Quadri allo specchio
Marina Carteny
Classe I9
Un percorso tematico nella pittura
Lo specchio, come strumento di
rappresentazione pittorica, dalle infinite
possibilità, attraversa tutta la storia della
pittura occidentale
I Fiamminghi
Grande importanza ha l’uso dello specchio
nella pittura dei Fiamminghi
Uno tra i più celebri quadri di “interno”,
arricchito dal gioco dello specchio è
I coniugi Arnolfini di Jan van Eyck,
Il pittore rappresenta la scena anche
da dietro, riflessa in uno specchio
convesso; si vedono i due sposi e una
figura di fronte a loro, variamente
interpretata, secondo alcuni si tratta
dell’autore del quadro
Un altro celebre quadro fiammingo in cui
è utilizzato lo specchio:
Il cambiavalute e sua moglie, di Quentin
Metsys.
Nello specchio convesso, in primo piano
sul tavolo, si vede la finestra che dà luce
alla stanza e, attraverso di essa, gli edifici
della città, nella quale è racchiuso il
microcosmo del cambiavalute
Un pittore italiano,il Parmigianino,
che molto aveva imparato dai
Fiamminghi, sfrutta lo specchio
convesso per offrirci un suggestivo
autoritratto, in cui la mano,
elegantissima creatrice
dell’immagine, viene esaltata
dall’effetto ottico
Lo specchio e Narciso
Il mito di Narciso, che si innamora della
propria immagine, specchiandosi
nell’acqua di una fonte, ha sollecitato
molti pittori, permette infatti virtuosismi
diversi, primo fra tutti la rappresentazione
del doppio “a rovescio”
Dal Narciso cupo e suggestivo del
Caravaggio a quello olegrafico di
Waterhouse
Caravaggio rappresenta il giovane in abiti
del Seicento e ci ammalia con il cupo
virtuosismo della resa dello specchio
d’acqua e dell’immagine in esso riflessa;
Waterhouse (tardo preraffaellita) cerca
una rappresentazione che ricostruisca
l’antico, collegando, sulla scia di Ovidio, il
mito di Narciso a quello di Eco
Lo specchio e Venere
Altro soggetto, spesso legato allo
specchio, è, naturalmente, Venere,
dea della bellezza.
Lo specchio diviene pretesto per
suggerire e rappresentare la bellezza
della dea da molteplici punti di vista
In Diego Velasquez è un modo
ricercato per offrire una visione del
corpo nudo della dea dalla parte
posteriore, senza rinunciare a
suggerirne l’espressione e giocando
sulla profondità, anche grazie ad
elaboratissimi panneggi
Rubens sfrutta il pretesto del bagno,
sempre per offrire una visione
posteriore; il viso, riflesso di tre
quarti, permette all’artista due visioni
di scorcio, affascinanti e dimostrative
della sua grande perizia tecnica
L’idea di utilizzare lo specchio per
una ardita visione di scorcio era già
stata sfruttata, sempre per Venere, da
Tiziano
Un gioco nuovo inventa Tintoretto,
usando lo specchio per spiare ancor
meglio una scena scabrosa: Vulcano,
legittimo consorte di Venere, la
scopre in flagrante adulterio con
Marte; questa volta il virtuosismo
nella rappresentazione di scorcio si
applica al corpo maschile
Lo specchio, la realtà, il pittore che
la rappresenta
Lo stesso Velasquez ,che si era
dilettato con la bellezza di Venere,
utilizza lo specchio per uno dei
quadri più importanti della
tradizione occidentale:
Las Meninas
Nello specchio sullo sfondo appaiono i
Reali, soggetto del quadro che il pittore sta
dipingendo; le regole della
rappresentazione tradizionale sono
sovvertite, il fruitore del quadro viene
accolto all’interno della scena, immerso
nell’atmosfera della vita di corte, si viene a
trovare a metà strada tra i modelli che il
pittore sta ritraendo e il pittore stesso
Lo specchio dell’anima
A partire dall’Ottocento l’artificio
dello specchio non si ferma più a
rappresentare spazi allargati,
moltiplicati, prospettive diverse e
suggestive; ambisce ora a
rappresentare le profondità
dell’animo
Manet nel Bar aux Folies Bergère, ci
mostra attraverso lo specchio ciò che
la giovane in primo piano ha davanti,
il gentiluomo, l’ambiente di lusso e
corruzione nel quale ella è solo un
oggetto decorativo in più, attonita e
quasi rassegnata di fronte alla
chiassosa allegria dei clienti
Moltiplicare il molteplice
Picasso gioca con lo specchio per un
ritratto che moltiplica ulteriormente,
attraverso l’immagine riflessa, quella
compresenza di diversi punti di vista
che è una caratteristica fondamentale
del Cubismo
Lo specchio surreale non riflette
più
Magritte ne La riproduzione vietata ci mostra uno
specchio in cui l’uomo non si riflette, uno
specchio che ripropone la stessa immagine vista
dallo spettatore; un solo particolare si riflette, il
libro, si tratta del romanzo di Poe Le avventure di
Gordon Pym, il cui protagonista si spinge fino
alla fine del mondo e, in un finale senza
conclusione, ha una visione del tutto enigmatica,
ai confini tra reale e immaginario
Indice delle opere
Caravaggio - Narciso alla fonte - 1597-1599, olio su tela, cm 113x95, Roma, galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini
Diego Velasquez - Venere allo specchio, 1650, olio su tela, 122,5x175 cm, National Gallery, Londra
Diego Velasquez - Las Meninas, 1656, olio su tela, 318x276 cm, Madrid, Museo del Prado
Edouard Manet - Un Bar aux Folies Bergère, 1881-82, olio su tela, cm 96x130, Londra, Courtauld Gallery
Jan Van Eyck - I coniugi Arnolfini, 1434, olio su tavola, 81,80x59,40, National Gallery, Londra
J. William Waterhouse - Eco e Narciso, 1903, 236x108 cm, Walker Art Gallery, Liverpool
Pablo Picasso - Ragazza di fronte allo specchio, 1932, olio su tela, Museum of Modern Art New York
Parmiguianino - Autoritratto allo specchio, 1524, olio su tavola, diametro cm 24,4, Vienna, Kunsthistorisches Museum
Quentin Metsys - Cambiavalute con la moglie, 1514, olio su tavola, 71x67, Parigi, Louvre
René Magritte - La riproduzione vietata, 1937, olio su tela, 81,3x65, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam
Rubens - Venere al bagno, 1612-15, olio su tela, Vaduz, Furstlich Liechtensteinische Gemaldegalerie
Tintoretto - Venere Vulcano e Marte, 1551-52, olio su tela, 135x198, Alte Pinakoteke, Monaco
Tiziano - Venere allo specchio, 1554.55, olio su tela, 124,5x105,5, National Gallery of Art, Washington
FINE
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