Anno 38, numero 134 Qui Ticino... ...a voi missionari giugno 2006 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio www.medaglia-mendrisio.org Notizie ed avvisi Risplendi tu, piccolo cero... Io non so pregare, non so cosa dire, non ho molto tempo. Ecco, offro questo lume, è un po’ del mio bene, un po’ del mio tempo, un po’ di me stesso che lascio davanti a te, Vergine Santa. Questa fiamma che brilla significa la mia preghiera che in me continua mentre me ne vado. La Medaglia Miracolosa: la Madonna ha promesso che coloro che la porteranno con fiducia, godranno della Sua specialissima protezione e riceveranno grandi grazie! Le medaglie (anche in oro e dorate) come pure i ceri, si possono ottenere contattando il nostro segretariato. Vita dell’associazione... Il vostro contributo alla nostra Associazione è deducibile dalle tasse! 2 L’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio è un ente senza scopo di lucro e ha un fine di pubblica utilità; in tale qualità è esente da imposta. I nostri benefattori possono quindi dedurre dal proprio reddito i contributi elargiti alla nostra Associazione se raggiungono almeno fr. 100.— all’anno e non superano il 10% dei proventi imponibili. 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Da parte nostra non è possibile inviare ringraziamenti relativi ad indirizzi incompleti o illeggibili. Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: Fratelli Roda SA, zona Industriale 2, 6807 Taverne Tiratura: 8’000 copie Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, fr. 4.— danno diritto all’abbonamento. Missione speciale... Si era presentato al parroco al mattino presto di lunedì, prima di andare a scuola. Ho voluto proporvi la storia vera di Michele in questi giorni di Pentecoste, la festa dello Spirito che affida a ciascuno di noi una “missione speciale”. “Non importa dove, come, se…” – dice una canzone – ciò che importa è che tu sappia di aver ricevuto un dono dello Spirito per una missione unica di amore, che nessun altro può svolgere al tuo posto. Niente di più triste di uno zaino riposto in un armadio, ricoperto di polvere. Eppure dentro ciascuno di noi c’è un Michele pronto a partire o a …ripartire, sacco in spalla, per la sua missione, anzi, per la missione speciale affidatagli dall’unzione dello Spirito. Ma tanti sono gli ostacoli, le resistenze, le scuse per non partire. Maria di Nazaret si è lasciata muovere dallo Spirito, per la sua missione, davvero speciale. Anche i nostri missionari, alcuni oramai ottantenni, ma dal cuore fresco come quello di Michele, si muovono leggeri e coraggiosi sulle strade del mondo al soffio dello Spirito per la loro missione speciale. La vita è vocazione, è missione, è sfida da cogliere. Da qualche parte il tuo zaino, coi doni che lo Spirito ti ha fatto, freme e aspetta di partire con te: non importa dove, come, con quale vocazione, vicino o lontano. Purchè sia obbedienza al dono dello Spirito, in vista di un bene comune. Non avere paura del “Michele” che c’è in te: prendi il tuo zaino e parti. Lo Spirito farà il resto. Buona estate a tutti! Don Angelo Crivelli, Assistente GRAZIE DI CUORE a tutti i benefattori, associati ed amici dell’Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa” di Mendrisio per il costante sostegno spirituale e materiale a favore delle missioni e dei fratelli più bisognosi. La nostra Associazione può realizzare progetti e portare aiuto solo grazie alla vostra costante generosità e solidarietà! Lettera dell’Assistente... Don Giuseppe era rimasto stupito al vedere Michele, raggiante in viso, con lo zaino in spalla, come chi attende qualcosa: “Cosa c’è? – Chiese il prete un po’ sorpreso. – È capitato qualcosa di grave? Non hai voglia di andare a scuola?”. “Come? Non ha bisogno di me?” – rispose Michele. “Di te? No… in questo momento non proprio, ma…” “Eppure – continuò risoluto Michele – ieri, durante la Cresima, il Vescovo ci ha detto che dopo il dono dello Spirito Santo abbiamo una missione speciale da compiere. Ecco, io sono pronto, credevo di cominciare subito!”. Don Giuseppe rimase molto colpito dalla freschezza del cuore di quel ragazzo appena cresimato. Oggi Michele lo trovate in India, in un lebbrosario, medico laico, con la sua famiglia, a compiere la missione speciale affidatagli dallo Spirito. 3 Qui Lodonga... ...a voi Ticino missionario! Inizia così la lettera di Padre Luigi Moser, nato 72 anni fa a Palu di Giovo in provincia di Trento, che da anni opera nella missione comboniana di Lodonga, in Uganda, nella regione di Arua. L’apostolato è pure esteso all’educazione, all’istruzione e alla formazione professionale dei giovani. In questo ambito Padre Luigi ci chiede un aiuto per la costruzione di una scuola per ragazze. Ancora oggi le giovani donne si trovano in uno stato di schiavitù, ecco perciò la necessità di aiutarle ad emanciparsi. Progetti per le missioni... Carissimi amici, vi spero tutti bene e felici di continuare uniti per l’avvento del Regno di Dio sotto gli occhi materni di Maria. Chi vi scrive è un vecchio amico e sono anch’io felice, anche se indegno, di servire la Madonna nella Basilica di Lodonga. È la prima Basilica in onore di Maria dal deserto del Sahara in giù. Il titolo di Basilica è stato dato da Papa Giovanni XXIII alla Madonna Mediatrice di tutte le Grazie, invocata dalla nostra gente col titolo di “Sultana dell’Africa”. 4 Il nostro territorio è massicciamente occupato da circa 100’000 Musulmani, mentre i Cattolici sono solo 20’000 circa. Da qui il titolo di “Sultana”. Credo che conveniate con me che la Madonna della Medaglia Miracolosa e quella della Mediatrice di tutte le Grazie, siano strettamente imparentate per cui dando onore ad una si dà onore anche all’altra. Eccovi allora la mia richiesta per un piccolo progetto. La Missione di Lodonga conta già tante istituzioni e ve le ricordo telegraficamente: un collegio per maestri; una scuola per catechisti; una scuola tecnica; due scuole elementari con circa 1’000 allievi; un dispensario–maternità, molto stimato, specie per la maternità, dove nascono in media dai 35 ai 40 bambini al mese; un asilo infantile con le prime due classi elementari con circa 130 bambini; un centro di spiritualità per ritiri ed incontri. Vorremmo aggiungere a questa lista una scuola secondaria per ragazze. Sentiamo il bisogno di dare questo aiuto alle ragazze per aiutarle ad uscire dai loro complessi di inferiorità e dai più o meno evidenti stati di schiavitù. Sentiamo questo impegno molto urgente, specialmente nella zona musulmana in cui ci troviamo. La scuola l’abbiamo già iniziata col titolo di “St. Clare Lodonga Girls Secondary Padre Luigi mentre controlla i lavori di costruzione del primo blocco della nuova scuola School” e, per il momento, abbiamo sistemato i primi due corsi in un vecchio edificio delle elementari. Abbiamo già comperato il terreno per il nuovo edificio e, come vedete nella foto, siamo già all’opera. Il primo blocco che include quattro classi e l’ufficio sta già affiorando dalle fondamenta. I lavori si sono fermati in attesa di nuovi aiuti finanziari. Se qualcuno di voi vuole darci una mano per onorare la Sultana dell’ Africa con questa nuova gemma, si faccia avanti. So che la Svizzera è una nazione di “banchieri”, ebbene, vi assicuro che la Sultana dell’Africa non si lascerà superare dalle banche svizzere nel farvi percentuali altissime sui vostri depositi... mi pare che sia qualcosa come il 100%. Provare per credere! Detto questo vi saluto tutti e vi chiedo anche di pregare sempre per noi affinché possiamo continuare a fare del bene a nome vostro. Dio vi benedica e la mia Sultana vi tenga in braccio! Padre Luigi Moser La licenza di costruzione non arriva perchè siamo cristiani! Questo, in sintesi, è il messaggio che Suor Giacinta Niboli (Comboniana) ci ha inviato da Nazlet Khater (Egitto). Il terreno per la costruzione della scuola materna c’è già, tuttavia, oltre ai soldi, manca la licenza edilizia. Essere cristiani in un paese musulmano non è facile, ma Suor Giacinta non demorde e confida nella Divina Provvidenza. La gente bisognosa del luogo però ricorre ugualmente agli aiuti delle suore cristiane. Carissimi amici dell’Associazione Medaglia Miracolosa, in questi giorni è giunto a noi il vostro giornalino che, con grande gioia, ho letto subito; è veramente meraviglioso che continuate ad essere operosi per le missioni attraverso la cara Madre della Medaglia Miracolosa. L’incontro che ho avuto con voi il mese di settembre 2003 è sempre vivo nel mio cuore e specialmente la preghiera del Santo Rosario. La signora Stefania quel giorno è venuta fino alla frontiera ad incontrarci; è stata meravigliosa! Come si può dimenticare? Sarebbe mio desiderio scrivervi di più, ma purtroppo il tempo è sempre limitato e noi siamo sempre sopraffatte dal lavoro; il villaggio è grande e tutti vogliono la Suora, specialmente quando stanno poco bene. Allora devo prendere la mia borsa e andare a domicilio. Ora lavoriamo in due villaggi abitati da poveri I bimbi della scuola materna nel giardino delle suore in attesa della costruzione del nuovo edificio Suor Giacinta nel suo dispensario mentre visita un bambino con la polmonite e sua mamma bisognosi. È gente buona e, certo, ci vuole tanta pazienza. Vi scrivo per chiedere preghiere perché, sul terreno che già abbiamo, vorremmo far costruire una scuola materna. Ma stiamo incontrando tante difficoltà: non abbiamo i soldi e in più le autorità non rilasciano il permesso. La causa è perché siamo cristiani. Allora non ci manca che affidarsi alla Divina Provvidenza. Potete forse voi darci una mano? Sempre in unione di preghiera, con l’augurio di ogni bene, vi saluto e vi abbraccio con tanto affetto. Suor Giacinta Niboli e Comunità Suor Giacinta con il gruppo di bambini che ha preparato per la Prima Comunione Progetti per le missioni... Godo sentire che il 27 novembre c’è stata una grande festa, la ricorrenza di 45 anni di attività. Bravi! Maria vi aiuti a continuare sempre così. Mi spiace di non essere stata presente in tale circostanza, ma vi sono stata vicina spiritualmente e vi ho seguito con una preghiera tutta particolare. 5 In Turkana occorrono pozzi d’acqua Progetti per le missioni... Da Lodwar (Kenya) Padre Raffaele Cefalo, missionario Comboniano, lancia un drammatico appello a favore della povera gente del Turkana, dove ogni giorno è una lotta per la semplice sussistenza. L’elevato tasso di mortalità infantile, l’analfabetismo, la fame e la siccità sono temi che reclamano un’urgente risposta, ma il bisogno più impellente in quella zona, dove la temperatura non scende quasi mai sotto i 40°, è l’acqua. Per trovarla occorre trivellare e costruire pozzi artesiani oltre i 65 metri di profondità. 6 Carissimi, ...Vi scrivo per ringraziare e congratularmi per il bollettino che ricevo regolarmente e per il vostro costante aiuto. Sono qui con Padre Elia Ciapetti, entrambi sopra i 70 anni suonati, dopo quasi 50 anni d’Africa, in una Missione nuova e vasta. Il Signore non ci fa mancare mai forza e coraggio. Ci stiamo impegnando a trivellare pozzi artesiani perché è il bisogno più urgente in questa nostra zona. Senza mangiare si può resistere fino ad una cinquantina di giorni, ma senza acqua (qui la temperatura è sempre sui 40 gradi tutto l’anno) neanche una settimana. Finora ne abbiamo scavati 17 di cui solo 5 riusciti. In aprile riprenderemo a scavarne altri. In due posti, dove è impossibile trovare acqua, abbiamo deciso di fare due dighe, anche se costano quasi il triplo di un pozzo. Un pozzo, della profondità di circa 65 metri, ci viene a costare circa dieci mila dollari. Non c’è difficoltà a mettere una targa ricordo se qualcuno vuole contribuire alla costruzione! Il nostro Vescovo, Monsignor Patrick Harrington, per il 2006, ha voluto inviare un messaggio “ai Turkana e a tutta la gente di buona volontà.” Egli infatti scrive: “Nel 2006 ci aspettiamo miglioramenti nella nostra vita qui in Turkana. La prima cosa per cui preghiamo, speriamo e continueremo a lavorare è “Pace e Sicurezza”. Incolpiamo sempre i nostri nemici (Karimojong in Uganda, Toposa in Sudan, Merille in Etiopia, Pokot in Kenya ecc...) dimenticando che noi Turkana non siamo “Angeli”. La seconda cosa per cui preghiamo, speriamo e continueremo a lavorare è il miglioramento del nostro tenore di vita. È inaccettabile che nel 2006 in Turkana ogni giorno debba essere una lotta per la semplice sussistenza. Si parla tanto di eliminare la povertà, ma finora non abbiamo visto cambiamento alcuno. La mortalità infantile è ancora 3 volte superiore alla media del resto del Kenya. Neanche Padre Raffaele nel Centro per Bambini con due insegnanti il 50% dei bambini Turkana frequenta la scuola di base. La speranza di vita è scesa a soli 42 anni. Su una popolazione di circa mezzo milione di abitanti solo il 6% riceve un salario mensile. Con questa prolungata siccità, si sta perdendo anche il bestiame che per un popolo dedito alla pastorizia è tutto. Così la gente continua a morire di fame. Con l’aiuto di Dio, col nostro impegno e con la creatività e la perseveranza, noi siamo però decisi a continuare nell’impegno di migliorare la vita di questa nostra gente in Turkana.” È proprio per questo che noi missionari continuiamo a lavorare, sempre con la vostra cooperazione, con coraggio e con speranza, anche in situazioni così drammatiche. Grazie perciò fin da ora per il vostro aiuto spirituale e materiale. Con i miei migliori auguri di ogni bene nel Signore e con tanta riconoscenza vi saluto fraternamente. Padre Raffaele Cefalo Preghiera Averardo Dini Dio sta parlando e mi dice: “Ora che dentro di te ci siamo anche noi Tre, Padre, Figlio e Spirito Santo, non sentirti mai solo, né di giorno né di notte e non aver mai paura perché niente di male ti accadrà. e che guarda il cuore degli uomini e non il loro vestito. Vai anche tu, come Francesco, per le strade del mondo a chiamare fratello e sorella ogni volto e ogni cosa che incontri. Vai anche tu, come i dodici primi apostoli, ad annunziare il Vangelo di salvezza. Vai anche tu, come i santi, a spargere nelle case il profumo dell’amore generoso e puro. Vai anche tu, come gli innamorati di noi Tre a spingere con forza la storia verso la Gerusalemme celeste perché il mondo sia una cosa sola come noi Tre siamo un Dio solo. Vai anche tu a far conoscere che Dio non è quello che la gente spesso pensa. Vai. Noi saremo sempre con te! Vai a dire a tutti che Dio è misericordioso Spirito santo del Signore, vieni con la tua grazia; accendi le menti e i cuori con la tua santa fiamma. Ti sappiamo consolatore, viva sorgente e fuoco, che vieni con i sette doni nel cuore dei tuoi fedeli. Tu che sei la luce del vero illumina la mente, così con viva fede crediamo al tuo mistero. Sei luce del nostro cammino, guida soave e forte: sostieni il nostro passo, donaci la tua grazia. Preghiamo e meditiamo insieme... Vai anche tu a narrare le opere meravigliose operate in te e intorno a te. J. Crüger 7 Visita missionaria... Vivere la Pasqua in Brasile 8 Dal 1 al 23 aprile abbiamo avuto la gioia e la grazia di vivere il periodo pasquale visitando tre comunità missionarie in Brasile, portando il sostegno, l’affetto e la solidarietà da parte di tutti voi. Ognuna di queste comunità missionarie ha un proprio carisma nell’annuncio della Parola di Dio con lo scopo unico: quello di portare tutti, bambini, donne e uomini a Cristo. La nostra visita è iniziata, dopo un lungo viaggio, nel Mato Grosso ad Araputanga dove da 30 anni è presente Padre Celso Duca che ci ha accolto con grande umiltà ed affetto. Araputanga è una città che in trenta anni ha vissuto una crescita e uno sviluppo sociale ed economico notevole. Sono molteplici le iniziative intraprese da Padre Celso, alla guida della comunità affidatagli. La cura spirituale è il suo compito principale, ma molte sono le iniziative divenute realtà, come, la realizzazione di scuole, la cooperativa, la creazione di una radio, che può portare una parola di speranza e raggiungere così molte persone in cerca di aiuto e conforto. Essendo solo in questa Parrocchia che conta oltre 20 mila abitanti, è stato importante formare persone per un servizio pastorale, per l’animazione liturgica, per la catechesi e la preparazione ai sacramenti. È una realtà che, grazie all’entusiasmo e alla preghiera, porta molte persone a vivere nel servizio e nella carità verso il prossimo. Rolando, Padre Celso Duca e Simone La nostra visita è continuata nello stato di Minas Gerais, a Uberaba, dove è presente una comunità di Padri Somaschi. L’incontro con Padre Alexandre Machado, ci ha portato alla conoscenza della sua opera dove prevale l’aiuto ai bambini, agli adolescenti e giovani più poveri, che necessitano un luogo di accoglienza e di formazione nella crescita cristiana e di formazione professionale. La presenza di un carcere minorile fa sì che molti giovani, una volta usciti, si trovano nella necessità di essere aiutati per un inserimento nella vita sociale e di avere la possibilità di ricevere una formazione professionale. Oltre al già esistente Centro di accoglienza diurno per bambini ed adolescenti, grazie anche al contributo di benefattori, si è concretizzata la costruzione di una scuola di formazione professionale con laboratori per falegnami, meccanici, sartoria, tipografia, panetteria e altre attività che, nelle prossime settimane, sarà inaugurata con immensa gioia di Padre Alexandre e di tutta la comunità. Per tutto questo egli ringrazia tutte le persone che, per il tramite dell’Associazione, hanno condiviso questo progetto sino alla sua piena realizzazione. La Settimana Santa l’abbiamo vissuta immersi nella grande e “pazza” San Paolo, una città pericolosa che conta 24 milioni di abitanti, dove troviamo un divario fra una grande ricchezza e la più squallida povertà. Siamo ospiti della Comunità Alleanza di Misericordia, una Comunità fondata nell’anno Giubilare del 2000 da Padre Antonello, Padre Enrico ed una missionaria, Maria Paola, che hanno scelto di vivere nell’abisso della povertà, condividendo il dolore, la violenza e la miseria dei bambini, dei drogati e di tante famiglie distrutte che vivono senza più speranza. Iniziano cosi il loro pellegrinaggio nelle strade più perverse della città, affidando il loro cammino alla preghiera e allo spirito di condivisione nell’incontro Simone saluta una bimba di una Favela di São Paulo In una delle tante favela che si trovano in diversi punti della città, abbiamo partecipato e vissuto la Passione di Cristo, il Venerdì Santo, con i suoi abitanti. Senza renderci conto ci siamo trovati in una realtà sconvolgente, case costruite con materiale di recupero, tappezzate alla meglio, senza parlare dell’interno ed in quali condizioni molte famiglie vivono. È stata una vera “Passione” incontrare questi bambini, donne e giovani, il vedere in quale miseria crescono e vivono. Lì, abbiamo visto nelle persone, Cristo sofferente e noi, guardandole, ci siamo sentiti impotenti. Durante la Veglia Pasquale abbiamo condiviso la preghiera per un mondo migliore, dove anche i poveri possano trovare tanto amore, giustizia e dignità. Questo è stato un grande insegnamento per noi, “poveri ricchi”! Dopo questa esperienza, che possiamo definire dura, speriamo di poter sostenere un progetto per la costruzione di una Casa di accoglienza per bambini “fratelli di strada” e di preparare e proporre un futuro “campo lavoro”, nell’estate del prossimo anno, che ci permetterà di vivere un’esperienza sicuramente ricca e gioiosa, condividendo e lavorando accanto ai poveri, anche solo per un breve periodo. Sentiamo ora il dovere di ringraziare quanti hanno permesso questa nostra visita, in particolare le tante persone che ci hanno accompagnato con la preghiera. Un pensiero speciale va a Padre Celso Duca, a Padre Alexandre Machado, a Padre Antonello e a Padre Enrico per il grande lavoro che svolgono con coraggio e la preghiera, diffondendo il Vangelo di Cristo, portando speranza e gioia e curando molte ferite. Terminiamo questo nostro scritto con le parole di Padre Enrico: “ Ogni uomo ha una ferita da curare, una vergogna da essere abbracciata, una dignità da riscattare e una miseria che invoca misericordia”. Simone e Rolando Padre Antonello, Padre Enrico e Simone Visita missionaria... e nell’ascolto di bambini, giovani, drogati, prostitute e anziani senza dimora, abbandonati al loro destino. Sono “i fratelli di strada” per i quali sono sorti centri di accoglienza con l’intento di costruire un ponte di Misericordia, nel donare alle persone accolte una nuova famiglia, nel farli sentire accolti in un solo Spirito come figli e figlie della stessa Misericordia. Con la preghiera e tanti sacrifici, la Comunità ha iniziato a crescere. Sono molti i giovani brasiliani, che vogliono vivere l’esperienza condividendo il carisma della Comunità, mettendosi al servizio dei loro fratelli più poveri. Molti di loro, dopo un cammino di formazione, decidono di continuare gli studi per consacrarsi totalmente a Cristo, altri fanno la scelta di vivere nella povertà e al servizio del prossimo nel carisma della Comunità di Alleanza di Misericordia. Oltre al centro di formazione, che conta una presenza di oltre 130 giovani, sono stati realizzati diversi centri di accoglienza con la finalità di far sentire loro che sono amati e che la loro vita è preziosa ed importante. I più fragili sono sicuramente i bambini che vagano abbandonati nelle notti buie e violente della città. Non hanno più nulla, neppure l’affetto dei propri genitori. Di notte li incontri che sniffano colla per non sentire i morsi della fame e per avere la forza e il coraggio di affrontare la propria esistenza divenuta folle e violenta. 9 Sadani (Tanzania), aprile 2006 tre mesi mi trovo a Sadani, la nuova missione che mi è stata affidata. Sadani è una fra le prime missioni avviate dai Missionari della Consolata: risale al 1938. Fanno capo a questa missione tredici villaggi. Le passa accanto un bel fiume che ha sempre acqua tutto l’anno e che degrada piano piano verso la “Rift Walley”. È una zona piuttosto calda, ma in questo periodo di piogge è anche umido data la vicinanza del fiume. Sulle sue cascate i nostri missionari, una trentina di anni fa, installarono una bella turbina che dà corrente giorno e notte. Da dodici anni è stata sostituita con una più grossa ed ora otteniamo ben 100’000 Watt. Prezioso dono che ci dà la possibilità di offrire molti servizi alla nostra gente: il dispensario, i mulini che macinano per ore le granaglie della gente, un’officina e falegnameria per tanti lavori, una scuola di taglio e cucito per una quindicina di ragazze e un piccolo collegio per giovani che studiano alla scuola secondaria del governo e che provengono dai villaggi più lontani… A turno tre grosse pompe spingono acqua alla scuola secondaria, alla parte alta del villaggio e al serbatoio della missione a cui attinge la parte bassa del villaggio. Con me collaborano due confratelli: Padre Egidio Crema e Padre Riccardo Ossola, quattro Suore africane della Congregazione diocesana di Santa Teresina e, nei villaggi, una trentina di catechisti. Molte perciò sono le cose a cui pensare e da coordinare… Grazie di cuore per il vostro ricordo sempre generoso e delicato, vero segno di fraternità e di missionarietà… Ogni goccia di bontà forma un mare di generosità per aiutare chi oggi soffre e fatica a vivere, ma che spera in un domani migliore. Ho diversi sogni in mente: innanzi tutto avviare un bel programma di lavoro pastorale nei villaggi assieme ai catechisti e ai consigli pastorali; poi ho altri progetti alcuni dei quali hanno una certa urgenza: sistemare bene l’asilo, dove accogliamo 110 bambini al giorno; preparare un salone parrocchiale dove poter radunarci per gli incontri con i giovani e i consigli pastorali; aiutare giovani a studiare, soprattutto quelli appartenenti a famiglie numerose. Ora sono sogni, ma che con il vostro aiuto possono diventare realtà: non avete mai mancato ai miei appelli… Grazie! Carissimi amici e benefattori, vi spero tutti bene e pieni di speranza. Da oltre Sempre con stima e affetto. Padre Mario Baseggio Khartoum (Sudan), 9 febbraio 2006 Notizie dalle missioni... Cari amici, ad un mese esatto da quando sono partito dall’Italia, parto per Wau dove parleremo con il Vescovo e vedremo di fare un piano per il lavoro a Raga o a Deim Zubeir. Qui i tempi di decisione sono un po’ più lunghi, specialmente con il nuovo clima di “dopo guerra”. Comunque è già un bene che mi sposti a Wau dove potrò andare a 10 vedere i vari bisogni della nuova missione. Come potete ben immaginare sono ansioso di arrivare a Raga per cominciare a conoscere quella gente che diventerà la mia nuova gente. Vi farò poi sapere. In questi giorni ho comperato pasta, riso, lenzuola, zanzariera e altre cose di prima necessità che mi permetteranno almeno di cominciare a lavorare con una certa stabilità. Può darsi che dopo il primo giro di ispezione debba tornare a Khartoum per comperare e spedire con il camion almeno il materiale più urgente prima che cominci il periodo delle piogge. Prima di partire per il sud però voglio ringraziare tutti voi per la vostra calda amicizia, per il generosissimo aiuto e per la preghiera con cui continuate ad accompagnarmi. Vorrei poter avere il tempo di scrivere personalmente a ciascuno di voi, e ne avrei di cose da dirvi! Il Signore, che mi ha fatto il grande regalo di passare cinque mesi in Italia e di potermi così riprendermi e acquistare nuove forze, mi accompagni anche in questo nuovo periodo di vita missionaria. A voi un saluto e un grande grazie anche a nome di tutti i bambini e gli adulti che potrò avvicinare ed aiutare. Padre Eugenio Caligari Carissimi amici, mi faccio vivo, finalmente, dopo tanto silenzio, in questo nuovo paese: lo Zambia. Chiedo perdono per non aver comunicato con voi prima, anche se non vi ho dimenticato e siete sempre presenti nella preghiera e nel cuore… I miei superiori mi hanno chiesto la disponibilità ad un nuovo servizio ed in una nuova missione. Ho lasciato l’Uganda e dal mese d’agosto dello scorso anno sono qui in Zambia. Il salto è stato grande: passare dall’organizzazione di una diocesi nuova al lavoro sedentario del noviziato non mi è stato facile; ma ora mi sono ambientato ed entrato anche col cuore dentro questo nuovo ambiente di lavoro. Siamo a pochi passi dalla capitale dello Zambia, Lusaka; abbiamo 18 novizi africani e siamo in due formatori. Il mio superiore è un Ugandese che viene dalla stessa regione dove ho lavorato per la maggior parte del tempo che ho trascorso in Uganda. Il mio lavoro consiste nel seguire questi giovani, accompagnandoli nella loro scelta vocazionale per due anni… Ringraziando il Signore, qui in Africa, ci sono ancora molte vocazioni. Oltre a questo lavoro di noviziato faccio ben poco anche perché non conosco i dialetti locali: mi accontento di fare un po’ di ministero domenicale o altri servizi dove posso usare l’inglese. Lo Zambia è un paese abbastanza vasto: due volte l’Italia, ma con solo 11 milioni di abitanti, molti dei quali concentrati nelle città. Naturalmente il paese ha tutti i problemi che l’Africa vive: fame, malattia, difficoltà allo sviluppo,... Il 65% della popolazione vive con un dollaro al giorno! Altri invece sono ricconi e non si capisce dove abbiano trovato tanta ricchezza. Anche l’istruzione scolastica e la sanità lasciano molto a desiderare. Il paese sarebbe ricco di rame, ma negli ultimi anni c’è stata una crisi mondiale del metallo per cui l’economia ne ha parecchio risentito. Purtroppo il problema di questo paese è la pioggia: c’è una sola stagione delle piogge, da novembre a marzo. Il resto dell’anno è secco e la natura diventa irriconoscibile. L’anno scorso ha piovuto pochissimo e ciò ha significato fame per molti, fino a creare uno stato di emergenza in tutto il paese. Questo anno invece le piogge sono state molte e si spera perciò in un buon raccolto… I miei programmi per il futuro? Sarei dovuto venire in Italia l’anno prossimo, ma nei mesi liberi per le nostre vacanze avremo dei corsi da fare qui in Africa, per cui verrò questo anno da metà maggio a metà luglio… avremo perciò occasione di incontrarci presto… Assicuro a tutti il mio ricordo continuo nella preghiera, ringraziando il Signore per la vostra amicizia e soprattutto per la vostra continua generosità a sostegno delle nostre opere missionarie. Possa il Signore benedire tutti voi e i vostri cari. Un abbraccio e un caro saluto. Padre Enrico Colleoni Padre Pierluigi Carletti, 57 anni, di Verscio opera come missionario salesiano in Ecuador, a Guazaquil, una cittadina di 120’000 abitanti alla periferia di Guayaquil. Padre Pierluigi, qui ritratto con un gruppetto di bambini della sua parrocchia, ci invia il suo più caro saluto con un grazie di cuore a tutti i generosi benefattori del Ticino per il prezioso aiuto ricevuto. Assicura il suo ricordo nella Santa Messa e prega per tutti gli amici della Medaglia Miracolosa e per le loro famiglie. Notizie dalle missioni... Lusaka (Zambia), aprile 2006 11 Bellefonte (India), aprile 2006 Carissimi amici e benefattori, la prima parola per voi tutti è il nostro sentito “GRAZIE” per il vostro aiuto alla nostra missione. Il Buon Dio ci benedice proprio tramite la vostra generosità. È con il vostro aiuto che la missione continua feconda. Noi, in Comunità, andiamo Notizie dalle missioni... I nostri più cari auguri per il traguardo raggiunto dei 90 anni di età, di cui 66 dedicati alla vita missionaria. 12 avanti lavorando in diversi settori aiutando i poveri e cercando di annunciare il Regno di Dio ovunque possiamo. Le difficoltà non mancano, ma la fede si espande. Le 19 novizie sono ben impegnate nella loro formazione religiosa… Sono tutte vocazioni locali, molto impegnate per portare la luce del Vangelo a tanta gente ancora nell’ombra della vere fede. La scuola parrocchiale, diretta da una delle nostre suore, dà risultati soddisfacenti. Gli scolari sono molto interessati agli studi e facciamo del nostro meglio per aiutarli con libri, materiale scolastico, rette scolastiche ed anche nutrimento. In Casa Madre abbiamo pure incominciato una scuola per i giovani senza mezzi che non possono frequentare una scuola regolare. Questi alunni vengono per le lezioni dalle ore 06:30 fino alle 09:30 del mattino, poi vanno a lavorare per guadagnarsi il pane. Il nostro Oratorio giornaliero ed i quattro festivi sono affollati da bambini e giovani e cerchiamo di formarli in onesti cittadini e buoni cristiani. Il loro esempio attira tanta gioventù! La Suora incaricata del dispensario si prende cura, oltre dei tanti ammalati, di circa 200 mamme con i loro bimbi procurando loro medicinali e nutrimento provenienti dalla Divina Provvidenza. Io sono ormai l’ultima Suora Missionaria, ma non c’è nulla da temere. Le vocazioni locali sono ben formate nello spirito della Chiesa e del nostro Istituto e l’apostolato continuerà. Tanti cari saluti e sentiti auguri di ogni bene. Suor Giuseppina Gaod Kacheliba (Kenya), 2 maggio 2006 Carissimi, grazie della vostra lettera e per la vostra offerta per la mia missione e per la celebrazione di Sante Messe. Grazie perché vi ricordate di noi! Abbiamo avuto la visita di tre giorni del nostro Vescovo che ha visitato le nostre cappelle. Il 25 marzo ha benedetto la nuova cappella di Cherangan e il 26 Messa e Cresime a Kacheliba. La Pasqua era iniziata con un po’ di pioggia, subito scomparsa. Speriamo che non tardi troppo ad arrivare. Il Vescovo ci ha inviato 100 sacchi di grano come segno della sua partecipazione. Siamo ora nelle vacanze scolastiche, ne abbiamo approfittato per fare corsi per giovani e catecumeni che sono sempre moltissimi… Dopo Pasqua dovrebbero iniziare i lavori di trivellazione dei pozzi… Tutte le carte ed i permessi sono in regola. Vi ringrazio di averci suggerito di usare i soldi per la costruzione di pozzi. I costi sono molto alti. Con lunedì prossimo si aprirà il secondo trimestre scolastico e perciò si riprenderà la routine normale. Abbiamo in progetto di aumentare il numero delle aule scolastiche in alcune delle nostre venti scuole. I ragazzi aumentano considerevolmente. Di nuovo grazie del vostro aiuto e ricordo. Padre Antonio Dolzan L’importatore equo solidale: Claro Fair Trade SA Aiutiamo iniziando dai nostri acquisti: Commercio Equo e Solidale! Chi è “Claro Fair Trade SA”? “Claro Fair Trade SA”, fondata nel 1997 dalla cooperativa d’importazione OS3, è una società anonima svizzera per il commercio equo che raccoglie le esperienze di 20 anni di Commercio Equo in Svizzera. Claro Fair Trade SA si fa garante dei seguenti principi: operare per il bene dell’uomo e dell’ambiente; offrire ai propri clienti una totale trasparenza in fatto di produzione, composizione e vendita di tutti i prodotti; impegnarsi per un miglioramento economico ed una maggiore autodeterminazione dei propri partners in tutto il mondo; una produzione intelligente ed Ricetta: Caffè Glacé Mascobado 60 gr. di caffè Mascobado* 1 dl di latte 2 dl di panna 0.5 dl di caffè forte 3 tuorli di uova fresche zucchero di canna Preparazione: Sbattere a schiuma i tuorli, aggiungere e mescolare il caffè forte, montare la panna, aggiungere il latte e mescolare bene il tutto. Raffreddare nel congelatore e servire con la cannuccia. Potete aggiungere alla preparazione pezzettini di cioccolato nero Mascao*. In questo caso fare indurire la crema nel congelatore per un’ora e mezza, rimestando un paio di volte. Utilizzare il caffè Nica* o Baraza* se vi piace il caffè forte, oppure il Bio Classico*, se invece preferite un caffè più leggero. A disposizione anche il caffè decaffeinato Bio*. * acquistabili nelle Botteghe del Mondo ecologica a lungo termine; un impegno affinché l’intermediazione venga ridotta al minimo e per informare apertamente a proposito del valore aggiunto. Claro Fair Trade SA apre quindi i mercati per i gruppi di produttori situati in parti del mondo svantaggiate. Consente quindi a moltissime persone di ottenere un miglioramento economico, poiché il denaro va a favore di chi lavora. Acquistare i prodotti con questo marchio significa anche permettere ai vari produttori di produrre nel pieno rispetto dell’ambiente, con tanto di certificazione BIO (argomento di grande attualità). Abbiamo quindi la fortuna di trovare sugli scaffali di Bottega del Mondo questo marchio di qualità. Le merci rappresentate da questo marchio sono molteplici, vanno dall’oggettistica ai prodotti per la cura ed il benessere personale. Troviamo inoltre una vasta gamma di articoli alimentari come tè, caffè, miele, cioccolata e spezie in varie qualità; ma anche altri generi alimentari di base come cereali e pasta o dolci, dalla crema di nocciole alla frutta secca. L’uscita delle volontarie di Bottega del Mondo non è stata quindi solo un’allegra scampagnata, ma un’interessante opportunità di arricchimento personale. Venite a trovarci e vi faremo scoprire alcuni dei tesori che abbiamo portato dal nostro viaggio. Alla prossima! Gli orari di apertura della sede di Mendrisio durante quest’estate: mese di luglio: 09:00–11:00 solo mercoledì mese di agosto: chiuso Da settembre, gli orari di apertura della sede di Mendrisio sono i seguenti: lunedì: 14.00–16.30 martedì - venerdì: 09.00–11.00 / 14.00–16.30 sabato: 09.00–11.00 Bottega del mondo... Il 9 aprile scorso le volontarie di Bottega del Mondo, si sono recate a visitare la sede della società Claro Fair Trade SA a Orpond nel canton Berna. Abbiamo quindi pensato di prendere spunto da questa visita per attirare la vostra attenzione su un marchio fondamentale per Bottega del Mondo. 13 Incontro internazionale dell’Associazione Medaglia Miracolosa a Roma La famiglia vincenziana è costituita da un gruppo di associazioni operanti in tutto il mondo. La più antica è l’Associazione Internazionale della Carità (1617), seguono: la Congregazione della Missione (1625), le Figlie della Carità (1633), la Società di San Vincenzo de’ Paoli (1833), la Gioventù Mariana Vincenziana (1847), l’Associazione della Medaglia Miracolosa (1909) e i Missionari Laici Vincenziani (1999). L’Associazione della Medaglia Miracolosa si è organizzata nel 2001 in un ente internazionale e l’anno scorso ha tenuto il suo secondo convegno a Roma dal 24 al 28 ottobre, al quale alcuni nostri associati del Mendrisiotto hanno partecipato. Vita dell’associazione... Dal 24 al 28 ottobre 2005, e nel 175mo anniversario delle apparizioni della Vergine a Santa Caterina Labouré, ha avuto luogo a Roma, presso la Casa Maria Immacolata delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, il secondo incontro internazionale dell’Associazione della Medaglia Miracolosa (AMM). Erano presenti 87 delegati provenienti da 29 nazioni. A differenza della struttura della nostra associazione, tutte le altre erano organismi nazionali rappresentati da sacerdoti o da suore e accompagnati da laici. Per conto dell’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio erano presenti il presidente Rolando, il vicepresidente Florindo, Stefania come membro del Comitato e Yvonne come associata. 14 L’invito esteso alla nostra associazione aveva un triplice scopo: conoscere le più disparate attività del fronte nei vari continenti, far conoscere il nostro impegno a sostegno delle Missioni in tutto il mondo e portare le nostre esperienze con e per i giovani. A tale proposito Rolando ha illustrato le peculiarità della nostra associazione e si è soffermato a lungo sulle varie esperienze con i giovani nei vari campi di lavoro estivi. La sua conferenza, presentata con l’ausilio di supporti tecnici, ha suscitato grande interesse ed ha trovato unanime consenso. È stato Rolando mentre racconta la storia del nostro Gruppo Florindo, Stefania, Rolando ed Yvonne. molto apprezzato il coinvolgimento dei giovani nell’ambito della collaborazione con le varie parrocchie del Mendrisiotto. Il primo scopo dell’incontro era quello di verificare il percorso tracciato dopo il primo incontro a livello internazionale del 2001, volto a scoprire la nostra vocazione nella comunità ecclesiale e proseguire il nostro impegno missionario al servizio dei più poveri. Fra le molteplici verifiche si è constatato che l’AMM ha ritrovato la sua presenza e la sua importanza nella grande famiglia vincenziana e, nell’abbinamento della devozione con l’operosità, ha ritrovato conferma che la preghiera non solo conduce all’aiuto ai poveri, ma conferisce una carica particolare. L’AMM ha aumentato la sua presenza nei vari paesi in tutto il mondo, persino laddove la famiglia vincenziana non è presente. Gran parte del tempo è stata dedicata all’individuazione delle sfide che già sono presenti oppure che sorgeranno nei prossimi anni. A proposito di questi temi ti rendi conto che ogni paese registra grossissimi problemi in uno o più settori quali: la fame, la miseria materiale e spirituale, le malattie infettive, l’alcolismo, la disoccupazione, l’analfabetismo, Alla luce dei bisogni accertati sono poi stati fissati gli impegni d’azione e le modalità per affrontare le sfide. L’apostolato principe e specifico dell’AMM è costituito dalla visita a domicilio. Al cospetto delle nuove povertà emergenti essa si impegna ad adattare e a rinnovare questo suo apostolato. Certi gruppi stanno portando avanti vari progetti di sviluppo e di promovimento integrale dell’individuo ricorrendo a sostegni esterni di qualunque tipo. L’apostolato dell’AMM si esercita in modo efficace se però, al centro, si colloca la preghiera. All’inizio e alla fine di ogni attività occorre pregare e i membri sono invitati a pregare anche per i loro colleghi. L’AMM deve integrarsi nella parrocchia in cui ha sede e fare maggiormente ricorso ai mezzi di comunicazione. Un capitolo particolare è stato riservato ai giovani. L’AMM vuole aprirsi ai giovani e si prefigge di far conoscere loro la propria identità e le caratteristiche del suo apostolato. È pertanto opportuno che essi vengano coinvolti nell’aiuto al povero, nella preghiera e nella riflessione sulle azioni intraprese. Occorre pure agevolare la loro creatività e permettere che esprimano i loro timori e, perché no, delle proposte. L’intensa attività del convegno non ha permesso di partecipare all’udienza generale del Santo Padre. Non sono però mancati forti momenti di preghiera comunitaria; tra questi una visita alla chiesa di Sant’Andrea delle Fratte, nota come luogo in cui si verificò la conversione dell’ebreo Alphonse Ratisbonne, al quale, il 20 gennaio 1842, apparve la Vergine. Nella stessa chiesa Padre Massimiliano Kolbe celebrò la sua prima Santa Messa. Da segnalare che una serata è stata dedicata ad un momento di distensione, nel quale i rappresentanti dei vari paesi si sono esibiti nei loro tipici costumi in danze, canzoni o recite di poesie, eccetera. In quella settimana del convegno le varie associazioni hanno allestito delle bancarelle sulle quali esibivano opuscoli, oggetti devozionali, fotografie ed altro. La liturgia della Santa Messa conclusiva fu preparata dai membri di lingua italiana, al termine della quale Rolando, facendo allusione alle “pietre vive” e al contenuto della sua conferenza, distribuì a tutti i partecipanti un sassolino raccolto in Terra Santa in occasione del campo di lavoro della scorsa estate. Un ballo africano proposto durante la serata di... distensione. Florindo Brazzola Vita dell’associazione... l’emancipazione, l’istruzione, la formazione professionale. 15 [Indirizzo] GAB 6850 Mendrisio Annunciare i cambiamenti d’indirizzo. Grazie! Felice Estate! Chi dà al povero presta a Dio! Vuoi renderti utile alle missioni? Fai conoscere Qui Ticino... ...a voi missionari via Carlo Croci 6 – 6850 Mendrisio Tel. 091 646 28 20 – Fax 091 646 28 15 CCP 69-853-6