VADEMECUM SULLA RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI FINANZIATI ALL’INTERNO DELL’INIZIATIVA COMUNITARIA INTERREG III A ITALIA – AUSTRIA 2000 – 2006 (versione 1.0 – 12 dicembre 2005) Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 PREMESSA Il presente VADEMECUM è stato realizzato, riprendendo in larga parte i contenuti del vademecum predisposto per il PIC Interreg IIIA Italia-Slovenia, a beneficio dei progetti cofinanziati a valere sul Programma di Iniziativa comunitaria Interreg III A Italia-Austria 2000-2006, sulla base della normativa comunitaria vigente in tema di Fondi strutturali e, in particolare, di spese ammissibili. I documenti cui si fa riferimento sono i seguenti: • Regolamento del Consiglio 1260/99 del 21/06/99 recante disposizioni generali sui Fondi strutturali; • Regolamento (CE) 1783/99 relativo al FESR; • Regolamento (CE) 438/01 della Commissione “Recante modalità d’applicazione del regolamento (CE) 1260/99 del Consiglio per quanto riguarda i sistemi di gestione e controllo dei contributi concessi nell’ambito dei fondi strutturali”; • Regolamento 448/04 della Commissione che modifica il regolamento (CE) 1685/00 per quanto riguarda le norme di ammissibilità al cofinanziamento da parte dei fondo strutturali e che revoca il Regolamento della Commissione (CE) 1145/03. • Regolamento (CE) 1159/00 della Commissione “Relativo alle azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei fondi strutturali”, • Regolamenti (CE) 69/01 e 70/01 in materia di aiuti di Stato; • Regolamento (CE) 1681/94 della Commissione “irregolarità e recupero somme indebitamente pagate”; • Circolare esplicativa sui controlli del 14/06/2004 della Direzione per le Relazioni Internazionali e le Autonomie Locali servizio per i Rapporti Internazionali e l’Integrazione Europea della Regione Autonoma FVG. La documentazione di riferimento è disponibile sul sito della Regione Friuli Venezia Giulia www.regione.fvg.it/progcom/progcom.htm (cliccando sul link ‘Interreg IIIA Italia-Austria’). Lo scopo del VADEMECUM è quello di fornire ai beneficiari finali e/o soggetti attuatori della Regione Friuli Venezia Giulia (Direzioni e altri soggetti pubblici o privati) un supporto nella definizione delle metodologie di rendicontazione e, soprattutto, un’indicazione dell’Unità di Gestione Locale del Friuli Venezia Giulia (Servizio Rapporti Comunitari e Integrazione Europea) sulle spese ammissibili al P.I.C. Interreg IIIA Italia Austria 2000-2006. L’utilizzo del vademecum è obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2006, indipendentemente dalla data dei documenti di spesa. 2 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Anche a seguito dell’utilizzo da parte dei beneficiari finali di prassi e procedure non sempre omogenee e coerenti si è voluto, con questo strumento, mettere ordine cercando di tenere conto delle diverse esigenze dei beneficiari ed affrontando, in particolare, le voci di spesa che, sulla base dell’esperienza fin qui maturata, hanno generato maggiore incertezza presso i beneficiari sia pubblici che privati. Si è inoltre tentato di adattare il più possibile questo strumento ai progetti attualmente in corso e alle relative tipologie di beneficiari finali. La gestione amministrativo-fiscale e la relativa documentazione utilizzata per il rendiconto, indipendentemente da quanto esposto nel presente vademecum, deve in ogni caso rispettare le leggi (civilistiche, fiscali, ecc.) e i regolamenti comunitari, nazionali e regionali vigenti, le previsioni dello specifico bando cui si è risposto e qualsiasi altra norma applicabile sulla base delle specifiche caratteristiche del beneficiario finale. Il presente vademecum intende rappresentare una guida di lettura per queste normative. Inoltre per la soluzione dei problemi che dovessero emergere nel corso del programma, l’Autorità di Gestione potrà, ai sensi delle funzioni attribuitegli dal P.I.C. Interreg IIIA Italia Austria 2000-2006, emanare circolari o note esplicative di cui sarà data immediata notizia sul sito (selezionando la www.regione.fvg.it/progcom/progcom.htm pagina relativa al Programma). 3 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Parte I Definizioni generali 1. I BENEFICIARI FINALI Per beneficiari finali, d’ora innanzi “beneficiari”, si intendendo i soggetti titolari del contributo a valere sull’Iniziativa Comunitaria Interreg IIIA Italia-Austria 2000-2006. Coerentemente con quanto stabilito dal Reg. 1260/99: “per beneficiari finali si intendono gli organismi e le imprese pubbliche o private responsabili della committenza delle operazioni; nel caso dei regimi di aiuto ai sensi dell’art. 87 del Trattato e di aiuti concessi da organismi designati dagli Stati membri, i beneficiari finali sono gli organismi che concedono gli aiuti”. All’interno del PIC Interreg III A Italia-Austria le tipologie di beneficiari sono individuate, misura per misura, all’interno del Complemento di Programmazione e sono poi specificate in ciascun bando. A titolo esemplificativo si può trattare di soggetti pubblici (quali Enti locali, Istituti Scolastici, CCIAA, ecc.) oppure di soggetti privati (associazioni, imprese, ATI). Il soggetto indicato quale beneficiario del contributo è responsabile della stesura e presentazione del rendiconto finale (e degli eventuali rendiconti intermedi) e del monitoraggio trimestrale fisico, procedurale e finanziario. Nel caso in cui il beneficiario non coincida con il soggetto attuatore l’individuazione delle responsabilità e la distribuzione dei compiti dovrà essere individuata da apposita convenzione tra le parti. 2. IL RENDICONTO Il rendiconto delle spese sostenute è il documento sul quale si basa l’attività di controllo (in itinere e finale) degli organi competenti e che permette, definito l’importo speso e riconosciuto come ammissibile, di procedere all’erogazione di saldi o anticipi (se previsti). Il rendiconto viene di norma predisposto a conclusione dell’intervento ma può essere richiesto anche a scadenze prefissate durante la realizzazione (in caso di erogazione a fronte di avanzamento lavori o per altre motivazioni specifiche). Il decreto di concessione del contributo contiene, di regola, indicazioni riguardo ai termini e alle modalità della presentazione del rendiconto. In caso contrario sarà necessario fare riferimento a quanto previsto nel bando/avviso. 4 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Costituiscono parte integrante del rendiconto la documentazione a supporto delle spese sostenute, oltre a tutte le comunicazioni intercorse tra il beneficiario e la Direzione competente nelle quali siano evidenziate modifiche relative al budget e/o al contenuto del progetto inizialmente approvato. Ai fini della dichiarazione di spesa, dovranno essere rendicontate le spese relative all’intero importo del progetto, compresa la quota di cofinanziamento del beneficiario. La quota a carico del beneficiario finale va intesa come cofinanziamento proprio dell’ente e, come tale, non può essere costituita da altri contributi pubblici espressamente finalizzati all’intervento oggetto del contributo Interreg IIIA, compresi quelli a valere su altri programmi comunitari. Per la presentazione del rendiconto deve essere utilizzato il modello allegato. 5 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 2.1 REQUISITI GENERALI PER L’AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE Le due regole di base cui si deve sempre far riferimento nella predisposizione dei rendiconti, e da cui discendono tutte le modalità operative e le necessità documentali indicate nel presente documento, sono, oltre all’ammissibilità della spesa (rispetto a quanto previsto dal progetto, dal bando e dai regolamenti) e la conformità alla normativa vigente: 1) la tracciabilità della spesa: i documenti costantemente custoditi dal beneficiario in apposito fascicolo o presentati per il rendiconto devono consentire di risalire agevolmente alle spese agli stessi collegate (ad es. si deve poter facilmente individuare a quali buste paga si riferisce un bollettino di versamento IRAP); 2) l’effettivo e definitivo sostenimento della spesa alla data della rendicontazione: la spesa deve corrispondere a dei pagamenti effettivamente (uscita finanziaria) e definitivamente (risultanti dai libri contabili, senza possibilità di recupero) sostenuti dal beneficiario. In linea con la normativa di riferimento possono essere portate a rendiconto solo spese effettivamente sostenute alla data del rendiconto (intermedio o finale) e che possiedano le caratteristiche sotto elencate: a) essere sostenute effettivamente e direttamente per il progetto cofinanziato, opportunamente documentate e riferite temporalmente al periodo di attuazione del progetto essere effettuate nel periodo di eleggibilità del progetto (salvo diverse indicazioni specifiche contenute nel bando di riferimento); b) essere sostenute relativamente ad attività realizzate nell’area ammissibile del Programma (oltre alla Provincia di Udine e alle aree in deroga di Pordenone e Gorizia, l’area ammissibile è costituita da Veneto e provincia autonoma di Bolzano, per la parte italiana; Carinzia, Salisburgo e Tirolo, per la parte austriaca)1; c) rientrare in una delle categorie di spesa previste dal programma, dal bando e dal piano finanziario del progetto2; d) soddisfare il principio di buona gestione finanziaria e di economicità; 1 Qualunque attività fuori area ammissibile, ancorché esplicitamente prevista nella scheda progettuale, andrà preventivamente autorizzata dal servizio competente. 2 Il piano finanziario del progetto è quello predisposto in fase di presentazione del progetto eventualmente modificato od integrato con comunicazioni successive che andranno a costituire parte integrante della documentazione a supporto della rendicontazione. Salvo diverse disposizioni contenute nel decreto di concessione, le modifiche dovranno essere comunicate alla Direzione competente nel caso le stesse non siano sostanziali, ed approvate dall’Autorità di gestione e/o dalla Direzione competente nel caso in cui vadano ad influire sulle attività del progetto così come descritte nella scheda progettuale. 6 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 e) essere giustificate da documenti di spesa originali che, se possibile, dovranno riportare nell’oggetto la dicitura “PIC Interreg III A Italia - Austria 2000-2006 progetto titolo ………”; f) Rispettare le norme vigenti in materia di appalti pubblici, le norme previste da regolamenti e/o circolari interne e qualsiasi altra norma applicabile alla fornitura di beni e/o servizi. Gli enti pubblici potranno utilizzare, se esistenti, i propri regolamenti interni in materia di semplificazione delle procedure di spesa o fare riferimento alla normativa nazionale o regionale sulla semplificazione. I regolamenti interni sono parte integrante del rendiconto e, in quanto tali, devono essere sempre custoditi nel fascicolo dedicato al progetto. Per quanto riguarda gli enti pubblici, per le spese riferite all’acquisto di attrezzatura o ogni altro bene/servizio comparabile esclusivamente in termini di prezzo, è preferibile la richiesta di almeno tre preventivi. Per quanto riguarda i soggetti privati si potrà procedere agli acquisti di beni e attrezzature, nonché all’affidamento di incarichi unicamente previa selezione basata sul confronto di almeno tre preventivi di spesa forniti da ditte in concorrenza, procedendo quindi alla scelta, motivata, di quello che per parametri tecnico-economici, appare il più conveniente. Tale procedura non è da applicarsi per importi complessivi inferiori a euro 516,00 IVA esclusa (euro cinquecentosedici/00). In nessun caso sono ammessi costi espressi forfettariamente e/o come percentuale di voci di costo, salvo il caso specifico riportato nella sezione ‘Investimenti strutturali e infrastrutturali’. 2.2 DOCUMENTI PER LA RENDICONTAZIONE I documenti relativi al rendiconto possono essere suddivisi in due categorie: 1) Documenti comprovanti la spesa: fatture o “documenti contabili aventI forza probatoria equivalente”. Per “documento contabile avente forza probatoria equivalente” si intende, nei casi in cui le norme fiscali e contabili nazionali non rendano pertinente/obbligatoria l’emissione di fattura, ogni documento presentato per comprovare che la scrittura contabile riflette fedelmente la realtà ed è conforme alla normativa vigente in materia di contabilità. Tra i documenti aventi forza probatoria equivalente, emessi da soggetti non obbligati all’emissione della fattura, si trovano, a titolo esemplificativo, il cedolino paga, la ricevuta fiscale, lo scontrino fiscale, ecc. Nelle successive schede saranno esemplificati i documenti tipici di ogni categoria di spesa. La ricevuta fiscale deve riportare la data ed i seguenti elementi: • ditta, denominazione o ragione sociale, ovvero nome e cognome delle persone fisiche, domicilio fiscale, partita IVA, ubicazione dell’esercizio dove è svolta l’attività e di quello dove vengono conservati i documenti previsti dal decreto; 7 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 • • natura, qualità e quantità dei beni o servizi prestati; corrispettivi dovuti comprensivi di IVA. 2) Documenti comprovanti l’effettivo pagamento della spesa. Si riporta di seguito l’elenco, valido per tutte le categorie di spesa, dei possibili documenti: • mandato di pagamento quietanzato dalla tesoreria dell’ente; • documenti attestanti il versamento degli oneri fiscali, sociali e assicurativi (DM10, F24, bollettini postali, ecc.) • se i pagamenti sono effettuati tramite bonifico dovrà essere allegata a ciascun documento di spesa copia dell’avvenuto bonifico quietanzato dalla banca. In alcuni casi limitati (ad es. le spese effettuate via home banking) può essere accettata la copia dell’ordine di bonifico solo se corredata dal relativo estratto conto da cui si evince l’effettiva uscita dal conto. In caso di bonifico cumulativo sul documento dovranno essere riepilogate le voci rendicontate cui lo stesso si riferisce in modo da consentire un agevole controllo; • se il pagamento avviene tramite assegno (di cui si indicheranno gli estremi sul documento di spesa) sarà necessario allegare copia dell’estratto conto da cui risulti l’avvenuto pagamento; • se il pagamento avviene tramite bollettino postale sarà necessario allegare copia dello stesso; • se il pagamento avviene in contanti (ammesso solo per pagamenti inferiori ai 250 euro IVA esclusa) il beneficiario dovrà allegare dichiarazione liberatoria del fornitore bollata secondo quanto previsto dalla normativa vigente3 oppure estratto conto da cui risulti la causale del prelievo di contanti. Non saranno richieste queste pezze d’appoggio solo per spese di importo esiguo quali ticket del posteggio, piccola ristorazione per importi inferiori ai 10 Euro IVA esclusa e in casi da definirsi di volta in volta; • se il pagamento avviene con carta di credito sarà necessario allegare l’estratto conto. Tutti i documenti afferenti alle due categorie sopra descritte (in originale o fotocopia conforme) devono comunque essere sempre disponibili (per eventuali controlli in loco) all’interno di un fascicolo specifico dedicato esclusivamente al progetto. Fatte salve diverse previsioni contenute nel decreto di concessione, i soggetti privati potranno dichiarare la conformità dei documenti mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa ai sensi dell’art. 47 D.P.R. 447/2000. Gli originali devono essere annullati da un timbro riportante la dicitura “Spesa sostenuta con i fondi del Programma Interreg IIIA ItaliaAustria, progetto titolo ..., per un importo pari a €…”, ed essere facilmente accessibili in caso di controllo. 3 Si tratta di una dichiarazione rilasciata dal fornitore che certifica che gli importi sono stati regolarmente pagati in contanti. 8 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 I documenti afferenti alle due categorie sopra descritte sono necessari per tutte le categorie di spesa elencate nella parte II, anche se non esplicitamente richiamati. 3. SPESE SOSTENUTE DAI PARTNER DEL PROGETTO In linea generale le spese devono corrispondere a pagamenti eseguiti dai beneficiari. In alcuni casi possono essere ammissibili anche spese sostenute dai partner. I partner possono essere di due tipologie: 1) Partner transfrontaliero austriaco: è il titolare del progetto speculare austriaco citato nella scheda progettuale. Poiché il requisito indispensabile affinché un progetto sul versante italiano possa essere finanziato è l’esistenza di un progetto speculare austriaco finanziato, non è ammissibile che il progetto italiano rimborsi costi sostenuti dal partner austriaco nell’ambito della sua (austriaca) parte di competenza. 2) Partner regionali: si tratta di partner ‘associati’ che collaborano alle attività del progetto. Qualora contribuiscano anche finanziariamente, le spese sostenute dagli stessi sono ritenute ammissibili se rispettano ciascuna delle seguenti condizioni: • • • • il partner sia indicato nella scheda progettuale approvata; tra il beneficiario ed il partner venga sottoscritta una convenzione, redatta secondo il modello reperibile sulla pagina Internet sopra richiamata, dalla quale risultino le modalità della collaborazione e gli obblighi a carico di ciascuna delle parti; le spese sostenute dal/dai partner siano presentate in modo dettagliato e nel rispetto di quanto previsto dal presente documento. Il rendiconto del partner, completo dei documenti per la rendicontazione (fatture, ricevute, buste paga, mandati, estratti conto, ecc.), costituisce parte integrante del rendiconto finale; i documenti di spesa siano intestati al partner e le relative spese siano sostenute direttamente dallo stesso. Sulla base degli accordi inseriti nella convenzione rispetto alla ripartizione dei costi del progetto, il beneficiario dovrà provvedere a versare ai partner la quota parte spettante di contributo. In sede di rendiconto finale il beneficiario dovrà allegare, oltre alla documentazione sopra richiamata, anche copia dei mandati/bonifici che comprovino l’avvenuto trasferimento ai partner della quota di contributo loro spettante. Non possono essere considerati partner, anche se citati come tali nella scheda progettuale, soggetti che hanno nell’attuazione del progetto un ruolo tipico dei 9 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 fornitori di beni e servizi che, come tali, emetteranno regolari fatture o ricevute. Le prestazioni rese da un qualsiasi altro soggetto austriaco diverso dal partner sono ammissibili purché riconducibili ad una prestazione di beni o servizi. 4. LE ENTRATE Per entrate, secondo quanto riportato alla norma n. 2 del Regolamento (CE) 448/04, si intendono le entrate generate da un’operazione durante il periodo del finanziamento attraverso vendite, attività di noleggio, servizi, tasse di iscrizione/canoni o altre entrate equivalenti. Queste entrate rappresentano un introito per il beneficiario finale e riducono l’importo del finanziamento richiesto per il progetto. Entro il termine di chiusura dell’intervento queste entrate, la cui composizione deve essere dettagliata dal beneficiario, devono essere integralmente o proporzionalmente detratte dalla spesa ammissibile a seconda che siano generate integralmente o parzialmente dal progetto stesso. 5. IVA ED ALTRE IMPOSTE E TASSE IVA4 Si tratta di un costo ammissibile solo se si verificano le condizioni di ammissibilità elencate nella norma n. 7 dell’allegato al regolamento (CE) n. 1685/2000 come modificato e sostituito dall’allegato del regolamento (CE) n. 448/2004, ovvero se tale imposta costituisce un costo non recuperabile Il Regolamento CE 448/2004 prevede infatti che “l’Iva può costituire una spesa ammissibile solo se realmente e definitivamente sostenuta dal beneficiario finale”. Ai fini della valutazione di ammissibilità dell’IVA è necessario presentare una dichiarazione, sotto forma di autocertificazione a firma del rappresentante legale, che certifichi il regime IVA a cui è sottoposto l'Ente beneficiario. IRAP Con il D.Lgs n. 446 del 1/12/97 è stata istituita l’Irap. Tale imposta è calcolata su di una base imponibile costituita, tra l’altro, dalle retribuzioni corrisposte al personale a qualunque titolo utilizzato o sul valore della produzione netta. Tale imposta può essere considerata ammissibile per la parte riconducibile esclusivamente agli oneri derivanti da retribuzioni. Il beneficiario dovrà inoltre allegare, oltre ai documenti comprovanti il versamento e le modalità di calcolo, una dichiarazione, sotto forma di 4 Regolamento 448/2004 norma n. 7 “IVA e altre imposte e tasse” 10 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà a firma del rappresentante legale5, dalla quale risulti che l’IRAP non è stata oggetto di alcuna agevolazione eventualmente prevista nel periodo in cui la spesa viene sostenuta. 5 Ai sensi dell’Art. 38 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000, la dichiarazione è sottoscritta dall’interessato in presenza del dipendente addetto ovvero sottoscritta e inviata unitamente alla fotocopia non autenticata di un documento d’identità in corso di validità del dichiarante. 11 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Parte II Verifica del rendiconto e Analisi delle voci di spesa ammissibili 1. VERIFICA DEL RENDICONTO Scopo del controllo del rendiconto è verificare la rispondenza e l’attinenza delle spese esposte con gli obiettivi del progetto e con le norme vigenti, per permettere l’identificazione e la quantificazione delle spese ammissibili; sulla base di tale controllo verrà definito l’importo del saldo da versare al beneficiario finale. La verifica amministrativo-contabile del rendiconto è effettuata, nel caso di beneficiari esterni alla Regione, da personale della Direzione o del Servizio regionale responsabile dell’attuazione. Per i progetti che prevedono una Direzione o un Servizio regionale come beneficiario finale, il controllo del rendiconto sarà effettuato da personale della direzione stessa, ma da un soggetto diverso da colui che ha istruito la pratica. In entrambi i casi (beneficiari esterni o coincidenti con la Regione) verrà redatto da parte della Direzione/Servizio regionale competente un verbale di collaudo amministrativo da parte di un soggetto diverso dal responsabile dell’istrutturia dell’operazione in esame (circolare esplicativa sui controlli del 14/06/2004). Nella presentazione della scheda progettuale i proponenti saranno tenuti a rispettare le spese ammissibili espressamente previste da ciascun asse, misura ed azione (per i dettagli si rinvia a quanto previsto dai singoli bandi e dalle schede di misura riportate nel Complemento di Programmazione). La valutazione dell’inammissibilità delle spese può avvenire anche successivamente all’approvazione del progetto. 2. PERSONALE COSTI DEL PERSONALE INTERNO Rientrano in questa categoria le spese relative a personale interno inteso come: • • personale assunto con contratto a tempo indeterminato; personale assunto con contratto a tempo determinato; 12 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 • • personale con contratti di collaborazione coordinata e continuativa (il personale in collaborazione a progetto viene considerato autonomo e quindi esterno); personale con contratti di lavoro interinale. Le spese per personale sostenute dalle amministrazioni pubbliche sono ammissibili qualora siano rispettate le seguenti condizioni: a) si tratti di personale assunto specificatamente per il progetto (contratto a tempo determinato, contratto di collaborazione coordinata e continuativa, lavoro interinale); b) nel caso si tratti di personale a tempo indeterminato o in co.co.co già in servizio presso le amministrazioni pubbliche titolari del progetto, ferma restando la necessità di comprovare la spesa, vengano rendicontati unicamente i costi aggiuntivi direttamente correlati al progetto (straordinari, progetti obiettivo, viaggi e trasferte, indennità di missione). Per permettere una chiara e puntuale definizione del rapporto tra personale impiegato ed attività svolta, le spese relative al costo del personale dovranno essere corredate, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, da apposita documentazione che deve comprendere: • • • • • • lettera d’incarico sottoscritta dal conferente e controfirmata per accettazione dal lavoratore nella quale siano specificati il ruolo all’interno del progetto, il costo orario netto, le ore da prestare e il costo totale; copia del contratto; cedolini paga rendicontati con l’evidenza dell’importo rendicontato sul cedolino e derivante dalla moltiplicazione del costo orario netto6 per le ore prestate nel periodo coperto dal cedolino; timesheet mensile da cui si desumano le ore attribuite al progetto in ciascuna giornata; tabella riassuntiva da cui si desumano: o tipologia e durata del contratto in essere; o calcolo del costo orario (a partire dal costo orario netto); o importo rendicontato a valere su ciascun cedolino derivante dalla moltiplicazione del costo orario netto per le ore rendicontate nel periodo del cedolino; o importo totale rendicontato derivante dalla moltiplicazione del costo orario lordo per le ore rendicontate nel periodo del cedolino; o importo rendicontato su eventuali altri documenti (bollettino pagamento IRAP, ecc.) derivante dalla moltiplicazione della relativa quota oraria per le ore rendicontate nel periodo del documento (bollettino pagamento IRAP, ecc.); dimostrazione di avvenuto pagamento degli oneri oggetto di rendicontazione (INPS, INAIL, IRAP, ecc). L’importo rendicontato deve 6 In questo caso il costo orario si intende al netto di tutte le componenti che non sono incluse nel cedolino (ad es. IRAP, INPS a carico del datore di lavoro, ecc.) e per le quali vanno quindi fornite le relative pezze d’appoggio. 13 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 • derivare dalla moltiplicazione della quota del costo orario netto7 (come da tabella riassuntiva) per le ore prestate nel periodo coperto dal documento8; dimostrazione di avvenuto pagamento: autodichiarazione in originale del legale rappresentante del beneficiario sotto forma di dichiarazione sostitutiva di atto notorio dell’avvenuto pagamento del personale e dei relativi oneri oggetto di rendiconto (INPS, INAIL, IRAP, ecc) OPPURE fotocopia della dichiarazione di avvenuto percepimento degli importi del periodo da parte del lavoratore (bollata secondo le norme vigenti) OPPURE fotocopia degli estratti conto da cui si desuma l’uscita dell’importo OPPURE fotocopie delle attestazioni di avvenuto bonifico9. Determinazione del costo orario per personale interno Il costo del personale assunto a tempo determinato, indeterminato o con contratti di collaborazione è dato dalla retribuzione di cui il dipendente utilizzato è in godimento, rapportata al tempo d’impegno nel progetto. La base per individuare il costo del personale è rappresentata dalla retribuzione annua al lordo di oneri diretti, indiretti, TFR e contributi a carico del datore di lavoro. Oneri diretti: sono ammissibili solo quegli elementi che caratterizzano il rapporto in misura stabile e ricorrente (derivanti dai contratti individuali o collettivi in essere) quali, a titolo esclusivamente esemplificativo, paga base ed eventuali integrazioni più favorevoli, contingenza, aumento di anzianità, elemento distintivo della retribuzione, indennità di funzione. Di conseguenza sono inammissibili gli elementi che rivestono carattere occasionale (maggiorazione per straordinari, maggiorazione per turni, cottimo, premi di produzione se considerati come corrispettivo della produttività del singolo, diarie e trasferte, indennità sostitutive di trasporti e mensa, una tantum,ecc.). Oneri indiretti: sono ammissibili quando gli stessi misurino benefici dei lavoratori previsti contrattualmente e specificatamente valutabili. A titolo esclusivamente esemplificativo possono rientrare in questa categoria le seguenti componenti: ferie, riposi aggiuntivi per festività soppresse o per riduzioni di orario di lavoro, festività infrasettimanali, 13ma e 14ma mensilità, premio produzione se riconosciuto contrattualmente o sostitutivo della 14ma mensilità. Non sono invece ammissibili: permessi sindacali, permessi per partecipazione ad assemblea, permessi concessi a lavoratori studenti, assenze per malattie e infortuni, congedo matrimoniale, maternità. 7 In questo caso il costo orario si intende al netto di tutte le componenti che non sono incluse nel cedolino (ad es. IRAP, INPS a carico del datore di lavoro, ecc.) e per le quali vanno quindi fornite le relative pezze d’appoggio. 8 Nel caso il documento (o l’importo pagato) si riferisca a più periodi o a più persone si deve allegare al documento stesso una tabella esplicativa che consenta di risalire alle modalità di calcolo dell’importo inserito nell’apposito timbro. 9 Gli estratti conto e i bonifici vanno annullati con l’apposito timbro e con l’indicazione dell’importo utilizzato: nel caso il documento (o l’importo pagato) si riferisca a più periodi o a più persone si deve allegare al documento una tabella esplicativa che consenta di risalire alle modalità di calcolo dell’importo inserito nell’apposito timbro. 14 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 La retribuzione deve essere rapportata alle ore di impegno dedicate al progetto. Più precisamente il costo imputabile al progetto è rappresentato dall’importo totale degli elementi costitutivi della retribuzione in godimento diviso per le ore lavorative annuali previste dal CCNLL e moltiplicato per il numero di ore di impegno attribuite al progetto finanziato. Per i lavoratori in collaborazione coordinata continuativa, se il contratto non prevede il numero di ore da prestare, si deve utilizzare il numero di ore previste dal CCNLL, con riferimento alla tipologia di prestazione e al contratto utilizzato dal beneficiario finale. Determinazione costo orario Stip. lordo annuo + quota TFR + quota 13ma e 14ma +maturata + Oneri sociali a carico Ente n. ore Importo imputabile al progetto Costo ora lavorata X n. ore attribuite al progetto Per la modalità di calcolo degli straordinari si potrà fare riferimento alle disposizioni vigenti presso ciascun ente. Nel caso in cui particolari responsabilità fossero attribuite ad un soggetto nell’ambito del progetto in questione, queste devono risultare da chiare deleghe di attribuzione. Il beneficiario è tenuto ad organizzare un sistema di rilevazione delle prestazioni effettuate che rilevi le ore lavorate e le attività svolte in queste ore. Questo timesheet con evidenza mensile permetterà una immediata quantificazione del tempo dedicato alla realizzazione del progetto. Nel caso il personale (e la conseguente documentazione che ne dimostra il pagamento) sia impiegato anche su altri progetti finanziati, l'Autorità di Gestione e/o la Direzione competente si riserva il diritto di richiedere il dettaglio del lavoro svolto nella gestione di altri progetti. COSTI DEL PERSONALE ESTERNO Rientrano in questa categoria le spese imputabili a consulenze esterne previste dal progetto: prestazioni d’opera occasionale, prestazioni professionali, assegni per borse di studio e/o di ricerca, personale in collaborazione a progetto. Saranno riconosciute solamente le borse di studio appositamente bandite per la realizzazione del progetto finanziato. Il compenso riconosciuto ai collaboratori esterni è determinato secondo le tariffe prestabilite dagli albi professionali. Nel caso in cui il prestatore non sia iscritto ad alcun albo professionale e/o non siano state prestabilite, dall’ente attuatore del contributo, delle tabelle (desumibili dal regolamento contabile, da circolari o da disposizioni dell’organo decisorio interno) dalle quali si evinca chiaramente il costo giornaliero minimo e massimo delle prestazioni d’opera, nelle attività di verifica e certificazione delle spese si valuterà caso per caso in 15 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 considerazione dei prezzi di mercato e per un importo complessivo giornaliero non superiore a 500,00 €. Il compenso riconosciuto ai collaboratori esterni deve in ogni caso risultare coerente e compatibile con il tipo di prestazione offerta. Il costo del personale con contratto a progetto, ferma restando l’ammissibilità di personale assunto specificatamente per il progetto cofinanziato, e nel caso il contratto abbia ad oggetto anche altre attività oltre a quelle legate all’attuazione del progetto cofinanziato, è dato dalla retribuzione di cui il dipendente utilizzato è in godimento, rapportata al tempo d’impegno nel progetto cofinanziato. Gli importi attribuibili al progetto sono quelli desunti dalla nota di debito o dalla fattura emessa dal soggetto percepente. Gli importi possono essere anche attribuiti in quota parte se il prestatore non effettua la sua opera esclusivamente per il progetto. Sono considerati ammissibili ai fini della spesa tutti gli oneri a carico del beneficiario finale (contributi previdenziali, casse di categoria, ecc.). A supporto della spesa sostenuta, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, il beneficiario è tenuto a produrre: • • • • lettera d’incarico sottoscritta dal conferente e controfirmata per accettazione dal lavoratore nella quale siano specificati il ruolo all’interno del progetto, il costo orario netto, le ore da prestare e il costo totale; copia dell’eventuale contratto; dimostrazione di avvenuto pagamento di eventuali oneri oggetto di rendicontazione (IRPEF, INPS, INAIL, IRAP, ecc): bollettino pagamento IRAP, DM 10, ecc. Tali documenti devono essere annullati con l’apposito timbro (vedasi Parte I – sezione 2) e con l’evidenza dell’importo rendicontato sul documento10; eventuale documentazione che dimostri l’utilizzo delle procedure previste in tema di appalti (beneficiari pubblici) e affidamenti (beneficiari privati) secondo quanto previsto nella sezione 2 della Parte I. Per i lavoratori in collaborazione a progetto, se il contratto non prevede il numero di ore da prestare, si deve utilizzare il numero di ore previste dal CCNLL, con riferimento alla tipologia di prestazione e al contratto utilizzato dal beneficiario finale. Non sono mai ammissibili costi espressi forfettariamente o quale percentuale sulle spese totali del progetto. 10 Nel caso il documento (o l’importo pagato) si riferisca a più periodi o a più persone si deve allegare al documento stesso una tabella esplicativa che consenta di risalire alle modalità di calcolo dell’importo inserito nell’apposito timbro. 16 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 3. VIAGGI E SPESE ALBERGHIERE Sono considerati ammissibili i costi sostenuti dal beneficiario e/o partner e dal suo personale per viaggi, pernottamenti e pasti. Tali spese devono essere strettamente connesse alla realizzazione del progetto approvato e previste dal contratto sottoscritto e, nel caso di dipendenti pubblici, dai regolamenti/circolari interne alle Amministrazioni11. Laddove non previsti espressamente dal contratto di lavoro, i limiti di ammissibilità delle spese per viaggi, missioni, vitto e alloggio saranno computati sulla base di quanto previsto dalla normativa per i dipendenti dell’Amministrazione regionale. A titolo esclusivamente esemplificativo possono rientrare in questa categoria di spesa: viaggi per partecipare a riunioni, comitati, seminari od azioni informative e di pubblicizzazione degli interventi. A supporto della spesa sostenuta, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, il beneficiario è tenuto a produrre: 1. nota spese compilate da chi effettua la missione, rimborsate dal beneficiario o dal partner; 2. copia conforme (il beneficiario o il partner deve possedere l’originale) della documentazione comprovante la spesa sostenuta e coerente con quanto riportato dai documenti di cui sopra: • biglietti di viaggio per treni, bus, aerei o navi (nel caso di viaggio aereo saranno rimborsate solo le spese riferite alla classe economy); • fatture o ricevute di alberghi o ristoranti. Per quanto riguarda le spese autostradali si consiglia di acquistare schede prepagate a scalare (con rilascio della fattura), allegando comunque a rendiconto le ricevute rilasciate in automatico, o di farsi fatturare dall’ente gestore dell’autostrada le ricevute automatiche; 3. relazione sintetica, secondo il fac-simile allegato, da cui risultino il/i nome/i dei partecipanti (deve trattarsi di personale effettivamente impiegato nel progetto), il motivo della missione, il luogo, la durata, il dettaglio delle spese imputate distinte in viaggi, pernottamenti e pasti. 11 Per quanto concerne gli istituti scolastici sono ammissibili le spese di missione (indennità di missione e diaria) così come previsto dai regolamenti ministeriali e interni in vigore. La rendicontazione di tali spese si sostanzierà producendo: autorizzazione alla missione, nota riepilogativa della missione, regolamento applicabile, prova dell’avvenuto pagamento. 17 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 4. INCONTRI, CONFERENZE, CONGRESSI, CORSI E ALTRI EVENTI Rientrano in questa categoria di spese i costi sostenuti per l’organizzazione e la realizzazione di convegni o seminari direttamente collegati al progetto approvato. Per ogni evento devono essere chiaramente indicati lo scopo, il gruppo di persone partecipanti, la localizzazione, la durata, il numero di partecipanti, le lingue per le quali è stato effettuato il servizio di traduzione. A titolo esclusivamente esemplificativo possono rientrare in questa categoria i seguenti costi: • • • • • • • • • • catering; traduzioni; affitto sala ed equipaggiamenti; interpretariato; inviti (realizzazione e spedizione); trasporti, il vitto e l’alloggio pagati ai partecipanti su invito o ai relatori; cachet di artisti e oneri correlati12; diritti di autore; tassa per l’occupazione del suolo pubblico; promozione sui media. A supporto della spesa sostenuta, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, il beneficiario è tenuto a produrre: • • • • • fatture o ricevute debitamente quietanzate e annullate con l’apposito timbro; copia degli inviti; lista dei partecipanti; copia del materiale distribuito ai partecipanti; eventuale documentazione che dimostri l’utilizzo delle procedure previste in tema di appalti (beneficiari pubblici) e affidamenti (beneficiari privati) e richiamate nella sezione 2 della Parte I. In caso di prestazioni rese da personale valgono le stesse procedure riportate nella sezione ‘Costi del personale’. Le manifestazioni periodiche possono essere finanziate solo per la prima edizione. I costi relativi a corsi di formazione sono ammissibili solo se preventivamente ed esplicitamente autorizzazioni da parte dell’Autorità di Gestione. 12 Nel caso di manifestazioni periodiche sono ammissibili solo le spese relative all’edizione pilota (vale a dire alla prima edizione cofinanziata dal Programma). 18 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 I beneficiari, al fine di permettere una valutazione degli interventi ed una loro concertazione, sono tenuti ad informare l’Autorità di Gestione del Programma riguardo tutte le iniziative pubbliche relative agli interventi finanziati. 5. ATTREZZATURE Rientrano in questa categoria le spese per l’acquisto di beni durevoli, iscritti o ascrivibili nel libro degli inventari o soggetti ad ammortamento in quanto aventi un’utilità temporale maggiore di un anno, nonché spese per l’acquisto di hardware e software, sostenute e contabilizzate nel rispetto dei medesimi criteri. I soggetti pubblici13, indipendentemente dalla durata del progetto, potranno rendicontare l’intero costo di acquisto delle attrezzature, dando atto dell’utilizzo pubblico delle stesse anche dopo la conclusione del progetto cofinanziato. I soggetti privati, qualora la durata del progetto sia inferiore alla durata dell’ammortamento, potranno imputare solamente i costi incorsi durante la durata del progetto secondo le percentuali riportate dal Decreto ministeriale 31 dicembre 1988. La spesa per attrezzature è ammessa a rendicontazione solo se effettivamente collegata agli obiettivi del progetto; in questo caso comprende tutte le spese accessorie alla reale fruibilità del bene acquistato (trasporto, installazione, ecc). Possono anche essere rendicontate spese relative all’acquisto di beni usati purché soddisfino le seguenti condizioni: • • • • siano accompagnate da un documento che ne specifica l’origine; i beni non abbiano beneficiato, nei sette anni precedenti, di agevolazioni derivanti da contributi pubblici; il costo del bene non ecceda il valore di mercato e sia comunque inferiore al prezzo del bene nuovo; le caratteristiche tecniche del bene soddisfino le norme e gli standard vigenti. A supporto della spesa sostenuta, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, il beneficiario è tenuto a produrre l’eventuale documentazione che dimostri l’utilizzo delle procedure previste in tema di appalti (beneficiari pubblici) e affidamenti (beneficiari privati) e richiamate nella sezione 2 della Parte I. 13 Fatta eccezione per quei soggetti pubblici che, compatibilmente con le norme vigenti, applichino l’ammortamento. 19 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Possono essere esposte a rendiconto anche spese per l’affitto, il noleggio o il leasing di attrezzature. Per tutte le tipologie il beneficiario dovrà documentare la necessità e la relazione tra il bene noleggiato ed il progetto. La spesa rendicontata dovrà essere rapportata al periodo di effettivo utilizzo del bene, secondo la formula: canone annuo (o altra unità temporale) X n.gg.utilizzo per il progetto Tot.gg. anno (o altra unità temporale) 6. STUDI, INDAGINI E RICERCHE Possono rientrare in tale categoria i costi che fanno capo a investimenti di tipo immateriale finalizzati alla conduzione di indagini, rilevazioni e ricerche. Qualora tali attività siano effettuate direttamente dal soggetto attuatore, sono ammessi i costi relativi alle risorse umane impegnate nell’ambito di un rapporto di lavoro dipendente o di rapporto di collaborazione professionale, purché debitamente documentati ed evidenziati come voce distinta dalle altre spese per il personale, così come i costi sostenuti per i materiali utilizzati. Nel caso in cui tali attività siano condotte da organizzazioni esterne, al fine di poter effettuare la scelta del soggetto cui affidare l’incarico, in base non solo all’aspetto economico ma anche alla qualità del piano di lavoro e all’affidabilità del fornitore, è necessario che le tre offerte di preventivo che andranno richieste contengano oltre ai costi di realizzazione anche una serie di informazioni puntuali sul fornitore (curricula dei lavori eseguiti e delle figure professionali della struttura o in collaborazione esterna, ecc.) e sulla modalità di esecuzione del progetto (piano di lavoro, figure professionali utilizzate, tempi di realizzazione). Per quanto riguarda la documentazione necessaria a supporto della rendicontazione di queste spese si rimanda a quanto previsto nella sezione relativa ai costi del personale interno ed esterno e nella sezione 2 della parte I a proposito delle procedure di evidenza pubblica e degli affidamenti da parte di privati. 7. INVESTIMENTI STRUTTURALI E INFRASTRUTTURALI Le spese sostenute per la realizzazione o l’acquisto di infrastrutture sono ammissibili se direttamente collegabili agli obiettivi del progetto. In questo caso rientrano tra queste tutte le spese di preparazione e realizzazione dell’intervento. 20 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Per quanto riguarda gli enti pubblici, sulla base dell’art. 11 della L.R. 14/2002, è ammissibile l’importo dell’1,5% (in deroga all’inamissibilità di spese calcolate in percentuale) da ripartirsi tra il responsabile unico del procedimento, gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, nonche’ tra quanti, tecnici e amministrativi, hanno collaborato alla realizzazione dell’opera. La percentuale effettiva, nel limite massimo dell’1,5 per cento, è da considerarsi al netto dei relativi oneri previdenziali e assicurativi posti a carico dell’amministrazione aggiudicatrice ed è ripartibile esclusivamente tra i dipendenti dell’amministrazione pubblica. L’importo deve essere calcolato esclusivamente sull’importo dei lavori a base d’asta e il personale coinvolto deve risultare individuato da una lettera di incarico o nominato nell’atto di approvazione del progetto esecutivo. Per qualsiasi altra previsione in merito si rimanda in ogni caso alla L.R. 14/2002. A supporto della spesa sostenuta, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, il beneficiario è tenuto a produrre: • documentazione comprovante l’espletamento delle procedure di gara (tre preventivi, capitolato d’oneri, ecc.); • verbali attestanti l’aggiudicazione della gara di appalto; • contratto/convenzione stipulato con l’aggiudicatario con il dettaglio dei costi stabiliti per ogni attività da effettuarsi. Se, ad esempio, l’aggiudicatario deve far ricorso all’utilizzo di personale interno e/o esterno deve dettagliare il costo di questo personale. Si verrà così a creare una vera e propria rendicontazione dettagliata che l’aggiudicatario farà al soggetto appaltante. Tale rendicontazione sarà quindi riportata nelle fatture (trasmesse alla Direzione competente e all’Autorità di Gestione) emesse dal soggetto aggiudicatario; • relazione dettagliata controfirmata dal responsabile dell’Ente/società appaltante del lavoro effettuato e della conformità di tale lavoro a quanto richiesto dal contratto/convenzione; In questa voce di spesa rientrano sia l’acquisto di terreni che quello di beni immobili per i quali valgono alcune distinzioni sotto riportate. In sede di aggiudicazione di una gara, i ribassi d’asta possono essere utilizzati per opere finalizzate al miglioramento dell’intervento e della sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali al progetto stesso. L’utilizzo degli importi derivanti dai ribassi d’asta deve essere sempre autorizzato dalla Direzione competente. ACQUISTO DI TERRENI In ottemperanza a quanto stabilito dalla Norma n. 5 del Regolamento (CE) 448/04, l’acquisto di terreni non edificati deve inserirsi in un’azione che contribuisce allo sviluppo economico ed è sovvenzionabile soltanto se 21 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 direttamente collegato a un investimento produttivo o in infrastrutture. Le spese non possono superare il limite del 10% del costo ammissibile a finanziamento e devono essere rispettate le disposizioni nazionali volte ad evitare le speculazioni. MAX Spesa terreni= 10* (Totale spesa ammissibile- spesa terreni) 90 La norma precisa inoltre che “l’acquisto di terreni non edificati rappresenta una spesa ammissibile ai fini del cofinanziamento dei fondi strutturali alle condizioni seguenti: a) deve sussistere un nesso preciso fra l’acquisto del terreno e gli obiettivi dell’operazione cofinanziata; c) un professionista qualificato indipendente o un organismo debitamente autorizzato deve fornire un certificato nel quale si conferma che “il prezzo d’acquisto non è superiore al valore di mercato”.” Le indennità di esproprio sono considerate ammissibili solo se l’effettivo pagamento all’indennizzato avvenga nel periodo di durata del progetto. Restano escluse le spese conseguenti a eventuali controversie legali derivanti dall’esproprio stesso. ACQUISTO E/O AFFITTO DI BENI IMMOBILI Relativamente all’acquisto di beni immobili la norma n. 5 del Regolamento (CE) 448/04 stabilisce le condizioni generali di ammissibilità: a) un professionista qualificato indipendente o un organismo debitamente autorizzato deve certificare che il prezzo non supera il valore di mercato ed attestare che l’immobile è conforme alle vigenti norme nazionali, oppure evidenziare i punti non conformi nel caso in cui il beneficiario debba provvedere alla loro regolarizzazione. Questo perché eventuali costi di recupero o ristrutturazione siano a loro volta portati a rendiconto; b) l’immobile non deve aver fruito nei 10 anni precedenti di un finanziamento nazionale o comunitario che si configuri come doppio aiuto nel caso di cofinanziamento da parte dei fondi strutturali; c) l’immobile deve essere utilizzato per il periodo e la destinazione stabiliti dall’Autorità di Gestione; d) l’immobile può essere utilizzato solo conformemente alle finalità dell’operazione. Nel caso di affitto di beni immobili, deve sussistere ed essere documentata la relazione tra il bene e gli obiettivi del progetto e la spesa rendicontata dovrà essere rapportata al periodo di effettivo utilizzo del bene, come dalla formula: canone annuo(o altra unità temporale) X n.gg.utilizzo per il progetto Tot.gg. anno (o altra unità temporale) 22 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 Rientrano in questa voce anche le spese sostenute per la ristrutturazione od il recupero di immobili. 8. INFORMAZIONE E PUBBLICITA’ Le attività relative all’informazione sono ammissibili se direttamente collegate agli obiettivi del progetto. Possono rientrare in questa categoria le spese correlate a momenti di divulgazione, diffusione degli interventi e di sensibilizzazione. A titolo esclusivamente esemplificativo possono essere considerate ammissibili le spese relative alla produzione di materiale informativo e promozionale multilingue, pubblicazioni (brochure, opuscoli, pieghevoli, libri, video, CD-Rom ecc), nonché poster, locandine ed altro materiale informativo concernente l’organizzazione di conferenze, seminari, convegni, esposizioni ecc. connessi all’attuazione di interventi cofinanziati, così come la creazione di siti web creati con esclusivo riferimento al progetto. Nel rispetto del regolamento (CE) n. 1159/2000, le pubblicazioni devono mettere in evidenza sulla copertina l’indicazione della partecipazione comunitaria con l’indicazione del fondo interessato, nonché gli emblemi dell’UE, dello Stato e della Regione. Si raccomanda di dare congrua evidenza a tali emblemi assicurando, ad esempio, che le loro dimensioni siano almeno le stesse dell’emblema del beneficiario e, in ogni caso, di dimensioni non inferiori a qualsiasi altro sponsor privato. Tali criteri si applicano, per analogia, anche al materiale elettronico, ai siti web e a qualsiasi altra forma di promozione. A supporto della spesa sostenuta, oltre a quanto previsto nella sezione 2 della parte I, il beneficiario è tenuto a produrre: • • gli originali del materiale promozionale o informativo prodotto; eventuale documentazione che dimostri l’utilizzo delle procedure previste in tema di appalti (beneficiari pubblici) e affidamenti (beneficiari privati) e richiamate nella sezione 2 della Parte I. Come per la voce incontri, conferenze e congressi, l’Autorità di Gestione deve essere anticipatamente informata delle azioni pubbliche di diffusione o informazione dell’intervento. 23 9. COSTI PREPARATORI Rientrano in questa voce i costi sostenuti in momenti precedenti la presentazione dell’application form, ossia le spese sostenute dal beneficiario per la predisposizione del progetto. Il loro ammontare totale non può superare il 10% del totale delle spese ammissibili. Sono ammesse, se il bando non le esclude, quali spese preparatorie solo le seguenti tipologie: • • • • spese per la traduzione dell’application form; spese per l’acquisizione di documentazione tecnica necessaria alla redazione del progetto; spese per studi specifici; spese per il perfezionamento della partnership. 10. SPESE GENERALI Possono rientrare in questa categoria le spese per l’acquisto di beni la cui vita utile ha durata temporale inferiore o al massimo pari ad un anno e le cosiddette spese indirette, a costo pieno o attribuite al progetto secondo il criterio del pro-rata; queste ultime spese saranno valutate caso per caso rispettando il criterio della attinenza alle attività espletate nel progetto e alle norme prestabilite dal regolamento (CE) n. 1685/2000 come modificato dal regolamento (CE) n. 448/2004. L’ammontare di tali costi non può essere superiore al 7% del costo totale del progetto. A titolo esclusivamente esemplificativo, possono rientrare in questa categoria tutti i costi pagati a fornitori esterni (affitto degli uffici, spese postali, telefoniche, spese relative al fax, a fotocopie, beni di consumo, cancelleria, ecc), spese per garanzie fidejussorie fornite da banche o da altri istituti finanziari. Sono inoltre ammissibili le spese indirette che, ad esempio, possono essere rappresentate da: • • utenze in pro quota; affitto in pro quota. La Norma n. 1 del Reg. 448/2004 impone la rendicontazione analitica delle spese generali; al punto 1.8 dispone che “le spese generali sono considerate ammissibili a condizione che siano basate sui costi effettivi relativi all’esecuzione dell’operazione cofinanziata dai Fondi strutturali e che vengano Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Programma Operativo Interreg III A ITALIA–AUSTRIA 2000/2006 imputate con calcolo pro rata all’operazione, secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato”. Qualora non sia possibile determinare il costo direttamente attribuibile al progetto cofinanziato, evidenziando una rispondenza tra il bene acquistato (es. materiale di cancelleria) e l’uso esclusivo all’interno delle azioni previste dal progetto, è possibile ricorrere ad un calcolo pro rata. Una metodologia di calcolo riconosciuta per le spese indirette potrebbe essere, a titolo esemplificativo, quella di rapportare il totale delle entrate accertate nell’anno finanziario precedente al totale delle spese generali sostenute nell’esercizio ed applicare la percentuale così ritrovata al progetto in modo da determinare la percentuale di incidenza delle spese generali.14 Un’altra possibilità è quella di imputare al progetto una quota di spese generali collegandola al rapporto tra personale dipendente impiegato sul progetto e personale totale. La modalità di calcolo “pro rata” deve in ogni caso essere preventivamente concordata con l’Autorità di Gestione e/o la Direzione Competente e da questa/e autorizzata. In fase di rendicontazione dovranno comunque essere prodotti i documenti giustificativi della spesa esposta e la tabella riepilogativa del metodo di calcolo utilizzato. A supporto della spesa sostenuta il beneficiario è tenuto a produrre la documentazione prevista nella sezione 2 della parte I. 14 Regolamento (CE) 448/04 Norma n. 1 punto 1.8 25