I BES: la storia, il dibattito e la didattica inclusiva Convegno Centro Studi Scuola Pubblica Liceo Psicopedagogico “G. Marconi” Pescara 30 Novembre 2013 BES Bisogni educativi speciali o Special Educational Needs La storia REGNO UNITO 1978 Rapporto Wornock Rivendica il superamento delle scuole speciali (special school) e la frequenza delle scuole normali per i ragazzi con bisogni educativi speciali. DALLA SEGREGAZIONE ALLA INTEGRAZIONE 1981 - EDUCATIONAL ACT si riconosce la nozione di bisogno educativo speciale • Anni 1980-1990 progressiva riduzione degli alunni iscritti alle scuole speciali. • NB: nel Regno Unito non si stanziano fondi in favore di tale trasformazione in atto 1988 – Educational Act (2) • Si elabora un curricolo valido su tutto il territorio nazionale dopo un periodo di forte autonomia. • Si fissano degli standard e la valutazione di tali standard • Il National Curriculum viene ricalibrato sulla base dei Bisogni educativi speciali Dove studiano i ragazzi disabili nel mondo? (fonte OCSE) ITALIA • Negli anni Settanta si assiste alla fioritura di politiche, legislazione e prassi finalizzate alla integrazione e che mirano a scardinare le prassi segreganti preesistenti. • La società richiede la tutela dei diritti di piena cittadinanza per tutti secondo il dettato costituzionale. Italia • 1975- RELAZIONE CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE FALCUCCI CONCERNENTE I PROBLEMI SCOLASTICI DEGLI ALUNNI HANDICAPPATI • LEGGE 517/1977 Art. 7: “ Per agevolare l’attuazione del diritto allo studio e la formazione della personalità degli alunni” si prevedevano : • Interventi individualizzati in relazione alle esigenze degli alunni • Iniziative di integrazione e sostegno degli alunni portatori di handicap • Presenza dell’insegnante di sostegno per gli alunni portatori di handicap nelle classi costituite al massimo da 20 alunni • 1978 LEGGE BASAGLIA INTEGRAZIONE DEI MALATI DI MENTE E CHIUSURA DEI MANICOMI • 1980-1990 Si passa dalla integrazione alla inclusione • 1990-2000 (ONU- UNESCO) inclusione non solo dei disabili ma anche delle bambine nei paesi in cui è loro preclusa l’istruzione Il dibattito EVOLUZIONI DEI TERMINI E DEL PENSIERO INTEGRAZIONE: insieme dei processi sociali e culturali che rendono un individuo membro di una società. Superamento della segregazione : L’inclusione • TONY BOOTH – MEL AINSCOW, Index per l’inclusione. Promuovere l’apprendimento e la partecipazione nella scuola, edizione italiana a cura di Fabio Dovigo e Dario Ianes, Trento, Erickson 2008 I LIMITI DELL’INTEGRAZIONE 1) Paradigma assimilazionista; 2) Progettazione per i disabili marginale; 3)Il successo è rappresentato dal grado di normalizzazione del disabile; 4) La normalità è il modello di riferimento LA FORZA DELL’INCLUSIONE • È il riconoscimento della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti; • È una filosofia di accettazione: è una cornice in cui tutti gli alunni possono essere valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità (F. Dovigo) PERCHÉ DIVENTA NECESSARIO CAMBIARE? • • • • • • La scuola è al centro di POLITICHE SVALUTANTI: tagli per enti locali /risorse /diritti / sostegno; TENDENZE ESPULSIVE VERSO I RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ; CLASSI NUMEROSE E PROBLEMATICHE È necessaria un’INNOVAZIONE per rilanciare una scuola ignorata nei suoi bisogni (D. Ianes) La soluzione sono i BES IL PROBLEMA Perché si deve passare da una politica scolastica che riconosce i bisogni e garantisce i diritti a una politica che riconosce i bisogni e nega i diritti? I “costi di allevamento” • La nostra attuale modalità di gestione della disabilità stride rispetto alle logiche del capitale umano • Troppi costi di allevamento e poca resa Critiche al sistema d’integrazione italiano Gli alunni disabili nella scuola italiana: bilancio e proposte (2011) da Fondazione Agnelli, Treelle, Caritas Italiana 1) Crescita del numero dei disabili e degli insegnanti di sostegno 2) Sistema poco trasparente e intelligente; 3) Estensione della legge 104 anche ai non disabili, cioè a coloro che presentano disagio e svantaggio; 4) Sistema rigido: certificazione-insegnante di sostegno; 5) Eccessiva discrezionalità nel rilascio delle certificazioni; 6) Scollamento tra scuola e mondo del lavoro; Ma soprattutto i costi di allevamento • Si spende per l’integrazione 4 miliardi di euro l’anno e gli investimenti sono improduttivi, perché solo il 7% degli allievi disabili lavorano alla fine del loro percorso rispetto al 17% degli altri paesi europei. • Non si può procedere su questa strada, il modello è in crisi, bisogna sposare un altro modello a costo zero L’innovazione BES è promossa dall’Accademia Gli ambiti accademici coinvolti sono: • Università di Trento (prof.Dario Ianes) • Università di Bologna (prof. Andrea Canevaro) • Università Cattolica di Milano (prof.Luigi D’Alonzo) • Università Cattolica di Bergamo (prof.Fabio Dovigo) • Università degli Studi Sant’Orsola Benincasa di Napoli (Elisa Frauenfelder) La diffusione del pensiero sui BES Erickson: casa editrice co-fondata da Dario Ianes La qualità dell’integrazione scolastica e sociale, Convegno di Rimini 8-9-10 Novembre 2013; Bes: siamo tutti speciali, Sesta giornata Pedagogica della Scuola Cattolica, Roma 19 ottobre 2013 patrocinata dalla Conferenza Episcopale Italiana. SIPES (Società Italiana di Pedagogia Speciale) I BES SONO DAVVERO IL SEGNO DELL’INNOVAZIONE? In realtà il modo di gestire il bisogno educativo speciale attraverso il GLI e i contatti con gli enti del territorio, le famiglie etc. sono una riproposizione del modello di gestione della disabilità proprio dell’Inghilterra e del Galles (“I Quaderni di Eurydice” 23 (2004), p. 47) La didattica inclusiva e i suoi 14 presupposti (critici) • • • • • • • • • • • • • • 1) Organizzazione scolastica generale 2) Spazi ed architetture 3) Sensibilizzazione generale 4)Alleanze extrascolastiche 5) Formazione e aggiornamento 6)Documentazione 7) Didattica comune 8) Didattica individuale 9) Percorsi educatici e relazionali comuni 10)Percorsi educativi e relazionali individuali 11)Ausili e tecnologie 12) Interventi di assistenza e di aiuto personale 13) Interventi riabilitativi 14 ) Interventi sanitari Previsioni per il futuro • Maggiore impegno didattico per i docenti (a parità di stipendio) • Una formazione da acquisire individualmente per far fronte all’ampio spettro di problemi che si profilano, a spese del docente. • Carenze di risorse didattiche (CTS) • Modifica della didattica • Negazione di diritti per allievi con oggettivi problemi Scuola divisa tra il dilemma della performance e inclusività. La Cosa fare? • Rianimare il dibattito sulla questione BES nei collegi docenti; • Cooperazione tra docenti e famiglie sulla questione; • Attenzione alla legge 104 intesa come strumento per la garanzia dei diritti messi sotto attacco; • Avere consapevolezza che i BES sono solo delle possibili soluzioni per affrontare i problemi vissuti dalla scuola. • Grazie