Libretto delle liturgie
Liturgie
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Sabato 22 Ottobre 2011 Ecco il nostro sì
Lectio
Fra tutte le donne scelta in Nazareth, sul tuo volto risplende il coraggio di quando hai detto “Sì”. Insegna a questo cuore l’umiltà, il silenzio d’amore, la Speranza nel figlio tuo Gesù Ecco il nostro Sì, nuova luce che rischiara il giorno, è bellissimo regalare al mondo la Speranza. Ecco il nostro Sì, camminiamo insieme a te Maria, Madre di Gesù, madre dell’umanità Nella tua casa il verbo si rivelò nel segreto del cuore il respiro del figlio Emmanuel. Insegna a queste mani la fedeltà, a costruire la pace, una casa comune insieme a te. Donna dei nostri giorni sostienici, guida il nostro cammino con la forza di quando hai detto “Sì”. Insegnaci ad accogliere Gesù, noi saremo Dimora, la più bella poesia dell’anima. 18 Canto di invocazione: Vieni Spirito d’amore
Vieni, vieni, Spirito d’amore, ad insegnar le cose di Dio, vieni, vieni, Spirito di pace, a suggerir le cose che lui ha detto a noi. Noi ti invochiamo spirito di Cristo, vieni tu dentro di noi. Cambia i nostri occhi, fa che noi vediamo la bontà di dio per noi. Dal Vangelo di Giovanni (Gv 4,5‐42) Giunse così a una città della Samaria chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui cʹera un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. 7Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: ʺDammi da bereʺ. 8I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. 9Allora la donna samaritana gli dice: ʺCome mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?ʺ. I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. 10Gesù le risponde: ʺSe tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: ʺDammi da bere!ʺ, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua vivaʺ. 11Gli dice la donna: ʺSignore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque questʹacqua viva? 12Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?ʺ. 13Gesù le risponde: ʺChiunque beve di questʹacqua avrà di nuovo sete; 14ma chi berrà dellʹacqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, lʹacqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente dʹacqua che zampilla per la vita eternaʺ. 15ʺSignore ‐ gli dice la donna ‐, dammi questʹacqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acquaʺ. 16Le dice: ʺVaʹ a chiamare tuo marito e ritorna quiʺ. 17Gli risponde la donna: ʺIo non ho maritoʺ. Le dice Gesù: ʺHai detto bene: ʺIo non ho maritoʺ. 18Infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo 3 Verbum Panis
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marito; in questo hai detto il veroʺ. 19Gli replica la donna: ʺSignore, vedo che tu sei un profeta! 20I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorareʺ. 21Gesù le dice: ʺCredimi, donna, viene lʹora in cui né su questo monte né a Gerusalemme adorerete il Padre. 22Voi adorate ciò che non conoscete, noi adoriamo ciò che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 23Ma viene lʹora ‐ ed è questa ‐ in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità: così infatti il Padre vuole che siano quelli che lo adorano. 24Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e veritàʺ. 25Gli rispose la donna: ʺSo che deve venire il Messia, chiamato Cristo: quando egli verrà, ci annuncerà ogni cosaʺ. 26Le dice Gesù: ʺSono io, che parlo con teʺ. 27In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliavano che parlasse con una donna. Nessuno tuttavia disse: ʺChe cosa cerchi?ʺ, o: ʺDi che cosa parli con lei?ʺ. 28La donna intanto lasciò la sua anfora, andò in città e disse alla gente: 29ʺVenite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia lui il Cristo?ʺ. 30Uscirono dalla città e andavano da lui. 31Intanto i discepoli lo pregavano: ʺRabbì, mangiaʺ. 32Ma egli rispose loro: ʺIo ho da mangiare un cibo che voi non conosceteʺ. 33E i discepoli si domandavano lʹun lʹaltro: ʺQualcuno gli ha forse portato da mangiare?ʺ. 34Gesù disse loro: ʺIl mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 35Voi non dite forse: ʺAncora quattro mesi e poi viene la mietituraʺ? Ecco, io vi dico: alzate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. 36Chi miete riceve il salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché chi semina gioisca insieme a chi miete. 37In questo infatti si dimostra vero il proverbio: uno semina e lʹaltro miete. 38Io vi ho mandati a mietere ciò per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete subentrati nella loro faticaʺ. 39Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola della donna, che testimoniava: ʺMi ha detto tutto quello che ho fattoʺ. 40E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregavano di rimanere da loro ed egli rimase là due giorni. 41Molti di più credettero per la sua parola 42e alla donna dicevano: ʺNon è più per i tuoi discorsi che noi crediamo, ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondoʺ. 4 Prima del tempo prima ancora che la terra cominciasse a vivere il Verbo era presso Dio. Venne nel mondo e per non abbandonarci in questo viaggio ci lasciò tutto se stesso come pane. Verbum caro factum est Verbum panis factum est. Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi e chiunque mangerà non avrà più fame. Qui vive la tua chiesa intorno a te dove ognuno troverà la sua vera casa. Verbum caro factum est Verbum panis factum est. Prima del tempo quando l'universo fu creato dall'oscurità il Verbo era presso Dio. Venne nel mondo nella sua misericordia Dio ha mandato il Figlio suo tutto se stesso come pane. Re di Gloria
Ho incontrato te Gesù e ogni cosa in me è cambiata tutta la mia vita ora ti appartiene tutto il mio passato io lo affido a te Gesù Re di gloria mio Signor. Tutto in te riposa, la mia mente il mio cuore trovo pace in te Signor, tu mi dai la gioia voglio stare insieme a te, non lasciarti mai Gesù Re di gloria mio Signor. Dal tuo amore chi mi separerà sulla croce hai dato la vita per me una corona di gloria mi darai quando un giorno ti vedrò. Tutto in te riposa, la mia mente il mio cuore trovo pace in te Signor, tu mi dai la gioia vera voglio stare insieme a te, non lasciarti mai Gesù Re di gloria mio Signor. Dal tuo amore chi mi separerà... Io ti aspetto mio Signor Io ti aspetto mio Signor Io ti aspetto mio Re!
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Frutto della nostra terra
Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo: pane della nostra vita, cibo della quotidianità. Tu che lo prendevi un giorno, lo spezzavi per i tuoi, oggi vieni in questo pane, cibo vero dell'umanità. E sarò pane, e sarò vino nella mia vita, nelle tue mani. Ti accoglierò dentro di me, farò di me un'offerta viva, un sacrificio gradito a Te. Frutto della nostra terra, del lavoro di ogni uomo: vino delle nostre vigne, sulla mensa dei fratelli tuoi Tu che lo prendevi un giorno, lo bevevi con i tuoi, oggi vieni in questo vino e ti doni per la vita mia Santo
Santo, Santo, Santo! Santo, Santo, Santo! Il Signore, Dio dell’Universo. Il Signore, Dio dell’Universo I cieli e la Terra sono pieni della Tua gloria! Osanna, osanna nell’alto dei cieli! (X 2) Santo, Santo, Santo! Santo, Santo, Santo! Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. (X 2) Santo, Santo, Santo! Santo, Santo, Santo! 16 Chiamati... fino in cima!
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Sabato 22 Ottobre 2011 ADORAZIONE EUCARISTICA Alzati, ti chiama!
G: Non è sufficiente per il cristiano dire con le labbra: “io credo”, se poi il cuore resta chiuso e inospitale al dono della sua presenza. Non ci si può soltanto nutrire di Cristo, adorarlo e non avvertire nel profondo del cuore l'esigente richiamo all'amore, al perdono, alla comunione di vita con tutti. Abbiamo bisogno che il Signore ci liberi dalla cecità, dalle miopie che ci impediscono di riconoscere il suo volto nel volto e nella vita dei fratelli. Come il cieco sulla via di Gerico, anche noi oggi gli diciamo: “Figlio di Davide, abbi pietà di me! Fa' che io ci veda, che io ti guardi dritto negli occhi e scelga la via della Vita”. Canto d’inizio: Come l’aurora verrai
Come l’aurora verrai, le tenebre in luce cambierai Tu per noi Signore. Come la pioggia cadrai, sui nostri deserti scenderai Scorrerà l’amore. Tutti i nostri sentieri percorrerai Tutti i figli dispersi raccoglierai Chiamerai da ogni terra il tuo popolo In eterno ti avremo con noi Re di giustizia sarai le spade in aratri forgerai Ci darai la pace Lupo ed agnello vedrai, insieme sui prati dove mai Tornerà la notte. Dio di salvezza tu sei e come una stella sorgerai Su di noi per sempre E chi non vede, vedrà chi ha chiusi gli orecchi sentirà canterà la gioia.
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P.: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. T.: Amen. P.: Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo sia con tutti voi. T.: E con il tuo spirito. P.: Amici carissimi, siamo tutti cercatori e adoratori del volto di Dio. La sua presenza riempie la terra, la luce dei suoi occhi illumina ogni uomo, la sua Parola di vita dona salvezza a chi gli va incontro con cuore sincero. T.: A tutti i cercatori del tuo volto mostrati, o Signore. A tutti i pellegrini dell'Assoluto vieni incontro, o Signore. Con quanti si mettono in cammino e non sanno dove andare cammina, o Signore. (D. Turoldo) P.: O Dio, Tu sei la nostra casa. Sei l'ospite dolce della nostra anima. Nessuno, se non tu, può abitare in fondo al nostro cuore. Ma tu vuoi che siamo noi ad aprirti la porta perché solo nella libertà di una nostra scelta tu puoi parlarci e guidarci. Ti chiediamo di aiutarci affinché tutte le nostre azioni e il nostro voler bene agli altri non siano mai un impedimento a te, o Signore, che vuoi abitare in fondo alla nostra anima. T.: Signore Gesù, insegnami a cercarti e mostrati quando ti cerco. Non posso cercarti se tu non mi insegni la via, ne trovarti se tu non mi mostri il tuo volto. Che io ti cerchi desiderandoti, che io ti trovi amandoti e ti ami trovandoti”. (Sant'Alsemo) G.: Prima di ascoltare la Parola e adorare la presenza di Cristo in mezzo a noi, immergiamoci nella lode. Lodare Dio non è come ringraziarlo per un suo dono: significa essere contenti che Dio sia Dio, godere della sua stessa gioia. La lode, che ci fa partecipare del bene e delle gioie degli altri, è l'espressione più alta dell'amore. Se non lodiamo la persona che amiamo, corriamo il rischio di diventare egoisti, addirittura tristi a causa del bene altrui. 6
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Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1 Ts 1,5c‐10) Fratelli, ben sapete come ci siamo comportati in mezzo a voi per il vostro bene. E voi avete seguito il nostro esempio e quello del Signore, avendo accolto la Parola in mezzo a grandi prove, con la gioia dello Spirito Santo, così da diventare modello per tutti i credenti della Macedònia e dell’Acàia. Infatti per mezzo vostro la parola del Signore risuona non soltanto in Macedònia e in Acàia, ma la vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne. Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene. Canto al Vangelo (Gv 14,23) Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia. Dal vangelo secondo Matteo (Mt 22,34‐40) In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti». 15
LITURGIA DELLA PAROLA
Dal libro dell’Èsodo (Es 22,20‐26) Così dice il Signore: «Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto. Non maltratterai la vedova o l’orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse. Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso». Salmo Responsoriale (dal Salmo 17) Rit. Ti amo, Signore, mia forza. Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo. Invoco il Signore, degno di lode, e sarò salvato dai miei nemici. Viva il Signore e benedetta la mia roccia, sia esaltato il Dio della mia salvezza. Egli concede al suo re grandi vittorie, si mostra fedele al suo consacrato. 14
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Preghiamo insieme col Salmo 8:(oppure lo conosciamo cantato??!) O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. con lui nell'avventura della fede. La fede inizia dall'ascolto, passa attraverso l'informazione e giunge all'invocazione del Nome. La fede che salva ha orecchi per udire, bocca per chiedere e invocare, occhi per vedere, piedi per camminare, mani per toccare, e allarga il cuore per amare. Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, per ridurre al silenzio nemici e ribelli. L.: Dal Vangelo secondo Marco (10,46‐52) E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada. Silenzio di riflessione Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, tutte le bestie della campagna; Vocazione
Gli uccelli del cielo e i pesci del mare, che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. Dio in Cristo cammina con te
G: “Farò camminare i ciechi per vie che non conoscono" dice il profeta Isaia (42,15). Queste vie ignote sono quelle percorse dal Figlio di Dio, salvezza per ogni uomo. “Chi segue me, non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12). Incontriamo il cieco alle porte di Gerico e incamminiamoci 7
Era un giorno come tanti altri e, quel giorno, Lui passò. Era un uomo come tutti gli altri e, passando, mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai volesse proprio me nella sua vita, non lo so. Era un giorno come tanti altri e, quel giorno, mi chiamò. Tu, Dio, che conosci il nome mio, fa' che, ascoltando la tua voce, 8
io ricordi dove porta la mia strada nella vita, all'incontro con Te. Era l'alba triste e senza vita e, quel giorno, lui passò. Era un uomo come tanti altri, ma la voce, quella, no. Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamato? Una volta sola l'ho sentito pronunciare con amor. Era un uomo come nessun altro e, passando, mi chiamò. Chiamati... fino in cima!
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Domenica 23 Ottobre 2011 CELEBRAZIONE EUCARISTICA Dall’aurora al tramonto
Non mi fermerò un solo istante io racconterò le tue opere perché sei il mio Dio unico bene nulla mai potrà la notte contro di me. Gloria
Gloria, gloria a Dio. Gloria, gloria nell’alto dei cieli. Pace in terra agli uomini di buona volontà. Gloria! Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, glorifichiamo te, ti rendiamo grazie per la tua immensa gloria. Signore Dio, gloria! Re del cielo, gloria! Dio Padre, Dio onnipotente, gloria! sacerdoti assistenti, i diaconi, i laici, le nostre associazioni diocesane: la tua Chiesa una e santa sia segno e strumento di amore e di speranza, preghiamo Dall'aurora io cerco te fino al tramonto ti chiamo ha sete solo di te l'anima mia come terra deserta Non mi fermerò un solo istante sempre canterò la tua lode perché sei il mio Dio il mio riparo mi proteggerai all'ombra delle tue ali. Libretto delle liturgie
Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore, Agnello di Dio, Figlio del Padre. Tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, il Signore, tu solo l’Altissimo, Cristo Gesù con lo Spirito Santo nella gloria del Padre. 13
L1: Dio sempre giovane, benedici il nostro impegno a favore dei giovani e dei giovanissimi, rendici per loro strumenti di speranza e di gioia; a loro e a noi non manchi mai il coraggio delle grandi mète, il desiderio della santità e la gioia di farci compagni di viaggio di tutti, specie dei più poveri, preghiamo (seguono preghiere spontanee) Padre nostro… P.: Ti lodi, Signore, il nostro spirito, ti lodi la nostra voce e poiché il nostro essere è dono del Tuo amore, tutta la nostra vita si trasformi in una perenne liturgia di lode. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre nell’unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. T.: Amen. BENEDIZIONE EUCARISTICA Canto finale: Le tue meraviglie
Ora lascia, o Signore, che io vada in pace, perché ho visto le tue meraviglie. Il tuo popolo in festa per le strade correrà a portare le tue meraviglie! La tua presenza ha riempito d'amore le nostre vite, le nostre giornate. In te una sola anima, un solo cuore siamo noi: 12
con te la luce risplende, splende più chiara che mai! La tua presenza ha inondato d'amore le nostre vite, le nostre giornate, fra la tua gente resterai, per sempre vivo in mezzo a noi fino ai confini del tempo: così ci accompagnerai. Per la riflessione personale… Da “Una speranza per vivere” di Mons. D. Sigalini Per questo povero cieco i giorni sono lunghi e tristi, cercando di intercettare i passi buoni, i rumori della gente di speranza, come tanti nostri giorni che passano senza orizzonte, senza mai capire dove siamo, verso cosa andiamo, accontentandoci, chiusi su noi stessi, in un vicolo cieco. Ma all’improvviso sente un movimento strano, una nuova agitazione: è la gente che si lascia scappare sempre più forte il nome di Gesù. Gli scatta allora una molla dentro, non resiste più e si mette a gridare, non riesce a calmarlo nessuno. Lì c’è la luce, lì c’è la vita, lì sta passando Lui. Non voglio monete, non ne posso più di questo orizzonte chiuso. Gesù se ne accorge e lo chiama. Un balzo contro ogni prudenza, non gli interessa di sbattere contro un muro o un palo; butta il mantello e urla: “Signore, fà che io torni a vedere”. E Gesù replica: “la tua fede ti ha salvato” e quello comincia a vedere. Per vedere occorrono almeno tre cose: gli occhi, le cose da vedere e la luce. Al cieco ne mancava una importante, la vista. A noi cosa manca? Pare che non ci manchi niente. Non ho bisogno di Gesù. Grazie, non sono cieco e quindi non mi interessi. Ma siamo proprio sicuri di vedere bene tutto? Siamo sicuri di avere un orizzonte largo abbastanza da vedere le cose vere della vita? Riusciamo a vedere la strada da fare per diventare persone giuste? Vediamo il bene che c’è nelle persone o soltanto il male? Abbiamo occhi che ci permettono di capire il cuore dell’amico, di colui che giura sul Vangelo di amarmi e poi cerca di ingannarmi? Sappiamo vedere se c’è amore in chi mi sta accanto? Qui forse ci manca tutto: occhi, cose e luce. Gesù è tutto questo. E’ la luce che ci permette di guardare bene la vita, di non restare solo in superficie e ci dà speranza. Di questa speranza voglio sempre vivere. Libretto delle liturgie
Esposizione eucaristica. CANTO Adoriamo Gesù che passa tra di noi e gridiamogli di avere pietà di noi (viene esposto il Santissimo Sacramento e si sosta prolungatamente in silenzio). Preghiamo insieme: Dammi, Signore, vita che sei la mia vita, un cuore che ti pensi, vita per la quale vivo, un'anima che ti ami, senza la quale muoio; una mente che ti contempli, vita per la quale sono risuscitato, un intelletto che t'intenda, senza la quale sono perduto; una ragione che sempre aderisca vita per la quale godo, fortemente a te, dolcissimo; senza la quale sono tormentato; e sapientemente, vita vitale, dolce e amabile, o Amore sapiente, ti ami. vita indimenticabile. (Sant'Agostino) O vita per cui vivono tutte le cose, vita che mi doni la vita, G.: Il primo impegno per i nostri giovani e giovanissimi è la nostra preghiera per loro. Ora ciascuno, recandosi davanti all’Eucaristia, infonde nell’incensiere un grano di incenso. La loro vita e la nostra sia una lode a Dio, un’offerta a Lui gradita. 10
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Durante questo momento si esegue il Canone Misericorsias Domini. Misericordias Domini in aeternum cantabo Misericordias Domini in aeternum cantabo o un altro…. P.: A Cristo buon Pastore che ci ama e conosce le nostre necessità affidiamo con umile fiducia i desideri del nostro cuore e dell’umanità intera T.: Dio dell’Amore, ascoltaci. L1: Dio della tenerezza, che sei venuto ad abitare la nostra vita, ravviva in noi la fede, riempici di speranza e insegnaci la via dell'amore, preghiamo L2: Dio della storia, che hai reso fratelli tutti gli uomini nel sangue del tuo Figlio, ascolta oggi il grido dell’umanità oppressa dalla violenza e dall'odio. Donaci, Signore, giorni di pace e rendici capaci di tessere trame di comunione e di riconciliazione fraterna, preghiamo L1: Dio della salvezza, benedici quanti lasciano anche la propria terra per annunciare il vangelo sino agli estremi confini della terra. Dona loro il coraggio degli Apostoli, la forza dello Spirito Santo, la libertà dei poveri perché ogni creatura abbia la gioia di conoscere Gesù, preghiamo L2: Dio della speranza, ascolta le voci che salgono a te dalle strade del mondo: fa' che animati dal tuo Spinto sappiamo essere tuoi testimoni non solo con le parole ma ancor più con quei gesti che costruiscono la civiltà dell’amore, preghiamo L1: Dio della vita, tutto è tuo e ogni dono viene da te: benedici e consacra i tuoi figli e le tue figlie, dona loro la gioia di essere padri e madri, fratelli e sorelle, e nella responsabilità della loro vocazione tutti da te amati, da te scelti e benedetti, portino a compimento l’opera che hai iniziato in loro, preghiamo L2: Dio della comunione, nel Battesimo hai fatto di noi il popolo della Nuova Alleanza, servi della Parola di vita e artefici di comunione. Benedici il nostro Papa Benedetto XVI, il Vescovo Domenico con tutti i nostri Vescovi, i 11
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