1.2013 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS La tecnologia militare aiuta le foreste TEST DI SHAPE Ecco la tuta CHE TI FA INVECCHIARE Relazioni comunitarie PROGETTO TO SCIENTIFICO O PER SALVARE IL MONDO I SEMI DEL CAMBIAMENTO Aziende globali con un approccio locale “Qual è il vostro miglior consiglio per difendere l’ambiente?” Shape è la rivista trimestrale di SCA ed è rivolta principalmente ai clienti, agli azionisti e agli analisti, ma anche ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti coloro che sono interessati alle attività e allo sviluppo di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è prevista per giugno 2013. Publisher Joséphine Edwall-Björklund Direttore responsabile Marita Sander Redazione Anna Gullers, Göran Lind, Ylva Carlsson, Inger Finell Appelberg Ideazione Markus Ljungblom, Kristin Päeva Appelberg Stampa Sörmlands Grafiska AB. Katrineholm Indirizzo SCA, Corporate Communications, Box 200, SE-101 23 Stoccolma, Svezia. Telefono +46 8 7885100 Fax +46 8 6788130 SCA Shape è pubblicata in svedese, inglese, spagnolo, tedesco, francese, olandese e italiano, ed è stampata su carta GraphoCote 90 g/m² prodotta da SCA. Ne è ammessa la riproduzione solo previa autorizzazione di SCA Corporate Communications. Il contenuto della rivista esprime il punto di vista degli autori degli articoli e delle persone intervistate e non riflette necessariamente le opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape è disponibile in abbonamento o può essere letta in formato pdf su www.sca.com. Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a www.sca.com/subscribe o [email protected] 1.2013 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS La tecnologia militare aiuta le foreste TEST DI SHAPE Ecco la tuta CHE TI FA INVECCHIARE Relazioni comunitarie PROGETTO TO SCIENTIFICO O PER SALVARE IL MONDO I SEMI DEL CAMBIAMENTO Aziende globali con un approccio locale Foto in copertina: Getty Images 2 SCA SHAPE 1 2013 Jonas Rehnberg Scrittore, Svezia – Il mio consiglio è lasciare a casa l’auto (e andare a nuotare). E poi ricordarsi di riempire sempre la lavastoviglie o la lavatrice e di non farla funzionare a mezzo carico! Jonas è l’autore dell’articolo sulla collaborazione tra aziende e stilisti per la valorizzazione dei rispettivi marchi (pag. 36). Ëlodie Illustratrice, Francia – Essendo figlia di un ostricoltore, mi sta molto a cuore la natura e soprattutto il mare. Cerco di non gettare nulla nel mare né di lasciare nulla sulla spiaggia. Quando torno in vacanza sull’isola di Oléron, a volte passo un pomeriggio a pulire la spiaggia dai rifiuti. Poi faccio la raccolta differenziata, il bucato a 40° e non a 60° per risparmiare energia e uso una borsa in tela invece dei sacchetti di plastica quando vado al supermercato (pag. 6-9). Il contributo I SITI DI SCA SUI SOCIAL NETWORK Youtube.com/ SCAeveryday mostra spot e video tratti dalle conferenze stampa di SCA, nonché da presentazioni e interviste con top manager e dipendenti dell’azienda. Slideshare.com/ SCAeveryday è uno spazio dedicato agli investitori e agli analisti, che possono scaricare le presentazioni relative ai rapporti trimestrali e alle assemblee generali annuali. Facebook.com/SCA si propone di attirare nuovi talenti, di coinvolgere gli utenti e di fornire informazioni complementari a quelle già presenti su sca.com. Scribd.com/ SCAeveryday rende disponibili online una cinquantina di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape. Twitter.com/SCAeveryday offre una sintesi efficace di tutte le ultime novità su sca.com e sulle pagine SCA dei social network a beneficio dei vari utenti, dei giornalisti e dei blogger. Flickr.com/ HygieneMatters supporta il lancio del rapporto internazionale “Hygiene Matters”, corredato di immagini. SOMMARIO 06. Il bene comune Un po’ strategia aziendale, un po’ filantropia. Le buone relazioni con la collettività creano valore per la comunità e l’azienda. 14. Salviamo la terra Il più autorevole ambientalista svedese analizza gli attuali problemi del pianeta. E spiega come si potrebbero risolvere. 20. Vendere meglio Le aziende cercano di fare leva sulla consapevolezza del marchio. Aggiungendo prodotti nuovi e insoliti. 24. Largo ai cingolati nelle foreste La tecnologia militare è alla base di una silvicoltura più efficiente ed ecocompatibile. 26. Il prezzo dell’età La 44enne giornalista di Shape Sara Bergqvist diventa 88enne con la tuta invecchiante di SCA. 36. Griffato è bello In cerca di nuove soluzioni per valorizzare i loro marchi, le grandi aziende richiedono sempre di più la collaborazione di stilisti famosi. 43. Crescita dell’e-commerce TENA, il marchio SCA di prodotti per l’incontinenza, trova un nuovo mercato in Sudafrica. Dietro le quinte: Volvo Ocean Race A pagina 34 NOVITÀ News dal mondo di SCA Un appalto da record SCA TRANSFOREST, società logistica di SCA, ha lanciato la più grande gara d’appalto internazionale per la movimentazione di container nella storia dell’azienda, in collaborazione con tutte le business unit della divisione dei prodotti per l’igiene SCA e con il coordinamento di SCA Global Hygiene Supply. I volumi complessivi ammontano a circa 75.000 TEU* su base annua, per un valore totale di circa 700 milioni di SEK (80 milioni di Euro). TEU = unità equivalente a venti piedi (capacità di trasporto delle navi portacontainer) SCA Transforest è una società di logistica e trasporti che fa capo a SCA Forest Products (la nave nella foto non è di proprietà di SCA). NOVITA’ DI PRIMAVERA Richiesta continua di prodotti in legno NEL 2012 SCA ha incrementato le quote di mercato e i volumi dei segati di legno massiccio in Nord Africa, per esempio in Egitto, dopo che nel 2011 i tumulti della Primavera araba avevano temporaneamente rallentato le consegne a Uni4 Marketing, società partecipata da SCA Timber. L’approccio dell’azienda è combinare la conoscenza della cultura imprenditoriale locale con una logistica efficiente e una vasta gamma di prodotti. Tutto ciò al fine di vendere legname da costruzione in paesi come Egitto, Arabia Saudita e Algeria, dove le società proprietarie non hanno rappresentanze proprie. Nel 2011 questo approccio ha portato alla vendita di circa 600.000 metri cubi di segato. SCA è anche il primo fornitore di prodotti di legno in Marocco. Facciata in legno di un palazzo al Cairo. E il profilo ecologico è più forte SCA RAFFORZA IL PROPRIO PROFILO ECOLOGICO per la carta da stampa. Tutti i tipi di carta SCA (carta per fotocopie e carta grafica, ad esclusione della carta da giornale) saranno certificati con l’Ecolabel della Ue (EU flower). L’Ecolabel Ue tiene conto del carico ambientale del prodotto nell’intero ciclo vitale, dalla materia prima allo smaltimento. Inoltre garantisce ai consumatori prodotti con un impatto ambientale inferiore o comparabile a quello degli analoghi già in commercio. Il logo si adegua ai cambiamenti GETTY IMAGES GLI IMPORTANTI cambiamenti degli ultimi anni hanno dato a SCA una forte immagine di sostenibilità nel settore dei prodotti per l’igiene e forestali. Il logo di SCA si adegua perciò con colori più decisi e brillanti e linee più morbide. Anche la scritta “Care of life” sottolinea il messaggio. SCA ambisce a costruire un forte marchio di gruppo e, come azienda capogruppo, a garantire che marchi, dipendenti, prodotti, processi e l’intero business si sviluppino in modo sostenibile e responsabile. RAPPORTI CON I MEDIA SCA ha un nuovo vicepresidente responsabile dei rapporti con i media. È Boo Ehlin, giornalista con una lunga esperienza nel settore, ex capo ufficio stampa delle banche svedesi SEB e Nordea, nonché capo ufficio stampa ad interim della società energetica Vattenfall. COLLABORAZIONE ESTESA Un investimento di circa 380 milioni di SEK (55 milioni di Euro) per la collaborazione tra le industrie di SCA nella regione di Sundsvall e la società svedese Sundsvall Energi AB. Con questo accordo SCA potrà aumentare le sue forniture di energia verde alla rete elettrica del distretto di Sundsvall. L’investimento permetterà inoltre di convertire due caldaie, passando dal gasolio ai pellet di legno. La collaborazione con la comunità locale di Sundsvall ridurrà di 30.000 m3 il consumo di idrocarburi. SCA SHAPE 1 2013 5 6 SCA SHAPE 1 2013 RELAZIONI CON LA COLLETTIVITÀ Buon vicinato Spa Sempre più aziende vedono nelle relazioni con la comunità locale una chiave per l’integrazione sul territorio e il successo economico. Non si tratta solo di filantropia, ma di una strategia aziendale che crea valore. Sia per l’impresa che per la collettività. testo MATTIAS ANDERSSON Illustrazioni ËLODIE L ’IMPRENDITORIA È NATA nella preistoria. Ma quella che conosciamo oggi è una realtà nuova, sia per portata che per rilevanza sociale. Le imprese, però, non hanno ancora compreso come fare i conti con tale cambiamento, né si rendono conto delle loro responsabilità per il futuro della civiltà. È questo il concetto espresso da Wallace Brett Donham, rettore della Harvard Business School, in un discorso del 1929 sul nuovo ruolo che andavano assumendo nella società le aziende sempre più grandi e potenti. Non è certo una novità che i rapporti pacifici e la buona reputazione giovino al business. Nelle alte sfere dei potenti, sono in molti ad aver intuito l’importanza di offrire qualcosa in cambio, organizzando panem et circenses per il popolo o, come nel caso del pioniere dell’auto Henry Ford, balli per gli operai e le loro mogli. Quella che oggi si chiama responsabilità sociale d’impresa (RSI) è nata negli anni ’20 e ha seguito un percorso piuttosto tortuoso. Ancora agli inizi degli anni 2000 quelle iniziative volenterose, seppur effimere, delle aziende che dichiaravano il proprio impegno per qualche causa benefica o ambientale, venivano accolte dall’opinione SCA SHAPE 1 2013 7 RELAZIONI CON LA COLLETTIVITÀ pubblica con una buona dose di scetticismo. Ora finalmente, dopo una fase di intensa accelerazione, i tempi sono maturi e l’impegno è una prassi consolidata. La creazione di valore, radicata nelle attività e nelle strategie aziendali, unita ai buoni rapporti con le comunità locali, sono la formula sostenibile alla base delle relazioni di un’azienda con la collettività. “Oggi non parlerei più di RSI, ma di relazioni con la comunità”, precisa Lutz Meyer, direttore di un’azienda di PR responsabile della campagna per la rielezione di Angela Merkel. “I rapporti con la popolazione locale sono fondamentali per il successo a lungo termine di tutte le organizzazioni moderne”. “Oggi le aziende devono comportarsi da bravi cittadini: responsabili, trasparenti, corretti con il prossimo. Come disse John F. Kennedy, ‘non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo paese’”. Molte delle aziende più importanti al mondo adottano una politica di buon vicinato per ragioni commerciali. “Essere un’azienda sana non basta”, sottolinea Allyson Park, 8 SCA SHAPE 1 2013 vicepresidente responsabile delle relazioni esterne della Coca-Cola. “Se vogliamo centrare i nostri obiettivi, dobbiamo crescere in modo da continuare ad arricchire il mondo che ci circonda”. La Coca-Cola è il prototipo dell’azienda che coltiva attivamente i rapporti con le comunità locali nelle zone in cui opera. Questo approccio è un modo per proteggere il marchio da eventuali danni, siano essi azioni legali intentate per presunte discriminazioni razziali o accuse di attentare alla salute pubblica favorendo l’obesità. SCA rende più verdi le comunità e le aree disboscate. Ad esempio in Mongolia (pag. 13). La crescente popolazione anziana della Cina beneficia del programma di SCA volto ad educare le infermiere nella gestione dell’incontinenza. “Investire nella collettività dovrebbe essere nel DNA di ogni azienda”. La Fondazione Coca-Cola stanzia ogni anno più di 70 milioni di dollari per vari progetti locali in tutto il mondo. Qualche esempio? Attuazione di soluzioni ecologiche, gestione idrica sostenibile, riciclaggio. Gran parte di questa somma va però alle iniziative che promuovono l’esercizio fisico e l’alimentazione consapevole tra i giovani. “Investire nella collettività dovrebbe essere nel DNA di ogni azienda, non solo per mostrare la propria integrità, ma anche l’impegno per la crescita e lo sviluppo della comunità nella quale i suoi dipendenti vivono e lavorano”, sostiene Carsten Krebs, direttore delle comunicazioni aziendali di Volkswagen America. U NA FORZA TRAINANTE per le relazioni con la collettività è spesso l’organico aziendale. Lo testimonia il progetto “Ericsson Response”, che con i suoi 140 volontari si occupa di ripristinare tempestivamente le reti di telecomunicazione e dati nelle zone colpite da disastri. Lo sforzo più considerevole è quello compiuto ad Haiti dopo il devastante terremoto del 2010. Su richiesta dell’ONU 18 volontari si sono alternati, 24 ore su 24 per sei mesi, per assicurare il funzionamento delle comunicazioni delle altre organizzazioni impegnate nei soccorsi. Come molti progetti a lungo termine, anche Ericsson Response non si discosta dalle attività dell’azienda promotrice e ne rispecchia un valore fondamentale: usufruire di comunicazioni che funzionano è un diritto di tutti. L’attenzione alla comunità locale è da tempo una tradizione di molte aziende, parte integrante della loro cultura aziendale. Ma ora sta iniziando ad avere un notevole impatto, rappresentando una parte della strategia aziendale. “La prospettiva è decisamente cambiata”, osserva Mats Jutterström, ricercatore della Stockholm School of Economics e coautore di un libro sulla RSI come concetto di management. “Oggi la maggioranza delle aziende si rende conto che questo facilita la loro attività e migliora il loro business”. Alla base del crescente interesse per le problematiche della RSI e le relazioni con la collettività c’è una miglior comprensione del mondo complesso in cui operano le aziende. “La maggioranza delle società capisce quali sono i tanti e mutevoli interessi che ruotano intorno alle attività di un’impresa. Non tutti all’interno dell’azienda condividono lo stesso impegno nei confronti di queste problematiche. L’interesse maggiore lo dimostrano i reparti PR, le SCA SHAPE 1 2013 9 RELAZIONI CON LA COLLETTIVITÀ LA SFIDA di SCA è locale risorse umane e coloro che si occupano di gestione ambientale, mentre i reparti finanziari sono più scettici. Intravedo tuttavia un cambiamento: credo che ora si cominci a capire che questo è un modo per creare valore aggiunto per l’azienda”. Jutterström ritiene che le relazioni con la collettività siano una partita vincente, sia per l’azienda che per la comunità di riferimento. La costruzione di queste relazioni risponde a vari scopi: può servire a promuovere l’impresa presso i target di clienti locali, ma può anche essere utile per prevenire eventuali crisi attraverso un rapporto empatico con i principali soggetti portatori di interesse. O Realizzando prodotti che impattano direttamente sulla vita dei consumatori, SCA è attenta alle relazioni con la collettività. Il coinvolgimento della comunità locale è parte integrante della strategia aziendale. GGI ASSISTIAMO a un allineamento, una parziale convergenza dei diversi concetti alla base della RSI e delle relazioni con la collettività. “Si tratta di capire come l’azienda si deve rapportare al mondo che la circonda, perché gestire bene questo rapporto risulta positivo per il business a lungo termine”. “I Le aziende si stanno dunque facendo carico di un ruolo che un tempo era di competenza della società in generale? “È difficile dirlo”, conclude Jutterström. “In molti ambiti è la società a creare le basi per la definizione delle norme e delle regole a livello nazionale o internazionale, come nell’Unione europea. Ma ci sono differenze importanti tra paesi diversi con tradizioni differenti. Negli Usa, le aziende hanno tradizionalmente un ruolo più forte come attori della comunità. Ma anche da noi aumentano le iniziative, come i pala-eventi sponsorizzati”. Oggi sono quasi tutti d’accordo: per garantire un miglior ritorno agli azionisti serve una prospettiva a lungo termine. Perfino Jack Welch, ex CEO di General Electric, uno dei supereroi del capitalismo, sembra essere della stessa idea. “La creazione di valore per l’azionista è apparentemente l’idea più stupida del mondo”, ha dichiarato Welch al Financial Times nel 2009. “È un risultato, non una strategia. Un’azienda deve rendere conto soprattutto ai suoi dipendenti, ai suoi clienti e ai suoi prodotti”. 10 SCA SHAPE 1 2013 Kersti Strandqvist, Senior Vice President Sustainability. L NOSTRO È SEMPRE stato un ruolo importante. Questa è per noi l’occasione di fare la differenza nella vita delle persone”, sostiene Kersti Strandqvist, Senior Vice President Sustainability di SCA. “Mantenere buone relazioni con la collettività fa bene a tutti, perché instilla orgoglio nei nostri dipendenti, crea apprezzamento nella comunità e contribuisce alla fedeltà dei clienti”. Ben radicata nell’industria forestale svedese, SCA ha una lunga tradizione di relazioni con la collettività. Pur avendo oggi un business globale, la sua prospettiva resta locale e favorisce le collaborazioni su piccola scala nelle varie parti del mondo: dall’organizzazione di programmi di formazione al superamento dei tabù sulla distribuzione di assorbenti igienici nei campi profughi. “Il nostro obiettivo non è assumerci il ruolo che spetta alla società civile, ma dare il nostro contributo in ambiti dove possiamo far valere le nostre competenze e i nostri interessi. Ciò crea i presupposti per un impegno di lungo periodo e per effetti concreti, misurabili”. SCA è attenta a creare relazioni a lungo termine con le comunità. Il coinvolgimento in progetti di sviluppo locale è parte della strategia di business. SCA aderisce a un progetto quando crede che questo possa creare valore per l’azienda, garantendo al contempo l’impegno a lungo termine. “Ciò avviene per esempio aumentando la consapevolezza in ambiti importanti per noi, come spiegare l’igiene delle mani ai bambini o la pubertà e il ciclo mestruale alle ragazzine, o addestrare gli infermieri alla gestione dell’incontinenza. Il nostro coinvolgimento aumenta sempre il valore del marchio e contribuisce a creare rapporti reciprocamente gratificanti”. Per essere un buon cittadino, SCA si affida a principi ben precisi: i progetti devono essere chiaramente collegati alla sua strategia aziendale e alle aree geografiche in cui l’azienda opera; tutte le collaborazioni devono essere a lungo termine e con una chiara attribuzione dei ruoli; i progetti devono essere legati a doppio fi lo ai prodotti dell’azienda, come nel caso delle campagne di sensibilizzazione in tema di salute, igiene e gestione dell’incontinenza. “Il nostro coinvolgimento aumenta il valore del marchio”. Kersti Strandqvist, SCA. Relazioni comunitarie area per area Ambiente 28% Igiene e Salute 25% Emergenze 19% Sport/Cultura 12% Altro 6% Donazioni 5% Educazione 5% SCA SHAPE 1 2013 11 RELAZIONI FEATURE CON LA COLLETTIVITÀ Piantare alberi in Europa GERMANIA POLONIA FRANCIA Aiutare i senzatetto in Francia STATI UNITI Partnership con la squadra di football americano Philadelphia Eagles Educazione sessuale per le adolescenti in America Latina 28 28 Ogni azione conta Migliorare l’igiene in Niger e Sud Sudan PORTO RICO NIGER SUD SUDAN COLOMBIA ECUADOR AIUTARE I SENZATETTO FRANCESI Partendo dalla consapevolezza del forte legame tra igiene, salute e dignità dei gruppi a rischio, SCA ha partecipato a un progetto di formazione e volontariato gestito insieme alla Croce Rossa francese. Obiettivo: aiutare i numerosi cittadini senza fissa dimora. Nel 2012 sono stati distribuiti circa 40.000 kit per l’igiene contenenti sapone, shampoo, crema per la pelle, 12 SCA SHAPE 1 2013 67 REPUBBLICA DOMINICANA PERU BRASILE BOLIVIA 45 CILE SCA ha avviato oltre 200 progetti nel mondo: dalla formazione degli infermieri per la gestione dell’incontinenza alla piantumazione di alberi in Brasile. 1 AUSTRIA Piantare alberi in Brasile assorbenti igienici, profilattici e rasoi. Secondo una valutazione dell’ESSEC Business School, l’iniziativa ha prodotto effetti duraturi, proponendosi come modello ispiratore per altri progetti. 2 PIÙ IGIENE PER L’AFRICA Insieme all’organizzazione umanitaria Oxfam, SCA è impegnata a migliorare le condizioni igienico-sanitarie delle MSEK Nel 2012 SCA ha investito 45 milioni di SEK in progetti con le comunità locali. A cosa sono serviti i fondi? Ecco alcuni esempi. popolazioni del Niger e del Sud Sudan attraverso la costruzione di latrine, lavatoi e la fornitura di sapone alle scuole. Nell’ambito del progetto, chiaramente collegato ai marchi TENA, Edet, Tork e Libresse, si insegna l’importanza delle norme igieniche agli alunni delle scuole e si concedono sovvenzioni per garantire l’istruzione delle bambine e delle ragazze. In Niger, SCA aiuta anche le donne divenute incontinenti a causa dei parti in età precoce. “In Brasile SCA ha piantato finora quasi 5 milioni di alberi”. Nuovi alberi nella Mongolia Interna CINA 5 % Insegnare a gestire l’incontinenza in Cina 5 MALESIA Educare le giovani donne in Malesia Relazione comunitarie regione per regione Europa/Africa 67% Americhe 28% Asia 5% 3 FORMARE INFERMIERI IN CINA Dall’inizio del progetto, nel 2009, circa 6.500 infermieri cinesi di oltre 1.000 ospedali hanno partecipato alla formazione SCA sull’incontinenza. Lo scopo è migliorare la qualità della vita della popolazione cinese in rapido invecchiamento. Come? Affrontando, con cognizione di causa, un problema comune a milioni di anziani, ma che ancora rappresenta un tabù. Nata come iniziativa locale, l’idea è di ripristinare l’equilibrio ecologico e rallentare i cambiamenti climatici piantando 1 milione di alberi in uno degli ambienti più inospitali del mondo. Finora SCA ha messo a disposizione 2.000 nuovi alberi, piantati da volontari reclutati tra i suoi dipendenti. L’azienda sostiene progetti analoghi in Europa e Brasile, paese nel quale finora sono stati piantati quasi 5 milioni di alberi (articolo su Shape, n. 3 del 2012). Il corso di formazione ha incontrato il favore del personale infermieristico ospedaliero e ora è stato esteso ad altre nuove e importanti categorie del settore sanitario, come gli infermieri domiciliari. 4 UN MILIONE DI NUOVI ALBERI IN MONGOLIA SCA partecipa al “Million Tree Project”, un progetto pensato per combattere la desertificazione nella Mongolia Interna. PER LE RAGAZZE DELL’AMERICA LATINA E DELLA MALESIA SCA sostiene molte campagne di sensibilizzazione sui temi del ciclo mestruale e dello sviluppo fisico delle ragazze in Bolivia, Colombia, Ecuador, Repubblica Dominicana, Cile, Perù e Porto Rico. Al progetto hanno finora partecipato oltre 1,5 milioni di ragazze. Un’iniziativa analoga, collegata ai marchi Nosotras, Donnasept e Libresse di SCA, è in corso in Malesia e altri mercati. 6 IL FOOTBALL AMERICANO DIVENTA VERDE Nel 2007 SCA ha iniziato una collaborazione con la squadra di football americano dei Philadelphia Eagles, ben noti per la loro “coscienza ecologica” e l’impegno a ridurre al minimo l’impronta ambientale in tutti i contesti, dal riciclaggio dei rifiuti ai bicchieri biodegradabili. SCA ha svolto un ruolo cruciale nel programma “Go Green” degli Eagles, facendone la squadra “più verde” dell’intero sport statunitense. Grazie al suo impegno per la sostenibilità, la società è il fornitore esclusivo del club per i prodotti per l’igiene: nello stadio si utilizza solo tissue riciclato al 100% ed erogatori di sapone SCA. L’accordo di collaborazione prevede anche eventi di interesse reciproco, come la piantumazione di alberi. SCA SHAPE 1 2013 13 10 DOMANDE “Il pianeta è malato e la diagnosi è infausta.” Parola dell’ecologo Johan Rockström. Che ha però qualche idea per migliorare la situazione. testo CHATARINA ALMQVIST foto PETER CEDERLING 14 SCA SHAPE 1 2013 PROVIAMO a salvare la Terra I l mondo è di fronte a problematiche ambientali serie. The Human Quest: Prospering Within Planetary Boundaries è un nuovo libro che illustra a leader politici, top manager e opinione pubblica i risultati delle ultime ricerche. Off rendo anche alcuni spunti sui rimedi da adottare. Johan Rockström, direttore esecutivo dello Stockholm Resilience Centre, ci ha parlato del libro scritto insieme a Mattias Klum, uno dei migliori fotografi naturalisti del mondo. La prefazione è dell’ex-presidente americano Bill Clinton. Perché ha scritto questo testo? Come molti miei colleghi ricercatori, penso di dover risolvere le problematiche ambientali del pianeta molto più in fretta di quanto stiamo facendo ora. Nei suoi 25 anni di attività come fotografo naturalista, Mattias ha visto posti meravigliosi. Ma anche interi habitat distrutti, con tutto ciò che questo comporta per l’umanità. Abbiamo iniziato a parlarne nel 2009, alla conferenza di Copenaghen sul clima. È allora che è nata l’idea di realizzare insieme un libro in cui fare il punto delle ultime ricerche ricollegandole a una narrazione fotografica. Lo scopo è fare breccia nel cuore e nella mente delle persone, aiutandole a cambiare prospettiva e a legare a doppio filo le loro comunità allo stato di salute del pianeta. Che cosa dicono le ultime ricerche? La prima parte del libro sottolinea che siamo SCA SHAPE 1 2013 15 Johan Rockström Età: 46. Famiglia: la moglie Ulrika, veterinaria, e i figli Isak, Alex e Vera. Vive a: Rindö, periferia di Stoccolma. Background: laureato in agraria presso la Swedish University of Agricultural Sciences, docente di scienze Il celebre botanico Carl von Linné (Carl Linnaeus) osserva Johan dalla parete. entrati in una nuova era geologica, l’Antropocene, in cui l’uomo è diventato una forza geologica. Per molte migliaia di anni, l’uomo ha avuto uno scarsissimo impatto sul Pianeta, ma negli ultimi 50 anni le pressioni sull’ambiente sono cambiate in modo esponenziale. Tutte le curve indicative di questo cambiamento puntano diritte verso l’alto. Il clima, il buco dell’ozono, l’inquinamento atmosferico: tutte le curve iniziano nello stesso modo intorno alla metà degli anni ’50, epoca che coincide con il pieno impatto della rivoluzione industriale e dell’economia di mercato e con l’avvento della moderna società dei consumi. Nella seconda parte ci chiediamo se abbia rilevanza o meno il fatto che l’uomo sia diventato una forza geologica. La nostra economia e il nostro benessere sociale dipendono da un equilibrio sostenibile del pianeta. Può sembrare un’ovvietà, ma abbiamo creato un sistema economico e un modello di sviluppo che si basano sulla previsione di un pianeta dalle infinite risorse perennemente sfruttabili. Quanto all’Antropocene, la nostra conclusione è che il solo stato in grado di supportare la 16 SCA SHAPE 1 2013 Volete sapere come fare per salvare il Pianeta? I suggerimenti li trovate nel libro di Rockström, The Human Quest. ambientali presso l’Università di Stoccolma. Hobby: vela, sci, famiglia e natura. Gusti musicali: “Dipende dal momento, ma preferibilmente musica degli anni ’80 e del rapper svedese Timbuktu”. moderna economia globale – e a cui quindi dobbiamo ritornare rapidamente – è l’Olocene, l’era geologica degli ultimi 12.000 anni. Infine, ci interroghiamo su come agire. Dobbiamo iniziare a prenderci cura dell’intero pianeta. Dalle nostre ricerche allo Stockholm Resilience Centre, abbiamo ricavato un piano d’azione che individua nove confini planetari sostenibili e stabilisce come questi possano aiutare l’umanità a garantire un futuro sostenibile. Oggi la ricerca dimostra che, finché manterremo il pianeta entro questi confi ni di sicurezza, potremo continuare a svilupparci positivamente. Se superiamo questi confini per quanto riguarda l’acqua, la terra, la biodiversità e l’inquinamento atmosferico, corriamo il rischio di cambiamenti improvvisi con conseguenze disastrose per l’umanità. Qual è ora la sua diagnosi per il pianeta? Che è malato e la diagnosi è infausta. Ma è un paziente con grande resistenza, che vuole dimostrare la sua straordinaria capacità di sopportare i cambiamenti. Il problema è che questa resistenza si sta affievolendo. Un esempio è il Mar Glaciale Artico, che per qualche mese nel 2007 ha perso il 30% dei suoi ghiacci estivi. Nessuno è tuttora in grado di dire se sia un effetto soglia che potrebbe improvvisamente diventare eccessivo e causare un ribaltamento, ma il 2012 è stato un altro anno record in negativo per l’Artide. Com’è riuscito a convincere Bill Clinton a scrivere la prefazione del libro? Ho tenuto alcune conferenze in occasione di eventi a cui lui partecipava. Anche Mattias lo aveva incontrato. Un grande aiuto ci è poi venuto da Niclas Kjellström-Matseke, CEO di Swedish Postcode Lottery, che sostiene la Global Initiative di Clinton. Quando l’ex-presidente ha visto una bozza del libro, era entusiasta. Abbiamo prefazioni anche di top 10 DOMANDE manager, vincitori di premi Nobel e politici, come Gro Harlem Brundtland, ex primo ministro norvegese ed ex direttore generale dell’OMS. Nel 2012 l’hanno giudicata la persona più influente in Svezia per le tematiche ambientali. Si considera tale? No, non influente come molti pensano dopo un’onorificenza del genere. Il riconoscimento dato a un ricercatore è un modo per sottolineare che la scienza è estremamente importante nei processi decisionali. Però lei riesce a organizzare un incontro sulle tematiche ambientali con ben 17 premi Nobel. Come fa? Faccio naturalmente leva sul mio ruolo di direttore di un istituto di ricerca e con i miei colleghi facciamo del nostro meglio per creare un ponte tra la scienza e la società. Ma il merito va soprattutto al fatto che in campo ambientale siamo uno dei massimi centri di ricerca interdisciplinare al mondo: questo rende le cose più facili. Già da piccolo voleva salvare il Pianeta. Da dove nasce questa determinazione così precoce? Sono cresciuto in Brasile e da svedese ero molto orgoglioso della campagna ambientalista “Keep Sweden Tidy.” Quando vivi a San Paolo, circondato da spazzatura e povertà, il tuo impegno cresce. Ma non è che a cinque anni mi sono svegliato e ho detto che volevo salvare il mondo. Il mio impegno ambientale è nato piuttosto quando ho iniziato a studiare alla Swedish University of Agricultural Sciences di Ultuna e ho incominciato a capire i legami tra produzione alimentare mondiale, cambiamenti ambientali globali e sviluppo sostenibile. Quando ci sono troppi disastri ambientali e troppi summit che si concludono con un fallimento, come si continua a lottare? Sono ispirato dai miei colleghi ricercatori. Qui abbiamo un ambiente di lavoro incredibile, fatto di persone che dedicano ogni giorno tutta la loro energia alla ricerca di soluzioni sostenibili. Non ci lasciamo vincere dallo sconforto: ci sforziamo di capire come diffondere queste conoscenze. E poi è sempre motivante vedere gli esempi positivi della gestione sostenibile, come i tentativi di migliorare la situazione delle barriere coralline o dei merluzzi del Baltico. Si rende mai responsabile di qualche reato ambientale? Tutti noi siamo responsabili di reati ambientali. È frustrante: vorresti essere perfetto, ma è difficile esserlo nella società moderna. In famiglia usiamo STOCKHOLM RESILIENCE CENTRE Lo Stockholm Resilience Centre è un centro internazionale di ricerca interdisciplinare. Si conducono ricerche sui sistemi socio-ecologici, si studiano uomo e natura come parte di un unicum. Lo scopo è acquisire nuove conoscenze e strumenti che consentano la produzione sostenibile di servizi eco-sistemici a lungo termine e una minor fragilità del benessere umano. “Non ci lasciamo vincere dallo sconforto, sforziamoci piuttosto di capire come diffondere queste conoscenze”. COME POSSIAMO CONTRIBUIRE? Conoscere e condividere. La comprensione dei rischi ambientali globali e delle possibilità di migliorare è importante per un cambiamento rapido e positivo. Passare alle energie rinnovabili è più facile di quanto si pensi. Andare in bicicletta e prendere i mezzi pubblici. Sottoscrivere petizioni per facilitare l’accesso a piste ciclabili, treni e bus. Consumare possibilmente alimenti biologici. energia eolica e geotermica, ma poi consumiamo come una tipica famiglia svedese: mangiamo carne, andiamo nei centri commerciali in auto e io viaggio spesso in aereo per lavoro. Perciò, sia in termini di consumi che di trasporto, non ho una “fedina penale” immacolata… Nel 1996 ha corso la Vasaloppet (la classica maratona svedese di sci nordico) in rappresentanza di un paese africano, il Niger. Come si è preparato? Facevo skiroll. Studiavo in Niger per il dottorato di ricerca e una mattina ho visto un auto con un adesivo della Vasaloppet. Era di un operatore ambientale danese, patito dello sci. Siamo diventati amici e abbiamo scritto una lettera agli organizzatori della Vasaloppet dicendo che volevamo gareggiare per il Niger. Abbiamo chiesto se potevano coprire loro i costi della nostra partecipazione, promettendo al contempo che ci saremmo allenati solo con gli sci a rotelle! In realtà la nostra intenzione era anche quella di richiamare l’attenzione sui problemi delle regioni colpite dalla siccità. Così ho sciato con indosso il caftano dei Tuareg nigerini e ad ogni rifornimento trovavo la TV a intervistarmi. SCA SHAPE 1 2013 17 ECONOMIA “L’obiettivo è creare 6-10 piattaforme di marchi globali nei prodotti per l’igiene”. ALTRI MARCHI GLOBALI IN ARRIVO Oggi SCA ha due piattaforme di brand globali, ma in futuro prevede di aumentare il numero a 6-10. Perché le esigenze sono sempre più simili ovunque. Per questo uno stesso prodotto per l’igiene può funzionare in tutti i mercati. testo GÖRAN LIND foto GETTY IMAGES T ENA PER LA CURA dell’incontinenza e Tork per il tissue Away-From-Home sono piattaforme di brand globali di SCA ormai consolidate. Ma il gruppo punta a sviluppare altri brand di livello mondiale, ciascuno con un fatturato di almeno 1 miliardo di euro. “L’obiettivo è creare 6-10 piattaforme di marchi globali nei prodotti per l’igiene”, spiega Christoph Michalski, presidente Global Hygiene di SCA. “Questo significa sia lanciare prodotti nuovi che ampliare l’offerta di quelli esistenti. Uno dei grandi vantaggi delle piattaforme di brand a livello globale sono le economie di scala, soprattutto nella fase di ricerca e sviluppo. In questo modo si possono infatti spalmare i costi su volumi maggiori”. 18 SCA SHAPE 1 2013 La strategia si basa sulla crescita nei mercati esistenti e l’espansione in nuovi mercati di Asia e America Latina. “Nella cura dell’igiene, le esigenze sono più o meno le stesse in tutto il mondo, dalla Scandinavia alla Cina”, osserva Michalski. “Questo non significa però che il nome del marchio sia lo stesso ovunque. Lo stesso prodotto può essere venduto con nomi diversi in mercati differenti”. IL POTENZIALE DI CRESCITA è notevole nei paesi emergenti. Mentre le esigenze sono le stesse in tutto il mondo, i consumi non sono uguali nelle diverse regioni. Ad esempio, le vendite pro capite dei prodotti per l’incontinenza nel mondo occidentale sono 10 volte maggiori rispetto a quelle nei paesi emergenti. Lo stesso vale per i pannolini se si confrontano Asia, Europa occidentale e Nord America. Un altro fattore a favore dei marchi posseduti da SCA nei paesi emergenti è che la loro struttura di mercato è diversa da quella in Occidente. “In Europa una quota notevole di fatturato è generata dai marchi dei rivenditori, mentre i mercati emergenti in Asia sono dominati dai brand dei produttori”, conclude Michalski. “Nella cura dell’igiene i bisogni sono simili”. Christoph Michalski, SCA fait, bien fait. “ Vite S’il y avait une expression pour décrire Lola ce serait celle-là. Une fonceuse efficace. Alors lorsqu’elle entend parler du nouveau truc qui vient de sortir, qui fait les choses bien et vite, elle n’hésite pas une seconde, elle le prend, ” SCA HYGIENE PRODUCTS – S.A.S. au capital de 83 390 129 € - RCS Bobigny 509 395 109 elle l’essaie, vite fait, bien fait. Nouvelle serviette Nana Dry Fast elle absorbe plus vite que jamais*. *comparée aux anciennes serviettes Nana ultra MERCATI Per l’igiene dei cani in Sud America si utilizzano le speciali salviettine umidificate del marchio Familia di SCA. I nuovi confini del business Cercare margini di crescita è fondamentale per qualsiasi azienda. I prodotti “adiacenti”, quelli che fanno leva su un marchio di fiducia, rappresentano un’opportunità per ulteriori guadagni. testo ANNA MCQUEEN foto SCA 20 SCA SHAPE 1 2013 “Oggi, se resti immobile, perdi nel mercato”. Mats Berencreutz, executive vice president di SCA per Hygiene Products S ECONDO UN RECENTE studio, per i con- sumatori la familiarità con un prodotto è più importante del suo valore intrinseco. Questa è una buona notizia per le aziende che cercano di sfruttare la consapevolezza del marchio per incrementare le vendite con l’introduzione di linee di prodotti “adiacenti”. In Francia, Peugeot ha iniziato producendo macinacaffè e biciclette, per poi diventare la seconda casa automobilistica europea. La giapponese Yamaha è partita fabbricando pianoforti e ora realizza vari strumenti musicali, articoli elettronici e moto. Negli Usa, Apple non è più solo un’azienda di personal computer, ma un colosso mondiale dell’elettronica di consumo. Anche SCA è alla ricerca di nuovi orizzonti per i suoi prodotti. “CI STIAMO PENSANDO da un paio d’anni: voglia- mo utilizzare i punti di forza del nostro marchio per allargare i confi ni del nostro business attuale”, conferma Mats Berencreutz, vicepresidente esecutivo di SCA per Hygiene Products. “Il nostro scopo è valutare i continui cambiamenti del mercato e puntare sulle nostre piattaforme di brand per assecondarli”. Il marchio Libero in Scandinavia, Russia e altri mercati comprende ora una gamma di prodotti che coprono tutte le esigenze dell’infanzia: dalle salviettine umidificate alle creme detergenti, fino all’abbigliamento. “Per i genitori è come quei AUTO “HOT”: Peugeot e il macinapepe. MARCHI IN MOVIMENTO TENA (protezioni per l’incontinenza) oggi offre anche prodotti per la cura della pelle e perfino un test per le infezioni urinarie da inserire direttamente nella protezione. Un altro prodotto recente è il guanto imbevuto, utilizzato nelle RSA per l’igiene dei pazienti anziani. Tork (prodotti “away from home”) non significa più solo tissue, ma anche saponi e gel alcolici, deodoranti per l’ambiente, contenitori per rifiuti e salviettine umidificate. Libero (pannolini) propone una linea completa di soluzioni, da quelle per prematuri fino a quelle per lo svezzamento da pannolino, l’enuresi notturna e il nuoto, oltre a una vasta gamma di coppette paralatte, salviettine umidificate, prodotti detergenti e oli per bambini, lozioni e creme, materassini per fasciatoio e bavaglini. Familia (prodotti tissue per la casa) ha lanciato anche prodotti per la cura del viso e del corpo, deodoranti per ambienti, deodoranti personali, gel antibatterici e salviettine umidificate per cani. SCA SHAPE 1 2013 21 MERCATI “I prodotti adiacenti sono importanti, perché i consumatori cercano soluzioni dalla A alla Z”. Nel mondo di Yamaha dopo le moto arrivano gli strumenti musicali. negozi dove si trova di tutto, con in più il vantaggio della fiducia e del legame emotivo che già hanno con il marchio”, osserva Berencreutz. “Si può fare leva su questo per incrementare le vendite”. Come sottolinea Kristoffer Wendelboe Jensen, direttore marketing regionale per Libero, ampliare l’offerta di prodotti ad altri settori è un passo naturale per SCA. “Libero ha una posizione saldissima sul mercato in termini di sicurezza e qualità: questi punti di forza possono essere trasferiti ad altri prodotti”. SECONDO WENDELBOE JENSEN, diversificare nei prodotti adiacenti non significa sminuire il core business di SCA: “Serve a darci un’immagine più forte e una presenza più completa nelle case dei consumatori, oltre a consentirci di ottenere allestimenti espositivi speciali e maggiori opportunità promozionali nei punti vendita. È un modo per sottolineare il nostro impegno nei confronti dei figli 22 SCA SHAPE 1 2013 dei nostri clienti e per facilitare la vita alle persone, in cambio della loro fedeltà e del loro entusiasmo”. In Colombia “i prodotti adiacenti sono importanti, perché i consumatori cercano soluzioni dalla A alla Z”, racconta Cristina Arbelaez Bridge, direttore marketing dei prodotti per la casa di Familia, joint-venture di SCA al 50%. “I clienti non vedono il mondo con gli occhi dei produttori: quando riusciamo a capire le loro abitudini di vita e offriamo loro strumenti complementari che soddisfano queste abitudini, acquisiscono una percezione migliore del marchio e iniziano a generare una nuova domanda. I prodotti adiacenti ci distinguono dalla concorrenza e creano una crescita redditizia”. “Noi di SCA abbiamo sempre cercato di usare il nostro legame forte con i clienti e la conoscenza delle loro esigenze per rafforzare i nostri marchi e diversificare la nostra crescita. Oggi, se resti immobile, perdi nel mercato”, conclude Berencreutz. Guanti umidificati e oli per bambini fanno parte della gamma di SCA. TECNOLOGIE Un’impronta forestale più leggera Sembra strano, ma la tecnologia militare potrebbe essere una soluzione per una silvicoltura più efficiente e sostenibile. I mezzi cingolati facilitano infatti l’accesso alle foreste e hanno un minor impatto mpatto sul suolo. testo SUSANNA LINDGREN Illustrazioni zioni BAE SYSTEMS foto GETTY IMAGES L ’INDUSTRIA FORESTALE svedese collabora da tempo con il colosso della difesa BAE izzare un forwarSystems. Obiettivo: realizzare oce per l’esbosco. der cingolato agile e veloce Questi mezzi sono stati testati negli anni ’50, ma in seguito superati dalle più efficienti e, oggi il mezzo versioni gommate. Quest’ultime, rreno i tronchi più comune per asportare dal terreno sare 40 tonnellaabbattuti, possono arrivare a pesare te. Insomma, i loro pneumatici hanno un enorme ie dove il terreno impatto sul suolo forestale, specie ome nelle foreste ha una bassa capacità portante come esbosco è dundi abeti. L’accesso alla zona dell’esbosco ante la stagione que difficoltoso, soprattutto durante uesto problema umida. Ecco che per risolvere questo ambientale l’industria forestale svedese guarda ngolati. con grande interesse ai veicoli cingolati. “Estetica a parte, le impronte dei cingoli in sé blema”, premetnon costituiscono un grosso problema”, Ufficio tecnico di te Magnus Bergman, capo dell’Uffi SCA. “L’unico svantaggio è che possono favorire uente accuil deflusso dell’acqua e il conseguente mulo di humus nei ruscelli. Ma con i cingoli in gomma l’impatto sul terreno è notevolmente ridotto, perché il veicolo ha una galntirebbe leggiabilità maggiore e ci consentirebbe quindi di accedere alla materia prima tutto l’anno”. estry Truck) utiIl forwarder HFT (Hybrid Forestry icolo ATV BvS10 lizza la stessa cingolatura del veicolo V90, costruiti e di quello da combattimento CV90, 24 SCA SHAPE 1 2013 “Raddoppiare la velocità sul terreno rispetto al forwarder gommato significa aumentare la produttività del 20%”. da BAE Systems e utilizzati dalle forze di pace in Afghanistan. “Oltre al peso ridotto del veicolo, il cingolato in gomma ha un altro vantaggio: eliminando le vibrazioni e i contraccolpi sui terreni accidentati, la guida risulta più confortevole”, osserva Carl-Gustaf Löf, responsabile BAE Systems dei veicoli civili in Svezia. “Inoltre, riducendo l’altezza della cabina diminuisce l’‘effetto pendolo’, ancora oggi un problema per il guidatore”. Questa tecnologia avanzata, inizialmente progettata per i veicoli militari, è già impiegata sui mezzi civili come i cingolati in uso alle società energetiche che se ne servono per la manutenzione delle reti elettriche o la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi. “Tre anni fa abbiamo anche lanciato sul mercato civile il nostro sistema di propulsione elettrica ibrida, pensato per migliorare l’efficienza dei veicoli minerari”, aggiunge Löf. “Il risultato è una macchina più veloce che consuma meno carburante. E anche questo si tradurrà in un notevole vantaggio per il nuovo tipo di forwarder”. G Il progetto HFT è una delle principali collaborazioni avviate nel settore per una silvicoltura più efficiente ed ecocompatibile. RAZIE ALL’USO della tecnologia milita- re, dunque, oltre a consumare meno, il forwarder sarà anche molto più veloce: basti confrontare la velocità di un mezzo normale, che è di 5 km/h, con quella di un CV90, che raggiunge i 70 km/h. “Raddoppiare la velocità sul terreno rispetto al forwarder gommato significa aumentare la produttività del 20%”, continua Löf. Finora del forwarder cingolato esistono solo modelli in 3D, che i progettisti possono manovrare e testare in un ambiente virtuale su diversi terreni per verificarne e modificarne le caratteristiche. Secondo Löf, “non si può dire che sia divertente come un videogioco, perché l’ambiente è molto matematico e non ha certo una grafica accattivante, ma è uno strumento perfetto per verificare già nella fase preliminare alcune caratteristiche progettuali importanti, individuare e quindi modificare potenziali difetti. Questo significa che al momento di iniziare la produzione, avremo già tra le mani un progetto definito nei particolari e abbondantemente conforme ai requisiti richiesti”. La fabbricazione del primo prototipo dovrebbe iniziare nel 2013 e terminare agli inizi del 2014. SCA SHAPE 1 2013 25 88 ANNI PARASCHIENA RIGIDO CON PUNTE CONICHE SOTTO IL GILET Causa un dolore costante, che diventa più acuto quando ci si piega TAPPI AURICOLARI E PARAORECCHIE Riducono notevolmente l’udito DOPPIE GOMITIERE Limitano la mobilità per un giorno “D’un tratto sono quasi sorda e cieca, e i dolori alla schiena sono così forti che mi vien da piangere. Per qualche ora vivo come se avessi il doppio dei miei 44 anni”. Sara Bergqvist, giornalista di Shape, ha sperimentato per un giorno cosa significa essere vecchi. testo SARA BERGQVIST foto PONTUS JOHANSSON L A POPOLAZIONE mondiale invecchia rapidamente. Per capire meglio le esigenze dei consumatori anziani, diversi dipendenti e clienti SCA hanno provato una “tuta” speciale che invecchia di 30-40 anni chi la indossa. Ora tocca a me. Con addosso 20 chili in più, appesantita da zavorre e protezioni che limitano i miei movimenti e rendono precario il mio equilibrio, con occhiali che simulano la cataratta e tappi auricolari e paraorecchie che mi rendono praticamente sorda, sono pronta per uscire a fare la spesa. Ammetto di essere un po’ nervosa. E se cado e mi rompo qualcosa? O se vengo investita da un auto, dato che non ci vedo 26 SCA SHAPE 1 2013 SCARPE CON SUOLA ARROTONDATA Aumentano l’instabilità DOPPI GUANTI Limitano la mobilità e rendono difficile la presa MERCATI OCCHIALI CHE SIMULANO LA CATARATTA Riducono notevolmente la vista GILET DEL PESO DI 10 KG Rende difficoltosi i movimenti Composizione della tuta invecchiante Non mostrato nell’immagine: collare cervicale che riduce la mobilità del collo ZAVORRE AI POLSI Rendono difficoltosi i movimenti e non ci sento e vado lenta come una lumaca? La tuta invecchiante ha un’altra caratteristica: un paraschiena rigido con punte coniche che penetrano nella spina dorsale al minimo movimento. Quando cerco di piegarmi per infi larmi le scarpe, sudo freddo e mi vengono le lacrime agli occhi. Essere vecchi per un giorno è difficile, ma essere vecchi e pieni di dolori è insopportabile. Ed ecco subito il primo problema. Come fai a chiudere a chiave la porta se non ci vedi? Vado a tentoni per trovare il buco della serratura e fi nalmente riesco ad afferrare la chiave giusta. Il secondo problema è scendere le scale senza cadere. Per fortuna riesco ad arrivare in fondo, muovendo un piede alla volta. E meno male che le scale non erano appena lavate, altrimenti sarei probabilmente scivolata. FUORI C’È NEBBIA, ma è colpa degli occhiali. Mi sento sola e chiusa nel mio mondo silenzioso. Improvvisamente, a mezzo metro di distanza, mi si materializzano davanti delle ombre e mi scanso. Magari tra loro c’è qualcuno che conosco. Quanto ci si sente isolati da vecchi! Il primo negozio in cui entro è nuovo per me: mi disorienta. Come faccio a trovare le cose? Vedo gli scaffali ma non riesco a distinguere cosa c’è sopra, a parte un’insegna della Coca-Cola. Sulle mie GINOCCHIERE CON DOPPIE ALLACCIATURE Limitano la mobilità LA TUTA INVECCHIANTE DI SCA ZAVORRE ALLE CAVIGLIE Rendono difficoltosi i movimenti Molti consumatori di prodotti SCA sono ben più anziani del dipendente medio di SCA. Per le persone più giovani, la tuta invecchiante è un’opportunità unica per scoprire cosa significa essere vecchi. Questa consapevolezza potrebbe tornare utile in sede di sviluppo e realizzazione dei prodotti e delle relative confezioni. In ambito extra-aziendale, SCA utilizza la tuta per far capire meglio le esigenze dei consumatori anziani in vari contesti: negozi, case di riposo, ospedali e assistenza domiciliare. SCA SHAPE 1 2013 27 MERCATI Allungarsi per raggiungere i prodotti è difficile e provoca dolore. E perché le scritte sono così piccole? gambe rigide mi trascino fino al negozio successivo, che è più vicino a casa e mi è più familiare. Non è facile raggiungere i prodotti sugli scaffali. La tuta si ribella e io mi sento pesante. Nel banco frigo trovo un piccolo contenitore rotondo con un’etichetta arancione. “Perché non c’è scritto niente?”, chiedo mentre lo rigiro tra le mani. “C’è scritto insalata di gamberetti, ma in caratteri molto piccoli”, mi aiuta il fotografo. LA MAGGIOR PARTE delle confezioni è così. Nel reparto carni ne trovo una dove distinguo la figura di una mucca, ma non riesco a leggere l’etichetta. Forse è una bistecca? Riesco invece a individuare altri prodotti: il latte parzialmente scremato, le caramelle, le bibite, gli snack, la carta igienica. Forse la mia dieta non sarebbe delle più sane se dovessi comperare solo quello che riesco a vedere. Comincio a 28 SCA SHAPE 1 2013 essere stanca. È dura cercare dei prodotti che non vedi e allungarsi per prenderli sugli scaffali in alto. Forse ci vorrebbe una sedia. E un WC, visto che la tuta mi strizza la pancia. Vado a pagare. Un signore anziano prende qualcosa da uno scaffale vicino alla cassa, ma fa cadere a terra un’intera pila di tavolette di cioccolato. Muta solidarietà da parte mia. Quando tocca a me pagare, ecco l’altro grosso problema: con le dita goffe che mi ritrovo non riesco a introdurre la carta nel POS. Nonostante l’aiuto della cassiera, digito il PIN sbagliato e devo ricominciare da capo. Mi chiedo se gli altri clienti in coda non stiano perdendo la pazienza. Per fortuna non riesco a vedere le loro facce. Fuori dal negozio mi strappo via i paraorecchie, i tappi auricolari e gli occhiali per poter tornare a casa sana e salva. Sono contenta di avere di nuovo la mia età, ma ora capisco molto di più che cosa significa essere vecchi. 15% Il 15% della popolazione nei paesi in via di sviluppo ha più di 65 anni (sarà il 25% intorno al 2050). Entro il 2100 in Cina, Usa, Giappone, India e Brasile i centenari saranno più di 1 milione. VIVIAMO PIÙ A LUNGO Dall’Età della pietra fino all’Ottocento, l’aspettativa media di vita si è mantenuta abbastanza costante intorno a 30-40 anni, principalmente a causa dell’elevata mortalità materna e infantile. Da allora è raddoppiata nella maggior parte dei paesi. Nel 2009 la nazione con la più alta aspettativa media di vita era il Giappone: 86,5 anni per le donne e 79,6 anni per gli uomini. FONTI: DIVISIONE POPOLAZIONE DELLE NA Z I O N I U N I T E 2 0 0 9, S C B S TAT I S T I C S SWEDEN 2012. www.sca-tork.com Smarter handling saves time, money and improves ergonomics. Choose the easy way to handle boxes and bags Cleaning crews spend a lot of time carrying and handling boxes and bags. To make their job easier and free time for other tasks, Tork® has developed Tork Easy Handling™. Here are some of the smart solutions: & Smart one-hand-grip – you can lift and carry a box and still have one hand free, or carry two boxes at a time. & Quick opening – no tools are needed to open our packs. & Easy disposal – carry away up to ten flattened boxes at a time. Tork Easy Handling™ – the easy way to improve your business. Talk to your distributor or read more at www.sca-tork.com. SHAPE UP Notizie dal mondo esterno Sci estremo LA MOUNTAIN HILL CABIN, realizzata dallo studio di architettura norvegese Fantastic Norway, è l’ultima risposta alle fantasie degli sciatori. L’eco-capanna di legno, che sarà ultimata nell’estate 2013, sorge in un’area isolata tra le montagne, raggiungibile solo con gli sci in inverno. Progettata come un elemento paesaggistico che si integra perfettamente nell’azione del vento e della neve, questa singolare costruzione permette di sciare o scendere in slittino sulla pista ricavata dalla pendenza angolare del tetto (23°). www.fantasticnorway.no X La mancanza di privacy e di infrastrutture per la pulizia e l’igiene, la paura di macchiarsi e di avere un odore sgradevole, la mancanza di igiene nei bagni delle scuole sono tra i principali motivi delle assenze scolastiche delle ragazze durante il periodo mestruale, con ovvie ripercussioni negative sul loro diritto all’istruzione. Catarina De Albuquerque, relatore speciale ONU, nel rapporto sulle problematiche dell’igiene mestruale Ri-ciclette L’ISRAELIANO IZHAR GAFNI, appassionato di ciclismo ed esperto nella progettazione di linee automatizzate per la produzione in serie, ha realizzato una bicicletta di cartone. Pesa 10 chilogrammi ma può reggere il peso di un ciclista di 200. Fabbricata principalmente in carbone e materiali riciclati trattati con un rivestimento impermeabile, ha un costo di produzione inferiore ai 12 euro: si tratta quindi di una delle bici più economiche che si possano immaginare, oltre che una delle più ecosostenibili. Nonostante tutti gli dicessero che era un’idea irrealizzabile, Gafni era sicuro che la carta avrebbe retto se adeguatamente trattata. 30 SCA SHAPE 1 2013 Il vaso perfetto Meno parassiti significa più cibo per gli agricoltori kenyani e le loro famiglie. SE VOLETE PREPARARE dei vasi speciali per mettere a dimora ogni anno le vostre pianticelle, potete riciclare i giornali vecchi e risparmiare sui costi del giardinaggio. Sul sito Internet ehow.com troverete istruzioni dettagliate su come piegare la carta da giornale fino a formare un robusto vaso. Per trapiantare le pianticelle in giardino è sufficiente tagliare il fondo del vaso e posizionare il tutto nel terreno. Mantenendo la pianticella nel vaso proteggerete le radici durante la messa a dimora e nel frattempo la carta da giornale si biodegraderà in giardino. PARASSITI, BENEDETTA PUZZA ALCUNI RICERCATORI del Centre for Insect Physiology and Ecology (ICIPE) di Mbita, in Kenya, hanno messo a punto una tecnica antiparassitaria speciale, che consiste nel sostituire i pesticidi con delle piante il cui odore allontana i parassiti e le erbe infestanti, dirigendoli verso zone prestabilite del campo. GETTY IMAGES L’INFLUENZA MASCHILE? ESISTE SEMBRAVA UNA leggenda popolare e invece é realtà: quando si ammalano, gli uomini soffrono più delle donne. Secondo alcuni scienziati dell’Università di Cambridge, sono gli ormoni a stabilire in che misura avvertiamo il dolore e i sintomi dell’influenza. Negli uomini, già a una temperatura corporea di 37,7 °C la produzione di testosterone cala, facendoli sentire malati. Nelle donne, invece, gli estrogeni iniziano a calare a 39,6 °C. metri ...è l’altezza della prima turbina eolica realizzata in legno ad Hannover, in Germania. X www.timbertower.de SCA SHAPE 1 2013 31 12 ORE con Ulrika Libander Tecnico di laboratorio per SCA a Göteborg, in Svezia, Ulrika Libander esegue test preliminari sui prodotti per l’incontinenza: un compito che richiede impegno, capacità di valutazione e tantissima pazienza. testo SARA BERGQVIST foto SVANTE ÖRNBERG Una giornata di lavoro tipo in SCA Ulrika esce di casa con la figlia più piccola, Maja, e la accompagna al centro estivo. Poi prosegue fino alla sede di SCA. Foto 1 La giornata di lavoro inizia con la lettura delle email. Ulrika attende una consegna per poter avviare un nuovo progetto con il suo gruppo, ma finora non è arrivato nulla. Controlla di aver prenotato le apparecchiature di prova necessarie. 7:00 7:40 32 SCA SHAPE 1 2013 Rapida pausa caffè e breve ripasso con i colleghi. 8:00 A 16 ANNI ULRIKA LIBANDER iniziò un programma di apprendistato con il padre nella società farmaceutica AstraZeneca. Da qui la decisione di voler un giorno lavorare in laboratorio. Così è stato: ora è in SCA da 16 anni, di cui 14 passati nella ricerca e sviluppo, due e mezzo nel laboratorio dedicato ai prodotti per l’incontinenza. “Apprezzo molto la varietà, poter associare il lavoro pratico a quello teorico, sia in squadra che da sola. La soddisfazione più grande è quando hai una teoria, cerchi di dimostrarla e le tue analisi la confermano”. Test preliminari di un nuovo metodo nel laboratorio di simulazione su manichini. Foto 2 8:15 -11:00 Pranzo. Ulrika inizia sempre la pausa pranzo con una telefonata alla nonna novantenne, che vive sola a 600 km di distanza. Foto 3 11:00 12 ORE “Per apprezzare questo lavoro bisogna essere un po’ ‘secchioni’.” In genere Ulrika testa i prodotti nella fase iniziale. A volte si tratta di strumenti completamente nuovi, a volte di varianti di qualcosa già esistente. “Per esempio”, dice, “se in un prodotto si vuole sostituire uno dei materiali con un altro più economico, prima bisogna dimostrare che la qualità resta invariata”. I test riguardano in genere la funzionalità del prodotto, ma al momento Ulrika si sta occupando di testare un metodo già utilizzato nel caso delle protezioni classiche per l’incontinenza. “Presto vedremo se è applicabile anche alle nostre mutandine assorbenti”, spiega. Ulrika e i suoi colleghi lavorano con una sessantina di metodologie diverse per testare l’assorbenza di un prodotto, l’aderenza e molto altro. Prima di ogni test, devono anche verificare che il liquido abbia le caratteristiche giuste, calibrare gli apparecchi di misura e adattare il software. “Per apprezzare questo lavoro bisogna essere un po’ ‘secchioni’,” ride. “In un certo senso non stacco mai… ogni volta che vado all’estero devo sempre andare a controllare che tipo di prodotti per l’igiene usano e se corrispondono ai nostri di SCA.” Il pranzo si conclude con un caffè in reparto insieme alle colleghe Emma e Linda. Arriva un’altra collega per comunicarle che la consegna che attendeva è arrivata. Ulrika esegue altri due tipi di test nel laboratorio aperto. Brita Jungenfelt, diretto superiore di Ulrika, si ferma un istante in laboratorio per discutere delle sostanze chimiche che ha ricevuto dal laboratorio di Shanghai. Ulrika spacchetta i nuovi prodotti appena arrivati. Dovranno essere installati in laboratorio prima dei test di domani così da adattarsi all’umidità e alla temperatura ambiente. 11:30 11:40-14:40 14:40-15:40 Segue un po’ di lavoro di analisi e stesura di rapporti. 15:40-17:00 ULRIKA LIBANDER Qualifica: tecnico di laboratorio SCA per i prodotti per l’incontinenza. Età: 43 Vive a: Särö, periferia di Göteborg. Famiglia: il marito Patrik e le figlie Hanna, 11 anni, e Maja, 8 anni. Hobby: palestra, cucina, musica lirica, barca, famiglia e casa. Vive in una fattoria con le galline e canta nel coro di SCA. Cibo preferito: thailandese. Talento nascosto: molti anni di danza classica. Di nuovo a casa dopo essersi fermata a fare la spesa. Si dedica alle bambine, controlla i compiti e prepara le cose per il giorno dopo. Più tardi esce per andare in palestra. 18:00 SCA SHAPE 1 2013 33 FATTI VOLVO OPEN 70 VOLVO ONE(ALLENAMENTO) DESIGN Lunghezza linea di galleggiamento: Altezza dell’albero: Numero di vele: Superficie velica della randa: Peso: Pescaggio: 21,5 m 31,5 m 10 19,8 m 30,3 m 7 175 m2 14-14,5 t 4,5 m 151 m2 11,6 t 4,7 m Chiglia (entrambi gli yacht): la chiglia basculante può essere portata fino a 40° sopravento. Anche nella nuova barca, le due derive possono essere completamente abbassate per consentire un buon angolo di risalita al vento. ALLENATE alla In attesa che sia pronto il suo yacht, l’equipaggio tutto al femminile di SCA ha scelto di allenarsi su una barca di dimensioni maggiori: il 70 piedi Puma, giunto terzo nell’ultima edizione della Volvo Ocean Race. testo ANNA GULLERS foto SCA 34 SCA SHAPE 1 2013 VOLVO OCEAN RACE N grande EL BEL MEZZO delle tempeste di vento d’inverno, lo scorso dicembre SCA ha acquistato una barca per consentire al suo equipaggio tutto al femminile, Team SCA, di allenarsi in vista della partecipazione alla Volvo Ocean Race (VOR). L’imbarcazione è il 70 piedi Puma, giunto terzo all’ultima edizione della VOR lo scorso luglio. Più grande e più pesante di quello che prenderà il via nell’autunno 2014, lo yacht è stato riadattato nel Regno Unito e ora sfoggia un nuovo design con il logo SCA. “Succede spesso che gli equipaggi acquistino una barca d’allenamento per le sessioni di test pre-regata”, afferma Killian Bushe, consulente tecnico del Team SCA. Nella prossima edizione della VOR saranno in gara solo yacht della stessa classe “Volvo One-Design”. Le imbarcazioni sono l’una la copia esatta dell’altra e tutte le dotazioni di bordo sono identiche. La differenza? La faranno le persone a bordo. Gli yacht della nuova classe ora in costruzione sono 65 piedi (19,8 m), più piccoli e quindi adatti anche a un equipaggio solo femminile. “Per le veliste è meglio allenarsi su un 70 piedi, perché una volta in gara la loro barca risulterà molto più facile da governare”, osserva Bushe. Il 65 piedi di SCA, che sarà pronto per agosto o settembre, è stato progettato dalla Farr Yacht Design americana ed è costruito da un consorzio di armatori di Regno Unito, Francia, Italia e Svizzera. Mentre fervono i lavori di realizzazione degli yacht, continuano le selezioni per le 11 veliste del Team SCA. “Speriamo di riuscire a definire già il primo gruppo verso marzo-aprile 2013 e avere quasi tutto l’equipaggio completo per l’estate”, auspica Richard Brisius, CEO di Team SCA. SCA SHAPE 1 2013 35 PROSPETTIVE “Voglio vestire la Coca-Cola secondo Gaultier”. Jean Paul Gaultier, al lancio della prima bottiglia disegnata dalla sua griffe. Il telefono veste Prada Ci sono aziende in vari settori che collaborano con stilisti famosi. Per valorizzare i loro marchi e attirare nuovi clienti. testo JONAS REHNBERG Illustrazioni TEAM HAWAII S TRINGERE TRA LE MANI un corset- to di Gaultier quando si beve una Coca. Accarezzare la texture delle finiture Porsche quando si tocca l’hard drive esterno del computer. O vestire Prada rispondendo al cellulare. Tutto questo, e molto di più, è possibile nell’era del cross-branding, quando le grandi aziende cercano inedite soluzioni per valorizzare il marchio e raggiungere nuovi target di clienti affidandosi agli stilisti più in voga. Design ed eleganza diventano ogni giorno più importanti in un’epoca in cui lo stile di vita griffato è molto ambito dai consumatori, soprattutto in quei mercati dove il potere d’acquisto della classe media è salito alle stelle. E le Coca-Cola in versione Gaultier. collaborazioni con gli stilisti non si limitano ai prodotti, ma si allargano anche ai servizi, come la ricettività alberghiera. Diversi hotel portano la firma di Missoni, mentre Giorgio Armani ha sottolineato ancora una volta la presenza totalizzante della moda siglando un accordo con la Emaar Hotel & Resorts. “Oggi più che mai la moda domina tutti gli aspetti del nostro stile di vita: non solo come ci vestiamo, ma anche dove viviamo, in quali ristoranti mangiamo, quali auto guidiamo, dove andiamo in vacanza e in quali hotel soggiorniamo”, ha dichiarato Armani. “Questo rafforza la nostra strategia attuale, cioè trasformare l’universo Armani in uno stile di vita a 360 gradi”. SCA SHAPE 1 2013 37 S PROSPETTIVE Collezione Lindex Missoni. Un altro nome prestigioso, oggi declinato in una miriade di prodotti diversi, è Porsche: Ferdinand Alexander Porsche, nipote del fondatore, ha disegnato non solo occhiali e orologi da uomo, ma anche hard drive per LaCie, cellulari per BlackBerry e perfino tram per il comune di Vienna. Prada disegna cellulari per la LG sudcoreana, mentre la Disney ha chiesto allo stilista di calzature Christian Louboutin di realizzare una scarpa di Cenerentola adatta alla generazione “Sex and the City” in previsione della nuova uscita in DVD del suo classico d’animazione. “È stata una fortuna incrociare la mia strada con quella di un personaggio come Cenerentola, così fortemente simbolico non solo per il mondo delle fiabe ma anche per quello delle calzature”, fa notare Louboutin. Per ovvie ragioni, l’abbigliamento è il settore dove le collaborazioni con gli 38 SCA SHAPE 1 2013 stilisti trovano il loro terreno naturale. Proprio gli accordi stipulati con i grandi nomi dell’alta moda, da Karl Lagerfeld a Stella McCartney, hanno consentito al colosso svedese H&M di figurare tra i 25 marchi più prestigiosi nella classifica 2012 dei Best Global Brands stilata da Interbrand, superando altre catene di abbigliamento e perfino nomi come Nike e American Express. Q UANDO LA CATENA svedese di abbigliamento Lindex, con oltre 460 negozi in Europa e Medio Oriente, ha concretizzato la sua collaborazione con Missoni nel settembre dello scorso anno, l’impatto è stato fenomenale. Spiega il direttore marketing, Johan Hallin: “Le vendite hanno superato le nostre più rosee aspettative. Perfino nelle città piccole avevamo lunghe code di clienti davanti ai negozi e i nostri server “Le vendite hanno superato le nostre più rosee aspettative”. Johan Hallin, direttore marketing Lindex. FEATURE SCA PANNOLINI FIRMATI SCA HA REALIZZATO diverse collezioni H&M e la maison Martin Margiela. Prada in linea. La scarpa di Cenerentola firmata Louboutin. sono quasi andati in tilt per l’eccessivo numero di visitatori on-line. Nel terzo trimestre del 2012 abbiamo fatturato l’11% in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente”. Lindex vende abbigliamento da donna e ha scelto di collaborare con Missoni, anche perché l’azienda italiana ha molte donne in posizioni di vertice. I due partner hanno deciso di donare il 10% dei proventi delle vendite della linea Missoni alla ricerca del tumore al seno. “Volevamo che la nostra collaborazione approdasse a qualcosa di utile”, continua Hallin. collaborazione era per noi l’occasione di offrire a tutte le donne una moda griffata a prezzi accessibili e nello stesso tempo sensibilizzarle sul tumore al seno”. Quando Target, seconda catena discount degli Usa, ha avviato una collaborazione con lo stilista d’avanguardia Isaac Mizrahi per una linea d’abbigliamento femminile, alcuni temevano una svalorizzazione della griffe. Collaborare a trasformare un colosso della grande distribuzione in un paladino della moda giovane a poco prezzo era considerato un grosso rischio professionale per un nome d’alta gamma come Mizrahi. Come ha dichiarato lo stesso Mizrahi al Wall Street Journal, “non è questione di svendersi, ma di smuoversi dall’immobilismo”. La collaborazione, estesasi poi anche a casalinghi, accessori e biancheria da letto, è stata un enorme successo per entrambi. A PRESCINDERE DAL guadagno, perché una griffe dell’alta moda decide di collaborare con la grande distribuzione? Risponde Angela Missoni, direttore creativo della maison: “Questa primaverili per il suo marchio Libero (prodotti per l’infanzia), ciascuna incentrata su una tematica esclusiva che ricorre nelle campagne di marketing, nel packaging e nelle fantasie dei pannolini. Molte collezioni sono ispirate al mondo della moda, come dimostra il materiale promozionale in cui si vedono bambini felici che trotterellano in passerella. Nel 2010 Libero aveva lanciato una collezione dedicata al calcio in concomitanza con i Mondiali in Sudafrica. Scopo: sottolineare l’importanza dell’attività fisica nello sviluppo delle capacità motorie dei bambini. Gli spot dei prodotti hanno spopolato su YouTube. “Le collezioni primaverili hanno contribuito enormemente alla riconoscibilità del marchio”, afferma Kristoffer Wendelboe Jensen, direttore marketing regionale di SCA per Libero in Scandinavia. Per la primavera 2013 non è prevista una collezione speciale, visto che l’intera linea Libero sta per essere riprogettata dalla celebre designer di SCA Karoline Lenhult (foto sotto). Altre collezioni: 2011: ”Libero Action” (YouTube search: “Libero climbing baby”) e ”Dance Collection” 2012: ”Art Edition”and “Love collection” (su YouTube cercare “Libero sprin spring ng collection”). collection ). 2013: La nuova collezione Libero fairy-tale presenta nta diversi paesaggi. paesaggi SCA SHAPE 1 2013 39 SCA INSIDE News da from SCA SCA PARTENZA Antartide orientale Partita il 21 marzo, la spedizione coprirà una distanza di 3200 km in condizioni proibitive, con oscurità completa e temperature di 90°C sotto zero. POLO SUD Antartide occidentale ARRIVO Viaggio nel freddo per Tork I prodotti Tork viaggiano ggiano al seguito della spedizione che sta compiendo pienndo llaa ttraversata raversata invernale dell’Antartide. O LTRE A ENTRARE nel Guinness World Records, la spedizione Coldest Journey permetterà di acquisire dati preziosi dal continente antartico e di raccogliere milioni di euro a scopo benefico. Nel viaggio, che è iniziato il 21 marzo 2013 e in sei mesi coprirà una distanza di circa 3200 km (la maggior parte dei quali percorsi nell’oscurità più completa e a temperature fi no a 90 °C sotto zero), gli esploratori utilizzeranno sapone liquido Tork, gel igienizzante per le mani Tork Premium e relativi dispenser, oltre a 180 rotoli di carta igienica tradizionale Tork. Obiettivo principale: compiere la prima 40 SCA SHAPE 1 2013 traversata antartica invernale della storia, l’ultima sfida polare ancora incompiuta dopo che un team norvegese ha recentemente concluso la traversata invernale dell’Artico. Coldest Journey punta anche a raccogliere 10 milioni di dollari per l’iniziativa globale “Seeing is Believing” (Vedere per credere), dedicata alla prevenzione della cecità nei paesi in via di sviluppo. La spedizione, da cui sarà tratto un documentario, è guidata da Sir Ranulph Fiennes. Per saperne di più: X www.thecoldestjourney.org/ X www.seeingisbelieving.org.uk/ X www.tork.co.uk FEATURE Photos SCA, ISTOCKPHOTO Accordo sull’energia eolica SCA HA FIRMATO un accordo con E.ON per cooperare nello sviluppo di diversi progetti eolici in Svezia. L’accordo riguarda circa 270 centrali eoliche e una produzione energetica totale di oltre 2 TWh. Il progetto dovrebbe essere operativo entro il 2017. Tempo sbarca ad Hong Kong LA CARTA IGIENICA Tempo approda a Hong Nella cartiera di Patrasso in Grecia si risparmiano energia e denaro grazie ai collettori solari. Un esempio di come brilla il sole in Grecia É UNA CONSEGUENZA inattesa dell’acquisizione di nuove cartiere fatta da SCA nel 2012. A Patrasso, in Grecia, una fila di collettori solari sul tetto della cartiera cattura l’energia del caldo sole greco con una triplice funzione. I collettori riscaldano l’acqua destinata al serbatoio di alimentazione della caldaia, aumentandone la temperatura da una media di 15 °C fino a quasi a 29 °C: così si riducono i costi rispetto al precedente sistema di preriscaldamento a GPL. In questo modo si riduce inoltre dell’1,5% il consumo energetico per il tissue prodotto nella cartiera. Infine, si assicura acqua calda a sufficienza per la mensa e le docce del personale. “Prima preriscaldavamo l’acqua per la caldaia con il GPL, che in Grecia è molto costoso”, osserva Betty Peppas, responsabile per l’ambiente e la sicurezza. “Attraverso il nuovo metodo risparmiamo sui costi ma anche sulla quantità di energia, che già viene consumata in abbondanza dalla paper machine. Il progetto è ammortizzabile in meno di un anno e per ora siamo molto contenti dei risultati”. Kong, dove il marchio ha incontrato un grande successo negli ultimi anni dopo che SCA lo ha acquistato da P&G nel 2007: oggi è il leader nelle veline in box con una quota di mercato superiore al 70% per i fazzoletti di carta. “A Hong Kong per il tissue è ora di passare alla categoria successiva e il successo della carta igienica Tempo, lanciata nel settembre 2012, non può che riempirci di soddisfazione”, dichiara Stephan Dyckerhoff, Presidente di SCA Hygiene North Asia. La carta igienica Tempo è prodotta con carta importata dalla Germania e trasformata in Cina utilizzando una speciale tecnologia innovativa. I tre veli, due esterni più morbidi e uno interno più robusto, sono contraddistinti dal classico motivo a foglia Tempo. SCA SHAPE 1 2013 41 SCA INSIDE Nuova sede a Mumbai Marita Sander, communication director sustainability di SCA (a destra: Ingalill Östman, SKF). Il miglior report sulla sostenibilità “REPORT SULLA SOSTENIBILITA equilibrato, trasparente e proiettato verso il futuro”. Con questa motivazione, SCA è stata premiata per il miglior report sulla sostenibilità 2011 dal FAR, l’istituto svedese dei revisori ufficiali dei conti. L’evento annuale ha avuto luogo a Stoccolma agli inizi del mese di dicembre 2012. “Il report di SCA evidenzia l’impegno dell’azienda per la sostenibilità. Oltre a proporre soluzioni innovative, dimostra un’elevata consapevolezza del mondo circostante e degli effetti che SCA ha su di esso”, ha detto Åse Bäcklund, presidente del gruppo di lavoro del FAR per lo sviluppo sostenibile. “Il report di SCA dimostra un’elevata consapevolezza del mondo circostante”. Åse Bäcklund, FAR 42 SCA SHAPE 1 2013 CON LA COSTITUZIONE della società SCA Hygiene Products India Pvt. Ltd., avvenuta nel maggio 2012, SCA ha una presenza fisica anche in uno dei mercati a più rapida crescita nel mondo. La nuova sede di Mumbai è stata inaugurata a dicembre con una cerimonia tradizionale indù. “L’India offre a SCA opportunità commerciali molto interessanti”, spiega Thomas Wulkan, presidente MEIA, business unit di SCA per Medio Oriente, India e Africa. “Aprire una sede a Mumbai significa essere più vicini ai nostri clienti e consumatori indiani e ci aiuta a capire ancora meglio le loro esigenze e ad adeguare la nostra offerta. La cerimonia indù del Puja* è servita a caricarci di energia positiva per affrontare meglio la sfida impegnativa di aumentare la nostra presenza sul mercato indiano”. *Durante l’inaugurazione, un pandit (sacerdote) ha officiato la cerimonia del Puja come rituale di buon auspicio per l’azienda. “L’India offre a SCA opportunità commerciali molto interessanti”. Thomas Wulkan, presidente MEIA Premiato lo schiuma party LA CAMPAGNA delle veline per il viso Icy Menthol Tempo si è aggiudicata diversi premi Kam Fan, uno dei riconoscimenti più prestigiosi assegnati a Hong Kong per la creatività. A parte i vari siti Facebook, per il lancio della campagna, i realizzatori hanno puntato su uno spot TV seguito da un video virale. Per il video su YouTube, cercare “Tempo Icy Menthol” I premi di Kam Fan: Argento: miglior campagna TV per i prodotti per la casa Argento: miglior campagna integrata Argento: campagna TV di maggior successo (nessun oro, quindi massimo riconoscimento) Argento: campagna integrata di maggior successo (nessun oro, quindi massimo riconoscimento) SCA INSIDE L’e-commerce fa il boom in Sudafrica I WEB-SHOP DI TENA In Sudafrica i prodotti per l’incontinenza non sono facilmente accessibili e sono di difficile distribuzione. Per TENA, il marchio SCA di prodotti per l’incontinenza, questo rappresenta un’opportunità. testo SUSANNA LINDGREN foto GETTY IMAGES IN SUDAFRICA è boom dell’e-commerce: +30% all’anno, specie nei prodotti di consumo. Nel novembre 2012 TENA ha lanciato il suo ultimo web-shop nel paese, dove l’incontinenza è ancora tabù. “L’e commerce consente di fare shopping senza dare nell’occhio”, fa notare Carolina Liljendal, responsabile e-business di SCA. Nel nostro web-shop i clienti possono controllare la gamma completa dei nostri prodotti con calma e nella massima privacy. È essenziale capire che oggi l’e-commerce è importante come canale di vendita autonomo, non solo complementare”. Lo Stato sudafricano non concede rimborsi: significa che i privati devono farsi carico delle spese sanitarie. L’incontinenza è una categoria merceologica relativamente nuova nel paese. I prodotti non sono facilmente accessibili, nè uniformemente distribuiti nella nazione. “Notiamo un grande interesse da parte di clienti che hanno parenti ricoverati nelle RSA, molto spesso in province diverse”, osserva Jana Joeaas, direttore commerciale per il Sudafrica. I “PARADISI DEI PENSIONATI” non sono concentrati in zone particolari: sono sparsi un po’ ovunque. Il web-shop di TENA permette quindi ai clienti di fare shopping in modo discreto e con comode consegne evitando grandi spostamenti. Poiché sono pochi coloro che in Sudafrica hanno un computer in casa, la maggior parte delle comunicazioni elettroniche, compreso lo shopping, avviene attraverso gli smartphone. Il web-shop è presente anche sui social network, ma altrettanto importanti sono i tradizionali opuscoli distribuiti dai medici locali con le istruzioni su come ordinare on-line. TENA attualmente ha 14 webshop dedicati ai consumatori europei e africani. Il concetto è identico ovunque. Compilando un breve questionario, i consumatori ricevono suggerimenti sui prodotti più adatti per le loro esigenze. Gli acquisti verranno recapitati in anonime confezioni marroni. Finora i mercati principali dei web-shop TENA sono o stati Regno Unito e Finlandia. Ma l’ebusiness cresce e in Europa: si prevede evede un incremento to delle vendite del el 25% all’anno. L’utilizzo di dispositivi mobili è sempre più frequente, come dimostra anche l’esperienza di TENA. ENA. Per soddisfare questa esigenza, a, quest’anno TENA lancerà un sito web “responsivo”. Il web design responsivo è strutturato in modo da adattare la visualizzazione dei contenuti al tipo di dispositivo che si utilizza: computer, tablet o cellulare. SCA SHAPE 1 2013 43 FEATURE