•UN'AMICIZIA ANTONIO GAN0Vi5 BETTERE CONTE A.1^ E A CITTA I.API CIOOGNARA PUBBLICATE CURA TITTORIO DI LUI LEOPOLDO RACCOLTE S. DI MALAMANI DI CASTELLO TIPOGtEÀFO-EDITORI 1890 UN'AMICIZIA ANTONIO CANOVA LETTERE AL DI LEOPOLDO CONTE RACCOLTE DI E LAPI CICOGNARA PUBBLICATE MALAMANI VITTORIO CITTA S. LUI DI CASTELLO TIPOGRAFO-EDITORE 1890 PROPRIETÀ. LETTERARIA AL PROr ADOLFO VENTURI di lui, sembra li perfino gli stimo- Scrivendo cessino che dell'amor scrive si proprio: vanto per scrive e : per affetto meno che si non fama; per o vere per doinalzare e . al monumento un reca si merito, alla tributo un virtù. Bobini A te, mio Venturi, caro sottile, troppo in o dotato del tu e ; dipende la mente, come ed mente è raro artisti e poeti, letterati tele coi o illustrarono la vita, ma sé non ogni coi stessi ebbero il mentre fare della non trovi che il secolo cuore, le con ma egoismo, bella, buona, le con battaglie diede nelle loro azioni za indifferen- gentile ? ÌVÌ333963 il genio guerrieri, che o un ha cuore il come libri e letto dall'intel- Quanti e malvagità, cosa rocché impe- possono e in uomini, virtù, immortale. marmi, manifestarono ad illustri mare, chia- anche sai che duto cre- sempre tutta cuore stinzio di- una si possano straordinarie virtù uomo genio suo di le non sólo, grandi fama loro la soltanto scienza, una questo per grand' ho ma quelli, i quali divengono che un'arte forse parrà Sicché che diresti la ragione difficilmente Se riscontra si della Ecco il di cui America; da come mondo, rimase marmi può esserlo per quanto di età è encomi scettica per come ; l' arte il cuore, ed eco un gratitudine, e la lo da re, con e gistero ma- dolcemente anima d' i più gli dimostrano non un'età, sempre un menti cari senti- ammirazione e linconica, ma- uomo di coscienza dove suo trasfondere sapeva individuo, che il era materiale, v'è e in Egli professava sua, Nella e ricevuti religione: sua e Canova, Europa infiniti si che più. mini d'uo- sconfinata Antonio tutta unico, buona trovano Un' in l'anima tutta e posticino la quasi e felicissima. sacerdozio il bello se si sposano geni imperatori. un che nei da genio serve, popolarità degli onori e ; che il cuore, i due tempo suo Italia,ma principi, l'arte fra degli alti,magnifici e esaltarono del della segreto in solo posterità. la sommi armonia al i contemporanei pochissimi esempi quali con godette sorbita as- questa mi e apparire sublimi, miracoli, quei si confondono loro questo divorzio nei farci a : presso dà loro genio insigni, nei non poi il ed altro, divini che spesso mente non ottengono è sconfortante però in fu cuore patica, cui, privi d'ogni qualità sim- per la fama del dell' intelletto forza dalla par forza la insieme. uomini con bano ser- libera d'affetto,a espansione chi fa loro il palpitare cuore. Alla di lui molto fama singolarivicende politiche,e dei popoli. Vi della la distruzione serenità nella laboriosa del questo per primo il solo; nel unito al genio Egli ambidue nella rogarono inter- istrappare agli grandezza, loro ideale. più mite, Nel seminò invece lo era ma era fece Napoleone cuore. e poleone Na- gloria: sfolgorava,ma mente di sangue l' incarnazione parve si e e capisce che a consolatore, supremo di guerre, di mutilati ; si sempre balìa E di dolori ingentili rere scor- il suo con un di statue. Olimpo buono, tra dall'al- e ambidue il misterioso ardeva ; il Canova secolo d'armi della del per segreto della secondo genio l'uno scultura; da strage, opposta quello penetrarne fiumi a il leggendari la studio; suo l'antichità: eroi della dell'arte. loro di fronte uno di battaglia, il Canova sul campo quiete e azzurra Dei parvero geni, rali mo- il secolo: l'altro guerra, la parte una due erano le anco le condizioni dominavano all'altro,che genio contribuirono di nuovi dal e schiavi e del rivolgesse,come tutta l'Europa, che ed di stanca vedove, d'orfani, gì'italiani mente, singolar- oppressi, sempre stranieri,oltrecchè contrasto bello lui si piena capisce del maraviglioso essere che , in scinati affaforse vili sarà non per onorassero quale rinnovarsi mai enfasi d^encomì con solo non tergeva le loro in si stupendo sulla più un terra, lagrime, modo il uomo, vendicava ri- ma all'Italia il suo primato artistico. L'enfasi degli encomi adulazione,ed di un'età Prevedo questo l'ideale greco, di secondo migliorarli. che si Vero l'ideale è l'essenza acuto di e rievocata gentile. la esumazione dell'astro imprese che Si animo — di Bonaparte, il terprete un' inpeto, ri- gentilezza,la compresa nobile, grazioso, rispondereche iniziata dalle studi a opere siccome, essere forse l'impulso potentissimo agli dopo ne ebbe e la anche potrebbe tichità; dell'an- nelle felice ; poteva un il Canova prima quell'artefu da vinarlo d'indo- concetto, intese incarnato canoviana ricevette di che né più grazia,la nobiltà,non Si potrebbe tentò quel tempo, a come riprodurre ai modelli che nima Ina- precisamente ma suo greco, : imitatore? Oltre il conoscevano più e tutta marmi a imitò non servilmente ma, Canova, che riprodurlo. si attenne non fu quindi e nei l'artista mirò dell'arte greca, magistero e che osservazione nn' se rispondere il trasfuse il Canova sua. darsi credere assurdo è eflfetto sempre adulare. possa Dissi che può è non col cui — fu re sorge- classiche uno molo sti- dell'archeologia, i quali, ritornando di assorgere degni abbiano . dottrina, lame e siano a' suoi ; l'artista,potendo libero della se mente La stesso. Ganganelli : l'Europa, con e e alla il volo anni figura figura dopo Chi di non venne quel inspirata del a fece che papa stupire Milizia,il quale, ne, Mansuetudi- valore è il ! morto ancor Deposito di commosso dinanzi pontefice volto persona sembra ben parte di Nume e nella veramente mostra in papa genuflesso, Dio, e Quanta estri geniali imitò non e più come agli della si senti non nell'atteggiamento della colloquio con cioè, dove gonfio d'orgoglio: Negritaliei cor alla alludere fu il monumento Tantico Bezzonico. dal quando tema il terribile essa esclamava Cinque il rivelazione, che una scelta ma opere, del cuore, prima dinanzi estatico ; intendevo svolgere gli piacesse, lasciò quando gusto. quelle a ; studi rischiarati del buon Canova, capolavori al bene e costantemente del esempio, di scienza potrebbe rispondere tuttooiò io dissi opere il Quincy larga una dell'ingegnoe Si per de dignità a corredo per fama, Quatremère al e ed il Visconti tenore diedero Winckelmann, d' Agincourt in lui si serra? che nità sere- in del cieco nel modellar Per queste natura, volto del Rezzonico, cieco, erano le i diversi riprodurre dalle i lineamenti ciò che l'anima in stessa se personalità del per pensare Tacqui il Maestro nel e Questa maraviglia! genio, dolore, il d'un il e i quale Leopoldo il nel sepolcro altro scolpi negli di ultimi pensiero, Parlo mesi che inimitabile il suo di arte ro ve- lui faranno tani. lon- in cui fondo: pro- del ritratto che Ferrara, quasi che l'estro gentile fosse nima dell'a- sentimento Cicognara, cimitero è gioiello d' quello dell'amicizia. del conte il posteri più i significò un sempre capolavori commovere quarto si rivelano destino.... questo a del viso ; sguardo lo potente Canova; che rendono suo la è scuola a Scolpire merle espri- per muscoli non sente. meditazione, sentirle dei viso sul dell'anima dell'anima moti del religione la imparano contrazioni ma la artisti Gli scolpita proprie fortemente bisognava cosi. virtù prio pro- pietà nella figura la e la dal- del sentimento la mansuetudine di papa E sua. trovò non tolse le forme ne Q-anganelli, monumento Cristina. il Maestro col perchè cuore; Maria a opere le animò e è il gruppo canoviana monumento nell'antichità: esemplari sul dell'arte maraviglia Terza adorna ne e della che sua attraversato il Canova vita; da un XI presagio,e funesto alFamico tributato aver vario da ed Canova II il tempo, intimità. Cicognara si condusse la da " narrai " nel volume primo *^Un "mano, " del ^ vigliadi " a Roma porticina. " che il " che un " il ebbe ** dentro " di nello le per la era Canova cosi — si il e il veduto, tempo opportuno. per ma introdotto mara- Cicognara notò ordinava mano, certa una le volte grand' uomo; il che sicla contenere motivo, risposta che avrebbe fu si recò più stupenda potendo più in cortesemente te. con- gallerie ripeteva tutte visitava giorno, non del ampie creati di chiudere L'ordine studio Il affettuosamente prenderlo per Cicognara il cora a poco Cicognara propriacuriosità, gliene chiese " " che moderna; de' suoi " '^ — delle Memorie condusse nell'atto taluno a sventura prese studio,che suo che " giorno lo e morta „ visitarlo,egli lo a consumata recente il to, stanco, abbattu- Roma, martirio. lungo un tra del 1807 . la — mai giorni prima gli era ignorava non conoscevano gennaio adòratissima moglie, poco a cuore. stata era non Nel Pochi rifinito. si Cicognara di prima del l'omaggio ma alcuna loro morire volesse non e ne anche non era là an- di, trovandosi Un finalmente nel- , "la " ^ di stanza proibita, nella fresco, vi era Qrux, l'operapiù quale, terminato il bassorilievo commovente della Santa sia che, forse, XII " uscita " La " '^ scarpello delPeminente dallo vista di semiviva o appena dolorati e piangenti; " i suoi " il Cicognara, e " più si moveva, Non bensì geva trionfo nel soffriva. ^ quando il " tò Lo : "potè dire, dell'altro,e " mente già era a studio rimutar senza, ' pag. cosi lunga pezza; scrollando io l'uno balbet- il capo, più e ma che ^ non braccia nelle era si rividero dirotta- " Il dell'amico,lo interruppe documenti 306-307. Memorie si avea — sto butinuo con- „ "unamatti- improvvisamente trovò affaccendato della accorse e del capo. sua pre- disse, come per te Leopoldo Cicognara, tratVenezia, Merlo, 1888 ; Voi. I, del conte — — la direzione il lavoro originali* lo Cicognara entrato il Canova ra Cicogna- proporzioni del medesime creta fu Roma il Canova punto: stesso. a del Il busto 1822. nella MALAMANr, dai Stettero tempissimo, per nello se a "Appena " vedea stralciare dalle Memorie " a tempo buon nelle fatto " stesso Cicognara piangeva del a modellato " il il suo nello già volta gennaio na volto, nell'animo „\ L'ultima nel suo che leg- Il Canova parlava. detto " stesso. marmo non Canova, aveva del con attonito rimanere freddo ad- astanti analogia viva fece dell'arte, ma "ch'egli la donna d' una spirata,degli casi ; tuttociò " ^ di morte, letto un artefice. XIH " iscusarsi : riparando Sto — " Il mio busto ^ spalla sinistra ; conviene ^ quella del gira vostro memoria resti " in " guardarsinel " ^ " vita, e di colossale " a pre della „\ suo fra le braccia dolorosa, d^Ua e questi gli fece un'amicizia Fu e ne presento nella a più luoghi che te i maggior diresse Canova al vedrai interessanti in modo storica,nella * ^ Memorie alla mio ^. tomba, turi, Ven- caro che lettere il Maestro opere; Voi. seconda parte ebbe in tista; all'ar- intorno qui ignorato qualche il rai Trove- tua. di alcune genesi II, pag. Capitolo citate notizie e dei Cicognara, perchè cit.,Voi. Xni. ; rali fune- chiesa parte delle Memorie II, dei nella documenti, curiose quale Canova monumento sopravvisse conte la fin nelle del riflessa l'anima e accennata e sem- dell'amico pompa innalzare Frari, dissi distesamente busto visse lo tenne organizzati dal conte, ohe morì, dal dopo questo episodio, il Venezia scena mantenne copia del fece trar del sempre possano il Canova fino che mesi a guardarci Cicognara lui,e fianco Pochi spirava Il — Einaldi diletto acciocché amammo pietoso,e quando il voto suo sasso. giri , immagini le nostre eh' io dritta la verso la verso dunque di quanto ^ la testa poco un negligenza. una rata nar- vicenda parte; e 247. del Capitolo XI, e tutto il XIV altresì troverai a complete proposito delle fece valenti più imposti dal zecchini d'arte opere alla sposa notizie che chi a massimamente studia dissimile vedrai sue opere ardor con di poeta ; del dal non cuore. vita la suetudine, man- drai scarpello; ve- suo ricco, lavorar indefesso, fino agli ultimi vita ; lo vedrai retribuire colmato, magnificenza il le qua- vranamente religione,la pietà,l'amicizia,so- quest'uomo, diventato profondere tere, let- rapidi lo vedrai ora com'egli praticassenella con A l'uomo confidente eternate suo patrimonio della sua di cui era giorni gli omaggi pre sem- regale; lo vedrai mantenere per a poveri e promettenti giovani d'ogni parte d'Italia e esserglidegno il conte quella del dar dell'estero,e commissioni a lavorare e con e tali sei fra i tu psicologico. nelPintimità la Roma e — già gio omag- quantunque procurato di abbozzare ho appariscenelle E di farne studiare sanno alle intendimento, pubblicando queste il mio tocchi i diecimila di Vienna Ma maravigliosa perseveranza è Cicognara del Veneto artisti governo imperiale. utili siano pochissimi — il che provincie, col pretesto esauste da lui scritte Augusta, impiegandovi Carolina per ai eseguire le lettere di quadri compagno Cicognara, dolce amico giarli, incorag- loro, per e in di statue ; e drai ve- quest'opera generosa alla cui l'Hayez, protezione per e esempio, XVI nervi né sangue; altri e irriverenza. postuma necessaria Ma si Canova il di Un dotato lo e incanto potessero per poter diventare era genio negli accusatori,essi,certo, lietissimi con questa tempra quel genio; che, se a spiritodel oggi ripeteraccnsa sfondere tra- sarebbero femminee. tempre . uomo che forse essi di più non delle carme invocava Pittor scendete, Dolce un il Se Tudrete voi mi, Nu- raggiate lo e su quel oblio Parti indovinato Fhai brillare abbiamo in raccolte nuziali sione numerosissimi, avere vi non il delicato di i il per un intimo statue, schietto in Ma ritratto riunirle. con l'hai te molsono opuscoli d^occaun avere e nelle stampa. a troveresti abbandono : va, del Cano- cuor nelle o guardi saranno. bisognerebbe uomo riunite, però, e marmo marmo ingenuamente lettere che deir al poeta scarpel sul facilissimo^spotaneo, ; riso alla tela ; Venturi, lo conosci caro perchè felice il rivolto quali ingenuo pioverà suonerà verso d'amore Cosi sparse arteficedi alle il vostro e decoro Nitido Purché sue Grazie; abbiano, non Canova, sangue ospitiimprovvise all'elegante Scorrerà visto o più : .... Tu, al di e avessero Foscolo, iniitolava il nervi la rale mo- Anche dolce sione, effu- cui chi è tanto amico, gli comunica XVII il proprio pensiero,e inconsciamente i più ripostisegreti delP anima Imperocché quelle lettere essendo scritte o di sono dame a d'una di anche che certamente, Soltanto al che lo raccolse educarsi per la sul modo l'uomo Crii di papa fare questa farà debbo tuosa alla cui affet- di linguaggio. tino ed anche te, qualche " Ma se l'italiano — " al E statue. Cicognara devi ^ — notare vizio di forma, molte prietà impro- male diceva una ricordatevi che non sono perchè nel sai che l'artista le b — M ALAMARI, Un'amìcisia di il lavolta che fo maggior te, improvvisa- dettava,lavorando studio,al fratello,come suo la per lettere scritte, ma copiai Venturi, scrivo „ parte li caro „ il Canova di poter stesso grammaticale, e stortura lo sia. del marchese Io a ogni queste con e la fortuna Ne trovarvi In che in possesso sillaba. specie di qualche "' credo pubblicazione. mutar senza gione la reli- Rezzonico. Bentivoglio d'Aragona, benevolenza i mezzi scolpitacome Cicognara cezione, ec- il Mecenate vi è completo, autografisono Nicolò fanno giovinettoe gli forni non lettere al conte superficiale. ma gratitudine verso è ma in là d'un patrizioFalier vi all'arte, volto Selva, più va non nobilissimo affetto, perchè confidenza, all'architetto tal confidenza le lettere di cerimonia, personaggi cospicui; a affari;oppure quelle dirette come o dell' ingegno. e sono o gli svela pure A, Canova, lavorando XVIII si leggere libri faceva fu in tal modo archeologia,e cultura le belle di artisti che le belle di tutte e di stile a fra le direi anzi ; Tadorabile per grazie certe per abbiamo una pare da porre siano di e acquistò Tuttavia comune. più più che del Canova le lettere che me aflfatto non storia, d'arie di cità, semplipensate non sentite. ma Insomma, Venturi, caro già non del sei lo finirò di convincerti che io spero che — rità popola- doti eccelse alle dell'animo, le quali diedero se — la straordinaria ei la dovette Canova cazione pubbli- questa con marmi a' suoi la scintilla avvivatrice. Egli morto, ebbe la scelta del da lui, che monumenti, resto, dal sono non fatta, natura lo a esteriori, disposizioni,o scopriamo la certe fine Negli dar più vi uomini antipatie le quali con le fondate su cui le nostre il nostro sembianza quasi a del generoso Tanto umana. per Viene con to designa- biografiené a giustificareche possono compiacciono né Cicognara. e fu, dopo e biografo,non pensava ma sono sfortuna, suo simpatie della le altre non conte certe si sola una sempre fallacia,e viene une che certe o parenze aptive cat- proprio, si di logico giorno esso con pentimento della coscienza; lità fragi- buone amor il la ma mento. senti- che ne il tacito è sovente ZIX tardivo: le correggere bugiarde impressioni, rimediare possiamo più il nostro vita dal non noi stessi ci ve il conte ad -Canoya gusto senza cultura di alcun letterati,fu fece d'Italia scultore del e Roma della di luce da cosi il i perché po' di e sentimento, e ad da si nel gretario, se- conoscere dotti personaggi d'Europa, i quali non a fra tempo lettore,un recarsi sonale. per- al Canova, vantaggio condo se- rono vita fu- sua suo più illustri senza che meno o riflessa ; sanguisuga po' lealtà dall'interesse brillò al poco un e za sen- cuore, più venuto calcolo favorevoli a pretto, senza di al circostanze, e le azioni le una ed ebbe giungere fosse sempre appiccicò come rendersi tare raccon- e puro uomo e secondo dal guidate e Basilio sensibilità Tutte vantaggio. cui studio di incarico ingegno; gliene Se Sartori- abate né scorza che pentito^di si sia cognizionid'arte;scrittore senza in posto né di carattere, mutava mai dell'insigne fratello Don prete Missirini,un sillusioni di- amare sconfortanti, ho Non l'alto la vita che imposteci amare, Oicognara affidare al mondo i Sono consigliatoe incoraggiatoV aver non ma conseguenze abbastanza crudeli ! o la creiamo, quasiché nel- altrettanto ineffabilmente che fossero ne destino,e dubbio alle prodotto. ha errore che modificare beusi perchè possiamo potevano visitare ammirar le lo sue XX di poi questo parassitacredette Quando opere. sufficienti contratte aver farsi puntello di per allora abbandonò due capi nulla, di nulla menti amare la quale, dell'arte,non amore e bontà colui,contribuì a fallace giudizio mica del dalla non Missirini del fece conte, e suoi a il alcun l'abate caso cordò ac- il gannò s'in- non fra preti di progetto di dovè cosi nare storgliere sce- gnargli conse- che condizione dei che generare ed di rivedere Infatti beata che volte e mo uo- simili Ma più occorrenti,a il lavoro. non nell'estasi inutile, Ci"50gnarasi impegnasse tutto virtuosissimo poco conte fu il Missirini: il farsi Sartori-Canova; del i materiali per Cicognara. l'abate mente volpina, ne' intendono, ed egli tentò si glio coni- l'affetto sincero con e ; alF infuori del quel veder sapea non pelle assorto sempre invece cura, la con natura sua abitudini, il tempra; proteggere da e ; il E stesso. se veva do- Maestro; le si prese Era Luca. del il fare per San intimamente carattere, la dolcissima di più alto, di studio nello conoscerne che salire benefattore, il anni cospicue e all'Accademia segretario stato esse relazioni fu; dare emenma il suggerimenti andò Sartori-Canova in furia. Quando che penso, il mondo mio caro civile Venturi, non ha che del l'Italia, Canova XXI che scrittane vita la Da gogne. ^ chevole di secentismo, vi e ; Missirini, io l'opera esala tutta di dal trapela da di innalzare la mira stesso se a al non e gallicume, Apparisce Canova. " perde "storia " e che delle storia aveva doveva in scritta spirito,si tuffò nei questo meditato si accinse a ed Nella il Ciro so che ohe va innanzi da cuore, che uomo familiare, del cuore. il vuoto po do- erudizione, Pericle,Zoroa- ed e Orazio altro subisso ; ad e una alta Ovidio; ; Dio e di gente. ogni relativa nome za: senten- principale del Canova, argomento dedica^ di Socrate insomma seguire lettere ogni pie sospinto e ; Cicerone mondo o ad ancora e non precedere talché * Seneca Cristo, e Mezzo fece un monu- greci e latini,e apparecchio Luciano, e Euclide; Virgilio e Gesù col sangue scrivere,citando Plutarco della Dn 'opera consuetudine classici la fama i l'abate, affine di prepararsi Invece stro "e Missirini! col pera dell'o- delle onor Maestro, da soave essere V si scriverebbe vissuto seco che evidente eterni ne lui, abate oggi del non sopportab in- una l' onor ove voce, capisce è anche sua stoma- Scopo periranno, lettere Si „\ amico un della molto e menti della i marmi questo: crestia, sa- monumento un , è ver- di puzzo ogni pagina presunzione. nell'autore un mi 1« ediz.;Prato, 1824. xxn libro,non comparisce di queste ture 0 ad movesse sentir ira cosi; che e i bambini amava che perchè Gesù alla E croce? sera forza a il dipingere Quando da Canova quella morale, cioè, di soave marmo reverendo accreditare e propagare ai che Pietro che e al di papa infliggereuna ci sgrana copertura Rezzonico fra altro non enunciati a asserisce di defraudare i precetti pieni di essere un varie ! trascritti di aver posteri di unzione, sacra credo, un i diventare buoni codice, a cristiani, Canova grafo il bio- furto per tesoro; bero quali vorreb- artistica,ed assomigliano invece per che tanto un di rosario un riprese,e voleva la morte aspettò sessantaquattro precettisull'arte che il avrebbe ; di genietti del casti in San per genio il profittola Maestro Il Missirini da apostolicaromana camicia, una travestire per a degli Stuardi imporre classici, insomma, della morale monumento sulla pretende di Luigi Gonzaga, di lui per sudata le massime del Tabate sentenze padre predicatore;pone, fama mori angelico del Canova! adopera San tarco Plu- letto per a Cristo all'ipocrisiaclericale ricorre perchè andava di sentenze cuore non diceva Cicerone perchè scrisse la tal cosa; tempo di mite era colo ridi- narrare , il Canova cosi sarebbe non , che le scuoi- traverso a sentenze. non se che a un una guida una guida trattatello XXIV " narra — " concordemente — scinti e apocrifi, " parte alle massime " in " di è mie parole abbiano vestirle di colori '^ scendo qual recondo si "quelle „ chiama splendido 'accademico fitta che quarto di esse un del Missirini del maggioranza biografo sé in sia stata bella serenità abbia e * ^ di Missirini, di pag. Op. 21 legge e nella parare, im- per annoiarsi — patico anti- libro. suo nova la figura del Ca- nella poeta; che strapparla borioso Memorie 1864; di e sputasentenze, D'EsTE, Monnier, di santo d'un imperocché evocata ancora tentato mani tasche finisce col rendere anni di pagine piene le vuole l'eroe del e gergaccio schiacciante! che — non sessantacinque non ancora pubblico seccatore stesso il 469 aver : vi- l'editore che cosa per ve- giudici ci stile una Canova imparando ma Che del e è cono- de' fatti in tanti riempite sono cose accorgimento fiorito^questo composizione, Basta un quali e di cai fucati,ben assertore Questo lo bello ^. vono ed essere sulle cose, " candore voglia colle compagnia dubbie, per le procaccerò tutto " " essi ^ Sovra — non con più „. " più. la per artefice,da di tanto udite varj incontri C consentanei non ricono- li hanno sua nessuno dalle sacrileghe secentista prete falsario, é veramente Antonio Canova, 269. cit.,Prefazione^ pag. 11. vergogna Firenze, Le XXV Oh nostra. valeva venisse prodigi coi un'età proprio la ardeva mi del Canova, sogni definitiva. altri lavori che scrivo non che è oggi più matura vocina sorride mi e mi le ali tue te, e con materiali ci sono, per la massima tocco a Possagno; materiali a d'Italia e stampa e ali. degna tanto ingegno tuo del tuo parte vergini : ornato cuore di Francia. tutte Né a di e ? I si, copiol'impuro dal- ancora materiali manoscritti sparsiin non Invece straordinariamente materiali Se Venturi; perchè caro missiriniano oggi volo tanto deboli l'affettuosità gentile,e e col cosi in armonia anche difficile, e una a questa impresa tu assumere non mie ghiero lusin- ragione, fatta par che robuste, sono mi sussurra reggerebbero, forse,le e dalla tutto nero, sopravven- vent'anni. a temperato severa; intema mai, come dei un'opera il sogno intrapresi,ma abbandonò mi non in mi intanto del ardimento giovanile cure mi tutto simo innamoratis- e la redenzione Altre essere la febbre lieve,e sangue; col meditavo ne bellezza, per ! fatica nel vesse scri- cuore vent'anni, quando facile,ogni lavoro del storia di ideale a tutta scarpello; valeva suo tal modo in pensavo pareva del nova il Ca- ohe pena maravigliare a nella pagine trattato Cosi che pena tante poi mondo al la proprio artistici Bassano; le biblioteche questi ultimi, XXVI in soltanto consistono lettere; personali preziosissimi, del e le memorie e sincerità della d' intera storia alla di e fossi tu stato simpatia deriva tu disinteressato lo lontane ebbe profferito Boma, le con febbraio insigne un — ed vidie, d'in- piena del e è se d' lascia lagune, ch'io del bello, t' inspiri ! speri di voto; dove il visioni, il ed tuo 1890. MaLAMANI. dere ve- allora genio gratitudine. VlTTOBIO che vero questo amore il Canova, affinità Che compiuto prime : un'intima ami. creda; giorno mie Canova da sentimento ch'io un amato lo pure Maestro, cosi passioni figura la soave — potresti tu mondo contemporaneo ti avrebbe sentire, Todierno virtù. certo Lascia del basse migliori Con del fattura per razionale, dell'arte d'ingenua esempio sarà Missirini. e Maestro, volte cento viva nobilmente d'odi, nelle D'Este, alPammirazione e offrire esso del storico, analitico restituire Se dal scritta del anni inspirazione cordi ri- sono gli appunti come primi canoviane vita metodo la sui patrizio Falier vi ma nome del Venezia) (a 16 luglio Berna, Sig. Presidente. Chiarissimo potea fare scelta non più e atta altro, sia farne a non può alcun utile, e provvido si Sue è cure Sig. valentissimo rilnessa ; che non IlGioognara ^ Di di accettò. ''conosceva "floscio arti ; L'Hayez, poco quest'altro notevole barocchismo 1 — : invito il ad disegno, e le poi cercava Un'amicizia da bra sem- invito^. 11 di aprile. pittura la al- allievo del Mengs, giudizio, scrive ohe il Laudi colore un pittura "Essa questo mi lui, insegnar delle gliela ho deoreto monotone.» della giudizio: subito Fonorevole aveva tinte sortito aver per il Laudi, ohe in lettera con esatto con quindi Malamaki, Venezia a 18). Parlando pag. " oioòt belle nominato stato anzi prova inteso ho ogni dal Una Io convenirgli manierato, e Laudi. quanto era reoarsi, sua Belle lungi credo per la me Ca.^ possa ' ristituto non da ma Ben mi Direttore. per di io,sopra promozione. l'Accademia di gli obblighi quanto pensare complimento, felicitar di più chiara, Accademia veneta tal di vano Lei dovere savie nostra Ella Arti*. si alla periale Im- Altezza di persona compiere degnamente a Presidente Sua — 1806. (Gfr. di di A. lo Canova» Le quel di tentava d' imitare si, vago, mie rie, memo- tempo, togliersi stile ma greco dà dal , e un'amicizia 2 mi Frattanto ANTONIO di di prega anticiparlei riserbandosi compir Tobbligo d'altro somma professore abilissimo mente nel semplice stile nel un alla nostra del gioventù di stituire so- raccomandarle, mi ver d'a- onora, destinata, disegno, prencipal- ed incorrotto: esemplari mancar possono giacche colorito. buon Col non mancanza la carica per di saprei ora non Ella onde fissare di cura ordinario In unicamente richiesta della io che graziamenti, vivi rin- suoi prossimo egli medesimo. suo questo, posso scarico a al miglior soggetto, a CANOVA più distinto rispettoho Lei, Chiarissimo l'onore di mi protestar- tissimo, Signore, umilissimo, devo- obbligatissimo servo. S. P. consolo Mi di cuore, ben ancora della sua cittadinanza. nuova Venezia) {a Boma, 8 ottobre 1806. L'altro giorno . Chiarissimo mi Sig. di avvenne da Lei "cadeva nel David, copiate " composizioni ^ troppo da Si statue, e esattamente troppo le e : sentivano e nei di tutte osservate e quindi, forme eloquente cadtiti erano vedevano, le ed scorso di- nella piena Accademia Ella si compiacque di cosi : teatrali, erano naturalezza, ca in premj'. convezionale i Gerard. ** " de' — il fiorito leggere pronunciato distribuzione " Presidente. da V statuario. ciò del bel poca i figure le qaadri stile regole Francia in Le comporre verità, accademico. » (Op, poàt. 11). pag. ' 9 sul Suir indole quesito e a ohe gli effetti servAUo delle le di Accademie Accademie. Un Belle tema Arti, uguale un'amicizia in fare si affettuosa esso che me, rimasi ne delle dotta colta e ducentissimo già amicizia nota del suo i vincoli divengono cui ho l'onore essere si di merosa nu- se- me per la candida bastanza a cui Ella questo a di di gio elo- potuto imporre altrui,se si accerti e ; Un maestà costantemente l'espressioneviva grato cuore, di di persona bocca augusta chiara e Accetti mio con avrebbe e menzione lagrime. dovea predilezionedi e onora. del dalla adunanza, ; fosse non mi alle nella arti nostre 3 CANOVA onorifica e- commosso splendido, uscito si ANTONIO di ingenua gentile nuovo che ed più sempre trassegno con- sacri riconoscenza obbligazione e protestarmi. 3. (a' Venezia) 28 dicembre Boma, Pregiatissimo Signor Cavaliere. 11 scadente,colle si desiderano che gioventù prerò in le che osservare trebbesi far capo tutti trattò a Venezia presso a poco a Intanto la notomia anni medesime che fa d'onde ne Enrico adola adempire affidarmi,ed che avrò mi occorre prese d'Ercoleli sogliono abbisognano Pansaochi, conclusioni. della Io mi compiacque Bologna, quelli due alle per te oggetti d'ar- possibile per istruzioni. Sua studio per maggior dettaglio subito opportune farle si ch'Ella di Accademia. nostra lo zelo tutto commissione entrerò acquistare in cotesta con noterelle accluse 'sole linee stimatissima della ricevuta la accusare per Due — 1809. : di povedersela provcome g^iungendo un'amicizia 4 scheletro lo per in le com'Ella lontano, radente. spiaggia cosi pericolo, anche farli del assicura, frasteggiare si vedrà Basta, vesse do- se molto stenterà del In questo. per si che temo tamente cer- questi oggetti, voglia rispondere chi trovare di spedizione alla mancano non proposito a eseguirsi' mai, a dove Venezia, persone poi quanto il farselo miglior consiglio saria costi allestire CANOVA ANTONIO di tutto a suo tempo. fatto col vede Ella di concessami, la benissimo di scritto nazionale veneto moltissimo, la per spirito e mia la gradisca ; di assicurarle l'onore promette molto Per dirle che Elogio o amor con sincera tulazione congra- applauso. e Ho di saporito discorsp con per riscontro. il debito colgo l'opportunità il Suo Tiziano', altrui mezzo bertà li- della prevalgo del valermi troppo ragione stessa lessi e di ritardarle non mi io che buona anche ora giovinetto Hayez* esso, per mi preme volontà, sua infinitamente: che e il che più il mi e la Sua per talento suo è caro sima gentilis- raccomandazione. Sono * dei Fu col * del premio concorso da quesiti, Op. della stati eseguirsi ricavati cit., 19). di al sei 1. ^ : giorni ore trattato ; 4.o di la I Leonardo in temi di Composizione di scritto da queSt*anno delPesame finito Contorno Esame distribuzione medesimo. vincitore 2.° 3.^ ; per Disegno momento; in due dal Venezia, stima. e quest'anno dioiott'anni. questi in di agosto Avea eseguirsi estratto 18 scuola di Boma. erano da soggetto il attaccamento all'Accademia, Oioognara avvenuta Allievo antica, vero, dal letto premi più perfetto di statua una un sopra un nudo intorno Vinci. dal a tre (Hatez, im* AMICIZIA CANOVA DIANTOmO (a Venezia) 27 febbraio Boma, Sig. Cavaliere. Chiarissimo mio di fratello farle presente ed una pel quale invito amicizia cosa che famiglia, e dove più tardasse il mi in fra cui David colla desolata la fine sua Quel direttore soccorso. della Istruzione,Sig. Scopoli',mi rispose che le mie cuore a ed premure gli riscrivo appunto io maggiormente " antichissimo " pare che ^ vita di " ch'era " ** ** già nota di la come parli. ne statua, detto, ed le come e educato a quasi della del Canova, e come di all' Accademia Giovanni, P. I. Orazio conte successore la i che maasima modelli n nato a Thiene Per Porto. di architettura di Moscati S. Paolo nella fu lettera, professore questa in-' gentile questa In 1744 nel da Venezia. Sia fossero. apparisce chiesa del un'epoca in mai grande in fratello vanto, senza perfezionata ripetersi colossali o mi punti, i da mio è nella lungo, a gli studi fare le il diseg^no, cosi si videro non vicentino, Cicognara intieramente da alti o architetto dal nominare prospettiva * questo di lui statue, a mo, uo- buona, di mettere debba precisamente prima spese del tromissione fatto e poi quanto deva pren- gnarlo d'impe- forma sopra forse non ma fine tratta maniera blica Pub- effettuare la discorso la però, senz'ambizione Incisore 1 noi, teche stan "grandi ** a pure che iare il Vasari tempi, credo del e suo sopra In nostri. più vicina parte; que' a nel Cosi Michelangelo, a' "come il Gellini, : ed crescere modello del L'uso spinoso. e ^ a oggi, a se bravo questo per ", dall'estrema levarlo troverà Rossi efficacissima languisce poco di moltissimo, preme la Sua onde tera let- scordato sono nostro nuovamente miseria, e io mi povero mediazione, e afflicione Lei, del la persona era a l'ultima Per — 1811. città e di ficò riedi- apostolo. generale direzione un'amicizia anche Suo il solito r al zelo specialmente Scusi di Lei, pregandola a in metter dalla le altrui con mia. ad Continui necessità amarmi, di pane. ma giusta bratutta ra l'ope- creda. mi e tutto opera si tratta importunità mia, prodotta di secondare dirigo degli artisti,e ove caso, Mi oggetto. giovamento in questo 7 CANOVA tal disposizioni a buone sue ANTONIO di 6. (a Venezia) 11 Boma, Chiarissimo mio grato della vuol m' cosi immagino, che tanto per un grata Cornelia è l'elogiodi mi amano, Io al Farò Ella di mi ' La nelle ' contessa i spirito,che da del due suo io gionare. ra- persone la il tutto si non il tutto dell'anima prenda bravo Hayez lore, va- più tempo stidio fa- verun che possa essergli ^. complimenti Cornelia qual attestato un suggerisce, desideroso ritorno mi ritardo. qualche vantaggio Le fece di signora conosco EU'avea memoria. nostro ne fondo in agio di soddisfarmi: sono troppo del lusinghiero sente dell'innocente fatto me, sensibile. dolce che i termini presente, come di piena Le — Questa ^ cosi conserverò ne e ed Ma cuore e e bene, Amico, ed graziosa ricordanza e l'amabile con me buona Signore 1811. dioembre del e fratello, immortalata Martinetti, La dal prego Foscolo Grazie, Un volte Memorie esempio all'Hayes, del di tali si trova medesimo attestati stampato artista, il che pag. fra 114. Canova i documenti rilasciò delle più Mie un'amicizia 8 ad seguitare a mi ANTONIO nell'attaccamento mai che CANOVA che assicurandola amarmi, vincere lascierò alla Sua di da nella veruno non stima mi motivi tanti per io e uniscono persona. (a Venezia) Firense, mio Chiarissimo poi non venne Signore come qua, che giacché tempo, mi Io se far a preparo frastornati. i miei amica, grato delle espressionitenere in favor usa infinitamente che al fatto lettura di Opera, sicuro dello son e molta ha egli l'impresa, che sogliono posso mi Allado Aldovrandi, altro Fra a visitare * per e aver adoperi mai * che vita ana flora il Governo gli si avea rimproverava il Cicognara. Il Giordani. tempesta ^ Lei di giovato il grande sima caldismente animosa- Dove io di contro essersi portato io come e non cherò man- ed Amico, ohe, ad istigazione del scatenata siasi degli invidi, Padrone jan che moltissimo pure morso corta. sia Godos — amico liberissimamente: agl'interessidi a cuore. Seguiti tema io Le dell'amicizia e suo, Lei. non pur si sarà ranno sa- non ma gentilissi- la comune parte della squisito giudizio che il mio nostro ste code- afifettuosissime e mio, glielo dica in altro disegni quanto e ne meno gita a una ebbi, dunque, occasione per Ella disegnato. lui parti nell'autunno, Sua Giordani — dispiacente non però saprò compensamelo Io ^ me per 1812. maggio Amico. ed avea saprà la cagione, per 19 il eonte Giordani. a Veneeia tTN^AMIOIZIA spenderò ogni e A^TOKIO DI onde opera li due Vengano io Roma; a Suo la ad pronto e li miei a fortarli con- le forze varranno piacere ch'Ella saggi del dei e consigli. fa gran Mi gano scultura, ven- assisterli efficacemente, quanto mie, me per nome. giovanetti per sono se accrescere, la gloria del possibile, fosse 9 CANOVA fretta anch'io subito Al Hayez. buon nostro sia rimase che ritorno contento Demin il che Roma, a farò ^ seguirà fra pochissimi giorni. * Venere La io che fatto Ho alcune altre da secondare il piacer Suo amicizia,che accerti " che Demin, di A, in Memorie D*Este pittore, licensiato Boma l' come " lento " zione, la per "per questo ** " ma era ciò lo * il re di Il impacciava. di , studiava quella che ripetizione ma di questo fa ne adornò ne volle e il suo seguito dal palazzo avere che 445. pita scol- Fitti, quali ; dei non commessa marchese una ta- eseca- dicendo Palazzo di a correttamente, il Maestro, fu — rimproverarlo il vero, cataloghi di nella a anche al marmo poi comprata in : più volte vedesi vivente compilati Si pensionato t)otato " incerto poco i diale cor- lo storpia il e Qp. cit,, pag. affermano di pensieri,e oome scrive pigro ebbe (Haykz, — „ 1805, secondo Baviera e cuore 1864, pag. 254, in nota, lui di era il Gicognara convezionale quale Denin guito se- adorna. e dall'Accademia, quale più a de' miei difetto.... Egli disegnava suo di Canino, wne, Monnier composizione, quantunque La Le C, Hayez. Bipetizione nel Carlo in ancora consola non fresco di che tanto e — delle procurarne ho sé, per il sentimento e tengo in cima io La Giovanni a niente mi tanto l'Accademia per stampe che me, lusinghiero, si gradisce averle Delle servita e penserò all'Accademia. sarà che io che pure, nome s'Ella di gesso: teste patita com- aspettarmi. osato al Suo inviare ritenga le mai avrei non pubblico entusiasmo un con già situata,e generalmente è Londra^ eopia. per tro, al- è da si. fidar- dal cipe prin- di LansdoAnche il un'amicizia 10 che riverisco La desidero che me, affetto,di e l'amo, e come non Lei come re esse- posso obbligatissimo amico. ed servo CANOVA tanto ami pure verità più con stimo e Ella che ANTONIO di 8. • (A Venezia) 10 luglio 1812. Boma, Preclarissimo col fra noi. remonie d'amicizia * le data del 1839) è " " detto: brizzi n lo Teotochi La dì n'è beloved What nature beauty and and Beyond immortai il poeta medesima si legge bards' che fra the ity Helen desiderò lo le of (pag. 51) in cui delFAldelle amatore epigramma : of man not do art. dower the heart. il Maestro, conoscere al presentò Lettere questo nerva, Mi- power deffeated her ( Padova, felicità poco la marmo can! Canova the la cosi would but imagination's 1812 il e entusiasmo. Canova e thought couW no contor- a view marble works Venezia a essa per Beyond Behold quale anzi questo a alla cando pubbli- stava il Cicognara ottobre di il Byron, With tardi 80 la de- vera intagli con Antonio ad l' del- testa gratitudine, quale la sollevò ohe persino the di assegnando Tambizione this fosse se di lui, fa Above And e Evidentemente compose e In la ce- cordiale sulla segno opere del una L'ammirò in Bossi Elena tua scriveste Albrizzi, delle Giuseppe ve arti figurative; Più ringrazio Libertà piace. arrossire ; copiò, errano È un fatto 1314. Lettere mi il giovane. che D' Este, mi Maestro, descrizioni Lasinio Nelle dal Isabella contessa di che fanno regalata Fa Cosi cose mi ^ Vi — purissima. belle Elena Signore. e posto fine alli complimenti'^ d'aver cuore Le Amico di Canova uomini con e una illustri ad fu l' Albrizzi lettera, Antonio un'amicizia l'uomo per voi a pare mi più beato ed agli assai onoro di chi tal Vi che graziosa alunni mai è prendete in Assicuratevi pochi giorni e fratello al nostro lezzate della la lettera 1866 d^ Elena " ** " ** all'Albrizzi credi in obbligato, lettera una seriamente Sii grato dai a so 25 credi a chi stesso „ È — l'esito ti se artista, del grande ta ti lodò collera la anche dal Non per da di loda (Epist. HI, che 15 facciano e anche dovresti 86). del mio da mi vi scandavero della zato, Pez- (Bassano, della testa ** Giordani : ti loda uno renze, Fi- quale il regalo 23 ni ma- de' miei scrivere 10. che notevole ti saluta, uno mo' i)i poi chi colle stesso me Avogaro-Miohiel nozze provocò se al io retri- risposta,perchè a dir giunse che al principio per j;"agg. 7-8) ; quello tarda mi pabblicate Canova, " mia non del vi che insigne Opera. tutto feci cero fe- mi tutto proverò G-iordani, vostra quella di Venezia. anche scrissi ne ottimo la carissima venne fa cura di che per sarà ne ve della l'interesse la vostra quale Già so. immagine. Palazzo Mi adoprerò ma alla almeno ! un aggiungere posso e rore er- un di sorpresa me, Potessi io fine: lo non per polo scru- avventura giornale grande e favorire che buon sforzi nel qualche parte piedi nel questo sul italiani costantemente buirvene e so e ! vostro paxve scena sincero appartiene coi mai mene appagar- supposto era venustà memoria tenerissima e i bravi Quanto far di debbo testa, fu per la grato quanto sono mi voi da cosi se somigliano, io Sul oltre. più spiritoe vezzo aveste e ciò che abbozzò voi opinione, e più terrei Tuttavia a dell'autore,al quale artifizio con che altri di tal dirò, che vi pensate, io mi ne del mondo. cercare senza che voi parte di quel che cima 11 CANOVA ANTONIO di — Tu cosi egli „ dicembre 1813 gran servigio un di 20 intendere anni ; ma, ohe fa " — per ti a Ma te? dio, servizio 12 U»* settimana presente. Onde che mancherò credete e zelo e AMICIZIA io amore voi ben volete non che che di abbiano rossore e relazioni ho che che io sulle vi dica : finora il non Gruppo abbiate del Mausoleo giovane ignorato voi in vedete, ben quest'arte: in seguito di fu Sono schiena; due da due qui, Sonato, per nome tutto voi per inutile E come ciato asso- vene qui ; alla stampa E credo in vi due come primi Vedrete è Marchetti. piaceranno. è non punti; di anche il di Retelini Il ancora faccia,^ Teseo, in bellissimo,e Accogliete eccellenza. al de* uno del d'un opera promette, TErcole V Ercole bene Di tutto nome breve ricordatemi fratello, sempre uomo, ? voce. che ma in essere rami za sen- il secondo. si è fatto in bulico come vogliate la mia del mio inciso, ma stampe, del signore, e Cristiniano. suo io poi quante fidarmi altri lavori di lui che Napoleone finito. il di parte posso E possa Ma cui tanta non applaudito fin il mio desiderio. altri da dar sarà che e nota ho ne di tutto nessuno. vi fo di tener Sig. Palagi Godo a impegno iscusato, per di ambiziosissimo quali posso il mio spenderò mai al vostro taccia promulgatore e abbiatemi le lodi di me, senza ho CANOVA un'Qpera, in farmene quello cho ANTONIO servire per vedete DI i menti compliamici, e alli comuni affezionatissimo vostro amico. 9. (a Firenze o Venezia) Boma, 1812. settembre Ed io preclarissimo Signore e Amico. compagnia di Alessandri, porto invidia alla cara Mio vi 2i — un'amicizia 14 far potuto io Come di trovarmi foste venuto anzi infinito. al belle il che che voi cuore. E se voi crescete parlare di me con amore che mi volta però: che gangheri, veri che io. di e in Ma, non altra qualche col onore Opera che * Ma ! scopo e dei qui al amico un dai i difetti d'avere le il cor an- approvazioni mi feriscono vi piacere di mandardalle Cosi opere mie, grande il terzo Canova. cosi,il volume Vedi la libro della lettera per Storiaf che stra vo- si fa Roma, credetemi, non dir e potessi farmi alla soscrittori in cresco altre. fatta gittar, per di comporre intieramente avrò ne e amiche, dispiacerà. trovarvi vendere, Allo vi non sentite uscissi io conosco e del insuperbirmi avvenga, statuina bile ama- fate sulla che debolezze e occasione prima forse che preferenza delle a pirlo adem- di persona da mai so d'onde so consola. e augurarmi posso lodare senza le misura menti senti- volesse io voi; intendentissime lusingano che scordassi buona persone Colla mi e di stare i miei bontà, sento credeste non pio, dop- me. e come voi se nudrite palmo quando un a sua più riposto angolo il toccano candido e stato Dio e siete per mi sincero saria graziose osservazioni e ogni mio, poiché non la compagnia Venere, dieci E che sia ; mia a volt^. istudiare per è pure quanto cara tante venir della ', troppo mi lusinga mio maggiore Le me di sempre Il desiderio con vostro quando temo e lui,il pi|icermio l'animo e tempo! frat- questo promette mancò quale con più giorni e mi io dubito alla in desiderata, quanto voi,quella rho ma ; promessa, bene Tirenze a L'Alessandri Roma! Pari gita una CANOVA ANTONIO di la sacrato con- ieg;ae. un'amicizia che via, non una Regina, delle più felice o io mi soggetto, vano non amico farei fare ne scritto in ne aspetto riscontro: Io di buon so. nia Germa- volere di avervi non detto che Abbiatelo copie. sovvenitevi e ve qui Ho ricordo mi non memoria, a lo e segnato per due sono che decine. a d'un Ben manco. ci fosse anche Se comprometto soscrizioni a se mi 16 CANOVA compri. ne se ANTONIO di que dun- del spesso vostro '. 10. fa Venezia) Mio è un Io me. se voi a di e vi mai tanto siete ad altro con che l'animo " Qaesta (pag. 86 dettò il e segg.) Cioognara nell'originale, la data quella del 14 Ed mio fa lettera del mese e me e pure che Alcune riprodotta nella (pag. 102). Ma 24 settembre, stesso. opere mie? tenerezza bene e mostrarvi zione d'obbligalenza. benevo- eseguire che del di apporvi, gli editori una famigliari lettere biografia invece di verso alla vostra volendo pnbblioatafiii del delle desta che di volervi sentimento tributa bile, sensi- voce capo io vorrei posso. cuore altra e mi parole, il con Capisco io oit. di vostro tempo. un che amicizia so un in messo seriamente Questo proponimento rossore di sente non lettera inesprimibile gratitudine una occupare ha non Come voi. quanto grato sono 1812. vostra cordiale vostra la riconoscenza basta il mio quella ne ve Ogni — della attestato nuovo per E pregiatissimoAmico. ottobre 24 Boxna, stro Maecome vi apposero un'amicizia 19 idea tale dentemente. Ma mi genere, di rivedervi il in le non di nulla mai delle a enumerazione che in giornali che Aspetto * " "Non delle 0o8i scrive alludendo ^r fede sirini. il a alla mai parere per sta que- io m' intenderei del mio e operare, prima Onde K io ho mi mai avrò che buon che vivete volere faccia di dell'arte sopra un elenco parlato di vi aspettate per ed Ho altro me una esatta, poiché io credo farvela; specialmente dei pressoché ignoti. sono scritti apparisci ohe nella lettera. rapsodia il mio non nulla fratello di Cioognara questa cosi. noti,i quali hanno caso egli lettere io del impazienza con dettò sue mio Non noi a sarà pochi elementi pieno le idee lui il momento già ci rivedremo dettar pre sem- parlare quindi ragioni completa sia non le sarò mie. opere a ho dettato qui Solamente a poi che non de' suoi e noi io tutte Tarò gita N'ebbi fin e opere, Ma cominciato degli scrittori e mie altrui tranquillo, che mia^ tro d'al- e una non di stendere un'opera, eh' più oltre. manifestarvi ar^ dispero già mia. seguito la mente. spiegare io abbia in scultura fare per io trovai non risoluta e della pazzia arte non che parola sull'arte proprie per di e Ma sentire Ma decisa occasione Ma nel pensiero, e sopra li desideri poter fare dal mpio co- primavera. sola una volontà combinazioni distolsero effettuarlo. di le stupirete fin- qui desiderati,e colloqui credere potrete ben quest'autunno. per Voi Voi li abbia cuore Firenze stati inutili dei fra di noi. amichevoli di sarebbero non OANOVA ANTONIO di il giovane sull'arte, non era biografia Peccato che quantunque dal lontano dell* esso Ri- scultore amico, mostri fantastico-biblico-mitologica da una farlo. „ (pag. 20) di predel Mis- UN^AMICIZIA naldi * vi e il per col ad Darò Non colla : e in questo conto il tutto con lui né a con credetemi v'abbraccio cuore fattesi far motivo da diare d'invi- figliné generi. né e vi manderò occasione avrete non l'Inferno. sopra recentemente opere, Vogliatemi bene, cenno prima stampe, di altre mie me, il vostro Hayez altre mancherò non inclinato, bene tanto consiglio. dubitate alcune io che prometto nò l'opera, voi siete quale 17 CANOVA ANTONIO DI mentre sempre, ^. 11. (a Venezia) Boma, Dilettissimo amico mio. che Demin ha terminato assicurarvi che l' ha fosse stato migliorato Ma ha animato; e ciò che fuor di dubbio del * Binai oademia do di Binai scultura, ^ Pubblicata riprodotta 2 — , Venezia. alla e di e dal non suo osato giudico che stra: mo- mezzi per Le ed l'arte è hanno non forse ed mie accade- sue Venezia temono pensionato Cioognara rivali lo avea a o dalPAo- Boma raccolto, educato tenerissimamente. Lettere Cioognara Malamami, io lo quanti con di ancor ha non non , lo amava nelle se incoraggiato essere palazzo padovano, Il e ; quello positivo. e alcuno, e ad di Il talento posso. nel più studio mi grande nudT) invidia bene che giuro di bisogno a informazioni vi ben un timidità,l'avrebbe di di fare assai tengo capace solo assai consigli altrui,che coi d'interrogare. e in 1812. quadro questi giorni,e posso condotto eccesso un veduto Ho — dicembre 23 famigliari nella Un'amicizia citate Biografia di A. oit. (pag. 39 (pag. Canova, 10 e e segg.) segg.)* un'amicizia 18 io penso almeno innanzi. E vedo di questo è pur molto. che voi la Non mio del alcuno, se sono * gli "^ " Troyo durava ** le può '^ '^ non che to premio ** acciò ** affido Il e ed anche a lui in quest'anno a l'onore Cicognara per Pubblicata lo aveva 20 pregato 1500 Roma franchi di qua* finché gran persuaderlo e si faccia „• non al concorrere nostra Mi sia, intan- comunque e — sulla base Cercate scuola a di — „ ** Io onore. cfr. le Mie £ 22. di mandargli il gesso del l'Accademia. nelle dal pag. di Hayez mese. La desiderio, della tutto di questo ma onore, l'anima con {Valunnato Milano. mio questo dell'Hasrez, da riprodotta farsi rio ordina- pel nostro è che non brevità, voi ^. ottenuto. approvazione; egli deve manchi Napoleone 3 superiore la non assegni e con anno eccolo la ne bezione affe- costante cuore primo quarto suo i suoi contare Memorie ^ pel il presso in questo consolazione a triennio) ed un è buono, luogo il Cicognara so ges- Vogliatemi alla continuamente anzi di del tengo Scusate col questo n'è restato me !* ho che caro sentimento che unico che faccia non voi. per tempo poco intanto venga "? mia vi è desiderio credete e sempre, tore scul- allo studio. e assaissimo tanto e parmi che spiritoe con io al bene questo grazia*; giovane naturai per inclina duole ne adoperato sono ^ tutti,e fosse scritto aveva benché perchè spesso, la molto; com^egli spero persuadetevi ma ; del lavora Napoleone, dal prodotta che spesso, amicizia e Ma godo molto, Anche il vostro fate come io secondare non Me me. ne chi posso anno! è riserbata ed Veggo per verso amore tenere ot- , visiterò egualmente altro potesse affezionatissimo vostro intelligenza; io assai, lo Cosi un Hayez merita, contenti. saremo questi giovani gli vada per godete. ne Rinaldi, di qui al solo verità egli per quasi ninno che bene CANOVA che rimaner di ANTONIO di Lettere Cicognara famigliari nella citate (pag. Biografia cit. (pag. 43 106 e e segg.) segg*). un'amicizia ANTONIO di 19 CANOVA 12. (a Venezia) 17 febbraio Boma, Amico col Principio anche questa Io sempre l'idea parlarvi di Demin. più insisto nelch'egliabbia espresso bisogno d'in cor aggipregiatissimo. Ne mento. mesi, abbia — fastidio dopo che di venir prima mezzo dia vi anzi il Roma, a potuto il povero nel mandare di alcuni debiti che Ma col : frutto tirano tante spira, egli salderà Voi però per ottenergli a' tal avete vi cuore? ' Dèi non avere ali* Accademia * " lettera " per State a cui alcuno anno di pur questa a voi questo già fermato Roma a ed a i doleva appunto gli aveva' detto risponde dei giovani non — ha che l'anima dete Vee il mie spese ^ prescritti saggi annuali si " mità cala- sue frutto. sole Venezia, „ me co- bell'atto,mentre questo giovane mandato — darsi accor- è certo, fondo il Demin certo ad lodevolmente. più bene ho mio, quarto interessarvi le annunciate conosco che piaghe. sue dovete : Demin; senza dunque canto il per che io vi Fate io, dal delle fatto infinitamente avrebbe quanto il lattie, ma- pensione sua parte anche è parlo, della più aggravato più dell'ordinario. si conducono che tanto. sofferte alle spese di di sei fare pur gratificazione,solita una giovani numero io fare a e giustificareil ritardo inerente gran anno un un'altra poi e giovane residuo semestre di saggi *,e nell'essersi i suoi gliatevi Meravi- passato. malattia una Questa ragione gli valga per Di 1813. Gicognara. il Gicognara il mio principio il amore che dalle nella particolare buone loro un'amicizia 20 Voglio di provare un Io buono. io mi Antonio di molto; spero sarei mosso piace che abbiate ^ortireclami, l'avviso Il ridursi e figlio, anche disposisioni, ad altro che Governo in Ferrara la deliherazion allora '^ anticipata, somma rimarrà rimarrà anche di l'altro insistere voler stre l'illu- dell' Accademia che mai se che ho mio tutto a per giovane, questo pensione eh' io sto il ed terzo, Governo Boma ziani vene- Boma, a escludere a giovani del della mio già carico, mandare. per La di pel versamento detta n. ' il cavallo Era statua servire pretende fortuna, da che a fu Parigi. Brera, vero nel la e dal che ediz. ; 331 1820, data duca forme a e del che Le nel per di il Canova un 1817 ed il D' alla bizzarro fu fu que dun- Cicognara. se 1864) ne Este se faces- rono sbagliasale colos- statua di cui un plare esem- capriccio Wellington» chiamato la colossali, Monier 1803 all'eroica, per non del il catalogo Cicognara un'altro" eseguito, riduzione Questa lo rappresenta posseduto È che, ridotto pag. Il — nell'attribuire Napoleone esiste eseguita fusione! la C, A. mai non e afferma come dì fosse pho anche di 1810, e III. Carlo (Memorie Napoli in Napoleone, per nel operata D'Este già modellato, di equestre doveva via prima l'elenco del- neiranimo poiohò al rata mente esordialdi modellare tre Segretario al mo, prossi- servirà penso la nomina si volesse giovane caldamente prego Il il la vi mandati dichiarato ho superiore e vi " " Io rifonderò io siccome quest'anno sarò e amico. acoesso E — essere da Diedo: sono cavallo^ dare proteEÌoni„. io v'abbia fratello,che mio posso scriveva " " non approvar ** sioni pen- quasi sabato ritorno del ad '^ vostri delle che che primavera indugiava uomo Antcnio io di genere dovevano il A il colosso e co* deve Napoli al vostro desiderato. " anno. , aifezionatissimo partire per salutavi,e " vi sempre per meco in creta un per già ranza spe- raccomandato sta il vostro viene tale senza proposito bastar come S. Io debbo e sul mi volta una costantemente P. mio cavare mesata. a vi basti: detto né prevenuto Rinaldi vostro saprò ne pensionarlo a Mi da che quel poco ne canova lo che a la del- portò Parigi UN* 22 amici miei, che linee due anche In conoscervi. lei il viaggio del mi che sia già di nella Sig. dal Marchese L' . autore del alle de Canova sia predetto a la qualifica di Intendente il Duroc non del senza firma primo invito avea , Marchese canoviana * Erano e la con del Daru del Psiche Maestro. oit.- II, 75 e seg. della di incomprensibile, in lettera del preposta seguire anche e generale citato confuse il Duroc. Il lettera alla il d' Este, piedi, Ebe, Paride, Gfr. mentre dell'Intendente firma volle cio dispac- ripetutamente imperiale, della nota 1856): V opuscolo conosceva lunga dal- Monnier il di dell'Imperatore. campo secondo 22 e lettere riprodotto si dà casa 90 pagg. preoisamente (Lo suo alla addisioni Alcune copia col nella e al quale non pubblicata, lai Amore il busto cognara o una Baffaelli, da aiutante 1' editore Barozzi, e oon- il insieme a : suddette Generale ohe era Evidentemente Albrìzzi, Duroc, il era delle prima 439, si trova pag. 1889). quantunque e di Onori- - Simboli Barozzi Memorie firma la con Moohi stampato, Comm. Teotochi delle di esse, ; ra anco- dogana Napoleone Peregalli"Albriazi leabeUa a i documenti dal nozze medesimo Teditore fra d' Este per italiani Veniee stato all' A Ibrizzì, assai del dell'oppusoolo iUuetri al le cazione collo- saressimo nozae di se, scris- gli sproni Becanati, casa àelVRistoire Canova Memorie della C, mi alla alla per di A, grazio rin- ne venire senza casse Baffaelli G-enerale dispaccio d' invito lettera le lettere inedite Intendente Daru, te vedere Filippo (Due quello Ve fatto fianco, noi che zione l'esecu- Intendo Eorse, al di rabbia Greoentini frutti vi occupato essere di nella Sappiate che monumento. gli metteste voi che al Francesconi. cuore. darà Desidero meditate. ed Padova, del che che di vi esistenti parecchi giorni, aver sono in casse mie felice,e rapporto veramente lettera Malmaison^ a di unirvi sommamente questa le opere progetto dite creduto Imperatrice Giuseppina, modo ogni vostro Ho mio, gradirà Galleria Imperiai V per vedere di motivo CANOVA proprio. creder quale, nel la voi a ANTONIO DI AMICIZIA Mem^trie la del e gliò. sba- ce, Danzatri- Conte Ci- UN^AMIGIZIA Venezia. siamo Ora Gradisco del mi la al lingua di seguirò il vostro libro,e vi noterò una pur di ; Mi stare ciò che più tanto mi mi pur ne del in Se esso leggere il sembreranno saprò trovare di udire ragione con grande argomento della che, desidero e voi suo cato. peca pure lo desidero e che mi l'animo con del fa mi spiegarvi andando ; dani, Gior- nostro gravità sempre Topera quale con di di aiutarlo caso del accennate il modo che sperare in Come lano, Mi- mente. vera- tiate esperimen- costantemente sono. P. S. ^ Si Per l'antecedente mandate alcune intenda Gli ^ È risaputa d'arte o ma Ella idee che raggio „. delle secondano (Alcune ohe preveniva mie opere vervi d'acon quasi si quelle lettere trovano del Falier il nei ascolto piccolo, grandi il una a 24). ta: vol- leggere. uomini piccolo prende C, oit., pag. di bestia, una come giorno libri leggere scriveva il giorno tutto di A, velina. di farsi Al tutto quando carta Canova del io lavoro ohe in lavorava. mentre altresì bene sa stampe erano l'abitadine ohe vero è. vero io vi « volnmi accennati "È mia paooo. * storia " che attendo dubbioso e sospeso siate vi subito se poss' io i Voglio " io mi poiché duole e " notate, esser di voi ^ farò quelle cose stinzione di- guardo esprimere. Rimaterialmente, può Mi della troverete retribuirvene cenno. sono parzialità? e non magistrali, e degne cose " mia plari esem- vi e Come *. il cuore, leggère modo meritevoli sia ne cinque con riconoscente e benevolenza tanta che quello ^ onorarmi cui volete sapete Dio dell'operavostra, obbligato ricambiarvi termine. ballotto volume primo con voi del l'avviso infinitamente buon a 23 CANOVA ANTONIO dopo lui. voi benedetto, e DI delle co- un'amicizia 24 roccasione del d'avviso farvene andò aprendo il rotolo ritenerle ordine ed ordinatomi, avanza affetto con cosi scultura quella egli onde il avrà il fastidio io lavoro che suoi, e venir occhi da Grazie, tre Lei zelo con deve Galleria, dove parire com- collocato di le opere illuminate, e infinita e Imperatrice pensare delicatezza una con delle sua nome cognato, Alla me. maravigliosamente sono dal Scusate ogni di; che agli che David, Prudhon, di nel ineffabile, in bene voi. di veci, che le vostre che tera let- pregarvi e disposizione; il modello davanti dunque mio domandano che preme Rossano, Salutatemi potrete dire e farà ricuperarle da vi la mia seconda, chi di amatemi. quanti Torse separi quelle segnate sua di pensiero la a Bianchi a Hayez. per dar certo di canova smarrita; mi avvertito un Antonio saggio vogliate di di stodite cu- '. 14. (a Parigi) Mio a caro e principio dolcissimo dello alla che Tambroni, faccio come moltissimo * A adornò scolpi dei cagione acquistato il un dal suo al pensato ritiro di simile vostra; benché Eugenio, Monaco. per alla presente. si fosse perduta. delle il gruppo il duca appresso di il Bedford. posta, al Cav. Hi spiacerebbe In essa Grazie figlio di Giuseppina, In glio vo- sperar di darla la con e messa momento spondendo ri- lettera lunga una politici, rovesci principe gruppo che io vi scrissi Ma — deliziosissima vi sia pervenuta, avendo non , amico. spirante 1813. 30 settembre Boma, grande che fu ne artista un'amicizia io vi parlava non potervene delle pensate; tal un mezzo vorrebbe Voi essere rimaner errore da un modello nel punto mi modo e adunque finito,per essere bulino che ha il buon Dell'esemplare che che mi mi che Pisenti.^ avere ' Cfr. * Vedi un Memorie finora Intanto del più innanzi, vi voi com' ho sono perduto al che que ovun- e onore. in seguito che assicuro il mio domandate ' e ; no grato del do- in cit. pagg. nota. le parole Selva, che autorità di 32 abbiano ! me Cioognara pag. mo medesi- troverete mi io vi Scrissi anche po' più dirò voi. Godo merito dovete, vi gentilmente cosi caro dal certo e tal disegno un Venere. vi avrete fate,felice Sappiate fare son in Venezia che gesso, e sibile. pos- voi il a per Quatremère e opera, senso ritorno sarà solamente la di avessi pure faccio Visconti potrete mandarlo. s'eglivi nieghi ch'io quando ne vi dissimulo svantaggioso intagliato alla vostra applaudito in tandosi trat- cavata non quindi subito inciso che sommamente busto al o fa desiderare mi adunque : fosse Io tutti,la romperei con vostro torno con- ohe, e anche meno domandate Presentemente al deriva; cui veduta. o al dissotto o accennato. crediate piacere che dove di quale semplice un proprio, che amor Non regni la opera infinitamente appena il mio massima voi come disegnata, facilmente, quando espormi faccio eseguirlo in piccolo, potrebbesi indurre di in d'un' idea disopra dell'originaleda Noi sorpresa, convenire, cbe può voi del con l'imperfezione benissimo o dovete pur della riconosco dare per scusava contorno. un beneficio perchè ma mi Grazie, e 25 CANOVA ANTONIO mandare del giovarmi per di sopra 75-76. col vane gio- be dovreb- l'animo di UVr'AMICIZIA 26 lui. In il ragazzo quegli a si tratta sostanza ma ANTONIO DI d'un ha torto; ed è atti d'urhanità Salutate gradite i Cornelia Torse scenda gono si esi- che vi persuaderà, ed fratello mio per entrambi, l'anima tutta con di giusto che voi. quanto saluti semplice puntiglio; convenienza e in tale circostanza. io lo desidero CANOVA vorrà per e e me; specialmente di chi e eternamente. essere \ 15. (a Ferrara) Roma, Amico mi lettere il dovea io, come vi a che esse assediato d'animo, colla per conoscere amico, caro mi mia non né so un tempo. ad dolcissima; cosa di tante amarezze e le buone Se angustie lessero parole va- studierei mi possibile; di ma divider che con ciò bene voi la collera di tempi avversi, e la speranza miglior avvenire, che non parmi lontano. me se in qualche animo l'abbattuto riguardo tempo; che benché quasiché fossi cosa aveste Vi ! vostro di l'amicizia rifuggisse di partecipare amici tempo delle che io voglio non vera, alle afflizioni. nel mai Felice ringrazio del anzi che da mal esserne io vi Eppure chiudere to delicatanto sfatto, soddi- professo, cure penose un sollevare iscrivermi non io dovrei di capace fare veggo de' contro cosi un sensibile, amandovi cuore. posso cinque situazione essermi forza del la confortarvi, io maggior io di amo, è sempre da ben vostra tristezza e vostre La — fatto consolazione ha L'aver ma dilettissimo. mio 1814. 19 marzo ben degli scete cono- all'occasione UN^ la sensibilità altri mai fosse. Tambroni giorni fa È già il decreto venuto soddisfare S. Appena M. i presto, subito e di sufficiente Alla oodioe la col segnato italiana rAccademia lettera qual residente nozze le : classe a pag. signor li giovani depositate in esibito a S. pronti alunni il che a X, nella dei ma; So- a o ohe semestre: digfaooiano, nel di scusa saggio di ottenere la la con per seconda momento 1814. comunicare ohe del a state sono dello tenore a ritenere io stato di Napoli. Begno i loro saggi severità, anche di mezzi, con il termine ad o le due di due che gli di tronde d'alpongo io ri- togliere per prevengo condizioni mesi izzsr giarli incorag- pers|iaso fiducia alla mancanza nelle e autor porzione una inclinato puntualità, e pagare, dentro il loro merito a corrispondere egualmente prima ehe diligenza apri le degli Statuti, sarei essendo ma vorranno ogni motivo il del- essere presentarsi da me per che altri, non però, Quanto agli Superiori, dolcezza la loro gli farò consegnato possono 3 già consegnati hanno essi è dovuto; eh' essi la la (Venezia, inedite Italiana, dell'interno quest' obbligo volontà più. con loro esiste Venezia Piacciavi — pensioni, loro soddisfatti. adempito ad le sig. Ministro consegnarli, a la Segretario quelli ohe a immediatamente per liani, ita- mss. dell'opuscolo lettere dell' Accademia mani mie E. Quanto hanno Cosi 1848). Omatissimo tutti fettuati ef- segretario di 18 cretò de- ta forni- ^ dei Catalogo palazzo Dodici che questo. Presani, nel per spero, Roma, che sa es- nostri si trovi per al pubblicata fa saranno, cassa Valentino a dei bisogno, CLXXVI, n. Milan-Massari-Gomello Ceeohini, la anche lettera, diretta segaente il quali nel!' appendioe Marciana, nel ciò in Napoli arretrati che somma di Re seppe questi pagamenti; to per di sapere nostro del gli appuntamenti alunni. son che lettera una arrivi,perchè desiderio comune per di voi. nuove ' vi meno prezioso più e caro che ; desidero veggiate il molto e fratello diede mio 27 CANOVA cuore, gli siete tanto voi mio del voi, che Al ANTONIO DI AMICIZIA ti: seguen- debbano aver del sig. Palagi; e acquistarsi del corseguito il compenso rente mani in che stesso con del la somma riceverla, 1 presente lor sod- creditori, un'amicizia 28 di presto verificarsi i nostri possa ritorno Venezia; a resista \ ancor la sangue sia durevole volta, e Seguite ad ed fratello, il vostro per che maraviglia Tu- la pace; per richiamano lagrime a si faccia Purché anni. tanti per fa Iddio la arti voti mi quale Preghiamo manità, gli studi,le di canova Antonio una ! i saluti ricevete amarmi, abbiatemi cordiali del '. eternamente 16. (a Ferrara) Mio prezioso amico. del vostro cuore procurata al del di re che Scrivo l'impegno e i giusti fatto son occasione. e tutti £ a garante e gradite qaali per essere al della noti che mai quattrini forse, " ed Era non il decreto checché no, per dinaria straor- parere al più loro portati volte e^ai quali credito alla a mi prima questi punti; Sig. Segretario, d'invitarli studio per questo effetto. stima. Canova, pensioni affermasse Direttore. degli alunni il Canova, era al nuto, ve- le, qua- mai. giunsero assediata dio stu- e di ambedue mio le per zelo perfetta quanto del mia giovane del Antonio Si al sarei rimborsati; vi prego, domani i sentimenti voi benefica mano la hanno dell'osservanza intelligenza presentarsi libertà gioia da lo pone Io promettitore dubito Non tale con reclami loro cui a i j.trattori, specialmente me in commissione dalla sovrana. lasciarlo io la ancor oggi appunto tutto quello alFopera, con merita di insigne Hayez beneficenza vostro la nostro Napoli. eccitarlo per pet Divido — 1814. 27 marzo Boma. mare e terra por dalle inglesi truppe austrìache. '^ Pubblicata in Alcune lettere di A. C. cit., (pag. 43 e segg.) un'amicizia 30 con che può e si utile tornargli di il Ke per CANOVA E incominciata. vede deve ANTONIO M Napoli questa prova nelPaltro molto quadro *. ^ - * Godo far a beneficenza parola di fatti dinari decreto s'aspettano parlo benché certamente, si trova in li due per della letto sarà Vogliatemi di ' Il * Conte austriaco edizione, Se correggerli correggerli dal con Cicognara saluti nella court cordiali. e reggia viene viene nel note di testo cato qualifisformato tra- ambasciatore e perchè lettura, ; se regno sempre Jablonowski, stampa, Alcino. di del esso Fo^lnowskif a e te, dall'Aba- dell'interno sbagli sono d'Agin il Tambroni di migliori risposta Ulisse principe errori Cav. dell'Hayez principe Storia insigne tempi di zione disposi- vostra vostra ministro come ; chi per ^. era memorie in dire seconda Pubblicata lo, ; il Napoli, possono bisogna Zar Tambruni frequenza. ' parla Zurla qualche tore, si doloroso a distinti credetemi verranno aiuto. Al più i ma riscrivo, e Ma sia auguro e Mie Marchese a si cui Nelle in Non di G-inseppe Napoli. per i bene, quadro della viglietto rende scrivo tengo quale il vostro vi che di sovrani. incoraggiamenti do quan- Bologna, effetto. che volumi alla scultura, io ed senza ciò la ministro dal e da venne estremo al Rinaldi Darò io stesso lui l'aspettare bisogno alunni soccorso. ancora, finora riparlo e di espressa il da tribuito con- pure giovani parlai quale n'ebbi e voi li sopra al Be^ Roma, per ^ Zurlo E discendere del passò abbiate che sommamente sono via discorrendo. ricorrono con bisogna, errori in una dell'au" opportune. pag. 110 della Biografia cit. un'amicizia di 81 CANOVA ANTONIO 17. (a Venezia) 4 Boma, Amico carissimo. il vostro re altri mesi consiglio la prova, deir io dello modo far Partista un'ottima senza risolvo può ingrato, il quale mia la che mi : mie al ed userò finora prendete anche attendo,e io della in che voi dell' esito facilmente non se indocile e tare demeri- precauzioni di verità sua che zioni alle insinuasposti di- amorosamente cosa, mi ancora, che parte amichevole questa ringraziare naliere, gior- un della sappia contraria amici, troppo vantaggio. intanto le ogni plicazione un'ap- per informato d'altri Ringraziovi pure di tutto che Pure questo e ad che da bene mettere pro- me senza tempo affatto discorde suo che e qualche benevolenza; e anni, volontà, dozzinale. ha fatto finora quantunque la è stata ; può riuscire suggerite, ond'essere condotta voi di cavar forza per artefice tentare, per si nulla buona sapete meglio di si mediocre a di il no basta- non di ventidue disposizione,e assidua, non un giovane Voi riuscita. si deve essi ma stro; mae- facile è giovane cun al- testati gli at- punto mancante e di speranza professore suo ogni un alcuni per muovono del e segni- sprovvisto di talento, possa non una senza mi ad che studio quantunque continuare tali documenti: persuadermi nemico non che so provvedersi di a Non Accademia, ben di e di contento son benché effetto. buono io Ed — 1814. giugno e desidero felice che tervi po- io aspettate, sq 32 un'amicizia io rettamente di Antonio canova la maniera comprendo cui con me parlate, ne Conservatemi la amicizia, e vostra cara temi crede- \ costantemente 18. (a Venezia) 18 giagno Boma, Mio prezioso amico. fa fremere che di dolore apportarvi il mio stima cuore, Cosi propizia, l'afferrerei le avrò dite del memoria e troppo, io che voi pure In abbia preso '^veneziano. " un ^ se sommo "per alle disperato, poiché caso tà. il vostro cuore, talento farvi le amare. che „ e a voi le vostre vostre possedete, stesso di ohi premure doti sono a gli difficoltà. ziano. vene- il Pisenti perchè duole vuol le maniere, per ; giudicare raddrizzarlo morali, che fatte e ohe ne me questo giovane Ducimi doppiamente e sente, pre- esser mille Pisentì, : pur presente parte, " le Ma tutto con di tal un Zurlo, secondare momento in riusciste non fargli corrispondere " ** Ma ; già,scritto piega, di ciò Di Principe. intralciato aveva mala buon conoscere pigliano del ministro e voce a allude Cioognara Il " si io come al mondo! fatto nel e lettera questa cui voi,bisognerebbe cose dovete sia critico quanto ^ le spererei gran non giovarvi ; volontà, potendo, trattare e di e di Napoli riflettete come d' amicizia zelo, con quel rebbe vor- sione presentasse l'occa- si abbiano di che me mi mezzo di Re intenzioni benigne pieno che care mi tutto fervido più più cose che col sollievo quel il e soffrite,e per posso il cielo mi situazione vostra voi, che per non voi. per La — 1814. bene, vostre non o a sarà quali- cedono persuadere al e un'amicizia Io vorrei darvi che posso e ben io fare per di desiderio Dove io possa, in disegno,che furono vi ; che benevolenza di l'occasione di che * fu Tutti fu dal stampa reditu Pio fu diffusa VII impensa in fecit dedicava. luglio del " ** " mar Boma "ne " in " tua di nella , fa^to ho 3 ritta — mani, ro- Basilica contorno a con giovani,e avete, di opere sepolcro di Nelson, che la statua in in Europa con Il ^ : Mi dimenticava eseguire e proporzione in piedi Malamani, Questo „ che mi chiesa 30 di è il progetto 9 di data la statua San Pietro romani, a già trasportando mio. inedite Canova» Liben$ impegnato spese si sta ora di A, in Sua — — sono palmi (Letterefamiliari Un'amicizia Selva mie tutte in circa picciolo, colossali. a nostra di al dirvi ohe collocare Beligione Canova Antonina — in ritorno Réligionis formam scriveva Maestro del medesimo la quel tempo questa epigrafe : Pro felici — exculpendam Beli^ione della memoria la infatti e il modello propozioni sta tolica, cat- del Pontificia maximi della marmorea vostra palmi de' nostri non eternare per VII; more 1814 stesso meco di un' idea ideata Pii et rente, cor- un' opera nella marmo stampe, che Papa ne — si Es- nostra trenta un' idea i biografi affermarono di suo poi eseguito ^ Canova Boma in spedirvili saggi quella non il la Religione circa manderò ne alcune e de' gratificazione. la preparando la collocata essere Ve mie, tutti manderanno interessarsi eh' io stia proporzione di Vaticana. essa che momento. rappresentante per agi*interessi distribuzione anche avuto in questo il vero, colossale con ha principalmente Udiste mai aprile dell'anno tutto per ? regola; e parlovi solo de' nostri degli altri di Bologna e di Milano ecc. deve non della bene di serva Veneti augurj, e Hayez tiene già pronto speditoimmediatamente. vi sarà Hayez intanto tempo a e pagati e Ciò Dicovi agosto ; voti Ma ! speranze che non mancherò non saggi buone voi, se 33 CANOVA affettuoso per il vostro de' nostri alunni. i loro ANTONIO altro che slanci premi di di A e La C. stae di un'amicizia 34 fianco a in trovo zio di dello Roma del straniere conferire Cav. col Oiannantanio Selva stesso "Il modello che " patito. "? mi ^ in messo mi aiuti. „ fa ch'io fosse con ** Qhe la della sua ohe non voluto avesse son Papa, alcuna e morto ma rendere circondato sempre lai vivo, al via la per sua per al in tempio un (giugno fede Egli ebbe dominato da avvolgere nelle memoria. Pio San suoi preti, loro Per avi spire un il Maestro che quali cusò ri- Pietro; sti quedella stro il Mae- di la sfortuna i VII, stata il latino de' pura una per il Papa Possagno. a malgrado parere, alla noto VII avveni- fosse la statua mi dea l'i- di Pio Selva, collocarla che e sorse ritorno è pure suoi a' Boma a che se e l'intenzione è noto Inoltre onore. e pubblicate, l'immortale e spose. il Maestro memorabile sul Finalmente di a stampa, ancora „ di certo rifiuto innalzò io il ch'io mie che manifesti più, quando l'area fatta persona. il gran fatti, dunque, stampa, e oom- pubblici fogli l'iinvito soggetto statua, avrebbe alla dopo il gesso. lettera della religione nostra me nessuna erigersi da ed finora festeggiare nei scultura, quadra non omaggio sono scriveva Osservai onora il dono cosa " di mi poco di — il Canova : cit.) che mento ma vi fu l'idea monumento, un di nell'epigrafe Di in i soli cenni in lettera altra dispendiosa e opera di quest'opera, ? In voi bastantemente lettere che curioso essenziale cosa ''grand'Opera ** nelle che formando ora sopra Religione attribuire perchè 1814, Ops. tutta Questi parlando gli si volle — eseguire, è del grande una è 1815*,soggiungeva: l'abbiano artisti ed disciplina buona 1835). sta qui Milano, moltissimo ' amici, sembra si piacciavi rimane quale di febbraio 11 ed Non il Antonelli, (Opa. citj sua conosco. dolci che della zioso, pre- trattare Italiana Gradirò è questa ad lo occupazioni volendo vigilare la Beligione gli amatori Certo son Dio di data della mora di- e tempo un con Governo Selva; Venezia, allo Pare del gioventù. questa che Tambroni, incaricato tuttavia genio suo Accademia ordine ancora," per perdere dirvi di nostra venuta sua fatali allo studio. sovviene di affari della " il e all'arte, mi Ora di di di corrompere e partenza necessaria, altrimenti è certo della la Hayez: nipote pericolo canova la notizia infinitamente Gradisco per Antonio di non sere es- lasciarono tra- insidiose un'amicizia prendiate intelligenza con tanto e più che egli delle titolo questo tempo Seguite del ad a ricordanza, merita tenetemi e avute de' a tutto per giovani alunni. i fate, gradite eome sito, propo- ogni riguardo cure, rispetti gentile alla riconoscente mio, questo su beneficio e prò amarmi, fratello esso amorevoli sue 35 CANOVA AHTONIO di costantemente vostra tutto per vostro. 19. (a Venezia) 12 Boxna, prezioso amico. Mio del vostra della credere che mia volontà sono però Del spesso, piacer Di in osservate io spero, a suo di nutrire e la che siete,e quale Ajace e un me. n:"u ho fissato ora a giorno amico tengo per AÒ saprei dirvi avverrà, il desiderio qualche di l'effetto compiaccio io vi ancor imperfetto questo e io mi speranza compagnia e voi vedeste punto, noi; e deliziarmi cara quella parte che Religione colossale,sarà che vero tempo; suo fra Dell' mia deiropere stampe il minuto sopra voi. a alla vostra. pari è io bramerei nel e le alla breve, e la -mente con gra pi- sapere è contro rispondo prendo ne forse che e ma grande, erudita vedere piccolo della vero; sempre nel io, e ancor ciò che contorno forse sempre della Bastivi peccato io lento se anzi vostro conviene, l'altro dolcissima sgridate brevità. sua e che e ; mie, godo mi Tuno la con mi Non decorso. 19 risposta,né e Sono — 1314. agosto chi lo destino il in pur di rivedervi nella quale voi proprietario prefereuaa. un'amicizia 36 Ho il tentato lo trovai voi ricevere oltre alla felice che voi dato qui vorato li da voi. d'amico di e me è molto di compatimento lavoro, pel quale gli ho di che da marmo lui lavo- voi e maggiore cura assicurarvi dovete mai Fanno per farete col distaccarli che quella avrò ne padre; promettete sacrificio del Io ci profitto. Amate e grato tanto, ed meritevole suo si mancherà non lavoro, suo studio. giovani ducimi ler vo- Mostrasi cui deve io il pezzo e venturo, il mio nel Vedremo voi, a onore regalato e già ricevuto. plice sem- non a del compenso possiatetrovar di e per di protezione di mia come ostinatissimo alcun lui da quello canova giovine Rinaldi, curiosità,e da Antonio di utile al loro che mento avanza- sempre. . 20. (a Ferrara) 1 ottobre Boma, Amico carissimo. lettere,che interessanti ; mie non del mio e a me ricevuto Ho — divengono vi ho fossersi quadro, che avendo e abbisognava alcune di non de' stato facile stare parti fuori piani, per osservare che qual e poco di Ora si è in che armoni- quella mancanza alcune voi veduto vi figure,che basse, rilevavano, e altre,che rilevare,abbassavano. segno di- qualche emenda, di tuono, la sposte le ri- composizione effetto;e mancando. e al Riguardo di ancora stre vo- care che l'abbiate che appellateomerico^ spiacemi tempo la per più vorrei perdute. che le sempre ognora risposto,e ISU. dato dazione grasarà vano dove- dovevano rimedio a un'amicizia 38 di canova Antonio 21. (a Ferrara) 22 ottobre Boma, Carissimo. Amico di prima nel ciò che a Chi parlasi. Io ? lo trovo, l'anno benché di il desiderio accosto che e udire vorrete mi parrà d'essere io a nella mano Ho sofferto tuttavia mie e statua a e può io ancor sono di per Di io me secondo un bene tanto mi che già della mie parlerò conoscete condussero mio bisogna uscirne due agevolare facilitare a con soli il lavoro la spesa; mi pezzi : e che il a di assai alle e colossale la intraprendo gnato, impe- sono si meno può; la si non trasporto, ed trovare lite so- il modello se onore, sono mercè, studio oramai mano studi. e Quest' opera spese; trate pene- purché nostre: sto; la Dio versando con- e colica,della quale al voi, a stesso una Religione. sole quello produzioni ma lo me mie ; e è si vivo tutto me dell'arti ritorno possibile di per da io occupazioni. Fra queste vi è quindici palmi in argilla della grande credo delle convalescente meglio, mia via meco, pensiero. l'idee sappia esporvi rivedervi; che i secreti gustate e di Penso qui con voi, che con ci penso. non lontano, sentire e non to quest^effet- rendere sia molto col antioipo e duto ve- ancora consolazione avervi punto ap- si è fatto sig.Borani di però mi 1816 vi dicevo e Dell'incisione e un'altra di, quanti Thanno e capace piacere, alla al bensì saria non ottobre, mia, qui. fin lodato scrissi ne del disegno piena soddisfazione e ve 1^ di del quella Io — 1814. un che an- masso un'amicizia d'un le ricchezze trovo, l'economia e voi come ne Tambroni corriere e derubato ebbe e vi ha faccia che la un la riverisce m'è cara e che Saprete e dai il ladri non compagno, paoli,e spiegò di 25 Dio ammirabile. utile. col credetemi e viaggio suo assassinato freddo gita gli sia Vogliatemi bene, mene cavar- credersi, a trovato. perdita sangue sua di spero ; mentr'egli, spettatore che spetto il ri- persuaso. quale egli era, fu coraggio, un Ma troppo, usando anche ragionevole ben non soffrire a io, pur passato da Ferrara, nel è col ed fine,vi a salute, la quale com'è siete Vienna, per della denaro, del condurlo : possibile. danno senza più di Creso confesso, aggravato, e 39 CANOVA solo, e lavorarlo, e pezzo vorrebbero mi ANTONIO di fratello,che vi ^ 22. (a Venezia) 12 novembre Boma, Amico carissimo. questa con colla persona, sempre pieno è e non e * Fa (pag. 112 ' pubblicata e *. dal Cosi amicizia, voi. duca Non potessi farlo nella ad è come quello che quanta di moria, me- che voi io mi Biografia di onoro A. C, oit. segg.). Il 28 di ottobre il Gioognara lo avvertiva di aver è animo un perderò Alberto, Accertatevi Oioognara cio abbrac- e lettera, la quale una di per al raccomandate saluto piccioloconforto e io sento scrivendo mi con sentimento quella che vi in Venezia. cosa poca di mia io Ed — 1814. mandato 40 un'amicizia della mai mancar agli amici Vi accludo lettera Abbiate e di e obbligare anche m* interesso bravo che " zia. " parlategli di "" quanto " di "ma me Sarebbe questo solo perchè in ^stenza, non "? " risoluto di : passo di luogo pochi " la ^ giornaliero " che mi può cara a ritrar sollevi dal da da mio intero suoi peso di padre può studi e amicizia.» tera let- va gio- mantenerlo, e e sacrifizi. la pace con e attività da Ho me dei con corrispondere viva assi- insopporta- me di ritirarmi e sua for- canoviana questo, con dalla sopra l'acchiusa e a Penso casetta, una di ciò ohe avvelenare di vita. e disgraziatissimo, catena una giungeva sog- riga, una vostra lettera figlio, affinchè da' e si convinca inquietudini avanzan no so- amici- figlio consolazione quanto in la per ma e ; far rifluire della mio di vi vostra vantando dire a padre, Sono compagna della come che vale il nodo mi Storia scrivetegli saprei amarezze, recidere giorni ohe mia assai pubblicare avere che ho ** fratello, protettore della cara, illustrazione bile, allontanandomi " ** di Ad seguite del lor a considerazione, inutile Bossi. E '. me gloria mia, sta rispo- che gio\5ani, volume Non lato. conso- una me. io cotesto sentir ch'egli doppiamente asserito. maggior del " in modo me da de' e onorarmi a cosa maggior una di cessarie ne- che di col fatto come prime suo far volete creda i saluti sempre detto io gli ho la ^ ho gli " Se ricevete memoria, il di pegno sapendo proclive al soccorrere prima che credetemi Alberto duoa preghiere, non vorrei abbia affezionati veramente vid Da- leggerla: nuovo io lo che egli e grato alla vostra al di alle circostanze voi bene, E Signor raccomandazioni, e uomo, voi volermi padre. Benché giustizia sue questo per di elezione. dal spontaneamente favorevole,da a mia potete, le moltissimo Fate della massima artisti,mi piace assicurarvi buon e render scrittami mie siete i nostri di lo me le punto quanto per compiacenza affezione. voi ho la assecondare, se e ed al merito una Rossi. canova alFoccasione miei,e amicizia Antonio benevolenza, vostra non di un quello giovanile, separato UN^AMICIZIA DI ANTONIO 41 CANOVA 23. (a Venezia) 31 dicembre Boma, Mio amico. caro in capisce non che l'onore ed desiderio del voi Riguardo .costano degli altri onde camei io di questa ^ " " di un solo l'opera. bene " cenno Ma dal mio dubbio non farei rante, ga- parola. Il ne mia lavorato, e ben rà fa- compensato cadauno. o Mi l'aver ohe di nel sapere proposito diciate mi merito e di servire gli se buon alla sto, gumissione com- del la mia della caparra a di di a uno ohe cui ardisco Canova „. e caso, discreta una egli la scorta può implorare ; ed compirebbe signore; questo non sarò (di compatibile sia senza cui pigione Cicognara, di in nell'Accademia stanze dimanda avanzargliela quello al mio Cav. bontà l'esecuzione oltremodo di pagare governo Benefattore così in che faccia paio un sebbene e e l'altro, con fatemi Voi faciliterebbe contento al dirvi date. unica bastante Ecco veruna. " è è necessario mi Sarei comandazione, " della abbisognano; moglie. io abbia coraggio me al lui, e conchiglia, debbo l'uno mezzano misura, Venezia.) " ** lui irremovibile, *^ in ponete quasi sappia regolarmi che colla che qualche suo, di per vi di valore ^ che Io è tutto scudo collane " risponderà di dare alli camei uno volete sicuro sono piccolie grandi, quante rà fa- meglio. sempre ohe per Egli bisogno aveste che tal commissione. talento. suo Rinaldi, con l'allegrezza,e per alla fiducia di Minerva busto con vivissimo suo parlato stesso pensieri, e degnamente se sé gli fate diversi saggio Ho — 1814. di negare dal mìo ; non una sebho rac- grazia Padre, 42 UN^AMICIZIA fratello Mio è in d'Agincourt che vendita, ciò vi che si non potrebbe stampa, delFinfedele Amatemi te sta- sono verrebbe Con- che logo il Cata- poiché giorno e noierella se ne dendo ven- va quello. a la tristizia detesto Non vi tradia. quest'altra vate ave- dopo sventura affliggono. ci che le tante di ne una disgrazia, e fattore bisogno certo subito questo la vostra Compiango già Cav. più interessanti. tutto a del libreria occorrere; e porzione una che le opere la ma mandaste voi CANOVA che saputo parecchie cavate di ha ANTONIO DI credetemi. e sempre 24. (a Venezia) Boma,21deU815. carissimo. Amico Rinaldi, leggendogli lo riguarda, inteso io come il vostro nel l'annessa dato interessarlo dubito. non avviso, a vostra a che l'articolo stesso tempo vieppiù per di farsi onore, Ho — nell'impegno Per li camei seconda del quale opere che esistono ho mi drò an- regolando. Eccovi libreria nella venduta. nis di Mio ^ Questa nota in nel vostra parola caso col De che si acquistar queste opere notatemi quelle che più vi prendere non fa per trovata. conto vostro. tavia tut- tutta Roma- presenti, risposta,qualche di in tanto ed io le farò d'Agincourt, quasi è tutto della desideroso del fratello comperar nell'intervallo * delle nota una tore ama- qui gnate: se- premono» Quando un'amicizia che avvenga libraio còl Ho vendere quello piacere con giolo' ; Roma aspetterovvi a lungamente Tarte, e Ora le opere sopra mi sia di nel disegno voi a ambidue di lo quella La' voi I città. TAccademia ha ed del meriti di molto zelo mandati i documenti lui guadagnati. giovane momento questo na Italia- * Faceva parte intorno ^ Ai 28 ''quanto mi " vid Bossi "l'ufficio. n Bossi di dite Insomma pagina del secondo il per il Nel del 40. qual e sia vedete acquisterebbe figlio,ohe gli è un l'imbarazzo, la pace cattivo della tura scul- per **Farò il figlio di ohe riuscito forse Storia rispondeva: temo ma domanda che lavorando. stava Cicognara Presani; caso della volume ")uale il Cicognara gennaio saranno l'uffizio per siasi adoperato il vecchio *'to stabile alla al poi presentati suoi studj, e de' premj da pare, a giudiziomio, un de' adattatissimo al- quaria, nell'anti- istruito Vi sagacità *. e mando racco- insigni. l'obbligodi segretario di questa Accademia con e concerto sono saggi a, poter il Prefetto giovane fino esercitato onde presso E di lo Perciò dai è attestata Il architettura di di Vicenza. di Venezia. sua sopra grazia. una elementi vogliate proteggere capacità sua di Signor Selva, al e E nermi intratte- con di pregarvi Liceo gerò Leg- mie. conviene la cattedra plicati du- mio. giovane Presani, architetto, è lusingato ottenere bilmente possi- Michelan- per cordialmente e voi. a subito. il parer che quando sato fis- dalFaver quel capitolo di liberamente dirovvene e già è facilitarvi per Rispondetemi sommo re, giunge- a venduto salvarvi per sia. che tardi sarà espediente l'acquisto,e meno mi qualche libro,si che questo preso 43 CANOVA risposta vostra la si volesse e ANTONIO di ad Da quel- ottenere che trattandosi lo allontanamen- soggetto.» Vedi nota i'^ un'amicizia 44 e quale potrà al ahtonio di canova elevato essere del sufiragio e protezione di voi,.e Selva, che potrà, spero, secondare testimonianza mio mia io quale di lui di assicuratevi quello giovare di che vi d'una zione raccomanda- dunque a ama a il alunno; amerà e tutto E tal effetto. vi e pendo : sa- cuore gratitudine per di fare vi come forti più questo ottimo a la e anche sia la mia tutta piacerà sempre, Vi amico comune il desiderio si faccia atima Vicenza. a impegno ragioni con col meritamente temi ama- fine. senza 25. (a Venezia) carissimo. Amico nella notati lire Io farò la ne ve debbo mandar di questo il detto Scultore Venezia, e THayez. del del conte del Canova, nighi. che veneziano, commissione Muttinello, Lo nelle Unirò presso mie opere mi ohe Gemello, È Padova. storpi stasso errore sempre è Canova^ nella fine cune al- al le qua- Presani, all' Aooademia nella il ohe che Memorie e nelle lo e sua per villa d'Este, amico di e intorno scrisse chiami Mie di eseguito grappo lo collocò il nome, ripetuto che incontrebbesi che curioso nelle al riguardo ohe casse spedirà. fa poi professore dì voleva amico, un per le dite Genio Zandomeneghi, ne * tirar medesime casse voi sulP imbarazzo autore delle una di di non signor Zandomeneghi delle con convengo al al ciò in voi somma forza a intenderla Zandomeneghi Intendo collega 11, 20 spedizione mese. stampe ^ di scudi libri da la speditavi, per capelli il librajoche li per cartolina col ribasso 65, acquistato i Ho — febbraio 1815. 11 Roma, Zandomi- memorie del- 46 un'amicizia Antonio di canova 26. (a Venezia) 25 febbraio Roma, carissimo. Amico il congegnerà io lessi Mi che voi, e dal buon fallo. in maravigliosamente ingegno, su e questo favorirono desiderar lasciate non due qualche 0 tre parlando lo applaudite di cosa che la mi per la ma pare Bacco più, come costantemente di opera che io oserei opera quel mo som- di glio me- unire pagina la è più cellenza. ec- comune altrimenti, di tanto un forme, mio, del non e e dire uomo, tutto soprat- bili compensa- soggetto, poiché gli antichi e 19, Satiretto, un buone senso farvi di maestrevole una degna dall'attitudine briaco: Alla con pensar stile,di m'impone permetterò questa non d'insieme;difetti,a certamente mi semibriaco come di mancanza de pie- nulla vero riflessioni. Confesso opinione: por articolo. brevissime del gione ra- stanze le circo- di esaltazione tanta dalla immensamente Pure, giacché l'obbligo d'amico dirvi passo Sviluppate stupendamente che scusso di- e vi lasciano non un Tutto esaminato ogni di con maestro. vero ad che senso, straordinarie e da fiancheggiato tutto : ohe solo difficile Targomento giudizio degna e saviamente, profondamente è vi Michelangelo, ammirabile, maneggiate un di sopra Gravardina nito. piacere indescrivibile, infi- con cosa pare criterio,con vi capitolo rilessi e corriere Il — 1815. presentato rap- no soleva- stile,e forma, e insieme un'amicizia tutti i a Satiro qualche da appellate in delle intendere cosa Michelangelo contorte mosse eletto espressamente convulse, specialmente e dite, che voi di studio servito che aggiugnerei Pitti cortile Firenze a poi subordinato sempre del proprio,e suo quel sue Per al Fiume alle gambe si vedono il non e agli occhi miei E scusate che uso * dubbj sieno lo considero la voi ne Il Cicognara volete. aooettò ogni temente costan- sullo il com'era linea di suo zione separa- Glicone, le e permetto un mia, e rei m'appelle- è le, palpabiMa nell'arte. di un li, di manifestar- altro fatene dove squadrature, all'orecchio affidati mi io di idiota come franchezza ticolare par- senso produzioni differenza La cordiale,al quale perchè nelle la forza la ad forme modellarle dell'Ercole veracemente salta e Clementine, Museo antiche ramente chia- quello degli antichi, più e gonfio solamente. questi amico nel io nel più si è valuto per poi conoscere ha queste genio imprimere per fra lo stile di lui che di gonfio, esagerato, carattere elemento. antiche opere turale. na- Anteo mostrato Bonarotti, il quale delle stile al che Belvedere con lo studio ma ; più Michelangelo, a gli abbia po cam- aver più di d'Ercole il gruppo il cammino era esempio di e il torso le nel- i muscoli esprimere e scolpirele parti e violenza rilevati,pronunciandoli con di ciò che A anatomica. braccia,atteggiate a foggia di zeta^ per A voi ciò che per sd"nza abbia ch'egli sembra me sostenere Sileno. o saprei poi Non briachi, facendoli anche BaccMi, 47 CANOVA ANTONIO 1)1 stesso. me quel discreto ^ tutti i giudizi dell'amico , e se jiQ 48 un'amicizia Ho letto ad prendete a bene, lo spero! lezza che avete l'interesse le nostre deve il risultato memoria; Io vi stato vorrei e , felicità. dreste voti,se beato amate lui la vostra bene delle i giorno che gionare ra- guite Se- mie! opere go- di il contento avrò e il Beato bene, gradite volermi a che dell'arte voi con di perseguitato e mio miei. me la desiderj valessero, voi i dell'effetto dei rivedrò, e col comperare Se i profitto. Il qualche tempo in partecipo d'ogni vostro tanto, che amo che desidero da disgrazie costantemente qua. e poi. animo, mal che presto appoggiata aver di : suo a lo vedremo sentirvi duole Demin cure e dalFamorevo- obbligato sono riguarda, farà Rinaldi proteggere austriaco e per in ministro vi benevolenza Vi effetto dalle lo ^ abbiano Mi che vantaggio. suo canova Tarticolo Hayez la vostra ringrazia Antonio di rispettidel fratello, * sempre. 27. (a Venezia) preziosoamico. Mio 11 vostre valse. 25 e (Cfr. Sono — del Memorie conte carissime le due con di Piacemi caduto. aprile 1816. 1 Boma, secondato aver II, 111oifc., Cicognara Leopoldo -112). * lavorando Stava A. Pubblicata C, THayez e stampa al Demin, al Canova certe e furono il resto particolare, Cicognara. e seconda nella famiglia una in Emo-Capodilista nozze per dal per segg.); e riprodotta poi 114 e segg.). Maestro ( pag. (pag. 45 granfia del ohe osnotafio precuratagli commissione * un fu dal ritoccato sgrammaticature Cicognara Ma omessi che Alcune periodi cosi relativi malef l'originale di Bio- prima nella tanto i lettere nella da non al- lare rega- ha. un'amicizia capitolodi Michelangelo, abbiate interpretata pel suo insigne e robusto contento che che a fra Roma a Cardinali,nulla veder a faccende nelle Desidero che che e amorevolezza Milord degli Cawdor grandissimo; credetemi * ed Giii estimatori nel 1789 giacente ^ In stesso con lo adornava, lettera non raccomandazioni stato era nominato perchè spalleggiato a favore da un commise, atto di ; e Malamani, parlargli e Presani. un maestro nel 1815 tua sta- modificata; Najade una delìoatezsa delle sue e la Canova, di ohe vive cenza di Vi- cattedra funzionario di A» una cetra. esito Nella cataloghi, 1814 assai supplente cognato, Un'amicizia nel la mecenati i ma sonar dell' infelice del suo secondo i titoli eccellentissimi malgrado superiori del Prjsani, emal grado che — amico dell'Abate, ooll'infinita Venezia, 4 diedi un solo ideale; Pace Canova, fa parola a È più antichi riproduzione, della in il stessa Gli ^ al doì testa una basto un Venezia uno cui a Amorino un quesba con colla '. fu la terza ohe voi preconizzate, che me i saluti Gradite Maestro, Amorino un da convinto Campbell, del di Ebe, nell'anno a costantemente colonnello ci minacciano. lo raccomando. sarete d'ora. quarto un larsi passato, mesco- altri. passa ne venimenti av- vorranno, alunni accolti lettera per voi ; ve una lo per li tre saranno Gli non politiche che vengano Padre nuovo. che spero fatto mai Thanno non la furiosamente, e siamo I giovani grandi cose. di ancora Santo del di è avvenuto quieti e studiano; e come gioia mia la tranquilli;dopo dolorosa e però si succedono sono faccia Dio piacere e finora stiamo partenza improvvisa vicini vero ineffabili. sarebbero Qui Il anno. un sono e progetto di venir il vostro possiateadempiere trovarmi coi amichevole. franchezza la mia guardo ri- divisamenti e sul vostro osservazioiji mie quelle poche a senso intenzioni medesime le vostre 49 CANOVA ANTONIO di disegno, del no gover- mente incomparabilcattedra fosse 60 un'amicizia di Antonio canova 28. (a Venezia) preziosoamico. Mio qui Venezia a Milady con questa unica lettera Voi gli farete di dare tal preferenza mi superiormente e in il fino da affezione quel ed nel sti due benevolenza stata messa in mi che " Ministro sto affare, "? mero io. che che serve preclude loro l'occasione " la buona loro condotta ** bassezze. " sona Mi dicono eccellentd, biamo, si può e dire, "soltsCnto di dar *' al Sovrano far tare ? retta che ha mente infinitaeh' io e il Canova cose è la prima il degno se preso interesse tale indecenaa, a le poche qui inette sia , persone, piccole passioni, figura „. dove e que- reola- poi si se talenti Ministro bisogno o tanto, volta vostro dei raggiri vostro più , stomacato questo - grande sua Io sono qua arrabbiatissimo non natura; : loro tutte buona italiano meritino gli alunni di approfittare dei nessuno, a com'egli gusta di queste poiché trete po- fatto,al primo sono contro avremmo ne Voi superfiuo ne sa grazio- me. rendervelo il quale a Vienna " " di tal Boma, a reclama non A " — un'offesa avete d'una vero Ond'è 25 di marzo fatta che * debbono me, " del vien vedrete Io pubblico concorso ii Cioognara, informando lettera una ** col di cavaliere, quello della senza ragione parzialmente adorabile fosse per la fortuna amicizia per stimabile. e prorompeva — ben si prese stesso lui a primo viaggio suo e arti,quasi per a Nel convincervene anche titoli, caro si momento tempo le nostre ama che costante e agevolmente parlargli;e ad eultissimo questo quale ho già parecchi anni, ebbi Italia,sono conoscere che ama. Dò basterete credere uno, di passa moglie. sua voi, che gli per molti. Cawdor Mylord — aprile 1815. 1 Boma, del- e una e delle per- ab- non capaci incapaci di un'amicizia oltre amorevoli gli facciate ammirare di e bello volermi la bene, che usereste a che tutte so, stes- me ha Venezia. di raro Seguite credetemi fate,e come d'usargli tuttociò amata nostra 51 CANOVA di covi e attenzioni quelle e raccomandi; lo ve ANTONIO di a sempre. 29. (a Venezia) 10 Boma, carissimo. Amico il indovinare fatto avete in soggetto Tutti bene cosi Il quadro delF Alcibiade ed io oso al nella as"ai ; sperarne seppe già sepolto spiegazione alla legata sarebbe le tutte con inutile tica fa- seconda. una cercarne voi disegno.che bassorilievo particolaritàdell'intaglio,che il nel applaudiscono la trovano e di meglio espresso intagliare dal Eimini. vostra, Ninno — 1815. giugno * e procede lodevolmente, lascio non di far coraggio pegno giovane pittore,che merita ogni amore e immio per giovarlo possibilmente a progredire i suoi mente cui carriera, a onorata veri chiamano lo talenti. Purché di svelatastudio di , assiduità ha di zelo e bisogno E che so e Non 1 le ammonizioni le vostre risparamiate che Quadro : l'Hayez Alcibiade delle si assegna opere a manchi. non nel questo imperioso. paterne, li, autorevo- sull'animo altamente suo. adunque. stava dipingendo gineceo, dell'Hayez questo A di eccitamento stimolo, e cordiali,possono Gioogaara rie, di intenso quadro sorpreso che la sta data in da Socrate. fondo del del commissione per alle 1819, Nel Mie memo* talogo ca- un'amicizia 62 Dell'altro giovane Tonin, ed suo, venir anzi qui io disciplina e Venezia, qui venire che me, far a fare talento, suo alle e forza per d'Agordo mi è troverete ^ In qnest* a ** ** " ** " in no il si cambiò freddo ne a nulla, di balia cit., pag. che il cioè del ad ed onde Ma 1808. Zandomeneghi un mestiere. rerò concor- netemi Pociati asso- e tre Cosi di com'era e col fu anni dal il D'Este Antonio architetto affidare al Selva, Zandomini- di ciò che d' istraire Aveva quella gagliar- ma ne' potel'alun- Canova. del gagliarda, terminò sempre Possagno, L ; si rilassò diven- costumi , volersi non mio applicare lasciato amico Memorie nelle di A. „ del la lettera abbandonato in quest'anno ; e non $1 veda per la Canova il 1815 pronipote che lo seguente. levò ma tre anni dallo per in C inesatto essere prova abbandonarlo, lettera in Luigi Zandomi- medesimo pronipote fosse non scultore promise precettore degno abbia Fu tista ar- giovane vostro sebbene , di col sensibile so stesso. 151. Farlo degli affinità. per ostinazione dopo Maestro nel il studio, nello al- beneficenze. beneficarlo. a giovane nn commesso fosse in trebbe po- ripugna numero dello convenne un'anima giovane casa. ne disposto, e amico cure di avea il Tonin, che spe- a se che parenti" proclive gli apparteneva modo cosa Pel — nel il mio alle istruzione occorrergli, va dia " affidò Canova ghi (sic) " " il cai ^ " che Tonin, a 1805 anno beneficarli, '^nighi {8ic) r fatto voi? parte mia, ^oddi8fatto de* snoi genero la gente respingere voi da sovvenimento. al destinato ** ho amorose liberamente pure " Ne sempre la anch'io, per 1 fortemente ingrato, follia^ una a be potreb- non di forzar da nostre volontà poca corretto dovetti in giovani poiché professione m'indichereste Qual partito disperato, : tener voglia. codesto di di farlo ha se voi*rei sapere Ora basta. medesimo, carattere loro a il parer me meno; ho Selva di e ; altro,che un con severa né amo, contro cose rienza E non di ripreso e spesso scrive buono avrebbe ne mi sotto son non canova il vostro sarebbe studiare a perchè rigore Antonio di dopo, studio avviarlo un'amicizia 54 in grosse gli basta, si è il di viene, e varie far senza gli basta; e. se Mostratevi economo. di tutto questo gli gio viagscudi partite, ch'egli torno voi da che to tan- la via di inteso,ma in ripetervi, a derlo ren- da non me, profittateneper corrèggerlo e ; per il trovare so terminato, a sessanta è frenato non dato l'occasione se Ma, me. non teme, io e venera da gli ho Anche suo. d'altre conto ebbe epoche niente e ha gli ho somministrato di Firenze circa; può sia tutto più Io ch'ora se che te riscuota,nien- ancora. quadro Tuso capisco quanto per venda, lo canova non debiti il per che condizione che, fa dei e scudi duecento Io momento. un faccia;certo ne Antonio di ed emendarlo. li che Spero la fine di per viì3tre cure prima vi mandai nel Voi cuore, il la la consolazione compagnia ma so voli amore- occasione che e la spesa darvi Lo faccia a e stimarvi col fatto. ma, Roil Che come re potete stima- quanto di ciò vi fo certo E che venuta delle Jbelle frasi,eloquenti amarvi testato at- esprimere farà la vostra vedrete il qualche Dio vi posso mi non del porto. progetto di ritornar non ogni fate, consolate come che voi medesimo. amar còme verissima. cosa Non vi date vostri r^inno il vostra. scrivere so tal affezione. Io e non e 1 sincera sua le avete, non vorrebbe pur accennate. voi ; di quale come bene voi risparmiarvi per possiateeffettuare voi io che fatto ; ho Con beneficenze. Venezia a assecondino gradirle tanto della e e saranno desiderate perchè le stampe vi manderò giovani luglio,come agli alunni premura mio de' saggi libri mandati pena per stanno a il debito qui; Venezia, e fra vostro con qualche coi busti in di vi gesso me. sa- che un'amicizia deggìo spedire o opera, il rispondere ringrazia il di l'ha se Domanderò ha dato ritenuto per chi a 55 CANOVA Sig. Bataggia. al principe Poniatowski vostra ANTONIO di il tomo fratello della seguite luij^ ad Vi risaluta memoria buona della sé, e vi saprò Addio, addio. vero. al amarmi, che e servate con- credetemi. e 31. (a Venezia) 16 Boma, Amico carissimo. Bassi fatto, spero, Vedremo ha di e lavoro più assai riuscirà gli diedi del che vene Il 0 del che un valor Ora stampe. franca e sulla mi non avevano la mi di Io e opere finita vendita giudicate di genio saprei non Io renderebbe argomento, fisso. del conviene libera, come e che fu le oommissionì ancora avute Presani, vi dar- costumi e manderò d'una pregarvi sapete condotta Eerracina, Cioè sicuro. pure trattandosi meno, questo : ma sono succedendo, Oggi otto, coi saggi 1 il Re per incoraggiarlo, e per fatene ordinatogli me ragguaglio più preciso. un voi, da procurassene ciò e Voi hanno non quello avrà ammonizione. vostra quadro scudi denaro. più di duecento talento; il mio la ni commissio- quest'ultimo più perfetto,ne l'operagli dissi suo alle due A K colpo gran l'effetto. secondo a Hayez 1815. mente ragionevol- pensate giustamente riguardo e di Voi — luglio dÌBÌmpegnate, Corte la darme- giovane pittore qui disperato. dalla ne relazio- dovete del le Io di Napoli, vorrei che essi 56 un'amicizia aiutarlo in risaluta il io, che se vi amo rita: me- ingenuo, raccomando vi alla e Vi ^ benevolenza, vostra costantemente. sono sempre, s'egli lo e riscontro Mi fratello,grato canova posso, il vostro d'ogni riguardo. scevro ed Antonio qualche modo, desidero ma di 32. Venezia) (a 12 Boma, Amico carissimo. Rinaldi del e allora che e Vi col ho quale il vostro/ al loro ch'io scrivo vi notizie sul delFa- interesse. vero ti, pervenu- l'altrui soddisfazione. e giovane Ferracina, ieri,dopo parlato appunto Egli confessa scritto. del Presani saggi saranno la vostra ringrazio delle i ritardato,fuori contro e meritata avranno che abbiano spettazione vostra, Credo Ducimi — agosto 1815. di letto aver mancato aver . di convenienza ^ " "? ** * ^ giovine Ferracina ingegno ; da tetto Lo me " vide abbandonato, non avendo " vise la " Ferracina ospitale, e Ecco che sconoscente. e * Giovane poi lui, far senza può nuocergli, Io Matteini tutto fciulano, nella rivela cattedra La fu un si può tre e didel all' amicizia dir nulla di pittura fuga. una come carattere pittura, o si Politti, partenza di da Come capiscono. riguardo e studioso più.dì spontaneamente chicchessia: non giorno; giovani i degli amici; a che al scudo danari. alcun prc defi- chiaramente e abbiano si languire, il resto Fu per voglio che non gli prestò motto bene uno braccia senz' mediocre di all'impeto. con ragioni nelle vederlo e e Venezia, a Le improvvisa, signore al di, gittò di con fu " ciò si cuore vita ** " al indole ^ al Quanto le abbandonarono qui io " : che Politti signor d'agosto seppi mai non assistiti o venete col buona poi perchè lauto, troppo lire che mantenevano fatti assistere, quattro quale 5 pazienza vicentini, la ai di pare alla più alcuni soccorso " "? egli inclina intendere. gratitudine gli rispondeva di mezzi, cienza " " Cioognara Il di e che strano di lui.„ dette succe- storica al un'amicizia che Fha tanto ANTONIO di di venirsene o partito. mai scudo Vicenza saria gli al dirvi fatto la che di però volendo verità,non mi sulla avuto in di Roma scudi di ta. tren- provarlo;perchè, indole; il di cattiva pare il signora una vivere di e in elesse ch'abbia vero bensi ma di assisterlo fame, ventura, lo poneva la mensualità deciderà poi è giorno: bisognata Io intendo a Non diceva gli alla morir per la situazione ma j disperazione; ed egli vera secondo uno casa, a in Roma di stato uno beneficato amorosamente di ritornarsene 57 CANOVA della mia avete l'opere del- continuazione assistenza. Ho gradita mie alcune qualche fino l'Accademia di rimpiazzato " Lo da nel la nobili Ve le ^ " e fondando vivente trasse "ma ' lo era il Canova Lettera il nuovo 22 in Cfr. fior arti, al di 1889. della vita, misure e fu e soc- quali accorti, bisogni, fu in di far disegnare intpiegando rame, del Canova con a* loro disegno e cosi buon dell'intaglio, , che di perito, giudizio lettere Segue e benché che dopo di ; la (7. cit. lui i del la morte disegni del risguardanti risposta , del Venezia professasse non Venezia a 32). pag. di dell'Accademia artistiche Possagno A, artisti vari impresero Biografia cosi Alcune tempio febbraio sul dell'architettura, essa spero di- da cui non grande calcografìa sul lui di esempio, profitto : e fu Segretario era andare per ritorno. il pensiero in per viaggio, né mio quali classi diverso, sottopose Possagno. cialità nessun (Cicognaba Diedo quest'arte, di spese gli studi coltivava una molto stesso» Antonio due forse in provvedesse nelle cui mi allontano nel alle educata quasi iscopo con "fare sue a ad Lipparini. con concepì intagliare farle di artisti numero " e sue dal raggaaglierà gioventù mi e mori predetto posto e opere Io scriverò Però generosi mezzi (I8II)che "quell'epoca ** Signor Bassi, forse Roma, ne Venessia. storico corresse '^ favorirle'. potervi abbracciare di che stampe del quadro settimana Londra. a ** di cortese delle qualchedun'altra unitamente al sig. Antonio Diede, a debbo che sarete ^ Col ^ manderò ne ve la nota tempio in Gaspari. Dicdo. va, Sel- iape1H52 58 Il un'amicizia di volume della primo il Cav. avea venti per Se scudi. fossi non Fha Non di vostro governo, fattami dalla sentire che e vi gloriose d^avere del natissimo tremato e debolezza, dopo sua Voi conservatevi stimo alle infinitamente, e P. S. a ricaduta una Le — stampe arti vi che e a Mi è dele cru- del stro no- io ho in lui allo stato di cosi mortale. a me, che vi e amo fine. senza sono . al Sig. Diodo quelle spedite agli editori derari passio- e vedendo conforme governo andar Veramente non vi quali salute mala vita; sua le piace vare conser- e vantaggio. della già Mi zelante pericolo. di regola amico nuova m'inge.- deggiono esse e di farne. domanda arti nostre, lustro lo darebbe proteggere a cuore: suo sempre certa una la del e edizione. un del Ciò vi dico per questa in voi loro all'animo Boni, a mani pensiate della delle capi d^opera che discarico affatichiate che di partenza, punto di sorte vi cosa opera, nelle è tuttora compratore. per grandemente sono «o il cercarne vostra ereditato,e in questo gnerei i che canova magna d'Agincourt, cameriere, suo Antonio state te uni- dell'opera del Cal- sono Vicenza. 33. (a Venezia) Parigi, Amico abbia 1 e Fa carissimo. finora mai pubblicata riprodotta dal — scritto in Alcune Oicognara Voi di stupirete che qui, e lettere di A, nqlla 1815. 2 ottobre avete io ^ vi non ragione: ma C. oit.i pag. 48 Biografia oit.,pag. 117 e seg.; e seg. un'amicizia vói se poteste stidje fino delle dal tale un la descrivervi che solo da storia riusci fine. buon a scandalo che i loro oggetti d'arte,e Io numero. Potenze alleate dei Dico nostri Ho dire che avviso che di le quali a né colpa la i nostri quadri Sentirete qui. volle neti ve- l'Italia. per il mio sapere che gli risposiche Palazzo Giorgio. posso più L' L'avviso a due vi parlare lungo impossibile quante fosse fatto ne il mio assai stavano per parola. ranno ritorne- allato o Oh assediano. io porta a San perchè nermi intratte- l'uno momento. brighe mi alla almeno E leva vo- ed parere; regola. lettera? in questo che parte, in faccia voi, con per bene di serva fu risoluta cosa e dall'arco, Imperatore mi disse secondo Ducale, io me la perchè ; Io rovina. levati sono collocare a te diversamen- espressa parte va conveni- che sostanza tela, la quale ne ancora Venezia. farli m'è miglior scultura. pittura e rimane in erano quattro cavalli non dalle e s'incassano senza trasferibile, era v'ebbi del da esclusa questo prima I fosse massima dirvi che Paolo tagliare in pezzi non ricuperato punto, per giustificarele ragioni adducevano, ctnde lasciarla qui, e farne un cambio; non dicovi autorizzato di a veramente avessero l'Imperatore d'Austria su SI dilungo sarebbe dunque di Cena mi missione; sola riavuti, e già famosa trovereste stretto comiglior parte, perchè sono qui parecchi,a mia scelta però. e la consolazione La non ripigliarela lasciarne sonosi Io capi d'opera la massima a Parigi, E Roma questi giorni, in tutti sono a in mia della uno parte mio ritardo. stato tal sofferte me primo giunger scusabile parte dei fà- la centesima conoscere pene 59 CANOVA ANTONIO di Voi e l'altro ben maginate im- Frattanto 60 un'amicizia la godetevi di cara Selva, e P. S. fu mi e bile voi ineffa- per capi d^opera in della seno salutatemi Amatemi, 8 ottobre — il mio di 1815 che parlato Avvertite — Plmperatore Tamico cambio sul parere Toner e tal cambio. E della buon giunsi tardi,quando perchè sappiate voleva proposto avrei non chi v'era il vero, quando per tradito patria, né approvato per non che Francesco Paolo, io risposi che Finteresse ciò me credetemi. la Cena un canova per i nostri Italia. intendere mai consolazione rivedere nostra Antonio di lo che propose Dicovi più tempo. diciatelo e io tro altrui,s'al- si dice. 'I in una ho necessario,e Se colpa una di tutto austriache, e si cosa frutto,e Roma mi forza per Eppure del trasporto da senza solo si meglio prussiane, inglesi; perchè queste e la perde, il baionette di particolarmente ci proteggono, le spese si mento. mo- documento un reclamare. dello ogni mandato ha senza quadri o ad lascia,'o di chi mia; colpa si dovea tolto, e i zi an- precisa,com'era nota l'aspettoda come speranza di ciò che s' incassano una pure qualche è non mani, mie potuto ricuperare,di Roma senz'averne Stato; in stanno austriaca,e caserma migliori che è di scultura primi capi Potenze tre l'Inghilterra paga Parigi Roma. a Bella cosa!^ II 1 di 11 di -settembre, italiani monumenti si dichiarava anche " Forse ** dal più armi, da La „ qualunque qual i ragioni cardinal parte dobbiamo parte delle delle XVI e dei di Russia della al i diritti fa restitusione l'Imperatore e quali generosamente difendono lettera le scriveva altra la ancora sioura, difendere a il Canova degl'inglesi, interesse, Boma. pareva pronto che favore "proprio " le con non quando Francia Consalvi: sperare senza belle veran arti pubblicate e di dal 62 un'amicizia del circostanza, e mani, il la mia che Spero Dolsemi la mantener Commissioni occupato Gli voi che che senza voi colà. a Milano. ed ciarvi: abbrac- in sarete Roma a bisogno ser d'es- di stare avete ne di caso rivenire e non quelle che 1 il qui Solamente ideale una a beata , quali alle "atagione un po' vinto tentato ** pitale si magnifica a di Venere generosa mi principe Reale brillantata, è al Della mie e e onorato mi gara un piena più di verso "* 1815) : dovrei Ve- Senza fare da nniversalmente di colmano resistere inoltrata di Sig. Selva io voi che bene va ocenpaBioni, impossibile fare Valle, come (14 novembre festeggiato, a e del mano alle Il Maestro opuscolo cit.f271 1810 naio (Op. cit., 29). — per la Guerra. e tabacchiera sorivova cruda " e in tutti che questi sign[iori, voli Il ordine, vostro il Canova vita e quella illustre le mesate di ritornare bisogno già tenessero magnifico dono\ credito diate Londra Da mi non gruppo grandi. e pagar a dite, fino ne un superba un Seguirò me potuto ricevere ancora. farò da molti fur conteneva voi ho anni fattimi onori presentò d'una e avrei numero molti per nazione, re Venezia, Marte, simboleggiante la Pace e ** spinta voglia e smisurato Principe Reggente il ** tempo un credendovi sarà vostra, forse dagl'Inglesi,se '^ e alle me. con " di mare un somma per certo ho voi,più con vi promessa Io nell'anno. forto. scon- Religione Venezia, a lettera tengomi ma e bisogna starci. ; poter passar non in della colosso scritto ho arrabbio ingolfato piglierà una Ci siamo vi Io mi quale infinito. poterlo mi non questo con e CANOVA ANTONIO anch'io Trovomi spese, di ; se e cortesie non l'inverno, amo- fos"e la io sarei in una casoggiorno mirabili (Cfr. FkrbaioiìI lungo cose tornò a a Boma la sera del 8 gea- UH' AMICIZIA nezia. Di quella avrò giovane esso il vostro e Di ambedue.. per deiropera Presani di Rinaldi il buon ciò Baruffaldi vostre paterno dubitate. Fuso che dei lumi vo- avviserò e stringerò e sollecitare a onore, benefico Farò importa, ^ mandazioni, racco- e indicatomi, quello farsi a le zelo non vostra Hayez e dell'altro e meritano ohe cura 63 CANOVA ANTONIO DI il pimento com- delFopera. Vi ringrazia il fratello,ed io tutta con ' Tanima sono. S. P. saluta e Londra, diversi Dell'opera — dove che credo se assai parlato bene a esitare potrebbero ne fossero esemplari,se ho vostra ricapitati. 35. (a Venezia) ' 23 Boma, Amico carissimo. la di Treviso. al Liceo voi la sua espressa favore * manteneTa oit.,II, d'invitare Boma, farlo. 98-97^. vi Roma inutile gnerà conse- che condotta soggiorno suo io vi ridica Ma a stantemente co- in questa minante. do- ben la voi, che a cuore ho l'architettu nel- osservata lo raccomando avete carsi re- per lo i di lui interessi motivo e sità neces- benevolenza vostra a Demin, il quale scarseggia d'ogni Baraffaldì, a di tanto fortuna. del povero Antonio il tampoco tanto, che e E la onesta durante Nò Presani sapete, cioè il di lui talento ben e amate signor Egli abbandona presente. ciò che Il — aprile 1816. giovane da«ohè (Cfr. Memorie ferrarese, il Governo del conte che austriaco Leopoldo il Cioo^ara aveva cusato ri- Cicognara un'amicizia 64 di lavoro mezzo che Se voi in Venezia o nello o un^opera d'insigne beneficenza, sarei grato Non ha vostro di come cuore, lavoro, fatto ho gli faccio ma ancora; bene più conforto giovane, sarei ne fatta. gio vantag- raccomandato merita che qualche gliene un pagno com- egli contento, ed e buona e pure sempre sistenza as- invilito. e tempo, in voi Amatemi ^ di molto per ve amoroso al oppresso trovassi se io ed dunque l'animo ajutarlo, ne ad avria del ed il tenero confortatelo e ristori novella, onde Io bravo questo rete Stato, fa- naturalmente Siavi bene, propriamente me più parole alunni. memoria e grazia a si propenso de' nostri alla di bisogno poteste avete, procurargli alcun commissione alcuna canova di sostentamento. e aderenze colle Antonio di ne credetemi. 36. (a Venezia) 27 Roma, Amico carissimo. nulla del secondo Opera, che sommo piacere e che cose dei 1 " " al remo A' 24 Demjn, e di racchiude,, e di me? seduca di il Cicognara credo agiremo dì di aver comune fissato la Io accordo sua ». di strali magi- e troppa ne sorte. ziarvi ringra- a fare di a in : ** Ora no ma- amicizia sono gli rispondeva la grande terio giudizioso cri- piace che to det- riempie farò come vi v'inganni. e maggio e Badate mi il per Ma mai le belle per 1816. vostra che e maraviglia graziosi elogi che mano vi non della leggendo, sto ho vi non volume le accompagna. che a ora Io — aprile Ho gran pensato ne parie- UN'AMICIZIA che timore,perchè mi i termini discrezione della pare ch^altri la pensasse Mi arrabbia vostra senza ancora, opere che Pare propositoogni dell'animo di prende ma riguardo ; perdita ; e quel Principe, da sé stesso nullità dVgni cure e compenso. o di attraversare che non so che non pel gli siate per sare pen- sente e tri, degli al- bene altri quando tutto rei vor- bedue. d'am- di tante ad messo né danno a sulla interesse fare nulla vuol non siasi vostro oltrepassati retribuzione una il diavolo mio dite mi 3ulla e da voi egualmente, ciò che speranza, sian a 65 ÓANOVA ANTONIO DI dona gli e offre K Mi ogni il sentire consola modo in giugno mi tutto perché e sento conversare le mie tutte fra noi. impaziente sono Vogliatemi che intenzioni dal di intenerire e la vostra godere farvi : gnia, compa- depositariodi e sulle sull'arte, bene ad di rivedervi, piacere commovere voi, e con sempre E venire mie. opere credetemi. e 37. (a Venezia) 16 Boma, Amico carissimo. ch'esigerò,come Ministero alla mi per appartenevano, 1 un Allusione 5 — primo un e nel la Io diedi Un'amicizia bene Co. di di A. cambiale, a di che portarmelo. Leu, Canova, sto que- appunto delli due Principe di Metternioh. MALAMA.M, 1816. il montare volume voi farete altro associato al ricevuto dite,pagandone li due^giovani. Casanatense Trovai Ho — maggio al quale un'amicizia G6 dato ho di tre mi cameretta e voi mi mezzodì, convivendo veri tra far amici noi voi, affetto mio. che io ho, Gradite da voi mattina, due, tal e ciò non avesse desidero l'aprirmi il tenero, Ho che al quello affezionato e di pranzare fino franco che vostro: schietto e sarà alle Vorrei l'ordine sturbare la' tempo per il mezzodì. siate dissimo gran- offerta, che il lavoro piacere, che vostro offerirvi costume levandomi a come e tutto T scusate e diso, para- disposizion vostra. a dopo quattro metodo qual è, e dirvi. so di da ho non potrei seguitare nox^i alle 0 in tal veramente non dopo poco corrispondente né quest'ora, perchè a Io spiace di- vi non liberissimamente, volere; ch'io più ospite. giorni passare rimane animo un se Torà e presto mio e mensa, Ma sono, il buon viene a e di essere pronta, sii suole. di ospizio degno è farete con parleremo. ne la sicurezza frugai parca creditore sono qui vorrete voi per io cosi e cuore che Spero canova sarete rallegra il una al Quando volumi. rivedervi. Una esemplare, Taltro Intanto Antonio di nelil mio sempre proprio". ** ^ " formi ** di al „ in viver sita ^ dolori " " sobrio del dopo il cibo " poiché oessario momenti qognara; breve i discorsi breve riposo. della Poco sera gravi e la sua disegno inclinato le esciva in di che cura, indiflferenti, e il suo casa, e di riserbava urbanità souo- cuore, il gli perturbava di forze sue potevano immaginazione, al gravi ponevano soggetti dell'arte, le dimostrazioni 18.) amici b l'inten- suscettivo i suoi commovimento Biografia cit., pag. sempre al abitualmente e uni- sorgeva sempre facilmente riposo, e riflessione, giacché Ristorava vivamente più Fu per reso aveva Egli suo. immediatamente marmo. e coBtanbi piuttosto lui, d' intrattenerlo con troppo il lo con allontanando al indole per stomaco. pranzando tere " e viver ponevasi e seguito lavoro di " " in furono del il corso mattino, modello, ** ^ tutto buon " di Canova abitudini Le a' primi Cfr. „. ne- Ci- un'amicizia Il solo Della i al ricevere poiché della Seguite — a qui, vostro già sarete rito, me- dettaglio con giunger mia questa partenza. saprete al la condotta tentativi,e di saggio pieno un altri Degli di studio. e dato di poco premio, e al concorse ; avendo l'ottenne non V^^e 67 CANOVA ANTONIO di sulle volermi bene 5 giagno se mosdetemi cre- e 38. (a Firenze) Roma, carissimo. Amico farvi per il di non il male sarà; ne poter prender la china, eh' al carattere della salvarlo. a può affetto d'aver la trascuratar persuadersi senza rimedj troppo queste è non febbre mai a suo A me amate, e che forse glia vo- di cosi belle colpevole al di un in il a prender aver non Roma, tata por- una lute sa- di darvi cuore giovane rivedrete che intiero, mese ; oltre e cure, d'altro piange non non e rispettarla, e notizie, trattandosi si fa buono, primo giungere felice. remo riusci- nostre un il bile inevita- Iddio alle per guarentirsene per qui, al tanto forse che e tanto gli amorosa. rispondere giovane un per speranze, col più ne vita sua Forse che L'assistenza tro con- lo quel- so stimata è febbre. sua assidua più essere consolarci dei della cui vi dico oggi Non fammi da infierire ad fortemente. temer ma Bologna, a grave ed Valle, seguita lo minaccia lui,e che Della giovane che aggiunta malattia della consapevole fu attaccato in Ieri vi ho scritto — 1816. che più, se voi il • un'amicizia 68 male continua Ma finché ed io la righe, perch'io sappia che le di mosse ritornerò Sabbato vi sia speranza, da Firenze due della glia. fami- voi,e faccia scrivervi; e a le relazioni possano cominciato dirsi che Scrivetemi perdo. ha cui con fiato,suol vi è non furore col canova Antonio di gnore il Si- liete. più essere ^ 39. (a Napoli) Boma, Amico ho che carissimo. ricevuto felice in foste Voglio di né " ^ " ** : d'ogni rapito al si d'Austria a voi, piaceri. retrocedo, re, • altro pietoso rifugio come può essere dà Io non voi proseguo egli so di casa, più sfortunati ohe il mio ». che viaggio che nella le braccia non co- i conto giugno nostri fiumi di entrate, e che di alle del L'amba- me. contempcraparte malato, cuore malattia d'un spe- all'onore grandissima col la dal- io aveva cresceva annunzio avvelena di il di 15 dei e e e famiglia, povera animo, d'essere par mia; raccolte mia è appunto trovare siete mi giovinetto, in difen- alla Cicognara il il tristissimo vi assicuro e e non d*nna secolo degli argini povero nutrito mi de* miei se quel e che giorni. di tumulto non accostumato e rotta speranza conforto Non mori, Una due vostro un dell'anima Valle allevato paese. neamente •* * ha mie, sciatore " privo l'infanzia " " il Della mi morte mio pare cosi metà Canova al lascia ** studio,e me M'era della Infatti raiize A malgrado potuto del pace famigliaritàvostra, scriveYa mi di e dell'arrivo primi avrete dirvi per vostro fino dai seguito di ozio righe che 1816. agosto lettera vostra e più felicità, veduto. spogliato " in sole feste godere dissipamento. tidiana " delle che bisogno avervi * di sperare con ha gentil Napoli, e dervene che la costretto Due — 20 del amico cuo- dolce un'amicizia 70 Piacemi chiamato " Re sotto fatto da più notabile che sia. di questa sarà, gli manderò che la dal quale due già render conto la quale, prolissità,è storia sola da delF la arte sarà conten- Russie ' * „ vi bia ab- fattoglidella anche che riconoscervene il Santo degnamente, fatto. l'avrà che sull'opera sua. dono un con- Finita delle del in fogli,che scritti per- Prenderò se lume, riscontro. saprò darvene Durantini e diversi dubito non amico recensione. mia nobilmente Io io mi criticare poco il nostro me quest'ora non Tognoli critica,che un gli voglia non a fatto hanno li contorni da Jupìter olympien. Le A quanto " Simo ^ nella " difetto mi nel ri, descrive simili, ohe tutti che sanno. darò creduto ha nei quest'opera, Ad nostri che che le con ogni modo giornali è nuova, la caduto ; maggior bella, chiara cade stesso e rim- particola- alcune altre diffusamente, esporre leggerò nello lunghi e di moltis- gli si potrebbe in gesso dover ne lusinga ognuno è "Godo facilmente minuti forme di che altro nessun dove, di fare i modi cose Quatremère, Vedo Olympien; specialmente proverare, rispondeva: il Quatremère ; anche Jupìter Cioognara di proprio. amor prolissità e soritto avete il mio " il proposito questo " a di l'Imperatore opera. Padre ne della e me, gli articoli gono teneo, del Cicognara, poco direi " di vostra " un anzi tento " G-iornale, scritto altri,per nostro parte Fuor retribuito " del " * co Ec- , Piacemi " due metto, giacché si deve * antico e collaboratore,ho giornale, spererei che e lative re- della scultura. nuovo scriverò ne si metta pure cose Cancelliere, e " " Storia alcune del dell'operainsigne " scrive Quatre- là direzione " " mi un di dell'opera Savants, ristabilito articoli,e " dite des " se CANOVA le Journal stato sono In " parole : sue " " " mi quale appunto voi, e alla vostra a " che quel ANTONIO il mère*, le di estratto un all'A- possibile diffusioe utilissima. » e ì un'amicizia voi comandati, più che il Tognoli ; solo. uno essere e di chi varne cavci- parrebbe migliore me vedo ritorno Hayez, che ambidue di Rinaldi che sarlo può incas- non cornice La vi si no pronte, me- sono casse fresco. ancora potuto quindi, a il prezzo pari. Col già fatti. Le quella-del quadro per A del i manderanno si è non Ditemi ? 71 CANOVA Demin giacché per quasi vanno da ma io li commetta lete che ANTONIO di fatta è pagata. Nella del cassa del quadro Valle Della te trovere- dire un micie, panni, come vestito,dei calzoni,cacalzette,ecc. fattivi porre sopra al rotolo dovi quadro da mio fratello abate, il quale salutan- dei del di volerne vi prega caramente fare comporre che copre fagotto colla tela ordinaria quegli a casa oggetti,e mandarlo Nasari, calle de' Botterì, S. Cassan, colla direzione Guaal Sig. Sebastiano il fastidio.. Ho di dagnini. Scusate consegnato un proprie mani ho veduto glas,che a me la vostra lettera assai volentieri,e di Der- che era non nuovo. Mille saluti dell'abate Missioni signora Lucietta, riverita abbbraccia, e da Seguite a volermi voi,e al marchese a da che me, mio la stimo bene, a darmi per la fratello,che vi voi per e venero e tanto. nuove spesso di credermi 4L (a Venezia) Bomai Amico carissimo. riempiè di — La tristezza per vostra 7 dio ombre del la situazione 23 1816. p. p. mi dolorosa in 72 un'amicizia cui vi pone de' Il quadro credeva, del dovrà vostro che quando pari passo solo un quindi e di poco dalla ciò fuor bellissimi Ma il nanzi in- ciente agio suffi- si onde avrete una che bella va zione produ- quale vigore biano ab- il resto se al giovane, opera, può ^dire dubbio di di delF che : e in ', e cosa. avremo Per pazienza ca boc- Paoletta retribuzione bravo questo come qualche tempo ancora questi, con " stener so- occupato bella una sembra comparirvi inteso principessa terminata. Ritratti, mi di la alla pensare a poi finito presentemente riescirà pronto, sarà a è forza e è non d'aver pareami che animo Hayez aspettare sia di di di desolazione e la figlia, prova. oglio per voglio sperar delli si dura come ad canova voglia darvi vostro e della pittore. Egli lavoro un Dio vincere e io la malattia parenti. Antonio di manca divenire, per quasi direi,incolpabile. credito,secondo d'occhio do qualcuno, il Duca fu di ' e alla del un tutta saputo ancor in ' * OoBi Di titolo a nulla di Non di però di far-; traria arbi- vi metterà bastare Washington positivo. Card. Vi si sarà non renderò stabilito. nell'autografo. York; monumento ohe si vede a a qualche parte dovrà somma seguito di quanto vedere del ninno ma di pei^ donazione in concorrere statua rò da- ne somministrata somma monumento; Della diffido non il monumento per soldo, e questa l'opera. ve fatto l'ho già La 50000, graziosa, per spesa sopra fr. e effetto ; inglese indicati,e nota, di L. 284,50. quadretto, senza ma Governo dal la nell'inverno. esito ne coi libri la cassetta Aspetto Boma in S. Pietro per ho sapevole con- un'amicizia Missirini fate Voi Lucietta e di affetto e P. S. Vi lo l'ottimo vi risalutano mente. cordial- coll'adorabile stesso Bentivoglio, manderò signora credetemi e pieno farli incidere per è del lamina ni famiglia inglese, alcu- una per All'inglese Hope L'adusa 73 CANOVA di attaccamento. contorni dei fratello mio e ANTONIO di ho ne nella vostra venduto ra. ope- copia. una Baruffaldì. buon 42. (a Venezia) Amico carissimo. consiglio, di dirigere la conseguire l'effetto del esito avrà questa cuore per Il principe Leopoldo avete consegnato. Ai già voi, e alla di avviso e cose in benefizio Ecco 1 l'articolo del il seguente, Maestro: buon il che gruppetto vostri nella locanda persona ad aspettarli. dettevi dal principe si me ^ Se aoohiaso nella a di di volontà Ietterà . e tutto gli è trovato tavate abiil biglietto Desidero Metter- mento. adempi- Firenze alla riguardo voi, come sarà il loro pubblicherà prese che stessa gior- voi inglesi si amici porta del Popolo vi che di Se. 3000. E per qual vostro qui aspettato dell'arti,abbiano disposizionida annua del prova nella l'appartamento le buone è al Baruffaldi darò nich Napoli a Vedremo pagamento. novella vostro lui. nata^ che supplica sua 1816. seguito il ha Hayez — dicembre 18 Boma, le sul- pensione vostra. di mano 74 un'amicizia ne volete la libertà,senza elogio sé " "' Il desse " " " " 1. Marchese " storia sacra N.^ *• A — sarà tre " si aprirà Aroheosessioni sue i passi del- d'arti statuti, un concorso tre a Romani, predello o Pittu- classi, Scultura, tre prime accordata ; spirato potrà il qual triennio. nell'esecuzione avere —** All'Accademia 10 il mese, de' mese concor- di li- di So. 20 acquisto per delle di il aprirà gratificazione una compenso per 20 al 720 S. Luca per scudi annui Sono di e di si tempo, nel premiara verranno pensione una d'antichità, e ohe quei giovani Economo N.*" 6. che brighe nuove 100 piano questo in Lincei, di scudi ragione 120 annui " — Per riconosciuti sovvenire vecchi poveri, domiciliati gli artisti inabili, e in Boma, annui 1100 So. Totale L'avanzo " cade " zione " tranne ^ " " de' AfiSinchè ad ana dell'Accad. Il primo anonimOf nelli anni due quali ne' finora solo non dedicato verrà premj, chiamato premio in ricava , concorrere imparziale e si concorso del residenti ** " il che nell'altro come ** il secondo particolari Artisti giovani tre All'Accademia — suo " al 360 nuovo un 4. N.** 5. ^ suoi VII Architettura per N.® tre per anni per Ogni nelle concorso, " nelle cronologia, de' anni pontificio, 8. "? al della e di chiarire e 3000, Fio Papa romana antichi, sondi seguenti. forme seguitare termini a' 120 l'uno ** ^ decoro con S. N. cre- non di 600 " — ed bri da annui 2. ra, " Ischia, profana, e di nelle all' Accademia e costume, " " di basti finchò pensione Tannua monificenza d* Dotazione — mj di Se. so sillaba una determinato, erogare 1 monumenti stato " di possa suo lascio ne l'opera stessa ha Canova dalla illustrare N.o ^ Antonio logia, perchò scudi che ve giustizia. ad la canova giornale veneto, credendo aggiudicatagli di Antonio però aggiungere altrimenti, titolo al parte ine, Sig. N." " a farmi a " " far di premio, ma premio anonimot gli artisti d*ogni e non continua- alla Romani, gli artisti 3000 cui a dello altra po- stato, nazione, Boma. disposizioni queste effetto, vengono deputazione stessa. artista abbiano affidate speciale di il loro all'Aocad. cinque pieno ed soprallodata, professori, membri „ ohe fu l'Hayez. dopo queste disposizioni vinse il premio Sapete un'amicizia di voi sono clie mi soddisfatto della ristituto si Dio se a Io far tanto la e zion P. S. A M. quadretto alPef- di dedicarla e all'ottimo chi ho Lucietta di cuore cava le caro e lagrime di per la piaga; la situache ognora vi copia vendita far alla Lansdowne, dato ho potessi se e amico. dolce al March, Hope, anni, toccarvi afflittissimo cuore mio più abbisogna. ne signora mi Oh opera. da, tal faccenvenire per col ottenga, propongomi di di Westmerland contessa altri due col Addio, penso. può e vostra, che agli sig.Selva, che alla vi abbraccio al agio, consultare Non Bentivoglio. che vero fare del- membro vostro si esser per di bene saluti seguirsi scritto ho di domandarvi sempre come sia arretrato sono fa che Mille a ciò vedere fetto. Ne paghi? quale potreste, da pensione italico,quando membri e mia scordato modo consiglio sul 75 CANOVA ANTONIO della stra vo- del anche ! 43. * (a Venezia) 4 Boma, Amico la per la carissimo quale e e annunciate Parrivo delle Sig.*"^ Presani, vi ha ital. 98 dato credito incassate pagate in lire 80 delle e delle il dal 118,80 dal libraio Sig. Fumi, in faccia come casse, farà e tenuti. con- al loro sono Spypoli, e p. p. esse di esse, Sig. D'Este 21 del nome quali vi 1817. del vostra ^ara perfetta integrità degli oggetti in inviate Vi ringrazio delle robbe non alla mi Alla — del capito, ri- fratello debitore, e di lire delle tre al- delle 67 76 un'amicizia i libri per da enorme io ne merita altre assicurato delle commissioni. vostre li contorni giunti di Cornelia, ritardo di chiedente e Fatto quest'opera, è che dei nomi in cose solo. che mi e sia rimesso due doppie voi farebbero mite se volume Martini, posta, volte ; che è a vendendo poi disporre a : e me un tri gli alsubito cui d'Este si presentò perchè quelle doppie venuti. nel Vi verto av- valutare le doppie nel : te veramen- sicché saria questa regolerò di l'avranno paoli 32, 05 e Terrò — l'una, perchè 33 di comperar Mi del il lavoro vado da ancora sono paoli 1500. diti spe- alla direzione De perdita; invece li franchi che per il danaro non a zo mez- effetto la progettata possa dalla spendonsi non opera, prendeste abbaglio romane per il terminata. ancor ebbe due scudi, che avvertite aver e inutilmente 84 è terzo Frassino due. no saran- più tempo di quello chi si pare dietro a ch'egli lavora sempre che del vi meravigliate vi Voi non può non di averveli scrisse vostra Baruffaldi — inoltrati degl'inglesi,a' quali modo, spedizione e non qualche copia della le mi viaggio. quale quest'ora vi ho sicura. Rinaldi, vederlo. nota quale occasione per lungo, la sono fa,neir adempimento A che il non tal a D'Este, che più zelo,di quello metter che spedizione delle la azzardarli dal se, cas- benissimo gessi delle quali asciutti,per viene mi i e spesa trasporto di dette il considerazione domandate, alla Riguardo dolente, e comprendo seria che canova ragione. sofferta per sono ben Ciò mia voi una ancora a di Antonio di li stata aveste vani giopiù mandato pagamento do secon- l'avviso. Il modello piacque a del tutti mio di gruppo generalmente, e Venere sono e Marte lietissimo del 78 un'amicizia manderovvi Sabato troppe io vi ho diretti nella ed venduto alla loro dei e S. S. della a m'intendeste farvi dire a altro in avuto e Dio altra medesimo la conosco: accennatami, per fosse farla meglio vostro dal ne Sig. Stella. e e sia finita. per sua decorazione giovane stesso, che Francesco del rimunerato Aglietti, Canova. A gli ultimi momenti lui ! di fanno Sentirò deggio era serbato del soave io ; che Aglietti' la copia non dove l'amico in deposito io peva, sa- chiesa si nulla Hayez La quindici anni prima tempo i quadri a me cosa vedere della onore tore l'au- facilità che presagire. si to; gradimenDell'opera Milano, voranno Ben biate ab- non occasione; qualora quadro vi dover accordata Dr. da adesso che ' foste qualche esemplare, so fabbricando, sta di merito. al spiegato. che atto vi ha voi ringraziato forte quella prima Del nulla voi mi no- che non avervene il vostro venir manderà creduto che voltra la gli ma Riguardo — male questo manderò e stra vo- dell'ossequio sono duole vorrei fate pur Quatremère non io Napoli; a erasi che giusta e mi io me premio come sa debitamente, di A egli stesso. voce tanta storia,sappiate ciò, dopo su è rimunerazione o dovessero per dubitate. il S. P. che che certa Tengo registro de' vostra male, dirvi Doveva Shelley sulla mure pre- bell'opera. Scusatemi, ricapiti,non risposta mia fatto quasi esemplare. un delle avuto riconoscenza Milady bontà. è mio non inglesi Sig". Hill, che vostra mia la accettate ho idea acquisto della fare abbiate quelli miei per quelli venuti di il ritardo che che Spiacemi veramente. canova altro rotolo un Assi cullatevi Napoli. da Antonio di clinica ne dice di. in questo veneziana, il triste Maestro* il e neo coeta- privilegio di fortare con- un'amicizia alla Vengo molto seconda lodevole parmi voatra, al vostro tenuto della il Polinnia, quale è statua è non o progetto ; mia a io credere, Bologna, Come sua la già potete del gli ho dimandato il detta la il che nulla della disporre rale gene- solamente gli palesai non in dirigere disposizione. unicamente e per la di sono tente .al commit- in sta vi dica risposta a voi,nella quale che ', che Scrivo onorato. Bianchetti, prevenendolo conte dicovi e divisamento e 79 «CANOVA ANTONIO di vostro suo senso as- Sentirete figura. risposta^. sua Frassino e giovani Baruifaldi,de pagati li tre Furono scudo compimento a voi quello due questi a ; ultimi loro del debbasi che che qual- mancò semestre, fare tini, Mar- serete preci- e supplire a per tal difetto. Mille saluti di d^ognuno mia Missirini,che a volermi dell'amorevole in il di S. P. che regola ' Di Province Venete colto avete a farmi re por- potrebbe progetto scorso, sia innanzi di riscontro stati imposti e ^ zecchini, in Augusta, finita esser ciò e che del l'occasione per sabbato benevolenza. i 10000 spendere Seguite ringraziarvi io osava, primavera, al vostro Carolina con la che appunto statua termini dimenticato sono la vostra La vi abbraccia. quella pensione dell'Instituto, per quale oggetto interessare dell'abate credetemi. e pensiero corrente parto per specialmente e casa, mi Quasi Lucietta signora cordialmente bene, S. P. alla oggetti erano matrimonio d'arte da alle di Francesco presentare in gio omag- all'Imperatrice. * La Leopoldo quale fu Cicognara da pubblicata me cit. — Voi. nelle Il, pag. 171. Memorie del conte I un'amicizia 80 Antonio di canova 45. Venezia) (a 25 Boma, carissimo Amico vostra quei disegni spediti per quale rispose subito la occasione per mi non Che gli altri siensi letterina vi poi da l'avrà che rimanenti, e darmeli tutti gli lascio Musa. informazioni che La ; Musa '^ Cfr. e due cai Polinnia. Memorie testa, Si del d'avere Hayez, fossero sì fa veda Conte la che abbiate parla, doveva di Luoca; destinata a più innanzi, Leopoldo mi scudi pare poi nel lettera 64, non si romani origine rappresentare Cicognara de' prezzo retribuzione in ma le prese quelli di la del- statua io una somma io ed li costringer- del Per la per figurine di palmi cinque qui o insieme promesso sulla regola a l'uno Elisa, duchessa la dire figurine ^, le per di statua cambiata posso oltrepassare Maria la per voglio Sperar però ventura; momento, un parola. scudi trecento dovrebbe fu settimana opportune delle sufficiente * nella Intanto vostra Bene hanno risposta dal sig. Bianchetti e la appunto mi che an- però, perder tempo. Rinaldi in pace di essere quadri mandati adunerò inviati saranno io amicizia temete i voi a quello per Non corretta. BaruiFaldi, Tognoli avuto e risvegliatae senza ad di smarriti,né quelli,né questi ; pochi di, vi non inoltrati mezzo ? pena Cornelia, a io le ho che Napoli posta direttamente, di della me esperienza, per venuti da aveva Miglior direte assicuro, che fra e ; li che sicura. conosco comune. che forte Io arrabbio — 1817. gennaio sentare rappremodello invece nota. cit.,11^172. un'amicizia Tuna. trecento Sul ho voluto loro di consultare di come alle due in poi,io ed Venezia galleriade' da di una nel errato plice sem- che caso in sarei di parere voi esattezza quelle veneziani. marmi e finito, è are economia maggior copiare andare tuette sta- Rinaldi, parlando e per modo non delle e aireiFetto. Riguardo per quadri Hayez mia, e cosa curiosità;onde si venisse dei prezzo 81 CANOVA ANTONIO due le faceste esistenti Il lavoro di nella di Rinal- Qualche del lustratore. mano che mia perduta quando voi dite che io ley, parlato mai di quei vostri inglesi Shel- lettera dev'essersi vi ho non che ai quali mi riuscirono fatto ho procurato più opportune, mi che opera, da Sulla per denaro ha fatto che vostra loro no ritor- gliarla ripi- per doppie io già vi raviglioso parmi assai mepotuto spendere a paoli trentatre; vagliono più non altri le che so la fo de' di 32 e 1 ; spendesse, o vostri disegni mi da essi,e non lettera dal debitamente, della cura , presavi per ottenermi pensioni dell' Istituto. mie buono, doppie il ritardo cominciare amorevole vi bajocco di più. ringraziarvi,come delle ; abbiate che le un per delle antecedenti le sonante rabbia della attualmente, dal valore poiché effettivamente né io mi ricordo, né La serne es- Anzi ancora. deposito col sono nuovo, cambiasse, per potrete come copia una attenzioni il valore. differenza e per dove pagarmene ho informato in lasciarono Napoli, e loro dato essi da consapevole scritto d'aver ho quelle usare l' assicurazione Voi siete saprete perdonarmi l'involontaria cosi canza. man- ^ S'è fatto il contorno 6 — Malamani, a Un'amicisia due punti, di faccia di A, Canova, e di 82 un'amicizia schiena, del di Venere gruppo cogli altri. riflettete voi il dal lontano sarei del gruppo vria la sagacissima Ducimi credere che vostra siavi tanti,anche Non O' vorrei stampa, e ritenendosi i dieci riparo e del è primi, per Possibile si dovea che di dirvi rifatto d'esser col lume il che torno con- corretto, della stèsso quello che vi presenta con avete giustizia. dimenticato dire mi volu- Ne Governo, Religione abbisognava non dieci danno? questo a ragione aver meglio per nere.. Ve- e frire vi faccia sof- quei riguardo della Ta- riflessione acuta e imperfette dieci copie. per avervi pur di Marte questo ora pubblico col restituirvi opera, rimangono non il non fatto io avessi il Governo che quella perdita cui vi per vera. nelFanimo della altro finissima vostra e lavoro^ se a derò man- in ciò che Centauro, similmente li ve pienamente che col Teseo giudicato Ma mio questo Marte; e Convengo su canova Antonio di il disegno mandatone. fratello Mio di quanto vi saluta gli ordinate. Lucietta e S. P. che ne che amico questo suo grazioso quadro, e vi occuperà alla signora parte di tutti abbraccio noi, tutta con de' mi manda in Ne Corniani. conte Lincei, l'obbligo con segretario, professore Scarpellini, riscontro Hayez Rinaldi aggiungo ossequi sig. Raspi all'Accademia che vi me, si e sono. Il vostro dono dia di punto gli opuscoli del questo farò vi e Mille Bentivoglio, per a singolarmente Tanima, caramente, all'autore. domandò scudi altrettanto altri cento trattarli generosamente per Vi — duecento la scudi,perchè con rendo questo figura. siate per il Ma i^ certo prezzo. vertito av- di Voi un'amicizia 83 CANOVA fondi dei regola quindi prenderete questo ANTONIO di assegnati a uso. 46. (a Venezia) carissimo. Amico cilindro mando contorni parecchi con ai Vi — giovani, de' quali la per posta un voi da disegni e li?17. 8 febbraio Boma^ dinati or- scritti li nonvi in sono . piede d'ogni foglietto. Mancano compiere il vostro settimana di far Piombino, dalle disegni del del qual gruppo Della vostra mi viene io prima non il potete che cipe Prinveruno a possibile se per prova pere sa- il monumento due rotolo contorni Venere, restano tre ancora Milady a di mandare Olimpico, autorizzato la pomice al Selva pagare scultore: rata il Giovane sono del marmo ogni pure e occasione fa dare Rinaldi Voi può antiche, ch'egli possiede. nel diedi che si non consente impresso mi opera Pro- di copie; Compton, non restituita. gessi manderò quale stia di Marte quarta, la Per si farà e che dappertutto, Troverete mio la scolture opera Rusconi. se ; Ratto proibizione del non a fatti nella del inciso, e quale cercare di trovarlo in il quattro o saranno eccezione espressa per Faccio fosse ad si trova non fare dal marmo, di desiderio,e prossima, serpina^ che tre saggio, e che farete gli si aspetta. la io cosi a far al suo del prezzo punto ribasso. finito. marmo dovutagli somma ne sul di cassa una rimborserò ancora per il la per vane gio- terza un'amicizia 84 Tadolini 10,32 se. Ho residuo per lavorato quasi in io debba sose Teseo credo : invernale che nell'autunno, e Ho — è tutti tutti altro stimare del 20 Marchetti. della o cile fa- meno alla noi gnora sidi abbraciamo io, e vi che la amare e amo più cara cucina fra conservò gli dovuta altri la al copia. è il di a di alla pensò non regalò stesso Modena dispersione è spesi e pubblicato popolare, La quale a cura in K 21,60 dalla Modena a del giornale del febbraio 8 canoviane le teucre a Bonaparte. £ prò- artisti sua copie. qualche a dirette della liberalità dell'amico 1880, degli Convegno lettere a Luigi 1. subito: Mutma-MuUna, soverchia autografi manderò conservato alcune nemmeno principe li della esemplari quattro ve lettera Fu uscito Cicognara, 7o di questa unico li Medico: Del L'autografo la ne che d'ogni potete il ribasso modenesi. al ro lavo- nell'inverno esso per comperati di famiglia fitto stagione tanto a al o cosa. S. numero la traspirazione voi, a sopra voi Notomia ^ e e come ebbi la non giacente basta in già Poi perchè tenenerissime cuore, P. Ninfa mi non ch'è ideale. ragazza, quando cose dolce alla mano Frassino e Polinnia, busto occuparmi Lucietta stimo nella comincia in- pericolosa. meno Mille vero di avanza i^-edio deggio e avere. loro do essen- lavori per del quella a Roma a qualche por Venezia, a passare Baruffaldi questi finita, e canova giovani due alli pagati potuto ritornarsene di pressato Ho ha non Antonio di II dova» ve- gnara Cico- tore, raccogli- neppure lui UN*AM1C1Z1A 86 vostra, delle alla quali io prima doppia, sicché copie che due da io che bene lui ricevono avessi codeste a mandatemene un dal^ o Selva, parti. ho doppia. subito dentro alla Contessa che voi sarete Non ha 'Ne siano di perle, che mi ' di colla far comperate commettete, dite, del nota fratello il indagini e Si altro. conoscono ne Deposito Bonnani. quello riportatodal Guattani debito, Sig. Selva. al pagare mio diligenze nuove prima scatoletta,inviate,come trovar Visconti, né faranno che contento Rusconi, fuori del un'al» ed distribuzione della Goess, saputo ria Sa- Colla cura una di di Venezia. Avrò collane le siano e — addebita sione prima occarandolo esemplare completo, riticompitemi quello che ho imperfetto, e disponete che mi in la e compiute copia qui, una ziane Vene- solamente, Sig. Selva si quattro fabbriche mandarle posso Il ne la lasciassi tra non di Cassano. al Duca Delle 8 distribuzioni tengo qui altre rimangono ne disposizione. vostra ^ me CANOVA ANTONIO DI compia- per òervi. ha Hayez Molti ritratti Hudon, di riscosso nel ho le quel S. Bruno della braccio * ed Le fàbbriche intagliate Venezia, " dai Certosa: che a pitt cospiscue della membri Alvisopoli, 1815, 1820, Moglie del Provincie venete, oonte calto di e O0SS9, egli é che umana, e del insigni uomini della notomia proteso, a suo migliori io collocherei sue cose Napoletano. Parigi dello scultore sarebber quellidi Voltaire, di altri e credito suo visto 1802, come Rousseau, Tra il voi la Voi. E. Accademia in fol. Governatore gentil cavaliere che an- il e mano già dev'esser Veneta to appun- autore Venezia, misurate, di 2 ha po. tem- nota. Uluetrate di B. A,; fig. austriaco delle un'amicizia Sicché dal molta lode. antichi lignac, e poi che si credono Li comode, Louis, e le Muse ma me. bellissi- posso tarvi accer- nell'arte. sommo la di di Po- cose già rappresentare non la S. a degno cardinale Berlino, sono merito un cordiali di tutta artista panni a ammirati hanno 87 CANOVA discopertidal trasferiti Io li ho ANTONIO insieme tutto Li marmi Saluti di Ora famiglia di K alla famiglia mia io vi parte per voi risalutano degli amici, che e ; ed amorosamente Lucietta signora sono. 48. Boma, carissimo. Amico mi riempie di giovani, che li Il il ^ quale del dallo statue, * dal Boberti 25 di di re agosto Trovo qui " stesso, colla Se figlio. ** può direttan^ente queste lissimo parmi nobiberti*, giovine Ro- riconosciuto 1724 nel Polignao Boma, Bitornando seco, Bobarto, 1808 tua, quale loro grande e alla e in morte sua da sotto ristau- Francia furono Prussia. del altra " portò le conte " a per disposizioni; sei miglia da Adam. Francesco al d'Achille dal scoperte di Mario, Palazzo parlato T istoria rente cor- gione, principal ca- alle vostre pronto invece scultore comperate Ai sta 1732, il cardinale nel Ho voi, e faranno che opere del 9 per vostra per ordinato. in dodici le rovine rate in varie Bappresentano Ulisse, consolazione vera progetto da voi combinato ben e lettera vostra verranno, occupati onore. La — aprile 1817. 19 mi sono pittore il Bossi di ossia parli tali tuo delle da presentarle prospettico scritto aveva fratello, che del opere fargli deciso al Viceré : sono Canova: considero contò onore, se bassanese. al lo Boberti ti dico che altrimeati un'amicizia 88 e anche se tempo in cenno, e mettersi d'un -brami e mezzo farmi venir il ad poi ^ sposa a ; ritornar io Per 0 qualche Albani ecc.; saperla ; "• " che io le raccomandazioni mnne " Tu valente per "vedute, di ^ L' quale * I che sia, in toccherà non Hayez gli a le sono le Memorie A. in C. gloria Padova, nel 1816 dote i vasi sempre Augusta, 1500 ancora mi gna biso- da intorno del conte si non invece copista, un delle quello come co non copia che ^ me. talento con quattrini» 1^9, Minerva Vincenza tere {Let- Pag. 86). Scaccia, la nelle guenti se- scudi. in accennati relativi Borghese esser molti con il per ad medio né la il vostro di avvertila genere né sposato statue, Carolina parcioolari ad portato aveva quadri, era un colla abbiano perché la persona, re pa- bassorilievi, di quel Ma inutili. mai Bossi si lettere, venete conosci Giuseppe di E voi paresse a vogliasi far copie se sagoma ? per gli farò saprei divisarla non saranno che qui, secondo Roma, ia obbliga ^ Tivoli ornati come si copia Canaletto come il vero? E no. o si di concerto i bassorilievi ^ se vazioni. osser- cosi tuttavia sapere antico, vaso d'invenzione ^ in crederei mie quale se dezza gran- fuori di dubbio come vasi o di quattro e maturarlo passeremo qui una e pochi momenti: convienmi desiderio,ma di e TUrne farei fare ne il di e sta fra deve vostra, soggetto. alle vostre ; Hayez me. commissione sicuro più e sem- artisti medesimi, dagli Demin, come sic- Il modello soggetto eseguirlo in Venezia, meglio, anche il liberamente pensiero, suo Borsate, con traverso, Per parlato con vostro un saprei eleggere non sottoponessero Ho di Io conveniente. lo ad appartamento sei per palmi lasciarlp prendere che beir un per alto. per più voi da porrà non da voi divisato. vien di : Venezia, cosi di concerto quadro questo canova a volare per ottimamente esatto recarsi dovesse mezzo Antonio di questa alPomaggio a Leopolda cui e delle danno Cicognara ampi provincie e minuti oit., 169 e seg. un'amicizia Anche del di Q-oess al conte scritto al mio adesso Venendo citando linnia, non quanto di giugno in mano e era ; anzi troppo di in regola, e vi piace, un smanio in a la " Vedi in polizza de' riscontro che colori è il mese ancora tempo di la per ma pripr^so che meno via spedizione da si voi la verso impossibile sarebbe fannosi coi di sapere ancora alla ai me, che nota trovati G-essi. Datemi Murano che Goess. si recava che avvenga ; li pure, di e ti con- perle temene procura- prezzi rispettivi. Io giunte a Venezia di contessa capire onde abbiate a mostra non ni, risoluzio- le vostre sulla commissione qualche al loro Conosco che come giovane imolese, da già Po- fra il statua che seguito ad Torno la presto mi altre so molto d'avere tenuto quello tutto quelle un siano proposito della vedrete gradirò intendere di vetro a * scriverete mi Fuso deggio farla formare credere Più luglio. fisicamente. Voi sul mettersi suggerita potrà metà è vorrei Onde può. a il prezzo, solamente mando confere da voi annunciato. guardo Ristato spedirla;sicché è Non * del lustratore, e di indicare me vi dirò caso, spedizione,mi sono di luglio. Perchè alla noscere co- convenienti. ragionevolie se potrete meglto di prezzi parmi che li Per servono. e voi è necessario talento, conoscendo vostro non 89 CANOVA Rinaldi per gruppo proporzioni,che le che ANTONIO di non le diedi Io a Bologna. siano nute perve- destino. soggetti, che dopo aver i bassorilieri 2 a pag. 86. voi vorreste riletta la dell'urne fosser proposti lettera devono vostra. essere 90 un'amicizia d* invenzione. faceste le Penserei vi altro fine. vero penserò potrete adattare ohe di bisogno Io del uso ; che voi. che di fine senza S. Hayez alla più quale sollecite al soggetto la vostra dedica bisogno, che e lui potrà per insieme lo invito risposta,e tutto vostro. in poi di quanto può a le tutte darmi sue venire con- subito il ond'esse- Intanto sentirò colla si combinerà voli, Ti- sione, commis- più convenire, tutto per da della Demin. con ramente libe- momento contento ora Fate Lucietta Sono informo Lo materia prescritto da verrà questo da possiate scrivetemi e d'Este. in voi artista. signora alla è molto cure. suo d'accordo re ritorna dice che mi e mi quanto luogo avran consigli in qualunque Missirini,per l'abate, per P. vi stra vo- farvi le opportune a che giudizio vostro, io farò Saluti credo al pure la lettera preparato non alcuno, possedete meglio dunque scrivete,io modificazioni,se o mio. l'argomento voi mi soggetti,sarò al sentimento mente conveniente- venendomi serietà,e con riflessioni che voi medesimo che dunque Intanto co' vostri aver canova proposizioni; giacché più d'ogni suo Antonio di gior mag- esattezza, e pontualità '. 49. (a Venezia) Boma, Amico carissimo. per * A. Questa C.y pag. quale la lettera lao e fn segg. — mi Alla duole cara aprile 1817. del vostra intendere puli))lioata dal 26 che Cicognara, 12 dante, an- eravate Biografiadi un'amicizia afflitto da un jni giova sperare libero stato Venendo leggessi neUa al progetto, dicovi due tro voi da gli per dell'Urne Alessandro Gruppetto al risoluti sono tal non essendo aveste Tal-* e da determinati 1^ Le Aldobrandine, di Arianna — di nozze Ma Bacco e ^ io dico questo stro; desiderio, e pensier vo- al debbasi che voi il piacer il seguire vostro e ; municatemi co- la di voi. sotto di pensare caso bisogno che di io voi impossibile che Ma donar a le spese per era Tuno decisione,onde i giovani stielavoro. Entrambi, Hayez e Demin, di recarsi a Veùezia eseguire il per compenso Già ha di sacrificio Il nozze PsicJie Fatene rispettivolor quadro in purificazionedel proporre: io creda perchè pronti Lm saranno 2^ Le obbedire consiglio. Hayez soggetto dei bassorilievi Per e scelto che pittoreschi,siccome e io penso subito no compagna. palmi cinque. per non sarete altri due altri. di solamente mio Gli Amore di dell'altezza ricchi Rossane: e trista,voi Sembranmi Sarepta. Vasi, o molto Ezechia^ e Demin, argomenti voi si desidera. eravate, perchè presente, anzi quadro suo re città di dico : nuova questa molesta tempio fatta da Elia la da soggetto del per gotta all'ora che 91 CANOVA ANTONIO di accesso io che prima di loro viaggio da voi che qual- un ritorno e facessi ne ve vi parrebbe non ? parola; stesso ci non pensato. Un incisore bravo l' incisione grandezza finita il un della rame quella sarà altro per della vostro; non aspettar più del dovere. mi fa Polinnia simile ordinaria, e sarebbe come bassanese ed te presentemena bulino, alle altre mie Concordia. io perder me ne tempo, e di pe, stam- Se rete, vor- farò guire ese- e farvi un'amicizia 92 Due lustratori l'abbandonano la forma, effettuerà fatti da quattro la Io subito in ; ma al ritardo ne saranno punti diversi, voi dite. ieri alla volta che parmi non quanto del se lo probaT)ilmente, mese un desolato sono e. non cavare come parti l'altro deciso ancora Roma, Duchessa, dentro siasi in qui di Piano Pordenone: Musa Ne Venezia. incisi Il Duca farò ne spedizione a i contorni prima venire per ciò fatto alla l'epoca già pronunziatavi per la canova intorno stanno mai; e Antonio di giungerà rag- nulla viaggio. suo di di quella scatoletta mo a perline. Ho scritto a Imola quel GiacoBaruzzi, e a Bologna ancora, perchè si procuri colle di far a Che diligenze. io questa faccenda che farmi a di qualità diavolo ne ; ben riscontro qualche colorate mente nuova- sul prezzo e fabbricasi a di vetro, che alcune sicurarvi, as- posso Priego dolente. mandandomene Murano; dirvelo so sono dare perle non frammischiato siasi piccole mostre per eccezione. mi Ora che bisogna chiedervi io scriva siate di contento Selva, della mia come io associazione lo ne alcuno fino autorizzato aveva che io a sono 14, dal maggio mesi Direzione pagamenti e l' anno 1816 generale a delle d'associazione. farlo anzi in modo dandone corrente giugno 1817. che ve scri- A per sta code- potrebbesi fosse avviso mi si ricevono Poste Perciò scorso 17,60 di italiane lui debitore Lugano, dallo Veladini Quell'estensore Francesco anno. conto per di Gazzetta alla ciò, per sig. Domenico al pagamento za Sen- piacere. espressamente domandare fatto abbia se lettera una altro un al pagato i guirlo, ese- tutto Gazzettiere , di Lugano, per sua norma e mia giustificazione. 94 un'amicizia due dei d'uno e nominati; fatti dei forse dal 0 nostro questi pure attualmente impegnato a mano farsi d' Antonio Pabris di tempo metter deve che giovane avesse bilite Sta- l'argomento. amico dal ganti, ele- sembrano io farò quello comune figlio,ovvero mi per vasi, di all'esecuzione subito se canova che e propriamente le dimensioni dal Antonio caste sapessiqual base destinate loro,e me ne indila vera proporzione,io eleggerò la grandezza io se di di qui, Kste, o Bassano, dosi eseguirlo, trovan- di lavori varj che qual- rilievo. Sulla dei grandezza cinque all' incirca,non voi Determinerete sima. Rinaldi il nostro possono quel al collo esempio perline quelle che servir donne; per d'ogni di farne filo : e si se spediscano in questa può noiosa giunta certo sig. Cancella franca di se cessero. pia- non stanza; abba- 11 o condizionati. che voglio false ; s'era signora grani, 12, purché venti Creder perle Ferrara alla arrischiare pagare, mandarne briga. colle la vostra siavi trasmetterla poi versi di- colori di scatoletta,bene una una vogliam dire, al o dall'altro,manSinsi diverso Scusate si mostra spiegato chiaro d'essermi non fosse si vuole non doverle venire, per Spero l'uno perchè però, se d'ogni collana,o prezzo filo,corrispondente alla mostra, grano e ventina una mieramente Pri- il torto. di di di e il dall'altra,, l'una fare dovrà genere d'averne si bramerebbe sorte, per che avete vuoisi e vezzi per agevole, per escluso ricamo; per mani ro- Sono ridirvi. che quello perline, non viene fatte palmi Roma, a alle Riguardo ho di questa proporzione sia convenientis- che persuaso ideali gruppi poiché incaricato Contessa ; e un di n'ho un'amicizia avviso più Mai imputai non da il e sig. Betti darmene partita ; solamente governo ma ; Sanctis. del fatto ho ne sporto tra- pagai nulla, non giustamente creditore di quella dice il De Sanctis; del di più farete va come somma, la si, Ges- casse sig. De del conto indirette,e Sulle corta. in Ancona vostro Giacomini. vie queste più sul nostro Roma collo per un alla di dichiarazione la 95 canova sig. Giuseppe servirò atterrò eccovi Io mi non mi sempre del ricevuta e antonio m conto e l'assegno del giustificazionein di porto regola, è. terra chè perdi puramente 49,90. se. D'Este vi saluta in pronto, gli tenete beverà con me e desiderato Mille altri ; con che e essendo ora, per ringrazia del e viaggio gli alla i saluti di neghetto, e affari molti qui, potrà effettuare il all'ottima Missirini;del credetemi suoi non patria. affettuosi saluti ricevete che vino egli probabilmente perciò non e buon famiglia vostra; e di Mefratello, sempre. 51. (a Venezia) Boma, Amico del 3 carissimo. 9 e e può. come da tempo che sta in Roma incidendo, Io lo e immemorabile, seconda il mio delle due carissime Martino De da molti ma non vostre Boni anni, è un gnando, dise- tutt' insieme dipingendo moltissimo, conosco alunno, nò egli fu mostra Quel corrente. pittor veneto, Alle — 1817. 17 maggio e sono educatore. perline,giacché amici siamo punto Attenderò mio suo la fratello 96 un'amicizia fu sì poco esatto commissione. darvi la prima bontà di perdonargli questa nel pazienza, e Abbiate canova Antonio di seccatura. di più quellitre, a tutti da Demin, da Fontana, in romani scudi tutto Ho a egual boline la la scudi stessa di somma il 20 dezza gran- disegno, ad Hayez e quali soggetto, di cui il loro purgare i Demin, a sono faranno disegnino pulitamente, per farlo intagliare,come voi dite, portò alla giorni al più Vaticano all'ordine trovarsi ^ Appartenevano educata ed del coro primo Afftne stinate E a San dava di e Carolina mi pare che di quella da dòpo so Giovanni della in Italia liete ; il 18 di questi, Augusta, a ilFolo quel e mori del settembre in un e passava per album , Me dipinse invece cinque. Vedi nota il il Balestra, corretto, Boma a che altre ne opere dovesse il ricordo. * ano- demico acca- 1837. gl'intagli delle con data fon- maestro tempo; il Fontana di metà pel disegno speranze, al bassanesì Volpato, o ambedue potranno il Morghen, dieci lunetta d'inoisori colonia vuol limato e fra ultima partire prima pulito Luca, di unire ed fosse che taglio lucido terza Boma in incisore di * a Morghen. giovanissimo, il Sicché ^. il suo, che terminare la mi Hayez ponderato, sarà deve Egli Clero*.* Le far vedere a benissimo,quando accuratamente. dodici di maniera ieri mattina anzi riuscire e d' accordai venti, e e ti intaglia- verranno e sono 140. parlato occupati il cento Polinnia della s'intaglia a cui su figuradal Balestra, al quale scudi stra, Bale- Giovanni lamina una sopra quella di mia: l'altra per e punti quattro fatti benissimo da Fontana, sono non di Bassano*. tre e I contorni già già nominati voi Fole, Pietro Giovanni io conosco, che intagliatoriveneti, Gli a pag. 134. de servare con- un'amicizia in casa sua Prima nulla vedere voi,per di suggerimento accettata Hayez porta di fissar se la sposa. seco abbiate farglifare gradita Toffer- e Vase, attendo sul non ambedue me Venezia, co- a più utile,e conveniente. io mi regolerò a norma Missirini,che desiderate^ che della Lugano, Dei saluta,scriverà vi libri che mi lettera Verri, sul Psiche sarà vostri del chi sovviene zioni illustra- d' Ital. di ? quante mercordi Giorgioni,e veramente fu Perseo mi non che siderio. de- la Gazzetta risponderò rallegro de* voi : del vostro per gioia. una Alessandro conte dell'Emo isbaglio. Quella non se vi Basta le due vi accrediterò chiedete precisamente. Mi del Benvenutino, La Grazie quale risposta approvato il mio io crederei decidete,ed pote il ni- scritto invitando ha sarà e ; che più ta; tanto da zio Binasco Lo giugno. 97 CANOVA ANTONIO di le abbia della e dettate, ma paiono piccolacosa; del Barzoni no certamente'. dello zoccolo della PoMando la pianta esatta mi linnia della forma e del e può non Ossia sacro due queste e ; quadri ni dei * dei Sono quadri ilinstrazioni proprio del è pubblicò la per Urbana zetta ** : ** mani, " di Come io lui il fuoco "fronte e 7 — volta ~ É ti dia estatico sacro nel n° curioso Pigmalione sono Vittorio bresciano di 39, a te anno Uii'amicUia di ^ il scenda Canova, alla quale la Oa»- di questa ed invoco (Psiche^) A» citazioni eser- intorno all'opera delle la vitan- Malamani, 2. 1795, della finale perchè Prometeo nota Maestro; lettera innanzi assorto dinanzi del Barconi il razzo che le inoisio" 96 pag. La simo, pros- di soggetto Demin, opere nient'altro. e prima Veneta. alla delle fosse Piacemi commentare accennato rebbe par- mercordi del e me a disegno cose. dovevano descrittive accademiche, Psiche d'altre che il per dell' Hayez nell'ai barn lettere che essere in cui vi scriverò ^ che Credeva conveniente. pronto, basamento, tera letsue al pari sulla tua 98 un'amicizia vi le casse ne siate siano Una Viero per eoiraltra,avrete Rinaldi, sarà quanto fatto come tenere cosi bene, del unito de* Parlerò a sta Que- voi bramate. alla fate, e come alla al sempre operare mia Lucie signora D'Este Voi fratello cizia. amitta per Mene- e seguite a credermi .a voi, viaggio mancano. gratitudine. con le del- dargliela volete Missirini. per buon è per non di commettere cose vi ricordano volermi vi il propria, e carissima, di pel fratello,e ghetto voi se che piacerà Mille — sarà mia voi a e altre nell'esattezza la Letizia ; le altre cura manda poi, coU'occasione tutto e le voi che voi, le è per cui a Anzi anch'essa giovani, tutte felicemente, e ammirabile sempre spedizioni. sue canova Letizia pel sig. Viero, Meneghetto, me, Antonio arrivate contento. stampe ma di temente, costan- mente affettuosa- che vi abbraccia. 52. (a Venezia) 24 Boma, Mio amico. caro che si che desiderate, e vana il cercarle. trovate, sono L'effemeride del Tomo Romana Michele 95, Voi. V. per che 1772 il gran piacere ventura, quelle opere altrimenti al 98 col 18 dal saria — Annali fatica stata supplemento scudi 1774 1817. d'annunziarvi Voi. 28 in 4,» 1776. Antologia Mallio dal Ho — maggio al 97 Voi. 24 in 4."" di Roma 18 14 „ dall' 85 al in 8° 4 „ Memorie Enciclopediche di Guat- tani ^ Se. 3,60 39.60 UN*AMIC1ZIA Diretemi deggio farvene se vi servirò Nel casse. Non Livio I Parte ed del quegli africani toci, assegna- lume ^ si e accontentarvene. de' guerre in mani ro- Italia,dovriano dettaglio delle e poi nelle Cartaginesi delle venuti ranza spe- Monfaucon di armature altri,parlando qualche nella sul prezzo saprei se potreste e con dar Ili, vesti Numidi. Tito Tacquisto, subito, per mandarveli Voi. riscontrano 99 CANOVA qualche diminuzione dì e ANTONIO DI loro armi e ve- stimenta^ mio Sul intagliare un'altra nella di metterla al e fosse non pure Rinaldi, che giovani molto Essi inaspettato. quali non esservi mettersi la metà dell'entrante purgati bene muoversi Demin le Per che manderò Vaso, * esso, che il Roberti deve lo studia le portano farsi dal D'Este. Venezia , marmo Annibale, dissimo. gran- sé ; cando giudi- Roma. Vi disegnino del spedisco italicum. Diarium Il di in to accetta- zelo Intanto desiderava bieie intorno no Cioognara il Pizzi, professore di taginesi per aiutare ' di si faranno con il profilo e verso prima con di due, abbiano soggetto, migliori queste siano per se il questi che che che se mo prossi- altri viaggio vi assicuro zi an- benefizio degli Roma che tele del in cangiato ne Roberti di si vuole disegni qui si è da volentieri in poiché fanno, e ; e cosi A onore. i loro ; al secondo prima me Hayez, nel obbligato vengono possono di Venezia Il la Penso dirittura a farò. manderò mio. quadro partono per Cosi deve del darla vi pronta, ed io conto per cassa meglio mercordi. i dirvi che voleva stessa, perchè l'abbiate lamina farò ritratto da a regalarsi cui a aveva Carolina commesso Augusta: agli abiti uno oar- cademia nell'Ac- scultura /{ dei dei gruppi giuramento di 100 un'amicizia forma a di che aggiunto quadro finito che Io per un vedrete prima, Giacché non che detto ritocco voluto sul il o destramente, chiesi gli cioè una sima, e che computandovi col prossima. di Non c'è. doppio. perchè quadro Io farvi di che riguarda Io quadro stesso, simile, uno chini. zec- è tenuis- andar venzione, l'in- sotto al dis- discreti,e esser un'opera degna avere questo per vostro richiesto. avete che però pensier mio, la domanda la lettera piate sap- lontano da voi. al spero, lo qualche accordare, nuovo dicovi sul parere. rispose sessanta di partirà, osservare mirabile. am- vernice, per farmene voi cosi mi Eileggendo farvi la volendo con voi ma vostro si dovrebbe stesso voi,e sai. assai, as- gli studi già fatti,e zecchini, tempo e governo; » un riflettete che altro,non di e piccola cosa nulla dinanzi ben prezzo cassa e Voi di un loco lui totalmente dall'accettar fosse studio,bello persuaso: si mostra mi nel che gli volete voi replica; ed egli sicuri tellino car- disinvoltura quello per cento nel dipinto, e pensa chiederebbe ed di è Per com,e sul mi quanto e mio e so dove che giovane chiedervi dal dentro dargliancora vero. alla retribuzione che le poche potrete dirgli il e ha non anzi pare, dargliela in Venezia, altro vi faccio soddisfatto freschezza ho di mento basa- benissimo trovo una campo; è nel Hayez rimarrete lo me Gli o un'opera degna* di ne con sapere, quale leggerete qui di pare che sicuro sono bilico del pianta ^ vostro mi : CANOVA sulla Polinnia, osservazioni Il ANTONIO la Gazzetta, la per di nella settimana vostra, trovo sul La cessario ne- proposito del un'amicizia 102 di canova Antonio 53. (a Venezia) 31 Boma, carissimo. Amico Vi spirante. del tolta dal ornati mando fu eletta che vaso fogliami vite. di di vi manderò Per voi le eleggetele voi. anche Le ohe nelle io ho gentilezza per adattarle Selva mi il mio pagare io scrisse ch'avea debito gli risposiche Alla domanda di vario colore nelle sempre sformar forma nei persa mi che si fa il cui 0 intonaco poscia si di forma con altro gesso come voi ben Ros- e scuola accomodare del vase. ché Sic- jper^e, degli strati ciò avviene perchè getto, si distruggono. farsi suol dal gesso modello sapete, questa Fatto di uno rossigno, sovra s' ingrossa il rimanente bianco. lo nel- sta Que- coperto primieramente da e ed Lugano: due. fate sui motivi leggiero di stende lievo, bassori- pensato voi. si dicono adunque creta, il quale viene strato del Hayez disposizioni per gessi,rispondo che forme che le ciò avevate che di forma alla Le . della di far fra voialtri intendetevela si è Marte. e stampe date dei maschere mezzo al Gazzettiere a eccezione disegno cercato fu Gli di Alessandro nozze che quelle bacchiche, Col — e conoscete. ; ad a del calco un potete vedere italiana,e con già 23 sagoma D'Este, quattro sostituisca rappresentante che nostro Giove, Giunone, Minerva, quattro sane, dal la presente i medesimi essere pensato il D'Este* altre la del vostra cara per Borghesiano, che possono le teste Alla — 1817. maggio della ciò,si riempie forma, da cui vien un'amicizia tolta la creta, che dico, di effetto gesso lo formatore quando Statua della dea intonaco questo creta Pace, varie trovasi sonosi la mia. piedi, forme, gli diadema con serpe caduceo che tiene una colonna, e emblemi la sul- nella monete romane, di va cui cui alata o il giata appogde' scettro Combinando e abbassa Vedesi sinistra. gnita insi- assisa, ora ora verso colPasta forme varie diadema, senza appiedi d'ulivo. ramuscello si stese sotto e nelle e senz'ali, col condato cir- rappresentarono potete vederla Voi tezza, avvedu- e appunto che Greci espressa tratti lontana forma. I — la mente imprudente- viene primo, si fece la sotto similmente ad straziare e che , cautela con sottoposto getto, che da in offendere non è non del intonaco o è segno sopra, sotto, quindi procedere il donde sta riore, este- gli scarpelli strato più che gesso, forma stessa all'ultimo cui si è detto onde questa la pezzi pie, dopo essa, si riemimpronto ; al qual riveste, e quando superficiedel conviene V cavarne in arrivano rogsigno^ di esiste non per si manda che e più 103 CANOVA ANTONIO di numi, diversi questi rappresentarla in piedi, e coU'un de' piedi uno alata,e premente squammoso seguendo l'esempio e il tipo specialmente serpe, attributi, io pensai d'una medaglia sul incise diadema di Claudio. rocchio il braccio di destro diverse che di colonna ; e le doctrina fralle di in Voi. col cui la dea no furo- ^joncluse. vedesi anche di Claudio quelle pito scol- gia appog- similmente Russia caduceo. VI, Pag. tipo Paci l'ha caduceo esso il capo altre, il nummorum quelle di Claudio su a dalla Paci cinge medaglie d'Augusto ; e Vespasiano, Il Il nelle e L'Eckel 236 Augustae; De parla e di ne di fa un'amicizia 104 il lunga discussione,e spiega lo prende sia,mi modo qualunque della il simbolo per che pare del cassa Letizia* una che Spero del vostro San un diate volume, terzo parte che che m'amate di affezione Scusate fiducia che troppo, eh' io e indurre candor farmi di vorrei non onorevole; e potete per in chè per- so ecces- ne. illusio- qualche mia, figlia di quella delicatezza nel ho il testo stampa che e voi. la bontà benigna lasciarvi la alla tocca, e fatto porre per avrete mi troppo generosa so Batt. me zione giustifica- ho Hayez Gio. che prima la leggere fosse e di quadro In da i simboli autorevole Pace, abbiano dall'esempio degli antichi. ^ Nella stini l'Ago- guerra. alla attribuiti il simbolo serpente per arti ecc., laddove prosperitàdelle della canova Antonio di vostro, e signe in- nella vostra benevolenza. rispetti alla Mille Bentivoglio della statua 136-187. modello un sotto il simbolo opere canoviane che rigi ho fatto lione delle " dal L^o di madama alla Dovrò madre inedite sotto di in con poi fare O, e di affer» al lettera una : "A Pa- soddisfa- molta la statua com- per Concordia Giannantonio 1811 nel precisamente la figura della A, D'Este raffigurò il Canova 1810, scrive figurata cataloghi delle dal e il Maestro dell' Imperatrice, Maestà. Letizia, i Cioognora Ma Luigia. il ritratto familiari pubblicata Fu nella riprodotta seg.) ma ra, intorno „ Selva (Cf r. cit. 71). pag. ' Canova Storia Veramente simbolo del 8 dicembre Madama a pagna Concordia. questo Maria in data " Lettere \ sempre (2* ediz.) pagg. va dell'Eckel, che il Cano- citazione statua pubblicati sotto " della della l'imperatrice Selva, amate sbagliata. Cioè mano corregge della VII la del nota questa sua Volume P"iee, nel Soltanto aveva ^ fece Cicognara Il ^ parte di tutti noi, e per all'ottimo signora Lucietta, e con con in Biografia qualche la data Alcune del lettere di A, C. cit. (pagg. 66 di A. omissione, SI maggio C. del con 1819. Cicognara qualche e seg.) e (pag. sbaglio di 190 lettn* e un'amicizia ANTONIO di 106 CANOVA 54. {a Venezia) 7 Boma, Amico carissimo. voi desiderate, da da trovate di me quanto e più poste nella ogni studio celerità. la farò se del Molini*. prima La nella la non mercordi potuto esser penso di pulire, e dopo sia perchè del mio ad del qualora Disfatto cavati non come Libraio ogni porrà parte coU'altro. sott' chio, oc- dipinti. saranno poi qui verrà avendo non a vostro per nio; ge- inciderli, fargli intagliare^a Venezia. dovranno esser migliorii disegni voleste non modo di Firenze. e Polinnia, veggiate, grandezze con vostra, Demin partireinsieme voi si che Hayez, giorni dopo, che dall'opera finita, In è colla corrente. che vuol eseguita ritratto i contorni mandarmene sia cioè che Ma medesima quattro bene forma, credea. non pronto onde che la trarne potrete regolare le e ' si è finita disegni dei quadri, qua^^do i Cosi manderà, consegnerò o vengano si a 11 che cura vi cassa prossimo d'appresso tre Io ora lamina porre pur che sollecitudine e Procurerò possibile; quantunque Avrò cassa, eh' io più lunga esser sorte gran Romanis. ribasso si comincierà domani per opere duro e questo librajodifficile, esser Polinniay che colla sono De del maggior siavi noto l'acquisto delle si che e presso il ottenere Parò — giugn^o 1817. Hayez ha da un semplice qui pronto zo? schiz- il suo, che 106 UN* porta AMICIZIA sé; con Demin e la per che abbiate statua, l'una perder tempo. Ancona per ricevuto Taltra e cassa il giorni fa ; né Voi fretta al che tanta a me non r impazienza Sono scuola Vero di in " sia porta " Ora d'una splendore Cosi — male me Io sarà? e dei fumo : se io, che non da di immenso scuola, nostra il bello più ed ohe era faceva che oo- orrore. alla contrapporre più diavolo, lo credo povero il Cicognara scritto aveva della quadro so. si deve salone d'incenso e è il solo lo non vi primeggia, Frari nostra siccome un menso, im- dell'Apologia crederlo di salone della opere Ma ardisco di crosta „ nisse, lo fi- di secondare quel di pennello antiche Jj* Assunta Trctsfigurazione ; bello fatto volere vedrete Venezia, a stordire, uno ho veder dimenticato. opere Europa. è di quando questo verrete farà vi di tempo alla Polinnia. troppo che il bassorilievo grandissime " " grandissime Quando "ohe " di fu partito vostra. pieno è pur " il buon voglia Ma non di farlo incassare Se di *. data man- è in più vero pieno Socrate^ 1 il bilico giovine perchè subito. scusimi dispiace,ma ne Hayez di unirlo parve subito, e spedirvelo " fui vostro del posta, onde di quadro farà sé stesso. avendovi la per lo ve cassa del vaso; eseguire il desiderio menavate la e Anche tre che intaglierà da lo la sagoma e CANOVA m'assicura subito, e, occorrendo, Spero ANTONIO DI il 90 dì al Canova maggio. * incompiuto Bimase di lui, cosi che "notarsi " " " " le gli occhi apersero taquattr*anni un or in passo larle suo per "* il Socrate ligenza, "di Venezia direzione, piacere, congeda e a soleva (Biografia artista in dal osasse Cav. C. oit., pag. sue 13 e tren- model- più gravi meno marmo, Giuseppe U), quali movere la più con t le appavero egli (il Canova) condotto la di A, che eseguirsi da famiglia posseduto e di riposo dalle guisa tutti attualmente « alcun è da bassirilievi, de' scultori, primaohè sono, lievi bassori- Dei Particolarmente " Cicognara: moderni Bimasero che e il Maestro, del composizioni a' quella "occupazioni. " parla belle studio nello rara Comello di- UN^AMIGIZIA fare in della al Cenotafio incisa da Fontana; il madre, dal io ve ne voi ed P. alla fermato cosi avuto a poco di tempo ogni auguriamo sarò signora del grato Anna alli qui . della quiete d'Adone morte ne ven- seconde, e che spiace aflfettuosissime cose S. Vi conto disegnato sapete, è simile come perline prime parte di tutti noi, che per fu non ne ven- Lord Du- Venezia, che e tenergli compagnia: danno. suo Mille le Mi abbiate non Catalogo, Padova restitutor La ringrazio. ghermill siasi al de' Boni, Martin Il fratello ricevette ed Il d'Azzara. della ma quale, d^Oranges, il cavalier era Quello all'errore. intagliato quello fogliettodi aggiunte seguito un si rimedierà 107 CANOVA ANTONIO DI loro fare riscontro cosa desiderata da mio sempre. ital. 400 le Demin giovani loro mo, vi salutia- compiacerete far vi se viaggio; al Amate bene. Lucietta signora cordialmente Nasari due alla dai e arrivo. E fratello,e io pagherò che Hayez e quali tenere ve per farete ne questo far per il fastidio. scusate 55. (a Venezia) Boma, Amico carissimo. de' 7 corrente il leggere ^ Ossia tenitura, il per — dirvi l'articolo che mi mi le opere sarà giugno alla parte oanoviane. cara della 1817. vostra gratissima cosa riguarda \ dell' altitna capitolo rigaardante che Rispondo 14 e che Storia verrà «ZeUa tm^AMICIZIA 108 osservato, che mi quantunque Il S. Giovanni e La che che stampa La ve ne PoUnnia, si sta indicibile,ma che alla metà dopo al mando perchè almeno deve statua da partire alcuno averne vi prego si voi stere resi- la ma, for- dacché la averne che sia duta ve- potreste, ancora In copia in Venezia, una ria fu- e saputo subito, senza cosi voi. spedizione il gesso, conosca cosi E K la di necessità e Derglas. per io ho né luglio; mo, mar- un'attività con potrà farsene di dellato mo- in di appunto formando bisogno vero è mio. vedeste il marchese per non favor a voi friranno sof- non fu fatto sbozzare ora si terminerà Mìssirini, cordialmente, di troppo sia detto che e da e quel puttino che è me, CANOVA fratello amino nulla che ANTONIO dite, dal come da DI ogni lendo, vo- modo piacciavidi aspettare pochi giorni di tamente che unipiù; giacché non potrà spedirsia Vienna che alle altre a che quel vi pare gerà giun- prima della metà dell'agosto. Le spese che e spedizione approssimazione porterà la cassa per fino Ferrara, a circa. Vaso di saranno a il qui in In Avrò cura lo per sarete ne dentro poco più che siano segaito 1* Accademia air si ottenne di belle arti Gli Imperatrice. Vedi per avria di meno, poco tutte della sicuro Venezia, finire Voi insieme dare partirea dovuto in De- e dovuto farlo esporre più innanei Hayez ho il prezzo. di poterla di il per avvisato. quadro, averne e prese ricapito altrimenti lavoro, onde gruppetto la ricevuta del conto dirittura;perché altro 140, quale parte domani. Ital. 200 scudi Ferrara, e il scudi duecento a per necessarie Troverete min, marmo regolatevi. le misure cassa ammonteranno Quelle del sicché ^ opere, direte mi una sala alle altre lettere un 61 e 64. delstinate de- Ilo un'ashcizia aktonio di canova 57. (a Venezia) Boma, Amico carissimo spirante. Pagherò 19 che somma ultima di et e, baule, contenente avrà di cura la ricevuta bene lo riterrete Demin A forma a mela portaril Roberti colà signora l'avete fetto ef- tale a Anna Nasari, esborsato sull'assegnamento della dei voi, che giovani in statua, scriveste insieme col né il per che e tale Fontana si e la quella a li manderò ve lamina de' torni, con- tana Fon- lettere. avranno mi voi come i quadri grazia quasi preferireiil primo; nelle tenuta d'Orléans si é contorni di' Venezia tro quat- eguale intagliare con Duca appunto intagliatii Vedutine fu del Gabinetto io 3; Né bulino a potranno d'istoria; ed maniera del vostra li per dal d'accordo, e ritratto. mio quella Fole e la per che lamina una siamo come scudi otto Polinnia, incidendo, stanno della pagati vennero contorni del sig. dirgli viaggio. loro la al lui Padova, per usata, per pervenire della il denaro ritengo che ve farla di di cassetta scrivo ne della la tempo. per Va io Rinaldi piacere una biancheria mentre qua: di passando quel sig.Colbachin a quale il del vostre conto per 1817. giugno care puntatore Roma, a due fatemi voi e ritornare domandi al indicherete mi rata nel che, e Alle — 29 quella della non e pierres gravées mi con sembra che Polinnia. tima; ot- no vengo- Per saprei fidarmi; le credo tK* AMICIZIA voi che converrebbe DI 111 CANOVA ANTONIO farle di pensaste condurre costi. Il d'Este, del vaso il e modo intagliatiqui, nel voi indicata da Sono all'altra della e nel statua, assicurarvi giorno per spedire la e dove speditore gesso acquistati dal tani, per di Se. cui De in Ferrara, porrò cassa volume debito il vostro cresce le consapevo- se me- parte nell'estate,un il V e ra cu- i libri del Guat- col sig.D'Este 3,50. Quanto quello al denaro che prendete che la di fatta approvare elevata,e li franchi ^^/m se che pensiero non a da voi fr. io ^Yto7 io farete pagare stabilita che voi bagatella. era appunto il intendo averne ora sig. Selva discapito del già verun Poiché di voi equivalente; Ma diate la tremila; al al loro giunger qui. voglio questa non zecchini subire tere letda pareva per deggio farmeli nel voi il riflettere vostre mi statua corrispondere sembrano meno che confidenza semplice questa bene e nell'antecedenti fo,che somma cambio di io trovo io già sapete come ché d'interesse; sicgenere in trattare in linea io la Polinnia per disposto; avete soglio e penso, tanto Romanis cassare potrà in- la fine del per nella E che e Avrò diretta sicuramente l'Accademia. per si fatto sarete a si lavora quale Ferrara. per mettere dirvi oggi otto, cui verrà a giunger potrà luglio. Farò di non cassa quanto mi avvisate, e dello alla zione spedi- posso giorni dopo, tre o della quiete vostra terminata due distribuzione parlami forma, la colla ranno ver- annesso. che per sarà conseguenza di e che notte, e e cartolino lettera di Rinaldi Gruppo peso la se detta più, e io vi ripeto di mi né somma sopra di chiamo un'amicizia 112 E soddisfattissimo, fessevi mai CANOVA ANTONIO di dicovi ciò solamente equivoco, od errore, contro di venghi verrà gravitar a chiestami vita vi volerlo a Tesoriere del fine del colla perchè tal questa Mille alla Missirini, dal fratello, grati vostra Si ma e di lei. Voi glas, ma sono forse per è non apparterrà di go pre- presso pregiudichi non saldo per come giacché appunto da all'amicizia ambedue credetemi e a credere che del marchese poi e ; signora Lucietta amatemi voglio vederlo, Il S. Giovannino non maggio aspetta il principe di Metternich io la fede documento. il detto tenerissime cose 8. mento. intendi- autorità vostra ordinata gli mando sera Il banchiere p. p. pensionato dell'Istituto: membro che spesa al Selva difetto somma toglierlo; il vostro spedire ajutare della air incasso voi. secondo di la per di me, mancato di vostro, né sopra da prevenuto Ho aiFar di trattandosi se tenzione, in- vostra siate,se possibileè, in tempo non perchè al conte momenti sia venuto. di di Blacas: : Der- di che certo. ancora 57. 6 Boma, Amico Saranno min, ne — carissimo. Alla cara pagati gli scudi 20 secondo la — alla disposizioneda passerete le Ital. Piacemi vostra quanto 110 mi in dite mano luglio 1817. del moglie voi del riguardo 25 p. p. di fatta,e Devoi sig. Selva. al libro del al genere di amichevole e Missirini,all'edizione, che io deggio alla e dilicato compenso, retribuzione, " UN* AMICIZIA di lui graziosa cura, in conformità che benevolenza e Saprò regolarmi siglio, prudentissimo con- del vostro ed approvo, 118 CANOVA ANTONIO DI ^ eleggo, per eseguirlo a a poi grato sommamente zelo che assumete per vigilare la stampa poesie;del qual favore anche Fautore ne al Riguardo delle Ital. dello scrittovi l'altra mia giorni P speso, colle ^ "Ho della " " *^ che assai ne di delicatezza 500 stampare esemplari, risme di le Per reale velina Si potrebbe " la stampa ^ risparmio " quella ' si borsa, da e allora la sua vanità, lare un il Cosi 8 — non Apollo, come Musa, che il qual Malamani, nella che — e volete o ricordo un pegno sarebbe poi dono sarebbe ancora lettera del 25 Un'amicizia, di A* Canova, e forse la solle- di pron- model- più delicato di or- generosa aver — a sembra ch*egli sia difficile citata far poco per volete o di vera potreste o soccorrere proprio; amor dargli riuscisse legature, credo non osservo: suo dovete una le e elegante. parlate, giacché mostrare e e 2525 Venendo non voi, vi Gioognara 300 225 di cui feriteli goglioso d'avere, e di amicizia; per asempio io ma ; cosa retribuzione staccarsi a bella far solidamente, » la cilindratura meno debba delicata "ta, quando " velina, in gran » esemplari L. It. 500 per — TìOO * ommettere in carta "disposto ticare fare un'edizio- it. 1500 L, legature Totale " di amicizia. e il conto: fatto carta tutto e e carta pulita, in bella e buona cilindrata, e legata alla parmigiana Ho dello sua, e esterno. alle conto la lettera e Cilindratura " scita bulino, riu- a unitamente Allo stampatore "sua Scusatemi - vi darò Missirini riguardi si debbano lusso vervi d'a- dolgo ricevute. del il libro 30 " mi statua Allora analoghe nobile quarto, senza ripetesinulla affatto. terminata contorni. avuto Credo Selva detta. non incisione "puòfapsiooimassimi " bo, super- del ; anzi inutile bellissima, sarà de' sue simo quella osservazione,che poteasibenis- risparmiare,come adunque, e sia quasi tavole va mano ^Vm per la Polinnia, non fatto A fatto in pagamento per delle mai. orgoglioso quanto e dello voi Sono tempo. suo giugno. — » UN*AMICIZ1A 114 La Polinnia che Vi s' incassa partire dovrà corrente scriverò Accludo dir brevierete; Io mandatevi di Hayez sullo gli domandate Mi far di in Mi cosi che vi tenere P. sono il nel tempo il carte due che Tesoriere Veramente dovette che bestie è per de' nieri doga- infamia, una qualche statue, alla cose gli amici e sarò Gruppo, e vi assicuro di spedite le tre ed in di Londra che ho vato pro- che fif^ono modo tanto sentire signora Lucietta vostri, e plaudite apsinghevole lu- acquisterà e vi manderò dire di me per te par- specialmente, sempre. che appunto piacere relazione altra Fautore. S. D'Este per del di Demin, generalmente, per di tutti in quadri le altre rescritto nel gioia ineiFabile, una due alli due farà vi voi Tab- insopportabile ! alle mie spettante sulle deposito a quelle letta venne Mille un Scaricalasino. villania dite per fu data mi quale per o processo, relative l'abbozzetto abbandonarlo vole vale- stile medesimo. procurato sono rilasciare una Egli Demin. e a duttore con- secreto po' lunga: un mi Missirini, e da del Il tal nulla il suggerite, nota dei bronzi. Voi punto. speditore, lui. la mando ve più con scortato che la descrizione, è stesso dello pure per presente patina la meglio che più nella la questo Sarà fatto sicuro fine del mese. della ragguaglio del 9 Vengo prima colà. statua comporre Roma. quel passaporto con mercordi e quel giorno precisione,dandovi alla da appunto diretta CANOVA domani, in Ferrara sarà cui verrà ANTONIO DI a tele^e marmo per la ricevuta vi fu scritto Roberto che il Roberti si dovette da il Vase del denaro Fate me. che e si spendere sono altri UK'AMICKZIA paoli 3,40 gli onde unisca di quiyalente Ho sia voi. Di a la ieri fatto voi modo spero che quale altri alla che voi bella una spesa ; c^e amico stampa. che a tutta In a fine gentile somma e nobile nella qui, e avete vedete a diverso danno voi non più che bene, alla e da legatura e quando caso flettete ri- finora, e vorrei far e gliatemi Consi- potessi,non buona aveste non a serve borsa di tirare e vorrei non ; tanto in deste cre- all'amico, ma cilindratura gli e costà, e lusso. men Intendetemi e ; vistosa La siete. la spesa, qualche a Qualora e onore il e l'opera: ma crescer di e somma la bella mandarmi racco- velina, temo, ne fatto una luogo saria io far tempo, bodoniana dovendo vorrei carta esito ma in voi le del- la vostra. io fossi quale rilegar di edizione centinajo solamente come io desidero inutile ogni di ridurla la si forte liberamente avesse fin ad ma Sicché farne potesse portare se dito spe- avreste presto della metà. come buon'ora che e Segretario po' forte, costar un alla getto il Laute, senza tirarne si Più vedeste far e altrove, far ricalasino di Sca- quadretto, certo spesa un alla sopra carta che ape- rincontro. sembra mi può in fa Card. al avremo meno; si il sarà Dogana alla ciò mi ripensato carta di che t esonerato, rilasciato scrivendo a cosa dal memoria. relativa poesie, e la sola Te- al Selva paghi e sig. G-iustolandi, al quale preparai S. Ho P. 21, 3,40. se. perchè tesoriere da altri agli cilindro; del dogana e immediatamente subito del atura, risposta avuto l'ordine dito infranc per 115 CANOVA ANTONIO di la l'amatore. delcosa sufficienza,escusatemi. un'amicizia 116 CÀNOVA ANTONIO di 58. (a Venezia) Amico carissimo. mattina portato questa dell'estratto della rame ed io gli altri,ed Fontana. la Vi fu Polinnia, Il signor di ad dare forte che necessità bontà dovete afflittissimo e legge, come ossia cy — CicoGNARA, Varte della Venezia, nel Estratto scultura Piootti, e voi passo dell'opera antica, 1817. colla diffatto E fui in un mai in intitolata del signor plicarvi re- a vi assicuro a ciò che tempo, di vase. Duol- mese; ma vostra la merita quanto duro istarò dice. suo l'affare sul- lettera può la somma posto dell'amico, e veramente dolente sensibile,al ^ del la l'imballatura. non non perduto invano porvi compassione, ma per per di simile cosa la esecuzione ha non egli vi pregato, siasi cassa solamente ma qualche avea altro un ; quanto anch'io gli accade, vi mi cose Io nostro lamina lunga una commissione. sua stesse prevedendo di p. 24 e vi scrive la sola verità essere della tutti quattro dal l'altra e spese 41, gerò leg- all' incisore dei condotta l'una scudi di scudi di dieci l' incisione Le D'Este della le è regalo manderò io ringrazio di cruore. riuscito mirabilmente, benissimo occasione. prima che copie ne ve Anche finita,e è il colle vostro ha mi preferenza quasi a fatto ho Balestra. contorni : e contento plico Quatremère^, Polinnia, sono ne di subito Frassino giovine 'il deiropera avidamente Il Il — luglio 1817. 18 Boma, averne ; essendo essere sona per- cui si ritrova : il Giove Quatremère di Olimpico, de Quiu' un'amicizia 118 sulPordine delle E Roma? ANTONIO potreste inviarmi dal io farei Fontana. CANOVA si faranno quali bassorilievo,che l'altro di anche il contorno ancora la ricevuta la norma, pagamenti prescrivetemi voi vada gli scudi che bene del io traduca giorno, oppure in e Vero preventivo conto la differenza che voi ne alli scudi 410 che pagati dalFaltre,come lettera vostra piace. E intanto, potrò al secondo vaso. Vi assicuro talento, e e di commissione Mille alla quella terzo, per resterete il preso cui Tho signora Lucietta, e della frase a il prezzo suo ha Tune farò,se cosi e tenerissime cose dire Fabris, che le ricevute disgiunte del il aggiunti me conoscere sostituzione, perchè bravura la e punto ap- Balestra ritirando Fontana, (colleinserte), E anche della al come ; al da verranno voglia pare del Rinaldi marmo dati scudi mandandovele parziali e gione ra- fatto avete assegnate ancora degli otto gratificazione,e in alla regola, io deggio seguirlo, me risulta,imputarla alle som- avete far si deve voi bio cam- tamente distin- somme se se per che non che è diversi in Ital. al le esprima con ditemi e italiane,ragguagliate prima del cambio. un dei voi del dare pagarlo, e del il prezzo soddisfattissimo giovane zelo con di è molta caldissimo incaricato. per gli amici credetemi tutto e per me vostro. 60. (a Venezia) vostre bene " carissimo. Amico del il 26, 29 pagamento, di del insieme intagliare Per quelle — Sono decorso, per mio e Boma, 9 agosto colle tre primo conto carissime corrente. o 1817. Va credito, fatto un'amicizia Sig. Selva; al del pel Vase, e del terzo appunto eseguito dal di e voi bene che faccenda cui il lucido voi quale si farà subito qui, voi potrei mandarvi che due, Mi fece farete Sono aver r importo fino in Ancona, per del condotta scudi 20 ; i come voi quadro di Hayez Sanctis mi sentirà. 1 è nel dal cimitero Cicogna di ra. non stiasi rivata ar- voi come lo quel- Voi mi Roma si pagar- ; il di Sanctis. De regola tuttavia la devono vedete in certo Ancona, commissione tore fat- del da marmo del rata mano quali ben è in B^errara, e e di sentire in differenza,pagherà egli al Ma il sentire Tultima ricevere v'è regola. tembre. Set- acclusa, alla quale Committente, è in alle veridica. e dal se E in amatori. ^, rilasciato della sere es- le poesie anche in tempo, la letterina Varano monumento incidersi Per bene impaziente egli,nel del tenore insieme Fate. voi. Venezia sione dimen- sembra. lamine gli artisti,ed vi scrive aggiungo, due sincera ripetervi per me a la dovrebbe consolazione ora la relazione Rinaldi che la cosi nella spesa Vengono a dicono ne ciò aspettano. grandissima la volevate. La Fabris, E intendo secondo, sarà leggere stabilita,a il queste la Polinnìa che voi piace. parlo più. non di il vostro qui discreta, per molto io bramate, esattamente a che parla di questo. egregiamente. che se giovane prima disposizioneda e altre bravissimo mandiate anzi pel Gruppo, marmo si camminerà Per che in questa per questo secondo, che indovinaste mia, lettera mandar del prezzo 119 CANOVA potervi spero la ricevuta sera ANTONIO di più, fare L'af- che e il De gli fa procurata un'amicizia 120 che Spiacemi sonetti Polinnia; siansi Missirini S, noi. Voi sono a Ora Stato diretto lo ve inoltri. si dove dal da compio Con ciò chi l'uso ho voi con dunque ho Io di parlare me e siete,consultate poiché non di voi due. per ho che voi farete anche Felice mi né Io tremo di se voi della per ciò Voi, saggio qual amicizia ! dani, Gior- l'amico da voi; vi faccia non voi e io ne fiducia sione illuMa me. per sono certo osservazioni,e discorre in mi altro,bastando dicovi riconoscerete mia a più affezionati giudici discrete troppo lo scritto che che adatto più esprimermi cosi; perocché Né per provo recarsi l'amicizia che non di tuttociò pare mie. deve migliori giustizia. generosa e stesso, consultate che se l'amicizia, scusimi mi mai. Fatemi ? cuore convinto che peserete le mie me il con pentirò io sento che opere sincero e mi drete Ve- franchezza, leggete dite carità. testimonianza e voi Ma di torto e modo avere posso libertà stesso, anzi delle scritte cose, franco né mi del Ferrara cartolare, un alcune pento, fortemente e esso esser infinita sono notato, usare voi scusa la benevolenza voi. mi che di mi intelligenza comune. voluto deggio alla preghiera, perchè con segnate con non di poeti. che Capitolo Legato avviso, e Missirini Di Cardinal noi i consegno sera del plico Troverete sono buon voi. di to passapor- vendicherete prosa il al lettera una con nella del l'oracolo hanno non dirvi,che questa Segreteria di riguarda, a aspettare senza li cinque censura stamparsi per la de' suoi. Io glielo destinati frasi consimili Uffizio,che fra dalla è dolente già predetto avea CANOVA esclusi fra li venti e ANTONIO di esso nella in dettaglio. una vostra nuova tenera un'amicizia Il D'Est signor vi e sig. Zandomeneghi col lucido e del Io Ninfa alle Grazie giacente,e la creta a pel quello del Cardinale terminarli ambidue. lavorarvi per le radiche vele tera let- sua sig.Fabris, fare per al Pamba- airamico. lavoro Ho presasi la al consegnato cura dire vi prega ricevuto esso vase, 121 canova riverisce,e aver rigraziarlo della soiata Antonio di alla del Duca qualche testa del modello e per potrò se in porre dine or- nelPaltro. di fiori presso di me Mille parte degli amici, per VI so non alla Si preparerà ^ Pio li farò o prima occasione. Lucietta ma nell'uno o ideale Papa di York: Intanto Bedford, di mandar- per alla cose signora credetemi. e ^1. Venezia) (a Boma, carissimo. Amico la troppo il marmo io è mio, * la il certo Erano di marchesa intitolare con al oav. ha non e po' più un Lang. colpa, anzi mia aenza riparo. assai con Ben onde piedestallo, le due teste Grollier, apposite visconte di e le dediche ideali quattro latine Castelreagh, veduta viaggio. che più s'ha da fare ? che potete figurarvi. Ma e degli po' macchiato, un oltremodo, 1817. vostra abbiate che soflFerse nel è riuscito dolente sono nulla quale Polinnia, carissima sentire Piacemi 8 corrente. Alla — 16 «^sto faceste la che ad statua il Maestro altre che scolpite, al cav. si di che non zia disgra- rabbia molta Pur voi La la lor do- e oscurare riceva un lavord per compiacque al duca Hamilton, di Wellington, e al 122 un'amicizia risalto di di professori;e ed di ciò dettato imitando che ho se io veramente, sono Prendete più. mio, il mio maggior tutti li miei vi come Il buon Vi assicuro ragioni e l'anima subito tamente, schiet- E vostro esser posso potervi dare te francamen- Voi miei. li usate- dine rettitu- giustizia alla arrivato e mi tempo. sua moglie e Onde non e fossi 17 da voi di Demin che io centi, convinnon so pos- consultato stato ne parli più ; sensibile patirebbe se meritato. avesse Gli passatigià al ho Le fatto, al guale passo indescrivibile,se non istoria. cosi opportune, se Bologna, compassione. sembrano indotto, delicata da lagrimosa sua giustificarlodel gli scudi alla noi vera parte il disegno dubbj scusa, addusse, rimprovero un di cosi dicendovi la merita un'afflizione pena, li narrarmi l'avrei in esso stra vo- ta infini- dalla credo non rendete ponderate di io stesso da mi ben meno a che che a mio. a me, della vostra. buona BarufFaldi, appena da venne io pensieri e dell'animo forse che in che piace, ma tolo capi- Torno sincerità,e cosa che d'aifetto, segno al za magnificen- e cuore modo dunque fatevi sicuro e di tutto in e nel creduto mie. opere abusato pegno fosse se ho naturalmente riconoscenza, aprendovi come che mia dimostrate, alla quale volli* mi splendido questo ciò dei e relatore la franchezza delle bontà, illuso amorevolezza essermi generosità e me perdono, somma simo impazientis- palesarvi, rapporto tanta di ad tutto di con sopra domandarvi dare voi prego d'amico avete Sono giudizio degl'intendenti liberamente debito che il ingenuo, dichiararvi vero canova maggiore bianchezza. sentire cortese Antonio di contato a ho Selva. chè peruna tirsi sen- pagati che An- lire Italiane ' un'amicizia cento trentasett© a voi del che me, Eripeto ciò il qua di incisi tutti avrete fra lucido, due. e di ; la pochi Missirini vi discolpe dirle mille cose de' col vegeto e qui, che robusto e tpnte con è le pronta, e io vi prego ed Le me. per diche ra- partiranno e sentirvi di siano saprete de lui le mani, Desidero bisogno di estremo e mie io, a Polinnia della fratello in diate man- contorno perchè l'altro in settimana brillante veramente avete ; che se, onde incontro. primo gambe, incidersi da siero pen- mi per Ferrara. fiori stanno che a cassa mio il suo disegno signora Lucietta, per righe. accomodato. volta,cioè per scrive colla oggi bene lamine Le due ossia Zandomeneghi aspetto l'occasione sue altra quello, farò eseguire norma e molto lo trovo parte di per scritto le ha portato appunto vi dissi che di vaso ha i23 CANOVA cinquanta finalmente lavora,ed Fabris centesimi e marito, che suo ANTONIO di in bene salute, comperavate che cure, forza no, assedia- vi e fisica, di animo tranquillo. Vogliatemi bene, sempre come fate,e credetemi^ 62. Venezia) (a 23 Boma, Amico carissimo Zandomeneghi di occupato al filo di 1 125 e vaso. segg. dal . conformità State differenza. Pubblicata consegnato Sig. Fabris, il quale regolare, in del^ suo un Ho — Gioognara Il il foglio di di esso, che non giovane è caldo Biografia di. si è subito sicuro nella 1817. agosto A, le gome sa- vi sarà di 0 zelo cit.,pagine UN^ 124 farsi onore, per DI AMICIZIA e CANOVA ANTONIO meritare per la vostra l'altrui e approvazione. Io da di fino qui, con di mezzo da Cardinal perchè quale all' inserito e al di sapere Tuna e alla radiche da Desidero me. le le ogni d'intendere dovete modo e ciò che più ogni tempo, e pensar voi occasione che e tutto par di gionevole ra- ra un'o- pensate. ne sempre stesso, me Mi mie. che più ziale il confiden- nostra cose Ma vi ho ritrovato abbiate dell'amicizia da somme quali dei Fabris, di cordialmente sopra che riguardante quanto, in colle scatoletta li riscontri degno mill'anni •rete ghiera pre- Venezia rispettivagiustificazione. la scritto amo, la al Rinaldi e in di , avuto tutto mi preme Ma di gli amici, specialmente pagate me Accademia e al Polinnia d' inoltrare signora Lucietta, riverita abbiate che lamine, lettera con di diretto ho della prove compiaccia R. m'aspetto colle due Ferrara, anche la tutti da si Imp. unito fiori per poche di che indirizzate. ^ono Ho di Legato V altra cassettina ieri,la tato por- Spero notizia,che amicissima persona cilindro un giudizio di Lunedi. colle lettere conoscere il sentire di tal cortese sarete Col di pubblico sulla Polinnia. cotesto mi voi ansiosissimo sono che mi io vi prove- vostro. 63. (a Venezia) Boma, Mio caro spirante. me e delle amico. Intendo opere Alla — quanto mie ; io non 30 dolcissima mi dite agosto 1817. vostra sul voglio del 20 propositodi ulteriormente 126 un'amicizia Fabris ne e ha vi dell'operase Avrete una di prove di Ferrara. Mi al lavoro. m'aiuti Derglas, in sue a due buon cartolino. scatoletta coi ^ vive bene, di farò ch'altri lui,e in cada non La linconia. ma- qui, fu conse-^ signora di e che me, della Voi più. prego bene sempre al forse quale sarete ne pure vi mortale malattia il per simo afflittis- sono Roberti, conte Lucietta formato in- dell'annesso vostro. 64. (a Venezia) Boma, Caro la Amico. del vostra ^ Cioè del — 23 Due p. Sartori-Canova righe p. e chese al Mar- lettera ancor alla figlio,al quale Vogliate Legato stia dolorosa amico fiori,e al spedito setta cas- Baruffaldi cura cose Abati quest'ora non dal la tratto. ri- mani. proprie la notizia mio avuto rimane che tenerissime per abbiate dubitate. non di parte dei del ciò mento. movi- mio consolarlo, onde a Di Avrò meno al- accenno proprio lastre tutto che pare lo del che Polinnia, in Vedremo compensarlo, di mio quelle sentire della le Mille di marmo, pezzo 26. di caso lamine, quella delle guata sarà solamente Desidero pure scudi per e lume, vostro attendi primo parte, di tal disgrazia. Ve in per il secondo un prese line cattivo trovato CANOVA ANTONIO di e e che del per 6 settembre dirvi sono Missirini. che molto 1817. ho avuto contento UN'AMICIZIA di La quanto mi dite rapportoalla Polinnia ^ di Musa, che non mio, e senso poter sostenere che fuori che crederei proprio, d'ogniamor nulla in Ma questa sia statua si come vi ha voi voglia, poche righe che preparate che nel libro, pubblicare da sione espres- bizzarria d'immaginazione, pare una di verità. Poiché ha fondamento vendicherete colle mi nione opi- mi il ritratto. senta piùche veder ritratto di chi crede a 127 CANOVA ANTONIO DI tutte le altre conterrà stampe. Sono lietissimodel sentirvi bene in e vorrei salute, egualmente lieto per quelladella poter essere unito agliamici Lucietta,che riverisco, sigjnora stampe che si lavorano vostri. Le il gruppo sono della Santa Marte, il monumento Crux,e il Cavallo secondo,cioè nel secondo punto za. di vista, essendo già inciso il primo,per eccellenIo credo che dovrò eseguirela commissione mi bisogna del tempo; e per per Carlo III,ma ora non a quel modello ^. Il penso di por mano di Venere * e Cìoognara, riferendo all'amico i vari giudizi che veniAlcuni tale statua, gli aveva discritto: su profferiti cono però che è un ritratto, più che espressiono di Musa ; ma lo dicono sapendo a chi la statua era prima destinata. anzi Quando pabblioherò le poche righe di testo che illula stampa streranno della incisione,(nell'albumdedicato a Il " vano " " ** ** " Carolina " mi Augusta)non mandato avete "porrò mancherò nel titolo: Intetizione per di indicare fogliolino,con dell'autore tuttociò che voi di più, e cose poche intorno alla atatua, y^ Cfr. Memorie del conte Leopoldo Oicognara oit., II, 184-185. Ma il progetto del Cicognara non seguito, forse perchè potè aver la era gelosissima dell'etichetta,non permise che in un all'imperatricetrovasse posto uno scritto ohe d'un artista ; e che in quell'album fosse inopl'apologia portuno, censura, album dedicato pare anche a me. Del resto intorno alla Polinnia il già pubblicata una Lettera,indirizzata a Gian Gherardo De Bossi (Venezia, Pi cotti, 1817). « Modello e fusiona furono compiuti l'anno seguente. Cicognara aveva ^L 128 un'amicizia Cavallo il mio il ch^è però, quando di a noia somma che senza è non una D'Este correggerlo. le e stampe, occasione. dello mo- di carissimo del si Vase, — toglie l'impegno credetemi ad altri descritta da avvertenze prezzo lamina * e Si Memorie mi ha consegnato al da sé del Righetti, veda di quanto A a O., ediz. e di questo, cavallo lui pag. quelle ne 187 e e che segg. io della anche scrive iJ della e subito del sposizione di- stabilirò ne fonditore Mounier, far fare tutte con che Fabris, della nota Le il lucido norma la di dato e avrete proposito 1817. stesso, Io Fontana, disegno settembre lucido, e richieste. coli' incisore Francesco statua. voi ma pri- la per sempre. Missirini nel signor ^ disegno diligente, a un che an- sene trovando- pronto 13 di fare il non Boma, ed io l'ho poi che 65. Amico gio, viag- quest'ora a Avrete espressamente, e del dà certamente avuto altri ; e lo si tiene mi capitare fra non i fiori. 'Napoli che farò non il a motivo conchiglia, Amatemi, che recarmi avrete e in fatto fare più degli che subito per io dire a sarà Pensiero certezza ritratto ha che sicuro, e Spero il mio Ma vale fusione, che la per piacerà. espressa le lamine fondendo, sta disgusto, anche e condo nicchia, se- sua pronto, io dovrò e Malebranche. e Dio canova nella vi lavora ^ sia cera esaminarlo per voltato desiderio,si Sig. Righetti fatta Antonio di il ste, D'E- un'amicizia sia in grado di farla. quella della Polinnia, quel colle Sono capitoliche infinita mi mi spetto dà Cav. De ^ Polinnia vole fu del amico caro ; ragguaglio della dalla contessa conte Gio. Batta, dal padre debito Sono nella derla ren- mi più però sensibile viene famiglia Laura il di presentemente madre, quale mi dal e posta ri- alla scrive che ogni opera mi può giovare moltissimo, ed io contribuzione Rinaldi al il che avanzato Vedi '* Del a grappo delle parte 9 — 127 pag. : Malamani, sappia non Nota Ohirone epere avuto le cose amicizia e la m-etterò 2,e ne te avre- di farlo incidere per vi sieno mia regola. giunte ancora no Sole 1. che da il modello Intendete io il meravigliato che * la vostra altro figlio bisogno. disegno.^ Fate costi ? per ha molto subito ha seguitare ad agire per In modo diretta di lei mie. far della della quale, occorrendo, farò gentileofferta, che Pamministraprevenendovi nulladimeno zione a A- al Roberti conte il dolore sento ne parte delPanima. uso sono del conto mio acerbissima, e vostra vi grado deiramore- buon so gomento ar- diretta vostra date quale vi vostra nuovo che me, per sul- consiglioper questigiornali. pubjblicasu morte rente, cor- persuaso cortesia La la letterina pensiero,e tengo La con ogni espressione. sopra intanto e ; pienamente di zelo e nella Rossi, del 6 e questa occasione,un con desiderio con eseguita 30 p. p. riguardano. riconoscente e di fatte da noi amichevolmente di affetto grato del piace sentirvi delle osservazioni li minore sarà T incisione e vostre care mi e lamina La 129 canova grazia che domandate. e sapore ANTONIO di ammaesta ArehiUef il quale offrirsi in dono Un'amicigia di A, a Carolina Canova, dovea Angusta* 130 UK' AMICIZIA lamine della perchè tutto Polinnia vi fu le e spedito a parecchi giorni,e da CANOVA ANTONIO DI Ferrara, radiche; ben come pete sa- il motivo capire so non le e prove, ritardo. del fatto Ho il^primo che modelli VI, Pio monumenti che vanno abati in San S. Vi che Derglas, cose sta la e di e due dei parte mia per cora, an- vostro. risposta del marchese di Roma. a sempre vi due di York parte per tutto sempre accludo Già ^ gli altri per cardinal signora Lucietta, credetemi e anni Pietro. affettuosissime alla P. del di Washington, statua tre la creta preparare dei Mille della deggio eseguire in faccio dissi che pensiero 66. (a Venezia) Boma, Carissimo. Amico bene manifestarmi a discorso, usando licati,che parole, e delle che mio. La ^ Gaetano e J^ietà del E alla natura considerazioni nel dei Canova, 1817. un sommo tano Gae- buon di venirne a graziosi e di- e assai al carattere commosso delle opportune e metterlo al dell' intenzioni intieramente parvemi Ferrari, non modi gli dispiegai,onde fini, infatti, ' motivo quei giudicare imparzialmente animo fatto avete si mostrò Egli ottobre disposizionidel appunto si conveniva d'ambedue. di le Mi % col quale ebbi scultore mie — 10 gionevoli, racaso e l' del- persuaso 1820. fratello peggiori, di che Bartolomeo, più tardi fase genitore in bronco ch'osso, an- la UN'AMICIZIA convinto, a e la DI che segno mi dichiarò piena soddisfazione sua voi adunque Roma a da me, apertamente Sappiate contento. e io lo feci invitare che ancora, 131 CANOVA ANTONIO a libera colla condizione sene venir- di rimanervi qualora gli fossero piaciute le condizioni,alle quali io l'avrei condotto. cura di trattarlo preferenza, di presso onde nell'arte. mese di lui; e è in a voglio ad che altro mano sua e come e feste alle passate in della e quel celato del che non desiderio di tengo essere ero Non nascere in tutto lo stificarlo giulosia, ge- avendomi paolo frattanto il mio a golare re- e generar quindi venire che io a avessero di onde Laonde era di 22 condotta. sua e Pasquali valore prova donde io lo rita; gli me- faccenda, l'aumento mano Questo festa ogni ha al paragone indietro alla metà mese, a tenervi orologio d'oro che progresso, degli altri,per al merito. Né del di ridurlo qualche seguire Carrara proposto di crescergli un D'Este giorno, io pensai passasse di vero questa invidia,né confusione. signor e forma a in faccia il la turbare non però che io intendeva è procedere gradatamente l'aumento il alquanto Vero questo. né ne' giornata sua quello se confessare Gaetano laddove di La paoli sei, per a paoli,conviene sette lavorare a sempre e ni, giornate già stabilite agli altri giova- anziani più amorevolezza spianargli la via,e* facilitargli più primo delle l'ordine quasi ebbi principioio consigliandolo,e dirigendolo e pronto il progresso fissai dal da particolare con ritenendolo me, suoi lavori Fin pranzo che al paolo, tamente proporzionadivisamente. tempo frat- questo con scudi, acciocché so per e me, presentai con contento al un noscesse co- dell'opera conseguenza quelle lagnanze, richiamato,qualora egli 132 un'amicizia in non sia di lasciar ismania Il Questa sembra voi e in impressione la sull'animo ingenua verità della che sincera mi che patria,e relazione potrete dal padre Del suo. la e buono, dilicato, penetrato osservazioni; seguito la è eh' è giovane, canova di rivedere secreta Roma. fatto. del Antonio di di queste rilevare suo fatto hanno sarete gionevole, ra- cortese suo a tempo. Io due arrabbio che lamine, e le prove, La temo. alla quale del piace vostro i che abati voi, e sono, S. P. Ferrari e Missirini che che giorno ; ed egli per ha cresca, migliorerò Cfr. nota a mettermi sopra siccome pag. poesie del quella con tendere d'in- quei Capitoli di le mie Mille ^ opere Lucietta conto a alla parte per abbraccio fare Quando vedo che detto io aver tutte le ore a del giornata consueta; cogli altri la retribuzione 125. delle io bramoso sappiate preferitodi sempre la corrente. affettuosamente che piacere. suo segnata con- prova. pur lavora, le altro Avesani, stampa ancor' e già fu ritratto mio te avre- Di ritardo. il Giordani pratico egualmente come fatte sono proceda me che ogni può si signora alla Voglio di cui la Sono di me, ad Bologna, del che quali risguardano degli segnato con- la fine del per penserà tenerissime cose tutto Erizzo, vedova dama volume. ciò Fu cotesto d' intendere terzo le giunte disegni. di conchiglia bravo nostro ancora sieno quale per in Venezia sarà Mi al cognizione, e più forti lagnanze non i e signor Pizzardi al forse vi non che la testa il suo deve ; il di no voglio- un merito sto Cril'arte nel- crescere, giacché pagava io 134 si un'amicizia venire potrebbe Roma Solleciterò Possenti Gherardi manderà il relazione datami dal qui pei loro saggi. quindici di, come signor Selva, Diedi lui a a speranza. Frassino fra suo altrimenti : alcuna e mattina. questa canova trattato a impossibilefondare è dalla Antonio di pare che alcune è partito stampe voi. per Sento bellissimo. quadro lui, piacere con alFonor provvegga lunetta in sapore della distanti cattive,e voi, e con un con Roma a dipingendo qualche altra e gusto, e migliore eifettò, della e fatto ritornando che di seconda abbia ? suo, Vaticano, Hayez iie consolo Me quale desidero dal ^ che terza, che mille a sono miglia mente vera- dalla ma pri- Diteglielo. Mille rispettialla gentilissimasignora Lucietta. 68. Venezia) (a 19 novembre Boma, Amico carissimo. Avrete corrente. Eolo motivo del al Sig. Fontana di ^ Si al merito Sig. per retribuzione fatica Sicché lunette delle tratta della otto che dell'opera. Andizione impossibilea quella cone riesce eseguirla. il come incisione,e nota ristretto,e tempo troppo inferiore della degli vostra cara questuerà saputo a caricarsi può non Alla — 1871. del avrete pensato, come Chìaramonti Museo fatte , dipingere e a chiamò Queste della fresco cinque: Canova, quest'opera a doveano lunette vita dal di dalla Pio nona VII vari il quale giovani e rappresentare relativi alla alle tredicesima. arti. le spese, sostenne ne pittori, promettenti i L' più notevoli Hayez ne fatti dipinse un'amicizia io vi di farne dicea, di fare semplice contorno, a maniera de' quattro La disegno qualunque dunque nulla Non di so opera insertami fissato fin già avete pensato Milano e fare dell'editore A o le E nate. dono, quando lier ^, d'una poi una altre in si copia di altrove , la seconda Alla farvi contessa del a me no- mente. certa- me Pier signor in a di Piazza delle copie da voi de'sti- non saprei a chi Teotochi di quelle in quarto l' occasioni ^, e in forse e sono al Pavoi A 4**. Delle in mi Roma copia di più che più frequenti. come Teotochi farne ancora. passabile, di osservare Isabella fare di non stampe vendita; edizione ben che so Albrìzzi, mi che un Vedasi vete, scriamico nota a 10. pag. * la farle di regalarne qualche perchè vorrei * due giornata d'ogni alla uno per foglio,e di Io fosse non procurerà occorrerà Per farsi l'invio benissimo. va si muti nulla missiriniana direzione alla rimanete particolarispedizioni Luigi Scheri, negoziante Spagna, potrà alla dell'autore,ma Roma, la lettera subito che vedete Ma proposito Baruifaldi Sul l'edizione Per Firenze. sul parlare vi terrò qui, e di vi aspettate Non ho. speranza arriverà. che cosa per fatto rimetter lui. quieto intanto, che dal sorda, e ine£"cace parte. ho per io vi rimanderò costi. intendiate Rinaldi, al quale di è lora Al- intagliato generosa. questa che Polinriia. sia perchè che sulla e campo, della patrio da senza più poco Diversamente vostro bella disegno un contorni delFamor molla 135 CANOVA quasi e trattare. possono il ANTONIO Iseppo Tamìco del Falior, Canova, figlio di Giovanni, ohe fa il protettore e 136 ÙN^AltlCIZÌÀ di Missirini Firenze a dunque fosse che la anche di vostro altro che voto Mi desiderio infinitamente ciò che delle due Dio Li disegni subito e Ieri della del conservi e di Fiano (che fu al quasi, i mezzani; ta tan- pone cendo, fa- si stanno vaso dal tana. Fon- nostro figlia Pappafava. col conte pranzo) ed io,ne e per conforto per seguirono gli sponsali della Duchessa si bella l'aver del- sima. quella figliaamatis- del e core speranza la ve incisi verranno appunto fratello Gruppo di in bene. famiglie, vita che qual- a avendo speciale della signora Lucietta,la quale parte di sé nella tutti approvano stati,direi siamo e Mio invidiano una unione. Saluti cordialissimi ad ognuno di vostra casa parte di quelli salutati da voi,e credetemi per ini quadri riuscire non il volentieri la fausta ricuperatala figlia. consolazione riguarda. di di del vostro non voi, espertissimo memoria vantaggio, quello consola onde vostra, sul riflesso dei acquistati,col cosa in parte mi Rivedrò terrò *, e bramerei seconda, che tenzione: in- stessa venduta e alla la voi pare, a principale Tultima per voi luogo faccende. Sommariva diceste cosi ha però consigliare da in queste Cav. da far per Lasciomi ed avea, io, se l'intento guastare CANOVA in circolazione messa prima, AKTOUIO DI to tut- vostro. P. 1 S. Vi Coate pubblica blico mando Giambattisfca Cidalpina, danaro, col del il lucido quale per di Fabris, già Presidente Sommariva, famoso vase le si accumulò ruberie una commesse fortuna. della del che Be- pub- tJN'A"nClZlA in punto sta col lavoro da quella del di vi manderò Non so ai di gruppo il col prezzo se seconda sua subito che vaso lamina da di questo, qual disegno del Rinaldi, il lucido appunto la ricevere sappia la grandezza precisa della e 137 CANOVA Io farò incidere del prezzo. rata AKfOlJiO Dt desiderato. voi dell'operas' intendano disegni, senza rispettivi gati obbli- compenso. (a Venezia) 26 Roma, carissimo. •Amico del andante, 15 e Eolo signor riparlatoal motivo a viene e i e lavoro, un A me mesi dal vi sieno pare Balestra signor a sopra di che fosse soggetto somministrare manca; io mi binare com- Bassano per ; di 150, a farvi che an- trovo nella cessità ne- voi che trete po- dove ancora, giovani incisori. dere far inci- semplici contorni dare quello tempo interi mesi miglior consiglio il con fra li di Bassano disegno, bravissimi argomento di a tre scudi il detto de' macchia, ciò che di disegno. noto ; lo stesso tempo intagliare costi,o questo a di minore rispedirvi che del domanderebbe e partito. Sicché buon far momento, cinque saria di sento il calcolandosi non impossibile nunciarvi an- è inutile domandato il prezzo, deggio Ho ripigliareil discorso. signor Fontana, il quale non potrebbe, d'altri lavori inoltrati, incaricarsene e aspettati, per quattro vostra cara dolore sommo la incisione in Roma qui Col mio con assolutamente essere alla Rispondo — 1817. novembre e chissima po- un'idea alla che dell'opera,e fantasia di supplire dare un'incisione a 138 un'amicizia colla bulino tutto immaginata canova di pretensione punto, di Antonio di e rimanere indietro e promessa. Cosi presentare dalla si pubblicare, alla spesa, tempo, che più corto, perchè e nella sempre vi saria rimando, voi quale quando si conoscete e sulla sembrami il il tutti di È 1 della dal valermi notevole de^a carte '^ sto •* la "pa 1817, le deve d'altro vuol del linguaggio e di vostro giori mag- la lettera pel stra vo- pel e vaso grandi bedue, am- che tengo quello di Fa- vaso, perchè incisore alla voi, a a sabbato non ; posso veneto. Lucietta signora che donna scritto di Voi nome. ; ta, educa- Il quale dama, il 3 carta sopra nel fregiata: già vedete, incoraggito a 13, fra le ''Quo- — sacro ch'egli ciò nell;. dicembre conservato giorno fa Maestro soave lui. biglietto, presentato dell' amici2ia il squisitamente questa seguente esservi faccia ne portarmelo deiramicizia il voi ben subito, insieme ricordo Gicognara, veramente mandò che chia mac- ^ dell'onomastico biglietto il cato, indi- ve incidere il costante ^el Gicognara, ricorrenza modo nel lucido, mandato suo cordialissimi Lucia contessa e come del Sig. Fontana, soluti ricorrenza bene, essere lucido il che parte degli amici per del già Rinaldi, fidarmi, ne Mille finite agguaglia appunto faccio che due e che a lamina debbano fogliodel diede mi disegno quello dire torno riletto della che che sottocchio, e io Avendo dimensione come e incisione una maniera che capite,senza schiarimenti. bris,che lavoro; disegno, che questo un'idea alla sapore, al e contorni, tratteggiati di qualche e gruppo, vuoisi il minore stampe di darne procuri gusto con dare che più mite, condurre potrebbe si possa si da l'aspettate. Sicché ve soli a si al bisogno soccorre sarebbe che certezza non non deve, che di perfezione della cosa, forma una finito quadro un aU usur- appunto un'amicizia disegno P. S. Il ha di troppo pieno di maccMe, è l'apparenza tutta con qui non usi da dove si non la intendono non di sotto e ; e te potre- bel con garbo aspettare da Roma, può ma tempo que' giovani abbastanza. cagione vostra, per il come Bassano a espertissimi, i quali eseguiranno l'acqua forte, che bene voi, e differenza qualcuno gno dise- un per ripetervi che a servito essere Anche in gran ed renderlo la desiderate fare. di riflesso torno ogni possibile di è saressimo il prezzo per d'essere la volontà e finito,per cui^non un'acqua forte,come sono 139 CANOVA ANTONIO non Io ne posso, altrimenti,perchè gli artisti lato deso- sono so re opera- vogliono non e non sanno. 70. (a Venezia) Boma, Amico del ^ che r timo " simato, ** che più to ** vi, ** altro se ; la concesso da che me, d' interessare la "proprio; che L'autografo a Carlo felicità suo Fiorini, io ve miei luogo, che mi fu e il saranno vostro sempre capace ohe quindi l'omaggio, dir- rispet- 1^ e qualità, vostre quan- aspettarvi dovete G-radite pure saprei quell'amorevole dalle faccia ne io , altro voi Tot- immede- e debbo, e potea e che esso so dai- me, unito Nò nò il cuore. Canova. di questa, capo quanto anni; vostra, li voti — é ad mai di onore. Nò fra cosi riverisco. mille spirito lo contento vostro * e stimo e del costume sono scrivo inspiratomi sentimento, che io l'espressione più solennità, '^a nò amo, parlassi toso voi fiducia, derivatami il bei quale quale anche " "con col penso voi a ** ** senza non ò m' ^ pari di piaoe adornarmi. vi violare marito, pensi non di cai benevolenza vostro al i sentimenti tale ìsdegnarete non altrimenti, " " voi insigne '^fare dolente esprìmere ad eletto momento Spero Sono — 1817. potuto farvi intagliar qui il disegno aver non "nel " carissimo. 13 deoexubre rendavi e ò bene diretti tutto al \ oggi / oer- mio miglior „ e di un'altra gentilmente di Sezione al lettera favorito Ministero che sarà dall'avv. dell'Istruzione, blicata pubcav. 140 ùN^ amicìzia che vi ho rimandato, nella il vostro intento, sia sia finalmente e che inciso,e Io servire mi ha sarebbe da il lucido il consegnato disposizione, e lo Unisco ad Pabris lucido esso di procurerete onde Selxfà, mi fare in Sig. alcuna. del Signor del mano qua che seconda, altra con ma som- attendo. Mille tenerissime cose Luoietta, e saluti al ricevutine rata inoltrata venga vostra dilazione loro versare della subito le due la che Rinaldi, forma a senza anche per incisori. di rimesso ho intagli del Rinaldi e che io quei giovani, di Gruppo disegno, che Fontana, perchè del mento. contenta- potrete farvi abilissimi per Tavriano vostro qualcuno descritti vengono il tempo, cui con Bassano a ottenere sia per di stata che certo sono accludo Vi disperazionedi la maniera per non Canova il prezzo, per ottimamente mi che ano^onio di affettuosi mille voi dal per tutti noi per gnora alla si- tre abbracciamenti e vostro. 71. (a Venezia) 31 Boma, carissimo. Amico 20 Desidero — del incisione in delle Ma che possano è quali spero impossibile, se darvi fra due ho ne fa Fontana si non io qui, come spiacente. Gruppo; che un mesi vostre di lunedì. l' del- contento poteva fatto quelle che 1817. care col corriere possiate esser quadro, modo verun e che due colle cadente, pervenutemi 22 e Sono — dicembre e tile imi- prova del vase, rimarremo Dio eseguire non in e del sfatti. soddi- gli aiuta, Venezia li 142 UN* AMICIZIA Ferracina è mia CANOVA partito, che forse e lo avrete già incoraggitelo coi che gli protezion vostra, d'un ANTONIO veramente questa e DI visto. consigli, melo, Salutate- colla e paterna di assai più varrà rete legge- non quella principe. Quando avrete alle ho quali già notate, il effetto fatto nulla fra ora per tutti quasi della acquisto i e ho non mezzo stesso, anno. Fidatevi in di cui mia rimento. smar- di mi non ninno pera com- da Napoli, faranno tengo che già qual- il noto di vendetti della di zione spedi- recano, per speranza cui la ma ritorno si dretto, qua- col esitarlo l'altro, lo scorso zelantissima cura le trascurato perchè agguato buona con loro opera, Sto esemplare. ; a primi, che signori; facoltosi più vostra al due abbia io stra vo- mandarlo pericolo trovarne forse ; li senza questi di ancora di maniera che crediate associati cercare modo in della volume presero farò e suo Non dove che persone abbia venne sul concerteremo opera, Londra il terzo pronto per servirvi. Dite tenere fratello mio vi mille scrive e da alla cose per nomino non me; sé; opperò io Lucietta per Missirini, che signora fo fine, dovi abbraccian- e teneramente. P. scudi chiama S. Abbiate 9,52 al la fratello Bortolo; partita tra de' voi di bontà di quali e il passare Gaetano avrete Sig. D'Este. il valore Ferrari, credito che nella di si stra vo- tm* AMICIZIA 143 CANOVA A1IT02II0 DI 72. (a Venezia) carissimo. Amico Fabris, e nel ritardo il ben mi quasiché io delle loro ricorda, io vi condotte di fine ; ma troppo già prese succedono disposizioni. Il pezzi quattro modello, nell'abbozzo e infinitamente il può, dell'arte del vostro ch'è più mese al darlo che che fine suo questo, per il e di continuo giorno Pensando del il al travaglio termine tempo da d' un voi io lo vi deve e vuole e suo adempimento, da si di durlo con- Prima riuscire per cura Gruppo pur e in prescritto,e assai è d'un meno dovete accordato,conveniva lavoro proverà marzo. la se timo l'ul- parte nel vorrà Voi sigliava con- più,l'onore di notte e finito per quel tempo. la difficoltà dell' opera, esige di mese né aveva avanzato cosi il totalmente lasciando e impossibile; meramente lavoro in le rifare ed egli Ma ; che spese marmo abbandonare ripiglierà l'altro marmo, d'un impegno Rinaldi quarto venire per fos.- che ; dovette sagrificarel'interesse,e quello proprio e sito propo- alterare e pensiero; inoltrato. bene già sul sperava povero del migliorato Se prevedersi,e non marmo seguitarlo, ed a l'altro di dano doman- pur che arrestare per veruna poteva farsi responsabile ninno da naldi Ri- compimento. fissato,si voi colpa quali le vi scrissi quegli accidenti pur intanto a avessi al loro sempre da crucifiggete fra opere, necessario tempo del termine sero Voi — 1818. del 21 Roma, a scere cono- il tempo marmo. alla brevità meglio 144 un'amicizia commettere forse e Ma base. quella non il consiglio è bisogna seguire rincominciata Rinaldi del Venezia, gli seguirà a si può fare,ed io vi e ; il che giuro Gruppo cogli altri Altro Vienna. a tardo, ora Se il via. potrà farsi vedere non Gruppo un figurato più gentilmente avria statuetta di sopra canova figura sola,e una una Antonio di giovane vori lanon di pieno è ' zelo di e amore che stette fosse non Importa poi molto lodevolmente e nel Più in che intento. vi quello che mi che primo punto io? ad carità voi mi che quel tutto '^ ** " ^ " "^ ** II Cioognara uomo non mi situazione; ne buono, troppo dobbiate anche ''pensate la ohe se e ohe vi tocca giudichiate so sul opprimo qualche sopportare come cosa altrui, alP la che mia a in Boma. altrui cessità ne- sapete che ^ : Non delle in momento, gli altri cosa dinanzi Voi bestialità conoscete Per dempimento colpa,nell'a- la mia di vani gio- * mettete di gennaio lettere sai ces- comandatemi mia dal dal se i due il 30 ouore, che ma io più mi senza ohe ultime le condonar e mai desiderio. altri pesano giunte sono scaldare non gli rispondeva mi che amarezze ; il cielo sa natura; ma vostro incolpare veramente che tal vi pare, del 1 di scomparire anche di vi trovate compromettete ordinazioni con pongomi e prontezza ed alacrità! eseguirla con non bene Lo dallo e al vostro tal commissione deste dairoccuparmene, tissimo dolen- sono e , in cui far che zia. Vene- per si riesca molto compatisco posso fa; non situazione delicata e non tuttociò con assicura vaso suo buone può egli mettere impegno di sieno mi Fabris lui da dovere. suo le opere partiràil e Io vi deggio che eseguite. lavoro nel esatto ancora amore questo nella più di febbraro mese soddisfatto,né vedervi per Voi uomini, posso infinite ispecie, siete un perché imbarazzante insistensa, convie- vi vien egli è perchè di riverbero sono oppresso : • un'amicizia sono da di vedervi delle mie di tut- me le quali,però, in me non potevano sistenti. né più inpiù amorevoli, né più efficaci, cure, né inviare Potreste diretti opera e dipende ; e risparmiatemiil dolore afflit'to ed angustiato per Timperfezione tociò che essere di me, vostra; disponetedunque cosa 145 CANOVA ANTONIO di al li terzi volumi sig. Colnaghi Londra, New. e della vostra negozianti Comp. 59, per indicazione datamene da questo negoziante di Roma sig. Pier Luigi Scheri. Riterrete,io credo, il terzo volume a per al e Al Market, il marchese quale di n°. Derglas, il quale è tuttavia qui, lo darò quando mi giungerà cogli altri. negoziante inglese darete nota dei nomi delle cui a persone rimborsarvi del prezzo gravarvi della È arrivato L^edizione dei del spesa il volume ; medesimi, poesie di punto senza porto, dogana, delle é veramente contento lo incaricherete diretti;e sono ecc. di Missirini. magnifica,ed ©gli n'è l'editore ma ha lasciato tremodo ol- correre degli errori,che affliggonogiustamente Fautore, il scrive gliere a quale ne voi, pregandovi di fargli todalle copie che della presente fosse eseguita. acclusa " " ^ " " **? ** " *» nella la La costi,se al giungere spedizione di quelle per Roma restano lettera,ed sua emendazioni delle nota io, per viene assicurarne amie dolcissimo dunque vi crocifiggo? Oh caro faccio al voti cielo ne pregb, e ve perchè compatitemi, da cui materiali e morali non possiate mai figurarvi i martiri ho il ladal Fino dei vessato. piano principio esposto sono nel esvori da farsi, e ho precisato il tempo quale dovevano anch'io. co! compiuti. sere do Io — il Rinaldi sarei 10 mi poteva conformato avanti.. Se alla detto aveste fare vostra una allora statua volontà. e che non Adèsso in up MaiìAmani, Un'ainicisia di A, gruppo, bisogna .., — quel perio- Canova^ mi andar 146 un'amicizia il maggiormente Sopportate anche meglio fate in da ricapito,ve Puna, smarrita onde, tutto Paffetto. La signora amarmi, Lucietta in vita ditele che mi ella io mia. mi che dona, e gentilezza voi nello che detto venuto e figliedella espressioni di mi il perchè ; in a ogni che ch'an- gli avete dell'altro braccio non da sera dirmi me che per voi premeva modo. que Dun- farmi macchiato, marmo, ch'era avevate dimostrato questa di risoluto avea tanto difficoltà riportato quel braccio, a cui venisse che nità infi- sua conforto ultimamente terminato per ripigliarel'altro voi e cuore, vere difettoso jer appunto che vero cosi; il giovine vi obbedirà; essendo osservazione, più la io m'abbia le riportare fosse fatto sia che di con lettera una tutte scrìvergli poteva il gruppo sempre amorevole Rinaldi, a riuscito marmo, scrisse amici. amabilità. e S. Tornando P. che sono che alla degli e Ringraziatela merito non me credermi a dir o tenerissime cose e l'altra. per altri,fuori da parte di più graziosa, e gentile, e avuto briga, sia copia, una almen nuova Mille per ad mando ne pervenga che modo signora Luoietta seguite vi questa voi, consumata. Voi canova Antonio di che si ruppe la mano. 73. (a Venezia) Roma, carissimo. Amico del 20 e già inteso 24 spirante. abbastanza Alle — — due Della dalle 30 carissime Missiriniana nostre del ultime 1818. vostre avrete lettere a O^ASICIZIA voi, che Tenìte le correzioni zione. Io spero parte ancora disperato, con sagrifizìo. Statevi ciò,e pensate Fa ad Lucietta che casa: il cielo abbati, amorosissimi Il Sig. la che Conte favorevole dal all'alunnato Il povero l'avete ha accolto ottenuto ricercare dato di buon ; un mi vi le d'un loro a lentezza si bravo e alla verà rice- ove e risposta delPanno concorso che rabbia in mettere dai che gliasi, vo- opera da detto onde qualche vicentini Avendo di alunno cosa potrà s'era sione occa- quei signori,ohe giovane, necessità noncuranza virtuoso tenerezza maniere Roma. qualcheduno e gran mensile, al quale soccorso dal con Intanto poneteli nella e sidero, lo de- li due alcuna cordiali onorato. indicati parti mie, della delle principio fino verranno d^ e lei. pietà scrive lusingo altro di scrivere il per mi voi, e ed e letto economia! Ferracina gratitudine gnora la si- grandememente imposizioni, miserabile questa e strappare tante che Napoli, a potuto Che per addietro per Duolmi tìi Roma. dopo e è governo animo Ricordatemi lettera. abbiate qnalnuqne consoli, com'io Sommariva vostra non voi per pò- di uscita lasciati sieno ; né vorrei il sapere meritate. lo benevolenza sua noi l'allegrie ambedue e dà il resto. finalmente sia di di buon bene tutti a e ; onde pure me costo intanto ordinare consolazione A a onore, mia per Fabris: impegno vostro e posso, come contento. il pena e so a neir^nii- tempo^ quanto sarete fer oscire tervene in prego scorsi errori saranno da che grandissima mio ne lavora oso sperar di vari clie ve Rinaldi paticoiarment» pregafei» dall^aatore far fere 147 CAXOTA A^CTCKinO DI fate pure di arrossire al venire dell'arte. in aiuto A voi 148 un'amicizia non loro modi espressionie mancano canova Antonio di svegliarlidal onde letargo. com'io bene Vogliatemi voi. voglio a ne 74. (a Venezia) Amico carissimo. Ebbi — direzione bene; onde li due spiace mi che incontro * Busti te. del A in creta proposito Marsand nuova al edizione " Uno ^ il massimo. " tro ''sua " gno " in o del incidere da di ò cui che vi mi sul fosse Canova, cav. bulino più anche valente. alla con illuttri ad. questo A, al di scoprire l'anno data della 1818 prossima sua sioni le inci- soggiunge e sarebbe certamente allusivo rame che ma il restando a si che Allora la solo C, ; Bassano, quale la me io non certo ornamento. Bozzato, di al poeta, pensiero, poi l'alunnato del- segueur principio dell'opera, cioè un me 5 marzo ; enumera adornata, che manca, A — pregiudizio di in lo informa edizione, mia Gruppo, sospensione petrarchesco questi fregi Uniti del in marmo l'avrebbero ohe la lettera una Canzoniere al Canzoniere, fosse d'uomini Maestro, frontespizio, "superba, ** vi assai mio vederlo, oltre tradotti di Laura Vorrei Laura, "derar farono hulini di ancor al che del di valenti di quest'anno: e Vedrò l'intendere per po Grup- nel primo BaruflEaldi, occorrerà sommamente ma medesi- del parer vase ^ di rara, Fer- a contento. del Laura dell'animo cosa a sarete ne di e lamina Taltra disegni due Bice di qualche che spero inoltrata ieri,colla Fontana, stesso questi a vanno prima, rente. cor- la cassettina che stata spedita Taltro della dallo inciso già due del vostra cara Bologna era vase ho dove per da avviso del colla lamina Alla — 1818. 11 marzo Roma, o con- alla il dise- ossia di farlo cura saprei desi- anderebbe Cfr. Lettere ^ 1805, pag. 11. : 150 un'amicizia Mille rispetti alla degli abati col di di me, e e vi fratello, canova Antonio signora che Lucietta vi teneramente parte per abbraccio sono. 75. (a Venezia) 4 Roma, carissimo. Amico anche da Roma ha lavorato dal notte il mio voglia che non che lavoro. saria stato che quale, richiedeva di pubblicato voi un s'è fatto ho vase dei ; te- ma sa bisognodi mese più impiegato pera, in un'o- di giovane, mani un il possibilecolle leggi dedicati, insieme vi sia veneti stampati a favorirete Ho Selva. poi grave fatto porre il Leonardo porrò questa di Rinaldi In sonetti poesie missiriniane nostri stra vo- Dio obbligato. Certamente dalle la contento, ritrovata Manzi. dal copie Non in corpo di vedervi di tre ore sa travagliata colla più scrupolo- del che buon alle essere uscendo Ma cassa alcune misi cui vi siete ad vi ristretto. tempo Nella gli debitamente essere diligenza. a abbia maggior la del a fino di l'operacorrisponda egualmente deggio di io partirà tre Rinaldi, il quale desiderio per il tempo almeno del ohe momento giorni o di Gruppo dalla punta furia, e •mer il due Fra — aprile 1818. certe da Missirini distribuzioni le due chitettura, d'ar- al nostro far consegnare ritrovate e copie delle in 4.^° darmi notizia dei giovani pittori; di Hayez lavori de mente. special- Vogliatemi sempre bene ; ricordate me e Inserisco l'abate mio fratello alla Sig. Lucietta, — un'amicizia nella le presente il saldo per due loro accordar zione, della per anche la nota De Fabris naldi Ri- e in compenso ziale par- Spero marmo. discrezione. Sanctis Ho antecipa- vostra 24 del la mia del di cassa alla le Ital. approvare di rispettivo lavoro. dietro perdita loro sarete della loro 151 CANOVA ricevute del conveniente, .stimato ANTONIO di Vedrete la per che spedizione Fabris. 76. 11 Boms, Amico di carissimo Rinaldi, le delle vi In l'altra del per Ab. del Selva, alcuni Missirini copia dell'operavostra che e dev'essere dalle cosa le volume nella e il settimana anche altri del Sig. sonetti delli Mercordi di la consegnerò Principessa Borghese, ventura, col Ho seconda mente che, simil- lettera Cosi darò perchè Sig. D'Este, affari. la aspettate. Sig. Giannanto- per copia, le rimetterò. a Sua Santità,e vi i vostri re senti- ni distribuzio- nove copie alla le serito in- lusingata dalFelogio stampato ben partite vostre che voi gentiliespressionidella alla terzo per alcune dedicati. voi a Rossi libri per Cancellieri,e voi come nota ho Desidero posto le ho rente cor- la già vi come po Grup- mese compiego vase. sollecite di Rinaldi di architettura nio medesima, la giungano questa Vi 1818. col cassa la fine del per ambedue. per quella partitala che spero avrete spese che e E — Aprile avuto lamina e farò d'ogni conto farò estrarre vedremo notizie il per di da quidare li- gna Bolo- fu trasmessa a 152 UN* Ferrara AMICIZIA quel a DI che volermi a Cardinal vi siano giunte vi siatemi bene, Signora Lucietta,alla quale Missirini,e CANOVA del segretario aspetto d'intendere Seguitate ANTONIO il fratello che mio, stringe teneramente al vuol suo Legato; ambedue. ricordato essere vi alla memore abbraccia; il vostro. seno come ^ 77. (a Venezia) -^ Amico — alla situazione e da tante delle reggere il peso altrui! Io vi ammiro a tutta voi una rendervi superiore alla già fare voi dovete da il sentire credere ormai vi ad Alla 12 a pag. che vostro vostra dal Prof. era morta mio rere soccor- sapere e che si è proprio, è necessità mi il ^ io come sapere poaaeduto di di cuore, fosse come prà sa- vostre Quello che posso, precedente è cuore virtù dovete fo veramente visando rav- pensai tanarmi allon- di retribuire idea Cav. di Carlo Fiorilli. V. 189. moglie di questo caso di delle capace tanto, che amo più, bontà violenza son vostro ogni dovete ora L'autografo 1 * ch'io il dolor dalla nota non voi stesso. per partecipare * io delle quello istessa questa consiglie ammonizioni, con Voi che Ben spiritoper ognora grande e tuto combat- cure. di dividere e vi stimo e vera alle quali afflizioni, perchè forza vostre, Spero prova. varie cosi e commosso animo, vostro d'un' immensa bisogno in veramente del dolorosa oppresso avete Sono capissimo. sprilAsiS. 18 Boma, del mese Cioognara stesso. Punica no figlia^ il gior- UU* AMICIZIA Missirini, e giudicai miglior Tamico dilicatainente di espediente presentarlo mio ritratto,e gradite cose più a parve, col onde stato con nulla che io dalle di mie di testa un Or cosi scenza riconomarmo, io l'avessi nosciuto rico- giacché voi, a Tesser voler senza non egli accettar del tempo voi, a caldissimo, alle proprie; sicché teste ne di cui si destinavano sono sufficiente a tutto di credere che degli per pag. a voi dei meriti io intenda sono 10. nota a due: di tutt'altra 1. : mente particolarche se ad il mia nevolenza. be- sospetto egual dell'affezione tempra non almeno della nell'anima i titoli mile si- contento vostri, sarà voi m'è alle mie e cara la memoria porre con lecito neanche me in ideale,non testa voi, sperando vi cadesse altri fu lavorata piuttostovano rinfrescarvi Né quale riuscita,se cosa destinata in terminata antiche, e , degna è d'aver altra perciò che, come la ho la che e d'alcun nuova punto Vedi glio punti- un dalla circostanza dicovi e di Beatrice amore sento alla dama me esemplari '. vengo dirlo,più da effetto di sorpresa, magnifica,di la testa 1 è comandatomi marmo sarà in in compenso mani, mero tanto cento é busto Elena, regalata generosità edizione ed anni di due più Albrizzi^,era me lo mi evitare mia solamente: tutti,come a Perocché che pubblico stampe; della un col gli feci perdere. Quella a di poesie sue me mai una al mostrare far noto posso lui. testimonianza d'oro mie considerazione, di matura delle delle da sommamente progettato dono non scatola una copia una con troppo solenne una 153 CANOVA AKTONIO DI che gone para- che quelli 164 un'amicizia di distinguere voi so deiramicizia voglio che altre solita vostra il motivo fonti,non busto, onde incontro Solamente appunto al terzo volume lode tanta pregovi di voler a il desiderio bontà della me e gliere acco- del mio amicizia che ^ consacrato mio fratello signora Lucietta, e credetemi tenere dolente questo gradire il testimonio a Mille da causato mostrarvi per ogni altro,e egli venga mie. colla e è anzi quale si contiene delle opere cuore, da subito che nel vostro, vi ho mia mandarvi paia non canova semplice gratitudine; una che Antonio di cose per e alla me per sempre. 78. (a Venezia) 6 Boma, Amico carissimo. alla dell'animo della i sensi titudine della perchè prezioso, assai segreto Canova, 1* del * e la del Maestro con suo per zione descri- Possagno a quadro', gli elogi del di e significare del che Lucietta non di aver, nelle 1* affetto noi non cioè, dalle stro Mae- pel dono la e un mani cavalleresca La Memorie del gra- facciamo. dissimulò marito. pubblicata al affetto suo più grazia dell'adorato fa colla fino esprimere cuore, p. p. la sanno contessa immagine conte siderio dedel sposta riCico^ cit.,II, 194-195.. Forse la 1821, a donne le lettera sua 28 visitare moglie la delizia benevolenza gratitudine sua meglio • gnara inoarioò 1818. soave del fatta il mio vedere e Cioognara II con vostra peregrinazione mia, casa Nella carissima piacque alla- vostra dove 1 Rispondo • rallegrate infinitamente mi quale la — maggio pag. e 17. Deposizione che oggi di si vede Qrocey nel ritoccata tempio l'anno nel- dall'autore di Possagno. Cfr, ta no- un'amicizia quale da il mio che cuore Accademia. ad Beato assai questa a sione espan- d'una applauso un me alquanti giorni intera potessi rivedervi,e se almeno della, di gioia dere go- esser voi! con dato Ho conti, e Vinci che pare di è bajocchi. vale Voi nulla di Avrete la Venezia. ora, nella della Per ciò deposito e di qualche disse che ritratti del dro qua- lo fa credere me busti di gesso, 500, a fino da Parò re mette- insieme ad uno spetta all'operavostra, saprò regolarmi Monaldini due che e con altri. copie sole, mi sembra segno di da mille Lucietta, vostro a trasporto fino Non tengo veder come di sé disposta a gradimento suo farvi voler accludo cose e per l'abate credetemi la desiderio. ricevuta e per potrete darvi in me un il Papa' ; siccome rispondere in B(jrghese, suo ringraziavi dell'omaggio fattogli della Vi 300 Ital. nota, dopo alla copia regalata alla quale Dite creditato ac- Beatrice. con dalla quelle d'approssimazione. alcuni cassa gli se. il prezzo per sig. D'Este conto un per Per base, imballaggio, Il sarete nuovo di è ancora. nuovo la Polinnia compresa da differenza cogli altri 300, quactretto. del il conteggiato rimarranno fr. 5000 dei il Leonardo la conto 16,36, e degli vendita onde nel voi siccome 4,40 ; dunque da perle, 5,15, di scudi dalla di mostre vostro foglietto conciliato;va bene sia tutto scudi diminuzione il sig. D'Este al luigi per le se. 4,34, mentre e confortano e proprio, più sensibile amor 155 CANOVA fattimi,lusingano voi del la ANTONIO di nome, sua. alla ra signo- sempre di Fontana, secondo il 156 un* AMICIZIA DI ANTONIO CANOVA • Non abbiate se so delle anche alPautore. Qui venderne mai. ragioni molte, per necessità una mi avrete di tutta Sono bellissime quel a cere pia- venduta stampare, del poeta Q-ià si se non voi che sa è fatta stampa io ma cose, verso la che n'è fatte passo. te avre- probabilitàdi la Tavrei non detto sempre lui,e v'ha ne pie co- farebbe se non convenienza portato avesse di e che il che Roma a alcune credo Firenze, a copia, una non Milano a poesie Missirini,come fatto invio ancora ma-ndato spese a d'altri. non 79. 13 Boma, carissimo. Amico ho trovato mi vennero e del ogni p. Sono di. l'altro le due scolpitodi voi provate, ne dell'anima mia, mia è lei il cosi più leale e puro Intendo per me che caro legata che ingenuo ciò a di Voi ne 23 giuntami d'aver tratto ri- il vostro che trionfo e voi per vincoli mi e coll'asse- compenso nulla può contestarvi micizia d'a- venire un si che io sentimento. che voi già comprendeva, stesso io bel più del consolazione La l'occasione benissimo poesie. che e per mio, vostro, compagna, mano. cordialissima, di il dolor voto dove parer contento vostra di all'onesto Napoli, corrente, qualche parte dell'egregia adorabile condare 5 . vostre care estremamente in potuto lenire del la terza e p., da disposta, a bene cosa consegnate 28 ritorno Di — 1818 giugno mi sul libro poscia capirete come sia il distributore dite,e delle dice si ad- male liberale te no- a questo un'amicizia 158 autunno, vi forse dò, e delie Ciò verifichi e neglette dico perfezionamento. vostro, Le e della cassa dovrebbe vi pervenga furono poste Polinnia, che le avrete spero e voi tre i busti, che quattro della due la terza Falier, che ha farà ammonta Selva del Colle non busto gesso scudi ; il -resto S. E. per De care vostre lettere Lucietta giudico necessario giacchénon di contengono il perchè Iseppo D'E- sola per noi della gior mag- eravamo musa 40, farete a e delle in versare allo di zioniere spedi- quello di Sanctis. Francesco signora di per L'amico soddisfarete Sig. della scrivo Venezia, corrispondente di Roma, a sa case busto, quale direzione del costo nella di Beatrice Sig. Selva. una tre al- contiene capire semplicità, mentre e Il puro teste, che mano di fare creduto Napoli. mio il nel- Polinnia il mio al di re; porto allo spedizionie- e cassa come com'io spesa ; Tuna Laura, contiene altro un chiarezza due di Selva, di la spesa alla essa potevano sono Giannantonio soddisfi con e corrente, figura,sta direzione non la seconda Muse; nostro ste e musa, nella Venezia, per detta di Vengono alla vostra casse D'Este Riguardo imballaggio nota. sollecita. e partire per Vienna, desiderate. casse, r insertavi di prima l'avviso fine del della la lettera secondo viaggia ciate fac- maggior Arezzo Sig. e fatte. ne suo sicura dal giungervi prima sicché gesso, voi, per che non al al card. Mando — Principessa spero calze medesimo io sé, lui confidenza, onde col uso da che di vergognarsi anteriormente opere discreto della di in massima voi a la notizia stesso se per motivo avrà canova Antonio di ho del trovate 19 e pur 28 p. quelle p. Io te, risponderviappositamenche gentiliespressioni un'amicizia di ringraziamento di scusarmi fu che farmi potei con me per d'averle certo voi S. P. di che parlate vi ringrazio occasioni l'amicizia dalla cassa che cui di mi all'abate e Se testificare per la inserta delli Polinnia 500 destinati franchi si né s' é fatto, avendo costo, Pro8€ Padova, di in vi DeUa grazia, sono è dei Picotti; 1818. Erano le intitolato alla le 68, nam. del Grazie di di vedrete delli l'Accademi del- minima, che quello al puro gessi del matore. for- contento. sarete lettera Missi- conto parte per cuxlamatiasime la e spese pare più varie veda si mi di occMion» Venesia, cui che stima spesa a il prezzo vantaggio alcun senza le alla di le copia. medesima il conto ridotto Spero * la la a busti, la differenza stringere poteva la dato loro arriva per Sicché Ho quattro non me^ tutte cogliete deducete voi nota sola voi la di ammirando pubblico Cancellieri noi. vostro anche adornate. imballaggio e al me no- fra il ebbi amore che con in aspetto e sinceramente, benevolenza, costante rini molto con cizia. ami- e fraternamente Fiano di che conforto anche saluto Duchessa Dalla dove libro io che in stima verace abbracciano che abbati, Giordani, e alcun distintamente Riveritemela degli mia priegovi quello procurato della ciale spe- di assicurarla e lietissimo giorno un argomento un medesima, della presso una mio; sicché delFanimo soddisfazione forma che ciò, per 159 CANOVA ANTONIO di Canova, duchessa nosge pag. e Fiano 136. Sul il primo Ottoboni. in no, -Fia- Pappafava nozze a seguite tespizio fron- discorso un'amicizia 160 CANOVA ANTONIO di 80. (a Venezia) 4 Boma, Amico Vi carissimo. Questo secondo del me disegno; vostro unirmi al suo al gruppo, tempo, ch'egli assecondi Sicché Taltra per voi. sia alcuna è in Il al sto molto fu si addolorò che primo santi interes- e bile, impossi- è d'altri lavori, non ed pensa, è più che si contenta e se gruppo, pensare farete all'interesse cosa dello. mo- scrissi già vi ciò che a rifare le scorso merita non in telligenza, questa indi- a muovere nuovi : Chirone cìte ammaestra Congregazione delle parte fu lavorato, scultore. inferiore al Hinaldi, e Ottenne perciò altre. Centrale, il tempo soggetto, Centrale di a mandarla una favore per non a tirar d'arco, consiglio dello ne volle sapere di giovane il invece avendo stesso ohe TopeVienna a proroga del con espo- Di trattenere poi fissato, consegnò Camilla ed critica. di in do* visto, Venezia a alla decise e spedirsi abbiamo come Mandato trovato da opere Cicognara, ammaestra l'altro Binaldi il Congregazione quale, Metàbo dallo pubblico, raggiunger dalla far Augusta, di farla ra, Il doveva fatica immensa molti rimanghiamo al oommesso gruppo Carolina a il modo d'altro; più di ^ Achille,e ohe no tal Dunque senza *? stare l'altro pezzi da progetto di rifare il riguardo poi ch'eglia Rinaldi. terminare il debito nuovo bisogna lode. visamenti di diverso per dell'onore,che tenero fatto il mia: Certo e da e p. p. prudentemente quale potrà praticare il per è In 27 parmi ragionevole ma che parere, miglioramenti. e da Fabris informato venne del vostra cara firmata la carta accludo Alla — luglio 1818. un anno artista. gruppo : nato abbando- Canova. di questo a cambia- La un'amicizia Ho scritto la forma Napoli a di, saria a bene che il Quando sarete voi e dersi ve- da lui del gruppo diede mi Senza voleva io scriva o Chirone una cenate, me- ricordarvi di il il Binai al Quanto dallo documenti Per della lettera sig.Diede che suo vostro Borghese, lermi vo- ' rei apposta, brame- che quattro ch'eglimi domanda, AchiUeo ammaestra Metabo cìie insegna a potrà farsi risarcire di Chirone cJie d'arco alla da ohi avesse or- Ferrari, che vertensa, vedi fece gruf^o AchiUe ammaestra scultore al quanto tirar compratoli di questa se scris- e il Binal- rispose oonfessando Il Canova „ che' avrebhe di sono nulla; soggiungeva: E quinti di indurre pregandolo soggetto. consigliata lui, e suo. tuttadue. cammeo una tale sostituzione. una di averla eseguito sua suggellata. Seguite a lettera rappresentante figlia Camilla, '^ dinata al di gesso lunga ripigliare il primo gruppo la credetemi. e quelle dita al Canova da visto il voi diceste " pato occu- finalmente deciso sia la lettera che che mento; pregovi Vienna a ho non bene, Pei ragione, del tanto. amorevolmente io lume conto al Pacchierotti^, e felice viaggio e ritorno, Auguro buono alla Signora Lucietta, riverita distintamente e " Einal- quell'ottimo suo con ama onde Tambroni, destino. lo quale rò da- ne giovane, il quale venne Prendete da pari vostro riconciliatelo difesa, e dia ve righe due nelP esecuzione voi. per di e al detto commesso che fatta venne propositodi A. quale strepita,con trascurato se di no; credo scriveste voi 161 CANOVA sapere tempo. suo il a per io dell'Aristide; contezza di ANTONIO di una Memorie per fu povera del conte poi cosa. Leo^ a poldo Cicognara, II, 188-184, e da ^ musico, il quale accumulata Gaspare Pacchierotti, famoso ritirato una a Padova, pingue fortuna, viveva proteggendo 243 arti le e Binaldi * lettere, il gruppo Vedi 11 a — pag. suo : amore e 244. delisia. Avea Ce/"iloe Procri, 57 nota Malamani, 2. Un'amicizia di A, Canova, commesso le al 162 un'amicizia fattura,fino moderna lo prevengo, ne onde CANOVA quelledelPÀpoUo. a si E di tutto però di regoli,e disponga Priegovi riverirlo genio. suo ANTONIO di me a cuore. 81. (a Parigi) 19 Boma, Amico carissimo. del obbligato; giacché ogni luogo cordiale e dei Quatremère, e noi; la mia che lettera: per Onde certamente. Vi A ohe • '* disse ne devozione venne ^, di materie sono signor famigliare cosa che io avremo ne, conversaziofare saprei non volermene a ora per trei po- discorrerle da una cai sue quanto fatti opere, C. cit., 35-86. marmi il suo ritorno, il stava da nell'arte dopo in sempre alcnno e gli delle il ritomo ed da egli stesso del Londra perfezioni „ Ciò que' avvertito, più visibili • : la trasse, ne di ammirazione venne delle scrive profitto che al- prese stampe Cicognara considerazioni; di molte soggetto su voi delle la vendita questi egli al con ulteriori cune già sono comune disposizionida di attivare proposito ''delli,è " mi primo colloquio che vi prego ringrazio delle Peffe^o " ne s'appartie- ^ scusare ** al in più agevolmente vero potrete conoscere opinione. Il di più che queste mentre che colPamico lui medesimo rimetto d'un Elginiani,io marmi da poco a dirvi,lo fra stra vo- cessate non prove quello poi Per bastantemente espresso voi tempo, di darmi e affetto. al merito presso carissima prossimo passato, e in proposito di ciò riguarda particolarmente, mi vi professo grandemente in alla 29 mi che Rispondo — 1819. gennaio mocon- passi in al- (Biografia di un'amicizia mio coU'amico riuscire la gli farò molto sia loro foglio,col in Intendo Signor Gerard festa di passare e vi dica è buono, maniere ogni di e anima costumi gli venga con òhe egli stesso il merito dunque degli noi, e perle Disegnati dallo maniera delle alla non stesso di e e di Canova, e già pienamente dire a al carezzato ac- romano secolo primeggia; di con e suo ad il chè per- graziose di legare ogni modo liberalità festeggia il talento nazione. Fatelo mia lui ha la nobile soddisfazione tutte per stima potrò servirvi pitture e in Roma. capaci obbligarmi, di che perchè merita infinita offriranno,la " che d'ogni uomini che Delle in retribuita fra ^ quarto accolto sommo accoglie della certo si vale solo onor sicché rivederlo, mi in essere veramente noi da mango ri- ne nero campo discreto, gentile, ornato bennata; che ed fa dell'arte la eccellenza posizione pro- pi alli Cor- unire voi siete stesso: non artisti, perchè d'origine,ma dovrà io il progetto ciò di che dev'egli da' nostri per di esso sua ; ed qualche tempo voi onore ad la Missirini piacere da direzione rispettivo. prezzo persuaso eguale, che che onesta Penso sommo con È superfluoche quanta e cke Frattanto insieme Farmi voi pare del prezzo, poesie di delle copia che alla esemplare^de' pensieri in un alcuna mi cassa discreta soddisfattissimo. 25, e l'avviso,e mio. conto cure in carta stampe il minimum per le fine, della secondo conoscere verificarsi le spedizione Sig. Bondin, del conto felice esito. e subito 163 CANOVA tal a buon a tirare si farà ANTONIO gran tolte avete farannosi e in Tengo opere. vogliano di e le vie affezione. cosi presto intagliati sul ^roolano, di fondo come nero, un'amicizia lei D'Este che altre mandatevi quelle che Spiacemi Amate vi abbraccia. s. p, Salutate — Quatremère, siate e T ringraziamenti per mie delle Tesito piacersi del soggiorno di amici di e di bene, sta^ lia Corne- e comincia e dove Roma, adoratori miei rire favo- nel mostra Tambroni stampe. salutano; la seconda vi che impegno signor ottimo fargligradire i di cortese dialmente cor- sempre. il nostro me per che fratello col distintamente riverisco dal Venezia a signora Lucietta, alla servito abbiano non stra mo- disegno. il vostro lettera,secondo alla dentro la di porre dimenticato voi desiderate, avendo CANOVA ANTONIO di a rà manche- non ^ 82. (a Parigi) Boma, Amico carissimo. al ritorna Parigi, un a al nostro Roma. di più A. C. cit., 51-56 * di Carlo cui la sua A, C, ; e cit.. Francesco, commissione massima si al sono quale de Quincy. le, del- la scatoletta sistano più perfette ch'e- contento; sarete di Bedford, Alcune lettere Cicognara in in dal delle averne per duca riprodotta che voi, dirette per imperfettamente, ma tal ne poteva fare lettere pubblicata, Fa grafia per Le che Spero non delle gnato conse- francese, lettere viene scelte vennero ho Quatremère lettere esse in migliori. ^ amico ad perle, che ^, architetto plico di comune Unitamente perchè Mazois signor mattina Questa — 1819. 30 gennaio a di BìO' 129-130. nel morto restaurò opera; Ruinw il 1826; protetto palazzo de di Pompei, dal Portici, re e Mnrafc, cò pubbli- un'amicizia 166 al Parigi, quale diedi ne sul mio del minimum conto positivo del alla vostra risultare a io il termine transigere dando col talogo ca- voi,qualora ancor l'Inghilterraripassaste per Parigi; potete voi articolo,e tal su oggetto farsi,e ciò prevengo Di diverso caso di la facoltà mano. nel lasciar in suole temporaneamente con- te negozian- conoscendo che ribasso amico dovea che prezzo ad col detto ogni copia;non per al suddetto Quatremère concludesse e scrivendo avviso, alPamico ch'egli trattasse canova Antonio di mettere pure andare parola una di concerto col stro no- Quatremère. comunicato Ho mandate delle lasciò viene fra loro il buon fatta due. nomina sua Anche di copie ; e in guito se- del di tal uffizio puntamento in di solenni, gli all'Accademia, risorgerà)coll'apfranchi. bigliettoscritto Tambroni, pochi giorniprima colmato e direttore di sei mila annuo consegnata di è consolato. averlo amorevoli poi quando vedremo (la quale è viso l'av- tratta una Tambroni nostro distinzioni di e la sei Sig. Colnaghi principe di Metternich, dopo cortesie Scheri gratissimo. son Pinalmente Il gli già stabilito vi vendita codesto a di tal notizia prezzo negoziante sig. la riguarda che stampe al della La dal na nomi- principe aJ di lui partenza da Roma. La che credo pure di Beatrice vostra sarò vi fra trovarmi non ritorno nuovamente in per Venezia, dove aspetterà qualche tempo, parecchi giorni;perchè in potrò viaggia quelle parti aver il bene breve la fine del io conto dove di io necessita tempo di abbracciarvi Italia,perocché per per mi e io ; de on- al vostro essere prossimo luglio. qui Se il un'amicizia sig. Colnaghi sarà desidera delle stampe di mie eseguita la bene, e 167 ANTONIO CANOVA qualche altra faccia ne opere, delle copia domanda, che spedizione immediatamente. credetemi gliatemi Vo^ costantemente 84. (a Londra) 17 Yenezis, Amico carissimo. Venezia, dove da resterò di Roma. fattami dalF ospite in vostra col amabile vedova l'effetto reale Hamilton mi dei lumi le qualità onde e da amare Io lo desidero per siete amabili cortesi che parla, di Sig. mamente som- vostre tutte vi fanno ed ha la ne. famigliare conversazio- il vostro il bene a ta, invoca- L'ottimo e vi il creato, fornito,e chiunque che Vedremo meriti e scente. ricono- mia — delle e re profitta- tanto tenerissime virtù, la vostra Qui si vocifera Pubblicata cose alloggiare molto sono diversi. tempo potuto nominazione anni scrive di meritare Cieognara di Accademia. nostra per e rispettare e sorte tanto finalmente riguardo vostro, a insieme quale di questa lagrimata maniere, da ho non venne della direttore e siccome del Tambroni amico voce, dell'avermi cugino già saputo dall'antecedente Avrete nostro gentile offerta Selva, io promisi suo, righe giorni, e dove alla grato cosi due queste due 1819. di, por poi ripigliare tre o ma ; Florian, dell'invito da vostro casa del scrivo ritrovo Sono anche mezzo dalla mi altri due ancora via la Vi — luglio ritorno della nell'ops. oit. da pag. Biografia oit., da pag. 188 in settembre. Accademia, nostra 59 a a 61, 185. e riprodotta dal 168 un'amicizia quale la riunione La di è di priva anima di e quei capi d'opera della nostra vita. ta vene- pito mi ha col- V Assunta profondamente ; ma e trionfa d'ogni aspettazione Tiziano più contemplarla la e Ericordatemi alla di imparadisato sono nel e venero qualunque sentimento il per di sovrano anche signora Lucietta, distintamente fratello,che credetemi del del mondo. quadri del mi lungo tempo, per giudico,e tengo, tutti li nome Io fantasia. riscaldata mio e voi canova pittura in questo insigne stabilimento vince A di senza Antonio di vi per riverisce, sempre. 86. (a Venezia) 20 ottobre Boma, Amico del dolce carissimo. degli lettera di e ritorno vostro che E l'effetto voi busto, che io e me ne mi ne rimango in dell'opera,e belle glior in mi- della male. il sentire me dalla ta onora- vi ospizio. cose di ac- ramente Ve- quel maravigliato; sommamente mi salto as- podagra, Beatrice, che tante esame la verità voi, e nel domestico scrivete dite, solamente riconoscere e di della mia ingresso entrare senza guarito apipeno d'ogni la vista colse al vostro nella per l'anima nel- un presente vi ritroviate partorito sull'animo consorte s al sofferto si risolvette piccola consolazione è non che abbia dalla duole Mi corrente. salute febbre, che poi stato, anzi ^ 8 del mi rallegrar- posso noi, annunciatomi tra la vostra voglio sperar Finalmente — 1819. particolare di quanto voi concludere e ristringo a piena dell'animo soddisfazione di chi ve stra vo- la offeriva un'amicizia in dono. di L'epoca al mio ritorno da nel tante resto, io le lodi sono che voi poi di vostri,e ciò che le siete se mi Tutto e disposizionivostre Accademia. Veneta tuttora della nell'aspettazione Direttore, Sono al 25 n. con d'avviso; e' niente lettera con la finora; eppure compimento, siccome spedizionieridi Ho ritardo. regola per farmi occasione, che della vostra stare in l'altra della fu data secondo rimaneva grande qualche notizia. pena. Vi lettere suo degli questo gliene scriverin grata Vi me, della cassa colla avviso, col e con sei silenzio raccomando di cosa di Marialva Questo opera. il riscontro un notizia di ebbe voi pur il vostro presso sposto ri- venne coùimissione? spedita al sig. Marchese me stessa ad fareste mi vi se conoscere condurlo ordine il buon gratissimo, e sarò da onde opere, quel negoziante, a Potreste risposta. a 3, le due n. comprendo scritto nuovamente riga una le non trino. quat- spedite mi spedizione Io uffiziale delle mie là è un furono attestano Lione. attendo ne e lo Tambroni anche di di della nomina copie delle stampe al io pongo Choìseul de rito me- seguito relazione sua che rue è il appartiene, buon per mesi sig.Bondin, in Il riceve non quasi cinque Parigi /;asse e vi cura nostra di in che somma più : degli affari fare quello di produzione. cosa per fettamente per- indovino grande mia qualche sarete avete verace si questa a ciò riore poste- desiderare a fate,e moltissimo, m' interessa conoscere che sapere ritorno. vostro e appunto In avrei non attribuite Desidero è Londra. ; 169 CANOVA quel lavoro indovinato anche ANTONIO di dretto qua- copie mi l'una fa e 170 un'amicizia il mio Dopo di un d'una dalla farebbe per la Maddalena addolorata, e allo Mi manca alla facciate che io e da esso che ha che da e della mi sua persona, interessante amico di e delle mio voi perdono da le lei, soddisfatta e Missirini,potete giammai ; anzi dolce e virtuose di e righe due che cara conoscerla, sue moria me- lità, qua- in chiunque la usare di Ricevete i fratello. Credetemi*. società. dell'abate e al mento. intendi- e scolpitefortemente rimangono la fortuna il desidero riguarda opere merito bramo e si fa sempre noi altre avranno è dimenticata non dell'azione. gusto ottenghiate e Borghese, di scrivere tempo ciò che assicurarla che vostro stimo, onoro, Per contenta. forse che cino vi- Baccante della insieme brami sem- sono d'una statua signora Lucietta, scusa, tanto e squisito il Ora giorno queste un conoscete, piacere anche alla il tutto per vedrete non modello tro l'al- e lodati,e ^ dello mo- affatto diverso molto vennero il terzo mossa, ohe di giacente, che dorme, compagnia che fatto il ho Venezia piacciano generalmente che Spero da Endimione terminare a canova Antonio ritorno prima; ambidue che mie di saluti sua esso 86. (a Venezia) 13 Boxna, Amico la carissimo, carissima Il modello nel 1822 condusse a àeìV per fine ^Pubblicata nella Biografia del vostra Endimione dal di la p. con mi la portava quale di trasportarlo ; per lievi C. oit., 135-138. per p. terminò Maddalena Gicognara, A, 16 di Devonshire il duca anohe Fabris Il bravo — 1819. novembre e nell'anno il dnoa di modificazioni in mi mo mar- medesimo Liverpool. distile, uà' AMICIZIA piaceva d'intendere salute. Le ruffaldi vennero mi che due dite DI le secondo a suo Del prò. del all'onore Il modello chierotti ^ quella diligenza di tanto un'opera Mi che Maddalena e Ora alla Venere Vi ta, e nulla quelle domanda antecedente dormente, per e una eccessivo d'una delle rispetti alla signora io spero di lore. do- Ninfe Vedi pag. 180 in nota. Vedi pag. 161 ^ Restò in incompiuto da di casse Luciet- l'affetto. ricevo non * fu che mo mar- \ tutto con ? Tuttavia lode fine in suo mia la quello ana dei nostri Mai di al alacrità per terminando di credermi 0 sig.Pa- che farà molta abbandono Borghesi prego Poco il BaccOj la quale potrebbe far da compagna di nudrici suc- giacente, e in atteggiamento languido sto infelice per Endimione un secondB, soave un detto modellato avea tuirlo sosti- per impegno. d'avervi pare e tento con- corrispondere riparare il perduto. Procri sia condotto sono onde commissione, e credo cure rendergli elogio mostra e felice, che tanto di della vostre gruppo con e all'artista, quando con del di Cefalo è molto vantaggio; alunno dirvi posso che della lui le paterne in dovere anche sono di virtuoso già eseguito religiosa cura la per al modello suo all'altro E lunque qua- e Rinaldi nuovo cesso^ di vista perderò non per secondare scultura,come il Ba- per ciò bravo un e vostra ricapitate. Intendo favorevole giovare per ; sulla il Rinaldi per subito del 171 CANOVA migliori nuove inserte occasione cosi ANTONIO quella gravidanza da Parigi alcun nisteriale. miviso av- stampe. nota. nel «»^nistato dal marmo re per d* la morte Inghilterra. dell'Artista. 172 un'amicizia Antonio di canova 87. (a Venezia) carissimo. Amico la ricevuta Due — sole della carissima 1819. 27 noyembre Boma, righeper accusare vostra,e per dirvi che veva mia,io riceda Parigiuna lettera del nostro Quatremère, e poi ieri finalmente Tavviso da quel M. Bondin,il posito qualemi dice che tutto va bene,che ritiene in dequei 25 corpidi stampe, e che nutre buone pochigiornidoposcritta di speranze che a voi l'ultima pronto e felice esito. Siamo un sulle condizioni cammina a del tutto e benefizio, suo Bramerei dovere. che di cuore, veramente gli ajBFarivostri andassero anche venuti con- di migliori da gran tempo ; e sarei contento che vi riuscisse di conciliare la vendita della gambe non vanno magnificavostra alla vostra soccorrere di onde biblioteca, col futura economia leggerele vostre considerazioni sul di Venezia,e sono impazientedi alla luce *. Voi non vi stancate reddito suo ^ Gradirò Palazzo cale Du- sentirle date le mai di dettare del- opere nuove, siccome io pure m'affatico dietro a nuovi modelli. Questo terzo della Dirce, nutrice di Bacco, ' sembra vincere dei più nell'opinione Il Cicognara, anspioe il Hai, vendette XII a Leone per 18,000 scudi. biblioteoa poi la Affine sua famosa di agevolar vendita, impostagli da circostanze gravi domestiche, della il biblioteca suddetstava compilando catalogo ragionato che la la copia delle ta, l'esattezza, pubblicò nel '21,e per cura, questa notizie, è * uno Furono a cui dei più perfettimodelli di bibliografia. pubblicate nell'opera : Le Fabbriche veneziane, vedi a pag. 86 la nota torno in- 1. ^ÌAii ìli un'amicizia ANTONIO di CANOVA 88. (a Venezia) Mio pregiatissimo Cavai. Lawrence, dovete già nell'arte amico. il conoscere sua, viene nome tal desiderio amicizia. ed di questo col merito doti, che caro ad sua benevolenza, ogni anima il ritratto fino da ha bene per accolto questa e relazione che amicizia Roma, a chiunque anche genere per giorno che hanno il mio e voi, a occasione di la posso fu un'opera veramente voi lo che ha che farvi grido. fatti vedere con riconosciuto vedrete. cosa acquistare meraviglia dirvi egli lo indirizzo cui di tanto artista sé,e con ritratto pure da lato. rega- cura di un destato vide ; gli una fa; e ancor fiducia ; nella con ritratti, ch'eglireca qui di e l'ha aver favorito mia cominciato già me in qui quattro anni s'io debbo quindi della onora terminare in Londra ero gratissima,coll'offerirvi Li voluto altre veramente mi Egli singolare generosità Vedete venga ed l'onesto mille rendono bennata. ninno artista,il quale mio, ch'egli aveva io quando sua che pienamente lo i darlo raccoman- sono, amabile e di passare conservano. dell'arte,congiunge sommo gentili e virtuose Roma culto cui ammirare si vi Sicuro potrà soddisfare di voi meglio per intende dove oggetto mi piace dirigerlo a voi, e alla vostra di distinto il merito e parecchi giorni,per conoscere capi d'opera, che nella pittura A sig. pittore inglese, Venezia, a 1819. Il chiarissimo — celebre dioembre 2 Boma, e la sincerità nel perfetta. Intanto lode suo Verrà fatemi un'amicizia sentire vi è nella mie come che vi con tutto piacerà di il Cavaliere amicizia, e siate le proprie tutte cuore cortesie, Vi abbraccio ^ sono e derò riguar- le e cure quanto che certo al medesimo. usare 175 CAKOVA del lodato persona la mia cara AKTONIO di 89. Venezia) a carissimo. Amico del decorso 22 e Avrete Mi moltissimo dal Elginiani d' il merito Tutto domandai lo stesso Padre, e le casse, in numero àéWAlbione, che deve due cavalli. di dono di arrivare gessi mia. Accade- voi. Anch' io to il San- per 30, nere otte- li nostra di quale esso. Inghilterra è ottenni e col riuscito codesta l'onore e con dei teste abbiate per di Pirenze semestre, Principe Reggente marmi bordo che contezza BaruiFaldi,per impegni le tempo suo a piace dei i nostri compiuti vengono vostre darò col dell'ultimo il conto regolare 1819. care il Molini discorso quell'epoca terrò a due Vi farmi deve che colle andante. 10 e del pagamento Sono — dicembre 25 Boma, già son a fra breve qua tempo. Non so dei ; di che sono Spero yodi l'uomo parola teneste camminerà se che pieno d'incertezza,con Vescovi, era secolare bramoso l' impresa con la lettera della ordine, e 9 la nota d'essere fabbrica con mia alla pagina cui o voi siastico eccle- informato. di Possagno quiete al seguente. suo fine. un'amicizia 176 è che Certo CANOVA ANTONIO di faccende in simili piccole inquietudini, che delle s*ha quando specialmente di poca levatura, che si esito sono la presa mi dell'affare, andamento alla rini Ma aggirata. ed sorpresa e di Vi successo. col fratello tutto facilmente essere autorevoli, al procedere il tutto promettono gente con le persone cura buon felice più ti rispet- de' nostri prego di credermi signora Lucietta, e e di suscettibile e vitabili ine- sono fare a contrare in- bisogna sempre Missi- con vostro. 90. (a Venezia) 23 Boma, Amico vrebb' carissimo. essere quest'ora a lettera una Il — cavalier amorevolmente. .ciate conoscere Gli ho dato lo comandai rac- gli fac- che preme i nostri ammirare e do- diressi,e lo Mi 1820. Lawrence in Venezia. voi, al quale per febbraio capi d'opera, quei prodigj del Veronese, onde concepisca una idea del valore di quell'impareggiabile pitvera tore e Quei ^ signori polacchi commissioni busto in al marmo giovane Baruzzi, buon Einaldi. abbia non questi ricevuto affetto;la quale non vostro ^ ** al Più Lawrence "la è bravura "cosa il Canova tardi molto un 2iani — „ cogliere difficile ! Dipinge Gfr. alcune Biografladi grande di saper è incantato "Bgli scrivova uomo A, delle belle UtUre (7. oit.,pag. date hanno Paz Marianna a assai ognuno poi con opere nel un de' "? : ritratti. miglior bel gusto oit.,pag. 63 e Il Sig. Egli ha momento; di colorito. maestri nostri del mancata Pascoli fare nel che prova sarebbe gli solo un spiace maggior una diA,,C. 13. Mi e cune al- Vene- OicÒonara: un'amicizia ANTONIO di 177 CANOVA voi, consapevole delle intenzioni di quei signori,gli aveste prevenuti in favore del diretti anche detto giovane, e gli aveste a me certamente, Io avrei questo proponimento. con il Rinaldi; al detto vostra, e se voi e aiutato s'è in ammogliato Egli ha ed creatura consolato essere più che ora ragione di. di rimediare al altro lavoro verun più poco dell'opera. Vi dico ciò acciò pensiate,potendo, mai, questi passati Pacchierotti,che glielopaga, per alla a procurare non di ragioni; seguito trascorso. Gruppo merita se le tutte per giacché sapete finalmente è quale potuto giovare in alle sopra fallo che il come mere segreto, fra sogna Bi- pete, sa- spese noi due, lo di correggere al modo sbaglio. Vi prego riverita de' nostri rispettialla Signora distintamente delle e bene, stimabili sue e tore Missirini,adora- dal nostro panegirista costante, e credetemi e Lucietta del amoroso suo rito, me- temi qualità. Voglia- rare sempre. 91. Roma, Mio amico. caro marito suo vi presenteranno Questa certamente da Essa voi. nell' Indie, ed di viaggio erudito — gentile e 1890. il Capitano queste poche mie ghe. ri- rita signora inglese medi essere conosciuta,e apprezzata ha viaggiato e dimorato degli anni ha e eulta pubblicato viaggio un quell'antichissimanazione eseguite 12 Graham Madama — 27 febbraio Malasìani, e questo rallegrato di disegnie venne sul ; sui vero da Un'amicisia lei stumi co- suo dute ve- medesima; perchè di A, Canova. un'amicizia 178 conoscerete Dopo della contorni canova io meritamente quanto raccomandi. Antonio di lungo soggiorno un città qual pubblicare qualche opera, desidera Venezia, prima di ripassare le Alpi. che, in occasione,voi tale di prestarvi, alFoggetto sufficiente una contiene sant© Né io la nostra diretta per quello fiducia gentilissimasignora Graham dono, il buon qualità,e un raro bella d-ogni Amatemi ad ritroverete voi stimabili giudizio, norma saggia osservazione. e credetemi e sempre stare acqui- procurare mille nella sicura di cura d^nteres- che di piacere ; giacché vero un la rei ame- Venezia. nella m'inganno ambedue di anche Quindi le donaste essere idea di scrivere vedere e sui Eoma, a disegna essa diriga e la ve 92. Firenze) {a Boma, carissimo. Amico infermo, e E mi statuario,e vi di forse che fatto più cenno lettera è D'Este d'una volta. Airenta Monsignor sprovvista gli fu ^ Vedi a pag. 86 fare la è nota come ed lontano la ritrovato vi stenuta. so- marmo mento ritrova- possano, come rammentate non io ve da ne di abbiamo Roma; la stra vo- la Casanatense Vaticai^a, e acquisto 1, malattia que' Bassirilievi ricapitata; ma di fondi al momento Voi scrissi di che ancora propizia al dar risorsa. io vi è certo ma che marmi, qualche Loya, fortuna auguro dite, una più del rallegro poi altri dalla 1821. aprile spiace sentirvi ristabilito bene non Mi — 5 delle non Tabbriche sono pos^. un'amicizia 179 CANOVA ANTONIO di L'articolo,che riguarda quest'opera, e pubblicato venne volume nel Vedrò XXVI voi Giornale sul datami, man- arcadico p. p. febbraio. Lady Murrai, di cui voi parlate a affetto,e procurerò di provare volentieri tanto con questa dama premure per Dal essa sopra del che efficacia il mio animo. non delle mi vostro discorso abbiate disegno primavera, questa la si amabile tenore arguire in del da Io di sembra di riveder di ritornarvene ma vostre Roma Vene- a il qual ^arà zia subito mio progetto per quest'anno : giacché le circostanze dopo Pasqua. so non . politiche mi deciso e nel tengono prossimo La ancora fare di lettera vostra probabilmente le per I sue avrà nel oppure poiché già di uso Possagno a di mese Hamilton si ospitiHamilton giorno ; di. sono faranno ma Farò quelli alla posta al del a da che qual- Napoli fra dieci quindi ritornp amico caro fratello saluto il vostro amorevoli : o cevete rii ricordate e ; rispettialla signora Lucietta, e nostri abita, dove mandare tembre. set- si sarà non sa soluto ri- sono lettere. nostri dodici ; gita solita al Duca perduta sicuramente e la maggio, né sospeso, credetemi 93. (a Venezia) Boma, Amico scritta carissimo. dall'abate Sig. Cox, — dato Ho Missirini del quale non per in mio 26 mafitsio 1821. voi nome, intendo lettera, una che ad un glese, in- prendiate 180 un'amicizia chester per data ho ne ma che sua qualche giorno, e che delle insigni opere Camera della lo qualità, che Io ne ve il giorno rimborso sei per delle delle Fabbriche, mille cose per noi alla Volta ha lasciato porto di Vi scudi copia una prego signora Lucietta, e alla proteste delVaifettuoso le solite di Venezia . Corale. del e mente. somma- finchè regola, af- vostra di spese tuose vir- altre potete il meglio. ; ed delVandante 23 molte come parti di qui Hamilton Il Duca te Presiden- stato stimabile per favorirlo notizia quindici anni, ed rendono prevengo di veggiate Venezia a avendo di e reca di fare la vostra per eloquenza, Col- Lord a si molto, e Egli è Comuni dei mano desidera vostre. di molta fornito mia moglie stimandovi particolare: alcuna di Lady conoscenza, è un'altra con canova sollecitudine pensiero,né gran Antonio di di dir di gradire ag- vostro. 94. (a Vicenza) Boma, carissimo. Amico di Padova Vescovo buon Rinaldi. Vi tanto con giovane. con altre 9he mandi abbiasi una sempre Se tempo. per la carissima del quale trovai la lettera del conforto del consolazione per cosa a e grato deirabile sono benefizio a carità A catene. 1822. vostra amore Per giagno Alla — nella primo corrente, 15 me lo non pare finita per scusarlo figurina del di questo stringiamo che sia bene, sulla necessario acciocché è non tuoso vir- adesso ristrettezza Saggio quest'anno, pazienza; uffizio adoperato non del potrà spedirsi meglio che sia 182 un'amicizia de' nostri di Antonio cordiali rispettosi e Vi Lucietta, canova abbraccia signora il vostro^ Taffetto tutto con alla saluti 96. (a Venezia) Possagno, carissimo. Amico di si rimperatore Il ^ giorno " Mio fratello " del nostro ** vivo " soffre alcuni quali non ** ** » ** cata ** ^ " gita domani se o sei giorni in punto "? avvisata " tessa ; intanto " In " tagliata *^ lazione al sempre iersera mia con del " : non Sentiremo Professore. nella "ramento cibo, al Parlava d'affari "Il Dr. Aglietti del che salute sua va per il e in ogni è un polso conso- qui venuto fratello del e rico- dell'amico miglio- nessun quale conseguenza particolari, ritrova veder il det- riscriveva, è l'opinione si può non e vogliono non affetto quale tera: let- po' meglio; un e con- altra dà l'abate con fratello, subito signora grandissimo dirle ap- farò la in un' molestarlo, mattina Veramente salute cinque Aglietti, che Dr. piacere saprei per intralciare alla Consigliere Aglietti e questa "un'avversione quindi a luogo di onorarci io e danno lunghissima, una di Aglietti; non per di settembre 24 Il sorpresa lo accolse mio, che e Ai paccn Cicognara "noscenza. " seguitano incomodi intera "dargli La prenda corsa scriveva giunge del al fratello. consigli e quegli mi lettera paInn- di concerto non rispetti e dei india] il Dr. partiremo, miei l'abate momento questo visio e venne momento tal il progetto non de' ancora amichevole e Se gli poco molestie avesse pregola domani Nel mai se assai, ohe segreto il istà benissimo, di far la in avviso dichiarandole e consultare scrivo giorni. questi „ " ohe queste Gioognara: molestano di prima dandole fratello, siamo per Le al più. al non cura è cosa mio esso domani disposizioni, sue "? " colla soffrire Venezia a lo dissipano affatto, noi contiamo e "ma di dopo o si le che La volendo sopra parti, Egli però tempo. non colla letterina una del- busto scriveva queste potuto liberarsi ma una ieri in piccoli incomodi, dominio go scritto arrivo arrivi Canova di rivederla. qualche mio, rer "fare " le ha felice desiderio da l'abate carissima del cassa che aspetterà dopo ha la vostra proposito della sul jeri,e Ricevo — 2 ottobre. di accusa ijarchissimon* geva: poscritto soggiunin ottimo stato ed UN^AMIGIZIA occasione Io conto essere due vi starò farò domanda non vorrei riverire "ha " " finche al d'oro; e di e Padova, certamente volta, un'altra sia ch'egli elUir certo delle Tnso stesso qual' per acque portarle a capace e di- a in atteggia del grande ra catalogo suo lui da scolpite. del tomba sulla del -195); e diretta cui mo : gli scrive dopo e si ohe : dire può fu e spero sono cieco. che un ne Ma Sono rimarrà e , la dallo del è 194' II lettera 10 agosto fare lui a 1822, in moltissi- mai l'opera il lavoro di qnei ca- maravigliosamente, Infatti del pegno im- di avanzato e sta ma il solenne una allontanato travaglio però lavorati come Cicognara conte va statore, scul- il busto Cicognara L, io Cìcogna- notars del data il mano il alcuno, c'è quale del „ stode cu- il D'Este vendute poi ad ritratto contento. miracolo il viceversa — preparate del conte n' è pare che compiacque in se non quale dica: , marmo moglie il suo cominciato. per angelo mentre furono e le carte Anche che pelli è interminabile. busto la Sartori-Canova, '^ „ nirlo fi- alle quali lo scultore marmo pel ; con fra finalmente dell'abate esso Ferrara ad di errori e venduto (Cfr. Memorie marito c'è a si tu non dogana dal sicché lui; in in queste Maestro soave del il busto Fra conte di le mani, pose a di S. M. daBoma po' troppo un opere per Opere quale il Cicognara; del vi giammai che ma cose cosi: lavorando, ancora dalla Maestro, canoviane distinse sbrigata nobilissimo di inesattezze le opere scrivere busto venire scopo parlare a moltitudine una dicevo, classifioò nel lo memoria competente aveva incompiuto. si il solo cadde rimase è inspirato, della sono natio, di del cassa sia fatto si era che, malgrado — che subito Canova ambidue la Possagno a l'autore paese suo libro suo che D'Este, Il preghiamo Francesco, busto, l'abate settembre, 20 **La sia diretta rimperatore nel un per sera, solito,anzipiuttosto alquan- stomaco del Gicognara: che Questo " Rivenendo sospende e lo lettera Venezia "? " domani Tuso amico, ali* Nella scritto " dopo gerirle. ^ " al va Baccomanda giorno, S. di abbracciarvi salute portato ''che M. io tempo, signora Lucietta. eg^alissimo. " della alla Stella mancare in giugnerà giorni. di voi 183 CANOVA Venezia a tre o la mia La modo ogni delParrivo prima spero, e Ad ^ ANTONIO DI i Maestro capelli la di quel vedrebbe 184 un'amicizia to di bene meno ^ -142. : Ultima dal "braccia, lettera come un mi viaggio mie le ma gliorare mi- dovessi che speranze ritornerà in za. for- pag. 241- ^ Gioogrnara si all'autografo Dietro ^ addio pubblicata Fa il — Addio, canova giorno, Porse vane. Antonio Parea prima. qualche per furono di di angelo Canova. che nella di leggono Ai tornasse IS oit., Biografia sua al queste mano spirò ottobre cielo ». fra le parole mie INDICE (È LETTERE NELLE CONTENUTI NOMI DEI il indicato della nomerò pagina.) Francesco, scultore, 87 in nota. (D') Giambattista, 42, 56. Agincourt Adam Aglietti 78. Francesco, 104. Agostini, Filippo, pittore,157. Albrlaal-Teotochl Isabella, 10 Agricola nota 1, 21 in n., 22 in n« in n., 129 n. 2. 185, 153. Ulisse, 8 n. 1. (Degli) Giovanni, Aldovrandl Alessandri — Carolina Maria 2, 108 I, 59, 60, 61, 79. Luigia, 21 in n., 104 Giovanni, Balestra n. n. Francesco — 79, 88, 96 Augusta, 160 in — (arciduca Alberto, Austria 12, 14, 29. d') 89, 40. n. 2. incisore,96, 116, 118, 137. Nicolò, 22 n. 1. Baruflfaldl Antonio, 63, 73, 7(5,79, 80, 84, a5, 122, 126, 135, 148, 171, 175. Baroszl scultore, BaruBzl Barzonl Bassi 176. Vittorio, 97. pittore,53, 55, 57. Eugenio, 1, 24 n. 1. 22, 24. Giuseppina, Bedford (duca di),24, 121, 164. Carlo,69, 75,,82, 104. Bentlvogllo Beauharnals — 186 INDICE Y. Bonaparte, Napoleone 12. incisore, Bonato 112. Pietro, conto Blacas 79, 80, 85. Cesare, Bianchetti Paolina, 151, 155, 161. Giuseppe, pittore, 88. Giuseppe, pittore,10 n. 1, 21 Borghese Borsato Bossi Giorgio, Byron 10 Canale V. Canaletto, V. Campbell, Cawdor. 121 in Castlereagh, Ga^crdor, milord, 49, 50. 6 in Colchester, Compton, n. coniugi, 180. milady, 83. Consalvi Ercole, Corniani G. Daru n. Benvenuto, Cellini 2. n. di), 86. (duca Cassano 2. n. 5 Francesco, Carradori n. 151, 159. (principe di), 9 Canino in Canale. Francesco, Cancellieri n. 1. n. Paolo, 59, 60. Antonio, pittore, 88 CaUarl 87, 88 in Michelangelo. V. Buonarottl, in n., Pietro, 60 n. 1. 82. B., 22 in n. Giacomo Luigi, 2, 24. Boni De Martino, pittore, 95, 10 1. Della Valle Ferdinando, 62, 67, 68 n. 1, 71. Martini De Giacomo, scultore, 76, 79, 183. Demin Giovanni, pittore, 9, 17, 19, 45, 48, 63, 64, 71, 88, 90, 91, 93, ,96, 97 n. 1, 99, 105, 106, 107, 108, 110, 112, David 114, 122. Denon Vivente, Derglas Devonshire diplomatico, 21 (duca Antonio, 20 lord, 107. DughermiU, Duroc Bckhel Bd^w^ards Luigi, 70, Michele, Pietro , 85. generale, Giuseppe n. di), 71, 108, 112. 126, 190, di), 170 n. 1. in n. 57, 58, 161. (marchese Diedo Durantini in Ilario, 85 in n. 21 in 106. . n. 145. 187 INDICE Bste . (D') Antonio, 9 n. 1, 10 n. 1, 20 n. 1, 22 in n., 44 in n., 52 in n., 75, 76, 77, 90, 94, 95, 98, 99, 102, 109, 111, 114, 116, 117, 121, 128, 131, 142, 151, 155, 158, 164, 17a Giuseppe, scultore, 94, 117, 118, 119, 121, 123, 124 126, 136, 138, 140, 143, 144, 147, 149, 151, 160, 170. Paller Giuseppe, 13 n. 1, 23, n, 3, 61 in n. 1, 158, 185. Ferracina pittore, 55, 56, 142, 147, 149. Ferraioli Alessandro, 61 in n., 62 in n. Fabrls — 130 Gaetano, Flano in n. 130 Bartolomeo, Ferrari — 61 Gaetano, (duca n. 2, 132, n. 2, 142, 161 in n. 142. di),92. duchessa, 159. Fiorini Carlo, 139. FOlo Giovanni, incisore, 96, 110, 138, 134, 107. Fontana Pietro, incisore, 96, 107, 110, 116, 118, 128, 133, 134, 136, 137, 138, 140, 148, 155. Foscolo Ugo, 7 n. 1. Frassine 76, 79, 84, 116, 134. — Ottoboni, Simone, pittore,2 in incisore, 61 n. 1. Gerard Girometti n., 168, 134. Gberardl ' Pietro, 8, 11, 23, 125, 132, Goéss (contessa di),86, 89. Pietro, 89. scrittrice,177, 178. Graliain, capitano, 177. Giordani 159. — — GroUier (marchesa Antonio Guattani di),121 in n., Giuseppe, 86, 08, 111. duca, 121 in n., 165, 167, 179, 180. Francesco, 1, 4, 7, 9, 17, 18, 24, 28, 29, 30, 33, 34, Hayez 37,44n. 1, 48, 51 n. 1, 53, 55, 63, 71, 72, 73, 74 in n., 78, 80, 81, 82, 86, 88, 90, 91, 93, 96, 97, 99, 100, 101, 102, Hamilton, 104, 105, 106, 107, 108, 114, 119, 134, 150, 157. Holland, scultore, 86. Hudon Kaunitz, Landi Lang, lord, 165, principessa,141. Gaspare, pittore,1. cavaliere, 121 in n., IdS tUBICB di) (marchese, Lansdo'wiie 9 juniore, inoisore,10 Lasinio 2, n. n. 1. pittor^, 174, Tommaso, Clero Le Sebastiano, incisore, 96. IiebBeltern (cavaliere di) 45. Antonio, pittore, 57 in Lipparlni (duca di) 170 n. 1. liverpool Lawrance Angelo, Mai Marni n. 96. 150. incisore, Marchetti 176. 181. Michele, Ascanìo, Mallio 75. 12. Luigia, V. Austria. Marsand Girolamo, 148 in n. Martinetti Cornelia, 7, 26, 76, 77, 80, 164. Mattelni Teodoro, pittore, 56. Carlo Masois Francesco, architetto, 164. Metternicli (principe di),65, 73, 101, 112, 166. 6 in n., 43, 45, 46, 47, 49. Michelangelo, Maria Giustina, V. Michiel Renier. Melchiorre, 69, 71, 73, 77, 79, m, 95, 97, 98, 108, 109, 112, 120, 123, 128, 132, 136,141, 142, 145, 149, 150, 151, 152, 158, 156,159, 163, 165, 170, 173, 176, 177, 179. Monfaucon (de)Bernardo, 99. Missirini Vincenzo, Monti 151 Raffaele, Morghen Pietro,6 Moscati n. n. 13 1, 96 n. n. 1. 2. lady, 179. Murray, 12, 18,20 Napoleone, n. 1, 21 in Giambattista, Niccolini n., 22 in 13. Gaspare, 161, 171, 177. Palagi Pelagio, 12, 27 in n. Paniaochi Enrico, 3 in n. Pacchierotti 85. Pio VI, Pio VII, Piombino 33 in n., 34 in n., 70, 74 in n., 78. (principe di),83. 25, 32 in n. Piul Lnigi, scultore, 99. Polignac, cardinale, 87. Pisenti Polittl 56. Poniato^wski, Porto Orazio, principe, 55. 6 n. 1. n. 190 INDICE Verri Alessandro, Viero 77, Vlnol (da) 98. 2, 25, n. 155. 2, 150, 86. Giovanni, Volpato 13 1, 96 n. 1. n. 86. Voltaire IVelllngton (duca di), (contessa Westmerland Zandomeneglii Zurlo 4 Leonardo, E. Visconti 97. Giuseppe, Luigi, 80, 82. 20 n. 1, 121 di), scultore, in n. 75. 44, 52 m n., 117, 121, 128. INDICE OPBRE DELLE RICORDATE CANOVA DEL indicato (E li numtro della NELLE pagina) MAUSOLEI Maria Cristina, 12, 85. All^ammiraglio 97. All'Elmo, Al A di York, duca Pio (progetto), I Nelson 72, 121, 130. 130. VI, GRUPPI Ercole Amore Le Lica, 12. e Graaie, giacente Venere e La e Centauro, Pietà, 130 n. Amorino, un 82, 8é. 2. STATUE 9, 14, 25. Venera, 12. Teseo, Napoleone, 22 12, 18, 20 1, 49. Dansatrice, 22 b. 1, Ebe, n. 29 in 62, 76, 77, 82,83, 127. Marte, col 1. n. 24, 25, 121. Majade Teseo 22 Psiche, e n. 1. n. LETTERE 192 INDICE 22 Paride, 1. n. in 33, 84 Religione, La 35, 88, 62, 82. n., 35. Ajace, 49 Amorino, in n. . 72, "Wasblngton, 130. 89, 91, 92, 93, 96, 97, 100, 79, 80, U, Pollnnla, 101, 105, 106, 108, 109, 110, 111, 113, 114, 116, 117, 119, 120, 121, 123,'124. 125, 126, 127, 129, Ninfa Psiclie, 97. Perseo, 97. 91, 98, 104. 108, 112. Giovanni. Carlo 85. Bezzonico, del Concordia, La S. 84, 85, 121. giacente, Genio 130, 133, 135, 155, 158, 159. 127. III, Eudimione 170, 171. giacente, Dlrce nutrice di Principessa Borghese, Maddalena 170, 171, 172. Bacco, 170, 171. 170, 171. addolorata, BUSTI 10 Siena, Sé stesso, La Pace, 1, 153. n. 22 in 49 n. n., 103, 104. 85. Agrippina. 148, 158. Laura, Bice, in 148. 153, 155, 158, 166, 16" Beatrice, 1 Francesco 182. BAS80RILIBVI Batto Apologia Santa di Proserplna, di Crux, Socrate, 127. 83, 85. 106. y PUBBLICAZIONI ALTRE DI MALAMANI VITTORIO Cento lettere nier lia Inedite ^Hletaiel, satira Koux appunti Nuovi rraneesl I II e a Merlo, memorie nel la satirici 1884. Tori« SHTIII secolo goldoniane e Morelli, Ancona, — Re- l-"86. curiosità, Venezia, — satira Venezia, — Merlo» Buratti) (Pietro veneziani Merlo, 1887. 1887. Venezia' — 1887. del conte I^eopoldo Dno originali Cicoffnara Voi. — Di IL noto Oinstlas a — vale, Venezia dei Principe Fa e Venezia a e Cesarotti, Melehior proemio con eostume del no-Napoli, di SETTECENTO VENEZIA e C. Merlo, 1. — li. — dal menti docu- 1888. 2mhblicazion€ 2)'^ossima (2^^ edizione), Ronx Venezia, — A tratte La musa La satira popolare. e i stami co- rino-Napoli To-