llaa RReeppuubbbblliiccaa GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012 CRONACA ■ VII TORINO La Regione fa sua la “spending review” Un team studia i possibili risparmi, obiettivo: 30 milioni ogni anno MARCO TRABUCCO NCHE la Regione Piemonte ha avviato al sua spending rewiew. Come il governo infatti la giunta Cota ha cominciato un programma di revisione totale del bilancio per cercare di ridurre la spesa eliminando sprechi, ridondanze e così via. E come il commissario governativo Enrico Bondi anche l’assessore al Bilancio regionale Giovanna Quaglia, aiutata in questa operazione dal collega alla Sanità Paolo Monferino e da un altro ex manager Fiat Ferruccio Luppi (che Cota ha voluto al suo fianco come consulente proprio per questo tipo di operazione) presenterà en- A tro la fine di giugno alla giunta prima e poi al Consiglio regionale un cronoprogramma degli interventi e un’ipotesi sui possibili risparmi. Le cifre potrebbero essere consistenti: la spesa «aggredibile e riducibile» nel solo bilancio regionale (esclusa al spesa sanitarie e quella per i trasporti) è valutata in circa 350 milioni e il risparmio alla fine potrebbe essere anche superiore al 15 per cento. Una trentina di milioni l’anno per i prossimi tre anni, insomma. A questi si devono aggiungere i risparmi nella sanità (cui Monferino sta lavorando da tempo e che lo stesso assessore ah ipotizzato possano raggiungere cifre importanti tra i 300 e i 500 milioni l’an- “ASSISTENTE” L’assessore Paolo Monferino assisterà la collega Quaglia no) e quelli del settore trasporti. «Ne abbiamo già parlato anche con il governo e la logica che seguiremo sarà la stessa di Bondi» spiega Quaglia. Due in concetti fondamentali dell’operazione che è stata sancita con un articolo specifico nella recente finanziaria regionale: «Uscire dalla spesa storica e cioè analizzare tutte le voci di uscita del nostro bilancio senza dare nulla per scontato, ma cercando di capire se e dove hanno ancora un senso. E qualificare la spesa: insomma vogliamo capire se ha ancora senso “comprare pane e patatine” come si è sempre fatto - dice Quaglia - e soprattutto decidere quanto pane ci serve davvero e a quale prezzo». Molti i setto- Sanità, riforma impugnata Il governo cambia idea L GOVERNO ha ritirato l’impugnativa contro la legge di riforma del sistema sanitario regionale del Piemonte. Il Consiglio dei ministri ha infatti deliberato di non dare luogo al provvedimento che la scorsa settimana aveva allarmato l’assessorato e riguardava l’estensione dei contributi ai consorzi socio-assistenziali per cui sarebbe mancata la copertura finanziaria. «Una decisione che ci aspettavamo e che ci pare scontata», dichiara l’assessore regionale Paolo Monferino, il quale spiega che la decisione arriva dopo le controdeduzioni presentate dal Piemonte al ministero degli Affari regionali. «Abbiamo chiarito che non è necessaria alcuna copertura finanziaria perché il fondo rimane invariato ma viene diversamente distribuito fra gli enti gestori». (s.str.) I OTTAVIA GIUSTETTI S E il ragioniere capo fu assunto “ad hoc per coprire una falsificazione già decisa dai vertici” ha portato in carcere Ravazzano (e indagati Vandone e Fabbio) con l’accusa di falso, abuso d’ufficio e truffa aggravata. E riporta alcuni passaggi degli interrogatori del dirigente responsabile del Servizio finanziario rimosso per far posto a Ravazzano e di funzionari che raccontano come fu «truccato» il bilancio del 2010 per rientrare nel patto di stabilità. Sapendo di esse- © RIPRODUZIONE RISERVATA Il caso Il retroscena ONO l’ex sindaco Piercarlo Fabbio, l’ex assessore al Bilancio Luciano Vandone e il ragioniere capo Carlo Alberto Ravazzano («assunto ad hoc per coprire una falsificazione di bilancio già decisa dai vertici») insieme agli altri ex assessori e a 23 consiglieri di maggioranza (per cifre inferiori) a dover risarcire il danno erariale per il mancato rispetto del Patto di stabilità del Comune di Alessandria nel 2011 e per i danni subiti dall’amministrazione in conseguenza della presunta truffa aggravata ai danni dello Stato. L’importo complessivo da restituire è di 10 milioni come notificato dalla Procura della Corte dei conti del Piemonte. Gli artifici di bilancio Il documento ripercorre parte degli atti dell’inchiesta penale che ri «aggredibili»: il personale (Il blocco del turn over porterebbe un risparmio notevole), gli acquisti di beni e servizi i consumi, i contributi consolidati negli anni e magari da tempo sottoutilizzati dagli interessati. Ieri mattina è stata convocata una giunta straordinaria in cui l’operazione è stata spiegata agli assessori. La prossima settimana verranno convocati tutti i direttori: «Questa operazione - conclude l’assessore - ha un senso infatti solo se include tutti gli interessati e se parte dal basso. Nessuno come chi lavora nei singoli settori può sapere dove e come si può risparmiare. Ed è quello che faremo». SOTTO INCHIESTA L’ex sindaco di Alessandria Piercarlo Fabbio (Pdl) è indagato per truffa aggravata, falso e abuso d’ufficio © RIPRODUZIONE RISERVATA L’atto di accusa della Corte dei Conti che chiede 10 milioni di risarcimento allo Stato Così Alessandria è andata in rosso Tutti i trucchi della giunta Fabbio re ben lontani dal raggiungere gli obiettivi «gli amministratori (assessore al Bilancio e dirigente) “stralciano” dal rendiconto 2010 scrive il magistrato contabile - una serie di impegni di spesa regolarmente assunti, per i quali non si era proceduto nel corso dell’esercizio al relativo pagamento, in tutto o in parte». «Questa tipologia di correttivi - scrive ancora - idonei a riallineare il bilancio furono adottati anche per gli anni precedenti». Quali finti tagli? Sindaco e assessore tentano di risolvere il problema spostando sul bilancio dell’anno successivo spese già predisposte con determine, in modo da ridurre le uscite per una cifra sufficiente a evitare il buco. Depennano le spese per le utenze dell’acqua e del riscalda- mento; quelle per il trasporto degli alunni delle scuole; i servizi e il trasporto dei disabili; per le mense scolastiche; la partecipazione al Teatro regionale alessandrino e così via fino a raggiungere un «falso risparmio» di 8 milioni e 800 mila euro. Una giunta «informale» Queste correzioni vengono presentate su un documento in Offerta valida portando questa pagina pubblicitaria A.Z. srl metalli preziosi Torino la tua idea di cucina Tel. 011-2672959 Cell. 347-7150352 Via Milano, 3F - Torino - Tel. 011 5213532 www.lecucinetorino.com una riunione informale della giunta del 29 gennaio 2011, alla quale sono presenti il sindaco Fabbio, l’assessore Vandone e il dirigente Ravazzano e alcuni assessori della giunta. Nulla viene verbalizzato. Gli assessori presenti raccontano più tardi davanti al magistrato come il sindaco «accennò alla regolarità del rinvio di spese al successivo esercizio in quanto, a detta sua, erano stati interpellati autorevoli professionisti i quali avevano avallato l’operazione ritenendo che la stessa fosse in osservanza alla normativa». Lo stesso documento «illegale» venne ratificato poco dopo dalla Giunta e approvato, con un acceso dibattito dell’opposizione e della Lega che in quell’occasione esce dalla maggioranza, in Consiglio comunale, nonostante il parere contrario dei Revisori dei conti. I gettoni non si tagliano Crescono invece le spese per il personale e gli incarichi di collaborazione, i gettoni di presenza dei consiglieri non vengono ridotti del 30 per cento come previsto per le amministrazioni fuori dal Patto. Il bilancio a fine 2010 presenta residui passivi pari a oltre 78 milioni di euro, il 125 per cento in più rispetto al 2006. © RIPRODUZIONE RISERVATA T1 T2 PR CV LA STAMPA GIOVEDÌ 31 MAGGIO 2012 Cronaca di Torino 55 Diario il caso Via Genova, rapina in gioielleria Commercianti picchiati col calcio di un fucile MARCO ACCOSSATO Rapina brutale, altro ieri, nella gioielleria di via Genova 123. Due rapinatori hanno colpito con il calcio del fucile e preso a pugni la titolare dell’attività e il padre di 73 anni. Contusioni e tanta paura. I banditi si sono fatti consegnare oggetti preziosi e il denaro contenuto nella cassa. I due sono entrati in mattinata, in- Sul caso indaga la polizia dossando caschi da motociclista. «Avevano un forte accento meridionale» hanno detto i gioiellieri agli agenti della polizia. Uno impugnava un fucile a canne mozze. Hanno urlato, ordinando di aprire la cassaforte. Uno dei rapinatori ha colpito con un pugno al volto il padre della titolare. L’altro si è accanito sulla figlia, 45 anni, colpendola al volto col calcio del fucile. I banditi sono poi fuggiti in scooter verso piazza Carducci. I itirata dal governo l’impugnativa contro il capitolo sull’articolazione territoriale tra enti gestori e servizi socio-sanitari della riforma sanitaria, il Piemonte si prepara a varare un grande piano di comunicazione per descrivere le eccellenze della nostra Sanità e «controbilanciare la serie di inevitabili criticità collegate in particolare alla riconversione o alla chiusura di alcuni ospedali». Lo fa (annunciato ieri mattina da Nicola Longo, consulente della Nemea Servizi per la Regione) durante l’incontro con gli uffici di comunicazione di Asl e ospedali, partendo dal libro nero della Sanità, il cahier de doléances, cioè i temi su cui «giornalisti polemici e i cittadini critici» potrebbero dare filo da torcere alla giunta Cota. Pri- R Alla stazione di Porta Nuova Un tetto e un ambulatorio per chi non ha casa Sanità, il libro nero punto per punto Se le ferrovie sono le arterie di una nazione, da ieri nella stazione di Porta Nuova batte un cuore nuovo, quello dei senza dimora. A loro sono dedicati la casa di ospitalità notturna e l'ambulatorio medico in via Sacchi 47 e 49. Otto posti letto, nuovi arredi e un ampliamento degli spazi a disposizione di senzatetto e Fassino all’inaugurazione operatori sociali. Il progetto è stato realizzato da diversi soggetti fra cui le Ferrovie dello Stato, che hanno concesso in comodato d'uso gratuito i propri locali alla Città; a finanziare i lavori è stata l'associazione Enel Cuore Onlus con 280 mila euro. All'inaugurazione era presente il sindaco Piero Fassino: «L'assistenza non deve essere episodica». I locali di via Sacchi sono gestiti dalla cooperativa sociale Animazione Valdocco. La Corte dei Conti dà il via libera alla riforma Superfondazione dell’Arte I L’ANALISI «Non solo malasanità» L’elenco delle criticità presentato ieri agli uffici stampa di Asl e Aso mo: «L’alto tasso di ospedalizzazione dovuto alle carenze della rete territoriale e all’assistenza domiciliare e residenziale». Secondo: «Il non corretto uso del Day hospital». Terzo: «La non reperibilità dei medici di base nelle ore notturne e nei fine settimana». Quarto: «La non appropriatezza di alcune prestazioni». Quinto: «Le lunghe liste d’attesa per alcune prescrizioni che a volte generano il ricorso a strutture di altre Regioni». E poi: «La vetustà degli edifici», la «disomogeneità nella distribuzione delle strutture sul territorio» con «un’ineguale o una sovrapposizione dei servizi», fino «all’inefficienza gestionale delle strutture di piccole dimensioni». Diciotto agenzie creative si confronteranno per proporre un format vincente che riunirà sotto un unico e nuovo logo l’informazione istituzionale online, quella su carta, totem, opuscoli informativi, un video di illustrazione del piano Sanitario, e le «pillole» da 30-60 secondi attraverso le quali l’assessore alla Sanità, Paolo Monferino, affronterà in rete i temi di attualità destinati anche alla stampa. Costo del progetto? Non è stato co- Dare della Sanità piemontese un’immagine serena e rassicurante: è l’obiettivo del nuovo piano di comunicazione istituzionale che la giunta sta per varare municato, ma l’iniziativa segue di poco un altro corso sulla comunicazione, dedicato ai commissari di Asl e Aso, che fece clamore perché l’ultima data di «lezione» prevista era successiva alla scadenza dei mandati. «Una sanità in salute fa bene a tutti», dirà lo slogan del grande piano. Fa parte di un progetto più ampio avviato il 9 marzo e coordinato dal direttore della comunicazione istituzionale della giunta, Luciano Conterno, e dal direttore risorse umane e patrimonio, Maria Grazia Ferreri, «per valorizzare le risorse della Comunicazione Regionale». L’incontro è stato in realtà qualcosa di più della semplice illustrazione di un piano di comunicazione. Il senso è chiaro: dare della Sanità piemontese un’immagine positiva e rassicu- bio delle informazioni clinirante. Agli addetti alla comuni- che», l’assenza «di un sistema cazione di Asl e Aso è stato an- informativo in rete», la «dupliche annunciato che, d’ora in cazione di attività amministrapoi, la rassegna stampa verrà tive che determina diseconocentralizzata e affidata sempre mie e sprechi come i 106 main consulenza a una nuova gazzini con centinaia di milioni Agenzia, al costo di mille euro di euro di farmaci immobilizzal’anno per Asl, malgrado tutti ti». Infine: «L’organizzazione gli uffici stampa del lavoro, rigigià oggi provveIL CAMBIAMENTO da, con una pludano individual- «Una Sanità in salute ralità di contratmente alla raccolti di lavoro e basfa bene a tutti» sissima mobilità ta degli articoli. sarà il nuovo slogan dei lavoratori». Ma esistono, secondo il Piano Per la prima operativo di comunicazione re- volta il Piano non «si impegionale 2012-2015, almeno altre gna» soltanto, ma «prometquattro criticità, di carattere te». Così si legge sulle slide meno assistenziale e più gestio- presentate agli uffici di comunale: «Le oltre 700 applicazioni nicazione. Promette fra l’altro informatiche in uso nella Regio- «più risorse per le attività del ne che impediscono ai vari si- volontariato». stemi di dialogare nello [email protected] Una regia sola per Rivoli e Gam «Ci vuole più collaborazione tra Rivoli e Gam. Non è possibile che i due principali musei del contemporaneo lavorino su fronti diversi, anziché rafforzare insieme il posizionamento di Torino». L’appello all’unità è la sintesi di un incontro che gli assessori di Regione e Comune, Coppola e Braccialarghe, hanno avuto negli scorsi giorni, a proposito degli sviluppi della su- Un allestimento alla Gam perfondazione dell’arte. La gestione sinergica partirebbe proprio da Rivoli e Gam: l’intesa Braccialarghe-Coppola va nella direzione di un programma comune. Inoltre, Città e Regione sono scese a più miti consigli, concordando una maggiore partecipazione dell’ente di piazza Castello nella designazione dei direttori. [L. TOR.] I LA POLEMICA DENTRO SEL La protesta L’assessore Pellerino e gli asili “Non capisco le critiche interne” «Nel partito c’è stato un lungo confronto prima della decisione» La prima reazione è stata feroce. Quasi un aut aut. La seconda più misurata: nei toni più che nei contenuti. Resta il fatto che la delibera sui nove asili nido da affidare in concessione continua a lacerare gli animi in Sinistra e libertà. Il partito dell’assessore all’Istruzione Pellerino. Il partito che più l’avrebbe dovuta sostenere in questa fase e invece l’ha quasi isolata, almeno secondo lei. Ora l’assessore non ci sta a rimanere con il cerino in mano, accollandosi la responsabilità di una delibera che, spiega, è stata votata da tutti. «Curto compreso», dice, alludendo al segretario provinciale e capogruppo in Comune di Sel, che continua a smarcarsi dal provvedimento con cui Palazzo Civico ha deciso di affidare all’esterno nove asili nido. «La verità», spiega Pellerino, «è che questa delibera è stata a lungo dibattuta. C’è stato un confronto a tutto campo: assemblee pubbliche, sedi di partito, riunioni di maggioranza, giunte, commissioni comunali, Consiglio. In tutte queste sedi Curto era presente e ha contribuito alla discussione. Ci sono state modifiche, richieste anche da Curto e accolte. Poi si è votato: e tutti l’hanno approvata. Ora non capisco perché qualcuno continui a criticare». Il riferimento è fin troppo esplicito. Ed è diretto al capogruppo che mai ha digerito la delibera, eppure l’ha votata. Tanto che in alcuni ambienti del partito comincia a farsi largo una questione: il doppio ruolo di Curto, capogruppo e segretario al tempo stesso. Pellerino affronta così il nodo: «L’azione di indirizzo politico, come segretario, non sempre si può conciliare piena- Un’immagine della recente protesta delle maestre precarie davanti al Comune Ora, a contestare, sono anche i genitori degli allievi dei 9 asili mente con i vincoli imposti dal ruolo di amministratore». Una puntura che il capogruppo schiva: «Questa vicenda è troppo importante per trasformarla in polemica politica. Riguarda bambini e lavoratrici per cui finora mi sono battuto. Restiamo al meri- to: l’assessore lavori su questo, ora ci aspettiamo che il bando sia coerente con la delibera». Un’azione che, invece, Pellerino rivendica. «Quella delibera era l’unico modo per non chiudere gli asili, visto che non potevamo più assumere. E io mi sono impegnata per cercare il contributo della Compagnia di San Paolo, e mi sono battuta perché le nuove educatrici venissero assunte con il contratto di Federcultura». Ieri è toccato a Monica Cerutti, membro della segreteria nazionale di Sel, provare a riportare il sereno: «In questa situazione complessa Sel ha giocato una doppia partita, nell’esecutivo e nel consiglio. Così in alcuni momenti è sembrato ci siano state divergenze di vedute fra assessora e consiglieri. Una dialettica, non una crisi. Del resto è utile ribadire la piena fiducia nell’operato dell’assessore». [A. ROS.]