Documentazione tecnica 2.027 dell’upi Pavimenti Autore: Markus Buchser upi – Ufficio prevenzione infortuni Berna 2014 Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Pavimenti Linea guida per pianificazione, posa e manutenzione di pavimenti sicuri Autore: Markus Buchser upi – Ufficio prevenzione infortuni Berna 2014 Autore Markus Buchser Consulente Casa / Tempo libero / Prodotti, upi, [email protected] Disegnatore del genio civile, assistente di cantiere; dal 1978 esperienza professionale nella costruzione di impianti sportivi di cui 13 anni in qualità di assistente di cantiere di un'impresa specializzata nella costruzione di campi sportivi e in qualità di direttore dei lavori edili del Servizio Verde pubblico di un Dicastero servizi urbani. Dal 1991 è consulente dell'upi in materia di sicurezza nell'edilizia. Principali ambiti di attività: impianti sportivi, di balneazione e del tempo libero, pavimenti. Membro del comitato direttivo dello IAKS Svizzera (Associazione internazionale per gli impianti sportivi e il tempo libero). Colophon Editore upi – Ufficio prevenzione infortuni Casella postale 8236 CH-3001 Berna Tel. +41 31 390 22 22 Fax +41 31 390 22 30 [email protected] www.upi.ch Per ordinazioni: www.ordinare.upi.ch, art. n. 2.027 Autore Markus Buchser, consulente Casa / Tempo libero / Prodotti, upi Redazione Jörg Thoma, Responsabile Consulenza / Delegati alla sicurezza / Sicurezza dei prodotti Vicedirettore, upi Team progetto Regula Stöcklin, capo Divisione Diritto, upi Beatrix Jeannottat, consulente Casa / Tempo libero / Prodotti, upi Tanja Hofer-Grünig, coll. amministrativa Casa / Tempo libero / Prodotti, upi Servizio Pubblicazioni / Servizio linguistico, upi Foto copertina Ruben Wyttenbach, Berna. Business Park Swisscom Ittigen Gruppo esperti Roger Allenbach, Keramik Allenbach, Hünibach Rolf Buechi, TISCA Tischhauser & Co AG, Bühler Jürg Burkhalter, JBC Architekturbüro, Bern Siegfried Derler, EMPA, St. Gallen Hansjörg Epple, Tecnotest AG, Rüschlikon Walter Hugi, dipl. Bodenlegermeister, Wohlen Beni Lysser, ISP Technik, Heimberg Bruno Portmann, Materialtechnik am Bau, Schinznach-Dorf Hugo Wehrli, KWZ AG, Schlieren Stampa/tiratura UD Medien AG, Reusseggstrasse 9, 6002 Luzern 5/2014/200 Stampato su carta certificata FSC © upi 2014 Tutti i diritti riservati; riproduzione (p. es. fotocopie), registrazione e diffusione gradite con indicazione della fonte. Esempio Buchser M. Pavimenti – Linea guida per per pianificazione, posa e manutenzione di pavimenti sicuri. Berna: upi – Ufficio svizzero per la prevenzione degli infortuni; 2014. Documentazione 2.027 dell'upi. Tradotto dal tedesco. In caso di divergenze fa fede la versione tedesca. Per facilitare la lettura rinunciamo all'uso conseguente delle forme femminili e maschili. Tuttavia il testo si applica sia alle donne che agli uomini. Sommario Sommario 5 I. Introduzione 1. Premesse 9 9 2. Obiettivo 9 II. III. Incidentalità e cause d'incidente 1. Le cause delle cadute 11 11 2. Fattori determinanti 11 Basi 1. Norme 13 13 2. Pubblicazioni tecniche 13 2.1 Letteratura tecnica 14 3. Basi giuridiche 15 3.1 Responsabilità del proprietario di un’opera 15 3.2 Responsabilità per danno da prodotti 15 3.3 Ordinanza 3 concernente la legge svizzera sul lavoro (OLL 3) 15 4. Terminologia 16 4.1 Coefficiente di attrito 16 4.2 Sostanza interposta 16 4.3 Glicerina 16 4.4 Sostanza umettante 16 4.5 Attrito statico/Attrito di primo distacco 16 4.6 Attrito statico 17 4.7 Coefficiente di attrito di primo distacco 17 4.8 Coefficiente di attrito statico 17 4.9 Scarpe standard 17 4.10 Succedaneo alla pelle 17 4.11 Classi di valutazione GS e GB 17 4.12 Categorie R e A, B, C 17 5. Metodi di valutazione 18 5.1 Apparecchio di misurazione stazionario 18 5.1.1 Gruppi di valutazione con apparecchio di misurazione stazionario 18 5.2 Metodo di prova – Piano inclinato 19 5.2.1 Classi con il metodo di prova Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 19 Sommario 5 IV. V. 5.3 È possibile paragonare le diverse classi? 20 5.4 Misurazioni effettuate sulla costruzione 20 5.4.1 FSC 2000 print 21 5.4.2 GMG 100 e GMG 200 21 5.4.3 Brungraber Slip Tester 22 5.4.4 British Portable Tester (apparecchio a pendolo) 22 5.4.5 Sviluppi 22 Requisiti minimi per i pavimenti in base al «Regolamento di collaudo upi R 9729» 1. Pavimenti per zone agibili con scarpe 23 23 2. Pavimenti per zone agibili a piedi nudi 23 Criteri rilevanti per i pavimenti 1. Resistenza allo scivolamento 24 24 2. Drenaggio (volume d'assorbimento) 24 3. Abrasione 25 4. Conducibilità termica 25 5. Conducibilità elettrica 25 6. Pulibilità 25 7. Carrellabilità 26 8. Combustibilità/resistenza termica 26 9. Reazione all'umidità 27 9.1 Zone piedi nudi bagnate VI. 6 27 10. Igiene 28 Caratteristiche di diversi pavimenti 1. Pietre naturali 29 29 1.1 Caratteristiche particolari 29 1.2 Lavorazione di pavimenti in pietra naturale 30 1.3 Pietra calcarea e pietra arenaria 30 1.4 Ardesia 30 1.5 Marmo (roccia metamorfica) 30 1.6 Granito (roccia intrusiva) 30 2. Pietra artificiale 31 3. Terrazzo alla veneziana 31 4. Asfalto colato 31 5. Pavimenti ceramici 31 5.1 Piastrelle ceramiche pressate a umido A 32 5.2 Piastrelle in cotto 32 Sommario Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 5.3 Piastrelle di ceramica pressate a freddo B 32 6. Pavimenti resilienti 33 6.1 Caratteristiche particolari 33 6.2 PVC (polivinilcloruro) 33 6.3 Caucciù 33 6.4 Linoleum 34 6.5 Sughero 34 7. Pavimenti duri 35 7.1 Pavimentazioni autolivellanti in resina sintetica 35 7.2 Legno/parquet/laminato 35 7.2.1 Trattamento superficiale dei rivestimenti in legno VII. 36 7.3 Vetro 38 7.4 Cemento/calcestruzzo 39 7.5 Rivestimenti in metallo 40 8. Pavimenti tessili 41 9. Sintesi delle caratteristiche delle pavimentazioni 42 10. Sintesi dei campi di applicazione delle pavimentazioni 43 Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione 1. Pianificazione 44 44 2. Giunti 44 2.1 Materiale per giunti VIII. IX. 44 3. Inclinazione, deflusso 45 4. Scale, rampe 45 4.1 Scale esterne 46 4.2 Pergolati 46 Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo 1. Riparazioni 47 47 2. Irruvidimento meccanico 47 3. Irruvidimento chimico 47 4. Applicazione di strisce antiscivolo 48 4.1 Rivestimenti per ambienti bagnati calpestabili a piedi nudi 48 4.2 Rivestimenti/vernici antiscivolo 49 Pulizia, protezione e cura 1. Influenza della progettazione sulla pulizia 50 51 2. Creare condizioni favorevoli 51 2.1 Accesso all’edificio 51 Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Sommario 7 2.2 Ingresso 51 2.3 Infrastrutture per la pulizia 52 2.3.1 Requisiti delle infrastrutture 52 2.4 Pulizia del cantiere 53 3. Pulizia dell’edificio X. 53 3.1 Che cosa rende scivolosi i pavimenti? 54 3.2 Scopo della pulizia 54 3.3 Programma di pulizia, protezione, cura e igiene 55 3.4 Vantaggi di pulizia, protezione e cura 55 Misure complementari 1. Grigliati 56 56 1.1 Grigliati in metallo 56 1.2 Grigliati in plastica 57 2. Barriere antisporco XI. 2.1 Tappeti in profilati d’alluminio 58 2.2 Tappeti antisporco 59 3. Segnaletica orizzontale 60 3.1 Segnaletica a pavimento 60 3.2 Nastri segnaletici 60 3.3 Strisce segnaletiche antiscivolo 61 3.4 Segnali di pericolo 61 4. Costruzioni senza ostacoli 62 5. Abitazioni destinate agli anziani 62 6. Protezione contro gli agenti atmosferici 63 7. Illuminazione, visibilità 63 8. Vie di fuga 64 9. Locali pubblici 64 Scoperte della ricerca 1. Influsso dei trattamenti di cura sulla proprietà antiscivolo 65 65 2. Efficacia e resistenza dei trattamenti antisdrucciolo sui pavimenti elastici 66 3. Modifiche della resistenza antisdrucciolo dei pavimenti dovute all’uso 67 4. Resistenza antisdrucciolo nelle aree agibili a piedi nudi 68 5. Visibilità e infortuni da caduta 69 6. Dipendenza dalla temperatura della resistenza antisdrucciolo 70 Documentazione upi 8 58 Sommario 71 Documentazione tecnica 2.027 dell'upi I. Introduzione 1. Premesse In questa documentazione tecnica non si tiene conto di pavimenti sportivi e stradali. A tale proposito si Per quasi tutti noi camminare è un movimento rinvia alle documentazioni tecniche dell'upi 2.020 quotidiano e automatico. Proprio per questo mo- «Palestre», alla norma UFSPO 221 «Sols des salles tivo tendiamo a sottovalutare i pericoli di caduta. de sport. Critères de sé-lection.» e alle norme Ogni persona, però, che perde il controllo del bari- SN EN 13036 «Caracté-ristiques de surface des centro del proprio corpo, può scivolare, inciampare routes et aérodromes». o cadere. Il tipo d'incidente «lesione per essere inciampato o scivolato» si colloca in vetta alla 2. Obiettivo classifica degli infortuni in ambito privato e al secondo posto nell'industria e nell'artigianato. Per Questa documentazione tecnica, e la comple- un'antinfortunistica di successo è imperativo poter mentare documentazione tecnica 2.032 «Lista dei disporre di pavimenti sicuri. requisiti per pavimenti », è destinata a pianificatori, architetti, ingegneri, delegati upi alla sicurezza nei Al momento di una nuova costruzione, di una Comuni, specialisti per la sicurezza sul lavoro, ristrutturazione o di un risanamento di un locale o amministrazioni immobiliari, committenti di una di un impianto bisogna già chiedersi quale sia il pa- costruzione, amministratori edili, rappresentanti del vimento più adeguato. È quindi importante co- settore dei pavimenti, esperti per impianti sportivi e noscere i requisiti del futuro locale e pavimento. altre Bisogna verificare se un determinato pavimento pavimenti. persone interessate alla sicurezza dei presenta le proprietà antisdrucciolo adeguate per l'uso previsto e se una persona non rischia di inciampare. Inoltre, va anche verificato se la resistenza meccanica, la resistenza agli agenti chimici e fisici o l'aderenza del pavimento al sottofondo sono sufficienti per le sollecitazioni attese. Infine, va tenuto conto anche degli aspetti legati alla puli-zia. Per un pavimento sicuro non bisogna nem-meno dimenticare la manutenzione e le riparazioni che si rendono necessarie. Un pavimento danneg-giato comporta un maggiore rischio di inciampare, dei problemi per i trasporti e degli svantaggi per l'igiene. Spesso va trovato un compromesso tra le diverse esigenze, senza però mai trascurare l'importanza del fattore sicurezza. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Introduzione 9 Figura 1 Pianificazione, posa e manutenzione di pavimenti sicuri 10 Introduzione Documentazione tecnica 2.027 dell'upi II. Incidentalità e cause d'incidente In Svizzera, nell'ambito casa e tempo libero si verifi- Comodità cano ogni anno approssimativamente 277 500 inci- Non si accende la luce poiché si è convinti di sapere denti da caduta (cadute in piano, dall'alto e sulle dove si deve passare: nella penombra si perde scale). Oltre 1200 decessi sono riconducibili a una l'equilibrio, si fa un passo nel vuoto o contro un caduta. Le persone maggiormente interessate da tali ostacolo e si cade. incidenti sono gli anziani. Una persona su tre di 65 anni e più cade almeno una volta all'anno. Valutazione erronea del rischio Capita di non pulire immediatamente un liquido 1. Le cause delle cadute rovesciato per terra. In tal caso si rischia di scivo-lare! Le superfici coperte di neve e ghiaccio richie-dono Ognuno conosce situazioni che evidenziano che il maggiore attenzione, un adeguamento del passo e proprio comportamento può causare che si scivoli, delle scarpe adatte al fondo stradale. si inciampi o si cada. Una caduta può avere molteplici cause. Alcuni esempi: Abitudine Da anni si usa una scala senza servirsi del corri- Insufficiente forza e coordinazione mano. Quest'abitudine può avere conseguenze Anche in età avanzata, un corpo ben allenato è in fatali se si inciampa. grado di reagire in modo adeguato in tante situazioni in cui si inciampa o si scivola. Con la mag-giore età, se si trascura l'allenamento di 2. Fattori determinanti forza, coordinazione (in particolare l'equilibrio) e flessuo- Le cadute sono determinate da uno o più fattori sità le situazioni che negli anni precedenti venivano gestite automaticamente e senza problemi possono Essere umano comportare una caduta. Età, flessuosità, forza, reazione, stato di salute generale, farmaci e valutazione del rischio e altri fat- Disattenzione tori possono essere determinanti. Sugli anziani in- Strada facendo si è presi dai propri pensieri o si parla cide anche la paura di cadere. con qualcuno senza badare alla strada. Non ci si accorge delle irregolarità della strada, dei gradini o degli ostacoli. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Incidentalità e cause d'incidente 11 Deambulazione Pavimento Si potrebbe credere che camminare in direzione I pavimenti devono soddisfare numerosi requisiti. Un rettilinea sia un movimento piuttosto facile. Eppure pavimento nel momento in cui solo un piede tocca il suolo si sdrucciolo, di facile pulizia e manutenzione, resi- tratta di un continuo atto d'equilibrio. Questo ri- stente all'abrasione, caldo, avere proprietà ammor- chiede stabilità e senso d'equilibrio. Girarsi, accele- tizzanti, essere economico ecc. A seconda dell'uso, rare o frenare esige ancora maggiore abilità e forza si aggiungono altre caratteristiche. Spesso bisogna rispetto a quando si cammina in modo normale. Su trovare un compromesso tra i diversi requisiti. universale dovrebbe essere anti- fondo stradale bagnato si rischia sempre di cadere se si cammina a passo veloce o se si corre. Fattori ambientali, sostanze interposte Le sostanze che vengono a trovarsi tra pavimento e suola o piede e che in molti casi riducono la resistenza antisdrucciolo, si chiamano sostanze interposte. Queste possono manifestarsi in seguito a fenomeni atmosferici sotto forma di pioggia, nebbia, neve, ghiaccio oppure possono essere semplicemente dei liquidi rovesciati per terra o del vapore condensato ecc. I pavimenti in cucina possono diventare scivolosi se ci sono olio, macchie di grasso oppure resti di cibo; nel bagno invece sapone, shampoo o polvere. Suola Le persone dimenticano spesso che negli incidenti dovuti a scivolamento le suole giocano un ruolo importante. Quando si acquista un paio di scarpe spesso si pensa soprattutto all'estetica, al colore, al comfort e al prezzo. La scelta della scarpa e della relativa suola è dunque unicamente nel potere del consumatore. I pavimenti bagnati, coperti di olio o neve richiedono una scarpa con una suola adeguata al proprio uso. Una suola particolarmente profilata p. es. è inadatta sul ghiaccio poiché con una maggiore pressione di appoggio le sostanze viscose ed elastiche riducono il coefficiente di attrito. 12 Incidentalità e cause d'incidente Documentazione tecnica 2.027 dell'upi III. Basi 1. Norme Norma SIA 358: 2010 Parapetti, Società svizzera degli ingegneri e degli architetti, www.sia.ch Norma SIA 244: 2006 Opere in pietra artificiale cles, Società svizzera degli ingegneri e degli svizzera degli ingegneri e degli architetti, architetti, www.sia.ch DIN 51097: 1992 Prüfung von Bodenbelägen – Norma SIA 246: 2006 Opere in pietra naturale Bestimmung der rutschhemmenden Eigen- – Rivestimenti ed elementi su misura, Società schaft – Nassbelastete Barfussbereiche, Bege- svizzera degli ingegneri e degli architetti, hungsverfahren – Schiefe Ebene www.sia.ch Norma SIA 500: 2009 Constructions sans obsta- – Rivestimenti ed elementi su misura, Società www.sia.ch DIN 51130: 2004 Prüfung von Bodenbelägen – Norma SIA 248: 2006 Opere da piastrellista – Bestimmung der rutschhemmenden Eigen- Rivestimenti in ceramica, vetro e asfalto, Società schaft – Arbeitsräume und Arbeitsbereiche mit svizzera degli ingegneri e degli architetti, Rutschgefahr, Begehungsverfahren – Schiefe www.sia.ch Ebene Norma SIA 251: 2007 Chapes flottantes à l'inté- DIN 51131: 2008 Prüfung von Bodenbelägen – rieur des bâtiments, Società svizzera degli Bestimmung der rutschhemmenden Eigen- ingegneri e degli architetti, www.sia.ch schaft – Verfahren zur Messung des Gleitrei- Norma SIA 252: 2012 Revêtements de sol en bungskoeffizienten ciment, à base de magnésie, à base de résine synthétique et en bitume, Società svizzera degli 2. Pubblicazioni tecniche ingegneri e degli architetti, www.sia.ch Norma SIA 253: 2002 Revêtements de sol en Regolamento di collaudo R 9215 für Schuhe mit linoléum, plastique, caoutchouc, liège, textile et erhöhter Gleitfestigkeit, Berna: upi – Ufficio bois, Società svizzera degli ingegneri e degli prevenzione infortuni; 2001 Regolamento di architetti, www.sia.ch collaudo upi Norma SIA 271: 2007 L'étanchéité des bâti- «Regolamento di collaudo upi R 9729 – ments, Società svizzera degli ingegneri e degli Pavimenti architetti, www.sia.ch antisdrucciolo»., Norma SIA 272: 2007 Abdichtungen und Ent- prevenzione infortuni; 2014 Regolamento di wässerungen von Bauten unter Terrain und im collaudo upi Untertagbau, Società svizzera degli ingegneri e con maggiore Berna: upi resistenza – Ufficio Buchser M. Lista dei requisiti per pavimenti, degli architetti, www.sia.ch Berna: upi – Ufficio prevenzione infortuni; 2009 Norma SIA 273: 2008 Abdichtungen von Documentazione tecnica upi 2.032 befahrbaren Flächen im Hochbau, Società BGR 181 Fussböden in Arbeitsräumen und Ar- svizzera degli ingegneri e degli architetti, beitsbereichen www.sia.ch www.arbeitssicherheit.de Documentazione tecnica 2.027 dell'upi mit Rutschgefahr, Basi 2003, 13 BGI/GUV-I 8527 Bodenbeläge für nassbelastete W.Muster & K. Schläpfer (Hrsg.), Nachhaltige Barfussbereiche, Deutsche Gesetzliche Unfall- Material- und Systemtechnik (Festschrift zum versicherung (DGUV), 2010, www.dguv.de 65. Geburtstag von Fritz Eggimann). Düben- BGI/GUV-I 8687 Bewertung der Rutschgefahr dorf: EMPA. unter Betriebsbedingungen, Deutsche Gesetzliche Unfallversicherung (DGUV), Derler S, Kausch, F. & Huber, R. (2002). Wirk- samkeit und Dauerhaftigkeit von Antirutschbe- 2011, www.dguv.de handlungen für elastische Bodenbeläge (EMPA- Bohn F. Altersgerechte Wohnbauten – Pla- Bericht Nr. 259). San Gallo: EMPA. nungsrichtlinien, Zurigo: Centro svizzero per la Jäger W, (1996). Sicherheit auf Schritt und Tritt costruzione adatta agli andicappati; 2010, (Praxisreihe Arbeit). Wiesbaden: Gesundheit, www.hindernisfrei-bauen.ch Umwelt, Universum Verlagsanstalt uv. Jeannottat B, Engel M, Bohn F, «Misure Leclercq S & Saulnier H, (2002). Floor slip architettoniche per prevenire le cadute nelle resistance changes in food sector workshops: istituzioni di assistenza anziani», Berna: upi – prevailing role played by «fouling». Safety Ufficio Science, 40(7-8), 659-673. prevenzione infortuni; 2013 Documentazione tecnica 2.103 Schmid J. (2001). Mikrobiologische Untersu- chung von Lebensmitteln und Gebrauchs- 2.1 Letteratura tecnica gegenständen (Jahresbericht 2001). San Gallo: Kantonales Amt für Lebensmittelkontrolle KAL. Berman A, (1998). Fussböden: Gestaltungsele- chen Verbesserung der Rutschhemmung von berg Verlag. Fussböden. Arbeitsschutz aktuell, 5/96, 17-20. Bönig S, (1996). Experimentelle Untersuchung Skiba R. (1996). Vorschlag zur normgerechten zur Festlegung von normgerechten Reibzahl- Messung und Bewertung der Rutschhemmung grenzwerten für gleitsicheres Gehen. Unveröf- von Fussböden. Wuppertal: Università Wupper- fentlichte Dissertation, Università Wuppertal. tal. Chang W. R, Grönqvist R, Leclercq S, Brungra- Skiba R, Scheil M. & Windhövel U. (1994). Ver- ber R. J, Mattke U, Strandberg L, Thorpe S. C, gleichsuntersuchung Myung R, Makkonen L & Courtney T. K. (2001). Reibzahlmessung auf Fussböden (Forschungs- The role of friction in the measurement of bericht 701). Dortmund: Bundesanstalt für Ar- slipperiness. beitsschutz. Part 2: Survey of friction zur instationären Sotter G. (2000). Stop Slip and Fall Accidents: A 1233-1261. practical guide for architects, building owners Derler S & Kausch F. (1998). Einfluss von Pflege- and safety managers. Loma Verde USA: Sotter behandlungen auf die Gleitfestigkeit von Bo- Engineering Corporation. denbelägen (EMPA-Bericht 127795). San Gallo: Skiba R. (1996). Möglichkeiten zur nachträgli- ment Boden (Kunstband). Hildesheim: Gersten- measurement devices. Ergonomics, 44 (13), Tideiskaar R. (2000). Stürze und Sturzpräven- EMPA. tion: Assessment-Prävention-Management. Derler S, (2001). Slip resistance of floors: Berna: Verlag Hans Huber. Changes through use and maintenance. In: 14 Basi Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 3. Basi giuridiche 3.2 Responsabilità per danno da prodotti 3.1 Responsabilità del proprietario di un’opera Conformemente alla Legge sulla responsabilità per danno da prodotti (LRDP2) il produttore è respon- L'art. 58 del Codice delle Obbligazioni (CO 1) pre- sabile del danno a persone o cose cagionato da un vede che il proprietario di un edificio o di un’altra prodotto difettoso messo in circolazione dopo il opera è tenuto a risarcire i danni cagionati da vizio 1.1.1994 (p. es. un pavimento difettoso) a un bene di costruzione o da difetto di manutenzione. Per giuridico distinto dal prodotto (p. es. vita e salute di opera si intende un oggetto stabile, collegato di- una persona). Il danno al prodotto difettoso stesso rettamente o indirettamente al terreno, costruito o non viene rilevato dalla responsabilità per danno da ubicato artificialmente. Il proprietario deve quindi prodotti. È considerato un prodotto ogni bene mo- garantire che lo stato e la funzione dell'opera non bile, anche se incorporato in un altro bene mobile o metta in pericolo niente e nessuno. Si parla di vizio immobile. Un prodotto è difettoso quando non offre di costruzione quando l'opera non offre sufficiente la sicurezza che si può legittimamente atten-dere un sicurezza in base alla sua destinazione d'uso (vizio di consumatore e utente medio. Anche la re- costruzione o difetto di manutenzione dell'opera). Il sponsabilità per danno da prodotti è una respon- sussistere di un vizio di costruzione va sempre sabilità causale. Il produttore deve dunque rispon- accertato in base alla situazione concreta. La cosid- dere di ogni errore o difetto del suo prodotto anche detta responsabilità del proprietario di un'opera è se non ne ha colpa. una responsabilità causale, ovvero il proprietario deve rispondere del danno anche se non gli si può attribuire nessuna colpa. Generalmente il proprie- 3.3 Ordinanza 3 concernente la legge svizzera sul lavoro (OLL 3)3 tario non è responsabile se può provare che sono state prese tutte le misure di prevenzione necessa- In tutte le aziende soggette alla legge sul lavoro rie. Nel caso di pericoli considerevoli oppure che devono essere adottati provvedimenti speciali di avrebbero potuto essere prevenuti senza elevato igiene anche per i pavimenti. Tali provvedimenti dispendio tecnico ed economico, il proprietario sono elencati all'art. 14 dell'Ordinanza 3 concer- dell'opera è invece responsabile quasi senza ecce- nente la legge sul lavoro. zione. Per contro, normalmente non è responsabile se si tratta di rischi di cui bisogna tener conto o che sussistono solo in caso di uso improprio dell'opera. La responsabilità del proprietario di un'opera si applica sia ai privati sia alla collettività. 1 2 3 SR 220 SR 221.112.944 SR 822.113 Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Basi 15 4. Terminologia 4.3 Glicerina 4.1 Coefficiente di attrito Misurazione effettuata in laboratorio: alla glicerina all'84-91% in peso si aggiunge acqua per La resistenza allo scivolamento si misura in base al ottenere una miscela glicerina-acqua. coefficiente di attrito μ (Mu). In caso di attrito radente la forza di attrito R [N] – il corpo si muove in 4.4 Sostanza umettante modo relativo alla superficie di appoggio – dipende da un lato dalla forza normale esercitata sul corpo N Misurazioni [N] e dall'altro dal coefficiente di attrito μ. sull'oggetto: il sodio dodecil solfato allo 0,5% in Quest'ultimo dipende dalla natura (rugosità) delle peso viene diluito con acqua distillata e mescolato. effettuate in laboratorio e superfici a contatto. 4.5 4.2 distacco Sostanza interposta Misurazioni effettuate in Attrito statico/Attrito di primo laboratorio e sull'oggetto: liquido definito per bagnare le due L'attrito statico/di primo distacco è la forza necessaria per iniziare il moto. superfici che interagiscono tra di loro durante il test. Nella vita quotidiana: acqua piovana, neve, sporcizia, pezzi di cibo, liquidi rovesciati. Figura 3 Curva della resistenza allo scivolamento di una suola PU su un pavimento in gomma Figura 2 Metodo per definire il coefficiente di attrito dinamico μ coefficiente di attrito μA coefficiente di attrito radente iniziale μG coefficiente di attrito radente 16 Basi Tempo in secondi Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 4.6 Attrito statico 4.10 Succedaneo alla pelle L'attrito statico (R) è la forza necessaria per iniziare Nel laboratorio: i succedanei alla pelle usati il moto a una determinata velocità. dall'EMPA per le prove dei pavimenti: 4.7 Coefficiente di attrito di primo Lorica (cuoio artificiale) silicone distacco Nella vita quotidiana: piedi nudi Il coefficiente di attrito di primo distacco (μA) è il quoziente risultante dall'attrito di primo distacco e 4.11 Classi di valutazione GS e GB dalla forza. A questo valore si ricorre p. es. come valutazione per il test di sottotappeti antiscivolo. La classe di valutazione GS (acronimo tedesco di «Gleitsicherheit Schuhbereich») sta per sicurezza 4.8 Coefficiente di attrito statico antisdrucciolo nelle zone agibili con scarpe, GB (acronimo tedesco di «Gleitsicherheit Barfussbe- Il coefficiente di attrito statico (μrs) è il quoziente reich») per sicurezza antisdrucciolo nelle zone agi- risultante dall'attrito statico R e dalla forza N. A bili a piedi nudi. questo valore si ricorre per valutare la resistenza allo scivolamento di pavimenti e scarpe. 4.12 Categorie R e A, B, C 4.9 La classe R comprende i locali di lavoro e le zone di Scarpe standard lavoro con pericolo di scivolamento, le classi A, B e Nel laboratorio: scarpe usate dall'EMPA per le C si applicano per le zone piedi nudi bagnate. prove dei pavimenti: scarpa di sicurezza con suola in gomma scarpa di sicurezza con suola in poliuretano scarpa urbana con suola termica in gomma scarpa urbana con suola in poliuretano Nella vita quotidiana: qualsiasi tipo di scarpa in commercio Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Basi 17 5. Metodi di valutazione Tutte le prove si effettuano sempre con un campione di pavimento interamente umettato, Non esistono metodi di valutazione oggettivi poi- come sostanza interposta si ricorre a glicerina e ché è molto difficile simulare il passo umano con le acqua con sostanze umettanti. Un trasduttore di sue condizioni quadro. Dopo un accordo trovato carico misura le forze di attrito generate e trasmette dagli specialisti, esistono però diversi metodi di i dati di coefficiente di attrito a un computer. Questo valutazione da cui scaturiscono risultati che si metodo presenta lo svantaggio che non può essere avvicinano alle esperienze della vita quotidiana e che applicata sui pavimenti già posati. pertanto sono riconosciuti. La seguente descrizione di procedimenti normati comprende soltanto i criteri 5.1.1 Gruppi di valutazione con apparecchio essenziali poiché una presenta-zione più ampia di misurazione stazionario supererebbe i limiti di questa pubblicazione. Per le zone agibili con scarpe, in Svizzera i pavi-menti 5.1 Apparecchio di misurazione testati vengono suddivisi nelle categorie GS1 fino a stazionario GS4 e per le zone agibili a piedi nudi nelle categorie GB1 fino a GB3. I pavimenti delle classi GS4 ovvero In Svizzera, la resistenza allo scivolamento dei pavi- GB3 menti può essere misurata con un apparecchio antiscivolo. presentano le migliori caratte-ristiche stazionario (BST 2000 apparecchio di Wuppertal per testare pavimenti e scarpe) in laboratorio secondo il «Regolamento di collaudo upi R 9729 – Pavimenti con maggiore resistenza antisdrucciolo». Per il test, si posa un pavimento su un carrello che si muove sotto un piede artificiale munito di materiale di attrito (scarpe standard o succedanei alla pelle). Tabella 1 Valutazione secondo il regolamento di prova dell'upi (estratto da lista requisiti) Figura 4 Apparecchio di prova per pavimenti e scarpe BST 2000 18 Basi Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 5.2 Metodo di prova – Piano inclinato 5.2.1 Classi con il metodo di prova In Germania l'aderenza è determinata prevalente- Per i locali di lavoro e le zone di lavoro con pericolo mente sulla base di test svolti con persone che si di scivolamento i pavimenti testati vengono suddivisi muovono su una rampa ad inclinazione variabile nelle classi R9 fino a R13 e per le zone agibili a piedi secondo le norme DIN 51139 e 51097. Persone nudi bagnate nelle categorie A, B e C. I pavimenti appositamente istruite salgono e scendono con scarpe della classe R13 ovvero C raggiungono la maggiore di sicurezza e in posizione eretta sul pavimento testato. antiscivolosità. L'inclinazione viene aumentata fino al punto in cui l'angolo d'inclinazione non permette più alla persona di poter camminare sulla superficie. Prima dei test, sul pavimento si sparge in modo uniforme un lubrificante Figura 5 Piano inclinato (per i locali di lavoro un lubrificante per motori e per le zone agibili a piedi nudi dell'acqua con sostanze umettanti). Questo metodo presenta i seguenti svantaggi: non è applicabile per i pavimenti già posati; dipende dalla persona (soggettivo) Durante la misurazione il modo di camminare diverge notevolmente dal modo di camminare normale su una superficie piana. L'inclinazione della superficie non simula la reale postura naturale orizzontale dell'essere umano. I risultati di questo metodo di prova sono validi anche in Fonte: BGIA, DE-St-Augustin Svizzera. Tabella 2 Valutazione secondo DIN 51130 e DIN 51097 Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Basi 19 5.3 È possibile paragonare le diverse 5.4 classi? Misurazioni effettuate sulla costruzione I risultati dei due metodi (apparecchio stazionario e Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi metodo in cui si cammina su un pavimento) non strumenti di misurazione portatile per testare la re- sono direttamente paragonabili tra loro poiché i due sistenza allo scivolamento sulla costruzione. I test si metodi di valutazione sono completamente diversi: effettuano di principio solo con sostanze interposte con l’apparecchio si misura l'attrito radente poiché un pavimento asciutto presenta prevalente- (coefficiente di attrito radente) e con il metodo di mente una resistenza allo scivolamento elevata. Da deambulazione invece l'attrito statico (angolo misurazioni comparative è emerso che i risultati non d’inclinazione su piano inclinato). Durante le prove si coprono sempre con le misurazioni in labo-ratorio con metodo di deambulazione, le persone calzano effettuate con l'impianto stazionario BST 2000. Nel scarpe di sicurezza. Per contro, nei test con caso delle misurazioni comparative sono sempre l’apparecchio l’attrito viene misurato con quattro determinanti i valori ottenuti nelle misurazioni in scarpe standard con suole di diversi materiali. laboratorio. Inoltre, i due test si differenziano in modo molto essenziale per i lubrificanti usati: nelle prove con Gli strumenti mobili presentano il vantaggio che le metodo di deambulazione per i locali/ambienti di misurazioni possono essere effettuate in loco sui lavoro si ricorre a lubrificanti per motori e nelle prove materiali da costruzione posati e che le mutazioni con apparecchio a glicerina ovvero acqua con della resistenza allo scivolamento possono essere sostanze umettanti. rilevati facilmente. Il coefficiente di attrito dinamico è inoltre l’unico valore che può essere rilevato sia in Il coefficiente di attrito dinamico, dunque, non può laboratorio sia in loco in modo normativo per essere usato per la suddivisione in una classe R misurare la resistenza antisdrucciolo dei pavimenti oppure A, B o C. Entrambi i metodi restano validi posati. fino all'entrata in vigore di una norma europea che stabilirà un unico metodo di valutazione. 20 Basi Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 5.4.1 FSC 2000 print 5.4.2 GMG 100 e GMG 200 In Svizzera sono diffusi soprattutto gli apparecchi Sono in commercio anche gli strumenti portatili FSC 2000 e FSC 3 che permettono di misurare i GMG 100 e GMG 200. Questi dispongono di tre coefficienti di attrito su campioni di attrito di corpi scorrevoli muniti lubrificanti specifici. Per materiali trainano preparare la misurazione basta estrarre il tirante, autonomamente il trasduttore sulla superficie da fissarlo alla lamiera e poi va avviata la misurazione. valutare. La pressione esercitata è sempre costante. L'apparecchio autotrainante misura il coefficiente di L'apparecchio si sposta a ritroso spingendo contro attrito dinamico μ sulla superficie definita dal una molla. Il movimento viene misurato e analizzato. tirante. di suole. Gli apparecchi Gli apparecchi misurano il coefficiente di attrito dinamico μ (attrito), dunque un valore fisico e lo indica. Figura 6 FSC 3 Figura 7 FSC 2000 print Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Figura 8 GMG 200 Basi 21 5.4.3 Brungraber Slip Tester 5.4.4 British Portable Tester (apparecchio a pendolo) La macchina «Brungraber Slip Tester» è un'attrezzatura usata prevalentemente negli USA. Nel caso di In Inghilterra si ricorre al «British Portable Tester», questo apparecchio si misura l'angolo del braccio un apparecchio portatile a pendolo, specialmente scorrevole che viene a trovarsi in una posi-zione per i pavimenti all'esterno. Questo misura l'energia talmente obliqua rispetto al pavimento che l'attrito cinetica trasformata in energia d'attrito dal pen-dolo risulta insufficiente e la scarpa inizia a sci-volare. Lo munito di scarpa. Il principio di misurazione rende svantaggio del Brungraber è che misura l'attrito molto bene il procedimento quando si ap-poggia il statico e non l'attrito radente. Inoltre, la su-perficie tacco di una scarpa sul suolo. L'uso dell'apparecchio misurata con la scarpa è molto piccola. Una distanza (peso proprio 25 kg ca.) è però molto difficile. I o superficie di misurazione esigua richiede numerosi numerosi punti da regolare posso-no causare molti test per ottenere un risultato valido. errori. Ancora più sfavorevole ri-spetto al Brungraber sono la piccola superficie per la scarpa e la distanza di misurazione molto corta. Inoltre, basta un granello di sabbia o un giunto per influenzare in modo determinato il test. È pertanto molto difficile testare un pavimento già in uso. 5.4.5 Sviluppi Da alcuni anni ci si impegna a definire una norma europea per la misurazione della resistenza allo scivolamento dei pavimenti. Ma il fatto che si sono imposti numerosi metodi di prova, complica la redazione di una norma europea. Figura 9 Brungraber Slip Tester 22 Basi Figura 10 British Portable Tester Documentazione tecnica 2.027 dell'upi IV. Requisiti minimi per i pavimenti in base al «Regolamento di collaudo upi R 9729» 1. Pavimenti per zone agibili con scarpe 2. Pavimenti per zone agibili a piedi nudi Per determinare la resistenza allo scivolamento di un Per determinare la resistenza allo scivolamento di un pavimento nelle zone agibili con scarpe sono pavimento nelle zone agibili a piedi nudi sono determinanti i valori medi di attrito radente risul- determinanti i valori medi di attrito radente risul- tanti dalle prove condotte con scarpe standard e con tanti dalle prove condotte con scarpe standard l'uso di acqua mista allo 0,5% di sostanza ovvero con i succedanei della pelle (Lorica, silicone) umettante ovvero al 91% di glicerina. sostanze e con l'uso di acqua come sostanza interposta mista interposte I valori minimi contenuti nella tabella 3 allo 0,5% di sostanza umettante ovvero (sodio devono essere rispettati. dodecil solfato). I valori minimi contenuti nella tabella 4 devono essere rispettati. Dalla lista sono esclusi i pavimenti per cui per acqua mista allo 0,5% di sostanza umettante risultano I pavimenti per cui risultano attriti radenti di attriti radenti di μ < 0,20 oppure con il 91% di μ < 0,30 non vengono inseriti nell'elenco. glicerina di μ < 0,15. Tabella 3 Valori limiti attrito radente nelle zone agibili con scarpe Valori limite Acqua con agente bagnante μ ≥ 0.60 Classificazione Glicerina 91% Schema upi/EMPA μ ≥ 0.15 GS 4 μ ≥ 0.45 – μ < 0.60 μ ≥ 0.15 GS 3 μ ≥ 0.30 – μ < 0.45 μ ≥ 0.15 GS 2 μ ≥ 0.20 – μ < 0.30 μ ≥ 0.15 GS 1 Non vengono classificati i pavimenti, per i quali in presenza di acqua con 0.5 % di agente bagnante il valore di attrito radente risulta pari a μ 0.20 oppure a μ 0.15 con glicerina al 91 % . Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Tabella 4 Valori limiti attrito radente nelle zone piedi nudi Valori limite (acqua con agente bagnante pari a 0.5%) Scarpe (valori di Materiali sostitutivi riferimento) dell'epidermide μ ≥ 0.60 μ ≥ 0.30 Classificazione Schema upi/EMPA GB 3 μ ≥ 0.45 – μ < 0.60 μ ≥ 0.30 GB 2 μ ≥ 0.30 – μ < 0.45 μ ≥ 0.30 GB 1 Non vengono classificati i pavimenti con un valore di attrito radente pari a μ 0.30. Requisiti minimi per i pavimenti in base al «Regolamento di collaudo upi R 9729» 23 V. Criteri rilevanti per i pavimenti 1. Resistenza allo scivolamento 2. Drenaggio (volume d'assorbimento) Nel capitolo II. «Incidentalità e cause d’incidente» I pavimenti drenanti presentano il vantaggio che i pag. 11 sono state analizzate le cause delle cadute materiali scivolosi sulla superficie calpestata vengo- (essere umano, moto, fattori ambientali, suole e no raccolti negli appositi canali. In questo modo le pavimento). L'interazione di tali fattori determina il caratteristiche antiscivolo del pavimento rimangono pericolo di scivolare. La resistenza allo scivolamento garantite più a lungo anche se si accumulano i ma- del pavimento deve essere misurata in modo ripro- teriali scivolosi. Lo spazio di drenaggio è paragona- ducibile, pertanto per il pavimento va definito uno bile al profilo di una suola o di uno pneumatico. Il stato standard. pavimento dispone di profili o canali disposti in modo regolare che dovrebbero liberare la super-ficie Affinché si possa misurare in modo affidabile e del pavimento da sostanze scivolose. Lo spazio sempre sotto le stesse condizioni, si parte dal se- drenante viene stabilito in base al procedimento guente stato del pavimento: previsto dalla DIN 51130. Il simbolo «V» può essere pavimento umettato con acqua tensioattiva attribuito soltanto ai pavimenti con uno spazio (acqua distillata con lo 0,5% di sodio dodecil drenante che supera il volume di 4 cm3/dm2 . Di solfato) regola i pavimenti posati in zone con elevato pavimento pulito pericolo di scivolare presentano una maggiore misurazione con materiali in gomma, materia quantità di materiali scivolosi (p. es. stazioni delle artificiale e succedanei della pelle ferrovie di montagna) e richiedono pertanto anche maggiori spazi drenanti. I pavimenti con spazi dreI requisiti relativi alla resistenza allo scivolamento nanti esigono però maggiori lavori di pulizia. sono contenuti nel capitolo IV. «Regolamento di collaudo upi R 9729 – Pavimenti con maggiore resistenza antisdrucciolo» pag. 23. La pubblicazione dell'upi 2.032 «Lista dei requisiti per pavimenti» contiene i requisiti relativi alla resistenza allo scivolamento nei locali pubblici e privati classificati secondo i diversi usi. Tabella 5 Attribuzione e indicazione dello spazio drenante rispetto ai volumi minimi Determinazione della Volume minimo della cavità di deflusso cavità di deflusso in cm3/dm2 V4 4 V6 6 V8 8 V10 10 Per i grigliati continui vale in ogni caso il volume di cavità di deflusso V10. Fonte: DIN 51130 e regolamento di prova upi R 9729 24 Criteri rilevanti per i pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 3. Abrasione 5. Conducibilità elettrica Per un pavimento l'abrasione equivale all'usura dello Per evitare di caricarsi elettrostaticamente quando si strato superficiale per effetto di sollecitazioni cammina su una superficie e di scaricare tale ca-rica meccaniche. Per i pavimenti smaltati o lucidati su altre persone o oggetti è possibile porre in opera l'abrasione può manifestarsi sotto forma di mo- una pavimentazione elettrodissipativa. La norma difiche della superficie con diversi effetti. Rispetto svizzera SN 429 001 «Elektrostatische Auf-ladung» alle piastrelle non smaltate che presentano una regolamenta la classificazione e l'arreda-mento superficie dura, le piastrelle smaltate vengono degli ambienti per i quali la conducibilità elettrica è suddivise in varie classi di abrasione in funzione della un fattore importante e la norma SN EN 1081 loro resistenza all'usura e delle possibilità di «Rivestimenti impiego. Determinazione della resistenza elettrica» specifica resilienti per pavimentazioni - il procedimento di misurazione. Il comportamento 4. Conducibilità termica elettrostatico dei rivestimenti tessili e resilienti è valutato in base alla norma SN EN 1815 «Rivesti- È rilevante se un pavimento è considerato caldo o menti resilienti e tessili per pavimentazioni – Valu- freddo. Normalmente tra piede e pavimento la tazione della propensione all'accumulo di elettricità temperatura è differente. A seconda della capacità statica». isolante della calzatura indossata il piede trasmette più o meno calore al pavimento e tale calore viene 6. Pulibilità ritrasmesso a seconda della sua capacità di dispersione. Meno ci si può muovere su una super- Una corretta pulizia del pavimento si ripercuote ficie, maggiormente si recepisce la dispersione di favorevolmente sulla resistenza allo scivolamento, calore. Per questo motivo il pavimento deve essere l'igiene e la vita di un pavimento. Informazioni det- di un materiale scarso conduttore di calore soprat- tagliate contiene il capitolo IX «Pulizia, protezione e tutto nei luoghi in cui normalmente si indossano cura», pag. 50. scarpe leggere. Un tale pavimento può anche essere usato soltanto in luoghi singoli frequentati continuamente da persone. La conducibilità termica dei pavimenti si misura in base alla norma SIA 252 «Fugenlose Industriebodenbeläge», allegato G.1 «Bestimmung der Wärmeableitung von Bodenbelägen (Prüfverfahren EMPA)». Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Criteri rilevanti per i pavimenti 25 7. Carrellabilità 8. Combustibilità/resistenza termica Un pavimento con rilievi accentuati può ostacolare La cosiddetta «combustibilità» e la «densità del lo scorrimento delle ruote dei carrelli, ad es. della fumo» di un pavimento sono due parametri di fon- spesa, portapacchi, portavivande e porta-pallet. damentale importanza per garantire la sicurezza Inoltre, le gomme si usurano più rapidamente. Pro- delle persone in caso di incendio. blemi possono sorgere in particolar modo nel trasporto di materiale sfuso o di liquidi in recipienti I requisiti per i pavimenti sono contenuti nelle pre- aperti. Per questi motivi è eventualmente necessa- scrizioni antincendio dell'Associazione degli istituti rio fissare la merce trasportata con cinghie o altri cantonali di assicurazione antincendio AICAA mezzi, mentre i recipienti con liquidi non vanno ri- (www.vkf.ch). La direttiva di protezione antincen- empiti completamente oppure vanno chiusi ermeti- dio «Verwendung brennbarer Baustoffe» (Impiego camente allo scopo di evitare un eventuale di materiali da costruzione combustibili) regola la rovesciamento. destinazione d'uso dei pavimenti in base all'indice d'incendio BKZ (combustibilità e densità del fumo), Bisogna quindi accertarsi se un rivestimento meno riferito al numero dei piani e all'utilizzo dell'edificio. strutturato – ma con una superficie che presenta I pavimenti facilmente infiammabili ne sono esclusi. migliori caratteristiche antisdrucciolo – possa offrire la stessa sicurezza con una migliore planarità. Per Per determinare l'indice d'incendio i pavimenti ven- garantire una buona carrellabilità vanno evitate gono sottoposti ad una prova dei materiali norma- soglie, gradini ecc. lizzata presso un laboratorio accreditato (p. es. EMPA San Gallo). L’iscrizione nel registro svizzero di protezione antincendio dei pavimenti collaudati non avviene automaticamente. È volontario e a pagamento. Il registro svizzero di protezione antincendio dell'AICAA (www.praever.ch) offre informazioni attuali sui pavimenti classificati, certificati e approvati in materia di antincendio. 26 Criteri rilevanti per i pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 9. Reazione all'umidità È fondamentale scegliere soltanto pavimenti dei gruppi A, B o C ovvero GB 1 fino a 3. Di regola Gli ambienti esterni, ad es. ingressi di edifici, mar- questi sono stati collaudati anche per l'uso con piedi ciapiedi, autolavaggi, cortili interni, scale esterne, nudi. Le pavimentazioni con valori R non si ecc. sono esposti alle intemperie. In condizioni di prestano per le zone piedi nudi poiché sono stati asciutto tali ambienti non presentano rischi parti- collaudati con lubrificante per motori. colari, ma se bagnati potrebbero diventare zone a rischio di scivolamento. Per questo motivo è importante che in questi punti il pavimento offra elevate capacità antisdrucciolo. 9.1 Zone piedi nudi bagnate I locali doccia, gli spogliatoi, le saune, i bagni ecc. di case e impianti per il tempo libero o lo sport sono ambienti in cui spesso si cammina a piedi nudi. Trattandosi di ambienti che per natura hanno spesso il pavimento bagnato, vengono definiti «zo-ne bagnate con calpestio a piedi scalzi». Sotto i piedi nudi, l'acqua facilita lo scivolamento in quanto riduce notevolmente l'attrito tra pianta del piede e pavimento. L'aderenza risulta ulteriormente compromessa se l'acqua è mescolata a sapone, shampoo e doccia schiuma. In tal caso aumenta il pericolo che un utente scivoli e cada. Se si cammina velocemente sul bagnato si può verificare anche un effetto aquaplaning che fa perdere il contatto del piede con il pavimento. Figura 11 Zona piedi nudi bagnata È possibile prevenire efficacemente gli infortuni alle seguenti condizioni: scelta del pavimento adeguato di tipo antisdrucciolo a seconda della zona d'uso (con scarpe o a piedi nudi); deflusso dell'acqua efficace; pulizia accurata a intervalli regolari che tengono di quanto è sporco il pavimento. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Criteri rilevanti per i pavimenti 27 10. Igiene Bisogna valutare caso per caso se è necessario adottare specifiche misure di disinfezione. L'igiene è fondamentale nei luoghi dove bisogna prevenire malattie infettive e allergie. Le infezioni sono provocate da batteri, virus e funghi. Le seguenti condizioni favoriscono la divulgazione delle malattie infettive: elevata umidità nell'aria, sul suolo e alle pareti; sostanze nutritive come sono presenti p. es. negli alimentari, nella sporcizia e nei rifiuti; nei punti inaccessibili per la pulizia, p. es. fessure, giunti, pori ecc. Zone a rischio: le zone molto frequentate come p. es. bagni, scuole, scuole dell'infanzia, foyer, alberghi e ristoranti, piscine e impianti wellness, mezzi pubblici, stazioni ferroviarie, impianti per il tempo libero e lo sport; ospedali, case per anziani e di cura dove soggiornano molte persone malate e deboli; industria alimentare o ristorazione e cucine con lavorazione di alimentari, latte ecc. È particolarmente importante che le misure igieniche di disinfezione siano applicate a regola d'arte. Tali misure sono necessarie solo nei casi in cui la pulizia, anche se accurata, di per sé non basta a raggiungere un livello igienico tale da evitare la trasmissione di malattie infettive. In caso di utilizzo di disinfettanti, è necessario informarsi presso il produttore o fornitore sull'uso corretto e l'eventuale alterazione della resistenza allo scivola-mento, sui rischi, sull'impiego e sugli effetti di tali prodotti. 28 Criteri rilevanti per i pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi VI. Caratteristiche di diversi pavimenti 1. Pietre naturali 1.1 Caratteristiche particolari I pavimenti in pietra naturale rientrano – se scelti I pavimenti in pietra naturale per l'esterno (esposti bene e posati a regola d'arte – tra i pavimenti con la alle intemperie) sono del tutto diversi rispetto ai maggiore resistenza allo scivolamento. Questa viene pavimenti nelle zone semibagnate e anche rispetto determinata principalmente dalle caratteristiche a quelli usati nelle zone asciutte. Da luogo a luogo i della superficie. Se si intende posare un pavimento pavimenti con caratteristiche simili tra loro possono lucidato e levigato, la pietra va valutata secondo il pertanto essere considerati una volta scivolosi e luogo d'uso, le condizioni sul luogo e il tipo d'uso. un'altra volta molto resistenti allo scivolamento. Oltre alla lavorazione della superficie anche il tipo di pietra influenza la resistenza allo scivolamento. I pavimenti in pietra non vanno incerati poiché con gli anni sul crescente strato di cera si poserebbe più sporcizia che sul pavimento non lucidato. Dopo poco tempo questo avrebbe effetti negativi anche sulla resistenza allo scivolamento. Esistono appositi metodi per impregnare il pavimento che non comportano alcun effetto negativo. Normalmente la resistenza allo scivolamento è buona dove sono state posate pietre piccole con fughe larghe. Tabella 6 Nesso tra lavorazione della superficie e resistenza allo scivolamento Lavorazione >C220 speculare Gruppo valutazione upi zona con scarpe ≤ GS1 Microfinitura C220 lucidatura opaca GS1 – (GS2*) ≤ GB1 R10 – (R11*) A Semifinitura C120 opaco GS2 – (GS3*) GB1 – (GB2*) R11 – (R12*) A – (B*) C60 opaco GS2 – (GS3*) GB1 – (GB2*) R11 – (R12*) A – (B*) ruvido GS3 – (GS4*) GB2 – (GB3*) R12 – (R13*) B – (C*) Levigato Finitura in grosso Ottica superfici ruvide come fiammate tagliata con graniglia di acciaio spaccate sabbiata bocciardata lavorata con punta... superficie spazzolata ruvida, lucidatura opaca superficie barilata ruvida, lucidatura opaca zona a piedi nudi DIN 51130 zona con scarpe ≤ R9 – R10 DIN 51057 zona a piedi nudi Normalmente queste superfici raggiungono un GS1, requisiti superiori vanno esaminate (*) Il requisito superiore è raggiungibile ma va esaminato. Fonte: Associazione pietre naturali NSV Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 29 1.2 Lavorazione di pavimenti in pietra me sollecitazione i singoli strati sono molto re- naturale sistenti e pertanto benissimo utilizzabili come pavimento, alla pari di marmo e granito. Alcuni tipi di Le pietre ruvide (pietre dure spaccate, fiammate e ardesia non sono resistenti agli acidi. lavorate grossolanamente, rocce sedimentarie o metamorfiche) all'aperto e nelle zone bagnate pre- 1.5 Marmo (roccia metamorfica) sentano una buona resistenza allo scivolamento. Le rocce morbide sono generalmente meno adatte per Come l'ardesia, anche il marmo è una roccia meta- l'uso in zone semibagnate e molto frequentate. morfica formatasi da pietra calcarea per effetto del Tuttavia le si può irruvidire chimicamente o mecca- calore e della pressione. Il marmo, al contrario nicamente e impregnarle. dell'ardesia, presenta una struttura cristallina molto compatta ed è pertanto molto luccicante se è stato Per le zone bagnate non si prestano le pietre naturali lucidato. La superficie del marmo si lascia pulire con superfici levigate finemente e lucidate. Anche in facilmente. Quando è bagnata non è resistente allo questo caso l'irruvidimento e l'impregna-zione scivolamento, può però essere irruvidita chimica- aumentano la resistenza allo scivolamento. mente o meccanicamente. Va tenuto conto del fatto che la maggior parte dei marmi sono sensibili agli 1.3 Pietra calcarea e pietra arenaria acidi. Nelle cucine p. es. per il pavimento è meglio ricorrere al granito che al marmo. Per evi-tare le La pietra calcarea e la pietra arenaria sono rocce infiltrazioni d'acqua, i pavimenti di marmo usati sedimentarie formatesi per sedimentazione e nelle zone a contatto con l'acqua vanno im- compattazione di fango, sabbia, argilla, fossili e altri pregnati. I pavimenti impregnati, però, possono sedimenti. Si tratta di pietre piuttosto morbide, eventualmente essere meno resistenti allo scivola- porose e in stato non trattato poco resistenti mento! all'invecchiamento e all'abrasione. Si consiglia di trattare un tale pavimento con un impregnante. In 1.6 Granito (roccia intrusiva) questo modo sono meno delicati nei confronti dell'usura per le intemperie e lo sporco. Nel caso di Il granito è una roccia formatasi dal magma incan- un può descente fuoriuscito dalle viscere della terra, senza eventualmente avere effetti negativi sulla resistenza tuttavia raggiungere la superficie terrestre. Per il allo scivolamento! raffreddamento lento si sono formati grossi cristalli pavimento bagnato, l'impregnazione composti da granito, quarzo, feldspati e miche. 1.4 Ardesia Pertanto il granito è contraddistinto da una struttura granulare e dall'aspetto macchiettato. La sua L'ardesia, una roccia formatasi per sedimentazione struttura molto compatta lo rende una roccia parti- progressiva di un limo finissimo, è facilmente colarmente robusta e quasi indistruttibile, ma dif- divisibile in lastre sottili. Si tratta di una varietà di ficile da lavorare. Il granito è resistente agli acidi. roccia metamorfica formatasi sotto enorme pressione di argilla e altri minerali. Grazie all’enor- 30 Caratteristiche di diversi pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 2. Pietra artificiale praticamente impermeabile. Quindi non ri-chiede nessuna finitura superficiale (impermeabi-lizzare). Le pietre artificiali sono materiali da costruzione minerali o resinosi prodotti con l'aggiunta di sabbie e Le pavimentazioni bituminose, normalmente di frammenti di pietra. Le lastre consistono in due diversi strati, si prestano per gli ambienti in cui sul strati: un'anima di calcestruzzo e un insieme di pie- suolo non agiscono sollecitazioni chimiche, mecca- tre naturali colorate levigabili come il marmo o il niche e termiche straordinarie. L'asfalto colato, re- serpentino miscelato a cemento. Da questo im- sistente al sale antigelo e incongelabile, è indicato pasto si ottengono delle lastre. Il materiale solidi- per i sottofondi all'aperto. Esistono anche lastre ficato può essere levigato, oliato e lucidato, otte- prefabbricate. L'asfalto, un buon isolante termico, nendo un disegno screziato. Le lastre in pietra arti- non è resistente al calore (materiale termoplastico). ficiale escono dalla fabbrica già trattate e quindi non bisogna sigillarle dopo la posa in opera. I pavi-menti 5. Pavimenti ceramici posti in opera in loco vanno levigati, lucidati e impregnati. I rivestimenti in pietra artificiale, adatti Le piastrelle ceramiche per pavimenti sono prodotte anche agli ambienti esterni, non sono re-sistenti agli con un impasto di varie argille, sabbia di quarzo, acidi. feldspati e altre materie prime minerali. Si sottopone le materie prime a una serie di lavorazioni 3. Terrazzo alla veneziana (macinazione, setacciatura, miscelazione, umi- dificazione e ad altri trattamenti) e all'impasto otteAl contrario della pietra artificiale, prodotta in lastre nuto si conferisce, a temperatura ambiente, la for- standard, il terrazzo alla veneziana è un pavi-mento ma desiderata (piastrelle o lastre) mediante prodotto in loco mescolando acqua e calce idraulica A) processo a umido = ceramica grezza o cemento per spargerlo sul suolo. Dopo il (piastrelle doppie tipo spaltplatten, clinker, pavimento sarà stuccato e levigato. La levigatura cotto ecc.) evidenzia la graniglia seminata, determinando porcellanato, monocottura, clinker ecc.) l'aspetto del pavimento. Con l'aggiunta di leganti colorati e la semina di graniglia di diversi colori si B) processo a secco = ceramica fine (gres C) altri procedimenti (p. es. colaggio). influenza l'aspetto del pavimento. Le piastrelle o le lastre saranno poi essiccate e poi 4. Asfalto colato cotte a temperature elevate. Le piastrelle possono essere smaltate, non smaltate oppure ingobbiate. Le L'asfalto colato, un materiale di costruzione, fa parte classi A, B, C sono a norma SN EN 14411 «Piastrelle degli asfalti derivanti dalla raffinazione del petrolio. di ceramica - Definizioni, classificazione, caratteristi- La miscela di sabbia, pietrisco, carbonato di calcio che e marcatura» (vedi anche norma SIA 248 micronizzato con la funzione di filler e bi-tume è «Plattenarbeiten». liquida e spalmabile. L'asfalto colato pre-senta un eccesso di leganti ed è pertanto privo di pori e Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 31 5.1 Piastrelle ceramiche pressate a Le piastrelle di ceramica in gres porcellanato, in umido A commercio sia smaltate sia non smaltate, presentano una vetrificazione elevata e di conseguenza I principali prodotti in commercio del gruppo A assorbono pochissima acqua. sono: spaltplatte smaltate/non smaltate Sulle piastrelle levigate si asporta uno strato super- gres smaltato/non smaltato ficiale di 0.5 mm ca. per ottenere la lucentezza desiderata. I micropori si aprono e, in base all'uso, sia Sono usati specialmente negli spazi interni. la sporcizia sia i liquidi vi si possono depositare. L'assorbimento d'acqua è per la maggior parte inferiore al 3 percento della concentrazione ponde- Grazie alla sua struttura compatta, il gres porcella- rale. Le piastrelle sono spesso smaltate (trasparenti, nato non presenta quasi problemi in caso di mac- opache). chie ed è facilmente lavabile. Il gres porcellanato presenta tutti i vantaggi dei materiali non smaltati, 5.2 Piastrelle in cotto p. es. l'elevata resistenza all'usura della superficie e una resistenza relativamente buona allo scivola- Nella maggior parte dei casi si tratta di piastrelle non mento. La ceramica fine levigata, invece, non è smaltate con un assorbimento d'acqua del 6–20%. adatta negli ambienti a rischio di scivolamento Le piastrelle sono disponibili anche smaltate. Dopo (cucine, mense ecc.). la posa in opera, il cotto non smaltato, la terracotta e simili, vanno sottoposti ai trattamenti previsti dal Tra tutti i rivestimenti, le piastrelle in gres non produttore (p. es. impregnazione) se non sono già smaltate offrono una delle più elevate resistenze stati trattati in fabbrica. Questi pro-dotti sono all'usura. Anche dopo forti e continue sollecitazioni impiegati preferibilmente in ambienti con carattere il materiale risulta poco usurato. La resistenza agli rustico. agenti chimici delle piastrelle in gres non smaltate è elevata, sono resistenti ai detergenti chimici uti- 5.3 Piastrelle di ceramica pressate a lizzati in casa e agli additivi aggiunti nell'acqua per il freddo B bagno, fatta eccezione per i detergenti a base di acido fluoridrico e ai suoi composti. Dall'esperienza I principali prodotti in commercio del gruppo B sono: gres porcellanato (assorbimento smaltato/non acqua <0,1 smaltato concentrazione emerge che, in termini di resistenza nel tempo e di igienicità, i giunti sono l'unico punto debole di questo tipo di pavimento. ponderale %) gres smaltato/non smaltato (assorbimento acqua <0,5 concentrazione ponderale %) gres smaltato/non smaltato (assorbimento acqua >0,5 E <3 concentrazione ponderale %) 32 Piastrella a mosaico smaltata/non smaltata Caratteristiche di diversi pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 6. Pavimenti resilienti espansa e presentano pertanto una certa morbidezza. Il pavimento in PVC è particolarmente indi- 6.1 Caratteristiche particolari cato per le zone che rimangono asciutte. In condizioni di umidità e di sporcizia questo tipo di pavi- I pavimenti resilienti elencati di seguito possono mento può diventare scivoloso. Nelle zone bagnate essere posati perfettamente e con facilità su un pa- sono maggiormente indicati i pavimenti in PVC vimento duro. Si prestano bene per il risanamento goffrati oppure i prodotti contenenti p. es. carburo di un edificio vecchio e sono ideali per i vani in cui si di silicio (carborundum) o quarzo che conferiscono desidera un pavimento caldo. Tali pavimenti offrono una migliore resistenza antiscivolo al pavimento. I una protezione termica e, se muniti di re-sina pavimenti in PVC sono riciclabili. espansa, anche fonica. Sono impiegati prevalentemente nelle abitazioni e negli uffici. 6.3 Tutti i pavimenti resilienti presentano una manu- Caucciù è il termine generico per i polimeri elasto- tenzione relativamente facile. Granuli di sabbia o meri da cui si ottiene la gomma. Il caucciù naturale sassolini possono facilmente rovinare la superficie, è ottenuto dall'estrazione del lattice dal tropicale pertanto si consiglia di pulirla spesso e di posare, se albero della gomma. Il lattice costituisce il materiale necessario, una barriera antisporco all'entrata. Il di base per la produzione dei diversi prodotti. produttore deve indicare nell'istruzione per la ma- Oggigiorno, per i pavimenti si ricorre prevalente- nutenzione i prodotti di pulizia idonei. Questi sono mente al caucciù sintetico. Si tratta di un prodotto determinanti per la resistenza antiscivolo dei pavi- duraturo ottenuto mediante polimerizzazione di menti. I pavimenti resilienti presentano costi determinati prodotti raffinati del petrolio. Per otte- d'acquisto nere l'elasticità tipica della gomma, il caucciù deve e di manutenzione relativamente Caucciù vantaggiosi. essere vulcanizzato con zolfo. 6.2 I pavimenti in gomma sono resistenti all'usura, re- PVC (polivinilcloruro) pellenti allo sporco ed elastici. Hanno la superficie Il PVC è una materia termoplastica ottenuta dai più compatta di tutti i pavimenti elastici e presenta- derivati del petrolio in strati dallo spessore che varia no una buona resistenza allo scivolamento se sono da 1,5 a 4 mm circa (spessori più diffusi da 2 a bagnati. Da ricerche effettuate dall'EMPA e da 2,5 mm). Si suddivide in due tipologie di prodotti. esperienze dalla vita quotidiana è emerso che strut- Omogeneo: materiale interamente della stessa ture a bolli o in rilievo non modificano in modo natura, disegno continuo essenziale la resistenza allo scivolamento. Eterogeneo: pavimenti ottenuti mediante la stesura di diversi strati Dopo la produzione, sui pavimenti in gomma si stende uno strato sottile di cera che li protegge dallo I pavimenti in PVC sono resistenti all'olio e ai grassi sporco durante i lavori di costruzione. A lavori edili e in gran parte anche alle sostanze chimiche. I terminati, questo strato di protezione va ri-mosso pavimenti compositi contengono spesso resina con un detergente idoneo (detergente in-tenso o di Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 33 base). Ormai esistono anche pavimenti di caucciù 6.5 Sughero che escono dalla fabbrica già senza la pellicola di cera. I relativi produttori possono fornire maggiori Il sughero è un prodotto naturale che ricresce otte- informazioni in merito. nuto dalla corteccia esterna della sughera e presenta uno dei migliori bilanci ecolocigi. I pavimenti 6.4 Linoleum in sughero sono elastici, forniscono un isolamento termico, assorbiscono il suono dei passi e respin- Il nome si compone dai termini latini linum «lino» e gono i raggi solari. oleum «olio» e indica l'olio di lino usato, oltre alla farina di sughero, farina di legno e un tessuto di Per proteggere un pavimento in sughero da una iuta, quale materia prima. Le materie prime sono rapida usura bisogna sigillarlo con una cera o con quasi esclusivamente di origine naturale. olio. Il pavimento in sughero possiede una superficie facilmente attaccabile e pertanto può essere L'olio di lino mescolato a resine e ossidato a caldo rivestito di una pellicola trasparente di PVC resi- con aria in apposite celle, raggiunge uno stato stente all'usura. Modificati in questo modo, i pavi- solido. In seguito si aggiunge farina di sughero e di menti sono relativamente scivolosi se si rovesciano legno e si impasta il tutto per ottenere come pro- dei liquidi. Per evitare l'espansione delle lastre, nei dotto finito il cemento di linoleum. La pasta di vani esposti continuamente all'umidita non vanno linoleum risultante è compressa su una larghezza di posati pavimenti in sughero. due metri e stesa su una banda di tela di iuta. Gli spessori in commercio sono di 2 fino a 4,5 mm. Linoleum è facile da pulire e molto resistente agli agenti chimici e all'usura. 34 Caratteristiche di diversi pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 7. Pavimenti duri possibile evitare la formazione di pozze d'acqua posizionando il rivestimento con una pendenza da 7.1 Pavimentazioni autolivellanti in 1,5 a 2%. resina sintetica Per proteggere efficacemente i pavimenti in resina I pavimenti in resina (poliuretano o resina epossi- sintetica da eventuali danni, è opportuno inserire un dica) consistono normalmente in un materiale sin- bordo metallico sulle rampe e sugli altri bordi d'urto. tetico bicomponente (resina e indurente). Questo tipo di rivestimento tende per natura a essere sci- 7.2 Legno/parquet/laminato voloso, soprattutto in condizioni di bagnato. Per migliorare la loro resistenza allo scivolamento, pri- Già a partire dal 17° secolo il parquet è parte inte- ma della presa dei componenti plastici si aggiunge grante dell'arredamento di edifici di rappresen- una grana antiscivolo composta da silicio, corin- tanza. La produzione industriale di parquet a listelli done, quarzo e ossido di metallo. A seconda delle e di parquet prefiniti, combinata a tecniche di posa dimensioni granulometriche e del momento di ag- facili e moderne, fa di questo materiale naturale uno giungere la grana, è possibile produrre pavimenti dei più apprezzati. Si distinguono due gruppi di con diverse caratteristiche antiscivolo. parquet in base al tipo di legno utilizzato: legno duro (quercia, frassino, acero, faggio ecc.) e legno In condizioni di bagnato e sporcizia questo tipo di tenero (betulla, pino, abete ecc.). Esistono vari rivestimento non è indicato negli ambienti in cui si formati di parquet. cammina a piedi scalzi (p. es. piscine), se prima non è stato sottoposto a un trattamento antisdrucciolo. Parquet incollato Parquet in legno massiccio di piccolo formato, Uno dei vantaggi dei pavimenti in resina sintetica è spesso disponibile in unità già composte, da le- la rapidità nei tempi di posa, la scarsa altezza da vigare o trattare in superficie dopo la posa. Esempi: terra che varia da 2 a 15 mm e la pedonabilità subito parquet a mosaico dopo l'installazione. Un altro vantaggio con-siste nel parquet industriale fatto che il pavimento può essere risvol-tato a parete parquet dessin di 8 a 10 cm. Questo facilita il lavag-gio del parquet in legno di testa pavimento e garantisce nel contempo la sua impermeabilità. Parquet massiccio Parquet in legno massiccio con incastro a pettine o I pavimenti in resina sintetica sono facili da pulire, maschio e femmina, levigato e con trattamento anche con idropulitrici a pressione, e possono essere della superficie dopo la posa. Esempi: proposti in numerose colorazioni. parquet a listoni lastre pavimenti dessin I pozzetti e gli scarichi d'acqua devono essere installati dall'impresa costruttrice contemporaneamente alla posa in opera. Dopo i lavori di pulizia è Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 35 Parquet prefinito Laminato Parquet prefinito è il termine generale per qualsiasi I pavimenti in laminato presentano un'elevata re- tipo di parquet che esce dalla produzione già con silienza, sono per lo più resistenti all'abrasione e una superficie pronta, p.es. sigillata, oliata, cerata, facili da mantenere. I moderni prodotti laminati spazzolata ecc. Il parquet prefinito viene prodotto in presentano finiture molto diverse e sono disponibili diverse misure, in elementi mono- o multistrato e in diverse classi di utilizzo, vale a dire per i più svariati preparto per i diversi tipi di posa. Il parquet pre-finito luoghi di applicazione. viene incollato, inchiodato o posato flottante. 7.2.1 Trattamento superficiale dei Parquet a listoni rivestimenti in legno Consiste in listoni massicci lunghi, piallati o levigati, con incastro a pettine o a maschio e femmina e con I pavimenti in legno devono essere sigillati oppure pretrattamento o senza trattamento. Esempi: trattati con olio o cera dopo la posa. Il parquet blocchetti di abete, douglas, pitch-pine; abete rosso, prefinito viene invece consegnato già sigillato e pino, quercia. trattato con olio o cera in fabbrica. Tutti i pavi-menti in legno non provvisti di trattamento di finitura Parquet a blocchetti dovrebbero essere quindi sigillati oppure trattati con Questo parquet è formato da blocchetti di grande olio o cera dopo la posa. formato, a spigolo vivo, già sigillati o non trattati, la direzione delle fibre è perpendicolare al pavi-mento. Dopo anni o decenni, se il pavimento presenta un Il parquet a blocchetti è robusto e resistente alle aspetto usurato, la sua superficie può essere ravvi- sollecitazioni meccaniche. Nel gergo tecnico questo vata con una levigatura e nuovi trattamenti super- tipo di pavimentazione prende anche il nome di ficiali. Dopo la ravivatura il pavimento appare pra- parquet industriale. Si applica soprattutto negli ticamente come nuovo e tale processo può essere ambienti in cui si richiede un buon isolamento ripetuto più volte, a seconda dello spessore dello termico, elevata elasticità, buon isolamento acusti- strato del legno. co e una buona resistenza allo scivolamento, ossia nelle scuole, nell'industria e nell'artigianato. In linea di principio si distinguono due tecniche per il trattamento superficiale. Per realizzare una terrazza in legno o un passaggio pedonale provvisorio sono presenti in commercio Sigillatura assi di legno già impregnate con scanalature longi- Per sigillatura si intende un trattamento della su- tudinali, allo scopo di garantire una maggiore perficie con una vernice speciale. La sigillatura dei resistenza allo scivolamento. Le assi possono essere pavimenti in legno provoca la chiusura dei pori del lasciate allo stato naturale oppure oleate. Le super- legno e, creando una pellicola resistente e forte- fici lisce o scanalate, le assi allo stato naturale o mente adesiva, protegge la superficie da infiltra- oleate diventano scivolose se sono bagnate. zioni di sporco e umido. 36 Caratteristiche di diversi pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Per esperienza si sa che con questo trattamento Questo trattamento produce i seguenti superficiale si ottiene un pavimento piuttosto scivo- risultati: loso, soprattutto in presenza di polvere o acqua. Il aspetto più vivo; fornitore del materiale deve essere in grado di dare raccomandazioni precise per ottenere la resistenza la struttura del legno è più visibile e ha un la superficie non è brillante ma ha un aspetto opaco vellutato e non provoca fastidio agli occhi; antisdrucciolo richiesta. i punti molto usurati (p. es. vicino alle porte) La sigillatura del parquet produce i seguenti possono essere trattati facilmente in un risultati: secondo tempo; la superficie diventa opaca o brillante e quindi il ravvivamento deve essere eseguito sull'intera può procurare fastidio agli occhi (abbaglia- superficie, ma in caso di riparazioni è possibile mento); anche limitarlo a determinate aree. fin quando lo strato di vernice è integro, il pavimento è impermeabile allo sporco; facile pulibilità e manutenzione, buona igiene; minore resistenza ai graffi rispetto ai pavimenti oliati/cerati; i trattamenti di ravvivatura (levigatura, nuova sigillatura) devono essere effettuati solo sull'intera superficie; gli elementi del parquet sigillati in fabbrica possono essere sostituti singolarmente e quindi non necessitano di un nuovo trattamento sull’intera superficie. Oli/Cere Per oli/cere si intende un trattamento della superficie con oli o cere speciali. L’esperienza insegna che con questo trattamento si ottiene una buona qualità antiscivolo. Anche in questo caso il forni-tore del materiale deve essere in grado di dare raccomandazioni precise per ottenere la resistenza antisdrucciolo richiesta. Un pavimento impermeabilizzato con oli o cere è tuttavia più soggetto a sporcarsi e quindi richiede una maggiore cura e pulizia. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 37 7.3 Vetro no sensibile ai graffi rispetto al vetro chiaro. A seconda del grado di irruvidimento, il trattamento Il vetro è un materiale interessante e in voga che può migliora in modo notevole le caratteristiche antisci- essere usato per il pavimento. È composto di materie volo del vetro. Il pavimento in vetro richiede un im- prime inorganiche disponibili in gran quantità in pegno relativamente elevato in termini di pulizia se natura e facili da smaltire. La superficie, molto si vuole conservare la sua peculiare trasparenza. omogenea e liscia, è facile da pulire e dunque molto igienica. In passato i pavimenti in vetro venivano impiegati solo nell'architettura industriale. Le mattonelle di vetrocemento posate nel calcestruzzo servivano a dare luce alle cantine. Oggi le mattonelle di vetrocemento sono un elemento architettonico molto utilizzato nell'edilizia moderna. Un'alternativa è rappresentata dalle lastre di vetro spesse, posate in una cornice di acciaio, impiegate come pavimento o come gradini in una scala aperta. Queste migliorano le condizioni di luce e hanno un aspetto meno grezzo delle mattonelle in vetrocemento. Il vetro non trattato diventa facilmente scivoloso, specie se vi si versano liquidi o sostanze grasse. Il vetro non è resistente ai graffi. La sabbia rimasta attaccata alle suole può agire da abrasivo. Si preferisce perciò usare il vetro acidato, sabbiato o molato, la cui superficie irruvidita è relativamente meFigura 12 Scala con pavimento in vetro 38 Caratteristiche di diversi pavimenti Figura 13 I bordi delle intelaiature devono essere irruviditi Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 7.4 Cemento/calcestruzzo Si riduce così il pericolo di creare ostacoli, anche se la formazione di imper-fezioni è inevitabile. Queste I pavimenti in calcestruzzo con additivi (anidrite, pavimentazioni, specie negli ambienti esterni, magnesia ecc.) si impiegano spesso nell’industria, esigono un controllo e una manutenzione periodica. nell’artigianato, nel commercio e nel settore pubblico. In genere si definiscono «pavimenti industriali» i pavimenti che devono soddisfare particolari requisiti. Nel linguaggio corrente con questo termine si intende un pavimento particolarmente resistente all’usura e a sollecitazioni estreme (p. es. colpi, urti, carichi pesanti), che deve soddisfare determinati criteri di resistenza fissati dal progettista. La posa di uno strato di rivestimento, p. es. mattonelle, resine sintetiche ecc., può contribuire a migliorarne le caratteristiche. Nel costruire i pavimenti industriali su strato di sabbia o di ghiaia e sottofondo in calcestruzzo si applicano le tecniche della costruzione di strade. Sebbene siano destinati in primo luogo agli ambienti esterni, questi pavimenti si usano anche in padiglioni o spazi coperti. Data la convenienza economica, tale soluzione si adotta non di rado anche per gli interni. Si consiglia di impregnare i pavimenti in calcestruzzo per impedire l’assorbimento di oli, grassi ecc. Su sottofondo di sabbia/ghiaia sono adatte le seguenti pavimentazioni: lastre di cemento con sigillatura dei giunti; pavimenti autobloccanti e acciottolato; rivestimenti bituminosi multistrato. I pavimenti autobloccanti e l’acciottolato trovano largo impiego negli spazi pubblici all’aperto. Rispetto alle superfici in lastre di cemento, questi pavimenti hanno molto più giunti. Per evitare i giunti continui si ricorre a una tecnica di posa alternata e pietre dalla forma idonea. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 39 7.5 Rivestimenti in metallo sparsi sull’intera superficie camminandoci sopra. L’acqua pulita, invece, non pone problemi. La moderna architettura industriale e per uffici usa da tempo acciaio e altri metalli per il rivestimento dei In genere la lamiera striata in acciaio o alluminio con pavimenti. Le lastre e i reticolati metallici sono una marcata profilatura ha forti caratteristiche disponibili in vari disegni e dimensioni. In commer- antiscivolo. Esistono lastre di metallo piatte o gra- cio si trovano anche lamine di metallo di vario spes- dini perforati direttamente in produzione con un sore (da 1 mm in su), che possono essere posate in processo di punzonatura che produce avvallamenti modo analogo ai rivestimenti resilienti; inoltre vi a cratere con elevata resistenza antisdrucciolo. An- sono lastre di metallo speciali, di differenti formati, che le lamiere stirate hanno buone proprietà anti- da posare sul pavimento come se fossero piastrelle. scivolo grazie alle sbavature formatesi durante la Hanno un’anima di legno dello spessore di lavorazione. 12–19 mm, rivestita da una lamina di metallo. Le applicazioni nell’ambito domestico sono limitate. Il metallo è freddo, non è adatto negli ambienti con bambini che giocano e talvolta è anche difficile da pulire. I pavimenti in metallo sono utilizzati da persone che desiderano creare un’atmosfera high-tech nell’abitazione. Le lastre di acciaio sono molto pesanti, perciò per i pavimenti in acciaio antisdrucciolo si preferisce utilizzare grate aperte di acciaio o di alluminio. Nella zona ingresso o di entrata questo tipo di grata può assolvere la stessa funzione degli zerbini. La resistenza antisdrucciolo dei rivestimenti in metallo può essere migliorata con trattamento anodico, bugnatura, goffratura, speciale levigatura Figura 14 Rivestimento in acciaio cromato in una zona pedonale coperta antiscivolo e con l’applicazione di strisce antiscivolo o di una pellicola antiscivolo trasparente. A volte, con un processo di lavorazione particolare, nei rivestimenti in metallo si inseriscono chiodi metallici antiscivolo a testa tonda oppure bolli gommati goffrati a bassissima usura. Va tuttavia considerato che i bolli gommati non sono adatti agli ambienti in cui sul pavimento cadono grassi, olio, cera o altre sostanze oleose che possono essere 40 Caratteristiche di diversi pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 8. Pavimenti tessili Caratteristiche particolari La moquette presenta tre svantaggi: è sensibile Tra i pavimenti tessili ricordiamo in primo luogo la all’acqua, poco igienica se non trattata corretta- moquette, suddivisa nelle due categorie principali mente e difficile da pulire se molto sporca. Inoltre il moquette in fibre sintetiche e moquette in fibre na- materiale della moquette è meno resistente agli turali. Oltre a questi pavimenti tessili vi sono anche strapazzi rispetto ai pavimenti rigidi. prodotti in erba sintetica senza riempimento, il cui aspetto ricorda nettamente il tessuto. I problemi sorgono nel passaggio dai pavimenti duri ai morbidi (tessili). Le persone spesso non sono in Tra le finiture di moquette si distingue tra mo-quette grado di adeguare il proprio modo di camminare alle velour, tufted o agofeltrate (o agugliate). Il supporto differenti caratteristiche dei materiali di rivesti- dei rivestimenti in moquette può essere non mento e rischiano di cadere o scivolare sul pavi- apprettato, trattato con lattice, rivestito o dotato di mento duro. Quindi, se in ambienti adiacenti si in- doppio ancoraggio e di un rivestimento antiscivolo. tende posare diverse tipi di rivestimenti con differente rischio di scivolamento, si consiglia di sceglie- I pavimenti tessili oltre ad avere effetti positivi per le re per tutti gli ambienti il rivestimento con le migliori articolazioni sono caldi, fonoassorbenti e antical- caratteristiche antiscivolo. pestio e sono in vendita in diverse categorie di prezzo e fatture. Nell’eseguire la posa di moquette in rotoli o pannelli bisogna accertarsi che nei punti di congiun- È opinione comune che questo i pavimento non sia zione non si formino punti di inciampo sui bordi. In scivoloso. Tuttavia, nei punti di elevato passaggio il commercio si trovano pavimenti tessili realizzati rischio di scivolare aumenta, sebbene ciò sia stato senza giunzioni, quasi a misura del locale (fino a raramente riscontrato. Un discorso analogo va fatto 13,50 m di larghezza). Sono disponibili in commer- per i residui di detergente e per le moquette non cio anche rivestimenti tessili speciali, che sono anti- pulite correttamente, nelle quali lo sporco può agire statici e se posati correttamente evitano la forma- da lubrificante. Anche sulle moquette il rischio di zione di elettroscariche. scivolare è elevato se si cammina con scarpe nuove con suole di cuoio lisce. I rivestimenti tessili si usano ovunque si desideri una pavimentazione confortevole al calpestio e fonoassorbente: quindi, nell’ambito domestico (ma non negli ambienti bagnati e in cucina), negli edi-fici amministrativi, negli uffici open space, negli alberghi, nei cinema, nelle entrate e nei mezzi di trasporto. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 41 9. Sintesi delle caratteristiche delle pavimentazioni Pavimenti tessili Asfalto colato con pietrisco Parquet legno doppia sigillatura Gomma con struttura a bolli Pavimento sintetico fine PVC Resina sintetica ruvida Lastre ceramiche con profilo Pietra artificiale sigillata Calcestruzzo duro Caratteristiche di pavimenti Lastre ceramiche smaltate Tabella 7 Caratteristiche di pavimenti buona buona buona media Resistenza a pressione ottima ottima ottima ottima ottima media media media media buona Resistenza a colpi media media media media buona buona buona buona Calore per piedi senza pavimento riscaldato pessima pessima pessima pessima a seconda buona realizzazi one mediamedia buona buona ottima media ottima Contrazione/rigonfiament o a seconda buona realizzazi one pessima ottima buona media media media ottima buona buona esiguo a seconda realizzazio ne pessima Resistenza a alcale media pessima ottima ottima buona buona media buona pessima Resistenza a acqua buona buona ottima ottima ottima ottima pessima ottima pessima Resistenza a olio e carburante a seconda ottima realizzazi one media ottima ottima buona pessima buona pessima pessima Resistenza a solventi a seconda realizzazi one buona gen. buona gen. buona media – buona media – buona dipende da umidità media buona Resistenza a acidi a seconda realizzazi one pessima ottima media pessima pessima media buona buona buona buona buona ottima ottima ottima ottima pessima soddisfac ente pessima buona Resistenza a fuoco a seconda realizzazi one buona ottima pessima pessima Pulibilità a seconda realizzazi one ottima pessima media pessima asciutto bagnato asciutto bagnato asciutto bagnato asciutto bagnato asciutto bagnato asciutto bagnato asciutto Test resistenza antisdrucciolo materiale suola/profili Stato pavimento Gomma/profilo normale ++ ++ ++ o ++ ++ ++ ++ ++ + ++ + ++ Materiale termoplastico profilo normale Poliuretano profilo normale Poliuretano profilo fine ++ ++ ++ o ++ + ++ o ++ o ++ o ++ ++ ++ ++ o ++ ++ ++ ++ o ++ ++ o ++ ++ o ++ ++ o ++ o o ++ o ++ ++ o ++ ++ o ++ ++ o ++ o bagnato media asciutto ottima bagnato ottima asciutto ottima bagnato ottima asciutto ottima bagnato Resistenza a usura ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ + Bagnato: testato EMPA Asciutto: valori da esperienze ++: sicuro / +: parzialmente sicuro / o: non sicuro 42 Caratteristiche di diversi pavimenti Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 10. Sintesi dei campi di applicazione delle pavimentazioni Tabella 8 Quale pavimento per quale impiego? Pavimento Impiego Calcestruzzo corazzato, rivestimento in cemento Magazzini, superfici viabili, garage Piastrelle ceramiche (grès, klinker ecc.) Esterni, entrate, bagni, ambito residenziale, edifici pubblici Pietra artificiale (terrazzo ecc.) Entrate, esposizioni, locali vendita Resine sintetiche reattive Ambienti bagnati, sottoposti a forte usura, magazzini, officine Resine sintetiche legate con calcestruzzo Ambienti bagnati, sottoposti a forte usura Pannelli e passatoie sintetici Vari ambienti di lavoro e trafficati Pavimenti resilienti: gomma, PVC, linoleum, caucciù sintetico Traffico pedonale, ambito residenziale, mezzi di trasporto Rivestimenti in asfalto (piastre e asfalto colato) Superfici viabili, ambienti di lavoro, vendita Silolite Ambienti di lavoro asciutti Parquet in legno / sughero Ambito residenziale, ambienti di lavoro asciutti, ambienti di prestigio Pavimenti tessili Ambito residenziale, uffici, ambienti asciutti con grado di sporco ridotto Pietra naturale Ambienti esterni, scale, ambito residenziale, reception, edifici pubblici Rivestimenti in vetro Ristorazione, ambito residenziale, amministrazione, locali di presentazione Rivestimenti in metallo Fiere, gastronomia, uffici, ambito residenziale, locali vendita Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Caratteristiche di diversi pavimenti 43 VII. Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione 1. Pianificazione 2.1 Materiale per giunti La pianificazione delle pavimentazioni deve essere Va specificato che, in base alla norma SIA, i rivesti- eseguita con la massima attenzione, dal momento menti in piastrelle con fugature non possono esse- che il pavimento è una voce che contribuisce in mi- re considerati impermeabili all’acqua. Le differenti sura rilevante alle spese di manutenzione di un edi- caratteristiche di dilatazione e contrazione delle ficio. Vanno considerati i seguenti aspetti: piastrelle e del materiale utilizzato per i giunti com- aspettative dei rivestimenti; portano necessariamente la rottura coesiva dei tipo di utilizzo, scopo; giunti. I giunti in cemento sono il vero e proprio condizioni normative; punto debole di queste pavimentazioni. Il carico norme (cap. III Criteri, 1° Norme); dovuto al traffico su ruote e alla pulizia del pavi- procurare e testare un campione di mento può creare problemi di erosione e rottura dei superficie 1:1; giunti. Il ripristino dei giunti richiede spesso un decidere i materiali con largo anticipo; intervento non indifferente. Un’alternativa è rap- documentazione di appalto dettagliata; presentata dall’impiego di materiale a base di re-sina aggiudicazione a ditte specializzate; epossidica, molto più elastico e resistente. Questo piano di pulizia e manutenzione. materiale è particolarmente indicato per edifici pubblici, bagni, ambienti a uso commerciale ecc. 2. Giunti Prima di scegliere il materiale per le fugature è opportuno chiarire i vari requisiti da soddisfare in La fugatura va fatta in modo preciso e a regola materia di igiene, tipo di pulizia, manutenzione ecc. d’arte, in quanto può incidere in modo decisivo sul valore d’uso, sulla durata e quindi anche sulla sicurezza del rivestimento. Sigillante da utilizzare, larghezza e spessore dei giunti vanno scelti con cura in base al materiale posato e alla destinazione d'uso. Oltre ai giunti tra singole piastrelle, vi sono giunti per delimitare i campi di posa, quelli di dilatazione e di congiunzione. I giunti per delimita-re i campi vanno utilizzati dove la larghezza del sot-tofondo cambia, per es. nelle superfici a L, U o T. 44 Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 3. Inclinazione, deflusso la copertura della canaletta di drenaggio non presenta caratteristiche antiscivolo sufficienti, si I dislivelli di oltre 4 mm, che si trovano inavverti- dovrà posarla all’esterno della via di circolazione. tamente in un pavimento, possono rappresentare Negli spazi attigui alle pareti si consiglia la posa di un ostacolo in cui incespicare, perché le persone che piastrelle scanalate, in quanto facilitano la pulizia. camminano su un pavimento piano di solito non Una buona pulizia significa anche mantenere in- prevedono che il pavimento possa presentare un alterate nel tempo le caratteristiche della necessaria dislivello in uno o più punti. Nelle vie di accesso agli resistenza antisdrucciolo. edifici si considera un ostacolo in cui incespi-care i gradini di oltre 10 mm. 4. Scale, rampe Se si prevede una forte caduta di liquidi, occorre In primo luogo vanno esaminati già in fase di garantirne il deflusso rapido e sicuro. A tale scopo è progettazione i requisiti che la costruzione deve funzionale realizzare nel pavimento un’inclina-zione soddisfare in relazione alle misure ideali, al tipo di di almeno 1,5-2% (a seconda della struttura). Le scala (a chiocciola, diritta) ecc. Inoltre la resistenza canalette di drenaggio aperte devono avere una antisdrucciolo del rivestimento posato sui gradini e profondità massima di 2 cm e devono essere sul pianerottolo deve soddisfare gli standard pre- disposte in modo da non incrociare il trasporto di visti per le modalità d’impiego secondo la «Lista dei merci né altre vie di circolazione. In questo modo si requisiti per pavimenti» 2.032. previene la formazione di pozze che, secondo le caratteristiche del liquido, possono danneggiare il Un punto critico è rappresentato dallo spigolo rivestimento del pavimento. Per facilitare il deflusso anteriore del gradino, in quanto è spesso danneg- si consiglia di non posare le piastrelle in modo giato o usurato dal calpestio. Quando le scale sono allineato e di scegliere giunti piuttosto stretti. Così ricoperte con rivestimenti tessili, lo spigolo deve facendo si riduce il rischio dell’inevitabile carico essere opportunamente arrotondato, in modo da d’urto dovuto al traffico. Lo scolo deve avere le facilitare l’applicazione di forza sui bordi necessaria stesse proprietà antiscivolo del pavimento. Se però per l’incollaggio. Inoltre, il raggio a livello della Figura 15 In mancanza di pendenza il deflusso dell’acqua non funziona Figura 16 Gradini marcati delle scale Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione 45 pedata protegge da una rapida usura. È consiglia- 4.2 Pergolati bile smussare il gradino verso l’interno per lo meno nel terzo inferiore, per evitare che si possa restare L’edilizia civile viene sempre più arricchita con per- impigliati con il tacco della scarpa o con il tallone. golati (aperti) esterni. Una struttura aperta consente una buona ventilazione trasversale, ma ha lo In genere la visibilità degli spigoli dei gradini deve svantaggio che i pavimenti del pergolato possono essere garantita con una sufficiente illuminazione. bagnarsi (condensato, pioggia, neve). Per questa La pedata del primo e dell’ultimo gradino di ogni ragione scala dovrebbe spiccare bene dal resto del pavi- antisdrucciolo idonei. Dalle esperienze emerge che mento. Le istruzioni per la riconoscibilità e la mar- anche i pergolati aperti vanno protetti da pioggia, catura di scale sono disponibili nella norma SIA 500 neve «Costruzioni senza ostacoli». caratteristiche antiscivolo del rivestimento. Per e si devono ghiaccio per scegliere i mantenere rivestimenti intatte le questo motivo i pergolati devono essere realizzati Sui gradini delle scale con rivestimento in pietra na- in modo chiuso (p. es. con vetro). turale, marmo, legno, vetro ecc. può essere incisa una scanalatura dietro lo spigolo, in cui applicare Figura 17 Pergolato coperto, aperto speciali strisce gommate per migliorarne l’aderenza. Il profilo di gomma deve sporgere solo di pochi millimetri per evitare che si formino ostacoli o per evitare che la protezione antisdrucciolo venga danneggiata o intaccata nel tempo. 4.1 Scale esterne Le pavimentazioni per le scale esterne vanno scelte in base al loro uso. Bisogna dunque riflettere se la scala è coperta o se è esposta alle intemperie. Per quest’ultime esiste il pericolo che le caratteristiche antiscivolo del rivestimento vengano ridotte dagli Figura 18 Pergolato chiuso agenti atmosferici tipo pioggia, neve o ghiaccio. Per questo motivo è preferibile realizzare una scala esterna coperta. Nei centri di cura e di riposo è meglio evitare le scale esterne affinché l’accesso sia sempre privo di ostacoli. 46 Istruzioni per la pianificazione e l’esecuzione Documentazione tecnica 2.027 dell'upi VIII. Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo 1. Riparazioni la ripresa della struttura con trattamento laser è particolarmente idonea per la pietra naturale Non appena si rileva un danno al pavimento, lucidata o microlevigata oppure per il gres por- seppure minimo, conviene intervenire tempestiva- cellanato. Con un raggio laser si producono nella mente. Se si attende a lungo, i lavori di riparazione superficie dei microavvallamenti con un diametro possono rivelarsi molto dispendiosi e aumenta il medio di 200 g e una profondità di 30 g. rischio di inciampi o scivoloni. Prima di risanare un Essendo questi avvallamenti diverse migliaia per pavimento si devono stabilire chiaramente i requisiti metro che esso deve soddisfare. caratteristiche antiscivolo, sebbene evapori solo quadro, si ha un aumento delle il 20% circa della superficie trattata. La 2. Irruvidimento meccanico misurazione in laboratorio con apposite strumentazioni è una prova di facile esecuzione, Già in fase di pianificazione dei materiali da in quanto il trattamento con laser viene eseguito impiegare si deve tener conto della resistenza prima della posa. Il trattamento laser non intacca antisdrucciolo necessaria che ad ogni modo potrà la brillantezza dei colori della pietra naturale. La essere migliorata anche in un secondo tempo, con superficie può ulteriormente irruvidirsi con l’uso diversi procedimenti: lungo i bordi dei microavvallamenti, per esempio irruvidimento (bocciardatura) della superficie per depositi di sabbia o per altri agenti con la bocciarda, soprattutto per i pavimenti in meccanici, con un conseguente aumento della pietra naturale; resistenza antisdrucciolo. levigatura o fresatura della superficie; scanalature e applicazione di strisce di gomma 3. Irruvidimento chimico nelle zone di pericolo; sabbiatura di pavimenti lisci: si badi che i I trattamenti chimici possono essere eseguiti sulle materiali utilizzati per la sabbiatura siano a superfici minerali di pavimenti, per esempio sui grana abbastanza grossa, per ottenere un buon pavimenti in pietra naturale, artificiale o sui effetto antiscivolo; pavimenti in pietra senza giunti. Allo stesso modo si fiammatura di pavimenti in pietra naturale e possono trattare le superfici smaltate delle vasche da artificiale: si verifica una lieve fusione a livello bagno o dei piatti doccia. Questo trattamento non della superficie, la parte superiore si stacca e è adatto per i pavimenti in PVC, plastica e legno. forma una struttura irregolare, leggermente Tenendo conto delle caratte-ristiche specifiche dei ruvida. Le superfici trattate in questo modo diversi pavimenti sono stati creati vari prodotti hanno una buona resistenza nel tempo; efficaci per il trattamento chimico. In genere bisogna distinguere tra prodotti a base di acido Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo 47 fluoridrico (fluoruro) per il trattamento di 4. Applicazione di strisce antiscivolo rivestimenti quarziferi e prodotti senza acido fluoridrico per il trattamento di rivestimenti in pietra Nella prassi per aumentare in un secondo tempo la calcarea. In seguito alla reazione scatenata dal resistenza antisdrucciolo dei pavimenti si utilizzano prodotto al contatto con i minerali presenti nel diversi tipi di applicazioni, verniciature e strisce pavimento, antiscivolo. Per questo tipo di applicazione trovano questi ultimi Modificando la struttura rivestimento si può vengono disciolti. superficiale ottenere un del impiego vernici da pavimento o rivestimenti netto antisdrucciolo. Spargendo sabbia di quarzo si miglioramento delle proprietà antiscivolo. formano superfici ruvide e granulose che però non sono facili da pulire. Tra i diversi trattamenti chimici occorre distinguere Fino ad oggi si sapeva poco sull’efficacia e sulla tra quelli applicati su un pavimento già posato e resistenza di questi interventi. L’EMPA di San Gallo quelli eseguiti in fabbrica prima della posa. Prima di ha analizzato questi trattamenti in condizioni applicare i prodotti sui pavimenti già posati si pratiche, nell’ambito di un esperimento a lungo procede a un’accurata pulizia per rimuovere termine (vedi capitolo XI.2. Efficacia e resistenza dei eventuali tracce di grasso, oli o altro tipo di sporco. trattamenti antisdrucciolo sui pavimenti elastici, In questo modo si garantisce inoltre che le sostanze pag. 66). chimiche possano agire in modo efficace e uniforme su tutta la superficie. I prodotti vengono applicati 4.1 Rivestimenti per ambienti bagnati calpestabili a piedi nudi servendosi di appositi dispositivi con serbatoio o con apparecchi a spazzole. Nel trattamento con tempi di azione predefiniti e con l’impiego di prodotti a base I pavimenti scivolosi devono essere sottoposti a un di acido fluoridrico la reazione viene bloccata risanamento durevole nel tempo. Se non è possibile applicando carbonato di calcio sciolto in acqua effettuarlo subito, in attesa di un risana-mento oppure versando abbon-dante acqua sul pavimento. radicale si può provvisoriamente rimediare a questo Infine il liquido viene eliminato con l’ausilio di un problema posando un rivestimento idoneo per aspiraliquidi. ambienti bagnati (per es. spogliatoi, docce, piscine, idromassaggio, saune, barche). Sul sito www.upi.ch – «Consulenza - Prodotti sicuri» sono disponibili gli indirizzi dei prodotti con un Solitamente si distingue tra due tipi di marchio di sicurezza upi per i trattamenti dei rivestimento: pavimenti. rivestimenti a struttura fine e flessibile a riccioli in vinile, senza supporto: questi rivestimenti sono alquanto leggeri (circa 2 kg/m2) e hanno uno spessore di circa 10 mm; rivestimenti a struttura vinilica aperta, senza supporto: questi rivestimenti sono più pesanti di quelli in riccioli vinilici (circa 4 kg/m2) e hanno uno spessore di circa 6 mm. 48 Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Entrambi questi rivestimenti garantiscono buone resistente a solventi, alcol, acidi, soluzioni basiche, condizioni di sicurezza e confort al calpestio nelle acqua marina, oli e grassi. Una volta asciutta, la zone agibili a piedi nudi. La struttura aperta del vernice è anche resistente al fuoco. Può essere rivestimento consente il rapido deflusso dell’acqua. applicata con temperature da -30 a +60 °C. I rivestimenti per gli ambienti bagnati sono facili da pulire, ma presentano il grande svantaggio di dover La vernice è indicata per le più svariate superfici essere rimossi per la pulizia del pavimento. stabili. È adatta sia al traffico di veicoli che di pedoni, ha un’usura molto ridotta anche con sollecitazioni 4.2 Rivestimenti/vernici antiscivolo elevate e frequenti. È un rivestimento meno adatto per le aree calpestabili a piedi nudi, poiché la Diversi sono i rivestimenti antiscivolo che possono superficie è talmente ruvida che in caso di caduta essere utilizzati a seconda della destinazione d’uso può causare escoriazioni. Per le superfici in del pavimento e dei requisiti da soddisfare. calcestruzzo, legno, metallo e in molti altri materiali si consiglia l’applicazione di un fondo speciale, che Il pericolo di scivolare esiste non solo sui pavimenti garantisce una migliore durata e resistenza della in pietra o piastrelle, ma anche su una serie di vernice antiscivolo. materiali come la plastica, il PVC, il linoleum, la resina da colata e il parquet. L’esperienza dimostra che le cere e le emulsioni solitamente utilizzate nel processo di pulizia sui pavimenti appena citati non garantiscono proprietà antiscivolo durevoli, anzi, spesso producono l’effetto contrario se l’ambiente è bagnato. Vi sono nuovi rivestimenti antiscivolo con struttura microgranulare a base di materie plastiche, che vengono applicati con un processo di laminazione. Si forma una pellicola sottilissima con minuscoli bolli, che garantisce una migliore aderenza al pavimento. Questo rivestimento incide in maniera irrilevante sull’estetica dei pavimenti. Il prodotto è a base di un materiale a due componenti con una straordinaria resistenza. Il tempo di presa è molto più breve rispetto alle equivalenti vernici antiscivolo monocomponente. Il tempo di applicazione è di circa 2 ore, a una temperatura di almeno 10°C. La vernice viene applicata con un rullo e forma uno strato con una struttura molto forte e ruvida. Il prodotto è Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Risanamento di pavimenti e successivo miglioramento della resistenza antisdrucciolo 49 IX. Pulizia, protezione e cura Oltre a essere le superfici più ampie da pulire nella I pavimenti sono una parte dell'edificio e vengono manutenzione, i pavimenti sono anche soggetti alle utilizzati per diverse attività. Utilizzo, pulizia, prote- maggiori sollecitazioni dovute sia all’uso sia alla pu- zione e cura, ristrutturazione o sostituzione di un lizia. Il pavimento scelto deve soddisfare i requisiti rivestimento comportano modifiche della struttura della proprietà antiscivolo e essere resistente alle superficiale e della proprietà antiscivolo. Di conse- sollecitazioni chimiche e fisiche alle quali sarà sot- guenza cambiano anche le condizioni per la manu- toposto. Le misure di pulizia, cura o protezione de- tenzione dell’edificio. I sistemi di pulizia e di cura, gli vono garantire e preservare la proprietà antiscivolo. intervalli e i risultati della pulizia devono essere periodicamente controllati e adeguati. Conoscere i requisiti e le condizioni menzionati e pianificare e attuare le misure idonee è un compito molto impegnativo per gli «addetti alla pulizia». La mancanza di una valutazione complessiva comporta l’esigenza in un secondo tempo, in fase di utilizzo, di compromessi nell’ambito della pulizia degli edifici che necessariamente producono ri-sultati insoddisfacenti, conflitti e principalmente maggiori costi. Un contributo alla soluzione può essere dato solo favorendo la comunicazione tra tutti gli operatori addetti e attribuendo una oppor-tuna importanza alla pulizia. Figura 19 Addetti alla pulizia 50 Pulizia, protezione e cura Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 1. Influenza della progettazione sulla 2. Creare condizioni favorevoli 2.1 Accesso all’edificio pulizia In edifici nuovi, ristrutturazioni o rifacimenti di edifici la progettazione decide per decenni se con un I pavimenti esterni diventano sdrucciolevoli non solo costo sostenibile è possibile ottenere la pulizia e l’i- per la neve e il ghiaccio, anche l’inquinamento giene desiderate. Una progettazione intelligente, atmosferico (alghe, fuliggine, usura di pneumatici che tenga conto dei lavori di manutenzione nella ecc.) crea un effetto saponato sui pavimenti, fase di utilizzo, non solo favorisce la proprietà anti- quando sono bagnati o umidi. Essi devono quindi scivolo dei pavimenti, ma contribuisce anche a no- essere realizzati in modo da poter essere puliti e tevoli risparmi per la manutenzione. Così si può liberati dalla neve in modo funzionale e da con- evitare che, a causa della pressione dei costi, si tra- sentire il deflusso automatico dell'acqua. La pulizia scurino le misure di pulizia e di cura necessarie. dei pavimenti esterni fa parte della manutenzione La percentuale dei costi della pulizia nelle spese di nel capitolato d’oneri. gestione può raggiungere anche il 50%, a seconda dello stato e dell’utilizzo degli edifici. In rapporto al 2.2 Ingresso totale dei costi di costruzione risulta un costo annuale del 3–6%. Calcolando un totale dei costi di Spesso la prima impressione che si ha in un in-gresso costruzione di CHF 10 000 000 e spese di pulizia del è quella determinante. I pavimenti sporchi non solo 5%, i costi per le pulizie raggiungono quindi in 20 pregiudicano l’immagine, ma riducono anche la anni il totale dei costi di costruzione. durata dei rivestimenti. Sporco e umido sulle superfici lisce rappresentano inoltre un perico-lo da non sottovalutare. Circa il 70–80% di tutto lo sporco viene portato nell'edificio dall'esterno. Se gli utenti trasportano in media 70 grammi di sporco, si può facilmente calcolare quali siano le quantità di sporco che si accumulano quotidianamente in un Figura 20 Costi gestione Figura 21 Pavimentazione esterna 9% 3% 8% 31% 49% Manutenzione Tassa immobiliare Colsti pulizia Energia Personale servizio Fonte: Heinz Lüthi, Zurigo Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Pulizia, protezione e cura 51 edificio. Un aiuto viene dato dalle cosiddette 2.3.1 Requisiti delle infrastrutture barriere antisporco, che oltre allo sporco catturano anche l’acqua. Tutti i dettagli sono riportati nel Locali per la pulizia: spazio sufficiente per capitolo X.2. Barriere antisporco, pag. 58. Una macchinari, attrezzi e prodotti chimici (carrelli tettoia davanti alle entrate degli edifici offre inoltre con vasche di raccolta), attacchi dell’acqua, un’efficace protezione dagli agenti atmosferici (cap. sgocciolatoi, pozzetto di scarico a pavimento di X.6. Protezione contro gli agenti atmosferici, sufficienti dimensioni (smaltimento delle acque pag. 63). nere), lavatrice e asciugatrice per i panni per la pulizia (non sono sufficienti gli elettrodomesti- 2.3 Infrastrutture per la pulizia ci). Negli edifici di grosse dimensioni si con-siglia di distribuire diversi locali per la pulizia nei vari Per i lavori di pulizia e cura sono necessarie alcune piani. infrastrutture logistiche prima, durante e dopo l’e- Gestione di rifiuti e materiali recuperabili secuzione dell’ordine: consegne, deposito di at- Allacciamento della corrente e dell’acqua: trezzi per la pulizia, macchinari, prodotti chimici in tutte le aree in cui si deve fare la pulizia ecc., smaltimento, lavare e asciugare i panni per la devono essere presenti attacchi in numero pulizia, la lista può essere allungata a piacimento. Le sufficiente. infrastrutture mancanti o carenti intralciano o Ascensori: i macchinari e gli attrezzi per la puli- impediscono una pulizia funzionale, con ingenti zia sono acquisti costosi. Per evitare di dover conseguenze di costi. Mentre per le infrastrutture acquistare diversi macchinari per ogni piano, necessarie per l’utilizzo si investono molti soldi, per negli edifici di grandi dimensioni vale la pena quelle della pulizia spesso si può disporre di molto installare un ascensore di misure propor- meno o addirittura di niente. È importante che già zionate. durante la pianificazione di un edificio si attribuisca Luce: vi sono locali che, a seconda dell’uso, ri- l’importanza necessaria all’infrastruttura per la cevono poca luce oppure nei quali dopo la pulizia. chiusura dell’edificio – spesso è proprio allora che vengono fatti i lavori di pulizia – la luce viene abbassata al minimo. Fare i lavori di pulizia nella penombra non solo è molto faticoso e rischioso, ma spesso comporta risul-tati insoddisfacenti, perché non si riesce a ve-dere lo sporco. Con i sistemi di controllo della luce moderni si può talvolta aggiungere una cosiddetta luce per le pulizie. 52 Pulizia, protezione e cura Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 2.4 Pulizia del cantiere 3. Pulizia dell’edificio I pavimenti spesso vengono posati già prima che un Senza dubbio lo sporco (materiali nel posto sbaglia- edificio venga ultimato. Malgrado le misure pro- to) può causare cadute e scivoloni. I materiali scivo- tettive (copertura del pavimento) non si può evitare losi formano uno strato intermedio tra il rivesti- l’accumulo di detriti di cantiere sul pavimento finito. mento del pavimento e la suola della scarpa oppu- Le attività come camminare, spostare e tra-sportare re il piede, negli ambiti calpestabili a piedi nudi. materiali, installare impalcature o scale possono Anche il metodo di pulizia e i prodotti detergenti, danneggiare il pavimento in maniera per-manente. disinfettanti e di cura utilizzati hanno una funzione Questo problema può essere minimiz-zato con una importante. Infatti i prodotti per la cura a base di pulizia mirata durante i lavori di costruzione: olio, cera o polimeri, i detergenti a base di sapone, i pulizia generale del cantiere: durante i lavori prodotti per la cura che formano una pellicola e le di costruzione, requisito: pavimento spazzato cere possono pregiudicare la proprietà antiscivolo. pulizia a fondo del cantiere: alla fine dei Non vanno dimenticati i metodi che formano strati lavori, requisito: senza polvere e macchie protettivi durevoli. Dopo un trattamento di questo pulizia finale: ulteriore pulizia prima dell’occu- tipo il rivestimento del pavimento non presenta più pazione le stesse caratteristiche previste nella costruzione. trattamento protettivo: primo trattamento / prima cura La pianificazione e l’organizzazione della pulizia del cantiere spesso avviene poco prima della fase di utilizzo. Se all’ultimo minuto si chiama un’equipe per la pulizia, spesso manca il personale che ha esperienza dei materiali da pulire, con conseguenti risultati insoddisfacenti. I lavori di pulizia durante e prima della fase di utilizzo devono essere integrati e organizzati già nella pianificazione e i risultati ottenuti devono essere controllati. Figura 22 Pulizia di un edificio Fonte: VERMOP Salmon GmbH, DE Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Pulizia, protezione e cura 53 3.1 Che cosa rende scivolosi i 3.2 Scopo della pulizia pavimenti? Pulizia e igiene Messo che un pavimento soddisfi i requisiti di resi- Per mantenere la pulizia e l’igiene occorre rimuo- stenza antisdrucciolo, sia stato scelto correttamen- vere lo sporco ed eliminare i microrganismi. te in funzione dell'utilizzo e posato a regola d'arte, protetto durante i lavori di costruzione e pulito cor- Mantenimento del valore rettamente alla chiusura del cantiere: perché i pavi- Lo scopo del mantenimento del valore è una dura- menti possono comunque essere scivolosi? ta del pavimento quanto più lunga possibile. Sporcizia Caratteristiche d’uso - sciolta I requisiti iniziali posti per i pavimenti devono resta- - tenace re invariati per molto tempo. - viva (batteri) Azioni chimiche Estetica I pavimenti con un’estetica pulita garantiscono una - prodotti per la cura e la protezione non determinata dose di sicurezza. Gli elementi di idonei o utilizzo improprio intralcio possono essere immediatamente individu- prodotti per la pulizia non idonei o utilizzo ati ed eliminati. Inoltre i pavimenti puliti si pre- improprio sentano meglio. - residui di sporco e di prodotti chimici - disinfettanti (in casi specifici) Azioni fisiche - strumenti di lavoro abrasivi (rovinano gli «spigoli» dei pavimenti) - perdita di aderenza (sporco o residui chimici che riempiono i micropori) 54 Acqua o umido Pulizia, protezione e cura Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 3.3 Programma di pulizia, protezione, cura e igiene 3.4 Vantaggi di pulizia, protezione e cura I requisiti per la pulizia degli edifici non devono Come già accennato, gli investimenti in pulizia, essere sottovalutati. Tempo, pressione dei costi, protezione e cura dei pavimenti non sono voci del allungamento degli intervalli tra le pulizie, budget da sottovalutare. Come mostra la Figura 19, molteplici tipi di rivestimenti, innumerevoli sistemi le spese di personale incidono con circa il 90% sulle di pulizia e di cura e diversi metodi di pulizia e spese di pulizia. requisiti per la qualità comportano l'esigenza di una procedura pianificata, per esempio: Tendenzialmente si cerca di ridurre le spese di rilevamento dei locali pulizia. È ovvio che vengono allungati gli intervalli classificazione delle zone igieniche tra le pulizie, per risparmiare spese di personale, rilevamento dei tipi di rivestimento oppure che i servizi vengono affidati a ditte più previsione dello sporco possibile economiche. Malgrado gli interventi per rispar- richiedere le istruzioni per la cura al produttore miare si deve in ogni caso garantire la proprietà del rivestimento antiscivolo dei pavimenti, perché il risparmio non eseguire eventuali test di pulizia deve andare a discapito della sicurezza. Se gli definire gli standard di pulizia e igiene investimenti per la manutenzione vengono percepiti stabilire il numero di pulizie (intervalli) come centro di utilità invece che centro di costo, definire i metodi di pulizia questa voce delle spese viene anche ponderata in strumenti di lavoro utilizzati (macchinari, maniera positiva: maggiore durata dei pavimenti, attrezzi e prodotti chimici) aspetto gradevole, igiene perfetta e non ultimo formazione/tecnica di lavoro del personale evitare infortuni dovuti a cadute e scivoloni, con addetto alla pulizia elevate conseguenze di costi. impiego di personale processi di lavoro valutazione dei costi controlli adeguamento del programma o modifiche in Figura 23 Costi pulizia caso di condizioni modificate 4% 4% 5% 87% Costi manutenzione Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Costi materiale Costi amministrativi Costi personale Pulizia, protezione e cura 55 X. Misure complementari La presente documentazione tratta il tema 1.1 Grigliati in metallo «Pavimenti sicuri». Ovviamente i pavimenti devono essere sicuri in quanto tali. Una serie di misure I grigliati in metallo vengono utilizzati in tre diverse complementari consente tuttavia di aumentarne la forme: grigliati saldati a pressione, griglie in metallo sicurezza per gli utenti. Combinando i fattori pressato e griglie a incastro. Sono elementi materiali, pulizia e manutenzione con una serie di prefabbricati, facili da montare e smontare. La loro misure complementari si ottiene un risultato portata è tuttavia limitata dalla loro struttura veramente ottimale. costruttiva. A seconda della distanza degli appoggi possono essere percorsi da veicoli (auto, carrelli 1. Grigliati elevatori ecc.). Poiché lasciano passare luce, aria, sporco e liquidi vengono impiegati spesso come I grigliati sono coperture, percorribili da persone o passatoie, scale, pianerottoli, scalini oppure come veicoli, per passatoie, cavalcavia, scale, entrate ecc. barriere antisporco (zerbini). I grigliati sono di regola Sono abbastanza leggeri, ma al tempo stesso hanno antiscivolo. L’utilizzo negli ambienti con pericolo di un’elevata portata con una rigidità propria. Inoltre scivolamento è ammesso solo se la superficie e consentono il passaggio di luce, aria, liquidi e delle sagomata. precipitazioni atmosferiche. I grigliati vengono realizzati in metallo (acciaio, leghe d’alluminio, Se i grigliati in metallo sono sottoposti a carico ottone), legno o plastica e, a seconda della eccessivo, rischiano di torcersi e quindi non possono destinazione d’uso, devono soddisfare determinati essere più posati perfettamente a filo del terreno e requisiti in termini di resistenza alla corrosione, allo sporgono con un angolo o un lato, diventando un scivolamento ecc. Le griglie in plastica vengono eventuale ostacolo difficilmente visibile. Non basta utilizzate prevalentemente nel settore degli impianti fissare con viti i grigliati danneggiati per cercare di sanitari, anche se sempre più frequentemente stanno sostituendo le griglie in metallo tradizionali. Figura 24 Struttura di una griglia a denti di sega Questo vale soprattutto per i prodotti in vetroresina (VTR). 56 Misure complementari Documentazione tecnica 2.027 dell'upi ripristinarne la forma, ma occorre sostituirli, perché molti colori) garantisce inoltre una protezione la loro capacità portante è comunque diminuita. anticorrosiva praticamente totale. I grigliati di buona fattura, inoltre, non presentano angoli nascosti dove Per motivi di sicurezza è opportuno posare i grigliati si accumula lo sporco, come invece accade nei in modo che non possano spostarsi né ribaltarsi. Si cordoni di saldatura dei grigliati di metallo. I prodotti consiglia di verificare periodicamente se sono fissati in plastica si puliscono velocemente e a fondo con correttamente. Per evitare che i grigliati possano l’idropulitrice. La scelta accurata del profilo del essere spostati o rimossi impropriamente si possono sottofondo facilita il deflusso dei liquidi evitando la utilizzare diversi sistemi di posa (per esempio formazione di pericolosi ristagni. Molti grigliati fissandoli con viti al sottofondo ecc.). hanno la superficie calpestabile con una ottima aderenza Le proprietà antiscivolo dei grigliati possono essere e garantiscono quindi una buona resistenza antisdrucciolo. aumentate con l’impiego di cavità a denti di sega o a semicerchio o di bolli gommati oppure con In pratica vi sono svantaggi solo se si scelgono l’applicazione di sostanze antiscivolo legate con grigliati non adatti ovvero se la superficie è troppo resina, come la sabbia quarzosa. morbida oppure se la plastica non è resistente ai prodotti detergenti. Una posa in opera non corretta 1.2 Grigliati in plastica potrebbe impedire il rapido deflusso del detergente. L’impiego di grigliati, sopratutto di grigliati portanti, in PVC o vetroresina (VTR) deve essere oggetto di attente verifiche. In genere non si raggiungono portate come per quelli in metallo, se si devono assorbire sollecitazioni statiche o dinamiche particolarmente elevate. Negli ambienti bagnati calpestabili a piedi nudi, per es. piscine o impianti sportivi, si dà maggior rilievo ad altri criteri, per es. le proprietà antiscivolo, l'igiene, il comfort al calpestio ecc. L’elasticità della plastica combinata con le dimensioni delle travi rende il pavimento morbido o resiliente. Grazie a queste caratteristiche molti produttori riescono a ottenere un maggiore comfort al calpestio e al camminamento, che dovrebbe contribuire anche a ridurre i dolori agli arti inferiori e alla regione sacrale. Rispetto al metallo, la plastica tende a trasmettere molto meno il freddo diffuso da liquidi o dal pavimento. La plastica (disponibile in Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Misure complementari 57 2. Barriere antisporco 2.1 Tappeti in profilati d’alluminio Come risaputo, gran parte dello sporco viene Questi elementi sono costituiti da classiche griglie o introdotto negli edifici dalle scarpe. A tale scopo si profilati d’alluminio speciali, incassati a filo del pa- può intervenire con una combinazione di vari tipi di vimento. I bordi dei profilati sono spesso provvisti di barriere antisporco. Uno zerbino di cinque metri una finitura in tessuto. I profilati in metallo anti- nella zona di entrata può catturare circa l’80% della torsione e spesso con caratteristiche fonoassorbenti sporcizia e dell’acqua trasportata. Affinché questo del rumore da calpestio hanno sovente una parte in sistema sia efficace è importante prevedere una fibra di cocco, fibre tessili o nylon con uno speciale barriera per lo sporco grossolano davanti alla porta trattamento. A seconda della loro fattura sono d’ingresso, ossia all’esterno, e una zona di raccolta adatti agli ambienti interni o esterni. dell’umidità e della polvere dopo la porta d’ingresso, ossia nell’interno. I benefici desiderati si ottengono I tappeti in profilati d’alluminio devono solo con barriere antisporco pulite e asciutte, soddisfare i seguenti requisiti: pertanto questi oggetti devono essere scarpe; periodicamente puliti e all’occorrenza sostituiti. Principalmente nei mesi invernali, in presenza di catturare lo sporco bagnato dalle suole delle scarpe e asciugare le suole bagnate; acqua e neve, bisogna prestare una particolare attenzione a queste zone. catturare lo sporco secco dalle suole delle trattenere efficacemente lo sporco senza che possa essere trasportato da altri utenti (effetto tampone); restare puliti il più a lungo possibile; garantire un determinato livello di igiene, a seconda della destinazione d’uso; mantenere il valore dei pavimenti. Vi sono sistemi tessili multifibre capaci di assorbire Figura 25 Schema di una barriera antisporco eseguita correttamente sia lo sporco secco che bagnato. Negli ambienti particolarmente esposti allo sporco si provvede all’applicazione di strisce a spazzola sui profilati portanti o di bordi graffianti per catturare lo sporco che aderisce tenacemente alle suole. Lo sporco rimosso viene quindi veicolato nello spazio sotto i profilati portanti e qui si accumula fino alla successiva pulizia. Per lo spazio sotto i profilati portanti sono disponibili sistemi di barriere antisporco a vaschette, nei quali il calcestruzzo polimerico impermeabile, ingelivo e a prova di agenti chimici facilita la pulizia. 58 Misure complementari Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 2.2 Tappeti antisporco Perciò per questi tappeti sono disponibili i cosiddetti profili antinciampo o profili iniziali, che vengono Questi tappeti vengono posizionati a terra per posti di norma tutt’intorno al tappeto e consentono fungere da barriera antisporco e sono disponibili per un passaggio graduale dal punto zero del pavimento ambienti interni o esterni. Vi sono anche modelli nei fino alla superficie del tappeto, senza una marcata quali, come per i «tappeti in profilato d'alluminio», pendenza. le strisce gommate sono alternate a listelli d’alluminio. In altri modelli, i profilati in caucciù sintetico, disposti secondo un determinato ordine, catturano lo sporco, che si accumula sotto il piano di calpestio fino alla successiva pulizia. I tappeti antisporco offrono il vantaggio di assorbire bene il microsporco, la polvere e i liquidi anche in grosse quantità. Secondo le indicazioni dei produttori, alcuni prodotti assorbono da 2 a 5 litri di acqua per m2. Le fibre hanno la capacità di trattenere persino olio e grassi. Le fibre di nylon sono molto robuste e, oltre a catturare efficacemente lo sporco, hanno un po-tere pulente molto più elevato delle fibre in coto-ne. La struttura tessile è applicata in genere su un supporto di gomma vinilica o nitrilica che svolge un’azione impermeabilizzante e, al tempo stesso, antiscivolo tra il tappeto e il pavimento. In questo modo si previene il rischio di scivolamento degli utenti. La barriera antisporco ideale deve essere concepita in modo da non poter essere raggirata dall’utente. La sua lunghezza deve essere tale che la persona deve calpestarla con almeno 5 o 6 passi, prima di entrare nell’edificio (quanto più lunga, tanto meglio). I tappeti posati all’ingresso devono essere incassati a filo con il pavimento, per evitare che si formino eventuali ostacoli. Dal momento che i tappeti antisporco sono appoggiati sul pavimento è particolarmente importante evitare la formazione di ostacoli. Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Misure complementari 59 3. Segnaletica orizzontale 3.2 Nastri segnaletici L’impiego della segnaletica orizzontale fa parte delle Vi sono nastri segnaletici realizzati con una pellicola cosiddette «misure tecniche di protezione» ed è speciale visibile anche di notte. Sono adatti quando l’ultimo provvedimento da applicare in ordine di il segnale di pericolo deve essere visibile anche al importanza. Solo in mancanza di provvedimenti buio o in caso di mancanza di corrente (misure, per idonei e es. lunghezza 400 cm, larghezza 5 e 10 cm). Altri personale si deve ricorrere a cartelli segnaletici, nastri segnaletici hanno anche una superficie anti- segnalatori ecc. Alcune informazioni utili sono scivolo, che li rende adatti per l’applicazione sulle illustrate negli opuscoli Suva «Vie di circolazione pedate dei gradini e sui pavimenti lisci, per segna- interne aziendali» (codice 44036) e «Segnaletica di lare i punti pericolosi (misure, per es. lunghezza sicurezza» (codice 44007) e possono essere ordinate 1600 cm, larghezza 7,5 cm). di carattere tecnico, organizzativo su www.suva.ch/waswo. 3.1 Segnaletica a pavimento I segnali a pavimento in polipropilene, leggeri e resistenti, attirano l’attenzione sui pericoli con simboli vistosi e con il loro tipico colore giallo. Grazie alla loro struttura, facile da ripiegare e salvaspazio, sono il mezzo ideale per delimitare e segnalare provvisoriamente zone di pericolo temporaneo. Questi segnali si prestano sia per l’uso in ambienti interni che all’esterno (edifici pubblici, scuole, piscine, centri commerciali, ospedali, case di cura ecc.). La segnaletica a pavimento può essere ordinata alla Suva su www.suva.ch/waswo. Figura 26 Segnaletica a pavimento 60 Misure complementari Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 3.3 Strisce segnaletiche antiscivolo 3.4 Segnali di pericolo Le strisce con speciale rivestimento antiscivolo sono Non serve segnalare a lungo una situazione di la soluzione ideale per migliorare l’aderenza sui pericolo con un segnale di pericolo, l’unica solu- gradini molto sdrucciolevoli, riducendo nel con- zione efficace è rimuovere il pericolo. I segnali di tempo il pericolo di inciampare. Le strisce anti- pericolo dotati di simboli chiari devono essere scivolo luminescenti segnalano la presenza di impiegati solo per un periodo di tempo limitato. La gradini anche al buio, per es. se manca la corrente. combinazione di colore, pittogramma e testo è facilmente comprensibile e visibile anche da lontano Vi sono anche rivestimenti con strisce segnaletiche (misure, per es. 30 cm x 20 cm). riflettenti. Altri rivestimenti sono flessibili e possono essere utilizzati per la maggior parte delle superfici non piane, ricurve o piegate a gomito oppure sagomate. Con un martello di gomma si può adattare il rivestimento perfettamente al profilo del sottofondo (per es. lamiera striata ecc.). Figura 27 Nastri antiscivolo indicano i bordi dei gradini Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Figura 28 Segnali di pericolo Misure complementari 61 4. Costruzioni senza ostacoli In particolare nei grandi spazi pedonali (stazioni, centri commerciali, zone pedonali) questa Sempre più persone sono in grado di gestire in segnaletica facilita l'autonomia di movimento degli modo autonomo e indipendente la loro vita ipovedenti. L’applicazione della norma semplifica nonostante perfetta l’accesso agli edifici e agli spazi pubblici anche alle integrazione occorre una rete, quanto più capillare persone non disabili. Se già in fase di progettazione possibile, di edifici e spazi pubblici a misura di si tiene conto di questi requisiti, non si aumentano disabili. Le barriere architettoniche colpiscono ulteriormente i costi. una disabilità. Per una soprattutto chi ha difficoltà di deambulazione, chi usa un rollator, chi è costretto in carrozzella, gli 5. Abitazioni destinate agli anziani ipovedenti o i non vedenti, gli audiolesi o i non udenti. Gli spazi vitali e gli edifici privi di barriere Nelle abitazioni destinate agli anziani hanno dato architettoniche possono essere usati da tutte le ottimi risultati le pavimentazioni opache, non generazioni senza difficoltà e senza aiuto da parte riflettenti, senza fughe e senza disegni vistosi e a di terzi. La norma SIA 500 «Costruzioni senza contrasti elevati. In questo modo è possibile vedere ostacoli» stabilisce i requisiti da rispettare per la i punti dove si potrebbe inciampare. I riflessi pianifica-zione, la progettazione e la costruzione di possono abbagliare e ostacolare l’orientamento. Per edifici pubblici, edilizia residenziale e costruzioni con questo motivo al momento della scelta del posti di lavoro. Nell’Appendice B di questa norma si pavimento va anche scelta un’illuminazione che può ricavare da una tabella l’eventuale idoneità di illumina in gran parte con luce indiretta. un determinato tipo di pavimento sotto gli aspetti di I pavimenti nelle abitazioni destinate agli anziani carrabilità, calpestabilità e resistenza antisdrucciolo. devono essere facili da pulire. Va tenuto conto che Nelle aree pedonali devono essere installate le superfici opache antiscivolo lucidate con metodi segnalazioni tattili e ottiche sul suolo secondo la di pulizia impropri possono diventare lucide e norma SN 640852 «Segnalazioni tattili e ottiche per scivolose. pedoni non vedenti o ipovedenti». Nelle case di cura i pavimenti con disegni nonché colori e contrasti di chiaro/buio forti possono causare paura nelle persone che soffrono di Figura 29 Guide tattili per non vedenti demenza. I cambiamenti di colore possono essere percepiti come ostacolo o precipizio. Maggiori informazioni sono disponibili nelle linee guida di progettazione «Abitazioni destinate agli anziani» del Centro svizzero per la construzione adatta agli andicappati e nella documentazione tecnica dell’upi 2.103 «Misure architettoniche per prevenire le cadute nelle istituzioni di assistenza anziani». 62 Misure complementari Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 6. Protezione contro gli agenti 7. Illuminazione, visibilità atmosferici Nel progettare l’illuminazione è opportuno sfruttare Una corretta protezione contro gli agenti il la luce diurna poiché la luce naturale aumenta la atmosferici può evitare in gran parte che pioggia o sensazione di benessere e incide in modo positivo neve possano cadere sui pavimenti ed è quindi un sulla sicurezza. Una buona illuminazione dei locali e modo efficace per prevenire la formazione di uno in particolare del pavimento incrementa lo standard strato di ghiaccio scivoloso. Davanti alle entrate di sicurezza dell’edificio. Se la luce manca o è degli edifici va quindi previsto uno spazio con insufficiente, è necessario scegliere una fonte di luce tettoia, se possible protetta dal vento. Le dimensioni artificiale adeguata per consentire di percepire i devono essere scelte in base ai requisiti specifici di pericoli di scivolamento o inciampo. Abbagliamenti protezione dell’edificio. La tettoia riduce inoltre e riflessi vanno evitati il più possibile, scegliendo per l’onere di sgomberare la neve e offre alle persone esempio un’illuminazione indiretta o schermando protezione da pioggia e neve. Una soluzione con griglie retinate o diffusori le sorgenti luminose. alternativa consiste nel proteggere in modo efficace L’ombra contribuisce a migliorare la visibilità delle le pavimentazioni arretrando la zona di ingresso strutture rispetto alla parete esterna dell’edificio. Anche le proiettata perché può produrre un effetto irritante. scale esterne devono essere protette il più possibile Nella realizza-zione pratica si dovrà trovare il giusto dagli agenti atmosferici, per garantire nel tempo le equilibrio proprietà antiscivolo delle zone di calpestio. L’illuminamento minimo necessario per le vie di tri-dimensionali. tra luce Va diffusa evitata e luce l’ombra diretta. circolazione è di 50 – 100 lux, per le scale (anche quelle mobili) 100 – 150 lux. Figura 30 Entrata con pensilina Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Figura 31 Colori scuri impediscono che si veda il gradino Misure complementari 63 L’illuminamento necessario nei diversi locali dipende 8. Vie di fuga dalle attività che vi si svolgono e dall’impegno visivo che richiedono. Si tenga presente che lo stesso Le vie di fuga vanno segnalate e tenute libere da impegno visivo richiede notevolmente più quantità ostacoli. Anche i pavimenti di scale e vie poco usate di luce per gli anziani rispetto ai giovani (vedi devono essere tenute sempre in ottimo stato. direttiva SLG «Eclairage adapté aux personnes âgées L’illuminamento perde efficacia quando le sorgenti et malvoyantes dans les locaux intérieurs»). Se viene luminose e le pareti o i solai riflettenti sono sporchi; a mancare la luce, per motivi di sicurezza va è quindi importante provvedere a una pulizia comunque garantito un illuminamento minimo di periodica. 1 lux per i locali e le vie di circolazione mentre gli ambienti con pericoli di vario genere devono essere Gli interruttori devono essere situati accanto alle illuminati con almeno 15 lux. porte di accesso all’altezza della maniglia. In caso di evacuazione un pavimento antisdrucciolevole non è sufficiente per evitare le cadute, per questo motivo sui due lati delle scale si devono montare dei corrimano. 9. Locali pubblici Nei locali pubblici si consiglia di testare in intervalli regolari i pavimenti molto usati con un apparecchio mobile e di documentare la resistenza antisdrucciolo. 64 Misure complementari Documentazione tecnica 2.027 dell'upi XI. Scoperte della ricerca I progetti di ricerca menzionati di seguito sono stati aver eseguito questi trattamenti di cura, sui pavi- effettuati dall’Empa su mandato dell’upi e finanzia- menti asciutti è stata in genere riscontrata una ti congiuntamente. maggiore resistenza antisdrucciolo, mentre sui pavimenti bagnati, vale a dire in condizioni critiche per 1. Influsso dei trattamenti di cura sulla la resistenza antisdrucciolo, sono stati misurati proprietà antiscivolo spesso coefficienti di attrito radente più bassi rispetto a quelli dei pavimenti bagnati non trattati. I Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca rispettivi prodotti per la cura (tra cui per es. 127795 (giugno 1998) dispersioni autolucidanti o dispersioni di cera) contenevano nella maggior parte dei casi cere, che sono È stata studiata l’azione dei trattamenti di cura sulla note come sostanze scivolose. Questi risultati sono resistenza antisdrucciolo dei pavimenti. Sono stati stati più volte riportati nella letteratura. esaminati diversi trattamenti di pulizia, di protezione (rivestimento di un pavimento atto a pre- Oltre ai trattamenti speciali basati su un semplice venire un rapido riaccumulo di sporco) e tratta- strato di prodotto curativo, sono stati analizzati menti speciali per il miglioramento della resistenza anche trattamenti antisdrucciolo, nei quali il miglio- antisdrucciolo (trattamenti antisdrucciolo) di com- ramento della resistenza antisdrucciolo si ottiene plessivamente quattro produttori. con l’ausilio di rivestimenti strutturanti. Con questi trattamenti sono stati riscontrati sui pavimenti Le analisi sono state effettuate su nove diversi bagnati coefficienti di attrito radente più elevati pavimenti, sui quali sono stati applicati specifici rispetto agli altri trattamenti speciali. Non è stata trattamenti di cura in una sequenza predefinita. La analizzata la durata o la resistenza all’abrasione dei resistenza antisdrucciolo dei pavimenti trattati è trattamenti antisdrucciolo strutturanti. stata determinata con il metodo prescritto dal Regolamento di collaudo dell’upi per pavimenti con I miglioramenti o i peggioramenti della resistenza maggiore resistenza antisdrucciolo. antisdrucciolo prodotti dai trattamenti di cura sono dovuti alla modificata rugosità della superficie. Tra i L’azione esercitata dai trattamenti di pulizia anali- parametri analizzati le massime rugosità erano zzati sulla resistenza antisdrucciolo dei pavimenti è correlate ai coefficienti di attrito radente misurati nei stata per lo più scarsa. I trattamenti di protezione e pavimenti bagnati. Per il comportamento all’attrito speciali, con i quali i pavimenti sono ricoperti con delle pellicole curative per ottenere una protezione con- determinanti in prima linea i maggiori picchi di tro il rapido imbrattamento o le proprietà anti- rugosità della superficie. scarpe sui pavimenti sembrano essere sdrucciolo desiderate, hanno invece modificato, talvolta fortemente, la resistenza antisdrucciolo. Dopo Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Scoperte della ricerca 65 2. Efficacia e resistenza dei trattamenti un’azione spiccatamente negativa sulla resistenza antisdrucciolo sui pavimenti elastici antisdrucciolo. Dal momento che nel periodo d’uso le superfici in esame hanno subito irruvidimento e Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca abrasioni, la resistenza antisdrucciolo è di nuovo 201036 (aprile 2001) aumentata, senza però raggiungere il livello dei pavimenti non trattati. Nella prassi, per migliorare in un secondo tempo la resistenza antisdrucciolo dei pavimenti, si utilizzano Tra i trattamenti antisdrucciolo esaminati, le vernici come trattamenti antisdrucciolo diversi tipi di antisdrucciolo con spargimento di ossido di rivestimenti, strisce antiscivolo. alluminio si sono rilevate le più efficaci e durature. Nell’ambito di una prova a lungo termine è stata Nonostante le tendenze in aumento nei coefficienti studiata l’efficacia e la durata di questi trattamenti e di attrito radente misurati, la resistenza anti- prodotti, che vengono utilizzati principalmente su sdrucciolo è stata classificata come molto sicura pavimenti elastici, per esempio PVC, CV, linoleum e anche al termine delle prove. Per le strisce adesive gomma. I campioni dei pavimenti preparati, insieme antisdrucciolo in plastica è stata riscontrata una ai campioni di riferimento non trattati, sono stati sensibile correlazione tra i coefficienti di attrito ra- posati in un corridoio che viene calpestato ogni dente misurati e il materiale utilizzato. Sulle stesse giorno da circa 1000 passanti. superfici, nelle quali con gli elementi scivolanti in verniciature e gomma sono stati registrati sempre valori sicuri, con Ogni mese veniva determinata la resistenza anti- gli elementi scivolanti in plastica si sono avuti valori sdrucciolo delle 31 diverse superfici complessive. Per non sicuri. Una striscia adesiva con grani minerali si questa operazione è stato utilizzato un appa-recchio è rivelata invece meno problematica sotto questo portatile, con il quale veniva misurato il coefficiente aspetto. di attrito radente tra i corpi scorrevoli, realizzati con materiali di suole da scarpe, e i pavimenti. Anche con i rivestimenti antisdrucciolo esaminati con superficie ruvida è aumentata vistosamente la Dopo un anno abbondante e circa 300.000 cicli di resistenza antisdrucciolo dei pavimenti, che però in passaggi i trattamenti antisdrucciolo analizzati proporzione mostravano evidenti segni di usura. La resistenza coefficienti medi di attrito radente sono scesi dalla antisdrucciolo è valutazione sicuro a quella relativamente sicuro, aumentata in media con il tempo, probabilmente a avvicinandosi sempre più a quelli dei pavimenti non causa e trattati. Dopo un anno di utilizzo i risultati ottenuti dell'irruvidimento delle superfici dei pavimenti per la per i rivestimenti antisdrucciolo talvolta addirittura maggior parte lisci. La stessa tendenza, ma di non hanno raggiunto quelli dei rivestimenti non minore entità, è stata riscontrata nei pavimenti che trattati. Oltre a una ridotta durata è risultato che i erano stati sottoposti a un trattamento protettivo. I coefficienti di attrito radente misurati dipendevano trattamenti protettivi che dovrebbero proteggere fortemente, come nel caso dei nastri adesivi di una pavimentazione da un rapido imbrattamento e protezione antisdrucciolo, dagli elementi scivolanti dall'invecchiamento impiegati. 66 del dei pavimenti maggior numero meccanico Scoperte della ricerca non di trattati graffi hanno svolto si logorano più velocemente. I Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Dopo la prova di durata della resistenza anti- coefficienti di attrito radente misurati con un sdrucciolo, microscopio apparecchio portatile. Per la maggior parte dei elettronico a scansione sono stati esaminati i pavimenti sono stati analizzati due punti di misura cambiamenti superficiali e i danni nei campioni di con un diverso transito pedonale, per poter pavimento logorati. Sulla base delle condizioni confrontare casi con contrastanti campioni di usura. superficiali riscontrate è stato possibile com- Ulteriori informazioni in merito ai punti di misura prendere le tendenze maggiormente accertate dei delle modifiche superficiali intervenute sono state coefficienti di attrito radente, ricavando quindi acquisite misurando le caratteristiche di rugosità ulteriori spunti sui meccanismi di usura dei diversi profilometrica nella fase iniziale e finale degli prodotti antisdrucciolo. esperimenti. I dati ottenuti dalle misurazioni sono stati sotto-posti È stato accertato che l’abrasione meccanica è il inoltre a diversi controlli statistici. È stata analizzata principale e più efficace meccanismo di usura per i da un lato la tolleranza delle misurazioni dell’attrito pavimenti. Nella maggior parte dei casi le superfici si e fattori sono levigate con il tempo e la resistenza d’influsso, casuali e sistematici, sui coeffi-cienti di antisdrucciolo è sistematicamente diminuita. In un attrito radente misurati (per es. usura dell’elemento esempio (pavimento in legno pietra) la sollecitazione scivolante, sostituzione dell’elemento scivolante, meccanica ha prodotto un irruvidimento costante pulizie e inquinamenti). della superficie del pavimento, accompagnato da dall’altro con l’ausilio l’importanza di un relativa dei una tendenza in aumento dei coefficienti di attrito 3. Modifiche della resistenza radente misurati. In genere i trattamenti curativi antisdrucciolo dei pavimenti dovute hanno svolto un’azione di secondaria importanza, all’uso ma sembra che abbiano contribuito a formare, nei punti di misura con poco transito, uno strato di Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca residui di prodotti per la cura sul parquet e su un 200253 (giugno 2003) pavimento in PUR di un impianto sportivo e, quindi, che siano anch’essi responsabili della levigatura Per un periodo di 2 ½ anni sono state eseguite della superficie. Nei pavimenti in aree bagnate le misurazioni periodiche dell’attrito su diversi pavi- superfici agibili a piedi nudi sono state condizionate menti, per esaminare le variazioni della resistenza dalla sedimentazione di sostanze organiche e dalla antisdrucciolo che si verificano durante l’uso e formazione di calcare. La combinazione di questi studiare i meccanismi dell’usura superficiale. Le fattori ha prodotto effetti di diversa intensità sulla analisi comprendevano cinque tipi di pavimenti in un resistenza antisdrucciolo, a seconda della rugosità di impianto sportivo di nuova costruzione (pietra un pavimento. legno, rivestimento PUR, calcestruzzo, rivestimento a mosaico, parquet) e tre pavimenti (marmo, Le ceramica, klinker) già in uso da molto tempo. Sono caratteristiche state analizzate le variazioni casuali e sistematiche, sorprendentemente grandi (le modifiche tipiche a medio e a lungo termine, delle serie storiche dei mensili dei coefficienti medi di attrito radente erano Documentazione tecnica 2.027 dell'upi modifiche di sistematiche accertabili attrito state sono delle talvolta Scoperte della ricerca 67 comprese nell’ambito dello 0.005) e si sono 4. Resistenza antisdrucciolo nelle aree agibili a piedi nudi accumulate in valori, che nella maggior parte dei casi superano nettamente le variazioni casuali che sono state osservate nei coefficienti di attrito Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca radente misurati nelle serie storiche. Sembra che le 202251 (dicembre 2004) fluttuazioni casuali nei risultati delle misurazioni siano dovute principalmente alle variazioni nella La determinazione della resistenza antisdrucciolo dei preparazione dei corpi scorrevoli e alle variazioni pavimenti nelle aree agibili a piedi nudi è un dello stato della superficie dei pavimenti e che problema tecnico di misurazione in gran parte non dipendano dalla combinazione di materiali specifici. risolto. Nell’ambito del presente progetto è stata Le analisi statistiche dei risultati di oltre 7800 singole ideata una soluzione, basata sull'impiego di silicone prove di attrito hanno prodotto una ripetitività come sostitutivo dell'epidermide insieme all’uso di media dei valori misurati di 0.02 (0.006 per i valori apparecchi medi su 12 misurazioni). Anche la riproducibilità dei materiale in silicone individuato ha dato risultati valori medi in serie di misurazioni successive, comparabili nelle serie di misurazioni con due ciascuna di 12 singole misurazioni, è risultata 0.02. tribometri portatili e nelle prove con uno strumento fisso di per la misurazione misurazione dell’attrito, dell'attrito. che Il inoltre Oltre alle modifiche sistematiche a lungo termine e concordavano bene con i risultati dell'epidermide alle oscillazioni casuali di breve durata nei del piede. Per analizzare la concordanza tra i coefficienti di attrito radente dei pavimenti, coefficienti di attrito radente misurati con il silicone nell'ambito delle analisi sono state osservate anche e quelli dell’epidermide del piede e validare il silicone le variazioni stagionali delle caratteristiche di attrito, come materiale sostitutivo dell’epidermide sono che nel caso del pavimento in PUR dell’impianto stati eseguiti numerosi esperimenti biomeccanici, sportivo sono risultate particolarmente marcate. Per nei quali i soggetti a piedi nudi hanno svolto un questo pavimento i coefficienti di attrito radente nei programma di prove di scivolamento su diversi periodi con temperatura alta estiva o bassa invernale pavimenti. Grazie al grande numero di soggetti, i erano rispettivamente di circa 0.015 superiori o risultati inferiori ai valori medi. consentito di eseguire ulteriori analisi interessanti, in delle prove biomeccaniche hanno particolare per esempio quella della dipendenza dalla pressione dei coefficienti di attrito radente dell’epidermide del piede. 68 Scoperte della ricerca Documentazione tecnica 2.027 dell'upi 5. Visibilità e infortuni da caduta futuro, anche per la pianificazione e la valutazione oggettiva di misure per la prevenzione infortuni. Riassunto del rapporto EMPA sul progetto di ricerca 201923 (agosto 2009) I pavimenti riflettenti possono camuffare la superficie effettiva, provocare illusioni ottiche e In questo progetto sono stati elaborati i metodi di indurre gli anziani a cambiare inutilmente l’andatura analisi maniera o a effettuare deviazioni. Le limitazioni del campo oggettiva le situazioni di visibilità sulla base delle visivo e la perdita di diottrie e di sensibilità al foto digitali scattate dalla prospettiva dei pedoni. contrasto peggiorano la percezione degli oggetti e Nelle situazioni di visibilità analizzate occupano un aumentano ruolo primario le strutture e gli ambienti con un inciampare. Inoltre una capacità visiva limitata potenziale di rischio di caduta nelle case per anziani influisce non solo sulla mobilità degli anziani, ma e in piscine coperte. Con le analisi fotografiche sono comporta anche numerosi problemi nella vita state simulate diverse alterazioni della vista, talvolta quotidiana. fotografiche per valutare in quindi il rischio di scivolare e dovute all’età, e le situazioni visive sono state valutate per mezzo di analisi con contrasti di I contrasti ottici sono in genere vantaggiosi per la luminosità, riferite in particolare alle sezioni di foto percezione, eppure i campioni molto contrastati, per rilevanti per la camminata (zona del percorso esempio le strisce antiscivolo scure su pavimento probabilmente scelto in primo piano nella foto). chiaro, possono essere interpretati erroneamente Nelle analisi fotografiche eseguite è stato possibile come dislivelli dalle persone con una variata seguire con la percezione visiva deter-minate percezione della profondità e quindi possono difficoltà – descritte nella letteratura – che si indurre gli anziani, a raggirare questo punto. presentano in età avanzata. Per esempio, la diminuzione del contrasto nella zona blu dello Le analisi fotografiche potrebbero inoltre essere utili spettro cromatico, dovuta in parte alla ridotta anche per la simulazione e la valutazione di diverse sensibilità dell’occhio in presenza di riflessi di luce su situazioni di illuminazione in combinazione con la materiali trasparenti come vetro e acqua, che configurazione ottica di ambienti e pavimenti . possono complicare l’individuazione delle porte di vetro o la manipolazione di liquidi. Le prime analisi delle foto scattate nelle case per anziani indicavano inoltre che la configurazione ottica luminosa e nel contempo molto contrastata di situazioni spaziali, nelle quali i pavimenti nelle tonalità calde giallognole o marroncine (per es. parquet in legno) vengono combinati con elementi strutturali non colorati – o viceversa – potrebbero essere favorevoli per la modificata percezione visiva degli anziani. In una forma ulteriormente perfezionata e validata le analisi fotografiche potrebbero essere utilizzate, in Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Scoperte della ricerca 69 6. Dipendenza dalla temperatura della all'esterno oppure alle alte temperature che resistenza antisdrucciolo predominano in estate o in ambienti ben riscaldati. Queste marcate variazioni della resistenza anti- Riassunto del rapporto di prova EMPA 207802 sdrucciolo dovute alle escursioni termiche, per (gennaio 2011) esempio stagionali, potrebbero rappresentare un problema generale per la sicurezza. Le superfici in vetro e i pavimenti elastici analizzati in una cabina climatizzata con l’apparecchio FSC Nei pavimenti bagnati analizzati, i coefficienti di 2000 mostrano un comportamento all’attrito nel attrito misurati hanno evidenziato variazioni fino a range da 0°C a 30°C fortemente condizionato dalla 0.016 per °C, con un valore assoluto medio della temperatura. In condizioni asciutte i coefficienti di dipendenza dalla temperatura di 0.003 per °C. Con attrito radente aumentavano sistematicamente con una simile dipendenza media dalla temperatura, nei l'aumento della temperatura. I coefficienti di attrito campi di applicazione con una variazione di radente sono aumentati di circa 0.04 per °C. I temperatura di circa 7°C si dovrebbero già pre- pavimenti bagnati analizzati hanno evidenziato vedere modifiche misurabili della resistenza anti- grandi differenze nel comportamento all'attrito in sdrucciolo. Ci si deve quindi chiedere se le misura- funzione della temperatura. Per le superfici in vetro zioni dell’attrito con una singola temperatura (p. es. e un rivestimento sintetico con dispersione, i secondo il Regolamento upi R 9729 «Pavimenti con coefficienti di attrito misurati sono diminuiti in maggiore maniera della sufficienti per una valutazione della resistenza temperatura, concordando con il comportamento antisdrucciolo dei pavimenti affidabile e utilizzabile prevedibile per l'elastomero in contatto con in vasti campi di applicazione. sistematica con l’aumento resistenza anti-sdrucciolo») siano superfici ruvide dure. Al contrario, i tre rivestimenti sintetici hanno mostrato coefficienti di attrito radente che aumentavano con la temperatura. Negli altri quattro rivestimenti sintetici i coefficienti di attrito misurati sono rimasti pressoché costanti, entro i range di temperatura analizzati. Per quanto concerne la resistenza antisdrucciolo appaiono problematiche le combinazioni di attrito i cui coefficienti di attrito, oltre la media, dipendono fortemente dalla temperatura, per cui – a seconda del tipo di correlazione con la temperatura – con temperature basse (intorno a 0°C) o alte (intorno a 30°C) si ottengono coefficienti di attrito non sicuri. I rispettivi pavimenti non sono adatti nelle condizioni che possono presentarsi in inverno e 70 Scoperte della ricerca Documentazione tecnica 2.027 dell'upi Documentazione upi Per ordinazioni gratuite: www.ordinare.upi.ch Le pubblicazioni, inoltre, possono essere scaricate. La maggior parte dei Report upi esiste solo in tedesco con un riassunto in italiano e francese. Circolazione stradale Sport Casa, giardino, tempo libero Aree di circolazione condivisa – Invitanti e sicure n. 2.083 Percorso casa-scuola – Misure per una maggiore sicurezza sul percorso casa-scuola n. 2.023 Promozione del movimento: i bambini vanno sul sicuro – Manuale di sicurezza per i responsabili di scuole dell’infanzia, scuole (dirne), asili nido, preasili e altre strutture di accoglienza n. 2.082 Palestre – Raccomandazioni per la pianificazione, la costruzione e l'esercizio n. 2.020 Misure architettoniche per la prevenzione delle cadute nelle istituzioni di assistenza agli n. anziani e di cura – Manuale per pianificatori, imprenditori della costruzione di abitazioni di pubblica utilità e rappresentanti del committente nonché per i responsabili della sicurezza e della cura di istituzioni di assistenza agli anziani e di cura stazionarie. 2.103 Sicurezza nell’edilizia abitativa– Prescrizioni dei Cantoni svizzeri e del Principato del Liechtenstein sulla configurazione edilizia di ringhiere, parapetti e scale n. 2.034 Lista dei requisiti per pavimenti – Manuale: Requisiti per la resistenza allo scivolamento in n. locali pubblici e privati con pericolo di scivolamento 2.032 Pavimenti – Linea guida per per pianificazione, costruzione e manutenzione di pavimenti n. sicuri 2.027 Acque artificiali e minori - Consigli per la sicurezza n. 2.026 Oasi ricreative – Consigli per la pianificazione e l'arredo di oasi ricreative sicure e invitanti n. 2.025 Impianti balneari – Raccomandazioni balneari per la progettazione, la costruzione e l’esercizio 2.019 Documentazione tecnica 2.027 dell'upi n. Documentazione upi 71 L’upi è il centro svizzero di competenza per la prevenzione degli infortuni. Svolge ricerche negli ambiti della circolazione stradale, dello sport, della casa e del tempo libero e ne divulga i risultati attraverso consulenze, formazioni e campagne destinate tanto agli ambienti specializzati quanto al vasto pubblico. Il sito www.upi.ch offre maggiori informazioni. © upi 2014. Tutti i diritti riservati; riproduzione (p. es. fotocopia), memorizzazione, adattamento e divulgazione permessi con indicazione della fonte (vedi esempio di citazione); stampato su carta certificata FSC upi – Ufficio prevenzione infortuni, casella postale 8236, CH-3001 Berna Tel. +41 31 390 22 22, fax +41 31 390 22 30, [email protected], www.upi.ch 2.027.03 – 08.2014 Per la tua sicurezza. Il tuo upi.