BE I _ I N F 0 _ 0 4 _ 1 987_054_ITH BEI Information Année : 1987 Numéro : 054 Langue : IT Den Europaeiske Investeringsbank Europäische Investitionsbank Ευρωπαϊκή Τράπεζα Επενδύσεων European Investment Bank Banco Europeo de Inversiones Banque européenne d'investissement Banca europea per gli investimenti Europese Investeringsbank Banco Europeu de Investimento wirmmmm Novembre 1987 · i^. 54 ISSN 0250-3905 I meeeaoDismi daeisQûODalB dl( «Chi decide della destinazione dei fondi?»; è questa una domanda che viene posta spesso quando si parla dell'attività della BEI. Con riferimento all'esercizio 1986 (volume di attività pari a 7,5 miliardi di ECU, lo stesso che si prevede di raggiungere quest'anno), l'articolo vuole illustrare soprattutto il processo decisionale in seno alla BEI. In base all'articolo 8 del proprio Statuto''), «la Banca è amministrata e gestita da un Consiglio dei governatori, un Consiglio di amministrazione e un Comitato direttivo». Lo Statuto precisa inoltre la composizione e i poteri di questi vari organi: -al Consiglio dei governatori spetta fissare le direttive generali relative alla politica creditizia, al Consiglio di amministrazione e al Comitato direttivo competono le decisioni circa le operazioni della Banca, sulla base di una valutazione professionale. Questo meccanismo decisionale permette alla BEI di operare senza intoppi ed efficacemente per promuovere l'integrazione della Comunità europea, raccogliendo sui mercati dei capitali dei fondi che vengono poi utilizzati per finanziare investimenti che rispondano alle priorità economiche della Comunità. Attività di finanziamento e capitale Per quanto riguarda l'attività della BEI va fatta una distinzione tra finanziamenti su risorse proprie, costituite essenzialmente dai proventi dei prestiti emessi sui mercati dei capitali, e operazioni su mandato, effettuate per conto ed a rischio di terzi. I finanziamenti su risorse proprie, che vengono contabilizzati nel bilancio, si sono elevati nel 1986 al 94% circa del totale (7,1 miliardi di ECU); i restanti 485 milioni sono stati oggetto di operazioni su mandato, che sono contabilizzate fuori bilancio nella cosiddetta «Sezione speciale». I finanziamenti BEI non sono accordati sulla base di quote prestabilite per Pae''· Secondo l'articolo 129 del Trattato CEE, la Banca è dotata di personalità giuridica e il suo Statuto torma oggetto di un Protocollo allegato allo stesso Trattato. ìm La Banca europea per gli investimenti è stata creata per favorire l'integrazione europea. Essa è un istituto autonomo in se ο settore economico, ma sono in seno alla Comunità ed ha i propri organi relazione con le domande di finanzia decisionali che tuttavia - nell'adottare le mento pervenute. Secondo l'articolo 18 decisioni e nel fissare gli orientamenti dello Statuto, il totale dei mutui e delle tengono conto dei punti di vista e delle garanzie in essere non può però supera- deliberazioni di altri organismi comunire ir 250% del capitale sottoscritto. Ele- tari in particolare del Consiglio europeo, vandosi quest'ultimo attualmente a 28,8 del Pariamento europeo nonché del miliardi di ECU, le operazioni in essere Consiglio e della Commissione delle della BEI possono raggiungere 1 72 mi- Comunità europee (V. articolo qui acliardi di ECU; a fine 1986, esse ammon- canto). tavano a quasi 37 miliardi di ECU. 1 finanziamenti della BEI in Spagna tra il II capitale sottoscritto della BEI è stato 1981 ed il 1985 sono stati concessi nel più volte aumentato per consentire lo quadro degli accordi preadesione, che sviluppo delle operazioni. In occasione avevano previsto interventi a concorrendell'ultimo aumento i governatori hanno za di 550 milioni di ECU. Con l'adesione deliberato che, salvo imprevisti, il voludel Paese alla Comunità, e di conseme del capitale sottoscritto dovrebbe guenza alla BEI, non esiste più alcun coprire il periodo 1986-1991, il che corlimite al volume di finanziamenti: nel risponde ad una crescita annua media, 1986 sono stati accordati 409 milioni di in termini nominali, di oltre il 10%. ECU, per il 1987 si raggiungerà un importo sensibilmente più elevato (V. articolo a pag. 4). Direttive generali e orientamenti La BEI contribuirà alla costruzione del tunnel sotto la Manica con £ un miliardo/ L'attività di finanziamento nella ComuniFF 10 miliardi (circa 1,4 miliardi di ECU); tà si basa sull'articolo 130 del Trattato di si tratterà del più cospicuo finanziamenRoma, secondo il quale la BEI «ha il to accordato da un singolo istituto a compito di contribuire allo sviluppo favore del progetto. II «montaggio» fiequilibrato e senza scosse del mercato nanziario, che presenta caratteristiche comune». In pratica, il Consiglio dei poco comuni, potrebbe servire da mogovernatori fissa le priorità e le linee dello per la realizzazione di altre grandi direttrici ed il Comitato direttivo, sotto il infrastrutture europee (V. articolo a controllo del Consiglio di amministraziopag. 7). ne, ne assicura la messa in atto. I governatori, beninteso, nel fissare gli A prima vista, la salvaguardia del patriorientamenti tengono conto degli obietmonio architettonico sembra non rientivi generali formulati da altri organismi trare tra i settori di finanziamento della comunitari quali il Consiglio europeo, il BEI; un esame più approfondito mostra Pariamento europeo nonché il Consiglio tuttavia che essa può anche intervenire e la Commissione delle Comunità europer progetti di tale tipo (V. articolo a pee che, tutti, mirano allo stesso scopo, pag. 8). cioè un'Europa più prospera. Pur continuando a dare la priorità allo sviluppo regionale, la BEI è intervenuta II Coosiigiiio del govematon È composto di un ministro per ciascuno degli Stati membri, in generale il Ministro delle Finanze (per l'Italia il Ministro del Tesoro). 1 governatori, che rappresentano i rispettivi governi, rimangono in carica per la durata del loro mandato politico. II Consiglio dei governatori fissa le direttive generali di politica creditizia, approva la relazione annuale e il bilancio, delibera sugli aumenti di capitale e nomina i membri del Consiglio di amministrazione, del Comitato direttivo e del Comitato di verifica. La presidenza del Consiglio dei governatori viene ricoperta a turno da ciascun governatore, secondo l'ordine alfabetico degli Stati membri, per un anno (da una seduta annuale fino a quella successiva). Attualmente il Presidente in carica è Gerhard STOLTENBERG, Ministro delle Finanze delle Repubblica federale di Germania. di volta in volta nel finanziamento di investimenti che si rendevano necessari a seguito delle mutate condizioni economiche: negli anni '70 essa ha reagito prontamente alla crisi energetica aumentando gli interventi a favore di progetti volti a ridurre la dipendenza della Comunità dalle importazioni di petrolio; negli anni '80 sono aumentati, in particolare, i finanziamenti per la protezione dell'ambiente'^ì e per la promozione delle tecnologie avanzate. Come già detto in altre occasioni, l'importo accordato nel 1986 dalla BEI in questi due settori è più che raddoppiato rispetto all'anno precedente: da 324 a 700 milioni di ECU per la difesa ambientale, da 335 a 744 milioni per le tecnologie avanzate e l'ammodernamento industriale. La tabella qui a lato mostra la ripartizione delle operazioni per obiettivo economico. Le sedute annuali offrono ai governatori l'occasione di dare orientamenti nel campo della politica creditizia; nella seduta annuale del 1987, per esempio, è stato rilevato che la BEI è in grado di apportare un notevole contributo alla messa in opera dell'Atto unico europeo, i cui obiettivi principali sono una maggiore coesione economica e sociale e la creazione di un vasto mercato interno. Di particolare interesse europeo è stato nel 1986 il finanziamento accordato all'EUTELSAT per l'acquisto, il lancio e la gestione di satelliti della nuova generazione che permetteranno delle trasmis- sioni a tecnologia digitale tra Paesi membri. Questo finanziamento è stato concesso in conformità dell'art. 18 dello Statuto secondo il quale il Consiglio dei governatori, deliberando all'unanimità su proposta del Consiglio di amministrazione, può autorizzare la concessione di mutui per investimenti non situati nei territori europei degli Stati membri. Operazioni fuori della Comunità È anche in base all'art. 18 dello Statuto che la BEI interviene, con finanziamenti su risorse proprie, nel quadro dell'aiuto' comunitario allo sviluppo. Queste operazioni vengono effettuate a titolo ο dei protocolli finanziari negoziati tra la Co munità e 12 Paesi mediterranei oppure della terza Convenzione di Lomé'^', in 66 Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico. I governatori accordano un'autorizzazione globale per i massimali fissati in ciascun accordo, tenendo conto della domanda presentata dal Consiglio delle Comunità europee alla BEI di partecipare alla politica comunitaria di aiuto allo sviluppo. Nel 1986 tali operazioni sono Finanziamenti su risorse proprie accordati nella Comunità nel 1986 (Totale: 6 678,1 milioni di ECU*) Ripartizione per obiettivo di politica economica Milion 1 di ECU \ Sviluppo regionale 3 596,8 Energia 2 479.1 Valorizzazione di risorse interne 1 400,9 Utilizzazione più razionale 724,0 Diversificazione delle importazioni 354,2 Tecnologie avanzate e ammodernamento industriale Tecnologie avanzate Ammodernamento e nconversione Cooperazione industriale 744,0 573,9 52.7 117.3 Ambiente - Patrimonio culturale Inquinamento atmosfenco Inquinamento delle acque e del suolo Altri inter\,'enti Salvaguardia pati, cultural» 701,7 250,1 310.1 Infrastrutture d'interesse comunitario Trasporti Telecomunicazioni Altre 561,5 138,1 3,4 468.3 75,0 18.2 ' Poiché oleum fin;in.'ianitriti -ΐοπο conformi, rifi lo stiiSìO tempo, a più obiottivi questo ìot.ile non Cürnsponde alla so.Tima dsgli imponi relativi allr (JivcrS'j voci di cui in jpp'esi-ü ammontate a 382 milioni di ECU, di cui 231 nei Paesi del Bacino mediterraneo e 151 milioni nei Paesi ACP. I massimali autorizzati per ciascun accordo rientrano nel quadro più ampio del volume totale di finanziamenti su risorse proprie che può essere accordato fuori della CEE. Per il periodo 19851991 i governatori hanno fissato detto totale a 3 miliardi di ECU, da impegnare nel quadro di convenzioni, protocolli finanziari ο decisioni comportanti una II Consiglio di ammireistrazione Il Consiglio di amministrazione ha competenza esclusiva per decidere sulla concessione di mutui e garan zie, sulla fissazione dei tassi di inte resse"' e sull'emissione di prestiti. Esso assicura che la Banca sia gesti ta conformemente alle disposizioni del Trattato di Roma e del suo Statu-, to nonché alle direttive del Consiglio dei governatori. II Consiglio di amministrazione sottopone la relazione annuale all'approvazione del Consiglio dei governatori. 122 amministratori e i 12 sostituti che compongono il Consiglio di amministrazione sono scelti tra personalità che offrano garanzie di competenza e di indipendenza; essi sono responsabili solo verso la BEI. II Consiglio di amministrazione si riunisce una decina di volte all'anno. La Germania, la Francia, l'Italia e il Regno Unito designano ciascuno tre amministratori; la Spagna ne designa due; il Belgio, la Danimarca, la Grecia, l'Irianda, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e il Portogallo, nonché la Commissione delle Comunità europee, ne designano uno ciascuno. Per quanto riguarda i sostituti, la Germania, la Francia, l'Italia e il Regno Unito ne designano due ciascuno; tre vengono designati di comune accordo da più Paesi: uno da quelli del Benelux, uno da Danimarca, Grecia e Irianda e uno da Spagna e Portogallo; un sostituto è designato dalla Commissione. Gli amministratori e i sostituti sono nominati dal Consiglio dei governatori e restano in carica per cinque anni; il loro mandato è rinnovabile. (1) Per le modalità seguite nella fissazione dei tassi d'interesse, v. BEI-lnformazioni n. 47 del gennaio 1986. ßi v. BEI-lnformazioni η. 53 del luglio 1987. ™ V. BEI-lnformazioni n. 47 (gennaio 1986) e n. 50 (ottobre 1986). cooperazione finanziaria con Paesi fuori della Comunità, Finanziamenti BEI nel 1986 Ripartizione secondo l'origine delle risorse e la localizzazione dei progetti II Comiltato diirettivo È composto di un Presidente e di sei Vicepresidenti, che vengono nominati dal Consiglio del governatori, su proposta del Consiglio di amministrazione, per un periodo di sei anni; anche il loro mandato è rinnovabile. II Comitato direttivo, il vero «motore» della BEI, provvede alla gestione degli affari di ordinaria amministrazione. I dipendenti della Banca sono posti sotto l'autorità del Presidente; essi sono da lui assunti e licenziati. II Comitato direttivo prepara le decisioni da sottoporre al Consiglio di ammininistrazione, in particolare quelle relative alle operazioni di prestito e di finanziamento, e ne assicura l'attuazione. II Presidente, ο in sua assenza uno dei Vicepresidenti, esercita anche le funzioni di presi dente del Consiglio di amministrazio ne. 11 Comitato direttivo è ora così composto: Presidente: Ernst-Günther Broder; Vicepresidenti: C. Richard Ross, Arie Pais, Lucio Izzo, Noel Whelan, Alain Prate, Miguel A. Arnedo Orbananos. Milioni % di ECU 7 059,9 93,6 6 678,1 381.8 88,5 5,1 Finanziamenti su mandato (contabilizzati nella Sezione Speciale) 484,9 6.4 nella Comunità (su risorse del Nuovo strumento comunitario di prestiti e mutui-NSC"; fuon della Comunità (su fondi di bilancio degli Stati membn ο della Comunità) 393,0 5.2 91,9 1,2 Totale 7 544,8 100,0 nella Comunità fuon della Comunità 7071.1 473.7 93,7·" 6.3'·' Finanziamenti su nsorse proprie nella Comunità fuori della Comunità • ν nota 4 a pie di pagina Risptsttiviimentri 91.-'-°·ι a 8,6'V pei il periodo 198C-8D e 89.4= ο e ÌO.É":., dall'inizio dell'attività in Paesi extracomuiiitaii. II Consiglio di amministrazione e il Comitato direttivo Finanziamenti su mandato Nel 1986 la BEI ha concluso operazioni per 485 milioni di ECU su mandato, per conto ed a rischio della Comunità economica europea ο degli Stati membri. Dette operazioni sono contabilizzate nella cosiddetta «Sezione speciale», isti tuita dal Consiglio dei governatori nel 1963 per le operazioni sui fondi di bilan cio messi a disposizione dagli Stati membri ο dalla Comunità per l'esecuzione di accordi di cooperazione finanziaria. Nel 1977 il Consiglio dei governatori ha ridefinito lo scopo della Sezione speciale, che è ora di contabilizzare tutte le operazioni realizzate dalla BEI su mandato, per conto e a rischio di terzi. Mentre i governatori fissano le direttive generali per i finanziamenti su risorse proprie e per quelli su mandato, è il Consiglio di amministrazione ad avere, secondo l'art. 11 dello Statuto, «competenza esclusiva per decidere della concessione di crediti e di garanzie». Gli amministratori prendono le decisioni di finanziamento sulla base delle proposte presentate dal Comitato direttivo, che a sua volta si basa sull'istruttoria dei progetti effettuata dal personale della Banca. È significativo che le raccomandazioni circa le decisioni di finanziamento siano presentate al Consiglio di amministrazione sulla base di valutazioni professionali, senza che influiscano considerazioni di carattere politico. I finanziamenti su mandato possono essere suddivisi in due categorie: quelli accordati nella Comunità nel quadro del Nuovo strumento comunitario!"' - 393 milioni di ECU nel 1986 - e quelli a condizioni agevolate per progetti fuori ddla CEE: 92 milioni di ECU nel 1986 (59 su risorse del Fondo europeo dl sviluppo a titolo della terza Convenzione di LoméP' e 33 milioni su risorse del bilancio comunitario nei Paesi mediterranei). Nell'approvare le operazioni di finanziamento e di garanzia, gli amministratori (art. 20 dello Statuto) vigilano a che i fondi «siano impiegati nel modo più razionale nell'interesse della Comunità». I progetti devono contribuire «all'incremento della produttività economica in generale» e favorire «l'attuazione del mercato comune» Quando le domande di finanziamento sono presentate direttamente da un'impresa, esse vengono sottoposte al parere dello Stato membro li Comiltalto di verìfica È composto di tre membri nominati per la loro competenza (si tratta in genere di alti funzionari responsabili del controllo della contabilità nazionale). II Comitato, che risponde direttamente al Consiglio dei governatori, verifica che le operazioni della Banca siano effettuate conformemente alle formalità e alle procedure prescritte dallo Statuto e che il bilancio, il conto profitti e perdite e la situazione della Sezione speciale rispecchino esattamente la situazione della Banca sia all'attivo che al passivo. I membri del Comitato di verifica sono nominati per un periodo di tre anni; ogni anno ha luogo il rinnovo parziale del Comitato, che comporta il rinnovo del mandato ο la sostituzio ne di uno dei membri. La presidenza è ricoperta a turno per un anno dal membro il cui mandato scade con l'esercizio in corso. Dopo la recente nomina di un nuovo membro, il Comitato risulta ora così composto: Presidente, Jörgen Bredsdorff, fhv. rigsrevisor all'Ufficio generale del controllo dei conti a Copenaghen; membri: Albert Hansen, Segretario generale del Consiglio dei Ministri a Lussemburgo, e Joâo Pinto Ribeiro, juiz conseilheiro alla Corte dei Conti del Portogallo. sul cui territorio sarà attuato il progetto e della Commissione (art. 21). Detti pareri riguardano la conformità alle politiche nazionali ο alle priorità comunitarie e non la validità economica del progetto stesso. Nel caso di progetti fuori della Comunità, le domande di finanziamento vengono presentate dalle autorità del Paese interessato ο con il loro accordo. Per le operazioni su fondi di bilancio nel qua dro della Convenzione di Lomé, un parere su ciascuna operazione, ivi compresi i mutui su risorse proprie che fruiscono di un abbuono d'interesse a carico del FES, è dato da un Comitato consultivo (detto «Comitato dell'articolo 22»<6)) composto di rappresentanti dei governi degli Stati membri nonché della '•" Nuovo strumento comunitario: La Commissione delle Comunità europee è stata autorizzata dal Consiglio delle Comunità europee ad emettere prestiti a nome della CEE, sino a concorrenza dell'importo massimo fissato dal Consiglio, per promuovere gli investimenti nella Comunità. La Commissione decide sull'ammissibilità dei progetti al finanziamento sulla base delle direttive adottate dal Consiglio; la BEI istruisce le domande di finanziamento secondo i criteri da essi abitualmente applicati, delibera sulla concessione dei finanziamenti e sulle condizioni e ne assicura la gestione (V. BEI-lnformazioni n. 53 del luglio 1987). '=' Operazioni sotto forma di capitali di rischio (è stato stanziato un importo di 600 milioni di ECU). Commissione. Un Comitato analogo («Comitato dell'articolo 9»''') dà il proprio parere sulle domande implicanti l'erogazione di fondi di bilancio per progetti situati nei Paesi mediterranei. II segretariato di detti Comitati è assicurato dalla Banca. Inoltre il Consiglio di amministrazione presenta al Consiglio dei governatori, per approvazione, la Relazione annuale sull'attività dell'istituto, con il bilancio ed i conti economici. I governatori - la massima autorità della BEI - rappresentano i dodici Stati membri «azionisti» e sono responsabili verso 1 rispettivi paria- menti; essi approvano la Relazione annuale solo dopo aver sentito il rapporto del Comitato di verifica (organo previsto dall'art. 14 dello Statuto) che certifichi la regolarità delle operazioni e dei libri contabili. Nello svolgimento dei suoi compiti, il Comitato si basa sulle relazioni preparate dalla Divisione «Revisione contabile interna» della BEI e dalla società internazionale di revisione contabile «Price Waterhouse». Le decisioni circa la destinazione dei fondi sono, come si è visto, il risultato di un'interazione: nel quadro della politica creditizia e degli orientamenti fissati dai Finanziamerìti della Contesto economico (6) II Comitato dell'articolo 22 è stato costituito in virtù dell'Accordo interno sul finanziamento e sulla gestione dell'aiuto comunitario per i Paesi ACP. (7) II Comitato dell'articolo 9 è stato costituito in virtù del Regolamento del Consiglio delle Comunità europee sull'applicazione dei Protocolli finanziari mediterranei. ili spagna Con l'adesione alla Comunità europea (1° gennaio 1986), la Spagna diveniva automaticamente Paese membro della Banca europea per gli investimenti e poteva così beneficiare di finanziamenti senza limiti di importo per la realizzazione di progetti volti a favorire il suo sviluppo economico. Le operazioni di finanziamento della BEI in Spagna risalivano però già a cinque anni prima: nel quadro degli accordi preadesione conclusi tra la Spagna e la Comunità - operativi tra il 1981 e il 1985 - la Banca aveva infatti già accordato complessivamente 550 milioni di ECU per investimenti diretti a facilitare l'integrazione dell'economia spagnola in quella comunitaria. Nel periodo preadesione i finanziamenti della BEI sono stati destinati a progetti di sviluppo regionale, interessando principalmente il potenziamento delle infrastrutture e l'ammodernamento delle piccole e medie imprese, il miglioramento delle comunicazioni tra la penisola iberica e la Comunità, il risparmio energetico e la diversificazione delle fonti di energia; erano questi infatti i settori per 1 quali era stato previsto l'intervento della BEI a sostegno degli sforzi del governo spagnolo volti a creare le condizioni necessarie per lo sviluppo economico a lungo termine del Paese. ) governatori, il personale della Banca, il Comitato direttivo e il Consiglio di amministrazione apportano ciascuno il proprio contributo nel processo decisionale, mirando alla realizzazione degli obiettivi economici della Comunità. estera, alla crescita della produzione si era accompagnato un alto tasso d'investimento. Nel vivace contesto internazionale degli anni '60 la Spagna aveva registrato il più alto tasso di crescita in Europa, crescita che doveva essere poi all'origine, in alcuni settori dell'economia, di taluni squilibri e debolezze trasformatisi in gravi vincoli per lo sviluppo dopo le crisi petrolifere degli anni '70 quando è subentrata la recessione mondiale e le ragioni di scambio si sono modificate. Gli aumenti dei prezzi petroliferi hanno messo in luce l'elevata dipendenza dell'economia spagnola dalle importazioni di energia. La mutata struttura dei prezzi relativi ha anche evidenziato un'elevata concentrazione degli investimenti, della produzione e delle esportazioni nei settori industriali tradizionali (tessile, alimentare, siderurgico, chimica pesante) che venivano a trovarsi in crisi perché dei Paesi concorrenti riuscivano a produrre a costi inferiori e/o a causa della caduta della domanda mondiale. Nel corso degli anni '50 e '60 il ritmo di sviluppo economico della Spagna era stato comparabile a quello di altri Paesi dell'Europa meridionale nei quali era in atto un sostenuto processo di industrializzazione. Gli investimenti fissi lordi in impianti erano aumentati in questo periodo di oltre il 10% l'anno, grazie anche ad un rilevante · contributo del settore pubblico, specialmente per l'industria pesante e le infrastrutture. Gli investiSquilibri regionali menti nel settore della costruzione erano cresciuti ad un ritmo ancora più rapido, per far fronte al sensibile aumen- II «miracolo economico» degli anni '60 to della domanda di abitazioni a seguito aveva provocato nelle varie regioni amdel fenomeno dell'urbanesimo e dello pie trasformazioni per quanto riguarda sviluppo turistico. Nel settore industria- la popolazione e le attività economiche, le, altamente protetto dalla concorrènza. allargando gli squilibri regionali. Intanto i movimenti migratori all'interno del Paese 0 verso l'estero avevano portato ad un elevato spopolamento dell'Estremadura, delle due Castiglie, dell'Andalusia e della Galizia e ad una concentrazione della popolazione a Madrid e nellèprovince mediterranee, soprattutto in quelle di Barcellona, Valencia e Alicante. Secondo i dati figuranti nel Programma di sviluppo regionale 1986 per la Spagna, Madrid e il nord-est del Paese (Province basche. Catalogna e Valencia) sono le zone più ricche, con un PIL pro capite superiore del 40% alla media nazionale, mentre l'Andalusia, le due Castiglie, l'Estremadura e la Galizia hanno un PIL pro capite che non supera il 90% della media nazionale. Un altro problema è quello della disoccupazione: secondo i dati dell'Eurostat, tra il 1974 e il 1985 la Spagna ha perduto 2,5 milioni di posti di lavoro (contro 1,4 milioni per la Comunità dei dieci) e, con la cessazione quasi completa dell'emigrazione ed il notevole incremento demografico, la disoccupazione - in particolare quella giovanile - è fortemente aumentata. Dopo il 1975, una maggiore consapevolezza dei fabbisogni e delle esigenze regionali ha dato il via al progressivo trasferimento alle «Comunidades Autonomas», che erano state da poco costituite, di taluni poteri esecutivi e legislativi, con un impatto diretto sullo sviluppo economico e sociale. II trasferimento di competenze ha riguardato, tra l'altro, le infrastrutture di base (strade, ferrovie,· porti, aeroporti, infrastrutture idrauliche), l'agricoltura, le foreste, la pesca e la protezione ambientale. Uno dei principali obiettivi della decentralizzazione era un'equa distribuzione delle risorse tra le regioni; a tale scopo sono stati messi a punto diversi meccanismi finanziari come p.es. il «Fondo de Compensación Interterritoriale» (FCl) che accorda alle diverse regioni, per la realizzazio- ne di investimenti, delle sovvenzioni la cui entità è fissata tenendo conto del numero di abitanti, della superficie, del reddito pro capite, dell'emigrazione e del tasso di disoccupazione. A causa degli scarsi investimenti nel settore delle reti stradali e ferroviarie negli anni '50, il ràpido ritmo di crescita e i notevoli mutamenti demografici hanno prodotto delle tensioni sulle infrastrutture già inadeguate, dando luogo a delle strozzature. Nel frattempo notevoli sforzi sono stati compiuti per migliorare la situazione, ma le infrastrutture di trasporto restano adeguatamente sviluppate solo a Madrid e dintorni, nelle Province basche e nelle regioni di Barcellona e Valencia; nelle regioni più montagnose e in quelle a più basso reddito, esse sono insufficienti e l'accesso è difficile. Anche i collegamenti internazionali, specialmente con il Portogallo, sono ostacolati da infrastrutture inadeguate. Secondo il Programma di sviluppo regionale, la difficoltà di accesso costituisce un ostacolo allo sviluppo dell'Estremadura, della Galizia e delle zone montagnose della Castiglia-León e dell'Aragona nonché della Navarra, della Catalogna, della Cantabria, delle Asturie e della Rioja; le «Comunidades Autonomas» danno perciò la priorità alla costruzione ed al potenziamento della rete stradale e ferroviaria regionale. Le strade statali restano di competenza del Ministero delle opere pubbliche e dell'urbanistica, che ha intrapreso la messa a punto di un piano integrato per gli investimenti nel settore stradale. Anche le infrastrutture idrauliche sono nettamente insufficienti rispetto allo sviluppo; la necessità di reti idriche e fognarie adeguate è stata resa più acuta non solo dai movimenti migratori dalla campagna verso le città ma anche dal rapido sviluppo del turismo nei primi anni '70. II disinquinamento delle coste e delle spiagge costituisce inoltre una priorità nella maggior parte delle zone turistiche e l'inquinamento ambientale è motivo di grande preoccupazione nelle «comunidades» delle Province basche, Madrid, Valencia, Galizia, Catalogna e Navarra. \ PRIMA DELL'ADESIONE \ Finanziamenti per lo sviluppo regionale È sulla base di questa situazione economica che è stato delineato il contesto nel quale la BEI sarebbe intervenuta in Spagna tra il 1981 e il 1985. Per investimenti diretti a migliorare le comunicazioni tanto a livello nazionale quanto regionale è stato accordato in detto periodo un importo pari al 30% circa del totale. Tra i progetti finanziati si ricorda- no: il potenziamento della linea ferroviaria Valencia-frontiera francese, in particolare degli 87 km tra Mollet e San Vincente con una variante del tratto di attraversamento del centro urbano di Barcellona per migliorare le condizioni del traffico lungo la costa mediterranea; l'ammodernamento di un tratto di 90 l<m della linea ferroviaria che collega il porto carboniero di Gijon alla rete nazionale, passando per León (detta linea serve anche le Asturie, dove viene estratto il 70% del carbone spagnolo); il miglioramento dei collegamenti stradali tra il nord-ovest della Spagna e la Francia ed il Portogallo nonché tra le coste mediterranee ed il sud della Francia; la circonvallazione di Cordova. Sempre nel settore delle infrastrutture, la Banca ha anche finanziato l'estensione della zona portuale di Cadice, con la costruzione di un nuovo molo per merci alla rinfusa e le installazioni annesse, nonché dighe di protezione e lavori di sistemazione in un bacino del porto di Santa Cruz de Tenerife. Dei prestiti globali (linee di credito) al Banco de Crédito Locai de Esparia hanno permesso di finanziare piccole e medie infrastrutture realizzate da enti locali nelle zone meno sviluppate, mentre un prestito globale alla Junta de Andalucia ha consentito in questa regione la realizzazione di 250 piccole infrastrutture (miglioramento di reti stradali regionali e rurali, elettrificazione rurale, opere per lo smaltimento dei rifiuti solidi, infrastrutture turistiche). Investimenti industriali Dopo un lungo periodo nel quale aveva cercato di raggiungere l'autosufficienza, e le cui conseguenze erano state un lento ritmo di crescita ed una bassa produttività, l'industria spagnola ha in- cominciato ad adottare una nuova strategia aprendosi verso l'esterno negli anni '60 e nei primi anni '70. Le circostanze erano allora favorevoli alla crescita industriale per diversi motivi: un contesto economico internazionale appropriato, lo spopolamento delle campagne che forniva un'abtiondante manodopera, il fenomeno dell'urbanesimo che creava un mercato interno per beni più sofisticati nonché gli incentivi fiscali che favorivano l'ammodernamento industriale e le esportazioni. La combinazione di questi fattori ha dato luogo ad una rapida espansione della produzione industriale e ad un alto tasso d'investimento sino alle crisi petrolifere degli anni '70. Successivamente molti dei fattori prima favorevoli non lo sono più stati, e la crescita industriale è scesa a livelli minimi. Gli investimenti nel settore industriale sono crollati, mentre l'aumento del costo del lavoro e la maggiore competitività internazionale (specialmente in taluni settori che precedentemente avevano molto contribuito all'espansione industriale) hanno provocato pesanti tensioni sull'industria spagnola. Gli anni di rapida crescita industriale avevano modellato la struttura dell'industria spagnola e, a prescindere dalla forte concentrazione in settori che devono ora far fronte alla diminuzione della domanda mondiale ο alla maggiore competitività internazionale, le avevano dato delle caratteristiche che avrebbero poi influenzato il suo sviluppo. Imprese di grandi dimensioni sono sorte solamente in pochi settori (principalmente quelli con partecipazioni estere), mentre la grande maggioranza è rimasta di dimensioni modeste; meno di 25 addetti in oltre il 90% delle imprese industriali. Le imprese straniere sono state attratte 1 Finanziamenti in Spagna su risorse BEI e NSC (1981 - ottobre 1987) in milioni di ECU Voci Energia Produzione Trasmissione, stoccaggio, distribuzione Risorse BEI Risorse NSC Totale 122,3 100,0 - 122,3 100,0 22,3 22,3 Infrastrutture Trasporto Altre infrastrutture Prestiti globali 566,6 418,0 40,3 108,3 - Industria li/lutui individuali Prestiti globali 393,4 66,7 326,7 124,9 124,9 518,3 66,7 451,6 1082,3 124,9 1 207,2 Totale - 566,6 418,0 40,3 108,3 da un mercato interno protetto dalla concorrenza estera e da diversi vantaggi fiscali; esse hanno introdotto delle tecnologie moderne, ma le attività di ricerca e sviluppo sono state alquanto limitate in Spagna, con il risultato di un'elevata dipendenza da tecnologie importate e di un basso livello di R&S a livello nazionale. Nel periodo 1981-1985 i finanziamenti della BEI nei settori dell'industria e dei servizi hanno interessato principalmente le piccole e medie imprese, in particolare quelle situate nelle zone meno sviluppate. A tale scopo prestiti globali per un totale di 185 milioni di ECU sono stati accordati al Banco de Crédito Industrial e al Banco Hipotecario de Espana. Energia Le risorse energetiche interne comprendono il carbone, diverse centrali idroelettriche, qualche giacimento di idrocarburi e importanti giacimenti di uranio; nel 1983 esse coprivano il 35% della domanda totale di energia primaria e la sola energia rappresentava il 40% del totale delle importazioni. La quota del petrolio nel consumo totale di energia aveva raggiunto nel 1980 il 67%; era quindi necessario; specie a seguito delle crisi petrolifere degli anni '70, un nuovo approccio verso il settore energetico. II Piano energetico nazionale del 1983 mirava a rendere il settore più rispondente alla domanda, a mettere in atto una struttura organizzativa più efficace e a favorire la razionalizzazione del consumo di energia. Dal lato della domanda, gli incentivi finanziari sono diretti ad incoraggiare un'utilizzazione più razionale ed efficiente dell'energia nell'industria; dal lato dell'offerta, lo scopo è di diversificare le fonti energetiche e di valorizzare le risorse interne in modo che la produzione nazionale possa coprire il 46% del consumo totale entro il 1992. to di gas naturale di Serrablo, nei Pirenei (Huesca), e Saragozza, per raccordarlo alla coridotta principale Barcellona-Vascongades. Inoltre un prestito globale accordato al Banco de Crédito Industrial è stato utilizzato per il finanziamento di progetti di piccola e media dimensione volti a promuovere un'utilizzazione più razionale dell'energia nel settore industriale. 1 finanziamenti della BEI nel settore energetico sono stati conformi agli obiettivi fissati nel Piano energetico nazionale. Una delle prime operazioni della BEI in Spagna, nel 1981, è stato un prestito globale per contribuire a finanziare la conversione di un cementificio dall'alimentazione ad olio combustibile a quella a carbone. Nel 1982 sono stati accordati dei finanziamenti per favorire il risparmio energetico tramite l'ammodernamento di una raffineria vicino a Cartagena (Escombreras) e la sostituzione di un forno nella vetreria di Llodio, a sud di Bilbao. Nel periodo preadesione la BEI è anche intervenuta nel finanziamento della costruzione di centrali idroelettriche di accumulazione mediante pompaggio a Moralets (sul. Noguera Ribagorzana, nei Pirenei orientali) e a Cortes-La-Muela (sul fiume Jucàr, a sud-ovest di Valencia), della valorizzazione del giacimento sottomarino di gas di Gaviota (al largo di Capo Machichaco, vicino a Bilbao) e della costruzione di un gasdotto di 130 km tra il giadmen- Finanziamenti nel 1986-1987 istituto UrìÌversÌtario Europeo: Sa BEI assegna due borse d Le borse di studio «Campilli e Formentini» per l'anno accademico 1987/88 sono state assegnate a Luigi Bosco e Friedrich Schneider. Queste borse di studio intitolate a Pietro Campilli e Paride Formentini, rispettivamente primo (1958-1959) e secondo (1959-1970) Presidente della BEI - vengono assegnate ogni anno, dal 1978, a studenti dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze che, in vista del conseguimento del dottorato di ricerca, abbiano scelto per la loro tesi un argomento attinente ai settori di attività della Banca. Nella sua tesi Luigi Bosco esaminerà le interdipendenze macroeconomiche e il problema della coordinazione delle politiche, economiche, con riferimento alle relazioni fra l'Europa e gli Stati Uniti; Friedrich Schneider analizzerà invece la regolamentazione del settore bancario, raffrontando in particolare il sistema bancario della Germania e quello degli Stati Uniti. Le borse di studio, il cui importo è ora di FB 476 000 (circa 11 000 ECU), sono destinate a coprire le spese di studio e di vitto e alloggio per l'anno accademico; della loro amministrazione si occupa l'Istituto Universitario Europeo al quale gli interessati possono rivolgersi per ulteriori informazioni: Istituto Universitario Europeo Badia Fiesolana Via dei Roccettini, 5 I - 50016 San Domenico di Fiesole (Fl) Telefono: (055) 47 79 31 DOPO L'ADESIONE Con l'adesione alla Comunità la Spagna ha potuto ottenere dalla BEI finanziamenti senza limiti d'importo, cosicché tra il gennaio 1986 e l'ottobre 1987 sono stati accordati complessivamente 658 milioni di ECU (cioè un importo superiore a quello concesso nei cinque anni precedenti l'adesione) che hanno contribuito al finanziamento di investimenti nei settori dell'infrastruttura, dell'industria e dell'energia. Un'importante caratteristica delle operazioni della BEI in Spagna nel 19861987 è stata la diversificazione dei mutuatari.· Nel periodo preadesione i principali clienti della Banca erano stati gli organismi statali; in seguito la gamma dei mutuatari si è ampliata e comprende ora anche società e banche private nonché le «comunidades autonomas». La BEI ha intensificato la sua attività principalmente nel settore produttivo: mutui per 310 milioni di ECU hanno contribuito a finanziare piccoli e medi investimenti industriali (e agro-industriali) in tutto il Paese; altri 52,7 milioni di ECU hanno interessato l'industria automobilistica (costruzione di uno stabilimento per la produzione di vetri per automobili a Sagunto, vicino a Valencia, e ammodernamento di due fabbriche di automobili, di cui una a Vigo e l'altra nei dintorni di Madrid); inoltre 10 milioni di ECU hanno contribuito all'ammodernamento ed al miglioramento di fabbriche di impianti per telecomunicazioni a Algeciras (Andalusia), La Coruna (Galizia) e Madrid. Gli investimenti di piccole e medie imprese industriali e agro-industriali sono stati finanziati tramite prestiti globali accordati tanto su risorse della BEI quanto su quelle del Nuovo strumento comunitario. Detti investimenti hanno interessato l'ammodernamento industriale ed il turismo nelle zone meno sviluppate, imprese agro-industriali in tutto il Paese nonché investimenti industriali e i servizi annessi nelle zone già industrializzate. Per la prima volta in Spagna sono stati messi a disposizione dei fondi, tramite istituti di credito intermediari facenti capo a grandi gruppi bancari, per il leasing di macchinari, impianti e altre attrezza- ture al fine di favorire l'espansione e l'ammodernamento di piccole e medie imprese industriali ο dei servizi annessi in tutto il Paese (possono beneficiare di detti fondi anche le imprese turistiche nelle zone meno sviluppate). Finanziamenti per 251,1 milioni di ECU sono stati destinati al miglioramento di collegamenti stradali e ferroviari: lavori sulla linea ferroviaria che collega l'Anda lusia a Madrid (raddoppio della linea tra Lora e Cordova, potenziamento del trat to Madrid-Linares ed elettrificazione della linea Hueneja-Almeria); migliora mento delle linee ferroviarie verso il Portogallo e la Francia (da Fuentes de Onoro, via Burgos, a Irun e da Valencia de Alcantara, via Madrid e Barcellona, a Port Bou); lavori sulla linea ferroviaria tra la Galizia e la Catalogna (potenziamento di un tratto di 118 km e installazione di impianti di segnalazione con comandi centralizzati su 191 km, tra Miraflores e Mora la Nova); allargamento di strade e costruzione di circonvallazioni su diversi tratti (per un totale di 216 km) delle strade di grande comunicazione Ma drid-Burgos, Madrid-Saragozza e Bur gos-Fuentes de Onoro nonché su 120 km della N-IV che collega Madrid con le principali città (Cadice, Siviglia, Cordova) dell'Andalusia; la costruzione di un ponte sul fiume Guadiana, che migliora i collegamenti tra il sud-ovest del Paese ed il Portogallo. Altri 23,3 milioni di ECU sono destinati alla costruzione di cinque dighe nel bacino dello stesso fiume Guadiana. La Banca ha inoltre contribuito al finanziamento di piccole infrastrutture realizzate da enti locali nelle regioni meno sviluppate tramite un prestito globale al Banco de Crédito Locai de Esparia. Altri due mutui hanno contribuito alla costruzione della centrale idroelettrica di pompaggio di Cortes-La-Muela e di opere portuali a Cadice e a Santa Cruz de Tenerife. Nel settore energetico è stata anche finanziata una rete di gasdotti nelle Province basche. La rispondenza tra i fabbisogni d'investimento dell'economia spagnola e gli obiettivi della BEI si è tradotta in un flusso di finanziamenti tra il 1981 e l'ottobre del 1987 per un totale di 1 207,2 milioni di ECU. La BEI è stata creata per contribuire allo sviluppo equilibrato e senza scosse della Comunità e le sue operazioni in Spagna sono state conformi a quest'obiettivo; essa ha cominciato con l'accordare finanziamenti diretti a facilitare l'integrazione dell'economia spagnola in quella comunitaria ed ha continuato apportando il proprio contributo alla realizzazione di investimenti atti a porre le basi per la crescita economica a lungo termine del Paese nell'ambito della Comunità. iyirût(U][n]OTi@ll° m p e o t a la totaDotà deo foondJi Dopo la sottoscrizione del credito consorziale internazionale di £ 5 miliardi e dell'ultima emissione di azioni per circa £ 750 milioni, gli accordi finanziari per la realizzazione del tunnel sotto la iVianica possono considerarsi conclusi. Per la copertura del proprio fabbisogno finanziario Eurotunnel doveva raccogliere il controvalore di un miliardo di sterline tramite l'emissione di azioni e il controvalore di £ 5 miliardi tramite crediti bancari. Per quanto riguarda il collocamento azionario, già prima della sottoscrizione del credito consorziale Eurotunnel aveva raccolto circa £ 250 milioni con le cosiddette emissioni «Equity 1» e «Equity 2». Nel quadro della recente operazione consorziale messa a punto da Eurotunnel e dalle banche capofila (Crédit Lyonnais, National Westnriinster Bank, Banque Nationale de Paris, Midland Bank e Banque Indosuez), altre 150 banche hanno accettato di sottoscrivere finanziamenti per il controvalore di E 2 miliardi. Nello scorso agosto 50 banche internazionali avevano accettato di garantire la totalità del credito e di finanziarne esse stesse £ 2 miliardi. A questa operazione aveva fatto seguito in settembre la firma di una Convenzione di credito tra la BEI ed Eurotunnel per la concessione di un altro miliardo di steriine. Risulta così praticamente reperita la totalità dei fondi che Eurotunnel avrebbe dovuto raccogliere. La concessione dei fondi da parte della BEI e delle banche del consorzio era subordinata al successo del collocamento di un'altra emissione pubblica di azioni per il controvalore di £ 750 milioni circa. Quest'emissione, chiamata «Equity 3», è stata assunta a fermo da un gruppo di istituti finanziari e di banche prima di essere offerta in sottoscrizione al pubblico. I lavori per la costruzione del tunnel sono già iniziati tanto in Francia (a Sangatte) quanto nel Regno Unito (Shakespeare Cliff e Isle of Grain). Insieme alla Convenzione di credito, la BEI e le banche capofila avevano anche firmato una convenzione sulle condizioni degli accordi di cofinanziamento circa la partecipazione della BEI al credito consorziale. Nel quadro di tali accordi, la BEI erogherà in linea di massima mutui a tasso d'interesse fisso e con scadenze fino a 25 anni (superiori quindi alla durata massima di 18 anni prevista per i crediti consorziali). I mutui della BEI saranno garantiti da lettere di credito del Consorzio bancario sino al completamento del progetto; in seguito essi saranno assistiti da garanzie identiche a quelle dei crediti consorziali. Le due convenzioni erano state firmate il 7 settembre a Lussemburgo da ErnstGünther Broder, Presidente della BEI, André Bénard e Alastair Morton, Copresidenti di Eurotunnel, Bernard Thiolon, Direttore generale del Crédit Lyonnais, Lord Boardman, Presidente della Natio- Operazioiii BED fuori deDla CEE Fuori della Comunità europea la BEI finanzia progetti in 66 Paesi d'Africa, dei Caraibi e del Pacifico a titolo della terza Convenzione di Lomé nonché in 12 Paesi mediterranei a titolo di Protocolli finanziari conclusi nel quadro più generale di accordi bilaterali di cooperazione tra questi Paesi e la CEE. L'esperienza della BEI nel finanziamento di progetti è messa così al servizio della politica comunitaria di aiuto allo sviluppo. Ampie informazioni circa le modalità di intervento della Banca nei Paesi mediterranei e nei Paesi ACP sono riportate in due opuscoli: «Possibilità di finanziamento nel quadro degli Accordi mediterranei», di recente pubblicazione, e «Possibilità di finanziamento nel quadro della terza Convenzione di Lomé», pubblicato l'anno scorso. I due opuscoli possono essere ottenuti gratuitamente richiedendoli alla sede della Banca a Lussemburgo ο a uno degli indirizzi riportati nell'ultima pagina di questo bollettino. nal Westminster Bank, J.H. Whal, Direttore generale della Barique Nationale de Paris, Sir Kit McMahon, Presidente e Direttore generale della Midland Bank, e Antoine Jeancourt-Galignani, Vicepresidente e Direttore generale della Banque Indosuez. In un cortiunicato congiunto Lord Boardman, a nome delle banche capofila, e il Presidente Broder avevano espresso il loro compiacimento per i risultati raggiunti da Eurotunnel. II miliardo di sterline della BEI - avevano affermato - contribuirà notevolmente alla riuscita del collocamento del credito consorziale Eurotunnel di £ 5 miliardi. Gli accordi di cofinanziamento messi a punto dalla BEI e dalle banche capofila per Eurotunnel potranno costituire un esempio per il cofinanziamento di altri importanti progetti di infrastruttura che promuovano lo sviluppo e la prosperità economica della Comunità europea. La decisione del Consiglio di amministrazione della BEI di contribuire al finanziamento del tunnel è stata presa dopo che i servizi della Banca avevano portato a termine l'istruttoria sugli aspetti tecnici, economici e finanziari del progetto. L'intervento della BEI per Eurotunnel, che è il finanziamento di maggior importo sottoscritto da un singolo istituto a favore del progetto, rispecchia l'importanza annessa al tunnel sotto la Manica per il potenziamento delle infrastrutture di trasporto comunitarie. Quest'operazione rappresenta il più cospicuo credito consorziale internazionale a favore di un progetto per il quale non sia possibile un'azione di regresso sul promotore; è da notare, inoltre, che non si era mai costituito finora un consorzio bancario di queste dimensioni per un predito destinato ad un mutuatario non appartenente al settore pubblico. La salvaguardia dei patrimonio La Comunità possiede un patrimonio culturale ed architettonico eccezionale, costituito da siti unici e da palazzi e monumenti di grande valore storico ο artistico. A prima vista, la salvaguardia di questo patrimonio sembra non rien trare nel quadro dell'attività di finanziamento della BEI, la cui missione è di «contribuire allo sviluppo equilibrato e senza scosse della Comunità... mediante la concessione di prestiti e garanzie... per il finanziamento di progetti in tutti i settori dell'economia.» Un più attento esame mostra però che i finanziamenti della Banca (che devono favorire l'aumento della produttività oppure contribuire allo sviluppo regionale ο alla realizzazione di progetti che presentino un interesse comune a più Stati membri ο alla Comunità nel suo insieme) possono essere accordati anche per la protezione del patrimonio culturale europeo; infatti, poiché la perdita del patrimonio culturale costituirebbe un grave pregiudizio per tutta la Comunità, i progetti volti a salvaguardarlo possono rientrare fra quelli di interesse comunitario. La BEI è così intervenuta, in Italia, nel finanziamento dei lavori di restauro del Palazzo Ducale di Venezia (oltre che delle opere artistiche ivi conservate) e della salvaguardia dei siti archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia. Vi è poi l'aspetto dello sviluppo regionale, che è uno degli obiettivi prioritari 8 della BEI. Nella Comunità vi sono delle regioni il cui sviluppo economico può essere favorito sfruttando il loro potenziale turistico. La salvaguardia del patrimonio culturale rientra in questo caso nel quadro più ampio di un programma di sviluppo regionale. A tale titolo la BEI ha finanziato p.es. la creazione di un museo sull'isola di Milo (Cicladi), un investimento che non solo è stato di sostegno agli sforzi delle autorità greche per preservare i tesori archeologici ma ha anche contribuito allo sviluppo del turismo, uno dei pilastri dell'economia locale (lo stesso vale per la salvaguardia dei siti archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia). Altri esempi di progetti «a duplice obiettivo» che la Banca ha contribuito a finanziare sono il restauro di una parte del centro storico di Bari e il ripristino, a Liverpool, dell'Albert Dock Warehouse che accoglierà varie sezioni del Merseyside Maritime Museum. L'ultimo finanziamento che la BEI ha accordato per questo tipo di progetti riguarda i lavori di restauro al Castello di Dublino e l'allestimento di nuove sale per conferenze; esso contribuisce alla salvaguardia di uno dei più importanti monumenti storici del Paese (le origini del castello risalgono al periodo dei Vichinghi) e ad una migliore valorizzazione del potenziale turistico. L'ECU Si riportano qui appresso i controvalori in moneta nazionale, al 30 settembre 1987, dell'ECU; la Banca applica questi tassi di conversione nel quarto trimestre 1987 per l'elaborazione dei prospetti finanziari e dei dati statistici: DM 2,07800 £ 0,693890 FF 6,91686 LIT 1499,05 HFL 2,33827 P.TAS 137,874 FB 43,1259 FLUX 43,1259 DKR 7,98495 DR 158,818 IRE 0,774106 ESC 163,619 $USA 1,12965 1 i BEI-lnformazioni è una pubblicazione periodica della Banca europea per gli investimenti che esce contemporaneamente in 9 lingue (danese, francese, greco, inglese, italiano, olandese, portoghese, spagnolo e tedesco). La riproduzione degli scritti apparsi su BEI-lnformazioni è consentita; si gradirebbero però la citazione della fonte e l'invio del ritaglio dell'articolo pubblicato. 100, Bd. Konrad Adenauer L-2950 Luxembourg Tel· 4379-1 - Telex 3530 bnkeu lu Telefax 43 77 04 Dipartimento Italia: Via Sardegna. 38 - 1-00187 Roma Tel· 4719-1 - Telex 611130 bankeu i Telefax 474 58 77 Liaison Office for the United Kingdom 68, Pall Mall - London SW1Y 5ES Tel· 839 33 51 Telex 919 159 bankeu g Telefax 930 9929 Bureau de Ligaçào para Portugal: Avenida da Liberdade. 144-156. 8° P-1200 Lisboa TeL 32 89 89 ο 32 88 48 Telex 15576 bnkeu ρ Telefax 37 04 87 Ufficio di Rappresentanza a Atene: Ypsilantou 13-15 GR-10675 Atene Tel·: 724 9811 - Telex 222126 bkeu gr Telefax 724 9814 Ufficio di Rappresentanza a Bruxelles: rue de la Loi 227 B-1040 Bruxelles Tel· 230 98 90 - Telex 21721 bankeu b Telefax 230 58 27 Printed in Luxembourg by éditpress luxembourg, 44, r. du canal, Esch/Alzette