LA STORIA DELLA BIRRA Due sono le quantità che hanno sempre contraddistinto la storia della birra nei secoli: la sua presenza pressochè universale e la sua popolarità in ogni ceto sociale. Nel primo caso si può infatti affermare che laddove ci sia stata la coltivazione dei cereali, si è verificata anche la produzione della birra. La seconda asserzione invece è avallata da innumerevoli testimonianze storiche . Non si sa con esattezza, dove sia nata la prima birra: c’è chi parla di Mesopotamia, chi di Egitto, chi di Isole Orcado, chi addirittura di Malta. La Mesopotamia per esempio è stata la terra che prima ha visto sorgere la professione del birraio. Ma si badi bene, non una birra, ma svariate tipologie, poiché già in quel periodo si distinguevano birre scure, chiare, rosse, forti, dolci e aromatiche. Pare che fossero addirittura venti le qualità di birra disponiobili sul mercato di Babilonia, la più ricca città dell’antica Mesopotamia. In un’iscrizione funebresu una tomba reale è stata trovata questa testimonianza: ”Io ero uno che produceva orzo”. E dall’orzo alla birra il passo era (e continua a essere) assai breve. La Grecia, paese enonico per eccellenza, non produceva birra, però ne consumava parecchia. Si trattava di prodotti di importazione per lo più fenici, ma anche durante lo svolgimento dei giochi olimpici non era ammesso il vino, per cui la domanda alcolica per eccellenza di questa prima grande manifestazione sportiva, era la birra. Tra i cosiddetti popoli barbarici si trovavano i più stenui tracannatoridi birra, i Germani e i Celti. I Celti si erano stanziati principalmente in Gallia e in Britannia, ma la loro straordinaria civiltà, bagnata di birra fin dai primordi, venne sviluppata principalmente nella verde Irlanda. Il Medioevo vide la birra protagonista soprattutto per merito dei monasteri, che operarono un decisivo salto di qualità nella produzione della bevanda introducendo anche alcuni nuovi ingredienti, tra i quali il luppolo. In Inghilterra la birra diventò la bevanda nazionale in quanto l’acqua usata per la sua produzione veniva bollita e sterelizzata. Ciò rappresentava una garanzia in un periodo in cui l’acqua era spesso infetta. Soltanto dopo il Rinascimento questa piaga cessò. Una curiosità: in Inghilterra il luppolo venne introdotto assai tardi nella birra nazionale, che continuòa chiamarsi tale, in contrapposizione dei prodotto continentali luppolati, detti beer. IL MONDO BIRRA – La birra e’ una bevanda poco alcolica ottenuta dalla fermentazione di orzo ed altri cereali, aromatizzata con luppolo. – Per il 90% della produzione mondiale di birra, oltre al malto d’orzo si utilizzano anche cereali non maltati. ( frumento, mais, riso). – Ha proprietà dissetanti, diuretiche, nutrienti. Per la sua lavorazione sono indispensabili i seguenti ingredienti: MALTO D’ORZO E’ la materia prima piu’ importante che subisce una lavorazione chiamata maltaggio. Questo al fine di attivare all’interno del chicco gli enzimi che trasformeranno gli amidi in zuccheri. L’ ACQUA E’ un ingrediente determinante : essa deve essere batteriologicamente pura, di sapore neutro e senza alcun odore. All’inizio della produzione di birra le fabbriche sorgevano vicino a luoghi dove vi era grande disponibilità di acqua. IL LUPPOLO • E’ una pianta rampicante con fiori maschili e femminili, che pero’ crescono su piante differenti. Per la produzione di birra si utilizza l’infiorescenza femminile e si scarta quella maschile. E’ il fiore del luppolo che conferisce il gusto amarognolo e aromatico. IL LIEVITO • E’ un fungo( microorganismo unicellulare) in grado di trasformare gli zuccheri in alcol ed anidride carbonica. COME SI PRODUCE • La produzione della birra avviene in due momenti ben distinti: Il maltaggio La lavorazione in birreria IL MALTAGGIO • La prima fase è quella della germinazione. In questa fase i semi del malto sono messi in acqua per due giorni in grandi spazi detti germinatoi a temperatura controllata. Questo fino a che i semi non emettono radichette lunghe ¾ il chicco. • In seguito l’orzo è essiccato facendo attraversare i chicchi da aria calda: è nato il malto,successivamente ripulito dalle radichette. • In base alle temperature di essiccamento si ottengono malti diversi: • Malto chiaro: essiccato a 80 C° ( birre chiare) • Malto scuro: Malto torrefatto: Ess. a 100 C°(birre scure) essiccato a circa 95C° per birre rosse LAVORAZIONE IN BIRRERIA • Durante la fase di lavorazione, il prodotto viene convogliato tramite condutture in più vasche chiamate tini; successivamente, una suddivisione della lavorazione in otto fasi ben distinte, darà il prodotto finito. 1 fase • La prima fase della lavorazione è la macinazione del malto e degli altri cereali. I chicchi sono schiacciati facendoli passare in dei rulli lievemente distanti tra di loro in modo che la scorza esterna rimanga il più intatta possibile. Prima di essere schiacciati i chicchi sono bagnati con acqua tiepida per rendere la scorza più elastica, ed anche dopo quando essi son schiacciati lo si fa in presenza di acqua in modo da ottenere una specie di impasto. 2 fase • L’impasto macinato viene convogliato in un tino di miscela, mescolato con acqua e mantenuto in continuo mescolamento a temperature variabili tra 50 e 75 C°. • Durante questa fase , gli enzimi che si sono sviluppati con il maltaggio trasformano l’amido in zuccheri. • Questa fase è chiamata miscelazione • In seguito il mosto viene riscaldato ed il suo riscaldamento può avvenire in due modi: Per infusione Per decozione • L’infusione avviene riscaldando progressivamente tutto il mosto. • La decozione avviene invogliando una parte della miscela in una caldaia, dove la miscela appunto viene riscaldata fino all’ebolizzione e poi rinviata bollente nel tino di fermentazione. 4 fase • Al termine della miscelazione, nel mosto sono ancora presenti le scorze, dette trebbie. • Esse vengono eliminate con la filtrazione, che avviene pompando il mosto in un tino con delle piastre con dei buchi, sul quale si depositano le trebbie. • Al termine della filtrazione il mosto è diventato limpido. Trebbie ed altre impurità vengono venduti come mangime. 5 fase • Dal tino di filtrazione il mosto e’ convogliato in una caldaia,per la cottura e la contemporanea aromatizzazione con il luppolo • Con la cottura tutte le sostanze presenti nel malto e nel luppolo vengono disciolte in acqua: inoltre si distruggono enzimi e micororganismi e si fa evaporare acqua per aumentare la carica zuccherina. • Terminata la cottura, il mosto viene raffreddato, filtrato e trasferito nel tino di fermentazione. 6 fase • Nel tino di fermentazione il mosto viene addizionato con ossigeno e lieviti selezionati affinchè si attivi la prima fermentazione. • Questa può avvenire in due modi: A fermentazione alta a fermentazione bassa Le birre prodotte avranno queste caratteristiche: Le birre con fermentazione alta sono addizionate con lievito saccharomyces cerevisiae e fermentate ad una temperatura tra i 15 ed i 20 C° per 4-5 gg, terminati i quali i lieviti salgono verso l’alto. Le birre a fermentazione bassa prev. l’aggiunta di Saccharomyces Carlsbergensis ed il mosto viene mantenuto ad una temperatura tra 5-10 C° per 7-10 gg. Al termine della fermentazione i lieviti si depositano sul fondo Le birre a fermentazione alta sono meno gassate,più corpose, con gusto Robusto e morbido e profumi più complessi. Le birre a fermentazione bassa sono In genere leggere,secche,ben gassate e con aromi fruttati. 7 fase • Dopo la fermentazione la birra è messa a maturare a temperatura di circa 0-2 C°. • Durante questo periodo avviene una seconda fermentazione, più lenta durante la quale la birra si satura di anidride carbonica. • Terminata la maturazione che dura 1-2 mesi per le birre leggere, 5-6 mesi per quelle forti, la birra viene filtrata per eliminare ogni impurità ed imbottigliata. 8 fase • La birra viene confezionata in: Bottiglia lattine fusti(keg) Di certo la birra confezionata nei keg permette di conservare meglio il prodotto, ben riparato dalla luce, più isolato dal calore e dall’ossigeno. • Solitamente in tutti e tre i casi la birra viene pastorizzata fatta eccezione nei paesi in cui vi è un consumo elevato. • La birra va conservata in luogo asciutto e fresco evitando maggiormente sbalzi termici che non fanno altro che danneggiarla. • Essa non migliora invecchiando e più è fresca più conserva le sue caratteristiche organolettiche. • La birra va servita fresca ma non ghiacciata a circa 6-7 C° quelle leggere, fino a 12-14 C° quelle scure e corpose. germinazione miscelazione fermentazione essiccamento filtrazione Maturazione ed imbottigliamento macinazione Cottura ed aromatizzazione Classificazione legale • Secondo la legislazione, le birre sono classificate in più tipi, secondo la classificazione saccarometrica ed alcolica. • Il grado alcolico corrisponde approssimativamente ad 1/3 di quello saccarometrico. Birra analcolica Gr. Sacc. da 3 ad 8 Alcol infer. 1,2% Birra light Birra Gr. Sacc. Da 5 a 10,5 Gr. Sacc. Super .a 10,5 Alcol da 1,2 a 3,5% Alcol super. A 3,5% Birra speciale Birra doppio malto Gr.sacc. Super. A 12,5 Gr.sacc. Super.a 14,5 Alcol super. A 4% Alcol super. A 4,8% • Danim. 125 • Irlanda 120 • Austria 115 • R. Unito 102 • Olanda 85 • Finlandia 80 • Spagna 65 • Svizzera 63 Espresso in litri pro capite • Germania 135 Espresso in litri pro capite Espresso in litri pro capite Consumo annuo in Europa • Portogallo 62 • Svezia 60 • Norvegia 52 • Fra/Grecia 40 • Italia 25 STILI DI BIRRA BIRRE A FERMENTAZIONE BASSA BIRRE A FERMENTAZIONE BASSA BIRRE A FERMENTAZIONE BASSA • Bock( birra bavarese, corposa, con forte aroma di malto) • Ice beer(birra maturata a temperatura più bassa ovvero a 4C°. Birra dal gusto pulito e delicato • Lager ( è un termine generico che indica una birra prodotta a bassa fermentazione) • pils(è il tipo più diffuso al mondo, birra chiara, originaria della R.Ceca con marcato aroma di luppolo con gusto amarognolo) • Munchener (birra con forte aroma di malto e poco lupp) • Export(birra non molto secca,poco luppolata e moderatamente alcolica) Birre a fermentazione alta -Ale :tipologia di birre inglesi spesso né filtrate, né pastorizzate. - Bitter ale: molto luppolata, di colore scuro, con gusto amaro e poco gassata - Brown ale: birra scura, con gusto caramellato e dolciastro - Mild ale:ambrata scura,poco alcolica e moderatamente scura - -Pale ale: di colore chiaro con media gradazione - Old ale: birra scura molto alcolica -Scotch ale: di origine scozzese abbastanza alcolica e con aroma marcato di malto - Altibier:pastosa e non molto alcolica - Lambic: birra belga prodotta con lieviti non aggiunti ma con quelli presenti nell’aria. Gusto acidulo e poco gassata - Weizenbier: birre tedesche a cui vengono, prima del confezionamento, aggiunti zuccheri e lieviti che provocano una seconda fermentazione in bottiglia.