Numero Speciale All’interno Rinasce Comunità a cura di Don Francesco Campo Luglio 1994 ………….. pag. 2 Il Saluto del Direttore . a cura di Gianfranco Criscenti Luglio 1994…………...… pag. 2 Un invito rivolto a tutti a cura di Pietro Bonì Ottobre 2010 …..…….. pag. 3 Grazie “ Belice c’è “ a cura della redazione. Novembre 2010 …….. pag. 3 Comunità New e la parrocchia Immacolata a cura di Angelo Adamo Luglio 2013 ...……….. pag. 4 La Comunicazione fa paura ! – a cura di Pietro Bonì Novembre 2010 …….. pag. 4 Comunità - 45 anni all’ombra della Scuola Materna Torino. a cura di Pietro Bonì Novembre 2013 ………. pag. 5 Una carta di identità per Comunità Ottobre 1997 …………. .pag. 6 Speciale Comunità del 1971 a cura di Enzo Voi Aprile-Maggio 1971…. pag. 7 Comunità e le sue Rubriche a cura di Pietro Bonì….. pag. 8 Dati Generali Situazione al 27/9/13…. pag. 11 Articolo Belice C’è 1° anniversario Comunità .. pag. 12 Statuto Associazione Culturale ..… pag. 13 Atto Costitutivo Associazione Culturale …. pag. 18 Periodico d’informazione locale Novembre 2013 Chi Siamo In occasione del 45° anniversario del Giornale “Comunità” e della sottoscrizione dell’atto costitutivo dell’Associazione, per meglio comprendere le finalità dell’Associazione e la “Missione” del nostro giornale penso sia più utile, anziché scrivere altre parole, leggere ciò che è stato già pubblicato nel passato sia da Padre Campo che dai collaboratori. Un piccolo contributo alla valorizzazione della nostra identità , del nostro lavoro, per capire meglio chi siamo e da dove veniamo. Pietro Bonì “Insieme per crescere” Articolo pubblicato nel primo numero di Ottobre 2010 N ell’estate del 1968 e 69, un gruppo di volontari Torinesi, a seguito del terremoto nella Valle del Belice, del 15 gennaio 1968, venne a Calatafimi e costruì l’asilo “ Città di Torino”. Quei giovani provenivano da diverse città e da diversi gruppi: Azione Cattolica, Scauts, San Vincenzo, ecc.. Alla fine dell’opera pensarono di rimanere tutti uniti tramite un ciclostilato. Purtroppo, dopo alcuni mesi, il ciclostilato morì. Pensai allora che sarebbe stato un bel momento di crescita paesana, la nascita di un giornalino mensile. Nacque così: Comunità In questi quarant’anni si sono succeduti diversi direttori. Ulti- mamente il giornalino è uscito costantemente, per circa 15 anni per l’impegno di parecchi volenterosi. Ora, dopo un paio di anni, nasce con il titolo di “Comunità new”. Un gruppo di volontari, sollecitati dal documento Foto Cascio “Inter mirifica”, del Concilio Ecumenico Vaticano II si vuole impegnare per dare alla nostra città un contributo per la sua crescita spirituale, morale, sociale e culturale. Quanti stiamo dando vita al presente giornalino, siamo convinti dei nostri limiti ma siamo disponibili a fare la nostra parte, guardando al nostro domani e soprattutto ai nostri giovani, senza lamentarci o criticare, ma cercando di costruire un mondo migliore. Don Francesco Campo E mail: [email protected] - Sito internet: www.comunitanew.it - Face book: comunitanew Comunità Pagina 2 Rinasce Comunità Articolo pubblicato nel primo numero nella edizione del Luglio 1994 A nni fa la Parrocchia Immacolata diede vita ad un mensile (o quasi), che periodicamente facesse circolare alcune semplici, ma, pensiamo, valide idee, per suscitare in tutti il senso della “Comunità”. E proprio “Comunità” fu chiamato il periodico che si proponeva di stimolare sulle vie del bene i nostri paesani. La nostra gente, è risaputo è gente buona, ma un po’… “addummisciuta”. Si vedono ogni sera masse di giovani bivaccare lungo le nostre strade, all’Acquanuova, dentro i bar, o nei pressi del Millepini… senza senso. I nostro giovani si entusiasmano solo quanto si organizza qualche incontro di calcio. E’ necessario allora spingere, stimolare, aiutare tutti a non sciupare il tempo e la vita, anzi a realizzarla nel migliore dei modi per il bene di tutti. “Comunità” vuole essere un umile mezzo per coordinare il bene che in germe Dio ha messo nel cuore di ognuno di noi. Che i mezzi di comunicazione sociale (stampa, radio, televisione ecc..) siano importanti è risaputo. Questo lo capì benissimo don Giacomo Alberione che, all’inizio di questo secolo, ad Alba, diede, inizio alla Pia Società di S. Paolo, per la diffusione delle buone idee (religiose e non) attraverso la stampa. Quando Don Alberione moriva, lasciava nel mondo circa 9.000 Paolini ed un’infinità di librerie per la diffusione di Famiglia Cristiana, del Giornalino (per citare i periodici più conosciuti), e di una miriade di dischi, films, di giornali e libri per la diffusione dei valori umani e cristiani. La vecchia “Comunità” ebbe vicende alterne, cambiò spesso il suo direttore, e poi… morì. Oggi un gruppo di giovani, non più giovanissimi come allora, vogliono ridare vita a “Comunità”. Mi piace mettere questo modesto periodico sotto la protezione di Don Alberione (si dice che il decreto “Intermirifica” del Concilio Ecumenico Vaticano II, sui mezzi di comunicazione sociale, sia stato stilato da lui), che in futuro sarà ricordato certamente, come uno dei più grandi santi della Chiesa, e sotto la protezio- ne di suor Tecla Merlo, la coofondatrice delle Figlie di san Paolo, che sino a 20 anni era una semplice sarta e non era andata oltre la terza elementare, e che sotto la spinta di Don Alberione divenne maestra di scrittrici, conferenziere, propagandista, esperta di giornalismo, cinema, radio e televisione. (Quest’anno si celebra il centenario della sua nascita). Calatafimi, dicevo, ha molte capacità, ma è necessario farle venire alla luce. Proprio da alcuni mesi sono sorti alcuni circoli giovanili e un movimento di imprenditori per scuotere Calatafimi dal letargo in cui giace. Mi auguro che tali germogli siano forieri di frutti “abbondanti” e “duraturi”. Mi auguro ancora che la nuova “Comunità” possa dare il suo modesto contributo per la rinascita morale e spirituale e anche sociale del nostro paese. Don Francesco Campo Il Saluto del Direttore Articolo pubblicato nel primo numero della edizione del Luglio 1994 dal direttore Gianfranco Criscenti, giornalista di Alpa1, corrispondente del Giornale di Sicilia, dell’ANSA, della Rai. C alatafimi, come ogni piccolo paese di periferia, è spesso dimenticato dagli organi d’informazione: carta stampata, radio e televisione. Sulle cronache provinciali dei quotidiani, a volte, si legge qualche “notizia breve”. Nient’altro. Troppo poco per una città che vuole crescere, che vuol dire la sua. Troppo po- co per i giovani che vogliono, con la partecipazione democratica, essere presenti nella vita sociale, politica e amministrativa di Calatafimi. L’informazione, lo scambio delle idee, il confronto, il dibattito, la dialettica costituiscono gli assi portanti della democrazia. Comunità vuole essere, ed è con questo auspicio che nasce, una palestra, un punto di riferimento Comunità Pagina 3 concreto per quanti credono nella crescita culturale e civile di una società. Ho accettato l’invito di dirigere questo periodico, nonostante gli impegni professionali, perché credo profondamente nei mezzi di comunicazione e nel fatto che Calatafimi ha bisogno di un giornale. “Comunità” vuole e deve essere la voce del popolo. Vogliamo dare spazio, principalmente, a chi non ha mai parlato. Ed è per questo che il giornale riserverà, fra l’altro, un foglio ai lettori per accogliere le loro denunce, le loro critiche. Non puntiamo sugli aspetti esteriori, ma sui contenuti. Un giornale di paese, quale è “Comunità” , non è e non può essere né “La Repubbli- ca” né il “Corsera”. Intendiamo crescere con il contributo di voi tutti, giovani in testa. Ne ringraziare i fondatori del giornale per la fiducia che mi hanno attribuito; in questo primo numero, voglio cogliere l’occasione per dire che “Comunità”, sotto la mia direzione, non sarà mai un raccoglitore di “veline” (e ce ne sono tante in giro per le redazioni), ma uno spazio aperto a tutti. Le discriminazioni di qualsiasi genere (politiche, sociali) non ci appartengono. Non fanno parte della nostra cultura. Gianfranco Criscenti “Un invito rivolto a tutti” Articolo pubblicato nel primo numero di Ottobre 2010 C omunità vuole essere un giornalino locale semplice, genuino, senza grilli per la testa che comunica e approfondisce i fatti e le notizie prettamente locali. Per questo un gruppo di amici vuole concretizzare in un modo nuovo l’esperienza di “ Comunità” che noi tutti conosciamo. Lo stile vuole essere quello della semplicità, non si aspira a grandi traguardi culturali o filosofici, ma l’obbiettivo è quello di dare voce a tutti i concittadini che avranno voglia di comunicare idee, opinioni, iniziative, attività. Vuole essere uno strumento utile per dar voce: a tutte le associazioni, gruppi e movimenti di ogni genere, ordine e grado esistenti in paese che vogliono comunicare. Vuole essere un punto di riferimento per l’informazione, l’attualità, lo scambio delle idee, il confronto. Vuole dare uno sguardo alle atti- vità sociali, politiche ed amministrative del comune. Vuole essere uno strumento utile per le attività parrocchiali. Ma per far questo serve l’aiuto di tutti ! Servono braccia per piegare il giornale; Servono mani per distribuire le copie; Servono idee per scrivere gli articoli; Serve il necessario sostegno materiale per stampare!. Partecipa anche Tu ! Grazie “ Belice c’è ” Articolo pubblicato nel numero di Novembre 2010 I l vecchio proverbio Calatafimese che dice “ La firucia morsi a lu Pantanu “ certamente non trova terreno fertile nel nostro giornale, ci emoziona infatti l’accoglienza e la disponibilità della redazione del Belice c’è che con grande umiltà e fiducia permette a Comunità new di poter continuare la propria esperienza d’informazione locale, come supplemento. Un atto di fiducia verso la nostra redazione segno di grande civiltà. Belice c’è dimostra con i fatti il sostegno alle nuove realtà locali e alla libertà di stampa. Grazie Belice c’è ! grazie al direttore e a tutta la redazione. Tocca a noi invece con l’impegno e costanza promuovere e sostenere questa esperienza. @ (La chiocciola indica la firma della redazione) La redazione si riunirà periodicamente ogni mese e se vuoi aderire contatta le persone vicine a comunità, e dai la tua disponibilità. Per gli articoli invia una email alla redazione. Pietro Bonì Anno 2010 - Scambio Auguri di Natale nelle sede di Santa Caterina Comunità Pagina 4 Comunità New e la parrocchia Immacolata Articolo pubblicato nel numero di Luglio 2013 I n occasione dei 55 anni di sacerdozio di Don Campo, egli ha voluto ricordare con un attestato la lunga seppure discontinua attività di “Comunità”; iniziata nella ex parrocchia Immacolata, ed augurando un lungo prosieguo con l’impegno intrapreso. Io ne faccio parte dal luglio 1994, quando uscì il primo numero, infatti nel contraccambiare l’attestato di riconoscimento, è stato consegnato a P. Campo, a nome della redazione il numero “ uno di Comunità “ del luglio 1994. Nel ricordare l’appartenenza a “ Comunità “, mia, e quella di tante altre persone, è utile precisare che l’iniziativa di realizzare un giornalino locale è nata a seguito del mancato raggiungimento di un obiettivo, cioè quello di non essere stati eletti alle elezioni comunali del 1992. Nessun rammarico di quella esperienza, perché quello che si proponeva parte di quel gruppo di persone era la voglia di fare qualcosa di positivo per la comunità di Calatafimi, infatti ciò è stato fatto, nacque allora “Comunità”. In seguito alle elezioni un gruppetto continuò ad incontrarsi, ad interrogarsi su cosa si poteva fare di utile e di buono, la realizzazione del giornalino sembrò la scelta più congeniale e fattibile, infatti dopo circa due anni tra incontri, ricerca di locali, ricerca di un direttore responsabile, ricerca di fondi per la registrazione, nel luglio 1994 uscì il primo numero. Il giornalino voleva essere una voce per tutto il paese, per tutte le parrocchie di Calatafimi, solo nella parrocchia Immacolata abbiamo trovato accoglienza incondizionata, pur rimanendo la redazione tutta, nella totale indipendenza. Evidentemente c’è stata nel parroco la piena fiducia, il riconoscimento dei sani principi e obiettivi che ispiravano e continuano tuttora nella redazione, seppure ormai da circa tre anni in un’altra forma di organizzazione, ossia al Chiesa Nuova: Disegno prof.ssa Crocetta Senia di fuori del “campanile” ma con gli stessi principi di allora. In occasione della S. Messa di ringraziamento del 55° di ordinazione di P. Campo, ho ricordato che egli ha voluto fortemente che si riprendesse la pubblicazio- ne del giornalino, dopo la sospensione nel gennaio 2009 (ultimo numero pubblicato). Una sera, dopo numerosi incontri con persone che nel passato erano state in modo diverso impegnate con “Comunità”, P. Campo che stava in salute meno bene del solito, ha espresso il desiderio di continuare a pubblicare il giornalino. Così è stato, infatti nell’ottobre 2010 è uscito “Comunità new”. Un’ultima cosa voglio sottolineare, P. Campo in tutti questi anni non ha mai fatto mancare il suo articolo religioso, le notizie in breve, ( che qualcuno può considerare insignificanti, certamente non la pensa così chi ci legge da lontano, chi è ammalato,) è stato sempre il primo materiale da pubblicare in mano alla redazione. Grazie Padre Campo. A nome della Redazione di “Comunità new “ Angelo Adamo La Comunicazione fa paura ! Articolo pubblicato nel numero di Novembre 2010 C omunicare vuol dire : rendere comune fatti e notizie, diffondere, partecipare. Vuol dire anche condividere o trasmettere pensieri e sentimenti. Vuol dire trasparenza e potremmo continuare all’infinito con altre definizioni!!. Si comprende quindi il motivo per cui nella storia dell’uomo i potenti e i dittatori per esercitare il loro potere e il dominio sul popolo hanno sempre cercato di controllare l’informazione in tutte le sue forme, con censure, chiusure ed imposizioni. La comunica- zione fa paura! perché rende libere le persone di pensare, forma le coscienze; Si comprende quindi la questione nazionale sul conflitto di interesse per il controllo dei mass-media e si comprende anche perché un giornalino come il nostro anche se modesto per alcuni non ha senso!. Si comprende infine che informare è difficile e nel scrivere articoli o parlare liberamente ci si espone, per cui meglio non far niente e rimanere in disparte nella penombra tutta siciliana dell’indifferenza e della rassegnazione. Pietro Bonì Comunità Pagina 5 Comunità 45 anni all’ombra della Scuola Materna “Città di Torino” Articolo pubblicato nel numero di Novembre 2013 L e scosse di terremoto del estate le colonie per i ragazzi ave15 Gennaio del 1968, va la disponibilità di letti e matecostrinse buona parte rassi. Nel frattempo cominciarono ad della popolazione a dormire all’aperto; più che altro per la arrivare materiali e viveri di prima paura tanti se ne andarono in cam- necessità, allora i ragazzi piemonpagna, altri si accamparono nei va- tesi, con una macchina messa a goni della Stazione di Calatafimi. disposizione dall’assessore, si ocLa Parrocchia Immacolata, come per molte chiese della cittadina, subì dei danni alle volte per cui la Santa Messa veniva celebrata all’aperto. Durante una di queste messe, si presentano due giovani piemontesi dal parroco, facevano parte del gruppo, in maggioranza Torinesi, che con un aereo messo a disposizione da Ferrero, il famoso induCostruzione Asilo - Agosto 1968 striale del cioccolato, eraFoto archivio Emilio Papa no venuti nella Valle del Belice per aiutare la popolazione. Volevano fare qualcosa cuparono della distribuzione della per il paese, ma non sapevano cosa roba agli sfollati soprattutto a potesse essere più utile. Allora gli quelli che si trovavano nelle zone asili per i bambini c’erano, ma si- di Gallitello e che provenivano stemati in luoghi angusti, stretti dalle parti di Gibellina e Salaparuinsomma erano quasi tutti in locali ta. Quando ritornarono a Torino, poco salubri e non idonei, Padre Campo perciò suggerì di costruire avevano già le idee chiare su ciò un Asilo, l’idea piacque molto ai che dovevano fare. L’ing. Piramide del Politecnico fece il progetto ragazzi. Non erano passati neanche 15 dell’asilo, i giovani iniziarono a giorni dal terremoto, i ragazzi pri- raccogliere i fondi necessari. Siccome in Comune c’erano delma erano stati ad Alcamo ma non si trovarono bene per cui vennero a le difficoltà, per trovare un terreno Calatafimi. Furono ben accolti dal idoneo, risolse il problema Padre cav. Salvatore Agueli, l’assessore Campo che mise a disposizione il ai Lavori Pubblici del Comune che terreno, dietro la Parrocchia, allora coordinava i soccorsi per il terre- era tutta campagna non c’era anmoto. L’assessore li sistemò nella cora lo spiazzale, né il Campo Scuola di Santa Caterina, per i ma- Sportivo. Nella successiva calda estate del terassi si mise a disposizione il papà, maestro Simone Agueli, il qua- 1968 i ragazzi ritornarono in paele era responsabile del Patronato se, avevano il progetto pronto, i Scolastico e quindi facendo ogni soldi, la manodopera anche, quin- di iniziarono i lavori per costruire la struttura in cemento armato. Mastro Francesco Bonì, mise a disposizione la propria ditta per le attrezzature e le proprie maestranze per effettuare i lavori (del paese vi lavorarono anche altri giovani muratori quali Vito Spatafora, Gaspare Di Stefano …). Curava i rapporti con il gruppo dei giovani piemontesi sempre il cav. Salvatore Agueli, da loro incaricato di curare l’aspetto finanziario e per effettuare i pagamenti con i mandati della Banca San Paolo di Torino. Collaborava anche la Ditta Ferrara allora in società con “mastru Turriddu Cudia”. Per tutta l’estate lavorarono sodo per realizzare la struttura in cemento armato, tutta a mano con la mitica betoniera “mpastatrice”, anche il Motoguzzi a tre ruote non aveva pace per trasportare materiale. Quando a mezzogiorno l’afa risultava insopportabile tutti in costume compreso il sacerdote che era con loro si ristoravano lungo il viale dei cipressi che portava al cimitero, ombra ed una leggera e frescosa arietta non mancavano mai. I giovani, organizzati a squadre, facevano turni di 15 giorni, una di queste squadre fu anche costituita dai ragazzi del carcere minorile Cesare Beccaria; tra di loro vi erano tanti ragazzi colti e molto motivati, anche qualche cognome eccellente, Paolo Colonna che faceva da caposquadra, Bertone, Federico Lombardi (attuale capo della sala stampa Vaticana), la figlia del prefetto di Torino, la figlia del comandante dei Vigili del Fuoco ecc… Erano stati alloggiati nuovamente nei locali della scuola di Santa Caterina e la sera li c’era il punto di Comunità Pagina 6 ritrovo con i ragazzi Calatafimesi. Quell’estate la struttura fu ultimata, ricorda mio Padre che nonostante all’epoca il cemento scarseggiava in tutta la Sicilia arrivò un autotreno con trecento quintali solo per loro e venne sistemato nella Chiesa di Santo Rocco. L’anno seguente i lavori di rifinitura furono ultimati dalla Ditta Ferrara. Io ho frequentato quell’asilo ed era veramente una struttura efficiente e all’avanguardia per quell’epoca. Ricordo ancora le due giovanissime maestre Cottone Maria e Pace Anna Maria (ora residente in Piemonte) e la onnipresente, mitica e super efficiente bidella sia a scuola che in parrocchia, Maria Cardinale. Per molti anni i locali furono utilizzati come asilo, poi come sede dell’Istituto Tecnico Commerciale ed infine utilizzati dalla parrocchia per i giovani e le associazioni (scauts, Azione Cattolica ecc..) e per aule catechistiche, laboratori musicali, teatrali ecc.. Quei giovani provenivano da diverse città e da diversi gruppi: Azione Cattolica, Scauts, San Vincenzo, ecc. quando finirono i lavori sentirono tutti l’esigenza di mantenere i contatti e di restare uniti così nacque l’idea di “Comunità”, fecero forse due o tre numeri ma poi l’esperienza si esaurì. Quell’idea però piacque molto al parroco il quale pensò di continuare l’esperienza con i parrocchiani, facendo avere ad ogni famiglia un giornale con lo scopo di tenere unita ed informata la Comunità Parrocchiale (1). Nel novembre del 1968 uscì così, sotto l’ombra della Scuola Materna, il primo numero, con la seguente dicitura “COMUNITA’ ” Parrocchia Immacolata – Calatafimi. Direzione e redazione: presso la Scuola Materna “ Città di Torino”. (1) Nonostante i costi ed il tempo che occorreva per realizzare il giornale all’inizio veniva stampato e Una carta di identità per Comunità articolo pubblicato nel numero di ottobre 1997 U n amico cui esponeva- nale cattolico, è una “colpa”, che ai mo la nostra voglia di loro occhi lo “liquida” in partenza. incidere maggiormente Ad altri questa “identità” fa storcesulla realtà in cui vivia- re il naso, quando sulle nostre pamo, ci ha suggerito di gine denunziamo qualcosa che non “identificarci” meglio, di manife- va, perché, a loro parere, essendo il stare cioè con maggiore chiarezza nostro un “giornale parrocchiale” ciò in cui crediamo; questo perché, dovrebbe stare al suo posto, cioè una volta mostrata la nostra sotto il campanile, o magari in sa“identità”, una volta cioè che ab- crestia; come se, appartenendo ad una Parrocchia, biamo maninon si appartenfestato le ga all’intera conostre idee e munità cittadina le nostre e non se ne vivaconvinzioni, no e condividano il Lettore tutti i problemi. possa condiAltri ancora hanviderle o no mostrato fin contestarle. dalla sua nascita Crediamo una accanita difche il nostro Asilo ultimato - Anno 1969 fidenza verso amico abbia Foto archivio Emilio Papa “Comunità”, perragione; del resto noi la nostra “identità” cultu- ché hanno sospettato che esso fosrale e religiosa pensiamo di non se “un trampolino” di lancio per la averla mai nascosta, tant’è che la conquista di spazi di “potere”. stessa testata di “Comunità” ripor- Ma se qualche spazio in questi anta: “Periodico mensile della Par- ni “Comunità” ha conquistato, crerocchia Maria SS. Immacolata di diamo sia stato uno spazio di “servizio, non di “potere”. Calatafimi”. Sappiamo però che per alcuni que- E la differenza fra le due realtà sta nostra dichiarata “identità”, salta agli occhi, basti osservare cioè l’essere “Comunità” un gior- come gli “spazi di potere” siano frequentati o addirittura “sovraffollati” tanto che al loro consegnato a tutte le famiglie della interno ci si fa avanti a gomitate; Parrocchia, ma non sempre tutti mentre gli spazi di “servizio” risulaccoglievano con piacere l’iniziati- tano assai meno frequentati; ma vi va, per cui spesso trovavano per si respira tutt’altra aria. terra in strada, copie del giornale. Da parte nostra abbiamo l’orgoglio Allora furono interpellate le fami- di avere fatto in questi anni delle glie ed il giornale così veniva pagine di questo mensile un luogo stampato e consegnato solo a colo- ideale di “confronto” di idee e di ro che ne facevano espressamente proposte, in cui si è discusso “a richiesta. (Nell’edizione del 1975 viso aperto” dei problemi piccoli e risulta che se ne stampavano 260 grandi della nostra comunità, sui copie) quali a tutti è sempre stata data la Pietro Bonì possibilità di intervenire. La Redazione Comunità Pagina 7 Speciale Comunità del 1971 Articolo pubblicato nel numero Speciale di Aprile-Maggio 1971 in occasione della Festa. D a oltre due anni, esattamente dal primo numero edito nel Novembre 1968, leggo "Comunità", notiziario, di cronaca paesana, che un gruppo di giovani studenti, impiegati ed operai con grande impegno, viva passione e fervida volontà hanno diffuso. A questi cari giovani, che allo studio ed al lavoro, hanno saputo alternare il loro tempo libero, non senza grandi sacrifici di qualsiasi natura, per la creazione di questo notiziario, va il merito di avere avuto il potere di far conoscere ai nostri concittadini, sparsi ed emigrati in tutto il mondo la cronaca vera della loro terra natia, i vari problemi e le notizie di vita cittadina, conservando in loro oltre che la nostalgia , l’attaccamento a Calatafimi. I redattori di "Comunità", in occasione dei festeggiamenti di maggio e in onore del SS. Crocifisso e della Madonna di Giubino affronteranno un arduo lavoro: un numero speciale dedicato completamente al grandioso Festino Calatafimese, indubbiamente raro per folclore e suggestività. Tutte le notizie in esso contenute non sono certo frutto di fantasia, bensì di lunghe e pazienti ricerche tra antiche documentazioni, opuscoli e libri inoltre la vera versione di interviste effettuate presso i concittadini, che da svariati lustri hanno attivamente vissuto le varie edizioni della festa. Un elogio d'incoraggiamento vada a questi giovani "giornalisti in erba" ed un augurio perché "COMUNITA'" migliori la sua tiratura (1) e divenga ben presto la ve- ra voce di Calatafimi per un migliore avvenire del nostro paese. Calatafimi, li 15/4/1971 Enzo Voi Corrispondente del Giornale di Sicilia 1° Incontro Dibattito del Giornale comunità 14 Ottobre 2011 Foto 1 Foto 2 Foto 1: Da Sx : Angelo Adamo, Gaspare Baudanza (Direttore del Belice C’è), Padre Campo, Pietro Bonì. Foto 2: Discorso del prof. Leonardo Vanella durante il primo Incontro-Dibattito. Comunità Pagina 8 ….. e le sue rubriche Q uesta è, o vorrebbe essere, Comunità new oggi. Le faccine di internet ci accompagneranno nella presentazione del giornale, col fine di stimolare la vostra collaborazione e trovare persone disponibili a curare le varie rubriche e magari migliorarle: Redazionale: in 1° pagina quasi sempre pubblichiamo un articolo redatto dalla redazione e/o dai diversi collaboratori che affronta qualche tema più importante o che pensiamo di mettere più in evidenza. L’angolo della riflessione: questa rubrica sempre in 2° pagina, è dedicata all’approfondimento religioso, curata da sempre, dal nostro Assistente Spirituale don Francesco Campo. Pubblichiamo inoltre mensilmente il messaggio di Medjugorje del giorno 25. Il giornale di oggi non ha più come editore la Parrocchia, per vari motivi, ma rimane profondamente un giornale cattolico, anche parrocchiale, ma che guarda al mondo laico. L’angolo dello Sport …. e Corri con noi: queste rubriche , generalmente in 3° pagina, sono dedicate allo Sport paesano, alla polisportiva don Bosco, all’ASD Segesta (podistica), all’ASD Pegaso (Tennis) e a quanti fanno sport in paese e ci comunicano le loro attività. Notizie in Breve…: questa rubrica, quasi sempre in 4° pagina, è dedicata alle tante piccole iniziative che si realizzano in paese sia religiose che laiche, perché spesso si dice che a Calatafimi non si fa ma niente! Ma non è vero! Ci sono tante persone e molte associazioni che realizzano tante cose, anche semplici. Purtroppo non sempre ne veniamo a conoscenza per cui, quando possiamo lo pubblichiamo prima per pubblicizzare le manifestazioni, ma anche dopo perché è giusto darne notizia ed informare tutti su quello che si fa in paese. Ma la nostra redazione non è fatta di professionisti ed ha bisogno di tutti voi. Fateci pervenire qualsiasi notizia su fatti ed avvenimenti a cui partecipate, non preoccupatevi della forma e delle parole, a questo ci pensiamo noi. Aiutateci a rendere più ricco di notizie il nostro giornale. Auguri a Nozze d’oro, Lauree ecc. : Questa rubrica è dedicata agli auguri per gli anniversari di matrimonio; è bello condividere con le famiglie la gioia di un avvenimento così importante e prezioso al giorno d’oggi; la rubrica è realizzata solamente attraverso le segnalazioni dei lettori. Le parrocchie non ci comunicano mensilmente questi dati per cui dipende da voi lettori. Lo stesso vale per le lauree o altre belle notizie. Confidiamo nella vostra collaborazione. “Come eravamo…. “…. Sul filo della memoria …. Uomini e cose illustri”: queste rubriche, sono seguite principalmente da Ferrisi Francesco e da Mastro Jachinu Gerbino, parlano della nostra storia passata, attraverso racconti, aneddoti, documenti storici su tutto ciò che riguarda Calatafimi non per rispolverare nostalgia o melanconia, ma per guardare con orgoglio al passato e per vivere meglio il presente ed il futuro. Chiunque può farci avere storie e racconti che pubblicheremo volentieri. Pagina 9 Comunità Personaggi… e personalità Calatafimesi: questa rubrica propone ai lettori la storia e l’esperienza di vita di tanti nostri benemeriti concittadini sia del passato che del presente, attraverso ricerche biografiche o le interviste. Per noi di comunità, e lo avete visto con i vari articoli, i personaggi e le personalità non coincidono solo con i premi Nobel, con gli uomini di cultura, politici di prestigio o magari ecclesiastici; per noi sono tutti i Calatafimesi, di ogni ordine e grado, di cui vogliamo valorizzare il bene, la professionalità, le passioni artistiche, culturali ecc. ma soprattutto l’impegno che hanno dedicato o dedicano nella loro vita con serietà alla famiglia, al lavoro e alla società. Chiunque può dare il proprio contributo. Comunità New nel Mondo: Il nostro giornale viene inviato a tutti i concittadini residenti fuori paese che c’è ne fanno richiesta, le copie arrivano via email in quasi tutte le parti del mondo (America, Australia, Canada, Germania, Belgio….., Torino, Milano ed in tante altre città italiane). Per un maggiore servizio abbiamo creato un archivio, sul sito internet www.comunitanew.it dove ognuno può scaricare in formato pdf le copie del giornale. Amplieremo il sito con tutte le pubblicazioni passate. Invitiamo i lettori emigrati ad inviarci messaggi, notizie liete anche di piccoli avvenimenti, o semplici auguri dalle vostre città, con piacere cercheremo lo spazio per pubblicarle. L’angolo delle poesie…: questa rubrica , nelle ultime pagine, è dedicata alle poesie, obbiettivamente è una delle poche che non ha avuto mai problemi grazie a Padre Campo, a mastro Jachino Gerbino e a tanti concittadini che si dilettano con la poesia. Chi lo desidera in quest’angolo pubblichiamo le vostre poesie L’angolo dell’Anagrafe Cittadina: questa rubrica è dedicata ovviamente ai movimenti anagrafici dei Calatafimesi. E’ bello condividere con tutti il cordiale benvenuto ai nuovi nati, gli auguri alle nuove famiglie e il cordoglio per la scomparsa dei propri cari. La rubrica è puntualmente seguita dal nostro caro collaboratore Alberto Fanara in collaborazione con l’Ufficio Anagrafe e lo Stato Civile. Ci farebbe un grande piacere poter condividere l’anagrafe con le famiglie dei concittadini emigrati, ma per far questo dipende da voi lettori infatti basta comunicarci i dati tramite email e/o personalmente ai collaboratori della redazione. I Lettori scrivono …: questa rubrica è a disposizione di tutti coloro che vogliono segnalare sinteticamente problemi, disservizi, proposte, riflessioni e/o qualsiasi altra notizia. E’ ovvio che non pubblicheremo lettere con parolacce, ingiurie o quant’altro ne tanto meno lettere anonime. Nei precedenti numeri vi abbiamo dimostrato che non ci tiriamo indietro. Sarebbe preferibile che foste disponibili a firmare gli articoli nella pubblicazione, comunque anche le sigle le accettiamo. Dovete sapere che una copia del giornale viene inviata anche via email a tutte le Istituzioni. (Sindaco, Giunta, Consiglieri, Uffici Comunali, Diocesi, Carabinieri ….) per cui le vostre segnalazioni arrivano a chi di dovere. L’angolo degli Annunci …: questa rubrica, penultima pagina, è dedicata agli annunci gratuiti per la vendita, l’affitto la ricerca di qualsiasi bene (automobili, case , terreni, oggetti, lavoro ecc..) è un servizio che in tante alte città funziona, da noi ancora non c’è questa abitudine. Sarebbe bello anche mettere annunci su oggetti che a noi non servono più, ma che sono ancora in buone condizioni, e magari prima di buttarli fare un annuncio per regalarli. Aiuteremmo l’ambiente e la comunità facendo ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti. Comunità Pagina 10 Sempre a portata di mano: questa rubrica, ultima pagina, è dedicata agli orari delle S. Messe, degli Uffici Pubblici, i numeri di telefoni più importanti specialmente quelli per le emergenze. Per il sito internet stiamo realizzando una rubrica ancora più completa. Il sito Internet …: http://www.comunitanew.it . Abbiamo creato un sito dedicato al nostro giornale, speriamo di migliorarlo così da poter offrire un servizio in più, soprattutto alle Associazioni a cui noi cerchiamo di dare tutto lo spazio possibile per promuovere le loro attività. L’angolo di Massaro Turi e/o l’angolo delle ricette: questa rubrica in passato seguita dal compianto prof. Amoroso, ci deliziava con ricette caratteristiche locali. Non e più costantemente pubblicata. Siamo in attesa di collaboratori. Curiosando tra le parole : questa rubrica linguistica, storica e culturale senza nessuna pretesa scientifica, si rivolge a tutti coloro ai quali interessa provare a gustare il piacere della Parola. Tutto ciò per mostrare che il passato vive ogni giorno nel nostro presente, nascosto tra le pieghe delle parole e nei nostri discorsi. Greci, Arabi, Normanni, Romani, Francesi, Spagnoli ecc… tutti popoli che rivivono nel nostro parlare quotidiano. Per saperne di più… Note sociali… Il punto su … queste diverse rubriche riguardano articoli fatti da nostri collaboratori, liberi professionisti, operatori di vari settori che ci danno informazioni più tecniche e normative su fisco, casa, ambiente, servizi sociali ecc…. L’Albo Pretorio: questa rubrica è dedicata principalmente agli atti amministrativi del Comune. Vengono pubblicati tutti gli ordini del giorno del Consiglio Comunale, nonché avvisi, delibere, ecc.. Numeri Speciali realizzati: 2011-marzo 2012 – aprile 2013-febbraio 2013-luglio Inserto Caduti di guerra; Speciale Festa Speciale Presepi 2012; Il Beato Arcangelo Placenza. Costruzione Asilo - Agosto 1968 Foto archivio Emilio Papa Comunità Pagina 11 Dati Edizione del 1994 Comunità Periodico Mensile di Informazione Locale dal 1968 al servizio della Città Supplemento di Belice c’è Associazione Culturale Comunità Cortile Milana n° 9 91013 – Calatafimi Segesta (Tp) C.F.: 930.698.80.818 e-mail: [email protected] ww.comunitanew.it Comunità new Esce ogni 2° Sabato del Mese Tiratura: 1.000 copie Il Giornale non riceve nessun finanziamento pubblico si sostiene con il contributo economico degli amici lettori Direttore: Gaspare Baudanza Responsabile di redazione: Pietro Bonì - e-mail [email protected] Impaginazione: Pietro Bonì Responsabile di Stampa: Adamo Angelo [email protected] Responsabile sito internet: Grazia Nicola Stampato in proprio con il Ciclostile Comunità New - Presso i locali dell’Associazione Avis in Via Trinacria n. 1 – 91013 - Calatafimi Gruppo di Redazione: Adamo. Angelo, Bonì Pietro, Campo don Francesco (assistente spirituale), Campo prof.ssa Dina, Ferrisi. Francesco, Papa Emilio, Spatafora Paolo. Attività: piegatura, distribuzione, articoli ecc.. Adamo Elisa, Adamo Filippo, Adamo Leonarda, Alberto Fanara, Basile Carmelina, Bonì Francesco, Collura Rosaria, Gandolfo Gaetano, Gerbino Gioacchino, Gruppuso Mariantonina, Grazia Francesco, Grazia Nicolo, Laudicina Gaetano, Mundula Gianni, Papa Iside, Pipitone Francesco, Spatafora Salvatore, Spatafora Sara, Vanella Pietro, Vattiata Pietro, Vivona Nina, Vivona Gaspare, Vivona Rosario. Periodico Mensile della Parrocchia Maria SS. Immacolata AUTORIZZAZIONE DEL TRIBUNALE N. 234 DEL 21 GIUGNO 1994 Direttore Responsabile : Gianfranco Criscenti Redazione e stampa con il ciclostile di Comunità, presso i locali della Parrocchia Maria SS. Immacolata in Piazza G. Vivona 2. Responsabile di Redazione: Leonardo Vanella Responsabile di Stampa: Adamo Angelo Assistente Spirituale: Parroco don Francesco Campo Il giornale fu affidato dal Parroco alla protezione di Don Alberione e Suor Tecla Merlo. *** Le varie pubblicazioni Comunità Parrocchiale del 1968 Prima Pubblicazione Novembre 1968 . Direzione e redazione: presso la Scuola Materna “ Città di Torino”. Comunità del 1994 Prima Pubblicazione Luglio 1994 Ultima Pubblicazione Gennaio 2009 Comunità New del 2010 n. 1° con il titolo Informa Città Ottobre 2010 n. 37 Novembre 2013 Punti di distribuzione Distribuzione a mano: In piazza unità d’Italia. (difronte Municipio) Davanti le chiese alla fine delle SS. Messe Festive. Chiesa San Michele, SS. Crocifisso, Cappuccini, Maria SS. Immacolata, Maria SS. Consolatrice. Distribuzione con espositore: Foto Cascio Antonella - Via Segesta Foto - Ottica Spatafora Via A. De Gasperi - Piano San Michele Foto D’Angelo - Via A. De Gasperi Alimentari Martino Todaro -San Rocco Alimentari Bica Via Europa Unita - (Sasi) Alimentari Campisi – Via A. De Gasperi Pizzeria del Corso C/so V. Emanuele 6 - tel. 333.10.33.040 Bar Scandariato - Via S. Pellico Macelleria Urbinati - C/so V. Emanuele Negozio Lentini - Via A. De Gasperi Cartolibreria Kartidea -Via A.De Gasperi Cartolibreria Corselli -Via XV Maggio Bar – L’angolo dello Sport - Corso Garibaldi Bar Creative - Largo Duca degli Abruzzi Sindacato Uil - via Marconi Vobis Computer – corso Garibaldi Comunità Pagina 12 Logo Giornale: realizzato da Rosario Vivona - Pietro Bonì Logo Paese: realizzato da Annamaria Avila Logo Chiesa Immacolata: realizzato dall’Arch. Crocetta Senia Note: …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… …………………………… ……………………………. ……………………………. Articolo pubblicato nel giornale Belice c’è di Novembre 2011