ASPETTI DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA :
(METODI, STRUMENTI, CONSENSO, PREPARAZIONE,
RICHIESTE ANATOMIA PATOLOGICA, ESECUZIONE,
FOLLOW-UP POSTBIOPSIA, REFERTAZIONE)
DOTT. Nicolina d’adamio
u.o. urologia
0spedale “s. pio da pietrelcina”
- vasto
FATTORI CHE INFLUENZANO LO SVILUPPO
DEL TUMORE DELLA PROSTATA
Fumo di sigaretta
Colesterolo
Familiarità
I CONTROLLI DA 50 ANNI IN SU
 1° Controllo dopo il 50° anno di età;
 Visita Urologica ed Esplorazione rettale: forniscono informazioni
su dimensioni e consistenza della ghiandola;
 Dosaggio P. S. A. totale:
valore normale 3 ng/ml.;
 Se necessario: Ecografia Prostatica Trans – rettale: valuta
la morfologia, le dimensioni e la struttura della ghiandola;
e
contestuale
 Biopsia Prostatica: prelievo di frammenti di tessuto
prostatico, effettuato con aghi bioptici, per studiarlo al microscopio per esame
istologico con lo scopo di fare diagnosi di carcinoma prostatico.
LINEE GUIDA ITALIANE SULLA BIOPSIA
PER CARCINOMA DELLA PROSTATA
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Reperto anormale all’indagine rettale;
PS A Totale >3 ng/ml;
Valore di PSA ridotto a 2,5 ng/ml in soggetti giovani;
Rapporto PSA libero/totale: inferiore al 15%;
Valori superiori a 10 ng/ml;
Incremento significativo del valore di PSA nel tempo (PSA Velocity);
Numero dei prelievi non inferiori ad 8;
Consenso informato;
Profilassi antimicrobica omessa nell’accesso Trans Perineale, mentre va praticata
nell’accesso Trans Rettale;
Profilassi antibiotica;
Farmaci utilizzati: chinolonici e cotrimossazolo;
Esecuzione di clisma rettale (opzionale);
In pazienti con Valvulopatia Cronica o Portatori di Protesi praticare abituale
profilassi antibiotica;
Anestesia obbligatoria in Biopsia Trans Perineale e fortemente raccomandata in
quella Trans Rettale.
DESCRIZIONE DELLA TECNICA
Trans
rettale
TransTrans
Perineale:
perineale
.
: ingresso dell’ago attraverso il canale anale;
E’ la pratica più usata.
: passaggio dell’ago nella regione cutanea
posta al di sotto dello scroto ed al di sopra
dell’ano (perineo).
Decubito
: laterale
DECUBITO PAZIENTE
RUolo dell’iNFeRMieRe Nella
BIOPSIA PROSTATICA
RUolo dell’iNFeRMieRe Nella Biopsia
PROSTATICA
PRIMA DELLA PRATICA


Preparazione del campetto sterile;
Preparazione e dosaggio anestetico locale:
Lidocaina 1%
3,5 ml +
Naropina 2 mg./ml.
10 ml =
Totale
13,5 ml
Controllare:
 Eventuale assunzione di terapia anticoagulante o antiaggregante piastrinica: questi farmaci vanno sospesi
perché c’è il rischio che la biopsia causi rettorragia od ematuria copiose;
 Prelievo ematico per esami della coagulazione;
 Eventuale patologia diabetica;
 Assunzione di antibiotico terapia, dalla sera precedente l’esecuzione della procedura, per evitare rischio di
infezione;
 Esecuzione di clistere evacuativo per permettere alla sonda ecografica di visualizzare bene la prostata senza
feci interposte;
 Presenza di 2 impegnative regolarizzate;
 Che abbia letto il Consenso Informato;
 Possesso di acqua da assumere dopo esecuzione di biopsia.
CAMPETTO STERILE
DURANTE ESECUZIONE DELLA
PRATICA:
 Collaborare con il medico;
 Posizionare i frustoli bioptici sulle spugnette.
AL TERMINE DELLA ESECUZIONE
DELLA PRATICA:
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
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
Controllare il paziente;
Invitarlo a bere adeguatamente;
Invitarlo ad urinare appena ne avverte lo stimolo;
Informare il paziente delle possibili complicanze immediate;
Informare il paziente delle possibili complicanze tardive;
Riferire al medico qualsiasi sanguinamento massivo o ritenzione urinaria;
Invitare il paziente a continuare ad assumere la terapia antibiotica fino a
prescrizione medica;
 Avvertire il paziente di recarsi in Ospedale in caso di: comparsa di febbre
alta, difficoltà nella minzione o sanguinamento eccessivo;
COMPLICANZE
 Emorragiche: sono lievi e transitorie. 1) Sangue nelle urine o nelle feci
2) EMOSPERMIA.
 Ritenzione urinaria:
 Infiammatorie:
Richiede il posizionamento del Catetere Vescicale
da trattenere per qualche giorno.
Ritenzione acuta di urine con necessità di posizionamento di catetere vescicale per qualche giorno.
 Infettive: FEBBRE ELEVATA e BRUCIORI ALLA MINZIONE.
 Exitus: per shock settico dopo esecuzione di Biopsia Trans Rettale.
 Sindrome vaso-vagale: Episodi severi sono rari. La maggior parte a rapida risoluzione.
COMPLICANZE RIPORTATE DALLA
LETTERATURA
Tecnica
Trans-Perineale
 Ematuria
26-42 %
 Ematuria severa
0,7 %
 Emospermia
13-46 %
 Ematoma pelvico
0,1 %
 Dolore (con anestesia)
31 %
 Disuria
2,7 %
 Ritenzione
2 %
 Setticemia
0,1-0,7 %
 Infezione urinaria
0,o -0,5 %
 Rettorragia
o,0 %
 Febbre
0,5 %
Tecnica
Trans-Rettale
47-74%
0,1-0,7%
19-45%
0,0%
36%
6,8-7,2%
1%
0,1-0,2%
27-32%
Lieve 4,9-22,1%
Severa
1,2%
1%
METODO DI RACCOLTA DEI CAMPIONI
TECNICA CASSETTE O A SANDWICH
Cassettine forate per tessuti, all’interno delle quali il
frammento bioptico viene disteso su di una spugnetta
imbevuta di soluzione fisiologica, coperto da una seconda
spugnetta eguale alla prima, su cui si chiude il coperchio
della cassetta.
TECNICA PIU’ USATA.
La cassettina viene immerso nel liquido fissativo (formalina
al 10%).
TECNICA A BASSO COSTO.
METODI DI IDENTIFICAZIONE DEI
FRAMMENTI
I frammenti devono essere identificati :
Per lato
p
Per sede del prelievo
destra - sinistra
apice – zona media – base
Il modo più semplice e più sicuro per identificare la sede del prelievo è
quello di mettere ciascun frammento in un contenitore diverso, con
l’indicazione, numerica o alfabetica, del lato e dell’area della prostata
da cui il frammento proviene.
Questa etichettatura, scritta su ciascun contenitore, deve essere riportata
anche sulla richiesta scritta di esame istopatologico.
FRAMMENTI BIOPTICI
I prelievi devono essere eseguiti con ago 18 gauge di tipo
automatico.
La cripta dell’ago deve avere una lunghezza di almeno 15 mm.
Un frammento adeguato deve avere una lunghezza di almeno 10
mm.
Al momento del prelievo si deve controllare la qualità e la
lunghezza del frammento e, in caso di prelievo insufficiente,
ripetere il prelievo nella stessa sede.
Sotto il profilo qualitativo, un frammento bioptico è considerato
adeguato quando contiene almeno 1 ghiandola prostatica.
Il numero di prelievi da eseguire dovrebbe essere tra 8 e 10.
Nel nostro ambulatorio il numero di prelievi effettuati è:
 20.
CAMPIONI BIOPSIA PROSTATICA INVIATI
IN ANATOMIA PATOLOGICA
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

Nel nostro Ambulatorio il numero dei prelievi è 20 così
suddiviso:
Apice dx:
1 Celletta (2 prelievi bioptici)
Zona Media dx: 2 Cellette (4 prelievi bioptici)
Base dx:
2 Cellette (4 prelievi bioptici)
Apice sx:
1 Celletta (2 prelievi bioptici)
Zona Media sx: 2 Cellette (4 prelievi bioptici)
Base sx:
2 Cellette (4 prelievi bioptici)
AGO E GUIDA ECOGRAFO
STRISCIO FRAMMENTO BIOPTICO
REBIOPSIA DOPO PRIMA BIOPSIA NEGATIVA
La biopsia deve essere ripetuta:
 1° biopsia inadeguata: (sotto i 6 prelievi; assenza di ghiandole prostatiche; frammenti piccoli e non leggibili).
 PIN di alto grado alla prima biopsia;
 Per valori di P. S. A. costantemente > 10 ng./ml;
 Quando la PSA velocity è > a 0,75/1 ng/ml. anno;
 Ripetere entro 6 – 12 mesi;
 Il numero dei prelievi va aumentato rispetto alla prima.
CONCLUSIONI
RUOLO CENTRALE DELL’INFERMIERE
per:
 Prevenzione complicanze;
 Assistenza durante la procedura;
 Assistenza psicologica durante (dolore) e dopo la procedura
(rassicurazioni circa le evenienze come blanda ematuria,
rettorragia, etc…);
 Precisione del campionamento (prelievo ed invio);
 Organizzazione dell’ambulatorio di biopsie.
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BIOPSIA PROSTATICA ruolo infermiere