Azienda sanitaria locale n.13 Aut. 31/97 26/07/1997 In Forma ASL 13 NOVARA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE 2007/2008: PRONTI E VIA! IN FORMA n .5 Indice LA CAMPAGNA DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE NELL’ASL 13 pagg. 1/5 NOTIZIA DALLA QUALITA’ L’ARPA visita gli Ospedali pag. 6 EDUCARE ALLA SALUTE STUPIDO E’ CHI LO STU PIDO FA Anche ques t’anno il PIDOCCHIO RIPETENTE si è is critto a scuo la pag. 7 pag. 8 BREVI…. LA MULTIMEDIALITA’ ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO MICI COMPLESSE: attualità e prospettiv e Nuovo orario al CENTRO PRELIEVI di Borgomanero pag. 9 pag. 9 pag. 9 NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO TERRITORIALE Nella foto sopra un momento della conferenza stampa di presentazione della campagna di vaccinazione antinfluenzale 2007/2008 avvenuta il 10 ottobre u.s. Da sinistra: Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13, Mario Minola Direttore Generale ASL 13, Aniello Esposito Direttore Servizio Igiene e Sanità Pubblica, Lorenzo Brusa Referente Educazione alla Salute ASL 13. Era presente inoltre il Medico di Medicina Generale (Medico curante) Angelo Gioria A cura di Elena Vallana Con l’arrivo della stagione fredda, si ripresentano alcuni rischi per la nostra salute legati alla circolazione di molti microbi. Tra questi, i virus influenzali rappresentano, per la loro diffusione e per l’elevata contagiosità, un serio problema, in grado di provocare gravi complicanze, soprattutto nelle persone più deboli. Nel corso di epidemie, l’influenza può fare ammalare dal 5 al 30% della popolazione, causando importanti ripercussioni negative sulle attività lavorative e sull’offerta di Servizi di Pubblica utilità, provocando inoltre un aumento della mortalità nelle categorie di soggetti maggiormente a rischio (anziani o pazienti affetti da malattie croniche debilitanti). La vaccinazione antinfluenzale, è ormai universalmente riconosciuta come il mezzo più efficace e sicuro per prevenire la diffusione dell’influenza e le sue complicazioni per i soggetti appartenenti alle categorie a rischio: ∗ soggetti di età pari o superiore a 65 anni ∗ soggetti di tutte le età: ∗ con malattie croniche … CAPIRE IL DISAGIO... pagg. 10/ 11 NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE LA FALCONERIA E LA SALUTE MENTALE pag. 12 NOTIZIE DAL DIPARTIMENTO DI PRE VENZIONE La prevenzione è una sola: PRUOMUO VIAMOLA pag. Intossicazione da ISTAMINA da consumo di alcune sp ecie ittiche pagg. 13 14/ 15 NOTIZIE DAL VOLONTARIATO LA SALUTE NON E’ SOLO SANITA’ pag. 16 NOTIZIE DALL’UFFICIO RELAZIONI ESTERNE La comun icazione di front-office e di relazione con il pubblico COMUNICARE E GUADAGNARE IN SALU TE I saluti di Eva G arrone pagg. 17/ 18 pag. 19 pag. 20 NOTIZIE DAL CRAL ASL 13 Il torneo di pallavolo pag. 20 DICONO DI NOI D icono di noi… pag. 21 IN FORMA Pagina 2 ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ ∗ dell’apparato circolatorio, respiratorio con malattie metaboliche (es. diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc) con malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici donne che sono nel secondo terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di influenza personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio ∗ persone addette ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti ecc.). La vaccinazione deve essere ripetuta tutti gli anni, in quanto i virus dell’influenza cambiano le loro caratteristiche antigeniche molto velocemente e, quindi, ogni anno cambia la composizione del vaccino che conferisce una protezione per 6/8 mesi. Il Ministero della Salute, sulla scorta di studi epidemiologici, ha previsto che, verosimilmente nella stagione 2007/2008 l’influenza colpirà un elevato numero di individui ed ha dato Anno 6– Numero 5 anche indicazioni affinché la campagna antinfluenzale prosegua sino alla fine di dicembre. Dal 15 ottobre 2007 fino alla fine del mese di dicembre, l’ASL n. 13 insieme ai Medici curanti garantisce la somministrazione gratuita del vaccino ai soggetti a rischio, in tempo utile, per affrontare il periodo di massima diffusione dell’epidemia previsto dopo la metà di gennaio. La campagna di vaccinazione, coordinata dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’ASL n. 13, avviene in collaborazione con il Servizio di Assistenza Sanitaria Territoriale, i Distretti ed i Medici curanti. LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE LE DOMANDE E LE RISPOSTE PIÙ FREQUENTI L’influenza è una malattia grave? L’influenza è una malattia provocata da virus influenzali che si trasmette per via respiratoria da una persona malata ad una persona sana. Può manifestarsi in ogni età. I sintomi principali sono: febbre, mal di gola, tosse, mal di testa, dolori muscolari. La maggior parte delle persone si ammala per pochi giorni. Le persone anziane o con malattie croniche possono avere complicanze – principalmente polmoniti e problemi cardiaci – che possono richiedere il ricovero in ospedale e, in taluni casi, provocare la morte. Il vaccino antinfluenzale è efficace? La vaccinazione antinfluenzale è uno dei mezzi disponibili più efficaci e sicuri per prevenire la malattia. La protezione si sviluppa due settimane dopo la vaccinazione e dura almeno sei mesi. Nelle persone anziane, negli adulti e nei bambini affetti da malattie croniche che, pur vaccinati, dovessero ammalarsi, il vaccino protegge efficacemente dalle complicanze e riduce fino all’80% la probabilità di ricovero in ospedale o di morte. Per chi è necessaria la vaccinazione antinfluenzale? La vaccinazione è necessaria per le persone “a rischio” di vedere un peggioramento del loro stato di salute come conseguenza di un’infezione da virus influenzali o per coloro che svolgono un’attività lavorativa molto importante per la collettività. Per tutti questi soggetti, ogni anno viene organizzata una campagna di offerta gratuita della vaccinazione. Riportiamo, di seguito, un breve elenco delle categorie a cui di raccomanda la vaccinazione: soggetti di età pari o superiore a 65 anni soggetti con malattie croniche dell’apparato circolatorio, respiratorio soggetti con malattie metaboliche ( es. diabetici, persone affette da malattie renali e di tipo immunologico ecc.) soggetti con malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci (pazienti oncologici) o da HIV soggetti con malattie infiammatorie croniche a livello intestinale soggetti con malattie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici donne che sono nel secondo terzo trimestre di gravidanza durante la stagione epidemica di influenza bambini affetti da patologie neurologiche e neuromuscolari personale di assistenza o contatti familiari di soggetti ad alto rischio persone addette ad attività lavorative di particolare interesse collettivo (vigili del fuoco, polizia, insegnanti ecc segue nella pagina 3 IN FORMA Pagina 3 Anno 6– Numero 5 La vaccinazione è utile per tutti i bambini? I bambini in buone condizioni di salute, di solito, guariscono dall’influenza in pochi giorni. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per i bambini appartenenti alle categorie a rischio prima elencate. Chi non deve vaccinarsi contro l’influenza? La vaccinazione antinfluenzale è controindicata: nelle persone che abbiano manifestato reazioni allergiche importanti dopo una precedente vaccinazione contro l’influenza. In presenza di febbre la vaccinazione deve essere rimandata. Altre specifiche situazioni devono essere valutate assieme al medico di famiglia o al pediatra di fiducia. Possono esserci effetti collaterali nella vaccinazione antinfluenzale? Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità. I più comuni sono: arrossamento, gonfiore e dolenzia nel punto di iniezione; malessere generale e febbre leggera di breve durata. Eccezionalmente si possono verificare: reazioni allergiche, come orticaria e asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione nelle persone con ipersensibilità ai componenti del vaccino; disturbi neurologici minori come parestesie e nevralgie. E’ possibile ammalarsi anche se si è vaccinati? Il vaccino può essere non completamente protettivo quando: i virus influenzali circolanti nella popolazione sono leggermente differenti rispetto a quelli contenuti nel vaccino; nel periodo invernale ci sono anche altri virus, diversi da quelli influenzali, che possono provocare infezioni con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre, raffeddore, dolori muscolarie ecc.); In questi casi il vaccino, non è efficace in modo specifico, tuttavia, in caso di infezione, le persone vaccinate hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia A chi si deve rivolgere per la vaccinazione antinfluenzale una persona appartenente ad una delle categorie a rischio prima elencate? Le vaccinazioni vengono effettuate gratuitamente dal medico di famiglia e dal pediatra di fiducia, oppure, nei giorni e negli orari previsti, presso i Servizi competenti dell’A.S.L. 13 (Ambulatori del Servizio Igiene Pubblica e del Servizio Assistenza Sanitaria Territoriale) Come avviene la vaccinazione? Il vaccino antinfluenzale viene somministrato con un’iniezione intramuscolare, preferibilmente nella parte superiore del braccio (muscolo deltoide). A chi rivolgersi per avere informazioni? I primi riferimenti sono il medico di famiglia e il pediatra di fiducia. Questi specialisti seguono nel tempo i loro assistiti, conoscono storia ed eventuali problemi specifici, possono chiarire dubbi e dare le indicazioni necessarie. Si può anche telefonare ai seguenti numeri telefonici: SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) DI ARONA SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) DI BORGOMANERO SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) DI NOVARA DISTRETTO DI GALLIATE – SEDE DI TRECATE UFFICIO RELAZIONI ESTERNE (URE) 0322 516511 [email protected] 0322 848364 [email protected] 0321 374304 [email protected] 0321 786605 0321 374530 [email protected] [email protected] CHE VI CONSENTIRANNO DI METTERVI IN CONTATTO CON GLI OPERATORI DELL’A.S.L. CHE SI OCCUPANO DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE. IN FORMA Pagina 3 Anno 6– Numero 5 La vaccinazione è utile per tutti i bambini? I bambini in buone condizioni di salute, di solito, guariscono dall’influenza in pochi giorni. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata per i bambini appartenenti alle categorie a rischio prima elencate. Chi non deve vaccinarsi contro l’influenza? La vaccinazione antinfluenzale è controindicata: nelle persone che abbiano manifestato reazioni allergiche importanti dopo una precedente vaccinazione contro l’influenza. In presenza di febbre la vaccinazione deve essere rimandata. Altre specifiche situazioni devono essere valutate assieme al medico di famiglia o al pediatra di fiducia. Possono esserci effetti collaterali nella vaccinazione antinfluenzale? Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità. I più comuni sono: arrossamento, gonfiore e dolenzia nel punto di iniezione; malessere generale e febbre leggera di breve durata. Eccezionalmente si possono verificare: reazioni allergiche, come orticaria e asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione nelle persone con ipersensibilità ai componenti del vaccino; disturbi neurologici minori come parestesie e nevralgie. E’ possibile ammalarsi anche se si è vaccinati? Il vaccino può essere non completamente protettivo quando: i virus influenzali circolanti nella popolazione sono leggermente differenti rispetto a quelli contenuti nel vaccino; nel periodo invernale ci sono anche altri virus, diversi da quelli influenzali, che possono provocare infezioni con sintomi simili a quelli dell’influenza (febbre, raffeddore, dolori muscolarie ecc.); In questi casi il vaccino, non è efficace in modo specifico, tuttavia, in caso di infezione, le persone vaccinate hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia A chi si deve rivolgere per la vaccinazione antinfluenzale una persona appartenente ad una delle categorie a rischio prima elencate? Le vaccinazioni vengono effettuate gratuitamente dal medico di famiglia e dal pediatra di fiducia, oppure, nei giorni e negli orari previsti, presso i Servizi competenti dell’A.S.L. 13 (Ambulatori del Servizio Igiene Pubblica e del Servizio Assistenza Sanitaria Territoriale) Come avviene la vaccinazione? Il vaccino antinfluenzale viene somministrato con un’iniezione intramuscolare, preferibilmente nella parte superiore del braccio (muscolo deltoide). A chi rivolgersi per avere informazioni? I primi riferimenti sono il medico di famiglia e il pediatra di fiducia. Questi specialisti seguono nel tempo i loro assistiti, conoscono storia ed eventuali problemi specifici, possono chiarire dubbi e dare le indicazioni necessarie. Si può anche telefonare ai seguenti numeri telefonici: SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) DI ARONA SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) DI BORGOMANERO SERVIZIO DI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA (SISP) DI NOVARA DISTRETTO DI GALLIATE – SEDE DI TRECATE UFFICIO RELAZIONI ESTERNE (URE) 0322 516511 [email protected] 0322 848364 [email protected] 0321 374304 [email protected] 0321 786605 0321 374530 [email protected] [email protected] CHE VI CONSENTIRANNO DI METTERVI IN CONTATTO CON GLI OPERATORI DELL’A.S.L. CHE SI OCCUPANO DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE. Pagina 4 IN FORMA Anno 6– Numero 5 DISTRETTO DI ARONA INIZIO CAMPAGNA VACCINALE: LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti) MARTEDI' 30 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13 ARONA presso Distretto ASL - Piazza De Filippi 2 (0322-516511) Martedì dalle 9.00 alle 11.30 OLEGGIO presso Poliambulatorio - via Gramsci 33 Mercoledì dalle 9.00 alle 11.30 CASTELLETTO TICINO presso Sede ASL - Via Caduti della Libertà Martedì dalle 14.00 alle 15.00 DISTRETTO DI BORGOMANERO INIZIO CAMPAGNA VACCINALE: LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti) LUNEDI 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13 BORGOMANERO presso Servizio Igiene Pubblica, Viale Zoppis n. 6 - Borgomanero (0322 848364) Lunedì 29 ottobre dalle 14.00 alle 15.30 Lunedì 5 novembre dalle 14.00 alle 15.30 Tutti i venerdì nei mesi di novembre e dicembre dalle 9.00 alle 11.30 IN FORMA Pagina 5 Anno 6– Numero 5 DISTRETTO DI GALLIATE INIZIO CAMPAGNA VACCINALE: LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti) LUNEDI 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13 CAMERI Presso Ambulatorio ASL - Via Novara 45 Tel 0321 510906 CERANO Presso Ambulatorio ASL - Via Di Dio (c/o Casa di Riposo) Tel 0321 726615 GALLIATE Presso Ambulatorio ASL - Via Varzi 21 Tel 0321 805224 ROMENTINO Presso Ambulatorio ASL - Via S.Ambrogio 3 Tel 0321 860613 SOZZAGO Presso Ambulatorio ASL - Piazza Bonola 6 TRECATE Presso Ambulatorio ASL - Via Rugiada 20 Tel 0321 786610 Negli orari indicati nelle singole sedi DISTRETTO DI NOVARA INIZIO CAMPAGNA VACCINALE: LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici Curanti) LUNEDI' 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13 NOVARA VESPOLATE: Presso Ambulatorio Guardia Medica Viale Roma 7 presso Distretto Via Tonale 16 Tel. 0321- 374304 Lunedì dalle 9.00 alle 10.30 Mercoledì dalle 14.00 alle 15.30 Tel. 0321 - 882386 Negli orari indicati presso la sede BIANDRATE Presso ambulatori Via dei Mille 2 presso Distretto N 11, via Greppi, 9 da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 12.00 * Presso Distretto N. 4 C.so Vercelli 3 Tel. 0321 - 838325 Negli orari indicati presso la sede Tel 0321 - 459021 * Presso Distretto N. 7 CARPIGNANO SESIA : Via Casorati 68 presso Distretto N. 12 , piazza Volontari della Libertà 5 Tel 0321 - 695555 * Presso Distretto NORD Via F.lli Di Dio 2/f Tel 0321 - 477644 *Negli orari indicati nelle singole sedi Tel. 0321 - 824153 Negli orari indicati presso la sede IN FORMA Pagina 5 Anno 6– Numero 5 DISTRETTO DI GALLIATE INIZIO CAMPAGNA VACCINALE: LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici curanti) LUNEDI 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13 CAMERI Presso Ambulatorio ASL - Via Novara 45 Tel 0321 510906 CERANO Presso Ambulatorio ASL - Via Di Dio (c/o Casa di Riposo) Tel 0321 726615 GALLIATE Presso Ambulatorio ASL - Via Varzi 21 Tel 0321 805224 ROMENTINO Presso Ambulatorio ASL - Via S.Ambrogio 3 Tel 0321 860613 SOZZAGO Presso Ambulatorio ASL - Piazza Bonola 6 TRECATE Presso Ambulatorio ASL - Via Rugiada 20 Tel 0321 786610 Negli orari indicati nelle singole sedi DISTRETTO DI NOVARA INIZIO CAMPAGNA VACCINALE: LUNEDI' 15 OTTOBRE 2007 DAI MEDICI DI MEDICINA GENERALE (Medici Curanti) LUNEDI' 29 OTTOBRE 2007 NEGLI AMBULATORI DELL'ASL 13 NOVARA VESPOLATE: Presso Ambulatorio Guardia Medica Viale Roma 7 presso Distretto Via Tonale 16 Tel. 0321- 374304 Lunedì dalle 9.00 alle 10.30 Mercoledì dalle 14.00 alle 15.30 Tel. 0321 - 882386 Negli orari indicati presso la sede BIANDRATE Presso ambulatori Via dei Mille 2 presso Distretto N 11, via Greppi, 9 da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 12.00 * Presso Distretto N. 4 C.so Vercelli 3 Tel. 0321 - 838325 Negli orari indicati presso la sede Tel 0321 - 459021 * Presso Distretto N. 7 CARPIGNANO SESIA : Via Casorati 68 presso Distretto N. 12 , piazza Volontari della Libertà 5 Tel 0321 - 695555 * Presso Distretto NORD Via F.lli Di Dio 2/f Tel 0321 - 477644 *Negli orari indicati nelle singole sedi Tel. 0321 - 824153 Negli orari indicati presso la sede Pagina 6 IN FORMA Anno 6– Numero 5 L’ARPA visita gli Ospedali A cura di Paola Pontiroli, Collaboratrice Struttura Complessa Qualità Nello scorso mese di maggio l’ASL 13 è stata sottoposta a visita ispettiva da parte di ARPA (Agenzia Regionale per la protezione ambientale per verificare la rispondenza della nostra Aziend a a i r e q u i s i t i r ic h i e s t i dall’Accreditamento. Per i non addetti ai lavori vale la pena spendere due righe per spiegare che “Accreditamento” s i g n if i c a d i m o s t r ar e c h e l’Azienda possiede i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi previsti dalla D.C.R. 616/2000 e necessari per poter erogare prestazioni sanitarie all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. La Regione Piemonte ha individuato dettagliatamente la serie di requisiti che ogni struttura aziendale deve possedere ed ha incaricato l’ARPA di verificarne l’effettiva rispondenza. Soddisfare i requisiti suddetti significa dimostrare che le attività sanitarie (e non) vengono svolte nel rispetto della legislazione, che vengono applicate tutte le misure di sicurezza (in ambito clinico e strutturale) per tutelare il paziente ed il lavoratore, che viene assicurata la corretta funzionalità e manutenzione di macchinari, presidi ed impianti, che le prestazioni vengono erogate da personale adeguato e che le attività cliniche sono frutto di ricerca, aggiornamento, confronto, condivisione, verifica dei risultati, ponendo il paziente al centro del suo percorso assistenziale. Quest’anno l’ARPA ha visitato le mento di valutazione delle attività svolte ed è anche lo strumento per poter individuare le criticità esistenti e di conseguenza i correttivi da apportare. strutture che seguono il paziente affetto da infarto miocardico acuto nel suo percorso assistenziale, quindi: il DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione), l’UTIC (Unità di Terapia Intesiva Coronaria), la Cardiologia ed il SIMT (Servizio Immunotrasfusionale) del Presidio Ospedaliero di Borgomanero ed il Punto di Primo Soccorso del Presidio Ospedaliero di Arona. Dopo la rilevazione durata quattro giornate si è appreso, informalmente dal Gruppo di verifica, che i risultati sono stati positivi e sono state fornite delle indicazioni che permetteranno di migliorare la qualità delle prestazioni erogate. Si è in attesa della comunicazione ufficiale sull’esito della visita. Gli Operatori delle strutture citate, parti fondamentali coinvolte nel processo, hanno tutti collaborato attivamente. Infatti, soltanto misurando e testando le attività quotidiane si può essere in grado di scoprire eventuali problematiche e porvi rimedio, migliorando la qualità dell’assistenza fornita al malato. Quindi il processo di accreditamento, che per alcuni aspetti può sembrare burocratico (quanta carta è stata prodotta a riprova del soddisfacimento dei requisiti previsti!) si pone invece come un mo- L’anno prossimo le verifiche roseguiranno e saranno probabilmente visitate le strutture aziendali coinvolte nel percorso assistenziale del paziente che deve essere sottoposto ad intervento di artoprotesi d’anca. Ogni Direttore di Struttura ha ricevuto in questo periodo la richiesta di nomina o riconferma del Referente per la Qualità e l’Accreditamento (uno per la Dirigenza ed uno per il Comparto), figura che assumerà sempre maggior rilevo nel collaborare e diffondere la cultura della qualità nel proprio contesto. Ogni Referente è come un anello che concatenandosi con gli altri contribuisce a creare una “maglia” di qualità all’interno dell’azienda con lo scopo di migliorare il processo di cura del malato. Pagina 7 IN FORMA Anno 6– Numero 5 STUPIDO E’ CHI LO STUPIDO FA A cura di Elena Vallana Lunedì 17 settembre u.s. è stata presentata ai mezzi di informazione il contenuto della mostra dal titolo “Stupido è chi lo stupido fa” nell’ambito di un progetto più ampio di educazione sanitaria e di prevenzione dei comportamenti “a rischio” spesso messi in atto dai giovanissimi. Il fine ultimo non è quello “di saperne di più”, ma di impegnarsi a comportarsi in un modo diverso nell’interesse della tutela della salute. Come ogni intervento anche l’educazione alla salute si realizza attraverso un processo di comunicazione che per essere efficace ed il messaggio non venga distorto richiede che l’educatore riesca a immedesimarsi nel mondo culturale di coloro a cui si rivolge (come il mondo giovanile) “parli la stessa lingua”, senza rinunciare alla precisione scientifica delle informazioni che devono essere sempre e comunque reali e complete. Alla scuola, insieme alla famiglia, è affidato il compito educativo primario ed è, quindi, agli insegnanti, che compete di integrare il proprio insegnamento con la “categoria” della difesa della salute. L’Azienda Sanitaria Locale n. 13 di Novara da anni collabora con le Scuole nella promozione della salute. La mostra nasce dalla collaborazione con la ASL 1 di Torino e dalla prosecuzione di una ricerca sull’utilizzo dei farmaci in età adolescenziale. L’indagine condotta ha consentito di approfondire alcune tematiche relative al consumo di farmaci tra i giovani, con particolare riferimento ai medicinali da loro più frequentemente utilizzati, consentendo l’individuazione di informazioni utili allo svolgimento Nella foto da sinistra: Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13, Lorenzo Brusa Referente Educazione alla Salute ASL 13, Mirella Frattini Assistente Sanitaria ASL 13, Paola Ragazzoni Psicologa e Referente DORS. Era inoltre presente il Direttore Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi) Paola D’Alessandro di attività di educazione alla salute a questa età. Il team che si è creato intorno all’iniziativa ha permesso di realizzare un prodotto gradevole per i ragazzi, con un mezzo particolare quale è il fumetto umoristico che riesce a coniugare bene le esigenze di fare informazione sanitaria attraverso un canale comunicativo moderno e fresco, ma soprattutto non banale e non serioso. Un uso del fumetto lievemente diverso da quello originario che riesce a rafforzare la campagna informativa ammorbidendola nei toni e permettendo ai ragazzi di coglierne le sfumature in modo divertente. Il progetto è stato affidato alle edizioni “Il Pennino”, specializzate in organizzazione e gestione di eventi legati all'umorismo. I testi dei fumetti sono di Dino Aloi, mentre i disegni sono di Milko Dalla Battista. I lavori sono stati esposti all’auditorium del Liceo Scientifico di Borgomanero, successivamente la mostra proseguirà in un Istituto di Novara per consentire a tutti gli studenti delle classi IV superiore di visitarla. Pagina 7 IN FORMA Anno 6– Numero 5 STUPIDO E’ CHI LO STUPIDO FA A cura di Elena Vallana Lunedì 17 settembre u.s. è stata presentata ai mezzi di informazione il contenuto della mostra dal titolo “Stupido è chi lo stupido fa” nell’ambito di un progetto più ampio di educazione sanitaria e di prevenzione dei comportamenti “a rischio” spesso messi in atto dai giovanissimi. Il fine ultimo non è quello “di saperne di più”, ma di impegnarsi a comportarsi in un modo diverso nell’interesse della tutela della salute. Come ogni intervento anche l’educazione alla salute si realizza attraverso un processo di comunicazione che per essere efficace ed il messaggio non venga distorto richiede che l’educatore riesca a immedesimarsi nel mondo culturale di coloro a cui si rivolge (come il mondo giovanile) “parli la stessa lingua”, senza rinunciare alla precisione scientifica delle informazioni che devono essere sempre e comunque reali e complete. Alla scuola, insieme alla famiglia, è affidato il compito educativo primario ed è, quindi, agli insegnanti, che compete di integrare il proprio insegnamento con la “categoria” della difesa della salute. L’Azienda Sanitaria Locale n. 13 di Novara da anni collabora con le Scuole nella promozione della salute. La mostra nasce dalla collaborazione con la ASL 1 di Torino e dalla prosecuzione di una ricerca sull’utilizzo dei farmaci in età adolescenziale. L’indagine condotta ha consentito di approfondire alcune tematiche relative al consumo di farmaci tra i giovani, con particolare riferimento ai medicinali da loro più frequentemente utilizzati, consentendo l’individuazione di informazioni utili allo svolgimento Nella foto da sinistra: Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13, Lorenzo Brusa Referente Educazione alla Salute ASL 13, Mirella Frattini Assistente Sanitaria ASL 13, Paola Ragazzoni Psicologa e Referente DORS. Era inoltre presente il Direttore Ufficio Scolastico Provinciale (ex Provveditore agli Studi) Paola D’Alessandro di attività di educazione alla salute a questa età. Il team che si è creato intorno all’iniziativa ha permesso di realizzare un prodotto gradevole per i ragazzi, con un mezzo particolare quale è il fumetto umoristico che riesce a coniugare bene le esigenze di fare informazione sanitaria attraverso un canale comunicativo moderno e fresco, ma soprattutto non banale e non serioso. Un uso del fumetto lievemente diverso da quello originario che riesce a rafforzare la campagna informativa ammorbidendola nei toni e permettendo ai ragazzi di coglierne le sfumature in modo divertente. Il progetto è stato affidato alle edizioni “Il Pennino”, specializzate in organizzazione e gestione di eventi legati all'umorismo. I testi dei fumetti sono di Dino Aloi, mentre i disegni sono di Milko Dalla Battista. I lavori sono stati esposti all’auditorium del Liceo Scientifico di Borgomanero, successivamente la mostra proseguirà in un Istituto di Novara per consentire a tutti gli studenti delle classi IV superiore di visitarla. IN FORMA Pagina 8 Anno 6– Numero 5 … ANCHE QUEST’ANNO IL PIDOCCHIO “RIPETENTE” SI È ISCRITTO A SCUOLA… A cura di Elena Vallana in collaborazione con Lorenzo Brusa Medico Referente Educazione alla Salute. Con l’avvio dell’anno scolastico si ripresenta il “problema pidocchi”; questo piccolo insetto sembra essere il più assiduo frequentatore della Scuola; anche quest’anno, infatti, il pidocchio si siederà tra i banchi. Per capire di cosa si tratta, come affrontare l’annoso problema, di cui spesso si parla con una certa ritrosia, abbiamo intervistato il dott. Lorenzo Brusa, (nella foto) Referente per l’Educazione alla Salute nell’ASL n. 13 . Innanzittutto dottor Brusa (nella foto sotto) , vuole chiarirci il concetto di pediculosi? Il pidocchio da cui nasce la pediculosi del capo vive sul cuoio capelluto umano, nutrendosi del sangue del suo ospite. Non trasmette malattie e spesso non presenta sintomi, se non a volta una sensazione di prurito; infezioni causate da abrasioni o escoriazioni che nascono dall’atto del grattarsi. Quanto vive questo fastidioso insetto? Il ciclo vitale di un pidocchio non supera i 30 giorni. Le femmine, sono in grado di deporre da 4 a 10 uova (lendini) al giorno che sono visibili a occhio nudo e si schiudono in 7-10 giorni. Spesso il pidocchio è associato alla sporcizia ed alla trascuratezza, ma in realtà come si trasmette? Il contagio non è influenzato dall’igiene personale, avviene da un individuo all’altro tramite contatto diretto. L’epidemia si propaga prevalentemente in luoghi affollati (scuole, oratori, colonie…) e la sopravvivenza di questo insetto in un ambiente che non sia il cuoio capelluto è molto limitata nel tempo. Come si può evitare il contagio e cosa può fare un gentore? Non si può prevenire la pediculosi del capo con trattamenti e prodotti, infatti, il fenomeno si ripresenta ciclicamente, è possibile però controllarlo e rilevarlo in tempo grazie a un controllo settimanale dei capelli, considerandoli come le altre parti del corpo di cui ci si prende cura quotidianamente (ad es. le mani, i denti….) Un genitore controlla i capelli ed il cuoio capelluto usando un pettine a denti stretti, con cui fare scorrere lentamente ogni ciocca di capelli, partendo dalla nuca e nella zona dietro le orecchie. Molto utile può essere anche l’uso di una lente di ingrandimento, per un controllo ancora più accurato. E’ importante non confondere le lendini con innocui residui di forfora che si staccano facilmente. Come si cura la pediculosi? Il trattamento più risolutivo prevede l’uso di prodotti appositi, prescritti dal Medico o consigliati dal Farmacista, che comprendono permetrina e piretrine naturali, queste ultime in forma di mousse (creme), efficaci non solo sui pidocchi, ma anche sulle uova. In seconda battuta possono essere utilizzati anche preparati a base di malathion (se ne sconsiglia l’uso con bambini di età inferiore ai sei anni). Da evitare le formulazioni di shampoo, in quanto meno efficaci. Resta sempre di particolare importanza la rimozione manuale della uova dal capello con l’aiuto del pettinino. Il trattamento va ripetuto dopo una settimana per eliminare i pidocchi nati da eventuali uova sopravvissute. E’ opportuno sottolineare che il trattamento non previene l’infestazione, quindi non va eseguito a scopo preventivo. Altri consigli…. E’ consigliabile lavare in lavatrice a 60° o a secco federe, lenzuola, asciugamani e indumenti a contatto con il capo e con il collo e passare con l’aspirapolvere divani, materassini e tappeti. I nostri nonni consigliavano di usare ad es. l’olio d’oliva; sono ancora i rimedi naturali?. Tutte le metodologie casalinghe per risolvere il problema come l’uso di alcool, olio di oliva, maionese, burro sciolto e derivati dal petrolio e cherosene, così come la drastica rasatura dei capelli, non risultano efficaci al 100%, quindi sono da evitare, mentre, l’utilizzo dell’aceto unito ad acqua tiepida ed ad un prodotto medicale può facilitare l’eliminazione di pidocchi e uova. Pagina 9 IN FORMA Anno 6– Numero 5 “LA MULTIMEDIALITA’ ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO” Si è tenuto nel mese di settembre scorso all’Ospedale S.S. Trinità di Borgomanero dell’ASL n. 13 un evento di rilevanza nazionale, organizzato dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) denominato WebSymposia che ha visto in collegamento audio e video anche il Presidio Ospedaliero borgomanerese ed in particolare la Struttura di Nefrologia e Dialisi. “Il paziente fragile in dialisi: instabilità vascolare, malnutrizione, depressione” è stato l’argomento affrontato dall’evento multimediale che si è aperto in mattinata con il saluto del Presidente della SIN – Carmine Zoccali - e si è articolata per tutta la giornata con interventi da parte di esperti del settore. La videoconferenza ha permesso dei veri e propri faccia a faccia ed un confronto dialettico tra interlocutori diversi divisi da chilometri “MICI COMPLESSE: attualità e prospettive” Corso di aggiornamento “MICI COMPLESSE: attualità e prospettive” è il titolo del Corso di aggiornamento di sabato 20 ottobre p.v. ad Orta San Giulio (Novara) all’Hotel San Rocco (Via Gippini, 11). La Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ASL n. 13 – diretta da Pietro Occhipinti - organizza la giornata di studio (crediti ECM) in cui si parlerà di manifestazioni extraintestinali (reumatologiche, oculari, dermatologiche e tromboemboliche) e di morbo di Crohn (inquadramento clinico, tecniche di immagine, eco transerettale nelle complicanze perianali e trattamento chirurgico). NUOVO ORARIO AL CENTRO PRELIEVI DI BORGOMANERO Da lunedì 1 ottobre 2007, l’orario di apertura al pubblico per il ritiro referti (esami di laboratorio) presso il Centro Prelievi di Borgomanero v/le Zoppis, 8 (palazzina ex INAM) è il seguente: da lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 15.30 venerdì dalle 10.00 alle 13.30 Pagina 9 IN FORMA Anno 6– Numero 5 “LA MULTIMEDIALITA’ ALL’OSPEDALE DI BORGOMANERO” Si è tenuto nel mese di settembre scorso all’Ospedale S.S. Trinità di Borgomanero dell’ASL n. 13 un evento di rilevanza nazionale, organizzato dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) denominato WebSymposia che ha visto in collegamento audio e video anche il Presidio Ospedaliero borgomanerese ed in particolare la Struttura di Nefrologia e Dialisi. “Il paziente fragile in dialisi: instabilità vascolare, malnutrizione, depressione” è stato l’argomento affrontato dall’evento multimediale che si è aperto in mattinata con il saluto del Presidente della SIN – Carmine Zoccali - e si è articolata per tutta la giornata con interventi da parte di esperti del settore. La videoconferenza ha permesso dei veri e propri faccia a faccia ed un confronto dialettico tra interlocutori diversi divisi da chilometri “MICI COMPLESSE: attualità e prospettive” Corso di aggiornamento “MICI COMPLESSE: attualità e prospettive” è il titolo del Corso di aggiornamento di sabato 20 ottobre p.v. ad Orta San Giulio (Novara) all’Hotel San Rocco (Via Gippini, 11). La Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ASL n. 13 – diretta da Pietro Occhipinti - organizza la giornata di studio (crediti ECM) in cui si parlerà di manifestazioni extraintestinali (reumatologiche, oculari, dermatologiche e tromboemboliche) e di morbo di Crohn (inquadramento clinico, tecniche di immagine, eco transerettale nelle complicanze perianali e trattamento chirurgico). NUOVO ORARIO AL CENTRO PRELIEVI DI BORGOMANERO Da lunedì 1 ottobre 2007, l’orario di apertura al pubblico per il ritiro referti (esami di laboratorio) presso il Centro Prelievi di Borgomanero v/le Zoppis, 8 (palazzina ex INAM) è il seguente: da lunedì a giovedì dalle 10.00 alle 15.30 venerdì dalle 10.00 alle 13.30 Pagina 10 IN FORMA Anno 6– Numero 5 … CAPIRE IL DISAGIO... A cura di Elena Vallana Nella vita di una persona ci possono essere momenti cosiddetti difficili, ci si sente più fragili, una malattia, esperienze di lutto, di stress, di problemi per la perdita del lavoro o di svilimento professionale possono cambiare il nostro modo di essere. Affrontiamo questo delicato argomento con la Psicologa dott.ssa Grazia Nuvolone, Responsabile del Servizio di Psicologia dell’ASL n. 13 di Novara Dottoressa Nuvolone, vuole chiarirci cosa significa oggi parlare di psicologia? Parlare di psicologia in ambito sanitario significa fare riferimento all’intervento psicologico che si attua nel settore della salute, per la cura del disagio psicologico nelle innumerevoli modalità in cui si esprime. Esistono infatti nelle Aziende Sanitari, servizi dove operano gli psicologi che lavorano in questa direzione, a contatto con i minori o gli adolescenti, e le problematiche della salute piuttosto che della maternità o dell’età anziana. Naturalmente è molto importante, se possibile, attuare interventi di prevenzione del disagio prima che sia conclamato e induca in chi lo sperimenta effetti negativi maggiori. Nel ritmo frenetico che ci avvolge e travolge spesso dimentichiamo le cose importanti. Non abbiamo più tempo di parlare, di ascoltare… in qualche modo ci isoliamo e ci sentiamo sempre più soli. Prima c’erano i nonni, gli amici, i preti, ma oggi chi ha un problema non sa a chi rivolgersi. Cosa può fare? E’ proprio così, l’impressione è che dilaghi una maggior sensazione di solitudine! Eppure la nostra è proprio l’epoca delle comunicazioni: sappiamo quello che succede in tutto il mondo e in tempo reale .. anche i bambini hanno un cellulare e sanno inviare SMS fin dalla scuola materna. Ma è la dimensione individuale, personale del comunicare con chi ci sta accanto che è cambia- ta, sembra si sia trasformata in una generale indifferenza: non ci si conosce tra vicini di casa, si esce meno nel quartiere o nel paese… i centri di aggregazione per adulti sempre più indaffarati e stressati, quali sono? Da qui l’impressione di isolamento solitudine scarsa possibilità di condividere e partecipare che ci coinvolge un po’ tutti nella vita quotidiana. Infine la tolleranza del disagio e della sofferenza altrui sembra sempre più scarsa, per cui chi attraversa un momento difficile, un lutto, una malattia , l’esperienza di una perdita, una crisi delle relazioni o nel lavoro, si sente isolato e solo. Il Servizio di Psicologia da Lei diretto quali prestazioni offre? Il Servizio di psicologia dell’ASL 13 offre le prestazioni psicologiche tradizionali, quali il colloquio psicologico, la consultazione al singolo o alla coppia, trattamenti di psicoterapia breve. Da poco abbiamo attivato un gruppo terapeutico con un collega esperto in questo settore. Spesso è opportuno far precedere al trattamento psicologico, una valutazione psicodiagnostica del paziente per dare indicazioni al trattamento mirate. Inoltre lavoriamo nei servizi e reparti dell’ospedale, nei settori in cui è importante attuare la prevenzione del disagio legato alla malattia, quali l’oncologia le cure palliative, i pazienti in dialisi o in attesa di trapianto renale, dopo un intervento chirurgico ecc. Quanto è importante in una terapia l’appoggio dei familiari ed il loro coinvolgimento nella cura? E’ molto importante che i famigliari sostengano il paziente con Pagina 11 disagio psicologico e conoscano gli obbiettivi dalla terapia; anche se spesso il paziente vuole essere coinvolto in prima persona escludendo, come è suo diritto, altri interlocutori dal suo percorso di cura. Ma esistono anche indirizzi terapeutici che si rivolgono all’intero nucleo famigliare. E’ attivo da alcuni mesi nell’ASL n. 13 un servizio chiamato PSICORAV che è una pagina on line che consente di contattare gratuitamente uno Psicologo attraverso un numero verde. Di cosa si tratta? PSICORAV si presenta sull’home page (pagina di apertura) del portale RAV, dove è possibile vedere quanto questa iniziativa offre. RAV sta per reti delle associazioni di volontariato, il portale è nato grazie al contributo di numerosi sponsor, quali il Lions club Arona Stresa, la Fondazione Novara Sviluppo, la Fondazione Comunità del Novarese, l’Associazione Pro Nefropatici di Borgomanero. Psicorav cerca di raggiungere non tanto o non solo chi conosce e utilizza già i servizi psicologici, ma tutte quelle fasce portatrici di un disagio sommerso, vissuto nella propria casa nella propria famiglia, o comunque nella dimensione personale, o chi in una condizione di perdita di speranza, cerca un interlocutore senza volto a cui affidare un messaggio nell’anonimato. Come posso mettermi in contatto con questo Servizio? Cercando www.e-rav.it e cliccando su PSICORAV è possibile avere tutte le indicazioni rispetto al servizio, inviarci una e-mail: [email protected], oppure chiamarci, utilizzando il numero verde 800 134 881. Questo numero è attivo gratuitamente da telefono fisso il lunedì, martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.00. In questo orario risponde sempre uno Psicologo professionista che IN FORMA accoglie la richiesta, da indicazioni e informazioni a seconda della richiesta, mette in contatto con servizi esistenti sul territorio, o semplicemente ascolta e conforta chi sta dall’altra parte del filo. Riceviamo chiamate da varie località del Piemonte e da utenti di età differenti. Facciamo un esempio. Ho problemi sul lavoro, ma non so con chi parlarne, sto male, non mi curo più del mio aspetto, non ho più interessi, mi vergogno a chiedere aiuto. Scopro questo numero e chiamo… e poi? Sono situazioni tutt’altro che infrequenti! Già l’aver chiamato e la volontà di esternare il proprio problema è un primo passo molto importante. La vergogna alimenta l’isolamento, e l’isolamento la depressione, un circolo vizioso che è importante interrompere ..non dimentichiamo che il dialogo, il colloquio è il primo strumento terapeutico, l’accoglienza determina fiducia e speranza di poter trovare una via d’uscita, una possibilità di cambiamento. In tal modo si può accettare di rimettere in moto le proprie risorse personali, vedere il problema da un’angolatura diversa; oppure quando occorre cercare l’aiuto di uno specialista rivolgendosi ai servizi. E’ garantito l’anonimato? Sicuramente, sempre. Non chiediamo mai dati persona- Anno 6– Numero 5 li, a volte il nome di battesimo serve ad identificare più facilmente la persona se richiama. Il Servizio sostituisce una terapia psicologica, oppure potremmo considerarlo una risorsa per entrare in contatto con le persone più fragili? Il Servizio non sostituisce una terapia psicologica ma come ha detto bene permette di facilitare il contatto ed è una risorsa in linea con lo spirito del tempo, come direbbe Jung. Ma le persone che si rivolgono a noi non sono necessariamente connotabili come fragili, sono spesso persone “normalissime, “ magari in un momento di crisi esistenziale o personale, che anzi proprio per i propri ruoli sociali fatica a rivolgersi ai servizi o non sa come fare dove indirizzarsi. Oppure famigliari di utenti con problemi più gravi che non sanno a chi indirizzarsi. Quali suggerimenti possiamo dare ai nostri ascoltatori che si trovino in un momento difficile o per aiutare anche chi ci è accanto? Vorrei dare quello che mi sembra un po’ il messaggio riassuntivo di PSICORAV e cioè che anche nelle difficoltà una via d’uscita c’è, più facilmente di quanto crediamo; e che in definitiva quello che ci condizione non sono tanto i fatti quanto le nostre opinioni sui fatti. E queste si possono modificare !! PRESIDIO OSPEDALIERO DI BORGOMANERO STRUTTURA SEMPLICE A VALENZA DIPARTIMENTALE DI PSICOLOGIA Viale Zoppis, 8 – Borgomanero PRIMO PIANO Palazzina EX SCUOLA INFERMIERI Telefono: 0322 848582 Email: [email protected] DIRIGENTE PSICOLOGO RESPONSABILE DI STRUTTURA: DOTT.SSA GRAZIA NUVOLONE EQUIPE PSICOLOGIA: DOTT.SSA MICAELA LONGO (consulente in psicologia clinica e nel settore psiconcologico) DOTT.SSA ROBERTA FORNARA (consultente nel settore nefro-dialisi) Pagina 11 disagio psicologico e conoscano gli obbiettivi dalla terapia; anche se spesso il paziente vuole essere coinvolto in prima persona escludendo, come è suo diritto, altri interlocutori dal suo percorso di cura. Ma esistono anche indirizzi terapeutici che si rivolgono all’intero nucleo famigliare. E’ attivo da alcuni mesi nell’ASL n. 13 un servizio chiamato PSICORAV che è una pagina on line che consente di contattare gratuitamente uno Psicologo attraverso un numero verde. Di cosa si tratta? PSICORAV si presenta sull’home page (pagina di apertura) del portale RAV, dove è possibile vedere quanto questa iniziativa offre. RAV sta per reti delle associazioni di volontariato, il portale è nato grazie al contributo di numerosi sponsor, quali il Lions club Arona Stresa, la Fondazione Novara Sviluppo, la Fondazione Comunità del Novarese, l’Associazione Pro Nefropatici di Borgomanero. Psicorav cerca di raggiungere non tanto o non solo chi conosce e utilizza già i servizi psicologici, ma tutte quelle fasce portatrici di un disagio sommerso, vissuto nella propria casa nella propria famiglia, o comunque nella dimensione personale, o chi in una condizione di perdita di speranza, cerca un interlocutore senza volto a cui affidare un messaggio nell’anonimato. Come posso mettermi in contatto con questo Servizio? Cercando www.e-rav.it e cliccando su PSICORAV è possibile avere tutte le indicazioni rispetto al servizio, inviarci una e-mail: [email protected], oppure chiamarci, utilizzando il numero verde 800 134 881. Questo numero è attivo gratuitamente da telefono fisso il lunedì, martedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.00. In questo orario risponde sempre uno Psicologo professionista che IN FORMA accoglie la richiesta, da indicazioni e informazioni a seconda della richiesta, mette in contatto con servizi esistenti sul territorio, o semplicemente ascolta e conforta chi sta dall’altra parte del filo. Riceviamo chiamate da varie località del Piemonte e da utenti di età differenti. Facciamo un esempio. Ho problemi sul lavoro, ma non so con chi parlarne, sto male, non mi curo più del mio aspetto, non ho più interessi, mi vergogno a chiedere aiuto. Scopro questo numero e chiamo… e poi? Sono situazioni tutt’altro che infrequenti! Già l’aver chiamato e la volontà di esternare il proprio problema è un primo passo molto importante. La vergogna alimenta l’isolamento, e l’isolamento la depressione, un circolo vizioso che è importante interrompere ..non dimentichiamo che il dialogo, il colloquio è il primo strumento terapeutico, l’accoglienza determina fiducia e speranza di poter trovare una via d’uscita, una possibilità di cambiamento. In tal modo si può accettare di rimettere in moto le proprie risorse personali, vedere il problema da un’angolatura diversa; oppure quando occorre cercare l’aiuto di uno specialista rivolgendosi ai servizi. E’ garantito l’anonimato? Sicuramente, sempre. Non chiediamo mai dati persona- Anno 6– Numero 5 li, a volte il nome di battesimo serve ad identificare più facilmente la persona se richiama. Il Servizio sostituisce una terapia psicologica, oppure potremmo considerarlo una risorsa per entrare in contatto con le persone più fragili? Il Servizio non sostituisce una terapia psicologica ma come ha detto bene permette di facilitare il contatto ed è una risorsa in linea con lo spirito del tempo, come direbbe Jung. Ma le persone che si rivolgono a noi non sono necessariamente connotabili come fragili, sono spesso persone “normalissime, “ magari in un momento di crisi esistenziale o personale, che anzi proprio per i propri ruoli sociali fatica a rivolgersi ai servizi o non sa come fare dove indirizzarsi. Oppure famigliari di utenti con problemi più gravi che non sanno a chi indirizzarsi. Quali suggerimenti possiamo dare ai nostri ascoltatori che si trovino in un momento difficile o per aiutare anche chi ci è accanto? Vorrei dare quello che mi sembra un po’ il messaggio riassuntivo di PSICORAV e cioè che anche nelle difficoltà una via d’uscita c’è, più facilmente di quanto crediamo; e che in definitiva quello che ci condizione non sono tanto i fatti quanto le nostre opinioni sui fatti. E queste si possono modificare !! PRESIDIO OSPEDALIERO DI BORGOMANERO STRUTTURA SEMPLICE A VALENZA DIPARTIMENTALE DI PSICOLOGIA Viale Zoppis, 8 – Borgomanero PRIMO PIANO Palazzina EX SCUOLA INFERMIERI Telefono: 0322 848582 Email: [email protected] DIRIGENTE PSICOLOGO RESPONSABILE DI STRUTTURA: DOTT.SSA GRAZIA NUVOLONE EQUIPE PSICOLOGIA: DOTT.SSA MICAELA LONGO (consulente in psicologia clinica e nel settore psiconcologico) DOTT.SSA ROBERTA FORNARA (consultente nel settore nefro-dialisi) IN FORMA Pagina 12 Anno 6– Numero 5 LA FALCONERIA E LA SALUTE MENTALE A cura di Elena Vallana in collaborazione con Angelo La Versa Infermiere Professionale del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura Il Dipartimento di Salute Mentale nord dell’ASL n. 13 - diretto dal dott. Michele Vanetti – attiva numerose iniziative finalizzate all’integrazione ed al superamento di pregiudizi e discriminazioni. Tra i tanti progetti si distinguono quelli del Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC) di Borgomanero, diretto dalla dott.ssa Piera Macnini (nella foto sotto a destra), che abbiamo intervistato per approfondire l’argomento. E’ curiosa l’associazione tra salute mentale e falconeria. Non è la prima volta, infatti, che un’esibizione viene proposta per richiamare l’attenzione sul disagio psichico. E’ vero, l’ultima manifestazione di falconeria - giunta alla quarta edizione - è avvenuta sabato 13 ottobre, a Bolzano Novarese. Come si svolge? L’esibizione, centrata sull’antica arte della Falconeria, rappresenta un’esperienza di grande tradizione ed importanza culturale, oltre che ripropone uno spettacolo affascinante dei tempi antichi. Come è nata l’idea di associare un’esibizione con i falchi alla salute mentale? L’iniziativa nasce da un progetto che ha visto coinvolti Angelo La Versa (infermiere professionale del SPDC) e la dottoressa Piera Mainini, in collaborazione con il Maestro Falconiere Fabrizio Piazza. Perché proprio un’iniziativa di questo tipo? Innanzi tutto l’evento incuriosisce ed attira l’attenzione sia delle persone che dei mezzi di informazione. Contribuisce, quindi, a sensibilizzare le persone al disagio psichico che rappresenta ancora oggi purtroppo un problema importante. Si creano momenti di socializzazione tra gli ospiti del Centro e gli utenti del Dipartimento di Salute Mentale nord, attraverso i giochi ed i contatti con i rapaci. Si creano situazioni che mettono insieme le persone… Certamente, si dà la possibilità agli ospiti del Centro di confrontarsi con i visitatori, anche in relazione ai loro lavori esposti per l’occasione. Prosegue nel mondo interiore dei giovani pazienti l’esplorazione, l’osservazione, la valutazione, degli stimoli ed i vissuti rievocati dal falco, simbolo di potenza e di perfezione. Puo’ aiutarci a capire… L’esperienza di avere un falco sul proprio pugno protetto da un antico guanto suscita emozioni uniche. Lo sguardo del guerriero alato richiama alla mente antichi codici di onore e rispetto, oggi troppo spesso dimenticati. Il rapace temuto per la sua aggressività crea paura, ma in realtà pretende solo rispetto. E’ un’esperienza affascinante, unica nel suo genere? Il programma di terapia tramite l’utilizzo dei rapaci, è un iniziativa unica nel suo genere sul territorio nazionale. E’ un percorso, però, ancora agli inizi della sua esplorazione. Chi contribuisce all’evento? Sono molte le persone che lavorano intorno al progetto. Bisogna ringraziare gli ospiti, il personale del Centro ISPAM, i volontari, gli educatori, gli infermieri e gli assistenti sociali. Per le abilità, la competenza e la disponibilità il Maestro Falconiere Fabrizio Piazza e i suoi cavalieri alati delle antiche famiglie dei: Sacri, Pellegrini, Lanari, Girifalco ed, infine, il maestoso Gufo Reale, fieri testimoni di 3000 anni di storia. Un lavoro di gruppo… Con questa iniziativa si vuole dare voce alla sofferenza delle persone con cui lavoriamo, dare voce a chi è difficilmente ascoltato nella vita di tutti i giorni. IN FORMA Pagina 13 Anno 6– Numero 5 La prevenzione è uno stile di vita: PROMUOVIAMOLA A cura di Elena Vallana in A cura di Elena Vallana in collaborazione con Roberta Grossi, Medico S.Pre.S.A.L. “La prevenzione è uno stile di vita: promuoviamola” è il titolo di un’iniziativa di promozione alla salute attuata dal Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASL n. 13 di Novara – diretto dal dott. Biagio Calò - in collaborazione con gli insegnanti e gli studenti delle Scuole. Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Roberta Grossi, Medico dello S.Pre.S.A.L. del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL n. 13 di Novara. Il titolo dell’iniziativa è accattivante, di cosa si tratta? Lo scopo del progetto è di far crescere negli studenti una consapevolezza maggiore sugli stili di vita corretti da adottare, anche attraverso la conoscenza di situazioni pericolose legate all’attività in ambiente lavorativo ed extralavorativo. Sono stati effettuati degli incontri con il personale dello S.Pre.S.A.L., al termine dei quali gli studenti, insieme agli insegnanti -Taffoni, Passatello, Uglietti, Manfredda e del vicePreside Salvatore Lucio -, hanno prodotto degli elaborati sul concetto di rischio, pericolo e delle misure di prevenzione, che saranno presentati nella mostra nel corso della “Giornata della sicurezza”. Una giornata sulla sicurezza? Rientra nella settimana europea dedicata alla sicurezza che si svolgerà dal 22 al 26 ottobre p.v. Quali azioni sono previste? L’allestimento di una mostra itinerante con l’esposizione dei lavori dei giovanissimi. In particolare la mostra sarà montata e visitabile dagli allievi dell’Istituto “Ravizza” nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici Alberghieri “G. Ravizza” sez. Alberghiera (in Cso Risorgimento n. 405 a Novara) il 23 ottobre e nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici Alberghieri “G. Ravizza” (in Baluardo Massimo D’Azeglio n. 3 a Novara) il 25 ottobre. Cosa sarà presentato nel corso mostra? Il personale dello S.Pre.S.A.L. insieme ad un allievo delle classi che hanno partecipato al progetto illustreranno e commenteranno ad altri stu- denti il lavoro svolto: ∗ un filmato realizzato nell’anno scolastico 2005/6 a cura della classe 3° A Cucina, sul concetto di rischio, pericolo e prevenzione nell’ambiente di vita e di lavoro, in particolare per le attività svolte in cucina; ∗ alcuni pannelli espositivi ed opuscoli realizzati nell’anno scolastico 2006/2007dagli studenti delle classi prime, delle sezioni A, B, C ed E. Gli studenti, insieme agli insegnanti, hanno approfondito i concetti di rischio, pericolo e prevenzione nel percorso casa-scuola, in aula, nei laboratori e nel tempo libero. ∗ nella sezione dedicata al tema della settimana europea: ”Alleggerisci il carico”, sono stati trattati i rischi derivati dalla movimentazione manuale dei carichi di postura e ergonomia dell’attività svolta nell’ambiente di lavoro e di vita . Le immagini riproduco no il materiale dato agli stu denti in visita alla mostra IN FORMA Pagina 13 Anno 6– Numero 5 La prevenzione è uno stile di vita: PROMUOVIAMOLA A cura di Elena Vallana in A cura di Elena Vallana in collaborazione con Roberta Grossi, Medico S.Pre.S.A.L. “La prevenzione è uno stile di vita: promuoviamola” è il titolo di un’iniziativa di promozione alla salute attuata dal Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) dell’ASL n. 13 di Novara – diretto dal dott. Biagio Calò - in collaborazione con gli insegnanti e gli studenti delle Scuole. Per approfondire l’argomento abbiamo intervistato la dott.ssa Roberta Grossi, Medico dello S.Pre.S.A.L. del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL n. 13 di Novara. Il titolo dell’iniziativa è accattivante, di cosa si tratta? Lo scopo del progetto è di far crescere negli studenti una consapevolezza maggiore sugli stili di vita corretti da adottare, anche attraverso la conoscenza di situazioni pericolose legate all’attività in ambiente lavorativo ed extralavorativo. Sono stati effettuati degli incontri con il personale dello S.Pre.S.A.L., al termine dei quali gli studenti, insieme agli insegnanti -Taffoni, Passatello, Uglietti, Manfredda e del vicePreside Salvatore Lucio -, hanno prodotto degli elaborati sul concetto di rischio, pericolo e delle misure di prevenzione, che saranno presentati nella mostra nel corso della “Giornata della sicurezza”. Una giornata sulla sicurezza? Rientra nella settimana europea dedicata alla sicurezza che si svolgerà dal 22 al 26 ottobre p.v. Quali azioni sono previste? L’allestimento di una mostra itinerante con l’esposizione dei lavori dei giovanissimi. In particolare la mostra sarà montata e visitabile dagli allievi dell’Istituto “Ravizza” nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici Alberghieri “G. Ravizza” sez. Alberghiera (in Cso Risorgimento n. 405 a Novara) il 23 ottobre e nell’Aula Magna dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Turistici Alberghieri “G. Ravizza” (in Baluardo Massimo D’Azeglio n. 3 a Novara) il 25 ottobre. Cosa sarà presentato nel corso mostra? Il personale dello S.Pre.S.A.L. insieme ad un allievo delle classi che hanno partecipato al progetto illustreranno e commenteranno ad altri stu- denti il lavoro svolto: ∗ un filmato realizzato nell’anno scolastico 2005/6 a cura della classe 3° A Cucina, sul concetto di rischio, pericolo e prevenzione nell’ambiente di vita e di lavoro, in particolare per le attività svolte in cucina; ∗ alcuni pannelli espositivi ed opuscoli realizzati nell’anno scolastico 2006/2007dagli studenti delle classi prime, delle sezioni A, B, C ed E. Gli studenti, insieme agli insegnanti, hanno approfondito i concetti di rischio, pericolo e prevenzione nel percorso casa-scuola, in aula, nei laboratori e nel tempo libero. ∗ nella sezione dedicata al tema della settimana europea: ”Alleggerisci il carico”, sono stati trattati i rischi derivati dalla movimentazione manuale dei carichi di postura e ergonomia dell’attività svolta nell’ambiente di lavoro e di vita . Le immagini riproduco no il materiale dato agli studenti in visita alla mostra IN FORMA Pagina 14 Anno 6– Numero 5 INTOSSICAZIONE DA ISTAMINA DA CONSUMO DI ALCUNE SPECIE ITTICHE. A cura Maurizio Roceri Direttore SIAV B e C. Che cosa è l’istamina? Si tratta di una sostanza termostabile (che non viene inattivata dalla cottura) che si forma dalla denaturazione di una specifica proteina, l’istidina, presente in maggiore quantità nelle carni di alcuni pesci. Le quote più elevate di istidina sono presenti nel tessuto muscolare di alcune specie ittiche a carne rossa quali tonni, sgombri, sardine, aringhe e acciughe. Come mai si forma? Una piccola parte di istamina si sviluppa nei tessuti di questi pesci con il diminuire della freschezza, mentre la maggior parte viene prodotta dalla proliferazione di batteri che, a seguito della errata esposizione dell’alimento, per un tempo prolungato, a temperature superiori ai 6-10°C, possono indurre la formazione di elevate quantità di istamina in grado, in assenza di alterazioni di odore o di sapore, di causare anche gravi casi di intossicazione alimentare nel consumatore. Quali possono essere i problemi per il consumatore? Esistono livelli differenti di sensibilità all’istamina con la possibilità di comparsa di sintomatologia, in individui sensibili già in presenza di contenuto di istamina appena superiore ai limiti di legge fissato in 200 mg/Kg. Una quantità pari o superiore ai 500 milligrammi per kg è riconosciuto essere il livello soglia oltre il quale la maggior parte delle persone manifestano una sintomatologia contraddistinta da vomito, nausea, crampi addominali, emicrania, arrossamento del viso e del collo, vertigini, caduta della pressione sino, nei casi più gravi, ad arrivare ai fortunatamente rari quadri clinici dello shock istaminico che può addirittura condurre alla morte. Si tratta dunque di una sintomatologia gastro-enterica e similallergica, che richiede spesso l’intervento medico per la risoluzione del problema. Come evitare problemi? La conservazione dei pesci a basse temperature è in grado di rallentare in misura consistente la produzione di istamina da parte dei batteri. Questo richiede grande attenzione, da parte di tutti i protagonisti della filiera dei prodotti ittici, nel rispetto della catena del freddo: dal momento della cattura, alle diverse fasi di commercializzazione, al trasporto sino all’esposizione per la vendita al consumatore. Anche il cittadino ha però grandi responsabilità: in molti casi infatti le caratteristiche dell’alimento ottimali al momento dell’acquisto sono alterate da comportamenti scorretti nel trasporto e nella conservazione dal punto vendita e presso il proprio domicilio. E’ quindi importante, oltre ad un acquisto attento che valuti lo stato di freschezza (ad esempio per i pesci: occhio convesso, colore lucido) e come il prodotto è esposto (su banco refrigerato, con abbondante ghiaccio sotto ed intorno), l’adozione di precauzioni da parte del consumatore per conservare inalterate le caratteristiche del pesce durante il trasporto a casa (evitare soste al sole e impiegare borse termiche con i siberini) e per la successiva conservazione in frigorifero in attesa di essere cucinato al più presto. Numerose segnalazioni di problemi incontrati da consumatori sono legate proprio ad errati comportamenti che possono essere evitati seguendo le semplici indicazioni sopra riportate. Attualmente è possibile trovare in commercio tranci di tonno trattati con nuove tecnologie, basate sull’impiego di ossido di carbonio (CO) o di sostanze aromatizzanti-conservanti applicate mediante l’affumicatura con fumo proveniente dalla combustione di alcune piante particolari. Si tratta di sostanze in grado di garantire la conservabilità di prodotti freschi in confezioni sottovuoto consentendo di commercializzare filetti di tonno provenienti dai Paesi Asiatici (Indonesia, Giappone, Sri-Lanka, ecc…), fino a 3-4 anni fa presenti sul mercato europeo esclusivamente come prodotti congelati, come prodotti freschi con la possibilità di spuntare prezzi molto più elevati. Il trattamento con questi aromatizzanti o con l’ossido di carbonio (CO) è in grado di conferire al prodotto in vendita un colore rosso vivo particolarmente gradito all’acquirente. Mentre le quantità di CO impiegate e i trattamenti con le sostanze aromatizzanti-conservanti non sono di per sé da considerare pericolose per l’uomo, occorre diffidare di questi prodotti, in quanto, il trancio di tonno mantiene il colore inalterato rosso vivo anche a fronte di profonde alterazioni enzimatiche e, quindi, è in grado di trarre in inganno non solo il consumatore finale ma anche gli addetti alla rete commerciale che finiscono inconsapevolmente per mettere in vendita un prodotto potenzialmente pericoloso. Il trattamento con monossido di carbonio è pertanto vietato in ambito comunitario con l’unica eccezione dell’Olanda dove un decreto della Corte di Giustizia ha imposto alle Autorità di accettare il trattamento (veicolato me- Pagina 15 diante processo di affumicatura a freddo con metodo clearsmoke ®) limitando però la commercializzazione dei prodotti trattati al solo territorio nazionale In Italia, al fine di tutelare al massimo la salute del consumatore, è vietata l’importazione di tranci di tonno trattati. Non si può però escludere la presenza sul mercato di prodotti così trattati ed introdotti abusivamente da altri paesi, nonostante la stretta vigilanza effettuata all’importazione e nei punti vendita. IN FORMA A volte l’intossicazione da istamina può essere conseguente anche al consumo di tonno in scatola: in questi casi si tratta normalmente di conserve ittiche prodotte in paesi stranieri a partire da una materia prima già alterata e con presenza di istamina in quantità elevata. Anno 6– Numero 5 sa mantiene inalterata la sua attività una volta ingerita dal consumatore. Poiché l’istamina, come sopra evidenziato, è una sostanza termostabile, il trattamento termico cui è sottoposto il tonno prima di essere inscatolato non è in grado di disattivarla ed es- Nelle foto è ben visibile la differenza di colore tra il tonno trattato e quello fresco naturale. Pagina 15 diante processo di affumicatura a freddo con metodo clearsmoke ®) limitando però la commercializzazione dei prodotti trattati al solo territorio nazionale In Italia, al fine di tutelare al massimo la salute del consumatore, è vietata l’importazione di tranci di tonno trattati. Non si può però escludere la presenza sul mercato di prodotti così trattati ed introdotti abusivamente da altri paesi, nonostante la stretta vigilanza effettuata all’importazione e nei punti vendita. IN FORMA A volte l’intossicazione da istamina può essere conseguente anche al consumo di tonno in scatola: in questi casi si tratta normalmente di conserve ittiche prodotte in paesi stranieri a partire da una materia prima già alterata e con presenza di istamina in quantità elevata. Anno 6– Numero 5 sa mantiene inalterata la sua attività una volta ingerita dal consumatore. Poiché l’istamina, come sopra evidenziato, è una sostanza termostabile, il trattamento termico cui è sottoposto il tonno prima di essere inscatolato non è in grado di disattivarla ed es- Nelle foto è ben visibile la differenza di colore tra il tonno trattato e quello fresco naturale. Pagina 16 IN FORMA Anno 6– Numero 5 LA SALUTE NON E’ SOLO SANITA’ BORGOINFIERA Nella foto a lato alcuni Medici dell’ASL n. 13, da sinistra il dott. Augusto Cavagnino , al centro il Sindaco di Borgomanero e Direttore Laboratorio Analisi dell’ASL n. 13 dott.ssa Anna Tinivella, alla destra dell’immagine il dott. Lorenzo Brusa Referente Educazione alla Salute, accanto la dott.ssa Arabella Fontana Direttore Sanitario ASL 13 ed in primo piano (il primo a destra della foto) il dott. Stefano Cusinato Sindaco di Orta San Giulio e Medico di Nefrologia e Dialisi A cura di Augusto Cavagnino Direttore Dipartimento Medico e Nefrologia e Dialisi Il 31 agosto si è aperta BORGOINFIERA. Il CIPES Piemon te, l’Unione dei Comuni del Cusio e l’ASL n. 13, attraverso l’Ufficio Relazioni Esterne, il Dipartimento Medico, l’Associazione ProNefropatici di Borgomanero, hanno partecipato alla Fiera di Borgomanero allestendo uno stand dove si è parlato ai visitatori di salute. E’ stato fatto in un modo nuovo, che ha coinvolto anche gli organi di informazione. Il concetto di salute, che non è solo l’assenza di malattia, ma anche benessere legato all’ambiente, alla cultura, ai servizi sociali, al lavoro, è stato il filo conduttore che presso lo stand ha unito enti così diversi. I Sindaci dell’Unione dei Comuni del Cusio, il CIPES, i Volontari dell’Associazione ProNefropatici e l’ASL 13 hanno programmi comuni di salute. Questo modo di lavorare è aderente ai profili di salute che la Regione Piemonte ha inserito nel nuovo Piano Socio Sanitario e consentire ai Medici un approccio olistico per curare l’uomo e non solo i suoi organi. Nelle foto alcuni momenti della cerimonia di inaugurazione. Nella foto sopra il momento del taglio del nastro, il Sindaco di Borgomanero con il Rappresentante della Provincia, il Vicesindaco di Borgomanero on. Giuseppe Cerutti (a sinistra) l’Assessore Gianluca Godio (a destra) Nella foto a sinistra l’Associazione “La Scintill” . Da sinistra: i Volontari, Gigi Campana e Patrizia Giberti e a destra il dott. Venerando Cardillo, Presidente dell’Associazione e Dirigente Medico Responsabile Cure Palliative e Terapia Antlalgica. Pagina 17 IN FORMA Anno 6– Numero 5 LA COMUNICAZIONE, L’ATTIVITÀ DI FRONT-OFFICE E DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO A cura di Elena Vallana Quando si parla di salute, pensiamo spesso a camici bianchi, reparti, sale operatorie, ma nelle Aziende Sanitarie c’è chi si occupa di come far conoscere alle persone l’organizzazione dei Servizi, gli obiettivi e le strategie aziendali,, di fare informazione sanitaria. Da dove nasce l’esigenza di creare Uffici alla comunicazione e informazione, o meglio perché individuare strutture specifiche? Per le Amministrazioni Pubbliche comunicare vuol dire farsi capire; è un grande principio di democrazia che si cerca di raggiungere. Rendersi comprensibili significa anche essere soggetti al controllo da parte del cittadino/cliente/utente e, quindi, ascoltarne e raccoglierne i bisogni e le istanze. L’istituzione degli Uffici Relazioni con il Pubblico nasce dall’esigenza sia di promuovere organismi di partecipazione dei cittadini alla amministrazione pubblica e sia dalla necessità di garantire il diritto di accesso agli atti amministrativi. Il percorso, dalla Legge 142/90, al D.Lg. 29/93, al DPCM dell’11 ottobre 1994 alla Legge 150 del 2000 e s.m.i. è stato lungo per definire l’attività di informazione e comunicazione. In particolare l’attività dell’URP è prevalentemente indirizzata verso il cittadino, garantendo un adeguata informazione attraverso un costante canale di comunicazione. Cosa è l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico? L’URP è il momento organizzativo in cui si contrappongono i bisogni del cittadino/cliente/utente e l’offerta dei servizi dell’Azienda Sanitaria, puntando su fattori de- terminanti, quali: ∗ conquistare la fiducia del cittadino; ∗ migliorare e curare gli aspetti di qualità (code, scarsa informazione, tempi di attesa, ecc…); ∗ avvicinarsi il più possibile al punto di vista dell’utente; ∗ qualificare il personale puntando sulla formazione e sulla responsabilizzazione. Cosa fa? Customer satisfaction, gestione dei reclami, dei disservizi, degli elogi, delle informazioni, gestione e d o r g a n i z z a zi o n e e v e n t i (convegni, congressi, Conferenze dei Servizi) realizzazione di editoria (brochure, opuscoli, carta dei servizi) a carattere sanitario, gestione sito internet, marketing sociale, grafica, visual identità, predisposizione segnaletica sono alcuni dei compiti di questi Uffici. Come è strutturato nell’ASL n. 13 l’Ufficio? L’identificazione di un ufficio, e quindi di risorse umane preposte alla comunicazione, è stato il prim o p a s s o v e r s o un’organizzazione più articolata della comunicazione in senso ampio del termine. Tale servizio è l’Ufficio Relazioni Esterne, Struttura Semplice a valenza dipartimentale in staff alla Direzione Generale, che si occupa delle attività proprie degli Uffici Relazioni con il Pubblico e dell’ufficio Stampa. Quanto incide la comunicazione sulla relazione interpersonale, sulla percezione della qualità dei servizi? In particolare, come avviene l’approccio con l’utente? Comunicare vuole dire costruire, condividere, mettersi in gioco e cambiare quando ce n’è bisogno ed è un aspetto determinante nella relazione interpersonale, soprattutto quando si tratta di salute, infatti il rapporto operatore/paziente è una componente fondamentale della prestazione sanitaria a cui va riservata la dovuta attenzione. Comunicare sembra molto facile a dirsi ma molto più difficile a farsi? Se una persona ritiene che sia stato leso un suo diritto cosa può fare? L’ASL 13 cerca di conoscere il disagio del cittadino mettendogli a disposizione gli strumenti attraverso i quali può presentare osservazioni, suggerimenti e/o reclami. Le persone, quando si tratta di salute, non accettano compromessi e finzioni o false giustificazioni. Nel caso in cui una persona ritenga che sia stato leso un Suo diritto può presentare una segnalazione all'Ufficio Relazioni Esterne ( piano terra, Via Dei Mille n° 2 - 28100 Novara,- Tel. 0321 374530 – fax 0321 374546 – email: [email protected]), che è aperto al pubblico da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00. Questo Ufficio rappresenta il punto di incontro tra la nostra Azienda Sanitaria e i cittadini, attraverso il quale tutte le persone possono esercitare il diritto di conoscere, partecipare e fruire dei servizi offerti dall'Azienda Sanitaria Locale e di segnalare eventuali disservizi. Il reclamo consente di conoscere le zone d’ombra di un’Azienda e di intervenire per risolvere i conflitti e le criticità, potremmo dire che il reclamo rappresenta “un’opportunità di crescita” per l’Azienda e per il cittadino. Pagina 17 IN FORMA Anno 6– Numero 5 LA COMUNICAZIONE, L’ATTIVITÀ DI FRONT-OFFICE E DI RELAZIONE CON IL PUBBLICO A cura di Elena Vallana Quando si parla di salute, pensiamo spesso a camici bianchi, reparti, sale operatorie, ma nelle Aziende Sanitarie c’è chi si occupa di come far conoscere alle persone l’organizzazione dei Servizi, gli obiettivi e le strategie aziendali,, di fare informazione sanitaria. Da dove nasce l’esigenza di creare Uffici alla comunicazione e informazione, o meglio perché individuare strutture specifiche? Per le Amministrazioni Pubbliche comunicare vuol dire farsi capire; è un grande principio di democrazia che si cerca di raggiungere. Rendersi comprensibili significa anche essere soggetti al controllo da parte del cittadino/cliente/utente e, quindi, ascoltarne e raccoglierne i bisogni e le istanze. L’istituzione degli Uffici Relazioni con il Pubblico nasce dall’esigenza sia di promuovere organismi di partecipazione dei cittadini alla amministrazione pubblica e sia dalla necessità di garantire il diritto di accesso agli atti amministrativi. Il percorso, dalla Legge 142/90, al D.Lg. 29/93, al DPCM dell’11 ottobre 1994 alla Legge 150 del 2000 e s.m.i. è stato lungo per definire l’attività di informazione e comunicazione. In particolare l’attività dell’URP è prevalentemente indirizzata verso il cittadino, garantendo un adeguata informazione attraverso un costante canale di comunicazione. Cosa è l’ Ufficio Relazioni con il Pubblico? L’URP è il momento organizzativo in cui si contrappongono i bisogni del cittadino/cliente/utente e l’offerta dei servizi dell’Azienda Sanitaria, puntando su fattori de- terminanti, quali: ∗ conquistare la fiducia del cittadino; ∗ migliorare e curare gli aspetti di qualità (code, scarsa informazione, tempi di attesa, ecc…); ∗ avvicinarsi il più possibile al punto di vista dell’utente; ∗ qualificare il personale puntando sulla formazione e sulla responsabilizzazione. Cosa fa? Customer satisfaction, gestione dei reclami, dei disservizi, degli elogi, delle informazioni, gestione e d o r g a n i z z a zi o n e e v e n t i (convegni, congressi, Conferenze dei Servizi) realizzazione di editoria (brochure, opuscoli, carta dei servizi) a carattere sanitario, gestione sito internet, marketing sociale, grafica, visual identità, predisposizione segnaletica sono alcuni dei compiti di questi Uffici. Come è strutturato nell’ASL n. 13 l’Ufficio? L’identificazione di un ufficio, e quindi di risorse umane preposte alla comunicazione, è stato il prim o p a s s o v e r s o un’organizzazione più articolata della comunicazione in senso ampio del termine. Tale servizio è l’Ufficio Relazioni Esterne, Struttura Semplice a valenza dipartimentale in staff alla Direzione Generale, che si occupa delle attività proprie degli Uffici Relazioni con il Pubblico e dell’ufficio Stampa. Quanto incide la comunicazione sulla relazione interpersonale, sulla percezione della qualità dei servizi? In particolare, come avviene l’approccio con l’utente? Comunicare vuole dire costruire, condividere, mettersi in gioco e cambiare quando ce n’è bisogno ed è un aspetto determinante nella relazione interpersonale, soprattutto quando si tratta di salute, infatti il rapporto operatore/paziente è una componente fondamentale della prestazione sanitaria a cui va riservata la dovuta attenzione. Comunicare sembra molto facile a dirsi ma molto più difficile a farsi? Se una persona ritiene che sia stato leso un suo diritto cosa può fare? L’ASL 13 cerca di conoscere il disagio del cittadino mettendogli a disposizione gli strumenti attraverso i quali può presentare osservazioni, suggerimenti e/o reclami. Le persone, quando si tratta di salute, non accettano compromessi e finzioni o false giustificazioni. Nel caso in cui una persona ritenga che sia stato leso un Suo diritto può presentare una segnalazione all'Ufficio Relazioni Esterne ( piano terra, Via Dei Mille n° 2 - 28100 Novara,- Tel. 0321 374530 – fax 0321 374546 – email: [email protected]), che è aperto al pubblico da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00. Questo Ufficio rappresenta il punto di incontro tra la nostra Azienda Sanitaria e i cittadini, attraverso il quale tutte le persone possono esercitare il diritto di conoscere, partecipare e fruire dei servizi offerti dall'Azienda Sanitaria Locale e di segnalare eventuali disservizi. Il reclamo consente di conoscere le zone d’ombra di un’Azienda e di intervenire per risolvere i conflitti e le criticità, potremmo dire che il reclamo rappresenta “un’opportunità di crescita” per l’Azienda e per il cittadino. Pagina 18 Nelle sedi ospedaliere e territoriali è possibile rivolgersi alle sedi della Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri Riuniti (Arona e Borgomanero), presso i Distretti e/o dal Capo Sala della Struttura. La modulistica è distribuita in modo capillare in tutte le sedi ed è scaricabile anche dal sito all'indirizzo: www.asl13.novara.it e dove è possibile consultare il Regolamento di Pubblica Tutela ed i diritti ma anche i doveri di ogni singola persona. Sempre sul sito è possibile compilare on line il questionario di gradimento sui servizi territoriali ed ospedalieri e sul sito medesimo, con la possibilità di proporre suggerimenti. FILO DIRETTO è un’iniziativa nata da un’esigenza espressa dalle Associazioni di Volontariato di maggior coinvolgimento nella vita della Pubblica Amministrazione, ma in concreto di cosa si tratta? L’idea nasce nel 2005 dall’esigenza espressa dalle Associazioni di Volontariato di un progetto d’integrazione tra Azienda sanitaria, Volontariato ed Enti gestori e dalla volontà di interagire sul territorio a favore delle persone. Al volontariato è riconosciuto un ruolo di mediazione, di “interlocutore d’eccellenza” tra l’istituzione e l’utente. Il progetto si articola in tre fasi, la p rim a s i è concr eti zzata nell’attivazione di un “punto di accoglienza” (operativo dal mese di ottobre 2006) per gli utenti che si recano al Poliambulatorio di Novara Il volontario si trasforma in una “Carta dei Servizi vivente”, che facilita l’accesso del paziente, indirizza l’utente presso gli ambulatori o gli sportelli, distribuisce i questionari di gradimento e i moduli per l’accesso ai servizi, aiuta il paziente nel pagamento del ticket e nella compilazione dei questionari di gradimento, ascolta le richieste d’aiuto dell’utente. Non dimentichiamoci che nell’ASL n. 13 sono attivi altri due Punti di Accoglienza uno a Borgomanero IN FORMA Anno 6– Numero 5 ed ad Oleggio grazie all’instancabile attività dei volontari. La seconda azione prevede l’attivazione di un numero verde o casella di posta elettronica attraverso il quale il cittadino potrà relazionarsi con la Struttura Sanitaria e/o Socio Assistenziale per ottenere informazioni in merito ai servizi offerti, alle associazioni di volontariato o per avere una consulenza. La terza parte del progetto prevede, infine, la trasformazione del sito internet dell’Azienda Sanitaria (www.asl13.novara.it) in un portale nel quale far confluire tutti i servizi utili all’utente, considerando internet lo strumento che permette un’immediata modalità di relazione con altri In cosa consiste l’ Ufficio Stampa e perché è così importante l’informazione? La relazione con gli organi di informazione ha rappresentato il primo strumento per poter avvicinarsi alla gente, parlando in modo chiaro, semplice e diretto e non più in un burocratese. Il dialogo con gli organi di informazioni non si è improvvisato, ma è il risultato di un lungo lavoro di collaborazione che si costruito negli anni, partendo dal presupposto che comunicare in modo chiaro, senza mascherarsi dietro a ma, perché, o no comment è decisamente la strategia di comunicazione più efficace. Il silenzio spesso è più espressivo delle parole ed ha stranamente l’odore di inefficienza. La correttezza e la chiarezza sono alla base del rapporto con i mass media. Il giornalista conosce il suo interlocutore e può dialogare con lui, in qualsiasi momento. Informare per conoscere e far conoscere l’organizzazione della Sanità, comunicare vuol dire anche creare un’amministrazione capace di ascoltare, di dare risposte adeguate ai bisogni di salute IN FORMA Pagina 17 Anno 6– Numero 5 COMUNICAREBORGOINFIERA E GUADAGNARE IN SALUTE La salute non è solo sanità la struttura sanitaria. Il processo di comunicazione non è però un fenomeno isolato ma coinvolge anche le Istituzioni, le Forze Sociali ed i Privati presenti sul territorio. Per consolidare il dialogo, si utilizzano diversi canali informativi tra L’Uf f ici o Relazi oni Este rne dell’Azienda Sanitaria Locale n. 13 di Novara nel corso degli anni – insieme ad altre Strutture dell’ASL n. 13, in particol are con l’Educazione alla Salute, – ha attivato numerose iniziative per entrare sempre più in relazione con i propri assistiti per facilitarne l'accesso ai percorsi di diagnosi e cura. e per condividere esperienze ed informazioni al fine di migliorare a qualità dei servizi offerti e di conseguenza la qualità della vita delle persone. L’impegno costante è rivolto a migliorare la relazione tra istituzione ed assistito, attraverso una comunicazione interattiva finalizzata ad informare per far conoscere l’organizzazione della Struttura Sanitaria, per incidere sui comportamenti (stili di vita) che si riflettono sulla salute delle persone ed a d ivu lg are l a cu ltu r a de ll a “prevenzione”. Prevenzione non significa proporre un prodotto di facile consumo, ma un vero e proprio stile di vita nel quale abitudini consolidate e negative, vengono sostituite da nuove e attente modelli esistenziali. Si è sempre più consci dell’importanza che la comunicazione riveste, infatti, comunicando in modo consapevole ed efficace e, quindi, efficiente, imprescindibilmente si migliora il rapporto interpersonale con chi interagisce con della sicurezza sulla tavola dei nostri bimbi, di funghi,di salute, come bene e risorsa da difendere di disagio e solitudine, di vaccinazione antinflunzale e ci aspettano ancora altri argomenti nei prossimi appuntanmento Sintonizzatevi, quindi, ogni mercoledì alle 11.00, con le frequenze di BLU RADIO, per Novara e Provincia FM 102.200 (tutte le altre frequenze sono consultabili sul sito www.bluradio.it) Se volete suggerire un argomento che vi sta particolarmente a cuore o volete che se ne parli, se volete informazioni più approfondite sui temi che saranno trattati, inviate un’ e-mail all’indirizzo [email protected] oppure [email protected]; Buon ascolto! L’Appuntamento televisivo cui i mass media, che costituiscono un canale di comunicazione, nuovo, rapido e d’impatto per parlare in modo più semplice e diretto all’utente. Attraverso le emittenti televisive, radiofoniche e la stampa locale si è in grado di entrare sempre più sul territorio e conoscere così i reali bisogni degli individui. L’Appuntamento radiofonico con l’ASL 13 E’ ripreso, dopo la pausa estiva, l’appuntamento radiofonico con l’ASL n. 13 in collaborazione con BLU RADIO per consolidare il dialogo con il cittadino al fine di condividere esperienze ed informazioni, migliorando la qualità della vita e per facilitare l'accesso ai percorsi di diagnosi e cura. SI è parlato di scuola di Cultura 2000, l’appuntamento televisivo in onda su Altatitalia TV condotto da Giuliano Ladolfi dedica alcune puntate alla cultura della salute, prendendo spunto dall’attenzione rivolta dai mass media all’argomento. La sanità viene affrontata con gli ospiti in studio attraverso interviste mirate . Sintonizzatevi, quindi, con le frequenze di Altaitalia TV (su Novara: 33 whf; 25 whf Alessandria; 43 whf su Borgomanero) per seguire la puntata di giovedì 27 settembre, (in replica venerdì alle 12.00). Buona visione! IN FORMA Pagina 17 Anno 6– Numero 5 COMUNICAREBORGOINFIERA E GUADAGNARE IN SALUTE La salute non è solo sanità la struttura sanitaria. Il processo di comunicazione non è però un fenomeno isolato ma coinvolge anche le Istituzioni, le Forze Sociali ed i Privati presenti sul territorio. Per consolidare il dialogo, si utilizzano diversi canali informativi tra L’Uf f ici o Relazi oni Este rne dell’Azienda Sanitaria Locale n. 13 di Novara nel corso degli anni – insieme ad altre Strutture dell’ASL n. 13, in particol are con l’Educazione alla Salute, – ha attivato numerose iniziative per entrare sempre più in relazione con i propri assistiti per facilitarne l'accesso ai percorsi di diagnosi e cura. e per condividere esperienze ed informazioni al fine di migliorare a qualità dei servizi offerti e di conseguenza la qualità della vita delle persone. L’impegno costante è rivolto a migliorare la relazione tra istituzione ed assistito, attraverso una comunicazione interattiva finalizzata ad informare per far conoscere l’organizzazione della Struttura Sanitaria, per incidere sui comportamenti (stili di vita) che si riflettono sulla salute delle persone ed a divulgare la cu ltu r a d ella “prevenzione”. Prevenzione non significa proporre un prodotto di facile consumo, ma un vero e proprio stile di vita nel quale abitudini consolidate e negative, vengono sostituite da nuove e attente modelli esistenziali. Si è sempre più consci dell’importanza che la comunicazione riveste, infatti, comunicando in modo consapevole ed efficace e, quindi, efficiente, imprescindibilmente si migliora il rapporto interpersonale con chi interagisce con della sicurezza sulla tavola dei nostri bimbi, di funghi,di salute, come bene e risorsa da difendere di disagio e solitudine, di vaccinazione antinflunzale e ci aspettano ancora altri argomenti nei prossimi appuntanmento Sintonizzatevi, quindi, ogni mercoledì alle 11.00, con le frequenze di BLU RADIO, per Novara e Provincia FM 102.200 (tutte le altre frequenze sono consultabili sul sito www.bluradio.it) Se volete suggerire un argomento che vi sta particolarmente a cuore o volete che se ne parli, se volete informazioni più approfondite sui temi che saranno trattati, inviate un’ e-mail all’indirizzo [email protected] oppure [email protected]; Buon ascolto! L’Appuntamento televisivo cui i mass media, che costituiscono un canale di comunicazione, nuovo, rapido e d’impatto per parlare in modo più semplice e diretto all’utente. Attraverso le emittenti televisive, radiofoniche e la stampa locale si è in grado di entrare sempre più sul territorio e conoscere così i reali bisogni degli individui. L’Appuntamento radiofonico con l’ASL 13 E’ ripreso, dopo la pausa estiva, l’appuntamento radiofonico con l’ASL n. 13 in collaborazione con BLU RADIO per consolidare il dialogo con il cittadino al fine di condividere esperienze ed informazioni, migliorando la qualità della vita e per facilitare l'accesso ai percorsi di diagnosi e cura. SI è parlato di scuola di Cultura 2000, l’appuntamento televisivo in onda su Altatitalia TV condotto da Giuliano Ladolfi dedica alcune puntate alla cultura della salute, prendendo spunto dall’attenzione rivolta dai mass media all’argomento. La sanità viene affrontata con gli ospiti in studio attraverso interviste mirate . Sintonizzatevi, quindi, con le frequenze di Altaitalia TV (su Novara: 33 whf; 25 whf Alessandria; 43 whf su Borgomanero) per seguire la puntata di giovedì 27 settembre, (in replica venerdì alle 12.00). Buona visione! Pagina 20 IN FORMA Anno 6– Numero 5 Un sentito ringraziamento per l’affetto e l’aiuto che avete sempre dimostrato nei miei confronti. Ho trascorso un bellissimo periodo con voi tutti, adesso mi aspetta una nuova avventura fatta, ahimé, di viaggi, crociere, ballo, palestra, amici e quant’altro… sopravviverò, ma mi mancherete per cui se qualcuno dovesse passare dalle mie parti (Varano Borghi – Varese) mi venga a trovare… Vi aspetto tutti. Grazie di Cuore e un grosso bacio Eva Garrone A Eva (capo sala del Distretto di Arona) gli auguri di vivere con entusiasmo e serenità questa nuova fase della vita certi che non Le mancheranno ulteriori nuove occasioni. A cura di Carnen Gatti, Collaboratrice Ufficio Relazioni Esterne Nel mese di settembre la squadra di pallavolo dell’Ospedale di Borgomanero, composta interamente da personale ospedaliero, ha iniziato la sua attività guidata da Massimiliano Bruzzi, responsabile del Gruppo Sportivo dell’Ospedale. Le partite si svolgono dalle 21.00 nella Palestra Comunale di Gozzano, messa gentilmente a disposizione dall’Amministrazione. Chi fosse interessato a far parte della squadra può telefonare allo 0322 848515. Auguriamo al gruppo sportivo brillanti vittorie, sperando è che questi eventi sportivi possano essere di stimolo e spunto per iniziative benefiche e di solidarietà. La salute è un bene prezioso che passa anche attraverso momenti di socialità come le manifestazioni sportive che riuniscono intorno a sé persone di ogni età, dai più piccini ai più anziani. Pagina 21 IN FORMA Anno 6– Numero 5 “Vorrei poter esprimere un grande grazie a tutti Voi per tutto quanto avete fatto per il mio caro …… e per me che forse in quel momento ne avevo bisogno perché lungo il percorso intravedevo l’angoscia della morte che si avvicinava sempre più, ma con il vostro aiuto e la condivisione vedevo crescere la Vostra umanità e la capacità di ascoltare non solo con l’udito ma anche con lo sguardo e con il cuore. Siete stati per me e ……. , una presenza preziosa e generosa. Il mio augurio oggi è che il Signore Vi ricompensi per il bene che Voi fate e Vi conservi sempre così generosi. Affettuosamente” Lettera firmata; Indirizzata al personale Cure Palliative e Terapia Antalgica del Presidio Ospedaliero di Borgomanero. La Direzione Generale dell’A.S.L. n. 13 COMITATO DI REDAZIONE Direzione Mario Minola Arabella Fontana Sergio Bertone Direttore Responsabile: ringrazia il personale per la professionalità e competenza con la quale ogni giorno svolge la propria attività . Si riportano alcune segnalazione a testimonianza della qualità eccellente dei servizi sanitari erogati Elena Vallana Coordinatore Redazione: Maurizio Robberto Redazione: Anna Rita Audone Andrea Bertaccini Raffaella D'Andretta Mirella Frattini Carmen Gatti Alessandra Mondini Alberta Paggi Paola Pontiroli Carlo Prelli Barbara Schietti Claudio Teruggi Carlo Alberto Zambrino PER IL VOLONTARIATO Andrea Bassetti Lorenza Fontana “….. Vogliamo portare testimonianza di una realtà di “buona sanità” verificatasi nella Provincia di Novara e nello specifico dell’Ospedale di Borgomanero. Desideriamo ringraziare il Primario di Chirurgia dott. Claudio Sguazzino e tutta la sua équipe che con professionalità, competenza e dedizione hanno salvato la vita a ………… nonché tutto il personale paramedico, per la capace assistenza al paziente. Tutti loro hanno dimostrato una grande sensibilità anche verso la famiglia, sostenendola in drammatici momenti. Un ulteriore ringraziamento è rivolto alla dott.ssa Grazia Nuvolone, Psicologa del medesimo Ospedale per la sua preziosa assistenza. L’eccellenza nella cura sanitaria deriva non solo dalle capacità tecnico professionali ma anche e soprattutto dalle profonde qualità umane, che con questa testimonianza desideriamo evidenziare.” Lettera firmata; pubblicata su “Il Corriere di Novara del 27 settembre 2007 Pagina 21 IN FORMA Anno 6– Numero 5 “Vorrei poter esprimere un grande grazie a tutti Voi per tutto quanto avete fatto per il mio caro …… e per me che forse in quel momento ne avevo bisogno perché lungo il percorso intravedevo l’angoscia della morte che si avvicinava sempre più, ma con il vostro aiuto e la condivisione vedevo crescere la Vostra umanità e la capacità di ascoltare non solo con l’udito ma anche con lo sguardo e con il cuore. Siete stati per me e ……. , una presenza preziosa e generosa. Il mio augurio oggi è che il Signore Vi ricompensi per il bene che Voi fate e Vi conservi sempre così generosi. Affettuosamente” Lettera firmata; Indirizzata al personale Cure Palliative e Terapia Antalgica del Presidio Ospedaliero di Borgomanero. La Direzione Generale dell’A.S.L. n. 13 COMITATO DI REDAZIONE Direzione Mario Minola Arabella Fontana Sergio Bertone Direttore Responsabile: ringrazia il personale per la professionalità e competenza con la quale ogni giorno svolge la propria attività . Si riportano alcune segnalazione a testimonianza della qualità eccellente dei servizi sanitari erogati Elena Vallana Coordinatore Redazione: Maurizio Robberto Redazione: Anna Rita Audone Andrea Bertaccini Raffaella D'Andretta Mirella Frattini Carmen Gatti Alessandra Mondini Alberta Paggi Paola Pontiroli Carlo Prelli Barbara Schietti Claudio Teruggi Carlo Alberto Zambrino PER IL VOLONTARIATO Andrea Bassetti Lorenza Fontana “….. Vogliamo portare testimonianza di una realtà di “buona sanità” verificatasi nella Provincia di Novara e nello specifico dell’Ospedale di Borgomanero. Desideriamo ringraziare il Primario di Chirurgia dott. Claudio Sguazzino e tutta la sua équipe che con professionalità, competenza e dedizione hanno salvato la vita a ………… nonché tutto il personale paramedico, per la capace assistenza al paziente. Tutti loro hanno dimostrato una grande sensibilità anche verso la famiglia, sostenendola in drammatici momenti. Un ulteriore ringraziamento è rivolto alla dott.ssa Grazia Nuvolone, Psicologa del medesimo Ospedale per la sua preziosa assistenza. L’eccellenza nella cura sanitaria deriva non solo dalle capacità tecnico professionali ma anche e soprattutto dalle profonde qualità umane, che con questa testimonianza desideriamo evidenziare.” Lettera firmata; pubblicata su “Il Corriere di Novara del 27 settembre 2007