2016 MARZO 1 PER SAPERNE DI PIU’…….. ISTITUTO COMPRENSIVO L. STURZO - SAPPUSI 01/01/2016 1 2 2 Marzo Welcome. Indietro non si torna Tutti abbiamo sotto gli occhi le immagini dei barconi zeppi d’immigrati che dalla Libia e da altre regioni del nord dell’Africa, tentano di raggiungere le coste italiane. Lampedusa è diventata, nel nostro immaginario collettivo, centro di approdo, detenzione e successivo Cosa fare oggi? respingimento di questi immigrati. Quasi tutti Guarda il video “indietro non si torna” trattati come delinquenti e clandestini, anche chi possiede, in base allaConvenzione di Ginevra, pieno titolo di rifugiato. Proprio per Mikhail Gorbaciov questo, i respingimenti degli immigrati da Una parte delle vedette italiane sono valse al novecentesca, nostro paese più di un richiamo e più di una segretario del Partito Comunista Sovietico, ha condanna da parte del Comitato contro la traghettato il mondo fuori dalla guerra fredda, senza tortura del Consiglio d’Europa, della Corte Europea per i diritti dell’uomo e dell’Alto delle personalità più Mikhail importanti Gorbaciov della storia (1931), ultimo gravi episodi di violenza. Uomo di pace (è stato insignito del premio Nobel nel 1990) vissuto in un tempo difficile e ricoprendo responsabilità altissime, Commissariato delle Nazioni Unite per i Gorbaciov non ebbe i riconoscimenti politici che si Rifugiati. L’accusa è quella di lesione dei meritava finendo per essere relegato a spettatore dei diritti umani fondamentali, in violazione ai turbolenti primi anni della Russia post sovietica. maggiori trattati internazionali e della stessa Costituzione Italiana. Non solo Lampedusa. Laureato in giurisprudenza, inizia nel partito una folgorante carriera che lo porterà nel 1985 alla guida del paese, con la consapevolezza dei tempi Anche dai porti di Venezia, Ancona, Bari e cambiati e della necessità di riforme interne ed Brindisi la polizia di frontiera respinge ogni esterne. Vari accordi con gli Usa sul disarmo segnano anno migliaia di profughi in arrivo dalle coste l’apice della distensione e, mentre vengono ritirate le greche. Uomini, donne e bambini in fuga dagli orrori della guerra di Afghanistan, Iraq e altri truppe sovietiche Gorbaciov dall’Afghanistan,nel rifiuta militarmente(tranne di successivo caso della Lituania) in quanto il maggior numero di immigrati non contro i paesi del arriva Varsavia che si mare paradossalmente, non ma sono via cielo e, al verde ma hanno verdoni per comprarsi porti, case e intervenire il paesi. Ma qui si tratta d’“immaginario violato” via 1989 Patto di stavano liberando. Nel 1991 tuttavia un fallito golpe dei conservatori e il successivo potere di Elsin lo territori. La campagna Welcome richiama costringono ad uscire bruscamente di scena. Gorbaciov l’attenzione verso i respingimenti dei più rimane poveri, più silenziosi ma altrettanto contrari democratico russo e di azioni in favore dei diritti alla dignità ed ai diritti umani. però protagonista del rinnovamento umani a livello globale. 3 PROVERBI METEOROLOGICI Marzo pazzarello guarda il sole e prendi l’ombrello Marzo pazzerello esci col sole e rientri con l’ombrello Gennaio ingenera, febbraio intenera, Marzo imboccia Neve marzolina dalla sera alla mattina Vento di Marzo non termina presto L'acqua di marzo è peggio delle macchie ne' vestiti Marzo alido, aprile umido. Marzu, acqua e suli, carricari fa li muli U friddu di Marzu scorcia a vecchia ‘ntô iazzu Lu friddu di marzu trasi dintra lu cornu di lu voi Marzo ha comprata la pelliccia a sua madre, e tre giorni dopo e' l'ha venduta Marz marzott fiö d'un baltrocch fiö d'una baltroca, o ch'el piöf o ch'el tira vent o ch'el fioca Quando Marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio La nebbia di marzo non fa male, ma quella d'aprile toglie il pane e il vino Se marzo butta erba, aprile butta merda La luna marzolina fa nascer l’insalatina Marz pulverent, per fà séghel e furmènt Tanta nebbia di Marzo, tanti temporali d'estate Marzo, la serpe esce dal balzo ALTRI Di marzo, chi non ha scarpe vada scalzo, e chi le ha, le porti un altro po' più in là Marzo tinge, april dipinge, maggio fa le belle donne, e giugno fa le brutte carogne Di marzo, ogni villan va scalzo Quando marzo marzeggia, april campeggia Marzo non ha un di come l’altro Marzo tinge, aprile dipinge Pace tra suocera e nuora dura quanto la neve marzola Marzo cambia sette cappelli al giorno AGRICOLTURA Marzo asciutto ed aprile bagnato, beato il villano che ha seminato Marzo ventoso, frutteto maestoso Chi nel Marzo non pota la sua vigna, perde la vendemmia Marzo molle, grano per le zolle Le api sagge in Marzo dormono ancora Marzo o buono o rio, il bue all’erba e il cane all’ombra 4 6 Marzo Diritti umani in Iran Il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la madre iraniana condannata a morte in Iran per lapidazione, poiché accusata di adulterio, non è che uno degli ultimi episodi che compongono la lunga scia di violazioni dei diritti umani e di violenze perpetrate dal regime comandato da Mahmud Ahmadinejad. La contestata e poco chiara rielezione di Ahmadinejad a presidente della Repubblica dell'Iran ha dato vita al sorgere di nuovi movimenti della società civile che si sono Shirin Ebadi aggiunti a quelli che già da tempo lottano per il rispetto della libertà e dei diritti umani. L’Iran è infatti da tempo nel mirino della comunità internazionale sistematica violazione fondamentali e per per la delle le sua libertà persecuzioni nei confronti degli oppositori politici. Le pacifiche proteste coraggiosamente di avanti piazza dalla portate cosiddetta “onda verde”, hanno scatenato la violenta reazione dei militari di regime, con omicidi, torture, stupri ed incarcerazioni di numerose donne, studenti e lavoratori. Le repressioni non hanno però fermato la voglia di libertà dell’onda verde. I movimenti di protesta si stanno sempre più rafforzando e dimostrano come una società civile compatta Avvocato iraniano, già magistrato, impegnata da sempre per i diritti umani, premio Nobel per la pace 2003, Shirin Ebadi (1947) rappresenta al meglio la lotta democratica in Iran e tutto il mondo. Dopo aver compiuto gli studi in giurisprudenza, nel 1969 è la prima donna del paese a diventare magistrato, una funzione che ricoprirà fino al 1979 quando la “rivoluzione islamica” toglierà questo diritto alle donne. Ebadi guida allora una protesta che porterà alla possibilità per le donne di diventare “esperte di diritto”. Nel 1992 ottiene la licenza per aprire uno studio privato di avvocato: in questo ruolo difenderà contro lo Stato molti dissidenti, si occuperà della condizione femminile e dei diritti dei bambini. Nel 1997 appoggia la campagna elettorale del presidente riformista Khatami. Dopo l’assegnazione del Nobel diventa bersaglio delle autorità e quindi, nel 2009, decide di auto esiliarsi a Londra. Intanto Shirin Ebadi partecipa a molte conferenze internazionali sui diritti umani, collaborando con numerose agenzie delle Nazioni Unite. ed organizzata possa essere la prima arma per la difesa dei diritti umani. Cosa fare oggi? Firma la petizione internazionale a sostegno degli attivisti iraniani! 5 8 Marzo Giornata della donna Roza Otumbayeva, eletta nel 2010 Capo del Governo in Kyrgyzstan, paese musulmano. Cosa fare oggi? Leggi “Donne per un altro mondo”, di P.Moiola, A.Lano, Il Segno Gabrielli Editori! Pratibha Patil, dal 2007 a capo della più grande democrazia del pianeta: l’India. Cambiando continente. Laura Chinchilla in Costa Rica e Cristina Kirchner in Argentina (entrambe capo di stato), colorano di rosa la politica centro-sud americana. Assieme a loro, Dilma Roussef sostituisce Lula in Brasile. Poco più a nord, la politica estera made in USA è affidata ad Hilary Clinton, succeduta Leyla Zana Condoleeza Rice. In Africa, Ellen Johnson Sirleaf guida la Liberia dal 2005, Luisa Diogo il Quando Mozambico ed Hennel Zille, in Sudafrica, lingua è un reato: a partire dalla viene premiata come “miglior sindaco al mondo”. In Rwanda il 56% del parlamento è parlare nella propria battaglia contro questo tipo di discriminazioni, incomincia l’attività politica di Leyla Zana (1961), più volte parlamentare composto da donne. In Europa primeggia la turca di etnia curda. Nata in Kurdistan e Finlandia con due donne come prime cariche sposa quattordicenne di un notabile locale, nel dello 1994 diventa il primo deputato curdo nel stato: Presidente (Tanja Kaarina Halonen) e Primo Ministro (Mari Kiviniemi). Presidente donna anche in Islanda, in Irlanda, in Slovacchia e in Germania. La vicina parlamento di Ankara, militando nelle fila del partito della pace e della democrazia. Dal suo seggio per la prima voltaZana parla nella sua lingua: pochi mesi dopo viene rimossa Svizzera ha un governo federale composto in dall’incarico, accusata di maggioranza da donne. Solo l’Italia resta a terrorismo,condannata a guardare. Ma non solo posizioni di potere. Moltissime sono anche le donne che si sono legami 15 con anni il di carcere. Nel 1995 ottiene il premio Sakharov dal parlamento europeo; un’iniziativa di pressione che, insieme a molte altre realizzate contraddistinte per il loro coraggio e la loro da vari organismi internazionali, porta alla sua lotta contro abusi ed ingiustizie: da Shirin liberazione anticipata nel 2004. negli anni Ebadi in Iran alle madri di Plaza Dos de Mayo successivi in Argentina; da San Suu Kyi in Birmania alle donne riunite a Sarajevo per l’istituzione del Zana continua con maggior forza la sua battaglia entrando e uscendo di prigione, difendendosi nei tribunali e parlando in incontri e convegni sui diritti del popolo tribunale femminile per i Balcani. Oggi non è curdo. Nel 2011 viene nuovamente eletta in solo la loro festa. parlamento, questa volta guidando un drappello di deputati indipendenti curdi. La sua battaglia continua. 6 11 Marzo famigliari superstiti, così come la custodia Giornata europea delle vittime del terrorismo della memoria storica delle vittime stesse. Dal Nord Irlanda ai Paesi Baschi, dagli anni di piombo in Italia agli attentati di Madrid e Londra, il continente europeo ha dovuto fare i conti con il fenomeno terrorismo, nelle sue diverse matrici: quello social-marxista, separatista, quello quello fondamentalista internazionale. In Italia, il terrorismo trova il suo culmine tra gli anni settanta e gli anni ottanta, i cosiddetti anni di piombo. Anni di lotta armata e violenta nelle strade e nelle piazze. La Strage di Piazza Fontana, la bomba alla stazione di Bologna, le uccisioni di Moro, Calabresi, Tobagi e tanti altri ancora, non s’è fatta, a tutt’oggi, adeguata chiarezza. A seguito degli attentati che sconvolsero Madrid nel 2004 e Londra nel 2005, il Parlamento Europeo ha decretato l'11 marzo (data dello scoppio della bomba nella stazione della capitale spagnola) come Giornata europea per le vittime del terrorismo. Ricordare significa rendere onore alle vittime e a tutti coloro che pagarono per la loro opposizione al terrorismo ma significa anche porre il massimo impegno nella lotta a qualsiasi forma di violenza armata. L’articolo 29 delTrattato di Lisbona si riferisce al terrorismo quale grave forma di criminalità, introducendo L’Europol, uno strumento per facilitare l’aiuto reciproco fra stati membri nella lotta alla criminalità l’Associazione organizzata. Italiana In Vittime Italia del Terrorismo ha come mission creare attività di sensibilizzazione e di cooperazione per la tutela ed il riconoscimento dei diritti, le esigenze e le aspettative delle vittime o dei L’EUROPARLAMENTO DI STRASBURGO HA DICHIARATO L’11 MARZO GIORNATA EUROPEA DELLE VITTIME DEL TERRORISMO, RIC ONOSCENDO CHE RICORDARE IL LORO SACRIFICIO È NON S OLO UN I MPEGNO DI CIVI LTÀ, MA ANCHE UNA SALVAGUARDIA PER IL FUTURO. ANCHE NOI CI AUGURIAMO OGGI CHE QUESTA RICORRENZA POSSA INDURRE ULTERIORI RIFLESSIONI, RICERCHE ED ANALISI SUL FENOMENO CHE SEMPRE ASSUME FORME E CARATTERISTICHE DIVERSE. Nurit Peled Elhanan Anche le tragedie, invece di generare nuova violenza e sete di vendetta, possono far scaturire sentimenti di pace e desiderio di andare oltre i rancori. Soltanto così si taglia alle radici l’idea stessa di terrorismo. È il caso di Nurit Peled Elhanan, israeliana, chenel 1997 ha perso una figlia tredicenne in un attentato palestinese: dopo questo drammatico evento ha dato vita a un’associazione israeliano-palestinese di genitori colpiti da simili perdite. Docente di linguistica e di educazione all’università ebraica di Gerusalemme, Nurit Peled Elhanan ha concentrato il suo impegno pacifista soprattutto nell’analisi e nella critica del linguaggio con cui sovente i libri di testo israeliani, gli articoli di giornale e le dichiarazioni pubbliche di esponenti politici ebraici presentano i vicini arabi e palestinesi. La convivenza si costruisce anche sulle parole che Nurit Peled Elhanan dimostra di saper utilizzare con franchezza e senza paura in discorsi appassionati. Per questo nel 2001 è stata insignita del premio Sakharov sulla libertà di espressione, un riconoscimento del Parlamento Europeo per la sua attività. 7 14 Marzo Adotta una specie in pericolo La caccia selvaggia per l’accaparramento della pelle è una delle cause della forte riduzione del ghepardo. L’orango del Borneo e di Sumatra è messo in pericolo dalla deforestazione dell’ambiente in cui vivono. Lo scioglimento dei ghiacciai dovuto all’innalzamento della temperatura della terra sta riducendo l’habitat di foche e pinguini, costretti ad entrare nelle acque gelide prematuramente, dove spesso muoiono. In Asia e in Africa, le zanne degli elefanti valgono oro e i pachidermi tartarughe in Italia non hanno più posti per le uova, a causa dell’eccessiva urbanizzazione delle coste. I delfini e gli altri cetacei rimangono impigliati e feriti nelle reti da pesca abbandonate e minacciati dall’inquinamento chimico e acustico. L’uomo, consapevolmente o meno, sembra dunque essere il peggior nemico degli animali. Molte specie, preziosissime per gli equilibri naturali, si stanno estinguendo. La campagna “Adotta una specie protetta”, consente a tutti di mettersi in gioco e dare il proprio contributo per garantire a tante specie minacciate un futuro. Scegliendo l’animale da salvare, con una piccola donazione si contribuisce agli interventi di tutela delle specie ostacolando fenomeni come bracconaggio, deforestazione, inquinamento, fino al soccorso delle specie ferite. Scegli il tuo animale preferito e dai il tuo contributo con il WWF. Barry Commoner vengono ammazzati dalle carabine dei bracconieri. Le deporre Cosa fare oggi? L’ecologia come una scelta di vita e di pensiero ma anche di azione politica: Barry Commoner (1917) è uno dei pionieri del movimento ambientalista americano e mondiale. Nato a New York, dopo essersi laureato in zoologia, comincia una carriera accademica che lo porterà, dopo la pausa bellica, a insegnare all’università di Saint Louis per 34 anni scienze ambientali. Là nel 1966 fonda il Center for the biology of natural system (CBNS) con il quale svilupperà le sue idee: attraverso la pubblicazione di numerosi libri, venduti in milioni di copie, Commoner getta le basi per la successiva lotta ambientalista. La questione delle risorse energetiche, la denuncia della pericolosità di agenti chimici comunemente usati, l’idea di una interdipendenza globale (naturale e umana), l’impegno contro i test nucleari sono alcune istanze che porteranno Commoner a candidarsi per le elezioni presidenziali del 1980. Dopo questa sfortunata esperienza, si trasferisce di nuovo a New York per insegnare al Queens college dove le sue lezioni hanno vasta eco. Negli anni successivi, benché anziano, continuerà a essere protagonista nel dibattito internazionale sull’ambiente, secondo un approccio condiviso molto vicino alle sue idee. 8 diritti e gli interessi di consumatori ed utenti. Spesso infatti, gli stessi consumatori non 15 Marzo conoscono i propri diritti o le procedure per farli valere nelle opportune sedi. Giornata europea per i diritti dei consumatori In una società che si basa sul mercato, i consumatori attori sono Cosa fare oggi? Non ingoiare il rospo. Fai rispettare i tuoi diritti di consumatore. fondamentali Leonardo Boff degli equilibri socioeconomici di un Notissimo esponente paese. Come tali, i della loro diritti vanno garantiti. Ma consumatori al contempo, sono responsabilità. gli portatori Tutelare il cittadino come consumatore significa rispettarne gli interessi economici, garantirne il diritto all’informazione, il diritto ad essere ascoltato e rappresentato presso le istituzioni competenti, il diritto alla pluralità di scelta e via dicendo. consumatore Una sia volta però tutelato, cosciente che il le proprie scelte di consumo possono incidere in maniera economie decisiva nazionali sull’ambiente, ed sulle internazionali, sul rispetto dei diritti dei produttori, in particolare nei sud giornata del mondo. europea Ecco per quindi che, la i diritti dei consumatori, può essere uno spunto per ripensare anche ai modelli di produzione, distribuzione e consumo oggi in atto. della liberazione,già frate stessi di doveri e teologia francescano e teologo uscito poi per dissidi con la gerarchia cattolica, Boff è una voce provocatoria e tagliente che pone al centro della sua riflessione i poveri e la loro possibilità di riscatto. Nato in Brasile nel 1938, negli anni ’60 e ’70 insegna come teologo cattolico in varie università brasiliane e estere concentrandosi sui temi del potere, delle strutture economiche e dei modi per cambiare un ordine politico che schiacciava i poveri. Vicino a posizioni marxiste ma mai dimenticando la sua matrice cristiana Boff critica sempre di più la commistione tra Chiesa e potere lottando nel contempo per il movimento dei contadini senza terrae, soprattutto dal 1992 in poi, partecipando alle battaglie ambientaliste che cominciavano a nascere in quel periodo. Marginale alla In Italia, il CODACONS (Coordinamento delle posizione associazioni per la difesa dell’ambiente e la successivi Boff approfondisce i temi della tutela dei diritti di utenti e consumatori) ha disuguaglianza sociale, della parità di genere quale sua esclusiva finalità quella di tutelare e della riforma della Chiesa, non disdegnando con ogni mezzo legittimo, ed in particolare posizioni radicali a volte non comprese: il suo con il ricorso allo strumento giudiziario, i magistero però resta imprescindibile per cattolica ufficiale, negli anni 9 quanti lavorano sinceramente per la giustizia. 19 Marzo Giornata mondiale per le persone con sindrome di down La sindrome di Down è una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più nelle cellule: invece di 46 cromosomi nel nucleo di ogni cellula ne sono presenti 47, da cui derivano alcuni aspetti somatici particolari. In Italia ci sono circa 38.000 persone con sindrome di Down, di cui il 68% ha più di 25 anni. Negli anni la loro prospettiva di vita s’è molto allungata (62 anni), grazie allo sviluppo della medicina e alle maggiori cure dedicate a queste persone e alla loro salute. Questo ha inoltre permesso alle persone affette dalla Cosa fare oggi? Guarda il video della campagna Dammipiùvoce promossa da Coordown. sindrome di sviluppare una vita sempre più autonoma, ma son ancora molte le barriere, soprattutto sociali, che né ostacolano la vita quotidiana all’interno della società. Pregiudizi e luoghi comuni sfociano spesso in discriminazione ed emarginazione. La realtà dimostra, al contrario, che, con i giusti sforzi ed una maggiore educazione da parte della società, le persone colpite dalla sindrome di down possano intraprendere un percorso lavorativo, studiare in classi non separate, coltivare i loro interessi. Esiste un progetto finanziato riconoscere dalla loro Comunità ildiritto Europea di per voto. La Giornata mondiale, celebrata il 21 Marzo, è parte di quel processo che mira a favorire lo sviluppo fisico e mentale delle persone down, così come l’abbattimento di pregiudizi e luoghi comuni, per un futuro senza barriere. Gabor Gambos La condizione di chi è affetto da malattie o handicap mentali è sempre al limite della marginalità ma nei paesi autoritari o poco sviluppati essa è segnata dallo stigma della diversità. Trattati come errori di natura o pericolosi criminali, i malati mentali sono chiusi spesso a tempo indeterminato in ospedali psichiatrici più simili a carceri che a case di cure. In vari di questi istituti è stato rinchiuso dal 1977 al 1990 Gabor Gambos, psicologo ungherese con leggeri problemi mentali. Dopo quest’esperienza Gambos è diventato uno dei principali attivisti che si battono per il miglioramento delle condizioni di vita dei malati e soprattutto per il cambiamento dell’approccio generale nei confronti di queste persone. Nel 1993 fonda EGISZ, la prima associazione ungherese di 10 famigliari di persone con disturbi psichici, da cui scaturirà un movimento di attenzione a questa realtà diffuso in tutt’Europa. Ora Gambos è una voce ascoltata nel campo dei diritti dei disabili mentali ed è membro, dal 2010, del comitato ONU che si occupa dell’integrazione dei disabili. sua creazione a una donna di Spokane, nello stato di Washington, Sonora Smart Dodd: secondo la tradizione, lo spunto per una festa del papà le sarebbe venuto nel 1909 sentendo un sermone in occasione della festa della mamma, che cominciava ad essere celebrata in quegli anni. Infatti, La prima festa del papà fu celebrata negli Le Origini Stati Uniti il 19 giugno 1910, nel mese di nascita del padre di Sonora Dodd, che aveva cresciuto Il culto religioso di san Giuseppe è molto antico e nacque in Oriente nell'Alto Medioevo, per poi diffondersi in Occidente già nel Trecento. Intorno a quel periodo, alcuni ordini religiosi cominciarono ad osservare la sua festa il 19 marzo, il giorno della sua morte secondo la tradizione. festività La di sei figli dopo la morte di parto della moglie. Nel 1924, il presidenteCalvin Coolidge condivise l'idea di istituire una giornata nazionale di festa per i padri e finalmente nel 1966 il Presidente Lyndon Jonhson proclamò ufficialmente ilFather's Day, da celebrare la terza domenica di giugno. Oggi, La maggior parte dei paesi del mondo celebra la festa del papà la terza domenica di giugno2. san Giuseppe fu inserita nel calendario romano da La festa del papà in Italia papa Sisto IV intorno al In Italia, la festa del papà si celebra quindi il 19 1479, e Marzo, il giorno in cui, dal 1968, si festeggia nell'Ottocento il anche San Giuseppe. Le rose sono il simbolo di divenne questa festa, rosse, se il genitore è ancora in vita, diversi bianche, in caso contrario. Due tradizioni, in paesi con una importante tradizione cattolica, particolare, caratterizzano la festa del 19 Marzo come il Messico, il Canada e il Belgio. Infatti, Nel un po' in tutta Italia: i falò e le zeppole. Poiché la 1870, Il Papa Pio X elevò San Giuseppe al rango celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine di San Patrono della Chiesa universale. Leone dell'inverno, le celebrazioni rituali religiose, come XIII lo nominò San Patrono dei padri di famiglia e spesso accade, si sovrappongono a quelle dei lavoratori nel 1889. Per commemorare questo pagane come i riti di purificazione agraria, di evento, i figli avevano preso l'abitudine di antica memoria. In quest'occasione, infatti, si fabbricare piccoli regali oppure di offrire dei fiori ai bruciano i residui del raccolto sui campi, ed loro padri1. enormi cataste di legna vengono accese ai L'istituzione dell'altra festa cattolica che ricorda il margini delle piazze. Quando il fuoco sta per padre di Gesù, san Giuseppe Artigiano – il primo spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e maggio – è solo del 1955, in risposta alla festa dei le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San lavoratori che aveva origini sindacali e socialiste. Giuseppe. santo patrono di Questi riti sono accompagnati dalla preparazione Negli Stati Uniti la festa ha caratteristiche e origini delle zeppole, le famose frittelle di S. Giuseppe, molto più recenti, in parte legate alla festa della che pur variando nella ricetta da regione a mamma. Generalmente si fa risalire l'idea della regione, sono il piatto tipico di questa festa. A 11 Roma la preparazione delle zeppole, affiancate dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore molto particolare. Le zeppole di San Giuseppe sono un dolce tipico della cucina Italiana e derivano da una tradizione antica risalente addirittura all'epoca romana. Sono due le leggende principali che si tramandano: secondo la tradizione dell'epoca romana, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù, San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter mantenere la famiglia in terra straniera. Proprio per questo motivo, in tutta Italia, le zeppole divennero i dolci tipici della festa del papà, preparati per festeggiare e celebrare la figura di San Giuseppe. Zeppole di San Giuseppe La seconda leggenda è legata alle Liberalia che venivano celebrate nell'antica Roma il 17 marzo, feste in onore delle divinità del vino e del grano. Per omaggiare Bacco e Sileno, precettore e compagno di gozzoviglie del dio, il vino scorreva a fiumi, e per ingraziarsi le divinità del grano si friggevano delle frittelle di frumento. La festa del papà è diventata un'occasione per riunirsi in famiglia in compagnia di buon cibo con la gioia di rivedere uno degli uomini più importanti della nostra vita. Le scuole fanno preparare ai bambini lavoretti artigianali, gli adulti offrono anche loro regali dedicati a dare piacere al pilastro della famiglia. per diventare padre. Per avermi insegnato ad andare in bici, per avermi consolata ogni volta che ero triste. Per avermi rimproverata quando sbagliavo, per avermi insegnato la differenza tra il bene e il male. Ti ringrazio per avermi insegnato cos’è il rispetto e la gratitudine, l’amore e l’altruismo Cos’è un papà Il papà non è solo l’amico delle capriole sul letto grande Non è solamente l’albero al quale mi arrampico come un piccolo orso non è soltanto chi tende con me l’aquilone nel cielo. Il papà è il sorriso discreto che fa finta di niente è l’ombra buona della grande quercia è la mano sicura che mi conduce nel prato e oltre la siepe. (L.Musacchio) Papà Se sei arrabbiato perché nel traffico ti sei stancato, caro papà riprendi fiato: il mondo è bello ma un po’ affollato. Caro papà se sei un po’ teso ed il lavoro ti sembra un peso, tu pensa sempre: sei nel mio cuore, ti voglio bene a tutte le ore Caro papà Caro Papà, io dico con sincerità “ Tu sei per noi il miglior Papà” Ci sostieni ogni giorno Come guida sicura Sul nostro cammino W col tuo sacrificio Ci doni serenità Auguri! Ti ringrazio papà Ti ringrazio papà, per avermi dato la vita, per avere scelto me anche se eri così giovane, per avere rinunciato ai tuoi sogni Al mio babbo Questa mattina ho chiesto al mio tenero cuore: “Suggeriscimi tu qualche detto 12 d’amore, suggeriscimi tu qualche soave accento per fare il mio babbo contento!” E il mio cuore mi ha risposto: “Digli questo soltanto: Ti voglio bene… ma tanto, tanto, tanto…” Non solo sud Italia. Se è vero che Cosa Nostra, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita sono e pugliesi, gli interessi delle mafiehannno da tempo valicato i confini regionali per estendersi in tutto il Paese ed oltreconfine. Ed accanto Giornata nazionale della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime della mafia alla MEMORIA italiana, altrettanto cinese, albanese, nigeriana, colombiana, solo per citarne alcune. Il Codice Penale Italiano prevede il reato di “associazione di tipo mafioso”, ben generico reato E più stringente di rispetto “associazione al per delinquere”; con legge 8/1992 è stata istituita la Direzione Nazionale Antimafia (DNA); il sequestro dei beni appartenenti alla mafia scatta con il solo sospetto fondato dell'appartenenza del soggetto all'associazione mafiosa. Sono questi alcuni degli strumenti giuridici che attestano la fermezza della legislazione italiana nella lotta alla mafia, rispetto ad altri paesi. Ed è per questo che ultimamente DELLA mafia redditizi sono i traffici della mafia russa, Ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché in quel giorno di risveglio della natura si rinnovi la primavera della verità e della giustizia sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa, viene letto un elenco di circa novecento nomi di vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle vittime conosciute, quelle il cui nome richiama subito un'emozione forte. E ci sono i familiari delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti. Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera. GIORNATA mafiose rispettivamente siciliane, calabresi, campane 21 Marzo LA organizzazioni le cosche mafiose spesso spostano i loro affari oltreconfine. Ma non DELL'IMPEGNO avrà come città principale bastano MESSINA. Altre 21 piazze sparse in tutta Italia, anche saranno collegate con la città dello stretto in Sull'esempio questo giorno così significativo per tutto il Falcone, Impastato, Dalla Chiesa, Grassi e popolo di LIBERA. Per noi SICILIANI diventa tantissimi altri che hanno pagato con la vita la L'OCCASIONE perché i nostri ragazzi e le nostre loro strenua opposizione ala mafia, sono nate ragazze si riprendano in mano questa terra. negli anni numerosi movimenti della società L'invito allora è questo: COMINCIAMO A civile che gridano a gran voce e con coraggio SOGNARE IL NOSTRO 21 MARZO! È IL NOSTRO il loro no alla mafia e all'illegalità. “Libera”, GIORNO! Serviamoci di tutti i nostri canali per “Ammazzateci tutti”, “Associazione donne cominciare, già da ora, ad invitare tutti, ma siciliane per la lotta contro la mafia”, proprio tutti i ragazzi e le ragazze della Sicilia. “Reggio non tace” sono solo la punta di un Invaderemo MESSINA con i colori, i canti, il iceberg sociale che alla mafia non vuole grande cuore e la nostra voglia di riscatto. arrendersi. le un leggi. L'antimafia dev'essere sentimento-azione di persone come sociale. Borsellino, 13 Mafia e cultura della legalità All’Associazione Donne siciliane per la lotta contro la mafia aderirono da tutta Italia. A oltre trenta anni dalla fondazione del Centro Siciliano di Documentazione intitolato a Giuseppe Impastato parliamo di cultura della legalità. Al femminile. Tiziana Bartolini “Con i suoi studi e la sua attività di raccolta di testimonianze di vita, svolta soprattutto attraverso il Centro Siciliano di Documentazione, intitolato a Giuseppe Impastato, ha valorizzato il contributo delle donne nella mobilitazione antimafia”. Questa la motivazione con cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad Anna Puglisi l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana l’8 marzo 2008, durante una speciale cerimonia al Quirinale dedicata a due ricorrenze simbolicamente molto significative: i 60 anni della Costituzione della Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Il Centro (www.centroimpastato.it) – di cui Anna Puglisi è stata co-fondatrice insieme ad Umberto Santino – nacque nel 1977 allo scopo di raccogliere documentazione e testimonianze riguardanti la lotta contro la mafia, avviare un’attività di studio e ricerca, di collaborazione e sostegno alle iniziative nelle scuole e sul territorio. L’incontro con Anna è occasione per parlare dell’Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia, del ruolo delle donne nell'organizzazione mafiosa e nella mobilitazione antimafia. “L’Associazione nasce nel 1980 e per circa venti anni ha organizzato numerose iniziative di impegno antimafia. La prima fu l’appello al Presidente della Repubblica Sandro Pertini e ai presidenti delle tre regioni meridionali più colpite dalla mafia, Campania, Calabria e Sicilia, per chiedere provvedimenti legislativi e mezzi idonei per combattere efficacemente la mafia. Raccogliemmo più di trenta mila firme di donne, ma soltanto dopo l’uccisione di Dalla Chiesa, nel settembre del 1982, il parlamento si decise a sancire finalmente, con la legge che porta il nome di uno degli estensori, Pio La Torre, il reato di mafia”. Quali iniziative dell’Associazione delle donne siciliane contro la mafia ricorda in particolare? Innanzitutto va precisato che avevamo l’adesione non solo di donne siciliane, ma di tutta Italia perchè il problema cominciava a essere considerato come questione nazionale. Abbiamo iniziato un lavoro nelle scuole, in un periodo in cui non era facile convincere i professori e i presidi che era importante parlare di questi temi agli studenti. Tra le nostre attività più significative il sostegno ad alcune donne del popolo palermitano che hanno deciso di costituirsi parte civile nei processi contro i mafiosi responsabili dell’uccisione di loro parenti, andando incontro all’isolamento da parte del loro ambiente e anche delle loro famiglie. Siete riuscite a convincere qualche donna della mafia a collaborare con la giustizia? L’unica donna che ha rotto con la famiglia mafiosa è stata Felicia, la mamma di Peppino Impastato, che anche prima della morte del figlio aveva imposto al marito di non portare in casa i mafiosi suoi amici, e dopo il delitto ha aperto la casa a chiunque volesse conoscere Peppino, e si è battuta, assieme al figlio Giovanni, ai compagni rimasti e a noi del Centro per avere giustizia per il figlio. Le donne di mafia che hanno collaborato con la giustizia lo hanno deciso da sole, spinte da diverse ragioni, anche dalla volontà di vendicarsi. Ma in genere le donne di mafia non si ribellano: per cultura (sono cresciute in famiglie mafiose), per interesse (usufruiscono di ricchezze), oppure per paura. Alcune, parenti di collaboratori di giustizia, hanno rifiutato la protezione: un modo per ‘comunicare’ che erano dalla parte della mafia. 14 Tornando alla vostra associazione, come si è evoluta nel tempo? Per più di venti anni il lavoro è stato intenso, anche se abbiamo avuto poca attenzione da parte dei media. Voglio ricordare la manifestazione dell’88, assieme alle donne della Calabria e della Campania, a cui partecipò Nilde Jotti, presidente della Camera. E poi, oltre al lavoro nelle scuole che è continuato, convegni, dibattiti, incontri in Italia e all’estero. Voglio ricordare anche un’iniziativa, quelle delle “donne del digiuno”, lanciata da altre associazioni di donne palermitane, tra cui l’Udi e le Donne in Nero, dopo le stragi in cui sono morti Falcone, la moglie, Borsellino e gli agenti delle scorte, e a cui hanno partecipato anche socie della nostra associazione. Presidiarono Piazza Politeama digiunando e chiedendo le dimissioni degli uomini delle istituzioni che ritenevano responsabili dell’isolamento dei magistrati. L’Associazione delle donne siciliane contro la mafia negli anni ha esaurito il suo impegno, anche se non si è sciolta ufficialmente, ma quasi tutte le socie abbiamo continuato un’attività antimafia, chi in altre associazioni, chi nel posto di lavoro. Sono nate altre associazioni in cui le donne sono protagoniste. Ricordo, ad esempio, il lavoro nel quartiere Albergheria e nel quartiere Zen di Palermo. E’ bello pensare che i semi piantati dalla Associazione delle donne contro la mafia siano germogliati in altri luoghi e in altre situazioni. Oggi si parla meno di mafia, i clamori della cronaca sono più attirati dalla camorra. Perchè? Dopo le stragi del ’92 e gli arresti, ci sono stati dei provvedimenti del governo che, anche se successivamente annacquati, hanno ottenuto dei risultati colpendo l’ala militare della mafia. Inoltre i mafiosi hanno capito che l’eccesso di clamore provoca un effetto boomerang, per cui sono tornati al basso profilo, puntando alla capacità di infiltrazione. Oggi una buona parte dei capimafia è in galera, purtroppo non sono stati colpiti gli amministratori, i professionisti, i politici collusi, quelli che abbiamo chiamato “borghesia mafiosa”. Cosa è, oggi, il Centro Siciliano di Documentazione intitolato a Giuseppe Impastato? Sorto 32 anni fa, nel 1977, il Centro opera quotidianamente con soci e collaboratori impegnati come volontari e gli obiettivi rimangono ancora attuali: sviluppare la conoscenza della mafia e dei fenomeni analoghi a livello nazionale e internazionale, diffondere una cultura della legalità democratica e della partecipazione. L’abbiamo dedicato nell’80 a Peppino, che è stato ucciso dalla mafia nel 1978. Decidemmo di intestarlo a lui per diverse ragioni: perchè Peppino è l’unico esempio di lotta alla mafia partendo dalla rottura con la propria famiglia, per la sua capacità di unire l’impegno politico alla controinformazione e alla satira attraverso Radio Aut, e anche perché da subito abbiamo iniziato un’attività per avere giustizia per la sua morte. Ci tengo a precisare che le attività del Centro sono autofinanziate perché non siamo riusciti a ottenere una legislazione regionale che fissi dei criteri oggettivi per i finanziamenti pubblici e non abbiamo voluto accettare contributi grazie ai favoritismi di questo o quel politico. C’è una donna vittima di mafia che vuole ricordare? Rita Atria, la giovane che si è suicidata dopo la morte di Borsellino. Piera Aiello, moglie del fratello di Rita ucciso dalla mafia, ha reagito e ha spinto anche Rita a testimoniare. La famiglia le ha isolate, addirittura la madre non ne ha voluto più sapere di Rita. Furono costrette a trasferirsi a Roma. Dopo la morte di Borsellino Rita si è sentita abbandonata. Piera è presidente di un’associazione (nata per volontà di Nadia Furnari ) intitolata a Rita e che, tra l’altro, si è attivata per avere giustizia per Graziella Campagna, ragazzina uccisa soltanto perchè aveva trovato un’agenda nella tasca di una giacca lasciata da Gerlando Alberti Junior, allora latitante, alla tintoria in cui lavorava. Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” Via Villa Sperlinga, 15 - 90144 Palermo, Tel 091 6259789 - [email protected] - www.centroimpastato.it UNA DONNA ‘COMUNE’ “Come è nata la decisione di impegnarti nella lotta contro la mafia? All’inizio l’istinto è quello di rinchiudersi nel proprio dolore...poi ho avuto la sensazione di non essere la protagonista di una tragedia soltanto personale, ma di una tragedia collettiva, che il pericolo minacciava un’intera società, ...quel filo che ci lega gli uni agli altri in una società civile ...è il filo della reattività. Altrimenti si rischia di scivolare nell’indifferenza e nella rassegnazione, si rischia di dimenticare. Certo per me che non avevo alle spalle nessuna militanza politica e nessuna esperienza di impegni sociali, ma che avevo semplicemente vissuto la mia vita di donna comune a fianco di un uomo di valore, è stato forse più difficile superare gli istintivi sentimenti di pudore e ritrosia. Ma affrontare una nuova realtà, volersi calare in problemi mai affrontati, è stato per me una elaborazione del 15 lutto, in fin dei conti una vera risorsa, il giusto impegno da offrire al contributo pagato da mio marito”. Da “Storie di donne”, brano tratto dall’intervista a Giovanna Giaconia Terranova (vedova del giudice Cesare Terranova) 1978, il giovane Peppino Impastato, che era candidato, venne ucciso in circostanze oscure. Dopo anni di indagini e di depistaggi per l’omicidio venne condannato il mafioso Gaetano Badalamenti che abitava a soli “100 passi” dalla casa di Peppino. Cosa fare oggi? Leggi Narcomafie. Peppino Impastato Non c’era posto nella Sicilia dei “Corleonesi” per la personalità provocatoria e libertaria di Peppino Impastato (1948–1978) e per la sua tormentata vita. La sua colpa imperdonabile è stata quella di nascere in una famiglia di mafiosi di Cinisi e di rifiutare l’immutabile tradizione della criminalità organizzata. La precoce rottura con il padre e un temperamento ribelle e irrequieto lo portarono, mentre frequentava il liceo classico, ad avvicinarsi ai movimenti di sinistra e ai gruppi giovanili del PSIUP. Successivamente, dopo la mobilitazione del ’68, strinse amicizia con Mauro Rostagno aderendo con fasi alterne prima al gruppo del “Manifesto” poi al movimento “Lotta continua” con il quale intraprese alcune azioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione degli operai edili. A partire dagli anni ’70 il suo impegno si rivolse all’ambito dell’informazione e della cultura, sempre comunque in direzione della denuncia sociale. Nel 1977 con un gruppo di giovani fondò Radio Aut: attraverso quei microfoni Peppino attaccò frontalmente la mafia del paese, con uno stile ironico giudicato insopportabile per i boss. Così durante la campagna elettorale comunale nel PEPPINO IMPASTATO Accadde oggi: 1727: muore il fisico e filosofo inglese Isaac Newton, una dei maggiori pensatori della storia, celebre per le sue descrizioni sulla legge gravitazionale universale. 1800: Alessandro Volta rende pubblica l'invenzione della pila. 1883: Firma della Convenzione di Parigi per la tutela della proprietà industriale. 1916: Albert Einstein pubblica la sua Teoria della Relatività. 1930: in India Gandhi dà inizio alla Marcia del sale una delle più grandi azioni nonviolente della storia. Arrivato a Dandi, sul mare, dopo 26 giorni di viaggio, prende un pugno di sale e lo frantuma, violando la legge sul monopolio imposta dagli inglesi. 16 1994: la giornalista Ilaria Alpi viene uccisa in un agguato a Mogadiscio, assieme al suo operatore Miran Hrovatin. fruttificano d’Estate senza cercare lodi; e le L'ipotesi è che i due siano venuti a loro foglie cadono in Autunno e i loro rami conoscenza di un traffico illecito di armi e restano spogli d’Inverno senza timore di di scorie radioattive provenienti dall'Europa. capito che gli alberi fioriscono in Primavera e 1995: attacco terroristico con il gas sarin nella metropolitana di Tokyo che ha ucciso 13 persone e ferite 6.000. biasimo. K. Gibran, Pensieri e Meditazioni * Quando ci sentiamo affranti e deboli, tutto ciò che dobbiamo fare è aspettare. La primavera torna, le nevi dell’inverno si sciolgono e la loro acqua ci infonde nuova energia. Paulo Coelho, Aleph * 21 Marzo: la primavera, l’equinozio. Aspettiamo l’allungarsi dei giorni, ne spiamo ogni segno. L’anno si mette a correre veloce, 21 Marzo PRIMAVERA tutto prende ritmo. Ci precipitiamo verso l’estate. Già dopo il 21 giugno le giornate cominciano ad accorciarsi. Sorridiamo Che la brezza di primavera soffi nei vostri cuori quell’energia vitale che vi permetta di realizzare i vostri sogni! Stehpen Littleword * Che i tuoi progetti e i sogni che custodisci nel tuo cuore sboccino come fiori a primavera! Stehpen Littleword * La primavera dell’anima arriva quando vuole, beffardi, perchè ovviamente i migliori mesi estivi devono ancora venire, le passeggiate oziose nelle strade calde, le cene ai tavolini all’aperto, a lume di candela nei giardini. Philippe Delerm, Il piccolo libro degli istanti perfetti * Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera. Pablo Neruda non segue una stagione, ma dà i suoi frutti quando un cuore si riveglia allo sbocciare di una nuova emozione. S. Shan * Prima che la mia anima mi consigliasse, * I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli. Kahlil Gibran * dubitavo del valore del mio lavoro. Ora ho 17 Se non hai visto arrivare la primavera alzati, Voglio fare con te apri gli occhi, cercala fuori e dentro di te! ciò che la primavera fa con i ciliegi. Spaventa la tristezza. Cacciala via! Pablo Neruda, Venti poesie d’amore e una Non fermarti a guardare il passato, la noia, la canzone disperata nostalgia, l’apatia… * Ricordati che non comincia dalla gente la ricerca della felicità, Ricordati che molti nella vita ti deluderanno, ti feriranno, ti scorderanno, tu non fermarti per questo. Per quanto ognuno veda l’autunno come una stagione già vissuta, la primavera è sempre, a tutti, una rinascita. Theodore Francis Powys * Avanza, vai oltre! e soprattutto ricorda che la vera gioia è in TE! Non aspettarti nulla da nessuno, ma aspettati tutto da te! Lascia che arrivi anche nel tuo cuore la PRIMAVERA! Anna Pianura * Se le piante sono certe di una primavera ventura, attraverso la quale emergeranno dai propri germogli, perché non dovrei io, pianta umana, essere certo di una primavera a venire, in cui raggiungerò la mia pienezza?’ Kahlil Gibran, da una lettere a Mary Haskell Cade la foglia d’inverno e il ramo rimane solo Ad aspettare New York, 29 gennaio 1915 * Il primo raggio di sole che porta la primavera Cosi la foglia rinasce più verde, più bella e più forte Biagio Antonacci, Così presto No * Un profilo del cielo o un tumulto di fiori in un giardino,una visita amichevole,un’ora di comunione e contatto gratificante,una bellezza dell’anima umana che trionfa sulle difficoltà, tutto ciò non deve passare Il sole della primavera scioglie la neve fiocco dopo fiocco… Khaled Hosseini inosservato. A.A. Bailey, Autobiografia incompiuta * * Rimani qui, scende la sera sopra di noi,si Senza dir niente a nessuno, e senza un preventivo di spesa, il mandorlo stanotte ha messo i fiori. Nino Pedretti, Nel fuoco del mio paese posera’ e aspetteremo cosi,la primavera solo se vuoi, ci trovera’…. Tiromancino, Amore impossibile * * Nessuno è perfetto, ma ognuno è unico: questo rende prezioso il dono della nostra 18 esistenza, perché nessuno potrà donare al mondo quello che portiamo noi. E ogni anno la primavera torna, per quanto l’inverno sia stato lungo e rigido. C’è una perfezione nel mondo, assoluta, così come c’è dentro di noi. Non si bussa alle porte, si aprono da sole se l’energia che si è impegnata è quella che poi permette il raccolto! La prossima volta che ti ritrovi a camminare per strada, anche se sei vestito in giacca e cravatta o hai i tacchi a spillo, prova a saltellare come fanno i bambini per qualche passo. Già all’idea ti vergogni? Devi aver MAGIA DELLA VITA di Kahlil Gibran avuto ben nascosto il tuo bimbo interiore per giudicarlo subito con un: “Questo non si deve fare!”. Ricontatta il bambino che c’è dentro di te e dedicagli due saltelli: ti ritroverai a sorridere e la tua innocenza sorriderà con te. Esprimiti liberamente nel tuo sentire, non aver paura di ciò che senti, anzi, tutto ciò che non esprimi può diventare risentimento verso te stesso, gli altri e il mondo.” Tiberio Faraci, Laura Goglio, Corso per Amare Te Stesso * Era solo un sorriso, niente di più. Le cose rimanevano quelle che erano. Solo un sorriso. In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile. E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi, giovane quercia verso il sole. Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera. Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell'uomo? Una piccola cosa. Una fogliolina in un bosco che trema al battito d’ali di un uccello spaventato. Ma io l’ho accolto. A braccia aperte. Perché la primavera scioglie la neve fiocco dopo fiocco e forse io ero stato testimone dello sciogliersi del primo fiocco. Khaled Hosseini, il cacciatore di aquiloni La primavera è tornata, il sole ha abbracciato la terra. Presto vedremo i figli del loro amore. Ogni seme, ogni animale si è svegliato. Anche noi siamo 19 stati generati da questa grande forza. dev’essere un bene condivisibile e non un bene economico monetizzabile Per questo crediamo che anche gli altri uomini e i nostri fratelli animali abbiano il nostro stesso diritto a vivere su questa terra. Cosa fare oggi? Bevi l’acqua del rubinetto. È più buona e inquini meno! Sambasivan Swaminathan Toro Seduto - Capo Sioux È considerato il padre della “rivoluzione verde” in India per i suoi studi e per la loro concreta applicazione nell’ambito della ricerca di 22 MARZO un’agricoltura sostenibile ma in grado di soddisfare la Stati definita l’acqua. Elemento fondamentale per accademica, nel 1954 decide di tornare in sopravvivenza l’acqua è una dell’ecosistema, Swaminathan nel 1925, compie brillanti studi di scienze ambientali e agrarie in varie università, studiando anche in Europa e negli oggi Uniti. Destinato a una carriera India per mettere a frutto le sue conoscenze per combattere fame e povertà. In pochi in pericolo. Con aumenta sua patate, di grano e di riso riuscendo a soddisfare il fabbisogno dei mantenere il delicato equilibrio ambientale e grandi agglomerati urbani, dell’agricoltura e la biodiversità, da lui ritenuta una naturale l’incremento risorsa Kerala della Oro del terzo millennio. Così viene spesso la in richiesta Giornata mondiale dell'acqua Sambasivan Nato crescente popolazione. demografico richiesta per la “rivoluzione dell’industria. La giornata anniriesce a produrre nuove qualità di continua”. Un’agricoltura innestata positivamente nell’habitat umano, mondiale dell’acqua è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con lo scopo di promuovere attività di informazione ed educazione all'utilizzo e al trattamento animale economici e vegetale, molto più può avere vantaggiosi risvolti dello sfruttamento intensivo della terra. Nel corso degli anni Sambasivan Swaminathan è stato direttore di numerosi istituti di ricerca, dell'acqua potabile. Attualmente, infatti, oltre presidente del WWF dell’India, membro della un miliardo di persone non vi ha accesso. direzione generale della FAO, consulente delle Spesso non è solo un problema di scarsità, Nazi ma anche di equa distribuzione della risorsa acqua: il divario sul consumo medio di acqua oni Unit e tra paesi occidentali e paesi in via di sviluppo per ha la raggiunto livelli inaccettabili. L’acqua lotta 20 alla fame. dei colonizzatori a lavorare senza alcun diritto riconosciuto. Sebbene oggigiorno ovunque abolite siano le ne ha quasi tradizionaliforme schiavitù (la Convenzione 1949 state adottato di di Ginevra del espressamente il divieto), l’Africa sta ancora pagando i conti di quell’esilio forzato, mentre le popolazioni americane e deportazione pregiudizi caraibiche, stessa, e figlie lottano della contro i lediscriminazioni che i discendenti afro subiscono quotidianamente: dalla prostituzione al lavoro minorile, dal commercio internazionale della droga alla tratta dei clandestini. Nuove forme di schiavitù come la prostituzione di giovani ragazze africane in cerca di fortuna che vengono violentate Oppure minori un’economia e sbattute schiavi e in strada. sfruttati impietosa. da La Giornata 25 Marzo internazionalepromossa Giornata in memoria delle vittime della schiavitù internazionale, per la lotta ad un fenomeno Unite chiede Presidente degli Stati Uniti Barack Obama segna una pietra miliare nella storia moderna: lui, figlio d’Africa, a presiedere chiare a livello solo apparentemente debellato. Il giuramento del d’America posizioni dalle Nazioni il continente che per Cosa fare oggi? Non comprare contrabbando: dietro ad un prezzo più basso si celano storie di neo-schiavitù. Frantz Fanon Personaggio poliedrico, psichiatra, letterato, combattente, ma soprattutto grande critico del colonialismo e analista dei rapporti tra l’identità nera e il mondo occidentale: Frantz Fanon (1925-1961), francese della Martinica, secoli ha costituito il punto d’arrivo di migliaia fu e migliaia di schiavi deportati dal continente movimento africano di emancipazione e nero, la più grande migrazione forzata mai registrata. Spinti dalla sete d’oro e di potere uno deimaggiori di ideologi indipendenza del nera. Fanon lottò per la libertà su più fronti: nel suo paese e in 21 Francia durante l’occupazione nazista, in Algeria durante la guerra di indipendenza, ovunque in Africa e nel mondo si manifestasse un movimento popolare. Radicale nelle sue Quello dell’accesso alla terra, fonte di sostentamento e di occupazione, nonché elemento di identità culturale per milioni di posizioni, nei suoi libri rifiutò il concetto di persone, rappresenta un diritto minacciato, a negritude, alla base della proposta di Cesaire causa sia di fenomeni naturali (come o di Senghor, affermando che i neri non allagamenti e siccità) e sia a causa dell’uomo. devono avere complessi di sudditanza e chiusure identitarie ma devono partire dal presupposto che gli uomini nascono uguali e che la cultura conseguenza di economico-commerciali di governi e Prima che multinazionali, responsabili di espropri forzati africana è e deforestazioni, come riporta il Programma essere scelte. politica, l’emancipazione mentale, psicologica, comportamentale. Fanon propone quindi una lotta esistenziale che non progetta una libertà formale ma sostanziale. Durante l’indipendenza il suo mondo sono in conflitto con gli interessi una dovrebbe libere Popoli indigeni e piccoli agricoltori di tutto il impegno dell’Algeria gli per venne diagnosticata una forma di leucemia che lo porterà molto giovane alla morte. delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN- Habitat). Inquinamento, urbanizzazione selvaggia, sfruttamento delle risorse e cambiamento climatico completano l’opera. Non solo. Il diritto alla terra, come ci ricordano i Sem terra, è indissolubilmente legato all’accesso ad altri diritti umani fondamentali dell’uomo, come quello alla casa, al lavoro, all’acqua e alla sicurezza alimentare. 26 Marzo Cosa fare oggi? Diritto alla terra Fatti l’orto! "Tre quarti degli 852 milioni di uomini e donne che soffrono fame si la trovano in aree rurali e dipendono dall’agricoltura per la propria sopravvivenza. Si tratta per lo più di contadini senza terra o con possedimenti così piccoli e così poco produttivi da non permettere di provvedere al sostentamento delle famiglie". Così la FAO, a Porto Alegre nel 2006. Domitila Barrios “Siglo XX”: questo il nome un po’ inquietante della comunità di minatori di Potosi in Bolivia in cui Domitila Barrios è nata, cresciuta e ha svolto la sua attività per la promozione dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori. Nata nel 1937, Domitila riesce a completare gli 22 studi superiori nonostante avesse dovuto seguire i fratelli poiché la madre era morta e il padre era un violento alcolista. Dopo questa giovinezza difficile nel 1957 si sposa con un minatore di Potosi da cui avrà sei figli e al cui fianco lotterà per lunghi anni. Nel 1963 fonda l’Housewife committee, il comitato delle mogli dei minatori, che comincia a protestare con metodi nonviolenti quali lo sciopero della fame. Domitila viene più volte arrestata secondo la consueta giustizia di regime sempre schierata con le multinazionali. Nel 1975 però il caso delle miniere di Potosi viene conosciuto a livello internazionale epiano piano migliorano le condizioni dei lavoratori: ancora oggi però lo sfruttamento, umano e ambientale, è incontrollato e soltanto l’esempio di donne come Domitila può dare la speranza per proseguire il cammino. 28 Marzo prodotti, non immessi sul mercato, sono generalmente destinati al macero. Il recupero dei beni invenduti, sebbene interamente salubri, è l’obiettivo principale del sistema Last Minute Market. L’idea è quella di consegnare i beni recuperati ad enti di assistenza “partner” che si occupano della ridistribuzione a persone con disagio sociale, attraverso la consegna diretta o il consumo nelle mense d’assistenza. Si crea così una rete solidale che coinvolge enti locali, imprese commerciali, produttori agricoli, mercati all’ingrosso, associazioni di volontariato e cittadini. Il surplus dei produttori e dei grossi supermercati diventa così risorsa preziosa a favore dei più poveri. Allo stesso tempo, si crea una sensibilità diffusa sulle tematiche dello spreco ed una cultura del recupero. Col tempo, il meccanismo può essere replicato anche per il recupero e la distribuzione di medicinali, vestiti, libri e molto altro ancora. Last minute market Nel settore alimentare, così come numerosi in altri settori commerciali, ci sono numerosissimi beni essendo perfettamente che, pur integri,rimangono invenduti. Ad esempio, generi alimentari con qualche difetto nell’imballaggio, oppure prodotti prossimi alla scadenza. O ancora, eccessi di produzione in campo agricolo. Tali Cosa fare oggi? Regala ad una biblioteca i libri che non leggi più! Peter Magubane Il grande fotografo riesce a fissare in uno scatto la storia: è questo il caso di Peter Magubane, sudafricano, che, in più di 50 anni di fotografie, ha seguito passo 23 passo il cammino di libertà del suo paese. Nato a Johannesburg nel 1932, comincia a lavorare nel 1954 come autista e tuttofare presso la rivista Drum: ma la sua abilità con la macchina fotografica lo porta ben presto ad essere assunto come fotoreporter. In questa veste Magubane immortalerà alcuni avvenimenti storici come il processo a Mandela nel 1964, finendo nel mirino delle autorità britanniche. Negli anni successivi, divenuto freelance, viene più volte arrestato mentre cresce la sua fama che diverrà internazionale nel momento in cui le sue foto faranno conoscere al mondo la rivolta di Soweto nel 1976. con l’avvento delle democrazia Magubane comincia a dedicarsi alla fotografia pura cercando sempre di catturare in un istante lo slancio dell’uomo verso la vita e la libertà. 30 Marzo Spazi pubblici, dai parchi, alle piazze, alle strade, che sempre più vengono negati ai cittadini. Senza bisogno di d’accesso,l'inquinamento, sporcizia, il rumore, il un divieto traffico, l’incuria, sono la tutti elementi che di fatto scoraggiano la libera e sicura fruizione degli spazi. Se una volta le piazze ed i parchi erano tra i luoghi di gioco preferiti dai più piccoli, oggi è sempre più raro vedere gruppi di bambini che giocano soli e tranquilli per strada. In parte, stanno cambiando gli interessi dei ragazzini (meno nascondino e più videogiochi), dall’altra l’insicurezza scoraggia i genitori a lasciare liberi i loro figli. Questa campagna vuole ripopolare le strade, ricreare spazi di incontro e gioco per la cittadinanza. Per un giorno, grazie alla campagna, strade e piazze dei centri urbani saranno chiuse al traffico. Si tratta di un’inversione culturale, per la riappropriazione degli spazi aperti spesso dimenticati, ma anche di un’occasione per ragionare sulla mobilità sostenibile, su piani 100 strade per giocare urbanistici più a misura d’uomo, sull’ecologia. Cosa fare oggi? Con l’arrivo della primavera, clima un po’ più caldo, giornate un lunghe, si ha voglia di po’ più uscire all’aria Organizza la tua giornata senza traffico, chiedendo al tuo Comune di aderire all’iniziativa. Carl Lutz Anche un diplomatico, che di solito deve chiudere una grande festa di piazza, occhi sulle nefandezze dei regimi con cui è chiamato rapporti aperta. 100 strade per giocaresi propone come gli a intrattenere bilaterali, può schierarsi con i diritti umani, nata anche a costo di rischiare la dall’esigenza di recuperare spazi di incontro vita. Così ha fatto Carl Lutz pubblici, rivolta soprattutto ai più piccoli. (1895-1975), svizzero che, durante la diplomatico seconda guerra 24 mondiale come ambasciatore a Budapest, salvò la vita di circa 10.000 bambini ebrei, dando loro il permesso di andare in Israele, e di migliaia e migliaia di la campagna contro l’obesità infantile riflette sull’influenza della pubblicità nelle abitudini alimentari quotidiane. Esiste infatti uomini e donne che stavano per essere un marketing annientati dalla furia nazista. Grazie al suo ingannevole, fatto di prodotti colorati, ricorso impegno si salvarono 62.000 persone. Lutz, a personaggi famosi, richiamo a prestazioni emigrato giovanissimo negli Stati Uniti, per pagarsi le spese dell'Università cominciò a lavorare in varie legazioni svizzere fino a mirabolanti, l’attenzione aggressivo, che dei cattura spesso con bambini. Per facilità citare un diventare vice console. Tornato in patria, nel esempio, molte merendine, snack, o cereali, 1934 fu inviato in Palestina a rappresentare sono proposti nelle pubblicità come alimenti gli interessi del suo paese. Nel 1942 venne sani, fatti coi prodotti di una volta, che mandato a utilizzando Budapest dove ogni suo si adoperò, potere e anche stratagemmi ingegnosi, per salvare gli ebrei consentono di affrontare con energia la giornata. Si crea così una mentalità comune della città: collaborò con altri ambasciatori di che porta a ritenere come una colazione sana buona volontà per preparare documenti falsi, e nutriente possa prescindere da prodotti per essenziali come il latte e la frutta, poiché la creare rifugi sicuri a quanti si nascondevano, per salvare il senso di umanità nelle tenebre della guerra. Alla fine del conflitto sia occupò di ricostruire rapporti amichevoli tra Germania e Israele, sempre nel segno della pace e della riconciliazione. merendina (che equivale a zuccheri, grassi, acidi, coloranti, conservanti) garantisce una giusta alimentazione. Alcune campagne chiedono, quindi, che venga 31 Marzo posto un freno a tale marketing aggressivo ed ingannevole. In particolare, varie associazioni di consumatori hanno fatto appello ai governi Pubblicità che ingrassa per l’adozione in sede OMS di un Codice internazionale di autoregolamentazione sul marketing di alimenti e bevande destinate ai più piccoli. Cosa fare oggi? L’obesità non è solo una questione estetica. È una malattia, sempre più diffusa, che può generare complicazioni per la salute: cardiovascolari, tumori e diabete. Ne sono affetti sempre più bambini che hanno A colazione, prova un bel frullato di frutta di stagione! Bella Savitski Abzug La figura di questa avvocatessa che, in anni difficili della storia americana, aprì uno studio privato solamente altissime possibilità di rimanere obesi anche in femminile età difendere i neri nel Sud adulta, con conseguenze sociali ed economiche. Proprio pensando ai più piccoli, anche per segregazionista, viene ricordata come una 25 delle più assertive combattenti per i diritti delle donne e delle minoranze. Nata nel 1920 a New York da famiglia ebraica, nel dopoguerra, aver dopo conseguito la laurea in giurisprudenza, cominciò attività la sua forense nel 1947 impegnandosi contemporaneamente in numerosi centri di attivismo femminile e schierandosi, negli anni successivi, contro la guerra in Vietnam e per il movimento dei diritti civili. Persuasa che il posto migliore della casa dove la donna deve stare è la Camera dei Realizzato da Giovanna Torre, Funzione Strumentale Area 2 rappresentanti, cioè il Parlamento. Così dal 1970 deputata al e 1976 Bella guidò l’ala Abzug più divenne liberal dei democratici riuscendo a fare approvare una legge contro le discriminazioni sessuali. Al termine della sua carriera politica continuò ad interessarsi dei diritti umani a livello delle Nazioni Unite e del processo di pace tra israeliani e palestinesi. Anno Scolastico 2015/2016 26 ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO! Questo opuscolo vuole essere solo un piccolo contributo per segnalare ai colleghi del nostro Istituto avvenimenti e articoli di interesse umano, culturale e sociale ed una sitografia utile per il nostro lavoro 27