•UN'AMICIZIA
ANTONIO
GAN0Vi5
BETTERE
CONTE
A.1^
E
A
CITTA
I.API
CIOOGNARA
PUBBLICATE
CURA
TITTORIO
DI
LUI
LEOPOLDO
RACCOLTE
S.
DI
MALAMANI
DI
CASTELLO
TIPOGtEÀFO-EDITORI
1890
UN'AMICIZIA
ANTONIO
CANOVA
LETTERE
AL
DI
LEOPOLDO
CONTE
RACCOLTE
DI
E
LAPI
CICOGNARA
PUBBLICATE
MALAMANI
VITTORIO
CITTA
S.
LUI
DI
CASTELLO
TIPOGRAFO-EDITORE
1890
PROPRIETÀ.
LETTERARIA
AL
PROr
ADOLFO
VENTURI
di
lui, sembra
li
perfino gli stimo-
Scrivendo
cessino
che
dell'amor
scrive
si
proprio:
vanto
per
scrive
e
:
per
affetto
meno
che
si
non
fama;
per
o
vere
per doinalzare
e
.
al
monumento
un
reca
si
merito,
alla
tributo
un
virtù.
Bobini
A
te, mio
Venturi,
caro
sottile,
troppo
in
o
dotato
del
tu
e
;
dipende
la mente,
come
ed
mente
è
raro
artisti
e
poeti, letterati
tele
coi
o
illustrarono
la
vita,
ma
sé
non
ogni
coi
stessi
ebbero
il
mentre
fare
della
non
trovi
che
il secolo
cuore,
le
con
ma
egoismo,
bella, buona,
le
con
battaglie
diede
nelle
loro
azioni
za
indifferen-
gentile ?
ÌVÌ333963
il
genio
guerrieri, che
o
un
ha
cuore
il
come
libri
e
letto
dall'intel-
Quanti
e
malvagità,
cosa
rocché
impe-
possono
e
in
uomini,
virtù,
immortale.
marmi,
manifestarono
ad
illustri
mare,
chia-
anche
sai che
duto
cre-
sempre
tutta
cuore
stinzio
di-
una
si possano
straordinarie
virtù
uomo
genio
suo
di
le
non
sólo, grandi
fama
loro
la
soltanto
scienza,
una
questo
per
grand'
ho
ma
quelli, i quali divengono
che
un'arte
forse
parrà
Sicché
che
diresti
la
ragione
difficilmente
Se
riscontra
si
della
Ecco
il
di cui
America;
da
come
mondo,
rimase
marmi
può
esserlo
per
quanto
di
età
è
encomi
scettica
per
come
; l' arte
il cuore,
ed
eco
un
gratitudine,
e
la
lo
da
re,
con
e
gistero
ma-
dolcemente
anima
d'
i
più
gli
dimostrano
non
un'età,
sempre
un
menti
cari senti-
ammirazione
e
linconica,
ma-
uomo
di
coscienza
dove
suo
trasfondere
sapeva
individuo,
che
il
era
materiale, v'è
e
in
Egli professava
sua,
Nella
e
ricevuti
religione:
sua
e
Canova,
Europa
infiniti
si che
più.
mini
d'uo-
sconfinata
Antonio
tutta
unico,
buona
trovano
Un'
in
l'anima
tutta
e
posticino
la
quasi
e
felicissima.
sacerdozio
il bello
se
si sposano
geni
imperatori.
un
che
nei
da
genio
serve,
popolarità
degli onori
e
;
che
il
cuore,
i due
tempo
suo
Italia,ma
principi,
l'arte
fra
degli alti,magnifici
e
esaltarono
del
della
segreto
in
solo
posterità.
la
sommi
armonia
al
i contemporanei
pochissimi esempi
quali
con
godette
sorbita
as-
questa mi
e
apparire sublimi,
miracoli, quei
si confondono
loro
questo divorzio
nei
farci
a
:
presso
dà loro
genio
insigni, nei
non
poi
il
ed
altro,
divini
che
spesso
mente
non
ottengono
è sconfortante
però
in
fu
cuore
patica,
cui, privi d'ogni qualità sim-
per
la fama
del
dell' intelletto
forza
dalla
par
forza
la
insieme.
uomini
con
bano
ser-
libera
d'affetto,a
espansione
chi
fa loro
il
palpitare
cuore.
Alla
di lui molto
fama
singolarivicende
politiche,e
dei popoli.
Vi
della
la
distruzione
serenità
nella
laboriosa
del
questo
per
primo
il
solo;
nel
unito
al
genio
Egli
ambidue
nella
rogarono
inter-
istrappare agli
grandezza,
loro
ideale.
più mite,
Nel
seminò
invece
lo
era
ma
era
fece
Napoleone
cuore.
e
poleone
Na-
gloria:
sfolgorava,ma
mente
di sangue
l' incarnazione
parve
si
e
e
capisce che
a
consolatore,
supremo
di guerre,
di mutilati
;
si
sempre
balìa
E
di dolori
ingentili
rere
scor-
il
suo
con
un
di statue.
Olimpo
buono,
tra
dall'al-
e
ambidue
il misterioso
ardeva
; il Canova
secolo
d'armi
della
del
per
segreto della
secondo
genio
l'uno
scultura; da
strage,
opposta
quello
penetrarne
fiumi
a
il
leggendari
la
studio;
suo
l'antichità:
eroi
della
dell'arte.
loro
di fronte
uno
di battaglia, il Canova
sul campo
quiete
e
azzurra
Dei
parvero
geni,
rali
mo-
il secolo:
l'altro
guerra,
la
parte
una
due
erano
le
anco
le condizioni
dominavano
all'altro,che
genio
contribuirono
di nuovi
dal
e
schiavi
e
del
rivolgesse,come
tutta
l'Europa,
che
ed
di
stanca
vedove, d'orfani,
gì'italiani
mente,
singolar-
oppressi, sempre
stranieri,oltrecchè
contrasto
bello
lui si
piena
capisce
del
maraviglioso
essere
che
,
in
scinati
affaforse
vili
sarà
non
per
onorassero
quale
rinnovarsi
mai
enfasi
d^encomì
con
solo
non
tergeva le loro
in si
stupendo
sulla
più
un
terra,
lagrime,
modo
il
uomo,
vendicava
ri-
ma
all'Italia il
suo
primato artistico.
L'enfasi
degli encomi
adulazione,ed
di
un'età
Prevedo
questo
l'ideale greco,
di
secondo
migliorarli.
che
si
Vero
l'ideale
è
l'essenza
acuto
di
e
rievocata
gentile.
la esumazione
dell'astro
imprese
che
Si
animo
—
di Bonaparte,
il
terprete
un' inpeto,
ri-
gentilezza,la
compresa
nobile, grazioso,
rispondereche
iniziata
dalle
studi
a
opere
siccome,
essere
forse l'impulso
potentissimo agli
dopo
ne
ebbe
e
la
anche
potrebbe
tichità;
dell'an-
nelle
felice ;
poteva
un
il Canova
prima
quell'artefu
da
vinarlo
d'indo-
concetto, intese
incarnato
canoviana
ricevette
di che
né
più
grazia,la nobiltà,non
Si potrebbe
tentò
quel tempo,
a
come
riprodurre
ai modelli
che
nima
Ina-
precisamente
ma
suo
greco,
:
imitatore?
Oltre
il
conoscevano
più
e
tutta
marmi
a
imitò
non
servilmente
ma,
Canova,
che
riprodurlo.
si attenne
non
fu
quindi
e
nei
l'artista mirò
dell'arte greca,
magistero
e
che
osservazione
nn'
se
rispondere
il
trasfuse
il Canova
sua.
darsi
credere
assurdo
è
eflfetto
sempre
adulare.
possa
Dissi che
può
è
non
col
cui
—
fu
re
sorge-
classiche
uno
molo
sti-
dell'archeologia,
i
quali, ritornando
di assorgere
degni
abbiano
.
dottrina,
lame
e
siano
a' suoi
;
l'artista,potendo
libero
della
se
mente
La
stesso.
Ganganelli
:
l'Europa,
con
e
e
alla
il volo
anni
figura
figura
dopo
Chi
di
non
venne
quel
inspirata
del
a
fece
che
papa
stupire
Milizia,il quale,
ne,
Mansuetudi-
valore
è
il
!
morto
ancor
Deposito
di
commosso
dinanzi
pontefice
volto
persona
sembra
ben
parte di Nume
e
nella
veramente
mostra
in
papa
genuflesso,
Dio,
e
Quanta
estri geniali
imitò
non
e
più
come
agli
della
si senti
non
nell'atteggiamento della
colloquio con
cioè, dove
gonfio d'orgoglio:
Negritaliei cor
alla
alludere
fu il monumento
Tantico
Bezzonico.
dal
quando
tema
il terribile
essa
esclamava
Cinque
il
rivelazione, che
una
scelta
ma
opere,
del cuore,
prima
dinanzi
estatico
;
intendevo
svolgere
gli piacesse, lasciò
quando
gusto.
quelle
a
; studi
rischiarati
del buon
Canova,
capolavori
al
bene
e
costantemente
del
esempio,
di scienza
potrebbe rispondere tuttooiò
io dissi opere
il
Quincy
larga
una
dell'ingegnoe
Si
per
de
dignità
a
corredo
per
fama,
Quatremère
al
e
ed
il Visconti
tenore
diedero
Winckelmann,
d' Agincourt
in
lui si serra?
che
nità
sere-
in
del
cieco
nel
modellar
Per
queste
natura,
volto
del
Rezzonico,
cieco, erano
le
i diversi
riprodurre
dalle
i lineamenti
ciò
che
l'anima
in
stessa
se
personalità
del
per
pensare
Tacqui
il Maestro
nel
e
Questa
maraviglia!
genio,
dolore,
il
d'un
il
e
i
quale
Leopoldo
il
nel
sepolcro
altro
scolpi negli
di
ultimi
pensiero,
Parlo
mesi
che
inimitabile
il
suo
di
arte
ro
ve-
lui faranno
tani.
lon-
in
cui
fondo:
pro-
del ritratto
che
Ferrara,
quasi che l'estro gentile fosse
nima
dell'a-
sentimento
Cicognara,
cimitero
è
gioiello d'
quello dell'amicizia.
del conte
il
posteri più
i
significò un
sempre
capolavori
commovere
quarto
si rivelano
destino....
questo
a
del viso ;
sguardo
lo
potente
Canova;
che
rendono
suo
la
è
scuola
a
Scolpire
merle
espri-
per
muscoli
non
sente.
meditazione,
sentirle
dei
viso
sul
dell'anima
dell'anima
moti
del
religione
la
imparano
contrazioni
ma
la
artisti
Gli
scolpita
proprie
fortemente
bisognava
cosi.
virtù
prio
pro-
pietà nella figura
la
e
la
dal-
del
sentimento
la mansuetudine
di papa
E
sua.
trovò
non
tolse le forme
ne
Q-anganelli,
monumento
Cristina.
il Maestro
col
perchè
cuore;
Maria
a
opere
le animò
e
è il gruppo
canoviana
monumento
nell'antichità:
esemplari
sul
dell'arte
maraviglia
Terza
adorna
ne
e
della
che
sua
attraversato
il Canova
vita;
da
un
XI
presagio,e
funesto
alFamico
tributato
aver
vario
da
ed
Canova
II
il
tempo,
intimità.
Cicognara
si condusse
la
da
"
narrai
"
nel
volume
primo
*^Un
"mano,
"
del
^
vigliadi
"
a
Roma
porticina.
"
che
il
"
che
un
"
il
ebbe
**
dentro
"
di
nello
le
per
la
era
Canova
cosi
—
si
il
e
il
veduto,
tempo
opportuno.
per
ma
introdotto
mara-
Cicognara
notò
ordinava
mano,
certa
una
le volte
grand' uomo;
il
che
sicla
contenere
motivo,
risposta che
avrebbe
fu
si recò
più stupenda
potendo più
in
cortesemente
te.
con-
gallerie
ripeteva tutte
visitava
giorno, non
del
ampie
creati di chiudere
L'ordine
studio
Il
affettuosamente
prenderlo per
Cicognara
il
cora
a
poco
Cicognara
propriacuriosità,
gliene chiese
"
"
che
moderna;
de' suoi
"
'^
—
delle Memorie
condusse
nell'atto
taluno
a
sventura
prese
studio,che
suo
che
"
giorno
lo
e
morta
„
visitarlo,egli lo
a
consumata
recente
il
to,
stanco, abbattu-
Roma,
martirio.
lungo
un
tra
del 1807
.
la
—
mai
giorni prima gli era
ignorava
non
conoscevano
gennaio
adòratissima
moglie,
poco
a
cuore.
stata
era
non
Nel
Pochi
rifinito.
si
Cicognara
di
prima
del
l'omaggio
ma
alcuna
loro
morire
volesse
non
e
ne
anche
non
era
là
an-
di, trovandosi
Un
finalmente
nel-
,
"la
"
^
di
stanza
proibita, nella
fresco, vi
era
Qrux, l'operapiù
quale, terminato
il bassorilievo
commovente
della
Santa
sia
che, forse,
XII
"
uscita
"
La
"
'^
scarpello delPeminente
dallo
vista di
semiviva
o
appena
dolorati
e
piangenti;
"
i suoi
"
il Cicognara, e
"
più
si moveva,
Non
bensì
geva
trionfo
nel
soffriva.
^
quando
il
"
tò
Lo
:
"potè dire,
dell'altro,e
"
mente
già
era
a
studio
rimutar
senza,
'
pag.
cosi
lunga
pezza;
scrollando
io
l'uno
balbet-
il capo,
più
e
ma
che
^
non
braccia
nelle
era
si rividero
dirotta-
"
Il
dell'amico,lo
interruppe
documenti
306-307.
Memorie
si
avea
—
sto
butinuo
con-
„
"unamatti-
improvvisamente
trovò
affaccendato
della
accorse
e
del capo.
sua
pre-
disse, come
per
te
Leopoldo Cicognara, tratVenezia, Merlo, 1888 ; Voi. I,
del conte
—
—
la direzione
il lavoro
originali*
lo
Cicognara
entrato
il Canova
ra
Cicogna-
proporzioni del
medesime
creta
fu
Roma
il Canova
punto:
stesso.
a
del
Il busto
1822.
nella
MALAMANr,
dai
Stettero
tempissimo,
per
nello
se
a
"Appena
"
vedea
stralciare dalle Memorie
"
a
tempo
buon
nelle
fatto
"
stesso
Cicognara piangeva
del
a
modellato
"
il
il
suo
nello
già
volta
gennaio
na
volto, nell'animo
„\
L'ultima
nel
suo
che
leg-
Il Canova
parlava.
detto
"
stesso.
marmo
non
Canova,
aveva
del
con
attonito
rimanere
freddo
ad-
astanti
analogia
viva
fece
dell'arte,
ma
"ch'egli
la
donna
d' una
spirata,degli
casi ; tuttociò
"
^
di morte,
letto
un
artefice.
XIH
"
iscusarsi
:
riparando
Sto
—
"
Il mio
busto
^
spalla
sinistra ; conviene
^
quella
del
gira
vostro
memoria
resti
"
in
"
guardarsinel
"
^
"
vita, e
di
colossale
"
a
pre
della
„\
suo
fra le braccia
dolorosa,
d^Ua
e
questi gli fece
un'amicizia
Fu
e
ne
presento
nella
a
più luoghi
che
te i
maggior
diresse
Canova
al
vedrai
interessanti
in modo
storica,nella
*
^
Memorie
alla
mio
^.
tomba,
turi,
Ven-
caro
che
lettere
il Maestro
opere;
Voi.
seconda
parte
ebbe
in
tista;
all'ar-
intorno
qui ignorato qualche
il
rai
Trove-
tua.
di alcune
genesi
II, pag.
Capitolo
citate
notizie
e
dei
Cicognara, perchè
cit.,Voi.
Xni.
;
rali
fune-
chiesa
parte delle
Memorie
II,
dei
nella
documenti,
curiose
quale
Canova
monumento
sopravvisse
conte
la
fin
nelle
del
riflessa l'anima
e
accennata
e
sem-
dell'amico
pompa
innalzare
Frari, dissi distesamente
busto
visse lo tenne
organizzati dal conte,
ohe
morì, dal
dopo questo episodio, il
Venezia
scena
mantenne
copia del
fece trar
del
sempre
possano
il Canova
fino che
mesi
a
guardarci
Cicognara
lui,e
fianco
Pochi
spirava
Il
—
Einaldi
diletto
acciocché
amammo
pietoso,e quando
il voto
suo
sasso.
giri
,
immagini
le nostre
eh' io
dritta
la
verso
la
verso
dunque
di quanto
^
la testa
poco
un
negligenza.
una
rata
nar-
vicenda
parte;
e
247.
del
Capitolo XI,
e
tutto
il
XIV
altresì troverai
a
complete
proposito delle
fece
valenti
più
imposti dal
zecchini
d'arte
opere
alla sposa
notizie
che
chi
a
massimamente
studia
dissimile
vedrai
sue
opere
ardor
con
di poeta
;
del
dal
non
cuore.
vita la
suetudine,
man-
drai
scarpello; ve-
suo
ricco, lavorar
indefesso, fino agli ultimi
vita ; lo vedrai
retribuire
colmato,
magnificenza
il
le
qua-
vranamente
religione,la pietà,l'amicizia,so-
quest'uomo, diventato
profondere
tere,
let-
rapidi
lo vedrai
ora
com'egli praticassenella
con
A
l'uomo
confidente
eternate
suo
patrimonio
della
sua
di cui
era
giorni
gli omaggi
pre
sem-
regale;
lo
vedrai
mantenere
per
a
poveri e promettenti giovani d'ogni parte
d'Italia
e
esserglidegno
il conte
quella del
dar
dell'estero,e
commissioni
a
lavorare
e
con
e
tali
sei fra i
tu
psicologico.
nelPintimità
la
Roma
e
—
già
gio
omag-
quantunque
procurato di abbozzare
ho
appariscenelle
E
di farne
studiare
sanno
alle
intendimento, pubblicando queste
il mio
tocchi
i diecimila
di Vienna
Ma
maravigliosa perseveranza
è
Cicognara
del Veneto
artisti
governo
imperiale.
utili
siano
pochissimi
—
il
che
provincie, col pretesto
esauste
da lui scritte
Augusta, impiegandovi
Carolina
per
ai
eseguire
le lettere
di
quadri
compagno
Cicognara,
dolce
amico
giarli,
incorag-
loro, per
e
in
di statue
;
e
drai
ve-
quest'opera generosa
alla cui
l'Hayez,
protezione
per
e
esempio,
XVI
nervi
né
sangue;
altri
e
irriverenza.
postuma
necessaria
Ma
si
Canova
il
di
Un
dotato
lo
e
incanto
potessero per
poter diventare
era
genio
negli accusatori,essi,certo,
lietissimi
con
questa tempra
quel genio; che, se
a
spiritodel
oggi ripeteraccnsa
sfondere
tra-
sarebbero
femminee.
tempre
.
uomo
che
forse
essi
di
più
non
delle
carme
invocava
Pittor
scendete,
Dolce
un
il
Se
Tudrete
voi
mi,
Nu-
raggiate
lo
e
su
quel
oblio
Parti
indovinato
Fhai
brillare
abbiamo
in raccolte
nuziali
sione numerosissimi,
avere
vi
non
il delicato
di
i
il
per
un
intimo
statue,
schietto
in
Ma
ritratto
riunirle.
con
l'hai
te
molsono
opuscoli d^occaun
avere
e
nelle
stampa.
a
troveresti
abbandono
:
va,
del Cano-
cuor
nelle
o
guardi
saranno.
bisognerebbe
uomo
riunite, però,
e
marmo
marmo
ingenuamente
lettere che
deir
al poeta
scarpel sul
facilissimo^spotaneo,
;
riso
alla tela ;
Venturi, lo conosci
caro
perchè
felice
il
rivolto
quali
ingenuo
pioverà
suonerà
verso
d'amore
Cosi
sparse
arteficedi
alle
il vostro
e
decoro
Nitido
Purché
sue
Grazie;
abbiano,
non
Canova,
sangue
ospitiimprovvise all'elegante
Scorrerà
visto
o
più
:
....
Tu,
al
di
e
avessero
Foscolo, iniitolava
il
nervi
la
rale
mo-
Anche
dolce
sione,
effu-
cui chi è tanto
amico, gli comunica
XVII
il proprio pensiero,e inconsciamente
i
più ripostisegreti delP
anima
Imperocché quelle lettere
essendo
scritte
o
di
sono
dame
a
d'una
di
anche
che
certamente,
Soltanto
al
che
lo raccolse
educarsi
per
la
sul
modo
l'uomo
Crii
di papa
fare questa
farà
debbo
tuosa
alla cui affet-
di
linguaggio.
tino ed anche
te,
qualche
"
Ma
se
l'italiano
—
"
al
E
statue.
Cicognara
devi
^
—
notare
vizio di
forma,
molte
prietà
impro-
male
diceva
una
ricordatevi
che
non
sono
perchè
nel
sai che
l'artista le
b
—
M
ALAMARI,
Un'amìcisia
di
il lavolta
che
fo
maggior
te,
improvvisa-
dettava,lavorando
studio,al fratello,come
suo
la
per
lettere scritte,
ma
copiai
Venturi,
scrivo
„
parte
li
caro
„
il Canova
di poter
stesso
grammaticale, e
stortura
lo sia.
del marchese
Io
a
ogni
queste
con
e
la fortuna
Ne
trovarvi
In
che
in possesso
sillaba.
specie di
qualche
"'
credo
pubblicazione.
mutar
senza
gione
la reli-
Rezzonico.
Bentivoglio d'Aragona,
benevolenza
i mezzi
scolpitacome
Cicognara
cezione,
ec-
il Mecenate
vi è completo,
autografisono
Nicolò
fanno
giovinettoe gli forni
non
lettere al conte
superficiale.
ma
gratitudine verso
è
ma
in là d'un
patrizioFalier
vi
all'arte,
volto
Selva,
più
va
non
nobilissimo
affetto,
perchè
confidenza,
all'architetto
tal confidenza
le lettere
di cerimonia,
personaggi cospicui;
a
affari;oppure
quelle dirette
come
o
dell' ingegno.
e
sono
o
gli svela
pure
A,
Canova,
lavorando
XVIII
si
leggere libri
faceva
fu in tal modo
archeologia,e
cultura
le
belle di artisti che
le
belle di tutte
e
di stile
a
fra
le direi
anzi
;
Tadorabile
per
grazie
certe
per
abbiamo
una
pare
da porre
siano
di
e
acquistò
Tuttavia
comune.
più
più
che
del Canova
le lettere
che
me
aflfatto
non
storia, d'arie
di
cità,
semplipensate
non
sentite.
ma
Insomma,
Venturi,
caro
già
non
del
sei
lo
finirò di convincerti
che
io spero
che
—
rità
popola-
doti eccelse
alle
dell'animo, le quali diedero
se
—
la straordinaria
ei la dovette
Canova
cazione
pubbli-
questa
con
marmi
a' suoi
la
scintilla avvivatrice.
Egli
morto,
ebbe
la scelta del
da lui, che
monumenti,
resto, dal
sono
non
fatta,
natura
lo
a
esteriori,
disposizioni,o
scopriamo
la
certe
fine
Negli
dar
più
vi
uomini
antipatie le quali
con
le
fondate
su
cui le nostre
il nostro
sembianza
quasi
a
del
generoso
Tanto
umana.
per
Viene
con
to
designa-
biografiené
a
giustificareche
possono
compiacciono
né
Cicognara.
e
fu, dopo
e
biografo,non
pensava
ma
sono
sfortuna,
suo
simpatie
della
le altre
non
conte
certe
si
sola
una
sempre
fallacia,e viene
une
che
certe
o
parenze
aptive
cat-
proprio, si
di
logico
giorno
esso
con
pentimento della coscienza;
lità
fragi-
buone
amor
il
la
ma
mento.
senti-
che
ne
il tacito
è sovente
ZIX
tardivo:
le
correggere
bugiarde impressioni,
rimediare
possiamo più
il nostro
vita
dal
non
noi stessi ci
ve
il conte
ad
-Canoya
gusto
senza
cultura
di
alcun
letterati,fu
fece
d'Italia
scultore
del
e
Roma
della
di luce
da
cosi il
i
perché
po'
di
e
sentimento,
e
ad
da
si
nel
gretario,
se-
conoscere
dotti personaggi
d'Europa, i quali non
a
fra
tempo
lettore,un
recarsi
sonale.
per-
al Canova,
vantaggio
condo
se-
rono
vita fu-
sua
suo
più illustri
senza
che
meno
o
riflessa ;
sanguisuga
po'
lealtà
dall'interesse
brillò al
poco
un
e
za
sen-
cuore,
più
venuto
calcolo
favorevoli
a
pretto,
senza
di
al
circostanze, e
le
azioni
le
una
ed ebbe
giungere
fosse
sempre
appiccicò come
rendersi
tare
raccon-
e
puro
uomo
e
secondo
dal
guidate
e
Basilio
sensibilità
Tutte
vantaggio.
cui studio
di
incarico
ingegno;
gliene
Se
Sartori-
abate
né
scorza
che
pentito^di
si sia
cognizionid'arte;scrittore
senza
in
posto
né
di carattere,
mutava
mai
dell'insigne fratello
Don
prete Missirini,un
sillusioni
di-
amare
sconfortanti,
ho
Non
l'alto
la vita
che
imposteci
amare,
Oicognara
affidare
al mondo
i
Sono
consigliatoe incoraggiatoV
aver
non
ma
conseguenze
abbastanza
crudeli !
o
la
creiamo, quasiché nel-
altrettanto
ineffabilmente
che
fossero
ne
destino,e
dubbio
alle
prodotto.
ha
errore
che
modificare
beusi
perchè possiamo
potevano
visitare
ammirar
le
lo
sue
XX
di
poi questo parassitacredette
Quando
opere.
sufficienti
contratte
aver
farsi puntello di
per
allora
abbandonò
due
capi nulla, di nulla
menti
amare
la
quale,
dell'arte,non
amore
e
bontà
colui,contribuì
a
fallace
giudizio
mica
del
dalla
non
Missirini
del
fece
conte,
e
suoi
a
il
alcun
l'abate
caso
cordò
ac-
il
gannò
s'in-
non
fra
preti
di
progetto di
dovè
cosi
nare
storgliere
sce-
gnargli
conse-
che
condizione
dei
che
generare
ed
di rivedere
Infatti
beata
che
volte
e
mo
uo-
simili
Ma
più
occorrenti,a
il lavoro.
non
nell'estasi
inutile,
Ci"50gnarasi impegnasse
tutto
virtuosissimo
poco
conte
fu
il Missirini:
il
farsi
Sartori-Canova;
del
i materiali
per
Cicognara.
l'abate
mente
volpina,
ne'
intendono, ed egli tentò
si
glio
coni-
l'affetto sincero
con
e
;
alF infuori
del
quel
veder
sapea
non
pelle
assorto
sempre
invece
cura,
la
con
natura
sua
abitudini, il
tempra;
proteggere da
e
; il
E
stesso.
se
veva
do-
Maestro;
le
si prese
Era
Luca.
del
il
fare
per
San
intimamente
carattere, la dolcissima
di
più alto,
di
studio
nello
conoscerne
che
salire
benefattore,
il
anni
cospicue
e
all'Accademia
segretario
stato
esse
relazioni
fu;
dare
emenma
il
suggerimenti
andò
Sartori-Canova
in
furia.
Quando
che
penso,
il mondo
mio
caro
civile
Venturi,
non
ha
che
del
l'Italia,
Canova
XXI
che
scrittane
vita
la
Da
gogne.
^
chevole
di
secentismo,
vi
e
;
Missirini, io
l'opera esala
tutta
di
dal
trapela
da
di innalzare
la mira
stesso
se
a
al
non
e
gallicume,
Apparisce
Canova.
"
perde
"storia
"
e
che
delle
storia
aveva
doveva
in
scritta
spirito,si tuffò
nei
questo meditato
si accinse
a
ed
Nella
il
Ciro
so
che
ohe
va
innanzi
da
cuore,
che
uomo
familiare,
del
cuore.
il
vuoto
po
do-
erudizione,
Pericle,Zoroa-
ed
e
Orazio
altro subisso
;
ad
e
una
alta
Ovidio;
; Dio
e
di gente.
ogni
relativa
nome
za:
senten-
principale del
Canova, argomento
dedica^
di
Socrate
insomma
seguire
lettere
ogni pie sospinto
e
; Cicerone
mondo
o
ad
ancora
e
non
precedere
talché
*
Seneca
Cristo, e
Mezzo
fece
un
monu-
greci e latini,e
apparecchio
Luciano,
e
Euclide;
Virgilio e
Gesù
col
sangue
scrivere,citando
Plutarco
della
Dn 'opera
consuetudine
classici
la fama
i
l'abate, affine di prepararsi
Invece
stro
"e
Missirini!
col
pera
dell'o-
delle
onor
Maestro, da
soave
essere
V
si scriverebbe
vissuto
seco
che
evidente
eterni
ne
lui, abate
oggi
del
non
sopportab
in-
una
l' onor
ove
voce,
capisce
è
anche
sua
stoma-
Scopo
periranno,
lettere
Si
„\
amico
un
della
molto
e
menti
della
i marmi
questo:
crestia,
sa-
monumento
un
,
è
ver-
di
puzzo
ogni pagina
presunzione.
nell'autore
un
mi
1«
ediz.;Prato,
1824.
xxn
libro,non
comparisce
di queste
ture
0
ad
movesse
sentir
ira
cosi; che
e
i bambini
amava
che
perchè
Gesù
alla
E
croce?
sera
forza
a
il
dipingere
Quando
da
Canova
quella morale, cioè,
di
soave
marmo
reverendo
accreditare
e
propagare
ai
che
Pietro
che
e
al
di papa
infliggereuna
ci sgrana
copertura
Rezzonico
fra
altro
non
enunciati
a
asserisce
di
defraudare
i
precetti pieni di
essere
un
varie
!
trascritti di
aver
posteri
di
unzione,
sacra
credo,
un
i
diventare
buoni
codice,
a
cristiani,
Canova
grafo
il bio-
furto
per
tesoro;
bero
quali vorreb-
artistica,ed assomigliano invece
per
che
tanto
un
di
rosario
un
riprese,e
voleva
la morte
aspettò
sessantaquattro precettisull'arte che il
avrebbe
; di
genietti del
casti
in San
per
genio
il
profittola
Maestro
Il Missirini
da
apostolicaromana
camicia,
una
travestire
per
a
degli Stuardi
imporre
classici,
insomma,
della morale
monumento
sulla
pretende
di
Luigi Gonzaga,
di lui per
sudata
le massime
del
Tabate
sentenze
padre predicatore;pone,
fama
mori
angelico del Canova!
adopera
San
tarco
Plu-
letto per
a
Cristo
all'ipocrisiaclericale
ricorre
perchè
andava
di sentenze
cuore
non
diceva
Cicerone
perchè
scrisse la tal cosa;
tempo
di
mite
era
colo
ridi-
narrare
,
il Canova
cosi
sarebbe
non
,
che
le scuoi-
traverso
a
sentenze.
non
se
che
a
un
una
guida
una
guida
trattatello
XXIV
"
narra
—
"
concordemente
—
scinti
e
apocrifi,
"
parte alle massime
"
in
"
di
è
mie
parole
abbiano
vestirle di colori
'^
scendo
qual
recondo
si
"quelle
„
chiama
splendido
'accademico
fitta
che
quarto di
esse
un
del Missirini
del
maggioranza
biografo
sé
in
sia
stata
bella serenità
abbia
e
*
^
di
Missirini,
di
pag.
Op.
21
legge
e
nella
parare,
im-
per
annoiarsi
—
patico
anti-
libro.
suo
nova
la figura del Ca-
nella
poeta;
che
strapparla
borioso
Memorie
1864;
di
e
sputasentenze,
D'EsTE,
Monnier,
di santo
d'un
imperocché
evocata
ancora
tentato
mani
tasche
finisce col rendere
anni
di
pagine
piene le
vuole
l'eroe del
e
gergaccio
schiacciante!
che
—
non
sessantacinque
non
ancora
pubblico
seccatore
stesso
il
469
aver
:
vi-
l'editore
che
cosa
per
ve-
giudici ci
stile
una
Canova
imparando
ma
Che
del
e
è
cono-
de' fatti in
tanti
riempite
sono
cose
accorgimento
fiorito^questo
composizione,
Basta
un
quali
e
di cai
fucati,ben
assertore
Questo lo bello
^.
vono
ed
essere
sulle
cose,
"
candore
voglia
colle
compagnia
dubbie, per
le
procaccerò
tutto
"
"
essi
^
Sovra
—
non
con
più
„.
"
più.
la
per
artefice,da
di tanto
udite
varj incontri
C
consentanei
non
ricono-
li hanno
sua
nessuno
dalle sacrileghe
secentista
prete falsario,
é
veramente
Antonio
Canova,
269.
cit.,Prefazione^ pag.
11.
vergogna
Firenze,
Le
XXV
Oh
nostra.
valeva
venisse
prodigi
coi
un'età
proprio la
ardeva
mi
del Canova,
sogni
definitiva.
altri lavori
che
scrivo
non
che
è
oggi
più matura
vocina
sorride
mi
e
mi
le ali tue
te,
e
con
materiali
ci sono,
per
la massima
tocco
a
Possagno;
materiali
a
d'Italia
e
stampa
e
ali.
degna
tanto
ingegno
tuo
del
tuo
parte vergini
:
ornato
cuore
di Francia.
tutte
Né
a
di
e
?
I
si,
copiol'impuro
dal-
ancora
materiali
manoscritti
sparsiin
non
Invece
straordinariamente
materiali
Se
Venturi; perchè
caro
missiriniano
oggi
volo
tanto
deboli
l'affettuosità
gentile,e
e
col
cosi in armonia
anche
difficile,
e una
a
questa impresa
tu
assumere
non
mie
ghiero
lusin-
ragione, fatta
par
che
robuste,
sono
mi
sussurra
reggerebbero, forse,le
e
dalla
tutto
nero,
sopravven-
vent'anni.
a
temperato
severa;
intema
mai,
come
dei
un'opera
il sogno
intrapresi,ma
abbandonò
mi
non
in
mi
intanto
del
ardimento
giovanile
cure
mi
tutto
simo
innamoratis-
e
la redenzione
Altre
essere
la febbre
lieve,e
sangue;
col
meditavo
ne
bellezza, per
!
fatica
nel
vesse
scri-
cuore
vent'anni, quando
facile,ogni
lavoro
del
storia
di ideale
a
tutta
scarpello; valeva
suo
tal modo
in
pensavo
pareva
del
nova
il Ca-
ohe
pena
maravigliare
a
nella
pagine
trattato
Cosi
che
pena
tante
poi
mondo
al
la
proprio
artistici
Bassano;
le biblioteche
questi
ultimi,
XXVI
in
soltanto
consistono
lettere;
personali preziosissimi,
del
e
le memorie
e
sincerità
della
d'
intera
storia
alla
di
e
fossi
tu
stato
simpatia
deriva
tu
disinteressato
lo
lontane
ebbe
profferito
Boma,
le
con
febbraio
insigne
un
—
ed
vidie,
d'in-
piena
del
e
è
se
d'
lascia
lagune,
ch'io
del
bello,
t' inspiri !
speri di
voto;
dove
il
visioni, il
ed
tuo
1890.
MaLAMANI.
dere
ve-
allora
genio
gratitudine.
VlTTOBIO
che
vero
questo
amore
il
Canova,
affinità
Che
compiuto
prime
:
un'intima
ami.
creda;
giorno
mie
Canova
da
sentimento
ch'io
un
amato
lo
pure
Maestro,
cosi
passioni
figura
la
soave
—
potresti
tu
mondo
contemporaneo
ti avrebbe
sentire,
Todierno
virtù.
certo
Lascia
del
basse
migliori
Con
del
fattura
per
razionale,
dell'arte
d'ingenua
esempio
sarà
Missirini.
e
Maestro,
volte
cento
viva
nobilmente
d'odi,
nelle
D'Este,
alPammirazione
e
offrire
esso
del
storico, analitico
restituire
Se
dal
scritta
del
anni
inspirazione
cordi
ri-
sono
gli appunti
come
primi
canoviane
vita
metodo
la
sui
patrizio Falier
vi
ma
nome
del
Venezia)
(a
16 luglio
Berna,
Sig. Presidente.
Chiarissimo
potea fare scelta
non
più
e
atta
altro,
sia
farne
a
non
può
alcun
utile, e
provvido
si
Sue
è
cure
Sig.
valentissimo
rilnessa
;
che
non
IlGioognara
^
Di
di
accettò.
''conosceva
"floscio
arti
;
L'Hayez,
poco
quest'altro
notevole
barocchismo
1
—
:
invito
il
ad
disegno,
e
le
poi
cercava
Un'amicizia
da
bra
sem-
invito^.
11
di
aprile.
pittura
la
al-
allievo
del
Mengs,
giudizio, scrive
ohe
il Laudi
colore
un
pittura
"Essa
questo
mi
lui,
insegnar
delle
gliela ho
deoreto
monotone.»
della
giudizio:
subito
Fonorevole
aveva
tinte
sortito
aver
per
il Laudi,
ohe
in
lettera
con
esatto
con
quindi
Malamaki,
Venezia
a
18). Parlando
pag.
"
oioòt
belle
nominato
stato
anzi
prova
inteso
ho
ogni
dal
Una
Io
convenirgli
manierato,
e
Laudi.
quanto
era
reoarsi,
sua
Belle
lungi
credo
per
la
me
Ca.^
possa
'
ristituto
non
da
ma
Ben
mi
Direttore.
per
di
io,sopra
promozione.
l'Accademia
di
gli obblighi
quanto
pensare
complimento,
felicitar
di
più chiara,
Accademia
veneta
tal
di
vano
Lei
dovere
savie
nostra
Ella
Arti*.
si
alla
periale
Im-
Altezza
di persona
compiere degnamente
a
Presidente
Sua
—
1806.
(Gfr.
di
di A.
lo
Canova»
Le
quel
di
tentava
d' imitare
si,
vago,
mie
rie,
memo-
tempo,
togliersi
stile
ma
greco
dà
dal
,
e
un'amicizia
2
mi
Frattanto
ANTONIO
di
di
prega
anticiparlei
riserbandosi
compir Tobbligo
d'altro
somma
professore abilissimo
mente
nel semplice stile
nel
un
alla nostra
del
gioventù
di
stituire
so-
raccomandarle,
mi
ver
d'a-
onora,
destinata,
disegno, prencipal-
ed
incorrotto:
esemplari
mancar
possono
giacche
colorito.
buon
Col
non
mancanza
la carica
per
di
saprei ora
non
Ella
onde
fissare
di
cura
ordinario
In
unicamente
richiesta
della
io
che
graziamenti,
vivi rin-
suoi
prossimo
egli medesimo.
suo
questo, posso
scarico
a
al
miglior soggetto,
a
CANOVA
più
distinto
rispettoho
Lei,
Chiarissimo
l'onore
di
mi
protestar-
tissimo,
Signore, umilissimo, devo-
obbligatissimo servo.
S.
P.
consolo
Mi
di cuore,
ben
ancora
della
sua
cittadinanza.
nuova
Venezia)
{a
Boma,
8 ottobre
1806.
L'altro
giorno
.
Chiarissimo
mi
Sig.
di
avvenne
da Lei
"cadeva
nel
David,
copiate
"
composizioni
^
troppo
da
Si
statue,
e
esattamente
troppo
le
e
:
sentivano
e
nei
di
tutte
osservate
e
quindi,
forme
eloquente
cadtiti
erano
vedevano,
le
ed
scorso
di-
nella
piena Accademia
Ella
si compiacque di
cosi
:
teatrali,
erano
naturalezza,
ca
in
premj'.
convezionale
i Gerard.
**
"
de'
—
il fiorito
leggere
pronunciato
distribuzione
"
Presidente.
da
V
statuario.
ciò
del
bel
poca
i
figure
le
qaadri
stile
regole
Francia
in
Le
comporre
verità,
accademico.
»
(Op,
poàt.
11).
pag.
'
9 sul
Suir
indole
quesito
e
a
ohe
gli effetti
servAUo
delle
le
di
Accademie
Accademie.
Un
Belle
tema
Arti,
uguale
un'amicizia
in
fare
si affettuosa
esso
che
me,
rimasi
ne
delle
dotta
colta
e
ducentissimo
già
amicizia
nota
del
suo
i vincoli
divengono
cui ho
l'onore
essere
si
di
merosa
nu-
se-
me
per
la candida
bastanza
a
cui
Ella
questo
a
di
di
gio
elo-
potuto imporre altrui,se
si accerti
e
;
Un
maestà
costantemente
l'espressioneviva
grato
cuore,
di
di persona
bocca
augusta
chiara
e
Accetti
mio
con
avrebbe
e
menzione
lagrime.
dovea
predilezionedi
e
onora.
del
dalla
adunanza,
;
fosse
non
mi
alle
nella
arti nostre
3
CANOVA
onorifica
e-
commosso
splendido, uscito
si
ANTONIO
di
ingenua
gentile
nuovo
che
ed
più
sempre
trassegno
con-
sacri
riconoscenza
obbligazione e
protestarmi.
3.
(a' Venezia)
28 dicembre
Boma,
Pregiatissimo Signor Cavaliere.
11
scadente,colle
si desiderano
che
gioventù
prerò
in
le
che
osservare
trebbesi
far capo
tutti
trattò
a
Venezia
presso
a
poco
a
Intanto
la
notomia
anni
medesime
che
fa
d'onde
ne
Enrico
adola
adempire
affidarmi,ed
che
avrò
mi
occorre
prese
d'Ercoleli
sogliono
abbisognano
Pansaochi,
conclusioni.
della
Io mi
compiacque
Bologna,
quelli
due
alle
per
te
oggetti d'ar-
possibile per
istruzioni.
Sua
studio
per
maggior dettaglio subito
opportune
farle
si
ch'Ella
di
Accademia.
nostra
lo zelo
tutto
commissione
entrerò
acquistare
in cotesta
con
noterelle
accluse
'sole linee
stimatissima
della
ricevuta
la
accusare
per
Due
—
1809.
:
di
povedersela
provcome
g^iungendo
un'amicizia
4
scheletro
lo
per
in
le
com'Ella
lontano,
radente.
spiaggia
cosi
pericolo, anche
farli
del
assicura,
frasteggiare
si vedrà
Basta,
vesse
do-
se
molto
stenterà
del
In
questo.
per
si
che
temo
tamente
cer-
questi oggetti,
voglia rispondere
chi
trovare
di
spedizione
alla
mancano
non
proposito
a
eseguirsi' mai,
a
dove
Venezia,
persone
poi
quanto
il farselo
miglior consiglio
saria
costi
allestire
CANOVA
ANTONIO
di
tutto
a
suo
tempo.
fatto
col
vede
Ella
di
concessami,
la
benissimo
di
scritto
nazionale
veneto
moltissimo,
la
per
spirito e
mia
la
gradisca
;
di assicurarle
l'onore
promette
molto
Per
dirle
che
Elogio
o
amor
con
sincera
tulazione
congra-
applauso.
e
Ho
di
saporito discorsp
con
per
riscontro.
il debito
colgo l'opportunità
il Suo
Tiziano',
altrui
mezzo
bertà
li-
della
prevalgo
del
valermi
troppo
ragione
stessa
lessi
e
di
ritardarle
non
mi
io
che
buona
anche
ora
giovinetto Hayez*
esso,
per
mi
preme
volontà,
sua
infinitamente:
che
e
il
che
più
il
mi
e
la Sua
per
talento
suo
è
caro
sima
gentilis-
raccomandazione.
Sono
*
dei
Fu
col
*
del
premio
concorso
da
quesiti,
Op.
della
stati
eseguirsi
ricavati
cit., 19).
di
al
sei
1. ^
:
giorni
ore
trattato
;
4.o
di
la
I
Leonardo
in
temi
di
Composizione
di
scritto
da
queSt*anno
delPesame
finito
Contorno
Esame
distribuzione
medesimo.
vincitore
2.°
3.^
;
per
Disegno
momento;
in due
dal
Venezia,
stima.
e
quest'anno
dioiott'anni.
questi
in
di
agosto
Avea
eseguirsi
estratto
18
scuola
di Boma.
erano
da
soggetto
il
attaccamento
all'Accademia,
Oioognara
avvenuta
Allievo
antica,
vero,
dal
letto
premi
più perfetto
di
statua
una
un
sopra
un
nudo
intorno
Vinci.
dal
a
tre
(Hatez,
im*
AMICIZIA
CANOVA
DIANTOmO
(a Venezia)
27 febbraio
Boma,
Sig. Cavaliere.
Chiarissimo
mio
di
fratello
farle presente
ed
una
pel quale invito
amicizia
cosa
che
famiglia, e
dove
più tardasse
il
mi
in
fra
cui
David
colla desolata
la
fine
sua
Quel direttore
soccorso.
della
Istruzione,Sig. Scopoli',mi rispose che
le mie
cuore
a
ed
premure
gli riscrivo appunto
io
maggiormente
"
antichissimo
"
pare
che
^
vita
di
"
ch'era
"
**
**
già
nota
di
la
come
parli.
ne
statua,
detto,
ed
le
come
e
educato
a
quasi
della
del
Canova,
e
come
di
all' Accademia
Giovanni,
P. I.
Orazio
conte
successore
la
i
che
maasima
modelli
n
nato
a
Thiene
Per
Porto.
di
architettura
di
Moscati
S. Paolo
nella
fu
lettera,
professore
questa
in-'
gentile
questa
In
1744
nel
da
Venezia.
Sia
fossero.
apparisce
chiesa
del
un'epoca
in
mai
grande
in
fratello
vanto,
senza
perfezionata
ripetersi
colossali
o
mi
punti,
i
da
mio
è
nella
lungo,
a
gli studi
fare
le
il diseg^no,
cosi
si videro
non
vicentino,
Cicognara
intieramente
da
alti
o
architetto
dal
nominare
prospettiva
*
questo
di lui
statue,
a
mo,
uo-
buona,
di mettere
debba
precisamente
prima
spese
del
tromissione
fatto
e
poi
quanto
deva
pren-
gnarlo
d'impe-
forma
sopra
forse
non
ma
fine
tratta
maniera
blica
Pub-
effettuare
la
discorso
la
però, senz'ambizione
Incisore
1
noi,
teche
stan
"grandi
**
a
pure
che
iare
il Vasari
tempi,
credo
del
e
suo
sopra
In
nostri.
più vicina
parte;
que'
a
nel
Cosi
Michelangelo,
a'
"come
il Gellini,
:
ed
crescere
modello
del
L'uso
spinoso.
e
^
a
oggi, a
se
bravo
questo
per
",
dall'estrema
levarlo
troverà
Rossi
efficacissima
languisce
poco
di
moltissimo,
preme
la Sua
onde
tera
let-
scordato
sono
nostro
nuovamente
miseria,
e
io mi
povero
mediazione,
e
afflicione
Lei,
del
la persona
era
a
l'ultima
Per
—
1811.
città
e
di
ficò
riedi-
apostolo.
generale
direzione
un'amicizia
anche
Suo
il solito
r
al
zelo
specialmente
Scusi
di
Lei, pregandola
a
in
metter
dalla
le altrui
con
mia.
ad
Continui
necessità
amarmi,
di pane.
ma
giusta bratutta
ra
l'ope-
creda.
mi
e
tutto
opera
si tratta
importunità mia, prodotta
di secondare
dirigo
degli artisti,e
ove
caso,
Mi
oggetto.
giovamento
in questo
7
CANOVA
tal
disposizioni a
buone
sue
ANTONIO
di
6.
(a Venezia)
11
Boma,
Chiarissimo
mio
grato della
vuol
m'
cosi
immagino,
che
tanto
per
un
grata
Cornelia
è
l'elogiodi
mi
amano,
Io
al
Farò
Ella
di
mi
'
La
nelle
'
contessa
i
spirito,che
da
del
due
suo
io
gionare.
ra-
persone
la
il
tutto
si
non
il
tutto
dell'anima
prenda
bravo
Hayez
lore,
va-
più
tempo
stidio
fa-
verun
che
possa
essergli
^.
complimenti
Cornelia
qual
attestato
un
suggerisce, desideroso
ritorno
mi
ritardo.
qualche vantaggio
Le
fece di
signora
conosco
EU'avea
memoria.
nostro
ne
fondo
in
agio di soddisfarmi:
sono
troppo del lusinghiero
sente
dell'innocente
fatto
me,
sensibile.
dolce
che
i termini
presente,
come
di
piena
Le
—
Questa
^
cosi
conserverò
ne
e
ed
Ma
cuore
e
e
bene,
Amico,
ed
graziosa ricordanza
e
l'amabile
con
me
buona
Signore
1811.
dioembre
del
e
fratello,
immortalata
Martinetti,
La
dal
prego
Foscolo
Grazie,
Un
volte
Memorie
esempio
all'Hayes,
del
di
tali
si trova
medesimo
attestati
stampato
artista,
il
che
pag.
fra
114.
Canova
i documenti
rilasciò
delle
più
Mie
un'amicizia
8
ad
seguitare
a
mi
ANTONIO
nell'attaccamento
mai
che
CANOVA
che
assicurandola
amarmi,
vincere
lascierò
alla Sua
di
da
nella
veruno
non
stima
mi
motivi
tanti
per
io
e
uniscono
persona.
(a Venezia)
Firense,
mio
Chiarissimo
poi non
venne
Signore
come
qua,
che
giacché
tempo,
mi
Io
se
far
a
preparo
frastornati.
i miei
amica,
grato delle espressionitenere
in favor
usa
infinitamente
che
al
fatto lettura
di
Opera,
sicuro
dello
son
e
molta
ha
egli
l'impresa,
che
sogliono
posso
mi
Allado
Aldovrandi,
altro
Fra
a
visitare
*
per
e
aver
adoperi
mai
*
che
vita
ana
flora
il Governo
gli
si
avea
rimproverava
il Cicognara.
Il Giordani.
tempesta
^
Lei
di
giovato
il
grande
sima
caldismente
animosa-
Dove
io
di
contro
essersi
portato
io
come
e
non
cherò
man-
ed
Amico,
ohe, ad istigazione del
scatenata
siasi
degli invidi,
Padrone
jan
che
moltissimo
pure
morso
corta.
sia
Godos
—
amico
liberissimamente:
agl'interessidi
a
cuore.
Seguiti
tema
io Le
dell'amicizia
e
suo,
Lei.
non
pur
si sarà
ranno
sa-
non
ma
gentilissi-
la
comune
parte della
squisito giudizio
che
il mio
nostro
ste
code-
afifettuosissime
e
mio, glielo dica
in altro
disegni
quanto
e
ne
meno
gita a
una
ebbi, dunque,
occasione
per
Ella
disegnato.
lui
parti nell'autunno,
Sua
Giordani
—
dispiacente non
però saprò compensamelo
Io
^
me
per
1812.
maggio
Amico.
ed
avea
saprà la cagione, per
19
il
eonte
Giordani.
a
Veneeia
tTN^AMIOIZIA
spenderò ogni
e
A^TOKIO
DI
onde
opera
li due
Vengano
io
Roma;
a
Suo
la
ad
pronto
e
li miei
a
fortarli
con-
le forze
varranno
piacere ch'Ella
saggi del
dei
e
consigli.
fa gran
Mi
gano
scultura, ven-
assisterli
efficacemente, quanto
mie,
me
per
nome.
giovanetti per
sono
se
accrescere,
la gloria del
possibile,
fosse
9
CANOVA
fretta anch'io
subito
Al
Hayez.
buon
nostro
sia rimase
che
ritorno
contento
Demin
il che
Roma,
a
farò
^
seguirà fra pochissimi giorni.
*
Venere
La
io
che
fatto
Ho
alcune
altre
da
secondare
il
piacer Suo
amicizia,che
accerti
"
che
Demin,
di A,
in Memorie
D*Este
pittore, licensiato
Boma
l'
come
"
lento
"
zione,
la
per
"per questo
**
"
ma
era
ciò lo
*
il
re
di
Il
impacciava.
di
,
studiava
quella
che
ripetizione
ma
di questo
fa
ne
adornò
ne
volle
e
il suo
seguito
dal
palazzo
avere
che
445.
pita
scol-
Fitti,
quali
; dei
non
commessa
marchese
una
ta-
eseca-
dicendo
Palazzo
di
a
correttamente,
il Maestro,
fu
—
rimproverarlo
il vero,
cataloghi
di
nella
a
anche
al
marmo
poi comprata
in
:
più volte
vedesi
vivente
compilati
Si
pensionato
t)otato
"
incerto
poco
i
diale
cor-
lo storpia il
e
Qp. cit,, pag.
affermano
di
pensieri,e
oome
scrive
pigro
ebbe
(Haykz,
—
„
1805, secondo
Baviera
e
cuore
1864, pag. 254, in nota,
lui
di
era
il Gicognara
convezionale
quale
Denin
guito
se-
adorna.
e
dall'Accademia,
quale
più a
de' miei
difetto.... Egli disegnava
suo
di Canino,
wne,
Monnier
composizione,
quantunque
La
Le
C,
Hayez.
Bipetizione
nel
Carlo
in
ancora
consola
non
fresco
di
che
tanto
e
—
delle
procurarne
ho
sé,
per
il sentimento
e
tengo in cima
io La
Giovanni
a
niente
mi
tanto
l'Accademia
per
stampe
che
me,
lusinghiero,
si
gradisce averle
Delle
servita
e
penserò
all'Accademia.
sarà
che
io
che
pure,
nome
s'Ella
di gesso:
teste
patita
com-
aspettarmi.
osato
al Suo
inviare
ritenga
le
mai
avrei
non
pubblico
entusiasmo
un
con
già situata,e generalmente
è
Londra^
eopia.
per
tro,
al-
è da
si.
fidar-
dal
cipe
prin-
di
LansdoAnche
il
un'amicizia
10
che
riverisco
La
desidero
che
me,
affetto,di
e
l'amo, e
come
non
Lei
come
re
esse-
posso
obbligatissimo
amico.
ed
servo
CANOVA
tanto
ami
pure
verità
più
con
stimo
e
Ella
che
ANTONIO
di
8.
•
(A Venezia)
10 luglio 1812.
Boma,
Preclarissimo
col
fra noi.
remonie
d'amicizia
*
le
data
del
1839)
è
"
"
detto:
brizzi
n
lo
Teotochi
La
dì
n'è
beloved
What
nature
beauty
and
and
Beyond
immortai
il poeta
medesima
si legge
bards'
che
fra
the
ity
Helen
desiderò
lo
le
of
(pag. 51) in cui
delFAldelle
amatore
epigramma
:
of
man
not
do
art.
dower
the
heart.
il Maestro,
conoscere
al
presentò
Lettere
questo
nerva,
Mi-
power
deffeated
her
( Padova,
felicità
poco
la
marmo
can!
Canova
the
la
cosi
would
but
imagination's
1812
il
e
entusiasmo.
Canova
e
thought
couW
no
contor-
a
view
marble
works
Venezia
a
essa
per
Beyond
Behold
quale
anzi
questo
a
alla
cando
pubbli-
stava
il Cicognara
ottobre
di
il Byron,
With
tardi
80
la de-
vera
intagli
con
Antonio
ad
l'
del-
testa
gratitudine,
quale
la
sollevò
ohe
persino
the
di
assegnando
Tambizione
this
fosse
se
di lui,
fa
Above
And
e
Evidentemente
compose
e
In
la
ce-
cordiale
sulla
segno
opere
del
una
L'ammirò
in
Bossi
Elena
tua
scriveste
Albrizzi,
delle
Giuseppe
ve
arti figurative;
Più
ringrazio
Libertà
piace.
arrossire ;
copiò, errano
È un
fatto
1314.
Lettere
mi
il giovane.
che
D' Este,
mi
Maestro,
descrizioni
Lasinio
Nelle
dal
Isabella
contessa
di
che
fanno
regalata
Fa
Cosi
cose
mi
^
Vi
—
purissima.
belle
Elena
Signore.
e
posto fine alli complimenti'^
d'aver
cuore
Le
Amico
di
Canova
uomini
con
e
una
illustri
ad
fu l' Albrizzi
lettera,
Antonio
un'amicizia
l'uomo
per
voi
a
pare
mi
più
beato
ed
agli
assai
onoro
di
chi
tal
Vi
che
graziosa
alunni
mai
è
prendete
in
Assicuratevi
pochi giorni
e
fratello
al nostro
lezzate
della
la lettera
1866
d^ Elena
"
**
"
**
all'Albrizzi
credi
in
obbligato,
lettera
una
seriamente
Sii
grato
dai
a
so
25
credi
a
chi
stesso
„
È
—
l'esito
ti
se
artista, del
grande
ta
ti lodò
collera
la
anche
dal
Non
per
da
di
loda
(Epist. HI,
che
15
facciano
e
anche
dovresti
86).
del
mio
da
mi
vi scandavero
della
zato,
Pez-
(Bassano,
della
testa
**
Giordani
:
ti loda
uno
renze,
Fi-
quale
il regalo
23
ni
ma-
de' miei
scrivere
10.
che
notevole
ti saluta,
uno
mo'
i)i poi chi
colle
stesso
me
Avogaro-Miohiel
nozze
provocò
se
al
io retri-
risposta,perchè a dir
giunse che al principio
per
j;"agg. 7-8)
;
quello
tarda
mi
pabblicate
Canova,
"
mia
non
del
vi
che
insigne Opera.
tutto
feci
cero
fe-
mi
tutto
proverò
G-iordani,
vostra
quella
di Venezia.
anche
scrissi
ne
ottimo
la carissima
venne
fa
cura
di
che
per
sarà
ne
ve
della
l'interesse
la vostra
quale
Già
so.
immagine.
Palazzo
Mi
adoprerò
ma
alla
almeno
!
un
aggiungere
posso
e
rore
er-
un
di
sorpresa
me,
Potessi
io
fine:
lo
non
per
polo
scru-
avventura
giornale
grande
e
favorire
che
buon
sforzi
nel
qualche parte
piedi nel
questo
sul
italiani
costantemente
buirvene
e
so
e
!
vostro
paxve
scena
sincero
appartiene
coi
mai
mene
appagar-
supposto
era
venustà
memoria
tenerissima
e
i bravi
Quanto
far
di
debbo
testa, fu per
la
grato quanto
sono
mi
voi
da
cosi
se
somigliano, io
Sul
oltre.
più spiritoe
vezzo
aveste
e
ciò che
abbozzò
voi
opinione, e
più
terrei
Tuttavia
a
dell'autore,al quale
artifizio
con
che
altri
di tal
dirò, che
vi
pensate, io mi
ne
del mondo.
cercare
senza
che
voi
parte di quel che
cima
11
CANOVA
ANTONIO
di
—
Tu
cosi
egli
„
dicembre
1813
gran
servigio
un
di 20
intendere
anni
; ma,
ohe
fa
"
—
per
ti
a
Ma
te?
dio,
servizio
12
U»*
settimana
presente.
Onde
che
mancherò
credete
e
zelo
e
AMICIZIA
io
amore
voi ben
volete
non
che
che
di
abbiano
rossore
e
relazioni
ho
che
che
io sulle
vi
dica
:
finora
il
non
Gruppo
abbiate
del
Mausoleo
giovane ignorato
voi
in
vedete,
ben
quest'arte:
in
seguito
di
fu
Sono
schiena;
due
da
due
qui,
Sonato,
per
nome
tutto
voi
per
inutile
E
come
ciato
asso-
vene
qui ;
alla
stampa
E
credo
in
vi
due
come
primi
Vedrete
è Marchetti.
piaceranno.
è
non
punti;
di
anche
il
di Retelini
Il
ancora
faccia,^
Teseo,
in
bellissimo,e
Accogliete
eccellenza.
al
de*
uno
del
d'un
opera
promette,
TErcole
V Ercole
bene
Di
tutto
nome
breve
ricordatemi
fratello,
sempre
uomo,
?
voce.
che
ma
in
essere
rami
za
sen-
il secondo.
si è fatto in bulico
come
vogliate
la mia
del mio
inciso, ma
stampe,
del
signore, e
Cristiniano.
suo
io
poi quante
fidarmi
altri lavori di lui che
Napoleone
finito.
il
di
parte
posso
E
possa
Ma
cui tanta
non
applaudito
fin
il mio
desiderio.
altri da dar
sarà
che
e
nota
ho
ne
di tutto
nessuno.
vi fo
di tener
Sig. Palagi
Godo
a
impegno
iscusato,
per
di ambiziosissimo
quali
posso
il mio
spenderò
mai
al vostro
taccia
promulgatore
e
abbiatemi
le lodi di me,
senza
ho
CANOVA
un'Qpera, in
farmene
quello cho
ANTONIO
servire
per
vedete
DI
i
menti
compliamici, e
alli comuni
affezionatissimo
vostro
amico.
9.
(a
Firenze
o
Venezia)
Boma,
1812.
settembre
Ed
io
preclarissimo Signore e Amico.
compagnia di Alessandri,
porto invidia alla cara
Mio
vi
2i
—
un'amicizia
14
far
potuto
io
Come
di
trovarmi
foste venuto
anzi
infinito.
al
belle
il
che
che
voi
cuore.
E
se
voi
crescete
parlare
di
me
con
amore
che
mi
volta
però:
che
gangheri,
veri
che
io.
di
e
in
Ma,
non
altra
qualche
col
onore
Opera
che
*
Ma
!
scopo
e
dei
qui
al
amico
un
dai
i difetti
d'avere
le
il
cor
an-
approvazioni
mi
feriscono
vi
piacere di mandardalle
Cosi
opere
mie,
grande
il terzo
Canova.
cosi,il
volume
Vedi
la
libro
della
lettera
per
Storiaf
che
stra
vo-
si fa
Roma, credetemi, non
dir
e
potessi farmi
alla
soscrittori
in
cresco
altre.
fatta
gittar, per
di comporre
intieramente
avrò
ne
e
amiche,
dispiacerà.
trovarvi
vendere,
Allo
vi
non
sentite
uscissi
io
conosco
e
del
insuperbirmi
avvenga,
statuina
bile
ama-
fate sulla
che
debolezze
e
occasione
prima
forse
che
preferenza delle
a
pirlo
adem-
di persona
da
mai
so
d'onde
so
consola.
e
augurarmi
posso
lodare
senza
le
misura
menti
senti-
volesse
io
voi;
intendentissime
lusingano
che
scordassi
buona
persone
Colla
mi
e
di stare
i miei
bontà,
sento
credeste
non
pio,
dop-
me.
e
come
voi
se
nudrite
palmo quando
un
a
sua
più riposto angolo
il
toccano
candido
e
stato
Dio
e
siete per
mi
sincero
saria
graziose osservazioni
e
ogni
mio,
poiché non
la compagnia
Venere,
dieci
E
che
sia ;
mia
a
volt^.
istudiare
per
è pure
quanto
cara
tante
venir
della
', troppo mi lusinga
mio
maggiore
Le
me
di
sempre
Il desiderio
con
vostro
quando
temo
e
lui,il pi|icermio
l'animo
e
tempo!
frat-
questo
promette
mancò
quale
con
più giorni
e
mi
io dubito
alla
in
desiderata, quanto voi,quella
rho
ma
;
promessa,
bene
Tirenze
a
L'Alessandri
Roma!
Pari
gita
una
CANOVA
ANTONIO
di
la
sacrato
con-
ieg;ae.
un'amicizia
che
via, non
una
Regina,
delle
più
felice
o
io mi
soggetto,
vano
non
amico
farei fare
ne
scritto in
ne
aspetto riscontro:
Io di buon
so.
nia
Germa-
volere
di avervi
non
detto
che
Abbiatelo
copie.
sovvenitevi
e
ve
qui
Ho
ricordo
mi
non
memoria,
a
lo
e
segnato per due
sono
che
decine.
a
d'un
Ben
manco.
ci fosse anche
Se
comprometto
soscrizioni
a
se
mi
16
CANOVA
compri.
ne
se
ANTONIO
di
que
dun-
del
spesso
vostro
'.
10.
fa Venezia)
Mio
è
un
Io
me.
se
voi
a
di
e
vi
mai
tanto
siete
ad
altro
con
che
l'animo
"
Qaesta
(pag.
86
dettò
il
e
segg.)
Cioognara
nell'originale, la data
quella
del
14
Ed
mio
fa
lettera
del
mese
e
me
e
pure
che
Alcune
riprodotta
nella
(pag. 102).
Ma
24 settembre,
stesso.
opere
mie?
tenerezza
bene
e
mostrarvi
zione
d'obbligalenza.
benevo-
eseguire
che
del
di apporvi,
gli editori
una
famigliari
lettere
biografia
invece
di
verso
alla vostra
volendo
pnbblioatafiii
del
delle
desta
che
di volervi
sentimento
tributa
bile,
sensi-
voce
capo
io vorrei
posso.
cuore
altra
e
mi
parole, il
con
Capisco io
oit.
di
vostro
tempo.
un
che
amicizia
so
un
in
messo
seriamente
Questo proponimento
rossore
di
sente
non
lettera
inesprimibile gratitudine
una
occupare
ha
non
Come
voi.
quanto
grato
sono
1812.
vostra
cordiale
vostra
la riconoscenza
basta
il mio
quella
ne
ve
Ogni
—
della
attestato
nuovo
per
E
pregiatissimoAmico.
ottobre
24
Boxna,
stro
Maecome
vi apposero
un'amicizia
19
idea
tale
dentemente.
Ma
mi
genere,
di rivedervi
il
in
le
non
di
nulla
mai
delle
a
enumerazione
che
in
giornali che
Aspetto
*
"
"Non
delle
0o8i
scrive
alludendo
^r
fede
sirini.
il
a
alla
mai
parere
per
sta
que-
io m' intenderei
del mio
e
operare,
prima
Onde
K
io ho
mi
mai
avrò
che
buon
che
vivete
volere
faccia
di
dell'arte
sopra
un
elenco
parlato di
vi aspettate per
ed
Ho
altro
me
una
esatta, poiché io credo
farvela; specialmente
dei
pressoché ignoti.
sono
scritti
apparisci
ohe
nella
lettera.
rapsodia
il mio
non
nulla
fratello
di
Cioognara
questa
cosi.
noti,i quali hanno
caso
egli
lettere
io
del
impazienza
con
dettò
sue
mio
Non
noi
a
sarà
pochi elementi
pieno
le idee
lui
il momento
già ci rivedremo
dettar
pre
sem-
parlare quindi
ragioni
completa
sia
non
le
sarò
mie.
opere
a
ho dettato
qui
Solamente
a
poi che
non
de' suoi
e
noi
io
tutte
Tarò
gita
N'ebbi
fin
e
opere,
Ma
cominciato
degli scrittori
e
mie
altrui
tranquillo, che
mia^
tro
d'al-
e
una
non
di stendere
un'opera, eh'
più oltre.
manifestarvi
ar^
dispero già
mia.
seguito
la mente.
spiegare
io abbia
in
scultura
fare
per
io
trovai
non
risoluta
e
della
pazzia
arte
non
che
parola sull'arte
proprie
per
di
e
Ma
sentire
Ma
decisa
occasione
Ma
nel
pensiero, e
sopra
li desideri
poter fare
dal
mpio
co-
primavera.
sola
una
volontà
combinazioni
distolsero
effettuarlo.
di
le
stupirete
fin- qui
desiderati,e
colloqui
credere
potrete ben
quest'autunno.
per
Voi
Voi
li abbia
cuore
Firenze
stati inutili dei
fra di noi.
amichevoli
di
sarebbero
non
OANOVA
ANTONIO
di
il
giovane
sull'arte,
non
era
biografia
Peccato
che
quantunque
dal
lontano
dell*
esso
Ri-
scultore
amico,
mostri
fantastico-biblico-mitologica
da
una
farlo.
„
(pag. 20)
di predel
Mis-
UN^AMICIZIA
naldi
*
vi
e
il
per
col
ad
Darò
Non
colla
:
e
in questo conto
il
tutto
con
lui né
a
con
credetemi
v'abbraccio
cuore
fattesi far
motivo
da
diare
d'invi-
figliné generi.
né
e
vi manderò
occasione
avrete
non
l'Inferno.
sopra
recentemente
opere,
Vogliatemi bene,
cenno
prima
stampe,
di altre mie
me,
il vostro
Hayez
altre
mancherò
non
inclinato,
bene
tanto
consiglio.
dubitate
alcune
io
che
prometto
nò
l'opera,
voi siete
quale
17
CANOVA
ANTONIO
DI
mentre
sempre,
^.
11.
(a Venezia)
Boma,
Dilettissimo
amico
mio.
che Demin
ha
terminato
assicurarvi
che
l' ha
fosse stato
migliorato
Ma
ha
animato;
e
ciò
che
fuor di dubbio
del
*
Binai
oademia
do
di
Binai
scultura,
^
Pubblicata
riprodotta
2
—
,
Venezia.
alla
e
di
e
dal
non
suo
osato
giudico
che
stra:
mo-
mezzi
per
Le
ed
l'arte è
hanno
non
forse
ed
mie
accade-
sue
Venezia
temono
pensionato
Cioognara
rivali
lo
avea
a
o
dalPAo-
Boma
raccolto, educato
tenerissimamente.
Lettere
Cioognara
Malamami,
io lo
quanti
con
di
ancor
ha
non
non
,
lo amava
nelle
se
incoraggiato
essere
palazzo
padovano,
Il
e
;
quello
positivo.
e
alcuno, e
ad
di
Il talento
posso.
nel
più
studio
mi
grande
nudT)
invidia
bene
che
giuro
di
bisogno
a
informazioni
vi
ben
un
timidità,l'avrebbe
di
di fare assai
tengo capace
solo
assai
consigli altrui,che
coi
d'interrogare.
e
in
1812.
quadro
questi giorni,e posso
condotto
eccesso
un
veduto
Ho
—
dicembre
23
famigliari
nella
Un'amicizia
citate
Biografia
di A.
oit.
(pag. 39
(pag.
Canova,
10
e
e
segg.)
segg.)*
un'amicizia
18
io penso
almeno
innanzi.
E
vedo
di
questo
è pur
molto.
che
voi
la
Non
mio
del
alcuno,
se
sono
*
gli
"^
"
Troyo
durava
**
le può
'^
'^
non
che
to
premio
**
acciò
**
affido
Il
e
ed
anche
a
lui
in
quest'anno
a
l'onore
Cicognara
per
Pubblicata
lo
aveva
20
pregato
1500
Roma
franchi
di
qua*
finché
gran
persuaderlo
e si faccia
„•
non
al
concorrere
nostra
Mi
sia, intan-
comunque
e
—
sulla
base
Cercate
scuola
a
di
—
„
**
Io
onore.
cfr. le Mie
£
22.
di
mandargli
il gesso
del
l'Accademia.
nelle
dal
pag.
di
Hayez
mese.
La
desiderio,
della
tutto
di questo
ma
onore,
l'anima
con
{Valunnato
Milano.
mio
questo
dell'Hasrez, da
riprodotta
farsi
rio
ordina-
pel nostro
è che
non
brevità,
voi ^.
ottenuto.
approvazione;
egli deve
manchi
Napoleone
3
superiore
la
non
assegni
e
con
anno
eccolo
la
ne
bezione
affe-
costante
cuore
primo
quarto
suo
i suoi
contare
Memorie
^
pel
il
presso
in questo
consolazione
a
triennio) ed
un
è buono,
luogo
il Cicognara
so
ges-
Vogliatemi
alla
continuamente
anzi
di
del
tengo
Scusate
col
questo
n'è restato
me
!*
ho
che
caro
sentimento
che
unico
che
faccia
non
voi.
per
tempo
poco
intanto
venga
"?
mia
vi è
desiderio
credete
e
sempre,
tore
scul-
allo studio.
e
assaissimo
tanto
e
parmi che
spiritoe
con
io
al bene
questo
grazia*;
giovane
naturai
per
inclina
duole
ne
adoperato
sono
^
tutti,e
fosse
scritto
aveva
benché
perchè
spesso,
la
molto; com^egli
spero
persuadetevi
ma
;
del
lavora
Napoleone,
dal
prodotta
che
spesso,
amicizia
e
Ma
godo molto,
Anche
il vostro
fate
come
io
secondare
non
Me
me.
ne
chi
posso
anno!
è riserbata
ed
Veggo
per
verso
amore
tenere
ot-
,
visiterò
egualmente
altro
potesse
affezionatissimo
vostro
intelligenza; io
assai, lo
Cosi
un
Hayez
merita,
contenti.
saremo
questi giovani gli vada
per
godete.
ne
Rinaldi,
di
qui
al solo
verità
egli per
quasi
ninno
che
bene
CANOVA
che
rimaner
di
ANTONIO
di
Lettere
Cicognara
famigliari
nella
citate
(pag.
Biografia cit. (pag.
43
106
e
e
segg.)
segg*).
un'amicizia
ANTONIO
di
19
CANOVA
12.
(a Venezia)
17 febbraio
Boma,
Amico
col
Principio anche
questa
Io sempre
l'idea
parlarvi di Demin.
più insisto nelch'egliabbia espresso bisogno d'in cor aggipregiatissimo.
Ne
mento.
mesi, abbia
—
fastidio
dopo
che
di venir
prima
mezzo
dia
vi
anzi
il
Roma,
a
potuto il povero
nel mandare
di alcuni
debiti
che
Ma
col
:
frutto
tirano
tante
spira, egli
salderà
Voi
però
per
ottenergli
a'
tal
avete
vi
cuore?
'
Dèi
non
avere
ali* Accademia
*
"
lettera
"
per
State
a
cui
alcuno
anno
di
pur
questa
a
voi
questo
già
fermato
Roma
a
ed
a
i
doleva
appunto
gli
aveva'
detto
risponde
dei giovani
non
—
ha
che
l'anima
dete
Vee
il
mie
spese
^
prescritti saggi annuali
si
"
mità
cala-
sue
frutto.
sole
Venezia,
„
me
co-
bell'atto,mentre
questo giovane
mandato
—
darsi
accor-
è certo,
fondo
il Demin
certo
ad
lodevolmente.
più
bene
ho
mio,
quarto
interessarvi
le annunciate
conosco
che
piaghe.
sue
dovete
:
Demin;
senza
dunque
canto
il
per
che
io vi
Fate
io, dal
delle
fatto infinitamente
avrebbe
quanto
il
lattie,
ma-
pensione
sua
parte
anche
è
parlo,
della
più
aggravato
più dell'ordinario.
si conducono
che
tanto.
sofferte
alle
spese
di
di sei
fare pur
gratificazione,solita
una
giovani
numero
io
fare
a
e
giustificareil ritardo
inerente
gran
anno
un
un'altra
poi
e
giovane
residuo
semestre
di
saggi *,e nell'essersi
i suoi
gliatevi
Meravi-
passato.
malattia
una
Questa ragione gli valga per
Di
1813.
Gicognara.
il Gicognara
il mio
principio
il
amore
che
dalle
nella
particolare
buone
loro
un'amicizia
20
Voglio
di
provare
un
Io
buono.
io mi
Antonio
di
molto;
spero
sarei
mosso
piace che abbiate
^ortireclami, l'avviso
Il
ridursi
e
figlio,
anche
disposisioni,
ad
altro
che
Governo
in
Ferrara
la deliherazion
allora
'^
anticipata,
somma
rimarrà
rimarrà
anche
di
l'altro
insistere
voler
stre
l'illu-
dell' Accademia
che
mai
se
che
ho
mio
tutto
a
per
giovane,
questo
pensione
eh' io sto
il
ed
terzo,
Governo
Boma
ziani
vene-
Boma,
a
escludere
a
giovani
del
della
mio
già
carico,
mandare.
per
La
di
pel versamento
detta
n.
'
il cavallo
Era
statua
servire
pretende
fortuna,
da
che
a
fu
Parigi.
Brera,
vero
nel
la
e
dal
che
ediz.
;
331
1820,
data
duca
forme
a
e
del
che
Le
nel
per
di
il Canova
un
1817
ed
il D'
alla
bizzarro
fu
fu
que
dun-
Cicognara.
se
1864)
ne
Este
se
faces-
rono
sbagliasale
colos-
statua
di cui
un
plare
esem-
capriccio
Wellington»
chiamato
la
colossali,
Monier
1803
all'eroica,
per
non
del
il catalogo
Cicognara
un'altro"
eseguito,
riduzione
Questa
lo rappresenta
posseduto
È
che, ridotto
pag.
Il
—
nell'attribuire
Napoleone
esiste
eseguita
fusione!
la
C,
A.
mai
non
e
afferma
come
dì
fosse
pho
anche
di
1810,
e
III.
Carlo
(Memorie
Napoli
in
Napoleone,
per
nel
operata
D'Este
già modellato,
di
equestre
doveva
via
prima
l'elenco
del-
neiranimo
poiohò
al
rata
mente
esordialdi modellare
tre
Segretario
al
mo,
prossi-
servirà
penso
la nomina
si volesse
giovane
caldamente
prego
Il
il
la
vi
mandati
dichiarato
ho
superiore
e
vi
"
"
Io
rifonderò
io
siccome
quest'anno
sarò
e
amico.
acoesso
E
—
essere
da
Diedo:
sono
cavallo^
dare
proteEÌoni„.
io v'abbia
fratello,che
mio
posso
scriveva
"
"
non
approvar
**
sioni
pen-
quasi
sabato
ritorno
del
ad
'^
vostri
delle
che
che
primavera
indugiava
uomo
Antcnio
io
di
genere
dovevano
il
A
il colosso
e
co*
deve
Napoli
al vostro
desiderato.
"
anno.
,
aifezionatissimo
partire per
salutavi,e
"
vi
sempre
per
meco
in creta
un
per
già
ranza
spe-
raccomandato
sta
il vostro
viene
tale
senza
proposito
bastar
come
S. Io debbo
e
sul
mi
volta
una
costantemente
P.
mio
cavare
mesata.
a
vi basti:
detto
né
prevenuto
Rinaldi
vostro
saprò
ne
pensionarlo
a
Mi
da
che
quel
poco
ne
canova
lo
che
a
la
del-
portò
Parigi
UN*
22
amici
miei, che
linee
due
anche
In
conoscervi.
lei
il
viaggio
del
mi
che
sia
già
di
nella
Sig.
dal
Marchese
L'
.
autore
del
alle
de
Canova
sia
predetto
a
la qualifica di Intendente
il Duroc
non
del
senza
firma
primo
invito
avea
,
Marchese
canoviana
*
Erano
e
la
con
del
Daru
del
Psiche
Maestro.
oit.- II, 75
e
seg.
della
di
incomprensibile,
in
lettera
del
preposta
seguire
anche
e
generale
citato
confuse
il
Duroc.
Il
lettera
alla
il d' Este,
piedi, Ebe, Paride,
Gfr.
mentre
dell'Intendente
firma
volle
cio
dispac-
ripetutamente
imperiale,
della
nota
1856):
V opuscolo
conosceva
lunga
dal-
Monnier
il
di
dell'Imperatore.
campo
secondo
22
e
lettere
riprodotto
si dà
casa
90
pagg.
preoisamente
(Lo
suo
alla
addisioni
Alcune
copia
col
nella
e
al quale
non
pubblicata,
lai
Amore
il busto
cognara
o
una
Baffaelli,
da
aiutante
1' editore
Barozzi,
e
oon-
il
insieme
a
:
suddette
Generale
ohe
era
Evidentemente
Albrìzzi,
Duroc,
il
era
delle
prima
439, si trova
pag.
1889).
quantunque
e
di
Onori-
-
Simboli
Barozzi
Memorie
firma
la
con
Moohi
stampato,
Comm.
Teotochi
delle
di esse,
;
ra
anco-
dogana
Napoleone
Peregalli"Albriazi
leabeUa
a
i documenti
dal
nozze
medesimo
Teditore
fra
d' Este
per
italiani
Veniee
stato
all' A Ibrizzì, assai
del
dell'oppusoolo
iUuetri
al
le
cazione
collo-
saressimo
nozae
di
se,
scris-
gli sproni
Becanati,
casa
àelVRistoire
Canova
Memorie
della
C,
mi
alla
alla
per
di A,
grazio
rin-
ne
venire
senza
casse
Baffaelli
G-enerale
dispaccio d' invito
lettera
le
lettere inedite
Intendente
Daru,
te
vedere
Filippo
(Due
quello
Ve
fatto
fianco, noi
che
zione
l'esecu-
Intendo
Eorse,
al
di
rabbia
Greoentini
frutti
vi
occupato
essere
di
nella
Sappiate che
monumento.
gli metteste
voi
che
al Francesconi.
cuore.
darà
Desidero
meditate.
ed
Padova,
del
che
che
di
vi
esistenti
parecchi giorni, aver
sono
in
casse
mie
felice,e
rapporto
veramente
lettera
Malmaison^
a
di unirvi
sommamente
questa
le opere
progetto
dite
creduto
Imperatrice Giuseppina,
modo
ogni
vostro
Ho
mio, gradirà
Galleria
Imperiai
V
per
vedere
di
motivo
CANOVA
proprio.
creder
quale, nel
la
voi
a
ANTONIO
DI
AMICIZIA
Mem^trie
la
del
e
gliò.
sba-
ce,
Danzatri-
Conte
Ci-
UN^AMIGIZIA
Venezia.
siamo
Ora
Gradisco
del
mi
la
al
lingua
di
seguirò
il vostro
libro,e
vi noterò
una
pur
di
;
Mi
stare
ciò che
più
tanto
mi
mi
pur
ne
del
in
Se
esso
leggere
il
sembreranno
saprò
trovare
di udire
ragione
con
grande
argomento
della
che,
desidero
e
voi
suo
cato.
peca
pure
lo desidero
e
che
mi
l'animo
con
del
fa
mi
spiegarvi
andando
;
dani,
Gior-
nostro
gravità
sempre
Topera quale
con
di
di aiutarlo
caso
del
accennate
il modo
che
sperare
in
Come
lano,
Mi-
mente.
vera-
tiate
esperimen-
costantemente
sono.
P. S.
^
Si
Per
l'antecedente
mandate
alcune
intenda
Gli
^
È risaputa
d'arte
o
ma
Ella
idee
che
raggio
„.
delle
secondano
(Alcune
ohe
preveniva
mie
opere
vervi
d'acon
quasi
si
quelle
lettere
trovano
del
Falier
il
nei
ascolto
piccolo,
grandi
il
una
a
24).
ta:
vol-
leggere.
uomini
piccolo prende
C, oit., pag.
di
bestia,
una
come
giorno
libri
leggere
scriveva
il giorno
tutto
di A,
velina.
di farsi
Al
tutto
quando
carta
Canova
del
io lavoro
ohe
in
lavorava.
mentre
altresì
bene
sa
stampe
erano
l'abitadine
ohe
vero
è. vero
io vi
«
volnmi
accennati
"È
mia
paooo.
*
storia
"
che
attendo
dubbioso
e
sospeso
siate
vi
subito
se
poss' io
i
Voglio
"
io mi
poiché
duole
e
"
notate,
esser
di voi ^
farò
quelle cose
stinzione
di-
guardo
esprimere. Rimaterialmente,
può
Mi
della
troverete
retribuirvene
cenno.
sono
parzialità?
e
non
magistrali, e degne
cose
"
mia
plari
esem-
vi
e
Come
*.
il cuore,
leggère
modo
meritevoli
sia
ne
cinque
con
riconoscente
e
benevolenza
tanta
che
quello
^
onorarmi
cui volete
sapete
Dio
dell'operavostra,
obbligato
ricambiarvi
termine.
ballotto
volume
primo
con
voi
del
l'avviso
infinitamente
buon
a
23
CANOVA
ANTONIO
dopo lui.
voi
benedetto, e
DI
delle
co-
un'amicizia
24
roccasione
del
d'avviso
farvene
andò
aprendo
il rotolo
ritenerle
ordine
ed
ordinatomi,
avanza
affetto
con
cosi
scultura
quella
egli
onde
il
avrà
il fastidio
io lavoro
che
suoi, e
venir
occhi
da
Grazie,
tre
Lei
zelo
con
deve
Galleria, dove
parire
com-
collocato
di
le opere
illuminate, e
infinita
e
Imperatrice
pensare
delicatezza
una
con
delle
sua
nome
cognato,
Alla
me.
maravigliosamente
sono
dal
Scusate
ogni di; che
agli
che
David, Prudhon,
di
nel
ineffabile,
in
bene
voi.
di
veci, che
le vostre
che
tera
let-
pregarvi
e
disposizione;
il modello
davanti
dunque
mio
domandano
che
preme
Rossano,
Salutatemi
potrete dire
e
farà
ricuperarle da
vi
la mia
seconda,
chi
di
amatemi.
quanti
Torse
separi quelle segnate
sua
di
pensiero
la
a
Bianchi
a
Hayez.
per
dar
certo
di
canova
smarrita; mi
avvertito
un
Antonio
saggio
vogliate
di
di
stodite
cu-
'.
14.
(a Parigi)
Mio
a
caro
e
principio
dolcissimo
dello
alla
che
Tambroni,
faccio
come
moltissimo
*
A
adornò
scolpi
dei
cagione
acquistato
il
un
dal
suo
al
pensato
ritiro
di
simile
vostra;
benché
Eugenio,
Monaco.
per
alla
presente.
si fosse
perduta.
delle
il gruppo
il duca
appresso
di
il
Bedford.
posta,
al Cav.
Hi spiacerebbe
In
essa
Grazie
figlio di Giuseppina,
In
glio
vo-
sperar
di darla
la
con
e
messa
momento
spondendo
ri-
lettera
lunga
una
politici,
rovesci
principe
gruppo
che
io vi scrissi
Ma
—
deliziosissima
vi sia pervenuta,
avendo
non
,
amico.
spirante
1813.
30 settembre
Boma,
grande
che
fu
ne
artista
un'amicizia
io vi
parlava
non
potervene
delle
pensate;
tal
un
mezzo
vorrebbe
Voi
essere
rimaner
errore
da
un
modello
nel
punto
mi
modo
e
adunque
finito,per
essere
bulino
che
ha
il buon
Dell'esemplare
che
che
mi
mi
che
Pisenti.^
avere
'
Cfr.
*
Vedi
un
Memorie
finora
Intanto
del
più innanzi,
vi
voi
com'
ho
sono
perduto
al
che
que
ovun-
e
onore.
in
seguito
che
assicuro
il mio
domandate
'
e
;
no
grato del do-
in
cit. pagg.
nota.
le
parole
Selva, che
autorità
di
32
abbiano
!
me
Cioognara
pag.
mo
medesi-
troverete
mi
io vi
Scrissi anche
po' più
dirò
voi.
Godo
merito
dovete, vi
gentilmente
cosi
caro
dal
certo
e
tal
disegno
un
Venere.
vi avrete
fate,felice
Sappiate
fare
son
in Venezia
che
gesso,
e
sibile.
pos-
voi il
a
per
Quatremère
e
opera,
senso
ritorno
sarà
solamente
la
di
avessi
pure
faccio
Visconti
potrete mandarlo.
s'eglivi
nieghi
ch'io
quando
ne
vi dissimulo
svantaggioso
intagliato
alla vostra
applaudito
in
tandosi
trat-
cavata
non
quindi subito inciso
che
sommamente
busto
al
o
fa desiderare
mi
adunque
:
fosse
Io
tutti,la romperei
con
vostro
torno
con-
ohe,
e
anche
meno
domandate
Presentemente
al
deriva;
cui
veduta.
o
al dissotto
o
accennato.
crediate
piacere che
dove
di
quale
semplice
un
proprio, che
amor
Non
regni
la
opera
infinitamente
appena
il mio
massima
voi
come
disegnata,
facilmente, quando
espormi
faccio
eseguirlo in piccolo, potrebbesi indurre
di
in
d'un'
idea
disopra dell'originaleda
Noi
sorpresa,
convenire, cbe
può
voi del
con
l'imperfezione
benissimo
o
dovete
pur
della
riconosco
dare
per
scusava
contorno.
un
beneficio
perchè
ma
mi
Grazie, e
25
CANOVA
ANTONIO
mandare
del
giovarmi
per
di
sopra
75-76.
col
vane
gio-
be
dovreb-
l'animo
di
UVr'AMICIZIA
26
lui.
In
il ragazzo
quegli
a
si tratta
sostanza
ma
ANTONIO
DI
d'un
ha torto; ed è
atti d'urhanità
Salutate
gradite i
Cornelia
Torse
scenda
gono
si esi-
che
vi
persuaderà, ed
fratello
mio
per
entrambi,
l'anima
tutta
con
di
giusto che
voi.
quanto
saluti
semplice puntiglio;
convenienza
e
in tale circostanza.
io lo desidero
CANOVA
vorrà
per
e
e
me;
specialmente di chi
e
eternamente.
essere
\
15.
(a Ferrara)
Roma,
Amico
mi
lettere
il
dovea
io, come
vi
a
che
esse
assediato
d'animo,
colla
per
conoscere
amico,
caro
mi
mia
non
né
so
un
tempo.
ad
dolcissima;
cosa
di
tante
amarezze
e
le buone
Se
angustie
lessero
parole va-
studierei
mi
possibile;
di
ma
divider
che
con
ciò
bene
voi
la collera
di
tempi avversi, e la speranza
miglior avvenire, che non
parmi lontano.
me
se
in
qualche
animo
l'abbattuto
riguardo
tempo;
che
benché
quasiché
fossi
cosa
aveste
Vi
!
vostro
di
l'amicizia
rifuggisse di partecipare
amici
tempo
delle
che
io
voglio
non
vera,
alle
afflizioni.
nel
mai
Felice
ringrazio del
anzi
che
da
mal
esserne
io vi
Eppure
chiudere
to
delicatanto
sfatto,
soddi-
professo,
cure
penose
un
sollevare
iscrivermi
non
io dovrei
di
capace
fare
veggo
de'
contro
cosi
un
sensibile, amandovi
cuore.
posso
cinque
situazione
essermi
forza
del
la
confortarvi, io
maggior
io
di
amo,
è sempre
da
ben
vostra
tristezza
e
vostre
La
—
fatto consolazione
ha
L'aver
ma
dilettissimo.
mio
1814.
19 marzo
ben
degli
scete
cono-
all'occasione
UN^
la sensibilità
altri mai
fosse.
Tambroni
giorni fa
È
già
il decreto
venuto
soddisfare
S.
Appena
M.
i
presto,
subito
e
di sufficiente
Alla
oodioe
la
col
segnato
italiana
rAccademia
lettera
qual
residente
nozze
le
:
classe
a
pag.
signor
li giovani
depositate in
esibito
a
S.
pronti
alunni
il
che
a
X,
nella
dei
ma;
So-
a
o
ohe
semestre:
digfaooiano, nel
di
scusa
saggio
di ottenere
la
la
con
per
seconda
momento
1814.
comunicare
ohe
del
a
state
sono
dello
tenore
a
ritenere
io
stato
di Napoli.
Begno
i loro
saggi
severità,
anche
di mezzi,
con
il termine
ad
o
le due
di due
che
gli
di
tronde
d'alpongo
io ri-
togliere
per
prevengo
condizioni
mesi
izzsr
giarli
incorag-
pers|iaso
fiducia
alla
mancanza
nelle
e
autor
porzione
una
inclinato
puntualità,
e
pagare,
dentro
il loro
merito
a
corrispondere
egualmente
prima
ehe
diligenza
apri le
degli Statuti, sarei
essendo
ma
vorranno
ogni motivo
il
del-
essere
presentarsi da me
per
che
altri,
non
però,
Quanto
agli
Superiori,
dolcezza
la
loro
gli farò
consegnato
possono
3
già consegnati
hanno
essi è dovuto;
eh' essi
la
la
(Venezia,
inedite
Italiana,
dell'interno
quest' obbligo
volontà
più. con
loro
esiste
Venezia
Piacciavi
—
pensioni,
loro
soddisfatti.
adempito
ad
le
sig. Ministro
consegnarli,
a
la
Segretario
quelli ohe
a
immediatamente
per
liani,
ita-
mss.
dell'opuscolo
lettere
dell' Accademia
mani
mie
E.
Quanto
hanno
Cosi
1848).
Omatissimo
tutti
fettuati
ef-
segretario
di
18
cretò
de-
ta
forni-
^
dei
Catalogo
palazzo
Dodici
che
questo.
Presani,
nel
per
spero,
Roma,
che
sa
es-
nostri
si trovi
per
al
pubblicata
fa
saranno,
cassa
Valentino
a
dei
bisogno,
CLXXVI,
n.
Milan-Massari-Gomello
Ceeohini,
la
anche
lettera, diretta
segaente
il
quali
nel!' appendioe
Marciana,
nel
ciò
in
Napoli
arretrati
che
somma
di
Re
seppe
questi pagamenti;
to
per
di sapere
nostro
del
gli appuntamenti
alunni.
son
che
lettera
una
arrivi,perchè
desiderio
comune
per
di voi.
nuove
'
vi
meno
prezioso più
e
caro
che
; desidero
veggiate il
molto
e
fratello diede
mio
27
CANOVA
cuore,
gli siete
tanto
voi
mio
del
voi, che
Al
ANTONIO
DI
AMICIZIA
ti:
seguen-
debbano
aver
del sig. Palagi; e acquistarsi
del corseguito il compenso
rente
mani
in
che
stesso
con
del
la
somma
riceverla, 1
presente
lor
sod-
creditori,
un'amicizia
28
di
presto verificarsi i nostri
possa
ritorno
Venezia;
a
resista \
ancor
la
sangue
sia durevole
volta, e
Seguite
ad
ed
fratello,
il vostro
per
che
maraviglia
Tu-
la pace;
per
richiamano
lagrime
a
si faccia
Purché
anni.
tanti
per
fa
Iddio
la
arti
voti
mi
quale
Preghiamo
manità, gli studi,le
di
canova
Antonio
una
!
i saluti
ricevete
amarmi,
abbiatemi
cordiali
del
'.
eternamente
16.
(a Ferrara)
Mio
prezioso amico.
del vostro
cuore
procurata
al
del
di
re
che
Scrivo
l'impegno
e
i
giusti
fatto
son
occasione.
e
tutti
£
a
garante
e
gradite
qaali
per
essere
al
della
noti
che
mai
quattrini
forse,
"
ed
Era
non
il decreto
checché
no,
per
dinaria
straor-
parere
al
più
loro
portati
volte
e^ai quali
credito
alla
a
mi
prima
questi punti;
Sig. Segretario, d'invitarli
studio
per
questo
effetto.
stima.
Canova,
pensioni
affermasse
Direttore.
degli alunni
il
Canova,
era
al
nuto,
ve-
le,
qua-
mai.
giunsero
assediata
dio
stu-
e
di ambedue
mio
le
per
zelo
perfetta quanto
del
mia
giovane
del
Antonio
Si
al
sarei
rimborsati;
vi prego,
domani
i sentimenti
voi
benefica
mano
la
hanno
dell'osservanza
intelligenza
presentarsi
libertà
gioia
da
lo pone
Io
promettitore
dubito
Non
tale
con
reclami
loro
cui
a
i
j.trattori,
specialmente
me
in
commissione
dalla
sovrana.
lasciarlo
io la
ancor
oggi appunto
tutto quello
alFopera, con
merita
di
insigne
Hayez
beneficenza
vostro
la
nostro
Napoli.
eccitarlo
per
pet
Divido
—
1814.
27 marzo
Boma.
mare
e
terra
por
dalle
inglesi
truppe
austrìache.
'^
Pubblicata
in Alcune
lettere
di
A.
C. cit., (pag.
43
e
segg.)
un'amicizia
30
con
che
può
e
si
utile
tornargli
di
il Ke
per
CANOVA
E
incominciata.
vede
deve
ANTONIO
M
Napoli
questa
prova
nelPaltro
molto
quadro
*.
^
-
*
Godo
far
a
beneficenza
parola
di
fatti
dinari
decreto
s'aspettano
parlo
benché
certamente,
si trova
in
li due
per
della
letto
sarà
Vogliatemi
di
'
Il
*
Conte
austriaco
edizione,
Se
correggerli
correggerli
dal
con
Cicognara
saluti
nella
court
cordiali.
e
reggia
viene
viene
nel
note
di
testo
cato
qualifisformato
tra-
ambasciatore
e
perchè
lettura,
; se
regno
sempre
Jablonowski,
stampa,
Alcino.
di
del
esso
Fo^lnowskif
a
e
te,
dall'Aba-
dell'interno
sbagli
sono
d'Agin
il Tambroni
di
migliori
risposta
Ulisse
principe
errori
Cav.
dell'Hayez
principe
Storia
insigne
tempi
di
zione
disposi-
vostra
vostra
ministro
come
;
chi
per
^.
era
memorie
in
dire
seconda
Pubblicata
lo,
; il
Napoli,
possono
bisogna
Zar
Tambruni
frequenza.
'
parla
Zurla
qualche
tore,
si
doloroso
a
distinti
credetemi
verranno
aiuto.
Al
più
i
ma
riscrivo,
e
Ma
sia
auguro
e
Mie
Marchese
a
si
cui
Nelle
in
Non
di
G-inseppe
Napoli.
per
i
bene,
quadro
della
viglietto
rende
scrivo
tengo
quale
il vostro
vi
che
di
sovrani.
incoraggiamenti
do
quan-
Bologna,
effetto.
che
volumi
alla
scultura,
io
ed
senza
ciò
la
ministro
dal
e
da
venne
estremo
al Rinaldi
Darò
io stesso
lui
l'aspettare
bisogno
alunni
soccorso.
ancora,
finora
riparlo
e
di
espressa
il
da
tribuito
con-
pure
giovani
parlai
quale
n'ebbi
e
voi
li
sopra
al
Be^
Roma,
per
^
Zurlo
E
discendere
del
passò
abbiate
che
sommamente
sono
via
discorrendo.
ricorrono
con
bisogna,
errori
in
una
dell'au"
opportune.
pag.
110
della
Biografia
cit.
un'amicizia
di
81
CANOVA
ANTONIO
17.
(a Venezia)
4
Boma,
Amico
carissimo.
il vostro
re
altri mesi
consiglio
la prova,
deir
io
dello
modo
far Partista
un'ottima
senza
risolvo
può
ingrato, il quale
mia
la
che
mi
:
mie
al
ed
userò
finora
prendete
anche
attendo,e
io
della
in
che
voi
dell' esito
facilmente
non
se
indocile
e
tare
demeri-
precauzioni
di verità
sua
che
zioni
alle insinuasposti
di-
amorosamente
cosa,
mi
ancora,
che
parte amichevole
questa
ringraziare
naliere,
gior-
un
della
sappia
contraria
amici, troppo
vantaggio.
intanto
le
ogni
plicazione
un'ap-
per
informato
d'altri
Ringraziovi
pure
di tutto
che
Pure
questo
e
ad
che
da
bene
mettere
pro-
me
senza
tempo
affatto discorde
suo
che
e
qualche
benevolenza;
e
anni,
volontà,
dozzinale.
ha fatto finora
quantunque
la è stata
;
può riuscire
suggerite, ond'essere
condotta
voi
di
cavar
forza
per
artefice
tentare, per
si
nulla
buona
sapete meglio di
si
mediocre
a
di
il
no
basta-
non
di ventidue
disposizione,e
assidua, non
un
giovane
Voi
riuscita.
si deve
essi
ma
stro;
mae-
facile
è
giovane
cun
al-
testati
gli at-
punto
mancante
e
di
speranza
professore suo
ogni
un
alcuni
per
muovono
del
e
segni-
sprovvisto di talento, possa
non
una
senza
mi
ad
che
studio
quantunque
continuare
tali documenti:
persuadermi
nemico
non
che
so
provvedersi di
a
Non
Accademia,
ben
di
e
di
contento
son
benché
effetto.
buono
io
Ed
—
1814.
giugno
e
desidero
felice
che
tervi
po-
io
aspettate, sq
32
un'amicizia
io
rettamente
di
Antonio
canova
la maniera
comprendo
cui
con
me
parlate,
ne
Conservatemi
la
amicizia, e
vostra
cara
temi
crede-
\
costantemente
18.
(a Venezia)
18 giagno
Boma,
Mio
prezioso amico.
fa fremere
che
di dolore
apportarvi
il mio
stima
cuore,
Cosi
propizia,
l'afferrerei
le
avrò
dite
del
memoria
e
troppo,
io
che
voi pure
In
abbia
preso
'^veneziano.
"
un
^
se
sommo
"per
alle
disperato, poiché
caso
tà. il vostro
cuore,
talento
farvi
le
amare.
che
„
e
a
voi
le vostre
vostre
possedete,
stesso
di ohi
premure
doti
sono
a
gli
difficoltà.
ziano.
vene-
il Pisenti
perchè
duole
vuol
le
maniere,
per
;
giudicare
raddrizzarlo
morali, che
fatte
e
ohe
ne
me
questo
giovane
Ducimi
doppiamente
e
sente,
pre-
esser
mille
Pisentì,
:
pur
presente
parte,
"
le
Ma
tutto
con
di
tal
un
Zurlo,
secondare
momento
in
riusciste
non
fargli corrispondere
"
**
Ma
;
già,scritto
piega,
di
ciò
Di
Principe.
intralciato
aveva
mala
buon
conoscere
pigliano
del ministro
e
voce
a
allude
Cioognara
Il
"
si
io
come
al mondo!
fatto nel
e
lettera
questa
cui
voi,bisognerebbe
cose
dovete
sia critico
quanto
^
le
spererei gran
non
giovarvi ;
volontà, potendo,
trattare
e
di
e
di
Napoli
riflettete
come
d' amicizia
zelo, con
quel
rebbe
vor-
sione
presentasse l'occa-
si abbiano
di
che
me
mi
mezzo
di
Re
intenzioni
benigne
pieno
che
care
mi
tutto
fervido
più
più
cose
che
col
sollievo
quel
il
e
soffrite,e per
posso
il cielo
mi
situazione
vostra
voi, che
per
non
voi.
per
La
—
1814.
bene,
vostre
non
o
a
sarà
quali-
cedono
persuadere
al
e
un'amicizia
Io vorrei darvi
che posso
e
ben
io fare per
di desiderio
Dove
io possa,
in
disegno,che
furono
vi
; che
benevolenza
di
l'occasione
di
che
*
fu
Tutti
fu dal
stampa
reditu
Pio
fu
diffusa
VII
impensa
in
fecit
dedicava.
luglio del
"
**
"
mar
Boma
"ne
"
in
"
tua
di
nella
,
fa^to
ho
3
ritta
—
mani,
ro-
Basilica
contorno
a
con
giovani,e
avete, di opere
sepolcro di Nelson,
che
la statua
in
in Europa
con
Il
^
:
Mi
dimenticava
eseguire
e
proporzione
in
piedi
Malamani,
Questo
„
che
mi
chiesa
30
di
è il progetto
9 di
data
la statua
San
Pietro
romani,
a
già
trasportando
mio.
inedite
Canova»
Liben$
impegnato
spese
si sta
ora
di A,
in
Sua
—
—
sono
palmi
(Letterefamiliari
Un'amicizia
Selva
mie
tutte
in
circa
picciolo,
colossali.
a
nostra
di
al
dirvi ohe
collocare
Beligione
Canova
Antonina
—
in
ritorno
Réligionis formam
scriveva
Maestro
del
medesimo
la
quel tempo
questa epigrafe : Pro felici
—
exculpendam
Beli^ione
della
memoria
la
infatti
e
il modello
propozioni
sta
tolica,
cat-
del
Pontificia maximi
della
marmorea
vostra
palmi
de' nostri
non
eternare
per
VII;
more
1814
stesso
meco
di un' idea
ideata
Pii
et
rente,
cor-
un' opera
nella
marmo
stampe, che
Papa
ne
—
si
Es-
nostra
trenta
un' idea
i biografi affermarono
di
suo
poi eseguito ^
Canova
Boma
in
spedirvili saggi
quella
non
il
la
Religione
circa
manderò
ne
alcune
e
de'
gratificazione.
la
preparando
la
collocata
essere
Ve
mie,
tutti manderanno
interessarsi
eh' io stia
proporzione di
Vaticana.
essa
che
momento.
rappresentante
per
agi*interessi
distribuzione
anche
avuto
in questo
il vero,
colossale
con
ha
principalmente
Udiste
mai
aprile dell'anno
tutto
per
?
regola; e parlovi solo de' nostri
degli altri di Bologna e di Milano ecc.
deve
non
della
bene
di
serva
Veneti
augurj,
e
Hayez tiene già pronto
speditoimmediatamente.
vi sarà
Hayez
intanto
tempo
a
e
pagati
e
Ciò
Dicovi
agosto ;
voti
Ma
!
speranze
che
non
mancherò
non
saggi
buone
voi, se
33
CANOVA
affettuoso per il vostro
de' nostri alunni.
i loro
ANTONIO
altro che
slanci
premi
di
di A
e
La
C.
stae
di
un'amicizia
34
fianco
a
in
trovo
zio di
dello
Roma
del
straniere
conferire
Cav.
col
Oiannantanio
Selva
stesso
"Il
modello
che
"
patito.
"?
mi
^
in
messo
mi
aiuti.
„
fa
ch'io
fosse
con
**
Qhe
la
della
sua
ohe
non
voluto
avesse
son
Papa,
alcuna
e
morto
ma
rendere
circondato
sempre
lai vivo,
al
via
la
per
sua
per
al
in
tempio
un
(giugno
fede
Egli
ebbe
dominato
da
avvolgere
nelle
memoria.
Pio
San
suoi
preti,
loro
Per
avi
spire
un
il Maestro
che
quali
cusò
ri-
Pietro;
sti
quedella
stro
il Mae-
di
la sfortuna
i
VII,
stata
il latino
de'
pura
una
per
il Papa
Possagno.
a
malgrado
parere,
alla
noto
VII
avveni-
fosse
la statua
mi
dea
l'i-
di Pio
Selva,
collocarla
che
e
sorse
ritorno
è pure
suoi
a'
Boma
a
che
se
e
l'intenzione
è noto
Inoltre
onore.
e
pubblicate,
l'immortale
e
spose.
il Maestro
memorabile
sul
Finalmente
di
a
stampa,
ancora
„
di certo
rifiuto innalzò
io
il
ch'io
mie
che
manifesti
più, quando
l'area
fatta
persona.
il gran
fatti, dunque,
stampa,
e
oom-
pubblici fogli l'iinvito
soggetto
statua,
avrebbe
alla
dopo
il
gesso.
lettera
della
religione
nostra
me
nessuna
erigersi
da
ed
finora
festeggiare
nei
scultura,
quadra
non
omaggio
sono
scriveva
Osservai
onora
il dono
cosa
"
di
mi
poco
di
—
il Canova
:
cit.)
che
mento
ma
vi fu
l'idea
monumento,
un
di
nell'epigrafe
Di
in
i soli cenni
in
lettera
altra
dispendiosa
e
opera
di quest'opera,
?
In
voi
bastantemente
lettere
che
curioso
essenziale
cosa
''grand'Opera
**
nelle
che
formando
ora
sopra
Religione
attribuire
perchè
1814, Ops.
tutta
Questi
parlando
gli si volle
—
eseguire,
è
del
grande
una
è
1815*,soggiungeva:
l'abbiano
artisti
ed
disciplina
buona
1835).
sta
qui
Milano,
moltissimo
'
amici,
sembra
si
piacciavi
rimane
quale
di
febbraio
11
ed
Non
il
Antonelli,
(Opa. citj
sua
conosco.
dolci
che
della
zioso,
pre-
trattare
Italiana
Gradirò
è questa
ad
lo
occupazioni
volendo
vigilare la
Beligione
gli amatori
Certo
son
Dio
di
data
della
mora
di-
e
tempo
un
con
Governo
Selva; Venezia,
allo
Pare
del
gioventù.
questa
che
Tambroni,
incaricato
tuttavia
genio
suo
Accademia
ordine
ancora," per
perdere
dirvi
di
nostra
venuta
sua
fatali allo studio.
sovviene
di affari della
"
il
e
all'arte,
mi
Ora
di
di
di corrompere
e
partenza
necessaria, altrimenti
è
certo
della
la
Hayez:
nipote
pericolo
canova
la notizia
infinitamente
Gradisco
per
Antonio
di
non
sere
es-
lasciarono
tra-
insidiose
un'amicizia
prendiate intelligenza con
tanto
e
più che egli
delle
titolo
questo
tempo
Seguite
del
ad
a
ricordanza,
merita
tenetemi
e
avute
de'
a
tutto
per
giovani alunni.
i
fate, gradite
eome
sito,
propo-
ogni riguardo
cure,
rispetti
gentile
alla
riconoscente
mio,
questo
su
beneficio
e
prò
amarmi,
fratello
esso
amorevoli
sue
35
CANOVA
AHTONIO
di
costantemente
vostra
tutto
per
vostro.
19.
(a Venezia)
12
Boxna,
prezioso amico.
Mio
del
vostra
della
credere
che
mia
volontà
sono
però
Del
spesso,
piacer
Di
in
osservate
io spero,
a
suo
di nutrire
e
la
che
siete,e quale
Ajace
e
un
me.
n:"u
ho
fissato
ora
a
giorno
amico
tengo per
AÒ saprei dirvi
avverrà,
il desiderio
qualche
di
l'effetto
compiaccio
io vi
ancor
imperfetto
questo
e
io mi
speranza
compagnia
e
voi vedeste
punto,
noi; e deliziarmi
cara
quella parte che
Religione colossale,sarà
che
vero
tempo;
suo
fra
Dell'
mia
deiropere
stampe
il minuto
sopra
voi.
a
alla vostra.
pari
è
io bramerei
nel
e
le
alla
breve,
e
la -mente
con
gra
pi-
sapere
è contro
rispondo
prendo
ne
forse
che
e
ma
grande,
erudita
vedere
piccolo della
vero;
sempre
nel
io, e
ancor
ciò che
contorno
forse
sempre
della
Bastivi
peccato
io lento
se
anzi
vostro
conviene,
l'altro
dolcissima
sgridate
brevità.
sua
e
che
e
;
mie, godo
mi
Tuno
la
con
mi
Non
decorso.
19
risposta,né
e
Sono
—
1314.
agosto
chi lo destino
il
in
pur
di rivedervi
nella
quale voi
proprietario
prefereuaa.
un'amicizia
36
Ho
il
tentato
lo trovai
voi ricevere
oltre
alla
felice che
voi
dato
qui
vorato
li
da
voi.
d'amico
di
e
me
è molto
di compatimento
lavoro, pel quale gli ho
di
che
da
marmo
lui lavo-
voi
e
maggiore
cura
assicurarvi
dovete
mai
Fanno
per
farete col distaccarli
che
quella
avrò
ne
padre;
promettete
sacrificio
del
Io
ci
profitto. Amate
e
grato
tanto, ed
meritevole
suo
si mancherà
non
lavoro,
suo
studio.
giovani
ducimi
ler
vo-
Mostrasi
cui deve
io il pezzo
e
venturo,
il
mio
nel
Vedremo
voi, a
onore
regalato
e
già ricevuto.
plice
sem-
non
a
del
compenso
possiatetrovar
di
e
per
di
protezione
di mia
come
ostinatissimo
alcun
lui
da
quello
canova
giovine Rinaldi,
curiosità,e
da
Antonio
di
utile
al loro
che
mento
avanza-
sempre.
.
20.
(a Ferrara)
1 ottobre
Boma,
Amico
carissimo.
lettere,che
interessanti
;
mie
non
del mio
e
a
me
ricevuto
Ho
—
divengono
vi ho
fossersi
quadro,
che
avendo
e
abbisognava
alcune
di
non
de'
stato
facile
stare
parti fuori
piani, per
osservare
che
qual
e
poco
di
Ora
si è
in
che
armoni-
quella
mancanza
alcune
voi
veduto
vi
figure,che
basse, rilevavano, e altre,che
rilevare,abbassavano.
segno
di-
qualche emenda,
di tuono,
la
sposte
le ri-
composizione
effetto;e mancando.
e
al
Riguardo
di
ancora
stre
vo-
care
che
l'abbiate
che
appellateomerico^ spiacemi
tempo
la
per
più
vorrei
perdute.
che
le
sempre
ognora
risposto,e
ISU.
dato
dazione
grasarà
vano
dove-
dovevano
rimedio
a
un'amicizia
38
di
canova
Antonio
21.
(a Ferrara)
22 ottobre
Boma,
Carissimo.
Amico
di
prima
nel
ciò che
a
Chi
parlasi.
Io
?
lo trovo,
l'anno
benché
di
il desiderio
accosto
che
e
udire
vorrete
mi
parrà
d'essere
io
a
nella
mano
Ho
sofferto
tuttavia
mie
e
statua
a
e
può
io
ancor
sono
di
per
Di
io
me
secondo
un
bene
tanto
mi
che
già
della
mie
parlerò
conoscete
condussero
mio
bisogna
uscirne
due
agevolare
facilitare
a
con
soli
il lavoro
la spesa;
mi
pezzi :
e
che
il
a
di
assai
alle
e
colossale
la intraprendo
gnato,
impe-
sono
si
meno
può;
la
si
non
trasporto, ed
trovare
lite
so-
il modello
se
onore,
sono
mercè,
studio
oramai
mano
studi.
e
Quest' opera
spese;
trate
pene-
purché
nostre:
sto; la Dio
versando
con-
e
colica,della quale
al
voi,
a
stesso
una
Religione.
sole
quello
produzioni
ma
lo
me
mie
;
e
è si vivo
tutto
me
dell'arti
ritorno
possibile di
per
da
io
occupazioni. Fra queste vi è
quindici palmi in argilla della
grande
credo
delle
convalescente
meglio,
mia
via
meco,
pensiero.
l'idee
sappia esporvi
rivedervi;
che
i secreti
gustate
e
di
Penso
qui
con
voi, che
con
ci penso.
non
lontano,
sentire
e
non
to
quest^effet-
rendere
sia molto
col
antioipo
e
duto
ve-
ancora
consolazione
avervi
punto
ap-
si è fatto
sig.Borani
di
però
mi
1816
vi dicevo
e
Dell'incisione
e
un'altra
di, quanti Thanno
e
capace
piacere, alla
al
bensì
saria
non
ottobre,
mia,
qui.
fin
lodato
scrissi
ne
del
disegno
piena soddisfazione
e
ve
1^ di
del
quella
Io
—
1814.
un
che
an-
masso
un'amicizia
d'un
le ricchezze
trovo,
l'economia
e
voi
come
ne
Tambroni
corriere
e
derubato
ebbe
e
vi ha
faccia che
la
un
la
riverisce
m'è
cara
e
che
Saprete
e
dai
il
ladri
non
compagno,
paoli,e spiegò
di 25
Dio
ammirabile.
utile.
col
credetemi
e
viaggio
suo
assassinato
freddo
gita gli sia
Vogliatemi bene,
mene
cavar-
credersi,
a
trovato.
perdita
sangue
sua
di
spero
; mentr'egli, spettatore
che
spetto
il ri-
persuaso.
quale egli era, fu
coraggio,
un
Ma
troppo,
usando
anche
ragionevole
ben
non
soffrire
a
io, pur
passato da Ferrara, nel
è
col
ed
fine,vi
a
salute, la quale
com'è
siete
Vienna,
per
della
denaro,
del
condurlo
:
possibile.
danno
senza
più
di Creso
confesso, aggravato,
e
39
CANOVA
solo, e lavorarlo, e
pezzo
vorrebbero
mi
ANTONIO
di
fratello,che
vi
^
22.
(a Venezia)
12 novembre
Boma,
Amico
carissimo.
questa
con
colla persona,
sempre
pieno
è
e
non
e
*
Fa
(pag. 112
'
pubblicata
e
*.
dal
Cosi
amicizia,
voi.
duca
Non
potessi farlo
nella
ad
è
come
quello
che
quanta
di
moria,
me-
che
voi
io mi
Biografia
di
onoro
A.
C, oit.
segg.).
Il 28 di ottobre
il
Gioognara
lo avvertiva
di aver
è
animo
un
perderò
Alberto,
Accertatevi
Oioognara
cio
abbrac-
e
lettera, la quale
una
di
per
al
raccomandate
saluto
piccioloconforto
e
io sento
scrivendo
mi
con
sentimento
quella che
vi
in Venezia.
cosa
poca
di
mia
io
Ed
—
1814.
mandato
40
un'amicizia
della
mai
mancar
agli amici
Vi
accludo
lettera
Abbiate
e
di
e
obbligare
anche
m* interesso
bravo
che
"
zia.
"
parlategli di
""
quanto
"
di
"ma
me
Sarebbe
questo
solo
perchè
in
^stenza,
non
"?
"
risoluto
di
:
passo
di
luogo
pochi
"
la
^
giornaliero
"
che
mi
può
cara
a
ritrar
sollevi
dal
da
da
mio
intero
suoi
peso
di
padre
può
studi
e
amicizia.»
tera
let-
va
gio-
mantenerlo,
e
e
sacrifizi.
la
pace
con
e
attività
da
Ho
me
dei
con
corrispondere
viva
assi-
insopporta-
me
di ritirarmi
e
sua
for-
canoviana
questo,
con
dalla
sopra
l'acchiusa
e
a
Penso
casetta,
una
di
ciò ohe
avvelenare
di vita.
e
disgraziatissimo,
catena
una
giungeva
sog-
riga,
una
vostra
lettera
figlio, affinchè
da'
e
si convinca
inquietudini
avanzan
no
so-
amici-
figlio consolazione
quanto
in
la
per
ma
e
;
far rifluire
della
mio
di
vi
vostra
vantando
dire
a
padre,
Sono
compagna
della
come
che
vale
il nodo
mi
Storia
scrivetegli
saprei
amarezze,
recidere
giorni ohe
mia
assai
pubblicare
avere
che
ho
**
fratello,
protettore
della
cara,
illustrazione
bile, allontanandomi
"
**
di
Ad
seguite
del
lor
a
considerazione,
inutile
Bossi.
E
'.
me
gloria mia,
sta
rispo-
che
gio\5ani,
volume
Non
lato.
conso-
una
me.
io
cotesto
sentir
ch'egli doppiamente
asserito.
maggior
del
"
in modo
me
da
de'
e
onorarmi
a
cosa
maggior
una
di
cessarie
ne-
che
di
col fatto
come
prime
suo
far
volete
creda
i saluti
sempre
detto
io gli ho
la
^
ho
gli
"
Se
ricevete
memoria,
il
di
pegno
sapendo
proclive al soccorrere
prima che
credetemi
Alberto
duoa
preghiere,
non
vorrei
abbia
affezionati
veramente
vid
Da-
leggerla:
nuovo
io
lo
che
egli
e
grato alla vostra
al
di
alle circostanze
voi
bene,
E
Signor
raccomandazioni,
e
uomo,
voi
volermi
padre.
Benché
giustizia
sue
questo
per
di
elezione.
dal
spontaneamente
favorevole,da
a
mia
potete, le
moltissimo
Fate
della
massima
artisti,mi piace assicurarvi
buon
e
render
scrittami
mie
siete
i nostri
di
lo
me
le
punto
quanto
per
compiacenza
affezione.
voi
ho
la
assecondare, se
e
ed
al merito
una
Rossi.
canova
alFoccasione
miei,e
amicizia
Antonio
benevolenza,
vostra
non
di
un
quello
giovanile,
separato
UN^AMICIZIA
DI
ANTONIO
41
CANOVA
23.
(a Venezia)
31 dicembre
Boma,
Mio
amico.
caro
in
capisce
non
che
l'onore
ed
desiderio
del
voi
Riguardo
.costano
degli altri
onde
camei
io
di questa
^
"
"
di
un
solo
l'opera.
bene
"
cenno
Ma
dal
mio
dubbio
non
farei
rante,
ga-
parola.
Il
ne
mia
lavorato, e
ben
rà
fa-
compensato
cadauno.
o
Mi
l'aver
ohe
di
nel
sapere
proposito
diciate
mi
merito
e
di
servire
gli
se
buon
alla
sto,
gumissione
com-
del
la mia
della
caparra
a
di
di
a
uno
ohe
cui
ardisco
Canova
„.
e
caso,
discreta
una
egli
la
scorta
può
implorare
; ed
compirebbe
signore;
questo
non
sarò
(di
compatibile
sia
senza
cui
pigione
Cicognara,
di
in
nell'Accademia
stanze
dimanda
avanzargliela
quello
al mio
Cav.
bontà
l'esecuzione
oltremodo
di pagare
governo
Benefattore
così in
che
faccia
paio
un
sebbene
e
e
l'altro,
con
fatemi
Voi
faciliterebbe
contento
al
dirvi
date.
unica
bastante
Ecco
veruna.
"
è
è necessario
mi
Sarei
comandazione,
"
della
abbisognano;
moglie.
io abbia
coraggio
me
al
lui, e
conchiglia, debbo
l'uno
mezzano
misura,
Venezia.)
"
**
lui
irremovibile,
*^
in
ponete
quasi
sappia regolarmi
che
colla
che
qualche
suo,
di
per
vi
di valore
^
che
Io
è tutto
scudo
collane
"
risponderà
di dare
alli camei
uno
volete
sicuro
sono
piccolie grandi,
quante
rà
fa-
meglio.
sempre
ohe
per
Egli
bisogno
aveste
che
tal commissione.
talento.
suo
Rinaldi,
con
l'allegrezza,e
per
alla fiducia
di Minerva
busto
con
vivissimo
suo
parlato
stesso
pensieri, e
degnamente
se
sé
gli fate
diversi
saggio
Ho
—
1814.
di
negare
dal
mìo
;
non
una
sebho
rac-
grazia
Padre,
42
UN^AMICIZIA
fratello
Mio
è in
d'Agincourt
che
vendita,
ciò
vi
che
si
non
potrebbe
stampa,
delFinfedele
Amatemi
te
sta-
sono
verrebbe
Con-
che
logo
il Cata-
poiché
giorno
e
noierella
se
ne
dendo
ven-
va
quello.
a
la tristizia
detesto
Non
vi tradia.
quest'altra
vate
ave-
dopo
sventura
affliggono.
ci
che
le tante
di
ne
una
disgrazia, e
fattore
bisogno
certo
subito
questo
la vostra
Compiango
già
Cav.
più interessanti.
tutto
a
del
libreria
occorrere;
e
porzione
una
che
le
opere
la
ma
mandaste
voi
CANOVA
che
saputo
parecchie
cavate
di
ha
ANTONIO
DI
credetemi.
e
sempre
24.
(a Venezia)
Boma,21deU815.
carissimo.
Amico
Rinaldi, leggendogli
lo
riguarda,
inteso
io
come
il vostro
nel
l'annessa
dato
interessarlo
dubito.
non
avviso, a
vostra
a
che
l'articolo
stesso
tempo
vieppiù
per
di farsi onore,
Ho
—
nell'impegno
Per
li camei
seconda
del
quale
opere
che
esistono
ho
mi
drò
an-
regolando.
Eccovi
libreria
nella
venduta.
nis
di
Mio
^
Questa
nota
in
nel
vostra
parola
caso
col De
che
si
acquistar queste opere
notatemi
quelle che più vi
prendere
non
fa
per
trovata.
conto
vostro.
tavia
tut-
tutta
Roma-
presenti,
risposta,qualche
di
in tanto
ed io le farò
d'Agincourt, quasi
è
tutto
della
desideroso
del
fratello
comperar
nell'intervallo
*
delle
nota
una
tore
ama-
qui
gnate:
se-
premono»
Quando
un'amicizia
che
avvenga
libraio
còl
Ho
vendere
quello
piacere
con
giolo' ;
Roma
aspetterovvi a
lungamente
Tarte, e
Ora
le opere
sopra
mi
sia
di
nel
disegno
voi
a
ambidue
di
lo
quella
La'
voi
I
città.
TAccademia
ha
ed
del
meriti
di
molto
zelo
mandati
i documenti
lui
guadagnati.
giovane
momento
questo
na
Italia-
*
Faceva
parte
intorno
^
Ai
28
''quanto mi
"
vid Bossi
"l'ufficio.
n
Bossi
di
dite
Insomma
pagina
del
secondo
il
per
il
Nel
del
40.
qual
e
sia
vedete
acquisterebbe
figlio,ohe
gli
è un
l'imbarazzo,
la
pace
cattivo
della
tura
scul-
per
**Farò
il figlio di
ohe
riuscito
forse
Storia
rispondeva:
temo
ma
domanda
che
lavorando.
stava
Cicognara
Presani;
caso
della
volume
")uale il Cicognara
gennaio
saranno
l'uffizio
per
siasi adoperato
il vecchio
*'to stabile
alla
al
poi presentati
suoi studj, e de' premj da
pare, a giudiziomio, un
de'
adattatissimo
al-
quaria,
nell'anti-
istruito
Vi
sagacità *.
e
mando
racco-
insigni.
l'obbligodi segretario di questa Accademia
con
e
concerto
sono
saggi
a,
poter
il Prefetto
giovane
fino
esercitato
onde
presso
E
di
lo
Perciò
dai
è attestata
Il
architettura
di
di Vicenza.
di Venezia.
sua
sopra
grazia.
una
elementi
vogliate proteggere
capacità
sua
di
Signor Selva,
al
e
E
nermi
intratte-
con
di
pregarvi
Liceo
gerò
Leg-
mie.
conviene
la cattedra
plicati
du-
mio.
giovane Presani, architetto, è lusingato
ottenere
bilmente
possi-
Michelan-
per
cordialmente
e
voi.
a
subito.
il parer
che
quando
sato
fis-
dalFaver
quel capitolo di
liberamente
dirovvene
e
già
è
facilitarvi
per
Rispondetemi
sommo
re,
giunge-
a
venduto
salvarvi
per
sia.
che
tardi
sarà
espediente
l'acquisto,e
meno
mi
qualche libro,si
che
questo
preso
43
CANOVA
risposta vostra
la
si volesse
e
ANTONIO
di
ad
Da
quel-
ottenere
che
trattandosi
lo allontanamen-
soggetto.»
Vedi
nota
i'^
un'amicizia
44
e
quale potrà
al
ahtonio
di
canova
elevato
essere
del
sufiragio e protezione di voi,.e
Selva, che potrà, spero, secondare
testimonianza
mio
mia
io
quale
di
lui
di
assicuratevi
quello
giovare
di
che
vi
d'una
zione
raccomanda-
dunque
a
ama
a
il
alunno;
amerà
e
tutto
E
tal effetto.
vi
e
pendo
: sa-
cuore
gratitudine per
di fare
vi
come
forti
più
questo ottimo
a
la
e
anche
sia
la mia
tutta
piacerà
sempre,
Vi
amico
comune
il desiderio
si faccia
atima
Vicenza.
a
impegno
ragioni
con
col
meritamente
temi
ama-
fine.
senza
25.
(a Venezia)
carissimo.
Amico
nella
notati
lire
Io
farò la
ne
ve
debbo
mandar
di
questo
il detto
Scultore
Venezia,
e
THayez.
del
del conte
del
Canova,
nighi.
che
veneziano,
commissione
Muttinello,
Lo
nelle
Unirò
presso
mie
opere
mi
ohe
Gemello,
È
Padova.
storpi
stasso
errore
sempre
è
Canova^
nella
fine
cune
al-
al
le
qua-
Presani,
all' Aooademia
nella
il
ohe
che
Memorie
e
nelle
lo
e
sua
per
villa
d'Este, amico
di
e
intorno
scrisse
chiami
Mie
di
eseguito
grappo
lo collocò
il nome,
ripetuto
che
incontrebbesi
che
curioso
nelle
al
riguardo
ohe
casse
spedirà.
fa poi professore
dì
voleva
amico,
un
per
le
dite
Genio
Zandomeneghi,
ne
*
tirar
medesime
casse
voi sulP imbarazzo
autore
delle
una
di
di
non
signor Zandomeneghi
delle
con
convengo
al
al
ciò
in
voi
somma
forza
a
intenderla
Zandomeneghi
Intendo
collega
11, 20
spedizione
mese.
stampe
^
di scudi
libri da
la
speditavi, per
capelli il librajoche
li
per
cartolina
col ribasso
65,
acquistato i
Ho
—
febbraio 1815.
11
Roma,
Zandomi-
memorie
del-
46
un'amicizia
Antonio
di
canova
26.
(a Venezia)
25 febbraio
Roma,
carissimo.
Amico
il
congegnerà
io lessi
Mi
che
voi,
e
dal
buon
fallo.
in
maravigliosamente
ingegno,
su
e
questo
favorirono
desiderar
lasciate
non
due
qualche
0
tre
parlando
lo
applaudite
di
cosa
che
la mi
per
la
ma
pare
Bacco
più,
come
costantemente
di
opera
che
io oserei
opera
quel
mo
som-
di
glio
me-
unire
pagina
la
è
più
cellenza.
ec-
comune
altrimenti,
di
tanto
un
forme,
mio,
del
non
e
e
dire
uomo,
tutto
soprat-
bili
compensa-
soggetto,
poiché gli antichi
e
19,
Satiretto,
un
buone
senso
farvi
di
maestrevole
una
degna
dall'attitudine
briaco:
Alla
con
pensar
stile,di
m'impone
permetterò
questa
non
d'insieme;difetti,a
certamente
mi
semibriaco
come
di
mancanza
de
pie-
nulla
vero
riflessioni.
Confesso
opinione:
por
articolo.
brevissime
del
gione
ra-
stanze
le circo-
di
esaltazione
tanta
dalla
immensamente
Pure, giacché l'obbligo d'amico
dirvi
passo
Sviluppate stupendamente
che
scusso
di-
e
vi lasciano
non
un
Tutto
esaminato
ogni
di
con
maestro.
vero
ad
che
senso,
straordinarie
e
da
fiancheggiato
tutto
:
ohe
solo
difficile
Targomento
giudizio
degna
e
saviamente, profondamente
è
vi
Michelangelo,
ammirabile,
maneggiate
un
di
sopra
Gravardina
nito.
piacere indescrivibile, infi-
con
cosa
pare
criterio,con
vi
capitolo
rilessi
e
corriere
Il
—
1815.
presentato
rap-
no
soleva-
stile,e forma, e insieme
un'amicizia
tutti i
a
Satiro
qualche
da
appellate
in
delle
intendere
cosa
Michelangelo
contorte
mosse
eletto
espressamente
convulse, specialmente
e
dite, che
voi
di studio
servito
che
aggiugnerei
Pitti
cortile
Firenze
a
poi
subordinato
sempre
del
proprio,e
suo
quel
sue
Per
al
Fiume
alle
gambe
si vedono
il
non
e
agli occhi
miei
E
scusate
che
uso
*
dubbj
sieno
lo considero
la
voi
ne
Il Cicognara
volete.
aooettò
ogni
temente
costan-
sullo
il
com'era
linea
di
suo
zione
separa-
Glicone,
le
e
permetto
un
mia,
e
rei
m'appelle-
è
le,
palpabiMa
nell'arte.
di
un
li,
di manifestar-
altro
fatene
dove
squadrature,
all'orecchio
affidati
mi
io
di
idiota
come
franchezza
ticolare
par-
senso
produzioni
differenza
La
cordiale,al quale
perchè
nelle
la
forza
la
ad
forme
modellarle
dell'Ercole
veracemente
salta
e
Clementine,
Museo
antiche
ramente
chia-
quello degli antichi, più
e
gonfio solamente.
questi
amico
nel
io
nel
più
si è valuto
per
poi
conoscere
ha
queste
genio
imprimere
per
fra lo stile di lui
che
di
gonfio, esagerato,
carattere
elemento.
antiche
opere
turale.
na-
Anteo
mostrato
Bonarotti, il quale
delle
stile
al
che
Belvedere
con
lo studio
ma
;
più
Michelangelo,
a
gli abbia
po
cam-
aver
più
di
d'Ercole
il gruppo
il cammino
era
esempio
di
e
il torso
le
nel-
i muscoli
esprimere e scolpirele parti e
violenza
rilevati,pronunciandoli con
di
ciò che
A
anatomica.
braccia,atteggiate a foggia di zeta^ per
A
voi
ciò che
per
sd"nza
abbia
ch'egli
sembra
me
sostenere
Sileno.
o
saprei poi
Non
briachi, facendoli
anche
BaccMi,
47
CANOVA
ANTONIO
1)1
stesso.
me
quel
discreto
^
tutti
i
giudizi
dell'amico
,
e
se
jiQ
48
un'amicizia
Ho
letto ad
prendete
a
bene,
lo
spero!
lezza
che
avete
l'interesse
le
nostre
deve
il risultato
memoria;
Io vi
stato
vorrei
e
,
felicità.
dreste
voti,se
beato
amate
lui
la vostra
bene
delle
i
giorno
che
gionare
ra-
guite
Se-
mie!
opere
go-
di
il contento
avrò
e
il
Beato
bene, gradite
volermi
a
che
dell'arte
voi
con
di
perseguitato
e
mio
miei.
me
la
desiderj valessero, voi
i
dell'effetto dei
rivedrò, e
col
comperare
Se i
profitto. Il
qualche tempo in
partecipo d'ogni vostro
tanto, che
amo
che
desidero
da
disgrazie costantemente
qua.
e
poi.
animo,
mal
che
presto
appoggiata
aver
di
:
suo
a
lo vedremo
sentirvi
duole
Demin
cure
e
dalFamorevo-
obbligato
sono
riguarda,
farà
Rinaldi
proteggere
austriaco
e
per
in
ministro
vi
benevolenza
Vi
effetto
dalle
lo
^
abbiano
Mi
che
vantaggio.
suo
canova
Tarticolo
Hayez
la vostra
ringrazia
Antonio
di
rispettidel fratello,
*
sempre.
27.
(a Venezia)
preziosoamico.
Mio
11
vostre
valse.
25
e
(Cfr.
Sono
—
del
Memorie
conte
carissime
le due
con
di
Piacemi
caduto.
aprile 1816.
1
Boma,
secondato
aver
II, 111oifc.,
Cicognara
Leopoldo
-112).
*
lavorando
Stava
A.
Pubblicata
C,
THayez
e
stampa
al Demin,
al Canova
certe
e
furono
il resto
particolare,
Cicognara.
e
seconda
nella
famiglia
una
in
Emo-Capodilista
nozze
per
dal
per
segg.); e riprodotta poi
114 e segg.).
Maestro
( pag.
(pag. 45
granfia del
ohe
osnotafio
precuratagli
commissione
*
un
fu
dal
ritoccato
sgrammaticature
Cicognara
Ma
omessi
che
Alcune
periodi
cosi
relativi
malef
l'originale
di
Bio-
prima
nella
tanto
i
lettere
nella
da
non
al-
lare
rega-
ha.
un'amicizia
capitolodi Michelangelo,
abbiate
interpretata pel suo
insigne e
robusto
contento
che
che
a
fra
Roma
a
Cardinali,nulla
veder
a
faccende
nelle
Desidero
che
che
e
amorevolezza
Milord
degli
Cawdor
grandissimo;
credetemi
*
ed
Giii
estimatori
nel
1789
giacente
^
In
stesso
con
lo adornava,
lettera
non
raccomandazioni
stato
era
nominato
perchè spalleggiato
a
favore
da
un
commise,
atto
di
;
e
Malamani,
parlargli
e
Presani.
un
maestro
nel
1815
tua
sta-
modificata;
Najade
una
delìoatezsa
delle
sue
e
la
Canova,
di
ohe
vive
cenza
di Vi-
cattedra
funzionario
di A»
una
cetra.
esito
Nella
cataloghi,
1814
assai
supplente
cognato,
Un'amicizia
nel
la
mecenati
i
ma
sonar
dell' infelice
del
suo
secondo
i titoli eccellentissimi
malgrado
superiori del Prjsani, emal
grado che
—
amico
dell'Abate,
ooll'infinita
Venezia,
4
diedi
un
solo
ideale;
Pace
Canova,
fa parola
a
È
più antichi
riproduzione,
della
in
il
stessa
Gli
^
al
doì
testa
una
basto
un
Venezia
uno
cui
a
Amorino
un
quesba
con
colla
'.
fu la terza
ohe
voi preconizzate,
che
me
i saluti
Gradite
Maestro,
Amorino
un
da
convinto
Campbell,
del
di Ebe,
nell'anno
a
costantemente
colonnello
ci minacciano.
lo raccomando.
sarete
d'ora.
quarto
un
larsi
passato, mesco-
altri.
passa
ne
venimenti
av-
vorranno,
alunni
accolti
lettera per voi ; ve
una
lo
per
li tre
saranno
Gli
non
politiche che
vengano
Padre
nuovo.
che
spero
fatto mai
Thanno
non
la
furiosamente, e siamo
I giovani
grandi cose.
di
ancora
Santo
del
di
è avvenuto
quieti e studiano; e
come
gioia mia
la
tranquilli;dopo
dolorosa
e
però si succedono
sono
faccia
Dio
piacere e
finora
stiamo
partenza improvvisa
vicini
vero
ineffabili.
sarebbero
Qui
Il
anno.
un
sono
e
progetto di venir
il vostro
possiateadempiere
trovarmi
coi
amichevole.
franchezza
la mia
guardo
ri-
divisamenti
e
sul vostro
osservazioiji
mie
quelle poche
a
senso
intenzioni
medesime
le vostre
49
CANOVA
ANTONIO
di
disegno,
del
no
gover-
mente
incomparabilcattedra
fosse
60
un'amicizia
di
Antonio
canova
28.
(a Venezia)
preziosoamico.
Mio
qui
Venezia
a
Milady
con
questa unica
lettera
Voi
gli farete
di dare
tal
preferenza
mi
superiormente
e
in
il
fino da
affezione
quel
ed
nel
sti due
benevolenza
stata
messa
in
mi
che
"
Ministro
sto
affare,
"?
mero
io.
che
che
serve
preclude
loro
l'occasione
"
la buona
loro
condotta
**
bassezze.
"
sona
Mi
dicono
eccellentd,
biamo,
si
può
e
dire,
"soltsCnto
di dar
*'
al Sovrano
far tare
?
retta
che
ha
mente
infinitaeh' io
e
il Canova
cose
è la
prima
il
degno
se
preso
interesse
tale
indecenaa,
a
le
poche
qui
inette
sia
,
persone,
piccole passioni,
figura „.
dove
e
que-
reola-
poi si
se
talenti
Ministro
bisogno
o
tanto,
volta
vostro
dei raggiri
vostro
più
,
stomacato
questo
-
grande
sua
Io
sono
qua
arrabbiatissimo
non
natura;
:
loro
tutte
buona
italiano
meritino
gli alunni
di approfittare dei
nessuno,
a
com'egli gusta
di queste
poiché
trete
po-
fatto,al primo
sono
contro
avremmo
ne
Voi
superfiuo
ne
sa
grazio-
me.
rendervelo
il quale
a Vienna
"
"
di tal
Boma,
a
reclama
non
A
"
—
un'offesa
avete
d'una
vero
Ond'è
25 di marzo
fatta
che
*
debbono
me,
"
del
vien
vedrete
Io
pubblico concorso
ii Cioognara, informando
lettera
una
**
col
di
cavaliere,
quello della
senza
ragione
parzialmente
adorabile
fosse
per
la fortuna
amicizia per
stimabile.
e
prorompeva
—
ben
si prese
stesso
lui
a
primo viaggio
suo
e
arti,quasi
per
a
Nel
convincervene
anche
titoli,
caro
si
momento
tempo
le nostre
ama
che
costante
e
agevolmente
parlargli;e
ad
eultissimo
questo
quale
ho
già parecchi anni, ebbi
Italia,sono
conoscere
che
ama.
Dò
basterete
credere
uno,
di
passa
moglie.
sua
voi, che gli
per
molti.
Cawdor
Mylord
—
aprile 1815.
1
Boma,
del-
e
una
e
delle
per-
ab-
non
capaci
incapaci
di
un'amicizia
oltre
amorevoli
gli facciate
ammirare
di
e
bello
volermi
la
bene,
che
usereste
a
che
tutte
so,
stes-
me
ha
Venezia.
di
raro
Seguite
credetemi
fate,e
come
d'usargli
tuttociò
amata
nostra
51
CANOVA
di covi
e
attenzioni
quelle
e
raccomandi;
lo
ve
ANTONIO
di
a
sempre.
29.
(a Venezia)
10
Boma,
carissimo.
Amico
il
indovinare
fatto
avete
in
soggetto
Tutti
bene
cosi
Il quadro delF Alcibiade
ed io
oso
al
nella
as"ai ;
sperarne
seppe
già sepolto
spiegazione
alla
legata
sarebbe
le
tutte
con
inutile
tica
fa-
seconda.
una
cercarne
voi
disegno.che
bassorilievo
particolaritàdell'intaglio,che
il
nel
applaudiscono
la trovano
e
di
meglio
espresso
intagliare dal
Eimini.
vostra,
Ninno
—
1815.
giugno
*
e
procede lodevolmente,
lascio
non
di
far coraggio
pegno
giovane pittore,che merita ogni amore
e immio per giovarlo possibilmente a progredire
i suoi
mente
cui
carriera, a
onorata
veri
chiamano
lo
talenti.
Purché
di
svelatastudio
di
,
assiduità
ha
di zelo
e
bisogno
E
che
so
e
Non
1
le
ammonizioni
le vostre
risparamiate
che
Quadro
:
l'Hayez
Alcibiade
delle
si assegna
opere
a
manchi.
non
nel
questo
imperioso.
paterne,
li,
autorevo-
sull'animo
altamente
suo.
adunque.
stava
dipingendo
gineceo,
dell'Hayez
questo
A
di eccitamento
stimolo, e
cordiali,possono
Gioogaara
rie,
di
intenso
quadro
sorpreso
che
la
sta
data
in
da
Socrate.
fondo
del
del
commissione
per
alle
1819,
Nel
Mie
memo*
talogo
ca-
un'amicizia
62
Dell'altro
giovane Tonin,
ed
suo,
venir
anzi
qui
io
disciplina
e
Venezia, qui
venire
che
me,
far
a
fare
talento,
suo
alle
e
forza
per
d'Agordo
mi
è
troverete
^
In
qnest*
a
**
**
"
**
"
in
no
il
si cambiò
freddo
ne
a
nulla,
di
balia
cit., pag.
che
il
cioè
del
ad
ed
onde
Ma
1808.
Zandomeneghi
un
mestiere.
rerò
concor-
netemi
Pociati
asso-
e
tre
Cosi
di
com'era
e
col
fu
anni
dal
il D'Este
Antonio
architetto
affidare
al
Selva,
Zandomini-
di ciò
che
d' istraire
Aveva
quella gagliar-
ma
ne'
potel'alun-
Canova.
del
gagliarda,
terminò
sempre
Possagno,
L
; si rilassò
diven-
costumi
,
volersi
non
mio
applicare
lasciato
amico
Memorie
nelle
di
A.
„
del
la lettera
abbandonato
in
quest'anno
;
e
non
$1 veda
per
la
Canova
il
1815
pronipote
che
lo
seguente.
levò
ma
tre
anni
dallo
per
in
C
inesatto
essere
prova
abbandonarlo,
lettera
in
Luigi Zandomi-
medesimo
pronipote
fosse
non
scultore
promise
precettore
degno
abbia
Fu
tista
ar-
giovane
vostro
sebbene
,
di
col
sensibile
so stesso.
151.
Farlo
degli
affinità.
per
ostinazione
dopo
Maestro
nel
il
studio,
nello
al-
beneficenze.
beneficarlo.
a
giovane
nn
commesso
fosse
in
trebbe
po-
ripugna
numero
dello
convenne
un'anima
giovane
casa.
ne
disposto, e
amico
cure
di
avea
il Tonin,
che
spe-
a
se
che
parenti" proclive
gli apparteneva
modo
cosa
Pel
—
nel
il mio
alle
istruzione
occorrergli,
va
dia
"
affidò
Canova
ghi (sic)
"
"
il
cai
^
"
che
Tonin,
a
1805
anno
beneficarli,
'^nighi {8ic) r
fatto
voi?
parte mia,
^oddi8fatto de* snoi
genero
la gente
respingere
voi
da
sovvenimento.
al destinato
**
ho
amorose
liberamente
pure
"
Ne
sempre
la
anch'io, per
1
fortemente
ingrato,
follia^
una
a
be
potreb-
non
di forzar
da
nostre
volontà
poca
corretto
dovetti
in
giovani
poiché
professione m'indichereste
Qual
partito disperato,
:
tener
voglia.
codesto
di
di farlo
ha
se
voi*rei sapere
Ora
basta.
medesimo,
carattere
loro
a
il parer
me
meno;
ho
Selva
di
e
;
altro,che
un
con
severa
né
amo,
contro
cose
rienza
E
non
di
ripreso e
spesso
scrive
buono
avrebbe
ne
mi
sotto
son
non
canova
il vostro
sarebbe
studiare
a
perchè
rigore
Antonio
di
dopo,
studio
avviarlo
un'amicizia
54
in
grosse
gli basta,
si è
il di
viene, e
varie
far
senza
gli basta;
e. se
Mostratevi
economo.
di
tutto
questo
gli
gio
viagscudi
partite, ch'egli
torno
voi
da
che
to
tan-
la via di
inteso,ma
in
ripetervi,
a
derlo
ren-
da
non
me,
profittateneper corrèggerlo
e
;
per il
trovare
so
terminato, a
sessanta
è frenato
non
dato
l'occasione
se
Ma,
me.
non
teme, io
e
venera
da
gli ho
Anche
suo.
d'altre
conto
ebbe
epoche
niente
e
ha
gli ho somministrato
di Firenze
circa;
può
sia tutto
più
Io
ch'ora
se
che
te
riscuota,nien-
ancora.
quadro
Tuso
capisco
quanto
per
venda,
lo
canova
non
debiti
il
per
che
condizione
che,
fa dei
e
scudi
duecento
Io
momento.
un
faccia;certo
ne
Antonio
di
ed
emendarlo.
li
che
Spero
la fine di
per
viì3tre
cure
prima
vi mandai
nel
Voi
cuore,
il
la
la consolazione
compagnia
ma
so
voli
amore-
occasione
che
e
la spesa
darvi
Lo
faccia
a
e
stimarvi
col fatto.
ma,
Roil
Che
come
re
potete stima-
quanto
di ciò vi fo certo
E
che
venuta
delle Jbelle frasi,eloquenti
amarvi
testato
at-
esprimere
farà la vostra
vedrete
il
qualche
Dio
vi posso
mi
non
del porto.
progetto di ritornar
non
ogni
fate, consolate
come
che
voi medesimo.
amar
còme
verissima.
cosa
Non
vi date
vostri
r^inno
il
vostra.
scrivere
so
tal
affezione.
Io
e
non
e
1
sincera
sua
le
avete,
non
vorrebbe
pur
accennate.
voi ;
di
quale
come
bene
voi
risparmiarvi
per
possiateeffettuare
voi
io
che
fatto
; ho
Con
beneficenze.
Venezia
a
assecondino
gradirle tanto
della
e
e
saranno
desiderate
perchè
le stampe
vi manderò
giovani
luglio,come
agli alunni
premura
mio
de'
saggi
libri
mandati
pena
per
stanno
a
il debito
qui;
Venezia,
e
fra
vostro
con
qualche
coi busti
in
di vi
gesso
me.
sa-
che
un'amicizia
deggìo spedire
o
opera,
il
rispondere
ringrazia il
di
l'ha
se
Domanderò
ha
dato
ritenuto
per
chi
a
55
CANOVA
Sig. Bataggia.
al
principe Poniatowski
vostra
ANTONIO
di
il tomo
fratello
della
seguite
luij^
ad
Vi
risaluta
memoria
buona
della
sé, e vi saprò
Addio, addio.
vero.
al
amarmi,
che
e
servate
con-
credetemi.
e
31.
(a Venezia)
16
Boma,
Amico
carissimo.
Bassi
fatto, spero,
Vedremo
ha
di
e
lavoro
più
assai
riuscirà
gli diedi
del
che
vene
Il
0
del
che
un
valor
Ora
stampe.
franca
e
sulla
mi
non
avevano
la
mi
di
Io
e
opere
finita
vendita
giudicate
di
genio
saprei
non
Io
renderebbe
argomento,
fisso.
del
conviene
libera, come
e
che
fu
le oommissionì
ancora
avute
Presani,
vi
dar-
costumi
e
manderò
d'una
pregarvi
sapete
condotta
Eerracina,
Cioè
sicuro.
pure
trattandosi
meno,
questo
: ma
sono
succedendo,
Oggi otto, coi saggi
1
il Re
per
incoraggiarlo, e
per
fatene
ordinatogli
me
ragguaglio più preciso.
un
voi,
da
procurassene
ciò
e
Voi
hanno
non
quello
avrà
ammonizione.
vostra
quadro
scudi
denaro.
più
di
duecento
talento;
il mio
la
ni
commissio-
quest'ultimo
più perfetto,ne
l'operagli dissi
suo
alle due
A
K
colpo
gran
l'effetto.
secondo
a
Hayez
1815.
mente
ragionevol-
pensate
giustamente riguardo
e
di
Voi
—
luglio
dÌBÌmpegnate,
Corte
la
darme-
giovane pittore
qui disperato.
dalla
ne
relazio-
dovete
del
le
Io
di Napoli,
vorrei
che
essi
56
un'amicizia
aiutarlo
in
risaluta
il
io, che
se
vi
amo
rita:
me-
ingenuo,
raccomando
vi
alla
e
Vi
^
benevolenza,
vostra
costantemente.
sono
sempre,
s'egli lo
e
riscontro
Mi
fratello,grato
canova
posso,
il vostro
d'ogni riguardo.
scevro
ed
Antonio
qualche modo,
desidero
ma
di
32.
Venezia)
(a
12
Boma,
Amico
carissimo.
Rinaldi
del
e
allora
che
e
Vi
col
ho
quale
il vostro/
al loro
ch'io scrivo
vi
notizie
sul
delFa-
interesse.
vero
ti,
pervenu-
l'altrui soddisfazione.
e
giovane Ferracina,
ieri,dopo
parlato appunto
Egli confessa
scritto.
del Presani
saggi
saranno
la vostra
ringrazio delle
i
ritardato,fuori
contro
e
meritata
avranno
che
abbiano
spettazione vostra,
Credo
Ducimi
—
agosto 1815.
di
letto
aver
mancato
aver
.
di convenienza
^
"
"?
**
*
^
giovine
Ferracina
ingegno
;
da
tetto
Lo
me
"
vide
abbandonato,
non
avendo
"
vise
la
"
Ferracina
ospitale,
e
Ecco
che
sconoscente.
e
*
Giovane
poi
lui,
far
senza
può
nuocergli,
Io
Matteini
tutto
fciulano,
nella
rivela
cattedra
La
fu
un
si può
tre
e
didel
all' amicizia
dir nulla
di
pittura
fuga.
una
come
carattere
pittura,
o
si
Politti,
partenza
di
da
Come
capiscono.
riguardo
e
studioso
più.dì
spontaneamente
chicchessia:
non
giorno;
giovani
i
degli amici;
a
che
al
scudo
danari.
alcun
prc
defi-
chiaramente
e
abbiano
si
languire,
il resto
Fu
per
voglio che
non
gli prestò
motto
bene
uno
braccia
senz'
mediocre
di
all'impeto.
con
ragioni
nelle
vederlo
e
e
Venezia,
a
Le
improvvisa,
signore
al
di,
gittò
di
con
fu
"
ciò
si
cuore
vita
**
"
al
indole
^
al
Quanto
le abbandonarono
qui
io
"
:
che
Politti
signor
d'agosto
seppi mai
non
assistiti
o
venete
col
buona
poi
perchè
lauto,
troppo
lire
che
mantenevano
fatti assistere,
quattro
quale
5
pazienza
vicentini,
la
ai
di
pare
alla
più
alcuni
soccorso
"
"?
egli
inclina
intendere.
gratitudine
gli rispondeva
di mezzi,
cienza
"
"
Cioognara
Il
di
e
che
strano
di lui.„
dette
succe-
storica
al
un'amicizia
che
Fha
tanto
ANTONIO
di
di venirsene
o
partito.
mai
scudo
Vicenza
saria
gli
al
dirvi
fatto
la
che
di
però
volendo
verità,non
mi
sulla
avuto
in
di
Roma
scudi
di
ta.
tren-
provarlo;perchè,
indole; il
di cattiva
pare
il
signora
una
vivere
di
e
in
elesse
ch'abbia
vero
bensi
ma
di assisterlo
fame,
ventura, lo poneva
la mensualità
deciderà
poi
è
giorno:
bisognata
Io intendo
a
Non
diceva
gli
alla
morir
per
la situazione
ma
j
disperazione; ed egli
vera
secondo
uno
casa,
a
in Roma
di
stato
uno
beneficato
amorosamente
di ritornarsene
57
CANOVA
della
mia
avete
l'opere
del-
continuazione
assistenza.
Ho
gradita
mie
alcune
qualche
fino
l'Accademia
di
rimpiazzato
"
Lo
da
nel
la
nobili
Ve
le
^
"
e
fondando
vivente
trasse
"ma
'
lo
era
il Canova
Lettera
il nuovo
22
in
Cfr.
fior
arti,
al
di
1889.
della
vita,
misure
e
fu
e
soc-
quali accorti,
bisogni, fu in
di far
disegnare
intpiegando
rame,
del
Canova
con
a* loro
disegno
e
cosi
buon
dell'intaglio,
,
che
di
perito,
giudizio
lettere
Segue
e
benché
che
dopo
di
;
la
(7. cit.
lui
i
del
la morte
disegni
del
risguardanti
risposta
,
del
Venezia
professasse
non
Venezia
a
32).
pag.
di
dell'Accademia
artistiche
Possagno
A,
artisti
vari
impresero
Biografia
cosi
Alcune
tempio
febbraio
sul
dell'architettura,
essa
spero
di-
da
cui non
grande calcografìa
sul
lui
di
esempio,
profitto : e fu
Segretario
era
andare
per
ritorno.
il pensiero
in
per
viaggio, né
mio
quali
classi
diverso,
sottopose
Possagno.
cialità
nessun
(Cicognaba
Diedo
quest'arte,
di
spese
gli studi
coltivava
una
molto
stesso»
Antonio
due
forse
in
provvedesse
nelle
cui mi
allontano
nel
alle
educata
quasi
iscopo
con
"fare
sue
a
ad
Lipparini.
con
concepì
intagliare
farle
di artisti
numero
"
e
sue
dal
raggaaglierà
gioventù
mi
e
mori
predetto
posto
e
opere
Io
scriverò
Però
generosi mezzi
(I8II)che
"quell'epoca
**
Signor Bassi, forse
Roma,
ne
Venessia.
storico
corresse
'^
favorirle'.
potervi abbracciare
di
che
stampe
del
quadro
settimana
Londra.
a
**
di
cortese
delle
qualchedun'altra unitamente
al sig. Antonio
Diede, a
debbo
che
sarete
^
Col
^
manderò
ne
ve
la nota
tempio
in
Gaspari.
Dicdo.
va,
Sel-
iape1H52
58
Il
un'amicizia
di
volume
della
primo
il Cav.
avea
venti
per
Se
scudi.
fossi
non
Fha
Non
di
vostro
governo,
fattami
dalla
sentire
che
e
vi
gloriose d^avere
del
natissimo
tremato
e
debolezza, dopo
sua
Voi
conservatevi
stimo
alle
infinitamente, e
P. S.
a
ricaduta
una
Le
—
stampe
arti
vi
che
e
a
Mi
è
dele
cru-
del
stro
no-
io
ho
in
lui
allo stato
di
cosi mortale.
a
me,
che
vi
e
amo
fine.
senza
sono
.
al
Sig. Diodo
quelle spedite agli editori
derari
passio-
e
vedendo
conforme
governo
andar
Veramente
non
vi
quali
salute
mala
vita;
sua
le
piace
vare
conser-
e
vantaggio.
della
già
Mi
zelante
pericolo.
di
regola
amico
nuova
m'inge.-
deggiono
esse
e
di farne.
domanda
arti nostre,
lustro
lo darebbe
proteggere
a
cuore:
suo
sempre
certa
una
la
del
e
edizione.
un
del
Ciò vi dico per
questa
in voi
loro
all'animo
Boni,
a
mani
pensiate
della
delle
capi d^opera
che
discarico
affatichiate
che
di partenza,
punto
di
sorte
vi
cosa
opera,
nelle
è tuttora
compratore.
per
grandemente
sono
«o
il
cercarne
vostra
ereditato,e
in questo
gnerei
i
che
canova
magna
d'Agincourt,
cameriere,
suo
Antonio
state
te
uni-
dell'opera del
Cal-
sono
Vicenza.
33.
(a Venezia)
Parigi,
Amico
abbia
1
e
Fa
carissimo.
finora
mai
pubblicata
riprodotta
dal
—
scritto
in
Alcune
Oicognara
Voi
di
stupirete che
qui, e
lettere di A,
nqlla
1815.
2 ottobre
avete
io
^
vi
non
ragione: ma
C. oit.i pag.
48
Biografia oit.,pag. 117
e
seg.;
e
seg.
un'amicizia
vói
se
poteste
stidje
fino
delle
dal
tale
un
la
descrivervi
che
solo
da
storia
riusci
fine.
buon
a
scandalo
che
i loro
oggetti d'arte,e
Io
numero.
Potenze
alleate
dei
Dico
nostri
Ho
dire
che
avviso
che
di
le
quali
a
né
colpa
la
i nostri
quadri
Sentirete
qui.
volle
neti
ve-
l'Italia.
per
il mio
sapere
che
gli risposiche
Palazzo
Giorgio.
posso
più
L'
L'avviso
a
due
vi
parlare
lungo
impossibile
quante
fosse fatto
ne
il mio
assai
stavano
per
parola.
ranno
ritorne-
allato
o
Oh
assediano.
io
porta
a
San
perchè
nermi
intratte-
l'uno
momento.
brighe mi
alla
almeno
E
leva
vo-
ed
parere;
regola.
lettera?
in questo
che
parte, in faccia
voi,
con
per
bene
di
serva
fu risoluta
cosa
e
dall'arco,
Imperatore mi disse
secondo
Ducale,
io
me
la
perchè
;
Io
rovina.
levati
sono
collocare
a
te
diversamen-
espressa
parte
va
conveni-
che
sostanza
tela, la quale
ne
ancora
Venezia.
farli
m'è
miglior
scultura.
pittura e
rimane
in
erano
quattro cavalli
non
dalle
e
s'incassano
senza
trasferibile,
era
v'ebbi
del
da
esclusa
questo
prima
I
fosse
massima
dirvi che
Paolo
tagliare in pezzi
non
ricuperato
punto, per giustificarele ragioni
adducevano, ctnde lasciarla qui, e farne un
cambio;
non
dicovi
autorizzato
di
a
veramente
avessero
l'Imperatore d'Austria
su
SI
dilungo
sarebbe
dunque
di
Cena
mi
missione;
sola
riavuti, e già
famosa
trovereste
stretto
comiglior parte, perchè sono
qui parecchi,a mia scelta però.
e
la consolazione
La
non
ripigliarela
lasciarne
sonosi
Io
capi d'opera
la massima
a
Parigi,
E
Roma
questi giorni,
in
tutti
sono
a
in
mia
della
uno
parte
mio
ritardo.
stato
tal
sofferte
me
primo giunger
scusabile
parte dei fà-
la centesima
conoscere
pene
59
CANOVA
ANTONIO
di
Voi
e
l'altro
ben
maginate
im-
Frattanto
60
un'amicizia
la
godetevi
di
cara
Selva,
e
P. S.
fu
mi
e
bile
voi ineffa-
per
capi d^opera in
della
seno
salutatemi
Amatemi,
8 ottobre
—
il mio
di
1815
che
parlato
Avvertite
—
Plmperatore
Tamico
cambio
sul
parere
Toner
e
tal cambio.
E
della
buon
giunsi tardi,quando
perchè sappiate
voleva
proposto
avrei
non
chi
v'era
il vero,
quando
per
tradito
patria, né approvato
per
non
che
Francesco
Paolo, io risposi che
Finteresse
ciò
me
credetemi.
la Cena
un
canova
per
i nostri
Italia.
intendere
mai
consolazione
rivedere
nostra
Antonio
di
lo
che
propose
Dicovi
più tempo.
diciatelo
e
io
tro
altrui,s'al-
si dice.
'I
in
una
ho
necessario,e
Se
colpa
una
di
tutto
austriache,
e
si
cosa
frutto,e
Roma
mi
forza
per
Eppure
del
trasporto da
senza
solo
si
meglio
prussiane,
inglesi; perchè queste
e
la
perde,
il
baionette
di
particolarmente ci proteggono,
le spese
si
mento.
mo-
documento
un
reclamare.
dello
ogni
mandato
ha
senza
quadri
o
ad
lascia,'o
di chi
mia; colpa
si dovea
tolto, e
i
zi
an-
precisa,com'era
nota
l'aspettoda
come
speranza
di ciò che
s' incassano
una
pure
qualche
è
non
mani,
mie
potuto ricuperare,di Roma
senz'averne
Stato;
in
stanno
austriaca,e
caserma
migliori che
è
di scultura
primi capi
Potenze
tre
l'Inghilterra paga
Parigi
Roma.
a
Bella
cosa!^
II
1
di 11 di -settembre,
italiani
monumenti
si dichiarava
anche
"
Forse
**
dal
più
armi,
da
La
„
qualunque
qual
i
ragioni
cardinal
parte
dobbiamo
parte
delle
delle
XVI
e
dei
di Russia
della
al
i diritti
fa
restitusione
l'Imperatore
e
quali generosamente
difendono
lettera
le
scriveva
altra
la
ancora
sioura,
difendere
a
il Canova
degl'inglesi,
interesse,
Boma.
pareva
pronto
che
favore
"proprio
"
le
con
non
quando
Francia
Consalvi:
sperare
senza
belle
veran
arti
pubblicate
e
di
dal
62
un'amicizia
del
circostanza, e
mani,
il
la mia
che
Spero
Dolsemi
la
mantener
Commissioni
occupato
Gli
voi
che
che
senza
voi
colà.
a
Milano.
ed
ciarvi:
abbrac-
in
sarete
Roma
a
bisogno
ser
d'es-
di stare
avete
ne
di
caso
rivenire
e
non
quelle che
1
il
qui
Solamente
ideale
una
a
beata
,
quali
alle
"atagione
un
po'
vinto
tentato
**
pitale si magnifica
a
di Venere
generosa
mi
principe Reale
brillantata,
è
al Della
mie
e
e
onorato
mi
gara
un
piena
più
di
verso
"*
1815)
:
dovrei
Ve-
Senza
fare
da
nniversalmente
di
colmano
resistere
inoltrata
di
Sig. Selva
io
voi
che
bene
va
ocenpaBioni,
impossibile
fare
Valle, come
(14 novembre
festeggiato,
a
e
del
mano
alle
Il Maestro
opuscolo cit.f271
1810
naio
(Op. cit., 29).
—
per
la Guerra.
e
tabacchiera
sorivova
cruda
"
e
in
tutti
che
questi sign[iori,
voli
Il
ordine,
vostro
il Canova
vita
e
quella illustre
le mesate
di ritornare
bisogno
già
tenessero
magnifico dono\
credito
diate
Londra
Da
mi
non
gruppo
grandi.
e
pagar
a
dite, fino
ne
un
superba
un
Seguirò
me
potuto ricevere
ancora.
farò
da
molti
fur
conteneva
voi
ho
anni
fattimi
onori
presentò d'una
e
avrei
numero
molti
per
nazione,
re
Venezia,
Marte, simboleggiante la Pace
e
**
spinta
voglia e smisurato
Principe Reggente
il
**
tempo
un
credendovi
sarà
vostra,
forse
dagl'Inglesi,se
'^
e
alle
me.
con
"
di
mare
un
somma
per
certo
ho
voi,più
con
vi
promessa
Io
nell'anno.
forto.
scon-
Religione
Venezia,
a
lettera
tengomi
ma
e
bisogna starci.
;
poter passar
non
in
della
colosso
scritto
ho
arrabbio
ingolfato
piglierà una
Ci siamo
vi
Io
mi
quale
infinito.
poterlo mi
non
questo
con
e
CANOVA
ANTONIO
anch'io
Trovomi
spese,
di
;
se
e
cortesie
non
l'inverno,
amo-
fos"e
la
io sarei
in una
casoggiorno
mirabili
(Cfr. FkrbaioiìI
lungo
cose
tornò
a
a
Boma
la sera
del
8 gea-
UH' AMICIZIA
nezia.
Di
quella
avrò
giovane
esso
il vostro
e
Di
ambedue..
per
deiropera
Presani
di
Rinaldi
il buon
ciò
Baruffaldi
vostre
paterno
dubitate.
Fuso
che
dei
lumi
vo-
avviserò
e
stringerò
e
sollecitare
a
onore,
benefico
Farò
importa,
^
mandazioni,
racco-
e
indicatomi,
quello
farsi
a
le
zelo
non
vostra
Hayez
e
dell'altro
e
meritano
ohe
cura
63
CANOVA
ANTONIO
DI
il
pimento
com-
delFopera.
Vi
ringrazia
il
fratello,ed
io
tutta
con
'
Tanima
sono.
S.
P.
saluta
e
Londra,
diversi
Dell'opera
—
dove
che
credo
se
assai
parlato
bene
a
esitare
potrebbero
ne
fossero
esemplari,se
ho
vostra
ricapitati.
35.
(a Venezia)
'
23
Boma,
Amico
carissimo.
la
di Treviso.
al Liceo
voi
la
sua
espressa
favore
*
manteneTa
oit.,II,
d'invitare
Boma,
farlo.
98-97^.
vi
Roma
inutile
gnerà
conse-
che
condotta
soggiorno
suo
io vi ridica
Ma
a
stantemente
co-
in questa
minante.
do-
ben
la
voi, che
a
cuore
ho
l'architettu
nel-
osservata
lo raccomando
avete
carsi
re-
per
lo
i di lui interessi
motivo
e
sità
neces-
benevolenza
vostra
a
Demin, il quale scarseggia d'ogni
Baraffaldì,
a
di
tanto
fortuna.
del povero
Antonio
il
tampoco
tanto, che
e
E
la onesta
durante
Nò
Presani
sapete, cioè il di lui talento
ben
e
amate
signor
Egli abbandona
presente.
ciò che
Il
—
aprile 1816.
giovane
da«ohè
(Cfr.
Memorie
ferrarese,
il Governo
del
conte
che
austriaco
Leopoldo
il Cioo^ara
aveva
cusato
ri-
Cicognara
un'amicizia
64
di lavoro
mezzo
che
Se voi
in Venezia
o
nello
o
un^opera d'insigne beneficenza,
sarei
grato
Non
ha
vostro
di
come
cuore,
lavoro,
fatto
ho
gli
faccio
ma
ancora;
bene
più conforto
giovane,
sarei
ne
fatta.
gio
vantag-
raccomandato
merita
che
qualche
gliene
un
pagno
com-
egli
contento, ed
e
buona
e
pure
sempre
sistenza
as-
invilito.
e
tempo,
in voi
Amatemi
^
di
molto
per
ve
amoroso
al
oppresso
trovassi
se
io
ed
dunque
l'animo
ajutarlo, ne
ad
avria
del
ed
il tenero
confortatelo
e
ristori
novella, onde
Io
bravo
questo
rete
Stato, fa-
naturalmente
Siavi
bene,
propriamente
me
più parole
alunni.
memoria
e
grazia a
si propenso
de' nostri
alla
di
bisogno
poteste
avete, procurargli alcun
commissione
alcuna
canova
di sostentamento.
e
aderenze
colle
Antonio
di
ne
credetemi.
36.
(a Venezia)
27
Roma,
Amico
carissimo.
nulla
del
secondo
Opera,
che
sommo
piacere e
che
cose
dei
1
"
"
al
remo
A'
24
Demjn,
e
di
racchiude,, e
di me?
seduca
di
il Cicognara
credo
agiremo
dì
di
aver
comune
fissato
la
Io
accordo
sua
».
di
strali
magi-
e
troppa
ne
sorte.
ziarvi
ringra-
a
fare
di
a
in
:
**
Ora
no
ma-
amicizia
sono
gli rispondeva
la
grande
terio
giudizioso cri-
piace
che
to
det-
riempie
farò
come
vi
v'inganni.
e
maggio
e
Badate
mi
il
per
Ma
mai
le belle
per
1816.
vostra
che
e
maraviglia
graziosi elogi che
mano
vi
non
della
leggendo,
sto
ho
vi
non
volume
le accompagna.
che
a
ora
Io
—
aprile
Ho
gran
pensato
ne
parie-
UN'AMICIZIA
che
timore,perchè
mi
i termini
discrezione
della
pare
ch^altri la pensasse
Mi
arrabbia
vostra
senza
ancora,
opere
che
Pare
propositoogni
dell'animo
di
prende
ma
riguardo ;
perdita
;
e
quel Principe,
da
sé stesso
nullità
dVgni
cure
e
compenso.
o
di
attraversare
che
non
so
che
non
pel
gli
siate
per
sare
pen-
sente
e
tri,
degli al-
bene
altri
quando
tutto
rei
vor-
bedue.
d'am-
di tante
ad
messo
né
danno
a
sulla
interesse
fare nulla
vuol
non
siasi
vostro
oltrepassati
retribuzione
una
il diavolo
mio
dite
mi
3ulla
e
da voi
egualmente,
ciò che
speranza,
sian
a
65
ÓANOVA
ANTONIO
DI
dona
gli
e
offre K
Mi
ogni
il sentire
consola
modo
in
giugno
mi
tutto
perché
e
sento
conversare
le mie
tutte
fra noi.
impaziente
sono
Vogliatemi
che
intenzioni
dal
di
intenerire
e
la vostra
godere
farvi
:
gnia,
compa-
depositariodi
e sulle
sull'arte,
bene
ad
di rivedervi,
piacere
commovere
voi, e
con
sempre
E
venire
mie.
opere
credetemi.
e
37.
(a Venezia)
16
Boma,
Amico
carissimo.
ch'esigerò,come
Ministero
alla
mi
per
appartenevano,
1
un
Allusione
5
—
primo
un
e
nel
la
Io diedi
Un'amicizia
bene
Co. di
di
A.
cambiale,
a
di
che
portarmelo.
Leu,
Canova,
sto
que-
appunto
delli due
Principe di Metternioh.
MALAMA.M,
1816.
il montare
volume
voi farete
altro associato
al
ricevuto
dite,pagandone
li due^giovani.
Casanatense
Trovai
Ho
—
maggio
al
quale
un'amicizia
G6
dato
ho
di tre
mi
cameretta
e
voi
mi
mezzodì,
convivendo
veri
tra
far
amici
noi
voi,
affetto mio.
che
io
ho,
Gradite
da
voi
mattina,
due,
tal
e
ciò
non
avesse
desidero
l'aprirmi il
tenero,
Ho
che
al
quello
affezionato
e
di pranzare
fino
franco
che
vostro:
schietto
e
sarà
alle
Vorrei
l'ordine
sturbare
la'
tempo
per
il mezzodì.
siate
dissimo
gran-
offerta, che
il lavoro
piacere, che
vostro
offerirvi
costume
levandomi
a
come
e
tutto
T
scusate
e
diso,
para-
disposizion vostra.
a
dopo
quattro
metodo
qual è, e
dirvi.
so
di
da
ho
non
potrei seguitare
nox^i
alle
0
in
tal
veramente
non
dopo
poco
corrispondente
né
quest'ora, perchè
a
Io
spiace
di-
vi
non
liberissimamente,
volere;
ch'io
più
ospite.
giorni
passare
rimane
animo
un
se
Torà
e
presto
mio
e
mensa,
Ma
sono,
il buon
viene
a
e
di
essere
pronta,
sii suole.
di
ospizio degno
è
farete
con
parleremo.
ne
la sicurezza
frugai
parca
creditore
sono
qui
vorrete
voi
per
io
cosi
e
cuore
che
Spero
canova
sarete
rallegra il
una
al
Quando
volumi.
rivedervi.
Una
esemplare,
Taltro
Intanto
Antonio
di
nelil mio
sempre
proprio".
**
^
"
formi
**
di
al
„
in
viver
sita
^
dolori
"
"
sobrio
del
dopo
il
cibo
"
poiché
oessario
momenti
qognara;
breve
i discorsi
breve
riposo.
della
Poco
sera
gravi
e
la sua
disegno
inclinato
le
esciva
in
di
che
cura,
indiflferenti,
e
il suo
casa,
e
di
riserbava
urbanità
souo-
cuore,
il
gli perturbava
di
forze
sue
potevano
immaginazione,
al
gravi
ponevano
soggetti
dell'arte,
le dimostrazioni
18.)
amici
b
l'inten-
suscettivo
i suoi
commovimento
Biografia cit., pag.
sempre
al
abitualmente
e
uni-
sorgeva
sempre
facilmente
riposo,
e
riflessione, giacché
Ristorava
vivamente
più
Fu
per
reso
aveva
Egli
suo.
immediatamente
marmo.
e
coBtanbi
piuttosto
lui, d' intrattenerlo
con
troppo
il
lo
con
allontanando
al
indole
per
stomaco.
pranzando
tere
"
e
viver
ponevasi
e
seguito
lavoro
di
"
"
in
furono
del
il corso
mattino,
modello,
**
^
tutto
buon
"
di Canova
abitudini
Le
a'
primi
Cfr.
„.
ne-
Ci-
un'amicizia
Il solo Della
i
al ricevere
poiché
della
Seguite
—
a
qui,
vostro
già
sarete
rito,
me-
dettaglio
con
giunger
mia
questa
partenza.
saprete
al
la condotta
tentativi,e
di
saggio pieno
un
altri
Degli
di studio.
e
dato
di poco
premio, e
al
concorse
; avendo
l'ottenne
non
V^^e
67
CANOVA
ANTONIO
di
sulle
volermi
bene
5
giagno
se
mosdetemi
cre-
e
38.
(a Firenze)
Roma,
carissimo.
Amico
farvi
per
il
di
non
il male
sarà;
ne
poter prender la china, eh'
al carattere
della
salvarlo.
a
può
affetto
d'aver
la
trascuratar
persuadersi
senza
rimedj
troppo
queste
è
non
febbre
mai
a
suo
A
me
amate,
e
che
forse
glia
vo-
di cosi
belle
colpevole
al
di
un
in
il
a
prender
aver
non
Roma,
tata
por-
una
lute
sa-
di darvi
cuore
giovane
rivedrete
che
intiero,
mese
; oltre
e
cure,
d'altro
piange
non
non
e
rispettarla, e
notizie, trattandosi
si fa
buono,
primo giungere
felice.
remo
riusci-
nostre
un
il
bile
inevita-
Iddio
alle
per
guarentirsene
per
qui, al
tanto
forse
che
e
tanto
gli
amorosa.
rispondere
giovane
un
per
speranze,
col
più
ne
vita
sua
Forse
che
L'assistenza
tro
con-
lo
quel-
so
stimata
è
febbre.
sua
assidua
più
essere
consolarci
dei
della
cui
vi dico
oggi
Non
fammi
da
infierire
ad
fortemente.
temer
ma
Bologna,
a
grave
ed
Valle,
seguita
lo minaccia
lui,e
che
Della
giovane
che
aggiunta
malattia
della
consapevole
fu attaccato
in
Ieri vi ho scritto
—
1816.
che
più, se
voi
il
•
un'amicizia
68
male
continua
Ma
finché
ed
io
la
righe, perch'io sappia
che
le
di
mosse
ritornerò
Sabbato
vi
sia speranza,
da
Firenze
due
della
glia.
fami-
voi,e
faccia
scrivervi; e
a
le relazioni
possano
cominciato
dirsi che
Scrivetemi
perdo.
ha
cui
con
fiato,suol
vi è
non
furore
col
canova
Antonio
di
gnore
il Si-
liete.
più
essere
^
39.
(a Napoli)
Boma,
Amico
ho
che
carissimo.
ricevuto
felice in
foste
Voglio
di
né
"
^
"
**
:
d'ogni
rapito
al
si
d'Austria
a
voi,
piaceri.
retrocedo,
re,
•
altro
pietoso
rifugio
come
può
essere
dà
Io
non
voi
proseguo
egli
so
di
casa,
più sfortunati
ohe
il mio
».
che
viaggio
che
nella
le braccia
non
co-
i
conto
giugno
nostri
fiumi
di entrate,
e
che
di
alle
del
L'amba-
me.
contempcraparte
malato,
cuore
malattia
d'un
spe-
all'onore
grandissima
col
la
dal-
io aveva
cresceva
annunzio
avvelena
di
il di 15
dei
e
e
e
famiglia,
povera
animo,
d'essere
par
mia;
raccolte
mia
è appunto
trovare
siete
mi
giovinetto,
in
difen-
alla
Cicognara
il
il tristissimo
vi assicuro
e
e
non
d*nna
secolo
degli argini
povero
nutrito
mi
de* miei
se
quel
e
che
giorni.
di tumulto
non
accostumato
e
rotta
speranza
conforto
Non
mori,
Una
due
vostro
un
dell'anima
Valle
allevato
paese.
neamente
•*
*
ha
mie,
sciatore
"
privo
l'infanzia
"
"
il Della
mi
morte
mio
pare
cosi
metà
Canova
al
lascia
**
studio,e
me
M'era
della
Infatti
raiize
A
malgrado
potuto
del
pace
famigliaritàvostra,
scriveYa
mi
di
e
dell'arrivo
primi
avrete
dirvi
per
vostro
fino dai
seguito
di ozio
righe
che
1816.
agosto
lettera
vostra
e
più felicità,
veduto.
spogliato
"
in
sole
feste
godere
dissipamento.
tidiana
"
delle
che
bisogno
avervi
*
di
sperare
con
ha
gentil
Napoli, e
dervene
che
la
costretto
Due
—
20
del
amico
cuo-
dolce
un'amicizia
70
Piacemi
chiamato
"
Re
sotto
fatto
da
più
notabile
che
sia.
di
questa
sarà, gli manderò
che
la
dal
quale
due
già
render
conto
la
quale,
prolissità,è
storia
sola
da
delF
la
arte
sarà
conten-
Russie
'
*
„
vi
bia
ab-
fattoglidella
anche
che
riconoscervene
il Santo
degnamente,
fatto.
l'avrà
che
sull'opera sua.
dono
un
con-
Finita
delle
del
in
fogli,che
scritti
per-
Prenderò
se
lume,
riscontro.
saprò darvene
Durantini
e
diversi
dubito
non
amico
recensione.
mia
nobilmente
Io
io mi
criticare
poco
il nostro
me
quest'ora non
Tognoli
critica,che
un
gli
voglia
non
a
fatto
hanno
li contorni
da
Jupìter olympien.
Le
A
quanto
"
Simo
^
nella
"
difetto
mi
nel
ri, descrive
simili,
ohe
tutti
che
sanno.
darò
creduto
ha
nei
quest'opera,
Ad
nostri
che
che
le
con
ogni modo
giornali
è nuova,
la
caduto
;
maggior
bella, chiara
cade
stesso
e
rim-
particola-
alcune
altre
diffusamente,
esporre
leggerò
nello
lunghi
e
di
moltis-
gli si potrebbe
in gesso
dover
ne
lusinga
ognuno
è
"Godo
facilmente
minuti
forme
di
che
altro
nessun
dove,
di fare
i modi
cose
Quatremère,
Vedo
Olympien;
specialmente
proverare,
rispondeva:
il Quatremère
; anche
Jupìter
Cioognara
di
proprio.
amor
prolissità
e
soritto
avete
il mio
"
il
proposito
questo
"
a
di
l'Imperatore
opera.
Padre
ne
della
e
me,
gli articoli
gono
teneo,
del
Cicognara,
poco
direi
"
di
vostra
"
un
anzi
tento
"
G-iornale,
scritto
altri,per
nostro
parte
Fuor
retribuito
"
del
"
*
co
Ec-
,
Piacemi
"
due
metto, giacché si deve
*
antico
e
collaboratore,ho
giornale, spererei che
e
lative
re-
della scultura.
nuovo
scriverò
ne
si metta
pure
cose
Cancelliere, e
"
"
Storia
alcune
del
dell'operainsigne
"
scrive
Quatre-
là direzione
"
"
mi
un
di
dell'opera
Savants, ristabilito
articoli,e
"
dite
des
"
se
CANOVA
le Journal
stato
sono
In
"
parole :
sue
"
"
"
mi
quale appunto
voi, e alla vostra
a
"
che
quel
ANTONIO
il
mère*,
le
di
estratto
un
all'A-
possibile diffusioe
utilissima.
»
e
ì
un'amicizia
voi
comandati,
più che
il Tognoli ;
solo.
uno
essere
e
di
chi
varne
cavci-
parrebbe migliore
me
vedo
ritorno
Hayez,
che
ambidue
di Rinaldi
che
sarlo
può incas-
non
cornice
La
vi si
no
pronte, me-
sono
casse
fresco.
ancora
potuto
quindi, a
il prezzo
pari. Col
già fatti. Le
quella-del quadro
per
A
del
i
manderanno
si è
non
Ditemi
?
71
CANOVA
Demin
giacché per
quasi
vanno
da
ma
io li commetta
lete che
ANTONIO
di
fatta
è
pagata.
Nella
del
cassa
del
quadro
Valle
Della
te
trovere-
dire un
micie,
panni, come
vestito,dei calzoni,cacalzette,ecc. fattivi porre sopra al rotolo
dovi
quadro da mio fratello abate, il quale salutan-
dei
del
di volerne
vi prega
caramente
fare
comporre
che copre
fagotto colla tela ordinaria
quegli
a casa
oggetti,e mandarlo
Nasari, calle de' Botterì,
S. Cassan, colla direzione
Guaal Sig. Sebastiano
il fastidio.. Ho
di
dagnini. Scusate
consegnato
un
proprie mani
ho veduto
glas,che
a
me
la vostra
lettera
assai
volentieri,e
di Der-
che
era
non
nuovo.
Mille
saluti dell'abate
Missioni
signora Lucietta, riverita
abbbraccia, e da
Seguite a volermi
voi,e
al marchese
a
da
che
me,
mio
la stimo
bene,
a
darmi
per la
fratello,che vi
voi
per
e
venero
e
tanto.
nuove
spesso
di
credermi
4L
(a Venezia)
Bomai
Amico
carissimo.
riempiè di
—
La
tristezza per
vostra
7 dio ombre
del
la situazione
23
1816.
p. p. mi
dolorosa
in
72
un'amicizia
cui vi pone
de'
Il
quadro
credeva,
del
dovrà
vostro
che
quando
pari passo
solo
un
quindi
e
di
poco
dalla
ciò
fuor
bellissimi
Ma
il
nanzi
in-
ciente
agio suffi-
si
onde
avrete
una
che
bella
va
zione
produ-
quale
vigore
biano
ab-
il resto
se
al
giovane,
opera,
può ^dire
dubbio
di
di
delF
che
:
e
in
', e
cosa.
avremo
Per
pazienza
ca
boc-
Paoletta
retribuzione
bravo
questo
come
qualche tempo
ancora
questi,
con
"
stener
so-
occupato
bella
una
sembra
comparirvi
inteso
principessa
terminata.
Ritratti, mi
di
la
alla
pensare
a
poi finito
presentemente
riescirà
pronto,
sarà
a
è
forza
e
è
non
d'aver
pareami
che
animo
Hayez
aspettare
sia
di
di
di
desolazione
e la
figlia,
prova.
oglio per
voglio
sperar
delli
si dura
come
ad
canova
voglia darvi
vostro
e
della
pittore. Egli
lavoro
un
Dio
vincere
e
io
la malattia
parenti.
Antonio
di
manca
divenire,
per
quasi direi,incolpabile.
credito,secondo
d'occhio
do
qualcuno,
il
Duca
fu di
'
e
alla
del
un
tutta
saputo
ancor
in
'
*
OoBi
Di
titolo
a
nulla
di
Non
di
però
di far-;
traria
arbi-
vi
metterà
bastare
Washington
positivo.
Card.
Vi
si sarà
non
renderò
stabilito.
nell'autografo.
York;
monumento
ohe
si vede
a
a
qualche parte
dovrà
somma
seguito di quanto
vedere
del
ninno
ma
di
pei^
donazione
in
concorrere
statua
rò
da-
ne
somministrata
somma
monumento;
Della
diffido
non
il monumento
per
soldo, e questa
l'opera.
ve
fatto
l'ho
già
La
50000,
graziosa, per
spesa
sopra
fr.
e
effetto ;
inglese
indicati,e
nota, di L. 284,50.
quadretto,
senza
ma
Governo
dal
la
nell'inverno.
esito
ne
coi libri
la cassetta
Aspetto
Boma
in S.
Pietro
per
ho
sapevole
con-
un'amicizia
Missirini
fate
Voi
Lucietta
e
di affetto
e
P. S. Vi
lo
l'ottimo
vi
risalutano
mente.
cordial-
coll'adorabile
stesso
Bentivoglio,
manderò
signora
credetemi
e
pieno
farli incidere
per
è del
lamina
ni
famiglia inglese, alcu-
una
per
All'inglese Hope
L'adusa
73
CANOVA
di attaccamento.
contorni
dei
fratello
mio
e
ANTONIO
di
ho
ne
nella
vostra
venduto
ra.
ope-
copia.
una
Baruffaldì.
buon
42.
(a Venezia)
Amico
carissimo.
consiglio, di dirigere la
conseguire
l'effetto del
esito
avrà
questa
cuore
per
Il
principe Leopoldo
avete
consegnato.
Ai
già voi, e
alla
di avviso
e
cose
in benefizio
Ecco
1
l'articolo
del
il
seguente,
Maestro:
buon
il
che
gruppetto
vostri
nella
locanda
persona
ad
aspettarli.
dettevi
dal
principe
si
me
^
Se
aoohiaso
nella
a
di
di volontà
Ietterà
.
e
tutto
gli
è trovato
tavate
abiil biglietto
Desidero
Metter-
mento.
adempi-
Firenze
alla
riguardo
voi, come
sarà
il loro
pubblicherà
prese
che
stessa
gior-
voi
inglesi si
amici
porta del Popolo vi
che
di Se. 3000.
E
per
qual
vostro
qui
aspettato
dell'arti,abbiano
disposizionida
annua
del
prova
nella
l'appartamento
le buone
è
al Baruffaldi
darò
nich
Napoli
a
Vedremo
pagamento.
novella
vostro
lui.
nata^
che
supplica
sua
1816.
seguito il
ha
Hayez
—
dicembre
18
Boma,
le
sul-
pensione
vostra.
di
mano
74
un'amicizia
ne
volete
la
libertà,senza
elogio
sé
"
"'
Il
desse
"
"
"
"
1.
Marchese
"
storia
sacra
N.^
*•
A
—
sarà
tre
"
si aprirà
Aroheosessioni
sue
i
passi del-
d'arti
statuti,
un
concorso
tre
a
Romani,
predello
o
Pittu-
classi, Scultura,
tre
prime
accordata
;
spirato
potrà
il qual
triennio.
nell'esecuzione
avere
—**
All'Accademia
10 il mese,
de'
mese
concor-
di
li-
di So.
20
acquisto
per
delle
di
il
aprirà
gratificazione
una
compenso
per
20 al
720
S. Luca
per
scudi
annui
Sono
di
e
di
si
tempo,
nel
premiara
verranno
pensione
una
d'antichità,
e
ohe
quei giovani
Economo
N.*" 6.
che
brighe
nuove
100
piano
questo
in
Lincei,
di scudi
ragione
120
annui
"
—
Per
riconosciuti
sovvenire
vecchi
poveri,
domiciliati
gli artisti
inabili,
e
in Boma,
annui
1100
So.
Totale
L'avanzo
"
cade
"
zione
"
tranne
^
"
"
de'
AfiSinchè
ad
ana
dell'Accad.
Il primo
anonimOf
nelli
anni
due
quali
ne'
finora
solo
non
dedicato
verrà
premj,
chiamato
premio
in
ricava
,
concorrere
imparziale
e
si
concorso
del
residenti
**
"
il
che
nell'altro
come
**
il
secondo
particolari
Artisti
giovani
tre
All'Accademia
—
suo
"
al
360
nuovo
un
4.
N.** 5.
^
suoi
VII
Architettura
per
N.®
tre
per
anni
per
Ogni
nelle
concorso,
"
nelle
cronologia,
de'
anni
pontificio,
8.
"?
al
della
e
di
chiarire
e
3000,
Fio
Papa
romana
antichi,
sondi
seguenti.
forme
seguitare
termini
a'
120 l'uno
**
^
decoro
con
S.
N.
cre-
non
di
600
"
—
ed
bri
da
annui
2.
ra,
"
Ischia,
profana,
e
di
nelle
all' Accademia
e
costume,
"
"
di
basti
finchò
pensione
Tannua
monificenza
d*
Dotazione
—
mj di Se.
so
sillaba
una
determinato,
erogare
1 monumenti
stato
"
di
possa
suo
lascio
ne
l'opera stessa
ha
Canova
dalla
illustrare
N.o
^
Antonio
logia, perchò
scudi
che
ve
giustizia.
ad
la
canova
giornale veneto,
credendo
aggiudicatagli
di
Antonio
però aggiungere
altrimenti,
titolo
al
parte
ine,
Sig.
N."
"
a
farmi
a
"
"
far
di
premio,
ma
premio
anonimot
gli artisti
d*ogni
e
non
continua-
alla
Romani,
gli artisti
3000
cui
a
dello
altra
po-
stato,
nazione,
Boma.
disposizioni
queste
effetto, vengono
deputazione
stessa.
artista
abbiano
affidate
speciale
di
il
loro
all'Aocad.
cinque
pieno
ed
soprallodata,
professori, membri
„
ohe
fu l'Hayez.
dopo
queste
disposizioni
vinse
il premio
Sapete
un'amicizia
di
voi
sono
clie mi
soddisfatto
della
ristituto
si
Dio
se
a
Io
far tanto
la
e
zion
P. S. A
M.
quadretto
alPef-
di
dedicarla
e
all'ottimo
chi
ho
Lucietta
di
cuore
cava
le
caro
e
lagrime
di
per
la
piaga;
la
situache
ognora
vi
copia
vendita
far
alla
Lansdowne,
dato
ho
potessi
se
e
amico.
dolce
al March,
Hope,
anni,
toccarvi
afflittissimo
cuore
mio
più
abbisogna.
ne
signora
mi
Oh
opera.
da,
tal faccenvenire
per
col
ottenga, propongomi
di
di Westmerland
contessa
altri
due
col
Addio,
penso.
può
e
vostra, che
agli
sig.Selva,
che
alla
vi abbraccio
al
agio, consultare
Non
Bentivoglio.
che
vero
fare
del-
membro
vostro
si
esser
per
di
bene
saluti
seguirsi
scritto
ho
di domandarvi
sempre
come
sia
arretrato
sono
fa che
Mille
a
ciò
vedere
fetto.
Ne
paghi?
quale potreste,
da
pensione
italico,quando
membri
e
mia
scordato
modo
consiglio sul
75
CANOVA
ANTONIO
della
stra
vo-
del
anche
!
43.
*
(a Venezia)
4
Boma,
Amico
la
per
la
carissimo
quale
e
e
annunciate
Parrivo
delle
Sig.*"^
Presani,
vi ha
ital. 98
dato
credito
incassate
pagate in
lire 80
delle
e
delle
il
dal
118,80 dal libraio
Sig. Fumi,
in faccia
come
casse,
farà
e
tenuti.
con-
al loro
sono
Spypoli, e
p. p.
esse
di esse,
Sig. D'Este
21
del
nome
quali vi
1817.
del
vostra
^ara
perfetta integrità degli oggetti in
inviate
Vi ringrazio delle robbe
non
alla
mi
Alla
—
del
capito,
ri-
fratello
debitore,
e
di lire
delle
tre
al-
delle
67
76
un'amicizia
i libri
per
da
enorme
io
ne
merita
altre
assicurato
delle
commissioni.
vostre
li contorni
giunti
di
Cornelia,
ritardo
di
chiedente
e
Fatto
quest'opera,
è
che
dei nomi
in
cose
solo.
che
mi
e
sia rimesso
due
doppie
voi
farebbero
mite
se
volume
Martini,
posta,
volte ;
che
è
a
vendendo
poi disporre
a
: e
me
un
tri
gli alsubito
cui d'Este
si presentò
perchè quelle doppie
venuti.
nel
Vi
verto
av-
valutare
le
doppie
nel
:
te
veramen-
sicché
saria
questa
regolerò
di
l'avranno
paoli 32, 05
e
Terrò
—
l'una, perchè
33
di comperar
Mi
del
il lavoro
vado
da
ancora
sono
paoli
1500.
diti
spe-
alla direzione
De
perdita;
invece
li franchi
che
per
il danaro
non
a
zo
mez-
effetto la progettata
possa
dalla
spendonsi
non
opera,
prendeste abbaglio
romane
per il
terminata.
ancor
ebbe
due
scudi,
che
avvertite
aver
e
inutilmente
84
è
terzo
Frassino
due.
no
saran-
più tempo di quello chi si pare
dietro a
ch'egli lavora sempre
che
del
vi
meravigliate
vi
Voi
non
può
non
di averveli
scrisse
vostra
Baruffaldi
—
inoltrati
degl'inglesi,a' quali
modo,
spedizione
e
non
qualche copia della
le
mi
viaggio.
quale
quest'ora
vi ho
sicura.
Rinaldi,
vederlo.
nota
quale
occasione
per
lungo,
la
sono
fa,neir adempimento
A
che
il
non
tal
a
D'Este,
che
più zelo,di quello
metter
che
spedizione delle
la
azzardarli
dal
se,
cas-
benissimo
gessi delle quali
asciutti,per
viene
mi
i
e
spesa
trasporto di dette
il
considerazione
domandate,
alla
Riguardo
dolente, e comprendo
seria
che
canova
ragione.
sofferta per
sono
ben
Ciò
mia
voi
una
ancora
a
di
Antonio
di
li
stata
aveste
vani
giopiù
mandato
pagamento
do
secon-
l'avviso.
Il
modello
piacque
a
del
tutti
mio
di
gruppo
generalmente,
e
Venere
sono
e
Marte
lietissimo
del
78
un'amicizia
manderovvi
Sabato
troppe
io vi ho diretti nella
ed
venduto
alla
loro
dei
e
S. S. della
a
m'intendeste
farvi dire
a
altro
in
avuto
e
Dio
altra
medesimo
la
conosco:
accennatami,
per
fosse
farla
meglio
vostro
dal
ne
Sig. Stella.
e
e
sia
finita.
per
sua
decorazione
giovane stesso, che
Francesco
del
rimunerato
Aglietti,
Canova.
A
gli ultimi
momenti
lui
!
di
fanno
Sentirò
deggio
era
serbato
del
soave
io
; che
Aglietti' la copia
non
dove
l'amico
in
deposito
io
peva,
sa-
chiesa
si
nulla
Hayez
La
quindici
anni
prima
tempo
i
quadri
a
me
cosa
vedere
della
onore
tore
l'au-
facilità che
presagire.
si
to;
gradimenDell'opera
Milano,
voranno
Ben
biate
ab-
non
occasione; qualora
quadro
vi
dover
accordata
Dr.
da
adesso
che
'
foste
qualche esemplare,
so
fabbricando,
sta
di
merito.
al
spiegato.
che
atto
vi ha
voi
ringraziato
forte
quella
prima
Del
nulla
voi
mi
no-
che
non
avervene
il vostro
venir
manderà
creduto
che
voltra
la
gli
ma
Riguardo
—
male
questo
manderò
e
stra
vo-
dell'ossequio
sono
duole
vorrei
fate pur
Quatremère
non
io
Napoli;
a
erasi
che
giusta
e
mi
io
me
premio
come
sa
debitamente,
di
A
egli stesso.
voce
tanta
storia,sappiate
ciò, dopo
su
è
rimunerazione
o
dovessero
per
dubitate.
il S. P.
che
che
certa
Tengo registro de'
vostra
male,
dirvi
Doveva
Shelley
sulla
mure
pre-
bell'opera. Scusatemi,
ricapiti,non
risposta mia
fatto
quasi
esemplare.
un
delle
avuto
riconoscenza
Milady
bontà.
è mio
non
inglesi Sig". Hill, che
vostra
mia
la
accettate
ho
idea
acquisto della
fare
abbiate
quelli miei
per
quelli venuti
di
il ritardo
che
che
Spiacemi
veramente.
canova
altro rotolo
un
Assi cullatevi
Napoli.
da
Antonio
di
clinica
ne
dice
di.
in questo
veneziana,
il triste
Maestro*
il
e
neo
coeta-
privilegio di
fortare
con-
un'amicizia
alla
Vengo
molto
seconda
lodevole
parmi
voatra,
al vostro
tenuto
della
il
Polinnia,
quale
è
statua
è
non
o
progetto
;
mia
a
io
credere,
Bologna,
Come
sua
la
già potete
del
gli ho dimandato
il
detta
la
il
che
nulla
della
disporre
rale
gene-
solamente
gli palesai
non
in
dirigere
disposizione.
unicamente
e
per
la
di
sono
tente
.al commit-
in
sta
vi dica
risposta a voi,nella quale
che
', che
Scrivo
onorato.
Bianchetti, prevenendolo
conte
dicovi
e
divisamento
e
79
«CANOVA
ANTONIO
di
vostro
suo
senso
as-
Sentirete
figura.
risposta^.
sua
Frassino
e
giovani Baruifaldi,de
pagati li tre
Furono
scudo
compimento
a
voi
quello
due
questi
a
;
ultimi
loro
del
debbasi
che
che
qual-
mancò
semestre,
fare
tini,
Mar-
serete
preci-
e
supplire a
per
tal difetto.
Mille
saluti
di
d^ognuno
mia
Missirini,che
a
volermi
dell'amorevole
in
il
di
S.
P.
che
regola
'
Di
Province
Venete
colto
avete
a
farmi
re
por-
potrebbe
progetto
scorso,
sia
innanzi
di
riscontro
stati
imposti
e
^
zecchini,
in
Augusta,
finita
esser
ciò
e
che
del
l'occasione
per
sabbato
benevolenza.
i 10000
spendere
Seguite
ringraziarvi
io osava,
primavera,
al vostro
Carolina
con
la
che
appunto
statua
termini
dimenticato
sono
la vostra
La
vi abbraccia.
quella pensione dell'Instituto,
per
quale oggetto
interessare
dell'abate
credetemi.
e
pensiero
corrente
parto
per
specialmente
e
casa,
mi
Quasi
Lucietta
signora
cordialmente
bene,
S.
P.
alla
oggetti
erano
matrimonio
d'arte
da
alle
di Francesco
presentare
in
gio
omag-
all'Imperatrice.
*
La
Leopoldo
quale
fu
Cicognara
da
pubblicata
me
cit.
—
Voi.
nelle
Il, pag.
171.
Memorie
del
conte
I
un'amicizia
80
Antonio
di
canova
45.
Venezia)
(a
25
Boma,
carissimo
Amico
vostra
quei disegni spediti
per
quale rispose subito
la
occasione
per
mi
non
Che
gli altri
siensi
letterina
vi
poi
da
l'avrà
che
rimanenti,
e
darmeli
tutti
gli lascio
Musa.
informazioni
che
La
;
Musa
'^
Cfr.
e
due
cai
Polinnia.
Memorie
testa,
Si
del
d'avere
Hayez,
fossero
sì
fa
veda
Conte
la
che
abbiate
parla, doveva
di
Luoca;
destinata
a
più innanzi,
Leopoldo
mi
scudi
pare
poi
nel
lettera
64,
non
si
romani
origine
rappresentare
Cicognara
de'
prezzo
retribuzione
in
ma
le
prese
quelli
di
la
del-
statua
io
una
somma
io
ed
li
costringer-
del
Per
la
per
figurine di palmi cinque
qui
o
insieme
promesso
sulla
regola
a
l'uno
Elisa, duchessa
la
dire
figurine ^,
le
per
di
statua
cambiata
posso
oltrepassare
Maria
la
per
voglio
Sperar
però
ventura;
momento,
un
parola.
scudi
trecento
dovrebbe
fu
settimana
opportune
delle
sufficiente
*
nella
Intanto
vostra
Bene
hanno
risposta dal sig. Bianchetti
e
la
appunto
mi
che
an-
però,
perder tempo.
Rinaldi
in pace
di
essere
quadri
mandati
adunerò
inviati
saranno
io
amicizia
temete
i
voi
a
quello
per
Non
corretta.
BaruiFaldi, Tognoli
avuto
e
risvegliatae
senza
ad
di
smarriti,né quelli,né questi ;
pochi di, vi
non
inoltrati
mezzo
?
pena
Cornelia,
a
io le ho
che
Napoli
posta direttamente,
di
della
me
esperienza,
per
venuti
da
aveva
Miglior
direte
assicuro, che
fra
e
;
li
che
sicura.
conosco
comune.
che
forte
Io arrabbio
—
1817.
gennaio
sentare
rappremodello
invece
nota.
cit.,11^172.
un'amicizia
Tuna.
trecento
Sul
ho voluto
loro
di
consultare
di
come
alle due
in
poi,io
ed
Venezia
galleriade'
da
di
una
nel
errato
plice
sem-
che
caso
in
sarei di parere
voi
esattezza
quelle
veneziani.
marmi
e
finito,
è
are
economia
maggior
copiare
andare
tuette
sta-
Rinaldi, parlando
e
per modo
non
delle
e
aireiFetto.
Riguardo
per
quadri
Hayez
mia, e
cosa
curiosità;onde
si venisse
dei
prezzo
81
CANOVA
ANTONIO
due
le faceste
esistenti
Il lavoro
di
nella
di
Rinal-
Qualche
del lustratore.
mano
che
mia
perduta quando voi dite che io
ley,
parlato mai di quei vostri inglesi Shel-
lettera dev'essersi
vi ho
non
che
ai
quali
mi
riuscirono
fatto
ho
procurato
più opportune,
mi
che
opera,
da
Sulla
per
denaro
ha
fatto
che
vostra
loro
no
ritor-
gliarla
ripi-
per
doppie io già vi
raviglioso
parmi assai mepotuto spendere
a
paoli trentatre;
vagliono più
non
altri le
che
so
la
fo
de'
di 32
e
1 ;
spendesse,
o
vostri
disegni mi
da essi,e non
lettera
dal
debitamente, della cura
,
presavi per ottenermi
pensioni dell' Istituto.
mie
buono,
doppie
il ritardo
cominciare
amorevole
vi
bajocco di più.
ringraziarvi,come
delle
;
abbiate
che
le
un
per
delle
antecedenti
le
sonante
rabbia
della
attualmente,
dal valore
poiché effettivamente
né io mi ricordo, né
La
serne
es-
Anzi
ancora.
deposito col
sono
nuovo,
cambiasse, per
potrete
come
copia
una
attenzioni
il valore.
differenza
e
per
dove
pagarmene
ho informato
in
lasciarono
Napoli,
e
loro
dato
essi
da
consapevole
scritto d'aver
ho
quelle
usare
l' assicurazione
Voi
siete
saprete perdonarmi l'involontaria
cosi
canza.
man-
^
S'è
fatto il contorno
6
—
Malamani,
a
Un'amicisia
due
punti, di faccia
di A,
Canova,
e
di
82
un'amicizia
schiena, del
di Venere
gruppo
cogli altri.
riflettete
voi
il
dal
lontano
sarei
del
gruppo
vria
la
sagacissima
Ducimi
credere
che
vostra
siavi
tanti,anche
Non
O'
vorrei
stampa,
e
ritenendosi
i dieci
riparo
e
del
è
primi, per
Possibile
si dovea
che
di dirvi
rifatto
d'esser
col lume
il
che
torno
con-
corretto,
della
stèsso
quello che vi presenta
con
avete
giustizia.
dimenticato
dire
mi
volu-
Ne
Governo,
Religione abbisognava
non
dieci
danno?
questo
a
ragione
aver
meglio
per
nere..
Ve-
e
frire
vi faccia sof-
quei
riguardo
della
Ta-
riflessione
acuta
e
imperfette dieci copie.
per
avervi
pur
di Marte
questo
ora
pubblico
col restituirvi
opera,
rimangono
non
il
non
fatto
io avessi
il Governo
che
quella perdita
cui vi
per
vera.
nelFanimo
della
altro
finissima
vostra
e
lavoro^
se
a
derò
man-
in ciò che
Centauro,
similmente
li
ve
pienamente
che
col
Teseo
giudicato
Ma
mio
questo
Marte;
e
Convengo
su
canova
Antonio
di
il
disegno
mandatone.
fratello
Mio
di quanto
vi saluta
gli ordinate.
Lucietta
e
S.
P.
che
ne
che
amico
questo
suo
grazioso
quadro,
e
vi
occuperà
alla
signora
parte di tutti
abbraccio
noi,
tutta
con
de'
mi
manda
in
Ne
Corniani.
conte
Lincei,
l'obbligo
con
segretario, professore Scarpellini,
riscontro
Hayez
Rinaldi
aggiungo
ossequi
sig. Raspi
all'Accademia
che
vi
me,
si
e
sono.
Il vostro
dono
dia
di
punto gli opuscoli del
questo
farò
vi
e
Mille
Bentivoglio, per
a
singolarmente
Tanima,
caramente,
all'autore.
domandò
scudi
altrettanto
altri cento
trattarli generosamente
per
Vi
—
duecento
la
scudi,perchè
con
rendo
questo
figura.
siate
per
il
Ma
i^
certo
prezzo.
vertito
av-
di
Voi
un'amicizia
83
CANOVA
fondi
dei
regola
quindi prenderete
questo
ANTONIO
di
assegnati
a
uso.
46.
(a Venezia)
carissimo.
Amico
cilindro
mando
contorni
parecchi
con
ai
Vi
—
giovani, de' quali
la
per
posta
un
voi
da
disegni
e
li?17.
8 febbraio
Boma^
dinati
or-
scritti li nonvi in
sono
.
piede d'ogni foglietto. Mancano
compiere
il vostro
settimana
di far
Piombino,
dalle
disegni
del
del
qual
gruppo
Della
vostra
mi
viene
io
prima
non
il
potete
che
cipe
Prinveruno
a
possibile
se
per
prova
pere
sa-
il monumento
due
rotolo
contorni
Venere,
restano
tre
ancora
Milady
a
di mandare
Olimpico,
autorizzato
la
pomice
al Selva
pagare
scultore:
rata
il Giovane
sono
del
marmo
ogni
pure
e
occasione
fa dare
Rinaldi
Voi
può
antiche, ch'egli possiede.
nel
diedi
che
si
non
consente
impresso
mi
opera
Pro-
di
copie;
Compton,
non
restituita.
gessi manderò
quale
stia
di Marte
quarta,
la
Per
si farà
e
che
dappertutto,
Troverete
mio
la
scolture
opera
Rusconi.
se
;
Ratto
proibizione del
non
a
fatti nella
del
inciso, e
quale
cercare
di trovarlo
in
il
quattro
o
saranno
eccezione
espressa
per
Faccio
fosse
ad
si trova
non
fare dal marmo,
di
desiderio,e
prossima,
serpina^ che
tre
saggio,
e
che
farete
gli si aspetta.
la
io
cosi
a
far
al
suo
del
prezzo
punto ribasso.
finito.
marmo
dovutagli
somma
ne
sul
di
cassa
una
rimborserò
ancora
per
il
la
per
vane
gio-
terza
un'amicizia
84
Tadolini
10,32
se.
Ho
residuo
per
lavorato
quasi
in
io debba
sose
Teseo
credo
:
invernale
che
nell'autunno,
e
Ho
—
è
tutti
tutti
altro
stimare
del
20
Marchetti.
della
o
cile
fa-
meno
alla
noi
gnora
sidi
abbraciamo
io,
e
vi
che
la
amare
e
amo
più
cara
cucina
fra
conservò
gli
dovuta
altri
la
al
copia.
è
il di
a
di
alla
pensò
non
regalò
stesso
Modena
dispersione
è
spesi
e
pubblicato
popolare,
La
quale
a
cura
in
K
21,60
dalla
Modena
a
del
giornale
del
febbraio
8
canoviane
le
teucre
a
Bonaparte.
£
prò-
artisti
sua
copie.
qualche
a
dirette
della
liberalità
dell'amico
1880,
degli
Convegno
lettere
a
Luigi
1.
subito:
Mutma-MuUna,
soverchia
autografi
manderò
conservato
alcune
nemmeno
principe
li
della
esemplari
quattro
ve
lettera
Fu
uscito
Cicognara,
7o
di questa
unico
li
Medico:
Del
L'autografo
la
ne
che
d'ogni
potete
il ribasso
modenesi.
al
ro
lavo-
nell'inverno
esso
per
comperati
di
famiglia
fitto
stagione
tanto
a
al
o
cosa.
S.
numero
la
traspirazione
voi,
a
sopra
voi
Notomia
^
e
e
come
ebbi
la
non
giacente
basta
in
già
Poi
perchè
tenenerissime
cuore,
P.
Ninfa
mi
non
ch'è
ideale.
ragazza,
quando
cose
dolce
alla
mano
Frassino
e
Polinnia,
busto
occuparmi
Lucietta
stimo
nella
comincia
in-
pericolosa.
meno
Mille
vero
di
avanza
i^-edio deggio
e
avere.
loro
do
essen-
lavori
per
del
quella
a
Roma
a
qualche
por
Venezia,
a
passare
Baruffaldi
questi
finita, e
canova
giovani
due
alli
pagati
potuto
ritornarsene
di
pressato
Ho
ha
non
Antonio
di
II
dova»
ve-
gnara
Cico-
tore,
raccogli-
neppure
lui
UN*AM1C1Z1A
86
vostra, delle
alla
quali
io
prima doppia, sicché
copie che
due
da
io
che
bene
lui
ricevono
avessi
codeste
a
mandatemene
un
dal^
o
Selva,
parti.
ho
doppia.
subito
dentro
alla
Contessa
che
voi sarete
Non
ha
'Ne
siano
di
perle,
che
mi
'
di
colla
far
comperate
commettete,
dite,
del
nota
fratello
il
indagini
e
Si
altro.
conoscono
ne
Deposito
Bonnani.
quello riportatodal
Guattani
debito,
Sig. Selva.
al
pagare
mio
diligenze
nuove
prima
scatoletta,inviate,come
trovar
Visconti, né
faranno
che
contento
Rusconi, fuori
del
un'al»
ed
distribuzione
della
Goess,
saputo
ria
Sa-
Colla
cura
una
di
di
Venezia.
Avrò
collane
le
siano
e
—
addebita
sione
prima occarandolo
esemplare completo, riticompitemi quello che ho
imperfetto, e disponete
che
mi
in
la
e
compiute
copia qui,
una
ziane
Vene-
solamente,
Sig. Selva
si
quattro
fabbriche
mandarle
posso
Il
ne
la lasciassi
tra
non
di Cassano.
al Duca
Delle
8 distribuzioni
tengo qui
altre
rimangono
ne
disposizione.
vostra
^
me
CANOVA
ANTONIO
DI
compia-
per
òervi.
ha
Hayez
Molti
ritratti
Hudon,
di
riscosso
nel
ho
le
quel S. Bruno
della
braccio
*
ed
Le
fàbbriche
intagliate
Venezia,
"
dai
Certosa:
che
a
pitt cospiscue
della
membri
Alvisopoli, 1815, 1820,
Moglie
del
Provincie venete,
oonte
calto
di
e
O0SS9,
egli é
che
umana,
e
del
insigni uomini
della
notomia
proteso,
a
suo
migliori io collocherei
sue
cose
Napoletano.
Parigi dello scultore
sarebber
quellidi Voltaire,
di altri
e
credito
suo
visto
1802, come
Rousseau,
Tra
il
voi
la
Voi.
E.
Accademia
in fol.
Governatore
gentil cavaliere
che
an-
il
e
mano
già
dev'esser
Veneta
to
appun-
autore
Venezia, misurate,
di
2
ha
po.
tem-
nota.
Uluetrate
di
B.
A,;
fig.
austriaco
delle
un'amicizia
Sicché
dal
molta
lode.
antichi
lignac, e poi
che
si
credono
Li
comode,
Louis,
e
le Muse
ma
me.
bellissi-
posso
tarvi
accer-
nell'arte.
sommo
la
di
di Po-
cose
già rappresentare
non
la
S.
a
degno
cardinale
Berlino, sono
merito
un
cordiali
di tutta
artista
panni
a
ammirati
hanno
87
CANOVA
discopertidal
trasferiti
Io li ho
ANTONIO
insieme
tutto
Li marmi
Saluti
di
Ora
famiglia
di
K
alla
famiglia mia
io vi
parte
per
voi risalutano
degli amici, che
e
; ed
amorosamente
Lucietta
signora
sono.
48.
Boma,
carissimo.
Amico
mi
riempie di
giovani, che
li
Il
il
^
quale
del
dallo
statue,
*
dal
Boberti
25
di
di
re
agosto
Trovo
qui
"
stesso,
colla
Se
figlio.
**
può direttan^ente
queste
lissimo
parmi nobiberti*,
giovine Ro-
riconosciuto
1724
nel
Polignao
Boma,
Bitornando
seco,
Bobarto,
1808
tua,
quale
loro grande
e
alla
e
in
morte
sua
da
sotto
ristau-
Francia
furono
Prussia.
del
altra
"
portò
le
conte
"
a
per
disposizioni;
sei miglia da
Adam.
Francesco
al
d'Achille
dal
scoperte
di Mario,
Palazzo
parlato
T istoria
rente
cor-
gione,
principal ca-
alle vostre
pronto
invece
scultore
comperate
Ai
sta
1732, il cardinale
nel
Ho
voi, e
faranno
che
opere
del 9
per
vostra
per
ordinato.
in dodici
le rovine
rate
in varie
Bappresentano
Ulisse,
consolazione
vera
progetto da voi combinato
ben
e
lettera
vostra
verranno,
occupati
onore.
La
—
aprile 1817.
19
mi
sono
pittore
il
Bossi
di
ossia
parli
tali
tuo
delle
da
presentarle
prospettico
scritto
aveva
fratello, che
del
opere
fargli deciso
al
Viceré
:
sono
Canova:
considero
contò
onore,
se
bassanese.
al
lo
Boberti
ti dico
che
altrimeati
un'amicizia
88
e
anche
se
tempo
in
cenno,
e
mettersi
d'un
-brami
e
mezzo
farmi
venir
il
ad
poi
^
sposa
a
; ritornar
io
Per
0
qualche
Albani
ecc.;
saperla ;
"•
"
che
io
le raccomandazioni
mnne
"
Tu
valente
per
"vedute,
di
^
L'
quale
*
I
che
sia, in
toccherà
non
Hayez
gli
a
le
sono
le Memorie
A.
in
C.
gloria
Padova,
nel
1816
dote
i vasi
sempre
Augusta,
1500
ancora
mi
gna
biso-
da
intorno
del conte
si
non
invece
copista,
un
delle
quello
come
co
non
copia
che
^
me.
talento
con
quattrini»
1^9,
Minerva
Vincenza
tere
{Let-
Pag. 86).
Scaccia,
la
nelle
guenti
se-
scudi.
in
accennati
relativi
Borghese
esser
molti
con
il
per
ad
medio
né
la
il vostro
di
avvertila
genere
né
sposato
statue,
Carolina
parcioolari
ad
portato
aveva
quadri,
era
un
colla
abbiano
perché
la persona,
re
pa-
bassorilievi,
di
quel
Ma
inutili.
mai
Bossi
si
lettere,
venete
conosci
Giuseppe
di
E
voi paresse
a
vogliasi far copie
se
sagoma
?
per
gli farò
saprei divisarla
non
saranno
che
qui,
secondo
Roma,
ia
obbliga
^ Tivoli
ornati
come
si copia Canaletto
come
il vero?
E
no.
o
si
di concerto
i bassorilievi
^ se
vazioni.
osser-
cosi
tuttavia
sapere
antico,
vaso
d'invenzione
^
in
crederei
mie
quale
se
dezza
gran-
fuori di dubbio
come
vasi
o
di quattro
e
maturarlo
passeremo
qui
una
e
pochi momenti:
convienmi
desiderio,ma
di
e
TUrne
farei fare
ne
il
di
e
sta
fra
deve
vostra,
soggetto.
alle vostre
;
Hayez
me.
commissione
sicuro
più
e
sem-
artisti medesimi,
dagli
Demin,
come
sic-
Il modello
soggetto
eseguirlo in Venezia,
meglio,
anche
il
liberamente
pensiero,
suo
Borsate,
con
traverso,
Per
parlato con
vostro
un
saprei eleggere
non
sottoponessero
Ho
di
Io
conveniente.
lo
ad
appartamento
sei per
palmi
lasciarlp prendere
che
beir
un
per
alto.
per
più
voi
da
porrà
non
da voi divisato.
vien
di
:
Venezia,
cosi di concerto
quadro
questo
canova
a
volare
per
ottimamente
esatto
recarsi
dovesse
mezzo
Antonio
di
questa
alPomaggio
a
Leopolda
cui
e
delle
danno
Cicognara
ampi
provincie
e
minuti
oit., 169
e
seg.
un'amicizia
Anche
del
di Q-oess
al conte
scritto
al mio
adesso
Venendo
citando
linnia, non
quanto
di
giugno
in
mano
e
era
; anzi
troppo
di
in
regola, e
vi
piace, un
smanio
in
a
la
"
Vedi
in
polizza de'
riscontro
che
colori
è
il
mese
ancora
tempo
di
la
per
ma
pripr^so
che
meno
via
spedizione
da
si
voi
la
verso
impossibile
sarebbe
fannosi
coi
di
sapere
ancora
alla
ai
me,
che
nota
trovati
G-essi.
Datemi
Murano
che
Goess.
si
recava
che
avvenga
;
li
pure,
di
e
ti
con-
perle
temene
procura-
prezzi rispettivi. Io
giunte a Venezia
di
contessa
capire onde
abbiate
a
mostra
non
ni,
risoluzio-
le vostre
sulla commissione
qualche
al loro
Conosco
che
come
giovane imolese,
da
già
Po-
fra il
statua
che
seguito
ad
Torno
la
presto mi
altre
so
molto
d'avere
tenuto
quello
tutto
quelle
un
siano
proposito della
vedrete
gradirò intendere
di vetro
a
*
scriverete
mi
Fuso
deggio farla formare
credere
Più
luglio.
fisicamente.
Voi
sul
mettersi
suggerita potrà
metà
è
vorrei
Onde
può.
a
il prezzo,
solamente
mando
confere
da voi annunciato.
guardo
Ristato
spedirla;sicché
è
Non
*
del lustratore, e
di
indicare
me
vi dirò
caso,
spedizione,mi sono
di luglio. Perchè
alla
noscere
co-
convenienti.
ragionevolie
se
potrete
meglto di
prezzi parmi che
li
Per
servono.
e
voi
è necessario
talento, conoscendo
vostro
non
89
CANOVA
Rinaldi
per
gruppo
proporzioni,che
le
che
ANTONIO
di
non
le diedi
Io
a
Bologna.
siano
nute
perve-
destino.
soggetti, che
dopo
aver
i bassorilieri
2
a
pag.
86.
voi
vorreste
riletta
la
dell'urne
fosser proposti
lettera
devono
vostra.
essere
90
un'amicizia
d* invenzione.
faceste
le
Penserei
vi
altro
fine.
vero
penserò
potrete adattare
ohe
di
bisogno
Io
del
uso
; che
voi.
che
di
fine
senza
S.
Hayez
alla
più
quale
sollecite
al
soggetto
la vostra
dedica
bisogno,
che
e
lui
potrà per
insieme
lo invito
risposta,e
tutto
vostro.
in
poi
di
quanto può
a
le
tutte
darmi
sue
venire
con-
subito
il
ond'esse-
Intanto
sentirò
colla
si combinerà
voli,
Ti-
sione,
commis-
più convenire,
tutto
per
da
della
Demin.
con
ramente
libe-
momento
contento
ora
Fate
Lucietta
Sono
informo
Lo
materia
prescritto da
verrà
questo
da
possiate
scrivetemi
e
d'Este.
in
voi
artista.
signora
alla
è molto
cure.
suo
d'accordo
re
ritorna
dice che
mi
e
mi
quanto
luogo
avran
consigli in
qualunque
Missirini,per l'abate,
per
P.
vi
stra
vo-
farvi le opportune
a
che
giudizio vostro,
io farò
Saluti
credo
al
pure
la lettera
preparato
non
alcuno,
possedete meglio
dunque
scrivete,io
modificazioni,se
o
mio.
l'argomento
voi mi
soggetti,sarò
al sentimento
mente
conveniente-
venendomi
serietà,e
con
riflessioni
che
voi medesimo
che
dunque
Intanto
co' vostri
aver
canova
proposizioni; giacché più
d'ogni
suo
Antonio
di
gior
mag-
esattezza, e pontualità '.
49.
(a Venezia)
Boma,
Amico
carissimo.
per
*
A.
Questa
C.y pag.
quale
la
lettera
lao
e
fn
segg.
—
mi
Alla
duole
cara
aprile 1817.
del
vostra
intendere
puli))lioata dal
26
che
Cicognara,
12
dante,
an-
eravate
Biografiadi
un'amicizia
afflitto da
un
jni giova
sperare
libero
stato
Venendo
leggessi
neUa
al
progetto, dicovi
due
tro
voi
da
gli
per
dell'Urne
Alessandro
Gruppetto
al
risoluti
sono
tal
non
essendo
aveste
Tal-*
e
da
determinati
1^ Le
Aldobrandine,
di Arianna
—
di
nozze
Ma
Bacco
e
^
io dico
questo
stro;
desiderio, e pensier vo-
al
debbasi
che
voi
il
piacer
il
seguire
vostro
e
;
municatemi
co-
la
di voi.
sotto
di pensare
caso
bisogno
che
di
io
voi
impossibile che
Ma
donar
a
le spese
per
era
Tuno
decisione,onde i giovani stielavoro.
Entrambi, Hayez e Demin,
di recarsi a Veùezia
eseguire il
per
compenso
Già
ha
di
sacrificio
Il
nozze
PsicJie
Fatene
rispettivolor quadro
in
purificazionedel
proporre:
io creda
perchè
pronti
Lm
saranno
2^ Le
obbedire
consiglio.
Hayez
soggetto dei bassorilievi
Per
e
scelto
che
pittoreschi,siccome
e
io penso
subito
no
compagna.
palmi cinque.
per
non
sarete
altri due
altri.
di
solamente
mio
Gli
Amore
di
dell'altezza
ricchi
Rossane:
e
trista,voi
Sembranmi
Sarepta.
Vasi,
o
molto
Ezechia^ e Demin,
argomenti
voi si desidera.
eravate, perchè
presente, anzi
quadro
suo
re
città di
dico
:
nuova
questa molesta
tempio fatta da
Elia
la
da
soggetto del
per
gotta
all'ora
che
91
CANOVA
ANTONIO
di
accesso
io
che
prima
di
loro
viaggio
da
voi
che
qual-
un
ritorno
e
facessi
ne
ve
vi parrebbe
non
?
parola;
stesso
ci
non
pensato.
Un
incisore
bravo
l' incisione
grandezza
finita
il
un
della
rame
quella
sarà
altro
per
della
vostro;
non
aspettar più del dovere.
mi
fa
Polinnia
simile
ordinaria, e
sarebbe
come
bassanese
ed
te
presentemena
bulino,
alle altre
mie
Concordia.
io
perder
me
ne
tempo,
e
di
pe,
stam-
Se
rete,
vor-
farò
guire
ese-
e
farvi
un'amicizia
92
Due
lustratori
l'abbandonano
la
forma,
effettuerà
fatti
da
quattro
la
Io
subito
in
;
ma
al
ritardo
ne
saranno
punti diversi,
voi
dite.
ieri alla volta
che
parmi
non
quanto
del
se
lo
probaT)ilmente,
mese
un
desolato
sono
e. non
cavare
come
parti l'altro
deciso
ancora
Roma,
Duchessa,
dentro
siasi
in
qui
di Piano
Pordenone:
Musa
Ne
Venezia.
incisi
Il Duca
farò
ne
spedizione a
i contorni
prima
venire
per
ciò fatto
alla
l'epoca già pronunziatavi
per
la
canova
intorno
stanno
mai;
e
Antonio
di
giungerà
rag-
nulla
viaggio.
suo
di
di
quella
scatoletta
mo
a
perline. Ho scritto a Imola
quel GiacoBaruzzi, e a Bologna ancora, perchè si procuri
colle
di far
a
Che
diligenze.
io
questa faccenda
che
farmi
a
di
qualità
diavolo
ne
; ben
riscontro
qualche
colorate
mente
nuova-
sul prezzo
e
fabbricasi
a
di vetro, che
alcune
sicurarvi,
as-
posso
Priego
dolente.
mandandomene
Murano;
dirvelo
so
sono
dare
perle
non
frammischiato
siasi
piccole mostre
per
eccezione.
mi
Ora
che
bisogna chiedervi
io scriva
siate
di
contento
Selva,
della
mia
come
io
associazione
lo
ne
alcuno
fino
autorizzato
aveva
che
io
a
sono
14, dal maggio
mesi
Direzione
pagamenti
e
l' anno
1816
generale
a
delle
d'associazione.
farlo anzi
in modo
dandone
corrente
giugno
1817.
che
ve
scri-
A
per
sta
code-
potrebbesi
fosse
avviso
mi
si ricevono
Poste
Perciò
scorso
17,60
di italiane
lui debitore
Lugano,
dallo
Veladini
Quell'estensore Francesco
anno.
conto
per
di
Gazzetta
alla
ciò,
per
sig. Domenico
al
pagamento
za
Sen-
piacere.
espressamente
domandare
fatto
abbia
se
lettera
una
altro
un
al
pagato
i
guirlo,
ese-
tutto
Gazzettiere
,
di
Lugano,
per
sua
norma
e
mia
giustificazione.
94
un'amicizia
due
dei
d'uno
e
nominati;
fatti
dei
forse
dal
0
nostro
questi
pure
attualmente
impegnato
a
mano
farsi
d'
Antonio
Pabris
di
tempo
metter
deve
che
giovane
avesse
bilite
Sta-
l'argomento.
amico
dal
ganti,
ele-
sembrano
io farò
quello
comune
figlio,ovvero
mi
per
vasi,
di
all'esecuzione
subito
se
canova
che
e
propriamente
le dimensioni
dal
Antonio
caste
sapessiqual base destinate loro,e me ne indila vera
proporzione,io eleggerò la grandezza
io
se
di
di
qui,
Kste, o
Bassano,
dosi
eseguirlo, trovan-
di
lavori
varj
che
qual-
rilievo.
Sulla
dei
grandezza
cinque all' incirca,non
voi
Determinerete
sima.
Rinaldi
il nostro
possono
quel
al collo
esempio
perline
quelle
che
servir
donne;
per
d'ogni
di farne
filo :
e
si
se
spediscano
in
questa
può
noiosa
giunta
certo
sig. Cancella
franca
di
se
cessero.
pia-
non
stanza;
abba-
11
o
condizionati.
che
voglio
false ;
s'era
signora
grani,
12, purché
venti
Creder
perle
Ferrara
alla
arrischiare
pagare,
mandarne
briga.
colle
la vostra
siavi
trasmetterla
poi
versi
di-
colori
di
scatoletta,bene
una
una
vogliam dire, al
o
dall'altro,manSinsi
diverso
Scusate
si
mostra
spiegato chiaro
d'essermi
non
fosse
si vuole
non
doverle
venire, per
Spero
l'uno
perchè
però, se
d'ogni collana,o
prezzo
filo,corrispondente alla mostra,
grano
e
ventina
una
mieramente
Pri-
il torto.
di
di
di
e il
dall'altra,,
l'una
fare
dovrà
genere
d'averne
si bramerebbe
sorte, per
che
avete
vuoisi
e
vezzi
per
agevole,
per
escluso
ricamo;
per
mani
ro-
Sono
ridirvi.
che
quello
perline, non
viene
fatte
palmi
Roma,
a
alle
Riguardo
ho
di
questa proporzione sia convenientis-
che
persuaso
ideali
gruppi
poiché
incaricato
Contessa
;
e
un
di
n'ho
un'amicizia
avviso
più
Mai
imputai
non
da
il
e
sig. Betti
darmene
partita
; solamente
governo
ma
;
Sanctis.
del
fatto
ho
ne
sporto
tra-
pagai nulla,
non
giustamente creditore di quella
dice il De Sanctis; del di più farete
va
come
somma,
la
si,
Ges-
casse
sig. De
del
conto
indirette,e
Sulle
corta.
in Ancona
vostro
Giacomini.
vie
queste
più
sul nostro
Roma
collo per
un
alla
di
dichiarazione
la
95
canova
sig. Giuseppe
servirò
atterrò
eccovi
Io
mi
non
mi
sempre
del
ricevuta
e
antonio
m
conto
e
l'assegno
del
giustificazionein
di
porto
regola,
è.
terra
chè
perdi
puramente
49,90.
se.
D'Este
vi
saluta
in
pronto,
gli tenete
beverà
con
me
e
desiderato
Mille
altri ;
con
che
e
essendo
ora,
per
ringrazia del
e
viaggio
gli
alla
i saluti di
neghetto, e
affari
molti
qui,
potrà effettuare il
all'ottima
Missirini;del
credetemi
suoi
non
patria.
affettuosi saluti
ricevete
che
vino
egli probabilmente
perciò non
e
buon
famiglia vostra;
e di Mefratello,
sempre.
51.
(a Venezia)
Boma,
Amico
del
3
carissimo.
9
e
e
può.
come
da
tempo
che
sta in Roma
incidendo,
Io lo
e
immemorabile,
seconda
il mio
delle
due
carissime
Martino
De
da
molti
ma
non
vostre
Boni
anni,
è
un
gnando,
dise-
tutt' insieme
dipingendo
moltissimo,
conosco
alunno, nò egli fu
mostra
Quel
corrente.
pittor veneto,
Alle
—
1817.
17 maggio
e
sono
educatore.
perline,giacché
amici
siamo
punto
Attenderò
mio
suo
la
fratello
96
un'amicizia
fu sì poco
esatto
commissione.
darvi
la
prima
bontà
di
perdonargli questa
nel
pazienza, e
Abbiate
canova
Antonio
di
seccatura.
di
più
quellitre, a
tutti
da
Demin,
da
Fontana,
in
romani
scudi
tutto
Ho
a
egual
boline
la
la
scudi
stessa
di
somma
il
20
dezza
gran-
disegno,
ad
Hayez
e
quali
soggetto, di cui
il loro
purgare
i
Demin,
a
sono
faranno
disegnino pulitamente, per farlo intagliare,come
voi
dite,
portò
alla
giorni al più
Vaticano
all'ordine
trovarsi
^
Appartenevano
educata
ed
del
coro
primo
Afftne
stinate
E
a
San
dava
di
e
Carolina
mi
pare
che
di
quella
da
dòpo
so
Giovanni
della
in
Italia
liete
;
il 18
di
questi,
Augusta,
a
ilFolo
quel
e
mori
del
settembre
in
un
e
passava
per
album
,
Me
dipinse invece
cinque.
Vedi
nota
il
il Balestra,
corretto,
Boma
a
che
altre
ne
opere
dovesse
il ricordo.
*
ano-
demico
acca-
1837.
gl'intagli delle
con
data
fon-
maestro
tempo;
il Fontana
di
metà
pel disegno
speranze,
al
bassanesì
Volpato,
o
ambedue
potranno
il Morghen,
dieci
lunetta
d'inoisori
colonia
vuol
limato
e
fra
ultima
partire prima
pulito
Luca,
di unire
ed
fosse
che
taglio lucido
terza
Boma
in
incisore
di
*
a
Morghen.
giovanissimo,
il
Sicché
^.
il suo, che
terminare
la
mi
Hayez
ponderato,
sarà
deve
Egli
Clero*.*
Le
far vedere
a
benissimo,quando
accuratamente.
dodici
di
maniera
ieri mattina
anzi
riuscire
e
d'
accordai
venti, e
e
ti
intaglia-
verranno
e
sono
140.
parlato
occupati
il
cento
Polinnia
della
s'intaglia a
cui
su
figuradal Balestra, al quale
scudi
stra,
Bale-
Giovanni
lamina
una
sopra
quella
di
mia:
l'altra
per
e
punti
quattro
fatti benissimo
da
Fontana,
sono
non
di Bassano*.
tre
e
I contorni
già
già nominati
voi
Fole, Pietro
Giovanni
io conosco,
che
intagliatoriveneti,
Gli
a
pag.
134.
de
servare
con-
un'amicizia
in
casa
sua
Prima
nulla
vedere
voi,per
di
suggerimento
accettata
Hayez porta
di fissar
se
la sposa.
seco
abbiate
farglifare
gradita Toffer-
e
Vase, attendo
sul
non
ambedue
me
Venezia, co-
a
più utile,e conveniente.
io mi regolerò a norma
Missirini,che
desiderate^
che
della
Lugano,
Dei
saluta,scriverà
vi
libri che
mi
lettera
Verri,
sul
Psiche
sarà
vostri
del
chi
sovviene
zioni
illustra-
d' Ital.
di
?
quante
mercordi
Giorgioni,e
veramente
fu
Perseo
mi
non
che
siderio.
de-
la Gazzetta
risponderò
rallegro de*
voi
:
del vostro
per
gioia.
una
Alessandro
conte
dell'Emo
isbaglio. Quella
non
se
vi
Basta
le due
vi accrediterò
chiedete
precisamente. Mi
del Benvenutino,
La
Grazie
quale
risposta
approvato il mio
io crederei
decidete,ed
pote
il ni-
scritto invitando
ha
sarà
e
;
che
più
ta; tanto
da
zio Binasco
Lo
giugno.
97
CANOVA
ANTONIO
di
le abbia
della
e
dettate, ma
paiono piccolacosa; del Barzoni no certamente'.
dello zoccolo della PoMando
la pianta esatta
mi
linnia
della forma
e
del
e
può
non
Ossia
sacro
due
queste
e
;
quadri
ni dei
*
dei
Sono
quadri
ilinstrazioni
proprio del
è
pubblicò
la
per
Urbana
zetta
**
:
**
mani,
"
di
Come
io
lui il fuoco
"fronte
e
7
—
volta
~
É
ti dia
estatico
sacro
nel
n°
curioso
Pigmalione
sono
Vittorio
bresciano
di
39,
a
te
anno
Uii'amicUia
di
^
il
scenda
Canova,
alla
quale
la
Oa»-
di questa
ed invoco
(Psiche^)
A»
citazioni
eser-
intorno
all'opera delle
la vitan-
Malamani,
2.
1795, della
finale
perchè
Prometeo
nota
Maestro;
lettera
innanzi
assorto
dinanzi
del
Barconi
il razzo
che
le inoisio"
96
pag.
La
simo,
pros-
di soggetto
Demin,
opere
nient'altro.
e
prima
Veneta.
alla
delle
fosse
Piacemi
commentare
accennato
rebbe
par-
mercordi
del
e
me
a
disegno
cose.
dovevano
descrittive
accademiche,
Psiche
d'altre
che
il
per
dell' Hayez
nell'ai barn
lettere
che
essere
in cui vi scriverò
^
che
Credeva
conveniente.
pronto,
basamento,
tera
letsue
al pari
sulla
tua
98
un'amicizia
vi
le
casse
ne
siate
siano
Una
Viero
per
eoiraltra,avrete
Rinaldi,
sarà
quanto
fatto
come
tenere
cosi
bene,
del
unito
de*
Parlerò
a
sta
Que-
voi bramate.
alla
fate, e
come
alla
al
sempre
operare
mia
Lucie
signora
D'Este
Voi
fratello
cizia.
amitta per
Mene-
e
seguite a
credermi
.a
voi,
viaggio
mancano.
gratitudine.
con
le
del-
dargliela
volete
Missirini.
per
buon
è per
non
di commettere
cose
vi ricordano
volermi
vi
il
propria, e carissima, di
pel fratello,e
ghetto
voi
se
che
piacerà
Mille
—
sarà
mia
voi
a
e
altre
nell'esattezza
la Letizia
;
le altre
cura
manda
poi, coU'occasione
tutto
e
le
voi
che
voi, le
è per
cui
a
Anzi
anch'essa
giovani, tutte
felicemente, e
ammirabile
sempre
spedizioni.
sue
canova
Letizia
pel sig. Viero,
Meneghetto,
me,
Antonio
arrivate
contento.
stampe
ma
di
temente,
costan-
mente
affettuosa-
che
vi abbraccia.
52.
(a Venezia)
24
Boma,
Mio
amico.
caro
che
si
che
desiderate, e
vana
il cercarle.
trovate,
sono
L'effemeride
del
Tomo
Romana
Michele
95, Voi.
V.
per
che
1772
il
gran
piacere
ventura, quelle opere
altrimenti
al
98
col
18
dal
saria
—
Annali
fatica
stata
supplemento
scudi
1774
1817.
d'annunziarvi
Voi. 28 in 4,»
1776.
Antologia
Mallio
dal
Ho
—
maggio
al 97 Voi. 24 in 4.""
di Roma
18
14
„
dall' 85 al
in 8°
4
„
Memorie
Enciclopediche
di
Guat-
tani
^
Se.
3,60
39.60
UN*AMIC1ZIA
Diretemi
deggio farvene
se
vi
servirò
Nel
casse.
Non
Livio
I
Parte
ed
del
quegli africani
toci,
assegna-
lume
^
si
e
accontentarvene.
de'
guerre
in
mani
ro-
Italia,dovriano
dettaglio delle
e
poi nelle
Cartaginesi
delle
venuti
ranza
spe-
Monfaucon
di
armature
altri,parlando
qualche
nella
sul prezzo
saprei se potreste
e
con
dar
Ili,
vesti
Numidi.
Tito
Tacquisto,
subito, per mandarveli
Voi.
riscontrano
99
CANOVA
qualche diminuzione
dì
e
ANTONIO
DI
loro
armi
e
ve-
stimenta^
mio
Sul
intagliare un'altra
nella
di metterla
al
e
fosse
non
pure
Rinaldi,
che
giovani
molto
Essi
inaspettato.
quali
non
esservi
mettersi
la metà
dell'entrante
purgati
bene
muoversi
Demin
le
Per
che
manderò
Vaso,
*
esso,
che
il
Roberti
deve
lo
studia
le
portano
farsi dal D'Este.
Venezia
,
marmo
Annibale,
dissimo.
gran-
sé ;
cando
giudi-
Roma.
Vi
disegnino
del
spedisco
italicum.
Diarium
Il
di
in
to
accetta-
zelo
Intanto
desiderava
bieie intorno
no
Cioognara
il Pizzi, professore
di
taginesi per aiutare
'
di
si faranno
con
il
profilo e
verso
prima
con
di
due,
abbiano
soggetto,
migliori queste
siano
per
se
il
questi
che
che
che
se
mo
prossi-
altri
viaggio
vi assicuro
zi
an-
benefizio
degli
Roma
che
tele
del
in
cangiato
ne
Roberti
di
si vuole
disegni qui
si è
da
volentieri
in
poiché
fanno, e
; e cosi
A
onore.
i loro
;
al
secondo
prima
me
Hayez,
nel
obbligato
vengono
possono
di
Venezia
Il
la
Penso
dirittura
a
farò.
manderò
mio.
quadro
partono per
Cosi
deve
del
darla
vi
pronta, ed io
conto
per
cassa
meglio
mercordi.
i
dirvi che
voleva
stessa, perchè l'abbiate
lamina
farò
ritratto
da
a
regalarsi
cui
a
aveva
Carolina
commesso
Augusta:
agli abiti
uno
oar-
cademia
nell'Ac-
scultura
/{
dei
dei
gruppi
giuramento
di
100
un'amicizia
forma
a
di
che
aggiunto
quadro
finito
che
Io per
un
vedrete
prima,
Giacché
non
che
detto
ritocco
voluto
sul
il
o
destramente,
chiesi
gli
cioè
una
sima, e
che
computandovi
col
prossima.
di
Non
c'è.
doppio.
perchè
quadro
Io
farvi
di
che
riguarda
Io
quadro
stesso,
simile,
uno
chini.
zec-
è tenuis-
andar
venzione,
l'in-
sotto
al dis-
discreti,e
esser
un'opera degna
avere
questo per
vostro
richiesto.
avete
che
però
pensier mio,
la domanda
la lettera
piate
sap-
lontano
da voi.
al
spero,
lo
qualche
accordare,
nuovo
dicovi
sul
parere.
rispose sessanta
di
partirà,
osservare
mirabile.
am-
vernice, per
farmene
voi cosi mi
Eileggendo
farvi
la
volendo
con
voi
ma
vostro
si dovrebbe
stesso
voi,e
sai.
assai, as-
gli studi già fatti,e
zecchini,
tempo
e
governo;
»
un
riflettete che
altro,non
di
e
piccola cosa
nulla
dinanzi
ben
prezzo
cassa
e
Voi
di
un
loco
lui
totalmente
dall'accettar
fosse
studio,bello
persuaso:
si mostra
mi
nel
che
gli volete
voi
replica; ed egli
sicuri
tellino
car-
disinvoltura
quello
per
cento
nel
dipinto, e
pensa
chiederebbe
ed
di
è
Per
com,e
sul
mi
quanto
e
mio
e
so
dove
che
giovane
chiedervi
dal
dentro
dargliancora
vero.
alla retribuzione
che
le poche
potrete dirgli il
e
ha
non
anzi
pare,
dargliela in Venezia,
altro
vi faccio
soddisfatto
freschezza
ho
di
mento
basa-
benissimo
trovo
una
campo;
è nel
Hayez
rimarrete
lo
me
Gli
o
un'opera degna* di
ne
con
sapere,
quale
leggerete qui
di
pare
che
sicuro
sono
bilico
del
pianta
^
vostro
mi
:
CANOVA
sulla
Polinnia,
osservazioni
Il
ANTONIO
la
Gazzetta,
la
per
di
nella
settimana
vostra, trovo
sul
La
cessario
ne-
proposito del
un'amicizia
102
di
canova
Antonio
53.
(a Venezia)
31
Boma,
carissimo.
Amico
Vi
spirante.
del
tolta dal
ornati
mando
fu eletta
che
vaso
fogliami
vite.
di
di
vi manderò
Per
voi
le
eleggetele voi.
anche
Le
ohe
nelle
io ho
gentilezza per adattarle
Selva
mi
il mio
pagare
io
scrisse
ch'avea
debito
gli risposiche
Alla
domanda
di vario
colore
nelle
sempre
sformar
forma
nei
persa
mi
che
si fa il
cui
0
intonaco
poscia si
di
forma
con
altro gesso
come
voi
ben
Ros-
e
scuola
accomodare
del
vase.
ché
Sic-
jper^e,
degli strati
ciò
avviene
perchè
getto, si distruggono.
farsi
suol
dal
gesso
modello
sapete, questa
Fatto
di
uno
rossigno, sovra
s' ingrossa il rimanente
bianco.
lo
nel-
sta
Que-
coperto primieramente da
e
ed
Lugano:
due.
fate sui motivi
leggiero di
stende
lievo,
bassori-
pensato voi.
si dicono
adunque
creta, il quale viene
strato
del
Hayez
disposizioni per
gessi,rispondo che
forme
che
le
ciò avevate
che
di
forma
alla
Le
.
della
di far
fra voialtri
intendetevela
si è
Marte.
e
stampe
date
dei
maschere
mezzo
al Gazzettiere
a
eccezione
disegno
cercato
fu
Gli
di Alessandro
nozze
che
quelle bacchiche,
Col
—
e
conoscete.
; ad
a
del
calco
un
potete vedere
italiana,e
con
già
23
sagoma
D'Este,
quattro
sostituisca
rappresentante
che
nostro
Giove, Giunone, Minerva,
quattro
sane,
dal
la
presente
i medesimi
essere
pensato il D'Este*
altre
la
del
vostra
cara
per
Borghesiano, che
possono
le teste
Alla
—
1817.
maggio
della
ciò,si riempie
forma,
da
cui
vien
un'amicizia
tolta la creta, che
dico, di
effetto
gesso
lo
formatore
quando
Statua
della
dea
intonaco
questo
creta
Pace,
varie
trovasi
sonosi
la mia.
piedi,
forme,
gli
diadema
con
serpe
caduceo
che
tiene
una
colonna,
e
emblemi
la
sul-
nella
monete
romane,
di
va
cui
cui
alata
o
il
giata
appogde'
scettro
Combinando
e
abbassa
Vedesi
sinistra.
gnita
insi-
assisa, ora
ora
verso
colPasta
forme
varie
diadema,
senza
appiedi
d'ulivo.
ramuscello
si stese
sotto
e
nelle
e
senz'ali, col
condato
cir-
rappresentarono
potete vederla
Voi
tezza,
avvedu-
e
appunto
che
Greci
espressa
tratti
lontana
forma.
I
—
la
mente
imprudente-
viene
primo,
si fece la
sotto
similmente
ad
straziare
e
che
,
cautela
con
sottoposto getto, che
da
in
offendere
non
è
non
del
intonaco
o
è segno
sopra,
sotto,
quindi procedere
il
donde
sta
riore,
este-
gli scarpelli
strato
più
che
gesso,
forma
stessa
all'ultimo
cui si è detto
onde
questa
la
pezzi
pie,
dopo essa, si riemimpronto ; al qual
riveste, e quando
superficiedel
conviene
V
cavarne
in
arrivano
rogsigno^ di
esiste
non
per
si manda
che
e
più
103
CANOVA
ANTONIO
di
numi,
diversi
questi
rappresentarla in piedi, e
coU'un
de' piedi uno
alata,e premente
squammoso
seguendo l'esempio e il tipo specialmente
serpe,
attributi, io pensai
d'una
medaglia
sul
incise
diadema
di Claudio.
rocchio
il braccio
di
destro
diverse
che
di
colonna
;
e
le
doctrina
fralle
di
in
Voi.
col
cui
la
dea
no
furo-
^joncluse.
vedesi
anche
di
Claudio
quelle
pito
scol-
gia
appog-
similmente
Russia
caduceo.
VI, Pag.
tipo Paci
l'ha
caduceo
esso
il capo
altre, il
nummorum
quelle di Claudio
su
a
dalla
Paci
cinge
medaglie d'Augusto ; e
Vespasiano,
Il
Il
nelle
e
L'Eckel
236
Augustae;
De
parla
e
di
ne
di
fa
un'amicizia
104
il
lunga discussione,e spiega
lo
prende
sia,mi
modo
qualunque
della
il simbolo
per
che
pare
del
cassa
Letizia*
una
che
Spero
del
vostro
San
un
diate
volume,
terzo
parte che
che
m'amate
di affezione
Scusate
fiducia che
troppo,
eh' io
e
indurre
candor
farmi
di
vorrei
non
onorevole;
e
potete per
in
chè
per-
so
ecces-
ne.
illusio-
qualche
mia, figlia di quella
delicatezza
nel
ho
il testo
stampa
che
e
voi.
la bontà
benigna
lasciarvi
la
alla
tocca,
e
fatto porre
per
avrete
mi
troppo generosa
so
Batt.
me
zione
giustifica-
ho
Hayez
Gio.
che
prima
la
leggere
fosse
e
di
quadro
In
da
i simboli
autorevole
Pace, abbiano
dall'esempio degli antichi. ^
Nella
stini
l'Ago-
guerra.
alla
attribuiti
il simbolo
serpente per
arti ecc., laddove
prosperitàdelle
della
canova
Antonio
di
vostro,
e
signe
in-
nella vostra
benevolenza.
rispetti alla
Mille
Bentivoglio
della
statua
136-187.
modello
un
sotto
il simbolo
opere
canoviane
che
rigi ho fatto
lione
delle
"
dal
L^o
di madama
alla
Dovrò
madre
inedite
sotto
di
in
con
poi fare
O,
e
di
affer»
al
lettera
una
:
"A
Pa-
soddisfa-
molta
la statua
com-
per
Concordia
Giannantonio
1811
nel
precisamente
la figura della
A,
D'Este
raffigurò
il Canova
1810, scrive
figurata
cataloghi delle
dal
e
il Maestro
dell' Imperatrice,
Maestà.
Letizia,
i
Cioognora
Ma
Luigia.
il ritratto
familiari
pubblicata
Fu
nella
riprodotta
seg.) ma
ra,
intorno
„
Selva
(Cf r.
cit.
71).
pag.
'
Canova
Storia
Veramente
simbolo
del 8 dicembre
Madama
a
pagna
Concordia.
questo
Maria
in data
"
Lettere
\
sempre
(2* ediz.) pagg.
va
dell'Eckel, che il Cano-
citazione
statua
pubblicati
sotto
"
della
della
l'imperatrice
Selva,
amate
sbagliata.
Cioè
mano
corregge
della
VII
la
del
nota
questa
sua
Volume
P"iee, nel
Soltanto
aveva
^
fece
Cicognara
Il
^
parte di tutti noi, e
per
all'ottimo
signora Lucietta,
e
con
con
in
Biografia
qualche
la data
Alcune
del
lettere di A, C. cit. (pagg. 66
di
A.
omissione,
SI
maggio
C.
del
con
1819.
Cicognara
qualche
e
seg.) e
(pag.
sbaglio di
190
lettn*
e
un'amicizia
ANTONIO
di
106
CANOVA
54.
{a Venezia)
7
Boma,
Amico
carissimo.
voi
desiderate,
da
da
trovate
di
me
quanto
e
più
poste nella
ogni
studio
celerità.
la farò
se
del Molini*.
prima
La
nella
la
non
mercordi
potuto
esser
penso
di
pulire, e dopo
sia
perchè
del
mio
ad
del
qualora
Disfatto
cavati
non
come
Libraio
ogni
porrà
parte
coU'altro.
sott'
chio,
oc-
dipinti.
saranno
poi qui
verrà
avendo
non
a
vostro
per
nio;
ge-
inciderli,
fargli intagliare^a Venezia.
dovranno
esser
migliorii disegni
voleste
non
modo
di Firenze.
e
Polinnia,
veggiate,
grandezze
con
vostra,
Demin
partireinsieme
voi
si
che
Hayez,
giorni dopo,
che
dall'opera finita,
In
è
colla
corrente.
che
vuol
eseguita
ritratto
i contorni
mandarmene
sia
cioè
che
Ma
medesima
quattro
bene
forma,
credea.
non
pronto onde
che
la
trarne
potrete regolare le
e
'
si è finita
disegni dei quadri, qua^^do
i
Cosi
manderà,
consegnerò
o
vengano
si
a
11
che
cura
vi
cassa
prossimo
d'appresso tre
Io
ora
lamina
porre
pur
che
sollecitudine
e
Procurerò
possibile; quantunque
Avrò
cassa,
eh' io
più lunga
esser
sorte
gran
Romanis.
ribasso
si comincierà
domani
per
opere
duro
e
questo librajodifficile,
esser
Polinniay che
colla
sono
De
del
maggior
siavi noto
l'acquisto delle
si
che
e
presso
il
ottenere
Parò
—
giugn^o 1817.
Hayez
ha
da
un
semplice
qui pronto
zo?
schiz-
il suo,
che
106
UN*
porta
AMICIZIA
sé;
con
Demin
e
la
per
che
abbiate
statua,
l'una
perder tempo.
Ancona
per
ricevuto
Taltra
e
cassa
il
giorni
fa ; né
Voi
fretta al
che
tanta
a
me
non
r
impazienza
Sono
scuola
Vero
di
in
"
sia
porta
"
Ora
d'una
splendore
Cosi
—
male
me
Io
sarà?
e
dei
fumo
:
se
io,
che
non
da
di
immenso
scuola,
nostra
il
bello
più
ed
ohe
era
faceva
che
oo-
orrore.
alla
contrapporre
più
diavolo, lo credo
povero
il Cicognara
scritto
aveva
della
quadro
so.
si deve
salone
d'incenso
e
è il solo
lo
non
vi primeggia,
Frari
nostra
siccome
un
menso,
im-
dell'Apologia
crederlo
di
salone
della
opere
Ma
ardisco
di
crosta
„
nisse,
lo fi-
di secondare
quel
di pennello
antiche
Jj* Assunta
Trctsfigurazione ;
bello
fatto
volere
vedrete
Venezia,
a
stordire,
uno
ho
veder
dimenticato.
opere
Europa.
è
di
quando
questo
verrete
farà
vi
di
tempo
alla Polinnia.
troppo che il bassorilievo
grandissime
"
"
grandissime
Quando
"ohe
"
di
fu
partito
vostra.
pieno
è pur
"
il buon
voglia
Ma
non
di farlo incassare
Se
di
*.
data
man-
è
in
più
vero
pieno
Socrate^
1
il
bilico
giovine perchè
subito.
scusimi
dispiace,ma
ne
Hayez
di unirlo
parve
subito, e spedirvelo
"
fui
vostro
del
posta, onde
di
quadro
farà
sé stesso.
avendovi
la
per
lo
ve
cassa
del vaso;
eseguire il desiderio
menavate
la
e
Anche
tre
che
intaglierà da
lo
la sagoma
e
CANOVA
m'assicura
subito, e, occorrendo,
Spero
ANTONIO
DI
il 90 dì
al Canova
maggio.
*
incompiuto
Bimase
di lui, cosi
che
"notarsi
"
"
"
"
le
gli occhi
apersero
taquattr*anni
un
or
in
passo
larle
suo
per
"*
il Socrate
ligenza,
"di
Venezia
direzione,
piacere,
congeda
e
a
soleva
(Biografia
artista
in
dal
osasse
Cav.
C. oit., pag.
sue
13
e
tren-
model-
più gravi
meno
marmo,
Giuseppe
U),
quali
movere
la più
con
t
le
appavero
egli (il Canova)
condotto
la
di A,
che
eseguirsi
da
famiglia
posseduto
e
di riposo dalle
guisa
tutti
attualmente
«
alcun
è da
bassirilievi,
de'
scultori,
primaohè
sono,
lievi
bassori-
Dei
Particolarmente
"
Cicognara:
moderni
Bimasero
che
e
il
Maestro,
del
composizioni
a'
quella
"occupazioni.
"
parla
belle
studio
nello
rara
Comello
di-
UN^AMIGIZIA
fare in
della
al Cenotafio
incisa
da
Fontana;
il
madre,
dal
io
ve
ne
voi
ed
P.
alla
fermato
cosi
avuto
a
poco
di
tempo
ogni
auguriamo
sarò
signora
del
grato
Anna
alli
qui
.
della
quiete
d'Adone
morte
ne
ven-
seconde,
e
che
spiace
aflfettuosissime
cose
S. Vi
conto
disegnato
sapete, è simile
come
perline prime
parte di tutti noi, che
per
fu
non
ne
ven-
Lord
Du-
Venezia,
che
e
tenergli compagnia:
danno.
suo
Mille
le
Mi
abbiate
non
Catalogo,
Padova
restitutor
La
ringrazio.
ghermill siasi
al
de' Boni,
Martin
Il fratello ricevette
ed
Il
d'Azzara.
della
ma
quale,
d^Oranges,
il cavalier
era
Quello
all'errore.
intagliato
quello
fogliettodi aggiunte
seguito un
si rimedierà
107
CANOVA
ANTONIO
DI
loro
fare
riscontro
cosa
desiderata
da
mio
sempre.
ital. 400
le
Demin
giovani
loro
mo,
vi salutia-
compiacerete far
vi
se
viaggio;
al
Amate
bene.
Lucietta
signora
cordialmente
Nasari
due
alla
dai
e
arrivo.
E
fratello,e
io pagherò
che
Hayez
e
quali
tenere
ve
per
farete
ne
questo
far
per
il fastidio.
scusate
55.
(a Venezia)
Boma,
Amico
carissimo.
de' 7 corrente
il
leggere
^
Ossia
tenitura,
il
per
—
dirvi
l'articolo
che
mi
mi
le
opere
sarà
giugno
alla
parte
oanoviane.
cara
della
1817.
vostra
gratissima
cosa
riguarda \
dell' altitna
capitolo
rigaardante
che
Rispondo
14
e
che
Storia
verrà
«ZeUa
tm^AMICIZIA
108
osservato,
che
mi
quantunque
Il S. Giovanni
e
La
che
che
stampa
La
ve
ne
PoUnnia, si
sta
indicibile,ma
che
alla metà
dopo
al
mando
perchè almeno
deve
statua
da
partire
alcuno
averne
vi prego
si
voi
stere
resi-
la
ma,
for-
dacché
la
averne
che
sia
duta
ve-
potreste,
ancora
In
copia in Venezia,
una
ria
fu-
e
saputo
subito, senza
cosi
voi.
spedizione
il gesso,
conosca
cosi
E
K
la
di
necessità
e
Derglas.
per
io ho
né
luglio;
mo,
mar-
un'attività
con
potrà farsene
di
dellato
mo-
in
di
appunto
formando
bisogno
vero
è
mio.
vedeste
il marchese
per
non
favor
a
voi
friranno
sof-
non
fu fatto sbozzare
ora
si terminerà
Mìssirini,
cordialmente,
di troppo sia detto
che
e
da
e
quel puttino che
è
me,
CANOVA
fratello
amino
nulla
che
ANTONIO
dite, dal
come
da
DI
ogni
lendo,
vo-
modo
piacciavidi aspettare pochi giorni di
tamente
che unipiù; giacché non
potrà spedirsia Vienna
che
alle
altre
a
che
quel
vi
pare
gerà
giun-
prima della metà dell'agosto. Le spese che
e spedizione
approssimazione porterà la cassa
per
fino
Ferrara,
a
circa.
Vaso
di
saranno
a
il
qui
in
In
Avrò
cura
lo
per
sarete
ne
dentro
poco
più
che
siano
segaito
1* Accademia
air
si ottenne
di belle
arti
Gli
Imperatrice.
Vedi
per
avria
di
meno,
poco
tutte
della
sicuro
Venezia,
finire
Voi
insieme
dare
partirea
dovuto
in
De-
e
dovuto
farlo
esporre
più innanei
Hayez
ho
il prezzo.
di poterla
di
il
per
avvisato.
quadro,
averne
e
prese
ricapito
altrimenti
lavoro, onde
gruppetto
la ricevuta
del
conto
dirittura;perché
altro
140,
quale parte domani.
Ital.
200
scudi
Ferrara, e
il
scudi
duecento
a
per
necessarie
Troverete
min,
marmo
regolatevi.
le misure
cassa
ammonteranno
Quelle del
sicché
^
opere,
direte
mi
una
sala
alle
altre
lettere
un
61
e
64.
delstinate
de-
Ilo
un'ashcizia
aktonio
di
canova
57.
(a Venezia)
Boma,
Amico
carissimo
spirante. Pagherò
19
che
somma
ultima
di
et e,
baule, contenente
avrà
di
cura
la ricevuta
bene
lo riterrete
Demin
A
forma
a
mela
portaril
Roberti
colà
signora
l'avete
fetto
ef-
tale
a
Anna
Nasari,
esborsato
sull'assegnamento
della
dei
voi, che
giovani
in
statua,
scriveste
insieme
col
né
il
per
che
e
tale
Fontana
si
e
la
quella
a
li manderò
ve
lamina
de'
torni,
con-
tana
Fon-
lettere.
avranno
mi
voi
come
i quadri
grazia
quasi preferireiil primo;
nelle
tenuta
d'Orléans
si é
contorni
di' Venezia
tro
quat-
eguale
intagliare con
Duca
appunto
intagliatii
Vedutine
fu
del
Gabinetto
io
3;
Né
bulino
a
potranno
d'istoria; ed
maniera
del
vostra
li
per
dal
d'accordo, e
ritratto.
mio
quella
Fole
e
la
per
che
lamina
una
siamo
come
scudi
otto
Polinnia,
incidendo,
stanno
della
pagati
vennero
contorni
del
sig.
dirgli
viaggio.
loro
la
al
lui
Padova,
per
usata, per
pervenire
della
il denaro
ritengo che
ve
farla
di
di
cassetta
scrivo
ne
della
la
tempo.
per
Va
io
Rinaldi
piacere
una
biancheria
mentre
qua:
di
passando
quel sig.Colbachin
a
quale
il
del
vostre
conto
per
1817.
giugno
care
puntatore
Roma,
a
due
fatemi
voi
e
ritornare
domandi
al
indicherete
mi
rata
nel
che,
e
Alle
—
29
quella
della
non
e
pierres gravées
mi
con
sembra
che
Polinnia.
tima;
ot-
no
vengo-
Per
saprei fidarmi;
le
credo
tK*
AMICIZIA
voi
che
converrebbe
DI
111
CANOVA
ANTONIO
farle
di
pensaste
condurre
costi.
Il
d'Este,
del
vaso
il
e
modo
intagliatiqui, nel
voi indicata
da
Sono
all'altra
della
e
nel
statua,
assicurarvi
giorno
per
spedire la
e
dove
speditore
gesso
acquistati dal
tani, per
di Se.
cui
De
in
Ferrara,
porrò
cassa
volume
debito
il vostro
cresce
le
consapevo-
se
me-
parte nell'estate,un
il V
e
ra
cu-
i libri
del Guat-
col
sig.D'Este
3,50.
Quanto
quello
al denaro
che
prendete
che
la
di
fatta approvare
elevata,e
li franchi
^^/m
se
che
pensiero
non
a
da
voi
fr.
io
^Yto7
io
farete
pagare
stabilita
che
voi
bagatella.
era
appunto
il
intendo
averne
ora
sig. Selva
discapito del
già
verun
Poiché
di
voi
equivalente;
Ma
diate
la
tremila;
al
al loro
giunger qui.
voglio
questa
non
zecchini
subire
tere
letda
pareva
per
deggio
farmeli
nel
voi
il riflettere
vostre
mi
statua
corrispondere
sembrano
meno
che
confidenza
semplice
questa
bene
e
nell'antecedenti
fo,che
somma
cambio
di
io trovo
io
già sapete come
ché
d'interesse; sicgenere
in
trattare
in linea
io
la Polinnia
per
disposto;
avete
soglio
e
penso,
tanto
Romanis
cassare
potrà in-
la fine del
per
nella
E
che
e
Avrò
diretta
sicuramente
l'Accademia.
per
si
fatto
sarete
a
si lavora
quale
Ferrara.
per
mettere
dirvi
oggi otto,
cui verrà
a
giunger potrà
luglio. Farò
di
non
cassa
quanto mi avvisate, e
dello
alla
zione
spedi-
posso
giorni dopo,
tre
o
della
quiete
vostra
terminata
due
distribuzione
parlami
forma,
la
colla
ranno
ver-
annesso.
che
per
sarà
conseguenza
di
e
che
notte,
e
e
cartolino
lettera
di Rinaldi
Gruppo
peso
la
se
detta
più, e
io vi ripeto
di
mi
né
somma
sopra
di
chiamo
un'amicizia
112
E
soddisfattissimo,
fessevi
mai
CANOVA
ANTONIO
di
dicovi ciò
solamente
equivoco,
od
errore,
contro
di
venghi
verrà
gravitar
a
chiestami
vita
vi
volerlo
a
Tesoriere
del
fine del
colla
perchè
tal
questa
Mille
alla
Missirini, dal fratello,
grati
vostra
Si
ma
e
di lei.
Voi
glas, ma
sono
forse
per
è
non
apparterrà
di
go
pre-
presso
pregiudichi
non
saldo
per
come
giacché appunto
da
all'amicizia
ambedue
credetemi
e
a
credere
che
del
marchese
poi
e
;
signora Lucietta
amatemi
voglio vederlo,
Il S. Giovannino
non
maggio
aspetta il principe di Metternich
io
la fede
documento.
il detto
tenerissime
cose
8.
mento.
intendi-
autorità
vostra
ordinata
gli mando
sera
Il banchiere
p. p.
pensionato dell'Istituto:
membro
che
spesa
al Selva
difetto
somma
toglierlo;
il vostro
spedire
ajutare
della
air incasso
voi.
secondo
di
la
per
di
me,
mancato
di
vostro, né
sopra
da
prevenuto
Ho
aiFar
di
trattandosi
se
tenzione,
in-
vostra
siate,se possibileè, in tempo
non
perchè
al conte
momenti
sia
venuto.
di
di Blacas:
:
Der-
di che
certo.
ancora
57.
6
Boma,
Amico
Saranno
min,
ne
—
carissimo.
Alla
cara
pagati gli scudi
20
secondo
la
—
alla
disposizioneda
passerete le Ital.
Piacemi
vostra
quanto
110
mi
in
dite
mano
luglio 1817.
del
moglie
voi
del
riguardo
25 p. p.
di
fatta,e
Devoi
sig. Selva.
al libro
del
al genere
di amichevole
e
Missirini,all'edizione,
che io deggio alla
e dilicato compenso,
retribuzione,
"
UN* AMICIZIA
di lui
graziosa cura,
in conformità
che
benevolenza
e
Saprò regolarmi
siglio,
prudentissimo con-
del vostro
ed
approvo,
118
CANOVA
ANTONIO
DI
^
eleggo, per eseguirlo a
a
poi grato sommamente
zelo che assumete
per vigilare la stampa
poesie;del qual favore anche Fautore ne
al
Riguardo
delle
Ital.
dello
scrittovi
l'altra mia
giorni P
speso,
colle
^
"Ho
della
"
"
*^
che
assai
ne
di delicatezza
500
stampare
esemplari,
risme
di
le
Per
reale
velina
Si potrebbe
"
la stampa
^
risparmio
"
quella
'
si
borsa,
da
e
allora
la sua
vanità,
lare
un
il
Cosi
8
—
non
Apollo,
come
Musa, che
il
qual
Malamani,
nella
che
—
e
volete
o
ricordo
un
pegno
sarebbe
poi
dono
sarebbe
ancora
lettera
del 25
Un'amicizia,
di A*
Canova,
e
forse
la
solle-
di
pron-
model-
più delicato
di
or-
generosa
aver
—
a
sembra
ch*egli sia
difficile
citata
far
poco
per
volete
o
di vera
potreste
o
soccorrere
proprio;
amor
dargli
riuscisse
legature,
credo
non
osservo:
suo
dovete
una
le
e
elegante.
parlate, giacché
mostrare
e
e
2525
Venendo
non
voi,
vi
Gioognara
300
225
di cui
feriteli
goglioso d'avere, e di
amicizia; per asempio
io
ma
;
cosa
retribuzione
staccarsi
a
bella
far
solidamente,
»
la cilindratura
meno
debba
delicata
"ta, quando
"
velina, in gran
»
esemplari L. It.
500
per
—
TìOO
*
ommettere
in carta
"disposto
ticare
fare un'edizio-
it. 1500
L,
legature
Totale
"
di amicizia.
e
il conto:
fatto
carta
tutto
e
e
carta
pulita, in bella e buona
cilindrata, e legata alla parmigiana
Ho
dello
sua,
e
esterno.
alle
conto
la lettera
e
Cilindratura
"
scita
bulino, riu-
a
unitamente
Allo stampatore
"sua
Scusatemi
-
vi darò
Missirini
riguardi
si debbano
lusso
vervi
d'a-
dolgo
ricevute.
del
il libro
30
"
mi
statua
Allora
analoghe
nobile
quarto,
senza
ripetesinulla
affatto.
terminata
contorni.
avuto
Credo
Selva
detta.
non
incisione
"puòfapsiooimassimi
"
bo,
super-
del
; anzi
inutile
bellissima, sarà
de'
sue
simo
quella osservazione,che poteasibenis-
risparmiare,come
adunque, e sia quasi
tavole
va
mano
^Vm per la Polinnia, non
fatto
A
fatto in
pagamento
per
delle
mai.
orgoglioso quanto
e
dello
voi
Sono
tempo.
suo
giugno.
—
»
UN*AMICIZ1A
114
La
Polinnia
che
Vi
s' incassa
partire dovrà
corrente
scriverò
Accludo
dir
brevierete;
Io
mandatevi
di
Hayez
sullo
gli domandate
Mi
far
di
in
Mi
cosi
che
vi
tenere
P.
sono
il
nel
tempo
il
carte
due
che
Tesoriere
Veramente
dovette
che
bestie
è
per
de'
nieri
doga-
infamia,
una
qualche
statue,
alla
cose
gli amici
e
sarò
Gruppo,
e
vi assicuro
di
spedite le
tre
ed
in
di Londra
che
ho
vato
pro-
che
fif^ono
modo
tanto
sentire
signora Lucietta
vostri, e
plaudite
apsinghevole
lu-
acquisterà
e
vi manderò
dire
di
me
per
te
par-
specialmente,
sempre.
che
appunto
piacere
relazione
altra
Fautore.
S. D'Este
per
del
di Demin,
generalmente,
per
di tutti
in
quadri
le altre
rescritto
nel
gioia ineiFabile,
una
due
alli due
farà
vi
voi Tab-
insopportabile !
alle mie
spettante
sulle
deposito a quelle
letta
venne
Mille
un
Scaricalasino.
villania
dite
per
fu data
mi
quale
per
o
processo,
relative
l'abbozzetto
abbandonarlo
vole
vale-
stile medesimo.
procurato
sono
rilasciare
una
Egli
Demin.
e
a
duttore
con-
secreto
po' lunga:
un
mi
Missirini, e
da
del
Il
tal
nulla
il
suggerite,
nota
dei bronzi.
Voi
punto.
speditore,
lui.
la mando
ve
più
con
scortato
che
la
descrizione, è
stesso
dello
pure
per
presente
patina
la
meglio
che
più
nella
la
questo
Sarà
fatto sicuro
fine del mese.
della
ragguaglio
del
9
Vengo
prima
colà.
statua
comporre
Roma.
quel passaporto
con
mercordi
e
quel giorno
precisione,dandovi
alla
da
appunto
diretta
CANOVA
domani,
in Ferrara
sarà
cui verrà
ANTONIO
DI
a
tele^e
marmo
per
la ricevuta
vi fu scritto
Roberto
che
il
Roberti
si dovette
da
il Vase
del
denaro
Fate
me.
che
e
si
spendere
sono
altri
UK'AMICKZIA
paoli 3,40
gli
onde
unisca
di
quiyalente
Ho
sia
voi.
Di
a
la
ieri
fatto
voi
modo
spero
che
quale
altri
alla
che
voi
bella
una
spesa
;
c^e
amico
stampa.
che
a
tutta
In
a
fine
gentile
somma
e
nobile
nella
qui,
e
avete
vedete
a
diverso
danno
voi
non
più
che
bene,
alla
e
da
legatura
e
quando
caso
flettete
ri-
finora, e
vorrei
far
e
gliatemi
Consi-
potessi,non
buona
aveste
non
a
serve
borsa
di tirare
e
vorrei
non
; tanto
in
deste
cre-
all'amico, ma
cilindratura
gli
e
costà,
e
lusso.
men
Intendetemi
e
;
vistosa
La
siete.
la spesa,
qualche
a
Qualora
e
onore
il
e
l'opera: ma
crescer
di
e
somma
la
bella
mandarmi
racco-
velina,
temo,
ne
fatto
una
luogo
saria
io
far
tempo,
bodoniana
dovendo
vorrei
carta
esito
ma
in
voi
le
del-
la vostra.
io fossi
quale
rilegar
di
edizione
centinajo solamente
come
io desidero
inutile
ogni
di ridurla
la
si forte
liberamente
avesse
fin
ad
ma
Sicché
farne
potesse
portare
se
dito
spe-
avreste
presto
della
metà.
come
buon'ora
che
e
Segretario
po' forte, costar
un
alla
getto
il
Laute,
senza
tirarne
si
Più
vedeste
far
e
altrove,
far
ricalasino
di Sca-
quadretto,
certo
spesa
un
alla
sopra
carta
che
ape-
rincontro.
sembra
mi
può
in
fa
Card.
al
avremo
meno;
si
il
sarà
Dogana
alla
ciò mi
ripensato
carta
di
che
t esonerato,
rilasciato
scrivendo
a
cosa
dal
memoria.
relativa
poesie, e
la sola
Te-
al Selva
paghi
e
sig. G-iustolandi, al quale preparai
S. Ho
P.
21,
3,40.
se.
perchè
tesoriere
da
altri
agli
cilindro;
del
dogana
e
immediatamente
subito
del
atura,
risposta
avuto
l'ordine
dito
infranc
per
115
CANOVA
ANTONIO
di
la
l'amatore.
delcosa
sufficienza,escusatemi.
un'amicizia
116
CÀNOVA
ANTONIO
di
58.
(a Venezia)
Amico
carissimo.
mattina
portato questa
dell'estratto
della
rame
ed io
gli altri,ed
Fontana.
la
Vi
fu
Polinnia,
Il
signor
di
ad
dare
forte che
necessità
bontà
dovete
afflittissimo
e
legge,
come
ossia
cy
—
CicoGNARA,
Varte
della
Venezia,
nel
Estratto
scultura
Piootti,
e
voi
passo
dell'opera
antica,
1817.
colla
diffatto
E
fui in
un
mai
in
intitolata
del
signor
plicarvi
re-
a
vi assicuro
a
ciò che
tempo, di
vase.
Duol-
mese;
ma
vostra
la merita
quanto
duro
istarò
dice.
suo
l'affare
sul-
lettera
può
la
somma
posto dell'amico, e
veramente
dolente
sensibile,al
^
del
la
l'imballatura.
non
non
perduto invano
porvi
compassione,
ma
per
per
di simile
cosa
la esecuzione
ha
non
egli vi
pregato,
siasi
cassa
solamente
ma
qualche
avea
altro
un
;
quanto
anch'io
gli accade, vi
mi
cose
Io
nostro
lamina
lunga
una
commissione.
sua
stesse
prevedendo
di p. 24
e
vi scrive
la sola verità
essere
della
tutti
quattro
dal
l'altra
e
spese
41,
gerò
leg-
all' incisore
dei
condotta
l'una
scudi
di
scudi
di dieci
l' incisione
Le
D'Este
della
le
è
regalo
manderò
io
ringrazio di cruore.
riuscito
mirabilmente,
benissimo
occasione.
prima
che
copie
ne
ve
Anche
finita,e
è
il
colle
vostro
ha
mi
preferenza quasi
a
fatto
ho
Balestra.
contorni
: e
contento
plico
Quatremère^,
Polinnia,
sono
ne
di
subito
Frassino
giovine
'il
deiropera
avidamente
Il
Il
—
luglio 1817.
18
Boma,
averne
; essendo
essere
sona
per-
cui si ritrova
:
il Giove
Quatremère
di
Olimpico,
de
Quiu'
un'amicizia
118
sulPordine
delle
E
Roma?
ANTONIO
potreste inviarmi
dal
io farei
Fontana.
CANOVA
si faranno
quali
bassorilievo,che
l'altro
di
anche
il contorno
ancora
la
ricevuta
la norma,
pagamenti prescrivetemi
voi
vada
gli scudi
che
bene
del
io traduca
giorno, oppure
in
e
Vero
preventivo conto
la differenza
che
voi
ne
alli scudi
410
che
pagati
dalFaltre,come
lettera
vostra
piace.
E
intanto, potrò
al secondo
vaso.
Vi
assicuro
talento, e
e
di
commissione
Mille
alla
quella
terzo,
per
resterete
il
preso
cui Tho
signora Lucietta, e
della
frase
a
il prezzo
suo
ha
Tune
farò,se
cosi
e
tenerissime
cose
dire
Fabris,
che
le ricevute
disgiunte
del
il
aggiunti
me
conoscere
sostituzione, perchè
bravura
la
e
punto
ap-
Balestra
ritirando
Fontana,
(colleinserte), E
anche
della
al
come
;
al
da
verranno
voglia
pare
del Rinaldi
marmo
dati
scudi
mandandovele
parziali e
gione
ra-
fatto
avete
assegnate
ancora
degli otto
gratificazione,e
in
alla
regola, io deggio seguirlo,
me
risulta,imputarla alle som-
avete
far si deve
voi
bio
cam-
tamente
distin-
somme
se
se
per
che
non
che
è
diversi
in Ital. al
le
esprima
con
ditemi
e
italiane,ragguagliate prima
del cambio.
un
dei
voi
del
dare
pagarlo, e
del
il prezzo
soddisfattissimo
giovane
zelo
con
di
è
molta
caldissimo
incaricato.
per
gli amici
credetemi
tutto
e
per
me
vostro.
60.
(a Venezia)
vostre
bene
"
carissimo.
Amico
del
il
26, 29
pagamento,
di
del
insieme
intagliare
Per
quelle
—
Sono
decorso,
per
mio
e
Boma,
9 agosto
colle
tre
primo
conto
carissime
corrente.
o
1817.
Va
credito, fatto
un'amicizia
Sig. Selva;
al
del
pel Vase, e del terzo
appunto eseguito dal
di
e
voi bene
che
faccenda
cui
il lucido
voi
quale
si farà
subito
qui,
voi
potrei mandarvi
che
due,
Mi
fece
farete
Sono
aver
r
importo
fino in
Ancona,
per
del
condotta
scudi
20 ; i
come
voi
quadro
di
Hayez
Sanctis
mi
sentirà.
1
è
nel
dal
cimitero
Cicogna
di
ra.
non
stiasi
rivata
ar-
voi
come
lo
quel-
Voi
mi
Roma
si
pagar-
; il di
Sanctis.
De
regola
tuttavia
la
devono
vedete
in
certo
Ancona,
commissione
tore
fat-
del
da
marmo
del
rata
mano
quali
ben
è in
B^errara,
e
e
di sentire
in
differenza,pagherà egli al
Ma
il sentire
Tultima
ricevere
v'è
regola.
tembre.
Set-
acclusa, alla quale
Committente,
è in
alle
veridica.
e
dal
se
E
in
amatori.
^, rilasciato
della
sere
es-
le poesie
anche
in tempo,
la letterina
Varano
monumento
incidersi
Per
bene
impaziente
egli,nel
del
tenore
insieme
Fate. voi.
Venezia
sione
dimen-
sembra.
lamine
gli artisti,ed
vi scrive
aggiungo,
due
sincera
ripetervi
per
me
a
la
dovrebbe
consolazione
ora
la relazione
Rinaldi
che
la
cosi
nella
spesa
Vengono
a
dicono
ne
ciò
aspettano.
grandissima
la volevate.
La
Fabris,
E
intendo
secondo,
sarà
leggere
stabilita,a
il
queste
la Polinnìa
che
voi
piace.
parlo più.
non
di
il vostro
qui
discreta, per
molto
io
bramate,
esattamente
a
che
parla di questo.
egregiamente.
che
se
giovane
prima
disposizioneda
e
altre
bravissimo
mandiate
anzi
pel Gruppo,
marmo
si
camminerà
Per
che
in
questa
per
questo secondo, che
indovinaste
mia,
lettera
mandar
del
prezzo
119
CANOVA
potervi
spero
la ricevuta
sera
ANTONIO
di
più,
fare
L'af-
che
e
il
De
gli fa procurata
un'amicizia
120
che
Spiacemi
sonetti
Polinnia;
siansi
Missirini
S,
noi.
Voi
sono
a
Ora
Stato
diretto
lo
ve
inoltri.
si
dove
dal
da
compio
Con
ciò
chi
l'uso
ho
voi
con
dunque
ho
Io
di
parlare
me
e
siete,consultate
poiché
non
di
voi
due.
per
ho
che
voi
farete
anche
Felice
mi
né
Io tremo
di
se
voi
della
per
ciò
Voi, saggio qual
amicizia
!
dani,
Gior-
l'amico
da
voi;
vi faccia
non
voi
e
io
ne
fiducia
sione
illuMa
me.
per
sono
certo
osservazioni,e
discorre
in
mi
altro,bastando
dicovi
riconoscerete
mia
a
più affezionati giudici
discrete
troppo lo scritto che
che
adatto
più
esprimermi cosi; perocché
Né
per
provo
recarsi
l'amicizia
che
non
di tuttociò
pare
mie.
deve
migliori
giustizia.
generosa
e
stesso, consultate
che
se
l'amicizia,
scusimi
mi
mai.
Fatemi
?
cuore
convinto
che
peserete le mie
me
il
con
pentirò
io sento
che
opere
sincero
e
mi
drete
Ve-
franchezza,
leggete
dite
carità.
testimonianza
e
voi
Ma
di
torto
e
modo
avere
posso
libertà
stesso, anzi
delle
scritte
cose,
franco
né
mi
del
Ferrara
cartolare,
un
alcune
pento,
fortemente
e
esso
esser
infinita
sono
notato,
usare
voi
scusa
la benevolenza
voi.
mi
che
di
mi
intelligenza comune.
voluto
deggio
alla
preghiera, perchè
con
segnate
con
non
di
poeti.
che
Capitolo
Legato
avviso, e
Missirini
Di
Cardinal
noi
i
consegno
sera
del
plico
Troverete
sono
buon
voi.
di
to
passapor-
vendicherete
prosa
il
al
lettera
una
con
nella
del
l'oracolo
hanno
non
dirvi,che questa
Segreteria di
riguarda,
a
aspettare
senza
li cinque
censura
stamparsi per la
de' suoi.
Io glielo
destinati
frasi consimili
Uffizio,che
fra
dalla
è dolente
già predetto
avea
CANOVA
esclusi
fra li venti
e
ANTONIO
di
esso
nella
in
dettaglio.
una
vostra
nuova
tenera
un'amicizia
Il
D'Est
signor
vi
e
sig. Zandomeneghi
col lucido
e
del
Io
Ninfa
alle Grazie
giacente,e
la creta
a
pel
quello del
Cardinale
terminarli
ambidue.
lavorarvi
per
le radiche
vele
tera
let-
sua
sig.Fabris,
fare
per
al
Pamba-
airamico.
lavoro
Ho
presasi
la
al
consegnato
cura
dire
vi prega
ricevuto
esso
vase,
121
canova
riverisce,e
aver
rigraziarlo della
soiata
Antonio
di
alla
del
Duca
qualche
testa
del
modello
e
per
potrò
se
in
porre
dine
or-
nelPaltro.
di fiori presso
di
me
Mille
parte degli amici,
per
VI
so
non
alla
Si preparerà
^
Pio
li farò
o
prima occasione.
Lucietta
ma
nell'uno
o
ideale
Papa
di York:
Intanto
Bedford,
di
mandar-
per
alla
cose
signora
credetemi.
e
^1.
Venezia)
(a
Boma,
carissimo.
Amico
la
troppo il
marmo
io
è
mio,
*
la
il
certo
Erano
di
marchesa
intitolare
con
al
oav.
ha
non
e
po' più
un
Lang.
colpa, anzi
mia
aenza
riparo.
assai
con
Ben
onde
piedestallo,
le
due
teste
Grollier,
apposite
visconte
di
e
le
dediche
ideali
quattro
latine
Castelreagh,
veduta
viaggio.
che
più
s'ha da fare ?
che
potete figurarvi. Ma
e
degli
po' macchiato,
un
oltremodo,
1817.
vostra
abbiate
che
soflFerse nel
è riuscito
dolente
sono
nulla
quale
Polinnia,
carissima
sentire
Piacemi
8 corrente.
Alla
—
16 «^sto
faceste
la
che
ad
statua
il Maestro
altre
che
scolpite,
al
cav.
si
di che
non
zia
disgra-
rabbia
molta
Pur
voi
La
la
lor
do-
e
oscurare
riceva
un
lavord
per
compiacque
al duca
Hamilton,
di Wellington,
e
al
122
un'amicizia
risalto
di
di
professori;e
ed
di
ciò
dettato
imitando
che
ho
se
io
veramente,
sono
Prendete
più.
mio,
il mio
maggior
tutti li miei
vi
come
Il buon
Vi
assicuro
ragioni
e
l'anima
subito
tamente,
schiet-
E
vostro
esser
posso
potervi dare
te
francamen-
Voi
miei.
li
usate-
dine
rettitu-
giustizia alla
arrivato
e
mi
tempo.
sua
moglie
e
Onde
non
e
fossi
17 da voi
di Demin
che
io
centi,
convinnon
so
pos-
consultato
stato
ne
parli più ;
sensibile
patirebbe
se
meritato.
avesse
Gli
passatigià al
ho
Le
fatto, al guale
passo
indescrivibile,se
non
istoria.
cosi
opportune,
se
Bologna,
compassione.
sembrano
indotto,
delicata
da
lagrimosa
sua
giustificarlodel
gli scudi
alla
noi
vera
parte il disegno
dubbj
scusa,
addusse,
rimprovero
un
di
cosi
dicendovi
la
merita
un'afflizione
pena,
li
narrarmi
l'avrei
in
esso
stra
vo-
ta
infini-
dalla
credo
non
rendete
ponderate
di
io stesso
da
mi
ben
meno
a
che
che
a
mio.
a
me,
della
vostra.
buona
BarufFaldi, appena
da
venne
io
pensieri e
dell'animo
forse
che
in
che
piace, ma
tolo
capi-
Torno
sincerità,e
cosa
che
d'aifetto,
segno
al
za
magnificen-
e
cuore
modo
dunque
fatevi sicuro
e
di
tutto
in
e
nel
creduto
mie.
opere
abusato
pegno
fosse
se
ho
naturalmente
riconoscenza, aprendovi
come
che
mia
dimostrate, alla quale volli*
mi
splendido
questo
ciò
dei
e
relatore
la franchezza
delle
bontà, illuso
amorevolezza
essermi
generosità
e
me
perdono,
somma
simo
impazientis-
palesarvi, rapporto
tanta
di
ad
tutto
di
con
sopra
domandarvi
dare
voi
prego
d'amico
avete
Sono
giudizio degl'intendenti
liberamente
debito
che
il
ingenuo,
dichiararvi
vero
canova
maggiore bianchezza.
sentire
cortese
Antonio
di
contato
a
ho
Selva.
chè
peruna
tirsi
sen-
pagati
che
An-
lire Italiane
'
un'amicizia
cento
trentasett©
a
voi
del
che
me,
Eripeto ciò
il
qua
di
incisi
tutti
avrete
fra
lucido,
due.
e
di ; la
pochi
Missirini
vi
discolpe
dirle
mille
cose
de'
col
vegeto
e
qui, che
robusto
e
tpnte
con
è
le
pronta,
e
io vi prego
ed
Le
me.
per
diche
ra-
partiranno
e
sentirvi
di
siano
saprete de lui le
mani,
Desidero
bisogno di
estremo
e
mie
io, a
Polinnia
della
fratello
in
diate
man-
contorno
perchè
l'altro
in settimana
brillante
veramente
avete
; che
se, onde
incontro.
primo
gambe,
incidersi
da
siero
pen-
mi
per
Ferrara.
fiori stanno
che
a
cassa
mio
il suo
disegno
signora Lucietta,
per
righe.
accomodato.
volta,cioè
per
scrive
colla
oggi
bene
lamine
Le
due
ossia
Zandomeneghi
aspetto l'occasione
sue
altra
quello, farò eseguire
norma
e
molto
lo trovo
parte di
per
scritto
le ha
portato appunto
vi dissi
che
di
vaso
ha
i23
CANOVA
cinquanta
finalmente
lavora,ed
Fabris
centesimi
e
marito, che
suo
ANTONIO
di
in
bene
salute, comperavate
che
cure,
forza
no,
assedia-
vi
e
fisica,
di animo
tranquillo.
Vogliatemi
bene,
sempre
come
fate,e credetemi^
62.
Venezia)
(a
23
Boma,
Amico
carissimo
Zandomeneghi
di
occupato
al
filo di
1
125
e
vaso.
segg.
dal
.
conformità
State
differenza.
Pubblicata
consegnato
Sig. Fabris, il quale
regolare, in
del^ suo
un
Ho
—
Gioognara
Il
il
foglio di
di esso,
che
non
giovane
è
caldo
Biografia
di.
si è
subito
sicuro
nella
1817.
agosto
A,
le
gome
sa-
vi sarà
di
0
zelo
cit.,pagine
UN^
124
farsi onore,
per
DI
AMICIZIA
e
CANOVA
ANTONIO
meritare
per
la vostra
l'altrui
e
approvazione.
Io
da
di
fino
qui,
con
di
mezzo
da
Cardinal
perchè
quale
all'
inserito
e
al
di sapere
Tuna
e
alla
radiche
da
Desidero
me.
le
le
ogni
d'intendere
dovete
modo
e
ciò
che
più
ogni tempo,
e
pensar
voi
occasione
che
e
tutto
par
di
gionevole
ra-
ra
un'o-
pensate.
ne
sempre
stesso,
me
Mi
mie.
che
più
ziale
il confiden-
nostra
cose
Ma
vi ho
ritrovato
abbiate
dell'amicizia
da
somme
quali
dei
Fabris,
di
cordialmente
sopra
che
riguardante
quanto,
in
colle
scatoletta
li riscontri
degno
mill'anni
•rete
ghiera
pre-
Venezia
rispettivagiustificazione.
la
scritto
amo,
la
al Rinaldi
e
in
di
,
avuto
tutto mi preme
Ma
di
gli amici, specialmente
pagate
me
Accademia
e
al
Polinnia
d' inoltrare
signora Lucietta, riverita
abbiate
che
lamine,
lettera
con
di
diretto
ho
della
prove
compiaccia
R.
m'aspetto
colle due
Ferrara,
anche
la
tutti
da
si
Imp.
unito
fiori per
poche
di
che
indirizzate.
^ono
Ho
di
Legato
V altra
cassettina
ieri,la
tato
por-
Spero
notizia,che
amicissima
persona
cilindro
un
giudizio
di Lunedi.
colle lettere
conoscere
il
sentire
di tal
cortese
sarete
Col
di
pubblico sulla Polinnia.
cotesto
mi
voi
ansiosissimo
sono
che
mi
io vi
prove-
vostro.
63.
(a Venezia)
Boma,
Mio
caro
spirante.
me
e
delle
amico.
Intendo
opere
Alla
—
quanto
mie
; io
non
30
dolcissima
mi
dite
agosto 1817.
vostra
sul
voglio
del
20
propositodi
ulteriormente
126
un'amicizia
Fabris
ne
e
ha
vi
dell'operase
Avrete
una
di
prove
di
Ferrara.
Mi
al lavoro.
m'aiuti
Derglas,
in
sue
a
due
buon
cartolino.
scatoletta
coi
^
vive
bene,
di
farò
ch'altri
lui,e
in
cada
non
La
linconia.
ma-
qui, fu
conse-^
signora
di
e
che
me,
della
Voi
più.
prego
bene
sempre
al
forse
quale
sarete
ne
pure
vi
mortale
malattia
il
per
simo
afflittis-
sono
Roberti,
conte
Lucietta
formato
in-
dell'annesso
vostro.
64.
(a Venezia)
Boma,
Caro
la
Amico.
del
vostra
^
Cioè
del
—
23
Due
p.
Sartori-Canova
righe
p.
e
chese
al Mar-
lettera
ancor
alla
figlio,al quale
Vogliate
Legato
stia
dolorosa
amico
fiori,e
al
spedito
setta
cas-
Baruffaldi
cura
cose
Abati
quest'ora non
dal
la
tratto.
ri-
mani.
proprie
la notizia
mio
avuto
rimane
che
tenerissime
per
abbiate
dubitate.
non
di
parte dei
del
ciò
mento.
movi-
mio
consolarlo, onde
a
Di
Avrò
meno
al-
accenno
proprio
lastre
tutto
che
pare
lo
del
che
Polinnia,
in
Vedremo
compensarlo,
di mio
quelle
sentire
della
le
Mille
di marmo,
pezzo
26.
di
caso
lamine, quella
delle
guata
sarà
solamente
Desidero
pure
scudi
per
e
lume,
vostro
attendi
primo
parte, di tal disgrazia. Ve
in
per
il
secondo
un
prese
line
cattivo
trovato
CANOVA
ANTONIO
di
e
e
che
del
per
6
settembre
dirvi
sono
Missirini.
che
molto
1817.
ho
avuto
contento
UN'AMICIZIA
di
La
quanto mi dite rapportoalla Polinnia ^
di
Musa,
che
non
mio, e
senso
poter sostenere
che
fuori
che
crederei
proprio,
d'ogniamor
nulla in
Ma
questa
sia
statua
si
come
vi ha
voi
voglia,
poche righe che preparate
che
nel libro,
pubblicare
da
sione
espres-
bizzarria d'immaginazione,
pare una
di verità. Poiché
ha fondamento
vendicherete colle
mi
nione
opi-
mi
il ritratto.
senta
piùche
veder ritratto
di chi crede
a
127
CANOVA
ANTONIO
DI
tutte le altre
conterrà
stampe.
Sono lietissimodel sentirvi bene in
e vorrei
salute,
egualmente lieto per quelladella
poter essere
unito agliamici
Lucietta,che riverisco,
sigjnora
stampe che si lavorano
vostri. Le
il gruppo
sono
della Santa
Marte, il monumento
Crux,e il Cavallo secondo,cioè nel secondo punto
za.
di vista,
essendo già inciso il primo,per eccellenIo credo che dovrò eseguirela commissione
mi bisogna del tempo; e per
per Carlo III,ma
ora
non
a
quel modello ^. Il
penso di por mano
di Venere
*
e
Cìoognara, riferendo all'amico i vari giudizi che veniAlcuni
tale statua, gli aveva
discritto:
su
profferiti
cono
però che è un ritratto, più che espressiono di Musa ;
ma
lo dicono sapendo a chi la statua
era
prima destinata.
anzi
Quando
pabblioherò le poche righe di testo che illula stampa
streranno
della incisione,(nell'albumdedicato a
Il
"
vano
"
"
**
**
"
Carolina
"
mi
Augusta)non
mandato
avete
"porrò
mancherò
nel
titolo: Intetizione
per
di indicare
fogliolino,con
dell'autore
tuttociò che voi
di più, e
cose
poche
intorno
alla atatua,
y^
Cfr. Memorie
del conte Leopoldo Oicognara oit., II, 184-185. Ma
il progetto del Cicognara non
seguito, forse perchè
potè aver
la
era
gelosissima dell'etichetta,non permise che in un
all'imperatricetrovasse posto uno scritto ohe
d'un
artista ; e che in quell'album fosse inopl'apologia
portuno,
censura,
album
dedicato
pare
anche
a
me.
Del
resto
intorno
alla
Polinnia
il
già pubblicata una Lettera,indirizzata a Gian
Gherardo
De Bossi (Venezia, Pi cotti, 1817).
« Modello
e fusiona
furono compiuti l'anno seguente.
Cicognara
aveva
^L
128
un'amicizia
Cavallo
il mio
il
ch^è
però,
quando
di
a
noia
somma
che
senza
è
non
una
D'Este
correggerlo.
le
e
stampe,
occasione.
dello
mo-
di
carissimo
del
si
Vase,
—
toglie l'impegno
credetemi
ad
altri
descritta
da
avvertenze
prezzo
lamina
*
e
Si
Memorie
mi
ha
consegnato
al
da
sé
del
Righetti,
veda
di
quanto
A
a
O., ediz.
e
di
questo,
cavallo
lui
pag.
quelle
ne
187
e
e
che
segg.
io
della
anche
scrive
iJ
della
e
subito
del
sposizione
di-
stabilirò
ne
fonditore
Mounier,
far fare
tutte
con
che
Fabris,
della
nota
Le
il lucido
norma
la
di
dato
e
avrete
proposito
1817.
stesso,
Io
Fontana,
disegno
settembre
lucido, e
richieste.
coli' incisore
Francesco
statua.
voi
ma
pri-
la
per
sempre.
Missirini
nel
signor
^
disegno diligente, a
un
che
an-
sene
trovando-
pronto
13
di fare
il
non
Boma,
ed io l'ho
poi
che
65.
Amico
gio,
viag-
quest'ora
a
Avrete
espressamente,
e
del
dà
certamente
avuto
altri ; e lo si tiene
mi
capitare fra
non
i fiori.
'Napoli
che
farò
non
il
a
motivo
conchiglia,
Amatemi,
che
recarmi
avrete
e
in
fatto fare
più degli
che
subito
per
io
dire
a
sarà
Pensiero
certezza
ritratto
ha
che
sicuro, e
Spero
il mio
Ma
vale
fusione, che
la
per
piacerà.
espressa
le lamine
fondendo,
sta
disgusto, anche
e
condo
nicchia, se-
sua
pronto, io dovrò
e
Malebranche.
e
Dio
canova
nella
vi lavora
^
sia
cera
esaminarlo
per
voltato
desiderio,si
Sig. Righetti
fatta
Antonio
di
il
ste,
D'E-
un'amicizia
sia in
grado
di farla.
quella
della
Polinnia,
quel
colle
Sono
capitoliche
infinita
mi
mi
spetto
dà
Cav.
De
^
Polinnia
vole
fu
del
amico
caro
;
ragguaglio
della
dalla
contessa
conte
Gio.
Batta,
dal
padre
debito
Sono
nella
derla
ren-
mi
più
però sensibile
viene
famiglia
Laura
il
di
presentemente
madre,
quale
mi
dal
e
posta
ri-
alla
scrive
che
ogni
opera
mi
può giovare moltissimo, ed io
contribuzione
Rinaldi
al
il
che
avanzato
Vedi
'*
Del
a
grappo
delle
parte
9
—
127
pag.
:
Malamani,
sappia
non
Nota
Ohirone
epere
avuto
le
cose
amicizia
e
la m-etterò
2,e
ne
te
avre-
di farlo incidere
per
vi sieno
mia
regola.
giunte
ancora
no
Sole
1.
che
da
il modello
Intendete
io il
meravigliato che
*
la vostra
altro
figlio
bisogno.
disegno.^
Fate
costi ?
per
ha molto
subito
ha
seguitare ad agire per
In
modo
diretta
di lei
mie.
far
della
della quale, occorrendo, farò
gentileofferta,
che Pamministraprevenendovi nulladimeno
zione
a
A-
al
Roberti
conte
il dolore
sento
ne
parte delPanima.
uso
sono
del
conto
mio
acerbissima, e
vostra
vi
grado deiramore-
buon
so
gomento
ar-
diretta
vostra
date
quale
vi
vostra
nuovo
che
me,
per
sul-
consiglioper
questigiornali.
pubjblicasu
morte
rente,
cor-
persuaso
cortesia
La
la letterina
pensiero,e tengo
La
con
ogni espressione.
sopra
intanto
e
;
pienamente
di zelo
e
nella
Rossi,
del 6
e
questa occasione,un
con
desiderio
con
eseguita
30 p. p.
riguardano.
riconoscente
e
di
fatte da noi amichevolmente
di affetto
grato
del
piace sentirvi
delle osservazioni
li
minore
sarà
T incisione
e
vostre
care
mi
e
lamina
La
129
canova
grazia che domandate.
e
sapore
ANTONIO
di
ammaesta
ArehiUef il quale
offrirsi in dono
Un'amicigia
di A,
a
Carolina
Canova,
dovea
Angusta*
130
UK' AMICIZIA
lamine
della
perchè
tutto
Polinnia
vi fu
le
e
spedito
a
parecchi giorni,e
da
CANOVA
ANTONIO
DI
Ferrara,
radiche;
ben
come
pete
sa-
il motivo
capire
so
non
le
e
prove,
ritardo.
del
fatto
Ho
il^primo
che
modelli
VI,
Pio
monumenti
che
vanno
abati
in San
S.
Vi
che
Derglas,
cose
sta
la
e
di
e
due
dei
parte mia
per
cora,
an-
vostro.
risposta
del
marchese
di
Roma.
a
sempre
vi
due
di York
parte
per
tutto
sempre
accludo
Già
^
gli altri
per
cardinal
signora Lucietta,
credetemi
e
anni
Pietro.
affettuosissime
alla
P.
del
di Washington,
statua
tre
la creta
preparare
dei
Mille
della
deggio eseguire in
faccio
dissi che
pensiero
66.
(a Venezia)
Boma,
Carissimo.
Amico
bene
manifestarmi
a
discorso, usando
licati,che
parole, e
delle
che
mio.
La
^
Gaetano
e
J^ietà del
E
alla natura
considerazioni
nel
dei
Canova,
1817.
un
sommo
tano
Gae-
buon
di venirne
a
graziosi e
di-
e
assai
al
carattere
commosso
delle
opportune
e
metterlo
al
dell' intenzioni
intieramente
parvemi
Ferrari,
non
modi
gli dispiegai,onde
fini, infatti,
'
motivo
quei
giudicare imparzialmente
animo
fatto
avete
si mostrò
Egli
ottobre
disposizionidel
appunto
si conveniva
d'ambedue.
di
le
Mi
% col quale ebbi
scultore
mie
—
10
gionevoli,
racaso
e
l'
del-
persuaso
1820.
fratello
peggiori,
di
che
Bartolomeo,
più
tardi
fase
genitore
in
bronco
ch'osso,
an-
la
UN'AMICIZIA
convinto, a
e
la
DI
che
segno
mi
dichiarò
piena soddisfazione
sua
voi
adunque
Roma
a
da me,
apertamente
Sappiate
contento.
e
io lo feci invitare
che
ancora,
131
CANOVA
ANTONIO
a
libera
colla condizione
sene
venir-
di rimanervi
qualora gli fossero piaciute le condizioni,alle
quali
io l'avrei condotto.
cura
di
trattarlo
preferenza,
di
presso
onde
nell'arte.
mese
di
lui; e
è
in
a
voglio
ad
che
altro
mano
sua
e
come
e
feste
alle passate
in
della
e
quel
celato
del
che
non
desiderio
di
tengo
essere
ero
Non
nascere
in tutto
lo
stificarlo
giulosia,
ge-
avendomi
paolo
frattanto
il mio
a
golare
re-
e
generar
quindi venire
che
io
a
avessero
di
onde
Laonde
era
di 22
condotta.
sua
e
Pasquali
valore
prova
donde
io lo
rita;
gli me-
faccenda,
l'aumento
mano
Questo
festa
ogni
ha
al paragone
indietro
alla metà
mese,
a
tenervi
orologio d'oro
che
progresso,
degli altri,per
al merito.
Né
del
di ridurlo
qualche
seguire
Carrara
proposto di crescergli un
D'Este
giorno, io pensai
passasse
di
vero
questa
invidia,né confusione.
signor
e
forma
a
in faccia
il
la
turbare
non
però che io intendeva
è
procedere gradatamente
l'aumento
il
alquanto
Vero
questo.
né
ne'
giornata
sua
quello
se
confessare
Gaetano
laddove
di
La
paoli sei, per
a
paoli,conviene
sette
lavorare
a
sempre
e
ni,
giornate già stabilite agli altri giova-
anziani
più
amorevolezza
spianargli la via,e* facilitargli
più
primo
delle
l'ordine
quasi
ebbi
principioio
consigliandolo,e dirigendolo
e
pronto il progresso
fissai dal
da
particolare
con
ritenendolo
me,
suoi lavori
Fin
pranzo
che
al paolo,
tamente
proporzionadivisamente.
tempo
frat-
questo
con
scudi, acciocché
so
per
e
me,
presentai con
contento
al
un
noscesse
co-
dell'opera
conseguenza
quelle lagnanze,
richiamato,qualora egli
132
un'amicizia
in
non
sia
di
lasciar
ismania
Il
Questa
sembra
voi
e
in
impressione
la
sull'animo
ingenua
verità
della
che
sincera
mi
che
patria,e
relazione
potrete dal padre
Del
suo.
la
e
buono, dilicato,
penetrato
osservazioni;
seguito
la
è
eh' è
giovane,
canova
di rivedere
secreta
Roma.
fatto.
del
Antonio
di
di queste
rilevare
suo
fatto
hanno
sarete
gionevole,
ra-
cortese
suo
a
tempo.
Io
due
arrabbio
che
lamine, e
le prove,
La
temo.
alla
quale
del
piace
vostro
i
che
abati
voi, e
sono,
S.
P.
Ferrari
e
Missirini
che
che
giorno
; ed
egli
per
ha
cresca,
migliorerò
Cfr.
nota
a
mettermi
sopra
siccome
pag.
poesie
del
quella
con
tendere
d'in-
quei Capitoli
di
le mie
Mille
^
opere
Lucietta
conto
a
alla
parte
per
abbraccio
fare
Quando
vedo
che
detto
io
aver
tutte
le
ore
a
del
giornata consueta;
cogli altri
la retribuzione
125.
delle
io bramoso
sappiate
preferitodi
sempre
la
corrente.
affettuosamente
che
piacere.
suo
segnata
con-
prova.
pur
lavora,
le
altro
Avesani,
stampa
ancor'
e
già
fu
ritratto
mio
te
avre-
Di
ritardo.
il Giordani
pratico egualmente
come
fatte
sono
proceda
me
che
ogni
può
si
signora
alla
Voglio
di cui
la
Sono
di me,
ad
Bologna,
del
che
quali risguardano
degli
segnato
con-
la fine del
per
penserà
tenerissime
cose
tutto
Erizzo, vedova
dama
volume.
ciò
Fu
cotesto
d' intendere
terzo
le
giunte
disegni.
di
conchiglia
bravo
nostro
ancora
sieno
quale
per
in Venezia
sarà
Mi
al
cognizione, e
più forti lagnanze
non
i
e
signor Pizzardi
al
forse
vi
non
che
la testa
il
suo
deve
;
il
di
no
voglio-
un
merito
sto
Cril'arte
nel-
crescere,
giacché
pagava
io
134
si
un'amicizia
venire
potrebbe
Roma
Solleciterò
Possenti
Gherardi
manderà
il
relazione
datami
dal
qui
pei loro saggi.
quindici di, come
signor Selva,
Diedi
lui
a
a
speranza.
Frassino
fra
suo
altrimenti
:
alcuna
e
mattina.
questa
canova
trattato
a
impossibilefondare
è
dalla
Antonio
di
pare
che
alcune
è partito
stampe
voi.
per
Sento
bellissimo.
quadro
lui,
piacere
con
alFonor
provvegga
lunetta
in
sapore
della
distanti
cattive,e
voi, e
con
un
con
Roma
a
dipingendo qualche altra
e gusto, e
migliore eifettò,
della
e
fatto
ritornando
che
di
seconda
abbia
?
suo,
Vaticano,
Hayez
iie consolo
Me
quale desidero
dal
^
che
terza, che
mille
a
sono
miglia
mente
vera-
dalla
ma
pri-
Diteglielo.
Mille
rispettialla gentilissimasignora
Lucietta.
68.
Venezia)
(a
19 novembre
Boma,
Amico
carissimo.
Avrete
corrente.
Eolo
motivo
del
al
Sig. Fontana
di
^
Si
al merito
Sig.
per
retribuzione
fatica
Sicché
lunette
delle
tratta
della
otto
che
dell'opera. Andizione
impossibilea quella cone
riesce
eseguirla.
il
come
incisione,e
nota
ristretto,e
tempo
troppo inferiore
della
degli
vostra
cara
questuerà saputo
a
caricarsi
può
non
Alla
—
1871.
del
avrete
pensato,
come
Chìaramonti
Museo
fatte
,
dipingere
e
a
chiamò
Queste
della
fresco
cinque:
Canova,
quest'opera
a
doveano
lunette
vita
dal
di
dalla
Pio
nona
VII
vari
il
quale
giovani
e
rappresentare
relativi
alla
alle
tredicesima.
arti.
le spese,
sostenne
ne
pittori,
promettenti
i
L'
più
notevoli
Hayez
ne
fatti
dipinse
un'amicizia
io vi
di
farne
dicea, di
fare
semplice contorno,
a
maniera
de' quattro
La
disegno
qualunque
dunque
nulla
Non
di
so
opera
insertami
fissato fin
già
avete
pensato
Milano
e
fare
dell'editore
A
o
le
E
nate.
dono, quando
lier
^, d'una
poi
una
altre
in
si
copia
di
altrove
,
la seconda
Alla
farvi
contessa
del
a
me
no-
mente.
certa-
me
Pier
signor
in
a
di
Piazza
delle
copie da
voi de'sti-
non
saprei a
chi
Teotochi
di
quelle
in
quarto
l' occasioni
^, e
in
forse
e
sono
al
Pavoi
A
4**.
Delle
in
mi
Roma
copia di più che
più frequenti.
come
Teotochi
farne
ancora.
passabile, di
osservare
Isabella
fare
di
non
stampe
vendita;
edizione
ben
che
so
Albrìzzi,
mi
che
un
Vedasi
vete,
scriamico
nota
a
10.
pag.
*
la
farle
di
regalarne qualche
perchè
vorrei
*
due
giornata d'ogni
alla
uno
per
foglio,e
di
Io
fosse
non
procurerà
occorrerà
Per
farsi l'invio
benissimo.
va
si muti
nulla
missiriniana
direzione
alla
rimanete
particolarispedizioni
Luigi Scheri, negoziante
Spagna, potrà
alla
dell'autore,ma
Roma,
la lettera
subito
che
vedete
Ma
proposito
Baruifaldi
Sul
l'edizione
Per
Firenze.
sul
parlare
vi terrò
qui, e
di
vi aspettate
Non
ho. speranza
arriverà.
che
cosa
per
fatto rimetter
lui.
quieto intanto, che
dal
sorda, e ine£"cace
parte.
ho
per
io vi rimanderò
costi.
intendiate
Rinaldi, al quale
di
è
lora
Al-
intagliato
generosa.
questa
che
Polinriia.
sia
perchè
che
sulla
e
campo,
della
patrio
da
senza
più
poco
Diversamente
vostro
bella
disegno
un
contorni
delFamor
molla
135
CANOVA
quasi
e
trattare.
possono
il
ANTONIO
Iseppo
Tamìco
del
Falior,
Canova,
figlio di Giovanni,
ohe
fa
il
protettore
e
136
ÙN^AltlCIZÌÀ
di
Missirini
Firenze
a
dunque
fosse
che
la
anche
di vostro
altro
che
voto
Mi
desiderio
infinitamente
ciò che
delle
due
Dio
Li
disegni
subito
e
Ieri
della
del
conservi
e
di Fiano
(che fu
al
quasi, i mezzani;
ta
tan-
pone
cendo,
fa-
si stanno
vaso
dal
tana.
Fon-
nostro
figlia
Pappafava.
col conte
pranzo) ed io,ne
e
per
conforto
per
seguirono gli sponsali della
Duchessa
si bella
l'aver
del-
sima.
quella figliaamatis-
del
e
core
speranza
la
ve
incisi
verranno
appunto
fratello
Gruppo
di
in
bene.
famiglie,
vita
che
qual-
a
avendo
speciale della signora Lucietta,la quale
parte di sé nella
tutti approvano
stati,direi
siamo
e
Mio
invidiano
una
unione.
Saluti
cordialissimi
ad
ognuno
di
vostra
casa
parte di quelli salutati da voi,e credetemi
per
ini
quadri
riuscire
non
il
volentieri
la fausta
ricuperatala figlia.
consolazione
riguarda.
di
di
del vostro
non
voi, espertissimo
memoria
vantaggio,
quello
consola
onde
vostra, sul riflesso dei
acquistati,col
cosa
in parte
mi
Rivedrò
terrò
*, e
bramerei
seconda,
che
tenzione:
in-
stessa
venduta
e
alla
la
voi pare,
a
principale
Tultima
per
voi
luogo
faccende.
Sommariva
diceste
cosi
ha
però consigliare da
in queste
Cav.
da
far
per
Lasciomi
ed
avea,
io, se
l'intento
guastare
CANOVA
in circolazione
messa
prima,
AKTOUIO
DI
to
tut-
vostro.
P.
1
S. Vi
Coate
pubblica
blico
mando
Giambattisfca
Cidalpina,
danaro,
col
del
il lucido
quale
per
di
Fabris,
già Presidente
Sommariva,
famoso
vase
le
si accumulò
ruberie
una
commesse
fortuna.
della
del
che
Be-
pub-
tJN'A"nClZlA
in punto
sta
col lavoro
da
quella del
di
vi
manderò
Non
so
ai
di
gruppo
il
col prezzo
se
seconda
sua
subito che
vaso
lamina
da
di questo,
qual disegno
del
Rinaldi,
il lucido
appunto
la
ricevere
sappia la grandezza precisa della
e
137
CANOVA
Io farò incidere
del prezzo.
rata
AKfOlJiO
Dt
desiderato.
voi
dell'operas' intendano
disegni, senza
rispettivi
gati
obbli-
compenso.
(a Venezia)
26
Roma,
carissimo.
•Amico
del
andante,
15
e
Eolo
signor
riparlatoal
motivo
a
viene
e
i
e
lavoro,
un
A
me
mesi
dal
vi sieno
pare
Balestra
signor
a
sopra
di
che
fosse
soggetto
somministrare
manca;
io mi
binare
com-
Bassano
per
;
di
150, a
farvi
che
an-
trovo
nella
cessità
ne-
voi
che
trete
po-
dove
ancora,
giovani incisori.
dere
far inci-
semplici contorni
dare
quello
tempo
interi
mesi
miglior consiglio il
con
fra li
di Bassano
disegno,
bravissimi
argomento
di
a
tre
scudi
il detto
de'
macchia,
ciò che
di
disegno.
noto
; lo stesso
tempo
intagliare costi,o
questo
a
di
minore
rispedirvi
che
del
domanderebbe
e
partito. Sicché
buon
far
momento,
cinque
saria
di
sento
il
calcolandosi
non
impossibile
nunciarvi
an-
è inutile
domandato
il prezzo,
deggio
Ho
ripigliareil discorso.
signor Fontana, il quale non potrebbe,
d'altri lavori inoltrati,
incaricarsene
e aspettati,
per
quattro
vostra
cara
dolore
sommo
la incisione
in Roma
qui
Col
mio
con
assolutamente
essere
alla
Rispondo
—
1817.
novembre
e
chissima
po-
un'idea
alla
che
dell'opera,e
fantasia
di supplire
dare
un'incisione
a
138
un'amicizia
colla
bulino
tutto
immaginata
canova
di
pretensione
punto,
di
Antonio
di
e
rimanere
indietro
e
promessa.
Cosi
presentare
dalla
si
pubblicare, alla
spesa,
tempo, che
più corto, perchè
e
nella
sempre
vi
saria
rimando,
voi
quale
quando
si
conoscete
e
sulla
sembrami
il
il
tutti
di
È
1
della
dal
valermi
notevole
de^a
carte
'^
sto
•*
la
"pa
1817, le
deve
d'altro
vuol
del
linguaggio
e
di
vostro
giori
mag-
la lettera
pel
stra
vo-
pel
e
vaso
grandi
bedue,
am-
che
tengo
quello
di Fa-
vaso,
perchè
incisore
alla
voi,
a
a
sabbato
non
;
posso
veneto.
Lucietta
signora
che
donna
scritto
di
Voi
nome.
;
ta,
educa-
Il
quale
dama,
il
3
carta
sopra
nel
fregiata:
già vedete,
incoraggito
a
13,
fra
le
''Quo-
—
sacro
ch'egli
ciò
nell;.
dicembre
conservato
giorno
fa
Maestro
soave
lui.
biglietto,
presentato
dell' amici2ia
il
squisitamente
questa
seguente
esservi
faccia
ne
portarmelo
deiramicizia
il
voi ben
subito, insieme
ricordo
Gicognara,
veramente
mandò
che
chia
mac-
^
dell'onomastico
biglietto
il
cato,
indi-
ve
incidere
il costante
^el Gicognara,
ricorrenza
modo
nel
lucido, mandato
suo
cordialissimi
Lucia
contessa
e
come
del
Sig. Fontana,
soluti
ricorrenza
bene,
essere
lucido
il
che
parte degli amici
per
del
già
Rinaldi,
fidarmi, ne
Mille
finite
agguaglia appunto
faccio
che
due
e
che
a
lamina
debbano
fogliodel
diede
mi
disegno
quello
dire
torno
riletto
della
che
che
sottocchio, e
io
Avendo
dimensione
come
e
incisione
una
maniera
che
capite,senza
schiarimenti.
bris,che
lavoro;
disegno, che
questo
un'idea
alla
sapore,
al
e
contorni, tratteggiati di qualche
e
gruppo,
vuoisi
il
minore
stampe
di darne
procuri
gusto
con
dare
che
più mite,
condurre
potrebbe
si possa
si
da
l'aspettate. Sicché
ve
soli
a
si
al bisogno
soccorre
sarebbe
che
certezza
non
non
deve,
che
di
perfezione
della cosa,
forma
una
finito
quadro
un
aU
usur-
appunto
un'amicizia
disegno
P. S. Il
ha
di
troppo pieno di maccMe,
è
l'apparenza
tutta
con
qui
non
usi
da
dove
si
non
la intendono
non
di
sotto
e
;
e
te
potre-
bel
con
garbo
aspettare da Roma,
può
ma
tempo
que' giovani
abbastanza.
cagione vostra,
per
il
come
Bassano
a
espertissimi, i quali eseguiranno
l'acqua forte, che
bene
voi, e
differenza
qualcuno
gno
dise-
un
per
ripetervi che
a
servito
essere
Anche
in gran
ed
renderlo
la desiderate
fare.
di
riflesso torno
ogni
possibile di
è
saressimo
il prezzo
per
d'essere
la volontà
e
finito,per cui^non
un'acqua forte,come
sono
139
CANOVA
ANTONIO
non
Io
ne
posso,
altrimenti,perchè gli artisti
lato
deso-
sono
so
re
opera-
vogliono
non
e
non
sanno.
70.
(a Venezia)
Boma,
Amico
del
^
che
r
timo
"
simato,
**
che
più
to
**
vi,
**
altro
se
; la
concesso
da
che
me,
d' interessare
la
"proprio;
che
L'autografo
a
Carlo
felicità
suo
Fiorini,
io
ve
miei
luogo,
che
mi
fu
e
il
saranno
vostro
sempre
capace
ohe
quindi
l'omaggio,
dir-
rispet- 1^
e
qualità,
vostre
quan-
aspettarvi
dovete
G-radite
pure
saprei
quell'amorevole
dalle
faccia
ne
io
,
altro
voi
Tot-
immede-
e
debbo,
e
potea
e
che
esso
so
dai-
me,
unito
Nò
nò
il cuore.
Canova.
di questa,
capo
quanto
anni;
vostra,
li voti
—
é
ad
mai
di
onore.
Nò
fra
cosi
riverisco.
mille
spirito
lo
contento
vostro
*
e
stimo
e
del
costume
sono
scrivo
inspiratomi
sentimento,
che
io
l'espressione
più solennità,
'^a
nò
amo,
parlassi
toso
voi
fiducia, derivatami
il bei
quale
quale
anche
"
"con
col
penso
voi
a
**
**
senza
non
ò
m'
^
pari di
piaoe adornarmi.
vi
violare
marito,
pensi
non
di cai
benevolenza
vostro
al
i sentimenti
tale
ìsdegnarete
non
altrimenti,
"
"
voi
insigne
'^fare
dolente
esprìmere
ad
eletto
momento
Spero
Sono
—
1817.
potuto farvi intagliar qui il disegno
aver
non
"nel
"
carissimo.
13 deoexubre
rendavi
e
ò
bene
diretti
tutto
al
\
oggi /
oer-
mio
miglior
„
e
di un'altra
gentilmente
di Sezione
al
lettera
favorito
Ministero
che
sarà
dall'avv.
dell'Istruzione,
blicata
pubcav.
140
ùN^ amicìzia
che
vi ho rimandato, nella
il vostro
intento, sia
sia finalmente
e
che
inciso,e
Io
servire
mi
ha
sarebbe
da
il lucido
il
consegnato
disposizione, e
lo
Unisco
ad
Pabris
lucido
esso
di
procurerete
onde
Selxfà,
mi
fare
in
Sig.
alcuna.
del
Signor
del
mano
qua
che
seconda,
altra
con
ma
som-
attendo.
Mille
tenerissime
cose
Luoietta, e
saluti
al
ricevutine
rata
inoltrata
venga
vostra
dilazione
loro
versare
della
subito
le due
la
che
Rinaldi,
forma
a
senza
anche
per
incisori.
di
rimesso
ho
intagli
del Rinaldi
e
che
io
quei giovani,
di
Gruppo
disegno,
che
Fontana, perchè
del
mento.
contenta-
potrete farvi
abilissimi
per
Tavriano
vostro
qualcuno
descritti
vengono
il tempo,
cui
con
Bassano
a
ottenere
sia per
di
stata
che
certo
sono
accludo
Vi
disperazionedi
la maniera
per
non
Canova
il prezzo,
per
ottimamente
mi
che
ano^onio
di
affettuosi
mille
voi dal
per
tutti noi
per
gnora
alla si-
tre
abbracciamenti
e
vostro.
71.
(a Venezia)
31
Boma,
carissimo.
Amico
20
Desidero
—
del
incisione
in
delle
Ma
che
possano
è
quali
spero
impossibile, se
darvi
fra
due
ho
ne
fa
Fontana
si
non
io
qui, come
spiacente.
Gruppo;
che
un
mesi
vostre
di lunedì.
l'
del-
contento
poteva
fatto
quelle
che
1817.
care
col corriere
possiate esser
quadro,
modo
verun
e
che
due
colle
cadente, pervenutemi
22
e
Sono
—
dicembre
e
tile
imi-
prova
del vase,
rimarremo
Dio
eseguire
non
in
e
del
sfatti.
soddi-
gli aiuta,
Venezia
li
142
UN* AMICIZIA
Ferracina
è
mia
CANOVA
partito,
che
forse
e
lo avrete
già
incoraggitelo
coi
che
gli
protezion vostra,
d'un
ANTONIO
veramente
questa
e
DI
visto.
consigli,
melo,
Salutate-
colla
e
paterna
di
assai
più
varrà
rete
legge-
non
quella
principe.
Quando
avrete
alle
ho
quali
già notate,
il
effetto
fatto
nulla
fra
ora
per
tutti
quasi
della
acquisto
i
e
ho
non
mezzo
stesso,
anno.
Fidatevi
in
di
cui
mia
rimento.
smar-
di
mi
non
ninno
pera
com-
da
Napoli,
faranno
tengo
che
già qual-
il noto
di
vendetti
della
di
zione
spedi-
recano,
per
speranza
cui
la
ma
ritorno
si
dretto,
qua-
col
esitarlo
l'altro,
lo
scorso
zelantissima
cura
le
trascurato
perchè
agguato
buona
con
loro
opera,
Sto
esemplare.
;
a
primi,
che
signori;
facoltosi
più
vostra
al
due
abbia
io
stra
vo-
mandarlo
pericolo
trovarne
forse
;
li
senza
questi
di
ancora
di
maniera
che
crediate
associati
cercare
modo
in
della
volume
presero
farò
e
suo
Non
dove
che
persone
abbia
venne
sul
concerteremo
opera,
Londra
il terzo
pronto
per
servirvi.
Dite
tenere
fratello
mio
vi
mille
scrive
e
da
alla
cose
per
nomino
non
me;
sé; opperò
io
Lucietta
per
Missirini,
che
signora
fo
fine,
dovi
abbraccian-
e
teneramente.
P.
scudi
chiama
S. Abbiate
9,52
al
la
fratello
Bortolo;
partita
tra
de'
voi
di
bontà
di
quali
e
il
passare
Gaetano
avrete
Sig.
D'Este.
il
valore
Ferrari,
credito
che
nella
di
si
stra
vo-
tm*
AMICIZIA
143
CANOVA
A1IT02II0
DI
72.
(a Venezia)
carissimo.
Amico
Fabris,
e
nel
ritardo
il
ben
mi
quasiché
io
delle
loro
ricorda, io
vi
condotte
di
fine ; ma
troppo
già
prese
succedono
disposizioni. Il
pezzi
quattro
modello,
nell'abbozzo
e
infinitamente
il
può,
dell'arte
del vostro
ch'è
più
mese
al
darlo
che
che
fine
suo
questo,
per
il
e
di
continuo
giorno
Pensando
del
il
al
travaglio
termine
tempo
da
d'
un
voi
io lo
vi
deve
e
vuole
e
suo
adempimento,
da
si
di
durlo
con-
Prima
riuscire
per
cura
Gruppo
pur
e
in
prescritto,e
assai
è
d'un
meno
dovete
accordato,conveniva
lavoro
proverà
marzo.
la
se
timo
l'ul-
parte
nel
vorrà
Voi
sigliava
con-
più,l'onore
di notte
e
finito per quel tempo.
la difficoltà dell' opera,
esige
di
mese
né
aveva
avanzato
cosi
il
totalmente
lasciando
e
impossibile;
meramente
lavoro
in
le
rifare
ed
egli
Ma
;
che
spese
marmo
abbandonare
ripiglierà l'altro
marmo,
d'un
impegno
Rinaldi
quarto
venire
per
fos.-
che
; dovette
sagrificarel'interesse,e quello
proprio e
sito
propo-
alterare
e
pensiero;
inoltrato.
bene
già
sul
sperava
povero
del
migliorato
Se
prevedersi,e
non
marmo
seguitarlo, ed
a
l'altro
di
dano
doman-
pur
che
arrestare
per
veruna
poteva farsi responsabile
ninno
da
naldi
Ri-
compimento.
fissato,si
voi
colpa
quali
le
vi scrissi
quegli accidenti
pur
intanto
a
avessi
al loro
sempre
da
crucifiggete fra
opere,
necessario
tempo
del termine
sero
Voi
—
1818.
del
21
Roma,
a
scere
cono-
il tempo
marmo.
alla brevità
meglio
144
un'amicizia
commettere
forse
e
Ma
base.
quella
non
il
consiglio è
bisogna seguire rincominciata
Rinaldi
del
Venezia, gli seguirà
a
si
può fare,ed
io vi
e
;
il
che
giuro
Gruppo
cogli altri
Altro
Vienna.
a
tardo,
ora
Se il
via.
potrà farsi vedere
non
Gruppo
un
figurato più gentilmente
avria
statuetta
di
sopra
canova
figura sola,e
una
una
Antonio
di
giovane
vori
lanon
di
pieno
è
'
zelo
di
e
amore
che
stette
fosse
non
Importa poi
molto
lodevolmente
e
nel
Più
in
che
intento.
vi
quello
che
mi
che
primo punto
io?
ad
carità
voi
mi
che
quel
tutto
'^
**
"
^
"
"^
**
II
Cioognara
uomo
non
mi
situazione;
ne
buono,
troppo
dobbiate
anche
''pensate
la
ohe
se
e
ohe
vi tocca
giudichiate
so
sul
opprimo
qualche
sopportare
come
cosa
altrui,
alP
la
che
mia
a
in
Boma.
altrui
cessità
ne-
sapete che
^
:
Non
delle
in
momento,
gli altri
cosa
dinanzi
Voi
bestialità
conoscete
Per
dempimento
colpa,nell'a-
la mia
di
vani
gio-
*
mettete
di gennaio
lettere
sai
ces-
comandatemi
mia
dal
dal
se
i due
il 30
ouore,
che
ma
io
più
mi
senza
ohe
ultime
le
condonar
e
mai
desiderio.
altri
pesano
giunte
sono
scaldare
non
gli rispondeva
mi
che
amarezze
;
il cielo
sa
natura;
ma
vostro
incolpare
veramente
che
tal
vi pare,
del
1
di
scomparire anche
di
vi trovate
compromettete
ordinazioni
con
pongomi
e
prontezza ed alacrità!
eseguirla con
non
bene
Lo
dallo
e
al vostro
tal commissione
deste
dairoccuparmene,
tissimo
dolen-
sono
e
,
in cui
far
che
zia.
Vene-
per
si riesca
molto
compatisco
posso
fa;
non
situazione
delicata
e
non
tuttociò
con
assicura
vaso
suo
buone
può egli mettere
impegno
di
sieno
mi
Fabris
lui
da
dovere.
suo
le opere
partiràil
e
Io vi
deggio
che
eseguite.
lavoro
nel
esatto
ancora
amore
questo
nella
più
di febbraro
mese
soddisfatto,né
vedervi
per
Voi
uomini,
posso
infinite
ispecie,
siete
un
perché
imbarazzante
insistensa, convie-
vi vien
egli è perchè
di riverbero
sono
oppresso
: •
un'amicizia
sono
da
di vedervi
delle mie
di tut-
me
le
quali,però, in me non
potevano
sistenti.
né più inpiù amorevoli, né più efficaci,
cure,
né
inviare
Potreste
diretti
opera
e
dipende ; e risparmiatemiil dolore
afflit'to
ed angustiato per Timperfezione
tociò che
essere
di me,
vostra; disponetedunque
cosa
145
CANOVA
ANTONIO
di
al
li terzi
volumi
sig. Colnaghi
Londra, New.
e
della
vostra
negozianti
Comp.
59, per indicazione
datamene
da questo negoziante di Roma
sig. Pier
Luigi Scheri.
Riterrete,io credo, il terzo volume
a
per
al
e
Al
Market,
il marchese
quale
di
n°.
Derglas, il quale
è tuttavia
qui,
lo darò
quando mi giungerà cogli altri.
negoziante inglese darete nota dei nomi delle
cui
a
persone
rimborsarvi
del prezzo
gravarvi della
È arrivato
L^edizione
dei
del
spesa
il volume
;
medesimi,
poesie
di
punto
senza
porto, dogana,
delle
é veramente
contento
lo incaricherete
diretti;e
sono
ecc.
di
Missirini.
magnifica,ed ©gli n'è
l'editore
ma
ha
lasciato
tremodo
ol-
correre
degli errori,che affliggonogiustamente Fautore, il
scrive
gliere
a
quale ne
voi, pregandovi di fargli todalle
copie che
della
presente
fosse
eseguita.
acclusa
"
"
^
"
"
**?
**
"
*»
nella
la
La
costi,se al giungere
spedizione di quelle per Roma
restano
lettera,ed
sua
emendazioni
delle
nota
io, per
viene
assicurarne
amie dolcissimo
dunque vi crocifiggo? Oh caro
faccio
al
voti
cielo
ne
pregb,
e
ve
perchè
compatitemi,
da cui
materiali
e morali
non
possiate mai figurarvi i martiri
ho
il
ladal
Fino
dei
vessato.
piano
principio
esposto
sono
nel
esvori da farsi, e ho precisato il tempo
quale dovevano
anch'io.
co!
compiuti.
sere
do
Io
—
il Rinaldi
sarei
10
mi
poteva
conformato
avanti..
Se
alla
detto
aveste
fare
vostra
una
allora
statua
volontà.
e
che
non
Adèsso
in
up
MaiìAmani,
Un'ainicisia
di A,
gruppo,
bisogna
..,
—
quel perio-
Canova^
mi
andar
146
un'amicizia
il
maggiormente
Sopportate
anche
meglio fate
in
da
ricapito,ve
Puna,
smarrita
onde,
tutto
Paffetto.
La
signora
amarmi,
Lucietta
in vita
ditele
che
mi
ella
io
mia.
mi
che
dona, e
gentilezza
voi
nello
che
detto
venuto
e
figliedella
espressioni di
mi
il
perchè
;
in
a
ogni
che
ch'an-
gli
avete
dell'altro
braccio
non
da
sera
dirmi
me
che
per
voi
premeva
modo.
que
Dun-
farmi
macchiato,
marmo,
ch'era
avevate
dimostrato
questa
di
risoluto
avea
tanto
difficoltà
riportato quel braccio, a cui
venisse
che
nità
infi-
sua
conforto
ultimamente
terminato
per
ripigliarel'altro
voi
e
cuore,
vere
difettoso
jer
appunto
che
vero
cosi; il giovine vi obbedirà; essendo
osservazione,
più
la
io m'abbia
le
riportare
fosse
fatto
sia
che
di
con
lettera
una
tutte
scrìvergli
poteva
il gruppo
sempre
amorevole
Rinaldi,
a
riuscito
marmo,
scrisse
amici.
amabilità.
e
S. Tornando
P.
che
sono
che
alla
degli
e
Ringraziatela
merito
non
me
credermi
a
dir
o
tenerissime
cose
e
l'altra.
per
altri,fuori
da
parte di
più graziosa, e gentile, e
avuto
briga,
sia
copia,
una
almen
nuova
Mille
per
ad
mando
ne
pervenga
che
modo
signora Luoietta
seguite
vi
questa
voi, consumata.
Voi
canova
Antonio
di
che
si ruppe
la
mano.
73.
(a Venezia)
Roma,
carissimo.
Amico
del
20
e
già inteso
24
spirante.
abbastanza
Alle
—
—
due
Della
dalle
30
carissime
Missiriniana
nostre
del
ultime
1818.
vostre
avrete
lettere
a
O^ASICIZIA
voi, che Tenìte
le correzioni
zione.
Io spero
parte
ancora
disperato,
con
sagrifizìo. Statevi
ciò,e pensate
Fa
ad
Lucietta
che
casa:
il cielo
abbati, amorosissimi
Il
Sig.
la
che
Conte
favorevole
dal
all'alunnato
Il povero
l'avete
ha
accolto
ottenuto
ricercare
dato
di
buon
;
un
mi
vi
le
d'un
loro
a
lentezza
si bravo
e
alla
verà
rice-
ove
e
risposta
delPanno
concorso
che
rabbia
in
mettere
dai
che
gliasi,
vo-
opera
da
detto
onde
qualche
vicentini
Avendo
di
alunno
cosa
potrà
s'era
sione
occa-
quei signori,ohe
giovane,
necessità
noncuranza
virtuoso
tenerezza
maniere
Roma.
qualcheduno
e
gran
mensile, al quale
soccorso
dal
con
Intanto
poneteli nella
e
sidero,
lo de-
li due
alcuna
cordiali
onorato.
indicati
parti mie,
della
delle
principio fino
verranno
d^
e
lei.
pietà
scrive
lusingo
altro
di scrivere
il
per
mi
voi, e
ed
e
letto
economia!
Ferracina
gratitudine
gnora
la si-
grandememente
imposizioni,
miserabile
questa
e
strappare
tante
che
Napoli,
a
potuto
Che
per
addietro
per
Duolmi
tìi Roma.
dopo
e
è
governo
animo
Ricordatemi
lettera.
abbiate
qnalnuqne
consoli, com'io
Sommariva
vostra
non
voi
per
pò-
di
uscita
lasciati
sieno
; né
vorrei
il sapere
meritate.
lo
benevolenza
sua
noi
l'allegrie
ambedue
e
dà
il resto.
finalmente
sia
di
di buon
bene
tutti
a
e
;
onde
pure
me
costo
intanto
ordinare
consolazione
A
a
onore,
mia
per
Fabris:
impegno
vostro
e
posso,
come
contento.
il
pena
e
so
a
neir^nii-
tempo^
quanto
sarete
fer oscire
tervene
in
prego
scorsi
errori
saranno
da
che
grandissima
mio
ne
lavora
oso
sperar
di vari
clie
ve
Rinaldi
paticoiarment»
pregafei» dall^aatore
far fere
147
CAXOTA
A^CTCKinO
DI
fate pure
di arrossire
al venire
dell'arte.
in aiuto
A
voi
148
un'amicizia
non
loro
modi
espressionie
mancano
canova
Antonio
di
svegliarlidal
onde
letargo.
com'io
bene
Vogliatemi
voi.
voglio a
ne
74.
(a Venezia)
Amico
carissimo.
Ebbi
—
direzione
bene; onde
li due
spiace
mi
che
incontro
*
Busti
te.
del
A
in creta
proposito
Marsand
nuova
al
edizione
"
Uno
^
il massimo.
"
tro
''sua
"
gno
"
in
o
del
incidere
da
di
ò
cui
che
vi
mi
sul
fosse
Canova,
cav.
bulino
più
anche
valente.
alla
con
illuttri ad.
questo
A,
al
di
scoprire
l'anno
data
della
1818
prossima
sua
sioni
le inci-
soggiunge
e
sarebbe
certamente
allusivo
rame
che
ma
il
restando
a
si che
Allora
la
solo
C, ; Bassano,
quale
la
me
io
non
certo
ornamento.
Bozzato,
di
al poeta,
pensiero,
poi
l'alunnato
del-
segueur
principio dell'opera, cioè
un
me
5 marzo
; enumera
adornata,
che
manca,
A
—
pregiudizio di
in
lo informa
edizione,
mia
Gruppo,
sospensione
petrarchesco
questi fregi
Uniti
del
in marmo
l'avrebbero
ohe
la
lettera
una
Canzoniere
al Canzoniere,
fosse
d'uomini
Maestro,
frontespizio,
"superba,
**
vi
assai
mio
vederlo,
oltre
tradotti
di Laura
Vorrei
Laura,
"derar
farono
hulini
di
ancor
al
che
del
di valenti
di
quest'anno:
e
Vedrò
l'intendere
per
po
Grup-
nel primo
BaruflEaldi,
occorrerà
sommamente
ma
medesi-
del
parer
vase
^
di
rara,
Fer-
a
contento.
del
Laura
dell'animo
cosa
a
sarete
ne
di
e
lamina
Taltra
disegni
due
Bice
di
qualche
che
spero
inoltrata
ieri,colla
Fontana,
stesso
questi
a
vanno
prima,
rente.
cor-
la cassettina
che
stata
spedita Taltro
della
dallo
inciso
già
due
del
vostra
cara
Bologna
era
vase
ho
dove
per
da
avviso
del
colla lamina
Alla
—
1818.
11 marzo
Roma,
o
con-
alla
il dise-
ossia
di farlo
cura
saprei
desi-
anderebbe
Cfr.
Lettere
^
1805,
pag.
11.
:
150
un'amicizia
Mille
rispetti alla
degli abati
col
di
di me,
e
e vi
fratello,
canova
Antonio
signora
che
Lucietta
vi
teneramente
parte
per
abbraccio
sono.
75.
(a Venezia)
4
Roma,
carissimo.
Amico
anche
da
Roma
ha
lavorato
dal
notte
il mio
voglia
che
non
che
lavoro.
saria stato
che
quale,
richiedeva
di
pubblicato
voi
un
s'è fatto
ho
vase
dei
;
te-
ma
sa
bisognodi
mese
più
impiegato
pera,
in un'o-
di
giovane,
mani
un
il
possibilecolle leggi
dedicati, insieme
vi
sia
veneti
stampati
a
favorirete
Ho
Selva.
poi
grave
fatto porre
il Leonardo
porrò
questa di Rinaldi
In
sonetti
poesie missiriniane
nostri
stra
vo-
Dio
obbligato.
Certamente
dalle
la
contento,
ritrovata
Manzi.
dal
copie
Non
in corpo
di vedervi
di
tre
ore
sa
travagliata colla più scrupolo-
del
che
buon
alle
essere
uscendo
Ma
cassa
alcune
misi
cui vi siete
ad
vi
ristretto.
tempo
Nella
gli
debitamente
essere
diligenza.
a
abbia
maggior
la
del
a
fino
di
l'operacorrisponda egualmente
deggio
di
io
partirà
tre
Rinaldi, il quale
desiderio
per il tempo
almeno
del
ohe
momento
giorni o
di
Gruppo
dalla punta
furia, e
•mer
il
due
Fra
—
aprile 1818.
certe
da
Missirini
distribuzioni
le
due
chitettura,
d'ar-
al nostro
far consegnare
ritrovate
e
copie
delle
in 4.^°
darmi
notizia
dei
giovani pittori; di Hayez
lavori
de
mente.
special-
Vogliatemi sempre bene ; ricordate me e
Inserisco
l'abate mio fratello alla Sig. Lucietta,
—
un'amicizia
nella
le
presente
il saldo
per
due
loro
accordar
zione,
della
per
anche
la nota
De
Fabris
naldi
Ri-
e
in
compenso
ziale
par-
Spero
marmo.
discrezione.
Sanctis
Ho
antecipa-
vostra
24
del
la mia
del
di
cassa
alla
le Ital.
approvare
di
rispettivo lavoro.
dietro
perdita
loro
sarete
della
loro
151
CANOVA
ricevute
del
conveniente,
.stimato
ANTONIO
di
Vedrete
la
per
che
spedizione
Fabris.
76.
11
Boms,
Amico
di
carissimo
Rinaldi,
le
delle
vi
In
l'altra del
per
Ab.
del
Selva, alcuni
Missirini
copia dell'operavostra
che
e
dev'essere
dalle
cosa
le
volume
nella
e
il
settimana
anche
altri del
Sig.
sonetti
delli
Mercordi
di
la
consegnerò
Principessa Borghese,
ventura,
col
Ho
seconda
mente
che, simil-
lettera
Cosi
darò
perchè
Sig. D'Este,
affari.
la
aspettate.
Sig. Giannanto-
per
copia, le rimetterò.
a Sua
Santità,e vi
i vostri
re
senti-
ni
distribuzio-
nove
copie
alla
le
serito
in-
lusingata dalFelogio stampato
ben
partite vostre
che
voi
gentiliespressionidella
alla
terzo
per
alcune
dedicati.
voi
a
Rossi
libri per
Cancellieri,e
voi
come
nota
ho
Desidero
posto le
ho
rente
cor-
la
già vi
come
po
Grup-
mese
compiego
vase.
sollecite
di Rinaldi
di architettura
nio
medesima,
la
giungano
questa
Vi
1818.
col
cassa
la fine del
per
ambedue.
per
quella
partitala
che
spero
avrete
spese
che
e
E
—
Aprile
avuto
lamina
e
farò
d'ogni
conto
farò
estrarre
vedremo
notizie
il
per
di
da
quidare
li-
gna
Bolo-
fu trasmessa
a
152
UN*
Ferrara
AMICIZIA
quel
a
DI
che
volermi
a
Cardinal
vi siano
giunte
vi
siatemi
bene,
Signora Lucietta,alla quale
Missirini,e
CANOVA
del
segretario
aspetto d'intendere
Seguitate
ANTONIO
il fratello
che
mio,
stringe teneramente
al
vuol
suo
Legato;
ambedue.
ricordato
essere
vi
alla
memore
abbraccia;
il vostro.
seno
come
^
77.
(a Venezia)
-^
Amico
—
alla situazione
e
da
tante
delle
reggere
il peso
altrui!
Io vi ammiro
a
tutta
voi
una
rendervi
superiore alla
già
fare
voi
dovete
da
il sentire
credere
ormai
vi
ad
Alla
12
a
pag.
che
vostro
vostra
dal
Prof.
era
morta
mio
rere
soccor-
sapere
e
che
si è
proprio,
è necessità
mi
il
^
io
come
sapere
poaaeduto
di
di cuore,
fosse
come
prà
sa-
vostre
Quello che posso,
precedente
è
cuore
virtù
dovete
fo veramente
visando
rav-
pensai
tanarmi
allon-
di retribuire
idea
Cav.
di
Carlo
Fiorilli.
V.
189.
moglie
di questo
caso
di
delle
capace
tanto, che
amo
più,
bontà
violenza
son
vostro
ogni
dovete
ora
L'autografo
1
*
ch'io
il dolor
dalla
nota
non
voi stesso.
per
partecipare
*
io
delle
quello
istessa
questa
consiglie ammonizioni,
con
Voi
che
Ben
spiritoper
ognora
grande
e
tuto
combat-
cure.
di
dividere
e
vi stimo
e
vera
alle quali
afflizioni,
perchè
forza
vostre,
Spero
prova.
varie
cosi
e
commosso
animo,
vostro
d'un' immensa
bisogno
in
veramente
del
dolorosa
oppresso
avete
Sono
capissimo.
sprilAsiS.
18
Boma,
del
mese
Cioognara
stesso.
Punica
no
figlia^ il gior-
UU*
AMICIZIA
Missirini, e giudicai miglior
Tamico
dilicatainente
di
espediente presentarlo
mio
ritratto,e
gradite
cose
più
a
parve,
col
onde
stato
con
nulla
che
io
dalle
di
mie
di
testa
un
Or
cosi
scenza
riconomarmo,
io l'avessi
nosciuto
rico-
giacché
voi,
a
Tesser
voler
senza
non
egli
accettar
del
tempo
voi,
a
caldissimo,
alle
proprie; sicché
teste
ne
di
cui si destinavano
sono
sufficiente
a
tutto
di credere
che
degli
per
pag.
a
voi
dei meriti
io intenda
sono
10. nota
a
due:
di tutt'altra
1.
:
mente
particolarche
se
ad
il
mia
nevolenza.
be-
sospetto
egual
dell'affezione
tempra
non
almeno
della
nell'anima
i titoli
mile
si-
contento
vostri, sarà
voi
m'è
alle mie
e
cara
la memoria
porre
con
lecito
neanche
me
in
ideale,non
testa
voi, sperando
vi cadesse
altri
fu lavorata
piuttostovano
rinfrescarvi
Né
quale
riuscita,se
cosa
destinata
in
terminata
antiche, e
,
degna
è
d'aver
altra
perciò che, come
la ho
la
che
e
d'alcun
nuova
punto
Vedi
glio
punti-
un
dalla circostanza
dicovi
e
di Beatrice
amore
sento
alla dama
me
esemplari '.
vengo
dirlo,più
da
effetto di sorpresa,
magnifica,di
la testa
1
è
comandatomi
marmo
sarà
in
in compenso
mani,
mero
tanto
cento
é
busto
Elena, regalata
generosità
edizione
ed
anni
di due
più
Albrizzi^,era
me
lo
mi
evitare
mia
solamente:
tutti,come
a
Perocché
che
pubblico
stampe;
della
un
col
gli feci perdere.
Quella
a
di
poesie
sue
me
mai
una
al
mostrare
far noto
posso
lui.
testimonianza
d'oro
mie
considerazione, di
matura
delle
delle
da
sommamente
progettato dono
non
scatola
una
copia
una
con
troppo solenne
una
153
CANOVA
AKTONIO
DI
che
gone
para-
che
quelli
164
un'amicizia
di
distinguere voi
so
deiramicizia
voglio
che
altre
solita vostra
il motivo
fonti,non
busto, onde
incontro
Solamente
appunto
al terzo
volume
lode
tanta
pregovi
di
voler
a
il desiderio
bontà
della
me
e
gliere
acco-
del mio
amicizia
che
^
consacrato
mio
fratello
signora Lucietta, e
credetemi
tenere
dolente
questo
gradire il testimonio
a
Mille
da
causato
mostrarvi
per
ogni altro,e
egli venga
mie.
colla
e
è
anzi
quale si contiene
delle opere
cuore,
da
subito
che
nel
vostro,
vi ho
mia
mandarvi
paia
non
canova
semplice gratitudine;
una
che
Antonio
di
cose
per
e
alla
me
per
sempre.
78.
(a Venezia)
6
Boma,
Amico
carissimo.
alla
dell'animo
della
i sensi
titudine
della
perchè
prezioso,
assai
segreto
Canova,
1*
del
*
e
la
del
Maestro
con
suo
per
zione
descri-
Possagno
a
quadro',
gli elogi
del
di
e
significare
del
che
Lucietta
non
di
aver,
nelle
1* affetto
noi
non
cioè,
dalle
stro
Mae-
pel dono
la
e
un
mani
cavalleresca
La
Memorie
del
gra-
facciamo.
dissimulò
marito.
pubblicata
al
affetto
suo
più grazia
dell'adorato
fa
colla
fino
esprimere
cuore,
p. p.
la
sanno
contessa
immagine
conte
siderio
dedel
sposta
riCico^
cit.,II, 194-195..
Forse
la
1821,
a
donne
le
lettera
sua
28
visitare
moglie
la
delizia
benevolenza
gratitudine
sua
meglio
•
gnara
inoarioò
1818.
soave
del
fatta
il mio
vedere
e
Cioognara
II
con
vostra
peregrinazione
mia,
casa
Nella
carissima
piacque alla- vostra
dove
1
Rispondo
•
rallegrate infinitamente
mi
quale
la
—
maggio
pag.
e
17.
Deposizione
che
oggi
di
si vede
Qrocey
nel
ritoccata
tempio
l'anno
nel-
dall'autore
di Possagno.
Cfr,
ta
no-
un'amicizia
quale
da
il mio
che
cuore
Accademia.
ad
Beato
assai
questa
a
sione
espan-
d'una
applauso
un
me
alquanti giorni
intera
potessi rivedervi,e
se
almeno
della,
di
gioia
dere
go-
esser
voi!
con
dato
Ho
conti, e
Vinci
che
pare
di
è
bajocchi.
vale
Voi
nulla
di
Avrete
la
Venezia.
ora,
nella
della
Per
ciò
deposito
e
di
qualche
disse
che
ritratti
del
dro
qua-
lo fa credere
me
busti
di gesso,
500,
a
fino da
Parò
re
mette-
insieme
ad
uno
spetta all'operavostra, saprò regolarmi
Monaldini
due
che
e
con
altri.
copie sole,
mi
sembra
segno
di
da
mille
Lucietta,
vostro
a
trasporto fino
Non
tengo
veder
come
di
sé
disposta
a
gradimento
suo
farvi
voler
accludo
cose
e
per
l'abate
credetemi
la
desiderio.
ricevuta
e
per
potrete
darvi
in
me
un
il Papa'
; siccome
rispondere
in
B(jrghese,
suo
ringraziavi dell'omaggio fattogli della
Vi
300
Ital.
nota, dopo alla copia regalata alla
quale
Dite
creditato
ac-
Beatrice.
con
dalla
quelle
d'approssimazione.
alcuni
cassa
gli se.
il prezzo
per
sig. D'Este
conto
un
per
Per
base, imballaggio,
Il
sarete
nuovo
di
è
ancora.
nuovo
la Polinnia
compresa
da
differenza
cogli altri 300,
quactretto.
del
il
conteggiato
rimarranno
fr. 5000
dei
il Leonardo
la
conto
16,36, e
degli
vendita
onde
nel
voi
siccome
4,40 ;
dunque
da
perle,
5,15,
di scudi
dalla
di
mostre
vostro
foglietto
conciliato;va bene
sia
tutto
scudi
diminuzione
il
sig. D'Este
al
luigi per le
se.
4,34, mentre
e
confortano
e
proprio, più sensibile
amor
155
CANOVA
fattimi,lusingano
voi
del
la
ANTONIO
di
nome,
sua.
alla
ra
signo-
sempre
di
Fontana,
secondo
il
156
un*
AMICIZIA
DI
ANTONIO
CANOVA
•
Non
abbiate
se
so
delle
anche
alPautore.
Qui
venderne
mai.
ragioni molte,
per
necessità
una
mi
avrete
di
tutta
Sono
bellissime
quel
a
cere
pia-
venduta
stampare,
del
poeta
Q-ià si
se
non
voi
che
sa
è fatta
stampa
io
ma
cose,
verso
la
che
n'è
fatte
passo.
te
avre-
probabilitàdi
la
Tavrei
non
detto
sempre
lui,e
v'ha
ne
pie
co-
farebbe
se
non
convenienza
portato
avesse
di
e
che
il che
Roma
a
alcune
credo
Firenze,
a
copia,
una
non
Milano
a
poesie Missirini,come
fatto invio
ancora
ma-ndato
spese
a
d'altri.
non
79.
13
Boma,
carissimo.
Amico
ho
trovato
mi
vennero
e
del
ogni
p.
Sono
di.
l'altro
le due
scolpitodi
voi
provate,
ne
dell'anima
mia,
mia
è
lei
il
cosi
più
leale
e
puro
Intendo
per
me
che
caro
legata
che
ingenuo
ciò
a
di
Voi
ne
23
giuntami
d'aver
tratto
ri-
il vostro
che
trionfo
e
voi per
vincoli
mi
e
coll'asse-
compenso
nulla
può
contestarvi
micizia
d'a-
venire
un
si
che
io
sentimento.
che
voi
già comprendeva,
stesso
io
bel
più
del
consolazione
La
l'occasione
benissimo
poesie.
che
e
per
mio,
vostro,
compagna,
mano.
cordialissima,
di
il dolor
voto
dove
parer
contento
vostra
di
all'onesto
Napoli,
corrente,
qualche parte
dell'egregia adorabile
condare
5
.
vostre
care
estremamente
in
potuto lenire
del
la terza
e
p.,
da
disposta, a
bene
cosa
consegnate
28
ritorno
Di
—
1818
giugno
mi
sul libro
poscia capirete come
sia il distributore
dite,e
delle
dice
si ad-
male
liberale
te
no-
a
questo
un'amicizia
158
autunno,
vi
forse
dò, e
delie
Ciò
verifichi
e
neglette
dico
perfezionamento.
vostro,
Le
e
della
cassa
dovrebbe
vi pervenga
furono
poste
Polinnia,
che
le avrete
spero
e
voi
tre
i
busti, che
quattro
della
due
la
terza
Falier, che
ha
farà
ammonta
Selva
del
Colle
non
busto
gesso
scudi
; il -resto
S. E.
per
De
care
vostre
lettere
Lucietta
giudico necessario
giacchénon
di
contengono
il
perchè
Iseppo
D'E-
sola per
noi
della
gior
mag-
eravamo
musa
40, farete
a
e
delle
in
versare
allo
di
zioniere
spedi-
quello di
Sanctis.
Francesco
signora
di
per
L'amico
soddisfarete
Sig.
della
scrivo
Venezia, corrispondente
di
Roma,
a
sa
case
busto,
quale
direzione
del
costo
nella
di Beatrice
Sig. Selva.
una
tre
al-
contiene
capire
semplicità, mentre
e
Il puro
teste, che
mano
di fare
creduto
Napoli.
mio
il
nel-
Polinnia
il mio
al
di
re;
porto allo spedizionie-
e
cassa
come
com'io
spesa
; Tuna
Laura,
contiene
altro
un
chiarezza
due
di
Selva,
di
la spesa
alla
essa
potevano
sono
Giannantonio
soddisfi
con
e
corrente,
figura,sta
direzione
non
la seconda
Muse;
nostro
ste
e
musa,
nella
Venezia,
per
detta
di
Vengono
alla vostra
casse
D'Este
Riguardo
imballaggio
nota.
sollecita.
e
partire per Vienna,
desiderate.
casse,
r insertavi
di
prima
l'avviso
fine del
della
la lettera
secondo
viaggia
ciate
fac-
maggior
Arezzo
Sig.
e
fatte.
ne
suo
sicura
dal
giungervi prima
sicché
gesso,
voi,
per
che
non
al
al card.
Mando
—
Principessa
spero
calze
medesimo
io
sé,
lui
confidenza, onde
col
uso
da
che
di
vergognarsi
anteriormente
opere
discreto
della
di
in massima
voi
a
la notizia
stesso
se
per
motivo
avrà
canova
Antonio
di
ho
del
trovate
19
e
pur
28
p.
quelle
p.
Io
te,
risponderviappositamenche
gentiliespressioni
un'amicizia
di
ringraziamento
di
scusarmi
fu
che
farmi
potei
con
me
per
d'averle
certo
voi
S.
P.
di
che
parlate
vi
ringrazio
occasioni
l'amicizia
dalla
cassa
che
cui
di
mi
all'abate
e
Se
testificare
per
la
inserta
delli
Polinnia
500
destinati
franchi
si
né
s' é
fatto, avendo
costo,
Pro8€
Padova,
di
in
vi
DeUa
grazia,
sono
è
dei
Picotti;
1818.
Erano
le
intitolato
alla
le
68,
nam.
del
Grazie
di
di
vedrete
delli
l'Accademi
del-
minima,
che
quello
al puro
gessi
del
matore.
for-
contento.
sarete
lettera
Missi-
conto
parte
per
cuxlamatiasime
la
e
spese
pare
più
varie
veda
si
mi
di
occMion»
Venesia,
cui
che
stima
spesa
a
il prezzo
vantaggio
alcun
senza
le
alla
di
le
copia.
medesima
il conto
ridotto
Spero
*
la
la
a
busti,
la differenza
stringere
poteva
la
dato
loro
arriva
per
Sicché
Ho
quattro
non
me^
tutte
cogliete
deducete
voi
nota
sola
voi
la
di
ammirando
pubblico
Cancellieri
noi.
vostro
anche
adornate.
imballaggio
e
al
me
no-
fra
il
ebbi
amore
che
con
in
aspetto
e
sinceramente,
benevolenza,
costante
rini
molto
con
cizia.
ami-
e
fraternamente
Fiano
di
che
conforto
anche
saluto
Duchessa
Dalla
dove
libro
io
che
in
stima
verace
abbracciano
che
abbati,
Giordani,
e
alcun
distintamente
Riveritemela
degli
mia
priegovi
quello
procurato
della
ciale
spe-
di assicurarla
e
lietissimo
giorno
un
argomento
un
medesima,
della
presso
una
mio; sicché
delFanimo
soddisfazione
forma
che
ciò,
per
159
CANOVA
ANTONIO
di
Canova,
duchessa
nosge
pag.
e
Fiano
136.
Sul
il primo
Ottoboni.
in
no,
-Fia-
Pappafava
nozze
a
seguite
tespizio
fron-
discorso
un'amicizia
160
CANOVA
ANTONIO
di
80.
(a Venezia)
4
Boma,
Amico
Vi
carissimo.
Questo
secondo
del
me
disegno;
vostro
unirmi
al
suo
al
gruppo,
tempo,
ch'egli assecondi
Sicché
Taltra
per
voi.
sia
alcuna
è
in
Il
al
sto
molto
fu
si addolorò
che
primo
santi
interes-
e
bile,
impossi-
è
d'altri
lavori,
non
ed
pensa,
è
più
che
si contenta
e
se
gruppo,
pensare
farete
all'interesse
cosa
dello.
mo-
scrissi
già vi
ciò che
a
rifare
le
scorso
merita
non
in
telligenza,
questa indi-
a
muovere
nuovi
:
Chirone
cìte ammaestra
Congregazione
delle
parte
fu
lavorato,
scultore.
inferiore
al
Hinaldi,
e
Ottenne
perciò
altre.
Centrale,
il tempo
soggetto,
Centrale
di
a
mandarla
una
favore
per
non
a
tirar
d'arco,
consiglio dello
ne
volle
sapere
di
giovane
il
invece
avendo
stesso
ohe
TopeVienna
a
proroga
del
con
espo-
Di
trattenere
poi
fissato, consegnò
Camilla
ed
critica.
di
in do*
visto,
Venezia
a
alla
decise
e
spedirsi
abbiamo
come
Mandato
trovato
da
opere
Cicognara,
ammaestra
l'altro
Binaldi
il
Congregazione
quale,
Metàbo
dallo
pubblico,
raggiunger
dalla
far
Augusta,
di farla
ra,
Il
doveva
fatica
immensa
molti
rimanghiamo
al
oommesso
gruppo
Carolina
a
il
modo
d'altro;
più
di
^
Achille,e ohe
no
tal
Dunque
senza
*?
stare
l'altro
pezzi
da
progetto di rifare il
riguardo poi
ch'eglia
Rinaldi.
terminare
il debito
nuovo
bisogna
lode.
visamenti
di
diverso
per
dell'onore,che
tenero
fatto
il
mia:
Certo
e
da
e
p. p.
prudentemente
quale potrà praticare
il
per
è
In
27
parmi ragionevole
ma
che
parere,
miglioramenti.
e
da Fabris
informato
venne
del
vostra
cara
firmata
la carta
accludo
Alla
—
luglio 1818.
un
anno
artista.
gruppo
:
nato
abbando-
Canova.
di questo
a
cambia-
La
un'amicizia
Ho
scritto
la forma
Napoli
a
di, saria
a
bene
che
il
Quando
sarete
voi
e
dersi
ve-
da
lui
del gruppo
diede
mi
Senza
voleva
io scriva
o
Chirone
una
cenate,
me-
ricordarvi
di
il
il Binai
al
Quanto
dallo
documenti
Per
della
lettera
sig.Diede
che
suo
vostro
Borghese,
lermi
vo-
'
rei
apposta, brame-
che quattro
ch'eglimi domanda,
AchiUeo
ammaestra
Metabo
cìie insegna
a
potrà farsi risarcire
di
Chirone
cJie
d'arco
alla
da ohi
avesse
or-
Ferrari,
che
vertensa,
vedi
fece
gruf^o
AchiUe
ammaestra
scultore
al
quanto
tirar
compratoli
di questa
se
scris-
e
il Binal-
rispose oonfessando
Il Canova
„
che' avrebhe
di
sono
nulla;
soggiungeva:
E
quinti
di indurre
pregandolo
soggetto.
consigliata lui, e
suo.
tuttadue.
cammeo
una
tale sostituzione.
una
di averla
eseguito
sua
suggellata. Seguite a
lettera
rappresentante
figlia Camilla,
'^
dinata
al
di gesso
lunga
ripigliare il primo
gruppo
la
credetemi.
e
quelle dita
al Canova
da
visto il
voi diceste
"
pato
occu-
finalmente
deciso
sia
la lettera
che
che
mento;
pregovi
Vienna
a
ho
non
bene,
Pei
ragione, del
tanto.
amorevolmente
io
lume
conto
al Pacchierotti^,
e felice viaggio e ritorno,
Auguro buono
alla Signora Lucietta, riverita
distintamente
e
"
Einal-
quell'ottimo suo
con
ama
onde
Tambroni,
destino.
lo
quale
rò
da-
ne
giovane, il quale venne
Prendete
da
pari vostro
riconciliatelo
difesa, e
dia
ve
righe
due
nelP esecuzione
voi.
per
di
e
al detto
commesso
che
fatta
venne
propositodi
A.
quale strepita,con
trascurato
se
di no;
credo
scriveste
voi
161
CANOVA
sapere
tempo.
suo
il
a
per
io
dell'Aristide;
contezza
di
ANTONIO
di
una
Memorie
per
fu
povera
del conte
poi
cosa.
Leo^
a
poldo Cicognara, II, 188-184, e da
^
musico, il quale accumulata
Gaspare Pacchierotti, famoso
ritirato
una
a Padova,
pingue fortuna, viveva
proteggendo
243
arti
le
e
Binaldi
*
lettere,
il gruppo
Vedi
11
a
—
pag.
suo
:
amore
e
244.
delisia.
Avea
Ce/"iloe Procri,
57 nota
Malamani,
2.
Un'amicizia
di A,
Canova,
commesso
le
al
162
un'amicizia
fattura,fino
moderna
lo prevengo,
ne
onde
CANOVA
quelledelPÀpoUo.
a
si
E
di tutto
però
di
regoli,e disponga
Priegovi riverirlo
genio.
suo
ANTONIO
di
me
a
cuore.
81.
(a Parigi)
19
Boma,
Amico
carissimo.
del
obbligato; giacché
ogni luogo
cordiale
e
dei
Quatremère,
e
noi;
la
mia
che
lettera:
per
Onde
certamente.
Vi
A
ohe
•
'*
disse
ne
devozione
venne
^,
di
materie
sono
signor
famigliare
cosa
che
io
avremo
ne,
conversaziofare
saprei
non
volermene
a
ora
per
trei
po-
discorrerle
da
una
cai
sue
quanto
fatti
opere,
C. cit., 35-86.
marmi
il
suo
ritorno,
il
stava
da
nell'arte
dopo
in
sempre
alcnno
e
gli
delle
il ritomo
ed
da
egli
stesso
del
Londra
perfezioni
„
Ciò
que'
avvertito,
più visibili
•
:
la
trasse,
ne
di
ammirazione
venne
delle
scrive
profitto che
al-
prese
stampe
Cicognara
considerazioni;
di molte
soggetto
su
voi
delle
la vendita
questi
egli al
con
ulteriori
cune
già
sono
comune
disposizionida
di attivare
proposito
''delli,è
"
mi
primo colloquio che
vi prego
ringrazio delle
Peffe^o
"
ne
s'appartie-
^
scusare
**
al
in
più agevolmente
vero
potrete conoscere
opinione. Il di più che
queste
mentre
che
colPamico
lui medesimo
rimetto
d'un
Elginiani,io
marmi
da
poco
a
dirvi,lo
fra
stra
vo-
cessate
non
prove
quello poi
Per
bastantemente
espresso
voi
tempo, di darmi
e
affetto.
al merito
presso
carissima
prossimo passato, e in proposito di ciò
riguarda particolarmente, mi vi professo
grandemente
in
alla
29
mi
che
Rispondo
—
1819.
gennaio
mocon-
passi
in
al-
(Biografia di
un'amicizia
mio
coU'amico
riuscire
la
gli farò
molto
sia
loro
foglio,col
in
Intendo
Signor
Gerard
festa
di passare
e
vi dica
è
buono,
maniere
ogni
di
e
anima
costumi
gli venga
con
òhe
egli stesso
il merito
dunque
degli
noi, e
perle
Disegnati
dallo
maniera
delle
alla
non
stesso
di
e
e
di
Canova,
e
già pienamente
dire
a
al
carezzato
ac-
romano
secolo
primeggia;
di
con
e
suo
ad
il
chè
per-
graziose
di
legare
ogni
modo
liberalità
festeggia
il talento
nazione.
Fatelo
mia
lui
ha
la nobile
soddisfazione
tutte
per
stima
potrò servirvi
pitture
e
in Roma.
capaci
obbligarmi,
di
che
perchè
merita
infinita
offriranno,la
"
che
d'ogni
uomini
che
Delle
in
retribuita
fra
^
quarto
accolto
sommo
accoglie
della
certo
si
vale
solo
onor
sicché
rivederlo,
mi
in
essere
veramente
noi
da
mango
ri-
ne
nero
campo
discreto, gentile, ornato
bennata;
che
ed
fa
dell'arte
la eccellenza
posizione
pro-
pi
alli Cor-
unire
voi siete
stesso:
non
artisti,
perchè
d'origine,ma
dovrà
io
il progetto
ciò di che
dev'egli
da' nostri
per
di
esso
sua
; ed
qualche tempo
voi
onore
ad
la
Missirini
piacere
da
direzione
rispettivo.
prezzo
persuaso
eguale,
che
che
onesta
Penso
sommo
con
È superfluoche
quanta
e
cke
Frattanto
insieme
Farmi
voi
pare
del prezzo,
poesie di
delle
copia
che
alla
esemplare^de' pensieri in
un
alcuna
mi
cassa
discreta
soddisfattissimo.
25,
e
l'avviso,e
mio.
conto
cure
in carta
stampe
il minimum
per
le
fine,
della
secondo
conoscere
verificarsi
le
spedizione
Sig. Bondin,
del
conto
felice esito.
e
subito
163
CANOVA
tal
a
buon
a
tirare
si farà
ANTONIO
gran
tolte
avete
farannosi
e
in
Tengo
opere.
vogliano
di
e
le vie
affezione.
cosi presto
intagliati sul
^roolano,
di
fondo
come
nero,
un'amicizia
lei
D'Este
che
altre mandatevi
quelle
che
Spiacemi
Amate
vi abbraccia.
s.
p,
Salutate
—
Quatremère,
siate
e
T
ringraziamenti per
mie
delle
Tesito
piacersi del soggiorno
di amici
di
e
di
bene,
sta^
lia
Corne-
e
comincia
e
dove
Roma,
adoratori
miei
rire
favo-
nel
mostra
Tambroni
stampe.
salutano; la seconda
vi
che
impegno
signor
ottimo
fargligradire i
di
cortese
dialmente
cor-
sempre.
il nostro
me
per
che
fratello
col
distintamente
riverisco
dal
Venezia
a
signora Lucietta,
alla
servito
abbiano
non
stra
mo-
disegno.
il vostro
lettera,secondo
alla
dentro
la
di porre
dimenticato
voi
desiderate, avendo
CANOVA
ANTONIO
di
a
rà
manche-
non
^
82.
(a Parigi)
Boma,
Amico
carissimo.
al
ritorna
Parigi, un
a
al nostro
Roma.
di
più
A.
C. cit., 51-56
*
di
Carlo
cui
la
sua
A,
C,
;
e
cit..
Francesco,
commissione
massima
si
al
sono
quale
de
Quincy.
le,
del-
la scatoletta
sistano
più perfette ch'e-
contento;
sarete
di
Bedford,
Alcune
lettere
Cicognara
in
in
dal
delle
averne
per
duca
riprodotta
che
voi, dirette
per
imperfettamente,
ma
tal
ne
poteva fare
lettere
pubblicata,
Fa
grafia
per
Le
che
Spero
non
delle
gnato
conse-
francese,
lettere
viene
scelte
vennero
ho
Quatremère
lettere
esse
in
migliori.
^
amico
ad
perle, che
^, architetto
plico di
comune
Unitamente
perchè
Mazois
signor
mattina
Questa
—
1819.
30 gennaio
a
di
BìO'
129-130.
nel
morto
restaurò
opera;
Ruinw
il
1826; protetto
palazzo
de
di
Pompei,
dal
Portici,
re
e
Mnrafc,
cò
pubbli-
un'amicizia
166
al
Parigi,
quale
diedi
ne
sul
mio
del
minimum
conto
positivo del
alla
vostra
risultare
a
io il termine
transigere
dando
col
talogo
ca-
voi,qualora
ancor
l'Inghilterraripassaste per Parigi;
potete voi
articolo,e
tal
su
oggetto
farsi,e
ciò prevengo
Di
diverso
caso
di
la facoltà
mano.
nel lasciar
in
suole
temporaneamente
con-
te
negozian-
conoscendo
che
ribasso
amico
dovea
che
prezzo
ad
col detto
ogni copia;non
per
al suddetto
Quatremère
concludesse
e
scrivendo
avviso,
alPamico
ch'egli trattasse
canova
Antonio
di
mettere
pure
andare
parola
una
di concerto
col
stro
no-
Quatremère.
comunicato
Ho
mandate
delle
lasciò
viene
fra loro
il buon
fatta
due.
nomina
sua
Anche
di
copie
;
e
in
guito
se-
del
di tal uffizio
puntamento
in
di
solenni, gli
all'Accademia,
risorgerà)coll'apfranchi.
bigliettoscritto
Tambroni, pochi giorniprima
colmato
e
direttore
di sei mila
annuo
consegnata
di
è consolato.
averlo
amorevoli
poi quando
vedremo
(la quale
è
viso
l'av-
tratta
una
Tambroni
nostro
distinzioni
di
e
la
sei
Sig. Colnaghi
principe di Metternich, dopo
cortesie
Scheri
gratissimo.
son
Pinalmente
Il
gli
già stabilito
vi
vendita
codesto
a
di tal notizia
prezzo
negoziante sig.
la
riguarda
che
stampe
al
della
La
dal
na
nomi-
principe aJ
di lui partenza
da Roma.
La
che
credo
pure
di
Beatrice
vostra
sarò
vi
fra
trovarmi
non
ritorno
nuovamente
in
per
Venezia, dove
aspetterà qualche tempo,
parecchi giorni;perchè
in
potrò
viaggia
quelle parti
aver
il bene
breve
la fine del
io
conto
dove
di
io
necessita
tempo
di abbracciarvi
Italia,perocché
per
per
mi
e
io
;
de
on-
al vostro
essere
prossimo luglio.
qui
Se
il
un'amicizia
sig. Colnaghi
sarà
desidera
delle
stampe
di
mie
eseguita
la
bene,
e
167
ANTONIO
CANOVA
qualche
altra
faccia
ne
opere,
delle
copia
domanda,
che
spedizione immediatamente.
credetemi
gliatemi
Vo^
costantemente
84.
(a Londra)
17
Yenezis,
Amico
carissimo.
Venezia, dove
da
resterò
di
Roma.
fattami
dalF
ospite in
vostra
col
amabile
vedova
l'effetto reale
Hamilton
mi
dei lumi
le
qualità
onde
e
da
amare
Io lo desidero
per
siete
amabili
cortesi
che
parla,
di
Sig.
mamente
som-
vostre
tutte
vi fanno
ed
ha
la
ne.
famigliare conversazio-
il vostro
il bene
a
ta,
invoca-
L'ottimo
e
vi
il
creato,
fornito,e
chiunque
che
Vedremo
meriti
e
scente.
ricono-
mia
—
delle
e
re
profitta-
tanto
tenerissime
virtù,
la vostra
Qui si vocifera
Pubblicata
cose
alloggiare
molto
sono
diversi.
tempo
potuto
nominazione
anni
scrive
di meritare
Cieognara
di
Accademia.
nostra
per
e
rispettare e
sorte
tanto
finalmente
riguardo vostro,
a
insieme
quale
di questa
lagrimata
maniere,
da
ho
non
venne
della
direttore
e
siccome
del
Tambroni
amico
voce,
dell'avermi
cugino
già saputo dall'antecedente
Avrete
nostro
gentile offerta
Selva, io promisi
suo,
righe
giorni, e dove
alla
grato
cosi
due
queste
due
1819.
di, por poi ripigliare
tre
o
ma
;
Florian,
dell'invito
da
vostro
casa
del
scrivo
ritrovo
Sono
anche
mezzo
dalla
mi
altri due
ancora
via
la
Vi
—
luglio
ritorno
della
nell'ops. oit. da pag.
Biografia oit., da pag. 188
in settembre.
Accademia,
nostra
59
a
a
61,
185.
e
riprodotta
dal
168
un'amicizia
quale
la
riunione
La
di
è
di
priva
anima
di
e
quei capi d'opera della
nostra
vita.
ta
vene-
pito
mi ha col-
V Assunta
profondamente ; ma
e trionfa
d'ogni aspettazione
Tiziano
più
contemplarla
la
e
Ericordatemi
alla
di
imparadisato
sono
nel
e
venero
qualunque
sentimento
il
per
di
sovrano
anche
signora Lucietta,
distintamente
fratello,che
credetemi
del
del mondo.
quadri
del
mi
lungo tempo,
per
giudico,e tengo,
tutti li
nome
Io
fantasia.
riscaldata
mio
e
voi
canova
pittura in questo insigne stabilimento
vince
A
di
senza
Antonio
di
vi
per
riverisce,
sempre.
86.
(a Venezia)
20 ottobre
Boma,
Amico
del
dolce
carissimo.
degli
lettera
di
e
ritorno
vostro
che
E
l'effetto
voi
busto, che io
e
me
ne
mi
ne
rimango
in
dell'opera,e
belle
glior
in mi-
della
male.
il sentire
me
dalla
ta
onora-
vi
ospizio.
cose
di
ac-
ramente
Ve-
quel
maravigliato;
sommamente
mi
salto
as-
podagra,
Beatrice, che
tante
esame
la verità
voi, e
nel domestico
scrivete
dite, solamente
riconoscere
e
di
della mia
ingresso
entrare
senza
guarito apipeno d'ogni
la vista
colse al vostro
nella
per
l'anima
nel-
un
presente vi ritroviate
partorito sull'animo
consorte
s
al
sofferto
si risolvette
piccola consolazione
è
non
che
abbia
dalla
duole
Mi
corrente.
salute
febbre, che poi
stato, anzi
^
8 del
mi
rallegrar-
posso
noi, annunciatomi
tra
la vostra
voglio
sperar
Finalmente
—
1819.
particolare di quanto
voi
concludere
e
ristringo a
piena
dell'animo
soddisfazione
di chi
ve
stra
vo-
la offeriva
un'amicizia
in dono.
di
L'epoca
al mio
ritorno
da
nel
tante
resto, io
le lodi
sono
che
voi
poi
di
vostri,e
ciò
che
le
siete
se
mi
Tutto
e
disposizionivostre
Accademia.
Veneta
tuttora
della
nell'aspettazione
Direttore,
Sono
al
25
n.
con
d'avviso; e' niente
lettera
con
la
finora; eppure
compimento,
siccome
spedizionieridi
Ho
ritardo.
regola
per
farmi
occasione,
che
della
vostra
stare
in
l'altra
della
fu data
secondo
rimaneva
grande
qualche
notizia.
pena.
Vi
lettere
suo
degli
questo
gliene
scriverin
grata
Vi
me,
della
cassa
colla
avviso, col
e
con
sei
silenzio
raccomando
di
cosa
di Marialva
Questo
opera.
il
riscontro
un
notizia
di
ebbe
voi
pur
il vostro
presso
sposto
ri-
venne
coùimissione?
spedita al sig. Marchese
me
stessa
ad
fareste
mi
vi
se
conoscere
condurlo
ordine
il buon
gratissimo, e
sarò
da
onde
opere,
quel negoziante,
a
Potreste
risposta.
a
3, le due
n.
comprendo
scritto
nuovamente
riga
una
le
non
trino.
quat-
spedite
mi
spedizione
Io
uffiziale
delle mie
là
è
un
furono
attestano
Lione.
attendo
ne
e
lo
Tambroni
anche
di
di
della
nomina
copie delle stampe
al
io pongo
Choìseul
de
rito
me-
seguito
relazione
sua
che
rue
è il
appartiene,
buon
per
mesi
sig.Bondin,
in
Il
riceve
non
quasi cinque
Parigi
/;asse
e
vi
cura
nostra
di
in
che
somma
più :
degli affari
fare
quello
di
produzione.
cosa
per
fettamente
per-
indovino
grande
mia
qualche
sarete
avete
verace
si
questa
a
ciò
riore
poste-
desiderare
a
fate,e
moltissimo,
m' interessa
conoscere
che
sapere
ritorno.
vostro
e
appunto
In
avrei
non
attribuite
Desidero
è
Londra.
;
169
CANOVA
quel lavoro
indovinato
anche
ANTONIO
di
dretto
qua-
copie
mi
l'una
fa
e
170
un'amicizia
il mio
Dopo
di
un
d'una
dalla
farebbe
per
la
Maddalena
addolorata,
e
allo
Mi
manca
alla
facciate
che
io
e
da
esso
che
ha
che
da
e
della
mi
sua
persona,
interessante
amico
di
e
delle
mio
voi
perdono
da
le
lei,
soddisfatta
e
Missirini,potete
giammai ; anzi
dolce
e
virtuose
di
e
righe
due
che
cara
conoscerla,
sue
moria
me-
lità,
qua-
in chiunque
la
usare
di
Ricevete
i
fratello.
Credetemi*.
società.
dell'abate
e
al
mento.
intendi-
e
scolpitefortemente
rimangono
la fortuna
il
desidero
riguarda
opere
merito
bramo
e
si fa sempre
noi
altre
avranno
è dimenticata
non
dell'azione.
gusto
ottenghiate
e
Borghese,
di scrivere
tempo
ciò che
assicurarla
che
vostro
stimo, onoro,
Per
contenta.
forse
che
cino
vi-
Baccante
della
insieme
brami
sem-
sono
d'una
statua
signora Lucietta,
scusa,
tanto
e
squisito
il
Ora
giorno queste
un
conoscete,
piacere
anche
alla
il tutto
per
vedrete
non
modello
tro
l'al-
e
lodati,e
^
dello
mo-
affatto
diverso
molto
vennero
il terzo
mossa,
ohe
di
giacente, che dorme,
compagnia
che
fatto il
ho
Venezia
piacciano generalmente
che
Spero
da
Endimione
terminare
a
canova
Antonio
ritorno
prima; ambidue
che
mie
di
saluti
sua
esso
86.
(a Venezia)
13
Boxna,
Amico
la
carissimo,
carissima
Il
modello
nel
1822
condusse
a
àeìV
per
fine
^Pubblicata
nella
Biografia
del
vostra
Endimione
dal
di
la
p.
con
mi
la
portava
quale
di trasportarlo
;
per
lievi
C. oit., 135-138.
per
p.
terminò
Maddalena
Gicognara,
A,
16
di Devonshire
il duca
anohe
Fabris
Il bravo
—
1819.
novembre
e
nell'anno
il dnoa
di
modificazioni
in
mi
mo
mar-
medesimo
Liverpool.
distile,
uà'
AMICIZIA
piaceva
d'intendere
salute.
Le
ruffaldi
vennero
mi
che
due
dite
DI
le
secondo
a
suo
Del
prò.
del
all'onore
Il modello
chierotti
^
quella diligenza
di tanto
un'opera
Mi
che
Maddalena
e
Ora
alla Venere
Vi
ta,
e
nulla
quelle
domanda
antecedente
dormente,
per
e
una
eccessivo
d'una
delle
rispetti alla signora
io spero
di
lore.
do-
Ninfe
Vedi
pag.
180 in nota.
Vedi
pag.
161
^
Restò
in
incompiuto
da
di
casse
Luciet-
l'affetto.
ricevo
non
*
fu
che
mo
mar-
\
tutto
con
?
Tuttavia
lode
fine in
suo
mia
la
quello
ana
dei nostri
Mai
di
al
alacrità
per
terminando
di credermi
0
sig.Pa-
che farà molta
abbandono
Borghesi
prego
Poco
il
BaccOj la quale potrebbe far da compagna
di
nudrici
suc-
giacente, e in atteggiamento
languido
sto
infelice
per
Endimione
un
secondB,
soave
un
detto
modellato
avea
tuirlo
sosti-
per
impegno.
d'avervi
pare
e
tento
con-
corrispondere
riparare il perduto.
Procri
sia condotto
sono
onde
commissione, e
credo
cure
rendergli elogio
mostra
e
felice,
che
tanto
di
della
vostre
gruppo
con
e
all'artista,
quando
con
del
di Cefalo
è molto
vantaggio;
alunno
dirvi
posso
che
della
lui
le paterne
in dovere
anche
sono
di
virtuoso
già eseguito
religiosa cura
la
per
al
modello
suo
all'altro
E
lunque
qua-
e
Rinaldi
nuovo
cesso^
di vista
perderò
non
per secondare
scultura,come
il Ba-
per
ciò
bravo
un
e
vostra
ricapitate. Intendo
favorevole
giovare
per
;
sulla
il Rinaldi
per
subito
del
171
CANOVA
migliori nuove
inserte
occasione
cosi
ANTONIO
quella gravidanza
da
Parigi alcun
nisteriale.
miviso
av-
stampe.
nota.
nel
«»^nistato
dal
marmo
re
per
d*
la
morte
Inghilterra.
dell'Artista.
172
un'amicizia
Antonio
di
canova
87.
(a Venezia)
carissimo.
Amico
la ricevuta
Due
—
sole
della carissima
1819.
27 noyembre
Boma,
righeper
accusare
vostra,e per dirvi che
veva
mia,io riceda Parigiuna
lettera del nostro Quatremère,
e poi ieri finalmente Tavviso da quel M. Bondin,il
posito
qualemi dice che tutto va bene,che ritiene in dequei 25 corpidi stampe, e che nutre buone
pochigiornidoposcritta
di
speranze
che
a
voi l'ultima
pronto e felice esito. Siamo
un
sulle condizioni
cammina
a
del
tutto
e
benefizio,
suo
Bramerei
dovere.
che
di cuore,
veramente
gli ajBFarivostri andassero
anche
venuti
con-
di
migliori
da gran tempo ; e sarei contento
che vi riuscisse di conciliare la vendita della
gambe
non
vanno
magnificavostra
alla vostra
soccorrere
di
onde
biblioteca,
col
futura economia
leggerele vostre considerazioni sul
di Venezia,e sono
impazientedi
alla luce *.
Voi
non
vi stancate
reddito
suo
^
Gradirò
Palazzo
cale
Du-
sentirle date
le
mai di dettare del-
opere nuove, siccome io pure m'affatico dietro a
nuovi modelli.
Questo terzo della Dirce, nutrice
di
Bacco,
'
sembra
vincere
dei più
nell'opinione
Il Cicognara, anspioe il Hai, vendette
XII
a Leone
per 18,000 scudi.
biblioteoa
poi la
Affine
sua
famosa
di agevolar
vendita, impostagli da circostanze
gravi domestiche,
della
il
biblioteca suddetstava compilando
catalogo ragionato
che
la
la copia delle
ta,
l'esattezza,
pubblicò nel '21,e per
cura,
questa
notizie, è
*
uno
Furono
a
cui
dei più perfettimodelli
di bibliografia.
pubblicate nell'opera : Le Fabbriche veneziane,
vedi
a
pag.
86 la nota
torno
in-
1.
^ÌAii
ìli
un'amicizia
ANTONIO
di
CANOVA
88.
(a Venezia)
Mio
pregiatissimo
Cavai.
Lawrence,
dovete
già
nell'arte
amico.
il
conoscere
sua, viene
nome
tal
desiderio
amicizia.
ed
di questo
col merito
doti, che
caro
ad
sua
benevolenza,
ogni
anima
il ritratto
fino da
ha
bene
per
accolto
questa
e
relazione
che
amicizia
Roma,
a
chiunque
anche
genere
per
giorno che
hanno
il mio
e
voi, a
occasione
di
la
posso
fu
un'opera
veramente
voi
lo
che
ha
che
farvi
grido.
fatti vedere
con
riconosciuto
vedrete.
cosa
acquistare
meraviglia
dirvi
egli
lo indirizzo
cui
di tanto
artista
sé,e
con
ritratto
pure
da
lato.
rega-
cura
di
un
destato
vide ;
gli
una
fa; e
ancor
fiducia
; nella
con
ritratti,
ch'eglireca
qui
di
e
l'ha
aver
favorito
mia
cominciato
già
me
in
qui
quattro anni
s'io debbo
quindi
della
onora
terminare
in Londra
ero
gratissima,coll'offerirvi
Li
voluto
altre
veramente
mi
Egli
singolare generosità
Vedete
venga
ed
l'onesto
mille
rendono
bennata.
ninno
artista,il quale
mio, ch'egli aveva
io
quando
sua
che
pienamente
lo
i
darlo
raccoman-
sono,
amabile
e
di passare
conservano.
dell'arte,congiunge
sommo
gentili e virtuose
Roma
culto
cui
ammirare
si
vi
Sicuro
potrà soddisfare
di voi
meglio
per
intende
dove
oggetto mi piace dirigerlo a voi, e
alla vostra
di
distinto
il merito
e
parecchi giorni,per conoscere
capi d'opera, che nella pittura
A
sig.
pittore inglese,
Venezia,
a
1819.
Il chiarissimo
—
celebre
dioembre
2
Boma,
e
la
sincerità
nel
perfetta.
Intanto
lode
suo
Verrà
fatemi
un'amicizia
sentire
vi è
nella
mie
come
che
vi
con
tutto
piacerà di
il
Cavaliere
amicizia, e siate
le
proprie tutte
cuore
cortesie,
Vi
abbraccio
^
sono
e
derò
riguar-
le
e
cure
quanto
che
certo
al medesimo.
usare
175
CAKOVA
del lodato
persona
la mia
cara
AKTONIO
di
89.
Venezia)
a
carissimo.
Amico
del
decorso
22
e
Avrete
Mi
moltissimo
dal
Elginiani
d'
il merito
Tutto
domandai
lo
stesso
Padre,
e
le casse,
in
numero
àéWAlbione,
che
deve
due
cavalli.
di
dono
di
arrivare
gessi
mia.
Accade-
voi.
Anch'
io
to
il San-
per
30,
nere
otte-
li
nostra
di
quale
esso.
Inghilterra
è
ottenni
e
col
riuscito
codesta
l'onore
e
con
dei
teste
abbiate
per
di Pirenze
semestre,
Principe Reggente
marmi
bordo
che
contezza
BaruiFaldi,per
impegni
le
tempo
suo
a
piace
dei
i nostri
compiuti
vengono
vostre
darò
col
dell'ultimo
il conto
regolare
1819.
care
il Molini
discorso
quell'epoca terrò
a
due
Vi
farmi
deve
che
colle
andante.
10
e
del pagamento
Sono
—
dicembre
25
Boma,
già
son
a
fra breve
qua
tempo.
Non
so
dei
; di che
sono
Spero
yodi
l'uomo
parola
teneste
camminerà
se
che
pieno d'incertezza,con
Vescovi, era secolare
bramoso
l' impresa
con
la lettera
della
ordine, e
9
la nota
d'essere
fabbrica
con
mia
alla
pagina
cui
o
voi
siastico
eccle-
informato.
di
Possagno
quiete al
seguente.
suo
fine.
un'amicizia
176
è che
Certo
CANOVA
ANTONIO
di
faccende
in simili
piccole inquietudini, che
delle
s*ha
quando specialmente
di poca
levatura,
che
si
esito
sono
la
presa
mi
dell'affare,
andamento
alla
rini
Ma
aggirata.
ed
sorpresa
e
di
Vi
successo.
col fratello tutto
facilmente
essere
autorevoli,
al
procedere
il
tutto
promettono
gente
con
le persone
cura
buon
felice
più
ti
rispet-
de' nostri
prego
di credermi
signora Lucietta, e
e
di
suscettibile
e
vitabili
ine-
sono
fare
a
contrare
in-
bisogna
sempre
Missi-
con
vostro.
90.
(a Venezia)
23
Boma,
Amico
vrebb'
carissimo.
essere
quest'ora
a
lettera
una
Il
—
cavalier
amorevolmente.
.ciate
conoscere
Gli
ho
dato
lo
comandai
rac-
gli fac-
che
preme
i nostri
ammirare
e
do-
diressi,e
lo
Mi
1820.
Lawrence
in Venezia.
voi, al quale
per
febbraio
capi d'opera,
quei prodigj del Veronese, onde concepisca una
idea del valore
di quell'impareggiabile pitvera
tore
e
Quei
^
signori polacchi
commissioni
busto
in
al
marmo
giovane Baruzzi,
buon
Einaldi.
abbia
non
questi ricevuto
affetto;la quale non
vostro
^
**
al
Più
Lawrence
"la
è
bravura
"cosa
il Canova
tardi
molto
un
2iani
—
„
cogliere
difficile !
Dipinge
Gfr. alcune
Biografladi
grande
di saper
è incantato
"Bgli
scrivova
uomo
A,
delle
belle
UtUre
(7. oit.,pag.
date
hanno
Paz
Marianna
a
assai
ognuno
poi
con
opere
nel
un
de'
"?
:
ritratti.
miglior
bel
gusto
oit.,pag.
63
e
Il Sig.
Egli
ha
momento;
di colorito.
maestri
nostri
del
mancata
Pascoli
fare
nel
che
prova
sarebbe
gli
solo
un
spiace
maggior
una
diA,,C.
13.
Mi
e
cune
al-
Vene-
OicÒonara:
un'amicizia
ANTONIO
di
177
CANOVA
voi, consapevole delle intenzioni
di quei signori,gli aveste
prevenuti in favore del
diretti
anche
detto giovane, e gli aveste
a
me
certamente,
Io avrei
questo proponimento.
con
il
Rinaldi;
al detto
vostra,
e
se
voi
e
aiutato
s'è
in
ammogliato
Egli
ha
ed
creatura
consolato
essere
più che
ora
ragione
di.
di rimediare
al
altro lavoro
verun
più
poco
dell'opera. Vi dico ciò
acciò pensiate,potendo,
mai,
questi passati
Pacchierotti,che glielopaga,
per
alla
a
procurare
non
di
ragioni;
seguito
trascorso.
Gruppo
merita
se
le
tutte
per
giacché
sapete
finalmente
è
quale
potuto giovare
in
alle
sopra
fallo
che
il
come
mere
segreto, fra
sogna
Bi-
pete,
sa-
spese
noi
due,
lo
di correggere
al modo
sbaglio.
Vi prego
riverita
de' nostri
rispettialla Signora
distintamente
delle
e
bene,
stimabili
sue
e
tore
Missirini,adora-
dal nostro
panegirista costante,
e
credetemi
e
Lucietta
del
amoroso
suo
rito,
me-
temi
qualità. Voglia-
rare
sempre.
91.
Roma,
Mio
amico.
caro
marito
suo
vi presenteranno
Questa
certamente
da
Essa
voi.
nell'
Indie, ed
di
viaggio
erudito
—
gentile
e
1890.
il Capitano
queste poche mie
ghe.
ri-
rita
signora inglese medi essere
conosciuta,e apprezzata
ha viaggiato e dimorato
degli anni
ha
e
eulta
pubblicato
viaggio
un
quell'antichissimanazione
eseguite
12
Graham
Madama
—
27 febbraio
Malasìani,
e
questo
rallegrato di disegnie
venne
sul
;
sui
vero
da
Un'amicisia
lei
stumi
co-
suo
dute
ve-
medesima; perchè
di A,
Canova.
un'amicizia
178
conoscerete
Dopo
della
contorni
canova
io
meritamente
quanto
raccomandi.
Antonio
di
lungo soggiorno
un
città
qual
pubblicare qualche opera, desidera
Venezia, prima di ripassare le Alpi.
che, in
occasione,voi
tale
di
prestarvi, alFoggetto
sufficiente
una
contiene
sant©
Né
io
la nostra
diretta
per
quello
fiducia
gentilissimasignora Graham
dono, il buon
qualità,e un raro
bella
d-ogni
Amatemi
ad
ritroverete
voi
stimabili
giudizio, norma
saggia osservazione.
e
credetemi
e
sempre
stare
acqui-
procurare
mille
nella
sicura
di
cura
d^nteres-
che
di
piacere ; giacché
vero
un
la
rei
ame-
Venezia.
nella
m'inganno
ambedue
di
anche
Quindi
le donaste
essere
idea
di scrivere
vedere
e
sui
Eoma,
a
disegna
essa
diriga e
la
ve
92.
Firenze)
{a
Boma,
carissimo.
Amico
infermo,
e
E
mi
statuario,e
vi
di
forse
che
fatto
più
cenno
lettera
è
D'Este
d'una
volta.
Airenta
Monsignor
sprovvista
gli
fu
^
Vedi
a
pag.
86
fare
la
è
nota
come
ed
lontano
la
ritrovato
vi
stenuta.
so-
marmo
mento
ritrova-
possano,
come
rammentate
non
io
ve
da
ne
di
abbiamo
Roma;
la
stra
vo-
la Casanatense
Vaticai^a, e
acquisto
1,
malattia
que' Bassirilievi
ricapitata; ma
di fondi
al momento
Voi
scrissi di
che
ancora
propizia al
dar
risorsa.
io vi
è certo
ma
che
marmi,
qualche
Loya,
fortuna
auguro
dite, una
più
del
rallegro poi
altri
dalla
1821.
aprile
spiace sentirvi
ristabilito
bene
non
Mi
—
5
delle
non
Tabbriche
sono
pos^.
un'amicizia
179
CANOVA
ANTONIO
di
L'articolo,che riguarda quest'opera, e
pubblicato
venne
volume
nel
Vedrò
XXVI
voi
Giornale
sul
datami,
man-
arcadico
p. p. febbraio.
Lady Murrai, di cui voi parlate
a
affetto,e procurerò di provare
volentieri
tanto
con
questa
dama
premure
per
Dal
essa
sopra
del
che
efficacia
il mio
animo.
non
delle
mi
vostro
discorso
abbiate
disegno
primavera,
questa
la
si amabile
tenore
arguire
in
del
da
Io
di
sembra
di riveder
di ritornarvene
ma
vostre
Roma
Vene-
a
il
qual ^arà
zia
subito
mio
progetto per quest'anno : giacché le circostanze
dopo Pasqua.
so
non
.
politiche mi
deciso
e
nel
tengono
prossimo
La
ancora
fare
di
lettera
vostra
probabilmente
le
per
I
sue
avrà
nel
oppure
poiché già
di
uso
Possagno
a
di
mese
Hamilton
si
ospitiHamilton
giorno ;
di.
sono
faranno
ma
Farò
quelli
alla
posta
al
del
a
da
che
qual-
Napoli
fra dieci
quindi ritornp
amico
caro
fratello
saluto
il vostro
amorevoli
:
o
cevete
rii
ricordate
e
;
rispettialla signora Lucietta, e
nostri
abita,
dove
mandare
tembre.
set-
si sarà
non
sa
soluto
ri-
sono
lettere.
nostri
dodici
;
gita
solita
al Duca
perduta sicuramente
e
la
maggio,
né
sospeso,
credetemi
93.
(a Venezia)
Boma,
Amico
scritta
carissimo.
dall'abate
Sig. Cox,
—
dato
Ho
Missirini
del
quale
non
per
in mio
26
mafitsio 1821.
voi
nome,
intendo
lettera,
una
che
ad
un
glese,
in-
prendiate
180
un'amicizia
chester
per
data
ho
ne
ma
che
sua
qualche giorno, e
che
delle
insigni opere
Camera
della
lo
qualità, che
Io
ne
ve
il
giorno
rimborso
sei per
delle
delle
Fabbriche,
mille
cose
per
noi
alla Volta
ha
lasciato
porto di
Vi
scudi
copia
una
prego
signora Lucietta, e
alla
proteste delVaifettuoso
le solite
di Venezia
.
Corale.
del
e
mente.
somma-
finchè
regola, af-
vostra
di
spese
tuose
vir-
altre
potete il meglio.
; ed
delVandante
23
molte
come
parti di qui
Hamilton
Il Duca
te
Presiden-
stato
stimabile
per
favorirlo
notizia
quindici anni, ed
rendono
prevengo
di
veggiate
Venezia
a
avendo
di
e
reca
di fare la vostra
per
eloquenza,
Col-
Lord
a
si
molto, e
Egli è
Comuni
dei
mano
desidera
vostre.
di molta
fornito
mia
moglie
stimandovi
particolare:
alcuna
di
Lady
conoscenza,
è
un'altra
con
canova
sollecitudine
pensiero,né
gran
Antonio
di
di
dir
di
gradire
ag-
vostro.
94.
(a Vicenza)
Boma,
carissimo.
Amico
di Padova
Vescovo
buon
Rinaldi.
Vi
tanto
con
giovane.
con
altre
9he
mandi
abbiasi
una
sempre
Se
tempo.
per
la
carissima
del
quale
trovai
la lettera
del
conforto
del
consolazione
per
cosa
a
e
grato deirabile
sono
benefizio
a
carità
A
catene.
1822.
vostra
amore
Per
giagno
Alla
—
nella
primo corrente,
15
me
lo
non
pare
finita per
scusarlo
figurina
del
di questo
stringiamo
che
sia
bene,
sulla
necessario
acciocché
è
non
tuoso
vir-
adesso
ristrettezza
Saggio
quest'anno, pazienza;
uffizio adoperato
non
del
potrà spedirsi
meglio
che
sia
182
un'amicizia
de'
nostri
di
Antonio
cordiali
rispettosi e
Vi
Lucietta,
canova
abbraccia
signora
il vostro^
Taffetto
tutto
con
alla
saluti
96.
(a
Venezia)
Possagno,
carissimo.
Amico
di
si
rimperatore
Il
^
giorno
"
Mio
fratello
"
del
nostro
**
vivo
"
soffre
alcuni
quali
non
**
**
»
**
cata
**
^
"
gita
domani
se
o
sei giorni
in
punto
"?
avvisata
"
tessa
; intanto
"
In
"
tagliata
*^
lazione
al
sempre
iersera
mia
con
del
"
:
non
Sentiremo
Professore.
nella
"ramento
cibo,
al
Parlava
d'affari
"Il
Dr.
Aglietti
del
che
salute
sua
va
per
il
e
in
ogni
è
un
polso
conso-
qui
venuto
fratello
del
e
rico-
dell'amico
miglio-
nessun
quale
conseguenza
particolari,
ritrova
veder
il
det-
riscriveva,
è
l'opinione
si può
non
e
vogliono
non
affetto
quale
tera:
let-
po' meglio;
un
e
con-
altra
dà
l'abate
con
fratello,
subito
signora
grandissimo
dirle
ap-
farò
la
in un'
molestarlo,
mattina
Veramente
salute
cinque
Aglietti, che
Dr.
piacere
saprei
per
intralciare
alla
Consigliere Aglietti
e
questa
"un'avversione
quindi
a
luogo
di onorarci
io
e
danno
lunghissima,
una
di
Aglietti;
non
per
di settembre
24
Il
sorpresa
lo accolse
mio, che
e
Ai
paccn
Cicognara
"noscenza.
"
seguitano
incomodi
intera
"dargli
La
prenda
corsa
scriveva
giunge
del
al fratello.
consigli
e
quegli
mi
lettera
paInn-
di concerto
non
rispetti
e
dei
india]
il Dr.
partiremo,
miei
l'abate
momento
questo
visio
e
venne
momento
tal
il progetto
non
de'
ancora
amichevole
e
Se
gli
poco
molestie
avesse
pregola
domani
Nel
mai
se
assai,
ohe
segreto
il
istà benissimo,
di far la
in
avviso
dichiarandole
e
consultare
scrivo
giorni.
questi
„
"
ohe
queste
Gioognara:
molestano
di
prima
dandole
fratello, siamo
per
Le
al più.
al
non
cura
è
cosa
mio
esso
domani
disposizioni,
sue
"?
"
colla
soffrire
Venezia
a
lo
dissipano affatto, noi contiamo
e
"ma
di
dopo
o
si
le
che
La
volendo
sopra
parti,
Egli però
tempo.
non
colla
letterina
una
del-
busto
scriveva
queste
potuto liberarsi
ma
una
ieri
in
piccoli incomodi,
dominio
go
scritto
arrivo
arrivi
Canova
di rivederla.
qualche
mio,
rer
"fare
"
le ha
felice
desiderio
da
l'abate
carissima
del
cassa
che
aspetterà
dopo
ha
la vostra
proposito della
sul
jeri,e
Ricevo
—
2 ottobre.
di
accusa
ijarchissimon*
geva:
poscritto soggiunin
ottimo
stato
ed
UN^AMIGIZIA
occasione
Io
conto
essere
due
vi starò
farò
domanda
non
vorrei
riverire
"ha
"
"
finche
al
d'oro; e
di
e
Padova,
certamente
volta,
un'altra
sia
ch'egli
elUir
certo
delle
Tnso
stesso
qual'
per
acque
portarle
a
capace
e
di-
a
in
atteggia
del
grande
ra
catalogo
suo
lui
da
scolpite.
del
tomba
sulla
del
-195);
e
diretta
cui
mo
:
gli scrive
dopo
e
si
ohe
:
dire
può
fu
e
spero
sono
cieco.
che
un
ne
Ma
Sono
rimarrà
e
,
la
dallo
del
è
194'
II
lettera
10 agosto
fare
lui
a
1822,
in
moltissi-
mai
l'opera
il lavoro
di
qnei
ca-
maravigliosamente,
Infatti
del
pegno
im-
di
avanzato
e
sta
ma
il solenne
una
allontanato
travaglio
però lavorati
come
Cicognara
conte
va
statore,
scul-
il busto
Cicognara
L,
io
Cìcogna-
notars
del
data
il
mano
il
alcuno,
c'è
quale
del
„
stode
cu-
il D'Este
vendute
poi
ad
ritratto
contento.
miracolo
il
viceversa
—
preparate
del conte
n' è
pare
che
compiacque
in
se
non
quale
dica:
,
marmo
moglie
il suo
cominciato.
per
angelo
mentre
furono
e
le carte
Anche
che
pelli è interminabile.
busto
la
Sartori-Canova,
'^
„
nirlo
fi-
alle quali lo scultore
marmo
pel
;
con
fra
finalmente
dell'abate
esso
Ferrara
ad
di errori
e
venduto
(Cfr. Memorie
marito
c'è
a
si
tu
non
dogana
dal
sicché
lui;
in
in
queste
Maestro
soave
del
il busto
Fra
conte
di
le mani,
pose
a
di S. M.
daBoma
po' troppo
un
opere
per
Opere
quale
il
Cicognara;
del
vi
giammai
che
ma
cose
cosi:
lavorando,
ancora
dalla
Maestro,
canoviane
distinse
sbrigata
nobilissimo
di inesattezze
le opere
scrivere
busto
venire
scopo
parlare
a
moltitudine
una
dicevo, classifioò
nel
lo
memoria
competente
aveva
incompiuto.
si
il solo
cadde
rimase
è inspirato,
della
sono
natio,
di
del
cassa
sia
fatto
si era
che, malgrado
—
che
subito
Canova
ambidue
la
Possagno
a
l'autore
paese
suo
libro
suo
che
D'Este,
Il
preghiamo
Francesco,
busto,
l'abate
settembre,
20
**La
sia diretta
rimperatore
nel
un
per
sera,
solito,anzipiuttosto alquan-
stomaco
del
Gicognara:
che
Questo
"
Rivenendo
sospende
e
lo
lettera
Venezia
"?
"
domani
Tuso
amico,
ali*
Nella
scritto
"
dopo
gerirle.
^
"
al
va
Baccomanda
giorno,
S.
di abbracciarvi
salute
portato
''che
M.
io
tempo,
signora Lucietta.
eg^alissimo.
"
della
alla Stella
mancare
in
giugnerà
giorni.
di voi
183
CANOVA
Venezia
a
tre
o
la
mia
La
modo
ogni
delParrivo
prima
spero,
e
Ad
^
ANTONIO
DI
i
Maestro
capelli
la
di
quel
vedrebbe
184
un'amicizia
to
di
bene
meno
^
-142.
:
Ultima
dal
"braccia,
lettera
come
un
mi
viaggio
mie
le
ma
gliorare
mi-
dovessi
che
speranze
ritornerà
in
za.
for-
pag.
241-
^
Gioogrnara
si
all'autografo
Dietro
^
addio
pubblicata
Fa
il
—
Addio,
canova
giorno,
Porse
vane.
Antonio
Parea
prima.
qualche
per
furono
di
di
angelo
Canova.
che
nella
di
leggono
Ai
tornasse
IS
oit.,
Biografia
sua
al
queste
mano
spirò
ottobre
cielo
».
fra
le
parole
mie
INDICE
(È
LETTERE
NELLE
CONTENUTI
NOMI
DEI
il
indicato
della
nomerò
pagina.)
Francesco, scultore, 87 in nota.
(D') Giambattista, 42, 56.
Agincourt
Adam
Aglietti
78.
Francesco,
104.
Agostini,
Filippo, pittore,157.
Albrlaal-Teotochl
Isabella, 10
Agricola
nota
1, 21
in
n., 22
in
n«
in
n., 129
n.
2.
185, 153.
Ulisse, 8 n. 1.
(Degli) Giovanni,
Aldovrandl
Alessandri
—
Carolina
Maria
2,
108
I, 59, 60, 61, 79.
Luigia,
21 in n., 104
Giovanni,
Balestra
n.
n.
Francesco
—
79, 88, 96
Augusta,
160 in
—
(arciduca
Alberto,
Austria
12, 14, 29.
d') 89, 40.
n.
2.
incisore,96, 116, 118,
137.
Nicolò, 22 n. 1.
Baruflfaldl
Antonio, 63, 73, 7(5,79, 80, 84, a5, 122, 126,
135, 148, 171, 175.
Baroszl
scultore,
BaruBzl
Barzonl
Bassi
176.
Vittorio, 97.
pittore,53, 55, 57.
Eugenio, 1, 24 n. 1.
22, 24.
Giuseppina,
Bedford
(duca di),24, 121, 164.
Carlo,69, 75,,82, 104.
Bentlvogllo
Beauharnals
—
186
INDICE
Y.
Bonaparte,
Napoleone
12.
incisore,
Bonato
112.
Pietro,
conto
Blacas
79, 80, 85.
Cesare,
Bianchetti
Paolina, 151, 155, 161.
Giuseppe, pittore, 88.
Giuseppe, pittore,10 n. 1, 21
Borghese
Borsato
Bossi
Giorgio,
Byron
10
Canale
V.
Canaletto,
V.
Campbell,
Cawdor.
121 in
Castlereagh,
Ga^crdor,
milord, 49,
50.
6
in
Colchester,
Compton,
n.
coniugi, 180.
milady, 83.
Consalvi
Ercole,
Corniani
G.
Daru
n.
Benvenuto,
Cellini
2.
n.
di), 86.
(duca
Cassano
2.
n.
5
Francesco,
Carradori
n.
151, 159.
(principe di), 9
Canino
in
Canale.
Francesco,
Cancellieri
n.
1.
n.
Paolo, 59, 60.
Antonio, pittore, 88
CaUarl
87, 88 in
Michelangelo.
V.
Buonarottl,
in n.,
Pietro,
60
n.
1.
82.
B.,
22 in
n.
Giacomo
Luigi, 2, 24.
Boni
De
Martino, pittore, 95, 10 1.
Della
Valle
Ferdinando,
62, 67, 68 n. 1, 71.
Martini
De
Giacomo, scultore, 76, 79, 183.
Demin
Giovanni, pittore, 9, 17, 19, 45, 48, 63, 64, 71, 88,
90, 91, 93, ,96, 97 n. 1, 99, 105, 106, 107, 108, 110, 112,
David
114, 122.
Denon
Vivente,
Derglas
Devonshire
diplomatico, 21
(duca
Antonio, 20
lord, 107.
DughermiU,
Duroc
Bckhel
Bd^w^ards
Luigi, 70,
Michele,
Pietro
,
85.
generale,
Giuseppe
n.
di), 71, 108, 112. 126, 190,
di), 170 n. 1.
in n.
57, 58, 161.
(marchese
Diedo
Durantini
in
Ilario,
85
in
n.
21
in
106.
.
n.
145.
187
INDICE
Bste
.
(D') Antonio, 9 n. 1, 10 n. 1, 20 n. 1, 22 in n., 44 in
n., 52 in n., 75, 76, 77, 90, 94, 95, 98, 99, 102, 109, 111,
114, 116, 117, 121, 128, 131, 142, 151, 155, 158, 164, 17a
Giuseppe, scultore, 94, 117, 118, 119, 121, 123, 124
126, 136, 138, 140, 143, 144, 147, 149, 151, 160, 170.
Paller
Giuseppe, 13 n. 1, 23, n, 3, 61 in n. 1, 158, 185.
Ferracina
pittore, 55, 56, 142, 147, 149.
Ferraioli
Alessandro, 61 in n., 62 in n.
Fabrls
—
130
Gaetano,
Flano
in
n.
130
Bartolomeo,
Ferrari
—
61
Gaetano,
(duca
n.
2, 132,
n.
2, 142, 161
in
n.
142.
di),92.
duchessa, 159.
Fiorini
Carlo, 139.
FOlo
Giovanni,
incisore, 96, 110, 138, 134, 107.
Fontana
Pietro, incisore, 96, 107, 110, 116, 118, 128, 133,
134, 136, 137, 138, 140, 148, 155.
Foscolo
Ugo, 7 n. 1.
Frassine
76, 79, 84, 116, 134.
—
Ottoboni,
Simone, pittore,2 in
incisore, 61 n. 1.
Gerard
Girometti
n.,
168,
134.
Gberardl
'
Pietro, 8, 11, 23, 125, 132,
Goéss
(contessa di),86, 89.
Pietro, 89.
scrittrice,177, 178.
Graliain,
capitano, 177.
Giordani
159.
—
—
GroUier
(marchesa
Antonio
Guattani
di),121 in n.,
Giuseppe, 86, 08, 111.
duca, 121 in n., 165, 167, 179, 180.
Francesco, 1, 4, 7, 9, 17, 18, 24, 28, 29, 30, 33, 34,
Hayez
37,44n. 1, 48, 51 n. 1, 53, 55, 63, 71, 72, 73, 74 in n.,
78, 80, 81, 82, 86, 88, 90, 91, 93, 96, 97, 99, 100, 101, 102,
Hamilton,
104, 105, 106, 107, 108, 114, 119, 134, 150, 157.
Holland,
scultore, 86.
Hudon
Kaunitz,
Landi
Lang,
lord, 165,
principessa,141.
Gaspare, pittore,1.
cavaliere, 121 in n.,
IdS
tUBICB
di)
(marchese,
Lansdo'wiie
9
juniore, inoisore,10
Lasinio
2,
n.
n.
1.
pittor^, 174,
Tommaso,
Clero
Le
Sebastiano, incisore, 96.
IiebBeltern
(cavaliere di) 45.
Antonio, pittore, 57 in
Lipparlni
(duca di) 170 n. 1.
liverpool
Lawrance
Angelo,
Mai
Marni
n.
96.
150.
incisore,
Marchetti
176.
181.
Michele,
Ascanìo,
Mallio
75.
12.
Luigia, V. Austria.
Marsand
Girolamo, 148 in n.
Martinetti
Cornelia, 7, 26, 76, 77, 80, 164.
Mattelni
Teodoro, pittore, 56.
Carlo
Masois
Francesco, architetto, 164.
Metternicli
(principe di),65, 73, 101, 112, 166.
6 in n., 43, 45, 46, 47, 49.
Michelangelo,
Maria
Giustina, V.
Michiel
Renier.
Melchiorre, 69, 71, 73, 77, 79, m, 95, 97, 98, 108,
109, 112, 120, 123, 128, 132, 136,141, 142, 145, 149, 150, 151,
152, 158, 156,159, 163, 165, 170, 173, 176, 177, 179.
Monfaucon
(de)Bernardo, 99.
Missirini
Vincenzo,
Monti
151
Raffaele,
Morghen
Pietro,6
Moscati
n.
n.
13
1, 96
n.
n.
1.
2.
lady, 179.
Murray,
12, 18,20
Napoleone,
n.
1, 21 in
Giambattista,
Niccolini
n., 22 in
13.
Gaspare, 161, 171, 177.
Palagi Pelagio, 12, 27 in n.
Paniaochi
Enrico, 3 in n.
Pacchierotti
85.
Pio
VI,
Pio
VII,
Piombino
33 in n., 34 in n., 70, 74 in n., 78.
(principe di),83.
25, 32 in n.
Piul
Lnigi, scultore, 99.
Polignac, cardinale, 87.
Pisenti
Polittl
56.
Poniato^wski,
Porto
Orazio,
principe, 55.
6 n.
1.
n.
190
INDICE
Verri
Alessandro,
Viero
77,
Vlnol
(da)
98.
2,
25,
n.
155.
2, 150,
86.
Giovanni,
Volpato
13
1, 96
n.
1.
n.
86.
Voltaire
IVelllngton
(duca
di),
(contessa
Westmerland
Zandomeneglii
Zurlo
4
Leonardo,
E.
Visconti
97.
Giuseppe,
Luigi,
80,
82.
20
n.
1, 121
di),
scultore,
in
n.
75.
44,
52
m
n.,
117,
121,
128.
INDICE
OPBRE
DELLE
RICORDATE
CANOVA
DEL
indicato
(E
li
numtro
della
NELLE
pagina)
MAUSOLEI
Maria
Cristina,
12, 85.
All^ammiraglio
97.
All'Elmo,
Al
A
di York,
duca
Pio
(progetto), I
Nelson
72, 121, 130.
130.
VI,
GRUPPI
Ercole
Amore
Le
Lica, 12.
e
Graaie,
giacente
Venere
e
La
e
Centauro,
Pietà, 130
n.
Amorino,
un
82, 8é.
2.
STATUE
9, 14, 25.
Venera,
12.
Teseo,
Napoleone,
22
12, 18, 20
1, 49.
Dansatrice, 22 b. 1,
Ebe,
n.
29 in
62, 76, 77, 82,83, 127.
Marte,
col
1.
n.
24, 25, 121.
Majade
Teseo
22
Psiche,
e
n.
1.
n.
LETTERE
192
INDICE
22
Paride,
1.
n.
in
33, 84
Religione,
La
35, 88, 62, 82.
n.,
35.
Ajace,
49
Amorino,
in
n.
.
72,
"Wasblngton,
130.
89, 91, 92, 93, 96, 97, 100,
79, 80, U,
Pollnnla,
101, 105,
106,
108, 109, 110, 111, 113, 114, 116, 117, 119, 120, 121, 123,'124.
125, 126, 127, 129,
Ninfa
Psiclie,
97.
Perseo,
97.
91, 98, 104.
108, 112.
Giovanni.
Carlo
85.
Bezzonico,
del
Concordia,
La
S.
84, 85, 121.
giacente,
Genio
130, 133, 135, 155, 158, 159.
127.
III,
Eudimione
170, 171.
giacente,
Dlrce
nutrice
di
Principessa
Borghese,
Maddalena
170, 171, 172.
Bacco,
170, 171.
170, 171.
addolorata,
BUSTI
10
Siena,
Sé
stesso,
La
Pace,
1, 153.
n.
22
in
49
n.
n.,
103, 104.
85.
Agrippina.
148, 158.
Laura,
Bice,
in
148.
153, 155, 158, 166, 16"
Beatrice,
1
Francesco
182.
BAS80RILIBVI
Batto
Apologia
Santa
di
Proserplna,
di
Crux,
Socrate,
127.
83, 85.
106.
y
PUBBLICAZIONI
ALTRE
DI
MALAMANI
VITTORIO
Cento
lettere
nier
lia
Inedite
^Hletaiel,
satira
Koux
appunti
Nuovi
rraneesl
I
II
e
a
Merlo,
memorie
nel
la
satirici
1884.
Tori«
SHTIII
secolo
goldoniane
e
Morelli,
Ancona,
—
Re-
l-"86.
curiosità,
Venezia,
—
satira
Venezia,
—
Merlo»
Buratti)
(Pietro
veneziani
Merlo,
1887.
1887.
Venezia'
—
1887.
del
conte
I^eopoldo
Dno
originali
Cicoffnara
Voi.
—
Di
IL
noto
Oinstlas
a
—
vale,
Venezia
dei
Principe
Fa
e
Venezia
a
e
Cesarotti,
Melehior
proemio
con
eostume
del
no-Napoli,
di
SETTECENTO
VENEZIA
e
C.
Merlo,
1.
—
li.
—
dal
menti
docu-
1888.
2mhblicazion€
2)'^ossima
(2^^ edizione),
Ronx
Venezia,
—
A
tratte
La
musa
La
satira
popolare.
e
i
stami
co-
rino-Napoli
To-
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