Informare è un periodico del “Centro Studi Officina Volturno”
Anno 8° - Numero 117 - GENNAIO 2013
LITORALE DOMITIO - CASTEL VOLTURNO
Interrogazione
parlamentare
So.Ge.Ri.
> > > pag.2
Parte la differenziata
a Pinetamare
> > > pag.3
30 Gennaio,
manifestazione
generale
> > > pag.4
Lago Patria nasce
la nuova base del
comando NATO
> > > pag.5
I° Natalino in
Piazzetta delle Feste
> > > pag.6
Ciak si gira...
l’infinito a Castel
Volturno
> > > pag.8
Ci meritiamo una città dove si può vivere
con orgoglio
Ci meritiamo una città dove tutti hanno
voglia di aiutare tutti
Ci meritiamo una città dove si può vivere
con dignità
Ci meritiamo una città dove costruire sia
facile
Ci meritiamo una città dove si può vivere
senza paure
Ci meritiamo una città dove distruggere
sia difficile
Io me lo merito e ci credo, perchè Castel Volturno è la mia città
POLITICA & AMBIENTE
Interrogazione parlamentare sulla So.Ge.Ri.
Subito dopo la pubblicazione del progetto della
SOGESID SpA per conto del Ministero dell’Ambiente per la bonifica della discarica So.Ge.Ri.
presente sul nostro territorio, un tumore a cielo
aperto che continua a versare fiumi di percolato
nei canali adiacenti fino ad arrivare direttamente
in mare e ad inquinare le falde acquifere sottostanti, abbiamo espresso, su precise segnalazione di tecnici del settore (geologi, ingegneri
ambientali) delle perplessità sull’effettiva bonifica del sito inquinato. Le loro e le nostre perplessità riguardano soprattutto l’aver previsto esclusivamente la messa in sicurezza con sistema
del “capping”, cioè prevedono di mettere un
telone di copertura, mentre a nostro avviso è
indispensabile procedere ad una vera e propria
bonifica del sito spostando materialmente i rifiuti
con la caratterizzazione degli stessi, in modo da
riuscire a capire, finalmente, cosa è stato scaricato. Al progetto, inoltre, non è stato allegato il
computo metrico. Si conosce cioè solo il costo
complessivo, pari a circa 13 milioni di euro, ma
non c’è la descrizione delle singole voci di costo. L’unica voce di costo espressa nel progetto
è l’esproprio dei terreni limitrofi, per un importo
pari a circa 600 mila euro, per cui quest’ultimi, compromessi e declassificati dall’ARPAC,
sono stati valutati oltre 35,00 € al mq, quando
la valutazione di un terreno agricolo, fertile e
non compromesso, viene normalmente valutato
intorno ai 3,00 € al mq.
Finalmente una risposta è arrivata grazia al
Deputato del Partito Democratico, Stefano
Graziano che ha presentato una interrogazione
al Ministro dell’Ambiente che di seguito pubblichiamo.
Interrogazione a risposta in Commissione.
Premesso che:
- la discarica denominata So.Ge.Ri., in località Bortolotto, nel Comune di Castel Volturno,
in provincia di Caserta, da oltre trenta anni ha
accumulato, senza alcun controllo, rifiuti di ogni
genere, urbani, speciali, tossici, nocivi, anche
per la colpevole e grave assenza di un intervento efficace che potesse evitare quello che
poi è stato attuato e senza che alcuna autorità,
istituzionalmente preposta alla tutela delle aree,
potesse impedire l’esecuzione di un disastro
ambientale del territorio;
- la zona di interesse è interna al Sito di Interesse Nazionale, SIN “Litorale Domitio Flegreo
ed Agro Aversano”, individuato dall’articolo 1,
comma 4, della legge n. 426 del 1998. La discarica è una bomba ecologica a cielo aperto, che
continua a versare fiumi di percolato nelle falde
sottostanti e direttamente in mare attraverso il
Canale Agnena, al confine tra Mondragone e
Castel Volturno. So.Ge.Ri. è una ex discarica
privata di proprietà della società So.Ge.Ri. s.r.l.,
utilizzata fino alla fine degli anni ’90 per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili.
Tale discarica può fondamentalmente definirsi
come “non controllata”, in quanto solo una parte
di essa risulta provvista di geomembrane impermeabilizzanti, mentre è assente un adeguato sistema di drenaggio del percolato e di pozzi spia;
- la sottoscrizione dell’Accordo di Programma
“Programma strategico per le compensazioni
ambientali nella Regione Campania”, in data
18 luglio 2008,
tra il Ministero
dell’ambiente, il
Sottosegretario
di Stato presso
la Presidenza
del
Consiglio
dei
Ministri,
a norma del
decreto-legge
n. 90 del 2008,
convertito, con On. Stefano Graziano
modificazioni, in
legge n. 123 del 2008, la regione Campania e il
Commissario delegato, a norma dell’Ordinanza
del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3654
del 1 febbraio 2008, e la sottoscrizione del successivo Atto modificativo, in data 8 aprile 2009
tra i medesimi soggetti, pongono la messa in si-
IL NUOVO PORTALE ONU SULL’ACQUA
Si può ormai affermare che l’Acqua è divenuta
una super-priorità, in quanto ad essa è strettamente legata la sopravvivenza di tutte le attuali
specie viventi del pianeta. Ulteriore dimostrazione è la recente apertura, da parte dell’ONU, di
un portale interamente dedicato all’Acqua.
INFORMARE
Dal coordinamento tra le diverse Agenzie delle
Nazioni Unite è stato possibile rendere disponibile un portale sugli indicatori chiave per il
monitoraggio qualitativo e quantitativo delle risorse idriche mondiali. Il portale ONU fornisce
l’accesso a dati che sono preventivamente e
approfonditamente verificati da organismi che
hanno competenze sui temi della gestione delle
acque ed è aggiornato da AQUASAT, cioè il sistema informativo sull’acqua e l’agricoltura della
FAO. Il portale pubblica nel proprio sito anche il
nuovo rapporto sulla gestione delle risorse idriche mondiali che si chiama “Report Rio 2012”.
Inoltre, si stanno raccogliendo tutte le adesioni
per il grande progetto del 2013, che istituisce
l’Anno Mondiale per l’Acqua.
E’ un portale veramente completo e capace di
fornire informazioni multi-livello.
E’ possibile scaricare decine di pubblicazioni
(sfortunatamente poche in italiano) aventi come
fulcro principale sempre l’acqua, ma con una
serie infinita di correlazioni.
Per saperne di più: www.unwater.org
ING. ANGELO MORLANDO
FONTE ARPAC
Nuovo sito dell’ISPRA
Da pochi giorni è disponibile l’aggiornamento del sito internet dell’ISPRA (Istituo Superiore per
la Protezione e la Ricerca Ambientale). Ricordiamo che dal sito sono scaricabili news ambientali aggiornate in tempo reale, anche con video e link utilissimi.
curezza della discarica
So.Ge.Ri. tra gli interventi prioritari e pertanto immediatamente
attuabili aventi come
finalità la bonifica dei
siti inquinati;
- recentemente, nel
mese di aprile 2012,
è stato redatto dal
Ministero dell’ambien-
Dimitri Russo, sulla So.Ge.Ri. intervistato da RAI 1
te e della tutela
del territorio e del
mare, in particolare da Sogesid
S.p.A., un progetto
preliminare per la
messa in sicurezza
e la bonifica della
discarica, e questo a conferma del
danno tuttora in atto.
Il progetto ha anche avuto il parere favorevole
da parte del Comune di Castel Volturno, tuttavia, dall’analisi del progetto emergono alcune
perplessità di particolare interesse e attenzione:
- il progetto prevede la messa in sicurezza della
discarica con il solo sistema del “capping”, cioè
attraverso un pacchetto impermeabile di copertura. Non solo ad avviso dell’interrogante sarebbe indispensabile procedere invece ad una
vera e propria bonifica del sito, creando, prima
di tutto, una vera e propria discarica, secondo le
regole previste dalla normativa vigente in merito, che sarebbe immediatamente realizzabile
nella medesima area. La nuova discarica accoglierebbe i rifiuti della So.Ge.Ri solo a seguito di
una corretta e trasparente caratterizzazione degli stessi. La scelta compiuta invece dal progetto, continua, di contro, ancora una volta, a non
bonificare realmente i siti inquinati e a preferire
soltanto un intervento temporaneo e raffazzonato al problema;
- al progetto presentato non è stato allegato il
computo metrico estimativo e non è quindi specificato il costo dettagliato degli interventi. Si
conosce solo quello complessivo, pari a circa
13 milioni di euro, ma senza la descrizione delle singole voci di costo. Sul punto verrebbe da
chiedersi come possano il Ministero e il Comune avallare un progetto privo di simili riferimenti;
- una voce di costo espressamente indicata
nel progetto è quella relativa all’esproprio delle
terre limitrofe, per un importo pari a circa 600
mila euro. Sulla base di questo importo, i terreni
interessati, tutti ricadenti all’interno del Comune
di Castel Volturno, circa 16.000 metri quadri
di aree agricole non edificabili, compromessi
per la coltura e declassati dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania, ARPAC,
per la presenza di percolato - il quale raggiunge
secondo taluni studi anche i 40 metri di profondità - sarebbero stati valutati oltre 35,00 euro
al metro quadro, (cifra risultante dalla divisione
dell’importo totale richiamato per l’estensione
menzionata dei terreni da espropriare) anche
se, nel Piano particellare di esproprio si legge
l’adozione di 12,00 euro al metro quadro come
più probabile prezzo di mercato. Sul punto verrebbe da chiedersi come sia potuta avvenire simile valutazione se, nel caso di un terreno agricolo, fertile e non compromesso, la valutazione
di norma è di circa 3,00 euro al metro quadro;
- a motivo dell’adozione del sistema di “capping” si sarebbe valutata, forse in modo arbitrario, la permeabilità del suolo con un indice per
cui non ci sarebbe assorbimento del percolato
nelle falde sottostanti, mentre altri studi e rilievi
possono dimostrare che il percolato attraversa
il suolo sottostante fino a raggiungere le falde
acquifere;
- esiste un progetto dello stesso Ministero
dell’ambiente datato 2007, inerente la messa in
sicurezza della discarica, che forse sarebbe utile recuperare, senza ulteriore impiego di risorse
pubbliche. In esso, la soluzione progettuale proposta ha lo scopo di isolare rispetto all’ambiente
idrico e aereo circostante il corpo dei rifiuti e il
percolato intrappolato, realizzando dapprima
una cinturazione perimetrale dell’intera area,
poi un eventuale ampliamento della rete di
raccolta del percolato con pozzi di captazione,
un eventuale ampliamento del sistema di drenaggio del biogas, la riprofilatura dell’area confinata, la copertura finale e il recupero a verde,
quindi la regimazione delle acque meteoriche.
Non si comprendono le ragioni per le quali nel
progetto in parola, relativamente alla destinazione d’uso dell’area, si ritengono ammissibili
interventi nel settore dell’agro energia e interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili; non si comprendono neppure le ragioni
per le quali si esclude dalla progettazione lo
smaltimento, all’interno della discarica, di un
sito di stoccaggio di rifiuti ingombranti, che potrebbero rilasciare nel tempo liquidi e gas nocivi;
considerato che il degrado ambientale dell’area
continua a deturpare un territorio che, per la
sua vocazione agricola e zootecnica, dovrebbe
invece essere valorizzato e riqualificato sotto il
profilo paesaggistico ed economico:
quali siano gli intendimenti del Ministro in indirizzo relativamente alle perplessità evidenziate
sul progetto e riportate in premessa;
se non sia opportuno e urgente, alla luce della
rappresentazione e delle considerazioni premesse, rivedere il progetto, anche in collaborazione con le istituzioni interessate e i soggetti
coinvolti, per dare risposta alle questioni anche
ambientali che da tempo sono oggetto di attenzione e di preoccupazione della comunità.
LA REDAZIONE
Dalla Regione agevolazioni per i balneari del Litorale Domizio
«Agli operatori balneari del litorale domizio saranno applicate tariffe regionali di concessione
minori rispetto a quelle di altre zone costiere
campane che risultano meno penalizzate e
investite in maniera minore dall’attuale crisi
economica».
Lo afferma Angelo Polverino, presidente della I° Commissione regionale permanente della
Campania e vice coordinatore provinciale del
Pdl di Caserta, che oggi ha incontrato l’assessore regionale al turismo De Mita insieme ai
rappresentanti dell’Assobalneari, Italia Federturismo e Confindustria, Giuseppe D’Aponte,
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Vincenzo Santo e Cosimo Ticino.
Un incontro richiesto con urgenza dal presidente Polverino e che ha avuto un esito ampiamente soddisfacente in ordine ai temi sul tappeto.
«L’assessore De Mita, che ringrazio per la disponibilità – aggiunge Polverino – ha assicurato che verranno inserite in un disegno di legge
regionale norme tese a dividere in più fasce le
aree costiere in considerazione del volume di
affari turistici e degli elementi penalizzanti che
si sono verificati per gli operatori.
Per cui dopo anni e anni di ingiustizia si eliminerà il paradosso che una concessione a Ca-
stel Volturno abbia la stessa imposizione regionale di un’analoga concessione a Positano o
Sorrento, giusto per fare degli esempi.
Inoltre, nel disegno di legge verrà inclusa una
procedura per la
dichiarazione dello
stato di calamità naturale per consentire il riconoscimento
dell’evento dannoso
che ha colpito tutti i
Comuni della fascia
domiziana e aprire
le porte all’applicazione della legge statale
n.296/2006 art.1, comma 251, punto 1 lett.c,
che prevede la riduzione dei canoni statali demaniali nella misura del 50%». LA REDAZIONE
Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039
ATTUALITÀ
informare@officinavolturno.com
La differenziata estesa anche a Pinetamare
L’AVVIO DEL SERVIZIO
L’avvio consiste nella distribuzione dei kit per
la raccolta (sacchetti e bidoncini) che sono
stati consegnati a domicilio, gratuitamente,
da promotori ambientali, insieme al materiale
informativo (opuscoli e calendario). In questa
operazione hanno contribuito anche protezione
civile, associazioni e scuole. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alla
SENESI (0823 853687) oppure in Pinetamare,
al rag. Daniele La Fata del Centro Studi Officina
Volturno (347 91 27 516).
LA GRATIFICAZIONE
Anche dopo la fase di avvio, le iniziative di
comunicazione dovranno continuare attraverso aggiornamenti ai cittadini e fornendo i dati
sull’andamento della raccolta.
LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
E’ la fase operativa vera e propria.
Di seguito, la tipologia di rifiuti con i relativi giorni di raccolta:
•
UMIDO ORGANICO: domenica, martedì
e giovedì
•
SECCO INDIFFERENZIATO: lunedì, mercoledì e venerdì.
•
MULTIMATERIALE: domenica e giovedì.
•
CARTA e CARTONE: martedì
•
VETRO e ABITI USATI: contenitori
IL MONITORAGGIO
Restiamo in attesa di una mappa del territorio
che indichi dove sono posizionati i raccoglitori
speciali tipo: pile esauste, farmaci scaduti, indumenti usati, distributori buste. Occorre però
sottolineare che i tecnici incaricati per i controlli,
dovranno dimostrarsi fermi e respingere le lamentele o le richieste poco ragionevoli.
Occorre buon senso, ma anche la massima autorevolezza e intransigenza con chi, pur avendo
ricevuto materiali e informazioni, ancora non si
adatta al nuovo sistema di raccolta e continua
a depositare anche fuori orario. In questi casi,
sarà applicato il massimo delle sanzioni per i
trasgressori.
Per raggiungere gli obiettivi che la legge impone (65%) occorre la collaborazione di tutti
i cittadini, in particolare degli amministratori
di condominio. La Senesi sta facendo molti
sforzi, ma mancano controlli e coordinamento con il Comune. Si chiede con urgenza
la presenza di guardie ambientali.
CENTRO STUDI OFFICINA VOLTURNO
RACCOLTA DIFFERENZIATA
Tipologia di
rifiuti
Contenitore
familiare in
dotazione
Contenitore
condominiale
Modalità di
deposito
Giorno di
deposito
carta, cartone, contenitori di succhi di
frutta, di vino,
di latte
BIANCO
BIANCO
Versare SENZA
SACCHETTO
Martedì
Bottiglie e flaconi di
palstica, alluminio,
scatolette metalliche, vasetti yogurt
Nessun
contenitore
GIALLO
Versare con
SACCHETTO
QUALSIASI
Domenica e Giovedì
Avanzi e scarti da
cucina, ossi,
lettiere animali
MARRONE
MARRONE
Versare con
SACCHETTO
BIODEGRADABILE
Domenica, Martedì
e Giovedì
Tutto il rimanente
(piatti pastica, calze,
spugne, stracci,
giocattoli, cd,
porcellana, cocci)
GRIGIO
Versare con
SACCHETTO
QUALSIASI
Lunedì, Mercoledì
e Venerdì
GRIGIO
Ragazzo muore in scooter sulla Domiziana
“Perche’ sono stati spenti i lampioni?”
A seguito dell’ennesima e assurda morte (in
attesa di conoscere esattamente la dinamica
dell’incidente) ci si chiede se è giusto e logico
spegnere quasi il 50% dei lampioni sulla Domitiana, per ridurre i costi di gestione comunali.
La manutenzione di una strada pericolosa e
tragicamente nota per le vittime della strada;
vale la pena di sacrificare la vita delle persone
per ridurne i costi ? Accertato che a seguito dei
lavori di rifacimento della Domitiana, il numero
di morti e le assurde tragedie erano drasticamente diminuite, tutto ciò non ha senso.
Da ex amministratore del Comune di Castel
Volturno, ricordo che prima di consegnarla al
Comune, la società dovette procurarsi tutti i gli
opportuni collaudi oltre a quello degli impianti illuminanti per la sicurezza stradale, dove è
previsto un certo numero di luci per metri lineari, per non creare “campi oscuri e pericolosi”.
Ricordo, inoltre, che originariamente i lampioni
stavano ai margini delle due carreggiate, ma fu
cambiato tutto e furono spostati centralmente,
perché i pini della strada coprivano in parte la
luce. Mi chiedo, pertanto, se la scelta di spegnere parte dei lampioni sulla Domiziana è a
norma... L’ultimo incidente risale a domenica,
quando, alle primissime ore del mattino, poco
distanti dall’entrata dell’Holyday Inn, i giovani di
Officina Volturno, Fabio Paradisone e Daniele
La Fata, mentre viaggiavano con la loro vettura, hanno rinvenuto il cadavere di un ragazzo,
vittima di un incidente stradale. Il motorino del
conducente giaceva su di un fianco e lambiva
il marciapiede, mentre tutto il carburante era riversato in strada, probabilmente a seguito di un
qualche impatto, come si poteva notare anche
dal pessimo stato del mezzo; il corpo rinvenuto
giaceva al suolo disteso a pancia all’aria con i
piedi uniti e le braccia aperte, la faccia piena di
sangue. Dopo che alcuni soccorritori hanno visto che non c’era più niente da fare, sono state
chiamate le autorità e subito sono intervenuti
i carabinieri di Pinetamare ed un’ambulanza.
L’ennesima tragedia, per i familiari della vittima,
per i ragazzi, per le forze dell’ordine e per gli
operatori sanitari intervenuti.
Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039
GIANCARLO PALMESE
Nasce la pagina Fb: Ti FotoDenuncio
TI FOTO DENUNCIO è una pagina Facebook
creata per un’iniziativa promossa da Officina
Volturno e Ass. Comm. Pinetamare in cui tutti
i cittadini di Pinetamare che vogliano denunciare qualcosa di anomalo o di illegale ma
anche di indecoroso o deleterio all’immagine
della nostra bellissima cittadina, può farlo scattando semplicemente una foto e postandola
sulla bacheca del sito con una breve descrizione in modo che l’immagine possa essere
commentata di modo che faccia da motore per
la coscienza di noi tutti che così possiamo impegnarci per rendere il nostro paese migliore,
ma soprattutto, speriamo che questa bell’idea
possa portare ad una sensibilizzazione da parte delle autorità che in questo periodo sentiamo tutti (associazioni e cittadini) molto lontane
dalla risoluzione dei problemi che affliggono
Pinetamare e dintorni. Alcuni esempi eclatanti
di ciò che ci ha mostrato TI FOTO DENUNCIO
sono riportati di seguito:
- Lo stato dei pali della luce di cui molti sono
caduti ed altri, in pieno centro, stanno per ce-
dere.
- La presenza delle prostitute che
ormai hanno reso
tristemente nota la
domitiana.
- Lo stato dell’ ultimo fabbricato di
Fontana Bleu che assomiglia vagamente ad
una casa degli spettri.
- Lo stato da film horror del’ex Hotel Galeone
ormai inabissato dalla vegetazione.
- Lo stato dei pilastri dei porticati al centro del
Villaggio, completamente scorticati.
- La piccola discarica che lambisce i campetti
di calcetto dietro all’edicola di fronte al Grand
Hotel.
- L’ex Piscina complesso Sportivo Pinetamare ricolma di amianto, siringhe e rifiuti di vario
tipo.
- I graffiti che deturpano i muri vicino al Grand
Hotel, al centro e in tanti altri luoghi pubblici.
- La scarsissima illuminazione che rende bui
e pericolosi molti tratti di strada, recentemente
scenari di incidenti gravi.
Il lavoro di chi fa le foto e le posta sulla pagina
di TI FOTO DENUNCIO è esemplare e il materiale da (foto)denunciare non è poco, speriamo
solo che la collaborazione iniziata porti dei risultati concreti, diversamente saremo costretti
a trovare strade diverse. DANIELE LA FATA
Saluti da Padre Antonio
L’Incarnazione diventa per ogni credente una
pedagogia di vita cristiana, cioè saper incarnare nella nostra vita quotidiana, nelle nostre
azioni, in tutto ciò che facciamo la fede, la vita
di Dio in noi. Quando l’amore s’incarna, rende
divino ciò che è umano. Dio non ha mai amato a parole, con i bei discorsi, ma con i fatti
concreti, ecco perché dobbiamo continuare
attraverso la nostra vita concreta l’Incarnazione di un amore che non ci è stato donato
soltanto duemila anni fa, ma che si rinnova
ed esige da noi una risposta concreta. Dio da
sempre ha dato prova del suo amore al popolo
che si è scelto. Lungo la strada, è Lui che ha
preso l’iniziativa e si è autorivelato, si è fatto
conoscere per offrire all’uomo la salvezza. Ha
manifestato la sua preoccupazione offrendo il
perdono e dando nuove possibilità di ritorno a
Lui. Con l’Incarnazione di suo Figlio Dio ci ha
dato una delle prove più grandi del suo amore.
Ciò che noi ci accingiamo a celebrare in questi
giorni è un evento che non ha mai avuto precedenti. Dio si è immerso nella nostra storia
umana. Egli stesso ha preso un volto umano.
Dio si è fatto uomo, un amore che si incarna
e si concretizza fino in fondo. D’altra parte
dobbiamo ammettere che se l’amore è vero,
necessariamente deve essere manifestato,
dimostrato, incarnato. Un conto è dire a una
persona “ti amo”, un altro conto è offrire e donare la propria vita all’altro “per amore”. Quindi
l’Incarnazione è il dono che Dio fa di sé stesso
all’umanità. L’Evangelista ci dice anche che
Dio ha posto la sua tenda (dimora) fra noi.
Nell’Antico Testamento la tenda sacra, che in
origine serviva all’incontro di Dio con Mosè per
dare a lui e al popolo, di volta in volta, istruzioni e direttive, è il simbolo della dimora di Dio in
Israele. In Gesù, Dio ha posto definitivamente la sua dimora sulla terra, è in Lui che ogni
uomo incontra Dio. Il Natale ci invita quindi a
celebrare questo evento storico così sublime,
Dio si è fatto come noi, ha voluto prendere corpo da Maria, per stabilire con l’uomo una unione straordinaria per indicare il cammino della
vita e per rinnovare l’umanità dopo la caduta
del peccato. È chiamato anche Figlio di Davide, perché discendente dalla stirpe di Davide,
figlio dell’uomo perché fu annunciato dai profeti. Quando guardiamo, allora, il presepe al di
là dell’aspetto artistico o tradizionale, dobbiamo andare con la mente all’aspetto religioso:
Gesù è il Dio vicino, che si è fatto come noi,
e tutto ciò può essere capito solo nell’ottica
dell’Amore. Il Dio Amore è venuto a casa nostra, si è fatto come noi. Gesù viene e con Lui
viene la gioia. Se lo vuoi, ti è vicino.
Ti parla anche se non parli: se non l’ami, Egli
ti ama ancora di più. Se ti perdi, Egli viene a
cercarti: se non sai camminare, ti porta. Se
tu piangi, Lui ti consola. Se sei povero, ti sei
assicurato il Regno dei Cieli. Così entra nel
mondo la gioia attraverso un bimbo che non
ha niente. Buon Natale e felice anno nuovo.
PADRE ANTONIO (PARROCO DI PINETAMAERE)
3
SPECIALI
informare@officinavolturno.com
30 Gennaio 2013: tutti in piazza !
Ill.mo Presidente del Parlamento Europeo
On. Martin Schulz
Ill.mo Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano
Ill.mo Presidente della Regione Campania
On. Stefano Caldoro
Ill.mo Presidente della Provincia di Caserta
On. Domenico Zinzi
Ill.mo Prefetto di Caserta
S.E. Dr. Carmela Pagano
Ill.mo Commissario del Comune di Castel
Volturno
S.E. Vice Prefetto Dr. Antonio Contarino
Oggetto: Manifestazione pubblica delle Associazioni e della Cittadinanza di Castel
Volturno, 30 gennaio 2013 ore 9:30 centro di
Pinetamare, Castel Volturno (CE).
Il Comune di Castel Volturno è attualmente governato da una Commissione Straordinaria in
quanto la precedente Amministrazione è stata
sciolta per infiltrazioni camorristiche.
Da due anni, si succedono in Città diversi
Commissari che, dopo brevi periodi di gestione comunale, per il Loro impegno e i risultati
raggiunti ricevono promozioni e trasferimenti di
merito, mentre il Comune affonda nelle sempre
più profonda crisi economica, ambientale, culturale e sociale.
Le Associazioni firmatarie della presente lettera
sono convinte che l’attuale Commissione Straordinaria, sebbene stia mettendo in atto procedure burocratiche incontestabili, non possa
affrontare da sola le reali e complesse problematiche di un territorio così difficile.
Queste, infatti, hanno bisogno di scelte strategiche di ampio respiro connesse a una pianificazione a lungo termine condivisa e supportata
dalla Collettività locale, e sostenuta, soprattutto, con interventi straordinari da parte dello
Stato e della Comunità Europea.
L’attività della Commissione Straordinaria, proprio per l’incarico ricevuto, è prevalentemente
orientata alla risoluzione del dissesto finanziario, aumentando una pressione fiscale che ricade solo sui cittadini onesti e incolpevoli. Oltre al
dissesto, le Associazioni reputano che il Comune di Castel Volturno debba affrontare anche
le emergenze straordinarie che richiedono una
forte cooperazione istituzionale fra l’Europa, il
Governo Centrale, la Commissione Straordinaria e la Società Civile.
Tra tali emergenze, solo per citarne alcune,
si segnalano il Piano Urbano Comunale, la
Transazione fra lo Stato e i privati, i porti di Pinetamare e del fiume Volturno, il restauro del
Castello e del Borgo Antico della Città, il degrado di tutti i complessi scolastici, le catastrofi
ambientali della discarica Sogeri, della condotta dei Regi Lagni, dei numerosi siti inquinati e
dell’emergenza rifiuti.
A questi problemi si aggiungono quelli dell’invivibilità diffusa dovuta al flusso continuo e in crescente aumento di famiglie italiane e straniere
che abitano illegalmente il territorio.
Le Autorità preposte al controllo e alla vigilanza,
per l’esiguo numero di personale a disposizione e per le diverse crisi emergenziali e sociali
sempre più insistenti, non possono rispondere,
a ragione, con prontezza ed efficienza a tutte le
pressanti incombenze con gli attuali strumenti
di gestione ordinaria.
Le conseguenze si ripercuotono sempre ed
esclusivamente sulla Cittadinanza.
La presenza degli abitanti clandestini, infatti,
grava enormemente sulle infrastrutture e sui
servizi a esclusivo carico dai cittadini onesti
costretti a pagare per tutti. Infatti, con tutta la
tolleranza e la predisposizione al confronto di
questo mondo, risulta impossibile, visto l’elevatissimo numero di immigrati clandestini, un
reale processo di integrazione sociale.
Le Associazioni del territorio hanno dimostrato
più volte la propria disponibilità alla Commissione Straordinaria, attraverso lettere di cooperazione protocollate all’Ente, per la risoluzione
dei singoli problemi.
Anche se la Commissione ha dimostrato un’evidente apertura al dialogo attraverso atti formali, come le Delibere per l’istituzione dell’Albo
delle Associazioni Comunali e per la Consulta
delle Associazioni, di fatto non è stato al momento affrontato nessun provvedimento concreto e propositivo capace di esprimere un
reale partenariato fra Istituzioni e Collettività
locale. Le lunghe procedure burocratiche a cui
la Commissione Straordinaria è vincolata, non
consentono un’operatività e una cooperazione
fra Ente e Cittadini che è il motore propulsivo
di ogni società civile, democratica e in grado
di autodefinire le linee programmatiche per il
proprio futuro, così come previsto dalla legislazione e delle convenzioni nazionali e internazionali di riferimento.
Nel frattempo, le condizioni ormai drammatiche in cui verte il territorio si aggravano ogni
giorno di più. Infatti, sono quotidiani i messaggi
negativi che gli organi d’informazione nazionali
trasmettono sul Comune di Castel Volturno che
è stato definito il “regno della camorra” e la città
più disastrata, corrotta e invivibile del mondo.
La Commissione Straordinaria non avendo vissuto negli anni il degrado progressivo del territorio ed ereditando una realtà difficilissima da
gestire, non può comprendere, probabilmente
a ragione, lo stato di frustrazione che coinvolge
l’intera Collettività. La stragrande maggioranza
di persone oneste di Castel Volturno, infatti,
si sente umiliata, mortificata e condannata da
un’insopportabile rappresentazione territoriale
che non corrisponde pienamente alla realtà.
Infatti, se è vero che problemi come la malavita fanno parte di questo contesto, è altrettanto
vero e inconfutabile che migliaia di cittadini per
bene lavorano per cambiare le cose.
Essi si impegnano volontariamente per poter
affermare i valori identitari di un luogo benedetto da Dio per le sue bellezze paesaggistiche e il
suo straordinario patrimonio storico, archeologico, architettonico e di tradizioni che dovrebbe
rappresentare il volano per lo sviluppo culturale
e turistico del territorio.
Per rivendicare quest’orgoglio e quest’identità,
le Associazioni e i Cittadini di Castel Volturno
hanno pertanto organizzato la manifestazione
pubblica del 30 gennaio 2013.
L’obiettivo è quello di dimostrare la volontà di
tutta la Cittadinanza a cooperare attivamente
con lo Stato e le Istituzioni locali, affinché si
possa avviare un reale percorso condiviso di
risoluzione delle molteplici e difficilissime problematiche segnalate.
Per tale motivo, gli intestatari di questa lettera
sono vivamente invitati a partecipare perché, di
fatto, a Castel Volturno si è perso il diritto a una
vita fatta di decoro, dignità e futuro.
L’invito ai rappresentanti degli Enti Pubblici
non vuole configurarsi come una “passerella
politica”. Al contrario, si richiede un Serio Impegno da parte delle Istituzioni affinché le stesse
intervengano con tutti i mezzi possibili e straordinari per affiancare la Collettività locale a
riappropriarsi, recuperare e valorizzare l’intero
territorio di Castel Volturno.
Teniamo a precisare che i Cittadini di Castel
Volturno non vogliono elemosine ma, al contrario, richiedere investimenti in opere pubbliche e
infrastrutture. Basterebbe non inquinarci più il
mare per vivere meravigliosamente bene.
Basterebbe investire in trasporto ferrato per
avere residenti stabili a due passi da Napoli.
Basterebbe che il Ministro degli Interni potenziasse gli organici esistenti di forze dell’ordine
con personale altamente specializzato e d’intelligence per combattere la criminalità della
mafia nigeriana e le ecomafie internazionali,
sospendendo il coprifuoco esistente che ha
ormai esaurito la sua utile funzione.
Basterebbe far partire il porto da 1200 posti
barca fermo per ostacoli burocratiche e intrecci
politici poco chiari.
Basterebbe dare una via preferenziale a tutte
quelle opere di privati (non preferendo quelle
sostenute unicamente da fondi regionali o statali) che per svariati motivi (mancanza di personale agli uffici competenti) restano al palo
impedendo il reale sviluppo del territorio che
deve diventare auto propulsivo.
Basterebbe un pizzico di buon senso e dirigenti
capaci e presenti per far ripartire questo territorio e creare sviluppo, lavoro e convivenza civile
…ma si continua colpevolmente a perdere tempo e a generare miseria.
AGE “DIAMOCI LA MANO”
ALBERGATORI E RISTORATORI DEL LITORALE DOMITIO
ASSOBALNEARI CAMPANIA
ASSOBALNEARI ITALIA / FEDERTURISMO
CONFIUNDUSTRIA
ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI PINETAMARE
ASSOCOMMERCIANTI CASTEL VOLTURNO
ANTIRAKET
CIRCOLO ANZIANI TERESA LUISE CASTEL
VOLTURNO
COMITATO RIGENERAZIONE
FEDERAZIONE IMPRESE TURISTICHE ALBERGHIERE LITORALE DOMITIO
FEDERCACCIA
I LOVE PINETAMARE
LE SENTINELLE
OFFICINA VOLTURNO
PRO LOCO CASTEL VOLTURNO
RIVIERA DOMITIA
VILLAGGI GLOBALI
DANIELE LA FATA
Costituita "I Love Pinetamare"
A Pinetamare c’è fermento… il suo grande
cuore ricomincia pian piano a battere! Fa da
defibrillatore l’entusiasmo di coloro che da
sempre ne hanno fatto la loro terra promessa,
di coloro per cui è stata il rifugio di tante estati
dell’infanzia, di coloro che, in virtù di quei ricordi, hanno scelto di viverci e di crescere qui
i loro figli.
Il desiderio più grande? Fare in modo che quello che ancora oggi gli occhi del cuore riescono
a scorgere dietro al degrado e all’abbandono,
diventi la nuova realtà di Pinetamare!
E’ con questo scopo che il 16 Dicembre scorso
nelle sale del Grand Hotel Pinetamare si costituisce l’associazione no profit “I Love Pinetamare”, con una riunione iniziale nel corso della
quale sono stati presentati statuto e direttivo.
Tra i promotori (fondatori) di questa associazione ci sono: Asso Commercianti Pinetamare,
Arturo Pezone, Bruno Perna, Carlo Anniciello,
Ciro Formosa, Costantino Ciccarelli, Francesco Pezone, Giancarlo Tommasi, Gianluca
D’auria, Giuseppe Ammaliato, Giulio Cordua,
Marco Eboli Massimo Traettino, Massimilano
Maturo, Nicola Oliva, Pasquale Scaringi, Zaccaria Taglialatela.
L’associazione si propone, anzitutto, di aggregare tutti i cittadini che abbiano a cuore il
decoro di Pinetamare, perché ciascuno possa
contribuire fattivamente alla sua resurrezione,
ognuno secondo le proprie possibilità e capacità. Quello che serve sono braccia pronte
alla collaborazione, professionisti che mettano
a disposizione le proprie competenze e, soprattutto, la presenza fattiva sul territorio per
portare avanti le iniziative che, di volta in volta,
si sceglierà di promuovere. Le adesioni per il
2013 sono aperte e nei prossimi fine settimane verrà allestito un info-point per poter dare
visibilità e informazioni sull’iniziativa. Inoltre è
stato creato un gruppo Facebook ”Saluti da
Pinetamare” dove ci sono tutte le informazioni
sull’Associazione e dove è possibile scaricare
la modulistica per le richieste di adesione, lo
statuto e altri documenti inerenti l’iniziativa .
Verrà presentato quanto prima un programma
di iniziative che l’associazione intende intraprendere per il 2013 compatibilmente con il
numero di adesioni.
Siamo all’inizio, ma fiduciosi: questa terra ha
una strana inclinazione a rimanere nel cuore
di coloro che la vivono, come una promessa
da mantenere, un regalo da ricevere, che tutti
noi aspettiamo di poter aprire insieme!
ASS. I LOVE PINETAMARE PRESIDENTE
GIUSEPPE AMMALIATO
L'appello di Nino D'Angelo
"Sgomorrizzare" Napoli
Abbiamo ancora un ottimo ricordo di Nino
D'Angelo, quando venne al Teatro Bristol di
Pinetamare e ci mostrò grande disponibilità,
cortesia e sensibilità nei confronti delle attività
del territorio, in generale, e della nostra associazione, in particolare.
Citiamo e sintetizziamo una bellissima intervista tratta da "La Repubbblica" on line:
«Sono nato a San Pietro a Patierno, il quartiere più popolare di Napoli, e ho sempre cercato
di rappresentare quel mondo, perché è l'unico
che conosco. E' lì che ho imparato a essere
felice con niente ed è lì che, ancora oggi, ci
sono dei valori che altrove la ricchezza si è
mangiata».
«Prendiamo "Gomorra": è una parte della città
- afferma - ma è arrivato il momento di "sgomorrizzarla" Napoli. Sia chiaro: come Saviano
ce ne vogliono un milione, ammiro Roberto
e quello che fa, ci ha messo la faccia, ma è
arrivato il momento di trovare la medicina per
il male. Della camorra si sapeva anche prima
che arrivasse Saviano, è un tumore non curato da tanti anni, ma è inutile trovare la ma-
lattia se non si vuole trovare la medicina per
curarla. E poi lo ripeto: c'è una Napoli diversa
anche a Scampia, dove giorni fa c'è stato il
terribile omicidio all'asilo, una cosa tremenda.
Ma anche lì ci sono tante brave persone, che
magari la mattina accompagnano il figlio a
scuola».
GIANCARLO PALMESE
Dott. Ing. Angelo Feo
Esperto in Materia di Igiene e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro
D.Lgs. 81/2008 coordinato D.Lgs. 106/2009
CONSULENZA SULLA SICUREZZA
DEI LUOGHI DI LAVORO
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Lago Patria: nasce la nuova base del Comando NATO
nistro della Difesa Giampaolo
Di Paola. La nuova base dell’
Alleanza Atlantica è già ope-
La nuova sede del Comando Interforze della
Nato (JFC Naples) a Lago Patria (Napoli) è
stata inaugurata nel corso di una cerimonia alla
presenza del Comandante delle forze Nato in
Europa, Ammiraglio James Stavridis, e del mi-
rativa anche se alcuni uffici stanno ultimando il
proprio trasferimento dalla sede di Napoli, nel
quartiere Bagnoli, alla periferia occidentale della città, dove il Comando
Nato si insediò nel 1954.
Il nuovo JFC Naples è
una cittadella dove lavorano circa 2.300 tra militari e civili di 22 Nazioni.
Di concezione molto
avanzata, dispone di un
centro conferenze con
dieci sale per riunioni
interamente
cablate.
Superato il concetto di
competenza territoriale, il
Comando Nato di Napoli,
Raffaele Cantone: “Il calcio e le mafie”
Giovedi 20 dicembre alle ore 19.00 a Palazzo
Lanza a Capua si è tenuta la presentazione
dell’ultimo libro del Dott. Raffaele Cantone,
“FOOTBALL CLAN”. La sala era abbellita a
festa: un piccolo mercatino nel cortile rurale
fatto in pietra antica, un albero bianco centrale
intrecciato da luminarie fantasiose e stand di
vario tipo, dai prodotti locali ai libri e uno stand
di FACCIAMO UN PACCO ALLA CAMORRA.
Un’iniziativa che sta ottenendo un riscontro
straordinario anche a livello nazionale.
La presentazione è avvenuta in una sala interna del Palazzo Lanza completamente gremita.
Il moderatore della serata, Giuseppe Bellona
dopo aver salutato e ringraziato gli intervenuti
ha presentato il Dott. Raffaele Cantone e la
giornalista Rosaria Capacchione.
Il dott. Cantone ha sinteticamente illustrato il
tema del trattato nel suo ultimo lavoro:
FOOTBALL CLAN che parla di come il calcio
sia cambiato divenendo un compendio di elementi negativi e di come molte notizie come
quella in cui il proprietario di una squadra era
un criminale, gettano fango su uno degli sport
più belli e praticati al mondo. Subito dopo è seguito una sorta di intervista \ dialogo tra il Dott.
Cantone e la giornalista anti-camorra del Mattino Rosaria Capacchione. Si sono affrontati gli
elementi più salienti e le storie più oscure legate al mondo del calcio e del sociale legato alle
scommesse sportive, inoltre, si è anche parlato
degli eventi recenti che hanno riguardato alcu-
ni atleti delle compagini campane.
La serata si è conclusa con gli interventi dei
rappresentanti di alcune associazioni locali
come MADE IN CASTELVOLTURNO e del
nostro Daniele La Fata per Officina Volturno.
Gli interventi hanno toccato vari argomenti,
cercando di integrare alcuni elementi del libro
presentato con le singole storie associative.
A conclusione della serata è stato possibile
riscontrare un grande consenso e un enorme
piacere per i momenti condivisi di partecipazione. Alla fine, noi Giovani di Officina Volturno
ci siamo stretti attorno al Dott. Cantone e alla
giornalista Rosaria Capacchione, come si evince dalla foto in basso.
Persone come il Dott. Cantone rappresentano
quegli ideali di legalità di cui andare fieri e per i
quali vale la pena combattere.
MARIO MAZZELLA
omologo di quello di
Brunssum (Olanda),
invia militari e civili
su tutti gli scenari
di intervento dell’
Alleanza Atlantica.
L’area nella quale
sorge il sito di Lago
Patria, che si trova
nel territorio del Comune di Giugliano
(Napoli) necessita
ancora di alcune
infrastrutture, la cui realizzazione è affidata al
governo italiano ed alle amministrazioni locali.
«Occorreranno due anni per arrivare alla piena capacità operativa - ha detto il ministro Di
Il PM Raffaele Cantone e la giornalista Rosaria Capacchione del
Mattino insieme ai ragazzi di Officina Volturno
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GIANCARLO PALMESE
Marcia Antiracket
Lo scorso 6 dicembre, al centro storico di Castel Volturno si è tenuta
la marcia antiracket: il presidente
dell’associazione antiracket “Domenico Noviello”, Luigi Ferrucci ha
marciato con i membri della sua associazione e con altri membri di altre associazione ed è andato a fare
visita a tutti gli esercizi Castellani in
compagnia del Commissario prefet- Da Sx verso Dx: Massimo Noviello,
tizio, Antonio Contarino e del figlio Tano Grasso, il Prefetto di Caserta e
del compianto Domenico Noviello, Luigi Ferrucci
AUGURI AGLI AMICI
DI INFORMARE
Androne del Palazzo Lanza
Paola nel suo intervento - ed anche l’ Italia e
le autorità locali devono dare il proprio aiuto al
raggiungimento dell’ obbiettivo».
mentre una folta schiera di agenti dell’ordine,
curiosi e fotografi hanno immortalato l’evento
che nel suo complesso ha ispirato un forte
senso civico ed ha permeato l’aria di una nuova ventata di legalità in vista dell’anno nuovo.
Fa dispiacere solo il fatto che alcuni esercizi
hanno chiuso letteralmente le porte ai partecipanti della marcia e viene da domandarsi
perché:
Per paura? Per disdegno? Perché anche
se la camorra in questo paese è stata scacciata in tutti i modi possibile in realtà alle
spalle di Castel Volturno c’è ancora tanta
oscurità illegale?
Speriamo che eventi simili come la marcia
antiracket possano ispirare maggiormente il
bene nei cuoi dei cittadini Castellani.
FABIO PARADISONE
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POLITICA e SOCIALE
Da “Marina di Pinetamare s.r.l.” a “Mirabella Pinetamare s.r.l.”…
Ci sarà finalmente la svolta ???
Facciamo un pacco alla camorra
Citiamo atti pubblici scaricabili da internet inerenti al B.U.R.C. n° 75 del 10 dicembre
2012:
A.G.C. 14 Trasporti e viabilità
Settore 3 Demanio marittimo, navigazione, porti, aeroporti e opere marittime
Decreto Dirigenziale n° 193 del 4 dicembre 2012
Tutto quanto premesso, considerato e visto…
“Alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Responsabile Unico del Procedimento e dell’espressa dichiarazione di regolarità resa dal medesimo,
allegata al presente atto”.
DECRETA
Per i motivi espressi in narrativa e che qui s’intendono integralmente riportati e confermati:
- di prendere atto che con atto notarile del 23/12/2011 registrato a Napoli al n° 30327/IT rep. n° 2903 , raccolta n° 2140 la società Mirabella S.p.a.
facente parte della compagine societaria della “Marina di Pinetamare s.r.l.”, Società di Progetto concessionaria della progettazione, costruzione e
gestione del porto turistico Marina di Pinetamare in Castelvolturno (CE) ha costituito una società a:
- responsabilità limitata con unico socio denominata “Mirabella Pinetamare S.r.l.”;
- di prendere atto che il citato atto conferisce alla società di nuova costituzione il ramo di azienda composto dalle attività, passività e rapporti giuridici
e contrattuali relativi ai lavori di “sviluppo del Litorale Domitio” di cui fa parte l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione
del porto turistico in argomento;
- di prendere atto, infine, che nel ramo di azienda conferito è compresa anche la partecipazione nella società Marina di Pinetamare s.r.l., concessionaria
dell’opera pubblica in argomento;
Giornalisticamente, la buona notizia è che il RUP afferma che è tutto regolare e si prosegue; la cattiva notizia è che in tanti passaggi e
passeggini si rischia di perdere chiarezza e credibilità. Maggiori informazioni sarebbero auspicabili. (TOMMASO MORLANDO)
Lo sport che a Casale non ha sbocchi!
Talenti frenati da un paese che non ha niente
da offrire, talenti che sono costretti a cercare
opportunità altrove, a dividersi, ad abbandonare una passione.
A Casal di Principe esistono questi talenti, esiste una squadra che già da qualche mese sta
tentando di mettere insieme le proprie forze
e la proprie energia per inventarsi qualcosa,
qualcosa che in tutte le altre città del mondo
è data per scontata ma che qui a Casal di
Principe appare un’utopia. Questi talenti sono
i membri della squadra di Basket formata da
13 ragazzi di età compresa dai 17 e i 23 anni
tutti provenienti da Casale e San Cipriano d’Aversa. «’L’idea di formare questa squadra è
sorta a Giugno scorso dal desiderio di alcuni
di noi che giocavano insieme dai tempi del minibasket e che poi hanno abbandonato questo
sport. Ora vogliamo ritornare a giocare per
passione!». Questo è quanto afferma
Daniele Caterino (in foto), uno dei membri della squadra, che continua nel dire: «Crediamo
sia importantissimo avere un’istituzione in cui
poter praticare più o meno gratuitamente degli
sport, specialmente nella nostra terra che non
ha molto altro da offrire, perché le potenzialità
e la voglia da parte dei ragazzi ci sono sempre
state. Pensiamo sia una VERGOGNA che a
Casale non ci sia niente del genere, perché i
ragazzi hanno molta voglia di fare ma è normale che in mancanza di strutture e associazioni
adeguate i giovani ripieghino su altre strade più
o meno lecite (come trascorrere il tempo fuori
ai bar...che a casale abbondano).
Ed è molto demotivante andare in paesi che
noi riteniamo non affatto superiori al nostro
e vedere che invece lì le istituzioni e lo organizzazioni sono presenti, con strutture a volte
all’avanguardia. Basterebbe veramente poco
per noi».
Ma neanche quel “poco” è offerto a questi ragazzi, sicché ogni volta che hanno voglia di
fare qualche tiro al canestro sono costretti a
pagare e a rinchiudersi in istituzioni private.
Tuttavia i ragazzi cresciuti nel minibasket non
hanno intenzione di abbandonare la loro passione, non rinunciano all’idea che a Casale
ci possa essere un’alternativa al bar e alla
strada; per questo stanno pensando di creare un’associazione indipendente per poter
permettere a tutti i ragazzi della zona di praticare basket liberamente e perché no, anche
Daniele Caterino
per raggiungere qualche traguardo importante
in futuro visto che a Casale ci sono sempre
stati degli ottimi giocatori che purtroppo sono
sempre dovuti andare a giocare fuori proprio
perché qui non c’era modo. «Infatti - ci informa
ancora Daniele - al momento l’unico modo per
giocare è farlo presso un’associazione privata che pretende il pagamento di un mensile a
fronte di NULLA (tutte le spese per il campionato le abbiamo sostenute noi giocatori) e di
una struttura scadente. Ma purtroppo è l’unico
campo che c’è».
di promuovere una filiera produttiva etica
partendo dalle attività sociali sorte proprio
nei luoghi che una volta erano simboli di
violenza e di sopraffazione ed oggi, invece,
sono rinati grazie alla collaborazione tra le
istituzioni e tutte le realtà sociali del territorio. Quest’anno l’iniziativa si presenta
con un’importante novità I prodotti saranno
sottoposti a severi controlli di qualità e venduti con marchio unico ad ombrello “NCO
– Nuovo Commercio Organizzato” attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni
confiscati alla camorra e dei beni comuni
su “Le Terre di Don Peppe Diana”. Con il
marchio ombrello i produttori si presentano
sul mercato con un denominatore comune,
senza tuttavia rinunciare alla propria identità. Ma la risposta più grande alla sfida è
L’iniziativa “FACCIAMO UN
PACCO ALLA CAMORRA”
è stato un vero successo.
Da quando Officina Volturno
è diventata punto vendita
ufficiale dei kit completi dell’iniziativa di NCO (Nuova Cucina Organizzata), i “pacchi”
sono andati letteralmente a
Postazione vendita Pacco alla camorra
ruba e fa gioia nel cuore vedere quante persone siano
sensibili verso il problema camorra e quante stata data con l’inserimento lavorativo di pervogliano veramente combatterla per la riqua- sone svantaggiate nelle attività di recupero e
lificazione del territorio, acquistando prodotti gestione degli stessi beni confiscati.
A ogni cittadino è richiesto un impegno, uno
locali.
“Facciamo un Pacco alla Camorra” è il risul- sforzo per voltare pagina.
tato di un progetto in rete che vede coinvol- Acquistare il PACCO ALLA CAMORRA, o prote 16 imprese , tra cui cooperative sociali, muoverne la vendita, è il modo migliore per
imprese che hanno denunciato il racket ed contribuire allo sviluppo di una economia soassociazioni. L’iniziativa è promossa dal Co- ciale come antidoto a quella criminale.
mitato Don Peppe Diana. Essa si propone
DANIELE LA FATA
FILOMENA DIANA
fi[email protected]
I° natalino in piazzetta
In prima mattinata, la piazzetta delle Feste (il
cui nome forse non è un caso) già si presentava piena di bambini, bambine e genitori.
Le emozioni dei più piccoli, che erano tangibili a distanza, sono stati accompagnati da una
magnifica giornata di sole, con un caldo quasi
primaverile. A completare un quadro quasi irreale per tanta bellezza e dolcezza, le musiche
natalizie diffuse dall’addetto alla strumentazione, Carmine Colurcio, che hanno avvolto
e coinvolto tutti i presenti. Il gruppo di genitori
6
dell’associazione AGE, con grande spirito di
unità, hanno addobbato il pienissimo tavolo con
i dolci preparati dalle mamme.
I giovani di Officina Volturno, oltre a collaborare
e partecipare a tutte le attività, hanno anche
preparato il proprio banchetto con i “Pacchi alla
camorra”, iniziativa di cui abbiamo già parlato in
diversi articoli. Tutto era pronto…
E tutti in attesa di Babbo Natale...
In verità i Babbo Natale sono stati due, Daniele e Sabrina; appena apparsi è finalmente
scoppiata la festa con la grandissima gioia di
tutti i piccini; e così, piano piano, sono stati distribuiti i doni a tutti. Fortunatamente le borse
dei Babbo Natale erano belle piene, andando
oltre ogni previsione. Dopo un pò che la festa
proseguiva e dopo la consegna dei doni a tutti
i piccoli, è giunto Padre Antonio Palazzo, parroco della nostra comunità, che ha dato una benedizione augurale a tutti, specialmente ai più
piccoli... Il momento più emozionante è stato il
raccoglimento in memoria dei bambini ameri-
Padre Antonio e i bambini pregano per gli “angeli” americani...
cani, scomparsi nella tragedia del 14 dicembre
scorso...
“Angeli volati in cielo”, così chiamati da Padre
Antonio, mentre si recitava l’Ave Maria. Agostino Marchesano, presidente dell’Associazione
Commercianti, e Peppe Ammaliato, presidente
dell’Associazione “I love Pinetamare”, hanno
lanciato in cielo venti lanterne, ognuna con i
nomi dei bambini americani, in un atmosfera
commossa e partecipata.
Grazie a tutti per la sentita partecipazione.
FRANCESCO CATALANO
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Dio richiama a casa 20 anime di bambini innocenti
Massacro a Newtown: un pazzo ventenne fa strage in una scuola elementare e uccide 27 persone
Siamo in America, a Newtown, città del Connecticut abitata da ventottomila persone e descritta
dai residenti come una zona tranquilla per il suo
“fascino rurale”. È la mattina del 14 dicembre e
alla Sandy Hook Elementary School, i bambini
cominciano a respirare l’aria del Natale. Sembra tutto normale fin quando ha inizio la strage
che spacca i cuori dell’America e del mondo.
La follia di un uomo mai cresciuto, ventenne rimasto incastrato tra le difficoltà del suo autismo
e di un carattere atipico e asociale, distrugge i
sogni di 27 persone, 20 delle quali bambini di
età compresa tra i 6 e i 7 anni. La ventottesima
vittima è lo stesso killer, Adam Lanza, suicida-
tosi prima dell’arrivo della polizia. Una sparatoria senza motivo, un massacro mosso dalla
pazzia, una strage di innocenti che in breve
tempo fa il giro del mondo e raccoglie il cordoglio dei rappresentanti e capi di stato di molti
Paesi. Lo sguardo perverso di Adam fulmina
quello ingenuo, vergine e innocente dei bambini. Com’è possibile? Una scuola, il luogo che
dovrebbe garantire il massimo della sicurezza,
diventa teatro di un disastro umano e sociale.
L’identificazione dell’omicida e le testimonianze
sullo stesso, deliniano un personaggio strano e
sadico. L’utilizzo di un M4, fucile d’assalto dei
militari americani nella guerra del Vietnam, nei
confronti di innocenti bambini è roba macabra
che induce a configurare malvagia la natura
dell’uomo. Adam era un tipo strano, ambiguo e
c’è chi giura di non aver mai sentito la sua voce.
Il suo barbiere racconta che il ragazzo non parlava mai e fissava il pavimento mentre gli tagliava i capelli. Arrivava a scuola con una valigetta
nera e durante le interrogazioni era nervoso e
balbettava. Prima di giungere alla Sandy Hook,
per sparare a raffica sugli studenti della scuola,
Adam aveva ucciso la madre a casa sua con
quattro colpi alla testa. Questi atti di violenza
però non sono scaturiti dall’autismo di cui soffriva Adam, poiché, come dicono gli esperti, una
persona autistica non è incline a diventare una
persona violenta e criminale. Si sono rincorsi,
attraverso i media, anche altri pareri di “professori” ed “esperti” che, a migliaia di chilometri di
distanza e senza conoscere alcun elemento
specifico di quanto accaduto, avevano risposte
Il terno al lotto di Cannavaro, Grava e Gianello
Paolo Cannavaro e Gianluca Grava sono stati
squalificati per sei mesi a causa di un’omessa denuncia per una probabile combine di
Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010 che sarebbe stata proposta loro da Gianello. Il rifiuto,
secco e conciso, è stato lo stesso punito dalla
Disciplinare con allontanamento dal campo dei
giocatori, due punti di penalizzazione e un’ammenda di 70mila euro per la società partenopea per responsabilità oggettiva. Una norma
che va sicuramente rivista in quanto assurda
e fin troppo punitiva nei confronti di chi colpe
non ha e illeciti non commette. Al destino, però,
piace giocare coi numeri e durante l’estrazione
del 22 dicembre, incredibilmente, sulla ruota di Napoli sono usciti i tre numeri di maglia
dei protagonisti: 28 (Cannavaro), 2 (Grava) e
22 (Gianello).
In una città come Napoli che si lascia influenzare dagli eventi della
quotidianità per cercare la fortuna
tra i numeri del lotto, c’è da scommettere che molti siano riusciti a
centrare questo terno del tutto singolare e sbalorditivo. De Laurentiis,
intanto, aspetta di avere giustizia,
sperando in una sentenza di secondo grado che riduca o addirittura
elimini la pena a Paolo, Gianluca e allo stesso
Napoli. Lo speriamo anche noi...
Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039
FABIO CORSARO
[email protected]
certe e inattaccabili. Noi non abbiamo molte
certezze, tranne che il mondo intero piange 20
anime innocenti.
Barack Obama ha mostrato tutta la sua emozione durante un dolente appello. «Stiamo garantendo ai bambini di questo Paese la possibilità di vivere la loro vita felicemente e con
uno scopo? Siamo onesti con noi stessi: la
risposta è no». Il Presidente degli Stati Uniti
cita i nomi dei venti bambini trucidati a colpi di
fucile: «Charlotte, Daniel, Olivia, Josephine,
Ana, Dylan, Madeline, Catherine, Chase, Jesse, James, Grace, Emilie, Jack, Noah, Caroline, Jessica, Benjamin, Avielle, Allison. Dio li ha
richiamati a casa».
Tra pensieri e preghiere, l’America è costretta
ancora a soffrire e a far parlare di sé. Il mondo
si chiude nel dolore. Prevalgono tristezza ed
amarezza, sogni infranti e favole spezzate.
Basta, il mondo non può più soffrire così.
FABIO CORSARO
[email protected]
La camorra non ci fa paura!
La camorra non ci fa paura. Noi giovani la
guardiamo negli occhi, la combattiamo e la denunciamo. Contro questo enorme sistema di
malavita che infonde nella gente solo timore,
ci ribelliamo, ci organizziamo e ci armiamo dei
nostri saperi e della nostra coscienza per creare un’armata invincibile che si basi sui valori
umani che il mondo d’oggi dovrebbe rispolverare dal proprio animo. Venerdì 14 dicembre,
si è tenuta a San Giorgio a Cremano, in Villa
Bruno, una giornata a favore dell’associazionismo e un dibattito tra alcuni studenti del
Liceo Scientifico Carlo Urbani e il giornalista
del “Corriere della Sera” Bruno De Stefano e
la giornalista de “Il Mattino” Giuliana Covella.
Grande partecipazione c’è stata tra le classi
che hanno avuto
l’occasione di assistere a quest’evento. È emersa
l’importanza delle associazioni
antimafia, tali da assumere un
ruolo fondamentale nella lotta
alla malavita. Le storie dei protagonisti, le esperienze personali, gli esempi... L’esempio di
Giancarlo Siani; di un giornalismo d’inchiesta che condanna
senza paure; denunce che si
pagano spesso con la vita a causa di articoli
troppo veritieri su una realtà malavitosa che,
invece, ha bisogno di vivere nascosta e nel
silenzio. Le nostre azioni, invece, sono il frutto
di una mentalità che non teme di condividere
i propri ideali, le proprie azioni, con l’obiettivo
di rendere questo mondo e la nostra terra, più
vivibile e senza paure. A tale evento non poteva mancare la rappresentanza di Informare
che ha condiviso la propria idea di associazionismo, l’importanza dello stesso. Abbiamo
diffuso la consapevolezza e il coinvolgimento
per l’appartenenza ad un’organizzazione anticamorra che ti matura nella conoscenza e rende più forti i propri mezzi e ideali. Il futuro è
nelle nostre mani. Un urlo forte annuncia che
ci siamo e non abbiamo paura: contro la camorra non molliamo!
FABIO CORSARO
[email protected]
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AMBIENTE E SOCIETÀ
Ciak si gira... l’infinito a Castel Volturno
Gent.mo Tommaso, abbiamo in sviluppo un cortometraggio dal
titolo “L’infinito di Leopardi”, per la regia di Ezio Maisto, ambientato a Castel Volturno, comune sul cui territorio la tua associazione
si batte da anni, in particolare per la riqualificazione architettonica
e sociale. Il progetto parla di un adolescente alle prese con una
scelta difficile: accettare acriticamente le regole e lo status quo
di un contesto culturale che ne sopprime l’individualità oppure ribellarsi e costruirsi un’alternativa. Il film ha un finale ottimistico:
complice la lettura a scuola di una delle più celebri poesie della
letteratura italiana, il ragazzo riuscirà a resistere alle tentazioni e
si aprirà un varco verso il suo personalissimo infinito. Una storia
che potrebbe appartenere a chiunque dei ragazzi che collaborano
con la tua associazione e a tutte le energie più vive e sincere
che operano nelle aree “difficili” del nostro paese. Per questo,
dopo l’amichevole incontro col regista presso la Vostra sede, ci
piacerebbe coinvolgere il Centro Studi Officina Volturno per un
supporto sul territorio (casting e location).
Il regista già ha qualche idea per le location, quindi, ora è il momento del casting per la scelta dei protagonisti e dei figuranti del
film, tutti non professionisti di età tra i 17 e 19 anni.
Vorremmo scegliere proprio tra i ragazzi del posto, coinvolgendo
le scuole di Castel Volturno e dintorni. La scuola stessa nella storia ha un ruolo importante, in quanto luogo da cui parte la sfida
che porterà al riscatto del protagonista. Ti saremmo grati, pertanto, se volessi aiutarci ad individuare e contattare le scuole da
coinvolgere nel progetto.
Cordiali saluti. FEDERICO MINETTI
Pro Loco Castri Maris,
iniziative per il Natale
Anche quest’anno è iniziata nel migliore dei
modi la stagione natalizia a Castel Volturno grazie all’iuto della Pro Loco Volturnum Castri
Maris che ogni anno fa si che il natale sia sempre un po speciale nel piccolo comune Domitio.
Una delle prime iniziative è stato l’invito rivolto
alla popolazione di Castel Volturno per la decorazione di un abete natalizio proveniente direttamente dalla Romania, in piazza Annunziata.
Erano presenti ,oltre ai numerosi cittadini anche
le istituzioni locali e i bambini del Primo Circolo Occidentale, accompagnati dalla direttrice
Giovannina Rota. L’Albero è stato addobbato
grazie all’aiuto dei piccini a cui è stato chiesto
di portare una pallina natalizia utilizzata per
addobbare l’albero come simbolo della propria
appartenenza alla Città di Castel Volturno.
Tra le altre iniziative c’e’ stata “Illuminiamo Castel Volturno”, manifestazione organizzata per
cercare di dare luce e colore alla città di Castel
Volturno mediante l’installazione di luminarie in
tutto il centro e nelle sue vie più caratteristiche
quali: Via San Rocco, Via Roma, Via Nuova,
Via Regina Margherita e in PiazzaAnnunziata.
Già pochi minuti dopo il completamento dei
lavori, i cittadini hanno avvicinato i ragazzi del
direttivo per esprimere tutto il loro ringraziamento nel continuare a manterene viva l’attenzione
Caro Federico, appoggiamo la tua iniziativa e insieme all’amico
Vincenzo Gatta, sono stati già presi contatti con le scuole del territorio dove verranno svolte le selezioni.
Vi aspettiamo speranzosi che sia una vera occasione per i più
giovani. TOMMASO MORLANDO
su Castel Volturno. Inoltre tra gli ultimi eventi in
programma c’e’l’ormai consueto appuntamento
con “La befana” organizzata con l’aiuto del comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Caserta gruppo SAF, l’appuntamento è il 6 Gennaio
alle ore 11.00 am. Il presidente Antonio De Maria auspica di poter fare ancora meglio e ancora
di più nelle prossime occasioni affermando:
«Un vivo ringraziamento va alla commissione
prefettizia per il sostegno e la disponibilità e a
tutti quelli che hanno reso tutto ciò possibile».
VINCENZO LO CASCIO
Casapesenna, Comitato UPC si lamenta: “Poco è stato fatto per questo paese!”
La sua nascita sembrava auspicare rosee prospettive per il disagiato paese: tanto era l’entusiasmo che l’accoglieva e tanti apparivano
i consensi ai loro progetti, ai loro ideali. Ma a
distanza di nemmeno un anno il comitato “Uniti
Per Casapesenna” ha visto nullificarsi i promettenti plausi iniziali ed oggi si ritrova nella mera
ed estenuata condizione di isolamento.
Da questa condizione vengono lanciati appelli
d’emergenza perpetuamente inascoltati; appelli relativi a gravissimi problemi quali: rifiuti,
strade allegate, istituzioni in degrado.
«All’inizio della nascita del nostro comitato, si
sentiva una forma di cambiamento da parte dei
cittadini, anche perché Uniti per Casapesenna
ha dato subito un impegno forte distante dai
partiti, ed un impegno di forte volontariato a
cominciare dalla rimozione di accumuli di rifiuti
giacenti su vari posti abitati del nostro territorio,
che in quel periodo senza il nostro impegno
sarebbero rimasti lì per settimane, alla fine
però abbiamo notato che è venuto meno quello spirito di aggregazione da parte di cittadini
come si sperava all’inizio, anche perché contro
8
il comitato senza una vera posizione pubblica
ma fantasma, si sono opposti sia persone che
partiti, movimenti e associazioni specialmente
quelle di natura ambientalista, forse il motivo è
il fatto che il comitato dava esempio di volontariato ed impegno senza alcuni scopi personalistici». Questa l’aria di desolazione che talvolta,
sebbene non sia sufficiente a spegnere la loro
voglia di cambiamento, si sente dal comitato e non c’è da meravigliarsi se in un comune commissariato il rapporto con le istituzioni,
commissione straordinaria in primis, è distante
e difficile; ma ciò porta a ridurre ad un niente
ogni intervento sociale, per quanto importante,
dal momento in cui manca il supporto di un comune in dissesto. Ora, quindi, il partito lamenta
questa ingiusta realtà, contraria alle loro aspettative. I volontari del comitato in poco più di sei
mesi hanno registrato migliaia di problematiche
di vario tipo e altrettante proposte di metodi risolutivi. Hanno denunciato le condizioni della
viabilità stradale che versa in condizioni pessime e richiesto manutenzione per gli allegamenti continui ogni qualvolta piove a dirotto. Hanno
rivelato i continui incendi e gli ammassi di rifiuti
causati dalla mancanza di controllo e dell’inciviltà di quei pochi cittadini. Si sono attivati per
affrontare problemi in riguardo all’abusivismo attraverso
una raccolta delle firme per
l’attivazione del PUC insieme con una richiesta di bonifica del territorio.
Dal partito dichiarano: «Era
proprio in queste occasioni
che ci saremmo aspettati
una forte collaborazione,
non solo dai cittadini ma anche da chi dice di amare il
territorio come per esempio
politici e persone che fanno parte di associazioni e movimenti, ma non
abbiamo ricevuto nessuna collaborazione e
trovato solo demagogie per mettere bastoni tra
le ruote».
Qualche risultato più soddisfacente l’hanno
riscontrato con i giovani del paese: hanno difatti organizzato una festa in piazza dal nome
“Festa del Cittadino” che ha avuto un grande successo e con la quale hanno cercato di
armonizzare un paese che, a detta loro, vive
le mani di piccoli circoli di persone realmente
interessate ad un grande cambiamento, realmente amanti della loro terra e con una grande
coscienza civica, tra questi c’è sicuramente il
comitato Uniti per Casapesenna, il quale, pur
lavorando in un territorio difficile e vincolante
sta mostrando grande dignità ed è uno dei punti di forza sui quali Casapesenna deve necessariamente far leva per rialzarsi.
FILOMENA DIANA
fi[email protected]
nel mortorio totale. Hanno cercato appoggio nelle istituzioni
locali ma ne hanno ricevuto
ben poco: tante belle parole ma
nulla di fatto!
Ad oggi si potrebbe dire che il
futuro di Casapesenna stia nel-
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Cari amici d’Informare, abbiamo avuto, per
la seconda volta, un contributo da parte di
una semplice cittadina di Castel Volturno, la
quale con pochi spiccioli ha voluto partecipare
al nostro impegno nel sociale ringraziandomi
per quello che stiamo facendo e pregandomi
di non abbandonare nè l’Associazione nè i
tanti cittadini che come lei credono ancora
che si possa fare qualche cosa per questo
paese. Io ho dato una grande importanza
a questo gesto non tanto per i soldi che la
signora Maria De Simone (Bidella della scuola
elementare del 1° circolo) ha donato, ma per
il fatto che lei creda e apprezzi tutto ciò che di
buono è stato fatto e si sta cercando di fare.
DAVIDE PERTICI
PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE
Gli iscritti all’Assocommercianti - Città di Castel
Volturno hanno contribuito alla donazione a favore delle scuole dell’ infanzia presenti su tutto
il territorio come di seguito specificato:
- Scuola materna “Garibaldi”: due armadietti e tempere
- Scuola Materna “Roncalli”: materiale didattico
- Scuola materna “Villaggio del sole”: materiale didattico
- Scuola materna “Collodi”: una radio
L’augurio che tali iniziative possano ripetersi in
un prossimo futuro con gesti altrettanto nobili.
Tutti importanti, tutti indispensabili.
IL PRESIDENTE
- DAVIDE PERTICI
Il presidente ringrazia vivamente tutti coloro
che hanno partecipato con grande solidarietà
e spirito di abnegazione.
TELETHON: DANZARE PER LA VITA
I nostri tempi sono cadenzati, sovente, da mode,
abitudini o consuetudini, che diventano parte
integrante del quotidiano, indipendentemente
dal grado sociale e culturale. Un termine che
ricorre in maniera spasmodica, in questi ultimi
tempi é CRISI... crisi economica, sociale,
politica e, inevitabilmente, crisi dei valori. Tutte
le conversazioni sono permeate da questo
elemento e così si finisce col dare per scontato
che è crisi per tutto. Poi d’improvviso senti parlare
di Telethon, ascolti gli appelli che personaggi,
più o meno famosi, più o meno credibili,
tentando di svegliare le coscienze affinché si
sostenga la ricerca. L’iniziativa è encomiabile e
ha il pregio di rivolgersi
ai cittadini che vivono
un percorso di vita
difficile,
sconosciuto
e
che
meritano
l’attenzione che la
fondazione dedica loro,
attraverso
l’impegno
dei ricercatori, che con
tanta fatica tentano di
dare risposte alle mille
domande che affliggono
chi è colpito dalle
malattie genetiche.
Un genitore, infatti, ha
il DIRITTO di avere
risposte, ma soprattutto
di avere speranze. Le
iniziative Telethon del 2012 che si sono svolte
in Campania hanno visto la partecipazione di
numerose realtà locali tra le quali mi preme
segnalare quella dell’ a.s.d. DANCENTER di
Pinetamare, scuola di danza diretta dai maestri
Flavia Paciolla e Bruno Stoduto, diplomati alla
scuola del Teatro di San Carlo di Napoli, che
da sempre hanno dimostrato una particolare
sensibilità verso iniziative di tal guisa. Già in
passato i maestri con la collaborazione dei
solisti e dei primi ballerini del Teatro di San
Carlo hanno organizzato spettacoli a favore
della “Lega del Filo d’Oro” e della ricerca sulla
Certificazioni sui materiali
Questa rubrica è stata proposta da un’azienda
campana fortemente specializzata nelle prove
e certificazioni sui materiali, infatti, l’ICS è una
società che, fin dal 1978, svolge l’attività di
consulenza e assistenza per tecnici, imprese
ed Enti. Il laboratorio è autorizzato con Decreto
Ministeriale ad eseguire i controlli ufficiali di cui
alla legge 1086/71 ed è riconosciuto dal Ministero per la Ricerca Scientifica e Tecnologica.
L’ICS opera in regime di qualità secondo la
normativa ISO 9001:2000. Il Sistema di Qualità aziendale è stato certificato dal DNV Det
Norske Veritas. E’, inoltre, membro dell’A.L.I.
- Associazione Laboratori di Ingegneria e
dell’ASSOLIG - Associazione dei Laboratori
di Ingegneria e Geotecnica. Disponendo di
un’équipe di tecnici altamente specializzata,
collabora con enti quali ANAS, ENEL, FIAT
Avio, ALENIA, Ferrovie dello Stato, Mostra
d’Oltremare, ANM, Ansaldo, SPEA – Soc. Autostrade, NATO. Dal mese prossimo saranno
forniti specifici riferimenti tecnici per i differenti
ambiti.
CONTRIBUTO TECNICO DA:
I.C.S.-CENTRO SPERIMENTALE DI INGEGNERIA S.R.L.
Thalassemia, iniziative che hanno riscosso
notevole successo di critica e di pubblico. Nella
rassegna, organizzata dal M° Dino Carano,
tenutasi al Palazzetto dello Sport di Aversa,
gli allievi hanno offerto a Telethon, e quindi
alla ricerca, le loro esibizioni di danza classica
e moderna. Un particolare ringraziamento
anche ai genitori degli allievi che hanno voluto
sostenere i loro ragazzi in questo impegno
acquistando i biglietti che hanno consentito di
raccogliere i fondi donati alla fondazione.
Cinema di Informare
Cari lettori di INFORMARE, dopo un po’ di
pausa a causa di tanti impegni con gli speciali
e le news, e dopo la trionfante uscita del nostro numero di fine anno, oggi ritorniamo con
il nostro spazio dedicato ai film in arrivo nelle
sale prossimamente. Parliamo di un film che si
spera sarà epico come lo è stato il personaggio da cui è ispirato: HITCHCOCK.
TRAMA: Alfred Hitchcock, il maestro del brivido, la straordinaria icona cinematografica
nota per aver ideato alcune delle sequenze
più spaventose ed intriganti mai apparse sul
grande schermo, nascondeva un segreto:
una lunga ed intensa storia d’amore con una
donna forte e decisa, sua moglie Alma Reville,
nonché sua collaboratrice professionale.
Il film fa luce sulla loro relazione affascinante
e complessa.
E lo fa attraverso il racconto della loro avventura cinematografica più coraggiosa: la
lavorazione dell’inquietante thriller PSYCHO,
del 1960, che sarebbe stato il film più controverso del noto regista, nonché il suo maggiore successo. Alla fine di questa produzione
tumultuosa ed incredibile, nulla nel cinema
sarebbe più stato lo stesso. L’opera nata dalla
loro unione sentimentale e professionale che
cambiò per sempre il volto del cinema.
ATTORI: Anthony Hopkins, Scarlett Johansson, Jessica Biel, Helen Mirren, Ralph Macchio, Toni Collette, Danny Huston, James
D’Arcy, Michael Wincott, Kurtwood Smith, Mi-
chael Stuhlbarg, Judith Hoag, Wallace Langham, Spencer Garrett, Tara Summers, Currie
Graham
COMMENTO: Il trailer, ora disponibile un po’
dappertutto, mostra già il taglio che il regista
ha voluto dare al film: elettrico, carico di suspense, di dramma, di realtà e di pathos. La
biografia sembra abbastanza fedele alla vita
del grande maestro del brivido e si adopera
anche in romanzate che non disturbano, ma,
anzi, si spera che possano portare ad un’ammirazione più contemporanea di Hitchcock; un
po’ come successe con Jim Braddock con il
film diretto da Ron Howard, Cinderella Man.
Il cast selezionato è certamente di prim’ordine: Antonhy Hopkins nei panni del protagonista, Helen Mirren nella parte della moglie
di Hitchcock, Scarlett Johansson nella parte
dell’attrice, che dopo pochi minuti del film Psycho, si faceva accoltellare nella doccia; una
scena ormai epica e indimenticabile. Parliamo
di un passaggio cinematografico che ha segnato il genere Thriller, che solo con il grande
maestro ha potuto raggiungere, in un’epoca
con mentalità troppo retrograde, vette che mai
si sarebbero sognate.
REGIA: Sacha Gervasi
GENERE: Biografico
USCITA PREVISTA: 21/02/2013
DANIELE LA FATA
CINZIA PACIOLLA
Il gambling patologico
Il libro dello psicologo Daniele Manzo, “Il gambling patologico”, edito da Edizioni Psiconline,
si inserisce in un ambito molto delicato e tratta
un tema delicato, ma in un certo senso sottovalutato: il gioco d’azzardo patologico. Il modo
con cui viene trattato questo terribile cancro
della società si rifà ad un approccio molto personalizzato: una via di mezzo tra un manuale di psicologia ed uno spaccato letterario su
un mostro personale che molte volte non si
ammette di possedere (come gli alcolisti che
rifiutano il loro status). Scorrevole e leggero
nella lettura, il libro è pieno di informazioni utili,
dettagli tecnici e qualche statistica per permettere anche ai neofiti dello studio della mente
umana e delle sue complessità,
quanto il gambling sia a tutti gli
effetti una malattia mentale tanto
quanto può esserlo il disturbo di
personalità paranoide o l’Ipomania. L’opera segue un percorso
chiaro ed intuitivo che permette
al lettore di comprendere a pieno
la questione trattata.
Il primo capitolo è incentrato sugli strumenti per la diagnosi ed i criteri per le
classificazioni dei disturbi dimostrati nei soggetti in esame come sintomi della malattia;
nel secondo capitolo vengono mostrati quali
sono i percorsi neuronali che portano a questa
dipendenza con tanto di
schema illustrato;
nel terzo viene mostrato
uno spaccato degli effetti
di questa dipendenza sul
sistema sociale, si analizzano gli elementi dei
comportamenti antisociali,
impulsivi e disforici ed,
infine, nell’ultimo capitolo
l’autore dà speranza al lettore parlando dei percorsi
di guarigione (sia psicoterapeutici che farmacologici) e dell’importanza delle campagne di
sensibilizzazione a scopo preventivo.
DANIELE LA FATA
ONA: zero fibre di amianto in tutti gli ambienti !!!
Il giorno 14 novembre 2012, presso l’aula consiliare dei gruppi parlamentari di Roma, si è
tenuto il convegno organizzato dall’ONA (Osservatorio Nazionale sull’Amianto) dal titolo:
“Lotta all’amianto: il diritto incontra la
scienza”. L’obiettivo di tale manifestazione è
stato mettere in discussione l’attuale legge che
permette la tolleranza della soglia di amianto
a 100 fibre per ogni litro d’aria. Secondo gli
illustri relatori (Prof. Ronald Gordon, il Prof.
Morando Soffritti, il Prof. Gerardo Ciannella,
Il Prof. Claudio Bianchi e il Prof Pietro Sartorelli) è assolutamente inaccettabile tollerare
l’amianto in ambienti di lavoro e abitativi, infatti,
studi recenti accertano che anche il contatto
con una quantità minima di tale sostanza può
portare a conseguenze come leucemie e tumori… Pertanto, l’obiettivo è portare il limite di fibre
a ZERO!!!
In questa situazione emerge un grave contrasto tra due precetti costituzionali fondamentali
come il lavoro e la vita umana, ritenuta sacra.
Infatti, nel caso dell’ amianto, è un controsenso
permetterne la presenza, seppur minima, visto
che ormai è accertata la sua dannosità che porta in casi più gravi alla morte. L’ONA, inoltre, ha
rivolto un appello al presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, chiedendo la sua attenzione in merito. La redazione di Informare ringrazia l’ associazione ONA per il lavoro che svolge
e in particolare il dott. Virgilio Romano per la
cortesia avuta nell’inviarci materiale in merito.
Ricordiamo che il prossimo marzo il convegno
si ripeterà a Napoli, vi terremo informati nelle
prossime edizioni di Informare.
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9
RUBRICHE
Una giornata in favore dell’ ambiente
La mattina del 15 dicembre, come un fulmine
a ciel sereno, si è tenuta in Pinetamare una
manifestazione in nome del senso civico e
dell’amore per l’ambiente degna di plauso:
un folto numero di immigrati afroamericani,
con zelo e competenza, si sono prodigati in
un’opera di pulizia delle strade e spazi pubblici
e, in particolare, sono intervenuti con un’opera
incisiva, in quell’area degradata sorta nei pressi
della fermata esterna dell’M1. Noi di Informare
siamo andati subito sul posto per raccogliere in
esclusiva le dichiarazioni di una delle promotrici
dell’evento, Mimma D’Amico:
«Stamattina i cittadini di Pinetamare al loro
risveglio hanno visto qualcosa di inaspettato
ma bellissimo: tutti questi lodevoli volontari
immigrati che ripulivano le strade. »
Parlaci un po’ di questa iniziativa.
«Il centro sociale ex capanificio e il movimento
degli immigrati e dei rifugiati, che da tempo
sta ragionando sulla sensibilizzazione verso la
raccolta differenziata, ha deciso di occuparsi
direttamente dell’ambiente sul nostro territorio
con questa bella iniziativa. Noi siamo da tempo
in contatto con la Senesi ed il Comune perché
aspettiamo la raccolta differenziata e speriamo
che verrà realizzata porta a porta su tutto il
territorio, però ci rendiamo conto che ci sono
zone ancora non servite: pensate che sono solo
12 mila gli utenti serviti e questo è un numero
ancora basso e molte zone sono state scartate,
come quelle sulla domitiana, solo per alcuni
motivi “tecnici”, ma io penso che invece queste
zone siano un punto forte soprattutto quando
si vede un così folto numero di giovani che
partecipano per portare la differenziata al 51
% in modo da far diminuire la TARSU per tutti i
cittadini. Oggi il movimento degli immigrati e dei
rifugiati, che da sempre lotta per il diritto d’asilo,
con questa manifestazione dimostra che Castel
volturno sta cambiando a cominciare dalle
questioni ambientali che riguardano la salute di
chi ci vive, ma ci dobbiamo rendere conto che
tale cambiamento in positivo non può avvenire
senza il coinvolgimento diretto dei cittadini e
soprattutto degli immigrati».
L’iniziativa posta in essere va certamente lodata
ed è auspicabile che gesti del genere possano
ripetersi.
Tuttavia, non possiamo sottacere, considerando
il dovere di obiettiva informazione che si
impone, che l’area oggetto
dell’intervento di pulizia
della quale ci ha riferito
Mimma D’Amico, quella
nei pressi della fermata dei
pulizia, versava in quelle
condizioni
degradanti
purtroppo proprio a causa
della noncuranza e del
poco senso civico di molti
extracomunitari,
alcuni
dei quali dediti anche a
Foto a cura di Alessandro Barone
condotte illecite, i quali
hanno finanche divelto la
ricevere le opportune autorizzazioni per poterla
rete di recinzione che preservava l’area.
Del resto, quel lotto di terreno è di proprietà ripristinare.
privata ed il titolare sta ancora aspettando di
LA REDAZIONE
L’improvvisazione ha le gambe corte...
A Castel Volturno, da anni, si è radicata
una certa resistenza al cambiamento, sia dal
punto di vista sociale che economico. Tale
atteggiamento funge da deterrente per chi
ha ambizioni, per chi ha un progetto e per
chi vuole investire sul proprio territorio. Molti
imprenditori o comuni cittadini quotidianamente
provano con successo ad uscire dalla “palude”
e quando ci sono riusciti si scontrano con la
mentalità e la logica di una città dove l’ estrema
necessità trasforma l’abusivismo e l’illegalità
in consuetudine. Un imprenditore del campo
immobiliare, che ha scommesso sulle proprie
radici, sulla propria professionalità, si trova
a fronteggiare quotidianamente un esercito
invisibile di piccoli intermediari abusivi, venditori
improvvisati e persone che credono di poter
garantire dei servizi senza nessuna forma di
garanzia. Girando per il territorio, non risulta
difficile imbattersi in figure come “guardiani”
o “vigilanti” che si fungono come intermediari
di transazione e compravendite immobiliari,
spesso speculando sul reale valore del bene/
servizio e quindi fuori da ogni logica di merito.
Avere il controllo del territorio, per un ente, non
significa l’ordine pubblico, ma significa tutelare
lo stato di diritto di tutti i contribuenti e quindi
perseguire chi, non essendo riconosciuto dalle
leggi nazionali come professionista, danneggia
la comunità e, soprattutto, l’immagine del
territorio. Attrarre gli investimenti significa
minimizzare i rischi ed evitare le esternalità
negative di una terra che vive al di sotto delle
proprie potenzialità. L’arte di “arrangiarsi”
non può essere la regola di un territorio fatto
di capitale umano di eccellenza, ricchezze
ECCELLENZE DI CASTEL VOLTURNO
culturali e paesaggistiche, ma la temporanea
eccezione di qualcosa che sta cambiando.
RUBRICA A CURA DI: ANTONIO LUISE IMMOBILIARE
E-MAIL: [email protected]
UN GIUDICE ONORARIO SI RACCONTA...
Occhi vivacissimi e sorriso ironico, gesti armoniosi e figura sottile; l’insospettabile quarantina, un marito e un figlio, una laurea in giurisprudenza, tempo libero zero, ma disponibilità
totale verso chi ha bisogno di raccontarsi: R.F.
insegna, dall’anno scorso, diritto ed economia
politica al triennio per la formazione di ragionieri, un’iniziativa nata dalle buone volontà testardamente congiunte del Direttore della Casa
Circondariale di Forlì e della Preside dell’Istituto
per Ragionieri e Istituto tecnico cittadino.
Da poco R. F. è stata nominata anche giudice
onorario con funzione monocratica e si racconta: «È vent’anni che insegno: prima alle elementari, poi alle superiori. Mi piace perché la
gente mi interessa, ha sempre tanto da dire. No,
non ho scelto io di esercitare presso gli istituti
carcerari». Pregiudizi? E perché?
«A tutti può capitare di sbagliare: qui dentro
ci sono esattamente le stesse persone che ci
sono fuori, solo che hanno un problema in più.
No, non ho nessuna intenzione di farmi trascinare in una discussione sull’utilità del carcere,
tanto già sai come la penso. Qualche volta, imprigionare le persone serve a interrompere una
spirale di comportamenti delittuosi, inanellati e
correlati strettamente; un percorso in discesa
sul quale uno non ce la fa a fermarsi. Serve
anche a proteggere la società, è ovvio. Però la
detenzione è utile solo se riesce a fare in modo
che le persone detenute abbiano un sostegno,
qualcuno che le induca a riflettere, a ragionare
per capire che il reato non paga. E si deve fare
in modo che, all’uscita, gli ex detenuti non siano
emarginati, costretti nella situazione di prima,
quella che li ha indotti a delinquere. Il corso
per ragionieri ha questo compito, dare qualche
arma in più per ragionare e per difendersi».
Difendersi da che?
«Dalla tentazione. Certo che mi sta bene, anzi
benissimo: io credo fermamente alla funzione
della cultura nella vita delle persone. E poi ho
un’ottima classe, insegnare diventa un vero piacere. Quando mi è arrivata la nomina a giudice
onorario, mi sono detta: speriamo di non andare
al penale, invece, sono finita proprio lì e adesso
ne sono particolarmente soddisfatta».
Dicotomia ? E perché ?
«Ne ricavo la conoscenza completa di quel particolare settore della giustizia che riguarda la
pena. Uno sguardo a 360 gradi.
Dopo un anno che vado in carcere ho imparato molto: cose che fuori uno neanche se le
immagina. No, ho solo temuto un po’ la reazione
degli allievi detenuti, ma a torto evidentemente,
perché, fra noi, non è cambiato nulla. E poi, ora
che indirettamente so che cos’è il carcere, prima di comminare una pena detentiva ci penso,
ci rifletto a lungo.
Purtroppo, il giudice ha dei limiti ben precisi,
dettati dalla norma, e pochissima autonomia per
muoversi all’interno di questa. Insomma, meno
attenuanti, più aggravanti. Non puoi inventare
niente, invece, qualche volta ci vorrebbe più
spazio per le pene alternative. Ti faccio un
esempio: danneggiamento della cosa pubblica,
da uno a quattro anni. Di solito sono ragazzate
di soggetti incensurati, mi dispiace sporcargli la
fedina penale. Però è giusto che capiscano la
gravità del gesto, allora vorrei mandarli a spazzare le strade alle cinque del mattino: secondo
me sarebbe più educativo, ma la norma non
lo prevede. Le regole proteggono l’imputato
dall’arbitrarietà di chi è chiamato a giudicarlo.
E protegge anche il giudice: da quando sono
stata nominata, ogni tanto non dormo. Decidere
della vita di un altro è un peso che ti schiaccia:
solo la norma ti rassicura, confermandoti che
non potevi fare diversamente. Ma spesso non
è abbastanza: ci si sente soli e il peso rimane».
Il bilancio?
«Da insegnante, positivo. Da giudice è presto:
sono solo pochi mesi. Sì, faccio anche la mamma e la moglie». Bene?
«Non lo so, ci provo. Forse dovresti intervistare
mio marito e mio figlio».
LAURA CAPUTO
SITO INTERNET: ilblogdilaurait.blogspot.it
Sono 15 anni che lavoro attivamente nel mondo dell’associazionismo e con le Istituzioni per
lo sviluppo sociale, economico e culturale del
territorio di Castel Volturno, della Provincia
di Caserta e della Regione Campania e, mai
come oggi, sono convinto che sia in atto un
reale processo di rinnovamento morale della
Collettività e della Società Civile della mia Città. Negli ultimi mesi, infatti, quasi tutte le Associazioni di Castel Volturno si sono incontrate
periodicamente, a cadenza settimanale, fino a
raggiungere un traguardo che, a mio avviso,
non è mai stato raggiunto prima.
Ne è testimonianza l’elaborazione di un documento condiviso successivamente inviato a
tutte le massime Istituzioni europee e nazionali (Parlamento Europeo, Presidenza della
Repubblica, Regione Campania, Provincia e
Prefettura di Caserta, Comune di Castel Volturno) e agli organi di comunicazione.
Nel documento sono denunciate tutte le più
evidenti problematicità. Per risolverle le Associazioni richiedono un intervento straordinario
attraverso tutti i mezzi a disposizione dello Stato e della Comunità Europea.
Inoltre, per contrastare una rappresentazione
del territorio ormai massacrata dai mezzi di
informazione di massa, i firmatari hanno proposto compatti un messaggio positivo e propositivo. Il documento è strutturato in forma
d’invito alle Istituzioni, ai giornali e alle televisioni affinché partecipino alla manifestazione
pubblica del 30 gennaio 2013 alle ore 9:30
organizzata fra Pinetamare e Castel Volturno.
L’invito è formulato attraverso una richiesta di
cooperazione fra Enti Pubblici e Società Civile.
È proprio questa la novità rivoluzionaria del documento rispetto a ogni altra forma di protesta
del passato.
Le Associazioni, espressione della Collettivi-
tà locale, non
piagnucolano,
non chiedono
che i problemi
si risolvano da
soli o dall’alto,
con un semplice contributo
economico.
Al contrario,
esse richiedono che le Istituzioni, dallo
Stato al Comune, lavorino in partnership con
le Associazioni stesse, depositarie di una reale
conoscenza territoriale e portavoce dei desideri e delle prospettive future per la Città.
Il lavoro di coordinamento fra le Associazioni
non è stato facile. Sono state superate divergenze personali e si è stabilita una regola
ferrea: fuori la politica e le posizioni di partito.
Sono molti gli speculatori e i parassiti, nemici
del territorio, che stanno cercando, attraverso
articoli forvianti sui giornali, di far crollare questo ambizioso progetto.
Secondo me, non ce la faranno. Concludo
dichiarando che è un grande onore e piacere
cooperare con tutti gli altri Presidenti. Ma non
è stato solo lavoro. Se devo essere sincero mi
sono divertito molto e trovo che l’esperienza
mi abbia arricchito straordinariamente anche
da un punto di vista umano, oltre che professionale. Castel Volturno sta cambiando grazie
alle sue eccellenze, ovvero, grazie a quelle
donne e a quegli uomini che non hanno paura
di credere nella bellezza dei propri sogni e che
ci mettono il cuore e l’anima per realizzarli.
Cari Amici, tutti gli studenti e i giovani interessati alle mie pubblicazioni “Economic Development strategies. The USA experience
for Castel Volturno” e “Cultural Tourism
and Sustainable Development.
A Management Network for the Campania
World Heritage properties” con le bellissime
foto del grande architetto e fotografo castellano Gino Spera possono ritirarle gratuita-
mente, in formato elettronico, presso il Centro
Studi Officina Volturno.
A tal proposito, si ringrazia per la consueta
gentilezza e disponibilità Tommaso Morlando
e tutti i ragazzi di Informare e Officina Volturno. Colgo l’occasione per formulare a tutte
le persone che lavorano con impegno per lo
sviluppo di Castel Volturno i più sinceri auguri
di buone feste con tutto il cuore.
A CURA DELL’ARCH. ALESSANDRO CIAMBRONE
E-MAIL:
[email protected]
I commercianti
Sede Legale:
Via Zaccagnini snc,
81050 Francolise (CE)
Fraz. S.Andrea del Pizzone
Tel. 0823.502045 - 502053
Fax 823.502079 - 502963
10
I commercianti
di Piazza
Vittorio Emanuele
del
Centro
Storico
di Piazza Vittorio Emanuele
del
Centro
Storico
GIOIELLERIA
***
PICONE
MACELLERIA
RUSSO DOMENICO
di Sarah e Alessandra
***
MACELLERIA
RUSSO DOMENICO
Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039
UTILITÀ, SEGNALAZIONI E DIRITTO
informare@officinavolturno.com
ULTRADESIGN
Che rapporto intercorre tra il design degli
oggetti per la casa e l’artigianato? Esiste
una contiguità tra il falegname e la sedia?
La relazione tra il design e l’artigianato inquieta la storia del design dalle origini e si alimenta
particolarmente in un momento, come l’attuale,
in cui il mercato si contrae e le aziende storiche
soffrono la crisi dei consumi e sono coinvolte
nel crollo dell’immobiliare.
Premesso che i prodotti che popolano lo scenario domestico rappresentano un comparto
vivace del Made in Italy, è chiaro che senza innovazione nella concezione dei progetti non si
potrà resistere a lungo nella competizione.
Da qualche anno la Campania è protagonista
di un fenomeno nuovo che vede la nascita di
decine di microaziende orientate al design che
propongono lampade, divani, tavoli e complementi di arredo, ben realizzati e fuori dal “circuito milanese”, spesso autoprodotti, qualche volta
innovativi e quasi sempre più economici rispetto
ai listini internazionali perché utilizzatori di una
distribuzione alternativa e di prossimità.
Questa nuova produzione a chilometro zero,
fondata sulla esecuzione a regola d’arte e di
piccola serie, ha un
apparente legame con
il mondo artigianale,
ma in effetti ne usa solo alcune officine sopravvissute, innestando però una efficace comunicazione e una decisa sperimentazione. Non si
dimentichi che l’artigianato, viceversa, tende a
ripetere prodotti e processi consolidati, si fonda
sulla tradizione e diffida delle novità e del marketing. La bottega manifatturiera in genere non
investe, neanche in creatività, ma piuttosto tende alla conservazione di tipologie del passato e
produce solo “on demand”.
L’effervescenza di piccole produzioni autonome
campane si inserisce in uno scenario
che vede una esagerata disponibilità
di creativi, dovuta all’eccesso di offerta formativa, e una ridotta capacità
propositiva delle aziende storiche del
design italiano, indotta dalla crisi. Ma
non si tratta di design artigianale, bensì di qualcosa di indifferente al mondo industriale che, tra le suggestioni
dell’e-commerce e qualche caduta nel
bricolage, tenta una ricomposizione
degli operatori del design e ricerca
filiere interessanti per connettere la
produzione con il consumo, ma (an-
IL DIRITTO:
cora) non
propone modelli abitativi
nuovi.
Ringraziando il prof.
Cozzolino per la disponibilità, consigliamo di
seguire le attività dell’ADI direttamente dal sito:
www.adi-design.org/homepage.html
SE AVETE DOMANDE E CURIOSITÀ DA PROPORRE AL
PROF SALVATORE COZZOLINO SCRIVETE A:
[email protected]
LO ZUCCHERO FA MALE ?
Lo zucchero rappresenta 1/5 dell’apporto calorico giornaliero.
Vi state chiedendo com’è possibile?
Facile se considerate che si può arrivare anche a 1400 kcal al giorno derivate dal consumo di alimenti che contengono calorie vuote,
ma che fanno assolutamente male. Come lo
zuccherino per i cavalli, anche per gli esseri
umani e soprattutto le donne, lo zucchero rappresenta la giusta compensazione agli sforzi
fatti. In questo modo si instaurano delle reazioni di dipendenza non solo psicologica, ma
soprattutto biochimica, perché l’assunzione
esagerata di zucchero provoca proprio delle
reazioni di vera tossicodipendenza. Andando
ad analizzare lo zucchero si scoprirebbe che
è un alimento altamente nocivo, perché frutto
di trattamenti chimici che non sono necessari
(per renderlo invitante) e dannosissimi per la
salute, tanto che viene considerato la benzina
dei tumori. Oltre allo zucchero sono incriminate tutte quelle sostanze e alimenti che lo
contengono e che lo camuffano a norma di
legge nelle etichette, perché dietro ci sono
degli interessi commerciali enormi.
Di zucchero si tratta quando si legge destrosio, miele, fruttosio ecc. in questo modo si
possono avere delle quantità enormi di zucchero, che però si polverizzano usando nomi
diversi. Gli esperti propongono di introdurre
regole severe come, ad esempio, tassare tutti
i cibi e le bevande che includono zucchero
Rubrica a cura dello studio di commercialisti di
Antonietta Morlando via Gramsci 19, Napoli
[email protected]
Equitalia deve rispettare dei limiti ben precisi se intende iscrivere
ipoteche su immobili. Si tratta di una novità in vigore dallo scorso
aprile 2012. La legge stabilisce infatti che l’Agente della riscossione
non può iscrivere ipoteca se l’importo complessivo del credito per
cui si procede è inferiore a 20 mila euro.
Esso, inoltre, non può iscrivere ipoteca nei confronti del contribuente
che ha ottenuto la rateazione. L’ipoteca è iscrivibile solo se l’istanza
di rateazione è respinta o se il debitore decade dal beneficio della
rateazione. Tali nuovi limiti alle iscrizioni ipotecarie sono validi però
solo per i procedimenti in corso da marzo 2012 (data di entrata in
vigore della legge).
La nuova legge ha cambiato anche le regole per quanto riguarda gli interessi di mora.
Essi dovranno essere calcolati non più sull’intero debito iscritto a ruolo ma solo sul credito
originario (al netto di sanzioni e interessi). La misura degli interessi fiscali applicabili al
versamento, alla riscossione e al rimborso dei tributi può essere stabilita esclusivamente dal
Ministero dell’Economia e delle Finanze e comunque non oltre un solo punto percentuale
rispetto al tasso legale (in precedenza erano tre punti percentuali).
Ricongiunzioni gratuite e altre misure previdenziali nella legge di stabilità
La legge di stabilità contiene anche misure previdenziali: le ricongiunzioni tornano ad essere
gratuite ma solo per i lavoratori fuoriusciti dal pubblico impiego ed iscritti alla gestione Inps
entro il 31 luglio 2010. Vengono, inoltre, salvaguardati altri 10.300 lavoratori esodati.
Per quanto concerne i congedi parentali ora anche in Italia potranno essere a base oraria.
L’Inps effettuerà 150mila verifiche straordinarie all’anno fino al 2015 per controllare i titolari
di assegni di invalidità civile, cecità, sordità, handicap e disabilità per stanare chi non ha i
requisiti sanitari o reddituali. A pagare il conto maggiore sarà il Fondo per la detassazione dei
salari di produttività che dovrà finanziare il costo delle ricongiunzioni previdenziali. Insomma
a rimetterci saranno i lavoratori e le imprese.
aggiunto, vietandone la vendita vicino alle
scuole e ponendo dei limiti di età alla possibilità di acquistarli. Non si tratta solo di alimenti, ma anche di bevande, in primis quelle
energetiche (?). Diffidate dalle bevande con
l’ etichetta “senza zucchero”, scritta che si
dovrebbe tramutare nella più veritiera “senza
zucchero apportato” visto che anche in un
semplice succo di frutta, c’è una quantità appartenente allo stesso frutto. Ma come tante
altre cose, il segreto è non esagerare, NON
ABUSARE di questi prodotti, magari con una
dieta più salubre e Naturale, valorizzando di
più la cucina mediterranea e cercando di evitare bevande energetiche o con grandi quantità di zucchero.
FABIO PARADISONE
Rubrica a cura del dr.
Carmelo
Pulella
Cari amici, parlando
di crisi, di difficoltà
economiche,
certamente le cure
odontoiatriche
possono incidere
sul badget familiare, pertanto sono numerose
le persone che fiduciose si rivolgono a strutture
convenzionate, per risparmiare.
La mia personale opinione in generale è che
normalmente riceviamo quello che paghiamo,
anzi a volte meno, e pertanto se pensiamo che
rivolgersi a strutture convenzionate con il SSN
possa risolvere i nostri problemi economici,
questo in parte è vero, ma non sempre lo è da
un punto di vista clinico/qualitativo.
Dico in parte, perché spesso il paziente è anche
chiamato a partecipare ai costi, specie se
necessita della protesi.
La problematica, per i pazienti, è che per la
maggior parte di queste strutture il bene più
prezioso è il tempo e quanto trarre, in termini
di profitto, da quella ricetta, e non il benessere
fisico del paziente.
Questa valutazione scaturisce dalla esperienza
di un gran numero di giovani colleghi che, solo
in queste strutture trovano lavoro, sottopagati,
perché poco abili e privi di esperienza clinica.
Pertanto, mediamente, chi organizza il lavoro
ed esegue la prima visita con il piano di
trattamento, ha 6/7 mesi di esperienza, mentre
gli operatori sono proprio alle prime armi. Tutto
questo perché lo scopo di queste strutture è di
produrre danaro che, tra l’altro, verra recuperato
Per il tuo sostegno chiama il 331.5907602 - 081.5097039
La Quinta sezione della Corte di Cassazione segna un passaggio fondamentale in
tema di accattonaggio: “Chi costringe un
bambino a chiedere l’elemosina va condannato per riduzione in schiavitu’”. Difatti, i
giudici di legittimità ha nno chiarito che il
fatto che l’accattonaggio sia considerato
“un sistema di vita” nella tradizione Rom
non salva dalla condanna. La Corte Suprema, seguendo tale orientamento, ha confermato la condanna a sei anni di reclusione
per il reato di riduzione in schiavitu’ inflitta
dalla corte d’assise d’appello di Catanzaro
ad un quarantacinquenne romeno. L’uomo
era finito sotto processo per aver “sistematicamente e continuativamente” costretto
alla “pratica umiliante” dell’elemosina a
Cosenza la figlia, di soli 10 anni, della
propria convivente”. “La bambina, era “obbligata a dedicarsi all’accattonaggio dalla
mattina alla sera sotto minaccia da parte
dell’imputato. La piccola raccoglieva somme di denaro per consegnarle a fine giornata ai genitori. L’imputato ha eccepito lo stile
di vita dei rom come scriminante per evitare
la condanna, ma la Corte ha chiarito che
“commette il reato di riduzione in schiavitu’
colui che mantiene lo stato di soggezione
continuativa del soggetto, senza che le sue
abitudini culturali escludano il reato.
Quando
l’accattonaggio
configura la
riduzione
in schiavitù
Autore:
Avv. Fabio Russo
e-mail:
avv.fabiorusso1975@
libero.it
Tel : 3476595190
Cari amanti degli animali,
tantissimi Auguri per Natale e per l’anno Nuovo 2013.
Per favore continuate ad aiutarci a raggiungere l’obiettivo:
OGNI CANE E OGNI GATTO HA UN PADRONE CHE LO CURI
MAI PIU’ CANI E GATTI CHE VIVONO
PERMANENTEMENTE IN STRADA O IN
CANILI/GATTILI!!!
Grazie mille per il suo aiuto e cordiali saluti
Dorothea Friz, DVM
www.legaproanimale.com
www.fondazionemondoanimale.com
Prevenzione Dentale
a mesi se non anni di distanza. E’ evidente a
tutti che l’impersonalità di questi studi, oggi ti
cura il dr Bianchi, domani il dr Rossi, è legato
solo al principio della produttività.
Per cui è ben chiaro che produttività fa coppia
con interesse economico, e che nessun
imprenditore anticipa il proprio danaro per
produrre un bene, cosa o servizio, che non
sia certo di recuperare con un ampio margine
principalmente se a distanza di tempo.
Inoltre, il concetto di fidelizzazione del
paziente non è sentito, in quanto il numero di
queste strutture è esiguo e pertanto per poter
usufruire dei loro servizi è, a volte, complesso
in termini di tempo. Cosa ben diversa sono le
strutture ospedaliere e quelle universitarie dove
i giovani lavorano sempre sotto il controllo di
colleghi di certificata esperienza e capacità,
ma dove, però, i costi sono molto vicini a quelli
dell’odontoiatria privata.
L’odontoiatria è una branca che non concede
sconti in termini di qualità, sia di prodotti
utilizzati che di professionalità impiegate,poiché
ognuno di noiper determinate terapie risponde
in maniera diversa alle terapie praticate.Basti
pensare alle terapie per le malattie gengivali o
agli impianti.Per cui oltre alla variabile materiale
utilizzato, capacità e competenza dell’operatore,
protocollo applicato, vi è la risposta da parte
dell’organismo. Pertanto aspirare alla migliore
terapia possibile è consigliabile per tutti, in
quanto il nostro organismo non sempre accetta
delle soluzioni intermedie ma anzi a volte
queste scelte producono un effetto inverso, in
termini di benessere.
Il consiglio: è preferibile dilazionare nel tempo
le terapie, ma scegliere un professionista
valido e preparato, con il quale concordare
un piano economico distribuito nel tempo,
compatibilmente al piano di trattamento.
Come ci raccomandavano i nostri genitori” chi
va piano va lontano”.
Un saluto
Per qualsiasi ulteriore informazione ci
si può rivolgere presso lo studio sito al
Viale delle Mimose 60, Pinetamare, Castel
Volturno. Tel: 081 5094848,
e-mail: [email protected]
11
Viale degli Oleandri, 22
Aperti da Martedì a Sabato
8:30 - 19:30 (orario continuato)
Tel.081 509 55 83
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Io me lo merito e ci credo, perchè Castel Volturno è la mia città