Piani settoriali 2005 INDICE DEI PIANI Progetto di prevenzione socio-sanitaria territoriale – DGR n.172/05 Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia – L.R. 9/03 Interventi a sostegno dei diritti degli immigrati anno 2005 – L.R.2/98 I comuni vanno a scuola – Integrazione progettuale tra Scuola ed Ambito attraverso proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche, … SCHEDA PROGETTO DGR n. 172/05 Interventi socio-sanitari di prevenzione rivolti a giovani e adolescenti AMBITO TERRITORIALE SOCIALE n.20 di Porto Sant’Elpidio DISTRETTO SANITARIO n. 1 di Fermo ZONA TERRITORIALE n. 11 di Fermo NOME PROGETTO PROVVISORIO: “Progetto di prevenzione socio-sanitaria territoriale” RESPONSABILI DEL PROGETTO: Titolari del progetto sono l’Ambito Sociale Territoriale XX nella persona del Coordinatore Alessandro Ranieri (tel 0734/992952, e-mail [email protected]) e il Distretto Sanitario n. 1 della Zona Territoriale n. 11 dell’ASUR nella persona del Dott. Licio Livini. OBIETTIVI SPECIFICI DELL’AZIONE: 1. Formazione degli operatori dei CAG in modo integrato con gli operatori sanitari, scolastici e sociali; 2. Formazione specifica degli operatori dei CAG organizzata in forma aggregata tra più Ambiti Territoriali Sociali; 3. Prevenzione dell’uso di sostanze psicotrope legali ed illegali e di ogni forma di dipendenza patologica; 4. Prevenzione del bullismo e delle condotte autolesive; 5. Valorizzazione delle scuole e delle famiglie attraverso forme di coinvolgimento innovative; 6. Aumento del grado di conoscenza e di integrazione dei CAG con i CIC, gli informagiovani, l’associazionismo, il volontariato, i Distretti Sanitari, i servizi sanitari territoriali; SOGGETTI PUBBLICI E PRIVATI COINVOLTI: Ambiti T. S. XX e XIX, Asur Zona Territoriale 11, Distretti Sanitari 1 e 2, Ser.D, Coop. Sociale La Speranza, Coop. Sociale Nuovaricerca.agenziares, Coop Sociale PARS, Azione Cattolica, Associazione Giovanile Akiròpita, Associazione Parsifal, Comitato Organizzativo Festival Jeans, Agesci, Associazioni di volontariato. RELAZIONE DESCRITTIVA SINTETICA DEL PROGETTO: ANALISI DEL CONTESTO E BISOGNI RILEVATI Nella fase di consultazione, che ha coinvolto tutti i soggetti indicati nell’elenco precedente, sono emersi bisogni legati a tre filoni di analisi della realtà d’Ambito: la discontinuità percepita fra le azioni di prevenzione e promozione dell’agio portate avanti dai diversi soggetti che si occupano della fascia giovanile; la scarsa conoscenza e competenza che gli adulti (anche alcuni operatori ed educatori stessi) hanno del mondo giovanile e, di conseguenza, la scarsa capacità orientativa; il senso di disorientamento che i ragazzi provano nei confronti di un mondo che è contraddittorio e un futuro che è incerto. Sulla base di quest’analisi sono stati rilevati i seguenti bisogni: Colmare la distanza percepita fra i servizi preposti solo all’informazione rispetto ai rischi insiti in alcuni comportamenti, come alcuni servizi sanitari, e quelli preposti invece alla sola cura delle relazioni, come alcuni servizi o interventi rivolti alle giovani generazioni; Pagina 1 Incrementare la possibilità di creare relazioni significative tra pari come forma di prevenzione primaria alle dipendenze patologiche e di promozione del benessere; Aumentare le competenze del mondo adulto (genitori ed insegnanti soprattutto), rispetto ai giovani, in termini di conoscenza, capacità di analisi e capacità di sostegno, superando i ruoli precostituiti e le idee preconcette; Connettere e far dialogare fra di loro le varie realtà che si occupano di adolescenti e gruppi di adolescenti; Orientare, rafforzare e dare risalto alle motivazioni che sostengono i ragazzi nelle scelte, rafforzando la stima di sé e la percezione dei propri limiti personali. AZIONI Dalla lettura dei bisogni il gruppo di progettazione ha identificato quattro tipologie di azioni da portare avanti per la durata di tutto il progetto, andando via via ad individuare i periodi e le partnership più adatte alla loro migliore realizzazione. Azione 1: Formazione Obiettivo Favorire il passaggio di conoscenze specifiche nei contesti relazionali esistenti, realizzando un unico percorso per operatori sociali, socio-sanitari ed educatori, insieme all’Ambito S.T. XIX di Fermo, volto anche a rafforzare una metodologia di rete nell’approccio alle dipendenze, nel fronteggiamento dei casi problematici e nel monitoraggio del territorio. Modalità Operative Attività formativa comune per diversi destinatari (sport, associazioni, altri adulti, giovani, professionisti); Creazione di contesti per la formazione comune per adulti e giovani dai 18 anni in su; Formazione dei formatori; Coinvolgimento dei ragazzi tramite i pari; Coinvolgimento dei ragazzi nella programmazione dei contenuti e nella scelta delle metodologie; Co-progettazione del percorso formativo, coinvolgendo i diversi soggetti in fase di progettazione; Percorso formativo che sia di supporto (soprattutto metodologico) agli Educatori; Passaggio di strumenti metodologici di supporto psicologico e sociologico (aspetto relazionale e della personalità); Percorso che somigli ad una “scuola permanente di formazione”, che curi la continuità piuttosto che “momenti spot”; Possibilità di attribuire crediti formativi per i partecipanti; Creare linguaggi comuni e/o piani di condivisione tra adulti di diversa provenienza. Incontri con i Testimoni privilegiati (baristi; gestori di discoteche; gestori di sale gioco…); Approccio modulare nella strutturazione del percorso formativo; Gruppi di auto-mutuo aiuto per famiglie con ragazzi in età adolescenziale (tema della conflittualità interna alla famglia, della rappresentazione sociale del ruolo di genitori e della comunicazione); Visione dei cortometraggi realizzati dal TTP del Ser.D durante gli incontri con gli studenti delle scuole superiori con gli Educatori; Momenti di riflessione sulla tossicodipendenza con le comunità di recupero. Contenuti I contenuti qui indicati sono un elenco iniziale, occorre garantire al percorso formativo una periodica analisi dei fabbisogni per “aggiustarne il tiro” Pagina 2 Confronto sul significato della parola “devianza”; Uso/abuso/dipendenza; Educazione sessuale; Alimentazione; Relazione ed educazione affettiva; Conoscenze e competenze nell’approccio con i ragazzi; Approccio pedagogico “moderno”; Metodi attivi e protagonismo; L’esasperata conflittualità intergenerazionale; Rischio e piacere: due facce della stessa medaglia; Pro e contro di un atteggiamento “proibizionista” da parte degli adulti. Destinatari Ipotetici destinatari di questa azione, che definiremmo di “formazione diffusa”, sono: - operatori sociali e socio-sanitari; - educatori delle associazioni e dei gruppi parrocchiali; - genitori; - insegnanti; - Testimoni privilegiati (adulti che lavorano nelle discoteche, palestre, bar, pub ecc.); - ragazzi/e dagli 11 anni in su; Azione 2: Informazione Obiettivo Facilitare il passaggio delle informazioni necessarie alla guida dei comportamenti giovanili “calibrandole” sui diversi contesti di vita dei ragazzi. Emerge anche la necessità di raggiungere e coinvolgere i giovani stranieri, attraverso l’utilizzo di metodologie adeguate. Modalità operative Necessità di lavorare più sulla quotidianità, valutando bene le occasioni di contatto con ragazzi e testimoni privilegiati, piuttosto che sulla comunità; Utilizzo di metodologie coinvolgenti e innovative rispetto a quelle usate finora: approccio “moderno”, con maggiore capacità incidenza; Utilizzo di un linguaggio concreto, che spieghi ciò che succede al fisico all’assunzione di droghe o i rischi che si corrono tenendo comportamenti inconsapevoli, senza “girarci intorno”; Azioni rivolti a ragazzi/e nei luoghi di divertimento e altri luoghi di aggregazione (Comunicazione veloce) Realizzazione e distribuzione di opuscoli informativi diretti, semplici e con un linguaggio autentico anche su temi come le relazioni sessuali ed affettive, (trasmissione di malattie, gravidanze in giovane età ecc.) con la possibilità di coinvolgere anche gli stranieri per realizzarne alcuni adeguati alle culture e alle lingue diverse. La distribuzione di questo materiale dovrebbe essere diffusa e capillare attraverso tutti gli eventi organizzati da tutti i soggetti coinvolti in questa progettazione (servizi per giovani, associazioni, Ser.D, eventi culturali ecc.). Possibilità di entrare in contatto con le palestre del territorio, luoghi molto frequentati in cui la cultura del doping è largamente diffusa; Azioni rivolte a ragazzi/e nelle scuole (Comunicazione su breve periodo) Partecipazione ad assemblee di istituto (vedi “Laboratori”) Pagina 3 Incontri con le classi utilizzando strumenti per la mediazione informativa (gioco/quiz, gadget, videobox ecc.) e verificando la possibilità di far partecipare diverse figure contemporaneamente (es. operatori Ser.D con operatori CAG o Educatori associazioni); Approfittare degli incontri di inizio anno di presentazione dei CIC per promuovere i CAG, le associazioni e le altre opportunità di sostegno/aiuto presenti nel territorio; Azione rivolte a ragazzi/e nei CAG e nelle associazioni (Comunicazione su lungo periodo) Utilizzo di tecniche teatrali (simulazione, drammatizzazione ecc.) per affrontare le tematiche; Organizzazione di momenti “dedicati” (rivolti solo ai maschi o alle femmine, a determinate fasce di età, in fascia serale) per l’approfondimento su tematiche sollevate dai ragazzi (sessualità, affettività, piacere/rischio ecc.) con educatori/operatori ed esperti (ginecologi, andrologi ecc.); questi incontri possono essere usati anche per la socializzazione e la “messa in circolo” delle conoscenze di cui i ragazzi sono portatori, creando anche l’opportunità per correggere ed ampliare queste informazioni. Possibilità di utilizzare film per affrontare le tematiche con gli educatori/operatori, con l’attenzione a scegliere film realmente interessanti per i giovani e che possano realmente stimolare l’identificazione e la discussione (film diretti, forti, trasgressivi); Mettere a disposizione dei ragazzi/e che frequentano i CAG libri o riviste che affrontano argomenti legati alla informazione e alla prevenzione, in modo che possano accedere all’informazione liberamente in un contesto educativo e con un adulto a disposizione per parlare; Preparare e attivare momenti di confronto con le comunità di recupero per tossicodipendenti (operatori ed utenti) con gruppi di ragazzi di età superiore ai 18 anni; Azione 3: Eventi Obiettivo Incrementare la possibilità di stabilire relazioni tra pari significative, cogliendo e rafforzando gli eventi già attivi e consolidati nell’Ambito affrontando, dove e come possibile, tematiche legate alla prevenzione e alla promozione dell’agio. Eventi da sostenere Videogenerazioni: cortometraggio sulla tematica delle relazioni nelle famiglie, realizzato con la collaborazione di associazioni di volontariato e servizi per giovani. Immagini Sonore: concorso per Videoclip su musiche non originali realizzati dai ragazzi/e che frequentano i CAG; Vedogiovane: brevi spot realizzati dagli utenti dei CAG finalizzati alla comunicazione veloce di messaggi di cultura giovanile adatti alla proiezione in luoghi di “passaggio”; Residenze musicali: seminari di specializzazione su uno o più strumenti musicali sostenuti da artisti famosi; Festival Jeans: rassegna di creatività giovanile legata alla rielaborazione dei tradizionali “jeans”; Cortometraggi: realizzati nei CAG, nelle associazioni, nei gruppi parrocchiali, durante l’intervento del Team Territoriale di Prevenzione del Ser.D nelle scuole ecc. Concerto dei CAG: in programma per il prossimo anno di attività, riunendo tutti i gruppi musicali giovanili dell’Ambito XX; Convegno di apertura del Festival del teatro per ragazzi: utilizzo di questo spazio per affrontare anche i temi riguardanti la promozione del benessere fra i giovani; Tavola rotonda: da realizzare fra le associazioni per affrontare un argomento di interesse giovanile da più punti di vista. Destinatari Pagina 4 Tutti i ragazzi e le ragazze residenti nei comuni dell’Ambito ST XX. Azione 4: Laboratori Obiettivo Sperimentare azioni innovative per il territorio, utilizzando soprattutto sulla metodologia dell’educazione tra pari (Peer Education). Questo consente sia un passaggio delle informazioni in contesti informali, sia la possibilità di coinvolgere i ragazzi/e che ne sono in grado in esperienze di forte protagonismo: in questa ottica i ragazzi/e possono svolgere ruoli di sviluppatori di risorse, mediatori e promotori del benessere; Modalità operative Contattare i Rappresentanti di Istituto degli alunni ed organizzare insieme assemblee di Istituto e/o assemblee autogestite sui temi della prevenzione, con l’eventuale partecipazione di educatori e/o operatori; Ragazzi agganciati e formati nei CAG e nelle associazioni che diventano, poi, “operatori” nelle scuole; Destinatari Destinatari principali di questa ultima tipologia di intervento sono quei ragazzi, di età superiore ai 15 anni, che nei percorsi all’interno dei servizi o dei gruppi formali presentano una maturità particolare. FASI E TEMPI DI PROGETTAZIONE Aprile/Maggio 2005: fase di rilevazione dei bisogni Realizzazione di Focus Group in 6 CAG dell’Ambito (Aprile); Convocazione del Gruppo Focus Tematico sui giovani finalizzato alla pianificazione del Piano Sociale di Ambito 2005/2007 (10 Maggio); Convocazione del primo incontro del Tavolo Tecnico (17 Maggio); Convocazione del secondo incontro del TavoloTecnico e individuazione del Gruppo di Progettazione (30 Maggio); Giugno 2005: fase di progettazione Primo incontro del Gruppo di Progettazione e prima stesura del progetto (13 Giugno); Rielaborazione e sistemazione del materiale da parte dello Staff dell’Ambito; Secondo incontro del Gruppo di Progettazione e completamento del progetto (16 Giugno); Sistemazione definitiva e approvazione del progetto da parte del Comitato dei Sindaci FASI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Dal Settembre 2005 al Luglio 2006. STRUMENTI E INDICATORI DI VALUTAZIONE La valutazione del percorso formativo verrà effettuata in più momenti e secondo indicatori differenziati secondo gli obiettivi individuati: Obiettivo: Favorire il passaggio di conoscenze specifiche nei contesti relazionali esistenti, realizzando un unico percorso per operatori sociali, socio-sanitari ed educatori, insieme all’Ambito S.T. XIX di Fermo, volto anche a rafforzare una metodologia di rete nell’approccio alle dipendenze, nel fronteggiamento dei casi problematici e nel monitoraggio del territorio. Pagina 5 Indicatori: presenza agli incontri di operatori provenienti dai servizi indicati; Strumenti:promozione capillare ed adeguata ai contesti che si intende coinvolgere, registro presenze, questionario per i partecipanti a conclusione di ogni ciclo di incontri. Obiettivo: facilitare il passaggio delle informazioni necessarie alla guida dei comportamenti giovanili “calibrandole” sui diversi contesti di vita dei ragazzi. Emerge anche la necessità di raggiungere e coinvolgere i giovani stranieri, attraverso l’utilizzo di metodologie adeguate. Indicatori: Tipologia e quantità di opuscoli creati e distribuiti, luoghi e manifestazioni in cui avviene la distribuzione, numero e tipologia di interventi tenuti nelle scuole e tipologia di operatori presenti, numero e tipologia di interventi nei CAG e nelle associazioni e tipologia di esperti intervenuti; Strumenti: registro dei contatti avvenuti e relazioni dei percorsi informativi a breve, medio e lungo periodo. Obiettivo: Incrementare la possibilità di stabilire relazioni tra pari significative, cogliendo e rafforzando gli eventi già attivi e consolidati nell’Ambito affrontando, dove e come possibile, tematiche legate alla prevenzione e alla promozione dell’agio. Indicatori: numero e modalità di coinvolgimento dei ragazzi negli eventi programmati, numero di servizi e associazioni coinvolti nell’organizzazione, presenza o meno di collaborazioni stabili, modalità di diffusione dei risultati; Strumenti: relazioni conclusive di ogni progetto, promozione capillare del materiale prodotto in ambienti adeguati. Obiettivo: Sperimentare azioni innovative per il territorio, utilizzando soprattutto sulla metodologia dell’educazione tra pari (Peer Education). Questo consente sia un passaggio delle informazioni in contesti informali, sia la possibilità di coinvolgere i ragazzi/e che ne sono in grado in esperienze di forte protagonismo: in questa ottica i ragazzi/e possono svolgere ruoli di sviluppatori di risorse, mediatori e promotori del benessere; Indicatori: numero di ragazzi individuati e formati, tipologia di interventi a cui partecipano; Strumenti: relazione finale, questionario ai ragazzi in formazione. COSTI ANALITICI DELL’AZIONE E PIANO ECONOMICO: Azione 1: Formazione Azione 2: Informazione Azione 3: Eventi Azione 4: Laboratori Totale Progetto € 18.362,99 € 18.362,99 € 18.362,99 € 6.121,00 € 61.209,97 Totale € 51.008,31 € 10.201,66 € 61.209,97 Contributo Regionale Contributo dei Comuni Pagina 6 MODALITÀ DI COORDINAMENTO E DI MONITORAGGIO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELL’AZIONE Viene individuato all’interno del Tavolo Tecnico un nucleo di 4 persone di diversa provenienza (CAG, Associazionismo, Ser.D e Ambito S.T.) che, tramite incontri trimestrali, monitoreranno lo stato di attuazione del progetto. Lo stesso nucleo parteciperà e renderà conto dello stato di attuazione del progetto all’interno del Coordinamento Territoriale per la L.R. 9/03. Produzione di un rapporto conclusivo al termine del progetto. Pagina 7 PROGRAMMA DI ATTUAZIONE DEI SERVIZI PER L’INFANZIA, ADOLESCENZA E DI SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA (ex L.R. 9/03, art. 3, comma 1, lettera a) OBIETTIVI Definizione degli obiettivi per funzione1: Funzione: Promozione OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE Generali: Riconoscere nei bambini e nei ragazzi soggetti titolari di diritti Favorire l’esercizio della loro autonomia e lo sviluppo delle loro potenzialità Promuovere e sostenere processi di responsabilizzazione e senso di appartenenza alla comunità Rispetto alla famiglia Garantire al minore una famiglia adeguata attraverso il sostegno alla funzione genitoriale Facilitare i rapporti intergenerazionali Promuovere forme di mutuo aiuto tra famiglie Rispetto alla scuola Promuovere e sostenere rapporti di collaborazione Aiutare gli insegnanti nei processi di motivazione all’apprendimento Rispetto al territorio Promuovere la fruibilità dell’ambiente urbano Favorire la mobilità autonoma Favorire la creazione di luoghi di aggregazione Favorire la partecipazione di bambini e ragazzi alla vita della comunità Specifici: Funzione: Accesso OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE Rendere specificatamente competenti per l’infanzia e l’adolescenza gli Generali: operatori degli “sportelli” di accesso ai servizi sociali e sanitari del territorio Prevedere percorsi “facilitati” e protetti per l’accesso dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze ai servizi sociali e sanitari del territorio. Rispetto alla famiglia Favorire un accesso e un’accoglienza che tutelino i diritti del minore pur recependo la domanda della famiglia Rispetto alla scuola Promuovere e sostenere contatti sistematici e scambi di informazioni e di segnalazioni tra i servizi sociali e sanitari del territorio e i vari ordini di scuola Specifici: 1 Dal Glossario delle Linee guida per la predisposizione e l’approvazione dei Piani di Zona 2003 della Regione Marche Funzione: “Complesso di atti e di attività connesse ad un ente, ad un ufficio o ad un ruolo, che devono essere assolte per il perseguimento di obiettivi predefiniti. Nel modello organizzativo del sistema integrato di servizi e interventi sociali delle marche rappresentano le caratterizzazioni prevalenti dei servizi rispetto alle finalità del sistema di protezione sociale”. Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 1 Rispetto al territorio Rendere evidenti alla collettività le attenzioni specifiche per l’accesso ai servizi dei minori e favorire la condivisione di tali scelte prioritarie Funzione: Accompagnamento/abilitazione OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE Generali: Sostenere il processo di sviluppo dei bambini e degli adolescenti Favorire processi di empowerment dei bambini e delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze Facilitare i processi di integrazione sociale e di partecipazione alla vita collettiva nei bambini e nelle bambine, nei ragazzi e nelle ragazze Sostenere le famiglie nell’esercizio delle funzioni genitoriali Rispetto alla famiglia Creare le condizioni affinché le famiglie non si sentano sole Valorizzare e sostenere le risorse della famiglia Predisporre strumenti per facilitare le normali operazioni della vita quotidiana della famiglie Dare aiuto per fronteggiare condizioni di difficoltà Favorire la costituzione di reti di famiglie, disponibili alla solidarietà e alla accoglienza Estendere e qualificare le reti di aiuto informali Rispetto alla scuola Favorire la socializzazione delle conoscenze e delle esperienze tra gli insegnanti Facilitare i processi di integrazione di bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà Agevolare le relazioni tra insegnanti e genitori Sostenere esperienze di qualificazione delle attività educative e didattiche Rispetto al territorio Favorire le esperienze di aggregazione sociale Sostenere gruppi ed occasioni di mutuo aiuto Specifici: Funzione: Educazione OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE Generali: Favorire la consapevolezza di sé, personale e di gruppo Favorire il senso di appartenenza e la fiducia reciproca all’interno della comunità Valorizzare l’impegno personale, gli scambi, i risultati Dare visibilità ai processi di cambiamento Rispetto alla famiglia Garantire alle famiglie spazi sicuri di crescita per i figli, di incontro e di scambio per genitori Offrire occasioni di crescita delle competenze educative dei genitori di tutte le età, attraverso eventi di formazione specifica, attiva e partecipata Specifici: Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 2 Rispetto alla scuola Accompagnare l’integrazione dei ruoli formativi ed educativi degli insegnanti sostenendo e potenziando le occasioni di formazione integrata con il territorio e con i servizi sociali e sanitari Incentivare la partecipazione degli insegnanti agli eventi di integrazione tra attività di scuola e di extra scuola per valorizzare la loro figura di “operatori territoriali” e migliorare le relazioni con gli allievi Rispetto al territorio Creare luoghi di accoglienza che sotengano la crescita di bambini e ragazzi Garantire all’infanzia e all’infanzia e all’adolescenza occasioni di ascolto, di impegno e di divertimento Funzione: Assistenza OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE Generali: Specifici: Aiutare persone e gruppi ad individuare processi e strumenti per fronteggiare situazioni difficili Concordare impegni reciproci dei servizi e dei cittadini che richiedono l’intervento Contribuire ad estendere la rete degli aiuti disponibili Mettere a disposizione l’insieme delle prestazioni professionali e degli strumenti di aiuto propri dei servizi Rispetto alla famiglia Favorire la consapevolezza delle proprie difficoltà Individuare gli obiettivi raggiungibili Sostenere il percorso di cambiamento con specifici strumenti di aiuto alle relazioni intrafamiliari, parentali e allargate Rispetto alla scuola Sotenere l’integrazione scolastica di bambini in difficoltà Aiutare gli insegnanti a fronteggiare situazioni di disagio nelle classi Collaborare alla realizzazione di attività educative di gruppo, extracurriculari Offrire consulenza psico pedagogica Collaborare alla qualificazione delle relazioni con le famiglie Rispetto al territorio Facilitare l’inclusione Sostenere relazioni solidali Valorizzare la responsabilità collettiva Funzione: Cura OBIETTIVI DI BENESSERE SOCIALE Generali: Aiutare persone e gruppi a recuperare le migliori condizioni di salute, compatibili con la patologia da cui sono affetti Aiutare a comprendere, accettare e compensare i vincoli imposti dalla patologia Mettere a disposizione l’insieme delle prestazioni professionali, degli ausili e degli interventi terapeutici propri dei servizi Facilitare l’accesso a prestazioni specialistiche sovraterritoriali Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 3 Specifici: Rispetto alla famiglia Favorire la consapevolezza delle proprie difficoltà Individuare gli obiettivi di salute raggiungibili Favorire la partecipazione dei familiari al percorso di cura Concordare il percorso terapeutico e fornire le prestazioni specialistiche Rispetto alla scuola Mettere a disposizione degli insegnanti strumenti di conoscenza utili ad affrontare i problemi connessi a particolari patologie Concordare tempi e modalità di eventuali interventi riabilitativi nella scuola Fornire gli ausili necessari a facilitare l’integrazione scolastica di bambini con difficoltà Collaborare alla realizzazione di attività educative di gruppo, extracurriculari Collaborare alla qualificazione delle relazioni con le famiglie Rispetto al territorio Informare e offrire consulenza in merito a rischi e patologie ricorrenti Velorizzare la responsabilità collettiva MODALITÀ OPERATIVE GENERALI Modalità di integrazione degli interventi e delle competenze: Modalità di collaborazione tra i soggetti, pubblici e privati: Modalità di esercizio da parte degli Enti locali di un ruolo di governo unitario: In seguito alla prima fase di pianificazione, molteplici sono le occasioni costruite per integrare le funzioni dei vari Attori territoriali e delle azioni/interventi. Il livello di integrazione tra Sociale e territorio ha come partner privilegiati l’ASUR – Zona Territoriale 11 – e la Scuola. Grazie agli incontri con il Direttore di Distretto, con le Unità operative e con i Dipartimenti, è possibile ora formulare degli accordi che ci porteranno, non solo ad una progettazione condivisa, ma anche ad una operatività congiunta capace di prendere in carico unitariamente il benessere della collettività di questo territorio. Molteplici sono le modalità di collaborazione tra Soggetti pubblici e privati: In primo luogo è stato attivato il Comitato territoriale, il quale avrà il compito di lavorare operativamente sulla definzione delle modalità omogenee di progettazione; sulla definizione della “costruzione” della carta dei servizi pubblici e privati; sulla definzione del sistema di valutazione e documentazione dell’attività; sulla definizione tra fabbisogno territoriale e presenza di servizi In seconda istanza si sta facendo un lavoro sinergico tra i diversi Soggetti per presentarci ai nostri interlocutori attraverso programmi operativi congoiunti e condivisi (es: I comuni vanno a scuola, Ci vuole tutta una città per far crescere un bambino, Progetto accoglienza…) L’Ambito territoriale attraverso dietro l’indirizzo del Comitato dei Sindaci e la facilitazione del Coordinamento d’Ambito sta attivando processi di Programmazione e Gestiopne associata di interventi e Servizi. Grazie all’analisi territoriale effettuata attraverso il monitoraggio, si sta realizzando una programmazione di revisione dei Servizi, cercando di dare qualità e omogeneità agli interventi stessi. Inoltre, in seguito all’approvazione della Convenzione per la gestione associata di interventi e servizi, si sta dando operatività ad una vera e propria integrazione dei servizi territoriali. Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 4 Modalità di raccordo con atti che prevedono finanziamenti in materia di infanzia, adolescenza e famiglia: Tutti i finanziamenti strutturali e “spot” che riguardano l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia vanno ad integrare le risorse proprie, che i tre Comuni utilizzano per governare il Piano complessivo d’area. In questo senso non si effettua il percorso solitamente adottato da parte di tanti comuni, ossia quello di “rincorrere” i finanziamenti regionali e provinciali. Ma la modalità è quella di avere in mente un Piano chiaro per l’infanzia e l’adolescenza, ricercando successivamente modalità ed opportunità di finanziamento aggiuntive. PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI Di seguito riportiamo la mappatura dei Servizi già presenti o da attivare, per i quali verranno utilizzati i fondi ripartiti come da specchietto sotto definito. 1. Nidi d’infanzia e centri per l’infanzia con pasto e sonno Il territorio dell’Ambito territoriale ha una copertura di questo Servizio abbastanza Riepilogo situazione attuale adeguata al fabbisogno delle famiglie. Dagli schemi sotto riportati si può notare nell’Ambito Territoriale Obiettivo operativo generale previsto Obiettivi operativi particolari previsti come 5 sono i Nidi pubblici che offrono un servizio di elevata qualità e che garantiscono una presenza importante alle famiglie del territorio. L’obiettivo a livello d’Ambito è quello di omogeneizzare le modalità dierogazione dei Servizi esistenti e di individuare le modalità di integrazione tra i Servizi pubblici e quelli privati. Nella fase dell’accreditamento infatti si avrà la possibilità di regolamentare la diffusione dei Servizi in ambito territoriale e di incrociare in maniera efficace il fabbisogno con la mappa dei servizi autorizzati. Nello specifico è previsto di terminare entro il mese di febbraio il lavoro di adeguamento ai criteri ai accreditamento di tutti i Servizi esistenti, con l’ausilio del Comitato Territoriale. Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese Porto Sant’Elpidio Denominazione L’ISOLA CHE NON C’E’ LA CAROVANA DEI MOCCIOSI Tipologia centro Nido d’infanzia (art.3) Centro per l’Infanzia (art. 4) Titolarità Gestore Comune Comune Comune Concessione ATI Sant’Elpidio a Mare Denominazione TRENINO ROSSO TRENINO BLU Tipologia centro Nido d’infanzia (art.3) Nido d’infanzia (art. 3) Titolarità Gestore Comune Cooperativa appaltatrice Cooperativa appaltatrice Comune Monte Urano Denominazione ARCOBALENO Tipologia centro Nido d’infanzia (art.3) Titolarità Comune Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Gestore Cooperativa appaltatrice Pagina 5 2. Centri per l’infanzia. Spazi per bambini bambine e famiglie Il territorio ha molti Servizi gestiti da privati, rivolti ai bambini ed alle famiglie, nati Riepilogo situazione attuale con la necessità di dare una risposta concreta al fabbisogno locale ed alla nell’Ambito Territoriale Obiettivo operativo generale previsto Obiettivi operativi particolari previsti crescente ricerca di nuove collocazioni lavorative in campo sociale. Grazie all’attività di pianificazione a livello d’Ambito, l’intento è quello di omogeneizzare l’intervento di questi Servizi, cercando di aumentare la qualità degli stessi. Inoltre si è rilevata l’esigenza di programmare spazi di convivenza tra genitori e bambini, sperimentando nuovi servizi i quali possano offrire l’opportunità alle famiglie di incontrarsi e di migliorare la qualità della propria relazione educativa. Anche in questo caso il ruolo centrale è giocato dal Comitato Territoriale che si sta attrezzando per offrire strumenti di supporto a tutti i Centri a livello locale. Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese Porto Sant’Elpidio Denominazione OCCHIO PINOCCHIO BABYLANDIA BABYDISNEI Tipologia centro Centro per l’infanzia (art.4) Centro per l’infanzia (art.4) Centro per l’infanzia (art.4) Titolarità Gestore Privato Privato Privato Privato Privato Privato Sant’Elpidio a Mare Denominazione LA TANA DEGLI ORSETTI Tipologia centro Centro per l’infanzia (art.4) Titolarità Gestore Privato Privato Monte Urano Denominazione QUI QUO QUA Tipologia centro Centro per l’infanzia (art.4) Titolarità Gestore Privato Privato Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 6 Centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti Servizi itineranti 3. Centri di aggregazione per bambini, bambine e adolescenti. Servizi itineranti Riepilogo situazione attuale nell’Ambito Territoriale Obiettivo operativo generale previsto Obiettivi operativi particolari previsti Questo territorio ha dato sempre un gran valore ai servizi ed agli interventi legati al mondo della preadolescenza ed adolescenza. Da come si può notare, l’ambito territoriale ha molti Centri d’Aggregazione e Servizi itineranti, di alta qualità e strutturati in maniera stabile e continuativa. Grazie a questo stato di cose, molteplici sono le esigenze che arrivano dal basso e che stanno sollecitando gli amministratori a rilanciare la dimensione giovanile attraverso il coinvolgimento dei cittadini anche in maniera destrutturata. Infatti il lavoro che si sta effettuando a livello d’Ambito è quello di attivare Progetti di Comunità sempre più itineranti e capaci di coinvolgere l’intero territorio. Si è costituito un tavolo per le politiche giovanili che sta avviando percorsi di connessione con tutti i testimoni privilegiati del territorio, al fine di integrare fortemente le politiche di ciascun Soggetto. Da qui a qualche anno i Centri d’Aggregazione oltre ad avere una valenza nel quartiere nei quali sono dislocati, dovranno divenire attivatori di tutta una serie di inziative e di gruppi informali, per ampliare la capacità del territorio di diventare cittadinanza attiva. Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese Porto Sant’Elpidio Denominazione Tipologia centro LA PIAZZETTA Centro d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) ALTA Centro TENSIONE d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) LA TELA DEL Centro RAGNO d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) IL CENTRO Centro d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) ANIMAZIONE Servizio TERRITORIALE Itinerante (art.7) Titolarità Gestore Parrocchia Comitato di gestione misto Parrocchia Comitato di gestione misto Comune Cooperativa appaltatrice Comune Cooperativa appaltatrice Comune Comune Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 7 Sant’Elpidio a Mare Denominazione C’ENTRO DENTRO A CASACCIO I BELONG Tipologia centro Centro d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) Centro d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) Centro d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) Titolarità Gestore Parrocchia Cooperativa appaltatrice Comune Cooperativa appaltatrice Comune Cooperativa Incarico diretto Monte Urano Denominazione Tipologia centro Titolarità ANIMAZIONE Centro Comune FORMATIVA d’aggregazione per bambini e adolescenti (art.6) ICARO Centro Comune d’aggregazione per bambini e adolescenti(art.6) Gestore Associazione Associazione 4. Servizi domiciliari di sostegno alle funzioni educative e familiari genitoriali. Servizi di sostegno alle funzioni genitoriali Riepilogo situazione attuale nell’Ambito Territoriale Obiettivo operativo generale previsto Obiettivi operativi particolari previsti La domiciliarità e la territorializzazione dei servizi, sono punti imprescindibili del Piano di Zona dell’Ambito 20. In questo senso, questo territorio sta facendo passi da giganti nel riqualificare questo tipo di interventi. Attualmente è stato approvato dai tre comuni appartenenti all’ambito il Progetto di educativa territoriale gestito in maniera associata. Questo sta a significare che, oltre alla presa in carico dei Soggetti con disabilità, questo territorio prenderà in carico le famiglie multiproblematiche attivando percorsi di fronteggiamento di rete con i Soggetti interessati. Inoltre, parallelamente, si sta portando avanti un lavoro sinergico volto alla sensibilizzazione ed al supporto delle famiglie, per migliorare le competenze di problem solving all’interno dei singoli nuclei, attraverso percorsi di formazione e gruppi di auto mutuo aiuto. Riuscire a creare un servizio unificato di educativa territoriale. Dare continuità agli incontri per genitori famiglie che aiutano famiglie Vedi sopra. Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Pagina 8 Ecco i Servizi presenti suddivisi per Paese Porto Sant’Elpidio Denominazione Tipologia centro Titolarità CI VUOLE Servizi di sostegno Ambito TUTTA UNA alle funzioni CITTA’ PER genitoriali FAR (art.8) CRESCERE UN BAMBINO Gestore Comune Porto Sant’Elpidio - Sant’Elpidio a Mare – Monte Urano Denominazione SERVIZIO DI EDUCATIVA TERRITORIALE D’AMBITO Tipologia centro Titolarità Servizio domiciliare Ambito di sostegno alle territoriale funzioni educative familiari (art.7) Programma di attuazione dei servizi per l’infanzia, adolescenza e sostegno alla famiglia Gestore Comune capofila Pagina 9 DALLO SPORTELLO ALLA MEDIAZIONE Qui è riportata la scheda progetto inserita all’interno del Piano di Zona, nella quale sono definite le nuove linee per lo sviluppo dell’azione in tema di politiche per gli immigrati. Riteniamo che la presente scheda, congiuntamente alla ricerca-azione sviluppata in questo territorio, rappresentano documenti fondamentali per la pianificazione e la proiezione dei servizi futuri in Ambito Territoriale. Lo sforzo quindi, è quello di riportare, non solo la sommatoria di alcune schede di programmazione di ciascun Comune (come richiestoci dalla delibera regionale), ma una pianificazione che già ci proietta al 2006 attraverso la definizione di un approccio comune nei confronti delle politiche per l’immigrazione. Descrizione del problema L’intervento sulle tematiche della integrazione culturale agito in questo territorio è stato alquanto differenziato nelle tre differenti realtà comunali e, in questi ultimi anni, si è caratterizzato per modalità di azione ormai consolidate. Questi servizi cominciano però ad essere datati, cioè caratteristici di una fase di primo intervento su questa tematica e impostati su risposte di tipo informativo e su azioni per l’apprendimento linguistico. La ricerca recentemente realizzata, a livello d’Ambito “Percezione del livello d’integrazione dei Cittadini immigrati residenti sul territorio dell’Ambito Sociale XX” (vedi allegato), sembra evidenziare che occorre passare ad una fase seguente, più matura, dell’intervento per l’integrazione culturale degli stranieri: altre sono le domande e le necessità che questi cittadini pongono ed altre le sollecitazioni che sembrano giungere dalla comunità. Occorre quindi operare un cambio strutturale dell’intervento, senza con questo smantellare o smentire quanto di buono è stato realizzato fino a questo momento. Obiettivi di cambiamento Attivare dinamiche di relazione interculturale Attivare i residenti stranieri in funzione di un differente ruolo sociale Costruire una diffusa cultura di apertura e curiosità verso lo scambio e la differenza Allargamento del servizio di sostegno linguistico verso contesti extrascolastici e progressivo “ammodernamento” verso metodologie più integrative e inclusive Risultato atteso Inserimento di 4 mediatori culturali (lingua araba, cinese, albanese e punjabi)all’interno degli Sportelli immigrati Maggiore integrazione tra coordinamento dell’intervento linguistico in funzione di rete Potenziamento della attività di animazione interculturale nelle scuole Costruzione di un servizio di mediazione culturale Inserire i mediatori culturali all’interno degli uffici UPS per affiancare il lavoro delle assistenti sociali Servizi esistenti Sportello Informativo per immigrati Sostegno Linguistico Immigrati Corsi di Lingua Italiana per Adulti Interventi economici per favorire l’accesso all’abitazione Azioni Qui riportiamo le possibili trasformazioni concrete dei servizi o degli interventi territoriali, sulle quali lavorare in questi anni di ridefinizione: Dallo Sportello alla mediazione -> ampliare la funzione dello sportello introducendo la funzione di mediazione culturale. Esiste una proposta di convenzione da proporre all’ANOLF per Legge Regionale 2/98 – Piano annuale regionale degli interventi – Ambito 20 Pagina 1 utilizzare i mediatori nella funzione filtro con altri servizi. Uniformare il Progetto di Sostegno Linguistico, introducendo la funzione di mediazione culturale e definendo in maniera integrata le modalità di erogazione del servizio: Individuare il fabbisogno territoriale Sviluppare una programmazione full immersion prima dell’inizio dell’anno scolastico Sviluppare un percorso formativo per le insegnanti curriculari Dare un supporto alle insegnanti per la gestione dei momenti con le Famiglie degli immigrati (tre volte l’anno), attraverso i mediatori Partecipare al protocollo d’intesa proposto a livello provinciale per l’integrazione degli stranieri nelle scuole: Aderire al protocollo d’intesa Definire il protocollo d’accesso per gli alunni immigrati Partecipare alla rete dei Servizi proviciale. Individuare la Scuola Polo d’Ambito. Promuovere la partecipazione al Corso per mediatori culturali del Centro per la Formazione Locale di Sant’Elpidio a Mare Organizzare una programmazione unitaria dei Corsi per Adulti a livello d’Ambito, coinvolgendo EDA, ANOLF, Università del Tempo Libero, Istituto Superiore Tarantelli, Centro per la Formazione Locale. A partire da gennaio 2006 verranno individuati i fabbisogni formativi territoriali e promossi i percorsi formativi in maniera unica. Avviare con la Provincia un progetto per l’attivazione di un Fondo di garanzia rivolto alle Fasce svantaggiate. Individuare un contesto di aggregazione multiculturale per gli Stranieri a livello d’Ambito per sviluppare l’integrazione tra culture. Partecipare attivamente al Progetto Equal Gografico dal titolo “Diritto d’Accesso”, il quale ha come obiettivo quello di Inserire a livello lavorativo Soggetti svantaggiati. Diffondere la Ricerca-azione sviluppata attraverso momenti assembleari territoriali, per l’individuazione di nuove aree progettuali. Tempi di realizzazione Descrizione fase/processo III 05 IV 05 I 06 II 06 Periodo III IV 06 06 I 07 II 07 III 07 IV 07 Definizione del servizio di mediazione Ricerca e selezione delle risorse umane Costruzione della struttura di intervento Formazione congiunta Attivazione dell’intervento Valutazione dell’intervento Riprogettazione Soggetti coinvolti e ruolo 4 mediatori culturali (nelle lingue di cui sopra) – mediazione culturale nelle scuole in 3 momenti specifici: accoglienza iniziale, consegna prima e seconda pagella Facilitatori linguistici e coordinatore del servizio – sperimentazione di nuove metodologie didattiche (corsi intensivi d’italiano prima dell’inizio dell’anno scolastico, sostegno linguistico di gruppo e non individualizzato ecc..) Personale del servizio civile volontario - animazione interculturale nelle scuole Un referente per centro di aggregazione – intervento nella riprogettazione del servizio di sostegno linguistico nell’ottica di un maggior contatto fra scuola e luoghi di aggregazione giovanile Un referente per ogni scuola - intervento nella riprogettazione del servizio di sostegno linguistico nell’ottica di un maggior contatto fra scuola e luoghi di aggregazione giovanile e per definire modalità di contatto scuola-mediatori culturali Associazionismo, comunità d’immigrati, referenti di quartiere – governo del sistema e valutazione ANOLF Legge Regionale 2/98 – Piano annuale regionale degli interventi – Ambito 20 Pagina 2 Centro EDA Università del Tempo Libero. Responsabilità Lo staff del coordinatore viene incaricato di supportare il percorso di realizzazione del presente progetto, individuando una responsabilità specifica Processi da attivare Definizione del servizio di mediazione Ricerca e selezione delle risorse umane da assegnare al servizio Costruzione della struttura integrata di intervento Formazione congiunta del sistema di rete Attivazione dell’attività di mediazione Valutazione dell’attività di valutazione Riprogettazione dell’intervento Modalità di incrocio con progetti e bilanci comunali In particolare vengono coinvolti il servizio Informa Immigrati e quello di sostegno linguistico, con una necessaria riconversione degli stessi verso nuove configurazioni. Indicatori di valutazione di risultato Modificazione del servizio di Sportello Immigrati Modificazione del servizio di sostegno linguistico Indicatori di valutazione di esito Indicatore Percezione qualità dei cittadini Percezione qualità degli operatori Percezione del senso di integrazione Iniziative comuni ed integrate Misura Miglioramento 15% dic.05 – dic.07 Miglioramento 25% dic.05 – dic.07 Miglioramento 15% dic.05 – dic.07 Aumento del 20% Il Coordinatore dell’Ambito XX Alessandro Ranieri Legge Regionale 2/98 – Piano annuale regionale degli interventi – Ambito 20 Pagina 3 Allegato “D” SCHEDA RIEPILOGATIVA AMBITO TERRITORIALE N. 20 Periodo di riferimento: 1 gennaio - 31 dicembre 2005 Ente Locale capofila: COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO Coordinatore d’Ambito: ALESSANDRO RANIERI ENTE LOCALE Denominazione intervento Costo totale dell’intervento Comune Porto Sant’Elpidio Corsi di Lingua e Cultura italiana per minori Comune Porto Sant’Elpidio Corsi di Lingua e Cultura italiana per adulti Comune Porto Sant’Elpidio Sportello informativo Comune Porto Sant’Elpidio Sostegno abitativo Comune Monte Urano Progetto intercultura Comune Monte Urano Sportello immigrati Comune Sant’Elpidio a Mare Sostegno scolastico linguistico Comune Sant’Elpidio a Mare Sportello immigrati Comune Sant’Elpidio a Mare Sostegno abitativo Contributo regionale concesso 76.355,36 € 1.712,78 € 3.614,46 € 1.712,78 € 2.582,28 € 5.150,00 € 3.099,20 € 2.065,80 € 6.069,32 € 1.549,38 € 1.325,00 € 1.712,78 € 1.712,78 € 1.017,28 € 1.017,27 € 1.320,40 € 1.320,39 € 1.320,39 € Totale 12.846,85 € SCHEMA DI RIPARTIZIONE DEL FINANZIAMENTO REGIONALE Quote Finanziamento Regionale Porto Sant'Elpidio Sant'Elpidio a Mare Monte Urano € 12.846,85 € 6.851,12 € 3.961,18 € 2.034,55 Popolazione Residente 23.598 16.138 8.007 47.743 Popolazione Immigrati 1.714 991 509 3.214 Coefficente 3,59 2,08 1,07 6,73 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano I Comuni vanno a Scuola Integrazione progettuale tra Scuola ed Ambito attraverso proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche… Città di Porto Sant’Elpidio Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 1 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano INTRODUZIONE Questo vuole essere uno strumento di lavoro, che faciliti e soprattutto, permetta alle Scuole e ad i Comuni di pianificare insieme tutte quelle attività che rappresentano la giusta integrazione tra mondo della scuola e dimensione territoriale. L’Ambito territoriale, sta tentando in questi anni, con la forte spinta del Comitato dei Sindaci dei tre Comuni, di rendere visibili le risorse esistenti nel territorio e di integrarle attraverso alcuni momenti di programmazione e di operatività comune. In questo senso, lo strumento che stiamo presentando, ha come primo obiettivo quello di facilitare l’individuazione delle molte attività che i vari Soggetti stanno effettuando e che in qualche maniera possono avere una ricaduta verso il mondo della Scuola; il secondo obiettivo è quello di far diventare tale occasione una opportunità per andare a dimensionare piani d’intervento dei singoli Enti sempre più integrati. Nello sviluppare lo strumento ci siamo sorpresi, quante siano le iniziative che nei tre comuni vengono sviluppate e quanti i Soggetti che in qualche modo possono integrarsi ed esprimere una risorsa importante e qualitativamente significativa. A noi sembra che la “contaminazione” da parte delle varie aree d’intervento – cultura, istruzione, sport, ambiente – verso l’area sociale, abbia favorito la crescita di una cultura della solidarietà, dello sviluppo e della promozione di una cittadinanza attiva. In questo senso i Comuni sono ben lieti, di tornare a Scuola ad imparare ed allo stesso tempo a portare risorse proprie, per la crescita del benessere del territorio. Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 2 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano Scheda censimento Interventi FILONE Filone Promozione TITOLO Progetto “Consiglio Comunale dei Ragazzi” ENTE GESTORE Comune di Porto Sant’Elpidio REFERENTE Assessore Franchellucci TEMPI INTERVENTO L’opportunità è quella di offrire l’opportunità alle giovani generazioni di conoscere alcuni meccanismi del Governo delle città e di partecipare e contribuire alla pianificazione territoriale. DESTINATARI Ragazzi/e delle Scuole elementari e medie inferiori Dal mese di Ottobre 2005 partirà il Progetto FILONE Filone Promozione TITOLO Progetto “Teatro” ENTE GESTORE Comune di Porto Sant’Elpidio REFERENTE Ermanno Pacini TEMPI a. s. 2005/2006 INTERVENTO Percorso di educazione teatrale nell’ambito di singole classi o di gruppi trasversali. Attività ormai consolidata negli anni. DESTINATARI Tutte le Scuole di ogni ordine e grado in maniera differenziata. FILONE Filone Promozione TITOLO Progetto “Letture in Biblioteca” ENTE GESTORE Comune di Porto Sant’Elpidio REFERENTE Assessorato alla Culttura TEMPI a. s. 2005/2006 INTERVENTO Percorsi di accompagnamento alla lettura, ambientati nel contesto naturale, rappresentato dalla Biblioteca Comunale. DESTINATARI Bambini/e e Genitori Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 3 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano FILONE Filone Promozione TITOLO Progetto “Promozione Benessere “ ENTE GESTORE Ambito Territoriale REFERENTE Cristina Manzini (Psicologa Referente territoriale), Di Chiara Eufrasia( Psicologa Referente Area maternoinfantile), Tamanti Debora(Psicologa Referente Area preadolescenza ed adolescenza) TEMPI INTERVENTO Il Progetto Benessere nasce da una lunga e qualificata esperienza degli psicologi all’interno del contesto scuola. Nella riformulazione l’intervento dell’equipe psico-sociale nelle scuole è stato riprogettato con la valenza di intervento di cominità, cercando di definire azioni capaci di partire all’interno degli istituti scolastici per poi essere estese attraverso un intervento sistemico nell’ambito della comunità locale. In dettaglio il progetto prevede tre progetti specifici: Intervento di Equipe all’interno del Servizio Sociale: la finalità principale è quella di migliorare la capacità dell’Ente locale di farsi carico del benessere e delle problematiche della comunità grazie ad un nuova impostazione metodologica che attribuisce grande importanza al lavoro interprofessionale (organizzazione di un vero e proprio lavoro d’Equipe tra Assistenti sociali, Psicologi, Educatori dei diversi servizi omunicazion. E’ stata individuata la figura dello Psicologo Referente territoriale che ha il compito di collegare i diversi interventi territoriali con la presa in carico da parte del Servizio Sociale. Interventi di consulenza ai singoli istituti scolastici: rappresenta un’importante occasione per individuare strategie d’intervento efficaci su situazioni problematiche e per incrementare il benessere di tutti gli attori coinvolti nel processo educativo.In particolare, promuove il benessere complessivo dei destinatari e del sistema scuola, supporta la scuola nella lettura ed analisi dei segnali di disagio, costruisce un intervento con una ricaduta sia sui singoli, sia sul omunic ambientale DESTINATARI Bambini e ragazzi dei diversi ordini scolastici(Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia, Scuola Elementare, Scuola Media Inferiore, Scuola Media Superiore) Genitori Tutti gli attori coinvolti nel processo educativo e di istruzione (insegnanti, personale ATA, Dirigenti Scolasici Servizi Sociali Comunali Ottobre – Giugno FILONE Filone Promozione TITOLO Progetto “Civis in Europe” ENTE GESTORE Cooperativa nuovaricerca.agenziares REFERENTE Stefania Santarelli TEMPI INTERVENTO DESTINATARI Ottobre 2004 – Giugno 2005 Il progetto vuole intervenire nello studio di nuove modalità operative nel campo della peer mediation ed il cooperative learning. Scuole Superiori Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 4 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano FILONE Filone Promozione TITOLO Progetto “Incontri formativi per genitori e Gruppi di Auto-Mutuo Aiuto” ENTE GESTORE Ambito Territoriale REFERENTE Coordinatore d’Ambito TEMPI INTERVENTO DESTINATARI Da Ottobre verranno attivati gruppi di discussione attraverso la facilitazione di uno Psicologo Si tratta di un ciclo di incontri per genitori ed adulti. Lo scopo è quello di mettere a disposizione delle famiglie del nostro territorio un luogo e un tempo riservato agli adulti al fine di approfondire alcune tematiche proprie delle loro vite di genitori ed educatori. Questi incontri sono coordinati dagli psicologi, i quali daranno spunti di riflessione e di confrontro ed agevoleranno lo scambio delle ricchezze soggettive e valorizzeranno gli aspetti utili del gruppo. La costituzione di questi gruppi ha l’obbiettivo di raggiungere il reciproco sostegno e l’auto-protezione delle famiglie, promuovendo le reciproche potenzialità sul modello dei gruppi di auto mutuo aiuto. Tutti gli Adulti interessati Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 5 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano FILONE Filone Prevenzione TITOLO Progetto “Interventi di Educazione Sanitaria” ENTE GESTORE ASUR Zona Territoriale 11 – Distretto 1 REFERENTE Licio Livini – Direttore del Distretto 1 TEMPI INTERVENTO Promuovere l’acquisizione di conoscenze corrette in merito all’uso e consumo dei prodotti alimentari giornalmente consumati in età scolare. DESTINATARI Alunni, Genitori, Insegnanti A.s. 2005/2006 FILONE Filone Prevenzione TITOLO Progetto “Sorriso” ENTE GESTORE Comune di Porto Sant’Elpidio in collaborazione con ASUR e Ambito REFERENTE Assessorato ai Servizi Sociali PSE TEMPI INTERVENTO Cambiare i comportamenti degli allievi in termini di igiene orale, migliorando le loro conoscenze teoricopratiche. DESTINATARI Scuole Elementari e Medie Inferiori A.s. 2005/2006 FILONE Filone Prevenzione TITOLO Progetto “Team Territoriale” ENTE GESTORE ASUR Zona Territoriale 11 – Servizio Ser. D.- Ambiti Territoriali REFERENTE Gianna Sacchini – Responsabile Servizio Ser. D. TEMPI INTERVENTO Informare i ragazzi, organizzando incontri di classe, sui temi della tossicodipendenza, alcoldipendenza e tabagismo DESTINATARI Ragazzi e Ragazze Scuole Medie Superiori Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 6 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano FILONE Filone Prevenzione TITOLO Progetto “Easy Contact” ENTE GESTORE ASUR Zona Territoriale 11 – Servizio Ser. D REFERENTE Gianna Sacchini – Responsabile Servizio Ser. D. TEMPI INTERVENTO Informare i ragazzi in tema di sessualità, contraccezione, MST e HIV mediante SMS ed E-Mail DESTINATARI Ragazzi 14-20 anni FILONE Filone Prevenzione TITOLO Progetto “Alimentare” ENTE GESTORE Comune di Porto Sant’Elpidio - COPRA REFERENTE Assessore Franchellucci TEMPI INTERVENTO Incontri formativo-informativi per genitori e bambini sul tema della giusta alimentazione. DESTINATARI Scuole Elementari e Medie Inferiori Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 7 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano FILONE Filone Solidarietà TITOLO Progetto “Educare alla solidarietà scoprire il volontariato” ENTE GESTORE CSV – Centro Servizi per il Volontariato REFERENTE Anna Rita Luciani – Operatrice sportello CSV TEMPI La realizzazione delle tre previste fasi del progetto dovrebbe snodarsi da Novembre 2004 a Marzo 2005. Il presente progetto prevede la predisposizione di materiale didattico da distribuire nelle classi sia agli insegnanti che agli studenti. INTERVENTO Il progetto “Educare alla solidarietà, scoprire il Volontariato” si inserisce all’interno delle iniziative di promozione che il Centro Servizi per il Volontariato organizza con lo scopo di favorire la diffusione della cultura della solidarietà. Il presente progetto prevede un primo momento di riflessione da articolarsi in classe in grande-gruppo a cu farà seguito un periodo di stage, ovvero di esperienza diretta in piccolo-gruppo, presso alcune associazion di volontariato opportunamente individuate sul territorio, per ritornare poi in una terza fase in classe, ne grande-gruppo, al fine di analizzare, valutare, metabolizzare e condividere con gli altri le considerazion maturate, i saperi e gli apprendimenti acquisiti nell’intero percorso. DESTINATARI I beneficiari diretti dell’intervento sono individuati negli alunni delle classi quarte delle scuole medie superiori e negli insegnanti delle classi aderenti al progetto. FILONE Filone Solidarietà TITOLO Progetto “Educare alla cittadinanza attiva” ENTE GESTORE CSV – Centro Servizi per il Volontariato REFERENTE Anna Rita Luciani – Operatrice sportello CSV TEMPI Il progetto partirà nel mese di Novembre per concludersi nel mese di Maggio INTERVENTO Il progetto prevede varie fasi Conoscenza dei valori del volontariato e delle varie associazioni che operano nel territorio con le specificità di intervento e di composizione. Elaborazione di attività espressive e creative legate ai valori del volontariato ( disegni, poesie, pensieri, cartelloni, fotografie, rassegne stampa, mostre, Cdrom…) Promozione di attività concrete legate a “sperimentazioni” di un fare cooperativo e socialmente responsabile Visite guidate alle associazioni di Volontariato locale “Giornata del volontariato” a livello cittadino con riconoscimento delle buone pratiche assunte dagli allievi e con animazione condotta dagli stessi per la diffusione della cultura della solidarietà e della responsabilità sociale nel tessuto territoriale. DESTINATARI Allievi delle scuole elementari e delle scuole medie inferiori Dirigenti scolastici, docenti Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 8 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano Scheda censimento servizi TIPOLOGIA Servizio Informagiovani DESCRIZIONE Servizio che offre informazioni sulle opportunità di lavoro offerte in ambito pubblico e privato, su argomenti di interesse dei giovani quali scuola, università, cultura, svago, sport, ecc… All’informagiovani è possibile consultare guide, libri, riviste, programmi, internet… COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO c/o Villa Murri Apertura: Dal Lunedì al Venerdì ore 16.00 – 19.30 Tel. 0734.903512 – Fax. – e-mail [email protected] Referente: Franca Leli COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE c/o Piazzale Marconi, 14 Apertura: Martedì e Giovedì ore 16.00 – 18.30; Sabato ore 9.30 – 13.30 Tel. 0734.8196373 – Fax. – e-mail [email protected] Referente: Claudia Scafa COMUNE DI MONTE URANO c/o Servizi Sociali Apertura: Mercoledì e Venerdì ore 16.00 – 20.00 Tel. 0734.840737 – Fax. 0734.840737 – e-mail [email protected] Referente: Pierluigi Riccioni DESTINATARI Giovani dai 16 ai 35 anni TIPOLOGIA Servizio Biblioteca DESCRIZIONE Servizio di consulenza bibliografica, accompagnamento alla lettura, prestito libri. COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO c/0 Villa Murri Apertura:Lun-Ven dalle 15.30 alle 19.30 Tel.0734.909278, 0734.992346 email:[email protected] Referente: Giorgetti Cinzia COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE c/o Viale Marconi,14 (SEDE ED ORARI PROVVISORI) Apertura: Lun, Merc, Ven ,Sab dalle ore 9.30 alle ore 13.00 Mart, giov dalle ore 16 alle ore 18,30 Tel. 0734.8196373 Referente: Ioele Domenico COMUNE DI MONTE URANO c/o “Centro Lettura” in via Spagnolini Apertura: 10 ore settimanali da nov-giugnp (da definire) Tel. 0734.842888, 0734/848723 Referente: Giorgio Capparuccini DESTINATARI Tutti i cittadini del Territorio Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] – Pagina 9 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano TIPOLOGIA Servizio Centri d’aggregazione giovanile DESCRIZIONE Sono servizi in grado di offrire ai giovani strutture e attrezzature al fine di favorire il protagonismo giovanile, una migliore utilizzazione del tempo libero (attraverso la promozione di iniziative di carattere culturale, ricreativo, ludico, sportivo e la condivisione di interessi) e di accrescere la capacità di relazione, nonché l’opportunità di orientare i giovani ed accompagnarli nel mondo della scuola e del lavoro COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO 4 CAG: -La piazzetta (Centro) Tel. 0734.903188 -Alta Tensione (Quartiere Faleriense) Tel. 0734.877062 -Il Centro(Quartiere San Filippo) Tel. 0734.991494 -La Tela del Ragno (Quartiere Marina Picena) Tel. 0734.877075 Apertura: Dal Lunedì al Venerdì ore 16.00 – 20.00 Tel: 333.5279634 Referente: Stefania Santarelli COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE A Casaccio Apertura: lun- ven 16.00-19.30 Tel 0734. 872038 C’entro dentro Apertura: lun 15.00-18.30 (solo ludoteca), mar-ven 15.00-19.30 mer orario esteso fino alle 22 per sala musica Tel. 0734.990397 Referente: Stefania Santarelli COMUNE DI MONTE URANO DESTINATARI Età superiore ai tre anni e inferiore ai diciotto Centro Icaro Apertura: martedì,giovedì e sabato dalle 16.00 alle 20.00 Tel. 0734.840737 – Referente: Pierluigi Riccioni Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 10 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano TIPOLOGIA Servizio Nido d’infanzia DESCRIZIONE Servizio educativo che accoglie bambini in età compresa tra tre mesi e tre anni con la funzione di promuovere il benessere psicofisico, favorirne lo sviluppo delle competenze ed abilità, contribuire alla formazione della loro identità personale e sociale, sostenere ed affiancare le famiglie nel compito di assicurare le condizioni migliori per la loro crescita. Il nido promuove inoltre la partecipazione attiva della famiglia, la continuità educativa con l’ambiente sociale e garantisce l’inserimento dei bambini che presentano svantaggi psicofisici e sociali. COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE Nido comunale “Trenino Rosso”, Via Marconi, Sant’Elpidio a Mare “Trenino Blu”, Via Fratte, Casette d’Ete Apertura: Lun-Ven 7.45– 16.30; Possibilità di prolungamento fino alle 18.30, con supplemento retta Tel. Tr.Rosso:0734.859222 Tr. Blu: 0734.871444 Referente: Coop. Nuova ricerca COMUNE DI MONTE URANO Nido Comunale Arcobaleno, via Sardegna Apertura: Lun-Ven ore 7.45– 17.00.Sono previste variazioni di orario in base alle esigenze dei genitori di concerto con gli organismi di partecipazione previsti dal regolamento Tel. 0734.840192, 0734.848723 Referente: Capparuccini Giorgio DESTINATARI Bambini dai tre mesi ai tre anni TIPOLOGIA Servizio Sportello Immigrati DESCRIZIONE Il servizio ha lo scopo di favorire l’integrazione degli immigrati nella comunità locale e fornire sostegno e consulenza informativa. Oltre ad accoglier la domanda della opolazione immigrata ha anche una funzione di filtro rispetto al più generale accesso ai servizi. Il servizio è gestito da operatori esperti tramite convenzione con l’ANOLF di Ascoli Piceno. COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO c/o Comune (Palazzo Commerciale) Apertura: Sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30 Antonelli Pasquale 335.5762133 COMUNE DI SANT’ELPIDIO A MARE c/o Ufficio Servizi Sociali Apertura: Secondo e quarto sabato del mese, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Tel. 0734.8196361 COMUNE DI MONTE URANO c/o Ufficio Servizi Sociali Apertura: Primo e terzo sabato del mese, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Tel. 0734.848747 Nido comunale “ L’isola che non c’è” Apertura: Dal Lunedì al Venerdì ore 7.45 – 17.15 Tel. 0734.993169 ,0734.9047105 Referente: Sabrina Orsini Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 11 Proposte Formative, Laboratoriali, Ludiche, Creative, Didattiche Ambito Territoriale n° 20 – Comuni di Porto Sant’Elpidio, Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano TIPOLOGIA Centro Servizi per il Volontariato DESCRIZIONE Centro di supporto alle attività delle Associazioni di volontariato. Organizzazione di iniziative rivolte a tutti per lo sviluppo dei temi riguardanti la cittadinanza attiva e la solidarietà. COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO DESTINATARI Associazioni di volontariato e tutti coloro che sono interessati alla cultura della solidarietà TIPOLOGIA Servizio Informafamiglia DESCRIZIONE Servizio di solidarietà e sostegno alla donna e alla famiglia.Si tratta di un equipe di soggetti che con professionalità differenti offrono attività di consulenza di carattere giuridico, consulenza psicologica, informazioni legate alle problematiche del mondo del lavoro COMUNE DI PORTO SANT’ELPIDIO, SANT’ELPIDIO A MARE E MONTE URANO DESTINATARI Famiglie TIPOLOGIA ASUR Zona Territoriale n° 11 DESCRIZIONE Di seguito riportiamo tutti i riferimenti riguardanti i vari settori di competenza presenti all’interno dell’organizzazione Aziendale della ASUR. SER D - SERVIZIO PER LE DIPENDENZE Tel. 0734.6252695 Referente: Gianna Sacchini DSM - DIPARTIMENTO SALUE MENTALE Tel. 0734.6257032 Referente Territoriale: Cinzia Scaramelli UMEE Tel. 0734.9067221 Assistente Sociale di Riferimento: Lucia Priori UMEA Tel. 0734.9067216 Assistente Sociale di Riferimento: Marcella Borraccetti AREA CONSULTORIALE Tel. 0734.829431 Assistente Sociale di Riferimento: Tiziana Biagetti c/o Villa Murri Apertura: presso Casa del Volontariato mar e gio dalle 18.00 alle 20.00; sab 10.00 alle 12.00 Tel. 0734.223334 Referente: AnnaRita Luciani c/o Villa Murri, Servizi sociali Apertura settimanale pomeridiana.Ven 15.30- 18.30 Tel. 0734.9047101 Referente: Lara Testatonda Riferimenti: Ambito Territoriale n° 20 - C/o Comune Capofila Porto Sant’Elpidio Villa Murri – tel. 0734.992953 – fax 0734.879965 – e-mail [email protected] Pagina 12