CORTE DEI CONTI
Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
La rendicontazione dei contributi erogati dal
Consiglio regionale ai Gruppi consiliari.
AGOSTO 2013
CORTE DEI CONTI
Sezione regionale di controllo per la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
La rendicontazione dei contributi erogati dal
Consiglio regionale ai Gruppi consiliari.
AGOSTO 2013
Hanno collaborato:
per l’attività istruttoria e l’elaborazione dei dati: Piera Luciani e Debora Marina
Marra;
per le attività di supporto e di segreteria: Ester Mortara.
INDICE GENERALE
Pag.
DELIBERAZIONE
3
*****
PREMESSA
7
PARTE I – IL QUADRO NORMATIVO
1.
La disciplina nazionale
11
2.
La disciplina regionale
13
3.
Le problematiche applicative
15
4.
Le spese dei Gruppi consiliari relative al 2012
17
PARTE II – IL CONTROLLO DELLA SEZIONE REGIONALE
5.
Introduzione
23
6.
Dati d’insieme
25
7.
Dati relativi ai singoli Gruppi consiliari
31
7.1.
Gruppo consiliare Alpe
31
7.2.
Gruppo consiliare Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista
32
7.3.
Gruppo consiliare Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta
32
7.4.
Gruppo consiliare Partito Democratico
33
7.5.
Gruppo consiliare Stella Alpina
33
7.6.
Gruppo consiliare Union Valdôtaine
34
8.
Osservazioni generali e indicazioni metodologiche
34
III
DELIBERAZIONE
Del. n. 16/2013
LA CORTE DEI CONTI
SEZIONE DI CONTROLLO PER LA REGIONE VALLE D’AOSTA/VALLÉE D’AOSTE
composta dai signori magistrati:
Gaetano D’AURIA
Presidente
Claudio GORELLI
Consigliere, relatore
Michele COSENTINO
Consigliere
Adriano DEL COL
Consigliere
Flavio CURTO
Consigliere, relatore
Simonetta BIONDO
Consigliere
nell’adunanza del 7 agosto 2013,
visto l’articolo 100, comma 2, della Costituzione;
vista la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, e successive modifiche e
integrazioni (“Statuto speciale per la Valle d’Aosta”);
vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 (“Disposizioni in materia di giurisdizione e
controllo della Corte dei conti”);
visto il decreto legislativo 5 ottobre 2010, n. 179 (“Norme di attuazione dello
statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste concernenti
l’istituzione di una Sezione di controllo della Corte dei conti”), che ha istituito la
Sezione di controllo per la Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste e ne ha disciplinato
le funzioni;
visto il regolamento per l’organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei
conti, approvato dalle Sezioni riunite con deliberazione 16 giugno 2000, n. 14,
modificato con deliberazioni 3 luglio 2003, n. 2, e 17 dicembre 2004, n. 1, nonché
con deliberazione del Consiglio di presidenza 19 giugno 2008, n. 229;
visto il decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 (“Disposizioni urgenti in materia di
finanza e di funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in
favore delle zone terremotate nel maggio 2012”), convertito, con modificazioni,
dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213;
vista la legge della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 17 marzo 1986, n. 6
(“Funzionamento dei Gruppi consiliari”);
3
vista la legge della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 24 dicembre 2012, n. 35
(“Disposizioni per la riduzione della spesa per il funzionamento dei Gruppi consiliari
e
per
il
trattamento
indennitario
e
previdenziale
dei
consiglieri
regionali.
Modificazioni alle leggi regionali 17 marzo 1986, n. 6, 21 agosto 1995, n. 33, e 8
settembre 1999, n. 28”);
vista la propria deliberazione 28 febbraio 2013, n. 5, con la quale è stato
approvato il programma delle attività per l’anno 2013;
vista la nota del Presidente del Consiglio della Regione Valle d’Aosta/Vallée
d’Aoste 18 marzo 2013, n. 2169, con cui sono stati trasmessi i “rendiconti” (note
riepilogative) dei Gruppi consiliari relativi all’anno 2012;
vista la documentazione pervenuta dai Gruppi consiliari;
viste le deliberazioni della Sezione delle autonomie 5 aprile 2013, n. 12, e 5
luglio 2013, n. 15;
vista l’ordinanza 2 agosto 2013, n. 11, con la quale il Presidente della Sezione ha
convocato l’odierna adunanza;
uditi i relatori, consiglieri Claudio Gorelli e Flavio Curto;
DELIBERA
di
approvare
la
Relazione
al
Consiglio
regionale
avente
ad
oggetto
“La
rendicontazione dei contributi erogati dal Consiglio regionale ai Gruppi consiliari”.
Copia della presente relazione verrà trasmessa al Presidente della Sezione delle
autonomie.
Così deciso in Aosta, il 7 agosto 2013.
I relatori
Il presidente
Claudio Gorelli
Gaetano D’Auria
Flavio Curto
Depositata in segreteria l’ 8 agosto 2013
Il funzionario
Debora Marina Marra
4
PREMESSA
Premessa
1. Con questa relazione la Sezione dà avvio ad un nuovo compito di controllo,
che norme statali (d.l. n. 174/2012, convertito con modificazioni dalla l. n.
213/2012) e norme della Regione Valle d’Aosta (l.r. n. 35/2012) hanno assegnato
alla Corte dei conti sul duplice presupposto che: a) la natura pubblica delle risorse
finanziarie gestite dai Gruppi consiliari dei Consigli regionali esige un vaglio di
congruenza tra l’uso concreto di tali risorse e le finalità normative della loro
attribuzione; b) tale vaglio non possa che essere effettuato da un organo la cui
neutralità e indipendenza assume un valore di garanzia anche per i soggetti la cui
gestione è sottoposta al riscontro di regolarità.
Si tratta di un’attività che la Corte svolge, pertanto, nell’interesse generale alla
trasparenza e alla legittimità che debbono caratterizzare ogni forma di impiego del
denaro pubblico destinato al conseguimento di specifici scopi previsti dalla legge,
ferme restando le prerogative di autonoma determinazione dei Gruppi consiliari
nelle loro decisioni di spesa.
2. La Corte è ben consapevole che la natura politica dell’attività propria dei
Gruppi consiliari conferisce carattere di particolare delicatezza al riscontro di
regolarità dei rendiconti concernenti la loro gestione finanziaria. Ugualmente, la
Corte si è data carico dei cambiamenti legislativi – a livello nazionale come a livello
regionale
–
intervenuti
in
materia,
ai
quali
sono
connesse
modalità
di
rendicontazione e sanzioni (per la mancata o insufficiente giustificazione delle
spese) rispettivamente assai più stringenti e più severe di quanto non lo fossero
nella normativa precedente a quella del 2012.
Proprio in ragione di tali cambiamenti, la Sezione delle autonomie della Corte dei
conti (del. 5 luglio 2013, n. 15) ha precisato che il riscontro dei rendiconti
concernenti la gestione dei fondi percepiti dai Gruppi nel 2012 riveste carattere di
sperimentalità, nel senso che i suoi esiti hanno, al momento, una funzione
ricognitiva di irregolarità, carenze, insufficienze o anomalie, la cui emersione si
presta a essere utilizzata dai Consigli regionali allo scopo di evitare il ripetersi dei
medesimi inconvenienti, una volta che le nuove e più rigorose disposizioni di legge
– statale e regionale – saranno entrate a regime (a partire, come detto, dal 2013).
Con la presente relazione, la Sezione intende, pertanto, fornire un contributo
metodologico e di orientamento alla elaborazione dei rendiconti che saranno, d’ora
in avanti, presentati dai Gruppi consiliari. Di qui, la scelta della Sezione di affrontare
7
in una prospettiva de futuro le questioni poste dall’esame dei rendiconti 2012,
concentrando l’attenzione, per un verso, sulla ricostruzione delle coordinate
normative e istituzionali nelle quali si iscrive il controllo commesso alla Corte e, per
altro verso, sulle maggiori
“note
riepilogative”
tipologie e categorie di spesa cui si riferiscono sia le
trasmesse
dai
Gruppi
al
Consiglio
regionale,
sia
la
documentazione successivamente inviata alla Sezione dagli stessi Gruppi. Sono
state, inoltre, effettuate analisi comparative e statistiche dei contributi percepiti dai
diversi Gruppi.
Mette conto rammentare, al riguardo, che su alcune problematiche poste dalla
nuova disciplina la Sezione di controllo si è espressa con il parere 7 giugno 2013, n.
11, reso a richiesta del Presidente del Consiglio regionale.
8
PARTE I
IL QUADRO NORMATIVO
PARTE I
IL QUADRO NORMATIVO
Sommario: 1. La disciplina nazionale. – 2. La disciplina regionale. – 3. Le problematiche applicative. – 4.
Le spese dei Gruppi consiliari relative al 2012.
1. La disciplina nazionale
Il d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito, con modificazioni, dalla l. 7 dicembre
2012, n. 213, ha introdotto – tra l’altro – una serie di disposizioni volte a favorire la
riduzione dei costi degli apparati politici regionali, nonché il potenziamento dei
sistemi di controllo sulla spesa pubblica regionale e, in particolare, su quella dei
Gruppi politici consiliari.
Le disposizioni del d.l. n. 174 che interessano direttamente le regioni sono
contenute nell’art. 1, relativo ai controlli della Corte dei conti, e nell’art. 2, relativo
alla revisione dei costi della politica.
1.1. L’art. 1, comma 9, d.l. n. 174/2012 ha previsto l’approvazione di un
“rendiconto di esercizio annuale” da parte di ciascun Gruppo consiliare presso i
Consigli regionali, strutturato secondo linee guida, deliberate dalla Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento
e di Bolzano e recepite con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri,
finalizzate ad assicurare la corretta rilevazione dei fatti di gestione e la regolare
tenuta della contabilità e a definire la documentazione necessaria a corredo del
rendiconto. Il rendiconto deve evidenziare, in apposite voci, le risorse trasferite al
Gruppo dal Consiglio regionale, con indicazione del titolo del trasferimento e delle
misure adottate per consentire la tracciabilità dei pagamenti effettuati.
Le predette linee guida, adottate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del
6 dicembre 2012, sono state recepite con d.p.c.m. 21 dicembre 2012, pubblicato
nella G.U. n. 28 del 2 febbraio 2013.
L’art. 1, comma 10, d.l. n. 174, introduttivo del controllo della Corte dei conti sui
rendiconti, ha previsto che ogni Gruppo consiliare, approvato il rendiconto annuale,
lo invia al Presidente del Consiglio regionale, che lo inoltra al Presidente della
Regione per la trasmissione, entro sessanta giorni dalla chiusura dell’esercizio, alla
competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti. La Sezione è
chiamata a pronunciarsi sulla regolarità del rendiconto, entro trenta giorni dal
ricevimento, con apposita deliberazione, da trasmettere al Presidente della Regione
per l’inoltro al Presidente del Consiglio regionale, che ne cura la pubblicazione. In
11
caso di mancata pronuncia nei trenta giorni assegnati, il rendiconto di esercizio si
intende comunque approvato. Il rendiconto è, altresì, pubblicato in allegato al conto
consuntivo del Consiglio regionale e nel sito istituzionale della Regione.
L’art. 1, comma 11, d.l. n. 174 ha specificato che, qualora la Sezione riscontri
che il rendiconto di esercizio del Gruppo consiliare o la documentazione allegata non
siano conformi alle prescrizioni normative, ne dà comunicazione al Presidente della
Regione entro trenta giorni dal ricevimento del medesimo rendiconto, fissando per
la regolarizzazione un termine non superiore a trenta giorni. La comunicazione è
trasmessa al Presidente del Consiglio regionale per i successivi adempimenti del
Gruppo consiliare interessato e sospende il decorso del termine per la pronuncia
della Sezione. Nel caso in cui il Gruppo non provveda alla regolarizzazione entro il
termine fissato, esso decade dal diritto all’erogazione di risorse da parte del
Consiglio regionale per l’anno in corso. La decadenza comporta anche l’obbligo di
restituire le somme ricevute e non rendicontate.
Identici effetti conseguono, ai sensi dell’art. 10, comma 12, d.l. n. 174, dalla
mancata trasmissione del rendiconto entro il termine stabilito dal comma 10 e
dall’emissione, da parte della Sezione, di una deliberazione di non regolarità del
rendiconto.
Peraltro, l’art. 1, comma 16, d.l. n. 174 ha prescritto che le regioni a statuto
speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano adeguino il proprio
ordinamento alla disciplina in esame entro un anno dalla data di entrata in vigore
del decreto-legge.
1.2. Quanto alla riduzione dei costi della politica nelle regioni, l’art. 2, comma 1,
d.l. n. 174/2012 ha previsto una serie di misure (peraltro già in parte contenute in
precedenti norme) che incidono principalmente sulle spese per gli organi regionali,
compresi i contributi ai Gruppi consiliari. In base alle disposizioni ivi recate, tali
misure dovevano essere attuate entro il 23 dicembre 2012, ovvero, in caso di
necessità di modifiche statutarie, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della
legge di conversione del decreto (8 giugno 2013). Il comma 4 ha precisato, poi, che
le autonomie speciali provvedono ad adeguare i propri ordinamenti a quanto
previsto dal comma 1 compatibilmente con i propri statuti e le relative norme di
attuazione. L’art. 11-bis, a sua volta, ha stabilito, in termini generali, che le regioni
a statuto speciale e le province autonome attuano le disposizioni del decreto nelle
forme stabilite dai rispettivi statuti di autonomia e dalle relative norme di
attuazione.
12
Le misure che riguardano il finanziamento dei Gruppi consiliari (e la trasparenza
dei finanziamenti ai partiti) sono in primo luogo contemplate nella lettera g) del
citato art. 2, comma 1, d.l. n. 174, in base alla quale le norme regionali devono
operare la ridefinizione dei contributi in modo tale che essi non eccedano
complessivamente
l’importo
riconosciuto
dalla
regione
più
virtuosa
(la
cui
individuazione, da effettuarsi entro il 10 dicembre 2012, è demandata alla
Conferenza Stato-Regioni), ridotto della metà. La disposizione in esame ha stabilito,
inoltre, la salvezza dei rimborsi delle spese elettorali previsti dalla normativa
nazionale e l’esclusione da ogni contribuzione dei Gruppi composti da un solo
consigliere, salvo quelli che risultino così composti già all’esito delle elezioni. Dalla
definizione omogenea dell’importo dei contributi sono state escluse inoltre le spese
per il personale (oggetto della norma recata dalla successiva lettera h). La
disposizione assume rilevanza anche per l’introduzione, operata nel corso dei lavori
parlamentari, di un vincolo di destinazione dei contributi, che devono essere
impiegati ai soli fini istituzionali dei consigli regionali e per le funzioni di studio,
editoria e comunicazione. Quanto alle spese per il personale, la citata lettera h),
anch’essa introdotta durante l’esame parlamentare, ha prescritto che l’ammontare
delle spese per il personale dei Gruppi consiliari sia ridefinito, per le legislature
regionali successive a quelle in corso, secondo parametri omogenei che tengano
conto del numero dei consiglieri, delle dimensioni del territorio e dei modelli
organizzativi delle regioni.
2. La disciplina regionale
L’adeguamento dell’ordinamento della Regione Valle d’Aosta alle disposizioni del
d.l. n. 174/2012 in materia di finanziamento dei Gruppi consiliari è stato effettuato
con l.r. 24 dicembre 2012, n. 35, entrata in vigore il 1° gennaio 2013, che ha
novellato la l.r. 17 marzo 1986, n. 6 (“Funzionamento dei Gruppi consiliari”).
2.1. Ai fini della rendicontazione, l’art. 3 della l.r. n. 35/2012 ha sostituito l’art. 5
della l.r. n. 6/1986 – rubricato “Rendicontazione” – il quale prevedeva, al comma 1,
che “entro il mese di febbraio di ciascun anno i capigruppo presentano all’Ufficio di
presidenza una nota riepilogativa circa l’utilizzazione dei fondi erogati nell’anno
precedente, articolata per categorie e per voci secondo uno schema predisposto
dall’Ufficio di presidenza stesso”, e, al comma 2, che “il mancato adempimento
della prescrizione di cui al precedente comma comporta l’automatica sospensione
del contributo di cui alla presente legge, fino a regolarizzazione avvenuta”.
Il nuovo testo dell’art. 5 – intitolato ora “Rendiconto annuale” – recita:
13
“1.
I capigruppo sono tenuti a redigere il rendiconto annuale delle spese sostenute, secondo il
modello, articolato per categorie e per voci, definito dall'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale.
2. Ai fini della rendicontazione, i capigruppo devono allegare la documentazione di spesa e
evidenziare le misure adottate per consentire la tracciabilità dei pagamenti effettuati.
3. Il capogruppo sottoscrive il rendiconto ed è tenuto a dichiarare in calce al medesimo che le spese
sostenute dal Gruppo sono conformi alla presente legge e si riferiscono alle sole funzioni e attività di cui
all'articolo 4, comma 1.
4. Il rendiconto annuale è depositato, a cura del capogruppo, presso l'Ufficio di presidenza del
Consiglio entro il mese di febbraio dell'anno successivo a quello cui si riferiscono le spese rendicontate.
Per i Gruppi cessati, per qualsiasi causa, il rendiconto relativo all'anno di cessazione del Gruppo è
depositato entro trenta giorni dalla cessazione. Nell'ultimo anno della legislatura, il rendiconto, riferito al
periodo compreso tra l'inizio dell'anno e la data delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, è
depositato entro la data di convalida delle elezioni.
5. Nel caso di mancata presentazione del rendiconto nei termini previsti, l'Ufficio di presidenza
assegna al capogruppo un termine per la regolarizzazione e dispone la provvisoria sospensione del
versamento dei contributi. La successiva presentazione del rendiconto nei termini assegnati rimuove la
sospensione.
6. Nel caso di mancata presentazione del rendiconto di fine legislatura o del rendiconto di Gruppi
cessati, l'Ufficio di presidenza assegna al capogruppo un termine per la regolarizzazione e, scaduto
inutilmente il medesimo, procede al recupero dei contributi erogati nell'ultimo anno.
7. Le eventuali somme che, in sede di rendiconto di fine legislatura di ciascun Gruppo, costituiscono
avanzo degli esercizi precedenti sono restituite e introitate nel bilancio del Consiglio regionale”.
2.2. Quanto ai controlli sulla spesa dei Gruppi consiliari, l’art. 4 della l.r. n.
35/2012 ha introdotto nella l.r. n. 6/1986 l’art. 5-bis, il quale prevede che il
Consiglio regionale, per il tramite del suo Presidente, richiede alla Sezione di
controllo della Corte dei conti di inserire nel proprio programma di attività, ai sensi
dell’art. 1, comma 2, del d.lgs. 5 ottobre 2010, n. 179, la verifica della regolarità
dei rendiconti presentati dai Gruppi e che, a tal fine, l’Ufficio di presidenza
trasmette alla Sezione i rendiconti e la relativa documentazione.
Qualora la Sezione segnali irregolarità, prosegue l’art. 5-bis, l’Ufficio di
presidenza decurta l’importo del contributo della quota assegnata riscontrata
irregolare; nei casi di fine legislatura e di cessazione del Gruppo, l’importo pari alla
quota riscontrata irregolare è, invece, restituito al Consiglio e introitato nel bilancio
regionale.
2.3. La nuova disciplina si completa con la disposizione transitoria di cui all’art.
5, in forza della quale ai contributi erogati ai Gruppi consiliari nel 2012 continuano
ad applicarsi le disposizioni vigenti alla data del 31 dicembre 2012.
14
3. Le problematiche applicative
Le innovazioni introdotte a livello nazionale in tema di controlli sui Gruppi
consiliari hanno aperto una problematica riguardo all’applicazione dei controlli stessi
sui rendiconti relativi all’esercizio 2012.
Per questa ragione, la Sezione delle autonomie di questa Corte ha emesso una
deliberazione di orientamento interpretativo concernente l’applicazione dell’art. 1,
commi 9-12, del d.l. n. 174/2012, in materia di controllo da parte delle Sezioni
regionali dei rendiconti dei Gruppi consiliari relativi all’esercizio 2012 (del. 5 aprile
2013, n. 12), cui ha fatto seguito, essendo emerse nuove e complesse questioni
applicative, un’ulteriore deliberazione (del. 5 luglio 2013, n. 15).
Gli indirizzi formulati in quella sede, pur riguardando esclusivamente le sezioni
operanti presso le regioni a statuto ordinario, hanno costituito un utile ausilio per
orientare l’attività di controllo di questa Sezione, ragion per cui se ne richiamano
brevemente i contenuti.
La prima delle deliberazioni indicate ha innanzitutto affrontato la questione
dell’applicabilità delle nuove norme ai rendiconti 2012, pervenendo alla conclusione
secondo cui – considerato che i Gruppi consiliari non erano precedentemente
sottratti a obblighi di rendicontazione sulla base delle leggi regionali che, nel tempo,
hanno regolato la materia – le sezioni regionali, in assenza di una norma che
differisca al 2013 l’operatività dei controlli esterni, sono chiamate a svolgere le
relative attività con riferimento al primo rendiconto redatto dopo l’introduzione del
d.l. n. 174/2012, ossia a quello concernente i contributi percepiti dai Gruppi
consiliari nel 2012.
La seconda questione risolta ha investito i parametri per l’esercizio del controllo.
Al riguardo, la Sezione delle autonomie ha dapprima osservato che essi possono
essere desunti dalle norme regionali vigenti al 2012 e dai relativi provvedimenti
attuativi. A giudizio della Sezione, pertanto, il controllo deve appuntarsi su tre
aspetti fondamentali: a) la regolarità contabile del conto (intesa come rispetto delle
norme che ne disciplinano la formazione); b) la completezza della documentazione
e l’adeguatezza nel rappresentare i fatti di gestione; c) la rispondenza della
gestione alle regole vigenti nel 2012 in ciascuna Regione. Tra queste, di notevole
rilievo
è
l’inerenza
della
spesa
all’attività
del
Gruppo
consiliare,
criterio
generalmente esplicitato nella normativa regionale e, comunque, desumibile dai
principi generali, in quanto l’impiego di risorse pubbliche presuppone sempre la
finalizzazione ad un interesse pubblico che, nella specie, non può che far
riferimento alle funzioni assegnate ai Gruppi consiliari.
15
Il tema è stato nuovamente trattato nella seconda deliberazione citata, la quale,
dopo aver ribadito che le disposizioni precettive del d.l. n. 174/2012 e,
conseguentemente,
l’impianto
sanzionatorio,
producono
effetti
soltanto
dall’esercizio 2013, ha evidenziato che i previgenti ordinamenti regionali già
prevedevano “forme procedimentalizzate di verifica dei rendiconti dei Gruppi
consiliari, nonché gli effetti di un riscontro negativo”, che costituivano “un
procedimento compiuto”. Di conseguenza, l’attività di controllo propria della Corte
non poteva che avere, relativamente ai rendiconti 2012, “efficacia ricognitiva della
regolarità
dei
documenti
contabili”,
inserendosi
in
un
“percorso
finalizzato
all’integrale applicazione dei nuovi controlli a decorrere dal 2013”; con l’ulteriore
effetto che “le disposizioni precettive recate dall’art. 1, commi 9-12, d.l. n.
174/2012, e, in particolare, l’impianto sanzionatorio, si applicano dall’esercizio
2013”.
Sotto il primo degli aspetti considerati dalle pronunce passate in rassegna, basti
rilevare che la necessità di sottoporre a controllo i rendiconti dei Gruppi consiliari
del 2012 conferma l’orientamento assunto da questa Sezione nel proprio
programma di lavoro per l’anno 2013 (del. 28 febbraio 2013, n. 5). In tale sede,
registrata l’introduzione nel 2012, tanto nell’ordinamento statale che in quello
regionale di una tale categoria di controlli, collegata alle misure adottate, a livello
statale e regionale, con la finalità di ridurre i costi della politica, è stato osservato
che “è stata fatta applicazione, in questo modo, del principio per cui l’ordinamento
deve garantire, attraverso adeguati controlli, il corretto impiego delle risorse attinte
dalla collettività per essere destinate a finalità di interesse o di rilevanza pubblica,
benché mediante figure soggettive private, quali sono i Gruppi consiliari degli eletti
nelle Assemblee regionali”, con la conseguenza che “l’ordinamento conosce, da
oggi, una rinnovata impostazione del rapporto tra organismi privati e controlli
pubblici; un rapporto il cui proprium consiste nell’esercizio, da parte dei primi, di
funzioni
che
non
si
esauriscono
nel
perseguimento
di
interessi
tutelati
dall’autonomia privata, ma che travalicano questi per ricongiungersi alla garanzia di
interessi variamente garantiti alla collettività dei cittadini”. Tale orientamento, del
resto, è stato sostanzialmente recepito con la trasmissione dei rendiconti dei Gruppi
consiliari relativi al 2012 – di cui si darà più ampiamente conto nel prosieguo – sia
pure con la precisazione che l’invio dei rendiconti ai fini dell’esercizio del controllo
era espressione dello spirito di leale collaborazione e del rapporto di ausiliarietà che
lega la Sezione all’Assemblea regionale.
Quanto, poi, ai parametri del controllo, avente a oggetto, secondo la formula
riassuntivamente indicata dalla deliberazione n. 12/2013, “la regolarità e la
16
legittimità della gestione finanziaria rendicontata da svolgersi alla stregua delle
regole all’epoca vigenti presso ciascuna Regione”, si rende necessario ripercorrere
le fonti normative e i relativi provvedimenti attuativi vigenti nel 2012.
4. Le spese dei Gruppi consiliari relative al 2012
La l.r. n. 6/1986, nel testo vigente anteriormente alle modificazioni apportate
dalla l.r. n. 35/2012 – ossia nel testo modificato dall’art. 1 della l.r. 21 dicembre
1990, n. 78, dall’art. 1 della l.r. 24 gennaio 1997, n. 3, dall’art. 18 della l.r. 3
agosto 2006, n. 15, e dall’art. 40 della l.r. 7 agosto 2007, n. 22 –, dopo aver
determinato la finalità della legge di provvedere agli oneri per il funzionamento dei
Gruppi consiliari (art. 1), ha individuato gli strumenti mediante i quali provvedervi.
In questo impianto, è stata prevista, in primo luogo, l’assegnazione a ciascun
Gruppo della disponibilità di una sede dotata di attrezzature e arredi (art. 2); in
secondo luogo, l’assegnazione di personale appartenente agli uffici di segreteria
della Presidenza del Consiglio destinato a fornire ausilio ai Gruppi per la redazione
dei documenti inerenti alla loro attività e l’impiego, ai fini della riproduzione di tali
documenti, delle attrezzature esistenti presso detti uffici e presso il centro stampa
dell’amministrazione regionale (art. 3, comma 2); in terzo luogo, la fornitura degli
oggetti di cancelleria necessari per l’esercizio delle proprie funzioni e del servizio
telefonico (art. 3, comma 2); in quarto luogo, la possibilità di utilizzare i servizi di
biblioteca e di documentazione esistenti (art. 3, comma 3).
In aggiunta, l’art. 4 ha previsto l’erogazione di contributi destinati, da una parte,
a far fronte agli oneri di funzionamento dei Gruppi non coperti dalle misure sopra
indicate, e, dall’altra parte, a finanziare le “spese di aggiornamento, studio e
documentazione,
compresa
l'acquisizione
di
consulenze,
nonché
[per]
l’organizzazione di convegni e conferenze per diffondere le conoscenze sull’attività
dei Gruppi stessi e promuovere la partecipazione sulle questioni di competenza del
Consiglio regionale”.
In base a quanto disposto dall’art. 5, comma 1, entro il mese di febbraio di
ciascun anno i capigruppo devono presentare all’Ufficio di presidenza una nota
riepilogativa circa l’utilizzazione dei fondi erogati nell'anno precedente, articolata
per categorie e per voci secondo uno schema predisposto dall’Ufficio di presidenza
stesso.
All’esigenza
che
in
sede
di
rendicontazione
venga
data
indicazione
dell’utilizzazione finale cui i fondi sono stati destinati, per assicurare che essa sia
conforme alle finalità stabilite nella legge, ha corrisposto lo schema o modello di
nota riepilogativa dei fondi erogati ai Gruppi, approvato con deliberazione
17
dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale n. 22/1986, come integrata il 27
luglio 1998, composto da un elenco di quattro categorie, a loro volta suddivise in
voci, peraltro non tassativamente indicate, così organizzato:
A) SPESE DI FUNZIONAMENTO
- stipendi a n. _______ dipendenti assunti dal Gruppo (somma comprensiva anche degli oneri
previdenziali a carico del Gruppo);
- spese postali e telegrafiche;
- spese telefoniche;
- spese diverse di amministrazione;
- spese di rappresentanza e varie;
- spese per missioni e trasferte;
- spese per il miglior funzionamento ed organizzazione dei servizi e delle strutture necessarie ai
Gruppi consiliari;
- ___________________________.
B) SPESE DI DOCUMENTAZIONE
- acquisto di giornali e riviste;
- acquisto libri e pubblicazioni;
- ___________________________.
C) SPESE PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALE
- spese per la redazione e stampa di pubblicazioni o periodici editi a cura del Gruppo;
- spese per la partecipazione a convegni e manifestazioni varie;
- spese per l’organizzazione di convegni e manifestazioni varie;
- compensi ad esperti per attività di collaborazione o di consulenza.
D) SPESE PER L’INFORMAZIONE SULL’ATTIVITA’ DEL GRUPPO
- spese per affissioni e autorizzazioni;
- spese per agenzia stampa, fotografi, informazione radio- televisiva;
- spese per stampa manifesti, opuscoli e altro materiale.
- ___________________________.
Il mancato adempimento della prescrizione di cui al comma 1 comporta, in forza
di quanto stabilito dal comma 2 dell’art. 5, l’automatica sospensione del contributo,
fino a regolarizzazione avvenuta.
Tale sospensione – che opera in caso di mancata presentazione della nota
riepilogativa nel termine normativamente indicato, nonché in caso di presentazione
di una nota riepilogativa diversamente articolata rispetto al modello, e produce
effetti fino a regolarizzazione avvenuta, e, dunque, fino alla presentazione di una
nota riepilogativa conforme allo schema – è l’unica sanzione (a carattere preventivo
e provvisorio) prevista dalla legge regionale.
Per quanto sopra riferito la Sezione ritiene, anche sulla scorta delle indicazioni
fornite dalla Sezione delle autonomie di questa Corte (secondo cui – vale la pena di
rammentare
–
i
previgenti
ordinamenti
regionali
già
prevedevano
forme
procedimentalizzate di verifica dei rendiconti dei Gruppi consiliari), che alla
rilevazione di irregolarità di rendicontazione non conseguano specifiche misure
sanzionatorie.
18
Si deve aggiungere che il dato comune alle diverse normative regionali in
materia di rendicontazione, antecedentemente al d.l. n. 174/2012, dei contributi
erogati ai Gruppi consiliari a carico dei rispettivi Consigli era costituito dalla
previsione dell’invio annuale (all’Ufficio di presidenza, da parte di ogni capogruppo)
di un documento riguardante l’impiego dei contributi utilizzati.
Al di là di quest’unico dato comune, le norme adottate dalle varie regioni si
diversificavano, prevedendo, a seconda dei casi:
-
un rendiconto vero e proprio, sorretto da documentazione probatoria;
-
una relazione dettagliata, da cui potrebbe anche farsi discendere la necessità
di “documentazione a corredo” o un obbligo di tenere a disposizione la
documentazione giustificativa;
-
una semplice nota riepilogativa, recante l’indicazione delle spese sostenute
con i contributi, articolate secondo voci e sotto voci non tassative, senza
alcuna richiesta di documentazione a supporto; documentazione peraltro da
esibire, laddove fosse previsto un controllo interno, all’organismo del
medesimo incaricato.
A
sua
volta,
il
legislatore
valdostano
aveva
prescelto
un
sistema
di
rendicontazione che non prevedeva – diversamente da quello attuale – l’obbligo di
produrre al Consiglio regionale la documentazione giustificativa delle spese coperte
dalla contribuzione pubblica. Né il legislatore regionale aveva previsto specifici
procedimenti di controllo interno sulle spese dei Gruppi consiliari.
19
PARTE II
IL CONTROLLO DELLA SEZIONE REGIONALE
PARTE II
IL CONTROLLO DELLA SEZIONE REGIONALE
Sommario: 5. Introduzione. – 6. Dati d’insieme. – 7. Dati relativi ai singoli Gruppi consiliari. 7.1. Gruppo
consiliare Alpe. – 7.2. Gruppo consiliare Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista. – 7.3.
Gruppo consiliare Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta. – 7.4. Gruppo consiliare Partito Democratico. –
7.5. Gruppo consiliare Stella Alpina. – 7.6. Gruppo consiliare Union Valdôtaine. – 8. Osservazioni
generali e indicazioni metodologiche.
5. Introduzione
Sulla base dei presupposti sinora esaminati, si è svolto il controllo della Sezione
sull’utilizzo, da parte dei Gruppi consiliari, dei contributi finanziari ad essi erogati
nel 2012.
5.1. Il procedimento di controllo ha avuto avvio a seguito della ricezione, da
parte della Sezione, della nota 18 marzo 2013, n. 2169, con cui il Presidente del
Consiglio della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste ha fatto pervenire i “rendiconti”
(note riepilogative) relativi al 2012, presentati dai capigruppo consiliari entro la fine
del febbraio 2013 all’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, redatti a termini
della normativa vigente anteriormente all’entrata in vigore della l. r. n. 35/2012.
Considerato che i documenti trasmessi costituivano meri riepiloghi di spesa, che
non consentivano né di correlare le spese effettuate alle “voci” cui erano state
imputate, né di verificare la pertinenza delle spese agli oggetti o alle finalità cui
dovevano inerire, la Sezione ha richiesto al Presidente del Consiglio di invitare i
Gruppi a trasmettere la documentazione a supporto delle spese indicate nelle note
riepilogative.
Con nota 29 aprile 2013, n. 3189, il Presidente del Consiglio ha quindi rivolto ai
capigruppo consiliari l’invito a corrispondere direttamente con questa Sezione.
Con note del 14 maggio 2013 e del 7 giugno 2013, il Gruppo “Fédération
Autonomiste/Federazione Autonomista” ha comunicato che il “rendiconto” era stato
“nei tempi e nei modi previsti dalla legge” depositato presso gli uffici del Consiglio e
che non era possibile fornire ulteriore documentazione, in quanto la disciplina
emanata dal Consiglio regionale non prevedeva l’obbligo di allegare o possedere
documentazione giustificativa della spesa.
Il 21 maggio 2013 è pervenuto il riscontro, formulato in pari data, del Gruppo
“Alpe”, contenente la documentazione a corredo del “rendiconto” presentato.
23
La documentazione richiesta al Gruppo “Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta” è
pervenuta il giorno successivo, con nota sottoscritta dal relativo capogruppo, che
nell’occasione ha chiarito di aver inoltrato “tutta la documentazione in … [suo]
possesso a corredo dei rendiconti presentati”.
In data 24 maggio è pervenuto il riscontro del Gruppo “Union Valdộtaine”, con
una nota cui è stata allegata la documentazione delle spese a supporto del
rendiconto depositato.
Dopo l’inizio della nuova Consiliatura, è pervenuta alla Sezione copia di un
secondo
“rendiconto”,
rettificativo
di
quello
precedentemente
inviato
per
correggerne alcuni errori. A tale secondo “rendiconto” si riferiscono, pertanto, le
osservazioni contenute nella presente relazione.
Il 24 maggio 2013 è giunta anche la comunicazione del Gruppo “Stella Alpina”,
nella quale è stato precisato che la documentazione fornita, l’unica in possesso del
Gruppo, “costituisce un parziale giustificativo dell’utilizzo dei contributi erogati”, in
quanto “il dettato normativo e la prassi formatasi sotto la previgente l.r. 17 marzo
1986, n. 6, non richiedevano la presentazione all’Ufficio di presidenza di una
analitica documentazione di supporto, in ragione di ciò non conservata dai
consiglieri con riferimento ad alcune “voci” di spesa pur effettuate per le finalità di
cui alla l. r. n. 6/1986”.
In pari data è pervenuta la risposta del Gruppo consiliare “Partito Democratico”,
con cui è stata trasmessa la documentazione così sintetizzata: a) estratto conto
bancario del Gruppo; b) copia dei bonifici e degli assegni; c) distinta dei prelievi
bancomat; d) riepilogo delle spese effettuate in contanti.
5.2. Al fine di confrontare le somme rendicontate con quelle erogate a ogni
Gruppo consiliare, questa Sezione ha richiesto al Presidente del Consiglio, con nota
5 giugno 2013, n. 286, di conoscere la deliberazione dell’Ufficio di presidenza con
cui era stato determinato l’ammontare del contributo corrisposto a ciascun Gruppo
nel 2012 e quella che aveva approvato il modello della “nota riepilogativa” delle
spese sostenute dai Gruppi.
Il Presidente del Consiglio, con lettera 10 giugno 2013, n. 4107, pervenuta alla
Sezione il giorno successivo, ha reso le informazioni all’uopo necessarie, nei termini
di seguito indicati. Con deliberazione 25 gennaio 2012, n. 8, l’Ufficio di presidenza
ha aggiornato, con decorrenza dal 1° gennaio 2012, l’ammontare delle misure fisse
mensili dei contributi rispetto ai valori del 2011, secondo il prospetto che segue:
24
2011
2012
Importo per
c omponente fino al
quinto
€ 1.642,91
€ 1.687,27
Importo per
c omponente dal sesto
al dec imo
€ 1.204,79
€ 1.237,32
€ 985,74
€ 1.012,36
Importo per
c omponente a partire
dall'undic esimo
Con la medesima deliberazione l’Ufficio di presidenza ha così rideterminato i
contributi mensili dei Gruppi consiliari (calcolati in relazione al numero di
componenti di ciascun Gruppo ed erogati per 12 mensilità):
N.
Gruppo consiliare
Alpe
componenti
Importo mensile
5
€
8.436,35
Federazione Autonomista
2
€
3.374,54
Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta
4
€
6.749,08
Partito Democratico
3
€
5.061,81
Stella Alpina-Udc VdA
4
€
6.749,08
Union Valdôtaine
15*
€ 19.684,75
Fédération Autonomiste -
*
Conteggio per 15 componenti anziché 17, in relazione all’articolo 4, comma 2-bis, l.r. n. 6/1986.
Da ultimo, il Presidente del Consiglio ha certificato che i rendiconti dei Gruppi
consiliari relativi all’esercizio finanziario 2012 trasmessi a questa Sezione sono stati
redatti utilizzando lo schema di “nota riepilogativa” dei fondi erogati ai Gruppi,
approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza 16 aprile 1986, n. 22, come
integrata dallo stesso nella riunione del 27 luglio 1998.
6. Dati d’insieme
6.1. La tabella che segue riporta gli importi ricevuti da ciascun Gruppo
consiliare nel 2012.
25
Tab. n. 1 - Contributi erogati ai Gruppi consiliari nel 2012.
(euro)
Gruppi consiliari
Alpe
Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista
Importo assegnato dall'Ufficio di presidenza nel 2012
101.236,20
40.494,48
Il Popolo della libertà‐Valle d'Aosta
80.988,96
Partito Democratico
60.741,72
Stella Alpina
80.988,96
Union Valdôtaine 236.217,00
Totale 600.667,32
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati forniti dal Consiglio regionale.
La tab. n. 2 evidenzia per ciascun Gruppo consiliare le disponibilità finanziarie
maturate nell’anno 2012, le uscite relative allo stesso periodo e gli avanzi o
disavanzi relativi allo stesso anno.
Tab. n. 2 – Riepiloghi entrate e uscite1.
GRUPPI CONSILIARI
ALPE
FEDERATION
AUTONOMISTE/
FEDERAZIONE
AUTONOMISTA
ENTRATE
CONTRIBUTI
AVANZO ANNO
MENSILI
PRECEDENTE
PERCEPITI
37.049,36
101.236,20
(euro)
USCITE
VARIE
TOTALE
ENTRATE
2.756,76
141.042,32
DISAVANZO
ANNO
USCITE
PRECEDENTE
0,00 109.690,42
TOTALE
USCITE
AVANZO/DISAVANZO
109.690,42
31.351,90
1.186,16
40.494,48
0,00
41.680,64
0,00
44.322,26
44.322,26
-2.641,62
IL POPOLO DELLA
LIBERTA'-VALLE
D'AOSTA
4.670,60
80.988,96
16.435,26
102.094,82
0,00
90.978,57
90.978,57
11.116,25
PARTITO DEMOCRATICO
2.632,37
60.741,72
27.243,07
90.617,16
0,00
47.166,88
47.166,88
43.450,28
281,03
80.998,96
0,00
81.279,99
0,00
61.684,77
61.684,77
19.595,22
0,00
236.217,00
2.553,66
238.770,66
0,00 215.170,66
215.170,66
23.600,00
STELLA ALPINA
UNION VALDOTAINE
Fonte: “note riepilogative” dei Gruppi consiliari per il 2012.
All’entrata di ciascun Gruppo costituita dal contributo regionale si aggiungono
“entrate varie”.
1
Sono riportati i dati indicati dai Gruppi nella nota riepilogativa trasmessa dal Presidente del Consiglio
regionale. Per il Gruppo Stella Alpina, secondo quanto comunicato dal Consiglio regionale con lettera del
10 giugno 2013, n. 4107, l’ammontare dei contributi è pari a 80.988,96, inferiore di 10 euro rispetto
all’ammontare indicato nella nota riepilogativa depositata. La differenza incide sul totale delle entrate
(che risulterebbero pari a 81.269,99) e sull’avanzo (da 19.595,22 a 19.585,22).
26
Particolarmente rilevanti, in termini di importi, le entrate del Gruppo Partito
Democratico, ammontanti a euro 27.243,07, essenzialmente riconducibili alla
restituzione al Gruppo delle somme utilizzate, nel 2012 e in esercizi precedenti, per
il versamento di contributi previdenziali dei singoli consiglieri.
Elevate anche le entrate del Gruppo Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta,
ammontanti a euro 16.435,26, che sembrano da ricondurre – stando alla
documentazione prodotta – ai contributi pubblici ricevuti sulla base della l.r. n.
11/20082 – che peraltro individua come destinatari delle provvidenze i “movimenti
o partiti politici rappresentati nel Consiglio regionale” (art. 15, comma 1) – per il
finanziamento delle spese relative alla redazione e alla stampa del giornale del
Gruppo medesimo.
Come evidenziato dalla tab. n. 2, tutti i Gruppi consiliari presentano un avanzo di
gestione, ad eccezione di Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista, che
registra un disavanzo di 2.641,62.
6.2. I “rendiconti” (note riepilogative) dei Gruppi consiliari relativi al 2012,
trasmessi a questa Sezione, risultano presentati nei termini di legge e sono stati
redatti utilizzando lo schema di nota riepilogativa dei contributi erogati ai Gruppi,
approvato con deliberazione dell’Ufficio di presidenza 16 aprile 1996, n. 22, come
integrata dallo stesso nella riunione del 27 luglio 1998.
Nella tabella seguente sono riportati gli importi delle spese sostenute dai Gruppi
consiliari, così come indicato nella nota riepilogativa depositata da ciascuno di essi,
ossia per categorie e voci.
2
L.r. 18 aprile 2008, n. 11, Nuove disposizioni in materia di interventi a sostegno dell’informazione e
dell’editoria locale.
27
Tab. n. 3 - Spese dei Gruppi consiliari nel 2012.
(euro)
GRUPPI CONSILIARI
CATEGORIE E VOCI DI SPESA A) SPESE DI FUNZIONAMENTO
stipendi di n______dipendenti assunti dal Gruppo (somma comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenzali a carico del Gruppo)
Fédération Autonomiste/
Federazione Autonomista
Union Valdôtaine
Alpe
0,00
48.548,82
spese postali e telegrafiche
0,00
spese telefoniche
0,00
spese diverse di amministrazione
spese di rappresentanza e varie
spese per missioni e trasferte
spese per il miglior funzionamento e organizzazione dei servizi e delle strutture necessarie ai gruppi consiliari
Totale A)
B) SPESE DI DOCUMENTAZIONE acquisto giornali e riviste
acquisto libri e pubblicazioni
Totale B)
C) SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE
spese per redazione e stampa di pubblicazioni o periodici editi a cura del gruppo
Stella Alpina
Partito Il Popolo della libertà‐Valle Democratico
d'Aosta
69.471,71
0,00
0,00
0,00
1.075,80
0,00
5.504,00
16.700,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
1.099,71
109,76
3.053,40
2.826,27
127,89
9.063,44
4.888,47
25.950,00
1.778,76
3.319,20
31.682,68
30.659,50
6.740,00
0,00
2.133,83
0,00
0,00
4.490,21
137,30
2.003,50
28.063,26
0,00
56.590,61
0,00
75.617,18
0,00
37.314,57
363,00
61.276,15
664,30
13.529,78
0,00
0,00
0,00
0
0
0
0
0
0
6.413,50
0,00
6.413,50
0,00
0,00
0,00
0,00
60,00
60,00
15.755,50
35.878,25
139.553,48
16.350,00
11.095,09
28.495,00
spese per la partecipazione a convegni e manifestazioni varie
0,00
175,00
0,00
0,00
3.300,20
4.261,34
spese per l'organizzazione di convegni e manifestazioni varie
503,50
3.176,52
0,00
0,00
0,00
820,76
0,00
10.596,62
0,00
0,00
9.301,60
0,00
16.259,00
49.826,39
139.553,48
16.350,00
23.696,89
33.577,10
0,00
0,00
0,00
0,00
44.322,26
0,00
2.381,94
891,48
3.273,42
109.690,42
0
0
0
0
215.170,66
0,00
0,00
1.606,70
61.684,77
0,00
2.000,00
4.005,53
6.005,53
90.978,57
0,00
0,00
0,00
0,00
47.166,88
compensi ad esperti per attività di collaborazione o di consulenza
Totale C)
D) SPESE PER L'INFORMAZIONE SULL'ATTIVITA' DEL GRUPPO
spese per affissioni e autorizzazioni spese per agenzia stampa, fotografi, informazione radio‐televisiva
spese per stampa manifesti, opuscoli e altro materiale
Totale D)
TOTALE USCITE Fonte: elaborazione Corte di conti su dati delle “note riepilogative” dei Gruppi consiliari per il 2012.
La tabella che segue evidenzia, per ciascun Gruppo consiliare, l’incidenza delle
varie voci di spesa sull’importo totale del contributo ricevuto nel 2012.
28
Tab. n. 4 – Categorie di spesa per Gruppo consiliare
(euro)
GRUPPO CONSILIARE
CATEGORIE E VOCI DI SPESA A) SPESE DI FUNZIONAMENTO
B) SPESE DI DOCUMENTAZIONE C) SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE
D) SPESE PER L'INFORMAZIONE SULL'ATTIVITA' DEL GRUPPO
TOTALE USCITE Fédération Autonomiste/
Federazione Autonomista
Incidenza % spese su totale rendicontato
Union Incidenza % Valdôtaine
spese su totale rendicontato
Alpe
Incidenza % spese su totale rendicontato
Stella Alpina
Incidenza % spese su totale rendicontato
Il Popolo Partito della libertà‐
Valle Incidenza % Democratico
d'Aosta
spese su totale rendicontato
Incidenza % spese su totale rendicontato
28.063,26
63,3%
56.590,61
51,6%
75.617,18
35,1%
37.314,57
60,5%
61.276,00
67,4%
13.529,78
28,7%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
6.413,50
10,4%
0,00
0,0%
60,00
0,1%
16.259,00
36,7%
49.826,39
45,4%
139.553,48
64,9%
16.350,00
26,5%
23.696,89
26,0%
33.577,10
71,2%
0
0,0%
3.273,42
3,0%
0,00
0,0%
1.606,70
2,6%
6.005,53
6,6%
0,00
0,0%
44.322,26
100,0%
109.690,42
100,0%
215.170,66
100,0%
61.684,77
100,0%
90.978,42
100,0%
47.166,88
100,0%
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati delle “note riepilogative” dei Gruppi consiliari per il 2012.
Dalla tab. n. 4 si evince che le spese di funzionamento hanno un’incidenza
maggiore sul totale delle uscite rispetto alle altre spese, superiore al 50 per cento
(in dettaglio, 67,4 per cento per Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta; 63,3 per cento
per Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista; 60,5 per cento per Stella
Alpina; 51,6 per cento per Alpe), fatta eccezione per i Gruppi Union Valdôtaine e
Partito Democratico (con un’incidenza rispettivamente del 35,1 per cento e del 28,7
per cento). Risultano rilevanti, rispetto al totale delle spese, quelle per attività
istituzionale, in particolare per i Gruppi consiliari Union Valdôtaine (64,9 per cento
del totale delle spese) e Partito Democratico (71,2 per cento); per gli altri Gruppi,
l’incidenza di tali spese è pari al 45,4 per cento per Alpe, al 36,7 per cento per
Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista, al 26,5 per cento per Stella
Alpina, al 26 per cento per Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta.
Le spese di documentazione sono presenti solo per i Gruppi Stella Alpina e
Partito Democratico (rispettivamente 10,4 per cento e 0,1 per cento). Infine, sono
presenti spese per l’informazione per i Gruppi Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta
(6,6 per cento del totale delle spese), Alpe (3 per cento) e Stella Alpina (2,6 per
cento).
La tabella che segue illustra l’incidenza percentuale delle singole voci sul totale
della spesa di ciascuna categoria.
29
Tab. n. 5 – Distribuzione percentuale delle voci di spesa all’interno delle singole categorie.
(euro)
GRUPPI CONSILIARI
CATEGORIE E VOCI DI SPESA Fédération Autonomiste/ Incidenza Federazione % spese Autonomista
Il Popolo Partito Incidenza Incidenza della libertà‐ Incidenza Incidenza Stella Alpina
Democratic
% spese % spese % spese % spese Valle o
d'Aosta
Union Incidenza % spese Valdôtaine
Alpe
A) SPESE DI FUNZIONAMENTO
stipendi di n______dipendenti assunti dal Gruppo (somma comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenzali a carico del Gruppo)
0,00
0,0%
48.548,82
85,8%
69.471,71
91,9%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
spese postali e telegrafiche
0,00
0,0%
1.075,80
1,9%
0,00
0,0%
5.504,00
14,8%
16.700,00
27,3%
0,00
0,0%
spese telefoniche
spese diverse di amministrazione
spese di rappresentanza e varie
spese per missioni e trasferte
spese per il miglior funzionamento e organizzazione dei servizi e delle strutture necessarie ai gruppi consiliari
Totale A)
B) SPESE DI DOCUMENTAZIONE acquisto giornali e riviste
acquisto libri e pubblicazioni
Totale B)
C) SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE
spese per redazione e stampa di pubblicazioni o periodici editi a cura del gruppo
spese per la partecipazione a convegni e manifestazioni varie
spese per l'organizzazione di convegni e manifestazioni varie
compensi ad esperti per attività di collaborazione o di consulenza
Totale C)
D) SPESE PER L'INFORMAZIONE SULL'ATTIVITA' DEL GRUPPO
spese per affissioni e autorizzazioni spese per agenzia stampa, fotografi, informazione radio‐
televisiva
spese per stampa manifesti, opuscoli e altro materiale
Totale D)
TOTALE USCITE 0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
1.099,71
8,1%
109,76
0,4%
3.053,40
5,4%
2.826,27
3,7%
127,89
0,3%
9.063,44
14,8%
4.888,47
36,1%
25.950,00
92,5%
1.778,76
3,1%
3.319,20
4,4%
31.682,68
84,9%
30.659,50
50,0%
6.740,00
49,8%
0,00
0,0%
2.133,83
3,8%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
4.490,21
7,3%
137,30
1,0%
2.003,50
7,1%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
363,00
0,6%
664,30
4,9%
28.063,26
100,0%
56.590,61
100,0%
75.617,18
100,0%
37.314,57
100,0%
61.276,15
100,0%
13.529,78
100,0%
0,00
0,00
0,00
0,0%
0,0%
0,0%
0
0
0
0,0%
0,0%
0,0%
0
0
0
0,0%
0,0%
0,0%
6.413,50
0,00
6.413,50
100,0%
0,0%
100,0%
0,00
0,00
0,00
0,0%
0,0%
0,0%
0,00
60,00
60,00
0,0%
100,0%
100,0%
15.755,50
96,9%
35.878,25
72,0%
139.553,48
100,0%
16.350,00
100,0%
11.095,09
46,8%
28.495,00
84,9%
0,00
0,0%
175,00
0,4%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
3.300,20
13,9%
4.261,34
12,7%
503,50
3,1%
3.176,52
6,4%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
820,76
2,4%
0,00
16.259,00
0,0%
100,0%
10.596,62
49.826,39
21,3%
100,0%
0,00
139.553,48
0,0%
100,0%
0,00
16.350,00
0,0%
100,0%
9.301,60
23.696,89
39,3%
100,0%
0,00
33.577,10
0,0%
100,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,00
0,00
44.322,26
0,0%
0,0%
0,0%
2.381,94
891,48
3.273,42
109.690,42
72,8%
27,2%
100,0%
0,00
0,00
0,00
215.170,66
0,0%
0,0%
0,0%
0,00
1.606,70
1.606,70
61.684,77
0,0%
100,0%
100,0%
2.000,00
4.005,53
6.005,53
90.978,57
33,3%
66,7%
100,0%
0,00
0,00
0,00
47.166,88
0,0%
0,0%
0,0%
Fonte: “note riepilogative” dei Gruppi consiliari per il 2012.
Nella tabella n. 6 viene riportata l’incidenza percentuale delle singole voci di
spesa sul totale delle spese oggetto di rendicontazione.
30
Tab. n. 6 – Incidenza percentuale delle singole voci rispetto al totale delle spese.
(euro)
GRUPPI CONSILIARI
Fédération Incidenza Autonomiste/ % spese Federazione sul totale Autonomista uscite
VOCI DI SPESA Incidenza Union % spese sul totale Valdôtaine
uscite
Alpe
Incidenza Incidenza Incidenza Incidenza Partito Il Popolo % spese Stella % spese % spese % spese Democrati
della libertà‐
sul totale Alpina sul totale sul totale sul totale co
Valle uscite
uscite
uscite
uscite
d'Aosta
A) SPESE DI FUNZIONAMENTO
stipendi di n______dipendenti assunti dal Gruppo (somma comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenzali a carico del Gruppo)
spese postali e telegrafiche
spese telefoniche
spese diverse di amministrazione
spese di rappresentanza e varie
spese per missioni e trasferte
spese per il miglior funzionamento e organizzazione dei servizi e delle strutture necessarie ai gruppi consiliari
B) SPESE DI DOCUMENTAZIONE acquisto giornali e riviste
acquisto libri e pubblicazioni
C) SPESE PER ATTIVITA' ISTITUZIONALE
spese per redazione e stampa di pubblicazioni o periodici editi a cura del gruppo
spese per la partecipazione a convegni e manifestazioni varie
spese per l'organizzazione di convegni e manifestazioni varie
compensi ad esperti per attività di collaborazione o di consulenza
D) SPESE PER L'INFORMAZIONE SULL'ATTIVITA' DEL GRUPPO
spese per affissioni e autorizzazioni spese per agenzia stampa, fotografi, informazione radio‐televisiva
spese per stampa manifesti, opuscoli e altro materiale
TOTALE USCITE 32,3%
0,00
0,0% 5.504,00
0,0%
0,00
1,3%
127,89
1,5% 31.682,68
0,00
0,0%
0,0%
8,9%
0,0%
0,2%
51,4%
0,0%
0,00
16.700,00
0,00
9.063,44
30.659,50
4.490,21
0,0%
18,4%
0,0%
10,0%
33,7%
4,9%
0,00
0,00
1.099,71
4.888,47
6.740,00
137,30
0,0%
0,0%
2,3%
10,4%
14,3%
0,3%
0,0%
0,00
0,0%
363,00
0,4%
664,30
1,4%
0,0%
0,0%
6.413,50
0,00
10,4%
0,0%
0,00
0,00
0,0%
0,0%
0,00
60,00
0,0%
0,1%
64,9% 16.350,00
26,5%
11.095,09
12,2% 28.495,00
60,4%
0,00
0,0%
3.300,20
3,6%
4.261,34
9,0%
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
820,76
1,7%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
9.301,60
10,2%
0,00
0,0%
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
2,2%
0,00
0,0%
0,00
0,0%
2.000,00
2,2%
0,00
0,0%
0,8%
100,0%
0,00
215.170,66
0,0% 1.606,70
100,0% 61.684,77
2,6%
100,0%
4.005,53
90.978,57
4,4%
0,00
100,0% 47.166,88
0,0%
100,0%
0,00
0,00
0,00
109,76
25.950,00
0,00
0,0%
0,0%
0,0%
0,2%
58,5%
0,0%
48.548,82
1.075,80
0,00
3.053,40
1.778,76
2.133,83
44,3%
1,0%
0,0%
2,8%
1,6%
1,9%
69.471,71
0,00
0,00
2.826,27
3.319,20
0,00
2.003,50
4,5%
0,00
0,0%
0,00
0,00
0,00
0,0%
0,0%
0
0
0,0%
0,0%
0
0
15.755,50
35,5%
35.878,25
32,7%
139.553,48
0,00
0,0%
175,00
0,2%
0,00
0,0%
503,50
1,1%
3.176,52
2,9%
0,00
0,00
0,0%
10.596,62
9,7%
0,00
0,0%
0,00
0,00
0,0%
2.381,94
0,0%
891,48
100,0% 109.690,42
0,00
44.322,26
Fonte: “note riepilogative” dei Gruppi consiliari per il 2012.
7. Dati relativi ai singoli Gruppi consiliari
Si riportano, di seguito, i dati risultanti dalle “note riepilogative” presentate al
Consiglio regionale e quelli delle spese documentate a questa Sezione.
7.1. Gruppo consiliare Alpe
La nota riepilogativa espone i seguenti dati:
AVANZO ANNO
PRECEDENTE
37.049,36
ENTRATE
CONTRIBUTI
MENSILI
PERCEPITI
101.236,20
USCITE
VARIE
TOTALE
ENTRATE
2.756,76
141.042,32
DISAVANZO
ANNO
PRECEDENTE
USCITE
0,00 109.690,42
TOTALE
USCITE
109.690,42
AVANZO/DISAVANZO
31.351,90
L’importo complessivo della spesa documentata è pari a euro 109.689,07;
peraltro, il prospetto rappresentativo della gestione delle entrate e delle uscite
fornito a corredo della documentazione espone un importo complessivo pari a euro
31
109.688,67. La differenza di 0,40 euro è dovuta ad una fattura registrata dal
Gruppo con un importo di euro 290,00, anziché di euro 290,40 (come emerge dal
documento contabile prodotto).
Totale uscite rendicontate
109.690,42
Importo totale delle spese documentate
109.689,07
Differenza
1,35
7.2. Gruppo consiliare Fédération Autonomiste/Federazione Autonomista
La nota riepilogativa espone i seguenti dati:
AVANZO ANNO
PRECEDENTE
1.186,16
ENTRATE
CONTRIBUTI
MENSILI
PERCEPITI
USCITE
VARIE
40.494,48
0,00
TOTALE
ENTRATE
DISAVANZO
ANNO
PRECEDENTE
41.680,64
0,00
TOTALE
USCITE
USCITE
44.322,26
44.322,26
AVANZO/DISAVANZO
-2.641,62
Come accennato in precedenza, il Gruppo consiliare non ha trasmesso
documentazione della spesa sostenuta nel 2012.
7.3. Gruppo consiliare Il Popolo della libertà-Valle d’Aosta
La nota riepilogativa espone i seguenti dati:
AVANZO ANNO
PRECEDENTE
4.670,60
ENTRATE
CONTRIBUTI
MENSILI
PERCEPITI
80.988,96
USCITE
VARIE
16.435,26
TOTALE
ENTRATE
DISAVANZO
ANNO
PRECEDENTE
102.094,82
0,00
TOTALE
USCITE
USCITE
90.978,57
90.978,57
AVANZO/DISAVANZO
11.116,25
Il Gruppo consiliare ha presentato documentazione contabile per un importo
complessivo di molto superiore alle disponibilità: su di un totale di entrate pari a
euro 102.094,82, le spese rendicontate con la nota riepilogativa sono pari a euro
90.978,57, mentre la documentazione di spesa riguarda un importo di euro
121.441,96.
Totale uscite rendicontate
90.978,57
Importo totale delle spese documentate
121.441,96
Differenza
30.463,39
32
7.4. Gruppo consiliare Partito Democratico
La nota riepilogativa espone i seguenti dati:
AVANZO ANNO
PRECEDENTE
2.632,37
ENTRATE
CONTRIBUTI
MENSILI
PERCEPITI
60.741,72
USCITE
VARIE
27.243,07
TOTALE
ENTRATE
DISAVANZO
ANNO
PRECEDENTE
90.617,16
0,00
TOTALE
USCITE
USCITE
47.166,88
AVANZO/DISAVANZO
47.166,88
43.450,28
Dalla verifica del complesso della documentazione prodotta, emerge che
l’estratto conto bancario rileva la totalità dei movimenti in entrata e in uscita, dal 1°
gennaio 2012 al 31 dicembre 2012. L’importo rendicontato dal Gruppo è pari a euro
47.166,88, mentre l’importo delle spese documentate è pari a euro 47.352,22,
superiore all’importo rendicontato, come si evince dal prospetto seguente.
Totale uscite rendicontate
47.166,88
Importo totale delle spese documentate
47.352,22
Differenza
185,34
7.5. Gruppo consiliare Stella Alpina
La nota riepilogativa espone i seguenti dati:
AVANZO ANNO
PRECEDENTE
281,03
ENTRATE
CONTRIBUTI
MENSILI
PERCEPITI
80.998,96
USCITE
VARIE
0,00
TOTALE
ENTRATE
DISAVANZO
ANNO
PRECEDENTE
81.279,99
0,00
TOTALE
USCITE
USCITE
61.684,77
AVANZO/DISAVANZO
61.684,77
19.595,22
Come comunicato dal Consiglio regionale con lettera del 10 giugno 2013, n.
4107, l’ammontare dei contributi è pari a euro 80.988,96, inferiore di 10 euro
rispetto all’ammontare indicato nella nota riepilogativa depositata.
Dalla verifica del complesso della documentazione prodotta emerge che l’importo
rendicontato dal Gruppo è pari a euro 61.684,77, mentre l’importo delle spese
documentate è pari a euro 29.338,92, come esposto nel prospetto seguente.
Totale uscite rendicontate
61.684,77
Importo totale delle spese documentate
29.338,92
33
Differenza
32.345,85
7.6. Gruppo consiliare Union Valdôtaine
La nota riepilogativa espone i seguenti dati:
AVANZO ANNO
PRECEDENTE
0,00
ENTRATE
CONTRIBUTI
MENSILI
PERCEPITI
236.217,00
USCITE
VARIE
TOTALE
ENTRATE
2.553,66
238.770,66
DISAVANZO
ANNO
PRECEDENTE
TOTALE
USCITE
USCITE
0,00 215.170,66
AVANZO/DISAVANZO
215.170,66
23.600,00
L’importo inizialmente rendicontato dal Gruppo era pari a euro 238.770,66.
Successivamente, il Gruppo ha inviato – come detto – una nuova nota riepilogativa,
contenente una rettifica a quella in precedenza presentata al Consiglio. La rettifica
riguarda le spese per la voce “Redazione e stampa di pubblicazioni o periodici editi
a cura del Gruppo”: secondo quanto precisato dal Gruppo, tali spese, “che nel
prospetto di rendiconto era[no] indicat[e] in 163.153,48 euro, ammonta[no] in
realtà a 139.553,48 euro”.
Dalla verifica del complesso della documentazione prodotta, emerge che
l’importo rendicontato dal Gruppo è pari a 215.170,66 euro, mentre l’importo delle
spese documentate è pari a 211.502,15 euro, come si evince dal prospetto
seguente.
Totale uscite rendicontate
215.170,66
Importo totale delle spese documentate
211.502,15
Differenza
3.668,51
8. Osservazioni generali e indicazioni metodologiche
Vengono illustrati, di seguito, gli aspetti problematici relativi ad alcune tipologie
di spesa, sia ai fini di una migliore comprensione dei risultati del controllo eseguito,
sia allo scopo di contribuire alla più appropriata rendicontazione futura delle spese
sostenute dai Gruppi in applicazione della nuova normativa, se del caso assistita da
perfezionamenti e integrazioni delle linee guida approvate dall’Ufficio di presidenza
del Consiglio regionale in applicazione del novellato art. 5 della l.r. n. 6/1986.
8.1. Quasi tutti i Gruppi che hanno esibito documentazione a supporto della nota
riepilogativa presentata hanno utilizzato i fondi oggetto di rendicontazione per
spese di redazione e stampa di periodici d’informazione politica o per l’acquisto di
34
quantità più o meno considerevoli di copie del giornale edito, pubblicato o curato
dalle forze politiche di riferimento.
Al di là delle specificità dei singoli casi – la valutazione dei quali implica
l’approfondimento di altre discipline normative, segnatamente quella sul sostegno
all’editoria – mette conto rilevare, quanto alle spese del primo tipo, che esse
sembrano soddisfare di per sé il requisito dell’inerenza, essendo espressamente
previste nel modello di nota riepilogativa approvato dall’Ufficio di presidenza
(categoria 2: “Spese per attività istituzionali”; voce: “Spese per la redazione e
stampa di pubblicazioni o periodici editi a cura del Gruppo”), riconducibili alle
funzioni istituzionali dei Gruppi. Peraltro, importa precisare che, laddove la testata,
pur essendo organo del Gruppo, funga anche da organo del partito o movimento –
che ne sia l’editore – di cui il Gruppo è espressione, non sussistono impedimenti
acché i contributi da questo percepiti vengano impiegati per far fronte ai relativi
costi nella misura in cui la pubblicazione sia funzionale alle esigenze del Gruppo.
Quanto alle spese del secondo tipo, si ritiene che esse possano essere ricondotte
alla categoria “Spese per l’informazione sull’attività del Gruppo” (nell’ambito della
quale il modello di nota riepilogativa consente – come si è detto – l’iscrizione di
spese ulteriori rispetto a quelle espressamente indicate nell’elenco delle voci che
compongono la categoria), fermo restando che l’ammissibilità della spesa postula
che i contenuti della pubblicazione acquistata siano idonei a diffondere le
conoscenze sull’attività del Gruppo e che l’acquisto non dissimuli la finalità di un
finanziamento indiretto al partito o al movimento. Identiche conclusioni valgono per
l’acquisto – realizzato da un Gruppo che non ha effettuato spese dei tipi sopra
indicati – di spazi informativi per promuovere l’attività dei Gruppi sui giornali di
partiti o movimenti politici.
8.2. Numerosi documenti giustificativi riguardano spese di ristorazione.
In astratto, le spese di ristorazione possono essere inquadrate all’interno di
diverse categorie e voci contemplate nel modello di nota riepilogativa.
Può trattarsi, ad esempio, di spese sostenute nel corso di missioni o trasferte,
espressamente previste nell’ambito della categoria “Spese di funzionamento”. Le
spese di ristorazione risultano, in tal caso, inerenti, nella misura in cui sia stata
individuata l’occasione e il motivo della trasferta, in mancanza della quale non è
possibile verificare la funzionalizzazione della spesa ai compiti del Gruppo.
Analogamente, le spese di ristorazione sussumibili nella categoria “Spese per
attività istituzionale” – nell’ambito della quale è prevista la voce “Spese per
l’organizzazione di convegni e manifestazioni varie” – possono essere qualificate
35
inerenti nella misura in cui sia possibile ricostruire l’occasione e il motivo dalla
manifestazione, in modo tale da poterle concretamente ricondurre alle attività
d’istituto. Non appaiono, invece, ammissibili, a meno che non si tratti di spese di
rappresentanza – trattate, in termini generali, più avanti – le spese per i pasti
consumati al di fuori dei casi enunciati: ciò, in quanto esse, pur rientrando tra le
spese di funzionamento, trovano copertura nella diaria mensile (artt. 6 e 7 l.r. 21
agosto 1995, n. 33), emolumento spettante forfetariamente ai consiglieri per far
fronte alle spese inerenti all’espletamento del mandato.
In
concreto,
i
giustificativi
presentati
(costituiti,
per
lo
più,
da
mera
documentazione contabile comprovante esclusivamente l’effettuazione della spesa)
si sono rivelati per lo più inidonei a ricostruire l’occasione e il motivo della spesa e,
dunque, l’attinenza di essa ai compiti dei Gruppi.
8.3. Anche per quanto si è dinanzi detto, un cenno specifico meritano le spese di
rappresentanza, espressamente classificate nel modello di nota riepilogativa tra le
spese di funzionamento dei Gruppi.
A questo proposito, occorre considerare che – come questa Sezione ha già avuto
modo di rilevare nell’esercizio della propria funzione consultiva (parere 29 marzo
2013, n. 8) – in assenza di specifiche disposizioni legislative che fissino i parametri
e i presupposti di legittimità delle spese di rappresentanza nel settore pubblico, i
relativi
connotati
sono
stati
chiariti
in
sede
giurisprudenziale.
Secondo
la
giurisprudenza, infatti, deve trattarsi di spese che si identificano negli oneri
finanziari sostenuti per mantenere o accrescere il prestigio dell’ente all’esterno, in
ambiti direttamente attinenti ai propri fini istituzionali.
Esse ricomprendono, pertanto, gli oneri relativi alle varie forme di ospitalità, di
manifestazione di ossequio e di considerazione che l’ente realizza a tale scopo,
attraverso i propri rappresentanti, nei confronti di organi e soggetti estranei,
anch’essi dotati di rappresentatività. Si deve escludere, conseguentemente, che le
spese di rappresentanza possano aver luogo nell’ambito di normali rapporti
istituzionali o di servizio, ovvero nei confronti di soggetti esterni privi del requisito
della rappresentatività degli enti ed organismi cui appartengono.
Applicando tali principi ai Gruppi consiliari, se ne ricava che le somme oggetto di
contribuzione pubblica possono essere imputate a spese di rappresentanza allorché
riguardino attività legate da nesso funzionale con la vita e le esigenze del Gruppo e
siano destinate a soddisfare la funzione rappresentativa esterna dello stesso al fine
di accrescerne il prestigio e dargli lustro nel contesto sociale in cui opera; di qui,
l’inerenza delle spese relative a interventi di rappresentanti del Gruppo in pubbliche
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manifestazioni – riunioni, commissioni, congressi, cerimonie, ecc. – connotate dal
menzionato nesso funzionale o a favore di soggetti esterni dotati di rappresentanza,
comprese le spese per acquisto di doni da offrire in occasione di visite, missioni
politico-istituzionali o convegni, purché debitamente documentate.
8.4. L’assenza di uno specifico obbligo di corredare la nota riepilogativa delle
relative giustificazioni contabili ha fatto sì che la documentazione delle spese
prodotta dai singoli Gruppi consiliari per il 2012 sia caratterizzata da un’estrema
eterogeneità e, spesso, da una non agevole o impossibile riconducibilità alle
tipologie indicate dalle norme. Così, sotto il profilo quantitativo, uno dei Gruppi non
ha trasmesso alcun documento, mentre altri hanno fornito documenti che non
supportano una parte – talvolta consistente – delle uscite e altri ancora documenti
la somma dei cui importi supera le spese riportate in nota riepilogativa. Sotto il
profilo qualitativo, poi, la documentazione acquisita si è rivelata in molti casi
carente degli elementi necessari e sufficienti per valutare l’inerenza della spesa alle
finalità di legge.
In tale situazione e considerata, altresì, la necessità di avviare in tempi brevi il
controllo dei rendiconti relativi al periodo gennaio-giugno 2013, elaborati dai Gruppi
in base alla nuova disciplina della l.r. n. 35/2012, la Sezione si è determinata, con
questa relazione al Consiglio regionale, da un lato a ricostruire il quadro normativo
precedente alla l.r. n. 35 cit. per porlo a raffronto con quello attuale e, dall’altro
lato, a formulare osservazioni di carattere generale, intese a segnalare – come
accennato – le maggiori anomalie che, in futuro, condizioneranno la valutazione di
regolarità dei rendiconti e l’applicazione delle sanzioni previste dalla l.r. n. 35 cit.
8.5. In termini generali, il potere di controllo della Sezione sui rendiconti dei
Gruppi consiliari è delineato, a regime, dall’art. 1 d.l. n. 174/2012, il cui contenuto
è stato fatto proprio dal novellato art. 5 l.r. n. 6/1986. Secondo tali disposizioni, la
Sezione è chiamata a verificare la “regolarità” dei rendiconti, vale a dire, la
conformità dell’uso dei fondi pubblici ai vincoli di destinazione impressi dalla legge;
resta, invece, esclusa qualsiasi valutazione della Sezione circa la proficuità delle
spese e il merito dei comportamenti sottostanti agli atti che formano oggetto di
controllo.
Le stesse disposizioni prevedono, sia pure con diverse formulazioni, l’obbligo
della documentazione giustificativa delle spese esposte nei rendiconti e l’indicazione
delle misure adottate dai Gruppi per consentire la tracciabilità dei pagamenti
effettuati.
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Nella disciplina regionale, poi, è stabilito che la Sezione di controllo della Corte
dei Conti segnali al Consiglio le eventuali irregolarità riscontrate nei rendiconti
esaminati e che l’Ufficio di presidenza del Consiglio applichi la sanzione consistente
nella decurtazione o nell’introito al bilancio del Consiglio della quota di contributo
corrispondente alla spesa irregolare.
Si deve altresì segnalare che l’art. 5-bis, comma 3, l.r. 6/1986 (nel testo
risultante dall’art. 4 l.r. n. 35/2012) distingue nettamente la “segnalazione” delle
irregolarità, da parte della Sezione, all’Ufficio di presidenza dal potere di
quest’ultimo di applicare la sanzione ove la spesa sia stata “riscontrata irregolare”.
La costruzione sintattica della disposizione e il senso fatto proprio dalle parole
consentono di affermare, infatti, che l’Ufficio di presidenza, una volta ricevuta la
segnalazione
delle
irregolarità,
debba
esso
stesso
esprimere
il
proprio
apprezzamento su di esse e, condividendole, procedere all’irrogazione della
sanzione. Si realizza, in tal modo, la funzione tipicamente ausiliaria della Corte nei
confronti
del
Consiglio
regionale,
nel
rispetto
dell’autonomia
ad
esso
costituzionalmente garantita.
8.6. Sul piano del concreto svolgimento dell’attività di controllo, le verifiche
effettuate sui rendiconti relativi al 2012 hanno consentito di individuare una serie di
passaggi attraverso i quali deve procedere – fatte salve eventuali integrazioni
suggerite dall’esperienza – il controllo di regolarità. Questo avrà ad oggetto, in
primo luogo, il rispetto del termine imposto dalla normativa per la presentazione dei
documenti di rendicontazione; in secondo luogo, la conformità dei rendiconti
presentati dai Gruppi al modello approvato dall’Ufficio di presidenza; in terzo luogo,
la corrispondenza, sul versante delle entrate, dei dati contenuti nei rendiconti con
l’ammontare dei contributi corrisposti dal Consiglio regionale; in quarto luogo,
l’effettività delle spese oggetto di rendicontazione, vale a dire l’esistenza di
documenti dai quali è possibile risalire all’effettuazione della spesa; in quinto luogo,
l’imputabilità al Gruppo delle spese sostenute; in sesto luogo, l’appartenenza di
queste ultime alle tipologie determinate dall’art. 4 della l.r. n. 6/1986 come
modificato dalla l.r. n. 35/2012 e la loro riconducibilità ai compiti dei Gruppi.
E’ quest’ultima, indubbiamente, la valutazione di maggior impegno richiesta alla
Sezione, onde i futuri rendiconti non potranno prescindere dall’offrire gli elementi
necessari ad attestare il collegamento tra le spese sostenute dai Gruppi e le finalità
cui, per legge, esse debbono essere destinate.
Sul piano procedimentale, la Sezione, sempre a partire dai rendiconti relativi al
2013, si riserva di richiedere – tramite il Presidente del Consiglio regionale –
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chiarimenti e informazioni ai capigruppo, ove la documentazione a corredo dei
rendiconti non consenta di esprimere giudizi di inerenza o non inerenza delle spese
rispetto alle finalità della l.r. n. 6/1986 (nel testo modificato dalla l.r. n. 35/2012) e
in ogni altro caso in cui si rendano necessari ulteriori approfondimenti o acquisizioni
istruttorie.
Al fine, altresì, di garantire la pienezza del contraddittorio, lo schema di relazione
della Sezione di controllo al Consiglio regionale verrà inviato al Presidente del
Consiglio per riceverne le deduzioni che i Gruppi riterranno di formulare. Di tali
deduzioni la Sezione terrà, poi, conto in sede di approvazione del testo finale della
relazione al Consiglio.
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Sezione regionale di controllo per la Valle d`Aosta