-MSGR - 14 PESARO - 1 - 03/07/15-N:
€1,20*
ANNO 137- N˚ 180
ITALIA
Pesaro
Sped. Abb. Post. legge 662/85 art.2/19 Roma
Venerdì 3 Luglio 2015 • S. Tommaso apostolo
La sfida
Olimpiadi
via libera del Coni
alla candidatura
di Roma 2024
La trattativa
Whirlpool
accordo firmato
impianti salvi
e niente esuberi
Letteratura
Premio Strega
novità e polemiche
gran finale
con suspense
Canettieri nello Sport
Di Branco a pag. 20
Jattarelli e Minore a pag. 27
Atene e Bruxelles
Un voto
in cui si rischia
di uscire
tutti sconfitti
Alessandro Campi
N
essuno può dire come finirà il referendum previsto per domenica prossima in Grecia. I sondaggi
che vengono da quel Paese
sono contraddittori e poco
affidabili. Si vota infatti in un
clima di grande incertezza e
paura, tra appelli, pressioni
e prese di posizione che vengono ormai da tutti gli attori
mondiali. Il che significa dover fare i conti con umori
collettivi volatili e con elettori confusi, che guardano con
timore e sgomento al futuro
che li aspetta. Molti di loro
probabilmente decideranno
solo all’ultimo momento se
orientarsi per il sì o per il no.
L’unica certezza, in attesa
del responso delle urne, è
che in questo referendum
non ci saranno vincitori, ma
solo perdenti. Perderà l’Europa. Perderà Tsipras. Ma
un po’ risulterà danneggiata
anche l'Italia, per ragioni
che i tifosi improvvisati di
Tsipras - dalla Lega a Grillo,
dall’estrema destra all’estrema sinistra - forse farebbero
bene a considerare.
Non trovando una soluzione ragionevole e tempestiva
alla crisi finanziaria della
Grecia, l’Europa ha inferto a
se stessa un danno politico e
di immagine che sarà difficile riparare nel breve periodo, con grande gioia di quei
partiti che prendono a pretesto ogni suo passo falso per
contestare la legittimità storica e l’utilità pratica del processo di integrazione continentale. Certo, non bisogna
mai dimenticare le colpe e
gli errori della classe politica
greca.
Continua a pag. 26
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IL GIORNALE DEL MATTINO
«Grecia, servono 50 miliardi»
Le stime del Fmi sul costo del salvataggio. Varoufakis: se vince il sì al referendum, mi dimetto
La Ue: se passa il no non ci sarà un nuovo piano. S&P: l’Italia rischia un conto da 11 miliardi
`
`
ROMA Secondo il Fondo monetario internazionale per salvare la Grecia servono 50 miliardi di euro. Una stima che infiamma ulteriormente il clima già incandescente in vista
del referendum. Il ministro
Varoufakis annuncia: se vince
il “sì” mi dimetto. Se invece la
Grecia voterà “no”, per la Ue,
che punta a un nuovo governo tecnico ad Atene, non ci sarà un nuovo piano. S&P: l’Italia rischia un conto da 11 miliardi.
Ardito, Bassi, Carretta,
Cifoni, Dimito e Pierantozzi
da pag. 2 a pag. 7
L’analisi
Il reportage
L’euro si rafforza
solo se diventa
progetto politico
“Sì” o “No”: risse in strada e nei bar Crac delle banche
Si respira un clima da guerra civile pagheranno
Antonio Patuelli
L
a crisi greca si è paradossalmente acuita proprio in concomitanza (del tutto casuale)
con la pubblicazione dell’importante documento detto dei
Cinque Presidenti.
A pag. 26
Riforma Pa. La valutazione sommerà laurea e provenienza
La direttiva
azionisti e creditori
dal nostro inviato
Mario Ajello
Roberta Amoruso
N
A
ATENE
on sono ancora scontri di
piazza, e si spera non lo diventino mai. Sono alterchi
da angoli di strada. Piccole risse, anche tra anziani.
A pag. 4
ltro che prelievo forzoso dai
conti correnti in caso di default. La direttiva europea
recepita ieri con il via libera
definitivo alla Camera non è un
mostro mangia-risparmi.
A pag. 9
Campania, De Luca
stop alla sospensione
ora può insediarsi
`Accolto il ricorso d’urgenza del governatore
Via libera alla nomina della giunta regionale
Concorsi, conterà da quale ateneo vieni
Nei concorsi pubblici verrà valutata anche l’università di provenienza oltre a laurea e voto. Bassi a pag. 21
ROMA Sospensione congelata
per il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Il suo ricorso urgente contro la sospensione dalla carica, disposta da
Renzi per effetto della legge Severino, è stato accolto dal Tribunale di Napoli. Ora De Luca
potrà, entro il 12 luglio, partecipare alla prima seduta del Consiglio regionale, nominare la
Giunta e il suo vicepresidente.
Calitri, Gentili
e Stanganelli a pag. 11
«Da Berlusconi
milioni a Ruby
per farla tacere»
Sanità
Intesa con le Regioni
tagli per 2,35 miliardi
Carla Massi
S
ervizio sanitario nazionale: meno 2,35 miliardi. Decisi i tagli.
A pag. 15
VERGINE, ALLA FINE
TORNA LA FELICITÀ
Buongiorno, Vergine! Ancora
sotto il bellissimo influsso della
Luna piena in Capricorno, nel
punto più alto del vostro cielo,
quello associato alle amicizie,
amore e passione, figli, fortuna.
Dopo quello che avete passato
con Saturno contro, finalmente la
magia delle notti d’estate! Marte
in Cancro passionale per l’uomo
del segno, che si risolleva da una
delusione, ma è ancora più bello
per la donna Vergine, che può
conquistare anche quell’uomo
che si dichiara “nemico delle
donne” (…La Locandiera). Auguri.
Renato Pezzini
L
a rivolta dei “mantenuti”. Di
quelli cioè a cui erano stati
promessi aiuti da Silvio Berlusconi e che invece, a detta
loro, si sono trovati con un pugno di mosche in mano. C’è anche questo nei documenti che arricchiscono il fascicolo della inchiesta Ruby Ter giunta a conclusione in questi giorni e che vede indagati, oltre al Cavaliere,
una trentina di testimoni che
hanno deposto al processo del
Bunga Bunga, quello per il quale
Berlusconi è stato assolto.
A pag. 10
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’oroscopo a pag. 35
-TRX IL:02/07/15
23:11-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 2 - 03/07/15-N:
2
Primo Piano
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Varoufakis: se vince
il “sì” mi dimetto
Per l’Fmi ad Atene
servono 50 miliardi
`Si scalda il clima in vista del voto. La Ue avverte la Grecia:
«Se prevalgono i “no” niente aiuti e probabile uscita dall’euro»
IL SALVATAGGIO
BRUXELLES Se la Grecia voterà
“no” nel referendum di domenica, convocato dal primo ministro Alexis Tsipras nel suo braccio di ferro con i creditori, con
ogni probabilità «non avrà più
posto nella zona euro», ha avvertito ieri il presidente dell'Euroguppo, Jeroen Dijsselbloem. Ma
Tsipras e il suo ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, non
hanno intenzione di indietreggiare. «O si cede agli ultimatum
oppure si opta per la democrazia», ha detto il primo ministro,
rinnovando il suo appello a votare “no” e accusando i partner di
«estorsione». Varoufakis ha annunciato che si dimetterà, in caso di vittoria del “sì”, denunciando l'Europa per la chiusura delle
banche. «Più grande sarà il no
nel referendum, più forte sarà la
posizione del governo quando i
negoziati riprenderanno», ha
detto Tsipras, promettendo un
accordo in 48 ore.
Ma il presidente dell'Eurogruppo ha escluso questa possibilità: «Occorre togliere dal tavolo un'illusione: che se il risultato
sarà negativo, allora tutto può es-
sere rinegoziato e si finirà con
un pacchetto più facile», ha detto Dijsselbloem. «Se la gente dice
che non lo vuole, non solo non ci
sono basi per un nuovo programma di aiuti, ma non ci sono nemmeno le basi per tenere la Grecia
nella zona euro», ha spiegato
Dijsselbloem.
MURO CONTRO MURO
Il messaggio indirizzato ai greci
dai leader europei è lo stesso: solo se vincerà il “sì”, i partner sono pronti a aiutare la Grecia.
«Ora è il momento che i greci decidano sul loro futuro», ha detto
il portavoce del presidente della
Commissione, Jean-Claude Juncker, confermando che i negoziati
sono interrotti fino a lunedì.
«Aspettiamo il risultato del referendum e lo prenderemo in considerazione», ha aggiunto il portavoce di Juncker. Per il presidente della Commissione, la questione centrale non sono «i soldi», ma «le riforme e la volontà di
metterle in atto».
Ma la questione dell'ammontare
degli aiuti di cui Atene ha bisogno rischia di diventare scottante e di provocare una spaccatura
tra gli europei, dopo che l’Fmi ha
quantificato in 50 miliardi le ne-
cessità finanziarie della Grecia
per i prossimi tre anni. Sulla base dell'ultima offerta presentata
dai creditori, la Grecia «avrà bisogno di 50 miliardi dall'ottobre
2015 alla fine del 2018», di cui «almeno 36 di nuovi fondi europei»,
ha spiegato il Fondo, in un documento sulla sostenibilità del debito di Atene. Il contributo dell'
Italia, attraverso il fondo salva-Stati ESM, ammonterebbe a
6,4 miliardi. È il prezzo da pagare per le concessioni sugli obiettivi di avanzo primario (1% quest'
anno contro il 3,5% indicato dal
precedente programma) e per il
deterioramento della situazione
economica greca da quando Tsipras è arrivato al potere.
Nella sua analisi, l’Fmi prevede
già uno sconto sul valore reale
del debito, con un prolungamento delle scadenze per i rimborsi
ai creditori europei. La durata
dei prestiti dovrebbe essere raddoppiata, così come il «periodo
di grazia» durante il quale la Grecia non è chiamata a fare rimborsi né di interessi né di capitale.
Ma in caso di peggioramento della congiuntura, o se Atene non
realizzerà gli obiettivi di avanzo
primario previsti, gli europei sarebbero chiamati a subire perdite nette attraverso un taglio del
debito. «Un avanzo primario di
medio termine del 2,5% del Pil e
un tasso di crescita reale del Pil
del 1%», secondo il Fondo, richiederà anche «un significativo
haircut del debito, per esempio
con la totale cancellazione» dei
53,1 miliardi di prestiti bilaterali
concessi dai paesi della zona euro alla Grecia nel 2010.
David Carretta
Il ministro delle Finanze greco Varoufakis (foto AP)
Verso il referendum
IL QUESITO
SULLA SCHEDA
I mercati
“Deve essere accettato il progetto di accordo
presentato da Commissione europea, Bce e Fmi
nell’Eurogruppo del 25 giugno 2015?”
LA POSIZIONE
DI ATENE
LA POSIZIONE
DELLA UE
LA POSIZIONE
DEL CONSIGLIO
D’EUROPA
La proposta
è accettabile solo
con alcuni ritocchi:
sconto Iva nelle isole,
rinvio riforma lavoro,
contributi alle pensioni
più basse fino al 2019,
raddoppio graduale
tassa imprese,
meno spesa militare;
altrimenti votare “no”
La proposta
del 25 giugno
è tecnicamente
scaduta;
il voto non può
avere conseguenze
giuridiche, ma solo
valore politico.
Nessun negoziato
è possibile
fino al referendum
Le modalità
del voto
sono da bocciare:
quesito poco chiaro;
preavviso troppo breve,
impossibile schierare
osservatori
internazionali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL VOTO DEI GRECI
Christine Lagarde (foto ANSA)
IL FONDO MONETARIO
CALCOLA LE NECESSITÀ
FINANZIARIE FINO AL 2018:
IL CONTRIBUTO ITALIANO
ATTRAVERSO IL FONDO ESM
SAREBBE DI 6,4 MILIARDI
domenica
5 luglio 2015
NO
SÌ
ANSA
-TRX IL:02/07/15
Borse di nuovo in calo
Milano maglia nera
Seduta negativa per le borse
europee che dopo la tregua di
mercoledì sono tornate in balia
dell'incertezza sul destino della
Grecia, appeso al referendum di
domenica. Piazza Affari ha
indossato la maglia nera
(-1,43%), davanti a Parigi
(-0,98%), Francoforte (-0,73%) e
Madrid (-0,60%) mentre Londra
(+0,33%) ha chiuso sopra la
parità.
Poco mosso lo spread dei titoli
di Stato dell'Eurozona con il
bund tedesco, anche se salgono
leggermente i rendimenti dei
bond sovrani di gran parte dei
Paesi. Quello dei Btp si attesta
attorno al 2,31%, con uno spread
sul bund in area 147 punti base.
Il calo al 5,3% della
disoccupazione Usa a giugno, il
livello più basso dal 2008, non è
bastato a rianimare i mercati
anche perchè la creazioni di
posti di lavoro è stata
leggermente inferiore alle
attese (223 mila contro 230
mila) e il dato è stato
condizionato da una minore
partecipazione al mercato del
lavoro. Il dollaro si è così
indebolito a quota 1,11 sull'euro.
22:59-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 3 - 03/07/15-N:
3
Primo Piano
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Il piano Ue: Tsipras fuori gioco
e intesa con un governo tecnico
L’Europa punta sul successo del “sì” `In caso di elezioni i partiti pro Europa
per rilanciare il tavolo del negoziato dovrebbero coalizzarsi per poter vincere
`
LO SCENARIO
BRUXELLES Un “sì” massiccio nel
referendum di domenica, che
porti alle dimissioni di Alexis
Tsipras, per arrivare rapidamente ad un accordo con un governo
tecnico su un nuovo pacchetto di
aiuti che eviti la Grexit: in sostanza è questo lo scenario su cui
stanno lavorando i responsabili
della zona euro, anche se i sondaggi in vista della consultazione popolare indicano risultati incerti. «Se il popolo greco voterà a
favore del programma di riforme, sarebbero necessarie nuove
elezioni e Tsipras dovrebbe dimettersi», ha avvertito il presidente dell'Europarlamento Martin Schulz, in un'intervista al
quotidiano tedesco Handelsblatt. Ma, con le banche che stanno esaurendo rapidamente la liquidità, per restare nella zona
euro servirebbe anche «un governo tecnico» con cui negoziare
tra la partenza del governo Tsipras e eventuali elezioni, ha detto il presidente dell'Europarlamento. «Se questo governo di
transizione raggiungerà un accordo ragionevole con i creditori, allora l'era di Syriza sarà finita
e la Grecia avrà un'altra chance», ha spiegato Schulz.
Nuove previsioni Fmi per Atene
+3%
Crescita del Pil
(scenario di base)
+2%
0,0
2014
Fabbisogno
di finanziamenti
nel prossimo
triennio
2015
2016
2017
50 miliardi di euro
29
21
2016
2017/18
180%
Andamento
del debito
(in rapporto al Pil)
128%
180%
2015
2020
discesa programmata
nei mesi scorsi
150%
2015
2020
andamento atteso
attualmente
Fonte: Rapporto Fmi sulla Grecia
ne o vertice per dimostrare che
l'Europa ci ha provato fino all'ultimo, ma senza risultati concreti», prevede una fonte comunitaria. Senza un accordo entro il 20
luglio, Atene non sarà in grado
di rimborsare alla Bce 3,5 miliardi di debito in scadenza. Messo
di fronte a un doppio default
(Fmi il 30 giugno e Bce il 20 lu-
Jean-Claude Juncker
IL BOARD
LA SITUAZIONE
POLITICA RESTA
FLUIDA: SYRIZA
FINO AD OGGI È
RIMASTA COMPATTA
DIETRO AL LEADER
ROMA C’è allerta massima del Supervisory board della Bce sulle
banche greche. L’eventuale default di Atene che tecnicamente è
inadempiente verso Fmi per 1,6 miliardi, si tirerebbe dietro tutti gli
istituti che hanno in pancia titoli di
stato. Per questo, dopo la riunione
del consiglio direttivo di due giorni
fa che ha deciso di mantenere il tetto di 89 miliardi di liquidità di
emergenza (Ela) assicurata alla
Grecia, ieri si sarebbe tenuto l’organismo di vigilanza presieduto
da Danièle Nouy. La riunione si sarebbe stata protratta quasi tutta la
giornata e non avrebbe preso decisioni. Ma sarebbero stati esaminati i vari di scenari di guerra, specie
quelli che potrebbero materializzarsi domenica sera se dovesse vincere il no al referendum indetto da
Alexis Tsipras riguardo l’accettazione del piano proposto dai creditori e avversato dal premier.
Lo scudo di Francoforte serve
innanzitutto a proteggere la Banca
di Grecia, cioè la banca centrale
che a cascata, sostiene gli istituti. Il
default significa il corto circuito
con l’euro, la chiusura delle relazioni fra le banche greche e gli altri
paesi.
CHI SOFFRE DI PIÙ
Alpha bank, Eurobank Ergasias, Banca nazionale di Grecia e
Banca del Pireo sono le quattro
grandi banche del paese: da quello
che sarebbe emerso ieri, una di esse potrebbe ricevere scosse alla
stabilità nel caso il default dello
Stato immobilizzasse gli investimenti in titoli pubblici. Poi fra le
prime 20 istituzioni, 7-8 si verrebbero a trovare nelle stesse condizioni. Che fare? Le posizioni nel
PARIGI Il quesito è secco: «Bisogna
accettare la proposta di Commissione europea, Bce e Fmi presentata durante l'Eurogruppo del 25 giugno 2015?». Ancora più secche le
due risposte possibili: né o oxi. Ma
a tre giorni dal referendum la frontiera tra il sì e il no in Grecia non è
così netta. Ammesso che il referendum si faccia: oggi l’Alta Corte (il
Consiglio di Stato greco) ne valuterà la costituzionalità dopo il ricorso presentato da 2 cittadini che si
appellano all’articolo 44 della Costituzione che esclude la consultazione popolare su questioni finanziarie. Inoltre viene contestato il
linguaggio poco chiaro del quesito. Si vedrà.
GLI SCHIERAMENTI
Intanto i sondaggi degli ultimi
giorni non hanno fatto altro che rivelare l'indecisione, la paura, la
tensione. Il paese è spaccato in
due. Sì all'Europa è anche sì all'austerità? No all'accordo significa
non avere niente da perdere? O
credere in un'Europa più solidale?
I risultati delle inchieste demoscopiche non aiutano. Il “No” all'accordo fortemente chiesto da Tsipras sembra avere la meglio nel
paese, anche se la determinazione
di chi si vuole opporre alle richieste dei creditori sembra diminuire
ogni giorno che passa, in particolare da domenica, quando il governo
ha deciso di chiudere le banche e limitare i ritiri al bancomat a 60 euro al giorno. Mentre i negoziati erano ancora in corso, i partigiani di
un accordo con l'Europa e di una
Grecia dell'euro erano ancora
maggioranza. La rottura delle trattative e la decisione di Tsipras di ricorrere direttamente al popolo ha
dato forza agli oppositori. Appena
indetto il referendum, il 57% dei
greci era per il no, il 30 per il sì e il
5% indecisi. Davanti alle banche
chiuse, la volontà di dire no all'accordo è scesa al 46, il sì è salito al
37 e soprattutto gli indecisi hanno
fatto sentire tutti i loro dubbi, arrivando al 17%. Ieri per qualche ora è
sembrato arrivare il sorpasso,
quando un'indagine dell'istituto
GPO ha segnalato il sì al 47% e il no
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Un manifesto per il “no” al referendum
Supervisory board sarebbero differenziate. Nouy e la vice Sabine
Lautenschläger guidano la pattuglia dei falchi attestata su una linea di intransigenza: lasciar fallire
le banche che non dovessero resistere al crac di Atene. Al fianco del
presidente francese e della vice tedesca si sarebbero schierati Felix
Hufeld (Bafin) e Andreas Dombret
(Bundesbank), rappresentanti della Germania; Norbert Goffinet
(Banque centrale du Luxembourg)
e Jan Sijbrand (Banca centrale
olandese). C’è una maggioranza
più flessibile e disposta a considerare con più obiettività tecnica e
meno faziosità politica lo stato di
salute di Atene. E comunque ieri
sera tutti si sarebbero riconvocati
per lunedì, giorno in cui l’esito della consultazione potrà chiarire la
situazione.
Rosario Dimito
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Il premier greco
Alexis Tsipras (foto ANSA)
La validità del referendum all’Alta Corte
Caos sondaggi, si va verso un testa a testa
IL CASO
dimettersi per provocare elezioni anticipate. I partiti pro-europeisti - i conservatori di Nuova
Democrazia, i liberali di To-Potami e i socialisti del Pasok - dovrebbero formare un blocco unico per ottenere la maggioranza
assoluta in Parlamento. Ma il rischio di un nuovo successo elettorale di Tsipras esiste.
Anche l'ipotesi evocata da
Schulz di governo tecnico per arrivare rapidamente a un accordo
sarà difficile da realizzare. Syriza, che attualmente ha 149 deputati sui 300 del parlamento greco, finora è rimasta compatta
dietro a Tsipras. Solo 3 deputati
su 14 dei Greci Indipendenti - la
destra populista alleata in coalizione con Syriza - hanno annunciato che voteranno “sì”. Con Tsipras o un altro primo ministro,
poi, il governo greco dovrà accettare condizioni più dure di quelle finora proposte dai creditori
per ottenere un nuovo programma che - secondo le stime del
Fmi - dovrà durare tre anni con
aiuti fino a 50 miliardi.
D. Car.
Bce, stato di allerta sulle banche greche
LE CONDIZIONI
Lo scenario tratteggiato da
Schulz presenta diverse incognite, ma appare l'unico attraverso
il quale è possibile scongiurare
la Grexit. Il Consiglio dei governatori della Bce si riunirà martedì per valutare l'esito del referendum. In caso di successo del
“no”, i creditori non sembrano
disponibili a sedersi nuovamente al tavolo delle trattative. «Al
massimo ci sarà qualche riunio-
glio), il Consiglio dei governatori
potrebbe decidere di tagliare la
liquidità di emergenza del programma Ela, innescando una reazione a catena che porterebbe
alla Grexit. Le banche potrebbero riaprire solo dopo una ricapitalizzazione effettuata attraverso perdite per i correntisti o l'introduzione della dracma. Il governo greco sarebbe costretto a
pagare stipendi e pensioni attraverso dei “pagherò” simili agli
IOU utilizzati dalla California dopo il suo default nel 2008.
«Le conseguenze non sono le
stesse se c'è un sì o un no», ha ricordato il presidente francese,
Francois Hollande. «Se sarà un
sì, anche sulla base delle proposte che sono già scadute, i negoziati possono essere conclusi rapidamente», ha detto. Ma sullo
scenario più ottimista pesa un'altra incognita: se Tsipras rifiuterà
di lasciare il potere, si aprirà una
lunga crisi politica dall'esito incerto. Il presidente greco, Prokopis Pavlopoulos, che ha cancellato un viaggio a Berlino la prossima settimana per gestire un'
eventuale emergenza, potrebbe
OGGI VIENE ESAMINATO
IL RICORSO PRESENTATO
DA DUE CITTADINI
SMENTITA UNA
PREVISIONE CHE VEDEVA
IL “SÌ” IN TESTA
-TRX IL:02/07/15
al 43. Ma l'Istituto ha poi fatto sapere che i dati pubblicati non erano stati validati. «È all'insaputa di
GPO che sono stati diffusi nei media dei risultati frammentari» ha
fatto sapere la società in una nota.
Per gli istituti di sondaggi è più che
mai difficile in questo referendum
azzardare previsioni e il margine
di errore è considerato molto alto.
La campagna andrà avanti fino all'
ultimo. L'ex premier socialista Papandreu è sceso in piazza per il sì.
Nikos Sifounakis, ex ministro con
il Pasok, vicino al Kidiso di Papandreou ha messo in guardia dal «salto nel buio» che potrebbe costituire una vittoria del no.
Si sono schierate per il sì anche le
“forze vive” dell'economia greca:
confederazioni di agricoltori, di
esportatori, di ingegneri e imprenditori di opere pubbliche, lavoratori del turismo e dell'industria si sono riuniti tutti per lanciare un appello solenne a votare sì e un allarme. «I settori più importanti dell'
economia - hanno detto - rischiano
di morire». Sono invece scesi in
campo per il no con tutto il peso
dei loro premi Nobel, Joseph Stiglitz e Paul Krugman. Per il sì, invece,
il Nobel Christopher Pissarides.
Francesca Pierantozzi
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22:59-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 4 - 03/07/15-N:RCITTA’
4
Primo Piano
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Atene si infuoca
liti, risse e insulti
tornano le ferite
della guerra civile
`Alta tensione in attesa del referendum con i supporter del Sì
e del No che si fronteggiano al grido di «Fascisti!» e «Comunisti!»
IL REPORTAGE
dal nostro inviato
ATENE Non sono ancora scontri di
piazza, e si spera non lo diventino
mai. Sono alterchi da angoli di
strada. Piccole risse anche tra
vecchietti. Discussioni sempre
più infuocate, che punteggiano la
vita quotidiana di Atene in queste
ore del grande collasso. Insomma i segni che la tensione sale,
nelle ore del Greferendum e del
default, diventano evidenti in
questo popolo spaccato a metà e
in un paese in cui, dopo tanti decenni, la ferita della guerra civile
del 1946-1949 si stava lentamente
sanando e adesso sembra riaprir-
si. In un ritorno indietro che non
riguarda solo la dracma ma anche la memoria delle antiche divisioni che riesplodono. I due gruppetti che litigano, nella prima
mattinata di ieri, sotto la sede
centrale della banca nazionale e
intorno alla fila di pensionati distrutti, si gridano in faccia «Nai»
(sì) e «Oki» (no). Ma anche altro:
«Fascisti» e «Comunisti!». Il remake del peggior Novecento. Che
fa da compendio alla mancanza
di liquidità e alla fine dell'illusione di potere vincere contro i falchi dell'euro-rigore alla Schauble. Ed eccolo qui, proprio lui, il
ministro tedesco delle finanze,
mostrificato come un avvoltoio
sui poster del "Vota No", che pen-
Verso il voto
Il Licabetto imbandierato dagli anti-euro
Il colle del Licabetto, sulle cui pendici si trova uno dei quartieri
più eleganti di Atene, avvolto in uno striscione che inneggia a
votare no al referendum di domenica prossima: «No
all’austerity e alla paura», recita la scritta (foto AP)
dono dai lampioni.
In un caffè del centro, il Piazzaduomo, nella zona della Placa, entra un anziano ex ministro socialista dell'Interno, e un uomo alto,
magro e triste gli si avvicina e gli
fa: «Fate qualcosa per fermare
tutto. Qui finisce in un massacro». L'ex esponente del Pasok
non sa che cosa rispondere. Mentre dall'altra parte della piazza
hanno fatto una rissa feroce gli
agit-prop degli opposti schieramenti.
GIOCO DEL GAMBERO
I duri di Syriza, parlano apertamente della «strategia del terzo
giro». Il primo giro fu quello della
guerra civile che i comunisti scatenarono contro la monarchia
tra il 1946 e il 1949 e furono sconfitti. Il secondo giro fu quello subito dopo il '49 in cui credettero
invano di potersi rifare e ripresero le armi in mano per un anno e
mezzo. Il terzo giro, in questa pericolosa corsa all'indietro, gioco
del gambero, sarebbe qui e ora.
Vuole vincere definitivamente la
sinistra radicale e ha preso in
ostaggio Tsipras che proprio per
non essere travolto dalla sua sinistra - presso la quale Varoufakis è
diventato sempre più popolare e
insieme ad essa ricatta il premier
con la linea dell'oltranzismo - si è
L’ALTRA SERA
VAROUFAKIS CON
LA MOGLIE IN UN
BAR TRENDY HA
LITIGATO CON GLI AMICI
DAVANTI A TUTTI
Sostenitori del sì in piazza Syntagma (foto LAPRESSE)
buttato senza paracadute nel volo azzardato del Greferendum e
della resistenza partigiana. All'insegna di un populismo nazionalista anche questo, come tutto,
molto folk e troppo antico. Come
lo è per esempio il ministro tsipariota dell'energia, che uscendo
dal palazzo presidenziale a una
giornalista straniera che gli ha
chiesto una cosa ha risposto: «Io,
oltre al greco, parlo solo russo.
Sa, ho avuto la fortuna di studiare
a Mosca nella scuola di partito».
Ed è lo stesso che tempo fa ha affermato: «I privati sono dei parassiti».
L'altra sera, il ministro Varoufakis e la moglie Danae entrano
in un caffè di quelli trendy nelle
viuzze a ridosso di Syntagma. Incontrano per caso un gruppo di
amici di vecchia data. Questi provano ad avanzare qualche critica
sulla condotta del governo e Varoufakis fa la faccia da duro alla
Bruce Willis, a cui somiglia, e dice: «Siete gente falsa e ignobile».
Prende la moglie sotto il braccio,
acchiappa il casco della sua
Yamaha 1300 e se ne va, portandosi appresso il suo sorriso sdegnoso e beffardo. E a pochi metri
da qui, dieci giorni fa, in un altro
caffè, un alterco di questo tipo
era finito con un lancio di bicchieri contro il ministro pelato che si
vanta di essere un «marxista erratico» e che uscendo dal locale ha
gridato ai suoi contestatori: «Siete dei poveracci e farete una brutta fine». Quella stanno rischiando di farla tutti.
ty, solidarity» e «Oki, Oki, Oki»:
No, No e poi No. Oggi toccherà a
due mega adunate: del sì e del no.
E il clima può incendiarsi da un
momento all'altro. Forse anche
per questo le chiese in questi giorni sono particolarmente frequentate. La custode della cripta antica di Ayoi Theodoroi racconta:
«C'è sempre più bisogno di pregare». Mentre vengono accese candele sottili e lunghe e piantate in
un grande recipiente pieno di
sabbia. Fiammelle delle fede ma,
si spera, anche della ragione. Che
DOPPIA MANIFESTAZIONE
sta rischiando a sua volta il deQuelli del "Sì" ce l'hanno con il fault.
Mario Ajello
presidente della Repubblica, Prokopis Pavlopoulos, che appartie© RIPRODUZIONE RISERVATA
ne al partito conservatore, ma «é
servo di Tsipras - si lamenta un
pensionato in fila davanti alla Alpha Bank - e ha firmato per autorizzare questo referendum incostituzionale, incomprensibile e
assurdo». Qui e lì si formano cortei spontanei. Passa quello degli
studenti di Syriza a piazza Syntagma, gridano «democracy, digni-
IL MINISTRO DELL’ENERGIA
«OLTRE AL GRECO
PARLO SOLO RUSSO
HO STUDIATO A MOSCA
ALLA SCUOLA
DEL PARTITO»
Ma i turisti non si fanno spaventare
boom di prenotazioni per quest’estate
IL CASO
ATENE Fino a oggi, nei sei anni
della crisi, il mare ha tenuto a
galla la Grecia. Non è una battuta di stagione. Le spiagge delle Cicladi, del Dodecaneso e di Creta,
il Partenone e la città vecchia di
Rodi, i monaci delle Meteore e
perfino le rocce e i pini dell’Olimpo hanno contribuito all’economia ellenica molto più dei politici e dei funzionari di Atene, Bruxelles e Berlino.
In questi anni i manager della
Tui, il più grande tour-operator
tedesco (un gigante da 30 milioni di clienti ogni anno), con i loro
charter per le isole dell’Egeo, sono serviti alla Grecia più di Angela Merkel, di Christine Lagarde,
di Wolfgang Schäuble e perfino
dell’ottimo Mario Draghi. E molto, molto di più dei premier di
Atene da Samaras a Alexis Tsipras.
Per capirlo basta uno sguardo
alle cifre. La crisi ellenica inizia
nel novembre 2009, quando il
premier Papandreou confessa
Turisti ad Atene (foto AP)
L’ENTE ELLENICO
ASSICURA: SCORTE DI
CARBURANTE OK E
PER GLI STRANIERI
NESSUN PROBLEMA
A PRELEVARE CONTANTI
che a permettere l’ingresso del
Paese nell’euro sono stati i dati
fasulli forniti dai precedenti governi.
Nella primavera del 2010 i
bond greci diventano “junk”,
spazzatura. Nell’estate nasce ufficialmente la Troika, e Atene riceve i primi 110 miliardi di prestiti. Nello stesso 2010 visitano la
Grecia 15 milioni di turisti, quasi
una volta e mezzo la popolazione residente. Seguono altri prestiti, discussioni infinite a Bruxelles e nelle altre capitali d’Europa, e ad Atene cambi di governo ed elezioni.
Nel 2014, il quinto anno della
crisi, i turisti che visitano l’Ellade sono diventati 22 milioni, il
doppio della popolazione greca.
È un business che porta ricchezza a categorie molto diverse tra
loro. Volano pieni gli aerei della
Olympic (statale) e della Aegean
(privata), oltre a quelli delle compagnie straniere, low-cost o meno che siano. Viaggiano a pieno
carico gli aliscafi e i traghetti,
quasi sempre privati e tutti di
compagnie con sede al Pireo.
TUTTO ESAURITO
Non hanno una camera libera
per mesi, nell’estate 2014, gli alberghi del turismo di massa sulle spiagge di Creta e di Rodi, ma
anche gli hotel di charme da 200
euro a notte di Santorini e di Aegina. Poi ci sono i ristoranti e i
caffè, gli autonoleggi e gli stabilimenti balneari, le discoteche e i
negozi di souvenir. Nelle isole,
dove parte del cibo è a chilometri
zero, un po’ del ricavato arriva alle famiglie contadine.
Fino a oggi, anche se il confronto tra il governo di Atene,
l’Ue e il Fmi è diventato ogni giorno più aspro, i dati delle prenotazioni fanno pensare a un 2015
trionfale.
Il mare greco è limpido, la cucina è buona, di cultura ce n’è
tanta, i prezzi sono quasi sempre
ragionevoli. Fa male dirlo, ma
sappiamo che è così. Gli attentati
in Tunisia e l’insicurezza dell’Egitto spingono milioni di europei in cerca di sole e di mare verso la Grecia, la Spagna e l’Italia.
Riusciranno la paura del default,
gli scontri di piazza Syntagma, le
Una veduta di Mykonos
code davanti ai bancomat ad affossare la gallina dalle uova
d’oro?
Da un lato Elena Kountoura,
vice-ministro del Turismo, e Kiriaki Boulasidiou, direttore per
l’Italia dell’Ente Ellenico per il
Turismo, spiegano che «la Grecia è sempre accogliente», «le
scorte di carburante bastano» e
«con bancomat e carte di credito
stranieri si può prelevare quel
che si vuole». Dall’altro, in televisione e sulla stampa, si moltiplicano gli inviti alla prudenza. Come tornare a casa se i traghetti
(più difficile) o gli aerei non pos-
-TRX IL:03/07/15
sono fare il pieno? Come si paga
il soggiorno se le carte di credito
non sono più accettate? Come
evitare le manifestazioni di piazza? L’unico consiglio sensato,
per ora, è di evitare il panico e
non prendere decisioni affrettate. Un po’ di contante in più nel
portafogli è utile, ma occhio agli
scippatori, soprattutto al Pireo.
E gli scontri? Avvengono a piazza Syntagma, davanti al Parlamento, dove ad agosto si sviene
dal caldo. Mille volte meglio una
spiaggia.
Stefano Ardito
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-MSGR - 20 CITTA - 5 - 03/07/15-N:RCITTA’
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Primo Piano
Venerdì 3 Luglio 2015
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La strana alleanza pro-dracma
tra gli armatori e i comunisti
I tycoon ellenici che operano tra New York `Per loro niente imposte sul suolo nazionale
e Montecarlo tifano per il governo di Syriza e una moneta debole favorirebbe il business
`
I PERSONAGGI
dal nostro inviato
Locali pubblici vuoti e file ai bancomat (foto AP)
ATENE Una dracma che spezza
una moneta da un euro. È l'immagine che, ieri, è comparsa su
alcuni muri di Atene e sui poster
appesi ai gazebo della propaganda del No. E non sono quattro gatti i tifosi del ritorno al vecchio conio, che in fondo - anche se non
lo dicono esplicitamente - non dispiace neppure a Tsipras e a Varoufakis. La pazza voglia di dracma può contare su una strana alleanza. Quella tra i poveri e i ricconi. Tra i comunisti e gli armatori. Tra i duri del pugno chiuso
di Syriza (insieme agli anarchici
della comunità bakuniniana del
quartiere ateniese di Exarcheia e
i reduci del KKE ieri sera riuniti a
piazza Syntagma in favore della
nazionalizzazione delle banche)
e i magnati della finanza ellenica
con sedi a Londra, Parigi, New
York, Montecarlo.
Nella Grecia da neorealismo
c'è questo aspetto surreale che
colpisce. Alcuni dei grandi armatori - i padroni delle flotte al porto del Pireo, dove su un muro c'è
scritto spiritosamente: «Torna a
casa dracma, tutto è perdonato» finanziano il partito di Tsipras. E
uno su tutti: l'immensamente ricco petroliere e imprenditore dei
media Vardis Vardinoyannis che
è schierato con il No. Forse sono
goscisti i padroni della Grecia
che stanno all'estero? Ma figuriamoci. Difendono Alexis il ragaz-
zo rosso, e il suo governo descamisado, perché ha esentato i super capitalisti dal pagamento delle tasse per le loro infinite e molteplici attività sul suolo nazionale.
FATTORE TASSE
Un governo rigorista filo-europeo li obbligherebbe a versare le
imposte. E una moneta debolissima come sarebbe la dracma, tanto loro la vedrebbero da lontano
e continuerebbero a operare con
altro denaro, svaluterebbe l'intero sistema Grecia. Rendendo
molti suoi pezzi più facili da acquistare, a prezzi stracciati, da
parte di chi i soldi ce li ha e sono
soldi veri.
Lungo la strada che porta al Pireo, si vede una costruzione che
sta crescendo ed è la nuova agorà
delle culture progettata da Renzo
Piano con i 600 milioni che la
Niarchos Foundation, gli eredi
del celebre armatore famoso quasi quanto Onassis, ha regalato ad
Atene. E questa dinastia sparsa
per il mondo é una dinastia più
favorevole al Sì che al No nel Greferendum. Vangelis Marinakis, il
KOKKALIS (MEDIA E
TELEFONIA) È TRA
I PRIMI SPONSOR
GLI ANGELOPOULOS
HANNO PRESENTATO
TSIPRAS AD OBAMA
proprietario della squadra dell'
Olympiacos e di molto altro, tresca invece con Alba Dorata che
controlla la sua curva (lui è stato
condannato per associazione a
delinquere, frode e compravendita di partite), minaccia i giornalisti tramite i propri gorilla quando scrivono cose sgradite, e tifa
vecchia moneta e nuovo governo
Tsipras. Così come Yana Angelopoulos e il marito, titolari di un
colosso multinazionale della siderurgia e delle navi, e lei grazie
Manifesti per il no (foto AP)
-TRX IL:03/07/15
ai suoi rapporti con gli Stati Uniti
ha introdotto Tsipras presso Obama. Il quale però, dopo l'infatuazione, ha scaricato Tsipras perché ha cercato di tradirlo con Putin ma anche perché una legge
dell'esecutivo greco ha rimesso
in libertà i terroristi rossi del
gruppo "17 novembre" responsabili a suo tempo anche di avere
ucciso americani.
IL CALCIO
Si può capire di più, ma fino a un
certo punto, la passione filo-governativa e per il No referendario
di Socratis Kokkalis, nuovo presidente dell'Olympiakos, 76 anni,
padrone dei media, della telefonia e di tanto altro. Lo chiamano
«il Papa della dracma». Cresciuto
tra Berlino est e Mosca, comunistissimo da sempre e addirittura
indagato nel 2002 (oltre che per
riciclo di denaro sporco) per spionaggio ai danni dello Stato greco
in favore della Stasi, la polizia segreta della Germania est, sciolta
nel 1990. Non paga le tasse neppure lui, è tra gli sponsor di Tsipras, e da patito del rublo di una
volta accarezza l'idea che i suoi
connazionali accarezzassero la
dracma. Ma il fatto è che i greci
semplici e normali, nella stragrande maggioranza, sono molto
più affezionati all'euro di quanto
non lo siano alcuni dei loro magnati e la classe di governo impegnata nei propri giochi d'azzardo.
M. A.
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Primo Piano
LO SCENARIO
ROMA Banche senza più liquidità,
svalutazione con conseguente
perdita del potere d’acquisto, micidiali contraccolpi per un’economia già disastrata. Anche se è
difficile prevedere nel dettaglio
tutti gli effetti di una uscita della
Grecia dell’euro, vista l’assoluta
unicità dell’evento, pochi dubitano che lo scenario peggiore non
porti con sé queste conseguenze.
Mentre anche gli osservatori più
ottimisti circa i rischi di contagio
verso l’esterno non nascondono
la possibilità che un esito drastico della vicenda vada a minare la
credibilità dell’intero edificio europeo.
Finora, la data limite era indicata nel 20 luglio, ovvero il giorno in cui vengono a scadenza 3,5
miliardi di titoli greci in mano alla Bce. Se il governo greco non
fosse in grado di ripagarli, la banca centrale europea sarebbe più
o meno obbligata a tagliare le
erogazioni di liquidità agli istituti di credito ellenici, che attualmente passano attraverso il programma di emergenza Ela. Ma a
prendere sul serio chi in queste
ore nei palazzi di Bruxelles usa
toni oltranzisti, equiparando il
no al referendum alla volontà di
uscire in via definitiva dalla moneta unica, questa rottura irreversibile potrebbe avvenire anche prima, da lunedì in poi. Le
banche greche si ritroverebbero
di fatto senza l’ombrello di una
banca centrale su cui contare, e
con loro l’intero Paese. Senza liquidità verrebbero meno, almeno in una prima fase,
l’operatività bancaria e il funzionamento dell’intera sistema dei
pagamenti. Le code ai bancomat
di questi giorni sono solo un assaggio di quel che accadrebbe: le
difficoltà non riguarderebbero
solo i privati ma anche le imprese, che avrebbero forti difficoltà
a portare avanti la propria attivi-
Venerdì 3 Luglio 2015
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Grexit Con la nuova moneta
una svalutazione fino al 50%
Una valuta debole penalizzerebbe salari `Con l’operatività delle banche ridotta
e pensioni: dimezzato il potere d’acquisto le imprese resterebbero senza credito
`
Le conseguenze
Esposizioni bancarie
Il ministro Padoan
Doppia circolazione
e dracma deprezzata
Fondi prestati dalle banche dei maggiori Paesi a soggetti ellenici (aziende,
istituti di credito, amministrazioni pubbliche)
Cifre in miliardi di dollari
«Il vero problema è come
crescere, non l’austerità»
La nuova moneta che
verrebbe adottata in
Grecia,
eventualmente in
regime di doppia
circolazione rispetto all’euro,
potrebbe svalutarsi fino al
cinquanta per cento
1
Pagamenti più difficili,
meno prestiti bancari
2
L’impossibilità di
accedere alla liquidità
della banca centrale
europea limiterebbe
l’operatività degli
istituti di credito, che
avrebbero difficoltà a fare
prestiti alle imprese
Economia in recessione
e l’export non aiuta
Tutte queste
condizioni avverse
avrebbero
probabilmente
l’effetto di far avvitare
la recessione. Atene non
potrebbe nemmeno sfruttare
la valuta debole per esportare
3
13,2
Tedesche
Statunitensi
12
Britanniche
12
Francesi
Italiane
1,6
1,3
Fonte: Banca Regolamenti Internazioali (dati a fine 2014)
ANSA
tà n mancanza di strumenti finanziari efficienti e con i prestiti
bancari presumibilmente ridotti
al lumicino.
PASSAGGIO INEVITABILE
L’adozione di una diversa valuta
sarebbe a quel punto un passaggio quasi inevitabile, e il governo
potrebbe solo tentare di regolarne tempi e modalità. Questo anche in un contesto giuridico in
cui formalmente non è prevista
l’uscita dall’euro ma solo dall’Unione europea, comunque sulla base di una richiesta del Paese
interessato. La nuova moneta è
destinata a deprezzarsi rispetto
Pier Carlo Padoan (foto LaPresse)
«Io continuo ad essere
fortemente ottimista
sull'Europa e sul nostro Paese
al di là delle vicende che
possono destare
preoccupazione». Lo ha detto
il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan
intervenendo a un convegno
organizzato da Intesa
Sanpaolo a Milano. In un
altro passaggio del suo
intervento il ministro ha poi
parlato dell'«attuale dibattito
europeo» in cui, ha affermato
«la domanda vera non è se
serve o meno l'austerità in un
singolo Paese o nell'Europa in
complesso, bensì come si
faccia in pratica ad
accelerare la crescita e il
lavoro». «L'austerità - ha
sottolineato - è un falso
problema, la crescita non si fa
con la bacchetta magica ma
attraverso politiche serie».
Nei giorni scorsi il ministro
dell’Economia ha usato più
volte toni rassicuranti a
proposito del possibile
effetto sull’economia e sui
conti pubblici italiani di una
rottura delle trattative con la
Grecia.
-TRX IL:02/07/15
all’euro (alcuni dicono fino al
50%) e dunque dipendenti e pensionati pagati in dracme più o
meno ufficiali vedrebbero ridotto il proprio potere d’acquisto rispetto ad ampie categorie di beni
e servizi provenienti dall’estero.
Sfortunatamente l’economia greca - che non ha una componente
manifatturiera orientata all’esportazione - non avrebbe la
possibilità di beneficiare della
nuova situazione in termini di recupero di competitività e gli unici vantaggi concreti sarebbero
per il turismo: gli stranieri con il
tasca l’euro forte sarebbero invogliati a programmare le proprie
vacanze nel Paese, a meno di turbolenze tali da sconsigliare i
viaggi.
L’ALTERNATIVA
Il ritorno alla dracma, anche attraverso lo stadio intermedio della doppia circolazione, avrebbe
anche l’effetto di far aumentare
il valore nominale del debito
pubblico espresso nella nuova
valuta. Ma a quel punto il governo greco non sarebbe comunque
in grado di far fronte ai propri
impegni e i creditori dovrebbero
rinunciare in via temporanea o
definitiva al flusso degli interessi
e a quote di capitale.
È possibile invece che la rottura delle trattative e il conseguente default non portino alla
Grexit? La difficoltà principale
sta proprio nel funzionamento
del sistema bancario: è ipotizzabile che questo continui a fornire euro all’economia greca, pur
se con alcuni vincoli, solo nel caso in cui istituti di credito stranieri - dunque ancora connessi
alla Bce - conquistino un ruolo
predominante acquisendo gli
sportelli locali. Uno scenario tecnicamente possibile ma più difficile da concepire a livello politico vista la forte contrapposizione tra Atene e il resto della Ue.
Luca Cifoni
22:59-NOTE:
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-MSGR - 20 CITTA - 7 - 03/07/15-N:
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Primo Piano
Venerdì 3 Luglio 2015
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«Per l’Italia un conto da 11 miliardi»
Secondo Standard&Poor’s l’uscita della Grecia dall’euro farebbe `Il governatore della Banca d’Italia Visco: «L’Europa è in grado
salire al 3,5% i tassi sui Btp appesantendo il costo degli interessi di far fronte alle turbolenze, debito sostenibile con la crescita»
`
IL REPORT
ROMA La secchiata d’acqua gelata
l’ha rovesciata l’agenzia di rating
Standard & Poor’s sull’Italia,
quando ieri ha diffuso un rapporto sugli impatti di un’evenutale
uscita dalla Grecia dall’euro. Secondo i calcoli degli analisti americani, la «Grexit» diffonderebbe
il suo contagio in Europa sostanzialmente attraverso un aumento dei tassi d’interesse. In qualche modo, insomma, si ripeterebbe il film, se anche in tono minore, di quello già visto nel 2011.
Secondo le simulazioni l’effetto
maggiore dell’abbandono dell’euro da parte di Atene sarebbe
il ritorno dello spread. E questo
nonostante il Quantitative easing della Bce, che potrebbe funzionare da tappo, ma solo fino ad
un certo punto. Le stime prodotte dall’agenzia indicano un aumento del costo degli interessi
sui titoli della zona euro nell’ordine di 30 miliardi. Ma, e qui sta
il punto, l’esborso sarebbe a carico dei Paesi periferici e quello
maggiore toccherebbe proprio
all’Italia. Il costo dei Btp a dieci
anni, quelli che vengono usati come punto di riferimento, salirebbe in poco tempo dall’attuale
2,3% al 3,5%, comportando in
I DUBBI DEGLI ESPERTI
SUI CONTEGGI FATTI
DALL’AGENZIA: ROMA
HA GIÀ COLLOCATO
IL 63% DI TUTTE
LE EMISSIONI DEL 2015
meno di diciotto mesi un aggravio della spesa per interessi di 11
miliardi. Significherebbe tornare dai circa 70 miliardi previsti
per quest’anno ad oltre 80 miliardi l’anno. Praticamente come
nel 2012. Una tegola per il governo che, invece, ha costruito tutte
le sue previsioni su un tasso medio del 2% con un risparmio sulla spesa per interessi di 4,8 miliardi.
SCENARIO ESTREMO
Ma quanto sono attendibili le simulazioni di Standard&Poor’s.
Tra i tecnici, anche quelli del governo, qualche dubbio serpeggia. Una maggiore spesa per interessi di undici miliardi, presupporrebbe un incremento dei tassi di 1,2 punti da calcolare su tutti
e 420 i miliardi delle emissioni
del 2015 e presupponendo, inoltre, che il prossimo anno ci siano
collocamenti per un ammontare
analogo. Tuttavia, approfittando
dei tassi bassi, ad oggi il Tesoro
ha già piazzato sul mercato il
63% delle emissioni previste per
l’anno in corso. Insomma, quello
dell’agenzia americana sarebbe
uno scenario teorico ed estremo.
Nelle simulazioni di Standard &
Poor’s, è inserito anche un altro
dato sugli eventuali impatti di
una Grexit per le economie dell’Eurozona, quello sulla crescita
economica. Su questo fronte l’addio di Atene alla moneta unica
potrebbe pesare tra lo 0,2 e lo
0,3% di Pil, con una riduzione
delle esportazioni di Germania,
Francia e Italia tra lo 0,3 e lo
0,5%. A provare a gettare acqua
sul fuoco, è intervenuto ieri il governatore della Banca d’Italia
Ignazio Visco, che ha dato ampie
rassicurazioni sulla sostenibilità
del debito e sulla capacità del
Vecchio continente di far fronte
ad un eventuale rischio di contagio. Il sistema economico dell’Eurozona, ha spiegato il governatore è in grado di far fronte alle turbolenze «sia dal lato dell’economia reale con le riforme
che sono ancora in atto, ma importanti nei diversi paesi, sia con
quelle a livello europeo». Riferendosi poi alle turbolenze di
queste ore, Visco ha sottolineato
come «l’Italia ha il suo debito
pubblico che deve essere reso sostenibile». Per fare questo, ha aggiunto, «è importante riuscire
con le riforme che dobbiamo fare per mettere il nostro Paese su
un sentiero di crescita più alta».
L’intervento di Visco è avvenuto
a margine della presentazione
della nuova piattaforma europea «Target 2 securities», per migliorare e rendere sicure le transazioni post trading.
A. Bas.
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L’impatto
Previsioni di S&P sugli effetti del Grexit
PER EUROZONA
per Italia
Maggior costo
per il rifinanziamento
dei debiti pubblici
dall’Area Euro
nel 2015-16
Nello caso di caduta
dell’import greco
da Eurozona
del 50%
(scenario
peggiore)
Fonte: Standard & Poor’s
30
miliardi
di euro
11
miliardi
di euro
PER GERMANIA, FRANCIA E ITALIA
Calo export
Perdita Pil
min max
min max
0,2%
0,3%
0,3%
0,5%
ANSA
IL GOVERNATORE Ignazio Visco ieri
ha rassicurato sul rischio di
contagio da un’eventuale crisi
greca
Dalla sinistra ai grillini
l’Italia che sbarca a Atene
LA PASSERELLA
dal nostro inviato
ATENE La brutta copia della "Terrazza" di Scola si sposta sotto il
Partenone, a sostegno della terrazza di Varoufakis. I pellegrini
politici nostrani, sinistresi e sinistrati più i grillini guidati da Beppe, partono per unire il loro No a
quello degli ellenici. E si sentono,
ma fino a un certo punto, come
Byron che diede la vita per la libertà della Grecia. Come i miliziani
delle Brigate internazionali nella
guerra civile spagnola del
1936-1939 che portarono il loro
cuore in difesa della Repubblica.
Ma Grillo il partito di Tsipras non
lo vuole: «I suoi eurodeputati se la
fanno con i fascisti, gli xenofobi e i
razzisti». Ma anche Syriza governa insieme ad Anel, partito di destra. Matteo Salvini che tifa per il
No ha deciso invece di non partire, perché la pensa così: «La Gre-
Nichi Vendola
Barbara Lezzi
VENDOLA, FASSINA
DI BATTISTA E LA LEZZI
TUTTI IN GRECIA
A SOSTENERE IL “NO”
CIVATI HA DECISO:
LUI NON ANDRÀ
cia che cacchio ha? C'ha le isolette, il formaggio, il Partenone e poco altro». Eh, no: nel week end la
Grecia avrà anche Nichi Vendola.
E lo vedremo, poeticissimo più di
sempre, che reciterà, rivolgendosi ad Atene, le parole di Ernest Renan nella sua "Preghiera sull'acropoli": «Il mondo potrà salvarsi solo tornando a te». Loredana De Petris, la senatrice di Sel, altra partecipante a questo remake della Brigata Kalimera, sarà la nuova dea
Atena che i compagni ellenici potranno elogiare alla maniera dei
loro predecessori dell'Antica Attica, prima che si vendolizzasse:
«Ameró solo te. Imparerò la tua
lingua, disimparerò il resto».
GLI SCISSIONISTI
I greci tsiparioti impareranno lo
slang sinistrese-romanesco della
nuova dea Atena di Sel? Viene dato
in arrivo lo scissionista Stefano Fassina insieme a un po’ di quelli della
sinistra Pd e Renzi sta già supplicando Tsipras di tenerseli. Si prevedono grandi bevute di ouzo rivoluzionario e canti e balli in onore del
compagno Alexis. E tutti in coro:
"Venceremos!". Come se Tsipras
fosse Salvador Allende (speriamo
di no, per lui). Pippo Civati ha deciso di disertare, ma Fratoianni no e
neppure il capogruppo Scotto. E
poi avanti grilliini! Di Battista, il
grande seduttore, guarderà negli
occhi le sue elleniche prede sussurrando: «A me, a Roma, tutti mi conoscono come il Dibba». E la ricciolutissima e temperamentosa parlamentare Barbara Lezzi farà la virago per spaventare gli elettori del Sì
davanti ai seggi. Friedrich Holderlindiceva che«ovunque siguardi in
Grecia, giace sepolta una gioia».
Ma sarà una gioia, per gli ateniesi,
l'arrivo di Vito Crimi in una terra
giàintristita disuo?
Mario Ajello
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-TRX IL:02/07/15
23:00-NOTE:
-MSGR - 20 CITTA - 10 - 03/07/15-N:
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Primo Piano
Venerdì 3 Luglio 2015
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che lui e la ragazza fecero dopo
aver avuto dei soldi «da Maria Rosaria Rossi». Bussi prima di volare in Messico vendette anche l’ultimo dei suoi locali: «Lo vendetti
al signor Belsito (a quell’epoca tesoriere della Lega Nord) che mi
pagò con un assegno scoperto!».
Altri ricordi elencati nella lettera. Un incontro ad Arcore con
Giovanni Toti (attuale governatore della Liguria) per concordare
una «intervista clamorosa» a Ruby per Rete4. E l’organizzazione
di una apparentemente spontanea conferenza stampa di Ruby
davanti al Tribunale «per difendere se stessa e lei... e attaccare i magistrati».
L’ex fidanzato di Ruby:
Berlusconi la pagò
per non testimoniare
`Agli atti della nuova inchiesta milanese una lettera di Risso
al Cavaliere: «La Rossi ci diede i soldi per andare in Messico»
IL CASO
MILANO La rivolta dei mantenuti.
Di quelli cioè a cui erano stati promessi aiuti da Silvio Berlusconi e
che invece, a detta loro, si sono
trovati con un pugno di mosche in
mano. C’è anche questo nei documenti che arricchiscono il fascicolo della inchiesta Ruby Ter giunta
a conclusione in questi giorni e
che vede indagati, oltre al Cavaliere, una trentina di testimoni che
hanno deposto al processo del
Bunga Bunga, quello per il quale
Berlusconi è stato assolto.
L’ipotesi della Procura di Milano, in relazione al Ruby Ter, è che
l’uomo di Arcore abbia in sostan-
za «comperato» le testimonianze
compiacenti delle ragazze che frequentavano la sua villa. E a supporto delle proprie tesi i magistrati hanno allegato molti documenti fra cui spicca una lettera che
non più tardi di un paio d’anni fa
venne recapitata a Berlusconi.
Era firmata da Luca Risso, ex
compagno di Ruby Rubacuori e
padre del suo bimbo.
PACCHI DI BANCONOTE
Risso ricorda, nella missiva, che
Berlusconi ha continuato a dare
molto denaro a Ruby: «Si ricorderà che le dissi diverse volte, di stare attento a non dare banconote
da 500 euro a Ruby perché era pericoloso, perché andava in giro
con buste piene di banconote da
500 e non si preoccupava di farle
vedere». Uno dei compiti di Risso
era quello di tenere a bada la giovane marocchina, di sedare le sue
manie di protagonismo. Un ruolo
da svolgere con cura, ma non gratuitamente.
«Le dissi che avrei potuto comperare con i 320 mila euro che
avevo messi via qualche immobile in Messico. Lei mi disse che mi
avrebbe ricomprato, al doppio del
valore, tramite un suo amico in
Argentina, quegli stessi immobili». Bussi fece i suoi investimenti
ma quando domandò al Cavaliere
di far intervenire il suo amico argentino non ebbe risposta. E anzi,
l’avvocato di Ruby gli riferì che
L’IRA DI POLANCO, LE ORGE DI IRIS
Ruby con l’ex compagno Luca Risso (foto ANSA)
ANCHE LA BRASILIANA
IRIS BERARDI
FREQUENTÒ ARCORE
QUANDO ERA MINORENNE
E NEL SUO DIARIO
PARLA DI «ORGE»
Silvio non ricordava di aver fatto
quel tipo di promessa.
L’ex compagno dell’esuberante
ragazza magrebina ricorda anche
altro: «La mia vita lavorativa prese il colpo di grazia nel novembre
2012 quando lei, per non fare testimoniare Ruby all’udienza di dicembre, ci disse di andare via e di
tornare dopo il 10 gennaio». Cosa
Alla lettera di Bussi al Cavaliere,
si aggiunge (ed è presente nel fascicolo di inchiesta) anche uno
scambio di messaggi fra una delle
ragazze del bunga bunga, Maysthell Polanco, e l’avvocato di Berlusconi, Nicolò Ghedini: «Dirò tutto come sta, ho tutte le prove non
si può essere così bastardi. Ci tiene alla politica? Ok, oggi sono nella merda ma andremo tutti nella
merda». Infine il diario di un’altra
giovane brasiliana, Iris Berardi,
sequestrato dalla polizia in cui la
ragazza parla delle sue prime visite ad Arcore, ancora, minorenne,
e delle orge: «Descrivendo nei dettagli» scrivono i pm «un rapporto
sessuale con Berlusconi»
Renato Pezzini
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Lo Stato dovrà pagare
alle banche i debiti
della vecchia Unità
`Il decreto ingiuntivo
divenuto esecutivo
Palazzo Chigi: discutiamo
L’EDITORIA
ROMA Lo Stato deve restituire alle
banche il vecchio debito de l’Unità,
il quotidiano fondato da Antonio
Gramsci e tornato da pochi giorni
in edicola dopo innumerevoli traversie. Lunedì 22 giugno, secondo
quanto risulta al Messaggero, sarebbe divenuto esecutivo il decreto ingiuntivo presentato a maggio
2004 dagli istituti, relativo a
un’esposizione di 176 milioni circa, accollatasi dall’ex Ds per conto
del giornale ma sul quale c’è una
garanzia primaria e solidale dello
Stato in forza della legge 8 maggio
1989 n. 177 (contributi pubblici all’editoria). Per entrare in possesso
dei crediti, però, le banche dovranno depositare un precetto e, comunque, Palazzo Chigi avrebbe
fatto sapere al legale dei creditori
(Girolamo Bongiorno) la disponi-
IL RUOLO DELL’AVVOCATURA
La minoranza
Riforme, 25 senatori pd:
il Senato torni elettivo
Venticinque senatori della
minoranza del Pd hanno
redatto un documento sulle
riforme costituzionali, in cui
rilanciano il Senato eletto
direttamente dai cittadini
anziché dai Consigli regionali,
con un aumento delle sue
competenze legislative. Il
documento è stato presentato
da Vannino Chiti, Maria Grazia
Gatti e Miguel Gotor. Il testo di
riforma (disegno di legge
Boschi) è in commissione
Affari costituzionali di Palazzo
Madama e le votazioni degli
emendamenti dovrebbero
iniziare la prossima settimana.
-TRX IL:02/07/15
bilità a sedersi attorno al tavolo.
Il debito, nel frattempo, si è ridotto a 142 milioni a seguito di pignoramenti effettuati nel 2010 per
un totale di circa 32 milioni su
somme reperite alla Camera (25
milioni) e al Senato (7 milioni).
Contro il decreto ingiuntivo, Palazzo Chigi attraverso l’Avvocatura
dello Stato, ha fatto opposizione,
discussa nelle udienze del 16 dicembre 2014, poi in quella del 17
febbraio 2015 che ha prodotto la
provvisoria esecutività dell’azione
maturata nei giorni scorsi. Va detto che a latere dei tre pool c’è una
posizione di 8 milioni del Banco
Popolare (ex Efibanca). E comunque un pool è guidato da Intesa
Sanpaolo (1988), due da Bnl
(1993-94) e, nei tre, partecipano Intesa Sanpaolo (anche per conto di
Carisbo e Cassa Firenze) Unicredit
(per conto di Mcc), Bnl, Sga (il veicolo al quale il Banco di Napoli trasferì del 1997 le sofferenze). I finanziamenti beneficiavano di contributo pubblico in conto interessi
(incassato per intero). Tra gli istituti più determinati ci sarebbe Unicredit.
Nei procedimenti dove compare l’Avvocatura dello Stato, però, i
termini per poter incassare un credito sono prorogati a 150 giorni.
Quindi rispetto alla data del 22 giugno in cui il titolo è diventato esecutivo, gli ulteriori passaggi previsti dal codice per incassare i soldi
allungano i tempi a fine ottobre.
Nelle more comunque che venga
esaminata nel merito l’opposizione presentata dallo Stato.
Nel frattempo però, nei giorni
scorsi, il consulente delle banche
sarebbe stato contattato dalla controparte per un incontro, da tenersi nella prima decade di settembre.
Bongiorno avrebbe prontamente
avvertito le banche trasmettendo
anche la sensazione che lo Stato
voglia proporre una soluzione
tombale all’annosa questione. Non
è detto però che la soluzione si concretizzi in un pagamento, sia pure
differenziato. Le banche hanno negli anni sopportato tanti sacrifici. I
debiti delle società immobiliari del
quotidiano sono stati pagati nel
2003 dalla Tosinvest a stralcio del
50% mentre tre anni prima le passività de l’Unità erano finite ai Ds.
Rosario Dimito
22:10-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 20 CITTA - 21 - 03/07/15-N:
21
Economia
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Concorsi Pa, conterà l’ateneo frequentato
Unicredit
Nelle selezioni per i dirigenti, sarà dato un peso `I sindacati del pubblico impiego annunciano azioni
non solo al voto di laurea ma anche all’Università eccezionali sul contratto: «Occuperemo il ministero»
`
IL PROVVEDIMENTO
ROMA Aprire subito la trattativa
per il rinnovo del contratto. O sarà
«battaglia». I sindacati del pubblico impiego avvertono il governo:
se occorresse, sono pronti anche
«ad azioni eclatanti, quali ad
esempio l'occupazione simbolica
di Palazzo Vidoni, sede del ministero della Funzione pubblica». I
rappresentanti degli statali spingono affinché il governo, e quindi
l'Aran, li convochi dopo la sentenza della Corte costituzionale che
ha dichiarato «illegittimo» il blocco dei contratti. «Contratto subito» hanno gridato dal palco del teatro Brancaccio di Roma i leader
delle categorie del pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni
Torluccio e Nicola Turco, in occasione dell’assemblea dei delegati e
dei lavoratori, durante la quale è
stata presentata e discussa la piattaforma per il rinnovo. Ieri intanto, alla Camera, sono proseguiti i
lavori sul disegno di legge Madia
di riforma della Pubblica ammini-
strazione. Ad essere affrontato è
stato il delicato tema della dirigenza pubblica. In Commissione affari costituzionali, dove il testo è in
seconda lettura, sono stati approvati una serie di emendamenti.
terà soltanto il voto di laurea, ma
anche l’Università alla quale i candidati sono stati iscritti. Questo avverrebbe pesando nel giudizio il
«voto medio di classi omogenee di
studenti», quindi tenendo conto
del voto medio di laurea dei colleghi universitari. Altra novità che
riguarda il reclutamento è il passo
indietro rispetto all’esame dopo il
”tirocinio” da dirigente. Insomma,
oltre al concorso o al corso-concorso (non più prerogativa esclusiva della Scuola nazionale dell’amministrazione), per essere assunti
a tempo indeterminato dovranno
essere «valutati» dall’amministrazione presso la quale è stato attribuito l'incarico iniziale e non dovranno più superare un esame
«ad hoc». Una stretta, poi, ci sarà
anche sui dirigenti esterni, quelli
che accedono ai ruoli senza concorso. Per enti locali si dovrebbe
passare dal 30% al 10%. Da ruolo
unico, poi, saranno esclusi non solo i diplomatici, ma anche i prefetti e il personale di Consob, Bankitalia e Antitrust.
Andrea Bassi
LE MODIFICHE
I dirigenti senza incarico, come
già previsto da testo, potranno essere licenziati se dopo un congruo
termine non avranno ricoperto
nessuna posizione. Ma, e questa è
la novità, il licenziamento sarà comunque subordinato ad una valutazione negativa dello stesso dirigente. Alcune modifiche sono state inserite anche per quanto riguarda il reclutamento della dirigenza. Nella valutazione non con-
ALLA CAMERA
APPROVATE MODIFICHE
ALLA RIFORMA MADIA:
MANAGER SENZA
INCARICO LICENZIABILI
DOPO UNA VALUTAZIONE
Marianna Madia
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Arriva Cordusio Sim
per i clienti facoltosi
Unicredit si rafforza nel
private banking e aumenta i
servizi dedicati ai clienti con
patrimoni rilevanti. Verrà
creato il nuovo segmento
Wealth Management in
Cordusio sim, riservato alla
clientela con disponibilità
finanziarie superiori ai 5
milioni. Cordusio, con asset
per oltre 90 miliardi, punta a
consolidare la leadership nel
mercato italiano, attraverso
l'inserimento di ulteriori 200
bankers, e l'obiettivo di
superare i 100 miliardi. Alla
guida sarà Paolo Langè, ex
Banca Leonardo che
apporterà le competenze e il
know-how pluriennali. Dg di
Cordusio è Frederik
Geertman, manager che
dopo aver fatto bene al
timone dell’area Roma,
viene utilizzato in una
esperienza impegnativa.
Intesa Telecom-Premium
si definiscono i dettagli
per trasmettere sulla fibra
ASSETTI
ROMA A metà luglio Telecom affronterà due passaggi-chiave del
suo futuro: il vertice con Vincent
Bollorè, da pochi giorni primo
azionista e la definizione dell’accordo con Mediaset Premium,
peraltro anticipato due giorni fa
da Pier Silvio Berlusconi e che
potrebbe essere al centro di grandi manovre concepite assieme al
presidente di Vivendi. «Siamo
molto vicini, stiamo ai dettagli»,
ha confermato ieri l’ad Marco
Patuano, in occasione di un convegno alla Camera a proposito
del negoziato con la pay tv di Cologno Monzese. Si tratta «di una
cosa interessante, la logica è
sempre quella di trasformare Telecom Italia in una piattaforma
aperta per la distribuzione dei
contenuti premium per raggiungere la customer base in modo
efficiente». L’asse sulla tv a pagamento potrebbe servire a dare
TRA DUE SETTIMANE
PREVISTO IL VERTICE
RECCHI-BOLLORÈ
CHE POTREBBE VEDERE
RENZI E GUIDI
IL CDA DEL 6 AGOSTO
una spinta alla redditività del
gruppo di tlc ancora inadeguata
e che, pertanto, lascia insoddisfatti i consiglieri. Da un lato il
board ritiene che sul fronte dei
costi la gestione possa fare di
più, dall’altro c’è insoddisfazione sui ricavi.
Tornando agli sviluppi sulla
piattaforma della pay tv, il manager ha aggiunto che la prima
esperienza del genere fatta con
Sky «è stata molto positiva. L'offerta funziona molto bene; i numeri li daremo con i risultati del
30 giugno». A differenza dell’intesa Telecom-Sky, non avendo il
Biscione un proprio decoder
(detto in gergo scatolotto), l’accordo potrà veicolare i contenuti
direttamente tramite il televisore (smart tv) oppure attraverso
la piattaforma dell’incumbent.
In contemporanea con la definizione dell’asse con Premium,
quindi tra due settimane, è previsto l’incontro fra il presidente
Giuseppe Recchi accompagnato
da Patuano e Bollorè affiancato
probabilmente dal ceo Arnaud
de Puyfontaine. «Nei prossimi
giorni incontreremo i rappresentanti di Vivendi - ha aggiunto Patuano - come si incontrano i rappresentanti di un grande azionista». E’ possibile che approfittando della venuta in Italia, il finanziere bretone che è anche il secondo azionista di Mediobanca,
abbia incontri istituzionali: con
il governo e in particolare Matteo Renzi e Federica Guidi. «A
valle dell'incontro ci sono molte
più possibilità di dimostrare quali saranno i prossimi passaggi»,
ha chiarito il manager a chi gli
chiedeva quali saranno le prossime tappe in materia di governance dopo l'arrivo del gruppo francese. Il riferimento è al possibile
ingresso di rappresentanti di Vivendi, socio con il 14,9%, in consiglio. Dovrebbe ottenere due posti. Per aprire le porte ai nuovi
consiglieri, dovrà comunque essere convocata ad hoc un’assemblea che oltre a indicarli, adegui
il plenum del consiglio attualmente fissato a 13 membri. Comunque Telecom ha in programma un cda il 6 agosto per la semestrale e in quell’occasione potrebbero essere prese decisioni.
r. dim.
Vincent Bollorè
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-TRX IL:02/07/15
22:45-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 37 - 03/07/15-N:
Pesaro
Pesaro
ANCONA
Macerata
Fermo
Ascoli P.
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METEO
Venerdì 3
Luglio 2015
Rubrica di Gare, Aste, Appalti e Sentenze
REDAZIONE: Via Marsala, 15 T 0721/370934-24-26 F 0721/370931
L’intervista
Cemak: «Sono
una specie
di viaggiatore
residente»
Il Festival
Zingaretti
dà il via
al suo DocFest
targato Pesaro
L’evento
Conti a pag. 45
A pag. 47
Servizi a pag. 47
La Notte rosa
accende la Riviera
Ben 170 chilometri di divertimenti tra Romagna e Marche
A Pesaro concerto dei Camillas e incontri per tutti i gusti
BdM chiede 282 milioni di danni
Cento milioni ad ex amministratori, ex sindaci, ex manager e altri 182 alla società di revisione
`Causa civile pendente al Tribunale di Ancona: citati in 31. Dai difensori accuse alla Vigilanza
`
<MC> Banca Marche chiede i
danni. Cento milioni ad ex amministratori, ex sindaci, ex manager e altri 182 milioni alla società di revisione. Nell’atto di citazione sono descritte presunte
responsabilità per incagli milionari, come quello del gruppo
Lanari, emolumenti d’oro e premi ai top manager, compensi
ragguardevoli al Cda. Tutto da
restituire. La causa civile è stata
avviata dai tre commissari straordinari di Bdm davanti al Tribunale di Ancona, sezione per
le imprese. Prima udienza il 15
dicembre prossimo. Nel calderone di pratiche c’è, ad esem-
pio, il caso Fortezza srl del costruttore anconetano Pietro Lanari, importo 9 milioni, il fido
«indebitamente erogato con delibera del 23 maggio 2012 per effetto delle rassicurazioni del vice direttore Vallesi, l’omesso
controllo di presidente e sindaci, e su proposta del direttore
Bianconi, non è stato rimborsato» di legge dell’atto che riepiloga 37 posizioni e i «relativi responsabili» con accanto le cifre
milionarie delle erogazioni concesse a clienti, poi diventati sofferenti, e gli emolumenti percepiti dagli ex vertici.
Emiliozzi a pag. 38
Boldrini
«Ripartiamo
dal modello
Marche»
La presidente della Camera
Laura Boldrini torna nelle
Marche, la sua regione, in
visita ufficiale. Oggi
pomeriggio incontrerà il
neo presidente Luca
Ceriscioli.
Manganaro a pag.39
`Nel giorno d’inizio dei saldi estivi arriva l’opuscolo contro i raggiri
Palazzo Aymonino
murato e recuperato
Hanno fatto sgomberare e murare gli alloggi abusivamente occupati a Palazzo Aymonino in via
Mazza per poterlo recuperare.
Delbianco a pag.40
Il meteo
Classici giorni
da spiaggia
Anche sulla nostra regione, il caldo inizia a farsi sentire, ad eccezione delle coste e delle località
oltre gli 800 metri, le temperature diurne toccano o superano i
30˚C con punte di 34˚ ma al momento non siamo ancora “sopramedia”. Oggi cielo sereno o poco
nuvoloso nel pomeriggio sui rilievi; venti deboli orientali, mare
quasi calmo. Anche il fine settimana si preannuncia molto stabile, con temperature ed umidità
in lieve aumento. Le temperature odierne saranno comprese tra
25 e 34˚C, le minime tra 12 e 21˚C.
Prodotti contraffatti, materiali pericolosi: ecco la guida per gli acquisti consapevoli. Adiconsum, Federconsumatori e Adoc con Camera
di Commercio hanno realizzato un
opuscolo per guidare il consumatore con piccole regole per capire
la qualità del prodotto. Nell’etichetta di un capo si deve trovare
provenienza e materiali utilizzati.
Per Paola Venturi Landini, presidente Federconsumatori «bisogna
fare attenzione al fatto che i materiali siano sicuri perché possono
creare danni alla pelle e alla salute.
E capire anche l’area di provenienza per fare acquisti etici sapendo
che in certe aree si sfrutta il lavoro
minorile». Ma dopo le indagini della Finanza che ha scoperto labora-
tori clandestini anche in provincia, il segretario camerale Fabrizio
Schiavoni guarda vicino: «E’ un fenomeno da cui non siamo estranei, ma ancora sotto controllo. È
chiaro che il cercare il prezzo conveniente comporta anche una filiera di produzione che si regola di
conseguenza. Spesso chi ha meno
forza economia diventa categoria
debole e si accontenta di materiali
di scarsa qualità o contraffatti. Ma
è pericoloso e questa guida aiuterà
tutti a districarsi nelle compere». I
rappresentanti Adoc e Adiconsum
Luciano Zucca e Claudio Blasi hanno sottolineato come «sia meglio
spendere di più ma avere un capo
che risponde a tutti i requisiti di
provenienza e sicurezza». Oggi iniziano i saldi e la guida accompagnerà i consumatori anche negli
acquisti a prezzi ribassati.
PER LA CAMERA
DI COMMERCIO
LE TRE PARTITE
CHIAVE SONO
FIERA, SANITÀ
E MERCATI
ESTERI
poesia, per presentare il suo primo romanzo, «La vita in generale». Sempre domani, ma alle 19, il
cantautore Dente, assieme a Claudia Durastanti, giornalista e scrittrice, presenterà il suo romanzo
«Favole per bambini molto stanchi», edito da Bompiani. Lo stesso
Dente svestirà poi i panni dello
scrittore per indossare nuovamente quelli del cantante. Sarà lui infatti a chiudere la due giorni con
un concetto gratuito (fino a esaurimento posti) organizzato per le
21.30 al teatro Sanzio. Spazio anche per i bambini, con le letture
della biblioteca Lilliput fissate per
le 16 di domani alla Casa della poesia, e per il territorio.
An. Pe.
re a fare un fronte comune.
«L’idea di sentirsi una comunità
- aggiunge Drudi - andava rilanciata con determinazione, proprio con l’obiettivo di passare
dalle buone intenzioni alle azioni concrete. Come ente camerale, ci sentiamo impegnati in prima linea sul fronte dell’aggregazione regionale». Per Drudi la
strada delle sinergie non deve
disperdersi tra i meandri della
sanità, anzi, il presidente della
Camera di commercio sostiene
il progetto di un ospedale unico
per Pesaro e Fano e valuta positiva la scelta di Ceriscioli di tenere per sé la delega alla sanità:
«Vuol dire che la strada indicata
non può subire rallentamenti
nella logica della difesa dei campanili o dei piccoli interessi». In
ultimo sostiene il quartiere fieristico di Pesaro perché possa diventare una delle priorità dell’azione di governo regionale:
«Sono convinto che abbia tutte
le carte in regola per diventare
un polo di attrazione regionale,
un quartiere da mettere a disposizione dell’economia, un patrimonio della collettività (e non
solo quella pesarese) che va sostenuto perché rappresenta una
delle strategie di sostegno per le
nostre imprese e un patrimonio
che non è solo infrastrutturale».
Maurizio Marinucci.
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Stop a ombrellone selvaggio
Blitz all’alba della Capitaneria nella spiaggia libera di
Sottomonte contro ombrellone selvaggio.
Benelli a pag.41
Urbino e le città del libro, tra autori e fumettisti
LETTERATURA
Da Tito Faraci a Dente passando
per Marco Cassini. Così nasce il
primo festival letterario «Urbino e
le città del libro»: una due giorni,
oggi e domani, in cui tante case
editrici portano i propri autori ad
Urbino. Ci sarà la milanese Marcos y Marcos con Mariagiorgia Ulbar che inaugurerà la prima edizione con una reading fissata per
le 18 nella Casa della poesia. Doppia presenza per la romana Minimum fax che porta ad Urbino
Claudia Durastanti e Violetta Bellocchi entrambe impegnate nell'
incontro, sempre all'interno della
Casa della poesia, fissato per le 19.
Cassini, fondatore della Minimum
fax nel '94 e di Sur nel 2011, aprirà
invece i lavori della seconda giornata: guiderà un workshop gratuito, «Lavorare con i libri», che si
svolgerà dalle 9 alle 11.45 nelle sale
dell'Isia. Per Feltrinelli ci sarà invece Faraci uno dei più noti fumettisti italiani autore tra gli altri di
Dylan Dog, Topolino, Tex. Lui, domani alle 18, sarà nella Casa della
OGGI E DOMANI
LA PRIMA EDIZIONE
DEL FESTIVAL
TRA GLI OSPITI ANCHE
FARACI, DISEGNATORE
DI TEX E DYLAN DOG
ECONOMIA
Anni decisivi per la creazione di
una base per il rilancio, oppure
un viaggio senza fine verso i
giorni dell’oblio. Internazionalizzazione delle aziende, sanità
e quartiere fieristico, potrebbero essere i campi di battaglia sul
quale si giocheranno le sorti dell’economia di Pesaro. La regione Marche, secondo Alberto
Drudi, presidente della Camera
di commercio, si trova in una fase nella quale nessun tipo di
temporeggiamento può essere
preso in considerazione. L’ago
della bilancia può pendere solo
in due direzioni e solo le giuste
scelte possono tradursi in uno
slancio capace di fare decollare
la nostra economia. In una lettera al neoeletto presidente della
Regione, Luca Ceriscioli, Drudi
analizza gli obiettivi e prende in
considerazione quelle che dovrebbero essere le priorità. «Ceriscioli è persona pragmatica scrive - economia e lavoro saranno le priorità dell’azione di
governo sua e della sua giunta e,
per quanto riguarda la Camera
di commercio, posso dire che
troverà il massimo della disponibilità e dell’impegno». Drudi
raccoglie l’invito del governato-
Il blitz. Sequestri a Sottomonte
Truffe nel commercio, nasce
una guida per i consumatori
L’INIZIATIVA
Drudi si appella
a Ceriscioli
per costruire
il rilancio
Tex di Tito Faraci
-TRX IL:02/07/15
22:04-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 38 - 03/07/15-N:
38
Marche
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
BdM chiede 282 milioni
di danni agli ex vertici
e alla società di revisione
`Causa civile pendente al Tribunale di Ancona: citati in trentuno
Il legale Leonardi contro la Vigilanza: errore o dolo nei controlli?
IL CASO
JESI Banca Marche chiede i danni.
Cento milioni ad ex amministratori, ex sindaci, ex manager e altri
182 milioni alla società di revisione. Nell’atto di citazione sono descritte presunte responsabilità
per incagli milionari, come quello
del gruppo Lanari, emolumenti
d’oro e premi ai top manager,
compensi ragguardevoli al Cda.
Tutto da restituire. La causa civile
è stata avviata dai tre commissari
straordinari di Bdm davanti al Tribunale di Ancona, sezione per le
imprese. Prima udienza il 15 dicembre prossimo.
Nel calderone di pratiche c’è, ad
esempio, il caso Fortezza srl del
costruttore anconetano Pietro Lanari, importo 9 milioni, il fido «indebitamente erogato con delibera
del 23 maggio 2012 per effetto delle rassicurazioni del vice direttore
Vallesi, l’omesso controllo di presidente e sindaci, e su proposta del
direttore Bianconi, non è stato
rimborsato» di legge dell’atto che
riepiloga 37 posizioni e i «relativi
responsabili» con accanto le cifre
milionarie delle erogazioni concesse a clienti, poi diventati sofferenti, e gli emolumenti percepiti
dagli ex vertici. «Allo stato il danno complessivo non è inferiore a
280 milioni», si legge nel documento, ma anche per effetto di alte tasse insite delle cause, la banca
chiede «l’accertamento della responsabilità e la condanna a pagare una provvisionale di 100 milioni». Ecco i 31 citati in giudizio:
Massimo Bianconi, Claudio Dell’Aquila, Leonardo Cavicchia, Stefano Vallesi, Pier Franco Giorgi,
Michele Ambrosini, Lauro Costa,
Giuliano Bianchi, Bruno Brusciotti, Pio Bussolotto, Tonino Perini,
Aldo Birrozzi, Francesco Calai, Roberto Civalleri, Stefano Clementoni, Massimo Maria Cremona, Walter Darini, Eliseo Di Luca, Germano Ercoli, Marcello Gennari, Roberto Marcolin, Mario Volpini, gli
eredi di Dario Zini, nel frattempo
deceduto, Piero Valentini, Agostino Cesaroni, Franco D’Angelo, Michele Giannattasio, Marco Pierlu-
La sede centrale di Banca Marche a Jesi
DECRETI INGIUNTIVI
PER 4 MILIONI
LA BANCA
COMMISSARIATA
CHIEDE INDIETRO
I SOLDI DELLE MULTE
ca, Pietro Paccapelo, Massimo Felissimo e Alberto Landi. Il conto
presentato alla società di revisione PricewatherhouseCoopers spa
è di «182.512.017,06 euro per la
mancata rilevazione o denuncia
delle irregolarità» che «ha impedito l’emersione di segnali di allarme importanti» tali da far interventi la Banca d’Italia. Che è poi
l’altra faccia della medaglia. I difensori stanno affilando le armi
proprio sul versante della Vigilanza. «Gli ispettori, più volte, hanno
controllato i conti del banca - dice
l’avvocato Riccardo Leonardi, che
difende Dell’Aquila - se avessero
rilevato le irregolarità non saremmo arrivato a questo punto. Non
hanno visto per errore o non hanno voluto vedere per dolo? Valuteremo se chiamare in causa gli
ispettore dei Bankitalia».
Intanto Banca Marche ha avviato, sempre al Tribunale di Ancona, i decreti ingiuntivi, per obbligare gli ex vertici dell'istituto a pagare oltre 4 milioni di sanzioni
amministrative inflitte loro dalla
Banca d'Italia nel luglio 2014 per le
gravi irregolarità e violazioni accertate tra il 2012 e il 2013. Violazioni che portarono l'istituto di
credito al dissesto e al commissariamento. Lo scorso novembre
Banca Marche, nel sua qualità di
responsabile in solido, ha dovuto
corrispondere a Bankitalia l'intero importo delle multe. Gli interessati non hanno però provveduto a
versare quanto dovuto, «nonostante la disponibilità manifestata
a prendere in considerazione proposte di regolamento rateale del
debito» si legge nel ricorso. Quindi
i commissari straordinari di Banca Marche hanno deciso di ricorrere al Tribunale per ottenere la
restituzione delle somme anticipate.
Rosalba Emiliozzi
Intermodaria promuove
il porto di Ancona
piattaforma logistica
`«È l’asse privilegiato
tra il nord Europa
Balcani e Turchia»
MACROREGIONE
ANCONA Ancona e il suo porto. Il
ponte perfetto tra l'Europa occidentale e il Mediterraneo sudorientale. L’esame di costi e benefici
del trasporto intermodale per i
clienti del centro-nord Italia ha
promosso a pieni voti lo scalo dorico, che nel giro di un anno avrà anche ben 600metri di binari fino a
bordo banchina. È Ancona il varco
economicamente e logisticamente
più vantaggioso per il trasporto
ferroviario-marittimo tra l'Europa
occidentale e le regioni balcaniche, fino alla Turchia. A eleggerlo
tale è stato il convegno internazionale “Intermodaria”, ospitato ieri
nelle sale della Mole Vanvitelliana.
«Un confronto collaborativo sul tema del rapporto multimediale nell'
area Adriatico» ha detto Fabio Pigliapoco, segretario dell’Iniziativa
VERRÀ POTENZIATO
IL TRASPORTO
INTEGRATO FERROVIARIO
E MARITTIMO
ENTRO UN ANNO 600 METRI
DI BINARI IN PIÙ
La riunione di “Intermodaria”
Adriatico Ionica. Il capoluogo marchigiano, secondo l’analisi del progetto comunitario partito tre anni
fa per sostenere soluzioni di trasporto intermodale, rappresenta
un nodo di interesse strategico.
Tra i dati a supporto, c'è proprio
l'analisi delle movimentazioni del
porto: «Lo scalo ha una forte percentuale di consegne container nel
raggio di 120km, ma anche importanti direttrici per Germania, Francia, Grecia e Turchia - ha detto il
presidente dell'Autorità Portuale
dorica, Rodolfo Giampieri -. Se i
container in transito sono diretti
per la maggior parte nelle Marche
o in regioni limitrofe, camion e
trailer proseguono quasi sempre
per altri Paesi rappresentando una
buona potenzialità di mercato in
prospettiva di trasporto intermodale su treno. Sulla vitalità del porto bisognerà puntare quando parleremo di revisione delle Authotity».
BINARI
Il numero uno dell’Ap ha anche annunciato che «è in fase progettuale
avanzata la realizzazione di un fascio di binari da 600metri, che nel
giro di un anno arriverà a bordo
banchina». Posizione di vantaggio,
quella di Ancona, assicurata dalla
vicinanza alla circoscrizione territoriale medio adriatica (Marche,
Emilia Romagna, Toscana, Lazio e
Abruzzo), ma anche a quella del
Nord Europa. Il convegno “Intermodaria” coinvolge undici partner
di cinque Paesi. Vede in primo piano Ancona e le Marche con l'Autorità portuale, l' Interporto Marche
e la Regione. In rappresentanza di
quest'ultima è intervenuta l'assessore alle Infrastrutture Anna Casini, che proprio alla Mole ha sollecitato il completamento della piattaforma logistica porto-interporto-aeroporto. «È importante sviluppare politiche integrate che favoriscano in modo ecosostenibile i
flussi di merci e di persone attraverso connessioni tra nodi e piattaforme logistiche esistenti» ha detto l'assessore. Tra i presenti, anche
l'assessore comunale al porto Ida
Simonella: «È dal porto e della creazione di collegamenti rapidi verso l'entroterra, che si lega la
competitività di tutto il territorio e
si gioca la partita di Ancona e le
Marche in Europa».
G.Bo.
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-TRX IL:02/07/15
20:35-NOTE:
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-MSGR - 14 PESARO - 39 - 03/07/15-N:
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Marche
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Boldrini: ripartiamo dal modello Marche
`La presidente della Camera incontra oggi Ceriscioli in Regione
`«Puntando su innovazione e ricerca può rilanciare
«Bene la scelta di genere per la Giunta e l’impegno per l’economia» una formula che ha portato benessere, ma è andata in crisi»
L’INTERVISTA
La presidente della Camera Laura
Boldrini torna nelle Marche, la
sua regione, in visita ufficiale. Oggi pomeriggio incontrerà il neo
presidente Luca Ceriscioli, quindi
parteciperà a un’iniziativa di Confindustria Giovani Marche e domattina, al teatro la Fenice di Senigallia, parlerà di legalità con
Don Ciotti e Rosy Bindi.
Presidente un commento sulla
giunta regionale composta da
tre donne e tre uomini.
«È una bella soddisfazione incontrare un presidente che ha fatto
una scelta di rispetto di genere e
di sobrietà, visto che uno solo degli assessore è esterno. Nel suo discorso di insediamento, Ceriscioli
ha parlato degli elementi più importanti per il territorio: occupazione e rilancio dell'economia».
Come interpreta questa volontà
di rilancio?
«Con la necessità di ripartire da
un modello che ha portato benessere alla nostra regione, ma che
negli ultimi anni è andato in crisi.
Credo sia possibile ricominciare
con una certa ambizione, facendo
da apripista all'innovazione e alla
ricerca: in un territorio armonico
come il nostro è utile offrire una
chance a chi ha buone idee. Incoraggiando i giovani, soprattutto».
Luca Ceriscioli sarà il primo
presidente a far parte del Senato riformato. Cosa cambierà
con la riforma per le regioni e
per il paese?
«Intanto mette fine a un bicameralismo perfetto che ha mostrato
tutti i suoi limiti, dando centralità
alla Camera nell'iter legislativo. Il
Senato avrà competenze specifiche su alcune leggi relative al rapporti fra regioni e governo, per
esempio. Quindi avremo un Senato più ancorato alle autonomie locali».
Ieri alla Camera il presidente
«SODDISFAZIONE
PER LA SOBRIETÀ
DI UN GOVERNATORE
CHE HA NOMINATO
UN SOLO ASSESSORE
ESTERNO»
Cantone ha presentato la relazione sulla corruzione. Parlerà
di questo all'incontro di Senigallia?
«La corruzione è un tema centrale. I cittadini non si fidano più né
della politica né delle istituzioni.
Le persone provano disgusto per
chi si preoccupa illecitamente del
proprio patrimonio invece di lavorare alla soluzione dei problemi.
Ma è sbagliato e autoassolutorio
pensare che solo i politici sono dediti al malaffare, mentre il resto
della società è sana e cristallina.
Basta pensare alle recenti vicende
di consigli comunali, ospedali, cooperative, imprenditori, università, lo sport».
Quali strumenti adottare in politica per contrastare un malcostume diffuso?
«Serve un codice di condotta per i
deputati. Posso anticipare che
martedì prossimo ho convocato
la giunta per il regolamento della
Camera per un codice etico dei
parlamentari che paesi come la
Francia o gli Stati uniti hanno.
D'altra parte, l'anno prossimo, il
Consiglio d'Europa ci darà una valutazione in merito».
Che valore ha una figura come
quella di Don Ciotti, in tale contesto?
«È un uomo di riferimento nella
lotta alla mafia perché mette in atto la lezione di Falcone, convinto
che la mafia si combatte soprattutto colpendone i patrimoni. Gli
uffici di presidenza di Camera e
Senato hanno deciso di tagliare i
vitalizi anche agli ex parlamentari condannati in via definitiva per
reati molto gravi anche sulla spinta delle 500mila firme raccolte da
Libera e dal gruppo Abele».
Altro tema di cocente attualità è
l'immigrazione
«Il caso Grecia e l'immigrazione
sono due grandi sfide dell'Europa
di oggi: a partire da queste ci si deve confrontare per un progetto a
vantaggio dei cittadini e nel rispetto delle comuni radici culturali.
Austerità e migrazioni sono questioni speculari da affrontare al di
là dei confini nazionali ed europei. Quanto alla Grecia, non si
può continuare con una ricetta
che ha aggravato la salute del malato e che rischia di farlo morire,
bisogna cambiare».
Maria Manganaro
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La presidente della Camera Laura Boldrini
Vicepresidente, è braccio di ferro
tra il gruppo dei grillini e centrodestra
ASSETTI
Il consiglio regionale
ANCONA Braccio di ferro tra 5 Stelle
e centrodestra per la vicepresidenza del consiglio. Nel Pd invece fibrillazioni soprattutto tra i democrat maceratesi esclusi da tutti i
giochi. Macerata infatti sarà l'unica provincia non rappresentata
nei principali ruoli consiliari.
Ieri l'incontro dei 12 consiglieri
di minoranza organizzato da Carloni (Ap): 5 del M5S, 3 della Lega, 2
di Fi ed uno a testa per Fdi e Ap. I
grillini, come seconda forza consiliare, hanno indicato Maggi vicepresidente. Gli altri gruppi hanno
preso atto ma ribadito che la loro
priorità è quella di «ricostituire
l'area del centrodestra». E l'elezione del leghista Zaffiri potrebbe essere la prima prova di ricompattamento in aula. Lunedì altro incontro (martedì si vota), se la Lega accetterà di dare vita a una nuova fase politica di maggior dialogo con
FdI, Fi e Ap allora la vicepresidenza andrà a Zaffiri.
Busilacchi invece ieri sera ha
riunito il gruppo dei democrat. Il
consigliere anconetano indicato
come capogruppo, vice l'ascolano
Urbinati. Il pesarese Biancani e il
dorico Volpini saranno i presidenti rispettivamente delle commissioni Lavori Pubblici e Sanità, quella Lavoro andrà al fermano Giacinti. Restano in bilico solo i ruoli di
presidente della commissione Bilancio e la vicepresidenza del consiglio. Spettano a due pesaresi: il
confermato Traversini e la new en-
PD, INCARICHI
E FIBRILLAZIONI
MACERATA SARÀ
L’UNICA PROVINCIA
ESCLUSA DAI RUOLI
DI VERTICE IN AULA
-TRX IL:02/07/15
try Minardi. Il primo è favorito per
fare il vice di Mastrovincenzo, al
secondo dovrebbe andare la presidenza di commissione. Malumori
tra i maceratesi: unica provincia
che, alla fine, avrà un suolo ruolo
ossia l'assessorato di Sciapichetti.
Luca Fabbri
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NECROLOGIA
Il Presidente Antonio D’Amato, i
componenti del Consiglio Direttivo
e tutti i colleghi della Federazione
Nazionale dei Cavalieri del Lavoro,
profondamente rattristati, partecipano al dolore dei familiari per la
scomparsa del collega
Cavaliere del Lavoro
GIIUSEPPE GUZZINI
protagonista dello sviluppo nel
settore dell’industria della plastica e dell’innovazione dei complementi di arredo.
Roma, 2 luglio 2015
22:05-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 41 - 03/07/15-N:
41
Pesaro
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Blitz contro ombrellone selvaggio
`Rabbia tra i bagnanti e i turisti che alloggiano nei camping
A Sottomonte scatta all’alba l’operazione Free Beach
la Capitaneria sequestra numerosa attrezzatura da spiaggia Il comandante: «Quel tratto è libero e chiunque deve fruirne»
`
L’INTERVENTO
Sequestri e rabbia in spiaggia libera. L’operazione è scattata all’alba,
intorno alle 5 di mattina. Gli uomini della guardia costiera hanno sequestrato 112 ombrelloni, 86 strutture per fissare gli ombrelloni oltre a 29 sdraio e altri oggetti. È successo nella spiaggia libera di Sottomonte, all’insegna dell’operazione
Free Beach voluta dal comando
della Capitaneria di porto. Ma
quando i primi bagnanti sono arrivati e non hanno trovato più nulla
o vedevano portar vie le proprie
strutture è scattata la protesta. Tedeschi, olandesi, ma anche tanti
italiani ospiti dei vicini camping
Norina e Marinella. «Venite a far
promozione a Stoccarda e Monaco
per portarci nelle vostre spiagge e
poi succede questo» dicono imbufaliti alcuni tedeschi. Dal camping
Marinella si dicono «amareggiati e
delusi. Si parla di turismo, ma questa non è certo una bella pubblicità. Molti clienti stanno pensando
di andar via prima del previsto o di
non tornare nelle prossime settimane. Si fa tanto per portare gente
e ora che il tempo è buono e le
strutture sono quasi piene, succede questo. A luglio e agosto almeno si potrebbe chiudere un occhio.
I clienti erano molto arrabbiati».
IL SOPRALLUOGO
Tutto nasce da una segnalazione
di un Pesarese residente a Sottomonte che ha chiamato la Guardia
Costiera. «Abbiamo risposto a questa chiamata - spiega il comandante della Capitaneria di Porto Angelo Capuzzimato - abbiamo effettuato un sopralluogo la notte del 30
giugno. Effettivamente la spiaggia
libera era piena di ombrelloni,
sdraio e oggetti da mare posizionati in maniera permanente. Per questo ieri mattina siamo intervenuti.
La spiaggia libera deve essere a disposizione dei turisti e bagnanti e
ogni sera va restituita alla collettività».
La scelta di intervenire il 2 luglio si
presta a tante reazioni sul tema del
turismo, ma Capuzzimato spiega
con trasparenza il perché dell’operazione. «Lasciare il proprio ombrellone fisso in un punto dell’arenile è una prelazione, una prepotenza verso chi invece potrebbe arrivare e cercare uno spazio che dovrebbe essere disponibile e invece
LA SEGNALAZIONE
PARTITA DA UN RESIDENTE
CHE CONTESTAVA
LE SDRAIO E I PALI
LASCIATI DAI PROPRIETARI
PER OCCUPARE IL POSTO
non lo è. Non vogliamo certo distruggere il turismo, non è questo
il fine. Ma far capire che queste
aree libere sono di tutti, senza diritti acquisiti per aver lasciato una
sdraio o ombrellone. Del resto ci
sono anche concessioni vicine che
potrebbero utilizzare quegli spazi
e allargarsi ma c’è un piano spiagge che regola l’utilizzo dell’arenile».
Tutto è disciplinato dalle «Norme
sull’utilizzazione del litorale demaniale marittimo per finalità turistiche e ricreative» edite dal Comune
di Pesaro in data 29 maggio 2002, e
in particolare dispone il «divieto di
lasciare, nei tratti di spiaggia libera, oltre il tramonto del sole, tende,
ombrelloni e attrezzature da spiaggia, quali lettini, sdraio o sedie».
Per la Capitaneria «la norma trova
la sua ragione nel restituire la
spiaggia libera ogni mattina alla
collettività, impedendo la prepotenza di chi, impiantando il suo
ombrellone sulla spiaggia, pensa
di prenotarsi e mantenere quella
posizione per tutto il tempo desiderato». Dunque tutti materiali «irregolari».
La Guardia Costiera fa sapere che
«proseguono i controlli in mare e
sulla costa nell’ambito dell’operazione Mare sicuro fino al 13 settembre 2015, per verificare il rispetto
delle norme e per la sicurezza a tutela della vita umana in mare nonché garantire il pacifico e corretto
utilizzo».
Luigi Benelli
In via Rossini
Aiutiamo il canile
di Santa Veneranda
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Appuntamenti in centro
Flash mob e mostre, donne protagoniste
Donne protagoniste nel giorno
dalla Notte Rosa tra flash mob e
mostre. Si comincia oggi alle
18.30 con l’inaugurazione della
mostra fotografica ”Tratti”
nel Salone Nobile di
Palazzo Gradari. La
mostra (fino al 19
luglio) è a cura di
Diletta Ansuini, Maria
Viñolo Berenguel,
Federico Barattini, con
la collaborazione dell’Udi
(Unione Donne Italiane).
“Tratti” non è solo una mostra
fotografica, ma un più ampio
progetto di ricerca messo in atto
attraverso il lavoro collettivo di
15 donne che vivono nel nostro
territorio.
In serata alle 21 in piazzale
Collenuccio, dove Luca
Zingaretti terrà poco dopo la sua
rappresentazione per la Notte
Rosa, è in programma un flash
mob per sensibilizzare le
donne sull’importante
della prevenzione del
tumore al seno.
All’iniziativa
organizzata con il
Centro Coreografico di
Danza parteciperanno
60 donne tra cui le socie di
”Noi come prima” da sempre
impegnate in una battaglia
portata avanti su due livelli
paralleli: prima diffondendo la
cultura della prevenzione e dopo
come prova di una quotidianità
riconquistata nella qualità della
vita.
La Capitaneria porta via gli ombrelloni a Sottomonte
Hotel e locali stellati, il riscatto di Levante
L’INAUGURAZIONE
Un'altra stella brilla sul lungomare. Ed in particolare su quello
di Levante. Alle 5 stelle dell'hotel
Excelsior e alle 4 dell'Alexander
Museum, si aggiunge la decima,
ossia quella dello chef stellato
Stefano Ciotti che, insieme alla
compagna Giorgia Stocchi, ha
dato vita al ristorante Nostrano.
Al confine tra via Nazario Sauro
e piazzale delle Libertà, dove
una volta sorgeva lo storico Bristolino, ora sono i piatti del cuoco stellato Michelin a farla da padrone. L'inaugurazione l'altro
giorno, alla presenza praticamente di tutta la giunta. Dal sindaco Matteo Ricci, insieme alla
moglie, al suo vice Daniele Vimi-
ni. Dal neoeletto consigliere regionale Andrea Biancani fino a
Enzo Belloni e a due delle "donne
di Ricci" Sara Mengucci e Mila
Della Dora. Ciotti, ex chef del Vicolo di Santa Lucia e consulente
per "Urbino dei laghi", ha deliziato con alcuni assaggi della sua
cucina "nostrana" e di alta qualità. Perché i due termini non sono
affatto in contrapposizione. Anzi. "E' partito tutto durante una
cena con amici: stavo cucinando
un piatto nostrano utilizzando
vongole, canocchie e prodotti
del territorio ed allora mi sono
detto che il prossimo ristorante
che avrei aperto si sarebbe chiamato Nostrano - dice Ciotti - Perché la mia cucina è questa: nostrana. In questo locale reinterpreteremo con gusto e un pizzi-
co di inventiva i piatti classici
della cucina tradizionale marchigiana e romagnola ma anche delle altre zone d'Italia". E l'aria del
territorio si respira non appena
si entra nel locale. Il cui look è
stato curato dal "genio" di Brandina Marco Morosini. Un'altra
eccellenza "made in Pesaro".
"Dai tavoli, alle sedie fino alle
lampade: è stato tutto realizzato
Brindisi con il sindaco Ricci
DALLE CENERI
DEL BRISTOLINO
IL NOTO CHEF
CIOTTI RACCOGLIE
UNA NUOVA SFIDA
DELLA RISTORAZIONE
Notte Rosa, gli albergatori:
«Rispettare orari e divieti»
L’EVENTO
Notte rosa, ci siamo. Più di dieci
ore di festa, ma gli albergatori
chiedono di «rispettare gli orari
della musica e i limiti dei decibel».
Commercianti pronti per partire
con i saldi. Tutto è ormai pronto
per la Notte Rosa, che oggi per la
prima volta sbarca anche nelle
Marche, con Pesaro capofila, insieme a Fano, Tavullia, Marotta, Senigallia, Gradara. E Gabicce, dove
ieri c’è stato un simbolico taglio
del nastro sul Tavollo, insieme a
Cattolica, per testimoniare il legame nella kermesse tra Romagna e
Marche. Nel capoluogo verrà estesa la musica, per permettere ai lo-
Cento foto d'autore per
ammirare gli ospiti del canile
comunale di Santa Veneranda
e, chissà, innamorarsi di uno di
loro. Anche quest'anno la
sezione Oipa di Pesaro-Urbino
organizza la mostra fotografica
"Caninattesa" che si tiene fino a
domenica 5 luglio (orari
10-12.30; 17-22.30) presso la sala
di via Rossini situata al civico
numero 13. La mostra, giunta
alla sua sesta edizione, ha come
protagonisti indiscussi i cani
ospiti del canile comunale di
Santa Veneranda che potranno
essere ammirati in tutta la loro
bellezza in cento scatti d'autore
realizzati dalla fotografa e
volontaria Susanna Polzoni.
Verranno, inoltre, proiettati
alcuni video che daranno la
possibilità a tutti i visitatori di
scoprire in maniera più
approfondita gli ospiti del
canile. Un'occasione
imperdibile per conoscere
questi cani che sono ancora in
attesa di una famiglia capace di
regalargli finalmente una casa e
l'affetto che tanto desiderano.
In occasione dell'inaugurazione
della mostra, questo
pomeriggio alle 19.30, verrà
offerto ai visitatori un
gustosissimo aperitivo-buffet
vegan (ingresso libero). I fondi
raccolti saranno devoluti in
aiuto dei cani bisognosi e delle
attività in difesa degli animali
promosse dalla sezione
provinciale dell'Oipa.
cali di organizzare le feste, fino alle cinque di mattina in zona Porto,
Sottomonte e Baia Flaminia. Casse
accese fino alle due anche in viale
Trieste. «Gli orari vanno bene - afferma il presidente dell’Apa Fabrizio Oliva - ma auspichiamo che
vengano rispettati, e non si vada
oltre, anche per quanto riguarda
le emissioni di decibel». Non si potrà vendere in alcun mondo bevande in bicchieri o bottiglie di vetro, o portarle da casa, pena multe
fino a 500 euro. I controlli dei vigili urbani saranno rafforzati, insieme a quelli delle altre forze dell’ordine, per garantire divertimento
in sicurezza, ma anche per evitare
problemi di traffico e circolazione. Il Comune invita i partecipanti
alla festa a non raggiungere zona
mare e centro in auto, ma di lasciare il mezzo nel parcheggio scambiatore del San Decenzio e salire
sulla navette, potenziate con corse
ogni 30 minuti. Ma soprattutto,
l’auspicio è quello che i pesaresi
utilizzino la bici per spostarsi questa sera. Dopo la richiesta delle associazioni di categoria e dell’amministrazione, l’inizio dei saldi è
stato anticipato dalla Regione e
scatterà già da questa mattina, andando poi ad incrociarsi, nelle ore
serali, con la Notte rosa.
VIA AI SALDI
«Crediamo che lo shopping si svilupperà soprattutto in mattinata dice il segretario comunale della
Il simbolico taglio del nastro a Gabicce per la Notte Rosa
Confcommercio Davide Ippaso difficile che di sera i partecipanti
della Notte Rosa, girino con le borse degli acquisti. Magari lo farà chi
andrà in centro o al mare appositamente per i saldi. In ogni caso,
auspichiamo che i negozi restino
aperti e che questo evento contribuisca a dare un po’ di ossigeno
sotto il profilo economico agli
IERI IL SIMBOLICO
TAGLIO DEL NASTRO
AL CONFINE TRA GABICCE
E CATTOLICA A SEGNARE
IL LEGAME TRA I VARI
CENTRI DELLA RIVIERA
-TRX IL:02/07/15
da artigiani della zona - continua
Ciotti - Ho scelto Pesaro perché
mi piace come città e ci siamo innamorati del centro e del lungomare: tra noi un incastro magico". L'offerta del lungomare di
Levante, che ha sempre sofferto
della rivalità con il più vivace Ponente, è migliorata a vista d'occhio negli ultimi anni. Non solo
Nostrano, l'Exlcesior e l'Alexander ma anche il comitato degli
operatori di via Sauro con iniziative ed eventi per l’estate. Ma ora
gli imprenditori guardano all’Amministrazioni. La zona necessità di un restyling sia negli
arredi che nell'illuminazione: gli
operatori la propria parte l'hanno fatta ora tocca al Comune.
Lu.Fa.
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esercenti, che ne hanno bisogno».
Il rosa illuminerà i principali monumenti della città, anche se qualcuno ha notato che per le vie della
città ci sono pochi addobbi rosa, a
differenza delle vicine località romagnole. Dalle 16.30, ogni mezz'
ora, partiranno due eventi. Appuntamenti centrali saranno lo
spettacolo culturale di Luca Zingaretti, che leggerà La Sirena dal Lighea di Tomasi di Lampedusa,
con musica dal vivo di Fabio Ceccarelli (22.30, piazzale Collenuccio). E il concerto dei Camillas
(22.30), che anticiperà in piazzale
della Libertà i fuochi d'artificio di
mezzanotte, in contemporanea
con le altre località della riviera romagnola e marchigiana. In programma, tra le varie iniziative, anche il Gran concerto per fiati e
campanelli di biciclette (21) diretto da Marco Mencoboni in piazza
del Popolo. Si chiude all’alba con il
concerto di Mario Mariani nella
spiaggia libera di Fosso Sejore.
T.D.
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22:04-NOTE:
-MSGR - 14 PESARO - 42 - 03/07/15-N:
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Pesaro Urbino
Venerdì 3 Luglio 2015
www.ilmessaggero.it
Gambini racconta
la cena con Silvio
e stempera gli animi
Urbino
Arriva l’autobus
per i turisti
Il sindaco di Urbino: «Le forze di centrodestra unite
possono competere con quelle del centrosinistra»
`
IL CASO
Gambini fa un passo verso il centrodestra. Con Berlusconi ad Arcore sono state gettate le basi per
la rinascita di una forza opposta
al Partito democratico di Renzi
sul territorio regionale. Il sindaco però dovrà guardarsi dalle insidie in casa con i Verdi in bilico
sulla decisione da prendere per
l'elezione di Elisabetta Foschi a
presidente del Consiglio e con
Francesca Crespini, sua attuale
vicesindaco, che pur sapendo
dell'incontro con Berlusconi, rimarca: "Io non ci sono andata".
Insomma la temperatura è alta a
Gambini non getta acqua sul fuoco. "Eravamo a Milano con Vittorio Sgarbi, Elisabetta Foschi e altri amministratori del centro Italia", spiega il sindaco di Urbino.
"Abbiamo ricevuto l'invito di Silvio Berlusconi e lo abbiamo accettato. C'era il sindaco di Peru-
MA CON I VERDI
È ANCORA POLEMICA
LA VICE CRESPINI
RIMARCA: «NON C’ERO»
E OGGI IN CONSIGLIO
SI ELEGGE IL PRESIDENTE
gia, quello di Arezzo e tutti quegli amministratori che hanno
battuto il Pd nei propri territori.
Durante la cena abbiamo parlato delle prospettive del centro
Italia. Abbiamo discusso della
mancanza di collegamenti nei
nostri territori, della mancanza
della Fano-Grosseto".
LA SERATA AD ARCORE
Ma durante la serata le chiacchiere sono presto scivolate sullo stato attuale del centrodestra
tra Marche, Umbria e Toscana.
"Abbiamo analizzato gli errori
fatti durante le elezioni- racconta-. Unite, le forze di centrodestra, possono competere con
quelle di centrosinistra ma non
in questo modo disorganizzato.
Quindi si è anche parlato di ricompattare le forze". Proprio
questo è per Gambini "un progetto su cui mi voglio impegnare".
Partito un anno fa sottolineando
la sua appartenenza alla sinistra
per ideali, oggi Gambini spiega
che lui dall'ambiente di centrosinistra era "già fuori. Non condivido più la governance di questo
Paese- sottolinea- non mi piace
la politica fatta sulle provincie
con Stato, Regione e comuni
scollegati. Poi sulla politica internazionale Berlusconi ha una visione più compiuta". Ora il sindaco di Urbino cercherà alleati nel
La Provincia querela
il deputato Cecconi
BRACCIO DI FERRO
Viale Gramsci querela il grillino
Cecconi (nella foto). Il direttore
generale della Provincia, Marco
Domenicucci, ha infatti annunciato che l'amministrazione sporgerà querela contro il deputato
del Movimento 5 Stelle che nell'
ultimo periodo, a più riprese, ha
attaccato amministratori e dirigenti dell'ente, per presunte irregolarità nei bilanci degli anni
scorsi. La risposta della Provincia
non si è fatta attendere. «Quereleremo Cecconi per calunnia, diffamazione e qualsiasi altro reato la
Procura della Repubblica individuerà nella condotta dello stesso
- spiega Domenicucci - che è fortemente lesiva dell'immagine ed
operato dell'ente, degli amministratori passati e presenti e dei dirigenti». Poi entrando nel merito.
«Non è più possibile tollerare accuse infondate di Cecconi sulla
stampa riguardo alla creazione di
Valore Immobiliare, ai bilanci e
alla situazione economica dell'ente - continua il direttore generale
- Non si può continuare tutti i
giorni a dire il falso senza neanche sapere di cosa si parla». Il direttore dell'ente spiega come la
costituzione della società Valore
Immobiliare si svolse «con la
massima trasparenza, sulla base
della normativa vigente all'epoca
e con il parere favorevole dei revisori dei conti». Fatto sta che poi la
magistratura contabile ha sanzionato la Provincia. «Che poi la Corte dei Conti - aggiunge - abbia valutato a posteriori l'applicazione
della norma in modo diverso, indicando che una somma doveva
essere inserita in una specifica
parte del bilancio anziché in un'
altra, è cosa ben diversa dall'affermare, come fa l'onorevole Cecconi, che si sia voluto falsificare i bi-
lanci dell'ente. Sono accuse gravi
che non possiamo accettare».
IL DIRIGENTE
Lo stesso Domenicucci poi si difende dalle critiche mosse dal
parlamentare penta stellato in
merito al ruolo di dirigente
part-time che ricopre in Comune
a Pesaro. «Vorrei ricordare a Cecconi - dice Domenicucci - che da
sei anni svolgo il ruolo di direttore generale e non più di ragioniere capo, ruolo esercitato da altro
dirigente che ha la mia stima.
Quanto al mio incarico al Comune di Pesaro, voglio chiarire che è
a termine e che non comporta alcun tipo di vantaggio né economico né di carriera, essendo stato
chiamato per un periodo transitorio in attesa dell'arrivo di un altro
dirigente a tempo pieno. Il mio incarico in Comune cesserà il 30 luglio, per poi riprendere a tempo
pieno l'attività in Provincia».
Lu.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL DIRETTORE GENERALE
DOMENICUCCI REAGISCE
ALLE ACCUSE LANCIATE
DAL PARLAMENTARE
PENTASTELLATO
SUGLI ULTIMI BILANCI
territorio. Uno potrebbe essere
Giorgio Mochi: "Serve una strategia per stare insieme, per tessere
una rete che può coinvolgere tutti. Non servono individualismi.
Abbiamo bisogno della squadra". Sulla cena di lunedì è intervenuta anche Francesca Crespini: "Non è andato a Milano per
Forza Italia- fa muro il vicesindaco-. Mi aveva anche chiesto di andare ma non l'ho fatto. Io comunque mi sono allontanata dal Pd
non certo per andare a destra. In
un discorso di centrodestra io
non ci sto". I problemi per Gambini arrivano anche per l'elezione, odierna (alle 17 in sala Serpieri), del presidente del Consiglio.
Non sono scontati colpi di scena
con i Verdi ieri in riunione per
decidere come comportarsi. Non
solo: Gambini dovrà stare attento anche a Vittorio Sgarbi. È possibile infatti anche un addio alla
giunta da parte del noto critico
che, candidato a Milano per la
corsa a Palazzo Marino, potrebbe nel prossimo futuro lasciare
l'esecutivo urbinate: "Spero che
rimanga per il suo lavoro ma anche se andrà via rimarrà sempre
legato a questa città indipendentemente dal suo ruolo istituzionale". Su questo la visione di sindaco e vice converge.
Andrea Perini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gambini con Berlusconi nella foto pubblicata dal Pd su Facebook
Borgo Mercatale, piazza della
Repubblica, il monumento a
Raffaello, Porta Santa Lucia
sono solo alcuni dei punti
caratteristici di Urbino, che
saranno attraversati da un bus
scoperto di dimensioni
contenute di Ami, in funzione
da oggi fino all'ultima
settimana di agosto. La linea
interessata sarà la 30, ogni
giorno dalle 9 alle 19, con
cadenza di ogni 20 minuti. Il
servizio non prevede alcun
costo aggiuntivo rispetto al
prezzo del biglietto urbano.
«Consideriamo il bus plen air di
grande importanza - ha
spiegato il sindaco Maurizio
Gambini - perchè è un servizio
che va ad aggiungersi all'offerta
per i turisti ma anche per i
residenti con la possibilità di
vedere Urbino in un'ottica
completamente nuova».
Rischia di annegare, salvato turista
GABICCE
Faceva il bagno all’interno delle
scogliere, ha sentito una fitta e
ha rischiato di annegare: per
fortuna è stato salvato grazie alla rapidità di intervento e alla sinergia tra le forze del soccorso.
Ora è in prognosi riservata al
Torrette di Ancona. Il bagnante
soccorso è un turista 66enne di
Brescia, colpito da un malore a
Gabicce Mare. E’ successo ieri
mattina alle 11,30. E’ stata allertata la Sala Operativa della
Guardia Costiera di Pesaro da
una segnalazione telefonica relativa ad un possibile annegamento nello stabilimento balneare Bagni n˚ 4 di Gabicce Mare. Sul posto sono intervenuti i
ESEC. IMM. 14/2010 Rif. RGE
CAGLI - VIA RAFFAELLO SANZIO, 35 - APPARTAMENTO in zona
residenziale costituito da un ingresso-corridoio, una cucina, sala da pranzo,
soggiorno, tre camere da letto, due bagni, due terrazzi; ampio locale
ripostiglio al piano sottotetto; un garage ed un ripostiglio al PT. Distinto al
catasto fabbricati del comune di Cagli, foglio 151, part. 2563, sub 4, cat A/2,
cl. 3, vani 6.5 e rend. catastale 537,12€. Prezzo base Euro 146.000,00.
Vendita senza incanto c/o Studio Dott.ssa Magrini Urbino Via Bocca Trabaria
Sud n.43 in data 24/09/15 ore 10:15. Eventuale vendita con incanto in
data 16/03/16 ore 10:15. G.E. Dott. Egidio de Leone. Professionista
Delegato alla vendita Dott.ssa Maura Magrini tel. 0722322797. Rif. RGE
14/2010 URB246827 Informazioni su sito Internet www.tribunaleurbino.it
– www.astalegale.net - www.asteimmobili.it – www.publicomonline.it www.
portaleaste.it (A cura di Astalegale.net S.p.A. tel 075/5005080).
Militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Gabicce Mare, due assistenti Bagnanti della Società
Nemo Lifeguard e il personale
sanitario del Servizio 118. I medici hanno subito effettuato i massaggi cardiaci necessari per la
rianimazione. L’uomo aveva
perso conoscenza. Attimi di paura fino all’arrivo dell’Eliambu-
Il soccorso a Gabicce
lanza da Ancona. Il paziente è
stato stabilizzato e portato al
pronto Soccorso dell’ospedale
di Pesaro per sottoporlo ad ulteriori accertamenti.Paolo Bratti
della Nemo Lifeguard racconta
quegli attimi: «A bordo della
moto d’acqua attrezzata siamo
arrivati sul posto in pochi secondi con defibrillatore e zaino di
soccorso. Siamo rimasti in comunicazione con la Centrale 118
di Pesaro Soccorso in attesa dell’ambulanza, mentre continuavamo a supportare le funzioni
vitali del paziente comunicando
in tempo reale i parametri vitali
in centrale. Dopo aver fatto evacuare l’area da lettini e ombrelloni abbiamo creato uno spazio
per l’atterraggio dell’elicottero
118».
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FALL. Rif. 12/2010
MONDAVIO - VIA RAFFAELLO SANZIO - INTERA PROPRIETÀ SU
APPEZZAMENTO DI TERRENO ubicato nella prima periferia del centro di
Mondavio, qualità seminativo alborato, sup. mq. 868, sul quale insiste una
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Davide Storti. Curatore Fallimentare Avv. Nicoletta Barbieri tel. 0721/64037.
Rif. FALL 12/2010 Informazioni su sito Internet www.tribunale.pesaro.
giustizia.it www.astalegale.net - www.asteimmobili.it - www.portaleaste.it www.publicomonline.it (Astalegale.net S.p.A. tel 075/5005080). PSR259812
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43
Fano
IL SEGRETARIO BACCHIOCCHI
DI “APRIAMO IL CENTRO”:
«CI SIAMO ACCOLLATI
UN IMPEGNO ENORME,
ORA DOVREMO DECIDERE
SE PROSEGUIRE O FERMARCI»
Venerdì 3 Luglio 2015
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“Topi” d’auto informatici
ora rubano con lo scanner
`La polizia sorprende
due giovani impegnati
a disattivare antifurti
VIALE BUOZZI
Arriva la Notte dei saldi
Negozianti al test dei saldi
pronti a rompere il Comitato
`La festa delle svendite
che segue la Notte Rosa
sarà il banco di prova
GLI EVENTI
La Notte dei saldi porterà consiglio
agli operatori commerciali del comitato Apriamo il centro, che stanno valutando se rompere le righe
dopo alcuni anni di attività. Fine o
prosieguo dell'esperienza associativa dipenderanno dall'esito dell'
evento in programma domani sera
a Fano, trasformatosi nel naturale
seguito della Notte Rosa. Coincide
nella sostanza il duplice cartellone
delle iniziative organizzate da
Apriamo il centro, che dissemineranno di musica, intrattenimenti
vari e stand gastronomici le strade
e le piazze della città storica, sia
durante la Notte Rosa (stasera da
Comacchio a Senigallia) sia durante la successiva Notte dei saldi.
«Abbiamo deciso di contribuire alla buona riuscita di entrambe le
manifestazioni, a cominciare dagli
allestimenti esterni dei negozi, che
in numerosi casi esporranno bancarelle», ha specificato ieri Filippo
Bacchiocchi, il segretario del comi-
tato, illustrando poi il programma.
Per quanto riguarda la Notte Rosa,
il concerto dei Rinoceronti in piazza centrale è stato inserito nel cartellone principale degli appuntamenti, ma è prevista musica anche
in via Cavour (i Senso unico), zona
di San Paterniano, via Bovio, piazza Amiani, dove ci sarà un aperitivo, porta Giulia e via Giorgi (in
questi due casi si mangerà), chiostro di Sant'Agostino, piazze Costa
e Avveduti. Queste stesse iniziative
collaterali saranno confermate domani per la Notte dei saldi, fatta eccezione per il concerto dei Rinoceronti, che sarà sostituito dal saggio
di Diamond Boy, scuola di canto. A
seguire, fino all'1.30, le musiche
del deejay Tomas. Artisti di strada
per vivacizzare tutte le zone del
centro storico: un singolare accostamento estivo in via Montevecchio (Babbo Natale e le sue renne)
inoltre trampolieri itineranti, la
Compagnia dei mercanti in piazza
Costanzi, Elix e zio Mangiafuoco
in via Cavour, Pagliaccio Carbone
in piazza Amiani. Piazza Costa sarà chiusa al traffico, rimarranno
invece aperte le vie Nolfi, Montevecchio e Serravalle.
SHOPPING
L'inizio dei saldi estivi è stato anti-
Tombaccia
La Festa del Fritto
tra musica e golosità
Torna a Tombaccia la Festa del
Fritto organizzata
dall’associazione “Quei dla dal
fium” nei giardini di via
Tombaccia, giunta alla sesta
edizione e inserita quest’anno
nella Notte rosa con un
programma più ricco. Alle
20.30 festa anni ‘60/’70. Presenti
anche i bikers del Vespa Club
fanese e cinquanta ospiti di
Rastatt. Alle 21 l’orchestra la
“Terza Idea”. Domani alle 21
l’esibizione di Maria Luna
Cattalani vincitrice di Sanremo
Junior insieme alla musica di
Rosy Velasco. Domenica alle 10
gara podistica di Fano Corre,
alle 21 scuola di ballo di Joselito.
cipato alla giornata odierna per
contribuire alla buona riuscita della Notte Rosa, ma Apriamo il centro ha confermato la festa degli acquisti scontati alla data originaria
del 4 luglio, domani. «Ci siamo accollati un impegno enorme - ha
proseguito Filippo Bacchiocchi per organizzare una serata molto
attesa dagli operatori commerciali
della città storica, ma adesso è arrivato il momento di ragionare se sia
il caso di andare avanti o di fermarsi». Sulla decisione finale inciderà
la riuscita della Notte dei saldi. Pesa soprattutto il difficile momento
economico che prosciuga le risorse per le iniziative. Forse il comitato si sarebbe atteso più generosità
da parte del Comune. Amarezza,
infine, verso l’associazione Confcommercio, che secondo Bacchiocchi non è stata amica: «Vorremmo essere una buona spalla, finora abbiamo invece trovato un
muro e ce ne dispiacciamo. Io stesso sono stato giudicato una sorta
di mela marcia come ricompensa
per essermi dato da fare a favore
della categoria. Il vertice pesarese
di Confcommercio ci ha capito,
non altrettanto si può dire del livello fanese».
Osvaldo Scatassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
I soliti ignoti si modernizzano e
girano con gli scanner per disattivare i sistemi antifurto delle auto.
Le loro preferite sembrerebbero
appartenere al gruppo Volkswagen (quindi anche Audi, Seat e
Skoda), perché l'apparecchiatura
elettronica sequestrata a due
trentenni serbi, ieri notte alle 2 in
viale Buozzi, era tarata proprio
sulle difese passive adottate da
questi marchi. Non si è trattato di
duplice arresto in flagranza come nel famoso film di Mario Monicelli (I soliti ignoti), ma di una
duplice denuncia per porto ingiustificato di attrezzi atti allo scasso. Il vice questore aggiunto Simone Pineschi ritiene che l'intervento della Volante abbia prevenuto possibili furti in zona. Il personale del commissariato ha notato i due uomini su una Bmw, e
ha deciso che la loro presenza a
quell'ora meritasse degli approfondimenti. Fermata l'auto, gli
agenti della Volante hanno scoperto che i due giovani slavi viaggiavano con strumenti sospetti:
cacciaviti, attrezzi di ferramenta
e soprattutto uno scanner in gra-
do di neutralizzare i sistemi antifurto delle auto e due pompe manuali per l’apertura delle portiere. Le pompe vengono infilate generalmente tra la guarnizione e
l'angolare dello sportello chiuso
dell'auto; gonfiandole lo sportello si piega lievemente lasciando
una fessura che consente di infilare una linguetta in metallo, con
la quale è possibile aprire la maniglia interna della portiera. Infine, collegando lo scanner alle
prese della centralina, viene rilevato il codice segreto della chiave
di avviamento del motore. "Utilizzando tutta l'attrezzatura a loro
disposizione, i due trentenni serbi sarebbero potuti entrare con
una certa facilità dentro a una
vettura del gruppo tedesco, per
poi metterla in moto senza troppi
problemi", ha specificato il vice
questore aggiunto Pineschi.
L’attrezzatura
sequestrata
«La giunta vuole far cassa
multando gli automobilisti»
LA TUA FANO
La giunta comunale "sta facendo
cassa" con le sanzioni stradali e
la lista civica La tua Fano, all'opposizione, l'accusa di spingere la
polizia municipale a un "accanimento inaudito sui fanesi e sui
rari turisti che si fermano nella
nostra città, senza un minimo di
tolleranza". L'aumento dell'incasso da contravvenzioni, circa
400.000 euro in più rispetto all'
anno scorso, è stato contestato
dalle minoranze consiliari durante il recente dibattito sul bilancio comunale 2015. Si è trattato di una tra le scelte più criticate
insieme con il maggiore prelievo
dalle due Aset, a sua volta disposto per far tornare i conti in un
quadro di minori entrate e di minori trasferimenti. "Una giunta
immobile, fantasma - commenta
Francesca Cecchini, segretario
de La tua Fano - genera disagi e
malcontento ogni volta che tenta
di dare qualche segnale: iniziata
la stagione estiva, i fanesi si trovano di fronte a uno spettacolo
davvero sconcertante. La giunta
che si vanta di non aver aumentato le tasse ai cittadini, avendole
già portate al massimo, sta facendo cassa con le contravvenzioni".
Questa mancanza di tolleranza
provocherebbe "problemi anche
agli esercenti del centro storico e
della zona mare, che combattono ogni giorno contro le difficoltà provocate dalla crisi" e non
gradiscono che i clienti siano allontanati dalla paura di sanzioni.
Confesercenti: «Un patto per gli affitti dei negozi»
IL CALMIERE
Un patto sugli affitti delle attività commerciali a Fano, con reciproci vantaggi sia per i proprietari dei locali sia per le imprese.
La proposta dell'associazione
Confesercenti rilancia un analogo accordo già siglato a Pesaro
e chiede all'Amministrazione
comunale di essere il punto di
riferimento per le parti interessate.
"Gli affitti calmierati - spiega Tiziano Pettinelli, direttore di
Confesercenti a Fano - sarebbero concessi a commercianti e
artigiani in cambio di sgravi fiscali per i proprietari. Nella nostra città i locali sfitti sono sempre più numerosi e gli operatori
ancora in attività pagano canoni insostenibili, se rapportati al-
le difficoltà economiche, e spropositati rispetto all'effettiva rendita che oggi hanno gli immobili commerciali. Per queste ragioni proponiamo il patto sugli
affitti con l'intervento del Comune".
Si tratterebbe, prosegue Pettinelli, di "regolamentare e contenere gli affitti sulla base di un
preciso tariffario", in cambio i
proprietari di immobili otterrebbero "sgravi fiscali come ad
esempio la riduzione dell'Imu".
Confesercenti ha già provato a
sondare il terreno, Pettinelli sostiene infatti che sia il Comune
sia le associazioni del commercio e dell'artigianato "abbiamo
già risposto in modo positivo".
La speranza è dunque che la disponibilità di principio "si traduca a breve in un provvedimento concreto e che il Comu-
Il centro
di Fano
ne già da ora preveda un impegno economico da inserire nel
bilancio".
Pettinelli sostiene che gli affitti
calmierati contribuirebbero "a
rendere più attrattiva la nostra
città in termini turistici ed economici", perché i negozi sfitti
non sono un bel vedere. Il patto
sugli affitti potrebbe arrestare
la tendenza alla desertificazione di alcune zone, incentivando
"l'apertura di nuove attività sia
in centro storico sia nei quartieri".
I proprietari di immobili, inoltre, sarebbero "in parte sollevati dalle spese di gestione" e benefici ne deriverebbero anche
ai fanesi: "Una città viva e piena
di negozi è molto più sicura e vivibile".
O.S.
.© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Giorno & Notte Estate
A sinistra Zingaretti,
Mariani e sotto i Camillas,
tra i protagonisti
della Notte Rosa
Non solo spettacoli
stasera a Pesaro
ma anche cultura,
incontri,
mostre
e tanti giochi
Il Capodanno
dell’estate
Le foto di moda
di De Antonis
ai Musei civici
e all’Excelsior
Da stasera ben 170 chilometri di divertimento uniranno Romagna e Marche
A Pesaro concerti e appuntamenti culturali, a Fano il San Costanzo Show
Da Zingaretti ai Camillas
la notte è sempre più Rosa
L’EVENTO/1
L
a notte si tingerà di rosa lungo tutta la Riviera. In unica
soluzione di continuità,
Marche e Romagna non
avranno confini per 170 chilometri di divertimento,
comprendendo Gabicce, Gradara, Pesaro, Fano, Marotta e Senigallia. Questa notte per la prima
volta si infrangeranno idealmente anche barriere culturali e campanilismi tra due province (quella di Pesaro e Urbino e Rimini),
che hanno spesso guerreggiato
in passato sul fronte dell'ospitalità e dell'intrattenimento. Tanti
gli appuntamenti in programma.
IL PROGRAMMA
A Pesaro Luca Zingaretti inaugura il suo PesaroDocFest, il Festival sul documentario. Alle
22.30 in piazzale Collenuccio l'attore e direttore artistico della
mostra dedicata ai docufilm leggerà «La Sirena» dal racconto Lighea di Giuseppe Tomasi da
Lampedusa. Alle stessa ora a poche centinaia di metri, sul palco
di Piazzale della Liberta, esibi-
zione dei Camillas. L'ormai celebre duo pesarese, protagonista
di Italians Got Talent, proporrà
il suo originale repertorio fino alle 24. Quella sarà anche l'ora dello spettacolo pirotecnico nello
stesso piazzale delle Libertà. In
realtà la Notte rosa prevede, tanti altri appuntamenti. Al Palasport di viale dei Partigiani, il Festival Ballando, Ballando con le
finali nazionali del Concorso di
ballo. Da mezzanotte fino alle 2
in largo Aldo Moro, «Babel on
the Roof», discoteca anni ’70-’80
sul tetto della Farmacia Mari.
Precederà questi appuntamenti,
alle 21, in piazza del Popolo, il
Concerto per campanelli di bicicletta. Alle 0.30, alla Chiesa dell'
Annunziata, «A tutto coro!» da
Rossini a Piazzolla, da Verdi ai
Radiohead, concerto con il Coro
San Carlo di Pesaro. Alle 18 alle
19 e alle 20 i sassofonisti del Rossini Street Friends si esibiranno in un concerto "vagante" sistemati sul trenino turistico di Pesaro. E poi numerosissimi gli appuntamenti culturali. Chiuderà
la Notte rosa il concerto all'alba
(ore 5), del pianista Mario Mariani sulla spiaggia libera di Fosso Sejore.
Al Grà
Cristiano dei Negrita
incanta alla batteria
PESARO Al Grà di Palazzo Gradari, stasera per la Notte rosa
attesissimo concerto dei
Radiottanta che alle 23.45 si
esibiranno in un concerto dal
sapore retrò, con Cristiano
Dalla Pellegrina dei Negrita alla
batteria. Domani per
l’aperitivo un duo d’eccezione:
ai piatti ci saranno
Ale&Andrea dei Soviet Soviet,
band new-wave/post-punk che,
con tre album all’attivo, da
Pesaro ha portato la sua musica
in tutta Europa. Domenica dalle
21 il dj set di Tommy
Volumetricavision e party di
chiusura del Pesaro Doc Fest.
A Fano alle ore 21.30 all'Anfiteatro Rastatt, La Notte della Risata spettacolo comico del San Costanzo Show. Alle 21 nella Corte
di Sant'Arcangelo "Musica a Corte" con l'Orchestra Sinfonica
Rossini. Alle ore 22 in piazza XX
Settembre, concerto dei Rinoceronti e alle 24 l'immancabile
spettacolo pirotecnico al Lido. A
Gradara alle ore 21,15 nel Cortile
d'onore della Rocca, i suggestivi
Carmina Burana di Carl Orff con
il Coro Lirico della Regina di Cattolica. A Mondolfo-Marotta, Villa Valentina, Jazz in Rosa con la
Aldemaro Moltedo Band. Sul
lungomare sud di Marotta dalle
22 fino a notte inoltra tata Rock
'n Rosa, concerti "live" di musica
rock. Special guest Pino Scotto.
Dalle 23 alle 0,30 live band con
Musical Flowers (con Franco
Malgioglio). Dalle 0.30 alle 2 Pino Scotto con "Vuoti di memoria
tour". Fino a tardi live band con
gli Extraslim. A Gabicce Mare
dalle ore 20.30 in Piazza Giardini Unità racconti magici per i più
piccoli. Dalle 21 «Magica avventura», rassegna di artisti di strada. Dalle 22.15 balli di gruppo.
Claudio Salvi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A Senigallia canta Barbarossa
L’EVENTO/2
SENIGALLIA La spiaggia di velluto si
tinge di rosa, questa è di scena il
Capodanno d'estate. Per la prima
volta l'area pedonale di via Cardcci sarà addobbata di rosa e alle 19
riflettori puntati sul "Pink Flut", il
brindisi che dà ufficialmente il via
all'evento, Dalle 19,30 ad animare
la via sarà "Mr. French e la Giotonda", performance degli artisti Luca Ardenghi e Alessandra Barison. L'esibizione vede Ardenghi
nei panni di Mr. French, uno sposo alla ricerca della sua sposa tra
il pubblico. Al Bar Ponente Monnabeach appuntamento con il
concerto dei The Climbars, mentre al Mascalzone dalle 22 prende
il via il "Notte Rosa Party anni
'90", fino alle 4 del mattino. L'Ac-
quapazza festeggia la prima edizione della Notte rosa con una serata a base di "Crudo&Bollicine".
La cena sarà animata da un accompagnamento musicale. Si farà festa anche nella gran parte degli stabilimenti balneari dove gli
operatori hanno organizzato grigliate sulla spiaggia e feste con
musica. Alle 18 si parte anche ai
Bagni '77 con il "Suntastik Party",
dalle 22 lo stabilimento balneare
si trasforma in una discoteca a
cielo aperto con la musica del Dj
set Wodk a Tronic. Si festeggia anche sulla terrazza del Club Nautico dove dalle 21 va in scena il "Pink
Party". La prima Notte rosa della
spiaggia di velluto sarà un evento
nell'evento: la concomitanza il Caterraduno rappresenta un valore
aggiunto che consente a Senigallia di porsi come punto di riferi-
mento non solo a livello regionale, ma anche dell'intera costa
adriatica. Anche nella giornata di
oggi confermato il programma
con le dirette quotidiane da piazza Roma, alle 12 ed alle 18. Ma la
kermesse s'infiamma alle 22 con
il concerto di Luca Barbarossa &
Social Band al Foro Annonario.
L'evento è gratuito. Alle 24 la festa
si sposta sul lungomare Marconi,
al Buco 14, dove a far ballare sarà
Alex Braga in versione Plugger
Dj. Gli amanti dell'arte potranno
approfittare per visitare "Whole",
la mostra fotografica allestita alla
Rotonda a Mare, aperta dalle 18
all'1. L'ingresso è gratuito. In via
Carducci sarà allestito uno stand
che fornirà da ufficio informazioni sull'evento.
Silvia Santarelli
Barbarossa
PESARO Fino alle 3 di notte si potrà visitare ai
Musei civici la mostra
«Pasquale De Antonis.
La fotografia di moda».
Sono 150 immagini
dedicate alla bellezza e
suddivise in due
location: oltre a Palazzo
Mosca, anche l’Hotel
Excelsior ospiterà una
selezione di raffinati
ritratti del maestro. De
Antonis (Teramo 1908 –
Roma 2001), oltre a
lavorare come fotografo
di scena per Visconti,
Strehler, Squarzina e
Zeffirelli, firmò
numerosi servizi per le
sartorie emergenti (fino
al 31 ottobre).
La pantera
sotto il letto
alla biblioteca
San Giovanni
PESARO Notte rosa anche in biblioteca. Oggi
alle 18.30, alla San
Giovanni è in
programma la
presentazione del
libro «La pantera sotto
il letto» scritto da
Andrea Bajani e
illustrato da Mara
Cerri. Interverranno
Mara Cerri,
Alessandro Guerri e
Giorgio Donini (voce
recitante).
Performance tra suoni
di Alessandro Guerri e
letture. Alle 23
l'iniziativa si svolgerà
nel cortile interno dei
Musei civici, Palazzo
Mosca.
Maratona
fantasy
tra draghi
e cavalieri
PESARO Oggi e domani,
per la Notte rosa, alla
biblioteca San
Giovanni si svolgerà
«Cavalieri notturni e
draghi rosa:
interazioni del
fantastico», dedicato al
fantasy. Si parte oggi
dalle 18 alle 24 con
ludoteca libera, alle 21
incontro con il
fumettista Danilo
Antoniucci. Domani
alle 10.30
presentazione del
fumetto «Il Grande
Buio», con Andrea
Casciano; alle 11.30
nell'Area 4 del piano
terra inaugurazione
della mostra di fumetto
«Eroi di grafite». Dalle
18 alle 24 ludoteca.
Il DocFest
trasloca
a Pesaro
stasera il via
FESTIVAL
PESARO Una scommessa e al tempo
stesso una sfida. Luca Zingaretti
abbandona l'esperienza in Toscana (prima a Cortona poi a Siena), e
approda a Pesaro «dopo - dice - essermi innamorato di questi luoghi
durante le riprese del film Tempo
instabile con probabili schiarite»,
con il suo festival sul documentario. E così, grazie anche alla spinta
decisiva impressa dal sindaco Matteo Ricci, la decima edizione (al
via da oggi e fino a domenica), si
chiamerà PesaroDocFest. Un festival che già dalle premesse vuole fare in futuro della città di Rossini
una delle capitali del film documentaristico. Tre i temi che saranno trattati in questo festival: alimentazione, terrorismo e legalità.
«Tre temi caldi - ha detto ieri Zingaretti alla presentazione del festival - sui quali non potevamo non
soffermarci per un momento di riflessione». Molti i nomi di prestigio per questo debutto anche se
l'attore-direttore mette le mani
avanti. «Sarà un'edizione di prova;
poi ci metteremo attorno ad un tavolo per valutare i risultati». Intanto Zingaretti per questa tre giorni
dedicata ai docufilm cala un poker
d'assi: Gabriele Salvatores, Wim
Wenders, Juliano Ribeiro Salgado,
Ermanno Olmi. Ed ancora Duccio
Giordano, Gianni Minà, Corrado
Formigli, Marco Bianchi, Catello
Maresca, Mario Tozzi. Un parterre
di tutto rispetto per un festival che
presenterà 10 lavori finalisti (docufilm in gran parte di autori italiani), e che offrirà altri interessanti
spunti di discussione e dibattito.
Nel programma da segnalare stasera in piazzale Collenuccio (assieme al Cortile di Palazzo Mosca, ai
Musei Civici e alla piazzetta Mosca
una delle location del festival), alle
22.30 la lettura di Zingaretti de «La
Sirena», il racconto di Giuseppe
Tomasi da Lampedusa inserito
nella programmazione della Notte
rosa. A seguire la proiezione fuori
concorso di «Italy in a day» di Gabriele Salvatores. Una versione italiana ispirata al progetto «La vita
in un giorno» (Life in a Day) di Ridley Scott. Domani alle 18.30 nel
Cortile di Palazzo Mosca, l'incontro con Minà in occasione dell'uscita del libro «Il mio Alì». Il giornalista, autore di memorabili esclusive, sarà intervistato da Zingaretti.
Alle 21.35, altro giornalista tv: Formigli. Il conduttore del programma «Piazza pulita» parlerà della
minaccia del terrorismo grazie alle immagini del suo reportage su
Kobane. Seguirà la proiezione del
film «Il sale della terra» di Wenders e Salgado. Film-documentario del 2014 è stato candidato agli
Oscar per il miglior documentario.
Nell'ultima giornata, alle 18.30 ai
Musei civici, la proiezione fuori
concorso dell'ultimo film di Olmi,
«Terra Madre» e alle 21.30 l'incontro con il regista Giordano e con il
magistrato Catello Maresca per la
proiezione de «In terra di Gomorra». Seguirà la premiazione del miglior docufilm in concorso.
Una scena di «Italy in a day»
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Sport
Venerdì 3 Luglio 2015
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L’ANCONA VUOLE MASTRONUNZIO
Il Ds Sfrappa mette a segno il primo colpo firmando Bussi ` Tra la società e la “Vipera” che ha appena terminato
ma tiene banco e divide la trattativa con l’ex capitano
la squalifica per calcio scommesse c’è ancora distanza
`
sergli piaciuto. Le mie caratteristiche? Sono veloce, quello è sicuro».
Cresciuto nelle giovanili del
Muggia, la squadra del suo paese, dove nel 2011 gli riesce di segnare 12 gol in Eccellenza, il neo
biancorosso è un lungagnone di
un metro e 84 per 70 chili. Dopo
la parentesi alla Primavera del
Siena (11 apparizioni, tre centri),
i campionati in D con
SandonàJesolo (31 gettoni, otto
gol) e Triestina (18 più sette). Ieri le visite mediche ad Ancona,
poi di nuovo a casa per l'ultimo
scampolo di vacanze. «Troverò
una bella piazza, con tifosi importanti. La società è giovane, lo
sarà anche la squadra, e insomma, spero davvero di farmi valere» passa e chiude Bussi.
M. Nat.
za si sia già divisa sull'argomento.
Chi non perdonerà mai la Vipera,
e chi invece ha dimenticato: mica
per caso l'attaccante ha partecipato alla cena dei tifosi organizzati e
alla sfida con le vecchie glorie per
le celebrazioni dei 110 anni biancorossi.
Mastronunzio ancora no, Lorenzo Paoli sì (27 anni). Oggi stesso potrebbe arrivare l'ufficialità
del rinnovo annuale del jolly pesarese, che si è ridotto l'ingaggio.
Non ha accettato di farlo il difensore Marco Mallus (33), così adesso l'Ancona busserà alla porta di
Loris Bacchetti (22), e anche questa sarebbe una conferma. Come
per Leo Di Ceglie (25): si tratta sulla base di un biennale e a cifre più
alte dell'ultima stagione. Ecco, il
centrocampista è una delle eccezioni che si vuole concedere l'Ancona. C'è da limare qualcosa, ma
le parti dovrebbero venirsi incontro. Chissà se vale anche per il portiere Giuseppe Polizzi (23). Ieri
l'incontro: l'offerta di Sfrappa per
ora non è stata ritenuta congrua
dal ragazzo. Considerazione generale: col budget ridotto di quasi il
30 per cento, un contratto da
30mila euro è già uno sforzo per
l'Ancona.
E si tratta con Mirko Drudi (28)
del Forlì, nato centrocampista ma
negli ultimi campionati sempre
in difesa. Per Cornacchini sarebbe in cima alla lista, ma se ne
riparlerà dopo che l'Ancona avrà
preso qualche giovanotto di Roma e Juve.
Tocca aspettare anche per
l'eventuale cessione del difensore
Tommaso D'Orazio (25), fino a
qualche settimana fa a un passo
dal Carpi, ma poi con l'addio di
Giuntoli è saltato tutto. Dall'Emilia ancora niente, e allora ieri
Sfrappa è sceso a Teramo, l'altra
soluzione avviata dal suo predecessore Marcaccio. Abruzzesi fiduciosi di restare in B, e se fosse
l'operazione si farebbe (soldi e un
paio di contropartite tecniche all'
Ancona), ma dipende dall'epilogo
del nuovo capitolo scommesse.
Infine è ufficiale il nuovo preparatore dei portieri: al posto di Tagliati, l'ex Gubbio Massimo Prete,
37 anni a ottobre.
Michele Natalini
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CALCIO LEGA PRO
ANCONA Al ballo degli attaccanti
l'Ancona, riscattato Cognigni, ha
chiamato Bussi e vorrebbe fare
un giro anche con Mastronunzio.
Massimo Bussi è il primo colpo
del mercato estivo. Un azzardo o
forse una grande intuizione: lo
scopriremo presto. Mentre Salvatore Mastronunzio è l'ex capitano, e basta il nome. Se invece non
bastasse, ecco i 64 gol in 128 partite, cioè il massimo per una punta
vestita di biancorosso dal Dopoguerra in avanti. Clamoroso che
l'Ancona intenda riprendersi un
giocatore fermo dall'aprile 2012 e
che a settembre ne compirà 36.
Anche più clamoroso che sia l'Ancona gestita da Sosteniamolancona, l'associazione di tifosi proclamatasi fieramente contro il pallone degli scandali. Mastronunzio
ha da qualche giorno finito di
scontare la squalifica di tre anni
(nel 2013 lo sconto del Tnas rispetto ai quattro stabiliti dalla Disciplinare) per uno dei tanti filoni
del calcioscommesse che hanno
travolto lo sport italiano. La giustizia sportiva lo ha condannato
con l'accusa di avere taroccato le
ultime due salvezze in serie B dei
dorici (2009 e 2010). Eppure il
nuovo corso biancorosso, etico,
pulito, Mastronunzio se lo ripiglierebbe lo stesso. Obiezione: la
squadra la fa Sfrappa («Bussi? Ha
le qualità per essere una rivelazione»). Controbiezione: il neo ds è
espressione della filosofia targata
Sosteniamo.
Di sicuro per adesso l'affare
non si fa. L'Ancona ha proposto
un contratto poco più che al minimo federale. Mastronunzio, che si
sta allenando già da qualche mese
a Roma con un personal trainer,
pretende quasi il doppio: 35mila
euro. Altrettanto certo che la piaz-
FUMATA GRIGIA
PER LA CONFERMA
DI POLIZZI
SI CERCA DRUDI
DIFENSORE DEL FORLÌ
E PALLINO DEL MISTER
Miani con il nuovo acquisto Massimo Bussi (Foto BORIA)
«L’occasione che aspettavo da tempo»
IL NEO ACQUISTO
ANCONA «È l'opportunità che
aspettavo da tanto tempo. Sarà
una grossa vetrina, e proverò a
sfruttarla». L'Ancona pesca il
primo rinforzo dalla serie D. È
Massimo Bussi, attaccante
esterno che potrebbe venire
buono per il 4-3-3 nella testa di
Cornacchini, il modulo di partenza, visto che poi l'allenatore
fanese l'ultima stagione ne ha ripassati una decina. Il triestino
Bussi, 22 anni il 7 luglio, piede
destro, che nasce come punta
centrale ma preferisce scorrazzare sulla fascia («Ma l'importante è giocare, la posizione mi
interessa poco»), è reduce dal
campionato con la maglia del
Gualdo Casacastalda. Per lui in
Umbria 26 presenze e 12 gol.
Con l'Ancona ha firmato un contratto annuale con opzione per i
prossimi due. «Mi rendo conto
che dopo qualche stagione nei
dilettanti, non è proprio cosa di
tutti i giorni la chiamata nei professionisti. Mi sento responsabilizzato» gongola Bussi. È stato
proprio Cornacchini a caldeggiare il suo arrivo. «Ho parlato
col mister, mi ha fatto subito
una buona impressione. L'anno
scorso ha visto qualche mia partita ed evidentemente devo es-
«QUESTA
SARÀ PER ME
UNA GROSSA
VETRINA
PROVERÒ
A SFRUTTARLA
IN PIENO»
Il Fano ha trovato il “vice” Gucci
Preso l’ex Celano Buongiorno
CALCIO SERIE D
FANO Il Buongiorno arriva stavolta a metà giornata. Dopo che l'Alma ha appena blindato i suoi gioielli e dunque nella messa a punto
della formazione che tenterà di ripetersi si è portata abbastanza
avanti. Buongiorno è in questo caso Daniele, fa il centravanti ed è
un '94 di cui il club granata, con il
quale si è di fatto accordato, crede
di poter affinare le doti intraviste
a Celano, dove in una squadra poi
finita all'ultimo posto ha segnato
7 gol nelle prime 13 gare. Un infortunio e la caduta verticale dei
marsicani gliene hanno consentito uno soltanto nelle rimanenti
17, ma anche così basta e avanza
per fare del ragazzo di Castel di
Sangro svezzato dal Genoa e transitato anche da Campobasso e
Messina l'alter ego di Gucci. Più
punta centrale di lui, se si vuole,
con quell'1,88 e l'inclinazione a
farsi trovare spalle alla porta per
poi andare a raccogliere in area. E
dunque, come già successo proprio a Gucci un anno fa, gli toccherà di imparare a partire largo
per poi accentrarsi come detta il
calcio di Alessandrini. Con Buon-
giorno l'attacco è a posto, perché
Chiacchiarelli è invece il guardaspalle di Sivilla e qualora Alessandrini lo vedesse più centrocampista, c'è sempre la carta Jachetta
da giocare. Ora solo tra le varie ed
eventuali, perché dopo aver completato il pacchetto delle conferme, bisognerà vedere quanto resterà a budget. Ormai certi i costi
ATTACCO AL COMPLETO
L’ATTACCANTE
CENTRALE CLASSE ’94
HA IMPRESSIONATO
IN UNA SQUADRA
CHE POI È NAUFRAGATA
di Sivilla, Borrelli e anche di Gucci, quelli esatti di Torta e Fatica
sono stati invece oggetto di approfondimento proprio ieri da
parte del ds Canestrari, mentre ai
dettagli con Nodari si passerà all'
inizio della settimana prossima,
quando il capitano rientrerà a Fano. Anche Lunardini è fuori fino
a lunedì e nel suo caso c'era stata
solo una veloce presa di contatto.
Anche sul piano economico molto però continua a ruotare attorno a Ginestra, che sarà verosimilmente l'ultimo nodo ad essere
sciolto. Con Alessandrini presente e dunque solo a partire da martedì prossimo. Escluso che il Fano possa prendere un altro portiere over, sempre due le opzioni.
Ancora Ginestra, e squadra quasi
uguale a quella dell'ultima stagione, oppure un under e spazio per
un centrocampista over in più. In
quest'ultima ipotesi Marcantognini non verrà lasciato ovviamente solo e dopo aver saggiato
la possibilità di portare un giovane proveniente da qualche vivaio,
acquista credito l'idea di puntare
invece su un portiere che abbia
già giocato.
Andrea Amaduzzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le iniziative
I tifosi raddoppiano
Libro di ricordi
con incassi al Salesi
e torneo al Del Cònero
`ANCONA
Il libro
autocelebrativo, con il
ricavato da destinare in
beneficenza, e il Memorial
dedicato all'ultras Vincenzo
Mengoni, giunto alla decima
edizione. Doppia iniziativa per
la curva dell'Ancona, che si
ritrova domani alle 15.30 al Del
Cònero. Scenderanno su un
campo disastrato dal concerto
del 20 giugno di Jovanotti, 12
squadre, incluse quelle dei
tifosi gemellati di Napoli,
Cosenza, Genoa e Ferrara e
una di Borgo Bicchia, la
frazione senigalliese aiutata
proprio dalla Nord dopo
l'alluvione del maggio 2014. Il
libro, invece, «Noi siamo
Dorici» (edito da Punto Srl
Edizioni: 384 pagine, 20 euro),
è un diario che condensa la
storia e alcuni aneddoti del
movimento ultras
biancorosso, dalle origini a
oggi, raccolti da Danilo
Burattini, Filippo Di Sabatino,
Massimo Donnini, Franco
Lorenzini, Cristiano Moroni,
Andrea Severini e Jacopo
Toccaceli. Parte del ricavato
del libro, in vendita domani
allo stadio e poi in 14 negozi di
Ancona e Falconara, sosterrà
le attività dell'ospedale Salesi.
M.Nat.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Stallo Samb, Moneti temporeggia
«Due giorni per una pausa di riflessione»
CALCIO SERIE D
SAN BENEDETTO «"Mi riposo e rifletto fino a sabato (domani, ndr) e
poi prenderò una decisione». è
stanco Gianni Moneti dopo tutto
ciò che è accaduto in questi ultimi
giorni con la ciliegina sulla torta
della chiusura dell' operazione
con i fratelli Buonocunto. «Non ne
posso più - aggiunge - delle chiacchiere fatte e di tutto ciò che è capitato in queste settimane. Ora rimango in silenzio, riordino le
idee, faccio le mie valutazioni e
poi conoscerete le mie intenzioni». Tutto, quindi in casa Samb, ad
oggi, è bloccato in attesa della decisione di Moneti. Il club rossoblù
verrà regolarmente iscritto, ma a
questo punto potrebbero cambiare anche i programmi per la prossima stagione agonistica. E la prima conseguenza del bailamme societario è l'addio a Peppe Magi. In
una situazione ben lontana dall'
essere definita, il tecnico pesarese,
giustamente, preferisce la programmazione certa e la tranquillità di Gubbio ad una piazza in continua fibrillazione come quella di
San Benedetto. Anche Aniello
Martone, pur continuando ad ave-
re colloqui con tecnici e calciatori
è in stand by, in attesa di comunicazioni da Moneti. Ferme, quindi,
sono tutte le trattative sia con i tecnici Pirozzi e Feola, sia con alcuni
calciatori già bloccati dal diesse
rossoblù. Intanto sulla motivazione che ha indotto i fratelli Bonocunto a chiudere la trattativa si registra l'intervento di Noi Samb:
IL PRESIDENTE: «SONO
STANCO, DECIDERÒ
E PARLERÒ SABATO»
FERME LE TRATTATIVE
PER I GIOCATORI
E IL NUOVO TECNICO
-TRX IL:02/07/15
«Come più volte ribadito nei giorni scorsi, non è stata avviata alcuna guerra ai danni di Gianni Moneti. Non avendo trovato un accordo con il presidente della Samb e
prendendo atto della sua decisione di intraprendere altre strade,
questa associazione ha rimarcato
di accettare ogni sua decisione
purché fosse adottata per il bene
dei nostri colori. Considerando
dunque la motivazione in base alla quale i fratelli Bonocunto non
acquisterebbero le quote del club
rossoblù poichè "non graditi" dalla città, Noi Samb intende tutelare
l'immagine della tifoseria e di tutta la città, che in nessun modo può
essere accusata, in maniera del
tutto gratuita, così come emerge
dal comunicato dei Buonocunto.
Chi ama la Sambenedettese Calcio
o chi intende mettere in piedi una
sana pianificazione per il futuro
della stessa non può e non deve lasciarsi intimorire da presunti messaggi apparsi sui social network o
semplici scetticismi (legittimi se
considerato il tormentato passato
della Samb) in quanto ogni buona
e pulita intenzione avrà sempre la
possibilità di farsi accettare».
Benedetto Marinangeli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22:05-NOTE:
Dal 1860 il quotidiano delle Marche
Anno 155 N˚ 181
Venerdì 3 Luglio 2015
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(RegioneMarche)
PESARO e FANO
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Pd, sfuma l’intesa sulle deleghe
LA TRATTATIVA
Nel vertice di ieri ufficializzata solo la nomina di Urbinati a vice capogruppo
Ancona
Pd: il gruppo consiliare, riunito ieri con la presenza del
presidente Luca Ceriscioli e
del segretario Comi, ufficializza il capogruppo Gianluca
Busilacchi e il vice, Fabio Urbinati. Per il resto, sulla presidenza delle commissioni, si
deciderà la prossima settimana. Passa, dunque, per il momento, solo il primo step. Per
la vicepresidenza del consi-
μ Sottomonte,
glio, torna in ballo Traversini
che se la gioca con Minardi,
ex presidente del consiglio
comunale di Fano, ma spetterà scegliere a quest’ultimo, il
secondo più votato a Pesaro,
secondo quanto stabilito dallo stesso Pd. Su questo, comunque, si deciderà lunedì,
nel corso della riunione del
gruppo, alla vigilia dell’assemblea legislativa. Tra i due
pesaresi, quindi, in ballo ci
sarà la vicepresidenza o la
Il consigliere Fabio Urbinati
presidenza di una commissione, potrebbe essere Lavoro e
attività produttive. All’ex assessore comunale di Pesaro,
Andrea Biancani dovrebbe
andare la presidenza della
commissione Ambiente e territorio mentre a Fabrizio Volpini la commissione sanità.
Al Sud delle Marche, infine,
con Giacinti, dovrebbe essere riservata la commissione
Bilancio.
Buroni A pagina 5
la Capitaneria confisca ombrelloni e lettini: scoppia la protesta dei clienti dei camping
Spiaggia libera, sequestri all’alba
IL CASO
μ E’ in prognosi riservata
Pesaro
Blitz all'alba di ieri lungo la
spiaggia libera di Sottomonte
fra i Camping Norina e Marinella della Capitaneria di Porto che ha sequestrato oltre un
centinaio di lettini e attrezzatura varia. La parte anteriore
dell'arenile libero era in gran
parte occupata da ombrelloni,
per la maggior parte posizionati in prima, seconda e terza
fila mentre pochi altri in ordine sparso. 112 gli ombrelloni
requisiti, 86 porta ombrelloni,
29 lettini e contenitori. L'operazione denominata "Free beach" ha scatenato però la protesta di turisti e campeggiatori.
Francesconi In cronaca di Pesaro
L’ANALISI
Rebus Grecia
per il premier
L
PIERFRANCESCO FRERÈ
e notizie che si accavallano sullo stallo greco, in attesa del referendum popolare di domenica, allungano
ombre crescenti sulla linea
tranquillizzante assunta da
Matteo Renzi. Secondo gli analisti, infatti, il default di Atene
costerebbe al nostro Paese almeno 11 miliardi di euro sul
mercato del debito...
Continua a pagina 13
Turista rischia
di annegare
per un malore
In cronaca di Pesaro
μ La prima edizione
Con Zingaretti
il documentario
è un Festival
Gli ombrelloni abusivi sulla spiaggia libera prima del sequestro
Senesi In cronaca di Pesaro
Uno degli stabilimenti italiani della Whirlpool
μ Raggiunto l’accordo. La parola ai lavoratori
Svolta Whirlpool
Niente più esuberi
Fabriano
Le parti sociali e Whirlpool
hanno firmato un accordo al
Mise che prevede che non sia
chiuso nessuno stabilimento
italiano e non ci siano esuberi strutturali. L’accordo dovrà essere approvato dai lavoratori. Già da oggi si terranno le assemblee informative
sull’ipotesi di accordo e il 13 e
14 luglio i lavoratori saranno
chiamati a votarlo. L’accordo
evita la chiusura di Carinaro
e prevede incentivi all’esodo
e per i trasferimenti in altri
stabilimenti come Napoli e
Varese. “Oggi vince il lavoro.
L’intesa raggiunta rappresenta una svolta nelle scelte
che hanno segnato le relazioni industriali in Italia in questi ultimi anni” è il commento della Fiom.
Camilli A pagina 3
Potes, un accordo per i medici tuttofare
I sanitari del 118 si dovranno occupare anche dei pronto soccorso e del trasporto pazienti
μ Chiesti 282 milioni agli ex
Mega risarcimento
per Banca Marche
Jesi
Banca Marche presenta il conto
agli ex vertici dell’istituto - quelli
tra il 2008 e il 2012 - e alla società di revisione: chiede 282 milioni di euro di risarcimento.
A pagina 2 La sede di Banca Marche
Pergola
C’è un accordo siglato il 29
giugno scorso ma il protocollo attuativo ancora è da redigere. Eppure il contenuto dell’ultimo provvedimento adottato dal dirigente dell’Area vasta 1 per i medici della Potes, è
entrato in vigore dal 1 luglio.
Tanto che il responsabile della centrale operativa 118, Alessandro Bernardi, ha ritenuto
opportuno offrire ai medici
un vademecum esplicativo.
Sinibaldi In cronaca di Fano
μ Tra
show e saldi inizia la grande kermesse
La Notte lungo la costa
si accende di Rosa
Donne in rosa in una immagine della passata edizione
L’EVENTO
Ancona
La Notte lungo la costa è
pronta ad accendersi di Rosa.
L’appuntamento con l’evento di inizio estate che coinvolge Emilia e Marche porta tanti spettacoli e l’anticipazione
dei saldi.
Rocchetti Nell’Inserto
μ Tanti vacanzieri presenti
CaterRaduno
Tutti pazzi
per Caparezza
Molinari Nell’Inserto
Venerdì 3 Luglio 2015
5
MARCHE
Online
www.corriereadriatico.it
Nomine in Consiglio, per il Pd l’intesa è in salita
Ieri assegnato solo l’incarico a Urbinati come vice capogruppo. Il resto si deciderà nei prossimi giorni
POLITICA
IN FERMENTO
FEDERICA BURONI
Ancona
Pd: il gruppo consiliare, riunito ieri con la presenza del presidente Luca Ceriscioli e del segretario Comi, ufficializza il capogruppo Gianluca Busilacchi
e il vice, Fabio Urbinati. Per il
resto, sulla presidenza delle
commissioni, si deciderà la
prossima settimana. Passa,
dunque, per il momento, solo
il primo step. Per la vicepresidenza del consiglio, torna in
ballo Traversini che se la gioca
con Minardi, ex presidente del
consiglio comunale di Fano,
ma spetterà scegliere a quest’ultimo, il secondo più votato
a Pesaro, secondo quanto stabilito dallo stesso Pd. Su questo, comunque, si deciderà lu-
μ Ieri
nedì, nel corso della riunione
del gruppo, alla vigilia dell’assemblea legislativa. Tra i due
pesaresi, quindi, in ballo ci sarà la vicepresidenza o la presidenza di una commissione, potrebbe essere Lavoro e attività
produttive. All’ex assessore comunale di Pesaro, Andrea
Biancani dovrebbe andare la
presidenza della commissione
Ambiente e territorio mentre
a Fabrizio Volpini la commissione sanità. Al sud delle Marche, infine, con Giacinti, dovrebbe essere riservata la commissione Bilancio.
Nel corso della riunione, il
Pd fa sapere di aver ulteriormente condiviso i criteri considerati indispensabili per le nomine alle commissioni e cioè
quelli della giusta rappresentanza territoriale e della valorizzazione dei risultati elettorali. Ergo: nelle province di
Ascoli Piceno e Fermo, oltre ai
tre assessori tra cui il vicepresidente, c’è la presidenza di una
commissione e il vice capogruppo, nella provincia di Ancona, oltre a un assessore e al
presidente del consiglio, ci so-
no il capogruppo e la presidenza di una commissione, a Pesaro e Urbino, oltre la vicepresidenza, ci sono due commissioni.
“E’ un grande onore e una
grande responsabilità quella
che mi è stata data - dichiara
Busilacchi - Questo gruppo, oltre a rappresentare la maggioranza assoluta dell’aula, ha al
proprio interno i presidenti
del consiglio e della giunta,
una novità importante rispetto alla recente storia della Regione, che ha un peso politico
fondamentale”.
Soddisfatto anche il vicepresidente del gruppo. “Ci
metteremo subito al lavoro
con Gianluca - fa sapere Urbinati - i tempi richiedono una
larga condivisione delle scelte
che andremo a fare. Saremo
un grande supporto sia per la
giunta sia per il presidente”.
Infine, Comi evidenzia come le priorità su cui lavorare
siano i temi programmatici relativi a sanità, riforma delle
Province, dissesto idrogeologico e ambiente.
Il consiglio regionale sotto la guida del presidente Ceriscioli. Il Pd sta discutendo la distribuzione di incarichi e deleghe
© RIPRODUZIONE RISERVATA
si è svolto il primo summit fra i gruppi all’opposizione dove il M5S ha chiesto la vice presidenza del consiglio regionale
Il centrodestra adesso prova a ricompattarsi
Ancona
Sulla vice presidenza del consiglio regionale, anche l'opposizione prova a compattarsi.
Ieri, un primo summit tra Cinque Stelle, Fi, Fdi, Lega e Marche 2020-Area Popolare, dove si è provato ad affrontare la
questione in vista del consiglio
del 7. Un riunione tra i 12 consiglieri in cui si è discusso della
necessità di fare un blocco di
opposizione, un'opposizione a
"12", anche se "senza tanti consociativismi".
Come da copione, i grillini
hanno ribadito la richiesta di
avere la vicepresidenza del
consiglio con gli altri che, preso atto della richiesta, non si
·
sono pronunciati. Proprio la
Lega con Fdi infatti, già da
tempo, ha deciso di proporre
un proprio candidato, il consigliere Sandro Zaffiri, sul quale
si sta cercando di far convergere anche gli altri ex alleati, per
ora, del centrodestra e cioè
Forza Italia e Marche
2020-Area Popolare. L'ipotesi principale su cui si starebbe
lavorando, tuttavia, riguarderebbe la possibilità di una staffetta tra lo stesso Zaffiri che
Anche a livello nazionale
si sta registrando
un avvicinamento
tra Berlusconi e Salvini
resterebbe in carica per due
mandati come prevede lo Statuto, e Piero Celani, Forza Italia.
In questo momento, intanto, le varie forze dell'ex centrodestra per così dire tradizionale stanno cercando di capire in
che modo ricomporre l'unità,
che si è spezzata in occasione
delle regionali con Lega e Fdi
in corsa per conto proprio
mentre Fi e Marche 2020-Ap
insieme per sostenere l'ex governatore Gian Mario Spacca.
Insomma, prove tecniche per
vedere se è possibile ricucire i
pezzi considerando che, anche a livello nazionale, si è registrato un avvicinamento tra
il leader azzurro, Silvio Berlu-
sconi e quello del Carroccio,
Matteo Salvini. "I Cinque stelle ci hanno chiesto l'incontro
per la vicepresidenza - spiega
Piero Celani, capogruppo Fi -,
per quanto ci riguarda, stiamo
cercando di ragionare all'unisono". Rispetto a Lega e Fdi,
Celani parla chiaro: "Siamo
tutti concordi a fare squadra
per dare un segnale di unità.
Zaffiri, vicepresidente? Stiamo facendo un ragionamento
globale, lunedì comunque ci rivedremo tutti e, intanto, ci
parleremo tra di noi in questi
giorni. Il punto è che dobbiamo trovare una strategia comune".
fe.bu.
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Gianni Maggi in Consiglio, i Cinque Stelle hanno chiesto la vice presidenza
Venerdì 3 Luglio 2015
T: 0721 31633
FANO
E: [email protected]
F: 0721 67984
Nel mirino Aset e amministratori
Rincicotti Orciani, ieri la testimonianza di Roberto Pallotti e del capogabinetto Pietro Celani
IL MISTERO
S’INFITTISCE
MASSIMO FOGHETTI
Fano
Nuovo approfondimento ieri
sera della Commissione Garanzia e Controllo del Comune
di Fano sull'intricata vicenda
della Rincicotti Orciani che,
pur sopravvivendo alla fine del
fallimento che sembrava inevitabile, ha prosciugato una
somma considerevole alle casse pubbliche. La presidente
Roberta Ansuini ha convocato
Roberto Pallotti, dirigente dell'
Area Amministrativa di Aset
Spa e redattore della relazione
sul lodo arbitrale che poi è confluito in una transazione tra le
parti, nell'ambito della controversia tra l'azienda e l'amministratore della Rincicotti Orciani, Umberto Rincicotti. Alla seduta è intervenuto anche il capogabinetto Pietro Celani. Preziose testimonianze per chiarire come si sono svolti i fatti, anche se le responsabilità di
quanto avvenuto ricadono tutte sugli amministratori, di
Aset da una parte e della Rincicotti Orciani dall'altra. La principale anomalia, a parte il peccato originale dell'acquisto,
per la presidente Ansuini non
consiste soltanto nel repentino cambio di strategia dell'
azienda partecipata dal Comune che cozza non poco con la
scelta di non continuare l'arbitrato, ma anche "nelle modalità della transazione, una stra-
da intrapresa senza nessun documento che lo suffragasse".
Non c'à infatti traccia né di delibera né di relazione tecnica o
amministrativa che renda formalmente accettabile questa
decisione, contraria anche al
parere dell'avvocato Marco
Cassiani, individuato come
consulente dall'Aset Stessa.
Tutto si basa soltanto un documento risultante da una "Seduta informale" del Consiglio di
Amministrazione Cassiani infatti era sicuro di vincere il ricorso. Ma secondo quanto relazionato da Pallotti le richieste di documentazione, molto
particolareggiate fatte da
quest'ultimo al Consiglio di
Amministrazione, non semplici da rintracciarsi, avrebbe ingenerato dei tentennamenti
nei consiglieri, i quali poi hanno deciso di bloccare il giudizio dell'arbitro e di giungere
ad un accordo con la controparte. Ma perché la decisione
è stata assunta durante una seduta informale? In realtà i consiglieri erano stati informati di
essere decaduti. Il termine di
45 giorni di proroga concessi
dalla legge dopo la loro decadenza dalla carica triennale,
era abbondantemente scaduto; tuttavia il rischio che il giudice arbitro emettesse una sentenza avversa era sempre incombente, ecco perché è stata
assunta la decisione di rinunciare al giudizio arbitrale, oggetto di una presa d'atto del
Cda successivo presieduto dall'
Ansuini: “Anomalie nelle
modalità della transazione
intrapresa senza nessun
documento a sostegno”
FASCE A RISCHIO
tista, fotografo, disegnatore, ceramista, imprenditore, didatta,
gastronomo, operatore culturale, manager, appassionato uomo civile e artista. Senza tralasciare un aspetto più privato e
personale di Dolcini rappresentato, per esempio, dai taccuini
che lui stesso disegnava per le
figlie, presto pubblicati per la
prima volta da Corraini Edizioni. La mostra resterà aperta fino al 10 settembre, da martedì
a sabato dalle 18.30 alle 21.30.
Dopo la presa di posizione
politica di Fano 5 Stelle e
quella di carattere sociale
del Forum del Terzo Settore su quanto sta avvenendo
all'interno dell'Ambito numero 6 le cui irregolarità
amministrative sono al vaglio della Corte dei Conti e
della Procura della Repubblica, esprime i suoi timori
anche la Cisl per le ripercussioni pesanti sulle fasce più
deboli della popolazione:
anziani, portatori di handicap, disoccupati e soggetti
svantaggiati bisognosi di inclusione sociale che il particolare momento di crisi
può determinare. "Non si
vorrebbe - afferma il responsabile di zona Giovanni Giovanelli - che la situazione di grave difficoltà dell'
Ambito territoriale sociale
di Fano, composto dai comuni di Fano, Mondolfo,
Mondavio, Monterporzio,
San Costanzo, San Lorenzo
In Campo, Unione Roveresca, Fratterosa, Pergola
con un numero complessivo di 103.750 abitanti, abbia pesanti ripercussioni
sulla gestione ordinaria dei
servizi erogati dall'ambito e
sul personale delle cooperative che gestiscono i vari
servizi. Ci preoccupa, moltissimo che a fronte di verifiche amministrative e contabili necessarie e dovute, si
blocchino tutte le attività ordinarie e le prestazioni sociali erogate dall'ambito sociale territoriale. Invitiamo
pertanto il Comitato dei Sindaci, che è l'organo di controllo e di indirizzo dell'Ambito sociale, a prendere nel
più breve tempo possibile le
decisioni opportune per garantire i servizi ordinari erogate dall'ambito in modo da
non pregiudicare il welfare
e la tenuta sociale del territorio". La Cisl di Fano auspica che questa situazione sia
l'occasione per riaprire un
ampio confronto sulle politiche sociali del territorio e
sulla gestione associata dei
servizi che non possono
continuare ad essere erogati frammentariamente e in
modo disomogeneo.
© RIPRODUZIONERISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La commissione di controllo e garanzia durante la riunione di ieri pomeriggio
avvocato Romoli. Nell'occasione, assente il presidente Giovanni Mattioli per gravi problemi familiari, l'atto fu firmato dal vice presidente Fabio
Gabbianelli, ma ci si chiede: è
valido un atto deliberato da un
Cda scaduto in una seduta informale? Questo è uno dei più
importanti interrogativi che è
sorto dalla verifica della Commissione Garanzia e Controllo. Il secondo è: perché non è
stata fatta un'azione di responsabilità nei confronti di tutti
coloro responsabili della perdita di valore della Rincicotti Orciani? E ancora, come ha sottolineato Celani - perché della
decisione di accordarsi il Cda
non ha informato il Comune?
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Poliziotti fuori servizio bloccano ubriaco
L’INCIDENTE
Fano
Quando si dice il senso del dovere.
Un'auto con un andamento
strano ha cozzato contro un'altra
in sosta in via della Resistenza nei
pressi del bar Tresette a Fano.
Due poliziotti fuori servizio, visto
che la scena si andava animando,
decidevano di intervenire con la
dovuta discrezione dopo aver
allertato una pattuglia dei
colleghi.
Azione provvidenziale visto che il
conducente dell'auto finita nella
direzione sbagliata, dopo gli
accertamenti d'obbligo, risultava
con un tasso alcolemico
elevatissimo. Quasi certamente
tutto sarebbe degenerato nel
peggiore dei modi se i due agenti
non fossero intervenuti per un
semplice senso di abnegazione.
Un piccolo fatto, si dirà. In verità
sono stati diversi i cittadini che
hanno segnalato quanto
successo. Ogni tanto, per fortuna,
fa notizia anche un'azione al fuori
dell'ordinario. In un mondo in cui
ogni giorno ne succedono di tutti i
colori al punto da fare pensare
che prevalga l'indifferenza e
anche tutto ciò che di peggio può
esistere.
Il genio di un grafico che ha fatto la storia
Difficilmente una mostra riesce
ad entrare contemporaneamente nell'intimo dell'opera e
della personalità dell'artista, eppure quella organizzata dalla
Carifano Spa, nella Galleria di
palazzo Corbelli, e inaugurata
ieri pomeriggio dal presidente
Francesco Giacobbi sulle opere
di Maurizio Dolcini ci è riuscita
in pieno. L'originalità del noto
grafico pesarese emerge sia dai
manifesti che portarono una
L’inaugurazione della mostra
Sul caos
Ambito
i dubbi
della Cisl
Fano
Inaugurata ieri pomeriggio a Palazzo Corbelli la mostra sulle opere di Maurizio Dolcini organizzata dalla Carifano
Fano
III
ventata di novità nella comunicazione istituzionale, sia nella
grafica più minuta al servizio
delle incombenze quotidiane
del Comune (come il logo per la
carta intestata, il libretto dei numeri telefonici, il manuale su
come combattere i pidocchi, la
mappa dei trasporti), sia nella
cartellonistica culturale (eccezionale la serie dei manifesti
con i ritratti di Rossini per il Rof
contrapposti a quelle dei mercatini). La mostra, curata da Mario Piazza, intende proporre
una rilettura critica e storiografica dell'intero excursus dell'attività professionale di Dolcini,
consentendo quindi di inquadrare e far comprendere ad un
ampio pubblico come le sue
opere più note si siano formate
all'interno di un articolato percorso progettuale. Permette di
spaziare con maggiore completezza nell'immaginario del grafico e capire in profondità il suo
pensiero e la sua opera. Ne esce
un Dolcini presentato nei suoi
molteplici volti: grafico, proget-
Venerdì 3 Luglio 2015
V
FANO
Online
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La doppia notte nella città della Fortuna
Alla novità del grande evento Rosa si aggiunge la tradizione in centro storico della festa per l’apertura dei saldi
Rispetto delle regole
CAPODANNO
D’ESTATE
Approccio
e mobilità
sostenibile
SILVIA FALCIONI
Fano
La città si appresta a vivere un
intenso week end di festa, con la
Notte Rosa e la Notte dei Saldi.
Per il centro storico gli eventi sono promossi dai commercianti
del Comitato Apriamo il Centro, il cui presidente Filippo Bacchiocchi ha presentato il programma, non senza nascondere
le difficoltà economiche ed organizzative. "Vedremo se il Comitato avrà la forza per andare
avanti anche in futuro - ha sostenuto - Da parte nostra abbiamo
investito un impegno enorme
per accontentare tutte le attività che attendono con speranza
questi momenti". Iniziando dalla Notte Rosa di oggi, i commercianti saranno aperti dalle 18 alle 2 di notte e alcuni avranno
bancarelle esterne addobbate
con il colore della festa. Le attrazioni coinvolgeranno nove zone, con diverse proposte: in
Piazza Venti Settembre suoneranno i Rinoceronti, mentre in
va Cavour i Senso Unico, la musica live interesserà anche giardini di San Paterniano e via Bovio, mentre via Amiani propone
musica ed aperitivo; musica anche per Porta Giulia dove ci sarà
la cena all'aperto, via Giorgi e il
Chiostro di S. Agostino. Ad aderire sono stati una ventina di
esercenti, autofinanziando entrambe le serate. "Purtroppo il
Comune non è riuscito a darci
una mano - sottolinea Bacchiocchi - ma dobbiamo ringraziare
la Carifano per averci dato un
piccolo contributo". L'organizzazione di entrambe le serate
costerà circa 5000 euro. Per
quanto riguarda invece la notte
dedicata allo shopping,i punti di
animazione resteranno gli stessi, partendo dalla piazza dove si
inizia alle 19.30 con il saggio degli allievi di canto della Dia-
LE ORDINANZE
Pesaro
Il centro storico di Fano celebrerà accanto alla Notte Rosa anche la Notte dei saldi. Si prevede un vero pienone
A Pesaro il rosa impazza anche alla vigilia
mond Voice, per proseguire alle
21.30 con le esibizioni canore
degli adulti e continuare con la
musica di Dj Thomas fino a dopo l'1 di notte. In via Montevecchio sarà presente Babbo Natale e le sue renne, in piazza Costanzi la Compagnia dei Mercanti e in piazza Amiani Pagliaccio Carbone, in via Cavour inve-
I negozi saranno aperti
dalle 18 alle 2. Bancarelle
esterne addobbate con
il colore della kermesse
Gabicce Mare pronta all’evento
ce lo spazio sarà allietato da Elix
e zio Mangiafuoco, oltre a diversi trampolieri che percorreranno le vie del centro. Inoltre per
l'occasione resteranno aperti il
teatro della Fortuna, visitabile
gratuitamente, e il museo civico. Inoltre i vari negozi avranno
delle bancarelle esposte all'
esterno fin dal mattino, dalle 10
alle 2 di notte. Per entrambi gli
eventi sarà disponibile il parcheggio dell'ex Caserma Paolini, che rimarrà aperto per tutta
la notte di oggi e domani. "Purtroppo non si riesce a chiudere
al traffico via Nolfi e via Monte-
La musica al centro della festa
vecchio - spiega Bacchiocchi sia per questioni di viabilità che
per ragioni di sicurezza. Resterà invece chiusa piazza Costa".
Accanto agli eventi dei commercianti ed a quelli promossi dall'
amministrazione
comunale,
spicca un'altra attrazione: la risata più grande del mondo.
L'evento è promosso dall'asso-
Le attrazioni legate
al decennale della
manifestazione romagnola
coinvolgeranno nove zone
ciazione Laughter Yoga 4Kids
che si occupandell'espansione
della cultura del buon umore
fin dall'infanzia. Domani sera
dalle 23 a Borgo Cavour i maestri di yoga della risata coinvolgeranno il pubblico presente e
cercheranno di entrare nel
Guinnes World Record con la
risata più grande del mondo in
un minuto. La risata sarà la più
grande del mondo perchè fatta
dal maggior numero di persone
sincronizzate contemporaneamente e sarà anticipata questa
sera da esercizi di risata.
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Marotta esulta: “Siamo pronti alla passerella”
GLI APPUNTAMENTI
MARCO SPADOLA
Marotta
La Notte Rosa festeggia oggi
dieci anni e supera i confini romagnoli per colorare anche le
Marche. Il Capodanno dell'
estate si festeggerà anche a
Marotta. E' tutto pronto nella
cittadina per ospitare una notte ricca di eventi e divertimento. Ad organizzare "Marotta in
Rosa" il Comune in collaborazione con associazioni, commercianti e operatori turistici.
Si partirà alle 19 per arrivare,
con un susseguirsi di concerti,
spettacoli e animazione, alle 5
di mattina. A colorarsi di rosa
il lungomare, dal sottopasso
Togliatti fino ai giardini Faà di
Bruno, le piazze principali e
viale Carducci. Quattro gli appuntamenti principali. In piazza Kennedy, il cuore di Marotta, i Garagoi d'estate in rosa:
stand gastronomici del mollusco icona di Marotta e il concerto dei The Vasellas. A Villa
Valentina, dalle 21, "Jazz in Rosa" con l'esibizione dell'Aldemaro Moltedo Jazz Band, tra
le migliori a livello nazionale.
Nella zona sud del lungomare
ancora tanta musica. Sul palco
saliranno Musical Flowers, il
noto Pino Scotto e Extralism. I
concerti partiranno dalle 23.
Nel piazzale Ricci spettacoli di
magia e illusioni per bambini e
a seguire lo "Schiuma Trash
Party". E poi le tante iniziative
di operatori turistici, ristoratori, commercianti e bagnini.
Due navette, della Croce Ros-
sa e di Avis servizi, collegheranno i vari spettacoli. Prevenzione e sicurezza: massima attenzione da parte dell'amministrazione comunale. Il sindaco
firmerà un'ordinanza "no vetro", con la quale, nella sostanza, si stabilisce il divieto di vendita e somministrazione di bevande, di qualsiasi genere, da
asporto, contenute in bottiglie
di vetro e bicchieri di vetro,
per tutta la durata dell'evento.
Oltre alla presenza delle forze
dell'ordine, in piazza Kennedy
ci sarà la Croce Rossa e un'ambulanza che vanno ad aggiungersi al medico e al 118 consueto. "E' tutto pronto - spiega il
coordinatore dell'evento Samuele Mancini - per una serata di festa e divertimento. Il
programma, nonostante ideato in poco tempo, grazie alla
grande collaborazione di associazioni, cittadini, commercianti e operatori, è variegato
e di qualità. Siamo molto contenti di partecipare a questo
evento, importante anche a livello di promozione per Marotta".
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Matteo Ricci accenderà Rocca Costanza
I MONUMENTI
Pesaro
L’abbraccio virtuale tra le Marche e la Romagna siglato dai sindaci di Gabicce
Mare Domenico Pascuzzi e di Cattolica Piero Cecchini con la bandiera rosa
Mette sul piatto anche lo spot
scenografico, Matteo Ricci,
alla vigilia del debutto. Con
l'effetto traino incorporato, in
realtà duplice, perché
l'anteprima della Notte Rosa si
porterà dietro la promozione
del Pesaro Doc Fest e
viceversa, nel casuale (ma non
troppo) incrocio tra gli eventi.
Così il sindaco si ritroverà a
Rocca Costanza stasera alle
ore 21.30, insieme a Luca
Zingaretti – direttore artistico
del festival del documentario
che si terrà in città nel
weekend – per accendere le
luci in rosa sul monumento.
Con loro anche il vicesindaco e
neoassessore alla Vivacità
Daniele Vimini. Facile
prevedere che il via simbolico
all'illuminazione plastica farà
scattare la curiosità e i selfie di
tanti mentre, in
contemporanea, il rosa si
rifletterà anche su teatro
Rossini, Palla di Pomodoro e
Villino Ruggeri. «Un momento
popolare» che, nelle intenzioni
del sindaco, “servirà ad
entrare già nel clima
dell'evento”, oltre a rimarcare
l'ingresso di Pesaro nel
decennale della
manifestazione.
La linea è che “la Notte Rosa
va vissuta con partecipazione, ma in modo responsabile
e nel pieno rispetto delle regole”. Così i Comuni di Pesaro e Fano, nelle ore che precedono l'evento, rimarcano nero su bianco gli aspetti collegati alla prevenzione e alla sicurezza. In primis con un'ordinanza no vetro firmata dai
sindaci Matteo Ricci e Massimo Seri in cui si stabilisce il
divieto di vendita e somministrazione di bevande, di qualsiasi genere, contenute in bottiglie di vetro, bicchieri di vetro e lattine, dalle venti di stasera alle sei di sabato. Allo
stesso modo si dispone il divieto di detenzione di bevande, nei medesimi contenitori,
all'interno dei luoghi della festa. Ciò significa che chi parteciperà alla Notte Rosa non
potrà portarsi da casa bottiglie di vetro. Le sanzioni vanno da 100 a 500 euro. La seconda ordinanza riguarda gli
orari della musica. Che sarà
consentita fino alle due nelle
zone centro-viale Trieste e fino alle cinque in zona porto,
Baia Flaminia e Sottomonte.
Dal Comune si ribadisce, infine, l'invito alla mobilità alternativa, ovvero utilizzo di bici
e navette. Che saranno potenziate da San Decenzio, dalle
17.45 alle 4, ogni 30 minuti,
lungo due direttrici, verso i
luoghi della manifestazione.
“D'altra parte, dopo il riconoscimento di Legambiente –
dice Ricci – siamo la capitale
della bici. E dobbiamo valorizzarlo: a maggior ragione
con un evento del genere che
si porta dietro una promozione internazionale”. Pronti
settemila pieghevoli con il
programma del capodanno
dell'estate che saranno distribuiti oggi dal Comune. Idea
grafica, nemmeno a dirlo,
tratteggiata sulla bicicletta,
per rafforzare il messaggio
della mobilità sostenibile come forma di partecipazione
alla Notte Rosa. Tra l'altro,
con i collegamenti di Trenitalia che faranno scalo a Pesaro, in ripartenza all'alba, chi
arriverà in città potrà anche
caricare la bici sul treno. “A livello comunicativo ci hanno
trattato benissimo, alla pari
con la Romagna – nota il sindaco – e i Comuni coinvolti
hanno lo stesso spazio: il
brand è il loro ma sembra
quasi che siamo cofondatori
dell'evento”. “Puntiamo sulla
qualità e sui contenuti”, dice
il vicesindaco Daniele Vimini.
Sette aree al centro del programma: centro storico, piazzale della Libertà, Baia Flaminia, lungomare Ponente, lungomare Levante, San Bartolo
e Fosso Sejore. Il meccanismo? Sarà simile a quello sperimentato per Santa Cecilia.
Dalle 16.30, ogni mezz'ora,
partiranno due eventi. Ognuno può fare il suo percorso,
costruirsi il suo itinerario in
giro per la città”.
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VI Venerdì 3 Luglio 2015
FANO •VALCESANO
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Supermen, ovvero i medici del 118
Accordo con l’Area vasta 1: si occuperanno anche dei pronto soccorso e del trasporto dei pazienti
Ecco i vincitori
SANITA’
BOLLENTE/1
Il viaggio
al centro
della T-shirt
SILVIA SINIBALDI
Pergola
C’è un accordo siglato il 29
giugno scorso ma il protocollo
attuativo ancora è da redigere.
Eppure il contenuto dell’ultimo
provvedimento adottato dal dirigente dell’Area vasta 1, Maria
Capalbo per i medici della Potes,
è entrato in vigore dal 1 luglio.
Tanto che il responsabile della
centrale operativa 118, Alessandro Bernardi, ha ritenuto opportuno offrire ai medici un vademecum esplicativo. Secondo
l’accordo siglato tra Capalbo e
sindacati dei medici, il rapporto
tra il soccorso territoriale e i
Punti di primo intervento (Ppi)
dell’ospedale di Pergola e delle
Case della salute di Fossombrone, Sassocorvaro e Cagli, si complica.
La procedura
I medici della Potes da tre
giorni nell’orario 08-20 si devono occupare anche dell’accettazione e della cura dei pazienti
che si presentano ai Ppi. Ma non
solo: è compito dei medici della
Potes anche occuparsi dei trasferimenti ospedalieri dei pazienti
con i codici d’emergenza più
gravi. L’accordo, ricorda Bernardi ai medici della Potes, non
modifica il fatto che il loro compito prioritario sia quello di portare soccorso sul territorio e in
loro aiuto formula una serie di
direttive per spiegare come procedere. Innanzitutto va concordato un numero di telefono a cui
rivolgersi che i medici del 118 e
dei reparti devono tenere acceso e lasciare libero (!!!). Se il medico della Potes si sta occupando di un paziente al Ppi e arriva
una richiesta di intervento sulla
strada, il medico deve avvisare il
collega dell’ospedale che a sua
volta dovrà lasciare il suo reparto e scendere al pronto soccorso. Procedura: il medico della
Potes mentre riceve la chiamata
di soccorso, utilizzando un telefono vicino a quello dell’emergenza, chiama il collega in reparto e se deve intervenire per
un codice rosso, non attende
l’arrivo del collega, lascia sguarnito il Ppi e parte a sirene spiegate, in attesa che il collega arrivato a sostituirlo gli telefoni per il
passaggio di consegne. In caso
di codice giallo non si attende
l’arrivo del collega dal reparto
se non nel caso in cui non sia rintracciabile. Per i codici verde e
bianco si attende l’arrivo del collega e si ritarda la partenza dell’ambulanza. Il dottor Bernardi
IL CONCORSO
Saltara
Un intervento del 118. Maria
Capalbo, direttore dell’Area vasta 1,
Alessandro Bernardi, responsabile
della centrale operativa 118 e il
capogruppo Antonio Baldelli
invita i colleghi di preparare uno
o più cartelli da piazzare all’ingresso e in sala d’attesa dei Ppi
spiegando agli utenti che la prestazione medica è garantita dal
medico della Potes e nel caso in
cui debba andarsene in ambulanza sarà un altro medico a proseguire l’intervento. “Suggerisco – è scritto nel fax arrivato lo
scorso 30 giugno agli interessati
– di imparare a documentare
con precisione quello che si rileva e si pratica sul paziente man
mano che viene fatto in modo
che il collega che scende dal reparto abbia la possibilità di con-
sultare gli atti di quanto svolto fino a quel momento”.
Trasferimento dei pazienti.
Nelle ore diurne se il medico
della Potes ritiene che un paziente arrivato al Ppi di una delle quattro strutture interessate,
essere trasferito al Dipartimento emergenza accettazione
(Dea) di Marche Nord (codice
rosso o giallo) comunicherà l’esigenza alla centrale operativa
che attiverà i reperibili del trasporto. Se però non c’è una contemporanea richiesta di soccorso territoriale la stessa Potes si
occuperà del trasferimento e il
medico dal reparto scenderà al
Ppi. Ma se mentre il medico della Potes sta caricando in ambulanza il paziente che necessita
l’immediato trasferimento, arriva una richiesta di soccorso territoriale di pari o superiore gravità, la Potes svolgerà il soccorso
e lascerà il paziente al Ppi. Ma se
il paziente è già stato caricato in
ambulanza allora si parte e qualcun altro provvederà al soccorso territoriale. In cambio l’Area
vasta offre ai medici della Potes
incentivi economici.
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Baldelli: “Una scelta allucinante”
SANITA’ BOLLENTE/2
Pergola
E’ Antonio Baldelli, capogruppo di maggioranza a Pergola a
denunciare i gravi depotenziamenti che la sanità provinciale
sta subendo in questi giorni:
“Ve li ricordate i candidati del
Pd e Ceriscioli in campagna elettorale a promettere di potenziare gli ospedali dell’entroterra?
Solamente gli sprovveduti potevano credere alle loro fandonie.
È infatti trascorso solo un mese
dalle elezioni e già la mannaia
della Regione a guida Pd si sta
abbattendo sui nostri nosocomi, falcidiando i pochi servizi rimasti. Nella struttura di Pergola, sulla carta definito ospedale
per acuti, è stato cancellato, ad
esempio, il servizio di radiologia
dal lunedì al venerdì pomeriggio. Una struttura che non dispone più della radiologia non
può curare i pazienti acuti, dunque non è più un ospedale.Ma la
scure della Regione non distrugge solo l’ospedale della Valcesano ma anche le case della salute
di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro. Il pomeriggio del 30
giugno, le strutture ospedaliere
dell’entroterra hanno ricevuto
un fax con cui sono state avvisate, con pochissime ore di preavviso, che, dal primo luglio, i medici soccorritori del Potes dovevano occuparsi, dalle ore 8 alle
20, non solo delle emergenze
del 118 ma anche dei punti di primo intervento,. La Regione ha
poi sciaguratamente previsto
che a scendere nel punto di primo intervento, rimasto sguarnito, saranno i medici dai reparti
ospedalieri, che a loro volta lasceranno soli i pazienti nelle
corsie. La Regione ha inoltre de-
ciso che l’ambulanza del 118 dovrà occuparsi persino dei trasferimenti dei pazienti con i codici
d’emergenza più gravi. Ancora
più allucinante è poi la notizia
che, per tali operazioni, non esiste ancora un protocollo pur essendo esso stato anticipato dai
dirigenti della sanità regionale”. Conclude Baldelli: “Dove sono finiti i venditori di fumo, Traversini, Talè e compagni che, solo un mese fa, insieme ai loro galoppini locali hanno fatto il giro
degli ospedali promettendone il
potenziamento?”.
Il tema d'obbligo era il viaggio. Al concorso T-shirt design contest 2015, hanno risposto in cinquanta. Si trattava di studiare la maglietta
dell'estate con tanto di disegno. L'istituto d'arte Mengaroni di Pesaro ha fatto ancora una volta la parte del leone e sue tre alunne verranno
premiate questo pomeriggio da Ideostampa di Calcinelli, il laboratorio grafico
per eccellenza, che ogni anno, grazie ad Alfio Magnesi
ed ai suoi collaboratori, apre
il periodo della bella stagione mai dimenticando le nuove idee e lo spazio che meritano. Il concorso era aperto
a tutti i giovani della provincia. Il premio social è stato
vinto da Maria Anita Pompili scelta dal pubblico di Facebook. Il premio Ideostampa
è andato a Gloria Palmerini.
Quello speciale a Beatrice
Leo. Le magliette verranno
date in omaggio a tutti i partecipanti e non mancheranno di portare una ventata di
fantasia e spensieratezza un
po' ovunque.
"L'istituto d'arte pesarese Mengaroni - spiega Magnesi - ha risposto sempre al
meglio alle nostre iniziative.
E' una sorta di tradizione
che si consolida anno dopo
anno. Il progetto delle magliette è diventato addirittura d'istituto per cui gli studenti tutti hanno avuto modo di cimentarsi al meglio in
merito alle nostre proposte
che intendono tessere un necessario punto d'incontro
tra mondo del lavoro e scuola. Siamo soddisfatti per come tutto si è svolto e questo
pomeriggio avremo modo
di fare festa senza grandi clamori ma nel modo come si
conviene direttamente all'interno dei nostri laboratori
perché anche questo appuntamento ormai è una bella
tradizione alla quale teniamo in modo particolare".
Senza dubbio una bella storia. Un'avventura affascinante. Tutta da condividere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un itinerario tra cultura, musica ed enogastronomia nei luoghi danteschi della provincia
Kairòs propone l’umanesimo del gusto
LA MANIFESTAZIONE
Frontone
La splendida cornice della terra del Catria, ospita domani e
domenica "Umanesimo del
Gusto: cultura, musica, enogastronomia dai luoghi danteschi della provincia pesarese". La manifestazione è ideata da Alfredo Bussi e Nicoletta Tagliabracci, Ambasciatori
Territoriali dell'Enogastronomia e referenti dell'associazione Kairòs. L'evento non è una
rievocazione medievale fine a
se stessa, ma una attualizzazione dei valori espressi dalla
civiltà umanistica nel territorio marchigiano con finalità
turistiche di alto livello, attraverso la creazione futura di
un itinerario dantesco-enogastronomico denominato "Vacanza Umanistica" che coinvolge sette località provincia-
L’edizione 2015 si sviluppa
in due giornate a Frontone
Serra Sant'Abbondio e
Monastero di Fonte Avellana
li, tra le quali la terra del Catria. L'edizione 2015 si sviluppa a Frontone, Serra Sant'Abbondio e Monastero di Fonte
Avellana. Si partirà sabato alle 21 con la serata di gala al castello di Frontone. In programma una originalissima
riduzione teatrale dedicata alla poco conosciuta ma affascinante vita di Dante, portata in
scena dalla compagnia del Teatro Accademia di Pesaro.
Domenica mattina "Ascesa al
paradiso": risalita in funivia
sul Catria tra letture e natura,
curata dalla Pro Loco. Nel po-
meriggio, nel "Borgo Umanistico" di Serra, figuranti, letture e ricche degustazioni offerte dai produttori enogastronomici territoriali. Alle 21
"Voci dal Medioevo" nella
splendida abbazia del Monastero di Fonte Avellana: le lettere di Abelardo ed Eloisa e le
musiche del duo pianistico Tiziana di Loreto e Costanza
Ruggeri. Le serate sono a ingresso libero. L'edizione 2015
si avvale del patrocinio di Provincia, Regione e Comuni
coinvolti.
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Lo splendido Monastero di Fonte Avellana
r.g.
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Venerdì 3 Luglio 2015
1
Homemade Jamz Blues Band a San Severino
San Severino SanSeverinoBluescomincia
ilsuoXXIV˚FestivalestivoconNotteBlues&
Rock,apertadaiVarnellis,bandmarchigiana
dijump,r&berock'n'rollechiusadai
Cadilluck,quartettosettempedanodiindie
rock.Ospiticentraligliamericani
HomemadeJamzBluesBand,iltriodifratelli
delMississippi,inpolepositionperesserela
"starband"delfuturodellascenablues
mondiale.Giovanissimi,stupefacenti,
arrivanoperlaprimavoltainItaliaconun
soundsimileaquellodeiprimiBlackKeysedi
Moreland&Arbuckle.Formatisipergioco
catturanosubitol'attenzionedeimediae
degliaddettiailavoriUSA.L’appuntamento
conHomemadeJamzBluesBandèper
domaninellaPiazzadelPopolodiSan
Severinoallle21.30.Ingressolibero.
WeekEnd
Corriere Adriatico via Berti 20, 60100 Ancona T: 071 4581 E: [email protected] F: 071 41989
MICHELE ROCCHETTI
Ancona
Se al nord si punta sulla Notte
Rosa al sud prende campo la
Notte Bianca, ma entrambe
hanno un unico denominatore: dare una spinta alla stagione dei saldi. Le Notti Bianche,
tranne che a Porto Sant'Elpidio, dove è prevista per domani (mentre a Civitanova Marche è in corso il Rive Festival)
arriveranno però un po' più in
là. Stasera, invece, a Pesaro, a
Fano, a Senigallia, a Gabicce, a
Marotta e su su fino a Gradara
e Tavullia è tempo di Notte Rosa. Certo, il piatto forse non è
ancora appetitoso come quello
delle località turistiche dell'
Emilia Romagna, dove la manifestazione è nata e dove sono
attesi artisti del calibro di Francesco De Gregori, Cristiano De
Andrè, Donatella Rettore, Paola Turci, Paolo Belli, Giusy Ferreri e i Dear Jack, ma ci sarà comunque di che divertirsi.
Ricchissimo, in particolare, il
cartellone di Pesaro, dove spicca su tutti lo spettacolo di Luca
Zingaretti, che alle 22.30, in
piazzale Collenuccio, leggerà
"La Sirena" dal "Lighea" di Tomasi di Lampedusa, accompagnato dalla musica dal vivo di
Fabio Ceccarelli. Musica che risuonerà un po' ovunque, a partire dal piano terra di casa Rossini, dove alle 20 e alle 23.30
andranno in scena i concerti
dal balcone del soprano Pamela Lucciarini accompagnata al
pianoforte da Meri Piersanti. A
piazza dal Popolo, alle 21, si terrà invece il Gran concerto per
fiati e campanelli di biciclette
diretto da Marco Mencoboni.
Alle 22.30, in piazzale della Libertà, il concerto dei Camillas
anticiperà i fuochi d'artificio
che scatteranno a mezzanotte.
E alle 5, sulla spiaggia libera di
Fosso Sejore, Concerto all'alba
di Mario Mariani. Ma non è finita qui, perché dalle 18 alle 20,
in corso XI settembre i sassofonisti del Rossini Street Friends
si esibiranno in un concerto itinerante sistemati sul trenino
turistico, mentre al conservatorio di piazza Olivieri Natasha
Barret proporrà esperienze di
·
L’evento Due regioni coinvolte in una grande e lunga festa
La Notte Rosa è servita
L’estate invade la riviera
ascolto in 3D.
Poi, a partire da mezzanotte e
mezza, alla Chiesa dell'Annunziata, concerto del Coro San
Carlo di Pesaro. Contemporaneamente, in piazza Aldo Moro, concerto sul tetto della
Band Babel con musica anni
'70. Piuttosto nutrito anche il
programma di Fano che prevede: alle 21, nella Corte Sant'Arcangelo, concerto dell'Orchestra Sinfonica Rossini; all'Anfiteatro Rastatt, dalle 21.30,
"Notte della Risata", spettacolo
Una mobilitazione
ulteriore quest’anno anche
grazie alla anticipazione
dei saldi: holiday&business
comico a cura del San Costanzo Show; alle 22, in Piazza XX
Settembre, concerto a cura degli operatori della piazza; dalle
21 a mezzanotte, a Baia Flaminia, "Miss Notte Rosa", sfilata
di moda di bambine ed elezione di Miss Baia Flaminia; a
mezzanotte, in zona Lido, spettacolo pirotecnico e live music.
A Senigallia, invece, la Notte
Rosa sarà in edizione ridotta
per lasciare spazio al Caterraduno. Alle 19 bicchieri alzati
per il "The Pink Flute", brindisi
di inaugurazione della Notte
Rosa. Alle 19.30 appuntamento con "Mr. French e la Giotonda", performance degli artisti
Luca Ardenghi e Alessandra
Barison. Più nutrito il programma delle altre località del-
Immagini con belle ragazze della passata edizione della Notte Rosa
che negli anni si è consolidata come momento atteso di inizio estate
la riviera. A Marotta: a Villa Valentina, dalle 21, "Jazz in Rosa"
con l'esibizione dell'Aldemaro
Moltedo Jazz Band; nella zona
Sud del lungomare, dalle 23,
concerti dei Musical Flowers,
Pino Scotto e Extralism; in
piazzale Ricci spettacoli di magia e illusioni per bambini e a
seguire Schiuma Trash Party;
in piazza Kennedy, stand gastronomici e concerto dei The
Vasellas. A Gabicce: alle
20.30, in piazza Giardini Unità, rassegna di artisti di strada
e a seguire balli di gruppo; sempre alle 20.30, in piazza Matteotti, spettacolo di cabaret; a
mezzanotte, al porto, grande
spettacolo di fuochi d'artificio;
alle 6, al faro di Gabicce mare,
concerto d'arpa di Daniele Bellico e Bomboloni.
A Gradara notte di suggestioni
tra spettacoli di falconeria, Carmina Burana e fuochi d'artificio visti dalle mura, mentre a
Tavullia la Notte Rosa sarà all'
insegna delle due ruote in onore del suo cittadino più illustre.
Infine, anche Ancona avrà la
sua Notte Rosa, anche se non
insignita del marchio ufficiale.
E' la Notte Rosa di Corso
Amendola, che proporrà
sport, musica, spettacoli, momenti di cultura e gastronomia.
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I COSTI DELLA REGIONE
VENERDÌ
3 LUGLIO 2015
23
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
I SOLDI DEI MARCHIGIANI
«Vitalizi, perso troppo tempo
Spese pazze, più controlli»
Il presidente Ceriscioli dopo l’inchiesta del Carlino
AL TIMONE Il presidente delle Marche, Luca Ceriscioli
LA SVOLTA
«Ma la gente ancora non sa
che da quest’anno sono aboliti
per i nuovi consiglieri
Un passo avanti importante»
Margherita Giacchi
ANCONA
PENSA alla cifra di oltre 300mila
euro destinati ai vitalizi degli exconsiglieri regionali, il presidente
Luca Ceriscioli. E non può che ammettere: «Ci si doveva mettere mano prima».
Prima quando, presidente?
«Andava fatto vent’anni fa, negli
anni Novanta, ad esempio. Era lì
che si doveva dare una svolta e
cambiare davvero le cose. Ora, però, non avere più, nei fatti, il tema
dei vitalizi per i nuovi consiglieri è
molto, molto importante».
Forse non tutti sanno che i vitalizi non sono più previsti
per i nuovi consiglieri, presidente...
«Questo l’ho notato, anche in campagna elettorale. Molti mi chiedevano, alle varie iniziative, quando
avremmo abolito i vitalizi. E io rispondevo: ‘Guardate, l’abbiamo
già fatto, è legge, i vitalizi non ci
sono più’. Non so perché, eppure
la comunicazione è stata fatta. Però molti cittadini non lo sanno».
La legge elettorale approvata dalla scorsa legislatura trasforma i consiglieri regionali
e i presidenti come normali lavoratori che versano i contributi, no?
«Esattamente. I vitalizi non esistono più. Io stesso verso i contributi,
che vanno a sommarsi a quelli da
insegnante. Così anche i consiglieri».
Pensa di mettere mano ulteriormente a questa legge?
«Non credo. Già questo è un bel
passo in avanti. E consideri che l’indennità dei consiglieri è stata equiparata a quella del sindaco del comune capoluogo, quindi sono già
stati fatti risparmi grossissimi».
Però è ancora aperto il capitolo ‘spese pazze’, presidente.
Non pensa che servano maggiori controlli?
«Sull’inchiesta non mi pronuncio,
La cifra
311mila euro
E’ quanto la Regione paga
ogni mese per i vitalizi degli
ex consiglieri regionali o ai
loro eredi aventi diritto. In
totale i politici che ne
usufruiscono sono 126
la magistratura farà il suo lavoro.
Per quanto riguarda i controlli che
andranno fatti dalla Regione cercheremo di monitorare con molta
più attenzione la questione dei
rimborsi, magari anche con una
struttura che controlli maggiormente tutte le richieste di rimborsi che arrivano dai consiglieri. Ma
questa legge regionale che abolisce
i vitalizi è già un gran passo avanti, una bella conquista. E poi a votarla, nella passata legislatura,
c’erano anche consiglieri attuali.
Non è segnale di poco conto».
OSIMO
Muore sul posto di lavoro,
un milione di euro alla famiglia
OSIMO (Ancona)
MUORE sul posto di lavoro e l’assicurazione offre un milione di
euro alla famiglia. Il 29 aprile scorso Giuliano Trozzo, 45enne di
Osimo, era scivolato dalla scaletta di una macchina rotante all’interno del centro ambientale della società partecipata Astea dove
lavorava da più di dieci anni. Ha fatto un volo di tre metri circa
mentre cercava, con l’aiuto dei colleghi, di avviare il nastro trasportatore inceppato all’interno dell’impianto di selezione dei rifiuti. Fulminea la corsa all’ospedale dove dopo quattordici giorni
di agonia è deceduto. Adesso, a distanza di due mesi, pare che
l’assicurazione risarcirà la famiglia con una cifra enorme. Si parla
di un milione di euro per la moglie Mara e i loro piccoli. La Procura intanto aveva aperto un fascicolo per chiarire eventuali responsabilità degli amministratori dell’Astea. Rimane in piedi
quindi il procedimento penale per omicidio colposo. Di quell’uomo buono però, per i familiari adesso resta solo il ricordo di un
grande lavoratore, affabile con tutti e tenero con moglie e figli.
Silvia Santini
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2
PESARO PRIMO PIANO
VENERDÌ 3 LUGLIO 2015
POLITICA DA TRIBUNALE
L’OBIETTIVO E’ MATTEO RICCI
IL DEPUTATO DI M5S ANDREA CECCONI
HA ANNUNCIATO DUE ESPOSTI CONTRO
L’ENTE A CORTE DEI CONTI E PROCURA
Domenicucci: «La Provincia querela Cecconi»
Direttore generale dà mandato ai legali: «Calunnia e diffamazione con accuse false»
LA PROVINCIA ha deciso di querelare l’onorevole Andrea Cecconi
(M5S) «per calunnia, diffamazione
e qualsiasi altro reato la Procura della Repubblica individuerà nella sua
condotta, fortemente lesiva dell’immagine ed operato dell’ente, degli
amministratori passati e presenti e
dei dirigenti». Lo annuncia il direttore generale Marco Domenicucci,
lette le dichiarazioni del parlamentare del M5S che ha accusato gli amministratori della passata legislatura di «avere volutamente eluso il
Patto di stabilità con l’operazione
Valore Immobiliare». Precisa Domenicucci: «Il nostro ufficio legale
è già al lavoro. Non è più possibile
tollerare accuse infondate di Cecconi sulla creazione di Valore Immobiliare (società di cartolarizzazione
al 100% di proprietà della Provincia, ndr), sui bilanci e sulla situazione economica dell’ente. Non si può
continuare tutti i giorni a dire il falso senza neanche sapere di cosa si
parla».
IL DIRETTORE generale ribadisce: «La procedura per la costituzione della società Valore Immobiliare si svolse con la massima trasparenza, sulla base della normativa vigente all’epoca e con il parere favorevole dei revisori dei conti. Venne
anche fatto ricorso all’ausilio di consulenti specializzati in questo tipo
di operazioni, fatte in altre Province e Comuni italiani. Che poi la Cor-
SERVIZI ASSOCIATI
E Ricci difende
i piccoli Comuni
MATTEO RICCI, da vice
presidente nazionale dell’Anci, si occupa di piccoli Comuni in vista dell’incontro
dell’Anci del 10 luglio: «Andiamo all’appuntamento di
Cagliari con l’intenzione di
disegnare una nuova governance locale che superi l’obbligatorietà di associare 10
funzioni per i piccoli Comuni, lasciando però ai territori
la possibilità di autogovernarsi».
CHIAMATO IN CAUSA Marco Domenicucci annuncia che
concluderà il suo incarico aggiuntivo in Comune il 31 luglio
te dei Conti – aggiunge - abbia valutato a posteriori l’applicazione
della norma in modo diverso, indicando che una somma doveva essere inserita in una specifica parte
del bilancio anziché in un’altra, è
cosa ben diversa dall’affermare, come fa l’onorevole Cecconi, che si
sia voluto falsificare i bilanci
dell’ente. Sono accuse gravi che
non possiamo accettare». La replica di Domenicucci passa dall’operazione Valore Immobiliare allo
stato economico dell’ente: «La
Provincia ha approvato i propri bilanci in equilibrio nel 2013 e nel
2014, quest’ultimo con un avanzo.
Parlare continuamente di dissesto
dell’ente quando non si è mai verificata questa situazione è altamente lesivo dell’operato degli amministratori e dirigenti, che stanno
portando avanti un lavoro reso
sempre più complesso dagli enormi tagli inferti dalla legge di stabilità alle Province». Infine, Domenicucci, chiamato direttamente in
VALORE IMMOBILIARE
«La nascita della società
è stata fatta secondo le regole
e approvata dai Revisori»
causa sulla formulazione dei bilanci in Provincia e per l’incarico in
Comune, fa alcune considerazioni
a carattere personale: «Vorrei ricordare a Cecconi che, in Provincia, da 6 anni svolgo il ruolo di direttore generale e non più di ragioniere capo, ruolo esercitato da altro dirigente che ha la mia stima.
Quanto al mio incarico al Comune, voglio chiarire che è a termine
e che non comporta alcun tipo di
vantaggio né economico né di carriera, essendo stato chiamato per
un periodo transitorio in attesa
dell’arrivo di un altro dirigente a
tempo pieno. Il mio incarico in Comune cesserà il 30 luglio, per poi
riprendere a tempo pieno l’attività
in Provincia».
RIFORMA L’ENTE DI VIA GRAMSCI STA PER METTERLI IN ESUBERO. TUTTI VIGILI URBANI?
Polizia provinciale al capolinea, agenti via
DI PATTUGLIA
La polizia provinciale
LA POLIZIA PROVINCIALE sta per essere
sciolta. Ma i 20 agenti con la sede in via dei
Cacciatori vorrebbero scegliere dove andare.
E prima di ogni desiderio, hanno fatto sapere
di non gradire la divisa da vigile urbano. Vorrebbero fare altro, ad esempio il lavoro dei Forestali. Monti, boschi, controlli. Ma il comandante della polizia municipale Gianni Galdenzi dice: «Noi abbiamo assoluto bisogno di 7
persone in più. A differenza degli altri anni,
non ho potuto attingere da graduatorie comunali per assumere personale stagionale perché
la legge mi impone prima di tutto di assumere
i poliziotti provinciali. Spero dunque che si
chiariscano bene i termini della vicenda perché si possa procedere quanto prima alle assunzioni».
PER CONSENTIRE al personale della polizia provinciale di essere assunto da altre forze
di polizia, occorre che l’amministrazione provinciale faccia un provvedimento che metta in
esubero tutti i poliziotti per il venir meno delle competenze e si proceda alla formulazione
di un elenco dove far attingere le altre amministrazioni. Insomma, per il corpo della polizia
provinciale è cominciato il conto alla rovescia.
Spetta ad ogni singolo agente comunque dichiarare la sua preferenza per una futura collocazione.
PESARO
VENERDÌ 3 LUGLIO 2015
IL CASO BANCA MARCHE
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«INCAUTI PRESTITI»: 37 CASI
ALLA BASE DELL’AZIONE GIUDIZIALE
DEI COMMISSARI 37 CASI SPECIFICATI
DI FINANZIAMENTI «NON REGOLARI»
Chiesto un risarcimento danni
di centinaia di milioni di euro
Azione di responsabilità contro amministratori e sindaci, molti pesaresi
di ROBERTO DAMIANI
BANCA Marche rivuole i soldi
indietro dai suoi ex amministratori. Ne chiede molti, 282 milioni
di euro, e per non sbagliare ha citato davanti al giudice civile di
Ancona 32 persone, tra ex amministratori e collegio sindacale.
Compresi gli eredi di persone defunte, come i figli del pesarese Dario Zini. A preparare l’atto di citazione (prima udienza il 15 dicembre) è stato lo studio milanese Bonelli, con gli avvocati Bonetta e
Rumi, gli stessi che in un parere
scritto nel 2013 avevano escluso
un nesso di causalità tra il crac della banca e l’operato degli ammini-
ISTITUTO DI
CREDITO
L’ex-direttore
Massimo Bianconi
con l’allora
presidente avvocato
Michele Ambrosini.
A loro presentata
una richiesta di
risarcimento record
da Banca Marche, in
alto la sede centrale
di Fontedamo a Jesi
SOCIETA’ DI REVISIONE
E’ finita nel mirino anche
la Price Waterhouse
per la bellezza di 182 milioni
stratori di quel momento. Adesso
invece incolpano gli ex vertici, a
partire dal direttore del tempo
Massimo Bianconi, di aver elargito 264 milioni attraverso 37 erogazioni presumibilmente non coperte da garanzie certe. C’è da dire
che una prima messa in mora degli ex amministratori, ipotizzava
un presunto danno per un miliardo di euro. Adesso si è scesi a meno di un terzo, ma le cifre appaiono ballerine e i contorni tra i colpevoli e gli innocenti, i distratti e
le figure soprammobile, ancora
troppo imprecisi. Tanto che gli
stessi commissari di Banca Marche, arrivati nell’ottobre 2013, so-
CITAZIONE CIVILE I LEGALI DELL’ISTITUTO VOGLIONO INDIETRO 30 MILIONI
«Restituiscano anche stipendi e benefit incassati»
PER GUADAGNARE tempo, lo studio legale di
Banca Marche ha chiesto al tribunale di Ancona che
condanni i 32 «convenuti» al pagamento di una provvisionale di 100 milioni di euro. Cioè ‘pochi’, maledetti e subito. Per gli altri duecento milioni o quanti
riterrà giusto far pagare il tribunale, si vedrà con calma. Nell’atto di citazione, si fanno anche i distinguo
tra i vari protagonisti. Ad esempio, per l’ex presidente Ambrosini viene chiesto un risarcimento che si
avvicina ai 200 milioni di euro, cioè le indennità lorde prese negli anni di presidenza, ma soprattutto gli
affidamenti concesso senza un presunto e serrato
controllo sui destinatari, secondo almeno i denun-
cianti. Molti altri, sulla quindicina, gli ex amministratori che secondo Banca Marche dovrebbero pagare in solido non meno di 100 milioni. Per la banca, è
importante anche recuperare i bonus e i rimborsi
spese oltre agli emolumenti concessi agli ex-vertici
che secondo un calcolo fatto dai ammonterebbe a 30
milioni di euro. Devono ridare indietro questi soldi
perché col loro comportamento non avrebbero valorizzato ma depauperato il capitale della banca. Solo
nei confronti dell’ex direttore Bianconi il calcolo arriva a 16 milioni di euro mentre per l’ex presidente
Ambrosini si parla di circa 800mila euro. Mezzo milione di euro viene chiesto a Franco D’Angelo, un
po’ di più a Bruno Brusciotti.
no stati citati davanti al tribunale
di Ancona dagli ex amministratori per aver pagato senza batter ciglio alla stessa Banca d’Italia di
cui sono dipendenti 4 milioni e
mezzo di euro di multa senza procedere con le «normali» opposizioni, contraddittori degli interessati, o richiesta di sospensiva togliendo di fatto la liquidità alla
banca. Pensavano di riottenerla
chiedendo i soldi della multa agli
ex amministrari notificando loro
dei decreti ingiuntivi, che sono
stati opposti e di fatto bloccati.
ORA dunque ci si incammina nel
deserto, cominciando una causa
civile infinita nei confronti degli
ex vertici e controllori, a partire
dai pesaresi Massimo Ambrosini,
ex presidente fino al 2012, Bruno
Brusciotti, Marcello Gennari, gli
eredi di Dario Zini, l’ex sindaco
revisore Agostino Cesaroni, Franco D’Angelo, Pietro Paccapelo,
ed inoltre Claudio Dell’Aquila,
Leonardo Cavicchia, Pier Franco
Giorgi, Stefano Vallesi, l’ex presidente Lauro Costa, Giuliano
Bianchi, Pio Bussolotto, Tonino
Perini, Aldo Birrozzi, Francesco
Calai, Roberto Civalleri, Stefano
Clementoni, Massimo Cremona,
Walter Darini, Eliseo Di Luca,
Germano Ercoli, Roberto Marcolin, Mario Volpini, Michele Giannatasio, Marco Pierluca, Massimo Felicissimo e Alberto Landi.
A questi va aggiunto il rappresente della società di revisione Price
Waterhouse coopers che aveva
analizzato i bilanci dal 2007 al
2012. La fine del processo è prevista tra dieci anni circa.
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ALLA QUINTA I LADRI CI PROVANO PER DUE VOLTE
Tentato furto l’altra notte alla Trattoria La Quinta di viale
Adriatico. Per due volte, a mezzanotte e all’una, ignoti
hanno provato ad entrare, per arraffare i soldi della cassa e
il pesce in frigo, come altre 5 volte negli ultimi 10 anni sono
riusciti a fare. «Hanno rotto una finestrella e sono entrati racconta la titolare Barbara -. Per fortuna non hanno fatto
danni grossi e l’allarme li ha messi in fuga entrambe le
volte. Noi abitiamo qui sopra e mio fratello è sceso subito».
e-mail: [email protected]
LA BATTAGLIA DI CONFESERCENTI: AFFITTI CALMIERATI PER I NEGOZI, SGRAVI FISCALI PER I PROPRIETARI
«ANCHE a Fano locali del centro storico concessi ad affitti calmierati a commercianti ed
artigiani, in cambio di sgravi fiscali per i
proprietari». E’ questa la proposta che
Confesercenti ha presentato
all’amministrazione comunale, sull’esempio
dell’accordo siglato qualche mese fa a Pesaro
tra Comune, associazioni e sindacati. «A
Fano i locali sfitti sono sempre più numerosi e
gli operatori ancora in attività pagano canoni
di locazione insostenibili se rapportati alle
difficoltà economiche del settore commercio e
spropositate rispetto alla effettiva rendita che
oggi hanno gli immobili commerciali – spiega
Tiziano Pettinelli direttore Confesercenti
Fano - per questo, abbiamo proposto un ‘patto
sugli affitti’ tra proprietari e attività
commerciali con l’intervento del Comune, che
prevede di regolamentare e contenere gli affitti
sulla base di un preciso tariffario a fronte di
sgravi fiscali per i proprietari degli immobili,
come, ad esempio, una riduzione dell’Imu».
I primi riscontri informali sono positivi.
«Fano sta lavorando per diventare ‘città
turistica’ e i negozi sfitti, soprattutto in centro,
non aiutano a centrare l’obiettivo – conclude –
contenere gli affitti delle attività commerciali
andrebbe, invece, proprio nella direzione di rendere la città più attrattiva in termini turistici ed
economici perché sarebbe un incentivo ad aprire nuove attività, in centro e nei quartieri, e a
mantenere quelle esistenti. I benefici sarebbero
anche per i proprietari, in parte sollevati dalle
spese di gestione degli immobili e per i cittadini
perché, come sappiamo, una città viva e piena
di negozi è molto più sicura e più vivibile».
La Notte dei saldi ‘bacia’ la Notte rosa
Negozi aperti oggi e domani sera. Centro animato con musica, spettacoli e... polemiche
NEGOZI aperti in centro, dalle
21, e sconti anche stasera in occasione della Notte Rosa, ma sarà
domani la lunga «Notte dei Saldi». E dalle 18 alle 2 di notte, in
nove zone all’interno delle antiche mura romane, animazione
per grandi e piccini con musica attività e punti ristoro. «Questa sarà
una delle ultime cose che il Comitato Apriamo il Centro organizza
– esordisce il presidente Filippo
Bacchiocchi, presentando il cartellone delle iniziative – perché
stiamo valutando se vale la pena
continuare a mettere in campo le
nostre forze, sottraendo tempo e
denaro alla nostra attività e alle famiglie. Quello che è successo ultimamente con alcuni commercianti, ma soprattutto con la Confcommercio di Fano, mi spiace. Perché il Comitato è nato con l’intenzione di offrire una spalla alle associazioni di categoria, invece
Confcommercio ha alzato un muro contro di me. Soprattutto il presidente, che è stato commerciante
come noi, non ha capito quanto
in questi 4 anni mi sono dato da
fare per risolvere molti problemi». E dopo essersi tolto dalla
scarpa questo sassolino, Bacchiocchi ha iniziato a snocciolare le iniziative in campo dai commercian-
UN’ESTATE MOLTO
ANIMATA
Sopra una
via del
Centro, a
fianco
Piazza XX
settembre,
il cuore di
Fano, la
notte dei
saldi
dell’edizione 2014.
Per la
serata di
domani il
Comitato
animerà
anche zone
più
decentrate.
ti per domani, a cui si aggiungono
ai Giardini Roma l’evento artistico musicale del Collettivo Re-Public , «I suoni e la parola» alle
21.15 nella Chiesa di Santa Maria
Nova (concerto musicale del coro
Cappella del Duomo) e l’apertura
straordinaria del Teatro della For-
tuna dalle 21 alle 23 (anche stasera in occasione della Notte Rosa).
«Per la Notte Rosa e la Notte dei
Saldi ci sono gli stessi punti di animazione – spiega Bacchiocchi –
In piazza XX Settembre stasera ci
sono I Rinoceronti pagati da noi
esercenti della piazza e domani il
‘Saggio di Canto estivo’ a cura della scuola Diamond Voice di Fano: alle 19.30 ci sono i bimbi, dalle 21.30 alle 23.30 i grandi e a seguire il dj set di Tomas dj. Dalle
10 del mattino alle 2 di notte, i
commercianti che hanno fatto richiesta in comune di occupazione
del suolo pubblico, potranno mettere bancarelle davanti alle proprie attività. Per domani il Comitato animerà anche zone più decentrate. Ci saranno ‘Babbo Natale e le sue renne’ in via Montevecchio, Trampolieri itineranti, la
Compagnia dei Mercanti in piazza Costanzi, Elix e zio Mangiafuoco in via Cavour, Pagliaccio Carbone in piazza Amiani... ecc...
Tutto organizzato dai commercianti della via». In entrambe le se-
FILIPPO BACCHIOCCHI
«Questa sarà una delle ultime
attività che organizziamo, con
qualcuno non ci siamo capiti»
rate il parcheggio dell’ex caserma
Paolini farà orario continuato fino al mattino, il centro sarà quasi
tutto pedonalizzato (no parcheggio in piazza Costa dove ci saranno tavolate per la cena e musica),
eccezion fatta per via Nolfi, via da
Serravalle e Montevecchio. «La
spesa delle due serate è di 5mila
euro – conclude -. Abbiamo chiesto una quota ai commercianti e
abbiamo ricevuto un contributo
dalla Carifano, che ringraziamo».
Tiziana Petrelli
FANO 17
VENERDÌ 3 LUGLIO 2015
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IL CASO IL NUOVO LEGALE (PROFESSOR LUCIO MONACO) OTTIENE IL RINVIO DELL’UDIENZA A NOVEMBRE
Visite in ‘nero’, l’ex primario cambia difesa
Ieri udienza preliminare per il pediatra Gianfranco Franchi, che revoca il suo avvocato
AVIS ULTRAS GENEROSI
Tifosi e donatori:
Napoli uber alles
UN ABBRACCIO di colori: i tifosi azzurri fanesi del Napoli sposano la causa
rossa dell’Avis Fano. A giugno 25 donazioni effettuate dai soci del Club Forza
Napoli Azzurra, costituito a settembre scorso da un nutrito gruppo di tifosi del Napoli
che hanno racchiuso nelle tre parole «passione amicizia e solidarietà» il loro motto.
Durante questo breve periodo di vita il
club fanese si è impegnato nel sociale diffondendo tra soci ed amici il messaggio legato all’importanza della donazione di
sangue, con conseguente invito a recarsi al
Centro Trasfusionale di Fano per compiere un gesto semplice ma dal valore vitale.
Il club ha individuato nei mesi di giugno e
novembre il periodo in cui tutte le persone
ad esso legate effettuino la donazione di
sangue. I risultati sono stati eccezionali
con una massiccia risposta da parte dei soci: 25 donazione di cui 16 nuovi donatori.
E’ UN OTTIMO pediatra per
unanime giudizio, ma per la
procura della Repubblica questo non basta. Serve anche altro per dormire tranquilli. Il
dottor Gianfranco Franchi, 66
anni, ex primario fino al 2013
di pediatria del Santa Croce,
era atteso ieri davanti al gup di
Pesaro per l’udienza preliminare che lo vede imputato di peculato, truffa, falso, abuso d’ufficio e rivelazioni e utilizzo di segreti d’ufficio. Un suo conto
corrente con circa 40mila euro
è stato sequestrato per essere
confiscato. Nel frattempo, il
dottor Franchi si è licenziato
dalla struttura ospedaliera fanese dopo l’inchiesta della Guardia di Finanza che, due anni fa,
gli mise il telefono sotto controllo oltre a pedinarlo per verificare come onorasse il contratto di lavoro. La scoperta è stata
questa. Il dottor Franchi aveva
ottenuto fin dal 2000 un’indennità maggiorata perché si era dichiarato «esclusivista» della
struttura pubblica, cioè rinunciava all’attività privata ad eccezione di sole due ore giornaliere, per un massimo di quattro
pazienti al giorno ai quali far
pagare una parcella che per l’80
PER TANTE MAMME, UN OTTIMO PROFESSIONISTA
Il pediatra, Gianfranco Franchi, lavorava a Fano
SEQUESTRO DEI CONTI
La procura ha messo
sotto chiave 40mila euro
ai fini della confisca
per cento andava al medico e
per il 20 alle casse ospedaliere.
Invece la Guardia di Finanza si
accorse che il dottor Franchi riceveva nel suo studio privato
anche al mattino, durante l’orario di lavoro in ospedale, e rara-
mente rilasciava regolare ricevuta. La tariffa media era di
100 euro e quasi sempre veniva
pagata in nero.
MA POI l’indagine ha evidenziato che il dottor Franchi timbrava e usciva spesso per
un’ora o due andando a volte
in concessionaria o altre a vedere i lavori alla sua casa in ristrutturazione oppure nel suo
studio privato. I finanzieri si sono anche accorti, intercettando
il telefono del medico, che aveva suggerito ad una collega gli
argomenti alla base di un imminente concorso poi vinto, come
da intese, da un medico gradito
(ma rimasto fuori dall’inchiesta e già trasferitosi in altra regione). Per quanto riguarda
l’accusa di abuso d’ufficio, la
procura contesta al medico di
aver dirottato molti pazienti
ospedalieri verso il suo studio
privato facendo spendere loro
dei soldi che avrebbero potuto
risparmiare trattandosi di controlli che andavano fatti gratuitamente in ospedale. Inoltre, altri episodi di peculato, riguardano dei prodotti, denominati
prick test, presenti in ospedale
che i finanzieri hanno trovato
nello studio privato del medico. A proposito di questo: lo
studio in via degli Oleandri era
stato aperto senza autorizzazione comunale. La costituzione
di parte civile è stata fatta dagli
avvocati Manila Cecchini e
Paolo Biancofiore per conto
dell’azienda ospedaliera mentre la difesa è stata assunta dallo studio legale Monaco.
L’udienza è stata aggiornata al
10 novembre.
ro.da.
IL CASO GRIZZLY UNA NOTA DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE, STEFANO BRECCIAROLI
Collettivo Re-Public prende le distanze: «Siamo per la legalità»
«QUANDO è stata presentata la richiesta di patrocinio e collaborazione al Comune di Fano il Collettivo Grizzly non compariva tra i partner di progetto perché non è tra i soggetti che hanno promosso
il progetto come si può evincere dal sito dell’associazione in cui il progetto stesso è stato pubblicato circa
5 mesi fa». Così il presidente dell’Associazione di
Promozione Sociale «Collettivo Re-Public» Stefano Brecciaroli in risposta all’articolo di ieri del Carlino in cui si evidenziava che «Il Grizzly è infatti
tra le associazioni che animano il festival Pincio
Re-Public, patrocinato dal Comune, che l’altro
giorno ha organizzato una conferenza stampa con
l’Assessore al Turismo Marchegiani». «Parteciperanno al festival numerosi soggetti che non sono
partner formali di progetto ma che risultano essere
realtà giovanili importanti nel territorio – prosegue
Brecciaroli -. Collettivo Re-Public non avvalla in
alcun modo condotte che confliggono l’impianto
normativo attuale così si è indotti a pensare leggendo l’articolo in questione. A testimonianza di questo ha organizzato il 03 luglio ’14 alla MeMo a
Fano il Workshop «Ripensare il territorio. Strategie e modalità di riqualificazione degli spazi pubblici inutilizzati nell’ambito delle Politiche Giovanili; scambio di prassi con la Regione Puglia» dove
sono state presentate ed esposte dai relatori diverse
realtà presenti in Italia e diverse prassi attuate ed
attuabili in percorsi di riattivazione di spazi pubblici in degrado o in disuso e percorsi di «normalizzazione» di situazioni di potenziale conflitto con le
leggi Italiane, aspetto che dalle relazioni presentate
risultava essere una delle criticità più rilevanti in
questo tipo di percorsi».
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18 FANO
VENERDÌ 3 LUGLIO 2015
Niente pesce fresco ad agosto, il fermo dal 16
Non accolta la nuova proposta di Impresa pesca: divieti con zone ‘nursery’
Le date
Il fermo da Trieste a
Rimini parte dal 27 luglio
per 42 giorni e da Pesaro
Brindisi dal 16 agosto
sempre per 42 giorni
Gli altri luoghi
MA IL MARE CE LA FA? Pescatori al porto, a destra Tonino Giardini, coordinatore nazionale di Impresa pesca
AVANTI ancora col fermo pesca
in piena estate. Per il 31° anno
consecutivo la pesca a strascico osserverà uno stop, che nel mare
Adriatico si verificherà proprio
nel momento clou della stagione
turistica, quando il consumo di
pesce fresco sale vertiginosamente. Infatti, secondo la proposta
che è stata portata alla firma del
Sottosegretario alla Pesca Giuseppe Castiglione, quest’anno il fermo pesca si attuerà dal Compartimento di Trieste a quello di Rimini a partire dal 27 luglio per 42
giorni e dal Compartimento di Pesaro a quello di Brindisi dal 16
agosto sempre per 42 giorni. Nello Jonio e Tirreno, invece, si partirà dal 12 settembre prossimo,
mentre Sicilia e Sardegna decideranno per proprio conto.
RESTA, dunque, la difficoltà
dell’approvvigionamento di pesce fresco per ristoranti, trattorie,
alberghi e sulle tavole dei fanesi
per una parte dell’estate, anche se
i barchetti della piccola pesca potranno continuare ad uscire in mare. Una decisione che non soddi-
TONINO GIARDINI
«Con il nostro sistema risorse
ittiche e mercato sarebbero
in maggiore equilibrio»
sfa le associazioni della pesca, a
partire dalla Coldiretti Impresa
Pesca, il cui coordinatore nazionale è il fanese Tonino Giardini:
«Avevamo presentato una proposta alternativa per evitare un vuoto del mercato del fresco che non
fa altro che favorire le importazioni – spiega il dirigente – e per evi-
tare come è successo in questi ultimi 30 anni che poi si vada in mare
tutti insieme con la conseguenza
di distruggere il mercato. La nostra proposta tendeva a sostenere
le imprese della pesca e anche il
settore del commercio e del turismo locale». Tonino Giardini porta il dato economico che mostra
come il fermo abbia inciso profondamente nel comparto della pesca: da quando è entrata in vigore
questa soluzione atta a favorire la
riproduzione delle specie ittiche,
le importazioni di pesce in Italia
sono salite del 28 al 74%, vale a dire su 100 pesci consumati, 74 provengono dall’estero. Per tutelare
la risorsa ittica la Coldiretti Impresa Pesca ha proposto di ribaltare il concetto che sta alla base delle scelte ministeriali per tutelare
la fauna ittica. «Noi abbiamo detto al ministero – precisa Tonino
Giardini – che il fermo pesca così
Nello Jonio e Tirreno, si
partirà dal 12 settembre
prossimo, Sicilia e
Sardegna decideranno
per conto loro
come è congegnato non funziona
più, serve al massimo alla riproduzione di un po’ di triglie, seppioline e mazzole. Mette in difficoltà
le nostre imprese e reca danni al
commercio e al turismo. La nostra proposta punta a sostituire la
sospensione dell’attività di pesca
con la suddivisione del mare in zone o aree dove la pesca è consentita e in altre vietata. Ciò si basa su
concetto di tutela delle zone dove
i cosiddetti ‘giovanili’, cioè il pesce appena nato, si concentrano e
si sviluppano fino a diventare
adulti. Una zona nursery dove il
pesce va tutelato nel suo sviluppo
biologico, facilmente individuabile come sostengono gli esperti del
nostro comitato tecnico-scientifico. Questo consentirebbe di tenere la risorsa ittica e il mercato in
maggiore equilibrio rispetto ad
oggi».
s.c.
Ambito 6, i grillini hanno i documenti su presunte irregolarità
CONSEGNATI dal Comune a Fano 5 Stelle
i richiesti documenti sull’Ambito sociale 6.
A seguito delle notizie circa le irregolarità
nell’affidamento di alcuni servizi, oggetto di
una interrogazione dei grillini e della relativa
risposta da parte della giunta, i consiglieri
grillini avevano presentato formale richiesta
per ottenere tutta la documentazione che,
dopo qualche iniziale perplessità, ieri
pomeriggio è stata consegnata al capogruppo
Hadar Omiccioli. La vicenda sta comunque
suscitando preoccupazione tra chi opera nel
sociale, tanto che dopo gli interventi di
Gabriele Darpetti, dell’Ufficio Diocesano per
i problemi sociali e del lavoro, e del Forum
del Terzo Settore, è la Cisl Fano a richiamare
l’attenzione sulla delicata situazione sociale e
sulle ripercussioni, vista la crisi, sulle fasce
più deboli della popolazione: anziani,
portatori di handicap, disoccupati e soggetti
svantaggiati bisognosi di inclusione sociale.
«Non vorremo – fa presente Giovanni
Giovanelli responsabile Cisl Fano – che la
situazione di grave difficoltà dell’Ambito
territoriale sociale di Fano (composto dai
Comuni di Fano, Mondolfo, Mondavio,
Monteporzio, San Costanzo, San Lorenzo in
Campo, Unione Roveresca, Fratterosa,
Pergola, con un numero complessivo di
103.750 abitanti) avesse pesanti ripercussioni
sulla gestione ordinaria dei servizi erogati
dall’ambito e sul personale delle cooperative
che gestiscono i servizi». A preoccupare
Giovanelli è che «a fronte di verifiche
amministrative e contabili necessarie e
dovute, si blocchino le attività ordinarie e le
prestazioni sociali erogate dall’ambito sociale
territoriale. Invitiamo il Comitato dei
sindaci, che è l’organo di controllo e di
indirizzo dell’Ambito sociale, a prendere nel
più breve tempo possibile le decisioni per
garantire i servizi ordinari erogati
dall’ambito in modo da non pregiudicare il
welfare e la tenuta sociale del territorio.
Speriamo che questa situazione sia
l’occasione per riaprire un ampio confronto
sulle politiche sociali del territorio e sulla
gestione associata dei servizi che non
possono continuare ad essere erogati
frammentariamente e in modo
disomogeneo».
Caso Rincicotti
Ora Paolini
bacchetta tutti:
«L’avevo detto»
L’EX PARLAMENTARE
Luca Rodolfo Paolini rivendica la primogenitura sulla Rincicotti&Orciani, in questi giorni di nuovo al centro dell’attenzione, grazie alla Commissione Controllo e Garanzia.
«Spiace constatare che non si
ricordi – sottolinea Paolini –
che io fui il primo, nel 2012, a
sollevare il caso, presentando
un esposto in Procura, dopo il
quale fu una gara a prendere
le distanze, a dire ‘io l’avevo
detto’. Già allora dissi che, sul
piano di eventuali responsabilità penali, c’era poco da aspettarsi, visto che, ammesso e non
concesso che vi fossero reati, la
prescrizione era lì lì per maturare. Certo vi furono responsabilità politiche di chi, subentra-
to a Carnaroli nel 2004, non
fece nulla per affrontare il problema, che già nei 2-3 anni successivi era sempre più evidente.
E, invece, dal 2004 al 2011
non successe nulla di serio, anzi, si voleva tombare il tutto
con la svendita della Rincicotti che sarebbe andata a buon fine se io, allora deputato, non
lo avessi scoperto e reso pubblico. Una vicenda, questa, figlia
della giunta Carnaroli ma che
la giunta Aguzzi non seppe o
volle gestire come doveva. Purtroppo c’è un tempo per fare le
cose e quel tempo, cara Ansuini, è scaduto». La Commissione Controllo e Garanzia, comunque, va avanti: ieri è toccato al dirigente amministrativo
di Aset spa, Roberto Pallotti.
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03 luglio 2015 - Movimento 5 Stelle Fano