N. 113 Inverno 2011 del servizio dentario scolastico Empowerment: con quali misure si possono promuovere le competenze per la salute dei bambini e dei giovani? [ 3 ] AT t ua l i tà [ 2 ] R egioni [ 6 ] Corsi [ 9 ] [ 2 ] Attualità EDITORI A LE Dr. Felix Magri, Redattore della Fondazione per le OPD «Di sicuro non passo ore davanti allo specchio a prendermi cura dei miei denti» – scrive Jean François Roulet, professore di medicina dentaria, sulla rivista «prophylaxe impuls» parlando della propria igiene orale. «Non mi lavo i denti dopo ogni spuntino e non rinuncio alla cioccolata, che adoro. Tuttavia, sono cosciente del nesso esistente tra una placca matura e la frequenza con cui si assumono zuccheri e ho quindi modificato – in maniera impercettibile – le mie abitudini: porto sempre con me il mio dolcificante preferito.» Con questa sua affermazione, Roulet tocca uno dei temi principali della prevenzione della carie: le competenze per la salute. Con questo termine si definisce la capacità del singolo di prendere decisioni nella vita quotidiana che abbiano effetti positivi sulla salute. Va sottolineato che si tratta di competenze che tutti possono sviluppare. In questo numero del nostro Bollettino ci occuperemo di empowerment, ossia delle misure che permettono di migliorare le competenze per la salute dei bambini e dei giovani. Per la Fondazione per le OPD, l’anno che sta per concludersi è stato particolarmente intenso. Grazie all’ottima collaborazione con la Società svizzera odontoiatri SSO, siamo riusciti a dare una nuova veste grafica al nostro Bollettino, che ora viene pubblicato anche in italiano e francese. Anche il nostro sito è stato ampliato ed è ora disponibile in tre lingue. Guardiamo quindi con fiducia al futuro e puntiamo su nuovi progetti! La SSO riconosce i corsi e gli aggiornamenti professionali Dal 2011, la Società svizzera odontoiatri SSO riconosce i corsi introduttivi e di formazione continua organizzati dalla Fondazione per le OPD. Con il proprio logo e la firma di un membro di comitato sul certificato di partecipazione, la SSO attesta che la partecipante al corso ha acquisito le conoscenze fondamentali per svolgere l’attività di OPD. Questa regola vale anche per i corsi introduttivi e di formazione continua frequentati in passato, di conseguenza le persone che in passato hanno partecipato a tali corsi possono, su richiesta, ottenere un riconoscimento analogo. Chi, dal 2008, ha frequentato i nuovi corsi introduttivi (corso preparatorio per chi non ha una formazione in campo odontoiatrico, introduzione alla metodologia /didattica nel corso principale), può richiedere alla Fondazione per le OPD un certificato di partecipazione con il riconoscimento della SSO. Questo certificato sostituisce l’attestato precedente e verrà rilasciato anche a chi ha frequentato un corso introduttivo della Fondazione per le OPD prima del 2008 e può dimostrare (con una copia del certificato di partecipazione*) di aver successivamente seguito dei corsi di perfezionamento professionale**. Anche a nome della SSO, vi auguriamo un anno nuovo ricco di soddisfazioni personali e professionali! IMPR ES S U M Editrice: Fondazione per le Operatrici di Prevenzione Dentaria (OPD), www.serviziodentarioscolastico.ch. Redazione/abbonamenti: Moussonstrasse 19, 8044 Zurigo, [email protected], CHF 30.– all’anno. Periodicità: 4 numeri all’anno. Redattore responsabile: Dr. F. Magri, Fondazione per le OPD. I contributi senza sigla o senza nome dell’autore e nome della ditta rispecchiano il parere degli autori, che non deve necessariamente corrispondere all’opinione della redazione. Layout: Claudia Bernet, Berna. Stampa: Schippert AG, 8123 Ebmatingen. Tiratura: 200 esemplari. Fotografie: iStockphoto, Martin Bichsel, Bettina Richle. © La redazione si riserva tutti i diritti. Vietata la riproduzione e la diffusione di interi numeri. È permessa la riproduzione previa indicazione della fonte. * Per contenere le spese, vi preghiamo di inoltrarci i certificati di partecipazione per posta elettronica (dopo averli scansionati) o per fax. Se non vi fosse possibile, inviatecene una copia per posta. ** Oltre al corso introduttivo e ai corsi di formazione continua della Fondazione per le OPD, vengono riconosciuti anche i congressi annuali, gli aggiornamenti professionali, gli incontri annuali o altri corsi importanti per l’attività professionale organizzati a livello cantonale o regionale. [ 3 ] L’empowerment per massimizzare il potenziale La conoscenza fa bene alla salute. È questo il messaggio di fondo del concetto di competenze per la salute. Chi vuole assumersi la responsabilità della propria salute deve innanzi tutto disporre del know how necessario, ossia di determinate conoscenze. Questo vale anche per la salute orale. Ma in che cosa consistono le competenze per la salute? Le competenze per la salute consistono nella capacità di acquisire conoscenze in modo da poter creare le condizioni di vita ideali per la propria salute. Qui di seguito ci occuperemo di empowerment (termine inglese che significa «mettere in condizione di»), ossia delle misure che permettono di migliorare le competenze per la salute dei bambini e dei giovani. L’empowerment non è solo trasmissione di conoscenze Il nostro stato di salute è strettamente legato alla nostra responsabilità personale. Per agire in maniera responsabile, abbiamo bisogno sia di conoscenze che di capacità, nonché di valori di riferimento. Inoltre dobbiamo essere convinti di riuscire a mettere in pratica le cose che più ci stanno a cuore. Per avere sempre cura della nostra igiene orale è quindi necessario essere convinti che -in questo modo ci appropriamo di valori come salute, bellezza e riconoscimento sociale e che -siamo in grado di curare sufficientemente bene la nostra igiene orale per fare nostri questi valori. L’empowerment non è una semplice trasmissione di conoscenze, è altrettanto importante destare, rafforzare e I bambini vanno incoraggiati a prendere in mano la loro vita. sostenere convinzioni o motivazioni. Le persone – ma in particolare i bambini – vanno incoraggiate a prendere in mano la propria vita. Dovrebbero quindi prendere coscienza delle proprie capacità e imparare a scoprire e a sfruttare le proprie risorse. Empowerment = successo nell’educazione… e viceversa L’educazione dovrebbe aiutare i bambini a trasformare in forza, in fiducia in se stessi e in capacità le proprie debolezze e il proprio senso d’inferiorità per riuscire ad affrontare con cognizione di causa la propria vita. A tale scopo, i bambini devono imparare ed esercitare diversi comportamenti, tra i quali rientra anche la cura della propria igiene orale. E gli adulti, come possono sostenere questo processo di apprendimento? Nel riquadro a pag. 4 sono illustrate le premesse che motivano i bambini ad adottare un determinato comportamento (A) e le condizioni che, invece, ostacolano questo processo (B). [ 4 ] empow ermen t Risorse e ostacoli nel processo di apprendimento A In linea di massima, i bambini fanno una cosa - - - - - - - se hanno l’impressione di saperla già fare bene; se per loro è sensata; se la capiscono; se così facendo si guadagnano un riconoscimento (sociale); se così facendo ne traggono un vantaggio concreto; se credono di essere in grado di farla (o se gli altri credono che siano in grado di farla); se ci tengono particolarmente. B In linea di massima, i bambini non fanno una cosa - - - - - - - se credono di non saperla fare; se è legata a qualche paura; se può causare un rifiuto sociale (punizioni, scherno); se credono di non essere in grado di farla; se non vi è una spiegazione plausibile per farla; se provoca frustrazioni; se non ci tengono particolarmente, per esempio se non ha alcun valore nell’ambiente sociale. Si può quindi affermare che quello che gli adulti credono che un bambino sappia (o non sappia) fare e che di conseguenza si aspettano da lui aumenti (o diminuisca) la fiducia che il bambino ha in sé. I motivi elencati al punto A possono quindi essere considerate risorse, mentre i fattori che figurano al punto B rappresentano degli ostacoli. È importante sottolineare che l’empowerment non ha nulla a che fare con l’«aiuto interdicente». Anzi, le competenze sono strettamente legate all’autonomia. L’empowerment è quindi piuttosto da considerare un aiuto all’autoaiuto. Di conseguenza è importante prendere sul serio i bambini, anche quelli molto piccoli, quando rifiutano l’aiuto di un adulto perché vogliono fare da soli. Empowerment e competenze «sbagliate» A volte i bambini vogliono fare cose che a noi adulti non piacciono o che potrebbero poi danneggiarli. Per esempio quando fanno qualcosa pur sapendo di rischiare una punizione. Lo fanno perché ciò a cui ambiscono, per esempio vedere un determinato film o provare se riescono – quindi se ne hanno la competenza – a imporsi, è per loro più importante del rischio di essere puniti. Un bambino è in grado di disturbare in maniera efficace (quindi anche competente) le lezioni per trarne un vantaggio sociale o emotivo, per esempio per avere il riconoscimento da parte dei compagni di classe che gli stanno a cuore o per attirare le attenzioni su di lui. Ci sono anche bambini che dimostrano in maniera molto credibile (competente) di non saper fare una determinata cosa perché sono troppo «stupidi». In questi casi, le esperienze fatte li hanno portati a convincersi (pur inconsapevolmente) che così facendo vivono meglio. A volte lo fanno in maniera talmente competente da riuscire a convincere i genitori, i docenti e persino gli psicologi e i medici. non remunerato o l’assunzione di cariche. Esso consiste piuttosto nella disponibilità delle OPD ad aiutare i propri concittadini – piccoli e adolescenti – con empatia a occuparsi della propria igiene orale. Le OPD sono quindi una specie di mentori della salute orale. Anche se, dal punto di vista metodologico/didattico e a volte anche odontoiatrico, le OPD non possono essere considerate esperte in materia, esse acquisiscono le dovute competenze per dare il loro contributo alla salute pubblica. Questa competenza «profana» sostenuta però da un grande impegno è un bene prezioso per la società. A tale scopo, però, occorre acquisire in maniera responsabile e conservare sufficienti competenze. I corsi introduttivi e di formazione continua proposti a tale scopo andrebbero visti come empowerment per le OPD e quindi frequentati con interesse. (Inserendo la parola «empowerment» su internet, troverete ulteriori informazioni sul tema.) Negli esempi citati, i bambini acquisiscono competenze di dubbio valore. In questi casi, il primo passo dell’empowerment consiste nel comprendere (o perlomeno intuire) la logica interiore che sta dietro a quel determinato comportamento. Solo in questo modo è possibile aiutare il bambino a uscire da una situazione spiacevole e a sostenerlo affinché segua una direzione positiva. Non serve a nulla opporre resistenza, fare gli offesi, arrabbiarsi, rimproverare o negare il proprio amore al bambino. Tutto ciò non fa che indebolirlo. Sostenere qualcuno significa innanzi tutto cercare di comprendere il suo comportamento. L’empowerment non ha nulla L’empowerment nell’attività delle OPD a che fare con l’interdizione. Un’OPD svolge una specie di «servizio civico», che può essere considerato una variante moderna della carica onorifica. Tuttavia, l’«onore» di questo servizio non si può più definire un lavoro È un aiuto all’autoaiuto! L’assortimento per le scuole 1910/1911/1912/1821 2000 2010 1124 1123 2058 1208 2657 2676 2653 2678 2051 2012 2655 2101 1129 2050 1128 2651 1202 2667 1209 1135 708 742 1132 740 Profimed AG, Dorfstrasse 143, 8802 Kilchberg Tel. 0800 336 411, Fax 0800 336 410, [email protected] I gel paro sono disponibili nei seguenti aromi: Amin Fluor gel alla frutta Amin Fluor gel alla menta fragola / arancia fluoruro d’ammina 1.25% 4.5-5 (acidulo) menta piperita fluoruro di sodio 1.25% 6.8-7.3 (neutro) Aroma Fluoruro Contenuto di fluoruro Valore Ph Ci sono ottime ragioni per utilizzare i prodotti ai fluoruri paro: rafforzano lo smalto dei denti, proteggono in maniera ottimale dalla carie, inibiscono la formazione di tartaro, prevengono le parodontiti e mantengono fresco l’alito fresco. Profimed AG, Dorfstrasse 143, 8802 Kilchberg Tel. 0800 336 411, Fax 0800 336 410, Shop www.profimed.ch [ 6 ] R EG IONI «Il canton Vallese sostiene appieno il servizio dentario scolastico.» Intervista a Béatrice Oberer, direttrice dell’Associazione vallesana per la profilassi e le cure dentarie per la gioventù. Com’è organizzata la profilassi della carie nelle scuole del canton Vallese? In Vallese la profilassi della carie è ancorata nell’Ordinanza sulla promozione della salute. L’Associazione vallesana per la profilassi e le cure dentarie per la gioventù, che ha lo statuto di fondazione, gestisce la profilassi della carie nelle scuole, le cui spese sono coperte dal cantone. Nello svolgere i suoi compiti, l’Associazione gode di una certa autonomia e, per quanto riguarda le questioni medico-tecniche, collabora fianco a fianco con gli esperti, conformemente a quanto stabilito nel mandato di prestazioni siglato con il cantone. L’Associazione è il datore di lavoro delle specialiste in salute orale e dentaria, come vengono chiamate qui in Vallese le operatrici di prevenzione dentaria. In alcuni cantoni la profilassi della carie nelle scuole sta attraversando un periodo difficile. In Vallese non sembra il caso. A che cosa si deve questa situazione positiva? Nel canton Vallese il servizio dentario scolastico non è mai stato messo in discussione. Certamente ciò è da ricondurre al fatto che è stato ancorato nella legge parecchio tempo fa, ossia a metà degli anni Sessanta. Oltre a ciò il servizio dentario scolastico gode di un’ottima immagine perché siamo attivi in tutto il cantone e le specialiste in salute orale e dentaria svolgono un buon lavoro. La forza propulsiva è certamente il chiaro sostegno dell’autorità cantonale alla promozione della salute. È questo il punto centrale! Essere attivi a livello cantonale è certamente più facile che lottare da soli a livello comunale. Béatrice Oberer, direttrice dell’Associazione vallesana per la profilassi e le cure dentarie per la gioventù La profilassi della carie è garantita su tutto il territorio cantonale? Sì, in tutti i comuni! Il cantone è suddiviso in sei regioni geografiche e linguistiche, due di lingua tedesca nell’Alto Vallese, una bilingue nel Vallese centrale e tre francofone nel Vallese centrale e nel Basso Vallese. In questo modo, a ognuna delle sei specialiste in salute orale e dentaria è garantito un posto di lavoro almeno al 30%, senza che si debba sobbarcare lunghe trasferte a causa della lunghezza delle nostre valli di montagna. L’Associazione tiene regolarmente delle statistiche e garantisce così che alla fine di ogni anno scolastico tutte le scuole dell’infanzia ed elementari vallesane siano state visitate due volte dalla loro specialista in salute orale e dentaria. Nel frattempo, sono in atto degli sforzi per aumentare il numero delle visite nelle scuole. Com’è organizzata la formazione di base e continua? Chi desidera esercitare questa attività deve disporre di una formazione di base nel settore dell’odontoiatria, per esempio come assistente dentale, assistente di profilassi o igienista den- tale. Nel nostro cantone, le specialiste in salute orale e dentaria devono inoltre partecipare regolarmente a corsi di formazione continua, improntati sia sugli aspetti medico-tecnici che su quelli pedagogico-didattici. Considerando soprattutto quest’ultimo aspetto, penso in particolare all’acquisizione delle competenze necessarie per motivare i giovani ad avere costantemente cura della propria igiene orale. Quest’anno, per la prima volta, l’Associazione svizzera delle specialiste in salute orale e dentaria ha organizzato un corso di formazione continua sul tema della motivazione. In Vallese esiste un’organizzazione che riunisce le specialiste in prevenzione dentaria? No. Come dicevo, le specialiste in salute orale e dentaria attive in Vallese sono solo sei e, visto che la fluttuazione è molto bassa, basta un’organizzazione informale. Le specialiste soggiacciono alla direzione dell’Associazione vallesana per la profilassi e le cure dentarie per la gioventù, cui competono tutte le decisioni strategiche. Tuttavia, organizzano autonomamente le lezioni e scelgono personalmente il materiale didat- [ 7 ] tico, chiaramente nel pieno rispetto delle direttive. Da ultimo, condividono le loro esperienze e si sostengono a vicenda scambiandosi consigli utili. Ogni anno viene organizzato un incontro per rispondere ai bisogni individuali a livello di formazione continua e per discutere questioni riguardanti la sensibilizzazione. Quali sono le sfide cui deve confrontarsi la profilassi della carie nelle scuole? Per quanto riguarda la vera e propria profilassi della carie, la sfida principale è certamente quella di ridurre la carie nei bambini delle famiglie migranti. Come risulta da uno studio del professor Pierre Baery sull’incidenza della carie tra i bambini di 7 anni, i figli di migranti provenienti dall’ex Jugoslavia presentano una percentuale di carie cinque volte superiore rispetto ai bambini svizzeri e doppia rispetto ai bambini di famiglie provenienti da altri paesi. La sfida consiste nel coinvolgere i genitori di questi bambini nelle lezioni e nel motivarli a sostenere i figli nei loro sforzi per avere una dentatura sana. Ci siamo infatti resi conto che a questi bambini non manca la motivazione, ma che non sono sostenuti in famiglia. Questo tipo d’intervento, però, è possibile solo nella scuola dell’infanzia e nei primi anni della scuola elementare. Promozione salute Vallese. A livello nazionale, collaboriamo con l’Associazione svizzera delle specialiste in salute orale e dentaria per migliorare la formazione di base e continua. Quindi non sono tanto i singoli successi che mi preme ricordare, bensì tutte le esperienze raccolte negli ultimi anni a rappresentare un successo globale. Può raccontarci qualche esperienza che è stata coronata da successo? Grazie al fatto che in Vallese viviamo una situazione di estrema stabilità, alle varie specialiste in salute orale e dentaria vengono affidate sempre le stesse scuole, per cui ognuna ha la possibilità di seguire i bambini sull’arco di diversi anni. Ciò permette di sperimentare di prima mano che le lezioni hanno effetti duraturi. Anche il fatto di conoscere personalmente quasi tutti i genitori aumenta il valore della nostra attività. Link: http://www.alimentationmouvementvs.ch http://www.cliniquedentaire-vs.ch/prophylaxie/ prophyEcole_d.html Il servizio dentario scolastico nel canton Vallese Su incarico del cantone, l’Associazione vallesana per la profilassi e le cure dentarie per la gioventù si occupa del servizio dentario scolastico. Il servizio dentario scolastico del canton Vallese è costituito da un team di sei persone diretto da Béatrice Oberer. http://www.cliniquedentaire-vs.ch/prophylaxie/prophyEcole_d.html Il servizio dentario scolastico in Svizzera Tutti i cantoni sono dotati di leggi, ordinanze e decreti che stabiliscono come debba essere organizzato e messo in pratica il servizio dentario scolastico. In alcuni cantoni le disposizioni sono vincolanti, nella maggioranza dei cantoni, invece, esiste solo una normativa quadro che delega ai E a livello politico? comuni e/o alle autorità scolastiche l’organizzazione pratica del servizio dentario scolastico. In generale, la sfida principale consiste nello strutturare delle vere e proprie lezioni di promozione della salute, focalizzate sulla salute orale. Oltre alla parte tecnica dedicata alla profilassi della carie, vorremmo trasmettere il messaggio che ogni bambino e ogni giovane è responsabile – in una certa misura – della propria salute, che può prendere autonomamente le proprie decisioni e che vivere in modo sano è bello. A tale scopo collaboriamo con Nella maggior parte dei cantoni il servizio è organizzato dai comuni o dalle autorità scolastiche. Per raggiungere i propri obiettivi, il servizio dentario scolastico deve perseguire tre obiettivi: 1. prevenire; 2. garantire le visite di controllo; 3. assicurare l’accesso alle cure. I cantoni sono comunque liberi di organizzare autonomamente, in collaborazione con i comuni, il servizio dentario scolastico, integrandolo per esempio nei programmi cantonali di promozione della salute. I cantoni possono conferire un mandato in tal senso a terzi, come succede per esempio nei cantoni Vallese, Grigioni e Ticino. [ 8 ] PRODOT T I GABA News n. 4/2011 Informazioni su elmex ® PROTEZIONE EROSIONE Le erosioni dentali sono un problema in costante crescita tra i giovani. Il consumo regolare di bevande zuccherate, frutta, succhi di frutta o altri alimenti contenenti acidi naturali, infatti, intacca e scioglie lentamente lo smalto dei denti. dall’uso di mezzi di comunicazione moderni. Il bus offre attività adeguate a ogni ordine di scuola (ad eccezione della scuola dell’infanzia). Il nuovo dentifricio elmex ® PROTEZIONE EROSIONE (per i bambini dai 6 anni), grazie alla straordinaria tecnologia ChitoActiveTM, rafforza lo smalto dei denti, rendendoli più resistenti ai ripetuti attacchi degli acidi e proteggendoli durante la pulizia dei denti da un’ulteriore perdita di smalto intaccato. I e II elementare: giochi e diverse attività sul tema dell’alimentazione sana per i denti. III-V elementare: programmi multimediali e attività sui seguenti temi: -riconoscere ed evitare le erosioni; -la placca quale causa di carie e di problemi alle gengive. Scuola media: programmi multimediali e attività sui seguenti temi: -il filo interdentale contro la carie e l’alito cattivo; -i danni ai denti dovuti alla tecnica di pulizia dei denti e relativa prevenzione. Per ulteriori informazioni: www.gaba.ch/erosionsschutz Per attirare l’attenzione sull’azione «Bus dentario scolastico» e per convincere tutte le parti in gioco, GABA ha creato un DVD informativo che può essere chiesto in prestito gratuitamente. Per ulteriori informazioni vi preghiamo di mettervi in contatto con GABA Svizzera, Angela Holdener, Grabetsmattweg, 4106 Therwil, tel. 061 725 45 45. Il bus dentario scolastico di elmex ® La carie resta un problema diffuso tra i bambini in età prescolastica. Come confermano molti medici dentisti, ciò vale anche per i bambini svizzeri. L’azione «Bus dentario scolastico» permette di affrontare nelle scuole, in maniera accattivante e con mezzi moderni adatti ai vari ordini di scuola, il tema della prevenzione della carie e delle gengiviti, nonché di sensibilizzare i docenti e i genitori su questo tema. Con il bus dentario scolastico si possono raggiungere diversi obiettivi: prevenire la carie e la gengivite nei bambini in età scolastica, sostenere l’attività del servizio dentario scolastico, promuovere l’impegno di docenti e genitori per questo tema, nonché fornire informazioni adeguate ai gruppi destinatari su temi di attualità, il tutto accompagnato Ordinazione alla GABA Per ordinare prodotti in offerta, campioncini, opuscoli, riassunti di studi ecc., vi preghiamo di mettervi in contatto con il Customer Service del Settore Dentaria: GABA International SA, Therwil, tel. 061 725 45 39/62 (al mattino). CORSI [ 9 ] Protezione dei dati e uso dei vostri indirizzi La Fondazione gestisce una banca dati, che aggiorna regolarmente, con gli indirizzi delle operatrici di prevenzione dentaria attive professionalmente. I dati vengono estrapolati dalle iscrizioni al corso introduttivo e sono utilizzati per la spedizione del Bollettino. La Fondazione per le OPD fornisce questi indirizzi (utilizzati per eventuali invii) solo a determinate istituzioni e aziende che sostengono finanziariamente le attività della Fondazione. La Fondazione non fornisce né gli indirizzi né i dati ad altre organizzazioni o aziende. Il bus dentario scolastico Calendario degli appuntamenti per il 2012 In base alle attuali disposizioni sulla protezione dei dati, una persona deve dare il suo esplicito consenso prima che i suoi dati possano venir utilizzati. Se anche in futuro desiderate ricevere gli invii dai nostri sponsor, dovete darci il vostro consenso. Come procedere: nei prossimi mesi riceverete una mail dalla Fondazione, nella quale vi verrà chiesto se siete d’accordo che il vostro indirizzo venga utilizzato per simili invii. Se non avete ancora comunicato alla Fondazione il vostro indirizzo di posta elettronica o se lo avete cambiato recentemente, vi preghiamo di comunicarcelo al seguente indirizzo: [email protected]. Se non avete un indirizzo di posta elettronica, vi preghiamo di mettervi in contatto con noi, telefonando allo 044 634 39 83. gennaio 2012 26 e 27 4112 Flüh e 4114 Hofstetten/SO 31 4116 Metzerlen febbraio 2012 6e7 3014 Berna, «école canto- nal de langue française» 13 – 17 1450 Sainte-Croix 27 – 29 6020 Emmenbrücke marzo 2012 Corsi proposti dalla Fondazione per le OPD mercoledì 14 marzo 2012 Corso di formazione continua per le scuole medie: «Alimentazione ed erosioni» venerdì 25 maggio 2012 martedì/mercoledì 5/6 giugno 2012 Corso preparatorio di un giorno Corso introduttivo di due giorni 1e2 6020 Emmenbrücke 5 – 8 7260 Davos 12 – 15 7205 Zizers 19 – 21 8134 Adliswil aprile 2012 3 3063 Ittigen maggio 2012 località: Zurigo località: Zurigo 8 – 11 8402 Winterthur 14 – 16 8402 Winterthur 21 – 25 8402 Winterthur 9 – 31 8402 Winterthur località: Zurigo giugno 2012 5 – 8 8402 Winterthur 11 – 15 8402 Winterthur 18 – 22 8402 Winterthur 25 e 26 8402 Winterthur SOST EN I TORI della Fon dazion e per le OPD I servizi offerti dal bus dentario scolastico non sono aperti a tutti. Con riserva di modifiche. Per avere una conferma dell’orario, telefonateci allo 061 725 45 45. [ 10 ] [ 11 ] Storia dell’igiene orale Oggigiorno, lavarsi i denti è uno dei nostri rituali quotidiani, al punto che è diventato naturale come mangiare e dormire. L’igiene orale, però, non è nata ai giorni nostri, ha radici che affondano nell’antichità. I primi documenti che parlano di igiene orale risalgono a 5000 anni fa circa, all’epoca degli antichi Egizi. Gli scavi archeologici nelle tombe egiziane hanno portato alla luce le prime forme di spazzolini: i miswak, dei piccoli bastoncini da masticare ricavati da radici. Un’estremità di questi bastoncini veniva masticata finché si sfilacciava e poteva essere utilizzata per pulirsi i denti. Oggi i miswak vengono ancora utilizzati da alcune popolazioni primitive e nei paesi arabi. In India, i miswak vengono citati la prima volta nel quarto secolo, più precisamente nella «Susruta», una raccolta di nozioni mediche dell’India antica. Qui i miswak venivano utilizzati con una miscela di miele, olio e spezie. Originariamente, questo tipo di pulizia dei denti era un rituale con cui si voleva aumentare il potere delle preghiere. Risciacqui dagli ingredienti inconsueti A quell’epoca erano già conosciuti anche i risciacqui orali, con i quali veniva combattuta la carie, che allora era considerata un «verme dei denti» che nasce nel fango e che distrugge i denti dal suo interno. I risciacqui orali contenevano menta o bicarbonato di sodio, e quelli degli antichi romani persino un ingrediente decisamente fuori dal comune: la cenere di teste di topi bruciate. Nel 1500 d.C., in Cina per lavarsi i denti si fissavano delle setole di maiale a un bastoncino di bambù o di osso. Questo antenato dello spazzolino era ancora a forma di pennello. Circa un secolo più tardi, venne ideata la testina piatta, così come la conosciamo oggi. Nell’Europa medievale, invece, non ci si occupava di igiene orale. A quell’epoca, le malattie e quindi anche il mal di denti erano considerati una punizione divina, che poteva essere combattuta solo espian- Il più antico spazzolino d’Europa era multifunzionale: l’estremità dell’impugnatura veniva usata per pulire le orecchie. do una pena e appellandosi, tra gli altri, a Sant’Apollonia, la santa protettrice dei denti. Lo spazzolino in Europa: un privilegio per i nobili Quando poi lo spazzolino da denti giunse in Europa dalla Cina, nel vecchio continente le sue setole vennero giudicate troppo dure e sostituite con setole di cavallo, più morbide di quelle di maiale. Attorno al 1728, inoltre, si diffuse l’uso di spugnette e straccetti per togliere la placca dai denti. Nel 1780, l’inglese William Addis fondò una ditta che produceva, in maniera professionale, spazzolini fatti con ossa e setole di mucca. In Germania, alla fine del XVIII secolo, un commerciante di Monaco ottenne l’autorizzazione a fabbricare spazzolini sempre fatti con ossa, ma con setole di capra e cavallo. A quell’epoca, solo i nobili potevano permettersi gli spazzolini, che erano troppo costosi per gli strati più poveri della popolazione. La tecnica di pulizia dei denti diventa materia scolastica Nel 1906, l’igiene orale divenne materia scolastica nelle scuole inglesi e tra gli studenti vennero costituiti i cosiddetti club degli spazzolini, che permettevano loro di comperare gli spazzolini a un prezzo ragionevole grazie all’acquisto in grandi quantità. La produzione all’ingrosso di spazzolini per tutti gli strati della popolazione ebbe inizio solo dopo il 1938, quando venne scoperto il nylon. All’inizio gli spazzolini erano ancora troppo duri e danneggiavano la gengiva, ma la situazione cambiò verso il 1950 con l’avvento del nylon morbido. Da allora si producono gli spazzolini così come li conosciamo noi. Negli anni Sessanta, nelle scuole svizzere venne introdotta la pulizia dei denti. In quegli anni, la carie era molto diffusa tra gli allievi svizzeri, quindi era importante che questi ultimi imparassero a prevenire i danni ai denti. Ben presto, in diversi comuni si fecero avanti le prime donne che volevano occuparsi di questo compito, ossia insegnare ai bambini a curare la propria igiene orale. Negli anni a seguire, un numero sempre maggiore di comuni assunse operatrici di prevenzione dentaria, finché nel 1988 venne costituita la Fondazione per le operatrici di prevenzione dentaria. [ 12 ] K A N TON E [ BE / VS ] ! Rispetto agli spazzolini tradizionali, lo spazzolino TRISA Sonicpower aumenta in modo significativo l’azione pulente. (Fonte: ricerca dentale TRISA, test IDP in vitro) Grazie alle sue 26’000 vibrazioni soniche (al minuto) elimina la placca, anche quella difficilmente raggiungibile nello spazio interdentale. Le sue finissime setole massaggiano delicatamente le gengive rivitalizzandole. Il pratico sistema di ricarica vi dà la massima autonomia. La carica della batteria dura infatti 14 giorni. Le convenienti testine di ricambio sono disponibili nelle versioni «sensitive soft» e «medium». K A N TON E [ BE / VS ] www.trisa.ch vibrazioni soniche