
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Impegno del giorno:
cerco di fare silenzio e ascolto la sua Parola per renderla feconda nella
mia vita .
Lunedì 10 Settembre 2012
S. Nicola da Tolentino
1ª lettura: 1Cor.5,1-8
Salmo: Sal 5
Vangelo: Lc 6,6-11
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 5
2 Porgi l'orecchio, Signore, alle mie parole:
intendi il mio lamento.
3 Ascolta la voce del mio grido, o mio re e mio Dio,
perché ti prego, Signore.
4 Al mattino ascolta la mia voce;
fin dal mattino t'invoco e sto in attesa.
5 Tu non sei un Dio che si compiace del male;
presso di te il malvagio non trova dimora;
6 gli stolti non sostengono il tuo sguardo.
Tu detesti chi fa il male,
7 fai perire i bugiardi. Il Signore detesta sanguinari e ingannatori.
8 Ma io per la tua grande misericordia
entrerò nella tua casa; mi prostrerò con timore
nel tuo santo tempio……..
12 Gioiscano quanti in te si rifugiano,
esultino senza fine. Tu li proteggi e in te si allieteranno
quanti amano il tuo nome.
13 Signore, tu benedici il giusto:
come scudo lo copre la tua benevolenza.
Meditazione:
Dopo un’invocazione iniziale il salmista trasforma la sua angoscia, che
diviene attesa risentita, ma Poi Dio si presenta come uno che non
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accetta il male, Egli circonda della sua misericordia chi sceglie la sua
via. Costui potrà entrare nella casa di Dio e gioire della sua
benedizione .
Impegno del giorno:
Caro Gesù, mi impegno a scegliere le vie che tu mi suggerisci .
Martedì 11 settembre 2012
S. Diomede
1ª lettura: 1Cor.6,1-11
Salmo: Sal 149
Vangelo: Lc 6,12-19
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 149
1 Alleluia. Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
2 Gioisca Israele nel suo Creatore,
esultino nel loro Re i figli di Sion.
3 Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
4 Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.
5 Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
6 Le lodi di Dio sulla loro bocca
e la spada a due tagli nelle loro mani,
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7 per compiere la vendetta tra i popoli
e punire le genti; 8 per stringere in catene i loro capi,
i loro nobili in ceppi di ferro; 9 per eseguire su di essi il giudizio già
scritto: questa è la gloria per tutti i suoi fedeli. Alleluia.
Meditazione:
La punizione che il popolo di Dio infligge e’ quella di tenere alta la voce
della coscienza nell’uomo empio, continuando ad amare anche se
odiati, per questo essi sono il tormento degli abitanti della terra che
odiano l’amore .
Impegno del giorno:
Signore, oggi mi impegno ad amare e perdonare sempre, anche se
tradito o non corrisposto, per diventare imitatore del tuo Amore come
Cristo sulla croce.
Mercoledì 12 Settembre 2012
Ss. Nome di Maria
1ª lettura: 1Cor.7,25-31
Salmo: Sal 44
Vangelo: Lc 6,20-26
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 44
Dio, con i nostri orecchi abbiamo udito,
i nostri padri ci hanno raccontato
l'opera che hai compiuto ai loro giorni,
nei tempi antichi. Tu per piantarli, con la tua mano hai sradicato le
genti, per far loro posto, hai distrutto i popoli. Poiché non con la spada
conquistarono la terra, né fu il loro braccio a salvarli;
ma il tuo braccio e la tua destra e la luce del tuo volto,
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perché tu li amavi. Sei tu il mio re, Dio mio,
che decidi vittorie per Giacobbe. 6Per te abbiamo respinto i nostri
avversari nel tuo nome abbiamo annientato i nostri aggressori. Infatti
nel mio arco non ho confidato e non la mia spada mi ha salvato, ma tu
ci hai salvati dai nostri avversari, hai confuso i nostri nemici…
Meditazione:
In questo Salmo Israele racconta la sua storia. Dio agisce nella storia. Il
Salmo celebra la comunione con Dio come memoria delle meraviglie
da Lui operate. E’ Dio che ha dato in eredità la ‘’ Terra’’ scacciando i
popoli che la occupavano. Israele non ha glorie di cui vantarsi, tutto e’
opera di Dio.
Impegno del giorno:
Signore, mi impegno a riconoscerti in ogni ambito della mia vita
perché tutto e’ opera Tua; i doni, i talenti provengono da un grande
progetto d’amore verso ogni uomo. Mi impegno a ringraziarti per ogni
avvenimento e a riconoscerti come Signore della mia vita.
Giovedì 13 Settembre 2012
S. Giovanni Crisostomo
1ª lettura: 1Cor.8,1b-7.11-13
Salmo: Sal 138
Vangelo: Lc 6,27-38
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 138
Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu sai quando seggo e quando mi alzo.
Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando
riposo.
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Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e
tu, Signore, gia la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la
comprendo.
Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti.
Meditazione:
Il Signore sa tutto di me , consapevole della mia nudità di fronte a Dio
non mi sento a disagio ma fiducioso perché e’ avvolto da uno sguardo
pieno di amore.
Impegno del giorno:
mi impegno ad accettarmi così come sono e ripongo nelle Tue Mani
tutto il mio essere.
Venerdì 14 Settembre 2012
Esaltazione della Santa Croce
1ª lettura: Nm 21,4b-9
Salmo: Sal 77
Vangelo: Gv 3,13-17
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 77
La mia voce verso Dio: io grido aiuto!
La mia voce verso Dio, perché mi ascolti.
Nel giorno della mia angoscia io cerco il Signore,
nella notte le mie mani sono tese e non si stancano;
l'anima mia rifiuta di calmarsi. Mi ricordo di Dio e gemo,
medito e viene meno il mio spirito. Tu trattieni dal sonno i miei occhi,
sono turbato e incapace di parlare.
Ripenso ai giorni passati, ricordo gli anni lontani.
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Un canto nella notte mi ritorna nel cuore: medito e il mio spirito si va
interrogando. Forse il Signore ci respingerà per sempre,
non sarà mai più benevolo con noi? È forse cessato per sempre il suo
amore, è finita la sua promessa per sempre?
Può Dio aver dimenticato la pietà, aver chiuso nell'ira la sua
misericordia? E ho detto: “Questo è il mio tormento:
è mutata la destra dell'Altissimo”.
Meditazione: Il salmo 77 e’ una preghiera di lamento per l’abbandono
e l’indifferenza di Dio nei confronti del suo popolo, ma poi si tramuta
in una preghiera di fiducia che nasce dalla contemplazione dell’opera
di salvezza compiuta da Dio in tutti i tempi.
Impegno del giorno: oggi mi eserciterò nel santo distacco dalle
tribolazioni terrene, per contemplare te Gesù che sei la mia unica
consolazione .
Sabato 15 Settembre 2012
B.V. Maria Addolorata
1ª lettura: Eb 5,7-9
Salmo: Sal 70
Vangelo: Gv 19,25-27
LETTURA DA MEDITARE:
Salmo 70
Vieni a salvarmi, o Dio,
vieni presto, Signore, in mio aiuto.
Siano confusi e arrossiscano quanti attentano alla mia vita.
Retrocedano e siano svergognati quanti vogliono la mia rovina.
Per la vergogna si volgano indietro quelli che mi deridono.
Gioia e allegrezza grande per quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Dio è grande» quelli che amano la tua salvezza.
Ma io sono povero e infelice, vieni presto, mio Dio;
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tu sei mio aiuto e mio salvatore; Signore, non tardare.
Meditazione:
Dio è il vero liberatore, il vero aiuto di colui che è fedele. Dio è
l’avvocato degli indifesi, di coloro che non hanno nessun appoggio ma
che in Dio sperano. La speranza dona la certezza di essere liberati
dall’oppressore. Talvolta Dio permette anche attese lunghe; tali attese
devono essere considerate come un’opportunità per sperimentare che
il nostro Signore non ci abbandona e ci accompagna, donandoci la
forza della gioia che spera.
Impegno del giorno:
In questa giornata desidero sperimentare la forza della gioia che
mantiene il cuore lieto e nella pace.
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Apparizione a Roma
La storia religiosa della Basilica di Sant’Andrea delle Fratte nonché
Santuario della Madonna del Miracolo in Roma ebbe inizio con
l’apparizione della Vergine il 20 gennaio del 1842 con la fulminea
conversione di Alfonso Carlo Tobia Ratisbonne, francese di nascita ma
ebreo di stirpe e miscredente, miracolo che ebbe risonanza in tutto il
mondo:Che cosa avvenne di preciso nell'ora della grazia, lo descrive lo
stesso Ratisbonne in alcune lettere e nella deposizione giurata al
Vicariato di Roma, per appurare la verità del fatto.
"Vidi come un velo davanti a me La chiesa mi sembrava tutta oscura,
eccetto una cappella, quasi che tutta la luce della chiesa si fosse
concentrata in quella. Alzai gli occhi verso la cappella raggiante di
tanta luce, e vidi sull'altare della medesima, in piedi, viva, grande,
maestosa, bellissima, misericordiosa, la Santissima Vergine Maria,
simile nell'atto e nella forma, all'immagine che si vede nella Medaglia
Miracolosa dell'Immacolata. Mi fece cenno con la mano di
inginocchiarmi. Una forza irresistibile mi spinse verso di Lei, che parve
dicesse: Basta così. Non lo disse ma capii. Fissai le di Lei mani, e vidi in
esse l'espressione del perdono e della misericordia. Alla presenza della
Santissima Vergine, benché Ella non mi dicesse parola, compresi
l'orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la
bellezza della Religione Cattolica, in una parola compresi tutto.
(...)"Uscivo da una tomba, da un abisso di tenebre"..."Provavo un
cambiamento così totale che mi credevo un altro…. Tutto quel che
posso dire, è che al momento del prodigio, la benda cadde dai miei
occhi; non una sola benda, ma una quantità di bende che mi avevano
avvolto disparvero una dopo l'altra rapidamente, come la neve e il
fango e il ghiaccio sotto l'azione di un sole cocente. ...Come “un cieco
nato che vedesse la luce tutto d'un colpo..”
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