aPROMESSA
Settembre 2010
Foglio di collegamento informativo
per la pastorale familiare nella diocesi di Brescia
Anno 02 - Numero 08 - www.diocesi.brescia.it
Famiglia: casa di comunione
“Tutti siano una cosa sola” (Gv 17,21) è
l’invito evangelico che Gesù ci ha lasciato
in eredità e che San Giovanni riporta con
sorprendente incisività, nel contesto dei
fatti drammatici delle ultime ore terrene
del Maestro. Il nostro vescovo Luciano ha
voluto titolare con questo motto di comunione la lettera pastorale per l’anno 20102011, percorrendo lo spinoso tema della
comunità cristiana, come auspicata e logica conseguenza delle due annate precedenti (Parola di Dio e Eucarestia).
Tutto ha inizio dal dono di amore di Cristo, nella Lettera ben evidenziato col richiamo all’Ultima Cena, e con la precisa
volontà divina di trasmettere il Regno di
Dio attraverso la strada della comunione, capace di prendere forma concreta
nella comunità ecclesiale. La �gliolanza
(dono ricevuto) e la fratellanza (dono da
scambiare) sono i due pilastri portanti
del nostro essere corpo di Cristo, pietre
vive della sua Chiesa. Il vescovo Luciano
ci invita, così, a riscoprire l’origine e il �ne del nostro essere comunità cristiana,
rilanciando anche direttamente lo stile di
vita nell’intreccio relazionale tra singolo
– comunità – mondo.
Il sacramento del matrimonio e l’intero tessuto familiare sono ovviamente al
centro di tutto questo discorso, tanto che
mons. Monari ne fa una speci�ca menzione ai numeri 32 e 35, dove si viene a sottolineare l’elemento dinamico e quello strutturale della famiglia: la trasmissione della
fede e l’edi�cazione della Chiesa; il primo
tassello nel variopinto mosaico della comunità cristiana. Nella costruzione del
Regno di Dio, la forma dell’amore casalingo è viva ed ef�cace partecipazione alla
sacramentalità di tutta la Chiesa, del suo
essere cioè “segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità del genere
umano” (LG1). La sinodalità, come stile
di comunione ecclesiale a cui ci richiama
fortemente il nostro vescovo, trova nella famiglia cristiana l’impronta originaria
(quella scritta all’inizio dal Creatore) e la
sorgente salutare (di salvezza), che sgorga direttamente dal cuore del Croci�sso,
dove si capisce quanto Cristo ama in forma sponsale la sua Chiesa: si dona total-
in questo numero
Famiglia: casa di
comunione
a pag. 1
Eventi
a pag. 2
Pro�li di
santità coniugale
a pag. 2
mente con inaudita fedeltà e con inarrestabile fecondità (Cfr. Ef 5).
In questo nuovo anno di cammino ecclesiale, intendiamo offrire ai nostri lettori
la possibilità di ripercorrere ed approfondire la Lettera pastorale, attraverso però
una chiave di accesso particolare, quella
cioè degli ambiti di vita (uf�cializzati nel
convegno nazionale di Verona), tenuti insieme dal luogo esistenziale e teologico
della famiglia cristiana, come palestra di
comunione e piccola chiesa domestica.
Siamo certi che sarà un anno di grazia
del Signore e che avremo il dono di partecipare nel vivere ordinario delle nostre
case al fruttuoso lavoro nella sua Vigna.
Per favorire tutto questo, l’azione pastorale della nostra chiesa bresciana sarà
ricca di appuntamenti locali e diocesani,
come anche di spunti per nuove iniziative. Ci permettiamo, quindi, sin da ora di
invitarvi all’importante momento con il
vescovo Luciano presso la Chiesa parrocchiale di Botticino Sera, il giorno di sabato
18 settembre alle ore 18.00, per una Santa
Messa di avvio e di mandato, sotto la signi�cativa protezione di Sant’Arcangelo
Tadini. Nell’occasione verrà offerto lo stimolo a concretizzare la Lettera pastorale
attraverso il dono del documento “Familiaris Consortio” (G.Paolo II), da leggere e meditare in “circoli di comunione”,
piccoli ritrovi di sposi nelle proprie case.
Il motto dell’incontro sarà: “Cresce la comunità, se circola la comunione!”.
A presto e buon cammino.
don Giorgio Comini
Spunti
bibliogra�ci
a pag. 2
Fondare sulla roccia
a pag. 3
Recensioni utili
a pag.3
Occasioni
formative
a pag. 4
Sussidi
a pag. 4
UFFICIO FAMIGLIA
Direttore:
don Giorgio Comini
Vice direttore
Chiara Pedraccini
Via Trieste, 13 - 25121 Brescia
Telefono: 030 37 22 234
email: [email protected]
2 lapromessa
Pro�li di santità coniugale
Eventi
Settembre
Tra gli incontri dell’“Agorà” quello
di domenica 5 settembre “Famiglie in Comunità” dalle 15,30 in
Piazza Loggia. Il programma sul
sito della diocesi.
Appuntamento col Vescovo per
tutti gli animatori della pastorale
familiare nei diversi ambiti, il 18
settembre alle ore 18, a Botticino
Sera presso il Santuario di Santa
Maria Assunta e Sant’Arcangelo
Tadini.
Necessaria la segnalazione/iscrizione (almeno zonale) presso
l’Uf�cio per la pastorale familiare, via mail o telefonando allo
030/3722232 oppure 030/3722245.
Stavolta non incontriamo una coppia di
sposi ma un Santo sacerdote bresciano,
che ha intuito un secolo fa l’importanza
per le donne di vivere il lavoro non come un ostacolo alla crescita della propria umanità/spiritualità e dell’ armonia
familiare. E’ Arcangelo Tadini, il fondatore della Congregazione delle Suore
Operaie della Santa Casa di Nazareth.
Nasce a Verolanuova nel 1846 e muore
a Botticino Sera nel 1912.
Nella Brescia industriale dell’ 800 nelle
�lande, ma non solo, si impiegava la manodopera femminile anche di giovanissime, con un salario dimezzato rispetto a
quello maschile, nonostante le 12-14 ore
di lavoro. La necessità di stare lontane
molto tempo da casa, tornandovi nel �ne
settimana, af�evoliva i legami, le impoveriva e le esponeva maggiormente alla fragilità affettiva . Ne risentiva anche l’educazione dei �gli. Non mancavano malnutrizione e malattie. In questo contesto la
maternità non era certo sostenuta. Egli
coglie la necessità di evangelizzare i luoghi di lavoro femminile, perché il tessuto famigliare era messo a dura prova e il
sostegno alle donne poteva venire dalla
presenza di suore che lavorassero con
loro seminando il Vangelo che umanizza e crea comunione. Costruisce anche
una �landa con ritmi dignitosi perché il
lavoro facesse crescere tutta la persona.
Nella Casa Madre di Botticino è conservata la grande scultura in marmo della
Sacra Famiglia che Lui volle come presenza alla quale riferirsi per ogni dif�coltà. E’ rappresentato un interno della
Famiglia di Nazareth con Giuseppe che
lavora aiutato da Gesù e Maria che osserva, custodendo e meditando nel cuore.
Dalla �nestra si vedono in lontananza le
tre croci del Calvario. Diceva alle suore:
“Ve li ho messi là tutti e tre; andate da
loro che di sicuro o dall’uno o dall’altro
troverete conforto”.
Sul sito www.suoreoperaie.it c’è la me-
Spunti bibliogra�ci
Renzo Bonetti (ed.), Cristo Sposo della Chiesa Sposa, sorgente e modello
della spiritualità coniugale e familiare, Città Nuova, Roma 1997
Bruno Ognibeni, Il matrimonio alla luce del Nuovo Testamento, LUP, Città del Vaticano 2007. Il testo offre le linee fondamentali dell’insegnamento
evangelico ed apostolico sul matrimonio. Sono tradotti e spiegati, in linguaggio accessibile, tutti i passi più importanti del Nuovo Testamento su
questo tema.
ditazione visualizzata del plastico. E’ disponibile anche l’opuscolo divulgativo
“Sant’Arcangelo Tadini, apostolo della
famiglia” a cura del Gruppo FamiglieTadini, presso la Parrocchia di Botticino. Don Arcangelo è stato canonizzato
il 26 aprile 2009, il miracolo attribuitogli è la fecondità di due sposi bresciani dichiarati sterili, diventati genitori di
due bimbi.
Anche oggi, sebbene le condizioni di lavoro siano migliorate, gli orari, le distanze sempre più grandi, la mobilità richiesta, l’apertura domenicale… rendono a
volte dif�cile conciliare il lavoro con famiglia, avere una presenza paterna più
incisiva. Anche la maternità potrebbe
essere sostenuta maggiormente. A volte nel lavoro investiamo troppe energie
a discapito degli affetti e diventa un alibi per coprire un desiderio di realizzazione esclusivamente fuori dalle mura
domestiche.
Don Arcangelo ci invita a rimettere ordine alle priorità, a coltivare anche una
dimensione contemplativa, a guardare
alla Famiglia di Nazareth per ri�ettere
sulla sua sobrietà, sulle sue fughe dal
pericolo, sul duro lavoro, sugli sguardi amorevoli, sulla pazienza di accompagnare nella crescita i �gli, sulla fede
vissuta nelle piccole scelte quotidiane.
Anche il nostro servizio pastorale non è
un semplice “lavoro”.
Terminiamo con due consigli che il sacerdote rivolgeva ai giovani che andavano da lui. Chiedeva ai �danzati che considerassero prima di tutto le doti morali
e religiose dell’altro, poi tutto il resto.
Voleva celebrare i matrimoni di buon
mattino, perché gli sposi potessero iniziare santamente con la Comunione la
loro nuova vita.
Vi rimando all’incontro col Vescovo del
18 settembre a Botticino sera, in Eventi.
Chiara Pedraccini
lapromessa 3
Fondare sulla roccia
D
Cristo sposo della Chiesa sposa (1997)
al 1997 l’Ufficio nazionale
per la pastorale della famiglia ha proposto annualmente le Settimane di studio sulla
spiritualità coniugale e familiare.
Sono occasioni di crescita spirituale
e di formazione che rispondono ai
bisogni delle famiglie. Frequentate
da sposi anche coi �gli per quali è
prevista l’animazione, religiosi, persone singole.
Ci sono approfondimenti e laboratori per tradurre in proposte pastorali
il tema annuale affrontato. Dal 2003
per ogni tema il percorso è biennale,
il primo anno con gli aspetti antropologici, il secondo con quelli più
teologico-pastorali. Seguono due
tipi di sussidio: il testo degli Atti e
un Sussidio pastorale che traduce i
contenuti in schede per la formazione diocesana/parrocchiale.
Questi i temi �no ad oggi:
-Cristo sposo della Chiesa sposa,
sorgente e modello della spiritualità coniugale e familiare
-Il matrimonio in Cristo è matrimonio nello Spirito
-Padri e Madri, per crescere ad immagine di Dio
-Eucaristia e matrimonio, unico mistero nuziale
-La reciprocità uomo-donna, via di
spiritualità coniugale e familiare
-Mistero pasquale e mistero nuziale
-La casa cantiere di santità
-Il perdono in famiglia
-Lo stile di vita della famiglia cristiana
-La famiglia cuore della vocazione
A partire da questo mese, attingendo ai temi delle Settimane, ci soffermeremo ogni volta su ognuno di essi
per una breve ri�essione, che diventi una domanda e uno stimolo per la
vita e per il nostro servizio pastorale. Iniziamo col primo tema: Cristo
sposo della Chiesa sposa, sorgente
e modello della spiritualità coniuga-
le e familiare.
Cristo è Sposo dell’umanità già nel
mistero dell’Incarnazione, perché
Gesù è pienamente Dio e pienamente uomo. In lui la natura umana
e divina sono distinte, non si confondono ma costituiscono un’unità
perfetta. Possiamo anche dirlo con
le parole della Gaudium et Spes
“Solamente nel mistero del Verbo
incarnato trova vera luce il mistero
dell’uomo…Con l’Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo
ad ogni uomo” (22). La Familiaris
Consortio la chiama” dono d’amore
che il Verbo di Dio fa all’umanità assumendo la natura umana” (13a).
Ma Cristo è anche lo Sposo che si
dona per amore “�no alla �ne” alla sposa/umanità che ri�uta il suo
amore. Egli rimane fedele e obbediente all’amore del Padre per l’uomo; lui è Maestro e Signore anche
nell’amare l’altro come la propria
carne.
La nostra alleanza nuziale nasce
dalla Nuova Alleanza dello Sposo
per eccellenza. Anche per questo il
sacramento del matrimonio è per
la missione. Spesso ci limitiamo a
considerarlo, a viverlo e a presentarlo unicamente come realizzazione
personale e di coppia, come caparra
per “avere una marcia in più”. E dimentichiamo che la nostra relazione
umana, segnata dalla differenza sessuale, vissuta nella dimensione corporea, esposta alle fragilità, donata
a Cristo nella promessa di un amore
reciproco totale, indissolubile e fe-
condo, diventa sacramento, evento
di salvezza, anche per gli altri. Noi
veniamo dal dono di Colui che ci ha
amati per primo mentre eravamo
ancora peccatori.
Lo dice molto bene la Mulieris Dignitatem “Cristo è entrato in questa
storia e vi rimane come lo Sposo che
«ha dato se stesso». «Dare» vuol
dire «diventare un dono sincero»
nel modo più completo e radicale:
«Nessuno ha un amore più grande
di questo» (Gv 15,13). In tale concezione, per mezzo della Chiesa, tutti gli esseri umani – sia donne che
uomini – sono chiamati ad essere
la «Sposa» di Cristo, redentore del
mondo” (25). Noi partecipiamo a
questo amore di Cristo per la sua
Chiesa e per l’umanità, non solo,
attraverso la comunione coniugale
e familiare esso circola e si espande agli altri.
Il compimento della nostra vita di
sposi non è il coniuge, il fondamento, la roccia resta sempre il Signore.
Invochiamo la Sua presenza, ascoltiamolo, chiediamogli di saper amare come Lui, nel dono di noi stessi.
Questo ci realizza pienamente come marito e moglie, come padri e
madri, come �gli, come uomini e
donne.
Chiara Pedraccini
Recensioni utili
“Educare l’amore per la vita in famiglia”. Articolo di Giuseppe Mari in
Vita familiare, n. 6/2010, pp. 10-12.
Sul senso dell’educare, oltre l’acquisizione di competenze e abilità
tecniche, passando per l’originalità
della “natura umana”, per una libertà capace di confrontarsi con la
verità che amare signi�ca anteporre
le persone alle cose e l’essenziale
all’utile.
4 lapromessa
Occasioni formative
Appuntamenti
per settembre 2010
Incontro col Vescovo il 18 settembre
(vedi Eventi)
Itinerario di fede verso il matrimonio, percorso per i �danzati. Il prossimo
inizia il 2 settembre 2010, dalle 20,30 alle
22,30 – Centro Pastorale “Paolo VI”
Tobia e Sara. Itinerario di fede verso
il matrimonio (8 coppie per 8 mesi).
Tutti i mercoledì dal 6 ottobre 2010 al
25 maggio 2011, presso la Chiesa della S. Famiglia di Nazareth a Cellatica
(Loc. Fantasina). Per info e iscrizioni
allo 030/396613.
Corso base per coppie animatrici
di pastorale familiare. Stiamo raccogliendo le adesioni. Per info sul sito della diocesi, in Famiglia, oppure chiamare
in Uf�cio Chiara allo 030/3722232.
Appuntamento, Santa Messa per sposi, �danzati e animatori della pastorale
familiare. Ogni ultimo sabato del mese.
Per darsi come coppia un tempo di grazia che unisce e rafforza il legame e per
tutti gli animatori un’occasione d’incontro e di comunione. I prossimi appuntamenti sono il 25 settembre 2010 ore 21
– Centro Pastorale “Paolo VI”.
Gruppo Galilea, un cammino di fede
per persone che vivono situazioni matrimoniali dif�cili o irregolari (es. divorziati-risposati). La comunità cristiana
non isola né abbandona chi ricerca la
presenza del Signore nella propria vita,
ma accompagna in questo percorso. Gli
incontri sono mensili, al centro la Parola di Dio, con ampi spazi di ascolto, ri�essione e condivisione. Ogni primo sabato del mese, il prossimo incontro sarà
il 2 ottobre 2010, dalle ore 17 alle ore 19
- Centro Pastorale “Paolo VI”.
Mamre: pomeriggi di spiritualità per
�danzati e sposi, per camminare nella
propria vocazione, con una proposta di
Ascolto della Parola di Dio, meditazione, silenzio e adorazione eucaristica,
dalle ore 16 alle ore 18. In un secondo
tempo, per chi vuole, la possibilità di un
momento di condivisione in gruppo, dalle ore 18 alle ore 19. Il prossimo incontro
sarà il 26 settembre 2010 – Chiesa della Santa famiglia di Nazareth, Cellatica
(Località Fantasina).
Preghiera per i bambini mai nati.
Ogni primo sabato del mese, presso il
cimitero Vantiniano, alle 15,30 , una preghiera sulle tombe dei bimbi mai nati
(aborti naturali) . Iniziativa promossa
dal Movimento per la vita e dall’ Uf�cio famiglia.
Preghiera per la vita. Ogni prima domenica del mese, alle ore 16,30 nella
Basilica delle Grazie in città si celebra
la S. Messa animata dal Movimento per
la vita.
Associazione “Figli in cielo”. Scuola
di fede e di preghiera. Ogni terzo venerdì del mese, alle ore 17 – Centro Pastorale “Paolo VI”.
Ci hanno segnalato:
Convegno “Stupirsi del dono grande”,
per gli sposi, per riscoprire la grazia del
sacramento del matrimonio, a Collevalenza dal 27 al 30 dicembre. Sono già
aperte le iscrizioni. Tutte le info sul sito
www.misterogrande.org
Sussidi
Nuove schede per gruppi di giovani coppie
disponibili da settembre
con i seguenti temi:
1. Generazione ed educazione: continuità di vita e di
amore.
2. L’educazione genitoriale: una questione di cuore.
(L’educazione dentro i legami).
3. La quotidianità della vita familiare: palestra di
umanità. (Le virtù cardinali).
4. Parole e gesti intimamente connessi: dal parlare
dei genitori alla Parola di Dio!
5. Un’educazione integrale: del corpo e dello spirito.
6. L’educazione al linguaggio dell’amore: la sessualità
come linguaggio d’amore.
7. L’educazione nel familiare come modello di vita
comunitaria: solidarietà – sussidiarietà – cura del
bene comune.
8. Genitori, non isole: le alleanze educative da cercare e costruire.
9. L’educazione alla libertà dei �gli di Dio: la famiglia
come fondamentale culla della vocazione battesimale.
10. L’arte dell’equilibrista: rimanere sposi negli anni
di maggiore spesa genitoriale.
Prossimamente dalla CEI, gli Orientamenti sui
Percorsi verso il matrimonio.
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Mese di settembre 2010 - Anno 02 - N.8