Progetto SeT a.s. 2006/07 “L’alimentazione” Scuola Primaria San Claudio Corridonia ALIMENTAZIONE IERI E OGGI Noi alunni di IV e V della scuola San Claudio e alcune persone molto anziane abbiamo compilato un questionario per vedere se, nel tempo, l’alimentazione è cambiata. Ecco i risultati della nostra indagine: • • • • Si mangiava la carne poche volte la settimana e, di solito, era quella di animali allevati dagli stessi consumatori (maiale, coniglio, pollo …). Si faceva grande uso della polenta e di zuppe con legumi; la pasta, in genere, era quella “fatta in casa”. Si consumava solo frutta di stagione o conservata (noci, fichi, uva ... fatti seccare, o mele mantenute fresche in mezzo alla paglia ). Le verdure erano sempre presenti a tavola, però non venivano acquistate al negozio, spesso si trovavano spontanee lungo i margini delle strade, nei prati, nei terreni incolti, tra i filari delle vigne. Di queste verdure, però, noi non sapevamo neppure il nome allora: • con l’aiuto di un esperto abbiamo costruito un erbario per conoscerle; • ci siamo documentati, leggendo il libro “Rugni, spragne e crispigne” del prof. Taffetani, per capire se è stato giusto dimenticarle. Alla ricerca del vegetale perduto!!! Come costruire un erbario: • Utilizzare giornali e carta paglia per avvolgere le piantine. • Mettere un cartellino per ricordare il nome delle verdure. • Sistemare il tutto tra alcune tavolette di legno e schiacciare con dei pesi (una montagna di libri!). • Dopo alcune settimane, quando le piantine hanno perso tutta l’acqua, sistemarle su cartoncini rigidi e classificarle. Non le dobbiamo dimenticare: guardate quante proprietà hanno!!! RUGNO E’ ricco di Sali minerali e vitamine, giova al fegato, è depurativo del sangue, buon digestivo. Il decotto ha un’azione anti diabetica, disintossicante e diminuisce la pressione del sangue. PIMPINELLA E’ consigliata in caso di mancanza di appetito o di digestione difficile o per le mamme che hanno scarsità di latte. Le foglie ridotte in poltiglia, introdotte nelle narici fermano l’epistassi MALVA I decotti delle varie parti della pianta o i suoi succhi riducono ogni genere di infiammazione: consigliata nelle coliti, negli ascessi dentali, per gli arrossamenti degli occhi. Attenua le punture degli insetti e rinfresca e idrata il viso. PISCIALLETTO Viene usato per depurare il sangue, in caso di disfunzioni del fegato o per combattere i calcoli renali e biliari. Il suo lattice favorisce la scomparsa di verruche. PAPAVERO I semi ed i petali vengono usati per infusi e sciroppi utili a calmare la tosse, l’insonnia e la tensione nervosa. I petali venivano usati anticamente dalle ragazze per colorare guance e labbra. MARGHERITA E’ un buon disintossicante dell’organismo per uso esterno, le foglie fresche, applicate direttamente, sono come cicatrizzante delle ferite, ulcere, contusioni e foruncoli. L’infuso dei fiori possiede proprietà sudorifere e favorisce l’espulsione del catarro dai bronchi. Alla ricerca di un orto biologico • • • Discutendo in classe abbiamo capito che è molto importante mangiare in modo equilibrato, vario e possibilmente, genuino. Per questo ultimo motivo ci siamo impegnati a coltivare delle piantine in “modo biologico”. Quando abbiamo deciso erano i primi di marzo e ci siamo trovati di fronte a due difficoltà: – Concimare in modo naturale (con paglia e letame) sarebbe stato difficile perché questo fertilizzante non avrebbe avuto il tempo di decomporsi completamente, danneggiando le coltivazioni. – Le uniche piantine in grado di sopportare il freddo e che sarebbero riuscite a svilupparsi completamente per maggio erano solo quelle dell’insalata. Allora abbiamo deciso: – Di piantare l’insalata ma di due tipi: la canasta e la lattuga romana. – Di concimare il terreno con concime minerale e organico. Le varie fasi della lavorazione • Delimitare il campo in 3 spazi destinati a questi tipi di coltivazioni (ci hanno aiutato i bambini di II): – Con concime minerale – Con concime organico – Senza concime • Analizzare le caratteristiche del terreno: componenti – permeabilità – acidità – presenza di calcio (con i consigli degli insegnanti e dei ragazzi dell’istituto Pannaggi di Macerata). Trapiantare le piantine di insalata, concimandole ma solo in due spazi. Innaffiare subito e poi regolarmente due volte la settimana. Togliere le erbacce. Controllare e confrontare la qualità delle piantine nei tre spazi delimitati. • • • • Lattuga romana Piantine seccate 23% grandi 27% cresciute Canasta seccate 25% medie 31% con concime piccole 18% Dopo due mesi … piccole 38% medie 32% minerale Piantine piccole 14% piccole 19% cresciute organico medie 36% medie 43% seccate 3% Piantine cresciute grandi 38% grandi 50% con concime grandi 6% piccole 26% seccate grandi 2% 12% grandi 21% piccole 49% senza concime medie 50% medie 37% Le nostre conclusioni … 1. 2. 3. 4. 5. Non bisogna usare molto concime minerale, meglio metterne poco, spesso e non molto vicino alle piantine, altrimenti si possono seccare. Il concime che ha fatto crescere le piantine in modo più omogeneo è stato quello organico (quasi tutte grandi e medie e nessuna secca), anche se il suo “profumo” non è il massimo! Le piantine più grandi in assoluto, anche se poche, le abbiamo trovate nella parte di terreno coltivata con concime minerale. Tra le piantine non concimate molte sono cresciute poco. La lattuga, rispetto alla canasta, è cresciuta di più nelle zone concimate; anche nella parte non concimata è riuscita a crescere abbastanza mentre la canasta ha sofferto maggiormente la mancanza di un fertilizzante. Sono da preferire i concimi organici e le piantine più “robuste” che crescono anche in condizioni difficili!!!