Numero Speciale
All’interno
Rinasce Comunità
a cura di Don Francesco Campo
Luglio 1994 ………….. pag. 2
Il Saluto del Direttore .
a cura di Gianfranco Criscenti
Luglio 1994…………...… pag. 2
Un invito rivolto a tutti
a cura di Pietro Bonì
Ottobre 2010 …..…….. pag. 3
Grazie “ Belice c’è “
a cura della redazione.
Novembre 2010 …….. pag. 3
Comunità New e la parrocchia Immacolata
a cura di Angelo Adamo
Luglio 2013 ...……….. pag. 4
La Comunicazione fa paura !
– a cura di Pietro Bonì
Novembre 2010 …….. pag. 4
Comunità - 45 anni all’ombra
della Scuola Materna Torino.
a cura di Pietro Bonì
Novembre 2013 ………. pag. 5
Una carta di identità
per Comunità
Ottobre 1997 …………. .pag. 6
Speciale Comunità del 1971
a cura di Enzo Voi
Aprile-Maggio 1971…. pag. 7
Comunità e le sue Rubriche
a cura di Pietro Bonì….. pag. 8
Dati Generali
Situazione al 27/9/13…. pag. 11
Articolo Belice C’è
1° anniversario Comunità .. pag. 12
Statuto
Associazione Culturale ..… pag. 13
Atto Costitutivo
Associazione Culturale …. pag. 18
Periodico d’informazione locale
Novembre 2013
Chi Siamo
In occasione del 45° anniversario del Giornale “Comunità” e della
sottoscrizione dell’atto costitutivo dell’Associazione, per meglio
comprendere le finalità dell’Associazione e la “Missione” del nostro
giornale penso sia più utile, anziché scrivere altre parole, leggere
ciò che è stato già pubblicato nel passato sia da Padre Campo che
dai collaboratori. Un piccolo contributo alla valorizzazione della
nostra identità , del nostro lavoro, per capire meglio chi siamo e da
dove veniamo.
Pietro Bonì
“Insieme
per crescere”
Articolo pubblicato nel primo numero di Ottobre 2010
N
ell’estate del 1968 e
69, un gruppo di volontari Torinesi, a
seguito del terremoto nella Valle del Belice, del 15
gennaio 1968, venne a Calatafimi e costruì
l’asilo “ Città
di Torino”.
Quei giovani
provenivano
da
diverse
città e da diversi gruppi:
Azione Cattolica,
Scauts, San
Vincenzo,
ecc..
Alla fine dell’opera pensarono di
rimanere tutti uniti tramite un
ciclostilato. Purtroppo, dopo alcuni mesi, il ciclostilato morì.
Pensai allora che sarebbe stato
un bel momento di crescita paesana, la nascita di un giornalino
mensile. Nacque così: Comunità
In questi quarant’anni si sono
succeduti diversi direttori. Ulti-
mamente il giornalino è uscito costantemente, per circa 15 anni per
l’impegno di parecchi volenterosi.
Ora, dopo un paio di anni, nasce
con il titolo di “Comunità new”.
Un gruppo di volontari, sollecitati
dal
documento
Foto Cascio
“Inter mirifica”,
del
Concilio
Ecumenico
Vaticano II
si vuole impegnare per
dare
alla
nostra città
un contributo per la sua crescita spirituale, morale, sociale e culturale.
Quanti stiamo dando vita al presente giornalino, siamo convinti dei
nostri limiti ma siamo disponibili a
fare la nostra parte, guardando al
nostro domani e soprattutto ai nostri giovani, senza lamentarci o criticare, ma cercando di costruire un
mondo migliore.
Don Francesco Campo
E mail: [email protected] - Sito internet: www.comunitanew.it - Face book: comunitanew
Comunità
Pagina 2
Rinasce Comunità
Articolo pubblicato nel primo numero nella edizione del Luglio 1994
A
nni fa la Parrocchia
Immacolata diede vita
ad un mensile (o quasi), che periodicamente facesse circolare alcune semplici, ma, pensiamo, valide idee,
per suscitare in tutti il senso della
“Comunità”.
E proprio “Comunità” fu chiamato il periodico che si proponeva
di stimolare sulle vie del bene i
nostri paesani.
La nostra gente, è risaputo è gente buona, ma un po’…
“addummisciuta”. Si vedono ogni
sera masse di giovani bivaccare
lungo le nostre strade, all’Acquanuova, dentro i bar, o nei pressi
del Millepini… senza senso.
I nostro giovani si entusiasmano
solo quanto si organizza qualche
incontro di calcio. E’ necessario
allora spingere, stimolare, aiutare
tutti a non sciupare il tempo e la
vita, anzi a realizzarla nel migliore dei modi per il bene di tutti.
“Comunità” vuole essere un umile mezzo per coordinare il bene
che in germe Dio ha messo nel
cuore di ognuno di noi.
Che i mezzi di comunicazione
sociale (stampa, radio, televisione
ecc..) siano importanti è risaputo.
Questo lo capì benissimo don
Giacomo Alberione che, all’inizio di questo secolo, ad Alba, diede, inizio alla Pia Società di S.
Paolo, per la diffusione delle buone idee (religiose e non) attraverso la stampa. Quando Don Alberione moriva, lasciava nel mondo
circa 9.000 Paolini ed un’infinità
di librerie per la diffusione di Famiglia Cristiana, del Giornalino
(per citare i periodici più conosciuti), e di una miriade di dischi,
films, di giornali e libri per la diffusione dei valori umani e cristiani.
La vecchia “Comunità” ebbe
vicende alterne, cambiò spesso il
suo direttore, e poi… morì.
Oggi un gruppo di giovani, non
più giovanissimi come allora,
vogliono
ridare
vita
a
“Comunità”.
Mi piace mettere questo modesto
periodico sotto la protezione di
Don Alberione (si dice che il
decreto “Intermirifica” del Concilio Ecumenico Vaticano II, sui
mezzi di comunicazione sociale,
sia stato stilato da lui), che in
futuro sarà ricordato certamente,
come uno dei più grandi santi
della Chiesa, e sotto la protezio-
ne di suor Tecla Merlo, la coofondatrice delle Figlie di san Paolo, che sino a 20 anni era una
semplice sarta e non era andata
oltre la terza elementare, e che
sotto la spinta di Don Alberione
divenne maestra di scrittrici, conferenziere, propagandista,
esperta di giornalismo, cinema, radio e televisione.
(Quest’anno si celebra il
centenario della sua nascita).
Calatafimi, dicevo, ha molte capacità, ma è necessario farle venire alla luce.
Proprio da alcuni mesi sono sorti alcuni circoli giovanili e un movimento di
imprenditori per scuotere
Calatafimi dal letargo in cui giace.
Mi auguro che tali germogli siano
forieri di frutti “abbondanti” e
“duraturi”. Mi auguro ancora che
la nuova “Comunità” possa dare
il suo modesto contributo per la
rinascita morale e spirituale e anche sociale del nostro paese.
Don Francesco Campo
Il Saluto del Direttore
Articolo pubblicato nel primo numero della edizione del Luglio 1994
dal direttore Gianfranco Criscenti, giornalista di Alpa1, corrispondente del Giornale di Sicilia, dell’ANSA, della Rai.
C
alatafimi, come ogni
piccolo paese di periferia, è spesso dimenticato dagli organi
d’informazione: carta stampata,
radio e televisione. Sulle cronache provinciali dei quotidiani, a
volte, si legge qualche “notizia
breve”. Nient’altro. Troppo poco
per una città che vuole crescere,
che vuol dire la sua. Troppo po-
co per i giovani che vogliono, con
la partecipazione democratica,
essere presenti nella vita sociale,
politica e amministrativa di Calatafimi. L’informazione, lo scambio delle idee, il confronto, il dibattito, la dialettica costituiscono
gli assi portanti della democrazia.
Comunità vuole essere, ed è con
questo auspicio che nasce, una
palestra, un punto di riferimento
Comunità
Pagina 3
concreto per quanti credono nella
crescita culturale e civile di una
società. Ho accettato l’invito di
dirigere questo periodico, nonostante gli impegni professionali,
perché credo profondamente nei
mezzi di comunicazione e nel fatto che Calatafimi ha bisogno di
un giornale. “Comunità” vuole e
deve essere la voce del popolo.
Vogliamo dare spazio, principalmente, a chi non ha mai parlato.
Ed è per questo che il giornale
riserverà, fra l’altro, un foglio ai
lettori per accogliere le loro denunce, le loro critiche. Non puntiamo sugli aspetti esteriori, ma
sui contenuti. Un giornale di paese, quale è “Comunità” , non è e
non può essere né “La Repubbli-
ca” né il “Corsera”. Intendiamo
crescere con il contributo di voi
tutti, giovani in testa.
Ne ringraziare i fondatori del
giornale per la fiducia che mi
hanno attribuito; in questo primo
numero, voglio cogliere l’occasione per dire che “Comunità”,
sotto la mia direzione, non sarà
mai
un
raccoglitore
di
“veline” (e ce ne sono tante in
giro per le redazioni), ma uno
spazio aperto a tutti. Le discriminazioni di qualsiasi genere
(politiche, sociali) non ci appartengono. Non fanno parte della
nostra cultura.
Gianfranco Criscenti
“Un invito rivolto a tutti”
Articolo pubblicato nel primo numero di Ottobre 2010
C
omunità vuole essere un giornalino locale semplice, genuino,
senza grilli per la testa che comunica e approfondisce
i fatti e le notizie prettamente locali. Per questo un gruppo di
amici vuole concretizzare in un
modo nuovo l’esperienza di “
Comunità” che noi tutti conosciamo.
Lo stile vuole essere quello
della semplicità, non si aspira a
grandi traguardi culturali o filosofici, ma l’obbiettivo è quello di
dare voce a tutti i concittadini che
avranno voglia di comunicare
idee, opinioni, iniziative, attività.
Vuole essere uno strumento utile
per dar voce: a tutte le associazioni, gruppi e movimenti di ogni
genere, ordine e grado esistenti in
paese che vogliono comunicare.
Vuole essere un punto di riferimento per l’informazione, l’attualità, lo scambio delle idee, il confronto.
Vuole dare uno sguardo alle atti-
vità sociali, politiche ed amministrative del comune.
Vuole essere uno strumento
utile per le attività parrocchiali.
Ma per far questo serve l’aiuto
di tutti !
Servono braccia per piegare il
giornale;
Servono mani per distribuire le
copie;
Servono idee per scrivere gli articoli;
Serve il necessario sostegno materiale per stampare!.
Partecipa anche Tu !
Grazie
“ Belice c’è ”
Articolo pubblicato nel numero di
Novembre 2010
I
l vecchio proverbio Calatafimese che dice “ La firucia
morsi a lu Pantanu “ certamente non trova terreno fertile nel nostro giornale, ci emoziona infatti l’accoglienza e la
disponibilità della redazione del
Belice c’è che con grande umiltà
e fiducia permette a Comunità
new di poter continuare la propria
esperienza d’informazione locale,
come supplemento.
Un atto di fiducia verso la nostra
redazione segno di grande civiltà.
Belice c’è dimostra con i fatti il
sostegno alle nuove realtà locali
e alla libertà di stampa.
Grazie Belice c’è !
grazie al direttore e a tutta la redazione.
Tocca a noi invece con l’impegno
e costanza promuovere e sostenere questa esperienza.
@
(La chiocciola indica la firma della
redazione)
La redazione si riunirà periodicamente ogni mese e se vuoi aderire contatta le persone vicine a
comunità, e dai la tua disponibilità. Per gli articoli invia una email alla redazione.
Pietro Bonì
Anno 2010 - Scambio Auguri di Natale nelle sede di Santa Caterina
Comunità
Pagina 4
Comunità New e la parrocchia Immacolata
Articolo pubblicato nel numero di Luglio 2013
I
n occasione dei 55 anni di
sacerdozio di Don Campo,
egli ha voluto ricordare con
un attestato la lunga seppure
discontinua
attività
di
“Comunità”; iniziata nella ex parrocchia Immacolata, ed augurando
un lungo prosieguo con l’impegno
intrapreso.
Io ne faccio parte dal luglio
1994, quando uscì il primo numero, infatti nel contraccambiare
l’attestato di riconoscimento, è
stato consegnato a P. Campo, a
nome della redazione il numero “
uno di Comunità “ del luglio
1994.
Nel ricordare l’appartenenza a “
Comunità “, mia, e quella di tante
altre persone, è utile precisare che
l’iniziativa di realizzare un giornalino locale è nata a seguito del
mancato raggiungimento di un
obiettivo, cioè quello di non essere stati eletti alle elezioni comunali del 1992.
Nessun rammarico di quella
esperienza, perché quello che si
proponeva parte di quel gruppo di
persone era la voglia di fare qualcosa di positivo per la comunità di
Calatafimi, infatti ciò è stato fatto,
nacque allora “Comunità”. In seguito alle elezioni un gruppetto
continuò ad incontrarsi, ad interrogarsi su cosa si poteva fare di
utile e di buono, la realizzazione
del giornalino sembrò la scelta più
congeniale e fattibile, infatti dopo
circa due anni tra incontri, ricerca
di locali, ricerca di un direttore
responsabile, ricerca di fondi per
la registrazione, nel luglio 1994
uscì il primo numero.
Il giornalino voleva essere una
voce per tutto il paese, per tutte le
parrocchie di Calatafimi, solo nella parrocchia Immacolata abbiamo
trovato accoglienza incondizionata, pur rimanendo la redazione
tutta, nella totale indipendenza.
Evidentemente c’è stata nel parroco la piena fiducia, il riconoscimento dei sani principi e obiettivi
che ispiravano e continuano tuttora nella redazione, seppure ormai da circa tre anni in un’altra
forma di organizzazione, ossia al
Chiesa Nuova: Disegno prof.ssa Crocetta Senia
di fuori del “campanile” ma con
gli stessi principi di allora.
In occasione della S. Messa di
ringraziamento del 55° di ordinazione di P. Campo, ho ricordato
che egli ha voluto fortemente
che si riprendesse la pubblicazio-
ne del giornalino, dopo la sospensione nel gennaio 2009 (ultimo
numero pubblicato).
Una sera, dopo numerosi incontri con persone che nel passato
erano state in modo diverso impegnate con “Comunità”, P. Campo
che stava in salute meno bene del
solito, ha espresso il desiderio di
continuare a pubblicare il giornalino.
Così è stato, infatti nell’ottobre
2010 è uscito “Comunità new”.
Un’ultima cosa voglio sottolineare, P. Campo in tutti questi
anni non ha mai fatto mancare il
suo articolo religioso, le notizie in
breve, ( che qualcuno può considerare insignificanti, certamente
non la pensa così chi ci legge da
lontano, chi è ammalato,) è stato
sempre il primo materiale da pubblicare in mano alla redazione.
Grazie Padre Campo.
A nome della Redazione di
“Comunità new “
Angelo Adamo
La Comunicazione fa paura !
Articolo pubblicato nel numero di Novembre 2010
C
omunicare vuol dire :
rendere comune fatti e
notizie,
diffondere,
partecipare. Vuol dire
anche condividere o trasmettere
pensieri e sentimenti. Vuol dire
trasparenza e potremmo continuare all’infinito con altre definizioni!!. Si comprende quindi il motivo per cui nella storia dell’uomo
i potenti e i dittatori per esercitare
il loro potere e il dominio sul popolo hanno sempre cercato di
controllare l’informazione in tutte
le sue forme, con censure, chiusure ed imposizioni. La comunica-
zione fa paura! perché rende libere le persone di pensare, forma
le coscienze; Si comprende
quindi la questione nazionale sul
conflitto di interesse per il controllo dei mass-media e si comprende anche perché un giornalino come il nostro anche se modesto per alcuni non ha senso!. Si
comprende infine che informare
è difficile e nel scrivere articoli o
parlare liberamente ci si espone,
per cui meglio non far niente e
rimanere in disparte nella penombra tutta siciliana dell’indifferenza e della rassegnazione.
Pietro Bonì
Comunità
Pagina 5
Comunità
45 anni all’ombra della Scuola Materna “Città di Torino”
Articolo pubblicato nel numero di Novembre 2013
L
e scosse di terremoto del estate le colonie per i ragazzi ave15 Gennaio del 1968, va la disponibilità di letti e matecostrinse buona parte rassi.
Nel frattempo cominciarono ad
della popolazione a dormire all’aperto; più che altro per la arrivare materiali e viveri di prima
paura tanti se ne andarono in cam- necessità, allora i ragazzi piemonpagna, altri si accamparono nei va- tesi, con una macchina messa a
goni della Stazione di Calatafimi. disposizione dall’assessore, si ocLa Parrocchia Immacolata,
come per molte chiese della cittadina, subì dei danni
alle volte per cui la Santa
Messa veniva celebrata
all’aperto. Durante una di
queste messe, si presentano
due giovani piemontesi dal
parroco, facevano parte del
gruppo, in maggioranza
Torinesi, che con un aereo
messo a disposizione da
Ferrero, il famoso induCostruzione Asilo - Agosto 1968
striale del cioccolato, eraFoto archivio Emilio Papa
no venuti nella Valle del
Belice per aiutare la popolazione. Volevano fare qualcosa cuparono della distribuzione della
per il paese, ma non sapevano cosa roba agli sfollati soprattutto a
potesse essere più utile. Allora gli quelli che si trovavano nelle zone
asili per i bambini c’erano, ma si- di Gallitello e che provenivano
stemati in luoghi angusti, stretti dalle parti di Gibellina e Salaparuinsomma erano quasi tutti in locali ta.
Quando ritornarono a Torino,
poco salubri e non idonei, Padre
Campo perciò suggerì di costruire avevano già le idee chiare su ciò
un Asilo, l’idea piacque molto ai che dovevano fare. L’ing. Piramide del Politecnico fece il progetto
ragazzi.
Non erano passati neanche 15 dell’asilo, i giovani iniziarono a
giorni dal terremoto, i ragazzi pri- raccogliere i fondi necessari.
Siccome in Comune c’erano delma erano stati ad Alcamo ma non
si trovarono bene per cui vennero a le difficoltà, per trovare un terreno
Calatafimi. Furono ben accolti dal idoneo, risolse il problema Padre
cav. Salvatore Agueli, l’assessore Campo che mise a disposizione il
ai Lavori Pubblici del Comune che terreno, dietro la Parrocchia, allora
coordinava i soccorsi per il terre- era tutta campagna non c’era anmoto. L’assessore li sistemò nella cora lo spiazzale, né il Campo
Scuola di Santa Caterina, per i ma- Sportivo.
Nella successiva calda estate del
terassi si mise a disposizione il papà, maestro Simone Agueli, il qua- 1968 i ragazzi ritornarono in paele era responsabile del Patronato se, avevano il progetto pronto, i
Scolastico e quindi facendo ogni soldi, la manodopera anche, quin-
di iniziarono i lavori per costruire
la struttura in cemento armato.
Mastro Francesco Bonì, mise a
disposizione la propria ditta per le
attrezzature e le proprie maestranze
per effettuare i lavori (del paese vi
lavorarono anche altri giovani muratori quali Vito Spatafora, Gaspare Di Stefano …).
Curava i rapporti con il gruppo
dei giovani piemontesi sempre il
cav. Salvatore Agueli, da loro incaricato di curare l’aspetto finanziario e per effettuare i pagamenti con
i mandati della Banca San Paolo di
Torino. Collaborava anche la Ditta
Ferrara allora in società con
“mastru Turriddu Cudia”.
Per tutta l’estate lavorarono sodo
per realizzare la struttura in cemento armato, tutta a mano con la mitica betoniera “mpastatrice”, anche
il Motoguzzi a tre ruote non aveva
pace per trasportare materiale.
Quando a mezzogiorno l’afa risultava insopportabile tutti in costume
compreso il sacerdote che era con
loro si ristoravano lungo il viale
dei cipressi che portava al cimitero,
ombra ed una leggera e frescosa
arietta non mancavano mai.
I giovani, organizzati a squadre,
facevano turni di 15 giorni, una di
queste squadre fu anche costituita
dai ragazzi del carcere minorile
Cesare Beccaria; tra di loro vi erano tanti ragazzi colti e molto motivati, anche qualche cognome eccellente, Paolo Colonna che faceva
da caposquadra, Bertone, Federico
Lombardi (attuale capo della sala
stampa Vaticana), la figlia del prefetto di Torino, la figlia del comandante dei Vigili del Fuoco
ecc…
Erano stati alloggiati nuovamente
nei locali della scuola di Santa Caterina e la sera li c’era il punto di
Comunità
Pagina 6
ritrovo con i ragazzi Calatafimesi.
Quell’estate la struttura fu ultimata, ricorda mio Padre che nonostante all’epoca il cemento scarseggiava in tutta la Sicilia arrivò un
autotreno con trecento quintali solo
per loro e venne sistemato nella
Chiesa di Santo Rocco.
L’anno seguente i lavori di rifinitura furono ultimati dalla Ditta Ferrara.
Io ho frequentato quell’asilo ed
era veramente una struttura efficiente e all’avanguardia per
quell’epoca. Ricordo ancora le due
giovanissime maestre Cottone Maria e Pace Anna Maria (ora residente in Piemonte) e la onnipresente,
mitica e super efficiente bidella sia
a scuola che in parrocchia, Maria
Cardinale. Per molti anni i locali
furono utilizzati come asilo, poi
come sede dell’Istituto Tecnico
Commerciale ed infine utilizzati
dalla parrocchia per i giovani e le
associazioni (scauts, Azione Cattolica ecc..) e per aule catechistiche,
laboratori musicali, teatrali ecc..
Quei giovani provenivano da diverse città e da diversi gruppi:
Azione Cattolica, Scauts, San Vincenzo, ecc. quando finirono i lavori sentirono tutti l’esigenza di mantenere i contatti e di restare uniti
così nacque l’idea di “Comunità”,
fecero forse due o tre numeri ma
poi l’esperienza si esaurì.
Quell’idea però piacque molto al
parroco il quale pensò di continuare
l’esperienza con i parrocchiani, facendo avere ad ogni famiglia un
giornale con lo scopo di tenere unita ed informata la Comunità Parrocchiale (1).
Nel novembre del 1968 uscì così,
sotto l’ombra della Scuola Materna,
il primo numero, con la seguente
dicitura “COMUNITA’ ” Parrocchia Immacolata – Calatafimi. Direzione e redazione: presso la
Scuola Materna “ Città di Torino”.
(1) Nonostante i costi ed il tempo
che occorreva per realizzare il giornale all’inizio veniva stampato e
Una carta di identità per Comunità
articolo pubblicato nel numero di ottobre 1997
U
n amico cui esponeva- nale cattolico, è una “colpa”, che ai
mo la nostra voglia di loro occhi lo “liquida” in partenza.
incidere maggiormente Ad altri questa “identità” fa storcesulla realtà in cui vivia- re il naso, quando sulle nostre pamo,
ci
ha
suggerito
di gine denunziamo qualcosa che non
“identificarci” meglio, di manife- va, perché, a loro parere, essendo il
stare cioè con maggiore chiarezza nostro un “giornale parrocchiale”
ciò in cui crediamo; questo perché, dovrebbe stare al suo posto, cioè
una volta mostrata la nostra sotto il campanile, o magari in sa“identità”, una volta cioè che ab- crestia; come se, appartenendo ad
una Parrocchia,
biamo maninon si appartenfestato
le
ga all’intera conostre idee e
munità cittadina
le
nostre
e non se ne vivaconvinzioni,
no e condividano
il
Lettore
tutti i problemi.
possa condiAltri ancora hanviderle
o
no mostrato fin
contestarle.
dalla sua nascita
Crediamo
una accanita difche il nostro
Asilo ultimato - Anno 1969
fidenza
verso
amico abbia
Foto archivio Emilio Papa
“Comunità”, perragione; del
resto noi la nostra “identità” cultu- ché hanno sospettato che esso fosrale e religiosa pensiamo di non se “un trampolino” di lancio per la
averla mai nascosta, tant’è che la conquista di spazi di “potere”.
stessa testata di “Comunità” ripor- Ma se qualche spazio in questi anta: “Periodico mensile della Par- ni “Comunità” ha conquistato, crerocchia Maria SS. Immacolata di diamo sia stato uno spazio di
“servizio, non di “potere”.
Calatafimi”.
Sappiamo però che per alcuni que- E la differenza fra le due realtà
sta nostra dichiarata “identità”, salta agli occhi, basti osservare
cioè l’essere “Comunità” un gior- come gli “spazi di potere” siano
frequentati
o
addirittura
“sovraffollati” tanto che al loro
consegnato a tutte le famiglie della interno ci si fa avanti a gomitate;
Parrocchia, ma non sempre tutti mentre gli spazi di “servizio” risulaccoglievano con piacere l’iniziati- tano assai meno frequentati; ma vi
va, per cui spesso trovavano per si respira tutt’altra aria.
terra in strada, copie del giornale. Da parte nostra abbiamo l’orgoglio
Allora furono interpellate le fami- di avere fatto in questi anni delle
glie ed il giornale così veniva pagine di questo mensile un luogo
stampato e consegnato solo a colo- ideale di “confronto” di idee e di
ro che ne facevano espressamente proposte, in cui si è discusso “a
richiesta. (Nell’edizione del 1975 viso aperto” dei problemi piccoli e
risulta che se ne stampavano 260 grandi della nostra comunità, sui
copie)
quali a tutti è sempre stata data la
Pietro Bonì possibilità di intervenire.
La Redazione
Comunità
Pagina 7
Speciale Comunità del 1971
Articolo pubblicato nel numero Speciale di Aprile-Maggio 1971 in occasione della Festa.
D
a oltre due anni, esattamente dal primo numero
edito nel Novembre
1968, leggo "Comunità",
notiziario, di cronaca paesana, che
un gruppo di giovani studenti, impiegati ed operai con grande impegno,
viva passione e fervida volontà hanno diffuso.
A questi cari giovani, che allo studio
ed al lavoro, hanno saputo alternare
il loro tempo libero, non senza grandi sacrifici di qualsiasi natura, per la
creazione di questo notiziario, va il
merito di avere avuto il potere di far
conoscere ai nostri concittadini,
sparsi ed emigrati in tutto il mondo
la cronaca vera della loro terra natia,
i vari problemi e le notizie di vita
cittadina, conservando in loro oltre
che la nostalgia , l’attaccamento a
Calatafimi.
I redattori di "Comunità", in occasione dei festeggiamenti di maggio e in
onore del SS. Crocifisso e della Madonna di Giubino affronteranno un
arduo lavoro: un numero speciale
dedicato completamente al grandioso Festino Calatafimese, indubbiamente raro per folclore e suggestività.
Tutte le notizie in esso contenute
non sono certo frutto di fantasia,
bensì di lunghe e pazienti ricerche
tra antiche documentazioni, opuscoli
e libri inoltre la vera versione di interviste effettuate presso i concittadini, che da svariati lustri hanno attivamente vissuto le varie edizioni della
festa.
Un elogio d'incoraggiamento vada a
questi giovani "giornalisti in erba"
ed
un
augurio
perché
"COMUNITA'" migliori la sua tiratura (1) e divenga ben presto la ve-
ra voce di Calatafimi per un migliore
avvenire del nostro paese.
Calatafimi, li 15/4/1971
Enzo Voi
Corrispondente del Giornale di Sicilia
1° Incontro Dibattito del Giornale comunità
14 Ottobre 2011
Foto 1
Foto 2
Foto 1: Da Sx : Angelo Adamo, Gaspare Baudanza
(Direttore del Belice C’è),
Padre Campo, Pietro Bonì.
Foto 2: Discorso del prof.
Leonardo Vanella durante il
primo Incontro-Dibattito.
Comunità
Pagina 8
….. e le sue rubriche
Q
uesta è, o vorrebbe essere, Comunità new oggi.
Le faccine di internet ci accompagneranno nella presentazione del giornale, col fine di stimolare
la vostra collaborazione e trovare persone disponibili a curare le varie rubriche e magari migliorarle:
Redazionale: in 1° pagina quasi sempre pubblichiamo un articolo redatto dalla redazione e/o
dai diversi collaboratori che affronta qualche tema più importante o che pensiamo di mettere
più in evidenza.
L’angolo della riflessione: questa rubrica sempre in 2° pagina, è dedicata all’approfondimento religioso, curata da sempre, dal nostro Assistente Spirituale don Francesco Campo.
Pubblichiamo inoltre mensilmente il messaggio di Medjugorje del giorno 25. Il giornale di
oggi non ha più come editore la Parrocchia, per vari motivi, ma rimane profondamente un
giornale cattolico, anche parrocchiale, ma che guarda al mondo laico.
L’angolo dello Sport …. e Corri con noi: queste rubriche , generalmente in 3° pagina,
sono dedicate allo Sport paesano, alla polisportiva don Bosco, all’ASD Segesta
(podistica), all’ASD Pegaso (Tennis) e a quanti fanno sport in paese e ci comunicano le loro attività.
Notizie in Breve…: questa rubrica, quasi sempre in 4° pagina, è dedicata alle tante piccole iniziative che
si realizzano in paese sia religiose che laiche, perché spesso si dice che a Calatafimi non si fa ma niente!
Ma non è vero! Ci sono tante persone e molte associazioni che realizzano tante cose, anche semplici. Purtroppo non sempre ne veniamo a conoscenza per cui, quando possiamo lo pubblichiamo
prima per pubblicizzare le manifestazioni, ma anche dopo perché è giusto darne notizia ed
informare tutti su quello che si fa in paese. Ma la nostra redazione non è fatta di professionisti ed ha bisogno di tutti voi. Fateci pervenire qualsiasi notizia su fatti ed avvenimenti a
cui partecipate, non preoccupatevi della forma e delle parole, a questo ci pensiamo noi. Aiutateci a rendere più ricco di notizie il nostro giornale.
Auguri a Nozze d’oro, Lauree ecc. : Questa rubrica è dedicata agli auguri per gli anniversari di matrimonio; è bello condividere con le famiglie la gioia di un avvenimento così importante e prezioso al giorno d’oggi; la rubrica è realizzata solamente attraverso le segnalazioni dei
lettori. Le parrocchie non ci comunicano mensilmente questi dati per cui dipende da
voi lettori. Lo stesso vale per le lauree o altre belle notizie. Confidiamo nella vostra
collaborazione.
“Come eravamo…. “…. Sul filo della memoria …. Uomini e cose illustri”: queste
rubriche, sono seguite principalmente da Ferrisi Francesco e da Mastro Jachinu Gerbino, parlano della nostra storia passata, attraverso racconti, aneddoti, documenti storici su tutto ciò che riguarda Calatafimi non per rispolverare nostalgia o melanconia, ma
per guardare con orgoglio al passato e per vivere meglio il presente ed il futuro.
Chiunque può farci avere storie e racconti che pubblicheremo volentieri.
Pagina 9
Comunità
Personaggi… e personalità Calatafimesi: questa rubrica propone ai lettori la storia e
l’esperienza di vita di tanti nostri benemeriti concittadini sia del passato che del presente,
attraverso ricerche biografiche o le interviste. Per noi di comunità, e lo avete visto con i
vari articoli, i personaggi e le personalità non coincidono solo con i premi Nobel, con gli
uomini di cultura, politici di prestigio o magari ecclesiastici; per noi sono tutti i Calatafimesi, di ogni ordine e grado, di cui vogliamo valorizzare il bene, la professionalità, le passioni artistiche, culturali ecc. ma soprattutto l’impegno che hanno dedicato o dedicano nella loro vita
con serietà alla famiglia, al lavoro e alla società. Chiunque può dare il proprio contributo.
Comunità New nel Mondo: Il nostro giornale viene inviato a tutti i concittadini residenti fuori paese che
c’è ne fanno richiesta, le copie arrivano via email in quasi tutte le parti del mondo (America, Australia,
Canada, Germania, Belgio….., Torino, Milano ed in tante altre città italiane). Per un maggiore servizio
abbiamo creato un archivio, sul sito internet www.comunitanew.it dove ognuno può scaricare in formato
pdf le copie del giornale. Amplieremo il sito con tutte le pubblicazioni passate.
Invitiamo i lettori emigrati ad inviarci messaggi, notizie liete anche di piccoli avvenimenti, o semplici auguri dalle vostre città, con piacere cercheremo lo spazio per pubblicarle.
L’angolo delle poesie…: questa rubrica , nelle ultime pagine, è dedicata alle poesie, obbiettivamente è una delle poche che non ha avuto mai problemi grazie a Padre Campo, a
mastro Jachino Gerbino e a tanti concittadini che si dilettano con la poesia. Chi lo desidera in quest’angolo pubblichiamo le vostre poesie
L’angolo dell’Anagrafe Cittadina: questa rubrica è dedicata ovviamente ai movimenti anagrafici dei Calatafimesi. E’ bello condividere con tutti il cordiale benvenuto ai nuovi nati, gli auguri alle nuove famiglie e il cordoglio per la scomparsa dei propri cari. La rubrica è puntualmente seguita dal nostro caro
collaboratore Alberto Fanara in collaborazione con l’Ufficio Anagrafe e lo Stato Civile. Ci farebbe un
grande piacere poter condividere l’anagrafe con le famiglie dei concittadini emigrati, ma per far questo
dipende da voi lettori infatti basta comunicarci i dati tramite email e/o personalmente ai collaboratori della redazione.
I Lettori scrivono …: questa rubrica è a disposizione di tutti coloro che vogliono segnalare sinteticamente problemi, disservizi, proposte, riflessioni e/o qualsiasi altra
notizia. E’ ovvio che non pubblicheremo lettere con parolacce, ingiurie o quant’altro
ne tanto meno lettere anonime. Nei precedenti numeri vi abbiamo dimostrato che non
ci tiriamo indietro. Sarebbe preferibile che foste disponibili a firmare gli articoli nella
pubblicazione, comunque anche le sigle le accettiamo.
Dovete sapere che una copia del giornale viene inviata anche via email a tutte le Istituzioni. (Sindaco,
Giunta, Consiglieri, Uffici Comunali, Diocesi, Carabinieri ….) per cui le vostre segnalazioni arrivano a
chi di dovere.
L’angolo degli Annunci …: questa rubrica, penultima pagina, è dedicata agli annunci gratuiti per la vendita, l’affitto la ricerca di qualsiasi
bene (automobili, case , terreni, oggetti, lavoro ecc..) è un servizio che
in tante alte città funziona, da noi ancora non c’è questa abitudine. Sarebbe bello anche mettere annunci su oggetti che a noi non servono più,
ma che sono ancora in buone condizioni, e magari prima di buttarli fare un annuncio
per regalarli. Aiuteremmo l’ambiente e la comunità facendo ridurre i costi per lo
smaltimento dei rifiuti ingombranti.
Comunità
Pagina 10
Sempre a portata di mano: questa rubrica, ultima pagina, è dedicata agli orari delle S.
Messe, degli Uffici Pubblici, i numeri di telefoni più importanti specialmente quelli per le
emergenze.
Per il sito internet stiamo realizzando una rubrica ancora più completa.
Il sito Internet …: http://www.comunitanew.it . Abbiamo creato un sito dedicato al nostro giornale, speriamo di migliorarlo così da poter offrire un servizio in più, soprattutto alle Associazioni a cui noi cerchiamo di dare tutto lo spazio possibile per promuovere le loro attività.
L’angolo di Massaro Turi e/o l’angolo delle ricette: questa rubrica in passato seguita dal compianto prof. Amoroso, ci deliziava con ricette caratteristiche locali. Non e
più costantemente pubblicata. Siamo in attesa di collaboratori.
Curiosando tra le parole : questa rubrica linguistica, storica e culturale senza nessuna pretesa scientifica, si rivolge a tutti coloro ai quali interessa provare a gustare il piacere della Parola. Tutto ciò per mostrare che il passato vive ogni giorno nel nostro presente, nascosto tra le pieghe delle parole e
nei nostri discorsi. Greci, Arabi, Normanni, Romani, Francesi, Spagnoli ecc… tutti popoli che
rivivono nel nostro parlare quotidiano.
Per saperne di più… Note sociali… Il punto su … queste diverse rubriche riguardano articoli fatti da nostri collaboratori, liberi professionisti, operatori di vari settori che ci danno informazioni
più tecniche e normative su fisco, casa, ambiente, servizi sociali ecc….
L’Albo Pretorio: questa rubrica è dedicata principalmente agli atti amministrativi del Comune. Vengono
pubblicati tutti gli ordini del giorno del Consiglio Comunale, nonché avvisi, delibere,
ecc..
Numeri Speciali realizzati:
2011-marzo
2012 – aprile
2013-febbraio
2013-luglio
Inserto Caduti di guerra;
Speciale Festa
Speciale Presepi 2012;
Il Beato Arcangelo Placenza.
Costruzione Asilo - Agosto 1968
Foto archivio Emilio Papa
Comunità
Pagina 11
Dati Edizione del 1994
Comunità
Periodico Mensile di Informazione Locale
dal 1968 al servizio della Città
Supplemento di Belice c’è
Associazione Culturale Comunità
Cortile Milana n° 9
91013 – Calatafimi Segesta (Tp)
C.F.: 930.698.80.818
e-mail: [email protected]
ww.comunitanew.it
Comunità new
Esce ogni 2° Sabato del Mese
Tiratura: 1.000 copie
Il Giornale non riceve nessun finanziamento pubblico si sostiene con il contributo economico degli amici lettori
Direttore: Gaspare Baudanza
Responsabile di redazione:
Pietro Bonì - e-mail [email protected]
Impaginazione: Pietro Bonì
Responsabile di Stampa:
Adamo Angelo [email protected]
Responsabile sito internet:
Grazia Nicola
Stampato in proprio con il Ciclostile Comunità New - Presso i locali dell’Associazione
Avis in Via Trinacria n. 1 – 91013 - Calatafimi
Gruppo di Redazione:
Adamo. Angelo, Bonì Pietro, Campo don Francesco (assistente spirituale), Campo prof.ssa Dina,
Ferrisi. Francesco, Papa Emilio, Spatafora Paolo.
Attività: piegatura, distribuzione, articoli
ecc..
Adamo Elisa, Adamo Filippo, Adamo Leonarda,
Alberto Fanara, Basile Carmelina, Bonì Francesco, Collura Rosaria, Gandolfo Gaetano, Gerbino
Gioacchino, Gruppuso Mariantonina,
Grazia
Francesco, Grazia Nicolo, Laudicina Gaetano,
Mundula Gianni, Papa Iside, Pipitone Francesco,
Spatafora Salvatore, Spatafora Sara, Vanella Pietro, Vattiata Pietro, Vivona Nina, Vivona Gaspare, Vivona Rosario.
Periodico Mensile della Parrocchia Maria SS. Immacolata
AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE N. 234 DEL 21
GIUGNO 1994
Direttore Responsabile : Gianfranco Criscenti
Redazione e stampa con il ciclostile di Comunità, presso i
locali della Parrocchia Maria SS. Immacolata in Piazza G.
Vivona 2.
Responsabile di Redazione: Leonardo Vanella
Responsabile di Stampa: Adamo Angelo
Assistente Spirituale: Parroco don Francesco Campo
Il giornale fu affidato dal Parroco alla protezione di Don
Alberione e Suor Tecla Merlo.
***
Le varie pubblicazioni
Comunità Parrocchiale del 1968
Prima Pubblicazione Novembre 1968 . Direzione e redazione: presso la Scuola Materna “ Città di Torino”.
Comunità del 1994
Prima Pubblicazione Luglio 1994
Ultima Pubblicazione Gennaio 2009
Comunità New del 2010
n. 1° con il titolo Informa Città Ottobre 2010
n. 37 Novembre 2013
Punti di distribuzione
Distribuzione a mano:
In piazza unità d’Italia. (difronte Municipio)
Davanti le chiese alla fine delle SS. Messe Festive.
Chiesa San Michele, SS. Crocifisso, Cappuccini, Maria SS. Immacolata, Maria SS. Consolatrice.
Distribuzione con espositore:
Foto Cascio Antonella - Via Segesta
Foto - Ottica Spatafora Via A. De Gasperi - Piano San Michele
Foto D’Angelo - Via A. De Gasperi
Alimentari Martino Todaro -San Rocco
Alimentari Bica Via Europa Unita - (Sasi)
Alimentari Campisi – Via A. De Gasperi
Pizzeria del Corso C/so V. Emanuele 6 - tel. 333.10.33.040
Bar Scandariato - Via S. Pellico
Macelleria Urbinati - C/so V. Emanuele
Negozio Lentini - Via A. De Gasperi
Cartolibreria Kartidea -Via A.De Gasperi
Cartolibreria Corselli -Via XV Maggio
Bar – L’angolo dello Sport - Corso Garibaldi
Bar Creative - Largo Duca degli Abruzzi
Sindacato Uil - via Marconi
Vobis Computer – corso Garibaldi
Comunità
Pagina 12
Logo Giornale: realizzato da Rosario Vivona - Pietro Bonì
Logo Paese: realizzato da Annamaria Avila
Logo Chiesa Immacolata:
realizzato dall’Arch. Crocetta Senia
Note:
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
……………………………
…………………………….
…………………………….
Articolo pubblicato nel giornale Belice c’è di Novembre 2011
Scarica

(CHI SIAMO -Associazione Culturale Comunit\340)