Workshop CISA s.c.a.r.l. – Progetto ex dormitorio FF.SS. Porretta Terme (BO), 1 marzo 2006 Applicazione di un sistema di scambio termico a bassa entalpia integrato con pannelli solari Prof. Arch. Franco Cipriani Fisica Tecnica Ambientale Facoltà di Architettura “L. Quaroni” Quaroni” Università “La Sapienza” Sapienza” Roma 0. Premessa. Le soluzioni impiantistiche devono oggi necessariamente tenere in considerazione alcuni fattori di base, tra cui: il costo dell’energia in costante aumento; il costo delle tecnologie energeticamente più eff icienti; la normativa sul risparmio energetico; la normativa (e la sensibilità) sulle problematiche ambientali. Occorre una cultura diffusa al riguardo specie da parte degli operatori del settore e cioè, in primo luogo: i progettisti, che devono concepire e sviluppare le soluzioni progettuali le ditte realizzatrici, che devono essere costantemente aggiornate sugli aspetti tecnologici i gestori, che devono comprendere tutti gli aspetti tecnici ed economici correlati alle scelte da operare. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 2 0. Premessa. Il progetto di Porretta Terme è stato valutato, analizzato e sarà elaborato tenendo conto dei fattori individuati. In questo intervento si intende illustrare gli elementi salienti del progetto, suddividendoli in 5 “capitoli” nei quali si ritrovano, in varia misura, tali fattori: cosa è e come funziona il geoscambio le pompe di calore elementi del costo di realizzazione elementi di valutazione economica elementi della progettazione Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 3 1. Cosa è e come funziona il geoscambio Principi di base • Impiego di macchine termiche ad alta eff icienza • Impiego di un mezzo di scambio che ne aumenti ulteriormente l’eff icienza • Recupero di energia da una sorgente a bassa entalpia (il terreno) • Obiettivi: economia energetica economia gestionale rispetto ambiente Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 4 1. Cosa è e come funziona il geoscambio Principi di base Bilancio energetico della Terra. La frazione di energia solare assorbita dalla superf icie terrestre è pari al 51% Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 5 1. Cosa è e come funziona il geoscambio Principi di base. Nella modalità riscaldamento il f luido estrae calore dalla terra passando nel geoscambiatore e cedendolo all’edif icio per mezzo della pompa di calore geotermica, generalmente attraverso un sistema di condotti d'aria. L'aria fredda dell'edif icio ritorna alla pompa di calore geotermica, dove raffredda il f luido che scorre verso la connessione con la terra nella quale viene riscaldato nuovamente. Nella modalità raffreddamento il processo e' invertito. Il f luido relativamente freddo che arriva dal geoscambiatore assorbe il calore dall'edif icio e lo trasferisce alla terra. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 6 1. Cosa è e come funziona il geoscambio Principi di base. Il geoscambiatore può essere realizzato in svariati modi e tipologie. In f igura ne sono rappresentate alcune. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 7 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno. Nel terreno lo scambio avviene con la massa di terra che circonda le tubazioni. La temperatura del terreno oltre una profondità di circa 6-7 metri è pressoché costante durante tutto l’anno e alle nostre latitudini è compresa mediamente tra 10 e 16 °C. Ma già ad una profondità di 1,5-2 m la variazione è molto contenuta (±3-5 °C). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 8 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno. Le f igure a lato si riferiscono a misurazioni effettuate in Canada, ad Ottawa. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 9 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, in superf icie. È un sistema economico, in quanto richiede solamente degli scavi superf iciali (1,5 – 2 m), però necessita di una notevole superf icie. La capacità media di scambio termico è di 1 kW ogni 20-40 m di tubazione. Le tubazioni vengono posate ogni 4-6 m. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 10 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, con perforazioni verticali. È un sistema più costoso rispetto agli altri in quanto richiede le perforazioni, però necessita di una superf icie piuttosto contenuta. La capacità media di scambio termico è di 1 kW ogni 10-30 m di tubazione. I “pozzi” vengono realizzati con interdistanze di 3 – 6 m e sono in genere profondi 60-120 m. È la tipologia più utilizzata. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 11 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, con perforazioni verticali. Componenti e caratteristiche. Le tubazioni sono in polietilene ad alta densità, tipo quelle per il gas o l’acqua in pressione e possono avere una delle seguenti geometrie: • a singolo tubo a U; • a doppio tubo a U; • a tubi coassiali, con tubo di ritorno interno a quello di mandata; • a tubi coassiali complessi. Negli ultimi due casi i tubi possono anche essere di metallo. Le tubazioni sono riempite di acqua oppure, ove necessario, da una miscela di acqua e glicole (con preferenza per quello propilenico atossico). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 12 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, con perforazioni verticali. Componenti e caratteristiche. Le tubazioni. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 13 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, con perforazioni verticali. Componenti e caratteristiche. Le perforazioni hanno in genere un diametro di 5” (circa 13 cm) e sono riempite, dopo che ci è stata introdotta la tubazione di scambio termico, con calcestruzzo bentonilico. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 14 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, con perforazioni verticali. Componenti e caratteristiche. Le perforazioni. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 15 1. Cosa è e come funziona il geoscambio La tipologia adottata. A circuito chiuso (closed loop) nel terreno, nel terreno, con perforazioni verticali. Componenti e caratteristiche. Nell’arco dell’anno la temperatura dell’acqua nel geoscambiatore varia, in genere, tra i 2-5 °C e i 2025 °C, ma la dinamica può essere più ridotta o più ampia, in rapporto alle caratteristiche della macchina termica e del dimensionamento del geoscambiatore. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 16 2. Le pompe di calore. La macchina termica in funzione della quale il geoscambio venne ideato è la pompa di calore, e specificamente quella condensata (nel funzionamento estivo) ad acqua. Le pompe di calore possono funzionare: • ad elettricità • a gas Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 17 2. Le pompe di calore. 1. Le pompe di calore elettriche. Il principio di funzionamento delle pompe di calore elettriche è noto ed è basato sul ciclo termodinamico di Carnot, nel quale il fluido refrigerante preleva calore da un fluido nella fase di evaporazione e lo cede durante la fase di compressione. In questo modo è possibile prelevare calore da un fluido freddo e trasferirlo ad un fluido più caldo. (La figura è tratta da un opuscolo dell’ENEA) Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 18 2. Le pompe di calore. 1. Le pompe di calore elettriche. Efficienza. Nel ciclo di funzionamento, la pompa di calore: • consuma energia elettrica, nel compressore • assorbe calore nell’evaporatore, dal mezzo circostante • cede calore al mezzo, da riscaldare nel condensatore In tale ciclo essa fornisce più energia termica (caldo o freddo) di quella elettrica impiegata per il suo funzionamento in quanto estrae calore dal mezzo di scambio (acqua del circuito di geoscambio). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 19 2. Le pompe di calore. 1. Le pompe di calore elettriche. Efficienza. L’efficienza di una pompa di calore elettrica è misurata dal coefficiente di prestazione "C.O.P." che è il rapporto tra energia termica prodotta ed energia elettrica consumata. Il COP è variabile a seconda del tipo di pompa di calore e delle condizioni di funzionamento ed ha, in genere, valori compresi tra 2,5 e 3 in quelle condensate ad aria, e tra 4 e 6 per quelle condensate ad acqua. Ciò perché il COP è tanto maggiore quanto più bassa è la temperatura a cui in estate il calore viene ceduto (nel condensatore) e quanto più alta quella della sorgente da cui viene assorbito (nell’evaporatore), e viceversa in inverno. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 20 2. Le pompe di calore. 2. Le pompe di calore a gas. Il principio di funzionamento delle pompe di calore a gas è basato sull’assorbimento. In esse viene impiegata una sorgente di calore per far evaporare il fluido (tipicamente ammoniaca o bromuro di litio) che poi compie il ciclo termodinamico. (La figura è tratta dal materiale tecnico della ROBUR) Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 21 2. Le pompe di calore. 2. Le pompe di calore a gas. Efficienza. Nel ciclo di funzionamento, la pompa di calore: • consuma gas (metano o gpl), nel generatore • assorbe calore nell’evaporatore, dal mezzo circostante • cede calore al mezzo, da riscaldare nel condensatore In tale ciclo essa fornisce più energia termica (caldo o freddo) di quella primaria impiegata per il suo funzionamento, sia per l’efficienza del processo, sia in quanto estrae calore dal mezzo di scambio (acqua del circuito di geoscambio). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 22 2. Le pompe di calore. 2. Le pompe di calore a gas. Efficienza. L’efficienza di una pompa di calore a gas è misurata dal fattore di efficienza di utilizzazione del gas “GUE”, che è il rapporto tra l’energia termica prodotta e quella consumata dal bruciatore. Il GUE è variabile in funzione del tipo di pompa di calore e delle condizioni di funzionamento, tuttavia in genere raggiunge valori pari a circa 1,5. Una comparazione tra i valori di COP e GUE può essere effettuata solamente sulla base di quantità di energia primaria. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 23 3. Elementi di costo di realizzazione 1. Perforazioni. Le perforazioni sono l’elemento economicamente più delicato in quanto sono l’elemento che provoca la differenza di costo rispetto agli altri impianti. Per questa ragione il dimensionamento deve essere ottimale e richiede una grande esperienza. Gli elementi di variabilità progettuale sono molteplici, tra essi: • la stratigrafia del terreno • le condizioni climatiche e microclimatiche della zona • l’interdistanza delle perforazioni • la profondità delle perforazioni • le caratteristiche dell’impianto e dei suoi componenti Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 24 3. Elementi di costo di realizzazione 1. Perforazioni. Il costo attuale, in Italia, varia tra 50 e 80 €/m in rapporto, soprattutto, al tipo di terreno e alla quantità delle perforazioni. Ciò significa che scambiare un kW può costare da 500 a 2.400 €. Questo costo è comprensivo delle tubazioni (fino alla centrale), del riempimento con il cls bentonilico, degli scavi per i percorsi orizzontali e del loro riempimento. Nei paesi dove questa tecnologia è più diffusa il costo medio è attualmente di circa 30-35 €/m (300-700 €/kW). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 25 3. Elementi di costo di realizzazione 2. Macchine termiche. Il costo delle macchine termiche a pompa di calore è assai variabile in funzione della potenzialità, della tecnologia e del produttore. Ciò che si può evidenziare in questa sede è che in genere le pompe di calore condensate ad acqua costano un po’ meno di quelle condensate ad aria di pari potenzialità. Le pompe di calore a gas risultano ancora più convenienti. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 26 3. Elementi di costo di realizzazione 3. Componenti di centrale. L’ultimo elemento di costo è costituito dai componenti di centrale (collettori, vasi di espansione, sistemi di pressurizzazione dei circuiti, sistemi di regolazione, valvole, ecc.), i quali sono pressoché equivalenti a quelli di qualsiasi altro impianto, con l’eccezione delle pompe, che sono necessarie in numero superiore e ad inverter (per i vari circuiti del geoscambiatore). Questo elemento dipende anche dalla concezione e dalla tipologia dell’impianto (concentrato, localizzato, ad anello d’acqua, ecc.). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 27 3. Elementi di costo di realizzazione Valutazione complessiva del costo di realizzazione. In Italia non abbiamo ancora impianti tali da poter effettuare valutazioni sulla base di dati rilevati. Per gli studi di fattibilità si utilizzano simulazioni che impiegano modelli di calcolo di vario tipo e software, normalmente nordamericano. Il grafico è relativo appunto alla situazione nordamericana. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 28 4. Elementi di economia. 1. Energia. Si intende l’energia in se’, intesa sia come energia primaria (ad es. il gas), sia come energia prodotta (ad es. l’elettricità). Il risparmio energetico è, anche a prescindere dal risparmio economico, un fattore di grande rilevanza dal punto di vista dell’impatto ambientale, della macro-economia, della politica. Il geoscambio è una tecnologia che assicura un considerevole risparmio energetico, in generale tra il 25 e il 50%. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 29 4. Elementi di economia. 1. Energia. Il risparmio energetico nel geoscambio è legato al fatto che il sistema “estrae” energia dal terreno e che tale energia è totalmente gratuita e rinnovabile. L’energia estratta dal terreno contribuisce a migliorare l’efficienza delle macchine termiche impiegate, fino a raddoppiarla e oltre. Nella simulazione condotta l’efficienza è stata valutata in funzione del COP. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 30 4. Elementi di economia. 2. Costo dei consumi energetici. Il risparmio energetico è anche un risparmio di natura economica. L’energia ha un costo (a kWh quella elettrica, a MJ e/o m3 il gas). Il risparmio non è proporzionale rispetto al calo dei consumi, ma maggiore in quanto diminuiscono anche le quote fisse relative all’impegno di energia. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 31 4. Elementi di economia. 3. Gestione. I costi di gestione sono generalmente ridotti. L’impianto è di per se’ piuttosto semplice. Il geoscambiatore è composto essenzialmente di tubazioni e pompe, pertanto la manutenzione è minima. Le macchine termiche sono tutte normalmente più affidabili e con vita più lunga rispetto a quelle convenzionali, in particolare quelle a gas quasi non hanno parti in movimento. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 32 4. Elementi di economia. 4. Spazio. Lo spazio disponibile all’interno degli edifici ha un costo. Con le soluzioni impiantistiche adottabili con macchine elettriche (alcuni tipi) e con le pompe di calore a gas è possibile risparmiare lo spazio della centrale termica, essendo sufficiente un piccolo spazio per i componenti della distribuzione dell’acqua verso/da il geoscambiatore e del fluido caldo/freddo verso/da la rete di distribuzione nell’edificio. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 33 4. Elementi di economia. 5. Valutazione complessiva degli elementi di risparmio. Il grafico si riferisce alla situazione nordamericana, ma è sperabile che in breve tempo i costi italiani si allineino e quindi si ottenga questo stesso rapporto tra costi e vantaggi. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 34 5. Elementi della progettazione. Gli elementi nodali intorno ai quali è stato concepito il progetto sono: 1. i dati di progetto 2. il sistema di generazione del calore 3. il sistema di distribuzione 4. il sistema integrato. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 35 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati climatici. Porretta Terme si trova in provincia di Bologna ad una altezza di circa 380 m s.l.m. Nei graf ici delle slides seguenti si riportano i dati climatici di progetto (il dato delle precipitazioni si riferisce a Bologna). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 36 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati climatici. Temperature medie mensili (°C) 25 20 15 10 5 gen feb mar apr mag giu lug ago set Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani ott nov dic 37 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati climatici. Irraggiamento solare 25 N 20 NE E 15 SE S 10 SW W 5 NW 0 Oriz. gen feb mar apr mag giu lug ago set Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani ott nov dic 38 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati climatici. Umidità relativa mensile (%) 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani ott nov dic 39 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati climatici. Precipitazioni medie mensili BO (mm) 100 80 60 40 20 0 gen feb mar apr mag giu lug ago set Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani ott nov dic 40 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati funzionali. Dal punto di vista funzionale le destinazioni d’uso presenti nell’edif icio, con i relativi dati dimensionali lordi, sono le seguenti: Rif. Piano Ambiente 1 0 Sala grande 2 0 Cucina e annessi 3 0 4 Superf icie (m 2 ) Volume (m 3 ) Volume (%) 177 566,4 30,5 69 220,8 11,9 Uff icio 16,5 52,8 2,8 0 Servizi e distribuzione 60,5 193,6 10,4 5 1 Uff ici 113 361,6 19,5 6 1 Saletta riunioni 69 220,8 11,9 7 1 Servizi e distribuzione 75,5 241,6 13,0 Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 41 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I dati funzionali. Non si dispone di dati precisi relativi all’occupazione, le ipotesi adottate per le valutazioni sono riassunte nel graf ico sottostante. Occupazione 140 120 Numero persone 100 80 Feriali Festivi 60 40 20 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 Ora ri Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 42 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I carichi termici. I carichi termici stimati per il riscaldamento dell’intero edif icio ammontano a circa 35 kWt . I carichi termici stimati per il raffrescamento dell’intero edif icio ammonterebbero a circa 60 kWf. Si è tuttavia convenuto di non considerare questo fabbisogno, ponendo attenzione solamente al problema costituito dalla sala grande quando viene usata per il ballo, in tale situazione e basandosi sulla normativa e sui dati reperibili in letteratura il carico termico ammonta a 35,2 kWf. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 43 5. Elementi della progettazione. 1. I dati di progetto. I carichi termici. I dati forniti dalla normativa vigente per la progettazione della sala grande sono i seguenti: Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 44 5. Elementi della progettazione. 2. Il sistema di generazione del calore. Soluzioni valutate e scartate. La pompa di calore polivalente. Si tratta di macchina di produrre contemporaneamente f luido caldo e freddo. Scambiatore geotermico All'impianto Pompa di calore Soluzione 1 - Schema di principio Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 45 5. Elementi della progettazione. 2. Il sistema di generazione del calore. Pompa di calore Soluzioni valutate e scartate. Scambiatore geotermico Pompa di calore WSHP localizzate con anello d’acqua. Le macchine sono in grado di funzionare indipendentemente bilanciandosi, in parte, senza ricorrere al geoscambiatore. Pompa di calore Pompa di calore Soluzione 2 - Schema di principio condizionamento Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 46 5. Elementi della progettazione. 2. Il sistema di generazione del calore. La pompa di calore. La macchina a pompa di calore condensata ad acqua è del tipo adatto per essere accoppiata con un geoscambiatore e avrà indicativamente le seguenti caratteristiche principali: - potenzialità termica 35 kW - potenzialità frigorifera 30 kW - gas refrigerante R407C 01.03.2006 - pressione sonora Porretta Terme 65(BO) dB(A) Prof. Arch. Franco Cipriani 47 5. Elementi della progettazione. 2. Il sistema di generazione del calore. I pannelli solari. I pannelli solari sono del tipo a tubi sotto vuoto che presentano una maggiore eff icienza, utile in località con le caratteristiche climatiche di Porretta. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 48 5. Elementi della progettazione. 3. Il sistema di distribuzione. Sono stati esaminati tre differenti sistemi di distribuzione dell’energia termica (sia per il riscaldamento, sia per il raffrescamento): - i pannelli radianti a pavimento - i pannelli radianti a soff it to - i fancoil. Le caratteristiche dei sistemi sono illustrate di seguito. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 49 5. Elementi della progettazione. 3. Il sistema di distribuzione. Pannelli radianti a pavimento. Caratteristiche tecniche ed economiche del sistema: - resa in riscaldamento elevata - resa in raffrescamento modesta - uniformità condizioni ambiente ottima - inerzia termica elevata - costo indicativo 65 €/ m 2 Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 50 5. Elementi della progettazione. 3. Il sistema di distribuzione. Pannelli radianti a pavimento. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 51 5. Elementi della progettazione. 3. Il sistema di distribuzione. Pannelli radianti a soff it to. Caratteristiche tecniche ed economiche del sistema: - resa in riscaldamento medio-elevata - resa in raffrescamento media - uniformità condizioni ambiente ottima - inerzia termica bassa - costo indicativo 100 €/ m 2 Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 52 5. Elementi della progettazione. 3. Il sistema di distribuzione. Pannelli radianti a soff it to. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 53 5. Elementi della progettazione. 3. Il sistema di distribuzione. Fancoils. Caratteristiche tecniche ed economiche del sistema: - resa in riscaldamento variabile - resa in raffrescamento variabile - uniformità condizioni ambiente buona - inerzia termica minima - costo indicativo 35 €/ m 2 Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 54 5. Elementi della progettazione. 4. Il sistema integrato. Pompa di calore e pannelli solari saranno impiegati in modo integrato, con una soluzione che viene sperimentata per la prima volta nel nostro paese. In particolare i pannelli svolgeranno due funzioni: • per consentire alla pompa di calore di funzionare alla massima eff icienza possibile (in inverno) • per reintegrare l’energia prelevata dal terreno per mezzo dello scambiatore geotermico (in inverno e in estate). Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 55 5. Elementi della progettazione. 4. Il sistema integrato. Il principio di funzionamento nelle due situazioni tipiche. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 56 5. Elementi della progettazione. 4. Il sistema integrato. L’integrazione viene realizzata attraverso un apposito sistema di regolazione e controllo modulabile. Porretta Terme (BO) 01.03.2006 Prof. Arch. Franco Cipriani 57 Workshop CISA s.c.a.r.l. – Progetto ex dormitorio FF.SS. Porretta Terme (BO), 1 marzo 2006 Applicazione di un sistema di scambio termico a bassa entalpia integrato con pannelli solari FINE Prof. Arch. Franco Cipriani Fisica Tecnica Ambientale Facoltà di Architettura “L. Quaroni” Università “La Sapienza” Roma