Documentazione tecnica 2.027 dell’upi
Pavimenti
Autore: Markus Buchser
upi – Ufficio prevenzione infortuni
Berna 2014
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Pavimenti
Linea guida per pianificazione, posa e manutenzione di
pavimenti sicuri
Autore:
Markus Buchser
upi – Ufficio prevenzione infortuni
Berna 2014
Autore
Markus Buchser
Consulente Casa / Tempo libero / Prodotti, upi, [email protected]
Disegnatore del genio civile, assistente di cantiere; dal 1978 esperienza professionale nella costruzione
di impianti sportivi di cui 13 anni in qualità di assistente di cantiere di un'impresa specializzata nella
costruzione di campi sportivi e in qualità di direttore dei lavori edili del Servizio Verde pubblico di un
Dicastero servizi urbani. Dal 1991 è consulente dell'upi in materia di sicurezza nell'edilizia. Principali
ambiti di attività: impianti sportivi, di balneazione e del tempo libero, pavimenti. Membro del comitato
direttivo dello IAKS Svizzera (Associazione internazionale per gli impianti sportivi e il tempo libero).
Colophon
Editore
upi – Ufficio prevenzione infortuni
Casella postale 8236
CH-3001 Berna
Tel. +41 31 390 22 22
Fax +41 31 390 22 30
[email protected]
www.upi.ch
Per ordinazioni: www.ordinare.upi.ch, art. n. 2.027
Autore
Markus Buchser, consulente Casa / Tempo libero / Prodotti, upi
Redazione
Jörg Thoma, Responsabile Consulenza / Delegati alla sicurezza / Sicurezza dei prodotti
Vicedirettore, upi
Team progetto
Regula Stöcklin, capo Divisione Diritto, upi
Beatrix Jeannottat, consulente Casa / Tempo libero / Prodotti, upi
Tanja Hofer-Grünig, coll. amministrativa Casa / Tempo libero / Prodotti, upi
Servizio Pubblicazioni / Servizio linguistico, upi
Foto copertina
Ruben Wyttenbach, Berna. Business Park Swisscom Ittigen
Gruppo esperti
Roger Allenbach, Keramik Allenbach, Hünibach
Rolf Buechi, TISCA Tischhauser & Co AG, Bühler
Jürg Burkhalter, JBC Architekturbüro, Bern
Siegfried Derler, EMPA, St. Gallen
Hansjörg Epple, Tecnotest AG, Rüschlikon
Walter Hugi, dipl. Bodenlegermeister, Wohlen
Beni Lysser, ISP Technik, Heimberg
Bruno Portmann, Materialtechnik am Bau, Schinznach-Dorf
Hugo Wehrli, KWZ AG, Schlieren
Stampa/tiratura
UD Medien AG, Reusseggstrasse 9, 6002 Luzern
5/2014/200
Stampato su carta certificata FSC
© upi 2014
Tutti i diritti riservati; riproduzione (p. es. fotocopie), registrazione e diffusione gradite con
indicazione della fonte.
Esempio
Buchser M. Pavimenti – Linea guida per per pianificazione, posa e manutenzione di pavimenti sicuri.
Berna: upi – Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni; 2014. Documentazione 2.027
dell'upi.
Tradotto dal tedesco. In caso di divergenze fa fede la versione tedesca.
Per facilitare la lettura rinunciamo all'uso conseguente delle forme femminili e maschili.
Tuttavia il testo si applica sia alle donne che agli uomini.
Sommario
Sommario
5
I.
Introduzione
1. Premesse
9
9
2. Obiettivo
9
II.
III.
Incidentalità e cause d'incidente
1. Le cause delle cadute
11
11
2. Fattori determinanti
11
Basi
1. Norme
13
13
2. Pubblicazioni tecniche
13
2.1 Letteratura tecnica
14
3. Basi giuridiche
15
3.1 Responsabilità del proprietario di un’opera
15
3.2 Responsabilità per danno da prodotti
15
3.3 Ordinanza 3 concernente la legge svizzera sul lavoro (OLL 3)
15
4. Terminologia
16
4.1 Coefficiente di attrito
16
4.2 Sostanza interposta
16
4.3 Glicerina
16
4.4 Sostanza umettante
16
4.5 Attrito statico/Attrito di primo distacco
16
4.6 Attrito statico
17
4.7 Coefficiente di attrito di primo distacco
17
4.8 Coefficiente di attrito statico
17
4.9 Scarpe standard
17
4.10 Succedaneo alla pelle
17
4.11 Classi di valutazione GS e GB
17
4.12 Categorie R e A, B, C
17
5. Metodi di valutazione
18
5.1 Apparecchio di misurazione stazionario
18
5.1.1 Gruppi di valutazione con apparecchio di misurazione stazionario
18
5.2 Metodo di prova – Piano inclinato
19
5.2.1 Classi con il metodo di prova
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
19
Sommario
5
IV.
V.
5.3 È possibile paragonare le diverse classi?
20
5.4 Misurazioni effettuate sulla costruzione
20
5.4.1 FSC 2000 print
21
5.4.2 GMG 100 e GMG 200
21
5.4.3 Brungraber Slip Tester
22
5.4.4 British Portable Tester (apparecchio a pendolo)
22
5.4.5 Sviluppi
22
Requisiti minimi per i pavimenti in base al «Regolamento di collaudo upi R 9729»
1. Pavimenti per zone agibili con scarpe
23
23
2. Pavimenti per zone agibili a piedi nudi
23
Criteri rilevanti per i pavimenti
1. Resistenza allo scivolamento
24
24
2. Drenaggio (volume d'assorbimento)
24
3. Abrasione
25
4. Conducibilità termica
25
5. Conducibilità elettrica
25
6. Pulibilità
25
7. Carrellabilità
26
8. Combustibilità/resistenza termica
26
9. Reazione all'umidità
27
9.1 Zone piedi nudi bagnate
VI.
6
27
10. Igiene
28
Caratteristiche di diversi pavimenti
1. Pietre naturali
29
29
1.1 Caratteristiche particolari
29
1.2 Lavorazione di pavimenti in pietra naturale
30
1.3 Pietra calcarea e pietra arenaria
30
1.4 Ardesia
30
1.5 Marmo (roccia metamorfica)
30
1.6 Granito (roccia intrusiva)
30
2. Pietra artificiale
31
3. Terrazzo alla veneziana
31
4. Asfalto colato
31
5. Pavimenti ceramici
31
5.1 Piastrelle ceramiche pressate a umido A
32
5.2 Piastrelle in cotto
32
Sommario
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
5.3 Piastrelle di ceramica pressate a freddo B
32
6. Pavimenti resilienti
33
6.1 Caratteristiche particolari
33
6.2 PVC (polivinilcloruro)
33
6.3 Caucciù
33
6.4 Linoleum
34
6.5 Sughero
34
7. Pavimenti duri
35
7.1 Pavimentazioni autolivellanti in resina sintetica
35
7.2 Legno/parquet/laminato
35
7.2.1 Trattamento superficiale dei rivestimenti in legno
VII.
36
7.3 Vetro
38
7.4 Cemento/calcestruzzo
39
7.5 Rivestimenti in metallo
40
8. Pavimenti tessili
41
9. Sintesi delle caratteristiche delle pavimentazioni
42
10. Sintesi dei campi di applicazione delle pavimentazioni
43
Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione
1. Pianificazione
44
44
2. Giunti
44
2.1 Materiale per giunti
VIII.
IX.
44
3. Inclinazione, deflusso
45
4. Scale, rampe
45
4.1 Scale esterne
46
4.2 Pergolati
46
Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo
1. Riparazioni
47
47
2. Irruvidimento meccanico
47
3. Irruvidimento chimico
47
4. Applicazione di strisce antiscivolo
48
4.1 Rivestimenti per ambienti bagnati calpestabili a piedi nudi
48
4.2 Rivestimenti/vernici antiscivolo
49
Pulizia, protezione e cura
1. Influenza della progettazione sulla pulizia
50
51
2. Creare condizioni favorevoli
51
2.1 Accesso all’edificio
51
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Sommario
7
2.2 Ingresso
51
2.3 Infrastrutture per la pulizia
52
2.3.1 Requisiti delle infrastrutture
52
2.4 Pulizia del cantiere
53
3. Pulizia dell’edificio
X.
53
3.1 Che cosa rende scivolosi i pavimenti?
54
3.2 Scopo della pulizia
54
3.3 Programma di pulizia, protezione, cura e igiene
55
3.4 Vantaggi di pulizia, protezione e cura
55
Misure complementari
1. Grigliati
56
56
1.1 Grigliati in metallo
56
1.2 Grigliati in plastica
57
2. Barriere antisporco
XI.
2.1 Tappeti in profilati d’alluminio
58
2.2 Tappeti antisporco
59
3. Segnaletica orizzontale
60
3.1 Segnaletica a pavimento
60
3.2 Nastri segnaletici
60
3.3 Strisce segnaletiche antiscivolo
61
3.4 Segnali di pericolo
61
4. Costruzioni senza ostacoli
62
5. Abitazioni destinate agli anziani
62
6. Protezione contro gli agenti atmosferici
63
7. Illuminazione, visibilità
63
8. Vie di fuga
64
9. Locali pubblici
64
Scoperte della ricerca
1. Influsso dei trattamenti di cura sulla proprietà antiscivolo
65
65
2. Efficacia e resistenza dei trattamenti antisdrucciolo sui pavimenti elastici
66
3. Modifiche della resistenza antisdrucciolo dei pavimenti dovute all’uso
67
4. Resistenza antisdrucciolo nelle aree agibili a piedi nudi
68
5. Visibilità e infortuni da caduta
69
6. Dipendenza dalla temperatura della resistenza antisdrucciolo
70
Documentazione upi
8
58
Sommario
71
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
I.
Introduzione
1.
Premesse
In questa documentazione tecnica non si tiene conto di pavimenti sportivi e stradali. A tale proposito si
Per quasi tutti noi camminare è un movimento
rinvia alle documentazioni tecniche dell'upi 2.020
quotidiano e automatico. Proprio per questo mo-
«Palestre», alla norma UFSPO 221 «Sols des salles
tivo tendiamo a sottovalutare i pericoli di caduta.
de sport. Critères de sé-lection.» e alle norme
Ogni persona, però, che perde il controllo del bari-
SN EN 13036 «Caracté-ristiques de surface des
centro del proprio corpo, può scivolare, inciampare
routes et aérodromes».
o cadere. Il tipo d'incidente «lesione per essere
inciampato o scivolato» si colloca in vetta alla
2.
Obiettivo
classifica degli infortuni in ambito privato e al secondo posto nell'industria e nell'artigianato. Per
Questa documentazione tecnica, e la comple-
un'antinfortunistica di successo è imperativo poter
mentare documentazione tecnica 2.032 «Lista dei
disporre di pavimenti sicuri.
requisiti per pavimenti », è destinata a pianificatori,
architetti, ingegneri, delegati upi alla sicurezza nei
Al momento di una nuova costruzione, di una
Comuni, specialisti per la sicurezza sul lavoro,
ristrutturazione o di un risanamento di un locale o
amministrazioni immobiliari, committenti di una
di un impianto bisogna già chiedersi quale sia il pa-
costruzione, amministratori edili, rappresentanti del
vimento più adeguato. È quindi importante co-
settore dei pavimenti, esperti per impianti sportivi e
noscere i requisiti del futuro locale e pavimento.
altre
Bisogna verificare se un determinato pavimento
pavimenti.
persone
interessate
alla
sicurezza
dei
presenta le proprietà antisdrucciolo adeguate per
l'uso previsto e se una persona non rischia di inciampare. Inoltre, va anche verificato se la resistenza meccanica, la resistenza agli agenti chimici e fisici
o l'aderenza del pavimento al sottofondo sono
sufficienti per le sollecitazioni attese. Infine, va
tenuto conto anche degli aspetti legati alla puli-zia.
Per un pavimento sicuro non bisogna nem-meno
dimenticare la manutenzione e le riparazioni che si
rendono necessarie. Un pavimento danneg-giato
comporta un maggiore rischio di inciampare, dei
problemi per i trasporti e degli svantaggi per l'igiene.
Spesso va trovato un compromesso tra le diverse
esigenze, senza però mai trascurare l'importanza del
fattore sicurezza.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Introduzione
9
Figura 1
Pianificazione, posa e manutenzione di pavimenti sicuri
10
Introduzione
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
II. Incidentalità e cause d'incidente
In Svizzera, nell'ambito casa e tempo libero si verifi-
Comodità
cano ogni anno approssimativamente 277 500 inci-
Non si accende la luce poiché si è convinti di sapere
denti da caduta (cadute in piano, dall'alto e sulle
dove si deve passare: nella penombra si perde
scale). Oltre 1200 decessi sono riconducibili a una
l'equilibrio, si fa un passo nel vuoto o contro un
caduta. Le persone maggiormente interessate da tali
ostacolo e si cade.
incidenti sono gli anziani. Una persona su tre di 65
anni e più cade almeno una volta all'anno.
Valutazione erronea del rischio
Capita di non pulire immediatamente un liquido
1.
Le cause delle cadute
rovesciato per terra. In tal caso si rischia di scivo-lare!
Le superfici coperte di neve e ghiaccio richie-dono
Ognuno conosce situazioni che evidenziano che il
maggiore attenzione, un adeguamento del passo e
proprio comportamento può causare che si scivoli,
delle scarpe adatte al fondo stradale.
si inciampi o si cada. Una caduta può avere molteplici cause. Alcuni esempi:
Abitudine
Da anni si usa una scala senza servirsi del corri-
Insufficiente forza e coordinazione
mano. Quest'abitudine può avere conseguenze
Anche in età avanzata, un corpo ben allenato è in
fatali se si inciampa.
grado di reagire in modo adeguato in tante situazioni in cui si inciampa o si scivola. Con la mag-giore
età,
se
si
trascura
l'allenamento
di
2.
Fattori determinanti
forza,
coordinazione (in particolare l'equilibrio) e flessuo-
Le cadute sono determinate da uno o più fattori
sità le situazioni che negli anni precedenti venivano
gestite automaticamente e senza problemi possono
Essere umano
comportare una caduta.
Età, flessuosità, forza, reazione, stato di salute generale, farmaci e valutazione del rischio e altri fat-
Disattenzione
tori possono essere determinanti. Sugli anziani in-
Strada facendo si è presi dai propri pensieri o si parla
cide anche la paura di cadere.
con qualcuno senza badare alla strada. Non ci si
accorge delle irregolarità della strada, dei gradini o
degli ostacoli.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Incidentalità e cause d'incidente
11
Deambulazione
Pavimento
Si potrebbe credere che camminare in direzione
I pavimenti devono soddisfare numerosi requisiti. Un
rettilinea sia un movimento piuttosto facile. Eppure
pavimento
nel momento in cui solo un piede tocca il suolo si
sdrucciolo, di facile pulizia e manutenzione, resi-
tratta di un continuo atto d'equilibrio. Questo ri-
stente all'abrasione, caldo, avere proprietà ammor-
chiede stabilità e senso d'equilibrio. Girarsi, accele-
tizzanti, essere economico ecc. A seconda dell'uso,
rare o frenare esige ancora maggiore abilità e forza
si aggiungono altre caratteristiche. Spesso bisogna
rispetto a quando si cammina in modo normale. Su
trovare un compromesso tra i diversi requisiti.
universale
dovrebbe
essere
anti-
fondo stradale bagnato si rischia sempre di cadere
se si cammina a passo veloce o se si corre.
Fattori ambientali, sostanze interposte
Le sostanze che vengono a trovarsi tra pavimento e
suola o piede e che in molti casi riducono la resistenza antisdrucciolo, si chiamano sostanze interposte. Queste possono manifestarsi in seguito a fenomeni atmosferici sotto forma di pioggia, nebbia,
neve, ghiaccio oppure possono essere semplicemente dei liquidi rovesciati per terra o del vapore
condensato ecc. I pavimenti in cucina possono diventare scivolosi se ci sono olio, macchie di grasso
oppure resti di cibo; nel bagno invece sapone,
shampoo o polvere.
Suola
Le persone dimenticano spesso che negli incidenti
dovuti a scivolamento le suole giocano un ruolo
importante. Quando si acquista un paio di scarpe
spesso si pensa soprattutto all'estetica, al colore, al
comfort e al prezzo. La scelta della scarpa e della
relativa suola è dunque unicamente nel potere del
consumatore. I pavimenti bagnati, coperti di olio o
neve richiedono una scarpa con una suola adeguata al proprio uso. Una suola particolarmente
profilata p. es. è inadatta sul ghiaccio poiché con
una maggiore pressione di appoggio le sostanze
viscose ed elastiche riducono il coefficiente di attrito.
12
Incidentalità e cause d'incidente
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
III. Basi
1.
Norme

Norma SIA 358: 2010 Parapetti, Società svizzera
degli ingegneri e degli architetti, www.sia.ch

Norma SIA 244: 2006 Opere in pietra artificiale
cles, Società svizzera degli ingegneri e degli
svizzera degli ingegneri e degli architetti,
architetti, www.sia.ch



DIN 51097: 1992 Prüfung von Bodenbelägen –
Norma SIA 246: 2006 Opere in pietra naturale
Bestimmung der rutschhemmenden Eigen-
– Rivestimenti ed elementi su misura, Società
schaft – Nassbelastete Barfussbereiche, Bege-
svizzera degli ingegneri e degli architetti,
hungsverfahren – Schiefe Ebene
www.sia.ch

Norma SIA 500: 2009 Constructions sans obsta-
– Rivestimenti ed elementi su misura, Società
www.sia.ch



DIN 51130: 2004 Prüfung von Bodenbelägen –
Norma SIA 248: 2006 Opere da piastrellista –
Bestimmung der rutschhemmenden Eigen-
Rivestimenti in ceramica, vetro e asfalto, Società
schaft – Arbeitsräume und Arbeitsbereiche mit
svizzera degli ingegneri e degli architetti,
Rutschgefahr, Begehungsverfahren – Schiefe
www.sia.ch
Ebene
Norma SIA 251: 2007 Chapes flottantes à l'inté-

DIN 51131: 2008 Prüfung von Bodenbelägen –
rieur des bâtiments, Società svizzera degli
Bestimmung der rutschhemmenden Eigen-
ingegneri e degli architetti, www.sia.ch
schaft – Verfahren zur Messung des Gleitrei-
Norma SIA 252: 2012 Revêtements de sol en
bungskoeffizienten
ciment, à base de magnésie, à base de résine
synthétique et en bitume, Società svizzera degli
2.
Pubblicazioni tecniche
ingegneri e degli architetti, www.sia.ch



Norma SIA 253: 2002 Revêtements de sol en
Regolamento di collaudo R 9215 für Schuhe mit
linoléum, plastique, caoutchouc, liège, textile et
erhöhter Gleitfestigkeit, Berna: upi – Ufficio
bois, Società svizzera degli ingegneri e degli
prevenzione infortuni; 2001 Regolamento di
architetti, www.sia.ch
collaudo upi
Norma SIA 271: 2007 L'étanchéité des bâti-

«Regolamento di collaudo upi R 9729 –
ments, Società svizzera degli ingegneri e degli
Pavimenti
architetti, www.sia.ch
antisdrucciolo».,
Norma SIA 272: 2007 Abdichtungen und Ent-
prevenzione infortuni; 2014 Regolamento di
wässerungen von Bauten unter Terrain und im
collaudo upi
Untertagbau, Società svizzera degli ingegneri e



con
maggiore
Berna:
upi
resistenza
–
Ufficio
Buchser M. Lista dei requisiti per pavimenti,
degli architetti, www.sia.ch
Berna: upi – Ufficio prevenzione infortuni; 2009
Norma SIA 273: 2008 Abdichtungen von
Documentazione tecnica upi 2.032
befahrbaren Flächen im Hochbau, Società

BGR 181 Fussböden in Arbeitsräumen und Ar-
svizzera degli ingegneri e degli architetti,
beitsbereichen
www.sia.ch
www.arbeitssicherheit.de
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
mit
Rutschgefahr,
Basi
2003,
13


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dorf: EMPA.
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architettoniche per prevenire le cadute nelle
resistance changes in food sector workshops:
istituzioni di assistenza anziani», Berna: upi –
prevailing role played by «fouling». Safety
Ufficio
Science, 40(7-8), 659-673.
prevenzione
infortuni;
2013
Documentazione tecnica 2.103

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chung von Lebensmitteln und Gebrauchs-
2.1
Letteratura tecnica
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Skiba R. (1996). Vorschlag zur normgerechten
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Chang W. R, Grönqvist R, Leclercq S, Brungra-
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Skiba R, Scheil M. & Windhövel U. (1994). Ver-
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beitsschutz.
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tion:
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Derler S, (2001). Slip resistance of floors:
Berna: Verlag Hans Huber.
Changes through use and maintenance. In:
14
Basi
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
3.
Basi giuridiche
3.2
Responsabilità per danno da
prodotti
3.1
Responsabilità del proprietario di
un’opera
Conformemente alla Legge sulla responsabilità per
danno da prodotti (LRDP2) il produttore è respon-
L'art. 58 del Codice delle Obbligazioni (CO 1) pre-
sabile del danno a persone o cose cagionato da un
vede che il proprietario di un edificio o di un’altra
prodotto difettoso messo in circolazione dopo il
opera è tenuto a risarcire i danni cagionati da vizio
1.1.1994 (p. es. un pavimento difettoso) a un bene
di costruzione o da difetto di manutenzione. Per
giuridico distinto dal prodotto (p. es. vita e salute di
opera si intende un oggetto stabile, collegato di-
una persona). Il danno al prodotto difettoso stesso
rettamente o indirettamente al terreno, costruito o
non viene rilevato dalla responsabilità per danno da
ubicato artificialmente. Il proprietario deve quindi
prodotti. È considerato un prodotto ogni bene mo-
garantire che lo stato e la funzione dell'opera non
bile, anche se incorporato in un altro bene mobile o
metta in pericolo niente e nessuno. Si parla di vizio
immobile. Un prodotto è difettoso quando non offre
di costruzione quando l'opera non offre sufficiente
la sicurezza che si può legittimamente atten-dere un
sicurezza in base alla sua destinazione d'uso (vizio di
consumatore e utente medio. Anche la re-
costruzione o difetto di manutenzione dell'opera). Il
sponsabilità per danno da prodotti è una respon-
sussistere di un vizio di costruzione va sempre
sabilità causale. Il produttore deve dunque rispon-
accertato in base alla situazione concreta. La cosid-
dere di ogni errore o difetto del suo prodotto anche
detta responsabilità del proprietario di un'opera è
se non ne ha colpa.
una responsabilità causale, ovvero il proprietario
deve rispondere del danno anche se non gli si può
attribuire nessuna colpa. Generalmente il proprie-
3.3
Ordinanza 3 concernente la legge
svizzera sul lavoro (OLL 3)3
tario non è responsabile se può provare che sono
state prese tutte le misure di prevenzione necessa-
In tutte le aziende soggette alla legge sul lavoro
rie. Nel caso di pericoli considerevoli oppure che
devono essere adottati provvedimenti speciali di
avrebbero potuto essere prevenuti senza elevato
igiene anche per i pavimenti. Tali provvedimenti
dispendio tecnico ed economico, il proprietario
sono elencati all'art. 14 dell'Ordinanza 3 concer-
dell'opera è invece responsabile quasi senza ecce-
nente la legge sul lavoro.
zione. Per contro, normalmente non è responsabile
se si tratta di rischi di cui bisogna tener conto o che
sussistono solo in caso di uso improprio dell'opera.
La responsabilità del proprietario di un'opera si
applica sia ai privati sia alla collettività.

1
2
3
SR 220
SR 221.112.944
SR 822.113
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Basi
15
4.
Terminologia
4.3
Glicerina
4.1
Coefficiente di attrito
Misurazione effettuata in laboratorio: alla
glicerina all'84-91% in peso si aggiunge acqua per
La resistenza allo scivolamento si misura in base al
ottenere una miscela glicerina-acqua.
coefficiente di attrito μ (Mu). In caso di attrito radente la forza di attrito R [N] – il corpo si muove in
4.4
Sostanza umettante
modo relativo alla superficie di appoggio – dipende
da un lato dalla forza normale esercitata sul corpo N
Misurazioni
[N] e dall'altro dal coefficiente di attrito μ.
sull'oggetto: il sodio dodecil solfato allo 0,5% in
Quest'ultimo dipende dalla natura (rugosità) delle
peso viene diluito con acqua distillata e mescolato.
effettuate
in
laboratorio
e
superfici a contatto.
4.5
4.2
distacco
Sostanza interposta
Misurazioni
effettuate
in
Attrito statico/Attrito di primo
laboratorio
e
sull'oggetto: liquido definito per bagnare le due
L'attrito statico/di primo distacco è la forza necessaria per iniziare il moto.
superfici che interagiscono tra di loro durante il test.
Nella vita quotidiana: acqua piovana, neve,
sporcizia, pezzi di cibo, liquidi rovesciati.
Figura 3
Curva della resistenza allo scivolamento di una suola PU su un
pavimento in gomma
Figura 2
Metodo per definire il coefficiente di attrito dinamico
μ coefficiente di attrito
μA coefficiente di attrito radente iniziale
μG coefficiente di attrito radente
16
Basi
Tempo
in secondi
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
4.6
Attrito statico
4.10 Succedaneo alla pelle
L'attrito statico (R) è la forza necessaria per iniziare
Nel laboratorio: i succedanei alla pelle usati
il moto a una determinata velocità.
dall'EMPA per le prove dei pavimenti:
4.7
Coefficiente di attrito di primo

Lorica (cuoio artificiale)

silicone
distacco
Nella vita quotidiana: piedi nudi
Il coefficiente di attrito di primo distacco (μA) è il
quoziente risultante dall'attrito di primo distacco e
4.11 Classi di valutazione GS e GB
dalla forza. A questo valore si ricorre p. es. come
valutazione per il test di sottotappeti antiscivolo.
La classe di valutazione GS (acronimo tedesco di
«Gleitsicherheit Schuhbereich») sta per sicurezza
4.8
Coefficiente di attrito statico
antisdrucciolo nelle zone agibili con scarpe, GB
(acronimo tedesco di «Gleitsicherheit Barfussbe-
Il coefficiente di attrito statico (μrs) è il quoziente
reich») per sicurezza antisdrucciolo nelle zone agi-
risultante dall'attrito statico R e dalla forza N. A
bili a piedi nudi.
questo valore si ricorre per valutare la resistenza allo
scivolamento di pavimenti e scarpe.
4.12 Categorie R e A, B, C
4.9
La classe R comprende i locali di lavoro e le zone di
Scarpe standard
lavoro con pericolo di scivolamento, le classi A, B e
Nel laboratorio: scarpe usate dall'EMPA per le
C si applicano per le zone piedi nudi bagnate.
prove dei pavimenti:

scarpa di sicurezza con suola in gomma

scarpa di sicurezza con suola in poliuretano

scarpa urbana con suola termica in gomma

scarpa urbana con suola in poliuretano
Nella vita quotidiana: qualsiasi tipo di scarpa in
commercio
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Basi
17
5.
Metodi di valutazione
Tutte le prove si effettuano sempre con un
campione di pavimento interamente umettato,
Non esistono metodi di valutazione oggettivi poi-
come sostanza interposta si ricorre a glicerina e
ché è molto difficile simulare il passo umano con le
acqua con sostanze umettanti. Un trasduttore di
sue condizioni quadro. Dopo un accordo trovato
carico misura le forze di attrito generate e trasmette
dagli specialisti, esistono però diversi metodi di
i dati di coefficiente di attrito a un computer. Questo
valutazione da cui scaturiscono risultati che si
metodo presenta lo svantaggio che non può essere
avvicinano alle esperienze della vita quotidiana e che
applicata sui pavimenti già posati.
pertanto sono riconosciuti. La seguente descrizione
di procedimenti normati comprende soltanto i criteri
5.1.1 Gruppi di valutazione con apparecchio
essenziali poiché una presenta-zione più ampia
di misurazione stazionario
supererebbe i limiti di questa pubblicazione.
Per le zone agibili con scarpe, in Svizzera i pavi-menti
5.1
Apparecchio di misurazione
testati vengono suddivisi nelle categorie GS1 fino a
stazionario
GS4 e per le zone agibili a piedi nudi nelle categorie
GB1 fino a GB3. I pavimenti delle classi GS4 ovvero
In Svizzera, la resistenza allo scivolamento dei pavi-
GB3
menti può essere misurata con un apparecchio
antiscivolo.
presentano
le
migliori
caratte-ristiche
stazionario (BST 2000 apparecchio di Wuppertal per
testare pavimenti e scarpe) in laboratorio secondo il
«Regolamento di collaudo upi R 9729 – Pavimenti
con maggiore resistenza antisdrucciolo». Per il test,
si posa un pavimento su un carrello che si muove
sotto un piede artificiale munito di materiale di
attrito (scarpe standard o succedanei alla pelle).
Tabella 1
Valutazione secondo il regolamento di prova dell'upi (estratto
da lista requisiti)
Figura 4
Apparecchio di prova per pavimenti e scarpe BST 2000
18
Basi
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
5.2
Metodo di prova – Piano inclinato
5.2.1 Classi con il metodo di prova
In Germania l'aderenza è determinata prevalente-
Per i locali di lavoro e le zone di lavoro con pericolo
mente sulla base di test svolti con persone che si
di scivolamento i pavimenti testati vengono suddivisi
muovono su una rampa ad inclinazione variabile
nelle classi R9 fino a R13 e per le zone agibili a piedi
secondo le norme DIN 51139 e 51097. Persone
nudi bagnate nelle categorie A, B e C. I pavimenti
appositamente istruite salgono e scendono con scarpe
della classe R13 ovvero C raggiungono la maggiore
di sicurezza e in posizione eretta sul pavimento testato.
antiscivolosità.
L'inclinazione viene aumentata fino al punto in cui
l'angolo d'inclinazione non permette più alla persona
di poter camminare sulla superficie. Prima dei test, sul
pavimento si sparge in modo uniforme un lubrificante
Figura 5
Piano inclinato
(per i locali di lavoro un lubrificante per motori e per le
zone agibili a piedi nudi dell'acqua con sostanze
umettanti). Questo metodo presenta i seguenti
svantaggi:

non è applicabile per i pavimenti già posati;

dipende dalla persona (soggettivo)

Durante la misurazione il modo di camminare
diverge notevolmente dal modo di camminare
normale su una superficie piana. L'inclinazione
della superficie non simula la reale postura
naturale orizzontale dell'essere umano. I risultati di
questo metodo di prova sono validi anche in
Fonte: BGIA, DE-St-Augustin
Svizzera.
Tabella 2
Valutazione secondo DIN 51130 e DIN 51097
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Basi
19
5.3
È possibile paragonare le diverse
5.4
classi?
Misurazioni effettuate sulla
costruzione
I risultati dei due metodi (apparecchio stazionario e
Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi
metodo in cui si cammina su un pavimento) non
strumenti di misurazione portatile per testare la re-
sono direttamente paragonabili tra loro poiché i due
sistenza allo scivolamento sulla costruzione. I test si
metodi di valutazione sono completamente diversi:
effettuano di principio solo con sostanze interposte
con l’apparecchio si misura l'attrito radente
poiché un pavimento asciutto presenta prevalente-
(coefficiente di attrito radente) e con il metodo di
mente una resistenza allo scivolamento elevata. Da
deambulazione invece l'attrito statico (angolo
misurazioni comparative è emerso che i risultati non
d’inclinazione su piano inclinato). Durante le prove
si coprono sempre con le misurazioni in labo-ratorio
con metodo di deambulazione, le persone calzano
effettuate con l'impianto stazionario BST 2000. Nel
scarpe di sicurezza. Per contro, nei test con
caso delle misurazioni comparative sono sempre
l’apparecchio l’attrito viene misurato con quattro
determinanti i valori ottenuti nelle misurazioni in
scarpe standard con suole di diversi materiali.
laboratorio.
Inoltre, i due test si differenziano in modo molto
essenziale per i lubrificanti usati: nelle prove con
Gli strumenti mobili presentano il vantaggio che le
metodo di deambulazione per i locali/ambienti di
misurazioni possono essere effettuate in loco sui
lavoro si ricorre a lubrificanti per motori e nelle prove
materiali da costruzione posati e che le mutazioni
con apparecchio a glicerina ovvero acqua con
della resistenza allo scivolamento possono essere
sostanze umettanti.
rilevati facilmente. Il coefficiente di attrito dinamico
è inoltre l’unico valore che può essere rilevato sia in
Il coefficiente di attrito dinamico, dunque, non può
laboratorio sia in loco in modo normativo per
essere usato per la suddivisione in una classe R
misurare la resistenza antisdrucciolo dei pavimenti
oppure A, B o C. Entrambi i metodi restano validi
posati.
fino all'entrata in vigore di una norma europea che
stabilirà un unico metodo di valutazione.
20
Basi
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
5.4.1 FSC 2000 print
5.4.2 GMG 100 e GMG 200
In Svizzera sono diffusi soprattutto gli apparecchi
Sono in commercio anche gli strumenti portatili
FSC 2000 e FSC 3 che permettono di misurare i
GMG 100 e GMG 200. Questi dispongono di tre
coefficienti di attrito su campioni di attrito di
corpi scorrevoli muniti lubrificanti specifici. Per
materiali
trainano
preparare la misurazione basta estrarre il tirante,
autonomamente il trasduttore sulla superficie da
fissarlo alla lamiera e poi va avviata la misurazione.
valutare. La pressione esercitata è sempre costante.
L'apparecchio autotrainante misura il coefficiente di
L'apparecchio si sposta a ritroso spingendo contro
attrito dinamico μ sulla superficie definita dal
una molla. Il movimento viene misurato e analizzato.
tirante.
di
suole.
Gli
apparecchi
Gli apparecchi misurano il coefficiente di attrito
dinamico μ (attrito), dunque un valore fisico e lo
indica.
Figura 6
FSC 3
Figura 7
FSC 2000 print
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Figura 8
GMG 200
Basi
21
5.4.3 Brungraber Slip Tester
5.4.4 British Portable Tester (apparecchio a
pendolo)
La macchina «Brungraber Slip Tester» è un'attrezzatura usata prevalentemente negli USA. Nel caso di
In Inghilterra si ricorre al «British Portable Tester»,
questo apparecchio si misura l'angolo del braccio
un apparecchio portatile a pendolo, specialmente
scorrevole che viene a trovarsi in una posi-zione
per i pavimenti all'esterno. Questo misura l'energia
talmente obliqua rispetto al pavimento che l'attrito
cinetica trasformata in energia d'attrito dal pen-dolo
risulta insufficiente e la scarpa inizia a sci-volare. Lo
munito di scarpa. Il principio di misurazione rende
svantaggio del Brungraber è che misura l'attrito
molto bene il procedimento quando si ap-poggia il
statico e non l'attrito radente. Inoltre, la su-perficie
tacco di una scarpa sul suolo. L'uso dell'apparecchio
misurata con la scarpa è molto piccola. Una distanza
(peso proprio 25 kg ca.) è però molto difficile. I
o superficie di misurazione esigua richiede numerosi
numerosi punti da regolare posso-no causare molti
test per ottenere un risultato valido.
errori.
Ancora
più
sfavorevole
ri-spetto
al
Brungraber sono la piccola superficie per la scarpa e
la distanza di misurazione molto corta. Inoltre, basta
un granello di sabbia o un giunto per influenzare in
modo determinato il test. È pertanto molto difficile
testare un pavimento già in uso.
5.4.5 Sviluppi
Da alcuni anni ci si impegna a definire una norma
europea per la misurazione della resistenza allo
scivolamento dei pavimenti. Ma il fatto che si sono
imposti numerosi metodi di prova, complica la redazione di una norma europea.
Figura 9
Brungraber Slip Tester
22
Basi
Figura 10
British Portable Tester
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
IV. Requisiti minimi per i pavimenti in base al
«Regolamento di collaudo upi R 9729»
1.
Pavimenti per zone agibili con
scarpe
2.
Pavimenti per zone agibili a piedi
nudi
Per determinare la resistenza allo scivolamento di un
Per determinare la resistenza allo scivolamento di un
pavimento nelle zone agibili con scarpe sono
pavimento nelle zone agibili a piedi nudi sono
determinanti i valori medi di attrito radente risul-
determinanti i valori medi di attrito radente risul-
tanti dalle prove condotte con scarpe standard e con
tanti dalle prove condotte con scarpe standard
l'uso di acqua mista allo 0,5% di sostanza
ovvero con i succedanei della pelle (Lorica, silicone)
umettante ovvero al 91% di glicerina. sostanze
e con l'uso di acqua come sostanza interposta mista
interposte I valori minimi contenuti nella tabella 3
allo 0,5% di sostanza umettante ovvero (sodio
devono essere rispettati.
dodecil solfato). I valori minimi contenuti nella
tabella 4 devono essere rispettati.
Dalla lista sono esclusi i pavimenti per cui per acqua
mista allo 0,5% di sostanza umettante risultano
I pavimenti per cui risultano attriti radenti di
attriti radenti di μ < 0,20 oppure con il 91% di
μ < 0,30 non vengono inseriti nell'elenco.
glicerina di μ < 0,15.
Tabella 3
Valori limiti attrito radente nelle zone agibili con scarpe
Valori limite
Acqua con agente
bagnante
μ ≥ 0.60
Classificazione
Glicerina 91%
Schema upi/EMPA
μ ≥ 0.15
GS 4
μ ≥ 0.45 – μ < 0.60
μ ≥ 0.15
GS 3
μ ≥ 0.30 – μ < 0.45
μ ≥ 0.15
GS 2
μ ≥ 0.20 – μ < 0.30
μ ≥ 0.15
GS 1
Non vengono classificati i pavimenti, per i quali in presenza di acqua con 0.5 % di
agente bagnante il valore di attrito radente risulta pari a μ  0.20 oppure a
μ  0.15 con glicerina al 91 % .
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Tabella 4
Valori limiti attrito radente nelle zone piedi nudi
Valori limite (acqua con agente bagnante
pari a 0.5%)
Scarpe (valori di
Materiali sostitutivi
riferimento)
dell'epidermide
μ ≥ 0.60
μ ≥ 0.30
Classificazione
Schema
upi/EMPA
GB 3
μ ≥ 0.45 – μ < 0.60
μ ≥ 0.30
GB 2
μ ≥ 0.30 – μ < 0.45
μ ≥ 0.30
GB 1
Non vengono classificati i pavimenti con un valore di attrito radente pari a
μ  0.30.
Requisiti minimi per i pavimenti in base al «Regolamento di collaudo upi R 9729»
23
V. Criteri rilevanti per i pavimenti
1.
Resistenza allo scivolamento
2.
Drenaggio (volume d'assorbimento)
Nel capitolo II. «Incidentalità e cause d’incidente»
I pavimenti drenanti presentano il vantaggio che i
pag. 11 sono state analizzate le cause delle cadute
materiali scivolosi sulla superficie calpestata vengo-
(essere umano, moto, fattori ambientali, suole e
no raccolti negli appositi canali. In questo modo le
pavimento). L'interazione di tali fattori determina il
caratteristiche antiscivolo del pavimento rimangono
pericolo di scivolare. La resistenza allo scivolamento
garantite più a lungo anche se si accumulano i ma-
del pavimento deve essere misurata in modo ripro-
teriali scivolosi. Lo spazio di drenaggio è paragona-
ducibile, pertanto per il pavimento va definito uno
bile al profilo di una suola o di uno pneumatico. Il
stato standard.
pavimento dispone di profili o canali disposti in
modo regolare che dovrebbero liberare la super-ficie
Affinché si possa misurare in modo affidabile e
del pavimento da sostanze scivolose. Lo spazio
sempre sotto le stesse condizioni, si parte dal se-
drenante viene stabilito in base al procedimento
guente stato del pavimento:
previsto dalla DIN 51130. Il simbolo «V» può essere
pavimento umettato con acqua tensioattiva
attribuito soltanto ai pavimenti con uno spazio
(acqua distillata con lo 0,5% di sodio dodecil
drenante che supera il volume di 4 cm3/dm2 . Di
solfato)
regola i pavimenti posati in zone con elevato

pavimento pulito
pericolo di scivolare presentano una maggiore

misurazione con materiali in gomma, materia
quantità di materiali scivolosi (p. es. stazioni delle
artificiale e succedanei della pelle
ferrovie di montagna) e richiedono pertanto anche

maggiori spazi drenanti. I pavimenti con spazi dreI requisiti relativi alla resistenza allo scivolamento
nanti esigono però maggiori lavori di pulizia.
sono contenuti nel capitolo IV. «Regolamento di
collaudo upi R 9729 – Pavimenti con maggiore
resistenza antisdrucciolo» pag. 23. La pubblicazione
dell'upi 2.032 «Lista dei requisiti per pavimenti»
contiene i requisiti relativi alla resistenza allo
scivolamento nei locali pubblici e privati classificati
secondo i diversi usi.
Tabella 5
Attribuzione e indicazione dello spazio drenante rispetto ai
volumi minimi
Determinazione della Volume minimo della cavità di deflusso
cavità di deflusso
in cm3/dm2
V4
4
V6
6
V8
8
V10
10
Per i grigliati continui vale in ogni caso il volume di cavità di deflusso V10.
Fonte: DIN 51130 e regolamento di prova upi R 9729
24
Criteri rilevanti per i pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
3.
Abrasione
5.
Conducibilità elettrica
Per un pavimento l'abrasione equivale all'usura dello
Per evitare di caricarsi elettrostaticamente quando si
strato superficiale per effetto di sollecitazioni
cammina su una superficie e di scaricare tale ca-rica
meccaniche. Per i pavimenti smaltati o lucidati
su altre persone o oggetti è possibile porre in opera
l'abrasione può manifestarsi sotto forma di mo-
una pavimentazione elettrodissipativa. La norma
difiche della superficie con diversi effetti. Rispetto
svizzera SN 429 001 «Elektrostatische Auf-ladung»
alle piastrelle non smaltate che presentano una
regolamenta la classificazione e l'arreda-mento
superficie dura, le piastrelle smaltate vengono
degli ambienti per i quali la conducibilità elettrica è
suddivise in varie classi di abrasione in funzione della
un fattore importante e la norma SN EN 1081
loro resistenza all'usura e delle possibilità di
«Rivestimenti
impiego.
Determinazione della resistenza elettrica» specifica
resilienti
per
pavimentazioni
-
il procedimento di misurazione. Il comportamento
4.
Conducibilità termica
elettrostatico dei rivestimenti tessili e resilienti è
valutato in base alla norma SN EN 1815 «Rivesti-
È rilevante se un pavimento è considerato caldo o
menti resilienti e tessili per pavimentazioni – Valu-
freddo. Normalmente tra piede e pavimento la
tazione della propensione all'accumulo di elettricità
temperatura è differente. A seconda della capacità
statica».
isolante della calzatura indossata il piede trasmette
più o meno calore al pavimento e tale calore viene
6.
Pulibilità
ritrasmesso a seconda della sua capacità di
dispersione. Meno ci si può muovere su una super-
Una corretta pulizia del pavimento si ripercuote
ficie, maggiormente si recepisce la dispersione di
favorevolmente sulla resistenza allo scivolamento,
calore. Per questo motivo il pavimento deve essere
l'igiene e la vita di un pavimento. Informazioni det-
di un materiale scarso conduttore di calore soprat-
tagliate contiene il capitolo IX «Pulizia, protezione e
tutto nei luoghi in cui normalmente si indossano
cura», pag. 50.
scarpe leggere. Un tale pavimento può anche essere
usato
soltanto
in
luoghi
singoli
frequentati
continuamente da persone. La conducibilità termica dei pavimenti si misura in base alla norma
SIA 252
«Fugenlose
Industriebodenbeläge»,
allegato G.1 «Bestimmung der Wärmeableitung von
Bodenbelägen (Prüfverfahren EMPA)».
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Criteri rilevanti per i pavimenti
25
7.
Carrellabilità
8.
Combustibilità/resistenza termica
Un pavimento con rilievi accentuati può ostacolare
La cosiddetta «combustibilità» e la «densità del
lo scorrimento delle ruote dei carrelli, ad es. della
fumo» di un pavimento sono due parametri di fon-
spesa, portapacchi, portavivande e porta-pallet.
damentale importanza per garantire la sicurezza
Inoltre, le gomme si usurano più rapidamente. Pro-
delle persone in caso di incendio.
blemi possono sorgere in particolar modo nel
trasporto di materiale sfuso o di liquidi in recipienti
I requisiti per i pavimenti sono contenuti nelle pre-
aperti. Per questi motivi è eventualmente necessa-
scrizioni antincendio dell'Associazione degli istituti
rio fissare la merce trasportata con cinghie o altri
cantonali di assicurazione antincendio AICAA
mezzi, mentre i recipienti con liquidi non vanno ri-
(www.vkf.ch). La direttiva di protezione antincen-
empiti completamente oppure vanno chiusi ermeti-
dio «Verwendung brennbarer Baustoffe» (Impiego
camente allo scopo di evitare un eventuale
di materiali da costruzione combustibili) regola la
rovesciamento.
destinazione d'uso dei pavimenti in base all'indice
d'incendio BKZ (combustibilità e densità del fumo),
Bisogna quindi accertarsi se un rivestimento meno
riferito al numero dei piani e all'utilizzo dell'edificio.
strutturato – ma con una superficie che presenta
I pavimenti facilmente infiammabili ne sono esclusi.
migliori caratteristiche antisdrucciolo – possa offrire
la stessa sicurezza con una migliore planarità. Per
Per determinare l'indice d'incendio i pavimenti ven-
garantire una buona carrellabilità vanno evitate
gono sottoposti ad una prova dei materiali norma-
soglie, gradini ecc.
lizzata presso un laboratorio accreditato (p. es.
EMPA San Gallo). L’iscrizione nel registro svizzero di
protezione antincendio dei pavimenti collaudati non
avviene automaticamente. È volontario e a pagamento. Il registro svizzero di protezione antincendio dell'AICAA (www.praever.ch) offre informazioni attuali sui pavimenti classificati, certificati e
approvati in materia di antincendio.
26
Criteri rilevanti per i pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
9.
Reazione all'umidità
È fondamentale scegliere soltanto pavimenti dei
gruppi A, B o C ovvero GB 1 fino a 3. Di regola
Gli ambienti esterni, ad es. ingressi di edifici, mar-
questi sono stati collaudati anche per l'uso con piedi
ciapiedi, autolavaggi, cortili interni, scale esterne,
nudi. Le pavimentazioni con valori R non si
ecc. sono esposti alle intemperie. In condizioni di
prestano per le zone piedi nudi poiché sono stati
asciutto tali ambienti non presentano rischi parti-
collaudati con lubrificante per motori.
colari, ma se bagnati potrebbero diventare zone a
rischio di scivolamento. Per questo motivo è importante che in questi punti il pavimento offra elevate
capacità antisdrucciolo.
9.1
Zone piedi nudi bagnate
I locali doccia, gli spogliatoi, le saune, i bagni ecc. di
case e impianti per il tempo libero o lo sport sono
ambienti in cui spesso si cammina a piedi nudi.
Trattandosi di ambienti che per natura hanno spesso
il pavimento bagnato, vengono definiti «zo-ne
bagnate con calpestio a piedi scalzi». Sotto i piedi
nudi, l'acqua facilita lo scivolamento in quanto
riduce notevolmente l'attrito tra pianta del piede e
pavimento.
L'aderenza
risulta
ulteriormente
compromessa se l'acqua è mescolata a sapone,
shampoo e doccia schiuma. In tal caso aumenta il
pericolo che un utente scivoli e cada. Se si cammina velocemente sul bagnato si può verificare anche
un effetto aquaplaning che fa perdere il contatto del
piede con il pavimento.
Figura 11
Zona piedi nudi bagnata
È possibile prevenire efficacemente gli infortuni alle
seguenti condizioni:

scelta del pavimento adeguato di tipo antisdrucciolo a seconda della zona d'uso (con
scarpe o a piedi nudi);

deflusso dell'acqua efficace;

pulizia accurata a intervalli regolari che tengono
di quanto è sporco il pavimento.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Criteri rilevanti per i pavimenti
27
10.
Igiene
Bisogna valutare caso per caso se è necessario
adottare specifiche misure di disinfezione. L'igiene è
fondamentale nei luoghi dove bisogna prevenire
malattie infettive e allergie. Le infezioni sono provocate da batteri, virus e funghi. Le seguenti condizioni favoriscono la divulgazione delle malattie
infettive:

elevata umidità nell'aria, sul suolo e alle pareti;

sostanze nutritive come sono presenti p. es.
negli alimentari, nella sporcizia e nei rifiuti;

nei punti inaccessibili per la pulizia, p. es.
fessure, giunti, pori ecc.
Zone a rischio:

le zone molto frequentate come p. es. bagni,
scuole, scuole dell'infanzia, foyer, alberghi e
ristoranti, piscine e impianti wellness, mezzi
pubblici, stazioni ferroviarie, impianti per il
tempo libero e lo sport;

ospedali, case per anziani e di cura dove
soggiornano molte persone malate e deboli;

industria alimentare o ristorazione e cucine con
lavorazione di alimentari, latte ecc.
È particolarmente importante che le misure igieniche di disinfezione siano applicate a regola d'arte.
Tali misure sono necessarie solo nei casi in cui la
pulizia, anche se accurata, di per sé non basta a
raggiungere un livello igienico tale da evitare la
trasmissione di malattie infettive. In caso di utilizzo
di disinfettanti, è necessario informarsi presso il
produttore o fornitore sull'uso corretto e l'eventuale
alterazione della resistenza allo scivola-mento, sui
rischi, sull'impiego e sugli effetti di tali prodotti.
28
Criteri rilevanti per i pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
VI. Caratteristiche di diversi pavimenti
1.
Pietre naturali
1.1
Caratteristiche particolari
I pavimenti in pietra naturale rientrano – se scelti
I pavimenti in pietra naturale per l'esterno (esposti
bene e posati a regola d'arte – tra i pavimenti con la
alle intemperie) sono del tutto diversi rispetto ai
maggiore resistenza allo scivolamento. Questa viene
pavimenti nelle zone semibagnate e anche rispetto
determinata principalmente dalle caratteristiche
a quelli usati nelle zone asciutte. Da luogo a luogo i
della superficie. Se si intende posare un pavimento
pavimenti con caratteristiche simili tra loro possono
lucidato e levigato, la pietra va valutata secondo il
pertanto essere considerati una volta scivolosi e
luogo d'uso, le condizioni sul luogo e il tipo d'uso.
un'altra volta molto resistenti allo scivolamento.
Oltre alla lavorazione della superficie anche il tipo di
pietra influenza la resistenza allo scivolamento.
I pavimenti in pietra non vanno incerati poiché con
gli anni sul crescente strato di cera si poserebbe più
sporcizia che sul pavimento non lucidato. Dopo
poco tempo questo avrebbe effetti negativi anche
sulla resistenza allo scivolamento. Esistono appositi
metodi per impregnare il pavimento che non comportano alcun effetto negativo. Normalmente la resistenza allo scivolamento è buona dove sono state
posate pietre piccole con fughe larghe.
Tabella 6
Nesso tra lavorazione della superficie e resistenza allo scivolamento
Lavorazione
>C220
speculare
Gruppo valutazione upi
zona con scarpe
≤ GS1
Microfinitura
C220
lucidatura opaca
GS1 – (GS2*)
≤ GB1
R10 – (R11*)
A
Semifinitura
C120
opaco
GS2 – (GS3*)
GB1 – (GB2*)
R11 – (R12*)
A – (B*)
C60
opaco
GS2 – (GS3*)
GB1 – (GB2*)
R11 – (R12*)
A – (B*)
ruvido
GS3 – (GS4*)
GB2 – (GB3*)
R12 – (R13*)
B – (C*)
Levigato
Finitura in grosso
Ottica
superfici ruvide come
fiammate
tagliata con graniglia di
acciaio
spaccate
sabbiata
bocciardata
lavorata con punta...
superficie spazzolata
ruvida, lucidatura
opaca
superficie barilata
ruvida, lucidatura
opaca
zona a piedi
nudi
DIN 51130 zona
con scarpe
≤ R9 – R10
DIN 51057
zona a piedi nudi
Normalmente queste superfici raggiungono un GS1,
requisiti superiori vanno esaminate
(*) Il requisito superiore è raggiungibile ma va esaminato.
Fonte: Associazione pietre naturali NSV
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
29
1.2
Lavorazione di pavimenti in pietra
me sollecitazione i singoli strati sono molto re-
naturale
sistenti e pertanto benissimo utilizzabili come pavimento, alla pari di marmo e granito. Alcuni tipi di
Le pietre ruvide (pietre dure spaccate, fiammate e
ardesia non sono resistenti agli acidi.
lavorate grossolanamente, rocce sedimentarie o
metamorfiche) all'aperto e nelle zone bagnate pre-
1.5
Marmo (roccia metamorfica)
sentano una buona resistenza allo scivolamento. Le
rocce morbide sono generalmente meno adatte per
Come l'ardesia, anche il marmo è una roccia meta-
l'uso in zone semibagnate e molto frequentate.
morfica formatasi da pietra calcarea per effetto del
Tuttavia le si può irruvidire chimicamente o mecca-
calore e della pressione. Il marmo, al contrario
nicamente e impregnarle.
dell'ardesia, presenta una struttura cristallina molto
compatta ed è pertanto molto luccicante se è stato
Per le zone bagnate non si prestano le pietre naturali
lucidato. La superficie del marmo si lascia pulire
con superfici levigate finemente e lucidate. Anche in
facilmente. Quando è bagnata non è resistente allo
questo caso l'irruvidimento e l'impregna-zione
scivolamento, può però essere irruvidita chimica-
aumentano la resistenza allo scivolamento.
mente o meccanicamente. Va tenuto conto del fatto
che la maggior parte dei marmi sono sensibili agli
1.3
Pietra calcarea e pietra arenaria
acidi. Nelle cucine p. es. per il pavimento è meglio
ricorrere al granito che al marmo. Per evi-tare le
La pietra calcarea e la pietra arenaria sono rocce
infiltrazioni d'acqua, i pavimenti di marmo usati
sedimentarie formatesi per sedimentazione e
nelle zone a contatto con l'acqua vanno im-
compattazione di fango, sabbia, argilla, fossili e altri
pregnati. I pavimenti impregnati, però, possono
sedimenti. Si tratta di pietre piuttosto morbide,
eventualmente essere meno resistenti allo scivola-
porose e in stato non trattato poco resistenti
mento!
all'invecchiamento e all'abrasione. Si consiglia di
trattare un tale pavimento con un impregnante. In
1.6
Granito (roccia intrusiva)
questo modo sono meno delicati nei confronti
dell'usura per le intemperie e lo sporco. Nel caso di
Il granito è una roccia formatasi dal magma incan-
un
può
descente fuoriuscito dalle viscere della terra, senza
eventualmente avere effetti negativi sulla resistenza
tuttavia raggiungere la superficie terrestre. Per il
allo scivolamento!
raffreddamento lento si sono formati grossi cristalli
pavimento
bagnato, l'impregnazione
composti da granito, quarzo, feldspati e miche.
1.4
Ardesia
Pertanto il granito è contraddistinto da una struttura granulare e dall'aspetto macchiettato. La sua
L'ardesia, una roccia formatasi per sedimentazione
struttura molto compatta lo rende una roccia parti-
progressiva di un limo finissimo, è facilmente
colarmente robusta e quasi indistruttibile, ma dif-
divisibile in lastre sottili. Si tratta di una varietà di
ficile da lavorare. Il granito è resistente agli acidi.
roccia
metamorfica
formatasi
sotto
enorme
pressione di argilla e altri minerali. Grazie all’enor-
30
Caratteristiche di diversi pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
2.
Pietra artificiale
praticamente impermeabile. Quindi non ri-chiede
nessuna finitura superficiale (impermeabi-lizzare).
Le pietre artificiali sono materiali da costruzione minerali o resinosi prodotti con l'aggiunta di sabbie e
Le pavimentazioni bituminose, normalmente di
frammenti di pietra. Le lastre consistono in due
diversi strati, si prestano per gli ambienti in cui sul
strati: un'anima di calcestruzzo e un insieme di pie-
suolo non agiscono sollecitazioni chimiche, mecca-
tre naturali colorate levigabili come il marmo o il
niche e termiche straordinarie. L'asfalto colato, re-
serpentino miscelato a cemento. Da questo im-
sistente al sale antigelo e incongelabile, è indicato
pasto si ottengono delle lastre. Il materiale solidi-
per i sottofondi all'aperto. Esistono anche lastre
ficato può essere levigato, oliato e lucidato, otte-
prefabbricate. L'asfalto, un buon isolante termico,
nendo un disegno screziato. Le lastre in pietra arti-
non è resistente al calore (materiale termoplastico).
ficiale escono dalla fabbrica già trattate e quindi non
bisogna sigillarle dopo la posa in opera. I pavi-menti
5.
Pavimenti ceramici
posti in opera in loco vanno levigati, lucidati e
impregnati. I rivestimenti in pietra artificiale, adatti
Le piastrelle ceramiche per pavimenti sono prodotte
anche agli ambienti esterni, non sono re-sistenti agli
con un impasto di varie argille, sabbia di quarzo,
acidi.
feldspati e altre materie prime minerali. Si sottopone
le materie prime a una serie di lavorazioni
3.
Terrazzo alla veneziana
(macinazione,
setacciatura,
miscelazione,
umi-
dificazione e ad altri trattamenti) e all'impasto otteAl contrario della pietra artificiale, prodotta in lastre
nuto si conferisce, a temperatura ambiente, la for-
standard, il terrazzo alla veneziana è un pavi-mento
ma desiderata (piastrelle o lastre) mediante
prodotto in loco mescolando acqua e calce idraulica

A) processo a umido = ceramica grezza
o cemento per spargerlo sul suolo. Dopo il
(piastrelle doppie tipo spaltplatten, clinker,
pavimento sarà stuccato e levigato. La levigatura
cotto ecc.)
evidenzia la graniglia seminata, determinando

porcellanato, monocottura, clinker ecc.)
l'aspetto del pavimento. Con l'aggiunta di leganti
colorati e la semina di graniglia di diversi colori si
B) processo a secco = ceramica fine (gres

C) altri procedimenti (p. es. colaggio).
influenza l'aspetto del pavimento.
Le piastrelle o le lastre saranno poi essiccate e poi
4.
Asfalto colato
cotte a temperature elevate. Le piastrelle possono
essere smaltate, non smaltate oppure ingobbiate. Le
L'asfalto colato, un materiale di costruzione, fa parte
classi A, B, C sono a norma SN EN 14411 «Piastrelle
degli asfalti derivanti dalla raffinazione del petrolio.
di ceramica - Definizioni, classificazione, caratteristi-
La miscela di sabbia, pietrisco, carbonato di calcio
che e marcatura» (vedi anche norma SIA 248
micronizzato con la funzione di filler e bi-tume è
«Plattenarbeiten».
liquida e spalmabile. L'asfalto colato pre-senta un
eccesso di leganti ed è pertanto privo di pori e
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
31
5.1
Piastrelle ceramiche pressate a
Le piastrelle di ceramica in gres porcellanato, in
umido A
commercio sia smaltate sia non smaltate, presentano una vetrificazione elevata e di conseguenza
I principali prodotti in commercio del gruppo A
assorbono pochissima acqua.
sono:

spaltplatte smaltate/non smaltate
Sulle piastrelle levigate si asporta uno strato super-

gres smaltato/non smaltato
ficiale di 0.5 mm ca. per ottenere la lucentezza desiderata. I micropori si aprono e, in base all'uso, sia
Sono
usati
specialmente
negli
spazi
interni.
la sporcizia sia i liquidi vi si possono depositare.
L'assorbimento d'acqua è per la maggior parte inferiore al 3 percento della concentrazione ponde-
Grazie alla sua struttura compatta, il gres porcella-
rale. Le piastrelle sono spesso smaltate (trasparenti,
nato non presenta quasi problemi in caso di mac-
opache).
chie ed è facilmente lavabile. Il gres porcellanato
presenta tutti i vantaggi dei materiali non smaltati,
5.2
Piastrelle in cotto
p. es. l'elevata resistenza all'usura della superficie e
una resistenza relativamente buona allo scivola-
Nella maggior parte dei casi si tratta di piastrelle non
mento. La ceramica fine levigata, invece, non è
smaltate con un assorbimento d'acqua del 6–20%.
adatta negli ambienti a rischio di scivolamento
Le piastrelle sono disponibili anche smaltate. Dopo
(cucine, mense ecc.).
la posa in opera, il cotto non smaltato, la terracotta
e simili, vanno sottoposti ai trattamenti previsti dal
Tra tutti i rivestimenti, le piastrelle in gres non
produttore (p. es. impregnazione) se non sono già
smaltate offrono una delle più elevate resistenze
stati trattati in fabbrica. Questi pro-dotti sono
all'usura. Anche dopo forti e continue sollecitazioni
impiegati preferibilmente in ambienti con carattere
il materiale risulta poco usurato. La resistenza agli
rustico.
agenti chimici delle piastrelle in gres non smaltate è
elevata, sono resistenti ai detergenti chimici uti-
5.3
Piastrelle di ceramica pressate a
lizzati in casa e agli additivi aggiunti nell'acqua per il
freddo B
bagno, fatta eccezione per i detergenti a base di
acido fluoridrico e ai suoi composti. Dall'esperienza
I principali prodotti in commercio del gruppo B sono:

gres
porcellanato
(assorbimento
smaltato/non
acqua
<0,1
smaltato
concentrazione
emerge che, in termini di resistenza nel tempo e di
igienicità, i giunti sono l'unico punto debole di
questo tipo di pavimento.
ponderale %)

gres
smaltato/non
smaltato
(assorbimento
acqua <0,5 concentrazione ponderale %)

gres
smaltato/non
smaltato
(assorbimento
acqua >0,5 E <3 concentrazione ponderale %)

32
Piastrella a mosaico smaltata/non smaltata
Caratteristiche di diversi pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
6.
Pavimenti resilienti
espansa e presentano pertanto una certa morbidezza. Il pavimento in PVC è particolarmente indi-
6.1
Caratteristiche particolari
cato per le zone che rimangono asciutte. In condizioni di umidità e di sporcizia questo tipo di pavi-
I pavimenti resilienti elencati di seguito possono
mento può diventare scivoloso. Nelle zone bagnate
essere posati perfettamente e con facilità su un pa-
sono maggiormente indicati i pavimenti in PVC
vimento duro. Si prestano bene per il risanamento
goffrati oppure i prodotti contenenti p. es. carburo
di un edificio vecchio e sono ideali per i vani in cui si
di silicio (carborundum) o quarzo che conferiscono
desidera un pavimento caldo. Tali pavimenti offrono
una migliore resistenza antiscivolo al pavimento. I
una protezione termica e, se muniti di re-sina
pavimenti in PVC sono riciclabili.
espansa, anche fonica. Sono impiegati prevalentemente nelle abitazioni e negli uffici.
6.3
Tutti i pavimenti resilienti presentano una manu-
Caucciù è il termine generico per i polimeri elasto-
tenzione relativamente facile. Granuli di sabbia o
meri da cui si ottiene la gomma. Il caucciù naturale
sassolini possono facilmente rovinare la superficie,
è ottenuto dall'estrazione del lattice dal tropicale
pertanto si consiglia di pulirla spesso e di posare, se
albero della gomma. Il lattice costituisce il materiale
necessario, una barriera antisporco all'entrata. Il
di base per la produzione dei diversi prodotti.
produttore deve indicare nell'istruzione per la ma-
Oggigiorno, per i pavimenti si ricorre prevalente-
nutenzione i prodotti di pulizia idonei. Questi sono
mente al caucciù sintetico. Si tratta di un prodotto
determinanti per la resistenza antiscivolo dei pavi-
duraturo ottenuto mediante polimerizzazione di
menti. I pavimenti resilienti presentano costi
determinati prodotti raffinati del petrolio. Per otte-
d'acquisto
nere l'elasticità tipica della gomma, il caucciù deve
e
di
manutenzione
relativamente
Caucciù
vantaggiosi.
essere vulcanizzato con zolfo.
6.2
I pavimenti in gomma sono resistenti all'usura, re-
PVC (polivinilcloruro)
pellenti allo sporco ed elastici. Hanno la superficie
Il PVC è una materia termoplastica ottenuta dai
più compatta di tutti i pavimenti elastici e presenta-
derivati del petrolio in strati dallo spessore che varia
no una buona resistenza allo scivolamento se sono
da 1,5 a 4 mm circa (spessori più diffusi da 2 a
bagnati. Da ricerche effettuate dall'EMPA e da
2,5 mm). Si suddivide in due tipologie di prodotti.
esperienze dalla vita quotidiana è emerso che strut-


Omogeneo: materiale interamente della stessa
ture a bolli o in rilievo non modificano in modo
natura, disegno continuo
essenziale la resistenza allo scivolamento.
Eterogeneo: pavimenti ottenuti mediante la
stesura di diversi strati
Dopo la produzione, sui pavimenti in gomma si
stende uno strato sottile di cera che li protegge dallo
I pavimenti in PVC sono resistenti all'olio e ai grassi
sporco durante i lavori di costruzione. A lavori edili
e in gran parte anche alle sostanze chimiche. I
terminati, questo strato di protezione va ri-mosso
pavimenti compositi contengono spesso resina
con un detergente idoneo (detergente in-tenso o di
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
33
base). Ormai esistono anche pavimenti di caucciù
6.5
Sughero
che escono dalla fabbrica già senza la pellicola di
cera. I relativi produttori possono fornire maggiori
Il sughero è un prodotto naturale che ricresce otte-
informazioni in merito.
nuto dalla corteccia esterna della sughera e presenta uno dei migliori bilanci ecolocigi. I pavimenti
6.4
Linoleum
in sughero sono elastici, forniscono un isolamento
termico, assorbiscono il suono dei passi e respin-
Il nome si compone dai termini latini linum «lino» e
gono i raggi solari.
oleum «olio» e indica l'olio di lino usato, oltre alla
farina di sughero, farina di legno e un tessuto di
Per proteggere un pavimento in sughero da una
iuta, quale materia prima. Le materie prime sono
rapida usura bisogna sigillarlo con una cera o con
quasi esclusivamente di origine naturale.
olio. Il pavimento in sughero possiede una superficie facilmente attaccabile e pertanto può essere
L'olio di lino mescolato a resine e ossidato a caldo
rivestito di una pellicola trasparente di PVC resi-
con aria in apposite celle, raggiunge uno stato
stente all'usura. Modificati in questo modo, i pavi-
solido. In seguito si aggiunge farina di sughero e di
menti sono relativamente scivolosi se si rovesciano
legno e si impasta il tutto per ottenere come pro-
dei liquidi. Per evitare l'espansione delle lastre, nei
dotto finito il cemento di linoleum. La pasta di
vani esposti continuamente all'umidita non vanno
linoleum risultante è compressa su una larghezza di
posati pavimenti in sughero.
due metri e stesa su una banda di tela di iuta. Gli
spessori in commercio sono di 2 fino a 4,5 mm.
Linoleum è facile da pulire e molto resistente agli
agenti chimici e all'usura.
34
Caratteristiche di diversi pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
7.
Pavimenti duri
possibile evitare la formazione di pozze d'acqua
posizionando il rivestimento con una pendenza da
7.1
Pavimentazioni autolivellanti in
1,5 a 2%.
resina sintetica
Per proteggere efficacemente i pavimenti in resina
I pavimenti in resina (poliuretano o resina epossi-
sintetica da eventuali danni, è opportuno inserire un
dica) consistono normalmente in un materiale sin-
bordo metallico sulle rampe e sugli altri bordi d'urto.
tetico bicomponente (resina e indurente). Questo
tipo di rivestimento tende per natura a essere sci-
7.2
Legno/parquet/laminato
voloso, soprattutto in condizioni di bagnato. Per
migliorare la loro resistenza allo scivolamento, pri-
Già a partire dal 17° secolo il parquet è parte inte-
ma della presa dei componenti plastici si aggiunge
grante dell'arredamento di edifici di rappresen-
una grana antiscivolo composta da silicio, corin-
tanza. La produzione industriale di parquet a listelli
done, quarzo e ossido di metallo. A seconda delle
e di parquet prefiniti, combinata a tecniche di posa
dimensioni granulometriche e del momento di ag-
facili e moderne, fa di questo materiale naturale uno
giungere la grana, è possibile produrre pavimenti
dei più apprezzati. Si distinguono due gruppi di
con diverse caratteristiche antiscivolo.
parquet in base al tipo di legno utilizzato: legno
duro (quercia, frassino, acero, faggio ecc.) e legno
In condizioni di bagnato e sporcizia questo tipo di
tenero (betulla, pino, abete ecc.). Esistono vari
rivestimento non è indicato negli ambienti in cui si
formati di parquet.
cammina a piedi scalzi (p. es. piscine), se prima non
è stato sottoposto a un trattamento antisdrucciolo.
Parquet incollato
Parquet in legno massiccio di piccolo formato,
Uno dei vantaggi dei pavimenti in resina sintetica è
spesso disponibile in unità già composte, da le-
la rapidità nei tempi di posa, la scarsa altezza da
vigare o trattare in superficie dopo la posa. Esempi:
terra che varia da 2 a 15 mm e la pedonabilità subito

parquet a mosaico
dopo l'installazione. Un altro vantaggio con-siste nel

parquet industriale
fatto che il pavimento può essere risvol-tato a parete

parquet dessin
di 8 a 10 cm. Questo facilita il lavag-gio del

parquet in legno di testa
pavimento e garantisce nel contempo la sua
impermeabilità.
Parquet massiccio
Parquet in legno massiccio con incastro a pettine o
I pavimenti in resina sintetica sono facili da pulire,
maschio e femmina, levigato e con trattamento
anche con idropulitrici a pressione, e possono essere
della superficie dopo la posa. Esempi:
proposti in numerose colorazioni.

parquet a listoni

lastre

pavimenti dessin
I pozzetti e gli scarichi d'acqua devono essere
installati dall'impresa costruttrice contemporaneamente alla posa in opera. Dopo i lavori di pulizia è
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
35
Parquet prefinito
Laminato
Parquet prefinito è il termine generale per qualsiasi
I pavimenti in laminato presentano un'elevata re-
tipo di parquet che esce dalla produzione già con
silienza, sono per lo più resistenti all'abrasione e
una superficie pronta, p.es. sigillata, oliata, cerata,
facili da mantenere. I moderni prodotti laminati
spazzolata ecc. Il parquet prefinito viene prodotto in
presentano finiture molto diverse e sono disponibili
diverse misure, in elementi mono- o multistrato e
in diverse classi di utilizzo, vale a dire per i più svariati
preparto per i diversi tipi di posa. Il parquet pre-finito
luoghi di applicazione.
viene incollato, inchiodato o posato flottante.
7.2.1 Trattamento superficiale dei
Parquet a listoni
rivestimenti in legno
Consiste in listoni massicci lunghi, piallati o levigati,
con incastro a pettine o a maschio e femmina e con
I pavimenti in legno devono essere sigillati oppure
pretrattamento o senza trattamento. Esempi:
trattati con olio o cera dopo la posa. Il parquet
blocchetti di abete, douglas, pitch-pine; abete rosso,
prefinito viene invece consegnato già sigillato e
pino, quercia.
trattato con olio o cera in fabbrica. Tutti i pavi-menti
in legno non provvisti di trattamento di finitura
Parquet a blocchetti
dovrebbero essere quindi sigillati oppure trattati con
Questo parquet è formato da blocchetti di grande
olio o cera dopo la posa.
formato, a spigolo vivo, già sigillati o non trattati, la
direzione delle fibre è perpendicolare al pavi-mento.
Dopo anni o decenni, se il pavimento presenta un
Il parquet a blocchetti è robusto e resistente alle
aspetto usurato, la sua superficie può essere ravvi-
sollecitazioni meccaniche. Nel gergo tecnico questo
vata con una levigatura e nuovi trattamenti super-
tipo di pavimentazione prende anche il nome di
ficiali. Dopo la ravivatura il pavimento appare pra-
parquet industriale. Si applica soprattutto negli
ticamente come nuovo e tale processo può essere
ambienti in cui si richiede un buon isolamento
ripetuto più volte, a seconda dello spessore dello
termico, elevata elasticità, buon isolamento acusti-
strato del legno.
co e una buona resistenza allo scivolamento, ossia
nelle scuole, nell'industria e nell'artigianato.
In linea di principio si distinguono due tecniche per
il trattamento superficiale.
Per realizzare una terrazza in legno o un passaggio
pedonale provvisorio sono presenti in commercio
Sigillatura
assi di legno già impregnate con scanalature longi-
Per sigillatura si intende un trattamento della su-
tudinali, allo scopo di garantire una maggiore
perficie con una vernice speciale. La sigillatura dei
resistenza allo scivolamento. Le assi possono essere
pavimenti in legno provoca la chiusura dei pori del
lasciate allo stato naturale oppure oleate. Le super-
legno e, creando una pellicola resistente e forte-
fici lisce o scanalate, le assi allo stato naturale o
mente adesiva, protegge la superficie da infiltra-
oleate diventano scivolose se sono bagnate.
zioni di sporco e umido.
36
Caratteristiche di diversi pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Per esperienza si sa che con questo trattamento
Questo trattamento produce i seguenti
superficiale si ottiene un pavimento piuttosto scivo-
risultati:
loso, soprattutto in presenza di polvere o acqua. Il

aspetto più vivo;
fornitore del materiale deve essere in grado di dare
raccomandazioni precise per ottenere la resistenza
la struttura del legno è più visibile e ha un

la superficie non è brillante ma ha un aspetto opaco vellutato e non provoca fastidio agli occhi;
antisdrucciolo richiesta.

i punti molto usurati (p. es. vicino alle porte)
La sigillatura del parquet produce i seguenti
possono essere trattati facilmente in un
risultati:
secondo tempo;


la superficie diventa opaca o brillante e quindi

il ravvivamento deve essere eseguito sull'intera
può procurare fastidio agli occhi (abbaglia-
superficie, ma in caso di riparazioni è possibile
mento);
anche limitarlo a determinate aree.
fin quando lo strato di vernice è integro, il pavimento è impermeabile allo sporco;

facile pulibilità e manutenzione, buona igiene;

minore resistenza ai graffi rispetto ai pavimenti
oliati/cerati;

i trattamenti di ravvivatura (levigatura, nuova sigillatura)
devono
essere
effettuati
solo
sull'intera superficie;

gli elementi del parquet sigillati in fabbrica
possono essere sostituti singolarmente e quindi
non necessitano di un nuovo trattamento
sull’intera superficie.
Oli/Cere
Per oli/cere si intende un trattamento della superficie con oli o cere speciali. L’esperienza insegna che
con questo trattamento si ottiene una buona qualità
antiscivolo. Anche in questo caso il forni-tore del
materiale deve essere in grado di dare raccomandazioni precise per ottenere la resistenza
antisdrucciolo richiesta. Un pavimento impermeabilizzato con oli o cere è tuttavia più soggetto a sporcarsi e quindi richiede una maggiore cura e pulizia.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
37
7.3
Vetro
no sensibile ai graffi rispetto al vetro chiaro. A seconda del grado di irruvidimento, il trattamento
Il vetro è un materiale interessante e in voga che può
migliora in modo notevole le caratteristiche antisci-
essere usato per il pavimento. È composto di materie
volo del vetro. Il pavimento in vetro richiede un im-
prime inorganiche disponibili in gran quantità in
pegno relativamente elevato in termini di pulizia se
natura e facili da smaltire. La superficie, molto
si vuole conservare la sua peculiare trasparenza.
omogenea e liscia, è facile da pulire e dunque molto
igienica.
In passato i pavimenti in vetro venivano impiegati
solo nell'architettura industriale. Le mattonelle di
vetrocemento posate nel calcestruzzo servivano a
dare luce alle cantine. Oggi le mattonelle di vetrocemento sono un elemento architettonico molto
utilizzato nell'edilizia moderna. Un'alternativa è
rappresentata dalle lastre di vetro spesse, posate in
una cornice di acciaio, impiegate come pavimento o
come gradini in una scala aperta. Queste migliorano le condizioni di luce e hanno un aspetto meno
grezzo delle mattonelle in vetrocemento.
Il vetro non trattato diventa facilmente scivoloso,
specie se vi si versano liquidi o sostanze grasse. Il
vetro non è resistente ai graffi. La sabbia rimasta
attaccata alle suole può agire da abrasivo. Si preferisce perciò usare il vetro acidato, sabbiato o molato, la cui superficie irruvidita è relativamente meFigura 12
Scala con pavimento in vetro
38
Caratteristiche di diversi pavimenti
Figura 13
I bordi delle intelaiature devono essere irruviditi
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
7.4
Cemento/calcestruzzo
Si riduce così il pericolo di creare ostacoli, anche se
la formazione di imper-fezioni è inevitabile. Queste
I pavimenti in calcestruzzo con additivi (anidrite,
pavimentazioni, specie negli ambienti esterni,
magnesia ecc.) si impiegano spesso nell’industria,
esigono un controllo e una manutenzione periodica.
nell’artigianato, nel commercio e nel settore pubblico. In genere si definiscono «pavimenti industriali» i pavimenti che devono soddisfare particolari
requisiti. Nel linguaggio corrente con questo termine si intende un pavimento particolarmente resistente all’usura e a sollecitazioni estreme (p. es.
colpi, urti, carichi pesanti), che deve soddisfare determinati criteri di resistenza fissati dal progettista.
La posa di uno strato di rivestimento, p. es. mattonelle, resine sintetiche ecc., può contribuire a migliorarne le caratteristiche. Nel costruire i pavimenti industriali su strato di sabbia o di ghiaia e sottofondo in calcestruzzo si applicano le tecniche della
costruzione di strade. Sebbene siano destinati in
primo luogo agli ambienti esterni, questi pavimenti
si usano anche in padiglioni o spazi coperti. Data la
convenienza economica, tale soluzione si adotta
non di rado anche per gli interni. Si consiglia di impregnare i pavimenti in calcestruzzo per impedire
l’assorbimento di oli, grassi ecc. Su sottofondo di
sabbia/ghiaia
sono
adatte
le
seguenti
pavimentazioni:

lastre di cemento con sigillatura dei giunti;

pavimenti autobloccanti e acciottolato;

rivestimenti bituminosi multistrato.
I pavimenti autobloccanti e l’acciottolato trovano
largo impiego negli spazi pubblici all’aperto. Rispetto alle superfici in lastre di cemento, questi pavimenti hanno molto più giunti. Per evitare i giunti
continui si ricorre a una tecnica di posa alternata e
pietre dalla forma idonea.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
39
7.5
Rivestimenti in metallo
sparsi sull’intera superficie camminandoci sopra.
L’acqua pulita, invece, non pone problemi.
La moderna architettura industriale e per uffici usa
da tempo acciaio e altri metalli per il rivestimento dei
In genere la lamiera striata in acciaio o alluminio con
pavimenti. Le lastre e i reticolati metallici sono
una marcata profilatura ha forti caratteristiche
disponibili in vari disegni e dimensioni. In commer-
antiscivolo. Esistono lastre di metallo piatte o gra-
cio si trovano anche lamine di metallo di vario spes-
dini perforati direttamente in produzione con un
sore (da 1 mm in su), che possono essere posate in
processo di punzonatura che produce avvallamenti
modo analogo ai rivestimenti resilienti; inoltre vi
a cratere con elevata resistenza antisdrucciolo. An-
sono lastre di metallo speciali, di differenti formati,
che le lamiere stirate hanno buone proprietà anti-
da posare sul pavimento come se fossero piastrelle.
scivolo grazie alle sbavature formatesi durante la
Hanno un’anima di legno dello spessore di
lavorazione.
12–19 mm, rivestita da una lamina di metallo.
Le applicazioni nell’ambito domestico sono limitate. Il metallo è freddo, non è adatto negli ambienti con bambini che giocano e talvolta è anche
difficile da pulire. I pavimenti in metallo sono utilizzati da persone che desiderano creare un’atmosfera high-tech nell’abitazione. Le lastre di acciaio
sono molto pesanti, perciò per i pavimenti in acciaio
antisdrucciolo si preferisce utilizzare grate aperte di
acciaio o di alluminio. Nella zona ingresso o di
entrata questo tipo di grata può assolvere la stessa
funzione degli zerbini.
La resistenza antisdrucciolo dei rivestimenti in metallo può essere migliorata con trattamento anodico, bugnatura, goffratura, speciale levigatura
Figura 14
Rivestimento in acciaio cromato in una zona pedonale coperta
antiscivolo e con l’applicazione di strisce antiscivolo
o di una pellicola antiscivolo trasparente.
A volte, con un processo di lavorazione particolare,
nei rivestimenti in metallo si inseriscono chiodi metallici antiscivolo a testa tonda oppure bolli gommati goffrati a bassissima usura. Va tuttavia considerato che i bolli gommati non sono adatti agli
ambienti in cui sul pavimento cadono grassi, olio,
cera o altre sostanze oleose che possono essere
40
Caratteristiche di diversi pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
8.
Pavimenti tessili
Caratteristiche particolari
La moquette presenta tre svantaggi: è sensibile
Tra i pavimenti tessili ricordiamo in primo luogo la
all’acqua, poco igienica se non trattata corretta-
moquette, suddivisa nelle due categorie principali
mente e difficile da pulire se molto sporca. Inoltre il
moquette in fibre sintetiche e moquette in fibre na-
materiale della moquette è meno resistente agli
turali. Oltre a questi pavimenti tessili vi sono anche
strapazzi rispetto ai pavimenti rigidi.
prodotti in erba sintetica senza riempimento, il cui
aspetto ricorda nettamente il tessuto.
I problemi sorgono nel passaggio dai pavimenti duri ai morbidi (tessili). Le persone spesso non sono in
Tra le finiture di moquette si distingue tra mo-quette
grado di adeguare il proprio modo di camminare alle
velour, tufted o agofeltrate (o agugliate). Il supporto
differenti caratteristiche dei materiali di rivesti-
dei rivestimenti in moquette può essere non
mento e rischiano di cadere o scivolare sul pavi-
apprettato, trattato con lattice, rivestito o dotato di
mento duro. Quindi, se in ambienti adiacenti si in-
doppio ancoraggio e di un rivestimento antiscivolo.
tende posare diverse tipi di rivestimenti con differente rischio di scivolamento, si consiglia di sceglie-
I pavimenti tessili oltre ad avere effetti positivi per le
re per tutti gli ambienti il rivestimento con le migliori
articolazioni sono caldi, fonoassorbenti e antical-
caratteristiche antiscivolo.
pestio e sono in vendita in diverse categorie di
prezzo e fatture.
Nell’eseguire la posa di moquette in rotoli o pannelli bisogna accertarsi che nei punti di congiun-
È opinione comune che questo i pavimento non sia
zione non si formino punti di inciampo sui bordi. In
scivoloso. Tuttavia, nei punti di elevato passaggio il
commercio si trovano pavimenti tessili realizzati
rischio di scivolare aumenta, sebbene ciò sia stato
senza giunzioni, quasi a misura del locale (fino a
raramente riscontrato. Un discorso analogo va fatto
13,50 m di larghezza). Sono disponibili in commer-
per i residui di detergente e per le moquette non
cio anche rivestimenti tessili speciali, che sono anti-
pulite correttamente, nelle quali lo sporco può agire
statici e se posati correttamente evitano la forma-
da lubrificante. Anche sulle moquette il rischio di
zione di elettroscariche.
scivolare è elevato se si cammina con scarpe nuove
con suole di cuoio lisce.
I rivestimenti tessili si usano ovunque si desideri una
pavimentazione confortevole al calpestio e fonoassorbente: quindi, nell’ambito domestico (ma
non negli ambienti bagnati e in cucina), negli edi-fici
amministrativi, negli uffici open space, negli alberghi, nei cinema, nelle entrate e nei mezzi di
trasporto.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
41
9.
Sintesi delle caratteristiche delle pavimentazioni
Pavimenti tessili
Asfalto colato con
pietrisco
Parquet legno
doppia sigillatura
Gomma con
struttura a bolli
Pavimento sintetico
fine PVC
Resina sintetica
ruvida
Lastre ceramiche
con profilo
Pietra artificiale
sigillata
Calcestruzzo duro
Caratteristiche di
pavimenti
Lastre ceramiche
smaltate
Tabella 7
Caratteristiche di pavimenti
buona
buona
buona
media
Resistenza a pressione
ottima
ottima
ottima
ottima
ottima
media
media
media
media
buona
Resistenza a colpi
media
media
media
media
buona
buona
buona
buona
Calore per piedi senza
pavimento riscaldato
pessima
pessima
pessima
pessima
a seconda buona
realizzazi
one
mediamedia
buona
buona
ottima
media
ottima
Contrazione/rigonfiament
o
a seconda buona
realizzazi
one
pessima
ottima
buona
media
media
media
ottima
buona
buona
esiguo
a seconda
realizzazio
ne
pessima
Resistenza a alcale
media
pessima
ottima
ottima
buona
buona
media
buona
pessima
Resistenza a acqua
buona
buona
ottima
ottima
ottima
ottima
pessima
ottima
pessima
Resistenza a olio e
carburante
a seconda ottima
realizzazi
one
media
ottima
ottima
buona
pessima
buona
pessima
pessima
Resistenza a solventi
a seconda
realizzazi
one
buona
gen.
buona
gen.
buona
media –
buona
media –
buona
dipende
da
umidità
media
buona
Resistenza a acidi
a seconda
realizzazi
one
pessima
ottima
media
pessima
pessima
media
buona
buona
buona
buona
buona
ottima
ottima
ottima
ottima
pessima
soddisfac
ente
pessima
buona
Resistenza a fuoco
a seconda
realizzazi
one
buona ottima
pessima
pessima
Pulibilità
a seconda
realizzazi
one
ottima
pessima
media
pessima
asciutto
bagnato
asciutto
bagnato
asciutto
bagnato
asciutto
bagnato
asciutto
bagnato
asciutto
bagnato
asciutto
Test resistenza
antisdrucciolo
materiale suola/profili
Stato pavimento
Gomma/profilo normale
++
++
++
o
++
++
++
++
++
+
++
+
++
Materiale termoplastico
profilo normale
Poliuretano profilo
normale
Poliuretano profilo fine
++
++
++
o
++
+
++
o
++
o
++
o
++
++
++
++
o
++
++
++
++
o
++
++
o
++
++
o
++
++
o
++
o
o
++
o
++
++
o
++
++
o
++
++
o
++
o
bagnato
media
asciutto
ottima
bagnato
ottima
asciutto
ottima
bagnato
ottima
asciutto
ottima
bagnato
Resistenza a usura
++
++
++
++
++
++
++
++
++
++
++
+
Bagnato: testato EMPA
Asciutto: valori da esperienze
++: sicuro / +: parzialmente sicuro / o: non sicuro
42
Caratteristiche di diversi pavimenti
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
10.
Sintesi dei campi di applicazione delle pavimentazioni
Tabella 8
Quale pavimento per quale impiego?
Pavimento
Impiego
Calcestruzzo corazzato, rivestimento in cemento
Magazzini, superfici viabili, garage
Piastrelle ceramiche (grès, klinker ecc.)
Esterni, entrate, bagni, ambito residenziale, edifici pubblici
Pietra artificiale (terrazzo ecc.)
Entrate, esposizioni, locali vendita
Resine sintetiche reattive
Ambienti bagnati, sottoposti a forte usura, magazzini, officine
Resine sintetiche legate con calcestruzzo
Ambienti bagnati, sottoposti a forte usura
Pannelli e passatoie sintetici
Vari ambienti di lavoro e trafficati
Pavimenti resilienti: gomma, PVC, linoleum, caucciù sintetico
Traffico pedonale, ambito residenziale, mezzi di trasporto
Rivestimenti in asfalto (piastre e asfalto colato)
Superfici viabili, ambienti di lavoro, vendita
Silolite
Ambienti di lavoro asciutti
Parquet in legno / sughero
Ambito residenziale, ambienti di lavoro asciutti, ambienti di prestigio
Pavimenti tessili
Ambito residenziale, uffici, ambienti asciutti con grado di sporco ridotto
Pietra naturale
Ambienti esterni, scale, ambito residenziale, reception, edifici pubblici
Rivestimenti in vetro
Ristorazione, ambito residenziale, amministrazione, locali di presentazione
Rivestimenti in metallo
Fiere, gastronomia, uffici, ambito residenziale, locali vendita
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Caratteristiche di diversi pavimenti
43
VII. Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione
1.
Pianificazione
2.1
Materiale per giunti
La pianificazione delle pavimentazioni deve essere
Va specificato che, in base alla norma SIA, i rivesti-
eseguita con la massima attenzione, dal momento
menti in piastrelle con fugature non possono esse-
che il pavimento è una voce che contribuisce in mi-
re considerati impermeabili all’acqua. Le differenti
sura rilevante alle spese di manutenzione di un edi-
caratteristiche di dilatazione e contrazione delle
ficio. Vanno considerati i seguenti aspetti:
piastrelle e del materiale utilizzato per i giunti com-

aspettative dei rivestimenti;
portano necessariamente la rottura coesiva dei

tipo di utilizzo, scopo;
giunti. I giunti in cemento sono il vero e proprio

condizioni normative;
punto debole di queste pavimentazioni. Il carico

norme (cap. III Criteri, 1° Norme);
dovuto al traffico su ruote e alla pulizia del pavi-

procurare
e
testare
un
campione
di
mento può creare problemi di erosione e rottura dei
superficie 1:1;
giunti. Il ripristino dei giunti richiede spesso un

decidere i materiali con largo anticipo;
intervento non indifferente. Un’alternativa è rap-

documentazione di appalto dettagliata;
presentata dall’impiego di materiale a base di re-sina

aggiudicazione a ditte specializzate;
epossidica, molto più elastico e resistente. Questo

piano di pulizia e manutenzione.
materiale è particolarmente indicato per edifici
pubblici, bagni, ambienti a uso commerciale ecc.
2.
Giunti
Prima di scegliere il materiale per le fugature è
opportuno chiarire i vari requisiti da soddisfare in
La fugatura va fatta in modo preciso e a regola
materia di igiene, tipo di pulizia, manutenzione ecc.
d’arte, in quanto può incidere in modo decisivo sul
valore d’uso, sulla durata e quindi anche sulla
sicurezza del rivestimento. Sigillante da utilizzare,
larghezza e spessore dei giunti vanno scelti con cura
in base al materiale posato e alla destinazione d'uso.
Oltre ai giunti tra singole piastrelle, vi sono giunti per
delimitare i campi di posa, quelli di dilatazione e di
congiunzione. I giunti per delimita-re i campi vanno
utilizzati dove la larghezza del sot-tofondo cambia,
per es. nelle superfici a L, U o T.
44
Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
3.
Inclinazione, deflusso
la copertura della canaletta di drenaggio non
presenta caratteristiche antiscivolo sufficienti, si
I dislivelli di oltre 4 mm, che si trovano inavverti-
dovrà posarla all’esterno della via di circolazione.
tamente in un pavimento, possono rappresentare
Negli spazi attigui alle pareti si consiglia la posa di
un ostacolo in cui incespicare, perché le persone che
piastrelle scanalate, in quanto facilitano la pulizia.
camminano su un pavimento piano di solito non
Una buona pulizia significa anche mantenere in-
prevedono che il pavimento possa presentare un
alterate nel tempo le caratteristiche della necessaria
dislivello in uno o più punti. Nelle vie di accesso agli
resistenza antisdrucciolo.
edifici si considera un ostacolo in cui incespi-care i
gradini di oltre 10 mm.
4.
Scale, rampe
Se si prevede una forte caduta di liquidi, occorre
In primo luogo vanno esaminati già in fase di
garantirne il deflusso rapido e sicuro. A tale scopo è
progettazione i requisiti che la costruzione deve
funzionale realizzare nel pavimento un’inclina-zione
soddisfare in relazione alle misure ideali, al tipo di
di almeno 1,5-2% (a seconda della struttura). Le
scala (a chiocciola, diritta) ecc. Inoltre la resistenza
canalette di drenaggio aperte devono avere una
antisdrucciolo del rivestimento posato sui gradini e
profondità massima di 2 cm e devono essere
sul pianerottolo deve soddisfare gli standard pre-
disposte in modo da non incrociare il trasporto di
visti per le modalità d’impiego secondo la «Lista dei
merci né altre vie di circolazione. In questo modo si
requisiti per pavimenti» 2.032.
previene la formazione di pozze che, secondo le
caratteristiche del liquido, possono danneggiare il
Un punto critico è rappresentato dallo spigolo
rivestimento del pavimento. Per facilitare il deflusso
anteriore del gradino, in quanto è spesso danneg-
si consiglia di non posare le piastrelle in modo
giato o usurato dal calpestio. Quando le scale sono
allineato e di scegliere giunti piuttosto stretti. Così
ricoperte con rivestimenti tessili, lo spigolo deve
facendo si riduce il rischio dell’inevitabile carico
essere opportunamente arrotondato, in modo da
d’urto dovuto al traffico. Lo scolo deve avere le
facilitare l’applicazione di forza sui bordi necessaria
stesse proprietà antiscivolo del pavimento. Se però
per l’incollaggio. Inoltre, il raggio a livello della
Figura 15
In mancanza di pendenza il deflusso dell’acqua non funziona
Figura 16
Gradini marcati delle scale
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione
45
pedata protegge da una rapida usura. È consiglia-
4.2
Pergolati
bile smussare il gradino verso l’interno per lo meno
nel terzo inferiore, per evitare che si possa restare
L’edilizia civile viene sempre più arricchita con per-
impigliati con il tacco della scarpa o con il tallone.
golati (aperti) esterni. Una struttura aperta consente
una buona ventilazione trasversale, ma ha lo
In genere la visibilità degli spigoli dei gradini deve
svantaggio che i pavimenti del pergolato possono
essere garantita con una sufficiente illuminazione.
bagnarsi (condensato, pioggia, neve). Per questa
La pedata del primo e dell’ultimo gradino di ogni
ragione
scala dovrebbe spiccare bene dal resto del pavi-
antisdrucciolo idonei. Dalle esperienze emerge che
mento. Le istruzioni per la riconoscibilità e la mar-
anche i pergolati aperti vanno protetti da pioggia,
catura di scale sono disponibili nella norma SIA 500
neve
«Costruzioni senza ostacoli».
caratteristiche antiscivolo del rivestimento. Per
e
si
devono
ghiaccio
per
scegliere
i
mantenere
rivestimenti
intatte
le
questo motivo i pergolati devono essere realizzati
Sui gradini delle scale con rivestimento in pietra na-
in modo chiuso (p. es. con vetro).
turale, marmo, legno, vetro ecc. può essere incisa
una scanalatura dietro lo spigolo, in cui applicare
Figura 17
Pergolato coperto, aperto
speciali strisce gommate per migliorarne l’aderenza. Il profilo di gomma deve sporgere solo di
pochi millimetri per evitare che si formino ostacoli o
per evitare che la protezione antisdrucciolo venga
danneggiata o intaccata nel tempo.
4.1
Scale esterne
Le pavimentazioni per le scale esterne vanno scelte
in base al loro uso. Bisogna dunque riflettere se la
scala è coperta o se è esposta alle intemperie. Per
quest’ultime esiste il pericolo che le caratteristiche
antiscivolo del rivestimento vengano ridotte dagli
Figura 18
Pergolato chiuso
agenti atmosferici tipo pioggia, neve o ghiaccio. Per
questo motivo è preferibile realizzare una scala
esterna coperta. Nei centri di cura e di riposo è
meglio evitare le scale esterne affinché l’accesso sia
sempre privo di ostacoli.
46
Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
VIII. Risanamento di pavimenti e successivo
miglioramento della resistenza antisdrucciolo
1.
Riparazioni
la ripresa della struttura con trattamento laser è
particolarmente idonea per la pietra naturale
Non appena si rileva un danno al pavimento,
lucidata o microlevigata oppure per il gres por-
seppure minimo, conviene intervenire tempestiva-
cellanato. Con un raggio laser si producono nella
mente. Se si attende a lungo, i lavori di riparazione
superficie dei microavvallamenti con un diametro
possono rivelarsi molto dispendiosi e aumenta il
medio di 200 g e una profondità di 30 g.
rischio di inciampi o scivoloni. Prima di risanare un
Essendo questi avvallamenti diverse migliaia per
pavimento si devono stabilire chiaramente i requisiti
metro
che esso deve soddisfare.
caratteristiche antiscivolo, sebbene evapori solo
quadro,
si
ha
un
aumento
delle
il 20% circa della superficie trattata. La
2.
Irruvidimento meccanico
misurazione
in
laboratorio
con
apposite
strumentazioni è una prova di facile esecuzione,
Già in fase di pianificazione dei materiali da
in quanto il trattamento con laser viene eseguito
impiegare si deve tener conto della resistenza
prima della posa. Il trattamento laser non intacca
antisdrucciolo necessaria che ad ogni modo potrà
la brillantezza dei colori della pietra naturale. La
essere migliorata anche in un secondo tempo, con
superficie può ulteriormente irruvidirsi con l’uso
diversi procedimenti:
lungo i bordi dei microavvallamenti, per esempio

irruvidimento (bocciardatura) della superficie
per depositi di sabbia o per altri agenti
con la bocciarda, soprattutto per i pavimenti in
meccanici, con un conseguente aumento della
pietra naturale;
resistenza antisdrucciolo.

levigatura o fresatura della superficie;

scanalature e applicazione di strisce di gomma
3.
Irruvidimento chimico
nelle zone di pericolo;


sabbiatura di pavimenti lisci: si badi che i
I trattamenti chimici possono essere eseguiti sulle
materiali utilizzati per la sabbiatura siano a
superfici minerali di pavimenti, per esempio sui
grana abbastanza grossa, per ottenere un buon
pavimenti in pietra naturale, artificiale o sui
effetto antiscivolo;
pavimenti in pietra senza giunti. Allo stesso modo si
fiammatura di pavimenti in pietra naturale e
possono trattare le superfici smaltate delle vasche da
artificiale: si verifica una lieve fusione a livello
bagno o dei piatti doccia. Questo trattamento non
della superficie, la parte superiore si stacca e
è adatto per i pavimenti in PVC, plastica e legno.
forma una struttura irregolare, leggermente
Tenendo conto delle caratte-ristiche specifiche dei
ruvida. Le superfici trattate in questo modo
diversi pavimenti sono stati creati vari prodotti
hanno una buona resistenza nel tempo;
efficaci per il trattamento chimico. In genere
bisogna distinguere tra prodotti a base di acido
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo
47
fluoridrico
(fluoruro)
per
il
trattamento
di
4.
Applicazione di strisce antiscivolo
rivestimenti quarziferi e prodotti senza acido
fluoridrico per il trattamento di rivestimenti in pietra
Nella prassi per aumentare in un secondo tempo la
calcarea. In seguito alla reazione scatenata dal
resistenza antisdrucciolo dei pavimenti si utilizzano
prodotto al contatto con i minerali presenti nel
diversi tipi di applicazioni, verniciature e strisce
pavimento,
antiscivolo. Per questo tipo di applicazione trovano
questi
ultimi
Modificando
la
struttura
rivestimento
si
può
vengono
disciolti.
superficiale
ottenere
un
del
impiego vernici da pavimento o rivestimenti
netto
antisdrucciolo. Spargendo sabbia di quarzo si
miglioramento delle proprietà antiscivolo.
formano superfici ruvide e granulose che però non
sono facili da pulire.
Tra i diversi trattamenti chimici occorre distinguere
Fino ad oggi si sapeva poco sull’efficacia e sulla
tra quelli applicati su un pavimento già posato e
resistenza di questi interventi. L’EMPA di San Gallo
quelli eseguiti in fabbrica prima della posa. Prima di
ha analizzato questi trattamenti in condizioni
applicare i prodotti sui pavimenti già posati si
pratiche, nell’ambito di un esperimento a lungo
procede a un’accurata pulizia per rimuovere
termine (vedi capitolo XI.2. Efficacia e resistenza dei
eventuali tracce di grasso, oli o altro tipo di sporco.
trattamenti antisdrucciolo sui pavimenti elastici,
In questo modo si garantisce inoltre che le sostanze
pag. 66).
chimiche possano agire in modo efficace e uniforme
su tutta la superficie. I prodotti vengono applicati
4.1
Rivestimenti per ambienti bagnati
calpestabili a piedi nudi
servendosi di appositi dispositivi con serbatoio o con
apparecchi a spazzole. Nel trattamento con tempi di
azione predefiniti e con l’impiego di prodotti a base
I pavimenti scivolosi devono essere sottoposti a un
di acido fluoridrico la reazione viene bloccata
risanamento durevole nel tempo. Se non è possibile
applicando carbonato di calcio sciolto in acqua
effettuarlo subito, in attesa di un risana-mento
oppure versando abbon-dante acqua sul pavimento.
radicale si può provvisoriamente rimediare a questo
Infine il liquido viene eliminato con l’ausilio di un
problema posando un rivestimento idoneo per
aspiraliquidi.
ambienti bagnati (per es. spogliatoi, docce, piscine,
idromassaggio, saune, barche).
Sul sito www.upi.ch – «Consulenza - Prodotti sicuri»
sono disponibili gli indirizzi dei prodotti con un
Solitamente si distingue tra due tipi di
marchio di sicurezza upi per i trattamenti dei
rivestimento:
pavimenti.

rivestimenti a struttura fine e flessibile a riccioli
in vinile, senza supporto: questi rivestimenti
sono alquanto leggeri (circa 2 kg/m2) e hanno
uno spessore di circa 10 mm;

rivestimenti a struttura vinilica aperta, senza
supporto: questi rivestimenti sono più pesanti di
quelli in riccioli vinilici (circa 4 kg/m2) e hanno
uno spessore di circa 6 mm.
48
Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Entrambi questi rivestimenti garantiscono buone
resistente a solventi, alcol, acidi, soluzioni basiche,
condizioni di sicurezza e confort al calpestio nelle
acqua marina, oli e grassi. Una volta asciutta, la
zone agibili a piedi nudi. La struttura aperta del
vernice è anche resistente al fuoco. Può essere
rivestimento consente il rapido deflusso dell’acqua.
applicata con temperature da -30 a +60 °C.
I rivestimenti per gli ambienti bagnati sono facili da
pulire, ma presentano il grande svantaggio di dover
La vernice è indicata per le più svariate superfici
essere rimossi per la pulizia del pavimento.
stabili. È adatta sia al traffico di veicoli che di pedoni,
ha un’usura molto ridotta anche con sollecitazioni
4.2
Rivestimenti/vernici antiscivolo
elevate e frequenti. È un rivestimento meno adatto
per le aree calpestabili a piedi nudi, poiché la
Diversi sono i rivestimenti antiscivolo che possono
superficie è talmente ruvida che in caso di caduta
essere utilizzati a seconda della destinazione d’uso
può causare escoriazioni. Per le superfici in
del pavimento e dei requisiti da soddisfare.
calcestruzzo, legno, metallo e in molti altri materiali
si consiglia l’applicazione di un fondo speciale, che
Il pericolo di scivolare esiste non solo sui pavimenti
garantisce una migliore durata e resistenza della
in pietra o piastrelle, ma anche su una serie di
vernice antiscivolo.
materiali come la plastica, il PVC, il linoleum, la
resina da colata e il parquet. L’esperienza dimostra
che le cere e le emulsioni solitamente utilizzate nel
processo di pulizia sui pavimenti appena citati non
garantiscono proprietà antiscivolo durevoli, anzi,
spesso producono l’effetto contrario se l’ambiente è
bagnato. Vi sono nuovi rivestimenti antiscivolo con
struttura microgranulare a base di materie plastiche,
che
vengono
applicati con
un
processo di
laminazione. Si forma una pellicola sottilissima con
minuscoli bolli, che garantisce una migliore aderenza al pavimento. Questo rivestimento incide in
maniera irrilevante sull’estetica dei pavimenti.
Il prodotto è a base di un materiale a due
componenti con una straordinaria resistenza. Il
tempo di presa è molto più breve rispetto alle
equivalenti vernici antiscivolo monocomponente. Il
tempo di applicazione è di circa 2 ore, a una
temperatura di almeno 10°C. La vernice viene
applicata con un rullo e forma uno strato con una
struttura molto forte e ruvida. Il prodotto è
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo
49
IX. Pulizia, protezione e cura
Oltre a essere le superfici più ampie da pulire nella
I pavimenti sono una parte dell'edificio e vengono
manutenzione, i pavimenti sono anche soggetti alle
utilizzati per diverse attività. Utilizzo, pulizia, prote-
maggiori sollecitazioni dovute sia all’uso sia alla pu-
zione e cura, ristrutturazione o sostituzione di un
lizia. Il pavimento scelto deve soddisfare i requisiti
rivestimento comportano modifiche della struttura
della proprietà antiscivolo e essere resistente alle
superficiale e della proprietà antiscivolo. Di conse-
sollecitazioni chimiche e fisiche alle quali sarà sot-
guenza cambiano anche le condizioni per la manu-
toposto. Le misure di pulizia, cura o protezione de-
tenzione dell’edificio. I sistemi di pulizia e di cura, gli
vono garantire e preservare la proprietà antiscivolo.
intervalli e i risultati della pulizia devono essere
periodicamente controllati e adeguati.
Conoscere i requisiti e le condizioni menzionati e
pianificare e attuare le misure idonee è un compito
molto impegnativo per gli «addetti alla pulizia». La
mancanza di una valutazione complessiva comporta l’esigenza in un secondo tempo, in fase di utilizzo, di compromessi nell’ambito della pulizia degli
edifici che necessariamente producono ri-sultati
insoddisfacenti, conflitti e principalmente maggiori
costi. Un contributo alla soluzione può essere dato
solo favorendo la comunicazione tra tutti gli
operatori addetti e attribuendo una oppor-tuna
importanza alla pulizia.
Figura 19
Addetti alla pulizia
50
Pulizia, protezione e cura
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
1.
Influenza della progettazione sulla
2.
Creare condizioni favorevoli
2.1
Accesso all’edificio
pulizia
In edifici nuovi, ristrutturazioni o rifacimenti di edifici la progettazione decide per decenni se con un
I pavimenti esterni diventano sdrucciolevoli non solo
costo sostenibile è possibile ottenere la pulizia e l’i-
per la neve e il ghiaccio, anche l’inquinamento
giene desiderate. Una progettazione intelligente,
atmosferico (alghe, fuliggine, usura di pneumatici
che tenga conto dei lavori di manutenzione nella
ecc.) crea un effetto saponato sui pavimenti,
fase di utilizzo, non solo favorisce la proprietà anti-
quando sono bagnati o umidi. Essi devono quindi
scivolo dei pavimenti, ma contribuisce anche a no-
essere realizzati in modo da poter essere puliti e
tevoli risparmi per la manutenzione. Così si può
liberati dalla neve in modo funzionale e da con-
evitare che, a causa della pressione dei costi, si tra-
sentire il deflusso automatico dell'acqua. La pulizia
scurino le misure di pulizia e di cura necessarie.
dei pavimenti esterni fa parte della manutenzione
La percentuale dei costi della pulizia nelle spese di
nel capitolato d’oneri.
gestione può raggiungere anche il 50%, a seconda
dello stato e dell’utilizzo degli edifici. In rapporto al
2.2
Ingresso
totale dei costi di costruzione risulta un costo
annuale del 3–6%. Calcolando un totale dei costi di
Spesso la prima impressione che si ha in un in-gresso
costruzione di CHF 10 000 000 e spese di pulizia del
è quella determinante. I pavimenti sporchi non solo
5%, i costi per le pulizie raggiungono quindi in 20
pregiudicano l’immagine, ma riducono anche la
anni il totale dei costi di costruzione.
durata dei rivestimenti. Sporco e umido sulle
superfici lisce rappresentano inoltre un perico-lo da
non sottovalutare. Circa il 70–80% di tutto lo
sporco viene portato nell'edificio dall'esterno. Se gli
utenti trasportano in media 70 grammi di sporco, si
può facilmente calcolare quali siano le quantità di
sporco che si accumulano quotidianamente in un
Figura 20
Costi gestione
Figura 21
Pavimentazione esterna
9%
3%
8%
31%
49%
Manutenzione
Tassa immobiliare
Colsti pulizia
Energia
Personale servizio
Fonte: Heinz Lüthi, Zurigo
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Pulizia, protezione e cura
51
edificio. Un aiuto viene dato dalle cosiddette
2.3.1 Requisiti delle infrastrutture
barriere antisporco, che oltre allo sporco catturano
anche l’acqua. Tutti i dettagli sono riportati nel

Locali per la pulizia: spazio sufficiente per
capitolo X.2. Barriere antisporco, pag. 58. Una
macchinari, attrezzi e prodotti chimici (carrelli
tettoia davanti alle entrate degli edifici offre inoltre
con vasche di raccolta), attacchi dell’acqua,
un’efficace protezione dagli agenti atmosferici (cap.
sgocciolatoi, pozzetto di scarico a pavimento di
X.6. Protezione contro gli agenti atmosferici,
sufficienti dimensioni (smaltimento delle acque
pag. 63).
nere), lavatrice e asciugatrice per i panni per la
pulizia (non sono sufficienti gli elettrodomesti-
2.3
Infrastrutture per la pulizia
ci). Negli edifici di grosse dimensioni si con-siglia
di distribuire diversi locali per la pulizia nei vari
Per i lavori di pulizia e cura sono necessarie alcune
piani.
infrastrutture logistiche prima, durante e dopo l’e-

Gestione di rifiuti e materiali recuperabili
secuzione dell’ordine: consegne, deposito di at-

Allacciamento della corrente e dell’acqua:
trezzi per la pulizia, macchinari, prodotti chimici
in tutte le aree in cui si deve fare la pulizia
ecc., smaltimento, lavare e asciugare i panni per la
devono essere presenti attacchi in numero
pulizia, la lista può essere allungata a piacimento. Le
sufficiente.
infrastrutture mancanti o carenti intralciano o

Ascensori: i macchinari e gli attrezzi per la puli-
impediscono una pulizia funzionale, con ingenti
zia sono acquisti costosi. Per evitare di dover
conseguenze di costi. Mentre per le infrastrutture
acquistare diversi macchinari per ogni piano,
necessarie per l’utilizzo si investono molti soldi, per
negli edifici di grandi dimensioni vale la pena
quelle della pulizia spesso si può disporre di molto
installare un ascensore di misure propor-
meno o addirittura di niente. È importante che già
zionate.
durante la pianificazione di un edificio si attribuisca

Luce: vi sono locali che, a seconda dell’uso, ri-
l’importanza necessaria all’infrastruttura per la
cevono poca luce oppure nei quali dopo la
pulizia.
chiusura dell’edificio – spesso è proprio allora
che vengono fatti i lavori di pulizia – la luce
viene abbassata al minimo. Fare i lavori di pulizia
nella penombra non solo è molto faticoso e
rischioso,
ma
spesso
comporta
risul-tati
insoddisfacenti, perché non si riesce a ve-dere
lo sporco. Con i sistemi di controllo della luce
moderni si può talvolta aggiungere una
cosiddetta luce per le pulizie.
52
Pulizia, protezione e cura
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
2.4
Pulizia del cantiere
3.
Pulizia dell’edificio
I pavimenti spesso vengono posati già prima che un
Senza dubbio lo sporco (materiali nel posto sbaglia-
edificio venga ultimato. Malgrado le misure pro-
to) può causare cadute e scivoloni. I materiali scivo-
tettive (copertura del pavimento) non si può evitare
losi formano uno strato intermedio tra il rivesti-
l’accumulo di detriti di cantiere sul pavimento finito.
mento del pavimento e la suola della scarpa oppu-
Le attività come camminare, spostare e tra-sportare
re il piede, negli ambiti calpestabili a piedi nudi.
materiali, installare impalcature o scale possono
Anche il metodo di pulizia e i prodotti detergenti,
danneggiare il pavimento in maniera per-manente.
disinfettanti e di cura utilizzati hanno una funzione
Questo problema può essere minimiz-zato con una
importante. Infatti i prodotti per la cura a base di
pulizia mirata durante i lavori di costruzione:
olio, cera o polimeri, i detergenti a base di sapone, i




pulizia generale del cantiere: durante i lavori
prodotti per la cura che formano una pellicola e le
di costruzione, requisito: pavimento spazzato
cere possono pregiudicare la proprietà antiscivolo.
pulizia a fondo del cantiere: alla fine dei
Non vanno dimenticati i metodi che formano strati
lavori, requisito: senza polvere e macchie
protettivi durevoli. Dopo un trattamento di questo
pulizia finale: ulteriore pulizia prima dell’occu-
tipo il rivestimento del pavimento non presenta più
pazione
le stesse caratteristiche previste nella costruzione.
trattamento protettivo: primo trattamento /
prima cura
La pianificazione e l’organizzazione della pulizia del
cantiere spesso avviene poco prima della fase di
utilizzo. Se all’ultimo minuto si chiama un’equipe
per la pulizia, spesso manca il personale che ha
esperienza dei materiali da pulire, con conseguenti
risultati insoddisfacenti. I lavori di pulizia durante e
prima della fase di utilizzo devono essere integrati e
organizzati già nella pianificazione e i risultati
ottenuti devono essere controllati.
Figura 22
Pulizia di un edificio
Fonte: VERMOP Salmon GmbH, DE
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Pulizia, protezione e cura
53
3.1
Che cosa rende scivolosi i
3.2
Scopo della pulizia
pavimenti?
Pulizia e igiene
Messo che un pavimento soddisfi i requisiti di resi-
Per mantenere la pulizia e l’igiene occorre rimuo-
stenza antisdrucciolo, sia stato scelto correttamen-
vere lo sporco ed eliminare i microrganismi.
te in funzione dell'utilizzo e posato a regola d'arte,
protetto durante i lavori di costruzione e pulito cor-
Mantenimento del valore
rettamente alla chiusura del cantiere: perché i pavi-
Lo scopo del mantenimento del valore è una dura-
menti possono comunque essere scivolosi?
ta del pavimento quanto più lunga possibile.
Sporcizia

Caratteristiche d’uso
-
sciolta
I requisiti iniziali posti per i pavimenti devono resta-
-
tenace
re invariati per molto tempo.
-
viva (batteri)
Azioni chimiche

Estetica
I pavimenti con un’estetica pulita garantiscono una
-
prodotti per la cura e la protezione non
determinata dose di sicurezza. Gli elementi di
idonei o utilizzo improprio
intralcio possono essere immediatamente individu-
prodotti per la pulizia non idonei o utilizzo
ati ed eliminati. Inoltre i pavimenti puliti si pre-
improprio
sentano meglio.
-
residui di sporco e di prodotti chimici
-
disinfettanti (in casi specifici)
Azioni fisiche

-
strumenti di lavoro abrasivi (rovinano gli
«spigoli» dei pavimenti)
-
perdita di aderenza (sporco o residui chimici
che riempiono i micropori)

54
Acqua o umido
Pulizia, protezione e cura
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
3.3
Programma di pulizia, protezione,
cura e igiene
3.4
Vantaggi di pulizia, protezione e
cura
I requisiti per la pulizia degli edifici non devono
Come già accennato, gli investimenti in pulizia,
essere sottovalutati. Tempo, pressione dei costi,
protezione e cura dei pavimenti non sono voci del
allungamento degli intervalli tra le pulizie,
budget da sottovalutare. Come mostra la Figura 19,
molteplici tipi di rivestimenti, innumerevoli sistemi
le spese di personale incidono con circa il 90% sulle
di pulizia e di cura e diversi metodi di pulizia e
spese di pulizia.
requisiti per la qualità comportano l'esigenza di
una procedura pianificata, per esempio:
Tendenzialmente si cerca di ridurre le spese di

rilevamento dei locali
pulizia. È ovvio che vengono allungati gli intervalli

classificazione delle zone igieniche
tra le pulizie, per risparmiare spese di personale,

rilevamento dei tipi di rivestimento
oppure che i servizi vengono affidati a ditte più

previsione dello sporco possibile
economiche. Malgrado gli interventi per rispar-

richiedere le istruzioni per la cura al produttore
miare si deve in ogni caso garantire la proprietà
del rivestimento
antiscivolo dei pavimenti, perché il risparmio non

eseguire eventuali test di pulizia
deve andare a discapito della sicurezza. Se gli

definire gli standard di pulizia e igiene
investimenti per la manutenzione vengono percepiti

stabilire il numero di pulizie (intervalli)
come centro di utilità invece che centro di costo,

definire i metodi di pulizia
questa voce delle spese viene anche ponderata in

strumenti

di
lavoro
utilizzati
(macchinari,
maniera positiva: maggiore durata dei pavimenti,
attrezzi e prodotti chimici)
aspetto gradevole, igiene perfetta e non ultimo
formazione/tecnica di lavoro del personale
evitare infortuni dovuti a cadute e scivoloni, con
addetto alla pulizia
elevate conseguenze di costi.

impiego di personale

processi di lavoro

valutazione dei costi

controlli

adeguamento del programma o modifiche in
Figura 23
Costi pulizia
caso di condizioni modificate
4%
4%
5%
87%
Costi manutenzione
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Costi materiale
Costi amministrativi
Costi personale
Pulizia, protezione e cura
55
X. Misure complementari
La
presente
documentazione
tratta
il
tema
1.1
Grigliati in metallo
«Pavimenti sicuri». Ovviamente i pavimenti devono
essere sicuri in quanto tali. Una serie di misure
I grigliati in metallo vengono utilizzati in tre diverse
complementari consente tuttavia di aumentarne la
forme: grigliati saldati a pressione, griglie in metallo
sicurezza per gli utenti. Combinando i fattori
pressato e griglie a incastro. Sono elementi
materiali, pulizia e manutenzione con una serie di
prefabbricati, facili da montare e smontare. La loro
misure complementari si ottiene un risultato
portata è tuttavia limitata dalla loro struttura
veramente ottimale.
costruttiva. A seconda della distanza degli appoggi
possono essere percorsi da veicoli (auto, carrelli
1.
Grigliati
elevatori ecc.). Poiché lasciano passare luce, aria,
sporco e liquidi vengono impiegati spesso come
I grigliati sono coperture, percorribili da persone o
passatoie, scale, pianerottoli, scalini oppure come
veicoli, per passatoie, cavalcavia, scale, entrate ecc.
barriere antisporco (zerbini). I grigliati sono di regola
Sono abbastanza leggeri, ma al tempo stesso hanno
antiscivolo. L’utilizzo negli ambienti con pericolo di
un’elevata portata con una rigidità propria. Inoltre
scivolamento è ammesso solo se la superficie e
consentono il passaggio di luce, aria, liquidi e delle
sagomata.
precipitazioni atmosferiche. I grigliati vengono
realizzati in metallo (acciaio, leghe d’alluminio,
Se i grigliati in metallo sono sottoposti a carico
ottone), legno o plastica e, a seconda della
eccessivo, rischiano di torcersi e quindi non possono
destinazione d’uso, devono soddisfare determinati
essere più posati perfettamente a filo del terreno e
requisiti in termini di resistenza alla corrosione, allo
sporgono con un angolo o un lato, diventando un
scivolamento ecc. Le griglie in plastica vengono
eventuale ostacolo difficilmente visibile. Non basta
utilizzate prevalentemente nel settore degli impianti
fissare con viti i grigliati danneggiati per cercare di
sanitari, anche se sempre più frequentemente
stanno sostituendo le griglie in metallo tradizionali.
Figura 24
Struttura di una griglia a denti di sega
Questo vale soprattutto per i prodotti in vetroresina
(VTR).
56
Misure complementari
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
ripristinarne la forma, ma occorre sostituirli, perché
molti colori) garantisce inoltre una protezione
la loro capacità portante è comunque diminuita.
anticorrosiva praticamente totale. I grigliati di buona
fattura, inoltre, non presentano angoli nascosti dove
Per motivi di sicurezza è opportuno posare i grigliati
si accumula lo sporco, come invece accade nei
in modo che non possano spostarsi né ribaltarsi. Si
cordoni di saldatura dei grigliati di metallo. I prodotti
consiglia di verificare periodicamente se sono fissati
in plastica si puliscono velocemente e a fondo con
correttamente. Per evitare che i grigliati possano
l’idropulitrice. La scelta accurata del profilo del
essere spostati o rimossi impropriamente si possono
sottofondo facilita il deflusso dei liquidi evitando la
utilizzare diversi sistemi di posa (per esempio
formazione di pericolosi ristagni. Molti grigliati
fissandoli con viti al sottofondo ecc.).
hanno la superficie calpestabile con una ottima
aderenza
Le proprietà antiscivolo dei grigliati possono essere
e
garantiscono
quindi
una
buona
resistenza antisdrucciolo.
aumentate con l’impiego di cavità a denti di sega o
a semicerchio o di bolli gommati oppure con
In pratica vi sono svantaggi solo se si scelgono
l’applicazione di sostanze antiscivolo legate con
grigliati non adatti ovvero se la superficie è troppo
resina, come la sabbia quarzosa.
morbida oppure se la plastica non è resistente ai
prodotti detergenti. Una posa in opera non corretta
1.2
Grigliati in plastica
potrebbe impedire il rapido deflusso del detergente.
L’impiego di grigliati, sopratutto di grigliati portanti,
in PVC o vetroresina (VTR) deve essere oggetto di
attente verifiche. In genere non si raggiungono
portate come per quelli in metallo, se si devono
assorbire
sollecitazioni
statiche
o
dinamiche
particolarmente elevate. Negli ambienti bagnati
calpestabili a piedi nudi, per es. piscine o impianti
sportivi, si dà maggior rilievo ad altri criteri, per es.
le proprietà antiscivolo, l'igiene, il comfort al
calpestio ecc.
L’elasticità
della
plastica
combinata
con
le
dimensioni delle travi rende il pavimento morbido o
resiliente. Grazie a queste caratteristiche molti
produttori riescono a ottenere un maggiore comfort
al calpestio e al camminamento, che dovrebbe
contribuire anche a ridurre i dolori agli arti inferiori
e alla regione sacrale. Rispetto al metallo, la plastica
tende a trasmettere molto meno il freddo diffuso da
liquidi o dal pavimento. La plastica (disponibile in
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Misure complementari
57
2.
Barriere antisporco
2.1
Tappeti in profilati d’alluminio
Come risaputo, gran parte dello sporco viene
Questi elementi sono costituiti da classiche griglie o
introdotto negli edifici dalle scarpe. A tale scopo si
profilati d’alluminio speciali, incassati a filo del pa-
può intervenire con una combinazione di vari tipi di
vimento. I bordi dei profilati sono spesso provvisti di
barriere antisporco. Uno zerbino di cinque metri
una finitura in tessuto. I profilati in metallo anti-
nella zona di entrata può catturare circa l’80% della
torsione e spesso con caratteristiche fonoassorbenti
sporcizia e dell’acqua trasportata. Affinché questo
del rumore da calpestio hanno sovente una parte in
sistema sia efficace è importante prevedere una
fibra di cocco, fibre tessili o nylon con uno speciale
barriera per lo sporco grossolano davanti alla porta
trattamento. A seconda della loro fattura sono
d’ingresso, ossia all’esterno, e una zona di raccolta
adatti agli ambienti interni o esterni.
dell’umidità e della polvere dopo la porta d’ingresso,
ossia nell’interno. I benefici desiderati si ottengono
I tappeti in profilati d’alluminio devono
solo con barriere antisporco pulite e asciutte,
soddisfare i seguenti requisiti:
pertanto

questi
oggetti
devono
essere
scarpe;
periodicamente puliti e all’occorrenza sostituiti.
Principalmente nei mesi invernali, in presenza di

catturare lo sporco bagnato dalle suole delle
scarpe e asciugare le suole bagnate;
acqua e neve, bisogna prestare una particolare
attenzione a queste zone.
catturare lo sporco secco dalle suole delle

trattenere efficacemente lo sporco senza che
possa essere trasportato da altri utenti (effetto
tampone);

restare puliti il più a lungo possibile;

garantire un determinato livello di igiene, a
seconda della destinazione d’uso;

mantenere il valore dei pavimenti.
Vi sono sistemi tessili multifibre capaci di assorbire
Figura 25
Schema di una barriera antisporco eseguita correttamente
sia lo sporco secco che bagnato.
Negli ambienti particolarmente esposti allo sporco si
provvede all’applicazione di strisce a spazzola sui
profilati portanti o di bordi graffianti per catturare lo
sporco che aderisce tenacemente alle suole. Lo
sporco rimosso viene quindi veicolato nello spazio
sotto i profilati portanti e qui si accumula fino alla
successiva pulizia. Per lo spazio sotto i profilati
portanti
sono
disponibili
sistemi
di
barriere
antisporco a vaschette, nei quali il calcestruzzo
polimerico impermeabile, ingelivo e a prova di
agenti chimici facilita la pulizia.
58
Misure complementari
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
2.2
Tappeti antisporco
Perciò per questi tappeti sono disponibili i cosiddetti
profili antinciampo o profili iniziali, che vengono
Questi tappeti vengono posizionati a terra per
posti di norma tutt’intorno al tappeto e consentono
fungere da barriera antisporco e sono disponibili per
un passaggio graduale dal punto zero del pavimento
ambienti interni o esterni. Vi sono anche modelli nei
fino alla superficie del tappeto, senza una marcata
quali, come per i «tappeti in profilato d'alluminio»,
pendenza.
le strisce gommate sono alternate a listelli
d’alluminio.
In altri modelli, i profilati in caucciù sintetico, disposti secondo un determinato ordine, catturano lo
sporco, che si accumula sotto il piano di calpestio
fino alla successiva pulizia. I tappeti antisporco offrono il vantaggio di assorbire bene il microsporco,
la polvere e i liquidi anche in grosse quantità. Secondo le indicazioni dei produttori, alcuni prodotti
assorbono da 2 a 5 litri di acqua per m2. Le fibre
hanno la capacità di trattenere persino olio e grassi. Le fibre di nylon sono molto robuste e, oltre a
catturare efficacemente lo sporco, hanno un po-tere
pulente molto più elevato delle fibre in coto-ne. La
struttura tessile è applicata in genere su un supporto
di gomma vinilica o nitrilica che svolge un’azione
impermeabilizzante e, al tempo stesso, antiscivolo
tra il tappeto e il pavimento. In questo modo si
previene il rischio di scivolamento degli utenti.
La barriera antisporco ideale deve essere concepita
in modo da non poter essere raggirata dall’utente.
La sua lunghezza deve essere tale che la persona
deve calpestarla con almeno 5 o 6 passi, prima di
entrare nell’edificio (quanto più lunga, tanto
meglio).
I tappeti posati all’ingresso devono essere incassati
a filo con il pavimento, per evitare che si formino
eventuali ostacoli. Dal momento che i tappeti antisporco sono appoggiati sul pavimento è particolarmente importante evitare la formazione di ostacoli.
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Misure complementari
59
3.
Segnaletica orizzontale
3.2
Nastri segnaletici
L’impiego della segnaletica orizzontale fa parte delle
Vi sono nastri segnaletici realizzati con una pellicola
cosiddette «misure tecniche di protezione» ed è
speciale visibile anche di notte. Sono adatti quando
l’ultimo provvedimento da applicare in ordine di
il segnale di pericolo deve essere visibile anche al
importanza. Solo in mancanza di provvedimenti
buio o in caso di mancanza di corrente (misure, per
idonei
e
es. lunghezza 400 cm, larghezza 5 e 10 cm). Altri
personale si deve ricorrere a cartelli segnaletici,
nastri segnaletici hanno anche una superficie anti-
segnalatori ecc. Alcune informazioni utili sono
scivolo, che li rende adatti per l’applicazione sulle
illustrate negli opuscoli Suva «Vie di circolazione
pedate dei gradini e sui pavimenti lisci, per segna-
interne aziendali» (codice 44036) e «Segnaletica di
lare i punti pericolosi (misure, per es. lunghezza
sicurezza» (codice 44007) e possono essere ordinate
1600 cm, larghezza 7,5 cm).
di
carattere
tecnico,
organizzativo
su www.suva.ch/waswo.
3.1
Segnaletica a pavimento
I segnali a pavimento in polipropilene, leggeri e
resistenti, attirano l’attenzione sui pericoli con
simboli vistosi e con il loro tipico colore giallo. Grazie
alla loro struttura, facile da ripiegare e salvaspazio,
sono il mezzo ideale per delimitare e segnalare
provvisoriamente zone di pericolo temporaneo.
Questi segnali si prestano sia per l’uso in ambienti
interni che all’esterno (edifici pubblici, scuole,
piscine, centri commerciali, ospedali, case di cura
ecc.). La segnaletica a pavimento può essere
ordinata alla Suva su www.suva.ch/waswo.
Figura 26
Segnaletica a pavimento
60
Misure complementari
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
3.3
Strisce segnaletiche antiscivolo
3.4
Segnali di pericolo
Le strisce con speciale rivestimento antiscivolo sono
Non serve segnalare a lungo una situazione di
la soluzione ideale per migliorare l’aderenza sui
pericolo con un segnale di pericolo, l’unica solu-
gradini molto sdrucciolevoli, riducendo nel con-
zione efficace è rimuovere il pericolo. I segnali di
tempo il pericolo di inciampare. Le strisce anti-
pericolo dotati di simboli chiari devono essere
scivolo luminescenti segnalano la presenza di
impiegati solo per un periodo di tempo limitato. La
gradini anche al buio, per es. se manca la corrente.
combinazione di colore, pittogramma e testo è
facilmente comprensibile e visibile anche da lontano
Vi sono anche rivestimenti con strisce segnaletiche
(misure, per es. 30 cm x 20 cm).
riflettenti. Altri rivestimenti sono flessibili e possono
essere utilizzati per la maggior parte delle superfici
non piane, ricurve o piegate a gomito oppure
sagomate. Con un martello di gomma si può
adattare il rivestimento perfettamente al profilo del
sottofondo (per es. lamiera striata ecc.).
Figura 27
Nastri antiscivolo indicano i bordi dei gradini
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Figura 28
Segnali di pericolo
Misure complementari
61
4.
Costruzioni senza ostacoli
In particolare nei grandi spazi pedonali (stazioni,
centri
commerciali,
zone
pedonali)
questa
Sempre più persone sono in grado di gestire in
segnaletica facilita l'autonomia di movimento degli
modo autonomo e indipendente la loro vita
ipovedenti. L’applicazione della norma semplifica
nonostante
perfetta
l’accesso agli edifici e agli spazi pubblici anche alle
integrazione occorre una rete, quanto più capillare
persone non disabili. Se già in fase di progettazione
possibile, di edifici e spazi pubblici a misura di
si tiene conto di questi requisiti, non si aumentano
disabili. Le barriere architettoniche colpiscono
ulteriormente i costi.
una
disabilità.
Per
una
soprattutto chi ha difficoltà di deambulazione, chi
usa un rollator, chi è costretto in carrozzella, gli
5.
Abitazioni destinate agli anziani
ipovedenti o i non vedenti, gli audiolesi o i non
udenti. Gli spazi vitali e gli edifici privi di barriere
Nelle abitazioni destinate agli anziani hanno dato
architettoniche possono essere usati da tutte le
ottimi risultati le pavimentazioni opache, non
generazioni senza difficoltà e senza aiuto da parte
riflettenti, senza fughe e senza disegni vistosi e a
di terzi. La norma SIA 500 «Costruzioni senza
contrasti elevati. In questo modo è possibile vedere
ostacoli» stabilisce i requisiti da rispettare per la
i punti dove si potrebbe inciampare. I riflessi
pianifica-zione, la progettazione e la costruzione di
possono abbagliare e ostacolare l’orientamento. Per
edifici pubblici, edilizia residenziale e costruzioni con
questo motivo al momento della scelta del
posti di lavoro. Nell’Appendice B di questa norma si
pavimento va anche scelta un’illuminazione che
può ricavare da una tabella l’eventuale idoneità di
illumina in gran parte con luce indiretta.
un determinato tipo di pavimento sotto gli aspetti di
I pavimenti nelle abitazioni destinate agli anziani
carrabilità, calpestabilità e resistenza antisdrucciolo.
devono essere facili da pulire. Va tenuto conto che
Nelle aree pedonali devono essere installate
le superfici opache antiscivolo lucidate con metodi
segnalazioni tattili e ottiche sul suolo secondo la
di pulizia impropri possono diventare lucide e
norma SN 640852 «Segnalazioni tattili e ottiche per
scivolose.
pedoni non vedenti o ipovedenti».
Nelle case di cura i pavimenti con disegni nonché
colori e contrasti di chiaro/buio forti possono
causare paura nelle persone che soffrono di
Figura 29
Guide tattili per non vedenti
demenza. I cambiamenti di colore possono essere
percepiti
come
ostacolo
o
precipizio.
Maggiori informazioni sono disponibili nelle linee
guida di progettazione «Abitazioni destinate agli
anziani» del Centro svizzero per la construzione
adatta agli andicappati e nella documentazione
tecnica dell’upi 2.103 «Misure architettoniche per
prevenire le cadute nelle istituzioni di assistenza
anziani».
62
Misure complementari
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
6.
Protezione contro gli agenti
7.
Illuminazione, visibilità
atmosferici
Nel progettare l’illuminazione è opportuno sfruttare
Una
corretta
protezione
contro
gli
agenti
il la luce diurna poiché la luce naturale aumenta la
atmosferici può evitare in gran parte che pioggia o
sensazione di benessere e incide in modo positivo
neve possano cadere sui pavimenti ed è quindi un
sulla sicurezza. Una buona illuminazione dei locali e
modo efficace per prevenire la formazione di uno
in particolare del pavimento incrementa lo standard
strato di ghiaccio scivoloso. Davanti alle entrate
di sicurezza dell’edificio. Se la luce manca o è
degli edifici va quindi previsto uno spazio con
insufficiente, è necessario scegliere una fonte di luce
tettoia, se possible protetta dal vento. Le dimensioni
artificiale adeguata per consentire di percepire i
devono essere scelte in base ai requisiti specifici di
pericoli di scivolamento o inciampo. Abbagliamenti
protezione dell’edificio. La tettoia riduce inoltre
e riflessi vanno evitati il più possibile, scegliendo per
l’onere di sgomberare la neve e offre alle persone
esempio un’illuminazione indiretta o schermando
protezione da pioggia e neve. Una soluzione
con griglie retinate o diffusori le sorgenti luminose.
alternativa consiste nel proteggere in modo efficace
L’ombra contribuisce a migliorare la visibilità delle
le pavimentazioni arretrando la zona di ingresso
strutture
rispetto alla parete esterna dell’edificio. Anche le
proiettata perché può produrre un effetto irritante.
scale esterne devono essere protette il più possibile
Nella realizza-zione pratica si dovrà trovare il giusto
dagli agenti atmosferici, per garantire nel tempo le
equilibrio
proprietà antiscivolo delle zone di calpestio.
L’illuminamento minimo necessario per le vie di
tri-dimensionali.
tra
luce
Va
diffusa
evitata
e
luce
l’ombra
diretta.
circolazione è di 50 – 100 lux, per le scale (anche
quelle mobili) 100 – 150 lux.
Figura 30
Entrata con pensilina
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Figura 31
Colori scuri impediscono che si veda il gradino
Misure complementari
63
L’illuminamento necessario nei diversi locali dipende
8.
Vie di fuga
dalle attività che vi si svolgono e dall’impegno visivo
che richiedono. Si tenga presente che lo stesso
Le vie di fuga vanno segnalate e tenute libere da
impegno visivo richiede notevolmente più quantità
ostacoli. Anche i pavimenti di scale e vie poco usate
di luce per gli anziani rispetto ai giovani (vedi
devono essere tenute sempre in ottimo stato.
direttiva SLG «Eclairage adapté aux personnes âgées
L’illuminamento perde efficacia quando le sorgenti
et malvoyantes dans les locaux intérieurs»). Se viene
luminose e le pareti o i solai riflettenti sono sporchi;
a mancare la luce, per motivi di sicurezza va
è quindi importante provvedere a una pulizia
comunque garantito un illuminamento minimo di
periodica.
1 lux per i locali e le vie di circolazione mentre gli
ambienti con pericoli di vario genere devono essere
Gli interruttori devono essere situati accanto alle
illuminati con almeno 15 lux.
porte di accesso all’altezza della maniglia.
In
caso
di
evacuazione
un
pavimento
antisdrucciolevole non è sufficiente per evitare le
cadute, per questo motivo sui due lati delle scale si
devono montare dei corrimano.
9.
Locali pubblici
Nei locali pubblici si consiglia di testare in intervalli
regolari i pavimenti molto usati con un apparecchio
mobile
e
di
documentare
la
resistenza
antisdrucciolo.
64
Misure complementari
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
XI. Scoperte della ricerca
I progetti di ricerca menzionati di seguito sono stati
aver eseguito questi trattamenti di cura, sui pavi-
effettuati dall’Empa su mandato dell’upi e finanzia-
menti asciutti è stata in genere riscontrata una
ti congiuntamente.
maggiore resistenza antisdrucciolo, mentre sui pavimenti bagnati, vale a dire in condizioni critiche per
1.
Influsso dei trattamenti di cura sulla
la resistenza antisdrucciolo, sono stati misurati
proprietà antiscivolo
spesso coefficienti di attrito radente più bassi rispetto a quelli dei pavimenti bagnati non trattati. I
Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca
rispettivi prodotti per la cura (tra cui per es.
127795 (giugno 1998)
dispersioni autolucidanti o dispersioni di cera) contenevano nella maggior parte dei casi cere, che sono
È stata studiata l’azione dei trattamenti di cura sulla
note come sostanze scivolose. Questi risultati sono
resistenza antisdrucciolo dei pavimenti. Sono stati
stati più volte riportati nella letteratura.
esaminati diversi trattamenti di pulizia, di protezione (rivestimento di un pavimento atto a pre-
Oltre ai trattamenti speciali basati su un semplice
venire un rapido riaccumulo di sporco) e tratta-
strato di prodotto curativo, sono stati analizzati
menti speciali per il miglioramento della resistenza
anche trattamenti antisdrucciolo, nei quali il miglio-
antisdrucciolo (trattamenti antisdrucciolo) di com-
ramento della resistenza antisdrucciolo si ottiene
plessivamente quattro produttori.
con l’ausilio di rivestimenti strutturanti. Con questi
trattamenti sono stati riscontrati sui pavimenti
Le analisi sono state effettuate su nove diversi
bagnati coefficienti di attrito radente più elevati
pavimenti, sui quali sono stati applicati specifici
rispetto agli altri trattamenti speciali. Non è stata
trattamenti di cura in una sequenza predefinita. La
analizzata la durata o la resistenza all’abrasione dei
resistenza antisdrucciolo dei pavimenti trattati è
trattamenti antisdrucciolo strutturanti.
stata determinata con il metodo prescritto dal
Regolamento di collaudo dell’upi per pavimenti con
I miglioramenti o i peggioramenti della resistenza
maggiore resistenza antisdrucciolo.
antisdrucciolo prodotti dai trattamenti di cura sono
dovuti alla modificata rugosità della superficie. Tra i
L’azione esercitata dai trattamenti di pulizia anali-
parametri analizzati le massime rugosità erano
zzati sulla resistenza antisdrucciolo dei pavimenti è
correlate ai coefficienti di attrito radente misurati nei
stata per lo più scarsa. I trattamenti di protezione e
pavimenti bagnati. Per il comportamento all’attrito
speciali, con i quali i pavimenti sono ricoperti con
delle
pellicole curative per ottenere una protezione con-
determinanti in prima linea i maggiori picchi di
tro il rapido imbrattamento o le proprietà anti-
rugosità della superficie.
scarpe
sui
pavimenti
sembrano
essere
sdrucciolo desiderate, hanno invece modificato, talvolta fortemente, la resistenza antisdrucciolo. Dopo
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Scoperte della ricerca
65
2.
Efficacia e resistenza dei trattamenti
un’azione spiccatamente negativa sulla resistenza
antisdrucciolo sui pavimenti elastici
antisdrucciolo. Dal momento che nel periodo d’uso
le superfici in esame hanno subito irruvidimento e
Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca
abrasioni, la resistenza antisdrucciolo è di nuovo
201036 (aprile 2001)
aumentata, senza però raggiungere il livello dei
pavimenti non trattati.
Nella prassi, per migliorare in un secondo tempo la
resistenza antisdrucciolo dei pavimenti, si utilizzano
Tra i trattamenti antisdrucciolo esaminati, le vernici
come trattamenti antisdrucciolo diversi tipi di
antisdrucciolo con spargimento di ossido di
rivestimenti,
strisce antiscivolo.
alluminio si sono rilevate le più efficaci e durature.
Nell’ambito di una prova a lungo termine è stata
Nonostante le tendenze in aumento nei coefficienti
studiata l’efficacia e la durata di questi trattamenti e
di attrito radente misurati, la resistenza anti-
prodotti, che vengono utilizzati principalmente su
sdrucciolo è stata classificata come molto sicura
pavimenti elastici, per esempio PVC, CV, linoleum e
anche al termine delle prove. Per le strisce adesive
gomma. I campioni dei pavimenti preparati, insieme
antisdrucciolo in plastica è stata riscontrata una
ai campioni di riferimento non trattati, sono stati
sensibile correlazione tra i coefficienti di attrito ra-
posati in un corridoio che viene calpestato ogni
dente misurati e il materiale utilizzato. Sulle stesse
giorno da circa 1000 passanti.
superfici, nelle quali con gli elementi scivolanti in
verniciature e
gomma sono stati registrati sempre valori sicuri, con
Ogni mese veniva determinata la resistenza anti-
gli elementi scivolanti in plastica si sono avuti valori
sdrucciolo delle 31 diverse superfici complessive. Per
non sicuri. Una striscia adesiva con grani minerali si
questa operazione è stato utilizzato un appa-recchio
è rivelata invece meno problematica sotto questo
portatile, con il quale veniva misurato il coefficiente
aspetto.
di attrito radente tra i corpi scorrevoli, realizzati con
materiali di suole da scarpe, e i pavimenti.
Anche con i rivestimenti antisdrucciolo esaminati
con superficie ruvida è aumentata vistosamente la
Dopo un anno abbondante e circa 300.000 cicli di
resistenza antisdrucciolo dei pavimenti, che però in
passaggi i trattamenti antisdrucciolo analizzati
proporzione
mostravano evidenti segni di usura. La resistenza
coefficienti medi di attrito radente sono scesi dalla
antisdrucciolo
è
valutazione sicuro a quella relativamente sicuro,
aumentata in media con il tempo, probabilmente a
avvicinandosi sempre più a quelli dei pavimenti non
causa
e
trattati. Dopo un anno di utilizzo i risultati ottenuti
dell'irruvidimento delle superfici dei pavimenti per la
per i rivestimenti antisdrucciolo talvolta addirittura
maggior parte lisci. La stessa tendenza, ma di
non hanno raggiunto quelli dei rivestimenti non
minore entità, è stata riscontrata nei pavimenti che
trattati. Oltre a una ridotta durata è risultato che i
erano stati sottoposti a un trattamento protettivo. I
coefficienti di attrito radente misurati dipendevano
trattamenti protettivi che dovrebbero proteggere
fortemente, come nel caso dei nastri adesivi di
una pavimentazione da un rapido imbrattamento e
protezione antisdrucciolo, dagli elementi scivolanti
dall'invecchiamento
impiegati.
66
del
dei
pavimenti
maggior
numero
meccanico
Scoperte della ricerca
non
di
trattati
graffi
hanno
svolto
si
logorano
più
velocemente.
I
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Dopo la prova di durata della resistenza anti-
coefficienti di attrito radente misurati con un
sdrucciolo,
microscopio
apparecchio portatile. Per la maggior parte dei
elettronico a scansione sono stati esaminati i
pavimenti sono stati analizzati due punti di misura
cambiamenti superficiali e i danni nei campioni di
con un diverso transito pedonale, per poter
pavimento logorati. Sulla base delle condizioni
confrontare casi con contrastanti campioni di usura.
superficiali riscontrate è stato possibile com-
Ulteriori informazioni in merito ai punti di misura
prendere le tendenze maggiormente accertate dei
delle modifiche superficiali intervenute sono state
coefficienti di attrito radente, ricavando quindi
acquisite misurando le caratteristiche di rugosità
ulteriori spunti sui meccanismi di usura dei diversi
profilometrica nella fase iniziale e finale degli
prodotti antisdrucciolo.
esperimenti.
I dati ottenuti dalle misurazioni sono stati sotto-posti
È stato accertato che l’abrasione meccanica è il
inoltre a diversi controlli statistici. È stata analizzata
principale e più efficace meccanismo di usura per i
da un lato la tolleranza delle misurazioni dell’attrito
pavimenti. Nella maggior parte dei casi le superfici si
e
fattori
sono levigate con il tempo e la resistenza
d’influsso, casuali e sistematici, sui coeffi-cienti di
antisdrucciolo è sistematicamente diminuita. In un
attrito radente misurati (per es. usura dell’elemento
esempio (pavimento in legno pietra) la sollecitazione
scivolante, sostituzione dell’elemento scivolante,
meccanica ha prodotto un irruvidimento costante
pulizie e inquinamenti).
della superficie del pavimento, accompagnato da
dall’altro
con
l’ausilio
l’importanza
di
un
relativa
dei
una tendenza in aumento dei coefficienti di attrito
3.
Modifiche della resistenza
radente misurati. In genere i trattamenti curativi
antisdrucciolo dei pavimenti dovute
hanno svolto un’azione di secondaria importanza,
all’uso
ma sembra che abbiano contribuito a formare, nei
punti di misura con poco transito, uno strato di
Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca
residui di prodotti per la cura sul parquet e su un
200253 (giugno 2003)
pavimento in PUR di un impianto sportivo e, quindi,
che siano anch’essi responsabili della levigatura
Per un periodo di 2 ½ anni sono state eseguite
della superficie. Nei pavimenti in aree bagnate le
misurazioni periodiche dell’attrito su diversi pavi-
superfici agibili a piedi nudi sono state condizionate
menti, per esaminare le variazioni della resistenza
dalla sedimentazione di sostanze organiche e dalla
antisdrucciolo che si verificano durante l’uso e
formazione di calcare. La combinazione di questi
studiare i meccanismi dell’usura superficiale. Le
fattori ha prodotto effetti di diversa intensità sulla
analisi comprendevano cinque tipi di pavimenti in un
resistenza antisdrucciolo, a seconda della rugosità di
impianto sportivo di nuova costruzione (pietra
un pavimento.
legno, rivestimento PUR, calcestruzzo, rivestimento
a mosaico, parquet) e tre pavimenti (marmo,
Le
ceramica, klinker) già in uso da molto tempo. Sono
caratteristiche
state analizzate le variazioni casuali e sistematiche,
sorprendentemente grandi (le modifiche tipiche
a medio e a lungo termine, delle serie storiche dei
mensili dei coefficienti medi di attrito radente erano
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
modifiche
di
sistematiche
accertabili
attrito
state
sono
delle
talvolta
Scoperte della ricerca
67
comprese nell’ambito dello 0.005) e si sono
4.
Resistenza antisdrucciolo nelle aree
agibili a piedi nudi
accumulate in valori, che nella maggior parte dei
casi superano nettamente le variazioni casuali che
sono state osservate nei coefficienti di attrito
Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca
radente misurati nelle serie storiche. Sembra che le
202251 (dicembre 2004)
fluttuazioni casuali nei risultati delle misurazioni
siano dovute principalmente alle variazioni nella
La determinazione della resistenza antisdrucciolo dei
preparazione dei corpi scorrevoli e alle variazioni
pavimenti nelle aree agibili a piedi nudi è un
dello stato della superficie dei pavimenti e che
problema tecnico di misurazione in gran parte non
dipendano dalla combinazione di materiali specifici.
risolto. Nell’ambito del presente progetto è stata
Le analisi statistiche dei risultati di oltre 7800 singole
ideata una soluzione, basata sull'impiego di silicone
prove di attrito hanno prodotto una ripetitività
come sostitutivo dell'epidermide insieme all’uso di
media dei valori misurati di 0.02 (0.006 per i valori
apparecchi
medi su 12 misurazioni). Anche la riproducibilità dei
materiale in silicone individuato ha dato risultati
valori medi in serie di misurazioni successive,
comparabili nelle serie di misurazioni con due
ciascuna di 12 singole misurazioni, è risultata 0.02.
tribometri portatili e nelle prove con uno strumento
fisso
di
per
la
misurazione
misurazione
dell’attrito,
dell'attrito.
che
Il
inoltre
Oltre alle modifiche sistematiche a lungo termine e
concordavano bene con i risultati dell'epidermide
alle oscillazioni casuali di breve durata nei
del piede. Per analizzare la concordanza tra i
coefficienti di attrito radente dei pavimenti,
coefficienti di attrito radente misurati con il silicone
nell'ambito delle analisi sono state osservate anche
e quelli dell’epidermide del piede e validare il silicone
le variazioni stagionali delle caratteristiche di attrito,
come materiale sostitutivo dell’epidermide sono
che nel caso del pavimento in PUR dell’impianto
stati eseguiti numerosi esperimenti biomeccanici,
sportivo sono risultate particolarmente marcate. Per
nei quali i soggetti a piedi nudi hanno svolto un
questo pavimento i coefficienti di attrito radente nei
programma di prove di scivolamento su diversi
periodi con temperatura alta estiva o bassa invernale
pavimenti. Grazie al grande numero di soggetti, i
erano rispettivamente di circa 0.015 superiori o
risultati
inferiori ai valori medi.
consentito di eseguire ulteriori analisi interessanti, in
delle
prove
biomeccaniche
hanno
particolare per esempio quella della dipendenza
dalla pressione dei coefficienti di attrito radente
dell’epidermide del piede.
68
Scoperte della ricerca
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
5.
Visibilità e infortuni da caduta
futuro, anche per la pianificazione e la valutazione
oggettiva di misure per la prevenzione infortuni.
Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca
201923 (agosto 2009)
I
pavimenti
riflettenti
possono
camuffare
la
superficie effettiva, provocare illusioni ottiche e
In questo progetto sono stati elaborati i metodi di
indurre gli anziani a cambiare inutilmente l’andatura
analisi
maniera
o a effettuare deviazioni. Le limitazioni del campo
oggettiva le situazioni di visibilità sulla base delle
visivo e la perdita di diottrie e di sensibilità al
foto digitali scattate dalla prospettiva dei pedoni.
contrasto peggiorano la percezione degli oggetti e
Nelle situazioni di visibilità analizzate occupano un
aumentano
ruolo primario le strutture e gli ambienti con un
inciampare. Inoltre una capacità visiva limitata
potenziale di rischio di caduta nelle case per anziani
influisce non solo sulla mobilità degli anziani, ma
e in piscine coperte. Con le analisi fotografiche sono
comporta anche numerosi problemi nella vita
state simulate diverse alterazioni della vista, talvolta
quotidiana.
fotografiche
per
valutare
in
quindi
il
rischio
di
scivolare
e
dovute all’età, e le situazioni visive sono state
valutate per mezzo di analisi con contrasti di
I contrasti ottici sono in genere vantaggiosi per la
luminosità, riferite in particolare alle sezioni di foto
percezione, eppure i campioni molto contrastati, per
rilevanti per la camminata (zona del percorso
esempio le strisce antiscivolo scure su pavimento
probabilmente scelto in primo piano nella foto).
chiaro, possono essere interpretati erroneamente
Nelle analisi fotografiche eseguite è stato possibile
come dislivelli dalle persone con una variata
seguire con la percezione visiva deter-minate
percezione della profondità e quindi possono
difficoltà – descritte nella letteratura – che si
indurre gli anziani, a raggirare questo punto.
presentano in età avanzata. Per esempio, la
diminuzione del contrasto nella zona blu dello
Le analisi fotografiche potrebbero inoltre essere utili
spettro cromatico, dovuta in parte alla ridotta
anche per la simulazione e la valutazione di diverse
sensibilità dell’occhio in presenza di riflessi di luce su
situazioni di illuminazione in combinazione con la
materiali trasparenti come vetro e acqua, che
configurazione ottica di ambienti e pavimenti .
possono complicare l’individuazione delle porte di
vetro o la manipolazione di liquidi. Le prime analisi
delle foto scattate nelle case per anziani indicavano
inoltre che la configurazione ottica luminosa e nel
contempo molto contrastata di situazioni spaziali,
nelle
quali
i
pavimenti
nelle
tonalità
calde
giallognole o marroncine (per es. parquet in legno)
vengono combinati con elementi strutturali non
colorati – o viceversa – potrebbero essere favorevoli
per la modificata percezione visiva degli anziani. In
una forma ulteriormente perfezionata e validata le
analisi fotografiche potrebbero essere utilizzate, in
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
Scoperte della ricerca
69
6.
Dipendenza dalla temperatura della
all'esterno oppure alle alte temperature che
resistenza antisdrucciolo
predominano in estate o in ambienti ben riscaldati.
Queste marcate variazioni della resistenza anti-
Riassunto del rapporto di prova EMPA 207802
sdrucciolo dovute alle escursioni termiche, per
(gennaio 2011)
esempio stagionali, potrebbero rappresentare un
problema generale per la sicurezza.
Le superfici in vetro e i pavimenti elastici analizzati
in una cabina climatizzata con l’apparecchio FSC
Nei pavimenti bagnati analizzati, i coefficienti di
2000 mostrano un comportamento all’attrito nel
attrito misurati hanno evidenziato variazioni fino a
range da 0°C a 30°C fortemente condizionato dalla
0.016 per °C, con un valore assoluto medio della
temperatura. In condizioni asciutte i coefficienti di
dipendenza dalla temperatura di 0.003 per °C. Con
attrito radente aumentavano sistematicamente con
una simile dipendenza media dalla temperatura, nei
l'aumento della temperatura. I coefficienti di attrito
campi di applicazione con una variazione di
radente sono aumentati di circa 0.04 per °C. I
temperatura di circa 7°C si dovrebbero già pre-
pavimenti bagnati analizzati hanno evidenziato
vedere modifiche misurabili della resistenza anti-
grandi differenze nel comportamento all'attrito in
sdrucciolo. Ci si deve quindi chiedere se le misura-
funzione della temperatura. Per le superfici in vetro
zioni dell’attrito con una singola temperatura (p. es.
e un rivestimento sintetico con dispersione, i
secondo il Regolamento upi R 9729 «Pavimenti con
coefficienti di attrito misurati sono diminuiti in
maggiore
maniera
della
sufficienti per una valutazione della resistenza
temperatura, concordando con il comportamento
antisdrucciolo dei pavimenti affidabile e utilizzabile
prevedibile per l'elastomero in contatto con
in vasti campi di applicazione.
sistematica
con
l’aumento
resistenza
anti-sdrucciolo»)
siano
superfici ruvide dure. Al contrario, i tre rivestimenti
sintetici hanno mostrato coefficienti di attrito
radente che aumentavano con la temperatura. Negli
altri quattro rivestimenti sintetici i coefficienti di
attrito misurati sono rimasti pressoché costanti,
entro i range di temperatura analizzati.
Per quanto concerne la resistenza antisdrucciolo
appaiono problematiche le combinazioni di attrito i
cui coefficienti di attrito, oltre la media, dipendono
fortemente dalla temperatura, per cui – a seconda
del tipo di correlazione con la temperatura – con
temperature basse (intorno a 0°C) o alte (intorno a
30°C) si ottengono coefficienti di attrito non sicuri.
I rispettivi pavimenti non sono adatti nelle condizioni che possono presentarsi in inverno e
70
Scoperte della ricerca
Documentazione tecnica 2.027 dell'upi
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Aree di circolazione condivisa – Invitanti e sicure
n.
2.083
Percorso casa-scuola – Misure per una maggiore sicurezza sul percorso casa-scuola
n.
2.023
Promozione del movimento: i bambini vanno sul sicuro – Manuale di sicurezza per i
responsabili di scuole dell’infanzia, scuole (dirne), asili nido, preasili e altre strutture di
accoglienza
n.
2.082
Palestre – Raccomandazioni per la pianificazione, la costruzione e l'esercizio
n.
2.020
Misure architettoniche per la prevenzione delle cadute nelle istituzioni di assistenza agli n.
anziani e di cura – Manuale per pianificatori, imprenditori della costruzione di abitazioni
di pubblica utilità e rappresentanti del committente nonché per i responsabili della
sicurezza e della cura di istituzioni di assistenza agli anziani e di cura stazionarie.
2.103
Sicurezza nell’edilizia abitativa– Prescrizioni dei Cantoni svizzeri e del Principato del
Liechtenstein sulla configurazione edilizia di ringhiere, parapetti e scale
n.
2.034
Lista dei requisiti per pavimenti – Manuale: Requisiti per la resistenza allo scivolamento in n.
locali pubblici e privati con pericolo di scivolamento
2.032
Pavimenti – Linea guida per per pianificazione, costruzione e manutenzione di pavimenti n.
sicuri
2.027
Acque artificiali e minori - Consigli per la sicurezza
n.
2.026
Oasi ricreative – Consigli per la pianificazione e l'arredo di oasi ricreative sicure e invitanti n.
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Impianti balneari – Raccomandazioni balneari per la progettazione, la costruzione e
l’esercizio
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