2016
MARZO
1
PER SAPERNE DI PIU’……..
ISTITUTO COMPRENSIVO
L. STURZO - SAPPUSI
01/01/2016
1
2
2 Marzo
Welcome. Indietro non si
torna
Tutti abbiamo sotto gli occhi le immagini dei
barconi zeppi d’immigrati che dalla Libia e
da altre regioni del nord dell’Africa, tentano di
raggiungere le coste italiane. Lampedusa è
diventata, nel nostro immaginario collettivo,
centro di approdo, detenzione e successivo
Cosa fare oggi?
respingimento di questi immigrati. Quasi tutti
Guarda il video “indietro non si
torna”
trattati come delinquenti e clandestini, anche
chi possiede, in base allaConvenzione di
Ginevra, pieno titolo di rifugiato. Proprio per
Mikhail Gorbaciov
questo, i respingimenti degli immigrati da
Una
parte delle vedette italiane sono valse al
novecentesca,
nostro paese più di un richiamo e più di una
segretario del Partito Comunista Sovietico, ha
condanna da parte del Comitato contro la
traghettato il mondo fuori dalla guerra fredda, senza
tortura del Consiglio d’Europa, della Corte
Europea per i diritti dell’uomo e dell’Alto
delle
personalità
più
Mikhail
importanti
Gorbaciov
della
storia
(1931), ultimo
gravi episodi di violenza. Uomo di pace (è stato
insignito del premio Nobel nel 1990) vissuto in un
tempo difficile e ricoprendo responsabilità altissime,
Commissariato delle Nazioni Unite per i
Gorbaciov non ebbe i riconoscimenti politici che si
Rifugiati. L’accusa è quella di lesione dei
meritava finendo per essere relegato a spettatore dei
diritti umani fondamentali, in violazione ai
turbolenti primi anni della Russia post sovietica.
maggiori trattati internazionali e della stessa
Costituzione Italiana. Non solo Lampedusa.
Laureato in giurisprudenza, inizia nel partito una
folgorante carriera che lo porterà nel 1985 alla
guida del paese, con la consapevolezza dei tempi
Anche dai porti di Venezia, Ancona, Bari e
cambiati e della necessità di riforme interne ed
Brindisi la polizia di frontiera respinge ogni
esterne. Vari accordi con gli Usa sul disarmo segnano
anno migliaia di profughi in arrivo dalle coste
l’apice della distensione e, mentre vengono ritirate le
greche. Uomini, donne e bambini in fuga dagli
orrori della guerra di Afghanistan, Iraq e altri
truppe
sovietiche
Gorbaciov
dall’Afghanistan,nel
rifiuta
militarmente(tranne
di
successivo caso della Lituania)
in quanto il maggior numero di immigrati non
contro
i
paesi
del
arriva
Varsavia
che
si
mare
paradossalmente,
non
ma
sono
via
cielo
e,
al
verde
ma
hanno verdoni per comprarsi porti, case e
intervenire
il
paesi. Ma qui si tratta d’“immaginario violato”
via
1989
Patto
di
stavano
liberando. Nel 1991 tuttavia un
fallito golpe dei conservatori e il
successivo potere di Elsin lo
territori. La campagna Welcome richiama
costringono ad uscire bruscamente di scena. Gorbaciov
l’attenzione verso i respingimenti dei più
rimane
poveri, più silenziosi ma altrettanto contrari
democratico russo e di azioni in favore dei diritti
alla dignità ed ai diritti umani.
però
protagonista
del rinnovamento
umani a livello globale.
3
PROVERBI
METEOROLOGICI
Marzo pazzarello guarda il sole e
prendi l’ombrello
Marzo pazzerello esci col sole e
rientri con l’ombrello
Gennaio ingenera, febbraio
intenera, Marzo imboccia
Neve marzolina dalla sera alla
mattina
Vento di Marzo non termina
presto
L'acqua di marzo è peggio delle
macchie ne' vestiti
Marzo alido, aprile umido.
Marzu, acqua e suli, carricari fa li
muli
U friddu di Marzu scorcia a
vecchia ‘ntô iazzu
Lu friddu di marzu trasi dintra lu
cornu di lu voi
Marzo ha comprata la pelliccia a
sua madre, e tre giorni dopo e' l'ha
venduta
Marz marzott fiö d'un baltrocch
fiö d'una baltroca, o ch'el piöf o
ch'el tira vent o ch'el fioca
Quando Marzo va secco, il gran fa
cesto e il lin capecchio
La nebbia di marzo non fa male, ma
quella d'aprile toglie il pane e il
vino
Se marzo butta erba, aprile butta
merda
La luna marzolina fa nascer
l’insalatina
Marz pulverent, per fà séghel e
furmènt
Tanta nebbia di Marzo, tanti
temporali d'estate
Marzo, la serpe esce dal balzo
ALTRI
Di marzo, chi non ha scarpe vada
scalzo, e chi le ha, le porti un altro
po' più in là
Marzo tinge, april dipinge, maggio
fa le belle donne, e giugno fa le
brutte carogne
Di marzo, ogni villan va scalzo
Quando marzo marzeggia, april
campeggia
Marzo non ha un di come l’altro
Marzo tinge, aprile dipinge
Pace tra suocera e nuora dura
quanto la neve marzola
Marzo cambia sette cappelli al
giorno
AGRICOLTURA
Marzo asciutto ed aprile bagnato,
beato il villano che ha seminato
Marzo ventoso, frutteto maestoso
Chi nel Marzo non pota la sua
vigna, perde la vendemmia
Marzo molle, grano per le zolle
Le api sagge in Marzo dormono
ancora
Marzo o buono o rio, il bue all’erba
e il cane all’ombra
4
6 Marzo
Diritti umani in Iran
Il caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la
madre iraniana condannata a morte in Iran
per lapidazione, poiché accusata di adulterio,
non è che uno degli ultimi episodi che
compongono
la
lunga
scia
di
violazioni
dei diritti umani e di violenze perpetrate dal
regime comandato da Mahmud Ahmadinejad.
La contestata e poco chiara rielezione di
Ahmadinejad a presidente della Repubblica
dell'Iran ha dato vita al sorgere di nuovi
movimenti della società civile che si sono
Shirin Ebadi
aggiunti a quelli che già da tempo lottano per
il rispetto della libertà e dei diritti umani.
L’Iran è infatti da tempo nel mirino della
comunità
internazionale
sistematica violazione
fondamentali e
per
per
la
delle
le
sua
libertà
persecuzioni
nei
confronti degli oppositori politici.
Le
pacifiche
proteste
coraggiosamente
di
avanti
piazza
dalla
portate
cosiddetta
“onda verde”, hanno scatenato la violenta
reazione dei militari di regime, con omicidi,
torture, stupri ed incarcerazioni di numerose
donne, studenti e lavoratori. Le repressioni
non hanno però fermato la voglia di libertà
dell’onda verde. I movimenti di protesta si
stanno sempre più rafforzando e dimostrano
come
una
società
civile
compatta
Avvocato iraniano, già magistrato, impegnata
da sempre per i diritti umani, premio Nobel
per la pace 2003, Shirin Ebadi (1947)
rappresenta al meglio la lotta democratica in
Iran e tutto il mondo. Dopo aver compiuto gli
studi in giurisprudenza, nel 1969 è la prima
donna del paese a diventare magistrato, una
funzione che ricoprirà fino al 1979 quando la
“rivoluzione islamica” toglierà questo diritto
alle donne. Ebadi guida allora una protesta
che porterà alla possibilità per le donne di
diventare “esperte di diritto”. Nel 1992 ottiene
la licenza per aprire uno studio privato di
avvocato: in questo ruolo difenderà contro lo
Stato molti dissidenti, si occuperà della
condizione femminile e dei diritti dei bambini.
Nel 1997 appoggia la campagna elettorale del
presidente
riformista
Khatami.
Dopo
l’assegnazione del Nobel diventa bersaglio
delle autorità e quindi, nel 2009, decide di
auto esiliarsi a Londra. Intanto Shirin Ebadi
partecipa a molte conferenze internazionali
sui diritti umani, collaborando con numerose
agenzie delle Nazioni Unite.
ed
organizzata possa essere la prima arma per
la difesa dei diritti umani.
Cosa fare oggi?
Firma la petizione internazionale a
sostegno degli attivisti iraniani!
5
8 Marzo
Giornata della donna
Roza Otumbayeva, eletta nel 2010 Capo del
Governo in Kyrgyzstan, paese musulmano.
Cosa fare oggi?
Leggi “Donne per un altro mondo”, di
P.Moiola, A.Lano, Il Segno Gabrielli
Editori!
Pratibha Patil, dal 2007 a capo della più
grande
democrazia
del
pianeta:
l’India.
Cambiando continente. Laura Chinchilla in
Costa Rica e Cristina Kirchner in Argentina
(entrambe capo di stato), colorano di rosa la
politica centro-sud americana. Assieme a loro,
Dilma Roussef sostituisce Lula in Brasile. Poco
più a nord, la politica estera made in USA è
affidata
ad
Hilary
Clinton,
succeduta
Leyla Zana
Condoleeza Rice. In Africa, Ellen Johnson
Sirleaf guida la Liberia dal 2005, Luisa Diogo il
Quando
Mozambico ed Hennel Zille, in Sudafrica,
lingua è un reato: a partire dalla
viene
premiata
come
“miglior
sindaco
al
mondo”. In Rwanda il 56% del parlamento è
parlare
nella
propria
battaglia contro questo tipo di
discriminazioni, incomincia l’attività politica di
Leyla Zana (1961), più volte parlamentare
composto da donne. In Europa primeggia la
turca di etnia curda. Nata in Kurdistan e
Finlandia con due donne come prime cariche
sposa quattordicenne di un notabile locale, nel
dello
1994 diventa il primo deputato curdo nel
stato:
Presidente
(Tanja
Kaarina
Halonen) e Primo Ministro (Mari Kiviniemi).
Presidente donna anche in Islanda, in Irlanda,
in
Slovacchia
e
in
Germania.
La
vicina
parlamento di Ankara, militando nelle fila del
partito della pace e della democrazia. Dal suo
seggio per la prima voltaZana parla nella
sua lingua: pochi mesi dopo viene rimossa
Svizzera ha un governo federale composto in
dall’incarico,
accusata
di
maggioranza da donne. Solo l’Italia resta a
terrorismo,condannata
a
guardare. Ma non solo posizioni di potere.
Moltissime sono anche le donne che si sono
legami
15
con
anni
il
di
carcere. Nel 1995 ottiene il premio Sakharov
dal
parlamento
europeo;
un’iniziativa
di
pressione che, insieme a molte altre realizzate
contraddistinte per il loro coraggio e la loro
da vari organismi internazionali, porta alla sua
lotta contro abusi ed ingiustizie: da Shirin
liberazione anticipata nel 2004. negli anni
Ebadi in Iran alle madri di Plaza Dos de Mayo
successivi
in Argentina; da San Suu Kyi in Birmania alle
donne riunite a Sarajevo per l’istituzione del
Zana continua
con
maggior
forza la sua battaglia entrando e uscendo di
prigione, difendendosi nei tribunali e parlando
in incontri e convegni sui diritti del popolo
tribunale femminile per i Balcani. Oggi non è
curdo. Nel 2011 viene nuovamente eletta in
solo la loro festa.
parlamento,
questa
volta
guidando
un
drappello di deputati indipendenti curdi. La
sua battaglia continua.
6
11 Marzo
famigliari superstiti, così come la custodia
Giornata europea delle vittime
del terrorismo
della memoria storica delle vittime stesse.
Dal Nord Irlanda ai Paesi Baschi, dagli anni di
piombo in Italia agli attentati di Madrid e
Londra, il continente europeo ha dovuto fare i
conti con il fenomeno terrorismo, nelle sue
diverse
matrici:
quello
social-marxista,
separatista,
quello
quello
fondamentalista
internazionale. In Italia, il terrorismo trova il
suo culmine tra gli anni settanta e gli anni
ottanta, i cosiddetti anni di piombo. Anni di
lotta armata e violenta nelle strade e nelle
piazze. La Strage di Piazza Fontana, la bomba
alla stazione di Bologna, le uccisioni di Moro,
Calabresi, Tobagi e tanti altri ancora, non s’è
fatta,
a
tutt’oggi,
adeguata
chiarezza.
A
seguito degli attentati che sconvolsero Madrid
nel 2004 e Londra nel 2005, il Parlamento
Europeo ha decretato l'11 marzo (data dello
scoppio
della
bomba
nella
stazione
della
capitale spagnola) come Giornata europea
per le vittime del terrorismo. Ricordare
significa rendere onore alle vittime e a tutti
coloro che pagarono per la loro opposizione al
terrorismo
ma
significa
anche
porre
il
massimo impegno nella lotta a qualsiasi forma
di violenza armata. L’articolo 29 delTrattato
di Lisbona si riferisce al terrorismo quale
grave
forma
di
criminalità,
introducendo
L’Europol, uno strumento per facilitare l’aiuto
reciproco fra stati membri nella lotta alla
criminalità
l’Associazione
organizzata.
Italiana
In
Vittime
Italia
del
Terrorismo ha come mission creare attività
di sensibilizzazione e di cooperazione per la
tutela ed il riconoscimento dei diritti, le
esigenze e le aspettative delle vittime o dei
L’EUROPARLAMENTO DI STRASBURGO HA DICHIARATO
L’11 MARZO GIORNATA EUROPEA DELLE VITTIME DEL
TERRORISMO, RIC ONOSCENDO CHE RICORDARE IL LORO
SACRIFICIO È NON S OLO UN I MPEGNO DI CIVI LTÀ, MA
ANCHE UNA SALVAGUARDIA PER IL FUTURO. ANCHE NOI
CI AUGURIAMO OGGI CHE QUESTA RICORRENZA POSSA
INDURRE ULTERIORI RIFLESSIONI, RICERCHE ED ANALISI
SUL FENOMENO CHE SEMPRE ASSUME FORME E
CARATTERISTICHE DIVERSE.
Nurit Peled Elhanan
Anche le tragedie,
invece di generare
nuova violenza e
sete di vendetta,
possono
far
scaturire sentimenti
di pace e desiderio di andare oltre i rancori.
Soltanto così si taglia alle radici l’idea stessa di
terrorismo. È il caso di Nurit Peled Elhanan,
israeliana, chenel 1997 ha perso una figlia
tredicenne in un attentato palestinese: dopo
questo drammatico evento ha dato vita a
un’associazione israeliano-palestinese di genitori
colpiti da simili perdite. Docente di linguistica e di
educazione
all’università
ebraica
di
Gerusalemme, Nurit Peled Elhanan ha
concentrato
il
suo
impegno
pacifista
soprattutto nell’analisi e nella critica del
linguaggio con cui sovente i libri di testo
israeliani, gli articoli di giornale e le dichiarazioni
pubbliche di esponenti politici ebraici presentano
i vicini arabi e palestinesi. La convivenza si
costruisce anche sulle parole che Nurit Peled
Elhanan dimostra di saper utilizzare con
franchezza e senza paura in discorsi appassionati.
Per questo nel 2001 è stata insignita del premio
Sakharov sulla libertà di espressione, un
riconoscimento del Parlamento Europeo per la
sua attività.
7
14 Marzo
Adotta una specie in pericolo
La caccia
selvaggia per
l’accaparramento
della pelle è una delle cause della forte
riduzione del ghepardo. L’orango del Borneo e
di
Sumatra
è
messo
in
pericolo
dalla deforestazione dell’ambiente in
cui
vivono. Lo scioglimento dei ghiacciai dovuto
all’innalzamento della temperatura della terra
sta riducendo l’habitat di foche e pinguini,
costretti
ad
entrare
nelle
acque
gelide
prematuramente, dove spesso muoiono. In
Asia e in Africa, le zanne degli elefanti
valgono
oro
e
i
pachidermi
tartarughe in Italia non hanno più posti per
le
uova,
a
causa
dell’eccessiva
urbanizzazione delle coste. I delfini e gli altri
cetacei rimangono impigliati e feriti nelle reti
da
pesca
abbandonate
e
minacciati
dall’inquinamento chimico e acustico.
L’uomo, consapevolmente o meno, sembra
dunque essere il peggior nemico degli animali.
Molte specie, preziosissime per gli equilibri
naturali, si stanno estinguendo. La campagna
“Adotta una specie protetta”, consente a
tutti di mettersi in gioco e dare il proprio
contributo
per
garantire
a
tante
specie
minacciate un futuro. Scegliendo l’animale da
salvare,
con
una
piccola
donazione
si
contribuisce agli interventi di tutela delle
specie
ostacolando
fenomeni
come
bracconaggio, deforestazione, inquinamento,
fino al soccorso delle specie ferite.
Scegli il tuo animale preferito e dai il
tuo contributo con il WWF.
Barry Commoner
vengono
ammazzati dalle carabine dei bracconieri. Le
deporre
Cosa fare oggi?
L’ecologia come una scelta di vita e di pensiero
ma anche di azione politica: Barry Commoner
(1917) è uno dei pionieri del movimento
ambientalista americano e mondiale. Nato a New
York, dopo essersi laureato in zoologia, comincia
una carriera accademica che lo porterà, dopo la
pausa bellica, a insegnare all’università di Saint
Louis per 34 anni scienze ambientali. Là nel 1966
fonda il Center for the biology of natural system
(CBNS) con il quale svilupperà le sue idee:
attraverso la pubblicazione di numerosi libri,
venduti in milioni di copie, Commoner getta le
basi per la successiva lotta ambientalista. La
questione delle risorse energetiche, la denuncia
della pericolosità di agenti chimici comunemente
usati, l’idea di una interdipendenza globale
(naturale e umana), l’impegno contro i test
nucleari sono alcune istanze che porteranno
Commoner a candidarsi per
le elezioni presidenziali del
1980.
Dopo
questa
sfortunata esperienza, si
trasferisce di nuovo a New
York per insegnare al Queens
college dove le sue lezioni
hanno vasta eco. Negli anni
successivi, benché anziano,
continuerà a essere protagonista nel dibattito
internazionale
sull’ambiente, secondo
un
approccio condiviso molto vicino alle sue idee.
8
diritti e gli interessi di consumatori ed utenti.
Spesso infatti, gli stessi consumatori non
15 Marzo
conoscono i propri diritti o le procedure per
farli valere nelle opportune sedi.
Giornata europea per i diritti dei
consumatori
In una società che si
basa sul mercato, i
consumatori
attori
sono
Cosa fare oggi?
Non ingoiare il rospo. Fai rispettare i
tuoi diritti di consumatore.
fondamentali
Leonardo
Boff
degli equilibri socioeconomici di
un
Notissimo esponente
paese. Come tali, i
della
loro diritti vanno
garantiti.
Ma
consumatori
al
contempo,
sono
responsabilità.
gli
portatori
Tutelare
il
cittadino
come
consumatore significa rispettarne gli interessi
economici,
garantirne
il
diritto
all’informazione, il diritto ad essere ascoltato
e
rappresentato
presso
le
istituzioni
competenti, il diritto alla pluralità di scelta e
via
dicendo.
consumatore
Una
sia
volta
però
tutelato,
cosciente
che
il
le
proprie scelte di consumo possono incidere
in
maniera
economie
decisiva
nazionali
sull’ambiente,
ed
sulle
internazionali,
sul
rispetto dei diritti dei produttori, in particolare
nei
sud
giornata
del
mondo.
europea
Ecco
per
quindi
che, la
i diritti
dei
consumatori, può essere uno spunto per
ripensare anche ai modelli di produzione,
distribuzione e consumo oggi in atto.
della
liberazione,già frate
stessi
di doveri e
teologia
francescano
e
teologo uscito poi per dissidi con la
gerarchia
cattolica,
Boff
è
una
voce
provocatoria e tagliente che pone al centro
della
sua
riflessione
i
poveri
e
la
loro
possibilità di riscatto. Nato in Brasile nel 1938,
negli anni ’60 e ’70 insegna come teologo
cattolico in varie università brasiliane e estere
concentrandosi sui temi del potere, delle
strutture economiche e dei modi per cambiare
un ordine politico che schiacciava i poveri.
Vicino
a
posizioni
marxiste
ma
mai
dimenticando la sua matrice cristiana Boff
critica sempre di più la commistione tra
Chiesa e potere lottando nel contempo per il
movimento dei contadini senza terrae,
soprattutto dal 1992 in poi, partecipando alle
battaglie ambientaliste che cominciavano a
nascere
in
quel
periodo.
Marginale
alla
In Italia, il CODACONS (Coordinamento delle
posizione
associazioni per la difesa dell’ambiente e la
successivi Boff approfondisce i temi della
tutela dei diritti di utenti e consumatori) ha
disuguaglianza sociale, della parità di genere
quale sua esclusiva finalità quella di tutelare
e della riforma della Chiesa, non disdegnando
con ogni mezzo legittimo, ed in particolare
posizioni radicali a volte non comprese: il suo
con il ricorso allo strumento giudiziario, i
magistero però resta imprescindibile per
cattolica
ufficiale,
negli
anni
9
quanti
lavorano
sinceramente
per
la
giustizia.
19 Marzo
Giornata mondiale per le persone
con sindrome di down
La sindrome
di
Down è
una
condizione
genetica caratterizzata dalla presenza di un
cromosoma in più nelle cellule: invece di 46
cromosomi nel nucleo di ogni cellula ne sono
presenti 47, da cui derivano alcuni aspetti
somatici particolari.
In Italia ci sono circa 38.000 persone con
sindrome di Down, di cui il 68% ha più di 25
anni. Negli anni la loro prospettiva di vita s’è
molto allungata (62 anni), grazie allo sviluppo
della medicina e alle maggiori cure dedicate a
queste persone e alla loro salute. Questo ha
inoltre permesso alle persone affette dalla
Cosa fare oggi?
Guarda il video della
campagna Dammipiùvoce promossa
da Coordown.
sindrome di sviluppare una vita sempre più
autonoma, ma son ancora molte le barriere,
soprattutto sociali, che né ostacolano la vita
quotidiana all’interno della società. Pregiudizi
e
luoghi
comuni
sfociano
spesso
in
discriminazione ed emarginazione. La realtà
dimostra, al contrario, che, con i giusti sforzi
ed una maggiore educazione da parte della
società, le persone colpite dalla sindrome di
down
possano
intraprendere
un
percorso
lavorativo, studiare in classi non separate,
coltivare i loro interessi. Esiste un progetto
finanziato
riconoscere
dalla
loro
Comunità
ildiritto
Europea
di
per
voto.
La Giornata mondiale, celebrata il 21 Marzo,
è parte di quel processo che mira a favorire lo
sviluppo fisico e mentale delle persone down,
così come l’abbattimento di pregiudizi e luoghi
comuni, per un futuro senza barriere.
Gabor Gambos
La condizione di chi è affetto da malattie o
handicap mentali è sempre al limite della
marginalità ma nei paesi autoritari o poco
sviluppati essa
è
segnata
dallo
stigma
della
diversità. Trattati
come
errori
di
natura o pericolosi
criminali, i malati
mentali
sono
chiusi spesso a
tempo
indeterminato
in
ospedali
psichiatrici
più
simili a carceri che
a case di cure. In vari di questi istituti è
stato rinchiuso dal 1977 al 1990 Gabor
Gambos, psicologo ungherese con leggeri
problemi mentali. Dopo quest’esperienza
Gambos è diventato uno dei principali attivisti
che si battono per il miglioramento delle
condizioni di vita dei malati e soprattutto per
il cambiamento dell’approccio generale nei
confronti di queste persone. Nel 1993 fonda
EGISZ, la prima associazione ungherese di
10
famigliari di persone con disturbi psichici, da
cui scaturirà un movimento di attenzione a
questa realtà diffuso in tutt’Europa. Ora
Gambos è una voce ascoltata nel campo dei
diritti dei disabili mentali ed è membro, dal
2010, del comitato ONU che si occupa
dell’integrazione dei disabili.
sua creazione a una donna di Spokane, nello
stato di Washington, Sonora Smart Dodd: secondo
la tradizione, lo spunto per una festa del papà le
sarebbe venuto nel 1909 sentendo un sermone in
occasione
della
festa
della
mamma,
che
cominciava ad essere celebrata in quegli anni.
Infatti, La prima festa del papà fu celebrata negli
Le Origini
Stati Uniti il 19 giugno 1910, nel mese di nascita
del padre di Sonora Dodd, che aveva cresciuto
Il culto religioso di san Giuseppe è molto antico e
nacque in Oriente nell'Alto Medioevo, per poi
diffondersi in Occidente già nel Trecento. Intorno
a quel periodo, alcuni ordini religiosi cominciarono
ad osservare la sua festa il 19 marzo, il giorno
della
sua
morte
secondo
la
tradizione.
festività
La
di
sei figli dopo la morte di parto della moglie. Nel
1924, il presidenteCalvin Coolidge condivise l'idea
di istituire una giornata nazionale di festa per i
padri e finalmente nel 1966 il Presidente Lyndon
Jonhson proclamò ufficialmente ilFather's Day, da
celebrare la terza domenica di giugno. Oggi, La
maggior parte dei paesi del mondo celebra la
festa del papà la terza domenica di giugno2.
san
Giuseppe fu inserita
nel
calendario
romano
da
La festa del papà in Italia
papa
Sisto IV intorno al
In Italia, la festa del papà si celebra quindi il 19
1479,
e
Marzo, il giorno in cui, dal 1968, si festeggia
nell'Ottocento
il
anche San Giuseppe. Le rose sono il simbolo di
divenne
questa festa, rosse, se il genitore è ancora in vita,
diversi
bianche, in caso contrario. Due tradizioni, in
paesi con una importante tradizione cattolica,
particolare, caratterizzano la festa del 19 Marzo
come il Messico, il Canada e il Belgio. Infatti, Nel
un po' in tutta Italia: i falò e le zeppole. Poiché la
1870, Il Papa Pio X elevò San Giuseppe al rango
celebrazione di San Giuseppe coincide con la fine
di San Patrono della Chiesa universale. Leone
dell'inverno, le celebrazioni rituali religiose, come
XIII lo nominò San Patrono dei padri di famiglia e
spesso accade, si sovrappongono a quelle
dei lavoratori nel 1889. Per commemorare questo
pagane come i riti di purificazione agraria, di
evento, i figli avevano preso l'abitudine di
antica memoria. In quest'occasione, infatti, si
fabbricare piccoli regali oppure di offrire dei fiori ai
bruciano i residui del raccolto sui campi, ed
loro padri1.
enormi cataste di legna vengono accese ai
L'istituzione dell'altra festa cattolica che ricorda il
margini delle piazze. Quando il fuoco sta per
padre di Gesù, san Giuseppe Artigiano – il primo
spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e
maggio – è solo del 1955, in risposta alla festa dei
le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San
lavoratori che aveva origini sindacali e socialiste.
Giuseppe.
santo
patrono
di
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione
Negli Stati Uniti la festa ha caratteristiche e origini
delle zeppole, le famose frittelle di S. Giuseppe,
molto più recenti, in parte legate alla festa della
che pur variando nella ricetta da regione a
mamma. Generalmente si fa risalire l'idea della
regione, sono il piatto tipico di questa festa. A
11
Roma la preparazione delle zeppole, affiancate
dai bignè di San Giuseppe, ha un fervore molto
particolare. Le zeppole di San Giuseppe sono un
dolce tipico della cucina Italiana e derivano da
una tradizione antica risalente addirittura all'epoca
romana. Sono due le leggende principali che si
tramandano: secondo la tradizione dell'epoca
romana, dopo la fuga in Egitto con Maria e Gesù,
San Giuseppe dovette vendere frittelle per poter
mantenere la famiglia in terra straniera. Proprio
per questo motivo, in tutta Italia, le zeppole
divennero i dolci tipici della festa del papà,
preparati per festeggiare e celebrare la figura di
San Giuseppe.
Zeppole di San Giuseppe
La seconda leggenda è legata alle Liberalia che
venivano celebrate nell'antica Roma il 17 marzo,
feste in onore delle divinità del vino e del grano.
Per omaggiare Bacco e Sileno, precettore e
compagno di gozzoviglie del dio, il vino scorreva a
fiumi, e per ingraziarsi le divinità del grano si
friggevano delle frittelle di frumento.
La festa del papà è diventata un'occasione per
riunirsi in famiglia in compagnia di buon cibo con
la gioia di rivedere uno degli uomini più importanti
della nostra vita. Le scuole fanno preparare ai
bambini lavoretti artigianali, gli adulti offrono anche
loro regali dedicati a dare piacere al pilastro della
famiglia.
per diventare padre.
Per avermi insegnato
ad andare in bici,
per avermi consolata
ogni volta che ero triste.
Per avermi rimproverata
quando sbagliavo,
per avermi insegnato
la differenza tra il bene e il male.
Ti ringrazio per avermi insegnato
cos’è il rispetto e la gratitudine,
l’amore e l’altruismo
Cos’è un papà
Il papà non è solo
l’amico delle capriole sul letto grande
Non è solamente l’albero al quale mi
arrampico
come un piccolo orso
non è soltanto chi tende con me l’aquilone nel
cielo.
Il papà è il sorriso discreto che fa finta di
niente
è l’ombra buona della grande quercia
è la mano sicura che mi conduce nel prato
e oltre la siepe.
(L.Musacchio)
Papà
Se sei arrabbiato
perché nel traffico ti sei stancato,
caro papà riprendi fiato:
il mondo è bello ma un po’ affollato.
Caro papà se sei un po’ teso
ed il lavoro ti sembra un peso,
tu pensa sempre: sei nel mio cuore,
ti voglio bene a tutte le ore
Caro papà
Caro Papà,
io dico con sincerità
“ Tu sei per noi
il miglior Papà”
Ci sostieni ogni giorno
Come guida sicura
Sul nostro cammino
W col tuo sacrificio
Ci doni serenità
Auguri!
Ti ringrazio papà
Ti ringrazio papà,
per avermi dato la vita,
per avere scelto me
anche se eri così giovane,
per avere rinunciato
ai tuoi sogni
Al mio babbo
Questa mattina ho
chiesto al
mio tenero cuore:
“Suggeriscimi tu
qualche detto
12
d’amore,
suggeriscimi tu qualche soave accento
per fare il mio babbo contento!”
E il mio cuore mi ha risposto:
“Digli questo soltanto:
Ti voglio bene…
ma tanto, tanto, tanto…”
Non solo sud Italia. Se è vero che Cosa
Nostra, 'Ndrangheta, Camorra e Sacra Corona
Unita
sono
e pugliesi, gli interessi delle mafiehannno
da tempo valicato i confini regionali per
estendersi in tutto il Paese ed oltreconfine. Ed
accanto
Giornata nazionale della
memoria e dell'impegno in
ricordo delle vittime della
mafia
alla
MEMORIA
italiana,
altrettanto
cinese, albanese, nigeriana, colombiana, solo
per citarne alcune. Il Codice Penale Italiano
prevede il reato di “associazione di tipo
mafioso”,
ben
generico
reato
E
più
stringente
di
rispetto
“associazione
al
per
delinquere”; con legge 8/1992 è stata istituita
la Direzione Nazionale Antimafia (DNA); il
sequestro dei beni appartenenti alla mafia
scatta
con
il
solo
sospetto
fondato
dell'appartenenza del soggetto all'associazione
mafiosa. Sono questi alcuni degli strumenti
giuridici
che
attestano
la
fermezza
della
legislazione italiana nella lotta alla mafia,
rispetto ad altri paesi. Ed è per questo che
ultimamente
DELLA
mafia
redditizi sono i traffici della mafia russa,
Ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, Libera
celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno
in ricordo delle vittime innocenti delle mafie,
perché in quel giorno di risveglio della natura si
rinnovi la primavera della verità e della giustizia
sociale. Dal 1996, ogni anno in una città diversa,
viene letto un elenco di circa novecento nomi di
vittime innocenti. Ci sono vedove, figli senza
padri, madri e fratelli. Ci sono i parenti delle
vittime conosciute, quelle il cui nome richiama
subito un'emozione forte. E ci sono i familiari
delle vittime il cui nome dice poco o nulla. Per
questo motivo è un dovere civile ricordarli tutti.
Per ricordarci sempre che a quei nomi e alle loro
famiglie dobbiamo la dignità dell'Italia intera.
GIORNATA
mafiose
rispettivamente siciliane, calabresi, campane
21 Marzo
LA
organizzazioni
le
cosche
mafiose
spesso
spostano i loro affari oltreconfine. Ma non
DELL'IMPEGNO avrà come città principale
bastano
MESSINA. Altre 21 piazze sparse in tutta Italia,
anche
saranno collegate con la città dello stretto in
Sull'esempio
questo giorno così significativo per tutto il
Falcone, Impastato, Dalla Chiesa, Grassi e
popolo di LIBERA. Per noi SICILIANI diventa
tantissimi altri che hanno pagato con la vita la
L'OCCASIONE perché i nostri ragazzi e le nostre
loro strenua opposizione ala mafia, sono nate
ragazze si riprendano in mano questa terra.
negli anni numerosi movimenti della società
L'invito allora è questo: COMINCIAMO A
civile che gridano a gran voce e con coraggio
SOGNARE IL NOSTRO 21 MARZO! È IL NOSTRO
il loro no alla mafia e all'illegalità. “Libera”,
GIORNO! Serviamoci di tutti i nostri canali per
“Ammazzateci tutti”, “Associazione donne
cominciare, già da ora, ad invitare tutti, ma
siciliane per la lotta contro la mafia”,
proprio tutti i ragazzi e le ragazze della Sicilia.
“Reggio non tace” sono solo la punta di un
Invaderemo MESSINA con i colori, i canti, il
iceberg sociale che alla mafia non vuole
grande cuore e la nostra voglia di riscatto.
arrendersi.
le
un
leggi. L'antimafia
dev'essere
sentimento-azione
di
persone
come
sociale.
Borsellino,
13
Mafia e cultura della legalità
All’Associazione Donne siciliane per la lotta contro
la mafia aderirono da tutta Italia. A oltre trenta anni
dalla fondazione del Centro Siciliano di
Documentazione intitolato a Giuseppe Impastato
parliamo di cultura della legalità. Al femminile.
Tiziana Bartolini
“Con i suoi studi e la sua attività di raccolta di
testimonianze di vita, svolta soprattutto attraverso
il Centro Siciliano di Documentazione, intitolato a
Giuseppe Impastato, ha valorizzato il contributo
delle donne nella mobilitazione antimafia”. Questa
la motivazione con cui il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano ha conferito ad Anna Puglisi
l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine al
merito della Repubblica Italiana l’8 marzo 2008,
durante una speciale cerimonia al Quirinale
dedicata a due ricorrenze simbolicamente molto
significative: i 60 anni della Costituzione della
Repubblica Italiana e della Dichiarazione Universale
dei
Diritti
Umani.
Il
Centro
(www.centroimpastato.it) – di cui Anna Puglisi è
stata co-fondatrice insieme ad Umberto Santino –
nacque nel 1977 allo scopo di raccogliere
documentazione e testimonianze riguardanti la
lotta contro la mafia, avviare un’attività di studio e
ricerca, di collaborazione e sostegno alle iniziative
nelle scuole e sul territorio. L’incontro con Anna è
occasione per parlare dell’Associazione donne
siciliane per la lotta contro la mafia, del ruolo delle
donne nell'organizzazione mafiosa e nella
mobilitazione antimafia. “L’Associazione nasce nel
1980 e per circa venti anni ha organizzato numerose
iniziative di impegno antimafia. La prima fu l’appello
al Presidente della Repubblica Sandro Pertini e ai
presidenti delle tre regioni meridionali più colpite
dalla mafia, Campania, Calabria e Sicilia, per
chiedere provvedimenti legislativi e mezzi idonei
per
combattere
efficacemente
la
mafia.
Raccogliemmo più di trenta mila firme di donne, ma
soltanto dopo l’uccisione di Dalla Chiesa, nel
settembre del 1982, il parlamento si decise a
sancire finalmente, con la legge che porta il nome di
uno degli estensori, Pio La Torre, il reato di mafia”.
Quali iniziative dell’Associazione delle donne
siciliane contro la mafia ricorda in particolare?
Innanzitutto va precisato che avevamo l’adesione
non solo di donne siciliane, ma di tutta Italia perchè
il problema cominciava a essere considerato come
questione nazionale. Abbiamo iniziato un lavoro
nelle scuole, in un periodo in cui non era facile
convincere i professori e i presidi che era
importante parlare di questi temi agli studenti. Tra
le nostre attività più significative il sostegno ad
alcune donne del popolo palermitano che hanno
deciso di costituirsi parte civile nei processi contro i
mafiosi responsabili dell’uccisione di loro parenti,
andando incontro all’isolamento da parte del loro
ambiente e anche delle loro famiglie.
Siete riuscite a convincere qualche donna della
mafia
a
collaborare
con
la
giustizia?
L’unica donna che ha rotto con la famiglia mafiosa è
stata Felicia, la mamma di Peppino Impastato, che
anche prima della morte del figlio aveva imposto al
marito di non portare in casa i mafiosi suoi amici, e
dopo il delitto ha aperto la casa a chiunque volesse
conoscere Peppino, e si è battuta, assieme al figlio
Giovanni, ai compagni rimasti e a noi del Centro per
avere giustizia per il figlio. Le donne di mafia che
hanno collaborato con la giustizia lo hanno deciso
da sole, spinte da diverse ragioni, anche dalla
volontà di vendicarsi. Ma in genere le donne di
mafia non si ribellano: per cultura (sono cresciute in
famiglie mafiose), per interesse (usufruiscono di
ricchezze), oppure per paura. Alcune, parenti di
collaboratori di giustizia, hanno rifiutato la
protezione: un modo per ‘comunicare’ che erano
dalla
parte
della
mafia.
14
Tornando alla vostra associazione, come si è evoluta
nel
tempo?
Per più di venti anni il lavoro è stato intenso, anche
se abbiamo avuto poca attenzione da parte dei
media. Voglio ricordare la manifestazione dell’88,
assieme alle donne della Calabria e della Campania,
a cui partecipò Nilde Jotti, presidente della Camera.
E poi, oltre al lavoro nelle scuole che è continuato,
convegni, dibattiti, incontri in Italia e all’estero.
Voglio ricordare anche un’iniziativa, quelle delle
“donne del digiuno”, lanciata da altre associazioni di
donne palermitane, tra cui l’Udi e le Donne in Nero,
dopo le stragi in cui sono morti Falcone, la moglie,
Borsellino e gli agenti delle scorte, e a cui hanno
partecipato anche socie della nostra associazione.
Presidiarono Piazza Politeama digiunando e
chiedendo le dimissioni degli uomini delle istituzioni
che ritenevano responsabili dell’isolamento dei
magistrati. L’Associazione delle donne siciliane
contro la mafia negli anni ha esaurito il suo
impegno, anche se non si è sciolta ufficialmente, ma
quasi tutte le socie abbiamo continuato un’attività
antimafia, chi in altre associazioni, chi nel posto di
lavoro. Sono nate altre associazioni in cui le donne
sono protagoniste. Ricordo, ad esempio, il lavoro
nel quartiere Albergheria e nel quartiere Zen di
Palermo. E’ bello pensare che i semi piantati dalla
Associazione delle donne contro la mafia siano
germogliati in altri luoghi e in altre situazioni.
Oggi si parla meno di mafia, i clamori della cronaca
sono più attirati dalla camorra. Perchè?
Dopo le stragi del ’92 e gli arresti, ci sono stati dei
provvedimenti del governo che, anche se
successivamente annacquati, hanno ottenuto dei
risultati colpendo l’ala militare della mafia. Inoltre i
mafiosi hanno capito che l’eccesso di clamore
provoca un effetto boomerang, per cui sono tornati
al basso profilo, puntando alla capacità di
infiltrazione. Oggi una buona parte dei capimafia è
in galera, purtroppo non sono stati colpiti gli
amministratori, i professionisti, i politici collusi,
quelli che abbiamo chiamato “borghesia mafiosa”.
Cosa è, oggi, il Centro Siciliano di Documentazione
intitolato
a
Giuseppe
Impastato?
Sorto 32 anni fa, nel 1977, il Centro opera
quotidianamente con soci e collaboratori impegnati
come volontari e gli obiettivi rimangono ancora
attuali: sviluppare la conoscenza della mafia e dei
fenomeni analoghi a livello nazionale e
internazionale, diffondere una cultura della legalità
democratica e della partecipazione. L’abbiamo
dedicato nell’80 a Peppino, che è stato ucciso dalla
mafia nel 1978. Decidemmo di intestarlo a lui per
diverse ragioni: perchè Peppino è l’unico esempio di
lotta alla mafia partendo dalla rottura con la propria
famiglia, per la sua capacità di unire l’impegno
politico alla controinformazione e alla satira
attraverso Radio Aut, e anche perché da subito
abbiamo iniziato un’attività per avere giustizia per
la sua morte. Ci tengo a precisare che le attività del
Centro sono autofinanziate perché non siamo
riusciti a ottenere una legislazione regionale che
fissi dei criteri oggettivi per i finanziamenti pubblici
e non abbiamo voluto accettare contributi grazie ai
favoritismi di questo
o quel politico.
C’è una donna vittima di mafia che vuole ricordare?
Rita Atria, la giovane che si è suicidata dopo la
morte di Borsellino. Piera Aiello, moglie del fratello
di Rita ucciso dalla mafia, ha reagito e ha spinto
anche Rita a testimoniare. La famiglia le ha isolate,
addirittura la madre non ne ha voluto più sapere di
Rita. Furono costrette a trasferirsi a Roma. Dopo la
morte di Borsellino Rita si è sentita abbandonata.
Piera è presidente di un’associazione (nata per
volontà di Nadia Furnari ) intitolata a Rita e che, tra
l’altro, si è attivata per avere giustizia per Graziella
Campagna, ragazzina uccisa soltanto perchè aveva
trovato un’agenda nella tasca di una giacca lasciata
da Gerlando Alberti Junior, allora latitante, alla
tintoria
in
cui
lavorava.
Centro siciliano di documentazione “Giuseppe
Impastato”
Via Villa Sperlinga, 15 - 90144 Palermo, Tel 091
6259789 - [email protected] - www.centroimpastato.it
UNA
DONNA
‘COMUNE’
“Come è nata la decisione di impegnarti nella lotta
contro
la
mafia?
All’inizio l’istinto è quello di rinchiudersi nel proprio
dolore...poi ho avuto la sensazione di non essere la
protagonista di una tragedia soltanto personale, ma
di una tragedia collettiva, che il pericolo minacciava
un’intera società, ...quel filo che ci lega gli uni agli
altri in una società civile ...è il filo della reattività.
Altrimenti si rischia di scivolare nell’indifferenza e
nella rassegnazione, si rischia di dimenticare. Certo
per me che non avevo alle spalle nessuna militanza
politica e nessuna esperienza di impegni sociali, ma
che avevo semplicemente vissuto la mia vita di
donna comune a fianco di un uomo di valore, è
stato forse più difficile superare gli istintivi
sentimenti di pudore e ritrosia. Ma affrontare una
nuova realtà, volersi calare in problemi mai
affrontati, è stato per me una elaborazione del
15
lutto, in fin dei conti una vera risorsa, il giusto
impegno da offrire al contributo pagato da mio
marito”.
Da “Storie di donne”, brano tratto dall’intervista a
Giovanna Giaconia Terranova (vedova del giudice
Cesare Terranova)
1978, il giovane Peppino Impastato,
che era candidato, venne ucciso in
circostanze oscure. Dopo anni di
indagini e di depistaggi per l’omicidio
venne condannato il mafioso Gaetano
Badalamenti che abitava a soli “100
passi” dalla casa di Peppino.
Cosa fare oggi?
Leggi Narcomafie.
Peppino Impastato
Non c’era posto nella Sicilia dei
“Corleonesi”
per
la
personalità
provocatoria e libertaria di Peppino
Impastato (1948–1978) e per la sua
tormentata
vita.
La
sua
colpa
imperdonabile è stata quella di nascere
in una famiglia di mafiosi di Cinisi e
di rifiutare l’immutabile tradizione della
criminalità organizzata. La precoce
rottura con il padre e un temperamento
ribelle e irrequieto lo portarono, mentre
frequentava il liceo
classico, ad
avvicinarsi ai movimenti di sinistra e ai
gruppi
giovanili
del
PSIUP.
Successivamente, dopo la mobilitazione
del ’68, strinse amicizia con Mauro
Rostagno aderendo con fasi alterne
prima al gruppo del “Manifesto” poi al
movimento “Lotta continua” con il quale
intraprese
alcune
azioni
per
sensibilizzare l’opinione pubblica sulla
condizione degli operai edili. A partire
dagli anni ’70 il suo impegno si rivolse
all’ambito dell’informazione e della
cultura, sempre comunque in direzione
della denuncia sociale. Nel 1977 con un
gruppo di giovani fondò Radio Aut:
attraverso quei microfoni Peppino
attaccò frontalmente la mafia del
paese, con uno stile ironico giudicato
insopportabile per i boss. Così durante
la campagna elettorale comunale nel
PEPPINO IMPASTATO
Accadde oggi:

1727: muore il fisico e filosofo inglese
Isaac Newton, una dei maggiori pensatori
della storia, celebre per le sue descrizioni
sulla legge gravitazionale universale.

1800: Alessandro Volta rende pubblica
l'invenzione della pila.

1883: Firma della Convenzione di
Parigi per la tutela della proprietà
industriale.

1916: Albert Einstein pubblica la sua
Teoria della Relatività.

1930: in India Gandhi dà inizio alla
Marcia del sale una delle più grandi azioni
nonviolente della storia. Arrivato a Dandi,
sul mare, dopo 26 giorni di viaggio, prende
un pugno di sale e lo frantuma, violando la
legge sul monopolio imposta dagli inglesi.
16

1994: la giornalista Ilaria Alpi viene
uccisa in un agguato a Mogadiscio,
assieme al suo operatore Miran Hrovatin.
fruttificano d’Estate senza cercare lodi; e le
L'ipotesi è che i due siano venuti a
loro foglie cadono in Autunno e i loro rami
conoscenza di un traffico illecito di armi e
restano spogli d’Inverno senza timore di
di scorie radioattive provenienti
dall'Europa.

capito che gli alberi fioriscono in Primavera e
1995: attacco terroristico con il gas
sarin nella metropolitana di Tokyo che ha
ucciso 13 persone e ferite 6.000.
biasimo.
K. Gibran, Pensieri e Meditazioni
*
Quando ci sentiamo affranti e deboli, tutto ciò
che dobbiamo fare è aspettare. La primavera
torna, le nevi dell’inverno si sciolgono e la loro
acqua ci infonde nuova energia.
Paulo Coelho, Aleph
*
21 Marzo: la primavera, l’equinozio.
Aspettiamo l’allungarsi dei giorni, ne spiamo
ogni segno. L’anno si mette a correre veloce,
21 Marzo PRIMAVERA
tutto prende ritmo. Ci precipitiamo verso
l’estate. Già dopo il 21 giugno le giornate
cominciano ad accorciarsi. Sorridiamo
Che la brezza di primavera soffi nei vostri
cuori quell’energia vitale che vi permetta di
realizzare i vostri sogni!
Stehpen Littleword
*
Che i tuoi progetti e i sogni che custodisci nel
tuo cuore sboccino come fiori a primavera!
Stehpen Littleword
*
La primavera dell’anima arriva quando vuole,
beffardi, perchè ovviamente i migliori mesi
estivi devono ancora venire, le passeggiate
oziose nelle strade calde, le cene ai tavolini
all’aperto, a lume di candela nei giardini.
Philippe Delerm, Il piccolo libro degli istanti
perfetti
*
Potranno tagliare tutti i fiori, ma non
fermeranno mai la primavera.
Pablo Neruda
non segue una stagione, ma dà i suoi frutti
quando un cuore si riveglia allo sbocciare di
una nuova emozione.
S. Shan
*
Prima che la mia anima mi consigliasse,
*
I fiori della primavera sono i sogni dell’inverno
raccontati, la mattina, al tavolo degli angeli.
Kahlil Gibran
*
dubitavo del valore del mio lavoro. Ora ho
17
Se non hai visto arrivare la primavera alzati,
Voglio fare con te
apri gli occhi, cercala fuori e dentro di te!
ciò che la primavera fa con i ciliegi.
Spaventa la tristezza. Cacciala via!
Pablo Neruda, Venti poesie d’amore e una
Non fermarti a guardare il passato, la noia, la
canzone disperata
nostalgia, l’apatia…
*
Ricordati che non comincia dalla gente
la ricerca della felicità,
Ricordati che molti nella vita ti deluderanno, ti
feriranno,
ti scorderanno, tu non fermarti per questo.
Per quanto ognuno veda l’autunno come una
stagione già vissuta, la primavera è sempre, a
tutti, una rinascita.
Theodore Francis Powys
*
Avanza, vai oltre!
e soprattutto ricorda che la vera gioia è in TE!
Non aspettarti nulla da nessuno, ma aspettati
tutto da te!
Lascia che arrivi anche nel tuo cuore la
PRIMAVERA!
Anna Pianura
*
Se le piante sono certe
di una primavera ventura,
attraverso la quale
emergeranno dai propri germogli,
perché non dovrei io, pianta umana,
essere certo di una primavera a venire,
in cui raggiungerò la mia pienezza?’
Kahlil Gibran, da una lettere a Mary Haskell
Cade la foglia d’inverno e il ramo rimane solo
Ad aspettare
New York, 29 gennaio 1915
*
Il primo raggio di sole che porta la primavera
Cosi la foglia rinasce più verde, più bella e più
forte
Biagio Antonacci, Così presto No
*
Un profilo del cielo o un tumulto di fiori in un
giardino,una visita amichevole,un’ora di
comunione e contatto gratificante,una
bellezza dell’anima umana che trionfa sulle
difficoltà, tutto ciò non deve passare
Il sole della primavera scioglie la neve fiocco
dopo fiocco…
Khaled Hosseini
inosservato.
A.A. Bailey, Autobiografia incompiuta
*
*
Rimani qui, scende la sera sopra di noi,si
Senza dir niente a nessuno, e senza un
preventivo di spesa, il mandorlo stanotte ha
messo i fiori.
Nino Pedretti, Nel fuoco del mio paese
posera’ e aspetteremo cosi,la primavera solo
se vuoi, ci trovera’….
Tiromancino, Amore impossibile
*
*
Nessuno è perfetto, ma ognuno è unico:
questo rende prezioso il dono della nostra
18
esistenza, perché nessuno potrà donare al
mondo quello che portiamo noi.
E ogni anno la primavera torna, per quanto
l’inverno sia stato lungo e rigido. C’è una
perfezione nel mondo, assoluta, così come c’è
dentro di noi. Non si bussa alle porte, si
aprono da sole se l’energia che si è impegnata
è quella che poi permette il raccolto!
La prossima volta che ti ritrovi a camminare
per strada, anche se sei vestito in giacca e
cravatta o hai i tacchi a spillo, prova a
saltellare come fanno i bambini per qualche
passo. Già all’idea ti vergogni? Devi aver
MAGIA DELLA VITA
di Kahlil Gibran
avuto ben nascosto il tuo bimbo interiore per
giudicarlo subito con un: “Questo non si deve
fare!”. Ricontatta il bambino che c’è dentro di
te e dedicagli due saltelli: ti ritroverai a
sorridere e la tua innocenza sorriderà con te.
Esprimiti liberamente nel tuo sentire, non
aver paura di ciò che senti, anzi, tutto ciò che
non esprimi può diventare risentimento verso
te stesso, gli altri e il mondo.”
Tiberio Faraci, Laura Goglio, Corso per
Amare Te Stesso
*
Era solo un sorriso, niente di più. Le cose
rimanevano quelle che erano. Solo un sorriso.
In un campo ho veduto una
ghianda:
sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella
ghianda
mettere radici e innalzarsi,
giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire:
eppure questo miracolo si
produce
mille migliaia di volte
nel sonno di ogni autunno
e nella passione di ogni
primavera.
Perché non dovrebbe prodursi
nel cuore dell'uomo?
Una piccola cosa. Una fogliolina in un bosco
che trema al battito d’ali di un uccello
spaventato.
Ma io l’ho accolto. A braccia aperte. Perché la
primavera scioglie la neve fiocco dopo fiocco e
forse io ero stato testimone dello sciogliersi
del primo fiocco.
Khaled Hosseini, il cacciatore di aquiloni
La primavera è tornata,
il sole ha abbracciato la terra.
Presto vedremo i figli del loro
amore.
Ogni seme, ogni
animale si è
svegliato.
Anche noi siamo
19
stati generati
da questa grande forza.
dev’essere un bene condivisibile e non un
bene economico monetizzabile
Per questo crediamo che anche gli
altri uomini
e i nostri fratelli animali
abbiano il nostro stesso diritto
a vivere su questa terra.
Cosa fare oggi?
Bevi l’acqua del rubinetto. È più
buona e inquini meno!
Sambasivan Swaminathan
Toro Seduto - Capo Sioux
È considerato il padre
della
“rivoluzione
verde” in India per i
suoi studi e per la loro
concreta
applicazione
nell’ambito della ricerca
di
22 MARZO
un’agricoltura
sostenibile ma in grado
di
soddisfare
la
Stati
definita l’acqua. Elemento fondamentale per
accademica, nel 1954 decide di tornare in
sopravvivenza
l’acqua
è
una
dell’ecosistema,
Swaminathan
nel
1925,
compie
brillanti
studi di scienze ambientali e agrarie in varie
università, studiando anche in Europa e negli
oggi
Uniti.
Destinato
a
una
carriera
India per mettere a frutto le sue conoscenze
per combattere fame e povertà. In pochi
in pericolo.
Con
aumenta
sua
patate, di grano e di riso riuscendo a
soddisfare il fabbisogno dei
mantenere il delicato equilibrio ambientale e
grandi agglomerati urbani, dell’agricoltura e
la biodiversità, da lui ritenuta una naturale
l’incremento
risorsa
Kerala
della
Oro del terzo millennio. Così viene spesso
la
in
richiesta
Giornata mondiale
dell'acqua
Sambasivan
Nato
crescente
popolazione.
demografico
richiesta per
la
“rivoluzione
dell’industria.
La
giornata
anniriesce a produrre nuove qualità di
continua”.
Un’agricoltura
innestata positivamente nell’habitat umano,
mondiale
dell’acqua
è
stata
istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, con lo
scopo di promuovere attività di informazione
ed educazione all'utilizzo e al trattamento
animale
economici
e
vegetale,
molto
più
può
avere
vantaggiosi
risvolti
dello
sfruttamento intensivo della terra. Nel corso
degli anni Sambasivan Swaminathan è stato
direttore di numerosi istituti di ricerca,
dell'acqua potabile. Attualmente, infatti, oltre
presidente del WWF dell’India, membro della
un miliardo di persone non vi ha accesso.
direzione generale della FAO, consulente delle
Spesso non è solo un problema di scarsità,
Nazi
ma anche di equa distribuzione della risorsa
acqua: il divario sul consumo medio di acqua
oni
Unit
e
tra paesi occidentali e paesi in via di sviluppo
per
ha
la
raggiunto
livelli
inaccettabili.
L’acqua
lotta
20
alla fame.
dei colonizzatori a lavorare senza alcun diritto
riconosciuto.
Sebbene
oggigiorno
ovunque
abolite
siano
le
ne
ha
quasi
tradizionaliforme
schiavitù (la Convenzione
1949
state
adottato
di
di
Ginevra del
espressamente
il
divieto), l’Africa sta ancora pagando i conti di
quell’esilio forzato, mentre le popolazioni
americane
e
deportazione
pregiudizi
caraibiche,
stessa,
e
figlie
lottano
della
contro
i
lediscriminazioni che
i
discendenti afro subiscono quotidianamente:
dalla prostituzione al lavoro minorile, dal
commercio internazionale della droga alla
tratta
dei
clandestini.
Nuove
forme
di
schiavitù come la prostituzione di giovani
ragazze africane in cerca di fortuna che
vengono
violentate
Oppure
minori
un’economia
e
sbattute
schiavi
e
in
strada.
sfruttati
impietosa.
da
La Giornata
25 Marzo
internazionalepromossa
Giornata in memoria delle
vittime della schiavitù
internazionale, per la lotta ad un fenomeno
Unite chiede
Presidente
degli
Stati
Uniti
Barack
Obama segna una
pietra miliare nella
storia
moderna:
lui, figlio d’Africa,
a
presiedere
chiare
a
livello
solo apparentemente debellato.
Il giuramento del
d’America
posizioni
dalle Nazioni
il
continente che per
Cosa fare oggi?
Non comprare contrabbando: dietro
ad un prezzo più basso si celano
storie di neo-schiavitù.
Frantz Fanon
Personaggio poliedrico, psichiatra, letterato,
combattente, ma soprattutto grande critico
del colonialismo e analista dei rapporti tra
l’identità nera e il mondo occidentale: Frantz
Fanon (1925-1961), francese della Martinica,
secoli ha costituito il punto d’arrivo di migliaia
fu
e migliaia di schiavi deportati dal continente
movimento africano di emancipazione e
nero, la più grande migrazione forzata mai
registrata. Spinti dalla sete d’oro e di potere
uno
deimaggiori
di
ideologi
indipendenza
del
nera.
Fanon lottò per la libertà su
più fronti: nel suo paese e in
21
Francia
durante
l’occupazione
nazista,
in
Algeria durante la guerra di indipendenza,
ovunque in Africa e nel mondo si manifestasse
un movimento popolare. Radicale nelle sue
Quello dell’accesso alla terra, fonte di
sostentamento e di occupazione, nonché
elemento di identità culturale per milioni di
posizioni, nei suoi libri rifiutò il concetto di
persone, rappresenta un diritto minacciato, a
negritude, alla base della proposta di Cesaire
causa sia di fenomeni naturali (come
o di Senghor, affermando che i neri non
allagamenti e siccità) e sia a causa dell’uomo.
devono
avere
complessi
di
sudditanza
e
chiusure identitarie ma devono partire dal
presupposto che gli uomini nascono uguali e
che
la
cultura
conseguenza
di
economico-commerciali di governi e
Prima
che
multinazionali, responsabili di espropri forzati
africana
è
e deforestazioni, come riporta il Programma
essere
scelte.
politica, l’emancipazione
mentale, psicologica, comportamentale.
Fanon propone quindi una lotta esistenziale
che non progetta una libertà formale ma
sostanziale.
Durante
l’indipendenza
il
suo
mondo sono in conflitto con gli interessi
una
dovrebbe
libere
Popoli indigeni e piccoli agricoltori di tutto il
impegno
dell’Algeria
gli
per
venne
diagnosticata una forma di leucemia che lo
porterà molto giovane alla morte.
delle Nazioni Unite per gli insediamenti
umani (UN- Habitat).
Inquinamento,
urbanizzazione selvaggia, sfruttamento delle
risorse
e cambiamento
climatico completano l’opera. Non solo. Il
diritto alla terra, come ci ricordano i Sem
terra, è indissolubilmente legato all’accesso
ad altri diritti umani
fondamentali dell’uomo, come quello alla
casa, al lavoro, all’acqua e alla sicurezza
alimentare.
26 Marzo
Cosa fare oggi?
Diritto alla terra
Fatti l’orto!
"Tre quarti degli
852
milioni
di
uomini e donne
che soffrono
fame si
la
trovano
in aree rurali e
dipendono
dall’agricoltura per la propria sopravvivenza.
Si tratta per lo più di contadini senza terra o
con possedimenti così piccoli e così poco
produttivi da non permettere di provvedere al
sostentamento delle famiglie". Così la FAO, a
Porto Alegre nel 2006.
Domitila Barrios
“Siglo
XX”:
questo il nome
un
po’
inquietante della
comunità
di
minatori di Potosi
in Bolivia in cui
Domitila Barrios
è nata, cresciuta
e ha svolto la
sua attività per la
promozione dei diritti umani e dei
diritti dei lavoratori. Nata nel 1937,
Domitila riesce a completare gli
22
studi superiori nonostante avesse
dovuto seguire i fratelli poiché la
madre era morta e il padre era un
violento alcolista. Dopo questa
giovinezza difficile nel 1957 si sposa
con un minatore di Potosi da cui
avrà sei figli e al cui fianco lotterà
per lunghi anni. Nel 1963 fonda
l’Housewife committee, il comitato
delle mogli dei minatori, che
comincia a protestare con metodi
nonviolenti quali lo sciopero della
fame. Domitila viene più volte
arrestata
secondo
la
consueta
giustizia di regime sempre schierata
con le multinazionali. Nel 1975 però
il caso delle miniere di Potosi viene
conosciuto a livello internazionale
epiano
piano
migliorano
le
condizioni dei lavoratori: ancora
oggi però lo sfruttamento, umano e
ambientale,
è
incontrollato
e
soltanto l’esempio di donne come
Domitila può dare la speranza per
proseguire il cammino.
28 Marzo
prodotti, non immessi sul mercato, sono
generalmente destinati al macero.
Il
recupero
dei
beni
invenduti,
sebbene
interamente salubri, è l’obiettivo principale del
sistema Last Minute Market. L’idea è quella
di consegnare i beni recuperati ad enti di
assistenza “partner” che si occupano della
ridistribuzione a persone con disagio sociale,
attraverso la consegna diretta o il consumo
nelle mense d’assistenza.
Si crea così una rete solidale che coinvolge
enti locali, imprese commerciali, produttori
agricoli, mercati all’ingrosso, associazioni di
volontariato
e
cittadini.
Il
surplus
dei
produttori e dei grossi supermercati diventa
così risorsa preziosa a favore dei più poveri.
Allo stesso tempo, si crea una sensibilità
diffusa
sulle
tematiche
dello
spreco
ed
una cultura del recupero. Col tempo, il
meccanismo può essere replicato anche per il
recupero e la distribuzione di medicinali,
vestiti, libri e molto altro ancora.
Last minute market
Nel
settore
alimentare,
così
come
numerosi
in
altri
settori
commerciali, ci
sono
numerosissimi
beni
essendo
perfettamente
che,
pur
integri,rimangono
invenduti. Ad esempio, generi alimentari con
qualche
difetto
nell’imballaggio,
oppure
prodotti prossimi alla scadenza. O ancora,
eccessi di produzione in campo agricolo. Tali
Cosa fare oggi?
Regala ad una biblioteca i libri che
non leggi più!
Peter Magubane
Il
grande
fotografo riesce a
fissare
in
uno
scatto la storia: è
questo il caso di
Peter Magubane,
sudafricano,
che, in più di 50
anni di fotografie,
ha seguito passo
23
passo il cammino di libertà del suo
paese. Nato a Johannesburg nel
1932, comincia a lavorare nel 1954
come autista e tuttofare presso la
rivista Drum: ma la sua abilità con
la macchina fotografica lo porta ben
presto ad essere assunto come
fotoreporter.
In
questa
veste
Magubane immortalerà
alcuni
avvenimenti storici come il processo
a Mandela nel 1964, finendo nel
mirino delle autorità britanniche.
Negli anni successivi, divenuto
freelance, viene più volte arrestato
mentre cresce la sua fama che
diverrà internazionale nel momento
in cui le sue foto faranno conoscere
al mondo la rivolta di Soweto nel
1976.
con
l’avvento
delle
democrazia Magubane comincia a
dedicarsi
alla
fotografia
pura
cercando sempre di catturare in un
istante lo slancio dell’uomo verso la
vita e la libertà.
30 Marzo
Spazi pubblici, dai parchi, alle piazze, alle
strade, che sempre più vengono negati ai
cittadini.
Senza
bisogno
di
d’accesso,l'inquinamento,
sporcizia,
il
rumore,
il
un
divieto
traffico,
l’incuria,
sono
la
tutti
elementi che di fatto scoraggiano la libera e
sicura fruizione degli spazi. Se una volta le
piazze ed i parchi erano tra i luoghi di gioco
preferiti dai più piccoli, oggi è sempre più raro
vedere gruppi di bambini che giocano soli e
tranquilli
per
strada.
In
parte,
stanno
cambiando gli interessi dei ragazzini (meno
nascondino
e
più
videogiochi),
dall’altra
l’insicurezza scoraggia i genitori a lasciare
liberi i loro figli. Questa campagna vuole
ripopolare le strade, ricreare spazi di incontro
e gioco per la cittadinanza. Per un giorno,
grazie alla campagna, strade e piazze dei
centri urbani saranno chiuse al traffico. Si
tratta di un’inversione culturale, per la
riappropriazione
degli
spazi
aperti
spesso
dimenticati, ma anche di un’occasione per
ragionare sulla mobilità sostenibile, su piani
100 strade per
giocare
urbanistici più a misura d’uomo, sull’ecologia.
Cosa fare oggi?
Con l’arrivo
della
primavera,
clima un po’
più
caldo,
giornate un
lunghe,
si
ha
voglia
di
po’
più
uscire
all’aria
Organizza la tua giornata senza
traffico, chiedendo al tuo Comune di
aderire all’iniziativa.
Carl Lutz
Anche un diplomatico, che di solito deve
chiudere
una
grande
festa
di
piazza,
occhi
sulle
nefandezze dei regimi con cui
è
chiamato
rapporti
aperta. 100 strade per giocaresi propone
come
gli
a
intrattenere
bilaterali,
può
schierarsi con i diritti umani,
nata
anche a costo di rischiare la
dall’esigenza di recuperare spazi di incontro
vita. Così ha fatto Carl Lutz
pubblici, rivolta soprattutto ai più piccoli.
(1895-1975),
svizzero
che,
durante
la
diplomatico
seconda
guerra
24
mondiale
come
ambasciatore
a
Budapest, salvò la vita di circa 10.000
bambini ebrei, dando loro il permesso di
andare in Israele, e di migliaia e migliaia di
la campagna contro l’obesità infantile riflette
sull’influenza della pubblicità nelle abitudini
alimentari
quotidiane.
Esiste
infatti
uomini e donne che stavano per essere
un marketing
annientati dalla furia nazista. Grazie al suo
ingannevole, fatto di prodotti colorati, ricorso
impegno si salvarono 62.000 persone. Lutz,
a personaggi famosi, richiamo a prestazioni
emigrato giovanissimo negli Stati Uniti, per
pagarsi le spese dell'Università cominciò a
lavorare in varie legazioni svizzere fino a
mirabolanti,
l’attenzione
aggressivo,
che
dei
cattura
spesso
con
bambini.
Per
facilità
citare
un
diventare vice console. Tornato in patria, nel
esempio, molte merendine, snack, o cereali,
1934 fu inviato in Palestina a rappresentare
sono proposti nelle pubblicità come alimenti
gli interessi del suo paese. Nel 1942 venne
sani, fatti coi prodotti di una volta, che
mandato
a
utilizzando
Budapest dove
ogni
suo
si
adoperò,
potere
e
anche
stratagemmi ingegnosi, per salvare gli ebrei
consentono
di
affrontare
con
energia
la
giornata. Si crea così una mentalità comune
della città: collaborò con altri ambasciatori di
che porta a ritenere come una colazione sana
buona volontà per preparare documenti falsi,
e nutriente possa prescindere da prodotti
per
essenziali come il latte e la frutta, poiché la
creare
rifugi
sicuri
a
quanti
si
nascondevano, per salvare il senso di umanità
nelle
tenebre
della
guerra.
Alla
fine
del
conflitto sia occupò di ricostruire rapporti
amichevoli tra Germania e Israele, sempre nel
segno della pace e della riconciliazione.
merendina (che equivale a zuccheri, grassi,
acidi,
coloranti,
conservanti)
garantisce
una giusta alimentazione.
Alcune campagne chiedono, quindi, che venga
31 Marzo
posto un freno a tale marketing aggressivo ed
ingannevole. In particolare, varie associazioni
di consumatori hanno fatto appello ai governi
Pubblicità che ingrassa
per l’adozione in sede OMS di un Codice
internazionale di autoregolamentazione
sul
marketing
di
alimenti
e
bevande
destinate ai più piccoli.
Cosa fare oggi?
L’obesità non è solo una questione estetica.
È una malattia, sempre più diffusa, che può
generare
complicazioni
per
la salute:
cardiovascolari, tumori e diabete. Ne sono
affetti
sempre
più
bambini
che
hanno
A colazione, prova un bel frullato di
frutta di stagione!
Bella Savitski Abzug
La figura di questa avvocatessa che, in anni
difficili della storia americana, aprì uno studio
privato
solamente
altissime possibilità di rimanere obesi anche in
femminile
età
difendere i neri nel Sud
adulta,
con
conseguenze
sociali
ed
economiche. Proprio pensando ai più piccoli,
anche
per
segregazionista, viene
ricordata come una
25
delle più assertive
combattenti
per
i
diritti delle donne e
delle
minoranze. Nata nel
1920 a New York da
famiglia ebraica, nel
dopoguerra,
aver
dopo
conseguito
la
laurea
in
giurisprudenza,
cominciò
attività
la
sua
forense
nel
1947
impegnandosi
contemporaneamente in numerosi centri di
attivismo femminile e schierandosi, negli anni
successivi, contro la guerra in Vietnam e per il
movimento dei diritti civili. Persuasa che il
posto migliore della casa dove la donna
deve
stare
è
la
Camera
dei
Realizzato da
Giovanna Torre,
Funzione Strumentale
Area 2
rappresentanti, cioè il Parlamento. Così
dal
1970
deputata
al
e
1976
Bella
guidò l’ala
Abzug
più
divenne
liberal
dei
democratici riuscendo a fare approvare una
legge contro le discriminazioni sessuali. Al
termine della sua carriera politica continuò ad
interessarsi dei diritti umani a livello delle
Nazioni Unite e del processo di pace tra
israeliani e palestinesi.
Anno Scolastico
2015/2016
26
ARRIVEDERCI AL
PROSSIMO NUMERO!
Questo opuscolo vuole essere
solo un piccolo contributo per
segnalare ai colleghi del
nostro Istituto avvenimenti e
articoli di interesse umano,
culturale e sociale ed una
sitografia utile per il nostro
lavoro
27
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per saperne di piu`…….. - Istituto Comprensivo Luigi Sturzo