“Vietato abbandonare il sogno di volare. Ma per quello c’è bisogno dell’amore. Io posso solo dirti Non temere di sbagliare perché aiuta le persone ad imparare. E sappi che tra il bene e il male alla fine vince il bene” (Modà) 3 Canto di inizio: Luce di verità Tu nella brezza parli al nostro cuore: ascolteremo, Dio, la tua parola; ci chiami a condividere il tuo amore: ascolteremo, Dio, la tua parola. Spirito, vieni. (Rit.) Ci poni come luce sopra un monte: in noi l’umanità vedrà il tuo volto Ti testimonieremo fra le genti: in noi l’umanità vedrà il tuo volto. Spirito, vieni. (Rit.) Cammini accanto a noi lungo la strada, si realizzi in noi la tua missione. Attingeremo forza dal tuo cuore, si realizzi in noi la tua missione. Spirito, vieni. (Rit.) Come sigillo posto sul tuo cuore, ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Hai dato la tua vita per salvarci, ci custodisci, Dio, nel tuo amore. Spirito, vieni. (Rit.) Luce di verità, fiamma di carità, vincolo di unità, Spirito Santo Amore. Dona la libertà, dona la santità, fa’ dell’umanità il tuo canto di lode. 4 Dissiperai le tenebre del male, esulterà in te la creazione. Vivremo al tuo cospetto in eterno, esulterà in te la creazione. Spirito, vieni. (Rit.) 5 Vescovo: Donaci o Padre un cuore capace di ascoltarTi, perché il Tuo Spirito abiti la nostra volontà, i nostri affetti e i nostri sentimenti e la nostra vita sia segno del Tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Guida: preghiamo a cori alterni Signore, nostro Dio, quando nella nostra mente si aggrovigliano mille pensieri, quando il nostro cuore è tormentato dalla mille paure, che cosa dobbiamo chiederti e fare della nostra vita? Tu, prima che ti cerchiamo, ci hai già cercati. Tu, prima che ti rispondiamo, ci hai già chiamato. Tu, prima che ti offriamo la nostra vita, ci hai già amato gratuitamente. Per questo è Te che dobbiamo ascoltare. Manda il tuo Spirito perché parli in noi e per noi con tutti i gemiti dell’anima, per conoscere la tua volontà ed ispirare i nostri desideri di vita, per accogliere il tuo amore e rispondere amando Te e i fratelli. Fa’ che la tua Parola cambi le nostre parole, fa’ che il tuo Silenzio riempia i nostri silenzi, fa’ che il tuo Cuore rinnovi i nostri cuori. Perciò, Signore nostro Dio, ti chiediamo un cuore capace di ascolto perché ascoltare Te è credere e vivere, è discernere e fare la tua volontà. Amen Dobbiamo smettere di parlare noi e lasciare prima di tutto che parli Tu, che non ti stanchi mai di trovare il modo di comunicare la tua Parola, di farci udire la tua voce d’amore. 6 7 COME PREDETTO DAI PROFETI Guida: Come discepoli ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio nel primo testamento, quello che annunciava i grandi misteri poi pienamente svelati nella vita di Gesù di Nazareth. Ritornello tra le profezie: Come il cervo va Dalle profezie di Zaccaria 13,1 1 In quel giorno vi sarà per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme una sorgente zampillante per lavare il peccato e l’impurità. Come il cervo va all’acqua viva io cerco te ardentemente, io cerco te, mio Dio. Dalle profezie di Zaccaria 14,8 In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il mare occidentale: ve ne saranno sempre, estate e inverno. (Rit.) 8 Dalle profezie di Gioele 4,18 18 In quel giorno le montagne stilleranno vino nuovo e latte scorrerà per le colline; in tutti i ruscelli di Giuda scorreranno le acque. Una fonte zampillerà dalla casa del Signore e irrigherà la valle di Sittìm. (Rit.) Dalle profezie di Ezechiele 47,1-12 1 Mi condusse poi all’ingresso del tempio e vidi che sotto la soglia del tempio usciva acqua verso oriente, poiché la facciata del tempio era verso oriente. Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del tempio, dalla parte meridionale dell’altare. 2Mi condusse fuori dalla porta settentrionale e mi fece girare all’esterno, fino alla porta esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua scaturiva dal lato destro.(Rit.) Quell’uomo avanzò verso oriente e con una cordicella in mano misurò mille cubiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva alla caviglia. 4Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare quell’acqua: mi giungeva al ginocchio. Misurò altri mille cubiti, poi mi fece attraversare l’acqua: mi giungeva ai fianchi. 5Ne misurò altri mille: era un torrente che non potevo attraversare, perché le acque erano cresciute; erano acque navigabili, un torrente che non si poteva passare a guado. 6Allora egli mi disse: “Hai visto, figlio dell’uomo?”. (Rit.) 3 9 Poi mi fece ritornare sulla sponda del torrente; 7voltandomi, vidi che sulla sponda del torrente vi era una grandissima quantità di alberi da una parte e dall’altra. 8Mi disse: “Queste acque scorrono verso la regione orientale, scendono nell’Araba ed entrano nel mare: sfociate nel mare, ne risanano le acque. 9 Ogni essere vivente che si muove dovunque arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà abbondantissimo, perché dove giungono quelle acque, risanano, e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà. (Rit.) Sulle sue rive vi saranno pescatori: da Engàddi a En-Eglàim vi sarà una distesa di reti. I pesci, secondo le loro specie, saranno abbondanti come i pesci del Mare Grande. 11Però le sue paludi e le sue lagune non saranno risanate: saranno abbandonate al sale. 12 Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina. (Rit.) Vescovo: Dio onnipotente ed eterno, tu hai preannunziato nelle antiche profezie i misteri della nostra salvezza; l’acqua abbondante che scaturisce dal tempio sgorghi sempre per i tuoi figli e porti frutti di vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Acclamazione al Vangelo 10 Di te, mio Dio, ha sete l’anima mia! Il tuo volto, il tuo volto, Signore, quando vedrò? (Rit.) Ti loderò, Signore, e ti canterò il mio grazie. Tu sei fresca fonte, l’acqua della mia vita. (Rit.) 10 Questo è il giorno dell’alba nuova, il Signore rende nuove tutte le sue cose e in Gesù Cristo la vita piena si rinnoverà, si rinnoverà... (Rit.) Gesù è risorto ha vinto il mondo, prepara un banchetto, ci tiene nell’amore. Prendi la mano, Signore vivo, portaci con Te, portaci con Te. (Rit.) Proteggi sempre la tua Chiesa così che la paura non ci faccia male. Ritorna ancora, vieni Signore. Maranatha, maranatha.. (Rit.) 11 Dal Vangelo secondo Giovanni (19,31-37) Canto di meditazione: Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato - era infatti un giorno solenne quel sabato -, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso . 37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Ave Verum Corpus natum de Maria Virgine, vere passum, immolatum in cruce pro homine cujus latus perforatum unda fluxit et sanguine, Esto nobis praegustatum in mortis examine O Jesu dulcis, O Jesu pie, O jesu, fili Mariae, Miserere mei. 31 Ave Verum Ave, o vero corpo, nato da Maria Vergine, che veramente patì e fu immolato sulla croce per l’uomo dal cui fianco squarciato sgorgarono acqua e sangue: fa’ che noi possiamo gustarti nella prova suprema della morte. O Gesù dolce, o Gesù pio, o Gesù figlio di Maria, pietà di me. Guida: Il Vescovo Roberto ci accompagna a comprendere le Scritture 12 13 CHI HA VISTO NE DA’ TESTIMONIANZA Guida: Chi vede Gesù come il discepolo amato ne diventa testimone…lo racconta…non lo può più tenere per sé. Testimonianza di Sr. Maria Gloria Riva, delle Monache dell’Adorazione Eucaristica. Guida: Lasceremo ora una decina di minuti di silenzio. Per raccogliere quanto ascoltato o per continuare la nostra riflessione. Suggeriamo di iniziare questo momento personale recitando la preghiera indicata. Dove sei mio amato? Vieni, vieni e baciami. Vieni e asciuga le mie lacrime e il sudore della mia fronte, con la tua mano carezza le mie ferite. Accarezzami i capelli, come una volta faceva mia madre. Fai del tuo petto che batte, un cuscino dove appoggiare il mio capo e trovare riposo, dormo ascoltando il battito del tuo cuore. Dove sei? Sono in un paese sconosciuto. Sono ino straniero su questa terra. Sono straniero a me stesso. Sono uno straniero per la mia gente, come sono uno straniero per Te, e allora dove sei? 14 Perché non vieni come il mare che ruggisce a rovesciare i banchi dei cambiavalute? Dentro il mio cuore e la mia vita, e a cacciare i mercanti dal tuo santuario, la casa di preghiera? Perché non ritorni di notte a punirmi per la mia pigrizia? A punire la mia negligenza nel servire i fratelli, le mie sorelle e il mondo? Perché non mi rimproveri e mi correggi? Dove sei? Ti ho cercato. Ti ho cercato dappertutto e non ti ho trovato, benchè tu sia l’unico onnipresente, che tutto riempie. E’ strano come a colui che cerca di sfuggire a Dio né la Terra, né il Cielo, né il regno dei morti, né il giorno, né la notte, né l’alba, né il mare daranno rifugio. Nemmeno un dove, né un oppresso, né uno spazio. Ma colui al quale tu sfuggi dove può trovarti? O Dio, forse ti avevo perso cercandoti. Forse pensavo di cercare te e invece cercavo me stesso, e così non ho trovato né te, né me stesso. Dio mio, Dio mio dove sei? Non dirò. Perché mi hai abbandonato. Può darsi che sia stato io a lasciarti. Ma ti invoco, ti imploro, vieni! Avvicinati, rivelati! Dove sei? (Jihad, monaco di Deir Mar Musa) 15 TESTO DI MEDITAZIONE “Se tu solo sapessi cercare...” osa sta succedendo? Gesù è morto e gli apostoli sono presi dalla paura: “Che accadrà adesso?”. Puoi comprendere la loro paura e i loro dubbi: Gesù era Gesù, noi siamo noi, come possiamo pensare di continuare noi il suo messaggio? Gesù lo hanno ucciso: faranno anche a noi ciò che hanno fatto a lui?”. E’ un momento di crisi forte, profonda, radicale, decisiva. Quante volte ti trovi in questa situazione. Vai in chiesa, rispetti le regole cristiane, sei generoso, ma non c’è slancio nella tua fede, non c’è passione; quando parli di Dio sembri un insegnante non un innamorato, perché? Sei una brava persona (e in effetti lo sei davvero), rispettato, se puoi aiuti gli altri, sei presente in casa e con i figli, attento con tutte le persone, ma sei insoddisfatto perché senti che tu non sei proprio così. Che si fa? Cosa è necessario in tutte queste situazioni? Cosa è successo agli apostoli? Il giorno di Pentecoste per gli apostoli è stato un salto qualitativo, quantico. Da un livello di superficie sono passati ad un livello interno, dall’esteriorità sono passati all’interiorità, dalla dipendenza sono passati all’autonomia e alla libertà. Parlavano una lingua che tutti capivano perché erano entrati in contatto con il Dio dentro di sé. Prima Gesù era fuori: vi avevano vissuto insieme, avevano mangiato e parlato con lui. Ma adesso quel Gesù (Risorto) non era più fuori ma dentro (Spirito Santo), lo sentivano forte e chiaro, potente e presente. Mentre prima vivevano nella paura di perderlo adesso sapevano benissimo che nessuno glielo poteva più togliere. Perché ciò che è dentro di noi non ci può essere sottratto. Prima Gesù era fuori (il Gesù storico), adesso è dentro (lo C 16 Spirito Santo). Fu un passaggio che li sconvolse, che li rovesciò, che li mise in crisi. Le due immagini “rombo come di vento” (2,2) e “fuoco che si divideva” (2,3) indicano un passaggio potente, destabilizzante, terribile, in ogni caso così forte che poi non sarai mai più come prima. Il vento indica un passaggio di libertà e di decisione: il vento spazza via, purifica, scompiglia e sconvolge, è un uragano che si abbatte (rombo), che ti libera da paure e dalla dipendenza dagli altri. Il fuoco indica un salto di calore, di passione, un “essere preso”, toccato nell’unicità di ciascun soggetto (ogni lingua assume la sua forma su ogni soggetto che scende). Questo salto qualitativo ti ha portato dall’essere freddo, insipido, al bruciare, al trovare senso e passione. Questo contatto con Dio in te ti ha permesso di individuarti, di trovare la tua forma e la tua unicità. Solo così avvengono i grandi passaggi della vita: se non c’è Spirito, se non c’è vento e fuoco, non si va da nessuna parte! Non si possono fare le grandi scelte, non si può andare in tutto il mondo. Ci vuole Spirito! Se il coraggio della libertà e della decisione non ti portano a trovare la tua missione nella vita, il senso delle tue giornate, la strada del tuo destino, magari farai tante cose belle e buone, ma non ciò per cui tu esisti. Ci vuole lo Spirito della libertà che ti porta a seguire solamente la tua unica chiamata. L a festa di Pentecoste esprime la verità che Dio abita dentro di noi. Dio non è più presente fisicamente in mezzo a noi; Dio è presente con il suo Spirito. Quando noi sentiamo questa affermazione pur registrandola con la mente e sapendola ripetere a memoria, traduciamo così: “E cosa vuol dire tutto questo? Io non lo sento! Cos’è lo Spirito?”. Se noi 17 chiediamo alle persone cos’è lo Spirito, la maggior parte non saprà cosa rispondere. E se non sa rispondere è perché non lo conosce, non ne ha esperienza, non lo ha mai vissuto. Molti pensano che lo Spirito sia qualcosa che si aggiunge a quello che siamo. Quindi, ne posso fare anche a meno. Ma lo Spirito non è un di più, ma qualcosa che noi già siamo. Altri pensano che lo Spirito sia in contrasto con la materia - e non vi è cosa più erronea - per cui spirituale vuol dire disincarnato, fuori del mondo. E quando pensano ad una persona spirituale si immaginano un monaco che vive quasi fuori dal mondo, solo pregando e che odia tutto ciò che c’è nel mondo. Queste persone potrebbero leggere un po’ di più del vangelo e osservare quanto materiale fosse Gesù, che mangiava, bevevo, faceva festa, si divertiva e toccava. E non si può dire che non fosse spirituale! Lo Spirito non viene in noi un giorno della nostra vita ma abita già in noi. Lo Spirito non è nient’altro che il modo con cui Dio abita in noi. Ed essere spirituali non è pregare molto o fare cose religiose o frequentare la chiesa o fare pellegrinaggi. Essere spirituali vuol dire vivere facendo emergere ciò che ci abita dentro. E’ un modo di vivere. San Francesco vedeva Dio nell’acqua, nel sole, nella luna e perfino nella sorella morte. Era pazzo? Era solo un romantico, un poeta? O aveva valicato la soglia della materia? Gesù che guardava gli uccelli del cielo o i gigli del campo e affermava che neppure Salomone in tutta la sua ricchezza vestiva come loro: cosa vedeva? Era pazzo o aveva varcato la soglia della materia? Quando Gesù proclamava le beatitudini e diceva beati i poveri, quelli che piangono, quelli che soffrono, era un paz- 18 zo? Chi vuole soffrire, chi vuole essere perseguitato, deriso o imprigionato? Nessuno che sia sano di mente! E allora, che cosa vedeva Gesù? Non è che avesse valicato la soglia dell’apparenza? E instein un giorno definì la formula E=mc2. Questa formula stabilisce che la materia è anche luce, spirito. Questa formula scientifica dice ciò che i mistici da sempre hanno vissuto migliaia di anni prima. Quando guardavano le persone, la natura ed ogni cosa, non vedevano la materialità, ma la luce, lo spirito che abitava in ogni cosa. Tu guardi un sasso e dici: “Che pieno!”. Ma, invece, dentro è vuoto. Il 99% delle cose è fatto di vuoto. Se noi togliessimo il vuoto della materia, lo spazio che c’è tra gli atomi, la città di Milano sarebbe molto meno che una pallina da tennis. Tu prendi un sasso e dici: “Senti che duro, senti che resistenza”. Ma la resistenza non è data dalla materia ma dalle connessioni, dai rapporti che si instaurano tra i vari atomi del sasso. Tu prendi un sasso, lo guardi e dici: “Più materia di questa!”. Dipende con quali occhi lo guardi. Perché quel sasso lì è energia condensata. Se tu lo guardi con altri occhi, gli occhi dello spirito, è luce. Tu sei seduto su di una sedia in questo momento. Indossi degli abiti e porti delle scarpe: più materia di questo! Ma ti sbagli perché tutto questo è energia condensata: così come il ghiaccio è acqua condensata, così la materia è energia condensata. Se tu entri dentro la materia della sedia e di ogni cosa, troverai degli atomi che ballano in maniera allucinante in un movimento frenetico. La sedia non è ferma, la sedia vive! La sedia dove sei seduto è materia, ma più dentro è energia. I mistici lo hanno sempre saputo: tutto è al tempo 19 stesso onda, energia o particella, materia. Ogni cosa è materia e spirito (luce, energia). Lo spirito si trova nell’unghia, nell’osso, nella pelle, in tutte le cose. Non c’è uno spirito dentro la materia. La materia è simultaneamente spirito e materia. Non esiste uno spirito distaccato dalla materia ma la materia stessa è spirito. Dipende da cosa vedi. Dipende se entri dentro o se rimani nell’apparenza. Ciò che vediamo è meno reale di quello che pensiamo. O ra cosa centra tutto questo con questa Veglia di Pentecoste? Centra eccome: lo Spirito abita ogni cosa, è ogni cosa. Tutto è spirito o tutto è materia e questo dipende solo da come tu guardi le cose. Si tratta di andare oltre le apparenze. Gesù fu l’uomo del vedere dietro l’apparenza o dentro la realtà. Questa cosa Lui la chiamava “regno di Dio”. E lo diceva sempre: “Il regno di Dio non è il paradiso, ma è qui, oggi, adesso. Dipende dai tuoi occhi”. Gesù vedeva un fiore e vedeva Dio (vedeva la luce, lo spirito del fiore). Gesù vedeva gli uccelli del cielo ed esclamava: “Che meraviglia; chi può vestire come loro? Che liberi!”. Gesù vedeva i fatti di cronaca e vi vedeva dentro, leggeva la mano di Dio che insegnava. Gesù vedeva i sofferenti, i poveracci, le donne, e mentre tutti se ne stavano lontani, Lui li abbracciava, li incontrava, li baciava, li accarezzava e coglieva il loro desiderio e bisogno d’amore. Gesù vedeva i peccatori e mentre tutti si fermavano all’apparenza (“Siete peccatori, avete sbagliato, lontani da Dio!”), Lui andava dentro. Lui sapeva cogliere la luce che li abitava; Lui sapeva vedere la forza e il desiderio di vita che dormiva dentro di loro. Lui vedeva un pescatore qualsiasi e mentre la materialità diceva: “Uno che pensa solo ai soldi, al 20 pesce e a vendere”, Lui vi coglieva i desideri profondi del suo animo. Sulla croce era vicino ad un peccatore che aveva ucciso e mentre tutti vedevano il malfattore, Lui gli disse: “Oggi sarai con me in Paradiso”. Fu condannato a morte e mentre noi non proviamo che rabbia verso coloro che lo condannarono, Lui vide la luce che si nascondeva nel profondo delle loro tenebre: “Padre perdonali perché non sanno quello che fanno”. Gesù non vedeva tanto la materia; Gesù vedeva lo Spirito, la luce che c’è dentro ad ogni cosa. C iò che è tremendo della nostra società è l’incapacità di essere spirituale. E’ una vera disabilità. Il segno evidente della nostra malattia è: “Quanto costa? Quanti soldi? Quanti soldi servono?”. Un altro segno eclatante è l’espressione: “Io, io”. “Io faccio così; se non ci fossi io; ti dico io cosa fare; io di qua, io di là; parlo io; io so; io non ho bisogno”. Quando non mando mio figlio ad una festa di compleanno del suo amichetto perché mi vergogno di non potergli fare il regalo (tutti glielo fanno), io ho perso lo spirito della festa. Sto costruendo un figlio materialista. “Ma sarà più importante la presenza umana che il regalo!” Sto mettendo prima la materia all’anima. Quando giudico o valuto le persone in base al vestito; quando ammiro le auto e le case della gente, invidiandole; quando il mio unico pensiero è il conto in banca; quando il lavoro viene prima di ogni cosa; quando tutto viene monetizzato: “Quanto costa?”; quando “una mano lava l’altra”, cioè che io aiuto te solo se tu aiuti me, sono materia. Materia è il pane della domenica sull’altare. Spirito è quando io vedo in quel pane, il Pane, il Cristo. Materia è quando vedo nel mio collega o in 21 una persona solo uno che rompe i miei piani, uno che scoccia, uno che mi dà fastidio. Spirito è quando inizio a vedere uno che soffre, uno che ha un cuore e un’anima. Materia è quando vedo di fronte al nuovo giorno solo un altro giorno di lavoro. Spirito è quando posso vedere un’altra opportunità che mi viene data per sperimentare la vita. Materia è quando qualcosa mi fa innervosire. Spirito è quando inizio a chiedermi il perché, che cosa devo imparare o che cosa devo cambiare del mio comportamento o del mio modo di pensare. Materia è quando guardo una donna e voglio possedere il suo corpo. Spirito è quando inizio a percepire che quella donna è una creatura, con un cuore che batte e che pulsa. Materia è mangiare, spirito è gustare. (a cura dei seminaristi e della pattuglia pastorale Agesci) VIENI SU DI NOI SPIRITO SANTO Proclamazione di At,2,1-2 SOLENNE INVOCAZIONE DELLO SPIRITO Preghiera di intercessione: Dio grande, forte e santo, (solo) Manda il tuo Spirito (Tutti) Manda il tuo Spirito Rendi giustizia agli oppressi, Manda… Ad ogni vita dona il pane, Manda … Tu non fai parzialità e non accetti regali, Benedici i popoli di tutta la terra, Rovescia i potenti dai troni, dona la pace alle nazioni in guerra, Ricorda gli umili e i poveri. Dio grande, forte e santo, (solo) Manda il tuo Spirito (Tutti) Manda il tuo Spirito Suscita in noi il desiderio di bene, Manda… Guida sempre la tua Chiesa, Manda… Aumenta la fede e il coraggio di testimoniarti Ascolta il grido dei sofferenti Proteggi i migranti e gli esuli, incoraggia gli sfiduciati, sana le piaghe dei cuori, Suscita nuove chiamate per il Regno E compi in noi la Tua volontà. 22 23 Vescovo: Il Tuo Spirito, o Padre, che ci hai donato nell’abbondanza del Tuo amore per noi, sia la nostra forza e ci renda ogni giorni coraggiosi testimoni del vangelo della vita. Per Cristo nostro Signore. COME AVETE RICEVUTO…COSI’ DATE! Guida: All’inizio della veglia abbiamo ricevuto dell’acqua, simbolo di una fede che qualcun altro ci ha trasmesso con la sua vita. La nostra fede viene sempre da qualcun altro che prima di noi ha creduto e per questo ce l’ha trasmessa. Adesso quest’acqua siamo chiamati a trasmetterla a nostra volta…a non tenerla per noi! Ciascuno di noi verserà la propria acqua nelle anfore più vicine a sé..perchè questa possa diventare poi, una volta donata, pioggia abbondante di benedizione per tutti. La fede è così: l’hai ricevuta per donarla a tua volta…ciò che trattieni va perduto! Alcuni giovani che hanno appena ricevuto il battesimo nella scorsa Veglia Pasquale verseranno poi l’acqua raccolta nella grande vasca. Al termine il Vescovo e i sacerdoti aspergono tutta l’assemblea. 24 25 Durante il segno si canta Alzano i fiumi Signore Alzano i fiumi, Signore. Alzano i fiumi la voce. Alzano i fiumi il loro fragore. Alleluia! Ma più potente delle voci di grandi acque, più potente dei flutti del mare, potente nell’alto è il Signore. (Rit.) Il Signore si riveste, si cinge di forza. Saldo è il Tuo trono di Gloria, da sempre Tu regni Signore. (Rit.) Sono degni di fede i Tuoi insegnamenti. La santità della Tua Casa per tutti i giorni Signore. (Rit.) Jesus Christ Jesus Christ you are my life, alleluia, alleluia. Jesus Christ you are my life, alleluia, alleluia. Tu sei via, sei verità, Tu sei la nostra vita, camminando insieme a Te vivremo in Te per sempre. (Rit.) Ci raccogli nell’unità, riuniti nell’amore, nella gioia dinanzi a Te cantando la Tua gloria. (Rit.) Nella gioia camminerem, portando il Tuo Vangelo, testimoni di carità, figli di Dio nel mondo. (Rit.) 26 Danza la vita Canta con la voce e con il cuore, con la bocca e con la vita, canta senza stonature, la verità…del cuore. canta come cantano i viandanti (canta come cantano i viandanti) non solo per riempire il tempo, (non solo per riempire il tempo,) Ma per sostenere lo sforzo (ma per sostenere lo sforzo) Canta e cammina, canta e cammina. Se poi, credi non possa bastare segui il tempo, stai pronto e.. Danza la vita, al ritmo dello Spirito. Danza, danza al ritmo che c’è in te Cammina sulle orme del Signore, non solo con i piedi ma usa soprattutto il cuore. Ama…chi è con te Cammina con lo zaino sulle spalle (Cammina con lo zaino sulle spalle) la fatica aiuta a crescere (la fatica aiuta a crescere) nella condivisione (nella condivisione) Canta e cammina, canta e cammina Se poi, credi non possa bastare segui il tempo, stai pronto e …. (Rit.) 27 Vescovo: O Padre,l’acqua e il Sangue scaturiti dal costato di Cristo crocifisso e risorto, figura dello Spirito Santo effuso per la nostra salvezza, sono promessa mantenuta e attuata nella tua Chiesa, oggi e sempre; concedi che la nostra vita sia sempre testimonianza viva ed efficace del tuo amore fedele che tutto rigenera e ricrea. Per Cristo nostro Signore. Guida: Prima della benedizione il Centro di Pastorale Giovanile apre ufficialmente il percorso verso la GMG di Cracovia del 2016 e il Vescovo benedice la copia del crocifisso di San Damiano che accompagnerà i giovani mantovani nel loro cammino di preparazione. BENEDIZIONE SOLENNE Dio Padre, sorgente di ogni dono e grazia, vi riempia della sue benedizioni e della sua pace. Amen. Cristo crocifisso e risorto, fonte ogni consolazione e perdono, vi doni la vera libertà e la vita eterna. Amen. 28 Lo Spirito Santo, forma di ogni santità e missione, vi confermi nella fede e vi renda perseveranti nella testimonianza. Amen. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su voi, e con voi rimanga sempre. Amen. Laudato sii Laudato sii mi Signore con tutte le tue creature specialmente Frate Sole che dà la luce al giorno e che ci illumina per tua volontà raggiante e bello con grande splendore di Te è l’immagine altissimo, altissimo Signore. Laudato sii mi Signore per Sora Luna e le stelle luminose e belle. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Laudato sii mi Signore per Sora Luna e le stelle luminose e belle Laudato sii mi Signore per Sora Acqua tanto umile e preziosa. 29 Laudato sii mi Signore per Frate Foco che ci illumina la notte. Ed esso è bello robusto e forte, Laudato sii, laudato sii mi Signore per Frate Vento e per Sora Aria per le nuvole e il sereno per la pioggia e per il cielo. Per Sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa o altissimo Signore. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia, alleluia! Laudato sii mi Signore anche per Sora nostra Morte corporale. Laudato sii mi Signore per quelli che perdonano per il tuo amore. E per l’anima. Per Sora nostra Madre Terra che ci nutre e ci governa o altissimo Signore. Alleluia, alleluia. Alleluia, alleluia. Alleluia, alleluia. Alleluia, alleluia. Alleluia, alleluia, alleluia. Credits: Luce di Verità: G. Scordari – G. Becchimanzi (Agorà 2007 – CEI) Come il cervo va: M. Deflorian – B. Hurd (n° 156 Rep. Naz. CEI) Alleluia - Questo è il giorno: D. Bighi (Minorock Mantova) Ave verum corpus (n° 346 Rep. Naz. CEI) Preghiera di intercessione: G. Pasini – Cpgmn – GM Rossi (Veglia di Pentecoste, Parma) Alzano i fiumi: S. Martinez – L. Leone (Rinnovamento d. Spirito) Jesus Christ you are my life: M. Frisina Danza la vita: M. Monnetti OFM (19° marcia francescana 1998) Laudato sii – Alleluia: M. Paulicelli Ringraziamenti: - Al maestro Francesco Meneghello con il Coro Giovanile Diocesano “allargato”, per averci fatto pregare cantando; - A Sr. Maria Gloria Riva per averci condiviso un tratto della sua storia di amicizia con Gesù; - Agli amici di Azione Cattolica e Agesci per la loro presenza fedele nell’organizzazione della veglia; - Ai nostri seminaristi. Impaginazione grafica: Gabriele Devincenzi 30 31