Parrocchia: San Lorenzo M. in Zogno Sant’Antonio di Padova in Ambria Sant’Alessandro M. in Spino al Brembo S. Maria Assunta in Grumello de’ Zanchi Libretto per la preghiera in famiglia Quaresima-Pasqua La parola del Vescovo Un tempo da vivere insieme seduti attorno al tavolo di casa, questo l’invito che mi sento di rivolgere ad ogni famiglia, un tempo di preghiera, nel momento più opportuno della giornata. Mi piace pensare che a cena, soprattutto, possa trovare spazio la preghiera. Sì, in quaresima la preghiera, ancora di più quella vissuta insieme, diventa un segno, esprime una tensione, realizza una speranza, quella di ritrovare in Dio, nella fede in Lui, la forza delle nostre scelte. Ci sono parole che sembrano macigni, ma che trovano senso nella preghiera: sobrietà, silenzio, contemplazione, scelte... Qualcosa che ci chiede di metterci davvero in gioco, grandi e piccoli; qualcosa che fa appello alla nostra responsabilità e rende la famiglia capace di essere segno. Mi piacerebbe poi che il tavolo della comunità, l’altare, diventasse davvero una meta da raggiungere ogni domenica. Per stare insieme, essere chiesa, imparare a vivere l’Eucaristia. Anche io, ovunque celebrerò in queste domeniche, penserò alla vostra famiglia e a quella grande famiglia della Diocesi. Un’Eucaristia per tutti, con il cuore appoggiato a Gesù che ha fatto della sua vita la prima e unica Eucaristia. Buona Quaresima. UNA TAVOLA PER INIZIARE (dal 18 al 21 febbraio) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO MATTEO (6,1-6.16-18) Quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente (...). E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente (...). E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. Eccoci all’inizio di una nuova Quaresima. Ci attende un tempo im-pegnativo e bello! Impegnativo perché ci è chiesto di tare unità nella nostra vita ritornando all’essenziale, ai nostri desideri più autentici, alla nostra tede più profonda. Bello perché questo cammino non è in solitaria, ma è vissuto nella fraternità: la fraternità della nostra casa e la fraternità della nostra comunità. PREGHIAMO INSIEME Nelle tue mani Gesù poniamo l’inizio di questo cammino quaresimale. Donaci la gioia di camminare insieme, la forza di scelte coraggiose, la serenità di lasciarci sostenere dal tuo abbraccio misericordioso, la capacità di riconoscere le nostre fragilità e infine donaci il desiderio di sederci intorno all’unica mensa per sperimentare ogni domenica il gusto dello spezzare il pane insieme. PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita. Tu insieme a me, in cammino, in ogni momento della nostra giornata. Eccoci qua, Signore: insegnaci la gioia di donare ai nostri fratelli, con cuore aperto e mano tesa, con generosità ed altruismo. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER LA SOBRIETÀ (dal 22 al 28 febbraio) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO MARCO (1,12-15) Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. La sobrietà non ci fà mancare quello di cui abbiamo bisogno, perché i doni del Signore sono sempre abbondanti anche sulla nostra tavola. Al contrario, la sobrietà ci rende più accoglienti. PREGHIAMO INSIEME Cominciamo il cammino di Quaresima insieme a Te, Gesù, nel deserto. Qui ci ricordi la dimensione della sobrietà, il bisogno di liberarci di un po’ di superfluo, per essere più semplici ed essenziali e dare così più spazio a Te, alla tua Parola. Aiutaci, Gesù, a gustare di più la tua Presenza tra noi! PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: in me, nelle persone che mi metti accanto, nel cibo che mi doni. Ogni cosa hai messo a nostra disposizione perché nulla ci manchi. Eccoci qua, Signore: tante cose abbiamo tra le mani e molte riempiono la nostra vita. Fa’ che sappiamo dire il nostro grazie per non sciupare quanto abbiamo ricevuto. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER LA SOBRIETÀ (venerdì 27 febbraio) LA RIFLESSIONE CI ACCOMPAGNA Nella fatica del bilancio familiare, imparando a scegliere insieme, abbiamo scoperto il tesoro di credere in Dio, in lui, ciascuno, non manca di nulla. UNA TESTIMONIANZA CI SOSTIENE Abbiamo deciso insieme, proprio come famiglia, di controllare le nostre spese. All’inizio l’esigenza ha preso corpo per le fatiche della crisi, per lo stipendio sempre più insufficiente ad un certo stile di vita, ma poi ci siamo accorti che eravamo contenti. Nessun gesto eroico, ma ci siamo resi conto di cosa davvero è necessario, di tutto l’inutile che ci rubava tempo e cuore. Adesso la cosa funziona, funziona il dialogo con i nostri figli, la scelta condivisa del divertimento e dell’impegno, gli acquisti di cui ci sentiamo tutti responsabili. La sobrietà l’abbiamo incontrata quasi per caso, poi ci ha aperto gli occhi sul mondo e ci siamo accorti che i poveri vicino a noi ci dono davvero. UNA PREGHIERA CI NUTRE Signore possediamo tante cose, insegnaci a usarle per il bene nostro e degli altri. Signore pretendiamo sempre di più, insegnaci ad accontentarci. Signore non siamo mai soddisfatti, facci comprendere che Tu sei il nostro unico bene. PADRE NOSTRO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER CONTEMPLARE (dall’1 al 7 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO MARCO (9,2 10) Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: “Rabbi, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia”. Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: “Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!”. Guardare il volto di Gesù, contemplarlo come Pietro, Giacomo c Giovanni, ci riempie di stupore e gioia e ci fa riscoprire i tanti volti dei nostri fratelli. PREGHIAMO INSIEME Signore, come i tuoi discepoli vogliamo imparare a stupirci di Te, a sentire la dolcezza di stare con Te! Vieni a noi incontro con il tuo sguardo pieno d’amore e insegna anche a noi a guardare con tenerezza le persone che ci sono vicine. PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: nelle parole buone, nei gesti fraterni. Eccoci qua, Signore: parla ancora al nostro cuore, come hai fatto con i tuoi discepoli sul monte Tabor, affinché comprendiamo quanto è bello essere tuoi amici. Insegnaci a cercarti ogni giorno, poiché Tu nutrì la nostra vita. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER CONTEMPLARE (venerdì 6 marzo) LA RIFLESSIONE CI ACCOMPAGNA Quanti affanni, quanta fatica, come se il tempo non ci appartenesse più, ripetiamo nel cuore il Signore è il mio pastore, per ritrovare la gioia della casa. UNA TESTIMONIANZA CI SOSTIENE Quanta fretta da mattina a sera. Impegni, appuntamenti, persino lo sport è diventato un obbligo, e poi la casa; il tempo non c’è proprio più. La domenica stessa, qualche volta, se la brucia la spesa della settimana, con un ritaglio di tempo per la Messa. Ci soffrono i nostri figli, ma non di meno il nostro incontro di coppia. Ecco perché abbiamo deciso di dedicarci un po’ di tempo. Dopo cena, spegniamo la TV e ci ascoltiamo. Antonio racconta con ansia le sue prestazioni scolastiche, a Matilde, adolescente di casa, riusciamo a strappare qualche confidenza e la mamma ci aggiorna su tutto il resto della parentela e poi, via via, si spazia su altri argomenti. Anche la preghiera trova spazio in questo momento e ci aiuta a recuperare il guardarci negli occhi. UNA PREGHIERA CI NUTRE Signore siamo contenti di essere qui, intorno alla tavola della nostra famiglia. Signore desideriamo vedere il tuo volto sul volto dei nostri famigliari e amici, donaci l’esperienza dell’amicizia vera. Signore sappiamo che tu sei in mezzo a noi, come il pastore che non lascia mancare nulla alle sue pecorelle. PADRE NOSTRO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN UNA TAVOLA PER CONDIVIDERE (dall’8 al 14 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (2,13-15) Gesù trovò nel Tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal Tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi e ai venditori di colombe disse: “portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!”. Dare per avere: così facciamo tutti e spesso anche con Dio. Gesù non vuole che la relazione con Lui e i nostri fratelli funzioni così, ma vuole convertire il nostro cuore alla gratuità. PREGHIAMO INSIEME Gesù, ci rimproveri per tutte le volte che facciamo qualcosa per ricevere un contraccambio. Questa non è la logica del tuo Amore! Insegnaci ad essere gratuiti, a donare senza aspettarci nulla in cambio, a condividere quello che abbiamo. Scopriremo allora la tua gioia, quella vera! PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: nelle attività di ogni giorno come nella preghiera. Eccoci qua, Signore: desideriamo imparare da Te a condividere con i più poveri quello che abbiamo, il pane e l’amicizia, il tempo e le qualità. Aiutaci a non essere egoisti pensando solo a noi stessi. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER CONDIVIDERE (venerdì 13 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. LA RIFLESSIONE CI ACCOMPAGNA La tavola della nostra casa è dono di grazia: davanti a me tu prepari un mensa! E impariamo a condividere pane e vita, per essere una famiglia capace di Eucaristia. UNA TESTIMONIANZA CI SOSTIENE Siamo una famiglia che “sta bene”. Non ci mancano le preoccupazioni, ma tutto sommato ce la caviamo dignitosamente e, sbarcato il lunario, possiamo anche permetterci spazi di relax. Con i nostri figli ed un gruppo di coppie amiche da sempre abbiamo deciso di non poter stare bene da soli. Da qui è nato un percorso di fede e di carità, quella più quotidiana: ci aiutiamo nella cura dei tìgli, nel sostegno in momenti di malattia, nelle banalissime spese quotidiane e condividiamo la preghiera in una sera della settimana. Tutto questo ci ha aperto il cuore, mentre correvamo il rischio di diventare sempre più chiusi e ripiegati su noi stessi. Ci siamo accorti dei poveri, perché noi stessi ci sentiamo così e bisognosi del bene degli altri. UNA PREGHIERA CI NUTRE Signore lo stesso pane è il cibo per ognuno di noi, ci fa essere davvero fratelli. Signore tante persone nel mondo non hanno pane a sufficienza, insegnaci a non sprecarlo e a condividere con gli altri ciò che abbiamo. Signore sei tu che provvedi a noi e ad ogni creatura il cibo quotidiano, fa’ che sappiamo sempre dire grazie. PADRE NOSTRO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA INONDATA DI LUCE (dal 15 al 21 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (3,14-21) Gesù disse a Nicodemo: “La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere sono malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono fatte in Dio”. Al buio ci nascondiamo, ma inciampiamo e cadiamo; alla luce vediamo chiaramente noi stessi e gli altri. Gesù porta la luce, è Lui stesso luce per tutta l’umanità. PREGHIAMO INSIEME Che bella la luce! Lo capiamo quando manca e al buio non riusciamo a vedere e ci assalgono le nostre paure... Tu, Signore, ci doni la luce del cuore che ci fa distinguere il bene. Aiutaci a non spegnerla ma a farla brillare per illuminare la nostra vita e quella degli altri! PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: nei sentimenti che provo, nelle emozioni che vivo, nelle relazioni che costruisco. Eccoci qua, Signore: abbiamo bisogno di non essere lasciati soli, desideriamo essere nella luce come Nicodemo per saper vedere il tuo amore per noi e nell’altro il volto del fratello. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA INONDATA DI LUCE (venerdì 20 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. LA RIFLESSIONE CI ACCOMPAGNA Abiterò nella casa del Signore, per sentire sempre la gioia della sua presenza. E con me la mia famiglia, riconoscente per il dono immenso della fede. UNA TESTIMONIANZA CI SOSTIENE Situazioni drammatiche di vita familiare ci aggrediscono senza pietà, conflitti talvolta violenti e senza ritorno. Per questo vogliamo custodire la luce della fede nella nostra famiglia. Papà e mamma si impegnano nel proprio lavoro, nella presenza in famiglia, nell’accompagnare il cammino educativo dei figli, nel custodire il germe della fede scelto con convinzione il giorno del Battesimo. Sappiamo bene di non essere perfetti, non crediamo di essere una famiglia modello, ma ci ripetiamo spesso di voler continuare a cercare il meglio per noi e per i nostri figli, per un dialogo sincero con gli altri, per essere segni e testimoni di una vita cristiana serena e di un impegno sociale gratuito. UNA PREGHIERA CI NUTRE Signore ti ringraziamo per il dono della luce, che ci permette di vedere i volti delle persone che amiamo. Signore, tante volte ci lasciamo distrarre, insegnaci a cercare la luce vera che ci riconduce sul giusto cammino. Signore tu sei la vera luce per ogni uomo e per ogni donna, fa’ che sappiamo sempre ricercarla nella preghiera e nella amicizia. PADRE NOSTRO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER OFFRIRE (dal 22 al 28 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (12,20-33) “In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire, mi segua, e dove sarò io, là sarà anche il mio servitore”. Un chicco, un seme nella terra genera una nuova pianta, che produrrà molti altri semi: la vita si moltiplica! Perdiamo qualcosa per guadagnare molto di più... PREGHIAMO INSIEME Seguire Te, Gesù, è imparare a donare noi stessi nelle piccole e grandi cose di ogni giorno. Vincere il nostro egoismo, le nostre chiusure, essere più generosi è quello che ci insegni donandoci tutto di Te, perfino la tua vita. Rendici capaci di “perdere” un po’ di noi per ritrovarci più ricchi in Te! PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: tu ti sei fatto vero cibo per noi. Eccoci qua, Signore: spesso siamo incapaci di comprendere quanto è grande il tuo amore per noi. Come il chicco di grano caduto nella terra, tu ci fai dono della tua stessa vita e diventi per noi il pane che nutre il cammino. Grazie per il dono della Messa che ci riempie il cuore di gioia. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER OFFRIRE (venerdì 27 marzo) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. LA RIFLESSIONE CI ACCOMPAGNA Tu sei con me! Insegna alla nostra famiglia questa preghiera quotidiana, benedici i nostri impegni con la tua grazia. Non temerei alcun male ...e questo ci basta! UNA TESTIMONIANZA CI SOSTIENE È molto facile diventare egoisti in questo mondo. Difficile educare i figli alla responsabilità nell’uso dei soldi, al rispetto e alla solidarietà nel rapporto con le persone, alla bellezza della fede e dell’incontro nella comunità cristiana. Questo però è il nostro impegno: offrire il meglio di quello che ci è possibile, convinti che il mondo dipende anche da noi. Non è presunzione o mania di protagonismo, ma la consapevolezza di aver ricevuto tanti doni; di dover imparare, giorno dopo giorno, ad educare il cuore alla disponibilità, ad offrire e accogliere, a farci prossimo a chi vive nella fatica e nella precarietà. Vorremo che al centro della nostra famiglia trovasse casa il Crocifisso che oggi ha il volto di tante persone che soffrono. UNA PREGHIERA CI NUTRE Signore che doni te stesso a ognuno di noi, fa’ che sappiamo riconoscere questo dono immenso. Signore che ci insegni a essere dono per gli altri, fa’ che siamo attenti e generosi. Signore la tua sofferenza ci dona la vita, fa’ che cerchiamo sempre di seguire i tuoi passi. PADRE NOSTRO Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER GESÙ (dal 29 all’1 aprile) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO MARCO (11,1-10) I discepoli portarono un puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: “Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”. Acclamare con gioia e poco dopo condannare a morte, seguendo il momento, l’umore, gli altri. ..È la via più facile e comoda che percorriamo un po’ tutti, ma che non ci fa crescere. PREGHIAMO INSIEME Quante volte anche noi, come la folla di Gerusalemme, ti facciamo festa, ma poi alla prima difficoltà siamo pronti a tradirti... Tu, Signore, invece vai oltre le nostre meschinità e rinnovi sempre il tuo amore per noi. Donaci la forza per essere più fedeli ai tuoi insegnamenti, al tuo Vangelo. PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita, in questo inizio della Settimana Santa. Eccoci qua, Signore: oggi entri in Gerusalemme e molti ti accolgono con gioia, stendendo i loro mantelli, con rami di palma nelle mani. Anche noi desideriamo far festa con te e per te, seduti alla tua mensa. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER ESSERE FRATELLI (Giovedì Santo 2 aprile) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (3 3,1-15) Capite quel che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. Al termine della cena nella quale Gesù offre il suo stesso corpo come segno della alleanza eterna d'amore tra Dio e il suo popolo, i discepoli sono protagonisti di un gesto che raggiunge l'apice della fraternità: Gesù si china a lavare i loro piedi. Nel gesto del servizio più umile c’è davvero il germoglio del legame fraterno che trova il suo unico nutrimento in quel Pane e in quel Vino offerti. PREGHIAMO INSIEME Ti osserviamo affascinati, Signore. Osserviamo il tuo corpo che si china sui piedi dei discepoli, i tuoi occhi che guardano con infinito amore i volti di Pietro, Giacomo, Giovanni... le tue mani che con tanta tenerezza lavano e asciugano i piedi callosi e rugosi dei tuoi. E ci chiediamo se mai un giorno, anche noi, sapremo farci così teneri servitori dei nostri fratelli. PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: tu sei il Signore ed il Maestro che ci dona l’Eucaristia e lavi i piedi ai tuoi discepoli. Eccoci qua, Signore: a noi, tuoi commensali, hai lasciato la tua eredità, tutto ciò che hai. Desideriamo seguirti in questa ora, per Te importantissima. Insegnaci ad essere sempre fedeli. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER IL SACRIFICIO (Venerdì Santo 3 aprile) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (18,1 19,42) Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la scrittura disse. “Ho sete”. Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “E’ compiuto!”. E chinato il capo consegnò lo spirito. Guardiamo la croce con sgomento: l’amore di Dio per ogni uomo ha accolto il sacrificio più grande, la morte in croce. Ma è proprio nell’assurdità di questo sacrificio che la nostra umanità sconfitta comincia a rinascere: si intravedono i segni del banchetto pasquale, preparato da Colui che mai ci lascerà soli. PREGHIAMO INSIEME Signore, oggi le nostre mense sono povere, gli altari in Chiesa sono spogli. Nessuna festa, nessun banchetto! Oggi è il giorno più faticoso: sembra che tutto sia finito! Aiutaci a riconoscere l’immenso dono che ci stai facendo. PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita, anche quando soffro, mi trovo nel silenzio e nel dolore. Eccoci qua, Signore: siamo davanti alla croce ed i nostri occhi, come quelli di Maria e di Giovanni, guardano a Te. Il tuo Spirito mi consola e mi dona la forza di seguirti. Grazie per il tuo immenso amore: tu hai donato la tua vita per noi. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER IL PANE NUOVO (Domenica di Pasqua 5 aprile) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO MARCO (16,1-7) Le donne, entrate nel sepolcro, videro un giovane seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: “Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. E risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete come vi ha detto”. La bella notizia della resurrezione libera i discepoli dalla delusione, dallo smarrimento e dalla paura e li fa esplodere di gioia, donando a tutti gli uomini speranza e fiducia. PREGHIAMO INSIEME Non abbiate paura, Gesù è risorto! Anche a noi, come alle donne al sepolcro, è rivolto questo annuncio di novità, di gioia e di pace, che vince la sfiducia. PADRE NOSTRO Eccoti qua, Signore, dentro la mia vita: tu sei Risorto e rimarrai con noi per sempre. Eccoci qua, Signore: chiamati per nome, come Maria Maddalena, anche noi ti incontriamo vivo sulla nostra strada, seduto alla nostra mensa, pronto come sempre ad amarci e sostenerci. Signore, tu sei il tesoro prezioso della nostra vita. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. UNA TAVOLA PER VIVERE NELLA VERITÀ (Pentecoste 24 maggio) Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. DAL VANGELO SECONDO GIOVANNI (16,12 15) Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paráclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future”. Il dono della pienezza dello Spirito Santo ci rende capaci di essere donne c uomini capaci di verità. L'unica verità sta in Gesù Cristo, morto e risorto che invia continuamente lo Spirito affinché ogni persona si senta chiamata e mandata a rinnovare il mondo attraverso l’annuncio c la testimonianza della salvezza. PREGHIAMO INSIEME Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore nuovo, che ravvivi in noi tutti i doni da te ricevuti con la gioia di essere Cristiani, un cuore nuovo sempre giovane e lieto. Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore puro, allenato ad amare Dio, un cuore puro, che non conosca il male se non per definirlo, per combatterlo e per fuggirlo; un cuore puro, come quello di un fanciullo, capace di entusiasmarsi e di trepidare. Vieni, o Spirito Santo, e da’ a noi un cuore grande, aperto alla tua silenziosa e potente parola ispiratrice, e chiuso ad ogni meschina ambizione, un cuore grande e forte ad amare tutti, a tutti servire, con tutti soffrire; un cuore grande, forte, solo beato di palpitare col cuore di Dio. PADRE NOSTRO Benedici, o Signore, noi c il cibo che stiamo per prendere. Ti ringraziamo per chi ce l’ha preparato, fa’ che ce ne serviamo sempre in bene. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. AMEN.