Comune di Sappada Plodar gemande n. 9 documento informativo giugno 2009 sappada Comune di Sappada Borgata Bach, 11 Orario Uffici Comunali dal lunedì al venerdì Mattina dalle 9.00 alle 13.00 lunedì e venerdì Pomeriggio dalle 16.00 alle 17.00 Chi volesse collaborare con suggerimenti o scrivere un articolo sul presente periodico può rivolgersi a Marcella Benedetti o agli Uffici Comunali (sig.na Natascia oppure sig. Marino) tel. 0435 469126 0435 466063 fax 0435 469107 e-mail: [email protected] www.sappada.org Progettazione e realizzazione grafica a cura di: Piazza Mazzini, 15 - 32100 Belluno Tel. 0437 30103 [email protected] ISCRIZIONE AL ROC N. 11912 DEL 10.04.2004 FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI LUGLIO 2008 PRESSO LA TIPOGRAFIA NERO SU BIANCO (PIEVE D’ALPAGO - BL) 2 plodn A TUTTI I MIEI CONCITTADINI G iunto al termine di due mandati amministrativi, sento il dovere di esprimere a tutti la gratitudine per avermi consentito di vivere un’importante esperienza umana che resterà per sempre nel mio bagaglio di vita. Anzitutto devo ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto e incoraggiato la realizzazione degli obiettivi che insieme alla mia squadra mi ero prefissato di raggiungere. Ringrazio anche coloro che mi hanno contrastato, opponendosi in modo democratico ai progetti che andavo proponendo, perché sì, anche loro hanno contribuito alla mia crescita e allo sviluppo di Sappada / Plodn. Un particolare e caloroso pensiero di riconoscenza va alle tante persone anziane, che, grazie alla loro saggezza, mi hanno spesso rincuorato nei momenti di sconforto, ricordandomi quanto è ingrato il compito di accontentare tutti. Non è possibile trovare la soluzione ai problemi di ognuno, quindi chiedo venia a chi non ha potuto ottenere adeguate risposte durante i miei mandati; purtroppo burocrazia e vincoli economicoambientali limitano notevolmente l’operato degli Amministratori. In ogni caso, credo che un’attenta e vigile partecipazione ai problemi gestionali di un Comune sia un dovere di ogni cittadino, ma è anche il miglior sostegno dato al proprio Sindaco. Auguro un proficuo lavoro a chi andrà a governare Sappada / Plodn nel prossimo futuro, e rivolgo un appello ai giovani perché si impegnino, con la presenza ai Consigli comunali, a conoscere da vicino, e non per sentito dire, le questioni del proprio paese. Gianluca Piller Roner Sindaco dal 1999 al 2009 É possibile visionare i titoli dei verbali delle riunioni del Consiglio comunale e della Giunta sia in Municipio, all’albo affisso al piano terra, sia in internet al sito del Comune www.sappada.org alla voce “delibere di giunta”. 3 sappada Amministrare Sappada D i solito nell’analisi consuntiva di dieci anni di amministrazione ci si dovrebbe adoperare nell’elencare opere portate a termine o iniziative intraprese e prossime alla realizzazione così da raccogliere lodi e compiacimenti par il lavoro compiuto. Credo però che tutto questo sia perfettamente inutile perché chiunque, senza bisogno di sollecitazioni e stimoli, è in grado autonomamente di valutare se un’amministrazione comunale ha lavorato proficuamente o meno. L’unica cosa che mi preme sottolineare con assoluta determinazione è che in queste due legislature delle quali ho fatto parte, prima come assessore e poi come vice sindaco, l’atteggiamento è sempre stato improntato, per quanto possibile, alla massima disponibilità e sensibilità nei confronti delle esigenze tutti i cittadini per una crescita globale del paese. Le scelte politico-strategiche possono, a seconda dei punti di vista, essere state giuste o sbagliate ma l’intendimento di garantire uno sviluppo equilibrato alla collettività non può essere messo in discussione. Ecco perché, partendo da questo presupposto che credo accomuni negli intendimenti tutti coloro che si propongono nell’amministrare una località, ritengo sia doveroso rispettare chiunque si impegna nel complicato impegno di dirigere un paese peraltro complesso e articolato come il nostro. Il mio, si badi bene, vuole essere soprattutto un monito per il futuro, non certo un richiamo bensì un invito che consenta a chi amministrerà Sappada nei prossimi cinque anni e nell’avvenire di farlo con serenità ed equilibrio senza quelle pressioni e maldicenze che, mi sia consentito, hanno purtroppo talvolta caratterizzato i nostri dieci anni. La nostra località, voglio ricordarlo, ha una struttura amministrativa dei centri sotto i tremila abitanti ma, non va dimenticato, i problemi che si incontrano nell’amministrarla sono quelli di una cittadina che raggiunge anche picchi di oltre 20.000 presenze con le evidenti difficoltà che da ciò conseguono. Insomma una piccola realtà con i problemi e le esigenze di una grande, con l’inevitabile conseguenza di un impegno maggiore per chi è chiamato ad amministrare. Ritengo assolutamente giusto che esista il controllo e la critica ma è altrettanto giusto che chi mette a disposizione il proprio tempo ed impegno venga rispettato e che qualsiasi valutazione negativa, civilmente e correttamente manifestata, sia accompagnata da proposte costruttive e sensate. Questo vuole essere soprattutto il mio augurio alla prossima amministrazione nella consapevolezza che tali presupposti comunque non incideranno su un impegno che resterà gravoso e vincolante. Voglio infine ringraziare tutti i sappadini indistintamente, perché aver avuto la possibilità di amministrare Sappada è stato non solo un importante momento formativo, ma anche un onore e un grande motivo di orgoglio. Alessandro De Zordo Vicesindaco 4 plodn LA BATTAGLIA DECISIVA C ari Sappadini, dopo 14 anni mi accingo a concludere, fra pochi giorni, il mio mandato da amministratore. Voglio ringraziarVi della fiducia che mi avere dato dal 1995 ad oggi e degli stimoli che mi avete offerto, dai quali sono scaturite iniziative che ho portato avanti, collaborando con i Sindaci Luciano Coassin e soprattutto Gian Luca Piller Roner. Ho agito sempre al meglio delle mie possibilità, nell’interesse del nostro Paese. Spero che abbiate apprezzato lo sforzo compiuto: saranno poi le generazioni future a giudicare la bontà delle scelte operate. Avrete appreso che ho deciso di non candidarmi alle prossime elezioni, né in Comune, né in Provincia, dove pure mi erano state formulate allettanti proposte. Non per questo rimarrò estraneo alla vita sociale ed amministrativa della nostra terra. Ho infatti maturato la convinzione che sia giunta l’ora di combattere una battaglia decisiva, ma fuori dalle Istituzioni, per esercitare senza vincoli di mandato o di funzione i diritti di proposta, critica e protesta, coltivando iniziative indispensabili a difesa dei piccoli Comuni, della montagna e, in definitiva, della nostra stessa Identità. Nel giro di pochi anni siamo infatti passati da una straordinaria autonomia di gestione, programmazione e finanziaria (basti pensare ai benefici derivanti dall’introduzione dell’ICI - al di là della demagogia di chi mira ad eliminarla -, o alle riforme Bassanini sulla semplificazione amministrativa), ad un ampio disegno politico, condiviso da gran parte dei partiti, teso da un lato ad eliminare “per asfissia” i comuni montani e dall’altro a sottrarre ai montanari ogni diritto sul loro territorio. Purtroppo la strategia che “ la Casta ” sta attuando è raffinata: alla genti si fa credere una cosa, ma poi, di fatto, le decisioni sono dirette in senso opposto. Così, sono anni che sentiamo parlare di federalismo fiscale e di decentramento, ma poi lo Stato impone ai Comuni tali e tanti vincoli di bilancio da condizionare l’impiego delle poche risorse a disposizione. Per citare alcuni esempi, basti considerare che un Comune non può liberamente decidere di assumere uno stradino in più, perché c’è il blocco delle assunzioni; non può finanziare un’opera pubblica pur ritenuta indispensabile se non nei limiti del famigerato “patto di stabilità”, che condiziona ogni spesa ai dati di bilancio degli anni precedenti, come se il mondo non si evolvesse. Similmente il Governo compie la scelta populista di togliere l’ICI sulla prima casa, ma contestualmente taglia drasticamente i servizi pubblici, anche primari, come sanità, scuola e trasporti, tanto che le famiglie spendono ben più di quanto hanno risparmiato. Non va meglio sul fronte delle risorse e del territorio.Noi siamo costretti a chiedere il permesso a Venezia per costruire una torretta di un camino, ma per potenti imprenditori i Governi degli ultimi anni, di qualsiasi colore, hanno escogitato procedure straordinarie che passano come un rullo sui diritti e gli interessi delle popolazioni, senza dare loro alcun serio ristoro per i danni sofferti (la protesta della Val di Susa per la TAV 5 sappada deve far riflettere).Ancora. Ci hanno calato dall’alto le oramai famigerate aree SIC e ZPS, a tutela dell’ambiente e degli uccelli, così in gran parte del nostro territorio non sarà più possibile alcuna attività umana che possa in qualche modo non dico danneggiare, ma anche solo disturbare il picchio, la pernice o l’ontano nero; non si potranno falciare i prati prima della nidificazione del Re di quaglie e non sarà permesso pascolare gli animali alle Sorgenti del Piave perché si tratta di “zona umida”. Per ristrutturare le baite o rifare un sentiero occorrerà poi la “Valutazione d’Incidenza Ambientale”, con nuove spese a carico di noi montanari. E tutto ciò a fronte di quali benefici ? nulla, se non 250 Euro ad ettaro di superficie coltivata. Nessun risarcimento per il vincolo imposto, né una garanzia di promozione del territorio. Questi Signori, luminari delle Scienze e detentori del Sapere e del Bene, non hanno nemmeno considerato che se la nostra Valle e quelle vicine sono rimaste belle come sono è merito nostro, dei nostri genitori e di chi ci ha preceduto nei secoli; siamo noi i detentori del giusto rapporto dell’uomo con l’ambiente, affinché sia il secondo a servizio del primo e non già il contrario. Oramai, purtroppo, noi stessi, gente di montagna, stiamo diventando una specie in via di estinzione, come tale oggetto di studio e di “protezione” all’interno del Parco. Ma il meglio ci sarà imposto entro i prossimi tre – cinque anni, così l’opera di annientamento potrà dirsi completata: in questo arco di tempo verrà probabilmente approvata la riforma degli Enti locali, additati, ora, di essere la principale fonte di spreco e di inefficienza, ma in realtà ultimo baluardo a tutela delle popolazioni e dei territori marginali e, in definitiva, fondamentale espressione di democrazia ed autonomia. L’Italia, oramai incapace di mantenere con i cittadini il “patto sociale” sul quale si fonda ogni Stato moderno (ovverosia la delega del cittadino alle Istituzioni di funzioni che vengono svolte nel suo interesse a fronte del pagamento delle imposte per coprirne i costi) è allo sfascio. Non c’è campo della Pubblica Amministrazione dove non vi siano stati drastici tagli a personale e servizi, ed in questo contesto a soffrirne di più sono le realtà periferiche, dove è più facile eliminare perché sono meno quelli che protesteranno. Per poi operare indisturbati, è meglio ridurre al silenzio anche gli amministratori pubblici. 6 E qui veniamo al punto. La riforma degli Enti locali prevede, per la nostra realtà, che i consiglieri comunali siano ridotti a sei e che la Giunta sia composta dal Sindaco e da non più di due assessori, non retribuiti (naturalmente tutti compresi nei sei di cui sopra); è poi prevista l’eliminazione dei consorzi dei Comuni e delle Comunità Montane (già ora di fatto inoperanti, stante il taglio ai finanziamenti). Tutto questo facendo credere alla gente che così si risparmieranno un sacco di soldi, ma non è così. Un consigliere comunale percepisce un gettone di presenza di circa 25 Euro ed un assessore percepisce meno di 200 euro al mese. Il taglio alla spesa pubblica sarà dunque irrilevante; “ La Casta ”, per converso, si è ben guardata dal ridurre il numero dei parlamentari o il loro compenso, o ad evitare che vengano realizzate strade ed ospedali “fantasma”, come si vedono ancora in certe parti d’Italia. Così, l’operatività degli enti Comuni dipenderà pressoché esclusivamente dai finanziamenti dello Stato e della Regione, e, di taglio in taglio ai finanziamenti, in pochi anni i comuni saranno costretti ad aggregarsi per sopravvivere, e, per la destinazione delle poche risorse a disposizione, prevarrà inevitabilmente la volontà della Comunità che potrà contare su qualche cittadino in più; certamente nessuno provvederà a sistemare l’argine sul rio Puiche o la strada per il passo Siera, trattandosi di interventi non strategici. Io non voglio che si arrivi a questo punto. Sono sappadino e sono orgoglioso di esserlo. Ho una cultura ed un’identità che non ammettono omologazione. La mia “Heimat” è Sappada ed intendo difenderla perché la sua morte sarebbe anche la mia morte; mi verrebbe strappata una parte di me stesso. Quando ero bambino girava a Sappada un adesivo con la scritta “mai herze is in Plodn”: il messaggio è chiarissimo e sarà bene provvedere rapidamente alla ristampa. Per queste ragioni ho scritto sopra che si tratta di combattere la “battaglia decisiva”. Non ho esagerato, non si tratta di un eccesso di enfasi, perché è veramente l’ultima occasione che ci rimane per far sentire la nostra voce. Poi, se le Istituzioni non sapranno ascoltare l’eco che si diffonde di valle in valle o se le nostre grida saranno troppo deboli, occorrerà attendere molti decenni perché le cose cambino al lento ritmo della Storia, e né io né molti di Voi saremo più qui per vedere il sole sorgere dopo il diluvio che spazzerà via il perverso sistema che sta nascendo. plodn Vi prego, aiutatemi affinché ciò non accada. Ecco come. Certo non possiamo immaginare di riuscire da soli nell’impresa di far cambiare a Roma e Venezia (e forse anche a Belluno, - vedremo dopo il 7 giugno -), la loro strategia, tesa a sfruttare indisturbati le fondamentali risorse che la montagna può offrire, riducendo al silenzio i suoi abitanti (basti pensare all’acqua ed all’energia, beni primari fondamentali che troppi sottovalutano). Bisogna allora prima di tutto far comprendere a tutti che il problema c’è e non può più essere ignorato; nessuno può dire “ah, io non mi occupo di politica e non mi riguarda”; ciò che sta accadendo inciderà profondamente sulla vita di tutti. Occorre dunque scegliere tra subire silenti le decisioni altrui o far sentire la propria voce e far valere i propri diritti. Dunque una seria e diffusa informazione che vada ben al di là dell’ambito paesano, ma si estenda su un’area vasta e significativa, quantomeno in Cadore e fino a Cortina, ma auspicabilmente anche oltre, via via lungo tutto l’arco alpino, di qua e di là del confine (i nostri vicini dell’Ost-Tirol non stanno meglio di noi). Per fare ciò ho in mente un ambizioso progetto, editoriale prima di tutto ma non solo, che consenta di raggiungere facilmente le famiglie. Occorrerà poi darvi contenuto, poiché non ho certo la presunzione di saper fare tutto da solo o di essere l’unico a poter informare, proporre soluzioni o svolgere critiche. Ecco dunque la mia prima richiesta: chi ritiene di condividere l’iniziativa, mi contatti pure senza scrupolo per un primo confronto. Ogni battaglia ha poi inevitabilmente bisogno di risorse; io ho già destinato una parte del mio reddito all’iniziativa. Anche alcuni amici, cui ho esposto in anteprima la strategia, mi hanno garantito il loro apporto, stimolandomi alquanto nell’affrontare questa nuova ed inconsueta sfida. Poi, chi sa di poter dare il suo apporto e di avere una buona confidenza con me non si meravigli se nei prossimi mesi busserò alla sua porta. Chiedere finanziamenti non è gradevole per nessuno e lo è ancor meno se lo scopo non è caritatevole o di immediata percezione e riscontro. La situazione è tuttavia di tale gravità ed emergenza che occorre uno sforzo di comprensione ed un sacrificio economico. Certamente non avrò modo di contattare direttamente la maggior parte di Voi; non per questo non ho bisogno del Vostro aiuto; dunque, se ritenete che quanto ho esposto in qualche modo riguardi anche Voi, fatemi un cenno e Vi fornirò ogni opportuno chiarimento. Questa è la mia sfida per i prossimi mesi: confido di poterla condividere con Voi tutti. Poi, a tempo debito, mi auguro di poter di nuovo scrivere su questo giornale, da Consigliere comunale o, forse, chissà… Grazie di cuore a Voi tutti. Valerio Piller Roner NUMERI CIVICI Sono stati realizzati i numeri civici mancanti in forma di piastrella in ceramica decorata per quanti ne hanno fatto richiesta in questi mesi. Le piastrelle si possono ritirare in Comune presso l’Ufficio Tecnico – Edilizia privata, versando un contributo spese di e 20,00. Gli interessati che rientrano nelle seguenti categorie e desiderano una ulteriore consegna / sostituzione della piastrella possono presentare domanda all’Ufficio Tecnico – Edilizia Privata: • chi è sprovvisto di piastrella perché questa si è rotta staccandosi o sia stata danneggiata può comunicare i dati all’ufficio e ottenerne una nuova in sostituzione (le domande verranno incluse in un’apposita lista e, raggiunto il numero minimo, inoltrate alla ditta fornitrice); • chi avesse operato variazioni al proprio numero (es. entrata A e B) può comunicarle all’ufficio e richiedere la fornitura di una ulteriore piastrella; • ogni edificio costruito dopo l’anno 1991 e sprovvisto della suddetta piastrella deve farne obbligatoriamente richiesta, indicando il numero civico; • chi sia in possesso di un numero civico diverso dal formato prescritto dal Comune deve provvedere alla sostituzione dello stesso richiedendolo; • chiunque costruisca un nuovo edificio deve includere alla richiesta di abitabilità e numero civico la fornitura della piastrella. 7 sappada Bonus sulla bolletta elettrica Che cos’è il bonus sulla bolletta elettrica? E’ uno strumento introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia con la collaborazione dei Comuni per garantire alle famiglie in condizione di disagio economico e alle famiglie numerose un risparmio sulla spesa per l’energia elettrica. Il bonus elettrico è previsto anche per i casi di disagio fisico, cioè per i casi in cui una grave malattia costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita. Chi ha diritto al bonus elettrico? Possono accedere al bonus tutti i clienti domestici, intestatari di un contratto di fornitura elettrica, per la sola abitazione di residenza, con potenza impegnata fino a 3 kW (per un numero di familiari, con la stessa residenza, fino a 4) o fino a 4 kW (per un numero di familiari, con la stessa residenza, superiore a 4) e: • appartenenti ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 7.500,00 euro; • appartenenti ad un nucleo familiare con più di 3 figli a carico e ISEE non superiore a 20.000,00 euro; • presso i quali viva un malato grave che debba usare macchine elettromedicali per il mantenimento in vita; in questo caso senza limitazioni di residenza o potenza impegnata. Quanto vale il bonus elettrico? Nel caso di famiglie in condizioni di disagio economico e per le famiglie numerose, il bonus consente un risparmio pari a circa il 20 % della spesa annua presunta (al netto delle imposte) per una famiglia tipo. Il valore è differenziato a seconda del numero di componenti della famiglia. Per l’anno 2009 è di: • 58 euro per una famiglia di 1 o 2 persone; • 75 euro per 3 o 4 persone; • 130 euro per più di quattro persone. Per i soggetti in gravi condizioni di salute il valore del bonus per l’anno 2009 è di 144 euro. I due bonus sono cumulabili qualora ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità. Come richiedere il bonus elettrico? Per richiedere il bonus occorre compilare l’apposita modulistica e consegnarla al proprio Comune di residenza o presso altro istituto eventualmente designato dallo stesso Comune (ad esempio i Centri di Assistenza Fiscale CAF). I moduli sono reperibili sia presso i Comuni, sia sui siti internet dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (www.autorita.energia.it) o del Ministero dello Sviluppo Economico (www.sviluppoeconomico.gov.it). Che durata ha il bonus elettrico? Il bonus è valido per 12 mesi. Entro due mesi dalla scadenza di tale termine annuale sarà necessario inoltrare una richiesta di rinnovo, anche per evidenziare eventuali variazioni della situazione familiare o dell’ISEE nel frattempo intervenute. Per i malati gravi, che necessitano di apparecchiature elettriche salvavita, il bonus sarà attivo senza interruzione e senza necessità di domande annuali di rinnovo; ciò fino a quando sussista la necessità di utilizzare tali apparecchiature. PER SAPERNE DI PIù informarsi presso il proprio Comune oppure telefonare al 800 166 654 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 18) www.sviluppoeconomico.gov.it www.autorita.energia.it www.sgate.anci.it Che cos’è l’ISEE e come ottenere la certificazione? L’ISEE è l’Indicatore di Situazione Economica Equi- prio nucleo familiare, sui redditi e sul patrimonio del nucleo valente che permette di misurare la condizione economi- stesso. Tale dichiarazione va così presentata ai Comuni, ai ca delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio CAF oppure alle Sedi ed Agenzie INPS presenti sul territorio. mobiliare – immobiliare e della numerosità delle famiglie Alla presentazione della dichiarazione si otterrà da parte dei a carico. Per ottenere l’attestazione ISEE è necessario re- soggetti a cui è stata presentata un’attestazione contenente digere una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) sulla le informazioni della dichiarazione stessa, gli elementi ne- base di un modulo fac-simile reperibile presso i Comuni, i cessari per il calcolo dell’ISEE, nonché l’indicazione del va- CAF (Centri Assistenza Fiscale) convenzionati o presso le lore ISEE. Tale attestazione è il documento ISEE da allegare sedi dell’INPS, inserendo le informazioni richieste sul pro- alla domanda per il riconoscimento del bonus. 8 plodn TURISMO I miei cinque anni di Assessorato al Turismo C ari Sappadini, diventa interessante ripercorrere i miei cinque anni di Amministrazione Comunale, dove mi è stata data la possibilità di occuparmi di un settore importante come il turismo nel quale opero per professione. è stata una bella esperienza e ho cercato di impegnarmi più possibile per fare in modo che Sappada prendesse maggiore coscienza di come va fatto turismo oggi, cercando di migliorarne l’immagine e l’organizzazione, mettendo in evidenza la cultura e l’identità uniche che possono realmente essere ciò che ci distingue dalle numerose località di montagna concorrenti ed è motivo di vacanza per molti ospiti. Divido in cinque temi le attività principali di cui mi sono occupato in cinque anni di amministrazione: EVENTI, MANIFESTAZIONI, INIZIATIVE TURISTICHE, IMMAGINE In questi anni, oltre a mantenere il sostegno economico, logistico e organizzativo di quelle manifestazioni avviate in precedenza e ben organizzate da Associazioni Locali come Borgate in Festa, Festival del Folklore, Serate dell’Ospite, Ex Tempore di Scultura, Vacanze Musicali, Concerti di cori e orchestre, etc. ho cercato di inserire manifestazioni e animazioni che potessero soddisfare le esigenze degli ospiti, oltre a collaborare con nuove iniziative come: Il Festival Bandistico con le sfilate della domenica lungo il centro; gli Artisti di Strada nel periodo estivo; spettacolo di Luci e Suoni; mostre fotografiche e artistiche in sala mostre a Cima; mostra mercato del collezionismo e delle cose vecchie; Sappada Hobby; durante l’estate 2005 eventi e attività per promuovere la partecipazione di due atleti sappadini (Pietro Piller Cottrer e Giacomo Kratter) alle Olimpiadi di Torino 2006 con poster, cartoline e evento collegato, il concorso vetrina sui Giochi Olimpici durante l’inverno 2006 con la partecipazione di 60 attività commerciali del paese, oltre alla festa c/o il Palazzetto dello Sport in occasione del rientro di Pietro con più medaglie olimpiche; nell’estate 2006 il ritiro del Torino Calcio, insieme al Vicesindaco Alessandro De Zordo, dove ho gestito e coordinato gli eventi collaterali, poster, striscioni, pass, tribune spettatori, gazebo e collegamento wi-fi per giornalisti, conferenze stampa a Cima, etc.; nell’inverno 2008, in- 9 sappada sieme al Gruppo Folkloristico Holzhockar, ho condiviso il successo dell’assemblea annuale U.F.I. (Unione Folklorica italiana); la scorsa estate l’avvio dei corsi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia in coordinamento con il Vicesindaco Alessandro De Zordo. Ho cercato, in questi anni, di collaborare più possibile con le Associazioni locali e con i privati per ogni proposta di attività e iniziativa turistica a Sappada. ALLESTIMENTO ARREDO URBANO ISOLA PEDONALE Dall’estate 2005 l’Amministrazione Comunale ha deciso di modificare la viabilità lungo Borgata Bach con un unico senso di marcia dei veicoli e una corsia dedicata ai pedoni. Dopo il primo anno, in cui sono state posizionate aiuole rettangolari in pietra, si è reso necessario migliorare l’arredo urbano del centro. E’ stata perciò ideata insieme al Sindaco la possibilità di predisporre aiuole in legno con l’inserimento di tappeto erboso, fiori e il posizionamento di statue in bronzo che attirasse l’attenzione e l’interesse dei passanti insieme a panchine, portafiori in pietra, cestini, etc., il tutto sviluppato insieme alla ditta Bullstones di Belluno. Questa scelta, oltre ad essere molto apprezzata dagli ospiti, ha migliorato l’arredo urbano e la sicurezza per i pedoni a passeggio, lo svolgimento di sfilate e manifestazioni in centro ed è stata una delle iniziative più apprezzate dal Touring Club Italiano, che ci ha assegnato la Bandiera Arancione. Ricordo inoltre l’acquisto del palco coperto in piazza Palù, che ha migliorato l’immagine e garantito una più comoda organizzazione e gestione di manifestazioni turistiche. COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA Vista la difficoltà di comunicazione interna ho ideato e predisposto il carnet turistico di Sappada che, dall’inverno 2004/2005, ci ha accompagnato durante tutte le diverse stagioni estive ed invernali con numeri di telefono, informazioni, manifestazioni, mobilità, etc. in un comodo formato tascabile. Dall’estate 2005 si è aggiunta anche la locandina settimanale delle manifestazioni turistiche per permettere una migliore e più capillare informazione all’ospite. Nell’ambito della legge a tutela e valorizzazione delle Minoranze Linguistiche è stato predisposto un depliant tradotto in tre lingue ed in carta opaca che presentasse Sap10 pada e una cartina con il paese da un lato e le passeggiate e sentieri naturalistici dall’altra. Da diversi anni, insieme all’ufficio IAT, viene predisposta una cartina generale del paese, distribuita come gesto di benvenuto agli ospiti, con l’indicazione delle borgate, delle attività presenti e dei luoghi di attrazione. Diverse le trasmissioni televisive che si sono occupate di Sappada negli ultimi anni e dove ho coordinato la pianificazione degli interventi e della comunicazione, coinvolgendo persone e associazioni locali che hanno sempre partecipato con la loro disponibilità, come in occasione della recente registrazione di “Sabato & Domenica”, trasmissione della RAI, che ha visto Vissani a Sappada per parlare di Nevelandia, impianti, di scultura del legno, di gastronomia ma soprattutto di identità, tradizioni, folklore, Carnevale e unicità della nostra gente, la quale ha attirato molti nuovi ospiti che, dopo la messa in onda, sono venuti per trascorrere alcuni giorni di vacanza. ORGANIZZAZIONE TURISTICA , FORMAZIONE E PIANIFICAZIONE MARKETING Un aspetto legato all’organizzazione turistica, che già in campagna elettorale era stato più volte evidenziato, riguardava l’ufficio turistico IAT: è stato affrontato e risolto insieme alla Provincia di Belluno con un miglior dialogo tra le parti e con il trasferimento di risorse umane competenti e sappadine presso l’ufficio turistico locale. Vista la difficoltà riscontrata nel dialogo, coinvolgimento e pianificazione della attività con le diverse categorie economiche del paese, e ai diversi tentativi per conoscere la pianificazione di aperture e chiusure attività per turno e ferie necessaria per garantire il servizio a residenti e ospiti, dal 2006 si è deciso di avviare un corso di Marketing destinato a operatori e abitanti di Sappada per discutere e prendere coscienza dell’importanza di fare sistema e per garantire uno sviluppo turistico coerente. Il corso ha dato vita al gruppo di interesse Sappada Go, che ha chiesto di procedere con lo sviluppo del progetto e dei corsi di marketing anche per il 2007 e, a seguire, di implementare il progetto nel 2008 con lo sviluppo di iniziative e attività sul campo. Va chiarito che già dal gennaio 2007, con l’avvio del progetto, l’Amministrazione ha messo intorno al tavolo il Consorzio di Promozione Turistica Comelico Sappada, i Sappada GO e Time Project, chiedendo esplicitamen- plodn te al Consorzio con nota scritta del 09.01.2007 prot. 197 incontro in municipio il 30.01.2007 e con nota successiva del 05.02.2007 prot. 841 che favorisse in concreto la compartecipazione del gruppo di lavoro Sappada GO, affinché l’attività intrapresa si confermasse utile per il coinvolgimento delle diverse categorie, attività, cittadini di Sappada e allo sviluppo turistico della nostra località in sinergia con la struttura del Consorzio. E’ evidente perciò che c’è sempre stata la volontà di mettere insieme le forze e che la nascita dell’Associazione Turistica della Comunità di Sappada non è mai stata finalizzata a contrapporsi alla struttura del Consorzio, bensì a sviluppare attività e iniziative mirate alla tutela dell’identità, della sostenibilità, dello sviluppo di attività di accoglienza dell’ospite e manifestazioni locali coerenti con il nostro prodotto turistico, migliorando la qualità del prodotto offerto e il coinvolgimento di quegli operatori che credono nello sviluppo di nuovi e sempre migliori servizi all’ospite. Il progetto è importante, ambizioso, innovativo e necessita di tempo per generare i giusti frutti; nella pianificazione dello stesso, era previsto che ne venisse compreso il senso e l’importanza entro il termine di questa amministrazione comunale e mi auguro che venga sostenuto e appoggiato sempre più dal pubblico e dal privato affinché generi quel cambio di mentalità necessario per il futuro turistico del paese. è stato ufficializzato l’ottenimento, come unico nuovo Comune della Regione Veneto, della Bandiera Arancione. Il marchio è molto importante, la certificazione è temporanea (due anni) ed è subordinato al mantenimento dei requisiti con obbiettivi quali lo stimolo ad una crescita sociale ed economica attraverso lo sviluppo sostenibile del turismo mediante la valorizzazione delle risorse locali, lo sviluppo della cultura, lo stimolo dell'artigianato e delle produzioni tipiche, l’impulso all'imprenditorialità locale e il rafforzamento dell'identità. A conclusione di questo mio intervento saluto e ringrazio tutti coloro che, in questi anni, hanno collaborato attivamente allo sviluppo turistico del paese appoggiando iniziative, proponendone nuove, comprendendo la necessità di essere dinamici, attenti alle esigenze degli ospiti e uniti per affrontare con decisione le scelte necessarie per lo sviluppo dell’economica turistica del paese. Adriano Casciaro Assessore al Turismo BANDIERA ARANCIONE TOURING CLUB L’ultimo punto che vado a trattare riguarda l’importante riconoscimento ottenuto dal Touring Club Italiano a seguito candidatura di Sappada, che ho predisposto e inviato nel maggio 2007, con la verifica di oltre 135 criteri di analisi, raggruppati in cinque macroaree relative agli aspetti più rilevanti del sistema di offerta di una località quali: l’accoglienza (informazioni turistiche, segnaletica, area pedonale, etc), la ricettività ed i servizi (alberghi, appartamenti, ristorazione, etc.), fattori di attrazione turistica (ambiente, storia-cultura, produzioni tipiche locali, eventi, etc.), qualità ambientale (raccolta differenziata, educazione ambientale, elementi di impatto, gestione del verde e del territorio, etc.), valutazione qualitativa (impianto e classificazione urbanistica, arredo urbano, vivibilità, atmosfera, etc.). Dopo la visita in forma anonima da parte di esperti del Touring Club Italiano 11 sappada MODULI PER LE DOMANDE DI CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI Presso l’Ufficio anagrafe sono a disposizione i moduli con cui effettuare la richiesta di contributo al Comune. Le associazioni e gli enti di qualsiasi natura del nostro paese che vogliano fare tale richiesta dovranno obbligatoriamente compilare il modulo specifico che può essere uno dei seguenti: - Domanda di concessione di un contributo per persone ed enti pubblici e privati. - Domanda di concessione ed erogazione di un contributo per l’attività ordinaria. - Domanda di concessione di un contributo per attività e manifestazioni straordinarie. Verranno prese in considerazione solo le domande presentate su questi appositi moduli e non in carta semplice. Segnaletica, pubblicità e affissioni pubbliche Come sicuramente già avranno avuto modo di cogliere gli operatori economici, il Comune di Sappada ha dato in gestione ad una ditta specializzata del settore la riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità e la gestione delle pubbliche affissioni. L’azienda è l’AIPA spa di Milano con sede operativa locale a San Michele al Tagliamento (VE). Questa ditta è pure incaricata della non facile riorganizzazione ed adeguamento degli impianti pubblicitari in essere. L’AIPA, a sua volta, ha inteso attivare uno sportello locale, individuato presso l’Agenzia Immobiliare DORF di Giampietro Benedetti di b.ta Palù 8. L’Amministrazione comunale, nell’ottica di sistemazione e riassetto del territorio in generale, con delibera di Consiglio Comunale ha approvato il Regolamento Comunale concernente le norme tecniche per la regolamentazione degli impianti pubblicitari sul territorio del Comune. In estrema sintesi, detto provvedimento disciplina dettagliatamente: 1. l’adeguamento alla vigente normativa nazionale di tutti gli impianti pubblicitari già collocati sul territorio. Sono pertanto comprese le insegne d’esercizio e tutti gli altri cartelli collocati in forma permanente sul territorio; 2. le modalità di collocazione dei nuovi impianti pubblicitari; 3. l’adeguamento e l’armonizzazione delle indicazioni di direzione delle attività produttive, turistiche e commerciali previa realizzazione ed installazione di impianti unitari da ubicare in posizioni significative del paese (incroci in genere). Questa operazione, di conseguenza, prevederà la rimozione e/o lo spostamento di tutti gli impianti in essere non conformi al piano. Tali impianti sono in avanzata fase di collocazione e se ne prevede l’ultimazione entro fine anno. Coloro che sono intenzionati ad avvalersene sono quindi invitati a prendere contatto con gli uffici comunali. 4. la collocazione di impianti per le pubbliche affissioni in via esclusiva per tutti i messaggi pubblicitari e per i servizi di interesse sociale e turistico del territorio. Essi sono già stati posizionati la scorsa estate in tutto il paese e rappresentano adeguata risposta alla cronica carenza di spazi per le locandine ed ogni altro messaggio economico e non. A tal proposito, proprio in virtù delle ragioni d’ordine e pulizia che caratterizzano Sappada, le locandine e tutti gli altri messaggi pubblicitari cartacei dovranno trovare in detti impianti l’esclusiva collocazione. Infine, il posizionamento di striscioni pubblicitari e quant’altro presso gli impianti sportivi e le piste da sci possono essere effettuati in modalità temporanea per un periodo di mesi 3, dopo apposita comunicazione di inizio attività secondo la modulistica disponibile presso il Comune di Sappada e lo sportello DORF di cui sopra, con contestuale versamento dell’imposta sulla pubblicità. 12 plodn CULTURA, SPORT E AMBIENTE Impegno per il nostro paese! C inque anni di attività e cinque anni di esperienza lavorando per il mio paese: un’opportunità che molti hanno avuto prima di me e che auguro di fare a molti. Perché amministrare o contribuire a far funzionare uno dei vari campi della vita di una comunità non è solo dedicare del tempo e le proprie conoscenze al paese, significa innanzi tutto guardarlo con occhi diversi, gli occhi di chi può e desidera fare qualcosa per migliorare la situazione. Osservare e saper ascoltare la gente: essere in grado di capire ciò di cui c’è bisogno, distinguere i suggerimenti e consigli propositivi dalle critiche gratuite, cogliere dalle critiche costruttive ciò che non va e si potrebbe cambiare. Quando il Sindaco mi ha affidato il campo della cultura in collaborazione con Manuel Piller Hoffer ho cominciato a destreggiarmi tra leggi di tutela, regolamenti, consuetudini e un certo immobilismo. Perché la cultura è un aspetto che spesso non viene considerato primario, primario è per molti il buco nell’asfalto davanti a casa e spesso principalmente per tali mancanze ci si adopera. Avendo la fortuna di vivere di economia turistica, Sappada è privilegiata rispetto ad altre località perché gode di un certo benessere: comunque c’è sempre molto da fare in ogni campo. In questi anni ho constatato che spesso manca nella comunità la voglia e la costanza nel provare a migliorare o ad intraprendere nuove strade. Se tuttavia si è persuasi della bontà di un’idea e ci si impegna con la dovuta accortezza e rispetto per chi ha già fatto o sta facendo qualcosa, se le risorse ci sono, perché non farlo? Con il tempo ho trovato anche in molte persone con cui ho collaborato disponibilità e buona volontà, che doveva solo essere incoraggiata e affiancata. Soprattutto ho trovato sempre l’appoggio del Sindaco, a cui senza tanti giri di parole va il mio grazie per il sostegno. Insieme a lui ai colleghi di lavoro, che ho imparato a conoscere ed apprezzare, e al 13 sappada personale degli uffici con cui ho lavorato. Pur essendo consigliere ho potuto fare molto e conoscere il mio paese da una prospettiva particolare: sperimentare che molte iniziative non proseguono non per mancanza di volontà ma a causa di eccessiva burocrazia o lentezza, provare che per ogni piccola attività ci sono tanti cavilli e tanto tempo da dedicare. Perché se si vuole fare qualcosa occorre tempo e pazienza, a volte anche perdendo la speranza di riuscire a portare a termine il proprio proposito. Senza dimenticare una visione più ampia della cultura in questi cinque anni ho capito il valore dello specifico patrimonio culturale di Sappada, unico nel suo genere, seppur con caratteristiche simili a paesi dei territori di montagna limitrofi. Ciò che cambia è la mentalità degli abitanti di un luogo, i modi e le consuetudini di vita. La nostra cultura, conservatasi per secoli, rischia quotidianamente l’omologazione con un modo di vita “moderno” ma estremamente incolore, dai valori non ben definiti. Abbiamo la fortuna di non aver avuto finora grossi problemi sociali al pari dei centri più grossi ma piano piano la società cambia e anche il nostro paese può vivere difficoltà, da fronteggiare con valori definiti, che spesso trovo ancora nella nostra gente. I valori e le caratteristiche positive dei sappadini però illanguidiscono e con esse la loro prima espressione: il sappadino. Non si cura e si promuove la propria cultura solo scrivendo libri o facendo pubblicità: lo si fa solamente conoscendola e vivendola ogni giorno, parlando sappadino (chi può e sa) tra la gente e soprattutto con i bambini. Perché i nostri bambini rischiano di non sapere nulla di Sappada / Plodn e non è solo compito della scuola, è compito della comunità insegnare loro dove vivono e cosa li circonda. Insieme ad altre persone ed in collaborazione con varie associazioni sono state intraprese in questi cinque anni azioni per tutelare e conservare il nostro patrimonio, promuoverlo, sia tra i bambini e ragazzi, sia nelle fasce adulte. Grazie ai finanziamenti derivanti dalla Legge nazionale 482/99 che tutela le minoranze storiche d’Italia sono state realizzate molte attività tra cui la pubblicazione di volumi, anche con la predisposizione 14 di una nuova ortografia per il sappadino, la realizzazione di un sito sulla cultura di Sappada (www. plodn.info) e del primo dvd di cartoni animati in sappadino (Pimpa). Non abbiamo certo dimenticato la presenza importante dell’Istituto scolastico, delle sue necessità per una corretta ed adeguata formazione dei nostri bambini e ragazzi, e della biblioteca, spesso a supporto della didattica. Attraverso le borse di studio abbiamo premiato economicamente l’impegno dei nostri studenti più meritevoli. Collaborando con i docenti dell’Istituto scolastico abbiamo anche svolto diverse iniziative per far conoscere Sappada ai ragazzi: gli incontri alle scuole medie, il diario in sappadino. E’ stato sostenuto l’insegnamento del dialetto alle Scuole Primarie, aspetto delicato ed importante, una bella possibilità che i bambini di oggi hanno. Sono stati riorganizzati i musei locali, con il trasferimento del Museo etnografico nella nuova sede di Cima Sappada. Invito tutti a visitare sia la Casa Museo in borgata Cretta, sia il rinnovato Museo G. Fontana perché sono di tutti, della nostra comunità. Uno sguardo al territorio circostante è stato offerto dalla partecipazione alla Magnifica Comunità di Cadore, che ha intrapreso un progetto di sistemazione degli archivi di ogni Comune cadorino, tra cui Sappada. La cultura sappadina è un tesoro per la sua gente sotto due punti di vista: è una ricchezza culturale, del cuore, con cui affrontare la quotidianità, e non dimentichiamo che rappresenta anche una risorsa economica, del portafoglio, perché è un aspetto che caratterizza in modo unico una località turistica che può e deve valorizzare le sue peculiarità. Per promuovere turisticamente anche aspetti culturali questi devono essere presenti, conosciuti e vissuti dalla gente, altrimenti rischiano di essere ridotti a mera facciata. In questi anni l’Amministrazione ha cercato di rafforzare la consapevolezza e la coscienza di tale valore, per poter guardare al futuro senza dimenticare il proprio passato e con tale forza instaurare le relazioni con gli altri. Marcella Benedetti Consigliere alla Cultura plodn È FINALMENTE ATTIVO IL SITO SU SAPPADA ISOLA LINGUISTICA GERMANOFONA WWW.PLODN.INFO, REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DERIVANTE DALLA LEGGE NAZIONALE 482/99 “NORME IN MATERIA DI TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE STORICHE” - INIZIATIVE ANNO 2002. ESSO CONTIENE DESCRIZIONI DI SAPPADA, TESTI IN SAPPADINO, IL FRASARIO CON UNA GRAMMATICA ESSENZIALE DEL SAPPADINO E ALCUNE ATTIVITÁ REALIZZATE NEGLI ULTIMI ANNI A TUTELA DELLA NOSTRA LINGUA E CULTURA GRAZIE AI FINANZIAMENTI DI TALE LEGGE ED IN COLLABORAZIONE CON L’ASSOCIAZIONE PLODAR. BUONA CONSULTAZIONE! CHI DESIDERASSE UNA COPIA DEL DVD DI CARTONI ANIMATI DELLA PIMPA “UNA GIORNATA SPECIALE” PUÒ RICHIEDERLA ALL’UFFICIO ANAGRAFE / SPORTELLO LINGUISTICO DEL COMUNE. 15 sappada Plodar Pleiter A guits lebm praucht schtòrka lait. Per vivere bene bisogna essere forti (per condurre una buona vita è necessaria gente forte) Bi man s’hai mòcht Zearscht tuit man mahn, nochar tuit man ze- dourt] [...]. Benn schea bètter is, tuit man velln, nochar geat man ham ze marendn unt de scheiber zevelln unt lòt s’hai dourn; no- lòt s’gròs an tòk (asou) dourn. In tòk dernoch, char tuit man’s kearn. Pòlt’s nor gònz rècht asou ma zeina, benn schea bètter is, tuit man reasch unt dure is, nèmnt man de posslploo s’gròs kearn. Nor lòt man’s a zba schtundn oder s’pòlnsaal unt mòcht ana ploo oder an dourn; derbaile geat man ham plènte kochn. pòle unt trok’s in de dille. An pòle mòcht man Nor tuit man plènte unt kase èssn unt ge- asou: man tuit in klonke in de earde schtèckn, schtockta milch. Pòlt man gèssn òt, (nor) nor tuit man s’saal vanònder draissich – vier- nèmnt man an pusch ròckl in d’òcsl unt geat zich zentimèter ver de gònze lenge, a bi dr scheiber mòchn. Do nèmnt man in rèche unt pòle beart. Nor tuit man groassa pflòschter mòcht pflòschter; in der baile, benn mea- mòchn unt trok se drauf ins saal pa me klonrara lait saint, tuit ander de ròckl schtèckn. ke onzeheivn. Pòlt genui drinn is, bèrft man De ròckl schlok man dabege pit òln zbean s’saal iber in pòle unt ander henk’s drinn in erme, souvl verte, pis se vescht schteant. No- klonke unt hop sèbm nider, bail der òndechar nèmnt man pflòschter ver pflòschter re bider s’saal nimp unt ziek in pòle vescht unt tuit se drauf in de schpritzlan. Pòlt de zòmme, pis er hop. Nor schlok man s’ibrige scheiber gemòcht saint, tuit man nochrèchn saal ummar in klonke, nor keart man in pòle unt s’nochrèchach tuit man vouze drauf in(s) umme unt mòcht in der mitte a loch, in kopf schpitz(l) va me schouber. Òber, benn man drinn ze tuin. Unt asou nèmnt man in pòle siit [seht], as s’bètter hòltit, tuit man modn auf unt der òndere tuit vescht heivn. De ploo mòchn. Dei mòcht man asou: man rècht praucht icht pasunders: man pratit se auf s’hai links unt rèchts zòmme iber de gònze unt bèrft s’hai drinn, nor pintit man se pit de lenge va me schtucke, af ana baite va vinf schtrickn unt nèmnt se auf a bi in pòle. Der, mèter, pis s’gònze hai zòmme is. Nochar geat bo me vèlde plaip, tuit vouze, bail der ònde- man bider ham unt lòt de scheiber schtean re trok, nochrèchn unt bider [...] pflòschtern pis in tòk dernoch, benn schea bètter is. Ofte, richtn oder s’hai zòmme ver an òndra ploo. benn s’bètter letze is [benn bildis bètter is], Unt asou, pis s’vertich is. Nor nèmnt man de tuit man profitiern van ame momènt, as de ròckl unt de ròschpaploo unt geat ham ze rò- sunne schait, unt tuit de scheiber bider va- schtn. nònder, as a mèkkile pessar bearnt [as s’hai 16 Come si fa fieno Prima si falcia, poi si sparge l’erba, quindi si va a casa a fare merenda e si lascia (così) l’erba per un giorno a seccare. Il giorno seguente, verso le dieci, se è bel tempo, si rivolta l’erba. Quindi la si lascia seccare due ore circa; nel frattempo si va a casa a cuocere la polenta. Poi si mangia polenta, formaggio e latte cagliato. Finito di mangiare si prende un fascio di pali da fieno in spalla e si va a fare pali/covoni. Si prende un rastrello e si fanno piccoli mucchi; nel frattempo, se ci sono più persone, un altro pianta i pali del fieno. Si pianta il palo con entrambe le braccia tante volte finché sta saldo. Quindi si prende fascio per fascio e lo si pone sui paletti laterali. Quando i covoni sono pronti, si rastrella ancora una volta e si pone il rimasuglio man mano sulla punta del covone. Se il tempo regge si fanno però mucchietti di fieno. Questi si fanno così: si rastrella insieme il fieno a destra e a sinistra per tutta la lunghezza del campo, ad una distanza di cinque metri circa, finché tutto il fieno è ammucchiato. Poi si va di nuovo a casa e si lasciano i covoni fino al giorno seguente, se fa bel tempo. Spesso, se il tempo è brutto, si approfitta di un momento in cui splende il sole e si disfano i covoni perché diventino migliori (più asciutti) […]. Se fa bel tempo, si spargono i covoni e si lascia seccare il fieno; poi lo si volta. Quando è del tutto asciutto e secco si prende un lenzuolo da fieno o una corda per balle di fieno e si fa un lenzuolo o una balla di fieno e li si porta in fienile. La balla si fa così: si pianta in terra il gancio di legno (che serve per saldare la corda) e si stende la corda per circa trenta – cinquanta centimetri, a seconda della grandezza della balla. Poi si fanno grossi fasci e li si portano sopra la corda a cominciare dal gancio di legno. Quando ce ne è a sufficienza, si getta la corda sopra la balla e un'altra persona fissa il gancio e preme in giù, mentre l’altro prende di nuovo la corda e stringe forte la balla, finché tiene. Poi si attorciglia la corda rimanente intorno al gancio, si volta la balla e si fa nel mezzo un foro per mettervi dentro la testa. E così ci si carica la balla mentre l’altro la solleva con forza. Per il lenzuolo di fieno non c’è bisogno di niente di particolare: si distende e vi si getta dentro il fieno, quindi lo si lega con le corde e lo si carica come la balla. Chi rimane sul campo continua man mano a rastrellare mentre l’altro porta via e […] di nuovo a far mucchi o a radunare il fieno per un lenzuolo. E così finché è finito. Quindi si prendono i pali e il lenzuolo con il fieno rimanente e si va a casa a riposare. Foto di Piller Cottrer Adelia - (Archivio Museo Etnografico) plodn (testo tratto da Maria Bruniera, Il dialetto tedesco dell’isola alloglotta di Sappada, tesi di laurea di Maria Bruniera, relatore Prof. Carlo Tagliavini, Università degli Studi di Padova a.a. 1937/38, Udine, Forum, 2005, riveduto) 17 sappada Museo Etnografico "Giuseppe Fontana" Chi volesse ancora contribuire e donare qualche oggetto per arricchire le collezioni del museo può rivolgersi a Marcella Benedetti, al signor Luigi Kratter o al signor Marino Piller Hoffer (tel. 0435 466063 - Ufficio Anagrafe). Di seguito si trova una lista approssimativa - tuttavia sono ben accetti anche altri oggetti non nominati: - un erpice (eigate) per sminuzzare il letame; - biancheria di ogni genere in buono stato di conservazione (lenzuola, federe, tovaglie, asciugamani); - articoli di vestiario di qualunque tipo, in particolare da uomo e bambini, dalle scarpe e calze ai vestiti, sottogonne, camicie da uomo e donna, fazzoletti da naso e testa, cappelli, biancheria intima, vestiti per bambini; - vasi e recipienti per la cantina in cui si conservavano i cibi (ad es. burro, crauti), una zangola verticale (schlackar); - una coperta (hile) per coprire le bestie (mucche / vitelli) e una gabbia per galline; - strumenti da lavoro di qualsiasi mestiere; - libri e scritti in buono stato (ad esempio quaderni di scuola, ecc.), risalenti ai primi del Novecento e Ottocento. - giocattoli di bambini. Il nome dei donatori verrà come sempre registrato nell’archivio del museo. 18 plodn TERRITORIO LA rACCOLTA DIFFErENZIATA Raccolta differenziata Rifiuti Solidi Urbani ed Assimilabili I l Comune di Sappada, a decorrere dell’estate 2006, ha avviato la raccolta differenziata spinta dei rifiuti secondo le disposizioni di legge al riguardo, che impongono, tra l’altro, il raggiungimento di percentuali sostanziali di rifiuti da avviare al riciclaggio. L’Amministrazione comunale, pur conscia delle difficoltà che la cittadinanza incontra nell’adempimento delle nuove regole avviate, rimarca l’importanza di una ottimale separazione dei rifiuti, principalmente per contenere i costi di smaltimento. Tali costi si possono abbattere unicamente mediate la separazione e il corretto conferimento negli appositi cassonetti. Al fine di fornire una ulteriore ed approfondita informazione, si segnala quanto segue: e le imposte sui rifiuti aumentano di conseguenza (oltre a scoraggiare chi con buona volontà si attiene alle regole). Dal 1 gennaio 2007 le violazioni al regolamento sono inoltre punite con una sanzione pecuniaria: il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da quelli rosa distribuiti dal Comune, contrassegnati con codice identificativo a barre, prevede una multa dai 25,00 ai 154,00 euro e il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da quelli distribuiti dal Comune non contrassegnati con codice identificativo a barre una multa dai 52,00 ai 516,00 euro. SI RICORDA CHE LA CONSEGNA DEI SACCHETTI ROSA PER IL RIFIUTO INDIFFERENZIATO E DEI SACCHETTI BIODEGRADABILI PER IL RIFIUTO UMIDO AVVIENE ORA SU RICHIESTA DEGLI UTENTI, NEL MOMENTO IN CUI LA SCORTA INDIVIDUALE SIA ESAUAttività di alloggio a turisti RITA. A tal fine ci si può rivolgere agli Uffici Incombenze degli affittacamere ed affitta apparta- comunali preposti. menti. Informazione agli ospiti: Si sottolinea l’obbligo di informazione agli Lungo tutto il paese sono disposti contenitori e camospiti delle case date in alloggio ai fini turisti- pane di vario colore per agevolare ed incrementare ci circa le modalità del corretto smaltimento la raccolta differenziata: dei rifiuti. Le percentuali di raccolta differenziata registrate durante i periodi turistici rilevano infatti Campana di colore verde un forte calo dovuto alla disinformazione degli ospiVETRO e ALLUMINIO ti (vedi lo scorso periodo di Natale – Capodanno!). IN QUESTO NUMERO TROVATE UNA PAGINA FINALE CHE CONTIENE IN SINTESI LE ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA: SI PUO’ RITAGLIARE, FOTOCOPIARE E DISTRIBUIRE NEGLI APPARTAMENTI E/O CAMERE IN AFFITTO. Preghiamo tutta la popolazione di effettuare la raccolta ed utilizzare i sacchetti predisposti dal Comune, anche perché non operando la differenziazione dei rifiuti e gettando tutto nei cassettoni verdi il materiale da trasportare è maggiore • Materiali di vetro (bottiglie e cocci sia trasparenti che colorati); • lattine in alluminio, latta stagna, banda stagnata, contenitori e piccoli oggetti di metallo (pelati, carne in scatola), chiusure in metallo e tappi corona, coperchi dello yogurt. • Contenitori etichettati con “T” e “F” (infiammabili ed esplosivi come bombolette spray, contenitori di vernici, acetone, penne, correttori ecc.). Tutte queste confezioni, prima di esser immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate. 19 sappada Campana di colore blu PLASTICA CAMPANE DELLA CARTA O GETTARLI NEI CASSETTONI DI COLORE VERDE (SECCO INDIFFERENZIATO) anche perché non è certo decoroso per un paese turistico! • Materiali di plastica (bottiglie, flaconi, contenitori per detersivi, shampoo ed igiene personale, per lo yogurt e per le creme di forContenitori per medicinali maggio, confezioni rigide per dolciumi, confezioni PRESSO LA FARMACIA per uova, per pile e articoli da ferramenta); ZANDONÀ E L’AMBULATORIO MEDICO • vaschette per gli alimenti (anche di polistirolo); • qualsiasi involucro di plastica o cellophane (meren• Farmaci e medicinali scaduti (privi delle loro dine, sacchetti della spesa, imballaggi vari di nylon), scatole); polistirolo. • siringhe e fiale. • Contenitori e materiali di plastica SPORCHI (ad es. piatti e posate sporche, confezioni non riToner, cartucce e nastri di stampanti sciacquate); • contenitori etichettati “T” e “F” (infiammabili ed PRESSO IL COMUNE DI SAPPADA: esplosivi come bombolette spray, contenitori di ver• Toner e cartucce di stampanti, nastri di calnici, acetone, penne, correttori ecc.). colatrici. Tutte queste confezioni, prima di esser immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate. Le cassette per la frutta vanno conferiCASSONETTI e COMPOSTER te nei cassonetti blu aperti. per uso domestico Campana di colore giallo CARTA UMIDO Il rifiuto umido può essere conferito negli appositi cassonetti verdi di piccole dimensioni nei sacchetti biodegradabili distribuiti dal Comune o nel composter per uso domestico (chi ne è provvisto). • Tutti i tipi di carta (giornali, opuscoli, libri, fotocopie, fogli vari – togliendo le parti in plastica e metallo) e confezioni in tetrapack. CASSONETTI per l’UMIDO Per il conferimento di questi rifiuti dovranno • Nylon, sacchetti e cellophane; essere utilizzati i SACCHETTI BIODEGRADA• carta o copertine plastificate; BILI distribuiti dal comune • carta oleata, carta carbone. Si raccomanda di togliere prima tutti gli im• Scarti e avanzi di cucina anche avariati (sia ballaggi di nylon. cotti che crudi, purché freddi); • bucce e resti di frutta (anche noccioli), scarti di verdura; CARTONE • avanzi di carne e di pesce (anche lische e piccole PRESSO I MAGAZZINI COMUNALI ossa); • fi ltri di the, camomilla, tisane e fondi di caffè; • I cartoni di qualsiasi genere vanno adegua- • gusci di uova, pane vecchio; tamente spezzettati o compressi e confe- • fiori recisi; riti NELL’APPOSITO CONTAINER PRESSO I • fazzoletti e salviette di carta. MAGAZZINI COMUNALI. É VIETATO: É SEVERAMENTE VIETATO ABBAN• utilizzare sacchi non conformi (l’inademDONARE I CARTONI FUORI DALLE pienza verrà segnalata all’Ufficio di Polizia 20 plodn Municipale per l’applicazione delle sanzioni); • utilizzare i sacchetti rosa forniti dal Comune, i sacchetti della spesa, i sacchi neri opachi; • il conferimento dei rifiuti a bordo strada e prima e dopo l’orario stabilito; • l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura al di fuori dei contenitori posizionati sul suolo pubblico. ferenziato sia indurre il cittadino a domandarsi se ha effettuato una attenta suddivisione degli scarti anche quando esce di casa e si appresta ad abbandonare il sacchetto. La Comunità Montana ne ha acquistato un certo numero e poi distribuiti ai singoli Comuni. Chi volesse averne uno può rivolgersi al Comune: il contenitore per il riciclaggio domestico è gratuito. Alla sottoscrizione del modulo verranno inoltre consegnate le istruzioni per un corretto uso del composter. É severamente vietato introdurre vetro, terra, sassi, fiori, segatura, cassette e cartoni e abbandonare i rifiuti all’esterno delle strutture di raccolta: i trasgressori saranno puniti con una sanzione pecuniaria. • Esclusivamente nei sacchetti rosa possono essere inseriti tutti i rifiuti che non vanno depositati nella raccolta differenziata e COMPOSTER PER USO DOMESTICO sono quindi destinati allo smaltimento in discarica di prima categoria con notevoli costi da parte del • Nei composter si depositano scarti di cucina servizio (carta assorbente, carta da forno, carta olee avanzi di cibo (crudi e cotti); ata e plastificata, gomme e guanti in gomma, penne • fondi di caffè, fi ltri di the, verdure e frutti avariati, e pennarelli, giocattoli, lampadine, cotone idrofi lo, derivati da farina e latte; nastro adesivo, pannolini, assorbenti igienici, co• fiori recisi, piante domestiche (non infestati o ma- smetici e tubetti di dentifricio, pelle, cassette audio lati), sfalci d’erba, ramaglie, potature, residui da pu- e video, lettiera per animali domestici, polveri di lizia dell’orto; aspirapolvere). • salviette di carta, carta da cucina; • Nei sacchetti rosa NON possono essere in• ceneri spente di stufe e caminetti, piccoli ossi e seriti tutti i rifiuti che vanno depositati nella gusci. raccolta differenziata e i materiali riciclabili, peri• Stracci bagnati; colosi, tossici e infiammabili; • carta plastificata, materiali secchi; • CARTA, CARTONE, SASSI E SFALCI D’ERBA. • polvere dell’aspirapolvere, ceneri da grill o barbecue, scarti di legno trattato con vernici; Si prega di utilizzare gli appositi sacchetti • nylon, pannolini e assorbenti; rosa predisposti dal Comune e non altri sac• vasi in plastica o terracotta, metalli, sassi. chetti (della spesa, sacchi neri o colorati). Cassettoni di colore verde SECCO INDIFFERENZIATO - R.S.U. (Rifiuti Solidi Urbani) Sacchetti rosa ed etichette Motivazione ed importanza dell’uso L’uso esclusivo dei sacchi rosa rilasciati dal Comune e delle etichette a codice barre vuole essere un modo per responsabilizzare l’utente ad una ottimale separazione dei rifiuti. É vero che ognuno può differenziare adeguatamente anche senza l’uso di tali modalità: riteniamo tuttavia che il modo migliore per accrescere la percentuale di prodotto dif- Isole ecologiche MAGAZZINI COMUNALI E DISCARICA Sul territorio del Comune sono attive DUE isole: una in località Cleva e l’altra presso i magazzini comunali. Sono aperte in giorni stabiliti (vedi sotto). Va precisato che la legge prevede nel caso di sostituzione di elettrodomestici, gomme dei veicoli ed altro l’obbligo del ritiro dell’usato da parte del commerciante, che ovviamente li avvierà a rottamazione o smaltimento. Questi materiali di rifiuto non sono propriamente assimilabili ai rifiuti urbani per cui è attivo il servizio di raccolta. 21 sappada MAGAZZINI COMUNALI il cimitero: tale area ospita i diversi contenitori per la raccolta differenziata, deve rimanere • cartoni e imballaggi; pulita e ordinata anche perché visibile a tutti, • batterie usate (autoveicoli) e pile per uso dome- residenti e ospiti, e non è una discarica!!! stico; • ramaglie e sfalci d’erba SI PREGA DI SVUOTARE I SACCHI DI PLA- PONTE DELLA LASTA STICA nell’apposito contenitore e NON AB- presso GALLERIA COMELICO BANDONARLI ALL'ESTERNO E DI NON • conferimento di elettrodomestici vecchi. ACCUMULARE FERRI E MATERIALE DA DISCARICA INSIEME ALLE RAMAGLIE per non ostacolarne lo smaltimento differenziato!!! I cittadini che intendono cambiare il proprio frigorifero o televisore, telecamera o altro, devono consegnare la merce usata nell’apposita piazzola oppure al punto vendita prima DISCARICA IN LOCALITÀ CLEVA dell’acquisto del nuovo apparecchio. I consumatori pagano infatti ora l’eco-contri• materiali ferrosi (anche padelle vecchie) e ma- buto sull’acquisto di nuovi prodotti: una quoteriali provenienti da demolizioni, costruzioni e ta che serve a finanziare la raccolta e lo smalscavi, esclusa plastica, amianto, ecc.; timento dei vecchi apparecchi. • materiali di ceramica cotta; ORARI DI APERTURA: • vetri di tutti i tipi; martedì, giovedì e sabato • rocce e materiali da costruzione; è vietato lo scarico di materiali in polvere o fini, dalle ore 8.00 alle ore 12.00 soggetti a trasporto del vento. Il costo dei rifiuti inerti al m3 è di e 6,20 in confor- Si prega di rispettare gli orari di apertura e non demità del G.M. n°5 del 06/02/2004. positare niente davanti al cancello d’ingresso!!! Per la raccolta di materiale ferroso e rifiuti urbani ingombranti non pericolosi (mobilia, ma- Indugiare dinanzi ad un contenitore differente rubeterassi, specchi, pneumatici, ecc.) sono a disposizio- rà un tempo limitato di cinque o dieci minuti nell’arne 2 containers. co della giornata, ma ci permetterà di guadagnare anni di vita in un ambiente sano, pulito ed accoglienÈ severamente vietato lo scarico di tali mate- te. Grazie a tutti per la Vostra collaborazione! riali nella piazzola ecologica in Granvilla sotto ORARIO APERTURA DISCARICA 1 ottobre - 15 novembre martedì 9.00 - 12.00 • venerdì 13.00 - 15.30 16 novembre - 31 marzo venerdì 13.00 - 15.30 1 aprile - 30 settembre martedì 9.00 - 12.00 • venerdì 16.00 - 18.00 22 ISTRUZIONI PER UNA CORRETTA RACCOLTA DIFFERENZIATA ????? Campana Verde ??????? VETRO E ALLUMINIO • Materiali di vetro (bottiglie e cocci sia trasparenti che colorati); • lattine in alluminio, latta stagna, banda stagnata, contenitori e piccoli oggetti di metallo (pelati, carne in scatola), chiusure in metallo e tappi corona, coperchi dello yogurt. • Contenitori etichettati con “T” e “F” (infiammabili ed esplosivi come bombolette spray, contenitori di vernici, acetone, penne, correttori ecc.). Campana gialla CARTA • Tutti i tipi di carta (giornali, opuscoli, libri, fotocopie, fogli vari, togliendo le parti in plastica e metallo) e confezioni in tetrapack. • Nylon, sacchetti e cellophane; • carta o copertine plastificate; • carta oleata, carta carbone. Si raccomanda di togliere prima tutti gli imballaggi di nylon. Tutte queste confezioni, prima di esser immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate. Campana blu PLASTICA • Materiali di plastica (bottiglie, flaconi, contenitori per detersivi, shampoo ed igiene personale, per lo yogurt e per le creme di formaggio, confezioni rigide per dolciumi, confezioni per uova, per pile e articoli da ferramenta); • vaschette per gli alimenti (anche di polistirolo); • qualsiasi involucro di plastica o cellophane (merendine, sacchetti della spesa, imballaggi vari di nylon), polistirolo. • Contenitori e materiali di plastica SPORCHI (ad es. piatti e posate sporche, confezioni non risciacquate); • contenitori etichettati “T” e “F” (infiammabili ed esplosivi come bombolette spray, contenitori di vernici, acetone, penne, correttori ecc.). Tutte queste confezioni, prima di esser immesse nelle campane, dovrebbero venire risciacquate. Le cassette per la frutta vanno conferite nei cassonetti blu aperti. Presso i magazzini comunali CARTONE • I cartoni di qualsiasi genere vanno adeguatamente spezzettati o compressi e conferiti ALL’APPOSITO CONTAINER PRESSO I MAGAZZINI COMUNALI. É SEVERAMENTE VIETATO ABBANDONARE I CARTONI FUORI DALLE CAMPANE DELLA CARTA O GETTARLI NEI CASSETTONI DI COLORE VERDE (SECCO INDIFFERENZIATO). Farmacia Zandonà e ambulatorio medico CONTENITORI PER MEDICINALI • Farmaci e medicinali scaduti (privi delle loro scatole; • siringhe e fiale. Cassonetti e Composter per uso domestico UMIDO ????? • Esclusivamente nei sacchetti rosa consegnati dal locatore possono essere inseriti tutti i rifiuti che non vanno depositati nella raccolta differenziata (carta assorbente, carta da forno, carta oleata e plastificata, gomme e guanti in gomma, penne e pennarelli, giocattoli, lampadine, cotone idrofi lo, nastro adesivo, pannolini, assorbenti igienici, cosmetici e tubetti di dentifricio, pelle, cassette audio e video, lettiera per animali domestici, polveri di aspirapolvere). ??????? Cassonetti per l’umido Per il conferimento di questi rifiuti dovranno essere utilizzati i SACCHETTI BIODEGRADABILI distribuiti dal Comune. • Scarti e avanzi di cucina anche avariati (sia cotti che crudi, purché freddi); • bucce e resti di frutta (anche noccioli), scarti di verdura; • avanzi di carne e di pesce (anche lische e piccole ossa); • fi ltri di the, camomilla, tisane e fondi di caffè; • gusci di uova, pane vecchio; • fiori recisi; • fazzoletti e salviette di carta. • Utilizzare sacchi non conformi (l’inadempienza verrà segnalata all’Ufficio di Polizia Municipale per l’applicazione delle sanzioni); • utilizzare i sacchetti rosa forniti dal Comune, i sacchetti della spesa, i sacchi neri opachi; • il conferimento dei rifiuti a bordo strada prima e dopo l’orario stabilito; • l’abbandono di rifiuti di qualsiasi natura al di fuori dei contenitori posizionati sul suolo pubblico. Composter per uso domestico • Nei composter si depositano scarti di cucina e avanzi di cibo (crudi e cotti); • fondi di caffè, fi ltri di the, verdure e frutti avariati, derivati da farina e latte; • fiori recisi, piante domestiche (non infestati o malati), sfalci d’erba, ramaglie, potature, residui da pulizia dell’orto; • salviette di carta, carta da cucina; • Nei sacchetti rosa NON possono essere inseriti tutti i rifiuti che vanno depositati nella raccolta differenziata e i materiali riciclabili, pericolosi, tossici e infiammabili; • CARTA, CARTONE, SASSI E SFALCI D’ERBA. • Si prega di utilizzare gli appositi sacchetti rosa predisposti dal Comune e non altri sacchetti (della spesa, sacchi neri o colorati). • É severamente vietato introdurre vetro, terra, sassi, fiori, segatura, cassette e cartoni e abbandonare i rifiuti all’esterno delle strutture di raccolta: i trasgressori saranno puniti con una sanzione pecuniaria. • Dal 1 gennaio 2007 le violazioni al regolamento sono inoltre punite con una sanzione pecuniaria: il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da quelli distribuiti dal Comune, contrassegnati con codice identificativo a barre, prevede una multa dai 25,00 ai 154,00 euro e il conferimento dei rifiuti indifferenziati in sacchetti diversi da quelli distribuiti dal Comune non contrassegnati con codice identificativo a barre una multa dai 52,00 ai 516,00 euro. • ceneri spente di stufe e caminetti, piccoli ossi e gusci. • Stracci bagnati; • carta plastificata, materiali secchi; • polvere dell’aspirapolvere, ceneri da grill o barbecue, scarti di legno trattato con vernici; • nylon, pannolini e assorbenti; • vasi in plastica o terracotta, metalli, sassi. Il rifiuto umido può essere conferito o negli appositi cassonetti verdi di piccole dimensioni nei sacchetti biodegradabili distribuiti dagli incaricati del Comune (vedi riquadro sotto) o nel composter per uso domestico (chi ne è provvisto). Cassonetti Verdi SACCO INDIFFERENZIATO-R.S.U.