19-11-2009 14:03 Pagina 1 9 788860 426994 GAL 10-12 2009.qxp Euro 1,00 MENSILE · ANNO XVII, N. 10-12/2009 · SPED. IN ABB. POST. 45% Art. 2 comma 20/b L. 662/96 Filiale di Napoli I LIBRI SONO A DISPOSIZIONE DI RESIDENTI E DI TURISTI. PARLA IL SINDACO Guardia Perticara è Il Paese della lettura Numerose teche all’aperto nei luoghi centrali del borgo Guardia Perticara, un piccolo paese di 700 abitanti della Basilicata, ha deciso di diventare Il Paese della lettura. Il comune, che gli abitanti chiamano ‘il Paese delle case in pietra’ e che è considerato uno tra i Borghi più belli d’Italia (www.borghitalia.it), vuole diventare il paese con più libri (almeno in rapporto alla popolazione) e, soprattutto, un luogo dove i libri siano disponibili e letti a tutte le ore del giorno. Un paio di mesi fa, infatti, nei luoghi centrali di Guardia, sono state montate delle teche all’aperto con un primo assortimento di un migliaio di libri appartenenti a generi diversi che spaziano dalla saggistica alla narrativa, dai libri per bambini ai gialli. Le teche sono state predisposte per poter conservare i libri resistendo anche alle intemperie. I libri sono a disposizione di tutti, sia residenti che turisti, e tutti li possono pre- levare direttamente e senza formalità con un unico obbligo: dopo averli letti, riconsegnarli alla teca. ‘Diciamo subito - precisa il sindaco Massimo Caporale, ingegnere prestato alla politica per amore del suo paese - che la nostra idea di diventare Il Paese della lettura non nasce da oggi. Sono anni che a Guardia Perticara, d’inverno nella sala comunale e d’estate nella piazzetta, organizziamo I Salotti nel borgo, presentando libri ed ospitando scrittori che arrivano da ogni parte d’Italia, anche se ci teniamo a valorizzare gli scrittori e le opere ambientate in Basilicata. Così, ad esempio, con altri Comuni della zona abbiamo organizzato una rassegna Sulle tracce di Levi in cui i luoghi del pittorescrittore fanno da sfondo a letture, dibattiti e mostre. Anche la nostra biblioteca è molto attiva e freINFO: Abitanti nel Comune e nel borgo: 665 Altitudine: 725 m slm Come si arriva a Guardia Perticara (PZ): In auto: da Potenza: S.S. 92 direzione Corleto Perticara (km 72), dalla Ionica (S.S. 106): Uscita Scanzano Sud - Superstrada S.S. 598 Val d’Agri - Uscita Fondovalle del Sauro (Saurina) direzione Guardia Perticara; In treno: Stazione di Potenza Inferiore - Autobus di linea per Guardia Perticara (75 km) www.comuneguardia.it Pro Loco 0971964004 [email protected] quentata. Tra l’altro, a seguito della chiusura dell’unica edicola del paese, abbiamo deciso che la biblioteca doveva attivarsi per la vendita di giornali e riviste per non fare mancare ai nostri cittadini la stampa d’informazione.’ Ma come è nata l’idea delle teche? ‘Parlando con il dirigente scolastico, Enzo Lardo, è nata l’idea di realizzare una sorta di biblioteca open alla quale si potesse accedere senza formalità. Superate le prime preoccupazioni legate al fatto che molti libri in questo modo potevano essere sottratti, abbiamo deciso ugualmente di andare avanti. Abbiamo coinvolto le scuole e la biblioteca ed ottenendo anche la collaborazione ed un finanziamento dalla Comunità montana con l’assessore Ferdinando Sarli, che, con entusiasmo, si è impegnato per la riuscita dell’iniziativa. Oltre 1000 libri sono stati messi a disposizione da Leggere:tutti mentre abbiamo chiesto ai nostri cittadini di consegnare alle teche anche i libri che avevano letto e che poteva essere utile suggerirne la lettura agli altri. Mentre stiamo completando questo progetto, stiamo già pensando ad altre iniziative come mostre, incontri, serate a tema che vedano il libro al centro di un progetto di crescita culturale e di valorizzazione turistica.’ Ecco un esempio concreto di come il libro possa diventare anche un volano dal punto di vista economico. Intanto Leggere:tutti, ha deciso di adottare Guardia Perticara spedendo periodicamente i libri che vengono inviati dalle case editrici alla nostra sede per recensione e di supportare attraverso la comunicazione Il Paese della lettura, con la speranza che altri Comuni seguano questo esempio. Sergio Auricchio FIERE pagg. 3, 4, 11 PREMI pagg. 3, 9, 11 TRA LE INIZIATIVE, LA BIBLIOTECA “SAN PAOLO GUIDA” A Caserta il Festival nazionale della Comunicazione 2010 Alla sua quinta edizione, dopo l’esperienza di Alba, Salerno, Bari e Brescia, giunge quest’anno a Caserta il Festival della Comunicazione, con l’intento di proporre – all’interno della Settimana Comunicazione che Paolini e Paoline animano su tutto il territorio italiano dal 9 al 16 maggio 2010 – una serie di eventi e incontri sulla comunicazione, attorno al tema oggetto dello specifico messaggio del papa Benedetto XVI e in concomitanza con l’Anno Sacerdotale indetto dal Pontefice. Don Roberto Ponti, presidente nazionale del Centro Culturale San Paolo Onlus, spiega che, con la presentazione del tema 2010, si è intensificato il lavoro della Commissione che promuove le attività della Settimana della Comunicazione. «Per il quinto anno consecutivo – chiarisce – seguendo le indicazioni del Direttorio CEI “Comunicazione e Missione” e secondo il carisma proprio della Famiglia Paolina, saranno coordinate iniziative su tutto il territorio italiano in collaborazione con Diocesi, Centri Culturali e Associazioni. Di particolare rilievo il Festival della Comunicazione che, dopo il successo di Alba, tornerà al Sud, coinvolgendo la Diocesi di Caserta dal 9 al 16 maggio 2010». La riflessione sul “continente digitale” richiederà un particolare impegno per uscire da affermazioni scontate e superficiali e arrivare a cogliere il vero ruolo della comunicazione per la comunità cristiana. «Nella continuità auspicata tra Anno Paolino e Anno Sacerdotale occorre raccogliere, come il beato Giacomo Alberione, il duplice invito di San Paolo: “Mi sono fatto tutto a tutti” e “Fate a tutti la carità della verità”. L’equilibrio tra verità e carità è criterio operativo per ogni autentica attività comunicativa, consegnata ai pastori e a tutta la comunità. Per stimolare nei più giovani questa attenzione, viene promosso anche quest’anno il Concorso Don Albe- rione per le scuole primarie e secondarie di primo grado». Tra i primi ad aderire al Festival della Comunicazione 2010, la Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, il Centro Studi Sebetia-Ter e il gruppo editoriale e librario Guida, promotori di incontri sul tema. Nel corso della Settimana Comunicazione si realizzerà un progetto singolare: la biblioteca SAN PAOLO GUIDA. L’Associazione Alfredo Guida Amici del Libro Onlus, impegnata da oltre mezzo secolo alla valorizzazione delle espressioni esistenti sul territorio, in riferimento costante con gli organismi pubblici e privati, laici e religiosi, farà dono di un fondo librario al Centro Culturale San Paolo Onlus della Campania con l’intento di diffondere la lettura attraverso iniziative di carattere culturale e sociale. In questo caso, Guida condivide le finalità della Società San Paolo, dedita a pensare, valorizzare e usare la comunicazione e i suoi mezzi per la crescita umana e spirituale. Mary Attento don Giacomo Alberione (1884-1971) Per ulteriori informazioni e per collaborazioni, contattare via mail: [email protected] o direttamente il Presidente nazionale: [email protected] Coordinamento organizzativo: Centro Culturale San Paolo Onlus, Segreteria: via Alessandro Severo 56, 00145 Roma Tel. 06.59786278 Cell. 328.7786338 Fax 06.89284827 [email protected] Siti: www.festivaldellacomunicazione.it, www.settimanadellacomunicazione.it, w w w. c e n t r o c u l t u r a l e s a n p a o l o . i t , www.paulusweb.net (altro art. a pag. 15) GAL 10-12 2009.qxp 2 19-11-2009 14:08 Pagina 2 GUIDA AI LIBRI ottobre-dicembre 2009 L’ESORDIO NEL 1999 CON LA PUBBLICAZIONE DELLA BIBBIA IN ITALIANO IntraText compie dieci anni Con la pubblicazione della Bibbia in lingua italiana, nell’ottobre del 1999 ha iniziato la propria attività la Biblioteca Digitale IntraText (www.intratext.com), una delle prime biblioteche digitali a testo pieno liberamente accessibili su Internet. Si tratta di un progetto concepito da linguisti e filologi italiani, i quali hanno voluto creare una biblioteca digitale caratterizzata da accuratezza editoriale ed elevata accessibilità. Dopo dieci anni, la Biblioteca Digitale IntraText offre oltre 7700 opere in 44 lingue a caratteri latini, per un totale di oltre 13,5 milioni di pagine accessibili in modo libero e gratuito. La biblioteca riceve ogni giorno la visita di circa 2.600 utenti, i quali leggono in media circa 2,1 milioni di pagine al mese. Le sezioni dedicate alla letteratura italiana, alla letteratura latina e ai testi della tradizione cattolica sono le più cospicue, grazie anche al contributo di diversi istituti religiosi e alle collaborazioni internazionali. La biblioteca digitale IntraText contribuisce alle sezioni “Testi fondamentali” ed “Encicliche di Giovanni Paolo II” del sito Internet della santa sede www.vatican.va IntraText propone una modalità di accesso al testo che realizza il concetto di “ipertesto lessicale”, cioè la possibilità di consultare un testo utilizzando un ipertesto costruito su alcune delle parole presenti nel testo stesso. L’ipertesto lessicale offre all’utente la lettura non lineare, cioè la possibilità di leggere il testo non solo seguendo la struttura sequenziale con la quale è stato scritto, ma anche seguendo direttamente i concetti espressi attraverso alcune parole. Si tratta di un modo di presentare i testi adatto sia al lettore specializzato, sia al lettore non esperto e all’uso didattico. La biblioteca svolge un costante lavoro di controllo e revisione dei testi pubblicati. Ogni correzione delle edizioni elettroniche viene verificata sull’edizione di riferimento direttamente o con la collaborazione di esperti che collaborano con la Biblioteca da diverse aree del mondo. Le pagine di catalogo e un bollettino settimanale danno conto delle nuove accessioni e delle revisioni. La biblioteca digitale IntraText è indicizzata dai principali motori di ricerca e da Europeana quale risorsa per testi in lingua italiana e, a breve, in lingua latina. La biblioteca partecipa inoltre al progetto “Cultura Italia” del Ministero dei beni culturali; parte del catalogo IntraText è presente nella “Biblioteca digitale italiana” dello stesso Ministero. Luciano Carideo Che cos’è una Biblioteca Digitale Una biblioteca digitale su Internet è un sito web che offre oggetti di biblioteca (libri, multimedia ecc.) da leggere e scaricare o condividere, organizzati in un catalogo (per autore, per titolo ecc.), attraverso una interfaccia di ricerca. Più in generale, una biblioteca digitale Internet può essere definita come un servizio che permette ai cittadini di accedere alla conoscenza in modo semplice, multimodale, efficiente edefficace usando una molteplicità di dispositivi. Le biblioteche digitali si caratterizzano soprattutto per la possibilità di fare ricerche sia nel catalogo degli oggetti, sia nel contenuto degli oggetti stessi. È ciò che si intende per biblioteche digitali “a testo pieno” (full-text digital library), le quali costituiscono la più completa realizzazione di biblioteca digitale. È il caso di siti come http:// books.google.com/books e www.intratext.com. Vi sono anche biblioteche digitali che offrono la ricerca sul catalogo ma la consultazione degli oggetti solo per immagini (cioè le fotografie delle pagine dei libri oppure i filmati), senza possibilità di ricerca nei contenuti. È il caso di siti come www.yuoutube.com e www.open-video.org. I CONCETTI FONDAMENTALI PER LE BIBLIOTECHE DIGITALI Contenuti I contenuti sono i dati e le informazioni che le biblioteche digitali gestiscono e rendono disponibili ai propri utenti: libri, oggetti multimediali (audio, video, fotografie) ecc. Le descrizioni dei contenuti stessi, dette “metadati”, fanno parte dei contenuti forniti da una biblioteca digitale. Utenti Lo scopo di una biblioteca digitale è mettere in comunicazione gli utenti con i contenuti e di supportarli nel fruire tali contenuti o anche eventualmente nel produrre nuovi contenuti. Ogni utente può avere diritti limitati all'interno della Biblioteca Digitale (per esempio potrebbe non essere autorizzato ad accedere ad alcuni oggetti o a compiere alcune operazioni) e in alcuni casi la biblioteca digitale può offrire caratteristiche personalizzate (scaffale personale, memoria dei percorsi di lettura, lingua di interfaccia ecc.). Funzioni I servizi offerti agli utenti sono le funzioni di una biblioteca digitale. Alcune funzioni sono di base, come la ricerca dei documenti e la loro lettura, mentre altre funzioni possono essere specifiche secondo le esigenze dei propri utenti o le caratteristiche dei contenuti, come per esempio la traduzione automatica. Qualità La qualità di una biblioteca digitale riguarda i contenuti e il funzionamento. La qualità dei contenuti è associata a parametri quali la completezza (per esempio il libro rispetto alle note, alle notazioni filologiche ecc.) e l’affidabilità (cioè la corrispondenza tra l’edizione a stampa e l’equivalente elettronico fornito dalla biblioteca digitale). La qualità nel funzionamento è associata a parametri quali l’uso di criteri scientifici, la qualità del personale coinvolto nella biblioteca, l’affiliazione o collaborazione con enti scientifici, la trasparenza nel gestire problemi legati ai contenuti (per esempio gli aggiornamenti e gli errata corrige). Le regole d’uso Le regole d’uso governano l’interazione tra l’utente e la biblioteca digitale per aspetti quali la sicurezza, la gestione digitale dei diritti (DRM). Architettura L’architettura attiene a una prospettiva più tecnica che descrive la biblioteca digitale in termini di componenti hardware e software. Dal punto di vista dell’utente, la questione più rilevante nell’architettura di una biblioteca digitale è l’interoperabilità, cioè la capacità della biblioteca digitale di cooperare con altre biblioteche digitali (o altre entità correlate ai contenuti) per offrire collegamenti da e per tali risorse esterne. PROSPETTIVE La tecnologia dell’informazione e della comunicazione ha rivoluzionato il concetto di biblioteca e le biblioteche stanno progressivamente diventando digitali. Una biblioteca digitale supporta la formazione, la ricerca, la comunicazione scientifica così come supporta la conservazione e la salvaguardia del nostro patrimonio di conoscenze, attraverso un metodo di memorizzazione, accesso e ricerca il quale è rivoluzionario rispetto al concetto di biblioteca prima dell’avvento di Internet. Le biblioteche digitali svolgono e svolgeranno un ruolo chiave nel processo diffusione della conoscenza e di democratizzazione dell’informazione. l.c. “La letteratura incontra la città”: è lo slogan della 55ma edizione del Premio Napoli, quest’anno dedicato al quartiere Pizzofalcone, dal 16 ottobre al 15 novembre. La proclamazione dei due libri dell’Anno (uno per la Letteratura italiana, l’altro per le Letterature straniere), sui sei che si erano aggiudicati il Premio Napoli della Giuria, avverrà il 7 novembre, presso la Basilica di San Francesco di Paola, in piazza del Plebiscito: sarà il voto degli Amici del Premio Napoli - oltre mille componenti i Comitati di lettura in Italia Europa Usa e Brasile - a decretare i due vincitori assoluti del Premio Napoli 2009. I due Premi Speciali della Giuria, presieduta da Silvio Perrella, sono stati attribuiti a Maurizio Valenzi e al centro socioculturale di Scampia Alberto Hurtado, gesuita cileno da poco riconosciuto santo. La cerimonia per il Premio Speciale a Valenzi si svolgerà a Napoli il 15 novembre in collaborazione con la Fondazione Valenzi e alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Organo dell’Associazione Alfredo Guida Amici del Libro - Onlus Anno XVII, numero 10-12/2009 ISBN 978-88-6042-718-2 DIRETTORE RESPONSABILE DIEGO GUIDA COORDINAMENTO REDAZIONALE MARY ATTENTO REG. TRIB. NAPOLI N. 4388 del 30.3.1993 REDAZIONE 19 - 80134 NAPOLI TEL. 081.290768 FAX 081.299744 E-MAIL: [email protected] [email protected] VIA PORT’ALBA, STAMPA ARTI GRAFICHE SOLIMENE VIA INDIPENDENZA, 23 CASORIA- NAPOLI tiratura: 25.000 copie La Redazione accetta i contributi provenienti da giornalisti o appassionati del settore, riservandosi ogni decisione sul momento e sulla forma della pubblicazione. La responsabilità dei testi pubblicati spetta ai rispettivi autori, le cui teorie e opinioni non impegnano la Redazione. Non è previsto alcun compenso per il materiale inviato, che di regola non viene restituito. GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:08 Pagina 3 GUIDA AI LIBRI Centenario Confindustria: Cent’anni di Made in Italy e due borse di studio Nel 2010 Confindustria celebrerà il proprio Centenario. In questi cento anni la storia del sistema associativo di Confindustria si è identificata con la storia del nostro Paese, della sua trasformazione, del suo sviluppo, della sua capacità di diventare potenza economica mondiale. Con questo spirito, si appresta a vivere una ricorrenza di elevato valore simbolico, sociale e civile, che non appartiene solo al passato, ma anche e soprattutto al futuro dell’Italia. Fra le diverse iniziative in programma, è prevista la pubblicazione, a cura del prof. Valerio Castronovo, noto storico italiano, del volume “Cent’anni di Made in Italy”, una rievocazione delle espressioni dei risultati più significativi quanto ad inventiva, genialità, innovazione e qualità, che hanno contraddistinto i diversi ambiti dell’industria italiana. Lo scopo è fare emergere l’immagine del Paese che lavora e produce e che nella creatività della sua industria trova il principale elemento di forza e vitalità; e quindi comporre un ritratto del nostro siste- ma industriale attraverso la ricognizione dei suoi punti di eccellenza - ossia dei prodotti e dei brand specifici - che maggiormente hanno contribuito a diffondere le realizzazioni e l’immagine dell’industria italiana nel mondo. Confindustria, tra le diverse iniziative culturali, editoriali e celebrative, in programma su tutto il territorio in occasione del suo Centenario, bandisce, in collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli e la Liuc, Università Carlo Cattaneo, un concorso per il conferimento di 2 borse di studio, dell’importo di 10.000 euro ciascuna, per lo svolgimento di un progetto di ricerca su tematiche relative alla storia economica e d’impresa italiana o della storia del pensiero economico d’impresa. Inoltre, in occasione della prossima Assemblea, che si terrà a Roma nel mese di maggio 2010, Confindustria intende consegnare dei riconoscimenti speciali alle imprese che hanno compiuto almeno 100 anni di associazionismo. Imprese x l’Innovazione 2010 Si avvia la terza edizione del Premio Imprese x Innovazione che Confindustria, in collaborazione con APQI – Associazione Premio Qualità Italia e con alcuni esperti di settore, ha lanciato per offrire un significativo contributo al processo di diffusione della cultura dell’innovazione che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano. L’obiettivo del Premio è far conoscere e diffondere modelli organizzativi e strategici specificatamente orientati alla crescita attraverso l’innovazione, creare una cultura d’impresa fornendo un quadro di riferimento per l’eccellenza nella gestione dell’innovazione e migliorare le prestazioni aziendali attraverso uno strumento di autodiagnosi che permetta di identificare le opportunità di crescita della propria capacità di innovazione. Il modello adottato fa riferimento al framework per l’innovazione dell’EFQM – European Foundation for Quality Management, un modello di eccellenza collaudato e internazionalmente riconosciuto non solo per valutare lo “stato” di un’organizzazione relativamente alle aree di Qualità ed Innovazione, ma per accrescere la cultura d’impresa. ottobre-dicembre 2009 3 Adriano Olivetti: a febbraio cinquant’anni dalla scomparsa Il 27 febbraio 2010 ricorre il cinquantenario della scomparsa di Adriano Olivetti. Ci ha già pensato il documentario “Lettera22” (dalla famosissima macchina per scrivere portatile prodotta da Olivetti), a raccontarlo il 24 settembre 2009, a quasi 50 anni dalla sua morte, attraverso le opere rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Il documentario, di Emanuele Piccardo, è stato presentato al Cinema Farnese, a Campo de’ Fiori, a Roma. Perché questo film è importante è la storia stessa del protagonista a dircelo, le vicende di un industriale, un politico, un urbanista, un intellettuale che ha segnato con la sua opera la storia del nostro Paese. Adriano Olivetti ha contribuito per un trentennio alla formazione della classe dirigente italiana e il suo pensiero, gli scritti e le opere sono state e sono tuttora all’avanguardia in Italia e nel mondo. Intanto, la Regione Lazio prevede di celebrare la VII Giornata dei Valori Nazionali della Repubblica proprio il 27 febbraio per ricordare la figura di Adriano Olivetti. Su di lui sono stati scritti molti libri, soprattutto di recente poiché lo scorso anno ricorreva il Centenario della fondazione della prima fabbrica Olivetti (1908-2008). Nel ricordiamo alcune, in ordine cronologico decrescente: Sergio Ristuccia, Costruire le istituzioni della democrazia. La lezione di Adriano Olivetti, politico e teorico della politica, Marsilio 2009; Sandro Bondi, Il sole in tasca, Mondadori 2009; Valerio Ochetto, Adriano Olivetti, Marsilio 2009; Emilio Renzi, Co- munità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano Olivetti, Guida 2008; Beniamino de’ Liguori Carino, Adriano Olivetti e le Edizioni di Comunità (1946-1960), Roma, Quaderni della Fondazione Adriano Olivetti 2008; Manolo De Giorgi, Enrico Morteo (a cura di), Olivetti: una bella società, Allemandi 2008; AAVV, La realtà dell’utopia. L’attualità di Adriano Olivetti, Franco Angeli 2008 (Atti degli ultimi Convegni Olivettiani, organizzati nel 2007 e 2008 dall’Associazione Communitas 2002); Antonio Castronuovo e Mauro Casadio Farolfi (a cura di), Quattro anni con Olivetti. Riflessioni e interviste da una «città dell’uomo», Editrice La Mandragora 2008 (Atti dei convegni organizzati tra il 2004 e il 2007 dall’associazione ‘Città dell’uomo’ di Imola); Davide Cadeddu, Il valore della politica in Adriano Olivetti, Roma, Quaderni della Fondazione Adriano Olivetti 2007; Davide Cadeddu, La riforma politica e sociale di Adriano Olivetti (1942-1945), Roma, Quaderni della Fondazione Adriano Olivetti 2006; Franco Filippazzi, ELEA: storia di una sfida industriale, in L. Dadda, “La nascita dell’informatica in Italia”, Polipress 2006; AAVV, Uomini e lavoro alla Olivetti, Milano, Bruno Mondadori 2005; Paolo Bricco, Olivetti, prima e dopo Adriano: industria, cultura, estetica, l’Ancora del Mediterraneo 2005; Michele Mornese, L’eresia politica di Adriano Olivetti, Lampi di Stampa 2005; Luciano Gallino, L’impresa responsabile. Un’intervista su Adriano Olivetti, Einaudi 2001. Premio Nazionale “Nati per Leggere”: scadenza del bando 31 gennaio 2010 Un riconoscimento nazionale che premi i migliori libri e progetti editoriali per bambini in età prescolare. Questo lo spirito del Premio nazionale Nati per Leggere, alla sua prima edizione, sostenuto da Regione Piemonte, in collaborazione con la Città di Torino, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (che ogni anno organizza il Salone Internazionale del Libro di To- rino) e il progetto Nati per Leggere (promosso dall’Associazione culturale pediatri, l’Associazione italiana biblioteche e il Centro per la salute del bambino Onlus). Il Premio vanta il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L’idea nasce dall’esigenza di stimolare la produzione editoriale e lo sviluppo di progetti legati alla lettura per bambini in età prescolare nella consapevolezza che la lettura ad alta voce contribuisca alla crescita equilibrata sul piano cognitivo, relazionale e fisico, al benessere e alla capacità di utilizzo del linguaggio. Il progetto Nati per Leggere ispira a iniziative simili che sono in atto negli Stati Uniti dall’inizio degli anni Novanta (Born to read e Reach out and read) e nel Regno Unito (Bookstart). Cinque le sezioni in cui si articola il Premio, che ha cadenza annuale: sezione Nascere con i libri: segnala il miglior libro edito in Italia per bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi ed è rivolta agli editori italiani; sezione Crescere con i libri: attribuisce un riconoscimento al miglior libro edito in Italia per bambini di età compresa tra 3 e 6 anni, secondo le modalità dell’omonimo premio istituito dalla Città Torino nel 2005 (www.comune.torino.it/iter); è aperta agli editori italiani i cui titoli saranno segnalati dalle librerie; sezione Libri in cantiere: premia il miglior progetto editoriale inedito (in Italia o all’estero) per bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi ed è desti- nato a tutti gli editori italiani; sezione Reti di libri: viene assegnato al miglior progetto di promozione della lettura rivolto ai bambini in età compresa tra 0 e 5 anni, capace di coinvolgere il più ampio numero di soggetti (genitori, familiari, bibliotecari, pediatri, insegnanti, educatori, volontari, ecc.); sezione Pasquale Causa: segnala il pediatra che, aderendo al progetto Nati per Leggere, promuova presso genitori e famiglie la pratica della lettura ad alta voce nel modo più efficace. Nell’ambito della sezione Nascere con i libri riceveranno una menzione d’onore: le pubblicazioni di autori ritenute significative per la fascia d’età considerata (0-36 mesi), attingendo alla produzione non italiana; la collana, in lingua italiana, che si sia particolarmente distinta nel panorama editoriale nazionale rivolta a bambini tra 0 e 36 mesi. La cerimonia di premiazione si svolgerà a maggio 2010 in occasione della XXIII Fiera Internazionale del Libro di Torino. La domanda di partecipazione e il materiale dovranno pervenire alla Segreteria organizzativa entro il 31 gennaio 2010 all’indirizzo: Fondazione per il Libro la Musica la Cultura - Segreteria Premio nazionale NpL - Via Santa Teresa, 15 - 10121 Torino. La Giuria è composta da membri del Gruppo nazionale di coordinamento Nati per Leggere, esperti di letteratura infantile, pedagogisti, librai, bibliotecari, illustratori ed esperti in comunicazione visiva. GAL 10-12 2009.qxp 4 19-11-2009 14:04 Pagina 4 GUIDA AI LIBRI maggio-settembre 2009 NUMEROSE LE INIZIATIVE PROMOSSE. PARLA L’EDITORE DEL MENSILE Leggere:tutti compie il primo lustro di vita Il volume della democrazia Giornata del libro politico L’iniziativa il 23 ottobre a Montecitorio Leggere:tutti, mensile per la promozione del libro e della lettura diretto da Giuseppe Marchetti Tricamo, è arrivato al quinto anno di vita. Fin dalla prima pubblicazione si è posto l’obiettivo di diventare un punto di aggregazione ed iniziativa per il mondo del libro (editori, librerie, biblioteche e, naturalmente, lettori) con la finalità e l’ambizione di far crescere la lettura in Italia. Con le sue 180.000 copie (150mila come free press in libreria e 30mila in vendita in edicola al costo di un euro), Leggere:tutti è l’unica rivista sui libri di grande tiratura presente in Italia. “Quando cinque anni fa abbiamo presentato il primo numero alla Fiera del libro di Torino – ci spiega l’ing. Sergio Auricchio, editore della rivista – molti hanno guardato alla nostra iniziativa con una certa sufficienza mentre altri erano pronti a scommettere che, usciti 3-4 numeri, avremo presto desistito. Certamente l’impresa non è stata facile ma, grazie anche al sostegno dei lettori (caso unico per una free press, sono migliaia gli abbonati), alla case editrici che ci hanno aiutato con la pubblicità e alle librerie che favoriscono in tutti i modi la distribuzione della rivista, ci siamo affermati tra gli amanti della lettura. Significativo al riguardo è il fatto che anche se la rivista sia disponibile gratuitamente in libreria, le vendite in edicola crescono”. È appena uscito il numero 43 di novembre 2009. “Il nostro obiettivo – prosegue il titolare di Agra srl, la casa editrice che ha sede a Roma e che svolge un’intensa attività editoriale nel campo dei libri – è di far crescere la lettura in Italia, coinvolgendo in particolare i lettori deboli; ecco perché in Leggere:tutti si trovano articoli e notizie che puntano a creare curiosità intorno ai libri. Molti librai ci comunicano che dopo l’uscita di Leggere:tutti che segnala un libro, molti loro clienti arrivano in libreria a chiederlo. Alcuni librai ci hanno chiesto di conoscere in anteprima i titoli dei libri che trattiamo sul numero in uscita per potersene approvvigionare in tempo”. Numerose sono state le iniziative intraprese in questi anni dalla rivista: l’organizzazione di “Un treno di Libri per Napoli” in occasione di Galassia Gutenberg che ha visto, per due edizioni consecutive, oltre 500 tra lettori e scrittori partecipare all’evento, che è stato ripreso dai più importanti media nazionali; infatti, diversi quotidiani e settimanali, nonché la televisione con il Tg1, il Tg2 e il Tg3 hanno seguito l’evento; inoltre, programmi televisivi come “In Famiglia” hanno realizzato un servizio in diretta di oltre dieci minuti andato in onda nel secondo canale televisivo. E poi il lancio dell’iniziativa “San Giorgio, una rosa per un libro” in occasione del 23 aprile dell’anno scorso che ha promosso la Giornata Mondiale del Libro con oltre 50 eventi in Italia. Un altro progetto è stato l’istituzione delle tessere d’argento del Club di Leggere:tutti, con le quali sono premiate ogni anno personalità che si sono distinte in Italia per la promozione del libro e della cultura. Mary Attento Festa mondiale del libro parte Nave dei libri per Barcellona La crociera letteraria, dal 21 al 25 aprile, sarà annunciata il 5 dicembre nel corso di un incontro al Palazzo dei congressi di Roma in occasione di Più libri Più liberi Ogni 23 aprile, in occasione della Giornata mondiale del Libro, Barcellona si riempie di rose e libri. È usanza, infatti, che in questo giorno gli uomini regalino una rosa alle donne e ne siano contraccambiati con un libro. Tutta la Rambla è invasa di bancarelle con i libri, le librerie sono aperte fino a notte fonda e nella città si susseguono centinaia di eventi. Leggere:tutti intende far partecipare a questa festa i suoi lettori e tutti coloro che amano il libro e la lettura attraverso l’organizzazione di una nave con un migliaio di viaggiatori. Anche il viaggio sarà un evento: a bordo nelle ore di navigazione, sia all’andata che al ritorno, saranno in programma presentazioni, spettacoli, reading e proiezioni di film. Parteciperanno all’iniziativa alcuni dei più importati scrittori italiani e spagnoli. Particolare attenzione, come è tradizione della rivista, sarà prestata ai giovani scrittori e alle piccole e medie case editrici. Gli eventi, utilizzando al meglio gli spazi della nave, saranno organizzati in contemporanea in modo di poter consentire ad ognuno di seguire quanto di maggiore interesse. L’iniziativa sarà annunciata il 5 dicembre alle ore 12 durante la manifestazione Piùlibri Piùliberi in programma al Palazzo dei Congressi di Roma. Aspetti logistici e organizzativi: partenza nella sera di mercoledì 21 aprile da Civitavecchia alle 22,30 con la nave che ospiterà i lettori, la Barcelona Cruise della Grimaldi Lines; arrivo a Barcellona alle 18 del 22 aprile; sistemazione dei partecipanti in diversi alberghi. Il 23 aprile sarà organizzata una grande esposizione di libri italiani sulla Rambla. Inoltre, insieme agli editori spagnoli, si terrà un incontro a Barcellona in cui interverranno scrittori italiani e spagnoli. Appuntamento il 24 sera per la partenza della nave e arrivo a Roma nella serata del 25 aprile. Al fine di consentire la partecipazione a un numero quanto più elevato, i costi del ‘pacchetto’ (che comprende viaggio a/r, 2 notti in cabina, 2 in albergo, pranzi e colazione sulla nave) sono particolarmente contenuti e, a seconda della sistemazione sulla nave e in albergo a Barcellona, variano dai 250 ai 500 euro. Per il programma e le prenotazioni visitare il sito www.leggeretutti.it m.a. Ventimila libri a Palazzo Montecitorio: si è svolta il 23 ottobre alla Camera dei Deputati l’iniziativa dedicata alla cultura politica “Il volume della democrazia - Giornata del libro politico a Montecitorio”, organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori e il supporto dell’Associazione Librai Italiani. Per la prima volta 1600 titoli in 20mila copie pubblicati da editori grandi, piccoli e medi sono stati esposti nella Sala della Regina, mentre nelle sale vicine (Sala Aldo Moro e Sala Busti) si sono tenuti a ripetizione dibattiti e tavole rotonde con i protagonisti del dibattito politico-culturale italiano, autori di pubblicazioni di attualità, storia, economia, cultura e società, ma anche di elaborazione teorica e di analisi della realtà geopolitica. Un momento di confronto importante ma anche un’occasione per porre attenzione a questo nuovo genere se si pensa che, come emerge dal Rapporto 2009 dello stato dell’editoria in Italia a cura di Aie, crescono i libri legati ai temi politici, in particolare quelli legati a temi e vicende di attualità anche con un risvolto politico, che in sette anni registrano un +28,1% di titoli e un +3,8% di copie. La manifestazione è stata inaugurata, presso la Sala della Lupa, con un convegno sul tema “Le nuove culture per il XXI secolo”, introdotto dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, cui hanno partecipato Sergio Belardinelli, Marc Lazar, Piero Ostellino e Salvatore Veca. La casa editrice Guida ha presentato il libro di Jean Monnet, Cittadino d’Europa, grazie al prezioso intervento di Alfonso Iozzo, alla presenza del curatore del volume Enzo Giustino, presidente del Banco di Napoli. Più libri più liberi, edizione n. 8 la Fiera diventa nazionale L’ottava edizione di Più libri più liberi, la Fiera della Piccola e Media Editoria, da quest’anno potrà avvalersi anche formalmente della qualifica di fiera “nazionale”. La conferenza stampa di presentazione si terrà a Roma, il 19 novembre 2009, alle ore 11, al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra. La Fiera si svolgerà a Roma presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur (Piazzale Kennedy) dal 5 all’8 dicembre 2009. Il programma culturale di Più libri più liberi nasce con l’intenzione di fornire agli editori una maggiore visibilità, offrendo loro l'opportunità di presentare libri o di discutere sui più variegati temi riguardanti il mondo della cultura e dello spettacolo. Da reading a mini concerti, da tavole rotonde a improvvisazioni teatrali, le sale a disposizione raccolgono nei quattro giorni oltre 250 eventi interamente proposti dalla Piccola e Media Editoria italiana. Guida presenta il romanzo “Il dubbio di Luisa Bodero” domenica 6 dicembre alle ore 19 presso la Sala Turchese. Premio Manuzio seconda edizione La cerimonia della consegna del Premio Aldo Manuzio per la diffusione della cultura e del libro europeo si svolgerà il 3 dicembre alle ore 10.30 a Roma nella Sala Mercede della Camera dei Deputati. Il Premio è promosso e organizzato da editori italiani che fanno parte del Forum degli Editori dell’Unione Europea, istituito dalla Commissione Europea - Ufficio delle Pubblicazioni (OPOCE) con sede a Lussemburgo, e da un gruppo tecnico. Si articola in Sezioni: Opere di Catalogo, Collane editoriali, Pubblicazioni europee, Scuole, Libro e nuove tecnologie. GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:08 Pagina 5 GUIDA AI LIBRI maggio-settembre 2009 IL PRIMO 5 NETWORKING INTERNATIONAL EVENT DEDICATO ALLA SOSTENIBILITÀ E ALL’ECCELLENZA leggere è un’impresa GRANDE di Michele Petrucci* Il fattore “conoscenza” è senza dubbio uno degli elementi caratterizzanti il funzionamento delle moderne organizzazioni, sia che appartengano al mondo dell’impresa che della Pubblica Amministrazione, dove la rilevanza del capitale intangibile è comparabile con quella dei tradizionali fattori produttivi. Il capitale di un’organizzazione è ormai costituito soprattutto dal suo patrimonio di “conoscenza”, informazioni organicamente strutturate o meno il cui presidio richiede metodologie e strumenti innovativi. La forza competitiva delle organizzazioni basate sulla conoscenza risiede nelle capacità intellettuali ed il valore dei prodotti e dei servizi dipende dal tasso di creatività e di innovazione a sua volta collegato ad elementi immateriali come know how tecnologico e design. Coloro che lavorano in tali organizzazioni producono e scambiano informazioni e idee: sono eterogenei per genere, generazione, educazione, status; lavorano tipicamente per team, composti non da eguali, ma da diversi per competenza, e dedicano quote significative del loro impegno all’aggiornamento per poter svolgere con efficacia attività che si qualificano per l’elevata “responsabilizzazione”. Un’organizzazione “knowledge based” presenta dunque elementi di notevole complessità poiché richiede un modello di funzionamento non gerarchico, piatto, che assicuri la continuità della comunicazione – di tutti con tutti! – e la piena diffusione delle informazioni. In tali contesti è fondamentale ricercare ed adottare strumenti e procedure per gestire, a livello di comunità di lavoro, la formazione, intesa come accesso alla conoscenza: non farlo significa perdere in competitività. Ed è proprio questa esigenza ad aver spinto, da qualche anno, i responsabili delle risorse umane e della formazione a dedicare attenzione alle comunità di pratica, uno strumento innovativo di formazione e diffusione della conoscenza all’interno delle organizzazioni, proposto a partire dall’inizio degli anni Novanta dal ricercatore Etienne Wenger. Le comunità di pratica, basate sostanzialmente su processi di interazione sociale, sono costituite da gruppi di persone che interagiscono con regolarità ed operano come comunità di apprendimento, autogestite, dove la diffusione di conoscenze non è strutturata su percorsi di crescita formalizzati ma sulla collaborazione e l’interscambio informativo, basato su impegno reciproco, interessi ed obiettivi comuni, prassi condivisa e repertorio condiviso. Uno strumento che, pur costituendo un riferimento per gli approcci più innovativi all’apprendimento, ancora non è diffuso a sufficienza nel nostro Paese, che costituisce il tema del recente volume, dal titolo “Comunità di pratica e società della conoscenza”, che Giuditta Alessandrini ha pubblicato per l’editore Carocci nella collana “Le Bussole”. In esso la Alessandrini – che insegna Pedagogia sociale presso l’Università di Roma III – dimostra come la comunità di pratica può costituire uno strumento prezioso per rispondere alla domanda cruciale per chiunque si occupi di formazione: come si facilita l’apprendimento e come si costruisce attraverso esperienze formali e non formali? Per farlo, la Alessandrini parte da un significativo collegamento con il tema dell’economia della conoscenza per poi approfondire un tema “chiave” per una gestione efficace della formazione: costruire ambienti di lavoro collaborativi e solidali nei quali il soggetto possa sentirsi rispettato per le sue componenti umane (motivazione, impegno, senso, obietti- vi di apprendimento) contribuendo al benessere ed allo sviluppo organizzativo del gruppo di lavoro e dell’ente o impresa in cui opera. Un testo che affianca ad un panorama sintetico ma completo della tematica trattata, gli spunti per approfondimenti e approfondisce, con un approccio “hands on”, alcune significative “best practice” applicative ed è completato da una ricca bibliografia ragionata e da un ampio glossario. Il libro, che si articola in sette capitoli, si compone di due parti. I primi tre capitoli entrano nel merito dei presupposti teorici dell’apprendimento e della conoscenza e delle modalità con cui la costruzione di comunità di pratica crea condizioni favorevoli all’apprendimento inteso come pratica. I quattro capitoli, che compongono la seconda parte, esplorano altrettanti ambiti applicativi dei principi esposti nella prima parte, approfondendo il tema del network learning, esplorando i nessi tra comunità, di pratica e di apprendimento, e mondo della scuola ed analizzando alcuni casi esemplificativi di comunità di pratica come strumento di formazione in azienda. A conferma della valenza applicativa del volume, l’ultimo capitolo descrive esperienze concrete di comunità di pratica, realizzate in differenti ambiti, tra cui, molto interessante, il gruppo dei corsisti partecipanti al master a distanza sui temi della “gestione e sviluppo della conoscenza” presso l’Università di Roma III, diretto dalla professoressa Alessandrini. Per tali ragioni, per lo stile comunicativo, chiaro e scorrevole, e per la presenza in ogni capitolo di riquadri di approfondimento, quadri sinottici e paragrafi di sintesi, il volume, che è indirizzato ai responsabili aziendali delle risorse umane e della formazione, è utile anche a chi è privo di conoscenze ed esperienze sul tema. * ingegnere, esperto di general management, di gestione ed organizzazione aziendale; svolge attività di consulenza di direzione, di formazione universitaria e manageriale, editoriale e pubblicistica Ravello 2010: La Follia secondo Amos Sarà ancora una volta l’angelo di Amos a rappresentare il Ravello Festival per l’edizione 2010. Gli appuntamenti estivi, che spazieranno dalla musica sinfonica alla cameristica, dalle arti visive alla formazione, dalla letteratura alla danza, dal jazz al teatro, avranno come leitmotiv “La follia”. I pianeti, Ravello e l’immancabile volo dell’angelo di Amos sono i protagonisti dell’immagine del Festival, curato da Michele Spera. 21min, un nuovo modo di condividere il sapere L’evento 21minuti è il primo grande Networking International Event dedicato alla Sostenibilità e all’Eccellenza. Le migliori aziende si incontrano per accedere alla creatività più alta, ispirarsi alle strategie più innovative ed efficaci. Il 19-20-21 novembre, al Palazzo del Ghiaccio di Milano, tre giorni intensi di formazione, di crescita e di sviluppo di un network selezionato, 21 ospiti internazionali (Mario Moretti Polegato, Julio Velasco, Mario Cucinella, Erno Rubik, Tara Gandhi, Pier Mario Vello, Giacomo Rizzolatti, Miloud Oukili, Davide L’energia è uno strumento Oldani e molti altri da scoprire sul creativo straordinario sito www.21min.org - www.inforper immaginare edifici maazione.org) che in 21minuti racdi nuova generazione conteranno l’essenza di una vita atMario Cucinella traverso i percorsi e le strategie, ispirando l’eccellenza, costruendo Bisogna vendere progetti visioni più ampie, innalzando la non prodotti creatività. 21 grandi dell’econoMario Moretti Polegato mia, del pensiero, della politica, del business e dello sport sul palco. Un leader è un creatore e 1000 persone in platea per trovare catalizzatore di emozioni risposte profonde, che possono inPier Mario Vello fluenzare la visione, i comportamenti, le scelte di vita e di lavoro. 21min nasce dalla convinzione che eccellenza e sostenibilità siano oggi due idee sovrapponibili: senza l’una non ci può essere l’altra, in ogni campo della vita. 21min non è solo un evento esclusivo: è un pensiero, un metodo di lavoro per ispirare l’eccellenza, una rete di persone e organizzazioni. Il Manifesto 21 min. afferma che il fine ultimo dell’uomo è contribuire. Contribuire è educarsi all’eccellenza. L'eccellenza è un modello a tendere. L’eccellenza è una misura: è divertimento, aspirazione, autoironia, capacità di critica costruttiva. É eccellente colui che crea un ponte tra ciò che pensa e ciò che potrebbe pensare, tra ciò che fa e ciò che potrebbe fare, tra ciò che é e ciò che potrebbe divenire. L’eccellenza è sostenibilità, la sostenibilità è partecipazione, la partecipazione è rendersi sensibili all’insieme. Rinnovarsi, stupirsi, migliorarsi, allenarsi, pensarsi eccellenti, credere che sia possibile, questa è vera sostenibilità. 21min si rivolge dunque a persone, professionisti, dirigenti e organizzazioni che hanno il desiderio di: reinventarsi nel mondo che cambia, confrontarsi con menti eccellenti, ricercare idee innovative, ritrovare la motivazione profonda, sviluppare una mentalità dinamica, flessibile, orientata all’obiettivo, raccogliere nuove sfide, contattare un network selezionato. Cresce il mercato del libro in Italia Il mercato dei libri in Italia è un settore in crescita quasi dell’1%, con un giro d’affari di 3.702 milioni di Euro, 61.440 titoli l’anno, 278 milioni di copie stampate e 2.901 case editrici. Il 60% dei volumi però non vende una sola copia e il 95% dell’invenduto fa capo a piccoli editori. L’export è in incremento del 2% e i libri stranieri sono in calo, anche se un’opera su 5 è estera. Sono i numeri del mercato librario ita- liano, presentati a Trento nel corso della manifestazione “veDrò” a cura dell’omonima associazione. È un mondo il cui futuro sarà l’e-book, ma non prima di un ventennio. Si prevede, infatti, un cambiamento lento, che permetterà agli editori di adeguarsi nel tempo al formato digitale dei libri. L’e-book consentirà di abbattere non solo i costi materiali delle opere ma anche e soprattutto quelli dell’invenduto. il Sito www.wommi.it Wommi è la prima associazione italiana di professionisti del Word Of Mouth Marketing. È l’emanazione italiana dell’associazione americana del settore (www.womma.org) e riunisce quelli che si occupano del passaparola come strumento di marketing: professionisti, ricercatori, aziende, organizzazioni. GAL 10-12 2009.qxp 6 19-11-2009 14:08 Pagina 6 GUIDA AI LIBRI ottobre-dicembre 2009 LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Giorgio Zanchini Il giornalismo culturale Carocci, pp. 128 euro 10 Che cos’è il giornalismo culturale? Com’è cambiato nel tempo? In che modo Internet ne sta modificando la fisionomia? Quali sono i modelli principali e le caratteristiche di quello italiano? Il libro descrive le origini e lo sviluppo dell’informazione culturale, dalle prime gazzette letterarie sino all’inflazione di fonti dei nostri giorni, attraverso quotidiani, riviste, radio, televisione, Rete. Sottolinea, inoltre, come il mercato e l’industria dell’intrattenimento, il marketing e la pubblicità, la caduta delle gerarchie culturali, la frammentazione del pubblico, il moltiplicarsi delle voci ci abbiano consegnato un paesaggio in cui diviene più sfuggente il significato del termine ‘cultura’ e più complesso il compito di chi fa informazione. Giorgio Zanchini è giornalista del Giornale Radio RAI e conduttore di Radio anch’io. Tiene lezioni sul giornalismo culturale all’Università di Urbino. Tra le sue pubblicazioni, Teledemocrazia, sudditi o cittadini? e Quale cultura per quale mercato. Il libro sarà presentato il 25 novembre alle ore 21 alla libreria Bibli di Roma. Vuoi essere anche tu Socio sostenitore? Con la tessera di Socio avrai diritto a: • essere informato su tutte le nostre manifestazioni culturali • uno sconto del 15% sugli acquisti nelle librerie del Gruppo Guida • usufruire di sconti nei negozi convenzionati • pubblicare un intervento mensile su Guida ai libri A versamento avvenuto l’Associazione rilascia una ricevuta fiscale il cui importo potrà essere dedotto dal reddito Per informazioni rivolgersi alla Segreteria organizzativa: NAPOLI via Port’Alba, 19 tel. 081.290768/ 081.444309 fax 081.299744 Octave Uzanne La fine dei libri Curatore: P. Di Branco Testo francese a fronte La vita felice, pp. 192 euro 10,50 Ernesto Paolozzi La Bioetica Per decidere della nostra vita Christian Marinotti edizioni pp. 168 euro 17 “Credo che se i libri hanno un loro destino, questo destino, ora più che mai è prossimo a compiersi, il libro stampato sta per scomparire... Dopo di noi... la fine dei libri!” Internet, l’e-book, le immense biblioteche virtuali? Macché! Non è di ieri questa previsione ma di più di cento anni fa e i nuovi media destinati a sostituire i libri si chiamano fonografo, telefono, cinematografo, anzi Kinetografo. Il problema della fine dei libri si pose a Londra due anni fa, scrive l’autore. Due anni fa, nel 1894! I libri deprivati delle loro funzioni, attaccati da potenti nemici esterni, uccisi dall’indifferenza e dall’ignoranza. Gli incubi peggiori di un bibliofilo prendono corpo in questa brillante fantasia masochistica che si snoda lungo tre racconti dove farsa, noir, sogno fantascientifico, riflessione storica travestita da commedia brillante, si alternano. Il volume sarà presentato il 20 novembre alle ore 17 all’Istituto Italiano per gli Studi filosofici, via Monte di Dio 14, Napoli. Intervengono: Clementina Gily (Università Federico II), Raffaele Prodomo (Comitato regionale di bioetica), Giuseppe Reale (Oltre il Chiostro). Vita, morte, qualità della vita: sono i temi fondamentali di cui si occupa la moderna bioetica fra filosofia, scienza, diritto e religione. Dall’aborto all’eutanasia, dall’inseminazione artificiale alla clonazione umana, dagli interventi sul genoma (patrimonio genetico) ai trapianti di organi: i grandi temi, le grandi tragedie e le grandi gioie che attraversano la nostra vita quotidiana e che, come il caso di Eluana Englaro ha ampiamente dimostrato, invadono la scena politica provocando profondi conflitti morali, divisioni fra credenti e non credenti, laici e cattolici. Questo volume affronta tali questioni da un punto di vista culturale ed epistemologico senza ricorrere al linguaggio specialistico e tecnicistico che ha disumanizzato, da leggere Manuel Castells Comunicazione e potere, Università Bocconi editore, 2009, pp. 668 euro 34,50 Ignazio Visco Investire in conoscenza. Per la crescita economica Il Mulino, pp. 140 euro 11,50 Silvano Fuso I nemici della scienza. Integralismi filosofici, religiosi e ambientalisti, Edizioni Dedalo, pp. 304 euro 15 AAVV Fast science. La mercificazione della conoscenza scientifica e della comunicazione Introduzione di M. Capanna Jaca Book pp. 224 euro 16 R. De Mattei Finis vitae. La morte cerebrale è ancora vita? Rubbettino, pp. 490 euro 35 Giovanni Pomponio Il destino di Arianna. Manuale per l’uso critico delle linee guida Seed Edizioni, pp. 192 euro 18 Arduini, Barella, Simonelli LibroVisioni, Effatà Editrice, pp. 144, 11 Giuseppe Pasero L’assertività nella vita privata e professionale FrancoAngeli, pp. 176 euro 19 Stefano Vietina L’avventura della comunicazione. Storie professionali e pre-visioni Lupetti, pp. 376 euro 18 Jack O. Selz ZZZOOT Fulminati in azienda. L’innovazione, la crisi e l’ernia manageriale Il Sole 24 Ore, pag. 152 euro 18 Littman, Hershon Io odio la gente. Come liberarti dagli idioti in ufficio e ottenere soddisfazione dal tuo lavoro Corbaccio, pp. 258 euro 15,60 Jacob Burak Ma gli scimpanzè sognano la pensione? Mondadori, pp. 204 euro 17 Marco Carminati Il David in carrozza. Le avventure di viaggio delle opere d'arte dagli obelischi egizi al boom delle mostre Longanesi, pp. 296 euro 18,60 negli ultimi anni, la ricerca bioetica. I temi vengono analizzati con spirito tollerante, rispettoso delle tante posizioni in campo, tenendo sempre presente la centralità dell’uomo. L’intenzione dell’autore è quella di ricondurre la bioetica allo spirito originale del suo fondatore, V.R. Potter, che la considerava, come oggi il grande pensatore francese Edgar Morin, un “ponte verso il futuro” ossia la disciplina che ha al centro del proprio interesse il destino del pianeta terra, di tutta la biosfera. Il volume è corredato da una interessante antologia di scritti sulla bioetica, ivi compresi alcuni documenti ufficiali della Chiesa cattolica, e da una bibliografia utile al lettore che voglia approfondire le tematiche fondamentali della disciplina. Ernesto Paolozzi insegna Storia della Filosofia contemporanea a Napoli, presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Suor Orsola Benincasa. Ha diretto la Fondazione “Luigi Einaudi” di Roma. Collabora a riviste e giornali, e all’edizione napoletana del quotidiano “la Repubblica”. Fra i vari volumi, ha pubblicato Vicende dell’estetica (Loffredo 1989), Il liberalismo come metodo (Fondazione Einaudi 1995), La rivoluzione ingenerosa (Guida, 1996), L’estetica di Benedetto Croce (Guida 2002), Il partito democratico e l’orizzonte della complessità (Guida 2007). Francesca Sifola Sogno Guida Collana Orizzonti pp. 200 euro 12,50 Michele Ainis La cura Chiarelettere, pp. XV-183 euro 14 “I cittadini sono egualmente ammissibili a tutti gli incarichi e impieghi pubblici secondo le loro capacità, e senza altra distinzione che quella delle loro virtù e dei loro talenti”, Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, 1789. Un pessimismo duro e compatto come una lastra di piombo. Ma la cura è possibile. Ecco un decalogo di proposte (dopo un’impietosa denuncia) per costruire una società basata sul merito, la legalità e l’uguaglianza (il sottotitolo del libro è “Contro il potere degli inetti per una repubblica degli eguali”). Un’uguaglianza dei diritti, dal basso. A pag. 112 si legge: “C’è una specifica ragione se la politica preferisce i co.co.co, i contratti a termine. Perché così può scegliere i fedeli, stabilizzandoli se dimostrano obbedienza, e nel frattempo tenendoli per anni sotto schiaffo”. Troppi giovani bravi e onesti restano al palo. Troppe donne emarginate. Troppi singoli contro il concistoro delle lobby. Troppi spiriti liberi lasciati soli contro il conformismo dei partiti, dei sindacati, delle chiese. Serve una terapia d’urto. Cominciamo stabilendo una penalità per chi concorra a ottenere lo stesso lavoro dei propri genitori, il sorteggio al posto delle lottizzazioni, la rotazione delle cariche, l’ineleggibilità contro i conflitti d’interesse... E per promuovere realmente la democrazia inseriamo il referendum propositivo, la possibilità di revoca da parte degli elettori, la mozione di sfiducia verso rettori, dirigenti, presidenti... Per vincere la guerra c’è una camicia di gesso da mandare in pezzi. Michele Ainis, costituzionalista, opinionista, saggista, insegna a Roma Tre. Fra i suoi titoli più recenti Stato matto e Chiesa padrona. Dal 1998 svolge in modo organico e continuativo l’attività di editorialista per La Stampa. Un romanzo che scava nel profondo dell’animo femminile. Sullo sfondo di una Napoli dilaniata dalla violenza della guerra, Maria Adelaide scopre gli amori, l’eros e la sua condizione di donna che con passione e giocosa ironia si apre alla vita senza mai smettere di sognare, anche quando la realtà non le sorride apertamente. Da bambina, adolescente e poi donna, guarda ogni evento non come un ospite, ma come chi rischia in prima persona, mentre l’amore che la lega alla famiglia, alla sorella e alla vita diventa il filo conduttore di tutta la narrazione. Una storia vera, che l’autrice ha trasposto in forma di romanzo dopo aver intervistato Maria Adelaide Piscitelli per due anni, ritrovando nel racconto della sua vita l’essenza vera del “sogno”come unica strada per sublimare la realtà. Francesca Sifola vive tra Roma e Napoli. È autrice di tre romanzi e di una raccolta di racconti brevi. Dopo aver debuttato come attrice con Vittorio Caprioli, ha collaborato alla pagina culturale del quotidiano “Roma” per la rubrica Ciak si scrive. Attualmente è impegnata, come esperta di comunicazione, a promuovere, in Istituti scolastici, incontri sul tema del recupero delle emozioni nel rapporto tra individuo e tecnologia. Franco Fresi L’angelo e il mendicante Guida Collana Orizzonti pp. 176 euro 12 immagine di copertina: Nicola Marotta; foto di Gian Franco Serafino Un giovane diventa prete per espiazione ma si scontra con una vita non disposta a fare sconti. Il travaglio dell’uomo di oggi, irrequieto e con poche regole. La storia di Paolo e della sua Sardegna. Paolo che da adolescente scopre l’amore con la vicina (vedova e amica della madre). Paolo che vive in simbiosi con Francesco, il fratello gemello: due gocce d’acqua così diverse tra loro. Le feste del mare, i signorotti arroganti che approfittano delle donne. E poi Roma con l’Università, altri amici, altri amori e incontri fino a decidere di diventare sacerdote. Paolo è don Paolo, ritorna nella sua Sardegna e lì anche il passato ritorna. Franco Fresi vive e lavora a Tempio Pausania. Redattore della rivista di poesia e ricerche Il Monte Analogo, collaboratore dell’Unione Sarda, ha scritto per La Scuola di Brescia una serie di saggi sulla scuola. Ha al suo attivo raccolte di versi in italiano e due in dialetto gallurese. Ha pubblicato saggi sulla storia, la cultura e le tradizioni della Sardegna. Per Guida ha scritto, nella collana “Ritratti di Città”, L’orma del Dio, introduzione alla Sardegna, 2006. GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:08 Pagina 7 GUIDA AI LIBRI ottobre-dicembre 2009 7 LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Pompei pp. 384 cartonato euro 95,00 illustrazioni a colori tradotto in lingua inglese Pompei ha esercitato sempre un forte richiamo su viaggiatori, letterati e artisti d’ogni tempo, divenendo volta a volta, fonte di suggestivi intrecci tra mito e realtà. Come ha scritto Stendhal, dinanzi alle sue mura il visitatore si ritrova direttamente “faccia a faccia” con l’antichità. Tuttavia proprio per l’insostituibile completezza della sua evidenza documentaria, Pompei costituisce anche un terreno nuovo di ricerca, dove ogni generazione ritrova i fondamenti della propria storia e su cui si misura ogni storico dell’antichità. L’opera vuole rispecchiare questo duplice aspetto. Alla forza evocativa delle immagini, in cui i tesori archeologici di Pompei sono colti in inusitate prospettive dall’obbiettivo del grande fotografo Mimmo Jodice, il volume unisce, infatti, l’attenta analisi del sito vesuviano, opera di alcuni noti studiosi dell’antichità. A. Pansa, F. Roberti, A. Vicini, F. Cavaliere, C. Marasca Curatori: Giacomo Di Gennaro, Domenico Pizzuti Dire Camorra oggi Forme e metamorfosi della criminalità organizzata in Campania Collana Strumenti e Ricerche pp. 192 euro 12,50 Ogni riflessione sulla camorra dopo Gomorra rischia di alimentare il dubbio che si persegua una finalità mediatica. Organizzazioni criminali, mafia, camorra, sono sempre più oggetto di interesse per tutti i diversi operatori, magistrati, penalisti, forze dell’ordine, amministratori pubblici, giornalisti, operatori sociali che contrastano le diverse forme di devianza e criminalità, esponenti della società civile impegnati in differenti modi prima di tutto a capire l’evoluzione delle diverse criminalità organizzate e poi a contrastare con l’impegno culturale e civile un fenomeno la cui logica non ha più frontiere. Diverse prospettive si intrecciano per interrogarsi sulle ragioni che possono spiegare lo sviluppo dell’autonoma soggettività politica, economica e imprenditoriale della criminalità campana, la quale grazie ai processi connessi alla globalizzazione e alla capacità di incorporare nei propri affari segmenti più estesi di borghesia camorristica si è collocata ormai su un piano nazionale e internazionale. società è indubbiamente peggiorata. Il rifiuto degli zingari è pressoché generalizzato, è diffuso negli ambienti più diversi, unisce trasversalmente gli schieramenti politici, criminalizza un piccolo popolo sostanzialmente indifeso. Lo zingaro è, in qualche modo, la personificazione del male. Tutto si può accettare nella nostra società, ogni diversità, ogni originalità, ogni trasgressione, salvo quella che viene da chi è veramente “altro”, da chi non è dei “nostri”: lo straniero e in primis lo zingaro. Gli episodi di tensione di pochi mesi fa nelle principali periferie italiane, la recentissima ondata di zingari provenienti dalla Romania, ora cittadini europei come noi, le nuove leggi italiane in riferimento alla clandestinità mettono in luce, in questo lavoro attento e approfondito, le paure delle nostre società, gli stereotipi antichi, anche oltre l’esperienza di un contatto, non sempre facile, con gli zingari. Pregiudizi antichi e un rapporto non facile con un popolo di poveri, sparsi un po’ dovunque, lasciati senza risorse e senza soccorso, in aree marginali delle nostre città o in provincia, in una convivenza con italiani che diventa sempre più difficile. Gino Battaglia lavora con la Comunità di Sant’Egidio da trent’anni e insegna storia dell’Asia e si occupa di dialogo ecumenico e interreligioso. Ha pubblicato per la casa editrice Guida Mille Napoli. La comunità di Sant’Egidio e la città. Gino Battaglia Europei senza patria Storie di rom Collana Focus pp. 236 euro 14 Antonio Nazzaro Il rischio Vesuvio Collana Prima Pagina pp. 176 euro 11 In più di vent’anni la condizione e la percezione degli zingari nelle nostre “Dalla ferita del vulcano si vedeva la lava che come una fauce rossa di drago inghiottiva le case di Torre del Greco finendo in quel mare di coral- li”. La sorveglianza geofisica del Vesuvio iniziò con il duca Ascanio Filomarino della Torre e fu istituzionalizzata poi, nel 1841, con la fondazione dell’Osservatorio Vesuviano. Ricordando i progressi di una felice stagione scientifica, questo libro sviluppa in una prospettiva storica gli attuali problemi del rischio vulcanico, emblema dei rischi che avvolgono l’umanità. Assieme alla storia eruttiva del vulcano più famoso della terra, più studiato e più pericoloso per il vasto territorio che si estende alle sue pendici, l’autore riporta inediti fenomeni precursori dell’eruzione del 1631 e mette in rilievo le reazioni all’attività eruttiva, sia per quanto riguarda i provvedimenti a difesa dalle eruzioni, che le pratiche religiose. Da questo punto di vista s’impone, nelle complesse connotazioni del rapporto uomo-vulcano, la figura di San Gennaro, che, con il miracolo della liquefazione del sangue, offre quasi una mistica transustanziazione magma-sangue nella quale si leniva l’angoscia, non solo delle eruzioni, ma anche delle altre catastrofi, come i terremoti e le pestilenze che colpivano la città di Napoli lungo il corso dei secoli. Antonio Nazzaro è stato ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano. Ha lavorato tra l’altro sulla storia delle idee in vulcanologia e delle eruzioni del Vesuvio, sull’origine dei musei scientifici napoletani e della sorveglianza vulcanica e sismica. Oltre al volume Il Vesuvio, storia eruttiva e teorie vulcanologiche (Napoli, 2001) ha pubblicato lavori innovativi sull’eruzione del 1631 e sulle variazioni della forma del Vesuvio negli ultimi 2000 anni. Hasso Hofmann La libertà nello stato moderno Collana Leviathan pp. 174 euro 14 Mario Condorelli e Mario Petretta, Fisiopatologia generale dell’insufficienza cardiaca Nel dicembre del 2000, durante il vertice dell’Unione europea a Nizza, è stata «proclamata solennemente» la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Ritornano alla mente così la Magna Carta Libertatum inglese del 1215, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 in Francia, l’assemblea costituzionale di Philadelphia convocata per la revisione degli Articles of Confederation, nel 1787. Il volume traccia un’interessante e approfondita discussione sui concetti e sulle più importanti tappe che hanno anticipato il XIX e il XX secolo. Un excursus sulla nascita, lo sviluppo e la crisi del concetto di Costituzione, sull’essenza di questo importante documento, sulla sua connessione con i termini di “Stato” e “Nazione” e sulla scoperta dei diritti dell’uomo fino ad analizzare l’attuale progetto di un testo costituzionale per l’Europa. Hasso Hofmann è docente di Diritto pubblico, Filosofia del diritto e dello Stato presso la Humboldt-Universität di Berlino, dottore honoris causa della Goethe-Universität di Frankfurt a.M., membro della Bayerische Akademie der Wissenschaften e della Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften. Tra le sue opere principali: Repräsentation (Berlin 19983); Recht – Politik – Verfassung (Frankfurt a.M. 1986); Bilder des Friedens (München 1997); Legittimità contro legalità (trad. it., Napoli 1999). pagine 1136 euro 250,00 Indice Capitolo 1 Fisiopatologia del rimodellamento delle cellule e della matrice extracellulare del cuore nella insufficienza cardiaca Capitolo 2 Fisiopatologia emodinamica e neuroumorale dell’insufficienza cardiaca congestizia Capitolo 3 Fisiopatologia del rene e del bilancio idro-salino nell’insufficienza cardiaca Capitolo 4 Fisiopatologia della circolazione epatica nell’insufficienza cardiaca Capitolo 5 Fisiopatologia del muscolo scheletrico nella insufficienza cardiaca congestizia Capitolo 6 Termodinamica della prestazione meccanica del cuore normale e insufficiente. Prenota subito una copia del volume direttamente alla casa editrice per avere uno sconto particolare e scegliere come pagare (Alfredo Guida Editore tel. 081290768; fax 081299744; email [email protected]). Il libro di Mario Condorelli e Mario Petretta, Fisiopatologia generale dell’insufficienza cardiaca, edito da Guida, sarà presentato dai professori Massimo Chiariello e Bruno Trimarco domenica 13 dicembre 2009 dalle ore 12 alle ore 13 all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma nel corso del 70° Congresso Nazionale della Società Italiana di Cardiologia, presieduta dal prof. Paolo Marino. GAL 10-12 2009.qxp 8 19-11-2009 14:08 Pagina 8 ottobre-dicembre 2009 GUIDA AI LIBRI LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Enzo Giustino Opinioni, testimonianze e ricordi Collana Gli impegnati pp. 568 euro 35 Enzo Giustino. ovvero un impegno pubblico per l’imprenditoria e per il Mezzogiorno iniziato con la costituzione del gruppo dei Giovani Industriali negli anni Sessanta, anni di forti scontri politici e ideologici e continuato successivamente con la nomina a presidente della Camera di Commercio di Napoli nel 1972. Enzo Giustino è di sicuro uno dei principali protagonisti della valorizzazione del Sud e ha percorso con la sua esperienza personale e professionale le maggiori tappe dello sviluppo del Paese: dagli anni Settanta, durante i quali visse da vicino il terrorismo e in cui maturò la propria visione meridionalistica, ai primi anni Ottanta quando, insieme ad altri imprenditori diede vita alla Società Studi Centro Storico, centro propulsore di un moderno sviluppo e di una collaborazione con le Istituzioni, senza dimenticare i progetti culturali di grande rilievo attuati come presidente dell’Associazione Alfredo Guida Amici del libro onlus. L’8 aprile 2009 Enzo Giustino è stato nominato nuovo presidente del Banco di Napoli. Opinioni, testimonianze e ricordi è un illuminate volume che ripercorre le tappe e le riflessioni più importanti di un uomo che ha sempre creduto nella forza dei meridionali ed è sempre stato convinto che dovessero essere essi stessi artefici del proprio destino. Con questa pubblicazione si inaugura la nuova collana “Gli impegnati” che prende in esame le personalità realmente “impegnate” nel mondo del lavoro che hanno costruito il nostro Paese. Vittorio Caratozzolo Francesco Saraiva Borrelli, Antonino Di Pietro. Processo a Don Giovanni Collana Autentici falsi d’autore pp. 120 euro 9 E se all’inferno Don Giovanni fosse andato dopo un regolare processo? Se tutti i personaggi avessero avuto modo di raccontare, davanti a un giudice, come erano andati veramente i fatti? Tra i cassonetti del palazzo del Tribunale, rovistando tra faldoni, pacchi di carta ingialliti e unti, un regista ritrova l’inedito finale della più celebre opera mozartiana. Al cospetto del celebre e stimatissimo Procuratore della Repubblica di Milano, Francesco “Saraiva” Borrelli e dell’altrettanto celebre Pubblico Ministero “Antonino” Di Pietro, il più grande seduttore del mondo viene finalmente processato. Donna Anna riesce finalmente a portare davanti a un giudice quel lestofante, evitando così di farsi giustizia da sola. Ma donna Elvira, come si comporterà? Sarà testimone della difesa o dell’accusa? Dopo secoli il giovane e nobile seduttore riuscirà a farla franca di fronte alla Giustizia? Il finale inedito e imprevedibile di una delle più famose opere del grande Mozart. Vittorio Caratozzolo si è laureato in Storia moderna e in Lingue e letterature straniere moderne all’Università di Genova. È autore di varie pubblicazioni critiche relativa alla letteratura italiana, spagnola e portoghese. Per la collana “Autentici falsi d’autore”, edita da Guida, ha già pubblicato Francesco De Sanctis. Parastoria della letteratura italiana. Ugo Cundari Joseph Rudyard Kipling. Lettere corsare da Napoli Collana Autentici falsi d’autore pp. 72 euro 8 Il grande autore del “Libro della Giungla” e di “Kim” torna a far rivivere le emozioni delle sue grandi avventure. Nel 1881 Kipling iniziò un lungo viaggio attraverso Burma, Cina, Giappone e California, prima di attraversare gli Stati Uniti e l’ceano Atlantico, per stabilirsi a Londra. Ma misteriosamente un gruppo di spiritisti riscopre un diario di viaggio napoletano del celebre autore. In otto piacevoli notti egli racconta la sua nuova avventura, questa volta tra le strade di Napoli; riporta le impressioni sulla città, gli aneddoti e gli incontri con uomini straordinari che solo un viaggiatore scaltro come lui poteva vivere. Un inedito del grande autore che riemerge dal passato per cogliere l’mmagine di una città assurda, ma la cui particolarità rimane comunque un punto di forza. Ugo Cundari è nato a Napoli nel 1973, dove vive e lavora come giornalista, consulente editoriale e traduttore. Ha scritto Mistero Napoli (2006). Matthias Kaufmann Diritti umani Traduttore Agostino Cera Collana Parole chiave della filosofia pp. 208 euro 12 «Il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inaliena- bili di tutti i membri della famiglia umana è la base di libertà, giustizia e pace nel Mondo» (Preambolo alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, 1948). L’attuale minaccia a cui vengono sottoposti i diritti umani, il loro venir ignorati o strumentalizzati, a seconda dei casi e degli interessi, spinge Kaufmann a proporre una ricognizione filosofica complessiva agile e insieme rigorosa, che partire dalla loro genesi storica dei diritti umani, passa ad una ricostruzione teorico-sistematica attraverso le quali mettere adeguatamente a fuoco e far fronte alle sfide più urgenti dinanzi a cui li pone la società contemporanea. Matthias Kaufmann (Berlino, 1955) dal 1995 è professore di Etica presso l’Università Martin-Luther di Halle. I suoi interessi spaziano dall’etica applicata alla filosofia politica, dalla filosofia del diritto alla filosofia del linguaggio. Tra le sue pubblicazioni: Recht ohne Regel? Die philosophischen Prinzipien in Carl Schmitts Staats- und Rechtslehre (1988), Begriffe, Sätze, Dinge. Referenz und Wahrheit bei Wilhelm von Ockham (1994), Aufgeklärte Anarchie. Eine Einführung in die politische Philosophie (1999; traduzione italiana: Anarchia illuminata. Una introduzione alla filosofia politica, 2007). Renata Viti Cavaliere Giudizio Collana Parole chiave della filosofia pp. 200 euro 12 Un volume che ripercorre le tappe principali di un tema che, seppur di nascita antica, appare ancora tipicamente moderno nei suoi aspetti essenziali. Nella tensione, che è spesso un vero e proprio scontro tra la razionalità, ispirata ai canoni dell’esattezza, e le azioni intraprese sull’onda di intuizioni, il “giudizio” svolge un ruolo di equilibrio e di mediazione. Discernimento e al tempo stesso decisione nella complessità di situazioni tante volte impreviste, il giudizio diventa un “sapere” diverso, non alternativo né antagonista, che aiuta però a riflettere sul particolare proprio quando diventa difficile orientarsi tra mille condizionamenti. Renata Viti Cavaliere è professore ordinario di filosofia teoretica nell’Università di Napoli “Federico II”. Autrice di numerosi scritti su alcuni problemi cardine del pensiero moderno e contemporaneo, ha pubblicato i volumi Heidegger e la storia della filosofia (1979), Filosofia del gioco (1983), Il Gran principio. Heidegger e Leibniz (1989), Il giudizio e la regola. Saggi e riflessioni (1997), Saggi su Croce. Riconsiderazioni e confronti (2002), Storia e umanità. Note e discussioni crociane (2006) e, per la casa editrice Guida, Critica della vita intima. Soggettività e giudizio in Hannah Arendt (2005) Nino Grasso Racconti beffardi Collana Orizzonti pp. 224 euro 16 Cosa si nasconde dietro la realtà? Cosa c’è sotto i sistemi morali che sorreggono le azioni? Quali sono i modelli che ispirano gli uomini? Dieci racconti sagaci e divertenti vanno al di là di ogni previsione e immaginazione e provocano nel lettore lo stupore e l’amara constatazione che ciò che sfugge alle previsioni della mente è di gran lunga maggiore rispetto a quello che può essere pianificato e immaginato anche dal migliore stratega di questo mondo. Le vicende narrate, a volte verosimili, altre fantastiche, ci conducono lungo sentieri inesplorati e avvincenti: l’enigmatica scomparsa di un genio degli scacchi rievocata nel corso di una casuale partita tra un vecchio e un bambino; un penalista che cerca di giocare il destino con cavilli da tribunale; uno scienziato alla ricerca del rimedio contro una misteriosa e implacabile epidemia; un curioso ciarlatano che propone al sovrano di un antico reame un affare tanto difficile da rifiutare quanto da concludere; un celebre studioso che racconta la clamorosa, incredibile verità su Sharlock Holmes. Con Racconti beffardi Nino Grasso si rivela un vero maestro del sospetto, entrando a far parte a pieno titolo della schiera giustamente orgogliosa degli iconoclasti. Nino Grasso è nato ad Avellino. Laureato in giurisprudenza, avvocato, è attualmente Segretario comunale. Appassionato di scacchi, è Candidato Maestro e pluricampione provinciale. Collabora alla rivista “Nuovo Meridionalismo”. Ha vinto premi letterari in Campania e Piemonte. Racconti beffardi è la sua prima opera narrativa pubblicata in volume. Carmelo Meazza Di traverso in Jacques Deridda Collana Strumenti e Ricerche pp. 232 euro 15 Un approccio alle teorie di Jacques Derrida, il filosofo riconosciuto, sia in senso positivo che negativo, come uno dei maggiori esponenti della condizione postmoderna. Quando un filosofo va a fondo, quando sprofonda nell’intensità intellettuale, in qualche modo, copre e ricopre sempre con un certo velo ciò che resta fuori copertura. La direttrice principale del volume indaga la messa in opera di quest’arte della velatura, introduce la metonimia di una mano e chiede alla filosofia della différance se un’opera filosofica e un’opera dell’arte abbiano a che fare con la medesima arte della velatura, con la medesima manualità, o in altre parole se la metafora della filosofia sia convertibile con la metafora dell’opera dell’arte. Carmelo Meazza è docente associato per il raggruppamento di Filosofia morale presso l’Università di Sassari. È autore di interventi e saggi su tematiche dell’area idealistico-ermeneutica. Antonio Savignano Le andate, i ritorni Collana Orizzonti pp. 153 euro 12 Il viaggio è un’esperienza che solo chi ha visto, sentito e percepito può essere in grado di attestare, ovvero di testimoniare e raccontare. Lontano dall’essere un viaggiatore disimpegnato, un inviato speciale guarda, tocca, vive gli eventi che lo circondano per poi trasmetterle al lettore attraverso le sue parole. Così per Savignano, viaggiare è stato innanzitutto un mestiere che gli ha permesso di conoscere luoghi e persone lontane, di imbattersi in storie impreviste e di vivere emozioni straordinarie. Di alcune delle storie qui raccolte ne è stato diretto testimone, altre gli sono state raccontate dalle persone coinvolte. Antonio Savignano, giornalista, scrittore di terza pagina di racconti ed elzeviri per giornali italiani ed esteri, commentatore radiofonico, autore e sceneggiatore di Lizzani e Blasetti. Scoperto da Corrado Alvaro che lo chiamò prima a dirigere la terza pagina del Mattino e poi a fare l’inviato speciale. Dopo una brevissima esperienza al Mondo di Pannunzio, ha lavorato con Leo Longanesi che sul Borghese gli affidò una rubrica di reisebilder intitolata “Andata e ritorno”. GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:08 Pagina 9 GUIDA AI LIBRI ottobre-dicembre 2009 9 LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Leviathan, tre riproposte Con tre importanti titoli, la casa editrice Guida rilancia la collana Leviathan diretta dal prof. Agostino Carrino. Riconosciuta di elevato spessore culturale dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (L. 5 agosto 1981, n. 416. Art. 34), la collana propone saggi e testi di dottrina dello Stato e di storia costituzionale e raccoglie i più importanti volumi di cultura politica e giuridica. Tre le ultime importanti riproposte: Julien Freund, La crisi dello Stato tra decisione e norma (pp. 296, euro 15,50). Qual è la differenza tra diritto positivo e diritto naturale? Esiste un’essenza del diritto? Quali sono i rapporti tra la sfera giuridico-normativa e quella politica? Cosa vuol dire, in un regime democratico-rappresentativo, “prendere una decisione”? In che senso il potere è rivoluzionario e in che misura il suo esercizio ha a che fare con la violenza e la forza? Sono queste alcune delle domande a cui Julien Freund, originale filosofo della politica e sociologo francese, risponde in quest’antologia di scritti che racchiudono, sinteticamente ma in modo organico, la tesi e gli interessi dello studioso. Sulla scia di Marx Weber e Carl Schmitt, il sociologo e filosofo francese riflette su alcuni dei grandi temi che animano la riflessione politico-giuridica contemporanea e prende posizione in particolare contro il formalismo giuridico e l’utopismo politico, contro lo spirito ideologico che spesso inquina la ricerca scientifica e ogni forma di riduzionismo metodologico. Julien Freund (1921-1933), filosofo della politica e sociologo francese, è stato uno dei pensatori più originali della metà del Novecento. Altra riproposta è Gerhard Leib- holz, Il diritto costituzionale fascista (pp.145, euro 10). Una chiave di accesso privilegiata al pensiero del giurista berlinese e ai più importanti nodi problematici della politica novecentesca. La riflessione leibholziana fra le due guerre (dal concetto di rappresentanza alle tendenze plebiscitarie della forma-Stato contemporanea, dalla crisi del parlamentarismo liberale al ruolo crescente delle masse sulla scena politica) rappresenta per dimensione, completezza di analisi, conoscenza diretta delle fonti normative e della letteratura secondaria un contributo significativo per approfondire i problemi del diritto costituzionale fascista e di tutta la politica novecentesca. Gerhard Leibholz (1901-1982) è stato uno dei più importanti giuristi tedeschi del XX secolo. Il terzo rilancio è Georg Ress, Parlamentarismo e democrazia in Europa (pp. 184, euro 14). Il 25 marzo 1957 sei Paesi (Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo) firmavano a Roma il trattato che istituisce la Comunità Economica Europea. A questi, nel corso degli anni e a seguito di numerosi altri trattati, se ne sono aggiunti altri ventuno. In questa ottica, diventa ancora più necessario parlare dei problemi dell’Unione europea, delle prospettive costituzionali dell’ordinamento comunitario e dell’idea stessa di una Costituzione europea. I saggi di Ress costituiscono uno strumento di riflessione indispensabile su una realtà che al suo nascere costituiva un esperimento del tutto nuovo nella storia delle istituzioni politiche e che portò giuristi, politologi ed economisti ad abbandonare vecchie categorie per forgiarne di nuove, a istituire paragoni storici e a interrogarsi sui nodi centrali del processo “costituzionale”. Georg Ress è ordinario di Diritto pubblico, internazionale e comunitario presso l’Università del Saarland. Direttore dell’EuropaInstitut di Saarbruchen e della rivista di studi europei Zeus, è membro della Corte Europea per i diritti dell’uomo in Strasburgo. Roberto Miccù, curatore del volume, è professore di Istituzioni di diritto pubblico alla Sapienza. Libri Guida: tutti i premi Sullo sfondo della bellissima isola d’Ischia è stato assegnato a Ernesto Mazzetti, con il suo Scenari del sud di ieri e di oggi, il prestigioso premio dedicato a Domenico Rea che, giunto alla sua XV edizione, dal 1995 rende omaggio alla memoria del grande scrittore napoletano. In un’interessante raccolta di scritti Eugenio Mazzetti, giornalista e geografo riflette e si interroga sulla secolare, eppur ancor attuale, questione meridionale e affronta temi e problemi degli ultimi decenni del Novecento, che riproposti oggi non appaiono solo come documenti storici ma si rivelano questioni ancora di pregnante e talvolta dolorosa, attualità. Premiato anche il libro-intervista di Claudio Scamardella ad Aldo Masullo, Napoli siccome immobile, vincitore della II edizione del Premio Miradois. Un filosofo e un giornalista discutono di Napoli, città deragliata, sospesa e delusa. L’intervista è un momento di confronto tra due figure di intellettuali, ma prima ancora di uomini, diversi eppure egualmente motivati ad analizzare con sguardo attento la realtà partenopea, per ritornare a porsi delle domande che per troppo tempo e troppo a lungo sono state dimenticate. Ricevono altri due importanti riconoscimenti, negli ultimi giorni di ottobre, anche il volume Antologia. Poesie 1967-2007 di Giuseppe Napolitano e La fantasia di Francesca di Mariacarla Rubinacci. Il primo, già classificatosi terzo al Premio Internazionale di poesia Tulliola 2009 e finalista al Premio di poesia Renato Canepa, al Premio di poesia Lorenzo Montano e al Premio Rhegium Julii - Città dello Stretto, ha ottenuto il primo posto nel corso della XIV edizione del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito; mentre il libro di Mariacarla Rubinacci, un romanzo costruito sui ricordi di un uomo che in punto di morte decide di riscrivere la propria vita costellata di sogni, progetti e avventure, vince la 7ª edizione del “Premio Letterario Letizia Isaia”. Il Premio Giovi - Città di Salerno è stato invece assegnato quest’anno per la IX edizione, sezione relativa a comunità e contesti euro mediterranei, al volume Mediterraneo 2010. Sfida vitale per il mezzogiorno curato dall’attuale presidente del Banco di Napoli Enzo Giustino. Ricco di interventi dei più grandi nomi dell’economia nazionale (tra gli altri Emma Mercegaglia, che firma la prefazione), il libro affronta il dibattito, sollevato negli anni Ottanta, del ruolo chiave dell’Italia come ponte tra i paesi del Mediterraneo e l’Europa per la creazione dell’Europartenariato, un’istituzione permanente, con la volontà politica, sociale ed economica di creare un’area mediterranea di libero scambio. La Giuria del “Premio Sele d’Oro Mezzogiorno 2009” ha invece scelto per la XXV edizione di assegnare la menzione speciale a don Gino Battaglia, con Mille Napoli. La comunità di Sant’Egidio e la città. Un libro che racconta i tanti volti di Napoli dalla parte degli ultimi, con lo sguardo di chi sa coniugare la cittadinanza attiva e la radicalità del messaggio evangelico, condiviso in una dimensione comunitaria. Menzione speciale anche per la studiosa Emma Giammattei che con l’opera I dintorni di Croce. Figure e corrispondenze, riceve il riconoscimento del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce, edizione 2009, istituito dal Comune di Pescasseroli. È invece il libro di Carlo Di Lieto a vincere la 12ª edizione del famosissimo Premio Antonio Sebastiani, detto “Il Minturno”. Il suo ultimo lavoro Il romanzo familiare del Pascoli. Delitto, “passione” e delirio illumina ancora di più l’aspetto poetico e soprattutto personale del grande poeta romagnolo. L’autore pone l’accento sull’intimo mondo pasco- liano e in particolare sulle relazioni e sui quanto meno discutibili rapporti con le due sorelle. A Sette Ore, ultima opera di Sara Bassarelli è andato invece il Premio Letterario Maria Messina 2009. Indetto dall’Associazione Progetto Mistretta in onore della scrittrice verista Maria Messina, il premio alla sua VI edizione è stato assegnato a un libro che con grande intensità racconta le ultime ore di vita di un uomo, quelle in cui gli è concesso di pensare, rivivere se stesso e i suoi ricordi da giornalista e reporter di guerra costretto a lasciare i suoi affetti e la sua famiglia. Anche Antonio Lubrano ottiene un importante riconoscimento con la sua opera Pomeriggio di luglio. Una giuria di esperti, unitamente al giudizio di alunni delle scuole superiori del circondario scolastico del Comune di Monteverde, ha designato l’opera del noto giornalista e scrittore vincitrice del XXIII Premio Letterario Nazionale Città di Monteverde. A Gianni Dell’Aiuto, con Cronache da ultima pagina, il “Premio Ri.P.Di.Co., Scrittori della giustizia”. Avvocato di professione, al suo esordio letterario, l’autore racconta i misteri della realtà giudiziaria nel nostro Paese, soprattutto quando la giustizia non è uguale per tutti e quando anche il più semplice episodio quotidiano diventa un’odissea legale spesso irrisolta. La straordinaria voce di Angela Luce ha invece incantato quest’estate il pubblico versiliese. Vincitrice, con il suo splendido libro Momenti di… Luce, del Premio Speciale del Presidente nell’ambito della XXII edizione del “Concorso Letterario Camaiore 2009”, Angela Luce ha voluto omaggiare, da grande artista e professionista, la città e il Premio, con una struggente canzone del suo repertorio. Il Premio Speciale del Comitato organizzatore della XI edizione del concorso Semaforo Rosso, per la sezione libro edito, è andato a Tentazioni occidentali di Renzo Piccoli. Una simpatica raccolta di aforismi, massime ed epigrammi per non dormire, come recita il sottotitolo, che si è anche classificato quarto al premio “Europa 2009” e ha ricevuto la menzione d’onore al Premio “Prato un tessuto di cultura 2009”. Con l’opera Questa piaga nel petto, la poetessa Antonietta Pastorelli ha vinto la IX edizione del concorso di poesia Terzo Millennio organizzato dalla CAPIT (confederazione di azione popolare italiana). Il libro La vita in un Sert di Mariangela Barra ha avuto un diploma di merito alla settima edizione del premio Letterario Nazionale Lago Gerundo Città di Paullo (MI). Infine Stato senza gestione, scritto da Aurelio Iori, è nella rosa dei 5 finalisti della XXVI edizione del Premio letterario “Città di Adelfia”, cui hanno partecipato più di cento libri. Quest’ultimo saggio ha anche ricevuto un’ottima valutazione da parte del sociologo JeanClaude Thoenig, direttore di ricerca al CNRS Dauphine Recherches en Management, uno dei massimi esperti mondiali di public policy: «La démonstration est implacable. La construction en est bien pensée et exécutée. La masse et la qualité des références empiriques témoignent d'une connaissance aussi large que profonde de la réalité italienne publique à tous les niveaux. Bref ce positionnement faisait défaut s’agissant de l'Italie. Ton texte comble ce manque de façon brillante et rigoureuse. On ne peut que souhaiter un vif succès de librairie à ce travail qui honore ta carrière professionnelle et ton attachement à la cause publique». Cecilia Buonifacio ROMA, Libreria Croce: il 19 dicembre si presenta Slégami Alla storica Libreria Croce di Roma (corso Vittorio Emanuele II, 156) sabato 19 dicembre ore 18 Francesca Brancaccio e Anna Maria Morsucci presentano il volume di Fiorella Truvolo “Slégami dal cielo alla terra” (ed. Guida). Lettura brani a cura di Mary Attento. Sarà presente l’autrice. GAL 10-12 2009.qxp 10 19-11-2009 14:08 Pagina 10 GUIDA AI LIBRI ottobre-dicembre 2009 LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Lettere Italiane Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Passodincanto di Roberto Perrotti ha ricevuto, dalla sua comparsa in libreria, un buon apprezzamento dalla critica e un’efficace risposta dai lettori. L’opera, fra l’altro, è stata presentata nella mitica saletta rossa di Port’Alba (il 20 aprile) e proposta nel programma di Raitre Il Segnalibro, oltre che nell’ambito della rassegna Galassia Gutenberg, dell’Ischia Film Festival e della Fiera del libro di Torino. L’ultima presentazione (tra le altre, il 21 dicembre scorso al Palazzo ducale di Piedimonte Matese, il 1 marzo nel locale etnico Sud in via Sardegna a Caserta, il 6 marzo presso l’Associazione “Nati due Volte” di Torre del Greco, il 13 marzo nella biblioteca del Centro “Caserta, città di Pace”, il 5 aprile alle Antiche Cantine Mustilli di Sant’Agata de’ Goti, il 30 aprile alla Libreria Evaluna di piazza Bellini a Napoli, il 3 luglio alla Libreria Guida Capua nel cortile di Palazzo Lanza), il 14 novembre alla libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere. Passodincanto narra del cammino di Santiago, lungo il quale Nic, il protagonista, si imbatte in personaggi inconsueti, venendo poi investito da numerosi flashback. Lungo il tragitto incontra una ragazza di Lubecca, della quale si innamora e dopo vicende alterne i due si ritrovano per fatalità a Santiago dove decidono di raggiungere insieme Finisterra, ultima tappa del cammino sull’estrema costa atlantica. Il testo, che non ha carattere di saggio, di biografia o di guida, si aggiunge alla vasta letteratura che riguarda il cammino di Santiago, mantenendo però una propria originalità. Il racconto, corredato dalle foto dei luoghi attraversati, è scritto con un ritmo leggero ma incalzante, utilizzando un lessico multiforme e una punteggiatura imprevedibile. Il protagonista incontra, fin dalla partenza da Roncisvalle, numerosi personaggi, quali la terrorista del cammino, grande dissacratrice, il benedettino di Tosantos, generoso fino all’estremo e l’Ultimo Templare, probabile millantatore. Il tema del cammino è affrontato in modo singolare, nel libro si racconta l’emozione dell’incontro e della separazione, la suggestione del perdersi e del ritrovarsi – e qui il titolo è quanto mai in- dovinato – l’esperienza dell’incanto e del disincanto. Motivi, questi, cari all’autore, presenti anche nel suo precedente libro, La trilogia dei capperi, sebbene affrontati con scrittura differente. Il racconto mostra il modo in cui il camminare può trasformarsi in esperienza centrale per la riscoperta di sé, recuperando immagini e ricordi attraverso una sorta di meditazione camminata. Di qui il frequente ricorso ai flashback, modalità narrativa alla quale l’autore ci ha da qualche tempo abituati. Sembra che il libro voglia spingersi oltre e considerare PRESENTAZIONE IL 21 l’esecuzione di un pezzo jazz o, rimanendo in tema, l’eco degli scarponi dei pellegrini sul selciato. Se è vero che esiste una letteratura stanziale e una nomade, Passodincanto, per il linguaggio filmico, per la leggerezza ed i movimenti musicali, appartiene di certo alla seconda. Psicoanalista, scrittore, giornalista, Roberto Perrotti ha viaggiato molto, dal Tibet all’America meridionale, dall’India al Canada. Ha soggiornato in diverse capitali insegnando presso l’Istituto di Cultura di Barcellona e presso l’Università di Nanchino. Ha fre- DICEMBRE A PIEDIMONTE Roberto Perrotti: da passodincanto a Fontanatredici Fra giorni sarà licenziato presso le edizioni ASMV (Associazione Storica del Medio Volturno) l’ultima fatica di Roberto Perrotti, Fontanatredici, un libro che stabilisce una riuscita simmetria fra incisivi micro testi e foto suggestive. Il tema del libro riguarda di nuovo il cammino ma a differenza di Passodincanto (ed. Guida), questa volta la storia si snoda fra i vicoli di un borgo antico, lungo i quali si rivisitano cappelle soc- chiuse, stamperie solitarie, fontane stanche, palazzi antichi. Per l’autore l’angolo del quartiere diviene la poetica stessa, la ragione del narrare. L’elaborazione della trama pone in rilievo fatti e avvenimenti in equilibrio fra leggenda e realtà, così i ricordi di una storia vissuta in adolescenza si alternano a quelli riguardanti un gran sentimento d’amore per poi passare all’odore vivo di un’antica tipografia. la meta del cammino non tanto Santiago quanto un luogo da ricercare dentro se stessi, passo dopo passo si comprenderebbe che “si è già arrivati”, perché come dice il saggio buddista “camminate in modo da riconoscere la vostra casa qui ed ora”. Il libro dunque si offre a più interpretazioni ma ciò che colpisce il lettore è il suo stile, il ritmo incalzante dei periodi, che ricorda Unico testimone di queste vicende storiche e delle relative invenzioni letterarie è l’acqua salvifica, un tempo orgoglio del borgo. Bella l’idea dell’acqua che da vita in ogni senso, riconosce Mary Attento nella postfazione al testo. In effetti nel racconto si trova tutta una simbologia difficile da non cogliere, rappresentata dalle fontane, dalla presenza di una donna, dal Cristo nella cappella, rimanendo catturati dalle descrizioni e dalle immagini che via via sono evocate. La suggestione delle parole usate, la loro forza si accompagnano all’armonia degli scatti fotografici di Enzo Rapa, creando un ritratto toccante di un luogo dove l’arrivo e la partenza si sono arricchiti del sentimento di coloro che negli anni, in quello stesso luogo, sono arrivati e partiti. Il libro sarà presentato a Piedimonte Matese (CE) il 21 dicembre 2009 alle ore 18 nella sala Minerva dell’ASMV. Incontrano l’autore lo storico Domenico Loffreda, l’assessore alla cultura del Comune di Piedimonte Benny Iannitti e Mary Attento. L’evento, inserito nel programma delle manifestazioni invernali del Comune metesino, si presenta come una lettura corale eseguita da più attori: intervengono Salvatore Cantalupo, Alessandra Borgia, Lisa Falzarano, PierGiuseppe Francione e Gabrielle Chiararo. Le musiche sono di Ezio Lambiase. quentato, nel corso della residenza spagnola, poeti e scrittori fra i quali Rafael Alberti e Josè Donoso, sodale di Pablo Neruda. Ha pubblicato, fra l’altro, La trilogia dei capperi (Guida 2005); Dell’acqua perduta (ASMV 2006); L’uomo che cammina con un biscotto nella tasca (ASMV 2007); Le parole di Laura (ASMS 2007). Luciano Carideo Alessandra Dionisio Quando la medicina si fa in tv Sezione Saggistica pp. 248 euro 20 Guido Jetti Il referendum istituzionale Sezione Saggistica pp. 240 euro 16 Nel giugno del 1946 Umberto II, senza nemmeno attendere la proclamazione dei risultati del referendum che avrebbe sancito il passaggio del nostro Stato da monarchico a repubblicano, preferì lasciare il suolo italiano per evitare ulteriori spaccature in un paese che usciva dal dramma della dittatura e di una guerra perduta. Un fatto straordinario se si considera che qualunque passaggio di forma istituzionale costituisce, in una visione storica, un momento sempre traumatico ed assai spesso caratterizzato da una trasformazione violenta. Con la puntualità dello storico e l’acume del giurista, Guido Jetti, esamina gli aspetti politici e giuridici della vicenda istituzionale e consente oggi, a irreversibilità della scelta istituzionale ormai consacrata, di rileggere quegli accadimenti e di ridimensionare quell’orpello di cui si è ornata la nuova forma istituzionale dello Stato. Guido Jetti, magistrato dal 1958, fino a presiedere la quinta sezione penale della Corte suprema di Cassazione, è stato collaboratore di riviste giuridiche ed autore di monografie di storia locale e contemporanea e si applica per passione a ricerche archivistiche e bibliografiche. Per abbonarsi gratuitamente a Guida ai Libri inviare un’e-mail a [email protected] o collegarsi a www.guida.it cliccando sul link dedicato per scaricarlo Quale la via, il percorso scientifico per ottenere una medicina contemporanea che riesca, allo stesso tempo, a produrre risultati centrati sulla tecnica e sull’organizzazione e a far proprio un approccio patient centred? Facendo centro sia sui grandi cambiamenti normativi che hanno riguardato in questo campo il sistema sanitario nazionale, sia sulle più significative esperienze realizzate, la prima parte di questo volume cerca, con metodo rigorosamente scientifico, di fornire risposte a queste domande. Dal “caso” dr. House a “ER: Medici in prima linea”, dalla prima serata di “Elisir” su Rai3, allo spazio di “Uno mattina” si passa ad analizzare i concetti di medical-drama e di infointainment in ambiente sanitario. Uno studio attento che evidenzia i metodi e le tecniche di comunicazione per governare, secondo un approccio finalmente scientifico e non casuale, i processi organizzativi e gestionali del cambiamento in atto. Alessandra Dionisio è dottore di ricerca in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Roma La Sapienza. Attualmente collabora con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, in qualità di esperta in comunicazione organizzativa sanitaria. Giornalista pubblicista, svolge attività di formazione presso l’Ateneo Federiciano e l’Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, interessandosi di dinamiche relazionali e team working, rappresentazione mediatica della salute, comunicazione organizzativa sanitaria. È coordinatore didattico del corso intensivo di Management della comunicazione e gestione dell’informazione in sanità della Scuola di Formazione in Management Sanitario. Se preferisce ricevere una copia cartacea del Catalogo delle edizioni Guida, contatti i recapiti sottostanti e provvederemo a spedirle al più presto, gratuitamente, il nostro nuovo catalogo. GUIDA, Napoli, via Portalba 19-23, tel. 081.446377 GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:08 Pagina 11 GUIDA AI LIBRI LETTI D’UN FIATO sciente di non potere più esaudire le loro richieste «perché la gloria dei santi nasce dalla fiducia dei fedeli e nel mio Paese da tempo quella fiducia è svanita» (p. 271). E così, di fronte al corpo di Federica Cacciante, la ragazza in coma, lei, Madonna che miracoli non ne sa fare, che non ne ha mai fatti, ha preso almeno l’impegno di tentare di risvegliare la sfortunata Federica raccontandole la storia dei suoi antenati. Nel tratteggiare le vicende dei protagonisti, Braccio e Belisario Cacciante, entrambi nati da relazioni illegittime (il primo dalla relazione incestuosa tra il medico Laviero e la giovane nipote Ma- ria Trafitta, determinata a imparare l’arte dello zio; il secondo dalla passione carnale tra Braccio e la figlia di una potente famiglia rivale) ed entrambi segnati da una vita avventurosa sullo sfondo del conflitto tra cristiani e musulmani, Nigro non rinuncia a sottolineare come da quel conflitto siano derivati non soltanto dolore e lutti, ma anche uno scambio fecondo di civiltà tra i popoli che si affacciano nelle acque del Mediterraneo. È un filo rosso che attraversa il libro dalle prime pagine, quando si descrivono alcune riunioni dell’Accademia degli Incrociati («Questi accademici avevano così chiamato il sodalizio per significare la condizione umana ma anche la voglia che i pugliesi hanno di combinare i saperi e i costumi dei molti popoli affacciati sui balconi dell’Adriatico», p. 42), alle ultime, quando si narra della statua di Santa Maria delle Battaglie che, finita in campo musulmano, si nutre dei racconti di Ardeniza, una guaritrice nomade, superando artificiosi steccati religiosi («Gli rac- Edimedia: al via il Corso post lauream in Esperto in editoria classica e multimediale di Raffaele Messina Occorre addentrarsi un po’ nella lettura del romanzo di Raffaele Nigro, Santa Maria delle battaglie (Rizzoli, 2009), prima di comprendere cosa leghi la vicenda di una giovane ragazza in coma (cornice attualizzante) alle vicende di Braccio Cacciante, capitano di ventura del XVI secolo, e di suo figlio Belisario Maria Cacciante, artificiere e sparafuoco (fulcro del romanzo). Non si tratta di una strizzatina d’occhio alle vicende di cronaca degli ultimi tempi (il caso di Eluana Englaro torna subito alla mente), magari da strumentalizzare per fini commerciali. Vi è sottesa, invece, una ben più motivata, profonda e intima riflessione sulle frontiere della medicina che vengono accostate e poste a implicito confronto: quelle del Cinquecento, rappresentate dal corrosivo dibattito sulla sede dell’anima («Laviero Plantamura era sempre più convinto: scienza e dogma erano argomenti distinti. L’anima ha un destino che il corpo non conosce. Ai preti toccava la cura dell’anima, ai medici quella del corpo. E si poneva un interrogativo blasfemo ma chiarificatore: se l’anima è in tutto il corpo, sarà anche nelle orine e nelle feci che con tanta leggerezza spargiamo nelle campagne?», p. 39), e quelle di oggi, sul confine tra la vita e la morte; sul coma, «quella vita apparente […] peggiore di una morte reale» (p. 272); sul diritto di ciascuno di decidere della propria vita e della propria fine. A tenere insieme le due parti è la voce narrante. La voce di Maria delle Battaglie, una statua della Madonna costruita dai soldati della compagnia di Braccio Cacciante (bandito diventato capitano di ventura al servizio di Vittoria Maria Colonna per arginare le incursioni dei Turchi) e, infine, dopo essere stata testimone superstite di tante battaglie terrestri e navali, finita su una mensola della stanzetta dov’è allettata la giovane ragazza. È una Madonna dall’indole laica, consapevole di non potere fare i miracoli che le chiedevano, prima, i soldati in procinto della battaglia e, ora, la madre della ragazza in coma. Consapevole che da sempre «gli uomini hanno voglia di parlare alle statue devote [perché] è come se parlassero a se stessi o a un orecchio disposto ad ascoltarli» (p. 35) e, al tempo stesso, co- ottobre-dicembre 2009 contò quindi del Profeta nato alla Medina e del suo viaggio alla Mecca, nell’Anno Santo, chiamato laggiù da odori di agrumi e di spezie […] Quei racconti furono belli e utili anche per me, perché le storie dovevano appartenermi, avevano coinvolto la donna che io incarnavo seppure in una prigione di legno. Io imparavo a essere Maria Madre del Profeta Gesù attraverso le parole di Ardeniza», p. 278). Impossibile sintetizzare nel breve spazio di una recensione la ricchezza di temi e motivi che si addensano nelle pagine del romanzo. Basti pensare ai frequenti richiami alle tante tradizioni popolari (dai lupomini alle punzecchiature della tarantola) che Nigro tratteggia con efficacia narrativa sorretta da precisione antropologica, potendosi avvalere in questo di suoi pregressi studi (Tradizioni e canti popolari, 1976; La cultura a Melfi, 1978; Basilicata tra Umanesimo e Barocco, 1981); oppure alle tante proposizioni lapidarie, che nella sinteticità e perentorietà della formulazione sembrano voler provocare il lettore a successive e personali riflessioni: «è sempre con dolore che cambia il mondo», p. 78; «solo gli occhi malevoli del mondo fanno di un avvenimento uno scandalo>>, p. 106; «la necessità cambia il giudizio sugli uomini», p. 139; «la libertà scapicerrata è di alcuni, dei più violenti. Quella all’interno delle regole può diventare di tutti», p.139. Ci piace segnalare, in chiusura, almeno la felice metafora dei fuochi pirotecnici, “fuochi fiammanti”, attraverso la quale Raffaele Nigro offre al lettore il succo della storia, la sua riflessione sul senso della vita. La troviamo nella pagina conclusiva del romanzo: «[Belisario] aveva realizzato che tutt’uno sono la vita la felicità la bellezza l’amore, tutt’uno sono esse con i fiori fiammanti coi quali colorava il cielo. Erano un guizzo un istante un brillio nella notte, una gittata di colori e di luci. Nell’esplosione, nell’attimo dell’apparire essi già si negavano agli occhi e non lasciavano che la memoria di ciò che erano stati. […] E questa fu la ragione per cui io amai e disprezzai i fuochi perché nel loro bagliore istantaneo e crudele sta tutta la vanità che inseguo per le strade del mondo». Forum Comunicazione Digitale 10/02/10 L’Italia che innova. Comunicazione e tecnologie per una società più semplice Milano - Piazza degli Affari, Palazzo Mezzanotte: Comunicazione Italiana, con il contributo dei partner (scientifici, istituzionali e d’impresa) si pone l’obiettivo di ispirare idee, iniziative, strategie di sviluppo, che potrebbero permettere al sistema Paese di cogliere le sfide dell’era digitale in cui viviamo. Il Corso di specializzazione postlauream in “Esperto in editoria classica e multimediale - EDIMEDIA” dell’Iuo ha l’obiettivo di formare la figura professionale dell’esperto in ideazione e realizzazione di prodotti editoriali tradizionali e multimediali. Il profilo in uscita è uno specialista di mezzi di sviluppo del settore editoria tradizionali e innovativi, caratterizzato da un alto livello professionale in materia economica e da un significativo bagaglio di competenze tecniche nell’area marketing e strategia. Il possesso di avanzate skill mediatiche e di un know how specialistico nell’utilizzo di media differenti, faciliterà l’adattamento della figura professionale in questione in contesti lavorativi innovativi e diversificati. A completamento del Corso il Centro di Ateneo per l’Orientamento e Tutorato dell’Orientale attiverà dei percorsi personalizzati di stage in affermate aziende del settore, attraverso la collaborazione della casa editrice Guida, partner del progetto, dell’AIE (Associazione Italiana Editori) e dell’ALI (Associazione Librai Italiani). Il Corso è stato ammesso al Catalogo Interregionale dell’Alta formazione, pertanto i laureati possono accedere ed un assegno formativo (voucher), cfr. www. altaformazioneinrete.it. Info: Ufficio FIXO/Career Service - Università di Napoli L’Orientale, Palazzo Mediterraneo, stanza 6, VIII Piano - via Nuova Marina 59 80143 Napoli tel. 081/6909228 081/5423243 [email protected]. 11 Imprenditoria e creatività per tv, cinema e teatro: al SOB nuovo Corso di laurea Alta formazione accademica per i nuovi professionisti del management e della produzione per cinema, teatro e televisione. L’Università Suor Orsola Benincasa lancia quest’anno un nuovo corso di laurea magistrale fortemente innovativo e lo fa con partnership di rilievo (Rai, Mediaset, Cinecittà Luce, Teatro San Carlo e Teatro Stabile di Napoli). “Con la creazione di questo nuovo percorso di studi il nostro Ateneo spiega il Rettore Francesco De Sanctis - ha scelto di aprire il mondo accademico ad un nuovo ventaglio di alleanze strategiche con il mondo delle imprese della cultura e dello spettacolo”. Il mercato del lavoro legato alla produzione ed al management del teatro, del cinema e della televisione necessita sempre più di figure professionali in grado di cogliere le chance offerte dalle nuove tecnologie e soprattutto dal digitale nell’ideazione, organizzazione, gestione e marketing nel campo del teatro, delle arti performative, del cinema e della televisione. “Questo nuovo modo di ‘fare università’ - evidenzia Lucio d’Alessandro, preside della Facoltà di Scienze della Formazione al Suor Orsola - può davvero rappresentare un nuovo modello di autoriforma e di adeguamento per gli atenei italiani che, senza abbassare, ma anzi elevando gli standard scientifico-didattici, scelgono di stipulare con il sistema paese, con le sue forze economiche ed imprenditoriali, una nuova alleanza per il sapere e per lo sviluppo”. Un libro a Milano: I Salone della piccola e media Editoria Indipendente 11-12-13 dicembre 2009. Segnate questa data perché da dicembre anche Milano, capitale dell’editoria, avrà il suo Salone del libro. A organizzare questo evento, patrocinato dal Comune di Milano, la Zephyro Edizioni, piccola ma attiva realtà editoriale di Milano, in collaborazione con l’Associazione Culturale Librialsole. Un libro a Milano, alla sua prima edizione, nasce dall’esigenza di offrire alle piccole e medie case editrici indipendenti un’occasione per proporre al pubblico i loro cataloghi e gli autori. Un’editoria spesso sacrificata dalle logiche di mercato e che in questi tre giorni si offrirà ai lettori, grandi e piccoli, con un ricco calendario di eventi. Un libro a Milano intende sostenere quella che è stata definita bibliodiversità – la diversità editoriale del libro – contro la standardizzazione dei contenuti e l’impoverimento delle identità culturali. Intento da cui nasce lo slogan Parole. Immagini. Significati. Superstudio più, in Zona Tortona, ex spazio industriale ora location di eventi legati al mondo della cultura, della moda e del design, farà da cornice alla kermesse. Un weekend di libri, sì, ma non solo. Tanti personaggi dal mondo della televisione, della musica, dello sport, a raccontarci delle sempre più frequenti commistioni tra generi e di come queste abbiano influenzato l’editoria degli ultimi dieci anni. Un libro a Milano è un sito web www.unlibroamilano.it per conoscere gli editori che parteciperanno, per curiosare fra le proposte editoriali e il calendario eventi del weekend. Un libro a Milano è anche su Facebook. Notizie in tempo reale. GAL 10-12 2009.qxp 12 19-11-2009 14:08 Pagina 12 ottobre-dicembre 2009 GUIDA AI LIBRI Congresso Internazionale dell’Astronautica Napoli ospita l’edizione 2012 Sarà Napoli ad ospitare la 63ma edizione del Congresso Internazionale dell’Astronautica (IAC) che si terrà nell’autunno del 2012. “L’EXPO dello Spazio 2012 può dare nuova linfa e rilanciare un settore, quale quello aerospaziale, già fiorente, ma che oggi subisce le inevitabili ripercussioni della crisi economica. Ci auguriamo che esso possa valorizzare ulteriormente il contributo che la nostra città ha dato alla crescita del settore aeronautico e spaziale in Italia e nel mondo”, spiega Mario Raffa. L’IAC, o EXPO dello Spazio, è il più grande evento del settore aerospaziale a livello mondiale. Una manifestazione che annualmente si tiene in una delle grandi città del mondo in cui è particolarmente sviluppata l’industria aerospaziale ed a cui è attesa la partecipazione di circa 5000 tra delegati delle varie Agenzie Spa- ziali Internazionali, studenti, docenti universitari, uomini di stato e aziende del comparto HighTech. Nel maggio 2008, data in cui si iniziò a discutere l’idea della candidatura, Napoli era in gara con altre 5 pretendenti. Fino a pochi giorni fa, grazie alle diverse fasi di selezione volute dall’IAF, la Federazione Internazionale dell’Astronautica, il massimo organo del settore Spazio, responsabile dell’EXPO, l’unica concorrente rimasta era la città di Lisbona. La Commissione presieduta dall’ing. Willekens, Direttore Esecutivo della Federazione Astronautica Internazionale e composta dai rappresentanti delle città che hanno organizzato le ultime 5 edizioni dell’Expo, ha deciso infine di premiare Napoli. Urania Carideo Centenario del Nobel a Guglielmo Marconi A dicembre del 2009 ricorre il centenario del conferimento del Premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi, il padre delle comunicazioni senza fili. Marconi è il primo italiano ad aver ricevuto tale premio l’11 dicembre 1909, a soli 35 anni. Così ha dato il via al processo che ha portato a definire il Novecento come il secolo della tecnologia dell’informazione. Richiedi il nostro Catalogo cartaceo di Libri antichi, rari, di pregio GUIDA, Napoli via Portalba 19-23, tel. 081.446377 Sei alla ricerca di un libro introvabile? Noi possiamo provare a procurartelo INFO: Librerie GUIDA 081.5560170 – 081.446377 GuidAntiquariato di Marcella Schiavino “Natale non sarà Natale senza regali” (Louisa May Alcott) Natale è vicino. Tra tante cose a cui provvedere – gli alberi da addobbare, gli auguri da spedire, i dolci da preparare – bisogna trovare tempo ed idee per i regali da fare o da farsi. Vi suggeriamo alcune proposte che cercano di soddisfare gusti diversi, indirizzate agli amanti delle arti o della storia, al bibliofilo, ma anche ai bambini – quelli reali – o magari a quella parte di essi che ciascun adulto ancora conserva in sé. Buona lettura e Buone feste! A Bologna 2010 Congresso ILAB Nel settembre 2010 toccherà all'Italia ospitare il 39° Congresso dell’Associazione Internazionale dei Librai Antiquari. La manifestazione si svolgerà a Bologna, attraverso una serie di riunioni e di visite guidate a biblioteche e luoghi d’arte che toccheranno le città vicine da Parma a Ravenna, Modena, Ferrara ecc., culminando nella Mostra del Libro Antico e Moderno di Pregio a Bologna, nell’ambito della rassegna di Artelibro Festival del libro d’arte, a cui parteciperanno molti fra i più noti librai antiquari di tutto il mondo. Congresso e relativa mostra costituiscono un impegno che i Paesi membri dell’Associazione debbono assumersi a turno con cadenza biennale, e sono da sempre un momento privilegiato di incontro che permette ai librai non solo di discutere e approfondire i problemi relativi alla loro professione e al mercato antiquario ma di conoscersi personalmente, stringere rapporti di amicizia, scambiarsi informazioni, concordare iniziative comuni tanto d’affari che di carattere culturale. La LILA / ILAB - con doverosa precedenza all’acronimo francese (Ligue Internationale de la Librairie Ancienne), poi all’inglese (International League of Antiquarian Booksellers), essendo francese la redazione originale della “Raccolta di usi e Consuetudini” a cui devono ispirarsi circa 2.000 librerie antiquarie sparse in tutti i continenti - costituisce una vera e propria ‘Internazionale’ della cultura, un’associazione che abolisce ogni confine e ogni differenza di razza, nazione, religione, con un proprio codice deontologico, le proprie tradizioni e la propria storia, simile per certi versi alle società segrete del periodo illuminista, unendo persone e culture le più diverse nell’insegna “Amor Librorum Nos Unit”. (Scienze - Sec. XVI) DELLA PORTA Giovan Battista. La Fisonomia de l’Huomo, et la Celeste di Gio: Battista Dalla Porta libri sei. Tradotti di Latino in Volgare,& hora in questa Noua Forma, & ultima Edizione ricorretta, & postoui le Figure di Rame à propri suoi luoghi, & causale le vere Effigie dalle Medaglie, e Marmi, che nell’altre stampe non sono. Con la Fisionomia Naturale di Monsignor Giouanni Ingegneri di Palemone, et Adamantio. In Venetia, Presso li Eredi di Gio. Battista Combi, 1652. In 8° antico (cm 15), pp. [34]-598, 190, 134, con numerr. inc. in rame n.t. e ritr. calcog. dell’A. Legatura in piena pergamena, con titt. in oro al dorso entro tassello, marca tipografica al front. raffigurante figura femminile con armatura, semidistesa, recante nella mano destra la lancia ed in quella sinistra, sollevata, uno scudo con volto di donna, accanto la civetta, in cornice con drappi e scritta nel nastro “La Minerva”, antiporta inc., tagli marmorizzati di col. rosso, alcuni fori di tarlo all’interno dei piatti, alle prime pp. ed al dorso. Cors., gr., rom. La prima edizione dell’opera, in latino, fu stampata a Vico Equense nel 1586; la traduzione in volgare, fatta dall’A. stesso, recante il tit.: “Della Fisionomia dell’Huomo Libri Sei ...”, fu stampata per la prima volta a Napoli, per T. Longo, nel 1598. L’anno successivo uscì l’edizione definitiva in sei libri, mentre nel 1610, a Napoli, per G. C. Carlino e C. Vitale fu pubblicata una nuova traduzione italiana del testo, non curata dall’A. 1500,00 DELLA PORTA Giovan Battista. De I Miracoli Et Maravigliosi effetti dalla natura prodotti. Libri 4. Dio Gio. Battista Porta Napolitano. Nuouamente tradotti di Latino in Volgare, & con molta diligenza corretti, & illustrati. Con due Tauole, una de’ Capitoli, et l’atra delle cose più notabili. In Venetia, Appresso Marc’Antonio Zaltieri, 1584. In 8° antico (cm 15), pp. 148. Legatura in pergamena coeva, titt. manoscritti al dorso, capilettera xilog., marca al front., note manoscritte sul verso dell’ultima p., a margine del testo in alcuni punti ed al front., aloni di umidità in risg. ed al front. Cors., rom. Compendio del ben più vasto Magiae naturalis sive de miraculis rerum naturalium in 20 volumi. Questa sintesi, pubblicata per la prima volta a Venezia nel 1560, ebbe una larghissima diffusione e fu tradotta dal latino nelle principali lingue europee. Tratta gli argomenti più vari di scienza e tecnica: ottica, cosmologia, geologia, ma anche scienza popolare, virtù e usi terapeutici di piante e frutti, cosmetica, cucina, etc. 1300,00 MON JOURNAL. Recueil hebdomadaire illustré pour les enfants. Paris, Hachette. In 8°, pp.600 ca., con ill., scene e vignette a col. ed in nero, n.t., di Henry Morin, Loyreux, Harry Eliot, etc. Legatura amat. in tt. tela di col. rosso con titt. in oro al dorso, cornice a secco ai piatti, cop. ill. a col., con scene a piena p. e titt. in cornice floreale col., per ciascun fascicolo, brunitura delle pp., parz. staccata la prima p. e staccata l’ultima, lievi segni del tempo in cop. Raccoglie i fascc. di un’ annata. Contiene racconti brevi, poesie, rubriche di argomento vario, manualistica.A.: 1909/10; 1910/11; 1911/12. 160,00 CANTU’ Cesare. Storia universale. [+] Documenti alla storia universale. Torino, Utet, 1862-1865. Nona edizione torinese riveduta dall’A. 6+4 tomi, in 8°. T.I.: Epoca I-II-III-IV-V, pp. XVII-1171, con 1 ritr. in antip., protetto da velina; T.II: Epoca VI-VII-VIII-IX, pp. 1168; T.III.: Epoca X-XIXII, pp. XV-938; T.IV.: Epoca XIII-XIV, pp. 821; T. V.: Epoca XV-XVI, pp. LI-1222; T.VI: Epoca XVII-XVIII, pp. 1044, con Indice del vol., Ind. analitico e cronologico, Ind. alfabetico, Errata-corrige generale. Documenti, T.I.: Cronologia. Geografia politica. Archeologia, pp. 1000 ca. (paginazione varia); T.II.: Guerra. Legislazione. Religione. Filosofia. Pt.I.: pp. 322, 543; Pt.II.: 357, 480; T.III.: Letteratura e biografie, pp. 635, 715. Belle ed eleganti legature in mezza pelle, con titt. e fregi in oro al dorso, entro tasselli, in ottimo stato di conservazione, bruniture, lievi fior., timbri di propr. ai front. di alcuni voll. Ottimi esemplari. 500,00 GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:01 Pagina 13 GUIDA AI LIBRI ottobre-dicembre 2009 NELLA BIBLIOTECA TIBALDI PRESENTATO IL RIFLESSO DELLA LUNA SULL’ACQUA DI DE SANTANNA Il Premio Cimitile ‘sbarca’ a Milano La Fondazione incontra il violinista Salvatore Accardo Venerdì 6 novembre appuntamento alla Biblioteca Tibaldi, presso il Centro Civico di viale Tibaldi 41, a Milano. Sui tavoli compaiono le locandine portate dai volontari della ‘Fondazione Arca Onlus’, che si occupa di senzatetto e di emarginazione sociale, accanto alle pubblicazioni mensili di Guida ai Libri e agli opuscoli della Fondazione Premio Cimitile. In attesa dell’evento si parla con il pubblico delle nuove e delle vecchie povertà, del bisogno di cultura, del bisogno di riproporre certi valori fondamentali dell’uomo come il libro ad una società disattenta ed in piena crisi. L’opera che stasera si presenta è ‘Il riflesso della luna sull’acqua’, pubblicata da Guida, per aver vinto la sezione inedita di narrativa della quattordicesima edizione del Premio Letterario Cimitile. L’autore è Antonio De Santanna. Ha già in conto dei riconoscimenti prestigiosi come il Molinello, il premio letterario presieduto in vita da Mario Luzi, ma questa volta deve presentare ufficialmente la sua opera prima, con i contributi di Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio Cimatile; Ermanno Corsi, presidente della Giuria del Premio, giornalista, scrittore, consigliere dell'ordine dei giornalisti della Campania; Lorenzo Molinari, scrittore, saggista, poeta; Marilisa Dulbecco, docente di scrittura creativa e scrittrice; Lilia Albè, che ha condiviso con l’Autore gli anni di studio e di pratica del buddismo. Napolitano rimarca l’occasione di interscambio culturale che l’evento offre, col doppio obiettivo di favorire la promozione del libro come strument di matura- zione sociale e presentare in anteprima il ‘Riflesso della luna sull’acqua’, attuando di fatto un gemellaggio tra una realtà vasta e complessa come quella di Milano con una prestigiosa, seppure piccola, come quella di Cimitile, che si radica sempre più nel territorio nazionale grazie al fascino delle sue basiche paleocristiane e del suo Premio Letterario. Ermanno Corsi traccia paralleli tra ‘qui e ora’ della cultura buddista e ‘hic et nunc’ della cultura latina. Evidenzia il valore universale di certe intuizioni umane, analizza il profilo psicologico di alcuni personaggi del libro di Antonio, sino a farli uscire dalla carta stampata e materializzarli tra le file di un pubblico che ripaga con silenzio e attenzione. Segue Molinari, che fatica e gioia di scrivere conosce bene. Sue fiabe ed opere teatrali hanno consentito contributi economici di tutto rilievo a favore di organizzazioni Onlus come Parada. Marilisa Dulbecco, autrice del bel manuale ‘Scrivere? Scrivere!’, svela la genesi del romanzo. Antonio le aveva dato in lettura un suo racconto impostato esclusivamente sui dialoghi e l’aveva trovato tanto interessante da suggerire la prosecuzione della storia. È il turno dell’autore, che definisce l’uomo ‘un pezzetto d’universo’, come l’universo in continuo mutamento e come l’universo composto da materia ed energia. Focalizza lo sguardo sull’energia peculiare del genere umano: il pensiero, il suo guru, capace di veri miracoli in campo tecnologico, ma incapace di addentrarsi nel mondo interiore, dove valori come il tempo, lo sviluppo e la logica sono privi di qualsiasi significato. Invita la platea ad una riflessione sulle interconnessioni, i fili invisibili che legano tutte le cose, e indica l’attenzione e la consapevolezza al momento presente come gli uni- ci ‘mezzi abili’ capaci di far luce sul mondo interiore, leggendo al termine del suo intervento, alcuni splendidi versi del ‘Discorso sui Quattro Fondamenti della Consapevolezza’ del Buddha. Prendendo spunto da un passo del romanzo interviene Lilia Albè, che la pratica buddista la conosce bene, che domanda se solo il cuore di Giacomo, il protagonista del romanzo, fugge e si nasconde alla presenza di un ‘amore puro e senza condizioni’ o se questo atteggiamento riguarda il modo d’essere dell’uomo di oggi. Antonio non ha dubbi: troppo ‘pensiero’ e troppo poco ’cuore’ nella nostra vita, occorre imparare a ‘vedere’ senza ricorrere alle rappresentazioni del pensiero per scoprire la Via dell’equilibrio, la Via di Mezzo annunciata dal Buddha duemilacinquecento anni fa. Le domande del pubblico concludono la serata. Una lunga avventura iniziata sotto l’egida delle basiliche paleocristiane di Cimitile e approdata, forse non a caso, nella biblioteca civica di vale Tibaldi a Milano, tra libri, silenzio e riflessioni. A ben guardare ci sono tratti comuni persino in posti tanto distanti e diversi. Sabato 7 novembre, nella sua casa milanese, la Fondazione Premio Cimitile ha incontrato il violinista Maestro Salvatore Accardo, soffermandosi sull'importanza della divulgazione musicale. Con il Maestro Accardo è stata esaminata la possibilità di realizzare un concerto di musica sinfonica nel complesso delle basiliche paleocristiane. 13 BANDO CIMITILE 2010 Le opere inedite pervenute saranno esaminate da una giuria qualificata presieduta dal giornalista e scrittore Ermanno Corsi, che sceglierà la migliore opera premiandola con “il Campanile d’Argento” Premio Cimitile. L’opera vincitrice sarà pubblicata a cura della Casa Editrice Guida, che provvederà alla distribuzione della stessa su tutto il territorio nazionale riconoscendo i diritti d’autore di legge. Ogni concorrente ha la possibilità di presentare un numero libero di originali. I dattiloscritti tra le 50 e le 250 cartelle, cadauna di circa 45 righi, dovranno pervenire in due copie all’indirizzo: Casella Privata 200 Mail Boxes Etc. via A. Laterizio 28 - 80035 Nola (NA). Il termine ultimo per la consegna degli inediti è il 20 gennaio (fa fede il timbro postale o la data di partenza a mezzo corriere privato). Per le migliori opere edite di Narrativa, Saggistica, Attualità ed Arte Paleocristiana in Italia, dovranno essere segnalate ed inviate in duplice copia al suindicato indirizzo. Il Premio Letterario sarà attribuito dalla Giuria a giugno dello stesso anno nell’ambito della manifestazione per la proclamazione che si svolgerà nel Complesso delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile. Nulla è dovuto per la partecipazione. Per informazioni: www.fondazionepremiocimitile.it AL CORSO DI ALTA FORMAZIONE GESTIONE DEI BENI CULTURALI HANNO ADERITO IL GRUPPO GUIDA, LEGGERE:TUTTI, ÈULOGOS E INTRATEXT PFTIM: inaugurazione anno accademico il 27 novembre L’inaugurazione dell’anno accademico 2009-2010 della Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale si terrà venerdì 27 novembre presso la sede della Facoltà, sezione San Luigi, in via Petrarca 115 a Napoli. La cerimonia prenderà il via alle ore 17 con il discorso inaugurale del direttore della Scuola, prof. Giuseppe Manca S.J., decano della sezione San Luigi della Facoltà. Seguirà il saluto del prof. Carlo Greco S.J., preside della Facoltà, e gli interventi di Mons. Ernesto Rascato, direttore Ufficio regionale beni culturali ecclesiastici, e del prof. Renato Iovi- no, ingegnere, ordinario di Architettura Tecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Edile dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La lectio magistralis è stata affidata a Mons. Arch. Giancarlo Santi, presbitero della chiesa ambrosiana da trentasette anni. Già segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, e direttore dell'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, è docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dopo aver dato il via al nuovo anno accademico, seguirà un concerto. Le lezioni avranno ini- zio il 4 dicembre 2009 e proseguiranno fino a luglio 2010. Il Comitato Scientifico è composto Giorgio Agnisola, condirettore della Scuola, Monica Coretti, Andrea Dall’Asta, Vincenzo De Gregorio, Flavia Fascia, Renato Iovino, Giovanni Liccardo, Liliana Moscato Esposito, Franco Piazza, Emilio Salvatore, Luigi Razzano. La Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia intende approfondire la dimensione estetica della teologia e la dimensione teologica dell’arte. È destinata a coloro che a vario titolo sono chiamati a fornire un servizio nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’ar- te sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di studio o di prospettiva lavorativa o di aggiornamento culturale, ad approfondire il rapporto tra arte e teologia. Due gli indirizzi della Scuola: “Percorsi transdisciplinari di arte e teologia” e “Proposte per una nuova architettura sacra”, che ha come sottotitolo “Fondamenti estetico-teologici, aspetti artistici e decorativi, approfondimenti tecnico-tecnologici”. A breve parte l’innovativo Corso di Alta Formazione Gestione e Promozione dei Beni Culturali, con l’intento di fornire conoscenze e competenze fondamentali e necessarie alla progettazione e valorizzazione di inizia- tive, attività, eventi legati ai Beni culturali. Prevede una formazione multidisciplinare e integrata tra il mondo del management, della finanza, del marketing, della comunicazione e quello delle arti e della cultura in genere. Aspetto particolare e innovativo del Corso è la formazione alla gestione e promozione dei beni culturali ecclesiastici. Il Corso ha finora ottenuto l’adesione del Gruppo editoriale e librario Guida (Casa editrice, Librerie dirette e in franchising, Associazione Alfredo Guida Amici del Libro onlus, Guida ai Libri), della rivista Leggere:tutti, di Èulogos spa e di IntraText. Mary Attento GAL 10-12 2009.qxp 14 19-11-2009 14:08 Pagina 14 ottobre-dicembre 2009 fabulando di Monia Gaita Antonio Spagnolo Fratture da comporre Kairos Edizioni, pp. 96 euro 10 Non so se Antonio Spagnuolo eserciti ancora la professione di medico cardiologo in quel di Napoli. So che l’ha esercitata a lungo senza che lo distogliesse dall’altro suo ‘mestiere’ di editore di poesia (perché quello di poeta, di per sé, non è un mestiere, si sa). Il titolo stesso della raccolta ultima di Spagnuolo evoca una attività medica (ricomporre fratture pregresse) dove, tuttavia, l’ortopedia è metafora lampante ed ossessiva della scrittura poetica. «*57. Come faremo a supporre ancora/ un verso, un segno, una parola,/ dopo il tremore e l’inganno,/ questo groviglio di rumori che imperversa,/ improvvisa babele che stronca,/ o di soppiatto blocca ogni andare,/ chiude un tempo ben fisso nella sera,/ ove conclude in fretta ogni voce,/ breve amarezza di un retaggio./ Fratture da comporre,/ le mie ultime promesse,/ da conservare negli spazi di un’unghia,/ e chiudere nell’infinito sospetto/ dell’illusione» (p. 80). È l’ultimo componimento della raccolta, un testo da cui emerge (in parte) il senso dell’operazione poliritmica e polisemantica di Spagnuolo. Le ‘fratture da comporre’ sono evidentemente quelle tra l’espressione letteraria del verso e la sua dimensione inconscia (o perlomeno inconsapevole) che la produce e la spinge facendone espandere il significante fino a raggiungere la dimensione del significato. Tale è l’obiettivo che il desiderio di chi scrive vorrebbe produrre (o almeno così pare). Le parole della poesia vorrebbero essere la realizzazione autentica e deliberatamente compiuta della volontà consapevole del poeta – ma questo è poi realmente possibile? I rumori predominano tuttavia, la babele delle voci, le pulsioni che emergono impediscono il comporsi armonico e organico delle parole in versi che escludano o espellano ciò che armonioso (e tradizionalmente bello) non è. Di conseguenza, il lavoro del poeta è proprio quello del bravo e paziente ortopedico che con cura e passione rimette insieme ciò che si è rotto, devastato, ‘stroncato’ dal divampare esterno dell’inganno linguistico o del segnale confuso che l’inconscio emette. Ma tutto questo risulta solo una possibilità eventuale, il frutto del ‘retaggio’ poetico e della tradizione che lo sostiene, non di uno sforzo consapevole diretto al chiarimento delle finalità della scrittura o alla caduta delle illusione sulla sua origine – la prospettiva rimane pur sempre quella ristretta di un rapporto tra ciò che si conosce (i propri segni esposti) e ciò che si produce (la ‘conclusione affrettata della sera’), i limitati ‘spazi di un’unghia’ che si rompe proprio nel tentativo di aggrapparsi alla propria volontà dimidiata. La poesia è tutto questo per Spagnuolo: rumore e silenzio, parola piena e frammento di voce emersa dalle profondità dell’inconscio, tentativo di ricomposizione sulla base di un progetto di cui si riconosce la non-affidabilità in tempi breve (anche se ‘l’amarezza’ è ‘breve’, è breve anche la conclusione cui si può aspirare). Le aspirazioni della poesia sono però difficili da nascondere, nonostante la volontà di produrre un ‘effetto di copertura’ che ne impedisca il tracimare. Essa vorrebbe tutto il tempo della mente per sé, vorrebbe imporsi come la dimensione principe dell’espressività del soggetto poetante: «*9. In ogni luogo nascondo le eresie:/ trascurate beffe fra gli interstizi di pareti,/ accarezzate e consunte dall’improvvisa sparizione./ In queste stanze riducono minacciose doppiezze/ le tue carezze, perse e bagnate nello sbocciare/ di quella fame mentale che trattiene/ regole RICHIEDI Guida ai libri Se volete ricevere la nostra Rivista a casa o in ufficio compilate questo coupon e inviatelo via fax allo 081 299744 o alla Redazione in via Port’Alba 19 - 80134 Napoli Gradirei ricevere copia della Vostra rivista al seguente indirizzo: Nome .................................................................................... Cognome ....................................................................................... via ............................................................n........................... cap.................................Città............................................. tel........................................................................................ data....................... GUIDA AI LIBRI Firma......................................... e simmetrie./ Tra l’alba e la brina una fuga acceca ed inganna/ il verde di radici dissepolte,/ nel crepuscolo invece con tutte le forze del sonno/ restiamo immobili all’amore che deride/ le doppiezze del sogno./ Forse tacendo una volta per tutte la poesia/ attingerà al mistero del divieto con parole disperse,/ forse alla furia distruttiva della propria coscienza» (p. 17). La poesia è una pratica ‘eretica’ e, come tutte le eresie, va praticata in segreto mentre all’esterno si osserva una sorta di nicodemismo semi-confessato. La pratica della scrittura resta un’attività intermedia (avviene negli ‘interstizi’, infatti) ed è il frutto della ‘doppiezza’ di chi scrive. Si tratta di una ‘doppiezza’ che non è tanto dovuta alla sua ipocrisia quando al vivere da poeta tra due mondi: quello conscio delle stanze diurne e quello inconscio che si affaccia e si scioglie tra “l’alba e la brina”. La sconfitta delle doppiezze, tuttavia, è affidata alla potenza del desiderio che, mediante l’amore, travolge le barriere del sogno e rende ciò che è sepolto al suo interno (le ‘radici dissepolte’) capace di emergere al di là delle sue difese sotterranee. La poesia si propone di superare il divieto opposto ad essa dalla censura del SuperIo e si dispone, in tal modo, a superarlo recuperando ciò che è possibile al di sotto della soglia della coscienza che funge da barriera all’espansione del piacere. L’amore si rivela, in questo modo, come la forza capace di far esplodere la ‘verde miccia’ della vitalità feconda e affettiva (per dirla con un celebre verso di Dylan Thomas da Death shall have no dominion). Il mondo della ‘doppiezza’ si vede, dunque, oscurata dalla capacità obliqua della parola poetica si definirsi come l’orizzonte di riferimento di ogni esperienza esistenziale che voglia dirsi tale. Per Spagnuolo, alla fin fine, quel che conta è ciò che riesce a strappare all’oblio mediante il sondaggio inesausto di ciò che rimane del suo destino di poeta. Giuseppe Panella docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa Se avete una lirica o un racconto inediti, potete inviarli a “Guida ai Libri”, all’attenzione della professoressa Angela Procaccini, che vaglierà il materiale ricevuto per l’eventuale pubblicazione sulla rivista. Inviate le vostre lettere per posta a: Guida, via Port’Alba, 19 80134 Napoli o via e-mail agli indirizzi: [email protected] [email protected] alla c. a. Corrispondenza Guida ai libri Uscire dalla crisi per essere felici Con la destabilizzazione economica siamo tutti più infelici. Andiamo razzolando nei negozi, cariotipi di merci a prezzo basso, ridimensioniamo i programmi alle intenzioni, ridefiniamo i concetti di “bello”, “utile” e “necessario”, razionando benzina ai sogni con una saldatura bene o mal riuscita sulla normalità. L’ombra della crisi del ’29, sedimentata scabrosamente sull’oggi, s’esprime con una vasta gamma tonale di rinunce. Rinunciamo a scialare in feste e divertimenti, scompaginiamo l’ossatura dello scafo alle pretese, riduciamo sensatamente l’arteria degli acquisti, corridori ormai allenati ai venti asciutti dell’austerità. Eppure la volontà col suo immenso capitale di forza, da sempre, specie nei periodi più difficili, si fa accorta assemblatrice di salvabile, aspira fumi di possibile dai giorni, asciuga il pianto a cupe enunciazioni, s’arretra di parecchi passi dalle annichilanti catapulte di certe analisi. Il nostro cervello aziona dei catarifrangenti nel buio estenuativo dei salariati poveri, dei disoccupati, dei lavoratori a tempo parziale, una nutrita frangia sociale che naviga nel mare cancerogeno dell’instabilità permanente. Eppure, malgrado l’enantèma d’un mercato capitalistico disumanizzato, riesercita un carisma consolatorio e confidente l’antico motto popolare: “finché c’è vita c’è speranza”, a conferma che desideriamo tutti fare la corte ai celerìferi d’una ripresa tanto auspicata quanto attuabile. Alla rinascita dell’economia dovrebbe corrispondere anche una vantaggiosa rinascita individuale, la reintegrazione nel grado di un benessere collettivo conglobante anche un previsìbile e pingue recupero d’autostima. Debellare la crisi sarà anche un modo per mandare in letargo profondo disequilibri, moltiplicati conflitti e brutali sperequazioni: e chissà che un ritorno alle campagne a differenza dell’esodo rurale delineatosi in Europa tra il 1930 e il 1960, non possa esplicitare una profittevole conversione per l’organismo usurato dell’impasse. Dobbiamo promuovere con convinzione, ridinamizzandola, una concreta e condivisa prospettiva riformista per anteporre a quelli dominanti alcuni valori cardine: l’altruismo al posto dell’egoismo, la cooperazione in luogo della competizione sfrenata, un reddito sicuro contro incertezze e frustrazioni a punta d’ago. È anche vero però, che le crisi tendono a recidivare come l’afta, ma questa è un’altra questione… Richiedi GUIDA CARD LIBERATORIA PER GLI AUTORI CHE INVIANO O CONSEGNANO RACCONTI (O POESIE) DA PUBBLICARE SU «GUIDA AI LIBRI» Il sottoscritto ................................................................... nato a ............................................................................. domiciliato in via ............................................................ cap................................................................................... tel. ................................................................................... dichiara che per la pubblicazione e stampa di una sua poesia/racconto sulla rivista “Guida ai libri” fatta per gentile concessione dell’editore Guida non ha nulla a pretendere, anzi ringrazia per l’attenzione. Napoli, ....................... Firma......................................... GAL 10-12 2009.qxp 19-11-2009 14:08 Pagina 15 GUIDA AI LIBRI La riflessione sul quotidiano di Giuseppe Napolitano È più facile parlare di ieri o di oggi? Quando si scrive per mestiere, conviene dire quello che si vede o quello che si pensa? Sono le domande che si pone il reporter, o si poneva, ammesso poi che esista ancora il reporter che scrive dal teatro delle operazioni, come si diceva una volta. Oggi che c’è tanta televisione e i notiziari stessi arrivano via internet… ma la figura dell’inviato che sta nei luoghi in cui si svolgono avvenimenti che passeranno alla storia, ancora ha un senso, ancora fa ‘audience’ anche sulla carta stampata. Alcuni di questi, poi, con gli articoli già pubblicati, e/o con altre riflessioni sulle proprie esperienze, fanno un libro. È il caso di Franco Di Mare, giornalista napoletano inviato di guerra per vent’anni e conduttore di trasmissioni giornalistiche televisive: non si scappa dal racconto del quotidiano, chi l’abbia fatto per mestiere, sulla carta o in video, rimane un testimone diretto che non rinuncia a dire la sua. A volte è una sofferenza, poiché l’animo umano si fa piccolo di fronte al dolore del prossimo e il giornalista non riesce a starsene distaccato e a raccontare con freddezza quel che l’uomo vede e intende comunicare. Così Di Mare scrive un libro di memorie che è un atto di accusa: “Il cecchino e la bambina” (Rizzoli, 17,50 euro, pp. 252 – recente vincitore del Premio “Città di Gaeta”), fin dal titolo, terribile, quasi un ossimoro (“come si fa a inquadrare nel mirino del fucile di precisione un bambino che sta giocando e decidere di premere il grilletto e far partire un proiettile calibro 9?”)… e il primo dei ventuno capitoli, “Amira”, appunto è la storia di una bambina uccisa da un cecchino a Sarajevo. Gli altri venti capitoli, scritti fra il 1992 e il 2003, raccontano episodi vissuti fra la Bosnia e l’Afghanistan, il Kosovo e l’Iraq, Ceylon e Israele… Il cronista si trasforma però involontariamente in giudice e dice la sua, spara le sue parole come proiettili sperando che colpiscano davvero al cuore chi dovrebbe capire e fermarsi. Il quotidiano passa così dalla cronaca alla storia, anche i piccoli traumi personali sono specchio per leggere i grandi drammi dell’umanità. Come fa Pasquale Cominale nel suo “Innamerica (le lettere degli emigrati di Sessa Aurunca ai loro familiari 1917-1941)” (Loffredo, 24,70 euro, pp. 288). Casuale il ritrovamento di questo tesoro, di queste “preziose” testimonianze umane e storiche, in un vecchio faldone mal conservato nell’archivio del Comune di Sessa, dove Cominale lavora. Ma la determinazione dell’appassionato e la competenza dello studioso hanno consentito di trasformare il caso in necessità, la necessità di raccontare oggi il nostro ieri nemmeno tanto lontano, di far conoscere le radici prossime della nostra storia in una sorprendente miniera di notizie. L’opera di Cominale ha il pregio del linguista (per la cura delle ricerche lessicali, la fitta trama dei rimandi filologici) ma più ancora dev’essere apprezzata per il suo fine sociologico. Inevitabile infatti la riflessione che scaturisce dalla lettura di questa raccolta epistolare: perché non riusciamo a comprendere/accettare l’immigrato fra noi, noi che tanto a lungo abbiamo vissuto il dramma dell’emigrazione in tutti i suoi risvolti, economici non solo, sociali, finanche politici? “Innamerica”, come scrivevano sgrammaticando i nostri nonni emigrati, non si stava poi tanto bene come si era sperato, e si soffriva molto la malinconia dell’abbandono, ma la forza di volontà e il pensiero dei cari lontani permetteva di resistere all’ostilità dell’ambiente. Le 126 lettere raccolte da Cominale fanno parte della documentazione allegata alle domande di sussidio presentate durante la seconda guerra mondiale all’Ente Comunale Assistenza di Sessa: servivano a dimostrare che – proprio a causa della guerra – era difficile ricevere il regolare versamento d’oltreoceano, che per molte famiglie era spesso l’unica fonte di sostentamento. Sono un doloroso intreccio di storie ordinarie, che diventano la storia di una comunità e rappresentano la più grande storia di una nazione. Sessa Aurunca è – come emerge dal lavoro qui presentato – lo specchio di una situazione generale che interessava buona parte dell’Italia, non solo meridionale. Un ultimo esempio di riflessione sul quotidiano è “Caduti dal Muro” (di Tito Barbieri e Paolo Ciampi, Vallecchi, 12 euro, pp. 300), appassionata rivisitazione di quello che una volta si disse il Comunismo reale. Già sindaco di Cortona del Pci, Barbieri compie una lunga serie di viaggi nei Paesi una volta comunisti (ex-Urss, Cina, Vietnam etc...) in cerca di verifiche, ma soprattutto di risposte alla domanda che si porta addosso, come un vecchio vestito di cui non ci si riesce a disfare. “Ma come, mi domando, si poteva essere così incapaci di vedere?” - e lo dice uno che è stato ‘dentro’, che avrebbe potuto avere gli occhi aperti… eppure: “oggi è come se da allora fossero trascorsi anni luce”. La chiave di lettura di questo volumetto (formato compatto, bordo arrotondato, una specie di libretto rosso da portare in tasca e meditare continuamente) è proprio in quelle affermazioni a confronto. C'è stato un tempo in cui si preferiva non vedere, ma per fortuna è molto lontano. Certo, i segni ci sono, in giro per il mondo se ne colgono parecchi, a indicare le contraddizioni di un’epoca che pure si credette (quasi) infallibile. Barbieri viaggia e scrive mail all’amico Ciampi, anch’egli scrittore (importante un saggio su Salgari appena uscito), il quale - più giovane e quindi meno esposto al rischio dei rimpianti - risponde con le sue riflessioni e precisazioni alle osservazioni, a volte confessioni, del più anziano ‘compagno di strada’ (le contrappunta, a volte) con acute motivate argomentazioni sul quotidiano: alla storia appena passata, che in parte è stata la grande Storia del Novecento, si contrappongono le piccole storie (ma esemplari, anche queste!) di tanti piccoli uomini che hanno camminato con le loro gambe e pensato con la loro testa. “Caduti dal muro” diventa così un dialogo-dibattito che si può considerare aperto... è aperto al contributo morale di chiunque si senta in grado di aiutare il prossimo a capire la natura umana, specie in tempi duri come quelli descritti dal libro di Franco Di Mare o ricostruiti in quello di Cominale. È sempre possibile, infatti, che l’uomo sappia riscoprirsi tale, anche quando sembra troppo tardi. ottobre-dicembre 2009 15 Festival Comunicazione affidato al Centro Culturale San Paolo Campania Il Centro Culturale San Paolo (CCSP) Onlus, sede territoriale della Campania, con sede in Caserta, presieduto da S.E. Rev. Mons. Pietro Farina, vescovo di Caserta, si propone di perseguire particolare attenzione verso la persona, le implicazioni della fede nelle culture, la dimensione religiosa dell’uomo, il dialogo interreligioso e nel rapporto tra credente e non credente; oltre a svolgere attività di istruzione e formazione, con le finalità di promuovere un nuovo “impegno per l’unità della fede nel contesto del pluralismo delle culture e delle situazioni locali” (Gaudium et spes); di favorire la scoperta e lo studio della Scrittura, del Magistero conciliare, dei Padri della Chiesa di Oriente e Occidente attraverso l’organizzazione di incontri e viaggi studio, giornate di riflessione, corsi biblici; di promuovere la comunicazione sociale e produzione di tematiche quali: a) Media e diritti umani, sia sotto l’aspetto conoscitivo degli argomenti assenti nei grandi media che per quanto attiene la lettura critica delle notizie riportate dai media; b) Media e città, sviluppando la consapevolezza del dibattito di tutti gli abitanti della città a godere, in condizioni di libertà e uguaglianza, dei mezzi e delle opportunità di formazione, svago e sviluppo personale che la stessa è in grado di offrire. Con particolare attenzione all’educazione alla diversità; c) Media ed educazione per offrire alle nuove generazioni non solo le chiavi per la comprensione dei media, ma anche per suscitare la nascita di nuovi artefici della comunicazione per una migliore qualità dei media con un approccio multidisciplinare raccogliendo le sfide che i media vecchi e nuovi ci mettono davanti. Al CCSP Onlus è affidato anche il coordinamento organizzativo del Festival della Comunicazione, un evento di interesse nazionale, in cui si concentrano convegni, spettacoli, mostre, laboratori, concerti, cineforum, dibattiti, che per il 2010 si terrà a Caserta e su tutto il territorio della Campania, dal 9 al 16 maggio 2010 e sarà promosso in collaborazione tra le Diocesi, la Società San Paolo e Figlie di San Paolo. La manifestazione ha già l’appoggio, tra gli altri, dell’Ufficio Nazionale delle Comunicazioni Sociali e del Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana, del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Università Cattolica. Poiché l’intento che anima il Festival è quello di promuovere riflessioni e stimolare l’elaborazione di soluzioni ai problemi di comunicazione tra le varie realtà sociali, all’interno del programma sono stati inseriti numerosi eventi ed incontri, che solleciteranno il confronto tra giovani ed adulti, tra educatori e ragazzi, tra sacerdoti ed operatori della comunicazione. Siamo tutti immersi, infatti, nella cultura della comunicazione glo- bale e nella società della informazione. Ognuno può contribuire alla realizzazione dell’evento nazionale del Festival della Comunicazione, organizzando in modo autonomo ed indipendente – ma sempre avente finalità e scopi comuni alla manifestazione – convegni, spettacoli, programmi radio televisivi, cineforum, visita guidata ai musei, alle librerie, laboratori, concorsi per le scuole, celebrazioni religiose, concerti e molte altre forme di animazione, a livello culturale, educativo e pastorale. Basta darne comunicazione al comitato di coordinamento organizzativo al fine di poter meglio inserire l’evento, dandone il giusto risalto nella redazione del programma del Festival della Comunicazione. Gli eventi proposti nel Festival della Comunicazione si inseriscono nello schema delle cinque vie del comunicare umano: la Via della Conoscenza, che percorre gli aspetti biblico-filosofici del comunicare, con momenti dedicati alla Parola di Dio, approfondimenti, preghiere; la Via della Bellezza, che percorre gli aspetti artistico-spirituali, con visite guidate a chiese e musei; la Via dei Linguaggi, che percorre le tematiche inerenti ai vari linguaggi dei media; la Via della Solidarietà, che percorre l’esperienza dei gruppi e delle associazioni del no-profit, che costituiscono una rete di cooperazione; la Via dell’Aggregazione, che percorre gli aspetti conviviali del comunicare, ritrovandosi a tavola, in piazza... per far festa e socializzare. Raffaele Mazzarella * * Dottore in Giurisprudenza, formato e aggiornato in Diritto e Problematiche della Famiglia ed in Diritto Processuale Tributario. Autore dei volumi: “L’Abc del Ragioniere”, “Memorandum: un interessante viaggio tra storia e fede nella Diocesi di Alife-Caiazzo” e “L’ABC del Lavoro”. Di prossima pubblicazione per i tipi Guida l’opera Andare oltre. È responsabile dei Progetti culturali della Federconsumatori Zonale; dirige il Centro Culturale San Paolo Onlus sede territoriale della Campania, il primo in tutto il Sud Italia. GAL 10-12 2009.qxp 16 19-11-2009 12:53 Pagina 16 ottobre-dicembre 2009 GUIDA AI LIBRI I RESTI SARANNO ACCOLTI AL MAUSOLEO SCHILIZZI DI POSILLIPO Parte il progetto di recupero delle spoglie dei Martiri del 1799 dalla Chiesa del Carmine di Napoli Le spoglie di 27 Martiri della rivoluzione partenopea del 1799, che giacciono sommerse dal fango sotto la Chiesa Maggiore del Carmine, saranno portate al Mausoleo Schilizzi di Posillipo. Lo ha annunciato il presidente del Centro Studi “SebetiaTer” Ezio Ghidini Citro il 14 ottobre scorso al Circolo Ufficiali della Marina Militare Italiana a Napoli, nel corso della presentazione del libro di Antonella Orefice “La penna e la spada”. Nel suo intervento Ghidini ha sottolineato che “il progetto per il recupero dei resti dei Martiri del ’99 e la ristrutturazione del Parco e del Mausoleo Schilizzi, che dovrà diventare l’Altare della Patria del Sud, simbolo della pacificazione nazionale, è stato formulato nel 2007 dal Centro Studi Sebetia-Ter e dal Rotary Club Chiaia. A tale progetto si è unito l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici, presieduto dall’avvocato Gerardo Marotta. Da qui la presentazione di un Gruppo di ri- rà supportato da un’attenta documentazione fotografica e da filmati. L’intero progetto sarà patrocinato dall’Archivio Storico dell’Enel – ha partecipato all’incontro Paolo De Luce, responsabile territoriale Enel, che si è impegnato a fornire un’adeguata illuminazione alle erigende lapidi e all’intero complesso monumentale – e dall’Associazione Nazionale Ufficiali dell’Aeronautica Militare Italiana e ha raccolto, tra le altre, le adesioni del Gruppo Guida, della Fondazione Maurizio Valenzi, dell’Assessorato al Decoro e arredo urbano del Comune di Napoli. Scopo del Gruppo di ricerca è la raccolta, lo studio e l’approfondimento di documenti, fonti, reperti del periodo storico che va dalla Rivoluzione francese alla Repubblica Napoletana del 1799 fino cerca, nato con l’intento di dare giustizia a questi grandi personaggi della nostra storia che altrimenti saranno condannati due volte”. Per il recupero delle spoglie degli eroi dell’utopia antiborbonica, Ghidini chiederà la partecipazione e la presenza di un magistrato, di un medico legale della Procura della Repubblica di Napoli, dei Vigili del Fuoco, della Soprintendenza ai Monumenti, della Curia Arcivescovile, del Comune e del Gruppo speleologico dell’Università Federico II. Il tutto sa- all’Unità d’Italia, di cui nel 2011 ricorre il 150° anniversario. Tale documentazione sarà oggetto di pubblicazione e di convegni. Il Gruppo di ricerca è formato, tra gli altri, da Gerardo Marotta, Ezio Ghidini Citro, Aldo Masullo, Paola Grattagliano, Benedetto Gravagnuolo, Antonella Orefice, Piersandro Vanzan, Filomena Sardella, Mary Attento, Alessandro Senatore, Valentina Capuano, Umberto Pappalardo, Paola Zappa Claudio, Lello La Pietra. Ali dà il Manifesto dei librai al Presidente della Camera Una delegazione dell’Associazione librai italiani ha incontrato il Presidente della Camera Gianfranco Fini il 23 ottobre, presso la Camera dei Deputati. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato per l’Ali-Confcommercio, il presidente Paolo Pisanti, il past president Rodrigo Dias, il presidente dell’Associazione provinciale di Roma Marcello Ciccaglioni e il segretario nazionale Francesco Fiorani, è stato illustrato al presidente Fini “Una Legge per chi legge”, il Manifesto dei librai che, spiegando le problematiche e le esigenze dei librai indipendenti, in un mercato sempre più aggressivo e poco competitivo, formalizza una mobilitazione nazionale per una legge sul libro e la promozione della lettura. Fini ha accolto con interesse le richieste della categoria, impegnandosi a sostenerle nell’ambito della Commissione Cultura, alla quale chiederà di calendarizzare il Disegno di legge Levi che, opportunamente emendato dalle indicazioni comuni di editori e librai, possa portare alla modifica dell’art. 11 della legge 62/2001 con l’eliminazione, fra l’altro, delle promozioni al dettaglio senza limite di sconto, la regolamentazione delle vendite alle biblioteche e tramite internet. Le librerie indipendenti chiudono lo sai? Sai cosa sono? Le librerie indipendenti vengono così definite perché non sono di proprietà dei gruppi editoriali. Si tratta di attività commerciali libere, senza altro interesse se non quello di vendere libri, tutti i libri. Luoghi dove le persone parlano e si confrontano, dove il consiglio del libraio è ancora un bene prezioso, dove la politica di assortimento e di presenza degli editori - anche quelli più di nicchia - è garanzia di pluralità e di libera circolazione delle idee; dove la pratica del “consumo culturale” non degenera in “cultura consumata”. Sai perché stanno scomparendo? Le librerie indipendenti devono fare i conti con costi di gestione sempre più alti, ma soprattutto con gli sconti indiscriminati sul prezzo di copertina, che è stabilito dall’editore, praticati dagli altri operatori del settore, le catene editoriali e la Grande Distribuzione Organizzata: i margini diventano ogni giorno più esigui. Il libraio indipendente che, per rimanere sul mercato, decide di aderire alla logica degli sconti, finisce per soccombere ad essa. Se non accetta di svendere i libri, una parte dei clienti lo abbandona. La libreria, in un verso o nell’altro subisce un danno irreversibile. A volte sopravvive a stento, sempre più spesso abbassa definitivamente la serranda. Si sta assistendo ad una vera e propria desertificazione culturale, con larghe zone della provincia italiana totalmente prive di librerie, laddove storicamente avevano svolto un ruolo fondamentale di servizio alle famiglie e alla comunità. Sai immaginare un paese senza librerie indipendenti? cosa si può fare? Le librerie indipendenti garantiscono il pluralismo dell’informazione e l’assortimento della scelta in maniera capillare sul territorio. Il loro prezioso servizio contribuisce alla diffusione di cultura e allo scambio di idee fra i cittadini. E in un Paese dove gli indici di lettura risultano fra i più bassi d’Europa, e nulla di serio ed efficace si è fatto finora per incrementare la pratica della lettura, la scomparsa delle librerie indipendenti non farebbe altro che contribuire al declino di una parte importante del nostro tessuto socioculturale. E’ veramente questo che si vuole? Inviare a: [email protected] Nome Cognome indirizzo email IO ADERISCO AL MANIFESTO DEI LIBRAI UNA LEGGE PER CHI LEGGE Firma