QUESTO LIBRETTO è’ DI
1
4 agosto
PREGHIERA INIZIALE
1L – Signore, tu conosci i cuori di tutti quanti noi e conosci i nostri sentimenti. L’entusiasmo, la voglia
di divertirci e di stare insieme ci ha portati qui.
Tutti – Fa che questa gioia non venga mai meno in questi giorni di campo e sempre nella nostra
vita. Solo il tuo amore ci rende disponibili a conoscere le cose che ci doni e le persone che ci metti
accanto. La gioia di stare con te ci rende più accoglienti e pronti a fare la tua volontà.
2L – Signore, tu conosci i nostri cuori e i nostri sentimenti. Le cose nuove, una nuova avventura, a
volte, ci fanno anche diventare timidi, incerti.. quasi non fossimo all’altezza.
Tutti – Signore, dacci una mano per essere sempre forti e coraggiosi: ognuno di noi ha nelle mani
un tesoro che viene da te e che ci fa essere unici!
3L – Signore, a volte non siamo disponibili ad accoglierti.
Tutti – Aiutaci, ora, a fare silenzio per ascoltare la tua Parola e accoglierne il messaggio.
Tutti – Signore, siamo pronti per iniziare questa nuova avventura.
Ti ringraziamo perché sei l’insostituibile amico della prima ora.
Tu non ci abbandoni mai,
anzi ci chiami a stare insieme sotto il tuo sguardo.
Tu sei la nostra ricchezza
e noi ci sentiamo preziosi nelle tue mani.
Davanti a te poniamo la nostra gioia
e il nostro desiderio di crescere secondo la tua Parola.
Ispiraci le parole e i gesti migliori
per essere sempre uniti tra noi.
Tu, Signore, resta con noi in ogni momento
e rendi preziosi i nostri giorni
e il volto di ogni amico. Amen.
Buon campo a tutti
2
Momento di riflessione personale
Sacra Scrittura – Es 2,11 – 15
In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano
oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. Voltatosi attorno e visto
che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia. Il giorno dopo, uscì di
nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: «Perché
percuoti il tuo fratello?». Quegli rispose: «Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi
forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mosè ebbe paura e pensò:
«Certamente la cosa si è risaputa». Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere
a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette
presso un pozzo.
Cosa dice a me la Parola?????
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3
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PREGHIERA DELLA SERA:
Signore Gesù che dalla casa del Padre sei venuto a
piantare la tua tenda
in mezzo a noi; tu che sei nato nell'incertezza di un
viaggio ed hai percorso tutte le strade, quella dell'esilio.
quella dei pellegrinaggi, quella della predicazione:
strappami all'egoismo e dalla comodità, fa di me un
pellegrino.
Signore Gesù, che hai preso così spesso il sentiero
della montagna per trovare il silenzio, e ritrovare il
Padre; per insegnare ai tuoi apostoli, per proclamare le
beatitudini, per offrire il tuo sacrificio, per inviare i
tuoi apostoli, e per far ritorno al Padre… attirami verso
l'alto, fa di me un pellegrino della montagna. A me,
continuamente tentato di vivere tranquillo. Domandi di
rischiare la vita, come Abramo, con un atto di fede; a
me, continuamente tentato di sistemarmi
definitivamente, chiedi di camminare nella speranza,
verso di te, cima più alta, nella gloria del Padre.
Signore, mi creasti per amore, per amare: fa' ch'io
cammini, ch'io salga, dalle vette, verso di te, con tutta
la mia vita, con tutti i miei fratelli, con tutto il creato
nell'audacia e nell'adorazione.
Amen.
Signore,siamo qui stasera per pregarti. Vogliamo farlo però in maniera un po’ strana,diversa dalle
solite preghiere che usiamo fare di solito.- Una bicicletta. . . mezzo che noi di solito usiamo per
spostarci. Vedessi, Signore, che belle che sono le nostre biciclette! Così colorate, cosi sportive . . . così
uniche proprio perché sono le nostre! E se paragonassimo le bici alla nostra vita?- In una calda sera di
fine estate, un giovane si recò a un vecchio saggio: “ Maestro, come posso essere sicuro che sto
spendendo bene la mia vita? Come posso essere sicuro che quello che faccio è quello che Dio mi chiede
di fare?” Il vecchio saggio sorrise compiaciuto e disse: “Una notte mi addormentai con il cuore
turbato, anch’io cercavo inutilmente, una risposta a queste domande. Poi feci un sogno. Sognai una
BICICLETTA a due posti. Vidi che la mia vita era come una corsa in bicicletta a due posti: un tandem.
E notai che Dio stava dietro di me e mi aiutava a pedalare. Fino a quando non avvenne che Dio mi
suggerì di scambiarci di posto. Io acconsentii e da quel momento la mia vita non fu più la stessa. Dio
rendeva la mia vita più felice ed emozionante. Che cosa era successo da quando ci scambiammo i
posti? Capii che quando guidavo io conoscevo la strada. Era piuttosto noiosa prevedibile. Era sempre
la distanza più breve tra due punti. Ma quando cominciò a guidare lui, conosceva bellissime
scorciatoie, su per le montagne, attraverso luoghi rocciosi a gran velocità a rotta di collo. Tutto quello
che riuscivo a fare era tenermi in sella! Anche se sembrava una pazzia, lui continuava a dire “Pedala,
Pedala!”. Ogni tanto mi preoccupavo, diventavo ansioso e chiedevo: “Signore dove mi stai
portando?”. Egli si limitava a sorridere e non rispondeva. Tuttavia, non so come, cominciai a fidarmi.
Presto dimenticai la mia vita noiosa ed entrai nell’avventura, e quando dicevo: “Signore ho paura . . .
“ lui si sporgeva indietro, mi toccava la mano e subito un’immensa serenità si sostituiva alla paura. Mi
portò da gente con doni di cui avevo bisogno; doni di guarigione, accettazione e gioia. Mi diedero i
loro doni da portare con me lungo il viaggio. Vale a dire il nostro viaggio, di Dio e il mio. E
ripartimmo. Mi disse:”Dai via i regali, sono bagagli in più, troppo peso”. Così li regalai a persone che
incontrammo, e trovai che nel regalare ero io a ricevere, e il nostro fardello era comunque leggero.
Dapprima non mi fidavo di lui, al comando della mia vita. Pensavo che l’avrebbe condotta al disastro.
Ma lui conosceva i segreti della bicicletta, sapeva come farla inclinare per affrontare gli angoli stretti,
saltare per superare luoghi pieni di rocce, volare per abbreviare i passaggi paurosi. E io sto imparando
a stare zitto e pedalare nei luoghi più strani, e comincio a godermi il panorama e la brezza fresca sul
volto con il delizioso compagno di viaggio, la mia potenza superiore. E quando sono certo di non
farcela più ad andare avanti, lui si limita a sorridere e dice:”Non ti preoccupare, guido io, tu Pedala!”
5
5 Agosto
PREGHIERA DEL MATTINO
Dal Vangelo di Luca
9
Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l'intima
presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri:10«Due uomini
salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11Il
fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: «O Dio, ti ringrazio perché
non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come
questo pubblicano.12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di
tutto quello che possiedo». 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza,
non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto
dicendo: «O Dio, abbi pietà di me peccatore». 14Io vi dico: questi, a
differenza dell'altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si
esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».
Momento di riflessione personale
Sacra Scrittura – Es 3
Ora Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il
bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. L'angelo del Signore gli apparve in
una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva nel fuoco, ma
quel roveto non si consumava. Mosè pensò: «Voglio avvicinarmi a vedere questo grande
spettacolo: perché il roveto non brucia?». Il Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio
lo chiamò dal roveto e disse: «Mosè, Mosè!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Non avvicinarti!
Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!». E disse: «Io sono
il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe». Mosè allora si velò
il viso, perché aveva paura di guardare verso Dio.
Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a
causa dei suoi sorveglianti; conosco infatti le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dalla
mano dell'Egitto e per farlo uscire da questo paese verso un paese bello e spazioso, verso un
paese dove scorre latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Hittita, l'Amorreo, il
Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo. Ora dunque il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso
ho visto l'oppressione con cui gli Egiziani li tormentano. Ora va'! Io ti mando dal faraone. Fa'
uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». Mosè disse a Dio: «Chi sono io per andare dal
faraone e per far uscire dall'Egitto gli Israeliti?». Rispose: «Io sarò con te. Eccoti il segno che io
ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte».
Mosè disse a Dio: «Ecco io arrivo dagli Israeliti e dico loro: Il Dio dei vostri padri mi ha
mandato a voi. Ma mi diranno: Come si chiama? E io che cosa risponderò loro?». Dio disse a
Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi».
Dio aggiunse a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo,
il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre;
questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.
Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: Il Signore, Dio dei vostri padri, mi è apparso, il Dio
di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dicendo: Sono venuto a vedere voi e ciò che vien fatto a voi
in Egitto. E ho detto: Vi farò uscire dalla umiliazione dell'Egitto verso il paese del Cananeo,
dell'Hittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso un paese dove scorre
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latte e miele. Essi ascolteranno la tua voce e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re di Egitto e
gli riferirete: Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel
deserto a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio. Io so che il re
d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte. Stenderò
dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo egli vi
lascerà andare.
Cosa dice a me la Parola?????
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PREGHIERA DELLA
SERA
Dal Vangelo di Luca
1
Convocò i Dodici e diede loro forza e
potere su tutti i demòni e di guarire le
malattie.2E li mandò ad annunciare il regno
di Dio e a guarire gli infermi. 3Disse loro:
«Non prendete nulla per il viaggio, né
bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non
portatevi due tuniche. 4In qualunque casa
entriate, rimanete là, e di là poi
ripartite. 5Quanto a coloro che non vi
accolgono, uscite dalla loro città e scuotete
la polvere dai vostri piedi come
testimonianza contro di loro».6Allora essi
uscirono e giravano di villaggio in villaggio,
ovunque annunciando la buona notizia e
operando guarigioni.
9
6 Agosto
PREGHIERA del mattino
Dal Vangelo di Luca
1 Un giorno, mentre, levato in piedi, stava presso il lago di Genèsaret 2 e la folla gli faceva ressa
intorno per ascoltare la parola di Dio, vide due barche ormeggiate alla sponda. I pescatori erano scesi
e lavavano le reti. 3 Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
Sedutosi, si mise ad ammaestrare le folle dalla barca.
4 Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e calate le reti per la
pesca». 5 Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma
sulla tua parola getterò le reti». 6 E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci e le reti si
rompevano. 7 Allora fecero cenno ai compagni dell'altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero
e riempirono tutte e due le barche al punto che quasi affondavano. 8 Al veder questo, Simon Pietro si
gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore». 9 Grande
stupore infatti aveva preso lui e tutti quelli che erano insieme con lui per la pesca che avevano
fatto; 10 così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a
Simone: «Non temere; d'ora in poi sarai pescatore di uomini». 11 Tirate le barche a terra, lasciarono
tutto e lo seguirono.
Preghiera
Signore, ecco che un nuovo giorno comincia per me.
So già che sarà pieno della tua tenerezza nei miei confronti.
Un nuovo giorno signore…
Questo mi dice che tu hai fiducia in me,
ma io ho fiducia in te? Ho fiducia nei fratelli
che mi hai messo accanto?
Ecco, queste sono le domande che mi pongo oggi.
So che con il tuo aiuto riuscirò a trovare una risposta.
Fammi umile e coraggioso per riconoscere il volto
Delle persone accanto a me,
i fratelli che tu mi hai insegnato ad amare.
Dammi un cuore puro per poterti accogliere
Perché solo così mi sentirò al sicuro
E so che arriverò dove tu vuoi.
Amen
Momento di riflessione personale
Sacra Scrittura – Es 4,10 – 17
Mosè disse al Signore: «Mio Signore, io non sono un buon parlatore; non lo sono mai stato
prima e neppure da quando tu hai cominciato a parlare al tuo servo, ma sono impacciato di
bocca e di lingua». Il Signore gli disse: «Chi ha dato una bocca all'uomo o chi lo rende muto o
sordo, veggente o cieco? Non sono forse io, il Signore? Ora va'! Io sarò con la tua bocca e ti
insegnerò quello che dovrai dire». Mosè disse: «Perdonami, Signore mio, manda chi vuoi
mandare!». Allora la collera del Signore si accese contro Mosè e gli disse: «Non vi è forse il
tuo fratello Aronne, il levita? Io so che lui sa parlar bene. Anzi sta venendoti incontro. Ti vedrà
e gioirà in cuor suo. Tu gli parlerai e metterai sulla sua bocca le parole da dire e io sarò con te e
con lui mentre parlate e vi suggerirò quello che dovrete fare. Parlerà lui al popolo per te: allora
egli sarà per te come bocca e tu farai per lui le veci di Dio. Terrai in mano questo bastone, con
il quale tu compirai i prodigi».
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Cosa dice a me la Parola?????
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Veglia sotto
le stelle: “
MI FIDO DI TE!”
Ø Prima TAPPA : la Fede che mi
rende migliore!
Dal Libro del Profeta Ezechiele
“Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito
nuovo; toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra, e vi darò un
cuore di carne.”
Preghiera: Signore, alle volte mi porto dentro dei pesi
insopportabili, soffro per quello che accade attorno a me e
dentro di me, ma non riesco a chiedere aiuto perché mi
vergogno, o perché ho paura che gli altri non mi comprendano o
mi prendano in giro. Quando mi succede questo, ti prego Signore, donami un cuore coraggioso, che
sappia chiedere aiuto, che osi tendere la mano certo che Tu, attraverso il sorriso di un fratello mi
afferrerai e mi aiuterai a rialzarmi.
Ø
Seconda TAPPA : la fede e la mia comunità:
Dal Vangelo di Marco
“Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. Vedendoli però tutti affaticati nel
remare, poiché avevano il vento contrario, già verso l'ultima parte della notte andò verso di loro
12
camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «E' un
fantasma», e cominciarono a gridare, perché tutti lo avevano visto ed erano rimasti turbati. Ma egli
subito rivolse loro la parola e disse: «Coraggio, sono io, non temete.”
Preghiera: Signore alle volte faccio fatica a fidarmi di te, perché non ti vedo, non sento la tua voce.
Fidarsi di te è un po’ come lanciarsi nel buio. Eppure io credo che tu sei l’ amico che mi vuol bene, che
non mi lasci mai. Il tuo sguardo mi accompagna ovunque, il tuo amore mi sostiene e mi fa andare
avanti, anche quando non capisco più niente. Ti prego Signore donami occhi limpidi perché io sappia
vedere il tuo volto amico nelle persone che mi metti a fianco e che mi aiutano a crescere.
Ø
Terza TAPPA: la fede come condivisione:
Dal Vangelo di Marco
Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse
incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli
domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere
la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami
buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i
comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio,
non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare,
onora il padre e la madre». Egli allora gli disse:
«Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza». Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse:
«Una cosa sola ti manca: và, vendi quello che hai e dallo
ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi».
Preghiera: Signore Gesù ti prego per questa persona che
tu hai messo sul mio cammino, che mi conosce e mi vuole
bene e con cui riesco a parlare delle cose più belle e più
tristi che avvengono nella mia vita. Ti ringrazio per la
capacità che ha di ascoltarmi, di consigliarmi e di volermi
bene per quello che sono. Donami mani generose e
sempre aperte per donarmi con tutto il cuore e sempre
anche e soprattutto quando è difficile fidarsi.
Ø Quarta tappa: la fede
come testimonianza:
Preghiera: Signore Gesù, ti ringrazio per questa
esperienza magnifica che mi hai donato! La mia fede è
cresciuta ma stammi sempre vicino affinché non
diminuisca mai. Fa che io non mi fermi dopo questo
campo scuola! Donami una bocca sapiente così da
poter raccontare a tutti quello che tu mi insegni, a non
tenere la mia Fede per me ma diffonderla e
testimoniare il tuo grande amore anche a chi ha perso
la fiducia in te.
7 Agosto
13
PREGHIERA DEL MATTINO
SALMO 26
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: «Cercate il suo volto»;
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto,
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi,
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno abbandonato,
ma il Signore mi ha raccolto.
Mostrami, Signore, la tua via,
guidami sul retto cammino,
a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei avversari;
contro di me sono insorti falsi testimoni
che spirano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel Signore
.
Dal Libro del Profeta Isaia (Is 53, 5 – 12)
Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si
è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un
gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come
pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo,sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una
discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo
giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso
alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i
peccatori.
Momento di riflessione personale
Sacra Scrittura – Es 14,15 – 31
Il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il
cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti
entrino nel mare all'asciutto. Ecco io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino
dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui
suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria
contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri».
14
L'angelo di Dio, che precedeva l'accampamento d'Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche
la colonna di nube si mosse e dal davanti passò indietro. Venne così a trovarsi tra
l'accampamento degli Egiziani e quello d'Israele. Ora la nube era tenebrosa per gli uni, mentre
per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la
notte.
Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore, durante tutta la notte, risospinse il mare con
un forte vento d'oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel
mare asciutto, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra. Gli Egiziani li
inseguirono con tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri, entrando dietro di loro
in mezzo al mare.
Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube gettò uno sguardo sul
campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento
riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il
Signore combatte per loro contro gli Egiziani!».
Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro
carri e i loro cavalieri».
Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre
gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le
acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del faraone, che erano
entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano
camminato sull'asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro una muraglia a destra
e a sinistra. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli
Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva
agito contro l'Egitto e il popolo temette il Signore e credette in lui e nel suo servo Mosè.
Cosa dice a me la Parola?????
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preghiera DELLA SERA
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 20, 1-18)
1 Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al
sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide
che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. 2 Corse
allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo,
quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato
via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno
posto!». 3 Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro
discepolo, e si recarono al sepolcro. 4 Correvano
insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce
di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5 Chinatosi,
vide le bende per terra, ma non entrò. 6 Giunse intanto
anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro
e vide le bende per terra, 7 e il sudario, che gli era stato
posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato
in un luogo a parte. 8 Allora entrò anche l'altro
discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e
credette. 9 Non avevano infatti ancora compreso la
Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10 I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a
casa.
11 Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il
sepolcro 12 e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove
era stato posto il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno
portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto». 14 Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù
che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù. 15 Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi
cerchi?». Essa, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu,
dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo». 16 Gesù le disse: «Maria!». Essa allora, voltatasi
verso di lui, gli disse in ebraico: «Rabbunì!», che significa: Maestro! 17 Gesù le disse: «Non mi
trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli e di' loro: Io salgo al Padre
mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro». 18 Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai
discepoli: «Ho visto il Signore» e anche ciò che le aveva detto.
Tutti: Guidami, dolce Luce
attraverso le tenebre che mi
avvolgono.
Guidami tu, sempre più
avanti!
Nera è la notte, lontana è la
casa:
guidami tu, sempre più
avanti!
Reggi i miei passi:
cose lontane non voglio
vedere:
mi basta un passo alla volta.
Così non sono stato sempre,
né sempre ti pregai
affinché tu mi conducessi
sempre più avanti.
Amavo scegliere la mia
strada,
ma ora, guidami tu, sempre
più avanti!
Sempre mi benedisse la tua
potenza:
anche oggi sicuramente
saprà condurmi sempre più
avanti:
tra paludi e steppe,
per monti ripidi e abissi di
torrenti
finché svanisca la notte e al
mattino mi sorridano
quei volti d‘angelo amati a
lungo un tempo
e per il momento smarriti.
Guidami, dolce Luce,
guidami tu,
sempre più avanti!
(beato Card. J. Newmann)
sALUTI
17
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QUESTO LIBRETTO è` DI - Parrocchia Santa Chiara