Poste Italiane S.p.A. - Spedizione A.P. D.L. 24/12/2003, n. 353, conv. in L. 27/02/2004 n. 46 - Cagliari ·Anno XXII numero 540 del 30 Giugno 2011 ·Euro 1,00 Carbonia SETTIMANALE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA SULCIS-IGLESIENTE www.gazzettadelsulcis.it · e-mail: [email protected] DISASTRO AMBIENTALE A CORTOGHIANA pagina 8 PORTOVESME SRL AI NASTRI DI PARTENZA GLI INVESTIMENTI T utto è pronto e tra una settimana partiranno gli investimenti in Portovesme srl. Si tratta, com’è noto, di circa 300 milioni di euro, cui si spera possano aggiungersi altri 20 milioni per il riavvio del polo piombo. Al momento sono in pole position i lavori del potenziamento del polo zinco elettrolitico e l’insediamento del primo parco eolico di autoproduzione di corrente per gli impianti in questione. A tenere a battesimo i nuovi lavori, che dureranno circa due anni con l’impiego di circa 300 unità lavorative d’imprese esterne, saranno i tecnici della multinazionale spagnola Tecnicas Reunidas i quali sono possessori del know-how tecnologico di cui verrà dotato Portovesme srl. L’impianto elettrolitico dello zinco verrà portato ad una condizione da consentire il raddoppio delle produzioni, che passeranno dalle attuali 80 mila a circa 160-180 mila tonnellate annue. Esso, per modernità, sarà il primo in Europa e il terzo al mondo (Namibia in Africa, Giappone, Sulcis). Ciò consentirà di potenziare le produzioni con rese maggiori rispetto alla condizione attuale e darà pieno affidamento tecnologico proprio in virtù della sofisticata tecnologia che verrà impiantata da Tecnicas Reunidas. Ma se l’impianto zinco e la parziale correzione energetica di Por- Portovesme tovesme srl inducono al positivo, vi è anche l’altra notizia tanto attesa e che dovrebbe essere ufficializzata entro fine luglio. Si tratta della riattivazione, previa riconversione di alcuni settori strutturali, dell’impianto piombo, il vecchio Kivcet, per il quale i tecnici stanno studiando minuziosamente quali migliorie da apportare. Dall’esito di questo impegno dipenderà anche la ripresa produttiva della raffineria di San Gavino, dove le maestranze sono in cassa integrazione. pagina 4 IL PREMIO EUROPEO DEL PAESAGGIO PER CARBONIA GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITA’ IGLESIAS IL PROGETTO DI GINETTO PERSEU Tra qualche giorno Iglesias conoscerà quali saranno le linee programmatiche che il neo Sindaco Ginetto Perseu vorrà far conoscere ai suoi concittadini. Le prime mosse sembrano caratterizzarsi da un’accentuata prudenza, anche perché i problemi da affrontare sono tanti e tutti hanno necessità di analisi e di valutazioni ponderate. Conoscendo il metodo di lavoro del neo Sindaco di Iglesias Ginetto Perseu, c’è da supporre che esso sarà caratterizzato da “piccoli passi e con ordine”. Ora, però, c’è da capire se l’iniziale prudenza è dettata da voglia di fare bene fin dall’inizio, oppure se all’interno della coalizione ci sono ancora assetti non definiti, compreso l’Assessorato dell’Urbanistica rimasto in capo allo stesso primo cittadino, in attesa di trovare un tecnico di comprovata professionalità. E c’è da supporre che fino a quando non verrà risolto quest’ultimo problema il Sindaco Perseu non vorrà annunciare le sue linee programmatiche i cui capisaldi sono ben noti. Ma se i vari Piani strettamente collegati alla vita amministrativa cittadina incombono, non meno importanti Ginetto Peseu sono gli altri impegni del territorio: aree da bonificare, recupero di progetti di riconversione di vecchie strutture minerarie, servizi come la raccolta differenziata dei rifiuti urbani, accelerazione dei Piani Strategico, Mobilità, Urbanistico Comunale e Edilizio convenzionato. Ma questi elementi sono già presenti nell’agenda del Sindaco Perseu, il quale al momento, e con priorità, ha da completare la lettera d’incarico di Assessore all’Urbanistica e Piani di Sviluppo. La competenza del proponendo Assessore dovrà essere fuori discussione e non potrà essere ricercato in qualche sezione di partito o tra gli amici di merenda di qualche gruppo. pagina 7 Da una terra estrema ... Un vino intenso Carignano del Sulcis VENDITA PROMOZIONALE FORMUFFICIO.IT Rag. Francesco Manca Presso il Punto Vendita della Cantina Vini confezionati: 6 Bottiglie al prezzo di 5 (anche assortite) Carbonia Concessionario Buffetti Forniture articoli per ufficio Libri giuridici e per corsi Vendita assistenza personal computer Via Gramsci, 31 - Carbonia Tel. 0781.671162 Fax 0781.675299 Con il progetto dal titolo Carbonia Landscape Machine la città di fondazione sarda ha vinto l’edizione 2010-2011 del Premio europeo del paesaggio fra i 14 Stati membri partecipanti, con le seguenti motivazioni: «... questa esperienza esemplare, che mira a riqualificare in una prospettiva di sviluppo sostenibile il paesaggio moderno, urbano e minerario del XX secolo, soddisfa pienamente tutti i criteri del premio del Paesaggio, dimostrando che lo sviluppo sostenibile del territorio può essere raggiunto attraverso la partecipazione pubblica a tutti i livelli e la progressiva sensibilizzazione delle comunità”. La Facoltà di Architettura di Cagliari, avendo contribuito al raggiungimento di questo risul- tato, ha organizzato, venerdì 24 giugno scorso, una giornata nella quale il progetto è stato presentato alla pubblica opinione e al mondo scientifico accademico. Tra gli altri, presenti, anche il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, il Sindaco della città di Carbonia e il Presidente della provincia Carbonia Iglesias. pagina 11 Vini sfusi: 5 Litri al prezzo di 4 ORARI DI APERTURA Dalle ore 9,00 alle ore 12,00 dal lunedì al venerdì Dalle ore 9,00 alle ore 12,30 sabato CANTINA DI CALASETTA - SOC. COOP. AGRICOLA CALASETTA (CI), VIA ROMA N. 134 Tel. 0781.88413 - [email protected] 2 Regione numero 540 del 30 Giugno 2011 L’ASSESSORE GIORGIO LA SPISA FIDUCIOSO SUL FUTURO ISOLANO “La Sardegna soffre ancora per alcune storiche difficoltà strutturali e per la crisi senza precedenti che l’economia mondiale vive attualmente, nonostante ciò, ci sono segnali concreti dai quali ripartire. La Giunta del presidente Cappellacci sta operando scelte importanti per rilanciare lo sviluppo puntando su piccole e medie imprese, innovazione, ricerca e innovazione e ha messo in campo azioni e strumenti che in appena due anni stanno restituendo ossigeno al sistema”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alla presentazione del Rapporto Crel. “Sul fronte del Credito – ha ricordato La Spisa - insieme alla Sfirs sono state intraprese una serie di iniziative di rilievo che hanno determinato una svolta: è stato attivato il Fondo di cogaranzia e controgaranzia con una dotazione di 238.200.000 euro, avviato il Credito di imposta con la costituzione di un fondo che ha una dotazione di 50.000.000, il Fondo Microcredito FSE per un ammontare di euro 40.000.000 per gli anni 2009 - 2013 e quello di “garan- Giorgio La Spisa zia etica” con 3.000.000 di euro per l’anno 2009, integrato di euro 3.000.000 per gli anni 2010 e 2011. E’ stato creato il fondo FRAI - Fondo regionale per la Reindustrializzazione nelle Aree Industriali con una dotazione di 18 milioni. Per quanto riguarda la Ricerca, inoltre, sono state investite risorse per oltre 200 milioni”. “Le imprese sarde – ha concluso il vice presidente della Regione - attraverso i nuovi Pia (Pacchetti Integrati di Agevolazione), avranno a disposizione 60 milioni di euro per sostegno allo sviluppo, competitività e innovazione, contrasto alla crisi congiunturale e sostegno all’occupazione, sviluppo territoriale e sostegno alle filiere locali. In questi mesi ha preso avvio il programma pluriennale di infrastrutture e servizi per lo sviluppo di “Progetti di Filiera e di Sviluppo Locale” (previsto dalla Legge Regionale 28 dicembre 2009 n. 5, art. 5), connesso alla crescita e alla competitività delle attività produttive, con particolare riferimento alle aree di crisi e nei territori svantaggiati che mette a disposizione 400 milioni per tutta la Sardegna”. DIBATTITO SEL PER IL CONTROLLO PREVENTIVO DI LEGITTIMITA’ DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI Gare d’appalto, assegnazione di incarichi e concorsi pubblici. Sono i principali obiettivi di molte indagini e procedimenti, anche penali, che sovraccaricano i tribunali dell’Isola in cui sono coinvolti spesso gli amministratori pubblici. Per risolvere e regolare una situazione che porta allo “stallo e alla stasi del funzionamento della macchina pubblica”, Sinistra Ecologia e Libertà ha proposto un emendamento (il numero 153) all’articolo 27 del Dl 222, Collegato alla Manovra finanziaria 2011-2013, che reintroduce il controllo preventivo degli atti dei Comuni, delle Province e delle associazioni di Comuni. Per il capogruppo in Consiglio regionale di Sel-Comunisti-Indipendentistas, Luciano Uras, la norma, presentata contrasterebbe i diffusi illeciti perpetrati nelle pubbliche amministrazioni grazie alla stipula da parte della Regione di appositi protocolli di intesa con Michele Piras la Corte dei Conti finalizzati a disciplinare apposite modalità di controllo preventivo di legittimità degli atti amministrativi della Regione. “Con la riforma del Titolo V della Costituzione – ha spiegato Andrea Deffenu, docente di Diritto costituzionale all’Università di Cagliari – i controlli preventivi erano stati aboliti nella convinzione che ciò potesse portare a una maggiore efficienza nei servizi degli enti locali, ma ciò ha sortito un effetto opposto, facendo aumentare enormemente il livello di corruzione nell’apparato pubblico”. Per Direttore Responsabile: MASSIMO CARTA e-mail: [email protected] www.gazzettadelsulcis.it Deffenu l’introduzione dei controlli preventivi non porterebbe ad alcuna “lesione dell’autonomia amministrativa, al contrario sarebbe una tutela per gli amministratori locali”. “L’attuale situazione – ha sottolineato Michele Piras, coordinatore regionale di Sel – porta alla paralisi dell’attività amministrativa o ai contenziosi e ciò si traduce in una sempre minore capacità dell’ente pubblico di dare risposte concrete e immediate ai cittadini”. Il rischio di stallo “si ridurrebbe enormemente se fosse un organo terzo a effettuare i controlli in maniera preventiva”. Luciano Uras ha spiegato che l’intento dell’emendamento è di portare la questione all’interesse del Consiglio regionale: “Spero che la discussione che ne scaturirà porti a soluzioni condivise nell’ottica della tutela degli amministratori locali e della ricerca della massima efficienza. L’ANCI CHIEDE LA RICONTRATTAZIONE DEL PATTO DI STABILITA’ PER I COMUNI Avvio urgente della ricontrattazione del patto di stabilita’ tra lo Stato e la Regione e la convocazione di un tavolo urgente per la definizione di un accordo Regione-Enti Locali sardi per il patto 2011. Sono questi i punti piu’ importanti emersi dall’assemblea Anci dei Comuni sardi sopra i 5000 abitanti (66 comuni), svoltasi nella sala consiliare del Comune di Cagliari. Assemblea partecipata viste anche le problematiche emerse negli ultimi mesi e che stanno costringendo i Comuni ad affrontare difficolta’ sempre piu’ crescenti: dalla impossibilita’ ROC 3802 Settimanale del Sulcis - Iglesiente CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. IVA 02691930925 Abbonamento Annuo (48 numeri) ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160 CC. n° 43296169 Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 - 09010 CORTOGHIANA Hanno collaborato a questo numero: Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa, Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane, Marcello Murru, Claudio Moica. Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA) Tel. 333.6077645 0781.675289 Fax 178.2282316 Foto e articoli inviati al giornale, anche via e-mail, sono da intendersi a titolo gratuito. La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva la facoltà di pubblicarli. Responsabile Pubblicità: ROBERTO CARTA tel. 338.3592915 Grafica, impaginazione, stampa e allestimento: CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax 0781.21086 Distribuzione: Fantini - Agenzia di distribuzione stampa s.r.l. - Km 2.400 str. Prov. 120 Sestu Elmas - Tel. 070.262 699 attivare un tavolo regionale per trovare alcune soluzioni urgenti. Nella relazione introduttiva del Vicepresidente Anci Marco Sini sono state avanzate tutte le proposte valutate da Anci e che saranno presentate la prossima settimana all’Assessore La Spisa per avviare una ulteriore concertazione sulla materia. Analogo incontro sara’ chiesto all’Assessore degli Enti Locali Nicola Rassu a cui sara’ inoltre presentata la richiesta di convocazione della conferenza Regione-Enti Locali per esaminare il problema. ANCI E UNIONE DEI COMUNI IN COMMISSIONE AUTONOMIA La Prima Commissione (Autonomia), presieduta dall’on. Pietro Pittalis (Pdl), ha incontrato i rappresentanti delle Unioni dei Comuni e dell’Anci. I rappresentanti delle Autonomie locali hanno manifestato la loro preoccupazione per il ritiro dell’emendamento della Giunta al collegato alla Finanziaria, emendamento che prevedeva il ritorno a quanto stabilito dalla legge 12 del 2005 che, all’articolo 3, recitava “Le unioni dei comuni sono enti locali” eliminando così la modifica, inserita dalla legge n. 10 del 2011, “le unioni dei comuni sono associazioni di enti locali”. I rappresentanti delle Unioni dei Comuni hanno manifestato il timore, così, di perdere l’opportunità di accedere a finanziamenti nazionali oltre alla difficoltà riscontrata ad applicare la legge 10. Il presidente Pietro Pittalis, in apertura dell’audizione, ha spiegato ai presenti che da parte della Commissione e di tutti i capigruppo in Consiglio regionale c’è la volontà di approfondire il tema in questione, ritenuto importante e urgente, affinché si possa trovare al più presto una soluzione. L’on. Pittalis ha anche tranquillizzato la delegazione di sindaci presenti sui termini posti per l’adeguamento degli statuti: “Quello del 21 giugno – ha affermato non deve essere inteso come termine perentorio e se fosse necessario siamo disponibili a presentare subito in Aula un ordine del giorno apposito. L’obiettivo comune di maggioranza e opposizione è di trovare una soluzione immediata”. Tra i problemi sollevati dai rappresentanti dell’Anci e delle Unioni dei Comuni il fatto che le Associazioni non hanno personalità giuridica, mentre gli enti locali sì e alle Unioni sono state trasferite funzioni (tra cui la raccolta differenziata nei Comuni dell’Unione, la polizia municipale, la formazione e il Nucleo di valutazione) e perso- nale. “Il problema è pratico – ha affermato Umberto Oppus direttore generale dell’Anci Sardegna – non avendo le Associazioni personalità giuridica tutto ciò che è in essere dovrebbe avere uno stop immediato”. Il presidente facente funzioni dell’Anci, Anselmo Piras, ha auspicato un ripensamento da parte della Commissione Autonomia e del Consiglio regionale. Preoccupazione sulla possibilità che le Unioni dei Comuni perdano finanziamenti nazionali è stata espressa anche dalla dottoressa Maria Luisa Marras (Dirigente del Servizio Enti locali dell’Assessorato regionale degli Enti locali), presente in Commissione in rappresentanza dell’Assessorato regionale degli Enti locali. IL PRESIDENTE UGO CAPPELLACCI ELETTO IN COMMISSIONE INTERMEDITERRANEA Il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, è stato eletto insieme ai rappresentanti di altre cinque regioni nell’ufficio politico della Commissione Intermediterranea (CIM), nell’ambito dei lavori della venticinquesima assemblea della commissione. L’organismo è composto da circa cinquanta Regioni, in rappresentanza di 10 Paesi (Italia, Cipro, Francia, Edizioni Sulcis di Salis Rosanna & C. sas Sede legale: Via Dalmazia 135 - Carbonia registrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990 Iscriz. Registro Nazionale della Stampa n. 5184 del 10 Giugno 1996 dei ripristini stradali, alla manutenzione delle scuole, al pagamento di quanto dovuto alle imprese che, senza quattrini, licenziano i dipendenti. Convocata dal presidente f.f. Anci Sardegna Anselmo Piras la riunione ha visto numerosi interventi fra cui i Sindaci di Cagliari, Settimo San Pietro Ossi, Gonnosfanadiga, Selargius, Ittiri e Nuoro solo per citarne alcuni. in tuti i passaggi e’ stata lamentata una situazione ormai ai limiti della sostenibilita’ e si e’ lanciato un appello alla Regione per aprire un fronte comune per portare lo stato ad un nuovo patto ed Visita il Sito www.gazzettadelsulcis.it TROVERAI QUELLO CHE TI SERVE GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE Ogni Giovedì in edicola Grecia, Libano, Malta, Marocco, Portogallo, Spagna e Tunisia). Costituita nel 1990 per esprimere sul piano europeo gli interessi delle regioni che si affacciano sul mare Mediterraneo, la CIM, che fa parte integrante della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime dell’Unione Europea (circa 160 Regioni, in rappresentanza di 28 paesi), ha allargato nel tempo la propria sfera d’azione all’insieme delle problematiche delle Regioni che si affacciano sul mediterraneo. Tale processo ha avuto una particolare accelerazione dopo la firma della dichiarazione di Barcellona del 1995. L’organismo promuove a livello europeo le tematiche che riguardano lo sviluppo regionale, gli affari marittimi, l’agricoltura, i trasporti e altri temi rispetto ai quali si è ravvisata la necessità di una maggiore attenzione alle specificità di que- sta particolare area. La Commissione persegue, altresì, un maggiore equilibrio nelle politiche di sviluppo e l’avvio di progetti strategici “pilota” sulle tematiche a forte impatto territoriale. “In un’area dalle mille specialità – ha dichiarato il presidente Cappellacci-, in cui si incrociano i destini, le aspirazioni le culture e le tradizioni di tanti popoli diversi occorre un’attenzione e un’azione positiva da parte dell’Unione Europea: un approccio nuovo, finalizzato alla costruzione di uno sviluppo che sia una risposta alle forti tensioni politiche e sociali e allo stesso tempo strumento di pace e di cooperazione tra i popoli”. “Sono tutti temi – ha sottolineato - rispetto ai quali non solo la Sardegna ha una spiccata e naturale sensibilità, ma ha anche la volontà di recitare un ruolo da protagonista”. L’ABBONAMENTO A È LA MIGLIORE FORMA PER RESPIRARE SEMPRE ARIA E PROBLEMI DI CASA Lavoro 3 numero 540 del 30 Giugno 2011 SEMPRE MAGGIORE IMPEGNO DELLA REGIONE PER DARE SOLUZIONE OCCUPATIVA AI GIOVANI La Regione vuole investire ancora di più sul capitale umano, sui giovani sardi e sulle loro competenze per rilanciare la nostra Isola. Il programma Master & Back è uno strumento importante ma che per l’immediato futuro necessita di un maggior coinvolgimento del sistema produttivo locale. La partecipazione delle imprese può rappresentare quell’elemento in più che offra maggiori opportunità per l’inserimento lavorativo qualificato dei nostri migliori studenti. Oggi intendo lanciare una chiamata al sistema produttivo della Sardegna, per vincere tutti insieme la sfida dello sviluppo dell’Isola”. È il messaggio che il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha inviato in occasione dell’apertura a Cagliari del Laboratorio delle carriere e della presentazione del bando dei Percorsi di rientro 2011. “La Regione - ha spiegato il presidente Cappellacci - è pronta a fare ancora meglio la propria parte, insieme però alle imprese dell’Isola, perché è soprattutto sul rientro in Sardegna dei nostri giovani che dobbiamo ulteriormente intervenire e migliorare. Ecco perché il prossimo bando per il Ugo Cappellacci “Back” prevede una nuova formula di coinvolgimento e di maggiore responsabilizzazione delle imprese sarde e del mondo della ricerca, con la richiesta di una quota di co-finanziamento minima obbligatoria del 15 per cento per le imprese. Questa sarà una garanzia e una forma di selezione di quelle imprese che dimostreranno di volersi avvalere realmente dei nostri migliori studenti e della grande opportunità che la Regione sta offrendo. Se, come credo, la risposta delle imprese al nuo- vo bando sarà adeguata e se dimostreranno di apprezzare il nuovo metodo proposto dalla Regione, faremo ogni sforzo per incrementare (fino anche a raddoppiarlo) lo stanziamento di 9 milioni di euro previsto per il prossimo bando Back”. Il presidente ha poi lanciato un’altra proposta: “Chiedo all’assessore del lavoro e al direttore dell’agenzia per il lavoro di verificare la percorribilità di un bando “back” da pubblicare entro luglio, riservato ai migliori master che vorranno accettare la sfida che ho appena lanciato. Penso alla selezione di una ventina di studenti che hanno preso parte al programma, distinti per ambito tematico, che potranno collaborare con la Presidenza della Regione per contribuire a dare gambe al nuovo modello di sviluppo della Sardegna. Questo gruppo di lavoro di giovani master parteciperà direttamente alla definizione dei progetti, alla loro sostenibilità tecnica, economica e amministrativa per poterli realizzare concretamente entro la fine della legislatura”, ha concluso il presidente Cappellacci. IL GOVERNO HA ACCOLTO LA PROPOSTA MEREU SULLA CONTINUITA’ TERRITORIALE MARITTIMA Il deputato dell’UDC Antonello Mereu ha espresso soddisfazione, nel corso dell’intervento effettuato in sede di dichiarazione di voto, per il parere favorevole espresso dal Governo sulle mozioni concernenti iniziative per garantire la continuità territoriale marittima con la Sardegna e sulle procedure di privatizzazione della società Tirrenia. «A questo punto - ha sottolineato Antonello Mereu, primo firmatario di una delle mozioni approvate dall’Aula - auspichiamo che si passi rapidamente a fatti concreti, perché il problema interessa tutta l’Italia e non è più accettabile che la Sardegna sia così pesantemente penalizzata dalla sua condi- zione di insularità e venga quindi assicurato il diritto alla continuità territoriale marittima per tutti.» La mozione presentata dall’on. Mereu ed approvata dall’Aula, impegna il Governo «ad adottare misure che, nel rispetto del processo di privatizzazione della compagnia di navigazione Tirrenia spa, garantiscano pienamente da parte del vettore la propria missione di soggetto pubblico, assicurando la continuità territoriale ai cittadini, sia residenti che non, nel rispetto del diritto di eguaglianza e di mobilità di tutti i cittadini europei; a garantire il ripristino di tutte le rotte precedentemente previste indispensabili per i collegamenti tra la Sardegna ed il territorio nazionale ed a favorire una politica tariffaria il più accessibile possibile al fine di evitare comportamenti esclusivamente monopolistici; a sollecitare l’Autorità garante del mercato e della concorrenza ad effettuare un’indagine sui motivi del repentino rialzo delle tariffe operato dagli operatori marittimi privati e di relazionare sui risultati al Parlamento; a promuovere iniziative nelle sedi opportune finalizzate all’attuazione concreta del riconoscimento alla regione Sardegna del principio dell’insularità e dei benefici economici che conseguentemente ne deriverebbero». DALLA CISL REGIONALE IMPEGNO PER EVITARE TAGLI A SCUOLA delle classi quarte serali degli Istituti Professionali e di classi Quarte diurne degli stessi Istituti. Rifiutiamo il nuovo indirizzo scelto dalla Direzione Generale Scolastica per la Sardegna, che per contenere la spesa, non inserisce più in Organico di diritto le classi e le cattedre dei corsi serali e degli istituti professionali, impedendo ai Lavoratori questa possibilità di formazione in Sardegna. Tale scelta, lo ribadiamo, penalizza il diritto alla formazione degli alunni sardi, ed insieme lede in modo grave il diritto al lavoro per il Personale scolastico sia Docente che ATA”. La Cisl Scuola Sardegna DENUNCIA • i gravissimi tagli che anche quest’anno colpiscono le scuole della Sardegna e che penalizzano non solo il personale, ma soprattutto le famiglie e gli alunni, che determinerà la diminuzione della qualità dell’offerta formati- va; • la gravissima situazione in cui, anche quest’anno, verranno a trovarsi i colleghi precari per la continua perdita di posti di lavoro; • il taglio dell’organico regionale per l’anno scolastico prossimo di 650 posti in meno comprensivi di ogni Ordine e Grado RIVENDICA la ferma volontà di mantenere, anche sollecitando azioni del Governo Regionale, l’integrità dell’Organico regionale, nel rispetto dei diritti alla formazione e del lavoro degli operatori scolastici CHIAMA alla mobilitazione in mancanza di risposte risolutive, la Categoria, gli Studenti, le Famiglie e l’Opinione pubblica alla mobilitazione contro gli inaccettabili e continui tagli al Sistema Scolastico e Formativo sardo. SABATO 02 LUGLIO 2011 ORE 930 – “NURAGHE LOSA” ABBASANTA MANIFESTAZIONE REGIONALE PIÙ LAVORO PIÙ DIRITTI PIÙ RIFORME PER LO SVILUPPO DELLA SARDEGNA ALLO STUDIO, la difesa della rete scolastica regionale, il rilancio della formazione professionale; • un PIANO STRAORDINARIO PER IL LAVORO, a partire dall’occupazione giovanile, dalla ricollocazione dei lavoratori espulsi dal sistema produttivo e dal superamento del precariato nella pubblica amministrazione; • una politica SOCIO-SANITARIA che garantisca la diffusione di servizi di qualità in tutto il territorio regionale; • il rafforzamento degli uffici territoriali della P.A. ALLARGATA per assicurare servizi adeguati ai cittadini e agli utenti e valorizzare il lavoro pubblico; • Il rafforzamento delle politiche di INCLUSIONE SOCIALE con misure di sostegno al potere di acquisto dei salari e delle pensioni e agli strumenti del welfare locale capaci di contrastare l’emergenza delle nuove povertà. Ci risiamo: la mannaia dei tagli si abbatte ancora sulla scuola sarda. E’ stato questo il primo commento fatto dalla Segreteria regionale Cisl in ordine all’annuncio dei nuovi tagli nella scuola isolana. Il Direttore Generale regionale ha, infatti, comunicato l’Organico Posti per l’anno scolastico 2011/2012 e secondo i quali il taglio degli Organici della Scuola Secondaria di 2° Grado in Regione Sardegna determinerà una ulteriore diminuzione di 350 posti di lavoro. “Tagli agli organici, è il commento Cisl, condotti con il solo criterio del contenimento della spesa, e che stanno compromettendo il servizio scolastico pubblico statale in Sardegna, servizio che in questi anni si sta riducendo non solo in quantità, con i tagli continui pesanti , ma anche nella qualità. Inaccettabile è la soppressione delle classi prime e seconde dei corsi serali e C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. CHIEDONO • l’apertura immediata di un tavolo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla RINASCITA della Sardegna, sul nuovo Statuto di autonomia e sull’attuazione del FEDERALISMO solidale; • il riconoscimento dello status di INSULARITÀ e il diritto alla mobilità delle persone e delle merci con un moderno piano dei trasporti; • l’aggiornamento dell’Intesa Istituzionale di Programma Stato-Regione e un nuovo Accordo di Programma Quadro per il rilancio delle ATTIVITÀ PRODUTTIVE a partire dal consolidamento dell’apparato industriale esistente; • l’avvio delle BONIFICHE dei siti industriali degradati e dei piani per la loro riconversione produttiva; • l’adozione di misure e strumenti efficaci per il rispetto delle norme per la tutela dell’ambiente e della SICUREZZA nei luoghi di lavoro; • un piano esigibile di realizzazione di OPERE INFRASTRUTTURALI nelle reti viarie, energetiche, idriche, delle telecomunicazioni e per l’adeguamento dell’edilizia scolastica; • una nuova POLITICA ENERGETICA basata sulle fonti rinnovabili, sulla realizzazione del progetto di metanizzazione dell’isola e sull’utilizzo eco-sostenibile del carbone Sulcis; • la valorizzazione delle AREE RURALI e lo sviluppo della filiera agroalimentare; • misure di contrasto allo SPOPOLAMENTO dei comuni minori e delle aree interne; • il potenziamento delle attività di TUTELA DEL TERRITORIO dell’Ente Foreste e la completa stabilizzazione del personale precario; • il rilancio dell’INNOVAZIONE e della sperimentazione con la valorizzazione delle università e dei centri di ricerca dell’Isola; • l’affermazione del DIRITTO PROVINCIA DI CARBONIA IGLESIAS CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA XIV LEGISLATURA INTERROGAZIONE Bar Ristorante Pizzeria Argentaria di Cosimo e Giovanni Cui NUOVI LOCALI CON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI (Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere) Tabacchi - Lotto - Totocalcio ARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - IGLESIAS (angolo retro Ospedale CTO) INTERROGAZIONE DESSI Paolo Luigi, SANNA GIACOMO, PLANETTA, con richiesta di risposta scritta, sul caro gas in Sardegna. Il sottoscritto, premesso che: - la questione relativa agli elevati costi energetici in Sardegna rispetto agli standard europei e, in particolare, rispetto al resto della penisola risulta, come noto, ancora irrisolta; - con il provvedimento del 24 aprile 2008 l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria, ai sensi dall’art. 14 della Legge n.287/90, nei confronti delle società Butan Gas s.p.a., Eni s.pa., Fiamma 2000 s.p.a., Liquigas s.p.a., Sarda Gas Petroli di Antonio Pisano & C. s.a.s. e Ultragas Tirrenia s.p.a. per accertare l’esistenza di un coordinamento delle strategie commerciali volto alla determinazione congiunta del livello dei prezzi del GPL sfuso e in bombole in Sardegna; - successivamente le società Butangas e Liquigas sono state sanzionate dall’Antitrust per aver posto in essere un’intesa restrittiva della concorrenza determinando, dal 1995 al 2005, le variazioni dei listini dei prezzi al pubblico del Gpl con effetti negativi sui consumatori; considerato che nonostante il decreto legge 13 maggio n.70 del 2001 preveda all’art. 7 lettera “s” una diminuzione dal 20 al 10 per cento dell’aliquota iva dovuta per singolo contratto di somministrazione di gas naturale per la combustione ad usi civili, per consumi fino 480 metri cubi di gas somministrato, la Sardegna risulta esclusa da questo beneficio non essendo servita da rete metanifera; preso atto che il prezzo del GPL resta in balia delle oscillazioni del prezzo del petrolio causando una serie di speculazioni che si ripercuotono pesantemente sui cittadini Sardi; chiede di interrogare il Presidente della Giunta Regionale per sapere se non ritenga opportuno intervenire affinchè vengano poste in essere tutte misure necessarie per tutelare gli interessi dei consumatori sardi. SEDE DI CARBONIA 09013 Via Fertilia, 40 - Tel. 0781.66951 telefax 0781.670821 SEDE DI IGLESIAS 09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025 e-mail: [email protected] Presidente: Salvatore Cherchi ASSESSORI: ALBERTO PILI: Politiche del lavoro-Attività Produttive-Form.Profes. GUIDO VACCA: Pianificazione territoriale e settoriale CARLA CICILLONI: Ambiente e Protezione civile MARCO SIMEONE: Lavori Pubblici-Viabilità- Manutenzioni MARINELLA GROSSO: Turismo-Eventi-Sport LUCA PIZZUTO: Politiche sociali e giovanili ALESSANDRA PINTUS: Istruzione-Alta Formazione-Università Posta elettronica certificata: ANNA MARIA CONGIU (Dir. Servizi amministrativi) [email protected] SPERANZA SCHIRRU (Dir. Servizi per il lavoro, cultura e socialità) [email protected] FULVIO BORDIGNON (Dir. Servizio tecnico) [email protected] PALMIRO PUTZULU (Dir. Servizi ambientali) [email protected] MAURO MANCA (Resp. Servizi finanziari) [email protected] ALBERTO SECHI (Resp. Servizio gestione personale) [email protected] La Sede legale della Provincia è in Via Mazzini, 39 – 09013 Carbonia (CI) 4 Lavoro numero 540 del 30 Giugno 2011 AI NASTRI DI PARTENZA GLI INVESTIMENTI IN PORTOVESME SRL FIDUCIA NEL TERRITORIO E SPERANZA PER LE ALTRE VERTENZE Massimo Carta L’estate 2011 verrà ricordata in Portovesme srl come quella più importante della gestione Glencore, partita nel 1998 con l’acquisizione del polo integrato di piombo-zinco dalla Eni Risorse che, assieme ai colossi dell’alluminio, avviarono la privatizzazione degli impianti metallurgici della più importante area industriale italiana. Tuttavia il 2011 per Portovesme srl verrà ricordato come anno di svolta e di grandi investimenti, circa 300 milioni di euro, considerati i più cospicui in Italia fatti dai privati nel dopo crisi mondiale. A testimoniare questa svolta, la prossima settimana, come già annunciato, arriveranno nel Sulcis i tecnici della multinazionale spagnola Tecnicas Reunidas i quali sono possessori del know-how tecnologico che porterà all’ampliamento dell’impianto dello zinco elettrolitico. La fase di montaggio durerà all’incirca due anni. L’impianto elettrolitico dello zinco verrà portato ad una condizione da consentire il raddoppio delle produzioni, che passeranno dalle attuali 80 mila a circa 160-180 mila tonnellate annue. Esso, per modernità, sarà il primo in Europa e il terzo al mondo (Namibia in Africa, Giappone, Sulcis). Ciò consentirà di potenziare le produzioni con rese maggiori rispetto alla condizione attuale e darà pieno affidamento tecnologico proprio in virtù della sofisticata tecnolo- S. Gavino - Fonderia gia che verrà impiantata da Tecnicas Reunidas. “La nostra previsione, se tutto andrà per il giusto verso, è di entrare in funzione a fine 2012 o all’inizio del 2013, ha detto l’Amministratore Delegato di Portovesme srl Carlo Lolliri dopo il recente protocollo siglato al Ministero dello Sviluppo Economico. La proprietà ha creduto e crede in questo investimento che è il più consistente, degli ultimi anni, attivato da privati in Italia. Con i nuovi impianti elettrolitici, supportati anche dall’energia prodotta dal programmato parco eolico, saremo in grado di guardare con maggiore realismo al mercato ormai globalizzato. Restano, tuttavia, da risolvere fondamentali problemi legati alla mancanza d’infrastrutture, quali la portualità, che si spera possa essere ovviato in qualche maniera”. Il primo adempimento che gli spagnoli dovranno compiere la prossima settimana sarà quello della definizione tecnica del protocollo, quindi, a metà luglio, verrà dato il “via si parte”. Contestualmente la proprietà degli impianti cercherà di definire la parte restante dell’acquisto degli impianti eolici, la cui trattativa sembra ormai arrivata anch’essa alla fase finale. L’avvio degli investimenti e dei lavori di costruzione del nuovo polo zinco elettrolitico vorrà anche dire la graduale cancellazione della cassa integrazione a ro- Portovesme srl tazione finora attuata in Portovesme srl per 120 unità e il coinvolgimento nella fase di costruzione, per la durata di circa due anni, di oltre 300 unità esterne. “La cantierizzazione degli investimenti Portovesme srl, aveva commentato Fabio Enne Segretario della Cisl territoriale, rappresenta per il territorio la prima vera azione di rilancio del polo industriale sulcitano. L’iniziativa Glencore-Portovesme srl costituisce un indice di serietà imprenditoriale che, col contributo delle forze politiche regionali, si spera possa essere imitato da altre società che ancora non hanno posto fine alle loro vertenze. Il Sulcis Iglesiente crede ancora nell’industria il cui apporto in termini economici ed occupativi resta la base del sostegno di migliaia di nuclei familiari. Speriamo che nel frattempo pervengano a soluzione anche le vertenze Eurallumina ed ex Ila, così da rimettere in movimento anche l’indotto”. Ma se l’impianto zinco e la parziale correzione energetica di Portovesme srl inducono al positivo, vi è anche l’altra notizia tanto attesa e che dovrebbe essere ufficializzata entro fine luglio. Si tratta della riattivazione, previa riconversione di alcuni settori strutturali, dell’impianto piombo, il vecchio Kivcet, per il quale i tecnici stanno studiando minuziosamente quali migliorie da apportare. Dall’esito di questo impegno dipenderà anche la ripresa produttiva della raffineria di San Gavino, dove le maestranze sono in cassa integrazione. Via Su Pranu, 12 09010 Santadi (CA) tel. 0781.950127 fax 0781.950012 www.cantinasantadi.it Politica LA PROVINCIA STANZIA SETTE MILIONI PER OCCUPAZIONE E INVESTIMENTI La Giunta provinciale ha approvato e trasmesso al Consiglio provinciale, una consistente variazione di bilancio. Le misure più rilevanti riguardano il lavoro. Con seicentomila euro sono finanziati progetti per l’occupazione giovanile, con attenzione all’inserimento di giovani dotati di titolo di studio ancora disoccupati. Vengono rifinanziate, con 350 mila euro, due misure già in essere con buon successo, riguardanti il settore agroalimentare e le imprese del terzo settore. E’ stato introdotto un nuovo incentivo per l’occupazione nelle imprese dell’artigianato e dei servizi: 250 mila euro per saggiare la risposta del mercato. Per il sostegno alle fiere a carattere provinciale, i fondi sono stati incrementati di 30 mila euro, mentre uno stanziamento di centomila euro consentirà la riedizione del progetto di alternanza scuolalavoro già sperimentato con successo nel trascorso anno scolastico. Ulteriori 200 mila euro sono stati iscritti in bilancio per altre misure per il lavoro e mille euro pro capite sono stati stanziati per i 55 lavoratori in cas- Salvatore Cherchi sa integrazione in deroga che prestano servizio in Provincia. Per i servizi di salvamento a mare, per i quali si registra il disimpegno della Regione, sono stati stanziati ulteriori 200 mila euro da erogare ai Comuni. Il patrimonio immobiliare provinciale sarà valorizzato per progetti di sviluppo: se le conclusioni dello studio di fattibilità saranno positive, la ex scuola di piazza Repubblica a Carbonia sarà trasformata in un ostello della gioventù, saranno messe a disposizione le ex case cantoniere per progetti di lavoro e affidato in gestione l’attualmente inutilizzato campo di tiro a Sant’Antioco. Con 400 mila euro si avvia un investimento nella comunicazione del territorio, finalizzata allo sviluppo del turismo: l’investimento sarà attuato con un contratto con le emittenti di maggiore ascolto, innanzitutto con il servizio pubblico RAI. Riguarderà le reti nazionali e internazionali, coprirà il periodo 2011/2012 con l’obiettivo della stagione 2012. Il Sulcis RILEVAZIONE FABBISOGNO FORMATIVO LA PROVINCIA AVVIA LE PROCEDURE L’Amministrazione provinciale, in ordine alla realizzazione del processo di decentramento amministrativo nell’ambito del sistema della formazione professionale e in vista della predisposizione del Piano provinciale della Formazione professionale per l’annualità 2010/2011, intende effettuare una compiuta e diretta rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi emergenti dalle imprese e dal territorio nel suo complesso, che consenta di mettere in rela- zione le sollecitazioni della domanda del sistema produttivo e la morfologia socioeconomica dei sottosistemi territoriali realizzare una serie di analisi e ricerche finalizzate a definire le figure professionali maggiormente richieste dal tessuto produttivo, i relativi profili professionali, le conoscenze e competenze ad essi correlati, utili allo sviluppo delle filiere economiche del territorio provinciale, in funzione di una allocazione razionale delle risorse che la Re- gione Sardegna vorrà rendere disponibili . A tale fine, presso il Centro italiano della cultura del carbone – nella Grande Miniera di Serbariu a Carbonia -, si è tenuto un incontro che ha visto coinvolti testimoni privilegiati e portatori d’interessi. Erano presenti: l’assessore del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale della Regione Sardegna, il direttore generale dell’Assessorato regionale, gli assessori e i consiglieri provin- STABILIZZAZIONE DEGLI EX LSU Il Consiglio regionale approvando l’articolo 27 quater del Collegato alla finanziaria, ha approvato l’emendamento che Giorgio Locci, consigliere regionale del PdL, aveva proposto in Commissione e approvato dalla stessa, con il quale si prevede la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili (LSU) della legge 81 del 2000. «Sono circa 90 famiglie, di cui 70 solo nel Sulcis-iglesiente – ha dichiarato Giorgio Locci - che vivono da circa 15 anni con un sussidio di circa 700 euro al mese e senza il riconoscimento degli oneri previdenziali». «La maggior parte questi lavoratori – prosegue - sono cinquantenni con famiglia a carico e, finalmente, con l’approvazione di questo provvedimento, hanno visto riconosciuto un diritto che gli era stato negato da anni». «L’emendamento che ho presentato in Commissione ha ri- cevuto il consenso di tanti colleghi – spiega Locci - e mi dispiace per coloro che non hanno compreso questa emergenza, non più sopportabile, per questi lavoratori che si sentivano sempre sotto minaccia e sotto ricatto». «Sono soddisfatto di quanto è accaduto – conclude Locci anche se mi rendo conto che si tratta di una piccola cosa rispetto ai grossi problemi che si stanno vivendo nel SulcisIglesiente». VILLACIDRO OK DELL’UNIONE EUROPEA PER GLI AIUTI ALLA KELLER vendita di quello siciliano, il cui ricavo è destinato a ridurre le esposizioni verso gli Istituti di credito. “ “Il percorso avviato prosegue – sottolinea Cappellacci . Occorre adesso concentrare l’attenzione sul risultato e sui singoli passaggi che possono portarci ad ottenerlo, lasciando da parte ogni polemica e ogni atteggiamento che non abbia a che vedere con il merito della questione.” L’Unione Europea ha autorizzato il rilascio, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, di una garanzia di 15 milioni di euro a valere sul Fondo per gli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà di cui alla Delibera CIPE 18.12.2008, tra le quali rientra la Keller. “La voce della Sardegna è stata ascoltata.” Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci. “La fideiussione, istruita favorevolmente da INVITALIA già nel 5 numero 540 del 30 Giugno 2011 mese di febbraio - ha aggiunto il presidente-, ha durata triennale e consentirà lo sblocco di un mutuo di pari importo, cui andranno ad affiancarsi ulteriori finanziamenti da parte di un pool di Banche che consentiranno il consolidamento delle passività pregresse e l’effettuazione di importanti investimenti”. Il piano autorizzato dall’UE ha evidenziato ancora Cappellacci - prevede specificamente la focalizzazione dell’attività sullo stabilimento del Medio Campidano e la Keller Iglesiente deve comunicare la ricchezza di un patrimonio ambientale e culturale, in realtà, ancora sconosciuto al grande pubblico, come risulta da dati oggettivi. La variazione mette a disposizione le risorse per le pro loco e per il bando per i contributi per lo sport. Di rilievo, la decisione di finanziare tutte le proposte idonee presentate dai Comuni per la realizzazione di strutture per lo sport: il maggiore fabbisogno è di 500 mila euro, che si aggiungono ai 700 mila già stanziati. Per la rimozione dell’amianto dagli edifici privati sono iscritti a bilancio 350 mila euro assegnati dalla Regione. Sono iscritte a bilancio le risorse acquisite con la partecipazione ad un bando regionale sull’edilizia scolastica: l’investimento complessivo è di 3,3 milioni di euro, con finanziamento quasi equamente ripartito fra Regione e Provincia. 300 mila euro riguardano la sicurezza stradale. Il Presidente della Provincia, Salvatore Cherchi, sottolinea l’impegno massimo della Giunta e del Consiglio per la celere utilizzazione delle risorse, in funzione dell’occupazione e degli investimenti. Si allega la scheda sul lavoro, sulle scuole e sulla valorizzazione del patrimonio immobiliare. ciali, la commissione provinciale per i Servizi e le Politiche del Lavoro, la Commissione provinciale per il collocamento mirato dei diversamente abili, la consigliera di parità e la Commissione per le pari opportunità della Provincia, i sindaci del territorio, l’Ufficio scolastico regionale e provinciale, i dirigenti scolastici di ogni ordine e grado, le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali, le aziende del territorio, le agenzie formative, i consulenti del lavoro, gli operatori sociali, i responsabili dei CSL e dei CESIL provinciali. Visita il Sito www.gazzettadelsulcis.it TROVERAI QUELLO CHE TI SERVE GAZZETTA DEL SULCIS IGLESIENTE Ogni Giovedì in edicola CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA XIV LEGISLATURA INTERROGAZIONE DESSI Paolo Luigi, con richiesta di risposta scritta, sui continui disservizi di Poste Italiane spa. Il sottoscritto, premesso che il problema dei disagi nella distribuzione della corrispondenza in Sardegna si protrae da anni e, a causa di una politica di contenimento dei costi e di ristrutturazione aziendale, continua ad aggravarsi; preso atto che nonostante da tempo gli amministratori locali, anche attraverso numerosi incontri col Prefetto, sollecitino la risoluzione del problema affinchè, sopratutto nei piccoli comuni, venga ripristinato il diritto dei cittadini a ricevere un servizio adeguato; considerato che il guasto informatico che ha mandato in tilt nei giorni scorsi il software non ha fatto altro che creare ulteriori disagi agli utenti che hanno visto allungarsi i tempi di attesa in maniera spropositata per le normali Paolo Dessì operazioni di sportello; rilevato che in Sardegna la carenza cronica di personale rende intollerabili le inefficienze del servizio postale, specialmente durante il periodo estivo quando la presenza di turisti paralizza anche la normale distribuzione della posta; chiede di interrogare il Presidente della Giunta regionale per sapere se sia a conoscenza della situazione e quali azioni intende intraprendere per porre rimedio ad una situazione ormai giunta al collasso, che si ripercuote sopratutto sugli anziani residenti nei piccoli comuni. 6 Politica numero 540 del 30 Giugno 2011 LA PROVINCIA STIMOLA LA CULTURA QUARTA SESSIONE D’ESAMI PER ABILITAZIONE VENATORIA PER ARGINARE LA VIOLENZA La Giunta provinciale ha detto si alla realizzazione del “Centro per la cultura della non violenza”, finalizzato a realizzare azioni di prevenzione e contrasto della violenza di genere e del suicidio, destinando allo scopo la somma complessiva di 70.000 euro. Il provvedimento costituisce un’attuazione anche di quanto sancito dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (che stabilisce che spettano a tutti gli individui le stesse libertà, senza distinzione di razza, sesso, lingua. religione. opinione politica, origine nazionale e sociale), dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea (che sancisce il divieto di qualsiasi forma di discriminazione), dalla Costituzione italiana (che stabilisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. La stessa Costituzione impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini e delle cittadine, e dalla legge 328/00, che stabilisce che la Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inade- Gli esami per conseguire l’abilitazione venatoria dei cittadini residenti nella Provincia Carbonia Iglesias,- relativi alla 4a sessione 2011 - sono stati fissati per mercoledì 20 luglio 2011 alle ore 16, presso la sede provinciale dell’Area dei Servizi ambientali, ad Iglesias Luca Pizzuto guatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia. Inoltre, in base allo statuto, la Provincia concorre ad assicurare a tutti i cittadini uguali condizioni formative, sociali, culturali e di accesso al lavoro; opera per rimuovere ogni forma di discriminazione ed emarginazione per il raggiungimento della giustizia sociale e per garantire a ciascun membro della comunità il pieno esercizio dei propri diritti, con particolare riferimento ai soggetti più deboli. “La decisione di istituire il Centro per la cultura della non violenza – commenta l’assessore provinciale alle Politiche sociali, Luca Pizzuto – deriva dalla considerazione che la violenza di genere si coniuga in violenza fisica, sessuale, economica e psicologica e lavorare per conoscere e sapere come operare, in un contesto relazionale caratterizzato dalla violenza, è il primo passo per riconoscerla come problema sociale. La violenza contro le donne è presente in tutti i paesi, indipendentemente da fattori sociali, economici e culturali e la causa principale è data dalla discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne, fenomeno non assente anche nel nostro territorio, dove c’è uno stato diffuso di disagio familiare e sociale, per lo più sommerso, che si riflette su una condizione di altrettanto grave disagio per le fasce più deboli della società. Un altro grave problema che vogliamo arginare, derivante dalla complessa interazione di fattori psicologici, biologici e sociali – conclude l’assessore Pizzuto -, è il fenomeno del suicidio, che richiede per la sua prevenzione un approccio multisettoriale”. Si è svolta nella sala conferenza della Provincia, in via Mazzini a Carbonia, una riunione con i rappresentanti degli Istituti scolastici superiori del territorio, per esaminare lo stato di attuazione dei progetti sperimentali di alternanza scuola-lavoro, finanziati dalla Provincia ed attivati nello scorso mese di gennaio. All’incontro hanno preso parte l’assessore alla pubblica Istruzione, Alessandra Pintus, l’assessore al Lavoro, Formazione professionale e Attività produttive, Alberto Pili, i rappresentanti degli Istituti scolastici attuatori dei progetti, le organizzazioni sindacali, gli enti di formazione professionale e i rappresentanti del Centro Servizi della Camera di Commercio di Cagliari. “Considerati i risultati positivi che si sono ri- in via Argentaria 14, al 2° piano. Le domande di ammissione dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo della Provincia (via Mazzini 39, 09013 Carbonia – via Argentaria 14, 09016 Iglesias) entro e non oltre le ore 12 di venerdì 1° luglio 2011. Non farà fede il timbro postale. Le domande pervenute oltre la data e l’orario indicati, saranno considerate valide per la sessione successiva. I candidati ammessi saranno convocati, per sostenere l’esame, con apposita comunicazione mediante lettera raccomandata. Per ulteriori informazioni e per scaricare il modulo di partecipazione, disponibile in formato editabile, consultare il sito istituzionale della Provincia. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO UN SUCCESSO DA RIPETERE Alessandra Pintus scontrati e l’entusiasmo con il quale gli studenti hanno partecipato all’iniziativa - ha spiegato l’assessore Alberto Pili –, l’Amministrazione provinciale ritiene opportuno che questo progetto venga riproposto per l’anno scolastico 2011/2012, incoraggiando anche la partecipazione degli Istituti che, ancora, non hanno preso parte all’iniziativa”. “Alle attività di alternanza scuola lavoro – ha precisato l’assessore Alessandra Pintus hanno partecipato circa 200 studenti provenienti dai dieci istituti scolastici che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa, mentre sono state circa cinquanta le aziende dei diversi settori economici del territorio che hanno ospitato gli stage degli studenti”. DICHIARAZIONE DI ENRICO PIRAS SULLA GESTIONE DELL’ACQUA “No alle speculazioni su un bene naturale e prezioso come l’acqua, bene che deve essere restituito ai Comuni e gestito dagli stessi cittadini, non da società terze”. Lo ribadisce con forza il segretario regionale dell’Unione popolare cristiana, Enrico Piras, all’indomani dell’appello dell’assemblea Anci, in cui i sindaci in rivolta contro Abbanoa hanno reclamato ancora una volta la gestione dell’acqua. D’accordo con Piras il consigliere dell’Unione popolare cristiana, on. Massimo Mulas: “E’ impensabile proseguire con questo tipo di gestione. Auspico pertanto che, una volta ripianati i passivi, la Regione sar- da restituisca ai Comuni il controllo dell’acqua e che si attivi con un forte contributo finanziario al rifacimento delle reti idriche, affinché si evitino inutili perdite di acqua che comportano spese che i Comuni da soli non possono certamente sostenere”. TRENITALIA INTRODUCE NUOVI ORARI MA MANTIENE I VECCHI DISSERVIZI Il 12 giugno sono entrati in vigore i nuovi orari dei treni e gli utenti della Provincia di Carbonia Iglesias hanno manifestato soddisfazione per l’aumento, soprattutto nelle ore di punta, del numero delle corse, frequentate principalmente dai lavoratori pendolari e dagli studenti. Nonostante i buoni propositi di Trenitalia, però, l’entrata in vigore dei nuovi orari non ha eliminato i disservizi che si riscontravano in passato. Si registrano ancora, infatti, molti ritardi e avviene, ancora troppo spesso, che a Villamassargia molti passeggeri vengano lasciati a terra. In un incontro con l’assessore provinciale ai Trasporti, Guido Vacca, alcuni utenti hanno lamentato i gravi disservizi e le carenze nella comunicazione da parte di Trenitalia. In particolare, è stato segnalato che, spesso, non vengono rispettati i tempi di percorrenza e che negli orari forniti da Trenitalia non sono riportate alcune coincidenze: capita, quindi, che i passeggeri arrivano a Villamassargia quando il treno per Cagliari è già partito. E’ molto grave anche la frequente soppressione dell’ultimo treno in partenza da Cagliari alle 20.45, senza prevedere la corsa sostitutiva con autobus, rendendo quindi impossibile il rientro a casa dei malcapitati passeggeri.“Trenitalia - osserva Guido Vacca, assessore provinciale ai Trasporti -, nonostante le numerose rassicurazioni, sta ancora creando fastidiosi disagi agli utenti del Sulcis Iglesiente, con frequenti cancellazioni di corse impor- tanti e con ritardi sugli orari di arrivo a destinazione. Questo dimostra la scarsa attenzione nei confronti degli utenti della nostra Provincia, che rappresentano circa il 35% dell’intera utenza regionale. E’ impensabile che la Sardegna sia l’unica regione a non avere ancora stipulato il contratto di servizio, che consentirebbe di applicare a Trenitalia le sanzioni per i disservizi causati, scoraggiando il ripetersi di ritardi e di ingiustificate soppressioni di corse. Analizzando gli orari, si scopre anche che per la prima corsa, con arrivo a Cagliari alle 6,53, è prevista la incomprensibile soppressione nel mese di agosto. E’ urgentissimo, ormai, che la Regione assolva al compito di stabilire regole certe per l’espletamento del servizio e di esercitare l’indispensabile potere di controllo sulla qualità del servizio prestato da Trenitalia”. Politica IGLESIAS IN COMUNE: A PICCOLI PASSI E CON ORDINE IL LAVORO DELLA GIUNTA DI GINETTO PERSEU Pino Piras Conoscendo il metodo di lavoro del neo Sindaco di Iglesias Ginetto Perseu, c’è da supporre che esso sarà caratterizzato da “piccoli passi e con ordine” per evitare di dover tornare su quanto già adottato o superato. E’ una prudenza razionale, capace di dare frutti alla distanza, ma anche di dare, via via, risposte concrete che la città attende da tempo. Tutto questo, però, presuppone una larga intesa tra i soggetti di Giunta e della Coalizione che, pur disponendo dei numeri sufficienti, potrebbe anche essere messa discussione dagli immancabili mugugnoni, esclusi dalla stanza dei bottoni, pur avendo concorso all’elezione diretta del Sindaco vincente di centro destra. Al momento, comunque, il neo Sindaco non sembra avere questi problemi, per cui a lui e alla sua squadra non resta che rimboccarsi le maniche per lavorare sodo, sia pure a “piccoli passi e con ordine”. I problemi della città sono ben noti a Perseu, non fosse altro perché in Consiglio comunale c’è da lunga data e la sua stessa professione di medico ne hanno rinforzato le conoscenze dirette delle esigenze dei propri concittadini. In primis Iglesias dovrà riprendere in mano i fili del Piano Strategico che aveva vissuto un buon momento quando venne presentato, ma poi dovette essere accantonato date le note vicende politiche locali. Sembra scontato che dal Piano Strategico occorrerà ripartire per riallacciare tutti i vecchi discorsi che ad esso si collegano, ad iniziare dal Centro Intermodale, per allargarsi sempre più verso le periferie e le frazioni, almeno le più popolose. Strettamente collegata ai grandi Piani cittadini e provinciali, vi è il recupero della qualità culturale della città che nei suoi trascorsi è stata culla d’iniziative e appuntamenti di notevole 7 numero 540 del 30 Giugno 2011 Ginetto Perseu RECUPERARE IL TEMPO PERDUTO Massimo Carta Potrà sembrare quasi un eufemismo, ma per la comunità di Iglesias il recupero del tempo perduto, per il periodo in cui la città è rimasta acefala e senza guida amministrativa democraticamente eletta, è diventato quasi un imperativo, o comunque un obbligo di stringente attualità. Sarà proprio questa la grande sfida che il neo Sindaco Ginetto Perseu dovrà affrontare con i suoi più diretti collaboratori, senza escludere da quest’impegno sociale, anche le opposizioni che, almeno a parole, si sono mostrate pronte a “dare una mano” per le sorti della città. Lavoro da fare ce n’è fin troppo, così pure impegni da ono- Sindaco Pierluigi Carta ha ammesso che al vuoto amministrativo di quest’ultimo anno, col senno di poi, avrebbe preferito mantenere in piedi la sua Giunta che, và precisato, non è stata bocciata per mancanza di efficientismo, ma semplicemente per un braccio di ferro che qualcuno ha voluto vincere a tavolino. Ora il confronto col neo Sindaco Ginetto Perseu è aperto. Ma è aperto anche il confronto con tutte le realtà della città. Se, insomma, Iglesias ha ancora una riserva di quell’amor proprio che la contraddistinse per secoli, adesso è arrivato il momento per tirarlo fuori e metterlo a disposizione dei suoi amministrati. La città, tutto sommato, ha continuato a mostrare una certa vitalità, sia pure non in piena efficienza. Semmai è mancata la guida di un progetto amministrativo e strategico sul quale altri avevano gettato le basi, cui poi è mancata la continuità. Più volte da queste colonne è stato sottolineato l’impegno profuso dal commissario Antonello Ghiani che, tutto sommato, non si è limitato a gestire “gli affari correnti”, ma ha mostrato sensibilità e spirito di servizio portando avanti certi progetti che non si sono fermati, malgrado il vuoto gestionale di un’amministrazione democraticamente eletta. Nessuno nega che il compito sul quale dovrà impegnarsi il Sindaco Ginetto Perseu sia non facile. Ma le difficoltà dipenderanno anche e soprattutto dalla coesione che si stabilirà in Giunta dove dovranno essere messe da parte le varie fazioni partitiche e di corrente, per guardare con realismo alle esigenze delle persone amministrate. Servizi, progetti, ripresa di dialogo con Regione, Provincia e territorio, nuova progettazione attendono solo di essere rimesse in movimento. Un altro periodo di anemica gestione potrebbe gettare discredito sulla città. Turismo, cultura, riordino urbanistico e stradale, valorizzazione delle varie espressioni che la città può vantare, messa in cantiere di un nuovo progetto socio-economico e l’impegno per trovare soluzione della varie vertenze del lavoro nei cantieri intorno alla città, sono sfide che non possono essere disattese, né essere perdute per scarso impegno. Iglesias merita ben altro! Il settimanale di casa tua Ogni Giovedì in edicola o in abbonamento Iglesias rilevanza anche nazionale. In questo settore l’Assessore Luigi Biggio, ampiamente motivato dal suo bagaglio personale di sensibilità, avrà modo di proporre un nuovo dialogo con tutte le realtà cittadine che s’interessano di cultura e di eventi, ripartendo proprio da: “dove eravamo rimasti”. Ma questi elementi sono solo alcuni indizi, certamente presenti nell’agenda del Sindaco Perseu, il quale al momento, e con priorità, ha da completare la lettera d’incarico di Assessore all’Urbanistica e Piani di Sviluppo sulla quale deve scrivere solo il nome. La competenza del proponendo Assessore dovrà essere fuori discussione, anche se gli Uffici a riguardo hanno al proprio interno qualificate figure di professionisti in grado di reggere la sfida del nuovo. rare a stretto giro di mesi. Di polemiche la città non ha più bisogno, né può essere ammesso che taluno, per mettere in crisi l’attuale maggioranza amministrativa, s’inventi stratagemmi atti ad ostacolare una ripresa del dialogo con la città, la programmazione interrotta circa un anno fa e, soprattutto, lo stimolo verso l’auspicato dialogo tra tutte le componenti cittadine. Partiti, Giunta, associazioni ed apparati di varia estrazione dovranno mostrare carattere e mettere a disposizione della città il meglio del proprio fine istituzionale. Iglesias, malgrado tutto, è ancora Capoluogo di una parte della Provincia Sulcis Iglesiente e deve ritrovare motivazioni forti che molto spesso, in questi ultimi anni, era sembrato fossero state sotterrate con la chiusura delle miniere. Potrà sembrare strano ma, anche il più acceso avversario del APERTO TUTTO L’ANNO SALA CONFERENZE CLIMATIZZATA CON 100 POSTI E SALETTE ATTIGUE DOTATE DI ACCESSORI E COMFORT POSSIBILITÀ DI SOGGIORNO E RISTORAZIONE SALE RICEVIMENTI LOCALITÀ SPIAGGIA GRANDE- CALASETTA (CA) - SARDEGNA ITALIA Tel. 0781.810188 - 0781-810153 - 0781.810189 - Fax 0781.810148 e-mail: [email protected] - www.hotelstelladelsud.com COMUNE DI CALASETTA PROV. CARBONIA IGLESIAS INVITO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PORTIERATO E GUARDIANIA PER LA DURATA DI CIRCA 2 MESI DAL 15 LUGLIO AL 15 SETTEMBRE 2011 Importo stimato dell’appalto €12.285,00 (esclusa IVA). La consegna del plico contenente l’offerta dovrà avvenire perentoriamente, pena l’esclusione, entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 30.06.2011, tramite raccomandata A.R., corriere autorizzato o a mano. Anche in caso di utilizzo del mezzo postale farà fede il timbro di ricezione da parte del Comune. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Dott.ssa Loreta Armeni Comune di Domusnovas Provincia di Carbonia Iglesias P.zza Caduti di Nassirya, 1 - Tel. 0781 70771 - Fax 0781 72368 Sindaco Angelo Deidda Vicesindaco Marco Cuccu Assessori Luigi Bacchis, Giampaolo Garau, Alessio Mura, Gianfranco Tolu, Attilio Stera Presidente del Consiglio comunale Erizio Pranteddu Consiglieri Luigi Bacchis, Stefania Cabboi, Sergio Cadoni, Mario Cera, Marco Cuccu, Isacco Demarchi, Pietro Angelo Fonnesu, Gianluigi Fonnesu, Gianpaolo Garau, Alessio Mura, Maria Carmela Pilloni, Erizio Pranteddu, Attilio Stera, Silvana Usai, Massimiliano Ventura 8 Realtà Locale numero 540 del 30 Giugno 2011 DISASTRO AMBIENTALE A CORTOGHIANA SCANDALOSA OMERTA’ DELLE ISTITUZIONI Massimo Carta Il più grande disastro ambientale, che peggiora giorno dopo giorno da cinque mesi alla periferia di Cortoghiana, non ha finora trovato argine in alcuna delle istituzioni preposte a tale finalità. Si tratta di un enorme disastro ambientale procurato da scellerato intervento d’uomo e di cui non si intravede la fine. Fronti di scavo lunghi centinaia di metri, trincee profonde in alcuni casi oltre due metri, condotte idriche, fognarie, elettriche e telefoniche lasciate penzoloni lungo gli scavi, qualche migliaio di sacchi contenente materiale con presunto inquinamento avviati alla bonifica a Macchiareddu, maestranze sbandate lungo i cantieri senza un piano di lavoro, lo stesso cantiere sarebbe privo di direttore dei lavori. Questa scandalosa condizione, in cui vive l’ingresso di Cortoghiana, tira avanti dal 24 gennaio scorso, da quando una cisterna si è rovesciata a causa di una cervellotica aiuola posta a centro dell’incrocio, lasciando defluire lungo la strada qualche migliaio di litri di gasolio. A giudicare dall’apparato di bonifica messo in cantiere, l’inquinamento sarebbe superiore a quanto occorso in Giappone o nell’oceano davanti alle coste americane. Chiunque si affacci all’ingresso di Cortoghiana resta impressionato dagli sbarramenti, trincee, sacchi bianchi contenenti più insipienza cantieristica che materiale inquinato, case di civile abitazione private della loro libertà, esercizi (negozi, officine, edicola) ostacolati dall’immagine artefatta di disastro. Stando alle previsioni, in questo cantiere dove nessuno è in grado di dare una risposta tecnica sull’intervento in atto, lo stato di dissesto ambientale potrebbe andare avanti per alcuni anni, salvo che alla fine, per sopraggiunti imprevisti, la ditta che sta eseguendo i lavori (non si sa per conto di chi) non abbandoni tutto, lasciando i Cortoghianesi nella caca e nel disagio più assoluto. Ma se è vero e dimostrabile che Ingresso Cortoghiana la ditta in argomento non possiede alcun piano di lavoro, è altrettanto vero, ed ancora più scandaloso, che le autorità politiche e quelle preposte alla difesa ambientale non riescano ad intervenire per far cessare quest’incivile trattamento in cui, loro malgrado, si sono venuti a trovare gli abitanti di Cortoghiana che finora hanno avuto il solo torto di d’essersi comportati con eccessivo senso civico. Provincia, Comune, Arpas, Regione, Prefettura e Forse dell’Ordine hanno finora agito con il classico “non vedo, non sento, non parlo”. Fortuna ha voluto che finora a Cortoghiana non sia successo alcun caso di emergenza e quindi non ci sia stata la necessità di imboccare una via di fuga. Quella verso la statale è la sola via di fuga e di collegamento con il Comune Capoluogo o con gli uffici e ospedali del territorio. Finora non risultano siano state promosse conferenze di servizio per sapere quali siano ancora i lavori da portare avanti, come essi dovranno essere condotti e, soprattutto, i tempi entro i quali l’ingresso di Cortoghiana potrà essere riconsegnato, in forma agibile, alle esigenze dei suoi abitanti. Finora tutte le istituzioni soprarrichiamate si sono comportate in maniera scandalosa ed hanno dimostrato sconcertante omertà nei confronti di chi avrebbe meritato più civile attenzione. PERCHE’ TANTO SILENZIO? E’ fuor di dubbio che migliaia di litri di gasolio dispersi lungo la strada siano motivo di preoccupazione. La conseguente bonifica era d’obbligo. Però, di lì a proporre un rimedio peggiore del male, ne passa! Ma ne passa soprattutto perché a distanza di circa mezzo anno si continua scavare, quasi si fosse trattato di liquido radioattivo o corrosivo, capace di portare conseguenze anche nel tempo. Invece no! Il gasolio, come è capitato ovunque ci sia stato un analogo incidente, è sempre stato trattato con schiume o assorbenti, capaci di ridurre il danno, ma mai in alcun’altra località è stato proposto un rimedio dalle conseguenze peggiori, al punto da costituire disastro ambientale. E allora, visto che nessuna istituzione finora si è assunta la responsabilità di fermare tale scempio ai danni della paziente popolazione di Cortoghiana, il sospetto è che dietro questo “affare” ci sia qualche ben piantato uomo politico che tira i fili di tanta tracotanza. Tra un anno, l’ingresso di Cortoghiana sarà ancora nelle condizioni in cui si trova oggi, se non peggiorate. In una mondo di diritto, i circa tremila abitanti di questo centro abitato hanno ancora la possibilità di reagire? Prefettura e Genio Civile possono, anzi devono, fare qualcosa. 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La galleria sotterranea mostra l’evoluzione delle tecniche di coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli anni ’30, in ambienti fedelmente riallestiti con attrezzi dell’epoca e grandi macchinari ancora oggi in uso in miniere carbonifere attive. La sala argani conserva intatte al suo interno le grandi ruote dell’argano con cui si manovrava la discesa e la risalita delle gabbie nei pozzi per il trasporto dei minatori e delle berline vuote o cariche di carbone. cessione mineraria che, dopo alterne vicende in mano a privati, nel 1905 viene trasferita ad una società mineraria franco-belga, la “Societè Anonyme des Mines de Malfidano”. Dopo una successiva rinuncia ed un conseguente periodo di stasi nell’area della miniera viene concesso un permesso di ricerca a privati, poi trasferito nel 1951 alla RIMISA SpA. Questa società, dopo una intensa campagna di ricerca, coronata da risultati incoraggianti, chiede una “concessione mineraria” che viene accordata nel 1962. Nasce così la miniera di Sos Enattos che, modernamente attrezzata con tecnologie di avanguardia ed operante con metodologie della più avanzata “arte Mineraria”, dà inizio ad un fecondo periodo produttivo. Nell’intervallo di tempo che va dal 1979 al 1983, l’attività di produzione viene temporaneamente sospesa e si procede anche ad un ridimensionamento dell’organico con esodi e sostituzioni che ringiovaniscono il personale ma , portano l’organico a circa 48 unità con le quali si operano altre trasformazioni della struttura produttiva cercando di ottimizzarla al massimo e di migliorare il conto economico. Malgrado tutti gli sforzi, nel 1996 anche la miniera di Sos Enattos è costretta alla chiusura produttiva come la quasi totalità delle altre miniere sarde del settore e la Società RIMISA viene comunque incaricata di procedere subito alla messa in sicurezza degli impianti nonché dei luoghi già interessati dall’attività minerarie. Museo dell’Arte Mineraria - Iglesias Il Museo dell’Arte Mineraria fu creato nel 1998 da alcuni “uomini di miniera”, con lo scopo di conservare e far conoscere molte di quelle cose che hanno permesso al minatore di dominare la roccia e, studiando e creando cose nuove, diventare l’artefice di una cultura mineraria che per secoli è stata il centro della vita sociale ed economica di molta parte della nostra isola e non solo. In questo museo è possibile vedere macchine che già alla fine del 1800 erano usate in miniera (vedi la perforatrice BBR 13 della Ingersol) o celle di flottazione ancora oggi impiegate negli impianti di arricchimento dei minerali, nonchè circa 400 m di gallerie che, iniziate nel 1934 come laboratorio per gli studenti, diventarono sicuro rifugio antiaereo negli anni della Seconda Guerra Mondiale. Collezione Alberto e Giovanni Antonio Castoldi presso l’ex Ufficio Geologico di Montevecchio. Una collezione unica nel suo genere che raccoglie parte del tesoro posseduto dalla famiglia Castoldi, suddiviso in quattro sezioni: oggetti d’uso maschile, reperti archeologici, gioielleria tradizionale della Sardegna e oggetti d’uso femminili. Museo dell’Ossidiana – Pau Il percorso espositivo della struttura museale è organizzato secondo il principio della fruizione diretta e partecipata agli aspetti scientifici naturalistici, tecnologici, sociologici e storici dell’ossidiana, intesi nella loro dimensione più generale ed in quella che attiene più specificamente alle caratteristiche regionali, del Monte Arci e del territorio di Pau. Il visitatore è condotto, contestualmente, attraverso una fruizione ternaria del messaggio culturale, rispettivamente a livello cognitivo razionale, sensoriale e sperimentale. Il primo livello è gestito con l’impiego di supporti documentari fissi quali complementi cartografici e fotografici, schede didascaliche monotematiche, supporti audiovisivi dinamici a proiezione continua, supporti audiovisivi interattivi. Il secondo livello è affidato alla percezione autogestita, visiva e tattile, delle caratteristiche fisiche, accompagnata da videoclip e da basi sonore diffuse negli ambienti, atte ad evocare le caratteristiche sonorità dell’ossidiana allo stato naturale e di quelle prodotte dalla lavorazione individuale e di gruppo attraverso la pratica sperimentale. Galleria di Porto Flavia - Miniera di Masua - Iglesias .Una ardita ed avvenieristica soluzione tecnica ai trasporti marittimi dei minerali prodotti nella zona. Il sito minerario è situato lungo la costa sud-occidentale della Sardegna, presso la Località di Masua (Iglesias) Porto Flavia, che prese il nome dalla figlia primogenita del suo progettista Ing. Cesare Vecelli, fu realizzato nel 1924 scavando la montagna per circa 600 metri. Alla base di due gallerie sovrapposte, un nastro trasportatore riceveva i minerali dai depositi sotterranei per trasferirli, con il suo ingegnoso braccio mobile, direttamente nella stiva delle navi di carico alla fonda. Questa ingegnosa soluzione che allora fu capace di rivoluzionare il sistema di imbarco dei minerali, sino a tale data praticato con il carico a mezzo coffe trasportate a spalla dai “galanze” carlofortini sulle loro barche a vela di 20-30 tonn., è ora illustrato ai visitatori perché insieme al fascino di un luogo meraviglioso possano ammirare anche un esempio di ingegno e di tecnica realizzatrice. GeoMuseo Monte Arci “Stefano Incani” – Masullas Oggi, le Collezioni Naturalistiche sono riconosciute dallo Stato Italiano fra i Beni Culturali da tutelare e valorizzare, al pari di quelli artistici ed archeologici, non solo ai fini di conservazione della nostre identità biogeologiche e pre-istoriche, ma anche come importante mezzo di attrazione turistico-culturale. Acquisire alla collettività un patrimonio di inestimabile valore come quello formato dalle Collezioni Mineralogiche e Paleontologiche, raccolte in decenni di silenziosa operosità dal Cav. Vincenzo Incani nei terreni di Masullas e della Marmilla, era un dovere ed un omaggio alla nostra identità. Peraltro, in questo Museo, per la prima volta in Sardegna, si è voluta ricostruire la storia più antica della nostra Isola - quella geologica -, dalla quale, non possiamo scordarlo, derivano le bellezza naturalistiche e paesaggistiche che tutti ci invidiano. Non di meno, senza il divenire lento di “questa” storia - la “nostra” storia geologica -, i popoli nuragici non avrebbero avuto l’ossidiana, il rame, l’argento e forse noi non avremmo avuto la Storia come oggi la conosciamo. EcoMuseo Villaggio minerario di Rosas - Narcao. Scoperta nel 1832, Rosas venne riconosciuta come area mineraria nel 1849 ed ottenne nel 1851 dal re Vittorio Emanuele II la concessione per l’estrazione della galena come Società Anonima dell’Unione Miniere del Sulcis e del Sarrabus. Dalle sue gallerie si estrassero piombo, zinco e ferro. Restò attiva sino al 1980 quando venne chiusa definitivamente. Il complesso degli edifici e delle strutture minerarie è stato recuperato e ristrutturato a fini museali e ricettivi, dando vita al Museo – Villaggio minerario di Rosas, oggi tra i beni tutelati dall’Unesco e grande museo a cielo aperto immerso in un contesto ambientale di assoluto valore naturalistico. La laveria è il vero cuore pulsante della miniera, in cui è possibile ammirare i grandi mulini per la lavorazione del minerale perfettamente funzionanti. Al piano superiore dello stesso edificio, le sale multimediali con schermi e “pozzetti” ripercorrono l’epopea mineraria sarda e, in particolare, la storia e le vicende di Rosas e delle miniere di Narcao raccontata dalla voce dei protagonisti, i vecchi minatori. Un altro spazio espositivo si apre nel grande piazzale al centro del villaggio. Al suo interno, tra pannelli illustrativi, documenti e attrezzature da lavoro, si possono ripercorrere le vicende di Rosas, dal momento della scoperta al declino, fino alla rinascita come grande compendio museale e naturalistico. Visitabile è anche la galleria Santa Barbara dove è possibile osservare i sistemi e le condizioni di lavoro all’interno di una miniera di piombo e zinco. E’ inoltre possibile ammirare l’ex ufficio postale e centro direzionale (oggi ristorante), il forno di calcinazione, i depositi di stoccaggio (oggi bar), la fucina del fabbro (oggi esposizione museale polifunzionale), la foresteria e gli alloggi dei minatori. Questi ultimi, ristrutturati, costituiscono oggi un particolare esempio di case-vacanza dove trascorrere soggiorni all’insegna del relax immersi in un contesto storico e naturale di particolare pregio. Mostra Permanente delle Macchine da Miniera - Miniera di Masua-Iglesias. Dopo il 1850 è iniziata l’era industriale delle miniere iglesienti che, tra l’altro, ha portato all’utilizzo di mezzi meccanici sempre più aggiornati tecnologicamente che hanno, di fatto, dato il via alla meccanizzazione delle miniere. Dal 1980 per la necessità di dare forte impulso alle produzioni, è avvenuta l’introduzione delle grandi macchine che hanno permesso la rapida “coltivazione” di grandi aree mineralizzate e il trattamento di quantitativi notevoli di tout-venant. In considerazione della necessità di adattare costantemente le macchine e renderle sempre più specifiche alle varie esigenze, le miniere di piombo e zinco sarde sono state banco di prova e fucina per tante aziende costruttrici che, grazie all’adozione di soluzioni tecniche sperimentate nelle officine minerarie, hanno portato a miglioramenti nei rendimenti e nelle prestazioni delle macchine poi costruite. Per questi motivi è stato ritenuto importante allestire il “Mostra Permanente delle Macchine da Miniera” che, con le sue oltre 70 macchine e le sue attrezzature specifiche per lavori minerari, rappresenta la testimonianza di una evoluzione industriale di grande prestigio, cresciuta nel sottosuolo e fuori dai clamori esterni, così come, da sempre, sono abituati a fare i veri minatori. Galleria Henry - Miniera di Planu Sartu- Buggerru. E’ questa la più importante struttura della miniera di Planu Sartu (1865). Consentiva il trasporto dei minerali su rotaia dalle fronti di produzione alle laverie. E’ ubicata alla quota di m. 50 slm, appena al di sopra dell’abitato di Buggerru, e attraversa per circa un Km l’altipiano di Planu Sartu. Le sue imponenti dimensioni furono determinate dall’impiego (1892) di una locomotiva a vapore che, grazie ad una rete ferroviaria, soppiantò in breve tempo i lenti ed onerosi trasporti con i muli. La sua unicità è costituita dal ripetuto rapporto con la falesia sul mare, attraverso piccole gallerie e camminamenti scolpiti nella roccia che consentono viste suggestive della costa a strapiombo e panorami mozzafiato. Galleria Anglosarda – Pozzo Sant’antonio – Miniera di Montevecchio- Guspini. Lo sfruttamento delle mineralizzazioni del grande Filone dell’Arburese – Guspinese, che da Montevecchio si estende sino ad Ovest di Ingurtosu per circa 12 km, risale ad epoche antiche. E’ sicuramente riferito all’epoca romana, come testimoniato da diversi reperti, ma probabilmente è stato interessato da qualche lavoro anche in tempi precedenti. L’attività estrattiva ebbe un efficace impulso nel XIII e XIV secolo, durante la dominazione pisana ed aragonese ma ebbe il suo definitivo ed importante sviluppo quando, dopo alterne vicende, nel 1848 il re Carlo Alberto rilasciò a titolo perpetuo, la concessione della miniera di Montevecchio al sassarese Giovanni Antonio Sanna. Da quel momento inizia lo sfruttamento industriale della miniera che si protrarrà ininterrottamente e con profitto sino agli anni sessanta per poi declinare e finire del tutto nel 1991. Nella zona di Levante, cioè nella porzione di giacimento a levante di Montevecchio, una delle prime ad essere interessata da ricerche minerarie, è la ben nota galleria Anglosarda che prende il nome dalla compagnia La Piemontese - Compagnia Reale Anglosarda - alla quale la Società di Montevecchio appaltò lo scavo per accelerare i lavori e migliorare gli introiti. Lo scavo della galleria iniziò nel 1852. Per razionalizzare il trattamento del minerale prodotto, in prossimità dell’imbocco fu costruito, nel 1867, un impianto meccanizzato per trattare sia il grezzo proveniente dalla galleria Anglosarda, che quelli di altre gallerie come Scala, Colombi, S. Barbara e S. Antonio. Nel 1871 l’ing. Asproni incentivò notevolmente i lavori di ricerca, sopratutto nei livelli Anglosarda e S.Antonio che dettero ottimi risultati tanto che nel 1872 fu intestato il pozzo S.Antonio, che nel 1874 raggiunse la quota di -63 metri dalla quota del piazzale di partenza, portando sino a tale profondità i lavori di coltivazione. Il filone Sant’Antonio è risultato forse il più ricco e generoso, a parità di sviluppo longitudinale, di tutto il sistema filoniano Arburese, ed è stato seguito nel senso dell’altezza per circa 600 m, dagli affioramenti a quota +420 sin oltre il livello –180. Tutta la fascia filoniana del sistema Arburese – Guspinese è inserita in un contesto naturalistico eccezionale, con boschi di notevole bellezza e paesaggi che in vari punti, lasciano intravedere il magnifico mare occidentale fra Funtanazza, la mirabile colonia per i figli della Montevecchio ora vandalizzata, e la costa spettacolosa che passando per Piscinas, si spinge sino a Capo Pecora. Miniera di Funtana Raminosa - Gadoni. La miniera di Funtana Raminosa è situata nel Comune di Gadoni (Sardegna centrale) in posizione intermedia tra la Barbagia di Belvì e quella di Seulo. Il patrimonio archeo-industriale presente in questa miniera, rappresenta oggi uno dei massimi esempi di recupero e valorizzazione di strutture minerarie per scopi turistici-culturali. Gli impianti minerari, risalenti agli inizi del ‘900, sono stati costruiti sulla sponda sinistra del Rio Saraxinus, a circa 2 Km dalla confluenza col Flumendosa. La coltivazione più antica dei minerali di rame risale probabilmente all’età del bronzo. Infatti già verso la fine dell’ottocento si scoprirono i segni di un’antica attività estrattiva, databile sulla base dei reperti ritrovati, all’epoca nuragica. I giacimenti cupriferi sono stati sicuramente interessati da attività estrattive anche in epoche successive (700 d.C.), lo stesso nome del torrente che attraversa la miniera, il Rio Saraxinus, è sicuramente una testimonianza che anche i Saraceni erano interessati all’estrazione dei metalli locali. Allo stato attuale il processo di recupero e valorizzazione delle strutture minerarie consente di riscoprire l’intero patrimonio impiantistico e di addentrarsi nelle antiche gallerie che conservano ancora oggi il fascino della passata attività, dove si potranno ammirare le macchine sapientemente restaurate che rievocano i tempi passati. Infine la natura stessa, col suo verde dominante e la presenza dell’acqua nelle sue varie forme, è protagonista principale dell’intero paesaggio che contribuisce pienamente al recupero di un ambiente minerario e naturalistico ineguagliabile. Miniera di Sos Enattos - Lula. La miniera di Sos Enattos è ubicata nel territorio del Comune di Lula, in provincia di Nuoro, in un contesto paesaggistico di notevole attrattiva per una natura in parte ancora incontaminata che la catena del Monte Albo contribuisce a rendere di eccezionale bellezza. Cenni di storia della miniera di Sos Enattos si ritrovano in documenti redatti dal La Marmora e dal Sella nei loro importanti lavori sulle miniere sarde e sono testimoniati dalle evidenti tracce di antichi lavori (pozzi romani) osservabili fino al 1960 quando, per esigenze derivanti dall’attività di produzione sempre più intensiva, si giunse alla distruzione di queste testimonianze che presumono la presenza in epoca Romana, di schiavi condannati “ad metalla”. E’ comunque certa nel territorio, nell’XI secolo d.c., la presenza di una colonia di schiavi ebrei gestita da un ricco possidente di nome Nabat o Nabatha come soprintendente. Per un periodo di tempo abbastanza lungo non si hanno notizie certe; solo nel 1864 risulta una “dichiarazione di scoperta del giacimento” con successiva con- Grotte Is Zuddas – Santadi La Grotta di Is Zuddas è una cavità carsica della Sardegna sud-occidentale che si apre nelle dolomiepiù antiche d’Italia, datate circa 530 milioni di anni. È costituita da una successione di cunicoli e sale che, assieme alla testimonianza di antichi fenomeni di crollo, evidenziano l’azioneerosiva e corrosiva delle acque sotterranee. Ma la vera ricchezza della grotta è rappresentata da una straordinaria varietà di concrezioni. Oltre alle comuni stalattiti, stalagmiti, colate e colonne, è infatti possibile osservarne di più rare, come i sottili “capelli d’angelo”, le concrezioni coralloidi, i frostworks e le eccentriche d’aragonite. Queste ultime sono costituite da un indescrivibile intreccio di tubicini che senza seguire la forza di gravità, sono cresciuti nel più totale disordine, generando candide matasse di pietra. Istituto Tecnico Industriale Minerario “Giorgio Asproni” con annessi Licei Tecnologico e delle Scienze Applicate - Iglesias La “Scuola per Capi Minatori e Capi Officina” di Iglesias sorse nel 1871 per iniziativa di Quintino Sella, che ne sottolineò la necessità in alcune pagine della sua Relazione del deputato Sella alla Commissione d’ inchiesta composta dai deputati Depretis, Ferracciu, Macchi, Mantegazza, Sella, Tenani sulle condizioni dell’ industria mineraria nell’Isola di Sardegna, pubblicata negli Atti della Camera, XI legislatura in data 3 maggio 1871, in occasione della sua partecipazione alla commissione parlamentare d’inchiesta del Depretis nel 1869. “Annesso alla scuola mineraria - così proseguiva il Sella- dovrebbe essere , non solo per le esercitazioni degli scolari ma anche per il pubblico servizio, un laboratorio chimico. Per i contratti di minerali non solo, ma anche per le opportune nozioni sul valore dei minerali che si trovano nelle esplorazioni, o si ritraggono dalle lavorazioni, è necessario fare almeno i saggi docimastici dei minerali stessi. La galena ha caratteri fisici così distinti, che ad occhi si può avere un idea della ricchezza in piombo del minerale, ma il tenore in argento senza un saggio docimastico non si conosce... Scrive il Sella: “Colla scuola sorgerebbe da sè in Iglesias un museo mineralogico altamente istruttivo ed interessante, e si avrebbe così in Iglesias un centro scientifico i cui effetti sarebbero altamente benefici” Egli offri inoltre al museo, che volle all’ atto d’istituzione annesso alla scuola, diversi campioni di minerale, dando il via alla raccolta di importanti pezzi da collezione.” L’edificio inaugurato nel 1911, oggi utilizzato dall’Istituto tecnico Minerario e dalle scuola media, era definito all’epoca uno degli istituti più belli e meglio attrezzati del Regno. Riesce ancor oggi, grazie alla sua maestosità , l’eleganza dei fregi e l’accuratezza delle finiture, insieme alla ricchezza del Museo mineralogico e dei diversi laboratori, ad evocare il glorioso passato dell’Istituto Minerario” Giorgio Asproni”. La costruzione venne realizzata dall’impresa Giuseppe Pinna Sirigu, su progetto dell’architetto Francesco Sappia e dell’ingegnere Telesforo Tarchioni, la direzioine dei lavori affidata all’ing. Dionigi Scano. Galleria Villamarina - Miniera di Monteponi –Iglesias. La Galleria Villamarina, intitolata al Viceré del Regno di Sardegna Marchese di Villamarina, scavata a quota +174 m slm, è dotata di due imbocchi, distanti tra loro circa 70 metri, denominati Asilo e Suore. Le denominazioni derivano dalla presenza in prossimità della galleria dell’Asilo edificato negli anni ‘20 e dedicato a Renzo Sartori, e dei locali abitati dalle Suore della Carità che curavano l’assistenza nel vicino ospedale della miniera. Lo scavo della galleria Villamarina iniziò nel 1852. Essa incontra i due Pozzi più importanti della Miniera di Monteponi: il Pozzo Vittorio Emanuele ed il Pozzo Sella. Il Pozzo Vittorio Emanuele, scavato nel 1863, giungeva fino a quota -100 m. slm, era adibito al trasporto dei minatori e del minerale estratto dalle gallerie. Il Pozzo Sella, dedicato al parlamentare Quintino Sella, scavato nel 1874 su progetto dell’ing. Adolfo Pellegrini, era destinato ad ospitare le grandi pompe a vapore, utilizzate per l’eduzione delle acque sotterranee. Museo dei Diorami sulla storia mineraria presso l’ Ex Foresteria di Montevecchio. Una splendida collezione di Diorami (Collezione Dellacà) riproducenti la vita mineraria in varie epoche. Un percorso didattico di impareggiabile interesse che stimola e affascina il visitatore, guidandolo in un entusiasmante viaggio nel mondo minerario. Museo Mineralogico Ex Ufficio Geologico di Montevecchio. Visita guidata con illustrazione dei vari minerali estratti nella miniera di Montevecchio, altre miniere della Sardegna e da varie parti d’Italia e estero (Collezione di Minerali del Comune di Arbus). Pozzo Amsicora - Montevecchio. Pozzo Amsicora appartiene al cantiere minerario di “Telle” e rappresenta uno straordinario esempio di recupero di archeologia mineraria. Si giunge percorrendo la strada provinciale che dalla frazione mineraria di Montevecchio porta alla frazione di Ingurtosu. La sua importanza è data dal fatto che rappresenta in modo significativo un pezzo della storia mineraria, il simbolo delle lotte che i minatori fecero con l’intento di salvaguardare i propri diritti al lavoro per se e per le successive generazioni. 10 Realtà Locale numero 540 del 30 Giugno 2011 TREKKING NELL’ISOLA DI CARLOFORTE ALLA SCOPERTA DI UN’INTEGRA NATURA Marco Massa Carloforte Lungomare Finora Carloforte, o meglio l’isola di San Pietro, è sempre stata vista come meta di mare e spiagge, di scogliere a picco sul mare, di riserve del falco Pellegrino, di tonnare. Questo per quanto riguarda la geomorfologia. Perché di caratteristiche Carloforte ne assomma tante altre: usi e costumi, lingua di origine genovese, gastronomia, stili architettonici delle abitazioni, strade del centro abitato simili ai “carugi” liguri ed altro ancora. Nell’isola, inoltre, esistono tracce di antichi insediamenti in roccia, vecchie miniere d’ocre, saline, lo stabilimento delle tonnare. Tutta archeolo- gia industriale di sicuro interesse e che danno segno di varietà ambientale, malgrado l’estensione di San Pietro sia di appena 51 chilometri quadrati (sesta isola del Mediterraneo) con circa 6400 abitanti stabili che in estate diventano non meno di 13000 unità. Tuttavia, nel recente Girotonno 2011, il Consorzio per lo Sviluppo Turistico del Comune di Carloforte, ha presentato una novità di sicuro effetto e che riguarda ben venti itinerari di trekking che attraversano l’isola in argomento in lungo e largo. “Con questa guida, scrive nella presentazione il Presiden- te Cesare Napoli, il Consorzio per lo Sviluppo Turistico del Comune di Carloforte ha voluto colmare il vuoto, offrendo al turista , in alternativa e in aggiunta al mare, 20 sentieri naturalistici tra cui scegliere e percorrere nel corso della vacanza. In generale si tratta di percorsi facili, da compiere in un tempo massimo di tre ore. Per ciascuno è indicato il grado di difficoltà, mediante palline di colore blu, nel numero da uno a tre, con grado di difficoltà crescente”. La guida “Trekking nell’isola di San Pietro” è molto ben illustrata ed è agevole da portare dietro per conoscere e PROCEDURE SEMPLIFICATE IN PROVINCIA PER AGGIUDICAZIONE LAVORI PUBBLICI La Giunta provinciale ha deliberato di dare l’indirizzo alla struttura dell’Amministrazione di avvalersi, ovunque possibile, delle procedure semplificate per l’aggiudicazione dei lavori pubblici. In particolare, la legge consente di assegnare i lavori d’importo sino a cinquecento mila euro attraverso la gara fra cinque imprese e sino a un milione di euro attraverso la gara fra dieci imprese. Sono ovviamente salvi i principi di traspa- renza, imparzialità e non discriminazione. Sarà il responsabile unico del procedimento amministrativo a valutare la convenienza del ricorso alla procedura semplificata in relazione alla tipologia dei lavori e alla convenienza per l’Amministrazione. Nella Provincia esiste già l’albo delle imprese titolate ad essere invitate a partecipare alla procedura; l’albo è aggiornabile in continuo e, a maggior ragione dopo questa deliberazione, qualsiasi impresa voglia iscriversi a questo albo, potrà farlo. Il presidente della Provincia, Salvatore Cherchi, chiarisce che la ragione del ricorso alla procedura semplifica è duplice: da un lato si sveltiscono i tempi di aggiudicazione e di inizio lavori, dall’altro l’imprenditoria locale ha una chance in più, poiché l’invito a partecipare sarà a rotazione, con un rigido e trasparente criterio di imparzialità. “Su Nuraghe” ARTIGIANATO SARDO CONTINUA LA GRANDE VENDITA FILIGRANA IN ARGENTO- FEDE SARDA- SPILE E BOTTONI PER COSTUMI SARDI CORALLO- TAPPETI- CERAMICHE MACCHINETTE A PEDALI E MOTO ELETTRICHE PER I GIOCATTOLI PRENDIAMO ANCORA LE LIRE IL SABATO MATTINA SCONTO 20% V.le Gramsci, 195 - 09013 CARBONIA - CI - Tel. 329.8839715 Tel. 0781.674480 a 200 metri dal centro (fronte Farmacia) SINDACO 0781.887811 (Prov. Carbonia Iglesias) Vice SINDACO 0781.887828 UFFICIO TURISMO SERVIZI SOCIALI SPORT SPETTACOLO 0781.887813 UFFICIO ASSESSORI 0781.887827 CALASETTA - Piazza Belly - Centralino - 0781.88780 www.comune.calasetta.ca.it leggere le amenità che via via si raggiungono. A richiesta, questi percorsi possono essere aperti da guide preparate e che lo stesso Consorzio è in grado di indicare. Si tratta, com’è facile comprendere, di una preziosità in più che il turista, sempre abituato a spiaggia e mare o al massimo allo struscio nel lungo mare serale, avrà modo di sperimentare e far conoscere. Per giunta la guida si presenta bilingue (italiano e inglese) così da avvicinare sempre più anche coloro che di madre lingua non sono dell’italico stivale. E’ evidentemente un salto di qualità, giunto forse in ritardo ma benvenuto. Dal quale impegno potrebbe scaturire l’altro salto che veda il Consorzio per lo Sviluppo Turistico del Comune di Carloforte direttamente impegnato nella programmazione e nella gestione del Girotonno 2012. Realtà Locale numero 540 del 30 Giugno 2011 11 AL COMUNE DI CARBONIA IL PREMIO DEL PAESAGGIO DEL CONSIGLIO D’EUROPA DECISIVA LA COLLABORAZIONE CON LA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA La Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze il 20 Ottobre 2000, ha istituito il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, un riconoscimento che, come specificato dalla convenzione, «può essere assegnato alle collettività locali e regionali e ai loro consorzi che, nell’ambito della politica paesaggistica di uno Stato Parte contraente della presente Convenzione, hanno attuato una politica o preso dei provvedimenti volti alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione sostenibile dei loro paesaggi che dimostrino una efficacia durevole e possano in tal modo servire da modello per le altre collettività territoriali europee». Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) ha organizzato la selezione per la partecipazione italiana alle due edizioni del Premio biennale, e con il Servizio Architettura e Arte Contemporanee della Direzione generale per il paesaggio, le belle arti l’architettura e l’arte contemporanee – PaBAAC e la collaborazione di Acma, Centro Italiano di Architettura, ha individuato la proposta del Comune di Carbonia, tra i 95 progetti concorrenti, per rappresentare l’Italia alla II edizione del Premio. Con il progetto dal titolo Carbonia Landscape Machine la città di fondazione sarda ha vinto l’edizione 2010-2011 del Premio, fra i 14 Stati membri partecipanti, con le seguenti motivazioni: «... questa esperienza esemplare, che mira a riqualificare in una prospettiva di sviluppo sostenibile il paesaggio moderno, urbano e minerario del XX secolo, soddisfa pienamente tutti i criteri del premio del Paesaggio, dimostrando che lo sviluppo sostenibile del territorio può essere raggiunto attraverso la partecipazione pubblica a tutti i livelli e la progressiva sensibilizzazione delle comunità. Il riconoscimento del patrimonio storico al fine di creare una nuova identità è stato, inizialmente, l’obiettivo della riqualificazione di questo paesaggio urbano. Il lavoro Carbonia PORTOSCUSO RIACQUISTA IMMAGINE E STORIA L’ANTICA TONNARA DI “SU PRANU” Sergio Rombi Su Pranu - Casa dei Signorotto L’antica tonnara “Su Pranu” di Portoscuso sta riacquistando il suo splendore, ma soprattutto sta riconsegnando storicità al vecchio borgo dei tonnarotti, quale fu appunto Portoscuso. Una parte del sito, la “Casa del Signorotto” e parte dei locali sottostanti sono già stati recuperati e riattati all’uso, così pure l’antica chiesetta dedicata a S. Antonio, patrono della tonnara in argomento. Il settimanale di casa tua Ogni Giovedì in edicola o in abbonamento Su Pranu - Antica acquasantiera Proprio quest’ultimo ambiente è stato riconsegnato alla fruizione dei fedeli, perché per qualche tempo la vicina par- sulla miniera è stato, infatti, integrato da un rinnovamento di tutta la città con il recupero di spazi pubblici, strade e monumenti. Questa riqualificazione della struttura urbana di Carbonia ha favorito una nuova identità culturale della città. Questa esperienza rappresenta un perfetto esempio di sviluppo sostenibile del paesaggio urbano, un modello con un ampio risvolto internazionale per la riqualificazione di altre aree urbane ed industriali degradate». La Facoltà di Architettura di Cagliari, avendo contribuito al rocchiale S. Maria d’Itria, dovrà essere sottoposta a lavori di ristrutturazione. Per qualche tempo, quindi, la antica chiesetta dei tonnarotti sarà nuovamente il cuore spirituale dei Portoscusesi. L’intera struttura è stata sottoposta a lavori di recupero e messa in sicurezza, recuperata nella sua versione architettonica originaria, valorizzando archi di volta e pavimentazione lastricata, che conferiscono al luogo senso mistico, lontano dai rumori. Per l’inaugurazione è stato presente lo stesso Vescovo mons. Giovanni Paolo Zedda che, assieme a numerosi presbiteri, hanno riconsegnato agli abitanti di questa cittadina la loro carta d’identità spirituale e di originario lavoro risalente a metà del 16° secolo. Assieme alla chiesetta, sarebbe bene che venissero recuperati tutti i “pezzi” che esistevano in quel sito, a cominciare dall’acquasantiera in pietra e reperti che debbono essere riconsegnati alla collettività. raggiungimento di questo risultato, ha organizzato, venerdì 24 giugno scorso, una giornata nella quale il progetto è stato presentato dal Magnifico Rettore, dal Sindaco di Carbonia, dal Direttore Regionale beni culturali e paesaggistici della Sardegna e dal Direttore del Dipartimento di Architettura. I contenuti dell’esperienza sono stati esposti nelle relazioni del Preside della Facoltà Antonello Sanna, del Presidente della Provincia di Carbonia-Iglesias Salvatore Cherchi e di Carlo Olmo, docente di Storia dell’Architettura nel Politecnico di Torino e direttore del Giornale dell’Architettura, rivista che ha collaborato con il MiBAC alla diffusione del premio e della candidatura della città sarda. Al convegno sono intervenuti Alessandra Fassio, architetto coordinatore MiBAC e curatrice del Premio per l’Italia, Giorgio Peghin, Stefano Asili e Carlo Aymerich per la Facoltà di Architettura di Cagliari, Giampaolo Porcedda e Enrico Potenza per il Comune di Carbonia, Paola Atzeni, antropologa curatrice dell’ecomuseo del carbone. EDIZIONI SULCIS sas Se hai un sogno... nel cassetto e vuoi pubblicare un tuo libro, Edizioni Sulcis sas ti aiuta e ti offre la migliore consulenza. Edizioni Sulcis sas esegue tutti i lavori di stampa praticando i migliori prezzi. Chiedi un preventivo. 0781.675289 - 0781.671271 333.6077645 12 Realtà Locale numero 540 del 30 Giugno 2011 IL RITORNO DELLO STORICO “MESSAGGERO SARDO” ANNUNCIATO NEL MEETING DEI GIOVANI EMIGRATI Centocinquanta giovani discendenti di emigrati sardi sono arrivati in Sardegna da tutto il mondo e per la prima volta si sono conosciuti in occasione del Meeting in programma a Chia (hotel Chia Laguna, Domus de Maria) da giovedì 23 a domenica 26 giugno scorso. Obiettivo dell’iniziativa era di mettere a confronto le nuove generazioni e avviare il processo di rinnovamento della classe dirigente delle strutture dell’emigrazione che operano in Italia e all’estero. Il meeting ha avuto il prologo di presentazione a Cagliari, alla presenza dell’assessore regionale del Lavoro Franco Manca e dei rappresentanti dell’Acli Sardegna. Esso si è sviluppato in tre fasi: le prime due (venerdì 24 e sabato 25 giugno) su emigrazione e nuove generazioni a confronto, la terza (domenica) su comunicazione e informazione per una nuova qualità associativa. Oltre che dall’Italia, erano presenti delegazioni provenienti da Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Germania, Olanda, Svizzera e Perù. “Le tre giornate di lavori - ha spiegato l’assessore Manca – sono state l’occasione per raccontare il cambiamento in atto del mondo dell’emigrazione e soprattutto sono state il primo passo verso un rinnovamento della classe dirigente dei circoli e delle federazioni. Si tratterà di accompagnare un cambiamento non solo anagrafico ma anche di contenuti, considerato che l’emigrazione di oggi è molto diversa dal grande fenomeno che ha interessato i decenni di Otto e Novecento. Oggi assistiamo invece al fenomeno contrario, quello dell’immigrazione che può diventare un’opportunità anche per la Sardegna. In questo contesto, e in particolare su conoscenza e formazione, la Giunta Cappellacci sta investendo in modo deciso, con iniziative concrete come diversi master avviati in Sardegna con la collaborazione di prestigiose università di tutto il mondo. Tutto questo con l’obiettivo di far tornare i nostri giovani e soprattutto per non farli partire dalla propria terra”. La presen- tazione dell’iniziativa in programma a Chia è stata l’occasione per annunciare il ritorno delle pubblicazioni del Messaggero Sardo, la storica testata che per decenni ha raccontato il mondo dell’emigrazione sarda. Il Messaggero sarà solo il primo dei tasselli di un mosaico più ampio sul quale la Regione punta per dare voce ai Sardi nel mondo: altre iniziative editoriali partiranno presto (sito web dedicato e tv satellitare, per esempio), adeguate a uno scenario dell’informazione che cambia giorno dopo giorno. SPAZIO AGLI EMIGRATI MANIFESTAZIONE DELLA F.A.S.I.A ROMA IL MARE SARDO E’ SEMPRE PIU’ SALATO EMIGRATI CONTRO IL CARO TARIFFE TRASPORTI Roma manifestazione emigrati F.A.S.I. Bonifiche e Siti Visitabili Buggerru - Galleria Hernry Per le prenotazioni telefonare al servizio visite: tel. 0781.491300 - fax 0781.491395 o via e-mail: [email protected] Li hanno fermati a Piazza Santi Apostoli, perché la Piazza di Montecitorio era occupata da una contemporanea manifestazione della funzione pubblica. 340 sono arrivati con 8 pullman: due da Torino e Nord Ovest; due dal Nord Est; due dalla Lombardia e due dal Centro Italia; poi ancora delegazioni in treno e in auto; infine moltissimi romani i quali sono stati informati con 10.000 lettere sulle nuove tariffe della Saremar. Circa 1.000 emigrati hanno partecipato alla manifestazione. Da Piazza Venezia a Via del Corso e nella piazza Santi Apostoli sono risuonati i loro slogan dalle 11 del mattino alle 13.30. La piazza è stata ricoperta dalle bandiere dei 4 mori, striscioni, cartelli. Migliaia di palloncini con su disegnata la Sardegna e le navi si sono liberati verso il cielo. Questi gli slogan: “Vogliamo garantita la mobilità / questo diritto è la nostra libertà”; “Il caro tariffe è una vergogna / affossa il turismo e uccide la Sardegna”; “Il federalismo sarà una falsità / se non riconosce l’insularità”; “In Sardegna vogliamo tornare / queste tariffe non s’han da fare”; “Per tutti la continuità / per la Sardegna la sovranità”. Su un palco ha fatto gli onori di casa Antonio Maria Masia, presidente dell’Associazione “Il Gremio” di Roma. Il primo saluto è stato portato da Mario Segni: “Sono qui come semplice cittadino sardo che sostiene una causa assolutamente giusta” e ha rivendicato di essersene occupato in maniera prioritaria quando era deputato al Parlamento Europeo All’inizio della manifestazione è stato portato il saluto di benvenuto e la solidarietà del Presidente della Provincia di Roma Zingaretti (accompagnato dal difensore civico della provincia Avv. Licheri, sardo, che è intervenuto con un saluto). Per il Comune è intervenuta la consigliera (di SeL) Gemma Azuni, nata ad Olzai, che ha rivendicato le sue radici, la sua appartenenza ai circoli fin dalle origini e lamentato le difficoltà a raggiungere la sua casa in Sardegna: “Prima tornavo almeno 5/6 volte all’anno, d’ora in poi sarò costretta a tornare meno”. Fin dall’inizio è stato presente per tutta la durata della manifestazione l’Assessore ai Trasporti Christian Solinas. Con lui era presente una delegazione del PSd’Az, con in testa l’on. Giacomo Sanna, presidente, e il consigliere regionale Dessì. L’Assessore Solinas, applaudito dalla piazza, ha rivendicato con orgoglio la risposta sarda all’arroganza delle compagnie, quindi il progetto “Flotta sarda” della Saremar per l’emergenza estiva. Ha inoltre criticato le condizioni di vendita della Tirrenia. Ha invitato gli emigrati a servirsi dell’opportunità della Saremar, ma ha anche denunciato l’atteggiamento delle compagnie, prima irremovibili con la scusa risibile del costo del carburante, oggi pronte a rimettere in campo una politica degli sconti, finora esclusa, per fare concorrenza al servizio di emergenza della Saremar. Se la sfida gli farà abbassare i prezzi, sarà meglio tardi che mai. Significativa la presenza e l’intervento alla manifestazione dell’on. Medda, vicepresidente della Commissione trasporti della Camera dei deputati. Il presidente Tonino Mulas ha gridato la vergogna di questi aumenti: “Il pericolo non è solo dell’oggi, rischiamo di rimanere prigionieri del monopolio per i prossimi otto anni, se passa la vendita della Tirrenia così com’è. La Regione Sardegna non può essere costretta a dare 72 mi- lioni di euro all’anno senza avere la garanzia di poter intervenire per decidere sulle tariffe. Bisogna fare la continuità con le stesse modalità delle tariffe aeree, cioè una gara europea che assegni e decida le tariffe delle tratte in convenzione. Ma soprattutto bisogna che il Governo determini quali sono i costi aggiuntivi dell’insularità, principio europeo sancito nel trattato di Amsterdam dell’Unione Europea. Era presente una delegazione dei circoli del Belgio con dodici rappresentanti e il presidente Carlo Murgia, che è intervenuto; una delegazione svizzera con Nando Ceruso, membro della Consulta dell’Emigrazione, segretario del sindacato cristiano del Canton Ticino; la delegazione spagnola del nuovo circolo di Madrid, rappresentante della nuova emigrazione. Presente una delegazione delle ACLI guidata da Pino Dessì. Sono venuti alla manifestazione e hanno portato il loro saluto il Senatore Mauro Marino, parlamentare iscritto da quindici anni al circolo Sant’Efisio di Torino; il senatore (della Commissione Trasporti) dell’IDV Gianpiero De Toni, bresciano, che ha preannunciato una sua prossima interrogazione al Senato. Il presidente Tonino Mulas si è congedato dicendo che la battaglia continuerà nel territorio dove i circoli operano, prospettando anche, se non andrà avanti il decreto governativo, nell’ambito del federalismo fiscale, il ricorso a una “Legge di iniziativa popolare” con la raccolta di 50 mila firme. Prima della chiusura sono intervenuti dirigenti della FASI e i presidenti dei circoli fra i quali: Serafina Mascia, Antonello Argiolas, Angelo Loddo, Vincenzo Piras, Sisinnia Bua, Gianni Casu, Luigi Lilliu, Giorgio Canu ed altri. Storia e Personaggi C’è un momento della storia dei sardi in cui si generò un cortocircuito tra processi di identificazione collettiva e relazione con gli interessi delle classi dominanti dell’Isola. Un rapporto sempre difficile, quest’ultimo, come testimoniano le vicende dei secoli precedenti, dai fatti del 1668 (fronda aristocratica e assassinio del viceré), alla Sarda Rivoluzione degli anni 17946, alla successiva repressione e alla restaurazione sabauda. Un continuo altalenare dell’aristocrazia sarda (di origine iberica, per lo più) tra la fedeltà alla monarchia e rivendicazioni di maggiore condivisione del potere. Ma nel corso del primo Ottocento qualcosa cambia. La base sociale di sostegno alla monarchia si allarga alle borghesie emergenti, che vengono cooptate nei quadri della burocrazia, dell’accademia e in parte minore delle forze armate. La legislazione che sopprimeva le antiche norme sulla comunione delle terre e gli i usi civici ad essa connessi e promuoveva l’appropriazione esclusiva dei fondi, nonché l’abolizione del feudalesimo fatta scontare sotto forma di ulteriori imposizioni tributarie alle stesse popolazioni soggette, avevano ridato fiato alle classi dominanti, rendendole più partecipi alle scelte governative, benché queste fossero sempre rigorosamente impostate su un approccio dall’alto verso il basso. Viceversa, tali politiche avevano comportato un’ulteriore dose di privazioni e difficoltà materiali per larga parte della popolazione. Così, mentre gli strati popolari reagivano spesso spontaneamente in modo violento, l’aristocrazia e l’alta borghesia cercavano una via per parificarsi con le omologhe classi sociali del resto del regno sardo. I primi decenni dell’Ottocento vedono così un notevole sforzo da parte di storici ed eruditi sardi volto a dare dignità alle proprie radici nazionali (che allora erano quelle sarde, senza possibilità di equivoci) e al contempo giustificare la propria adesione ai disegni della monarchia sabauda. Ne nacquero curiosi paradossi culturali, come quello rappresentato da Vittorio Angius, fiero esaltatore dell’epopea di Eleonora d’Arborea (divenuta grazie a lui un’eroina da romanzo storico), estensore delle voci sarde del grande Dizionario storicogeografico del Casalis sui possedimenti sabaudi, e al contempo fedelissimo suddito della casata savoiarda (suo il testo dell’inno Cunservet Deus su Re, ancora oggi inno di casa Savoia). Ma non era un caso isolato. Lo sforzo di accreditarsi come nazione dotata di una propria storia, inserita a tutti gli effetti nella grande vicenda dei popoli mediterranei ed europei, contraddistingue tutta l’intellettualità sarda dell’epoca. Vanno ricordati i vari Giovanni Spano, Pietro Martini, Giuseppe Manno, Giovanni Siotto Pintor, nonché, tra i forestieri appassionati di cose sarde, padre Antonio Bresciani, Carlo Baudi di Vesme e Alberto La Marmora. Ciò che ne scaturì furono conseguenze sia culturali sia politiche di notevole rilevanza, che in parte si portano ancora appresso. Nel 1846 vennero resi pubblici dei documenti d’archivio che parevano rivoluzionare le conoscenze storiche di allora non solo sulla Sardegna ma addirittura sull’Italia: le famigerate Carte di Arborea. Spacciate per originali medievali, sconquassarono il mondo accademico internazionale per trent’anni, fino alla definitiva condanna come falsi maldestri ad opera dell’Accademia di Berlino, presieduta dall’eminente storico Theodor Mommsen. Al contempo, mentre si provava ad accreditarsi come la culla della civiltà e della civiltà italiana in particolare, si chiedeva al re Carlo Alberto la Perfetta Fusione con gli stati della terraferma (1847), in un tentativo di omologazione addirittura geografica, oltre che politica e culturale, chiaramente illusorio (come del resto fu presto chiaro a tutti). Di pochi anni dopo fu invece la pubblicazione dello studio di padre Antonio Bresciani sulle tradizioni culturali dell’Isola (1850), paragonate esplicitamente a quelle degli antichi popoli orientali. Una risemantizzazione della sardità volta a giustificare la sua esoticità rispetto alla cultura del continente, cui pure con tanto affanno le elites dominanti sarde tentavano di uniformarsi. Lo stesso Carlo Baudi di Vesme, che di Sardegna aveva esperienza diretta, avendo amministrato le miniere d’argento dell’Iglesiente (sua è la pubblicazione del Codex Diplomaticus Ecclesiensis, infatti), sosteneva in quegli stessi anni (1848) l’irriducibilità dei sardi a una matrice culturale italiana. Siamo già in pieno Risorgimento. Mentre si fa l’Italia e gli italiani sono ben lungi dall’essere fatti, su una cosa pare che concordassero tutti: l’estraneità dei sardi a questi eventi. Lo sapevano bene i forestieri, che non esitavano a metterlo in luce, a volte con atteggiamenti paternalistici da bravi colonizzatori evoluti verso un popolo barbaro da trarre alla luce della civiltà. E lo sapevano bene i sardi stessi, che non lesinavano sforzi per accreditarsi in vari modi come partecipi attivi a quella storia italiana cui sentivano in cuor loro di non appartenere. Sono anche gli anni in cui, mentre le campagne venivano periodicamente percorse da ribellioni contro la soppressione dei diritti comunitari e civici, dalla delusione per la Fusione Perfetta nasceva il primo pensiero autonomista dei vari Asproni, Tuveri, ecc. Il compimento dell’unificazione italiana nel 1861 non sembrò produrre in Sardegna particolari effetti. I sardi non furono nemmeno coinvolti in quella specie di messinscena diplomatico / mediatica che furono i plebisciti per l’annessione al Regno di Sardegna degli altri stati italiani. Da bravi sudditi sabaudi, non c’era motivo che venissimo consultati, avendo per altro rinunciato dal 1847 alle istituzioni proprie dell’Isola. A quel punto, dunque, come erano da fare gli italiani, erano anche da fare italiani i sardi. Operazione su cui nessuno si mise all’opera convintamente. La semitizzazione della razza sarda era perfettamente riuscita. Che fosse di stirpe fenicia nessuno lo metteva in dubbio. I nuraghi stessi, monumenti troppo rilevanti per essere ignorati e al contempo troppo significativi per essere attribuiti a una civiltà autoctona, erano considerati universalmente fenici anch’essi. Gli studi dell’antropologia positivista, poi, misero del loro, per sancire la peculiarità etnico-razziale dei sardi. Gli illuminati crani – pareva – attestavano una propensione congenita a pessime abitudini, la predisposizione all’inciviltà, che nelle famigerate Zone Interne (la “nostra Patagonia” come scriveva Giulio Bechi) si trasformava in indole delinquenziale (Alfredo Niceforo, 1897). Niente di meglio, per mettere a posto questa popolazione così aliena e distante dai canoni della civiltà, che inviare sull’Isola le truppe reduci dalle spedizioni coloniali africane (1899). Gli 13 numero 540 del 30 Giugno 2011 L’ITALIANIZZAZIONE DEI SARDI Omar Onnis anni successivi furono caratterizzati da episodi di ribellione più o meno organizzata (sciopero dei minatori a Buggerru 1904; rivolta del pane a Cagliari e dintorni, 1906), sempre repressi manu militari, e dalle prime avvisaglie di risveglio identitario. Chi scriveva opuscoli e articoli anonimi incitando all’”emancipazione”, chi commentava nelle bettole o gridava nelle piazze “a mare sos continentales!“. Nel frattempo non si placava l’operazione normalizzatrice rivolta al contesto più propriamente culturale. Mentre gli studi glottologici – specie tedeschi – individuavano nel sardo una lingua neo-latina particolarmente interessante e “conservativa”, i costumi, le musiche e le tradizioni popolari dei sardi venivano incasellati nel comodo ambito del folklore “regionale”. Nell’Esposizione Internazionale del 1911 (svoltasi tra Torino, Firenze e Roma, le tre capitali del giovane Regno d’Italia) il vestiario tradizionale sardo venne esibito in tutti i suoi colori, forme e stili come le vestigia di una cultura indigena appena acquisita alla civiltà. Pochi anni dopo, lo scarto necessario a passare da popolo barbaro, ma fiero e ribelle, o se si vuole delinquente, a popolo generoso di abili combattenti, tutto sommato fu minimo. Così ecco trasformati i sardi piccoli, villosi e testardi in grandi eroi da trincea, nella macelleria della Prima guerra mondiale. Mentre gli altri “italiani” imparavano a riconoscersi come tali, a prescindere dalle differenti radici e dall’incomprensibilità reciproca, i sardi ricevevano una rivelazione sulla propria alienità identitaria. Un contro-choc antropologico che li rendeva consapevoli di essere altro, ma non per questo da meno, rispetto ai depositari della civiltà. Quel che ne scaturì, purtroppo, data la lunga tradizione accademica e intellettuale che ci aveva conformato come popolo senza storia, fu quella specie di nazionalismo abborracciato, quella patacca di autoidentificazione collettiva subalterna che fu ed è il sardismo. Ed ecco i sardi eroici diventare un popolo anelante... l’autonomia, perseguire il riconoscimento della propria “specialità”. Della specialità come italiani, ovviamente. Ossia, non potendo pretendere una piena identificazione italiana, si accontentarono di una assimilazione in un ruolo subalterno, per di più da meritare costantemente in nome del proprio sacrificio e della propria fedeltà. Per altro, dagli anni Sessanta, grazie a scolarizzazione e mass media, i sardi hanno appreso a usare l’italiano anche come lingua di prima socializzazione, parallelamente a quanto avveniva sul continente. Ma, nell’isola, con notevole pervicacia compulsiva. Il sardo, le parlate locali, erano il male assoluto. Come possono testimoniare ancora bene coloro che furono scolari nel secondo dopoguerra e fino agli anni Settanta, qualsiasi sardismo era punito come il peggiore degli errori. Per non parlare poi di usare direttamente il sardo! E del resto il sardo era “la lingua della fame”: sostituirlo con una lingua più civile, come avevamo sostituito gli abiti di un tempo col vestiario appunto “civile” (come si diceva cento anni fa) era un passaggio necessario. Poi il Cagliari vinse lo scudetto e Gianni Brera, il grande giornalista, scrisse che finalmente la Sardegna era entrata in Italia. Bontà sua. Era il 1970. In definitiva, quel che emerge da una disamina anche rapida è che il processo di italianizzazione (cui non sono estranee le applicazioni delle strane teorie economiche e sociali che produssero i Piani di Rinascita) è un fenomeno alquanto superficiale, problematico e mai del tutto metabolizzato. Che ancora oggi esistano in Italia e nel mondo tante associazioni di sardi emigrati la dice lunga sull’intimo senso di appartenenza. Che oggi queste associazioni siano in prima fila nei festeggiamenti per i 150 anni dell’unificazione italiana dimostra lo smarrimento storico e culturale: una patetica ricerca di approvazione, basata sul sospetto profondo e rimosso di non meritarla. (Tottus in pari) IL PARCO GEOMINERARIO STORICO AMBIENTALE DELLA SARDEGNA NELLA RETE DEI GEOPARCHI EUROPEI UNESCO EUROPEAN GEOPARKS NETWORK 1 Réserve Géologique de Haute Provence – FRANCE 2 Vulkaneifel European Geopark – GERMANY 3 Petrified Forest of Lesvos – GREECE 4 Maestrazgo Cultural Park – Aragon, SPAIN 5 Psiloritis Nature Park – GREECE 6 Terra.Vita Nature Park – GERMANY 7 Copper Coast Geopark– IRELAND 8 Marble Arch Caves European Geopark – IRELAND and UK 9 Madonie Geopark – ITALY 10 Rocca Di Cerere Geopark – ITALY 11 Nature Park Steirische Eisenwurzen – AUSTRIA 12 Nature Park Bergstrasse Odenwald – GERMANY 13 North Pennines AONB – ENGLAND, UK 14 Park Naturel Régional du Luberon – FRANCE 15 North West Highlands – SCOTLAND, UK 16 Geopark Swabian Albs – GERMANY 17 Geopark Harz Braunschweiger Land Ostfalen Geopark – GERMANY 18 Mecklenburg Ice Age Park – GERMANY 19 Hateg Country Dinosaurs Geopark – ROMANIA 20 Beigua Geopark - ITALY 21 Fforest Fawr Geopark – WALES, UK 22 Bohemian Paradise Geopark – CZECH REPUBLIC 23 Cabo de Gata – Nijar Nature Park – Andalucia, SPAIN 24 Naturtejo Geopark – PORTUGAL 25 Sierras Subbeticas Nature Park – Andalucia, SPAIN 26 Sobrarbe Geopark – Aragon, SPAIN 27 Gea Norvegica – NORWAY 28 Geological, Mining Park of Sardinia – ITALY 29 Papuk Geopark - CROATIA 30 Lochaber Geopark – SCOTLAND, UK 31 English Riviera Geopark – ENGLAND, UK 32 Adamello – Brenta Nature Park - ITALY 14 Cultura numero 540 del 30 Giugno 2011 ESTATE A CALASETTA MESE DI LUGLIO CONFERENZE SUL FENICIO PUNICO NEI CENTRI DEL SULCIS IGLESIENTE La Provincia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Sassari e le Amministrazioni comunali di Sant’Antioco e di Carbonia, ha promosso, a partire dal 20 giugno,e fino al 31 luglio prossimo, una Summer School di Archeologia Fenicio-Punica. Tale corso universitario è attivato nell’ambito della cattedra di Archeologia fenicio-punica dell’Università di Sassari, tenuta dal professor Piero Bartoloni. La Summer School vede la partecipazione di studenti dell’Università di Sassari e delle Università consociate alla Scuola di Dottorato Europea “Storia, Letterature e Culture del Mediterraneo” (Università di Bologna, Cagliari, Cassino e Viterbo), nonché di alcune Università straniere (Alicante, Barcellona, Budapest, Sevilla, Tunis). Partecipano, inoltre, studenti del Liceo Classico di Carbonia e dei Licei Scientifici di Iglesias e Sant’Antioco. Ogni turno vedrà la partecipazione di 30 studenti delle Università consociate e di 15 studenti dei Licei del Sulcis-Iglesiente. Le attività comprendono la partecipazione agli scavi archeologici, che sono effettuati Carbonia - Sito archeologico Monte Sirai a Sant’Antioco (area del Cronicario) e a Monte Sirai (area dell’abitato) e che si svolgono alle ore 8 alle ore 13. Nei pomeriggi, presso le aree di scavo e presso il Museo archeologico comunale di Sant’Antioco, vengono effettuate attività di cantiere, quali restauro dei reperti, loro documentazione grafica e fotografica e schedatura, mentre per tre sere la settimana, nei diversi Comuni della Provincia di Carbonia Iglesias, si svolgono delle conferenze di contenuto archeologico attinenti al territorio o al tema disciplinare fenicio e punico. Alle conferenze viene affiancata una mostra itinerante riguardante le attività archeologiche effettuate nel territorio dall’Università di Sassari. I conferenzieri provengono dalle Università di Bologna, Cagliari, Sassari e Tunisi, dalla Soprintendenza archeologica di Cagliari, dagli Enti locali NURAXI FIGUS SI TORNA INDIETRO NEL TEMPO CON “S’INCUNGIA” PER RIVIVERE LE FASI DELL’ ANNATA AGRARIA Alessandro Carta Nuraxi Figus - Museo Nuraxi Figus non ha mai rinnegato le sue origini agricole, quelle legate alla coltivazione e raccolta di granaglie e cereali in genere, dalla cui abbondanza dipendeva lo stato di salute economica di questo piccolo borgo di antiche origini. Per taluno, addirittura, le origini di Nuraxi Figus sarebbero risalenti ai popoli nuragici che in quella pianura eressero numerosi e mastodontici nuraghi, il più importante dei quali, Seruci, è stato recentemente recuperato e consegnato al pubblico per fini turistici. Ma anche altri popoli avevano scelto quel sito, compreso i Romani, se ancora oggi esistono fonti d’acqua risalenti al periodo imperiale, senza escludere che si trattasse di acqua calda termale come quella che si trova in profondità nella miniera di Monte Sinni. Tuttavia, Nuraxi Figus, in essere frazione di Gonnesa e con cinque-seicento abitanti, è sempre stato il crocevia tra Carbonia-Gonnesa e Portoscuso. Nelle sue terre, per lo più rubate alle rocce affioranti un pò ovunque, da sempre vigne e grano hanno dato il sostentamento necessario alla popolazione che, per la verità, ha vissuto non poca emarginazione fino a tempi più recenti, da quando diversi servizi sono stati impiantati in loco e i collegamenti col resto del territorio sono diventati più efficienti e frequenti. Vigne e grano, ma anche fave, ceci, piselli, lenticchie, cicerchie, uniti alle carni allevate localmente, hanno costituito la vera ricchezza della comunità. Una comunità che, quindi, ha sempre vissuto, ereditandola dai “vecchi”, la tradizione e le stagioni legate all’annata agraria che ne regolava, fin dal “Capudanni” (settembre), il lento scorrere dei giorni e dei mesi, tutti rigorosamente legati ai vari momenti della coltivazione o raccolta di quanto le semine portavano a compimento. Il consuntivo di tali annate agrarie si tirava a fine giugno-inizio luglio, con il momento de “S’incungia”. Era questo il tempo in cui i signori possidenti di terreni mietevano il grano, ne ammucchiavano i covoni per affidarli alla trebbia (treuai). Il grano, ma anche i cereali (fave, ceci, piselli, lenticchie, cicerchie ecc.) venivano sistemati nel ripostiglio, quindi conservato (s’incungia). Era tradizione che il momento del raccolto e de “s’incungia”, venisse festeggiato, Ciò era anche di buon auspicio. I festeggiamenti venivano fatti con la consumazione di gnocchi (malloreddus de incungia), conditi con sugo di carne di pecora, La festa solitamente nell’aia o nel loggiato padronale, accomunava padroni e servi lavoratori. Era, insomma, un momento di autentica comunione e di libagioni, soprattutto in tempi di buon raccolto. La tradizione de “S’incungia”, pur avendo perduto quella storica finalità, viene ancora oggi ripetuta in alcune parti della Sardegna, una delle quali è appunto Nuraxi Figus dove il Gruppo Folk pensa ad organizzare al meglio lo storico momento. “Ci teniamo a mantenere vive le nostre tradizioni, ha spiegato il Presidente del Gruppo Folk. S’incungia rappresenta un momento storico per il nostro paese che per l’occasione s’impegna al massimo, sia nella raccolta dei vari cereali da cuocere ed offrire ai turisti, e sia per dare un contorno di festa con musiche e balli. Le nostre donne si prestano anche a fare il pane in presenza degli ospiti, così che la fragranza del pane caldo riesce a completare il nostro progetto”. “Come anticamente is meris e is massaius di trovavano a celebrare il provvidenziale raccolto, ha spiegato una signora, così noi apriamo questa pagina di storia sarda a quanti, forestieri e turisti, ci onorano con la loro presenza. Offriamo prodotti della nostra terra, conditi secondo la ritualità contadina, accompagnati da profumato pane cotto all’istante nel forno a legna e dell’ottimo vino locale”. L’Epilogo dell’annata agraria anche in passato costituiva e costituisce un momento di grande euforia. Fave, ceci, grano cotto col miele, fanno ancora parte del mangiare quotidiano di tante piccole realtà locali, e verso le quali gli inamidati cittadini possono solo indirizzare rimpianti e invidie per quanto hanno perduto nel tempo. A Nuraxi Figus “S’incungia” non è solo un tuffarsi nel mare culinario, fatto di cose buone e genuine. L’aperitivo è offerto dal mini museo etnografico che gli stessi abitanti del posto hanno realizzato col contributo del Comune. In questa bomboniera di museo sono state riprodotte tutte le scene principali del lavoro contadino: aratura, mietitura, incungia, coltivazione della vite, le fasi di vinificazione, oltre la produzione del formaggio. “Sono scene che i vecchi ricordano bene, ha commentato Giuliana Dessì, ma che le giovani generazioni in gran parte non conoscono. Il nostro obiettivo è anche di far conoscere la ricchezza di certe tradizioni, che sono poi la nostra storia”. del territorio della Provincia, dall’Institut National du Patrimoine di Tunis e dall’Université El Manar di Tunis. Le conferenze, inizialmente tenute a Sant’Antioco, Villamassargia, Portoscuso, proseguiranno nel mese di luglio seguendo il seguente calendario: Sant’Antioco (1° luglio), Fluminimaggiore (4), Villaperuccio (6), Villamassargia (8), Santadi (11), Gonnesa (13), Tratalias (15), Iglesias (18), Carloforte (20), Calasetta (22), Portoscuso (25), Sant’Antioco (27), Calasetta (29). 02 LUGLIO -ORE 3.00 – 6.00 SPIAGGIA SOTTOTORRE-1 . EDIZIONE “DAL TRAMONTO ALL’ALBA” INCONTRO CON L’AUTORE FRANCESCO ABATE – RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DI SENIO DATTENA “IL MITO DI ORFEO E EURIDICE” DI OVIDIO; MEDITAZIONE YOGA (CENTRO YOGA SATYAM DI CALASETTA) 3 LUGLIO- ORE 19.00 PRINCIPATO DI MONACO- SERATA GASTRONOMICA ORGANIZZATA DALLA PROLOCO CALASETTA 7 LUGLIO LA RASSEGNA MUSICALE “COLORI E NOTE” – CONCERTO DI MUSICA CLASSICA DIRETTO DAL MAESTRO FABIO FURIA. KATIA GHIGI AL VIOLINO, AGNESE GATTO AL PIANOFORTE. 9 LUGLIO ORE 22.30 – P.ZZA BELLY – “FLASH BACK” IN CONCERTO –POP , ROCK ANNI “80/”90 13 LUGLIO -ORE 22.30 P.ZZA BELLY GRUPPO MUSICALE “JAMAIL” - SERATA ORGANIZZATA DAL BAR CAFÉ’ DEL MAR E PIZZERIA TORE 15 LUGLIO- ORE 22.30 P.ZZA BELLYGRUPPO MUSICALE “FUCK.TOTUM” – SERATA ORGANIZZATA DAL BAR CAFÉ’ DEL MAR E PIZZERIA TORE 16 LUGLIO- ORE 19.00 – P.ZZA PRINCIPATO DI MONACO- SERATA GASTRONOMICA 19 LUGLIO- ORE 22.00 TORRE SABAUDA -SERATA TEATRALE “DELITTI ESEMPLARI” REGIA DI DARIO SIDDI 21 LUGLIO- ORE 22.30 P.ZZA BELLYGRUPPO MUSICALE “ALMAMEDITERRANEA” – SERATA ORGANIZZATA DAL BAR CAFÉ’ DEL MAR E PIZZERIA TORE 22 LUGLIO – MACC MUSEO ARTE CONTEMPORANEA CALASETTA ORE 22.00 CINEMA PER PICCOLI PROIEZIONE CARTONEANIMATO WALT DISNEY 23 LUGLIO- ORE 19.30 – P.ZZA BELLY – FIERA DI DOLCI TIPICI- ORGANIZZATA DAL GRUPPO MISSIONARIO PARROCCHIALE PER FINI BENEFICI; ORE 22.00 – P.ZZA BELLY- CONCERTO BANDA G.PUCCINI CALASETTA 26 LUGLIO ORE 22.00 LUNGOMARE C.COLOMBO- TEATRI DI MARE PRESENTA “BUSTRIC SALVATO DALLE ACQUE” 28 LUGLIO – 7 AGOSTO- ORE 22.00 TORRE SABAUDA – SPIAGGIA SOTTOTORRE- 5° EDIZIONE DELLA RASSEGNA LETTERARIA “PAROLE SOTTO LA TORRE” 29 LUGLIO- ORE 9.00- 24.00 “IMPIANTI SPORTIVI IN FESTA” – ACCESSO GRATUITO A TUTTI GLI SPORT – VARIE PERFORMANCES SPORTIVE – SPETTACOLO DI CHIUSURA – MOSTRA AMATORIALE CINOFILA 30 LUGLIO- ORE 19.00 – P.ZZA PRINCIPATO DI MONACO – SERATA GASTRONOMICA ORGANIZZATA DALLA PROLOCO. Cultura SARDEGNA IN LIBRERIA STEFANIA MATTANA: DA NUORO A PERUGIA CON “RITUALITA’ DELLA MORTE IN BARBAGIA” Massimiliano Perlato Incontriamo Stefania Mattana, classe 1984, a Perugia. Laureata in Sociologia all’Università “La Sapienza” di Roma, si considera scrittrice, copywriter, critica, giornalista e blogger. Al suo attivo due pubblicazioni di cui con orgoglio e senza esitazioni ci parla. Nella mia produzione letteraria sono stata fortunata: ho pensato che sarebbe stato un peccato lasciare le mie due tesi di laurea in sociologia in un cassetto; e così con l’aiuto del fato che ci ha messo lo zampino - ho trovato due case editrici, Zènìa Editrice e Altromondo. Con Zènìa ho pubblicato “Ritualità della Morte in Barbagia”, un saggio socioantropologico dove analizzo il rito funebre barbaricino nella sua evoluzione temporale. Con Altromondo invece ho reso omaggio al mio amore per il rock, studiando tutta la tematica dei concerti dal vivo e osservando queste dinamiche sempre dal punto di vista dello scienziato sociale: “The Live Side of Rock” è un inno al sacro e al profano che c’è in ognuno di noi, specialmente quando si tratta di musica. Il fatto che entrambi i libri si concentrino sull’aspetto rituale non è un caso: la ritualità gioca un ruolo fonda- 15 numero 540 del 30 Giugno 2011 mentale nelle nostre vite. E’ un fiume in piena Stefania e lo si percepisce non solo da questo nostro dialogo, ma da una forma di energia sublimale che trasmette: Mi piace raccontare storie. E tanto adoro le storie che la mia produzione di narrazioni è sempre in ebollizione, come i calderoni delle streghe. Quando scrivo uso spesso il mio pseudonimo, Erania Pinnera, una specie di alterego che ormai mi accompagna pure nella vita reale... anche i genitori e gli amici mi chiamano Pinnera! Ogni tanto prendo coraggio e spedisco i racconti a qualche concorso letterario, e ogni tanto capita anche di vincere! Parlaci di te… Sono cresciuta a Nuoro, a quattro passi dalla casa di Grazia Deledda e a qualche minuto dalle vie senza tempo che racconta Salvatore Satta ne Il Giorno del Giudizio, uno dei miei libri preferiti in assoluto. Io e mia sorella viviamo insieme a Perugia. Con i miei genitori ci vediamo spesso e il clima che si respira a casa è sempre allegro e sereno. La famiglia - anche quella più “allargata” - sono i miei primi sostenitori: ho zie, cugine e nonni sempre entusiasti dei miei traguardi, ma senza i miei genitori, mia sorella e il mio fidanzato non sarei mai riuscita ad essere quello che sono adesso. Loro hanno sempre creduto in me, e mi piace sapere che i miei si ringalluzziscono quando leggono ciò che pubblico. Cosa ti piace evidenziare della tua adolescenza trascorsa in Stefania Mattana Sardegna? Per lo più gravitano attorno a quattro elementi: la musica, lo sport, i libri e la penna. Che poi sono ancora i fili che mi muovono! Mi ritengo una privilegiata perché il mio lavoro mi permette di sposare gli hobby con quello che ti fa portare a casa la pagnotta con la mortadella. La musica è la migliore amica dell’uomo. Senza di lei il mondo sarebbe un posto più triste. Lo sport invece è la mia macchina del tempo, lo stru- mento che mi porta lontano dai problemi o dai malumori. Scrivere è poi una sorta di bisogno primario, per dirla alla Maslow. Ho passato un breve periodo della mia vita in cui avevo smesso totalmente di scrivere, ma poi l’istinto ha ripreso il sopravvento. La mia professoressa del liceo mi denigrava dicendo che ero “innamorata delle parole”, ma proprio questo difetto è diventato la mia forza. Ho tanti altri interessi, dalla chitarra elettrica ai videogiochi, passan- do per la fotografia. Mio padre aveva una vecchia Petri che portava spesso con sè, e con quella mi ha insegnato a scattare. E meno male: senza la macchina fotografica che reporter sarei? E oggi che vivi in Umbria, qual è il tuo rapporto con la Sardegna? Posso andare anche in capo al mondo e starci bene, ma quando penso al concetto di casa penso al profumo del ginepro che il vento trasporta in Sardegna. É lapalissiano dire che è la terra più bella del mondo, non dico nulla di nuovo; la nostra isola è come un piccolo continente. Tutta la gente che passa per la Sardegna rimane colpita dalle nostre acque trasparenti, così come dalle meraviglie paesaggistiche che la nostra terra offre al visitatore. Ma solo pochi rimangono colpiti dal cielo: riconoscerei il cielo della Sardegna tra mille cieli. Durante gli anni dell’università tornavo a casa più spesso, mentre adesso le visite sono meno frequenti; “scendo” in Sardegna sempre molto volentieri, e quando riparto per il continente mi prende sempre la malinconia, come se ogni volta lasciassi una parte di me sull’isola. Chi non vive fuori forse non riesce a immaginare la nostalgia che si prova stando lontani da casa: forse è proprio la condizione psicologica di avere il mare di mezzo (e quindi si essere fisicamente “isolati”) che amplifica la nostalgia, come se l’acqua fosse un ostacolo più grande di un’autostrada. Mi sento molto legata sia alla mia terra che all’identità di sarda, impressa indelebile sulla mia pelle. I sardi sono gente ospitale, generosa, orgogliosa e gelosa delle proprie tradizioni: un insieme di virtù che possono rivelarsi un’arma a doppio taglio, e credo che questo sia il più grande limite della nostra terra. Stefania, la tua capacità descrittiva del “mondo” Sardegna lascia senza fiato. Invece cosa conosci dell’altra Sardegna, quella degli emigrati? Devo dire che quando ho accarezzato per la prima volta l’eventualità di emigrare, cercare un circolo di sardi su internet è stata una delle primissime cose a cui ho pensato. Mi piacerebbe moltissimo portare un po’ di tradizione barbaricina nei circoli sparsi in Italia, perché è sempre bello sentirsi più vicini a casa, anche con un incontro a tema o con un libro. Chiudiamo dando uno sguardo al futuro: ci sono le prospettive di un rientro a casa? Il sogno è quello di tornare, ma essendo un sogno non è semplice da realizzare. Se è vero che il lavoro mi permette una relativa libertà di azione, perché spesso mi basta un computer e una connessione, c’è anche da dire che sto costruendo il mio futuro con un’altra persona, e la Sardegna non è un terreno facile dal punto di vista lavorativo. L’obiettivo da raggiungere è una stabilità economica tale da poter costruire una famiglia; la strada è tortuosa, ma a noi piace anche l’arrampicata in salita! Spero nel futuro di continuare a scrivere di sport, di ritualità e di detective, magari ampliando anche i miei network. Non escludo ancora la possibilità di andare via dall’Italia e tentare la fortuna in un’altra nazione, ma ovunque andrò la Sardegna sarà sempre il mio rifugio preferito: come scrive Richard Bach nel suo piccolo libro, nessun luogo è lontano. CONCORSO NAZIONALE “RACCONTAR SCRIVENDO” SECONDO POSTO PER STUDENTE CAGLIARITANO La Sardegna si afferma con successo alla prima edizione del concorso letterario nazionale “Raccontar scrivendo” in onore del poeta recanatese Giacomo Leopardi, riservato alle scuole d’Italia. Alessandro Murgia, 9 anni, studente della scuola primaria “I Pini” di Cagliari, ha conquistato nei giorni scorsi, a Recanati, il secondo posto dell’ambito riconoscimento per scrittori in erba organizzato dall’associazione culturale “La Casetta degli Artisti di Recanati”, in collaborazione con la casa editrice “La Favella di Recanati” e l’amministrazione comunale. Il tema del giovane studente cagliaritano, in concorso nella sezione “Il mio sabato del villaggio. Questo dei sette è il più gradito giorno”, è stato premiato dalla giuria del concorso - composta da scrittori, giornalisti, docenti, personalità della cultura - per l’originalità dell’elaborato, ispirato a un dialogo “tra coetanei”, tra il poeta e i ragazzi di oggi, dal calamaio con penna d’oca al computer, dalle sudate carte ai social network, in linea con l’immagine attualizzata di Leopardi ripresa anche dalla raccolta del regolamento che lo ritrae in chiave moderna ed europeista, in sella ad uno scooter, con tanto di caschetto e in viaggio verso Bruxelles. In particolare Alessandro Murgia, che ha partecipato alla premiazione a Recanati accompagnato dai genitori, dalla maestra Graziella Pulisci e da alcuni compagni della classe quarta, si è rivolto al “ragazzino” Giacomo Leopardi scrivendogli una lettera, considerandolo come un ami- co con cui condividere pensieri, desideri e aspirazioni per il futuro, e raccontandogli il suo sabato ideale in compagnia della famiglia e degli amici. SULCIS - IGLESIENTE: TURNI DEL 2 & 3 LUGLIO 2011 a cura di Franco Airi FARMACIE: IGLESIAS: SPADA, corso Matteotti, tel. 0781.22262 CARBONIA: SOTGIU, viale Trento, tel. 0781.61228 CARLOFORTE: LODDO, via Garibaldi, tel. 0781.854006 SANT’ANTIOCO: BASCIU, piazza Italia, tel. 0781.83003 BUGGERRU: PIRODDI, via Uffici, tel. 0781.54042 NUXIS: DEVOTO, via Cagliari, tel. 0781.957160 BENZINAI: IGLESIAS: AGIP-LODDO, viale Villa di Chiesa CARBONIA: Q8-PINNA, via Dalmazia ESSO-MELIS, via Nazionale IP-MAGGI, via della Vittoria VILLAMASSARGIA: Q8-PAU, provinciale per Carbonia GONNESA: ESSO-DEMURO, via Iglesias SANT’ANTIOCO: ESSO-GARAU, località Ponti CARLOFORTE: Q8-LUXORO, corso Cavour PORTOSCUSO: TAMOIL-MARONGIU, via Giulio Cesare SAN GIOVANNI SUERGIU: Q8-BASCIU&DESOGUS, via Portobotte SANTADI: TAMOIL-PORCINA, statale provinciale 1