Rassegna del 03/09/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 03/09/2015
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 10
Il bilancio passa con un giorno di anticipo
1
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 13
Palabam al freddo? Un debito per il gas anche con l'Enel
2
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 13
Shopping night stasera alla prova dopo le polemiche
3
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 48
Pubblicità Fiera di Gonzaga
4
La Voce Di Mantova
03/09/15 P. 9
Mantova, ritorna lo shopping notturno
5
Provincia Di Cremona
03/09/15 P. 30
Rifiuti a scuola Cavatorta: `Pulizia subito'
6
03/09/15 P. 21
Il Comune ora gioca d'anticipo Pronto il ricorso sulla Papotti
RIFIUTI
Gazzetta Mantova
Francesco Romani
7
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 10
Grande Mantova, la lista si allunga
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 16
Lo staff del sindaco alla Corte dei Conti I grillini: sì all'esposto
La Voce Di Mantova
03/09/15 P. 6
Passa il bilancio a tarda notte
03/09/15 P. 16
Dalla zumba al Tai Chi, via ai corsi Aspef
8
9
10
COMPETITORS
Gazzetta Mantova
Corriere Della Sera Brescia 03/09/15 P. 1
SE LA CRESCITA SPOSA L'AMBIENTE
11
Riccardo
Pietrabissa, Maria
Luisa Volta
12
RIFIUTI: SCENARIO
Brescia Oggi
03/09/15 P. 19
Nella «pattumiera d'Europa» la discarica profuma d'affare
13
Italia Oggi
03/09/15 P. 34
Stop al commercio ambulante dei Raee
14
Gazzetta Mantova
03/09/15 P. 22
Il Palabam in crisi ecco i responsabili
Graziano Mangoni
15
Sole 24 Ore
03/09/15 P. 4
Partecipate, in arrivo il «tetto» per i Comuni
Marco Rogari
16
SEGNALAZIONI
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
Il bilancio passa con
giorno di anticipo
via libera dal consiglio. Un milione per il centro storico: ad ottobre un gruppo di lavoro dedicato
Con una serata d'anticipo rispetto al programma, la maratona per l'approvazione del bilancio di previsione 2015 è finita. L'ok al budget da 58 milioni
di spese correnti e 27 milioni
in conto capitale (ne saranno
utilizzati 9 nel corso dell'anno)
apre dunque ufficialmente le
porte alla programmazione
per gli anni avenire.
«Avevamo tempi stretti commenta l'assessore al bilancio Giovanni Buvoli - e abbiamo dato una bella accelerata
perché eravamo stati sollecitati dal prefetto. Devo dire che la
situazione non è stata colpa di
nessuno: le elezioni sono state
molto tardive e fare diversamente sarebbe stato impossi-
bile. Del resto è prassi che
l'amministrazione
uscente
non faccia il bilancio di previsione, e noi ci siamo ritrovati a
metà giugno con la procedura
da avviare». Quanto alla maratona di due serate, Buvoli rileva: «Penso che in futuro ci sarà
da mettere mano ai regolamenti del consiglio per ottimizzare i tempi».
Da oggi la giunta e gli uffici
puntano verso l'approvazione
delle linee programmatiche
per i prossimi cinque anni:
«Saranno le nostre strategie di
mandato - spiega Buvoli -: ci
stiamo già lavorando. Considerando che bisognerà dare un
mese di tempo ai consiglieri
per le osservazioni, io penso
che il passo successivo, quello
del budget 2016, arriverà in
consiglio all'inizio del prossimo anno. Subito, invece, dovremo dare una definizione al
milione di euro in più che il
sindaco ha ottenuto da Roma,
portando a casa un risultato
straordinario: questi sono soldi che vanno spesi immediataniente perché ci daranno modo di dare risposte a problemi
urgenti».
Proprio sul milione di euro il
sindaco entra nel dettaglio:
»Ad ottobre convocherò un
gruppo di lavoro con tutti gli
assessorati coinvolti, le categorie economiche, la Camera di
commercio e la Tea per entrare nel dettaglio degli interven-
0
Passano i lavori per risanare i valentini
L'unico emendamento al bilancio
che ha ottenuto il via libera dal
consiglio comunale è stato quello
presentato da Forza Italia sulla
riqualificazione dei giardini
Valentini. L'emendamento è stato
approvato all'unanimità.
«Siamo molto contenti - è il
commento del capogruppo
Pierluigi Baschieri - perché i
Valentini meritano una
riqualificazione che purtroppo
aspetta da troppi anni . La nostra
ideaè quella di abbattere il muro
di recinzione e di sostituirlo con
ti. Noi ci presenteremo con un
piano e con l'obiettivo di moltiplicare questo milione creando altre risorse.
«Questo gruppo di lavoro prosegue Palazzi - avrà un mese di tempo, e a novembre impegneremo i soldi per far iniziare i lavori all'inizio del 2016.
Vogliamo rilanciare il centro
storico, e non solo quello, lavorando sul decoro, sulla pulizia,
e sull'illuminazione».
Capitolo a parte, nella complessa partita del bilancio di
previsione, l'inserimento della
voce relativa ai Valentini: «Il recupero dei giardini Valentini precisa il primo cittadino - passa per un recupero di attrattività. Questo spazio verde deve
tornare ad essere un punto di
riferimento per le famiglie con
i bambini e per gli anziani. Per
ottenere questo risultato dovremo prevedere che lo spazio
venga utilizzato per attività di
animazione e di ristorazione».
unacancellata. Per far tornare i
bambini , poi, pensiamo che
sarebbe una buona idea quella di
mettere dei giochi: è solo
facendolo rivivere, che questo
spazio meraviglioso potrà
liberarsi dalla microcriminalità
che oggi tiene le famiglie
lontane». «il recupero dei
Valentini -commenta il sindaco
Palazzi - era nel programma
elettorale, nell'ambito dei lavori
da fare per gli spazi verdi.
Abbiamo accolto volentieri un
emendamento che condividiamo».
4 art8ere Ael Podee«B
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Si parla di noi
Pagina 1
Non c'è soltanto la Tea ad essere
creditrice del Palabam: la società ha un debito, per fornitura di
gas, anche con l'Enel.
In attesa che venga programmato l'incontro fra il presidente
della Tea Luigi Gualerzi, il sindaco Mattia Palazzi e la società Palamantova, la situazione è sempre più delicata, perché nel caso
in cui dovesse saltare tutto per
aria ci vorrebbe molto tempo
per recuperare l'utilizzo della
struttura.
Intanto il presidente della Dinamica, Adriano Negri, dopo
che la sua squadra e quella statunitense della Stanford University hanno dovuto fare la doccia
fredda dopo la partita, tuona:
«Noi non abbiamo un piano B.
Noi dobbiamo giocare al Palabarn, punto e basta, non c'è alternativa. E dobbiamo giocare
con la disponibilità dell'acqua
calda. Sto aspettando che il sindaco mi convochi per capire il
da farsi, spero che succeda nei
prossimi giorni». Ma vediamo
come la società Palamantova ha
maturato il debito con Enel che
si è aggiunto ai 188mila euro di
debito (oggetto di recente pignoramento).
Palamantova aveva il contratto di fornitura con la Tea. Per alcune tipologie di clienti la legge
prevede che, in caso di morosità, la società fornitrice "scarichi"
il cliente senza che siano interrotte le forniture. In pratica, il
cliente (in questo caso Palamantova) è sempre rimasto collegato alla rete del gas. Sulla base di
un
meccanismo-paracadute
chiamato "Servizio di default distribuzione", il cliente deve dimostrare di poter rientrare del
debito producendo un piano. La
fornitura del gas è comunque garantita, a prezzo maggiorato sta-
Palabam ai freddo?
U ebito per il gas
n
d
anche con l'Enel
Oltre ai tre anni con Tea, altri sei mesi di bollette non pagate
L'arretrato è di 90mila euro. E Caranci: «Colpa del Comune»
Un concerto ai Palabam : l'attività dei live continua
bilito dall'autorità per l'energia.
Per gli anni termici 2014-2016, il
fornitore del servizio di default
per Palamantova è stato Enel
energia che, dunque, emetteva
la fattura. Cosa è successo, insomma? E' successo che durante i sei mesi nei quali Enel ha fornito il servizio, fra gennaio e giugno, Palamantova non ha presentato alcun piano di rientro e
non ha pagato le forniture, accumulando l'ulteriore debito di
90mila euro. Scaduti i sei mesi, e
non essendosi verificata alcuna
delle condizioni per mantenere
la fornitura, Enel ha provveduto
a staccare il gas. Cosa sta facendo Palamantova di fronte alla situazione?Antonio Caranci spiega che i contatti istituzionali sono costanti, e non rinuncia al
contrattacco: «Ci troviamo in
questa situazione perché in passato ci siamo fatti carico di lavori
che sarebbero toccati al pubblico, perché è venuto meno il contributo importante di Mantova
Expo e perché le tariffe per le società sportive, tariffe del project
financing, sono assurde». Caranci replica anche sul caso della Dinamica: «Tanto per fare chiarezza, la Dinamica per un anno di
utilizzo, stando alle tariffe che a
suo tempo aveva fissato il Comune, avrebbe dovuto darci 900mila euro. E poi la Dinamica non
avrebbe alcun titolo per giocare
qui: la partita con Stanford è stata possibile grazie alla nostra volontà». Quanto al problema del
gas, Caranci spiega: «C'è un contenzioso, e la Tea poteva aspettare per vedere chi ha ragione. Il
loro è stato un affondo irragionevole, e a queste condizioni, prima di chiarire chi ha ragione, è
impossibile fare un piano di
rientro». Successivamente sono
arrivati i sei mesi di morosità anche conEnel.
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Si parla di noi
Pagina 2
NEGOZI APERTI
Shopping night
stasera alla prova
dopo le polemiche
Penultimo appuntamento domani con la Shopping night, la
manifestazione promossa ogni
giovedì sera sino al 10 settembre da Confcommercio con il
patrocinio di Comune, Camera
di Commercio, Distretto Botteghe del Centro, Made in Mantova e Tea. Stasera negozi aperti,
musica e degustazioni animeranno il centro storico con la
possibilità di fare shopping fino
a tardi. Vedremo se il richiamo
del presidente dell'Uncom, Stefano Gola, sortirà effetti («Pochi
negozi tengono aperto», aveva
detto, scatenando il dibattito).
In via Verdi, dalle 18 alle 23, ci
si potrà divertire con lo shooting fotografico giocando a fare
la modella per una sera. Diverse le proposte musicali: in via
Goito il blues del Malò & Bellini
Duo gustando l'apericena a sorpresa del Bar Olè; in via Verdi
musica con dj Julio; al Matnu
Caffè di Largo Pradella si balla
con milonga e tango.
Protagonista anche il gusto
con una novità: il "gelato letterario" alla gelateria K2 di via
Grazioli, che in vista di Festivaletteratura proporrà coni a un
prezzo promozionale, da gustare sfogliando uno dei libri proposti in gelateria. All'Alibi Café
di via Cavour aperitivo a base di
frutta; e poi le degustazioni in
via Orefici (Contadinostrano) e
via Battisti (Bottega del Caffè),
la cena sotto le stelle in via Franchetti e vicolo Restelli.
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Si parla di noi
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Si parla di noi
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TANTI EVENTI COLLATERALI PER RENDERE ANCORA PIÙ INTERESSANTE LA SERATA DEL CENTRO STORICO
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Penultimo appuntamento domani con Mantova Shopping
Night, la manifestazione proovedì
10 settembre da Confcommer
cio Mantova con il patrocinio di
Comune di Mantova, Camera di
Commercio, Distretto Botteghe
del Centro, Made in Mantova e
Tea. Anche oggi negozi aperti,
musica e degustazioni animeranno il centro storico con la
possibilità di fare shopping fino
a tardi. In via Verdi, dalle 18 alle
23, ci si potrà divertire con lo
shooting fotografico giocando a
fare la modella per una sera: si
potrà posare davanti all'obiettivo indossando gli abiti della
boutique Carmen 41 e le scarpe
di Mollard Shoes. Come sempre
diverse le proposte musicali: in
via Goito il blues del Malò &
Bellini Duo gustando l'apericena a sorpresa del Bar Olè; in via
Verdi musica con dj Julio; al
Mamu Caffè di Largo Pradella si
balla con milonga e tango. Protagonista anche il gusto con una
novità: il "gelato letterario" alla
gelateria K2 di via Grazioli, che
in vista di Festivaletteratura proporrà coni a un prezzo promozionale, da gustare sfogliando
uno dei libri proposti in gelateria. All'Alibi Café di via Cavour trionfo di sapori estivi con
l'aperitivo a base di frutta; e poi
le degustazioni in via Orefici
(Contadinostrano) e via Battisti
(Bottega del Caffè Dersut), la
cena sotto le stelle in via Fran-
mossa ogni gi
sera sino al
Questa sera negozi aperti fino a tarda ora
Si tratta del penultimo appuntamento
chetti (Croce Bianca) e vicolo
Restelli (Osteria la Bottega). Per
i palati più curiosi torna anche
"Rinascimento a tavola": in via
Giustiziati n. 21 (ore 20.30) verrà allestita una tavola in perfetto
stile rinascimentale, ispirata ai
banchetti di corte e con un menù
dai sapori gonzagheschi studiato dall'Antica Hosteria Leoncino Rosso (giottine o polpettine
alla moda di Isabella, trecce di
sfoglia con prosciutto, salame,
maccheroni con zucca e salsiccia, insalata di pollo alla Gonzaga, torta greca con zambalione, accompagnati da lambrusco
e ippocrasso per il dessert). La
serata verrà accompagnata da figuranti in costume e musica rinascimentale, mentre le guide di
Abacoop intratterranno i commensali con aneddoti e curiosità
sull'epoca d'oro della corte dei
Gonzaga. Il costo a persona è di
20 euro; per info e prenotazioni:
tel. 0376 397917. Torna anche la
cultura con la visita in notturna
al Museo della Follia, la mostra
allestita a Palazzo della Ragione
eccezionalmente aperta fino alle
23; alle 21.00 sarà possibile ammirare l'esposizione guidati da
Mario Alessandro Fiori, direttore del centro studi `Antonio
Ligabue' di Parma. La visita
guidata è gratuita e non prevede
alcun sovrapprezzo sul biglietto
d'ingresso alla mostra; prenotazioni via e-mail a stampa@ confcommerciomantova.it. Non mancherà l'appuntamento con l'esposizione di auto
a cura di Cama, i concessionari
di auto mantovani aderenti a
Confcommercio Mantova.
I portici Broletto
Si parla di noi
Pagina 5
Rifiuti a scuola
Cavatorta:
`Pulizia subito'
VIADANA ( Cogozzo-Cicognara ) - « Eravamo a conoscenza dei rifiuti abbandonati di fronte alla scuola
di Cogozzo -Cicognara e abbiamo già allertato 'Mantova ambiente' chiedendo
che ili operatori vengano
al più presto a liberare l'area», spiega il sindaco Giovanni Cavatorta all'indoCavatorta
mani del
nostro servizio nel
quale, do ppo
le segnalazioni dei
cittadini,
abbiamo
constatato
la presenza
di una discarica a
I rifiuti davanti alla scuola
cielo aperto
nel parcheggio della materna Don Mazzi.
Rifiuti di ogni genere abbandonati da parecchio tempo, come hanno confermato
diverse persone, in una zona che quando
la scuola e chiusa rimane deserta e senza
alcun controllo. Lunedì le aule dell'edificio saranno invase dai bambini per l'inizio dell'anno scolastico, la speranza è
che per quella data i rifiuti siano spariti e
non ricompaiano più.
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Pagina 6
D Comune ora gioca d'anticipo
Pronto il ricorso sulla Papotti
Moglia. Sarà presentato solo se la conferenza servizi darà l'ok all'impianto di trattamento dei rifiuti
Trai motivi del no la destinazione urbanistica dell'area, la vicinanza alle scuole e i pericoli perle falde
di Francesco Romani
1 MOGLIA
11 Comune di Moglia non si fa
trovare impreparato ed è già
pronto il ricorso alT'ar nel caso l'ultima conferenza dei servizi prevista il 15 settembre,
anche se non è escluso un ulteriore slittamento, dia via libera all'impianto di trattamento rifiuti dell'ecologia Papetti. Il documento ricalcherà
quello preparato per la conferenza servizi del 13 luglio scorso e che in realtà è saltata per
consentire all'Asl, che ne aveva fatto richiesta, di presentare, tempo due mesi, una valutazione sanitaria. Anche la ditta, nel caso di una bocciatura,
ha anticipato la volontà di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale.
Nelle 35 pagine firmate dal
sindaco Simona Maretti, nelle
quale si ribadisce il fermo
"no" del Comune all'impianto che dovrebbe trattare circa
60mila tonnellate l'anno di rifiuti liquidi, vengono espressi
gli argomenti che supportano
il parere negativo. Il primo,
fra i più pesanti, dei rilievi, è
quello che il progetto si classifica come " attività insalubre
di prima classe", ovvero la più
pericolosa per la salute.
L'area individuata, però, ovvero la zona ad insediamento
misto
(produttivo - abitativo-commerciale ), vieta insediamenti di questo tipo. Secondo il locale regolamento
di igiene , inoltre, la zona
dell'insediamento ricade nel
"centro edificato " di Moglia, a
meno di 500 metri dall'area residenziale ed adiacente a zone adibite a servizi come l'impianto sportivo e la nuova
scuola . Da ricordare che il
trattamento dei rifiuti comporterà, come certifica l'Arpa
«l'impiego di reagenti chimici
come acido solforico ed acido
cloridrico ». Ed una sentenza
del Consiglio di Stato del 2013
non lascia discrezionalità ai
Comuni imponendo loro di ri fiutare le autorizzazioni per
attività insalubri di prima clssse od opporvisi senza bisogno
di dare alcuna dimostrazione
della pericolosità per la salute
in quanto è la stessa classificazione dell'attività a certificarla. L'ente locale, secondo la
giurisprudenza, «deve tutelare la qualità della vita dei residenti».
Il secondo motivo riguarda
la presenza delle scuole prefabbricate edificate dopo il sisma del 2012. Nel luglio scorso la giunta comunale ha manifestato la volontà dell'ente
di mantenere la struttura prefabbricata nell'area che, una
volta dismessa conce primaria, sarà adibita a uffici comunali e poi a supporto delle attività sociali e delle strutture
sportive adiacenti.
Altri motivi sono la presenza del canale irriguo Magnariso a meno di 10 metri dalla recinzione, la considerazione
che l'area è soggetta a possibili inondazioni ed è presente
un vecchio pozzo, vietato per
queste attività. Infine anche
gli scarichi in fognatura sarebbero inadeguati con rischi chimici e di di emissioni.
I! (:ortwne oia eìoca d'anficì u
Iknnto il
a'o anlla l'a[IOIIì
Una delle proteste dei cittadini, che hanno raccolto tremila firme contrarie all'ampliamento della Papotti
Rifiuti
Pagina 7
I COMUNI CONVOCATI D A MURARI
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Grande Mantova, la sLa allunga
Bagnolo e Bigarello chiedono di partecipare. Fi e M55 polemici
Si allarga il fronte dei Comuni
che vogliono entrare a far parte
della costruenda Grande Mantova. All'indomani della notizia
di un primo incontro con i sindaci di Porto Mantovano, Borgo Virgilio, Curtatone, San Giorgio, Roncoferraro e Marmirolo
convocato dall'assessore Andrea Murari, arrivano le candidature anche di Bagnolo San Vito e Bigarello. «Le tematiche
che saranno affrontate ci appartengono - dichiara il sindaco di Bagnolo Manuela Badalotti - Bagnolo non può restare
fuori da ragionamenti che riguardano ad esempio il traffi-
co, il commercio e anche le
scuole. Per questo ho già informato Mantova circa la nostra
disponibilità a partecipare sia
al tavolo convocato da Murari
sia alla commissione permanente proposta da Grandi». Dal
canto suo l'assessore Murari di
dice compiaciuto da tali «inaspettate manifestazioni di interesse» e rassicura: «Siamo disponibili ad accogliere al tavolo
tutte le amministrazioni che
vorranno partecipare».
Decisamente critico sulle prime mosse della giunta Palazzi
per la Grande Mantova è invece il capogruppo di Forza Italia
in consiglio comunale di Pier
Luigi Baschieri: «E' incoerente
- dice - con il comportamento
del Pd in consiglio comunale visto che martedì sera ha bocciato un emendamento di Forza
Italia proprio a favore della
Grande Mantova. Si trattava di
stanziare 15 mila euro per un
progetto che ne analizzi punti
di forza e debolezza. Inoltre esistono già un Comitato dei 5 sindaci della Grande Mantova e
un consiglio intercomunale deliberati nel 2011 e 2012: insomma la proposta di Grandi è già
stata realizzata, gli strumenti ci
sono e basta solo riattivarli. Al-
L'assessore Andrea Murari
trimenti rischiamo la sindrome
di Penelope». Intanto i consiglieri M5s Tommaso Tonelli e
Michele Annaloro auspicano
l'immediato coinvolgimento
della società civile e dei cittadini altrimenti «la sola condivisione dei servizi è assolutamente
controproducente».
4 art8ere Ael INMeetB
1 ntr. „ru,inhrfuó.,
Politica locale
Pagina 8
Lo staff del sindaco
alla Corte dei Conti
I grillini: sì all'esposto
Curtatone. II gruppo di opposizione chiama i parlamentari
«No alle votazioni segrete, serve maggiore trasparenza»
/ CURTATONE
Il Movimento cinque stelle di
Curtatone ha incaricato i propri
rappresentatiti Luigi Gaetti ed
Alberto Zolezzi di affiancarli nella preparazione di un esposto
da inoltrare alla Corte dei Conti
sul caso della costituzione dello
staff del sindaco e in particolare
sulla posizione di Simona Gibertini.
L'annuncio, da parte del
gruppo di opposizione, arriva a
poca distanza dall'ultima seduta di consiglio, dove la mozione
presentata dalle minoranze sul
terna è stata discussa in seduta
segreta e respinta dalla maggioranza. «Non siamo soddisfatti
dell'esito - spiegano - per questo motivo abbiamo chiesto ai
nostri esponenti parlamentari
di aiutarci nella predisposizione di un esposto, tramite i consulenti legali del Movimento,
con lo scopo di evitare ai cittadini di Curtatone inutili costi aggiuntivi». Quanto invece al caso
di Patrick Treccani, «riteniamo
Politica locale
che le argomentazioni del capogruppo Ferrari siano state deboli, e comunque si parla di un
contratto decaduto il 20 agosto.
Per noi ha più senso proseguire
sulla questione dello staff del
sindaco, perché anche se la Gibertini dovesse rinunciare verrà
individuato e pagato qualcun altro al suo posto».
15 Stelle si uniscono alle accuse di poca trasparenza lanciate
da Maurizio Tedoli del Nuovo
Patto. «Se questa amministrazione intende proseguire nelle
sue nomine e nei suoi intenti a
colpi di votazioni segrete e sedute riservate, seppur previste dal
regolamento comunale, assume un atteggiamento che va nella direzione opposta alla trasparenza e alla condivisione sbandierate ad ogni momento utile».
I riferimenti si spostano poi sulle dimissioni del segretario Giuseppe Capodici, «perché andare
avanti a colpi di fiducia per sé
stessi e di sfiducia per chi non è
della squadra a distanza di soli
tre mesi dalle elezioni non lascia presagire nulla di buono», e
sulla questione Tosano «completamente glissata». L'opposizione si rivolge infine direttamente al sindaco Carlo Bottani.
«Continua a rimarcare la sua le-
gittima possibilità di tirare dritto in funzione del risultato elettorale, cosa diversa dal dire che
tira dritto in funzione della volontà di operare per il bene dei
cittadini. Anche i continui richiami all'orgoglio della sua
squadra suonano più come un
avvertimento ad essa». (ele.car)
La prima riunione del consiglio comunale con Bottani sindaco
Pagina 9
Ok alla raccomandazione leghista: doppio senso in via Scarsellini
Passa il bilancio a Iarda noie
La maratona consiliare sul bilancio è terminata con un giorno d'anticipo alle due di ieri
notte, rendendo inutile la terza
convocazione . Il previsionale
2015 è passato coi voti della
maggioranza e l'impegno
dell'amministrazione di approvare il previsionale 2016 entro il
prossimo gennaio.
La relazione iniziale è stata a cura del vicesindaco e assessore al
bilancio Giovanni Buvoli. Prima di arrivare al voto finale, sono stati portati in aulai 14 emendamenti ammessi alla discussione: 5 di Forza Italia (due sulla
bolletta rifiuti erano già stati discussi e respinti nella seduta di
lunedì); 4 sono stati votati e re-
spinti, mentre uno , quello sulla
riqualificazione dei Giardini
Valentini, è stato approvato
all'unanimità.
Dei 9 presentati dallaLega, 4 sono stati ritirati dagli stessi firmatari dato che il sindaco Palazzi si
è impegnato a intervenire sui in
questione (sincronizzazione dei
semafori di piazzale Granisci;
equipaggiamento della Polizia
locale; manutenzione e sicurezza a Palazzo del Mago e arredo
urbano del centro storico).
Altri 4 sono stati votati e respinti. Un emendamento , invece, è
stato trasformato dagli stessi firmatari un una raccomandazione
che è stata recepita e condivisa
dall'amministrazione. Si tratta
della viabilità in via Scarsellini,
per la quale è stato richiesto di
istituire il doppio senso di marcia e dare la possibilità di transito, naturalmente sulla corsia
che porta verso piazza D'Arco,
solo ad alcuni utenti muniti di
pass. Inoltre, sulla stessa via, è
stata richiesta l'installazione di
una telecamera. Sempre su tale
emendamento, è stato presentato dal consigliere Pasetti (capogruppo Pd) un Ordine del giorno approvato con 22 sì ed un
astenuto (Allegretti), mentre
alcuni consiglieri non hanno
partecipato al voto.
Infine, il voto sul previsionale
2015 che è stato approvato con
19 sì, 9 no (Fi, Ln, Bulbarelli è
Mantova, M5S) e un astenuto
(Grandi).
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Cosi caleranno le lasse sulle case
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Politica locale
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Pagina 10
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1 PORTO MANTOVANO
Dai corsi di palestra a quelli di
cultura e tempo libero. Dopo la
pausa estiva, a Porto Mantovano arrivano i corsi Asep della
stagione 2015-2016. Il nuovo
opuscolo è stato pubblicato sul
sito web del Comune e molti
cittadini sono già alla ricerca
dell' attività più adatta a loro.
I corsi prenderanno il via il
28, ma le iscrizioni cominceranno lunedì: sarà possibile
prenotarsi nella sede Asep di
piazza della Pace dal lunedì al
venerdì dalle 8.30 alle 12.30; alla sede di Montata Carra (dove
si trova il centro di raccolta) dal
lunedì al sabato dalle 8.30 alle
•
•
•
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12, il lunedì, mercoledì e sabato anche dalle 15 alle 18; o alla
palestra di via Einaudi dal lunedì alvenerdì dalle 15.30 alle 19.
Nella sezione fitness, tra le
varie proposte, ci sono i più
classici Zumba, Gag, Addominal killer, Pilates, Fit Tonic, ma
anche discipline orientali come il Tai Chi, e non mancano
la ginnastica dolce e la motoria
per anziani. Quanto a cultura e
tempo libero, l'offerta comprende tosi di informatica, lingua inglese, spagnola e fotografia. La nuova stagione prevede
inoltre la sezione Creare donna
con attività, come pittura su vetro, uncinetto, sartoria di base,
per valorizzare la creatività
•
•
1 Aspef
femminile. È possibile trovare
ogni informazione sul sito del
Comune. «Quello che vi proponiamo anche quest'anno non
è certo una risposta completa a
tutto quanto gravita attorno alla salute ed al benessere di
ognuno di noi - commenta
l'assessore Nadia Albertoni ma il tentativo, attraverso lo
sport e le attività culturali, di
creare una piccola offerta panoramica sugli aspetti più importanti che aiutano e compongono il nostro benessere
naturale, ovvero che riguardano corpo, mente e spirito al fine di ottenere una vita più sana ed equilibrata volgendosi
verso la serenità».
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Pagina 11
CRESCITA
SE
SPOSA L'AMBIENTE
di Riccardo Pletrabissa e Maria Luisa Volta*
di questi giorni la notizia che A2A
investirà 70 milioni di euro per
rinnovare parte degli impianti
tecnologici bresciani che producono
energia, distribuiscono calore in
città, illuminano le strade, smaltiscono i
rifiuti. Il presidente di A2A Giovanni Valotti
lega questo progetto anche allo stretto
rapporto con gli atenei bresciani, il sindaco
Del Bono è soddisfatto e plaude al progetto.
Fra le tante brutte notizie di fine estate questa
è sicuramente controcorrente, prospetta il
miglioramento. Emergono due riflessioni. La
prima riguarda la scelta di A2A di costruire il
proprio piano industriale su una idea di
«crescita» per la quale la tecnologia è uno
strumento per migliorare i servizi ai cittadini
e allo stesso tempo per preservare ambiente
naturale - qualità dell'acqua, dell'aria, del
suolo - e riqualificare l'ambiente antropico
- tessuto urbano, infrastrutture, impianti
industriali. Sebbene sia ormai chiaro che lo
sviluppo tecnologico non sia sufficiente e che
debba essere accompagnato da
comportamenti individuali orientati all'uso
consapevole dell'energia, oggi A2A manda un
segnale importante alla città e ai suoi
cittadini. La seconda riflessione riguarda la
condivisione di obiettivi. L'ambiente è un
tipico tema nella quale sono coinvolte tutte le
componenti della società civile, cittadini,
imprese, decisore politico, amministratore
pubblico e ricerca scientifica e tecnologica.
Ognuno ha un proprio interesse particolare,
insieme condividono l'impegno comune nel
tramandare alle future generazione il valore
dell'ambiente in cui vivono. E proprio in
questa visione integrata che il decisore
politico e l'amministratore possono orientare
un processo di transizione verso un modello di
crescita sostenibile utilizzando le previsioni di
impatto delle scelte, che gli scienziati possono
fornire, promuovendo la crescita di imprese
che erogano servizi e generano prodotti e
tenendo conto dei bisogni dei cittadini. Oggi
questo avviene a Brescia, più che in passato.
Preservare l'ambiente non è quindi solo un
«problema di inquinamento», ma significa
gestire e valorizzare un patrimonio della
comunità. L'Università di Brescia, nel suo
piano strategico, ha individuato il tema
ambiente come uno dei quattro pilastri per il
benessere dell'uomo per ripensare alla cultura
dell'ambiente. Ora aspettiamo che la comunità
sappia promuovere e sviluppare un grande
progetto ambientale che faccia partecipare
tutti gli attori e che consideri il patrimonio
naturale e culturale del territorio come il
principale valore da conservare e tramandare
ai nostri figli.
* Università degli Studi di Brescia
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Competitors
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MONTICHIARI. Il nuovo proprietario dovrà farsi carico però della bonifica dell'amianto
Nella «patt fiera d'Europaa>
la discarica profi a d'affare
Il sito di smaltimento inerti
proposto a 31 mila euro:
un quarto del valore stimato
nella perizia di tre anni fa
Nella «pattumiera d'Europa» anche una discarica profuma d'affare. In tempo di crisi, gli impianti di trattamento rifiuti possono finire
all'asta: il 16 ottobre, il miglior offerente potrà aggiudicarsi la discarica di inerti con
vista sulla periferia di Montichiari. La base d'asta è di
31.640,62 giuro.
IL SITO SI TROVA, urbanisticamente parlando, nella zona
D7 produttiva. L'autorizzazione alla realizzazione e alla
gestione della discarica «su
un'area degradata di una ex
cava di sabbia e ghiaia abbandonata - si legge nell'avviso
d'asta - è stata concessa dalla
Provincia nel 2001».
Discariche all'asta nella Bassa
La perizia del Ctu segnala
anche che «in fase di sopralluogo sono state rilevate alcune lastre di probabile cemento amianto abbandonate in
superficie».
Il nuovo proprietario dovrà
insomma farsi carico di una
bonifica. Il lotto comprende
anche una costruzione in calcestruzzo e tre pozzi piezometrici.
L'area attualmente è in stato di abbandono, e i costi necessari per il ripristino e la pose-gestione della discarica - si
legge sempre nell'avviso
d'asta - sono stati stimati in
615 mila euro. Il vincolo stipulato con la Provincia nel
2001 stabilisce chele «attività di escavazione, ancorchè
superficiale, e dovranno avere destinazione agricola riservata a coltivazioni esclusivamente erbacee».
Tale vincolo non potrà essere modificato nel tempo a areno che il proprietario non si
faccia carico di ricollocare altrove i rifiuti contenenti
amianto attualmente custoditi nel sito. L'alternativa è un
progetto di messa in sicurezza redatto con il placet delle
autorità.
La discarica a prezzo di saldo va all'asta perla quinta volta: il primo tentativo risale al
2012, quando era stata valu-
tata 120 mila euro. Ma
l'incanto era andato deserto:
strano in un paese che conta
14 siti di smaltimento rifiuti.
Nelle viscere di Montichiari
sono sepolti 11 milioni di metri cubi di scarti, il più alto
rapporto a livello continentale fra abitanti e quantità di rifiuti sotterrati. E sempre in
tema di rifiuti, spuntano nella lista anche le «aree con capannoni prefabbricati di tipo
industriale per attività autorizzata di trasformazione rifiuti solidi». In questo caso il
complesso si trova a Orzinuovi, e tutte le unità immobiliari - riporta l'avviso d'asta «fanno parte di un'azienda
adibita alla trasformazione
dei rifiuti organici in compost per concimazione terreni,
attualmente in stato di completo abbandono». La cifra
minima per cercare di aggiudicarsi il complesso è di
401.625 euro. • C.REB.
11,,, ,.,,
Rifiuti: Scenario
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Stop al commercio ambulante dei Raee
Commercio
ambulante
Non possono essere oggetto dell'autorizzazione al commercio
ambulante di cui all'articolo 266, 4° comma, del digs n. 152
del 2006 le tipologie di rifiuti che per la loro peculiarità sono
autonomamente disciplinate.
Esclusione
Deve pertanto escludersi la possibilità della raccolta dei trasporto e del commercio in forma ambulante dei rifiuti pericolosi,
anch'essi oggetto di particolare attenzione da parte del legislatore. Condannato il commerciante che svolge attività di gestione
illecita di rifiuti ex articolo 256 del digs n. 152 del 2006.
Non è ammesso il commercio ambulante
dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed
elettroniche (Raee). Non possono essere oggetto
dell'autorizzazione al commercio ambulante
di cui all'articolo 266, 4 comma, del digs n.
152 del 2006 le tipologie di rifiuti che per la
loro peculiarità sono autonomamente disciplinate. Questo è quanto si legge nella sentenza
della corte di Cassazione del 17 agosto 2015 n.
34917. La deroga prevista dall'articolo 266, 5
comma, del digs n. 152 del 2006 per l'attività
di raccolta e trasporto di rifiuti da parte dei
terzi, effettuata in forma ambulante, opera
qualora ricorra la duplice condizione che il
soggetto sia in possesso del titolo abilitativo
per l'esercizio di attività di commercio ambulante (digs 31 marzo 19,98 n. 114) e dall'altro
che si tratti di rifiuti oggetto del suo commercio. La disciplina derogatoria in esame non
può prescindere dal contenuto letterale del 5°
comma dell'articolo 266,50 comma, del digs n.
152 del 2006 e precisamente dall'ultima parte
della disposizione, laddove l'esonero dall'osservanza della disciplina generale è chiaramente circoscritta ai soli rifiuti che förmano
Rifiuti: Scenario
oggetto del commercio del soggetto abilitato,
con la conseguenza che la verifica del settore
merceologico entro il quale il commerciante è
abilitato ad operare deve essere oggetto di adeguata verifica, così come la riconducibilità del
rifiuto trasportato all'attività autorizzata. La
deroga ègiustifrcata dalla valutazione di minor pericolosità per la salute e per l'ambiente
operata dal legislatore con riguardo ad un attività che poteva ricondursi a quella dei «robivecchi», dovendosi nel contempo escludere che
la disciplina in esame possa essere utilizzata
per legittimare attività diverse che richiedono,
invece il rispetto delle disposizioni di carattere
generale. Dall'ordinanza impugnata risultava
che l'oggetto dell'autorizzazione al commercio
di cui disponeva l'indagato era «commercio
su aree pubbliche itinerante di metalli, carta,
cartone nonché elettrodomestici usati e ricambi usati di elettrodomestici» mentre il mezzo
risultava trasportare materiale ferroso. Deve
pertanto escludersi la possibilità della raccolta
del trasporto e del commercio in forma ambulante dei rifiuti pericolosi, anch'essi oggetto di
attenzione da parte del legislatore.
Pagina 14
IL CO RR 5A ENTO
PAIABAM IN CRISI
ECCOI RESPONSABILI
"
socio, pertanto, ad alcune riflessioni dell'ex sindaco Gianfranco
Burchiellaro: il PalaBam è un'opera degna di un capoluogo, che andava realizzata, rasa che oggi, purtroppo, non può più godere del sostegno di una banca del territorio come la Bam; coloro che la contestano, denotano una visione non proiettata allo sviluppo futuro dellanostra comunitàperché pensano a una città di basso profilo.
Mi rendo conto che per i privati implicati e per la nuova giunta è
un problema ereditato e complicato, difficile da risolvere.
i fa un gran discutere del PalaBam ed è bene ristabilire la verità dei fatti per chili ha vissuti in prima persona.
La crisi finanziaria della società di gestione ha origini anti_.
che e precise responsabilità politiche che risalgono al periodo metà
2005 - metà 2010. Toni Caranci era stato invitato dal Comune di
Mantova a subentrare alla gestione dei fratelli Turra, assorbendo
1,65 milioni di euro di esposizione bancaria con l'Istituto San Paolo,
più il versamento di una buonuscita di 500 mila euro ai vecchi gestori, a fronte dei quali aveva ottenuto la promessa di ricevere 800
mila euro da Mantova Expo. Promessa mai mantenuta e che aveva
creato alla società PalaMantova di Caranci e soci difficoltà finanziarie aggravate dall'investimento di altri 650 mila euro, di cui 300 mila
sostenuti dalla Fondazione Bam, per adeguare gli impianti di insonorizzazione e di riscaldamento.
Non solo ma Mantova Expo, società pubblico-privata nata sulle
ceneri di ViviMantova, con l'obiettivo di organizzare fiere di richiamo extra provinciale, era stata liquidata per volontà politica al fine
di accreditare come unico ente fieristico locale la Millenaria di Gonzaga, facendo così mancare al PalaBam la parte più significativa
dell'attività commerciale. L'argomento usato perla soppressione di
Mantova Expo fu quello del deficit di gestione, causato in buona
parte dagli stessi soci che avevano fatto assorbire alla società costi
per iniziative di piccolo cabotaggio e al di fuori della sua mission per
alleggerire gli oneri di tali eventi voluti e normalmente a carico degli
enti locali e di alcune associazioni economiche di categoria. Quando il Comune di Mantova decise che in città c'era la necessità di costruire un palasport che avesse la dignità di servire un capoluogo,
stante il fatiscente palazzetto già chiuso e inutilizzabile, furono analizzate le potenzialità dell'iniziativa. Si decise, a ragion veduta, di
costruire una struttura polifunzionale che potesse servire allo
sport, ai grandi eventi spettacolistici e alle esposizioni, non avendo
Mantova tiri quartiere fieristico dedicato. La Banca Agricola Mantovana, investita del problema e grazie alla sensibilità del presidente
PierMaria Pacchioni nel collaborare con le istituzioni, si impegnò a
contribuire al finanziamento dell'opera, previa verifica del progetto
di fattibilità. Commissionò uno studio all'Osservatorio Fiere dell'
Università Bocconi di Milano che sconsigliò un quartiere fieristico
ad hoc, ma suggerì di organizzare fiere di nicchia, anche indicandole, che potevano essere ospitate in modo adeguato nell'area di 6.000
mq. adiacente lo spazio sportivo del costruendo PalaBam. Questa
parte della struttura non ha rasai funzionato per iniziativa di Mantova Expo, tranne per una fiera co-organizzata con il Touring Club Italiano e poco altro, per mancanza di volontà e lungimiranza politica
degli amministratori di allora, tanto da indurre i gestori privati a
sobbarcarsi direttamente l'onere per promuovere eventi.
La parte spettacolistica, al contrario, ha sempre funzionato e creato economia con decine di migliaia di presenze, che hanno alimentato i consumi locali ad ogni concerto.
Pure la parte sportiva è stata valorizzata per molti anni come sede
di tornei di livello internazionale di pallavolo e basket e ha ospitato
per tre anni consecutivi e per diversi mesi la Nazionale italiana di
pallavolo, guidata da AndreaAnastasi.
Senza dimenticare che dal 2005 al 2012 al PalaBarn si sono svolte
le partite di pallavolo maschile delle società Pallavolo Mantova di
Carlo Negri e Top Team di Paolo Fattori, che gareggiavano nei campionati tra la Serie C e la A2. Poi, la crisi economica che ha colpito
anche gli sponsor privati sostenitori delle due equipe, ha costretto
tali società ad effettuare scelte alternative, ma per fortuna da qualche anno è salita alla ribaltala squadra di basket Dinamica.
È vero, peraltro, che le piccole società sportive non potevano e
non sono in grado di sostenere i costi di affitto della struttura che,
per essere calmierati, hanno sempre avuto bisogno - così come per
la loro attività ordinaria - del sostegno finanziario pubblico. Mi as-
Segnalazioni
Pagina 15
Piano di disboscamento anche con aggregazioni su base provinciale - 11 premier: limiteremo le municipalizzate e ridurremo le poltrone
Partecipate, in arrivo il «tetto» per i Comuni
Marco Rogari
ROMA
11 Un tetto per Comuni e Regioni partendo dal criterio dell'unità provinciale territoriale.
Si snoderà lungo questa dorsale
il piano per il disboscamento
delle partecipate. Che avrà una
durata pluriennale. Si partirà
dalle cosiddette "scatole vuote"
e dalle società in perdita considerate non di pubblica utilità. E
per indurre gli enti territoriali ad
accelerare il processo saràfissato un limite minimo anche agendo sulle aggregazioni su base
provinciale. L'obiettivo resta
quello di scendere da 8mila a
mille partecipate in 3 anni. A
confermarlo è lo stesso presidente del Consiglio.
«Nellalegge di stabilitàvoglio
vedere ancora rotolare qualche
poltrona, voglio che ci siano meno aziende municipalizzate», afferma Matteo Renzi. Che ag-
giunge: «Ê una cosa allucinante
che in una Provincia ci siano 7-810-15 municipalizzate». Il premier fa capire che verrà messo
un limite per le partecipate e anche per i loro organi. «Mi spiace
peri commercialisti che ascoltano - dice Renzi intervenendo in
radio- metteremo un limite airevisori contabili, perché non è
possibile avere per ciascuna realtà cinque revisori contabili,
manderemo a casa un po' di
strutture». E tra queste anche alcuni enti: «Mi domando a cosa
serva avere un'agenzia dei giovani, a cosa serve avere l'ente per
Sulla flessibilità il Governo
studia un intervento a basso
impatto sui conti. Poletti:
tema ineludibile. Boeri: aiuto
all'occupazione giovanile
La galassia partecipate
Le società partecipate dagli enti
territoriali per tipologia
di partecipazione
TOTALE
7.684
Paritaria pubblica privata
87
Mista prevalenza privata
1951
Non dichiarata
224
Fonte: Corte dei conti, banca dati Siquel rilevazione del 19 giugno 2015
Segnalazioni
il microcredito», afferma il premier. Che ribadisce: «Semplificheremo molto la spesa pubblica». A partire dalla centralizzazione delle spese informatiche
con unrisparmio «nell'ordine di
qualche centinaio di milioni».
Un intervento che fa parte
dell'operazione per estendere
avasto raggio il meccanismo di
centralizzazione degli acquisti
Pa, imperniato sul metodo
Consip, che rappresenta uno
dei pilastri portanti della
"spending review 2.0" da 1o miliardi, che sta mettendo apunto
il commissario Yoram Gutgeld.
E proprio da acquisti, sanità e
ministeri dovrebbero arrivare
almeno 5-6 miliardi. La composizione del piano-spending sarà sviluppata nei prossimi 10
giorni. Le riunioni si susseguono già freneticamente.
Anche il destino delle misure
per rendere più flessibili le uscite verso la pensione dovrebbe
essere più chiaro nei prossimi
dieci giorni. Ieri intervenendo a
Radio anch'io il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha ribadito che la flessibilità in uscitaverso la pensione rispetto all'innalzamento netto dell'età introdotto con la legge Fornero sulla
previdenza è un tema «ineludibile» da affrontare «dentro la
legge di stabilità». Anche se non
è ancora del tutto esclusal'ipotesidi ricorrere aun disegno di legge ad hoc da varare come collegato alla manovra. Per Poletti,
comunque, l'intervento per correggere la legge Fornero non
può essere a costo zero. Ma nel
Governo ci sono anche altre
scuole di pensiero. Dal sottosegretario all'Economia, Enrico
Zanetti, arriva un sl alla flessibilitàmaanche unseccono aunaumento della spesapensionistica.
La strada che potrebbe per-
correre il Governo è quella di un
intervento a impatto contenuto
sui conti (alcune centinaia di milioni e comunque meno di un miliardo ) imperniato sulla proposta Boeri (penalità di circa ila%io
per ogni anno di anticipo da calibrare sulla base della carriera
contributiva), magari accompagnata da un prestito previdenziale in versione "mini" per irrobustire gli assegni più bassi.
Lo stesso presidente dell'Inps, Tito Boeri, intervenendo in radio , ha affermato che
«un po' di flessibilità in uscita
verso la pensione sarebbe di
aiuto per l'occupazione giovanile» aggiungendo che la crescita dell'occupazione tra gli
aver 55 «è associata anche all'inasprimento delle regole per
l'accesso alla pensione». Ma il
presidente della commissione
Lavoro della Camera, Cesare
Damiano (Pd), definisce irrealistici i calcoli dell'Inps sulla
flessibilità. E i sindacati ribadiscono illoro no a ulterioripenalizzazioni per i lavoratori.
0 RI PRO D ZIO NE RISERVATA
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Rassegna del 03/09/2015