RASSEGNA STAMPA 13/3/2015 a cura dell’UFFICIO STAMPA ASREM VENERDÌ 13 MARZO 2015 - ANNO XVIII - N. 71 REDAZIONE ISERNIA Gli utenti dei due territori condividono le stesse esigenze e gli stessi disagi in ambito sanitario Ospedale, battaglia transregionale Politici e popolazioni di Molise e Abruzzo fanno fronte comune per il Caracciolo Archivio AGNONE. I sindaci del versante abruzzese hanno fato scudo con quelli del Molise altissimo firmando il documento congiunto per il mantenimento dell’ospedale Caracciolo di Agnone. La popolazione dei piccoli centri oltreconfine tifano tutti perché il nosocomio alto molisano ad una manciata di minuti e chilometri dalle loro abitazioni possa continuare ad essere punto di riferimento per la salute di una popolazione sempre più anziana. Ma anche i disagi degli alto molisani sono gli stessi e forse ancor più di quelli della gente abruzzese che vive nei comuni dell’Alto Vastese. “Giovedì scorso 5 marzo –ci dice un professionista del posto- sono partito da Agnone con destinazione L’ospedale di Agnone Vasto centro intorno alle ore 17.30. Percorrere la Tri- gnina è stata un’avventura. Neve, acqua, pioggia, fossi melma, detriti: sembrava di percorrere una mulattiera e non una strada a scorrimento veloce. Arrivato al confine fra Vasto Marina e San Salvo Marina, il torrente “Buonanotte” aveva esondato. Strada ostruita e chiusa. Tutti gli automobilisti, me compreso –aggiungeabbiamo dovuto trovare un percorso alternativo per raggiungere Vasto. Alternativa sicura,è stata per fortuna l’autostrada Vasto Sud oppure l’imbocco di Vasto Nord. Sono così potuto arrivare al centro di Vasto. Ho visto l’orologio ed erano le ore 20.05. Immediatamente ho pensato come avrebbe potuto fare un ammalato dell’Alto Vastese od una ambulanza con una urgenza a bordo a raggiungere l’ospedale “San Pio” di Vasto in tempo utile per non morire?. Il problema, le difficoltà, le angosce quotidiane - conclude il professionista- sono solo di chi vive queste realtà. Per gli altri, resta solo un semplice pour parler”. Vila 15 Il Quotidiano del Molise Venerdì 13 marzo 2015 Attualità TERMOLI 17 E’ partita la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica 2015 Pronte le iniziative della Sezione Provinciale Lilt di Campobasso, grazie alla collaborazione con l’Asrem e la Regione Molise, in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica che va dal 20 al 29 marzo. Le iniziative saranno rivolte alla popolazione e riguarderanno la prevenzione primaria (promozione di corretti e sani stili di vita con astensione dal fumo e alimentazione ricca di fibre, frutta e verdure); la prevenzione secondaria (Anticipazione Diagnostica – Diagnosi Precoce). Come spiega il dottore Giovanni Fabrizio, presidente della Lilt Cb, nel comunicato stampa del 13 marzo 2015: “Anche quest’anno l’obbiettivo principale della Lilt è quello di promuovere e sostenere gli Screening che la Regione Molise e l’Asrem stanno attuando nel Molise per la diagnosi precoce dei tumori della mammella, del collo dell’utero e del colon-retto, in modo da aumentare la partecipazione della popolazione molisana”. L’iniziativa “Ambulatori aperti”, consentirà visite gratuite dermatologiche, senologiche e stomatologiche di prevenzione oncologica negli Ospedali e gli Ambulatori di Campobasso, Termoli, Larino, nel giorno di Domenica 22/3/2015, e nei giorni successivi, alle persone che si prenoteranno telefonando alla segreteria operativa al n° 0875 714008 da sabato 14 fino al 20 marzo 2015 dalle ore 10,00 alle ore 12,00. Le altre iniziative riguardano: Punti informativi sulla Prevenzione oncologica e sulle attività della Lilt Cb con distribuzione di opuscoli informativi e Raccolta Fondi negli atri degli Ospedali di Campobasso, Termoli e Larino durante l’iniziativa “Ambulatori Aperti”; Iscrizioni ai corsi di disassuefazione al fumo presso i punti informativi. Tra le attività continuative della Sezione Provinciale Lilt di Campobasso, ci sono: continuazione dell’attività dello sportello psico-oncologico presso la sede operativa della Lilt Cb a Termoli in via del Molinello 1, rivolto a rispondere alle esigenze dei Pazienti Oncologici e dei loro Familiari; continuazione del trasporto gratuito dei pazienti ai centri di terapia e del servizio “Parrucche gratuite” alle pazienti con Alopecia da Chemioterapia. . VENERDÌ 13 MARZO 2015 - ANNO XVIII - N. 71 REDAZIONE CAMPOBASSO E il primario dell’Hospice viene spostato ai servizi anestesiologici Sanità, anestesisti off-limits Di notte solo la reperibilità Una situazione, quella della sanità di Larino, che sta diventando sempre più problematica. A denunciarla è stato lo stesso assessore del Comune di Larino, Michele Palmieri. Sotto la lente, oltre ai tagli che toccheranno anche l’ospedale frentano destinato (con il Decreto Balduzzi) a essere praticamente smembrato, anche la situazione degli anestesisti “considerando che, come tutti sanno – ha affermato Palmieri – per il periodo notturno ci sarà solo la reperibilità”. Per Palmieri, quindi, “un ospedale non può essere un ospedale se manca la figura dell’anestesista”. E il problema degli anestesisti, stando a quanto circola con insistenza in questi giorni a Larino, sarebbe risolto tra- 18 sferendo il primario dell’Hospice Madre Teresa di Calcutta (che da anni è diventato un centro di eccellenza per la cura dei malati terminali dando loro tutte le attenzioni di cui necessitano in un momento particolarmente delicato della loro malattia) Mariano Flocco, facendolo diventare responsabile del pronto soccorso per i servizi anestesiologici. Un trasferimento che, però, necessariamente ricadrà in maniera negativa sul carico di lavoro dell’Hospice, unico centro in tutta la regione per il trattamento dei pazienti terminali. “Se così fosse – affermano a Larino dove la notizia non è certo stata accolta favorevolmente dalla popolazione – significherebbe un altro colpo mor- tale per questa comunità, la sola colpita in maniera drastica dai tagli della sanità”. E così Palmieri si rivolge direttamente sia a Frattura che al Governo centrale. Al primo chiede un confronto urgente “per capire il futuro del nostro ospedale che non è solo di Larino ma è di tutto il territorio dove si rischia di non assicurare più i livelli essenziali di assistenza”. Al Governo centrale, invece, chiede “solo un ripensamento per il semplice fatto che la regione Molise è una regione particolare che non va vista in un’otti- Archivio ca nazionale ma come una piccola regione e va fatta, quindi, una riorganizzazio- ne sanitaria in base alle esigenze del territorio stesso”. “Un atto di sindacato ispettivo al Governo”, la Venittelli tira fuori le unghie “Non si può considerare il Molise come un quartiere di Roma” Sta preparando un “atto di sindacato ispettivo al Governo per mettere in campo una protesta che sia diversa da quella che è l’ipotesi prospettata di un solo ospedale di primo livel- lo e di presidi di base Laura di Termoli e Isernia Venittelli con l’impossibilità di avere una vera struttura ospedaliera”. E’ questa la proposta che sta mettendo in campo la parlamentare termolese del Partito Democratico, Laura Venittelli. Sotto la lente la situazione del basso Molise che uscirebbe in ginocchio se dovesse esse- mezzora il Molise hai bisore attuato il decreto Balduz- gno di tanto tempo forse zi secondo il quale ci po- più di una settimana se si trebbe essere un presidio vuole visitarlo tutto. Ma è solo a patto di avere una riduttivo dire che gli abitanpopolazione di 600mila ti del quartiere di Roma abitanti. Numeri che, ovvia- hanno diritto ad avere una mente, non ha i numeri sanità di eccellenza e noi delle grosse regioni. “Ridur- invece ce la possiamo sore il Molise al quartiere di gnare. La battaglia – ha Roma è sbagliato perché affermato ancora la Venitcome dico sempre il quar- telli - va fatta nel senso che tiere di Roma si visita in la nostra regione non può essere considerata alla stregua di un piccolo quartiere”. E così, posto che i cittadini molisani hanno tutti i diritti, al pari degli altri cittadini, la proposta della Venittelli va in linea con l’esigenza di mettere in campo una sanità di eccellenza ma anche di mantenere quelli che sono i livelli ospedalieri e le strutture ospedaliere “anche se sappiamo che quello che c’era prima non sarà possibile continuare ad averlo dopo”. Per la parlamentare termolese, però, è necessario fare una proposta all’insegna della qualità. “Il basso Molise ha una situazione particolare perché mentre nel resto del territorio ci sono delle realtà convenzionate da noi non c’è una realtà convenzionata”. arzo 2015 | Accedi | Scrivici | Iscriviti Sanità e politica, dal Pd frentano parole non dolcissime su Fanelli e Frattura LARINO. Nuova incursione politica del segretario Pd frentano Paolo Santella, che approfitta del dibattito sanitario per dare insieme al resto della sua segreteria una sferzata ai vertici del Pd e del Molise. “La situazione critica, relativa alla sanità regionale, ci spinge a fare delle riflessioni che riteniamo opportune e necessarie in questo frangente. Innanzitutto riteniamo che l’impegno assunto dall’amministrazione regionale, per una sanità pubblica , in campagna elettorale, venga mantenuto senza se e senza ma. Invitiamo, anche, il segretario regionale del Partito democratico a modificare il suo atteggiamento di parte nei confronti della situazione ospedaliera molisana e ad assumere una posizione politica che salvaguardi nel suo complesso la sanità pubblica e i servizi da essa offerti ai cittadini di tutto il territorio molisano. Fatta questa debita premessa, ci corre l’obbligo di ricordare che il territorio bassomolisano, nel panorama regionale, sia per una superiore densità abitativa (110mila abitanti che si raddoppiano quasi nel periodo estivo), sia per gli insediamenti produttivi e industriali di rilevanza nazionale, non può essere così scarsamente considerato. Francamente, non riusciamo a capire la logica di tale pervicace, sanzionatorio comportamento che il commissario ad acta alla Sanità continua ad avere nei confronti dei presidi di Larino e Termoli in possesso di reparti di eccellenza che dovrebbero essere il fiore all’occhiello di un piano di riordino. Non riusciamo a capire, ancora, come la distribuzione dei posti letto, in ambito regionale, debba considerare su un piano prioritario la Sanità Privata e secondario quella Pubblica, tanto che, a parere degli esperti, ad un territorio come il Basso Molise verrebbero a mancare i livelli essenziali di assistenza (Lea) previsti dalla Costituzione, valga ad esempio la chiusura dei reparti di pediatria (Termoli) e oculistica (Larino). Occorre ancora considerare che in una situazione di tal genere, la sanità molisana non riuscirebbe ad arginare la grande mobilità passiva dei pazienti verso altre regioni, con un danno economico altissimo per le casse regionali. L’invito accorato al commissario alla Sanità e all’intera amministrazione regionale è che si lavori per il bene di tutti i cittadini e questo significa che da secondario il sistema sanitario pubblico deve ritornare ad essere prioritario e in questo ambito occorre valorizzare quelle risorse eccellenti (presidi, reparti ecc) che hanno, da sempre, erogato servizi di qualità . Non si vuole chiudere gli occhi di fronte ad un necessario riordino, ma nemmeno possiamo rimanere inerti di fronte ad una palese, mastodontica ingiustizia che si sta perpetrando sulle spalle dei cittadini del Basso Molise. Vogliamo sapere, una volta per tutte, quali sono le intenzioni del commissario alla Sanità sui presidi di Larino, di Termoli e di tutto il territorio molisano”. Sanità, il 20 marzo avrà luogo il consiglio comunale monotematico TERMOLI. “A seguito della nostra iniziativa, oggi nella conferenza dei capogruppo, si è deciso di convocare il consiglio comunale monotematico sulla sanità in seduta aperta venerdì 20 marzo ore 18.30. Confidiamo in una nutrita e massiccia partecipazione. Ci è stata assicurata dal presidente del Consiglio la partecipazione di Frattura”. Lo scrive Antonio Basso Di Brino, anticipando così l’atto con il quale il comune ufficializzerà lo svolgimento del Consiglio comunale monotematico in tema di sanità. La a Giorrnata Mondiale del Sonno: Luned L dì 16 marzo m o all’I.R.C C.C.S.. Neurromed d visite e grattuite p per i disturb bi legati a al sonn no Con n un buon s sonno più salute s e felic cità. Questo o lo slogan che c quest’an nno accomppagna la Gio ornata Mondiale del Sonno, S vene erdì 13 marzzo 2015. Pe er l’occasione e l’Istituto Neurologico Mediterrane M eo Neuromed d insieme ad d AIM MS (Associazzione Italiana di Medicin na del Sonno o) promuove e, lunedì 16 6 marzo 20115 dalle ore 10:00 alle 13:0 00 e dalle ore 15:00 allle 18:00, vis site gratuite e con gli sp pecialisti de el Centro peer la Diagno osi e la Cura a dei Disturbi de el Sonno di Pozzilli. Inso onnia, sindro ome delle ga ambe senza a riposo, apn nee notturne e, narcolessia, sonnambbulismo, distturbi del mov vimento, rela azioni sonno o-epilessia, disturbi d di co omportamen nto del sonn no rem, russaamento con n apnee. Que esti i distu urbi più com muni che spe esso vengon no trascurati , con la conseguenza che chi ne sooffre conduc ce una quottidianità fatta di malesse eri e limiti co ognitivi. Sen nza contare che a lungo andare tali disturbi rappresentano un risch hio serio perr la nostra salute. Dormiamo per alm meno un terrzo della nos stra vita. Noon solo per ricaricarci di energie ed esse ere efficienti il giorno successivo, m ma anche per mantenere e in esercizioo i nostri circ cuiti cerebra ali e rinfo orzare la me emoria. Una corretta dia agnosi ed un na cura personalizzata dei d disturbi inn questo campo, quindi, poss sono migliorrare la nostrra vita e prev venire patolo ogie anche serie. In questo campo l’I.R.C.C.S S. Neuromed d di Pozzilli è fortementte impegnato o grazie al ssuo Centro per p la Diagnosi e la Cura dei dissturbi del So onno, una sttruttura dediicata a diagn nosticare e trattare t le prrincipali pato ologie legate e all’a argomento. Il Centro è dotato d di stru umentazioni avanzate co ome esami dinamico-am d mbulatoriali con strumen nti porttatili (Actigra afia, Polisonn nografia dinamica ambu ulatoriale, Monitoraggi M ambulatorial a i con param metri card diorespiratorri) e può serrvirsi di ambienti dedicatti per l’esecu uzione di esami polison nografici diu urni e notturn ni con video-monittoraggio. Ino oltre l’approccio multidissciplinare al paziente ne el suo percoorso assisten nziale è gara antito anche e da un serviizio di day hospital che permette un n facile acce esso a consuulenze di tipo otorrinolaringoiatrico, cardio ologico e psichiatrico. Lun nedì 16 marzzo il Centro o sarà a disposizione d di tutti i citttadini che potranno p inccontrare gli specialistti, parllare dei loro o problemi relativi al sonno s e rice evere consiigli. Influenza: resta epidemia. Dalla Francia: mortalità record nei paesi dell’area UE L’influenza continua a costringere a letto centinaio di migliaia di italiani. Anche se la settimana scorsa il numero delle consultazioni mediche è sceso rispetto la settimana precedente, la soglia epidemica viene superata ormai da otto settimane in gran parte dell’Europa. Le fasce della popolazione più colpite erano i bambini fino a quattro anni e gli adulti tra i 30 e i 64 anni. Nella maggior parte delle regioni la situazione dovrebbe migliorare prossimamente. In Francia secondo i dati ufficiali, l’epidemia di influenza ha condotto quest’inverno a un tasso di mortalità superiore alla media tra la terza e l’ottava settimana del 2015. Non si conoscono i dati precisi sul numero di decessi. Di regola ogni anno in ogni paese dell’aerea UE la malattia provoca diverse migliaia di vittime. Un eccesso di mortalità invernale è praticamente rilevato ogni anno, ma è di solito limitata a qualche migliaio di morti o meno. Mai negli ultimi dieci anni era stato raggiunto un record tanto negativo con una mortalità invernale in eccesso che ha già raggiunto in questa stagione il livello osservato durante gli inverni 2008-2009 e 2012-2013 con circa 10.000 morti in più. Questo aumento della mortalità in persone oltre i 65 anni è stata osservato anche questo inverno in una dozzina di paesi europei, tra cui, oltre l’Italia, la Francia , il Belgio , l’Inghilterra, la Spagna, il Portogallo, Paesi Bassi e Svizzera. In tutta Europa, l’eccesso di mortalità per tutte le problematiche connesse all’influenza è stimato in 80 000 morti, di tutte le età, ha detto l’Istituto francese della salute. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricorda che più volte l’associazione si è occupata del problema, rilevando che nonostante le campagne di vaccinazione e le cautele, ancora oggi i virus influenzali continuano a mietere vittime. Una delle colpe, sta senz’altro nell’abuso degli antibiotici che contribuiscono all’evoluzione di ceppi sempre più virulenti e resistenti alle cure. Ci penssa l'Abruzzzo a saalvaree l'osp pedalee di Agnone A e Il Consiglio C reggionale delll'Acquila ap pprova all'unnanimità un na risoluzion ne relativa aalla stipula di un'intesaa con il Molise M per laa salvaguarddia del Caro occiolo. Acccordo di con nfine che crea un imporrtante preceedente CAM MPOBASS SO. "Siamo grati alle fo orze di magggioranza e opposizione o e del Consigglio regionaale dell'Abruuzzo per il voto esprresso all'unaanimità a fav vore dell'osspedale di Agnone". A Cossì il presidennte della Regione Mollise, Paolo ddi Laura Frrattura, sull'approvazioone da partee dell'assem mblea regiionale dell'A Abruzzo di una risoluzzione relativva alla stipu ula di un'inttesa con il M Molise per la salvaguaardia del Caracciolo,, "fondamenntale – recitta il documeento abruzzzese –, per garantire g l'asssistenza saanitaria anchhe ai cittaadini che vivvono in divversi centri montani m dellla provinciaa di Chieti". "Qu uesto provvvedimento, frutto f di intese, accorddi e impegn ni che abbiiamo portatto avanti co on il presiddente D'A Alfonso – pprosegue il governatore Frattura –, raccoglie una nostrra istanza ccondividend done princiipi e finaalità. La risooluzione im mpegna la Giunta G abruuzzese ad atttivarsi percché venga rriconosciutaa e affermaata la necessità di mantenere in vita l'ospedale di Agnone. Così si gettano basi solide e reali per costruire insieme, Abruzzo e Molise, accordi di confine e convenzioni utili ad assicurare a tutti i nostri cittadini il diritto alla salute". "Il voto del Consiglio regionale dell'Abruzzo dà forza a una battaglia che insieme possiamo vincere e dà conto di tutte le possibili strategie condivise per obiettivi altrettanto condivisi al fine di garantire servizi di qualità alle nostre comunità", conclude Paolo Frattura. Cisl Meedici a Lorenzin n: “Sto op ai piani p di rieentro. Hanno H fallitoo” Perrilsegreta arioPapo otto“lepoliticheresstrittive,iimpostedaipianid dirientrod dal disa avanzosa anitario,ttroppoatttenteafarrquadrarreiconti,ssisonorivvelatefalllimentari”. L’in nterventodeve“ideentificareleinadeg uatezzep progettualli,lenegliigenzeorg ganizzativve, lessacchediiinerzia,gllisprechieleruberrie”. 12 MAR M - “Le gravi e crisstallizzate crriticità dellaa Sanità della Calabria,, del Lazio, della Camp pania, della Siciilia e della P Puglia contrribuiscono ad a alimentarre il gap traa Nord e Sud d creando, ddi fatto, un Paese P divisoo a mettà per quel cche riguardaa la qualità dei d servizi ssanitari erog gati”. È quaanto affermaa in una notta Biagio Pap potto Segrettario Generaale Cisl Meedici che ha poi sottolin neato come “le politichhe restrittivee, imposte dai d pian ni di rientro dal disavannzo sanitario o, troppo atttente a far quadrare q i conti, si sonoo rivelate faallimentari. Al postto di una neecessaria edd inderogabiile responsaabilità progeettuale e opeerativa si è ccontinuato e si continuua a persseguire una politica di depauperam d mento dei seervizi sanitaari ospedalieeri, territoriaali e dell’arrea dell’emergenzaa-urgenza”. “Ciiò è profonddamente sbaagliato - ha continuato Papotto - piano di rien ntro non vuool dire piano o di imm miserimentoo; non si rienntra dal deb bito impoverrendo i serv vizi. Bisogna, invece, aavere le com mpetenze neceessarie per m modulare unna profondaa riorganizzzazione del piano p di inttervento sannitario andan ndo ad iden ntificare le iinadeguatezzze progettu uali, le negliigenze organizzative, lee sacche di inerzia, gli sprechi, le rubeerie. Non si può più asssistere, impotenti, a listte d’attesa infinite, i a co ontrazioni ddi prestazion ni sanitarie esseenziali, al bllocco del tuurn over, alla mortificazzione dei tanti medici e sanitari chhe, giornalm mente, prestaano la lo oro opera coon professioonalità e abn negazione e che, invece, sono costtretti, per quueste politicche scelleratte, all’u umiliazionee quotidianaa di dover laavorare in caarenza di risorse struttu urali e tecnoologiche div ventando i capri c espiiatori della m malasanità””. “In questo climaa difficile e p pesante la CISSL Medici inttende, però ‐ prosegue P Papotto ‐ ess ere proposittiva e guardaare d un’opportu unità e ad un na sfida da raaccogliere pe er contribuirre a far decolllare il proce esso di alla crisi come ad ovazione organizzativa e gestionale del sistema oospedaliero e e territoriale e per avviaree una discusssione proficu ua e inno feco onda sul com me procederee ad avviare sspecifiche sccelte di politica sanitaria che sappianoo intervenire e sugli assettti orgaanizzativi deii servizi in modo da crearre le necessaarie condizioni per una efffettiva qual ità dell'assisttenza. “Pro oprio in quesst’ottica ‐ haa concluso Pa apotto ‐ la CIISL Medici Naazionale ha istituito una cabina di reggia, formata dai Segrretari Region nali Cisl Medici delle regio oni sottoposste a piano di rientro dal debito sanittario (Calabriia, Lazio, Cam mpania, Siciliaa e Puglia), p per chiedere a gran voce di chiudere la stagione d dei piani di riientro che ha anno creato soltaanto disuguaaglianze di saalute e peggiioramento d ella assistenza sanitaria e ed aprire, invvece, una nu uova stagione che possa poter conciliare la necessaria compatibilità economica con l’altrettanto necessario e vincolante diritto alla salute. Invita, infine, il Ministro della Salute On. Beatrice Lorenzin a porre fine a questo scenario desolante dei piani di rientro”.