3 CONSUMI E VALORI DEGLI ANZIANI IN ITALIA 4 L’AUSER A TERRA FUTURA 5 UN MUSEO DEDICATO ALLA TARGA FLORIO 7 A SARONNO È NATO L’ALZHAUSERCAFFÈ SOMMARIO 4/5 MENSILE DI APPROFONDIMENTO DELL’AUSER NAZIONALE-ONLUS MAGGIO 2008 La sicurezza passa dall’accoglienza e dall’integrazione La sicurezza è uno dei temi di maggiore attualità. E viene richiamato spesso con una buona dose di disinvoltura e di superficialità quando si tratta di individuare nei diversi o negli immigrati, specie nei Rom, i responsabili delle nostre paure e dei nostri timori. Antony Giddens, in un suo recente saggio dal titolo “Oltre la destra e la sinistra”, si pone e ci pone una semplice domanda: “dovremmo forse accettare che l’illuminismo si è logorato e che pertanto non ci resta che prendere il mondo per quello che è, con tutte le sue barbarie e i suoi limiti?”. Questo interrogativo, in effetti, viene in mente anche a noi quando assistiamo, il più delle volte rassegnati, alle immagini di migliaia e migliaia di persone che arrivano nelle nostre coste bruciati dal sole, disidratati, smagriti, con sguardi terrorizzati e perduti nel vuoto e con l’evidente incertezza di come affrontare il futuro. Immagini che evidenziano l’insicurezza di quelle persone e che suscitano in noi imbarazzo e, in qualche caso, un po’ di vergogna nel vedere la profonda ed ingiusta differenza tra l’opulenza dei pochi e l’assoluta miseria dei tanti. In questi casi, ci ricorda Carlo De Benedetti, la forza più grande di noi è l’ineluttabilità delle grandi migrazioni e l’impotenza degli stati a fronteggiare questa immane tragedia.. Si può di fronte a queste drammatiche immagini pensare che si possa risolvere il problema con la “cacciata dei barbari”; con scelte protezionistiche che escludono in modo perentorio, e per questo inappellabile, ogni forma di civile accoglienza, di inclusione e di integrazione? Pensiamo proprio di no . Così come appare del tutto evidente che in questo dramma internazionale c’entra pochissimo, anzi quasi nulla, il tema della sicurezza che si vuole ostinatamente ridurre ad un problema di ordine pubblico. Nessuno in questo Paese, neanche il più irriducibile garantista, ha messo in discussione l’idea che le leggi dello Stato vanno osservate e rispettate e che chiunque commette dei reati, indipendentemente dalla razza e dal colore, deve essere processato e condannato e deve scontare per intero la pena che gli viene comminata. Se c’è, dunque, una urgenza è quella di garantire all’innocente l’assoluzione ed al condannato in via definitiva la certezza della pena che deve essere scontata fino all’ultimo giorno. Dunque, non ci possono essere dubbi su questa impostazione. Ma il problema della sicurezza, come si può facilmente argomentare, investe pure altri problemi ed assume diversi significati in relazione ai temi della sopravvivenza, della povertà, della precarietà, della solitudine, dell’emarginazione sociale. Dunque, il punto sta proprio nella capacità di vedere con chiarezza i problemi che affliggono, oggi, la società per affrontarli e risolverli nell’interesse di tutti. L’immigrazione, per esempio, non è un fenomeno che appartiene solo al nostro Paese, ma ha una dimensione europea e richiede una politica dell’Unione Europea mirata a superare la strenua difesa che i singoli governi fanno del proprio territorio, dei propri confini e della propria nazionalità. Può ancora reggere una politica europea fondata solo sull’unione monetaria che vincola i paesi membri, senza dare seguito all’unione politica e sociale dell’Europa? Riteniamo di no. Anche perché, se restiamo in tema di migranti, non si può non rilevare che essi rappresentano una grande opportunità per ogni singolo paese, Contribuiscono alla crescita della ricchezza prodotta, sono un sostegno per le imprese e sono un punto di sostegno per molte famiglie che hanno bisogno di assistenti familiari. Sarebbe molto saggio partire da questi semplici considerazioni per intervenire concretamente sul terreno dell’accoglienza, dell’integrazione, della regolarizzazione ponendo molta attenzione ai tempi di non lavoro che sono i momenti più difficili e delicati per coloro che vivono soli, lontano dalle loro case e dai loro affetti ed hanno bisogno di amicizia, accettazione, calore umano e di tanta rassicurazione. Ciò al fine di evitare l’emarginazione sociale e in molti casi la fuga verso forme di devianza che non si riescono più a controllare (alcol, droga, depressione, etc.). Per queste ragioni, bisogna unire le forze, trovare strategie europee che allontanino logiche xenofobe e repressive come la proposta di legge del governo italiano che considera un reato penale l’ingresso clandestino nel nostro Paese. Una proposta di legge anticostituzionale e sicuramente impugnabile dall’Alta Corte Costituzionale, soprattutto se passa l’idea che l’arresto del clandestino prescinde da una accertata e presunta pericolosità di soggetti responsabili. Così come appare davvero inaccettabile l’idea di una estensione dei centri temporanei di permanenza in ogni regione d'Italia. Occorre, invece, una politica dell’accoglienza e d’integrazione nei singoli territori ed un piano nazionale che, in armonia con le direttive europee, sappia dare risposte credibili ed umanamente accettabili ad un popolo di non eguali che cerca di fuggire dalle paure e dalla miseria per vivere con dignità la propria vita e quella dei propri familiari. Michele Mangano - Presidente nazionale Auser ATTUALITÀ 2 3 CONSUMI E VALORI degli anziani in Italia Presentato a Roma il VII Rapporto Salute La Repubblica - Censis Cresce tra gli anziani la domanda di salute e assistenza: solo il 52,5% ritiene adeguati i servizi sanitari del nostro Paese, il 49,1% chiede alla sanità maggior umanità, il 47,3% vorrebbe un’assistenza domiciliare integrata, mentre il 68,6% dice che le liste di attesa sono il problema che pesa di più nella sanità. Sono alcuni dei dati della ricerca del Censis presentata in occasione del Convegno promosso da Salute La Repubblica il 22 e 23 maggio scorso a Roma. Dal rapporto emerge anche che il 66,5% degli over 60 è favorevole al testamento biologico, il 52,5% dice sì all’eutanasia e 3 su 10 collocano gli immigrati tra le categorie più discriminate in Italia. Un terzo degli anziani ha un reddito che non copre le spese mensili e, quando finiscono i soldi, il 42,2% ricorre ai propri risparmi, mentre il 30% rinuncia agli acquisti. Spulciando fra i dati del rapporto Censis e fra i materiali distribuiti al convegno, emergono altri numeri interessanti che vale la pena segnalare. Risparmiare energia e acqua, usare i trasporti pubblici piuttosto che l’automobile privata, acquistare prodotti dell’agricoltura biologica e del commercio equo e solidale, boicottare le imprese non etiche, sono alcuni dei comportamenti di impronta eco sostenibile e equosolidale piuttosto diffusi tra gli anziani e che rinviano al contributo valoriale più importante che essi ritengono di poter dare alla nostra società: maggiore responsabilità individuale, anche nelle abitudini minute di vita, verso gli altri e la società. La fascia d’età fra 60 e 74 dà molta importanza all’inquinamento ritenuto per il 57% una minaccia alla salute, un fattore che scende al 35% in quelli d’età più avanzata. Il 53% richiama i politici a un maggior impegno ponendo la tutela dell’ambiente fra le priorità per il Paese, ma contestualmente il 48% attribuisce come importanza decisiva il cambiamento di abitudini da parte dei cittadini per una fattiva difesa del pianeta. Sono ben l’82% gli anziani che selezionano i rifiuti al Nord dell’Italia mentre il numero, andando verso sud e il centro del paese, leggermente scende al 74%. Il 53% degli ultra sessantenni tende a ridurre l’uso dell’auto e il 48% di loro ricorre più frequentemente al trasporto pubblico. Per fare la spesa il 36% non usa i sacchetti di plastica. 36% acquista i prodotti di agricoltura biologica, il 30% prodotti del commercio equo e solidale come per esempio caffè e cioccolato provenienti dai Paesi in via di sviluppo mentre il 12% acquista cibi etnici e il 19% ricorre alle erboristerie per acquistare determinati alimenti ed altri prodotti. Il 54% trascorre molto tempo all’aria aperta e altrettanti fanno regolarmente lunghe passeggiate. Più ridotta è la pattuglia di chi svolge l’attività sportive con valori massimi del 18% nella fascia d’età fra 65 e 75 anni. Vediamo ora come i dati mettono a fuoco le opportunità di socializzazione e i problemi legati alla solitudine. Il 32% degli anziani intervistati, frequenta quotidianamente la piazza o il bar di quartiere mentre il 52% la parrocchia. La solitudine rappresenta una delle ragioni di disagio per gli anziani di età più avanzata. L’isolamento e le scarse relazioni sociali determinano un’ansia da farmaco, rilevato anche in questa indagine come ragione di ingiustificate prescrizioni sanitarie. Per il 16% si tratta di un’esperienza vissuta direttamente e per un’ulteriore 42% un’opinione condivisa seppur non suffragata da una diretta conoscenza. Dall’indagine del Censis emerge anche una propensione degli anziani verso le attività di beneficenza e il volontariato. Il 60% degli anziani ha sostenuto (con versamenti in denaro) associazioni di volontariato o ha effettuato donazioni per beneficenza. In media circa un quinto degli anziani svolge direttamente attività di volontariato, una quota che fra i sessantenni sale al 29%. Sempre nella fascia d’età più giovane oltre il 5% copre incarichi di prestigio in ambito cittadino e il 21% si occupa attivamente della risoluzione di problemi nella comunità dove vive. Nonostante il carovita la maggioranza degli intervistati ammette di risparmiare il più possibile approfittando di offerte e saldi ma di non rinunciare ad alcuni prodotti di qualità anche se di caro prezzo. Il 23% così si concede ogni tanto dei piccoli “lussi”. È un atteggiamento che riguarda anche la salute visto che il 59% dichiara per un appuntamento con un medico specialista ritenuto di grandi qualità professionali è disposto a pagare anche una parcella particolarmente elevata. Il 38% degli ultrasessantenni possiede il condizionatore d’aria in casa e altrettanti usufruiscono di un impianto autonomo di riscaldamento mentre il 12% ha provveduto a migliorare l’isolamento termico dell’appartamento in cui vive. Quanto a dotazione tecnologica il 77% usa il telefono cellulare , il 27% possiede un computer, il 30% il lettore di Dvd, l’11% un televisore piatto e il 10% in sistema di allarme collegato in rete o per la tele assistenza. Giusy Colmo L’AUSER A TERRA FUTURA La storia di un grande successo Il 23-24-25 Maggio le associazioni Auser della provincia di Firenze sono state impegnate nella quinta edizione di Terra Futura, la mostra/convegno internazionale dedicata alle buone pratiche di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze. Occasione che ci è stata offerta e che, siamo certi, Auser di Firenze, ha saputo cogliere e sfruttare appieno, offrendo ai numerosi visitatori che si sono trattenuti presso il nostro spazio espositivo, un immagine di competenza e di grande entusiasmo. Abbiamo avuto una notevole presenza dei volontari delle nostre associazioni che hanno garantito nei tre giorni un lavoro costante di comunicazione con le tantissime persone che abbiamo potuto avvicinare, grazie anche alla giornata della raccolta fondi che nell’occasione si è protratta per tutta la durata della mostra ed ha avuto un notevole successo. Sono state esposti vari pannelli fotografici ad illustrare le varie attività di Auser; le sartorie di Lastra a Signa e di Pontassieve hanno esposto i loro lavori e le loro Pigotte; c’erano i lavori di dècoupage di Auser Quartiere 5; era presente l’Università dell’Età Libera del Mugello con Ceramisti ed Intagliatori che, oltre ad esporre alcuni lavori, si sono cimentati nella realizzazione di manufatti. Ma il successo più grosso è stato ottenuto da due nostre socie volontarie di Pontassieve che hanno intrattenuto per tutta la sera di domenica, numerosissimi visitatori con l’arte ormai scomparsa di impagliare i fiaschi da vino. Sono stati giorni intensi, faticosi, ma favolosi e costruttivi, per la gente che abbiamo avvicinato, per i contatti che abbiamo potuto avere con tante organizzazioni con le quale ci siamo scambiati esperienze; per la gente che ci ha avvicinato, per quello che abbiamo potuto far vedere e per quello che abbiamo potuto raccontare sulle cose che facciamo. Antonio Modi ATTUALITÀ 4 5 TUTTE LE INFORMAZIONI SUL MUSEO, LA SUA STORIA, GLI EVENTI ?SI POSSONO TROVARE E SCARICARE DAL SITO: www.acs-protargaflorio.it Per ulteriori informazioni: Antonino Catanzaro è raggiungibile al numero 340.539.7480 Un museo dedicato alla Targa Florio FRUTTO DELLA PASSIONE DI UN SOCIO AUSER Antonino Catanzaro è un pensionato Fiat che ha lavorato in catena di montaggio per 34 anni; ora è in pensione e coltiva due hobby «uno per non sentirmi solo l'altro per sport». Dal 2002 è socio dell’Auser, si è impegnato per la nascita dell’associazione a Cerda (Palermo) e da quest'anno è stato eletto vicepresidente «a Cerda ci racconta - abbiamo creato un bel gruppo; oggi abbiamo 160 iscritti, e abbiamo convinto gli anziani a sconfiggere l'isolamento e la solitudine aderendo all'Auser». Molto è stato fatto in questi anni in quel di Cerda: l'università della libera età, corsi di ginnastica dolce e balli vari, gite, serate di ballo e pranzi sociali, mostre e dibattiti; l’immancabile Karaoke per le feste estive Cerdesi, sfilate di moda e due commedie «ci siamo divertiti divertendo, questo è il nostro spirito e li sono rivolte le nostre "fatiche"». Ma veniamo al secondo hobby di Antonino Catanzaro, non meno importante del primo. Cerda è la città che dal 1906 al 1977 ha ospitato la mitica gara chiamata Targa Florio che è stata Campionato Mondiale Marche. Ogni anno qui si svolgono raduni e si fanno gare rievocative. Circa 15 anni fa, Antonino ha iniziato con una mostra fotografica che la ricordava, mostra che ha avuto un buon successo di pubblico, così su consiglio di molti amici, è diventata mostra permanente «da li ho iniziato a comprare libri, giornali, foto e documenti vari - ci spiega orgogliosamente Antonino- in 15 anni ho trovato tanti cimeli e tute dei piloti; ho la tuta e il casco del Barone Pucci, la tuta di Vaccarella, quella di Lo Piccolo, gli occhiali di Taruffi, il megafono che Vincenzo Florio usava dalle tribune e la Bandiera che veniva esposta per la gara con tanto di stemma Sabaudo. Un'artista greca mi ha regalato un busto fatto a Vincenzo Florio ideatore e curatore della gara. Oggi ho un piccolo museo aperto al pubblico, ospito gente proveniente da tutto il mondo, raduni, giornalisti e appassionati. L'Opel due anni fa ha presentato una nuova macchina nel piazzale antistante il museo.» Dello straordinario museo di Antonino Catanzaro, fatto di cuore e pura passione, ne hanno parlato giornali e televisioni nazionali e straniere; alcuni filmati del museo sono su Youtube, e c’è anche un sito Internet dedicato con accessi da tutto il mondo. «Basta digitare su motori di ricerca il mio nome – racconta con soddisfazione Antonino- insieme a Cerda e spuntano fuori tante informazioni che parlano del mio lavoro; oggi posso dire di essere conosciuto come i piloti di quei tempi; sono usciti 4 libri per il centenario e tutti parlano del mio museo, in particolare quello di Giorgio Nada uno dei migliori editori in campo automobilistico». Il museo si trova a Cerda in via Roma 55 presso l’ex Hotel Aurim che era l'albergo dei piloti della Targa Florio, negli stessi locali dove un tempo l'Alfa Romeo preparava le macchine per la corsa a cura dell’ingegner Chiti. L'ingresso è libero e il museo è aperto tutti i sabati e Festivi con visite guidate. Antonino ha anche realizzato un piccolo opuscolo sulla vita dei Florio per i ragazzi delle scuole, per le loro ricerche, e ogni anno assieme a loro organizza delle manifestazioni a scuola dove porta cimeli e oggetti che rievocano le mitiche gare e incantano i ragazzi. «Nel museo è possibile vedere anche oggetti appartenuti alla famiglia Florio. Famiglia che dal 1750 al 1940 ha dimostrato al mondo che in Sicilia un imprenditore può lavorare liberamente, investire, dare lavoro, fare sport a livelli mondiali senza essere coinvolta nella mafia» - ci sottolinea Antonino «oggi gli imprenditori hanno paura ad investire, con la conseguenza che la disoccupazione è ai massimi livelli, i giovani sono costretti ad emigrare al nord per cercare lavoro; bisognerebbe invece divulgare l'operato dei Florio per convincerli che qui è possibile lavorare onestamente.» Giusy Colmo A SARONNO È NATO L’ALZHAUSERCAFFÈ Un luogo aperto ai malati di Alzheimer e ai loro familiari ALZHAUSERCAFFE' è il nome dell'iniziativa e questo è l'indirizzo ed il numero telefonico ove potrete, all'occorrenza, trovarci: Via Maestri del lavoro, 2 - Saronno tel. 02 96709009; e-mail: [email protected]. Ci sono a Saronno (Varese) alcune persone anziane che tutti i giovedì, dalle 15.30 alle 18, in una sede esterna alla loro abitazione, vengono intrattenute ed interessate a piccole attività ricreative, cose semplici e spesso sempre diverse. Si disegna, si canta, si prepara una merenda, un dolce, si risolvono piccoli cruciverba, si ascolta musica e così via. Con loro, cinque volontari, che si preoccupano di sollecitare le loro attenzioni, i loro ricordi, la loro espressività di anziani in cui l'età elevata ed i mille piccoli e grandi stress del corpo e della mente accumulati in una vita, hanno lasciato indelebili segni di declino. Il pretesto: una piccola tazza di caffè al pomeriggio, accompagnata da qualche biscotto dietetico, una sorta di invito del tipo : "Venga a prendere un caffè da noi, l'aspettiamo..,." che esprime il suo chiaro significato di piena disponibilità. Perché questo invito? Le tre ore spese fuori dell'ambito familiare sono certamente utili sia agli ospiti dell'iniziativa, che alle persone che con loro convivono: spesso, in virtù della tutela loro affidata dai sentimenti e dallo stato di parentela, i familiari hanno necessità di spezzare ritmi ed abitudini, affrancandosi per qualche ora da compiti che, con il loro protrarsi, divengono sempre più gravosi. Insomma, qualche ora di libertà, una piccola vacanza settimanale da dedicare a se stessi. Gli stessi ospiti, a loro volta, manifestano sollievo, in modo più o meno palese, per l'esistenza di un diversivo che li stacca dalle quattro pareti domestiche e permette loro di socializzare sia con persone diverse dai familiari, che tra loro stessi. I volontari cui essi sono affidati, proprio in virtù delle poche ore a disposizione, riescono a concentrare in quei pochi momenti attenzioni e premure, il meglio di se stessi. Al momento poco numerosi, i frequentatori non potranno che aumentare nel tempo, visto che un'indagine effettuata lo s??corso anno, descriveva un bacino di utenza potenziale vicino al centinaio di individui, affetti da quelle malattie (Alzheimer, demenze senili...) che tormentano l'età avanzata. Comunque c'è posto per nuovi ingressi, che il luogo di ritrovo, situato nei locali al primo piano di via Maestri del lavoro, 2 a Saronno, pur se modesto, ha spazi e risorse umane in grado di accogliere un numero più elevato di ospiti. L'attività sul campo dei volontari, che si muovono nell'ambito di una grande organizzazione nazionale di assistenza volontaria agli anziani, l'Auser, cui sono affiliati, è stata preceduta da appositi corsi di formazione ed è coordinata e diretta da una esperta psicologa, che pure si occupa i vagliare ogni nuovo ingresso e di sostenere all'occorrenza le famiglie, con incontri di gruppo e colloqui individuali, sempre seguendo il principio di assicurare l'assoluta gratuità del servizio. Le risorse necessarie ad assicurare lo svolgimento della specifica iniziativa, provengono dall'Associazione Auser, e si giovano di un contributo comunale e del patrocinio dello stesso Comune di Saronno e dell'ASL di Varese. Si conta, anche sull'illuminata generosità ??di chi comprenda l'opportunità di sostenere un'iniziativa sociale d'indubbia utilità. a cura dell’Auser Saronno ATTUALITÀ 6 Direttore responsabile GIUSEPPINA COLMO Hanno collaborato a questo numero MICHELE MANGANO, AUSER DI SARONNO, ANTONINO CATANZARO, ANTONIO MODI, GIUSY COLMO Direzione, redazione, amministrazione VIA NIZZA 154, 00198 ROMA TEL. 068440771 - FAX 0684407777 www.auser.it Editore AUSER NAZIONALE - ONLUS Progetto grafico e impaginazione ESTROGENI SRL Stampa OGRARO ROMA AUT. TRIB. N. 00195/91 DEL 09/04/91 DISTRIBUZIONE GRATUITA