Consiglio direttivo 1989 - 1992 MARCO BOLDRINI Presidente GOFFREDO CAVERNI Vice Presidente MAURIZIO CINI Segretario ALESSANDRO REGOLI Tesoriere ALESSANDRO MERENDA Responsabile Commissione Studio Consiglio direttivo 1992 - 1994 MARCO BOLDRINI Presidente ELENA TANGOLO Vice Presidente MAURIZIO CINI Segretario MARIO MARGARA Tesoriere RICCARDO BARTOLOMMEI Responsabile Commissione Studio Unione Giovani Dottori Commercialisti. Oggettivamente, cosa sia ognuno può ricavarlo dallo statuto e dalla frequentazione degli incontri, dalla partecipazione ai consigli, dalla partecipazione ai convegni. Personalmente, fu molto naturale avvicinarmi all’unione, come accade per tanti di noi, per conoscenza diretta di colleghi già attivi nella associazione, per curiosità e voglia di fare e dare qualcosa per la professione, insieme a un gruppo di colleghi affini per età, sentimento di appartenenza e voglia di fare. E’ stato un modo di partecipare attivamente, anche in piccolo, all’evoluzione di una professione sempre sull’orlo di una involuzione, spesso per aggressioni e appetiti esterni ad essa , a volte per masochistica miopia degli stessi appartenenti. E’ stata impegno, studio, dibattito, concentrazione di tempo ed energie che l’età e le speranze del novizio consentivano si spendere senza troppo sacrificio. E’ stato un ottimo antidoto contro le ansie, i timori che agitano chi si affaccia ad una nuova attività, ad una professione da costruirsi solo con le proprie forze, che la condivisione ed il confronto con colleghi ed amici trasformava in speranze ed entusiasmo. E’ stata scuola di etica, confronto sulle regole, consapevolezza che le scelte a monte, l’iter di studi, l’Università, il tirocinio volontario, sentito necessario quando ancora non 27 era obbligatorio, la via lunga era comunque la scelta giusta, e richiedeva, pertanto, rispetto e rigore nella adesione a regole deontologiche codificate e non. Una scuola di etica che portava ad un senso di appartenenza, di affinità elettiva che ci rendeva orgogliosi di essere Dottori Commercialisti, di essere uniti, e pertanto più forti, e poi, non ultimo, anche giovani (anche se in questo caso senza merito e distinguo). Appartenenza che derivava dallo spirito che ci animava, e che penso abbia animato e animi coloro che ci avevano preceduto e ci hanno succeduto e che era, prima di tutto, spirito di servizio, che discendeva appunto dall’aver scelto e perseguito la via lunga alla preparazione ed alla formazione, senza scorciatoie. E’ in quello spirito che trovano radici i sentimenti di colleganza ed amicizia che ancora ci legano a distanza di anni a colleghi di ogni parte d’Italia, che anche dopo tempo rispondono ad una telefonata come se ci fossimo lasciati il giorno prima e che è piacevole incontrare, un po’ ingrigiti ma giovani nell’animo, a congressi e convegni. E’ questo il patrimonio maggiore che umanamente l’adesione all’Unione ha lasciato, che non è minore dei risultati che l’organizzazione ha nel tempo ottenuto, come pungolo e stimolo all’Ordine, per il movimento professionale, non ultima l’unificazione degli albi , preceduta dall’unificazione degli iter formativi, perseguita dall’Unione con costanza e convinzione sin dai primi anni novanta, che fa si che oggi ci troviamo uniti, dottori e ragionieri, in un'unica categoria professionale coesa e motivata. A fronte dei sacrifici di tempo libero e lavorativo, sottratto anche alla famiglia, è questo patrimonio di relazioni umane la vera ricchezza dell’Unione e, passatemi il peccato di orgoglio, la consapevolezza un po’ calvinista dell’aver scalato tutti i gradini, uno alla volta, senza saltarne alcuno, per potersi fieramente onorare , più che di un titolo, oggidì disponibile in offerta sul mercato inflazionato dei riconoscimenti con valore legale o meno, di una qualifica abilitante all’esercizio di una Professione che, nonostante tutto, continuo a voler considerare con la P maiuscola, orgoglioso di essere Dottore Commercialista, proprio per essere stato membro dell’Unione ed averne assorbito lo spirito. Un incoraggiamento ed un augurio agli attuali membri del consiglio e a tutti gli altri iscritti, siete voi il lievito di questa Professione. MARCO BOLDRINI 28 Consiglio direttivo 1994 – 1996 RICCARDO BARTOLOMMEI Presidente MASSIMO MASONI Vice Presidente ELENA TANGOLO Segretario MARIO MARGARA Tesoriere MAURIZIO MASINI Responsabile Commissione Studio Sono passati 13 anni dal termine del mio mandato come Presidente della locale Unione Giovani Dottori Commercialisti ed oggi più che mai ho la conferma di quello che dissi per definire il concetto di quella Associazione : “L’Unione fa la forza”. L’Unione Giovani ha rappresentato per me un luogo di confronto di idee, utile per l’operare professionale, fondamentale per la crescita umana: - Laboratorio ove si sviluppano amicizie che condividendo la comume attività professionale e soprattutto le comuni difficoltà, arricchiscono il bagaglio umano; - Laboratorio d’intrapresa in cui chi ha spirito d’iniziativa trova un ambiente ideale; - Laboratorio di responsabilità in cui chi ha spirito di servizio e solidarietà trova un luogo che motiva fortemente. Credo che l’Unione Giovani e lo “spirito unione” che pervade l’Associazione siano un’esperienza unica che ti fa entrare nella Professione attraverso la strada maestra sperimentando e apprezzando prima di tutto nei fatti la colleganza, la deontologia, la correttezza, la ricerca dell’esatto. Abbiamo cercato nel Consiglio direttivo da me presieduto di sollecitare Amici e Colleghi ad avvicinarsi all’Unione Giovani anche con lusinghieri risultati, ad impegnarsi nella Commissione di Studio, punta di diamante da sempre dell’attività tecnica professionale dell’Unione, senza trascurare i momenti ludici in cui la colleganza professionale diventa Amicizia. A questo proposito ricordo con estremo piacere le conviviali di “mezza estate” che abbiamo voluto curare con particolare attenzione poiché erano occasione di richiamo anche per giovani Colleghi di Ordini viciniori, fra cui quella mitica in Capannina dove Colleghi più “anziani” si gettarono in danze sfrenate e prove canore dimostrando che lo “spirito unione” aleggiava anche in “corpi” che agli occhi di noi giovani sembravano essere distanti mille miglia. 29 Concludo con un augurio. L’unione Giovani è una realtà che continuerà, ed anzi si svilupperà, non venendo meno a quello che forse in estrema sintesi è il suo carattere distintivo: trait d’union fra chi si avvicina alla Professione e chi della Professione ha fatto la propria vita. In ogni caso ricordiamoci: “ L’UNIONE fa la forza”. RICCARDO BARTOLOMMEI 30 Consiglio direttivo 1997 – 2000 MAURIZIO MASINI Presidente MICHELE FROLI Vice Presidente LAURA BENACQUISTA Segretario STEFANO SARTINI Tesoriere CLAUDIO RICCI Responsabile Commissione Studio Dopo anni di partecipazione alla vita dell’Unione nel triennio 1997 - 2000 ho avuto il piacere e l’onore di presiedere il Consiglio Direttivo dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Pisa. L’attività del nostro Consiglio è stata rivolta principalmente a stimolare la partecipazione ed il coinvolgimento soprattutto dei colleghi più giovani alla vita dell’Unione in modo da facilitarne l’inserimento nella professione e rafforzare lo spirito di amicizia e collaborazione attraverso l’organizzazione di momenti di incontro e di confronto. In questa ottica abbiamo realizzato varie giornate di aggiornamento ed approfondimento con la partecipazione di relatori qualificati quali ad esempio il Dott. Lugano ed il Dott. Meneghetti, oltre che interventi su argomenti specifici a cura della Commissione di Studio. Con particolare piacere ricordo l’organizzazione a cura del nostro Consiglio del 1° Convegno Regionale UGDC Toscana tenutosi a Tirrenia presso il Grand Hotel Continental il 5 Novembre 1999 con oggetto “L’organizzazione dello studio professionale tendenze evolutive” e che ha visto la partecipazione di relatori qualificati come Michele D’AGNOLO, Giuseppe GRAFFI e Guglielmo BARBIERO oltre che del Presidente Nazionale UNGDC Maurizio ARENA e di Walter ANEDDA allora componente della Giunta Nazionale UNGDC. Il tema è stato fortemente voluto dai membri del nostro Consiglio in quanto ritenevamo di assoluta importanza, in un contesto ambientale in continua evoluzione, sensibilizzare soprattutto i colleghi più giovani sulle potenzialità offerte dagli studi associati e sull’importanza di una gestione “imprenditoriale” dello studio attraverso lo sviluppo di adeguati sistemi di controllo di gestione e la definizione e standardizzazione delle procedure operative. Oltre a momenti di formazione e di confronto su tematiche professionali abbiamo cercato di promuovere altresì momenti di incontro di carattere conviviale tra questi ricordo con 31 particolare piacere le serate in Capannina che hanno visto la partecipazione di colleghi giovani e meno giovani, tutti accomunati dallo stesso spirito. Durante il nostro mandato abbiamo iniziato una positiva collaborazione con l’Unione Giovani Ragionieri di Pisa con la quale abbiamo realizzato congiuntamente alcune iniziative e abbiamo sempre avuto buonissimi rapporti con il nostro Ordine di appartenenza al cui interno si trovavano il Presidente e vari Consiglieri di estrazione Unione. Abbiamo partecipato a tutte le Assemblee Nazionali che si sono tenute nel periodo così come a tutti i Convegni nazionali organizzati. In sede nazionale abbiamo avuto modo di confrontarci e di scontrarci con altre Unioni e ciò ha portato comunque a creare legami di amicizia e di stima con vari colleghi che hanno condiviso con noi l’impegno e che ancora oggi incontriamo con lo stesso piacere di allora. Durante il nostro mandato abbiamo proceduto ad introdurre una modifica statutaria per consentire ai tirocinanti di far parte a pieno titolo della nostra associazione. Tale innovazione ha determinato l’adesione di circa 32 tirocinanti che hanno portato alla fine del 1998 gli aderenti alla associazione a 94. Tale numero è rimasto sostanzialmente stabile negli anni successivi. L’esperienza Unione è stata per me, e penso per l’intero Consiglio Direttivo, estremamente significativa e ripensare a quel periodo a distanza di anni fa riaffiorare ricordi piacevoli ed indelebili e ritengo che chi ha partecipato attivamente alla vita dell’Unione per vari anni non possa che portarsi dentro lo spirito Unione che si è andato formando fin dai primi anni di attività professionale e che è divenuto parte integrante del modo di essere e di pensare. Sotto questo profilo mi auspico che per il futuro si continui a cercare di risolvere i problemi dei giovani che si avvicinano alla professione avvalendosi anche dell’esperienza di chi magari ha già affrontato tali problemi ed è ancora disponibile ad aiutare gli altri in virtù proprio dello spirito di collaborazione e di colleganza che l’esperienza Unione ha contribuito a creare e fortificare evitando aprioristiche contrapposizioni basate esclusivamente sull’età. MAURIZIO MASINI 32 Consiglio direttivo 2000 – 2003 CLAUDIO RICCI Presidente FABIO ROCCHI Vice Presidente ELENA CAMBI Segretario LAURA BENACQUISTA GABRIELE GUIDI LUIGI BROTINI Tesoriere Responsabile Commissione Studio L’Unione ha sempre accompagnato il mio cammino professionale. Fresco di esami di Stato chiesi subito di entrare a farne parte ricevendo un’accoglienza entusiasmante. Fin dal primo momento mi sono impegnato nell’Unione e mi sono sentito tra amici con i quali ho potuto, e tuttora posso confrontarmi serenamente. Le istanze portate dai giovani professionisti all’Unione spesso si traducono in azioni che aiutano concretamente il singolo a districarsi nello svolgimento della professione. Un esempio emblematico è la mobilitazione per l’ottenimento dell’iscrizione al Registro dei Revisori dei Conti al momento della sua istituzione che portò allo sciopero in piazza a Roma con tanto di tamburi. Ma più in generale ogni singola iniziativa, quali la Commissione di studio, i convegni, la squadra di calcio, gli incontri conviviali etc., servono a far crescere professionalmente gli iscritti che vengono contagiati dallo Spirito Unione, difficilmente definibile ma assai tangibile per chi partecipa attivamente all’Unione stessa. In questa occasione auguro pertanto a chiunque si impegni nell’Unione buon lavoro e di ricevere dall’Unione almeno quanto ho ricevuto io. CLAUDIO RICCI 33 Consiglio direttivo 2003 – 2006 LUIGI BROTINI Presidente ELENA CAMBI Vice Presidente ALESSANDRO LINI Segretario GIUSEPPE ROTUNNO Tesoriere GUIDO CARUGI Responsabile Commissione Studio Cari amici, il triennio 2003/2006 che ho trascorso da Presidente, arrivato al culmine di un appassionato periodo di dedizione alla causa dell’Unione, è stato ricco di soddisfazioni sia personali sia, credo, per i membri dell’allora direttivo che mi hanno sempre supportato e ai quali invio un ringraziamento e un caloroso saluto. Mi è stato chiesto di contribuire a questa pubblicazione che ritengo, già prima di leggerla e custodirla gelosamente, un evento prezioso per tutti quelli che hanno partecipato alla vita dell’Unione. Essa racchiude uno scorcio di vita “giovanile” di tanti colleghi che come me, anzi sicuramente meglio di me, si sono prodigati con orgoglio e spirito di corpo alla professione ed alle attività dell’Unione facendone un tutt’uno senza soluzione continuità. Forse addolciti dal tempo i ricordi di quel periodo sono soltanto piacevoli ed è meglio sorvolare sulle solite zingarate, che più di ogni altra cosa sono state il suggello di tante amicizie nate dalla comunanza di quei giorni passati insieme a studiare, dibattere, realizzare sogni di ieri o certezze di oggi. 34 Credo che il merito di ogni Presidente, se un merito c’è e non sta a me giudicarlo e giudicarmi, è quello di non lasciar disperdere le forze, la voglia e l’entusiasmo che ogni “giovane” ha dentro di sé affinché la partecipazione si fondi sempre più nella passione per questa professione e in uno stile di vita cui aspirare. E’ con questo augurio che porgo i più sinceri saluti ai membri dell’attuale Direttivo e a tutti gli iscritti. LUIGI BROTINI 35 Consiglio direttivo 2006 – 2008 ALESSANDRO LINI Presidente GIUSEPPE ROTUNNO Vice Presidente LORENZO CAMBI Segretario ANDREA CIUTI Tesoriere ANTONIO SANI Responsabile Commissione Studio ANTONIO MORETTI Consigliere RICCARDO VALORI Consigliere Quando nel 1999, da neo abilitato ho partecipato per la prima volta ad una serata di studio curata dall’Unione Giovani, presso la sede di Via Battelli, non pensavo certo che un giorno avrei fatto parte del direttivo dell’Associazione, né tanto meno che un giorno avrei avuto la responsabilità della sua guida. Il direttivo che ho avuto l’onore di presiedere è stato chiamato nel corso del suo mandato a dover gestire momenti particolari e delicati per la vita dell’Associazione stessa, al tempo stesso si è rivelato per me un momento fondamentale di crescita professionale e personale. A poco meno di un mese dall’elezione si è tenuto a Roma un Convegno organizzato per festeggiare i 40 anni dell’Unione Giovani; poi l’estate del 2006 con i provvedimenti della legge 226/2006, la (cd Visco-Bersani) e le due manifestazioni di piazza a Roma, quella del 28 giugno contro la decretazione d’urgenza e lo svilimento dello statuto del contribuente con la retroattività delle norme tributarie contenute nel provvedimento; 36 quella del 12 ottobre contro la proposta di riforma del comparto delle professioni, che prevedeva in buona sostanza lo smantellamento del sistema ordinistico. A dicembre 2006 e febbraio 2007 due assemblee straordinarie per la modifica dello statuto per recepire le modifiche del D.Lgs 139/2005 e l’inizio della lunga volata elettorale, con il rinnovo dei Consigli degli Ordini locali, del Consiglio Nazionale e dell’ Assemblea dei delegati alla Cassa di Previdenza dei Dottori Commercialisti. Nel primo direttivo tenuto ci siamo preoccupati di ripristinare con una nuova veste grafica del sito dell’Unione, arricchendolo poi di volta in volta di contenuti ed informazioni utili per l’esercizio quotidiano della professione, l’altra preoccupazione è stata quella di organizzare eventi e attività ludiche per un maggior coinvolgimento dei colleghi e delle colleghe neoiscritti e dei praticanti nelle attività dando vita agli incontri periodici per presentare e far conoscere l’attività dell’ Unione ed i principi di solidarietà ed amicizia che ne formano l’elemento fondante. Il mio mandato “presidenziale” si è concluso anticipatamente con le dimissioni a seguito della nomina a Coordinatore Regionale, all’indomani del Convegno Nazionale di Ancona dell’ottobre 2008. Voglio approfittare di queste righe per ringraziare ancora una volta gli amici che hanno condiviso con me la guida dell’Unione in questi due anni e mezzo. Lo faccio rendendo pubblica la lettera di ringraziamento che ho inviato a loro il giorno in cui ho presentato le mie dimissioni. ALESSANDRO LINI Cari Amici, come ben sapete sabato scorso è stata eletta la nuova Giunta dell’ UNGDCEC; ha avuto così inizio una nuova consiliatura che vedrà la nostra associazione impegnata sulle problematiche oggi più rilevanti per la nostra categoria, tra le quali possiamo sicuramente ricordare le tematiche legate alla previdenza, alla concorrenza ed alla riforma delle professioni. Così, come sabato ad Ancona ha avuto inizio un nuovo ciclo, dal quale tutti ci auspichiamo ogni bene possibile, oggi qui un altro va a chiudersi, com’è giusto che sia. Si conclude per me un percorso che ci ha visto impegnati per anni nella vita dell’Unione, prima attraverso l’impegno nella commissione di studio e nell’organizzazione degli eventi ludici, per finire nella gestione delle vicende “più o meno serie” attinenti la nostra professione, ma soprattutto, ed è quello che per me ha contato di più, ha visto crescere e consolidarsi nel tempo fra di noi, un rapporto di stima ed amicizia; e sono proprio questi i valori su cui si fondano gli scopi e gli ideali della nostra associazione, ed è questa la maggiore ricchezza con la quale prendo congedo dalle cariche dell’Unione. Certo non è un mistero per nessuno di noi che il mio impegno in favore della categoria e dell’Unione stessa proseguirà, sia in qualità di Consigliere dell’Ordine, che in qualità di coordinatore regionale (e sapete tutti come abbia tentato fino all’ultimo di portare a questo incarico un'altra persona). 37 Abbiamo condiviso tutti l’idea di impiegare questi mesi che ancora mancano alla scadenza naturale di questo direttivo, per avvicinare e coinvolgere direttamente nella gestione dell’Unione di Pisa i colleghi e le colleghe che hanno costituto la spina dorsale della nostra commissione di studio dimostrando capacità intellettuali e spirito di servizio. Sono sicuro che queste capacità unite alle loro qualità umane, siano la migliore garanzia per assicurare a questa Associazione un futuro degno della sua storia e della sua tradizione. Quelli che sono stati gli aspetti fondamentali nella gestione della nostra associazione stanno diventando lentamente, ma costantemente, un punto di riferimento anche per le altre Unioni locali: la gestione della nostra commissione di studio ed i risultati del suo lavoro sono uno dei nostri fiori all’occhiello, così come l’ organizzazione degli eventi ludico conviviali, occasioni in cui si allacciano e si rinsaldano i rapporti di conoscenza e si iniziano a consolidare quei rapporti di amicizia che costituiscono le fondamenta dell’ Unione. Concludo ringraziandovi per l’impegno che avete profuso in questo direttivo, dove più di una volta siamo stati chiamati a dover prendere delle decisioni e compiere scelte importanti per la nostra professione. Certamente senza il vostro aiuto, non sarei riuscito a portare l’Unione di Pisa a quel livello di stima acquisto in questi ultimi due anni all’interno dell’Assemblea dei Presidenti. In queste occasioni si è soliti dire che una parola è poca e due sono troppe, pertanto non intendo abusare oltre il lecito del vostro tempo e della vostra pazienza, non mi resta che augurare a tutti Voi, ed a tutti i colleghi che in futuro saranno chiamati a gestire l’Unione di Pisa i migliori successi. Un fraterno abbraccio a tutti voi. 38 Consiglio direttivo 2008 – 2009 ANTONIO SANI Presidente RICCARDO VALORI Vice Presidente LORENZO CAMBI Segretario ANDREA CIUTI Tesoriere ANTONIO MORETTI Responsabile Commissione Studio LAURA AGUDIO Consigliere FEDERICO NOCCHI Consigliere Cari Colleghi, cari Amici, la mia esperienza come membro attivo all'interno dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti di Pisa è iniziata una decina di anni fa. Ricordo ancora, con gioia, le prime riunioni con i colleghi, animate da grande entusiasmo e da tanta voglia di fare. Col passare del tempo e con l’incedere degli eventi, lo spirito di servizio che anima tutti coloro che, come me e più di me, partecipano alle attività della nostra Associazione, mi ha portato ad assumere, nel tempo, gli incarichi di membro della Commissione Studi, poi da Consigliere del Direttivo, Coordinatore della stessa Commissione, successivamente Presidente dell’Unione Provinciale e, ad oggi, Presidente del Collegio dei Probiviri. Certo, l’impegno profuso è stato di non poco conto, riunioni, telefonate, assemblee, elaborati, organizzazione di eventi, pranzi e cene fuori casa, trasferte, convegni e 39 congressi vari, tanto tempo dedicato all’Unione e sottratto al lavoro e alla famiglia... ma per cosa?... ne è valsa veramente la pena? Noi “Unionisti”, di oggi e di ieri, nel nostro intimo lo sappiamo, dalla partecipazione attiva all’Unione Giovani si ottiene molto; le esperienze acquisite nel processo di crescita all’interno dell’Unione, opportunamente rielaborate ed adeguate ai successivi contesti della vita professionale e non solo, rappresentano un prezioso bagaglio formativo che costituisce veramente “un qualcosa in più”. Così, vivendo l’Unione Giovani, si cresce sotto l’aspetto personale ed umano, conoscendo tanti nuovi colleghi che diventano pian piano amici, veri amici, coi quali condividere esperienze della vita professionale e personale; si cresce dal punto di vista tecnico-professionale, perché soprattutto con la commissione studi e con l’organizzazione dei convegni, ci si “costringe” a dedicare tempo allo studio e all’approfondimento affrancandosi temporaneamente dall’assillante lavoro quotidiano “di trincea”; si cresce nelle attitudini al lavoro in team, nella capacità di gestire i rapporti interpersonali e nella conduzione delle responsabilità. Col tempo e con l’impegno è cresciuta anche l’Unione Giovani di Pisa come Associazione, sia nel numero degli iscritti che nell’importanza del ruolo assunto all’interno dell’Unione Nazionale. Mi piace ricordare, con un certo orgoglio (da ex Presidente), il contributo dato all’unificazione a livello locale (la prima, e credo ad oggi l’unica, in tutt’Italia) con l’Unione dei Ragionieri e la consistente partecipazione dei nostri iscritti all’ultimo Congresso Nazionale di Varese nel corso del quale la nostra Unione è stata simpaticamente premiata, con tanto di “Oscar”, come Unione locale col maggior numero di partecipanti al Congresso stesso. ANTONIO SANI 40 21 ANNI DI UNIONE GIOVANI RAGIONIERI COMMERCIALISTI DI PISA Presidente 1988 – 1991 GIUSEPPE RIELLI 1991 – 1994 MAURIZIO DREUCCI 1994 – 1997 ALBERTO DAINI 1997 – 2000 CHIARA SBRANA 2000 – 2003 ORNELLO CASTELLI 2003 – 2008 ALESSANDRO CURINI 41 Consiglio direttivo 1988 – 1991 GIUSEPPE RIELLI Presidente LUCA BARTALI LUCA CECCONI ALBERTO DAINI MAURIZIO DREUCCI LANDO FRANCHI GIANLUCA RUGLIONI Nel ripensare all’esperienza trascorsa, mi piace ricordare due cose in particolare. L’unione dei Giovani Ragionieri nasce da un’idea maturata nel corso di un colloquio con il Collega Gianluca Ruglioni. Dalla comune posizione di giovani alle prime armi, con voglia di imparare e di cimentarsi al meglio nelle sfide della professione, era in noi fortemente avvertita l’esigenza di confrontarsi sui problemi che di giorno in giorno si presentavano. In uno scenario caratterizzato da continui mutamenti normativi e dalle più disparate esigenze della clientela, avere la possibilità di uno scambio di opinioni, o di un consiglio di chi si è già trovato ad affrontare il tuo problema di quel momento, dava certamente conforto. In altre parole, avvertivamo la necessità di non essere soli (gli studi associati non erano diffusi come lo sono oggi), e di poter contare invece su un gruppo di amici oltre che di colleghi, con i quali condividere le esperienze. Si consideri poi che all’epoca non esisteva la formazione obbligatoria: i convegni erano abbastanza rari e piuttosto affollati e per un professionista poco più che ragazzo, con le insicurezze tipiche che ciascuno di noi ha provato all’inizio della professione, non era certo agevole interloquire con i relatori per il confronto sui dubbi che immancabilmente permanevano dopo aver accuratamente “studiato la pratica”. Fu così che nacque l’idea: organizzare degli incontri di studio “su base ristretta”, coinvolgendo un relatore per l’occasione, al quale chiedere, senza remore, in un clima familiare, tutto quello che poteva essere di nostro interesse, sugli argomenti oggetto degli eventi, e non solo, potendo tranquillamente andare fuori tema. Convinti che questa esigenza fosse sentita un po’ da tutti i Colleghi più giovani, e dotati di una buona dose di ottimismo, decidemmo di portare avanti l’iniziativa e di 42 organizzarci al meglio per dar vita ad un qualcosa che, oltre ad essere utile e proficuo, potesse essere anche duraturo: ne nacque l’Unione dei Giovani Ragionieri di Pisa. La seconda cosa che mi piace ricordare è la regola, non scritta, che io volli che venisse applicata: il maggiore “turn over” possibile per i componenti del comitato esecutivo della associazione. Se lo spirito era, come doveva essere, quello “di servizio”, ciascuno degli associati doveva dedicarsi anche alla gestione della associazione, affinché questa potesse essere sentita come propria da tutti gli appartenenti, e non sembrasse mai uno strumento nelle mani di pochi, insediatisi stabilmente ai vertici della stessa. Il ricambio è inoltre un modo per consentire a tutti di portare avanti nuove proposte ed iniziative, per far crescere gli altri e per rinnovare quello spirito di unione e di collaborazione tra colleghi che è stato sempre alla base dell’associazione. E’ in quest’ottica che, con viva soddisfazione, prendo atto della unificazione avvenuta tra Giovani Ragionieri e Giovani Dottori Commercialisti, perché ritengo sia utile unire le forze per affrontare un cammino comune, nel rispetto, nella collaborazione e nei rapporti di amicizia che sicuramente ne nasceranno. Per concludere, voglio ringraziare con un abbraccio affettuoso tutti coloro che, con me, hanno condiviso questa bella esperienza. Un augurio va infine agli attuali e futuri membri del direttivo, perché possano vivere questo incarico con entusiasmo e motivazione, e possano portare l’associazione verso nuovi traguardi e che anche loro, come me, conservino in futuro un bellissimo ricordo dell’esperienza vissuta. GIUSEPPE RIELLI 43 Consiglio direttivo 1991 – 1994 MAURIZIO DREUCCI Presidente ALBERTO DAINI CRISTIANO CAVALLINI SANDRO SGALIPPA Realizzo solo adesso che sono passati ben 18 anni da quando fui nominato, per continuità di carica, presidente dell'unione giovani ragionieri commercialisti di Pisa, che allora contava solo pochi iscritti essendo nato da poco, figlio non granchè gradito dai non giovani, tra uno sparuto gruppo di iscritti al Collegio. In tale clima di sospetti e paure i nuovi iscritti infatti non erano molti, ma negli anni, grazie anche a chi mi ha succeduto negli anni seguenti ai miei, la qualità dei convegni organizzati e l’impegno trasfuso e visibile all’esterno degli iscritti hanno convinto e creato un organismo vivo ed impegnativo. La scelta vincente all’epoca fu l’autotassazione degli iscritti, anche per somme per molti impegnative, vissuta come un investimento per se stessi cercando di organizzare riunioni ristrette e piccoli convegni con relatori che poi sono divenute firme importanti nel panorama professionale. Ho provato a ricordare fatti precisi della mia presidenza ma la memoria, dato il lungo tempo, si è dissolta per far posto e star dietro alle numerose novità, spesso inutili che hanno riguardato, nostro malgrado, la nostra professione da allora sino ad oggi. Il "ricordo" più importante , poiché indelebile e costante, è il rapporto di forte collaborazione di tutti, con cariche solo formali e di stretta amicizia che si è cementato in quegli anni, lavorando insieme, spesso animatamente discutendo il tutto nell’interesse di noi giovani. Ogni incontro era occasione di confronto, di arricchimento personale e professionale, ma anche di divertimento tra amici, collante fondamentale. E' con vero piacere constatare che il lavoro iniziato da pochi pionieri in un clima un po’ostile sia continuato ad opera di altri,che ci hanno come noi creduto e che ne hanno fortemente voluto la crescita fino a superare il ventennio, fino ad una fusione con i giovani dottori, impensabile all’epoca ma impensabile ancora solo pochi anni fa; 44 E’ un piacere e un onore scrivere queste righe su insistenza dell’attuale Consiglio Direttivo per questo modesto contributo di memoria ad una associazione oggi ben più grande e viva che mi ha visto co-fondatore. Rivolgo a Tutti un augurio per un’attività associativa principalmente in armonia ed amicizia nonché fruttuosa per il lavoro professionale. MAURIZIO DREUCCI 45 Consiglio direttivo 1994 – 1997 ALBERTO DAINI Presidente CHIARA SBRANA Segretario SANDRO SGALIPPA Tesoriere MAURIZIO RUBBINI CRISTIANO CAVALLINI Riporto di seguito alcune mie riflessioni sulla Unione dei Giovani Ragionieri Liberi Professionisti di Pisa, della quale ho avuto il piacere di rivestire la carica di consigliere direttivo e successivamente, dal 1° Aprile 1995 al 14 Novembre 1997, la carica di Presidente. Mi preme sottolineare che l’Unione era un gruppo di “amici” professionisti che avevano in comune il desiderio e la volontà di svolgere la professione di commercialista con una maggiore qualità. Trovi in queste poche righe alcuni concetti di vita umana e professionale che non ci hanno mai abbandonato: - il fare gruppo, la volontà di essere uniti, aggregati ed aggreganti tra noi; - l’aver preso coscienza che la professione stava cambiando e questo avveniva perché il mondo economico si stava modificando; il “ragioniere” chiuso nel suo piccolo ufficio era destinato a sparire e mentre scompariva rischiava di svolgere una professione che non era più la sua, ovvero lui stesso non era capace di offrire quelle prestazioni professionali che si addicevano alla sua figura di libero professionista. In conseguenza di quanto detto, la necessità “sentita”, di indirizzare la categoria verso la conoscenza e l’approfondimento di temi e tematiche aziendali per mezzi di incontri studi e corsi monotematici. L’altra prerogativa che ci eravamo assegnati era stata quella di costruire una maggiore politica di aggregazione con il Collegio di Pisa. L’Unione era ritenuta e vista da occhi esterni, come un gruppo di professionisti che “giocavano” a formarsi professionalmente, ad incontrarsi per discutere di varie cose, a promuovere varie iniziative anche, semplicemente ludiche. L’Unione all’epoca, si collocava nel mezzo tra, il Collegio dei Ragionieri di Pisa ed il Sindacato Provinciale dove, quest’ultimo, da una parte voleva far valere la sua autorità Istituzionale e dall’altra 46 perdeva adesione ed appeal continuamente; molto probabilmente eravamo visti come un gruppo un po’ scomodo. Il nostro impegno e la nostra dedizione fu tale che, certi concetti e pregiudizi furono sminuiti e cancellati. Per quanto riguarda l’aspetto formativo che ho sopra accennato, può essere rivisto nei seguenti corsi ed incontri che abbiamo organizzato: Anno 1994 1. 15.12.1994 Anno 1995 1. 27.01.1995 2. 10-11.03.1195 3. 30.03.1995 4. 06.04.1995 5. 13.07.1995 6. 17.11.1995 7. 27.11.1995 8. anno 1995 e seg. Anno 1996 1.8-15.2.1996 2. 25.03.1996 01.04.1996 12.04.1996 3. 29.04.1996 4. 01.10.1996 Anno 1997 1. 05.03.1997 2. 20.05.1997 3. 09.10.1997 4. 14.11.1997 - Finanziamenti Comunitari - Dott. Luigi Bosi - BIC MASSA - Controllo interno delle società – Prof. Giancarlo Rivolta - Dott. Deanna Neri Lancellotti - Rendiconto Finanziario - Rag. Ulderigo Ciarcià - Finanziamenti Agevolati - Dott. Luigi Bosi - BIC MASSA - Novità Fiscali ’95 (in collaborazione con il Collegio)Dott. Ferranti – Dott. Lugano - Procedure Esecutive - Avv. Gino Mannocci - Concordato di massa - Dott. Roberto Lugano - La contrattualistica nella cessione d’azienda, di immobili, di quote associative – aspetti legali e notarili - Prof. Avv. Antonimo Marcello Calamia - Dott. Notaio Nicola Mancioppi - Corso di Lingua Inglese - British School - Autonomia Patrimoniale società di persone – scioglimento rapporto sociale nelle società di persone - Prof. Avv. Andrei Bartalena - Il Fallimento Prof. Avv. A.M. Calamia Dott. Massimo Catarsi Avv. D. Cerri - Novità fiscali 1996 - Dott. Roberto Lugano - Dott. Primo Cappellini - Il Fallimento – Adempimenti e responsabilità del Curatore Dott. Massimo Catarsi - Finanziaria 1997 - Dott. Roberto Lugano - Dichiarazione dei Redditi 1997 Mod. 740-750-760 e ultime novità fiscali - Dott. Roberto Lugano - Nuovi bandi finanziamenti Regione Toscana ed altri finanziamenti agevolati - Concordato a regime - Dott. Paolo Meneghetti L’anno 1997 si caratterizzò anche per il particolare impegno che il Comitato Direttivo dedicò alla nascita e allo sviluppo della Unione Nazionale dei Giovani Ragionieri Commercialisti. Concludendo, affermando che porto con me un grande piacere di aver incontrato e frequentato tanti amici e colleghi e sono certo che insieme, abbiamo contribuito alla crescita umana e professionale di molti colleghi ovverosia della nostra categoria. ALBERTO DAINI 47 Consiglio direttivo 1997 – 2000 CHIARA SBRANA Presidente GABRIELE CASAROSA Segretario ORNELLO TESORIERE Tesoriere CARLO LORENZETTI MAURIZIO RUBBINI Con grandissimo piacere ho aderito all’invito di dare il mio contributo personale a questa pubblicazione e, per questo motivo, mi trovo a ripercorrere con il pensiero due trienni in cui hi fatto parte del Consiglio Direttivo dell’Unione Giovani Ragionieri Commercialisti di Pisa (già UGR). I ricordi mi portano al primo mandato, come Segretario, svolto nell’ambito di un Consiglio Direttivo attivo e motivato. Convinti di percorrere la strada giusta, i componenti del Consiglio Direttivo successivo – all’interno del quale ho ricoperto la carica di Presidente – dedicarono grande impegno per far sì che l’opera iniziata da qualche anno fosse portata avanti con successo. La vita professionale si confrontava con grandi cambiamenti. Gli ampi orizzonti, a cui guardare con grande entusiasmo e, inevitabilmente, con la consapevolezza della necessità di un grande sforzo culturale, portavano a confrontarsi con scenari sempre più complessi e impegnativi. Consapevoli del fatto che l’unione fa la forza, si rafforzarono i rapporti con il Collegio, con il Sindacato e con entità molto simili alla nostra Associazione, sino ad arrivare alla grande occasione dell’Unione Nazionale. Grazie all’impegno profuso dalle nostre Associazioni, ritengo che l’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Pisa, abbia tutti i requisiti per perseguire un grande obiettivo comune: lavorare per costruire una categoria dotata di un indispensabile collante, il senso di far parte di una organizzazione di uomini di uomini e di donne di professione, con un unico ideale di leale unità. A tutti i Colleghi i miei più sinceri auguri di buon lavoro. CHIARA SBRANA 48 Consiglio direttivo 2000 – 2003 ORNELLO CASTELLI Presidente DINO FURIASSI Segretario CURINI ALESSANDRO Tesoriere GABRIELE CASAROSA CARLO LORENZETTI Ho nel DNA la passione per le associazioni, i gruppi e per il fare qualcosa con e per le persone con cui mi trovo a contatto. Venni a conoscenza della nascita dell’UGR pochi mesi dopo la sua costituzione e chiesi immediatamente di farne parte. Era forse un modo per facilitare contatti personali a chi come me, naturalmente schivo, trovava non facile creare una rete di amicizie, un network come si usa dire oggi. L’Unione era, ed è, sicuramente un’opportunità da cogliere per aumentare la competenza professionale. Qualche anno fa fui invitato presso il Consiglio Nazionale Ragionieri per raccontare la nostra esperienza e fui meravigliato dell’incredulità di un consigliere che, in merito alla collaborazione reciproca, mi chiese più o meno: “… ma non avete timore di perdere i clienti a favore degli altri iscritti cui date informazioni?” La mia risposta fu ovviamente: non ci penso nemmeno! Sapevo e so benissimo che la mentalità comune favorisce spesso il coltivare il proprio orto, il “mors tua vita mea”; io preferisco sperimentare l’abbondanza, di conoscenza, di rapporti umani, di amicizia. Nell’UGR questo valori sono stati sicuramente condivisi. Ognuno di noi è, ovviamente, una persona; che fa un certo lavoro, che ha certi hobbies, che ha una famiglia, che vive. Essere all’interno di un’associazione di liberi professionisti fa parte del vivere, del lato positivo del vivere, dell’appartenere al Mondo nella sua accezione più semplice e più ampia. Si può far parte dell’Unione Giovani in molti modi, anche solo prendendo informazioni, ricevendo servizi. Io credo che solo aprendoci anche al donare, al condividere si possa crescere, come professionisti e come uomini e donne. Si possa così passare dall’avere all’essere. Questo è l’augurio che faccio volentieri agli iscritti di oggi e di domani. 49 Un ultimo pensiero va ad un ex dell’UGR; lo ricordo correre ridendo intorno alla sala nella quale stavamo partecipando ad un corso di public speaking, in uno dei momenti, forse troppo pochi, in cui si è permesso di allentare la pressione del lavoro. Ciao Fabrizio. ORNELLO CASTELLI 50 Consiglio direttivo 2003 – 2008 ALESSANDRO CURINI MARCO MARCHETTI LISA DI SACCO MATTEO FERRUCCI DINO FURIASSI Presidente Segretario Tesoriere Non è certo facile riassumere in poche parole ciò che l’U.G.R. ha rappresentato per tutti noi. Siamo cresciuti assieme e senza ombra di dubbio siamo usciti arricchiti da questa nostra condivisione di esperienze. Ciò che più di ogni altra cosa si può dire abbia significato l’Unione Giovani è la consapevolezza che nessuno di noi si è trovato e si troverà mai solo nell’affrontare la nostra sempre più complessa professione. Credo francamente che sia molto. Sapere di poter contare non solo su colleghi ma su amici che possono in ogni momento darti un suggerimento è un obiettivo raggiunto tra quelli per cui la ns. Associazione si era costituita. La crescita professionale è stato sempre un altro aspetto caratterizzante della ns. esperienza. A Pisa abbiamo organizzato eventi che in altre piazze d’Italia difficilmente riuscivano solo ad immaginare. Non ricordo quanti incontri abbiamo fatto con Roberto Lugano, Paolo Meneghetti, Andrea Cioccarelli; ricordo comunque con 51 soddisfazione quanto siamo riusciti a portare nei nostri Studi in termini di arricchimento professionale. Quando poi ci siamo ritrovati in sede di Assemblea annuale, strategicamente organizzata sul litorale, ognuno con il costume da bagno sotto il gessato, ci siamo resi conto che non eravamo più semplici colleghi. E’ bastato infatti un attimo che ci siamo trovati in acqua a scherzare come tra vecchi amici. Ed in effetti molte sono le amicizie nate in seno all’Unione. Amicizie che si sono tradotte in serate con le fidanzate prima e con le moglie poi, e con i figli che sono via via arrivati. In effetti molti di noi non sono più ventenni ma lo spirito di gruppo che l’U.G.R. ha contribuito a creare sono convinto che permarrà anche negli anni a venire. Da parte mia, e gli amici Lisa, Marco, Matteo, Dino, possono confermarlo, debbo dire che l’Unione ha significato anche sacrificio e impegno personale per organizzare tutto quanto siamo stati in grado di realizzare. Potevamo fare di più e farlo meglio, in ogni caso l’impegno è stato massimo. Il ritorno, in termini di gratificazione, è stato comunque di gran lunga superiore. Con la fusione con l’U.G.D.C. abbiamo formalizzato un’Unione che di fatto esisteva a Pisa già da molti anni tra le due associazioni, abbiamo sempre unito le nostre forze per raggiungere obiettivi che diversamente non saremmo stati in grado di raggiungere e l’unificazione è stata un passo naturale. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato in questa direzione ed in particolare agli amici dell’ultimo Consiglio Direttivo, Lisa, Marco, Matteo e Dino ed ai protagonisti della storia dell’U.G.R., Sandro, Cristiano, Alberto, Ornello, Maurizio, Giuseppe, sempre pronti a dare il giusto suggerimento. Un ringraziamento particolarmente sentito va a Marco Marchetti e ad Alessandro Lini, il cui contributo è risultato essenziale per il raggiungimento dell’obiettivo unificazione. Al nuovo Direttivo ed in particolare al nuovo Presidente Lorenzo Cambi un mega in Bocca al Lupo! ALESSANDRO CURINI 52 1° Convegno regionale UGDC Toscana (novembre 1999) Congresso nazionale UGRC Taormina (ottobre 2003) 53 Squadra di calcio”Pisorno” Assemblea annuale UGRC Pisa (giugno 2006) Congresso nazionale UNGDCEC Caserta (marzo 2007) 54 Congresso nazionale UNGDCEC Varese (aprile 2009) “Premio UGDC più numerosa” – Congresso nazionale UNGDCEC Varese (aprile 2009) 55