DOCUMENTO FINALE
DELLA CLASSE V TECNICI
DEI SERVIZI TURISTICI
SEZ.A
ANNO SCOLASTICO 2010/2011
IPSSART “GIANCARLO DE CAROLIS” SPOLETO
1
INDICE
1. GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI……………………………. p. 3
2. FINALITÀ, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ… p. 4
3. PROFILO DELLA CLASSE…………………………………….. p. 5
4. LA VALUTAZIONE……………………………………..……..... p. 6
CRITERI DI MISURAZIONE………………………………………..………… p. 6
CRITERI DI VALUTAZIONE………………………………………..……….. p. 6
TIPOLOGIA DELLE PROVE…………………………………………..……... p. 6
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E
FORMATIVO…………………………………………………………..………. p. 6
5. I PERCORSI FORMATIVI DISCIPLINARI………………….. p. 7
ITALIANO……………………………..……………………………………… p. 7
STORIA………………………………….…………………………………… p. 9
MATEMATICA………………………….…………………………………... p. 11
ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA………………… p. 13
LABORATORIO DEI SERVIZI TURISTICI……….. ………………..……. p. 15
LINGUA INGLESE E CIVILTÀ INGLESE…………………………………. p. 16
LINGUA E CIVILTÀ TEDESCA……………………………………………. p. 18
STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI………………...……….. p. 20
GEOGRAFIA ECONOMICA E TURISTICA……………………………….. p. 22
TECNICA DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE…..…..……..…………. p. 25
EDUCAZIONE FISICA …………………. .…………………………….…... p. 26
RELIGIONE………………………………………………………………….. p. 28
6. I PERCORSI PLURIDISCIPLINARI…………………………. p. 29
7. TERZA AREA E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO…….. p. 30
FIRME……………………………………………………………… p. 32
ALLEGATI
N. 1 - Griglia di valutazione per la prova scritta di Italiano …………………….…….. p. 33
N. 2 - Griglia di valutazione per la prova scritta di ETAT ……….…………………… p. 36
N. 3 - Griglia di valutazione per la terza prova scritta …………………..……..….…... p. 37
N. 4 - Griglia di valutazione per il colloquio orale………………………………….…. p. 38
N. 5 - Griglia di corrispondenza voto numerico-livello di prestazione…………………p. 39
N. 6 – Griglia di attribuzione del voto di condotta……………………………………...p. 40
N. 7 – Tabella di attribuzione del credito scolastico e formativo……….………...….…p. 42
N. 8 – Testi delle simulazioni di terza prova…………………………….………...……p. 44
2
1. GLI ALUNNI E GLI INSEGNANTI
• Gli alunni
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Cognome e nome
Baldelli Francesco
Frrokaj Marie
Jahja Borana
La Greca Giulia
Lucentini Francesca
Mainini Agnese
Menichini Chiara
Pino Leonardo
Pollicino Gabriella
Rivoli Irene
Romitelli Silvia
Sementini Livia
Tiberi Moira
Tori Giada Carmen
Zayed Maha Khaled
Città di nascita
Spoleto (PG)
Albania (EE)
Albania (EE)
Roma (RM)
Roma (RM)
Assisi (PG)
Foligno (PG)
Spoleto (PG)
Messina (ME)
Foligno (PG)
Foligno (PG)
Roma (RM)
Foligno (PG)
Pantelleria (TP)
Roma (RM)
• Gli insegnanti
Materie
Docenti
Italiano – Storia
Matematica – Informatica
Economia e tecnica dell’azienda turistica
Lingua inglese
Lingua tedesca
Storia dell’arte e dei beni culturali
Geografia turistica
Tecnica di comunicazione e relazione
Laboratorio dei servizi turistici (compresenza)
Educazione fisica
Religione
Sostegno
Lucidi Mario
Garofoli Claudio
Murasecco Antonella
Cocchi Paola
Moretti Uliana
Antonini Lidia
Ciriolo Maria Silvana
Celli Daniele
Adornetto Antonella
Cicogna Loredana
Francucci Angela
Conti Annalisa – Soricaro Lorella
3
2. FINALITÀ, CONOSCENZE, COMPETENZE, CAPACITÀ
Profilo professionale del TECNICO DEI SERVIZI TURISTICI
CONOSCENZE
1. Conoscenza dei concetti essenziali delle discipline
2. Conoscenza scritta e parlata di due lingue straniere
3. Conoscenza del ruolo, delle articolazioni e delle implicazioni economiche del settore turistico
4. Conoscenza approfondita dei prodotti turistici e della loro commercializzazione
5. Conoscenza basilare della struttura organizzativa dell’impresa turistica
6. Conoscenza delle tecniche operative di base
7. Conoscenza delle caratteristiche fondamentali storico, geografiche, economiche, artistiche del
proprio territorio
COMPETENZE
1. Capacità di interpretare eventi, problematiche e tendenze del mondo contemporaneo e della
propria professione
2. Capacità di comunicare efficacemente nella propria e nelle lingue straniere
3. Capacità di utilizzare differenti tecnologie di comunicazione
4. Capacità di collegare e rielaborare individualmente glia apprendimenti
5. Capacità di formulare valutazioni sulla base di criteri espliciti
6. Capacità di redigere progetti a carattere professionale
CAPACITÀ
1. Essere flessibile e disponibile al cambiamento
2. Essere in grado di impegnarsi a fondo per realizzare un obiettivo
3. Possedere doti di precisione, attenzione, concentrazione
4. Avere un comportamento improntato alla tolleranza, autocontrollo e senso della misura
5. Essere consapevole del proprio ruolo professionale ed affidabile nel suo svolgimento.
4
3. PROFILO DELLA CLASSE
Caratteristiche degli studenti. La classe è composta da quindici alunni, tredici ragazze e due ragazzi,
tutti provenienti dal corso di qualifica per addetti ai servizi turistici di Spoleto. Cinque di loro sono
convittori presso la struttura annessa alla scuola, poiché provengono da fuori regione; gli altri sono
residenti a Spoleto od in centri immediatamente limitrofi. I rapporti con le famiglie della maggior
parte degli alunni sono stati, nel biennio post-qualifica, quasi sempre circoscrittti ai ricevimenti
pomeridiani quadrimestrali. Nel caso degli studenti convittori, il rapporto costante e puntuale con il
personale educativo ha favorito la comunicazione con le famiglie degli alunni ivi ospitati.
L’attività didattica si è svolta nel complesso con regolarità, grazie anche ad un’adeguata frequenza
alle lezioni da parte della maggior parte degli alunni. L’impegno nello studio è stato
complessivamente adeguato, anche se, in molti casi, è stato spesso finalizzato al mero
raggiungimento di un profitto scolastico sufficiente o poco superiore, senza che si evidenziasse un
autentico interesse per le discipline e gli argomenti affrontati. Risultati invece molto positivi sono
stati raggiunti dagli alunni che hanno partecipato in modo interessato e puntuale al dialogo
educativo in classe e che hanno assicurato uno studio domestico costante, sia in questo che negli
aa.ss. precedenti.
Quasi sempre corretto il comportamento nei confronti degli insegnanti mentre, in coerenza con
quanto accaduto negli anni precedenti, si sono manifestati episodi di scarsa coesione all’interno del
gruppo-classe.
La classe ha effettuato una visita d’istruzione in Germania della durata di cinque giorni.
Percorso didattico-formativo della classe. Si rimanda alla lettura delle indicazioni contenute nei
percorsi presentati dai docenti delle singole discipline.
Attività di intercultura. In conformità a quanto stabilito dalla C.M. n.181/1997 e dalla C.M.
n.236/1999 riguardo la mobilità studentesca internazionale, un’alunna della classe ha frequentato
nell’a.s. 2009/2010 una High School degli Stati Uniti, seguendo i corsi di uno dei piani di studio
previsti e ottenendone le relative valutazioni. Al suo ritorno in patria ha sostenuto prove integrative
sulle discipline o sulle parti di discipline non studiate nella scuola statunitense, così come
programmato con i docenti del consiglio di classe.
Attività di recupero. A settembre, prima dell’inizio delle lezioni di questo a.s., cinque alunni di questa classe, per i quali in sede di scrutinio finale era stata deliberata la sospensione del giudizio stante
la presenza di alcune valutazioni insufficienti, sono stati sottoposti a verifiche al fine di accertarne
l’avvenuto recupero delle carenze nelle discipline interessate. Vista anche la responsabile frequenza
delle attività di recupero programmate nel periodo estivo (ultima decade di agosto) e in considerazione dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi disciplinari minimi fissati in sede di programmazione per materie, quattro di loro sono stati ammessi alla classe quinta in occasione del nuovo scrutinio.
Nei mesi di gennaio e febbraio gli alunni che avevano riportato valutazioni insufficienti in occasione degli scrutini del primo periodo didattico hanno partecipato alle attività di recupero programmate
dal consiglio di classe in conformità ai criteri e alle modalità stabiliti nel collegio dei docenti del
13/10/2010. Ai sensi del D.M. 80/2007 e dell’O.M.92/2007, il consiglio di classe, dopo aver proceduto ad un’analisi attenta dei bisogni formativi degli studenti e della natura delle difficoltà rilevate
nell’apprendimento delle discipline, ha deliberato le seguenti attività di recupero:
- corsi di recupero in orario pomeridiano extracurricolare (in numero massimo di due
per alunno);
- attività di recupero in orario di lezione tramite la quota del 20% del curricolo residuale dopo le attività svolte all’inizio dell’a.s. Per gli alunni non interessati da questa
5
attività, ogni docente ha provveduto alla predisposizione e allo svolgimento di iniziative di approfondimento su specifici argomenti del programma di studio.
- moduli di lavoro personalizzato svolti in modo autonomo e con la supervisione degli
insegnanti disciplinari interessati, nel caso il consiglio di classe abbia ritenuto gli
studenti in grado di raggiungere autonomamente gli obiettivi formativi stabiliti.
Al termine di tutti gli interventi sopraelencati sono state effettuate dai docenti curricolari prove di
verifica scritte e orali volte ad accertare l’avvenuto superamento delle carenze riscontrate nelle materie in elenco. Le valutazioni sono state poi riportate nei registri personali dei docenti curricolari
con specifica indicazione.
Stabilità dei docenti. Nel corso del biennio post-qualifica la classe ha fruito di una buona continuità
didattica da parte della grande maggioranza dei docenti, molti dei quali sono con loro addirittura dal
monoennio.
Ambiente di lavoro. La classe ha operato nella propria aula scolastica, nell’aula di informatica,
nell’aula magna, nel laboratorio dei servizi di ricevimento e presso il nuovo palazzetto dello sport di
Spoleto.
4. LA VALUTAZIONE
4.1 CRITERI DI MISURAZIONE. Nel corso dell’a.s., per misurare il conseguimento o meno, da
parte degli studenti, degli obiettivi disciplinari e pluridisciplinari stabiliti in sede di programmazione, è stata utilizzata la griglia di corrispondenza voto numerico-livello di prestazione, deliberata in
consiglio di classe ed in collegio dei docenti (all. 5); per valutare il comportamento è stata impiegata l’apposita griglia riportata all’all. 6. Sono state infine predisposte ed utilizzate griglie di misurazione per lo scritto di Italiano (all. 1), lo scritto di Economia e tecnica dell’azienda turistica (all. 2),
per le verifiche delle prove plurisciplinari (all. 3) e per le simulazioni di colloquio d’esame (all. 4).
4.2. CRITERI DI VALUTAZIONE. In sede di valutazione sono stati presi in considerazione indicatori quali interesse, impegno, partecipazione al dialogo educativo e progresso rispetto al livello
di partenza.
4.3. TIPOLOGIA DELLE PROVE. Prove strutturate e semistrutturate. Interrogazione orale. Caso
professionale. Trattazione sintetica, orale e scritta, di argomenti. Produzioni scritte in base a
tipologie testuali date. Per le simulazioni della terza prova è stata adottata la tipologia C (quesiti a
risposta multipla).
4.4. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E FORMATIVO. Si veda
l’allegato n. 7.
6
ITALIANO
CONOSCENZE
1. Conoscenza delle caratteristiche fondamentali di autori e correnti letterarie particolarmente significativi degli ultimi due secoli, con particolare riguardo all’Italia.
2. Conoscenza di quadri storico-culturali dove inserire i maggiori eventi e movimenti letterari degli ultimi due secoli.
COMPETENZE
1. Capacità di interpretare autonomamente testi letterari degli ultimi due secoli
2. Capacità di collocare storicamente testi letterari attraverso il riconoscimento di caratteristiche
formali e tematiche e l’individuazione dei nessi col contesto sociale e culturale
3. Capacità di produrre testi, orali e scritti, adeguati alle consegne.
CAPACITÀ
1. Capacità di formulare valutazioni, motivandole, riguardo contenuti letterari.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Modulo n. Titolo
1
Il Novecento: gli intellettuali e la crisi
2
3
4
5
Contenuto disciplinare sviluppato
Decadentismo e Simbolismo: caratteri generali. Lettura di “Corrispondenze”, “L’albatro”, “Perdita d’aureola” (Baudelaire);
“Arte poetica” (Verlaine); “Vocali” (Rimbaud); “L’artista e la
bellezza” (da “Il ritratto di Dorian Gray” di Wilde); “Il verso è
tutto” e “Ritratto di un esteta” (da “Il piacere” di D’Annunzio).
Le linee generali della cultura europea: “I maestri del sospetto”
(il tempo-durata di Bergson, la psicoanalisi di Freud).
Le avanguardie stori- Le avanguardie: caratteri principali. Il futurismo. Lettura del
che
primo manifesto del futurismo e di “Sì, sì, così, l’aurora sul mare” (Marinetti). I crepuscolari e Gozzano. Lettura di “La signorina Felicita” e “Totò Merumeni” (Gozzano).
Italo Svevo
La vita e le opere. Trama e principali caratteri del romanzo “Una vita”: lettura del brano “Macario e Alfonso”. Trama e principali caratteri del romanzo “Senilità”: lettura del brano
“L’ultimo appuntamento con Angiolina”. La trama e la struttura
del romanzo “La coscienza di Zeno”: lettura dei brani “Lo
schiaffo del padre”, “La proposta di matrimonio”, “La vita è
una malattia”. La psicoanalisi di Svevo.
Eugenio Montale
La vita e le opere. Le raccolte “Ossi di seppia” e “Satura”. Lettura de “I limoni”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Non chiederci la parola”, “Spesso il male di vivere ho incontrato” (da
“Gli ossi di seppia”); “Ho sceso, dandoti il braccio…”,
“L’alluvione ha sommerso il pack dei mobili” (da “Satura”); “È
ancora possibile la poesia?”
La narrativa italiana Lettura di un romanzo italiano del Novecento italiano scelto dadel Novecento
gli allievi nella seguente lista: “Ragazzi di vita”, “Cristo si è
fermato ad Eboli”, “La casa in collina”, “La ragazza di Bube”,
“Fontamara”, “Il Gattopardo”, “Gli indifferenti”, “Quer pasticciaccio brutto di via Merulana”, “Il partigiano Johnny”, “Se
questo è un uomo”, “Il giorno delle civetta”, “Il giardino dei
7
Finzi Contini”, “Metello”, “La Storia”, “Il sentiero dei nidi di
ragno”, “I nostri antenati”, “Il deserto dei Tartari”.
METODI UTILIZZATI
Lezione frontale per gli argomenti generali. Metodo induttivo ed inferenziale a partire dalla lettura
del testo letterario in classe.
STRUMENTI UTILIZZATI
Manuale: R.Luperini-P.Cataldi-L.Marchiani-F.Marchese-R.Donnarumma. La scrittura e
l’interpretazione. Dal Decadentismo al Postmoderno, G.B. Palumbo Editore, Milano, 2005. Lavagna tradizionale. Riproduzioni fotostatiche di poesie. Dispense e mappe concettuali dell’insegnante.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Raggiungimento degli obbiettivi sopra elencati. Partecipazione, impegno e progresso rispetto alla
situazione di partenza.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VALUTAZIONE
Colloquio orale con griglia di valutazione. Prove scritte sulle tipologie di scrittura previste dal nuovo esame di Stato, con uso di griglie di valutazione (vedi modelli allegati)
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Molti gli alunni conoscono le caratteristiche fondamentali degli autori e dei movimenti letterari
loro proposti, come pure i quadri storico-culturali di riferimento.
Molti alunni sono in grado di interpretare testi letterari degli ultimi due secoli di non elevata
complessità.
Alcuni alunni sanno collocare storicamente e culturalmente i testi proposti.
Molti alunni sono in grado di produrre testi, orali e scritti, adeguati alle consegne.
Alcuni alunni sanno formulare valutazioni motivate riguardo contenuti letterari.
8
STORIA
CONOSCENZE
1. Conoscenza dei lineamenti fondamentali di storia politica ed economica degli ultimi due secoli
2. Conoscenza di significativi quadri storico-culturali degli ultimi due secoli
COMPETENZE
1. Capacità di analizzare documenti storici non complessi
2. Capacità di usare alcuni strumenti del lavoro storico (atlanti, diagrammi, tavole, ecc.)
CAPACITÀ
1. Capacità di individuare relazioni di causa-effetto in un processo storico
2. Capacità di collegare i molteplici aspetti del processo storico (economico, sociale, politico, culturale)
3. Capacità di formulare problemi rispetto a fenomeni storici, con particolare riferimento al mondo
contemporaneo
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
Modulo n. Titolo
La crisi economica
1
del 1929 (pp.53-60)
I regimi totalitari
2
del Novecento
(pp.62-79)
La seconda guerra
3
mondiale (pp.80-94)
4
5
6
7
Contenuto disciplinare sviluppato
Le cause e le conseguenze della crisi economica del 1929. Le risposte alla crisi.
Il nazismo tedesco. Lo stalinismo in Unione Sovietica. Il fascismo
negli anni del regime.
Le cause della seconda guerra mondiale ed i principali eventi bellici. La caduta del fascismo e la Resistenza. Le conseguenze della
seconda guerra mondiale.
Dalla guerra fredda La nascita dell’ONU. La guerra fredda. Il cammino della distenalla distensione
sione. Le democrazie occidentali e gli Stati Uniti. Verso l’unione
(pp.106-118)
europea.
La decolonizzazione L’indipendenza dell’India. Le guerre in Indocina. La Cina di Mao.
e il terzo Mondo
La questione del Medio Oriente e la nascita di Israele. La decolo(pp.124- 131)
nizzazione dell’Africa.
La società del beIl Welfare State. La società dei consumi. I caratteri della società
nessere (pp.138occidentale. I flussi migratori.
141)
L’Italia repubblica- La Costituzione repubblicana. Le elezioni del 18 aprile 1948.
na (pp.152-156)
METODI UTILIZZATI
Lezione frontale per gli argomenti generali. Metodo induttivo ed inferenziale a partire dalla lettura
di documenti storici in classe.
STRUMENTI UTILIZZATI
Manuale: S.Cardini-F.Onorato. Storia & Temi. Novecento (vol. 2), Le Monnier Firenze. 2004. Lavagna tradizionale. Riproduzioni fotostatiche dei testi. Appunti del docente.
9
CRITERI DI VALUTAZIONE
Raggiungimento degli obiettivi sopra elencati. Partecipazione, impegno e progresso rispetto alla situazione di partenza.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VALUTAZIONE
Colloquio orale con griglia di valutazione.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Quasi tutti gli alunni conoscono i lineamenti fondamentali di storia economica e del lavoro degli
ultimi due secoli ed alcuni significativi quadri storico-culturali .
Alcuni alunni sanno usare alcuni strumenti del lavoro storico.
Alcuni alunni sono in grado di analizzare documenti storici non complessi.
Molti alunni sono capaci di spiegare fatti storici non particolarmente complessi.
Alcuni alunni sanno collegare i molteplici aspetti del processo storico (economico, sociale, politico, culturale.
Alcuni alunni sono capaci di problematizzare i fenomeni storici a loro sottoposti.
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MATEMATICA - INFORMATICA
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
N° U.D. Titolo
1
Disequazioni
2
Funzioni
3
Limiti
4
5
Derivata
Studio di f(x)
Contenuto disciplinare sviluppato
Disequazioni di primo grado
Disequazioni di secondo grado ad una incognita
Disequazioni frazionarie
Concetto di funzione
Funzioni razionali: intere e fratte
Campo di esistenza di una funzione razionale
Intervalli di positività e negatività di una funzione razionale e determinazione dei suoi zeri
Intersezione con gli assi
Il concetto di limite è stato introdotto solamente a livello intuitivo per le
funzioni razionali
Calcolo del limite di f(x) per x → x 0 e per x → ∞ ,
0 ∞
forma indeterminata
;
0 ∞
Determinazione degli asintoti: verticali, orizzontali o obliqui
Definizione di derivata di f(x) come limite del rapporto incrementale
f
Calcolo della derivata prima di: ax, ax n , ,k, f x g
g
Massimi e minimi relativi di f(x)
Calcolo della derivata seconda e Punti di Flesso. Concavità di f(x)
Determinazione del grafico di una funzione razionale, sono state
esaminate funzioni razionali intere di grado secondo e funzioni
razionali fratte con numeratore e denominatore di secondo grado.
METODI UTILIZZATI
Lezione frontale, per introdurre i concetti fondamentali. Per scoperta, per la ricerca delle formule
risolutive e per la risoluzione dei vari problemi proposti.
STRUMENTI UTILIZZATI
Libro di testo, lavagna tradizionale, calcolatrice.
SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
Aula ordinaria.
N° ore effettivamente svolte: 74.
CRITERI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Conoscenza specifica degli argomenti richiesti: 50%
Capacità pratiche-operative: 30%
Originalità e creatività: 20%
STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI
Sono state utilizzate prove scritte ed orali tradizionali e simulazioni per la terza prova.
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OBIETTIVI RAGGIUNTI
Le conoscenze di base degli alunni erano all’inizio dell’anno mediamente sufficienti. Il percorso
didattico è proseguito piuttosto lentamente considerando, oltre ai vari impegni della classe di
carattere professionale, le assenze personali abbastanza frequenti e lo studio non sempre costante e
puntuale. Il rendimento della classe è diminuito nel secondo periodo dell’anno scolastico. Alcuni
alunni trovano maggiore difficoltà nell’esposizione orale piuttosto che nello svolgimento degli
esercizi, pochi altri non mostrano alcun interesse.
In termini di conoscenze e competenze, in base alle verifiche effettuate, si può affermare che solo
una parte della classe conosce ed è in grado di esplicitare i vari punti dello studio di una funzione,
mentre la parte rimanente, pur conoscendone teoricamente il percorso, trova difficoltà
nell’applicazione pratica. Nel risolvere le equazioni di secondo grado solo alcuni distinguono fra
equazioni complete ed incomplete.
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ECONOMIA E TECNICA DELLE AZIENDE TURISTICHE
Contenuti disciplinari
MODULO N.1: LA GESTIONE FINANZIARIA
Unità didattica n.1: Le risorse finanziarie dell'impresa
La stima del fabbisogno finanziario dell'impresa. Le fonti di finanziamento. Da che cosa dipende la
scelta tra le diverse fonti. Le fonti interne di finanziamento. Le fonti esterne di finanziamento.
MODULO N. 2: LA GESTIONE ECONOMICA
Unità didattica n.1: Il sistema costi-ricavi
Il reddito globale ed il reddito d'esercizio. I cicli aziendali. I costi e i ricavi. Il principio di competenza economica: costi e ricavi d'esercizio. Costi e ricavi con pagamento posticipato. Costi e ricavi
con pagamento anticipato. La Situazione economica. Collegamenti tra situazione economica e patrimoniale.
Unità didattica n.2: Il controllo della gestione aziendale
Classificazione dei costi. Il costo di produzione e la sua formazione. Il break even point. Metodi di
calcolo per la determinazione dei prezzi di vendita.
MODULO N. 3: LA GESTIONE AMMINISTRATIVA
Unità didattica n.1: La contabilità aziendale
La contabilità aziendale: le scritture contabili obbligatorie. La contabilità elementare delle imprese
turistiche. La contabilità generale ed il metodo della partita doppia.
Unità didattica n.2: Il bilancio d'esercizio
I principi di redazione del bilancio. Lo stato patrimoniale. La situazione economica. La nota integrativa. Il bilancio in forma abbreviata.
Unità didattica n.3: Gli indici di bilancio
La riclassificazione dei prospetti di bilancio. Indici della struttura patrimoniale. Indici dell'equilibrio
finanziario. Indici di redditività.
MODULO N. 4: LA PROGRAMMAZIONE E IL BUDGET
Unità didattica n.1: Il budget
Il business plun. La programmazione durante la gestione. Il budget: la struttura ed il contenuto.
Il controllo budgetario.
MODULO N. 5: LA GESTIONE COMMERCIALE
Il marketing
La raccolta dei dati: le ricerche di mercato. Obiettivi e strategie di marketing. Il marketing mix. Il
controllo dei risultati e la valutazione.
Metodo utilizzato
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La programmazione è stata svolta attraverso lezioni frontali e partecipate in un'ottica interdisciplinare volta a dare una visione unitaria e sistemica dei processi turistico- aziendali, preferendo una
trattazione degli argomenti limitata ai nuclei essenziali delle problematiche via via affrontate. Alla
parte teorica sono seguite esercitazioni pratiche, individuali e di gruppo, in modo da operare il necessario collegamento fra aspetti teorici e quelli applicativi. Per favorire la rimozione tempestiva
delle difficoltà emerse nel processo di apprendimento, è stata utilizzata la didattica breve, con ripresa sintetica dei contenuti essenziali e di verifica immediata.
Il percorso formativo prevede n.2 ore in compresenza con l'insegnante di Laboratorio dei Servizi
Turistici.
Strumenti
Libro di testo: C. De Luca – M.T.Fanzoni, Economia e tecnica dell'impresa turistica, Liviana.
Lavagna, fotocopie, calcolatrice, computer, stampa specialistica.
Criteri di valutazione
La valutazione ha tenuto conto del livello di partenza, della frequenza e della partecipazione alle attività svolte in classe. I criteri di valutazione adottati sono riferibili ad un livello minimo medio e
massimo in base alla partecipazione (ricettiva, attiva, propositiva), alla qualità dello studio (ripetitiva, elaborativa, approfondita) ed in base alla regolarità nello studio (selettiva, costante, produttiva e
attiva).
Obiettivi raggiunti
In riferimento alla disciplina gli alunni hanno globalmente raggiunto gli obiettivi didattico-educativi
individuati nella programmazione.
In riferimento agli obiettivi didattici, gli studenti su diversi livelli, sono in grado di:
•
•
•
•
•
Comprendere e saper applicare le tecniche di gestione economica e finanziaria delle aziende
turistiche e alberghiere.
Conoscere le principali regole di redazione del bilancio d'esercizio delle aziende turistiche
ed alberghiere.
Comprendere ed interpretare in modo significativo i dati di bilancio delle aziende turistiche
attraverso l'analisi per indici.
Comprendere e applicare le tecniche di programmazione e controllo budgetario.
Comprendere la funzione del marketing e le modalità operative per le imprese turistiche e
alberghiere.
In riferimento agli obiettivi minimi:
•
•
•
•
Saper rappresentare la Situazione patrimoniale ed economica di un'azienda turistica ed alberghiera partendo dai dati consuntivi.
Conoscere il ruolo informativo del bilancio d'esercizio.
Conoscere la funzione del budget di un'azienda turistica e alberghiera.
Saper definire il marketing aziendale.
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LABORATORIO DEI SERVIZI TURISTICI
ATTIVITÀ DI COMPRESENZA CON ECONOMIA E TECNICA DELL’AZIENDA TURISTICA E TECNICA DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
LE IMPRESE DI VIAGGIO E TURISMO:
• L’attività di intermediazione tra cliente e fornitori di servizi
• Le tipologie di imprese di viaggio presenti nel mercato turistico
ORGANIZZAZIONE ED ATTIVITA’ DELLE IMPRESE DI VIAGGIO E TURISMO
• L’organizzazione interna delle imprese di viaggio
• Attività di front office
• Attività di back office
• Organizzazione vertici aziendali e rapporti con i fornitori dei servizi alberghieri
• Rapporti commerciali tra agenzie di viaggio e gli alberghi
• Vari tipi di voucher
• Calcolo della commissione
• La fattura
• Lo scorporo dell’IVA
LE TIPOLOGIE DI GESTIONE ALBERGHIERA
• Alberghi di piccole o di grandi dimensioni
IL PERSONALE DELL’ALBERGO
• I professionisti della direzione
• Il settore room division
• Il settore food and beverage
REPARTI E STAFF
• Il mondo del front office
• Le figure professionale del front office
• Le figure professionali del back office.
• Esempi di modulistica di reparto.
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LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
PROFILO DELLA CLASSE
La classe, composta da quindici alunni, si è caratterizzata per una partecipazione al dialogo educativo non sempre costante. Ad eccezione di un ristretto gruppo, la cui buona competenza comunicativa è andata di pari passo con l’interesse per la disciplina, elementi con più limitate capacità non
hanno partecipato con adeguato interesse. Il gruppo restante, pur avendo raggiunto una competenza
comunicativa ai limiti della sufficienza, ha tuttavia manifestato interesse e impegno apprezzabili. La
competenza comunicativa raggiunta in media dalla classe può considerarsi nel complesso sufficiente, anche se si evidenziano maggiori difficoltà per quanto riguarda la comunicazione orale.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
• Comprendere le idee principali, i particolari significativi di testi espositivi su una varietà di
argomenti inerenti al settore specifico.
• Esprimersi con sufficiente comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinente al
proprio ambito professionale.
• Cogliere il senso di testi scritti, con particolare attenzione a quelli di carattere specifico e
professionale, potenziando le abilità progressivamente acquisite negli anni precedenti soprattutto per quanto attiene alla microlingua.
• Produrre in modo comprensibile e adeguatamente corretto testi scritti di carattere quotidiano
e specialistico di varia natura e finalità.
• Prendere coscienza dei fattori essenziali che caratterizzano la civiltà di cui si studia la lingua.
CONTENUTI DISCIPLINARI
U. D.
1
2
3
4
TITOLO
GUIDING
CONTENUTO DISCIPLINARE
SVOLTO
The guiding job (pagg. 153155) Tourist guide and tour
manager (definitions) (pag.155)
What is UNWTO? (pag.
180) International tourism (pag.
INTERNATIONAL TOURISM
181) What is responsible tourism (pag. 184)
Tour operators and travel agents
(pag. 198) Tour operators in acPROMOTION AND MARKE- tion (pagg. 203-204) Package
TING
tours.
(pagg.
205,206) Promoting in tourism
(pag. 209 n.2)
Where to stay (pag. 245) Self
catering and serviced accommoACCOMMODATION
dation (pag. 246)
16
5
6
7
Facts about tourist Europe (pag.
271) The language of itineraries.
(pagg.
282TOURS AND ITINERARIES 283) Worldwide tours and destination: The USA (pagg. 292293) Cities of the world: New
York (pagg. 325, 327-329)
Letters of inquiry and bookings
(pagg.
217-219,
263265)
Circulars
(pagg.
213BUSINESS LETTERS
216) Itineraries. Application
letters and C.V. (pagg. 342-345)
CIVILIZATION
The regions of the U.S.A.(pagg.
32-34) The education system in
the U.S.A (pagg. 42-44) A panorama of American history
(pagg. 64-66) The State of Society. (pagg. 74-76) Outline of
USA Economy. (pagg. 110111) The American system
(pagg. 138-140)
METODI
Si è partiti dall’analisi di documenti autentici per richiamare e consolidare le conoscenze professionali acquisite anche in altre discipline, spunto per una serie di attività che hanno veicolato i vari
contenuti linguistici e favorito la riflessione linguistica: esercizi di sostegno, espansione e reimpiego, soluzione di problemi e simulazioni varie. Si sono alternate lezioni frontali alte ad attività di tipo
comunicativo e tecnica del problem solving. Si è fatto uso del dizionario bilingue e presentazione di
materiale autentico quali guide turistiche e “depliants”.
TESTI
BENIGNI – MATASSI- ORLANDI, Close up on new tourism, edizione Clitt.
KIARON O’MALLEY Gateway to language and culture, edizione Lang
Nota: Le parti 1, 2, 3, 4, 5, 6 dei contenuti disciplinari sono state svolte sulla base del testo "Close
up on new tourism", la parte 7 è stata svolta sulla base del testo "Gateway to language and culture".
TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE
Per la verifica scritta sono stati proposti questionari, risposte aperte, riassunti, corrispondenza (lettera di richiesta, risposta, offerta, circolare, stesura di itinerari, opuscoli di varia natura).
Le verifiche orali si sono basate su risposte a domande aperte o sulla trattazione libera di un argomento.
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di verifica e valutazione sono stati rapportati al grado di conseguimento degli obiettivi programmati. Si è tenuta in considerazione la conoscenza dell’argomento, la correttezza formale (sicurezza espositiva, organicità e linearità dell’esposizione, precisione nell’uso del registro adatto) e parametri comportamentali in merito ad interesse, attenzione, impegno, partecipazione. Costituisce
parte integrante del giudizio finale la considerazione dei progressi rispetto al livello di partenza.
17
LINGUA E CIVILTÀ TEDESCA
Obiettivi didattici
1. Potenziamento delle competenze linguistiche generali e acquisizione di abilità linguistiche
inerenti ai futuri bisogni professionali degli allievi utilizzando il lessico del settore turistico.
2. Esprimersi con sufficiente comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano attinenti al
proprio ambito professionale.
3. Produrre in modo comprensibile e adeguatamente corretto testi scritti di carattere quotidiano
e specialistico di varia natura e finalità.
Metodologia: metodo funzionale/comunicativo
Strumenti: libro di testo, fotocopie
Spazi: aula
Argomenti disciplinari
Dal testo TOURISMUS Italien und die deutschsprachigen Länder (Edizione Clitt):
MODUL 1: DIE APT
•
•
•
Der Alltag in einer Informations- und Servicestelle – p. da 125 a 127
„Agriturismo“, dem Trend folgend – p. 135/136
Briefwechsel – p. 141,142,143
MODUL 7: URLAUBSGEBIETE
•
•
„Der Trasimeno See“ – p. 239, 240,241,242
Ein Tagesprogramm – da p. 242 a p. 245
MODUL 9: REISEPAKETE
Karneval in Venedig – p. 270
9 Tage Rom – Sorrent – Capri p. 271-272
Kreuzfahrt „Westliches Mittelmeer” – p. 278
Fotocopie:
• Brano su Spoleto tratto dall’opera “Italienische Reise” di Johann Wolfgang v. Goethe
• Poesia “Mignons Lied” tratta dal romanzo “Wilhelm Meisters Lehrjahre” di Johann
Wolfgang v. Goethe e relativi commenti
• Weiβ, blau, Bayern: Brezel, BierBarock – Ludwig der II., ein romantischer Märchenkönig
• Prospetto riguardante la propria regione
• Europäischer Lebenslauf - Bewerbungsbrief
Strumenti di valutazione
Verifiche scritte e verifiche orali
18
Tipologia di prove scritte
1. Prove strutturate, semistrutturate, simulazione della terza prova dell’Esame di Stato
Tipologia di prove orali
1. Interrogazione lunga
2. Simulazione di dialoghi
Criteri di valutazione
Si è tenuto conto dei seguenti criteri:
• per le prove scritte (secondo il tipo di prova): correttezza grammaticale, proprietà
linguistica, comprensione;
• per le prove orali: conoscenze, analisi e sintesi, chiarezza e correttezza espressiva.
Obiettivi raggiunti
Alcuni alunni hanno raggiunto in maniera più che sufficiente gli obiettivi specifici precedentemente
descritti dimostrando una buona maturità di studio. La maggior parte degli alunni ha raggiunto
parzialmente gli obiettivi specifici, ma ha acquisito per ciascuno di essi un livello di sufficienza. La
parte restante della classe presenta carenze soprattutto a livello di produzione sia scritta che orale.
19
STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI
MODULO
Per quanto riguarda gli obiettivi generali della disciplina, gli obiettivi disciplinari, i metodi utilizzati
e gli strumenti di valutazione, si fa riferimento a quanto presentato nella programmazione iniziale e
a quanto approvato dal Consiglio di classe.
TITOLO
CONTENUTO DISCIPLINARE SVILUPPATO
1
Il Cinquecento
Leonardo da Vinci: “La Vergine delle rocce”
P.Perugino “Consegna delle Chiavi”
Raffaello “Sposalizio della Vergine”; le Stanze Vaticane: “La scuola di
Atene”
L’esperienza veneziana: Tiziano “La madonna di Ca’ Pesaro”
Palladio: ville sul Brenta; la villa Barbaro a Maser
2
Il Seicento
L’Accademia degli Incamminati; A. Carracci: “Il Mangiafagioli” e il
“Trionfo di bacco e Arianna” nella volta della Galleria di Palazzo Farnese a Roma;
M. Caravaggio:formazione lombarda; periodo romano: “La canestra
di frutta”, “La vocazione di S. Matteo”, “La crocifissione di S. Pietro”
3
Il Barocco
G. Bernini “Apollo e Dafne”; il Baldacchino di S. Pietro; la Fontana
dei Fiumi a piazza Navona; l’Estasi di S. Teresa; piazza S. Pietro a Roma
4
Il Settecento
Il Rococò: F. Juvarra e la Palazzina di Stupinigi a Pinerolo (TO)
Guarino Guarini e la cappella della S. Sindone
5
Neoclassicismo
A.Canova: “Amore e Psiche”. “Monumento funebre a Clemente XIV”,
“Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria”
J. L. David: “Il Giuramento degli Orazi”, “La morte di Marat”
6
Romanticismo
Gericault “La Zattera della Medusa”
7
Naturalismo
Caratteri generali;
Courbet: "Lo spaccapietre", "L'atelier”, " Fanciulle sulla riva della
Senna"
La scuola di Barbizon
8
Impressionismo Caratteri generali; Il Salon dei Rifiutati;
Manet: “Colazione sull’erba”, “L’Olympia”.
Monet: “Impressione, levar del sole”, “La cattedrale di Rouen”,
“Ninfee”
Renoir: “Il Moulin de la Galette”, Colazione dei canottieri”.
L’architettura del ferro: la Torre Eiffel. Le grandi Esposizioni nazionali.
20
9
Postimpressionismo
Cezanne: “La casa dell’impiccato ”, “La Montagna di SainteVictoire”.
Van Gogh: “I mangiatori di patate”, “Autoritratto con cappello di feltro”, “Veduta di Arles con iris in fiore”, “I Girasoli”, “Campo di grano
con corvi”.
10
11
Gauguin: “Cristo giallo”, “Come, sei gelosa?”
Il Liberty: caratteri generali; l’Hotel Solvay a Bruxelles.
Simbolismo e
Liberty
Le Avanguardie Caratteri generali delle avanguardie.
21
GEOGRAFIA TURISTICA
TURISMO E AMBIENTI NATURALI (pag. 30)
Fasce climatiche: ambiente della fascia calda - ambienti della fascia temperata - ambienti della fascia fredda.
I MOVIMENTI TURISTICI INTERNAZIONALI (pag. 10)
L’importanza del turismo
Gli arrivi
Le entrate
Il mercato turistico
Tassi di crescita diversi
La ripartizione del mercato
Le tendenze principali
La diminuzione dei ritmi di crescita
La concorrenza orientale
FLUSSI E SPAZI TURISTICI (pag. 18)
I tipi di flusso
Il turismo interno
Il turismo internazionale
Lo spazio nord americano
Lo spazio centro e sudamericano
Lo spazio asiatico e del pacifico
Lo spazio africano
VIAGGIARE CON UNA NUOVA SENSIBILITÀ (pag. 26)
L’impatto del turismo
Il turismo responsabile e quello sostenibile
Proposte di ecoviaggi
I circuiti integrati di scoperta
L’impegno delle organizzazioni
La conferenza sul turismo sostenibile
Le regole del turismo sostenibile
Turismo e globalizzazione (fotocopie)
L’AFRICA
Aspetti morfologici del continente africano
Lettura delle carte fisiche e tematiche
L’Africa mediterranea (pag. 40)
Il territorio, il clima, gli ambienti
Gli insediamenti e le attività
Risorse e flussi turistici
Le risorse turistiche
I flussi turistici
L’Egitto (pag. 48)
Il Paese in breve
Le risorse turistiche
22
Le strutture ricettive
I flussi turistici
La Tunisia (pag. 56)
Il Paese in breve
Le risorse turistiche
Le strutture ricettive
I flussi turistici
L’Africa subsahariana
La Repubblica Sudafricana
Il Paese in breve
Le risorse turistiche
Le strutture ricettive
I flussi turistici
L’ASIA
Aspetti morfologici del continente asiatico
Lettura delle carte fisiche e tematiche
L’Asia meridionale (pag. 134)
Il territorio
Il clima egli ambienti
Gli insediamenti e le attività
Risorse e flussi turistici
Le risorse naturali
Le risorse culturali
I flussi turistici
L’Unione Indiana (pag.114)
Il Paese in breve
Le risorse turistiche
Le strutture ricettive
I flussi turistici
La repubblica Popolare Cinese (pag. 172)
Il Paese in breve
Le risorse turistiche
Le strutture ricettive
I flussi turistici
L’AMERICA SETTENTRIONALE (pag. 192)
Lettura della carta fisica
Morfologia, idrografia, ambienti (fotocopie)
Il territorio
Il clima e gli ambienti
Gli insediamenti e le attività
Risorse e flussi turistici
Le risorse naturali
Le risorse culturali
23
I flussi turistici
Gli Stati Uniti D’America
Il Paese in breve
Le risorse turistiche
Le strutture ricettive
I flussi turistici
Schede: Il Nord e il Sud del mondo (pag. 294)
Risorse ambientali (pag. 284)
METODOLOGIA E STRUMENTI: Lezione frontale con l’ausilio di carte geografiche e mappe
concettuali
STRUMENTI DI VERIFICA: La valutazione si è basata su verifiche orali, su test strutturati e su
domande aperte. La valutazione ha tenuto conto dell’impegno e dell’interesse mostrato verso la disciplina, sui contenuti acquisiti, sull’uso di un linguaggio specifico e sulle capacità di operare collegamenti anche con le altre discipline con cui la geografia è strettamente collegata.
OBIETTIVI:
• analizzare ed interpretare i fenomeni geografici;
• leggere ed interpretare gli strumenti e i materiali geografici (carte geografiche, dati statistici);
• utilizzare un lessico specifico e saper esporre i contenuti appresi;
• costruire itinerari che mettano in evidenza l’importanza turistica della zona in esame;
• saper comprendere civiltà e culture diverse dalla nostra e sviluppare un atteggiamento di interesse per questi Paesi lontani;
• conoscere le principali mete turistiche nel mondo.
Tali obiettivi sono stati raggiunti dall’intera classe con diversi livelli. Alcuni elementi della classe
hanno mostrato un impegno più o meno discreto, raggiungendo risultati comunque sufficienti.
ORE SETTIMANALI: n. 2
TESTO IN USO: S. Bianchi, R. Kohler, S. Moroni: Passaporto per il mondo. Ed. De Agostini
24
TECNICA DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
CONTENUTI
• I Fondamenti sociopsicologici della comunicazione:
-
La percezione (pagg. 163-167)
Gli elementi della comunicazione (pag. 33)
La cultura (scheda)
Sé e identità (scheda)
Il sistema degli atteggiamenti (pagg. 316-318)
Conformismo (pagg 332-333)
Gli stereotipi, i pregiudizi, la discriminazione (pagg. 326-331)
La dissonanza cognitiva (pagg. 324-325)
• La comunicazione di Massa
-
Caratteristiche dei mezzi di comunicazione di massa (pagg. 195-199)
I meccanismi psicologici della pubblicità televisiva (pagg. 241-247)
• I gruppi (pagg. 90-94)
• La comunicazione nel contesto alberghiero e turistico (schede)
• Freud e la Psicanalisi (scheda)
METODO UTILIZZATO
La lezione frontale è stata alternata ad altre attività comunicative: simulazioni, giochi, discussioni
guidate con l’intento di fornire agli studenti una rete di concetti utili per orientarsi nelle pratiche
comunicative con i potenziali clienti.
STRUMENTI UTILIZZATI
Libro di testo: “Conoscersi comunicando” di Raffaele Simoncini, Cappelli Editore
Schemi forniti dal docente in collaborazione con il docente di pratica.
TIPOLOGIE DI VERIFICA
Sono state effettuate verifiche a scelta multipla e verifiche orali.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione ha tenuto conto della partecipazione al dialogo educativo e dei risultati raggiunti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Malgrado lo scarso numero delle ore previste nel curricolo, la maggior parte degli studenti riesce ad
orientarsi con discreta abilità nelle principali tematiche della disciplina. In alcuni casi il livello raggiunto è ottimo.
25
EDUCAZIONE FISICA
Conoscenze:
1. Le diverse educazioni: alimentare, educazione alla salute, educazione alla capacità di relazionarsi positivamente con gli altri.
2. Le capacità condizionali.
3. Organizzazione, struttura e funzionamento del corpo umano.
Competenze:
1. Avere rispetto del proprio essere nella sua totalità sia sotto il profilo motorio, psichico che
nutrizionale.
2. Saper migliorare l'autostima, acquisire autocontrollo, sentirsi in buona forma fisica, conservare e migliorare il proprio stato di salute.
3. Raggiungere la consapevolezza dei propri limiti, il confronto con gli altri, il rispetto delle
regole con responsabilità, solidarietà e correttezza.
Capacità:
1. Valorizzare le qualità fisiche e morali mirando allo sviluppo delle capacità personali.
2. Ampliare competenze e abilità di carattere spaziale, temporale, coordinativo, espressivo,
propriocettivo.
3. Sviluppare e consolidare le proprie risorse pianificando tempi e modi di apprendimento e di
allenamento.
4. Apprezzare e sentire sul proprio corpo gli effetti della pratica motoria a 360 gradi.
Contenuti disciplinari sviluppati:
Modulo
Titolo
Contenuto disciplinare sviluppato
1
Apparato scheletrico
Morfologia generale delle ossa
Caratteristiche delle ossa
Lo scheletro
Le articolazioni
Modulo
Titolo
Contenuto disciplinare sviluppato
2
Sistema Muscolare
Classificazione della muscolatura
Composizione morfologica
Proprietà del muscolo
Muscoli agonisti e antagonisti
Azione principale e secondaria
La fibra muscolare
Unità motoria
Modulo
Titolo
Contenuto disciplinare sviluppato
3
Energetica Muscolare
Meccanismi di risintesi dell'ATP
Debito di ossigeno
26
Modulo
4
Titolo
Contenuto disciplinare sviluppato
Forza – Velocità – Resistenza
Coordinazione
Capacità Condizionali
Modulo
Titolo
Contenuto disciplinare sviluppato
5
Educazione Alimentare
Fabbisogno energetico
La dieta equilibrata
METODI DIDATTICI UTILIZZATI
Lezione frontale; metodo induttivo dall'esecuzione pratica alla teoria.
STRUMENTI DIDATTICI UTILIZZATI
Fotocopie, appunti dettati, materiale didattico in giacenza in palestra quale: palloni, step, tappetini,
lo spazio circostante.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Raggiungimento degli obiettivi attraverso l'impegno pratico, la partecipazione, l'interesse, lo spirito
critico e la propositività.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
• Tutti gli alunni sanno riconoscere le varie parti, funzioni e le capacità che sono intrinseche
del corpo umano; dalla struttura scheletrica a quella funzionale; dal perché e dal come il nostro corpo può compiere il movimento.
• Alcuni alunni sono in grado di approfondire tali concetti.
• Alcuni alunni sono in grado anche di proporsi e di proporre e di organizzare.
27
RELIGIONE
OBIETTIVI DIDATTICI
− Acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti proposti.
− Accostare in maniera corretta ed adeguata la Bibbia ed i documenti principali della tradizione cristiana.
− Apprezzare i valori religiosi in ordine alla loro incidenza sulla cultura e sulla vita individuale e sociale.
− Utilizzare correttamente ed autonomamente il lessico specifico.
CONTENUTI DISCIPLINARI SVILUPPATI
−
−
−
−
L’uomo alla ricerca della verità. Le religioni.
La coscienza, la legge, la libertà.
Le relazioni: pace, solidarietà e mondialità.
L’etica della vita: la vita, il concepimento, la clonazione, l’eutanasia, la pena di morte.
METODI E STRUMENTI UTILIZZATI
Il programma è stato svolto in prospettiva biblica antropologica, partendo sempre da situazioni esistenziali e dalla realtà di vita degli alunni.
− Il linguaggio è stato chiaro e semplice, ma specifico della disciplina.
− La lezione è stata breve e semplice, a volte frontale, ma sempre ad interazione costante insegnante-alunno.
Ci si è serviti di dibattiti guidati, lavori di gruppo, analisi e commento di brani letterari, biblici e storici, lettura e comprensione del libro di testo, costruzione e lettura di mappe concettuali, formulazione di schemi e sintesi contenutistiche, esercizi di rielaborazione, lettura in classe di quotidiani.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
La verifica formativa è stata effettuata tenendo conto della partecipazione costruttiva dell’alunno e
della sua capacità di interagire positivamente con gli altri.
− Le verifiche sommative, due per quadrimestre, sono avvenute attraverso colloquio orale.
− I criteri di valutazione quadrimestrale hanno tenuto conto dei seguenti parametri: livelli di
partenza, frequenza interesse, comportamento, impegno, livello di assimilazione dei contenuti trasmessi, competenza linguistico-espressiva.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi didattici fissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati raggiunti da tutti gli alunni della classe in modo più che soddisfacente.
28
6. I PERCORSI PLURIDISCIPLINARI
Nel corso dell’a.s gli alunni e i loro professori hanno curato la preparazione di percorsi didattici pluridisciplinari da presentare in sede di Esame di Stato sotto forma di tesina scritta (TS), mappa concettuale (MC) o multimediale (MM).
ALUNNO
Baldelli Francesco
Frrokaj Marie
Jahja Borana
La Greca Giulia
Lucentini Francesca
Mainini Agnese
Menichini Chiara
Pino Leonardo
Pollicino Gabriella
Rivoli Irene
Romitelli Silvia
Sementini Livia
Tiberi Moira
Tori Giada Carmen
Zayed Maha Khaled
TITOLO/ARGOMENTO
TIPO
L’AUSTRALIA
LA FAMIGLIA
IL MOULIN ROUGE
GLI AVENGED SEVENFOLD
SE QUESTO È UN UOMO
L’HIP HOP
L’AFRICA
IL DOPING NELLO SPORT
LA TORRE EIFFEL
I VIAGGI IN MOTOCICLETTA
IL SUBLIME
COLAZIONE DA TIFFANY
LA FOTOGRAFIA
CUBA
L’OLOCAUSTO
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
MC
29
7. TERZA AREA E ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Nell’ambito delle attività di terza area l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri, Ristorazione e Turistici di Spoleto ha proposto, per gli aa.ss. 2009/2010 e 2010/2011, la figura professionale di “Operatore turistico polivalente e web editor della comunicazione”. Nell’a.s.
2010/2011, per effetto della riforma, questo corso di terza area è stato sostituito con attività di alternanza scuola–lavoro.
TERZA AREA
Programma del corso svolto nell’a.s. 2009/10
Modulo 1: WEB EDITORING E COMUNICAZIONE TURISTICA
Modulo 2: ANIMAZIONE TURISTICA
Modulo 3: PROJECT MANAGEMENT
Il corso di terza area di “Operatore turistico polivalente e web editor della comunicazione” si è proposto di formare una figura professionale mista, caratterizzata dalla flessibilità in ambiti
diversi del settore turistico, individuati fra quelli oggi ritenuti in maggiore espansione dagli operatori specializzati: animazione nei villaggi turistici e in altre strutture ricettive; attività di accoglienza
come hostess e steward di terra e di volo; comunicatore turistico in ambiente web per uffici turistici,
agenzie di viaggio e iniziative di promozione turistica in generale.
I tre moduli svolti del progetto hanno sviluppato specifiche competenze professionali negli ambiti individuati, in particolare:
• Il primo modulo ha uniformato le competenze e le conoscenze di tipo gestionale del sistema
operativo e dei vari tipi di formato grafico, indispensabili per il loro successivo utilizzo in
ambiente web.
• Il secondo modulo ha esaminato le diverse tipologie dell’accoglienza e dell’animazione in
un villaggio turistico e in altre strutture ricettive, introducendo progressivamente elementi
pratici relativi alla professione di animatore, attraverso approfondimenti su:
- Coreografia e discipline sportive con musica.
- Attività sportive e torneistica da villaggio.
- Le tecniche di animazione.
- Animazione e sport per i bambini, il sociale, la terza età, il relax.
Nel corso dell’a.s. è stato realizzato uno stage professionale in collaborazione con agenzie
nazionali che si occupano di offrire servizi di animazione in villaggi turistici, alberghi e
residence.
• Con il terzo modulo sono state affrontate tutte le tematiche relative al turismo ed alle figure
professionali del settore.
Sono state svolte le 180 ore di lezioni teoriche e le 120 ore di stage aziendale previste.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Nell’a.s. 2010-2011 gli alunni della classe ha raggiunto il monte ore previsto dall’attuale normativa
(66 h.), svolgendo attività di alternanza scuola-lavoro presso le seguenti strutture:
• Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Sezione di Archivio di Stato di Spoleto
• Con Spoleto – Consorzio Operatori Turistici di Spoleto
• Cisam – Centro Italiano Studi Alto Medioevo di Spoleto
• Progetto Hu.Ri.Su. (Human Rights Sunrise) di educazione alla cultura dei diritti umani a
Colfiorito e a Orvieto
• F.A.I. – Fondo Ambiente Italia: Giornate di primavera 2011
30
L’alunna che ha partecipato lo scorso a.s. al progetto Intercultura negli Stati Uniti e che non ha potuto pertanto seguire il corso di terza area previsto per la classe, oltre alle suddette attività, ha effettuato un tirocinio professionale integrativo presso il front-office di una concessionaria auto cittadina.
31
Il presente documento viene sottoscritto dai Docenti del Consiglio di Classe
MATERIA
Italiano – Storia
NOME COGNOME
Mario LUCIDI
Matematica
Claudio GAROFOLI
Economia e tecnica
dell’azienda turistica
Antonella MURASECCO
Lingua Inglese
Paola COCCHI
Lingua Tedesca
Uliana MORETTI
Storia dell’Arte e dei Beni
Culturali
Geografia Turistica
Tecnica di comunicazione e
relazione
Laboratorio dei servizi turistici (compresenza)
FIRMA
Lidia ANTONINI
Maria Silvana CIRIOLO
Daniele CELLI
Antonella ADORNETTO
Educazione Fisica
Loredana CICOGNA
Religione
Angela FRANCUCCI
Sostegno
Annalisa CONTI
Sostegno
Lorella SORICARO
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Maria Paola Rampi
Spoleto, 13 maggio 2011
32
ALLEGATO N.1
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
(tipologia A)
INDICATORI
1. Competenza
morfosintattico e
lessicale
LIVELLI DI PRESTAZIONE
A.
B.
C.
D.
E.
2. Competenza
testuale
A.
B.
C.
D.
E.
3. Competenza
culturale e
capacità di
contestualizzazione
A.
B.
C.
LIVELLI
DI VALORE
Esposizione fluida, precisa e
Buono
corretta.
Esposizione quasi sempre Discreto
scorrevole, precisa e corretta.
Esposizione complessiva- Sufficiente
mente corretta ed appropriata, anche se non sempre sicura.
Qualche errore ortografico e Mediocre
grammaticale. Lessico impreciso e generico.
Numerosi errori ortografici
Scarso
e grammaticali. Lessico
gravemente impreciso e generico.
Comprensione completa e
Buono
approfondita.
Comprensione ampia e arti- Discreto
colata.
Comprensione nel comples- Sufficiente
so puntuale.
Comprensione superficiale Mediocre
ed approssimativa.
Comprensione lacunosa e
Scarso
frammentaria.
Elaborazione organica e coBuono
erente di conoscenze in relazione al quadro di riferimento.
Elaborazione complessiva- Sufficiente
mente adeguata di conoscenze in relazione al quadro di riferimento.
Elaborazione approssimatiScarso
va e confusa di conoscenze
in relazione al quadro di riferimento.
33
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
PUNTEGGIO
PER INDICATORE
6
5
4
6
3
2
6
5
4
6
3
2
3
2
1
3
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
(tipologia B)
INDICATORI
A. Competenza
morfosintattico e
lessicale
LIVELLI DI PRESTAZIONE
A.
B.
C.
D.
E.
B. Competenza
testuale
A.
Pertinenza alla ti- B.
pologia testuale
ed utilizzo dei documenti
C.
D.
E.
C. Competenza
culturale e
capacità di
contestualizzazione
A.
B.
C.
LIVELLI
DI VALORE
Esposizione fluida, precisa e
Buono
corretta.
Esposizione quasi sempre Discreto
scorrevole, precisa e corretta.
Esposizione complessiva- Sufficiente
mente corretta ed appropriata, anche se non sempre sicura. Lessico semplice.
Qualche errore ortografico e Mediocre
grammaticale. Lessico impreciso e generico.
Numerosi errori ortografici
Scarso
e grammaticali. Lessico
gravemente impreciso e generico.
Completa aderenza alla tiBuono
pologia testuale e puntuale
utilizzo dei documenti.
Aderenza quasi completa Discreto
alla tipologia testuale ed efficace utilizzo dei documenti.
Complessiva aderenza alla Sufficiente
tipologia testuale e corretto
utilizzo dei documenti..
Parziale aderenza alla tipo- Mediocre
logia testuale e superficiale
utilizzo dei documenti.
Mancata aderenza alla tipoScarso
logia testuale e non corretto
utilizzo dei documenti.
Elaborazione organica e coBuono
erente di conoscenze in relazione al quadro di riferimento.
Elaborazione complessiva- Sufficiente
mente adeguata di conoscenze in relazione al quadro di riferimento.
Elaborazione approssimatiScarso
va e confusa di conoscenze
in relazione al quadro di riferimento.
34
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
PUNTEGGIO
PER INDICATORE
6
5
4
6
3
2
6
5
4
6
3
2
3
2
3
1
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
(tipologia C e D)
INDICATORI
1. Competenza
morfosintattico e
lessicale
LIVELLI DI PRESTAZIONE
A.
B.
C.
D.
E.
2. Competenza
testuale
A.
Pertinenza alla B.
traccia e articolazione del contenuto
C.
D.
E.
3. Competenza
culturale e
capacità di
contestualizzazione
A.
B.
C.
LIVELLI
DI VALORE
Esposizione fluida, precisa e
Buono
corretta.
Esposizione quasi sempre Discreto
scorrevole, precisa e corretta.
Esposizione complessiva- Sufficiente
mente corretta ed appropriata, anche se non sempre sicura. Lessico semplice.
Qualche errore ortografico e Mediocre
grammaticale. Lessico impreciso e generico.
Numerosi errori ortografici
Scarso
e grammaticali. Lessico
gravemente impreciso e generico.
Completa aderenza alla
Buono
traccia. Argomentazioni coerenti e consequenziali.
Aderenza quasi completa Discreto
alla traccia. Argomentazioni
spesso coerenti e consequenziali
Complessiva aderenza alla Sufficiente
traccia. Argomentazioni abbastanza coerenti e non
sempre originali.
Parziale aderenza alla trac- Mediocre
cia. Argomentazioni ripetitive e non sempre coerenti.
Mancata aderenza alla tracScarso
cia. Argomentazioni incoerenti e sconclusionate.
Elaborazione organica e coBuono
erente di conoscenze in relazione al quadro di riferimento.
Elaborazione complessiva- Sufficiente
mente adeguata di conoscenze in relazione al quadro di riferimento.
Elaborazione approssimatiScarso
va e confusa di conoscenze
in relazione al quadro di riferimento.
35
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
PUNTEGGIO
PER INDICATORE
6
5
4
6
3
2
6
5
4
6
3
2
3
2
3
1
ALLEGATO N.2
SECONDA PROVA ESAME DI STATO
Economia e Tecnica dell’azienda turistica
GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI (IN QUINDICESIMI)
CANDIDATO/A……………………………………….
INDICATORI
CONOSCENZA
SPECIFICA DEGLI
ARGOMENTI
RICHIESTI
UTILIZZO DELLA
TERMINOLOGIA
TECNICA
CAPACITA' DI
UTILIZZARE E
ORGANIZZARE I
CONTENUTI
CAPACITA' DI
ELABORAZIONE E
DI APPLICAZIONE
PUNTEGGIO MASSIMO
ATTRIBUIBILE
6 PUNTI
2 PUNTI
4 PUNTI
3 PUNTI
CLASSE………………………………
LIVELLI DI VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
VOTO
DIVERSI
ATTRIBUITO
LIVELLI ALL'INDICATORE
Gravemente lacunosa
Scarsa e confusa
Superficiale e frammentaria
Corretta ed essenziale
Corretta e puntuale
Corretta e completa
Completa ed approfondita
2
2,6
3,2
4
Gravemente scorretto
Confuso e scorretto
Con improprietà
Chiaro con qualche imprecisione
Abbastanza pertinente e chiaro
Corretto e pertinente
Corretto, pertinente e approfondito
0,5
0,8
1,1
Organizzazione gravemente confusa
Scarsamente organizzata
Organizzazione parziale
Org. corretta con qualche imprecisione
Organizzazione corretta
Org. corretta e coerente
Org. chiara, coerente e completa
Capacità estremamente carente
Capacità limitata
Capacità parziale e superficiale
Cap. adeguata con qualche imprecis.
Capacità appropriata
Capacità appropriata e completa
Capacità autonoma e originale
4,6
5,3
6
1,4
1,6
1,8
2
1,2
1,6
2,1
2,6
3,1
3,6
4
0,8
1,2
1,6
2
2,3
2,6
3
Voto complessivo attribuito alla prova:………………………………………. ./15
36
ALLEGATO N.3
TERZA PROVA ESAME DI STATO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE CON USO DI DESCRITTORI (IN QUINDICESIMI)
LINGUA INGLESE
INDICATORI
COMPRENSIONE
CONTENUTO E
ORGANIZZAZIONE
ACCURATEZZA
GRAMMATICALE
E PROPRIETÀ
LESSICALE
PUNT.
MAX
LIVELLI DI VALUTAZIONE
PUNTI DA
ASSEGNARE
VOTO
ATTRIBUITO
5
Assente o frammentaria
Parziale o superficiale
Globalmente corretta
Quasi completa
Aderente e puntuale
1
2
3.2
4.1
5
………p.ti
6
Incompleto e inadeguato
Superficiale e frammentario
Adeguato ed essenziale
Pertinente ma sintetico
Completo e approfondito
2
3.5
4.4
5.2
6
………p.ti
4
Confusa e scorretta
1
Limitata e inesatta
1.5
Essenziale ma adeguata
2.4
Scorrevole ma imprecisa
3.2
Ampia e accurata
………p.ti
4
CANDIDATO/A ____________________________ CLASSE
______________
Voto complessivo attribuito alla prova ……./ 15
37
ALLEGATO N.4
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE
INDICATORI
1. Conoscenza
specifica dei
contenuti
DESCRITTORI
A.
B.
C.
D.
E.
2. Padronanza A.
della lingua e
del linguag- B.
gio tecnicoprofessionale
C.
D.
E.
A.
3. Capacità di
collegare le
conoscenze e B.
approfondirle in modo
critico e per- C.
sonale
D.
E.
LIVELLI
DI VALORE
Conoscenza completa e apBuono
profondita.
Conoscenza completa con Discreto
qualche imprecisione.
Conoscenza corretta dei Sufficiente
contenuti essenziali.
Conoscenza superficiale e Mediocre
frammentaria
Conoscenza scarsa e lacuScarso
nosa.
Esposizione fluida, precisa e
Buono
corretta.
Esposizione quasi sempre Discreto
scorrevole, precisa e corretta.
Esposizione semplice e li- Sufficiente
neare.
Esposizione non sempre Mediocre
chiara e corretta.
Esposizione confusa e scor- Scarso
retta.
Ha competenze rielaborative
Buono
spiccate e creative.
Collega le conoscenze in Discreto
modo appropriato ed autonomo.
Collega le conoscenze in Sufficiente
modo semplice ma corretto.
Collega con difficoltà le co- Mediocre
noscenze in suo possesso.
Non sa collegare le cono- Scarso
scenze in suo possesso.
PUNTEGGIO
PER LIVELLO
CANDIDATO/A ____________________________ CLASSE
PUNTEGGIO
PER INDICATORE
18
15
12
18
9
6
6
5
6
4
3
2
6
5
4
6
3
2
______________
Voto complessivo attribuito alla prova ……./ 30
38
ALLEGATO N.5
GRIGLIA DI CORRISPONDENZA VOTO NUMERICO - LIVELLO DI PRESTAZIONE (approvata nel collegio del docenti del 13/10/2010)
VOTO NUMERICO
1/3
4
5
6
7
8
9/10
LIVELLO DI PRESTAZIONE
Lo studente dimostra di non aver conseguito nessuna delle conoscenze e competenze previste.
Lo studente dimostra di aver acquisito solo una minima parte delle conoscenze e
competenze previste, che risultano infatti frammentarie e superficiali. Il lessico è
gravemente inappropriato
Lo studente dimostra di aver conseguito parte delle abilità e conoscenze previste.
Si evidenziano lacune ed insicurezze significative, recuperabili attraverso un
maggior impegno personale o uno studio più organico. Il lessico è a volte impreciso e l’esposizione poco scorrevole.
Lo studente dimostra di aver acquisito le conoscenze e le competenze necessarie
alla prosecuzione del curriculo. Manca l’approfondimento dei contenuti e la loro
rielaborazione è modesta. Raramente utilizza tali competenze in situazioni nuove
o problematiche. Il lessico è nel complesso appropriato ma l’esposizione non è
sempre scorrevole.
Lo studente dimostra di aver acquisito le conoscenze e le competenze necessarie
alla prosecuzione del curriculo. Organizza il proprio lavoro con diligenza e continuità. Rielabora alcune delle conoscenze acquisite e si dimostra spesso in grado di
applicarle a situazioni nuove. Il lessico è appropriato e l’esposizione è quasi sempre scorrevole.
Lo studente ha pienamente raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Sa rielaborare le
conoscenze acquisite in modo personale e critico, applicandole sistematicamente a
situazioni nuove. Può assumere un ruolo propositivo nella classe, rispetto alla
quale presenta capacità ed interessi evidenti. Il lessico è molto preciso e
l’esposizione scorrevole.
Lo studente ha raggiunto livelli ottimi rispetto a tutti gli obiettivi previsti. Rielabora sistematicamente in modo personale e critico le conoscenze acquisite sia nel
corso del curriculo scolastico che attraverso un’attività di ricerca personale. Assume un ruolo propositivo nella classe nella quale si evidenzia per capacità, interessi e impegno. Lessico molto ampio e preciso, ed esposizione particolarmente
scorrevole.
39
ALLEGATO N.6
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA (>=6) IN SEDE DI SCRUTINIO
(approvata nel collegio del docenti del 10/09/2010)
Alunno
Rispetto delle regole e
del regolamento
d’istituto (1)
Frequenza e puntualità
alle lezioni (1)
Partecipazione al dialogo
educativo e impegno nello
studio (1)
Totale punteggio
indicatori
Voto di
condotta
(1) A ciascun indicatore può essere assegnato un punteggio da 1 a 3
Eventuali provvedimenti disciplinari comminati agli studenti possono determinare un voto di condotta inferiore, in relazione al numero e
alla gravità dei medesimi.
40
INDICATORI UTILI ALLA DETERMINAZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA >=6
TOTALE PUNTI INDICATORE
VOTO NUMERICO
3-4
6
5-6
7
7
8
8
9
9
10
41
ALLEGATO N.7
SCHEMA ATTRIBUZIONE CREDITO SCOLASTICO
Alunno
Media voti
Assiduità nel- Giudizio di
la frequenza
alternanza
scolastica (1) scuola-lavoro
(2)
Interesse e impegno nella
partecipazioneal dialogo
educativo
42
Crediti formativi da attività
complementari e integrative
(3)
Crediti forma- Attribuzione Totale credito
tivi da espedel punto nel- scolastico a.s.
rienze forma- la banda di
in corso (5))
tive e/o prooscillazione
fessionali (4)
Per avere diritto al punteggio maggiore nella banda di oscillazione individuata dalla media matematica dei voti finali l’alunno deve avere a
proprio favore almeno tre delle cinque voci indicate alle colonne 3-7 (colore grigio chiaro).
Note
(1) L’alunno deve aver frequentato almeno l’80% delle lezioni dell’a.s.
(2) L’alunno deve aver riportato un giudizio almeno discreto nella valutazione annuale delle attività di alternanza scuola-lavoro. Tale giudizio e vincolante per l’attribuzione del punto di credito scolastico.
(3) Le attività complementari e integrative sono quelle effettuate nell’ambito dell’istituto e del convitto, compresa anche la partecipazione agli organi collegiali e agli organismi studenteschi: esse devono essere documentate e certificate dal Capo d’Istituto.
(4) I crediti formativi sono quelli riferiti ad esperienze formative e professionali effettuate al di fuori della scuola. Le esperienze formative devono
essere documentate da esauriente certificazione rilasciata dall’ente o dalla società coinvolti. Le esperienze professionali devono essere pertinenti
al corso di studi svolto e documentate da una esauriente certificazione.
(5) Indicare il totale del credito scolastico ottenuto per l’a.s. in corso (punteggio base della banda di oscillazione più eventuale punto aggiuntivo).
43
SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 3/03/2011
DISCIPLINE COINVOLTE
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE, GEOGRAFIA TURISTICA, TECNICA DI COMUNICAZIONE
E RELAZIONE, STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI
LINGUA E CIVILTÀ INGLESE
44
45
Simulazione terza prova
GEOGRAFIA TURISTICA
1) Quale tra i seguenti è da considerarsi un punto qualificante dei viaggi responsabili proposti da alcuni operatori ?
abcd2)
abcd-
assistenza nel reperimento di strutture ricettive adeguate
contatto con guide turistiche professionali in loco
sistemazione presso le comunità locali
organizzazione di escursioni e visite guidate nei parchi
L’Africa centrale si estende intorno al bacino del fiume:
Nilo
Congo
Niger
Zambesi
3) Il Kilimangiaro si trova in:
abcd-
Senegal
Repubblica Sudafricana
Tanzania
Egitto
4) Quali dei seguenti stati è dell’Africa mediterranea ?
a - Libano
b- Libia
c - Israele
d - Eritrea
5) Quali delle seguenti è una città del Sud Africa?
abcd-
Mombasa
Bloemfontein
Malindi
Saint Louis
6) L’Isola Elefantina è situata nei pressi di :
abcd-
Il Cairo
Oasidi Dakla
Luxor
Assuan
46
7) La sfinge si trova a:
abcd-
Karnak
Giza
Alessandria
Assuan
8) Quali delle seguenti è una località famosa per il suo patrimonio archeologico legato alla
civiltà Egizia ?
abcd-
Oasi di Dakla
Alessandria
Luxor
Hurgada
9) Quali delle seguenti è una famosa località turistica di tipo balneare in Egitto?
a - Hurgada
b - Giza
c - Luxor
d - Gebel Mousa
10) Quale tra le seguenti è una famosa località turistica di tipo balneare in Tunisia?
abcd-
Cap Bon
Dougga
Tozeur
Gafsa
47
III PROVA - TECNICA DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE
CLASSE_____________ STUDENTE_______________________________________
Valutazione attribuita alla prova ________________
Data ____________
L’autostima è
1.
L’autovalutazione
2.
L’amore narcisistico
3.
La percezione dei propri difetti
4.
L’amore per gli altri (altruismo)
Il sé è :
1.
2.
3.
4.
Una parte dell’io nella psicanalisi freudiana
La somma delle convinzioni che un individuo nutre su se stesso
E’ la totalità
E’ l’insieme dei nostri sentimenti
Il concetto di sé dirige
1.
I pensieri, le reazioni, le espressioni
2.
Le parole, i sentimenti, i pensieri
3.
I pensieri, i sentimenti, le azioni
4.
Le espressioni, i sentimenti
Che cosa sono le pulsioni nella psicoanalisi freudiana?
1.
pensieri primordiali
2.
spinte istintuali
3.
aspetti dell’inconscio collettivo
4.
archetipi
Cosa intende Freud per Super-io ?
1.
gli ideali della persona
2.
l’aggressività nei confronti dell’altro
3.
la volontà di potenza
4.
parte della psiche che svolge il ruolo del giudice nei confronti dell’io
Le differenze sessuali sono un dato:
1.
sia biologico sia culturale
2.
biologico
3.
esclusivamente culturale
4.
né biologico né culturale
Secondo la psicologia sociale gli stereotipi si formano a partire
1.
dalla naturale tendenza razzista degli uomini
2.
dall’etnocentrismo
3.
dal processo di categorizzazione
48
4.
dalla naturale divisione delle cose in gruppi omogenei
La teoria della dissonanza cognitiva sostiene che quando non c’è coerenza tra azione e atteggiamenti del soggetto si ha:
1. un grande piacere
2. una certa sonnolenza
3. desiderio di cambiare vita o almeno paese
4. ansia o disagio.
In caso di situazione problematica in albergo è preferibile:
1. incolpare immediatamente un collega di grado inferiore al nostro
2. porre l’attenzione sul problema
3. cercare immediatamente il colpevole dell’incresciosa situazione e punirlo di fronte al cliente
4. giocare a battaglia navale con un collega.
Quale tra le seguenti espressioni linguistiche è da evitare quando si parla con un cliente:
1. faremo tutto il possibile
2. non è colpa mia
3. vedo cosa posso fare per lei. Vado ad informarmi.
4. dica pure.
49
Simulazione Terza prova – Disciplina: STORIA DELL’ARTE
1.
•
•
•
•
Una delle seguenti tematiche non appartiene alla pittura impressionista
Città moderna
Figura umana
Pittura di storia passata
Folla
2.
•
•
•
•
Quali riferimenti pittorici sono evidenti nell’opera “Colazione sull’erba” di Manet?
I riferimenti ad opere di Tintoretto e Tiziano
I riferimenti ad opere di Velasquez e Goya
I riferimenti alla tradizione caravaggesca
I riferimenti ad opere di Raffaello e Tiziano
3.
•
•
•
•
Quali riferimento pittorico è evidente nell’opera “L’Olympia” di Manet?
Il riferimento alla tradizione rinascimentale
Il riferimento alla pittura di Tiziano
Il riferimento al linguaggio di Caravaggio e più in generale al naturalismo seicentesco
Il riferimento alla pittura di David
4.
•
•
•
•
L’impressionismo si caratterizza per
approssimazione di contorni e prospettiva che creano una visione confusa
una visione istantanea, colta in modo diretto e resa da immediate pennellate di colore
una visione scientifica e realistica della realtà
esclusiva centralità dell’acqua e del suo movimento
5.
•
•
•
•
Quali, tra le seguenti scoperte, ha influenzato la nascita dell’Impressionismo
La camera ottica
La fotografia
Il telaio meccanico
La prospettiva geometrica
6. Con il termine realismo, utilizzato immediatamente dopo la rivoluzione del 1848, si
intende…
• Una poetica che rifiuta la pittura accademica e gli eccessi romantici e presenta soggetti
bohémien con crudezza
• Una poetica che rifiuta la pittura accademica e gli eccessi neoclassici e presenta soggetti
con crudezza
• Una tendenza che predilige alcuni aspetti del reale, principalmente i paesaggi e le scene
della vita moderna
• Una tendenza in opposizione alla pittura accademica e romantica , che vuole descrivere
la vita quale veramente è, presentando la società contemporanea con i suoi pochi pregi e
le tante contraddizioni
50
7. L’opera “La Colazione sull’erba” di Manet fu
• Accettata al Salon ufficiale e subito al centro di infuocate polemiche
• Rifiutata dal Salon ufficiale e presentata al primo Salon dei Refusès, dove scandalizzò il
pubblico
• Esposta nelle sale di un noto pittore, Thomas Couture, e fu addirittura sfregiata in segno
di disprezzo
• Esposta nelle sale di un noto fotografo, Nadar, e al centro di vivaci polemiche
8. Monet otteneva la profondità dello spazio…
• Applicando, come tutti gli artisti del gruppo regole geometriche
• Liberamente e funzionalmente per trasmettere sensazioni che luoghi e soggetti gli suggerivano
• Con sistemi che applicavano le regole della prospettiva geometrica per conferire alle
immagini una spazialità maggiormente dilatata
• Usando la camera ottica
9.
•
•
•
•
I soggetti preferiti dai pittori impressionisti erano
I ritratti
I paesaggi e le scene domestiche
Le nature morte
I ritratti, i paesaggi, gli aspetti della città e della vita cittadina
10. L’opera raffigurata (fig.1) appartiene al
• Linguaggio neoclassico
• Linguaggio verista
• Linguaggio romantico
• Linguaggio impressionista
fig.1
Data…………… classe ………… Cognome e nome…………………………………………
51
SIMULAZIONE TERZA PROVA DEL 5/5/2011
DISCIPLINE COINVOLTE
STORIA DELL’ARTE E DEI BENI CULTURALI, LINGUA E CIVILTÀ TEDESCA, GEOGRAFIA TURISTICA, TECNICA DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE,
Simulazione Terza prova – Disciplina: STORIA DELL’ARTE
Cognome e nome …………………………………… classe………………………
1. Nel gruppo di Amore e Psiche si che abbracciano, i due giovani, in ossequio alle teorie
estetiche del Winckelmann, sono colti
• In un momento che precede l’abbraccio.
• In un momento che segue l’atto d’amore e non nel compiersi dell’azione.
• In un momento che precede il bacio e non nel compiersi dell’azione.
• Nel momento in cui si baciano.
2. Chi era Marat, dipinto nel celebre quadro di Jacques-Luis David?
• Un letterato francese
• Un uomo politico
• Un pittore belga
• Un colonnello dell’esercito francese
3. La Zattera della Medusa, opera che Gericault dipinse nel 1819, la composizione è strutturata
secondo
• Un cubo
• Una piramide
• Una cuspide
• Un quadrato
4. Con il termine realismo, utilizzato immediatamente dopo la rivoluzione del 1848, si intende…
• Una poetica che rifiuta la pittura accademica e gli eccessi romantici e presenta soggetti bohémien con crudezza.
• Una poetica che rifiuta la pittura accademica e gli eccessi neoclassici e presenta soggetti bohémien con crudezza.
• Una tendenza che predilige alcuni aspetti del reale, principalmente i paesaggi e le
scene della vita moderna.
• Una tendenza in opposizione alla pittura accademica e romantica, che vuole descrivere la vita quale veramente è, presentando la società contemporanea con i suoi pochi pregi e le tante contraddizioni.
5. La tecnica del Divisionismo (o Puntillisme) consiste nel
• La tela divisa a trittico o in ogni caso in più parti.
• L’illustrazione delle divisioni sociali con colori forti e decisi.
• L’apposizione di piccolissimi tratti di colori complementari.
• Pennellate sottili e sfumate.
52
6. Quale scelta stilistica prevale nel dipinto “Il Cristo giallo” di Paul Gauguin?
• L’artista applica i principi del sintetismo, stile che aveva condiviso con l’amico E. Bernard durante il periodo di Pont Aven: ampie zone di chiaroscuro alternate a macchie con
un effetto visivo assimilabile alla scultura.
• L’artista applica i principi dell’arte negra cubista: semplificazione formale e deformazione espressiva.
• L’artista applica i principi del sintetismo, stile che aveva condiviso con l’amico E. Bernard durante il periodo di Pont Aven: ampie campiture di colore dai marcati contorni,
con un effetto visivo privo di profondità e molto decorativo, assimilabile a quello delle
vetrate medioevali e degli smalti.
• L’artista applica i principi del pointillisme: colori puri che si fondono nella retina, secondo gli insegnamenti di Seurat.
7. Perché la pittura di Cezanne è definita post-impressionista?
•
•
•
•
Perché cronologicamente egli si pone molti anni dopo gli impressionisti.
Perché egli viveva come un isolato e non era mai venuto a contatto con gli impressionisti.
Perchè egli non era interessato alla rappresentazione “superficiale” di ciò che vedeva, ma voleva andare oltre.
Perché cronologicamente è collocabile nell’arte delle avanguardie.
8. L’impressionismo si caratterizza per
• Approssimazione di contorni e prospettiva che creano una visione confusa.
• Una visione istantanea, colta in modo diretto e resa da immediate pennellate di colore.
• Una visione scientifica e realistica della realtà.
• Esclusiva centralità dell’acqua e del suo movimento.
9. In Campo di grano con volo di corvi di Van Gogh i tocchi di colore sono distribuiti sulla
tela
• Con delicatezza
• Con particolare violenza
• Con attenta cura per i particolari
• Con grande gusto
10. Nella figura sotto si rappresenta un celebre dipinto impressionista
• La Grenouillère
• Alba sul porto
• Impressione, solo nascente
• I papaveri
53
LINGUA E CIVILTÀ TEDESCA
54
55
56
III PROVA - TECNICA DELLE COMUNICAZIONI
CLASSE_____________ STUDENTE_______________________________________
Valutazione attribuita alla prova ________________
Data ____________
Si parla di gruppo quando:
1.
I soggetti che lo compongono appartengono alla medesima cultura
2.
I soggetti che lo compongono hanno lo stesso status
3.
I soggetti che lo compongono interagiscono in vista di scopi comuni
4.
I soggetti che lo compongono si radunano spontaneamente
Si parla di gruppo primario quando
1.
I rapporti fra i membri avvengono attraverso i social network
2.
I membri sono uomini primitivi
3.
I rapporti tra i membri sono personali, diretti e intimi
4.
I rapporti sono strutturati gerarchicamente
Il capro espiatorio è:
1.
Il membro più tonto del gruppo
2.
Il soggetto su cui viene scaricata la tensione del gruppo
3.
Il membro più fragile del gruppo e che probabilmente dovrà ricorrere a cure psicologiche
4.
La mascotte del gruppo (con buone probabilità un capro di peluche)
Il leader strumentale è:
1.
Colui che si occupa delle esigenze primarie del gruppo
2.
Colui che possiede più carisma
3.
Colui che possiede gli strumenti materiali e cognitivi per eseguire un particolare compito
4.
Colui che guida il gruppo verso uno scopo
Il leader espressivo:
1.
Cura i rapporti tra i membri per favorire la coesione
2.
È colui che si esprime correttamente ed è designato dal gruppo a tenere i rapporti con
l’esterno
3.
Prepara il caffè espresso al leader strumentale
4.
È un membro del gruppo che possiede buone capacità comunicative
Il gruppo dei pari è
1.
Il gruppo di coloro che hanno pari situazione sociale
2.
Il gruppo di coloro che hanno pari altezza
3.
Il gruppo dei coetanei
4.
Il gruppo dei ragazzi che frequenta la stessa classe
Quando parliamo di “dinamiche di gruppo”, intendiamo:
1.
Le relazioni soggette a mutamento che si sviluppano all’interno dei gruppi
2.
Le dinamiche sociali
3.
I cambiamenti studiati dalla psicologia dello sviluppo
4.
Il passaggio dei membri di un gruppo dall’infanzia all’adolescenza
57
L’identità fisica è data:
1.
Dalle caratteristiche della faccia che ci permettono di non confonderci con le altre persone
2.
Dalla foto presente sulla carta di identità
3.
Dal tempo che passiamo davanti allo specchio
4.
Dall’amore per i vestiti, i trucchi e gli strumenti di seduzione
Le agenzie di socializzazione sono
1.
luoghi di incontro (bar, discoteche, etc.)
2.
le famiglie
3.
le figure parentali adulte
4.
tutti quei gruppi che favoriscono l’inserimento dell’individuo in vari settori della società
La socializzazione di genere è:
1.
Quel processo in cui i bambini si identificano nel padre o nella madre
2.
Quel processo di autoattribuzione dei ruoli sociali maschili e femminili
3.
Quel processo in cui gli altri stabiliscono l’identità di genere
4.
Quel processo attraverso cui vengono stabilite le differenze biologiche
58
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Documento 2011 AT - IPSSART "G. De Carolis"