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Focus ­ 3
IL FUTURO È NELLE MANI DI OGNI CITTADINO CHE LO PLASMA ATTRAVERSO IL PROPRIO VOTO
Caronte si fa pagare a caro prezzo
Quanto siamo lontani da Tangentopoli? Chi sono questi signori che eleggiamo e che poi puntualmente ritroviamo negli
scandali vergognosi che stanno massacrando nuovamente la Nazione? Teniamo a mente queste questioni alle Regionali
La messa in onda contemporanea al mio pezzo della serie
1992 da parte di Sky mi regala l’opportunità, oltre a quella di
fare pubblicità gratuita alla cosa, di pormi una questione che
molti di voi non più giovanissimi sicuramente (almeno spero) si saranno posti in questi decenni. Quanto siamo lontani
da Tangentopoli e quanto l’Italia ha messo alla spalle
realmente il fitto sistema corrotto che si era creato?
Lungi da me prendervi per i fondelli (non mi permetterei
mai) la domanda in effetti può sembrare retorica. Visti gli
accadimenti di questi mesi, famiglia Bossi, Roma Capitale
per ultimo famiglia Lupi giusto per citarne qualcuno che in
questo momento attrae maggiormente l’attenzione (ma lista
sarebbe realmente chilometrica) sembrerebbe che il Paese
non si sia poi tanto mosso da dove si trovava nel lontano ’92
all’epoca in cui Di Pietro faceva sudare freddo la totalità
della classe politica.
La questione evidentemente è ancora lontana dall’essere non
dico risolta ma anche messa sui giusti binari, basta pensare
che la legge anticorruzione è stata bloccata in Senato da
tempo immemore se rapportata alla rilevanza del tema
trattato ovvero qualcosa superiore ai 770 giorni, minuto più
minuto meno. Questo la dice lunga su come il tema sia
affrontato dai politici nostri rappresentanti (ricordiamolo).
Eppure qualche passo è stato mosso specie se guardiamo
all’inserimento di nuove facce nel Parlamento cosa dovuta
all’esperienza ad esempio del Movimento 5 Stelle per citare
il caso più eclatante ma anche di qualche partito della
vecchia guardia che, magari mosso a "scuorno" o perché in
questo momento "si porta", ha pensato bene di sfoltire
qualche faccia vetusta inserendo elementi nuovi.
Sotto questo lato, quindi, possiamo dire di aver messo in
piedi (ma siamo solo all’inizio) un tentativo di cambiare
realisticamente quella classe dirigente che ci ha oppresso ed
a cui, in un modo o nell’altro, abbiamo affidato il compito di
traghettarci verso sponde più sicure. Il problema però è che
ci siamo trovati in più di un’occasione di fronte Caronte che
ci ha chiesto dazio per il suo operato, portandoci indietro di
molti anni.
Non aiutano di certo le scelte politiche fatte in questi anni, a
partire da quelle che personalmente non condivido di Napolitano il quale, tirando la corda costituzionale più di una volta, non ha avuto il coraggio di affidare nuovamente alle urne
la scelta del condottiero declassando il popolo sovrano a
semplice spettatore di ben tre governi "affidatari diretti" di un
mandato senza il supporto del voto.
Come uscire, allora dall’impasse e dalla sfiducia in cui siamo
tutti caduti? La soluzione è certo complessa ma in casi di
caos come questi in cui siamo immersi abbiamo solo una
cosa a cui poterci aggrappare: la certezza del proprio voto.
Non possiamo scappare mai di fronte alla responsabilità che
abbiamo nei confronti di noi stessi, del futuro e della storia
che reclama giustizia. Ognuno di noi conosce semplicemente qual è la via giusta e sa chi è onesto e chi non lo è.
Allora a partire dalle prossime elezioni regionali dobbiamo
pensare bene a chi affidare questo complicato compito tenendo bene a mente che, votando chi non lo merita, siamo
alla sua pari.
Carmine Sgariglia
I MEDIA SONO ANCORA UNA VOLTA MEZZI DI DISTRAZIONE DI MASSA
ISIS: quando l'ignoranza alimenta l'odio
Gli eventi di queste settimane stanno destabilizzando l'opinione pubblica nei confronti dei musulmani
Conosciamo veramente quello che accade? Ecco le ragioni di chi cerca di pensare e documentarsi prima di cadere in errore
Si parla sempre più di ISIS nell’ultimo periodo, il gruppo terroristico che sta seminando il terrore nel nord africa e il panico nella testa
della gente che non riesce più a camminare per le strade, senza
guardare in faccia gli immigrati (soprattutto musulmani) e pensare
che da un momento all’altro si facciano esplodere o inizino a
sgozzare tutti. In questo ambito, i media si dimostrano ancora una
volta dei mezzi di distrazione di massa, distogliendo l’attenzione
dai problemi che stanno distruggendo il nostro paese. Puntano tutto
sulla paura della gente, vittima inconsapevole del terrorismo mediatico e della violenza politica che ci ha portati sull’orlo del precipizio. L’ignoranza dovrebbe essere la prima barriera da abbattere
per informare, ma ogni giorno i nostri mezzi di informazione
cercano di alimentarla fomentando l’odio tra le persone, dando vita
ad una "Islamofobia" e ampliando le conseguenze di una sempre
più evidente guerra tra poveri. È bene che la gente capisca le differenze che ci sono tra i musulmani e l’ISIS. Questo nuovo gruppo
terroristico ha iniziato un conflitto per iniziare una "Guerra Santa",
che ha l’obiettivo di convertire tutti all’Islam ed uccidere infedeli,
eretici e sostenitori di altre religioni. Inoltre questi si autodefiniscono Jihadisti, ma che cos’è il Jihad? Il senso reale del Jihad si è trasformato acquisendo un significato occidentale. I Jihadisti infatti
sono visti come i sostenitori di una Guerra Santa volta a convertire
tutti all’Islam. Ma questo è sbagliato.
Il termine Jihad deriva dall’arabo J-H-D e significa sforzo, o meglio lo sforzo necessario per il raggiungimento di un determinato
obiettivo (in questo caso è inteso come lo sforzo per cercare di
convertire all’Islam, ma senza costringere nessuno). Nel corano
invece il Jihad fa riferimento alla fatica e all’impegno per il volere
di Dio, e può essere inteso in tre modi:
1. Jihad come Lotta Spirituale, con lo scopo di vivere al migliore
dei modi la fede islamica;
2. Jihad come lotta per costruire una buona società musulmana;
3. Ed infine, quella che ci interessa, ovvero la Jihad come atto
militare, concessa dal Corano solo in difesa del popolo musulma-
no. In nessuna delle tre interpretazioni si fa riferimento ad una
"Guerra Santa", ma solo ad un utilizzo della violenza in caso di autodifesa, quindi solamente dopo essere stati attaccati dal nemico.
Inoltre anche in caso di guerra, il Corano pone alcuni principi da
rispettare. In primis vieta la costrizione della conversione all’Islam,
dimostrando di rispettare la libertà di ognuno e, in caso di conflitto,
tutela gli innocenti, le donne, gli anziani e i bambini. Chiarito questo, vorrei aggiungere che i musulmani sono delle persone normali,
che credono nel loro Dio, come fanno Cattolici, Evangelici, ecc.
Rispettano le altre credenze e, come è giusto che sia, pretendono
rispetto nei confronti della loro religione e del loro Dio. Non bisogna fare di tutta l’erba un fascio, non si può pensare che ogni musulmano che incontriamo per strada cammini con un machete
nascosto, pronto a tagliarci la gola quando meno ce l’aspettiamo.
Purtroppo ci sono sempre dei pregiudizi, perché esiste la libertà di
pensiero, ma non esiste il rispetto del pensiero altrui. Alcune
persone sono talmente stupide da non comprendere la "diversità"
di ognuno, esprimendo opinioni insensate, la maggior parte delle
volte senza sapere, parlando solo per sentito dire o perché magari
Matteo Salvini ha detto in TV che gli immigrati sono il nostro nemico, alimentando l’odio razziale e distogliendo l’attenzione
(ancora una volta) da lui e dal resto della classe politica italiana
attuale che è la maggiore responsabile del disagio in cui si trova il
nostro Paese. Dando la colpa agli immigrati, non facciamo altro
che il gioco dei più forti, perché intanto loro continuano a fare leggi
per i propri interessi e ad intascare fior di quattrini (i nostri).
Ogni giorno mi capita di vedere immigrati, con alcuni di loro ci
sono cresciuto e come potete vedere non mi hanno ancora
ammazzato. L’ignoranza sta prendendo il sopravvento, bisogna
informarsi, bisogna capire chi è il vero nemico. Citando un vecchio
film: "Stiamo precipitando, ma fino a qui tutto bene. Il problema
non è la caduta, è l’atterraggio".
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L'opinionista ­ 5
SIAMO ORMAI GIUNTI A POCHISSIME SETTIMANE DALL'APERTURA DELL'EXPO 2015
Nutrire
il
pianeta,
affamare
i
lavoratori
Tra scandali ed aspettative l'evento si svolgerà su attività non retribuite
La polveriera internazionale in programma a Milano non smette mai
di sorprenderci. Tra scandali e infiltrazioni mafiose, l’evento simbolo
dell’Italia si reggerà su attività non retribuite.
Expo, Milano 2015: nutrire il pianeta. Odio questo slogan, lo scrivo
qui così è uficiale e la mia affermazione rimarrà negli annuari. Detesto lo slogan dell’esposizione internazionale, è più forte di me. Un
evento costruito tra appalti truccati e infiltrazioni della ‘ndrangheta e
dal titolo "Nutrire il pianaeta" rappresenta perfettamente l’Italia. Sole,
mafia e spaghetti: l’incarnazione vivente degli sterotipi. Da
aggiungere al dossier ci sono anche i numeri riguardanti i lavoratori
coinvolti nell’evento. Renzi e i suoi compari ci hanno ribadito più
volte come questo palcoscenico internazionale potesse essere
un’ottima occasione lavorativa per molti giovani italiani. Sì perché
noi per creare lavoro invece di creare tavoli istituzionali per le politiche sociali, apparecchiamo quelli dell’Expo con le tovaglie a quadretti rossi e bianchi. I lavoratori assunti per l’evento sono solo 800,
tutti con contratto a tempo determinato con connotazione di stage o
tutorato. Gran parte del lavoro sarà, infatti, relegato ai 18000 volontari, tutti attirati con la scusa della grande partecipazione da
aggiungere al curriculum. Contratti a scadenza e mano d’opera
gratuita, la prima applicazione ufficiale del Jobs aAct. Gioiamo.
Insomma, noi nutriamo il pianeta, affamiamo lavoratori e volontari
mentre sfamiamo con i milardi le cooperative e le mafie.
Tra i motivi presenti per partecipare all’Expo nei video di reclutamento dei volontari c’è anche: per avere milioni di amici.
Adesso, capisco che per la generazione renziana che ammazzerebbe
per un like o un re-tweet un milione di amici possono fare comodo,
ma una persona normale farebbe fatica perfino a gestrili. Quindi bel
tentativo pubblicitario, peccato che il QI medio dei giovani italiani
sia un po’ più alto di quello stimato dall’uomo delle slides. E poi
quelli proposti da Expo più che volontari sono missionari.
Mi viene anche da chiedermi: ma gli "amici degli amici" che gestiscono le cooperative che hanno truccato gli appalti sono inclusi in
quel milione o sono da considerare a parte? Chissà chi lo sa. Certo
che però fare politica così, tra uno spaghetto e l’altro senza dover mai
spiegare niente a nessuno è proprio #verybello.
Imma Pepino
LIBERA - NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE
#Aut!: Quei silenzi che le parole colmano
Il 21 marzo, Giornata internazionale in memoria delle vittime delle mafie, più di 900 nomi in Piazza VIIIAgosto a Bologna
Anche quest’anno a ridosso del 21 marzo mi sono
chiesta quanti sono i nomi delle vittime innocenti delle
mafie presenti nell’elenco stilato da "Libera, nomi e
numeri contro le mafie". Lo scorso hanno li ho contati,
ripetendo il procedimento ben tre volte prima di essere
sicura di aver contato correttamente, segnando ogni nome con la penna. Ho appuntato il numero finale sulla
copia dell’elenco che però non riesco a trovare tra i
tanti fogli volanti della mia libreria.
Il sito ufficiale di Libera dice che quest’anno i nomi sarano più di 900, a cui sono da aggiungere quelli delle
vittime della stragi di Bologna e di Ustica commemorati in occasione della prima giornata di primavera
2015. Per la prima volta quest’anno mi capiterà di essere fisicamente presente al corteo, insime alla delegazione del "Marano Ragazzi Spot Festival" che ha curato
-come ogni anno- la pubblicità sociale andanta in onda
sulle reti Rai per promuovere la manifestazione.
Guardando nel corso degli anni le immagini della lettura dei nomi ho sempre avvertito un leggero brusio di
sottofondo, qualunque fosse la piazza interessata. La
lettura dei nomi è sempre un momento carico di tensio-
ne emotiva, si nota quanto è diffcile scandire ogni
singola lettera, ogni singolo nome, ogni singola storia
eppure non è mai un momento completamente
immerso nel silenzio. Il brusio di sottofondo è il rumore
della partecipazione, chi è in piazza sa che le storie legate a quei nomi troppo spesso sono finite risucchiate
dal silenzio quello colpevole delle istituzioni, e quello
omertoso dell’informazione.
Ci sono dei versi a cui sono particolarmete legate e a
cui sono certa la mia mente tornerà forzatamente questo 21 Marzo più degli altri:
"Ci sono silenzi che sono un dono// Altri che uccidono// che non hanno senso. Ci sono parole giuste// parole sbagliate//parole dette o taciute, per non fare del
male// Parole attese, sospirate. Ci sono parole// Ci sono
silenzi […]// Ci sono silenzi che attendono l’arrivo di
una spiegazione// per poter spegnere il tormento di quei
perché senza senso".
La verità illumina la giustizia, 21 Marzo 2015
Imma Pepino
LA BUONA SCUOLA CHE AVANZA ...
#Diariodiscuola: piove, guardacome piove
Presentato il DDL sulla scuola. In programma incentivi alle scuole private e
l’arrivo, in quelle pubbliche del "Preside manager". Ed è subito sera…
Tic…Tic...Tic. Goccia, goccia, goccia. Non le sento dalla classe ma
me le immagino. Che cosa c’è di peggio del rumore dell’acqua che
cade piano? È uno stillicidio continuo, fortunatamente, dalle voci del
corridoio. La mia scuola, come l’80% delle scuole italiane, fa acqua
da tutte le parti. Nessuna licenza poetica, intendo proprio dire che
gran parte degli edifci scolastici italiani imbarcano acqua dai soffitti
macchiati d’umidità e dai termosifoni che funzionano a singhiozzi.
Nelle scuole abbiamo le lavagne interattive e i registri elettronici ma
siamo continuamente costretti a chiudere aule per infiltrazioni. È una
bella contraddizione, in letteratura si direbbe che è un ossimoro mi
suggerisce involontariamente il libro che ho aperto sul banco. Si definisce ossimoro la figura retorica che consiste nell’accostare parole
che esprimono concetti opposti. Esempio: ghiaccio-bollente, scuola
che funziona-riforma Renzi. La "Buona Scuola" targata RenziGiannini propone un modello d’istruzione che dà la misura della
competenza e della serietà di questo esecutivo. Il DDL presentato nei
giorni scorsi a Palazzo Chigi, ripropone una versione in chiave
renziana della celebre legge Aprea del 2012. Torna la figura del Preside manager che decide da solo nomine e programmi limitandosi a
consultare il Consiglio d’Istituto (in cui è compresa anche la rappresentanza degli studenti che con questa nuova riforma perdono ulteriormente centralità all’interno delle scuole) e arrivano gli incentivi
per chi decide di iscrivere i propri figli ad una scuola privata o paritaria. Si demolisce il pubblico in favore del privato, è la sintesi esatta
della linea riformista del governo Renzi.
Lo già scarso dialogo tra gli organi collegiali si estingue definitivamente con la "Buona Scuola" che riduce i ragazzi a semplici
spettatori delle dinamiche scolastiche. Probabilmente per rendere
meno traumatico il passaggio da studenti-bambolotti a cittadini-marionette. Abbiamo sostituito i registri cartacei con i Pc, i presidi con i
manager, mi chiedo a quando gli studenti che vanno a pile? Ah
Matteo, Matteo, perché sei tu il Premier visto che nessuno ti ha
eletto? Matteo Renzi -l’uomo che non riesce a pronunciare un
discorso sul mondo della scuola senza fare riferimento al progetto
Erasmus, da leggere probabilmente come un cortese invito agli studenti a disperdersi in altri paesi- si è sempre definito un premier giovane al passo con i tempi. Prendendo atto di queste convinzioni mi
permetto di rivolgermi direttamente al Presidente del Consiglio:
"Caro Matteo, visto che ti consideri un premier giovane e dinamico ti
propongo un gioco di società. No, niente appalti. Tranquilizza Poletti
e Lupi. Cercherò di metterla in termini che ti siano semplici da
comprendere: facciamo che noi tutti, ma proprio tutti tutti, andiamo a
votare e tu te ne vai #acasasenzapassaredalvia!".
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Ambiente & News ­ 7
GLI SCARSI CONTROLLI PRODUCONO LE CRITICITÀ CHE A PAGARE SONO I CITTADINI ONESTI
Villaricca, presenti rifiuti speciali in C.so Italia
Tra la monnezza e le sterpaglie campeggiano anche vaschette di pesce che ancora puzzano di putrefazione,
materie plastiche e rifiuti vari. Il tutto a due metri dall'alveo che costeggia l'arteria stradale
Sopra: Irifiuti spciali abbandonati. Inquadrando il qr code è possibile guardare il video
Il breve video riporta lo stato
dei luoghi al momento del
nostra visita. Per ragioni di
sicurezza non ci siamo sporti
nell'alveo.
L'abbandono dei rifiuti in strada
colpisce ancora, ne abbiamo
documentato, infatti, un bel cumulo sul lato destro di C.so Italia allo svincolo con la bretella
di collegamento con Calvizzano
e Mugnano di Napoli. Presenti
in quell'angolo rifiuti di ogni genere anche vaschette di polistirolo che usano i pescivendoli
per trasporta i prodotti ittici.
Possiamo solo immaginare
cos'altro è stato fatto cadere
all'interno dell'alveo che costeggia la strada. In bella vista,
ancora rifiuti speciali addirittura
un secchio per pittura, ma
colmo di pezzi di vetro. Ancora
presente, nonostante i rifiuti siano li da molto tempo, la puzza
inconfondibile di pesce marcio,
evidentemente ospitato nelle
vasche visibili anche nella foto.
In questo caso, però, a differenza di altri, la zona è molto
trafficata quindi risulta difficile
fermarsi per abbandonare illegalmete i rifiuti. Maggiore
controllo del territorio e una
presa di posizione politica
sull'argomento non potrebbero
far altro che migliorare la situazione che non è certamente degna di Comuni civili e
soprattutto manca di rispetto a
chiunque si adopera tutti i giorni
per differenziare i rifiuti. Divieti
e ammonizioni non servono a
nulla l'unico modo per scoraggiare queste persone sono le
figuracce se colti con le mani
nel sacco oppure toccargli il
portafogli perché con multe salate, come già avviene in altri
comuni, si ottiene una ottima
educazione. Allo stato attuale
non si può fare altro che bonificare la zona, impedendo che gli
abbandoni si verifichino di
nuovo. Siamo certi che attraverso il controllo dei sacchetti è
possibile comminare qualche
contravvenzione in modo tale
da assicurare ai trasgressori la
giusta punizione. Il Comune ha
anch'esso la sua dose di colpe:
possibile che nessuno si sia mai
accorto della monnezza visibile
dalle automobili in movimento?
Possibile che l'Assessore
all'Ambiente e nessun Consigliere si sia accorto di niente?
Vincenzo Perfetto
DOPO I NUMEROSI INTERVENTI
VIAGGIO NELL'UNIVERSO DEI BARMAN
Sul caso indaga la Polizia Municipale che sarebbe sulle tracce dei
trasgressori i quali dovranno rispondere di smaltimento illegale
Carmine ci spiega che non tutte le richieste vanno assecondate
quando esse potrebbero non giovare alla salute
Qualiano, rifiuti edili lasciati
Pensa alla tua vita,
sulla Grande Viabilità
bevi responsabilmente
Sopra: Il cumulo di rifiuti messo in sicurezza dalla Polizia Municipale
Dopo le incredibili somme di
denaro spese in più tranche ci
risiamo ancora una volta la la
grande arteria stradale denominata "Grande Viabilità" di Qualiano ritorna quale tristre
scenario dell'abbandono illegale
dei rifiuti. Era da tempo che la
situazione sembrava tranquilla e
che non vi fossero stati gravi
problemi, ma tutto si è ripetuto
come un triste rituale. Un cumulo di rifiuti edili gigantesco,
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probabilmente un bilico intero,
è stato ritrovato da qualcuno che
ha prontamente chiamato la
Polizia Municipale che è
intervenuta per mettere in sicurezza la zona.
Il Comando sta indagando
sull'accaduto cercando di individuare i responsabili e di assicurare loro la giusta punizione.
Anche se sarà veramente un lavoro arduo. Non ci sono soluzioni se non quella di istallare le
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telecamere su un palo inaccessibile perché non si può puntare
sulla solerzia e sui video dei
cittadini, nè tantomeno è possibile avere una vigilanza 24h.
Il Sindaco De Luca in una nota
stampa ha lasciato tutta la sua
amarezza per l'accaduto: «Il
territorio di Qualiano viene
controllato sempre, è una battaglia che conduciamo quotidianamente, per mantenere il paese
pulito. Quando accadono episodi di questo genere si vive
davvero un sentimento di amarezza, perché il gesto stesso, al
di là dello scarico di materiali, è
uno schiaffo di disprezzo al nostro territorio ed ai cittadini, che
diligentemente fanno la raccolta
differenziata che oramai viaggia
poco sotto al 60 per cento».
Ecco il risultato dei lavori edili
abusivi, lo stesso è per i veleni.
Vincenzo Perfetto
Sopra: Una composizione analcolica di Carmine Manna
Si chiama Carmine Manna il barman con cui ho
parlato per iniziare il mio personale viaggio tra
coloro che tutto il giorno servono drink e
cocktail e analcolici. Il drink di troppo è sicuramente un problema sociale, ma molto dipende
anche dalla coscienza e dalla professionalità del
barman. «Qui capita gente di ogni tipo anche se
cerchiamo di selezionare la clientela - mi dice
Carmine - non di rado capita anche che qualcuno mi dica "Carmine preparami qualcosa che mi
deve rompere la testa". Al cliente che avanza
questa proposta rispondo picche». Carmine è
uno di quelli che ha la coscienza, ma molti sono
coloro che senza problemi servono super alcolici
a qualunque ora del giorno e a chiunque li chieda: niente di personale è una questione di affari.
Villa Ida
«Vincè, io sono una persona che ha una coscienza non dormirei sapendo che qualcuno cui
ho servito una "bomba" possa provocare un
incidente - continua Carmine - mi piace lavorare
con serenità e a cuor leggero servendo magari
qualche cocktail analcolico alla frutta in più e
perdere qualche anche cliente, che aiutare
qualcuno a farsi del male. Con l'aiuto dei
barman è più semplice bere responsabilmente».
Se a dire questo è una persona che lavora a
stretto contatto con bevande alcoliche allora vuol
dire che un po' di speranza c'è, ma sono comunque necessari maggiori controlli soprattutto
per i minorenni che iniziano a bere sempre più
giovani.
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«La corruzione puzza»
LA VISITA A NAPOLI DI PAPA FRANCESCO: «NON LASCIATEVI RUBARE LA SPERANZA»
Bergoglio in visita al carcere di Poggioreale ed alla città partenopea. Un Papa dal grande coraggio, vicino ai più deboli ed alla gente
Doveva essere una esperienza incredibile e così è
stato. Non ha deluso le attese la visita di Papa
Francesco a Napoli. Da Scampia a Poggiorale,
passando per il lungomare Caracciolo il Papa ha
mostrato ancora una volta la sua incredibile vicinanza alle persone, al popolo che soffre e
combatte una lunga battaglia ogni giorno della
propria vita. Per questo la vicinanza alla gente
normale, ai bambini non poteva far altro che
esaltare il cuore dei napoletani. Del resto la sua
origine lo rende vicino anche alla nostra cultura e
modo di essere. L’ Argentina poi sta a Napoli, come il rum sta al Babà.
Così il suo messaggio di vicinanza agli "ultimi"
della società, agli emarginati, ai più deboli trova
concretezza nei suoi gesti semplici e ricchi di significato al contempo. Quest’uomo ricorda tantissimo Papa Giovanni Paolo II ma la sua
determinazione nei confronti dei mali della società, partendo proprio dal guardarsi in casa, nelle
stanze dello Ior, non ha precendenti e lo rende unico nella sua esperienza.
Uniche sono le parole volte alla corruzione, defi-
nita come il puzzo che inquina Napoli e tutta l’Italia. Vicino a Wojtyla quando condanna duramente
la camorra ed invita alla conversione. La corruzione puzza. Già, com’è possibile dargli torto?
Quando siamo lontani dalle sue parole che chiedono una pulizia della società che però egli indica
possa partire dagli stessi che commettono reato
contro le persone. Questo messaggio arriva alla
gente che ha fin da subito amato Bergoglio per la
sua schiettezza e per il suo essere poco incline ai
formalismi di una Chiesa che cerca attraverso di
lui un nuovo equilibrio per i tempi che cambiano.
Allora torna di nuovo alla comunicazione diretta e
semplice, magari sfruttando anche le nuove
tecnologie, ma rivolta in ogni caso al singolo individuo, facendo sentire importante e partecipe ogni
credente. Un uomo di questo spessore serviva alla
nostra società in questo momento storico e la storia stessa ne decreterà il suo peso specifico che alla
fine sarà notevole. Anche se, a parole sue, il suo
"mandato" non durerà tanto.
Carmine Sgariglia
IL COMMENTO DEL SINDACO A PIAZZA DEL PLEBISCITO
de Magistris: «Unmessaggio
pieno di umanitàedenergia»
«Iniziare la primavera da Napoli è un messaggio molto forte»
«Un messaggio semplice e profondo come ci ha
abituato Papa Francesco. Pieno di energia e
umanità quello di cui ha bisogno Napoli. È una
bella giornata». Questo il commento del Primo
cittadino napoletano, Luigi de Magistris al
discorso tenuto a Piazza del Plebiscito da Papa
Francesco. «Gli ho detto che le chiavi sono il
simbolo da un lato della città aperta alla
fratellanza e alla solidarietà e dall'altro dell'immenso cuore dei napoletani - continua il Sindaco della città partenopea - L’ho ringraziato
perché iniziare la primavera da Napoli è un
messaggio molto forte».
Carmine Sgariglia
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Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
Napoli ­ 9
IL CASO DEI LAVORI EDILI NELLA METROPOLITANA DI NAPOLI
Metropolitana, de Magistris incontra scioperanti
Sospesa la protesta in atto da parte dei lavoratori delle linee 1 e 6 dopo colloqui con il Primo cittadino napoletano
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha incontrato, insieme
all'Assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese, i lavoratori della
Metropolitana di Napoli, Linea 1 e Linea 6, che erano da 3 giorni
in sciopero. Il Sindaco ha rassicurato i lavoratori su impegni e
azioni messe in campo dal Comune per lavori e investimenti e che
si sarebbe vigilato sul rispetto degli accordi da parte del concessionario dei lavori, Metropolitana di Napoli.
Al termine dell'incontro i lavoratori hanno annunciato la sospensione dello sciopero e la ripresa dei lavori nei cantieri delle li-
nea 1 e della linea 6. Ricordiamo che i lavoratori impegnati nella
realizzazione delle linee di cui stiamo parlando erano coinvolti in
una protesta al fine di chiedere impegni riguardo il proprio futuro
lavorativo. Lo sciopero è durato circa quattro giorni ed è stato sospeso dopo la visita di de Magitris il quale, come diffuso nella nota
stampa che abbiamo pubblicato, ha rassicutato circa gli impegni
presi, i lavoratori ed i loro rappresentanti sindacali.
Redazione
ASSOCIAZIONE DELLE CITTÀ ITALIANE DI ARTE E CULTURA
Daniele nuovo Presidente del CIDAC
L'Assemblea chiede risposte al Governo sulle politiche per la cultura
Nino Daniele, Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è da oggi il presidente del
CIDAC, l'Associazione che
raggruppa le "città d'arte e cultura"
italiane. Riunita questa mattina a
Roma, l'Assemblea del Cidac ha
rinnovato i suoi organi dirigenti.
Daniele sarà affiancato da due vice
presidenti, il Sindaco di Vercelli,
Maura Forte, e l'Assessore alla
Cultura di Lecce, Alessandro Delli
Noci. Dell'ufficio di presidenza
fanno parte ache Maurizio Braccialarghe, Assessore alla Cultura di Torino e Filippo Del Corno, Assessore
alla Cultura della Città di Milano.
Ledo Prato è stato confermato Segretario generale.
Il CIDAC raggruppa le principali
città d'arte e di cultura del nostro
Paese, che trovano in esso una sede
per coordinare le loro politiche
culturali e per interloquire con il
Governo nazionale. "Assumere
questo incarico è per me un onore e
una responsabilità, ma considero la
mia elezione alla presidenza delle
Città Italiane di Arte e Cultura", ha
FUNICULARE PIAZZETTA AUGUSTEO
Una targa
alla memoria
di Salvatore
Deposta da parte del Comune
Sotto: La foto descrive un particolare della targa
dichiarato Nino Daniele, "soprattutto come un riconoscimento
alla nostra Città ed alla ricchezza
del suo patrimonio storico ed artistico, ma anche alla cura ed
all'attenzione che l'Amministrazione Comunale di Napoli dedica ella
sua tutela ed alla sua valorizzazione.
L'Assemblea ha anche approvato
un documento, rivolto al Governo,
nel quale, preso atto del via (seppur
in ritardo) al finanziamento destinato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, le città nominate
"Capitali della cultura 2015", ha
denunciato il ritardo nell'attuazione
del decreto "Destinazione Italia" a
ben due anni dall'approvazione
della legge. A questo proposito il
CIDAC sollecita il Governo a dare
avvio al Programma Italia 2019, per
realizzare concreti progetti di rigenerazione urbana, riqualificazione e
valorizzazione del patrimonio
culturale. Un impegno preso con
l'Unione Europea e che non può essere disatteso.
Nota Stampa
LO STORICO IMPIANTO DI AGNANO DÀ LAVORO A TANTE FAMIGLIE
Prorogata la gestione dell'Ippodromo
Fino a dicembre di quest'anno alla Ippodromi Partenopei S.r.l.
L'Amministrazione comunale di Napoli ha deposto nell'aiuola prospiciente la Funicolare di Piazzetta Augusteo una targa ricordo in
memoria di Salvatore Giordano, scomparso a Luglio nella tragedia
avvenuta all'esterno della Galleria Umberto.
Sempre nella stessa aiuola è stato anche piantato un ulivo in ricordo
del giovanissimo Salvatore
Comunicato Stampa
La Giunta Comunale, su proposta dell’Assessore Alessandro
Fucito, ha approvato la proroga della gestione dell’Ippodromo di
Agnano fino a dicembre 2015. Un atto importante che da continuità alla gestione delle corse di trotto e galoppo e che mette al
riparo innanzitutto i livelli occupazionali, ovvero ai 78 lavoratori
della Ippodromi Partenopei S.r.l. La già avvenuta rifunzionalizzazione dell’impianto potrà così conoscere una valida programmazione di eventi, nel segno dell’apertura alla città per la
prossima primavera-estate. "L’Amministrazione Comunale – ha
dichiarato Fucito - è impegnata da diversi mesi con le organizzazioni sindacali che hanno espresso preoccupazione per i
lavoratori, attesa la stringente crisi che riguarda il settore ippico,
scaturente dalla costante riduzione degli importi erogati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. A fronte dei tagli a
danno degli ippodromi italiani operati dal Governo Renzi e dai
suoi predecessori, il Comune di Napoli mantiene aperta la
struttura sportiva tra le più antiche e famose d’Italia. Nel
frattempo palazzo san Giacomo ha indetto un avviso pubblico
esplorativo finalizzato all’acquisizione di una manifestazione di
interesse per affidare con concessione pluriennale l’impianto, per
dare certezza e continuità agli eventi ippici in città. Ciò alla vigilia- ha concluso Fucito - del Gran Premio Lotteria di Agnano,
evento considerato tra i più importanti del calendario internazionale del Trotto che si svolgerà nella prossima primavera, restituendo serenità a tutti i soggetti del settore"
Nota Stampa
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10 ­ Melito ­ Mugnano
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
LA CITTÀ PUNTA SULLA TECNOLOGIA
È attiva dal 25 marzo
"Melito DifferenziApp"
L’App Differenziata peril Comune di Melito di Napoli
con Rifiutologo, Calendario Raccolta, informazioni peril ritiro
ingombranti e collegamento diretto con gli Uffici Comunali
perle eventuali segnalazioni dei cittadini residenti
TRAGEDIA IN CORSO EUROPA
Melito, 35enne
si accascia al suolo e
muore
al
San
Giuliano
Sull'evento indagano i Carabinieri. Disposta l'autopsia per
appurare la causa dell'improvviso decesso della donna
Sotto: L'App della raccolta differenziata e della Comunicazione con l'Ente
Melito DifferenziApp è la nuova applicazione
mobile gratuita pratica ed intuitiva che permette in
modo facile e veloce ai cittadini melitesi di essere
sempre aggiornati sulla raccolta differenziata e segnalare particolari criticità e disservizi.
La nuova applicazione, disponibile per Android
Smartphone e Tablet e presto per IPhone e Ipad, è
una guida multimediale completa ed innovativa
dove trovare informazioni dettagliate su come riciclare ogni rifiuto oltre che sulle modalità per lo
smaltimento degli ingombranti e sul calendario
degli interventi di spazzamento sul territorio comunale.
Attraverso il Rifiutologo i cittadini avranno
sempre a portata di mano una guida aggiornatissima su come smaltire ogni rifiuto ed in più, se
trovano rifiuti abbandonati per strada, potranno
scattare una foto geolocalizzata ed inviare subito
la segnalazione alla società di smaltimento rifiuti.
Grazie all’utilizzo delle più moderne tecniche di
localizzazione (WiFi/Rete Mobile) combinate ai
dati ricevuti dal GPS, sarà possibile localizzare la
posizione di qualsiasi sversamento illegale con
una accuratezza minore di 5metri.
«È una importante novità che ci aiuterà tantissimo a tenere costantemente aggiornata la cittadinanza sulla differenziata – dichiara l’Assessore
all’Ambiente, Marina Mastropasqua.
Tutti coloro in possesso di uno smartphone da
oggi potranno scaricare gratuitamente (su Google
Play e fra poco anche su Apple Store) l’app mobile “Melito DifferenziApp” per essere aggiornati
in tempo reale ed inviare segnalazioni e suggerimenti corredati da scatti fotografici.
Aggiungiamo un altro importante "tassello" continua Mastropasqua - nel nostro quotidiano
impegno volto ad aumentare la percentuale di
raccolta differenziata sul territorio comunale e
siamo certi che il grande lavoro che stiamo facendo con la collaborazione dei nostri concittadini ci consentirà entro breve di guadagnare
tantissimo in termini di vivibilità.»
U.S. Alessandra Romano
Passeggiava sul marciapiede ed improvvisamente si è accascia al suolo, soccorsa dai passanti e trasportata all'ospedale "San Giuliano" la
35enne RM, madre di un bimbo, muore.
Sull'episodio indagano i Carabinieri del Nucleo
Speciale di Cisterna, intervenuti a Melito dove è
avvenuto il fatto. Sul corpo della della giovane
donna è stata disposta l'autopsia per cercare di
comprendere le cause del decesso se riconducibili alla caduta a causa di qualche insidia o trabocchetto sul marciapiede forse scosceso o ad
un infarto che ha poi prodotto la caduta stessa.
Su tale tragedia è intervenuto, con una nota
stampa, il Sindaco Venanzio Carpentieri che ha
dichiarato: «Siamo profondamente addolorati
per la improvvisa morte di Rita Mombelli e
siamo vicini alla famiglia della nostra giovane
concittadina.
A quanto si apprende la morte della signora
potrebbe essere stata determinata da cause
naturali e non, come riferito da alcune fonti, da
una sconnessione del manto stradale o del
marciapiedi, su cui la donna camminava. In ogni
caso – conclude il sindaco - attendiamo con
fiducia che le forze dell’ordine e la magistratura
facciano piena luce su questo drammatico
evento».
Redazione
MUGNANO - IN VISTA DELLE ELEZIONI COMUNALI
La forza sia nelle idee
La prossima competizione politica sarà dura pertutti i protagonisti
ma l'invito come sempre è di mantenere toni pacati ed atteggiamenti corretti
Mugnano è ad un bivio storico. Le alleanze politiche in vista
delle prossime elezioni comunali si stanno delineando a mano a mano e quello che sarà lo decideranno le urne tra non
molte settimane. Ci sono dei punti, però, che vale la pena
affrontare prima della competizione politica. Sappiamo che
la cittadina la quale storicamente ha sempre vissuto un ruolo
di primo piano nel contesto dei Comuni a Nord di Napoli,
rivuole il suo giusto palcoscenico dopo le ultime vicissitudini di questi anni. Sta adesso a chi si presenterà ufficialmente
quale candidato avere la consapevolezza che il compito non
sarà semplicissimo.
Economia, cultura, sociale, fasce deboli e nuovi spunti
condite da nuove idee dovranno essere capisaldi di chi sarà
eletto che avrà da vincere anche la sfida dei prossimi anni di
mandato. In questa ottica allora anche i vari partiti, le varie
coalizioni dovranno saper mantenere lo "scontro" sul piano
delle continua lealtà senza mai inasprire i toni e le polemiche
mantenendoli, anzi, sempre sotto un profilo pacato. Ovviamente tutti dobbiamo far valere le nostre convinzioni e le
nostre idee con determinazione e lo si può di certo fare nel
rispetto dell’avversario e dei cittadini i quali già combattono
la loro battaglia quotidiana contro la crisi ancora forte. Questo il messaggio che sentiamo inviare a tutti e poi … che
vinca il migliore!
Redazione
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Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
INIZIATIVA NELLE SCUOLE: L'IDRO PAGELLA DI CAPITAN ECO
Pozzuoli, educazione ambientale
per l'utilizzo dell'acqua pubblica
Nel programma anche l'aspetto della riduzione dei rifiuti
Incentivare l'utilizzo dell'acqua pubblica comunale
ed educare i bambini ad avere comportamenti ecosostenibili volti alla riduzione dello spreco d'acqua
e dei rifiuti in plastica. Sono gli obiettivi dell'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale
di Pozzuoli dal titolo "L'idro-pagella di Capitan
Eco", presentata questa mattina nella sede del Polo
Culturale. Sette i circoli didattici impegnati in una
campagna che punta a coinvolgere insegnanti e
familiari degli alunni in una gara che premierà le
classi che avranno raccolto il maggior numero
possibile di "idro-pagelle".
«Si tratta di questionari che dovranno essere
compilati dagli alunni intervistando gli adulti spiega l'assessore alla Pubblica Istruzione Alfonso
Trincone - sui temi legati al corretto utilizzo
dell'acqua pubblica e più in generale sui
comportamenti sostenibili. Al termine della gara,
che durerà fino al 13 aprile, ci sarà un evento fina-
le durante il quale saranno premiate una classe
vincitrice in assoluto e una per ogni plesso».
L'iniziativa prevede anche l'installazione in ogni
scuola di "case dell'acqua", erogatori di liquido
potabile con i simboli di Capitan Eco. «Ovviamente - sostiene l'assessore all'Ambiente Franco
Cammino - il gioco serve per raggiungere un fine
nobile, che è quello di educare i bambini, che poi
influenzeranno a loro volta gli adulti, familiari e
vicini di casa, al senso civico e alla salvaguardia
dell'ambiente in cui viviamo.
La campagna va inquadrata sempre nel progetto
generale dell'amministrazione che punta a migliorare ulteriormente il risultato del 75 per cento di
raccolta differenziata raggiunto dal Comune di
Pozzuoli, attestatosi tra i comuni più virtuosi della
regione».
U.S. Mauro Finocchito
PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER IL CARDIOLOGO PUTEOLANO
Pozzuoli, il dott. Federico Gentile
tra i grandi della medicina
Pozzuoli ­ Quarto ­ 11
SUL NOSTRO SITO PUNTOMAGAZINE.IT I RISULTATI
Monteruscello, parametri
conformi per analisi acqua
"Non vi sono elementi inquinanti. Assolutamente potabile"
"Abbiamo avuto i risultati delle analisi
dell’acqua erogata a Monterusciello e possiamo
rassicurare i cittadini che i parametri sono
conformi a quelli stabiliti dal decreto legislativo
di riferimento. Non è stata quindi riscontrata la
presenza di elementi inquinanti e l’acqua è assolutamente potabile". Lo sostiene il sindaco di
Pozzuoli Vincenzo Figliolia, allertato nei giorni
scorsi da alcuni cittadini che avevano riscontrato
l’uscita di acqua torbida dai rubinetti, con tracce
di sedimenti, in alcune zone di Monterusciello. Il
fenomeno si era verificato dopo i lavori compiuti dalla Regione Campania sulla propria rete di
adduzione, che avevano causato "una movimentazione del materiale depositato nelle
condotte". Da qui l’intervento dei tecnici
dell’Acquedotto comunale per eliminare l’acqua
torbida dalla rete di distribuzione, con un’operazione specifica di lavaggio delle condotte durata
una decina di giorni. I risultati delle analisi
compiute dal chimico incaricato dal Comune, su
campioni prelevati il 12 marzo scorso a quota
100 e nel lotto 1 bis di via Vittorini, non hanno
evidenziato, come si evince dal rapporto allegato, "fenomeni attribuibili alla rete di distribuzione comunale che possano modificare le
caratteristiche dell’acqua erogata". Pertanto, i
parametri "sono conformi ai limiti di legge".
U.S. Mauro Finocchito
IMPORTANTE PASSO TECNOLOGICO PER LA COMUNITÀ
Quarto, M5S: nata la prima
piazza con Wi-Fi gratuito
In collaborazione con "Generazione Libera"
Il Sindaco Figliolia: «Un vanto per la nostra comunità»
"La notizia del prestigioso riconoscimento conseguito dal cardiologo di origini puteolane Federico
Gentile è motivo d'orgoglio per me e per l'intera
comunità di Pozzuoli, che può vantare tra i suoi figli una eccellenza apprezzata in tutto il mondo". È
il commento del sindaco Vincenzo Figliolia dopo
aver appreso dell'ingresso di Federico Gentile tra i
14 componenti dell'American College of Cardiology e dell'American Heart Association, task force
per le linee guida sulla gestione ed il trattamento di
tutte le malattie cardiache. Un riconoscimento
considerato dalla comunità scientifica di assoluto
prestigio internazionale, perché i 14 cardiologi so-
no scelti tra i migliori al mondo. A loro è deputata
la facoltà di decidere, sviluppare ed aggiornare le
linee guida e le procedure che rappresentano il
punto fermo per tutti i cardiologi del pianeta su
come diagnosticare le malattie cardiovascolari e
sul tipo di trattamento medico migliore.
Federico Gentile, pur lavorando a Napoli, svolge
la sua attività ormai per buona parte dell'anno negli Stati Uniti, su richiesta proprio delle due più
importanti e autorevoli società scientifiche di
cardiologia al mondo.
U.S. Mauro Finocchito
A Piazza Santa Maria a Quarto chiunque abbia
uno smartphone, un tablet, un PC portatile potrà
utilizzare la connessione libera senza fili. Unico
requisito richiesto in fase di accesso sarà il rispondere correttamente ad una semplice domanda sulla raccolta differenziata.
L’annuncio ufficiale è stato dato proprio in
Piazza dal Candidato Sindaco Francesco Romano che con la sua squadra si è impegnato personalmente sul progetto. La sinergia creatasi fra
cittadini, volontà del Movimento 5 Stelle locale
e competenze di “Generazione libera” ha reso
possibile questo importante passo in avanti verso
il miglioramento dell’uso degli strumenti tecnologici. In alcune capitali europee la copertura
Wi-Fi è una realtà da tempo, riuscire a farlo in
tutte le Piazze di Quarto è il prossimo obiettivo
per rendere più vivibile e godibile la città flegrea. Mentre in molti pensavano a questo progetto per il loro programma elettorale, i 5 Stelle
si impegnavano a realizzarlo. Chi ne beneficerà
maggiormente saranno naturalmente i giovani,
gli studenti e tutti coloro i quali vorranno
intrattenersi in Piazza Santa Maria, in poche
parole il futuro di questa città e tutti quelli che
vogliono farla rinascere vivendola.
I ringraziamenti vanno a chi ha lo ha reso possibile con dedizione e lavoro: cittadini, attivisti,
professionisti del settore, “Generazione libera” e
sostenitori tutti.
Comunicato Stampa
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Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
"TERRA VIVA" LA MANDA AL COMUNE PER UN SOSTEGNO
LA RISPOSTA DEL DIRETTORE
Violenza di genere:
Il "Non ci sono soldi" è
Servizi sociali inesistenti ormai un vecchio adagio
La lettera inviata al "Punto!" dopo che una donna vittima di
violenza viene liquidata dal Comune con un "non ci sono soldi"
Sotto: Il logo dell'associazione "Terra Viva"
Caro Direttore,
qualche giorno fa si leggeva sui
portali di informazione online
dell’ennesima selvaggia violenza perpetrata ai danni di una
giovane donna da parte del
convivente ed il tutto in presenza dei suoi tre figli minori di
cui uno neonato.
Questi sono i casi estremi per i
quali l’Ente comunale dovrebbe
intervenire tramite i fondi comuni di ambito e fondi regionali, relativi al capitolato di
contrasto alla povertà i quali
vengono inseriti regolarmente in
bilancio.
Dobbiamo registrare che anche
questa volta abbiamo assistito
alla "atipicità" sociale dell’ente
Comunale di Qualiano, in
quanto il centro Anti Violenza
"Terra Viva" di Qualiano, dopo
aver preso in carico la signora e
averle fornito assistenza legale,
psicologica e sociale, l’ha indirizzata presso l’Ufficio Politiche
Sociali del Comune di Qualiano.
La vittima, dopo una accorata
richiesta di aiuto economico per
acquistare il latte per il proprio
figlio neonato perché quello
materno non sufficiente per il
trauma emotivo dovuto alle
violenze patite, si è dovuta
sentire dire dalla responsabile
delle Politiche Sociali del Comune che l'Ente non avendo
soldi e non poteva aiutarla.
L’Associazione si è fatta carico
di assistere la vittima di violenza
per i primi bisogni personali e
del piccolo, facendo una colletta
tra i componenti e professionisti
del centro di via Santa Maria a
Cubito 131, ma oggi chiediamo
uno sforzo alla collettività qua-
lianese genuina, pulita e amante
della legalità vera e non di
facciata propagandistica, per
poter sopperire al bisogno della
nostra assistita la quale ha bisogno di beni di prima necessità
per i propri figli e ogni genere di
aiuto.
Dobbiamo inoltre registrare che
quanto accade oggi non è una
novità dato che, pur essendo
dedicati fondi a tali emergenze,
quando capita una fattispecie
simile le risposte sono sempre le
stesse.
Questo è atipico, er tanto ci
chiediamo se i fondi per il
contrasto alla povertà non
vengono utilizzati in un caso del
genere, per cosa sono utilizzati?
Cordialmente
Il presidente
Salvatore De Maio
BOTTA E RISPOSTA TRA PRIMO CITTADINO E PRESIDENTE DI "TERRA VIVA"
De Maio: «Ovviamente non
ho inteso accusare nessuno
di
essere
criminale»
La risposta dell'Associazione dopo il comunicato stampa del
Sindaco De Luca, visibile a pagina 15, nel quale
il Primo cittadino lascia la sua dichiarazione dettagliata
e suddivisa in punti. Nella sua risposta De Maio precisa
l'inesattezza nella cronologia dei rapporti e dei contatti tra L'Ente
e l'Associazione "TerraViva". Il Presidente, inoltre, tiene
a precisare che perle attività di sportello anticamorra, antiusura e
anti violenza non sono previste iscrizioni nei Registri Regionali.
Il "Punto!" auspica una rapida risoluzione della vicenda
Apprendo con stupore quanto
affermato dal Primo cittadino,
anche perché ero convinto del
suo ruolo super partes nel garantire l'equità nell’azione
amministrativa e comunque nel
tutelare ciò che appartiene interamente agli interessi che
rientrano nel bene comune e
nelle aspettative, nei bisogni
concreti e sociali della popolazione di Qualiano.
Ovviamente non ho inteso
accusare nessuno di essere criminale o camorrista, ma certamente, ho inteso sottolineare
che la chiusura di uno sportello
così importante fa certamente
parte di una azione non positiva,
la quale è sinonimo di una evidente scelta di campo.
Sono abituato alla concretezza
per tanto non ho potuto dare
altra spiegazione morale alla
predetta azione di chiusura dello
sportello antiviolenza, anticamorra e antiusura. In ultimo
anticipo che non vi è correttezza
cronologica e completezza di
citazione di azioni nella descrizione dei rapporti e contatti tra
l'Ente e l'Associazione "Terra
Viva" descritti dal primo cittadino; anche perché ribadisco che
nell'elenco fornito dal Sindaco
ci si è dimenticati di informare
chi legge che, molto prima del
primo documento citato e della
pubblicazione del Bando per la
fornitura di servizio di segretariato sociale a "pagamento",
l'Associazione "Terra Viva"
aveva già presentato una proposta di fornitura di servizi tra cui
anche quello oggetto del Bando
a "pagamento". Il tutto con una
particolarità di fornirli a titolo
completamente gratuito, addirittura senza prevedere neanche
i rimborsi per le spese sostenute
dell'Associazione.
La documentazione completa di
"Terra Viva", ivi incluso lo
Statuto e l'Atto Costitutivo de-
bitamente registrati presso
l'Agenzia delle Entrate, è stata
consegnata all'amministrazione
da lungo tempo, anche attraverso la prescritta segnalazione
di inizio attività prevista dalla
vigente normativa.
Preciso, inoltre, che per l'attività
di sportello di primo ascolto
antiviolenza, anticamorra e
antiusura "non è previsto dalla
legge alcuna iscrizione al Registro regionale delle Associazioni", ma in ogni caso desidero
puntualizzare che l'Associazione "Resistenza Anticamorra",
parte integrante di "Terra Viva"
è iscritta da anni al Registro regionale. Quanto sopra è stato
completamente ignorato da chi
di competenza.
Mi spetto che il primo cittadino
faccia luce su quanto accaduto
nell'ambito del suo doveroso
ruolo istituzionale.
Salvatore De Maio
La redazione approfondirà la vicenda per rendere noto
anche ai cittadini il perché di queste risposte prive di senso
Caro Presidente De Maio,
dopo la sua lettera il "Punto!" non può restare
indifferente, apprendo con profondo disgusto
che, come al solito per i casi di estrema necessità
che non sortiscono rimostranze sotto il Palazzo
del Comune, spesso si risponde con frasi come
quella da lei riportata nella lettera che ci ha
inviato.
La tristezza maggiore e forse anche la rabbia,
me la consenta caro De Maio, sopraggiunge
quando anche le pietre sanno che arrivano costantemente fondi per questo genere di attività
assistenziali, ma che allo stesso tempo si registra
con cadenza regolare che il Comune non ha
soldi. Perché non ci sono i soldi? Non esiste
forse una voce di Bilancio proprio per questi casi e i fondi giungono dai Comuni dell'Ambito e
dalla Regione?
La risposta la conosco, ma vorrei fortemente che
i cittadini la gridassero ai loro rappresentanti che,
in anni di diverse Amministrazioni susseguitesi,
non sono stati in grado di fornire le giuste risposte ai cittadini, trincerandosi sempre dietro il “il
non ci sono i soldi”. Vede, caro De Maio, per
pagare la transazione del canile vi erano però i
denari, forse perché sono entrati dall'aliquota al
due per mille della TaSI?
A volerla dire tutta questa frase sta diventando
un adagio da riportare alle generazioni future
come è stato fatto con la nostra. Quando si nega
poi aiuto ad una donna che ha subito violenza
dal proprio compagno allora, senza ombra di
dubbio, si può affermare che le Politiche Sociali
della città stanno a zero cosi come le chiacchiere
che vengono proferite quali giustificazioni.
L'Amministrazione deve capire una volta per
tutte che il popolo l'ha eletta per risolvere i problemi non per essere essa stessa un problema.
Continuo a domandarmi, gentile Presidente, come intenda risolvere questa colossale "grezza" per dirla alla nostrana - o come la chiama lei
"atipicità" l'Assessore Odierno, titolare della delega al ramo.
Sono, altresì, convinto che qualora l'Assessore
Odierno non riesca a trovare una sacrosanta soluzione, da galantuomo quale è, provvederà a
dimettersi salvaguardando la sua dignità e la sua
onorabilità. Auspico anche che l'Organismo
Indipendente di Valutazione voglia fare chiarezza su quanto accaduto. Sono sicuro che la
Qualiano genuina ed amante della vera legalità
si farà avanti in vece del Comune, ma di certo
gli interventi di quest'ultima non sollevano
l'Ente, evidentemente assente in questo caso,
dalle proprie responsabilità.
Mi è gradita inoltre l'occasione, gentile De Maio,
mostrarle tutta la solidarietà per la chiusura dello
sportello al Comune una questione che, mi creda, sta a cuore anche al "Punto!", tanto che la
redazione ha deciso di occuparsene per i prossimi numeri, giusto per capire in base a quali motivazioni anche giuridiche il Comune di
Qualiano ha inteso chiudere uno sportello antiviolenza, antiracket e antiusura.
Vincenzo Perfetto
L'OPERAZIONE A CURA DI CITTADINI E UN IMPRENDITORE
Arrivano gli oleandri
sulla "Grande Viabilità"
Messi a dimora 400 alberi su tutto il territorio cittadino
sia lungo le strade principali che quelle periferiche
La Grande Viabilità è l’esempio tangibile della
continua cura del territorio da parte dell’Amministrazione di Qualiano ed anche di semplici
cittadini che hanno compreso il messaggio di civiltà e cura che l’Amministrazione ha lanciato.
Sono stati proprio i cittadini, infatti, coordinati da
un imprenditore di un albergo nei pressi della
Grande Viabilità a piantumare gli oleandri
sull’importante asse di collegamento tra via Ripuaria e la Circumvallazione Esterna.
La strada è particolarmente attenzionata anche
con una regolare pulizia da parte degli operatori
della Multiservizi, ed è così che, dal novembre
del 2013, quando il pattume arrivava alle stelle,
non vi sia, per gli incivili la possibilità di lasciare
immondizia ed ingombranti vari, che vengono
immediatamente prelevati.
La cura della periferia come il centro città,
quindi, è così che cambia il volto di Qualiano, la
cui Amministrazione punta alla riqualificazione
degli spazi a verde oltre che anche alla regolare
pulizia delle aiuole e la piantumazione degli
alberi.
"La città di Qualiano va curata come le nostre
case. - dice l’assessore al Verde Pubblico, Bonaventura Cerqua - Solo se riusciamo tutti ad avere
cura degli spazi pubblici comuni, riusciremo a
dare decoro alla nostra città. Oltre che un
ambiente più gradevole, ne beneficerà anche
l’aria per la funzione di depurazione che hanno
proprio le piante".
Al momento sono stati messi a dimora oltre 400
alberi ed in questi giorni, proprio sulla Grande
Viabilità, sono arrivati gli oleandri grazie ai
cittadini, che stanno tornando a riappropriarsi del
proprio territorio.
U.S. Angela Fabozzi
Qualiano ­ 15
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
DOPO MESI DI TRATTATIVE PER UN "DISCIPLINARE D'INCARICO" E UNO SPAZIO COMUNALE
Chiusi inaspettatamente gli sportelli antiviolenza,
anticamorra e antiusura gestiti da "Terra Viva"
De Maio chiarisce la posizione dell'Associazione in una lettera alla città mettendo in luce l'inconsistenza del provvedimento
Sotto: Salvatore De Maio di "Terra Viva"
Cari cittadini,
negli scorsi mesi l’Associazione Terra Viva non ha
stipulato alcuna "convenzione" con il Comune di
Qualiano ma, dopo numerose richieste scritte e
verbali, è stata investita di un "Disciplinare di
Incarico" per attività in supporto agli inesistenti
Servizi Sociali di Qualiano, sportello Anti Violenza - Anti camorra - Anti Usura e altri, il tutto
senza prevedere alcun tipo di retribuzione ne
rimborso spese. Da tale investitura è nata l’iniziativa di intraprendere un monitoraggio delle criticità sociali dove intervenire. Individuate le falle
nel sistema di prevenzione e interventi sociali di
competenza del Comune di Qualiano, abbiamo
presentato la segnalazione di inizio attività al Comune competente per l’ambito, come previsto
dalle vigenti normative. Grazie ad un team di
esperti che prestano la loro professionalità gratui-
tamente, i servizi offerti dall’Associazione sono,
Servizio di Assistenza Scolastica, Progetti terapeutico Riabilitativo sostenuti da budget di salute, Assistenza Domiciliare Integrata con servizi sanitari,
Assistenza Domiciliare socio assistenziale, Centri
per le famiglie, Servizio di Mediazione familiare,
Segretariato sociale, Telefonia sociale, Laboratori
di Educativa Territoriale, Centri Antiviolenza,
Servizio di pronto intervento sociale, Trasporto
Sociale, Sportello Anti Raket e Anti Usura. Fattore
singolare in tutta la vicenda che ci accingiamo a
comunicare è che l’Ente comunale, contrariamente ai principi fondanti della Pubblica Amministrazione basati sull’economicità, pur essendo a
conoscenza dell’offerta a titolo completamente
gratuito formalizzata dall’Associazione "Terra Viva" e protocollata, ha comunque indetto un bando
pubblico prevedendo la retribuzione di una sola
delle prestazioni che la predetta Associazione si
era proposta di fornire completamente a titolo
gratuito, scartando l’ipotesi di avvalersi gratuitamente delle prestazioni e solo in seguito poi,
accettando e stipulando il disciplinare di cui sopra.
Dal principio della richiesta dell’Associazione
all’Ente comunale di fornire i servizi di cui sopra
in maniera gratuita, le difficoltà sono state molteplici, abbiamo dovuto affrontare decine di
confronti con gli Amministratori locali i quali non
hanno mai reso facile la vita alle attività dell’Associazione. L’Associazione ha sempre agito in
conformità alle vigenti normative e leggi inerenti
all’art. 1 comma 5 della legge n.328 dell’08 novembre 2000, Legge Regionale n. 11 del 23 ottobre 2007, al Regolamento di attuazione della legge
23 ottobre 2007 n.11, al catalogo dei servizi residenziali, semiresidenziali, territoriali e domiciliari
di cui alla legge di attuazione n.11/2007 e in ultimo in conformità al regolamento di ambito territoriale dei Comuni di Melito di Napoli, Mugnano di
Napoli, Qualiano, Villaricca, ASL NA 2 Nord.
All’improvviso durante la nostra opera di assistenza, ci siamo visti recapitare la comunicazione
che la nostra "convenzione" era sospesa, si
"convenzione" e non "disciplinare di incarico",
perché l’Associazione non è iscritta all’interno del
registro regionale da almeno sei mesi. La differenza tra le parole "convenzione" e "disciplinare di
incarico" è fondamentale infatti l’Ente comunale
per poter interrompere un servizio di pubblica necessità ha fatto riferimento alla parola "convenzione" in quanto è fatto divieto ad enti pubblici di
stipulare convenzioni con le associazioni che non
sono iscritte da almeno sei mesi nel registro regionale. Questa motivazione non ha alcun fondamento amministrativo perché l’Associazione
"Terra Viva" non ha assolutamente stipulato alcuna convenzione, ma un disciplinare di incarico il
quale non prevede alcuna retribuzione né rimborso
spese per i servizi resi dai volontari, sia pure essi
altamente qualificati, inoltre, tale norma non si
applica ai centri Anti Violenza né agli sportelli
Anti Camorra e agli altri servizi per il sociale
offerti gratuitamente dall’Associazione "Terra Viva" e previsti dalle norme vigenti. L’Associazione
"Resistenza", inoltre, che è parte integrante
dell’Associazione "Terra Viva" come si evince
anche dallo statuto, è in possesso da lungo tempo
di decreto di iscrizione all’interno del Registro
Regionale delle Associazioni, cosa questa
perfettamente a conoscenza dell’Ente comunale
nella persona dei suoi dirigenti, ma comunque
ignorata da esso in maniera arbitraria. Quindi
quanto sopra è stata esclusivamente una azione
discriminatoria finalizzata ad escludere lo sportello
Anti violenza, Anti Camorra e Anti Usura dal Comune di Qualiano, ci siamo decisi a diffondere il
presente comunicato in quanto nelle ultime ore
alcuni nostri associati ci hanno informato che
Amministratori locali hanno giustificato la chiusura moralmente ingiustificabile dei predetti
sportelli in maniera maccheronica affermando testuali parole "non tengono 'e carte a posto", queste
illazioni ci indignano e non fanno altro che aumentare la nausea morale che abbiamo provato
nell’assistere a quanto abbiamo subito e quanto
subisce la collettività di Qualiano che fortunata-
mente nel suo tessuto sociale è nobile e pulita. Pulita si, perché noi non possiamo vivere nel fetido
puzzo del compromesso morale, ma preferiamo il
fresco profumo della legalità, siamo fermamente
convinti che le parole di Paolo Borsellino siano
sempre attuali: "La mafia e la politica sono due
poteri che vivono in base al controllo dello stesso
territorio, o si fanno la guerra o si mettono
d’accordo". Su questa frase storica ci interroghiamo molto da giorni, chiedendoci: perché il Comune di Qualiano chiude lo sportello Anti Violenza e
Anti Camorra rinunciando a fare la guerra alla criminalità e a darle un segnale tangibile e diretto? Si,
perché con le parole possiamo affermare di essere
contro questo o quel clan criminale, addirittura
annunciare di costituirci parte civile, ma i fatti sono ciò che contano: si sta da una parte o dall’altra;
il Comune di Qualiano ha scelto di chiudere gli
sportelli per la legalità, dove i cittadini potevano
tempestivamente denunciare moralmente ciò che
subiscono. Se abbiamo scaturito indignazione e
azioni di rivalsa e siamo stati cacciati, ne siamo
fieri perché vuol dire che a qualche camorrista o
criminale siamo riusciti a dargli fastidio. In ultimo
desideriamo rassicurare i cittadini di Qualiano e
dei territori limitrofi che continuiamo la nostra
opera di assistenza e continuiamo a fornire i servizi in maniera completamente gratuita presso la
nostra sede di Via santa Maria a Cubito 131 Qualiano (NA), grazie ad un team di professionisti che
dedicano costantemente una parte del tempo della
propria vita privata mettendosi a disposizione di
chi ha bisogno, di chi cerca risposte, di chi non ha
i mezzi per difendere se stesso o i propri figli, di
chi vive una condizione di disagio morale e sociale o di chi è afflitto dalla malattia e crede di essere
solo.
Qualiano lì 20 marzo 2015
Cordialmente
Il Presidente
Salvatore De Maio
LA RISPOSTA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE AFFIDATA AD UNA NOTA STAMPA
De Luca: «Nessuna cacciata, solo rispetto delle leggi»
L’Amministrazione ed il Sindaco De Luca intervengono sulla sospensione in autotutela della collaborazione
con l’Associazione Terra Viva, che ha lanciato gravi accuse
Sopra: Il Sindaco Ludovico De Luca
Circa la sospensione in autotutela della collaborazione con l’Associazione "Qualiano Terra Viva", onde
fare chiarezza sulla questione e sulle accuse lanciate dal presidente De Maio l’Amministrazione,
sinteticamente, precisa quanto segue:
1-Il 31/10/2014 è stato fatto un investimento di fiducia alla suddetta associazione temporanea di scopo
"Qualiano Terra Viva", in virtù della serietà del suo Presidente, ed in attesa che fossero consegnati i
documenti necessari, ad espletare una collaborazione, si è provveduto a siglare un disciplinare di incarico
a seguito del protocollo di un’offerta servizio di volontariato prodotto dall’Associazione ed acquisito al
Protocollo comunale il 15/10/2014 n.20525.
2-Si precisa che questo Ente aveva provveduto, a partire dal 25 Agosto 2014, ad avviare le procedure di
gara pubblica per l’affido del servizio di Segretariato sociale, la cui gara è stata regolarmente affidata ed il
servizio siglato ed affidato il 9/10/2014.
3-Per garantire la collaborazione di supporto al servizio di Segretariato sociale, da parte dell’associazione
"Qualiano Terra Viva", l’Ente ha messo a disposizione una stanza, una linea telefonica ed una sim,
continuando l’investimento di fiducia in attesa dei documenti come lo statuto dell’associazione, l’elenco
ed i curriculum dei professionisti, che operavano ed altra documentazione necessaria quando si instaura
una collaborazione tra un Ente pubblico ed un privato. Tutto ciò a tutela dell’Ente e dei casi, in materia di
politiche sociale, da affidare alla suddettaAssociazione.
4-A Gennaio del 2015, nonostante molteplici solleciti verbali a produrre la documentazione, questa non
viene consegnata. La Dirigente, il 9/1/2015, sollecita l’inoltro della documentazione in una nota scritta
avvisando che se non viene consegnato quanto richiesto dovranno essere sospese le attività
dell’Associazione. Quest’ultima, tramite il suo Presidente, scrive una serie di cose, affermando, tra l’altro
che l’Associazione non è ancora registrata, ma che entro il 21/1/2015 consegnerà al Comune la
documentazione richiesta. In allegato inoltra anche una bozza di Statuto.
5-Trascorre anche tale data del 21 Gennaio, senza che la documentazione necessaria venga consegnata e
la Dirigente incaricata, il 6/2/2015, comunica la sospensione delle attività presso la sede comunale,
annullando la sottoscrizione del disciplinare.
6-L’11/2/2015 l’associazione temporanea di scopo "Qualiano Terra Viva", produce l’elenco dei
professionisti con allegato curriculum. A tale atto, il 16/2/2015 segue l’ultimatum del Comune: la
consegna entro otto giorni dello Statuto associativo registrato. Tale documento viene consegnato e reca il
timbro della registrazione del 19/2/2015.
7-Dall’analisi dei documenti e degli atti, in virtù dei supporti normativi che disciplinano le associazioni di
volontariato (L.266 dell’11/8/1991), le loro attività e le collaborazioni con gli Enti pubblici, emerge anche
che l’Associazione "Qualiano Terra Viva" non è iscritta al Registro regionale delle Associazioni,
condizione sine qua non, all’instaurazione di una collaborazione tra associazione di volontariato ed Ente.
Per tutto ciò, il 13/2/2015 la Dirigente, in autotutela, sospende il servizio affidato a "Qualiano Terra Viva"
ed annulla il disciplinare sottoscritto.
Dichiarazione del sindaco De Luca: "L’Associazione Terra Viva è un’associazione come tutte le altre non
gode di nessun canale preferenziale, né di protettorati. Se il dirigente del settore, vagliando i documenti, ha
ritenuto che non avesse tutte le necessarie prerogative in termini di documentazioni od altro, ad espletare il
servizio, che ha svolto sinora, ben ha fatto a sospenderlo in autotutela. Che sia convenzione o disciplinare
di incarico, è fondamentale che tutto sia nel solco del rispetto delle norme, che regolano la vita della
Pubblica Amministrazione. Tra l’altro questa Amministrazione lo ha sempre detto che è dalla parte della
legalità "senza se e senza ma" e sempre con azioni concrete, che a volte possono anche creare malumori.
Circa il poi l’accusa, che lancia il presidente De Maio, sull’aver dato fastidio a "qualche camorrista o criminale" confesso che questa affermazione mi meraviglia anche perché credo che per denunciare notizie
simili, vi siano dei corpi deputati come le Forze dell’Ordine e non gli organi di stampa. Per quanto ci
riguarda, come Amministrazione e come Ente, abbiamo proceduto nel rispetto della legge, mentre per le
accuse gratuite valutiamo di rivalerci contro chi le ha lanciate, nelle opportune sedi".
U.S. Angela Fabozzi
Edito dall'associazione PuntoGiovani Qualiano
Anno 5° numero 06 - Chiuso il 26/03/2015 ore 14:00
Reg. Tribunale di Napoli n° 31 del 30 marzo 2011
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Foto e Immagini Fonte: wikipedia.com
Direttore Editoriale
Vincenzo Perfetto
Direttore Responsabile
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Hanno Collaborato
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Manuel Iannuzzo
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Raffaello Scudellaro
Stefano Sgariglia
Antonio Vastarella †
Stampa
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Lioni - Avellino
16 ­ Marano ­ Calvizzano
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
IL PROGETTO È RIVOLTO AGLI STUDENTI DELLE SUPERIORI
"Alternanza Scuola - Lavoro" al Comune di Marano
Undici ragazzi di Marano che frequentano l'ISIS di Quarto avranno la possibilità di svolgere un periodo di formazione presso
l'Ente. I settori interessati sono: politiche sociali, commercio tributi, area vigilanza-polizia municipale, ufficio stampa
L’apprendimento in alternanza tra frequenza
scolastica e lavoro rappresenta un’innovazione
che mira a consentire agli studenti di inserirsi in
un contesto lavorativo già prima della conclusione del loro percorso scolastico e di diploma. Il
modello di alternanza scuola-lavoro con il Comune di Marano intende fornire agli studenti
coinvolti oltre alle conoscenze di base, quelle
competenze necessarie a inserirsi nel mercato del
lavoro, alternando le ore di studio a ore di
formazione trascorse all’interno dei settori in cui
la struttura organizzativa del Comune è stata
suddivisa. L'apprendimento in una situazione di
lavoro consentirà agli studenti più preparati di
affrontare con le giuste competenze un mercato
del lavoro sempre più competitivo e alla ricerca
di profili specializzati. Rappresenta, inoltre, una
testimonianza dell'impegno del governo cittadino per favorire nuove opportunità d’ingresso nel
mercato del lavoro ai giovani, assicurando loro
un'adeguata qualificazione professionale e una
valorizzazione delle competenze, in collaborazione con un’istituzione scolastica che intende
promuovere sinergie a beneficio dei propri studenti.
I vari settori del Comune di Marano, hanno
accolto l’offerta di inserire studenti negli uffici e
permettere loro di acquisire abilità operative
esprimendo la propria individualità impe-
Sopra: Gli undici ragazzi del Progetto
CONTINUANO LE ATTIVITÀ DELLA POLIZIA MUNICIPALE
gnandosi a lavorare a fianco degli impiegati,
istruiti opportunamente da tutor interni alla
struttura comunale. In seguito, le conoscenze e le
competenze acquisite nei vari settori costituiranno un punto di arrivo nel miglioramento delle
loro prestazioni scolastiche coinvolgendo le
classi in cui sono frequentanti.
Ogni studente-apprendista sarà accompagnato
da un "piano formativo personalizzato",
contrattato inizialmente tra il docente tutor scolastico e dal Comune e successivamente applicati dai tutor dei dipartimenti del Comune che
saranno coinvolti. Il piano esplicita il percorso di
studio e di lavoro, il sistema tutoriale che vede
congiuntamente impegnati il tutor scolastico e
quelli designati dal Comune.
Notevoli gli spazi di flessibilità a disposizione
degli studenti per l'interazione tra apprendimento
in aula, esperienza di lavoro. I periodi condotti a
termine saranno valutati e certificati, valendo
crediti scolastici. Sono state già attivate modalità
di diffusione interna con attività informative rivolte alle famiglie e al territorio per attribuire la
giusta rilevanza e la migliore ricaduta sulle qualità maturate dagli studenti e permettere loro sia
il successo scolastico sia migliori condizioni per
l’impiegabilità, favorendo direttamente e indirettamente lo sviluppo del territorio.
U.S. Pina Greco
UN PEZZO DI STORIA CITTADINO PRESTO RITORNERÀ ALLO SPLENDORE
Marano, mille verbali in Marano, PIU EUROPA:
due mesi di operazione riavviata ristrutturazione
Assessore Belmare: «Nelle ultime settimane sono stati
effettuati posti di blocco, ispezioni e una serie di attività
di verifica delle ordinanze predisposte
in tema di tutela ambientale [...]»
di Palazzo Battipagliese
Il Sindaco Angelo Liccardo e l'Ass. Gennaro Ruggiero:
«Lavoro tangibile del nostro "buon governo"»
Sopra: Il Municipio di Marano di Napoli
Prosegue l’intensa attività della Polizia Municipale
all’interno dell’intero perimetro comunale. Chiare
le disposizioni imposte dall’Amministrazione
Liccardo: garantire massima sicurezza ai cittadini,
verificare l’applicazione di tutte le direttive atte ad
assicurare il corretto svolgimento delle attività
commerciali ed il rispetto delle regole nell’ambito
del programma di gestione dei rifiuti e salvaguardia dell’ambiente, verificare l'applicazione
delle regole del Codice della Strada.
"Nelle ultime settimane, nell’ambito dei quotidiani
controlli predisposti dal Comando della PM, sono
stati effettuati posti di blocco, ispezioni e una serie
di attività finalizzate alla verifica delle ordinanze
predisposte in tema di tutela ambientale e delle
norme di pubblica sicurezza - sottolinea l'Assessore alla Polizia Locale Eliodoro Belmare - Durante
la settimana prossima inizieranno anche i lavori di
messa in sicurezza con dissuasori di velocità in
Via Padreterno, Via San Marco e Via Tagliamento.
La grande mole di lavoro svolta è la dimostrazione
più chiara e concreta di quanto l'Amministrazione
Comunale di Marano punta sulla sicurezza, attraverso la vigilanza, la prevenzione e la repressione". Oltre mille i verbali comminati negli ultimi
due mesi. Un fitto report predisposto dal Comandante della Polizia Municipale, Colonnello
Claudio Cappuccio, raccoglie i dati relativi a diversi illeciti; qualche numero: 273 verbali per divieto di sosta; 203 verbali per veicoli sprovvisti di
assicurazione; 184 verbali per uso di telefono
cellulare durante la guida; 20 verbali per occupazioni di suolo pubblico senza autorizzazioni; 191
conducenti di motocicli multati perché senza casco, e altri illeciti regolarmente sanzionati.
"Con grande soddisfazione sono state conseguite
"vittorie" in tema di contrasto anche ad attività delittuose, operazioni condotte in collaborazione
con l'Arma dei Carabinieri", commenta il comandante della Polizia Locale Colonnello Claudio
Cappuccio.
Su indicazione del primo cittadino, inoltre, è stato
disposto anche un monitoraggio per contrastare le
violazioni all'ordinanza sindacale per deiezioni di
animali su suolo pubblico, sollecitando anche la
partecipazione delle associazioni zoofile con
pattugliamento congiunto.
"Negli ultimi mesi è stato svolto un lavoro molto
importante sul piano qualitativo, sia per quanto riguarda la prevenzione che la repressione delle
violazioni - commenta il Sindaco Angelo
Liccardo - Il Comando di Polizia Locale si sta
impegnando su più fronti, intensificando da un
lato il pattugliamento e dall’altro ponendo in essere misure adeguate, quali telecamere e dissuasori.
Abbiamo una squadra di vigili appassionata del
proprio lavoro e qualificata, ma molto importante
per la riuscita del lavoro è sempre e comunque la
collaborazione dei cittadini, i quali hanno il diritto
e il dovere di partecipare attivamente al controllo
della città".
U.S. Pina Greco
Sopra: A Sinistra il Sindaco Liccardo a Destra L'Ass. Ruggiero
Tornerà agli antichi splendori Palazzo Battagliese, un edificio dalla forte connotazione storicoculturale che nel passato è stato centro nevralgico della Città, arrivando ad ospitare anche
l’Assise del Consiglio Comunale. Lunedì 16
Marzo riaperto il cantiere.
Grazie al lavoro dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Angelo Liccardo, sono
state recuperate le risorse economiche necessarie
per completare il recupero statico e funzionale
dell’edificio; il piano di lavoro, infatti, è stato
inglobato nella ricognizione dei progetti retrospettivi, ottenendo il finanziamento totale
dell’opera per un importo di 1milione e 839mila
euro. «Un grande risultato che spegne anche le
sterili polemiche dell’opposizione politica –
commenta l’Assessore al PIU EUROPA Gennaro Ruggiero – Il lavoro di buon governo di questa Amministrazione è tangibile e la ripresa dei
lavori a Palazzo Battagliese, dopo anni di inerzia
e disinteresse delle passate amministrazioni, lo
dimostrano. L’intervento si innesta nell’ambito
dell’Asse 2 "La città e i suoi abitanti" che individua quale obiettivo da raggiungere, la realizzazione nel centro storico di un processo di
riqualificazione urbana degli spazi non solo
architettonico, ma che incentivi a vivere i luoghi
attraverso il recupero degli edifici antichi in
chiave culturale e contemporanea».
Sul futuro utilizzo di Palazzo Battagliese sono
state identificate una serie di attività da svolgersi
al suo interno, quali formazione professionale,
assistenza e supporto di tipo amministrativo e
fiscale, attività ludiche ed educative, convegnistica.
Il Palazzo si sviluppa su quattro livelli per una
superficie complessiva di circa 900mq, oltre a
disporre di un’ampia corte interna di 230 mq.
«In un’area così densamente urbanizzata, nel
pieno centro storico della città, disporre di tali
superfici è una grande opportunità per restituire
servizi di rilevante utilità – dichiara il Sindaco
Angelo Liccardo - L’obiettivo è quello di riportare nel Palazzo un insieme di funzioni
centrali per lo sviluppo culturale, economico e
sociale di Marano, in una chiave nuova e moderna, volta a dare opportunità di arricchimento
al capitale umano, una versa risorsa per ogni
economia. Stiamo portando avanti la politica del
"fare" tra mille difficoltà, una rivoluzione silenziosa che parte dalla gestione ed estinzione
dell’enorme debito ereditato dal passato e continua con la ricerca di risorse economiche, per far
fronte alle emergenze quotidiane, per recuperare
e realizzare importanti progetti di riqualificazione urbana, per migliorare la vivibilità della nostra città».
. U.S. Pina Greco
Il giornale offre spazi elettorali a pagamento
in vista delle elezioni regionali e comunali
Ecco il listino dei formati disponibili
43 Fr p xql ghood flwwŠP hwur sr olwdqd 0t xr wlgldqr r qolqh 0t xlqglflqdoh fduwdfhr
­ Una Pagina in B/N € 200 +I.V.A.
­ Metà Pagina in B/N € 100 + I.V.A.
­ Un terzo di Pagina in B/N 60 + I.V.A.
N.B. Non sono disponibili pagine a colori
Infoline 333.32.39.1 92 - 333.1 07.1 0.1 6 - [email protected]
18 ­ Villaricca ­ Giugliano
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
DOPO I NUMEROSI INTERVENTI SULL'ARTERIA STRADALE PORTATI A TERMINE RESTA UNA FERITA APERTA
Villaricca, C.so Italia: ancora in alto mare la
conclusione dei lavori della piazzola
Sono anni che non si vede nessuno lavorare e non si capisce bene quale sia il destino di un cantiere abbandonato e degradato
Sotto: Ecco lo stato di degrado in cui si trova la piazzola di Corso Italia
LA LOTTA CONTRO IL TERMODISTRUTTORE VA VERSO IL REFERENDUM
Avevano ragione coloro che
lungo Corso Italia segnalavano
il degrado. Basta un rapido
sguardo per rendersene conto
eppure dei politici villaricchesi
che passano lungo quella strada
sembra che nessuno se ne sia
reso conto forse perché troppo
impegnati a litigare tra di loro.
La piazzola, che non si capisce
bene a questo punto cosa dovrà
diventare, è ancora ben lontana
dalla conclusione ad anni di
distanza dall'inizio dei lavori.
Ai passanti ed ai numerosi cittadini che praticano jogging lungo
il Corso appare come un cantiere aperto, degradato, abbandonato e privo di misure di
sicurezza che, con il passare del
tempo, sono crollate anch'esse
così come le speranze dei residente di avere un'altro piccolo
giardinetto fruibile. Nel corso
della precedente Amministra-
zione Villaricca era e resta un
esempio di potenziamento
senza precedenti tanto da far
splendere ancora l'attuale immobile e litigiosa Amministrazione di luce riflessa.
Oggi, però, appare chiaro che
una vera e propria volontà di
"amministrare facil"e non c'è o
forse non c'è mai stata.
Interventi su C.so Italia?
L'istallazione dei dossi
rallentatori in asfalto dei quali
qualcuno dubita il rispetto delle
norme dettate dal Codice della
Strada, venuti solo dopo le numerose denunce di un Parroco,
dei residenti e i decessi che
purtroppo sono avvenuti lungo
la strada a causa dell'eccessiva
velocità. Interventi scarsi e poco
incisivi per coloro che ci hanno
segnalato la criticità.
Il cantiere della piazzola, invece, è l'emblema dell'immobili-
smo e della politica del tira a
campare tanto tra un anno o più
si vota e la criticità si trasformerà di nuovo come opportunità
politica per racimolare qualche
voticino in più agli altri. Che la
questione poi venga effettivamente risolta non importa a
nessuno tranne ai residenti che
si ritroveranno come in questi
anni con un pugno di mosche.
Di risoluzioni dal punto di vista
politico nemmeno l'ombra,
tanto che in molti sono convinti
che l'Amministrazione sia nelle
braccia di Morfeo. Nel frattempo tra dimissioni e litigi, botta e
risposta, forse è meglio tornare
a casa, lavarsi i piedi e infilarsi
nel letto. Non ci vuole mica
tanto a capire che l'accanimento
terapeutico non giova a nessuno.
Vincenzo Perfetto
GLI EPISODI SEGNALATI SONO ACCADUTI A VARCATURO
Giugliano, costituito il Giugliano, lo strano
Comitato Referendario caso della sparizione
dei bidoni della raccolta
No Inceneritori
differenziata
In un unico gruppo i rappresentanti delle associazioni presenti
sul territorio il cui obiettivo mira a far partecipare i cittadini
ad una consultazione per stabilire la volontà popolare
Si tratta di dimenticanze, ma i cittadini sono si un avviso
diverso ed alcuni ipotizzano addirittura una matrice dolosa,
ovviamente cosa tutta da dimostrare
Sopra: Un esempio di inceneritore
Presentato in data 12 marzo c.a., presso il Comune
di Giugliano, l’atto costitutivo del "Comitato Referendario Giugliano No Inceneritori".
Il Comitato, formato da Ascione Ilaria (MoVimento 5 Stelle), Mario Riccardo e Biagio Ricci
(Associazione Giugliano Bene Comune), Anna
Russo (Associazione Culturale Ibris) e Viviana
D’Arbitrio (Avvocato penalista), si prefigge lo
scopo di raccogliere le firme necessarie per proporre l’indizione di un "Referendum comunale
consultivo" ai sensi dello Statuto Comunale e del
"Regolamento per lo svolgimento di Referendum
Consultivi" al fine di poter far esprimere i cittadini
di Giugliano circa la scelta di costruire un inceneritore sul proprio territorio.
Il quesito proposto è molto chiaro e diretto: "Sei
favorevole alla costruzione sul territorio di Giugliano in Campania del termovalorizzatore per lo
smaltimento delle ecoballe stoccate nei siti della
Regione Campania?"
"L’iniziativa nata nell’estate scorsa ha visto una
fase preliminare in cui, studiato il regolamento, ci
siamo confrontati con le istituzioni e poi il
coinvolgimento delle associazioni del territorio.
Con Antonio Verrone (MoVimento 5 Stelle)
abbiamo lavorato affinchè l’iniziativa prendesse
corpo", dichiara Ilaria Ascione (Presidente del Comitato) che continua: "e l'esito del Referendum,
anche se di sola consultazione, rappresenterà la
chiara ed inequivocabile volontà popolare. Il cittadino ha il DIRITTO di poter manifestare la propria
volontà rispetto a temi così importanti che riguardano la propria salute e quella delle future generazioni."
"Per noi la raccolta delle firme per indire il Referendum Popolare è solo un continuo del lavoro
avviato da diversi anni sul nostro territorio.
Siamo convinti che i cittadini debbano essere gli
UNICI a decidere se sul proprio territorio debba
essere costruito un impianto di morte (inceneritore), che non risanerà il problema delle balle depositate sul nostro territorio, ma aggraverà la
situazione soprattutto in termini sanitari, facendo
aumentare drasticamente le patologie neoplastiche
dei nostri concittadini. Indipendentemente dalla
nostra estrazione sociale, politica, associativa, siamo uniti nell'idea di fondo che la nostra salute vada ben oltre le etichette" dichiarano concordi i
promotori.
Un’unità di intenti da parte dei promotori che vedrà eventi sul territorio atti a informare la popolazione sugli effetti devastanti che derivano dalle
emissioni degli inceneritori e su quanto tale
impianto sia solo strumentale alle lobbies.
Nota Stampa
Comitato Referendario
No Inceneritore Giugliano
Sopra: Contenitori per la Raccolta differenziata
Sono ormai molti i cittadini che si vedono
sottratti i bidoni della raccolta differenziata, che
per come avviene, potrebbe essere inviato al Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze (CICAP). Già, perché
quello che avviene a Varcaturo, località dalla
quale ci hanno segnalato il caso, cioè che i cittadini la sera posizionano i cassonetti come previsto dal calendario della Raccolta Differenziata e
l'indomani mattina non trovano nè rifiuti nè cassonetti ha del paranormale. Essi ricompaiono
magicamente dopo la segnalazione al numero
verde fornito insieme al famigerato calendario.
In molti ormai sono a segnalare lo strano fenomeno che, in realtà, non ha proprio niente di
paranormale: potrebbe magari trattarsi solo una
dimenticanza del personale che lascerebbe, probabilmente, agganciato il bidone al mezzo per la
raccolta per poi riconsegnarlo il giorno successivo o il giorno stesso. I più maligni, invece, ipotizzerebbero una sorta di commercio che, tra
l'altro, non si capisce bene organizzato da chi. La
logica che porterebbe a pensare ciò sarebbe, a
loro dire, da ricercare nel fatto che alcuni cittadini al momento del mancato ritrovamento e
successiva richiesta di spiegazioni, viene fornita
la seguente risposta: «Per la riassegnazione del
materiale dovete andare dai Carabinieri e denunciare l'accaduto poi con la denuncia andate al
centro più vicino e vi consegneranno di nuovo i
bidoni». I cittadini in base a questa ultima
avrebbero intravisto qualcosa di fumoso ma
questo è tutto da dimostrare. Ad onor del vero, la
risposta è congruente con la prassi perché il
materiale è affidato a famiglie e condomìni non è
di certo regalato. Seguendo la strada del numero
verde, invece, si riotterrebbero addirittura gli
stessi. Sicuramente si tratterà di incredibili
coincidenze ma in ogni caso controllare giusto
per scrupolo non costa niente per fugare ogni
dubbio.
Vincenzo Perfetto
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
Satira & Relax ­ 19
Matteo Renzi: «Non caccio gli indagati»
Ma apre la stagione dei Lupi (mannari)
Con le polemiche legate alle famiglie dei politici che più ne hanno e più ne vogliono praticamente siamo di nuovo punto e a capo
Intanto il Capo del Governo non vuole le dimissioni per gli avvisi di garanzia: del resto la garanzia scade solo dopo un anno
La Chiesa chiarisce a Berlusconi che andare a prostitute
anche non minorenni non è proprio "na' cosa buona"
L'ex Cavaliere senza cavallo esce indenne dal processo Ruby (non sapeva fosse
minorenne anche se ci furono rapporti). Lui: «Visto che sono un bravo ragazzo?»
Salvini Hot: stracciatemi i peli
da petto fino a farmi male!
Intervista esclusiva al leader della Lega che ha deciso di dare un taglio
netto anche al vecchio modo di fare politica del buon Bossi che ce l'aveva
duro fino a che il figlio non ha deciso di farlo ammosciare!!!
Verticali
Orizzontali
3. Si tagliò un orecchio
5. Si fa per predere il tram
10. Squadra di Genova
12. Mitico cartone conAtaru
15. Prossime elezioni
16. Lo era Simbad
18. Finale di Champions 2015
19. Capitale francese
SIAMO TUTTIMALATI
Ecco perchè gli italiani votano
sempre i politici mariuoli!
Un pool di scienziati ha dato un
nome a questa strana malattia:
prendinculismo (in fase acuta)
Pronti milioni di tappi fino alla
scoperta di una cura efficace
La Satira è a cura di Jack Satyricon
Abreve vi daremo i recapiti per poterlo
picchiare direttamente a domicilio
CrossWord & Sudoku
1. Famoso è l'uovo
2. Grado di Harlock
4. Attaccava i Mulini
6. Ciao in spagnolo
7. Il cavallo diAlessandro Magno
8. Smartphone
9. Il nome di Celentano
11. L'ultimo dei ...
13. Lo era Grisù
14. Sorella di mamma
15. Robert che sussurrava ai cavalli
17. Si fa allo stadio
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Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
Cultura e Attualità ­ 21
#EXOPGOCCUPATO: L'OCCUPAZIONE DIVENTA VIRALE
VISTO IL GRANDE SUCCESSO
Apoche settimane dall’occupazione dell’OPG di Materdei, il CAU
(Collettivo Autorganizzato Universitario) lancia un’iniziativa sui social network
Prorogata fino al 3 giugno la mostra
fotografica al Maschio Angioino
Se lanormalitàè quellache ci circonda… IPoerio,storiaepoesia
"Se la normalità è quella che ci cironda allora.. #Jesopazzo" è l’iniziativa partita spontanemante nel corso della prima apertura dei locali
dell’ex Ospedale Psichiatrico Giudiziario avvenuta Domeinca 7
Marzo. Diverse le foto scattate ai visitatori con in mano vari cartelli
che riportano frasi legate a ciò che è la contorta "normalità" nel nostro paese. "Ormai lo sapete, il gioco è semplice. Avete presente le
foto con i cartelli che stiamo facendo? Vi va di giocare con noi? Bene: basta scrivere su un foglio "se la normalità è..." e ci aggiungete
qualcosa che ormai pare normale in questa città e in questo paese
(qualche idea? disoccupazione, precarietà, sfruttamento, evasione fiscale, corruzione, jobs act) concludendo il tutto con "...allora #‎jesopazzo". Perché farlo? Per divertirsi, per sostenerci, ma anche perché
voi e noi siamo diversi, abbiamo dei valori, crediamo che tutto questo non sia giusto ma si possa cambiare. Anzi, rivoluzionare. Sì, siamo pazzi! E non ci vergogniamo di dirlo al mondo! (Al massimo se
poi qualcuno tiene qualcosa da ridire sapete come finisce il pezzo di
Pino, no?) buon divertimento!" scrivono i ragazzi del CAUsulla pagina facebook "EX OPG Occupato- je so pazzo". Noi abbiamo deciso di raccogliere l’inivito e la foto che accompagna l’articolo ritrae
il nostro cartello. "Se la normalità è la stampa con il bavagllio allora..
#jesopazzo". Vi invitiamo a partecipare, dopotutto anche il più
grande viaggio comincia con il primo passo!
Buon divertimento!
Imma Pepino
UNA BUONA IDEA PER VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE E STORICO DI NAPOLI
Via Duomo, la via dei Musei
Ricchissima di tesori e costellata di Musei oggi maggiormente visibili per i turisti
Via Duomo è ricchissima di tesori, disseminata di musei che
custodiscono esemplari unici
dall'arte sacra a quella
contemporanea. Per agevolare il
percorso a turisti e visitatori sono stati collocati banner che
sottolineano l'aspetto di via
Duomo come Via dei Musei.
L'iniziativa è nata dalla collaborazione tra l'Assessorato alla
cultura e al turismo del Comune
di Napoli e il coordinamento dei
sette straordinari musei che si
incrociano lungo via Duomo: il
segnale positivo di un nuovo
sforzo per fare sistema al fine di
valorizzare l'immenso patrimonio artistico di Napoli. I musei
coinvolti sono: Museo Civico
Gaetano Filangieri, la Chiesa di
San Severo al Pendino, il Pio
Monte della Misericordia, il
Museo di San Gennaro, il Monumento Nazionale dei Girolamini, il Complesso Monumentale Donnaregina Museo Diocesano, il Museo d'arte contem-
poranea Donnaregina MADRE
e, naturalmente il Duomo di
Napoli. Questa proficua collaborazione proseguirà nella
creazione di un sito internet dedicato e di pacchetti turistici.
Questa la nota inviata dall'Ufficio Stampa del Consiglio comunale di Napoli che sottolinea
l'importante iniziativa volta a
risvegliare ancora di più l'interesse per l'enorme patrimonio
culturale e storico presente nella
nostra bellissima città partenopea.
Una iniziativa che non può che
farci contenti anche se il lavoro
da fare, specie se confrontiamo
la questione turismo con le altre
città di maggiore spessore europeo, è ancora notevole. La risalita dalla crisi si intraprende
anche attraverso iniziative del
genere che possono lanciare
nuove prospettive per la crescita.
Redazione
È stata prorogata presso la Sala degli Angeli della Torre del Beverello al Maschio Angioino la mostra fotografica "I Poerio,
Storia e Poesia. Genealogia e Storia della Famiglia Poerio" con
l’Alta Adesione del Presidente della Repubblica. L'esposizione
sarà aperta al pubblico fino al 3 giugno 2015 con visite guidate
ogni ora dalle 9,30 alle 16,30
Nota Stampa
ARRIVANO I PRIMI RISULTATI
Bike Sharing
Numeri importanti e grande successo
Il Bike Sharing presenta i primi risultati della sperimentazione:
un servizio pubblico di mobilità sostenibile basato sulla condivisione della bicicletta per brevi spostamenti, che vuole integrarsi
con l'offerta dei trasporti e che nel primo mese ha già numeri
promettenti, con oltre 4.000 utenti iscritti ed una media di 145
sessioni al giorno a febbraio e 260 nei primi giorni di marzo, a
dimostrazione dell'interesse e dell'accoglienza che ha avuto fra i
cittadini. Il progetto di ricerca dell’associazione Cleanap ha vinto
il bando ministeriale cofinanziato con Fondi Europei e supportato dal Comune di Napoli e daANM.
Nota Stampa
L’ALFABETO DEI TEMI "CLASSICI"
D come Dissoluzione: "Uno, nessuno e centomila"
La follia come segreto per riprendere parte al flusso della vita nel romanzo di Luigi Pirandello
Vitangelo Moscarda è un uomo con
una vita normale, tranquilla e serena fin
quando non scopre su segnalazione
della moglie Dida di avere un naso
pendente a destra. Un piccolo dettaglio
che di certo non avrebbe messo in crisi
un uomo qualunque e una vita qualunque, se la sua lo fosse stata davvero.
Si azzerano le preoccupazioni connesse
all’attività di bancario e a quella
connessa di usuraio per fare spazio alle
nuove, tutte legate alla ricerca di
un’immagine che lo identifichi. In un
percorso di alti e bassi. Così dapprima
Vitangelo sfratta una famiglia di
affittuari per poi donare loro una casa,
si sbarazza della banca ereditata dal padre (inimicandosi ovviamente familiari
e parenti), e inizia ad ossessionare chi
gli sta vicino, con discorsi e riflessioni
oscure che lo fanno passare per pazzo
agli occhi della comunità. Poi, La situazione si aggrava al punto che la moglie abbandona la casa coniugale e gli
resta fedele in un primo momento solo
un’amica di quest’ultima, Anna Rosa,
che poco dopo però, spaventata dai ragionamenti di Vitangelo, arriva addirittura a sparargli. Così Pirandello, a
partire da questa scoperta, rende il protagonista del suo romanzo l’emblema
di chi si accorge all’improvviso di essere osservato in tanti modi diversi
quante sono le persone che conosce.
Vitangelo è marito, banchiere, amico,
sconosciuto, è uno, ma anche centomila maschere attribuitegli dalla famiglia,
dal lavoro e dalla società. Poco a poco,
l’angosciante ricerca di sé lo porta a
scoprire dinanzi alla totale frantumazione del suo io, di essere anche nessuno. "A vedermi addosso gli occhi della
gente mi pareva di sottostare a un’orribile sopraffazione pensando che tutti
quegli occhi mi davano un’immagine
che non era certo quella che io mi conoscevo, ma un’altra che io non potevo
né conoscere né impedire; altro che
dirle, mi veniva di farle, di farle, le
pazzie, come rotolarmi per le strade o
sorvolarle a passo di ballo,
ammiccando di qua, cacciando fuori la
lingua e facendo schiaffi di là" dichiara
l’ormai folle personaggio, su cui sono
puntati i riflettori di chi ha smesso da
tempo di seguire il flusso della vita, dal
quale ci allontaniamo quando indossiamo una maschera, quando ci cristallizziamo in una forma fino a morire.
Per sfuggire all’imminente morte,
quindi, non ci resta che immaginare,
vivere lontano ed essere folli. Non c’è
fusione con la natura, né una nuova
identità per l’ex usuraio, non gli resta
che comprare una casa di riposo e
rinchiudersi al suo interno. Lì, lontano
dal marcio, lontano dalla morte, potrà
osservare le vicende del mondo e riderci sopra all’insegna dell’umorismo:
un connubio di riso e pianto che
appartiene a chi ha capito "il giuoco", a
chi ha ripreso parte di quel flusso ironico e mutevole che è la vita.
Michele Paragliola
22 ­ Rubriche
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
MadnessofNetzkabel: fromZerotoHero
Chi ha letto l'ultimo pezzo sa già a cosa ci riferiamo: Final Fantasy Type-0 HD. Consigli di un Nerdsu come essere Nerd
Nel mio precedente articolo vi
ho parlato brevemente di tutte,
ma proprio tutte, le uscite videoludiche del mese di marzo,
quindi, basta rifletterci un attimino e capirete di cosa parlerò
in questo mio articolo. Ovviamente, di Final Fantasy Type-0
HD. La saga dei Final Fantasy
non naviga esattamente in placide acque. Come è andata da
Final Fantasy XIII in poi tutti lo
sanno e io ne ho parlato tantissimo, anche se tanti appassionati
ancora attendono novità riguardanti la saga.
Il tredicesimo capitolo principale e i suoi seguiti, appartenenti al
progetto "Fabula Nova Crystallis", (che comprende anche
Final Fantasy Agito XIII e Final
Fantasy Versus XIII, diventati
poi Final Fantasy Type-0 e Final
Fantasy XV) hanno fatto a dir
poco vacillare la stabile posizione della casa giapponese Square-Enix sulla cima dei JRPG.
Però ecco che spunta fuori Tabata, game designer che, nel suo
piccolo, ha sfornato un titolo
passato in sordina dalle nostre
parti, a causa di un rilascio limitato solo al territorio giapponese
e dell’appartenenza alla libreria
PSP. Il suo nome è Final Fantasy Type-0, un gioco capace finalmente di sfruttare la
complessità della Fabula Nova
Crystallis e di farsi apprezzare
per il suo coraggio nella terra
del sol levante. Ora il colosso
nipponico sta giustamente
correndo ai ripari e dopo una
serie di ottime mosse, un recupero acrobatico di Final Fantasy
XIV, il loro MMORPG di punta
e un giro di ottime dimostrazioni legate a Final Fantasy Type0, pare che il loro intento sia di
recuperare i frammenti dispersi
della Fabula affidandosi proprio
al quasi ignoto videogioco sopracitato.
Tabata e i suoi si sono dunque
messi al lavoro su una sua edizione HD, ma invece di essere
destinata a una console portatile,
magari a PlayStation Vita (la
cosa probabilmente avrebbe
anche avuto più senso, visto che
il titolo originale è uscito su
PlayStation Portable) è stata
invece destinata alle due ultime
console casalinghe di Sony e
Microsoft, quindi PlayStation 4
e Xbox One, visti i dati di
vendita molto più elevanti e, di
conseguenza, un pubblico potenzialmente più ampio. L’uscita è stata designata in tutto il
mondo per il 20 marzo 2015, a
distanza di ben quattro anni e
mezzo dalla data di rilascio originale in Giappone della versione PSP del titolo. Da molti,
Final Fantasy Type-0 HD è
attesissimo per il fatto di contenere la demo del prossimo capitolo primario della serie, ovvero
Final Fantasy XV, quasi come
se di tutto il resto del videogioco
non importasse nulla a nessuno.
Personalmente, io attendo questo titolo da svariati anni e non
di certo per una inutile demo,
ma perché, finalmente, potrò
giocare a un Final Fantasy veramente innovativo. La critica
più grave mossa a Final Fantasy
XIII è stata quella di non essere
per nulla innovativo, semplicemente, era come se avessero
preso gli stardard di tuttii Final
Fantasy precedentemente usciti
e li avessero "modernizzati"… e
il risultato si è visto: è stato un
disastro. Invece, Final Fantasy
Type-0 si è da subito mostrato
come un titolo d’azione,
contente moltissime novità, non
banali "modernizzazioni"; le
due più grandi novità, che sono
anche i motivi che mi spingeranno ad acquistare questo tiolo
ad occhi chiusi, sono il sistema
di combattimento e la trama.
Parliamo proprio della trama!
Dimenticate per un momento
ciò che avete visto nelle
avventure dei protagonisti dei
precedenti Final Fantasy… il
lavoro di Tabata è estremamente diverso. La storia di Type-0 è pervasa da morte e
momenti drammatici, è più
matura di quella a cui i Final
Fantasy ci hanno abituati, e di
rado si trattiene quando deve
mostrare la brutalità di una
battaglia.
Il mondo in cui ci troviamo è in
guerra, composto da una
manciata di superpotenze che
sopravvivono grazie al potere di
alcuni enormi cristalli mistici,
da cui derivano immensi benefici. L’equilibrio si spezza del
tutto quando l’impero di Milites
decide per motivazioni scono-
sciute di attaccare Rubrum, un
luogo ove la magia è reale e
usata costantemente nella vita di
tutti i giorni. All'inizio le forze
del cristallo bianco sembrano
dominare, ma poi entra in battaglia la misteriosa classe 0, un
gruppo di giovani cadetti in grado di utilizzare i poteri magici
anche dopo l’inibizione del cristallo di Rubrum da parte delle
forze nemiche. Voi prenderete
proprio il loro controllo, in un
racconto crudo e complesso che
vedrà i protagonisti combattere
per impedire la fine dei tempi.
La durezza della narrativa è
indubbiamente un punto forte di
Type 0, ma attenzione, la trama
rimane arzigogolata e di difficile
comprensione, al punto da richiedere di rigiocare più e più
volte il titolo per essere capita in
toto. La storia comunque è solo
una piccola parte di ciò che
rende il lavoro di Tabata unico,
è il sistema di combattimento a
rappresentare probabilmente lo
stacco più netto dal passato,
cambiando radicalmente il
pensiero comune del termine
"Gioco di ruolo d’azione".
Combattere in Type-0 significa
venir catapultati in una serie di
meccaniche aliene per la serie di
appartenenza. Per apprezzare
Type-0 appieno non bisogna
affrontarlo con l'idea di avere
davanti un Final Fantasy moderno, bensì un ottimo titolo per
console portatile ripulito e limato a dovere per essere offerto
ai fan della serie. Giocatelo con
la consapevolezza dei suoi limiti e ne apprezzerete indubbiamente la narrativa oscura e
complessa, l'ottimo sistema di
combattimento, e la generale
spettacolarità.
Netzkabel
Atavolacongusto: laPastieraallimoncello
Semplici e deliziose ricette a cura di Stefania Perna, per rimanere leggeri senza rinunciare ai buon sapori
Pasqua si avvicina e il dolce tradizionale napoletano è la pastiera e
siccome a casa mia la classica pastiera non piace ne faccio una
versione rivisitata. La pastiera al limoncello.
INGREDIENTI PER LAFROLLA:
- 500g di farina 00
- 250g di burro
- 200g di zucchero a velo
- 4 tuorli
- scorza di limone grattato
La frolla va preparata il giorno prima e messa in frigo a riposare.
INGREDIENTI:
- 250g di grano
- 250g di ricotta
- 250g di zucchero
- un bicchiere di limoncello
- 4 uova ( 3 intere e un tuorlo )
- scorza di limone grattato
- 100g di cioccolato bianco
PROCEDIMENTO:
1) Il giorno prima dopo aver preparato la frolla mettete a macerare la
ricotta con lo zucchero
2) Al mattino tirate fuori dal frigo la frolla e fate riposare a temperatura ambiente, dopodichè cuocete il grano con un cucchiaino di
burro, un cucchiaino di zucchero un pizzico di sale, acqua circa un
bicchiere e la buccia di un limone.
3) Frullare e non passare il grano con il limoncello e quando avrà
raggiunto la consistenza di una crema aggiungere il resto degli
ingredienti, il cioccolato bianco va tritato finemente e aggiunto
all'impasto.
4) imburrare un ruoto da 28 e stendere la frolla, versare il ripieno e
decorare con strisce a piacere
5) adesso arriva la parte più difficile della pastiera che è la cottura,
tutto dipende dal forno che abbiamo ma generalmente non occorre
meno di un'ora, io la faccio cuocere per i primi 40 minuti nella parte
bassa del forno a 180° dopodichè la passo nella parte centrale per i
restanti 20 e se dopo un'ora ancora non è diventata dorata la lascio in
forno fino a doratura.
Non mi resta che augurarvi buon appetito!
La prima parte di un nuovo appuntamento in collaborazione con la Segreteria nazionale UNAE
Inuovi(edivecchi)adempimentifiscali2015
Spieghiamo con l'aiuto del nostro esperto quali sono le novità che ci attendono per il nuovo anno fiscale. La 2a parte
Continuiamo con la seconda parte sui nuovi adempimenti amministrativi e fiscali introdotti dalla
legge di stabilità 2015, le varie puntate saranno utili per diversi soggetti, quali installatori, piccole
imprese, ditte individuali etc.
2) Esportatori abituali: modifica procedure per invio lettere d’intento
La procedura prevede il ribaltamento dell’obbligo della comunicazione telematica all’Agenzia delle
Entrate, ora in capo all’esportatore abituale ossia in capo al soggetto che effettivamente beneficia
dell’applicazione del regime di non imponibilità.
In base alla nuova procedura risulta necessario adottare i seguenti provvedimenti,
utilizzando il nuovo modello di cui all’allegato A:
a) L’esportatore abituale emette la lettera d’intento e provvede alla comunicazione telematica
all’Agenzia delle Entrate e una volta scaricata la ricevuta telematica dell’invio la consegna al proprio
fornitore unitamente alla lettere d’intento.
b) Il fornitore una volta ricevuta la lettera d’intento esegue il riscontro telematico di quanto
ricevuto e, se l’esito è positivo, può emettere fatture in regime di non imponibilità. Il
fornitore poi dovrà riepilogare in dichiarazione annuale iva i dati delle lettere d’intento
ricevute.
c) Il fornitore potrà riscontrare telematicamente la regolarità della lettere d’intento con due
differenti modalità:
- Direttamente on line sul sito dell’Agenzia delle Entrate
verificando nella sezione dedicata del sito il numero di protocollo della dichiarazione ricevuta, nonché
il codice fiscale del dichiarante e del soggetto destinatario. Una volta verificata tutta la procedura è
comunque consigliabile stampare e conservare la documentazione prodotta;
- Tramite il proprio cassetto fiscale che può avvenire solo previa adesione ai servizi telematici.
d) Resta fermo l’obbligo per il fornitore di protocollare la lettera d’intento, annotarla
sull’apposito registro e richiamare gli estremi sulle fatture emesse in sospensione d’imposta.
e) In merito all’utilizzo del plafond in dogana in caso di importazioni sarà necessario seguire il medesimo iter di cui sopra. In futuro è previsto che l’Agenzia delle Entrate condividerà con l’Agenzia delle
Dogane la banca dati relative alle lettere d’intento, in modo tale che le
modalità per le importazioni possano prevedere adempimenti specifici.
La novità è comunque rappresentata dal quadro A-Plafond nel quale vanno fornite alcune
precisazioni in ordine alla formazione del plafond. Detto quadro non deve necessariamente essere
consegnato al proprio fornitore unitamente alla lettera d’intento e ricevute telematiche. L’Agenzia
delle Entrate ha confermato che fino all’11 febbraio è possibile consegnare le lettere d’intento ai propri
fornitori secondo le vecchie modalità. Per le lettere d’intento con efficacia oltre detta data, l’esportatore abituale dovrà provvedere ad un ulteriore invio telematico al fine di ottenere le ricevute telematiche
entro il 12 febbraio ed inviare successivamente ai propri fornitori copia della richiesta di fatturazione
in sospensione come da procedura di cui sopra. (Segue prossimo numero)
Eng. & Safety Manager
Dott. G. Esposito
Anno V n° 06 del 201 5 www.puntomagazine.it - freepress
di DOTT. STEFANO SGARIGLIA
Naturopata
Master in Esperto
nell’elaborazione di diete
Oramai ci siamo! Le belle
giornate salutano la nuova stagione e noi cominciamo a liberarci di qualche abito di troppo
che per tutto l’inverno ci ha
fatto compagnia. Smesso
qualche indumento, facciamo i
conti con i nostri "contorni"
corporei e li riteniamo
abbondanti e antiestetici. E, come è eterno l’alternarsi delle
stagioni, si ripresenta eterno lo
stesso imperativo: "devo dimagrire!" Ma come? Non interessa
il metodo, purché sia subito! Ed
ecco che partono tante diete faida-te che mirano all’effetto
improbabile di farci perdere i
chili di troppo. Purtroppo tutte
le persone affette da sovrappeso
partono bene ma subito tendono
a mollare alla prima difficoltà
perché pensano che si possa dimagrire subito, o comunque in
fretta senza tener presente che il
dimagrimento è una rieducazione totale del corpo e delle
proprie abitudini, il che richiede
il tempo di cui necessita.
Abbandonano perché si sottopongono a regimi alimentari
così ristretti che è facile cadere
in tentazione e ricominciare a
mangiare in modo disordinato.
Dimagrire subito può addirittura
risultare dannoso.
Questo perché l’organismo ha
bisogno di adattarsi gradualmente ai cambiamenti, sia
per quanto riguarda l’alimentazione, che per quanto concerne
lo stile di vita, perciò per dimagrire in maniera corretta non
bisogna adottare né una dieta
drastica né un programma di
esercizio fisico troppo intenso.
Se non si ha l’abitudine di
camminare, ad esempio, non si
di DOTT. GIOVANNI E SPOSITO
Membro UNAE - ANFOS
Docente accreditato
CEI- ISPESL - UNAE
Il Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, ha emanato un
decreto con le disposizioni per
l’esercizio degli Ascensori in
servizio Pubblico destinati al
trasporto di persone. La manutenzione è il titolo dell’art.4 del
Dm 9 marzo sugli ascensori a
esercizio pubblico, per la cui
buona conservazione e regolare
funzionamento deve essere
eseguita, appunto, una attività di
manutenzione che va affidata:
- a persona munita di certificato
di abilitazione ai sensi degli
articoli 6, 7, 8 e 10 del
Dpr1767/1951;
- a ditta abilitata ai sensi della
D.L.37/08 che deve provvedervi a mezzo di personale abilitato.
Delle verifiche e prove periodiche agli impianti si occupa,
invece, l’art. 5 del Dm. La loro
esecuzione è diretta ad accertare:
a) il permanere delle condizioni
di efficienza degli organi e degli
elementi dai quali dipende la
sicurezza e la regolarità di
esercizio dell’impianto;
Rubriche ­ 23
Perdere peso? Cominciamo da subito!
Siamo in primavera la stagione probabilmente migliore per ritornare nuovamente in forma
può pretendere che, da un
giorno all’altro, si cominci a
correre, in quanto la sensazione
di fatica sarà così intensa da non
poter sostenere un allenamento
di questo tipo; allo stesso modo,
non si può eliminare improvvisamente alcuni alimenti dalla
propria dieta, soprattutto perché
molti alimenti sono indispensabili, in quanto contengono nutrienti, vitamine, minerali ed
altre sostanze di cui l’organismo
non può fare a meno.
Per questo consigliamo di
consultare un esperto con il
quale decidere il piano nutrizionale che fa per noi. Detto questo, alcuni consigli di ordine
generale possono essere seguiti
da tutti. È bene sapere che le
calorie che vengono fornite
all’organismo, attraverso l’alimentazione, corrispondono
all’energia che l’organismo può
utilizzare per svolgere le diverse
attività cellulari; le calorie in
eccesso vengono immagazzinate sotto forma di grasso, come
riserva di energia: se si forniscono all’organismo più calorie
di quelle di cui ha bisogno, le
calorie in eccesso vengono
accumulate come riserve di
grasso e si ha un aumento di
peso.
Per perdere peso, quindi, è necessario che l’organismo
consumi le riserve di grasso
accumulate; ciò è possibile solamente se:
- si riduce il numero di calorie
fornite all’organismo
- si aumentano i livelli di attività
fisica
La perdita di peso, quindi, dipende da cambiamenti che riguardano le abitudini alimentari
e lo stile di vita, tuttavia è necessario adottare questi
cambiamenti gradualmente. I
cambiamenti, persino i più
piccoli, sono decisivi in
qualsiasi programma di dieta,
infatti anche eliminare dal proprio regime alimentare un alimento superfluo, a lungo andare
favorisce la perdita di peso;
questi cambiamenti, però, devono essere definitivi, in quanto,
se una volta conclusa la dieta, si
riprendono le proprie abitudini
alimentari scorrette, è molto
probabile che i chili persi
verranno ripresi in breve tempo.
Aumentare i livelli di attività fisica
Cambiamenti graduali devono
essere adottati anche nel proprio
stile di vita, in quanto l’attività
fisica contribuisce alla perdita di
peso; non è necessario intraprendere un programma di
esercizio sacrificante, in quanto,
spesso, è sufficiente fare una
passeggiata tutti i giorni per
bruciare una parte delle calorie
in eccesso. Se non si ha la possibilità di dedicarsi ad uno sport,
si possono adottare piccoli
accorgimenti, in modo da praticare, comunque, attività fisica;
ad esempio, si può preferire una
salutare passeggiata all’utilizzo
della macchina oppure si può
scegliere di salire le scale invece
di servirsi dell’ascensore, in poche parole bisogna cercare di
camminare il più possibile, eliminando tutte le abitudini se-
dentarie. Ridurre l’apporto di
calorie è possibile, senza
cambiare radicalmente le proprie abitudini alimentari: è possibile, ad esempio, aumentare il
consumo di cibi sani, quali il
pane integrale, la frutta e la
verdura. Per ridurre l’apporto di
calorie, infine, si consiglia di
eliminare tutti gli alimenti poco
sani, quali le patatine, la maionese ed altri ancora; andrebbe
del tutto eliminato, inoltre, il
consumo di alcol, sia in quanto
dannoso per l’organismo, sia
perché le bevande alcoliche
forniscono diverse calorie
all’organismo. Al contrario, per
ridurre l’apporto di calorie, non
bisogna assolutamente saltare la
prima colazione o qualsiasi altro
pasto, infatti questa risulta essere una delle abitudini più
dannose per l’organismo, sia
perché l’organismo ha bisogno
costantemente di energia, sia
perché molto spesso le calorie
che non vengono assunte,
saltando un pasto, vengono recuperate durante il pasto se-
guente, in quanto la sensazione
di fame accumulata comporta
un consumo maggiore di cibo.
In poche parole, tutte le abitudini alimentari scorrette ed irregolari compromettono il
metabolismo e le varie funzioni
dell’organismo,
rendendo
persino più difficile perdere peso. Quindi quegli antipatici rotolini intorno alla vita hanno
bisogno di stili di comportamento diversi per essere bruciati
e … soprattutto di tempo. Cominciamo da subito!!
Sicurezza ascensori: ecco i dettagli
Analizziamo quali sono gli aspetti e le normative da tenere bene a mente per garantire gli utenti
b) l’avvenuta ottemperanza alle
prescrizioni eventualmente impartite dall’autorità di sorveglianza in precedenti verifiche.
Così, ogni giorno, prima
dell’inizio del servizio pubblico,
il personale individuato dal Responsabile dell’esercizio, deve
effettuare una o più corse di
prova a vuoto. E almeno ogni
sei mesi, il Responsabile
dell’esercizio sottopone l’impianto ai controlli e alle prove previste delle norme UNI EN 81-1:
2008 e 81-2:2008. I risultati dei
controlli e delle prove vanno
inseriti nel libretto dell'ascensore, sottoscritti sia dal manutentore che dal Responsabile
dell'esercizio.
Alle prove e/o controlli può
partecipare un funzionario del
competente USTIF. Per questo
le date delle verifiche semestrali
devono essere sono comunicate
dal Responsabile dell’esercizio
con congruo anticipo, all’Ufficio periferico del Ministero
delle infrastrutture e trasporti.
Allo stesso ufficio, oltre che alla
Regione e/o Ente locale che ha
autorizzato l’installazione dello
impianto, devono essere trasmessi i verbali con l’esito delle
prove/verifiche". Altro periodico controllo per le verifica del
"corretto operato", a cura e con
la presenza di USTIF, Regione/Ente locale in-sieme al Responsabile d’esercizio dello
impianto, è quello disposto con
cadenza triennale ed in occasione delle revisioni speciali, o
in caso di incidente. Infine, gli
U.S.T.I.F. possono "in qualsiasi
momento"
- disporre ispezioni agli impianti
per verificare che la conduzione
degli stessi avvenga nel rispetto
delle disposizioni vigenti in
materia di sicurezza;
- richiedere l’esecuzione di prove e verifiche intese ad accertare
lo stato di conservazione ed il
buon funzionamento degli
impianti.
La prevenzione sconfigge il cancro
La nuova campagna che la Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) ha lanciato questa settimana
La prevenzione sconfigge il cancro. Questa la
nuova campagna che la Lilt Lega italiana per la
lotta contro i tumori ha lanciato in occasione
della "XIV Settimana nazionale della prevenzione oncologica", prevista dal 20 al 29
marzo 2015.
Stili di vita sani, abitudini sane. La letteratura
scientifica internazionale da tempo conferma
come oltre un terzo dei tumori e di altre malattie croniche degenerative non esisterebbero
se nella nostra vita eliminassimo il fumo, riducessimo il consumo di alcol, amministrassimo
con prudenza l’esposizione a raggi solari e
adottassimo un regime alimentare equilibrato.
La Dieta Mediterranea patrimonio Unesco, ha
il ruolo di regina della prevenzione.
Salute nelle abitudini, che diventano fondamentali se accociate alla prevenzione. "Corretti
stili di vita, unitamente ad azioni di diagnosi
precoce, possono portare a guarigione oltre l’80
per cento delle persone che si ammalano di tumore".
Passaparola! Da venerdì e per dieci giorni la
Lilt sarà in piazza nelle maggiori città italiane,
dove offrirà una bottiglia di olio extravergine e
un opuscolo con un ricettario dietetico, in
cambio di un piccolo contributo di sostegno.
Oltre agli stand, saranno aperti punti di prevenzione Lilt, ovvero ambulatori che offriranno
servizi utili alla prevenzione.
La "Settimana nazionale per la prevenzione
oncologica" è stata istituita con Decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri. La Lega
italiana per la lotta contro i tumori (LILT) è un
ente pubblico su base associativa che opera
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e sotto la vigilanza del Ministero della
Sanità.
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