Forum Plenario Agenda 21 Palazzo Tursi Sala Consiglio Comunale 2 dicembre 2005 ore 15,00 – 19,00 Introduzione Luca Dallorto “L’Agenda 21 del Comune nel contesto nazionale” Daniela Minetti – Settore Ambiente Regione Liguria “Il percorso di Agenda 21: Forum, regolamento, piano d’azione” Fiorenza Antonini Laber “A.Sanna” – Comune di Genova Presentazione prima bozza di relazione sullo stato dell’Ambiente di Genova Donatella Grimaldi - ARPAL “Agenda 21 a Genova: informazione e partecipazione” Alberto Leiss – Direttore Settore Comunicazione Comune di Genova Gruppi di lavoro “Forum d’ambito circoscrizionale” Negli ultimi decenni Genova ha subito trasformazioni profonde che ne hanno cambiato completamente il volto, ma è stata anche aggredita da una forte urbanizzazione che ne ha devastato il territorio. Vi sono stati alcuni passaggi cruciali che hanno visto la nostra città affrontare con successo crisi profonde, che in alcuni casi hanno lasciato i loro segni sulle colline e sulle aree litoranee. In questi ultimi anni, grazie all’impegno delle amministrazioni che si sono succedute, Genova ha però cambiato rotta, ritrovando le sue origini e le sue tradizioni, abbandonando le produzioni più invasive. È così che è stato recuperato il waterfront e sono state eliminate le cesure che separavano la città dal mare, recuperando un rapporto fisico e culturale, anche grazie al Museo del Mare, che ha permesso di valorizzare il capitale culturale della nostra città e di trasformare in un successo l’anno di Capitale Europea della Cultura. Genova si è così caratterizzata sempre più come crocevia di arte, cultura, tradizioni, alta tecnologia e rapporti internazionali. Questi segnali positivi, così questa nuova sensibilità, sono un buon punto di partenza per avviare un’ampia riqualificazione che punti all’ambiente e che renda la città, in un futuro prossimo, ma non lontano, capitale europea dell’ambiente. È necessario intervenire per migliorare la qualità dell’aria che, come in tutti i centri metropolitani, è in sofferenza a causa del traffico, degli impianti di riscaldamento domestico e dell’inquinamento industriale. Un punto, quest’ultimo, sul quale si rende necessario intervenire al più presto con un’azione mirata, programmata e, soprattutto concreta. Se da una parte si è risolta positivamente la situazione delle Acciaierie di Cornigliano non si può oggi attendere per chiudere al più presto emergenze altrettanto pressanti come la centrale a carbone, in attività dagli anni ’30, che sorge proprio accanto alla Lanterna, simbolo cittadino per eccellenza. Una situazione emblematica che mette bene in evidenza la necessità di un lavoro partecipato di tutte le istituzioni e gli addetti ai lavori, nell’ottica di una maggiore attenzione che si rivolga non solo e non più tanto agli aspetti economici ma anche e soprattutto alla qualità della vita dei cittadini. Una volontà chiaramente espressa, come indicano tutti gli strumenti di pianificazioni territoriale, dall’Amministrazione. L’inquinamento acustico, un’altra delle insidie delle aree metropolitane, ha visto Genova redigere e approvare il piano di zonizzazione e classificazione acustica e lavorare al piano di risanamento, sebbene la situazione resti complicata dal fatto che i maggiori impatti derivano da infrastrutture importanti (autostrade, ferrovie, attività portuali) collocate in pieno ambiente urbano. Proprio per sperimentare nuove soluzioni a questi problemi è stata istituita una commissione, presieduta dal Ministero dell’Ambiente e composta da Comune, dalla società Autostrade e alla quale sono invitati la Provincia e la Regione, che ha individuato nell’area genovese un caso pilota a livello nazionale. Si tratta di un’iniziativa significativa, ma rispetto alla quale il Comune è ancora ampiamente insoddisfatto dei tempi e dei modi degli interventi proposti dalla Società Autostrade, che costringono tuttora i cittadini delle aree limitrofe all’autostrada a vivere prigionieri nelle proprie casa. Anche sull’inquinamento acustico di origine ferroviaria sono stati fatti sostanziali passi in avanti, con la Regione, stimolata dal Comune, che ne ha fatto una propria priorità d’azione e che ha deliberato una decina di interventi di risanamento quali ad esempio, per citarne solo alcuni, via Buranello, i parchi di Nervi, Rivarolo e Sestri. Ma è sulle energie rinnovabili che le grandi aree metropolitane possono giocare una partita importante per migliorare la qualità dell’ambiente a livello locale e mondiale. Genova, così ventosa e soleggiata, si presenta di fronte a questa sfida, che coinvolge tutti, come un Comune all’avanguardia anche se la strada da fare resta ancora molta. Fino a qualche anno fa la macchina amministrativa era assolutamente impreparata a confrontarsi con queste problematiche. Per entrare nello specifico e spiegare i cambiamenti avvenuti basta prendere ad esempio i passi avanti compiuti nell’ambito dei lavori pubblici dove, fino a pochi anni fa, non ci si poneva il problema di definire criteri se non quelli della massima economicità, mentre adesso si cominciano a porre criteri legati alla sostenibilità, all’analisi del ciclo di vita del prodotto. Oggi per ogni intervento 2 pubblico di riqualificazione o di nuova edificazione si esplorano le possibilità di utilizzo delle energie rinnovabili. Un apposito allegato al nuovo Regolamento Edilizio Comunale incentiva inoltre i privati all’adozione di materiali e tecniche per promuovere l’energia rinnovabile. Incentivi da una parte e nuovi criteri dall’altra, se infatti il titolare dell’intervento opta per scelte “non ecocompatibili” è stato introdotto, per la prima volta, il principio secondo il quale è lo stesso privato a dover dimostrare e spiegare il perché non ha valutato l’utilizzo di energie rinnovabili. Su questo tema è evidente che un ruolo importante lo giocano gli Enti Pubblici che devono dimostrare e mostrare buona volontà, buone prassi, prima degli altri. In questo senso la nostra Amministrazione ha realizzato due impianti solari termici sulla piscina nella fascia di rispetto di Pra e sta realizzando sulla piscina polivalente di Struppa e ha realizzato impianti fotovoltaici in 6 scuole genovesi grazie a contributi della Regione Liguria. L’eolico è un’altra risorsa da sfruttare, facendo attenzione a salvaguardare il paesaggio e l’avifauna. A questo proposito è stato avviato un bando per la selezione di un progetto di impianti eolici per la produzione di energia elettrica nel Comune di Genova che eviterebbe l’emissione di oltre 15.000ton/anno di CO2 in atmosfera. A questo si aggiunga l’attenzione dedicata dal Comune allo sviluppo del minieolico per soggetti pubblici e privati. Anche l’informazione e la comunicazione svolgono un ruolo importante nelle politiche ambientali, per migliorare la qualità delle nostre città, per condividere le scelte con i cittadini e per orientare gli stili di vita. Proprio per questo il Comune ha avviato l’Agenda 21, costituito lo sportello informativo ECOpoint e promosso numerose iniziative di educazione ambientale per le scuole. In ragione di quanto premesso la nostra Amministrazione si è impegnata – all’interno del proprio percorso di Agenda 21 cofinanziato dall’Unione Europea e dalla Regione Liguria nell’ambito dei fondi Ob. 2 2000-2006 nella realizzazione del Primo Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, uno studio completo e dettagliato sullo stato delle acque, dell’aria, degli ecosistemi, dell’energia, dell’ambiente marino, dei rifiuti, del suolo e dell’inquinamento della nostra città. Un rapporto che diventa uno strumento fondamentale per impostare le politiche e le strategie pubbliche, che permette di verificare i progressi o gli arretramenti nella strada della compatibilità e che consente a tutti i cittadini di comprendere le caratteristiche dell’ambiente in cui vive e di valutare quanto e come le abitudini quotidiane possano dare un contributo sostanziale al miglioramento della qualità ambientale. 3 SALVIAMO IL VERDE Il progetto Un progetto globale, capace di mettere insieme tutte le forze a disposizione, di far dialogare soggetti diversi, di programmare, in maniera completa e precisa, i lavori senza inutili sovrapposizioni e sprechi. Un progetto che nasce dalla volontà di rispondere in maniera semplice e chiara alle esigenze e alle segnalazioni dei cittadini che spesso lamentano la distanza della Pubblica Amministrazione dalle loro reali esigenze. Parte da qui il nuovo progetto di gestione del verde cittadino che prevede, in sintesi, la ristrutturazione dell’intera gestione dei giardini e dei parchi urbani, nel segno della trasparenza. Oggi abbiamo deciso di rendere prioritaria la manutenzione ordinaria. E’ evidente che lavori rimandati o mai fatti di piccola manutenzione ordinaria si trasformano, nel giro di pochi mesi, in emergenze straordinarie che necessitano di grande dispendio di uomini e mezzi, nonché di risorse economiche della pubblica amministrazione. Per ottenere risultati visibili in poco tempo, abbiamo chiesto la collaborazione di tutti i soggetti interessati: Aster, l’Ufficio del Verde, le Associazioni di volontariato, le Circoscrizioni e i dipendenti ex Ilva. Ad Aster è stato chiesto un forte presidio al fine di garantire la pulizia e un miglioramento delle condizioni dei giardini verificabile da tutti fin dalle prime settimane. Partendo dalle difficoltà oggettive dovute alla carenza di organico (allo stato attuale si dispone di solo 80 giardinieri contro i 400 di dieci anni fa) si sta lavorando per assegnare circa un terzo di questi giardinieri alla cura e al presidio (con giorni ed orari fissi) di parchi, giardini chiusi e zone verdi ad alta frequentazione. Alle Associazioni è stato chiesto di continuare il loro impegno sul territorio, fondamentale e indispensabile ai fini della realizzazione del progetto, garantendo, da parte nostra, il materiale ed il sostegno necessario. Ai dipendenti ex Ilva assegnati all’Assessorato all’Ambiente, invece, si è chiesto un impegno importante nelle circoscrizioni, e in accordo con esse, per la realizzazione di progetti volti al recupero di situazioni di forte abbandono o degrado al fine di restituirle ai cittadini e di avviare poi una efficiente manutenzione ordinaria. Alle Circoscrizioni infine, disponibili ad appoggiare il progetto che risponde alle esigenze e alle segnalazioni da loro raccolte nei singoli quartieri, abbiamo chiesto la collaborazione , la supervisione e il controllo dei lavori svolti nonché la disponibilità, mensilmente, a segnalare e concordare con i vari soggetti le situazioni da risolvere e su cui intervenire nell’ambito del loro territorio. I cittadini, dal canto loro, saranno i primi a poter controllare e supervisionare il progetto, nell’ottica però di una forte collaborazione che è imprescindibile per mantenere la pulizia degli spazi verdi. Occorre infatti l’impegno di tutti per rispettare e far rispettare poche ma essenziali regole di ordine e pulizia, regole indispensabili soprattutto in prossimità delle aree dedicate ai bambini. Tagliare l’erba e potare gli alberi non basta se poi si riempiono i giardini di cartacce, così come non sarà sufficiente curare le aiuole se i padroni degli amici a 4 quattro zampe non terranno i loro animali al guinzaglio e non utilizzeranno la paletta. Ricordiamo inoltre che in molti parchi esistono aree riservate ai cani e occorre quindi che i cittadini proprietari di cani le utilizzino senza occupare il resto del parco per fare correre i propri animali. L’Amministrazione garantirà nel contempo una maggiore e più puntuale pulizia ed efficienza in queste zone. Proprio per questo sono stati presi accordi con la Polizia Municipale che disporrà controlli a tappeto su tutte le aree, in primis per il Comune. Per dimostrare la ferma intenzione dell’Amministrazione di cambiare lo stato attuale delle cose mettiamo a disposizione dei cittadini un numero verde (800523188) ed una mail ([email protected]) per segnalare la corretta esecuzione del piano lavori specifico per ogni spazio verde o per evidenziare eventuali problemi. Chi abiterà ad esempio vicino a Villetta Di Negro non dovrà fare altro che verificare il piano lavori, di cui daremo comunicazione, verificare la presenza dei giardinieri e, nel caso in cui riscontri anomalie o problemi, segnalarcelo. A questo si aggiunga che l’Assessorato alle Politiche Ambientali si impegna a verificare di persona un parco cittadino alla settimana (a rotazione) con la presenza garantita dell’Assessore Luca Dallorto, del responsabile di zona dell’Aster, del Presidente della relativa Circoscrizione. In quell’occasione ogni cittadino che vorrà potrà essere presente e dare i propri suggerimenti. Questo nell’ottica finale di restituire i giardini ai loro naturali fruitori che sono in primis le famiglie, i bambini e gli anziani. Le adozioni del verde E’ evidente a tutti che lo stato di conservazione del verde pubblico a Genova, e non solo, si è con gli anni fortemente compromesso per la concorrenza di molteplici cause, prima tra tutte la scarsità delle risorse disponibili e l’emergere della necessità di fornire nuovi servizi alla cittadinanza per i quali sembrava urgente una risposta prioritaria. A tale situazione ha concorso anche il disdicevole comportamento di una parte dei cittadini dovuto sia alla diminuzione dei controlli sul territorio sia ad una minore attenzione verso l’ambiente. A fronte di una situazione di quasi emergenza l’Assessorato alle Politiche Ambientali ha ritenuto non più rinviabile l’avvio di un progetto di azione ambientale che, in collaborazione con le Circoscrizioni e sulle linee guida di Agenda 21, avesse come obiettivo la tutela e il miglioramento del verde urbano attraverso la sollecitazione di processi di partecipazione attiva da parte di cittadini e associazioni di volontariato. Col tempo questo progetto si è trasformato in azione concreta. Con la delibera 380/2004 sugli “Indirizzi per la salvaguardia ed il miglioramento della qualità del verde pubblico in città attraverso forme di cittadinanza attiva” il Comune si è dotato degli strumenti necessari per promuovere l’incremento della manutenzione da parte di cittadini, associazioni di volontariato e enti e soggetti pubblici e privati. 5 Nel corso di poco più di un anno circa 110 associazioni hanno già dato la loro fattiva adesione a questo progetto ottenendo in affidamento spazi verdi pubblici prima trascurati o non adeguatamente tutelati. Queste associazioni si sono raccolte nella “Consulta del Verde” di cui l’assessorato ha promosso la costituzione con lo scopo dichiarato di: • • • • far circolare, incrementare e diffondere i valori della cittadinanza attiva: partecipazione, senso di appartenenza e di condivisione delle tematiche ambientali valorizzare la risorsa del sostegno reciproco derivante dal lavoro di rete favorire il collegamento tra i cittadini e l’Amministrazione Comunale attivando percorsi formativi e informativi a sostegno del volontariato che si occupa degli spazi verdi svolgere attività consultiva e propositiva in materia di valorizzazione e tutela dell’ambiente ed in particolare del verde cittadino a supporto dell’assessorato alle Politiche Ambientali. La natura degli spazi in affidamento alle associazioni è la più diversa e varia dai Parchi storici ai giardini di quartiere, dagli orti urbani ai giardini scolastici ma proprio tale diversità testimonia l’entusiasmo e il grande interesse suscitato da tale iniziativa tra i cittadini. Il progetto continua a riscuotere grande consenso e, nonostante gli scarsi mezzi a disposizione dell’Assessorato e delle Divisioni Territoriali, sono già stati raggiunti risultati lusinghieri che fanno sperare in un sostanziale miglioramento della situazione in tempi ragionevoli aumentando nel contempo la diffusione di una maggiore educazione ambientale sul territorio. Al di là comunque dei risultati conseguiti rimane la valenza sociale della disponibilità di molti cittadini a impegnarsi direttamente con spirito collaborativo per valorizzare quel capitale sociale urbano costituito dal verde in tutte le sue forme. La“sponsorizzazione” del verde L’Amministrazione comunale di Genova, conscia dei forti limiti imposti alla manutenzione del verde pubblico dalla carenza di risorse economiche, sta rivalutando l’opzione di sponsorizzazione degli spazi verdi. Dopo il grande successo delle giornate di volontariato da parte di gruppi e Associazioni nei grandi spazi verdi cittadini, dai Parchi di Nervi al Parco delle Mura a Villa Rosa di Pegli da villa Galliera a vetta di Pegli fino ai recenti Villa Imperiale e Giardini Lamboglia, dopo il successo delle adozioni dei piccoli spazi verdi presi in carico da cittadini organizzati, rimane da rilanciare la terza 6 tipologia di adozione che è quella più propriamente riconducibile ad una sponsorizzazione. Si tratta della presa in carico della manutenzione del verde da parte di soggetti privati che, qualora non si tratti di operatori del verde, possono scegliere un manutentore di fiducia e pagarlo per realizzare la manutenzione. Lo “sponsor” in cambio può posizionare piccoli cartelli pubblicitari che ufficializzino il suo impegno. I tipi di verde da sponsorizzare sono molteplici: dalla piccola aiuola posta di fronte al negozio, al giardino prossimo ad una banca o al supermercato. Già alcuni esempi si stanno concretizzando: dalla Ditta Robiglio che mantiene direttamente il lungomare di Pegli, alla rotatoria di Via Pozzo recentemente realizzata e mantenuta da Progetti e Costruzioni di Genova, così come i giardini Peragallo di Pegli sponsorizzati da parte di una grande Azienda del porto. Contemporaneamente si sta sviluppando l’interesse per la manutenzione delle aiuole stradali di Via Corsica nel centro di Genova da parte di un gruppo di Aziende e condomini. Partirà presto la campagna per una sponsorizzazione diffusa, in cui si garantiranno tempi rapidi e minimi adempimenti burocratici. Sono a disposizione centinaia di aiuole e giardini di tutte le dimensioni e con costi manutentivi di diversi importi, per adozioni della durata minima di un anno (automaticamente rinnovabile). Per le Aziende interessate tutti i costi sostenuti risultano “sponsorizzazioni” nei confronti di un Ente Pubblico con i benefici fiscali che ne conseguono. Non sarà un’operazione che potrà risolvere tutti i problemi del verde pubblico genovese, ma alcune aree, se si vorrà, potranno “cambiare faccia”. Unico vincolo reale è la necessità conservare una certa armonia ed un corretto inserimento degli interventi che essendo pubbliche sono soggette ai vincoli ambientali e paesaggistici che in una città storica come Genova si impongono. Vincolo virtuale è invece quello culturale: per la prima volta infatti si chiede agli sponsor di “mantenere” le aree nel tempo. Un impegno diverso dal finanziare interventi anche importanti, straordinari, che si esauriscono in genere con la loro inaugurazione. Una presenza forte e continua sul territorio, questo è il messaggio pubblicitario insito nell’adozione sicuramente più forte ed interessante dell’evento puntiforme, ma che richiede l’impegno di Aziende “forti e presenti”. Il patrimonio dei parchi storici genovesi: la necessità di nuove forme di gestione Nel panorama del verde pubblico un capitolo a parte meritano le Ville Storiche genovesi, il primo riferimento è Villa Pallavicini di Pegli o i Parchi di Nervi, ma esistono numerosi parchi e giardini di proprietà comunale spesso residuo delle sistemazioni urbanistiche del dopoguerra. Ecco un elenco partendo dal ponente della città: - Villa Duchessa di Galliera 250.000 mq circa, integra nei confini originari tranne che per i tratti interessati dalle autostrade. - Villa Fiammetta di Prà 3650 mq, piccolo residuo. 7 - - - Villa Banfi di Pegli 18.000 mq, mutilata a monte e a valle ma con un parco ancora interessante. Villa Doria di Pegli 115.000 mq, integra nei confini originari. Villa Pallavicini 97.000 mq, integra nei confini originari e parzialmente restaurata nel ’92. Restaurati nel 2004 l’annesso e storico Orto Botanico Clelia Durazzo Pallavicini. Villa Rosa di Pegli (già Lomellini) 12.000 mq molto mutilata. Villa Rossi Martini di Sestri 40.000 mq, in buona parte nei confini originari, ha molte parti “attrezzate”. Villa Dufour di Cornigliano mq 4000, residuo. Villa Serra di Cornigliano (detti Giardini Melis) mq 12.400, residuo. Villa Scassi di Sampierdarena 14.000 mq, residuo, molto “attrezzata”. Villa Carrega di Bolzaneto 2700 mq, piccolo residuo. Villa Garibaldi di Bolzaneto 4100 mq, piccolo residuo. Villa Giuseppina, S.Teodoro 9000 mq, residuo di un ampio complesso. Villa Rosazza 14.000 mq, molto mutilata presenta ancora caratteri originali. Villa Piaggio mq 8000, residuo, molto “attrezzata”. Villa De Mari Gruber 13.500 mq, piccolo residuo. Castello d’Albertis 11.500 mq, recentemente restaurato. Villetta Di Negro 13.800 mq, recentemente restaurata. Spianata Acquasola 22.650 mq, superficie originaria, impianto arboreo più recente. Villa Croce 17.600 mq, recentemente restaurata. Villa imperiale 22.700 mq, residuo molto alterato del disegno originale, molte aree attrezzate. Villa Cambiaso 16.800 mq, piccolo residuo parte è area della Facoltà di Ingegneria. Valletta Cambiaso 25.000 mq, residuo, sede di impianti sportivi. Villa Bombrini 12.500 mq, residuo. Villa Gambaro 40.000 mq, residuo. Villa Garibaldi di Quarto 2.400 mq, piccolo residuo. Villa Stalder 6050 mq, piccolo residuo. Ville Groppallo-Serra-Grimaldi, dette Parchi di Nervi, 88.000 mq, quasi interamente nei loro confini originari, dal tempo della realizzazione della linea ferroviaria. Villa Luxoro 8.500 mq, residuo. Si tratta di 28 realtà molto diverse, che richiedono di specifiche attenzioni dal punto di vista manutentivo e gestionale. A fronte delle ridottissime risorse per la gestione del verde pubblico diventa urgente una soluzione per la manutenzione di un patrimonio storico praticamente inestimabile. E’ evidente che il primo problema è la convivenza fra l’uso parco pubblico attrezzato e verde storico, particolarmente grave dove le superfici sono ridotte. Una volta evidenziate ville che hanno mantenuto un elevato valore storico, oppure le aree di pregio e meglio conservate da tutelare nell’ambito di un parco, è urgente un intervento di valorizzazione prima ancora del suo restauro. 8 L’esperienza di villa Pallavicini insegna. Dopo l’importante restauro del 92 che prevedeva una gestione innovativa in grado di valorizzare il parco ci si è scontrati con una realtà problematica che di fatto ha comportato la temporanea interruzione della gestione. Questo perché in un parco storico devono essere garantiti interventi costanti e continui proprio in virtù del fatto che si opera su materiale vegetale vivo e la richiesta di manutenzione è in costante aumento in funzione dell’aumento dei fruitori. La valorizzazione passa quindi per manifestazioni “compatibili” ma remunerative: l’esempio di Euroflora e del suo successo, non ci deve far pensare a moltiplicare Euroflora che è valida in quanto avviene ogni 5 anni, ma ci deve far pensare a fare tante piccole Euroflore permanenti nei nostri parchi storici ad esempio con specializzazioni floreali: Parchi di nervi con le rose, Villa Pallavicini con le camelie, Villa Serra con le Ortensie, Villa Galliera con piante bulbose. Oltre naturalmente all’inestimabile (ed inesplorato) patrimonio botanico di alberi e arbusti da sempre caratterizzano i Parchi delle ville. Questo è l’indirizzo da perseguire perché in grado di garantire da una parte il mantenimento dell’uso pubblico con limitazioni d’uso per salvaguardare le aree di pregio, dall’altra la valorizzazione con attività compatibili sia per la promozione che per l’introito di risorse utili alla manutenzione delle aree. Un problema di facile soluzione comune a molte altre città europee come è emerso dagli incontri di Eurocities e con le Università, ma che in lavori aperti concertati e allargati a più partners può portare in tempi brevi a risposte e soluzioni innovative. 9 EDUCAZIONE ALLA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE Dobbiamo ancora intenderci sul senso che tu dai alla parola “sapere” , disse il più anziano di loro -Sapere è porre domande, - rispose Reb Mendel. -Cosa riceveremo da queste domande? Cosa ricaveremo da tutte le risposte che ci costringeranno a porre altre domande, se da ogni domanda può nascere solo da una risposta che non soddisfa? -disse il secondo discepolo. -La promessa di una nuova domanda, - rispose Reb Mendel. (Edmond Jabès) Il Sistema dell’Educazione alla Contesto culturale Per poter riferire di educazione e formazione è indispensabile condividere quadri di riferimento sia sull’ apprendimento, sia sul soggetto/persona e altresì sulla società, consentendo una lettura, sempre condivisa, delle dinamiche in corso. Quale educazione e per quale società? Il periodo sociale della demodernizzazione o di “modernità liquida” (Z.Bauman) è segnato dall’incertezza e dalle innovazioni continue; i ritmi di cambiamento hanno raggiunto condizioni di estrema rapidità; le trasformazioni sociali sono particolarmente significative; la complessità predomina anche nella natura stessa delle istituzioni moderne. Cambiamenti globali si sono riflessi anche sull’educazione che si presenta permanente, diventando elemento centrale nella vita delle persone che con il loro creare reti producono società. Non si apprende mai da soli ma con gli altri; questo aspetto rileva l’importanza di ovviare al rischio forte di optare verso la soluzione del singolo che impara e lavora, in contraddizione con una visione più sistemica che rafforza l’importanza della crescita delle organizzazioni. Sostenibilità Ambientale (ESA) Negli anni ’90 il Ministero dell’Ambiente promuove, attraverso INFEA ( Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) un Sistema Nazionale di E.A. Il Laboratorio Territoriale Rinaldo Sanna del Comune di Genova è stato uno dei primi 10 nodi della rete su territorio nazionale. La Regione Liguria con la collaborazione della Provincia di Genova e del LabTer Il Laboratorio Territoriale di E.S.A. Rinaldo Sanna Nasce nel 1994 con la collaborazione dell'Istituto Tecnologie Didattiche del C.N.R. di Genova. È stato progettato e realizzato come modello di laboratorio territoriale della rete nazionale. E’ un'infrastruttura di comunicazione sulle tematiche della formazione ed educazione e si pone come punto di riferimento, incontro e confronto per la realizzazione di progetti. Il LabTer è anche supporto all’Amministrazione per avviare percorsi di buone pratiche finalizzate alla sostenibilità ambientale (Agenda21Locale, Acquisti verdi, Bilancio Ambientale, Certificazioni…..) Oggi La nuova collocazione a Palazzo Ducale vede il LabTer Sanna presentarsi come soggetto di uno Spazio Ambiente più ampio e dinamico, rivolto alla cittadinanza ed alle scuole, con lo sportello Ecopoint e Agenda21Locale. 10 Agenda21locale del Comune di Genova Il Labter Sanna sta coordinando il processo di Agenda21locale finanziato con Fondi Docup Ob.2 da U.E e Regione Liguria. Il progetto presenterà la prima Relazione Stato Ambientale(RSA) del Comune ed un Piano d’Azione Ambientale, l’agenda delle cose da fare, concertate con il territorio, per il 21° secolo. Ecopoint -come vivere in modo più ecologico Punto informativo verde finanziato con Fondi Docup Ob.2 Progetto A21locale da U.E e Regione Liguria. per avere indicazioni e soluzioni concrete per modelli di consumo e di vita più consapevoli ed ecologicamente sostenibili su alimentazione,salute e benessere, la casa 11 Il progetto IMOS del Comune di Genova premiato come miglior progetto d’Europa Quattro eco progetti italiani sul podio dei migliori d’Europa.La commissione Ue, al termine di una lunga procedura, ha selezionato infatti i 24 progetti ambientali d’eccellenza in Europa (Best Life Environment Projects 2004 – 2005) scegliendone quattro italiani. Il Comune di Genova, la provincia di Vicenza, la provincia di Bologna, la Fondazione Maugeri-Clinica del lavoro e della Riabilitazione IRCCS DI Padova sono i vincitori di questa competizione europea dell’ambiente.La Commissione ha promosso quei progetti che si sono distinti per capacità di produrre miglioramenti sull’ambiente, sia per la possibilità di concreta realizzazione a livello locale.Il progetto IMOS del Comune di Genova ha ottenuto un ulteriore riconoscimento, essendo stato scelto come il migliore tra i migliori “best of the best”, insieme ad altri quattro progetti europei. IMOS “Integrated Multi-Objective System for optimal management of urban drainage” del Comune di Genova (LIFE 00ENV/IT7000080). Il progetto, attraverso strumentazione di monitoraggio on-line, operando telecontrolli sugli organi di impianto e sfruttando la rete di smaltimento esistente e le strutture del sottosuolo di Genova si prefigge, registrando i dati in tempo reale (pluviometri, flussometri, dispositivi di controllo della torpidità, radar metrologici a basso costo), di ottimizzare la filiera di trattamento dell’impianto di depurazione, con riduzione dei costi di gestione dello stesso e di ridurre i fenomeni di pressurizzazione delle rete di drenaggio durante gli eventi particolarmente intensi in ambiente urbano e di ridurre i fenomeni di inquinamento dei corpi idrici ricettori. Il progetto Estrus Si chiama Estrus – acronimo di Enhanced and Sustainable Treatment for Urban Stormwater – il progetto dimostrativo co-finanziato dalla Comunità Europea, che vedrà impegnato nei prossimi tre anni il Comune di Genova, di concerto con la provincia, l’Autorità Portuale, il Dipartimento d’ Ingegneria Ambientale e il Dipartimento di ingegneria Chimica e di Processo “G.B. Bonino” dell’Università degli Studi di Genova , SEPG s.p.a. (Servizi Ecologici Porto di Genova), FINPORTO S.p.a. e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL) con la finalità di testare l’efficacia e la sostenibilità di differenti soluzioni tecniche per la depurazione delle Acque di Prima Pioggia.Il principale risultato che ci si attende dal progetto è quello di dimostrare la sostenibilità e l’efficacia dei trattamenti a carattere “distribuito” nella depurazione delle acque di dilavamento delle aree urbane, dei siti produttivi e delle infrastrutture portuali.I risultati verranno quindi espressi in termini di efficacia costi/benefici e di sostenibilità delle soluzioni proposte.Ci si aspetta che l’efficienza di rimozione dei sistemi distribuiti sia comparabile con quella dei tradizionali sistemi di trattamento (tipo vasche di prima pioggia) ma, nello stesso tempo, è prevedibile che le spese per l’installazione ed il mantenimento delle soluzioni “distribuite” si rivelino sensibilmente inferiori a 12 quelle degli schemi tradizionali.Questo fatto verrà probabilmente posto in evidenza dal test in campo della strumentazione ed in particolare dalla verifica dei requisiti di manutenzione, di pulizia e sostituzione dei filtri etc.L’obbiettivo finale, insieme a quanto precedentemente detto, è l’esportazione del piano di depurazione distribuito in alcuni siti produttivi ad aree portuali pilota,dove verranno testati i benefici ambientali derivanti da questo tipo di soluzione. 13 ECOPOINT L’ECOPOINT di Genova è uno sportello di informazioni e soluzioni per il cittadino verso lo sviluppo sostenibile, un punto di riferimento per chi vuole conoscere l’ecologia della vita quotidiana. L’ECOPOINT fornisce gratuitamente informazioni e soluzioni per tutti i cittadini che vogliano avere notizie dettagliate e qualificate in materia ambientale, per vivere in maniera più ecologica e consapevole il benessere, la casa, l’alimentazione. Nato per iniziativa del Comune di Genova fa parte del percorso di Agenda 21, il protocollo internazionale di impegni ambientali sottoscritto anche dall’Italia che riserva un ruolo di primo piano proprio alle Amministrazioni locali. Lo scopo della struttura è quello di avvicinare i cittadini alle realtà ed alle risorse presenti sul territorio, alle iniziative delle istituzioni e dei privati per esempio nel campo della sostenibilità ambientale, della bioarchitettura, della sicurezza alimentare. La struttura ubicata presso il Palazzo Ducale e’ stata realizzata con finanziamenti Europei attraverso il Docup e l’Amministrazione Comunale Zooantropologia didattica Secondo anno del progetto “Impariamo a conoscere i nostri amici animali”. L’attuazione di questo progetto innovativo proposto alle scuole materne, elementari e medie inferiori e’ stata resa possibile dalla formazione degli operatori che hanno affiancato le insegnanti. La Formazione e’ stata svolta nel 2004 ed ha costituito una sorta di graduatoria di persone specializzate nella zooatropologia didattica. Il progetto prevede azioni volte ad incidere nell’educazione ad un rapporto maggiormente equilibrato tra uomo e animale nel difficile ambiente di una metropoli; il progetto prevede attività con le classi da parte d’esperti in zooantropologia didattica (scienza che prende in considerazione non solo l’importanza di educare ad un corretto rapporto con gli animali ma anche all’utilizzo di queste valenze di relazione con l’animale a scopi educativi e didattici); Nell’anno scolastico 2004/2005 a tale progetto, sperimentale, hanno aderito 15 scuole, tra materne elementari e medie inferiori, con il coinvolgimento di circa 400 bambini; Le insegnanti di 10 scuole hanno richiesto anche quest’anno la possibilità di 14 riproporre ai bambini progetti di zooantropologia didattica Il progetto e’ stato rivolti solo alle scuole elementari del territorio comunale. Riqualificazione di villa Duchessa di Galliera Mostra espositiva di progetti di riqualificazione della Villa Duchessa di Galliera in collaborazione con gli studenti del dipartimento di Architettura “progettazione dei Parchi e dei giardini” che hanno elaborato una serie di progetti di recupero per la parte Bassa di Villa Duchessa di Galliera, che sono stati esposti all’interno degli spazi della Villa Duchessa di Galliera; Gli studenti sono stati impegnati in un attento e minuzioso lavoro di studio dell’evoluzione storica del parco, di confronto con modelli progettuali diffusi tra Settecento e Ottocento nei giardini europei, di rilievo e analisi dello stato di conservazione della vegetazione e degli elementi architettonici e di arredo, di restituzione dei punti di vista panoramici, degli assi prospettici e delle quinte di vegetazione. Progetto Mar Ligure Le attività previste per il progetto Mar Ligure, promosso da Regione Liguria e dal Centro Regionale di Educazione Ambientale (CREA_ARPAL) rientrano nell’intervento previsto “ Accordo di programma relativo alla definizione di intervento di riqualificazione ambientale del tratto di mare e costa maggiormente colpiti dalle conseguenze del sinistro Haven”, le cui linee generali sono state definite nella scheda di identificazione intervento, approvata nella sua versione definitiva dal Comitato di coordinamento e valutazione il 10.03.2003 Il progetto ha tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere attività di informazione , formazione e sensibilizzazione in campo ambientale marino, con particolare attenzione al Santuario dei Cetacei, valorizzando le capacità organizzative e propositive di enti pubblici, strutture scolastiche e organizzazioni private e prevede il finanziamento di attività di formazione, didattica e/o sensibilizzazione/informazione destinate ad un pubblico diversificato ( ragazzi delle scuole e adulti) Il laboratorio per l’Educazione Ambientale R.Sanna – Comune di Genova –Direzione Comunicazione, è stato selezionato come uno dei soggetti presentato alle scuole come affiancatore nell’attuazione delle iniziative, secondo criteri che si basano : sull’esperienza pregressa rispetto alle tematiche, metodologie educative ed applicate nell’attuazione delle attività, capacità di attivare sinergie sul territorio con altre organizzazioni, rappresentatività territoriale. Hanno aderito 17 classi tra elementari e medie inferiori con il supporto degli studenti dell’istituto Nautico G. Galilei.Evento finale a fine maggio. 15 Progetto sul patrimonio carsico all’interno del territorio comunale Raccolta materiale, realizzazione e stampa opuscolo. Un albero per ogni bimbo Dal 1994 il Comune di Genova ha posto annualmente a dimora nuovi alberi sulle alture della città, in ottemperanza alla Legge 113 del 29.1. 1992 che prevede che i Comuni italiani piantino tanti alberi quanti sono i nuovi nati nel loro territorio:fino ad oggi ne sono stati piantati più di 15.000. Al fine di dare sostegno a questa iniziativa “un albero, un bambino” il Comune ha deciso di dedicare un albero, già presente, come simbolo di un valore da rispettare e tutelare quale la vita. A questo scopo nel 2005 sono stati dedicati ai bambini nati nel 1998 1999 2000 rispettivamente un albero della seta in Villa Pallavicini, una magnolia in Villa Gruber ed una grevillea robusta in Villa Grimaldi; nel 2006 invece sarà dedicato un leccio in Villa Serra ai nati nel 2001. SICPOINT La Regione Liguria, nell'ambito dei progetti DOCUP Ob. 2, misura 2.6 lett. b, per la realizzazione della Rete Natura 2000, ha finanziato il progetto presentato dal Comune di Genova, Assessorato alle Politiche Ambientali, “SIC POINT – Punto di divulgazione Siti di Importanza Comunitaria della Liguria”. La proposta è stata presentata con l'apporto di istituzioni comunali quali il Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” e il Laboratorio Territoriale per l’Educazione Ambientale “R. Sanna”. Il progetto, che prevede tra l’altro la partecipazione del DIP.TE.RIS. (Dipartimento per lo studio del territorio e delle sue risorse) dell’Università di Genova con una specifica ricerca nel SIC “Torre Quezzi” IT1331606 per la conservazione del Tarantolino (Euleptes europaea), è coordinato dal Settore Progetti Speciali. Il Progetto SIC-POINT del Comune di Genova rappresenta una sorta di sintesi e di amplificazione delle iniziative che si stanno realizzando in tutta la Liguria sul tema di RETE NATURA 2000 e della biodiversità.Si tratta in pratica di uno spazio permanente di informazione sugli ambienti naturali, sulle specie animali e vegetali d’interesse comunitario della Liguria e sulle attività in corso nei diversi SIC e ZPS regionali. Tale “sportello della biodiversità” si configura come struttura dinamica con momenti di animazione e di scambio scientifici e culturali, che diversifichi le offerte informative, formative e didattiche sulla base delle tipologie dei visitatori, coniugando il rigore scientifico con un’ampia divulgazione. Strutturato in modo da “catturare” il pubblico di adulti e bambini grazie ad un allestimento accattivante - una sorta di pergolato aperto sui panorami liguri – sarà situato nel loggiato monumentale del Museo Doria, al primo piano, in 16 stretta contiguità con la cosiddetta “Sala Ligure” (che conserva esemplari di specie animali della regione). All’interno del percorso di visita saranno presenti pannelli espositori sui pregi ambientali e naturali dei diversi siti di importanza comunitaria, che saranno cambiati a rotazione, sia per dare visibilità a ciascun SIC e ZPS, sia per consentire ai visitatori più assidui di avere informazioni sempre nuove. Il SIC Point sarà arricchito inoltre di contenuti in costante aggiornamento anche in virtù di postazioni multimediali che consentiranno ai visitatori di “recarsi virtualmente” nei più interessanti siti di interesse comunitario della regione e di prendere visione delle attività che vi si svolgono. Ulteriore supporto per estendere la conoscenza dei SIC, è costituito dal Sito Internet www.natura2000liguria.it. Attualmente in fase di completamento e perfezionamento, il sito conterrà materiali (descrizione di percorsi, pubblicazioni, iniziative locali) che contribuiscono alla migliore valorizzazione e fruizione sostenibile delle aree di importanza comunitaria. Grazie alla posizione privilegiata posta nel pieno centro cittadino, all’interno di una struttura scientifica ragguardevole, il SIC Point si prospetta quindi come luogo particolarmente fortunato per raggiungere un vasto pubblico e per sensibilizzarlo ai temi della protezione della natura, amplificando l’importanza dei SIC e promuovendo le azioni volte alla divulgazione e valorizzazione dei beni naturali che essi rappresentano. 17 EUROCITIES Cos’è Eurocities? EUROCITIES è il network delle più grandi città Europee. Fondato nel 1986, il network unisce più di 120 amministrazioni pubbliche di altrettante grandi città, distribuite su 30 paesi europei. EUROCITIES fornisce alle città che compongono il network una piattaforma comune orientata alla condivisione della conoscenza e delle idee, allo scambio di esperienze, al fine di analizzare le problematiche comuni e sviluppare soluzioni innovative, attraverso un ampio range di Forum, Working Groups, Progetti, Attività ed Eventi Genova siede nel Comitato esecutivo di Eurocities. Cos’è il Forum Ambiente? Il Forum Ambiente di EUROCITIES supporta lo scambio di know-how e la condivisione delle buone pratiche tra città che si trovano a fronteggiare problematiche e criticità comuni. I membri di questo Forum stanno sviluppando metodiche concrete ed innovative per integrare “il punto di vista Ambientale” all’interno dei processi decisionali a livello locale e nella pianificazione urbana. Il Forum Ambiente di EUROCITIES cerca inoltre di rafforzare il coinvolgimento delle autorità locali nello sviluppo e nell’implementazione di politiche che abbiano un impatto effettivo sulla qualità dell’ambiente urbano. Lo Scopo degli Working Groups (WG) Ciascun Forum può istituire un numero limitato di Working Groups i quali hanno il compito di approfondire specifiche problematiche gestionali. Ciascun Working Group possiede competenze e compiti peculiari, come ad esempio preparare delle linee guida su di uno specifico argomento o promuovere attività quali Progetti europei e campagne informative. I WGs sono composti da individui, nominate dalle città aderenti al forum, che posseggono una rilevante conoscenza o esperienza nel campo considerato. Ogni Working Group è presieduto da una città membro, la quale è anche responsabile di riferire I risultati raggiunti al forum competente. Green Areas & the City: I Partner Locali Il WG “Green Areas & the City” è presieduto dalla città di Genova. A livello locale le attività del WG saranno portate avanti da un gruppo di esperti afferenti al Comune di Genova, ad ASTER ed all’Università degli Studi di Genova, coordinati dal Gruppo di Architettura del Paesaggio del Dipartimento di Storia e Progetto dell'Architettura, del Territorio e del Paesaggio (POLIS) Green Areas & the City: I Partner Europei Le città aderenti al Network EUROCITIES che compongono il WG sono: Bristol, Copenhagen, Leeds, Madrid, Oslo, Porto, Sheffield, Vienna. Green Areas & the City: Gli Obbiettivi • potenziamento ed il miglioramento di un sistema del verde come ecosistema urbano e miglioramento della qualità della vita; 18 • La valorizzazione delle identità naturali e culturali presenti nei vari luoghi (quartieri, aree di frangia, zone di contatto città-campagna); • La riqualificazione e la valorizzazione di parchi e giardini storici di proprietà degli enti pubblici; • L’inserimento dei parchi storici in una rete di offerte volte a promuovere e soddisfare il turismo culturale (es. gardens tours operators); • La riqualificazione del verde di quartiere e dei percorsi urbani riservati ai pedoni e cioè ad una mobilità lenta; • Coertura a verde di parcheggi e terrazze pensili; • L’individuazione di criteri di gestione - efficienti ed integrati delle aree verdi pubbliche (parchi storici, percorsi verdi per la mobilità lenta, verde di quartiere) per aree metropolitane ad alta pressione antropica; • Individuazione di forme di partecipazione e coinvolgimento di gruppi di cittadini a scelte strategiche di gestione, riqualificazione, promozione del verde urbano. Partecipazione sociale ai valori e ai significati che i vari contesti paesistico-ambientali esprimono • Green Areas & the City: Azioni da sviluppare • Creazione di un inventario delle aree verdi esistenti storiche, pubbliche e private, all’interno del tessuto urbano e nelle aree di frangia (ai fini dell’identificazione del ruolo che svolgono nella città) • Creazione di un osservatorio per la valutazione periodica ed il miglioramento della qualità ambientale e della vivibilità urbana e la definizione di idonee metodologie operative. • attivare scambi di esperienze significative svolte e di quelle in atto • Creazione di un sistema di informazioni e strategie utili al miglioramento della qualità ambientale e della vivibilità urbana; • Individuazione di sistemi di gestione innovativi ed integrati per il verde pubblico in relazione alle risorse umane e finanziarie disponibili; • Individuazione e la messa in atto di programmi di gestione a breve, medio e lungo termine finalizzati allo sviluppo urbano sostenibile, sulla base dei principi di Agenda 21; • Individuazione di metodi e modelli di valorizzazione e di fruizione dei parchi storici compatibili con la loro qualità paesistica e ambientale; 19 EUROFLORA 2006 Il Comune di Genova è un partecipante storico ad Euroflora che con i suoi allestimenti ha da sempre accolto i visitatori nel padiglione S, porta principale di accesso alla manifestazione. Anche quest’anno Genova si è rivelata agli oltre 700.000 turisti con un allestimento di grande impatto visivo e forti suggestioni. In coerenza con il tema portante dell’inera manifestazione, l’acqua, il Comune ha presentato di Euroflora dedicata al tema dell’acqua, Genova ha presentato un prestigioso stand sotto una delle due grandi cascate del padiglione S con uno spaccato di foresta tropicale dove verranno ricostruiti gli ambienti presenti in Asia, Africa, Americhe e Oceania. L’occasione per mostrare gli eccezionali esemplari coltivati nelle serre e nell’Orto Botanico del Comune di Genova. Patrimonio prezioso per botanici e naturalisti di tutto il mondo, poco o quasi per nulla conosciuto dai genovesi e per ribadire l’importanza della biodiversità: infatti sono proprio le foreste tropicali che ospitano il maggior numero di specie viventi. La bellissima collezione di felci arboree di proprietà del Comune di Genova è stata invece protagonista del secondo stand ospitato nel Padiglione C. Una collezione particolarmente preziosa perché ricca di esemplari “storici”, fra i più alti d’Europa e fra i più vecchi coltivati. Uno stand speciale è stato poi dedicato alla rappresentazione dei giardini storici delle Ville Genovesi, patrimonio verde della città non ancora sufficientemente conosciuto. Fra le numerose e bellissime ville la scelta è caduta su tre parchi che hanno legato il loro nome ad un fiore: Villa Pallavicini di Pegli legata alla camelia per il magnifico camelieto storico, Villa serra di Comago legata alla nuova collezione di ortensie, I Parchi di Nervi legati al roseto. Nel complesso per le aiuole del Comune di Genova si tratterà di allestire quasi 900 metri quadrati di stand di altissima qualità. E’ stata prevista la presentazione di oltre 100 esemplari, la realizzazione di due aree umide e uno specchio d’acqua, sono stati movimentati oltre 120 metri cubi di sabbia per modellare le aiuole. Il personale specializzato di ASTer SpA, l’azienda che è stata incaricata dal Comune per gli allestimenti, ha lavorato per oltre 15 giorni nella preparazione dell’evento a partire dal 1 Aprile fino al giorno dell’apertura il 21 Aprile. 20