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GAL 10-12 2009.qxp
Euro 1,00
MENSILE · ANNO XVII, N. 10-12/2009 · SPED. IN ABB. POST. 45% Art. 2 comma 20/b L. 662/96 Filiale di Napoli
I LIBRI SONO A DISPOSIZIONE DI RESIDENTI E DI TURISTI. PARLA IL SINDACO
Guardia Perticara
è Il Paese della lettura
Numerose teche all’aperto nei luoghi centrali del borgo
Guardia Perticara, un piccolo paese di 700 abitanti
della Basilicata, ha deciso di diventare Il Paese della lettura. Il comune, che gli abitanti chiamano ‘il
Paese delle case in pietra’ e che è considerato uno
tra i Borghi più belli d’Italia (www.borghitalia.it),
vuole diventare il paese con più libri (almeno in
rapporto alla popolazione) e, soprattutto, un luogo
dove i libri siano disponibili e letti a tutte le ore del
giorno.
Un paio di mesi fa, infatti, nei luoghi centrali di Guardia, sono state montate delle teche
all’aperto con un primo assortimento di un
migliaio di libri appartenenti a generi diversi
che spaziano dalla saggistica alla narrativa,
dai libri per bambini ai gialli. Le teche sono state
predisposte per poter conservare i libri resistendo
anche alle intemperie. I libri sono a disposizione di
tutti, sia residenti che turisti, e tutti li possono pre-
levare direttamente e senza formalità con un unico
obbligo: dopo averli letti, riconsegnarli alla teca.
‘Diciamo subito - precisa il sindaco Massimo Caporale, ingegnere prestato alla politica per amore
del suo paese - che la nostra idea di diventare Il
Paese della lettura non nasce da oggi. Sono anni
che a Guardia Perticara, d’inverno nella sala comunale e d’estate nella piazzetta, organizziamo I Salotti nel borgo, presentando libri ed ospitando scrittori che arrivano da ogni parte d’Italia, anche se ci
teniamo a valorizzare gli scrittori e le opere ambientate in Basilicata. Così, ad esempio, con altri
Comuni della zona abbiamo organizzato una rassegna Sulle tracce di Levi in cui i luoghi del pittorescrittore fanno da sfondo a letture, dibattiti e mostre. Anche la nostra biblioteca è molto attiva e freINFO: Abitanti nel Comune e nel borgo: 665
Altitudine: 725 m slm
Come si arriva a Guardia Perticara (PZ):
In auto: da Potenza: S.S. 92 direzione Corleto Perticara (km 72),
dalla Ionica (S.S. 106): Uscita Scanzano Sud - Superstrada S.S. 598
Val d’Agri - Uscita Fondovalle del Sauro (Saurina) direzione Guardia
Perticara; In treno: Stazione di Potenza Inferiore - Autobus di linea
per Guardia Perticara (75 km)
www.comuneguardia.it
Pro Loco 0971964004 [email protected]
quentata. Tra l’altro, a seguito della chiusura dell’unica edicola del paese, abbiamo deciso che la biblioteca doveva attivarsi per la vendita di giornali e
riviste per non fare mancare ai nostri cittadini la
stampa d’informazione.’
Ma come è nata l’idea delle teche?
‘Parlando con il dirigente scolastico, Enzo Lardo, è
nata l’idea di realizzare una sorta di biblioteca open
alla quale si potesse
accedere senza formalità. Superate le prime
preoccupazioni legate
al fatto che molti libri
in questo modo potevano essere sottratti,
abbiamo
deciso
ugualmente di andare
avanti. Abbiamo coinvolto le scuole e la biblioteca ed ottenendo anche la collaborazione ed un
finanziamento dalla Comunità montana con l’assessore Ferdinando Sarli, che, con entusiasmo, si è impegnato per la riuscita dell’iniziativa. Oltre 1000 libri sono stati messi a disposizione da Leggere:tutti
mentre abbiamo chiesto ai nostri cittadini di consegnare alle teche anche i libri che avevano letto e che
poteva essere utile suggerirne la lettura agli altri.
Mentre stiamo completando questo progetto, stiamo
già pensando ad altre iniziative come mostre, incontri, serate a tema che vedano il libro al centro di
un progetto di crescita culturale e di valorizzazione
turistica.’
Ecco un esempio concreto di come il libro possa diventare anche un volano dal punto di vista economico.
Intanto Leggere:tutti, ha deciso di adottare Guardia
Perticara spedendo periodicamente i libri che vengono inviati dalle case editrici alla nostra sede per
recensione e di supportare attraverso la comunicazione Il Paese della lettura, con la speranza che altri Comuni seguano questo esempio.
Sergio Auricchio
FIERE
pagg.
3, 4, 11
PREMI
pagg.
3, 9, 11
TRA LE INIZIATIVE, LA BIBLIOTECA “SAN PAOLO GUIDA”
A Caserta il Festival nazionale
della Comunicazione 2010
Alla sua quinta edizione, dopo
l’esperienza di Alba, Salerno,
Bari e Brescia, giunge quest’anno a Caserta il Festival della
Comunicazione, con l’intento
di proporre – all’interno della
Settimana Comunicazione che
Paolini e Paoline animano su
tutto il territorio italiano dal 9 al
16 maggio 2010 – una serie di
eventi e incontri sulla comunicazione, attorno al tema oggetto
dello specifico messaggio del
papa Benedetto XVI e in concomitanza con l’Anno Sacerdotale
indetto dal Pontefice.
Don Roberto Ponti, presidente
nazionale del Centro Culturale
San Paolo Onlus, spiega che,
con la presentazione del tema
2010, si è intensificato il lavoro
della Commissione che promuove le attività della Settimana della Comunicazione. «Per il quinto anno consecutivo – chiarisce
– seguendo le indicazioni del
Direttorio CEI “Comunicazione
e Missione” e secondo il carisma
proprio della Famiglia Paolina,
saranno coordinate iniziative su
tutto il territorio italiano in collaborazione con Diocesi, Centri
Culturali e Associazioni. Di particolare rilievo il Festival della
Comunicazione che, dopo il successo di Alba, tornerà al Sud, coinvolgendo la Diocesi di Caserta
dal 9 al 16 maggio 2010». La riflessione sul “continente digitale” richiederà un particolare impegno per uscire da affermazioni scontate e superficiali e arrivare a cogliere il vero ruolo della comunicazione per la comunità cristiana. «Nella continuità
auspicata tra Anno Paolino e Anno Sacerdotale occorre raccogliere, come il beato Giacomo
Alberione, il duplice invito di
San Paolo: “Mi sono fatto tutto a
tutti” e “Fate a tutti la carità della verità”. L’equilibrio tra verità
e carità è criterio operativo per
ogni autentica attività comunicativa, consegnata ai pastori e a
tutta la comunità. Per stimolare
nei più giovani questa attenzione, viene promosso anche quest’anno il Concorso Don Albe-
rione per le scuole primarie e secondarie di primo grado».
Tra i primi ad aderire al Festival
della Comunicazione 2010, la
Scuola di Alta Formazione di
Arte e Teologia della Pontificia
Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, il Centro Studi Sebetia-Ter e il gruppo editoriale e librario Guida, promotori di incontri sul tema. Nel corso della
Settimana Comunicazione si
realizzerà un progetto singolare:
la biblioteca SAN PAOLO GUIDA. L’Associazione Alfredo
Guida Amici del Libro Onlus,
impegnata da oltre mezzo secolo alla valorizzazione delle
espressioni esistenti sul territorio, in riferimento costante con
gli organismi pubblici e privati,
laici e religiosi, farà dono di un
fondo librario al Centro Culturale San Paolo Onlus della Campania con l’intento di diffondere
la lettura attraverso iniziative di
carattere culturale e sociale. In
questo caso, Guida condivide le
finalità della Società San Paolo,
dedita a pensare, valorizzare e
usare la comunicazione e i suoi
mezzi per la crescita umana e
spirituale.
Mary Attento
don Giacomo Alberione (1884-1971)
Per ulteriori informazioni e per collaborazioni, contattare via mail: [email protected] o direttamente il
Presidente
nazionale:
[email protected]
Coordinamento organizzativo: Centro
Culturale San Paolo Onlus, Segreteria: via
Alessandro Severo 56, 00145 Roma Tel.
06.59786278 Cell. 328.7786338 Fax
06.89284827 [email protected]
Siti: www.festivaldellacomunicazione.it,
www.settimanadellacomunicazione.it,
w w w. c e n t r o c u l t u r a l e s a n p a o l o . i t ,
www.paulusweb.net
(altro art. a pag. 15)
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GUIDA AI LIBRI
ottobre-dicembre 2009
L’ESORDIO
NEL
1999 CON
LA PUBBLICAZIONE DELLA
BIBBIA IN
ITALIANO
IntraText compie dieci anni
Con la pubblicazione della Bibbia in lingua
italiana, nell’ottobre del 1999 ha iniziato la
propria attività la Biblioteca Digitale IntraText (www.intratext.com), una delle prime
biblioteche digitali a testo pieno liberamente
accessibili su Internet. Si tratta di un progetto concepito da linguisti e filologi italiani, i
quali hanno voluto creare una biblioteca digitale caratterizzata da accuratezza editoriale
ed elevata accessibilità.
Dopo dieci anni, la Biblioteca Digitale IntraText offre oltre 7700 opere in 44 lingue a caratteri latini, per un totale di oltre 13,5 milioni di pagine accessibili in modo libero e
gratuito.
La biblioteca riceve ogni giorno la visita di circa 2.600 utenti, i quali leggono in media circa 2,1 milioni di pagine al mese. Le sezioni dedicate alla letteratura italiana, alla letteratura
latina e ai testi della tradizione
cattolica sono le più cospicue,
grazie anche al contributo di
diversi istituti religiosi e alle
collaborazioni internazionali.
La biblioteca digitale IntraText
contribuisce alle sezioni “Testi
fondamentali” ed “Encicliche
di Giovanni Paolo II” del sito
Internet della santa sede
www.vatican.va
IntraText propone una modalità
di accesso al testo che realizza
il concetto di “ipertesto lessicale”, cioè la
possibilità di consultare un testo utilizzando
un ipertesto costruito su alcune delle parole
presenti nel testo stesso. L’ipertesto lessicale
offre all’utente la lettura non lineare, cioè la
possibilità di leggere il testo non solo seguendo la struttura sequenziale con la quale
è stato scritto, ma anche seguendo direttamente i concetti espressi attraverso alcune
parole. Si tratta di un modo di presentare i testi adatto sia al lettore specializzato, sia al
lettore non esperto e all’uso didattico.
La biblioteca svolge un costante lavoro di
controllo e revisione dei testi pubblicati.
Ogni correzione delle edizioni elettroniche
viene verificata sull’edizione di riferimento
direttamente o con la collaborazione di
esperti che collaborano con la Biblioteca da
diverse aree del mondo.
Le pagine di catalogo e un bollettino settimanale danno conto delle nuove accessioni e
delle revisioni.
La biblioteca digitale IntraText è indicizzata
dai principali motori di ricerca e da Europeana quale risorsa per testi in lingua italiana e, a breve, in lingua latina.
La biblioteca partecipa inoltre al progetto
“Cultura Italia” del Ministero dei beni culturali; parte del
catalogo IntraText è presente nella “Biblioteca digitale italiana” dello stesso Ministero.
Luciano Carideo
Che cos’è una Biblioteca Digitale
Una biblioteca digitale su Internet
è un sito web che offre oggetti di
biblioteca (libri, multimedia ecc.)
da leggere e scaricare o condividere, organizzati in un catalogo
(per autore, per titolo ecc.), attraverso una interfaccia di ricerca.
Più in generale, una biblioteca digitale Internet può essere definita
come un servizio che permette ai
cittadini di accedere alla conoscenza in modo semplice, multimodale, efficiente edefficace
usando una molteplicità di dispositivi.
Le biblioteche digitali si caratterizzano soprattutto per la possibilità di fare ricerche sia nel catalogo degli oggetti, sia nel contenuto degli oggetti stessi. È ciò che si
intende per biblioteche digitali “a
testo pieno” (full-text digital library), le quali costituiscono la
più completa realizzazione di biblioteca digitale.
È il caso di siti come http://
books.google.com/books
e
www.intratext.com.
Vi sono anche biblioteche digitali che offrono la ricerca sul catalogo ma la consultazione degli
oggetti solo per immagini (cioè le
fotografie delle pagine dei libri
oppure i filmati), senza possibilità di ricerca nei contenuti.
È il caso di siti come www.yuoutube.com e www.open-video.org.
I CONCETTI
FONDAMENTALI PER LE
BIBLIOTECHE DIGITALI
Contenuti
I contenuti sono i dati e le informazioni che le biblioteche digitali gestiscono e rendono disponibili ai propri utenti: libri, oggetti
multimediali (audio, video, fotografie) ecc.
Le descrizioni dei contenuti stessi, dette “metadati”, fanno parte
dei contenuti forniti da una biblioteca digitale.
Utenti
Lo scopo di una biblioteca digitale è mettere in comunicazione gli
utenti con i contenuti e di supportarli nel fruire tali contenuti o anche eventualmente nel produrre
nuovi contenuti.
Ogni utente può avere diritti limitati all'interno della Biblioteca
Digitale (per esempio potrebbe
non essere autorizzato ad accedere ad alcuni oggetti o a compiere
alcune operazioni) e in alcuni casi la biblioteca digitale può offrire caratteristiche personalizzate
(scaffale personale, memoria dei
percorsi di lettura, lingua di interfaccia ecc.).
Funzioni
I servizi offerti agli utenti sono le
funzioni di una biblioteca digitale. Alcune funzioni sono di base,
come la ricerca dei documenti e
la loro lettura, mentre altre funzioni possono essere specifiche
secondo le esigenze dei propri
utenti o le caratteristiche dei contenuti, come per esempio la traduzione automatica.
Qualità
La qualità di una biblioteca digitale riguarda i contenuti e il funzionamento.
La qualità dei contenuti è associata a parametri quali la completezza (per esempio il libro rispetto alle note, alle notazioni filologiche ecc.) e l’affidabilità (cioè la
corrispondenza tra l’edizione a
stampa e l’equivalente elettronico
fornito dalla biblioteca digitale).
La qualità nel funzionamento è
associata a parametri quali l’uso
di criteri scientifici, la qualità del
personale coinvolto nella biblioteca, l’affiliazione o collaborazione con enti scientifici, la trasparenza nel gestire problemi legati
ai contenuti (per esempio gli aggiornamenti e gli errata corrige).
Le regole d’uso
Le regole d’uso governano l’interazione tra l’utente e la biblioteca
digitale per aspetti quali la sicurezza, la gestione digitale dei diritti (DRM).
Architettura
L’architettura attiene a una prospettiva più tecnica che descrive
la biblioteca digitale in termini di
componenti hardware e software.
Dal punto di vista dell’utente, la
questione più rilevante nell’architettura di una biblioteca digitale è
l’interoperabilità, cioè la capacità
della biblioteca digitale di cooperare con altre biblioteche digitali
(o altre entità correlate ai contenuti) per offrire collegamenti da e
per tali risorse esterne.
PROSPETTIVE
La tecnologia dell’informazione e
della comunicazione ha rivoluzionato il concetto di biblioteca e
le biblioteche stanno progressivamente diventando digitali.
Una biblioteca digitale supporta
la formazione, la ricerca, la comunicazione scientifica così come supporta la conservazione e la
salvaguardia del nostro patrimonio di conoscenze, attraverso un
metodo di memorizzazione, accesso e ricerca il quale è rivoluzionario rispetto al concetto di biblioteca prima dell’avvento di Internet.
Le biblioteche digitali svolgono e
svolgeranno un ruolo chiave nel
processo diffusione della conoscenza e di democratizzazione
dell’informazione.
l.c.
“La letteratura incontra la città”:
è lo slogan della 55ma edizione
del Premio Napoli, quest’anno
dedicato al quartiere Pizzofalcone, dal 16 ottobre al 15 novembre. La proclamazione dei due libri dell’Anno (uno per la Letteratura italiana, l’altro per le Letterature straniere), sui sei che si
erano aggiudicati il Premio Napoli della Giuria, avverrà il 7 novembre, presso la Basilica di San
Francesco di Paola, in piazza del
Plebiscito: sarà il voto degli
Amici del Premio Napoli - oltre
mille componenti i Comitati di
lettura in Italia Europa Usa e
Brasile - a decretare i due vincitori assoluti del Premio Napoli
2009. I due Premi Speciali della
Giuria, presieduta da Silvio Perrella, sono stati attribuiti a Maurizio Valenzi e al centro socioculturale di Scampia Alberto
Hurtado, gesuita cileno da poco
riconosciuto santo. La cerimonia
per il Premio Speciale a Valenzi
si svolgerà a Napoli il 15 novembre in collaborazione con la Fondazione Valenzi e alla presenza
del Capo dello Stato Giorgio
Napolitano.
Organo dell’Associazione
Alfredo Guida Amici del Libro - Onlus
Anno XVII, numero 10-12/2009
ISBN 978-88-6042-718-2
DIRETTORE RESPONSABILE
DIEGO GUIDA
COORDINAMENTO REDAZIONALE
MARY ATTENTO
REG. TRIB. NAPOLI
N. 4388 del 30.3.1993
REDAZIONE
19 - 80134 NAPOLI
TEL. 081.290768
FAX 081.299744
E-MAIL: [email protected]
[email protected]
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STAMPA
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VIA INDIPENDENZA, 23
CASORIA- NAPOLI
tiratura: 25.000 copie
La Redazione accetta i contributi
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della pubblicazione. La responsabilità dei testi pubblicati spetta ai rispettivi autori, le cui teorie e opinioni
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previsto alcun compenso per il materiale inviato, che di regola non viene
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GUIDA AI LIBRI
Centenario Confindustria:
Cent’anni di Made in Italy
e due borse di studio
Nel 2010 Confindustria celebrerà il proprio Centenario. In questi cento anni la storia del sistema associativo di Confindustria
si è identificata con la storia del
nostro Paese, della sua trasformazione, del suo sviluppo, della sua capacità di diventare potenza economica mondiale. Con
questo spirito, si appresta a vivere una ricorrenza di elevato
valore simbolico, sociale e civile, che non appartiene solo al
passato, ma anche e soprattutto
al futuro dell’Italia.
Fra le diverse iniziative in programma, è prevista la pubblicazione, a cura del prof. Valerio
Castronovo, noto storico italiano, del volume “Cent’anni di
Made in Italy”, una rievocazione delle espressioni dei risultati
più significativi quanto ad inventiva, genialità, innovazione
e qualità, che hanno contraddistinto i diversi ambiti dell’industria italiana. Lo scopo è fare
emergere l’immagine del Paese
che lavora e produce e che nella creatività della sua industria
trova il principale elemento di
forza e vitalità; e quindi comporre un ritratto del nostro siste-
ma industriale attraverso la ricognizione dei suoi punti di eccellenza - ossia dei prodotti e
dei brand specifici - che maggiormente hanno contribuito a
diffondere le realizzazioni e
l’immagine dell’industria italiana nel mondo.
Confindustria, tra le diverse iniziative culturali, editoriali e celebrative, in programma su tutto
il territorio in occasione del suo
Centenario, bandisce, in collaborazione con l’Università
Luiss Guido Carli e la Liuc,
Università Carlo Cattaneo, un
concorso per il conferimento
di 2 borse di studio, dell’importo di 10.000 euro ciascuna,
per lo svolgimento di un progetto di ricerca su tematiche relative alla storia economica e
d’impresa italiana o della storia
del pensiero economico d’impresa.
Inoltre, in occasione della prossima Assemblea, che si terrà a
Roma nel mese di maggio 2010,
Confindustria intende consegnare dei riconoscimenti speciali alle imprese che hanno
compiuto almeno 100 anni di
associazionismo.
Imprese x l’Innovazione 2010
Si avvia la terza edizione del Premio Imprese x Innovazione che Confindustria, in collaborazione con APQI – Associazione Premio
Qualità Italia e con alcuni esperti di settore, ha lanciato per offrire
un significativo contributo al processo di diffusione della cultura dell’innovazione che coinvolge tutto il sistema produttivo italiano.
L’obiettivo del Premio è far conoscere e diffondere modelli organizzativi e strategici specificatamente orientati alla crescita attraverso l’innovazione, creare una cultura d’impresa fornendo un quadro
di riferimento per l’eccellenza nella gestione dell’innovazione e migliorare le prestazioni aziendali attraverso uno strumento di autodiagnosi che permetta di identificare le opportunità di crescita della
propria capacità di innovazione. Il modello adottato fa riferimento al
framework per l’innovazione dell’EFQM – European Foundation
for Quality Management, un modello di eccellenza collaudato e internazionalmente riconosciuto non solo per valutare lo “stato” di
un’organizzazione relativamente alle aree di Qualità ed Innovazione,
ma per accrescere la cultura d’impresa.
ottobre-dicembre 2009
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Adriano Olivetti: a febbraio
cinquant’anni dalla scomparsa
Il 27 febbraio 2010 ricorre il cinquantenario della
scomparsa di Adriano Olivetti. Ci ha già pensato il
documentario “Lettera22” (dalla famosissima macchina per scrivere
portatile prodotta da
Olivetti), a raccontarlo il 24 settembre
2009, a quasi 50 anni dalla sua morte,
attraverso le opere
rimaste e immediatamente riconoscibili: le architetture. Il
documentario, di
Emanuele Piccardo,
è stato presentato al
Cinema Farnese, a
Campo de’ Fiori, a Roma. Perché questo film è importante è la storia stessa del protagonista a dircelo, le vicende di un industriale, un politico, un urbanista, un intellettuale che ha segnato con
la sua opera la storia
del nostro Paese.
Adriano Olivetti ha
contribuito per un
trentennio alla formazione della classe dirigente italiana e il suo
pensiero, gli scritti e
le opere sono state e
sono tuttora all’avanguardia in Italia e nel
mondo.
Intanto, la Regione Lazio prevede di celebrare la
VII Giornata dei Valori Nazionali della Repubblica
proprio il 27 febbraio per ricordare la figura di
Adriano Olivetti. Su di
lui sono stati scritti
molti libri, soprattutto
di recente poiché lo
scorso anno ricorreva
il Centenario della
fondazione della prima fabbrica Olivetti
(1908-2008). Nel ricordiamo alcune, in
ordine cronologico decrescente: Sergio Ristuccia, Costruire le
istituzioni della democrazia. La lezione di Adriano Olivetti, politico e
teorico della politica, Marsilio 2009; Sandro Bondi,
Il sole in tasca, Mondadori 2009; Valerio Ochetto,
Adriano Olivetti, Marsilio 2009; Emilio Renzi, Co-
munità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano
Olivetti, Guida 2008; Beniamino de’ Liguori Carino, Adriano Olivetti e le Edizioni di Comunità
(1946-1960), Roma,
Quaderni della Fondazione Adriano Olivetti
2008; Manolo De
Giorgi, Enrico Morteo
(a cura di), Olivetti:
una bella società, Allemandi 2008; AAVV,
La realtà dell’utopia.
L’attualità di Adriano
Olivetti, Franco Angeli 2008 (Atti degli ultimi Convegni Olivettiani, organizzati nel
2007 e 2008 dall’Associazione Communitas 2002);
Antonio Castronuovo e Mauro Casadio Farolfi (a
cura di), Quattro anni con Olivetti. Riflessioni e interviste da una «città
dell’uomo», Editrice
La Mandragora 2008
(Atti dei convegni
organizzati tra il
2004 e il 2007 dall’associazione ‘Città
dell’uomo’ di Imola); Davide Cadeddu,
Il valore della politica in Adriano Olivetti, Roma, Quaderni
della
Fondazione
Adriano
Olivetti
2007; Davide Cadeddu, La riforma politica e sociale di Adriano Olivetti (1942-1945), Roma, Quaderni della Fondazione Adriano Olivetti 2006;
Franco Filippazzi, ELEA: storia di una sfida industriale, in L. Dadda, “La
nascita dell’informatica in
Italia”, Polipress 2006;
AAVV, Uomini e lavoro
alla Olivetti, Milano, Bruno Mondadori 2005; Paolo
Bricco, Olivetti, prima e
dopo Adriano: industria,
cultura, estetica, l’Ancora
del Mediterraneo 2005;
Michele Mornese, L’eresia politica di Adriano
Olivetti, Lampi di Stampa
2005; Luciano Gallino,
L’impresa responsabile. Un’intervista su Adriano
Olivetti, Einaudi 2001.
Premio Nazionale “Nati per Leggere”: scadenza del bando 31 gennaio 2010
Un riconoscimento nazionale che
premi i migliori libri e progetti editoriali per bambini in età prescolare. Questo lo spirito del Premio nazionale Nati per Leggere, alla sua
prima edizione, sostenuto da Regione Piemonte, in collaborazione
con la Città di Torino, la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura (che ogni anno organizza il Salone Internazionale del Libro di To-
rino) e il progetto Nati per Leggere
(promosso dall’Associazione culturale pediatri, l’Associazione italiana biblioteche e il Centro per la salute del bambino Onlus). Il Premio
vanta il patrocinio del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali.
L’idea nasce dall’esigenza di stimolare la produzione editoriale e lo
sviluppo di progetti legati alla lettura per bambini in età prescolare
nella consapevolezza che la lettura
ad alta voce contribuisca alla crescita equilibrata sul piano cognitivo, relazionale e fisico, al benessere e alla capacità di utilizzo del linguaggio.
Il progetto Nati per Leggere ispira a
iniziative simili che sono in atto negli Stati Uniti dall’inizio degli anni
Novanta (Born to read e Reach out
and read) e nel Regno Unito
(Bookstart).
Cinque le sezioni in cui si articola il
Premio, che ha cadenza annuale: sezione Nascere con i libri: segnala il
miglior libro edito in Italia per bambini di età compresa tra 0 e 36 mesi
ed è rivolta agli editori italiani; sezione Crescere con i libri: attribuisce un riconoscimento al miglior libro edito in Italia per bambini di età
compresa tra 3 e 6 anni, secondo le
modalità dell’omonimo premio istituito dalla Città Torino nel 2005
(www.comune.torino.it/iter); è aperta agli editori italiani i cui titoli saranno segnalati dalle librerie; sezione Libri in cantiere: premia il miglior progetto editoriale inedito (in
Italia o all’estero) per bambini di età
compresa tra 0 e 36 mesi ed è desti-
nato a tutti gli editori italiani; sezione Reti di libri: viene assegnato al
miglior progetto di promozione della lettura rivolto ai bambini in età
compresa tra 0 e 5 anni, capace di
coinvolgere il più ampio numero di
soggetti (genitori, familiari, bibliotecari, pediatri, insegnanti, educatori,
volontari, ecc.); sezione Pasquale
Causa: segnala il pediatra che, aderendo al progetto Nati per Leggere,
promuova presso genitori e famiglie
la pratica della lettura ad alta voce
nel modo più efficace.
Nell’ambito della sezione Nascere
con i libri riceveranno una menzione d’onore: le pubblicazioni di autori ritenute significative per la fascia d’età considerata (0-36 mesi),
attingendo alla produzione non italiana; la collana, in lingua italiana,
che si sia particolarmente distinta nel
panorama editoriale nazionale rivolta a bambini tra 0 e 36 mesi.
La cerimonia di premiazione si
svolgerà a maggio 2010 in occasione della XXIII Fiera Internazionale del Libro di Torino.
La domanda di partecipazione e il
materiale dovranno pervenire alla
Segreteria organizzativa entro il 31
gennaio 2010 all’indirizzo: Fondazione per il Libro la Musica la Cultura - Segreteria Premio nazionale
NpL - Via Santa Teresa, 15 - 10121
Torino.
La Giuria è composta da membri
del Gruppo nazionale di coordinamento Nati per Leggere, esperti di
letteratura infantile, pedagogisti, librai, bibliotecari, illustratori ed
esperti in comunicazione visiva.
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GUIDA AI LIBRI
maggio-settembre 2009
NUMEROSE LE INIZIATIVE PROMOSSE. PARLA L’EDITORE DEL MENSILE
Leggere:tutti compie il primo lustro di vita
Il volume della democrazia
Giornata del libro politico
L’iniziativa il 23 ottobre a Montecitorio
Leggere:tutti, mensile per la promozione del libro e della lettura
diretto da Giuseppe Marchetti
Tricamo, è arrivato al quinto anno di vita. Fin dalla prima pubblicazione si è posto l’obiettivo
di diventare un punto di aggregazione ed iniziativa per il mondo
del libro (editori, librerie, biblioteche e, naturalmente, lettori)
con la finalità e l’ambizione di
far crescere la lettura in Italia.
Con le sue 180.000 copie
(150mila come free press in libreria e 30mila in vendita in edicola al costo di un euro), Leggere:tutti è l’unica rivista sui libri
di grande tiratura presente in Italia.
“Quando cinque anni fa abbiamo
presentato il primo numero alla
Fiera del libro di Torino – ci spiega l’ing. Sergio Auricchio, editore della rivista – molti hanno
guardato alla nostra iniziativa
con una certa sufficienza mentre
altri erano pronti a scommettere
che, usciti 3-4 numeri, avremo
presto desistito. Certamente l’impresa non è stata facile ma, grazie anche al sostegno dei lettori
(caso unico per una free press,
sono migliaia gli abbonati), alla
case editrici che ci hanno aiutato
con la pubblicità e alle librerie
che favoriscono in tutti i modi la
distribuzione della rivista, ci siamo affermati tra gli amanti della
lettura. Significativo al riguardo
è il fatto che anche se la rivista
sia disponibile gratuitamente in
libreria, le vendite in edicola crescono”.
È appena uscito il numero 43 di
novembre 2009. “Il nostro obiettivo – prosegue il titolare di Agra
srl, la casa editrice che ha sede a
Roma e che svolge un’intensa attività editoriale nel campo dei libri – è di far crescere la lettura in
Italia, coinvolgendo in particolare i lettori deboli; ecco perché in
Leggere:tutti si trovano articoli e
notizie che puntano a creare curiosità intorno ai libri. Molti librai ci comunicano che dopo l’uscita di Leggere:tutti che segnala
un libro, molti loro clienti arrivano in libreria a chiederlo. Alcuni librai ci hanno chiesto di conoscere in anteprima i titoli dei
libri che trattiamo sul numero in
uscita per potersene approvvigionare in tempo”.
Numerose sono state le iniziative
intraprese in questi anni dalla rivista: l’organizzazione di “Un
treno di Libri per Napoli” in occasione di Galassia Gutenberg
che ha visto, per due edizioni
consecutive, oltre 500 tra lettori e
scrittori partecipare all’evento,
che è stato ripreso dai più importanti media nazionali; infatti, diversi quotidiani e settimanali,
nonché la televisione con il Tg1,
il Tg2 e il Tg3 hanno seguito l’evento; inoltre, programmi televisivi come “In Famiglia” hanno
realizzato un servizio in diretta di
oltre dieci minuti andato in onda
nel secondo canale televisivo. E
poi il lancio dell’iniziativa “San
Giorgio, una rosa per un libro” in
occasione del 23 aprile dell’anno
scorso che ha promosso la Giornata Mondiale del Libro con oltre 50 eventi in Italia. Un altro
progetto è stato l’istituzione delle tessere d’argento del Club di
Leggere:tutti, con le quali sono
premiate ogni anno personalità
che si sono distinte in Italia per la
promozione del libro e della cultura.
Mary Attento
Festa mondiale del libro
parte Nave dei libri per Barcellona
La crociera letteraria, dal 21 al 25 aprile, sarà annunciata
il 5 dicembre nel corso di un incontro al Palazzo dei congressi
di Roma in occasione di Più libri Più liberi
Ogni 23 aprile, in occasione della Giornata mondiale del Libro, Barcellona si riempie di rose e libri. È usanza, infatti, che in questo giorno gli uomini regalino una rosa alle donne e ne siano contraccambiati con un libro. Tutta la Rambla è invasa
di bancarelle con i libri, le librerie sono aperte fino
a notte fonda e nella città si susseguono centinaia di
eventi.
Leggere:tutti intende far partecipare a questa festa i
suoi lettori e tutti coloro che amano il libro e la lettura attraverso l’organizzazione di una nave con
un migliaio di viaggiatori. Anche il viaggio sarà
un evento: a bordo nelle ore di navigazione, sia all’andata che al ritorno, saranno in programma presentazioni, spettacoli, reading e proiezioni di film.
Parteciperanno all’iniziativa alcuni dei più importati scrittori italiani e spagnoli.
Particolare attenzione, come è tradizione della rivista, sarà prestata ai giovani scrittori e alle piccole e
medie case editrici. Gli eventi, utilizzando al meglio gli spazi della nave, saranno organizzati in contemporanea in modo di poter consentire ad ognuno
di seguire quanto di maggiore interesse.
L’iniziativa sarà annunciata il 5 dicembre alle ore
12 durante la manifestazione Piùlibri Piùliberi in
programma al Palazzo dei Congressi di Roma.
Aspetti logistici e organizzativi: partenza nella sera
di mercoledì 21 aprile da Civitavecchia alle 22,30
con la nave che ospiterà i lettori, la Barcelona
Cruise della Grimaldi Lines; arrivo a Barcellona
alle 18 del 22 aprile; sistemazione dei partecipanti
in diversi alberghi. Il 23 aprile sarà organizzata una
grande esposizione di libri italiani sulla Rambla.
Inoltre, insieme agli editori spagnoli, si terrà un incontro a Barcellona in cui interverranno scrittori
italiani e spagnoli. Appuntamento il 24 sera per la
partenza della nave e arrivo a Roma nella serata del
25 aprile. Al fine di consentire la partecipazione a
un numero quanto più elevato, i costi del ‘pacchetto’ (che comprende viaggio a/r, 2 notti in cabina, 2
in albergo, pranzi e colazione sulla nave) sono particolarmente contenuti e, a seconda della sistemazione sulla nave e in albergo a Barcellona, variano
dai 250 ai 500 euro. Per il programma e le prenotazioni visitare il sito www.leggeretutti.it
m.a.
Ventimila libri a Palazzo Montecitorio: si è svolta il 23 ottobre alla
Camera dei Deputati l’iniziativa dedicata alla cultura politica “Il volume della democrazia - Giornata del libro politico a Montecitorio”,
organizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Editori e il
supporto dell’Associazione Librai Italiani.
Per la prima volta 1600 titoli
in 20mila copie pubblicati da
editori grandi, piccoli e medi
sono stati esposti nella Sala
della Regina, mentre nelle sale vicine (Sala Aldo Moro e
Sala Busti) si sono tenuti a ripetizione dibattiti e tavole rotonde con i protagonisti del
dibattito politico-culturale italiano, autori di pubblicazioni
di attualità, storia, economia,
cultura e società, ma anche di
elaborazione teorica e di analisi della realtà geopolitica.
Un momento di confronto importante ma anche un’occasione per porre attenzione a questo nuovo genere se si pensa che, come emerge dal Rapporto 2009 dello stato dell’editoria in Italia a cura di Aie, crescono i libri legati ai temi politici, in particolare quelli
legati a temi e vicende di attualità anche con un risvolto politico, che
in sette anni registrano un +28,1% di titoli e un +3,8% di copie.
La manifestazione è stata inaugurata, presso la Sala della Lupa, con
un convegno sul tema “Le nuove culture per il XXI secolo”, introdotto dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, cui hanno partecipato Sergio Belardinelli, Marc Lazar, Piero Ostellino e Salvatore Veca.
La casa editrice Guida ha presentato il libro di Jean Monnet, Cittadino d’Europa, grazie al prezioso intervento di Alfonso Iozzo, alla
presenza del curatore del volume Enzo Giustino, presidente del Banco di Napoli.
Più libri più liberi, edizione n. 8
la Fiera diventa nazionale
L’ottava edizione di Più libri più liberi, la Fiera della Piccola e
Media Editoria, da quest’anno potrà avvalersi anche formalmente della qualifica di fiera “nazionale”. La conferenza stampa di
presentazione si terrà a Roma, il 19 novembre 2009, alle ore 11,
al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra. La Fiera si svolgerà a
Roma presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur (Piazzale Kennedy) dal 5 all’8 dicembre 2009. Il programma culturale di Più
libri più liberi nasce con l’intenzione di fornire agli editori una
maggiore visibilità, offrendo loro l'opportunità di presentare libri
o di discutere sui più variegati temi riguardanti il mondo della
cultura e dello spettacolo. Da reading a mini concerti, da tavole
rotonde a improvvisazioni teatrali, le sale a disposizione raccolgono nei quattro giorni oltre 250 eventi interamente proposti dalla Piccola e Media Editoria italiana. Guida presenta il romanzo
“Il dubbio di Luisa Bodero” domenica 6 dicembre alle ore 19
presso la Sala Turchese.
Premio Manuzio
seconda edizione
La cerimonia della consegna del Premio Aldo Manuzio per la diffusione
della cultura e del libro europeo si svolgerà il 3 dicembre alle ore 10.30 a
Roma nella Sala Mercede della Camera dei Deputati.
Il Premio è promosso e organizzato da editori italiani che fanno parte del Forum degli Editori dell’Unione Europea, istituito dalla Commissione Europea
- Ufficio delle Pubblicazioni (OPOCE) con sede a Lussemburgo, e da un
gruppo tecnico.
Si articola in Sezioni: Opere di Catalogo, Collane editoriali, Pubblicazioni
europee, Scuole, Libro e nuove tecnologie.
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GUIDA AI LIBRI
maggio-settembre 2009
IL PRIMO
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NETWORKING INTERNATIONAL EVENT
DEDICATO ALLA SOSTENIBILITÀ E ALL’ECCELLENZA
leggere è un’impresa
GRANDE
di Michele Petrucci*
Il fattore “conoscenza” è senza
dubbio uno degli elementi caratterizzanti il funzionamento delle
moderne organizzazioni, sia che
appartengano al mondo dell’impresa che della Pubblica Amministrazione, dove la rilevanza del
capitale intangibile è comparabile con quella dei tradizionali fattori produttivi. Il capitale di
un’organizzazione è ormai costituito soprattutto dal suo patrimonio di “conoscenza”, informazioni organicamente strutturate o
meno il cui presidio richiede metodologie e strumenti innovativi.
La forza competitiva delle organizzazioni basate sulla conoscenza risiede nelle capacità intellettuali ed il valore dei prodotti e dei
servizi dipende dal tasso di creatività e di innovazione a sua volta collegato ad elementi immateriali come know how tecnologico
e design.
Coloro che lavorano in tali organizzazioni producono e scambiano informazioni e idee: sono eterogenei per genere, generazione,
educazione, status; lavorano tipicamente per team, composti non
da eguali, ma da diversi per competenza, e dedicano quote significative del loro impegno all’aggiornamento per poter svolgere
con efficacia attività che si qualificano per l’elevata “responsabilizzazione”. Un’organizzazione
“knowledge based” presenta dunque elementi di notevole complessità poiché richiede un modello di funzionamento non gerarchico, piatto, che assicuri la
continuità della comunicazione –
di tutti con tutti! – e la piena diffusione delle informazioni. In tali contesti è fondamentale ricercare ed adottare strumenti e procedure per gestire, a livello di comunità di lavoro, la formazione,
intesa come accesso alla conoscenza: non farlo significa perdere in competitività. Ed è proprio
questa esigenza ad aver spinto, da
qualche anno, i responsabili delle
risorse umane e della formazione
a dedicare attenzione alle comunità di pratica, uno strumento innovativo di formazione e diffusione della conoscenza all’interno delle organizzazioni, proposto
a partire dall’inizio degli anni
Novanta dal ricercatore Etienne
Wenger.
Le comunità di pratica, basate sostanzialmente su processi di interazione sociale, sono costituite da
gruppi di persone che interagiscono con regolarità ed operano
come comunità di apprendimento, autogestite, dove la diffusione
di conoscenze non è strutturata su
percorsi di crescita formalizzati
ma sulla collaborazione e l’interscambio informativo, basato su
impegno reciproco, interessi ed
obiettivi comuni, prassi condivisa
e repertorio condiviso. Uno strumento che, pur costituendo un riferimento per gli approcci più innovativi all’apprendimento, ancora non è diffuso a sufficienza
nel nostro Paese, che costituisce
il tema del recente volume, dal titolo “Comunità di pratica e società della conoscenza”, che Giuditta Alessandrini ha pubblicato per
l’editore Carocci nella collana
“Le Bussole”. In esso la Alessandrini – che insegna Pedagogia sociale presso l’Università di Roma
III – dimostra come la comunità
di pratica può costituire uno strumento prezioso per rispondere alla domanda cruciale per chiunque
si occupi di formazione: come si
facilita l’apprendimento e come
si costruisce attraverso esperienze formali e non formali? Per farlo, la Alessandrini parte da un significativo collegamento con il
tema dell’economia della conoscenza per poi approfondire un
tema “chiave” per una gestione
efficace della formazione: costruire ambienti di lavoro collaborativi e solidali nei quali il soggetto possa sentirsi rispettato per
le sue componenti umane (motivazione, impegno, senso, obietti-
vi di apprendimento) contribuendo al benessere ed allo sviluppo
organizzativo del gruppo di lavoro e dell’ente o impresa in cui
opera.
Un testo che affianca ad un panorama sintetico ma completo della
tematica trattata, gli spunti per
approfondimenti e approfondisce, con un approccio “hands
on”, alcune significative “best
practice” applicative ed è completato da una ricca bibliografia
ragionata e da un ampio glossario.
Il libro, che si articola in sette capitoli, si compone di due parti. I
primi tre capitoli entrano nel merito dei presupposti teorici dell’apprendimento e della conoscenza e delle modalità con cui la
costruzione di comunità di pratica crea condizioni favorevoli all’apprendimento inteso come pratica. I quattro capitoli, che compongono la seconda parte, esplorano altrettanti ambiti applicativi
dei principi esposti nella prima
parte, approfondendo il tema del
network learning, esplorando i
nessi tra comunità, di pratica e di
apprendimento, e mondo della
scuola ed analizzando alcuni casi
esemplificativi di comunità di
pratica come strumento di formazione in azienda.
A conferma della valenza applicativa del volume, l’ultimo capitolo descrive esperienze concrete
di comunità di pratica, realizzate
in differenti ambiti, tra cui, molto
interessante, il gruppo dei corsisti
partecipanti al master a distanza
sui temi della “gestione e sviluppo della conoscenza” presso l’Università di Roma III, diretto dalla professoressa Alessandrini. Per
tali ragioni, per lo stile comunicativo, chiaro e scorrevole, e per
la presenza in ogni capitolo di riquadri di approfondimento, quadri sinottici e paragrafi di sintesi,
il volume, che è indirizzato ai responsabili aziendali delle risorse
umane e della formazione, è utile
anche a chi è privo di conoscenze ed esperienze sul tema.
* ingegnere, esperto di general management, di gestione ed organizzazione
aziendale; svolge attività di consulenza
di direzione, di formazione universitaria
e manageriale, editoriale e pubblicistica
Ravello 2010:
La Follia secondo Amos
Sarà ancora una volta l’angelo di Amos a rappresentare il Ravello Festival per l’edizione 2010. Gli appuntamenti estivi, che spazieranno dalla musica sinfonica alla cameristica, dalle arti visive
alla formazione, dalla letteratura alla danza, dal jazz al teatro,
avranno come leitmotiv “La follia”. I pianeti, Ravello e l’immancabile volo dell’angelo di Amos sono i protagonisti dell’immagine
del Festival, curato da Michele Spera.
21min, un nuovo modo
di condividere il sapere
L’evento 21minuti è il primo grande Networking International Event
dedicato alla Sostenibilità e all’Eccellenza. Le migliori aziende si incontrano per accedere alla creatività più alta, ispirarsi alle strategie più
innovative ed efficaci.
Il 19-20-21 novembre, al Palazzo del Ghiaccio di Milano, tre giorni
intensi di formazione, di crescita e di sviluppo di un network selezionato, 21 ospiti internazionali (Mario Moretti Polegato, Julio Velasco,
Mario Cucinella, Erno Rubik, Tara
Gandhi, Pier Mario Vello, Giacomo
Rizzolatti, Miloud Oukili, Davide
L’energia è uno strumento
Oldani e molti altri da scoprire sul
creativo straordinario
sito www.21min.org - www.inforper immaginare edifici
maazione.org) che in 21minuti racdi nuova generazione
conteranno l’essenza di una vita atMario Cucinella
traverso i percorsi e le strategie,
ispirando l’eccellenza, costruendo
Bisogna vendere progetti
visioni più ampie, innalzando la
non prodotti
creatività. 21 grandi dell’econoMario Moretti Polegato
mia, del pensiero, della politica, del
business e dello sport sul palco.
Un leader è un creatore e
1000 persone in platea per trovare
catalizzatore di emozioni
risposte profonde, che possono inPier Mario Vello
fluenzare la visione, i comportamenti, le scelte di vita e di lavoro.
21min nasce dalla convinzione che eccellenza e sostenibilità siano oggi due idee sovrapponibili: senza l’una non ci può essere l’altra, in
ogni campo della vita. 21min non è solo un evento esclusivo: è un
pensiero, un metodo di lavoro per ispirare l’eccellenza, una rete di
persone e organizzazioni.
Il Manifesto 21 min. afferma che il fine ultimo dell’uomo è contribuire. Contribuire è educarsi all’eccellenza. L'eccellenza è un modello a tendere. L’eccellenza è una misura: è divertimento, aspirazione,
autoironia, capacità di critica costruttiva. É eccellente colui che crea
un ponte tra ciò che pensa e ciò che potrebbe pensare, tra ciò che fa
e ciò che potrebbe fare, tra ciò che é e ciò che potrebbe divenire. L’eccellenza è sostenibilità, la sostenibilità è partecipazione, la partecipazione è rendersi sensibili all’insieme. Rinnovarsi, stupirsi, migliorarsi, allenarsi, pensarsi eccellenti, credere che sia possibile, questa è vera sostenibilità. 21min si rivolge dunque a persone, professionisti, dirigenti e organizzazioni che hanno il desiderio di: reinventarsi nel
mondo che cambia, confrontarsi con menti eccellenti, ricercare idee
innovative, ritrovare la motivazione profonda, sviluppare una mentalità dinamica, flessibile, orientata all’obiettivo, raccogliere nuove sfide, contattare un network selezionato.
Cresce
il mercato
del libro
in Italia
Il mercato dei libri in Italia è un
settore in crescita quasi dell’1%,
con un giro d’affari di 3.702 milioni di Euro, 61.440 titoli l’anno, 278 milioni di copie stampate e 2.901 case editrici. Il 60%
dei volumi però non vende una
sola copia e il 95% dell’invenduto fa capo a piccoli editori. L’export è in incremento del 2% e i libri stranieri sono in calo, anche
se un’opera su 5 è estera. Sono i
numeri del mercato librario ita-
liano, presentati a Trento nel corso della manifestazione “veDrò”
a cura dell’omonima associazione. È un mondo il cui futuro sarà
l’e-book, ma non prima di un
ventennio. Si prevede, infatti, un
cambiamento lento, che permetterà agli editori di adeguarsi nel
tempo al formato digitale dei libri. L’e-book consentirà di abbattere non solo i costi materiali delle opere ma anche e soprattutto
quelli dell’invenduto.
il Sito
www.wommi.it
Wommi è la prima associazione italiana di professionisti del Word Of
Mouth Marketing. È l’emanazione italiana dell’associazione americana
del settore (www.womma.org) e riunisce quelli che si occupano del passaparola come strumento di marketing: professionisti, ricercatori, aziende,
organizzazioni.
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GUIDA AI LIBRI
ottobre-dicembre 2009
LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE
Giorgio Zanchini
Il giornalismo culturale
Carocci, pp. 128 euro 10
Che cos’è il giornalismo culturale?
Com’è cambiato nel tempo? In che
modo Internet ne sta modificando la
fisionomia? Quali sono i modelli
principali e le caratteristiche di quello italiano? Il libro descrive le origini e lo sviluppo dell’informazione
culturale, dalle prime gazzette letterarie sino all’inflazione di fonti dei
nostri giorni, attraverso quotidiani,
riviste, radio, televisione, Rete. Sottolinea, inoltre, come il mercato e
l’industria dell’intrattenimento, il
marketing e la pubblicità, la caduta
delle gerarchie culturali, la frammentazione del pubblico, il moltiplicarsi
delle voci ci abbiano consegnato un
paesaggio in cui diviene più sfuggente il significato del termine ‘cultura’ e più complesso il compito di
chi fa informazione.
Giorgio Zanchini è giornalista del
Giornale Radio RAI e conduttore di
Radio anch’io. Tiene lezioni sul giornalismo culturale all’Università di
Urbino. Tra le sue pubblicazioni, Teledemocrazia, sudditi o cittadini? e
Quale cultura per quale mercato.
Il libro sarà presentato il 25 novembre alle ore 21 alla libreria Bibli di Roma.
Vuoi essere
anche tu
Socio sostenitore?
Con la tessera di Socio
avrai diritto a:
• essere informato su tutte le
nostre manifestazioni culturali
• uno sconto del 15% sugli
acquisti nelle librerie del
Gruppo Guida
• usufruire di sconti nei negozi convenzionati
• pubblicare un intervento
mensile su Guida ai libri
A versamento avvenuto l’Associazione rilascia una ricevuta fiscale il cui importo potrà essere dedotto dal reddito
Per informazioni
rivolgersi alla
Segreteria
organizzativa:
NAPOLI
via Port’Alba, 19
tel. 081.290768/
081.444309
fax 081.299744
Octave Uzanne
La fine dei libri
Curatore: P. Di Branco
Testo francese a fronte
La vita felice, pp. 192 euro 10,50
Ernesto Paolozzi
La Bioetica
Per decidere della nostra vita
Christian Marinotti edizioni
pp. 168 euro 17
“Credo che se i libri hanno un loro
destino, questo destino, ora più che
mai è prossimo a compiersi, il libro
stampato sta per scomparire... Dopo
di noi... la fine dei libri!” Internet,
l’e-book, le immense biblioteche
virtuali? Macché! Non è di ieri questa previsione ma di più di cento anni fa e i nuovi media destinati a sostituire i libri si chiamano fonografo, telefono, cinematografo, anzi
Kinetografo. Il problema della fine
dei libri si pose a Londra due anni
fa, scrive l’autore. Due anni fa, nel
1894! I libri deprivati delle loro
funzioni, attaccati da potenti nemici
esterni, uccisi dall’indifferenza e
dall’ignoranza. Gli incubi peggiori
di un bibliofilo prendono corpo in
questa brillante fantasia masochistica che si snoda lungo tre racconti
dove farsa, noir, sogno fantascientifico, riflessione storica travestita da
commedia brillante, si alternano.
Il volume sarà presentato il 20
novembre alle ore 17 all’Istituto
Italiano per gli Studi filosofici, via
Monte di Dio 14, Napoli. Intervengono: Clementina Gily (Università
Federico II), Raffaele Prodomo
(Comitato regionale di bioetica),
Giuseppe Reale (Oltre il Chiostro).
Vita, morte, qualità della vita: sono
i temi fondamentali di cui si occupa
la moderna bioetica fra filosofia,
scienza, diritto e religione. Dall’aborto all’eutanasia, dall’inseminazione artificiale alla clonazione
umana, dagli interventi sul genoma
(patrimonio genetico) ai trapianti di
organi: i grandi temi, le grandi tragedie e le grandi gioie che attraversano la nostra vita quotidiana e che,
come il caso di Eluana Englaro ha
ampiamente dimostrato, invadono
la scena politica provocando profondi conflitti morali, divisioni fra
credenti e non credenti, laici e cattolici. Questo volume affronta tali
questioni da un punto di vista culturale ed epistemologico senza ricorrere al linguaggio specialistico e
tecnicistico che ha disumanizzato,
da leggere
Manuel Castells Comunicazione e
potere, Università Bocconi editore,
2009, pp. 668 euro 34,50
Ignazio Visco Investire in conoscenza. Per la crescita economica
Il Mulino, pp. 140 euro 11,50
Silvano Fuso I nemici della scienza. Integralismi filosofici, religiosi e
ambientalisti, Edizioni Dedalo, pp.
304 euro 15
AAVV Fast science. La mercificazione della conoscenza scientifica e
della comunicazione
Introduzione di M. Capanna
Jaca Book pp. 224 euro 16
R. De Mattei Finis vitae. La morte
cerebrale è ancora vita?
Rubbettino, pp. 490 euro 35
Giovanni Pomponio Il destino di
Arianna. Manuale per l’uso critico
delle linee guida
Seed Edizioni, pp. 192 euro 18
Arduini, Barella, Simonelli LibroVisioni, Effatà Editrice, pp. 144, 11
Giuseppe Pasero L’assertività nella vita privata e professionale
FrancoAngeli, pp. 176 euro 19
Stefano Vietina L’avventura della
comunicazione. Storie professionali
e pre-visioni
Lupetti, pp. 376 euro 18
Jack O. Selz ZZZOOT Fulminati in
azienda. L’innovazione, la crisi e
l’ernia manageriale
Il Sole 24 Ore, pag. 152 euro 18
Littman, Hershon Io odio la gente.
Come liberarti dagli idioti in ufficio
e ottenere soddisfazione dal tuo lavoro
Corbaccio, pp. 258 euro 15,60
Jacob Burak Ma gli scimpanzè sognano la pensione?
Mondadori, pp. 204 euro 17
Marco Carminati Il David in carrozza. Le avventure di viaggio delle opere d'arte dagli obelischi
egizi al boom delle mostre
Longanesi, pp. 296 euro 18,60
negli ultimi anni, la ricerca bioetica.
I temi vengono analizzati con spirito tollerante, rispettoso delle tante
posizioni in campo, tenendo sempre
presente la centralità dell’uomo.
L’intenzione dell’autore è quella di
ricondurre la bioetica allo spirito
originale del suo fondatore, V.R.
Potter, che la considerava, come
oggi il grande pensatore francese
Edgar Morin, un “ponte verso il futuro” ossia la disciplina che ha al
centro del proprio interesse il destino del pianeta terra, di tutta la biosfera. Il volume è corredato da una
interessante antologia di scritti sulla bioetica, ivi compresi alcuni documenti ufficiali della Chiesa cattolica, e da una bibliografia utile al
lettore che voglia approfondire le
tematiche fondamentali della disciplina.
Ernesto Paolozzi insegna Storia
della Filosofia contemporanea a
Napoli, presso la Facoltà di Scienze
della Formazione dell’Università
Suor Orsola Benincasa. Ha diretto
la Fondazione “Luigi Einaudi” di
Roma. Collabora a riviste e giornali, e all’edizione napoletana del
quotidiano “la Repubblica”. Fra i
vari volumi, ha pubblicato Vicende
dell’estetica (Loffredo 1989), Il liberalismo come metodo (Fondazione Einaudi 1995), La rivoluzione
ingenerosa (Guida, 1996), L’estetica di Benedetto Croce (Guida
2002), Il partito democratico e l’orizzonte della complessità (Guida
2007).
Francesca Sifola
Sogno
Guida Collana Orizzonti
pp. 200 euro 12,50
Michele Ainis
La cura
Chiarelettere, pp. XV-183
euro 14
“I cittadini sono egualmente ammissibili a tutti gli incarichi e impieghi pubblici secondo le loro
capacità, e senza altra distinzione
che quella delle loro virtù e dei loro talenti”, Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino,
1789.
Un pessimismo duro e compatto
come una lastra di piombo. Ma la
cura è possibile. Ecco un decalogo di proposte (dopo un’impietosa denuncia) per costruire una società basata sul merito, la legalità
e l’uguaglianza (il sottotitolo del
libro è “Contro il potere degli
inetti per una repubblica degli
eguali”). Un’uguaglianza dei diritti, dal basso. A pag. 112 si legge: “C’è una specifica ragione se
la politica preferisce i co.co.co, i
contratti a termine. Perché così
può scegliere i fedeli, stabilizzandoli se dimostrano obbedienza, e
nel frattempo tenendoli per anni
sotto schiaffo”.
Troppi giovani bravi e onesti restano al palo. Troppe donne emarginate. Troppi singoli contro il
concistoro delle lobby. Troppi
spiriti liberi lasciati soli contro il
conformismo dei partiti, dei sindacati, delle chiese. Serve una terapia d’urto. Cominciamo stabilendo una penalità per chi concorra a ottenere lo stesso lavoro dei
propri genitori, il sorteggio al posto delle lottizzazioni, la rotazione delle cariche, l’ineleggibilità
contro i conflitti d’interesse... E
per promuovere realmente la democrazia inseriamo il referendum
propositivo, la possibilità di revoca da parte degli elettori, la mozione di sfiducia verso rettori, dirigenti, presidenti... Per vincere la
guerra c’è una camicia di gesso da
mandare in pezzi.
Michele Ainis, costituzionalista,
opinionista, saggista, insegna a
Roma Tre. Fra i suoi titoli più recenti Stato matto e Chiesa padrona. Dal 1998 svolge in modo
organico e continuativo l’attività
di editorialista per La Stampa.
Un romanzo che scava nel profondo
dell’animo femminile. Sullo sfondo
di una Napoli dilaniata dalla violenza
della guerra, Maria Adelaide scopre
gli amori, l’eros e la sua condizione
di donna che con passione e giocosa
ironia si apre alla vita senza mai
smettere di sognare, anche quando la
realtà non le sorride apertamente. Da
bambina, adolescente e poi donna,
guarda ogni
evento non come un ospite, ma come
chi rischia in prima persona, mentre
l’amore che la lega alla famiglia, alla
sorella e alla vita diventa il filo conduttore di tutta la narrazione.
Una storia vera, che l’autrice ha trasposto in forma di romanzo dopo
aver intervistato Maria Adelaide Piscitelli per due anni, ritrovando nel
racconto della sua vita l’essenza vera
del “sogno”come unica strada per
sublimare la realtà.
Francesca Sifola vive tra Roma e Napoli. È autrice di tre romanzi e di una
raccolta di racconti brevi. Dopo aver
debuttato come attrice con Vittorio
Caprioli, ha collaborato alla pagina
culturale del quotidiano “Roma” per
la rubrica Ciak si scrive. Attualmente
è impegnata, come esperta di comunicazione, a promuovere, in Istituti
scolastici, incontri sul tema del recupero delle emozioni nel rapporto tra
individuo e tecnologia.
Franco Fresi
L’angelo e il mendicante
Guida Collana Orizzonti
pp. 176 euro 12
immagine di copertina: Nicola Marotta; foto di Gian Franco Serafino
Un giovane diventa prete per espiazione ma si scontra con una vita non
disposta a fare sconti. Il travaglio dell’uomo di oggi, irrequieto e con poche regole. La storia di Paolo e della
sua Sardegna. Paolo che da adolescente scopre l’amore con la vicina
(vedova e amica della madre). Paolo
che vive in simbiosi con Francesco, il
fratello gemello: due gocce d’acqua
così diverse tra loro. Le feste del mare, i signorotti arroganti che approfittano delle donne. E poi Roma con
l’Università, altri amici, altri amori e
incontri fino a decidere di diventare
sacerdote. Paolo è don Paolo, ritorna
nella sua Sardegna e lì anche il passato ritorna.
Franco Fresi vive e lavora a Tempio
Pausania. Redattore della rivista di
poesia e ricerche Il Monte Analogo,
collaboratore dell’Unione Sarda, ha
scritto per La Scuola di Brescia una
serie di saggi sulla scuola. Ha al suo
attivo raccolte di versi in italiano e
due in dialetto gallurese. Ha pubblicato saggi sulla storia, la cultura e le
tradizioni della Sardegna. Per Guida
ha scritto, nella collana “Ritratti di
Città”, L’orma del Dio, introduzione
alla Sardegna, 2006.
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GUIDA AI LIBRI
ottobre-dicembre 2009
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LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE
Pompei
pp. 384 cartonato euro 95,00
illustrazioni a colori
tradotto in lingua inglese
Pompei ha esercitato sempre un forte richiamo su viaggiatori, letterati e artisti
d’ogni tempo, divenendo volta a volta,
fonte di suggestivi intrecci tra mito e
realtà. Come ha scritto Stendhal, dinanzi alle sue mura il visitatore si ritrova direttamente “faccia a faccia” con l’antichità.
Tuttavia proprio per l’insostituibile
completezza della sua evidenza documentaria, Pompei costituisce anche un
terreno nuovo di ricerca, dove ogni generazione ritrova i fondamenti della propria storia e su cui si misura ogni storico dell’antichità. L’opera vuole rispecchiare questo duplice aspetto. Alla forza
evocativa delle immagini, in cui i tesori
archeologici di Pompei sono colti in inusitate prospettive dall’obbiettivo del
grande fotografo Mimmo Jodice, il volume unisce, infatti, l’attenta analisi del
sito vesuviano, opera di alcuni noti studiosi dell’antichità.
A. Pansa, F. Roberti, A. Vicini,
F. Cavaliere, C. Marasca
Curatori: Giacomo Di Gennaro, Domenico Pizzuti
Dire Camorra oggi
Forme e metamorfosi della criminalità organizzata in Campania
Collana Strumenti e Ricerche
pp. 192 euro 12,50
Ogni riflessione sulla camorra dopo
Gomorra rischia di alimentare il
dubbio che si persegua una finalità
mediatica. Organizzazioni criminali,
mafia, camorra, sono sempre più oggetto di interesse per tutti i diversi
operatori, magistrati, penalisti, forze
dell’ordine, amministratori pubblici,
giornalisti, operatori sociali che contrastano le diverse forme di devianza
e criminalità, esponenti della società
civile impegnati in differenti modi
prima di tutto a capire l’evoluzione
delle diverse criminalità organizzate
e poi a contrastare con l’impegno
culturale e civile un fenomeno la cui
logica non ha più frontiere.
Diverse prospettive si intrecciano
per interrogarsi sulle ragioni che
possono spiegare lo sviluppo dell’autonoma soggettività politica,
economica e imprenditoriale della
criminalità campana, la quale grazie
ai processi connessi alla globalizzazione e alla capacità di incorporare
nei propri affari segmenti più estesi
di borghesia camorristica si è collocata ormai su un piano nazionale e
internazionale.
società è indubbiamente peggiorata.
Il rifiuto degli zingari è pressoché
generalizzato, è diffuso negli ambienti più diversi, unisce trasversalmente gli schieramenti politici, criminalizza un piccolo popolo sostanzialmente indifeso. Lo zingaro è, in
qualche modo, la personificazione
del male. Tutto si può accettare nella nostra società, ogni diversità, ogni
originalità, ogni trasgressione, salvo
quella che viene da chi è veramente
“altro”, da chi non è dei “nostri”: lo
straniero e in primis lo zingaro. Gli
episodi di tensione di pochi mesi fa
nelle principali periferie italiane, la
recentissima ondata di zingari provenienti dalla Romania, ora cittadini
europei come noi, le nuove leggi italiane in riferimento alla clandestinità mettono in luce, in questo lavoro
attento e approfondito, le paure delle nostre società, gli stereotipi antichi, anche oltre l’esperienza di un
contatto, non sempre facile, con gli
zingari. Pregiudizi antichi e un rapporto non facile con un popolo di
poveri, sparsi un po’ dovunque, lasciati senza risorse e senza soccorso,
in aree marginali delle nostre città o
in provincia, in una convivenza con
italiani che diventa sempre più difficile.
Gino Battaglia lavora con la Comunità di Sant’Egidio da trent’anni e
insegna storia dell’Asia e si occupa
di dialogo ecumenico e interreligioso. Ha pubblicato per la casa editrice Guida Mille Napoli. La comunità
di Sant’Egidio e la città.
Gino Battaglia
Europei senza patria
Storie di rom
Collana Focus
pp. 236 euro 14
Antonio Nazzaro
Il rischio Vesuvio
Collana Prima Pagina
pp. 176 euro 11
In più di vent’anni la condizione e la
percezione degli zingari nelle nostre
“Dalla ferita del vulcano si vedeva la
lava che come una fauce rossa di
drago inghiottiva le case di Torre del
Greco finendo in quel mare di coral-
li”. La sorveglianza geofisica del Vesuvio iniziò con il duca Ascanio Filomarino della Torre e fu istituzionalizzata poi, nel 1841, con la fondazione dell’Osservatorio Vesuviano.
Ricordando i progressi di una felice
stagione scientifica, questo libro
sviluppa in una prospettiva storica
gli attuali problemi del rischio vulcanico, emblema dei rischi che avvolgono l’umanità.
Assieme alla storia eruttiva del vulcano più famoso della terra, più studiato e più pericoloso per il vasto
territorio che si estende alle sue pendici, l’autore riporta inediti fenomeni precursori dell’eruzione del 1631
e mette in rilievo le reazioni all’attività eruttiva, sia per quanto riguarda
i provvedimenti a difesa dalle eruzioni, che le pratiche religiose. Da
questo punto di vista s’impone, nelle complesse connotazioni del rapporto uomo-vulcano, la figura di San
Gennaro, che, con il miracolo della
liquefazione del sangue, offre quasi
una mistica transustanziazione magma-sangue nella quale si leniva l’angoscia, non solo delle eruzioni, ma
anche delle altre catastrofi, come i
terremoti e le pestilenze che colpivano la città di Napoli lungo il corso
dei secoli.
Antonio Nazzaro è stato ricercatore
dell’Osservatorio Vesuviano. Ha lavorato tra l’altro sulla storia delle
idee in vulcanologia e delle eruzioni
del Vesuvio, sull’origine dei musei
scientifici napoletani e della sorveglianza vulcanica e sismica. Oltre al
volume Il Vesuvio, storia eruttiva e
teorie vulcanologiche (Napoli,
2001) ha pubblicato lavori innovativi sull’eruzione del 1631 e sulle variazioni della forma del Vesuvio negli ultimi 2000 anni.
Hasso Hofmann
La libertà nello stato moderno
Collana Leviathan
pp. 174 euro 14
Mario Condorelli e Mario Petretta, Fisiopatologia generale
dell’insufficienza cardiaca
Nel dicembre del 2000, durante il
vertice dell’Unione europea a Nizza,
è stata «proclamata solennemente»
la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.
Ritornano alla mente così la Magna
Carta Libertatum inglese del 1215,
la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 1789 in Francia, l’assemblea costituzionale di
Philadelphia convocata per la revisione degli Articles of Confederation, nel 1787.
Il volume traccia un’interessante e
approfondita discussione sui concetti e sulle più importanti tappe che
hanno anticipato il XIX e il XX secolo. Un excursus sulla nascita, lo
sviluppo e la crisi del concetto di
Costituzione, sull’essenza di questo
importante documento, sulla sua
connessione con i termini di “Stato”
e “Nazione” e sulla scoperta dei diritti dell’uomo fino ad analizzare
l’attuale progetto di un testo costituzionale per l’Europa.
Hasso Hofmann è docente di Diritto
pubblico, Filosofia del diritto e dello
Stato presso la Humboldt-Universität di Berlino, dottore honoris causa
della Goethe-Universität di Frankfurt a.M., membro della Bayerische
Akademie der Wissenschaften e della Berlin-Brandenburgische Akademie der Wissenschaften.
Tra le sue opere principali: Repräsentation (Berlin 19983); Recht –
Politik – Verfassung (Frankfurt a.M.
1986); Bilder des Friedens (München 1997); Legittimità contro legalità (trad. it., Napoli 1999).
pagine 1136 euro 250,00
Indice
Capitolo 1 Fisiopatologia del rimodellamento delle cellule e della matrice
extracellulare del cuore nella insufficienza cardiaca
Capitolo 2 Fisiopatologia emodinamica
e neuroumorale dell’insufficienza cardiaca congestizia
Capitolo 3 Fisiopatologia del rene e del
bilancio idro-salino nell’insufficienza
cardiaca
Capitolo 4 Fisiopatologia della circolazione epatica nell’insufficienza cardiaca
Capitolo 5 Fisiopatologia del muscolo
scheletrico nella insufficienza cardiaca
congestizia
Capitolo 6 Termodinamica della prestazione meccanica del cuore normale e
insufficiente.
Prenota subito una copia del volume direttamente alla casa editrice per avere uno sconto particolare e scegliere come pagare
(Alfredo Guida Editore tel.
081290768; fax 081299744; email
[email protected]).
Il libro di Mario Condorelli e
Mario Petretta, Fisiopatologia
generale dell’insufficienza cardiaca, edito da Guida, sarà presentato dai professori Massimo
Chiariello e Bruno Trimarco
domenica 13 dicembre 2009
dalle ore 12 alle ore 13 all’Hotel Cavalieri Hilton di Roma
nel corso del 70° Congresso
Nazionale della Società Italiana
di Cardiologia, presieduta dal
prof. Paolo Marino.
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ottobre-dicembre 2009
GUIDA AI LIBRI
LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE
Enzo Giustino
Opinioni, testimonianze e ricordi
Collana Gli impegnati
pp. 568 euro 35
Enzo Giustino. ovvero un impegno
pubblico per l’imprenditoria e per il
Mezzogiorno iniziato con la costituzione del gruppo dei Giovani Industriali negli anni Sessanta, anni di
forti scontri politici e ideologici e
continuato successivamente con la
nomina a presidente della Camera di
Commercio di Napoli nel 1972. Enzo Giustino è di sicuro uno dei principali protagonisti della valorizzazione del Sud e ha percorso con la
sua esperienza personale e professionale le maggiori tappe dello sviluppo del Paese: dagli anni Settanta,
durante i quali visse da vicino il terrorismo e in cui maturò la propria visione meridionalistica, ai primi anni
Ottanta quando, insieme ad altri imprenditori diede vita alla Società
Studi Centro Storico, centro propulsore di un moderno sviluppo e di
una collaborazione con le Istituzioni, senza dimenticare i progetti culturali di grande rilievo attuati come
presidente dell’Associazione Alfredo Guida Amici del libro onlus. L’8
aprile 2009 Enzo Giustino è stato
nominato nuovo presidente del Banco di Napoli.
Opinioni, testimonianze e ricordi è
un illuminate volume che ripercorre
le tappe e le riflessioni più importanti di un uomo che ha sempre creduto nella forza dei meridionali ed è
sempre stato convinto che dovessero
essere essi stessi artefici del proprio
destino.
Con questa pubblicazione si inaugura la nuova collana “Gli impegnati”
che prende in esame le personalità
realmente “impegnate” nel mondo
del lavoro che hanno costruito il nostro Paese.
Vittorio Caratozzolo
Francesco Saraiva Borrelli, Antonino Di Pietro. Processo a Don
Giovanni
Collana Autentici falsi d’autore
pp. 120 euro 9
E se all’inferno Don Giovanni fosse
andato dopo un regolare processo?
Se tutti i personaggi avessero avuto
modo di raccontare, davanti a un
giudice, come erano andati veramente i fatti? Tra i cassonetti del palazzo del Tribunale, rovistando tra
faldoni, pacchi di carta ingialliti e
unti, un regista ritrova l’inedito finale della più celebre opera mozartiana. Al cospetto del celebre e stimatissimo Procuratore della Repubblica di Milano, Francesco “Saraiva”
Borrelli e dell’altrettanto celebre
Pubblico Ministero “Antonino” Di
Pietro, il più grande seduttore del
mondo viene finalmente processato.
Donna Anna riesce finalmente a portare davanti a un giudice quel lestofante, evitando così di farsi giustizia
da sola. Ma donna Elvira, come si
comporterà? Sarà testimone della difesa o dell’accusa? Dopo secoli il
giovane e nobile seduttore riuscirà a
farla franca di fronte alla Giustizia?
Il finale inedito e imprevedibile di
una delle più famose opere del grande Mozart.
Vittorio Caratozzolo si è laureato in
Storia moderna e in Lingue e letterature straniere moderne all’Università di Genova. È autore di varie
pubblicazioni critiche relativa alla
letteratura italiana, spagnola e portoghese. Per la collana “Autentici falsi d’autore”, edita da Guida, ha già
pubblicato Francesco De Sanctis.
Parastoria della letteratura italiana.
Ugo Cundari
Joseph Rudyard Kipling. Lettere
corsare da Napoli
Collana Autentici falsi d’autore
pp. 72 euro 8
Il grande autore del “Libro della
Giungla” e di “Kim” torna a far rivivere le emozioni delle sue grandi avventure. Nel 1881 Kipling iniziò un
lungo viaggio attraverso Burma, Cina, Giappone e California, prima di
attraversare gli Stati Uniti e l’ceano
Atlantico, per stabilirsi a Londra.
Ma misteriosamente un gruppo di
spiritisti riscopre un diario di viaggio napoletano del celebre autore. In
otto piacevoli notti egli racconta la
sua nuova avventura, questa volta
tra le strade di Napoli; riporta le impressioni sulla città, gli aneddoti e
gli incontri con uomini straordinari
che solo un viaggiatore scaltro come
lui poteva vivere. Un inedito del
grande autore che riemerge dal passato per cogliere l’mmagine di una
città assurda, ma la cui particolarità
rimane comunque un punto di forza.
Ugo Cundari è nato a Napoli nel
1973, dove vive e lavora come giornalista, consulente editoriale e traduttore. Ha scritto Mistero Napoli
(2006).
Matthias Kaufmann
Diritti umani
Traduttore Agostino Cera
Collana Parole chiave della filosofia
pp. 208 euro 12
«Il riconoscimento della dignità specifica e dei diritti uguali e inaliena-
bili di tutti i membri della famiglia
umana è la base di libertà, giustizia
e pace nel Mondo» (Preambolo alla
Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani, 1948).
L’attuale minaccia a cui vengono
sottoposti i diritti umani, il loro venir ignorati o strumentalizzati, a seconda dei casi e degli interessi, spinge Kaufmann a proporre una ricognizione filosofica complessiva agile e insieme rigorosa, che partire
dalla loro genesi storica dei diritti
umani, passa ad una ricostruzione
teorico-sistematica attraverso le quali mettere adeguatamente a fuoco e
far fronte alle sfide più urgenti dinanzi a cui li pone la società contemporanea.
Matthias Kaufmann (Berlino, 1955)
dal 1995 è professore di Etica presso l’Università Martin-Luther di
Halle. I suoi interessi spaziano dall’etica applicata alla filosofia politica, dalla filosofia del diritto alla filosofia del linguaggio. Tra le sue
pubblicazioni: Recht ohne Regel?
Die philosophischen Prinzipien in
Carl Schmitts Staats- und Rechtslehre (1988), Begriffe, Sätze, Dinge.
Referenz und Wahrheit bei Wilhelm
von Ockham (1994), Aufgeklärte
Anarchie. Eine Einführung in die
politische Philosophie (1999; traduzione italiana: Anarchia illuminata.
Una introduzione alla filosofia politica, 2007).
Renata Viti Cavaliere
Giudizio
Collana Parole chiave della filosofia
pp. 200 euro 12
Un volume che ripercorre le tappe
principali di un tema che, seppur di
nascita antica, appare ancora tipicamente moderno nei suoi aspetti essenziali.
Nella tensione, che è spesso un vero
e proprio scontro tra la razionalità,
ispirata ai canoni dell’esattezza, e le
azioni intraprese sull’onda di intuizioni, il “giudizio” svolge un ruolo
di equilibrio e di mediazione. Discernimento e al tempo stesso decisione nella complessità di situazioni
tante volte impreviste, il giudizio diventa un “sapere” diverso, non alternativo né antagonista, che aiuta però a riflettere sul particolare proprio
quando diventa difficile orientarsi
tra mille condizionamenti.
Renata Viti Cavaliere è professore
ordinario di filosofia teoretica nell’Università di Napoli “Federico II”.
Autrice di numerosi scritti su alcuni
problemi cardine del pensiero moderno e contemporaneo, ha pubblicato i volumi Heidegger e la storia
della filosofia (1979), Filosofia del
gioco (1983), Il Gran principio. Heidegger e Leibniz (1989), Il giudizio
e la regola. Saggi e riflessioni
(1997), Saggi su Croce. Riconsiderazioni e confronti (2002), Storia e
umanità. Note e discussioni crociane
(2006) e, per la casa editrice Guida,
Critica della vita intima. Soggettività e giudizio in Hannah Arendt
(2005)
Nino Grasso
Racconti beffardi
Collana Orizzonti
pp. 224 euro 16
Cosa si nasconde dietro la realtà?
Cosa c’è sotto i sistemi morali che
sorreggono le azioni? Quali sono i
modelli che ispirano gli uomini?
Dieci racconti sagaci e divertenti
vanno al di là di ogni previsione e
immaginazione e provocano nel lettore lo stupore e l’amara constatazione che ciò che sfugge alle previsioni della mente è di gran lunga
maggiore rispetto a quello che può
essere pianificato e immaginato anche dal migliore stratega di questo
mondo. Le vicende narrate, a volte
verosimili, altre fantastiche, ci conducono lungo sentieri inesplorati e
avvincenti: l’enigmatica scomparsa
di un genio degli scacchi rievocata
nel corso di una casuale partita tra
un vecchio e un bambino; un penalista che cerca di giocare il destino
con cavilli da tribunale; uno scienziato alla ricerca del rimedio contro
una misteriosa e implacabile epidemia; un curioso ciarlatano che propone al sovrano di un antico reame
un affare tanto difficile da rifiutare
quanto da concludere; un celebre
studioso che racconta la clamorosa,
incredibile verità su Sharlock Holmes.
Con Racconti beffardi Nino Grasso
si rivela un vero maestro del sospetto, entrando a far parte a pieno titolo della schiera giustamente orgogliosa degli iconoclasti.
Nino Grasso è nato ad Avellino.
Laureato in giurisprudenza, avvocato, è attualmente Segretario comunale. Appassionato di scacchi, è Candidato Maestro e pluricampione provinciale. Collabora alla rivista
“Nuovo Meridionalismo”. Ha vinto
premi letterari in Campania e Piemonte. Racconti beffardi è la sua
prima opera narrativa pubblicata in
volume.
Carmelo Meazza
Di traverso in Jacques Deridda
Collana Strumenti e Ricerche
pp. 232 euro 15
Un approccio alle teorie di Jacques
Derrida, il filosofo riconosciuto, sia
in senso positivo che negativo, come
uno dei maggiori esponenti della
condizione postmoderna. Quando un
filosofo va a fondo, quando sprofonda nell’intensità intellettuale, in
qualche modo, copre e ricopre sempre con un certo velo ciò che resta
fuori copertura. La direttrice principale del volume indaga la messa in
opera di quest’arte della velatura,
introduce la metonimia di una mano
e chiede alla filosofia della différance se un’opera filosofica e un’opera
dell’arte abbiano a che fare con la
medesima arte della velatura, con la
medesima manualità, o in altre parole se la metafora della filosofia sia
convertibile con la metafora dell’opera dell’arte.
Carmelo Meazza è docente associato per il raggruppamento di Filosofia
morale presso l’Università di Sassari. È autore di interventi e saggi su
tematiche dell’area idealistico-ermeneutica.
Antonio Savignano
Le andate, i ritorni
Collana Orizzonti
pp. 153 euro 12
Il viaggio è un’esperienza che solo
chi ha visto, sentito e percepito può
essere in grado di attestare, ovvero
di testimoniare e raccontare. Lontano dall’essere un viaggiatore disimpegnato, un inviato speciale guarda,
tocca, vive gli eventi che lo circondano per poi trasmetterle al lettore
attraverso le sue parole. Così per Savignano, viaggiare è stato innanzitutto un mestiere che gli ha permesso di conoscere luoghi e persone
lontane, di imbattersi in storie impreviste e di vivere emozioni straordinarie. Di alcune delle storie qui
raccolte ne è stato diretto testimone,
altre gli sono state raccontate dalle
persone coinvolte.
Antonio Savignano, giornalista,
scrittore di terza pagina di racconti
ed elzeviri per giornali italiani ed
esteri, commentatore radiofonico,
autore e sceneggiatore di Lizzani e
Blasetti. Scoperto da Corrado Alvaro che lo chiamò prima a dirigere la
terza pagina del Mattino e poi a fare
l’inviato speciale. Dopo una brevissima esperienza al Mondo di Pannunzio, ha lavorato con Leo Longanesi che sul Borghese gli affidò una
rubrica di reisebilder intitolata “Andata e ritorno”.
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GUIDA AI LIBRI
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LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE
Leviathan, tre riproposte
Con tre importanti titoli, la casa
editrice Guida rilancia la collana
Leviathan diretta dal prof. Agostino Carrino. Riconosciuta di
elevato spessore culturale dal Ministero per i Beni Culturali e
Ambientali (L. 5 agosto 1981, n.
416. Art. 34), la collana propone
saggi e testi di dottrina dello Stato e di storia costituzionale e raccoglie i più importanti volumi di
cultura politica e giuridica.
Tre le ultime importanti riproposte: Julien Freund, La crisi dello
Stato tra decisione e norma (pp.
296, euro 15,50). Qual è la differenza tra diritto positivo e diritto
naturale? Esiste un’essenza del
diritto? Quali sono i rapporti tra
la sfera giuridico-normativa e
quella politica? Cosa vuol dire, in
un regime democratico-rappresentativo, “prendere una decisione”? In che senso il potere è rivoluzionario e in che misura il
suo esercizio ha a che fare con la
violenza e la forza? Sono queste
alcune delle domande a cui Julien
Freund, originale filosofo della
politica e sociologo francese, risponde in quest’antologia di
scritti che racchiudono, sinteticamente ma in modo organico, la
tesi e gli interessi dello studioso.
Sulla scia di Marx Weber e Carl
Schmitt, il sociologo e filosofo
francese riflette su alcuni dei
grandi temi che animano la riflessione politico-giuridica contemporanea e prende posizione in
particolare contro il formalismo
giuridico e l’utopismo politico,
contro lo spirito ideologico che
spesso inquina la ricerca scientifica e ogni forma di riduzionismo
metodologico. Julien Freund
(1921-1933), filosofo della politica e sociologo francese, è stato
uno dei pensatori più originali
della metà del Novecento.
Altra riproposta è Gerhard Leib-
holz, Il diritto costituzionale fascista (pp.145, euro 10). Una
chiave di accesso privilegiata al
pensiero del giurista berlinese e
ai più importanti nodi problematici della politica novecentesca.
La riflessione leibholziana fra le
due guerre (dal concetto di rappresentanza alle tendenze plebiscitarie della forma-Stato contemporanea, dalla crisi del parlamentarismo liberale al ruolo crescente delle masse sulla scena
politica) rappresenta per dimensione, completezza di analisi, conoscenza diretta delle fonti normative e della letteratura secondaria un contributo significativo
per approfondire i problemi del
diritto costituzionale fascista e di
tutta la politica novecentesca.
Gerhard Leibholz (1901-1982)
è stato uno dei più importanti
giuristi tedeschi del XX secolo.
Il terzo rilancio è Georg Ress,
Parlamentarismo e democrazia
in Europa (pp. 184, euro 14). Il
25 marzo 1957 sei Paesi (Francia,
Germania, Italia, Belgio, Paesi
Bassi e Lussemburgo) firmavano
a Roma il trattato che istituisce la
Comunità Economica Europea. A
questi, nel corso degli anni e a seguito di numerosi altri trattati, se
ne sono aggiunti altri ventuno. In
questa ottica, diventa ancora più
necessario parlare dei problemi
dell’Unione europea, delle prospettive costituzionali dell’ordinamento comunitario e dell’idea
stessa di una Costituzione europea. I saggi di Ress costituiscono
uno strumento di riflessione indispensabile su una realtà che al
suo nascere costituiva un esperimento del tutto nuovo nella storia
delle istituzioni politiche e che
portò giuristi, politologi ed economisti ad abbandonare vecchie
categorie per forgiarne di nuove,
a istituire paragoni storici e a interrogarsi sui nodi centrali del
processo “costituzionale”.
Georg Ress è ordinario di Diritto pubblico, internazionale e comunitario presso l’Università del
Saarland. Direttore dell’EuropaInstitut di Saarbruchen e della rivista di studi europei Zeus, è
membro della Corte Europea per
i diritti dell’uomo in Strasburgo.
Roberto Miccù, curatore del volume, è professore di Istituzioni
di diritto pubblico alla Sapienza.
Libri Guida: tutti i premi
Sullo sfondo della bellissima isola d’Ischia è stato
assegnato a Ernesto Mazzetti, con il suo Scenari
del sud di ieri e di oggi, il prestigioso premio dedicato a Domenico Rea che, giunto alla sua XV edizione, dal 1995 rende omaggio alla memoria del
grande scrittore napoletano. In un’interessante raccolta di scritti Eugenio Mazzetti, giornalista e geografo riflette e si interroga sulla secolare, eppur ancor attuale, questione meridionale e affronta temi e
problemi degli ultimi decenni del Novecento, che
riproposti oggi non appaiono solo come documenti
storici ma si rivelano questioni ancora di pregnante
e talvolta dolorosa, attualità.
Premiato anche il libro-intervista di Claudio Scamardella ad Aldo Masullo, Napoli siccome immobile, vincitore della II edizione del Premio Miradois. Un filosofo e un giornalista discutono di Napoli, città deragliata, sospesa e delusa. L’intervista
è un momento di confronto tra due figure di intellettuali, ma prima ancora di uomini, diversi eppure
egualmente motivati ad analizzare con sguardo attento la realtà partenopea, per ritornare a porsi delle domande che per troppo tempo e troppo a lungo
sono state dimenticate.
Ricevono altri due importanti riconoscimenti, negli
ultimi giorni di ottobre, anche il volume Antologia.
Poesie 1967-2007 di Giuseppe Napolitano e La
fantasia di Francesca di Mariacarla Rubinacci. Il
primo, già classificatosi terzo al Premio Internazionale di poesia Tulliola 2009 e finalista al Premio di
poesia Renato Canepa, al Premio di poesia Lorenzo Montano e al Premio Rhegium Julii - Città dello Stretto, ha ottenuto il primo posto nel corso della XIV edizione del Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito; mentre il libro di Mariacarla Rubinacci, un romanzo costruito sui ricordi di un uomo
che in punto di morte decide di riscrivere la propria
vita costellata di sogni, progetti e avventure, vince
la 7ª edizione del “Premio Letterario Letizia Isaia”.
Il Premio Giovi - Città di Salerno è stato invece assegnato quest’anno per la IX edizione, sezione relativa a comunità e contesti euro mediterranei, al
volume Mediterraneo 2010. Sfida vitale per il mezzogiorno curato dall’attuale presidente del Banco di
Napoli Enzo Giustino. Ricco di interventi dei più
grandi nomi dell’economia nazionale (tra gli altri
Emma Mercegaglia, che firma la prefazione), il libro affronta il dibattito, sollevato negli anni Ottanta, del ruolo chiave dell’Italia come ponte tra i paesi del Mediterraneo e l’Europa per la creazione dell’Europartenariato, un’istituzione permanente, con
la volontà politica, sociale ed economica di creare
un’area mediterranea di libero scambio.
La Giuria del “Premio Sele d’Oro Mezzogiorno
2009” ha invece scelto per la XXV edizione di assegnare la menzione speciale a don Gino Battaglia,
con Mille Napoli. La comunità di Sant’Egidio e la
città. Un libro che racconta i tanti volti di Napoli
dalla parte degli ultimi, con lo sguardo di chi sa coniugare la cittadinanza attiva e la radicalità del messaggio evangelico, condiviso in una dimensione comunitaria.
Menzione speciale anche per la studiosa Emma
Giammattei che con l’opera I dintorni di Croce.
Figure e corrispondenze, riceve il riconoscimento
del Premio Nazionale di Cultura Benedetto Croce,
edizione 2009, istituito dal Comune di Pescasseroli.
È invece il libro di Carlo Di Lieto a vincere la 12ª
edizione del famosissimo Premio Antonio Sebastiani, detto “Il Minturno”. Il suo ultimo lavoro Il romanzo familiare del Pascoli. Delitto, “passione” e
delirio illumina ancora di più l’aspetto poetico e soprattutto personale del grande poeta romagnolo.
L’autore pone l’accento sull’intimo mondo pasco-
liano e in particolare sulle relazioni e sui quanto
meno discutibili rapporti con le due sorelle.
A Sette Ore, ultima opera di Sara Bassarelli è andato invece il Premio Letterario Maria Messina
2009. Indetto dall’Associazione Progetto Mistretta
in onore della scrittrice verista Maria Messina, il
premio alla sua VI edizione è stato assegnato a un
libro che con grande intensità racconta le ultime ore
di vita di un uomo, quelle in cui gli è concesso di
pensare, rivivere se stesso e i suoi ricordi da giornalista e reporter di guerra costretto a lasciare i suoi
affetti e la sua famiglia.
Anche Antonio Lubrano ottiene un importante riconoscimento con la sua opera Pomeriggio di luglio. Una giuria di esperti, unitamente al giudizio di
alunni delle scuole superiori del circondario scolastico del Comune di Monteverde, ha designato l’opera del noto giornalista e scrittore vincitrice del
XXIII Premio Letterario Nazionale Città di Monteverde.
A Gianni Dell’Aiuto, con Cronache da ultima pagina, il “Premio Ri.P.Di.Co., Scrittori della giustizia”. Avvocato di professione, al suo esordio letterario, l’autore racconta i misteri della realtà giudiziaria nel nostro Paese, soprattutto quando la giustizia non è uguale per tutti e quando anche il più
semplice episodio quotidiano diventa un’odissea legale spesso irrisolta.
La straordinaria voce di Angela Luce ha invece incantato quest’estate il pubblico versiliese. Vincitrice, con il suo splendido libro Momenti di… Luce,
del Premio Speciale del Presidente nell’ambito della XXII edizione del “Concorso Letterario Camaiore 2009”, Angela Luce ha voluto omaggiare, da
grande artista e professionista, la città e il Premio,
con una struggente canzone del suo repertorio.
Il Premio Speciale del Comitato organizzatore della XI edizione del concorso Semaforo Rosso, per la
sezione libro edito, è andato a Tentazioni occidentali di Renzo Piccoli. Una simpatica raccolta di
aforismi, massime ed epigrammi per non dormire,
come recita il sottotitolo, che si è anche classificato quarto al premio “Europa 2009” e ha ricevuto la
menzione d’onore al Premio “Prato un tessuto di
cultura 2009”.
Con l’opera Questa piaga nel petto, la poetessa Antonietta Pastorelli ha vinto la IX edizione del
concorso di poesia Terzo Millennio organizzato dalla CAPIT (confederazione di azione popolare italiana). Il libro La vita in un Sert di Mariangela
Barra ha avuto un diploma di merito alla settima
edizione del premio Letterario Nazionale Lago Gerundo Città di Paullo (MI). Infine Stato senza gestione, scritto da Aurelio Iori, è nella rosa dei 5 finalisti della XXVI edizione del Premio letterario
“Città di Adelfia”, cui hanno partecipato più di cento libri. Quest’ultimo saggio ha anche ricevuto
un’ottima valutazione da parte del sociologo JeanClaude Thoenig, direttore di ricerca al CNRS Dauphine Recherches en Management, uno dei massimi esperti mondiali di public policy: «La démonstration est implacable. La construction en est bien
pensée et exécutée. La masse et la qualité des références empiriques témoignent d'une connaissance
aussi large que profonde de la réalité italienne publique à tous les niveaux. Bref ce positionnement
faisait défaut s’agissant de l'Italie. Ton texte comble
ce manque de façon brillante et rigoureuse. On ne
peut que souhaiter un vif succès de librairie à ce travail qui honore ta carrière professionnelle et ton attachement à la cause publique».
Cecilia Buonifacio
ROMA, Libreria Croce: il 19 dicembre si presenta Slégami
Alla storica Libreria Croce di Roma (corso Vittorio Emanuele II, 156) sabato 19 dicembre ore 18 Francesca Brancaccio e Anna Maria Morsucci presentano il volume di Fiorella Truvolo “Slégami dal cielo alla terra” (ed. Guida). Lettura brani a cura di Mary Attento. Sarà presente l’autrice.
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GUIDA AI LIBRI
ottobre-dicembre 2009
LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE Lettere Italiane Guida LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE LIBRIDEE
Passodincanto di Roberto Perrotti ha ricevuto, dalla sua comparsa
in libreria, un buon apprezzamento dalla critica e un’efficace risposta dai lettori. L’opera, fra
l’altro, è stata presentata nella
mitica saletta rossa di Port’Alba
(il 20 aprile) e proposta nel programma di Raitre Il Segnalibro,
oltre che nell’ambito della rassegna Galassia Gutenberg, dell’Ischia Film Festival e della Fiera
del libro di Torino. L’ultima presentazione (tra le altre, il 21 dicembre scorso al Palazzo ducale
di Piedimonte Matese, il 1 marzo
nel locale etnico Sud in via Sardegna a Caserta, il 6 marzo presso l’Associazione “Nati due Volte” di Torre del Greco, il 13 marzo nella biblioteca del Centro
“Caserta, città di Pace”, il 5 aprile alle Antiche Cantine Mustilli
di Sant’Agata de’ Goti, il 30 aprile alla Libreria Evaluna di piazza
Bellini a Napoli, il 3 luglio alla
Libreria Guida Capua nel cortile
di Palazzo Lanza), il 14 novembre alla libreria Spartaco-Interno4 di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere.
Passodincanto narra del cammino di Santiago, lungo il quale
Nic, il protagonista, si imbatte in
personaggi inconsueti, venendo
poi investito da numerosi flashback. Lungo il tragitto incontra
una ragazza di Lubecca, della
quale si innamora e dopo vicende
alterne i due si ritrovano per fatalità a Santiago dove decidono di
raggiungere insieme Finisterra,
ultima tappa del cammino sull’estrema costa atlantica.
Il testo, che non ha carattere di
saggio, di biografia o di guida, si
aggiunge alla vasta letteratura
che riguarda il cammino di Santiago, mantenendo però una propria originalità.
Il racconto, corredato dalle foto
dei luoghi attraversati, è scritto
con un ritmo leggero ma incalzante, utilizzando un lessico multiforme e una punteggiatura imprevedibile.
Il protagonista incontra, fin dalla
partenza da Roncisvalle, numerosi personaggi, quali la terrorista
del cammino, grande dissacratrice, il benedettino di Tosantos, generoso fino all’estremo e l’Ultimo Templare, probabile millantatore.
Il tema del cammino è affrontato
in modo singolare, nel libro si
racconta l’emozione dell’incontro e della separazione, la suggestione del perdersi e del ritrovarsi – e qui il titolo è quanto mai in-
dovinato – l’esperienza dell’incanto e del disincanto. Motivi,
questi, cari all’autore, presenti
anche nel suo precedente libro,
La trilogia dei capperi, sebbene
affrontati con scrittura differente.
Il racconto mostra il modo in cui
il camminare può trasformarsi in
esperienza centrale per la riscoperta di sé, recuperando immagini e ricordi attraverso una sorta di
meditazione camminata. Di qui il
frequente ricorso ai flashback,
modalità narrativa alla quale
l’autore ci ha da qualche tempo
abituati. Sembra che il libro voglia spingersi oltre e considerare
PRESENTAZIONE IL 21
l’esecuzione di un pezzo jazz o,
rimanendo in tema, l’eco degli
scarponi dei pellegrini sul selciato. Se è vero che esiste una letteratura stanziale e una nomade,
Passodincanto, per il linguaggio
filmico, per la leggerezza ed i
movimenti musicali, appartiene
di certo alla seconda.
Psicoanalista, scrittore, giornalista, Roberto Perrotti ha viaggiato
molto, dal Tibet all’America meridionale, dall’India al Canada.
Ha soggiornato in diverse capitali insegnando presso l’Istituto di
Cultura di Barcellona e presso
l’Università di Nanchino. Ha fre-
DICEMBRE A
PIEDIMONTE
Roberto Perrotti:
da passodincanto
a Fontanatredici
Fra giorni sarà licenziato presso
le edizioni ASMV (Associazione
Storica del Medio Volturno) l’ultima fatica di Roberto Perrotti,
Fontanatredici, un libro che stabilisce una riuscita simmetria fra
incisivi micro testi e foto suggestive. Il tema del libro riguarda di
nuovo il cammino ma a differenza di Passodincanto (ed. Guida),
questa volta la storia si snoda fra
i vicoli di un borgo antico, lungo
i quali si rivisitano cappelle soc-
chiuse, stamperie solitarie, fontane stanche, palazzi antichi. Per
l’autore l’angolo del quartiere diviene la poetica stessa, la ragione
del narrare.
L’elaborazione della trama pone
in rilievo fatti e avvenimenti in
equilibrio fra leggenda e realtà,
così i ricordi di una storia vissuta
in adolescenza si alternano a
quelli riguardanti un gran sentimento d’amore per poi passare
all’odore vivo di un’antica tipografia.
la meta del cammino non tanto
Santiago quanto un luogo da ricercare dentro se stessi, passo dopo passo si comprenderebbe che
“si è già arrivati”, perché come
dice il saggio buddista “camminate in modo da riconoscere la
vostra casa qui ed ora”.
Il libro dunque si offre a più interpretazioni ma ciò che colpisce
il lettore è il suo stile, il ritmo incalzante dei periodi, che ricorda
Unico testimone di queste vicende storiche e delle relative invenzioni letterarie è l’acqua salvifica, un tempo orgoglio del borgo.
Bella l’idea dell’acqua che da vita in ogni senso, riconosce Mary
Attento nella postfazione al testo. In effetti nel racconto si trova tutta una simbologia difficile
da non cogliere, rappresentata
dalle fontane, dalla presenza di
una donna, dal Cristo nella cappella, rimanendo catturati dalle
descrizioni e dalle immagini che
via via sono evocate.
La suggestione delle parole usate,
la loro forza si accompagnano all’armonia degli scatti fotografici
di Enzo Rapa, creando un ritratto toccante di un luogo dove l’arrivo e la partenza si sono arricchiti del sentimento di coloro che
negli anni, in quello stesso luogo,
sono arrivati e partiti.
Il libro sarà presentato a Piedimonte Matese (CE) il 21 dicembre 2009 alle ore 18 nella sala
Minerva dell’ASMV.
Incontrano l’autore lo storico Domenico Loffreda, l’assessore alla cultura del Comune di Piedimonte Benny Iannitti e Mary
Attento. L’evento, inserito nel
programma delle manifestazioni
invernali del Comune metesino,
si presenta come una lettura corale eseguita da più attori: intervengono Salvatore Cantalupo,
Alessandra Borgia, Lisa Falzarano, PierGiuseppe Francione
e Gabrielle Chiararo.
Le musiche sono di Ezio Lambiase.
quentato, nel corso della residenza spagnola, poeti e scrittori fra i
quali Rafael Alberti e Josè Donoso, sodale di Pablo Neruda. Ha
pubblicato, fra l’altro, La trilogia
dei capperi (Guida 2005); Dell’acqua perduta (ASMV 2006);
L’uomo che cammina con un biscotto nella tasca (ASMV 2007);
Le parole di Laura (ASMS
2007).
Luciano Carideo
Alessandra Dionisio
Quando la medicina si fa in tv
Sezione Saggistica
pp. 248 euro 20
Guido Jetti
Il referendum istituzionale
Sezione Saggistica
pp. 240 euro 16
Nel giugno del 1946 Umberto II,
senza nemmeno attendere la
proclamazione dei risultati del
referendum che avrebbe sancito
il passaggio del nostro Stato da
monarchico a repubblicano, preferì lasciare il suolo italiano per
evitare ulteriori spaccature in un
paese che usciva dal dramma
della dittatura e di una guerra
perduta. Un fatto straordinario
se si considera che qualunque
passaggio di forma istituzionale
costituisce, in una visione storica, un momento sempre traumatico ed assai spesso caratterizzato da una trasformazione violenta.
Con la puntualità dello storico e
l’acume del giurista, Guido Jetti,
esamina gli aspetti politici e giuridici della vicenda istituzionale
e consente oggi, a irreversibilità
della scelta istituzionale ormai
consacrata, di rileggere quegli
accadimenti e di ridimensionare
quell’orpello di cui si è ornata la
nuova forma istituzionale dello
Stato.
Guido Jetti, magistrato dal 1958,
fino a presiedere la quinta sezione penale della Corte suprema di
Cassazione, è stato collaboratore
di riviste giuridiche ed autore di
monografie di storia locale e
contemporanea e si applica per
passione a ricerche archivistiche
e bibliografiche.
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Quale la via, il percorso scientifico per ottenere una medicina
contemporanea che riesca, allo
stesso tempo, a produrre risultati
centrati sulla tecnica e sull’organizzazione e a far proprio un approccio patient centred? Facendo centro sia sui grandi cambiamenti normativi che hanno riguardato in questo campo il sistema sanitario nazionale, sia
sulle più significative esperienze
realizzate, la prima parte di questo volume cerca, con metodo rigorosamente scientifico, di fornire risposte a queste domande.
Dal “caso” dr. House a “ER: Medici in prima linea”, dalla prima
serata di “Elisir” su Rai3, allo
spazio di “Uno mattina” si passa
ad analizzare i concetti di medical-drama e di infointainment in
ambiente sanitario. Uno studio
attento che evidenzia i metodi e
le tecniche di comunicazione per
governare, secondo un approccio
finalmente scientifico e non casuale, i processi organizzativi e
gestionali del cambiamento in
atto.
Alessandra Dionisio è dottore di
ricerca in Scienze della Comunicazione presso l’Università di
Roma La Sapienza. Attualmente
collabora con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di
Napoli, in qualità di esperta in
comunicazione organizzativa sanitaria. Giornalista pubblicista,
svolge attività di formazione
presso l’Ateneo Federiciano e
l’Università degli studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, interessandosi di dinamiche relazionali e team working, rappresentazione mediatica della salute,
comunicazione organizzativa sanitaria. È coordinatore didattico
del corso intensivo di Management della comunicazione e gestione dell’informazione in sanità della Scuola di Formazione in
Management Sanitario.
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del Catalogo delle edizioni Guida,
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a spedirle al più presto, gratuitamente,
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GUIDA AI LIBRI
LETTI D’UN FIATO
sciente di non potere più esaudire
le loro richieste «perché la gloria
dei santi nasce dalla fiducia dei
fedeli e nel mio Paese da tempo
quella fiducia è svanita» (p. 271).
E così, di fronte al corpo di Federica Cacciante, la ragazza in
coma, lei, Madonna che miracoli
non ne sa fare, che non ne ha mai
fatti, ha preso almeno l’impegno
di tentare di risvegliare la sfortunata Federica raccontandole la
storia dei suoi antenati.
Nel tratteggiare le vicende dei
protagonisti, Braccio e Belisario
Cacciante, entrambi nati da relazioni illegittime (il primo dalla
relazione incestuosa tra il medico
Laviero e la giovane nipote Ma-
ria Trafitta, determinata a imparare l’arte dello zio; il secondo dalla passione carnale tra Braccio e
la figlia di una potente famiglia
rivale) ed entrambi segnati da una
vita avventurosa sullo sfondo del
conflitto tra cristiani e musulmani, Nigro non rinuncia a sottolineare come da quel conflitto siano derivati non soltanto dolore e
lutti, ma anche uno scambio fecondo di civiltà tra i popoli che si
affacciano nelle acque del Mediterraneo. È un filo rosso che attraversa il libro dalle prime pagine, quando si descrivono alcune
riunioni dell’Accademia degli Incrociati («Questi accademici avevano così chiamato il sodalizio
per significare la condizione
umana ma anche la voglia che i
pugliesi hanno di combinare i saperi e i costumi dei molti popoli
affacciati sui balconi dell’Adriatico», p. 42), alle ultime, quando
si narra della statua di Santa Maria delle Battaglie che, finita in
campo musulmano, si nutre dei
racconti di Ardeniza, una guaritrice nomade, superando artificiosi steccati religiosi («Gli rac-
Edimedia:
al via il Corso
post lauream
in Esperto
in editoria classica
e multimediale
di Raffaele Messina
Occorre addentrarsi un po’ nella
lettura del romanzo di Raffaele
Nigro, Santa Maria delle battaglie (Rizzoli, 2009), prima di
comprendere cosa leghi la vicenda di una giovane ragazza in coma (cornice attualizzante) alle vicende di Braccio Cacciante, capitano di ventura del XVI secolo, e
di suo figlio Belisario Maria Cacciante, artificiere e sparafuoco
(fulcro del romanzo). Non si tratta di una strizzatina d’occhio alle
vicende di cronaca degli ultimi
tempi (il caso di Eluana Englaro
torna subito alla mente), magari
da strumentalizzare per fini commerciali. Vi è sottesa, invece, una
ben più motivata, profonda e intima riflessione sulle frontiere della medicina che vengono accostate e poste a implicito confronto:
quelle del Cinquecento, rappresentate dal corrosivo dibattito
sulla sede dell’anima («Laviero
Plantamura era sempre più convinto: scienza e dogma erano argomenti distinti. L’anima ha un
destino che il corpo non conosce.
Ai preti toccava la cura dell’anima, ai medici quella del corpo. E
si poneva un interrogativo blasfemo ma chiarificatore: se l’anima
è in tutto il corpo, sarà anche
nelle orine e nelle feci che con
tanta leggerezza spargiamo nelle
campagne?», p. 39), e quelle di
oggi, sul confine tra la vita e la
morte; sul coma, «quella vita apparente […] peggiore di una
morte reale» (p. 272); sul diritto
di ciascuno di decidere della propria vita e della propria fine.
A tenere insieme le due parti è la
voce narrante. La voce di Maria
delle Battaglie, una statua della
Madonna costruita dai soldati
della compagnia di Braccio Cacciante (bandito diventato capitano di ventura al servizio di Vittoria Maria Colonna per arginare le
incursioni dei Turchi) e, infine,
dopo essere stata testimone superstite di tante battaglie terrestri
e navali, finita su una mensola
della stanzetta dov’è allettata la
giovane ragazza. È una Madonna
dall’indole laica, consapevole di
non potere fare i miracoli che le
chiedevano, prima, i soldati in
procinto della battaglia e, ora, la
madre della ragazza in coma.
Consapevole che da sempre «gli
uomini hanno voglia di parlare
alle statue devote [perché] è come se parlassero a se stessi o a
un orecchio disposto ad ascoltarli» (p. 35) e, al tempo stesso, co-
ottobre-dicembre 2009
contò quindi del Profeta nato alla Medina e del suo viaggio alla
Mecca, nell’Anno Santo, chiamato laggiù da odori di agrumi e di
spezie […] Quei racconti furono
belli e utili anche per me, perché
le storie dovevano appartenermi,
avevano coinvolto la donna che
io incarnavo seppure in una prigione di legno. Io imparavo a essere Maria Madre del Profeta
Gesù attraverso le parole di Ardeniza», p. 278).
Impossibile sintetizzare nel breve
spazio di una recensione la ricchezza di temi e motivi che si addensano nelle pagine del romanzo. Basti pensare ai frequenti richiami alle tante tradizioni popolari (dai lupomini alle punzecchiature della tarantola) che Nigro tratteggia con efficacia narrativa sorretta da precisione antropologica, potendosi avvalere in
questo di suoi pregressi studi
(Tradizioni e canti popolari,
1976; La cultura a Melfi, 1978;
Basilicata tra Umanesimo e Barocco, 1981); oppure alle tante
proposizioni lapidarie, che nella
sinteticità e perentorietà della formulazione sembrano voler provocare il lettore a successive e personali riflessioni: «è sempre con
dolore che cambia il mondo», p.
78; «solo gli occhi malevoli del
mondo fanno di un avvenimento
uno scandalo>>, p. 106; «la necessità cambia il giudizio sugli
uomini», p. 139; «la libertà scapicerrata è di alcuni, dei più violenti. Quella all’interno delle regole può diventare di tutti»,
p.139. Ci piace segnalare, in
chiusura, almeno la felice metafora dei fuochi pirotecnici, “fuochi fiammanti”, attraverso la quale Raffaele Nigro offre al lettore
il succo della storia, la sua riflessione sul senso della vita. La troviamo nella pagina conclusiva
del romanzo: «[Belisario] aveva
realizzato che tutt’uno sono la vita la felicità la bellezza l’amore,
tutt’uno sono esse con i fiori
fiammanti coi quali colorava il
cielo. Erano un guizzo un istante
un brillio nella notte, una gittata
di colori e di luci. Nell’esplosione, nell’attimo dell’apparire essi
già si negavano agli occhi e non
lasciavano che la memoria di ciò
che erano stati. […] E questa fu
la ragione per cui io amai e disprezzai i fuochi perché nel loro
bagliore istantaneo e crudele sta
tutta la vanità che inseguo per le
strade del mondo».
Forum Comunicazione Digitale 10/02/10
L’Italia che innova. Comunicazione e tecnologie per una società più semplice
Milano - Piazza degli Affari, Palazzo Mezzanotte: Comunicazione Italiana, con il contributo dei partner (scientifici, istituzionali e d’impresa) si pone l’obiettivo di ispirare idee, iniziative, strategie di sviluppo, che potrebbero permettere al sistema Paese di cogliere le sfide dell’era digitale in cui viviamo.
Il Corso di specializzazione postlauream in “Esperto in editoria
classica e multimediale - EDIMEDIA” dell’Iuo ha l’obiettivo
di formare la figura professionale dell’esperto in ideazione e realizzazione di prodotti editoriali
tradizionali e multimediali. Il
profilo in uscita è uno specialista
di mezzi di sviluppo del settore
editoria tradizionali e innovativi,
caratterizzato da un alto livello
professionale in materia economica e da un significativo bagaglio di competenze tecniche nell’area marketing e strategia. Il
possesso di avanzate skill mediatiche e di un know how specialistico nell’utilizzo di media differenti, faciliterà l’adattamento
della figura professionale in questione in contesti lavorativi innovativi e diversificati. A completamento del Corso il Centro di Ateneo per l’Orientamento e Tutorato dell’Orientale attiverà dei percorsi personalizzati di stage in
affermate aziende del settore, attraverso la collaborazione della
casa editrice Guida, partner del
progetto, dell’AIE (Associazione
Italiana Editori) e dell’ALI (Associazione Librai Italiani).
Il Corso è stato ammesso al Catalogo Interregionale dell’Alta
formazione, pertanto i laureati
possono accedere ed un assegno
formativo (voucher), cfr. www.
altaformazioneinrete.it. Info: Ufficio FIXO/Career Service - Università di Napoli L’Orientale, Palazzo Mediterraneo, stanza 6,
VIII Piano - via Nuova Marina
59
80143
Napoli
tel.
081/6909228
081/5423243
[email protected].
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Imprenditoria
e creatività per tv,
cinema e teatro:
al SOB
nuovo
Corso di laurea
Alta formazione accademica per i
nuovi professionisti del management e della produzione per cinema, teatro e televisione. L’Università Suor Orsola Benincasa
lancia quest’anno un nuovo corso
di laurea magistrale fortemente
innovativo e lo fa con partnership
di rilievo (Rai, Mediaset, Cinecittà Luce, Teatro San Carlo e Teatro Stabile di Napoli). “Con la
creazione di questo nuovo percorso di studi il nostro Ateneo spiega il Rettore Francesco De
Sanctis - ha scelto di aprire il
mondo accademico ad un nuovo
ventaglio di alleanze strategiche
con il mondo delle imprese della
cultura e dello spettacolo”.
Il mercato del lavoro legato alla
produzione ed al management del
teatro, del cinema e della televisione necessita sempre più di figure professionali in grado di cogliere le chance offerte dalle nuove tecnologie e soprattutto dal digitale nell’ideazione, organizzazione, gestione e marketing nel
campo del teatro, delle arti performative, del cinema e della televisione. “Questo nuovo modo
di ‘fare università’ - evidenzia
Lucio d’Alessandro, preside della
Facoltà di Scienze della Formazione al Suor Orsola - può davvero rappresentare un nuovo modello di autoriforma e di adeguamento per gli atenei italiani che,
senza abbassare, ma anzi elevando gli standard scientifico-didattici, scelgono di stipulare con il
sistema paese, con le sue forze
economiche ed imprenditoriali,
una nuova alleanza per il sapere e
per lo sviluppo”.
Un libro a Milano: I Salone della
piccola e media Editoria Indipendente
11-12-13 dicembre 2009. Segnate questa data perché da dicembre anche Milano, capitale dell’editoria, avrà il suo Salone del libro. A organizzare questo evento, patrocinato dal Comune di Milano, la Zephyro Edizioni, piccola ma attiva realtà editoriale di Milano, in collaborazione con l’Associazione Culturale Librialsole. Un libro a Milano,
alla sua prima edizione, nasce dall’esigenza di offrire alle piccole e
medie case editrici indipendenti un’occasione per proporre al pubblico i loro cataloghi e gli autori. Un’editoria spesso sacrificata dalle logiche di mercato e che in questi tre giorni si offrirà ai lettori, grandi e
piccoli, con un ricco calendario di eventi. Un libro a Milano intende
sostenere quella che è stata definita bibliodiversità – la diversità editoriale del libro – contro la standardizzazione dei contenuti e l’impoverimento delle identità culturali. Intento da cui nasce lo slogan Parole. Immagini. Significati.
Superstudio più, in Zona Tortona, ex spazio industriale ora location
di eventi legati al mondo della cultura, della moda e del design, farà
da cornice alla kermesse. Un weekend di libri, sì, ma non solo. Tanti
personaggi dal mondo della televisione, della musica, dello sport, a
raccontarci delle sempre più frequenti commistioni tra generi e di come queste abbiano influenzato l’editoria degli ultimi dieci anni. Un libro a Milano è un sito web www.unlibroamilano.it per conoscere gli
editori che parteciperanno, per curiosare fra le proposte editoriali e il
calendario eventi del weekend. Un libro a Milano è anche su Facebook. Notizie in tempo reale.
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ottobre-dicembre 2009
GUIDA AI LIBRI
Congresso Internazionale
dell’Astronautica
Napoli ospita l’edizione 2012
Sarà Napoli ad ospitare la 63ma
edizione del Congresso Internazionale dell’Astronautica (IAC)
che si terrà nell’autunno del
2012. “L’EXPO dello Spazio
2012 può dare nuova linfa e rilanciare un settore, quale quello
aerospaziale, già fiorente, ma
che oggi subisce le inevitabili ripercussioni della crisi economica. Ci auguriamo che esso possa
valorizzare ulteriormente il contributo che la nostra città ha dato alla crescita del settore aeronautico e spaziale in Italia e nel
mondo”, spiega Mario Raffa.
L’IAC, o EXPO dello Spazio, è
il più grande evento del settore
aerospaziale a livello mondiale.
Una manifestazione che annualmente si tiene in una delle grandi città del mondo in cui è particolarmente sviluppata l’industria
aerospaziale ed a cui è attesa la
partecipazione di circa 5000 tra
delegati delle varie Agenzie Spa-
ziali Internazionali, studenti, docenti universitari, uomini di stato e aziende del comparto HighTech.
Nel maggio 2008, data in cui si
iniziò a discutere l’idea della
candidatura, Napoli era in gara
con altre 5 pretendenti. Fino a
pochi giorni fa, grazie alle diverse fasi di selezione volute dall’IAF, la Federazione Internazionale dell’Astronautica, il massimo organo del settore Spazio, responsabile dell’EXPO, l’unica
concorrente rimasta era la città
di Lisbona. La Commissione
presieduta dall’ing. Willekens,
Direttore Esecutivo della Federazione Astronautica Internazionale e composta dai rappresentanti delle città che hanno organizzato le ultime 5 edizioni dell’Expo, ha deciso infine di premiare Napoli.
Urania Carideo
Centenario del Nobel
a Guglielmo Marconi
A dicembre del 2009 ricorre il
centenario del conferimento del
Premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi, il padre delle
comunicazioni senza fili.
Marconi è il primo italiano ad
aver ricevuto tale premio l’11 dicembre 1909, a soli 35 anni. Così ha dato il via al processo che
ha portato a definire il Novecento come il secolo della tecnologia dell’informazione.
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GuidAntiquariato
di Marcella Schiavino
“Natale non sarà Natale senza regali” (Louisa May Alcott)
Natale è vicino. Tra tante cose a cui provvedere – gli alberi da addobbare, gli auguri da spedire, i dolci da preparare – bisogna trovare
tempo ed idee per i regali da fare o da farsi. Vi suggeriamo alcune proposte che cercano di soddisfare gusti diversi, indirizzate agli amanti
delle arti o della storia, al bibliofilo, ma anche ai bambini – quelli reali – o magari a quella parte di essi che ciascun adulto ancora conserva in sé. Buona lettura e Buone feste!
A Bologna 2010
Congresso ILAB
Nel settembre 2010 toccherà
all'Italia ospitare il 39° Congresso dell’Associazione Internazionale dei Librai Antiquari. La manifestazione si
svolgerà a Bologna, attraverso
una serie di riunioni e di visite
guidate a biblioteche e luoghi
d’arte che toccheranno le città
vicine da Parma a Ravenna,
Modena, Ferrara ecc., culminando nella Mostra del Libro
Antico e Moderno di Pregio
a Bologna, nell’ambito della
rassegna di Artelibro Festival
del libro d’arte, a cui parteciperanno molti fra i più noti librai antiquari di tutto il mondo.
Congresso e relativa mostra
costituiscono un impegno che i
Paesi membri dell’Associazione debbono assumersi a turno
con cadenza biennale, e sono
da sempre un momento privilegiato di incontro che permette ai librai non solo di discutere e approfondire i problemi
relativi alla loro professione e
al mercato antiquario ma di conoscersi personalmente, stringere rapporti di amicizia,
scambiarsi informazioni, concordare iniziative comuni tanto
d’affari che di carattere culturale.
La LILA / ILAB - con doverosa precedenza all’acronimo
francese (Ligue Internationale
de la Librairie Ancienne), poi
all’inglese (International League of Antiquarian Booksellers), essendo francese la redazione originale della “Raccolta
di usi e Consuetudini” a cui
devono ispirarsi circa 2.000 librerie antiquarie sparse in tutti
i continenti - costituisce una
vera e propria ‘Internazionale’
della cultura, un’associazione
che abolisce ogni confine e
ogni differenza di razza, nazione, religione, con un proprio
codice deontologico, le proprie
tradizioni e la propria storia,
simile per certi versi alle società segrete del periodo illuminista, unendo persone e culture le più diverse nell’insegna
“Amor Librorum Nos Unit”.
(Scienze - Sec. XVI) DELLA PORTA Giovan Battista. La Fisonomia de
l’Huomo, et la Celeste di Gio: Battista Dalla Porta libri sei. Tradotti di
Latino in Volgare,& hora in questa Noua Forma, & ultima Edizione ricorretta, & postoui le Figure di Rame à propri suoi luoghi, & causale le
vere Effigie dalle Medaglie, e Marmi, che nell’altre stampe non sono.
Con la Fisionomia Naturale di Monsignor Giouanni Ingegneri di Palemone, et Adamantio. In Venetia, Presso li Eredi di Gio. Battista Combi,
1652. In 8° antico (cm 15), pp. [34]-598,
190, 134, con numerr. inc. in rame n.t. e
ritr. calcog. dell’A. Legatura in piena pergamena, con titt. in oro al dorso entro tassello, marca tipografica al front. raffigurante figura femminile con armatura, semidistesa, recante nella mano destra la lancia
ed in quella sinistra, sollevata, uno scudo
con volto di donna, accanto la civetta, in
cornice con drappi e scritta nel nastro “La
Minerva”, antiporta inc., tagli marmorizzati di col. rosso, alcuni fori di tarlo all’interno dei piatti, alle prime pp. ed al dorso.
Cors., gr., rom. La prima edizione dell’opera, in latino, fu stampata a Vico Equense nel 1586; la traduzione in volgare, fatta
dall’A. stesso, recante il tit.: “Della Fisionomia dell’Huomo Libri Sei ...”, fu stampata per la prima volta a Napoli,
per T. Longo, nel 1598. L’anno successivo uscì l’edizione definitiva in sei
libri, mentre nel 1610, a Napoli, per G. C. Carlino e C. Vitale fu pubblicata una nuova traduzione italiana del testo, non curata dall’A.
1500,00
DELLA PORTA Giovan Battista. De I Miracoli Et Maravigliosi effetti
dalla natura prodotti. Libri 4. Dio Gio. Battista Porta Napolitano.
Nuouamente tradotti di Latino in Volgare, & con molta diligenza corretti, & illustrati. Con due Tauole, una de’
Capitoli, et l’atra delle cose più notabili.
In Venetia, Appresso Marc’Antonio Zaltieri,
1584. In 8° antico (cm 15), pp. 148. Legatura in pergamena coeva, titt. manoscritti al
dorso, capilettera xilog., marca al front., note manoscritte sul verso dell’ultima p., a
margine del testo in alcuni punti ed al front.,
aloni di umidità in risg. ed al front. Cors.,
rom. Compendio del ben più vasto Magiae
naturalis sive de miraculis rerum naturalium
in 20 volumi. Questa sintesi, pubblicata per
la prima volta a Venezia nel 1560, ebbe una
larghissima diffusione e fu tradotta dal latino nelle principali lingue europee. Tratta gli argomenti più vari di scienza e
tecnica: ottica, cosmologia, geologia, ma anche scienza popolare, virtù e usi
terapeutici di piante e frutti, cosmetica, cucina, etc.
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MON JOURNAL. Recueil hebdomadaire
illustré pour les enfants. Paris, Hachette.
In 8°, pp.600 ca., con ill., scene e vignette a
col. ed in nero, n.t., di Henry Morin, Loyreux, Harry Eliot, etc. Legatura amat. in tt.
tela di col. rosso con titt. in oro al dorso,
cornice a secco ai piatti, cop. ill. a col., con
scene a piena p. e titt. in cornice floreale
col., per ciascun fascicolo, brunitura delle
pp., parz. staccata la prima p. e staccata l’ultima, lievi segni del tempo in cop. Raccoglie
i fascc. di un’ annata. Contiene racconti brevi, poesie, rubriche di argomento vario, manualistica.A.: 1909/10; 1910/11; 1911/12.
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CANTU’ Cesare. Storia universale. [+] Documenti alla storia universale. Torino, Utet, 1862-1865. Nona edizione torinese riveduta dall’A. 6+4 tomi, in 8°. T.I.: Epoca I-II-III-IV-V, pp. XVII-1171, con 1 ritr. in antip., protetto da velina; T.II: Epoca VI-VII-VIII-IX, pp. 1168; T.III.: Epoca X-XIXII, pp. XV-938; T.IV.: Epoca XIII-XIV, pp. 821; T. V.: Epoca XV-XVI, pp.
LI-1222; T.VI: Epoca XVII-XVIII, pp. 1044, con Indice del vol., Ind. analitico e cronologico, Ind. alfabetico, Errata-corrige generale. Documenti,
T.I.: Cronologia. Geografia politica. Archeologia, pp. 1000 ca. (paginazione
varia); T.II.: Guerra. Legislazione. Religione. Filosofia. Pt.I.: pp. 322, 543;
Pt.II.: 357, 480; T.III.: Letteratura e biografie, pp. 635, 715. Belle ed eleganti legature in mezza pelle, con titt. e fregi in oro al dorso, entro tasselli,
in ottimo stato di conservazione, bruniture, lievi fior., timbri di propr. ai
front. di alcuni voll. Ottimi esemplari.
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GUIDA AI LIBRI
ottobre-dicembre 2009
NELLA BIBLIOTECA TIBALDI PRESENTATO IL RIFLESSO DELLA LUNA SULL’ACQUA DI DE SANTANNA
Il Premio Cimitile ‘sbarca’ a Milano
La Fondazione incontra il violinista Salvatore Accardo
Venerdì 6 novembre appuntamento alla Biblioteca Tibaldi, presso il Centro Civico di
viale Tibaldi 41, a Milano. Sui tavoli compaiono le locandine portate dai volontari della ‘Fondazione Arca Onlus’, che si occupa di
senzatetto e di emarginazione sociale, accanto alle pubblicazioni mensili di Guida ai Libri
e agli opuscoli della Fondazione Premio Cimitile. In attesa dell’evento si parla con il
pubblico delle nuove e delle vecchie povertà,
del bisogno di cultura, del bisogno di riproporre certi valori fondamentali dell’uomo come il libro ad una società disattenta ed in piena crisi.
L’opera che stasera si presenta è ‘Il riflesso
della luna sull’acqua’, pubblicata da Guida,
per aver vinto la sezione inedita di narrativa
della quattordicesima edizione del Premio
Letterario Cimitile. L’autore è Antonio De
Santanna. Ha già in conto dei riconoscimenti
prestigiosi come il Molinello, il premio letterario presieduto in vita da Mario Luzi, ma
questa volta deve presentare ufficialmente la
sua opera prima, con i contributi di Felice Napolitano, presidente della Fondazione Premio
Cimatile; Ermanno Corsi, presidente della
Giuria del Premio, giornalista, scrittore, consigliere dell'ordine dei giornalisti della Campania; Lorenzo Molinari, scrittore, saggista,
poeta; Marilisa Dulbecco, docente di scrittura
creativa e scrittrice; Lilia Albè, che ha condiviso con l’Autore gli anni di studio e di pratica del buddismo. Napolitano rimarca l’occasione di interscambio culturale che l’evento
offre, col doppio obiettivo di favorire la promozione del libro come strument di matura-
zione sociale e presentare in anteprima il ‘Riflesso della luna sull’acqua’, attuando di fatto
un gemellaggio tra una realtà vasta e complessa come quella di Milano con una prestigiosa, seppure piccola, come quella di Cimitile, che si radica sempre più nel territorio nazionale grazie al fascino delle sue basiche paleocristiane e del suo Premio Letterario.
Ermanno Corsi traccia paralleli tra ‘qui e ora’
della cultura buddista e ‘hic et nunc’ della cultura latina. Evidenzia il valore universale di
certe intuizioni umane, analizza il profilo psicologico di alcuni personaggi del libro di Antonio, sino a farli uscire dalla carta stampata e
materializzarli tra le file di un pubblico che ripaga con silenzio e attenzione.
Segue Molinari, che fatica e gioia di scrivere
conosce bene. Sue fiabe ed opere teatrali hanno consentito contributi economici di tutto rilievo a favore di organizzazioni Onlus come
Parada. Marilisa Dulbecco, autrice del bel
manuale ‘Scrivere? Scrivere!’, svela la genesi del romanzo. Antonio le aveva dato in lettura un suo racconto impostato esclusivamente sui dialoghi e l’aveva trovato tanto interessante da suggerire la prosecuzione della storia. È il turno dell’autore, che definisce l’uomo ‘un
pezzetto d’universo’, come l’universo in continuo
mutamento e come
l’universo composto da materia ed
energia. Focalizza
lo sguardo sull’energia peculiare
del genere umano:
il pensiero, il suo
guru, capace di veri miracoli in campo tecnologico, ma incapace di addentrarsi nel mondo
interiore, dove valori come il tempo, lo sviluppo e la logica sono privi di qualsiasi significato. Invita la platea ad una riflessione sulle
interconnessioni, i fili invisibili che legano
tutte le cose, e indica l’attenzione e la consapevolezza al momento presente come gli uni-
ci ‘mezzi abili’ capaci di far luce sul mondo
interiore, leggendo al termine del suo intervento, alcuni splendidi versi del ‘Discorso sui
Quattro Fondamenti della Consapevolezza’
del Buddha.
Prendendo spunto da un passo del romanzo
interviene Lilia Albè, che la pratica buddista
la conosce bene, che domanda se solo il cuore di Giacomo, il protagonista del romanzo,
fugge e si nasconde alla presenza di un ‘amore puro e senza condizioni’ o se questo atteggiamento riguarda il modo d’essere dell’uomo di oggi. Antonio non ha dubbi: troppo
‘pensiero’ e troppo poco ’cuore’ nella nostra
vita, occorre imparare a ‘vedere’ senza ricorrere alle rappresentazioni del pensiero per
scoprire la Via dell’equilibrio, la Via di Mezzo annunciata dal Buddha duemilacinquecento anni fa. Le domande del pubblico concludono la serata. Una lunga avventura iniziata
sotto l’egida delle basiliche paleocristiane di
Cimitile e approdata, forse non a caso, nella
biblioteca civica di vale Tibaldi a Milano, tra
libri, silenzio e riflessioni. A ben guardare ci
sono tratti comuni persino in posti tanto distanti e diversi.
Sabato 7 novembre, nella sua casa milanese,
la Fondazione Premio Cimitile ha incontrato
il violinista Maestro Salvatore Accardo, soffermandosi sull'importanza della divulgazione musicale. Con il Maestro Accardo è stata
esaminata la possibilità di realizzare un concerto di musica sinfonica nel complesso delle
basiliche paleocristiane.
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BANDO
CIMITILE
2010
Le opere inedite pervenute saranno esaminate da una giuria
qualificata presieduta dal giornalista e scrittore Ermanno
Corsi, che sceglierà la migliore opera premiandola con “il
Campanile d’Argento” Premio
Cimitile. L’opera vincitrice
sarà pubblicata a cura della
Casa Editrice Guida, che
provvederà alla distribuzione
della stessa su tutto il territorio nazionale riconoscendo i
diritti d’autore di legge.
Ogni concorrente ha la possibilità di presentare un numero
libero di originali. I dattiloscritti tra le 50 e le 250 cartelle, cadauna di circa 45 righi,
dovranno pervenire in due copie all’indirizzo: Casella Privata 200 Mail Boxes Etc. via
A. Laterizio 28 - 80035 Nola
(NA).
Il termine ultimo per la consegna degli inediti è il 20 gennaio (fa fede il timbro postale
o la data di partenza a mezzo
corriere privato).
Per le migliori opere edite di
Narrativa, Saggistica, Attualità ed Arte Paleocristiana in
Italia, dovranno essere segnalate ed inviate in duplice copia
al suindicato indirizzo.
Il Premio Letterario sarà attribuito dalla Giuria a giugno
dello stesso anno nell’ambito
della manifestazione per la
proclamazione che si svolgerà
nel Complesso delle Basiliche
Paleocristiane di Cimitile.
Nulla è dovuto per la partecipazione. Per informazioni:
www.fondazionepremiocimitile.it
AL CORSO DI ALTA FORMAZIONE GESTIONE DEI BENI CULTURALI HANNO ADERITO IL GRUPPO GUIDA, LEGGERE:TUTTI, ÈULOGOS E INTRATEXT
PFTIM: inaugurazione anno accademico il 27 novembre
L’inaugurazione dell’anno accademico 2009-2010 della Scuola
di Alta Formazione di Arte e
Teologia della Pontificia Facoltà
Teologica dell’Italia Meridionale
si terrà venerdì 27 novembre
presso la sede della Facoltà, sezione San Luigi, in via Petrarca
115 a Napoli.
La cerimonia prenderà il via alle
ore 17 con il discorso inaugurale
del direttore della Scuola, prof.
Giuseppe Manca S.J., decano
della sezione San Luigi della Facoltà. Seguirà il saluto del prof.
Carlo Greco S.J., preside della
Facoltà, e gli interventi di Mons.
Ernesto Rascato, direttore Ufficio regionale beni culturali ecclesiastici, e del prof. Renato Iovi-
no, ingegnere, ordinario di Architettura Tecnica presso il Dipartimento di Ingegneria Edile dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. La lectio magistralis è stata affidata a Mons. Arch.
Giancarlo Santi, presbitero della
chiesa ambrosiana da trentasette
anni. Già segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, e direttore
dell'Ufficio Nazionale per i Beni
Culturali Ecclesiastici della Segreteria Generale della Conferenza Episcopale Italiana, è docente
presso l'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano.
Dopo aver dato il via al nuovo
anno accademico, seguirà un
concerto. Le lezioni avranno ini-
zio il 4 dicembre 2009 e proseguiranno fino a luglio 2010. Il
Comitato Scientifico è composto
Giorgio Agnisola, condirettore
della Scuola, Monica Coretti,
Andrea Dall’Asta, Vincenzo De
Gregorio, Flavia Fascia, Renato Iovino, Giovanni Liccardo,
Liliana Moscato Esposito,
Franco Piazza, Emilio Salvatore, Luigi Razzano.
La Scuola di Alta Formazione di
Arte e Teologia intende approfondire la dimensione estetica
della teologia e la dimensione
teologica dell’arte. È destinata a
coloro che a vario titolo sono
chiamati a fornire un servizio
nell’ambito della creazione, promozione e conservazione dell’ar-
te sacra e a quanti sono interessati, per motivi professionali o di
studio o di prospettiva lavorativa
o di aggiornamento culturale, ad
approfondire il rapporto tra arte e
teologia. Due gli indirizzi della
Scuola: “Percorsi transdisciplinari di arte e teologia” e “Proposte per una nuova architettura sacra”, che ha come sottotitolo “Fondamenti estetico-teologici, aspetti artistici e decorativi,
approfondimenti tecnico-tecnologici”. A breve parte l’innovativo
Corso di Alta Formazione Gestione e Promozione dei Beni
Culturali, con l’intento di fornire
conoscenze e competenze fondamentali e necessarie alla progettazione e valorizzazione di inizia-
tive, attività, eventi legati ai Beni
culturali. Prevede una formazione multidisciplinare e integrata
tra il mondo del management,
della finanza, del marketing, della comunicazione e quello delle
arti e della cultura in genere.
Aspetto particolare e innovativo
del Corso è la formazione alla gestione e promozione dei beni culturali ecclesiastici. Il Corso ha finora ottenuto l’adesione del
Gruppo editoriale e librario
Guida (Casa editrice, Librerie dirette e in franchising, Associazione Alfredo Guida Amici del Libro onlus, Guida ai Libri), della
rivista Leggere:tutti, di Èulogos
spa e di IntraText.
Mary Attento
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ottobre-dicembre 2009
fabulando
di Monia Gaita
Antonio Spagnolo
Fratture da comporre
Kairos Edizioni, pp. 96 euro 10
Non so se Antonio Spagnuolo
eserciti ancora la professione di
medico cardiologo in quel di Napoli. So che l’ha esercitata a lungo senza che lo distogliesse dall’altro suo ‘mestiere’ di editore di
poesia (perché quello di poeta, di
per sé, non è un mestiere, si sa).
Il titolo stesso della raccolta ultima di Spagnuolo evoca una attività medica (ricomporre fratture
pregresse) dove, tuttavia, l’ortopedia è metafora lampante ed ossessiva della scrittura poetica.
«*57. Come faremo a supporre
ancora/ un verso, un segno, una
parola,/ dopo il tremore e l’inganno,/ questo groviglio di rumori
che imperversa,/ improvvisa babele che stronca,/ o di soppiatto
blocca ogni andare,/ chiude un
tempo ben fisso nella sera,/ ove
conclude in fretta ogni voce,/ breve amarezza di un retaggio./ Fratture da comporre,/ le mie ultime
promesse,/ da conservare negli
spazi di un’unghia,/ e chiudere
nell’infinito sospetto/ dell’illusione» (p. 80). È l’ultimo componimento della raccolta, un testo da
cui emerge (in parte) il senso dell’operazione poliritmica e polisemantica di Spagnuolo. Le ‘fratture da comporre’ sono evidentemente quelle tra l’espressione letteraria del verso e la sua dimensione inconscia (o perlomeno inconsapevole) che la produce e la
spinge facendone espandere il significante fino a raggiungere la
dimensione del significato. Tale è
l’obiettivo che il desiderio di chi
scrive vorrebbe produrre (o almeno così pare). Le parole della poesia vorrebbero essere la realizzazione autentica e deliberatamente
compiuta della volontà consapevole del poeta – ma questo è poi
realmente possibile? I rumori predominano tuttavia, la babele delle
voci, le pulsioni che emergono
impediscono il comporsi armonico e organico delle parole in versi
che escludano o espellano ciò che
armonioso (e tradizionalmente
bello) non è. Di conseguenza, il
lavoro del poeta è proprio quello
del bravo e paziente ortopedico
che con cura e passione rimette
insieme ciò che si è rotto, devastato, ‘stroncato’ dal divampare
esterno dell’inganno linguistico o
del segnale confuso che l’inconscio emette. Ma tutto questo risulta solo una possibilità eventuale,
il frutto del ‘retaggio’ poetico e
della tradizione che lo sostiene,
non di uno sforzo consapevole diretto al chiarimento delle finalità
della scrittura o alla caduta delle
illusione sulla sua origine – la
prospettiva rimane pur sempre
quella ristretta di un rapporto tra
ciò che si conosce (i propri segni
esposti) e ciò che si produce (la
‘conclusione affrettata della sera’), i limitati ‘spazi di un’unghia’
che si rompe proprio nel tentativo
di aggrapparsi alla propria volontà dimidiata.
La poesia è tutto questo per Spagnuolo: rumore e silenzio, parola
piena e frammento di voce emersa dalle profondità dell’inconscio,
tentativo di ricomposizione sulla
base di un progetto di cui si riconosce la non-affidabilità in tempi
breve (anche se ‘l’amarezza’ è
‘breve’, è breve anche la conclusione cui si può aspirare). Le aspirazioni della poesia sono però difficili da nascondere, nonostante la
volontà di produrre un ‘effetto di
copertura’ che ne impedisca il tracimare. Essa vorrebbe tutto il
tempo della mente per sé, vorrebbe imporsi come la dimensione
principe dell’espressività del soggetto poetante: «*9. In ogni luogo
nascondo le eresie:/ trascurate
beffe fra gli interstizi di pareti,/
accarezzate e consunte dall’improvvisa sparizione./ In queste
stanze riducono minacciose doppiezze/ le tue carezze, perse e bagnate nello sbocciare/ di quella
fame mentale che trattiene/ regole
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Guida ai libri
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e simmetrie./ Tra l’alba e la brina
una fuga acceca ed inganna/ il
verde di radici dissepolte,/ nel
crepuscolo invece con tutte le forze del sonno/ restiamo immobili
all’amore che deride/ le doppiezze del sogno./ Forse tacendo una
volta per tutte la poesia/ attingerà
al mistero del divieto con parole
disperse,/ forse alla furia distruttiva della propria coscienza» (p.
17).
La poesia è una pratica ‘eretica’ e,
come tutte le eresie, va praticata
in segreto mentre all’esterno si
osserva una sorta di nicodemismo
semi-confessato. La pratica della
scrittura resta un’attività intermedia (avviene negli ‘interstizi’, infatti) ed è il frutto della ‘doppiezza’ di chi scrive. Si tratta di una
‘doppiezza’ che non è tanto dovuta alla sua ipocrisia quando al vivere da poeta tra due mondi: quello conscio delle stanze diurne e
quello inconscio che si affaccia e
si scioglie tra “l’alba e la brina”.
La sconfitta delle doppiezze, tuttavia, è affidata alla potenza del
desiderio che, mediante l’amore,
travolge le barriere del sogno e
rende ciò che è sepolto al suo interno (le ‘radici dissepolte’) capace di emergere al di là delle sue
difese sotterranee. La poesia si
propone di superare il divieto opposto ad essa dalla censura del
SuperIo e si dispone, in tal modo,
a superarlo recuperando ciò che è
possibile al di sotto della soglia
della coscienza che funge da barriera all’espansione del piacere.
L’amore si rivela, in questo modo,
come la forza capace di far esplodere la ‘verde miccia’ della vitalità feconda e affettiva (per dirla
con un celebre verso di Dylan
Thomas da Death shall have no
dominion). Il mondo della ‘doppiezza’ si vede, dunque, oscurata
dalla capacità obliqua della parola
poetica si definirsi come l’orizzonte di riferimento di ogni esperienza esistenziale che voglia dirsi tale.
Per Spagnuolo, alla fin fine, quel
che conta è ciò che riesce a strappare all’oblio mediante il sondaggio inesausto di ciò che rimane
del suo destino di poeta.
Giuseppe Panella
docente alla Scuola Normale
Superiore di Pisa
Se avete una lirica o un
racconto inediti, potete inviarli a “Guida ai Libri”,
all’attenzione della professoressa Angela Procaccini, che vaglierà il materiale ricevuto per l’eventuale pubblicazione sulla
rivista.
Inviate le vostre lettere
per posta a:
Guida, via Port’Alba, 19
80134 Napoli
o via e-mail agli indirizzi:
[email protected] [email protected]
alla c. a. Corrispondenza
Guida ai libri
Uscire dalla crisi
per essere felici
Con la destabilizzazione economica siamo tutti più infelici. Andiamo razzolando nei negozi, cariotipi di merci a prezzo basso,
ridimensioniamo i programmi alle intenzioni, ridefiniamo i concetti di “bello”, “utile” e “necessario”, razionando benzina ai sogni con una saldatura bene o mal
riuscita sulla normalità. L’ombra
della crisi del ’29, sedimentata
scabrosamente sull’oggi, s’esprime con una vasta gamma tonale
di rinunce. Rinunciamo a scialare in feste e divertimenti, scompaginiamo l’ossatura dello scafo
alle pretese, riduciamo sensatamente l’arteria degli acquisti,
corridori ormai allenati ai venti
asciutti dell’austerità. Eppure la
volontà col suo immenso capitale di forza, da sempre, specie nei
periodi più difficili, si fa accorta
assemblatrice di salvabile, aspira
fumi di possibile dai giorni,
asciuga il pianto a cupe enunciazioni, s’arretra di parecchi passi
dalle annichilanti catapulte di
certe analisi. Il nostro cervello
aziona dei catarifrangenti nel
buio estenuativo dei salariati poveri, dei disoccupati, dei lavoratori a tempo parziale, una nutrita
frangia sociale che naviga nel
mare cancerogeno dell’instabilità permanente. Eppure, malgrado
l’enantèma d’un mercato capitalistico disumanizzato, riesercita
un carisma consolatorio e confidente l’antico motto popolare:
“finché c’è vita c’è speranza”, a
conferma che desideriamo tutti
fare la corte ai celerìferi d’una ripresa tanto auspicata quanto attuabile. Alla rinascita dell’economia dovrebbe corrispondere
anche una vantaggiosa rinascita
individuale, la reintegrazione nel
grado di un benessere collettivo
conglobante anche un previsìbile
e pingue recupero d’autostima.
Debellare la crisi sarà anche un
modo per mandare in letargo
profondo disequilibri, moltiplicati conflitti e brutali sperequazioni: e chissà che un ritorno alle campagne a differenza dell’esodo rurale delineatosi in Europa
tra il 1930 e il 1960, non possa
esplicitare una profittevole conversione per l’organismo usurato
dell’impasse. Dobbiamo promuovere con convinzione, ridinamizzandola, una concreta e
condivisa prospettiva riformista
per anteporre a quelli dominanti
alcuni valori cardine: l’altruismo
al posto dell’egoismo, la cooperazione in luogo della competizione sfrenata, un reddito sicuro
contro incertezze e frustrazioni a
punta d’ago. È anche vero però,
che le crisi tendono a recidivare
come l’afta, ma questa è un’altra
questione…
Richiedi
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PER GLI AUTORI CHE INVIANO O CONSEGNANO
RACCONTI (O POESIE) DA PUBBLICARE SU
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Il sottoscritto ...................................................................
nato a .............................................................................
domiciliato in via ............................................................
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tel. ...................................................................................
dichiara che per la pubblicazione e stampa di una sua poesia/racconto sulla rivista “Guida ai libri” fatta per gentile concessione
dell’editore Guida non ha nulla a pretendere, anzi ringrazia per
l’attenzione.
Napoli, .......................
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GUIDA AI LIBRI
La riflessione sul quotidiano
di Giuseppe Napolitano
È più facile parlare di ieri o di oggi? Quando si scrive per mestiere, conviene dire quello che si vede o
quello che si pensa? Sono le domande che si pone il
reporter, o si poneva, ammesso poi che esista ancora il reporter che scrive dal teatro delle operazioni,
come si diceva una volta. Oggi che c’è tanta televisione e i notiziari stessi arrivano via internet… ma
la figura dell’inviato che sta nei luoghi in cui si
svolgono avvenimenti che passeranno alla storia,
ancora ha un senso, ancora fa ‘audience’ anche sulla carta stampata. Alcuni di questi, poi, con gli articoli già pubblicati, e/o con altre riflessioni sulle proprie esperienze, fanno un libro.
È il caso di Franco Di Mare, giornalista napoletano
inviato di guerra per vent’anni e conduttore di trasmissioni giornalistiche televisive: non si scappa dal
racconto del quotidiano, chi l’abbia
fatto per mestiere,
sulla carta o in video, rimane un testimone diretto che non
rinuncia a dire la
sua. A volte è una
sofferenza, poiché
l’animo umano si fa
piccolo di fronte al
dolore del prossimo
e il giornalista non
riesce a starsene distaccato e a raccontare con freddezza quel che l’uomo vede e intende comunicare. Così Di Mare scrive un libro di memorie
che è un atto di accusa: “Il cecchino e la bambina”
(Rizzoli, 17,50 euro, pp. 252 – recente vincitore del
Premio “Città di Gaeta”), fin dal titolo, terribile,
quasi un ossimoro (“come si fa a inquadrare nel mirino del fucile di precisione un bambino che sta giocando e decidere di premere il grilletto e far partire
un proiettile calibro 9?”)… e il primo dei ventuno
capitoli, “Amira”, appunto è la storia di una bambina uccisa da un cecchino a Sarajevo. Gli altri venti
capitoli, scritti fra il 1992 e il 2003, raccontano episodi vissuti fra la Bosnia e l’Afghanistan, il Kosovo
e l’Iraq, Ceylon e Israele… Il cronista si trasforma
però involontariamente in giudice e dice la sua, spara le sue parole come proiettili sperando che colpiscano davvero al cuore chi dovrebbe capire e fermarsi. Il quotidiano passa così dalla cronaca alla
storia, anche i piccoli traumi personali sono specchio per leggere i grandi drammi dell’umanità.
Come fa Pasquale Cominale nel suo “Innamerica (le
lettere degli emigrati di Sessa Aurunca ai loro familiari 1917-1941)” (Loffredo, 24,70 euro, pp. 288).
Casuale il ritrovamento di questo tesoro, di
queste “preziose” testimonianze umane e
storiche, in un vecchio faldone mal conservato nell’archivio
del Comune di Sessa,
dove Cominale lavora. Ma la determinazione dell’appassionato e la competenza
dello studioso hanno
consentito di trasformare il caso in necessità, la necessità di
raccontare oggi il nostro ieri nemmeno tanto lontano, di far conoscere le radici prossime della nostra
storia in una sorprendente miniera di notizie.
L’opera di Cominale ha il pregio del linguista (per
la cura delle ricerche lessicali, la fitta trama dei rimandi filologici) ma più ancora dev’essere apprezzata per il suo fine sociologico. Inevitabile infatti la
riflessione che scaturisce dalla lettura di questa raccolta epistolare: perché non riusciamo a comprendere/accettare l’immigrato fra noi, noi che tanto a lungo abbiamo vissuto il dramma dell’emigrazione in
tutti i suoi risvolti, economici non
solo, sociali, finanche politici?
“Innamerica”, come scrivevano
sgrammaticando i
nostri nonni emigrati, non si stava
poi tanto bene come si era sperato,
e si soffriva molto la malinconia dell’abbandono,
ma la forza di volontà e il pensiero dei cari lontani
permetteva di resistere all’ostilità dell’ambiente. Le
126 lettere raccolte da Cominale fanno parte della
documentazione allegata alle domande di sussidio
presentate durante la seconda guerra mondiale all’Ente Comunale Assistenza di Sessa: servivano a
dimostrare che – proprio a causa della guerra – era
difficile ricevere il regolare versamento d’oltreoceano, che per molte famiglie era spesso l’unica fonte
di sostentamento. Sono un doloroso intreccio di storie ordinarie, che diventano la storia di una comunità e rappresentano la più grande storia di una nazione. Sessa Aurunca è – come emerge dal lavoro qui
presentato – lo specchio di una situazione generale
che interessava buona parte dell’Italia, non solo meridionale.
Un ultimo esempio di riflessione sul quotidiano è
“Caduti dal Muro” (di Tito Barbieri e Paolo Ciampi, Vallecchi, 12 euro, pp. 300), appassionata rivisitazione
di quello che una
volta si disse il Comunismo reale. Già
sindaco di Cortona
del Pci, Barbieri
compie una lunga
serie di viaggi nei
Paesi una volta comunisti (ex-Urss,
Cina,
Vietnam
etc...) in cerca di verifiche, ma soprattutto di risposte alla domanda che si porta addosso,
come un vecchio vestito di cui non ci si riesce a disfare. “Ma come, mi domando, si poteva essere così
incapaci di vedere?” - e lo dice uno che è stato ‘dentro’, che avrebbe potuto avere gli occhi aperti… eppure: “oggi è come se da allora fossero trascorsi anni luce”. La chiave di lettura di questo volumetto
(formato compatto, bordo arrotondato, una specie di
libretto rosso da portare in tasca e meditare continuamente) è proprio in quelle affermazioni a confronto. C'è stato un tempo in cui si preferiva non vedere, ma per fortuna è molto lontano. Certo, i segni
ci sono, in giro per il mondo se ne colgono parecchi, a indicare le contraddizioni di un’epoca che pure si credette (quasi) infallibile.
Barbieri viaggia e scrive mail all’amico Ciampi, anch’egli scrittore (importante un saggio su Salgari appena uscito), il quale - più giovane e quindi meno
esposto al rischio dei rimpianti - risponde con le sue
riflessioni e precisazioni alle osservazioni, a volte
confessioni, del più anziano ‘compagno di strada’
(le contrappunta, a volte) con acute motivate argomentazioni sul quotidiano: alla storia appena passata, che in parte è stata la grande Storia del Novecento, si contrappongono le piccole storie (ma
esemplari, anche queste!) di tanti piccoli uomini che
hanno camminato con le loro gambe e pensato con
la loro testa.
“Caduti dal muro” diventa così un dialogo-dibattito
che si può considerare aperto... è aperto al contributo morale di chiunque si senta in grado di aiutare il
prossimo a capire la natura umana, specie in tempi
duri come quelli descritti dal libro di Franco Di Mare o ricostruiti in quello di Cominale.
È sempre possibile, infatti, che l’uomo sappia riscoprirsi tale, anche quando sembra troppo tardi.
ottobre-dicembre 2009
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Festival Comunicazione
affidato al Centro Culturale
San Paolo Campania
Il Centro Culturale San Paolo
(CCSP) Onlus, sede territoriale
della Campania, con sede in Caserta, presieduto da S.E. Rev.
Mons. Pietro Farina, vescovo di
Caserta, si propone di perseguire
particolare attenzione verso la
persona, le implicazioni della fede nelle culture, la dimensione
religiosa dell’uomo, il dialogo interreligioso e nel rapporto tra credente e non credente; oltre a svolgere attività di istruzione e formazione, con le finalità di promuovere un nuovo
“impegno per l’unità
della fede nel contesto
del pluralismo delle
culture e delle situazioni locali” (Gaudium et
spes); di favorire la
scoperta e lo studio della Scrittura, del Magistero conciliare, dei
Padri della Chiesa di Oriente e
Occidente attraverso l’organizzazione di incontri e viaggi studio,
giornate di riflessione, corsi biblici; di promuovere la comunicazione sociale e produzione di
tematiche quali: a) Media e diritti umani, sia sotto l’aspetto conoscitivo degli argomenti assenti
nei grandi media che per quanto
attiene la lettura critica delle notizie riportate dai media; b) Media e città, sviluppando la consapevolezza del dibattito di tutti gli
abitanti della città a godere, in
condizioni di libertà e uguaglianza, dei mezzi e delle opportunità
di formazione, svago e sviluppo
personale che la stessa è in grado
di offrire. Con particolare attenzione all’educazione alla diversità; c) Media ed educazione per
offrire alle nuove generazioni
non solo le chiavi per la comprensione dei media, ma anche
per suscitare la nascita di nuovi
artefici della comunicazione per
una migliore qualità dei media
con un approccio multidisciplinare raccogliendo le sfide che i media vecchi e nuovi ci mettono davanti.
Al CCSP Onlus è affidato anche
il coordinamento organizzativo
del Festival della Comunicazione, un evento di interesse nazionale, in cui si concentrano convegni, spettacoli, mostre, laboratori,
concerti, cineforum, dibattiti, che
per il 2010 si terrà a Caserta e su
tutto il territorio della Campania,
dal 9 al 16 maggio 2010 e sarà
promosso in collaborazione tra le
Diocesi, la Società San Paolo e
Figlie di San Paolo. La manifestazione ha già l’appoggio, tra gli
altri, dell’Ufficio Nazionale delle
Comunicazioni Sociali e del Progetto Culturale della Conferenza
Episcopale Italiana, del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e del Pontificio Consiglio della Cultura, dell’Università Cattolica.
Poiché l’intento che anima il Festival è quello di promuovere riflessioni e stimolare l’elaborazione di soluzioni ai problemi di comunicazione tra le varie realtà
sociali, all’interno del programma sono stati inseriti numerosi
eventi ed incontri, che solleciteranno il confronto tra giovani ed
adulti, tra educatori e ragazzi, tra
sacerdoti ed operatori della comunicazione.
Siamo tutti immersi, infatti, nella
cultura della comunicazione glo-
bale e nella società della informazione. Ognuno può contribuire alla realizzazione dell’evento
nazionale del Festival della Comunicazione, organizzando in
modo autonomo ed indipendente
– ma sempre avente finalità e
scopi comuni alla manifestazione
– convegni, spettacoli, programmi radio televisivi, cineforum, visita guidata ai musei, alle librerie,
laboratori, concorsi per le scuole,
celebrazioni religiose, concerti e
molte altre forme di animazione,
a livello culturale, educativo e
pastorale. Basta darne comunicazione al comitato di coordinamento organizzativo al fine di
poter meglio inserire l’evento,
dandone il giusto risalto nella redazione del programma del Festival della Comunicazione.
Gli eventi proposti nel Festival
della Comunicazione si inseriscono nello schema delle cinque
vie del comunicare umano: la Via
della Conoscenza, che percorre
gli aspetti biblico-filosofici del
comunicare, con momenti dedicati alla Parola di Dio, approfondimenti, preghiere; la Via della
Bellezza, che percorre gli aspetti
artistico-spirituali, con visite guidate a chiese e musei; la Via dei
Linguaggi, che percorre le tematiche inerenti ai vari linguaggi dei
media; la Via della Solidarietà,
che percorre l’esperienza dei
gruppi e delle associazioni del
no-profit, che costituiscono una
rete di cooperazione; la Via dell’Aggregazione, che percorre gli
aspetti conviviali del comunicare, ritrovandosi a tavola, in piazza... per far festa e socializzare.
Raffaele Mazzarella *
*
Dottore in Giurisprudenza, formato e aggiornato in Diritto e Problematiche della Famiglia ed in Diritto Processuale Tributario.
Autore dei volumi: “L’Abc del Ragioniere”,
“Memorandum: un interessante viaggio tra
storia e fede nella Diocesi di Alife-Caiazzo” e
“L’ABC del Lavoro”. Di prossima pubblicazione per i tipi Guida l’opera Andare oltre. È responsabile dei Progetti culturali della Federconsumatori Zonale; dirige il Centro Culturale
San Paolo Onlus sede territoriale della Campania, il primo in tutto il Sud Italia.
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ottobre-dicembre 2009
GUIDA AI LIBRI
I RESTI SARANNO ACCOLTI AL MAUSOLEO SCHILIZZI DI POSILLIPO
Parte il progetto di recupero
delle spoglie dei Martiri del 1799
dalla Chiesa del Carmine di Napoli
Le spoglie di 27 Martiri della rivoluzione partenopea del 1799, che giacciono sommerse dal fango
sotto la Chiesa Maggiore del Carmine, saranno portate al Mausoleo Schilizzi di Posillipo. Lo ha annunciato il presidente del Centro Studi “SebetiaTer” Ezio Ghidini Citro il 14 ottobre scorso al Circolo Ufficiali della Marina Militare Italiana a Napoli, nel corso della presentazione del libro di Antonella Orefice “La penna e la spada”. Nel suo intervento Ghidini ha sottolineato che “il progetto per il
recupero dei resti dei Martiri del ’99 e la ristrutturazione del Parco e del Mausoleo Schilizzi, che dovrà diventare l’Altare della Patria
del Sud, simbolo della pacificazione nazionale, è stato
formulato nel 2007 dal
Centro Studi Sebetia-Ter e
dal Rotary Club Chiaia. A
tale progetto si è unito l’Istituto Italiano per gli studi
Filosofici, presieduto dall’avvocato Gerardo Marotta. Da qui la presentazione di un Gruppo di ri-
rà supportato da un’attenta documentazione fotografica e da filmati.
L’intero progetto sarà patrocinato dall’Archivio
Storico dell’Enel – ha partecipato all’incontro Paolo De Luce, responsabile territoriale Enel, che si è
impegnato a fornire un’adeguata illuminazione alle
erigende lapidi e all’intero complesso monumentale – e dall’Associazione Nazionale Ufficiali dell’Aeronautica Militare Italiana e
ha raccolto, tra le altre,
le adesioni del Gruppo
Guida, della Fondazione Maurizio Valenzi, dell’Assessorato al
Decoro e arredo urbano
del Comune di Napoli.
Scopo del Gruppo di ricerca è la raccolta, lo
studio e l’approfondimento di documenti, fonti, reperti del periodo storico che va dalla Rivoluzione
francese alla Repubblica Napoletana del 1799 fino
cerca, nato con l’intento di dare giustizia a questi
grandi personaggi della nostra storia che altrimenti
saranno condannati due volte”.
Per il recupero delle spoglie degli eroi dell’utopia
antiborbonica, Ghidini chiederà la partecipazione e
la presenza di un magistrato, di un medico legale
della Procura della Repubblica di Napoli, dei Vigili
del Fuoco, della Soprintendenza ai Monumenti, della Curia Arcivescovile, del Comune e del Gruppo
speleologico dell’Università Federico II. Il tutto sa-
all’Unità d’Italia, di cui nel 2011 ricorre il 150° anniversario. Tale documentazione sarà oggetto di
pubblicazione e di convegni. Il Gruppo di ricerca è
formato, tra gli altri, da Gerardo Marotta, Ezio Ghidini Citro, Aldo Masullo, Paola Grattagliano, Benedetto Gravagnuolo, Antonella Orefice, Piersandro Vanzan, Filomena Sardella, Mary Attento,
Alessandro Senatore, Valentina Capuano, Umberto Pappalardo, Paola Zappa Claudio, Lello
La Pietra.
Ali dà il Manifesto dei librai
al Presidente della Camera
Una delegazione dell’Associazione librai italiani ha incontrato il
Presidente della Camera Gianfranco Fini il 23 ottobre, presso la
Camera dei Deputati. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato per l’Ali-Confcommercio, il presidente Paolo Pisanti, il past
president Rodrigo Dias, il presidente dell’Associazione provinciale di Roma Marcello Ciccaglioni e il segretario nazionale
Francesco Fiorani, è stato illustrato al presidente Fini “Una
Legge per chi legge”, il Manifesto dei librai che, spiegando le
problematiche e le esigenze dei
librai indipendenti, in un mercato
sempre più aggressivo e poco
competitivo, formalizza una mobilitazione nazionale per una legge sul libro e la promozione della lettura. Fini ha accolto con interesse le richieste della categoria, impegnandosi a sostenerle nell’ambito della Commissione Cultura, alla quale chiederà di calendarizzare il Disegno di legge Levi che, opportunamente emendato
dalle indicazioni comuni di editori e librai, possa portare alla modifica dell’art. 11 della legge 62/2001 con l’eliminazione, fra l’altro, delle promozioni al dettaglio senza limite di sconto, la regolamentazione delle vendite alle biblioteche e tramite internet.
Le librerie indipendenti chiudono
lo sai?
Sai cosa sono?
Le librerie indipendenti vengono così definite perché non sono di proprietà
dei gruppi editoriali. Si tratta di attività commerciali libere, senza altro interesse se non quello di vendere libri, tutti i libri. Luoghi dove le persone
parlano e si confrontano, dove il consiglio del libraio è ancora un bene prezioso, dove la politica di assortimento e di presenza degli editori - anche
quelli più di nicchia - è garanzia di pluralità e di libera circolazione delle
idee; dove la pratica del “consumo culturale” non degenera in “cultura consumata”.
Sai perché stanno scomparendo?
Le librerie indipendenti devono fare i conti con costi di gestione sempre più
alti, ma soprattutto con gli sconti indiscriminati sul prezzo di copertina, che
è stabilito dall’editore, praticati dagli altri operatori del settore, le catene
editoriali e la Grande Distribuzione Organizzata: i margini diventano ogni
giorno più esigui. Il libraio indipendente che, per rimanere sul mercato, decide di aderire alla logica degli sconti, finisce per soccombere ad essa. Se
non accetta di svendere i libri, una parte dei clienti lo abbandona. La libreria, in un verso o nell’altro subisce un danno irreversibile. A volte sopravvive a stento, sempre più spesso abbassa definitivamente la serranda. Si sta
assistendo ad una vera e propria desertificazione culturale, con larghe zone
della provincia italiana totalmente prive di librerie, laddove storicamente
avevano svolto un ruolo fondamentale di servizio alle famiglie e alla comunità.
Sai immaginare un paese senza librerie indipendenti? cosa si può fare?
Le librerie indipendenti garantiscono il pluralismo dell’informazione e l’assortimento della scelta in maniera capillare sul territorio. Il loro prezioso
servizio contribuisce alla diffusione di cultura e allo scambio di idee fra i
cittadini. E in un Paese dove gli indici di lettura risultano fra i più bassi
d’Europa, e nulla di serio ed efficace si è fatto finora per incrementare la
pratica della lettura, la scomparsa delle librerie indipendenti non farebbe altro che contribuire al declino di una parte importante del nostro tessuto socioculturale. E’ veramente questo che si vuole?
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