EDITORIALE: DIVENTARE VERA ALTERNATIVA 2: Una firma per l’acqua pubblica 5: La Venezia che non ti aspetti 7: Il Real Sito a portata di mano 9: Tessere reti 11: Diventa corrispondente di Auser Informa APRILE 2010 4 Diventare vera alternativa 1 EDITORIALE - DIVENTARE VERA ALTERNATIVA ATTUALITÀ FOCUS 2 UNA FIRMA PER L’ACQUA PUBBLICA AUSER RACCONTA 5 LA VENEZIA CHE NON TI ASPETTI 7 IL REAL SITO A PORTATA DI MANO Il progetto di Auser Caserta per recuperare il Real Sito di Carditello 9 TESSERE RETI Donne italiane ed immigrate di tutte le età insieme per “lavori col filo” 11 DIVENTA CORRISPONDENTE DI AUSER INFORMA 13 LA FOTO DEL MESE Direttore responsabile GIUSEPPINA COLMO Hanno collaborato a questo numero SEVERINO BENETTELLI FIORELLA CATENI CHIARA IACOBACCI ELISABETTA LUISE MICHELE MANGANO Direzione, redazione, amministrazione VIA NIZZA, 154 - 00198 ROMA Tel. 068440771 - Fax 0684407777 www.auser.it Impaginazione e progetto grafico PAN Advertising Stampa O.GRA.RO. Roma Editore AUSER NAZIONALE - ONLUS Aut. Trib. N. 00195/91 del 09/04/91 Distribuzione gratuita Michele Mangano, Presidente nazionale Auser All’indomani delle elezioni politiche del 2008 in molti ci siamo chiesti le ragioni della sconfitta del centrosinistra e s’invocò un’analisi attenta ed obiettiva di quel risultato elettorale per trarne insegnamento e costruire una proposta credibile per rispondere alla crisi di consenso. Nulla di fatto. Si arrivò alle elezioni europee che confermarono, sostanzialmente, la tendenza del voto politico dell’anno precedente. Anche in quella occasione l’analisi sul risultato si fece in modo grossolano e superficiale. Oggi il risultato delle elezioni regionali è sotto gli occhi di tutti e non serve certo mitigarne la sua valenza politica, avendo deliberatamente scelto di dare questa connotazione alla campagna elettorale. La destra ha vinto, conquistando il Lazio e il Piemonte; consolidando il suo potere nel Sud dove ha aggiunto alle regioni che già governava, la Calabria e la Campania. Siamo, dunque, in presenza di un risultato che rivoluziona gli assetti della direzione politica delle regioni del nostro Paese. Questo cambiamento avrà effetti significativi nell’immediato futuro, in quanto produrrà un sicuro cambiamento della Presidenza della Conferenza Stato Regioni. Una postazione che fino ad oggi ha saputo garantire un riequilibrio ragionato sulle politiche sociali portate avanti dal governo (penso al fondo sulla non autosufficienza, al fondo sanitario nazionale e ad altri interventi che hanno mitigato le politiche centraliste e liberiste nazionali). Sarà ancora così? Non è facile pensarlo. L’altra pesante ricaduta si avrà sul terreno della concertazione e della programmazione sociale che inevitabilmente subirà le logiche di privatizzazione dei servizi; la “voucherizzazione” delle prestazioni sociali e sanitarie con conseguenze sulla loro qualità. Per non parlare, poi, dell’immigrazione. Tutte politiche che incideranno notevolmente anche nella governance e nelle attività delle fondazioni bancarie che attraverso la presenza dei sindaci leghisti tenderanno a far valere scelte sempre più localistiche per l’uso delle risorse. Allora cosa è successo? Non si è riusciti a far emergere con convinzione e vigore i problemi reali delle regioni e delle singole comunità; i problemi veri dei cittadini ed ancora una volta si è accettata la logica del referendum pro o contro la politica del governo nazionale e del suo presidente. Il risultato è quello di avere modificato i rapporti di forza nel governo delle regioni ed avere rafforzato il governo nazionale. Tutto questo non può ignorarsi, né essere mitigato dal fatto che l’attuale maggioranza deve fare i conti al suo interno. Il PDL perde quasi tre milioni di voti e la Lega diventa il primo partito in molte zone del Nord del Paese. Ma il successo della Lega interroga anche il centrosinistra, che vede cedere parte del suo consenso alla Lega in regioni che nel passato erano tradizionalmente ostili. La Lega non è più un fenomeno transitorio perché, come si può verificare, ha intercettato una voglia di opposizione che non va verso i partiti del centrosinistra, ha interpretato un localismo ed un populismo, espressione non solo di radicalità e/o di qualunquismo ma anche di bisogni molto concreti delle popolazioni che non trovano risposte e/o non vengono ascoltati; perché ha saputo costruire in tutti questi anni una politica d’insediamento e di radicamento nei territori incontrando le esigenze di lavoro e sociali della gente; perché ha saputo valorizzare il rapporto con i giovani, molti dei quali sono diventati il nuovo gruppo dirigente di quel partito. Si può negare tutto questo? Penso di no e credo che ci sia bisogno di capire meglio se questa politica, basata prevalentemente sul rapporto con la gente, possa, con i necessari correttivi, essere di aiuto all’analisi che i partiti del centro-sinistra devono assolutamente fare per trovare nuove strade capaci di recuperare consenso. In particolare lo deve fare il PD che rimane sempre più schiacciato, come qualcuno ha scritto, tra il populismo ed il massimalismo della nuova destra ed una politica riformista, che al momento rimane al palo ma che deve, invece, riprendere vigore; passare tra la gente, interessare le nuove generazioni, il mondo del lavoro e quello dei pensionati. Ed ancora, deve essere agita con maggiore convinzione e coerenza dal gruppo dirigente di quel partito. Per queste ragioni non è sbagliato invocare la necessità di un’attenta analisi del voto. Una riflessione sincera sugli ultimi risultati elettorali; un’attenzione mirata sulle politiche e le strategie da adottare per vincere lo scoramento e la sindrome dello “sconfittismo” e per rilanciare in modo credibile e coerente l’identità riformista del PD e del centrosinistra e per delineare con maggiore chiarezza il perimetro delle alleanze, in modo da costruire lungo questa strada una proposta valida e convincente per trasformare l’attuale opposizione in una valida alternativa di governo. 1 Una firma per l’ acqua pubblica Chiara Iacobacci ono stati depositati lo scorso 31 marzo, presso la Corte S Questa consapevolezza ha spinto l’intera società civile, il di Cassazione di Roma i quesiti per i tre referendum che sindacato, la cittadinanza attiva ad una importante chiedono l’abrogazione di tutte le norme che hanno mobilitazione. Le stesse realtà sociali che si erano incontrate e aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati e fatto della unite nel marzo 2006 dando vita al Primo Forum Italiano dei risorsa bene comune per eccellenza, una merce. Movimenti per l' Acqua hanno manifestato lo scorso 20 marzo La raccolta delle 500 mila firme necessarie per l’ammissione dei in piazza della Repubblica a Roma. Auser, Acli, Arci, Acu, referendum inizierà nel fine settimana del 24-25 aprile, una data Legambiente, Wwf, Attac, Rete lilliput, Libera, Verdi, Sinistra e simbolo per quella che il Forum dei Movimenti per l’Acqua Libertà, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista sono saliti su intende come la Liberazione dell’acqua dalle logiche di profitto. un palco di civiltà. In migliaia hanno protestato per difendere Ma cerchiamo di capire cosa è successo. Con l'approvazione del l'acqua. In piazza è stata lanciata la campagna referendaria. decreto Fitto-Ronchi (DL 135/09), in Italia l'acqua potabile L’obiettivo è cambiare il quadro normativo esistente. pubblica è stata sottratta ai cittadini per consegnarla, a partire Un primo tentativo era stato una proposta di legge d’iniziativa dal 2011 ed entro il 2013, agli interessi delle grandi multinazionali popolare. La proposta di legge sottoscritta da più di 400.000 e farla diventare un nuovo business per i privati. Il punto chiave cittadini a quasi due anni di distanza giace nei cassetti della è: la definizione delle risorse idriche come bene di rilevanza Camera dei Deputati. Oggi le stesse associazioni hanno economica. Gli effetti concreti della mercificazione dell'acqua costituito il Comitato promotore di un Referendum per l'Acqua sono gli aumenti delle tariffe. Nel decennio 1997-2006 sono Pubblica. aumentate del 71,4 per cento a fronte di un’inflazione nello stesso Auser si schiera a favore di un largo coinvolgimento della periodo del 25 per cento. Senza contare che oltre 1,5 milioni di cittadinanza nella battaglia sull’acqua pubblica perciò sostiene bambini ogni anno, muoiono per mancanza d'acqua. Oltre 900 la proposta del referendum: unico strumento di decisione milioni di persone non hanno ancora accesso all'acqua e 2,5 diretta da parte dei cittadini. Stefano Rodotà, giurista ed milioni ad adeguati servizi igienici. E i cambiamenti climatici sono estensore dei quesiti referendari, durante la conferenza stampa un’ulteriore minaccia: la fame, legata alla siccità, sarà causa di morte per 25 milioni di bambini in più entro il 2050. La privatizzazione dell’acqua è una decisione che non può essere presa in Parlamento. Non si può tagliare completamente fuori la società civile dal dibattito. Con l’approvazione del DL 135/09 si nega un diritto fondamentale. 3 I TRE QUESITI REFERENDARI - Il primo chiede l'abrogazione del decreto Ronchi, dell'art. 23 bis della legge 133 del 2008 così come modificato dall'art. 15 , che restringe i margini della possibilità di una gestione pubblica ed accelera il processo di privatizzazione. - Il secondo quesito chiede l'abrogazione dell'articolo 150 del decreto ambientale 152 del 2006, per facilitare l'affidamento dei servizi pubblici locali, tra cui quello idrico ad aziende speciali, enti strumentali degli enti locali, la gestione pubblica così come noi la intendiamo. - Il terzo riguarda l'abrogazione di una parte dell'art.154 del decreto ambientale (152/2006) che La Venezia che non ti aspetti Severino Benettelli determina la costruzione della tariffa. L'abrogazione della remunerazione del capitale investito che ha a di presentazione della campagna referendaria, ha detto “La cattiva politica è figlia della cattiva cultura” di conseguenza, affrontare in prima persona con un impegno concreto una questione seria come questa è una reazione alla cattiva n 40 anni Venezia ha dimezzato i residenti, superando oggi di Il Circolo Auser “Centro Storico”, con un centinaio di soci in poco i 60mila. La quantità di cittadini presenti nel centro storico “organico” opera in questa realtà. “Ci troviamo a fare i conti con è dichiarata dalla tabella luminosa che, tra efficaci digestivi e una città che, nel tempo, ha accumulato una serie di problemi. Il Tutte le informazioni della campagna referendaria sul prodotti per infoltire i capelli, callifughi e pomate lenitive, fa bella nostro Circolo ha scelto di non chiudersi a riccio – dice Anna Ponti, sito: www.acquabenecomune.org mostra di sé nella vetrina dell’antica farmacia cittadina, in la presidente – ma ha cercato di aprirsi al territorio, creando nella prossimità del Ponte di Rialto. Una tangibilità destinata ad comunità un’autentica rete”. Rispetto al turismo, la Ponti osserva assottigliarsi sotto la spinta del turismo internazionale costituito da che quello “veneziano” non tiene conto di svariate realtà, non ultime oltre 20 milioni di presenze annuali. “Un’invasione”, che ha le fasce più deboli. E, a questo proposito, ricorda che negli anni trasformato i riferimenti, i luoghi, i punti di approvvigionamento, scorsi, al fine di poter ospitare soci Auser di altre città, è stato facendo smarrire l’identità sociale di gran parte della città. In avviato un corso sull’accompagnamento volontario solidale per far definitiva, soppiantati da boutique, laboratori di maschere e conoscere loro Venezia e le sue bellezze. Attraverso una prospettiva souvenir, venditori di snack, pizze, toast e gelati, si sono dileguati i del tutto diversa da quella che, di consueto, invece seguono i turisti negozi sottocasa del fornaio, macellaio, fruttivendolo, di “massa”, il Circolo ha offerto una visione diversa, meno pescivendolo, calzolaio. standardizzata e più storico-sociale della vita lagunare. “Il discorso che fare direttamente con la possibilità di fare profitti sull'acqua. politica. Ciascuno di noi deve far pesare la propria cultura nella ricostruzione di un’Italia dei diritti e dei doveri nel tentativo di rifondare il senso della definizione di bene comune. Un concetto che si connota come l’opposto della proprietà. C'è bisogno di una rivalutazione forte della dimensione comunitaria. Un bisogno umano, elementare, di tutti non può e non deve essere condizionato dalla necessità di profitto di pochi. 4 ALEX ZANOTELLI “Chi pagherebbe di più dalla privatizzazione dell’acqua sarebbero i poveri. La nostra vittoria servirà non solo nel panorama italiano ma darà anche una scossa all’Unione Europea. Se Parigi ha ri-pubblicizzato l’acqua, se nelle Costituzioni di Bolivia e Uruguay l’acqua è definito bene I comune non mercificabile, possiamo farcela anche noi”. 5 dei luoghi” – riprende la presidente – “è nato perché il gruppo concorso F. Pasinetti, oggi alla settima edizione. L’idea di base è il “Geografia di genere” ha ritenuto una esigenza concreta la rapporto giovani-anziani. Un tema, dal titolo “I giovani raccontano rivitalizzazione di spazi in completo abbandono. Ragion per cui, ci gli anziani”, un opportunità per dare una visione della vecchiaia siamo ritrovati ad operare in zone come “Villa Groggia”, la Scuola che superi gli stereotipi e suggerisca l’avvio di una forma di dei Calegheri e non soltanto, trasferendo lì le nostre attività, conoscenza delle diversità al di fuori dei luoghi comuni e dei l’insegnamento dell’italiano agli immigranti, i rapporti con i gruppi pregiudizi. Ideato dall’Auser, il premio assume oggi un grande anziani ed altre iniziative. Con la speranza che la rimessa in “gioco” peso in città per aver coinvolto moltissime scuole non solo degli spazi recuperati all’abbandono, continuino ad essere italiane. Nel tempo, sono state aperte altre sezioni che riguardano frequentati e vissuti da tutti”. interviste a personaggi, l’ambiente, temi liberi e tanto altro ancora. Ad aggiungere un altro tassello dell’impegno del Circolo Auser, ci pensa la socia Lilia Dattilo, che rileva: ”Abbiamo organizzato i rapporti tra gli ospiti della Casa di riposo e i nostri volontari in modo Il real sito a portata di mano attivo e reciproco. Cercando di risvegliare nelle persone, negli anziani, un interesse partecipato per la vita giorno per giorno, fugando la tristezza e la solitudine. È stato allestito un laboratorio dove le signore, seguite dalla nostre socie, lavorano a maglia, scelgono i colori delle lane, il tipo di manufatto da eseguire, il punto da adottare, stimolate e consigliate dal resto del gruppo di “lavoranti”. I pomeriggi dedicati alla lettura sono organizzati in modo dinamico, attivo per sfuggire all’ascolto passivo e diventare, invece, un’esperienza che incoraggia il ricordo, l’associazione di idee sulle situazioni descritte, le cose lette e pungolare la memoria. Molto seguito dagli ospiti l’ascolto della musica e la proposta di brani operistici”. C’è poi “la Vetrina del Volontariato” , una struttura che include 25 associazioni di volontariato operanti sul territorio. “Abbiamo coinvolto donne italiane e straniere nella creazione di oggetti manufatti. Indumenti e accessori – precisa la Ponti - confezionati con le perle, l’uncinetto, i ferri da lana che, a maggio, verranno ordinati in una mostra. Non tanto per essere un’esposizione di cose belle dal punto di vista estetico, ma di un lavoro delle donne che hanno delle manualità straordinarie, perché lo scopo è di avviare, con loro, un’attività che abbia un riscontro altresì sul piano economico”. A proposito dei “luoghi”, suggerisce la Ponti, vale la pena di ricordare che l’Auser ha instaurato un rapporto con DALL’OMBRELLO ALLA BORSA Il progetto di Auser Caserta per recuperare il Real Sito di Carditello La Bora e lo Scirocco sono gli artefici principali dell’acqua alta a Venezia e, in caso di pioggia, della distruzione degli ombrelli. Il Circolo Auser e la Vetrina del Volontariato un giorno, trovandosi di fronte ad inverosimili ammassi di contorti “scheletri” di ombrelli, infilati nei cassonetti stradali della spazzatura, hanno notato un particolare: il tessuto impermeabile delle copertura, sia pure con qualche lacerazione, volendo, poteva essere riutilizzato. Come? L’idea non tardò ad arrivare: come borse per la spesa! Una macchina per cucire, un po’ di fantasia e il gioco è fatto! Ora, quando qualche volontaria va al Supermercato e si sente chiedere: “Di quante borse ha bisogno?” Secca Elisabetta Luise, Presidente Auser Caserta ’Auser di Caserta, presente sul territorio ormai da Gli obiettivi fondamentali del progetto sono: far conoscere il diversi anni, si occupa di volontariato attivo con il Filo valore storico, culturale ed economico del sito, nonché d’Argento, ma porta avanti anche azioni di volontariato valorizzarlo convertendolo ad uso civico con il suo patrimonio civico e di promozione culturale. Sarà protagonista, insieme storico. Nella realizzazione dell’impegnativo progetto, all’IRES Campania, del progetto “La fattoria borbonica di verranno coinvolti i soci dell’ Auser Caserta, gli studenti e i Carditello: un modello per lo sviluppo equilibrato del territorio” docenti delle scuole del territorio, in collaborazione con altre nell’ambito del bando del CSV Assovoce di “Perequazione per associazioni tra cui Italia Nostra, nell’ottica di una generale la progettazione sociale Regione Campania”. diffusione della cultura per la tutela del bene comune. La L risponde, con soddisfazione: “Grazie, ho la mia”. l’Istituto Statale d’Arte di Venezia e assieme hanno avviato il video 6 7 provincia di Caserta ha numerose località di interesse per focalizzare al meglio le problematiche esistenti e le attività archeologico, monumentale ed artistico che rendono il suo che saranno poste in essere, mentre l’intervento concreto sul patrimonio fra i più importanti del territorio nazionale. Caserta campo creerà un circuito di azione condivisa e sinergica che è la sesta provincia italiana con il maggior numero di musei, coinvolgerà le scuole (medie-inferiori e medie-superiori) e le monumenti, aree archeologiche e circuiti turistici. Questo istituzioni, al fine di costituirsi come una struttura a carattere patrimonio molto spesso si trova in uno stato di abbandono e semi-permanente, allo scopo di divenire un utile punto di degrado. Il Casino Reale di Carditello è un esempio riferimento per il territorio e per la comunità civile. emblematico. Chiamato anche Real Delizia è un sito Tale obiettivo si perseguirà attraverso la realizzazione dei borbonico poco noto ma non meno importante e si trova nei percorsi di formazione e delle visite guidate finalizzate allo pressi di San Tammaro a sud di Capua, nel Casertano. sviluppo del capitale umano presente sul territorio. Con la Reggia di Caserta, il Belvedere di San Leucio e Tra i vari obiettivi che l’ Auser porta avanti da molti anni vi è l’acquedotto Carolino, si inseriva in un organico disegno di quello dello scambio e del rapporto intergenerazionale. sviluppo di Terra di Lavoro, per la promozione dell’agricoltura A tal fine il progetto dell’Auser intende trasmettere alle nuove e delle industrie del Regno Borbonico raggiungendo generazioni il rispetto e la difesa del nostro patrimonio e un’estensione di circa 2000 ettari. valorizzarlo. Fu costruito per essere casino di caccia e, insieme, casale di Molta importanza sarà data nel progetto alla comunicazione e campagna perché ricco di vegetazione, pascoli naturali alla divulgazione delle informazioni, che avverrà attraverso vari e selvaggina. livelli come la creazione di sportelli informativi presso la sede La zona paludosa e gli acquitrini costituivano l’habitat per Auser Caserta, al fine di realizzare un network territoriale, la alcune specie di volatili; vi si allevavano i cavalli e i bufali dalle creazione di un sito web di progetto per allargare e diffondere cui femmine, già allora, si ricavava il latte per la produzione le informazioni mediante la distribuzione di opuscoli della mozzarella, oggi fra i prodotti tipici del nostro territorio. informativi, dispense e DVD. L’idea progettuale presentata dall’Auser intende attivare un iter Il team di docenti sta valutando anche l’ipotesi di creare di valorizzazione del sito che passa attraverso la un'area museale ambientale dove saranno esposte le pubblicizzazione e diffusione del patrimonio artistico. ricostruzioni storiche dei paesaggi, un laboratorio di Il primo passo di questo percorso è rappresentato dalla riqualificazione ambientale ed ancora la trasformazione di una creazione di una rete sociale ampia, in grado di coinvolgere parte della reggia in una struttura didattico-scentifica a associazioni, scuole, enti locali e l’intera cittadinanza per la disposizione degli studenti per condurre approfondimenti sulle condivisione delle problematiche oggetto dell’intervento. piante e sulla flora mediterranea. Il partenariato intende intervenire sul territorio attraverso il coinvolgimento in un dibattito pubblico di tutta la cittadinanza, 8 Tessere reti Donne italiane ed immigrate di tutte le età insieme per "lavori col filo" Fiorella Cateni, Presidente com prensorio Auser Livorno Bassa Val di Cecina ’idea nasce dall’esperienza quotidiana del nostro stare anziani, cittadini di provenienze ed appartenenze diverse gli a contatto con le persone anziane e da un dato uni contro gli altri. inconfutabile che è l’aumento, costante ormai da anni, Abbiamo quindi previsto l’allestimento presso le nostre sedi della popolazione anziana. Viviamo in una società che tende Auser di Livorno, Collesalvetti, Rosignano, Cecina, Donoratico sempre più all’individualismo ed a contrapporre giovani ad di laboratori in cui donne anziane associate ad Auser, donne L 9 giovani, donne immigrate e donne affette da disabilità Livorno per la specifica conoscenza e per l’importante lavoro psichiche medio-lievi, possano scambiarsi conoscenze che svolge nei confronti delle donne immigrate. tecniche, abilità relative alla produzione di vestiario, Vogliamo che le nostre sedi si aprano sempre di più al biancheria, ornamenti, lavori realizzati con lana, cotone, ecc. territorio e diventino luoghi di relazioni, scambio, attività, Lo scopo dei laboratori è duplice: da un lato saranno momenti incontri in un clima di accoglienza, curiosità, riconoscimento in cui donne di età, cultura e provenienze diverse si reciproco, contro ogni tipo di discriminazione ed incontreranno intorno a un tavolo, davanti ad una macchina emarginazione. da cucire o a un telaio per apprendere o insegnare tecniche di creare tra le donne partecipanti una collaborazione ed un’amicizia duratura anche oltre le mura dei laboratori. Gli oggetti artigianali prodotti (abiti, biancheria, maglioni, contenitori, centrini, ecc.) potranno essere utilizzati direttamente per il fabbisogno delle partecipanti e dei loro VENITECI A TROVARE Gli obiettivi che intendiamo perseguire sono: ridurre esperienziale. curiosità di conoscere meglio il progetto o comunque Tra la fine di febbraio e i primi di marzo si sono svolti due vogliono “uscire” da un più o meno volontario appuntamenti che hanno visto come protagonisti i giovani. isolamento, a contattarci telefonicamente o venirci a Il primo è stato “….nutella e biscotti della nonna” lo scorso trovare nelle nostre sedi. 27 febbraio alle Residenze Saccardo, nell’ambito delle Sarà per noi un grande piacere anche solo incontrarle, attività dell’Università della Terza Età. Tre giovani di 15 e conoscerle e scambiare quattro chiacchiere. 16 anni, allievi del Conservatorio, hanno eseguito un attivo nei contesti di solidarietà del territorio; creare spazi di integrazione per donne immigrate residenti o domiciliate nel territorio; favorire l’integrazione di donne affette da disabilità psichiche medio-lievi nel tessuto sociale di residenza; ampliare nelle sedi Auser in cui già esistono e crearne dove non ci sono, laboratori di lavori tradizionalmente femminili quali cucito, ricamo, uncinetto, tessitura. Abbiamo coinvolto in questo nostro progetto il CESDI di TARANTO. SCRITTRICE A 83 ANNI concerto con un programma interamente proposto da loro. E alla fine merenda per tutti. CHI VOLESSE "TESSERE LE RETI" POTRÀ PER SAPERNE DI PIÙ TELEFONARE A QUESTI NUMERI: l’isolamento di persone anziane (in particolare donne) valorizzandone i saperi acquisiti e restituire loro un ruolo supporto al servizio animazione. Tutti i giovani hanno un Invitiamo tutte coloro che sono interessate o hanno di progetti di sostegno – come già sta facendo Auser essere esposti durante manifestazioni varie. superiore che una volta alla settimana con i volontari tutor, ovvero un volontario che li segue nel loro percorso familiari, essere inviati in paesi in via di sviluppo nell’ambito Donoratico che destina vestitini ai bambini Saharawi - o ovvero un piccolo gruppo di studenti di scuola media attiva con gli ospiti anziani con proprie iniziative e di che spezza l’isolamento quotidiano e combatte la solitudine; di emozioni, pensieri, reti di solidarietà, confidenze tale da Si è attivato il “Gruppo degli Amici dell’Auser Forlanini”, Residenze Saccardo, dove l’associazione ha la sede ed è nelle donne anziane un momento di forte recupero di un ruolo dall’altro questi spazi intendono essere teatro di una tessitura MILANO. I GIOVANI ALL’AUSER FORLANINI dell’Auser svolge attività di volontariato all’interno delle lavorazione di stoffe, di lana, cotone, spago ecc., favorendo attivo, di valorizzazione di saperi conservati, di impegno attivo Spazio ai corrispondenti il secondo appuntamento si è tenuto il 6 marzo, al Convegno “70 anni fa: la città sotto i bombardamenti – I rifugi antiaerei a difesa degli inermi“. In questa occasione cinque degli studenti, che hanno terminato uno stage di orientamento al Auser Livorno - Tel. 0586.400200 Auser Collesalvetti - Tel. 0586.962119 Auser Cecina - Tel. 0586.632112 Auser Rosignano - Tel. 0586.793090 Auser Donoratico - Tel. 0565.777547 lavoro presso le Residenze Saccardo, di cui l’Auser Forlanini con il servizio animazione ha messo a punto il progetto formativo, hanno riferito sul loro lavoro. Avevano raccolto le testimonianze di 13 over 60 che hanno vissuto in prima persona, durante la seconda guerra mondiale, l’esperienza dei rifugi antiaerei ed hanno realizzato un piccolo dossier intitolato “ I rifugi antiaerei – La raccolta della memoria” che hanno condiviso con tutti i compagni, i volontari e gli operatori delle Residenze Saccardo. Antonia Mirarchi 10 11 RIBERA. IL PIACERE DELLA PITTURA SCUOLA AUSER DI FORMAZIONE, AL VIA IL TERZO MODULO Foto di Barbara Liguori, Auser Teramo 12 13