Piani settoriali 2005
INDICE DEI PIANI
ƒ Progetto di prevenzione socio-sanitaria territoriale – DGR n.172/05
ƒ Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e
sostegno alla famiglia – L.R. 9/03
ƒ Interventi a sostegno dei diritti degli immigrati anno 2005 – L.R.2/98
ƒ I comuni vanno a scuola – Integrazione progettuale tra Scuola ed
Ambito attraverso proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche,
Creative, Didattiche, …
SCHEDA PROGETTO DGR n. 172/05
Interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti
AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n.20 di Porto Sant’Elpidio
DISTRETTO SANITARIO n. 1 di Fermo
ZONA TERRITORIALE n. 11 di Fermo
NOME PROGETTO PROVVISORIO: “Progetto di prevenzione socio-sanitaria territoriale”
RESPONSABILI DEL PROGETTO: Titolari del progetto sono l’Ambito Sociale Territoriale XX nella persona
del Coordinatore Alessandro Ranieri (tel 0734/992952, e-mail [email protected]) e il Distretto Sanitario n.
1 della Zona Territoriale n. 11 dell’ASUR nella persona del Dott. Licio Livini.
OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE:
1. Formazione degli operatori dei CAG in modo integrato con gli operatori sanitari, scolastici e sociali;
2. Formazione specifica degli operatori dei CAG organizzata in forma aggregata tra più Ambiti Territoriali
Sociali;
3. Prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope legali ed illegali e di ogni forma di dipendenza patologica;
4. Prevenzione del bullismo e delle condotte autolesive;
5. Valorizzazione delle scuole e delle famiglie attraverso forme di coinvolgimento innovative;
6. Aumento del grado di conoscenza e di integrazione dei CAG con i CIC, gli informagiovani,
l’associazionismo, il volontariato, i Distretti Sanitari, i servizi sanitari territoriali;
SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI COINVOLTI: Ambiti T. S. XX e XIX, Asur Zona Territoriale 11, Distretti
Sanitari 1 e 2, Ser.D, Coop. Sociale La Speranza, Coop. Sociale Nuovaricerca.agenziares, Coop Sociale
PARS, Azione Cattolica, Associazione Giovanile Akiròpita, Associazione Parsifal, Comitato Organizzativo
Festival Jeans, Agesci, Associazioni di volontariato.
RELAZIONE DESCRITTIVA SINTETICA DEL PROGETTO:
ANALISI DEL CONTESTO E BISOGNI RILEVATI
Nella fase di consultazione, che ha coinvolto tutti i soggetti indicati nell’elenco precedente, sono emersi
bisogni legati a tre filoni di analisi della realtà d’Ambito:
ƒ la discontinuità percepita fra le azioni di prevenzione e promozione dell’agio portate avanti dai diversi
soggetti che si occupano della fascia giovanile;
ƒ la scarsa conoscenza e competenza che gli adulti (anche alcuni operatori ed educatori stessi) hanno
del mondo giovanile e, di conseguenza, la scarsa capacità orientativa;
ƒ il senso di disorientamento che i ragazzi provano nei confronti di un mondo che è contraddittorio e un
futuro che è incerto.
Sulla base di quest’analisi sono stati rilevati i seguenti bisogni:
ƒ Colmare la distanza percepita fra i servizi preposti solo all’informazione rispetto ai rischi insiti in alcuni
comportamenti, come alcuni servizi sanitari, e quelli preposti invece alla sola cura delle relazioni,
come alcuni servizi o interventi rivolti alle giovani generazioni;
Pagina 1
ƒ
ƒ
ƒ
ƒ
Incrementare la possibilità di creare relazioni significative tra pari come forma di prevenzione primaria
alle dipendenze patologiche e di promozione del benessere;
Aumentare le competenze del mondo adulto (genitori ed insegnanti soprattutto), rispetto ai giovani, in
termini di conoscenza, capacità di analisi e capacità di sostegno, superando i ruoli precostituiti e le
idee preconcette;
Connettere e far dialogare fra di loro le varie realtà che si occupano di adolescenti e gruppi di
adolescenti;
Orientare, rafforzare e dare risalto alle motivazioni che sostengono i ragazzi nelle scelte, rafforzando
la stima di sé e la percezione dei propri limiti personali.
AZIONI
Dalla lettura dei bisogni il gruppo di progettazione ha identificato quattro tipologie di azioni da portare avanti
per la durata di tutto il progetto, andando via via ad individuare i periodi e le partnership più adatte alla loro
migliore realizzazione.
Azione 1: Formazione
ƒ Obiettivo
Favorire il passaggio di conoscenze specifiche nei contesti relazionali esistenti, realizzando un unico percorso
per operatori sociali, socio-sanitari ed educatori, insieme all’Ambito S.T. XIX di Fermo, volto anche a rafforzare
una metodologia di rete nell’approccio alle dipendenze, nel fronteggiamento dei casi problematici e nel
monitoraggio del territorio.
ƒ
Modalità Operative
Attività formativa comune per diversi destinatari (sport, associazioni, altri adulti, giovani,
professionisti);
Creazione di contesti per la formazione comune per adulti e giovani dai 18 anni in su;
Formazione dei formatori;
Coinvolgimento dei ragazzi tramite i pari;
Coinvolgimento dei ragazzi nella programmazione dei contenuti e nella scelta delle metodologie;
Co-progettazione del percorso formativo, coinvolgendo i diversi soggetti in fase di progettazione;
Percorso formativo che sia di supporto (soprattutto metodologico) agli Educatori;
Passaggio di strumenti metodologici di supporto psicologico e sociologico (aspetto relazionale e della
personalità);
Percorso che somigli ad una “scuola permanente di formazione”, che curi la continuità piuttosto che
“momenti spot”;
Possibilità di attribuire crediti formativi per i partecipanti;
Creare linguaggi comuni e/o piani di condivisione tra adulti di diversa provenienza.
Incontri con i Testimoni privilegiati (baristi; gestori di discoteche; gestori di sale gioco…);
Approccio modulare nella strutturazione del percorso formativo;
Gruppi di auto-mutuo aiuto per famiglie con ragazzi in età adolescenziale (tema della conflittualità
interna alla famglia, della rappresentazione sociale del ruolo di genitori e della comunicazione);
Visione dei cortometraggi realizzati dal TTP del Ser.D durante gli incontri con gli studenti delle scuole
superiori con gli Educatori;
Momenti di riflessione sulla tossicodipendenza con le comunità di recupero.
ƒ Contenuti
I contenuti qui indicati sono un elenco iniziale, occorre garantire al percorso formativo una periodica analisi dei
fabbisogni per “aggiustarne il tiro”
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Confronto sul significato della parola “devianza”;
Uso/abuso/dipendenza;
Educazione sessuale;
Alimentazione;
Relazione ed educazione affettiva;
Conoscenze e competenze nell’approccio con i ragazzi;
Approccio pedagogico “moderno”;
Metodi attivi e protagonismo;
L’esasperata conflittualità intergenerazionale;
Rischio e piacere: due facce della stessa medaglia;
Pro e contro di un atteggiamento “proibizionista” da parte degli adulti.
ƒ Destinatari
Ipotetici destinatari di questa azione, che definiremmo di “formazione diffusa”, sono:
- operatori sociali e socio-sanitari;
- educatori delle associazioni e dei gruppi parrocchiali;
- genitori;
- insegnanti;
- Testimoni privilegiati (adulti che lavorano nelle discoteche, palestre, bar, pub ecc.);
- ragazzi/e dagli 11 anni in su;
Azione 2: Informazione
ƒ Obiettivo
Facilitare il passaggio delle informazioni necessarie alla guida dei comportamenti giovanili “calibrandole” sui
diversi contesti di vita dei ragazzi. Emerge anche la necessità di raggiungere e coinvolgere i giovani stranieri,
attraverso l’utilizzo di metodologie adeguate.
ƒ
Modalità operative
Necessità di lavorare più sulla quotidianità, valutando bene le occasioni di contatto con ragazzi e
testimoni privilegiati, piuttosto che sulla comunità;
Utilizzo di metodologie coinvolgenti e innovative rispetto a quelle usate finora: approccio “moderno”,
con maggiore capacità incidenza;
Utilizzo di un linguaggio concreto, che spieghi ciò che succede al fisico all’assunzione di droghe o i
rischi che si corrono tenendo comportamenti inconsapevoli, senza “girarci intorno”;
ƒ
Azioni rivolti a ragazzi/e nei luoghi di divertimento e altri luoghi di aggregazione (Comunicazione veloce)
Realizzazione e distribuzione di opuscoli informativi diretti, semplici e con un linguaggio autentico
anche su temi come le relazioni sessuali ed affettive, (trasmissione di malattie, gravidanze in giovane
età ecc.) con la possibilità di coinvolgere anche gli stranieri per realizzarne alcuni adeguati alle culture
e alle lingue diverse. La distribuzione di questo materiale dovrebbe essere diffusa e capillare
attraverso tutti gli eventi organizzati da tutti i soggetti coinvolti in questa progettazione (servizi per
giovani, associazioni, Ser.D, eventi culturali ecc.).
Possibilità di entrare in contatto con le palestre del territorio, luoghi molto frequentati in cui la cultura
del doping è largamente diffusa;
ƒ
Azioni rivolte a ragazzi/e nelle scuole (Comunicazione su breve periodo)
Partecipazione ad assemblee di istituto (vedi “Laboratori”)
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Incontri con le classi utilizzando strumenti per la mediazione informativa (gioco/quiz, gadget, videobox
ecc.) e verificando la possibilità di far partecipare diverse figure contemporaneamente (es. operatori
Ser.D con operatori CAG o Educatori associazioni);
Approfittare degli incontri di inizio anno di presentazione dei CIC per promuovere i CAG, le
associazioni e le altre opportunità di sostegno/aiuto presenti nel territorio;
ƒ
Azione rivolte a ragazzi/e nei CAG e nelle associazioni (Comunicazione su lungo periodo)
Utilizzo di tecniche teatrali (simulazione, drammatizzazione ecc.) per affrontare le tematiche;
Organizzazione di momenti “dedicati” (rivolti solo ai maschi o alle femmine, a determinate fasce di età,
in fascia serale) per l’approfondimento su tematiche sollevate dai ragazzi (sessualità, affettività,
piacere/rischio ecc.) con educatori/operatori ed esperti (ginecologi, andrologi ecc.); questi incontri
possono essere usati anche per la socializzazione e la “messa in circolo” delle conoscenze di cui i
ragazzi sono portatori, creando anche l’opportunità per correggere ed ampliare queste informazioni.
Possibilità di utilizzare film per affrontare le tematiche con gli educatori/operatori, con l’attenzione a
scegliere film realmente interessanti per i giovani e che possano realmente stimolare l’identificazione
e la discussione (film diretti, forti, trasgressivi);
Mettere a disposizione dei ragazzi/e che frequentano i CAG libri o riviste che affrontano argomenti
legati alla informazione e alla prevenzione, in modo che possano accedere all’informazione
liberamente in un contesto educativo e con un adulto a disposizione per parlare;
Preparare e attivare momenti di confronto con le comunità di recupero per tossicodipendenti (operatori
ed utenti) con gruppi di ragazzi di età superiore ai 18 anni;
Azione 3: Eventi
ƒ Obiettivo
Incrementare la possibilità di stabilire relazioni tra pari significative, cogliendo e rafforzando gli eventi già attivi
e consolidati nell’Ambito affrontando, dove e come possibile, tematiche legate alla prevenzione e alla
promozione dell’agio.
ƒ
Eventi da sostenere
Videogenerazioni: cortometraggio sulla tematica delle relazioni nelle famiglie, realizzato con la
collaborazione di associazioni di volontariato e servizi per giovani.
Immagini Sonore: concorso per Videoclip su musiche non originali realizzati dai ragazzi/e che
frequentano i CAG;
Vedogiovane: brevi spot realizzati dagli utenti dei CAG finalizzati alla comunicazione veloce di
messaggi di cultura giovanile adatti alla proiezione in luoghi di “passaggio”;
Residenze musicali: seminari di specializzazione su uno o più strumenti musicali sostenuti da artisti
famosi;
Festival Jeans: rassegna di creatività giovanile legata alla rielaborazione dei tradizionali “jeans”;
Cortometraggi: realizzati nei CAG, nelle associazioni, nei gruppi parrocchiali, durante l’intervento del
Team Territoriale di Prevenzione del Ser.D nelle scuole ecc.
Concerto dei CAG: in programma per il prossimo anno di attività, riunendo tutti i gruppi musicali
giovanili dell’Ambito XX;
Convegno di apertura del Festival del teatro per ragazzi: utilizzo di questo spazio per affrontare anche
i temi riguardanti la promozione del benessere fra i giovani;
Tavola rotonda: da realizzare fra le associazioni per affrontare un argomento di interesse giovanile da
più punti di vista.
ƒ
Destinatari
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Tutti i ragazzi e le ragazze residenti nei comuni dell’Ambito ST XX.
Azione 4: Laboratori
ƒ Obiettivo
Sperimentare azioni innovative per il territorio, utilizzando soprattutto sulla metodologia dell’educazione tra
pari (Peer Education). Questo consente sia un passaggio delle informazioni in contesti informali, sia la
possibilità di coinvolgere i ragazzi/e che ne sono in grado in esperienze di forte protagonismo: in questa ottica
i ragazzi/e possono svolgere ruoli di sviluppatori di risorse, mediatori e promotori del benessere;
ƒ
Modalità operative
Contattare i Rappresentanti di Istituto degli alunni ed organizzare insieme assemblee di Istituto e/o
assemblee autogestite sui temi della prevenzione, con l’eventuale partecipazione di educatori e/o
operatori;
Ragazzi agganciati e formati nei CAG e nelle associazioni che diventano, poi, “operatori” nelle scuole;
ƒ Destinatari
Destinatari principali di questa ultima tipologia di intervento sono quei ragazzi, di età superiore ai 15 anni, che
nei percorsi all’interno dei servizi o dei gruppi formali presentano una maturità particolare.
FASI E TEMPI DI PROGETTAZIONE
Aprile/Maggio 2005: fase di rilevazione dei bisogni
Realizzazione di Focus Group in 6 CAG dell’Ambito (Aprile);
Convocazione del Gruppo Focus Tematico sui giovani finalizzato alla pianificazione del Piano Sociale
di Ambito 2005/2007 (10 Maggio);
Convocazione del primo incontro del Tavolo Tecnico (17 Maggio);
Convocazione del secondo incontro del TavoloTecnico e individuazione del Gruppo di Progettazione
(30 Maggio);
Giugno 2005: fase di progettazione
Primo incontro del Gruppo di Progettazione e prima stesura del progetto (13 Giugno);
Rielaborazione e sistemazione del materiale da parte dello Staff dell’Ambito;
Secondo incontro del Gruppo di Progettazione e completamento del progetto (16 Giugno);
Sistemazione definitiva e approvazione del progetto da parte del Comitato dei Sindaci
FASI E TEMPI DI REALIZZAZIONE
Dal Settembre 2005 al Luglio 2006.
STRUMENTI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
La valutazione del percorso formativo verrà effettuata in più momenti e secondo indicatori differenziati
secondo gli obiettivi individuati:
Obiettivo: Favorire il passaggio di conoscenze specifiche nei contesti relazionali esistenti, realizzando un unico
percorso per operatori sociali, socio-sanitari ed educatori, insieme all’Ambito S.T. XIX di Fermo, volto anche a
rafforzare una metodologia di rete nell’approccio alle dipendenze, nel fronteggiamento dei casi problematici e
nel monitoraggio del territorio.
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Indicatori: presenza agli incontri di operatori provenienti dai servizi indicati;
Strumenti:promozione capillare ed adeguata ai contesti che si intende coinvolgere, registro presenze,
questionario per i partecipanti a conclusione di ogni ciclo di incontri.
Obiettivo: facilitare il passaggio delle informazioni necessarie alla guida dei comportamenti giovanili
“calibrandole” sui diversi contesti di vita dei ragazzi. Emerge anche la necessità di raggiungere e coinvolgere i
giovani stranieri, attraverso l’utilizzo di metodologie adeguate.
Indicatori: Tipologia e quantità di opuscoli creati e distribuiti, luoghi e manifestazioni in cui avviene la
distribuzione, numero e tipologia di interventi tenuti nelle scuole e tipologia di operatori presenti, numero e
tipologia di interventi nei CAG e nelle associazioni e tipologia di esperti intervenuti;
Strumenti: registro dei contatti avvenuti e relazioni dei percorsi informativi a breve, medio e lungo periodo.
Obiettivo: Incrementare la possibilità di stabilire relazioni tra pari significative, cogliendo e rafforzando gli
eventi già attivi e consolidati nell’Ambito affrontando, dove e come possibile, tematiche legate alla prevenzione
e alla promozione dell’agio.
Indicatori: numero e modalità di coinvolgimento dei ragazzi negli eventi programmati, numero di servizi e
associazioni coinvolti nell’organizzazione, presenza o meno di collaborazioni stabili, modalità di diffusione dei
risultati;
Strumenti: relazioni conclusive di ogni progetto, promozione capillare del materiale prodotto in ambienti
adeguati.
Obiettivo: Sperimentare azioni innovative per il territorio, utilizzando soprattutto sulla metodologia
dell’educazione tra pari (Peer Education). Questo consente sia un passaggio delle informazioni in contesti
informali, sia la possibilità di coinvolgere i ragazzi/e che ne sono in grado in esperienze di forte protagonismo:
in questa ottica i ragazzi/e possono svolgere ruoli di sviluppatori di risorse, mediatori e promotori del
benessere;
Indicatori: numero di ragazzi individuati e formati, tipologia di interventi a cui partecipano;
Strumenti: relazione finale, questionario ai ragazzi in formazione.
COSTI ANALITICI DELL’AZIONE E PIANO ECONOMICO:
Azione 1: Formazione
Azione 2: Informazione
Azione 3: Eventi
Azione 4: Laboratori
Totale Progetto
€ 18.362,99
€ 18.362,99
€ 18.362,99
€ 6.121,00
€ 61.209,97
Totale
€ 51.008,31
€ 10.201,66
€ 61.209,97
Contributo Regionale
Contributo dei Comuni
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MODALITÀ DI COORDINAMENTO E DI MONITORAGGIO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELL’AZIONE
Viene individuato all’interno del Tavolo Tecnico un nucleo di 4 persone di diversa provenienza (CAG,
Associazionismo, Ser.D e Ambito S.T.) che, tramite incontri trimestrali, monitoreranno lo stato di attuazione del
progetto.
Lo stesso nucleo parteciperà e renderà conto dello stato di attuazione del progetto all’interno del
Coordinamento Territoriale per la L.R. 9/03.
Produzione di un rapporto conclusivo al termine del progetto.
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PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI PER L’INFANZIA,
ADOLESCENZA E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA
(ex L.R. 9/03, art. 3, comma 1, lettera a)
OBIETTIVI
Definizione degli obiettivi per funzione1:
Funzione: Promozione
OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE
ƒ
Generali:
Riconoscere nei bambini e nei ragazzi soggetti titolari di diritti
Favorire l’esercizio della loro autonomia e lo sviluppo delle loro potenzialità
Promuovere e sostenere processi di responsabilizzazione e senso di
appartenenza alla comunità
Rispetto alla famiglia
ƒ Garantire al minore una famiglia adeguata attraverso il sostegno alla
funzione genitoriale
ƒ Facilitare i rapporti intergenerazionali
ƒ Promuovere forme di mutuo aiuto tra famiglie
Rispetto alla scuola
ƒ Promuovere e sostenere rapporti di collaborazione
ƒ Aiutare gli insegnanti nei processi di motivazione all’apprendimento
Rispetto al territorio
ƒ Promuovere la fruibilità dell’ambiente urbano
ƒ Favorire la mobilità autonoma
ƒ Favorire la creazione di luoghi di aggregazione
ƒ Favorire la partecipazione di bambini e ragazzi alla vita della comunità
ƒ
ƒ
Specifici:
Funzione: Accesso
OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE
ƒ Rendere specificatamente competenti per l’infanzia e l’adolescenza gli
Generali:
operatori degli “sportelli” di accesso ai servizi sociali e sanitari del territorio
Prevedere percorsi “facilitati” e protetti per l’accesso dei bambini e delle
bambine, dei ragazzi e delle ragazze ai servizi sociali e sanitari del
territorio.
Rispetto alla famiglia
ƒ Favorire un accesso e un’accoglienza che tutelino i diritti del minore pur
recependo la domanda della famiglia
Rispetto alla scuola
ƒ Promuovere e sostenere contatti sistematici e scambi di informazioni e di
segnalazioni tra i servizi sociali e sanitari del territorio e i vari ordini di
scuola
ƒ
Specifici:
1
Dal Glossario delle Linee guida per la predisposizione e l’approvazione dei Piani di Zona 2003 della Regione Marche Funzione: “Complesso di atti e di attività connesse ad un ente, ad un ufficio o ad un ruolo, che devono essere assolte per il
perseguimento di obiettivi predefiniti. Nel modello organizzativo del sistema integrato di servizi e interventi sociali delle marche
rappresentano le caratterizzazioni prevalenti dei servizi rispetto alle finalità del sistema di protezione sociale”.
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
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Rispetto al territorio
ƒ Rendere evidenti alla collettività le attenzioni specifiche per l’accesso ai
servizi dei minori e favorire la condivisione di tali scelte prioritarie
Funzione: Accompagnamento/abilitazione
OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE
ƒ
Generali:
Sostenere il processo di sviluppo dei bambini e degli adolescenti
Favorire processi di empowerment dei bambini e delle bambine, dei
ragazzi e delle ragazze
ƒ Facilitare i processi di integrazione sociale e di partecipazione alla vita
collettiva nei bambini e nelle bambine, nei ragazzi e nelle ragazze
ƒ Sostenere le famiglie nell’esercizio delle funzioni genitoriali
Rispetto alla famiglia
ƒ Creare le condizioni affinché le famiglie non si sentano sole
ƒ Valorizzare e sostenere le risorse della famiglia
ƒ Predisporre strumenti per facilitare le normali operazioni della vita
quotidiana della famiglie
ƒ Dare aiuto per fronteggiare condizioni di difficoltà
ƒ Favorire la costituzione di reti di famiglie, disponibili alla solidarietà e alla
accoglienza
ƒ Estendere e qualificare le reti di aiuto informali
Rispetto alla scuola
ƒ Favorire la socializzazione delle conoscenze e delle esperienze tra gli
insegnanti
ƒ Facilitare i processi di integrazione di bambini e ragazzi in situazioni di
difficoltà
ƒ Agevolare le relazioni tra insegnanti e genitori
ƒ Sostenere esperienze di qualificazione delle attività educative e didattiche
Rispetto al territorio
ƒ Favorire le esperienze di aggregazione sociale
ƒ Sostenere gruppi ed occasioni di mutuo aiuto
ƒ
Specifici:
Funzione: Educazione
OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE
ƒ
Generali:
Favorire la consapevolezza di sé, personale e di gruppo
Favorire il senso di appartenenza e la fiducia reciproca all’interno della
comunità
ƒ Valorizzare l’impegno personale, gli scambi, i risultati
ƒ Dare visibilità ai processi di cambiamento
Rispetto alla famiglia
ƒ Garantire alle famiglie spazi sicuri di crescita per i figli, di incontro e di
scambio per genitori
ƒ Offrire occasioni di crescita delle competenze educative dei genitori di tutte
le età, attraverso eventi di formazione specifica, attiva e partecipata
ƒ
Specifici:
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Pagina 2
Rispetto alla scuola
ƒ Accompagnare l’integrazione dei ruoli formativi ed educativi degli
insegnanti sostenendo e potenziando le occasioni di formazione integrata
con il territorio e con i servizi sociali e sanitari
ƒ Incentivare la partecipazione degli insegnanti agli eventi di integrazione tra
attività di scuola e di extra scuola per valorizzare la loro figura di “operatori
territoriali” e migliorare le relazioni con gli allievi
Rispetto al territorio
ƒ Creare luoghi di accoglienza che sotengano la crescita di bambini e
ragazzi
ƒ Garantire all’infanzia e all’infanzia e all’adolescenza occasioni di ascolto, di
impegno e di divertimento
Funzione: Assistenza
OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE
ƒ
Generali:
Specifici:
Aiutare persone e gruppi ad individuare processi e strumenti per
fronteggiare situazioni difficili
ƒ Concordare impegni reciproci dei servizi e dei cittadini che richiedono
l’intervento
ƒ Contribuire ad estendere la rete degli aiuti disponibili
ƒ Mettere a disposizione l’insieme delle prestazioni professionali e degli
strumenti di aiuto propri dei servizi
Rispetto alla famiglia
ƒ Favorire la consapevolezza delle proprie difficoltà
ƒ Individuare gli obiettivi raggiungibili
ƒ Sostenere il percorso di cambiamento con specifici strumenti di aiuto alle
relazioni intrafamiliari, parentali e allargate
Rispetto alla scuola
ƒ Sotenere l’integrazione scolastica di bambini in difficoltà
ƒ Aiutare gli insegnanti a fronteggiare situazioni di disagio nelle classi
ƒ Collaborare alla realizzazione di attività educative di gruppo,
extracurriculari
ƒ Offrire consulenza psico pedagogica
ƒ Collaborare alla qualificazione delle relazioni con le famiglie
Rispetto al territorio
ƒ Facilitare l’inclusione
ƒ Sostenere relazioni solidali
ƒ Valorizzare la responsabilità collettiva
Funzione: Cura
OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE
ƒ
Generali:
ƒ
ƒ
ƒ
Aiutare persone e gruppi a recuperare le migliori condizioni di salute,
compatibili con la patologia da cui sono affetti
Aiutare a comprendere, accettare e compensare i vincoli imposti dalla
patologia
Mettere a disposizione l’insieme delle prestazioni professionali, degli ausili
e degli interventi terapeutici propri dei servizi
Facilitare l’accesso a prestazioni specialistiche sovraterritoriali
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Pagina 3
Specifici:
Rispetto alla famiglia
ƒ Favorire la consapevolezza delle proprie difficoltà
ƒ Individuare gli obiettivi di salute raggiungibili
ƒ Favorire la partecipazione dei familiari al percorso di cura
ƒ Concordare il percorso terapeutico e fornire le prestazioni specialistiche
Rispetto alla scuola
ƒ Mettere a disposizione degli insegnanti strumenti di conoscenza utili ad
affrontare i problemi connessi a particolari patologie
ƒ Concordare tempi e modalità di eventuali interventi riabilitativi nella scuola
ƒ Fornire gli ausili necessari a facilitare l’integrazione scolastica di bambini
con difficoltà
ƒ Collaborare alla realizzazione di attività educative di gruppo,
extracurriculari
ƒ Collaborare alla qualificazione delle relazioni con le famiglie
Rispetto al territorio
ƒ Informare e offrire consulenza in merito a rischi e patologie ricorrenti
ƒ Velorizzare la responsabilità collettiva
MODALITÀ OPERATIVE GENERALI
Modalità di integrazione degli
interventi e delle competenze:
Modalità di collaborazione tra i
soggetti, pubblici e privati:
Modalità di esercizio da parte
degli Enti locali di un ruolo di
governo unitario:
In seguito alla prima fase di pianificazione, molteplici sono le occasioni
costruite per integrare le funzioni dei vari Attori territoriali e delle
azioni/interventi. Il livello di integrazione tra Sociale e territorio ha come partner
privilegiati l’ASUR – Zona Territoriale 11 – e la Scuola. Grazie agli incontri con
il Direttore di Distretto, con le Unità operative e con i Dipartimenti, è possibile
ora formulare degli accordi che ci porteranno, non solo ad una progettazione
condivisa, ma anche ad una operatività congiunta capace di prendere in carico
unitariamente il benessere della collettività di questo territorio.
Molteplici sono le modalità di collaborazione tra Soggetti pubblici e privati:
ƒ In primo luogo è stato attivato il Comitato territoriale, il quale avrà il
compito di lavorare operativamente sulla definzione delle modalità
omogenee di progettazione; sulla definizione della “costruzione” della
carta dei servizi pubblici e privati; sulla definzione del sistema di
valutazione e documentazione dell’attività; sulla definizione tra fabbisogno
territoriale e presenza di servizi
ƒ In seconda istanza si sta facendo un lavoro sinergico tra i diversi Soggetti
per presentarci ai nostri interlocutori attraverso programmi operativi
congoiunti e condivisi (es: I comuni vanno a scuola, Ci vuole tutta una città
per far crescere un bambino, Progetto accoglienza…)
L’Ambito territoriale attraverso dietro l’indirizzo del Comitato dei Sindaci e la
facilitazione del Coordinamento d’Ambito sta attivando processi di
Programmazione e Gestiopne associata di interventi e Servizi.
Grazie all’analisi territoriale effettuata attraverso il monitoraggio, si sta
realizzando una programmazione di revisione dei Servizi, cercando di dare
qualità e omogeneità agli interventi stessi. Inoltre, in seguito all’approvazione
della Convenzione per la gestione associata di interventi e servizi, si sta dando
operatività ad una vera e propria integrazione dei servizi territoriali.
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Pagina 4
Modalità di raccordo con atti che
prevedono finanziamenti in
materia di infanzia, adolescenza e
famiglia:
Tutti i finanziamenti strutturali e “spot” che riguardano l’infanzia, l’adolescenza
e la famiglia vanno ad integrare le risorse proprie, che i tre Comuni utilizzano
per governare il Piano complessivo d’area. In questo senso non si effettua il
percorso solitamente adottato da parte di tanti comuni, ossia quello di
“rincorrere” i finanziamenti regionali e provinciali. Ma la modalità è quella di
avere in mente un Piano chiaro per l’infanzia e l’adolescenza, ricercando
successivamente modalità ed opportunità di finanziamento aggiuntive.
PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI
Di seguito riportiamo la mappatura dei Servizi già presenti o da attivare, per i quali verranno utilizzati i fondi ripartiti
come da specchietto sotto definito.
1. Nidi d’infanzia e centri per l’infanzia con pasto e sonno
Il territorio dell’Ambito territoriale ha una copertura di questo Servizio abbastanza
Riepilogo situazione attuale
adeguata al fabbisogno delle famiglie. Dagli schemi sotto riportati si può notare
nell’Ambito Territoriale
Obiettivo operativo generale
previsto
Obiettivi operativi particolari
previsti
come 5 sono i Nidi pubblici che offrono un servizio di elevata qualità e che
garantiscono una presenza importante alle famiglie del territorio.
L’obiettivo a livello d’Ambito è quello di omogeneizzare le modalità dierogazione
dei Servizi esistenti e di individuare le modalità di integrazione tra i Servizi pubblici
e quelli privati. Nella fase dell’accreditamento infatti si avrà la possibilità di
regolamentare la diffusione dei Servizi in ambito territoriale e di incrociare in
maniera efficace il fabbisogno con la mappa dei servizi autorizzati.
Nello specifico è previsto di terminare entro il mese di febbraio il lavoro di
adeguamento ai criteri ai accreditamento di tutti i Servizi esistenti, con l’ausilio del
Comitato Territoriale.
Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese
Porto Sant’Elpidio
Denominazione
L’ISOLA CHE
NON C’E’
LA CAROVANA
DEI MOCCIOSI
Tipologia
centro
Nido d’infanzia
(art.3)
Centro per
l’Infanzia
(art. 4)
Titolarità
Gestore
Comune
Comune
Comune
Concessione
ATI
Sant’Elpidio a Mare
Denominazione
TRENINO
ROSSO
TRENINO BLU
Tipologia
centro
Nido d’infanzia
(art.3)
Nido d’infanzia
(art. 3)
Titolarità
Gestore
Comune
Cooperativa
appaltatrice
Cooperativa
appaltatrice
Comune
Monte Urano
Denominazione
ARCOBALENO
Tipologia
centro
Nido d’infanzia
(art.3)
Titolarità
Comune
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Gestore
Cooperativa
appaltatrice
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2. Centri per l’infanzia. Spazi per bambini bambine e famiglie
Il territorio ha molti Servizi gestiti da privati, rivolti ai bambini ed alle famiglie, nati
Riepilogo situazione attuale
con la necessità di dare una risposta concreta al fabbisogno locale ed alla
nell’Ambito Territoriale
Obiettivo operativo generale
previsto
Obiettivi operativi particolari previsti
crescente ricerca di nuove collocazioni lavorative in campo sociale.
Grazie all’attività di pianificazione a livello d’Ambito, l’intento è quello di
omogeneizzare l’intervento di questi Servizi, cercando di aumentare la qualità
degli stessi. Inoltre si è rilevata l’esigenza di programmare spazi di convivenza
tra genitori e bambini, sperimentando nuovi servizi i quali possano offrire
l’opportunità alle famiglie di incontrarsi e di migliorare la qualità della propria
relazione educativa.
Anche in questo caso il ruolo centrale è giocato dal Comitato Territoriale che si
sta attrezzando per offrire strumenti di supporto a tutti i Centri a livello locale.
Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese
Porto Sant’Elpidio
Denominazione
OCCHIO
PINOCCHIO
BABYLANDIA
BABYDISNEI
Tipologia
centro
Centro per
l’infanzia
(art.4)
Centro per
l’infanzia
(art.4)
Centro per
l’infanzia
(art.4)
Titolarità
Gestore
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Privato
Sant’Elpidio a Mare
Denominazione
LA TANA DEGLI
ORSETTI
Tipologia
centro
Centro per
l’infanzia
(art.4)
Titolarità
Gestore
Privato
Privato
Monte Urano
Denominazione
QUI QUO QUA
Tipologia
centro
Centro per
l’infanzia
(art.4)
Titolarità
Gestore
Privato
Privato
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Pagina 6
Centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti
Servizi itineranti
3. Centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti. Servizi itineranti
Riepilogo situazione attuale
nell’Ambito Territoriale
Obiettivo operativo generale
previsto
Obiettivi operativi particolari previsti
Questo territorio ha dato sempre un gran valore ai servizi ed agli interventi legati
al mondo della preadolescenza ed adolescenza.
Da come si può notare, l’ambito territoriale ha molti Centri d’Aggregazione e
Servizi itineranti, di alta qualità e strutturati in maniera stabile e continuativa.
Grazie a questo stato di cose, molteplici sono le esigenze che arrivano dal
basso e che stanno sollecitando gli amministratori a rilanciare la dimensione
giovanile attraverso il coinvolgimento dei cittadini anche in maniera destrutturata.
Infatti il lavoro che si sta effettuando a livello d’Ambito è quello di attivare
Progetti di Comunità sempre più itineranti e capaci di coinvolgere l’intero
territorio. Si è costituito un tavolo per le politiche giovanili che sta avviando
percorsi di connessione con tutti i testimoni privilegiati del territorio, al fine di
integrare fortemente le politiche di ciascun Soggetto.
Da qui a qualche anno i Centri d’Aggregazione oltre ad avere una valenza nel
quartiere nei quali sono dislocati, dovranno divenire attivatori di tutta una serie di
inziative e di gruppi informali, per ampliare la capacità del territorio di diventare
cittadinanza attiva.
Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese
Porto Sant’Elpidio
Denominazione
Tipologia
centro
LA PIAZZETTA Centro
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
ALTA
Centro
TENSIONE
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
LA TELA DEL
Centro
RAGNO
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
IL CENTRO
Centro
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
ANIMAZIONE
Servizio
TERRITORIALE Itinerante
(art.7)
Titolarità
Gestore
Parrocchia
Comitato di
gestione misto
Parrocchia
Comitato di
gestione misto
Comune
Cooperativa
appaltatrice
Comune
Cooperativa
appaltatrice
Comune
Comune
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Pagina 7
Sant’Elpidio a Mare
Denominazione
C’ENTRO
DENTRO
A CASACCIO
I BELONG
Tipologia
centro
Centro
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
Centro
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
Centro
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
Titolarità
Gestore
Parrocchia
Cooperativa
appaltatrice
Comune
Cooperativa
appaltatrice
Comune
Cooperativa
Incarico diretto
Monte Urano
Denominazione Tipologia centro
Titolarità
ANIMAZIONE
Centro
Comune
FORMATIVA
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti
(art.6)
ICARO
Centro
Comune
d’aggregazione
per bambini e
adolescenti(art.6)
Gestore
Associazione
Associazione
4. Servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative e familiari genitoriali.
Servizi di sostegno alle funzioni genitoriali
Riepilogo situazione attuale
nell’Ambito Territoriale
Obiettivo operativo generale
previsto
Obiettivi operativi particolari previsti
La domiciliarità e la territorializzazione dei servizi, sono punti imprescindibili del
Piano di Zona dell’Ambito 20. In questo senso, questo territorio sta facendo
passi da giganti nel riqualificare questo tipo di interventi.
Attualmente è stato approvato dai tre comuni appartenenti all’ambito il Progetto
di educativa territoriale gestito in maniera associata. Questo sta a significare
che, oltre alla presa in carico dei Soggetti con disabilità, questo territorio
prenderà in carico le famiglie multiproblematiche attivando percorsi di
fronteggiamento di rete con i Soggetti interessati.
Inoltre, parallelamente, si sta portando avanti un lavoro sinergico volto alla
sensibilizzazione ed al supporto delle famiglie, per migliorare le competenze di
problem solving all’interno dei singoli nuclei, attraverso percorsi di formazione e
gruppi di auto mutuo aiuto.
Riuscire a creare un servizio unificato di educativa territoriale.
Dare continuità agli incontri per genitori famiglie che aiutano famiglie
Vedi sopra.
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Pagina 8
Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese
Porto Sant’Elpidio
Denominazione Tipologia centro
Titolarità
CI VUOLE
Servizi di sostegno Ambito
TUTTA UNA
alle funzioni
CITTA’ PER
genitoriali
FAR
(art.8)
CRESCERE UN
BAMBINO
Gestore
Comune
Porto Sant’Elpidio - Sant’Elpidio a Mare – Monte Urano
Denominazione
SERVIZIO DI
EDUCATIVA
TERRITORIALE
D’AMBITO
Tipologia centro
Titolarità
Servizio domiciliare Ambito
di sostegno alle
territoriale
funzioni educative
familiari
(art.7)
Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia
Gestore
Comune capofila
Pagina 9
DALLO SPORTELLO ALLA MEDIAZIONE
Qui è riportata la scheda progetto inserita all’interno del Piano di Zona, nella quale sono
definite le nuove linee per lo sviluppo dell’azione in tema di politiche per gli immigrati.
Riteniamo che la presente scheda, congiuntamente alla ricerca-azione sviluppata in
questo territorio, rappresentano documenti fondamentali per la pianificazione e la
proiezione dei servizi futuri in Ambito Territoriale. Lo sforzo quindi, è quello di riportare, non
solo la sommatoria di alcune schede di programmazione di ciascun Comune (come
richiestoci dalla delibera regionale), ma una pianificazione che già ci proietta al 2006
attraverso la definizione di un approccio comune nei confronti delle politiche per
l’immigrazione.
Descrizione del problema
L’intervento sulle tematiche della integrazione culturale agito in questo territorio è stato alquanto
differenziato nelle tre differenti realtà comunali e, in questi ultimi anni, si è caratterizzato per modalità di
azione ormai consolidate. Questi servizi cominciano però ad essere datati, cioè caratteristici di una fase di
primo intervento su questa tematica e impostati su risposte di tipo informativo e su azioni per l’apprendimento
linguistico. La ricerca recentemente realizzata, a livello d’Ambito “Percezione del livello d’integrazione dei
Cittadini immigrati residenti sul territorio dell’Ambito Sociale XX” (vedi allegato), sembra evidenziare che
occorre passare ad una fase seguente, più matura, dell’intervento per l’integrazione culturale degli stranieri:
altre sono le domande e le necessità che questi cittadini pongono ed altre le sollecitazioni che sembrano
giungere dalla comunità.
Occorre quindi operare un cambio strutturale dell’intervento, senza con questo smantellare o smentire
quanto di buono è stato realizzato fino a questo momento.
Obiettivi di cambiamento
‰ Attivare dinamiche di relazione interculturale
‰ Attivare i residenti stranieri in funzione di un differente ruolo sociale
‰ Costruire una diffusa cultura di apertura e curiosità verso lo scambio e la differenza
‰ Allargamento del servizio di sostegno linguistico verso contesti extrascolastici e progressivo
“ammodernamento” verso metodologie più integrative e inclusive
Risultato atteso
‰ Inserimento di 4 mediatori culturali (lingua araba, cinese, albanese e punjabi)all’interno degli
Sportelli immigrati
‰ Maggiore integrazione tra coordinamento dell’intervento linguistico in funzione di rete
‰ Potenziamento della attività di animazione interculturale nelle scuole
‰ Costruzione di un servizio di mediazione culturale
‰ Inserire i mediatori culturali all’interno degli uffici UPS per affiancare il lavoro delle assistenti sociali
Servizi esistenti
‰
Sportello Informativo per immigrati
‰
Sostegno Linguistico Immigrati
‰
Corsi di Lingua Italiana per Adulti
‰
Interventi economici per favorire l’accesso all’abitazione
Azioni
Qui riportiamo le possibili trasformazioni concrete dei servizi o degli interventi territoriali, sulle quali lavorare in
questi anni di ridefinizione:
‰
Dallo Sportello alla mediazione -> ampliare la funzione dello sportello introducendo la funzione
di mediazione culturale. Esiste una proposta di convenzione da proporre all’ANOLF per
Legge Regionale 2/98 – Piano annuale regionale degli interventi – Ambito 20
Pagina 1
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
utilizzare i mediatori nella funzione filtro con altri servizi.
Uniformare il Progetto di Sostegno Linguistico, introducendo la funzione di mediazione culturale
e definendo in maniera integrata le modalità di erogazione del servizio:
ƒ
Individuare il fabbisogno territoriale
ƒ
Sviluppare una programmazione full immersion prima dell’inizio dell’anno
scolastico
ƒ
Sviluppare un percorso formativo per le insegnanti curriculari
ƒ
Dare un supporto alle insegnanti per la gestione dei momenti con le Famiglie degli
immigrati (tre volte l’anno), attraverso i mediatori
Partecipare al protocollo d’intesa proposto a livello provinciale per l’integrazione degli stranieri
nelle scuole:
ƒ
Aderire al protocollo d’intesa
ƒ
Definire il protocollo d’accesso per gli alunni immigrati
ƒ
Partecipare alla rete dei Servizi proviciale.
ƒ
Individuare la Scuola Polo d’Ambito.
Promuovere la partecipazione al Corso per mediatori culturali del Centro per la Formazione
Locale di Sant’Elpidio a Mare
Organizzare una programmazione unitaria dei Corsi per Adulti a livello d’Ambito,
coinvolgendo EDA, ANOLF, Università del Tempo Libero, Istituto Superiore Tarantelli, Centro per
la Formazione Locale. A partire da gennaio 2006 verranno individuati i fabbisogni formativi
territoriali e promossi i percorsi formativi in maniera unica.
Avviare con la Provincia un progetto per l’attivazione di un Fondo di garanzia rivolto alle Fasce
svantaggiate.
Individuare un contesto di aggregazione multiculturale per gli Stranieri a livello d’Ambito per
sviluppare l’integrazione tra culture.
Partecipare attivamente al Progetto Equal Gografico dal titolo “Diritto d’Accesso”, il quale ha
come obiettivo quello di Inserire a livello lavorativo Soggetti svantaggiati.
Diffondere la Ricerca-azione sviluppata attraverso momenti assembleari territoriali, per
l’individuazione di nuove aree progettuali.
Tempi di realizzazione
Descrizione fase/processo
III
05
IV
05
I
06
II
06
Periodo
III
IV
06 06
I
07
II
07
III
07
IV
07
Definizione del servizio di mediazione
Ricerca e selezione delle risorse umane
Costruzione della struttura di intervento
Formazione congiunta
Attivazione dell’intervento
Valutazione dell’intervento
Riprogettazione
Soggetti coinvolti e ruolo
‰ 4 mediatori culturali (nelle lingue di cui sopra) – mediazione culturale nelle scuole in 3 momenti
specifici: accoglienza iniziale, consegna prima e seconda pagella
‰ Facilitatori linguistici e coordinatore del servizio – sperimentazione di nuove metodologie
didattiche
(corsi intensivi d’italiano prima dell’inizio dell’anno scolastico, sostegno linguistico di gruppo e non
individualizzato ecc..)
‰ Personale del servizio civile volontario - animazione interculturale nelle scuole
‰ Un referente per centro di aggregazione – intervento nella riprogettazione del servizio di sostegno
linguistico nell’ottica di un maggior contatto fra scuola e luoghi di aggregazione giovanile
‰ Un referente per ogni scuola - intervento nella riprogettazione del servizio di sostegno linguistico
nell’ottica di un maggior contatto fra scuola e luoghi di aggregazione giovanile e per definire
modalità di contatto scuola-mediatori culturali
‰ Associazionismo, comunità d’immigrati, referenti di quartiere – governo del sistema e valutazione
‰ ANOLF
Legge Regionale 2/98 – Piano annuale regionale degli interventi – Ambito 20
Pagina 2
‰
‰
Centro EDA
Università del Tempo Libero.
Responsabilità
Lo staff del coordinatore viene incaricato di supportare il percorso di realizzazione del presente progetto,
individuando una responsabilità specifica
Processi da attivare
‰ Definizione del servizio di mediazione
‰ Ricerca e selezione delle risorse umane da assegnare al servizio
‰ Costruzione della struttura integrata di intervento
‰ Formazione congiunta del sistema di rete
‰ Attivazione dell’attività di mediazione
‰ Valutazione dell’attività di valutazione
‰ Riprogettazione dell’intervento
Modalità di incrocio con progetti e bilanci comunali
In particolare vengono coinvolti il servizio Informa Immigrati e quello di sostegno linguistico, con una
necessaria riconversione degli stessi verso nuove configurazioni.
Indicatori di valutazione di risultato
‰ Modificazione del servizio di Sportello Immigrati
‰ Modificazione del servizio di sostegno linguistico
Indicatori di valutazione di esito
Indicatore
Percezione qualità dei cittadini
Percezione qualità degli operatori
Percezione del senso di integrazione
Iniziative comuni ed integrate
Misura
Miglioramento 15% dic.05 – dic.07
Miglioramento 25% dic.05 – dic.07
Miglioramento 15% dic.05 – dic.07
Aumento del 20%
Il Coordinatore dell’Ambito XX
Alessandro Ranieri
Legge Regionale 2/98 – Piano annuale regionale degli interventi – Ambito 20
Pagina 3
Allegato “D”
SCHEDA RIEPILOGATIVA
AMBITO TERRITORIALE N. 20
Periodo di riferimento:
1 gennaio - 31 dicembre 2005
Ente Locale capofila: COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO
Coordinatore d’Ambito: ALESSANDRO RANIERI
ENTE LOCALE
Denominazione
intervento
Costo totale
dell’intervento
Comune Porto Sant’Elpidio
Corsi di Lingua e Cultura italiana
per minori
Comune Porto Sant’Elpidio Corsi di Lingua e Cultura italiana
per adulti
Comune Porto Sant’Elpidio Sportello informativo
Comune Porto Sant’Elpidio Sostegno abitativo
Comune Monte Urano
Progetto intercultura
Comune Monte Urano
Sportello immigrati
Comune Sant’Elpidio a Mare Sostegno scolastico linguistico
Comune Sant’Elpidio a Mare Sportello immigrati
Comune Sant’Elpidio a Mare Sostegno abitativo
Contributo regionale
concesso
76.355,36 €
1.712,78 €
3.614,46 €
1.712,78 €
2.582,28 €
5.150,00 €
3.099,20 €
2.065,80 €
6.069,32 €
1.549,38 €
1.325,00 €
1.712,78 €
1.712,78 €
1.017,28 €
1.017,27 €
1.320,40 €
1.320,39 €
1.320,39 €
Totale
12.846,85 €
SCHEMA DI RIPARTIZIONE DEL FINANZIAMENTO REGIONALE
Quote
Finanziamento Regionale
Porto Sant'Elpidio
Sant'Elpidio a Mare
Monte Urano
€ 12.846,85
€ 6.851,12
€ 3.961,18
€ 2.034,55
Popolazione
Residente
23.598
16.138
8.007
47.743
Popolazione
Immigrati
1.714
991
509
3.214
Coefficente
3,59
2,08
1,07
6,73
Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
I Comuni
vanno a Scuola
Integrazione progettuale tra Scuola ed Ambito attraverso proposte
Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche…
Città di Porto Sant’Elpidio
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
Pagina 1
Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
INTRODUZIONE
Questo vuole essere uno strumento di lavoro, che faciliti e soprattutto, permetta alle Scuole
e ad i Comuni di pianificare insieme tutte quelle attività che rappresentano la giusta
integrazione tra mondo della scuola e dimensione territoriale.
L’Ambito territoriale, sta tentando in questi anni, con la forte spinta del Comitato dei
Sindaci dei tre Comuni, di rendere visibili le risorse esistenti nel territorio e di integrarle
attraverso alcuni momenti di programmazione e di operatività comune. In questo senso, lo
strumento che stiamo presentando, ha come primo obiettivo quello di facilitare l’individuazione
delle molte attività che i vari Soggetti stanno effettuando e che in qualche maniera possono
avere una ricaduta verso il mondo della Scuola; il secondo obiettivo è quello di far diventare
tale occasione una opportunità per andare a dimensionare piani d’intervento dei singoli Enti
sempre più integrati.
Nello sviluppare lo strumento ci siamo sorpresi, quante siano le iniziative che nei tre comuni
vengono sviluppate e quanti i Soggetti che in qualche modo possono integrarsi ed esprimere
una risorsa importante e qualitativamente significativa.
A noi sembra che la “contaminazione” da parte delle varie aree d’intervento – cultura,
istruzione, sport, ambiente – verso l’area sociale, abbia favorito la crescita di una cultura della
solidarietà, dello sviluppo e della promozione di una cittadinanza attiva.
In questo senso i Comuni sono ben lieti, di tornare a Scuola ad imparare ed allo stesso
tempo a portare risorse proprie, per la crescita del benessere del territorio.
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
Pagina 2
Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
Scheda censimento Interventi
FILONE
Filone Promozione
TITOLO
Progetto “Consiglio Comunale dei Ragazzi”
ENTE GESTORE
Comune di Porto Sant’Elpidio
REFERENTE
Assessore Franchellucci
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
L’opportunità è quella di offrire l’opportunità alle giovani generazioni di conoscere alcuni meccanismi del
Governo delle città e di partecipare e contribuire alla pianificazione territoriale.
DESTINATARI
Ragazzi/e delle Scuole elementari e medie inferiori
Dal mese di Ottobre 2005 partirà il Progetto
FILONE
Filone Promozione
TITOLO
Progetto “Teatro”
ENTE GESTORE
Comune di Porto Sant’Elpidio
REFERENTE
Ermanno Pacini
TEMPI
a. s. 2005/2006
INTERVENTO
Percorso di educazione teatrale nell’ambito di singole classi o di gruppi trasversali.
Attività ormai consolidata negli anni.
DESTINATARI
Tutte le Scuole di ogni ordine e grado in maniera differenziata.
FILONE
Filone Promozione
TITOLO
Progetto “Letture in Biblioteca”
ENTE GESTORE
Comune di Porto Sant’Elpidio
REFERENTE
Assessorato alla Culttura
TEMPI
a. s. 2005/2006
INTERVENTO
Percorsi di accompagnamento alla lettura, ambientati nel contesto naturale, rappresentato dalla Biblioteca
Comunale.
DESTINATARI
Bambini/e e Genitori
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
Pagina 3
Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
FILONE
Filone Promozione
TITOLO
Progetto “Promozione Benessere “
ENTE GESTORE
Ambito Territoriale
REFERENTE
Cristina Manzini (Psicologa Referente territoriale), Di Chiara Eufrasia( Psicologa Referente Area maternoinfantile), Tamanti Debora(Psicologa Referente Area preadolescenza ed adolescenza)
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
Il Progetto Benessere nasce da una lunga e qualificata esperienza degli psicologi all’interno del contesto
scuola. Nella riformulazione l’intervento dell’equipe psico-sociale nelle scuole è stato riprogettato con la
valenza di intervento di cominità, cercando di definire azioni capaci di partire all’interno degli istituti
scolastici per poi essere estese attraverso un intervento sistemico nell’ambito della comunità locale. In
dettaglio il progetto prevede tre progetti specifici:
ƒ Intervento di Equipe all’interno del Servizio Sociale: la finalità principale è quella di migliorare la
capacità dell’Ente locale di farsi carico del benessere e delle problematiche della comunità grazie ad un
nuova impostazione metodologica che attribuisce grande importanza al lavoro interprofessionale
(organizzazione di un vero e proprio lavoro d’Equipe tra Assistenti sociali, Psicologi, Educatori dei
diversi servizi omunicazion. E’ stata individuata la figura dello Psicologo Referente territoriale che ha il
compito di collegare i diversi interventi territoriali con la presa in carico da parte del Servizio Sociale.
ƒ Interventi di consulenza ai singoli istituti scolastici: rappresenta un’importante occasione per
individuare strategie d’intervento efficaci su situazioni problematiche e per incrementare il benessere di
tutti gli attori coinvolti nel processo educativo.In particolare, promuove il benessere complessivo dei
destinatari e del sistema scuola, supporta la scuola nella lettura ed analisi dei segnali di disagio,
costruisce un intervento con una ricaduta sia sui singoli, sia sul omunic ambientale
DESTINATARI
Bambini e ragazzi dei diversi ordini scolastici(Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia, Scuola Elementare,
Scuola Media Inferiore, Scuola Media Superiore)
ƒ Genitori
ƒ Tutti gli attori coinvolti nel processo educativo e di istruzione (insegnanti, personale ATA, Dirigenti
Scolasici
ƒ Servizi Sociali Comunali
Ottobre – Giugno
ƒ
FILONE
Filone Promozione
TITOLO
Progetto “Civis in Europe”
ENTE GESTORE
Cooperativa nuovaricerca.agenziares
REFERENTE
Stefania Santarelli
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
ƒ
DESTINATARI
ƒ
Ottobre 2004 – Giugno 2005
Il progetto vuole intervenire nello studio di nuove modalità operative nel campo della peer mediation
ed il cooperative learning.
Scuole Superiori
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
FILONE
Filone Promozione
TITOLO
Progetto “Incontri formativi per genitori e Gruppi di Auto-Mutuo Aiuto”
ENTE GESTORE
Ambito Territoriale
REFERENTE
Coordinatore d’Ambito
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
ƒ
DESTINATARI
ƒ
Da Ottobre verranno attivati gruppi di discussione attraverso la facilitazione di uno Psicologo
Si tratta di un ciclo di incontri per genitori ed adulti. Lo scopo è quello di mettere a disposizione delle
famiglie del nostro territorio un luogo e un tempo riservato agli adulti al fine di approfondire alcune
tematiche proprie delle loro vite di genitori ed educatori. Questi incontri sono coordinati dagli psicologi, i
quali daranno spunti di riflessione e di confrontro ed agevoleranno lo scambio delle ricchezze
soggettive e valorizzeranno gli aspetti utili del gruppo.
La costituzione di questi gruppi ha l’obbiettivo di raggiungere il reciproco sostegno e l’auto-protezione
delle famiglie, promuovendo le reciproche potenzialità sul modello dei gruppi di auto mutuo aiuto.
Tutti gli Adulti interessati
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
FILONE
Filone Prevenzione
TITOLO
Progetto “Interventi di Educazione Sanitaria”
ENTE GESTORE
ASUR Zona Territoriale 11 – Distretto 1
REFERENTE
Licio Livini – Direttore del Distretto 1
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
Promuovere l’acquisizione di conoscenze corrette in merito all’uso e consumo dei prodotti alimentari
giornalmente consumati in età scolare.
DESTINATARI
Alunni, Genitori, Insegnanti
A.s. 2005/2006
FILONE
Filone Prevenzione
TITOLO
Progetto “Sorriso”
ENTE GESTORE
Comune di Porto Sant’Elpidio in collaborazione con ASUR e Ambito
REFERENTE
Assessorato ai Servizi Sociali PSE
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
Cambiare i comportamenti degli allievi in termini di igiene orale, migliorando le loro conoscenze teoricopratiche.
DESTINATARI
Scuole Elementari e Medie Inferiori
A.s. 2005/2006
FILONE
Filone Prevenzione
TITOLO
Progetto “Team Territoriale”
ENTE GESTORE
ASUR Zona Territoriale 11 – Servizio Ser. D.- Ambiti Territoriali
REFERENTE
Gianna Sacchini – Responsabile Servizio Ser. D.
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
Informare i ragazzi, organizzando incontri di classe, sui temi della tossicodipendenza, alcoldipendenza e
tabagismo
DESTINATARI
Ragazzi e Ragazze Scuole Medie Superiori
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
FILONE
Filone Prevenzione
TITOLO
Progetto “Easy Contact”
ENTE GESTORE
ASUR Zona Territoriale 11 – Servizio Ser. D
REFERENTE
Gianna Sacchini – Responsabile Servizio Ser. D.
TEMPI
ƒ
INTERVENTO
Informare i ragazzi in tema di sessualità, contraccezione, MST e HIV mediante SMS ed E-Mail
DESTINATARI
Ragazzi 14-20 anni
FILONE
Filone Prevenzione
TITOLO
Progetto “Alimentare”
ENTE GESTORE
Comune di Porto Sant’Elpidio - COPRA
REFERENTE
Assessore Franchellucci
TEMPI
INTERVENTO
Incontri formativo-informativi per genitori e bambini sul tema della giusta alimentazione.
DESTINATARI
Scuole Elementari e Medie Inferiori
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
FILONE
Filone Solidarietà
TITOLO
Progetto “Educare alla solidarietà scoprire il volontariato”
ENTE GESTORE
CSV – Centro Servizi per il Volontariato
REFERENTE
Anna Rita Luciani – Operatrice sportello CSV
TEMPI
La realizzazione delle tre previste fasi del progetto dovrebbe snodarsi da Novembre 2004 a Marzo 2005.
Il presente progetto prevede la predisposizione di materiale didattico da distribuire nelle classi sia agli
insegnanti che agli studenti.
INTERVENTO
Il progetto “Educare alla solidarietà, scoprire il Volontariato” si inserisce all’interno delle iniziative di
promozione che il Centro Servizi per il Volontariato organizza con lo scopo di favorire la diffusione della
cultura della solidarietà.
Il presente progetto prevede un primo momento di riflessione da articolarsi in classe in grande-gruppo a cu
farà seguito un periodo di stage, ovvero di esperienza diretta in piccolo-gruppo, presso alcune associazion
di volontariato opportunamente individuate sul territorio, per ritornare poi in una terza fase in classe, ne
grande-gruppo, al fine di analizzare, valutare, metabolizzare e condividere con gli altri le considerazion
maturate, i saperi e gli apprendimenti acquisiti nell’intero percorso.
DESTINATARI
I beneficiari diretti dell’intervento sono individuati negli alunni delle classi quarte delle scuole medie
superiori e negli insegnanti delle classi aderenti al progetto.
FILONE
Filone Solidarietà
TITOLO
Progetto “Educare alla cittadinanza attiva”
ENTE GESTORE
CSV – Centro Servizi per il Volontariato
REFERENTE
Anna Rita Luciani – Operatrice sportello CSV
TEMPI
Il progetto partirà nel mese di Novembre per concludersi nel mese di Maggio
INTERVENTO
Il progetto prevede varie fasi
ƒ Conoscenza dei valori del volontariato e delle varie associazioni che operano nel territorio con le
specificità di intervento e di composizione.
ƒ Elaborazione di attività espressive e creative legate ai valori del volontariato ( disegni, poesie,
pensieri, cartelloni, fotografie, rassegne stampa, mostre, Cdrom…)
ƒ Promozione di attività concrete legate a “sperimentazioni” di un fare cooperativo e socialmente
responsabile
ƒ Visite guidate alle associazioni di Volontariato locale
ƒ “Giornata del volontariato” a livello cittadino con riconoscimento delle buone pratiche assunte dagli
allievi e con animazione condotta dagli stessi per la diffusione della cultura della solidarietà e della
responsabilità sociale nel tessuto territoriale.
DESTINATARI
Allievi delle scuole elementari e delle scuole medie inferiori
Dirigenti scolastici, docenti
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
Scheda censimento servizi
TIPOLOGIA
Servizio Informagiovani
DESCRIZIONE
Servizio che offre informazioni sulle opportunità di lavoro offerte in ambito pubblico e privato, su
argomenti di interesse dei giovani quali scuola, università, cultura, svago, sport, ecc…
All’informagiovani è possibile consultare guide, libri, riviste, programmi, internet…
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
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c/o Villa Murri
Apertura: Dal Lunedì al Venerdì ore 16.00 – 19.30
Tel. 0734.903512 – Fax.
– e-mail [email protected]
Referente: Franca Leli
COMUNE DI
SANT’ELPIDIO A MARE
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c/o Piazzale Marconi, 14
Apertura: Martedì e Giovedì ore 16.00 – 18.30; Sabato ore 9.30 – 13.30
Tel. 0734.8196373 – Fax.
– e-mail [email protected]
Referente: Claudia Scafa
COMUNE DI
MONTE URANO
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c/o Servizi Sociali
Apertura: Mercoledì e Venerdì ore 16.00 – 20.00
Tel. 0734.840737 – Fax. 0734.840737 – e-mail [email protected]
Referente: Pierluigi Riccioni
DESTINATARI
Giovani dai 16 ai 35 anni
TIPOLOGIA
Servizio Biblioteca
DESCRIZIONE
Servizio di consulenza bibliografica, accompagnamento alla lettura, prestito libri.
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
c/0 Villa Murri
Apertura:Lun-Ven dalle 15.30 alle 19.30
Tel.0734.909278, 0734.992346
email:[email protected]
ƒ Referente: Giorgetti Cinzia
COMUNE DI
SANT’ELPIDIO A MARE
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c/o Viale Marconi,14 (SEDE ED ORARI PROVVISORI)
Apertura: Lun, Merc, Ven ,Sab dalle ore 9.30 alle ore 13.00
Mart, giov dalle ore 16 alle ore 18,30
Tel. 0734.8196373
Referente: Ioele Domenico
COMUNE DI
MONTE URANO
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c/o “Centro Lettura” in via Spagnolini
Apertura: 10 ore settimanali da nov-giugnp (da definire)
Tel. 0734.842888, 0734/848723
Referente: Giorgio Capparuccini
DESTINATARI
Tutti i cittadini del Territorio
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
TIPOLOGIA
Servizio Centri d’aggregazione giovanile
DESCRIZIONE
Sono servizi in grado di offrire ai giovani strutture e attrezzature al fine di favorire il protagonismo
giovanile, una migliore utilizzazione del tempo libero (attraverso la promozione di iniziative di
carattere culturale, ricreativo, ludico, sportivo e la condivisione di interessi) e di accrescere la capacità
di relazione, nonché l’opportunità di orientare i giovani ed accompagnarli nel mondo della scuola e del
lavoro
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
4 CAG:
-La piazzetta (Centro)
Tel. 0734.903188
-Alta Tensione (Quartiere Faleriense)
Tel. 0734.877062
-Il Centro(Quartiere San Filippo)
Tel. 0734.991494
-La Tela del Ragno (Quartiere Marina Picena)
Tel. 0734.877075
ƒ Apertura: Dal Lunedì al Venerdì ore 16.00 – 20.00
ƒ Tel: 333.5279634
ƒ Referente: Stefania Santarelli
COMUNE DI
SANT’ELPIDIO A MARE
A Casaccio
Apertura: lun- ven 16.00-19.30
Tel 0734. 872038
ƒ C’entro dentro
Apertura: lun 15.00-18.30 (solo ludoteca),
mar-ven 15.00-19.30
mer orario esteso fino alle 22 per sala musica
ƒ Tel. 0734.990397
ƒ Referente: Stefania Santarelli
COMUNE DI
MONTE URANO
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DESTINATARI
Età superiore ai tre anni e inferiore ai diciotto
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Centro Icaro
Apertura: martedì,giovedì e sabato dalle 16.00 alle 20.00
Tel. 0734.840737 –
Referente: Pierluigi Riccioni
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
TIPOLOGIA
Servizio Nido d’infanzia
DESCRIZIONE
Servizio educativo che accoglie bambini in età compresa tra tre mesi e tre anni con la funzione di
promuovere il benessere psicofisico, favorirne lo sviluppo delle competenze ed abilità, contribuire alla
formazione della loro identità personale e sociale, sostenere ed affiancare le famiglie nel compito di
assicurare le condizioni migliori per la loro crescita. Il nido promuove inoltre la partecipazione attiva
della famiglia, la continuità educativa con l’ambiente sociale e garantisce l’inserimento dei bambini
che presentano svantaggi psicofisici e sociali.
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
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COMUNE DI
SANT’ELPIDIO A MARE
Nido comunale “Trenino Rosso”, Via Marconi, Sant’Elpidio a Mare
“Trenino Blu”, Via Fratte, Casette d’Ete
ƒ Apertura: Lun-Ven 7.45– 16.30; Possibilità di prolungamento fino alle 18.30, con supplemento
retta
ƒ Tel. Tr.Rosso:0734.859222
Tr. Blu: 0734.871444
ƒ Referente: Coop. Nuova ricerca
COMUNE DI
MONTE URANO
Nido Comunale Arcobaleno, via Sardegna
Apertura: Lun-Ven ore 7.45– 17.00.Sono previste variazioni di orario in base alle esigenze dei
genitori di concerto con gli organismi di partecipazione previsti dal regolamento
ƒ Tel. 0734.840192, 0734.848723
ƒ Referente: Capparuccini Giorgio
DESTINATARI
Bambini dai tre mesi ai tre anni
TIPOLOGIA
Servizio Sportello Immigrati
DESCRIZIONE
Il servizio ha lo scopo di favorire l’integrazione degli immigrati nella comunità locale e fornire sostegno
e consulenza informativa. Oltre ad accoglier la domanda della opolazione immigrata ha anche una
funzione di filtro rispetto al più generale accesso ai servizi. Il servizio è gestito da operatori esperti
tramite convenzione con l’ANOLF di Ascoli Piceno.
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
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c/o Comune (Palazzo Commerciale)
Apertura: Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30
Antonelli Pasquale 335.5762133
COMUNE DI
SANT’ELPIDIO A MARE
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c/o Ufficio Servizi Sociali
Apertura: Secondo e quarto sabato del mese, dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Tel. 0734.8196361
COMUNE DI
MONTE URANO
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c/o Ufficio Servizi Sociali
Apertura: Primo e terzo sabato del mese, dalle ore 9.00 alle ore 13.00
Tel. 0734.848747
Nido comunale “ L’isola che non c’è”
Apertura: Dal Lunedì al Venerdì ore 7.45 – 17.15
Tel. 0734.993169 ,0734.9047105
Referente: Sabrina Orsini
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Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche
Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano
TIPOLOGIA
Centro Servizi per il Volontariato
DESCRIZIONE
Centro di supporto alle attività delle Associazioni di volontariato. Organizzazione di iniziative rivolte a
tutti per lo sviluppo dei temi riguardanti la cittadinanza attiva e la solidarietà.
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO
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DESTINATARI
Associazioni di volontariato e tutti coloro che sono interessati alla cultura della solidarietà
TIPOLOGIA
Servizio Informafamiglia
DESCRIZIONE
Servizio di solidarietà e sostegno alla donna e alla famiglia.Si tratta di un equipe di soggetti che con
professionalità differenti offrono attività di consulenza di carattere giuridico, consulenza psicologica,
informazioni legate alle problematiche del mondo del lavoro
COMUNE DI
PORTO SANT’ELPIDIO,
SANT’ELPIDIO A MARE E
MONTE URANO
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DESTINATARI
Famiglie
TIPOLOGIA
ASUR Zona Territoriale n° 11
DESCRIZIONE
Di seguito riportiamo tutti i riferimenti riguardanti i vari settori di competenza presenti all’interno
dell’organizzazione Aziendale della ASUR.
SER D - SERVIZIO PER LE
DIPENDENZE
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Tel. 0734.6252695
Referente: Gianna Sacchini
DSM - DIPARTIMENTO
SALUE MENTALE
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Tel. 0734.6257032
Referente Territoriale: Cinzia Scaramelli
UMEE
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Tel. 0734.9067221
Assistente Sociale di Riferimento: Lucia Priori
UMEA
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Tel. 0734.9067216
Assistente Sociale di Riferimento: Marcella Borraccetti
AREA CONSULTORIALE
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Tel. 0734.829431
Assistente Sociale di Riferimento: Tiziana Biagetti
c/o Villa Murri
Apertura: presso Casa del Volontariato mar e gio dalle 18.00 alle 20.00; sab 10.00 alle 12.00
Tel. 0734.223334
Referente: AnnaRita Luciani
c/o Villa Murri, Servizi sociali
Apertura settimanale pomeridiana.Ven 15.30- 18.30
Tel. 0734.9047101
Referente: Lara Testatonda
Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio
Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected]
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Piani settoriali - Ambito Territoriale XX