RiPmUO '^ SAIZIO ' I _ ITI ED UN SUO INSIGNE DISCORSO DIPINTO CRITIGO DI GIUSEPPE SOCIO CORRISPOIfDBIfTE COLBACCHINI DELL' ECC. ACCADEMIA ECC. RAFFAELLO IN URBINO "^'^'t'zed ji. I n rJV ^11% V* by RAFFAELLOSANZIO SUO INSIGNE DIPINTO ED UN CRITICO DISCORSO DI QIUSEPPE Socio COLBAGGHINI corrispondentedell'Accademia d'onore dell'Accademia dell'Associazione Raffaello in Urbino Pico della Mirandola Nazionale " " Sctentifico-Letterarie ecc. " BASSANO DALLA TIPOORAFU DI 1878 Onorario Presidente di Napoli d'Incorag^j^iaraento di varie Accademie Ufficiale -" A. ROBERTI ^ Membro 1/ THE FRIENDS MAR riclura ars LllidArtY COLLtoE HARVARD OF ("'-n CF TKE Li uHAhY 12 1926 lum quondam nobilis, cura et illos nobilitans, regibus, populisque, quos a cxpeterelur ossei tradcre. postcris Pl"nius. dignata ALL' ILLUSTRE DAVIDE FARABULINI Professore nel Seminario Dottrina,saggezza mento di Vaticano critica^ vigoriadi ragiona-- opere letterarie di Lei, illustrepr" scrisse che luminosa dal sapere alla propriet" di giudizio, s' annovera e dizione fra i pi" Sanzio, affidoV opera stupenda di cui nuovamente dei pittori, Ella pure " dove dalla V evidenza, di sodezza s' accoppia. Sotto il potente patrociniodi Lei meritamente fornitele sono fessore Raffaellode' volumi, sopra sorge in Roma di cui le dotil principali^ ecco y MONSIGNORE pertanto, che dotti scrittori del di questo sovrano ragiono in questo ve bre- dettato. Per della patria, per amore la faello, gloriadi Rafd'arte protegga quest'insignegemma le prevenzioni,che sempre e con quella nobilt" favorevolmentequesto presento, stima e e con esso del vero, offuscanoil lume d'animo che la V attestato cetti acdistingue, omaggio povero della contro mia eh' io le profonda rispetto. Devotissimo Giuseppe Colbacchini Io la vidi non Che Alcuni quanto Si di tratta invoco del che intelligenze mus mi Ergo .... terr" hoc sit primum imitabitur, quem di in ea questa appello di affermata rispondere. pra"ceptismeis, ita ut quae diligent"ssime titudine ret- Cerco " queste, a me la appura onorato "mitetur, atque quem eo ed ragionano, io un'obbiezione, mi " pittori,io dei mentre faello, Raf- di dettato quel a pi" grajide questa a pubblicava dipinto discussione ' giudizio, seguito (Dante,) io sublime seria, fredda bellezze. nuove dacch" un fa critica Una " del r la quindi valgo ne lavoro un lei in di scrivo ora ancora, decorsi sono illustrazione breve una trovassi non mesi volte tante ut demonstrein excellunt maxime persequatur. (CicII.dfiOrat) Di alle arti, si scrisse d' inconsulti passarono della come figlioprediletto Raffaello sole volumi dileggi, da quando vita, nel e per dominio di quest* Italia, terra astro sorgeva gli spiritieletti scintill" dell'arte, sicch" in Hazlitt, Eastlake, ready, Ross^ Ruskin, sar" riguardato splenda lume di secoli negli Archer-shee, ovunque brani quasi quattro Gumberland, ed sacra ragionati encomi, in verit" ma d* civilt", in zonti oriz- sempre dei onta W. Mol- ogni tempo, siccome il pi" 6 grande artista,che la pittura. neir epoca abbia illustrato moderna faello, e poeta fu padre a Rafpittore nell'animo cui inizi" neir arte improntandogli delle pure imaginidella scuola essenzialmente gentileil sereno mistica deir Umbria, di quellascuola, il De Rio, nelle regionidell'arte che come osserva della poesia vanetto Gio" ci" eh* " r inno nel dominio apprese ei dal Mantegna e da Pietro della stile severo Francesca A Forano e castigato uno forme di nostra Donna le paradisee ammir" dipinte Giovanni Santi " " da fra Giovanni, uomo dotto e santo, di cui il Buona- rotti. disse,che saliva al cielo per mirare e poi scendeva Sasso presso una a sulla dipingerli terra gliangeli, A " Val di di Fabriano, beossi nella contemplazione pitturadi quel Gentile,che d' Orvieto " detto il maestro ne' libri del duomo de* maestri,in quella idilio di viva fede Passato opera candida,sacro educ" lo suo ingegno a sistemi nello studio del Perugino, " le caste tradizionidella e serbando pi"sapienti, te paternascuola,a pi"larghiorizzonti addrizz" la menViti mostrogli i pregidel Francia, ; col" Timoteo di Leonardo, ilPinturicchio Gaudenzio Ferrari quelli vivace, associoUo a' lavori del duomo di Siena, pittore di Paris Alfani apprese fare pi" da Domenico un e sciolto. quindia Firenze, e simile ad ape, che scrive d' Agincourt, come dopo di aver errato nelle pianuredell'Attica,si ferma sul monte Imeto per cosi ei pos" nella succhiarvi il miele pi" delicato, il rifugio de' liberalistustata sempre citt" dei fiori, Venne di, e dove allora " primigeni dell*arte convenivano, negli specchiandosi stupendevi dipingevano, de' classici maestri predecessori. insignidipinti davanti al Massaccio^ a cui ogni Quivi ammutol" della leggiadra nobilt" s' inchina,s' innamor" sommo del Vinci, il drappeggiare e della correzione largoe ed opere landajo,di Mariotto da Pistoja,e da tolse il vago di Michelangelo, del fra Eustachio infine le opere anima e la sua gigantedegliartisti, r del azzurro Ghir- da Paolino Albertiuelli affascinollo, finire;ammir" come ^),del Bartolomeo la vivezza del colore di Fra in mare poco prima serena perfettacalma, travide neir arte il progresso dei tumulti reali della vita, Raffaello aveva pertanto raccolto ed assimilato propriofare il meglio d' ogni artista,serbando il rugino, della patriascuola,e g"'insegnamentidel Pebuono sicch" egliallora non aveva tipoassoluto n" maniera individuale 2^,ci" ch'ei dipingevaera il cual i) il Raffaello gi" iniziato presso insegnollaal Frate,il quale in Perugino nella cambio e di dare al colorito un tono luminoso drapperie, ed a tal segno im"tollo, che largamaniera di dipingere, sci"rre le sua scienza della prospettiva insegnoglila grand'arte di la i^iluppando il quadro eh' eSpiritopotrebbei gli esegui allora per V altare della famigliaDei a Santo accettato di Bartolomeo. a siccome un' opera (Pasprima vista,essere in savani ). Ed il Marchesi scrive,che ritornato Raffaello di bel nuovo Firenze,riabbracciato il Frate di S. Marco, sembra che insieme toglies" sero a colorire alcuna cosa, facendo prova il Porta di accostarsi alla gentilezza Mardel Frate. {Vino. di Raffaello, alla maniera e questidi pingere Opere. 1854 T. 2. pp. 47-48). 2" N" tacer" (scriveil Vasari) che si conobbe poi che fu stato a Firenze,eh' eglivari" ed abbell" tanto la maniera mediante 1' aver vedute diesi. molte cose alcuna pi" 0 cosa meno e di con mano di maestri quellaprima, se eh' ella eccellenti, non come eccellenti nella pillura. " non fossero di Cosi (dice il aveva mano a che fare di diversi il sole Dclloi-i) e di 8 di illuminato per" dal vivo saggieosservazioni, raggiodel suo genio. Nel 1507 recavasi a Perugia a dipingere il portare al sepolcroper Atalanta Baglioni, e quiviil talento di questo pittore pi" potente mostrossi. Compiuto il lavoro riede a Firenze, i condiscepoli di sua grandezza air aurora e lo salutano inneggiano bollente trascinato maestro, sennonch" per quellospirito dal des"o di gloria,ed infiammato del santo dell'arte,stretto campo era ormai quellacitt", amore mulo " r obbiettivo della sua di navale la fama mente Roma, era e dove Michelangelo, dove sproil Bramante Io condusse. Negli ultimi mesi del suo soggiornoa Firenze la piccola cui segn" Verginedi casa Nicolini, dipinse nella gale dat" 1508, e forse la S. Catterina,ora leria nazionale di Londra, di tocco forte e spiritosissimo, e di pi" parte del famoso quadro,del quale discorrere imprendo. nuovamente ora .... addurrai Quando parimjente come a se il dire fare che non sia un del fatto istesso. Dionis, La salma nel Poco Longino,sez. del Redentore eccone sepolcro, stanto dalla XXV. di molto cose elle seguissero allora e mero fossero tempo passate, verrai presenti, racconto, ma una presentazione rap- " trad. dal Gorri p. 60. in atto d' essere sta depo- il subbietto. *),all'ovest porta giudiciar"a senza intelletto, questo splendidissimo torre punto diminuirsi irradiava le menti allibei lumi deU' arte" a s" stesso,e senza Descrizione {Bellori. delle Pitture di Raffaello d'Urbino). ed 1) Il Rever. Padre Bernardino Amico, nel suo Trattalo delle piante, scrive di sacri edifizi de' a Distanze de' passati Terra-santa, immagini 9 in sito della citt" di Gerusalemme, dietro il Calvario, davanti remoto latto pertugio,posa aveane avello ad un scoperchiato *) sono Quivi dieci persone " che arte moreo mar- intente alla sepolturadi un morto ufficio, desso? " Ges" di Nazaret, il Signoredella santo un Chi cui meglionatura grotta, una " " VergineMaria della trib" di Gioachino,Maria di Magdala,Maria di Giuda figlia di Giovanni ESalorne moglie di Zebedeo e madre Maria di Cleofa sorella della madre di Dio, vangelista, Giusepped'Arimatea ricco decurione e senatore,Nidel Sinedrio, codemo stra, A sinie due servi principe fuori del monte, una partedella santa citt" Il sole che tramonta vato indora la cupoladel tempioelesul Moria, e la torre Antonia; da lungelumeggiano le vette del Tabor, e pi" lontano le rocciose di Nazaret; dappresso cupamente versommit" deggia il monte degliulivi,ed alle sue falde V orto vita Chi " dessi ? La sono " " di Getsemani, presso cui scorre la vallea di Giosafat si distende. della valle detta il torrente Cedron Da " bassa, quattrosoldati un a e altipiano cavallo che ritornano,pi" prossimo,nel fondo della stessa,dove luoghidella air arco via dolorosa sono Santissima con sono novanta, vi vi porta giudiziaria i) A di tanta mio sono et infino sono e da insino palazzodi dove Pilato insino s' incontr" sar" historia alcuna ripiena non giudizio(scriveV Alberti) ficientemente dieci huomini o non quale nove possano sufoh* io giudicoche quella opinione rappresentare,di modo si confaccia a questo, il qualefuggendo il tumulto nel con- variet" di cose, la di Varrone dal la Madre qui da questo Figliuolosono passicento, e del Fariseo sessanta passi,e da qui alla casa et in sino alla a Veronica passisettantacinque, cento passi,et insino al Calvario saranno trocento. quat- passisessanta, T unigenitosuo luogo al Cireneo queste. Primo sono 10 de* corpimorti,*)stanno incrocia Y altra via nomata ragionandouna frotta di Scribi e Farisei,davanti ai che volto al riguardante romano, qualiun guerriero I dintorni sono addita ilCalvario. sterili, ineguali, rocciosi, 2) soltanto qualchepiantaintristitad' ulivo vaggia brucchi d' erba sel0 di palmetto, e l" sparsi e qua Sopra il spuntano da un terreno sassoso dell'antica Sionne, stratti Golgotae fin oltre le mura di fosche nubi agitate dal vento oscurano V slzancora di quel cielo,che poc'anzi dall' ora sesta alla zurro in cui seguivaV agon"a del Cristo,la natura nona, tutto coprivadi nero manto gettandosulcommossa di r ingratacitt",coli'impeto dell' ira un nembo fulmini 3). " " Nicia,uno che non era dei della pi"illustripittori di minore che la favola in un momento poema, e che Grecia soleva dire, il soggetto in un quadro, levano quindile grandi azioni sol- il geniodel ed ingrandiscono comuni pag. V abbassano e lo le basse e come pittore, ristringono. {Dem. Phal. De Eloc. 76). la come sublime, in cui la religione la filosofiacome 1'umanit",rinvengono a Subbietto morale, e vivio lib.2. Della pittura, pi" di nove convitati (Alberti estetico intese in " questo quadro, come Raffaello, supremo in quelloper Atalanta Baglionitale precetto,sapendo che le molte figure in un soggetto generano il pi"spesso confusione, alla ragionata e pregiudicano armonia delle espressioni. i corpidei giustiziati. i) " cosi denominata perch" quivigettavansi scribens. LoStrabo libro decimosexto 2) De cujusurbis tota positione abundantem: c"rcumstantcra vero esse inquit, regiopetrosum, cum, aqua sterilem ac siccara, et intra sexagintastadia petrosam. nem 3) Erat autem fere bora sexta,et tenebra factae sunt in universam fcrEt obscuratus in horam nonam. est sol,et velum ram templi usque non pp. 322. vi ammetteva " " scisum est medium {Evang. scc. Lucani), 11 vicenda profondie meditazione! ^) svariati argomenti di studio Il Cristiano adora " quivila e di salma vestita suo queirEterno, che per lo sommo amore, umana spiravasulla croce, e vi contemplail spoglia, profondodolore della Vergine, e la conversione di Maria di Magdala,e Y aflfetto del discepolo Giovanni, e le piesollecitudinidelle sante donne,e la devozione di Giuseppe d- Arimatea, e la fede nascente di Ni- di codemo il sovrano e Chi " non crede, considera nella Madonna affetto di madre, nella Maddalena la tenza poil tipodell* amicizia in Giovanni deir amore, della fedelt", nelle donne di Galilea il sentimento della verso onorano Un in Giuseppe e compassione, i defunti, in una parolale Tuomo Nicodemo virt" la piet" pi" forti che santificate dal dolore. mistico sentimento di religiosa piet" inondava V anima di Raffaello, donne e quando nelle Mae Santi trasfuse aria di paradiso, e pi"quando eseguiva il portare al sepolcrodi casa Borghese, esso ma pure santo epilogodi supremidolori, giormente magdi eletto uno quando con V effusione spirito dalla fede dipingevaquesto soggetto,eh* io ispirato dissi altrove,tutta tento descrivere,il quale,come la passionedel Nazareno comprende e neir assieme completa. puro e di un parlandodella composizione quadro, V appellail i) Filostrato, della pittura; e Plinio esprimela stessa idea,quando in lode di N"cofane dice : cothumua ei et graviias artia, E divino dramma dipinsequivi al precetto di Giun"o "c primo quiuniformandosi ancora Raffaello, trutinanda est apta non dem stultaeinventionis dispositio, quid doceat,et nostras viribus mentes L"b. III. quibus atque impleat. insp"ret {Juniua, cap. vili). dramma - " i" La pitturas"a imag"nedi V ci" che " deve, scrive Vitruvio *)"Due massime Marcellino aggiungeAmmiano la seconda cos",che il si mostri contro cosa nessuna altrimenti si non esser osservi il pittore, ^),la prima che della natura, vero rappresentasia il fatto che che che o se manifesti, non fedele come e ha questiprecetti dimostrato attenersi per eccellenza il Sanzio,quando le divine pagine del Vangelo in questacomposizione scritta. traducendo vi dipingevala verit" come dove fu realmente ed successo; a " Misselet disse la storia questo"quadro ed io risurrezione, una risurrezione della storia. una co di" anni erano e questo decorsi, cinquecento sommo pittorevi rappresentavala realt" del fatto, di lui del sito,e del costume, come lo spirito se avesse vagato fin d* allora in quellaterra sacra, n" Infatti mille storico dramma altrimai compose n" ancora fuvvi artista dell'epoca che dell'antichit", coordinato subbietto un storica,e per molte dove con tanta manifestino e con tanta dottrina abhia da alla critica corrispondere ragionia quelladell'arte, convenienza si fondino fedelt" giore, magmoderna, e forse con a il mistico ed vicenda, dove il reale s" la religione, morale, e la storia,oltre di essere partitade' scrii ammaestramenti, armonizzino cosi da la mente costituire un assieme di estetica sublime,dove infine il concetto,l'ordinamento, l'espressione, l'appropriato disegno,il costume, 4) VHruw'us. Uh. VII. MarceWnus. 2) Amm. ed il colore stieno cos" eccellen- L. XXIX. 14 rio, questo dal sepolcro Nel " citt" la santa vicina " colle Depostoa rincontro, torri sue ed il suo tempio,e subito dietro il GolgotaV avello,entro cui si sta deponendola divina salma. Il paese del primo " quasi imaginario, nel secondo " storico, ^) il soggetto" diviso in due epiNel quadrodi Roma il primo di sei persone sodii principali, intente a la Vergiportareil Redentore, il secondo di quattro, ne donne, Tuno e tre sante all'altro, corrisponde cos" per" da costituire perfetta unit" di pensiero, non dividere V impressione, s' egli" vero che e da non e deve comprendere una eccellente, pitturaper essere unit" d* azione,di tempo e di luogo,per rappresentare pinto cos" una unit" d' effetto, certo il diperfetta Borghesianonon sarebbe tipo di perfezione. " " " Giunio di scrive ^) che artista si un ne disposizione nella il gecomposizione nio che manifesta, ma emerge il grado di solo nella giudizio^);e veritatisest studiosissima, 1) Ac primum quidem pictura quamobrem leonum l"b. i. in etiam,picturaveritatem coleus,ut loquitur{Philostr, similes sunt veNarcisso) Neque enim picturae probaridebent,quaB pon ritati: nec si factae sunt elegantesab arte {Sim.Straticus in Viiruv, Lib. VII. e. 24). De picturavelerum, lib. III. cap. V. p. li. 2) Junius Dove scrive Mendelssohn, hanno 3) pi" fini, egual parte alF ordinazione d* una e la variet" priva d'armonia. (Opere cosa, ivi l'interesse " diviso, coUocatio mire facit ad f"losof"cheT. II. p. 58). Gongruens et squabilis totius operisperspicuitatem. (JuniusL. III. G. V.) Peritiam invenlionis, non ex uno rerumque ordinen et oeconomiam neque ex duobus,sed ex toto vix elucentem contextu cernimus. {Dionis. Longinus p. I.) In omni opere, dicitur ceconomia totius est ea qu8B vere scrive Quintiliano, potentissima non operisdispositio, potest qui quae constitui nisi velut m re praesenti " " " " " non modo ut sint ordine collocatielaborandum atqu8Bcohaerentes juncti {Qw'nlilL. XX. Agostino.) 2. VII. commissura ne X) " Omnis est,sed ut inter se ita sint appareat.Gorpussit,non forma pulchritudinis, membra unita" est to (San- 15 mostra Raffaello lo dicomporre fosse giudizioso assai meglioil Deposto di Bassano, essendone quanto nel personaggiassestati i scopo, cio" a in gruppo quellodi dar rilevante episodio n" altro da questa sublime della Giusepped* Arimatea ricco Decurione prodigidel Chi " chiede Senatore. e stume. co- Pilato il corpo del a di Cristo, discepolo attratto dai N"codemo " del s' assoccia alla Redentore desso? ^) composizionecos" Chi " desso? Un secreto Nazareno. unico ad sepolturaall'uomo-Dio, viene quindi a distrarre di dolore. scena si " detto Come tendente " della schiatta de* pietosacura. Farisei e dei pi" anzi principe del Sinedrio. autorevoli, Come " questipersonagginel quadro di ilcorpo di Cristo Giuseppeaccompagna si presentano Roma? portatoda " due ei di lunga veste, ma riale, senatonon uomini,s'ammanta ha piedi locch" non ist" nel costume scalzi, e nel decoro della carica. vina sostengonola di" Nicodemo, pu" essere salma, quelloa sinistra, del Sinedrio,se veste tonaca corta questiun principe e porta calzari da Dei " servo ? " due che Nel Depostodi Bassano a rincontro ch" affinstanno osservando questidue soggetti i loro servi compiano sollecitamente 2), ficio il loro ufGiusepped' Arimatea, dignitosamente compo" 1) Si cherchons, (scrivePassavant)les "l"ments, qui form"rent nous le genie de Raphael la pour n'en composition,nous trouvons qu'un, la ou (Pass.T. I. pjp.310). illuce2) Sollecitamente, perciocch""dies erat parasceves, et sabbatum symetrie d' d"coulent la clart" et 1*unite. scebat,(Ev.S, Lue,) n" dopo il tramonto Et cur hoc corpo alcuno di giustiziati. - f serat ad solem occasum del sole doveva Judaei? ne fraus trovarsi insepolto legifieret quae jus- Gruce,lib.IIL) suspendiososdeponi (Jusi.Lip"is.De 16 sto della persona, indossa Nicodemo " riccamente veste talare da senatore vestito di serica " toga, a cui " segnacolodi principesca sovrapostoil pallio dignit", ed ilcapo cinge dei sacerdoti del tempioil bianco turbante Il S. Giovanni, che si scorge dietro questedue nel dipinto di Roma locch" " " a piediscalzi, figure, " il Divino contro la a' suoi di portarei discepoli e verit",avendo le altre donne storia,ma non per delle fanciulle del Thimanthi ^). " non precettato La della Giudea nobili in a' colla questo tempi di calzature,ad cezione ec- Questi ed altri popolo. " rilevansi nel vel Vergine si confanno i calzari discordano le donne punto, perciocch" Cristo portavano pi" o meno Nam sandali foggiadi vestire avendo difetti di costume Maestro Deposto-). adfiiitingenii, atque in omnibus plurimum et plus semper quam p"ngitur, ejus oper"busintelligitur summa sit,ingenium tamen ultra artem est. (PUnius cum ars . Quanto si diceva di Timante, si pu" dire di Raffaello,essendoch" forse pi" in fatto di adeguata ancora e Y astro eglidipinsela vita supremo, nelle varie manifestazioni estetiche,dipinseil corpo r anima, ci" che V occhio distingue nella forma, e " espressione che la vivifica, e che solo V intelletto megliolo spirito L' espressione comprende. pertantoin entrambe le composizioni, profondae potente,ma nel Deposto i dissi,sono Due, come pi" ragionatae dotta. " " ne quid tuUerent i) Et praecessit in via,nisi virgam tantum, non peram, non ses, sed calceatos sandalis ( S. Marco). panem, neque in zona faello, Esaminando quadro, meglio di alcun altra pitturadi Rafquesto 2) Vestitum di Sandrart. eum le si trovano " imaginum giuste parole intellexit phael, Ralaudabiliter etiam omnibus juxtavitae statum diversitatibus, debite exornavit. qui eas quoq. juxtaritum antiquorum romanorum Sandrart, cap. XII. p. 26. 17 gruppi d' azione nel dipintodi Roma, quellodelle che depongono il corpo Marie, e quellodei discepoli viene sorretta dalle La Verginesvenuta di Cristo. sante donne, essa rappresenta quiviuna creatura,che della vita, affranta dal dolore, ha perdutoil senso dell'Eterno, perciocch" non " propriodella Madre ch" " resa dolorosa Mater fu forte nella fede della redenzione," Stabat n" scritto, r estremo juxta crucem altrimenti della debolezza colei ch'era T estremo a lacrymosa;" stava,cos" poteva essere, perciocch" non umana, della Questa Vergine Santa, nel convenivasi graziadivina i). strasi quadro di Roma, mo- troppo giovane,nella considerazione che verso dessa al tempo della passione cinquantaanni aveva del Cristo. figuraneir " Nel et" che di dipinto essere Bassano deve. " ^)a Essa rincontro sta quivi al Redentore, e piega dolcemente la V ultima volta quelbeato volto,cui testa per mirare r impronta della morte non cancellato il raggio avea divino,^) e mestamente piange,e la sua anima tra- in dietro piedi, Tantum 1) S. Agostino in propositoscrisse. scio,flentem non lego al difetto di T.'I.p.59accenna padre della Valle nelle sue lettere senesi, molti artistiscr"vendo " invece di rappresentarela Vergine in piedicon volto superiore^ un o almeno eguale alle sue terribilicircostanze, per lo " pi" la rappresentano i moderni abbattuta di mortai deliquio. da Venezia, trovasi ora 2) l" descritto Deposto,che venne trasportato in Citt" del di miglia visibile Bassano, Vicenza,presso la faVeneto, Provincia " " n dello scrivente. il volto di Paride,nel che Eufranore fece ad Alessandro 3) scrisse, si di ad un tempo il giudicedelle Dee, V amatore quale poteva conoscere po Elena, ed il micidiale di Achille: e che Damone pittore dipinsead un temil corrucciato, V ingiusto, ed il clemente. Cosi si potrebbedire di il nel della testa del Cristo creteo colore e nel!' abbandono Raffaello, quale dip"nsela morte, e nell'aureola lucente che tutta l'avvolgela vita,V ulSi - 18 affanno,^) ma d" doloroso bocca temprato da santa rata rassegnazione. " questa la pi"stupendaAddoloRaffaello! che abbia dipinto pinto delF altre donne, nel diIl sentimento espressivo ed esse " vivo,ma troppouniforme, Borghesiano, ci" che " contro la stoaltres"dimostrano giovinezza, ria La Maddalena cede neir espressione a Nicodemo, mentre per ogni ragionedovrebbe comparire Nel Dipintodi Bassano maggiormente desolata. la seconda, questa ", nei rapportidel dolore,come cio" dopo Maria, d' espressione fortissima, pi" che mortale,esteticamente " la pi" bella figuradel quadro. Il gruppo dei discepoli col Cristo nella pittura di casa Borghese, " bellissimo, e di grande simmetrico, contuttoci" la stupendafigurache sostiene per stile, " " " " piediil corpo del Nazareno posa ^) n" " tipodi Michelangiolesca, i r azione che nel esercita, che (Nicodemo), con affettazione naturalezza per che V altro sonaggio, pertiene sollevata la divina mentre parteopposta,colla testa rinversata e le che oltre di luci travolte,^)esprimeun sentimento, salma dalla timo tributo dell'umanit",soggiogato da traluce lo spirodelF 1) Profecto in crymae. " fletus et Hos ora rigantes 2) Raffaello cui eterno, divino. essere oculis animus cum quellavisibilequietesanta,da osculamur inhabitat.... Hinc animum ipsum illsB misericordiae la- videmur Hist. nat. lib.XL rivi. {Plinius. attingere Hinc cap. 3.) ed in parte eziandio di questa figura, tolse il profilo " la posa che a precisamenteda quello, Michelangelo, detto il Veneziano incisa da Musis nella si mostra dritta carta a Agostino a dimostrare che rappresentaparte di quel sommo lavoro;ci" viene ancora solo non il quadro per Atalanta Baglioni, aveva che il Sanzio,dipingendo di un veduto soldato del cartone di il suddetto cartone, ma 3) In operibustamen vari studii. fattoviancora res devotis, sacras et concementibus, spir"tuales 19 quellodimostrato e da Giovanni e dalla Maddalena, fa travedere eh' egli non poteva cos" prestareattenzione all'adempimento del pietosouflScio. ragionevolmentecon stare non Ciascun dell'anima, disse Cicerone,ha moto fisonomia una sua propria,ma turalmente na- solo nel precisarequesta caratteristica de' nostri sentimenti, sta ilsublime e nel darle il giusto gradod'espressione, d*una figura;e ci" meglioche nel portareal sepolcro in questo la converilevasi nel Deposto,perciocch" nienza cosi come essere s'appalesa d'ognipersonaggio di dolore discendono dalla deve, *)onde le gradazioni santa Madre agliuomini che depongonoil Cristo,per catena una di sensazioni diverse,e nella misura dei che ciascheduno aveva col Nazareno, nel modo rapporti che le lagrimeamarissime della Vergine, scia e l'ambadella Maddalena, .edil tristesingulto di disperata nimia nestas i) contorsio capitis magis Omnis non usque adeo decora atque devotio elacere debet. en"m motus animi, suum Hac (Cicero, tib.III.de Oratore)- quippein quibasho(Sandrariyp. 1. cap. HI. pp. 9.) est: quendam " natura habet scientia instructus Zeuxis vultum pinxitPenelopem, inquamorespinxissevidetur.(P/mJCXXV.9)Timomachus,Ajacemfurentem. invita Apollonii) {Philostr, Silanion, Apollodorum iracundissimum. {Plinius XXX. 10) XXXIV. 8.)Protogenes,Philiscum ineditationi intentum,{Pliniua Praxiteles, Phrynen gaudentem.{PHniusXXIV. 8) Aristidis anapauomenos, Celebris fuit propter fratrisamorem mo XXXV. moriens. (Pliniua 10) Dottissiin quest' in arte delle espressioni, che meglio gliantichi, questoquadro Raffaello dipinsee riun", nel Cristo la divinit" umana, nella Vergine la santit" del dolore,nella Maddalena il delirio nel contrasto degliaffettiterreni di in Giovanni il piantodi uila profondamestizia, nelle donne e celesti^ Galilea la caritatevolecompassione,in Giuseppe d'Arimatea e Nicodemo la profondameditazione, nei servi il sempliceadempimento di un materiale dovere,sicch" si pu" asserire ci" che Filibien disse in generaledelle cio" che, " on voit dans toutes les figuresles actions opere di Raffaello, les du corps, et mouvements de l'"me si bien ezprim"s,qu' il n'y a per- 20 Giovanni,ed il lamento mest"zia di delle pietose donne,e la Giuseppee Nicodemo, e dei servi,stanno presumibile vero, *)da di estetica cata mar- la seria attenzione nelle regioni del cos" bene costituireun compatto assieme indissolubile, e tale,che la mente senza di una divagarenella contemplazione singolaparte, che carna soggettos' in- qui ha vita non nel ma propria, ratteri questo solo esiste,dall'armonia dei casospintanella maest" del soggettos' aflBssa, a questo soltanto attende. ^) Si pu" pertantoasserire,che sia per il concetto, e ed per ed eziandio per la generale, delle figure, il descritto Deposto ragionataespressione che nello stile drammatico " r opera pi" perfetta abbia dipinto eh' " un capoRaffaello, religioso lavoro un' ispirazione deir arte cristiana, di un genio verit" dipinta sublime, eh' " infine Ig. nell'appropriata per l'ordinamento come materiale ed estetica dimostrazione artificislaus,non Praec"pua vum sed delineare, pr" re L' unica scrivo Webb, nata unam ^). alteramve multiplic"a personarum variare, (/tmms, lib.III. cap. V.) et che precauzione deve si " di evitare mai avere sempre rem rerum ad vi- schemata 1' artista, la ricerca- qu* elles veullent rapresenter " (T.I. pp. 218). peintres, et picturae Deest enim luto etsaxo color, rigor,et motus et vigor, 1) fide similitudinem rapraesentat (Apulejusin Apolog.) omnibus, qui praecipua 2) Nullum certius insciti" argumentum, quam quod res conturbantur: lib. III. ordo. (Junius, indicium quam et nullum majiisartis industriaquae veramente nel posto, Dedi nell'unit" Ed ordine emerge pensiero Cap. V). il un evidenza in soggetto unico; dove tutto concorre a mettere qui ne sonne connoisse d* abord FiUbien, Entretien sur toutce les vies des " morto Redentore. consiste soltanto in un scrive Mengs, non invenzione, perfetta unit" d* idea seguita, in quella ma concetto o in un adeguatopensiero, 3) Una bel "i Roma dalle statue forme,sicch" per scelta di antiche,prese la simmetria sotto il rapporto tecnico soddisfa proporzioni, per forza,e delle meglio nobilt". " Al per" Raffaello in questonon fu mai tipodi postutto ei modell" dritto dalla namatematica tura, perfezione, la bellezza della e seguendoquesta,subordin" forma a quellelinee e proporzioni pi" propriead dell'anima,peresprimerei diversi commovimenti ciocch" il bene che che " non egli sapeva, compasso d" r espressione, e ne segna il giustoconfine,ma ed alla che " la vita tolta al vero, che parlaal cuore mente, ond' " che uno spiroimmortale delF anima ed in esse traluce dalle sue pitture, il linguaggio del che quellodelle accademiche sentimento, piuttosto si dimostra. *) dottrine palesemente In questaessenziale qualit"del disegnoil Sanzio fu eccellente, anzi sar" sempre un perfetto modello di studio. Tale epregioinsignesi trova,nei rapportidelle singole eccellentemente manifesto nel dipinto di spressioni, mancandovi Roma, non altrettanto riguardoall'assieme, in esso la perfetta unit" estetica;nel mentre che nel Deposto,sia nelle singoleparti,come neir ordine morale del complesso,ragionatamente " - des dicePfau^d"pend mo"ns de la yaleur intr"ns"que 1) L'effetesth"tique, l'art, harmonie. Etud. de leur unite de leur et sur (Loui$Pfau" qualit"s que si espresse R T"pffer che "L*expre. ancora scrivendOj p. 45).E giustamente Sion est la mesure, non pas de la forme reele du mod"le,mais du sentiment dont cette forme est 1*occasion. Et je dis {egli de V artiste, giunge agparliculier V d e devient tant dessin le en ne partieintegrante art, qu' ) que tant et non en qu'il proc"deun quelque degr" de la pens"e de Y artiste, qu'il est la copiemateriellement exacte, et m"caniquement fidele des obetc. pp. 138*139.) Reflezions, jetsnaturels " (A. T"pffer, 23 si appalesa,e cosi tipodi costituire un armonica ^) bellezza. di da tanto il dipinto Rispettoalla tecnica del disegno, Roma come quellodi Bassano, sono in varie parti censurabili. sacra " Il corpo del Cristo morto disteso nella sindone,sebbene neir assieme bene modellato, si risente qua e l" di crudezze in entrambi i dipinti pure di contorno ^). del quellodi Roma il profilo delle Marie " piuttosto viso d' una tagliente, quello Nel Deposto la testa della Maddalena scorretto. si direbbe troppo piccola, di quest'ultima e ci" atteso " In " lo scorcio pochi sono veramente non bene riuscito. ^) Webb " dove que'begliscorci, e dove in uno ingannato, che osserva V occhio rimanga spaziosenza proporzione, alle r arte con tanta accortezza supplisca fumai necessarie misure; e Raffaello non profondo in questomagistero. Le mani delle donne in am" omnium harmonice IjPalchritudo est illudin membrorum compositione habet. concinnum, quod quondam ex se efflorescentem gratiam {Bas"lius Magnus. Homelia in Psalmum 44). il Passavant, 2) In questoproposito parlandodel quadro di Roma, cosi si esprime " Les contours cependant ont encore quelque chose de sec et de dur, parce qu'il n' avait pas encore attentivement examin" V e"fet assez des lignes fuyanteset des reflets de la lumi"re {Pctaaavanty Raphael d' Urbin. T. IL 58.) Nous le verrons scrive revenir, Glement, au dessin sec et de son adm"rable mise au tompauvre de son maitre,dans quelquesparties beau de palais " rimarchevole Borghese,(QiarlesClement), Nel Deposto. " " da Ra"faello in fatt^ 1*avanzamento ombre, sicch" le linee di contorno che nel portare al di sepolcro avvi argomento dei pratica lumi e delle tagUenti generalesi vedono meno tondeggiano Borghese,e le figuresfumano e ro- neir aria in cui vengono " troppoalta, nella in casa che 3)Riguardo a questa figura, anno un a avvolte. prima giuntapotrebbesembrare ancora la tienesollevata; e qui pure stantech" " di pia Raffaello; da considerarsi la posa che la dottrina di per conoscere tradizione che la Maddalena fosse alta della persona. 24 non sono perfette. Il drappeggio dipinti sciolto nel Deposto,che nel " meglioassestato e piti nel primoalbeggia ra vivace l'auroportareal sepolcro; del suo grandestile, che e vedesi i rapidi progressi, fatto su tale argoaveva questo genio della pittura mento, i bedue " sotto la scorta di Fra i ricordi della scuola Bartolomeo;nel secondo, Umbra, e del quelli specialmente *)si trovano marcati. Perugino e del Ghirlandajo Il giustodigradare delle linee prospettiche si trovano meglionel Deposto,dove tre gruppidi persone a varia distanza ne segnano i relativipiani, ^)onde in questo, Borghesiano, egliragionevolmente pi"che nel dipinto intese in che consistano le proporzioni nelle singole misure deglioggetti, poste di fronte alla generale " convenienza del tutto,dimostrando nit" cosi,che solo l'u- la qualepiutproduceV euritimia, tosto che r effetto di regolari matematiche combinazioni, " il ragionato complessodi accidentali rapporti. nella variet" Pulchritudo est coloris bonitate. Dissi ancora essere membrorum et partiumcum competentia lib.I. de form. [HermogmeSy orationis). V armonia nello del colorito di caratteristicaprincipale di Roma 1) Nel dipinto di Raffaello, spicca per" potente1*originalit" ed " strana Y asserzione di M. quadro pu" essere von etiam, Rumohr, attribuitoa Ridolfo del ehungen^ T. UI. pag. 69. 71.) in qua 2) Non eminet pictura, cum plura in unam la splendore, questogrande il quale os" dire,cbe questo Fors^ Ghirlandajo {Italieni8che nihil circumlitum tabulam opera est. Ideoque artifices contulerunt, spatiisdistin- Chi ammira guunt, ne umbrae in corpore cadant. (QuinHI.L. Vili. 5. )...... il RaffaeUo " stato grandissimo " Deposto,deve nel collocar le cose secondo il suo ordine,come principalmente prospettico, convenire col Lomazzo che e nelle posturedeUe figurealla debita sua architetture, di veduta Et della ragione eglin' " stato il vero questo collocamento, maestro, {LomattOyIdea,ecc. p. 52.) nelle 8i vede " sue che in modo maestro,^)qualifica saliente si riscontra nel Deposto,anzi si pu" asserire,che n" prima n" dopo, ei dipinsead olio con tanta vivacit" congiunta ad armonia e il ruvido della lana, V dove e purezza, opaco il lucido della ed il lindore del panno, del "lino cos" chiaramente si rilevino. delle i ^) seta, " Le carni comparisconopi" dipinti, 0 meno fosche,com' eglisoleva il pi" spesso dipingere, altrimenti dovevano in questecomposizioni ma non gli abitanti della essere, e perch" bruni sono Galilea,e perch" la tristezza ed il dolore offuscano figure,in entrambi la vivacit" delle tinte. ^) " Raffaello attese per eccellenza a quellaparte che serve a dar rilievo alle figure,senza al generaledelle teoriche molto rispetto preoccuparsi Del chiaroscuro deir arte, eglivoleva sembianze cosi del vero, che e l' imitazione che assumesse Y occhio vedesse le glioggetti, fossero usciti dalle mani della natura. come Tutto questo trovasi nel maggiormente i) Seneca 31) Raffaello ne scrive e nel dipintodi casa Borghese,ma Deposto,le di cui figuresmaltate tolse alla luce lo irradi" le mirabili splendidumest. (Seru epis. splendore,e per dipingereil suo Deposto S"ne mistura lucis nihii tinte. conobbe,e sopratuttoin questo quadro, seppe sicch" " la splendida attuazione dare evidenza a queste varie qualifiche, della massima, scritta posciadallo Sandrart. Sic etiam person" et viliores, vilioribus coloribus ad serviendum ut destinatse, fractisque proponendaBsunt, scilicethac ratione, evasunt, spectabiliores quse magis praecipuae quoque colores dant ut personisprimariis Nec minus et id observandum artifici, tr"buantur floridissimi, et amsenissimi'; esedemque locum quoque sortiantur lucidissimum et optimum. {Sandrart S, Pa^rs prima. Gap. V. p. 13). cordis statum, ut quasi suffo3) Sic tristitiain angustiasconstringit naturalis color faciei color extinguitur, cetur talesque atque elegans ad instar terr" luridum Sandrard. Part. p. C.V. p.l2 colorem asEumunt 2)Nessuno " come Raffaello 26 di colori pi"fortie puri,scintillanonella quietaluce del quadro che le circonda. Per tocco alcune parti sembrano di Roma dal Perugino,altre da dipinte diato, quasitroppostuLeonardo, V assieme n' " finissimo^ alla grazia. Il Deposto alquanto ^)e ci" nuoce finitoin varie parti, a rincontro di tocco ineguale, a' ricordi dei franco e spiritosissimo nell'assieme, " " surriferitiMaestri si trova il fare di fra Bartolomeo vi brillaRafiaello, ma Ghirlandsgo, sopratutto il qualela maniera di que'grandimaestri associando, la armonizza e viv"ficacol soffiodel suo grandegenio, ond' ", che come che da varie letteresi forma parola, solo suono dosi, cos" ei di differentistilivalenun esprime, faceva in questoquadro spiccare una cosa sola, " desso infineil la potenzadella sua individualit". compendiodi tutte le maniere,tentate ed usate precedentemente meo, dal Sanzio,dal Peruginoa fra Bartoloe del " " la chiusa delle sublimi illucidissimo incertezze, delle caste tradizioni tramonto del Umbre, e la vivida grandestile. Molto potreiancora dire se volessi dilungarmi di questo quadro,posto al per provare la superiorit" confronto col portare di casa Borghese, al sepolcro ma aurora suo quanto ho scrittosembrami Est Deus sacrae Io se semina sufficientealio scopo. ^ nobis,agitantecoiescimus ilio. Impetushic Ovidius. Fastorum,lib.VL mentis habet. in Raffaello,perciocch" appassionatamente Eufranore dipinse gliDei immortali,Aristide Taniamo nocere 1) Memorabili praecepto (PltmuA,lib. saepe nimiam diligentiam. E Quintilianoin questo proposito 35, e. iO) scrive," In affectibus fere valet. {QwnL VI. 2.) plus calor,quam diligentia Io 2) apprezzo altamente i pregi artisticidella tavola Borghesiana, " Pliniti-7":iH h\i 27 ma da ed le egli passioni umane, solo,e il raggiodi Dio, e la potenza del pensiero, suoi travoglimenti il costume, e le passioni need il costume, eccellentemente Io Parasio espresse. *) Raffaello,perch" le amo sue figurespirano Io lo amo sopratutto parlanoal sentimento. V animo candido di in questoquadro,dove specchiasi ranza, Lui, nelle pure sorgentidi viva fede,di salda spevita e " di santo del amore, Cristo; e davanti a martini patiti derivate dai questo io vorrei tradurre,e ginocchiocerti scrittori mistici dell'arte, si esprimeil Farabulini,i qualidottrineggiando, come s' argomentanoa dar ad intendere che il Sanzio figurando della religione ! subbietti sacri fu profanatore mettere in - Est Deus in nobiSy s", Iddio " in noi, ed i sublimi genii,meteore divine che illustrarono il mondo, fra di Raffaello,n' " una quali,quellasplendidissima solenne prova. n" intendo col mio confronto V Io provai con importanza nei rapportidel vero, la superiorit" ragioni,che stanno di Bassano l' ben lungo daldel dipinto sopra quellodi Roma, ma io sono associarmi alle asserzioni di Heinecken,e di W.Young Ottley, riguardo di casa alla pittura a Borghese,e molto meno quelledi M. von Rumohr, avec egliscrive, riportate pure dal Passavant," malgr" toute V attention, admiration la quellej* ai regard" ce tableau, e malgr" toute mon pour de Touvrage, il m*a pourtantlaiss" froid: je ne r ensemble reconnais ni dans les conqui a je ne sais quoi de lisse, pas Raphael dans le coloris, timide cotte de accusent un t"tonnement; fagon peindre raptours,qui pellerait jusqu'" V "ge plutdtcelle de son ami Ridolfo,qui y a persist" le plus avance de sa vie. d scriveilLomazzo, ha rappresentatoi moti dell'amor fervente i)Raffaello, della venust",della gentilezza, della speranza, della soavit",, del desiderio dell'avvertimento, della belt" universale, dell' ordine,della concupiscenza, la maest". della grandezza del tutto,esprimendoin tutto la divinit", Lodella Idea del mazzo. pittura, tempio p. 47). menomarne " assolutamente , , , 28 vis veritatis, quae contra hominum 0 magna callidiingenia, facilese per insidias, contraque f"ctasomnium tatem,solertiam, seipsadefendat. Cic, Pro M. CobI Quod verum simplex, synce- est,id est naturse hominis rumque Ed io ho detto ilvero, asserzioni delle prove d'essere creduto? ^)si crede senza I.Off. alle mie aggiungere avrei io tutto ildiritto materiali, No - ma accommodatissimum. Oggid"ad ogni pie sospinto - trovato un' stro, opera di questomaesi raffazzonano conghietture e per sostenerla, rebbe per prove, cavilli per ragionamenti,la diffidenza sae tanto pi" che si potrebbe quindiragionevole, avere supporre, che possedendoio il quadro,V idea fatto velo air intelletto, del possesso avesse da vedere ancora ci" che effettivamente Una esiste. non l' amata, dice Libanio," sempre bella alocchio deir amatore, il qualecome una meraviglia, cosa qualunquesia,la decanta; ^)quindicon che le mie affermazioni possono dettate dalla passione, che suggerite piuttosto potrebbeosservare essere dalla verit";ed a questa giustaosservazione io preventivamente Nel rispondo. a' particolari che " accennai stetiche r i) Toutes lui un Le malheur vrai ou e' est, que pas, talie). 2) Amatorum (scrive un critic" francese ) de faux,"-peu-pr"sun morceau come res attach"e la vertu dans Lettres d* " 1'ensemble avoir de la vrai croix "cole une ne partied"tach"e relique," chaque proget d* enlever les une le sur mittentes, tanquam oculorum voulent monum. videntur qualiscumquesint,pulchrse E Quintilianopure tphonetico)" quia sensum in les collections "cole. (A. Z. An. extimalionem precedenteopuscolo egiuntaalle ragioni lidare servono e tecniche, a maggiormente convadi questo preziosissimo cimelio. originalit" morceau communique celle ragionesi de mirabilibus exclamant. scrive premitamor " De forma {QuintiLVI. se de de V I- amantibus et Libanius Pro- non judicare 2.) " possunt, 30 " la data e questa si Raffaello, medesime, 1508-1509 e questo dipinto15809 per ma, altro pittore segn" in questafordat" Egli " che rilevasi sotto le -Nessun soltanto ilSanzio altravolta nella Madonna cio" prateria, della 15506 per 1505-1506, e la ragioneio r ho dimostrata nell'antecedente opuscolo. Non " questa altres" una lettere e prova? " Daltronde,compio asseriva, data, la di cui tinta si vede ossidata dal mano dipinteassieme al quadro; e lo confersolo del fare Raffaellesco, gliarbusti proprii, che qua e l" si vedono sparsi, ed il tono generale me ; con' " prova il tipod' ognisingola ancora parte,che impronta la maniera del maestro dell'ultima epoca tempo " sono ed infine la forma delle lettere, eh' " f"rentina, quelladel Sanzio. " inoltre in certo come venni a " modo dimostrare lutamente asso- pinto Questo sublime di- autenticato dalla storia, nel mio precedente scritto.^) Tutto in concorre una a gni, parolaanche negliesterni contrassedi questa insigne convalidare Y originalit" pittura. Ma perch"vad' io arrabattarmi per sto? .dimostrare pi"oltre quanto per s" medesimo " manifeChi avrebbe potuto eseguire un'opera di tanta eccellenza se non Raffaello? E se altro pittore fosse " - 1) Neir antecedente opuscolo ho provato che tanto il dipintodi casa il quadro per la cappelladella famigliaDei, datato 1508, come Nicolini, T altro quellonominato nella lettera di Rafn" n" non uno faello essere possono altre pittureoffrono zio Simone di Ciarla,e siccome a non suo d' essere del 1508, state dal Sanzio dipintenella prima met" probabilit", il che ho si deve ritenere il quaessere Deposto, descritto, per ogni ragione dro il essendo questo solo,che si uniformi alle espresso in queirepistola, circostanze nella medesima accennate. 31 tant^alto salito porvi il suo nome? Signori, pure lo vanti un fatto,cui scettico per sistema ha qui da* struggere, argomentazionepu" di- nessuna le apparenze, non perciocch", la prevenzione, non l'amore del possesso, non una semplice la potenza della logica sovranamente non tradizione,ma lo di glorioso sarebbe forse andato non impone. molti Pertanto viddero intelligenti Raffaello. esclamarono,ecco meravigliati dottissimi illustrarono ancora il quadro, e Uomini " co'scrittiquestagemma d'arte,*) fra qualil'illustrepresidedell'accademia Conte Pompeo Gherardi, cui cruda morte Raffaello, mieteva " non Italia di guari,orbando un nome caro, di un' anima di un letterato insigne. dolcissima, Altri pochissimi fra quali Giovanni Rudubitarono, di Oxford, il qualevedendo in fretta skin,professore " il dipinto, si espresse di Si sa da' suoi scrittiche ma creduto vesse le de V du s' egli con usare la frase da tratto di un espritque V on il Sanzio conoscere questo dotto paroledi Luigi Pfau. faitde non ama faello, Raf- lui espressa a- io gliripespirito, ter" C n' est pas e' est la critique, " " est avec avec n* est pas un gout vague et e* est Videe doit presider" V examen, raisonnement, arbitraire,qui sur non et ce invariableSjhas"s exthetiquey qui a des principes les lois du sentile code de la logique^ et sur che scrissero sopra 1) Fra le molte testimonianze di uomini dottissimi/ che ho scelto metto ne come appendice al mio oalcune, questo quadro puscolo. 32 ment Io invito - questo campione a discendere meco nei campi sereni della critica e provare, riguardoal il contrario di quanto affermo, descritto, Ci" dipinto io dico ancora all'illustrecomm. Cavalcasene,il quale vide correndo questa preziosapitturaattraverso il prismadella prevenzione, der" ^)ed a questodotto ricor- ci" che scrive Junio. " " Etenim primo statim pleraquedijudicatsensus, integre et in multis, quasi incallidus quidam cestimator, solam rationem hallucinatur: judiciicointegritas veritas. 2). mitatur ac intuitu non satis pr"vention!scrive Charles Blanc) qui se glissedans lesjuged* amateurs, combien d' artistes plusfermes esprits. Gombien seraient des d' nier " croient s"rs phael des Raun eux-m"me, se premiers qui Y exposaitsans rien dire dans tei magasin de la du Louvre, si on J* en vois d*ici plusd'un qui hausseVivienne o" du Boulevard? rue montrant rait les "paules " distance, en avec d"dain,du bout de sa canne, d* "vidents " et peut-"trem"une les signes r"p"titionpeine acceptable, faible copie! (CharlesBlanc, Gazette des Beaux-arts. d'une me assez occasione di scriverlo ancora " il Paris 1861.)La prevenzione!Io ebbi fa sviare che i fatale criteri del La giusti flagello giudizio. prevenzione^ che s'insinua pure nelle commissioni accademiche, spesso a danno del pubblico. Un re invita una commissione dipintoda per giudicareun di lui comprato siccome opera credete voi che gV incaricati, che anRaffaello, A rinavendo questa convinzione, contro non giudicherannodiversamente? umile cittadino prega per ottenere, che questo giuriaccademico un d' altra pittura, decida sulla originalit" ritenete voi, che anche dato il caso pi" felice,si giudicher"senza eccezione favorevolmente ? Rispondo,fate la scala dair alto al basso,passando per i gradini dell' interesse, delle raccomandazioni, dei titoli, dei bene esae minato, e se avrete riguardiindividuali, seconda delia maggiore o minore a importanza di tutto questo, il il ed in verit" grado proporzionaledi giudizio, troverete, pi" spesso, sarebbe tempo che saggi scrittori, di questo abuso, scrivessero a correzione ed i governiesigessero alcunch" in proposito, dalle commissioni natrici, esamiminore parzialit", data r occasione, e sodezza maggiore di critedi. in propositoagCicerone 2) Junius De pict.veter. Lib. III. e. VII giunge oriatur " sensibus,tamen non esse che, " Judicium quamquam judicium veritatis, in sensibus. Mentem volebant rerum esse judicem: 1) ments La des " " " - 33 Prego questoegregioscrittore di le sue obbiezioni. ne' miei scritti affermo Io " formulare con blicamente pub- tutta certezza questoil pi"importante essere Raffaello abbia dipintonella soa seconda che nello stiledrammatico maniera, ed in giuntailmigliore, egliabbia mai eseguito. religioso Speroquindiche ilCavalcasene,in qualit" d'ispettore d' Italia,e per generaledelle pubblichegallerie quadroche il posto che per la fama di e occupa, e Raffaello, per il infine decoro della patria, onde verit",ed per resti mistificato il pubblico, non spero io dico,che di rispondere. questo signoremi far" T onore la Non che mi " tracotanza in Raffaello , davanti a criterio n" individuale, io a guida,io questo bellissimo annunzio tutti, perciocch" un ci" non scranna, dittatoriamente se e fender" di- dipinto fatto,non un fosse siederei qualchearistarco a giudicare capriccio, sopra quanto non fosse usa come ed certo a sufficientemente provato. Io " ma suo difendo sostengoquanto per non rialzo n" demolisco, s" medesimo " manifesto: che mi sospinge, ed " pure patrio amore perch" vorrei la pi" importante che questa insignepittura, e conservata, che della seconda il mondo, non maniera andasse pur di Raffaello possegga essa perdutaper l'Italia. Non dubito si vedr" aver io,nello scrivere i miei Ed in questo senso lib.I. acc. quaestio). (Gic. pure si esprimeil Macrobio inven"t confusa ac proxima ventati, acsensus quidem Itaque ratione integritatem : ratio vera vero ipsainvenit quidem integr"tatem, cipit sus sensu confusam, ac proximam veri similitudinem. Namque senvero accipit sed ad ratio nihil concipit vero venit; integritatis^ usque proximum dijudicat(Macrob.Saturnal. VII, 14.} scr"vendo: 34 tenuto opuscoli, memoria a il precettodi cio",che la certezza d' una renderla non proposizione basta eh' " necessario eh* essa evidente,ma in modo insinuarsi, Mendelsohn, da produrreuna sicch" resister si possa non a possa perfetta approvazione, agliargomenti che la dimostrano. Io credo di provato ad evidenza la verit" ci" non delle mie affermazioni, pertantoa maggiore conferma, sarebbero necessarie le critiche serie di avere altri scrittori competenti, e perci"io prego mini gliuo- di occudotti,sieno Italiani come forestieri, parsi " Raffaello di questo importantesoggetto " che per mio al chiede mezzo suo pi" sublimi e ed nome a loro,che venga alla patria,una dicato riven- delie sue Opera che volle fosse legittimata, opere coir improntadi una bellezza divina,e col " il suo dipingervi vero nome, e la doppiadata, e lasciarne lui stesso traccia nella storia altro nessun convalidato " quadrodel Di " Ed in col rit" ve- Sanzio " medesimamente questo n" copian" imitazione si del mondo. gallerie sima Tale capolavoro, negletto per secoliin una nobilisora famiglia, per fortuna rinvenuto,sfolgorante trovano di nelle la luce. luce, domanda Air Italia finalmente, patriamia,raccomando sta que- le appartiene; avverta essa fulgida per", gemma, la di che lo spirito parte,l'invidia, e prevenzione, dal suo seno, distruggerla ra. ancopossono strapparla che si discorra di questo quadro Domandi ed esclusivamente fondati sopra ragionevoli senza passione, " e criteri, non avvi dubbio che la verit" 36 sorger"cos" e Raffaello, madre manifesta ad sublime onore del sommo a gloria per tutti, di questa terra,che fu sempre delle arti. suggellodi quanto ho detto giova avvertire, ch'io invito gr intelligenti amatori e gli artisti, ad ammirare un quadro di Raffaello della sua seconda nello stretto maniera,non gi"una pittura perfettissima della parola Nullum sine venia placuitinsenso genium. N" Apelle,n" Zeusi,n" Parasio, n" artista alcuno al mondo ed " folliail ", fu e sar" perfetto, che pure il Sanzio sia pittore menda! senza pensare Ci" io dico, perch" rimasi oltre ogni dire meravigliato, nel vedere certi artisti, e dottoroni di primo rere stampo, mostrato appena questofamoso quadro,corA " " a mettervi ilnaso sulla tavola,nello intendimento nello scoprire perspicacia di penalcuni difettidi disegnoo qualchenegligenza nello, sappianocostoro,io dir" con Webb, che pi" bellezza nascosta, una gusto si richiede per iscoprire voro che un lache per osservare cento difetti palesi, e di Raffaello, non firent"na, sopra tutto dell'epoca si misura come Gerard Dow, un Cuyp od un Terun burg. Chi non ha pertantoV animo temprato a nobile sentire,e chi non intende il linguaggiodell'anima, non a s'appressi questo divino pittore! di far conoscere la loro " 38 nel!'onest" furono ]e vittime. ( i volle dunque tutta la fiducia che abbiamo e nel sapere del sig.Co"bacchim; ci volle ci perch" persuadessimoche andavamo lettura del la attenta mirare a suo scolo, opu- autentica un' opera deir Urbinate. dinnanzi all'opera insigne;quando i nostri occhi Per", quando fummo vano queirincanto,che solo deriva dal vero bellOjnon si stancadi ammirare, allora dalle nostre labbra eruppe entusiastico il grido: dinanzi a un Ecce homo! veramente e comprendemmo nuto esser quadro veaffascinati da dalla Noi che mano cre" la sappiamo non se Trasfigurazione. il sig.Colbacchini vorr" giudicedella Roma anco chiunque lo vedr" dovr" quelquadro verr" costi, le mala sola sigladi Raffaello che lo segna, non uscir persuaso, che non teriali che il sig.Colbacchini illustra nel suo libercolo, ma caratteristiche, addimostrano in la del medesima mano r essenza quel deposto quadro fortuna. Ma rara sua se deir Urbinate. dipinto" sopra una tavola della larghezzadi cent. 85, alto cent. 56 La grandezzadelle figureprincipali " di cent. 33, e rappresenta un deposto " benissimo conservato, e brilla per vivacit" di colori. Viene nel sepolcro. riconobbe dalla raccolta di un patrizio ne e il sig. Ck"lbacchint non romano, il valore che dopo averlo acquistato. Il Eccone la descrizione. A destra dello spettatoresul limitare di nella viva roccia di scavata desi un' La sepolcrale. urna nella Sacra Sindone vera, il nudo esprimendo da due assai bene nel volto il un monte, poggiataa terra e una grotta vescoperchiata del corpo di Cristo, disteso e sostenuto in atto di esservi deposto," del tutto discepoli, posa modellato. La madre profondo dolore lo sostiene temperato dalla per una gioiadi mano" saperlo divino. Vi " la Maddalena, la cui posa " mirabile, vi " Salome che sostiene il capo del Nazareno, e S. Giovanni che piange,e Gleofe e due uomini in disparte dolore. Il paesaggio" stupendo. pienidi dignitoso Ma questa magra del descrizione per rimanerne non dice nulla. quadro all'infuori Magdala,la quale,per noi,nessuno dipingereeguale.11 suo dolore " scomposto come di e forma mirabilmente perocch" tenga am" Bisogna vedere V insieme figuradella pentita incantati. G* " fra le altre la di Raffaello avrebbe potuto convenivasi, 1*antitesi di tutti i dolori espressi neglialtri volti, solo del terreno, e riveli una a tal donna disperazione adeguata a chi carnalmente. signor Colbacchini nel suo libretto,dettato con amore profondo e che grandissimascienza, vi analizza sottilmente tutte queste impressioni, dirle, produce nello spettatoreil quadro da lui rinvenuto. Noi non potremo riperocch" non ci vantiamo la forza di analizzare il sublime. Diremo solo una cosa: noi, che l'arte veramente timamente sentiamo,siamo indi sia Raffaello non dei solo,ma uno persuasiche il quadro Il 39 del mondo Venissero tutte le accademie a negarcelo migliori dipinti. delia stessa opinione.E poich"cotesto tesoro " rinvenuto saremmo sempre voti col signor"k)lbacch"w\ facciamo che cotesto singolare dipintonon esca abbiamo fatti ricchi glistranieri co' nostri capolavori, d' Italia. D* avanzo perch" siamo ancora per inerzia pi" che per miseria, generosicon essi. Un popolo il quale getta migliaiadi lire nelle baldorie del carnevale, suoi di che trover" non per in mantenere tempo, badi il Ministro grave iattura Venezia se vedessimo anco casa i suoi tesori artistici?. Lo ciamo di- Goppino, a provvedere,poich"sarebbe le Alpi! questo capolavoropassare 19 Febbrajo 1877. A. A. Il Dottissimo nel Gons. Le quante volte accade a Bontorini di Venezia giornaleV Adriatico che vengano artefici sommi, che dettava il seguente articolo. in luce opere insignidei nostri dimenticate o sconosciute^ per lungo tempo di patria, essendo le opere d* arte ove ogni cuore alberga amore che in glorianazionale. E noi siamo ben lieti annunziando pura e vera in calle largaPisani Venezia,presso il proprietario Giuseppe Golbacchini, al N. 979, si ammira uno stupendo dipintonon conosciuto fin qui, opera dell*inarrivabile Raffaello Sanzio. Il dipinto" sopra tavola della accertata larghezzadi 85 centimetri e dell' altezza di 56 centimetri,la grandezza delle principali figure" di 33 centimetri. Esso rappresenta un Depostonel " veramente conservato e brilla per vivacit" di colori. Questa pittura sepolcro, appartienealla seconda maniera di Raffaello,detta la Fiorentina ed " il primo anello della terza,inauguratain Roma. Il fortunato proprietario GiuseppeGolbacchini, intelligente raccoglitore ed una e dotto,illustrava test" quest* diligente opera dell' Urbinate, con critiche e storiche accurata a cui tengono dietro le osservazioni descrizione, dettate con fasto di erudizione e senso che lo risguardano, squisito stettero esulta del bello. Mentre che bene emana stesso ci che nel regno dell'arte brillitanto fascio di luce, rallegriamo, dal principedei pittori, auguriamo per la glorianostra e pel dell' arte che non divenga acquistodello straniero. " Venezia 26 Febbrajo 1877. (B.)